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16 APRILE 2003
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SECONDO I MINISTRI DELL'UE, È NECESSARIO PORRE
MAGGIORE ENFASI SULLE MISURE RELATIVE ALL'E-INCLUSION - INCLUSIONE DIGITALE
- (CONOSCENZA, APERTA, INCLUSIVA E ACCESSIBILE A TUTTI)
Creta, 16 aprile 2003 - I ministri degli Stati membri
dell'UE hanno affermato, l'11 aprile a Creta (Grecia), che è necessario un
continuo impegno a tutti i livelli per garantire la creazione di una società
basata sulla conoscenza, aperta, inclusiva e accessibile a tutti. La
dichiarazione ministeriale, resa durante il simposio "Verso una società
dell'informazione inclusiva in Europa", pone un particolare accento
sull'obiettivo dell'e-inclusion (inclusione digitale), volto
all'elaborazione di politiche che consentano di superare le forme nuove e
tradizionali di esclusione sociale, garantendo nel contempo la possibilità
a tutti i cittadini di partecipare appieno della società dell'informazione,
traendone i massimi benefici. I ministri hanno convenuto che le iniziative
finalizzate all'abbattimento delle barriere tecniche, giuridiche e di altro
tipo che ostacolano la partecipazione dei disabili sono essenziali per
raggiungere l'obiettivo di Lisbona di trasformare l'Europa nell'economia
basata sulla conoscenza più competitiva al mondo entro il 2010.
Sottolineare l'importanza dell'e-inclusion e delle modalità di risoluzione
dei problemi connessi all'accessibilità appare oggi particolarmente
significativo, poiché il 2003 è stato proclamato "Anno europeo delle
persone con disabilità". Visto l'impatto benefico che l'e-inclusion
potrebbe esercitare sulla società europea, i ministri hanno raccomandato di
includere le politiche pubbliche relative a tale settore in tutte le aree
tematiche attinenti, fra cui eGovernment, eLearning, eHealth e
eAccessibility. Ciò potrà essere realizzato partecipando in modo proattivo
e fin dall'inizio agli attuali e futuri sviluppi tecnologici, giuridici e
normativi. Inoltre, secondo i ministri, occorre sviluppare le tecnologie
come la Tv digitale e le comunicazioni mobili 3G in modo tale da ridurre le
barriere ed aumentare l'accessibilità. A tal fine, i ministri hanno chiesto
l'attuazione di un insieme di azioni, appositamente dedicate all'e-inclusion,
nel quadro del piano d'azione "eEurope 2005". Essi, inoltre, hanno
citato il sesto programma quadro (6PQ) quale importante strumento in grado
di favorire l'inclusione digitale. Attualmente, le attività in questo
settore rientrano soprattutto nell'obiettivo strategico sull'e-inclusion
della priorità 2 (Tsi), tuttavia sarà possibile inserire ambiti
supplementari anche in altre priorità, in particolare l'ottava (Sostegno
alle politiche comunitarie) e, probabilmente, la settima (Cittadini e
governance nella società della conoscenza). Le iniziative di e-inclusion
dovranno essere realizzate anche a livello nazionale. A tal fine, sostengono
i ministri, le misure necessarie potrebbero essere adottate attraverso i
programmi operativi nazionali per la società dell'informazione. Ciò
contribuirebbe al consolidamento delle migliori prassi e permetterebbe lo
svolgimento di attività di monitoraggio e benchmarking in Europa. Secondo i
ministri, inoltre, gli Stati membri potrebbero integrare i loro sforzi per
uno scambio di esperienze al fine di uniformare le politiche di
approvvigionamento e rafforzare il ruolo delle norme per il soddisfacimento
delle esigenze dei cittadini. Per favorire l'autonomia dei cittadini
disabili, i ministri raccomandano, inoltre, di creare un mediatore per
l'accessibilità. Dei punti d'informazione potrebbero fornire altresì un
utile feedback sulle attività di normazione e il loro impatto sulle
situazioni reali nella vita di tutti i cittadini. Per quanto concerne la
creazione di un contesto industriale favorevole per l'e-inclusion, i
ministri hanno raccomandato ai fornitori di tecnologia, attivi soprattutto
nell'industria tradizionale, di tener conto della questione
dell'accessibilità nello sviluppo dei propri prodotti e servizi. Inoltre,
occorre sostenere il settore della "tecnologia assistiva", affinché
possa rispondere alle esigenze dell'eAccessibility, aprendosi al cambiamento
e abituandosi all'uso di nuove tecnologie. L'industria, hanno concluso i
ministri, dovrà essere disposta ad investire nella ricerca e sviluppo e
mostrarsi in grado di trasformare i risultati della ricerca in nuovi
prodotti e servizi di elevata qualità, anticipando le richieste di una
clientela sempre più vasta e di un'Europa dotata di una cultura
digitale.
REFERENDUM UNGHERESE - GLI ESPERTI NAZIONALI DELLA DG
RICERCA: UNA "FINESTRA" SUI PAESI CANDIDATI
Bruxelles, 16 aprile 2003 - Come ha dimostrato il referendum svoltosi in
Ungheria il 12 aprile, i cittadini di questo paese sono entusiasti
dell'integrazione nell'UE. Tale atteggiamento è confermato dalle
statistiche relative al numero di dipendenti che rappresentano i paesi
candidati in seno alla DG Ricerca della Commissione europea. Questa
Direzione generale, la prima ad assumere personale proveniente da tali
nazioni, attualmente conta 13 esperti nazionali di questi paesi, cinque dei
quali ungheresi. Erika Szendrak è fra questi. Approdata alla Commissione
nel 2000, fra i primi tirocinanti provenienti dai paesi terzi, la dott.ssa
Szendrak è tornata a Bruxelles nel 2002 come esperto nazionale distaccato.
Attualmente segue le politiche nazionali di ricerca dei paesi candidati e
collabora all'esercizio di benchmarking della DG Ricerca condotto dall'Unità
"Coordinamento delle politiche". Poiché oggi i paesi candidati
possono partecipare al sesto programma quadro su un piano di parità con gli
Stati membri dell'UE, l'allargamento è già realtà nel settore della
ricerca. Come ha dichiarato la dott.ssa Szendrak in un'intervista concessa
al Notiziario Cordis, il suo arrivo a Bruxelles è stato reso possibile
"in parte dalla mobilità internazionale e in parte dagli aspetti
connessi all'allargamento, nonché da una serie di competenze acquisite
durante il periodo di dottorato che non avrei mai pensato di utilizzare ad
un livello così alto". Dopo aver studiato orticoltura e biotecnologie
in Ungheria, la dott.ssa Szendrak ha trascorso circa quattro anni negli
Stati Uniti, insegnando e lavorando ad un dottorato di ricerca. Dopo aver
completato gli studi postdottorali è tornata nel suo paese. Al suo rientro,
avvenuto nel 1998 in concomitanza con l'ingresso dell'Ungheria nel quinto
programma quadro (5PQ) - al quale ha fatto seguito una grande richiesta di
informazioni sulle modalità di partecipazione - la dott.ssa Szendrak ha
accettato un incarico presso la Fondazione ungherese per la scienza e la
tecnologia, come assistente ai ricercatori ungheresi intenzionati a
partecipare al programma quadro. A quest'incarico è seguito un tirocinio di
cinque mesi presso l'Unità "Tutela dell'ecosistema: coordinamento
degli aspetti orizzontali" della DG Ricerca, opportunità che alcuni
suoi ex colleghi avevano definito "vantaggiosa per entrambe le
parti". Da un lato, infatti, la dott.ssa Szendrak ha avuto la
possibilità di arricchire le proprie nozioni sul 5PQ, mentre, dall'altro,
la Commissione ha potuto beneficiare della sua conoscenza in merito
all'attività di ricerca nei paesi candidati. L'opportunità di lavorare
come esperto distaccato è arrivata nel 2002, e la dott.ssa Szendrak ritiene
di essere stata selezionata grazie alla sua conoscenza dei paesi candidati e
alla sua esperienza di lavoro con i ricercatori di tali paesi e le loro
organizzazioni di sostegno. Ancora una volta, quest'incarico ha fornito
vantaggi reciproci. La dott.ssa Szendrak definisce il proprio ruolo come una
sorta di "finestra" per la Commissione e i paesi candidati,
attraverso la quale è possibile acquisire informazioni relative e
provenienti da entrambe le parti. L'esperta ungherese, infatti, è in grado
di fornire indicazioni alla Commissione sulle modalità di collegamento in
rete dei ricercatori nei paesi candidati e sulla cultura di ricerca
nazionale, nonché indicare ai suoi colleghi dove reperire informazioni
supplementari. I paesi candidati, dal canto loro, possono beneficiare delle
conoscenze della dott.ssa Szendrak per comprendere come gestire le questioni
comunitarie, avvalendosi della sua guida in merito alle procedure
burocratiche "talvolta molto complesse, talvolta meno". In questo
modo la dott.ssa Szendrak è in grado di indirizzare coloro che le rivolgono
dei quesiti nella giusta direzione. Georges Papageorgiou, capo dell'Unità
"Personale" della DG Ricerca, ha dichiarato al Notiziario Cordis
che sebbene la Commissione non preveda l'assunzione su vasta scala di
personale dei paesi candidati prima dell'allargamento, in attesa
dell'ingresso i cittadini di questi paesi avranno comunque l'opportunità di
assumere incarichi ausiliari. Poiché l'ampliamento è già avvenuto, di
fatto, nell'ambito dei programmi della DG Ricerca, molto probabilmente
quest'ultima coglierà tale opportunità. Ma i cittadini dei paesi
candidati, potenzialmente idonei a ricoprire tali funzioni, sono a
conoscenza delle opportunità offerte loro a Bruxelles? "Le
informazioni e le opportunità sono molte qui, ma se non si sa dove cercare
e a chi rivolgersi, si rischia di perderle. Solitamente siamo abituati a
ricevere informazioni senza richiederle. In questo caso non è così:
occorre cercarle, studiare e preparare domande ben formulate. Solo in questo
modo si otterranno delle risposte", ha affermato la dott.ssa Szendrak.
Per tale ragione, nei paesi candidati sono in atto ampie campagne
d'informazione, coordinate congiuntamente dalle autorità nazionali e dalla
Commissione. Interrogata sulla sensazione derivante dall'essere uno dei
primi cittadini di un paese candidato ad aver ottenuto un incarico
all'interno della Commissione, la dott.ssa Szendrak ha espresso il suo
orgoglio e senso di responsabilità: "Sono ovviamente molto orgogliosa
[...] e grata di aver ricevuto questa possibilità. Ma avverto anche una
grande responsabilità. [...] In un certo senso credo di rappresentare il
mio paese. E penso che tutti coloro che lavorano qui e provengono da un
paese candidato siano perfettamente consapevoli del fatto che gli altri non
ci considerano semplicemente come persone, ma pensano subito 'viene da
questo o da quel paese'". La dott.ssa Szendrak definisce il suo attuale
incarico una "sfida", che oltre ad appassionarla, le fornisce
numerosi vantaggi "sia professionali che a livello umano e
personale". Per quale motivo l'Ungheria è così ben rappresentata in
seno alla Commissione? "Gli ungheresi sono da sempre molto
internazionali, aperti al mondo e inclini alla formazione di reti. A ciò si
aggiungono probabilmente delle ragioni storiche e geografiche, poiché siamo
nel cuore dell'Europa", ha ipotizzato la dott.ssa Szendrak.
RAFFORZARE LE CAPACITÀ MILITARI DELL'UNIONE
EUROPEA
Bruxelles, 16 aprile 2003 - Se l'Europa vuole essere protagonista credibile
e indipendente sulla scena internazionale e interlocutore affidabile nelle
relazioni transatlantiche, si devono rafforzare le capacità militari
dell'Unione. È questo il messaggio contenuto nella relazione di
Philippemorillon (Ppe/De, F), approvata dal Parlamento con 275 voti
favorevoli, 96 contrari e 11 astensioni. I deputati propongono di costruire
una nuova architettura europea di difesa e deplorano profondamente l'attuale
divisione tra gli Stati membri su questioni cruciali di politica estera.
L'Aula propone - in risposta alla strategia di sicurezza nazionale degli Usa
- lo sviluppo di una strategia di sicurezza dell'Unione europea che
definirebbe i valori e gli interessi nel campo della promozione della
stabilità su scala mondiale, della prevenzione dei conflitti e della
gestione delle crisi e descriverebbe l'approccio europeo al problema di
rendere il mondo più sicuro. I deputati ritengono inoltre che l'annuncio di
tale strategia potrebbe essere utile a sviluppare una migliore cooperazione
UE-USA basata su interessi comuni e ridurre le attuali divergenze. Per
quanto riguarda le operazioni militari, i deputati auspicano che l'Unione
disponga fin dal 2004 di una forza di 5.000 persone tenute in stato di
allerta permanente per operazioni umanitarie e di salvataggio. Entro il 2009
tale forza dovrebbe poter eseguire all'interno dell'area geografica europea
un'operazione al livello e dell'intensità di quella condotta nel conflitto
in Kosovo, in cooperazione con la Nato, oppure autonomamente qualora
l'Alleanza non sia interessata. I deputati approvano il passaggio dalla Nato
all'UE dell'operazione "Allied Harmony" nell'ex Repubblica
jugoslava di Macedonia, nonché l'intenzione di assicurare il comando dalla
Sfor in Bosnia-Erzegovina. Essi insistono tuttavia affinché il Consiglio
informi in modo completo il Parlamento sulle varie azioni, soprattutto per
quanto concerne il mandato, le capacità, l'eventuale accesso a strutture
della Nato e le incidenze finanziarie. Il testo propone di aggiungere al
trattato, sotto forma di protocollo, una clausola di difesa collettiva
simile a quella della Nato, applicabile agli Stati membri che desiderano
condividere gli obblighi figuranti nell'articolo V del trattato di
Bruxelles. Una "clausola di solidarietà" permetterebbe in futuro
agli Stati membri di mobilitare le loro strutture civili e militari nella
lotta contro il terrorismo. Sul piano finanziario, i deputati propongono che
i costi comuni delle operazioni militari nel quadro della politica europea
di sicurezza e difesa (PESD) siano coperti dal budget comunitario: ciò
implica una modifica dell'articolo 28 del Trattato UE. Il testo propone
anche che, nell'ambito della futura riforma delle Nazioni Unite, all'UE
venga assegnato un seggio permanente in seno al Consiglio di sicurezza. La
relazione include poi una riflessione sulle strutture istituzionali dell'UE.
I parlamentari sostengono un rafforzamento del ruolo dell'Alto
Rappresentante che dovrebbe disporre di un diritto d'iniziativa in materia
di gestione delle crisi; le sue funzioni e quelle del commissario
responsabile delle relazioni esterne dovrebbero essere riunite nella figura
del "Rappresentante esterno dell'Unione europea". Si suggerisce
inoltre la creazione di un'Agenzia degli armamenti e della ricerca, nonché
di un Istituto europeo di studi superiori di difesa allo scopo di creare
negli eserciti e nella popolazione civile l'impulso necessario all'emergere
di una cultura di difesa comune. Il Parlamento esprime interesse per
l'iniziativa assunta da Belgio, Francia, Germania e Lussemburgo volta a
discutere il 29 aprile 2003 a Bruxelles le prospettive della politica di
difesa dell'UE e si augura che altri Paesi vi si associno e che le proposte
che emergeranno saranno presentate al Consiglio dell'Unione europea e alla
Convenzione.
SVILUPPO FUTURO DI EUROPOL
Bruxelles, 16 aprile 2003 - Il Parlamento ha adottato una raccomandazione al
Consiglio sullo sviluppo futuro di Europol dopo aver rifiutato le iniziative
della Danimarca e della Grecia, come suggerito dai relatori Maurizio Turco (Ni,
I) e Christian Ulrikvon Boetticher (Ppe/De, D). La raccomandazione reitera
gli stessi suggerimenti espressi nella raccomandazione del Parlamento del 30
maggio 2002, ovvero: Per quanto riguarda la base giuridica, il Consiglio
dovrebbe sottoscrivere il progetto di articolo 22 (Europol) così come
presentato dal Presidium della Convenzione che integra l'Europol nel primo
pilastro, nonché convertire la convenzione Europol in un regolamento, da
adottare a maggioranza qualificata e in codecisione con il Parlamento; In
merito albilancio, il Consiglio dovrebbe modificare il sistema di
finanziamento di Europol; Per quanto concerne il controllo parlamentare, il
potere di controllo democratico del Parlamento europeo deve essere
rafforzato; In merito alla tutela dei dati, è necessario garantire un
livello di protezione dei dati e di controllo equivalente a quello garantito
nel primo pilastro. Europol dovrebbe procedere alla rilevazione, permanente
e decentrata dei dati relativi all'evoluzione della criminalità
internazionale nei territori degli Stati membri e riportare tali dati nelle
relazioni annuali da trasmettere al Parlamento; Occorre maggiore
cooperazione tra Europol, Eurojust e Olaf; Per garantire la trasparenza,
Europol deve applicare al più presto le regole per l'accesso del pubblico
ai documenti, fissate dal regolamento (CE) n. 1049/2001. Il Consiglio deve
compilare un elenco delle "autorità competenti" della convenzione
Europol (per esempio tutti gli enti pubblici esistenti negli Stati membri
che, ai sensi del diritto nazionale, sono responsabili della prevenzione e
della lotta contro la criminalità). L'elenco deve comprendere le competenze
di queste autorità, deve essere reso pubblico e aggiornato
periodicamente.
