NOTIZIARIO
TURISTICO
MARKETPRESS
NEWS
di
SABATO
24 MAGGIO 2003
pagina 2
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POLONIA:
IL TURISMO AVVICINA LE NAZIONI.
Da
dieci anni i Polacchi si recano numerosi all'estero e finalmente scopi
principali di queste partenze sono il turismo, il riposo durante le vacanze,
i viaggi di affari. L'immagine del turista polacco è mutata molto in
meglio. Anche in Polonia ogni anno giungono milioni di turisti stranieri. Ciò
è favorito dai migliori rapporti di carattere commerciale, dagli scambi
culturali e scientifici. Hanno un significato decisivo anche i mutamenti che
si sono verificati nel turismo polacco. Prima di tutto, i turisti possono
usufruire di alberghi e pensioni di alto e medio standard. Si trovano nelle
città che sono grandi centri turistici (come Cracovia, Varsavia, Gdansk,
Wroclaw, Poznan. Lodz, Olsstyn, Torun, Kolobrzeg e decine di altre), si
trovano in regioni dagli alti valori turistici. La Polonia offre oggi
infinite possibilità di trascorrere le ferie o un fine settimana molto
attraente. E' decisamente migliorata l'infrastruttura turistica: è
aumentato il numero dei passaggi di frontiera, migliore è l'accessibikità
ai mezzi di comunicazione. La Polonia è nota per una buona gastronomia; vi
sono piscine, sciovie, campi da golf, percorsi fluviali ben serviti; a lungo
si potrebbero elencare le facilitazioni al servizio dei turisti. Il
bellissimo litorale polacco del Mar Baltico, le regioni con centinaia di
laghi, i meravigliosi boschi, i monti dalle straordinarie forme, le città
storiche, le manifestazioni artistiche, le ottime condizioni per un riposo
attivo, tutto attira i turisti dai vari Paesio dell'Europa, anche la maggior
parte arriva dalla Germania. Nell'Europa contemporanea il turismo si compie
non soltanto il ruolo di importante settore dell'economia. Avvicina anche
molto le Nazioni, serve alla loro reciproca conoscenza, insegna la
tolleranza, il rispetto per il patrimonio culturale degli altri
popoli.
PARTENZA
IN 'QUARTA' PER NATURA W AFFLUSSO RECORD AL "TEATRO NEI
PARCHI"
Partenza a razzo per la quarta edizione di Natura W, il programma di eventi
ed escursioni nel verde frutto dell'impegno congiunto della Provincia di
Modena, dei Parchi, delle Riserve e dell'ideatore in primis dell'iniziativa,
il Consorzio Valli del Cimone. L'edizione 2003 propone, da Aprile a
Novembre, un ricco calendario curato dalla Guide Ambientali Escursionistiche
capace di soddisfare tutti i gusti: dalle escursioni ai giochi nel verde
mirati a far trascorrere piacevoli weekend alle famiglie, dalle visite
guidate alla ricerca di fiori e piante, dalle camminate sulle tracce del
lupo alle mille altre possibilità per godere del patrimonio ambientale
dell'Appennino modenese, fra le quali si segnala la novità del 'Teatro nei
Parchi'. I primi appuntamenti hanno fatto registrare un successo ben
superiore non solo alle precedenti edizioni, ma anche alle più rosee
previsioni. Daniele Sargenti, Presidente del Consorzio Valli del Cimone, fa
sapere che: "L'afflusso iniziale è già da record: si pensi che ben
120 persone hanno aderito all'ultima iniziativa di 'Teatro nei Parchi'
tenutasi alle Salse di Nirano, nel comune di Fiorano e che altrettante hanno
già prenotato l'analogo evento che si terrà il 1° Giugno a Pavullo, nella
Riserva Naturale Orientata di Sassoguidano. Procedendo di questo passo sarà
forse possibile triplicare le presenze dello scorso anno che raggiunsero le
1.300 unità." Sargenti, per quale ragione il Consorzio Valli del
Cimone ha dato vita a "Natura W"? Per cercare di portare a sistema
l'offerta di turismo sostenibile del nostro Appennino nell'integrazione fra
ambiente, agricoltura e turismo. C'era infatti un'eccessiva polverizzazione
di proposte dei vari Comuni e delle 3 Comunità Montane che necessitavano di
essere integrate in un progetto organico e al passo coi tempi. Con Natura W
siamo riusciti nell'impresa. Quali sono gli Enti che collaborano attivamente
all'iniziativa? La Provincia di Modena e il Coordinamento dei Parchi e delle
Riserve Naturali della Provincia stessa che comprende il Parco Regionale del
Frignano, il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, la Riserva Naturale
Regionale delle Salse di Nirano, la Riserva Naturale Orientata delle Casse
di Espansione del Fiume Secchia, la Riserva Naturale Orientata di
Sassoguidano. Quali risultati hanno dato le tre edizioni precedenti? Un
flusso via via crescente di partecipanti paganti che, nella terza edizione,
ha raggiunto quota 1.500. Quali sono le novità e che cosa vi aspettate
dalla 4ª edizione? La novità più eclatante è l'inserimento di "In
Forma di Parco" una serie di incontri curati dalla Compagnia Teatrale
Koiné che si tengono nelle Riserve e nei Parchi rientranti nel progetto.
Ogni spettatore viene fornito di cuffie acustiche e guidato attraverso il
Parco da una voce invisibile, mentre gli attori di Koiné passeggiano con i
visitatori descrivendo le specie incontrate e trasmettendo il messaggio
dell'unicità di Uomo e Natura. La "domanda di natura" sta
evidentemente salendo negli ultimi anni. Secondo Lei l'Appennino modenese è
attrezzato per ospitare flussi turistici in costante crescita? Sì, credo
che il sistema di accoglienza sia adeguato, soprattutto in forza della
capacità già acquisita di rispondere con successo alle migliaia di
visitatori che ogni anno prendono d'assalto le nostre stazioni sciistiche.
Ciò non toglie che dobbiamo lavorare in modo permanente per accelerare i
tempi della programmazione e della decisione in quanto il mercato del
turismo è diventato così complesso che anche una settimana di ritardo può
determinare lo spostamento di flussi significativi di utenza. Per questa
ragione stiamo agendo, in collaborazione con la Provincia di Modena e taluni
Enti di Formazione, su una proposta di formazione costante e diffusa per gli
operatori privati e per i funzionari di Enti Pubblici. Il prossimo weekend
ci offre un ampio ventaglio di possibilità: da Campogalliano, per scattare
foto nella riserva, a Fanano, per risalire la Valle del Rio Fellicarolo, da
Guiglia, per incontrare i vecchi mestieri nel Parco di Roccamalatina, a Lama
Mocogno, per riscoprire la Via Vandelli. Per informazioni Consorzio Valli
del Cimone 0536/325526 info@vallidelcimone.it
A
UDINE AL VIA, MERCOLEDÌ 18 GIUGNO, L'ATTESISSIMA RASSEGNA UDIN&JAZZ
2003 TRA VECCHI GIGANTI E NEW GENERATION, SPICCANO I NOMI LEGGENDARI DI ARTO
LINDSAY, RANDY WESTON E JAN GARBAREK
9 appuntamenti, concentrati fra il 18 e il 28 giugno, 5 piazze, dislocate
sul territorio, 13 anni di storia, scanditi dai migliori artisti della scena
internazionale: lasciando parlare le cifre, questo è il biglietto da visita
di "Udin&Jazz 2003", la grande rassegna che porta la firma
dell'Associazione Culturale Euritmica e anche quest'anno si avvale del
sostegno e della collaborazione della Banca Popolare FriulAdria. Nuova
edizione, dunque, e nuove emozioni per gli spettatori, chiamati ancora una
volta ad applaudire i talenti emergenti, le promesse consolidate e i vecchi
giganti... Se la prima parte del programma si svilupperà indagando gli
aromi sonori della new generation, e toccando Tricesimo, Cervignano,
Codroipo, Cividale, la seconda porterà sul palco del Teatro Nuovo
"Giovanni da Udine" un autentico e straordinario poker d'assi: il
chitarrista Arto Lindsay (25 giugno), il pianista Randy Weston (per la prima
volta in Regione il 26 giugno), il quartetto di Gonzalo Rubalcaba &
David Sanchez (27 giugno), il sassofonista Jan Garbarek (28 giugno). Tutti
nomi che, come si dice banalmente, non hanno certo bisogno di alcuna
presentazione. Tutti nomi che vanno ad arricchire un album prezioso, davvero
prezioso, per il Friuli: quello, appunto, di "Udin&Jazz", già
affollatissimo di stelle (da Frisell a Stern, da Petrucciani a Zawinul, da
Veloso a Shorter). 3 Arto Lindsay, newyorkese di nascita ma con una bella
porzione di sangue carioca nelle vene, è forse la chiave di volta
fondamentale del Brasile del nuovo millennio: sia per quanto riguarda le
produzioni altrui (Caetano Veloso, Marisa Monte, Vinicius Cantuária) che
per le proprie. Compositore, produttore, cantante, chitarrista,
collaboratore di mostri sacri dell'avanguardia musicale (Brian Eno, Laurie
Anderson, John Zorn, Ryuichi Sakamoto), Lindsay nella sua carriera ha
attraversato confini musicali e culturali. E dopo i lavori, meravigliosi,
concepiti nel corso degli anni Novanta, l'ultimo "Invoke" segna il
suo debutto sull'etichetta indipendente creata da Ani Di Franco. Randy
Weston non è solo uno dei migliori pianisti del mondo, ma anche un
ambasciatore culturale, innovativo e visionario, e un compositore prolifico,
i cui lavori sono diventati dei classici, eseguiti da molti artisti famosi.
