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LUNEDI'
14 APRILE 2003
pagina 4
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CONVEGNO INTERNAZIONALE SU GENETICA, DETERMINISMO E LIBERTÀ UMANA
Heidelberg,
14 aprile 2003 - Il 14 ed il 15 novembre si svolgerà a Heidelberg (Germania) un
convegno internazionale su genetica, determinismo e libertà umana. L'obiettivo
principale della manifestazione è coinvolgere scienziati, esperti di scienze
sociali, filosofi, esperti in comunicazione scientifica, responsabili delle
politiche, associazioni di consumatori e pubblico in un dibattito sul ruolo
dell'informazione genetica nella lotta alle malattie e nella società
dell'informazione. Sono previste in particolare quattro sessioni, che avranno
come oggetto di discussione: rivoluzioni tecnologiche nella raccolta ed
applicazione di informazioni di carattere genetico; geni e malattia, i nessi e
le loro conseguenze sulla libertà dell'uomo; uso e abuso di informazioni a
carattere genetico in questioni relative alla giustizia, alla sicurezza ed alla
società dell'informazione. il futuro prossimo venturo: la modulazione di tratti
umani, "Genomes'R'us" (richiedere la mappa del proprio genoma), bimbi
su richiesta e carte d'identità genetica. Si tratta della quarta edizione
congiunta del convegno su scienza e società organizzato dall'Organizzazione
europea di biologia molecolare (Embo) e dal Laboratorio europeo di biologia
molecolare (Embl). Infolink: http://www.embo.org/projects/scisoc/scisoc2003.html
CONSIGLI DEI MINISTRI APPROVA DECRETO SU INTRAMOENIA E TEMPO DEFINITO DEI MEDICI
Roma, 14 aprile 2003 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, su proposta
del Ministro della Salute, un Decreto legge che dispone la proroga dei termini
di scadenza per i rapporti di lavoro dei medici a tempo definito e per la
cosiddetta "intramoenia allargata", avvia i finanziamenti di un
progetto innovativo per la cura del cancro da parte dell'Istituto superiore di
sanità e per la realizzazione a Roma dell'Istituto mediterraneo di ematologia
(Ime) e stanzia, infine, i fondi per il risarcimento danni da trasfusioni di
sangue infetto. Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha approvato il nuovo Piano
Sanitario nazionale 2003-2005, che dispone i dieci obiettivi strategici del
Servizio sanitario nazionale per il triennio. In particolare, il Decreto legge
proroga al 31 dicembre 2003 i rapporti di lavoro dei medici a tempo definito,
soprattutto per consentire una definitiva e omogenea soluzione della questione
con il contratto collettivo, secondo quanto richiesto dall'Ordine del giorno del
Senato, accolto dal Governo in sede di esame della Legge finanziaria 2003. Viene
inoltre prorogato di due anni, fino al 31 luglio del 2005, il termine per
l'utilizzo degli studi professionali privati per lo svolgimento dell'attività
libero-professionale intramoenia, in considerazione della carenza di ambulatori
adeguati in alcune strutture pubbliche e in attesa di un provvedimento di più
ampia portata ed efficacia per il completamento degli interventi strutturali e
di riforma dell'intero settore. Il Decreto legge, poi, risponde all'esigenza di
poter utilizzare quanto prima i fondi relativi a due importanti progetti di
ricerca e di cura, come previsto dalla Legge finanziaria 2003 (tabella A).
Autorizza infatti sia la spesa totale di 9 milioni di Euro nel triennio
2003-2005 per la realizzazione di un progetto di terapie oncologiche innovative
su base molecolare da parte dell'Istituto superiore di sanità sia le spese di
funzionamento e di ricerca della Fondazione Istituto mediterraneo di ematologia,
istituita recentemente a Roma, per un totale di 35 milioni di Euro nel triennio
2003-2005. Infine, il Decreto legge risponde all'urgenza di stanziare fondi
destinati al risarcimento danni per i cittadini emotrasfusi vittime di
emoderivati infetti, che hanno instaurato azioni risarcitorie tuttora pendenti.
Sono stanziati 98,5 milioni di Euro per l'anno in corso e 198,5 milioni di Euro
rispettivamente per gli anni 2004 e 2005. I danni saranno risarciti tramite
transazioni i cui criteri saranno fissati con decreto del Ministero della
Salute, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
AL CONGRESSO
SIME : LA CARBOSSITERAPIA NELLE FLEBOPATIE
Roma, 14 aprile 2003 Nell'ambito del
XXIV Congresso Sime (Società Italiana di Medicina Estetica), coordinato dal
professor C.A. Bartoletti, si è tenuto il 12 aprile un workshop tecnico sulla
Carbossiterapia presso il Centro Congressi Cavalieri Hilton di Roma. Sempre
nell'ambito del congresso si sono tenute due presentazioni su questa metodica:
venerdi 11 aprile (Prof. F. Ribero di Torino) La carbossiterapia nelle
flebopatie e sabato 12 aprile L'impiego della carbossiterapia nel trattamento
delle adiposità localizzate e come complemento alla liposuzione (prof. C.
Brandi di Siena). La carbossiterapia permette di curare diverse patologie: dalla
cellulite alle arteriopatie, dalle flebopatie alle ulcere vascolari miste, dalla
cute flaccide alla smagliature, dalla terapia riabilitativa alla psoriasi. Ma è
soprattutto nelle alterazioni del microcircolo che risulta essere efficace. Tale
gas, CO2, ha la peculiarità di promuovere la vasodilatazione e di ripristinare
il corretto flusso di sangue nelle aree asfittiche. Le irregolarità dei
pannicoli adiposi sono, infatti, provocati dall'alterazione del microcircolo. Se
questi funzionano male, i tessuti si alterano e le scorie si accumulano con la
formazione di edemi, noduli e buccia d'arancia. L'anidride carbonica inverte
questo processo. Iniettata localmente con un ago sottilissimo svolge una duplice
azione: da un lato vasodilata facendo scorrere nuovamente il sangue nei
capillari che si erano lentamente chiusi , dall'altra aumenta il drenaggio
veno-linfatico ed inizia la rottura delle cellule adipose rimaneggiando il
grasso in eccesso. Il sangue scorre così più velocemente, i tessuti ricevono
più ossigeno, le tossine vengono smaltite e il gonfiore si riduce. Il
trattamento, però, deve essere eseguito da un medico e il gas deve essere
somministrato da un'apparecchiatura Carbomed, certificata CE 0051 (L'unica
approvata dal Ministero della Sanità). La seduta dura dai 15 ai 20 minuti e non
è dolorosa e i risultati si osservano velocemente e quasi subito si avverte un
senso di leggerezza alle gambe. Per consolidarli sono però necessarie almeno
dieci sedute da eseguire due volte alla settimana. E' possibile trattare, anche
la cellulite in stadio avanzato (III e IV grado), dove i risultati estetici
ottenuti sono ancora più evidenti. Questi effetti sono scientificamente
confermati dagli studi Universitari. La carbossiterapia deve essere eseguita in
centri coordinati dalla Società Italiana di carbossiterapia, che riunisce
medici e ricercatori universitari di fama internazionale. Da febbraio 2001 è
stato istituito il I Corso Universitario di Carbossiterapia presso la cattedra
di chirurgia plastica dell'Università degli Studi di Siena diretta dal
professor Carlo D'Aniello. La terapia è praticata in diversi paesi europei,
Stati Uniti, Sud Korea, Giappone e in quelli latino americani (Venezuela, Cile,
Brasile, Argentina, Mexico, Colombia, Uruguay, Costa Rica, Repubblica
Domenicana) Infolink: www.carbossiterapia.it
IRAQ, LIBERATI I DUE VOLONTARI DI MEDICI SENZA FRONTIERE
Roma, 14 aprile 2003 -
Medici Senza Frontiere ha appena appreso con gioia della liberazione dei due
volontari scomparsi a Baghdad il 2 aprile scorso e dei quali non si erano più
avute notizie. I due volontari, il capo-missione francese di 44 anni e il
logista sudanese di 31, facevano parte del team di sei persone che lavorava, da
diverse settimane, all'ospedale al-Kindi (nord-est della capitale), in appoggio
all'equipe medica locale. François Calas e Ibrahim Younis hanno potuto
stabilire un breve contatto telefonico con la sede francese e belga di Msf. Le
loro condizioni di salute sono buone. Attualmente si trovano a Baghdad e si
riuniranno agli altri quattro membri dell'equipe di Msf. L'organizzazione
rinnova la propria preoccupazione per le sorti di Arjan Erkel, volontario di Msf,
rapito in Daghestan (nord del Caucaso) il 12 agosto del 2002 e del quale non si
hanno più notizie. Infolink: www.medicisenzafrontiere.it
CONFERENZA STATO
REGIONI : BORSE DI STUDIO PER I MEDICI SPECIALISTI
Roma, 14 aprile 2003 - Nella
seduta del 27 marzo 2003 della Conferenza Stato Regioni e' stato siglato
l'accordo tra Governo e Regioni con il quale si determina in 5388 il numero dei
medici specialisti che, per l'anno accademico 2002/2003, hanno accesso alle
scuole di specializzazione di medicina e chirurgia e alle relative borse di
studio. L'accordo individua nello specifico le tipologie delle scuole di
specializzazione cui sono destinate le borse e prevede che le Regioni, ove non
operino Facolta' di medicina e chirurgia, possano attivare apposite convenzioni
con le Universita', al fine di destinare borse di studio aggiuntive. http://www.governo.it/Conferenze/c_stato_regioni/Atti/dettaglio.asp?d=18918
http://www.governo.it/Conferenze/c_stato_regioni/Atti/dettaglio.asp?d=15753
ORA
LA CHIRURGIA ORTOPEDICA FA MENO PAURA SPECIALISTI A CONVEGNO A FIRENZE PER
DISCUTERE DEGLI STRAORDINARI RISULTATI DEL FONDAPARINUX.
Firenze, 14 aprile 2003
- Per gli specialisti riuniti al Palacongressi per il convegno Il
Tromboembolismo Venoso e la Chirurgia Ortopedica organizzato in collaborazione
con l'Università di Firenze, si tratta di capirne a fondo virtù e vantaggi. Ma
è già chiaro a tutti che questo farmaco rivoluzionario appena ammesso nel
prontuario ospedaliero, costato 10 anni di sperimentazione e 7 di studi clinici
su oltre 7 mila pazienti, rappresenta per la medicina un'innovazione paragonata,
per risultati, alla scoperta degli antibiotici. Si chiama Fondaparinux e in 4
diversi studi internazionali ha confermato tutta la sua efficacia, quella di
ridurre verticalmente (- 55%) il devastante fenomeno delle trombosi venose
profonde (Tvp) e delle embolie polmonari, conseguenze finora poco evitabili
della chirurgia ortopedica maggiore: protesi di anca e ginocchio, fratture del
collo del femore, interventi ogni anno più numerosi (+ 4% ) in un'Italia sempre
più anziana. La Tvp è la terza malattia cardiovascolare più diffusa dopo
infarto e ictus. In Italia colpisce 100 mila persone all'anno (6 mila i toscani,
1500 i fiorentini), ne uccide fino a 10 mila e riduce gravemente la qualità di
vita di molti pazienti. Dati, peraltro, che non considerano i casi privi di
sintomi, per cui molti muoiono senza che se ne sia diagnosticata la causa. Si sa
comunque che il 3-4% della popolazione è geneticamente predisposto al
tromboembolismo. "Le Società scientifiche e le Aziende ospedaliere
dovranno dunque prendere atto dell'arrivo del Fondaparinux", commenta
Domenico Prisco del Dipartimento di Area Critica Medico Chirurgica dell'ospedale
fiorentino di Careggi, "Presto anche la Società Italiana per lo Studio
dell'Emostasi e della Trombosi, di cui sono segretario, aggiornerà le
raccomandazioni in materia". L'interesse del convegno di Firenze è tale da
aver mobilitato il top delle diverse discipline: da Careggi, oltre a Prisco, il
cardiologo Gian Franco Gensini (preside della facoltà di medicina),
l'internista Rosanna Abbate, direttore del Centro Trombosi, l'anestesista
Gaetano Gritti e il direttore di Medicina Legale Gian Aristide Norelli. Dal S.
