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2003 anno 6°  

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TURISTICO
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di

SABATO
24 MAGGIO 2003

pagina 2

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POLONIA: IL TURISMO AVVICINA LE NAZIONI. 

Da dieci anni i Polacchi si recano numerosi all'estero e finalmente scopi principali di queste partenze sono il turismo, il riposo durante le vacanze, i viaggi di affari. L'immagine del turista polacco è mutata molto in meglio. Anche in Polonia ogni anno giungono milioni di turisti stranieri. Ciò è favorito dai migliori rapporti di carattere commerciale, dagli scambi culturali e scientifici. Hanno un significato decisivo anche i mutamenti che si sono verificati nel turismo polacco. Prima di tutto, i turisti possono usufruire di alberghi e pensioni di alto e medio standard. Si trovano nelle città che sono grandi centri turistici (come Cracovia, Varsavia, Gdansk, Wroclaw, Poznan. Lodz, Olsstyn, Torun, Kolobrzeg e decine di altre), si trovano in regioni dagli alti valori turistici. La Polonia offre oggi infinite possibilità di trascorrere le ferie o un fine settimana molto attraente. E' decisamente migliorata l'infrastruttura turistica: è aumentato il numero dei passaggi di frontiera, migliore è l'accessibikità ai mezzi di comunicazione. La Polonia è nota per una buona gastronomia; vi sono piscine, sciovie, campi da golf, percorsi fluviali ben serviti; a lungo si potrebbero elencare le facilitazioni al servizio dei turisti. Il bellissimo litorale polacco del Mar Baltico, le regioni con centinaia di laghi, i meravigliosi boschi, i monti dalle straordinarie forme, le città storiche, le manifestazioni artistiche, le ottime condizioni per un riposo attivo, tutto attira i turisti dai vari Paesio dell'Europa, anche la maggior parte arriva dalla Germania. Nell'Europa contemporanea il turismo si compie non soltanto il ruolo di importante settore dell'economia. Avvicina anche molto le Nazioni, serve alla loro reciproca conoscenza, insegna la tolleranza, il rispetto per il patrimonio culturale degli altri popoli. 

PARTENZA IN 'QUARTA' PER NATURA W AFFLUSSO RECORD AL "TEATRO NEI PARCHI" 
Partenza a razzo per la quarta edizione di Natura W, il programma di eventi ed escursioni nel verde frutto dell'impegno congiunto della Provincia di Modena, dei Parchi, delle Riserve e dell'ideatore in primis dell'iniziativa, il Consorzio Valli del Cimone. L'edizione 2003 propone, da Aprile a Novembre, un ricco calendario curato dalla Guide Ambientali Escursionistiche capace di soddisfare tutti i gusti: dalle escursioni ai giochi nel verde mirati a far trascorrere piacevoli weekend alle famiglie, dalle visite guidate alla ricerca di fiori e piante, dalle camminate sulle tracce del lupo alle mille altre possibilità per godere del patrimonio ambientale dell'Appennino modenese, fra le quali si segnala la novità del 'Teatro nei Parchi'. I primi appuntamenti hanno fatto registrare un successo ben superiore non solo alle precedenti edizioni, ma anche alle più rosee previsioni. Daniele Sargenti, Presidente del Consorzio Valli del Cimone, fa sapere che: "L'afflusso iniziale è già da record: si pensi che ben 120 persone hanno aderito all'ultima iniziativa di 'Teatro nei Parchi' tenutasi alle Salse di Nirano, nel comune di Fiorano e che altrettante hanno già prenotato l'analogo evento che si terrà il 1° Giugno a Pavullo, nella Riserva Naturale Orientata di Sassoguidano. Procedendo di questo passo sarà forse possibile triplicare le presenze dello scorso anno che raggiunsero le 1.300 unità." Sargenti, per quale ragione il Consorzio Valli del Cimone ha dato vita a "Natura W"? Per cercare di portare a sistema l'offerta di turismo sostenibile del nostro Appennino nell'integrazione fra ambiente, agricoltura e turismo. C'era infatti un'eccessiva polverizzazione di proposte dei vari Comuni e delle 3 Comunità Montane che necessitavano di essere integrate in un progetto organico e al passo coi tempi. Con Natura W siamo riusciti nell'impresa. Quali sono gli Enti che collaborano attivamente all'iniziativa? La Provincia di Modena e il Coordinamento dei Parchi e delle Riserve Naturali della Provincia stessa che comprende il Parco Regionale del Frignano, il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, la Riserva Naturale Regionale delle Salse di Nirano, la Riserva Naturale Orientata delle Casse di Espansione del Fiume Secchia, la Riserva Naturale Orientata di Sassoguidano. Quali risultati hanno dato le tre edizioni precedenti? Un flusso via via crescente di partecipanti paganti che, nella terza edizione, ha raggiunto quota 1.500. Quali sono le novità e che cosa vi aspettate dalla 4ª edizione? La novità più eclatante è l'inserimento di "In Forma di Parco" una serie di incontri curati dalla Compagnia Teatrale Koiné che si tengono nelle Riserve e nei Parchi rientranti nel progetto. Ogni spettatore viene fornito di cuffie acustiche e guidato attraverso il Parco da una voce invisibile, mentre gli attori di Koiné passeggiano con i visitatori descrivendo le specie incontrate e trasmettendo il messaggio dell'unicità di Uomo e Natura. La "domanda di natura" sta evidentemente salendo negli ultimi anni. Secondo Lei l'Appennino modenese è attrezzato per ospitare flussi turistici in costante crescita? Sì, credo che il sistema di accoglienza sia adeguato, soprattutto in forza della capacità già acquisita di rispondere con successo alle migliaia di visitatori che ogni anno prendono d'assalto le nostre stazioni sciistiche. Ciò non toglie che dobbiamo lavorare in modo permanente per accelerare i tempi della programmazione e della decisione in quanto il mercato del turismo è diventato così complesso che anche una settimana di ritardo può determinare lo spostamento di flussi significativi di utenza. Per questa ragione stiamo agendo, in collaborazione con la Provincia di Modena e taluni Enti di Formazione, su una proposta di formazione costante e diffusa per gli operatori privati e per i funzionari di Enti Pubblici. Il prossimo weekend ci offre un ampio ventaglio di possibilità: da Campogalliano, per scattare foto nella riserva, a Fanano, per risalire la Valle del Rio Fellicarolo, da Guiglia, per incontrare i vecchi mestieri nel Parco di Roccamalatina, a Lama Mocogno, per riscoprire la Via Vandelli. Per informazioni Consorzio Valli del Cimone 0536/325526 info@vallidelcimone.it 

A UDINE AL VIA, MERCOLEDÌ 18 GIUGNO, L'ATTESISSIMA RASSEGNA UDIN&JAZZ 2003 TRA VECCHI GIGANTI E NEW GENERATION, SPICCANO I NOMI LEGGENDARI DI ARTO LINDSAY, RANDY WESTON E JAN GARBAREK 
9 appuntamenti, concentrati fra il 18 e il 28 giugno, 5 piazze, dislocate sul territorio, 13 anni di storia, scanditi dai migliori artisti della scena internazionale: lasciando parlare le cifre, questo è il biglietto da visita di "Udin&Jazz 2003", la grande rassegna che porta la firma dell'Associazione Culturale Euritmica e anche quest'anno si avvale del sostegno e della collaborazione della Banca Popolare FriulAdria. Nuova edizione, dunque, e nuove emozioni per gli spettatori, chiamati ancora una volta ad applaudire i talenti emergenti, le promesse consolidate e i vecchi giganti... Se la prima parte del programma si svilupperà indagando gli aromi sonori della new generation, e toccando Tricesimo, Cervignano, Codroipo, Cividale, la seconda porterà sul palco del Teatro Nuovo "Giovanni da Udine" un autentico e straordinario poker d'assi: il chitarrista Arto Lindsay (25 giugno), il pianista Randy Weston (per la prima volta in Regione il 26 giugno), il quartetto di Gonzalo Rubalcaba & David Sanchez (27 giugno), il sassofonista Jan Garbarek (28 giugno). Tutti nomi che, come si dice banalmente, non hanno certo bisogno di alcuna presentazione. Tutti nomi che vanno ad arricchire un album prezioso, davvero prezioso, per il Friuli: quello, appunto, di "Udin&Jazz", già affollatissimo di stelle (da Frisell a Stern, da Petrucciani a Zawinul, da Veloso a Shorter). 3 Arto Lindsay, newyorkese di nascita ma con una bella porzione di sangue carioca nelle vene, è forse la chiave di volta fondamentale del Brasile del nuovo millennio: sia per quanto riguarda le produzioni altrui (Caetano Veloso, Marisa Monte, Vinicius Cantuária) che per le proprie. Compositore, produttore, cantante, chitarrista, collaboratore di mostri sacri dell'avanguardia musicale (Brian Eno, Laurie Anderson, John Zorn, Ryuichi Sakamoto), Lindsay nella sua carriera ha attraversato confini musicali e culturali. E dopo i lavori, meravigliosi, concepiti nel corso degli anni Novanta, l'ultimo "Invoke" segna il suo debutto sull'etichetta indipendente creata da Ani Di Franco. Randy Weston non è solo uno dei migliori pianisti del mondo, ma anche un ambasciatore culturale, innovativo e visionario, e un compositore prolifico, i cui lavori sono diventati dei classici, eseguiti da molti artisti famosi. Nato a Brooklyn, a pochi isolati dalla casa di Thelonius Monk dal quale trasse una influenza determinante, Weston con la sua carriera rappresenta una testimonianza vivente dell'evoluzione del jazz. Già negli anni '50 inizia ad esplorare le radici africane del jazz e il lato più spirituale della musica, che si riflette nel suo ruolo sociale e nel forte legame con la natura... Pianista cubano, figlio d'arte, Gonzalo Rubalcaba non ha ancora 40 anni ma di lui si può dire che possiede un incomparabile lirismo, un'inconsueta spontaneità e una grande carica espressiva. Anche se Cuba resta un elemento fondamentale della sua musica, Rubalcaba trascende le distinzioni di generi ed è autore di un jazz moderno ed ispirato che non rinuncia al virtuosismo ma che è anche capace di una interiore spontaneità. Un artista autentico, insomma, che avrà come ospite d'eccezione un altro enorme talento: David Sanchez, sassofonista incalzante ed espressivo, capace di coniugare splendidamente forme jazz e afro-latine. La musica visuale ed intensa di Jan Garbarek è intimamente collegata alle più strette tradizioni folkloristiche e illustrative: il nord, la natura e il mistero sono gli elementi da cui il musicista norvegese trae ispirazione per composizioni caratterizzate da un'attenzione particolare verso la linea melodica. Ha suonato con tutti i guru del jazz contemporaneo - da Keith Jarrett a Ralph Towner, da John Abercrombie a Miroslav Vitous - e ha seguito l'indicazione implicita in tanti lavori di Coltrane per avventurarsi oltre e soprattutto altrove. Il suono sublime, immacolato e profondamente spirituale del suo sax che si fa corpo sonoro ed emozionale, sarà accompagnato per la serata udinese da una delle sue formazioni più classiche e longeve. L'apertura ufficiale di "Udin&Jazz 2003", fissata per mercoledì 18 giugno a Tricesimo, spetterà alla "Night in Caligola" ovvero un omaggio alla fresca etichetta veneziana che qui proporrà due deu suoi ultimi progetti: l'ottimo duo Marco Tamburini & Marcello Tonolo e a seguire il Massimo Donà quintet, in perfetto equilibrio tra melodia e sperimentazione. Giovedì 19, a Cervignano del Friuli, sarà poi la volta di un altro quintetto, la band del pianista Giovanni Mazzarino (classificato al primo posto nella categoria Miglior Nuovo Talento 2002, per il Referendum indetto dalla rivista "Musica Jazz"), mentre lunedì 23 il "Ristori" di Cividale ospiterà il "Massimo Urbani Tribute": una session commemorativa dedicata al "Charlie Parker italiano", a dieci anni esatti dalla sua prematura scomparsa, messa a punto da un'autentica all stars band (il 4 concerto verrà preceduto da un breve incontro-dibattito con Carola De Scipio, autrice del libro "Vita, morte, musica di Massimo Urbani", e con il critico musicale Claudio Donà). Molte le novità di questa 13a edizione, tra cui sottolineiamo: il gemellaggio con il Festival Jazz di Lubjana, che si tradurrà nel live-act della Robert Jukic Band (20 giugno a Codroipo), e la sezione comica "Jazz & Smile", che giocherà da intro alle 4 serate udinesi e sarà affidata a un formidabile maestro del sorriso: mister Ugo Dighero, colonna storica dei Broncoviz e socio della Gialappa's Band a "Mai dire gol" e "Mai dire Maik"! Se il sodalizio con il Ljubljiana Jazz Fest, oltre a rappresentare l'avvio di uno prezioso scambio culturale Friuli/Slovenia (dal Friuli andrà a Ljubljiana il trio di Claudio Cojaniz), apre contemporaneamente la via a future partnership internazionali, la presenza del bravissimo Dighero con le sue improvvisazioni comiche segna una piccola "rivoluzione" negli assetti tradizionali delle rassegne jazz: un modo insolito, e sicuramente coraggioso, per disegnare un'atmosfera diversa e per ricreare un feeling più coinvolgente tra pubblico e palcoscenico. Come ogni festival che si rispetti ci saranno infine gli "after show" con le migliori formazioni locali, che si terranno al "Birrificio Udinese" di P.le Osoppo. "Udin&Jazz 2003", ricordiamo, è realizzato in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Udine, i Comuni di Udine e di Tricesimo, Cervignano del Friuli, Codroipo e Cividale, l'Università degli Studi di Udine, la CCIAA di Udine, la City Honda di Tavagnacco e - appunto - la Banca Popolare FriulAdria che, oltre a sostenere l'intero programma della manifestazione, ha reso possibile una nuova iniziativa in collaborazione con le Università di Udine e Gorizia. Nell'ambito di Udin&Jazz verranno infatti organizzati degli incontri con gli studenti in cui il pianista compositore Claudio Cojaniz svilupperà i temi fondamentali della musica Jazz ed il suo divenire storico nel contesto musicale del '900. Per la prima volta, dunque, le porte dell'Università si apriranno al Jazz. 

