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2003 anno 6°  

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di

VENERDI'
18 APRILE 2003

pagina 1

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EGOVERNMENT: SECONDO UN'INDAGINE DI ACCENTURE È LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE IL PRINCIPALE FATTORE PER L'ADOZIONE DEI SERVIZI ONLINE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO IL CANADA GUIDA LA CLASSIFICA DEI 22 PAESI NELLO SVILUPPO DELL'EGOVERNMENT, L'ITALIA AVANZA DAL 21 AL 17 POSTO 

Milano, 18 aprile 2003- La soddisfazione del cittadino, più che la riduzione dei costi, è il fattore chiave per lo sviluppo dei servizi pubblici online. E'quanto emerge da un'indagine sulla diffusione dell'eGovernment, che Accenture svolge annualmente a livello mondiale. Il 93% dei dirigenti intervistati ha individuato come fattore guida di sviluppo dei servizi della pubblica amministrazione "l'aumento della soddisfazione del cliente"; l'83% "la richiesta di nuovi e migliori servizi" e il 77% "l'esigenza di raggiungere gli obiettivi di performance del governo", mentre solo il 51% propende per "la pressione sulla riduzione dei costi". Le interviste del campione analizzato confortano la tesi proposta da Accenture come percorso di sviluppo, che potremmo riassumere in: "ripensare i servizi pubblici partendo dalla prospettiva del cittadino-utente-cliente, semplificando e velocizzando l'accesso e l'interazione con la Pubblica Amministrazione", afferma Angelo Italiano, Partner di Accenture responsabile del mercato Government Italia. Quanto più le amministrazioni si orientano su un'offerta di servizi integrata e su misura per ogni singolo segmento di clientela, tanto più i programmi di eGovernment ottengono successo e maggiore è il ritorno sugli investimenti, secondo un modello che da tempo la competizione impone alle imprese. Giunta alla sua quarta edizione la ricerca "eGovernment Leadership: Engaging the Customer" è stata realizzata attraverso interviste a più di 140 responsabili di pubblici servizi in Nord America, Europa e Asia, con ricerche quantitative e qualitative per valutare approfonditamente le pratiche di eGovernment. Accenture ha classificato per ognuno dei 22 paesi esaminati il livello dei rispettivi servizi forniti online. L'analisi ha tenuto conto di una varietà di fattori, considerando principalmente l'approccio al cittadino secondo tecniche di Customer Relationship Management (Crm) ed il livello di maturità con il quale le singole amministrazioni offrono servizi elettronici, in particolare misurando l'offerta erogata nei livelli di: pubblicazione di informazioni (Publish), interazione elettronica tra cittadini, imprese e amministrazioni (Interact), transazioni finanziarie e di dati (Transact). A seconda dei risultati, i 22 paesi sono stati suddivisi in 5 differenti livelli di maturità, dove ogni livello è determinato dalla tipologia di servizio offerto. Il primo livello rappresenta il più basso grado di maturità e corrisponde alla semplice presenza in rete. Il quinto e più alto livello corrisponde alla totale interazione con la possibilità di effettuare transazioni online. L'Italia, che si colloca al terzo livello di maturità, guadagna qualche posizione registrando un miglioramento rispetto allo scorso anno che la porta dal 21° al 17° posto. "Il nostro paese ha compiuto notevoli passi avanti in gran parte dovuti alla maggiore propensione mostrata verso temi di Crm, prosegue Angelo Italiano. Fino all'anno scorso i siti delle P.A. italiane offrivano un numero molto contenuto di servizi; oggi esistono più esperienze e siti focalizzati sul cliente, che sono in grado di fornire informazioni utili e offerte di qualità, come il calcolo dei tributi e il loro pagamento o i servizi postali". I progressi compiuti negli ultimi dodici mesi - dice Italiano- devono servire come stimolo per il raggiungimento di un grado di sviluppo più alto: molti servizi infatti, rimangono ad un livello di mera pubblicazione di informazioni. Per proseguire il percorso di crescita indicato da modelli più maturi, la via italiana deve passare attraverso una focalizzazione sui servizi prioritaria e con ruolo di indirizzo rispetto ad investimenti e adeguamenti delle infrastrutture di base. Per il terzo anno consecutivo, il Canada è il primo della lista in termini di maturità nell'eGovernment ed è il solo paese che ha raggiunto il quinto livello. Secondo la ricerca, le iniziative del Canada si differenziano per l'orientamento focalizzato al servizio del cittadino, i metodi di misurazione di successo, una metodologia integrata che offre servizi attraverso molteplici canali di distribuzione e un approccio "cross-agency". Inoltre, la pubblica amministrazione ha posto i cittadini e le imprese al centro delle iniziative di eGovernment, identificando le offerte per diversi settori di clientela. Singapore, Stati Uniti, Danimarca, Australia, Finlandia, Hong Kong, Regno Unito, Belgio, Germania, Irlanda e Francia sono state classificate nel quarto livello. I rispettivi governi hanno fissato gli obiettivi delle prestazioni da erogare ai cittadini e realizzato portali che offrono servizi di buona qualità. Ad esempio il governo del Belgio ha creato lo scorso anno un nuovo portale, che offre servizi a diversi segmenti di clientela (cittadini, imprese e dipendenti pubblici) e che consente l'accesso online anche ai non vedenti. I paesi classificati nel terzo livello con l'Italia sono Olanda, Spagna, Giappone, Norvegia e Malesia. Sono paesi dotati di portali di base, costruiti con l'obiettivo di fornire il più velocemente possibile, il maggior numero di servizi online. Questi paesi hanno l'obiettivo di raggiungere un'ampia adozione di servizi elettronici, capacità di transazioni integrate e anche complesse, migliorando la centralità dell'utente/cittadino e l'interazione tra i diversi apparati pubblici. Dall'indagine emerge inoltre come lo sviluppo dell'eGovernment segua un andamento ciclico, con periodi di rapida crescita seguiti da rallentamenti ogni volta che i governi raggiungono un livello di sviluppo superiore. Progredire ad un grado superiore di maturità richiede infatti una rivalutazione degli obiettivi e dei risultati da raggiungere. In ogni caso, tutti i paesi analizzati nello studio di quest'anno sono avanzati al di là del primo livello. "Il più importante elemento guida per trasformare le strategie delle pubbliche amministrazioni è e dovrebbe essere l'implementazione dei servizi per i cittadini - conclude Angelo Italiano. Ciò non porterà necessariamente nel breve periodo ad una diminuzione dei costi. Ma nel lungo periodo, le strategie di eGovernment aumenteranno l'autonomia dei cittadini e ridurranno di molto i costi per le pubbliche amministrazioni, favorendo ed accelerando lo sviluppo del sistema-paese. Metodologia: L'indagine è stata condotta da un team di professionisti di Accenture nel periodo tra il 7 e il 22 gennaio 2003. I ricercatori come dei semplici cittadini, si sono connessi ad oltre 200 provider che forniscono servizi di eGovernment e li hanno classificati secondo il livello di maturità raggiunto. Inoltre sono state effettuate circa 140 interviste telefoniche con i dirigenti delle pubbliche amministrazioni. I ventidue paesi analizzati sono in ordine alfabetico: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong Sar (China), Irlanda, Italia, Malesia, Messico, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito , Singapore, Sud Africa, Spagna e Stati Uniti. 

SERVONO NUOVE REGOLE PER L'ACCESSO AI CONTENUTI DIGITALI? 
Bruxelles, 18 aprile 2003 - Puntoit sta organizzando un workshop intitolato "Accesso ai contenuti nell'era della banda larga, del 3G e della Tv digitale: servono nuove regole?", che si svolgerà il 15 maggio a Bruxelles presso i locali del Parlamento europeo. L'iniziativa vedrà riuniti rappresentanti di fornitori di contenuti digitali, di emittenti, di operatori delle telecomunicazioni, di produttori e di istituzioni comunitarie, al fine di valutare se è necessario imporre nuove misure volte a disciplinare l'accesso dei consumatori ai contenuti. Il workshop affronterà due interrogativi chiave, in particolare: In che modo massimizzare la disponibilità di contenuti nel quadro di un mercato unico? Quale può essere il ruolo delle regole sulla concorrenza nel risolvere problemi relativi all'accesso ai contenuti e nell'affrontare la questione della tutela dei diritti di proprietà intellettuale in un contesto di competenze in continua evoluzione? Infolink: http://www.puntoit.org/interna.asp?sez=48&info=504&orig=48 