Giovanni di Dio il primario anestesista Giorgio Tulli. Da Pavia (S. Matteo)
Franco Piovella che ha partecipato agli studi sul Fondaparinux. Per gli
ortopedici Marco Gusso e Massimiliano Marcucci (Cto di Firenze) e Giulio Guido
(Università di Pisa). "Le statistiche a proposito di trombosi venosa
profonda", fa notare Gensini, "sono impressionanti. Nel 2003 a Careggi
si faranno prevedibilmente 1700 interventi di chirurgia ortopedica maggiore,
15.600 in Toscana, 234 mila in Italia. Anche trattandoli con Eparina a basso
peso molecolare (Ebpm), il farmaco finora più efficace, quote considerevoli di
pazienti svilupperebbero comunque una trombosi venosa profonda: in media il 16%
delle protesi d'anca, il 27% dei femori fratturati e ben il 30,6% delle protesi
di ginocchio". Gli esiti fatali in chirurgia ortopedica sono in realtà
pochi, spiega la professoressa Abbate: "Ma molti pazienti vanno incontro a
complicanze, recidive e comunque a un abbassamento della qualità della vita
spesso drammatico. Senza contare che tutto ciò grava in misura crescente sul
sistema sanitario". Fondaparinux abbassa d'un colpo la soglia di questi
problemi. Molecola di sintesi (non è ricavata da mucosa suina come le eparine
ed è quindi a prova di ipotetiche contaminazioni da agenti patogeni), migliora
le performance dei farmaci finora più efficaci. Con una dose di 2,5 milligrammi
al giorno per 7/9 giorni dimezza i casi di trombosi (solo 4% per le protesi
d'anca, 8,3% per le fratture del collo del femore e 12,3% per le protesi del
ginocchio), arrivando quasi ad azzerare le complicanze (1,4%) se il trattamento
è prolungato fino a 30 giorni. Questi dati pubblicati dalle riviste
scientifiche Lancet e New England Journal of Medicine sono commentati con
estremo favore dal professor Piovella. "In realtà", spiega, "i
benefici vanno oltre la chirurgia ortopedica. Il tromboembolismo riguarda
infatti anche la chirurgia addominale, in particolare i casi di tumore. Colpisce
molti giovani e non risparmia neppure gli atleti".
DISABILI: DDL PER
ACCESSO AGLI STRUMENTI INFORMATICI
Roma, 14 aprile 2003 - Il Consiglio dei
Ministri, nella riunione del 4 aprile scorso,ha approvato un disegno di legge
che promuove l'accesso dei disabili agli strumenti informatici e sostiene le
tecnologie assistite, cioe' volte al superamento della disabilita', con un'ampia
serie di interventi sia nella P.A. che nei confronti dei privati. Saranno, tra
l'altro, resi accessibili ai disabili i siti Internet ed i servizi telematici
delle Amministrazioni statali e saranno promossi, con il rilascio di apposito
contrassegno ("bollino blu"), i siti di privati che risulteranno
accessibili. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/disabili_lavoro/index.html
FIERE, VARATE LE NORME PER QUALIFICHE E CALENDARIO IL NUOVO REGOLAMENTO FISSA
ANCHE I REQUISITI PER I QUARTIERI FIERISTICI
Milano, 14 aprile 2003 - Per
ottenere la qualifica di "internazionale", l'ente fieristico
organizzatore dovrà garantire, oltre al dimensionamento delle strutture e alla
loro agevole raggiungibilità, una serie di servizi interni, tra cui il pronto
soccorso, l'informatizzazione, l'accesso ai media, la banca. E' una delle
principali disposizioni del nuovo regolamento per lo svolgimento delle
manifestazioni fieristiche, approvato dalla Giunta regionale su proposta
dell'assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Mario Scotti. Il regolamento però
non stabilisce solo i requisiti che devono avere i quartieri fieristici, ma
fissa anche i requisiti necessari per ottenere le varie qualifiche attribuibili
alle fiere (nazionale, regionale, locale, oltre che internazionale). Il
regolamento prende inoltre in considerazione la formazione del calendario. Le
richieste dovranno pervenire in Regione entro il 31 gennaio dell'anno precedente
al suo svolgimento: una serie di verifiche consentiranno di avere comunque il
calendario pubblicato per la fine di luglio. Alle manifestazioni che non
vogliano richiedere il riconoscimento regionale (e il cui svolgimento è,
ovviamente, consentito) sarà richiesto unicamente il rispetto di requisiti
essenziali, quali quelli previsti dalla legge 626 sulla sicurezza, e
l'accessibilità. Il sistema fieristico comunque procede verso una sostanziale
trasformazione in senso privatistico, privilegiando il passaggio da ente a
società. "In buona sostanza - ha sottolineato l'assessore Scotti - la
nuova normativa regionale riconosce che questo settore rappresenta in tutto e
per tutto un caso di iniziativa imprenditoriale di natura privatistica,
sottoposta pertanto alle leggi del mercato e della libera concorrenza. Alla
Regione spetta il compito di normare e controllare alcuni aspetti, quali la
regolazione della dialettica tra i privati, la difesa del consumatore, il
rispetto del Codice Civile, la trasparenza dei comportamenti dei
competitori".
BIOANALYTICA 2003 HA CHIUSO I BATTENTI A MONACO. TRA LE
NOVITA' MICROSCOPI A FLUORESCENZA, SOFTWARE PER LE ANALISI DI LABORATORIO,
BIOCHIP PER LA RICERCA DI NUOVI FARMACI E PARCHI BIOTECNOLOGICI.
Verona, 14
aprile 2003 - La prima edizione di Bioanalytica, Salone e Conferenza
Internazionale interamente dedicato alle biotecnologie industriali, ha chiuso i
battenti il 4 aprile 2003 all'insegna della qualità: numerose le novità
tecnologiche esposte e di alto valore scientifico il programma congressuale.
Sono stati 5 mila i visitatori che hanno partecipato ai quattro giorni
fieristici (l'80% dei quali tedeschi e il restante 20% proveniente da Austria,
Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Belgio, Olanda e Cina). Elevato anche il
livello di pubblico, composto da decision makers di grandi aziende dei settori
farmaceutico, chimico, medicale e alimentare e da accademici e ricercatori. I
270 espositori, appartenenti ai settori delle soluzioni bio-industriali, della
bio-analisi, dei laboratori tecnologici per la biotecnologia e delle tecniche di
misurazione e controllo di qualità, hanno rappresentato 14 Paesi, in
particolare la Germania, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, la Svizzera, la
Francia, il Belgio, i Paesi Bassi, la Svezia, l'Austria, il Lussemburgo e la
Finlandia. <<Le biotecnologie - afferma Volker Schwartz, Direttore del
Salone - sono ormai di casa a Monaco di Baviera. Questa regione è, infatti,
diventata una sorta di "Biotech Valley" nel cuore dell'Europa. La
prima edizione di Bioanalytica è stata la risposta dell'Ente Fieristico di
Monaco di Baviera per contribuire a incentivare lo sviluppo delle biotecnologie
su scala mondiale. Alla luce dei risultati raggiunti, Bioanalytica 2005 si
preannuncia come grande kermesse dall'elevato valore scientifico. Prevediamo,
infatti, che questo Salone nel medio-lungo periodo possa affermarsi come la
piattaforma di riferimento per la biotech community internazionale>>. Le
aziende espositrici sono, infatti, state unanimi nell'affermare che la prima
edizione di Bioanalytica ha rappresentato un'occasione unica per sviluppare
nuove collaborazioni, discutere sui progressi dell'industria della life-science
e sperimentare le potenzialità delle nuove applicazioni bio-industriali. Al suo
esordio, Bioanalytica si è, così, accreditata come luogo ideale per creare
nuove opportunità di business e scambiarsi esperienze e input. L'interesse dei
visitatori nei confronti dell'automazione di laboratorio, delle tecniche di
bio-separazione e della bio-chimica ha richiamato l'attenzione sul programma
congressuale della manifestazione. I due eventi Bioanalytica Business Conference
e Bioanalytica Forum, svoltisi in concomitanza con la fiera, si sono incentrati
in particolare sulle applicazioni concrete delle soluzioni biotech, dal settore
farmaceutico a quello medicale, oltre a promuovere un intenso scambio di
informazioni tra aziende del settore, investitori e personalità politiche. In
particolare, si è parlato dei nuovi orizzonti per l'industria della
Life-Science, delle applicazioni dei Bio-Chips e dell'utilizzo in laboratorio
dei Silicon-Chips. La Life-Science è stata, inoltre, al centro del "Forum
Life Science 2003", promosso da Bayern Innovativ GmbH, la società bavarese
creata per promuovere un network di contatti e informazioni in tutta la Baviera,
regina dell'High Tech europeo (la Baviera, infatti, è la regione che trae dalle
nuove tecnologie la quota più alta del Pil). Dietro alla creazione della
Biotech Valley bavarese (che oggi conta più di 120 compagnie biotech) si
riscontra l'intervento dell'amministrazione federale, che ha investito sul
territorio promuovendo lo sviluppo dell'industria del biotech, in un'ideale
connessione tra tecnologia e scienza. È su queste basi che Bayern Innovativ ha
lanciato il progetto "Life Science Bavaria", in collaborazione con
"Bavaria Bioregions". L'obiettivo è di creare piattaforme di
cooperazione imprenditoriale all'interno di mercati fortemente orientati ai
trend futuri delle biotecnologie e di favorire uno scambio interdisciplinare di
conoscenze e know-how tra scienza e industria a livello regionale, nazionale e
internazionale. Istituti accademici di grande prestigio, come il Max-Planck
Institutes, sono stati coinvolti insieme alle due Università di Monaco di
Baviera nella ricerca di sostegni scientifici alle aziende biotech. Grande
risonanza ha avuto, in questo contesto, il Bioregions Day, evento dedicato alla
progressiva individuazione di nuovi mercati regionali delle biotecnologie nel
rispetto delle peculiarità dei singoli territori. In Europa, infatti, stanno
nascendo nuovi raggruppamenti "bio-regionali", accomunati da
caratteristiche fisiche ed economiche comuni, nelle quali si sono sviluppati
nuovi distretti industriali che sfruttano le biotecnologie per migliorare e
incentivare la produzione locale. Contribuisce allo sviluppo di queste aree la
collaborazione sinergica tra il mondo politico, accademico e industriale.
Durante il Bio-Regions Day sono state presentate alcune aree europee dove il
progetto di un parco biotecnologico ha già preso vita: "BioRegioN GmbH"
di Hannover, Landesinitiative Bio-Gen-Tec-Nrw di Colonia, Bio AG-Munich Biotech
Development e V. di Monaco, Bio-Mitteldeutschland GmbH di Lipsia e "Lisa
Vienna Region" (dove Lisa è l'acronimo di "Life Science
Austria"). Altre bio-regioni presenti al Bioregions Day sono state Tartu Ülikool
in Estonia, Greater Zurich Area AG in Svizzera, l'Association Alsace BioValley
in Alsazia e Erbi Ltd-Eastern Region Biotechnology Initiative in Inghilterra.