MALGALONGA: DI MALGA IN MALGA ALLA SCOPERTA DELLA VALLE AURINA DAL 31 AGOSTO AL 7 SETTEMBRE 2003 UNA STRAORDINARIA PROPOSTA PER GLI AMANTI DELLA MONTAGNA. 
La Malgalonga è un'avventura dedicata a tutti quelli che amano la montagna e la natura. Una proposta di una settimana, dal 31 agosto al 7 settembre, che vi porterà alla scoperta della Valle Aurina, un gioiello incastonato sul versante soleggiato delle Alpi Aurine (Alto Adige) e circondato da 80 cime imponenti che superano i tremila metri. La giornata inizia presto: all'alba si fa colazione ammirando lo straordinario spettacolo del sole che sorge tra i monti. Poi, sacco in spalla e scarponcini da trekking, si cammina sugli oltre 100 chilometri di sentieri che portano a laghetti incontaminati e romantiche malghe con prati che invitano a una pausa pic nic. Alla riscoperta di una cultura che sta quasi scomparendo. Accompagnati da guide d 'eccezione. Come Hans Kammerlander, l'alpinista di fama mondiale nato proprio a Campo Tures che vi farà conoscere le sue montagne durante un' escursione con pernottamento in baita. Ma non è tutto. Non mancano le passeggiate culturali come quella che porta da Predoi a Casere passando per la malga Rossa e comprende la visita dell'antica miniera di Predoi. Oppure la gita alle cascate di Riva di Tures che si conclude con un romantico aperitivo e un concerto di musica classica. E alla sera, una proiezione di diapositive che illustrano le bellezze delle valli di Tures e Aurina e del parco naturale. Una vacanza ideale per chi vuole ritemprare corpo e spirito. Per la sistemazione, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Dall'hotel alla Gasthof all'appartamento. Prezzi: 505 euro a persona in hotel a quattro stelle; 455 in hotel tre stelle; 405 in albergo a una/due stelle; 375 in un garni; 560-600 per un un appartamento per due persone. Il prezzo comprende: pernottamento e prima colazione, escursione con M. Larcher, esperto di erbe aromatiche, escursione e pernottamento in baita, escursione Predoi/Casere oppure escursione verso la malga del Rio Nero per i ragazzi, escursione alle cascate di Riva di Tures. Per informazioni e prenotazioni: Associazione turistica Campo Tures, Via Josef Jungmann 8, Campo di Tures, tel. 0474.678076, fax 0474.678922. E-mail: info@campo-tures.com sito web:
www.taufers.com

 TAI CHI NEL BOSCO SABATO 24 MAGGIO 
Tornare a sintonizzarsi con il proprio respiro. Dimenticare lo stress e dedicare una giornata a se stessi per ristabilire un contatto con le energie e la parte più profonda di sé. In una parola, o forse tre, Tai Chi Chuan. L' antica arte marziale dai movimenti lenti e armoniosi, che agli occhi dei profani appare più simile a una danza che a una tecnica di combattimento, si presenta ad esperti ma anche a quanti desiderano avvicinarsi per la prima volta ai suoi segreti sabato 24 maggio, all'interno dei Boschi di Carrega, per uno stage di una giornata, dalle ore 9 alle 18, guidato da Tiziana Castelluccio. Un momento di recupero psico-fisico da dedicare a se stessi, nella splendida, riposante cornice di un bosco secolare, condividendo la propria esperienza con altri appassionati. Il ritrovo è alle 9 di mattina (si consiglia un abbigliamento comodo) e il programma si articola in diversi momenti: meditazione taoista, i cinque esercizi fondamentali, lo studio della forma fissa e l'introduzione alla forma 37. Le tecniche di rilassamento e di respirazione eseguite durante la concatenazione dei movimenti consentono lo svilupparsi della forza interiore, chiamata Chi, che in questa disciplina si contrappone alla forza muscolare, considerata più limitata. Il Tai Chi Chuan è anche chiamato "yoga cinese", in quanto il ritmo costante e l'estrema lentezza con cui sono ripetuti i movimenti di rara precisione, elastici e leggeri, portano coloro che li stanno praticando a uno stato di meditazione. Nel corso della giornata sarà offerta una merenda nel bosco, preparata con alimenti naturali e in perfetta sintonia con il tono della situazione. La manifestazione è aperta a tutti livelli. Il costo dello stage è di 30 euro. Il pranzo, servito in loco, è compreso nella quota di iscrizione. Per informazioni e iscrizioni: Contattare Tiziana: 0521.252272 oppure 340.5284.621

HYDROTHERM, DOLCISSIME CAREZZE D'ACQUA A TORRE COCCARO: IL RELAX PROSSIMO VENTURO L'ORIGINALE MASSAGGIO SU CUSCINI D'ACQUA NELLA SPLENDIDA MASSERIA PUGLIESE. UNA NOVITÀ ASSOLUTA E UN BREVETTO ESCLUSIVO. 
Acqua. La grande madre da cui tutti veniamo. Dolce e carezzevole come tutte le madri, ancora una volta è l'elemento liquido la fonte di ogni nostro benessere. C'è acqua ovunque a Torre Coccaro, la splendida masseria (si chiamano così in Puglia le antiche fattorie padronali) di Savelletri di Fasano (BR). Quella del basso Adriatico che qui è particolarmente azzurra e invitante; quella della stupenda piscina nell'antica Masseria, che è anche un capolavoro di accoglienza. Dagli ulivi secolari alle vigne generose, dal sole ai frutti maturi e dolcissimi, qui la Natura regola con le sue immutabili leggi il benessere e il relax degli ospiti. E poi c'è il Centro Benessere AVEDA, dove specialisti di grande esperienza si occupano della nostra salute psicofisica, regalandoci, unici nel panorama italiano del wellness, originalissimi ed efficacissimi massaggi. L'ultimo grido, è l'HYDROTHERM, un massaggio come mai ci è capitato di provare e.di godere! Immaginiamo un lettino "diverso", fatto di cuscini d'acqua (si tratta di un brevetto esclusivo) riscaldata e termoregolata.su misura dell'ospite, (un apposito test stabilisce qual è la temperatura adatta a noi), tra i 35° e i 40° costanti. Stando beatamente sdraiati, in posizione supina per tutta la durata del trattamento, si "fluttua", già in virtù del calore, tra sensazioni di pace ed estremo relax, dimentichi, come direbbe il poeta, degli affanni del mondo. I segreti del massaggio, che in questo caso agisce sulla muscolatura profonda con un'efficace azione decontratturante, fanno leva sulla sinergia massaggio-calore. Agendo su entrambe le superfici del corpo (gambe comprese, naturalmente), senza che il soggetto debba cambiare posizione, dal momento che il suo peso è ammortizzato dai cuscini ad acqua e che le mani del massaggiatore passano così agevolmente sotto il torace, il massaggio profondo, a base di oli aromatici speciali, elimina in breve tempo ogni tensione muscolare residua e crea un duraturo stato di beatitudine. Aiutato, oltretutto da un ambiente favorevole: luci suffuse di candele profumate, sottofondo rilassante, carezze d'angeli. Insomma, per dirla col celebre dipinto di Matisse, che non per nulla prediligeva le delizie mediterranee: "lusso, calma e voluttà". Una proposta cui è impossibile rinunciare e che vale da sola una vacanza a Savelletri di Fasano. Le altre proposte-gioiello della Masseria Torre Coccaro riempirebbero un volume. Ne elenchiamo solo alcune, lasciando alla sorprendente varietà di offerte dell'esclusivo resort pugliese il compito di stupire. Piscina d'acqua salina, suite in grotta (lenzuola di lino e coperte di seta), mobili d'antan e pezzi d'arte e di alto artigianato locale, cucina "bio" con i prodotti dell'orto, maneggio a pochi km, escursioni guidate, e.stanchiamoci pure, tanto al Centro Aveda ci rimetteranno in sesto colmandoci di tenere coccole che vengono da lontano: dall'ayurvedica ai trattamenti preferiti da Naomi Campbell! E, adesso con l'imperdibile massaggio HYDROTHERM, il relax prossimo venturo. Mai, come in questo caso, informarsi sulle dolci lusinghe dell'estate conviene! Prezzi: fino al 31 maggio: doppia, 216 euro; junior suite, 310 euro; suite Orange Garden, 516 euro. Visite guidate all'orto botanico e alla foresta: 50 euro a persona. Per informazioni: Masseria Torre Coccaro, Contrada Coccaro 8, Savelletri di Fasano (Brindisi), tel. 080.4829310, fax 080.4827992. www.masseriatorrecoccaro.com  e mail: masseriatorrecoccaro@tin.it 

ESTATE A SORRENTO NELLE NUOVE SUITES DEL GRAND HOTEL EXCELSIOR VITTORIA DALLO STORICO ALBERGO DUE INEDITI PACCHETTI DI SOGGIORNO, VALIDI FINO A OTTOBRE, PER TRASCORRERE MAGICI MOMENTI NEL GOLFO INCANTATO.... 
Il prestigioso Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento ha preparato per la stagione estiva due nuovi pacchetti che vi regaleranno emozioni uniche trascorrendo anche solo qualche notte nella splendida penisola dai magici profumi e colori. A prova del costante impegno verso un ammodernamento attento alle esigenze dei propri clienti, la struttura 5 stelle lusso vi propone la sistemazione in suite completamente rinnovate, con bagni in marmo, mantenendo però un arredamento in stile d'epoca. Pacchetto degli Aranci: studiato per coloro che desiderano farsi conquistare dall'affascinante natura sorrentina, dai suoi colori e profumi che si ritrovano nei sapori della rinomata cucina locale, a base di pesce, olio extravergine, pomodori e soprattutto di limoni e aranci. Il pacchetto prevede la sistemazione in una delle cinque nuove Suite degli Aranci, con vista sul parco di 20.000 mq piantato ad agrumeto. Ogni Suite ha una superficie di circa 50 mq e si compone di una camera da letto, soggiorno e due bagni. Il Pacchetto degli Aranci ha un costo di 924 Euro a persona e comprende: 3 notti con prima colazione (in camera su richiesta); Vip amenities all'arrivo; una Gourmet Dinner (con vini della casa) presso il ristorante Vittoria o il Ristorante Bosquet, terrazza panoramica sul Golfo; registrazione prima dell'orario di arrivo e partenza oltre l'orario previsto; quotidiano in omaggio tutti i giorni; visita ad un agriturismo con degustazioni di prodotti tipici. Il Pacchetto degli Aranci è valido per tutto il periodo estivo, fino ad ottobre. Uno sconto del 50% viene applicato ai bambini dai 4 ai 12 anni in camera con i genitori. Pacchetto Viaggio di Nozze: creato per le coppie in viaggio di nozze alla ricerca di un luogo magico ove iniziare la vita di coppia. Tra storia e leggenda, Sorrento vi farà vivere un'atmosfera romantica, dandovi inoltre la possibilità di raggiungere facilmente località come Capri, Amalfi, Ravello e Napoli. Il Grand Hotel Excelsior Vittoria vi farà trascorrere questa esperienza indimenticabile nella nuova Honeymoon Suite, di 65 mq (ampia camera da letto con zona soggiorno, una seconda camera con salottino ed un bagno), dotata di una terrazza su due lati da cui godere il suggestivo paesaggio del golfo di Napoli. Il Pacchetto Viaggi di Nozze ha un costo di 1,518 Euro per persona e comprende: 3 notti con prima colazione (su richiesta in camera); Vip amenities all'arrivo; una cena a lume di candela; regalo per la sposa; 1 visita di Sorrento con tipica carrozza sorrentina; iglietto a/r per Capri; registrazione prima dell'orario di arrivo e partenza oltre l'orario previsto; quotidiano in omaggio tutti i giorni. Il Pacchetto Viaggi di Nozze è valido per tutta l'estate, fino al mese di ottobre. Infolink: www.exvitt.it 