Nato a Brooklyn, a pochi isolati dalla casa di Thelonius Monk dal quale
trasse una influenza determinante, Weston con la sua carriera rappresenta
una testimonianza vivente dell'evoluzione del jazz. Già negli anni '50
inizia ad esplorare le radici africane del jazz e il lato più spirituale
della musica, che si riflette nel suo ruolo sociale e nel forte legame con
la natura... Pianista cubano, figlio d'arte, Gonzalo Rubalcaba non ha ancora
40 anni ma di lui si può dire che possiede un incomparabile lirismo,
un'inconsueta spontaneità e una grande carica espressiva. Anche se Cuba
resta un elemento fondamentale della sua musica, Rubalcaba trascende le
distinzioni di generi ed è autore di un jazz moderno ed ispirato che non
rinuncia al virtuosismo ma che è anche capace di una interiore spontaneità.
Un artista autentico, insomma, che avrà come ospite d'eccezione un altro
enorme talento: David Sanchez, sassofonista incalzante ed espressivo, capace
di coniugare splendidamente forme jazz e afro-latine. La musica visuale ed
intensa di Jan Garbarek è intimamente collegata alle più strette
tradizioni folkloristiche e illustrative: il nord, la natura e il mistero
sono gli elementi da cui il musicista norvegese trae ispirazione per
composizioni caratterizzate da un'attenzione particolare verso la linea
melodica. Ha suonato con tutti i guru del jazz contemporaneo - da Keith
Jarrett a Ralph Towner, da John Abercrombie a Miroslav Vitous - e ha seguito
l'indicazione implicita in tanti lavori di Coltrane per avventurarsi oltre e
soprattutto altrove. Il suono sublime, immacolato e profondamente spirituale
del suo sax che si fa corpo sonoro ed emozionale, sarà accompagnato per la
serata udinese da una delle sue formazioni più classiche e longeve.
L'apertura ufficiale di "Udin&Jazz 2003", fissata per mercoledì
18 giugno a Tricesimo, spetterà alla "Night in Caligola" ovvero
un omaggio alla fresca etichetta veneziana che qui proporrà due deu suoi
ultimi progetti: l'ottimo duo Marco Tamburini & Marcello Tonolo e a
seguire il Massimo Donà quintet, in perfetto equilibrio tra melodia e
sperimentazione. Giovedì 19, a Cervignano del Friuli, sarà poi la volta di
un altro quintetto, la band del pianista Giovanni Mazzarino (classificato al
primo posto nella categoria Miglior Nuovo Talento 2002, per il Referendum
indetto dalla rivista "Musica Jazz"), mentre lunedì 23 il
"Ristori" di Cividale ospiterà il "Massimo Urbani Tribute":
una session commemorativa dedicata al "Charlie Parker italiano", a
dieci anni esatti dalla sua prematura scomparsa, messa a punto da
un'autentica all stars band (il 4 concerto verrà preceduto da un breve
incontro-dibattito con Carola De Scipio, autrice del libro "Vita,
morte, musica di Massimo Urbani", e con il critico musicale Claudio Donà).
Molte le novità di questa 13a edizione, tra cui sottolineiamo: il
gemellaggio con il Festival Jazz di Lubjana, che si tradurrà nel live-act
della Robert Jukic Band (20 giugno a Codroipo), e la sezione comica
"Jazz & Smile", che giocherà da intro alle 4 serate udinesi e
sarà affidata a un formidabile maestro del sorriso: mister Ugo Dighero,
colonna storica dei Broncoviz e socio della Gialappa's Band a "Mai dire
gol" e "Mai dire Maik"! Se il sodalizio con il Ljubljiana
Jazz Fest, oltre a rappresentare l'avvio di uno prezioso scambio culturale
Friuli/Slovenia (dal Friuli andrà a Ljubljiana il trio di Claudio Cojaniz),
apre contemporaneamente la via a future partnership internazionali, la
presenza del bravissimo Dighero con le sue improvvisazioni comiche segna una
piccola "rivoluzione" negli assetti tradizionali delle rassegne
jazz: un modo insolito, e sicuramente coraggioso, per disegnare un'atmosfera
diversa e per ricreare un feeling più coinvolgente tra pubblico e
palcoscenico. Come ogni festival che si rispetti ci saranno infine gli
"after show" con le migliori formazioni locali, che si terranno al
"Birrificio Udinese" di P.le Osoppo. "Udin&Jazz
2003", ricordiamo, è realizzato in collaborazione con il Ministero per
i Beni e le Attività Culturali, la Regione Friuli Venezia Giulia, la
Provincia di Udine, i Comuni di Udine e di Tricesimo, Cervignano del Friuli,
Codroipo e Cividale, l'Università degli Studi di Udine, la CCIAA di Udine,
la City Honda di Tavagnacco e - appunto - la Banca Popolare FriulAdria che,
oltre a sostenere l'intero programma della manifestazione, ha reso possibile
una nuova iniziativa in collaborazione con le Università di Udine e
Gorizia. Nell'ambito di Udin&Jazz verranno infatti organizzati degli
incontri con gli studenti in cui il pianista compositore Claudio Cojaniz
svilupperà i temi fondamentali della musica Jazz ed il suo divenire storico
nel contesto musicale del '900. Per la prima volta, dunque, le porte
dell'Università si apriranno al Jazz.
MALGALONGA:
DI MALGA IN MALGA ALLA SCOPERTA DELLA VALLE AURINA DAL 31 AGOSTO AL 7
SETTEMBRE 2003 UNA STRAORDINARIA PROPOSTA PER GLI AMANTI DELLA
MONTAGNA.
La Malgalonga è un'avventura dedicata a tutti quelli che amano la montagna
e la natura. Una proposta di una settimana, dal 31 agosto al 7 settembre,
che vi porterà alla scoperta della Valle Aurina, un gioiello incastonato
sul versante soleggiato delle Alpi Aurine (Alto Adige) e circondato da 80
cime imponenti che superano i tremila metri. La giornata inizia presto:
all'alba si fa colazione ammirando lo straordinario spettacolo del sole che
sorge tra i monti. Poi, sacco in spalla e scarponcini da trekking, si
cammina sugli oltre 100 chilometri di sentieri che portano a laghetti
incontaminati e romantiche malghe con prati che invitano a una pausa pic nic.
Alla riscoperta di una cultura che sta quasi scomparendo. Accompagnati da
guide d 'eccezione. Come Hans Kammerlander, l'alpinista di fama mondiale
nato proprio a Campo Tures che vi farà conoscere le sue montagne durante
un' escursione con pernottamento in baita. Ma non è tutto. Non mancano le
passeggiate culturali come quella che porta da Predoi a Casere passando per
la malga Rossa e comprende la visita dell'antica miniera di Predoi. Oppure
la gita alle cascate di Riva di Tures che si conclude con un romantico
aperitivo e un concerto di musica classica. E alla sera, una proiezione di
diapositive che illustrano le bellezze delle valli di Tures e Aurina e del
parco naturale. Una vacanza ideale per chi vuole ritemprare corpo e spirito.
Per la sistemazione, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Dall'hotel alla
Gasthof all'appartamento. Prezzi: 505 euro a persona in hotel a quattro
stelle; 455 in hotel tre stelle; 405 in albergo a una/due stelle; 375 in un
garni; 560-600 per un un appartamento per due persone. Il prezzo comprende:
pernottamento e prima colazione, escursione con M. Larcher, esperto di erbe
aromatiche, escursione e pernottamento in baita, escursione Predoi/Casere
oppure escursione verso la malga del Rio Nero per i ragazzi, escursione alle
cascate di Riva di Tures. Per informazioni e prenotazioni: Associazione
turistica Campo Tures, Via Josef Jungmann 8, Campo di Tures, tel.