COMITATO PRIVATIZZAZIONI: RIUNIONE DEL 15 APRILE
2003
Roma, 16 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che si è riunito ieri a Roma il Comitato di Consulenza Globale e Garanzia
per le Privatizzazioni. Nel corso della riunione sono state affrontate le
seguenti tematiche: Eti e Mediocredito Fvg: aggiornamento sulla procedura di
cessione, approvazione della bozza di contratto di cessione e definizione
dei passi successivi; Fime in liquidazione: definizione del percorso della
eventuale privatizzazione della partecipazione detenuta dal Tesoro (71,8%);
Seat: approvazione di una bozza di Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri relativo alla cessione della quota residua detenuta dal Tesoro
nella società; Coopercredito: approvazione dell'avvio della procedura di
dismissione della quota detenuta dal Tesoro (14,2%).
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO: SIGLATO ACCORDO CON IL
COMUNE DI TORINO
Roma, 16 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
di aver firmato oggi con il Comune di Torino un protocollo d'intesa per la
valorizzazione del complesso dell'ex Cavallerizza Reale. L'accordo è stato
sottoscritto dal Sottosegretario Maria Teresa Armosino e dal Sindaco di
Torino, Sergio Chiamparino, presso la sede del Comune. Il protocollo prevede
la valorizzazione dell'intera area situata al centro della città attraverso
nuove destinazioni d'uso degli immobili e il collegamento funzionale alle
contigue realtà urbane. Il progetto di riqualificazione dell'intero
complesso, circa 22.000 mq., sarà elaborato dall'Agenzia del Demanio sulla
base di uno studio di fattibilità che il Comune di Torino predisporrà
entro 120 giorni dalla data di sottoscrizione del protocollo. Con la firma
di questo accordo, infine, il Comune acquisirà la disponibilità di alcuni
immobili per utilizzarli con finalità istituzionali. Ulteriori informazioni
sul progetto sono disponibili sul sito www.tesoro.it tra gli "Ultimi
documenti pubblicati". Il protocollo firmato oggi rientra nell'ambito
dell'attività di valorizzazione del patrimonio pubblico portata avanti dal
Ministero anche attraverso l'Agenzia del Demanio ed è l'ennesimo esempio di
operazione frutto della collaborazione sinergica fra Enti locali e
Amministrazione centrale. Una collaborazione resa possibile dai recenti
strumenti normativi messi a punto dal Governo. Le altre operazioni
principali sono state: il protocollo di intesa con il Comune di Genova e la
Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio della Liguria per
l'attuazione di un programma unitario di recupero, riqualificazione e
valorizzazione dei Forti di Genova; il protocollo d'intesa con il Comune di
Roma per la valorizzazione di alcuni complessi immobiliari dello Stato
ricadenti nell'ambito del territorio capitolino; l'atto di costituzione di
una società Ministero-Comune di Venezia finalizzata alla valorizzazione del
compendio civile denominato Arsenale; il protocollo di intesa con il Comune
di Milano per la valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato che
si trova nel Comune. E' stata inoltre effettuata un'analisi della situazione
delle principali società controllate direttamente e indirettamente dallo
Stato. E' stata infine analizzata la posizione italiana relativa ai poteri
speciali (la c.d. golden share) anche in relazione agli altri Paesi Europei.
A tale riguardo il Comitato ha ritenuto opportuno suggerire al Governo di
conformare i poteri speciali in base ai seguenti principi: ridefinizione
specifica, oggettiva e trasparente, dei casi e dei criteri di esercizio dei
poteri speciali, con limitazione del loro utilizzo ai soli casi di
pregiudizio degli interessi di particolare rilevanza dello Stato che non
possono essere difesi altrimenti; definizione di una procedura di esercizio
dei poteri speciali, anche stabilendo opportuni termini e l'obbligo di
motivazione specifica, confermando altresì la piena sindacabilità da parte
dell'autorità giudiziaria; riduzione dei poteri speciali a: 1) poteri di
autorizzazione all'acquisto di partecipazioni rilevanti, anche elevando il
limite di legge al di sopra del quale il potere può essere esercitato; 2)
poteri di veto o annullamento in funzione degli interessi dello Stato da
tutelare. Ciò in relazione alla progressiva diminuzione della
partecipazione dello Stato nella singola società, al grado di
liberalizzazione del mercato in cui essa opera e alla presenza di meccanismi
regolatori efficienti. Il Comitato si è riservato di specificare
ulteriormente le indicazioni fornite.
PATTO DI STABILITÀ: NESSUNA RICHIESTA DI MODIFICA DA
PARTE DELL'ITALIA
Roma, 16 aprile 2003 - Con riferimento a notizie di stampa apparse oggi, il
Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il Governo italiano,
nella sede competente, cioè l'Ecofin, non ha chiesto né intende chiedere
modifiche al Patto di Stabilità. Per il Ministero il dibattito sul Patto è
da considerare concluso con l'ultimo Consiglio europeo.
ABI, ANIA, ASSOGESTIONI, ASSONIME, ASSORETI, ASSOSIM,
BORSA ITALIANA E CONFINDUSTRIA PUBBLICANO UN POSITION PAPER COMUNE SULLA
PROPOSTA DI DIRETTIVA EUROPEA SULLE OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO
(OPA)
Milano, 16 aprile 2003 - Abi, Ania, Assogestioni, Assonime, Assoreti,
Assosim, Borsa Italiana e Confindustria hanno pubblicato ieri un position
paper comune, elaborato sulla base delle esperienze maturate nei diversi
settori di competenza, relativo alla proposta di direttiva sull'Opa europea
attualmente all'esame del Consiglio e del Parlamento Europeo. L'obiettivo è
di fornire un supporto tecnico al Governo, alle Autorità di Vigilanza in
materia di mercati finanziari e agli europarlamentari del nostro Paese,
anche in vista della Presidenza italiana del Semestre Europeo, in
considerazione dell'impatto che la proposta formulata dalla Commissione
Europea potrebbe avere sull'ordinamento italiano e sul sistema dei mercati.
Il documento verrà inviato al Ministero dell'Economia, degli Esteri e delle
Politiche Comunitarie nonché alla Banca d'Italia e alla Consob. Di seguito
le osservazioni sulla proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del
Consiglio concernente le Offerte Pubbliche di Acquisto posizione comune: Abi,
Ania, Assogestioni, Assonime, Assoreti, Assosim, Borsa Italiana,
Confindustria: posizione comune sulla proposta di direttiva concernente le
offerte pubbliche di acquisto com(2002) 534 del 2 ottobre 2002 1. Premessa
La direttiva europea sull'Opa rappresenta una delle priorità del Piano
d'azione per i servizi finanziari. La proposta della Commissione è stata
pubblicata l'anno scorso (Com (2002) 534 del 2 ottobre) ed è attualmente
all'esame del Consiglio e del Parlamento europeo. La nuova proposta della
Commissione conferma - rispetto alla versione respinta dal Parlamento
Europeo nel luglio 2001 - il principio della passivity rule e l'obbligo di
approvazione di ogni misura difensiva da parte dell'assemblea dei soci (art.
9), ma si differenzia dalla precedente nei seguenti elementi: (a) vengono
introdotti nuovi obblighi di trasparenza sulla struttura proprietaria e di
governo societario, incluse eventuali restrizioni ai diritti di voto e al
trasferimento dei titoli delle società quotate (art. 10); si impone anche
all'assemblea degli azionisti di pronunciarsi ogni due anni "sugli
aspetti strutturali e i meccanismi di difesa" (art. 10, par. 3); (b) si
prevede la "neutralizzazione", in caso di OPA, delle restrizioni
ai diritti di voto e al trasferimento delle azioni, previste dallo statuto o
da accordi contrattuali (art. 11); (c) gli obblighi di informazione dei
lavoratori sono rafforzati (art. 13) attraverso il riferimento alle
direttive europee in materia (1994/45, 1998/59, 2002/14); (d) si regolano il
"prezzo equo" dell'offerta obbligatoria (art. 5) e i diritti di
cessione obbligatoria (art. 14) e riscatto obbligatorio (art. 15); (e) viene
eliminata la facoltà degli Stati membri di consentire all'organo di
amministrazione dell'emittente di emettere azioni nel periodo dell'offerta,
previa approvazione dell'assemblea dei soci nei diciotto mesi precedenti
l'offerta. La proposta è attualmente all'esame del gruppo di lavoro presso
il Consiglio Europeo e delle seguenti commissioni del Parlamento europeo:
Commissione giuridica (Relatore Lehne); Commissione per gli affari economici
e monetari (Relatore Huhne); Commissione per l'industria, il commercio
estero, la ricerca e l'energia (Relatore Chichester); Commissione per
l'occupazione e gli affari sociali (Relatore van den Burg). Nel complesso la
nuova proposta della Commissione appare condivisibile ed equilibrata. Alcune
modifiche della lettera di singoli articoli, illustrate di seguito, sembrano
tuttavia opportune, anche in considerazione dell'impatto della direttiva
sull'ordinamento italiano. Non sembra invece opportuno sostenere alcune
proposte di modifica emerse in sede di Parlamento Europeo o nel gruppo di
lavoro presso il Consiglio Europeo. 2. Nozione di controllo, prezzo
dell'offerta, esenzioni dall'obbligo di offerta (Art. 5) 2.1 Soglia di
controllo L'art. 5, par. 1 prevede che gli Stati Membri debbano introdurre
un obbligo di offerta totalitaria successiva in caso di superamento, da
parte di un soggetto (e di coloro i quali agiscono di concerto con tale
soggetto), di una determinata percentuale di azioni che gli attribuisca il
controllo della società. La definizione della percentuale di diritti di
voto sufficiente a conferire il controllo e le modalità del relativo
calcolo sono rimesse agli Stati membri (art. 5, par. 3). L'obbligo di
offerta totalitaria successiva previsto dalla disciplina comunitaria
presuppone l'acquisto di una percentuale (non fissata dalla direttiva) di
"titoli" (definiti dall'art. 2 come "valori mobiliari che
conferiscono il diritto di voto") che attribuisca il controllo, mentre
la disciplina italiana - così come quella vigente in altri Paesi europei -
attribuisce rilevanza al superamento della soglia del trenta per cento delle
azioni ordinarie, prevedendo un'esenzione in presenza di altri soci che
detengono il controllo di diritto. Un analogo emendamento, volto a
introdurre una soglia, viene proposto nel Progetto di Relazione della
Commissione Giuridica del Parlamento Europeo. Sembra opportuno che il
legislatore comunitario preveda soglie, o un intervallo di soglie
all'interno del quale gli Stati membri debbano individuare una percentuale
che fa sorgere l'obbligo di offerta. E' evidente che in tal caso il
superamento della soglia indicata non comporta l'obbligo di offerta ove sia
realizzato in presenza di altri soci che detengono il controllo. 2.2
Acquisto di concerto La definizione e la disciplina dell'azione di concerto
presentano alcuni problemi. In primo luogo, la definizione di concerto è
estensiva, ma di non facile applicazione: l'art. 2, par. 1, lett. d),
infatti, comprende in tale nozione ogni "accordo", ma solo se
"volto rispettivamente ad ottenere il controllo della società
emittente o a contrastare il conseguimento degli obiettivi
dell'offerta". La norma, quindi, introduce un non sempre agevole esame
delle "intenzioni" dei soggetti che si ritiene agiscano di
concerto. Al di là della definizione di persone che agiscono di concerto
(art.2, par.1, lett.d), il testo della proposta di direttiva sembra
subordinare l'obbligo di offerta alla condizione che, anche nei casi di
acquisti concertati, sia individuabile un soggetto singolo che detiene il
controllo. Infatti, l'art. 5, par. 1, nella parte rilevante, prevede che
l'obbligo sorga a carico della persona fisica o giuridica che, "per
effetto di propri acquisti o dell'acquisto da parte di persone che agiscono
di concerto con essa, detenga titoli di una società di cui all'art. 1, par.
1, che, sommati ad una partecipazione già in suo possesso e ad una
partecipazione di persone che agiscono di concerto con essa le conferiscano,
direttamente o indirettamente, diritti di voto in detta società in una
percentuale tale da esercitare il controllo della stessa". Questa
disposizione parrebbe riguardare il solo soggetto controllante, e non
estendersi, analogamente a quanto previsto dall'art. 109 del Tuf,
solidalmente a tutti i soggetti che hanno agito di concerto. Sarebbe quindi
opportuno che la direttiva prevedesse un obbligo solidale degli aderenti ad
un patto di promuovere un'opa quando vengano a detenere, a seguito di
acquisti effettuati anche da uno solo di essi, una partecipazione
complessiva tale da consentire il controllo ovvero la soglia rilevante. 2.3
Esenzione dall'obbligo di opa Le disposizioni in materia di opa obbligatoria
sembrano non lasciare spazio ad ipotesi legislative di esenzione,
normalmente contemplate dagli Stati membri. Il par. 2 dell'art. 5 della
proposta esclude l'obbligo solo qualora il controllo sia stato ottenuto a
seguito di un'offerta volontaria presentata conformemente alla direttiva a
tutti i possessori di titoli per la totalità dei titoli in loro possesso.
L'art. 4, par. 5, consente agli Stati membri, a condizione che siano
rispettati i principi generali stabiliti dall'art. 3, di prevedere nelle
norme nazionali che le loro autorità di vigilanza concedano deroghe, con
decisione motivata, in alcuni tipi di casi, determinati a livello nazionale,
e/o in alcuni casi particolari. Tale facoltà è poi completata da quanto
disposto dall'art. 5, comma 4, secondo capoverso, dove si prevedono
modifiche sul prezzo da riconoscere in caso di opa: ai sensi di tale
disposizione, le autorità di vigilanza nazionali possono essere autorizzate
a modificare il prezzo in determinate ipotesi, ad esempio nel caso in cui il
prezzo stesso è stato concordato tra acquirente e venditore o per
permettere il salvataggio di una impresa in difficoltà. Tale disciplina
sembra compromettere la possibilità, riconosciuta nell'ordinamento
italiano, di prevedere ex lege ed in via generale ed astratta vere e proprie
deroghe all'obbligo di opa totalitaria. Ci si riferisce, in particolare,
all'art. 107 che disciplina l'opa preventiva parziale e all'art. 106, comma
5 del Tuf che prevede l'esonero dall'obbligo di opa nei seguenti casi: (i)
presenza di altri soci che detengono il controllo; (ii) operazioni dirette
al salvataggio di società in crisi; (iii) trasferimento di azioni ordinarie
tra soggetti legati da rilevanti rapporti di partecipazione; (iv) cause
indipendenti dalla volontà dell'acquirente; (v) operazioni di carattere
temporaneo; (vi) operazioni di fusione o scissione. L'esperienza applicativa
ha mostrato l'utilità di tali previsioni che sarebbe quindi opportuno
prevedere anche a livello comunitario. È auspicabile una disciplina
comunitaria uniforme delle ipotesi di esenzione, da introdurre nell'ambito
dell'art. 5. 2.4 Determinazione del prezzo equo Il meccanismo di
determinazione del prezzo dell'offerta totalitaria successiva previsto dalla
proposta di direttiva è basato sul più alto prezzo pagato dall'offerente
nel periodo, compreso tra sei e dodici mesi, anteriore all'offerta. La
disciplina italiana (art. 106, comma 2, T.U.F.) prevede invece una media
aritmetica tra il prezzo medio ponderato di mercato degli ultimi dodici mesi
e il prezzo più elevato pattuito dall'offerente, nello stesso periodo, per
acquisti di azioni ordinarie. Quest'ultima soluzione sembra contemperare
meglio le esigenze di contendibilità del controllo e di tutela delle
minoranze. La disciplina europea, al contrario, potrebbe rendere
particolarmente onerosa l'offerta successiva totalitaria. Sembra opportuno
riconsiderare la scelta dei criteri per la determinazione del prezzo equo
dell'opa obbligatoria dell'art.5. Una soluzione aggiuntiva potrebbe essere
la previsione della possibilità di un'opa preventiva parziale che,
esonerando dall'obbligo di opa successiva totalitaria, offra un
contemperamento all'eccessiva onerosità del trasferimento del controllo. Si
potrebbe infatti prevedere, sulla scia dell'art. 107 del Tuf, che si è
esonerati dall'obbligo di opa successiva totalitaria se la partecipazione
rilevante viene ad essere detenuta a seguito di un'offerta pubblica
d'acquisto o di scambio volontaria avente ad oggetto almeno il 60% delle
azioni ordinarie, se sussistono, cumulativamente, le seguenti condizioni:
che l'offerente ed i soggetti ad esso legati non abbiano acquistato
partecipazioni in misura superiore all'1% nei dodici mesi precedenti
l'offerta; che l'offerta sia stata condizionata all'approvazione di tanti
soci che possiedano la maggioranza delle azioni ordinarie, escludendo dal
computo sia la partecipazione dell'offerente sia le partecipazioni detenute
dal socio di maggioranza. Peraltro, consentire agli Stati membri la facoltà
di prevedere l'opa preventiva parziale rischia di introdurre disparità tra
gli ordinamenti nazionali, aumentando la contendibilità delle sole imprese
soggette alle regole degli Stati che si sono avvalsi di tale facoltà. La
previsione dell'opa preventiva parziale dovrebbe essere introdotta come
previsione della direttiva e non solo come facoltà per gli Stati membri.