WORKSHOP FRANCO-AMERICANO SUL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE 
Lione, 18 aprile 2003 - Il 17 ed il 18 giugno si terrà a Lione (Francia) un workshop congiunto tra Francia e Stati Uniti sul trasferimento tecnologico e la proprietà intellettuale nella ricerca pubblica. L'organizzazione del workshop è a cura dell'ambasciata francese, in collaborazione con la rete di servizi universitari per le relazioni industriali ed economiche (Curie). La manifestazione sarà un modo per ricambiare la visita di successo resa nel novembre del 2002 da una delegazione francese ai servizi di trasferimento tecnologico presso sette atenei statunitensi. La delegazione Usa si compone di rappresentanti di prestigiose università del paese, così come di membri dell'Associazione americana dei gestori di tecnologie (Autm) e dell'Associazione nord-americana degli esperti in trasferimento tecnologico.
Infolink: http://www.curie.asso.fr/dossiers/WorkshopLyon03/inscrLyon.php#pgm 

MARS 2003 LE TAUX D'INFLATION ANNUEL DE LA ZONE EURO STABLE A 2,4% LE TAUX DE L'UE15 INCHANGE A 2,3% 
Bruxelles, 18 aprile 2003 - Le taux d'inflation annuel de la zone euro était de 2,4% en mars1 2003, inchangé par rapport à février, indique aujourd'hui Eurostat - l'Office statistique des Communautés européennes à Luxembourg. Un an auparavant, le taux était de 2,5%. Le taux d'inflation annuel de l'UE15 était de 2,3% en mars 2003, inchangé par rapport au mois de février. Un an auparavant, le taux était de 2,3%. Le taux d'inflation annuel de l'EEE était de 2,3% en mars 2003. L'inflation dans les États membres En mars, les taux annuels les plus élevés ont été relevés en Irlande (4,9%), en Grèce (3,9%) et au Portugal (3,8%). Les taux les plus bas ont été enregistrés en Allemagne (1,2%), au Royaume-Uni (1,6%) et en Belgique (1,7%). Par rapport au mois de février 2003, le taux d'inflation annuel a augmenté dans quatre États membres, a baissé dans huit et est resté stable dans trois. Par rapport au mois de mars 2002, les baisses relatives les plus élevées ont été relevées en Allemagne (de 2,0% à 1,2%), en Belgique (de 2,5% à 1,7%) et aux Pays-Bas (de 4,3% à 3,1%). Les hausses relatives les plus importantes ont été observées au Luxembourg (de 1,7% à 3,7%), en France (de 2,2% à 2,6%) et en Espagne (de 3,2% à 3,7%). Les taux moyens sur douze mois2 les plus bas, incluant mars 2003, ont été enregistrés en Allemagne (1,1%), en Belgique et au Royaume-Uni (1,3% chacun); les taux les plus élevés ont été observés en Irlande (4,7%), en Grèce et au Portugal (3,8% chacun). Les États-Unis et la Suisse L'inflation annuelle en Suisse a augmenté de 0,9% en février à 1,3% en mars 2003. Les données pour les États-Unis n'étaient pas disponibles à temps pour publication. Ces indices ne sont pas strictement comparables avec les indices harmonisés de l'UE. Eurostat présente, pour la première fois, une annexe comprenant les données des pays en passe d'adhérer. Inflation annuelle en mars 2003 (en %) en ordre croissant 

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FEVRIER 2003 LA PRODUCTION INDUSTRIELLE EN HAUSSE DE 0,2% DANS LA ZONE EURO HAUSSE DE 0,3% DANS L'UE15 
Bruxelles, 18 aprile 2003 - La production industrielle de la zone euro, ajustée des variations saisonnières, a augmenté de 0,2% au mois de février 2003 par rapport au mois de janvier 2003, selon les estimations publiées aujourd'hui par Eurostat, l'Office statistique des Communautés européennes à Luxembourg. La production industrielle avait augmenté de 1,3% en janvier3 2003, après une baisse de 1,4% en décembre 2002. La production de l'UE15 a augmenté de 0,3% en février 2003, après une hausse de 1,0% en janvier3 et une baisse de 1,2% en décembre 2002. [Graphic in PDF & Word format] En février 2003 par rapport à février 2002, la production industrielle a progressé de 1,8% dans la zone euro et de 1,3% dans l'UE15. Comparaison mensuelle En février 2003 par rapport à janvier 2003, le secteur de l'énergie a augmenté de 2,0% dans la zone euro et de 2,1% dans l'UE15. Les biens d'investissement ont progressé de 0,5% et les biens de consommation non durables de 0,1% dans les deux zones. Les biens intermédiaires ont baissé de 0,4% dans la zone euro et de 0,3% dans l'UE15 et les biens de consommation durables ont régressé respectivement de 1,4% et de 1,3%. Les tableaux et graphiques sont disponibles en formats PDF et Word Processed En février 2003 et parmi les Etats membres pour lesquels les données sont disponibles, les hausses les plus importantes ont été observées en Irlande (+7,6%), aux Pays-Bas (+6,0%) et en Finlande (+4,2%). Seules la Belgique (-2,1%), l'Allemagne (-0,4%) et l'Italie (-0,3%) ont enregistrées des baisses. Les tableaux et graphiques sont disponibles en formats PDF et Word Processed Comparaison annuelle En février 2003 par rapport à février 2002, le secteur de l'énergie a augmenté de 5,8% dans la zone euro et de 4,8% dans l'UE15, et les biens d'investissement ont progressé respectivement de 2,8% et de 2,0%. Les biens intermédiaires ont augmenté de 1,1% dans les deux zones. Les biens de consommation non durables ont baissé de 0,3% dans la zone euro et de 0,7% dans l'UE15 et les biens de consommation durables ont baissé respectivement de 4,5% et de 4,7%. Les tableaux et graphiques sont disponibles en formats PDF et Word Processed En février 2003 par rapport à février 2002, et parmi les États membres pour lesquels les données sont disponibles, l'Irlande (+14,3%), les Pays-Bas (+4,4%), la Finlande (+3,6%) et le Portugal (+3,4%) ont enregistré les hausses les plus importantes. Seuls la Belgique (-1,6%), le Royaume-Uni (-1,3%) et l'Italie (-1,2%) ont enregistré des baisses. 

BANCA INTESA ACCETTA L'OFFERTA VINCOLANTE PER BANCO SUDAMERIS BRASIL DA PARTE DI BANCO ABN AMRO REAL SA 
Milano, 18 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa, riunitosi in data odierna, ha accettato l'offerta vincolante da parte di Banco Abn Amro Real SA per l'acquisto del 94,57% del capitale di Banco Sudameris Brasil detenuto dal Gruppo Intesa. Il perfezionamento dell'operazione è atteso entro la fine di giugno ed è subordinato al definitivo accordo per l'acquisto e alle necessarie autorizzazioni. Secondo la proposta, Banca Intesa riceverà 527 milioni di real (158,1 milioni di euro al cambio di euro 1,00 = real 3,33 del 15 aprile 2003) in contante e 1.766 milioni di real (529,8 milioni di euro) in azioni di Banco Abn Amro Real, corrispondente a una quota di circa il 12,9% del capitale della nuova entità. Il rapporto implicito tra prezzo e patrimonio netto è di circa 1,8 volte. Banca Intesa ha un'opzione put che le dà il diritto di convertire tale quota detenuta in Banco Abn Amro Real in azioni della Casa Madre di quest'ultima, Abn Amro, esercitabile in tre tranches a partire dal terzo anno dalla chiusura dell'operazione. Il prezzo di esercizio è fissato in 1,82 volte il patrimonio netto della nuova entità al momento dell'esercizio dell'opzione. La vendita implica un miglioramento di circa 30 bp nel Tier 1 Ratio consolidato di Banca Intesa senza alcun impatto significativo sull'utile netto consolidato, perché il capital gain è compensato dalla differenza cambi da addebitare a conto economico. 

BAYERISCE VITA: AL VIA IL COLLOCAMENTO DELLA NUOVA INDEX LINKED "SELEZIONE 24" 
Milano, 18 aprile 2003 - Bayerische Vita S.p.A. (Gruppo assicurativo Ergo Italia) colloca da oggi la polizza index linked "Selezione 24", il nuovo programma di investimento che permette di agganciare il capitale al rendimento di un paniere composto da 24 titoli di primarie società quotate in Borsa. Il collocamento ha una durata limitata nel tempo: dal 15 aprile al 15 giugno 2003; il programma di investimento ha la durata di 6 anni, ma già dopo 12 mesi, se lo si desidera, è possibile richiedere il riscatto della somma versata. "Selezione 24" si attiva con un versamento minimo di 2.500,00 Euro da effettuarsi in un'unica soluzione ed il capitale, seppur non garantito alla scadenza, verrà remunerato attraverso lo stacco di una cedola annuale del 6,5% del premio corrisposto. Grazie all'abbinamento tra un'assicurazione vita e un programma di investimento, "Selezione 24" aggiunge ai vantaggi finanziari anche quelli tipici delle polizze vita. 