APRE AL PUBBLICO IL SECOLARE CASTELLO DI DUINO SUL GOLFO DI TRIESTE. DAL 1° LUGLIO. 
La variegata offerta turistica dell'area del Carso, fra Monfalcone e Trieste, dal primo luglio si arricchisce di un'altra perla: l'apertura al pubblico del secolare Castello di Duino e del suo parco, arroccato su uno sperone roccioso, a precipizio sul golfo di Trieste, a due passi dalla mitica passeggiata Rilke. www.castellodiduino.it
COME SI ARRIVA Autostrada A 4 Venezia-Trieste, casello Lisert, uscita Duino; Strada Statale 14 Monfalcone-Trieste, strada costiera, strada panoramica; Aeroporto Internazionale di Ronchi dei Legionari; Ferrovia stazione di Monfalcone. 
IL CASTELLO L'antica rocca e il Castello nuovo ?picco sul mare che domina il golfo di Trieste, innalzarono una torre quadrangolare di guardia e, successivamente, costruirono tutto attorno numerose fattorie e ville rustiche. In epoca alto medioevale fu costituito il feudo di Duino e, su un piccolo promontorio accanto a quello su cui ergeva l'antica torre romana, fu costruito quello che oggi viene chiamato il Castello Vecchio. La fortezza fu distrutta nel 1476 durante una delle tante incursioni turche ed oggi sono visibili solo i ruderi delle mura perimetrali, arroccate su una rupe situata sulla destra, guardando il mare, poco più in basso rispetto all'attuale costruzione. Nei primi decenni del XIV secolo i conti di Duino divennero vassalli degli Asburgo che, nel 1395, concessero il feudo ai signori di Walsee che fecero erigere il Nuovo Castello sulle fondamenta della torre di guardia romana, che ancora oggi troneggia all'interno del cortile, a ridosso del baluardo a strapiombo sul mare. Una raffinata dimora "vissuta" Il percorso aperto al pubblico si snoderà lungo una quindicina di stanze della dimora privata, ricche di opere d'arte e cimeli storici. Per i gruppi sono previste visite guidate. Il castello potrà essere utilizzato anche per convegni, mostre d'arte, concerti, eventi culturali, cene di gala. Il parco, con i suoi viali romantici, decorati con statue e oggetti d'epoca, terrazze e spalti aperti sull'immensità del mare, è stato riorganizzato nel 1956 sul disegno originario del 1880. 
LE LEGGENDE Come spesso avviene in tante dimore storiche ed antichi manieri, anche a Duino sono nate alcune leggende ispirate ai reali avvenimenti storici o (più spesso) alle fantasie popolari. Così, nei secoli, si sono raccontate le storie delle battaglie tra Romani ed Istri, la sosta di Attila al Castello, l'ira di Pagano II che calpestò i figli con il proprio cavallo, le prepotenze ed i patti con il Diavolo di un ignoto cavaliere della Torre. Lo scoglio di Dante Molto popolare è il racconto della visita di Dante Alighieri, come ambasciatore di Cangrande della Scala, che sarebbe rimasto a lungo seduto a meditare su una roccia vicina al Castello (oggi conosciuta come "Scoglio di Dante"). La Dama Bianca Una delle "favole" più romantiche nate attorno al castello di Duino, e sicuramente la più famosa, è inspirata da una roccia di calcare bianco che, vista dal mare, ricorda una figura femminile avvolta in un lungo velo. Narra la legenda che un sovrano geloso stava per gettare la sua sposa nel mare, ma il cielo che udì le sue grida disperate s'impietosì e la trasformò in roccia. Da allora, secondo la stessa leggenda, la poveretta lascia ogni notte la sua "dimora" di pietra e vola nel castello per raggiungere la stanza dove aveva lasciato la culla della sua figlioletta. Le due sorelle Un'altra storia è sorta intorno a due massi bianchi che si vedono nel mare davanti a Duino. Si dice che fossero due gemelle che un giorno caddero in acqua e divennero due rocce, sempre unite, anche nella morte. Ambedue le leggende, attorno al 1860, sono state oggetto d'ispirazione poetica per la Principessa Teresa Maria Beatrice della Torre-Hofer-Valsassina, La fanciulla uccisa Questa leggenda ispirò un romanzo di Charles Nodier, uno dei fondatori del Romanticismo francese: un gruppo di feroci guerrieri uccise una nobile fanciulla che risultò essere la sorella della fidanzata del loro capo. Impazzita dal dolore, la sorella sopravvissuta, s'aggira di notte nel Castello, strappandosi vesti e cappelli e seminando terrore. 
UN PO' DI STORIA Le radici della famiglia I primi signori di Duino furono i vassalli di Aquileia. Questa stirpe si concluse nel 1391 con la morte di Ugone VI il quale, per testamento, lasciò il feudo ai Walsee che conclusero la costruzione del Castello Nuovo. Nel 1473 il ducato divenne possedimento diretto dell'Impero governato dai capitani, ultimo dei quali fu Mattia Hofer. Dopo la sua morte, nel 1475, il feudo passò al marito di sua figlia Ludovica Raimondo della Torre Valsassina (del casato dei signori di Milano che, sconfitti dai Visconti, si trasferirono nelle terre di Aquileia alla quale diedero molti patriarchi). Per secoli titolari esclusivi del servizio postale La germanizzazione del cognome della Torre e Tasso in Thurn und Taxis, di una parte della famiglia attuale proprietaria del Castello di Duino, avvenne nel 1500 quando un suo membro, Francesco, si mise a disposizione dell'Imperatore per estendere al Sacro Romano Impero il servizio di consegna della corrispondenza, a piedi o a cavallo (che poi esercitò in condizioni di monopolio per ben quattro secoli), forte dell'esperienza già acquisita in Italia fin dalla metà del 1300, quando Omodeo Tasso aveva ottenuto dalla Serenissima la concessione del servizio postale su diverse direttrici. Teresa Maria Beatrice, artista colta e sensibile Teresa Maria Beatrice della Torre-Hofer-Valsassina (1817-1893), che nel 1849 sposò il principe Egon Honbelhoe-Waldenburg-Schillingsfurst, trasformò il castello in un vero e proprio tempio dell'arte. Scrisse versi molto belli e una sua poesia, La perla, fu addirittura musicata da Franz List che soggiornò nel castello e usò lo stesso pianoforte visibile oggi dal pubblico dei visitatori. Ospiti illustri Fra la fine dell'800 e i primi del '900, i principi della Torre e Tasso (che solo nel 1934 ottennero che il doppio nome della casa tornasse ad essere anche italiano), ospitarono personaggi famosi, tra i quali si possono nominare Gabriele D'Annunzio ed Eleonora Duse. Nel castello hanno soggiornato anche, di recente, rappresentanti della nobiltà internazionale come il principe Carlo d'Inghilterra, la principessa Sarvath di Giordania e la regina Sofia di Spagna e personalità della politica, delle scienze e della cultura. Il Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico Il castello è inserito nel borgo medioevale di Duino nel quale ha sede, fra l'altro, anche il prestigioso "Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico", dedicato agli studi superiori per giovani che provengono da varie nazioni, scelti in base alle loro capacità, all'insegna della cultura senza confini. 
IL COMUNE DI DUINO-AURISINA Il territorio comunale Duino-Aurisina, che confina a nordovest con i comuni di Monfalcone e Doberdò, a sudovest con il mare Adriatico, a nordest con la Slovenia e a sudest con i comuni di Trieste e Sgonico, è ricco di attrattive turistiche: magici intrecci fra storia, ambiente naturale, artigianato e prodotti tipici. Grotte e fiumi sotterranei Il Carso triestino, che parte da Monfalcone e segue il confine sloveno verso est, è costituito da un vasto altipiano di rocce calcaree. Una delle caratteristiche principali del Carso è il mondo sotterraneo, con le sue grotte scavate dalla lenta erosione delle acque (scenari di incomparabile bellezza unici al mondo) e corsi d'acqua che scorrono sotto la superficie ed alimentano il fiume carsico Timavo che, dopo un lungo percorso in Slovenia con il nome Reka, si inabissa nelle grotte di San Canziano e scorre sotto terra per tutta la lunghezza del Carso triestino, per ricomparire poi a San Giovanni di Duino dove, in un'oasi di verde e di tranquillità, sono visibili i tre rami con le acque limpide cantate da Virgilio. Flora e fauna L'ambiente carsico è il paradiso dei botanici; qui convivono sia la macchia mediterranea, sia la flora illirica e quella centro-europea. La fauna, tipicamente continentale, annovera oltre a caprioli, tassi, cinghiali, volpi, lepri e scoiattoli, anche alcuni rapaci fra cui il falco pellegrino che da alcuni anni nidifica sulle pareti rocciose a picco sul mare. Recentemente è stata fatta la proposta di creare un parco naturale del Carso. Storia e cultura Anticamente il promontorio di Duino fu abitato dai Celti e probabilmente serviva ai Druidi come luogo di culto della Luna e del Sole. Nel 178 a.C. la zona di Duino, come tutto il Carso, fu conquistata dalle legioni romane dopo strenue lotte con gli Istri che abitavano i castellieri carsici. Nel VI°-VII° secoli d.C, con l'avvento dei longobardi e delle prime tribù slave, i nativi locali tornarono a rifugiarsi nei castellieri che nel frattempo erano stati abbandonati. Nel XV° secolo si formano nuovi villaggi. Dal XIV secolo la zona, come la città di Trieste, appartiene all'Impero d'Austria. Il Carso è nuovamente luogo di battaglia nella grande guerra 1915-18; anche la seconda guerra mondiale porta nuove distruzioni. Attrazioni turistiche Il fiume Timavo e le sue risorgive. La Baia di Sistiana. I siti archeologici Il castelliere di Silvia e il tempio ipogeo. La chiesetta gotica di San Giovanni in Tuba. Il sentiero dei pescatori. Il percorso didattico di Aurisina. Engoastronomia La cucina carsica subisce gli influssi austriaci, veneti e friulani. Fra i piatti tipici, sono da citare: la jota, la pasta butada, gli gnocchetti di semolino, lo sguazeto, i sardoni in savor, le granzievole, i bruscandoli, lo suf, le luganeghe con crauti, la putizza, lo strucolo de pomi, Tipica la produzione di miele e di formaggio Tabor. Tra i vini del Carso sono stati riconosciuti D.O.C.: il Terrano, il rosso del Carso e la Malvasia. Notevole anche la produzione di Refosco e del bianco Vitovska Garganja. La strada del Vino Terrano La provincia di Trieste ha di recente istituito la Strada del vino Terrano che dalla collina di Visogliano, a ridosso della costa di Sistiana, raggiunge Opicina attraversando le principali zone e località di produzione vinicola. Lungo la strada del vino Terrano si trovano una ventina di trattorie nelle quali la cucina tipica locale viene accompagnata a questo nobile vino. La passeggiata Rilke Da Duino a Sistiana si snoda, a picco sul mare, il sentiero della Passeggiata Rilke, intitolata al poeta praghese Rainer Maria Rilke che, fra il 1911 e il 1912, soggiornò nel castello di Duino, ospite dei principi della Torre e Tasso. E' proprio passeggiando lungo questo sentiero, plasmato nella bianca mole del calcare dal pungente vento di Bora d'inverno e dal caldo sole d'estate, che Rilke si ispirò per scrivere i versi delle sue "Elegie Duinesi". Le cave di Aurisina Nella zona di Aurisina vi sono le antiche cave di marmo, usate già dai romani per la costruzione dei templi e palazzi di Aquileia e, successivamente, dagli austriaci a Trieste e altre città. Erano famose quali come quelle di Carrara. Attualmente sono visitabili su prenotazione. Le passeggiate in bicicletta L'ambiente naturale e i luoghi storici nei dintorni di Duino offrono agli amanti del cicloturismo grandi possibilità di fare interessanti escursioni. Si possono visitare le bocche del Timavo, la passeggiata Rilke, la spiaggia di Sistiana, nonché i luoghi storici della prima guerra mondiale. Infolink: www.castellodiduino.it 

SUCCESSO DELL'INIZIATIVA DI PROMOZIONE TURISTICA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA L'APERTURA AL PUBBLICO DEL CASTELLO DI DUINO OGGETTO DI DUE WORKSHOP A BUDAPEST E A PRAGA 
Grande successo hanno ottenuto i due workshops che la Direzione regionale del commercio, del turismo e del terziario della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha tenuto in collaborazione con l'ENIT, l'Ente Nazionale Italiano per il Turismo prima a Budapest e poi a Praga. Ai due incontri hanno partecipato, rispettivamente, gli ambasciatori d'Italia in Ungheria e nella Repubblica Ceca ed un'ottantina di operatori turistici, autorità ed una folta rappresentanza dei media locali. I protagonisti dei due importanti momenti d'incontro professionale con i più importanti tour operator dell'Ungheria e della Cecoslovacchia, sono stati 13 operatori regionali, rappresentanti dei vari segmenti del prodotto turistico del Friuli Venezia Giulia. Per quanto riguarda l'offerta turistica dell'area del Carso, fra Monfalcone e Trieste, l'elemento-novità, è stato l'annuncio della ormai imminente apertura al pubblico del secolare Castello di Duino e del suo parco, attuale dimora degli antichi proprietari, i principi della Torre e Tasso (più noti all'estero con i cognomi germanizzati von Thurn und Taxis). Nel corso dei due workshop gli operatori ungheresi e cechi si sono dimostrati particolarmente interessati sia ad organizzare visite turistiche al castello (che già testimone di gloriosi eventi storici e di visite di personaggi illustri, conserva numerose opere d'arte e raffinati cimeli di grande interesse e valore), sia come prestigiosa location per seminari, convegni, mostre d'arte, concerti, eventi culturali, e raffinate cene di gala. 