Durante il forum "International Competition among BioRegions" si è
parlato delle prerogative di questi distretti biotecnologici, con alcuni
rappresentanti chiamati a raccontare la loro esperienza e i servizi attivati ad
oggi. In Europa esistono distretti bioregionali anche in Francia, Italia e
Scandinavia. Nel mondo sono circa 40 i parchi biotecnologici. Per quanto
riguarda la sezione espositiva di Bioanalytica 2003 (distribuita su un'area di
oltre 7 mila metri quadrati), numerosi stand hanno attirato l'attenzione dei
visitatori. Le novità più interessanti hanno indubbiamente riguardato le
strumentazioni a alta tecnologia per l'analisi bio-medicale. La società tedesca
Infineon Technologies ha presentato, per esempio, una soluzione con sistema
biochip chiamata "Flow-Thru Chip System", concepita per accelerare
notevolmente lo sviluppo di nuovi farmaci. La soluzione verte attorno a un
biochip avente una superficie di un centimetro quadrato, in grado di analizzare
simultaneamente fino a 400 geni noti per una specifica sostanza. Questo nuovo
strumento sarà in grado, secondo le previsioni dell'azienda, di rivoluzionare
il lavoro dei laboratori farmaceutici nella stessa misura in cui i computer
hanno radicalmente cambiato le procedure amministrative e gestionali dei
contesti produttivi. Questo accadrà grazie a fattori determinanti quali la
velocità e le piccole dimensioni della nuova soluzione, che sarà destinata in
larga parte alle applicazioni per la ricerca. "Leica Fluo Combi", un
microscopio a fluorescenza all'avanguardia nella terapia genica e nella biologia
molecolare, è stato il prodotto di punta presentato da Leica Microsystems. La
società tedesca ha evidenziato le potenzialità di questo strumento, dotato di
un micro-obiettivo a alta risoluzione ottica, in grado di garantire una
nitidezza costante durante le analisi. L'azienda è riuscita a sviluppare tutte
le potenzialità della micro-strumentazione a fluorescenza, indicandola come
l'applicazione che sarà maggiormente usata in futuro. La società tedesca
Definiens AG ha presentato a Bioanalytica 2003 "Proteomweaver 2.0",
una strumentazione elettronica di precisione e automatizzata, particolarmente
indicata per le analisi proteiche. Questo prodotto, costituito da un software
che permette l'elettroforesi dei nuclei proteici, è in grado di analizzarne
circa 500 in un'unica sessione di esperimento. Una superficie di lavoro
sensibile guida l'operatore durante l'analisi, garantendo una nitida
visualizzazione delle cellule. Definiens AG ha presentato, inoltre, altri
prodotti per l'analisi automatizzata a elevata precisione, destinati al mercato
della bio-medicina. In particolare, il software "Definiens Cellenger",
in grado di estrarre informazioni e dati dai tracciati cellulari individuati in
laboratorio. Soluzioni informatiche per la bio-industria sono state presentate
anche dalla tedesca Mwg Biotech AG, che ha lanciato un prodotto innovativo dal
nome "Theonix", una nuova piattaforma automatizzata per l'analisi
micro-molecolare, dotata di grande flessibilità. La piattaforma è stata
progettata per operazioni "plug & play" e rappresenta un passo in
avanti nel settore della biotecnologia gnomica. Oltre a questa piattaforma da
laboratorio, Mwg ha presentato a Bioanalytica 2003 anche il sistema di array
"Mwg Hybridization Service", destinato in particolare all'analisi
genetica e alla scansione digitale dei dati esaminati. Sempre nel settore delle
analisi bio-medicali, l'azienda tedesca Miele GmbH ha presentato i nuovi modelli
di macchine per il lavaggio in laboratorio, dotate di innovativi sistemi di
sicurezza e programmabili in base alle specifiche esigenze di analisi chimiche,
microbiologiche e mediche. Nuove soluzioni per l'automazione del laboratorio
sono state proposte anche dalla tedesca Hti bio-X GmbH, azienda specializzata
nella produzione di robot per analisi industriali. Infine, la soluzione delle
problematiche di bioseparazione molecolare è risultata al centro dei prodotti
dell'azienda finlandese Bio-Nobile Oy, specializzata in sistemi magnetici di
bio-separazione. In particolare, i nuovi prodotti e tecnologie presentati a
Bioanalytica 2003 hanno rivelato una grande vastità di applicazioni, tra cui la
purificazione degli acidi nucleici e delle proteine. Tra le novità più
significative di Bio-Nobile Oy, lo strumento "PickPen": si tratta di
un dispositivo, a forma di penna, dotato di particelle magnetiche in grado di
isolare Rna e Dna e di purificare rapidamente le proteine muovendo soltanto le
particelle e non i liquidi. Infoink: www.analytica-world.com
37° VINITALY A
VERONAFIERE FINO A LUNEDÌ 14 APRILE IN BICI A "CANTINE APERTE 2003"
IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO PRESENTA L'11^ EDIZIONE DELL'EVENTO: IL 25 MAGGIO
2003
Verona, 14 aprile 2003 - Il prossimo maggio i turisti appassionati del vino
di qualità potranno partecipare in bicicletta all'11^ "Cantine
Aperte". La notizia è stata diffusa oggi durante la penultima giornata del
37° Vinitaly (www.vinitaly.com). Grazie ad un accordo fra Movimento Turismo del
Vino e Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) verranno organizzate
escursioni in bicicletta lungo appositi itinerari, principalmente su strade
secondarie e poco trafficate e, dove esistono, su percorsi ciclabili protetti.
Questa è la principale novità dell'edizione 2003 di "Cantine
Aperte", che anche quest'anno si terrà domenica 25 maggio dalle 10 alle 18
nelle oltre 900 cantine socie del Movimento Turismo del Vino di tutta Italia.
L'iniziativa sarà ripetuta a settembre con "Benvenuta vendemmia":
l'obiettivo è portare nelle aziende vitivinicole che aderiranno all'iniziativa
i turisti in bicicletta, per far conoscere e degustare i vini locali, assaggiare
i prodotti tipici, visitare gli impianti di produzione, assistere ad eventi e
spettacoli. Le due associazioni sono da tempo al lavoro per mettere a punto
itinerari alla portata di tutti, ricercando le strade migliori dal punto di
vista paesaggistico e della sicurezza stradale. L'idea è partita lo scorso anno
dalla Puglia, e il successo dell'iniziativa ha poi suggerito di estendere
l'esperienza a tutta Italia. "Cantine Aperte" in bicicletta intende
sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul contributo positivo che la
diffusione del cicloturismo nelle campagne e nelle colline italiane può avere
per lo sviluppo economico del territorio. La prima edizione di "Cantine
Aperte" partì in sordina nel 1993, solo in Toscana, grazie all'impegno del
primo presidente del Movimento, Donatella Cinelli Colombini. Visto il successo
ottenuto, venne poi estesa a tutto il territorio nazionale. Secondo un recente
sondaggio del Censis, sono ormai 4 milioni gli enoturisti stabilmente
praticanti. A questa cifra si debbono aggiungere almeno altri due milioni di
turisti del vino tra neofiti ed occasionali. Questi sei milioni di turisti
sviluppano un volume di spesa dell'ordine di almeno 2000 milioni di euro.
"Il turismo del vino - spiega Francesco Lambertini, presidente del
Movimento Turismo del Vino - costituisce un'opportunità fondamentale per
promuovere il patrimonio di risorse agroalimentari del nostro Paese ed un
oculato strumento strategico per lo sviluppo economico del territorio. Grazie al
fascino esercitato dai distretti enogastronomici (in testa la Toscana, seguita
da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Campania),
le prospettive future del mondo del vino si giocheranno sempre più anche nel
campo del turismo: ecco perché tanti produttori stanno investendo per
qualificare le proprie strutture ricettive". A questo proposito, Vittoria
Cisonno, direttore del Movimento Turismo del Vino, afferma: "Sempre più
importante è il concetto di qualità: per questo come Movimento Turismo del
Vino abbiamo ideato il Decalogo dell'Accoglienza. Le cantine associate stanno
iniziando a richiedere la certificazione di qualità, che sarà rilasciata, dopo
apposito sopralluogo, dai responsabili Csqa, l'ente con il quale il Movimento ha
redatto un decalogo contenente le indicazioni sul "come" fare
accoglienza di qualità". La certificazione dell'accoglienza in cantina si
pone l'obiettivo di rendere immediatamente evidente al cliente-consumatore la
qualità del servizio offerto, attraverso l'utilizzo di un simbolo che
rappresenta le foglie di vite. Quante più foglie di vite sono rilasciate
all'azienda (tre, quattro, cinque o cinque oro, ovvero livello super) tanto più
rilevante e significativo è il servizio offerto. Infolink: www.vinitaly.com
A
VERONAFIERE FINO A LUNEDÌ 14 APRILE ALLA CONQUISTA DELLE TAVOLE ASIATICHE IL
SOAVE ABBINATO AI PIATTI ASIATICI IN UN LIBRO PRESENTATO AL 37° VINITALY
Verona, 14 aprile 2003 - Soave and Asia Fodd: an ideal match: è il titolo del
libro presentato oggi durante la terza giornata del 37° Vinitaly dal Consorzio per la tutela dei vini Soave e Recioto di
Soave. Si tratta di un piccolo volume in italiano ed in inglese che, svelando
peculiarità e valori delle diverse tradizioni del Sol Levante, suggerisce gli
abbinamenti ideali con le varie espressioni del Soave. Il volume propone anche
una guida al vino e alla culla del Soave oltre a stuzzicanti. Con un progetto
insieme culturale e promozionale il Consorzio tutela vini Soave e Recioto di
Soave, in sintonia con la Camera di commercio e la Provincia di Verona, si
propone di creare un forte collegamento tra la cucina asiatica e la versatilità
del Soave. Il progetto parte dalla constatazione che i mercati asiatici, in
particolare le "piazze" di Giappone, Singapore e Thailandia, accanto
Cina, Cambogia e Malaysia, stanno diventando estremamente interessanti per
sviluppare le esportazioni dei vini italiani. Accanto a questo va sottolineato
come la ristorazione asiatica storica e, più in generale, la cosiddetta cucina
etnica si stiano sempre più radicando anche nei Paesi tradizionalmente fedeli
al Soave, vale a dire gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Germania e l'Europa
in generale. La compenetrazione di queste due circostanze ha fatto quindi
intravedere la possibilità che il "candidato" Soave possa essere
destinato ad un matrimonio inossidabile con i sapori ed i profumi asiatici. La
versione più fresca e più giovane promette interessanti abbinamenti con i
piatti affumicati, piuttosto diffusi nella tradizione cinese e tailandese,
quelli grigliati di Cina e Vietnam e con il pesce fresco, d'acqua salata o
d'acqua dolce, largamente utilizzato da tutta la cucina asiatica. Il Soave
Superiore, invece, sembrerebbe il non plus ultra accanto alla salse importanti,
saporite e molto aromatizzate di Vietnam, Cina, Singapore e Malaysa e con le
carni bianche, maiale compreso. Singapore e Malaysia, veri e propri maestri
dolciari, nelle premesse dovrebbero esultare grazie al Recioto di Soave Docg e
alle sue note di miele. Ma tutta la tradizione asiatica, contraddistinta da un
largo utilizzo di frutta tropicale e dall'impiego dello zucchero anche nelle
salse, ben accoglie questo prestigioso nettare. Gola a parte, impegnandosi su
questo obiettivo, il Consorzio conta anche di sensibilizzare il mondo produttivo
sulla pecualirità di questo abbinamento così da rendere più incisiva ed
efficace l'azione commerciale. Infolink: www.vinitaly.com
ALLCOMEXPO: UNA FIERA PER CHI FA LE FIERE
Milano,
14 aprile 2003 - Si chiama Allcomexpo, la manifestazione fieristica che si terrà
dal 17 al 20 giugno 2003, in Fiera a Milano. E' un evento di grande rilevanza
perché unica fiera dedicata a chi "fa le fiere": non solo
organizzatori, agenzie, allestitori, e tutti i fornitori dei servizi che in
occasione di manifestazioni fieristiche o congressuali vengono utilizzati, ma
anche i loro utenti, ovvero le aziende che partecipano come espositori.
EPSON A
WELL-TECH CON LA LINEA LIFE: QUANDO ARREDO E TECNOLOGIA SI INCONTRANO PER UN
AMBIENTE DI BENESSERE
Milano, 14 aprile 2003 - Si chiama Life, il progetto che,
con uno straordinario connubio di tecnologia e arredo, mira a rendere più
funzionali gli oggetti di arredamento tramite il contributo della tecnologia. E
sarà uno dei protagonisti di Well-Tech, il fuori salone dedicato all'uso della
tecnologia in favore del benessere, che sarà allestito presso lo Spazio Acqua,
in via Cenisio 39, a Milano, nell'ambito del Salone del Mobile 2003, che si
tiene nel capoluogo lombardo dal 9 al 14 aprile. La tecnologia audiovisiva Epson,
grazie ad una straordinaria qualità visiva e all'eccellente versatilità che si
esprime nell'ampia scelta di prodotti, riesce ad integrarsi in maniera perfetta
con l'avanzato sistema di arredi per l'ufficio di Elitable, dando origine, nel
progetto curato da Chiara Cantono, a una serie di oggetti d'arredo in cui la
funzione trova ospitalità all'interno delle forme e dei materiali in maniera
sobria, discreta ed elegante. Accanto al Video-Table, già presentato come
concept nell'edizione di Well-Tech dello scorso anno, quando ebbe un'ottima
accoglienza e suscitò un grande interesse, e oggi prodotto in commercio come
tavolo direzionale e conferenza dal raffinato design, quest'anno il progetto si
arricchisce di un Videowall, una parete con il sistema audiovisivo integrato per
gli uffici in cui si richieda una particolare attenzione all'immagine, e di
Videobench, un tavolino fronte divano dotato di videoproiettore e schermo
integrati, destinato all'ambiente della casa più esclusiva e hi-tech.
Video-Table è il tavolo da riunione e conferenza che grazie alle
caratteristiche del videoproiettore Epson Emp-730, piccolo, leggero e
luminosissimo, può accogliere sotto il piano satinato videoproiettore e schermo
che, agganciati alla struttura del piano, risultano così invisibili. Quando poi
si rende necessaria la proiezione, le caratteristiche di luminosità del
videoproiettore Epson, permettono di proiettare, attraverso il piano satinato, a
brevissima distanza, direttamente sullo schermo, che verrà estratto da sotto il
piano sino a raggiungere una posizione verticale. Videowall, la parete che
integra la funzione di proiezione, trae vantaggio dalle piccole dimensioni e
dalle elevate prestazioni di qualità visiva del videoproiettore Epson Emp-52,
per creare un prodotto innovativo dove la piacevolezza dell'ambiente non viene
compromessa dalla implementazione di nuovi oggetti. Ancora una volta
l'integrazione fra tecnologia e arredo permette di arricchire di nuove funzioni
un elemento ambientale - la parete - senza alterarne la percezione visiva e
senza alcun ingombro aggiuntivo che appesantisca lo spazio sia visivamente che
fisicamente. Ma spesso, nella valutazione del benessere dell'ambiente in cui
viviamo, un assoluto ruolo di primo piano è da attribuire all'ambiente
domestico, dove ognuno di noi è alla ricerca della pace assoluta e del
benessere incondizionato. Per il nostro salotto, dove spesso gli spazi sono
limitati ma non altrettanto il desiderio di comfort e di qualità della vita, il
videoproiettore per l'home theatre Epson Emp-Tw100, che si è aggiudicato
numerosi riconoscimenti tra cui, lo scorso anno, il prestigioso Premio Eisa,
attribuito da una giuria europea di testate specializzate al miglior
videoproiettore dell'anno, trova il suo habitat naturale all'interno della
suggestiva proposta del Videobench, il tavolino fronte divano dotato anche di
schermo da proiezione, che promette di offrire strepitose immagini a 16:9, senza
dover rinunciare alla piacevolezza dell'arredamento.