MEDIOLANUM 1° TRIM. 2003: RACCOLTA DEL RISPARMIO GESTITO 564 MILIONI DI € 
Milano, 18 aprile 2003: Tenuto conto del più sfavorevole contesto di mercato del 1° Trimestre 2003 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i risultati di raccolta e patrimonio del Gruppo Mediolanum possono considerarsi soddisfacenti. La Raccolta Netta Consolidata totale, che include assicurazione vita, fondi comuni e gestioni e la raccolta bancaria diretta e indiretta, è stata positiva per Euro 577 milioni. Un significativo contributo è giunto da Banca Esperia con Euro 149 milioni e, per la prima volta, dalla Spagna con Euro 64 milioni. La raccolta del risparmio gestito è stata particolarmente rilevante, contribuendo per Euro 564 milioni. Le Masse amministrate Consolidate sono rimaste praticamente invariate rispetto al 31 Dicembre 2002, attestandosi su Euro 20.834 milioni (-1% rispetto ad Euro 21.014 milioni). Si tratta di un risultato notevole se si considera l´andamento negativo dei mercati azionari che, nel periodo, hanno subito un ulteriore calo dopo le già forti svalutazioni del 2002, deprezzandosi del 40% anno su anno. Con riferimento all´Italia, sono stati registrati i seguenti volumi: Sempre positiva la Raccolta Netta del Risparmio Gestito che è ammontata a Euro 375 milioni, in calo del 27% rispetto agli Euro 511 milioni dello stesso periodo del 2002, ma in recupero rispetto al trimestre precedente (+4% su Euro 361 milioni del 4° trimestre 2002). Anche nel 1° trimestre, la raccolta netta dei fondi comuni, compresi quelli delle gestioni patrimoniali e unit-linked, è stata positiva in tutti i mesi incluso il comparto azionario, per un totale nel trimestre pari a Euro 303 milioni. Il Risparmio Amministrato ha registrato una raccolta netta negativa per Euro 16 milioni, sebbene le masse siano rimaste inalterate. La Raccolta Netta totale si è pertanto attestata su Euro 359 milioni. I Premi Lordi Vita sono ammontati complessivamente ad Euro 396 milioni, in diminuzione del 30% a fronte di Euro 565 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, che, a differenza di quest´anno, aveva beneficiato di una significativa attività di trasformazione da polizze vita tradizionali in nuovi e più convenienti prodotti assicurativi. I Fondi Comuni di Investimento e le Gestioni hanno registrato una raccolta lorda di Euro 406 milioni a fronte di Euro 705 milioni dello stesso periodo 2002 (-42%). Al 31 marzo 2003 la Rete di vendita di Banca Mediolanum faceva registrare un organico complessivo di 4.983 consulenti globali, di cui 4.110 promotori finanziari (+5% rispetto al 31 marzo 2002). Banca Mediolanum continua pertanto a confermarsi ai primi posti come numero di promotori fra le reti in Italia. Aggiungendo i 1.379 operatori assicurativi di Partner Time, le Reti di vendita del Gruppo Mediolanum raggiungevano un organico complessivo di 6.362 unità. Il totale dei C/C al 31 marzo 2003 era 335.100 a fronte dei n. 309.600 al 31 marzo dello scorso anno, con un incremento dell´8%. Il totale dei Clienti al 31 marzo 2003 era di circa 764.000 primi intestatari a fronte dei 730.000 alla stessa data dello scorso anno, con un incremento del 5%. Per quanto riguarda Banca Esperia, l´iniziativa congiunta di Mediolanum e Mediobanca nel Private Banking, si segnala che nel 1° Trimestre del secondo esercizio completo le Masse consolidate hanno raggiunto Euro 2.549 milioni (Euro 1.236 milioni per la quota di Mediolanum) incrementandosi di oltre il 98% anno su anno (Euro 1.284 milioni, o Euro 623 milioni per la quota Mediolanum, al 31 Marzo 2002). La Raccolta Netta è ammontata a Euro 307 milioni (Euro 149 milioni per la quota Mediolanum), grazie prevalentemente al contributo del comparto gestito con Euro 293 milioni (Euro 142 milioni per la quota Mediolanum). Con riferimento alla Spagna, la più avanzata delle Nuove Iniziative estere, vanno segnalati forti progressi in termini di volumi: La Raccolta Lorda totale, di Euro 173 milioni, ha fatto registrare una crescita del 49% rispetto agli Euro 116 milioni del 1° Trimestre dello scorso anno, con un risultato molto positivo soprattutto per quanto riguarda il risparmio gestito (Fondi e Vita), che si è attestato su Euro 146 milioni (+ 52% rispetto agli Euro 96 milioni dello scorso anno). La Raccolta Netta totale, che include assicurazione vita, fondi comuni e gestioni e la raccolta diretta e indiretta della banca, è quasi raddoppiata attestandosi su Euro 64 milioni contro Euro 32 milioni dello scorso anno. A tale risultato hanno contribuito sia le raccolte del risparmio gestito (Euro 42 milioni), sia quelle del risparmio amministrato con Euro 22 milioni. Al 31 marzo 2003 il totale della Rete di vendita del Gruppo Fibanc faceva registrare un organico complessivo di 398 agenti. Da segnalare il forte incremento (+70%) dei consulenti globali (modello Mediolanum) che sono passati dai 155 del 31 Marzo 2002 ai 264 del 31 marzo 2003. 

L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI CASSA DI COMPENSAZIONE E GARANZIA SPA APPROVA IL BILANCIO 2002 UTILE NETTO: 4,7 MILIONI DI EURO RICAVI: 33,9 MILIONI DI EURO 
Roma, 18 aprile 2003 - Si è riunita ieri l'Assemblea degli Azionisti di Cassa di Compensazione e Garanzia, società del Gruppo Borsa Italiana, che ha approvato il bilancio relativo all'esercizio 2002, chiuso con un utile netto di 4,7 milioni di euro e con ricavi complessivi per 33,9 milioni di euro. L'Assemblea degli Azionisti di Cassa di Compensazione e Garanzia ha provveduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione nominando Presidente il Prof. Angelo Tantazzi. Il 2002, anno del decennale dell'attività di Cassa di Compensazione e Garanzia, ha visto l'avvio in produzione del sistema di controparte centrale sul mercato all'ingrosso dei titoli di Stato organizzato e gestito da Mts S.p.A, una delle prime iniziative dirette ai mercati no captive. Il progetto, realizzato in partnership con la francese Clearnet, ha comportato la realizzazione del sistema di clearing e la definizione di un modello di calcolo dei margini di garanzia specializzato per i titoli obbligazionari. Il nuovo sistema è diventato operativo dal 16 dicembre 2002. Nel corso del 2002 è stato inoltre realizzato il progetto di controparte centrale sui mercati azionari di Borsa Italiana, che prenderà avvio il 23 maggio 2003. A fine anno gli aderenti al sistema di compensazione e garanzia erano 120, di cui 34 generali, 33 individuali e 53 indiretti suddivisi, per categoria di appartenenza, in 62 banche (di cui 7 comunitarie), 53 Sim (di cui 7 comunitarie) e 5 agenti di cambio. Gli aderenti comunitari sono aumentati nell'anno da 16 a 24. I partecipanti al Fondo di garanzia dei contratti erano a fine anno 124, di cui 46 banche residenti, 43 Sim, 8 agenti di cambio, 6 banche e 21 imprese d'investimento comunitarie. I partecipanti al Fondo di garanzia della liquidazione erano 230, di cui 166 banche residenti, 50 Sim, 11 agenti di cambio, una banca e 2 imprese d'investimento comunitarie. Nell'ambito del potenziamento dei servizi ausiliari del clearing tramite architettura "web", è stata completata nel secondo semestre - e avviata a gennaio 2003 - l'infrastruttura tecnica "Internet Clearing Work Station" (Icws), un nuovo servizio dotato di elevati standard di sicurezza, che consente più efficaci modalità di comunicazione con il sistema di clearing. Il Consiglio di Amministrazione di Cassa di Compensazione e Garanzia per il triennio 2003-2005 risulta composto da: Presidente Angelo Tantazzi; Vice Presidente Massimo Capuano; Amministratore Delegato Renato Tarantola; Consiglieri: Giovanni Sabatini; Andrea Giochetta; Raffaele Jerusalmi; Vincenzo Mioccio; Michele Monti; Fabrizio Plateroti. Il Direttore Generale della Società è Danilo Battistelli. 