2.5 Corrispettivo dell'opa obbligatoria Quanto al corrispettivo dell'opa
obbligatoria si ritiene che debba operare il principio generale
dell'acquisto in contanti; il pagamento mediante titoli liquidi deve essere
un'eccezione e non la regola, come sembra invece suggerire l'art. 5, par. 5.
L'ambiguità è confermata dalla previsione dell'art. 3, par. 1, lett. e)
della proposta, che sembra ancorare il pagamento di un corrispettivo in
contanti ad un'espressa previsione del documento di offerta. Sembra
opportuno chiarire che, trattandosi di "offerta pubblica
d'acquisto" e non di "scambio", la regola generale deve
essere quella del pagamento in contanti. Si propone anche, con riferimento
al caso di offerta il cui corrispettivo è rappresentato da "titoli
liquidi", di sostituire, tale ultima espressione con quella di
"titoli negoziati su un mercato regolamentato". 3. Annuncio
dell'offerta (Art. 6) All'art. 6, par. 1, si prevede che "gli Stati
Membri provvedono a che viga l'obbligo di rendere immediatamente pubblica la
decisione di promuovere un'offerta ...". Questa previsione, conforme a
quanto già attualmente previsto in generale dall'art. 114 del Tuf
(comunicazioni al pubblico), pare di difficile applicazione se letta
congiuntamente a quanto previsto dall'art. 3, par. 1, lett. e); in questo
articolo, infatti, si prevede che "un offerente può annunciare
un'offerta solo dopo essersi messo in condizione di poter far fronte
pienamente ad ogni impegno di corresponsione di corrispettivo in contanti
... e dopo aver adottato tutte le misure ragionevoli per assicurare il
soddisfacimento degli impegni in materia di corrispettivi di altra
natura". Qualora, in sede di implementazione della direttiva, tale
principio venisse interpretato dagli Stati membri in modo differente e
troppo formalistico - ritenendo che esso imponga al bidder di attendere
l'ufficiale ottenimento di specifiche garanzie o il deposito di una somma di
denaro vincolata a far fronte agli obblighi discendenti dall'offerta - esso
parrebbe difficilmente conciliabile con la necessità di "rendere
immediatamente pubblica la decisione di promuovere un'offerta". 4.
Disciplina delle misure difensive (Art. 9). La norma, che prevede la c.d.
"passivity rule", presenta alcuni margini di ambiguità che
potrebbero essere evitati. In primo luogo, desta qualche perplessità la
regola (secondo comma) che include, tra le misure difensive che richiedono
l'approvazione assembleare, le operazioni di emissione che possono avere
l'effetto di impedire "durevolmente" all'offerente di acquisire il
controllo della società emittente. Tale nozione determina evidenti
difficoltà in relazione all'individuazione delle difese che gli
amministratori possono implementare autonomamente: in effetti, ci si
potrebbe chiedere - e rispondere negativamente - se e quando un aumento di
capitale (tipica misura anti-opa) impedisca durevolmente il ricambio del
controllo Sembra opportuno, pertanto, eliminare il termine
"durevolmente". Con riferimento al momento iniziale a partire dal
quale il consiglio di amministrazione della società bersaglio è soggetto
alla passivity rule, il primo capoverso del secondo comma dell'art. 9 fa
generalmente riferimento al momento in cui "l'organo di amministrazione
della società emittente riceve le informazioni sull'offerta di cui all'art.
6, par. 1, prima frase e finché il risultato dell'offerta non sia stato
reso pubblico ovvero l'offerta stessa decada". A questo proposito, e
tenendo conto del fatto che la società target subirebbe forti restrizioni
alla propria operatività a seguito dell'annuncio dell'intenzione di
effettuare l'offerta, si suggerisce di prevedere un termine massimo entro il
quale debba avvenire la pubblicazione del documento d'offerta dopo
l'annuncio di tale intenzione, al fine di non esporre l'emittente ad annunci
"pretestuosi" finalizzati a limitarne l'operatività. Il terzo
comma della norma, dedicato alle misure difensive "preparate" in
un periodo nel quale la società non era soggetta a opa, e "che non
sono ancora state parzialmente o completamente approvate", dispone che
esse siano soggette alla passivity rule (e debbano quindi essere sottoposte
al vaglio assembleare) unicamente qualora esse non rientrino "nel corso
normale delle attività della società" e se la loro attuazione può
contrastare il conseguimento degli obiettivi dell'offerta. La nozione di
"corso normale" presenta non pochi elementi di ambiguità, e in
sede applicativa potrebbe essere fonte di un estenuante contenzioso
finalizzato a verificare se, grazie a tale eccezione, atti ed operazioni,
che pure ostacolano l'offerta, possano essere comunque adottati
autonomamente dagli amministratori. Si propone quindi, di espungere il
riferimento al "corso normale" dal testo della direttiva. 5.
Obblighi di trasparenza sugli assetti proprietari (Art. 10) Si condividono i
requisiti di trasparenza imposti alle società con titoli negoziati su
mercati regolamentati, allo scopo di rendere noti al mercato gli assetti
proprietari, inclusa ogni struttura e disposizione che potrebbe ostacolare
l'assunzione e l'esercizio del controllo della società da parte di un
offerente. Si tratta, come è evidente, di nuovi obblighi di informazione
posti a carico di tutte le società che abbiano titoli negoziati nei mercati
regolamentati, a prescindere dalla pendenza di un'offerta pubblica
d'acquisto, e che avrebbero probabilmente trovato miglior sede nella
proposta di direttiva in materia di obblighi di trasparenza. In tale
contesto, peraltro, la previsione del terzo paragrafo dell'art. 10 non è
condivisibile; essa prevede che l'assemblea generale degli azionisti si
pronunci almeno ogni due anni sugli aspetti strutturali ed i meccanismi di
difesa della società, quindi anche su questioni estranee ai poteri
dell'assemblea stessa. Sembra opportuno modificare il terzo paragrafo
dell'art. 10, prevedendo che l'organo amministrativo presenti annualmente
all'assemblea una relazione in cui siano illustrati gli aspetti strutturali
e le misure difensive della società. 6. La c.d. "breakthrough rule"
(Art. 11) L'articolo 11 intende colpire, attraverso la cosiddetta regola
della neutralizzazione, le restrizioni, statutarie e contrattuali, al
trasferimento dei titoli e ai diritti di voto che possono essere considerate
come barriere alle offerte. La ratio e le modalità di neutralizzazione
delle restrizioni in esso previste sono diverse in relazione al momento in
cui la regola si applica, se in pendenza dell'offerta (parr. 2 e 3) oppure
successivamente alla conclusione della stessa (par. 4). In pendenza
dell'offerta, scopo della neutralizzazione è quella di consentire agli
azionisti - ivi compreso l'offerente - di aderire liberamente all'offerta o,
viceversa, di resistervi esprimendosi nell'assemblea convocata per
l'adozione di misure difensive, al di fuori di vincoli contrattuali o
statutari adottati prima del lancio dell'offerta stessa. Con riferimento
alla fase successiva all'offerta, si prevede l'inefficacia delle restrizioni
al trasferimento di titoli e al diritto di voto - come pure ai diritti
speciali degli azionisti riguardanti la nomina o la revoca dei membri
dell'organo di amministrazione - qualora l'offerente detenga un numero di
titoli della società emittente sufficiente per modificare lo statuto. Le
restrizioni al trasferimento dei titoli ed ai diritti di voto oggetto della
regola della neutralizzazione possono essere distinte in due categorie:
quelle di natura contrattuale (intendendo come tali quelle previste sia
nello statuto che in accordi parasociali) e quelle "strutturalmente
connaturate" alla natura dello strumento finanziario. I due casi sono
sostanzialmente diversi. Nel primo caso, lo statuto o gli accordi
parasociali limitano convenzionalmente l'esercizio dei diritti inerenti alle
azioni (ad esempio, clausole di prelazione o gradimento che limitano la
trasferibilità delle azioni ordinarie; sindacati di voto che limitano
l'esercizio del diritto di voto delle azioni ordinarie). La sospensione di
tali restrizioni risponde all'esigenza, che si manifesta in occasione di
un'offerta pubblica d'acquisto, di restituire agli azionisti - ivi compreso
l'offerente - la pienezza delle facoltà connesse al possesso di azioni. Nel
secondo caso, si tratta invece di categorie di azioni distinte in ragione
dei diritti di voto o patrimoniali (o dell'assenza di tali diritti) ad esse
"strutturalmente connaturati", come nel caso delle azioni a voto
limitato (ad esempio le azioni privilegiate o i nuovi strumenti finanziari
che possono essere emessi ai sensi del nuovo art. 2351 c.c.), quelle senza
diritto di voto (ad esempio le azioni di risparmio) o quelle a voto plurimo.
Questi strumenti devono essere esclusi dall'ambito di applicazione della
regola di neutralizzazione. In caso contrario, l'applicazione di tale regola
sconfinerebbe da una sospensione di restrizioni ad una modifica del
contenuto dei diritti inerenti alle azioni; essa si risolverebbe in una
lesione dei diritti di proprietà dei portatori di distinte categorie di
azioni, non tenendo tra l'altro in considerazione il fatto che i prezzi di
mercato tendono a riflettere le prerogative proprie delle diverse categorie
di azioni. La previsione dell'art. 11 formulata nella proposta della
Commissione appare coerente con i principi sopra esposti; essa è quindi
condivisibile nella misura in cui si limita a sospendere le restrizioni
all'esercizio del diritto di voto e alla trasferibilità delle azioni
previste nello statuto o in altri accordi contrattuali, senza incidere sui
diritti "geneticamente" inerenti alle azioni. Sembrano invece
contrarie a tali principi alcune proposte, emerse in sede di Consiglio e di
Parlamento Europeo, volte ad estendere l'applicazione della regola della
neutralizzazione a categorie di azioni specifiche come quelle a voto
plurimo. Tali proposte, quindi, dovrebbero essere respinte. Inoltre, non è
chiara la proposizione relativa alle azioni senza diritti di voto: ad
esempio, il par. 5 dell'art. 11 dispone che non si considera
"restrizione" al diritto di voto ai sensi dei parr. 2 e 3,
l'emissione di titoli senza diritto di voto che comportano specifici
vantaggi pecuniari. Peraltro, le azioni senza diritto di voto sono già
escluse dall'ambito di applicazione della direttiva (cfr. combinato disposto
di art. 1, par. 1 e art. 2, par. 1, lett. e). In realtà, l'assenza di
diritto di voto è "strutturalmente connaturata" alle azioni: ne
consegue che tali titoli devono essere esclusi dall'ambito di applicazione
dell'art. 11. Sembra dunque opportuno eliminare l'intero paragrafo 5. Si
segnala tra l'altro che il paragrafo 5, se non eliminato, lascia incerta la
sorte dei titoli privi di diritti di voto cui non siano attribuiti specifici
vantaggi pecuniari, come espressamente previsto dal nuovo art. 2351 c.c..
STRATEGIE E OPPORTUNITÀ DI COLLABORAZIONE PER LA
PROMOZIONE DELLE PMI ITALIANE E SVIZZERE.
Milano, 16 aprile 2003 - Durante l'incontro che si è svolto ieri a Milano
presso il Centro Svizzero di via Palestro, il Direttore generale Ice, Dr.
Ugo Calzoni, il Dr. Pierpaolo Celeste, Direttore Ice Milano e il Direttore
generale Osec Bns, Dr. Baiz Hósly, hanno discusso strategie e opportunità
di collaborazione per la promozione delle PMI italiane e svizzere. Le
relazioni economiche tra Italia e Svizzera sono sempre state molto intense e
sono tutt'ora in crescita, confermando l'importanza dei rapporti tra i due
mercati anche in un periodo di rallentamento economico globale:
2002
gen-dic in mio
fr variaz % con anno prec.
IMPORT EXPORT
IMPORT
EXPORT
UE
98.945
78.166
-4,8
-2,8
GERMANIA 39.802
27.085
-4,9
-7,6
FRANCIA 12.754
12.015
-10,7
1,1
ITALIA
13.337
10.823
0,6
2,7
Fonte: DFF - Dipartimento Federale delle Finanze L'Italia è per la
Svizzera il 2° partner commerciale per import e il 3° per export a livello
europeo. Per queste ragioni, l'Italia è stata scelta dall'Osec Bns
(l'Istituto svizzero per la promozione del commercio estero), tra i primi
paesi prioritari in cui costituire un'antenna chiamata Swíss Business Hub,
nell'ambito della nuova legge federale (2001) sulla promozione dell'economia
all'estero. Tale legge è focalizzata sul supporto alle Pmi, che come per
l'Italia, sono le principali costituenti del tessuto economico. L'Hub Italy,
lanciato nell'ottobre 2001 a Milano, è stato costituito presso la Camera di
Commercio Svizzera in Italia, e trae vantaggio dalla sua stabile struttura
attiva sin dal 1919, riconosciuta da entrambi i Governi ed entrata a far
parte del Comitato Direttivo della recentemente costituita Sezione delle
Camere Estere in Italia presso Unioncamere a Roma.
UNICREDIT LANCIA L'OPA RESIDUALE SU ZIVNOSTENSKA BANKA
Milano, 15 aprile 2003 - UniCredito Italiano lancia l'offerta pubblica
d'acquisto sulle azioni rimanenti di Zivnostenska Banka allo stesso prezzo
pagato a BgB Nel rispetto della normativa ceca sulle offerte pubbliche,
UniCredito Italiano (UniCredit) ha lanciato l'offerta pubblica d'acquisto
sulle azioni di Zivnostenska Banka (Zb) non ancora in suo possesso,
rappresentanti il 14,84% del capitale. L'offerta pubblica è stata approvata
dalla Sec ceca il 2 aprile 2003. L'offerta pubblica viene promossa al prezzo
di Czk 4.759 per azione (circa Euro 149 per azione), che equivale al prezzo
pagato da UniCredit a Bankgesellschaft Berlin Ag (BgB) per l'acquisto della
quota del 85,16% perfezionata nel mese di febbraio 2003. L'offerta pubblica
ha una durata di 4 settimane, fino al 12 maggio 2003. Per effetto
dell'offerta pubblica, UniCredit auspica di raggiungere il 100% di ZB. Il
trasferimento delle azioni sarà effettuato sul mercato ufficiale che, sulla
base delle regole attuali del Sistema Rm, verrà effettuato dietro pagamento
del prezzo dell'offerta. Il prezzo dell'offerta è uguale per tutti gli
azionisti.
HDP: APPROVA IL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2002, DELIBERA
IL NUOVO NOME DELLA SOCIETÀ, NOMINA PRESIDENTE GUIDO ROBERTO VITALE E VICE
PRESIDENTE PAOLO MIELI.
Milano, 16 aprile 2003 - L'Assemblea straordinaria e ordinaria degli
azionisti di HdP tenutasi ieri ha deliberato, con decorrenza dal 1° maggio
prossimo, la modifica della denominazione societaria da "Holding di
Partecipazioni Industriali S.p.A." a "Rizzoli Corriere della Sera
MediaGroup S.p.A." o in forma abbreviata "Rcs MediaGroup S.p.A."
o "RCS S.p.A.". Nel corso della stessa è stata approvata la
proposta di innalzamento del numero massimo possibile dei componenti del
Consiglio di Amministrazione dagli attuali 15 a 21 ed è stato nominato il
Consiglio stesso, che resterà in carica per il triennio 2003-2005 e che sarà
composto da: Raffaele Agrusti, Roberto Bertazzoni, Carlo Buora, Franzo
Grande Stevens, Enrico Giliberti, Natale Irti, Giuseppe Lucchini, Paolo
Mieli, Giangiacomo Nardozzi Tonielli, Nicolò Nefri, Umberto Quadrino,
Corrado Passera, Renato Pagliaro, Alessandro Pedersoli, Carlo Pesenti,
Maurizio Romiti, Paolo Savona, Francesco Tato', Guido Roberto Vitale.
L'Assemblea ha inoltre approvato il bilancio della Capogruppo al 31 dicembre
2002, rinviando a nuovo la perdita di esercizio di 194,4 milioni di Euro,
nonchè il rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e la disposizione di
azioni proprie ordinarie e/o di risparmio. L'acquisto potrà essere
effettuato in una o più volte, con le modalità consentite dalla normativa
applicabile, entro 18 mesi dalla data della delibera odierna. L'Assemblea ha
confermato per il triennio 2003-2005 il collegio sindacale in carica (Gianrenzo
Cova, Flavio Arcidiacono e Clemente Rebecchini sindaci effettivi, Agostino
Giorgi, Cesare Gerla e Maurizio Bozzato sindaci supplenti) e ha confermato
l'incarico di revisione alla Reconta Ernst &Young per lo stesso periodo
di tre anni. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi dopo l'Assemblea, ha
nominato Presidente Guido Roberto Vitale, Vice Presidente Paolo Mieli e
confermato Amministratore Delegato Maurizio Romiti. Il Consiglio ha inoltre
nominato il Comitato Esecutivo, composto da sei membri, chiamandone a far
parte il Presidente Guido Roberto Vitale (che assume anche le funzioni di
Presidente del Comitato), l'Amministratore Delegato Maurizio Romiti, Franzo
Grande Stevens, Nicolò Nefri, Renato Pagliaro e Paolo Savona ed ha
provveduto a rinnovare la composizione del Comitato Retribuzioni e del
Comitato di Controllo Interno.