0474.678076, fax 0474.678922. E-mail: info@campo-tures.com
sito web: www.taufers.com
TAI
CHI NEL BOSCO SABATO 24 MAGGIO
Tornare a sintonizzarsi con il proprio respiro. Dimenticare lo stress e
dedicare una giornata a se stessi per ristabilire un contatto con le energie
e la parte più profonda di sé. In una parola, o forse tre, Tai Chi Chuan.
L' antica arte marziale dai movimenti lenti e armoniosi, che agli occhi dei
profani appare più simile a una danza che a una tecnica di combattimento,
si presenta ad esperti ma anche a quanti desiderano avvicinarsi per la prima
volta ai suoi segreti sabato 24 maggio, all'interno dei Boschi di Carrega,
per uno stage di una giornata, dalle ore 9 alle 18, guidato da Tiziana
Castelluccio. Un momento di recupero psico-fisico da dedicare a se stessi,
nella splendida, riposante cornice di un bosco secolare, condividendo la
propria esperienza con altri appassionati. Il ritrovo è alle 9 di mattina
(si consiglia un abbigliamento comodo) e il programma si articola in diversi
momenti: meditazione taoista, i cinque esercizi fondamentali, lo studio
della forma fissa e l'introduzione alla forma 37. Le tecniche di
rilassamento e di respirazione eseguite durante la concatenazione dei
movimenti consentono lo svilupparsi della forza interiore, chiamata Chi, che
in questa disciplina si contrappone alla forza muscolare, considerata più
limitata. Il Tai Chi Chuan è anche chiamato "yoga cinese", in
quanto il ritmo costante e l'estrema lentezza con cui sono ripetuti i
movimenti di rara precisione, elastici e leggeri, portano coloro che li
stanno praticando a uno stato di meditazione. Nel corso della giornata sarà
offerta una merenda nel bosco, preparata con alimenti naturali e in perfetta
sintonia con il tono della situazione. La manifestazione è aperta a tutti
livelli. Il costo dello stage è di 30 euro. Il pranzo, servito in loco, è
compreso nella quota di iscrizione. Per informazioni e iscrizioni:
Contattare Tiziana: 0521.252272 oppure 340.5284.621
HYDROTHERM,
DOLCISSIME CAREZZE D'ACQUA A TORRE COCCARO: IL RELAX PROSSIMO VENTURO
L'ORIGINALE MASSAGGIO SU CUSCINI D'ACQUA NELLA SPLENDIDA MASSERIA PUGLIESE.
UNA NOVITÀ ASSOLUTA E UN BREVETTO ESCLUSIVO.
Acqua. La grande madre da cui tutti veniamo. Dolce e carezzevole come tutte
le madri, ancora una volta è l'elemento liquido la fonte di ogni nostro
benessere. C'è acqua ovunque a Torre Coccaro, la splendida masseria (si
chiamano così in Puglia le antiche fattorie padronali) di Savelletri di
Fasano (BR). Quella del basso Adriatico che qui è particolarmente azzurra e
invitante; quella della stupenda piscina nell'antica Masseria, che è anche
un capolavoro di accoglienza. Dagli ulivi secolari alle vigne generose, dal
sole ai frutti maturi e dolcissimi, qui la Natura regola con le sue
immutabili leggi il benessere e il relax degli ospiti. E poi c'è il Centro
Benessere AVEDA, dove specialisti di grande esperienza si occupano della
nostra salute psicofisica, regalandoci, unici nel panorama italiano del
wellness, originalissimi ed efficacissimi massaggi. L'ultimo grido, è l'HYDROTHERM,
un massaggio come mai ci è capitato di provare e.di godere! Immaginiamo un
lettino "diverso", fatto di cuscini d'acqua (si tratta di un
brevetto esclusivo) riscaldata e termoregolata.su misura dell'ospite, (un
apposito test stabilisce qual è la temperatura adatta a noi), tra i 35° e
i 40° costanti. Stando beatamente sdraiati, in posizione supina per tutta
la durata del trattamento, si "fluttua", già in virtù del
calore, tra sensazioni di pace ed estremo relax, dimentichi, come direbbe il
poeta, degli affanni del mondo. I segreti del massaggio, che in questo caso
agisce sulla muscolatura profonda con un'efficace azione decontratturante,
fanno leva sulla sinergia massaggio-calore. Agendo su entrambe le superfici
del corpo (gambe comprese, naturalmente), senza che il soggetto debba
cambiare posizione, dal momento che il suo peso è ammortizzato dai cuscini
ad acqua e che le mani del massaggiatore passano così agevolmente sotto il
torace, il massaggio profondo, a base di oli aromatici speciali, elimina in
breve tempo ogni tensione muscolare residua e crea un duraturo stato di
beatitudine. Aiutato, oltretutto da un ambiente favorevole: luci suffuse di
candele profumate, sottofondo rilassante, carezze d'angeli. Insomma, per
dirla col celebre dipinto di Matisse, che non per nulla prediligeva le
delizie mediterranee: "lusso, calma e voluttà". Una proposta cui
è impossibile rinunciare e che vale da sola una vacanza a Savelletri di
Fasano. Le altre proposte-gioiello della Masseria Torre Coccaro
riempirebbero un volume. Ne elenchiamo solo alcune, lasciando alla
sorprendente varietà di offerte dell'esclusivo resort pugliese il compito
di stupire. Piscina d'acqua salina, suite in grotta (lenzuola di lino e
coperte di seta), mobili d'antan e pezzi d'arte e di alto artigianato
locale, cucina "bio" con i prodotti dell'orto, maneggio a pochi
km, escursioni guidate, e.stanchiamoci pure, tanto al Centro Aveda ci
rimetteranno in sesto colmandoci di tenere coccole che vengono da lontano:
dall'ayurvedica ai trattamenti preferiti da Naomi Campbell! E, adesso con l'imperdibile
massaggio HYDROTHERM, il relax prossimo venturo. Mai, come in questo caso,
informarsi sulle dolci lusinghe dell'estate conviene! Prezzi: fino al 31
maggio: doppia, 216 euro; junior suite, 310 euro; suite Orange Garden, 516
euro. Visite guidate all'orto botanico e alla foresta: 50 euro a persona.
Per informazioni: Masseria Torre Coccaro, Contrada Coccaro 8, Savelletri di
Fasano (Brindisi), tel. 080.4829310, fax 080.4827992. www.masseriatorrecoccaro.com
e mail: masseriatorrecoccaro@tin.it
ESTATE
A SORRENTO NELLE NUOVE SUITES DEL GRAND HOTEL EXCELSIOR VITTORIA DALLO
STORICO ALBERGO DUE INEDITI PACCHETTI DI SOGGIORNO, VALIDI FINO A OTTOBRE,
PER TRASCORRERE MAGICI MOMENTI NEL GOLFO INCANTATO....
Il prestigioso Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento ha preparato per
la stagione estiva due nuovi pacchetti che vi regaleranno emozioni uniche
trascorrendo anche solo qualche notte nella splendida penisola dai magici
profumi e colori. A prova del costante impegno verso un ammodernamento
attento alle esigenze dei propri clienti, la struttura 5 stelle lusso vi
propone la sistemazione in suite completamente rinnovate, con bagni in
marmo, mantenendo però un arredamento in stile d'epoca. Pacchetto degli
Aranci: studiato per coloro che desiderano farsi conquistare
dall'affascinante natura sorrentina, dai suoi colori e profumi che si
ritrovano nei sapori della rinomata cucina locale, a base di pesce, olio
extravergine, pomodori e soprattutto di limoni e aranci. Il pacchetto
prevede la sistemazione in una delle cinque nuove Suite degli Aranci, con
vista sul parco di 20.000 mq piantato ad agrumeto. Ogni Suite ha una
superficie di circa 50 mq e si compone di una camera da letto, soggiorno e
due bagni. Il Pacchetto degli Aranci ha un costo di 924 Euro a persona e
comprende: 3 notti con prima colazione (in camera su richiesta); Vip
amenities all'arrivo; una Gourmet Dinner (con vini della casa) presso il
ristorante Vittoria o il Ristorante Bosquet, terrazza panoramica sul Golfo;
registrazione prima dell'orario di arrivo e partenza oltre l'orario
previsto; quotidiano in omaggio tutti i giorni; visita ad un agriturismo con
degustazioni di prodotti tipici. Il Pacchetto degli Aranci è valido per
tutto il periodo estivo, fino ad ottobre. Uno sconto del 50% viene applicato
ai bambini dai 4 ai 12 anni in camera con i genitori. Pacchetto Viaggio di
Nozze: creato per le coppie in viaggio di nozze alla ricerca di un luogo
magico ove iniziare la vita di coppia. Tra storia e leggenda, Sorrento vi
farà vivere un'atmosfera romantica, dandovi inoltre la possibilità di
raggiungere facilmente località come Capri, Amalfi, Ravello e Napoli. Il
Grand Hotel Excelsior Vittoria vi farà trascorrere questa esperienza
indimenticabile nella nuova Honeymoon Suite, di 65 mq (ampia camera da letto
con zona soggiorno, una seconda camera con salottino ed un bagno), dotata di
una terrazza su due lati da cui godere il suggestivo paesaggio del golfo di
Napoli. Il Pacchetto Viaggi di Nozze ha un costo di 1,518 Euro per persona e
comprende: 3 notti con prima colazione (su richiesta in camera); Vip
amenities all'arrivo; una cena a lume di candela; regalo per la sposa; 1
visita di Sorrento con tipica carrozza sorrentina; iglietto a/r per Capri;
registrazione prima dell'orario di arrivo e partenza oltre l'orario
previsto; quotidiano in omaggio tutti i giorni. Il Pacchetto Viaggi di Nozze
è valido per tutta l'estate, fino al mese di ottobre. Infolink: www.exvitt.it
APRE
AL PUBBLICO IL SECOLARE CASTELLO DI DUINO SUL GOLFO DI TRIESTE. DAL 1°
LUGLIO.