GRUPPO SOGEFI (CIR): STABILE LA REDDITIVITA' NEL PRIMO TRIMESTRE 2003 
Mantova, 18 aprile 2003 - Si è riunito ieri sotto la presidenza dell'ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA per esaminare i risultati dell'attività nei primi tre mesi dell'esercizio 2003. Nonostante la perdurante debolezza dei mercati veicolistici internazionali, il Gruppo Sogefi ha registrato, rispetto al primo trimestre 2002, una modesta flessione dei ricavi dovuta alla svalutazione delle monete sudamericane e della sterlina inglese, mentre ha realizzato risultati economici stabili a conferma del miglioramento della redditività a seguito dell'importante piano di riorganizzazione 2002. Il fatturato consolidato al 31 marzo 2003 è stato di 223,3 milioni di euro, rispetto a 232,6 milioni dell'analogo periodo 2002 (-4%). A parità di cambi il fatturato sarebbe stato di 238 milioni (+2,3%). Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 30,9 milioni di euro, invariato rispetto al primo trimestre 2002, con una migliore incidenza sui ricavi, passata dal 13,3% al 13,8% di quest'anno. Anche l'utile operativo consolidato (Ebit) risulta invariato a 17,3 milioni di euro, con un miglioramento della redditività (dal 7,4% al 7,7% sulle vendite). L'utile netto consolidato è stato di 7,1 milioni di euro, contro 7,6 milioni nei primi tre mesi del 2002, che avevano beneficiato di una plusvalenza di 1,3 milioni di euro al netto delle imposte per la cessione di un immobile. Il patrimonio netto totale, inclusa la quota degli azionisti terzi, era di 205,7 milioni di euro al 31 marzo 2003, in calo rispetto a 221,5 milioni al 31 marzo 2002 per effetto della svalutazione del peso argentino e del real brasiliano, e in leggero progresso rispetto a 200,4 milioni al 31 dicembre 2002. Il patrimonio netto consolidato era di 192,2 milioni di euro al 31 marzo 2003, contro 209,4 milioni al 31 marzo 2002 e 187,9 milioni al 31 dicembre 2002. L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 marzo 2003 era di 250,6 milioni di euro (285,8 milioni al 31 marzo 2002 e 241,5 milioni al 31 dicembre 2002). Nel primo trimestre 2003 le attività del settore filtrazione, pur in presenza di un ridimensionamento dei ricavi, hanno realizzato risultati economici in crescita. Le vendite consolidate sono infatti ammontate a 120,2 milioni di euro (131,3 milioni a parità di cambi) e si confrontano con 126,3 milioni del primo trimestre dell'anno precedente, mentre l'utile operativo (Ebit) è stato di 10,3 milioni di euro (8,6% sui ricavi) rispetto a 9,8 milioni (7,8% sui ricavi) nel primo trimestre 2002. Il settore componenti per sospensioni ha registrato, nel primo trimestre 2003, una leggera contrazione delle vendite e dei risultati economici. Il fatturato consolidato è stato di 102,4 milioni di euro (105,8 milioni a cambi costanti) contro 103,2 milioni nel primo trimestre 2002. L'utile operativo è stato di 8,9 milioni di euro (8,7% sulle vendite) e si confronta con 9,2 milioni (9% sulle vendite) dell'analogo periodo dell'esercizio precedente. Nonostante i risultati del primo trimestre 2003 confermino il buon livello di redditività del 2002, permangono le incertezze dello scenario internazionale. Si ritiene peraltro che le azioni intraprese nell'esercizio passato e quelle pianificate per il 2003 influenzeranno positivamente l'andamento dell'esercizio in corso. 

SOGEFI: PER L'ESERCIZIO 2002 IL FATTURATO È STATO DI 905,6 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 33,4% RISPETTO A 678,7 MILIONI NEL 2001. 
Mantova, 18 aprile 2003 - Si è svolta ieri, sotto la presidenza dell'ing. Carlo De Benedetti, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Sogefi SpA che ha approvato il bilancio civilistico ed esaminato il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio 2002. Il Gruppo Sogefi ha realizzato nel 2002 ricavi e risultati in significativo progresso rispetto all'esercizio precedente a seguito dell'ingresso nel perimetro di consolidamento del gruppo francese Filtrauto, acquistato nell'ottobre 2001 e in tale esercizio consolidato solo a livello patrimoniale. Queste le principali risultanze dell'esercizio 2002 del Gruppo Sogefi: Il fatturato è stato di 905,6 milioni di euro, in crescita del 33,4% rispetto a 678,7 milioni nel 2001. L'utile operativo è risultato pari a 77,6 milioni di euro e si raffronta con 57,7 milioni dell'esercizio precedente (+34,4%). L'utile netto è stato di 23,5 milioni di euro, in miglioramento del 46,2% rispetto a 16,1 milioni del 2001. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2002 era pari a 187,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 209,3 milioni al 31 dicembre 2001 a causa della svalutazione delle monete sudamericane. L'indebitamento finanziario netto si è ridotto sensibilmente, passando da 274,5 milioni di euro al 31 dicembre 2001 a 241,5 milioni a fine 2002. L'Assemblea ha approvato il bilancio 2002 della Capogruppo Sogefi SpA, che presenta un utile netto di 14,3 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto a 9,9 milioni del precedente esercizio e ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,130 euro (0,124 euro nel 2002) che sarà messo in pagamento a partire dal 2 maggio 2003 contro stacco della cedola n° 23 in data 28 aprile 2003. L'Assemblea ha inoltre deliberato di portare a 11 i membri del Consiglio di Amministrazione e ha nominato Paolo Rocca nuovo consigliere. Per il triennio 2003-2005 è stato confermato il Collegio Sindacale uscente, formato da Angelo Girelli (Presidente), Franco Caramanti e Riccardo Zingales (Sindaci effettivi). L'Assemblea ha infine deliberato l'autorizzazione al Consiglio di Amministrazione ad acquistare fino a un massimo di 10.500.000 azioni proprie, per un importo massimo di 42 milioni di Euro. 