"SALONE INTERNAZIONALE
DELLA SEDIA": GIÀ DEFINITE LE LINEE PRINCIPALI DELLA 27A EDIZIONE. UDINE,
12 - 15 SETTEMBRE
Milano, 14 aprile 2003 - Consapevole che mai come in questo
momento bisogna creare manifestazioni di settore che abbiano un valore aggiunto
a forte potere attrattivo, Promosedia sta definendo il carattere del prossimo
Salone Internazionale della Sedia che, per il ventisettesimo anno, si terrà
presso la Fiera di Udine. Anche se la generale situazione internazionale è
critica ed è difficile fare previsioni, sulla capacità di esercitare un
interesse internazionale gli organizzatori partono da alcune certezze,
rappresentate dai risultati del 2002. L'anno scorso, nonostante il difficile ,
momento che tutto il comparto del mobile attraversava, il Salone aveva
registrato la presenza di oltre 15.000 operatori del settore (in linea con
l'edizione precedente) provenienti da 71 Paesi. Ai dati si sono poi aggiunti i
commenti ed i pareri positivi raccolti: è stato infatti percepito ed apprezzato
il cambiamento ed il salto di qualità del Salone sia nell'ambito dell'offerta
di prodotto che in quella dei servizi, decisamente ampliati rispetto agli anni
passati. Come unica manifestazione al mondo dedicata esclusivamente alla seduta,
è naturale che il Salone venga considerato dalle aziende di settore come un
momento clou per la propria promozione e dagli addetti come la vetrina più
ampia in questo senso. Nel 2002 gli espositori, provenienti non solo dal
Distretto Industriale della Sedia ma da tutto il mondo, sono stati 220. Su una
superficie di 15.000 mq hanno presentato circa 6000 modelli: sedie e tavoli per
esigenze dell'arredo residenziale, "contract", ospitalità e ufficio
con un'attenzione anche per le piccole forniture di qualità, diversamente dagli
anni scorsi in cui l'attenzione era maggiormente focalizzata sui grandi numeri.
La direzione intrapresa quest'anno è la stessa. Una formula che prevede un mix
di aspetti commerciali - il Salone è principalmente una vetrina espositiva
delle aziende - ma anche culturali e di sperimentazione sul prodotto sedia,
rappresentati dai premi, dalle iniziative speciali, dalle mostre ospitate nei
padiglioni della struttura fieristica. - Anche per l'edizione 2003 le novità
saranno molte e significative. Tra le più importanti quella di proporre, per la
prima volta nella storia della manifestazione, delle esposizioni a tema per
offrire ai visitatori una selezionata panoramica dell'evoluzione e dello stato
dell'arte di un determinato stile d'arredamento. Si partirà da Sedia Classica,
una mostra-esposizione curata dall'architetto Franco Ficchì che nel Padiglione
8 sarà tutta dedicata alle sedie e ai complementi in stile classico proposte
dalle aziende di punta che lo rappresentano. Non si tratta di una scelta in
controtendenza: si raccoglie invece quella che sembra una linea attuale del
gusto nell'arredamento: sempre di più si mescolano pezzi contemporanei a mobili
in stile classico. L'iniziativa vuole essere anche un servizio alle aziende,
alle quali nel settore specifico restano poche manifestazioni capaci di
catalizzare l'interesse degli operatori internazionali. Attenzione ad un
servizio di qualità, quindi, come valore aggiunto del Salonw Internazionale
della Sedia. Gli investimenti in questo senso sono notevoli e si
concretizzeranno attraverso varie attività: ad esempio "Operazione
Federmobili", condotta in collaborazione con la testata e organo Ufficiale
della Federazione Nazionale Commercianti Mobili. Già sperimentata con successo
nel 2002 con buoni ritorni d'immagine e di afflusso di pubblico, permetterà di
veicolare sulla rivista i biglietti di invito al Salone. Si tratta di
un'operazione di direct marketing e di fidelizzazione rivolta ai commercianti
italiani: se è vero che il Salone ha caratura internazionale, Promosedia
ritiene sia giusto guardare con occhio di riguardo agli operatori ed al mercato
nazionale. Accanto a queste iniziative commerciali, ci saranno i tradizionali
Premi legati alla manifestazione: fra tutti "Top Ten" e "Caiazza
Memorial Challenge" -il concorso di idee dedicato alla progettazione di una
sedia, notevolmente rinnovati sulla base di riflessioni seguite ai riscontri
delle ultime edizioni. Il premio Top Ten sarà proposto con una nuova formula,
affiancando alla categoria dei "vincitori" quella dei
"selezionati": una giuria internazionale selezionerà infatti un
massimo di 20 modelli (inediti o presentati dopo il gennaio 2003) tra quelli
presentati dalle aziende iscritte al premio e espositrici al Salone. Fra questi,
esposti al centro del Padiglione 6, verranno individuati i 10 vincitori Top Ten,
grazie al voto di giornalisti e professionisti del design cui spetterà il
compito di valutare i modelli che maggiormente si contraddistinguono per qualità
totale, sperimentazione di nuovi materiali e design innovativo. Nato con
l'intento di sensibilizzare i produttori alla qualità del prodotto e alla
qualità progettuale, il premio è uno dei più ambiti da parte delle aziende
che maggiormente si impegnano nella ricerca stilistica e tecnologica, ed uno dei
più rappresentativi dell'attività di promozione di Promosedia. "Caiazza
Memorial Challenge", giunto alla settima edizione, conferma il proprio
ruolo di spazio sperimentale per I'ideazione di una seduta innovativa, vista
anche nell'ottica dell'industrializzazione e riproducibilità seriale. Ristretto
fino al 2002 a professionisti under 40 e studenti cittadini dell'Unione Europea,
è oggi invece rivolto alle stesse categorie, ma provenienti da paesi di tutta
I'Europa geografica. Il ruolo di innovazione all'interno della ricerca
internazionale di design sul tema delle sedie svolto dal "Caiazza Memorial
Challenge" è testimoniato anche a Milano nei percorsi "Fuori
Salone" del Salone Internazionale del Mobile. I modelli vincitori del 2002
sono esposti a Superstudio 13, in via Forcella/via Bugatti. sino al 14 aprile.
www.promosedia.it Caiazza Memorial Challenge: International Design Competition.
7° Edizione del Concorso di Idee dedicato alla Progettazione di una Sedia. Per
riflettere sul rapporto tra sperimentazione e industrializzazione nell'ambito
della progettazione del prodotto Sedia, Promosedia rinnova l'appuntamento con il
concorso rivolto a giovani professionisti under 40 e studenti, invitati a
sviluppare la propria creatività sul tema della seduta. Molte le novità di
quest'anno, a partire dal nome e dal logo, a significare la crescita di un
concorso divenuto sempre più importante, non solo per gli organizzatori del
Salone Internazionale della Sedia, ma per il mondo del design Europeo.
L'affermazione del Caiazza Memorial Challenge, l'interesse dimostrato dal
pubblico degli addetti ai lavori, l'aumento degli elaborati inviati, le
richieste provenienti da tantissimi Paesi, ha portato ad estendere i confini di
partecipazione dalla comunità Europea a tutto il territorio dell'Europa
geografica. Ai partecipanti è richiesto di produrre idee relative a sedie per
interni, ad uso residenziale e contract, tenendo in considerazione l'aspetto
ergonomico, la scelta dei materiali e le necessità dettate dalla produzione in
serie. Quest'ultimo aspetto viene considerato fondamentale dagli organizzatori:
il Concorso è infatti un momento di incontro fra designer ed aziende, per i
quali non sempre gli obiettivi convergono. La pura creatività a volte non trova
riscontro nelle esigenze di produzione. Quello che si chiede è quindi di
progettare secondo una logica produttiva, senza perdere di vista l'originalità.
Altra novità della settima edizione, che eleva ulteriormente il livello del
concorso, è la sezione ad invito riservata a tre giovani e già affermati
furnishing designer: l'italiano Lorenzo Darniani (classe 1972, collabora con
Cappellini, Campeggi, Montina); il tedesco Stefan Diez (nato nel 1971,
collaboratore di Richard Sapper ed attualmente di Konstantin Grcic, vincitore a
Colonia del premio 8est of the 8est piece of the show); il francese Renaud Thiry
(1968, designer per Alessi, Cappellini, 8&8). La scelta si è indirizzata
verso questi professionisti perche la loro carriera è caratterizzata dalla
sperimentazione e la collaborazione con i grandi marchi dell'arredamento
dimostra che la loro progettualità, tesa all'innovazione formale e materica, ha
come obiettivo quello della fattibilità e dell'industrializzazione dell'idea.
Anche da queste premesse è nata la decisione di portare a Milano i modelli
vincitori della scorsa edizione del Premio Caiazza che sono esposti a
SuperStudio 13 in uno dei percorsi più concettuali degli Eventi Fuori Salone.
In quello spazio sarà anche possibile ricevere tutte le informazioni sulla
settima edizione del Caiazza Memorial Challenge che si concluderà al prossimo
Salone Internazionale della Sedia con la premiazione delle idee vincitrici di
quest'anno, secondo il giudizio di una giuria di esperti composta da designer,
giornalisti e critici di design, tra cui il designer Alberto Meda e James Peto
del Design Museum di Londra. Infolink:
www.promosedia.it
VELENI IN MOSTRA DUEMILA ANNI DI VELENI TRA ANIMALI,
VEGETALI, MINERALI, STORIA E LEGGENDA
Cattolica, 14 aprile 2003 - Da sabato 12
aprile nelle Sale della Nave Ammiraglia del Parco "Le Navi" di
Cattolica, il Gruppo Idea (Italian Development Exhibits & Art) ha allestito
una curiosa e interessante mostra che approfondisce la conoscenza e il viaggio
nell'incredibile universo dei veleni, aperta al pubblico fino al 2 novembre
2003. Una ricca esposizione che propone animazioni, esemplari vivi di piante e
animali, racconti di miti e leggende storiche che partono dalla notte dei tempi
fino ai giorni nostri. Lo sviluppo della mostra è curato da una serie di
professionisti che in sinergia hanno collaborato per renderla curiosa,
interessante e corretta dal punto di vista scientifico. Recenti studi di Centri
Anti Veleno confermano che l'85% degli avvelenamenti avvengono tra le mura
domestiche, coinvolgendo soprattutto i bambini e i ragazzi. Far conoscere cos'è
il veleno e cosa può provocare è uno degli scopi di questa mostra. Lo
svolgimento della mostra è stato pensato secondo un percorso espositivo e
conoscitivo che illustra i vari ambiti in cui è possibile trovare il veleno:
veleno vegetale, animale, minerale, nella storia e nella mitologia. All'inizio
della mostra, grazie ad accattivanti animazioni proiettate su un maxi schermo,
viene spiegato il significato del termine "veleno"sia dal punto di
vista scientifico sia linguistico e le relative istruzioni per l'uso. Un
divertente cartone animato, educativo e spettacolare, ha lo scopo di far
comprendere anche ai visitatori più piccoli, il significato della mostra, gli
effetti negativi delle tossine iniettate attraverso il morso di un vispo "serpentello"
e l'antidoto rappresentato da simpatici guerrieri che lo annientano. Le Sale
dislocate nel percorso sono così suddivise: "La sala del veleno
vegetale" E' una sala che mostra vegetali velenosi o parti di loro,
scoprendo l'inaspettata tossicità di piante con le quali conviviamo
quotidianamente, unitamente ad altre molto rare. "la sala del veleno
animale" In questa sala sono esposti alcuni esemplari di animali velenosi
vivi tra i più rappresentativi ( serpenti, ragni ecc.) ospitati in "vivari"
che riproducono il loro habitat naturale. "La sala del veleno
minerale" In questa sala sono esposti i più importanti minerali di
rilevante componente tossica, evidenziando per ognuno, fonti, meccanismi
d'azione ed effetti - piombo - amianto - mercurio ecc. ecc "La sala storica
e mitologica" E' una sala che ripercorre, grazie a personaggi esistiti
realmente e legati alla leggenda la storia dell' uso che questi facevano dei
veleni. Una cronologia, la più ampia possibile che parte da Socrate e Cleopatra
fino a Catalina la Passionaria, riferimenti iconografici e esposizione degli
oggetti che hanno contenuto i veleni usati da questi personaggi. Durante tutto
il periodo, la mostra subirà ulteriori integrazioni anche legate ai periodi di
stagionalità specie per alcuni vegetali e minerali e anche esemplari aggiuntivi
di specie animali velenosi provenienti da diverse parti del mondo. Il biglietto
d'ingresso per visitare l'Acquario di Cattolica al Parco Le Navi include anche
la Mostra sui Veleni.