La variegata offerta turistica dell'area del Carso, fra Monfalcone e
Trieste, dal primo luglio si arricchisce di un'altra perla: l'apertura al
pubblico del secolare Castello di Duino e del suo parco, arroccato su uno
sperone roccioso, a precipizio sul golfo di Trieste, a due passi dalla
mitica passeggiata Rilke. www.castellodiduino.it
COME SI ARRIVA Autostrada A 4 Venezia-Trieste, casello Lisert, uscita Duino;
Strada Statale 14 Monfalcone-Trieste, strada costiera, strada panoramica;
Aeroporto Internazionale di Ronchi dei Legionari; Ferrovia stazione di
Monfalcone.
IL CASTELLO L'antica rocca e il Castello nuovo ?picco sul mare che domina il
golfo di Trieste, innalzarono una torre quadrangolare di guardia e,
successivamente, costruirono tutto attorno numerose fattorie e ville
rustiche. In epoca alto medioevale fu costituito il feudo di Duino e, su un
piccolo promontorio accanto a quello su cui ergeva l'antica torre romana, fu
costruito quello che oggi viene chiamato il Castello Vecchio. La fortezza fu
distrutta nel 1476 durante una delle tante incursioni turche ed oggi sono
visibili solo i ruderi delle mura perimetrali, arroccate su una rupe situata
sulla destra, guardando il mare, poco più in basso rispetto all'attuale
costruzione. Nei primi decenni del XIV secolo i conti di Duino divennero
vassalli degli Asburgo che, nel 1395, concessero il feudo ai signori di
Walsee che fecero erigere il Nuovo Castello sulle fondamenta della torre di
guardia romana, che ancora oggi troneggia all'interno del cortile, a ridosso
del baluardo a strapiombo sul mare. Una raffinata dimora "vissuta"
Il percorso aperto al pubblico si snoderà lungo una quindicina di stanze
della dimora privata, ricche di opere d'arte e cimeli storici. Per i gruppi
sono previste visite guidate. Il castello potrà essere utilizzato anche per
convegni, mostre d'arte, concerti, eventi culturali, cene di gala. Il parco,
con i suoi viali romantici, decorati con statue e oggetti d'epoca, terrazze
e spalti aperti sull'immensità del mare, è stato riorganizzato nel 1956
sul disegno originario del 1880.
LE LEGGENDE Come spesso avviene in tante dimore storiche ed antichi manieri,
anche a Duino sono nate alcune leggende ispirate ai reali avvenimenti
storici o (più spesso) alle fantasie popolari. Così, nei secoli, si sono
raccontate le storie delle battaglie tra Romani ed Istri, la sosta di Attila
al Castello, l'ira di Pagano II che calpestò i figli con il proprio
cavallo, le prepotenze ed i patti con il Diavolo di un ignoto cavaliere
della Torre. Lo scoglio di Dante Molto popolare è il racconto della visita
di Dante Alighieri, come ambasciatore di Cangrande della Scala, che sarebbe
rimasto a lungo seduto a meditare su una roccia vicina al Castello (oggi
conosciuta come "Scoglio di Dante"). La Dama Bianca Una delle
"favole" più romantiche nate attorno al castello di Duino, e
sicuramente la più famosa, è inspirata da una roccia di calcare bianco
che, vista dal mare, ricorda una figura femminile avvolta in un lungo velo.
Narra la legenda che un sovrano geloso stava per gettare la sua sposa nel
mare, ma il cielo che udì le sue grida disperate s'impietosì e la trasformò
in roccia. Da allora, secondo la stessa leggenda, la poveretta lascia ogni
notte la sua "dimora" di pietra e vola nel castello per
raggiungere la stanza dove aveva lasciato la culla della sua figlioletta. Le
due sorelle Un'altra storia è sorta intorno a due massi bianchi che si
vedono nel mare davanti a Duino. Si dice che fossero due gemelle che un
giorno caddero in acqua e divennero due rocce, sempre unite, anche nella
morte. Ambedue le leggende, attorno al 1860, sono state oggetto
d'ispirazione poetica per la Principessa Teresa Maria Beatrice della
Torre-Hofer-Valsassina, La fanciulla uccisa Questa leggenda ispirò un
romanzo di Charles Nodier, uno dei fondatori del Romanticismo francese: un
gruppo di feroci guerrieri uccise una nobile fanciulla che risultò essere
la sorella della fidanzata del loro capo. Impazzita dal dolore, la sorella
sopravvissuta, s'aggira di notte nel Castello, strappandosi vesti e cappelli
e seminando terrore.
UN PO' DI STORIA Le radici della famiglia I primi signori di Duino furono i
vassalli di Aquileia. Questa stirpe si concluse nel 1391 con la morte di
Ugone VI il quale, per testamento, lasciò il feudo ai Walsee che conclusero
la costruzione del Castello Nuovo. Nel 1473 il ducato divenne possedimento
diretto dell'Impero governato dai capitani, ultimo dei quali fu Mattia Hofer.
Dopo la sua morte, nel 1475, il feudo passò al marito di sua figlia
Ludovica Raimondo della Torre Valsassina (del casato dei signori di Milano
che, sconfitti dai Visconti, si trasferirono nelle terre di Aquileia alla
quale diedero molti patriarchi). Per secoli titolari esclusivi del servizio
postale La germanizzazione del cognome della Torre e Tasso in Thurn und
Taxis, di una parte della famiglia attuale proprietaria del Castello di
Duino, avvenne nel 1500 quando un suo membro, Francesco, si mise a
disposizione dell'Imperatore per estendere al Sacro Romano Impero il
servizio di consegna della corrispondenza, a piedi o a cavallo (che poi
esercitò in condizioni di monopolio per ben quattro secoli), forte
dell'esperienza già acquisita in Italia fin dalla metà del 1300, quando
Omodeo Tasso aveva ottenuto dalla Serenissima la concessione del servizio
postale su diverse direttrici. Teresa Maria Beatrice, artista colta e
sensibile Teresa Maria Beatrice della Torre-Hofer-Valsassina (1817-1893),
che nel 1849 sposò il principe Egon Honbelhoe-Waldenburg-Schillingsfurst,
trasformò il castello in un vero e proprio tempio dell'arte. Scrisse versi
molto belli e una sua poesia, La perla, fu addirittura musicata da Franz
List che soggiornò nel castello e usò lo stesso pianoforte visibile oggi
dal pubblico dei visitatori. Ospiti illustri Fra la fine dell'800 e i primi
del '900, i principi della Torre e Tasso (che solo nel 1934 ottennero che il
doppio nome della casa tornasse ad essere anche italiano), ospitarono
personaggi famosi, tra i quali si possono nominare Gabriele D'Annunzio ed
Eleonora Duse. Nel castello hanno soggiornato anche, di recente,
rappresentanti della nobiltà internazionale come il principe Carlo
d'Inghilterra, la principessa Sarvath di Giordania e la regina Sofia di
Spagna e personalità della politica, delle scienze e della cultura. Il
Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico Il castello è inserito nel borgo
medioevale di Duino nel quale ha sede, fra l'altro, anche il prestigioso
"Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico", dedicato agli studi
superiori per giovani che provengono da varie nazioni, scelti in base alle
loro capacità, all'insegna della cultura senza confini.