SKF - RELAZIONE RELATIVA AL PRIMO TRIMESTRE 2003: UTILE PRIMA DELLE TASSE DI 802 MILIONI DI CORONE SVEDESI 
Göteborg, 18 aprile 2003 - Per quanto riguarda il primo trimestre del 2003, il Gruppo Skf dichiara un utile prima delle tasse di 802 milioni di corone svedesi (761). Nello stesso periodo l'utile per azione è risultato di 4,94 corone (4,64). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le vendite totali, calcolate in valuta locale, in Europa sono cresciute, mentre in Nord America sono risultate abbastanza stagnanti e in Asia hanno continuato a crescere sensibilmente. Prospettive: Si prevede che, globalmente, la domanda del mercato di prodotti e servizi del Gruppo rimanga relativamente immutata nel secondo trimestre. I livelli produttivi, che nel primo trimestre sono stati superiori a quelli delle vendite, saranno ridotti nel prossimo trimestre. Sintesi: L'utile operativo nel primo trimestre 2003 è stato di 944 milioni di corone svedesi (903). Nello stesso periodo il margine operativo del Gruppo Skf ha raggiunto il 9,0% (8,5). Il flusso di cassa, dopo gli investimenti, è stato di 47 milioni di corone svedesi (-112). Le vendite nette sono ammontate a 10.541 milioni di corone svedesi (10.665). La diminuzione del 1,2% delle vendite nette si può così ripartire: struttura 0,7%, volumi 6,2%, prezzi/mix 1,2% ed effetti dovuti ai cambi -9,.3%. L'utile netto è ammontato a 562 milioni di corone svedesi (529). Nel primo trimestre gli oneri finanziari netti del Gruppo sono stati pari a -142 milioni di corone svedesi (-142). Gli investimenti in attivo hanno totalizzato 304 milioni di corone (289). A fine marzo, le scorte del Gruppo corrispondevano al 22,2% (21,0) delle vendite annue. L'indice di solvibilità capitale netto / attività è risultato del 41,2% (41,2). Per quanto riguarda il periodo di 12 mesi conclusosi il 31 marzo, la redditività del capitale investito è stata del 17,4% (14,8). L'utile sul patrimonio è stato del 16,0% (13,7). Il numero di dipendenti a ruolo ha raggiunto le 39.645 unità (38.205); l'aumento è dovuto alle recenti acquisizioni. Rispetto al primo trimestre 2002 i cambi hanno avuto un effetto negativo sugli utili Skf prima delle tasse per un ammontare stimato sui 160 milioni di corone svedesi. Nuovi principi contabili A partire dal 1 gennaio 2003, la Skf ha introdotto lo standard contabile svedese RR 29 "Employee Benefits", che si basa sull'International Accounting Standard (IAS)19. L'effetto contingente di questo cambiamento dei principi contabili è stato di -1.447 milioni di corone svedesi dopo le tasse ed è stato conteggiato nell'indice di solvibilità in conformità con i principi RR 5 "Accounting for changes in accounting principles". Sempre a partire dal 1 gennaio 2003, è stato introdotto lo standard contabile svedese RR 25 "Segment Reporting". Pertanto, le informazioni del presente comunicato stampa riguardanti i segmenti di business sono state adattate di conseguenza. Il formato dei segmenti primari della Skf è in linea con la struttura operativa delle divisioni Skf. Nuovo amministratore delegato e direttore generale e nuovo obiettivo A seguito della decisione dell'amministratore delegato e direttore generale Sune Carlsson di lasciare la Skf con effetti dall'Annual General Meeting 2003, il consiglio di amministrazione dell'AB Skf ha deciso di nominare al suo posto Tom Johnstone. Il nuovo obiettivo del Gruppo Skf è quello di mantenere al 10 % il margine operativo e di aumentare di 10 miliardi di corone svedesi le vendite annuali nette nel periodo 2005/2006. Per raggiungere l'obiettivo, ci si dovrà concentrare sull'ulteriore miglioramento dell'eccellenza operativa, sulla crescita organica e sulle acquisizioni. La crescita organica dovrà avvenire attraverso una maggiore espansione nelle aree geografiche, una rapida crescita nei segmenti industriali, il mercato del ricambio, le attività di servizio e i nuovi prodotti. Le acquisizioni dovranno contribuire per circa un terzo all'incremento delle vendite nette. Le Divisioni I risultati delle singole Divisioni sono tratti dalle informazioni fornite dalla direzione generale. Industrial Division Il risultato operativo nel primo trimestre è ammontato a 370 milioni di corone svedesi (376), con un conseguente margine operativo del 9,5% (9,5) sulle vendite totali (vendite e consegne ai clienti interni ed esterni). Le vendite all'esterno sono ammontate a 2.536 milioni di corone (2.493), con un aumento dell'1,7%. Nel trimestre le vendite totali sono state pari a 3.890 milioni di corone (3.950). Nel trimestre le vendite in Europa e Asia sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2002. In Nord America sono rimaste ferme. Nello stesso trimestre 2003, alla famiglia di cuscinetti Skf Explorer, dalle elevate prestazioni, sono stati aggiunti i cuscinetti assiali orientabili a rulli, utilizzati negli organi di trasmissione industriali e navali, nelle pompe verticali e in numerose altre applicazioni. Automotive Division Il risultato operativo nel primo trimestre è ammontato a 174 milioni di corone svedesi (123), con un conseguente margine operativo del 4.6% (3.2) sulle vendite totali (vendite e consegne ai clienti interni ed esterni). Le vendite all'esterno sono ammontate a 3.441 milioni di corone (3.457), con una diminuzione dello 0,5%. Nel trimestre le vendite totali sono state pari a 3.812 milioni di corone (3.831). Le vendite di cuscinetti e anelli di tenuta all'industria delle auto e dei furgoni è aumentata in Europa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche in Nord America sono state più elevate che nello stesso periodo dell'anno passato. Rispetto allo stesso periodo del 2002, le vendite all'industria degli autocarri sono aumentate in Europa, ma diminuite in Nord America. Quelle al mercato del ricambio auto in Europa sono cresciute, mentre in Nord America sono diminuite. Electrical Division Il risultato operativo nel primo trimestre è ammontato a 80 milioni di corone svedesi (73), con un conseguente margine operativo del 4,7% (4,4) sulle vendite totali (vendite e consegne ai clienti interni ed esterni). Le vendite all'esterno sono ammontate a 502 milioni di corone (493), con un aumento dell'1.8%. Nel trimestre le vendite totali sono state pari a 1.690 milioni di corone (1.675). Rispetto a quello dell'anno scorso, nel primo trimestre le vendite sono aumentate sia in Asia sia in Europa. In febbraio il primo canale del nuovo stabilimento di Shanghai ha iniziato la produzione di serie di cuscinetti a sfere. È stato deciso di creare a Bangalore, in India, un centro di sviluppo per le due ruote, il quale si dedicherà interamente alle nuove tecnologie. Service Division Il risultato operativo nel primo trimestre è ammontato a 294 milioni di corone svedesi (275), con un conseguente margine operativo dell'8,4% (7,8) sulle vendite totali (vendite e consegne ai clienti interni ed esterni) . Le vendite all'esterno sono ammontate a 3.083 milioni di corone (3.176), con una diminuzione del 2,9%. Nel trimestre le vendite totali sono state pari a 3.493 milioni di corone (3.539). Nell'Europa occidentale le vendite si sono mantenute costanti, mentre in Nord America sono diminuite in modo rilevante rispetto al primo trimestre 2002. In Asia, hanno continuato a crescere notevolmente. In America Latina e nell'Europa centro-orientale sono cresciute. La Reliability Services ha stipulato ancora nuovi contratti in tutto il mondo per la fornitura di prodotti e servizi, in particolare con l'industria mineraria in Australia, le cartiere in Messico e l'industria del cemento in Thailandia. Aero and Steel Division Il risultato operativo nel primo trimestre è ammontato a 47 milioni di corone svedesi (60), con un conseguente margine operativo del 2,8% (3,5) sulle vendite totali (vendite e consegne ai clienti interni ed esterni) . Le vendite all'esterno sono ammontate a 971 milioni di corone (1.042), con una diminuzione del 6,8%. Nel trimestre le vendite totali sono state pari a 1.681 milioni di corone (1.732). Le vendite all'industria aeronautica sono risultate alquanto deboli rispetto al corrispondente periodo del 2002. Nel corso del trimestre sono avvenute le prime consegne di aste di materiale composito da parte della consociata francese SARMA per il nuovo Airbus A380. L'Ovako Steel, precedentemente Steel Division e oggi parte dell'Aero and Steel Division, dichiara vendite all'esterno per 442 milioni di corone svedesi (442). Nel trimestre le vendite totali sono state pari a 829 milioni di corone (822). È aumentata la percentuale di clienti non Skf. Il risultato operativo nel primo trimestre ammonta a 8 milioni di corone (-9). Precedenti previsioni Si prevede nel primo trimestre un ricupero di domanda da parte del mercato di prodotti e servizi Skf. I volumi produttivi rimarranno al livello attuale. 

REPLY BILANCIO 2002: UTILE NETTO CONSOLIDATO PER 3,5 MILIONI DI EURO (3,8 MILIONI NEL 2001).
Torino, 18 aprile 2003: Fatturato consolidato per 77,1 milioni di Euro, (60,3 milioni di Euro nel 2001); Margine Operativo Lordo per 12,3 milioni di Euro (11,0 milioni nel 2001); Ebit, al netto dei costi di quotazione, pari a 9,1 milioni di Euro (8,4 milioni nell'esercizio precedente); utile netto consolidato per 3,5 milioni di Euro (3,8 milioni nel 2001). Questi, in sintesi, i risultati consolidati del progetto di bilancio d'esercizio 2002 di Reply S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: Rey) approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione della società. Il CdA, presieduto da Mario Rizzante, alla luce del costante e progressivo conseguimento di risultati positivi ha deciso di proporre all'Assemblea degli azionisti Reply, prevista a a Torino il prossimo 10 Giugno, la distribuzione di un dividendo di € 0,10 per azione. "Si tratta di una decisione per noi significativa - ha detto il presidente della società Mario Rizzante - perchè avviene con un anno di anticipo rispetto a quanto avevamo ipotizzato in sede di quotazione in Borsa, a conferma della solidità patrimoniale del gruppo e della concreta realizzazione dei suoi programmi di crescita". "Reply - ha detto ancora Rizzante - ha chiuso l'esercizio 2002 con risultati consolidati positivi e in crescita rispetto all´esercizio precedente, di particolare rilievo specialmente se valutati alla luce del difficile contesto economico che ha caratterizzato tutti i settori industriali nel 2002". "Essere riusciti a fare bene anche nel 2002, con una economia in crisi - ha proseguito Rizzante - deve essere uno stimolo, un punto di partenza per costruire nuovi successi. I nostri numeri, dimostrano la solidità di Reply e della strategia di sviluppo. In questi anni siamo riusciti a costruire un gruppo di lavoro solido, capace di affermarsi in mercati competitivi come quelli dell'Industria Manifatturiera, delle Telecomunicazioni, dei Servizi Bancari e Assicurativi. Contemporaneamente abbiamo posto solide basi per la crescita e lo sviluppo futuro di Reply." In particolare Reply evidenzia accanto ad una crescita nelle linee di business tradizionali, l'efficace processo di integrazione di nuove società, come Sysproject, che, entrata a fare parte di Reply negli ultimi mesi del 2002, ha potenziato e completato l'offerta per il Web Management e che costituisce oggi una importante componente attiva nelle infrastrutture per l'e-business". "Nel corso del 2002 - ha concluso Rizzante - abbiamo potenziato la nostra offerta nel settore delle infrastrutture e della sicurezza e, con l'acquisizione del 49% del capitale di Santer S.p.A, siamo entrati nei settori della Sanità e delle Soluzioni per gli Enti Locali, due comparti fondamentali nell' ambito della Pubblica Amministrazione. Il 2003 ci porterà nuove sfide da affrontare e superare e ci vedrà impegnati a sviluppare le attività impostate nel settore della Pubblica Amministrazione e a potenziare ulteriormente la nostra offerta di servizi e soluzioni per la "Real Time Enterprise". Approfondendo l´analisi dei risultati, nel 2002 il fatturato consolidato del Gruppo si è attestato a 77,1 milioni di Euro (60,3 milioni di Euro nel 2001), con un incremento del +27,9%. Sostenuta anche la crescita dei margini con un Mol pari a 12,3 milioni di Euro e un Ebit, al netto dei costi straordinari di quotazione, per 9,1 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta al 31/12/02 è pari a 4,1 milioni di Euro. Nel corso dell'ultimo trimestre d'esercizio 2002, Reply ha sostenuto uscite di cassa straordinarie per 7,7 milioni di Euro per il pagamento delle ultime acquisizioni effettuate, ha pagato imposte per 4,6 milioni di Euro e ha incassato crediti operativi per 25 milioni di euro. Fondata nel giugno del 1996 Reply opera con una struttura a rete di società, ciascuna specializzata per linea di offerta. Le attività del Gruppo si concentrano nelle aree dell'e-business consulting (consulenza strategica, organizzativa e di processo), dell'e-business communication (comunicazione multimediale e servizi di web-marketing) e dell'e-business implementation (progettazione e implementazione di sistemi internet, portali, siti e applicazioni mission critical in architettura multicanale). Reply ha inoltre sviluppato sistemi di software proprietario e stipulato parallelamente significativi accordi di collaborazione con alcuni dei maggiori "software vendor" mondiali. Reply è quotata al Nuovo Mercato di Borsa Italiana dal 6 dicembre 2000. 