ASSEMBLEA ITALCEMENTI SPA APPROVA DIVIDENDO DI 0,30
EURO PER LE AZIONI DI RISPARMIO (+11,1%) E DI 0,27 EURO ALLE AZIONI
ORDINARIE (+12,5%)
Bergamo, 16 aprile 2003 - L'Assemblea ordinaria degli azionisti di
Italcementi Spa, riunitasi il 14 aprile a Bergamo, ha approvato la relazione
e il bilancio dell'esercizio 2002 e ha deliberato la distribuzione di un
dividendo unitario di 0,30 euro alle azioni di risparmio (+11,1% rispetto
all'anno precedente) e di 0,27 euro (+12,5%) alle azioni ordinarie. Il
dividendo, con pieno credito di imposta, verrà posto in pagamento a partire
dal prossimo 22 maggio. L'Assemblea ha inoltre rinnovato l'autorizzazione
all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un periodo di 18 mesi
dalla deliberazione; il prezzo di acquisto di ciascuna azione non dovrà
essere inferiore né superiore del 15% rispetto alla media dei prezzi di
riferimento registrati presso la Borsa italiana nelle tre sedute precedenti
ogni singola operazione; il controvalore complessivo non potrà essere
superiore ai 50 milioni di euro; il numero delle azioni acquistate,
ordinarie e/o di risparmio, non potrà avere un valore nominale complessivo,
includendo le azioni eventualmente possedute da società controllate,
eccedente la decima parte del capitale sociale. L'esercizio 2002, illustrato
oggi all'Assemblea degli azionisti, ha evidenziato a livello consolidato un
incremento del fatturato da 4.063 milioni di euro a 4.262 milioni di euro
(+4,9%) e un margine operativo lordo di 1.109 milioni di euro (+7,8%). Il
risultato operativo di 711 milioni di euro è aumentato dell'8,7% rispetto
all'esercizio precedente e rappresenta il 16,7% dei ricavi. Il miglioramento
della gestione operativa è stato sostenuto da un livello globalmente buono
dell'attività e dal conseguimento degli obiettivi di riduzione dei costi
operativi pianificati per il biennio trascorso. L'utile totale consolidato
per l'esercizio 2002 è stato di 357 milioni di euro con un incremento del
26,2%, mentre l'utile di pertinenza del gruppo è salito a 274 milioni di
euro (+36,1%). Per il sesto anno consecutivo il Gruppo Italcementi ha
realizzato una netta crescita dei risultati..Pagina 2 La capogruppo
Italcementi Spa ha realizzato nell'esercizio 2002 risultati molto positivi.
Sostenuto da ricavi pari a 891 milioni di euro (+6,1%), il margine operativo
lordo di Italcementi Spa, pari a 273 milioni di euro (248 milioni nel 2001),
ha registrato un aumento del 10,2% e rappresenta il 30,6% sui ricavi. Il
risultato operativo, 216 milioni di euro (185 milioni nel 2001), rappresenta
il 24,2% sui ricavi. L'utile netto è aumentato da 123 milioni di euro a 163
milioni di euro (+32,9%). L'Assemblea ha altresì provveduto a confermare
per il triennio 2003/2005 l'attuale Collegio Sindacale. In sede
straordinaria l'Assemblea ha approvato il rinnovo della delega agli
amministratori di aumentare il capitale sociale e di emettere obbligazioni
anche convertibili e con warrant, per un periodo di cinque anni dalla
deliberazione, in una o più volte, per un importo massimo di 500 milioni di
euro nominali ai sensi degli articoli 2443 e 2420 ter. del Codice
civile.
GRUPPO ENERGIA (CIR): RESI NOTI I RISULTATI DEL PRIMO
TRIMESTRE 2003 FATTURATO A 200 MILIONI DI EURO UTILE NETTO A 2,7 MILIONI DI
EURO
Milano, 16 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Energia SpA,
società controllata dal Gruppo CIR e partecipata dall'austriaca Verbund, si
è riunito oggi sotto la presidenza del dr. Rodolfo De Benedetti per
esaminare i risultati del Gruppo al 31 marzo 2003. Per la prima volta dalla
nascita di Energia, avvenuta nel 1999, è stata redatta una situazione
economico-patrimoniale consolidata. La partecipazione in Tirreno Power (ex
Interpower), detenuta al 50% da Energia Italiana (società controllata da
Energia), non è stata peraltro consolidata non essendo ancora disponibile
il bilancio della società al 31 dicembre 2002, tenuto anche conto del
recente closing dell'acquisizione. Nel primo trimestre dell'anno, il Gruppo
ha conseguito un fatturato consolidato di 199,7 milioni di euro, un margine
operativo lordo di 10,1 milioni e un utile netto di 2,7 milioni. La
posizione finanziaria consolidata al 31 marzo 2003 presenta un indebitamento
netto di 159,8 milioni di euro, che si confronta con un indebitamento di
54,2 milioni di euro al 31 dicembre 2002. La variazione è principalmente
dovuta all'esborso di 188 milioni di euro per l'acquisizione effettuata da
Energia Italiana del 50% di Tirreno Power e all'incremento del capitale
circolante per 76 milioni di euro, cui si contrappongono un finanziamento
convertibile in capitale e un aumento di capitale ricevuto dagli azionisti,
compresi quelli minoritari, per 153 milioni di euro. Nel primo trimestre
2003 la capogruppo Energia ha registrato un fatturato di 199 milioni di
euro, contro 122 milioni nel primo trimestre dello scorso anno (+63%). Il
forte incremento è da attribuirsi sia all'aumento dei volumi di energia
elettrica (+ 28,7% rispetto al primo trimestre 2002) e di gas naturale (+81%
) venduti, sia alla crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi di
riferimento a cui i prezzi di vendita sono in vario modo indicizzati. Il
margine operativo lordo è risultato di 9,9 milioni di euro, contro 10,4
milioni registrati nei primi tre mesi del 2002. L'utile netto è stato di
3,2 milioni di euro, contro 5,2 milioni nel primo trimestre del 2002. La
posizione finanziaria della capogruppo al 31 marzo 2003 presentava un
indebitamento netto di 89,7 milioni di euro, che si confronta con un
indebitamento di 41,3 milioni al 31 dicembre 2002. L'incremento è dovuto
all'aumento di capitale effettuato in Energia Italiana per 77 milioni di
euro nell'ambito dell'operazione Tirreno Power e all'incremento del capitale
circolante per 72 milioni di euro, cui si contrappone un finanziamento
convertibile in capitale per 95 milioni di euro ricevuto dagli azionisti.
L'Assemblea degli Azionisti di Energia SpA, che ha avuto luogo dopo il
Consiglio, ha approvato il bilancio dell'esercizio 2002, che si è chiuso
con un fatturato di 573 milioni di euro e un utile netto di 13,8 milioni. La
sottoscrizione di nuovi contratti e il rinnovo degli accordi con clienti già
acquisiti hanno permesso a nergia di sviluppare considerevolmente nel primo
trimestre dell'anno le vendite sul mercato libero, sia di energia elettrica
che di gas. L'intensa attività commerciale è stata supportata da una serie
di azioni di comunicazione tese a fidelizzare la clientela acquisita e a
promuovere attività di vendita mirate in particolar modo al segmento delle
piccole e medie imprese.
STANCA: "86% DEI DIPENDENTI PUBBLICI
INFORMATIZZABILI HA PC" IN CRESCITA ANCHE IL NUMERO DEI PC PORTATILI
NELLA P.A. IN AUMENTO MA ANCORA LIMITATO L'USO DELLA CASELLA DI POSTA
ELETTRONICA
Caserta, 16 aprile 2003 - Nella pubblica amministrazione italiana cresce la
voglia di informatizzazione, ma il processo culturale, prima ancora che
telematico, è ancora in salita. Mentre l'82% dei cittadini ha espresso
apprezzamento per il cambiamento introdotto dall'Ict-Information &
Communication Technology nei rapporti con la burocrazia, il 73% dei
dipendenti pubblici ha dichiarato di essere soddisfatto
dell'informatizzazione della amministrazione. È il positivo scenario emerso
dall'intervento che Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie, ha svolto a Caserta al Corso di formazione per l'alta dirigenza
dello Stato sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Nell'occasione il ministro ha reso noto che "la percentuale di
dipendenti informatizzabili (ossia quei dipendenti che nella normale
operatività hanno necessità di utilizzare in modo continuativo postazioni
di lavoro informatiche. La differenza tra 'dipendenti' e 'dipendenti
informatizzabili' incide principalmente sulle Forze Armate) delle
amministrazioni centrali dello Stato che ha un Pc è passata dal 70% del
2000, al 75% del 2001 sino all'86% del 2002". Altra novità è la
crescita dei Pc portatili nell'apparato statale: da 22 mila nel 2001 si è
infatti passati ai 35 mila dell'anno scorso. Ancora un dato confortante: è
in aumento il numero dei dipendenti pubblici che ha una casella di posta
elettronica. Dal 24% del 2001 si è saliti al 40% del 2002. Ma l'uso
dell'e-mail avviene nell'ambito delle reti intranet, dato che resta tuttora
contenuto il numero dei Pc connessi ad Internet: dal 18% del 2001 si è
saliti solo al 23% nel 2002. A tale proposito Stanca ha ricordato che
"si tratta di un dato decisamente inferiore alla penetrazione del 35%
di internet nelle famiglie". Il ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie ha riferito che "ogni casella di posta elettronica nella
pubblica amministrazione ha scambiato in media mille messaggi in un anno, di
cui due terzi sono all'interno della stessa amministrazione". Della
parte rimanente il 99% è stata scambiata con l'esterno e solo meno dell'1%
con le altre pubbliche amministrazioni". È quindi evidente che prevale
ancora la logica dell'uso degli strumenti tradizionali, ossia quelli
cartacei, anziché di quelli telematici. Eppure, il solo Ministero degli
Affari Esteri sostituendo l'e-mail ai telegrammi ha risparmiato ben 17 tonn
di carta l'anno! Stanca ha quindi annotato che "questo è un segnale di
una struttura delle amministrazioni ancora organizzate come 'silos' e poco
permeabili ai vantaggi della cooperazione in rete". Ed invece, ha
insistito il ministro, "la trasformazione elettronica della pubblica
amministrazione non è una minaccia, ma una grande opportunità di
modernizzazione e di progresso del Paese".
IL CONTRIBUTO DELL'ICT PER LA RIPRESA
Milano, 16 aprile 2003 - Si è tenuto ieri a Milano il Convegno Annuale Club
Ti Milano, che quest'anno verteva sul tema: "Il contributo dell'Ict per
la Ripresa". Il Club Ti - Club per le Tecnologie dell'Informazione,
associazione di Milano di Direttori dei Sistemi Informativi e Professionisti
dell'Ict, è da sempre attento ai fenomeni evolutivi correlati
all'Innovazione, ed al loro impatto sulla realtà economica e sociale del
Paese. In quest'ottica, nell'edizione 2003 del suo convegno annuale, ha
proposto agli Imprenditori, ai Ceo, agli It Manager di Medie e Grandi
Aziende ed ai Decision Maker dell'Ict, un importante convegno di analisi
degli scenari, di riflessione e di evidenza delle possibili linee guida per
il cambiamento, a sostegno della velocizzazione della Ripresa. Sono state
analizzate le possibili linee guida per la revisione dei modelli di business
e delle strategie di approccio ad un mercato che cambia, grazie anche alle
tecnologie ed alle soluzioni di Ict, in un'ottica di "Ripresa",
che vede proprio nell'Innovazione (anche ma non solo tecnologica) un motore
forte e vitale e nella Tecnologia una potente forza propulsiva. In
particolare, il Convegno ha visto la partecipazione di esponenti del mondo
Ict e un collegamento, in videoconferenza da Roma, del Ministro per
l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca. Dopo il saluto di benvenuto di
Fabio Filé, Vice Presidente di Assolombarda, Marco Bozzetti, Presidente del
Club Ti, ha aperto i lavori con la presentazione di Club Ti e delle
iniziative annuali oltre a soffermarsi sui principali dati di mercato del
mondo Ict. Renato Mannheimer, Presidente dell'Ispo, ha affrontato il tema
"Scenari sociali dopo l'11 settembre: una ripresa possibile"
presentando i risultati di un'indagine quantitativa condotta in Italia nel
marzo 2003 per rilevare l'Indice IF, indice del "sentiment" sul
futuro dell'economia. Durante l'intervento: "Un settore di eccellenza
nell'Ict in Italia", Arrigo Andreoni, Vice Presidente Club Ti e
Presidente e Amministratore Delegato di I.T. Telecom e Carlo Guastone, Past
President Club Ti e Consulente di Direzione di Abm Corporate Advisory, hanno
parlato con Federico Rajola, Direttore Cetif e Docente di Organizzazione
Sistemi Informativi all'Università Cattolica di Milano, del ruolo
d'eccellenza che i settori bancario ed assicurativo rivestono in un'ottica
di Innovazione. Molto apprezzato anche il contributo di Lucio Stanca,
Ministro dell'Innovazione e le Tecnologie, in videoconferenza da Roma, che,
insieme ad Andrea Pesaro e Luciano Casè, rispettivamente Past President e
Vice Presidente Club Ti, hanno parlato dell'attività del Ministero nei
primi due anni di attività, del ruolo nell'ambito della ripresa, delle
iniziative per la scuola, del sostegno all'industria italiana del software e
dello sviluppo dell'e-Government. E' seguita infine una Tavola Rotonda,
moderata da Maurizio Cuzari, Amministratore Delegato di Sirmi, sul tema
dell'Innovazione della catena del Valore per l'Ict e sul possibile ruolo per
ciascuno degli attori coinvolti nel panel, costituito dalle aziende sponsor:
Amd, Atos Origin, Borland BV, Microsoft, Sap, SchlumbergerSema e Sia.
TECNODIFFUSIONE DISSENSO SUI RILIEVI DEI
REVISORI
Ponsacco (PI), 16 Aprile 2003: Tecnodiffusione Italia SpA informa che la
società di Revisione Reconta Ernst & Young ha emesso lo scorso 13
Aprile 2003 la Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio
e del bilancio consolidato del Gruppo Tecnodiffusione chiuso al 31 dicembre
2002. Tale Relazione, che si allega al presente comunicato, contiene alcuni
dissensi, incertezze, e richiami di informativa. Sia il Consiglio di
Amministrazione sia il Collegio Sindacale ritengono che la posizione assunta
dalla Società di Revisione non sia giustificata, ed esprimono su di essa il
loro totale dissenso, per i motivi di seguito esposti. Situazioni di
dissenso rispetto ai criteri contabili adottati in bilancio 1. Svalutazione
del credito nei confronti del Gruppo Eldo La Società di Revisione ritiene
che il credito verso il Gruppo Eldo, in stato di insolvenza, dovrebbe essere
svalutato del 90%, mentre in bilancio è svalutato del 60%. La svalutazione
da noi apportata, pari al 60% del valore nominale, è a nostro avviso
adeguata, anche in considerazione del fatto che la società è stata ammessa
alla procedura cosiddetta "Prodi-bis". Ci è nota la Relazione dei
Commissari che considera svalutazioni dell´attivo in misura superiore.
Riteniamo peraltro tali svalutazioni eccessive, risultandone il valore dei
punti-vendita largamente sottostimato rispetto ai valori correnti di
mercato, di cui siamo a conoscenza operando in un segmento di mercato
comparabile. Rileviamo, al riguardo, che se la valutazione del Gruppo Eldo
non dovesse tenere in considerazione i valori correnti di mercato, esso non
avrebbe potuto essere ammesso alla "Prodi-bis", ma si sarebbe
dovuto dar luogo alla dichiarazione di fallimento. 2. Oneri di
ristrutturazione La Società di Revisione ritiene che gli oneri di
ristrutturazione sostenuti nel 2003 dovrebbero essere contabilizzati nel
bilancio 2002. Non ci sono chiari i motivi di questa richiesta, trattandosi
di operazioni decise ed attuate nel 2003. Ci limitiamo a esporre i fatti,
ricollegandoci alle informazioni già note al mercato. Nel corso del 2002,
al presentarsi delle primi risultati negativi derivanti dalle difficoltà
del mercato, il Gruppo Tecnodiffusione ha progettato una ristrutturazione
della struttura societaria, estremamente complessa perché derivante da
acquisizioni successive, ed ha avviato con il sistema bancario la
negoziazione di un piano di ristrutturazione del debito, al fine di
prorogare le scadenze dal breve a medio termine. Una gran parte delle
operazioni societarie sono state compiute nel 2002, altre residue sono in
corso di completamento. La ristrutturazione del debito è stata formalizzata
nei giorni scorsi. Le suddette operazioni sono state oggetto di comunicati
nel corso del 2002. Tali operazioni, di natura societaria o finanziaria, non
comportano oneri straordinari. Pertanto, nessun onere è stato
contabilizzato nel bilancio al 31 dicembre 2002. A novembre 2002, la società
ha comunicato al mercato la necessità di un rafforzamento del management,
al fine di riportare il gruppo alla redditività. In data 19 dicembre è
stato nominato un nuovo direttore generale. Una rapida analisi, condotta
anche con l´ausilio di consulenti esterni, ha portato a concludere
sull'opportunità di chiudere la sede di Milano di Dsi e Vobis, e di
dismettere o liquidare le aziende Assistance Service e E-Club, con relativo
personale. Le relative decisioni sono state assunte in gennaio 2003, e gli
oneri delle operazioni sono stati stanziati nel budget 2003, e
contabilizzati nel 2003. Tali oneri non riguardano solo incentivi all´esodo
di personale, ma anche altri costi di competenza 2003, come la necessità di
continuare a pagare gli affitti per alcuni mesi prima della risoluzione dei
contratti, o speciali premi da corrispondere a dipendenti chiave che,
nonostante l´imminente licenziamento, si trattenessero in azienda per un
periodo più lungo al fine di assicurare una corretta transizione. Da quanto
esposto emerge quindi che non sussisteva alla data di chiusura del bilancio
alcuna "obbligazione implicita" per quanto riguarda l´unica parte
onerosa della ristrutturazione (quella di riduzione del personale, e non
certo quella societaria o finanziaria) come intesa dai principi contabili (Ias
37). A quella data non esisteva alcun programma, tanto meno formale di
riduzione del personale, né era stata data alcuna comunicazione riguardante
le società Dsi, Vobis, Assistance Service e E-Club. Ne deduciamo che non
sussistono gli elementi per accantonare tali costi di ristrutturazione nel
bilancio 2002 di Tecnodiffusione Italia S.p.A. Detti costi vengono
contabilizzati nel periodo di competenza, e cioè nei primi mesi del 2003.