PER LA SUA FESTA SANTA GIULIA INDOSSA IL PEPLO 
Da venerdì 6 a domenica 8 giugno il monastero di Santa Giulia si trasformerà in una "porta del tempo": oltrepassandola, i visitatori che festeggeranno la santa cui è dedicato il monastero più importante di Brescia, si troveranno, come per magia, nell'antica Roma. Tre giorni di festa nella festa, nella quale farà bella mostra di sé anche la Vittoria alata, uno dei simboli più conosciuti della città. La splendida statua bronzea, com'è noto, nel frattempo avrà lasciato - solo temporaneamente - le ali in museo, secondo quanto previsto dall'evento "BRIXIA. Brescia Romana" organizzato dal Comune di Brescia - Civici Musei d'Arte e Storia - Soprintendenza Archeologica della Lombardia e Fondazione CAB. Fino al 29 giugno la Vittoria sarà a confronto con la "gemella" Afrodite partenopea. Quest'anno e con questa coincidenza, la festa di Santa Giulia trasformerà lo storico complesso di via dei Musei e l'intero quartiere nella Brixia antica, ricca provincia del romano impero, facendone rivivere abitazioni e botteghe, accampamenti militari e mercati, strade e dimore patrizie. Un intero weekend "a spasso nel tempo" per camminare dopo secoli lungo le strade romane sapientemente svelate all'interno del Museo di Santa Giulia, per entrare nelle antiche Domus dell'Ortaglia restituite alla città con i mosaici decorati come preziosi tappeti e con i raffinati affreschi che, dopo il lungo tempo nascosti nel sottosuolo, tornano alla luce del sole per farsi ammirare in tutto il loro splendore. Centurioni in uniforme e matrone abbigliate con i caratteristici pepli accompagneranno i visitatori nella straordinaria area archeologica di Piazza del Foro, mentre gli artigiani del "foro romano" - il fabbro, l'orafo, lo scultore, il ceramista - forgeranno utensili, spade e corazze, gioielli e monili, nelle botteghe della Mostra Mercato dell'artigianato artistico allestita nelle Piazze dal pomeriggio di sabato, in un vivace contrasto con la rude vita militare dell'accampamento romano, fedelmente ricostruito e animato da soldati e centurioni negli spazi esterni del Museo. L'accampamento vedrà ricostruite sei tende nelle quali un gruppo di quaranta legionari vivranno secondo i ritmi e le consuetudini militari dell'antica Roma per i due giorni di festeggiamenti. Questa "animazione romana" proporrà ai visitatori pure un'esibizione del cavaliere del Corpus Equitum Legionis che si presenterà con l'equipaggiamento completo, sella compresa, messa eccezionalmente a disposizione dal Museo di Rochefort. Il cavaliere si esibirà cavalcando ed utilizzando le varie armi in dotazione (lancio della iacula e attacco con la spada). E, ancora, un gruppo di 9 gladiatori si esibirà in due spettacoli il sabato e due la domenica, secondo le modalità in uso durante gli antichi combattimenti. Il ricco programma romano prevede infine la simulazione del rito del matrimonio secondo la descrizione fornita da Catullo: due personaggi della Brixia romana si uniscono in matrimonio e dopo il rito si festeggerà con le "Saltationes Nuptiales", uno spettacolo di danze e declamazioni che ripropone la festa con il banchetto in onore degli sposi. Vivere due giorni nell'antica Roma pure per gustare le ricette dell'antica Roma. In un "Termopolium" fedelmente ricostruito si distribuiranno cibi e bevande tipiche: focacce di farro cucinate al momento nel tipico forno in muratura, zuppe di farro e cereali, formaggi di pecora, carne cucinata secondo le consuetudini di oltre duemila anni fa, ed innaffiata dai vini tipici del vitigno di Santa Giulia. E come in tutte le feste non mancheranno musica e danze, circo e teatro, figuranti ed attori, per festeggiare Santa Giulia. Adelchi, figlio del re Desiderio fondatore del Monastero di Santa Giulia, sarà il protagonista di due serate teatrali che nel chiostro del Museo metteranno in scena la nota tragedia, mentre il corteo dei personaggi in costume, composto da 40 legionari, 10 artigiani, 15 danzatrici, 30 civili e 3 cavalieri con la biga e due carri, 5 musici e l'eques romano, divertirà grandi e piccini snodandosi attraverso la città e le piazze. "Brescia è fiera", spiega il sindaco della città, Paolo Corsini, "di Santa Giulia-Museo della Città, ampio, ricco e funzionale museo civico concepito come codice interpretativo di una storia secolare. Un Museo in continuo dialogo fra l'esposizione permanente e le evidenze del territorio, di un'area archeologica che insiste sull'asse dell'antico decumano massimo -l'attuale via Musei - che comprende, la zona forense (Basilica, Foro, Capitolium), il teatro romano, le abitazioni e le terme, il complesso di Santa Giulia. Una Brixia romana arricchita dalle Domus dell'Ortaglia, dalle due Afroditi ritrovate esposte eccezionalmente in una coreografia di straordinaria suggestione". Anche in questa edizione non mancherà la tradizionale e folta presenza delle "bancarelle" di tutti i musei lombardi che distribuiranno materiale relativo alla loro storia e alle loro manifestazioni, all'eccellenza gastronomica del territorio con le prelibate specialità bresciane, alle variopinte composizioni floreali proposte dai florovivaisti locali e tutta una serie di iniziative tipiche proposte dal nutrito e articolato programma dell'intera manifestazione. Un'occasione unica, dunque, per ammirare lo splendido complesso museale di Santa Giulia, e per riscoprire nella Brescia di oggi, il cuore romano della "Brixia" di duemila anni fa.
www.comune.brescia.it/festasatntagiulia

TEE RAIL ALLIANCE - L'UNIONE FA LA FORZA TEE Rail Alliance, ossia Trans European Excellence: è questo il nome dell'alleanza sottoscritta lo scorso anno a Monaco da Ferrovie Tedesche, Svizzere ed Austriache, al fine di migliorare i collegamenti internazionali ed offrire tariffe più competitive anche sul mercato italiano. L'unione si è concretizzata con l'apertura a Milano, in via Napo Torriani 29 (zona Stazione Centrale), del nuovo ufficio per il pubblico con servizio informazioni e vendita biglietti non solo per i tre paesi d'oltralpe ma anche per il resto d'Europa. Chi vuole usufruire dei servizi TEE direttamente da casa, può telefonare allo 0267479578, inviare un fax allo 0267479585 o scrivere a info@dbitalia.it. È inoltre possibile richiedere i biglietti via fax o e-mail, indicando il numero di carta di credito. I biglietti arriveranno nel giro di due giorni tramite corriere direttamente al cliente. In base al nuovo accordo è possibile programmare il viaggio in tutta tranquillità e viaggiare a prezzi convenienti, grazie alle tante agevolazioni per chi prenota in anticipo, per le famiglie, per gli accompagnatori e per i titolari di abbonamenti speciali. Tra le convenzioni, ricordiamo la Carta famiglia TEE. Ideale per le famiglie che viaggiano dall'Italia verso la Germania, la Carta famiglia TEE è una tessera che permette a figli e/o nipoti di viaggiare gratuitamente in Svizzera, Austria e Germania. La carta ha validità annuale e può essere utilizzata per un numero illimitato di viaggi insieme a genitori e/o nonni. A questo vantaggio si aggiunge lo sconto del 50% sulle tratte italiane per i bambini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni. 
IL SISTEMA PREZZI Plan&Save "Convenienza" è la parola d'ordine del nuovo sistema di prezzi "Plan&Save", in vigore dal 15 dicembre 2002. Chi prima prenota, più risparmia: le tre tariffe speciali riducono del 10, 25 o 40% il costo del biglietto. BahnCard Ideata per chi viaggia frequentemente in Germania, la BahnCard permette di viaggiare in modo semplice e conveniente sull'intera linea ferroviaria. Grazie al nuovo sistema tariffario "Plan&Save" la nuova BahnCard non solo offre uno sconto del 25% sulla tariffa ordinaria, ma anche su quelle speciali "Plan&Save", per un risparmio fino al 66%. Il costo è di € 60,00 per la seconda classe ed € 150,00 per la prima. Ammortizzabile generalmente in soli 2 o 3 viaggi, la BahnCard è il sistema più economico per chi ha scelto il treno quale mezzo di trasporto sicuro ed efficiente. Un ulteriore vantaggio per le famiglie: con l'acquisto di una BahnCard i figli fino a 17 anni ed il partner ne ricevono una propria per soli € 5,00. Acquistando la BahnCard è possibile richiedere, con un'aggiunta di € 15,00, la tessera RailPlus per uno sconto del 25% in altri 26 paesi europei (Francia esclusa). Se poi si vuole viaggiare sicuri e senza pensieri, le DB - Ferrovie Tedesche propongono, a chi acquista una BahnCard, un'assicurazione (BahnCard-Versicherung) che copre i danni in caso di incidente, non solo per tutta la durata del viaggio ma anche nel luogo di villeggiatura, a condizione che il treno sia stato il mezzo di trasporto principale. I costi per la seconda classe sono di € 15,00 per singoli ed € 22,00 per famiglie. Risparmiare in Germania Svizzera ed Austria. EuroDomino è la soluzione ideale per chi desidera viaggiare senza limiti in Germania e in Austria (questa soluzione è comunque possibile nella maggior parte di tutti i paesi europei). La tessera può durare dai 4 agli 8 giorni e comprende anche i supplementi per i treni ICE, EC e IC. Swiss Pass è la tessera che permette di viaggiare liberamente su tutta la rete dello Swiss Travel System (ferrovie, autobus, battelli) per una durata, a scelta, di 4, 8, 15, 22 giorni o un mese. La tessera comprende anche l'uso dei mezzi pubblici in 27 città oltre ad altre riduzioni. Alla scoperta dell'Europa In altre parole, InterRail. La tessera è proposta per 8 zone geografiche, per un totale di 30 paesi europei, Marocco e Turchia inclusi. L'offerta è valida per i giovani sotto i 26 anni, agli adulti grazie alla formula "InterRail 26+" ed ai ragazzi dai 4 agli 11 anni. Viaggi di gruppo Viaggiare in più di 6 persone con le Ferrovie tedesche conviene! A seconda della disponibilità dei treni le riduzioni vanno dal 50% fino al 70%. Prima si prenota, dunque, più alto è lo sconto che si ottiene. Le DB - Ferrovie Tedesche in Internet Un importante strumento per informare in maniera più ampia e dettagliata i clienti italiani è il sito internet www.dbitalia.it  Facile da usare e dalla grafica piacevole, il portale è il modo più semplice per scoprire tutte le novità, i servizi, i prezzi, le offerte ed i collegamenti ferroviari internazionali.
I TRENI - LA NUOVA GENERAZIONE ICE 3 
A buona ragione le DB - Ferrovie Tedesche sono orgogliose di presentare il più importante progetto nella storia delle ferrovie in Germania: la nuova tratta ad alta velocità tra Colonia e Francoforte, che si aggiunge a quelle già esistenti che collegano Stoccarda-Zurigo, Monaco-Berlino, Francoforte-Dresda, Colonia-Amsterdam. A percorrerla sono i nuovi ICE, gli ICE 3, che raggiungono la velocità massima consentita di 300 km/h, percorrendo 177 km in soli 70 minuti, contro le 2 ore e un quarto di prima. Quest'ultima generazione di treni è la più sofisticata e confortevole. Interni in legno ed acciaio, sedili in velluto in 2° classe e in pelle in 1°, sistema audio e presa per PC portatili in tutti i posti, salottino a vetri che permette di osservare la postazione guida hi-tech, display per essere sempre informati sui tempi di percorrenza e tragitti, scompartimento speciale per bambini. I treni ICE 3 sono, inoltre, dotati di tecnologia "ad assetto variabile", un nuovissimo sistema di inclinazione che permette di non avvertire i movimenti nelle curve. 
AUTO E NOTTE Auto al seguito Con il servizio DB AutoZug le DB - Ferrovie Tedesche offrono la possibilità di arrivare a destinazione senza stress, senza code e rischio d'incidenti. Basta caricare la macchina sul treno, godersi i servizi a bordo (ristorante, personale sempre disponibile, snack e bevande, 2 giorni di vacanza in più grazie ad i collegamenti notturni) e raggiungere la meta del viaggio riposati e rilassati. Le partenze dall'Italia sono da Bolzano, Verona, Livorno, Rimini e Napoli per Berlino, Amburgo, Hildesheim, Dortmund, Düsseldorf, Colonia, Francoforte e Monaco. Chi dall'Italia vuole raggiungere la Scandinavia può arrivare ad Amburgo o a Berlino e poi proseguire in macchina fino al porto d'imbarco per la Danimarca, la Svezia e la Norvegia. Presso la TEE è possibile informarsi anche sul servizio "auto al seguito" da Firenze a Vienna. L'efficienza non dorme mai Climatizzati, silenziosi, dotati di vagoni letto e cuccette spaziose ed accoglienti e con personale di bordo sempre disponibile, i treni notturni sono l'ideale per viaggiare senza perdere giorni di vacanza. Dall'Italia i DB NachtZüge partono da Firenze, Bologna e Milano per Dortmund, Francoforte, Colonia e Monaco. Ad esempio il prezzo di un biglietto di 2° classe a/r Milano-Francoforte parte da € 156,80. 
BUSINESS - IN VIAGGIO PER AFFARI Le DB - Ferrovie Tedesche non hanno lasciato nulla al caso, per far sì che gli uomini d'affari arrivino al loro appuntamento di lavoro freschi e riposati. I servizi business a bordo sono numerosi: prese per PC portatili, poltrone comode, carrozze con speciali amplificatori per una perfetta ricezione dei cellulari, la possibilità di prenotare interi scompartimenti per conferenze muniti di telefono e fax. I prodotti di punta che assicurano questi comfort sono i treni ICE 3 e METROPOLITAN, che percorre la tratta Amburgo-Colonia in sole 3 ore e mezzo. Business non significa solo meeting e congressi ma anche fiere. Tutte le fiere tedesche sono facilmente raggiungibili in treno: Colonia, Hannover, Francoforte, Düsseldorf, Lipsia, Norimberga, Monaco e Berlino. Dalle stazioni centrali partono regolarmente treni regionali che, in pochi minuti, portano direttamente in fiera senza stress. In occasione di fiere internazionali, poi, alcuni treni a lunga percorrenza fermano eccezionalmente nelle stazioni fieristiche. Tutti i principali aeroporti della Germania sono collegati alla rete ferroviaria o sono dotati di rapidi shuttle che in pochi minuti raggiungono la stazione centrale. Proprio per questo motivo le DB - Ferrovie Tedesche e la compagnia aerea di bandiera Lufthansa hanno iniziato da tempo a collaborare. Con la formula "Fly&Rail" il biglietto aereo comprende anche la tratta ferroviaria per arrivare a destinazione. Inoltre, i clienti che utilizzano l'ICE Sprinter tra Francoforte-Amburgo-Berlino-Monaco possono raccogliere i punti "Miles&More". I servizi DB - Ferrovie Tedesche per i clienti business continuano con l'Abbonamento creato ad hoc per le aziende. Acquistando un CD, è possibile prenotare ed emettere biglietti autonomamente fino ad un massimo di € 5.000,00. L'abbonamento per le aziende consente, inoltre, di usufruire di uno sconto automatico del 4% sul costo dei biglietti nonché delle tariffe scontate "Plan&Save".
DEDICATO AGLI "OVER 50" Chi ha detto che gli ultra cinquantenni sono ormai stanchi e spenti? Al contrario! Questa generazione ha ancora voglia di vedere, fare e scoprire e spesso sceglie il treno come mezzo di trasporto. Le DB - Ferrovie Tedesche in collaborazione con il Comitato Tedesco per la terza età presenta i nuovi servizi per gli over 50. Oltre alla possibilità di prenotare ed acquistare biglietti comodamente da casa, il nuovo sistema Plan&Save 40 si adatta particolarmente alle necessità di questa clientela che è solita prenotare i viaggi con largo anticipo. Inoltre, se si possiede una BahnCard le nuove tariffe Plan&Save si riducono ulteriormente del 25% non solo nelle tratte tedesche ma anche in Austria e Svizzera. Sempre all'interno dell'accordo TEE i nipoti sotto i 16 anni viaggiano gratuitamente. Oltre ai prezzi vantaggiosi, le DB - Ferrovie Tedesche offrono a questa clientela anche una serie di servizi. Chi sceglie la spedizione bagagli, può contare sul loro trasporto non soltanto da abitazione ad abitazione all'interno della Germania, ma anche verso Austria, Francia, Lussemburgo, Sud Tirolo e Svizzera. Per soli € 11,00 il servizio Pacchetto Viaggio aumenta il comfort del viaggio: prenotazione dei posti per l'andata e per il ritorno, piccola consumazione nel vagone ristorante, servizio personalizzato per salire e scendere dalle carrozze o per cambiare treno. §
DALLA PARTE DELLA NATURA Con l'inizio della bella stagione le DB - Ferrovie Tedesche annunciano una novità. In collaborazione con le associazioni ambientali tedesche, le DB - Ferrovie Tedesche presentano nuovi viaggi alla scoperta della natura e dei suoi meravigliosi paesaggi. Per la natura e nella natura: viaggiare in treno significa produrre meno inquinamento rispetto all'auto o all'aereo. Dal Mare del Nord alle montagne bavaresi, le DB - Ferrovie Tedesche presentano 15 parchi nazionali facilmente raggiungibili in treno. www.dbitalia.it 