BRERA RESTAURA: LA MACHINA DEL SAVOLDO
Milano, 14 aprile
2003 - Dai primi di febbraio è iniziato alla Pinacoteca di Brera il restauro
dell'imponente Pala di Pesaro, commissionata nel 1524 a Giovan Gerolamo Savoldo
per l'altare maggiore della chiesa di San Domenico di Pesaro, e giunta al museo
nel 1811. Le grandi dimensioni della tavola (cm 505 x 312), la sua fragilità
strutturale, i suoi particolari problemi conservativi ne hanno imposto il
restauro nella stessa sala in cui è conservato. Il suo enorme peso, infatti, ne
ha reso problematica la movimentazione fin dalla sua nascita, tanto è vero che
i suoi spostamenti sono stati accuratamente testimoniati sul retro, a partire
dal 1646, e sono spesso accompagnati dalle firme di coloro che li eseguirono.
Dal suo ingresso al museo la pala del Savoldo si è mossa due volte in occasione
dei due conflitti mondiali, quando tutta la pinacoteca fu smontata per motivi di
sicurezza (la sala del Savoldo fu infatti bombardata nel 1943). La recente ma
nutrita fortuna critica dell'opera considera la pala come la più importante
opera pubblica realizzata dall'artista, bresciano di nascita e formazione, ma
veneziano d'adozione. La componente fondamentale che contraddistingue la tecnica
pittorica del Savoldo è la compresenza di esiti di realismo lombardo e di una
tecnica pittorico-luministica tipicamente veneta (influssi lotteschi e
leonardeschi). Grazie al contributo della Pirelli, che dal 2000 "ha
adottato" la sala XIV della Pinacoteca di Brera provvedendo già al
restauro di altre tre opere (La presentazione al Tempio di Gerolamo Romanino, La
Madonna col Bambino e i Santi Girolamo, Francesco e Antonio Abate di Moretto e
la Sacra Conversazione di Giovan Battista Moroni) e alla collaborazione
dell'associazione Amici di Brera, è stato costruito intorno al dipinto un vero
e proprio laboratorio di restauro, progettato dallo studio Sottsass ed
Associati, per la parte estetica, e dalla Goppion Laboratorio Museotecnico, per
la parte tecnologica. Il lavoro sarà eseguito dai restauratori della
Soprintendenza, con la collaborazione dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze
che fornirà una consulenza esterna per alcuni delicati passaggi. La struttura,
prima al mondo di questo genere, è stata ideata in stretta collaborazione fra
la direzione della Pinacoteca e i tecnici cui è stata affidata la
realizzazione, tenendo conto non solo di tutte le esigenze dettate dalle
necessità dell'effettivo lavoro laboratoriale e dalla sicurezza del pubblico,
ma anche dal desiderio di rendere visibile ogni momento del complesso
intervento: un cantiere aperto, dunque, all'interno della Pinacoteca di Brera.
La sala XIV, infatti, nonostante l'imponente struttura, resterà aperta ai
visitatori, che potranno girarle attorno per ammirare, oltre che il lavoro in
corso, anche gli altri dipinti ordinariamente esposti. La machina, che ha pareti
in policarbonato, è munita di una piattaforma mobile che consente di lavorare
contemporaneamente su tutti i lati del dipinto e che può essere posizionata a
qualsiasi livello sia necessario. E' dotata anche di impianti di aspirazione e
di depurazione dell'aria. La tavola è alloggiata in un telaio inserito in un
portale metallico, pensato per consentirne la visione totale anche del retro e
per permetterne, se necessario, la rotazione di 180 gradi, in modo da portarla
in posizione orizzontale. In questo caso essa verrà assicurata da una ulteriore
struttura di sostegno.
"IL GIOCO DEL PALAZZO". DE BOSIO REGISTA DEL
TESTO DI BURNS NEL TEATRO EFFIMERO DEL PALLADIO RICOSTRUITO NELLA BASILICA
PALLADIANA DI VICENZA
Vicenza, 14 aprile 2003 - Sono già 7500 le prevendite dei
biglietti per "Il Gioco del Palazzo", il grande evento nel
"teatro effimero del Palladio" ricostruito nel salone della Basilica
Palladiana che il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio
mette in scena in aprile, maggio e giugno 2003, per raccontare la straordinaria
avventura della costruzione della Basilica Palladiana. L'iniziativa, che ha il
sostegno della Regione Veneto, del Comune di Vicenza, della Provincia e della
Camera di Commercio di Vicenza, nonchè di altri enti e istituzioni vicentine.
Dal 15 al 24 aprile sarà ancora possibile acquistare i biglietti presso gli
uffici del Teatro Astra, dal martedì al venerdì in orario d'ufficio (dalle
9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00). Da martedì 29 aprile a domenica 8
giugno, giorno in cui si concluderà il ciclo degli spettacoli,si potrà
effettuare l'acquisto dei biglietti direttamente in Basilica Palladiana, dalle 9
alle 12 e dalle 14 alle 18, e un'ora prima degli spettacoli serali. Gli
spettacoli per cui ancora possibile acquistare un biglietto sono: "Il gioco
del palazzo ovvero palladio in piazza", regia di Gianfranco de Bosio,
biglietti disponibili per le serate di mercoledì 30 aprile; venerdì 9, sabato
10, venerdì 16, sabato 17, sabato 24 venerdì 29, sabato 30 maggio, ore 21.00.
Costo del biglietto: intero € 15,00 - ridotto € 10,00. "I quattro libri
di andrea", regia di Carlo Presotto e Titino Carrara, spettacoli domenicali
per le famiglie, domenica 11, domenica 18, domenica 25 maggio e domenica 1
giugno ore 17.00. Costo del biglietto per gli adulti € 4,00, gratuito per i
bambini. - "Il sogno di pietra", regia di Piergiorgio Piccoli,
spettacoli pomeridiani martedì 6, mercoledì 7, mercoledì 14, giovedì 15,
domenica 18, mercoledì 21, giovedì 22, domenica 25, mercoledì 28, giovedì 29
maggio; domenica 1, martedì 3, mercoledì 4, venerdì 6, sabato 7 giugno ore
15.00. Il costo del biglietto intero è € 7,00, ridotto € 4,00 Il Gioco del
palazzo è scritto dal palladianista Howard Burns, e messo in scena da
Gianfranco De Bosio, noto per le sue memorabili regie del Ruzante. E' uno
spettacolo teatrale, ma anche molto di più. Le parole e le azioni degli attori
sono accompagnate da coinvolgenti proiezioni, su grandi schermi, di immagini
dell'epoca: incisioni, dipinti, disegni palladiani, mappe. Orchestrate dallo
scenografo Mauro Zocchetta esse sono una sorta di una musica visiva, che
intensifica l'esperienza degli spettatori. Le musiche sono composte e realizzate
per l' occasione dal maestro Francesco Erle e dalla Schola San Rocco.
"ATLANTE DEGLI SPAZI PER LA CULTURA" PER " GENOVA CAPITALE
EUROPEA DELLA CULTURA 2004"
Genova, 14 aprile. Sono 170 gli spazi censiti
da Genova 2004 sul territorio cittadino adatti ad ospitare iniziative culturali.
70 tra sale per conferenze e centri congressuali per un totale di 22.600 posti.
L'Atlante degli Spazi per la Cultura è lo strumento sia cartaceo sia on line
presentato a Palazzo Ducale. 170 spazi per un totale di 22.600 posti e una
superficie totale di 108.000 mq. Questo è l'Atlante degli Spazi per la Cultura,
il censimento degli spazi, pubblici e privati, nel territorio del Comune di
Genova, disponibili ad ospitare iniziative culturali, realizzato da Genova 2004
srl. In particolare la ricerca ha portato alla registrazione di 170 spazi nel
territorio genovese, di cui il 50% si concentra nel centro città. Gli spazi
sono suddivisi in 4 categorie: 70 tra sale per conferenze e centri congressuali,
45 spazi espositivi, 35 spazi per lo spettacolo, 20 spazi all'aperto per un
totale di 10.600 posti a sedere a disposizione per conferenze e congressi e
11.000 posti per spettacoli. La superficie espositiva totale censita è di
108.000 mq, comprensivi degli 85.000 mq della Fiera di Genova. Anna Castellano,
Assessore alla Comunicazione e Promozione della Città Capitale Europea della
Cultura 2004 - Comune di Genova insieme con Enrico Da Molo, Amministratore
Delegato di Genova 2004 srl, hanno illustrato gli obiettivi del lavoro svolto.
L'idea nasce dall'impegno congiunto del team operativo di Genova 2004 e delle
Associazioni genovesi. L'Atlante intende essere un utile strumento per chi vuole
conoscere la disponibilità degli spazi fruibili per iniziative culturali e
offre le informazioni per mettersi in contatto con chi gestisce gli spazi.
L'Atlante è già disponibile on line, digitando www.genova-2004.it/atlante, con
l'aggiunta delle schede fornite dalla Provincia di Genova inerenti gli spazi sul
suo territorio. Prossimamente si potrà accedere all'Atlante con un link dal
sito www.genova-2004.it, attualmente in fase di aggiornamento. L' Atlante degli
Spazi per la Cultura è suddiviso in schede. Ogni scheda riporta le
caratteristiche del luogo, i contatti con i referenti per lo spazio,
planimetrie, foto di interni e di esterni, per un totale di circa 200 immagini.
Il volume dell'Atlante degli Spazi per la Cultura, stampato in 2.500 copie, sarà
distribuito alle circa 90 associazioni che hanno aderito all'iniziativa e sarà
disponibile fino ad esaurimento nei principali punti di informazione cittadini (Informagiovani,
biblioteche, Sportello del Cittadino, ecc...). La versione on line sarà
aggiornata costantemente con l'inclusione degli spazi ad oggi non compresi nel
volume e di quelli che si aggiungeranno d'ora in poi. L'Atlante degli Spazi per
la Cultura è uno strumento indispensabile in vista della fitta programmazione
culturale per Genova Capitale Europea della Cultura, a disposizione di tutti fin
da oggi e destinato a durare oltre il 2004. E' una vera e propria banca dati
degli spazi per la cultura, in continuo aggiornamento. L'appuntamento odierno
sottolinea l'incremento delle attività di promozione per Genova Capitale
Europea della Cultura. Nell'ambito del calendario delle attività promozionali
si segnala la presenza dell'Assessore Anna Castellano, in rappresentanza di
Genova 2004, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera per una
conferenza stampa in occasione dell'inizio di alcuni scambi culturali tra il
Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e la Musik Hochschule di Monaco di
Baviera. Le attività di promozione della città di Genova nell'anno in cui sarà
Capitale Europea della Cultura prevedono un'impennata che si concretizza con la
concentrazione, nei prossimi mesi, di numerosi appuntamenti in Italia e
all'estero. www.genova2004.it
LA ZECHA DI MACAGNO CORTE REGALE STORIE DI
ZECCHIERI E FALSARI NELLA MACCAGNO DEI MANDELLI E DEI BORROMEO (SECC. XVII-XVIII)
Maccagno, 14 aprile 2003 - Il Comune di Maccagno, in collaborazione con il
Civico Museo "Parisi-Valle", ha organizzato un evento di prestigio. Si
trattato, infatti, di una giornata interamente dedicata alla storia di Maccagno
Inferiore, piccolo borgo con una popolazione di poche centinaia d'anime, che
visse una vivace stagione di privilegi e di indipendenza, culminata nella
concessione imperiale della facoltà di battere moneta propria. Intorno alla
zecca di Maccagno nasce e si sviluppa l'idea di una mostra e di un convegno,
ideale cornice per la presentazione di un volume sull'officina monetaria locale.
Nella giornata di sabato 12 aprile 2003, presso la sede del Civico Museo "Parisi-Valle"
si è tenuto il convegno "Le onde della storia sulla riva del Verbano -
Maccagno in età comunale, Maccagnomandelliana, Maccagno borromea, Maccagno
moderna " nel corso del quale è stata ripercorsa la storia politica e
sociale, economica e urbanistica dei due piccoli paesi di Maccagno (Inferiore e
Superiore) distinti in antico, e riuniti in un unico comune solo nel XX secolo.
I temi trattati hanno spaziato dall'organizzazione politica e feudale del
Verbano tra Trecento e Quattrocento (prolusione al convegno, di Gigliola Soldi
Rondinini), all'arte pittorica di Antonio Da Tradate e della sua cer-chia
(Pierangelo Frigerio), alla Maccagno feudale dei Mandelli (Elisabetta Canobbio)
e dei Bor-romeo (Carlo Alessandro Pisoni); il tessuto urbanistico e sociale è
stato invece illustrato dai contributi di Federico Crimi e Sergio Baroli. Il
convegno ha rappresentato quindi un'occasione preziosa per notare come gli
importanti studi condotti dal compianto illustre storico Leopoldo Giampaolo non
siano da considerarsi un pur ottimo punto di arrivo, ma una tappa fondamentale
verso nuove e importanti acquisizioni sulla storia dell'antico borgo verbanese.