3. Asserite situazioni di incertezza a) Partecipazione in Dsi La Società di
Revisione si dichiara non in grado di valutare la ricuperabilità del valore
di carico della partecipata, di cui si è recentemente ceduto il 60% della
partecipazione per 15 milioni di Euro. In merito alla valutazione delle
partecipazioni, una premessa va a nostro avviso sottolineata. La Società di
Revisione in più parti della Sua relazione pare assumere che una
partecipazione possa continuare ad essere iscritta al valore di carico solo
se ed in quanto se ne dimostrino determinate prospettive future. Ricordiamo
per contro che la regola di legge è esattamente opposta. Le partecipazioni
devono essere iscritte in bilancio al costo, e solo se si dimostri che esse
sono permanentemente diminuite di valore, quel valore può essere ridotto.
Ciò premesso, confermiamo che, a nostro avviso, il mantenimento del valore
di carico della partecipazione in Dsi S.p.A. è corretto, anche alla luce
dell'operazione di ristrutturazione attuata negli ultimi due mesi, che ha
eliminato le aree di perdita o scarsamente competitive, ed ha lasciato una
struttura snella, focalizzata su una mission meglio definita, più
facilmente perseguibile, ed in linea con gli obiettivi più ampi del Gruppo
Tecnodiffusione. Tale convinzione è stata recentemente confermata dal
mercato, che ha avanzato una richiesta di acquisto della maggioranza di Dsi
a un prezzo superiore al valore di carico, tale da produrre una plusvalenza
che verrà contabilizzata nel 2003. Come è stato già comunicato, l'offerta
per l'acquisizione di Dsi è stata presentata da un gruppo di imprenditori e
managers di elevato profilo, in società con una finanziaria, sulla base di
un progetto imprenditoriale che fa leva sia sulla sperimentata capacità di
Dsi di presentare progetti per forniture di grandi sistemi, e di
aggiudicarsi le relative gare, sia sulle competenze e caratteristiche dei
nuovi managers. Per l'acquisizione è stata utilizzata, come società
acquirente, una società "veicolo" non operativa, la Nts s.r.l.
Nel capitale di Nts è già entrata, oltre ai soci individuali, la
finanziaria Cofin S.p.A. La Nts s.r.l. verrà presto trasformata in S.p.A.,in
una Assemblea già convocata, in cui verrà dato mandato al CdA per
aumentare il capitale fino a 9 milioni di Euro, in relazione alle necessità
finanziarie del business, ed all´impegno di pagare nel tempo a
Tecnodiffusione la successive rate del prezzo di cessione. Il livello ed il
curriculum professionale dei soci, unito alla presenza di Cofin S.p.A. come
garante dell'operazione e del credito che ne deriva, non fa sussistere, a
nostro avviso, alcun dubbio sulla recuperabilità del credito che si è
generato a seguito della cessione. La Cofin stessa fornisce, tra l'altro una
fidejussione rotativa di 6 milioni d Euro, il cui importo si mantiene tale,
indipendentemente dal pagamento delle rate in cui è suddiviso il pagamento
del prezzo. b) Vobis Microcomputer S.p.A. La Società di Revisione si
dichiara non in grado di valutare le ipotesi di ricuperabilità del valore
di carico della partecipata. Premesso quanto già ricordato sopra in merito
al procedimento logico-giuridico che deve presiedere alla valutazione di
partecipazioni, confermiamo che il mantenimento del valore di carico è
giustificato anche in considerazione delle nuove prospettive reddituali che
la controllata ha acquisito dopo la recenti ristrutturazioni. La Vobis
Microcomputer S.p.A. è stata, tra l'altro, dotata di un nuovo management ed
ha sviluppato un piano di impresa che prevede il ritorno alla redditività,
facendo leva sulla notorietà e diffusione del marchio Vobis. Sottolineiamo
altresì che, prima di riflettere in bilancio tali nostre convinzioni,
abbiamo chiesto una relazione di stima ad un noto esperto in materia,
professore all'Università di Firenze, che ne ha confermato la correttezza.
c) Continuità aziendale La Società di Revisione afferma che, "il
bilancio di esercizio è stato redatto dagli amministratori in base ai
principi contabili applicabili in condizione di continuità aziendale e non
tiene quindi conto delle eventuali rettifiche da apportare qualora tali
presupposti non trovassero conferma da una positiva evoluzione della sopra
descritta situazione di incertezza". Riteniamo tale affermazione del
tutto impropria e ingiustificata. Impropria, perché il dubbio circa la
persistenza della continuità aziendale è formulato con esclusivo riguardo
alle "possibili perdite in cui potrebbe incorrere la società nei
prossimi mesi" e non riguardo alla data di riferimento del bilancio,
sulla quale soltanto la società di Revisione è tenuta ad esprimersi.
Ingiustificata, perché non vi è, allo stato, alcunché che possa far
ragionevolmente dubitare che la continuità possa venir meno in futuro,
soprattutto in considerazione del recentissimo accordo con le Banche per la
ristrutturazione del debito, che esprime la fiducia del sistema bancario
della capacità del Gruppo Tecnodiffusione di superare le difficoltà
incontrate nel 2002. I maggiori Istituti di Credito italiani hanno convenuto
di riscadenziare a medio termine oltre 80 milioni di Euro di debito a breve,
e di confermare line di credito commerciale per 30 milioni di Euro, dopo
un'attenta analisi condotta dagli uffici competenti. Peraltro, anche per la
fonte da cui proviene la suddetta affermazione sulla continuità aziendale,
esiste il concreto rischio di influenzare negativamente, sulla base di
elementi opinabili, il processo di "turnaround" avviato, che si
basa proprio sulla "credibilità" di Tecnodiffusione nei confronti
del mercato e della comunità finanziaria. Spiace e sorprende, anche, che le
suddette valutazioni provengano dalla stessa Società di Revisione che un
anno fa, in una situazione certo non meno grave, che ha poi prodotto la
pesante perdita di bilancio 2002, non ritenne di segnalare alcunché,
rilasciando una Relazione del tutto positiva. Appare almeno strano che le
preoccupazioni sulla continuità aziendale emergano ora che sono stati
mantenuti gli impegni menzionati nella precedente relazione (incremento di
mezzi propri e riposizionamento del debito) e sono state individuate e messe
in opera le azioni di risanamento (riduzione del personale, riduzione dei
costi operativi, dismissione di assets). Ci riserviamo ogni valutazione al
riguardo. Tecnodiffusione Italia Spa registra con favore la positiva
valutazione del sistema bancario e della comunità finanziaria sul proprio
piano di risanamento, e si propone di dare risposta con i risultati alle
incertezze espresse dalla Società di Revisione.
DE´ LONGHI ASSEMBLEA APPROVA BILANCIO: RICAVI NETTI
CONSOLIDATI A 1.273,7 MILIONI (+6,3% RISPETTO AL 2001, +8,7% A PARITÀ DI
TASSI DI CAMBIO); UTILE NETTO A 40,0 MILIONI (+52,0% RISPETTO AL 2001)
Treviso, 16 aprile 2003: L´Assemblea degli azionisti di De´Longhi ha
approvato il 14 aprile - in prima convocazione - il bilancio di esercizio ed
il bilancio consolidato al 31 dicembre 2002. Il Gruppo De´Longhi - leader
nei settori del riscaldamento, del condizionamento e trattamento dell´aria,
della preparazione e cottura dei cibi e della pulizia della casa e stiro con
marche quali De´Longhi, Kenwood, Ariete e Simac - ha registrato ricavi
netti consolidati per 1.273,7 milioni, in crescita del 6,3% rispetto al 2001
(+8,7% a parità di tassi di cambio), nonostante un mercato di riferimento
caratterizzato da una sostanziale stabilità. Tutte le grandezze reddituali
hanno segnato un incremento più che proporzionale rispetto al fatturato:
Ebitda pari a 180,4 milioni (+9,9% rispetto al 2001 e margine Ebitda al
14,2% da 13,7% nel 2001); Ebit pari a 109,9 milioni (+16,5% rispetto al 2001
e margine Ebit all´8,6% rispetto al 7,9% nel 2001); Utile netto pari a 40
milioni (+52,0% rispetto al 2001). Positivi anche gli indicatori finanziari,
che hanno visto una consistente riduzione della posizione finanziaria netta
che si è attestata a 269,1 milioni (rispetto a 447,1 milioni del 2001),
grazie alla consistente generazione di cassa derivante dalla gestione
caratteristica (pari a 78,9 milioni, già al netto dei 4,9 milioni di
dividendi 2001 distribuiti nel corso dell´esercizio appena chiuso) ed ai
proventi della securitization (pari a 99,1 milioni). De´Longhi distribuirà
agli azionisti un dividendo di 0,06 euro per azione (+82% rispetto a 0,033
del 2001, per un pay out ratio del 22,4% rispetto al 18,7% del 2001). Lo
stacco cedola è previsto per il 22 aprile, mentre il pagamento sarà
effettuato a partire dal 25 aprile 2003. "In un anno difficile come il
2002 abbiamo raggiunto degli eccellenti risultati" - ha affermato l´Amministratore
Delegato Stefano Beraldo - "ai quali hanno contribuito diversi fattori:
il lancio di nuovi importanti prodotti (molti dei quali negli ultimi mesi
dell´anno, e pertanto a beneficio dell´intero esercizio in corso), il buon
andamento delle vendite in mercati strategici quali l´Italia, gli Stati
Uniti, la Gran Bretagna ed il Giappone, le sinergie e le maggiori efficienze
raggiunte a livello industriale". "Siamo soddisfatti di aver
potuto approvare una distribuzione di dividendi in crescita rispetto allo
scorso esercizio grazie alla forte generazione di cassa" - ha
proseguito il Presidente Giuseppe De´Longhi. "Confidiamo che le azioni
in essere" - ha concluso Beraldo - "relativamente tanto al lancio
di nuovi prodotti che all´allargamento della distribuzione, in particolare
nel settore del riscaldamento, ci consentano di contrastare adeguatamente i
segnali di debolezza provenienti da tutti i mercati in cui opera il
Gruppo".
CHL: VIA LIBERA DEI REVISORI AI CONTI 2002
Firenze, 16 aprile 2003 - La società di revisione Kpmg S.p.A. ha emesso, lo
scorso 14 aprile 2003, un giudizio positivo senza rilievi sul bilancio
dell'esercizio 2002. La relazione della società di revisione è depositata
presso la sede sociale in Firenze, presso Borsa Italiana S.p.A., presso
Consob, a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Chl, leader dell'eCommerce
in Italia, aggrega la più vasta comunità tecnologica italiana, costituita
da oltre 858.000 utenti registrati, di cui 292.000 hanno già effettuato
acquisti all'interno del sito. La divisione eCommerce Services di Chl
sfrutta le strutture del leader per offrire un servizio completo alle
aziende che desiderano fare eCommerce o ottimizzare la redditività di una
rete vendita.
E.BISCOM: IL CDA NOMINA SCAGLIA PRESIDENTE E AD, CARLO
MICHELI VICE PRESIDENTE ESECUTIVO ED EMANUELE ANGELIDIS AD
Milano, 16 aprile 2003 -- Il nuovo Consiglio di Amministrazione di e.Biscom
S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: Ebi) - composto da Emanuele Angelidis, Mario
Greco, Carlo Micheli, Gianfelice Rocca e Silvio Scaglia ed eletto ieri
dall'Assemblea dei Soci - nella sua prima riunione ha proceduto alla
formalizzazione delle cariche nominando Silvio Scaglia Presidente e
Amministratore Delegato della Società, Carlo Micheli Vice presidente
esecutivo, Emanuele Angelidis Amministratore Delegato e definendone anche i
relativi poteri. In ottemperanza a quanto stabilito dal Codice di
Autodisciplina delle Società Quotate, cui e.Biscom ha già aderito nel
corso del 2001, il Consiglio di Amministrazione ha poi deliberato
l'istituzione di tre comitati con compiti di supporto all'attività
consiliare: il Comitato per le nomine e i compensi, composto da Mario Greco,
Gianfelice Rocca e Silvio Scaglia; il Comitato per il controllo interno,
composto da Mario Greco, Carlo Micheli e Gianfelice Rocca; il Comitato
Budget e Business Plan, cui è stato affidato l'esame dei piani strategici e
gestionali della Società, composto oltre che dagli Amministratori di
e.Biscom anche dal Direttore Finanziario Mario Rossetti e dal Direttore
Generale Operativo Alberto Trondoli. Infine, il Consiglio ha ringraziato
Francesco Micheli per il contributo apportato alla creazione e allo sviluppo
del progetto e.Biscom. Francesco Micheli manterrà comunque un rapporto di
consulenza che garantirà continuità con la Società.
CIT S.P.A.:OPERAZIONE CASH IN PER 130 MILIONI DI
EURO
Varese, 16 Aprile 2003 - Il Comitato Esecutivo di Cit Spa, che si è riunito
ieri per la prima volta sotto la guida del neo Presidente Ubaldo Livolsi,
sentiti gli altri azionisti della società Progetto Venezia Spa, partecipata
al 49%, ha deciso che la stessa si attivi per attuare un'operazione di Real
Estate sull'Isola di Sacca Sessola a Venezia, il cui valore stimato è
superiore a 130 milioni di Euro. L'operazione dovrebbe realizzarsi entro
l'estate 2003 e porterà la posizione finanziaria netta a breve del Gruppo
Cit in positivo, oltre a registrare una significativa plusvalenza, che
conferma la bontà dell'investimento a suo tempo fatto dal Gruppo.
L'operazione riguarda la cessione della proprietà dell'Isola di Sacca
Sessola, attualmente in capo a Progetto Venezia Spa, su cui sono in via di
completamento i lavori per l'apertura dell'Hotel Sofitel Venezia in Isola.
L'isola di Sacca Sessola, situata nella laguna di Venezia di fronte a San
Marco, si estende per circa 160.000 metri quadri: è previsto che entro
l'estate saranno completati i lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2000,
per un Hotel Resort con 325 camere, ristoranti, bar, Centro Congressi di 600
posti, Centro Benessere, Piscina, Centro Sportivo e Chiesa per Cerimonie.
L'amministratore Delegato Giovanni Natali ha dichiarato: "l'operazione
deliberata oggi dal Comitato Esecutivo rappresenta un tassello importante
dell'operazione di Spin Off Immobiliare già annunciata al mercato e
consentirà al Gruppo un significativo rafforzamento finanziario e
patrimoniale con indubbi effetti anche sulla redditività del
Gruppo"
MARZOTTO INCONTRA GLI OPERATORI DEL MERCATO
Milano, 16 aprile 2003 - Su iniziativa dell'Associazione Italiana Analisti
Finanziari (AIAF), il top management del Gruppo Marzotto, composto da
Antonio Favrin, Vice Presidente e Amministratore Delegato Marzotto S.p.A. e
Presidente Valentino S.p.A., Bruno E. Sälzer, Presidente e Amministratore
Delegato Hugo Boss AG, Michele Norsa, Direttore Generale Settore
Abbigliamento Marzotto S.p.A. e Amministratore Delegato Valentino S.p.A. e
Stefano Sassi, Direttore Generale Settore Tessile Marzotto S.p.A., ha
incontrato ieri, presso la Sala Assemblee di Banca Intesa, Milano, gli
analisti, i gestori e la stampa economica per illustrare l'andamento del
Gruppo Marzotto nel corso dell'esercizio 2002. Nel corso dell'incontro sono
state inoltre fornite delle anticipazioni sul fatturato del primo trimestre
del 2003. Nei primi tre mesi del corrente anno il Gruppo Marzotto, in virtù
anche del consolidamento di Valentino, ha realizzato un fatturato
consolidato pari a euro 544 milioni (+ 3,4% rispetto al corrispondente
periodo del precedente esercizio). Le vendite hanno riguardato il settore
abbigliamento per l'86% ed il settore tessile per il 14%. Marzotto S.p.A. ha
comunicato che all'Assemblea ordinaria degli Azionisti, convocata per i
giorni 9 maggio 2003 (1a convocazione) e 13 maggio 2003 (2a convocazione),
verrà proposto il rilascio di una nuova autorizzazione al Consiglio di
Amministrazione, ai sensi e per gli effetti degli artt. 2357 e 2357 ter C.C.,
per l'acquisto e la vendita di azioni proprie, previa revoca
dell'autorizzazione deliberata dall'Assemblea ordinaria del 17 dicembre
2001, di prossima scadenza. La nuova autorizzazione riguarderà l'acquisto,
entro 18 mesi dalla data della deliberazione, di azioni proprie della società
per un importo massimo di Euro 50.000.000.