LA PRESENTAZIONE DELLA ROCCA DI SALA 
Sabato 31 maggio alle ore 11.30, con un ricco programma di nuove iniziative, verrà presentata ufficialmente alla stampa la restaurata Rocca di Sala Baganza, ben nota agli studiosi e agli appassionati di storia, che dopo oltre trent'anni di chiusura riapre al pubblico le sue magnifiche sale che ne fanno una delle residenze più suggestive del territorio parmense. In occasione della riapertura, l'Amministrazione comunale, insieme allo Studio Breschi-Montevecchi curatore del restauro, ha realizzato una mostra iconografica, dal titolo La Rocca di Sala. Una storia ritrovata, che ne illustra i risultati. Attraverso la visita e grazie ai pannelli tematici della mostra, con fotografie, disegni e mappe dedicati al territorio, alla Rocca e al lungo intervento di restauro, finanziato dal Comune di Sala Baganza, dalla Provincia di Parma, dalla Regione Emilia-Romagna e da imprenditori locali, vengono ripercorse la storia, l'architettura e la magnificenza artistica di questo complesso monumentale. Nel 1987 infatti, con l'acquisto dell'ala nord ovest, cioè della parte "cinquecentesca" della Rocca, il Comune di Sala Baganza ha posto le premesse per un pieno recupero di questo complesso che, oltre alla salvaguardia e al piacere dell'uso, può offrire nuovi elementi per la conoscenza della sua storia, da troppo tempo affidata alle consuete fonti iconografiche. Il restauro, oggi finalmente concluso, permette a tutti di poterne ammirare gli antichi splendori nelle architetture, nelle decorazioni riportate alla luce e nei magnifici affreschi di alcuni tra i più raffinati autori della scuola padana cinquecentesca quali Ercole Procaccini e Orazio Samacchini, che restituiscono pienamente alla Rocca di Sala il suo ruolo di primo piano nel sistema dei castelli parmensi. Oltre a questa mostra, il Comune ha organizzato un programma di iniziative per la prima settimana di giugno che intendono unire le attrattive storico-architettoniche a quelle enogastronomiche di Sala Baganza e del suo comprensorio. Domenica 1 giugno, alle ore 14, nella cornice di una suggestiva rivisitazione di momenti di vita rustica cinquecentesca, si terrà la VIII Edizione del Premio Cosètà d'or al miglior vino Malvasia secca dei Colli di Parma. Il Premio, organizzato dal Comune di Sala Baganza e dall'Azienda Turistica Pro Loco in collaborazione con il Consorzio Volontario per la tutela dei vini dei Colli di Parma, prende nome dal termine dialettale che indica la ciotola di legno utilizzata in passato nelle osterie per degustare il vino, e consiste in una ciotola di legno realizzata da un artigiano locale con il fondello in oro, inciso a mano. Nel pomeriggio, con partenza dal Crocile di Sala Bassa, prenderà il via la rievocazione di un Matrimonio Rinascimentale con corteo storico denominato Nozze Rustiche alla Corte di Sala, celebrato alla presenza dei nobili Fortuniano Sanvitale, Barbara Sanseverino e Girolamo II Sanvitale, testimoni dei ritrovati splendori della loro antica dimora. Dopo l'esibizione di sbandieratori che precederanno il corteo, prelati, nobili, invitati, ballerine e cantori accompagneranno il corteo attraverso le vie del paese, per giungere alla Piazza della Rocca, dove si terranno grandi festeggiamenti. Il matrimonio simbolico verrà celebrato nella Cappella Palatina, all'interno della Rocca. A seguire, si terrà la II Edizione del Premio giornalistico Cosèta d'Or, istituito dal Comune di Sala Baganza - Assessorato al Turismo, affiancato all'omonimo premio enologico, che premierà con 1500 euro il migliore articolo pubblicato su quotidiani, settimanali, mensili e riviste di settore editi in Italia su temi riguardanti la realtà, la storia e le prospettive future del Comune di Sala Baganza, con precisi riferimenti agli aspetti gastronomici, tradizionali, culturali, vitivinicoli e agricoli, economici, umani e sociali. Al termine, l'evento sarà allietato da brindisi con pregiati vini e cena in costume rinascimentale, aperta a chiunque vorrà presenziare con preventiva prenotazione. Sempre nella giornata di domenica 1 giugno sarà allestita nel giardinetto di Sala Bassa una mostra fotografica dedicata a Sala Baganza in luna di miele, che, dal 3 giugno si trasferirà nella Sala Civica Comunale sotto i portici di Via Garibaldi, mentre domenica 8 giugno, a cura del Centro Studi della Val Baganza con il contributo dell'Amministrazione comunale di Sala Baganza, sotto i portici e nella Sala Civica di Via Garibaldi e sui "Terzi" della Rocca, si terrà la IV edizione dell'affermata Mostra dei Bonsai, in cui agli espositori saranno consegnate targhe di riconoscenza per la loro saggia e paziente opera di artisti botanici. www.comune.sala-baganza.pr.it 

LA ROCCA DI SALA UNA STORIA RITROVATA 
Chiusa da oltre trent'anni, dopo i terremoti del 1971 e del 1983, la Rocca di Sala riapre le sue sale al pubblico il 12 aprile 2003. Tra le residenze e i castelli che circondano Parma la Rocca di Sala Baganza, ben nota agli studiosi e agli appassionati di storia dell'arte, è rimasta più in ombra agli occhi e alla conoscenza collettiva. Strano destino di "secondarietà" per un complesso monumentale che, insieme a Colorno, è stato per lungo tempo uno dei poli di un sistema di organizzazione territoriale omogeneo e programmato che costituiva un unico asse dalla collina al Po e che toccava la città di Parma attraverso le aree verdi intorno alle mura, la Cittadella e il Giardino ducale Nel 1987 il Comune di Sala Baganza, con l'acquisto dell'ala nord ovest, cioè della parte "cinquecentesca" della Rocca, ha posto le premesse per un pieno recupero, sia fisico che culturale, di questo complesso, che, oltre alla salvaguardia e al piacere dell'uso, possa offrire nuovi elementi per la conoscenza della sua storia, da troppo tempo affidata alle consuete fonti iconografiche. Il restauro che oggi finalmente si è concluso permetterà a tutti di poterne ammirare gli antichi splendori: architetture, affreschi, decorazioni riportate alla luce, ripristinate e valorizzate restituendo alla Rocca di Sala il suo ruolo primario nel territorio. Nell'occasione della riapertura, l'Amministrazione comunale, insieme allo Studio Breschi-Montevecchi curatore del restauro, realizzerà una mostra iconografica, dal titolo La Rocca di Sala. Una storia ritrovata, che ne illustri i risultati. Attraverso la visita e grazie ai pannelli tematici della mostra, organizzati con fotografie, disegni e mappe dedicati al territorio, alla Rocca e al lungo intervento di restauro finanziato dal Comune di Sala Baganza, dalla Provincia di Parma, dalla Regione Emilia-Romagna e da imprenditori locali, ripercorreremo la storia, l'architettura e la magnificenza artistica di questo complesso monumentale. La storia della Rocca inizia nel 995 ma comincia ad essere rilevante solo quando diviene proprietà della famiglia Sanvitale, che ne reggerà le sorti fino alla "gran giustizia" del 1612, quando, dopo la decapitazione di Girolamo II e di suo figlio Gianfrancesco, il feudo di Sala passa ai Farnese. Con il suo schema di costruzione a torri angolari quadrate con dongione centrale, che ne sottolinea il ruolo di primo piano nell'insieme del sistema dei castelli parmensi, la Rocca di Sala vive, grazie agli interventi dei Sanvitale, il suo massimo splendore. Nel 1461 Stefano Sanvitale "...vuole erigere fortezza...un palazzo in forma di torre in un cantone..." e suo figlio, Giberto II, termina il lavoro prima del 1477. Tra il 1564 e 1578 la Rocca si arricchisce di un piano nobile con stupendi cicli di affreschi commissionati dal Conte Giberto IV a Ercole Procaccini (Bologna 1515-Milano 1595), raffiguranti la storia di Enea dalla fuga da Troia all'arrivo nella terra ove sorgerà Roma aeterna. Elementi di cultura raffaellesca e michelangiolesca, appresi durante un soggiorno romano, si amalgamano nel Procaccini con raffinatezze degne del Parmigianino. Ad artisti di scuola padana cinquecentesca sono da ascrivere anche gli affreschi della Cappella palatina e del Gabinetto dei Cesari. Al bolognese Orazio Samacchini (Bologna 1532-1577), per celebrare le sue seconde nozze con la colta e giovane Barbara Sanseverino, Giberto IV commissiona la sala poi chiamata d' Ercole in cui sono raffigurate due delle sue dodici fatiche: l'uccisione del leone Neméo e l'uccisione dell'idra di Lerna. Al primo piano della parte pubblica, nelle sale ora adibite ad esposizioni temporanee, i recenti restauri hanno svelato un prezioso apparato decorativo sulle volte e, alle pareti, delicati brani di affreschi a grottesche, quadrature, e paesaggi architettonici, inediti e oggetto di futuri approfonditi studi. Quando la scelta dei Farnese ricade definitivamente su Colorno come residenza ducale, la Rocca di Sala inizia il suo declino. Prima della sua definitiva decadenza ad opera del tenente piemontese Michele Varron che, avuta la Rocca da Napoleone nel 1804, ne fa abbattere nel 1823 varie ali, Antonio Farnese ristruttura le ali est e sud e ne ricava un grande appartamento ad uso della corte con splendidi affreschi del fiorentino Sebastiano Galeotti (Firenze, 1676-1746). Per i limpidi colori, le composizioni vivaci e i luminosi soggetti allegorici, il personalissimo stile del Galeotti, presente nel Ducato dal 1710 al 1729, rivela qui una piena maturità e costituisce un modello, non solo parmense, per il nascente rococò. Sempre negli stessi anni sono documentate prestazioni pittoriche di Pietro Beltrami, Giuseppe Colombi, Giuseppe Baratta ed altri ancora. Insieme ad altri siti di Colorno e di Parma, la Rocca di Sala nella val Baganza si collega al territorio provinciale parmense compreso tra Bardi e Soragna attraverso un percorso di severe rocche, quali Varano, Torrechiara, Montechiarugolo, Felino, Fontanellato, San Secondo e Roccabianca, che nulla hanno da invidiare a percorsi simili presenti in Francia e in Baviera. 