IL COMUNE DI DUINO-AURISINA Il territorio comunale Duino-Aurisina, che
confina a nordovest con i comuni di Monfalcone e Doberdò, a sudovest con il
mare Adriatico, a nordest con la Slovenia e a sudest con i comuni di Trieste
e Sgonico, è ricco di attrattive turistiche: magici intrecci fra storia,
ambiente naturale, artigianato e prodotti tipici. Grotte e fiumi sotterranei
Il Carso triestino, che parte da Monfalcone e segue il confine sloveno verso
est, è costituito da un vasto altipiano di rocce calcaree. Una delle
caratteristiche principali del Carso è il mondo sotterraneo, con le sue
grotte scavate dalla lenta erosione delle acque (scenari di incomparabile
bellezza unici al mondo) e corsi d'acqua che scorrono sotto la superficie ed
alimentano il fiume carsico Timavo che, dopo un lungo percorso in Slovenia
con il nome Reka, si inabissa nelle grotte di San Canziano e scorre sotto
terra per tutta la lunghezza del Carso triestino, per ricomparire poi a San
Giovanni di Duino dove, in un'oasi di verde e di tranquillità, sono
visibili i tre rami con le acque limpide cantate da Virgilio. Flora e fauna
L'ambiente carsico è il paradiso dei botanici; qui convivono sia la macchia
mediterranea, sia la flora illirica e quella centro-europea. La fauna,
tipicamente continentale, annovera oltre a caprioli, tassi, cinghiali,
volpi, lepri e scoiattoli, anche alcuni rapaci fra cui il falco pellegrino
che da alcuni anni nidifica sulle pareti rocciose a picco sul mare.
Recentemente è stata fatta la proposta di creare un parco naturale del
Carso. Storia e cultura Anticamente il promontorio di Duino fu abitato dai
Celti e probabilmente serviva ai Druidi come luogo di culto della Luna e del
Sole. Nel 178 a.C. la zona di Duino, come tutto il Carso, fu conquistata
dalle legioni romane dopo strenue lotte con gli Istri che abitavano i
castellieri carsici. Nel VI°-VII° secoli d.C, con l'avvento dei longobardi
e delle prime tribù slave, i nativi locali tornarono a rifugiarsi nei
castellieri che nel frattempo erano stati abbandonati. Nel XV° secolo si
formano nuovi villaggi. Dal XIV secolo la zona, come la città di Trieste,
appartiene all'Impero d'Austria. Il Carso è nuovamente luogo di battaglia
nella grande guerra 1915-18; anche la seconda guerra mondiale porta nuove
distruzioni. Attrazioni turistiche Il fiume Timavo e le sue risorgive. La
Baia di Sistiana. I siti archeologici Il castelliere di Silvia e il tempio
ipogeo. La chiesetta gotica di San Giovanni in Tuba. Il sentiero dei
pescatori. Il percorso didattico di Aurisina. Engoastronomia La cucina
carsica subisce gli influssi austriaci, veneti e friulani. Fra i piatti
tipici, sono da citare: la jota, la pasta butada, gli gnocchetti di
semolino, lo sguazeto, i sardoni in savor, le granzievole, i bruscandoli, lo
suf, le luganeghe con crauti, la putizza, lo strucolo de pomi, Tipica la
produzione di miele e di formaggio Tabor. Tra i vini del Carso sono stati
riconosciuti D.O.C.: il Terrano, il rosso del Carso e la Malvasia. Notevole
anche la produzione di Refosco e del bianco Vitovska Garganja. La strada del
Vino Terrano La provincia di Trieste ha di recente istituito la Strada del
vino Terrano che dalla collina di Visogliano, a ridosso della costa di
Sistiana, raggiunge Opicina attraversando le principali zone e località di
produzione vinicola. Lungo la strada del vino Terrano si trovano una ventina
di trattorie nelle quali la cucina tipica locale viene accompagnata a questo
nobile vino. La passeggiata Rilke Da Duino a Sistiana si snoda, a picco sul
mare, il sentiero della Passeggiata Rilke, intitolata al poeta praghese
Rainer Maria Rilke che, fra il 1911 e il 1912, soggiornò nel castello di
Duino, ospite dei principi della Torre e Tasso. E' proprio passeggiando
lungo questo sentiero, plasmato nella bianca mole del calcare dal pungente
vento di Bora d'inverno e dal caldo sole d'estate, che Rilke si ispirò per
scrivere i versi delle sue "Elegie Duinesi". Le cave di Aurisina
Nella zona di Aurisina vi sono le antiche cave di marmo, usate già dai
romani per la costruzione dei templi e palazzi di Aquileia e,
successivamente, dagli austriaci a Trieste e altre città. Erano famose
quali come quelle di Carrara. Attualmente sono visitabili su prenotazione.
Le passeggiate in bicicletta L'ambiente naturale e i luoghi storici nei
dintorni di Duino offrono agli amanti del cicloturismo grandi possibilità
di fare interessanti escursioni. Si possono visitare le bocche del Timavo,
la passeggiata Rilke, la spiaggia di Sistiana, nonché i luoghi storici
della prima guerra mondiale. Infolink: www.castellodiduino.it
SUCCESSO
DELL'INIZIATIVA DI PROMOZIONE TURISTICA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
L'APERTURA AL PUBBLICO DEL CASTELLO DI DUINO OGGETTO DI DUE WORKSHOP A
BUDAPEST E A PRAGA
Grande successo hanno ottenuto i due workshops che la Direzione regionale
del commercio, del turismo e del terziario della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia ha tenuto in collaborazione con l'ENIT, l'Ente Nazionale
Italiano per il Turismo prima a Budapest e poi a Praga. Ai due incontri
hanno partecipato, rispettivamente, gli ambasciatori d'Italia in Ungheria e
nella Repubblica Ceca ed un'ottantina di operatori turistici, autorità ed
una folta rappresentanza dei media locali. I protagonisti dei due importanti
momenti d'incontro professionale con i più importanti tour operator
dell'Ungheria e della Cecoslovacchia, sono stati 13 operatori regionali,
rappresentanti dei vari segmenti del prodotto turistico del Friuli Venezia
Giulia. Per quanto riguarda l'offerta turistica dell'area del Carso, fra
Monfalcone e Trieste, l'elemento-novità, è stato l'annuncio della ormai
imminente apertura al pubblico del secolare Castello di Duino e del suo
parco, attuale dimora degli antichi proprietari, i principi della Torre e
Tasso (più noti all'estero con i cognomi germanizzati von Thurn und Taxis).
Nel corso dei due workshop gli operatori ungheresi e cechi si sono
dimostrati particolarmente interessati sia ad organizzare visite turistiche
al castello (che già testimone di gloriosi eventi storici e di visite di
personaggi illustri, conserva numerose opere d'arte e raffinati cimeli di
grande interesse e valore), sia come prestigiosa location per seminari,
convegni, mostre d'arte, concerti, eventi culturali, e raffinate cene di
gala.
PER
LA SUA FESTA SANTA GIULIA INDOSSA IL PEPLO
Da venerdì 6 a domenica 8 giugno il monastero di Santa Giulia si trasformerà
in una "porta del tempo": oltrepassandola, i visitatori che
festeggeranno la santa cui è dedicato il monastero più importante di
Brescia, si troveranno, come per magia, nell'antica Roma. Tre giorni di
festa nella festa, nella quale farà bella mostra di sé anche la Vittoria
alata, uno dei simboli più conosciuti della città. La splendida statua
bronzea, com'è noto, nel frattempo avrà lasciato - solo temporaneamente -
le ali in museo, secondo quanto previsto dall'evento "BRIXIA. Brescia
Romana" organizzato dal Comune di Brescia - Civici Musei d'Arte e
Storia - Soprintendenza Archeologica della Lombardia e Fondazione CAB. Fino
al 29 giugno la Vittoria sarà a confronto con la "gemella"
Afrodite partenopea. Quest'anno e con questa coincidenza, la festa di Santa
Giulia trasformerà lo storico complesso di via dei Musei e l'intero
quartiere nella Brixia antica, ricca provincia del romano impero, facendone
rivivere abitazioni e botteghe, accampamenti militari e mercati, strade e
dimore patrizie. Un intero weekend "a spasso nel tempo" per
camminare dopo secoli lungo le strade romane sapientemente svelate
all'interno del Museo di Santa Giulia, per entrare nelle antiche Domus
dell'Ortaglia restituite alla città con i mosaici decorati come preziosi
tappeti e con i raffinati affreschi che, dopo il lungo tempo nascosti nel
sottosuolo, tornano alla luce del sole per farsi ammirare in tutto il loro
splendore. Centurioni in uniforme e matrone abbigliate con i caratteristici
pepli accompagneranno i visitatori nella straordinaria area archeologica di
Piazza del Foro, mentre gli artigiani del "foro romano" - il
fabbro, l'orafo, lo scultore, il ceramista - forgeranno utensili, spade e
corazze, gioielli e monili, nelle botteghe della Mostra Mercato
dell'artigianato artistico allestita nelle Piazze dal pomeriggio di sabato,
in un vivace contrasto con la rude vita militare dell'accampamento romano,
fedelmente ricostruito e animato da soldati e centurioni negli spazi esterni
del Museo. L'accampamento vedrà ricostruite sei tende nelle quali un gruppo
di quaranta legionari vivranno secondo i ritmi e le consuetudini militari
dell'antica Roma per i due giorni di festeggiamenti. Questa "animazione
romana" proporrà ai visitatori pure un'esibizione del cavaliere del
Corpus Equitum Legionis che si presenterà con l'equipaggiamento completo,
sella compresa, messa eccezionalmente a disposizione dal Museo di Rochefort.