Nell'ambito del convegno è stato offerto al pubblico ed agli studiosi il testo
di Luca Gianazza "La zecca di Maccagno Inferiore e le sue monete",
pubblicato in coedizione dal Comune di Taccagno e da Alberti Libraio Editore. Il
volume costituisce una vasta ricerca monografica sull'attività della zecca di
Maccagno Inferiore. L'attività della zecca viene ricostruita partendo dalle
monete oggi conosciute e dai documenti d'archivio sopravvissuti, integralmente
trascritti nel testo. Per inquadrare la produzione monetaria della zecca il
volume presenta una storia dell'antico feudo imperiale di Maccagno Inferiore e
un'analisi degli eventi monetari che hanno interessato l'Europa e lo Stato di
Milano in particolare nel corso del XVII secolo. La moneta di Maccagno Inferiore
e l'attività della zecca vengono quindi calate nel contesto storico ed
economico dell'epoca, ricevendo una più precisa connotazione alla luce di una
serie di documenti inediti individuati dall'autore nel corso delle ricerche. Una
particolare attenzione viene riservata alla circolazione monetaria e
all'organizzazione dell'edificio che ospitò la zecca. Il catalogo delle monete
presenta gli esemplari ricercati in oltre 60 musei nel mondo e in circa 5500
cataloghi di vendita all'asta. Le monete sono descritte ed illustrate, spesso
con ingrandi-menti, e vengono analizzati i singoli conii utilizzati per le
battiture, permettendo in questo modo una seriazione degli esemplari e un più
preciso studio dei volumi produttivi della zecca. Per ogni esemplare sono
proposte note di approfondimento di carattere storico e numismatico, con
commenti e riferimenti bibliografici. Completano l'opera una serie di appendici
su alcuni aspetti delle monete nel XVII, indici delle illustrazioni, riferimenti
ai cataloghi, un'ampia bibliografia ed un dettagliato indice analitico. A
conclusione della giornata verrà inaugurata l'esposizione La Zecha di Macagno
Corte Regale Storie di zecchieri e falsari nella Maccagno dei Mandelli e dei
Borromeo (secc. XVII-XVIII), i-deata dal Civico Museo "Parisi Valle"
con la collaborazione di Luca Gianazza e di Carlo Ales-sandro Pisoni,
conservatore dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella e segretario del Magazzeno
Storico Verbanese; l'esposizione sarà ospitata negli spazi del Civico Museo
fino al 29 giugno 2003. La mostra ripercorre la storia della zecca di Maccagno
Inferiore. Prendendo lo spunto da alcuni studi condotti negli ultimi anni su
materiali inediti è stato possibile individuare una serie di elementi che hanno
portato maggiore chiarezza nell'attività dell'officina monetaria locale. Le
ricerche hanno permesso di definire le ragioni giuridiche ed economiche della
zecca di Maccagno Inferiore, collocando con maggiore precisione la sua
produzione in un contesto internazionale segnato da grandi cambiamenti
economici. La mostra vuole superare le analisi della moneta maccagnese, ad oggi
non ancora completamente soddisfacenti. In questa esposizione la zecca non è
vista solamente come il luogo di produzione della moneta; ne vengono altresì
investigati aspetti meno considerati nelle passate ricerche, quali le
concessioni imperiali, i temi dell'uso della moneta prodotta e dell'edificio di
coniazione. Per meglio ricostruire la storia della zecca, viene offerto un
cospicuo corredo di documenti antichi (mappe, contratti di affitto, carte e
vedute) che illustrano anche le vicende gemelle dei due Maccagno. I materiali,
molti dei quali inediti e per la prima volta esposti al pubblico, pro-vengono da
raccolte pubbliche e da alcune collezioni private locali. Tra gli enti
prestatori figurano l'Archivio Borromeo dell'Isola Bella, l'Archivio Storico
della Diocesi di Como, la Banca Popo-lare di Luino e Varese, le Civiche Raccolte
Numismatiche di Milano, oltre a privati collezionisti. È questo un appuntamento
destinato oltre che a segnare un momento felice della vita culturale di Maccagno,
anche a porre dei nuovi punti fermi nello studio delle antiche vicende storiche
le-gate al piccolo feudo lacustre. La professionalità e serietà scientifica
delle manifestazioni sono sancite dal patrocinio che importanti istituzioni
governative e culturali hanno voluto concedere: si ringraziano l'Accademia di
Studi Numismatici, la Banca Popolare di Luino e Varese, la Comunità Montana del
Luinese, la famiglia Borromeo Arese, le Generali Assicurazioni, la Provincia di
Varese, la Regione Lombardia, la Società dei Verbanisti, la Società
Numismatica Italiana, la Società Storica Lombarda, la Società Storica
Varesina, la Societé Suisse de Numismatique, Parte fondamentale
nell'organizzazione hanno avuto Luca Gianazza e Alessandro Pisoni, che con
competenza e grande passione hanno individuato e selezionato per la mostra
documenti unici e rari, spesso inediti, custoditi in vari archivi e istituzioni
lombarde e piemontesi; l'Assessorato alla Cultura del Comune di Maccagno è
dunque grato a Gianazza e Pisoni, oltre che a Daniela Martarelli, coordinatrice
del gruppo di lavoro: grazie alla loro collaborazione e contatti personali e
istituzionali, prestigiosi enti culturali e studiosi di fama hanno concesso
simpatia e aiuto determinante alle importanti manifestazioni maccagnesi.
Infolink: www.museoparisivalle.it
e www.zeccadimaccagno.it
TORNANO I MITICI ANNI
'60 PER LA GIOIA DI UNA GENERAZIONE: IN MOSTRA A PADOVA
Milano 14 aprile 2003 -
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova organizza, negli spazi
monumentali del restaurato Palazzo della Ragione, un grande evento che intende
presentare gli scenari di quegli anni intrecciando tra loro arti visive, design
e architettura. Attraverso queste discipline, affrontate con un'inedita verve
investigativa, entreranno in gioco molte implicazioni attinenti altri campi
espressivi e comunicativi come il cinema, la televisione, la musica, la
fotografia e la moda. La mostra, a cura di Virginia Baradel, Ennio Ludovico
Chiggio e Roberto Masiero, si configurerà dunque come un percorso carico di
suggestioni in grado di sorprendere, appassionare e far riflettere.
L'allestimento curato da Italo Rota trasformerà il Salone (una vera piazza
coperta da 2000 mq con affreschi a soggetto astrologico) in una sorta di
villaggio globale che invita lo spettatore ad attraversare lo scenario di quegli
anni soffermandosi sulla varietà di opere ed oggetti esposti realmente o
virtualmente. Il Palazzo della Ragione che col suo sistema di piazze del mercato
e gallerie di negozi si può considerare il primo ipermercato della storia,
nascendo già nel XIV secolo con questa vocazione, diventerà dunque per quattro
mesi il paesaggio magnifico e inquieto degli anni Sessanta. Il decennio che seguì
gli anni della Ricostruzione divenne il più propulsivo dell'intero secolo XX.
Gli avvenimenti racchiusi in quegli anni mutarono profondamente ogni assetto
preesistente. La scienza, l'economia, la tecnologia, le arti subirono una
trasformazione epocale mutando radicalmente il modo di percepire e di comunicare
la realtà. I media e i consumi divennero i due pilastri sopra i quali prese
forma il volto della società di massa. La pubblicità rese desiderabili i nuovi
prodotti che rapidamente stavano cambiando i costumi sociali e culturali. Nacque
il mondo nuovo delle merci che attinse motivi e strategie formali dal bacino
ricco e quanto mai vario delle sperimentazioni artistiche. Padova e il Veneto
furono in prima linea nel modellare i nuovi orizzonti delle forme e delle merci;
contribuirono, con figure eccellenti, alla definizione di modelli che avrebbero
dettato legge in fatto di qualità estetica e di intelligenza progettuale. Tale
aspetto verrà indagato e presentato nell'insieme dei caratteri più generali
della mostra ma con il riguardo di sottolineare la presenza di artisti così
come di aziende, di manifestazioni come di istituzioni pregevoli che esprimono
una realtà veneta ben lontana dai luoghi comuni di un passato più prossimo.
Una straordinaria occasione che permetterà di rivivere, tra ragione ed emotività,
questo periodo così importante del nostro recente passato e che coinvolgendo i
pubblici più vari offrirà spunti, emozioni tra arte e moda, cinema e tv,
musica e design, architettura e altro. Partners culturali della mostra sono
l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e la Biennale di Venezia con
i quali si è stabilita una fattiva collaborazione. Incontri e dibattiti,
musica, spettacoli e manifestazioni sapranno coinvolgere ed emozionare il
pubblico più vasto.
UBALDO BERTOLI: LA NAVE DEI SOGNI PERDUTI A PARMA - PALAZZO
PIGORINI 24 APRILE - 8 GIUGNO 2003
Milano 14 aprile 2003 - L'Assessorato alle
Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma e la Fondazione Monte di
Parma hanno organizzato una mostra dedicata al pittore e scrittore partigiano
Ubaldo Bertoli. L'esposizione, che si terrà dal 24 Aprile all'8 Giugno 2003, si
situa nell'ambito delle manifestazioni per le celebrazioni del 25 Aprile e
intende evidenziare sia la produzione di Bertoli pittore, con una selezione di
un centinaio di sue opere figurative, sia la sua attività di scrittore e
giornalista esponendo lettere, articoli e scritti inediti. Nato a Solignano di
Parma il 1° Gennaio 1909, Bertoli è comandante partigiano con il nome di
"Gino" dal 1944 al 1945. A partire dal 1945 si occupa di giornalismo
redigendo e illustrando il Vento del Nord, organo dell'ANPI di Parma.