"UN UOMO CHIAMATO CRAVATTA", MOSTRA FOTOGRAFICA SUL MITO DELLA CRAVATTA E SUI MITI CHE L'HANNO INDOSSATA AL CIGAIR DI MILANO FINO AL 24 MAGGIO 
Accessorio cardine dell'eleganza maschile, la cravatta è diventata col tempo l'archetipo stesso dell'idea di uomo e di moda maschile. Il mitico Lord Brummel amava dire "La cravatta è l'uomo". E, come molti altri, non esitò ad inventare un suo nodo personale. Cosa che fece anche il Duca di Windsor, qualche tempo dopo: al fianco di Wally Simpson, nei giorni dello scandalo, si consolò provando e riprovando un nodo che più tardi fece scuola. Dopo il calo d'interesse di fine anni Novanta, la cravatta ritorna oggi in tutto il suo splendore, perpetuando un successo che non ha intenzione di finire. La mostra "Un uomo chiamato Cravatta" è stata voluta proprio per celebrare il mito della cravatta e di chi l'ha indossata: una galleria di personaggi famosi veste questa grande tradizione. Da Rodolfo Valentino a Cary Grant, da Charlie Chaplin a Alfred Hitchcock, da Bogard a Capone: l'illustre "Vintage Collection", una collezione di immagini di personaggi famosi e divi di Hollywood, recentemente acquistata da Hugh Parsons, è esposta fino al 24 maggio presso lo Cigair di Milano (Via Molino delle Armi 25). Tutti i personaggi ritratti indossano una cravatta Hugh Parsons. Solo per questa occasione il Cagair, esclusivo club dedicato al culto e alla cultura dei sigari cubani, aprirà a tutto il pubblico il suo ambiente di ispirazione cubana anni '20 e le sue sale riservatissime. Promotrice della mostra la società Esse, joint-venture del Gruppo Ratti, storico marchio del tessile di Como, con il gruppo Ermenegildo Zegna di Biella. Sotto questo brand confluiscono diverse realtà di grandissima tradizione storica: sul fronte italiano i marchi Diva e Anonima (che hanno sancito l'eleganza sin dagli anni '20), sul fronte internazionale, il marchio Hugh Parsons (che dagli atelier di Savile Row e Jermyn Street a Londra, nel secolo scorso ha influenzato il gusto dei gentiluomini d'oltremanica e d'oltreoceano). Ma la lista non si ferma qui: tra gli altri occorre ricordare anche le grandi creazioni di Battistoni e Bolgheri. Ospite illustre dell'inaugurazione lo scrittore Andrea G. Pinketts. Giallista, anticonvenzionale, cultore della parola e della provocazione, è anche un grande collezionista lui stesso di cravatte (ne possiede più di mille). Per la mostra ha prestato la sua penna e il suo estro a un'irriverente rivisitazione del mito della cravatta. 

DAL SAFARI PARK UN AIUTO ALLE TIGRI SIBERIANE 
Al Safari Park di Pombia - nelle immediate vicinanze del Lago Maggiore e del Parco del Ticino - è arrivato un bellissimo gruppo di sette tigri siberiane. Questi magnifici sette felini provengono da un parco austriaco che purtroppo sta per chiudere e il destino che le aspettava avrebbe dovuto essere addirittura la soppressione! e magari avrebbero fruttato anche una discreta somma di denaro. La pelliccia delle tigri siberiane è molto ricercata, i bracconieri che le danno la caccia in natura, vendono la sola pelliccia a 15.00o dollari, senza contare che anche denti, nervi, ghiandole e persino i baffi vengono venduti clandestinamente a caro prezzo. Il Safari Park, sempre attento agli animali in difficoltà, si è offerto di ospitarli. La tigre siberiana è il più grande felino attualmente esistente: più snella e più alta del leone, può raggiungere i quattro metri di lunghezza e può superare i 300 chili di peso! Detta anche la tigre dell'Amur o della Manciuria - vive nelle steppe innevate della Russia e della Mongolia - la tigre siberiana è bravissima a cacciare e ad arrampicarsi (raggiunge quote di 4000 metri). La sua folta pelliccia è color ruggine a strisce nere, le zampe e il petto però sono ricoperti da un fitto pelo bianco. Il mantello così colorato permette all'animale di mimetizzarsi, per seguire e cacciare le sue prede. In passato questa specie di tigre era considerata la regina incontrastata dei territori della taiga siberiana. Cinquant'anni fa c'erano trentamila esemplari di questo animale in tutta l'Asia, oggi ne sono rimasti solo cinquemila, e pare che ormai in Siberia ne esistano solamente circa 150 esemplari. La "carneficina", causata dai bracconieri, è stata di una rapidità impressionante: secondo una stima del Fondo Mondiale per la Natura ne restano non più di 400. C'è però la possibilità di salvarla, anche se ci vorrà uno sforzo immenso. Gli zoo e i parchi faunistici sparsi per il mondo possono fungere da "arca di Noè" per salvare le tigri siberiane, così come molti altri animali in via di estinzione e contribuire alla salvaguardia delle specie. Safari Park si fa promotore della salvaguardia animale, con lo scopo primario di dare aiuto a tutti gli animali che ne hanno bisogno, specialmente quelli a rischio di estinzione. L'obiettivo finale è di riuscire a ricreare l'habitat ideale per la riproduzione e quindi di poter poi liberare in natura gli animali nati e cresciuti grazie alle cure dell'uomo. Per promuovere e sviluppare questa importante e "vitale" iniziativa, Safari Park ha istituito dei gemellaggi con alcuni parchi in Italia e all'estero, tra i quali il Giardino Zoologico di Pistoia e due parchi in Germania, il Serengeti Park e l'Hollywood Park. Non dimentichiamoci però di tutti gli altri animali che popolano il Safari Park: i rarissimi leoni bianchi, le giraffe, gli ippopotami, i rinoceronti... e poi ancora zebre, antilopi, scimmie... fino ai più mansueti animali della fattoria. Tutti insieme appassionatamente, si godono il fresco passeggiando fra le colline e i boschi del parco, e vi aspettano per mostrarsi in tutta la loro bellezza e per infondere nei bambini... e non solo, l'amore, la passione e soprattutto il rispetto per la natura! Infolink: www.safaripark.it 

NEL MONDO DELLE CONCHIGLIE IN MOSTRA OLTRE 2000 ESEMPLARI DI MARE E DI TERRA. UNA STRAORDINARIA GALLERIA D'ARTE NATURALE 
Chi di noi, almeno una volta, non ha raccolto e messo in tasca una conchiglia, sognando di portare con sé un "pezzetto di mare" per sentirne il suono, o semplicemente per ammirarne la bellezza di forme e colorazioni? La conchiglia è presente nella storia e nella cultura fin dai tempi della preistoria. Il suo ritrovamento in siti e villaggi anche molto distanti dal mare testimonia l'inclinazione dell'Uomo a raccoglierla e conservarla. Proprio ai "produttori" delle conchiglie, i Molluschi, è dedicata la mostra temporanea allestita al Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento dal 14 giugno al 25 gennaio 2004, dal titolo "Dentro la conchiglia... I Molluschi alla conquista del mondo". Una mostra che si rivolge a tutti proponendo per la prima volta in Italia una raccolta tanto vasta di tutte le principali famiglie macroscopiche di Molluschi che producono conchiglie. Il percorso espositivo si sviluppa seguendo il filo di tre unità tematiche. La prima parte, l'unità "spazio" porta il visitatore ad un'esplorazione dei principali processi biologici che stanno dietro la genesi delle conchiglie e dei successi dei loro occupanti. Si potrà toccare con mano grandi modelli e interagire con un acquario che riproduce l'ambiente di scogliera con molluschi vivi. La seconda propone la comparazione di conchiglie viventi ed antenati fossili mentre l'ultima unità tematica, la "conquista dell'Uomo", sviluppa una panoramica dei molteplici ambiti in cui i Molluschi, o meglio il loro involucro solido, hanno lasciato traccia nelle civiltà vicine e lontane nel tempo e nello spazio. Da non perdere la suggestiva "passeggiata tra gli scheletri" che accompagna il visitatore lungo un percorso evocativo: camminando su un tappeto di conchiglie è possibile ammirare una galleria di grandi radiografie che mette in luce la straordinaria bellezza e regolarità della struttura interna dei nicchi di alcuni molluschi. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, con orario 9.00-12.30 e 14.30-18.00. Per info: Museo Tridentino di Scienze Naturali 0461 270311 - www.mtsn.tn.it 

DUE ALLEATI DELLA BELLEZZA NEI NUOVI TRATTAMENTI ANTI-ACNE E ANTI-ETÀ DEL GRAND HOTEL PORRO 
Primavera, tempo di rinascita. Anche per la pelle che, da quest'anno può contare su un alleato in più per prepararsi all'estate nel modo migliore e per risolvere una serie di problemi che offuscano la sua bellezza. Una serie di nuovi pacchetti mirati a combattere alcuni tra gli in estetismi più diffusi, dalla cura dell'acne ai trattamenti anti-età, dal bio-lifting al Cromopil per attenuare le smagliature. Vere e proprie strategie d'attacco messe a punto dalla dottoressa Lorenza Cagnolati, specialista in dermatologia e consulente in medicina estetica, appositamente per il centro benessere che si trova all'interno del Grand Hotel Porro di Salsomaggiore, un quattro stelle superior che a ogni stagione propone una sorpresa in più. E non è un caso che, nel corso degli anni, attrici, cantanti e persino i cosmonauti russi che hanno partecipato alla realizzazione della stazione spaziale internazionale, siano passati di qui. Il Percorso anti-acne si articola in cinque giornate scandite da altrettanti trattamenti che propongono un programma personalizzato in grado di conseguire fin dalle prime sedute risultati apprezzabili. Si comincia con una pulizia del viso profonda per mettere la pelle in condizione di assorbire al meglio i trattamenti successivi. Segue una seduta di peeling all'acido salicilico, l'applicazione di una maschera idratante, un peeling all'acido glicolico e per finire una maschera rigenerante. L'ideale sarebbe di abbinare a questo tipo di pacchetto il percorso "Tre giorni in Forma" (del costo di 322 euro), in modo da trascorrere una settimana piacevolmente "impegnata", per non trascurare il benessere del corpo che si merita le stesse coccole del viso. Ma il programma bellezza non finisce qua: infatti, la dermatologa consiglia di integrare i trattamenti con l'applicazione di prodotti a base di vitamina C, dalle note proprietà schiarenti, sotto forma di maschere o creme, e di continuare eventualmente la cura una volta ritornate a casa. Anche il Percorso anti-âge comprende cinque trattamenti in cinque giorni, un vero programma di "ringiovanimento" nella più completa privacy. Si tratta di applicazioni di cosmetici termali integrate da metodiche di medicina estetica per migliorare il tono e l'elasticità della pelle. Anche qui i primi due momenti fondamentali puntano a mettere la pelle nelle condizioni migliori per assorbire i trattamenti successivi. Perciò anche in questo caso si comincia con una pulizia accurata della pelle e con un peeling all'acido glicolico, seguito dall'applicazione di un rivitalizzante cellulare, di un prodotto al collagene contro i segni visibili dell'invecchiamento e di una fiala all'acido ialuronico a potenziarne l'effetto. Per completare il pacchetto si potrà scegliere tra il Percorso Rilassante (439 euro) e quello Disintossicante (499 euro). Ma una visibile rivitalizzazione dei tessuti e un efficace rassodamento si possono ottenere anche con il bio-lifting di viso e collo, ideale per prevenire rughe e cedimenti (generalmente è consigliato a partire dai trent' anni); non esistono, però, limiti d'età per ottenere un effetto ringiovanente della cute. Per combattere le smagliature, invece, un inestetismo che finora si è rivelato quanto mai ostico da trattare, si sono ottenuti buoni risultato con il Cromopil, una tecnica che trova impiego anche in situazioni caratterizzate da cicatrici depresse e macchie ipocromatiche da foto-invecchiamento, abrasioni ed esiti di micosi. Per informazioni: Grand Hotel Porro, Viale Porro 10, 43039 Salsomaggiore Terme (Pr). Tel. 0524.578221 Fax 0524.577878 info@granhotel-porro.it  www.grandhotel-porro.it 

ESCURSIONI ALL'INTERNO DEL PARCO DELLO STELVIO PER RAGAZZI CHE AMANO LO SPORT E LA NATURA 
Il programma estivo del Parco Nazionale dello Stelvio è destinato a chi è alla ricerca di una vacanza alternativa, in grado di associare esperienze sportivo-naturalistiche ad iniziative mirate alla valorizzazione culturale delle popolazioni autoctone. Le visite guidate sono curate dalle Guide parco, guide alpine particolarmente preparate per facilitare la conoscenza di quella che è una delle aree protette più vaste d'Italia. Si svolgono nel settore trentino del Parco interessando le Valli di Pejo e di Rabbi. "I piccoli viaggi delle grandi scoperte" sono rivolti a ragazzi delle scuole elementari e medie. Sono escursioni di uno, due e tre giorni. Comprendono arrampicate, attività di orientamento, mountain bike, pernottamento in rifugio o in malga, ma soprattutto un contatto diretto con la montagna. Bastano un paio di scarpe da trekking, uno zaino e una borraccia per partecipare alle escursioni tematiche, aperte a grandi e piccini. Il programma estivo prevede escursioni alla scoperta di torrenti e laghi alpini, escursioni all'insegna della storia e della ricerca archeologica, o mirate alla ricostruzione della storia dei boschi, che qui è da sempre legata all'attività dell'uomo, all'uso che egli ha fatto delle risorse naturali. Escursioni di facile o media difficoltà sono quelle micologiche, botaniche e faunistiche. In un'intera giornata si può invece assistere alle varie fasi della lavorazione del latte e dei suoi derivati partecipando all'escursione a Malga Sole in Val di Rabbi. Certamente più impegnativi i trekking che in sei giorni portano dalla Val di Rabbi alla Val di Pejo o quello che ci accompagna sulle più imponenti cime del Gruppo Ortles-Cevedale. Dal 26 giugno fino al 19 settembre, ogni giovedì a Rabbi e ogni venerdì a Pejo, è inoltre possibile partecipare alle escursioni serali lungo i sentieri del Parco. Il Parco dello Stelvio in territorio trentino dispone di due centri visitatori Rabbi e Pejo aperti tutti i giorni con orario 9.00-12.00 e 16.00-19.00. Info: Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio 0463 903046 - www.stelviopark.it 