Il cavaliere si esibirà cavalcando ed utilizzando le varie armi in
dotazione (lancio della iacula e attacco con la spada). E, ancora, un gruppo
di 9 gladiatori si esibirà in due spettacoli il sabato e due la domenica,
secondo le modalità in uso durante gli antichi combattimenti. Il ricco
programma romano prevede infine la simulazione del rito del matrimonio
secondo la descrizione fornita da Catullo: due personaggi della Brixia
romana si uniscono in matrimonio e dopo il rito si festeggerà con le "Saltationes
Nuptiales", uno spettacolo di danze e declamazioni che ripropone la
festa con il banchetto in onore degli sposi. Vivere due giorni nell'antica
Roma pure per gustare le ricette dell'antica Roma. In un "Termopolium"
fedelmente ricostruito si distribuiranno cibi e bevande tipiche: focacce di
farro cucinate al momento nel tipico forno in muratura, zuppe di farro e
cereali, formaggi di pecora, carne cucinata secondo le consuetudini di oltre
duemila anni fa, ed innaffiata dai vini tipici del vitigno di Santa Giulia.
E come in tutte le feste non mancheranno musica e danze, circo e teatro,
figuranti ed attori, per festeggiare Santa Giulia. Adelchi, figlio del re
Desiderio fondatore del Monastero di Santa Giulia, sarà il protagonista di
due serate teatrali che nel chiostro del Museo metteranno in scena la nota
tragedia, mentre il corteo dei personaggi in costume, composto da 40
legionari, 10 artigiani, 15 danzatrici, 30 civili e 3 cavalieri con la biga
e due carri, 5 musici e l'eques romano, divertirà grandi e piccini
snodandosi attraverso la città e le piazze. "Brescia è fiera",
spiega il sindaco della città, Paolo Corsini, "di Santa Giulia-Museo
della Città, ampio, ricco e funzionale museo civico concepito come codice
interpretativo di una storia secolare. Un Museo in continuo dialogo fra
l'esposizione permanente e le evidenze del territorio, di un'area
archeologica che insiste sull'asse dell'antico decumano massimo -l'attuale
via Musei - che comprende, la zona forense (Basilica, Foro, Capitolium), il
teatro romano, le abitazioni e le terme, il complesso di Santa Giulia. Una
Brixia romana arricchita dalle Domus dell'Ortaglia, dalle due Afroditi
ritrovate esposte eccezionalmente in una coreografia di straordinaria
suggestione". Anche in questa edizione non mancherà la tradizionale e
folta presenza delle "bancarelle" di tutti i musei lombardi che
distribuiranno materiale relativo alla loro storia e alle loro
manifestazioni, all'eccellenza gastronomica del territorio con le prelibate
specialità bresciane, alle variopinte composizioni floreali proposte dai
florovivaisti locali e tutta una serie di iniziative tipiche proposte dal
nutrito e articolato programma dell'intera manifestazione. Un'occasione
unica, dunque, per ammirare lo splendido complesso museale di Santa Giulia,
e per riscoprire nella Brescia di oggi, il cuore romano della "Brixia"
di duemila anni fa. www.comune.brescia.it/festasatntagiulia
TEE
RAIL ALLIANCE - L'UNIONE FA LA FORZA TEE Rail Alliance, ossia Trans European
Excellence: è questo il nome dell'alleanza sottoscritta lo scorso anno a
Monaco da Ferrovie Tedesche, Svizzere ed Austriache, al fine di migliorare i
collegamenti internazionali ed offrire tariffe più competitive anche sul
mercato italiano. L'unione si è concretizzata con l'apertura a Milano, in
via Napo Torriani 29 (zona Stazione Centrale), del nuovo ufficio per il
pubblico con servizio informazioni e vendita biglietti non solo per i tre
paesi d'oltralpe ma anche per il resto d'Europa. Chi vuole usufruire dei
servizi TEE direttamente da casa, può telefonare allo 0267479578, inviare
un fax allo 0267479585 o scrivere a info@dbitalia.it. È inoltre possibile
richiedere i biglietti via fax o e-mail, indicando il numero di carta di
credito. I biglietti arriveranno nel giro di due giorni tramite corriere
direttamente al cliente. In base al nuovo accordo è possibile programmare
il viaggio in tutta tranquillità e viaggiare a prezzi convenienti, grazie
alle tante agevolazioni per chi prenota in anticipo, per le famiglie, per
gli accompagnatori e per i titolari di abbonamenti speciali. Tra le
convenzioni, ricordiamo la Carta famiglia TEE. Ideale per le famiglie che
viaggiano dall'Italia verso la Germania, la Carta famiglia TEE è una
tessera che permette a figli e/o nipoti di viaggiare gratuitamente in
Svizzera, Austria e Germania. La carta ha validità annuale e può essere
utilizzata per un numero illimitato di viaggi insieme a genitori e/o nonni.
A questo vantaggio si aggiunge lo sconto del 50% sulle tratte italiane per i
bambini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni.
IL SISTEMA PREZZI Plan&Save "Convenienza" è la parola
d'ordine del nuovo sistema di prezzi "Plan&Save", in vigore
dal 15 dicembre 2002. Chi prima prenota, più risparmia: le tre tariffe
speciali riducono del 10, 25 o 40% il costo del biglietto. BahnCard Ideata
per chi viaggia frequentemente in Germania, la BahnCard permette di
viaggiare in modo semplice e conveniente sull'intera linea ferroviaria.
Grazie al nuovo sistema tariffario "Plan&Save" la nuova
BahnCard non solo offre uno sconto del 25% sulla tariffa ordinaria, ma anche
su quelle speciali "Plan&Save", per un risparmio fino al 66%.
Il costo è di € 60,00 per la seconda classe ed € 150,00 per la prima.
Ammortizzabile generalmente in soli 2 o 3 viaggi, la BahnCard è il sistema
più economico per chi ha scelto il treno quale mezzo di trasporto sicuro ed
efficiente. Un ulteriore vantaggio per le famiglie: con l'acquisto di una
BahnCard i figli fino a 17 anni ed il partner ne ricevono una propria per
soli € 5,00. Acquistando la BahnCard è possibile richiedere, con
un'aggiunta di € 15,00, la tessera RailPlus per uno sconto del 25% in
altri 26 paesi europei (Francia esclusa). Se poi si vuole viaggiare sicuri e
senza pensieri, le DB - Ferrovie Tedesche propongono, a chi acquista una
BahnCard, un'assicurazione (BahnCard-Versicherung) che copre i danni in caso
di incidente, non solo per tutta la durata del viaggio ma anche nel luogo di
villeggiatura, a condizione che il treno sia stato il mezzo di trasporto
principale. I costi per la seconda classe sono di € 15,00 per singoli ed
€ 22,00 per famiglie. Risparmiare in Germania Svizzera ed Austria.