Successivamente passa alla redazione della Gazzetta di Parma e ne cura la terza
pagina. Nel 1956 lavora per alcuni mesi a Milano nella redazione del Giorno e in
seguito è a Roma come redattore del quotidiano La sera di Roma. All'ENI è
all'ufficio stampa e nelle riviste aziendali Il Fuoco e Il Gatto Selvatico, poi
torna a lavorare al Giorno come inviato speciale. Nel 1961 pubblica per Guanda
La Quarantasettesima, con prefazione di Attilio Bertolucci, riedito poi nel 1976
da Einaudi e nel 1995 da Bompiani. Qui Bertoli ricostruisce gli eventi relativi
a una brigata partigiana attiva in Emilia rielaborando la memoria in una felice
prosa narrativa. Le passioni personali, le azioni, le tensioni politiche dei
protagonisti compongono un romanzo dove il confronto tra l'"irrazionalità"
dei partigiani e la "razionalità" degli ufficiali inglesi è metafora
dell'istinto vitale e dell'ideologia che muove gli animi alla Resistenza. Le
stesse tensioni poi si tradurranno iconograficamente in segno incisivo nelle sue
rappresentazioni delle figure dei partigiani. Nel 2000 Guanda pubblica La nave
dei sogni perduti, a cura di Guido Conti, con tre suoi racconti. Bertoli muore a
Bazzano Parmense il 16 settembre 2000. Ubaldo Bertoli possiede grandi doti di
disegnatore e colorista, ma è soprattutto uno scrittore, un narratore, come si
nota con evidenza anche nella sua pittura. Giornalista e viaggiatore
instancabile, lavora a quotidiani importanti e questo contribuisce alla
formazione in lui di una capacità analitica "tagliente", di stampo
satirico, tramite la parola scritta - come da tradizione giornalistica - ma
anche per mezzo della forma e del colore: i suoi disegni denotano infatti una
narratività pungente e sarcastica, ma dotata di una forte carica umana dal
contenuto "poetico". L'autoritratto è il suo soggetto preferito, ma
Bertoli si ritrae senza narcisismo: è come se raccontasse le storie di un
Ubaldo Bertoli inventato, un personaggio che è al contempo aderente alla
propria identità e altro da sé. In questo le sue rappresentazioni di se stesso
si caratterizzano per un particolarissimo tono di distacco e ironia. Le sue sono
figure, che siano autoritratti o ritratti di altri personaggi, dolci-amare e
profondamente "morali", comunque prive di ogni moralismo. E i suoi
paesaggi, le sue città, sono il liquefarsi di un mondo interiore. Il suo segno
è espressivo, nervoso, un segno che, dunque, si adatta alla sua prosa
intimista, frammentaria e descrittiva al tempo stesso, espressione sarcastica
della sua particolarissima visione del mondo. La narrazione figurativa, che è
sviluppata con il colore invece che con la parola, rivela dal canto suo un
notevole gusto cromatico, una vera e propria sapienza coloristica da grande
pittore. La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte e Fondazione
Monte di Parma, Cassa di Risparmio di Parma, Barilla e Unione Parmense degli
Industriali di Parma, verrà inaugurata a Palazzo Pigorini giovedì 24 Aprile
2003 alle 18 e si concluderà domenica 8 Giugno. Rimarrà aperta tutti i giorni,
tranne i lunedì non festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. In
particolare, il 25 Aprile e il 2 Giugno l'esposizione sarà aperta, mentre il 1
Maggio rimarrà chiusa. L'ingresso è libero. Per informazioni: Palazzo Pigorini
tel. 0521/218967
E' VITTORIO SGARBI L'AUTORE DI DELL'ARTE E DELLA MORTE GLI
ULTIMI GIORNI DEL PARMIGIANINO
Milano 14 aprile 2003 - Gli ultimi mesi, gli
ultimi giorni, le ultime ore del Parmigianino saranno state, tra le impalcature
della Steccata e le case segrete degli amici a Casalmaggiore, occasione di
pensieri e di tormenti, nello stupore di dover abbandonare l'amata città e
l'impresa più impegnativa della sua vita e trovare rifugio dall'altra parte del
fiume. Parmigianino è inseguito dalla maledizione dei fabbricieri e, in
prospettiva storica, dal rimprovero convincente e infamante del Vasari. Si agita
davanti ai suoi occhi la seduzione dell'alchimia, ma Parmigianino non dovette
esserne preso più di molti artisti ed intellettuali del suo tempo. Così,
partendo da questa accusa formulata con parole del Vasari, si immagina che egli
possa rispondere e spiegarsi in un dialogo con la turbata ed apprensiva Antea,
una delle sue ultime creature, presenza rassicurante, in questo momento di
spiegazione e giustificazione della sua intera vita, in cui gli appaiono davanti
i fantasmi dei suoi dipinti e dei personaggi cui ha dato la vita. Questo è
"Dell'arte e della morte. Gli ultimi giorni del Parmigianino": la
risposta al mondo e a se stesso che Parmigianino non ha potuto dare. La scena è
immaginata ai piedi delle impalcature della Steccata. Gli interpreti sono
Sabrina Colle, nella parte di Antea, Massimo Popolizio, nella parte di
Parmigianino, e Umberto Orsini, nella parte di Giorgio Vasari. La regia è di
Andrea Liberovici. Chiesa Magistrale di Santa Maria della Steccata Mercoledì 23
aprile 2003, ore 22.30, Venerdì 25 aprile, tre performance, ore 18, 20, 22
Infolink: www.parmigianino.com www.charta.it
Prenotazione Tel. 199.199.100 -
Tel. 02.43.35.35.22
VIRGINIO FERRARI "OMBRE DELLA SERA" 1959 - 2003 -
18 APRILE - 20 LUGLIO 2003
Verona, 14 aprile 2003 - La Galleria d'Arte Moderna e
Contemporanea Palazzo Forti di Verona inaugura il 17 aprile 2003 una mostra
antologica dedicata a Virginio Ferrari, scultore veronese di fama internazionale
che ha operato a Chicago fin dalla metà degli anni sessanta. L'esposizione si
compone di circa sessanta opere che documentano l'evoluzione del suo linguaggio
dalle prove giovanili vicine all'espressionismo astratto ed al surrealismo, fino
alla realizzazione delle sculture monumentali in bronzo, ferro, acciaio, marmo e
granito che lo hanno reso famoso nel mondo, forme semplici, pure, che tendono
all'essenzialità della linea geometrica. Il contatto con le grandi strutture
urbane delle metropoli statunitensi stimola la sua ricerca verso una dimensione
tesa al dialogo con lo spazio esterno, di cui la scultura diviene elemento
essenziale. Il progetto espositivo prevede lo sviluppo di un secondo percorso
attraverso il centro storico di Verona con la collocazione di una decina di
opere: un itinerario percorribile per tutto il periodo della mostra e per i tre
mesi successivi, fino alla fine di settembre. Verrà inoltre posta
un'installazione, dal titolo "Interloking", composta da undici
elementi ambientali, presso la sede dell'Associazione Culturale Interzona, ex
Magazzini Generali di Verona, dove nell'ambito del festival Intersezioni dedicato alle arti visive ed alla musica, il 17 maggio verrà presentato il
documentario "Full Circle" del videomaker Marco G. Ferrari, dedicato
alla vita ed alle opere del padre Virginio Ferrari. La proiezione sarà
preceduta dalla diffusione di musica ambient del gruppo musicale statunitense
8FatFat8, autore della colonna sonora, che dopo la visione del film terrà un
concerto. Virginio Ferrari, ha compiuto la sua formazione artistica all'Istituto
d'Arte N. Nani e all'Accademia di Belle Arti di Verona. Tra il 1966 e il 1976 è
stato Artist in residence e Professore alla prestigiosa University of Chicago,
città dove ha vissuto per quasi quarant'anni e per la quale ha realizzato più
di trenta sculture pubbliche. Le sue opere si trovano nelle strade, nei parchi,
nelle biblioteche, nei campus universitari americani e in collezioni pubbliche e
private di tutto il mondo. E' stato insignito di numerosi riconoscimenti tra
cui, nel 1977, l'Illinois State Service Award per la riqualificazione degli
spazi urbani e, nel 1993, la nomina a Cavaliere Ufficiale della Repubblica
Italiana, per il suo contributo in campo internazionale al mondo dell'arte. La
mostra, a cura di Giorgio Cortenova, è accompagnata da un catalogo edito per i
tipi di Marsilio editore contenente i contributi critici di Giorgio Cortenova e
Carlo Arturo Quintavalle, oltre ad esaurienti apparati scientifici ed a tutte le
riproduzioni delle opere esposte presso Palazzo Forti e negli spazi urbani. Infolink:
www.palazzoforti.it
L'ARTISTA FIAMMINGO JAN FABRE IN
MOSTRA A BERGAMO
Bergamo, 14 aprile 2003 - Dal 17 aprile al 13 luglio, alla
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo si terrà la mostra Gaude
Succurrere Vitae. Film e disegni 1977 - 2001 dedicata all'artista fiammingo Jan
Fabre. Saranno presentati 200 opere e 10 tra film e video-installazioni che
coprono venticinque anni della sua attività. La mostra è realizzata dal museo
S.M.A.K di Gand (Belgio) insieme alla GAMeC di Bergamo, al Musée d'Art
Contemporain di Lione e alla Fundació Joan Miró di Barcellona. La cura è
affidata ad un comitato scientifico composto dai quattro direttori delle
istituzioni sopra citate: Jan Hoet, Giacinto Di Pietrantonio, Thierry Raspail e
Rosa-Maria Malet. L'allestimento è curato direttamente dall'artista. Jan Fabre
(Anversa, 1958) è uno dei più importanti artisti contemporanei belgi.
Disegnatore, scultore, scenografo, drammaturgo ha presentato i propri lavori
alle Biennali di Venezia, Istanbul e San Paolo, a Documenta di Kassel. Sue
personali sono state allestite allo Stedelijk Museum di Amsterdam, allo Sprengel
Museum di Hannover, alla Kunsthalle di Basilea, al MUHKA Museum di Anversa alla
Schirn Kunsthalle di Francoforte. Fabre è un artista che usa molteplici
linguaggi filtrati dalla sua immaginazione, toccando i temi cari alla tradizione
fiamminga: la follia, la malattia, la morte, la dolcezza del peccato, la
rigenerazione, la forza spirituale. Temi che prendono corpo in disegni,
sculture, scritti, film e pièces teatrali. L'appuntamento di Bergamo è
dedicato all'aspetto filmico e grafico dell'opera di Fabre. Una selezione delle
pellicole, da lui realizzate a partire dalla fine degli anni '70, si alternerà
a disegni dell'artista provenienti da collezioni internazionali. I disegni sono
il risultato più diretto della sua immaginazione. In rapporto ai piccoli
disegni su carta, i suoi film possono essere visti come disegni più grandi,
illuminati e in movimento. Ecco perché la relazione film - disegno è la
caratteristica principale del percorso espositivo. I primi film in bianco e
nero, datati fine anni '70, sono brevi e intensi e mostrano l'artista compiere
azioni molto semplici come respirare, accendere un fiammifero, appoggiare una
pistola alla tempia o coprirsi la testa con un sacchetto. Le produzioni
successive mostrano molte similitudini con i suoi lavori teatrali quali Body,
body on the wall con il ballerino Win Vandekeybus che danza con il corpo
dipinto, o i suoi lavori d'arte come l'intervento su Palazzo Tivoli
completamente ricoperto di disegni realizzati con una penna a sfera con
inchiostro blu: una telecamera fissa riprende tutto il suo lavoro mentre le luci
cambiano, le nuvole si muovono e il buio, alla fine, sopraggiunge. Il suo
interesse per il mondo degli insetti - suo nonno Jean-Henry era un famoso
entomologo - lo porta ad utilizzare gli stessi come metafore del corpo e
dell'esistenza umana, evidenti in opere quali L'incontro (De Ontmoeting), in cui
si vede Fabre vestito da scarabeo e Ilya Kabakov (il padre del Concettualismo
moscovita) da mosca, dialogare su una terrazza con il profilo di New York alle
spalle. In altri film si trova faccia a faccia con lo scrittore John Berger, il
coreografo William Forsythe e i filosofi Peter Sloterdijk e Dietmar Camper. Il
mondo degli insetti, il corpo e la guerra sono le tre principali metafore
individuabili in tutti i suoi lavori. I disegni di Jan Fabre - fatti con sangue,
lapis, inchiostro cinese, penna bic ... - si sviluppano intorno all'idea di
mutamento, trasformazione, metamorfosi e scambio tra elementi della percezione
sensoriale e quelli spirituali e rimandano a temi presenti in molte espressioni
artistiche nord europee. La sua è una versione contemporanea di uno spirito
nordico che riporta a Bosch, Van Eyck, Bruegel e nella quale confluiscono
filosofia, religione, scienza e arte. Recentemente Jan Fabre ha decorato, con un
intervento permanente, il soffitto della sala degli specchi del palazzo reale di
Bruxelles con il guscio di almeno un milione di scarabei. Dopo Bergamo, la
mostra si trasferirà alla Fundació Joan Miró di Barcellona e,
successivamente, al Musée d'Art Contemporain di Lione. Infolink: www.gamec.it
50
ANNI DI PITTURA DI BRUNO CARATI IN MOSTRA A CASTELLANZA (VARESE)
Castellanza, 14
aprile 2003 - Nella Villa Pomini a Castellanza (Va), fino al 20 aprile, si
svolge una mostra antologica dedicata al pittore Bruno Carati per celebrare i
suoi 50 anni di attività, dal titolo Omaggio alla vita. Nato nel 1941 a Milano,
Bruno Carati, affetto dalla nascita da gravi menomazioni fisiche che gli
impediscono l'uso delle mani e delle gambe, fin da giovanissimo, si dedica alla
pittura utilizzando la bocca. L'impegno e le capacità artistiche gli consentono
molto presto di essere notato dalla stampa italiana e straniera; negli anni '60,
anche le radio e le televisioni si interessano alla sua attività (ad esempio,
la Rai gli dedica una puntata di "Anche oggi è domenica"). Grazie a
borse di studio dell'Associazione Internazionale Artisti che Dipingono con la
Bocca e col Piede (V.D.M.F.K.), accumula diverse esperienze nell'ambito
nazionale che gli permetteranno poi di partecipare ad importanti mostre a Roma,
Milano, Lugano, Ginevra, Monaco, Madrid, New York e Toronto. Numerosi sono anche
i premi che gli vengono conferiti. Di tanto in tanto, Carati si dedica alla
scultura con sorprendenti risultati; va inoltre ricordato che da diversi anni si
applica, suscitando interesse, nel non facile lavoro di designer tessile.
Piuttosto ampia la sua produzione di ceramiche artistiche. La mostra di
Castellanza, alla quale hanno dato il loro appoggio enti e organizzazioni
cittadine, sarà quindi una sintesi della sua lunga attività che lo ha visto
protagonista, nel mondo dell'arte, con ampi riconoscimenti. Bruno Carati,
Omaggio Alla Vita Castellanza (Va), Villa Pomini Fino al 20 aprile 2003 Ingresso
libero Per informazioni Tel. 0331/820441
WYLER VETTA SCEGLIE IL GREEN
Milano, 14
aprile 2003 - Wyler Vetta, marchio fra i più affidabili e ancheamati, ha scelto
di legare la sua immagine al mondo del golf condividendone il gusto per la
sfida, la precisione e l'accuratezza delle prestazioni, facendosi interprete
delle emozioni di due importanti e prestigiosi tornei a livello europeo: l'Alps
Tour 2003 e il torneo Top 18 di Publitalia. Wyler Vetta, official time keeper
dell'Alps Tour, scandirà il tempo delle gare, i momenti di concentrazione, i
lunghi attimi che precedono il tiro e lo scorrere della pallina sul green lungo
il percorso verso la buca. Wyler Vetta seguirà gli sportivi impegnati in una
competizione che richiede capacità di concentrazione e nervi saldi in uno sport
nel quale è necessario imparare a vincere l'ansia del colpo, l'impazienza di
arrivare in buca, in una sfida che ha come principali avversari se stessi. Così,
Wyler Vetta ha saputo cogliere la sfida di un passato prestigioso rinnovandosi,
proiettandosi verso il futuro rimanendo però sempre fedele a se stesso.