NEI CENTRI COMMERCIALI DEL NORD ITALIA UNA NUOVA CAMPAGNA PROMOZIONALE SUL TURISMO IN UNGHERIA 
Nel corrente mese di maggio l'Ufficio Turistico Ungherese, in collaborazione con il tour operator Caldana Travel e la compagnia aerea di bandiera Malev, sta organizzando una serie di manifestazioni nei più importanti centri commerciali del Nord Italia. Gli appuntamenti previsti sono i seguenti: 9-10 maggio (I Gigli / Firenze), 16-17 maggio (Fiordaliso / Milano), 23-24 maggio (Orio Center / Bergamo), 30-31 maggio (Palladio / Vicenza). In appositi stand dedicati all'Ungheria verranno forniti informazioni e materiali promozionali a tutti coloro che desiderano conoscere le attrattive turistiche del nostro Paese. Giochi a quiz per il pubblico e distribuzione di gadget personalizzati ai presenti vivacizzeranno l'iniziativa, mentre in uno spazio appositamente attrezzato si potranno degustare prodotti tipici ungheresi, come salumi, vini, salatini. Una coppia di ballerini in costumi tipici eseguirà balli tradizionali ungheresi. 

I TURISTI CHE SCELGONO PROVINCIA DI TRENTO POSSO CONTARE SU UNA EFFICIENTE RETE DI PRONTO INTERVENTO 
La speranza è di non averne mai bisogno, ma anche quando si va in vacanza è importante sapere che c'è chi veglia su di noi. In Trentino gli ospiti possono contare su una struttura, quella della protezione civile, in grado di affrontare in tempi rapidissimi emergenze di ogni genere, da quelle più catastrofiche a quelle più spicciole. Il tutto grazie ad una macchina che si avvale di migliaia di vigili del fuoco volontari e di una struttura centralizzata che garantisce il coordinamento di ogni servizio e di ogni corpo. Dal 23 al 25 maggio tutto questo è in mostra nel quartiere fieristico di Trento, che ospita il primo "Salone della Protezione Civile", il cui compito è quello di diffondere la cultura della sicurezza. Il modello trentino è basato su un felice connubio fra professionisti e volontari, regolato da una legge provinciale (n.2/'92). I primi sono quelli messi in campo dall'ente pubblico, che dispone di un servizio geologico, di un servizio di prevenzione e di un servizio antincendio e protezione civile. In tutto 300 uomini specializzati, il grosso dei quali (200) in forza a quest'ultimo. I secondi, i volontari, sono 5000 vigili del fuoco organizzati in 239 corpi comunali e presidiano il territorio garantendo il pronto intervento in qualsiasi momento. In caso di necessità si affiancano ad essi gli equipaggi con i cani da ricerca (20), gli uomini della Croce Rossa Italiana (3000), quelli dell'Associazione psicologi per i popoli (20), i Nuclei Volontari Alpini (400 persone esperte nel montaggio dei campi e nella ristorazione) e il Soccorso alpino (400 uomini organizzati in 26 stazioni). I vigili del fuoco di Trento, professionisti, garantiscono la regia delle comunicazioni, il supporto specialistico e i soccorsi tecnici urgenti. Le missioni scattano in caso di emergenze meteorologiche o umanitarie, come è avvenuto in Albania nel 1999. Complessa anche l'attività del Servizio prevenzione calamità pubbliche, che si occupa della progettazione delle opere più complesse, della ricostruzione di quelle colpite da eventi meteorologici eccezionali e della pianificazione della Protezione civile (elaborazione di software, corsi di formazione, stesura di piani di emergenza per frane, alluvioni e scarichi delle dighe, elaborazione della carta di probabilità degli ordigni bellici, previsioni meteo, gestione della rete radio provinciale e del grande magazzino della Ulo). 

TURISMO, VACANZE, BRICOLAGE, BENESSERE. DAL 30 MAGGIO UNA RASSEGNA DEDICATA AL TEMPO LIBERO 
1800 metri quadrati di area coperta e altri cinquemila di area esterna. Questo lo spazio espositivo di "TempoLibero", l'appuntamento fieristico alla sua prima edizione ospitato dalla cittadina nonesa di Cles. Quattro giorni fitti fitti, durante i quali sarà possibile conoscere le nuove opportunità nel campo del turismo e dei viaggi, per la cura del proprio fisico, le nuove tendenze nel mondo dello sport. Molte novità anche per gli appassionati di campeggio: accessori, camper, ma anche attrezzatura nautica. Gli hobbisti più tenaci troveranno pane per i loro denti, con un'intera area a loro dedicata . E infine, auto e moto delle marche più prestigiose animeranno la zona esterna della fiera, situata presso il Centro Sportivo Comunale di Cles. La fiera, patrocinata dalla Regione Trentino - Alto Adige, dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Cles e da numerosi sponsor, sarà anche rallegrata da numerosi eventi collaterali: rassegna di cori di montagna, intrattenimenti musicali (con musica folk ed etnica), intrattenimenti sportivi, animazione per i più piccoli, oltre ad un ristorante dove poter provare le specialità gastronomiche tirolesi. Il via ufficiale, venerdì 30 maggio dalle 16 fino alle 22. Il sabato e la domenica, la fiera rimarrà aperta al pubblico - l'ingresso è rigorosamente gratuito - fin dalle dieci del mattino. Per info: www.clestempolibero.it 

PESCA ALLA TROTA: DAL 30 MAGGIO PER TRE GIORNI IL PARCO DELLE TERME SARÀ TEATRO DELLA SFIDA FRA I PIÙ FORTI ATLETI DEL MONDO 
Comano Terme è pronta per dare il benvenuto ai I big mondiali della pesca alla trota. Dal 30 maggio all'1 giugno, infatti, la località termale ospiterà il Campionato mondiale della specialità "spinning", quella che prevede l'uso esclusivo del cucchiaino rotante oppure ondulante e una canna lunga non più di 2 metri e 70. Le altre tre sono la "mosca", il "tocco" e il "colpo". Ogni nazione sarà rappresentata da un capitano, quattro atleti e una riserva. A contendersi il titolo saranno Italia, Svizzera, Polonia, Ungheria, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Russia, Lituania, Francia e San Marino e lo faranno nella splendida cornice del Parco delle Terme (lambito dal fiume Sarca), dove troveranno posto anche gli spettatori, attesi in gran numero dagli operatori turistici locali. Il programma si apre con la cerimonia inaugurale nel pomeriggio di venerdì 30 e prosegue la mattinata successiva con la prima prova (dalle 10,00 alle 12,00); la seconda, conclusiva, si disputerà domenica alle stessa ora. La formula prevede la cattura e il successivo rilascio della preda, mantenuta viva nel cosiddetto "guadino" mentre viene rimosso l'amo; in caso di morte del pesce l'atleta, ovviamente, viene squalificato. Per tutti gli appassionati che non vogliono mancare all'appuntamento, l'Apt Terme di Comano ha organizzato una proposta vacanza chiamata "La settimana del pescatore", che prevede anche la possibilità di mettersi alla prova con la canna da pesca sul Sarca o sui laghi di Tenno e Molveno. Per info tecniche: Associazione Provinciale Trentina Acqua Sport Ambiente 0461 267756 www.aptasa.it Per info turistiche: Apt Terme di Comano 0465 702626 www.comano.to 