ASHURSTS ADVISOR DI UN FINANZIAMENTO RECORD: 2,6 MLD
DI STERLINE PER LA METROPOLITANA DI LONDRA
Milano, 16 aprile 2003 - Ashurst Morris Crisp è stata legal advisor dei
finanziatori del consorzio Metronet per l'acquisto di Infraco Bcv Ltd e
Infraco Sub-Surface Ltd da London Underground Limited (Lul), nell'ambito
della maggiore operazione di Public Private Partnership (Ppp) mai realizzata
nel Regno Unito. Ashursts consolida così la propria leadership nella
consulenza legale per i progetti di collaborazione pubblico-privata.
Metronet, un consorzio formato da Ws Atkins, Balfour Beatty, Bombardier,
Seeboard e Thames Water, ha acquistato da Lul le società Infraco Bcv -
responsabile delle linee Bakerloo, Central, Victoria e Waterloo&City - e
Infraco Sub-Surface - responsabile delle linee District, Circe, Metropolitan,
Hammersmith & City e East London. Metronet ha quindi assicurato fonti di
finanziamento a entrambe le Infraco, nelle forme di prestito bancario, bond
indicizzati a tasso fisso (garantiti da assicurazioni monoline) e
finanziamento a termine dalla European Investment Bank. Ashursts è stata l'advisor
di tutti i principali soggetti finanziatori: le banche (Deutsche Bank, Cibc,
The Royal Bank of Scotland e Abbey National), le assicurazioni monoline (Fsa
e Ambac), i responsabili del bond financing (Deutsche Bank, Ubs e The Royal
Bank of Scotland) e la European Investment Bank. La struttura del
finanziamento nel progetto londinese si avvale del più importante bond
financing mai stipulato nel campo della collaborazione pubblico-privata in
Gran Bretagna. Entrambe le Infraco hanno un Contratto di Servizio con Lul
per il mantenimento e ammodernamento dell'infrastruttura di cui sono
responsabili (linee, treni, segnaletica e stazioni) per un periodo di 30
anni. Lul dal suo canto resta responsabile della operatività quotidiana del
Network Underground. Tre i partner alla guida del team Ashursts: Philip
Vernon (coordinamento generale e negoziazione tra Infraco e Lul), Nick Avery
(contratti di finanziamento) e Judy Sharrock (contratti di fornitura). Per
il team, l'operazione è stata appassionante e potrà essere d'esempio per
progetti simili in futuro. In particolare, si è distinta per alcuni
elementi fondanti: la complessità nella gestione degli interlocutori, la
combinazione di tre fonti di finanziamento a lungo termine (bancario, bond e
Eib), la flessibilità operativa del contratto di servizio e la
predisposizione della catena di fornitura. "Definire la cornice
giuridica di un progetto di tale rilievo è stato per Ashursts un importante
risultato, che siamo pronti a replicare in Italia- commenta Riccardo
Agostinelli, partner della sede di Milano, specializzato in finanza
strutturata e project finance - L'operazione potrà essere di riferimento
sotto piu' punti di vista anche nel nostro Paese, nell'ambito del project
financing per grandi opere, privatizzazioni, e progetti pubblico-privato."
Tra i progetti innovativi seguiti da Ashursts nel settore: la gara per la
progettazione, costruzione e gestione del prolungamento della linea di
superficie per il London City Airport, per Docklands Light Railway Ltd; la
costruzione della prima linea ferroviaria ad alta velocità tra Francia e
Spagna, per un valore di 714 milioni di €, per Dragados, consorzio
assegnatario; l'operazione di riorganizzazione del gruppo Sigesa-Crea
(gestione dei servizi idrici regione umbra), per conto di Saur International,
azionista di Sigesa; altri progetti rilevanti nel settore infrastrutture
stradali in Sud Africa, Portogallo, Irlanda
BANKAMERICARD (DEUTSCHE BANK SPA) HA CHIUSO IL 2002
CON UN FATTURATO DI 14,7 MILIARDI DI EURO (+21%), 3,3 MILIARDI DI EURO DI
TRANSAZIONI GESTITE (+22%) E 400 MILA NUOVE CARTE EMESSE
Milano, 16 aprile 2003 - BankAmericard, divisione di Deutsche Bank Spa
specializzata in strumenti per il pagamento elettronico, ha chiuso il 2002
con un fatturato di 14,7 miliardi di euro (+21% rispetto al 2001) e 3,3
miliardi di euro di transazioni gestite (+22%), con una spesa media per le
operazioni effettuate con carte di credito BankAmericard di 101,11 euro. In
particolare, il settore issuing (emissione di carte di credito e gestione
dei rapporti con i titolari) ha registrato una crescita dell'11% rispetto al
2001, dovuta all'emissione di oltre 400 mila nuove carte. Il totale delle
carte gestite da BankAmericard è oggi di oltre 3,2 milioni. Nel settore
acquiring (gestione dei rapporti con gli esercenti) BankAmericard ha
registrato un incremento dei volumi intermediati superiore al 20% rispetto
al 2001, raggiungendo 11,7 miliardi di euro. Nel corso dell'anno,
BankAmericard ha attivato convenzioni con 90 mila nuovi esercenti, per un
totale a oggi di oltre 700 mila punti vendita associati in Italia (+14%).
"Nonostante la crisi economica internazionale, il trend di crescita di
BankAmericard nel 2002 è stato nettamente positivo. Questo principalmente
grazie al sempre più diffuso utilizzo delle carte di credito soprattutto
per le spese quotidiane. Lo dimostra la progressiva diminuzione della spesa
media per singolo acquisto, passata da 103 euro nel 2001 a 101,11 euro nel
2002 fino a 97,10 euro nei primi mesi del 2003, e la forte crescita dei
volumi transati", spiega Natale Capone, direttore di BankAmericard.
IMPORT DI ENERGIA ELETTRICA DALLA GRECIA: ASSEGNATI
150 MEGAWATT PER IL 2003
Roma, 16 aprile 2003 - Il Gestore della rete ha concluso l'assegnazione di
complessivi 150 megawatt di energia elettrica provenienti dalla Grecia e
destinata, per il periodo 15 aprile - 31 dicembre 2003, alle imprese
italiane che operano sul mercato libero dell'energia elettrica. Alla gara
hanno partecipato 112 operatori. I 150 megawatt disponibili sono stati
aggiudicati a 50 imprese. Sul sito internet del Gestore della rete, www.grtn.it
è consultabile l'elenco delle società risultate assegnatarie e le
rispettive capacità aggiudicate.
SUMMER 2003: AIR DOLOMITI RICONFERMA E PERFEZIONA LA
FORTE ATTIVITÀ
Milano, 16 aprile 2003 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana
partner di Lufthansa e quotata al Mta, riconferma l'intesa attività
operativa intrapresa offrendo anche quest'estate un'ampia gamma di scelte
per volare in Italia o in Europa e continuando a giocare un ruolo di
primissimo piano all'interno della strategia Star Alliance come vettore
italiano di riferimento. L'operativo si caratterizza per un forte
consolidamento dell'attività sul hub di Monaco di Baviera che si appresta
ad intensificare il traffico grazie all'inaugurazione del nuovo Terminal 2
prevista a fine giugno. Dagli scali strategici di Bologna, Genova, Venezia e
Verona Air Dolomiti offre cinque frequenze giornaliere da e per Monaco
permettendo all'utenza di beneficiare di tutte le onde di traffico in
partenza dal hub. Da Pisa, Trieste, Ancona e Bari, Air Dolomiti garantisce
tre voli giornalieri su Monaco; da Napoli e Milano Orio una volta al giorno
e da Cagliari 2 voli il sabato e la domenica verso l'hub bavarese. Obiettivo
della Compagnia sarà dunque sempre più quello di permettere all'utenza
italiana il raggiungimento dello scalo e la possibilità di beneficiare dei
vantaggi della Star Alliance: un network esteso e capillare, le migliori
condizioni tariffarie, l'accesso alle strutture di terra garantite dai
partner e l'intercambiabilità dei programmi di fidelizzazione. L'attività
feeder interessa inoltre gli scali di Verona grazie a tre collegamenti con
Francoforte e due con Vienna e Milano Linate grazie alla rotazione
giornaliera su Francoforte congiunta al prodotto Lufhtansa. Dall'aeroporto
di Verona, scalo nevralgico dell'attività, Air Dolomiti offre un network
europeo che interessa le più importanti capitali: sono state migliorate le
frequenze su alcune di queste città come ad esempio Bruxelles, verso la
quale verranno incrementate le rotazioni da due a tre giornaliere. I voli
per Parigi e Barcellona saranno operati con il nuovo Crj 200 a 48 posti che
garantisce altissimi livelli di comfort. Il volo per Madrid mantiene una
frequenza giornaliera. Da Milano Linate Air Dolomiti propone il fortunato
volo per Berlino con due frequenze giornaliere. Volare a Berlino sarà
possibile anche da Venezia grazie ad un volo il sabato e la domenica. Sul
territorio nazionale Bari è collegata a Verona con tre voli giornalieri e a
Venezia con un volo giornaliero. Napoli è collegata a Verona con due voli.
Da Genova a Cagliari Air Dolomiti mantiene il volo operato il sabato e la
domenica. Riprende l'intensa attività stagionale verso i quattro punti
cardinali della Sardegna, Arbataxc di Tortolì, Alghero, Cagliari e Olbia e
il volo per Corfù da Bari. Nell'ottica del continuo miglioramento dei
servizi ai nostri passeggeri Air Dolomiti ha inaugurato il nuovo sito:
completamente rivisitato nello stile e nei contenuti il nuovo sito si
appresta ad essere un canale pratico e facile di comunicazione tra la
compagnia e i clienti. Grazie al nuovo motore di prenotazione è inoltre
possibile effettuare acquisti on line in maniera facile ed intuitiva. Per
scoprire il nuovo volto nel web della compagnia basta digitare
www.airdolomiti.it e lasciarsi trasportare ìn un viaggio virtuale al
Settimocielo. Air Dolomiti annuncia che è nato Specials, tariffe così
leggere che sembra di volare. Volare con stile grazie a Specials di Air
Dolomiti e le sue vantaggiose offerte è possibile chiamando il Customer
Service Center al numero verde 800 013366, visitando il sito www.airdolomiti.it
oppure rivolgendosi alla più vicina agenzia di viaggio.
BUONA PASQUA DA GERMANWINGS: 200.000 VOLI PER TUTTA
EUROPA A 19 EURO E TANTE SORPRESE
Milano, 16 aprile 2003 - Germanwings, la prima compagnia tedesca low cost,
stimola la voglia di viaggiare con una grande offerta di voli alla tariffa
più bassa. Da mercoledì 16 a domenica 27 Aprile, Germanwings mette a
disposizione ulteriori 200.000 biglietti al prezzo di 19 Euro nel suo sito
internet www.germanwings.com La vera sorpresa dell'offerta di Pasqua è che
Germanwings "nasconderà" nel suo sito biglietti per tutte le
destinazioni della compagnia, prenotabili a 9,50 Euro, tasse e spese
incluse. Mercoledì 16 Aprile alle ore 20.00 parte l'offerta pasquale e la
ricerca delle sorprese. I voli dovranno essere effettuati nel periodo
compreso tra il 14 maggio e il 25 ottobre 2003, termine dell'orario estivo.
"I giorni di festa e il clima primaverile si prestano alla voglia di
viaggiare. Con la nostra azione desideriamo aiutare i nostri clienti a
pianificare i viaggi per la bella stagione" ha commentato Joachim Klein,
Managing Director di Germanwings. "Abbiamo promesso di offrire voli per
tutti - da mercoledì manterremo una volta di più la nostra promessa".
Germanwings, la prima compagnia low cost tedesca, collega Colonia/Bonn con
Milano (Malpensa), Roma (Fiumicino), Bologna, Venezia, Barcellona, Berlino,
Budapest, Dresda, Edimburgo, Istanbul, Lisbona, Londra (Stansted), Madrid,
Nizza, Parigi (Charles de Gaulle), Praga, Salonicco, Smirne, Vienna e Zurigo.
Su tutti i voli Germanwings, indipendentemente dal periodo, verrà messo a
disposizione un alto contingente di posti a 19 e 29 Euro, comprese tasse e
spese. I voli possono essere prenotati via internet: www.germanwings.com
RYANAIR: OFFERTE SPECIALI DI PASQUA: DA MILANO ORIO -
LONDRA LUTON E LONDRA STANSTED € 0.99
Milano 16 aprile 2003 - Milano Orio - Londra Luton e Londra Stansted
€0.99; Milano Orio -Bruxelles Charleroi, Amburgo Lubecca, Barcelona Girona,
Francoforte Hahn, Parigi Beauvais (solo andata-tasse escluse) €4.99
Ryanair, la compagnia aerea a basse tariffe N.1 in Europa, ha annunciato
ieri una grande iniziativa pasquale con tariffe promozionali dalla sua base
di Milano Orio al Serio verso tutte le destinazioni Europee per il periodo
di viaggio che va dal 1 Maggio al 15 Giugno. Da domani, infatti, sarà
possibile prenotare il proprio posto sul sito www.ryanair.com usufruendo di
questa speciale iniziativa. Annunciando i dettagli dell'offerta, Peter
Sherrard, Coordinatore Marketing e Vendite di Ryanair per l'Italia, oggi a
Milano, ha detto: "Queste offerte speciali di Pasqua dimostrano quanto
Ryanair tenga ad offrire le tariffe più basse per i viaggi all'estero. La
richiesta per i nostri voli dalla base di Orio al Serio, grazie anche alle
nostre ottime statistiche per la puntualità, e' stata veramente forte. A
distanza di poco piu di due mesi dalla sua inaugurazione abbiamo già
trasportato più 300,000 passeggeri sulle 7 rotte dalla nostra ottava base
Europea. La domanda per questa offerta, la cui durata è da mercoledì 16
fino alla mezzanotte di giovedì 24 aprile, sarà molto forte, e consigliamo
a tutti di prenotare il prima possibile sul nostro sito Internet, www.ryanair.com
" Periodo di prenotazione Dal 16 Aprile fino alla mezzanotte del 24
Aprile; Periodo di viaggio Dal 1 Maggio al 14 Giugno; Giorni validi Lun a
giovedi' e sabato; Prenotazioni Online almeno 14 giorni prima della
partenza.
HAPAG-LLOYD EXPRESS: IN GERMANIA AL COSTO DI UN TAXI!
€19,90, TASSE INCLUSE DAL 17 APRILE COLLEGATA OLBIA E DAL 18 CATANIA -
COSTANTE L'APERTURA DI NUOVE ROTTE COPERTE 17 DESTINAZIONI EUROPEE
Milano, 16 aprile 2003 - Dalle ore 14,35 del 17 aprile, Olbia sarà
collegata ad Hannover e Colonia/Bonn, con 3 voli settimanali. I giorni di
collegamento sono per Olbia/Hannover/Olbia martedì, giovedì e sabato;
Olbia/Colonia/Olbia martedì, giovedì e sabato. Dalle ore 15,00 del 18
aprile, Catania, invece, sarà collegata ad Hannover con 4 voli settimanali.
Esattamente lunedì, mercoledì, venerdì e domenica. Nessun dubbio sul
trend dinamico ed in continua crescita intrapreso dalla Hapag-Lloyd Express
(Hlx). Sia per rete di collegamenti sia per numero di aeromobili e
passeggeri, la compagnia tedesca a basso costo sta superando ogni
previsione. Già da fine marzo è attivo lo scalo di, Hannover, dopo Colonia
e da qualche giorno sono disponibili altre otto nuove rotte verso l'Italia e
la Spagna. Nessuna sorpresa, dunque, per il conseguente aumento della
flotta: per far fronte alle nuove esigenze, la Hlx ha deciso di aggiungere
alla propria flotta ancora due unità, arrivando ad un totale di 10
aeromobili. I moderni jet dal look giallo taxi collegheranno i due scali di
Colonia/Bonn ed Hannover con una rete di diciassette destinazioni europee in
cinque paesi diversi. In questi giorni la compagnia ha superato il milione
di prenotazioni dall'inizio del servizio, partito circa 6 mesi fa. I nuovi
collegamenti da Hannover si concentrano su destinazioni italiane e spagnole.
Roma e Nizza sono collegate a partire rispettivamente dal 30 e dal 31 marzo.
Da questi giorni, seconda metà di aprile, la Hlx offrirà con Napoli, per
sei volte a settimana, l'unico collegamento diretto con il nord della
Germania, mentre in direzione Milano/Orio al Serio i voli avranno una
frequenza di nove volte a settimana e di cinque su Pisa. Oltre la penisola,
Hlx rende accessibili anche le due grandi isole turistiche dell'Italia, mete
sempre più richieste dai turisti tedeschi. Da aprile, Olbia sarà collegata
tre volte a settimana da Hannover e giornalmente da Colonia/Bonn mentre su
Catania si volerà quattro volte a settimana. Anche le nuove destinazioni
spagnole sono attive da metà aprile: Reus, vicino a Barcellona, e Valencia,
sulla costa orientale, molto richieste dall'aeroporto di Colonia/Bonn,
saranno collegate anche a quello di Hannover per sei volte a settimana.
Bilbao, nel nord della Spagna, sarà collegata quasi giornalmente da
Hannover. È ormai attivo il servizio on-line offerto dalla Hlx. Per ogni
destinazione è possibile scegliere tra circa 350 hotel del gruppo Tui.