EuroDomino è la soluzione ideale per chi desidera viaggiare senza limiti in
Germania e in Austria (questa soluzione è comunque possibile nella maggior
parte di tutti i paesi europei). La tessera può durare dai 4 agli 8 giorni
e comprende anche i supplementi per i treni ICE, EC e IC. Swiss Pass è la
tessera che permette di viaggiare liberamente su tutta la rete dello Swiss
Travel System (ferrovie, autobus, battelli) per una durata, a scelta, di 4,
8, 15, 22 giorni o un mese. La tessera comprende anche l'uso dei mezzi
pubblici in 27 città oltre ad altre riduzioni. Alla scoperta dell'Europa In
altre parole, InterRail. La tessera è proposta per 8 zone geografiche, per
un totale di 30 paesi europei, Marocco e Turchia inclusi. L'offerta è
valida per i giovani sotto i 26 anni, agli adulti grazie alla formula
"InterRail 26+" ed ai ragazzi dai 4 agli 11 anni. Viaggi di gruppo
Viaggiare in più di 6 persone con le Ferrovie tedesche conviene! A seconda
della disponibilità dei treni le riduzioni vanno dal 50% fino al 70%. Prima
si prenota, dunque, più alto è lo sconto che si ottiene. Le DB - Ferrovie
Tedesche in Internet Un importante strumento per informare in maniera più
ampia e dettagliata i clienti italiani è il sito internet www.dbitalia.it
Facile da usare e dalla grafica piacevole, il portale è il modo più
semplice per scoprire tutte le novità, i servizi, i prezzi, le offerte ed i
collegamenti ferroviari internazionali.
I TRENI - LA NUOVA GENERAZIONE ICE 3
A buona ragione le DB - Ferrovie Tedesche sono orgogliose di presentare il
più importante progetto nella storia delle ferrovie in Germania: la nuova
tratta ad alta velocità tra Colonia e Francoforte, che si aggiunge a quelle
già esistenti che collegano Stoccarda-Zurigo, Monaco-Berlino,
Francoforte-Dresda, Colonia-Amsterdam. A percorrerla sono i nuovi ICE, gli
ICE 3, che raggiungono la velocità massima consentita di 300 km/h,
percorrendo 177 km in soli 70 minuti, contro le 2 ore e un quarto di prima.
Quest'ultima generazione di treni è la più sofisticata e confortevole.
Interni in legno ed acciaio, sedili in velluto in 2° classe e in pelle in 1°,
sistema audio e presa per PC portatili in tutti i posti, salottino a vetri
che permette di osservare la postazione guida hi-tech, display per essere
sempre informati sui tempi di percorrenza e tragitti, scompartimento
speciale per bambini. I treni ICE 3 sono, inoltre, dotati di tecnologia
"ad assetto variabile", un nuovissimo sistema di inclinazione che
permette di non avvertire i movimenti nelle curve.
AUTO E NOTTE Auto al seguito Con il servizio DB AutoZug le DB - Ferrovie
Tedesche offrono la possibilità di arrivare a destinazione senza stress,
senza code e rischio d'incidenti. Basta caricare la macchina sul treno,
godersi i servizi a bordo (ristorante, personale sempre disponibile, snack e
bevande, 2 giorni di vacanza in più grazie ad i collegamenti notturni) e
raggiungere la meta del viaggio riposati e rilassati. Le partenze
dall'Italia sono da Bolzano, Verona, Livorno, Rimini e Napoli per Berlino,
Amburgo, Hildesheim, Dortmund, Düsseldorf, Colonia, Francoforte e Monaco.
Chi dall'Italia vuole raggiungere la Scandinavia può arrivare ad Amburgo o
a Berlino e poi proseguire in macchina fino al porto d'imbarco per la
Danimarca, la Svezia e la Norvegia. Presso la TEE è possibile informarsi
anche sul servizio "auto al seguito" da Firenze a Vienna.
L'efficienza non dorme mai Climatizzati, silenziosi, dotati di vagoni letto
e cuccette spaziose ed accoglienti e con personale di bordo sempre
disponibile, i treni notturni sono l'ideale per viaggiare senza perdere
giorni di vacanza. Dall'Italia i DB NachtZüge partono da Firenze, Bologna e
Milano per Dortmund, Francoforte, Colonia e Monaco. Ad esempio il prezzo di
un biglietto di 2° classe a/r Milano-Francoforte parte da € 156,80.
BUSINESS - IN VIAGGIO PER AFFARI Le DB - Ferrovie Tedesche non hanno
lasciato nulla al caso, per far sì che gli uomini d'affari arrivino al loro
appuntamento di lavoro freschi e riposati. I servizi business a bordo sono
numerosi: prese per PC portatili, poltrone comode, carrozze con speciali
amplificatori per una perfetta ricezione dei cellulari, la possibilità di
prenotare interi scompartimenti per conferenze muniti di telefono e fax. I
prodotti di punta che assicurano questi comfort sono i treni ICE 3 e
METROPOLITAN, che percorre la tratta Amburgo-Colonia in sole 3 ore e mezzo.
Business non significa solo meeting e congressi ma anche fiere. Tutte le
fiere tedesche sono facilmente raggiungibili in treno: Colonia, Hannover,
Francoforte, Düsseldorf, Lipsia, Norimberga, Monaco e Berlino. Dalle
stazioni centrali partono regolarmente treni regionali che, in pochi minuti,
portano direttamente in fiera senza stress. In occasione di fiere
internazionali, poi, alcuni treni a lunga percorrenza fermano
eccezionalmente nelle stazioni fieristiche. Tutti i principali aeroporti
della Germania sono collegati alla rete ferroviaria o sono dotati di rapidi
shuttle che in pochi minuti raggiungono la stazione centrale. Proprio per
questo motivo le DB - Ferrovie Tedesche e la compagnia aerea di bandiera
Lufthansa hanno iniziato da tempo a collaborare. Con la formula "Fly&Rail"
il biglietto aereo comprende anche la tratta ferroviaria per arrivare a
destinazione. Inoltre, i clienti che utilizzano l'ICE Sprinter tra
Francoforte-Amburgo-Berlino-Monaco possono raccogliere i punti "Miles&More".
I servizi DB - Ferrovie Tedesche per i clienti business continuano con
l'Abbonamento creato ad hoc per le aziende. Acquistando un CD, è possibile
prenotare ed emettere biglietti autonomamente fino ad un massimo di €
5.000,00. L'abbonamento per le aziende consente, inoltre, di usufruire di
uno sconto automatico del 4% sul costo dei biglietti nonché delle tariffe
scontate "Plan&Save".
DEDICATO AGLI "OVER 50" Chi ha detto che gli ultra cinquantenni
sono ormai stanchi e spenti? Al contrario! Questa generazione ha ancora
voglia di vedere, fare e scoprire e spesso sceglie il treno come mezzo di
trasporto. Le DB - Ferrovie Tedesche in collaborazione con il Comitato
Tedesco per la terza età presenta i nuovi servizi per gli over 50. Oltre
alla possibilità di prenotare ed acquistare biglietti comodamente da casa,
il nuovo sistema Plan&Save 40 si adatta particolarmente alle necessità
di questa clientela che è solita prenotare i viaggi con largo anticipo.