ART'E' S.P.A.: L' ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO E IL NUOVO PIANO DI BUY BACK
Villanova di Castenaso, 18 aprile 2003 - L'Assemblea dei Soci di Art'e' S.p.A., leader in Italia nel mercato dei beni culturali di alta gamma, ha approvato ieri il Bilancio dell'esercizio 2002, che ha registrato un fatturato consolidato pari a 46,5 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto all'anno precedente. L'Assemblea dei Soci ha deliberato inoltre la distribuzione del dividendo pari a 0,40 euro per azione attraverso l'utilizzo della riserva straordinaria. La data di stacco della cedola n. 2 è il 28 aprile 2003 e quella di pagamento il 2 maggio 2003. I dividendi godono di un credito di imposta pieno. L'Assemblea ha approvato il nuovo piano di buy back, che prevede l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie entro il limite massimo del 10% del Capitale Sociale che corrisponde ad un massimo di 357.984 azioni, comprese le azioni proprie già in possesso della Società. La durata dell'autorizzazione è di 18 mesi a partire da ieri per le operazioni di acquisto, mentre per le operazioni di vendita il periodo è calcolato a partire dalla data della prima operazione di acquisto di azioni proprie. Il piano prevede, inoltre, che il prezzo d'acquisto delle azioni proprie non sia inferiore ad oltre il 50% né superiore ad oltre il 15% del prezzo ufficiale delle contrattazioni registrate sul Nuovo Mercato il giorno precedente all'acquisto. Mentre il prezzo di vendita non potrà essere inferiore ad oltre il 15% né superiore ad oltre il 100% del prezzo ufficiale delle contrattazioni registrate sul Nuovo Mercato il giorno precedente alla vendita. Contestualmente è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che conferma tutti i membri del precedente e resterà in carica fino all'approvazione del bilancio 2005. Il Consiglio di Amministrazione sarà presieduto da Marilena Ferrari e composto da: Marilena Ferrari Presidente; Fabio Lazzari Consigliere esecutivo; Davide Bolognesi Consigliere esecutivo; Vincenzo Cappelletti Consigliere esecutivo; Adriano Battegazzore Consigliere esecutivo; Filippo Rozzanigo Consigliere esecutivo; Mauro Morelli Consigliere non esecutivo; Claudio Demattè Consigliere non esecutivo; Roberto Grandi Consigliere non esecutivo; Gavino Sanna Consigliere non esecutivo. L'Assemblea ha approvato la modifica del numero massimo dei componenti del Consiglio di Amministrazione, articolo 15 dello Statuto Sociale, che passano da 11 a 15. E' stato, inoltre, conferito alla società PricewaterhouseCoopers S.p.A. l'incarico di revisore contabile per il triennio 2003-2005. 

MOBILITÀ SOSTENIBILE: INCONTRO MATTEOLI-ANCI 
Roma, 18 aprile 2003 - Le politiche per la mobilità sostenibile troveranno un tavolo di confronto istituzionale tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e l'Anci. Questo quanto è stato deciso al termine di un incontro tra il Ministro Altero Matteoli e il direttivo della Consulta per la Mobilità Sostenibile dell'Anci. Il tavolo si riunirà periodicamente per valutare le priorità negli interventi; fare il punto sullo stato dei finanziamenti, anche in vista della prossima legge finanziaria; prevedere nuove iniziative. "Le politiche e le strategie ambientali - ha sottolineato Matteoli - hanno maggiore incisività se sono il frutto di dialogo e concertazione. Inoltre, proprio in tema di mobilità sostenibile, è più che mai necessaria la collaborazione degli Enti Locali che sono i soggetti istituzionali che quotidianamente si devono confrontare con i problemi dell'inquinamento e del traffico". Dal 1999 al 2002 il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha stanziato per il pacchetto mobilità sostenibile circa 212 milioni di euro e ne ha erogati 121 milioni, il 57%. I capitoli a più alto tasso di erogazione sono quelli del car sharing, già operativo in cinque aree (Torino, Venezia, Bologna, Modena e la provincia di Rimini), gli incentivi per le riconversioni a Gpl e metano che hanno portato alla trasformazione di 45.000 auto e l'accordo con i produttori di motorini per l'acquisto di due ruote a basse emissioni che ha messo su strada 110.000 motorini meno inquinanti. Nel corso della riunione è stato anche stabilito che Anci e Upi siano presenti nel tavolo istituzionale Ministero-Regioni sull'attuazione del Dm 60 sulla qualità dell'aria. Proprio gli Enti Locali dovranno infatti svolgere un ruolo importante, in accordo con le Regioni, nelle pianificazione di eventuali misure di limitazione della circolazione. 

INCONTRI AIMPES DEDICATI AI SOCI 
Milano, 18 aprile 2003 - In seguito ai soddisfacenti risultati ottenuti lo scorso anno, anche per il 2003 Aimpes organizza, appositi incontri dedicati ai Soci, nelle varie regioni di appartenenza. Attraverso questa iniziativa l'Associazione intende fornire un valido supporto alle singole realtà produttive del territorio, impegnate ogni giorno ad affrontare una situazione congiunturale difficile ed un mercato sempre più esigente. Il tema principale degli incontri riguarderà la presentazione delle indicazioni stilistiche e tendenze moda nella pelletteria per la stagione primavera/estate 2004. Lo stilista Roberto Ricci, che con profonda conoscenza del settore pellettiero da alcuni anni collabora con il comitato Trend Selection di Lineapelle e con Aimpes, approfondirà e svilupperà gli argomenti legati alla pelletteria, fornendo alle aziende spunti e suggerimenti di sicuro interesse. Verrà inoltre ripetuta la presentazione (tranne a Milano), già anticipata al Mipel di marzo, del nuovo software che Firenze Tecnologia, in collaborazione col Consorzio Centopercento Italiano, ha sviluppato per calcolare i tempi di lavorazione dei prodotti di pelletteria; questo nuovo sistema rappresenta la soluzione ottimale per stimare il costo effettivo di una borsa attraverso parametri semplici e definiti. I prossimi appuntamenti di maggio seguiranno il seguente calendario: 5 maggio 2003 a Firenze presso l'Hotel Sheraton in Via Giovanni Agnelli, 33 dalle ore 17.00 6 maggio 2003 a Bologna presso la Fiera in occasione di Lineapelle, dalle ore 10.30.  Infolink: www.aimpes.it  

MARC R. PASTURE È IL NUOVO RESPONSABILE DI ALFA ROMEO IN GERMANIA 
Torino, 18 aprile 2003 - Marc R. Pasture è stato nominato Responsabile di Alfa Romeo in Germania. Sostituisce Dietmar Futterer che ha lasciato la carica per raggiunti limiti di età. Nato 55 anni fa a Hauset (Belgio), Marc Pasture è stato membro del consiglio di amministrazione e responsabile delle Vendite e Marketing di Vew Energie/Rwre Plus, la società tedesca di energia elettrica, dove ha sviluppato con successo un C.R.P. (Customer Relationship Program). Precedentemente, Marc Pasture si è occupato della riorganizzazione e del rilancio del tour operator tedesco Ltu Touristik e dell'espansione internazionale di Vobis, catena di negozi specializzati nel settore informatico. Oggi con entusiasmo Alfa Romeo lo accoglie in azienda, per rafforzare le vendite della Casa automobilistica in Germania. Appassionato di automobili, dal 1988 al 1992 Marc Pasture è stato il responsabile di Citroen Deutschland AG. Dal 1979 al 1988, inoltre, ha lavorato per Pirelli dove ha ricoperto numerosi incarichi di responsabilità in Italia, in Belgio, in Francia e in Germania. Laureato in Economia con un Mba all'Università di Gent (Belgio), Marc Pasture è sposato e ha quattro figli. 