Dalla casa vacanze all'albergo a 5 stelle, i clienti Hapag possono
tranquillamente affidarsi al marchio Tui quale sinonimo di garanzia nella
scelta delle strutture. Per accedere al servizio, basta cliccare sull'icona www.tui.de
in basso a destra nella versione tedesca di www.hlx.com Prenotazioni on-line
su www.hlx.com telefoniche al n.199
192 692 o presso le agenzie di viaggio abilitate. I prezzi dei biglietti
partono, anche per le nuove destinazioni, da 19,90 Euro per tratta e persona
tasse incluse. In caso di prenotazioni telefoniche o presso le agenzie di
viaggio viene applicato un supplemento di 7,50 Euro per tratta.
OPERATIVA DA IERI SONG: LA NUOVA COMPAGNIA AEREA
LOW-COST DI DELTA COCA COLA GRATIS I FILM PIÙ ATTUALI ATTRAVERSO UN SISTEMA
"PAY-PER-VIEW" TV SATELLITARE
Atlanta, 16 aprile 2003 Opera da ieri Song, una nuova compagnia aerea
low-cost, che risponde alle esigenze della clientela offrendo alta qualità
a tariffe economiche. Il primo volo partirà da New York, dal nuovo Terminal
2 dell'aeroporto Jfk, alle 9.20 (in Italia le 15.20) con destinazione West
Palm Beach in Florida. Song collegherà inizialmente il nord-est degli Stati
Uniti alla Florida, Altanta e Las Vegas con un totale di 144 voli
giornalieri entro Ottobre 2003 con una flotta di 36 aeromobili Boeing 757.
Song sarà l'unica compagnia low-cost ad operare dai tre aeroporti di New
York: Jfk, LaGuardia e Newark. Song, di proprietà di Delta Air Lines, è
nata per andare incontro alle esigenze individuali e in continua evoluzione
dei passeggeri offrendo una serie di servizi innovativi , alcuni dei quali
sono un'assoluta novità sul mercato: La possibilità di aggiungere ed
eliminare servizi a bordo, in base alle richieste dei singoli passeggeri. I
clienti possono esprimere le loro preferenze su prodotti e servizi
attraverso il sito www.flysong.com
Song offre il primo sito web di compagnia aerea con funzione di ricerca del
volo più economico in base alla rotta prescelta. Un intrattenimento a bordo
molto innovativo ed avanzato tecnologicamente (ottobre 2003). Song, in
collaborazione con Matsushita Avionics Systems ed EchoStar Communications
Corporation attraverso il suo Dish Network Satellite TV, offrirà ai propri
passeggeri svariati servizi: video individuale dotato di sistema "touch
screen" e possibilità di usare la propria carta di credito;
televisione digitale via satellite con programmazione Dish Network;
programmi audio Mp3 in digitale, che consentono di programmare una scelta
personale di brani da un vasto archivio di file audio a disposizione.
possibilità di vedere i film più attuali attraverso un sistema "pay-per-view";
videogiochi interattivi con la possibilità di giocare con altri passeggeri;
programma "iXplor" con mappe interattive ed informazioni sui punti
di maggior interesse; informazioni sui voli in coincidenza direttamente sul
proprio schermo. La tecnologia usata per l'intrattenimento a bordo è già
predisposta per future innovazioni quali la connessione ad internet e la
possibilità di effettuare lo shopping di bordo on-line. Disponibile, a
pagamento, un servizio di ristorazione di ottima qualità. Prodotti Coca
Cola gratuiti. Una struttura tariffaria senza restrizioni con prezzi da un
minimo di 79 Usd ad un massimo di 299 Usd per tratta. Song offrirà ai
propri clienti opzioni tariffarie semplici ed intuitive, per viaggi di 14
giorni, 7 giorni, 3 giorni, tariffe di lancio e tariffe scontate. Le
tariffe, comunque, non richiedono il pernottamento la notte fra il sabato e
la domenica (Sunday rule). Oltre 80 cm di spazio per le gambe disponibile in
tutti i posti dell'aeromobile: è lo spazio più ampio offerto da una
compagnia low-cost e da molte compagnie aeree di linea. Possibilità di
aderire al programma frequent flyer SkyMiles di Delta e ai programmi delle
compagnie aeree partner di SkyTeam. Connessioni facili e veloci ai servizi
di Delta in tutto il mondo, inclusi i servizi delle compagnie dell'alleanza
SkyTeam e di altri partner. Grazie alle tecnologie e all'esperienza di
Delta, la nuova compagnia Song potrà offrire un servizio unico nel segmento
delle compagnie low-cost. A differenza delle compagnie concorrenti, Song
potrà avvalersi di tutte le infrastrutture tecnologiche di cui dispone
Delta e potrà pertanto offrire ai propri passeggeri molti vantaggi: un sito
internet dedicato: www.flysong.com Il sito completo e di facile
consultazione, supportato dalle tecnologie Delta, consente la ricerca dei
voli più economici, l'acquisto dei biglietti, il check-in e la stampa della
carta d'imbarco direttamente dal computer di casa o dell'ufficio; il primo
sistema automatizzato (disponibile dall'autunno) dalla fase di prenotazione
all'emissione del biglietto. I clienti potranno prenotare ed acquistare i
biglietti direttamente al telefono grazie ad una tecnologia a riconoscimento
vocale; postazioni self-service: negli aeroporti saranno disponibili
apparecchiature self-service, grazie alle quali i passeggeri potranno
evitare code ed attese. efficienti operazioni d'imbarco: i gate di partenza
saranno forniti di monitor che trasmettono tutte le informazioni più
aggiornate sui voli. Le operazioni d' imbarco, grazie alle tecnologie
utilizzate, saranno particolarmente veloci.Delta, per ridurre i costi, ha
elaborato un sistema che permetterà a Song di ottenere un tasso di utilizzo
degli aerei ai massimi livelli del mercato - 12,7 ore al giorno - con un
incremento del 22% rispetto alla media dei B-757 utilizzati da Delta.
"Song è in grado di competere in modo molto aggressivo sul mercato
delle low-cost, non solo per le tariffe economiche, ma anche per i più
bassi costi operativi, che consentiranno un successo laddove altre grandi
compagnie hanno fallito" conclude John Selvaggio.
ALENIAMARCONISYSTEMS (AMS): 60 MILIONI DI EURO PER
SISTEMI RADAR IN INDIA
Milano, 16 aprile 2003 Ams ha firmato recentemente un contratto con la Bel (Bharat
Electronic Limited), azienda di proprietà del Ministero Indiano della
Difesa, per la fornitura di sistemi radar di tipo civile per
l'ammodernamento della rete di sorveglianza degli aeroporti gestiti dalla
Indian Air Force (Iaf). Il contratto, del valore di oltre 60 milioni di
Euro, è stato assegnato ad Ams a conclusione di una gara internazionale che
ha visto la partecipazione di otto diverse aziende e si inserisce in un
piano promosso dal Governo indiano per l'ammodernamento degli aeroporti del
paese. Ciascuno dei sistemi comprende una testata radar composta da radar
primario in banda S allo stato solido Atcr 33S, radar secondario Modo S Sir-S,
antenna integrata G 33-I, completa di elaboratore di Tracking e Console di
Maintenance 2kx2k, e da un Centro di Controllo di Avvicinamento con due
Controller Working Position 2kx2k di tipo CDS 2000 ed una Controller Working
Position 2kx2k di tipo Cds 2000 per le funzioni di Torre. Come è tradizione
nel mercato indiano, la realizzazione della fornitura avverrà in regime di
collaborazione industriale con la Bel. Questo contratto conferma e rinnova
il fattivo rapporto di cooperazione che da sempre lega Ams alla Indian Air
Force: risale infatti al 1971 il primo contratto per la fornitura di radar
primari in banda L e relativi sistemi che videro in collaborazione
industriale la Hal (Hindustan Aeronautics Limited) a fianco di Ams (allora
Selenia). Nell'annunciare questo nuovo contratto che prevede la sostituzione
anche dei radar Selenia degli anni '70, Ams è particolarmente orgogliosa
dei 30 anni di soddisfacente operatività di questi primi radar, ad oggi
comunque ancora funzionanti.
L' L'UFFICIO EUROPEO ANTIFRODE (OLAF) E L'UNITÀ
EUROPEA DI COOPERAZIONE GIUDIZIARIA (EUROJUST) FIRMANO UN MEMORANDUM
D'INTESA
Bruxelles, 16 aprile 2003 L' olaf - l'Ufficio europeo antifrode - e -
Eurojust - l'Unità europea di cooperazione giudiziaria - hanno firmato un
memorandum d'intesa che fissa le modalità della loro cooperazione futura.
Il sig. Mike Kennedy, presidente del collegio di Eurojust, e il sig. F.H. Brüner,
direttore generale dell'olaf, hanno firmato quest'oggi, a Bruxelles, un
memorandum d'intesa sulla cooperazione tra Eurojust e l'olaf per lottare
contro la frode, la corruzione o qualsiasi altro reato o attività illecita
ai danni degli interessi finanziari della Comunità europea. Al fine di
potenziare la lotta contro le frodi, la corruzione e ogni altra attività
illecita lesiva degli interessi finanziari comunitari, l'Ufficio europeo per
la lotta antifrode, creato con decisione 1999/352/CE, Ceca, Euratom della
Commissione esercita le competenze di indagine conferite alla Commissione
dalla normativa comunitaria e dagli accordi vigenti in questi settori.
L'Ufficio apporta il contributo della Commissione per l'organizzazione di
una collaborazione stretta e regolare tra le autorità nazionali competenti,
al fine di coordinare la loro azione a protezione degli interessi finanziari
della Comunità europea. L'Ufficio contribuisce all'elaborazione e allo
sviluppo dei metodi di lotta contro la frode nonché contro ogni altra
attività illecita lesiva degli interessi finanziari della Comunità
europea. La creazione di Eurojust nel marzo 2002 si prefiggeva di potenziare
la cooperazione e il coordinamento giudiziario in materia penale all'interno
dell'Unione europea. Si trattava di un'iniziativa di rilievo per inasprire
la lotta contro la criminalità internazionale. E' importante notare anche
che Eurojust è stato dotato di nuovi poteri per supportare e migliorare
l'efficacia delle inchieste giudiziarie svolte dalle competenti autorità
degli Stati membri. Anche la frode e la corruzione ai danni degli interessi
finanziari dell'Unione europea rientrano tra le competenze di Eurojust; ne
consegue quindi la necessità di una cooperazione intensa e regolare con l'olaf.
Ecco perché è parso utile definire in un memorandum d'intesa le modalità
per la cooperazione tra Eurojust e l'olaf, onde garantire un'attuazione più
efficace della loro missione comune di tutela degli interessi finanziari
dell'Unione. Le trattative per definire un quadro generale per questa
cooperazione erano iniziate verso la metà del 2002. Il memorandum d'intesa
definisce le modalità pratiche per uno scambio di informazioni tra Eurojust
e l'olaf. Esso prevede che entrambi i servizi si trasmettano reciprocamente,
senza indugio, qualsiasi informazione che possa interessarli, oltre a
istituire punti di contatto reciproco (in particolare nell'ambito dell'unità
"Magistrati" dell'olaf). Tale accordo stabilisce anche la
possibilità, per i due servizi, di partecipare a gruppi investigativi
comuni.
LIBERA CIRCOLAZIONE PER GLI ANIMALI DOMESTICI
NELL'UNIONE EUROPEA
Bruxelles, 16 aprile 2003 - L'approvazione da parte della plenaria
dell'accordo raggiunto in conciliazione permetterà l'entrata in vigore di
un sistema semplificato per la libera circolazione degli animali domestici
nell'UE. La vaccinazione contro la rabbia sarà l'unico requisito per gli
spostamenti degli animali domestici tra Stati membri (con le eccezioni della
Svezia, del Regno Unito e dell'Irlanda). L'accordo riguarda i seguenti
punti: per un periodo transitorio di 8 anni saranno utilizzati entrambi i
sistemi di identificazione di cani e gatti, cioè sia i tatuaggi che i
sistemi di identificazione elettronica (transponder); in seguito il
tatuaggio sarà sostituito dal transponder; la deroga o l'estensione dello
status speciale concesso per 5 anni a Regno Unito, Irlanda e Svezia saranno
adottate congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio in base alla
procedura di codecisione; la portata delle misure adottate dalla Commissione
in base alla procedura dei comitati è limitata a misure d'esecuzione
transitorie e di natura tecnica. Il Regno Unito, la Svezia e l'Irlanda
manterranno i loro sistemi di quarantena per gli spostamenti diretti di
animali domestici provenienti da Paesi in cui la rabbia è ancora endemica;
per i Paesi in cui la rabbia è sotto controllo, invece, sarà richiesto un
test sei mesi dopo la vaccinazione, prima che l'animale possa entrare in uno
di questi tre Stati.
INDAGINE RETRIBUTIVA ASSINTEL 2002
Milano, 16 aprile 2003 - l'Indagine Retributiva Assintel 2002, giunta ormai
alla sua 13esima edizione, analizzerà le tendenze e le evoluzioni nel
mercato del lavoro e fornirà le tariffe professionali del settore Ict.
Ancora una volta l'indagine realizzata da Assintel rappresenterà per le
aziende uno strumento utile per la gestione delle risorse umane, e quindi
importante per prendere decisioni strategiche e competitive in merito alle
politiche retributive e di carriera dei propri dipendenti. I risultati
dell'indagine verranno annunciati il 14 maggio 2003 e pubblicati sul sito
dell'Associazione dove sarà possibile consultare anche le Tariffe
Professionali delle più importanti figure tecniche e manageriali specifiche
del settore www.assintel.it I
dati analitici retributivi delle figure professionali del settore Ict
saranno accessibili solo per le imprese che avranno partecipato all'indagine
fornendo i propri dati aziendali. Inserire i dati è molto semplice, le
aziende interessate dovranno richiedere via web ad Assintel l'attivazione di
una user ID e di una password per accedere alla sezione del sito riservata
all'indagine, sarà poi sufficiente compilare il questionario on line. I
dati verranno trattati con la massima riservatezza, ai soli fini
dell'indagine retributiva, e saranno visionati esclusivamente dal personale
Assintel. Il form è accessibile via web dal 10 aprile 2003; il termine
ultimo per l'inserimento dei dati, invece, è fissato per il 9 maggio
2003.
L'EDIZIONE 2003 DEL CONCORSO I GIOVANI E LE SCIENZE I
GIOVANI NEO ARCHIMEDE ITALIANI 2003
Milano, 16 aprile 2003 - "E' stato difficile valutare", dice
Alberto Pieri, segretario generale della Fast, federazione delle
associazioni scientifiche e tecniche", a chi affidare la bandiera
italiana , ovvero chi, tra gli studenti italiani dell'edizione 2003, far
partecipare alla finale europea di Budapest (20-26 settembre 2003) della
Commissione europea per il concorso annuale I giovani e le scienze. La
giuria si è riunita più volte ma ha poi deciso in totale accordo, anche
se, devo dire, con orgoglio, tutti i progetti e tutti i ragazzi hanno
dimostrato una capacità di approfondimento e un notevole e innovativo
approccio alle scienze. Certo alcuni studenti purtroppo hanno dimostrato di
conoscere l'inglese non molto bene e questo è un handicap : per poter
partecipare alla finale europea, potersi esprimere bene in inglese è il
minimo richiesto. I risultati sono incoraggianti comunque e spero che nel
2004 ci saranno altri e numerosi ragazzi da tutta Italia a partecipare. I
premi a livello europeo sono davvero cospicui, sino a 5000 euro cadauno e
l'opportunità di viaggiare, di conoscere altri ragazzi inventori è molto
stimolante e unica. Ricordiamo che questo è il più importante concorso
europeo per i ragazzi tra i 15 e i 20 anni". A Budapest
rappresenteranno l'Italia: gli studenti dell'I.T.I.S. `A. Malignani' di
Udine, Elia Rigo, Alberto Tonero , Michele Vidoni, con il loro prototipo -e
progetto Opale (On-Time Photosynthesis Activity Level Examiner); insieme a
Giacomo Pulina, studente del Politecnico di Milano, Facoltà di ingegneria,
con il suo studio di un algoritmo di ordinamento per numeri interi di bassa
complessità; e andranno in Ungheria anche gli studenti del Liceo
Scientifico `L. Respighi' di Piacenza, Elisabetta Chiodaroli, Laura
Montanini, Davide Solenghi, per la loro ricerca intitolata "Alla
scoperta del Mar Ligure inseguendo le acciughe...". E' emerso che i
ragazzi 2003 hanno avuto molto a cuore tre ambiti in particolare: la salute,
l' information technology, l'ambiente. - La maggior parte dei giovani
proviene dalle regioni del Nord Italia. "Di sicuro" dice Alberto
Pieri,"occorre dare un plauso agli insegnanti che hanno seguito e
motivato questi studenti a partecipare, li spronano e assistono. Inoltre
occorre sfatare un luogo comune : i ragazzi inventori non sono
necessariamente secchioni o elementi solitari ma, nella maggior parte dei
casi , e lo possiamo dire noi della Fast che seguiamo per l'Italia questo
concorso da 15 anni, sono persone con occhi che brillano di curiosità e
ottimismo, molto spigliate,, volti freschi dell' Italia e dell' Europa del
nostro domani".