"Torneo Top 18" "Alps Tour 2003"Publitalia '80 23 marzo -
Arzaga 7-10 maggio Open Cassa di Risparmio di Firenze (Ugolino); 10 maggio -
Castelconturbi 9 - 11 giugno Memorial Roncoroni; 31 maggio - Tolcinasco 14 - 18
giugno Castelconturbia; 14 giugno - Margara 28 - 31 giugno Brianza Open; 28
giugno - Cherasco 16 - 18 settembre Asolo Open; 6 settembre - Milano 17 - 19
ottobreFinale (Castelgandolfo); 4 ottobre - Garlanda 20 - 22 novembre Daremo
Open.
GOLF&STYLE A PALAZZO BENTIVOGLIO PEPOLI A ZOLA PREDOSA
(BOLOGNA) DAL
23 AL 25 MAGGIO
Bologna, 14 aprile 2003 - Per la prima volta in Italia un evento
dedicato all'universo che ruota attorno al golf: Palazzo Bentivoglio Pepoli a
Zola Predosa, Bologna, una dimora storica del Cinquecento recentemente
restaurata, ospiterà Golf&Style, una manifestazione strutturata secondo una
formula del tutto inedita. Attrezzature, abbigliamento, accessori, turismo,
benessere, collezionismo, campo pratica e demo days, percorsi eno-gastronomici,
tecniche di relax ed altro ancora costituiranno le sezioni del prestigioso
salone, aperto al pubblico con ingresso gratuito. Golf&Style non è soltanto
esposizione merceologica dunque, ma una rappresentazione che concorre a ricreare
l'affascinante appeal del mondo del golf e un importante punto di partenza per
promuovere questa disciplina in Italia, accostandola a tutti questi settori
contigui che hanno come finalità il turismo ed il benessere. Golf&Style
rientra a pieno titolo nel calendario ufficiale degli eventi del mese di maggio
del golf italiano che inizia con l'Open a Garda Golf dall'1 al 4 maggio, il
Challenge Riva dei Tessali dall'8 all'11 maggio, l'Open femminile a Poggio De
Medici dal 15 al 18 maggio, concludendosi con Golf&Style dal 23 al 25
maggio. Golf&Style è patrocinata da: Federazione Italiana Golf, Provincia
di Bologna, Assessorato al Turismo, Comune di Zola Predosa, Coni Provincia di
Bologna. Personalità internazionali del mondo del golf quali Robert Trend Jones,
Paul Dallanzo, Colin Hegarty e Lawrence Thornton, Segretario Generale della PGA
Europea, saranno tra gli ospiti del convegno, promosso dalla Federgolf Italiana,
dal titolo" Nuovi orizzonti del golf italiano" venerdì 23 e sabato 24
maggio presso la sala eventi di Palazzo Bentivoglio Pepoli. L'Assessore al
Turismo della Provincia di Bologna, Marco Macciantelli, darà il benvenuto ed il
Presidente Federgolf, Prof. Franco Chimenti, inizierà i lavori. Una mostra di
collezionismo e memorabilia di golf sarà dedicata ai "Club storici
italiani" per esplorare le fasi più significative dell'evoluzione di
questa disciplina, dai primi del Novecento a oggi. Un percorso espositivo nelle
fastose sale del palazzo che ricrea la storia del golf italiano attraverso
fotografie e oggetti d'epoca provenienti dai Club storici d'Italia. Nel giardino
antistante la villa i visitatori potranno provare le nuove attrezzature da golf
delle Aziende espositrici durante i tre demo days, e avvicinarsi al golf con la
consulenza di professionisti della Federgolf. Nella "Welness Room" saranno di
scena professionisti del benessere che proporranno ai visitatori massaggi shatzu
e sedute di stretching studiati apposta per chi pratica il golf, verrà inoltre
presentato il "massaggio del golfista" da parte di un'importante
struttura termale. Domenica 25 maggio in occasione dell'incontro enogastronomico
"Itinerari golosi" promosso dalla Provincia di Bologna -Assessorato al
Turismo- e presieduto dal Sindaco di Zola Predosa, la giornalista Donatella
Luccarini, vice Presidente Arga e Delegato Regionale Gist(giornalisti italiani
stampa turistica), presenterà la sua nuova guida sull'agriturismo di qualità,
"Top 100"-Edizione Airplane- nella quale è inserito l'itinerario dei
sapori "città castelli ciliegi" che parte dalla pianura tra Bologna e
Modena e introduce progressivamente ai rilevi appenninici, descrivendo
peculiarità e scorci piacevoli da scoprire. Sempre domenica 25 maggio
pomeriggio il Gruppo Hofer presenterà "Il benessere attraverso l'obiettivo
cinematografico", un interessante filmato di grande impatto per il pubblico
per ripercorrere insieme le scene dei film in cui compaiono saune, bagni turchi,
terme e trattamenti: il linguaggio universale del cinema che parla per immagini
ed emozioni.
"I CORSI DI KAYAK DEL CANOA CLUB MILANO" ARRIVA LA
PRIMAVERA E RIPRENDONO I CORSI PER PRINCIPIANTI DEL CANOA CLUB MILANO!
Milano,
14 aprile 2003 - Dopo il successo degli anni precedenti, il Canoa Club Milano
riprenderà i corsi di Kayak aperti a tutti, sia a coloro che vogliono imparare
ad andare in canoa che a coloro che vogliono migliorare le proprie tecniche
canoistiche. Con la guida di un istruttore F.I.C.K. (Federazione Italiana Canoa
e Kayak), i corsi si svolgeranno in 3 week-end consecutivi (sabato pomeriggio e
domenica mattina) per gruppi di circa 6-8 persone; durante i corsi verranno
fornite le nozioni di discesa e verranno insegnate le principali manovre
canoistiche. Al termine di ogni singolo corso l'allievo sarà in grado di
effettuare in sicurezza la discesa di fiumi non particolarmente impegnativi;
l'attività fluviale potrà poi proseguire partecipando alle discese organizzate
dal Club. Il materiale necessario al corso (kayak, pagaia, muta, casco,
giubbotto salvagente, giacca d'acqua, ecc.) verrà fornito dal Club; è esclusa
l'attrezzatura strettamente personale quale scarpe, maglione, ecc.. I corsi si
terranno solo per gli iscritti al club: Il costo dell'iscrizione al Club è di
€ 125 l'anno e consente la frequenza annuale della sede nautica di Castelletto
di Cuggiono e l'utilizzo delle strutture e delle attrezzature presenti secondo
quanto specificato dal regolamento vigente. L'iscrizione consente, inoltre, la
partecipazione a tutte le iniziative canoistiche organizzate dal Club durante
l'anno. Il costo del corso di Kayak è di € 75. Il calendario 2003 dei corsi
è il seguente: 10 maggio - 25 maggio; 7 giugno - 22 giugno; 28 giugno - 13
luglio; 19 luglio - 3 agosto; 6 settembre - 21 settembre; 27 settembre - 12
ottobre. Infolink: www.canoaclubmilano.org
VELA:
CIRCUITO ITALIANO AUDI MUMM 30- 2ƒ TAPPA, CONCLUSE LE REGATE A MARGHERITA
LIGURE
S.Margherita Ligure, 14 aprile 2003 - Dopo i primi due giorni di pioggia
e clima invernale finalmente il sole è tornato a splendere sul Golfo del
Tigullio e sulle regate della seconda tappa del Circuito Italiano Audi Mumm 30.
Il Circolo Velico di Sanata Margherita Ligure, organizzatore della
manifestazione cui hanno preso parte 21 imbarcazioni, ha potuto dare il via a 3
prove su percorso a bastone portando cosÏ a 4 il numero totale delle regate
disputate. La partenza della prima regata odierna veniva segnalata con un
ritardo di circa uníora circa sul programma previsto, ma intorno a mezzogiorno
un vento da ponente sugli 8/9 nodi di intensitý, si distendeva sul campo di
regata. Primo a tagliare la linea díarrivo era il team campione italiano in
carica di Metallurgica Calvi dellíarmatore pesarese Carlo Alberini (tattico il
romano Enrico Passoni) davanti al team ligure portacolori del Club Nautico Loano
guidato da Gianluigi Serena (tattico il triestino Gianfranco NoË) e dai
comaschi di Joe Fly dell'armatore Giovanni Maspero (tattico il carrarino Luca
Santella) rispettivamente al secondo e terzo posto. Nella seconda prova si
assisteva a una sorta di duello da Coppa America fra Breeze di Vincenzo Onorato
con il tattico luinese Flavio Favini che concludeva al primo posto davanti al
campione europeo Cheyenne dei torinesi Claudio Recchi (timoniere) e Carla Silva
Ubertalli (tattico il genovese Roberto Martinez) con il triestino Vasco Vascotto
in sostituzione di Francesco De Angelis imbarcato nelle prime due giornate di
regate. Terzo di manche Kismet Slam dei fratelli carpigiani Stefano (timoniere)
e Massimo Leporati (tattico il palermitano atleta delle Fiamme Gialle Francesco
Bruni) seguito da Fiamma degli armatori romani Alessandro Barnaba e Matteo Del
Fante (timoniere Giuliano Zito), al quarto posto e Parimor Thule del bolognese
Fausto Rubbini (tattico Matteo Ivaldi) al quinto. Nella terza e conclusiva prova
della giornata il comitato di regata decideva per un cambio di percorso in
quanto il vento girava a scirocco e in seguito per la riduzione di percorso al
secondo dei quattro lati previsti poichÈ il vento calava di intensitý: la
vittoria andava ancora una volta a Cheyenne seguito da Parimor Thule, secondo,
da Shining Junior del padovano Domenico Cilenti (tattico lo sloveno Mitja
Kusmina), terzo, da Argo Clima Itai Doshin, quarto e da Metallurgica Calvi,
quinto. Dopo le prime due tappe del circuito Italiano Audi Mumm 30 guida la
classifica Kismet Slam (31 punti) seguita da Parimor Thule, secondo e da Joe Fly,
tero (41 punti. La seconda tappa del Circuito Italiano Audi Mumm 30 si
concludeva perciÚ con la seguente classifica: 1. Parimor Thule (Rubbini),
6-7-5-2, punti 20; 2. Cheyenne (Recchi/Silva), 5-14-2-1, punti 22; 3. Kismet
Slam (S e M Leporati), 2-4-3-17, punti 26; 4. Argo Clima Itai Doshin (Martelli)
3-9-13-4, 29 punti; 5. Metallurgica Calvi (Alberini), 15-1-12-5, punti 33; 6.
Shining Junior (Cilenti), 13- 8-10-3, punti 34; 7. Dangerous but fun (Perris),
19-6-7-6, punti 38; 8. Wind (Cristofori/menditto), 8-19-6-7, punti 40; 9. Breeze,
(Onorato), 17-16-1-9, punti 43; 10. La marachella di Dri Dri (Pecorella/Gimmelli),
1-11-16-15, punti 43; 11. Rainbow (Bent), Germania, 7-13-15-8, punti 43; 12.
Fiamma, (Barnaba/Del Fante), 11-15-4-14, punti 44; 13. Enfant terrible (Serena),
16-2-11-16, punti 45; 14. Moby Maga Joanna (Parente), 10-17-9-10, punti 46; 15.
Le Coq (Cappa), 9-10-18-11, punti 48; 16. Mummas VI (U e M Battista), 4-18-8-19,
punti 49; 17. Joe Fly, (Maspero), 12-3-19-18, punti 52; 18. Dream
in action (VolontË), 14-5-22-22, punti 63; 19. Toro Scatenato (Rodelato),
Montecarlo), DNS-12-17-12, punti 65; 20. Bitipi, (Formentini), 18, DNF-14-13,
punti 69; 21. Mordilla (Bert), 20-20-20-21, punti 81; 22. Storm System. (Loro
Piana), 21-21-21-20, punti 83. La manifestazione Ë organizzata dal Circolo
Velico S. Margherita Ligure e grazie alla collaborazione della Lni S:
Margherita, la Canottieri Argus e il Gruppo Albergatori S. Margherita L. Il
Circolo Velico S. Margherita Ligure puÚ contare sulla collaborazione dellíArea
Mrina Protetta Portofino quale sponsor delle regate del Tigullio, nellíottica
della salvaguardia dellíambiente e della promozione delle manifestazioni ad
alto contenuto ecologico. La classifica completa aggiornata del Circuito
Italiano Audi Mumm 30 dopo le prime due tappe Ë visibile sul sito internet:
www.mumm30.it
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