FIAT AUTO: DANIELE BERTONI NOMINATO RESPONSABILE GESTIONE PIANO QUALITÀ E COSTI 
Torino, 18 aprile 2003 - Daniele Bertoni è stato nominato Vice President, Gestione Piano Qualità e Costi della Fiat Auto dove opera alle dirette dipendenze del Chief Executive Officer, Giancarlo Boschetti. Nato a Brescia il 5 settembre 1962, Bertoni ha iniziato l'attività nel Gruppo Fiat nel 1988. Nel 1990, è entrato a fare parte della Funzione delle Human Resources dell'Iveco, dove ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità nell'ambito del Manufacturing, sia in Italia che all'estero, occupandosi di tematiche gestionali e organizzative. Dopo un'esperienza come Responsabile delle Human Resources della Business Unit Medium Range, nel 2001 ha assunto la responsabilità dell'Ente Knowledge Management & Development od il coordinamento della Change Management Platform dell'Iveco. Dall'aprile 2003, Bertoni è entrato nella Fiat Auto per assumere l'attuale incarico, che ha come obiettivo il coordinamento di progetti di riorganizzazione interna e di change management. Back Stampa Invia a... Cologno Monzese, /04/2003 

MEDIASET: PIER SILVIO BERLUSCONI VICEPRESIDENTE - GIULIANO ADREANI A.D. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI MEDIASET NOMINA PIER SILVIO BERLUSCONI A VICEPRESIDENTE E GIULIANO ADREANI AD AMMINISTRATORE DELEGATO 
Cologno Monzese, 18 aprile 2003 Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, designato dall'Assemblea degli Azionisti il 16 aprile, si è riunito il 17 sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri. Pier Silvio Berlusconi è stato riconfermato Vicepresidente e Giuliano Adreani Amministratore Delegato. Il Consiglio ha inoltre provveduto a nominare il nuovo Comitato Esecutivo, composto da quattro membri: ne fanno parte, oltre al Presidente, al Vicepresidente e all'Amministratore Delegato, il consigliere Gina Nieri. 

TELECOM: NICOLÒ NEFRI NOMINATO PRESIDENTE DI FINSIEL 
Roma, 17 aprile 2003 - Nicolo' Nefri, nato a Savona nel 1928 e laureato in Economia e Commercio presso l'università di Genova, è il nuovo presidente di Finsiel. Nefri, entrato in Rinascente nel 1958 in qualità di responsabile dell'ufficio Studi Economici, nel 1976 è stato nominato amministratore delegato e nel 1988 presidente della società, ricoprendo la stessa carica anche presso la Federazione delle Aziende di Grande Distribuzione. Dal 1989 al 1997 ha ricoperto gli incarichi di amministratore delegato della Saes S.p.A. (holding di partecipazioni controllante, tra cui, di Rinascente), presidente della Unitel S.p.A., presidente di Attività Immobiliari S.p.A. (Gruppo Fiat). Nel 1997 Nefri è stato nominato presidente di HdP S.p.A., carica che ha ricoperto fino a settembre 2002 entrando poi nel 2003 nel consiglio di amministrazione della società stessa. Sempre nel 1997 è stato nominato presidente della Rcs Libri S.p.A.. Nefri, Cavaliere del Lavoro dal 1986, ha ricoperto inoltre l'incarico di consigliere di amministrazione in Galbani S.p.A., Credito Artigiano (Gruppo Credito Valtellinese), Università Bocconi e Stefanel S.p.A.. La grande esperienza professionale nella gestione di alcune tra le più importanti aziende italiane, le elevate qualità morali e la riconosciuta e totale indipendenza nello svolgimento degli incarichi ricoperti da Nefri, dimostrano come la nomina odierna sia volta a rafforzare ulteriormente Finsiel che, assieme alla conferma dei due amministratori delegati, Nino Tronchetti Provera e Salvatore Pinto, si assicura una struttura di vertice di assoluto valore. 

INTESA RAGGIUNTA TRA FIAT AUTO E ALTROCONSUMO SULLA CAMPAGNA DI RICHIAMO LANCIA DEDRA 
Torino, 18 aprile 2003 - Fiat Auto e Altroconsumo -associazione indipendente di consumatori- hanno sottoscritto un accordo in relazione alla campagna di richiamo su un lotto di Lancia Dedra benzina avviata nel luglio 2002 a seguito di ordinanza resa dal Tribunale di Torino. Tale campagna è volta all'eliminazione di eventuali anomale infiltrazioni di gas di scarico tramite relativo risanamento tecnico. L'accordo pone al centro dell'attenzione la sicurezza e la tranquillità dei consumatori in generale e dei clienti della casa automobilistica in particolare. L'accordo prevede: a) l'invio di una seconda lettera di richiamo ai proprietari delle Lancia Dedra benzina rientranti nel lotto identificato dai numeri di telaio da 68285 a 135605 che non si sono ancora presentati; b) l'estensione della campagna di richiamo alle restanti Lancia Dedra benzina da inizio serie al numero di telaio 208050; c) la comunicazione di Fiat auto ai proprietari di vetture Lancia Dedra diesel fino al numero di telaio 208050 della propria disponibilità ad intervenire su tali autovetture ancorché non incluse nella campagna di richiamo in ragione delle diverse caratteristiche costruttive; d) un intervento di risanamento tecnico sulle auto interessate e l'informazione dei clienti circa l'avvenuta esecuzione a regola d'arte degli interventi; e) una comunicazione al cliente di eventuali ulteriori fonti di possibili infiltrazioni legate alla vetustà del veicolo o ad altre ragioni rilevate nel corso dell'esecuzione degli interventi e dell'esito del controllo preventivo del Co all'interno dell'abitacolo, qualora tale controllo fosse richiesto dal cliente. Fiat Auto intende eseguire gli interventi previsti dall'accordo anche sulle vetture Lancia Dedra non catalizzate (rientranti nei lotti citati) distribuite all'estero. Fiat Auto, in conseguenza delle preoccupazioni suscitate dalla campagna di richiamo, intende con questo accordo ribadire l'importanza strategica rappresentata dalla centralità dell'attenzione al proprio Cliente. Altroconsumo ritiene che l'accordo raggiunto con Fiat Auto tuteli efficacemente i diritti dei consumatori alla salute e alla sicurezza dei prodotti per la cui difesa aveva agito in giudizio. Fiat Auto e Altroconsumo, dopo una lunga fase di contrapposizione sulla questione, esprimono reciproca soddisfazione per lo sforzo congiuntamente realizzato per trovare, nel rispetto dei propri ruoli, una soluzione positiva per gli interessi dei consumatori. 

ASSEGNATE LE MELE D'ORO DELLA XV EDIZIONE DEL PREMIO MARISA BELLISARIO IL PREMIO "LA DONNA DEL SECOLO" ALLA ROSSA PIÙ AMATA DAGLI ITALIANI: LA FERRARI 
Milano, 18 aprile 2003 - Si è riunita ieri la commissione esaminatrice per valutare la rosa delle candidate al Premio "Marisa Bellisario" alle quali sono astate assegnate le mele d'oro. La commissione presieduta dalla Presidente della Fondazione, Lella Golfo e composta tra gli altri da Margherita Boniver, Sottosegretario agli Esteri, Giustina Destro, Sindaco di Padova, Guidalberto Guidi, Vicepresidente Confindustria, Massimo Fabbricini, Direttore ufficio rapporti con i media del Coni, Antonio Calabrò, Marino Bartoletti, Silvia Vaccarezza e Paola Vitto, giornalisti, Alessandra Benevolo, Employer Branding&Corporate Recuiting Manager Vodafone Omnitel, e le imprenditrici Nicoletta Fiorucci e Sabina Perri, ha indicato come premiate importanti donne che si sono imposte per le loro capacità personali, agonistiche, professionali e imprenditoriali nel mondo dello sport. "Quest'anno sarà infatti lo sport il filo conduttore che accompagnerà la manifestazione -ha detto Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario - La tematica rientra nella mission istituzionale della Fondazione in quanto, anche in questo settore, le donne sono state e sono protagoniste assolute, sia a livello nazionale che internazionale. Lo sono state sul piano dei risultati e delle medaglie, lo sono sul piano della definizione delle politiche, nel lavoro e nelle professioni, lo sono nelle imprese che producono beni e servizi per lo sport". In più in questa edizione la Fondazione Marisa Bellisario ha voluto assegnare il premio speciale "la donna del secolo" ad una "rossa" che con le sue imprese ha fatto e fa battere il cuore di tutti gli italiani: La Ferrari, che farà bella mostra di se nell'atrio di Confindustria nel corso della manifestazione e a nome della quale ritireranno il premio le donne dalla Scuderia, impegnate in pista e nella progettazione al pari dei colleghi. La XV edizione del Premio Marisa Bellisario, promossa sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, in collaborazione con la Confindustria e Il Sole 24 Ore, sarà dedicata a "Sport: Donna più che mai", avrà luogo a Roma, sabato 10 maggio (alle ore 10.00) presso l'Auditorium della Tecnica della Confindustria e sarà aperta dal Presidente della Camera dei Deputati, Pierferdinando Casini. Durante il Premio verrà presentata una ricerca, realizzata dal Censis, sul tema "donna e sport", che ha analizzato e ricostruito il quadro di riferimento attuale ed i possibili scenari di sviluppo del fenomeno attraverso analisi quantitative, sondaggi e case - histories. 