IL COACHING IN EUROPA "E' PRONTO A FARE UN SALTO
QUANTICO" A STRESA, DAL 7 AL 10 MAGGIO, PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA LA
CONFERENZA EUROPEA SUL COACHING
Milano, 16 aprile 2003 - Are You Ready for a Quantum Leap? (Sei pronto a
fare un salto quantico?) - Questa è la domanda posta da International Coach
Federation (ICF) alla Conferenza Europea sul Coaching 2003 che si terrà a
Stresa lal 7 al 10 maggio. Finalità della conferenza è dimostrare come
l'uso del coaching possa essere uno strumento efficace ad individui ed
organizzazioni per raggiungere elevati livelli di performance. Cos'è il
coaching Il coaching è riconosciuto a livello internazionale come il metodo
migliore per assicurare che il potenziale e la performance dei singoli
individui e dei team vengano sviluppati e mantenuti nel tempo. Coloro che si
avvalgono della consulenza del coach sono soprattutto aziende, uomini
d'affari, manager e politici allo scopo di sviluppare una maggiore capacità
decisionale, pensare in modo strategico, acquisire maggiore consapevolezza e
sicurezza delle proprie competenze, potenzialità e abilità di gestione del
proprio staff e gruppo di lavoro. La Conferenza Europea sul Coaching, con
oltre 50 sessioni che coprono tutti gli aspetti del coaching, è stata
divisa in tre aree: Personal Development, Corporate Development e Practice
Development. Le più importanti sessioni sono presentate da: Robert Dilts,
uno dei più importanti sviluppatori al mondo della Programmazione
Neuro-Linguistica che guiderà i partecipanti nel viaggio "da coach ad
'awakener'"; Miha Pogacnik, un "genio visionario", che aiuterà
i partecipanti a creare un'evoluzione all'interno dei propri stati mentali e
che darà un impatto alle loro vite, per sempre; Wolfgang Erich
Stabentheiner, fondatore di Future Coaching, spiegherà il suo approccio
alla vita chiamato "paradigma del cuore" - un approccio nel quale
i problemi sono profondamente risolti attraverso il cambiamento del proprio
stato personale e grazie al quale lo sviluppo accade a livelli completamente
inaspettati. E' chiaro che un salto quantico può prendere differenti
direzioni e gli speaker dell'area "personal development"
forniranno idee, strumenti e modelli creati per andare incontro ai diversi
interessi del coaching e dello sviluppo personale. Tra le sessioni
principali: Zoran Todorovich e Jane McAllister Dukes che dimostreranno il
loro approccio quantico al coaching, accompagnando i partecipanti attraverso
l'uso della spiritualità come strumento di sviluppo per il cambiamento; Dr
Reiner Blank e Dr Richard Bents che illustreranno l'uso del loro strumento
di "personality profiling" per sviluppare metodi efficaci di
riduzione dello stress per i clienti e per i coach. In considerazione del
rapido decollo del Corporate Coaching in Europa, il segmento Corporate della
conferenza si focalizzerà su temi vitali, inclusi i risultati di ricerche
sull'efficacia del coaching e la massimizzazione dei ritorni sugli
investimenti di coaching. Tra le presentazioni più importanti quella del
Dr. Merrill Anderson, Ceo di MetrixGlobal, che condividerà gli importanti
risultati sull'attività di coaching che in una grande azienda di
telecomunicazioni americana hanno raggiunto il 500% di ROI (Ritorno sugli
investimenti). Attraverso una ricerca fatta sulla comunità dei coach
internazionali, lo sviluppo della propria attività di coaching è stato
identificato come un bisogno chiave. E' stata quindi creata un'area della
conferenza per soddisfare questa esigenza (practise development track). Le
presentazioni di quest'area saranno focalizzate sulla costruzione del
proprio brand, sui metodi per attrarre clienti, relazioni pubbliche,
networking e sviluppo dei siti web. Il 7 maggio, giorno di preconferenza,
sono previsti: 1) un workshop dedicato ai coach principianti per aiutarli a
sviluppare le capacità chiave di un coach e per comprendere gli aspetti
fondamentali della professione del coach; 2) una sessione per coach esperti
sulle abilità di presentazione e di facilitazione, presentata da Micheal J.
Gelb; 3) un workshop che fornirà degli strumenti per misurare il ritorno
sugli investimenti dei programmi di coaching in azienda. Infolink: www.areyouready.org
LA SORPRESA NELL'UOVO DI PASQUA? UN GIOIELLO. PER
SAPERE SE E' DI QUALITA'? UN CORSO
Milano, 16 aprile 2003. Per Pasqua? Una sorpresa nell'uovo. Non solo il
classico gioiello per rendere il dono, alla persona cara, davvero prezioso.
Ma anche, iniziando subito dopo Pasqua, un corso, per valutare la qualità
della scelta. Le gemme suscitano da sempre grande interesse in ognuno di
noi, ma quanti possono dire di conoscerle a fondo? Cisgem, Azienda della
Camera di Commercio di Milano, unico Servizio Pubblico in Italia per
l'analisi dei Materiali Gemmologici e dei Metalli Preziosi, con
un'esperienza più che trentennale nella certificazione di qualità,
organizza a partire dall'8 maggio una serie di corsi brevi rivolti a tutti
per spiegare perché due gemme possono essere molto diverse, nonostante
abbiano lo stesso aspetto per colore e dimensione. Ai partecipanti sarà
data la possibilità di osservare in prima persona le caratteristiche di
alcune gemme utilizzando, la lente a 10 ingrandimenti. Diamanti, rubini,
zaffiri, acquamarina, smeraldo, perle, ambra e corallo senza più segreti.
Diamante: giovedì 8 maggio l'importanza delle "4C" del diamante:
peso, colore, limpidezza e taglio. Impariamo a conoscere meglio il diamante
e le sue imitazioni. Rubino e Zaffiro: giovedì 15 maggio come capire le
diverse qualità di rubino e zaffiro; le diverse provenienze, con che gemme
rosse e blu di aspetto simile possono essere confuse. Smeraldo e
Acquamarina: giovedì 22 maggio come conoscere le diverse qualità di
smeraldo e acquamarina; le località di provenienza, con che gemme verdi e
azzurre di aspetto simile possono essere confusi. Perle: giovedì 29 maggio
perle naturali, di coltura e imitazione, dalle origini ad oggi: le diverse
provenienze, le perle di coltura con e senza nucleo, i trattamenti e le
perle-imitazione. Parametri qualitativi delle perle. Ambra e Corallo: giovedì
5 giugno principali qualità e varietà di ambra e corallo, località di
provenienza e catteristiche che permettono di distinguerli da gemme di
aspetto simile. Marchi sui Gioielli: giovedì 12 giugno i marchi sui
gioielli, le diverse leghe metalliche di oro e argento: regole e norme da
conoscere. Quota di partecipazione per il singolo incontro: euro 25,00+Iva,
per l'intero ciclo euro 125,00+ Iva. Tutti i corsi si terranno in via delle
Orsole, 4 - Milano (dalle ore 17:00 alle ore 18:30). Infolink: www.cisgem.it/Didattica.htm
AL CUOA IL PRIMO MASTER PART TIME IN BUSINESS
ADMINISTRATION
Altavilla Vicentina, 16 aprile 2003 - Partirà ad ottobre la prima edizione
del Master of Business Administration Part time organizzato dalla Fondazione
Cuoa ( www.cuoa.it ). Il Master è pensato
e progettato per professionisti, manager e consulenti fortemente motivati a
consolidare ed aggiornare le conoscenze e competenze acquisite nell'attività
professionale e ad investire su se stessi e sulla propria formazione per
raggiungere i più gratificanti traguardi professionali. Il corso, della
durata di 20 mesi (ottobre 2003 - giugno 2005), è contestuale e compatibile
con gli impegni di lavoro dei partecipanti: prevede due incontri al mese (il
venerdì pomeriggio ed il sabato mattina) ed un ampio ricorso alla
formazione a distanza. Al termine, i partecipanti conseguiranno il Diploma
Master, equivalente al Diploma del Full time Mba. La prima sessione di
selezioni si terrà il 6 maggio 2003. Per informazioni www.cuoa.it/fc/master/mbapt/index.php
UNIVERSITÀ ESTIVA EUROPEA SULL'INNOVAZIONE E LA
BUSINESS INTELLIGENCE
Bruxelles, 16 aprile 2003 - Dal 28 giugno al 18 luglio la Scuola di
ingegneria di Cherbourg, con il patrocinio del ministero francese
dell'Istruzione, dell'Agenzia per la diffusione di informazione tecnologica
(Adit) e di Cordis, ospiterà la seconda università estiva europea,
dedicata all'innovazione ed alla business intelligence. L'università si
propone di sensibilizzare gli studenti sul ruolo importante che svolge
l'innovazione nell'economia, così come sul ruolo della business
intelligence quale catalizzatore per l'innovazione all'interno delle
imprese. L'università offrirà inoltre alle aziende l'opportunità di
partecipare a seminari. Infolink: http://www.chbg.unicaen.fr/eic/UEE
L'ASSOCIAZIONE GIOVANI DIPENDENTI PUBBLICI (AGDP)
LANCIA IL PROGRAMMA DI ATTIVITÀ PER IL 2003 E PRESENTA I COMPONENTI DEL
NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
Roma, 16 aprile 2003 - Dare rapida attuazione alle norme sulla mobilità dei
dirigenti tra pubblico e privato previste dalla legge 145 del 2002 sul
riordino della dirigenza pubblica: questo il primo punto nell'agenda
dell'Associazione Giovani Dipendenti Pubblici (Agdp) che, in occasione
dell'elezione del nuovo Consiglio Direttivo, ha presentato il programma di
attività 2003. "A nove mesi dall'entrata in vigore della legge di
riordino della dirigenza pubblica - ha detto il neo-presidente Antonio
Cenini, dirigente della Presidenza del Consiglio - siamo ancora in attesa
dei regolamenti di attuazione della mobilità verso il privato e gli
organismi internazionali. Si tratta di un passaggio fondamentale per
valorizzare i percorsi di carriera e le competenze dei singoli
dirigenti". Tutti temi, questi, già all'ordine del giorno del 2°
Convegno Nazionale Agdp che si è svolto lo scorso ottobre a Taormina e nel
corso del quale l'Agdp aveva anche chiesto l'organizzazione di un Ufficio di
coordinamento per favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro ed
una sorta di "borsino" on line dei dirigenti pubblici, rendendo
così note in tempo reale, ad imprese private ed altre amministrazioni,
competenze e profili professionali. Con questa determinazione parte, dunque,
il nuovo corso dell'associazione che, forte dei risultati già ottenuti, ha
come obiettivo anche quello di rivolgere un'attenzione particolare alle
possibili sinergie o azioni di partenership con le pubbliche amministrazioni
che operano a livello comunitario, anche in vista del prossimo semestre di
presidenza italiana alla Commissione UE. "La nostra associazione -
afferma il neo presidente Cenini - è nata con l'intento di diffondere una
comune identità fra le giovani classi dirigenti, dai segretari comunali ai
dirigenti dei ministeri, favorendo così il processo di crescita e
rafforzamento del sistema-paese". Una sfida che il nuovo Consiglio
Direttivo dell'Agdp ha intenzione di portare aventi in tempi brevi. E
accanto al neo-presidente, Antonio Cenini, emiliano di 33 anni, a tener fede
al programma anche il vice-presidente Pompeo Savarino, segretario generale
del comune di Civitavecchia, Alfonso Migliore, segretario generale del
comune di San Cesareo e Luigi Ferrara, confermato come tesoriere, impegnato
come dirigente al Ministero delle Attività Produttive.
IT HOLDING INTRODUCE LA "WORK EXPERIENCE":
ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO DOPO LO STAGE E ASSIEME A SDA BOCCONI
ORGANIZZA DUE NUOVI CORSI IN FASHION MANAGEMENT
Milano, 16 aprile 2003 - Parte a giugno l'edizione 2003 dei Corsi in Fashion
Management della Business School IT Holding: uno a Milano e l'altro a
Isernia. I Corsi di Alta Specializzazione in "Fashion Management"
hanno l'intento di formare i migliori manager del settore che, grazie ad una
formazione teorica eccellente intervallata da esperienze pratiche sul campo,
siano in grado di governare le aziende in maniera sempre più innovativa e
competitiva. I Corsi, destinati a brillanti neolaureati in discipline
economiche, giuridiche, sociali, umanistiche e tecnico-ingegneristiche,
prevedono uno stage di tre mesi in azienda per tutti i partecipanti e la
possibilità di una work experience a tempo determinato in una delle aziende
del Gruppo (Ittierre S.p.A., Gianfranco Ferré S.p.A., Extè, Romeo Gigli,
Malo, Gentryportofino S.p.A., Allison S.p.A., Itf S.p.A., Itc S.p.A.) per
quattro persone alla fine dello stage. La Business School, nata dalla
consapevolezza del ruolo determinante e distintivo della formazione per le
aziende moderne, è ormai una realtà consolidata all'interno del Gruppo It
Holding. La Business School realizza ormai da qualche anno Corsi di Alta
Specializzazione in "Fashion Management" in collaborazione con la
Scuola di Direzione Aziendale SDA Bocconi. Il punto di eccellenza della
Business School di It Holding sta nel saper coniugare due approcci, il
sapere e il fare, la conoscenza e la competenza, attraverso un'offerta
formativa eccellente affiancata e intrecciata con l'esperienza concreta nel
business. Infolink: www.itholding.it
PREMIO HYSTRIO ALLA VOCAZIONE PER GIOVANI ATTORI 2003
SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CONCORSO
Milano, 16 aprile 2003 - Giunto con grande e sempre crescente successo alla
sua quinta edizione, il Premio Hystrio alla Vocazione per giovani attori,
che si svolgerà tra maggio e giugno a Milano, è dedicato a giovani attori
di talento che non abbiamo superato i 30 anni di età, allievi o diplomati
presso Scuole di Teatro, ma anche autodidatti, che dovranno affrontare
un'audizione di fronte a una giuria altamente qualificata composta da
direttori di Teatri Stabili, pubblici e privati, registi e operatori
teatrali. Il Premio consiste in tre borse di studio da € 1550 ciascuna :
due per i vincitori del concorso (una per la sezione maschile e una per
quella femminile), a cui si aggiunge una borsa di studio di perfezionamento
intitolata a Gianni Agus. Il Premio diventa quindi non solo un incentivo a
continuare il processo di formazione attraverso le borse di studio offerte
ma anche un'occasione straordinaria per dare visibilità ai giovani che
intendono affrontare il lavoro d'attore, essendo la giuria composta da
alcuni dei più importanti professionisti del teatro italiano. Come di
consueto, il concorso avverrà in due fasi: una pre-selezione (29-30 maggio,
Teatro Libero, Milano) riservata a giovani aspiranti attori autodidatti o
comunque sprovvisti di diploma di una scuola istituzionale di recitazione; e
una selezione finale dedicata a chi frequenta o si è diplomato in accademie
o scuole istituzionali oltre ai candidati selezionati durante le
pre-selezioni (19-20-21 giugno, Milano) Le domande di iscrizione al Premio
Hystrio alla Vocazione 2003 devono pervenire entro il 15 maggio per le
pre-selezioni, entro il 9 giugno per la partecipare alle selezioni finali.
Le domande dovranno essere inviate via posta alla direzione di Hystrio,
viale Ranzoni 17, 20149 Milano, oppure via fax al n° 02/48.700.557, oppure
via posta elettronica all'indirizzo hystrio@libero.it esclusivamente entro
le date segnalate e corredate della seguente documentazione: a) un breve
curriculum b) una foto c) l'attestazione di frequenza o il diploma della
scuola, solo per la selezione d) la fotocopia di un documento di identità
e) l'indicazione di titolo e autore dei due brani scelti (uno scelto
liberamente dal candidato e uno a scelta fra una rosa proposta dalla Giuria
2003, la selezione può essere richiesta direttamente a Hystrio oppure
scaricata dal sito www.hystrio.it), di una poesia o canzone che il candidato
intende portare all'audizione. I brani di una durata massima di dieci minuti
e ridotti a monologo possono essere in lingua italiana o in uno dei dialetti
della tradizione teatrale. La quota di iscrizione è di € 15 per le spese
di segreteria (da versarsi il giorno dell'audizione). Si ricorda che
l'ultimo anno di nascita considerato valido per l'iscrizione è il 1973. La
giuria del Premio Hystrio alla Vocazione 2003 sarà composta da Ugo Ronfani
(Presidente), Liselotte Agus, Marco Bernardi (regista e direttore del Teatro
Stabile di Bolzano), Ferdinando Bruni (attore, regista e condirettore di
Teatridithalia di Milano), Antonio Calenda (regista e direttore del Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia), Gaetano Callegaro (direttore del Teatro
Litta di Milano), Claudia Cannella (direttore responsabile di Hystrio),
Corrado d'Elia (attore, regista e direttore del Teatro Libero di Milano),
Nanni Garella (regista), Sergio Maifredi (regista e vicedirettore del Teatro
della Tosse di Genova) Lamberto Puggelli (regista), Serena Sinigallia
(regista e fondatrice del gruppo A.T.I.R.), Monica Conti (regista). A
conclusione del concorso sabato 21 giugno si terrà la cerimonia dei Premi
Hystrio. Durante la serata, oltre alla consegna delle borse di studio ai
vincitori, verranno premiati, in diverse categorie, giovani esponenti di
primo piano del teatro italiano protagonisti eccellenti della stagione
teatrale appena trascorsa. www.hystrio.it
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