1° MAGGIO 2004: L'UNGHERIA ENTRA NELL'UNIONE EUROPEA
Con il referendum dello scorso 12 aprile, i cittadini ungheresi hanno detto a grande maggioranza "sì" all'ingresso dell'Ungheria nell'Unione Europea, previsto per il 1° maggio 2004. Quali cambiamenti comporterà per il settore turistico l'adesione all'Unione? Il turismo in Ungheria è, grazie anche alla sua crescita costante, uno dei settori più promettenti dell'intera economia nazionale. L'Ungheria occupa già oggi una posizione di tutto riguardo tra le più richieste mete del turismo internazionale; dopo l'adesione questa posizione sarà ulteriormente consolidata, con una media annua di visitatori - attualmente a quota 30 milioni - destinata a crescere. Un particolare settore per il quale è previsto un incremento di presenze è quello del sempre più diffuso turismo termale e benessere, grazie alla ben nota ricchezza di acque termali sul territorio ungherese; l'adesione all'Unione Europea renderà inoltre possibili vantaggiose convenzioni con gli istituti di previdenza sociale degli altri Stati europei. Anche il turismo congressuale annovera l'Ungheria tra le destinazioni più richieste: la sua posizione centrale nel cuore dell'Est europeo contribuirà a far aumentare i volumi del traffico business, favorito dai nuovi rapporti europei. I parchi naturali, estesi sul 10% del territorio nazionale, sono molto visitati dai cittadini dell'Unione Europea, mentre gastronomia, vini e cultura ungheresi sono segmenti di mercato in costante crescita. Quanto al trasporto aereo, un importante miglioramento nel settore è atteso dalla fine del regime di monopolio, quando il mercato non sarà più dominato da un'unica compagnia - oggi quella di bandiera - ma vedrà in azione anche altri operatori del trasporto aereo, in un regime di concorrenza che favorirà prezzi più bassi per i voli da e per l'Ungheria. 
DA CALDANA TRAVEL IL PRIMO CATALOGO INTERAMENTE DEDICATO ALL'UNGHERIA - Nello scorso mese di marzo, Caldana Travel, tour operator specializzato nel mercato dell'Est europeo, ha pubblicato, in collaborazione con l'Ufficio Turistico Ungherese, il primo catalogo interamente dedicato all'offerta turistica dell'Ungheria. Il catalogo, reperibile presso le migliori agenzie di viaggi, contiene e presenta quasi l'intera gamma delle mete turistiche ungheresi, compresi i soggiorni termali e i viaggi alla scoperta dei più bei castelli del nostro Paese. 
GLI ASBURGO A BABOLNA: RIAPERTA AL PUBBLICO L'ANTICA SCUDERIA - Creato nel 1789 dall'imperatore Giuseppe II, il pluricentenario allevamento dei cavalli di Babolna vanta una storia prestigiosa come centro che per lungo tempo ha avuto l'onere e l'onore di assicurare cavalli di alta qualità per l'esercito dell'Impero. Saghya, il più famoso cavallo della storia dell'allevamento, venne portato dalla Siria nel 1836 e i suoi discendenti sono noti in tutto il mondo come la "Razza Araba di Babolna", riconosciuta ufficialmente nel 1988 dalla Federazione Mondiale degli Allevatori di Cavalli Arabi. Dopo la II Guerra Mondiale, la scuderia rimase chiusa al pubblico per molti decenni ed è stata riaperta solo nel 2001, grazie a ingenti lavori di ristrutturazione che oggi le consentono di offrire ai suoi visitatori anche servizi turistici di alta qualità. La bellissima tenuta di Babolna, facilmente raggiungibile mediante l'autostrada Vienna-Budapest, offre una piacevole sosta in ogni stagione. Al centro della tenuta sorge il Castello Szapàry, edificio in stile neoclassico attorno al quale sono sistemate le stalle, con numerosi cavalli di questa pregiata razza, mentre alcuni musei illustrano la storia dell'ambiente. Nel museo della caccia, ad esempio, sono esposti numerosi trofei di grande valore, mentre nel museo dei cavalli troviamo le statue dei cavalli più famosi. Il museo delle carrozze, a sua volta, ospita carrozze di antica e recente costruzione, insieme a cocchi, slitte e carri, mentre nello stabile adiacente si trova l'Hotel Imperial, che dispone di 18 stanze; l'ex casino degli ufficiali, invece, è stato trasformato in un grande ristorante di lusso, con suggestivo caffè. La tenuta possiede anche un maneggio coperto - il più antico d'Ungheria, recentemente ristrutturato - dove hanno luogo spettacoli equestri, con accompagnamento musicale; il galoppatoio, dotato di una grande tribuna, ospita manifestazioni e gare internazionali di cavalli. Altrettanto interessanti sono i dintorni di Babolna. Una bella gita in carrozza nella vicina Oldo-puszta, ad esempio, offre l'occasione di visitare un allevamento di puledri, mentre la trattoria tipica "Csulok csarda" assicura ristoro e accoglienza ai suoi visitatori, dopo la piacevole escursione. La zona è anche molto ricca di cacciagione minuta e grossa. La scuderia è aperta per le visite tutti i giorni, dalle ore 9 alle 17. Visita guidata nei musei: ore 11 e ore 14. Infolink: www.babolnamenes.hu 
IL FESTIVAL "HAYDN" AL CASTELLO ESTERHAZY DI FERTOD - Questa prestigiosa manifestazione musicale annuale, organizzata per la prima volta nel 1959 in occasione del 150° anniversario della morte di Joseph Haydn, si propone di onorare il genio musicale di questo grande compositore, ospite per più di vent'anni del castello. Il festival rievoca con ineguagliabile efficacia quel "paradiso della musica" che era il castello, all'epoca di Haydn. Scenografie originali, strumenti musicali d'epoca e interpretazione rigorosamente tradizionale dei capolavori del Maestro assicurano ogni anno grande successo alla manifestazione. La maggior parte dei concerti si tiene nella sala d'onore del castello - stupenda e dotata di un'acustica eccezionale - mentre alcuni artisti si esibiscono nella cosiddetta sala a pian terreno, dall'atmosfera più intima e raccolta. L'edizione 2003 del festival inizierà il 6 giugno e si concluderà il 27 settembre, con concerti in programma ogni venerdì e sabato. Informazioni e prenotazioni: Strem Koncert Srl. Tel./fax: 0036-1-2391134 E-mail: k.strem@chello.hu  Fertod, piccola località sul lago Ferto (Neusiedler See), si trova nell'Ungheria occidentale, non lontano da Sopron e a 190 km da Budapest. I lavori di costruzione del complesso architettonico iniziarono nel 1763 per ordine del principe Miklos Esterhazy, ambizioso e prestigioso personaggio dell'aristocrazia europea, soprannominato "il Fastoso". L'edificio - un barocco tendente al rococò - fu progettato prendendo a modello il palazzo di Versailles, con pianta a U e corpi laterali leggermente arcuati che si congiungono alla cancellata d'ingresso. Di particolare interesse la doppia scalinata a ventaglio che conduce al primo piano del corpo centrale dell'edificio. Sul retro, il palazzo si affaccia sul grande parco alla francese, con grandi viali geometrici. Nel parco, in linea con quanto dettava la moda dei tempi, furono eretti dei piccoli edifici secondari, come il teatro dell'opera, il teatro delle marionette, la casetta cinese, i templi di Diana, di Venere, della Fortuna, del Sole e le splendide scuderie. Grande fama in tutta Europa ebbero le grandi feste date a palazzo dagli Esterhazy, soprattutto per la presenza del compositore Joseph Haydn, che visse nel castello dal 1766 al 1790, alle dipendenze del principe Miklos Esterhazy. Haydn compose qui più di 700 delle sue opere. Il principe Miklos fu amante anche della pittura e apprezzato collezionista: proviene, ad esempio, dalla sua ricchissima collezione la "Madonna Esterhazy" di Raffaello, custodita nel Museo delle Belle Arti di Budapest. Dopo la morte del principe Miklos, la famiglia spostò la propria sede a Kismarton (Eisenstadt), per essere più vicina alla corte di Vienna. Ebbe allora inizio un lento processo di decadimento di castello e parco, cui si aggiunsero i gravi danni procurati dalla seconda Guerra Mondiale. Lavori di restauro successivamente intrapresi e circostanze favorevoli legate ai cambiamenti politici dell'ultimo decennio hanno fatto sì che il castello sia andato lentamente riacquistando il suo antico splendore. Indirizzo: Kastelymuzeum, 9431 Fertod, Bartok Bela u. 2. tel. 0036-99-370971 fax 0036-99-370120 
SZIGET FESTIVAL SULL'ISOLA OBUDAI DI BUDAPEST - 30 LUGLIO/6 AGOSTO L'evento, in programma dal 30 luglio al 6 agosto, offre più di 1.000 manifestazioni, in prevalenza musicali, e ha già ottenuto per due volte il titolo di Miglior Festival mondiale per giovani. Musica alternativa, jazz, techno, blues, folk, etno e performance di star internazionali attendono ogni anno i fan della musica. Il grande palco del festival ha già ospitato David Bowie, Iggy Pop, Boney M., Jovanotti, Prodigy, Faith No More e Cool and the Gang. Nel corso della manifestazione si susseguono anche programmi di arte figurativa, spettacoli teatrali e di danza, con spazio a eventi per tutti i gusti e di varia atmosfera, come ad esempio letture di poesia e incontri culturali. La data del festival viene stabilita ogni anno in concomitanza con festival analoghi: i concorrenti principali del Sziget Festival sono Roskilde in Danimarca, Glastenbury e Redding in Inghilterra, il V2000 organizzato dalla Virgin. La manifestazione si tiene nell'Isola Obudai, un grande parco verde raggiungibile da Obuda mediante un ponte. Quanto all'alloggio, a tutti coloro che si recano al festival è consentito montare le proprie tende sulla stessa Isola. Artisti che hanno confermato la loro partecipazione al Sziget Festival 2003 Jazz stage: Spyro Gyra; Metal stage: My Dying Bride, Clawfinger, Apocalyptica, Annihilator, Circle 2 Circle; Wan2 stage: Dusminguet, Ojos de Brujo, Zion Train, Seeed, Ozric Tentacles, Improvisators Dub ; World Music stage: Nitin Sawhney, Ibrahim Ferrer, The Booliwood Band, Bonga, Los de Abajo, Zamballarana, Lo'Jo, Madredeus, Amadou & Mariam, Mercede Peon, Varttina, Shane McGowan and the Popes, Goran Bregovics ; Main stage: Byorn Again, Slovo, Lamb, Asian Dub Foundation, Massive Attack. Il biglietto di ingresso giornaliero costa 14 euro (acquistabile solo in loco), quello settimanale 75 euro incluso il campeggio (i biglietti settimanali si possono acquistare anche in Italia, nei punti vendita TicketOne; per ulteriori informazioni: www.ticketone.it). Per informazioni e acquisto biglietti on-line: www.sziget.hu 
GRAN PREMIO D'UNGHERIA POSTICIPATO DI UNA SETTIMANA - 22/24 AGOSTO 2003 - Il 1° Gran Premio d'Ungheria di Formula 1 sulla pista dell'Hungaroring fu organizzato nell'agosto 1986 e si concluse con la vittoria di N. Piquet (Williams Honda), seguito da A. Senna (Lotus-Renault) in seconda posizione. L'autodromo ungherese fu costruito in soli otto mesi, un record secondo solo a quello della costruzione della pista di Monza negli anni '20. L'arrivo in Ungheria del "circo" della Formula 1 durante gli ultimi anni del regime comunista costituì una grandiosa e inaspettata opportunità che portò subito, già nel primo anno, ad un significativo incremento del flusso turistico: alla gara, infatti, assistettero più di 260.000 spettatori. Il circuito venne realizzato a Mogyorod, un paesino a circa 30 km a nord-est di Budapest, facilmente raggiungibile mediante l'autostrada M3. Quest'anno la pista, considerata sempre molto difficile sotto il profilo tecnico, è stata ricostruita e modificata, diventando una pista ancora più veloce in grado di ospitare competizioni ancora più entusiasmanti. La lunghezza complessiva della pista è passata da 3971 m a 4384 m, con allungamento del rettilineo finale. Quest'anno l'appuntamento con il Gran Premio d'Ungheria è stato posticipato di una settimana ed è previsto dal 22 al 24 agosto. Ai sempre numerosi tifosi e appassionati italiani di Formula 1, l'Ungheria offre, oltre a questa straordinaria competizione, anche numerose altre opportunità di divertimento, svago, riposo e villeggiatura: dal lago Balaton alla splendida Budapest, incluse città d'arte quali Eger o Sopron. I biglietti per la corsa si possono acquistare via Internet all'indirizzo www.hungaroring.hu dove è possibile reperire anche numerose altre informazioni sulla gara. Per raggiungere l'Hungaroring da Budapest con i mezzi pubblici saranno a disposizione i seguenti servizi: 1. treno suburbano HEV, in partenza ogni 20 minuti dal capolinea della metropolitana M2 (Ors vezer ter), con discesa alla fermata "Hungaroring"; 2. per coloro che dispongono già di biglietto d'entrata per la corsa, è stato istituito un servizio navetta gratuito, con partenza ogni mezz'ora dalla fermata della metropolitana M3 "Arpad hid". INFORMAZIONI: Ostermann Formula-1Kft. Tel. 0036-1-3172811 fax 0036-1-3172963, Web: www.hungaroring.hu
"MUCCHE DIPINTE" PER LE VIE DI BUDAPEST - Uno spettacolo senza pari colorerà dalla fine di giugno a metà settembre 2003 le vie di Budapest, quando, in occasione della "Parata delle Mucche", più di 100 mucche di plastica, a grandezza naturale, "invaderanno" varie zone della capitale. Le curiose e originali statue saranno dipinte da artisti ungheresi e stranieri, ma potranno anche essere decorate con motivi folcloristici e riproduzioni di dipinti celebri, ovviamente nel rispetto del comune senso del pudore e della sensibilità di tutti i gruppi etnici e religiosi. L'esposizione di queste singolari e autentiche opere d'arte offrirà ai turisti una particolare e simpatica prospettiva sul temperamento, la cultura e le tradizioni dell'Ungheria. Pur occupando poco spazio, queste curiose "mucche" creeranno una simpatica e colorata atmosfera in ogni angolo della capitale, dove giocose foto-ricordo potranno immortalare il singolare evento. Secondo i progetti definiti, le statue troveranno collocazione nei seguenti luoghi di Budapest: piazza Nyugati (Stazione ferroviaria Ovest), Városliget (Parco comunale), piazza Baross (Stazione ferroviaria Est), piazza Orczy, parco Népliget, piazza Lehel, Isola Margherita, piazza Moszkva, Déli Pályaudvar (Stazione ferroviaria Sud), parco Vérmezo, quartiere Tabán, dintorni del lago Feneketlen-tó, piazza Etele. Dopo la chiusura del festival, le "mucche" verranno vendute all'asta e il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza. Questo curioso evento è stato organizzato per la prima volta in Svizzera, a Zurigo, nel 1998, con il triplice intento di accrescere il numero dei visitatori nel centro cittadino, far conoscere al pubblico giovani talenti e aumentare i fondi civici di beneficenza. Visto l'enorme successo dell'iniziativa - un milione e mezzo di turisti in più rispetto agli anni precedenti -l'evento viene da allora riproposto ogni anno in diverse città del mondo: Chicago (1999), Arnhem (Olanda, 2000), Lussemburgo e Londra (2001). Il maggior successo è stato registrato a Chicago, dove quasi 2 milioni di turisti hanno invaso la città e ben 140 mucche di plastica sono state vendute all'asta, consentendo una raccolta di 3,5 milioni di dollari da destinare in beneficenza.
MISKOLCTAPOLCA: GROTTE TERMALI E FESTIVAL LIRICO - Situata nella parte nord-orientale dell'Ungheria, a 140 km da Budapest, la graziosa cittadina di Miskolctapolca ha la fortuna di avere un sottosuolo ricchissimo di acque termali, grazie alla sua collocazione lungo una linea geologica di faglia. Le proprietà curative delle sue acque ricche di calcio, magnesio e idrocarbonati, sono state riconosciute ed utilizzate sin dal Medioevo. Lo stabilimento termale comunale è una vera e propria rarità, essendo stato realizzato nelle grotte scavate dall'acqua termale in lunghi millenni. In queste grotte è possibile praticare anche l'antroterapia e l'ambiente è particolarmente adatto per la cura della bronchite e dell'asma. Alla sezione delle grotte termali sono collegate una piscina curativa, una piscina all'aperto e una piscina per bambini, su una superficie totale di oltre 1000 m2. Negli ultimi anni il complesso è stato interamente ristrutturato e ampliato. Tra l'altro, nelle grotte è stato realizzato anche un settore dedicato a vari tipi di idromassaggio e giochi d'acqua, in grado di assicurare grande relax e divertimento. Lo scorso anno è stata inaugurata anche una nuova vasca di divertimento per bambini. Non mancano, poi, diversi tipi di sauna, bagno turco e solarium, ed è anche possibile usufruire dei numerosi servizi terapeutici offerti dall'Ospedale Szent Ferenc di Miskolc (massaggi subacquei, fanghi, fisioterapia, terapie galvaniche, ionoforesi ecc.). INDIRIZZO: 3519 Miskolctapolca, Pazar Istvan setany Tel. 0036-46-304128 fax 0036-46-369452 E-mail: barlangfurdo@miviz.hu  - Aperto tutto l'anno dalle 9 alle 18. Per l'alloggio, consigliamo di recarsi nella vicina Lillafured, all'Hotel Palota***, un bell'edificio-castello costruito nel 1930 in stile neorinascimentale. INFORMAZIONI: Hunguest Hotel Palota tel. 0036-46-331411 fax 0036-46-533203 E-mail: reserve@hotelpalota.hunguesthotels.hu  Durante il mese di giugno, dal giorno 11 al giorno 22, gli amanti della lirica potranno assistere al prestigioso Festival della Lirica della vicina città di Miskolc. Il festival viene organizzato annualmente in onore del grande compositore ungherese Bela Bartok, ma ogni anno vengono eseguite anche le principali opere di un altro compositore. Quest'anno la scelta è caduta su Mozart, del quale verranno eseguite 12 opere. Al festival parteciperanno, oltre a musicisti ungheresi, anche otto formazioni straniere e per tutta la durata della manifestazione, nelle vie e nelle piazze del centro, verranno organizzati numerosi eventi di grande interesse: esecuzioni di solisti, orchestre da camera, spettacoli folcloristici, mercatini dell'artigianato locale e degustazioni vinicole. Nei dintorni della città merita di essere visitata la storica zona vinicola di Tokaj, che dal 2002 fa parte del Patrimonio mondiale Unesco. 

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