VOLONTARI SI DIVENTA: PIU' DI 200 I CORSI A MILANO DAI SERVIZI SOCIALI, ALLA CULTURA, ALLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 
Milano, 18 aprile 2003 - Lavorare nel terzo settore? Da oggi è più facile: sono 201 i corsi di formazione nell'area milanese. E in quale ambito? Si va dai servizi sociali (28,9%), alla cultura, sport e ricreazione (19,9%), alla gestione organizzativa (15,4%), al volontariato (6%), alla sanità (4,5%), alla cooperazione e solidarietà internazionale (3%), all'ambiente (3%), all'istruzione e ricerca (3%), alla gestione fiscale (2%), allo sviluppo economico, locale e coesione sociale (1%), altro (13,4%). Possibilità che si trovano a partire dagli insegnamenti universitari (49,8%), ai seminari di aggiornamento (38,8%), alla formazione professionale (11,4%). 46 i soggetti che propongono i corsi periodicamente, divisi a metà tra pubblici (52,2%) e privati (47,8%). Con le università specializzate in cultura, sport e ricreazione (28%), i soggetti formativi in servizi sociali (30,5%). Gli utenti? Per i tre quarti singoli interessati e solo un quarto le organizzazioni. Emerge dal repertorio sui corsi di formazione per il non profit realizzato nell'ambito dall'Osservatorio per l'economia civile della Camera di Commercio di Milano. Al mondo del non profit è dedicato il convegno di oggi, "Sviluppo locale e impresa sociale non profit in Lombardia", promosso da AsseforCamere - Agenzia Nazionale del Sistema Camerale - assieme ad Aster-x (società consortile senza fini di lucro promossa dalle maggiori organizzazioni italiane di Terzo Settore), Censis ed Istituto G. Tagliacarne. "Come Camera di Commercio - ha commentato Carlo Lesca, presidente dell'Osservatorio per l'economia civile della Camera di Commercio di Milano - abbiamo voluto dare un contributo in questi anni soprattutto per comprendere il mondo del no profit, in particolare a Milano e Lombardia, attraverso l'Osservatorio sull'economia civile, col compito di facilitare il coordinamento tra il mondo istituzionale e associazionistico, per promuovere lo sviluppo di questo settore. L'imprenditoria no profit ha un forte carattere sociale ed un crescente ruolo economico ed occupazionale, e rappresenta un "ponte" tra società ed impresa. E la formazione rappresenta uno strumento importante per rafforzare e far crescere un comparto che si concentra a Milano e in Lombardia. Quasi 340 mila volontari a Milano (un abitante su 10) e 636 mila in Lombardia si adoperano ogni giorno nelle 10 mila organizzazioni non profit a Milano e nelle oltre 31.100 in Lombardia. Un settore dove lavorano 72.400 dipendenti a Milano e 137.000 in Lombardia". Il Progetto Quasar: qualità per i servizi a rete d'impresa sociale. La collaborazione tra Camere di Commercio e Terzo Settore, nell'ambito del Progetto Quasar, si propone come luogo di apprendimento e sviluppo di competenze d'impresa rivolto alle imprese sociali non profit all'interno dello stesso Sistema Camerale, così da favorire sinergie tra imprenditoria sociale e sistema economico territoriale. Il Progetto Quasar, realizzato in stretta collaborazione tra il Sistema Camerale ed il Terzo Settore, è finanziato con fondi Equal ed è realizzato da un'Ats (Associazione temporanea di scopo) guidata da AsseforCamere - Agenzia Nazionale del Sistema Camerale - assieme ad Aster-x (società consortile senza fini di lucro promossa dalle maggiori organizzazioni italiane di Terzo Settore), Censis ed Istituto G. Tagliacarne. Non profit: i corsi di formazione a Milano - Nel corso di questa prima fase della rilevazione sono stati identificati 201 corsi di formazione, erogati complessivamente da 46 soggetti. I soggetti della formazione. I soggetti erogatori di formazione si possono distinguere in tre gruppi principali: le università, i centri di formazione professionale inseriti nel piano formativo provinciale, e tutte quelle realtà che in forma pubblica o privata offrono formazione (Formaper, Ciessevi, ecc.). Complessivamente le università si caratterizzano per raggruppare 20 soggetti erogatori di formazione, il 42,5% del totale dell'offerta (differenti facoltà che fanno riferimento ai quattro principali atenei milanesi: Università degli Studi di Milano, Università degli Studi Milano Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore e Università Bocconi). Le principali realtà universitarie che propongono corsi di interesse per il terzo settore sono la facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano, la facoltà di scienze della formazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, e lo Sda dell'Università Commerciale Luigi Bocconi. I Centri di Formazione Professionale, che offrono corsi riguardanti temi del terzo settore, sono 15 (31,9%), mentre sono 12 (25,6%) quelle realtà che erogano formazione ma non sono né Università né Centri di Formazione Professionale. L'offerta corsuale complessiva è erogata per il 60,1% dalle università, per il 10,4% dai centri di formazione professionale e per il rimanente 29,5% da differenti realtà che operano direttamente nel terzo settore, (per esempio il Centro Servizi per il Volontariato), che tra le altre attività che svolgono si occupano anche di terzo settore. Considerando la natura dei differenti soggetti erogatori si osserva come poco più della metà dei soggetti 52,2% sia di natura pubblica mentre il 47,8% di natura privata. La tipologia formativa. Relativamente alla tipologia dei corsi la maggior parte di questi si caratterizza per essere formazione di tipo universitario caratterizzata da differenti modelli (49,8%), seguita da attività formativa breve (attività brevi, seminari, moduli di aggiornamento, addestramento, qualificazione) (38,8%) e formazione professionale (11,4%). I contenuti formativi. Rispetto ai contenuti della formazione si può distinguere tra formazione dedicata e formazione non dedicata. Mentre nella prima rientrano tutti quei corsi che identificano un profilo strettamente correlato con il terzo settore, o per la denominazione del corso o per l'ente che lo propone (per esempio il Master in "Management delle aziende cooperative e non profit" o il corso "Mettersi in proprio nel settore non profit"); nella seconda troviamo tutti quei corsi che possono riguardare il terzo settore ma non in modo dedicato o esplicitamente finalizzato (come per esempio il corso di laurea in psicologia o il corso per ausiliario socio assistenziale).La formazione non dedicata caratterizza il 61,7% dei corsi censiti, mentre quella dedicata il 38,3%.Il 31,2% della formazione dedicata è erogata dalle Università, mentre la quota più consistente, il 68,8% è offerta da altre realtà formative. Tra i corsi fino ad ora censiti nessuno di quelli caratterizzati da formazione dedicata era erogato da centri di formazione professionale. Questo quadro muta se osserviamo la distribuzione della formazione non dedicata, infatti se l'università detiene sempre il primato dell'offerta con il 78,2%, i centri di formazione professionale si caratterizzano per una quota pari al 16,9%, le rimanenti realtà formative detengono la rimanete quota del 4,8%. La distribuzione dei differenti settori. Il settore dove si concentrano più corsi è quello relativo ai servizi sociali con il 28,9%. Di seguito troviamo il settore cultura sport e ricreazione con il 19,9% e il settore gestione organizzativa con il 15,4%. Tra i rimanenti settori va evidenziato il 6% relativo al volontariato e il 4,5% relativo al settore sanità. Vi è poi una consistente quota, pari al 13,4%, che pur riguardando temi del terzo settore non trova una collocazione precisa caratterizzandosi con una forte intersettorialità. Se osserviamo poi come si distribuiscono i corsi, incrociando il settore di riferimento con la modalità corso dedicato/non dedicato, osserviamo come l'attività corsuale dedicata si caratterizzi principalmente con corsi di carattere gestionale (fiscale e organizzativo) (37,3%), mentre quella non dedicata su corsi afferenti al settore dei servizi sociali/sanità (38,7%) e al settore cultura sport e ricreazione (27,4%). Gli utenti della formazione. Complessivamente i 3/4 della formazione presente tra i corsi censiti è rivolta a singoli individui, (corsi universitari, corsi di formazione professionale ecc.), mentre solo 1/4 è rivolto espressamente anche a organizzazioni che vogliono formare i loro membri e non solo a singoli soggetti. Questa distinzione emerge dalle caratteristiche segnalate nella presentazione dei singoli corsi. In particolare va segnalato come siano i corsi brevi, e le attività seminariali e di aggiornamento ad essere rivolte a organizzazioni che possono scegliere di formare più soggetti contemporaneamente. 

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