Inoltre, se si possiede una BahnCard le nuove tariffe Plan&Save si
riducono ulteriormente del 25% non solo nelle tratte tedesche ma anche in
Austria e Svizzera. Sempre all'interno dell'accordo TEE i nipoti sotto i 16
anni viaggiano gratuitamente. Oltre ai prezzi vantaggiosi, le DB - Ferrovie
Tedesche offrono a questa clientela anche una serie di servizi. Chi sceglie
la spedizione bagagli, può contare sul loro trasporto non soltanto da
abitazione ad abitazione all'interno della Germania, ma anche verso Austria,
Francia, Lussemburgo, Sud Tirolo e Svizzera. Per soli € 11,00 il servizio
Pacchetto Viaggio aumenta il comfort del viaggio: prenotazione dei posti per
l'andata e per il ritorno, piccola consumazione nel vagone ristorante,
servizio personalizzato per salire e scendere dalle carrozze o per cambiare
treno. §
DALLA PARTE DELLA NATURA Con l'inizio della bella stagione le DB - Ferrovie
Tedesche annunciano una novità. In collaborazione con le associazioni
ambientali tedesche, le DB - Ferrovie Tedesche presentano nuovi viaggi alla
scoperta della natura e dei suoi meravigliosi paesaggi. Per la natura e
nella natura: viaggiare in treno significa produrre meno inquinamento
rispetto all'auto o all'aereo. Dal Mare del Nord alle montagne bavaresi, le
DB - Ferrovie Tedesche presentano 15 parchi nazionali facilmente
raggiungibili in treno. www.dbitalia.it
LA
PRESENTAZIONE DELLA ROCCA DI SALA
Sabato 31 maggio alle ore 11.30, con un ricco programma di nuove iniziative,
verrà presentata ufficialmente alla stampa la restaurata Rocca di Sala
Baganza, ben nota agli studiosi e agli appassionati di storia, che dopo
oltre trent'anni di chiusura riapre al pubblico le sue magnifiche sale che
ne fanno una delle residenze più suggestive del territorio parmense. In
occasione della riapertura, l'Amministrazione comunale, insieme allo Studio
Breschi-Montevecchi curatore del restauro, ha realizzato una mostra
iconografica, dal titolo La Rocca di Sala. Una storia ritrovata, che ne
illustra i risultati. Attraverso la visita e grazie ai pannelli tematici
della mostra, con fotografie, disegni e mappe dedicati al territorio, alla
Rocca e al lungo intervento di restauro, finanziato dal Comune di Sala
Baganza, dalla Provincia di Parma, dalla Regione Emilia-Romagna e da
imprenditori locali, vengono ripercorse la storia, l'architettura e la
magnificenza artistica di questo complesso monumentale. Nel 1987 infatti,
con l'acquisto dell'ala nord ovest, cioè della parte
"cinquecentesca" della Rocca, il Comune di Sala Baganza ha posto
le premesse per un pieno recupero di questo complesso che, oltre alla
salvaguardia e al piacere dell'uso, può offrire nuovi elementi per la
conoscenza della sua storia, da troppo tempo affidata alle consuete fonti
iconografiche. Il restauro, oggi finalmente concluso, permette a tutti di
poterne ammirare gli antichi splendori nelle architetture, nelle decorazioni
riportate alla luce e nei magnifici affreschi di alcuni tra i più raffinati
autori della scuola padana cinquecentesca quali Ercole Procaccini e Orazio
Samacchini, che restituiscono pienamente alla Rocca di Sala il suo ruolo di
primo piano nel sistema dei castelli parmensi. Oltre a questa mostra, il
Comune ha organizzato un programma di iniziative per la prima settimana di
giugno che intendono unire le attrattive storico-architettoniche a quelle
enogastronomiche di Sala Baganza e del suo comprensorio. Domenica 1 giugno,
alle ore 14, nella cornice di una suggestiva rivisitazione di momenti di
vita rustica cinquecentesca, si terrà la VIII Edizione del Premio Cosètà
d'or al miglior vino Malvasia secca dei Colli di Parma. Il Premio,
organizzato dal Comune di Sala Baganza e dall'Azienda Turistica Pro Loco in
collaborazione con il Consorzio Volontario per la tutela dei vini dei Colli
di Parma, prende nome dal termine dialettale che indica la ciotola di legno
utilizzata in passato nelle osterie per degustare il vino, e consiste in una
ciotola di legno realizzata da un artigiano locale con il fondello in oro,
inciso a mano. Nel pomeriggio, con partenza dal Crocile di Sala Bassa,
prenderà il via la rievocazione di un Matrimonio Rinascimentale con corteo
storico denominato Nozze Rustiche alla Corte di Sala, celebrato alla
presenza dei nobili Fortuniano Sanvitale, Barbara Sanseverino e Girolamo II
Sanvitale, testimoni dei ritrovati splendori della loro antica dimora. Dopo
l'esibizione di sbandieratori che precederanno il corteo, prelati, nobili,
invitati, ballerine e cantori accompagneranno il corteo attraverso le vie
del paese, per giungere alla Piazza della Rocca, dove si terranno grandi
festeggiamenti. Il matrimonio simbolico verrà celebrato nella Cappella
Palatina, all'interno della Rocca. A seguire, si terrà la II Edizione del
Premio giornalistico Cosèta d'Or, istituito dal Comune di Sala Baganza -
Assessorato al Turismo, affiancato all'omonimo premio enologico, che premierà
con 1500 euro il migliore articolo pubblicato su quotidiani, settimanali,
mensili e riviste di settore editi in Italia su temi riguardanti la realtà,
la storia e le prospettive future del Comune di Sala Baganza, con precisi
riferimenti agli aspetti gastronomici, tradizionali, culturali, vitivinicoli
e agricoli, economici, umani e sociali. Al termine, l'evento sarà allietato
da brindisi con pregiati vini e cena in costume rinascimentale, aperta a
chiunque vorrà presenziare con preventiva prenotazione. Sempre nella
giornata di domenica 1 giugno sarà allestita nel giardinetto di Sala Bassa
una mostra fotografica dedicata a Sala Baganza in luna di miele, che, dal 3
giugno si trasferirà nella Sala Civica Comunale sotto i portici di Via
Garibaldi, mentre domenica 8 giugno, a cura del Centro Studi della Val
Baganza con il contributo dell'Amministrazione comunale di Sala Baganza,
sotto i portici e nella Sala Civica di Via Garibaldi e sui "Terzi"
della Rocca, si terrà la IV edizione dell'affermata Mostra dei Bonsai, in
cui agli espositori saranno consegnate targhe di riconoscenza per la loro
saggia e paziente opera di artisti botanici. www.comune.sala-baganza.pr.it
LA
ROCCA DI SALA UNA STORIA RITROVATA
Chiusa da oltre trent'anni, dopo i terremoti del 1971 e del 1983, la Rocca
di Sala riapre le sue sale al pubblico il 12 aprile 2003. Tra le residenze e
i castelli che circondano Parma la Rocca di Sala Baganza, ben nota agli
studiosi e agli appassionati di storia dell'arte, è rimasta più in ombra
agli occhi e alla conoscenza collettiva. Strano destino di "secondarietà"
per un complesso monumentale che, insieme a Colorno, è stato per lungo
tempo uno dei poli di un sistema di organizzazione territoriale omogeneo e
programmato che costituiva un unico asse dalla collina al Po e che toccava
la città di Parma attraverso le aree verdi intorno alle mura, la Cittadella
e il Giardino ducale Nel 1987 il Comune di Sala Baganza, con l'acquisto
dell'ala nord ovest, cioè della parte "cinquecentesca" della
Rocca, ha posto le premesse per un pieno recupero, sia fisico che culturale,
di questo complesso, che, oltre alla salvaguardia e al piacere dell'uso,
possa offrire nuovi elementi per la conoscenza della sua storia, da troppo
tempo affidata alle consuete fonti iconografiche. Il restauro che oggi
finalmente si è concluso permetterà a tutti di poterne ammirare gli
antichi splendori: architetture, affreschi, decorazioni riportate alla luce,
ripristinate e valorizzate restituendo alla Rocca di Sala il suo ruolo
primario nel territorio. Nell'occasione della riapertura, l'Amministrazione
comunale, insieme allo Studio Breschi-Montevecchi curatore del restauro,
realizzerà una mostra iconografica, dal titolo La Rocca di Sala. Una storia
ritrovata, che ne illustri i risultati. Attraverso la visita e grazie ai
pannelli tematici della mostra, organizzati con fotografie, disegni e mappe
dedicati al territorio, alla Rocca e al lungo intervento di restauro
finanziato dal Comune di Sala Baganza, dalla Provincia di Parma, dalla
Regione Emilia-Romagna e da imprenditori locali, ripercorreremo la storia,
l'architettura e la magnificenza artistica di questo complesso monumentale.
La storia della Rocca inizia nel 995 ma comincia ad essere rilevante solo
quando diviene proprietà della famiglia Sanvitale, che ne reggerà le sorti
fino alla "gran giustizia" del 1612, quando, dopo la decapitazione
di Girolamo II e di suo figlio Gianfrancesco, il feudo di Sala passa ai
Farnese. Con il suo schema di costruzione a torri angolari quadrate con
dongione centrale, che ne sottolinea il ruolo di primo piano nell'insieme
del sistema dei castelli parmensi, la Rocca di Sala vive, grazie agli
interventi dei Sanvitale, il suo massimo splendore. Nel 1461 Stefano
Sanvitale "...vuole erigere fortezza...un palazzo in forma di torre in
un cantone..." e suo figlio, Giberto II, termina il lavoro prima del
1477. Tra il 1564 e 1578 la Rocca si arricchisce di un piano nobile con
stupendi cicli di affreschi commissionati dal Conte Giberto IV a Ercole
Procaccini (Bologna 1515-Milano 1595), raffiguranti la storia di Enea dalla
fuga da Troia all'arrivo nella terra ove sorgerà Roma aeterna. Elementi di
cultura raffaellesca e michelangiolesca, appresi durante un soggiorno
romano, si amalgamano nel Procaccini con raffinatezze degne del Parmigianino.
Ad artisti di scuola padana cinquecentesca sono da ascrivere anche gli
affreschi della Cappella palatina e del Gabinetto dei Cesari. Al bolognese
Orazio Samacchini (Bologna 1532-1577), per celebrare le sue seconde nozze
con la colta e giovane Barbara Sanseverino, Giberto IV commissiona la sala
poi chiamata d' Ercole in cui sono raffigurate due delle sue dodici fatiche:
l'uccisione del leone Neméo e l'uccisione dell'idra di Lerna. Al primo
piano della parte pubblica, nelle sale ora adibite ad esposizioni
temporanee, i recenti restauri hanno svelato un prezioso apparato decorativo
sulle volte e, alle pareti, delicati brani di affreschi a grottesche,
quadrature, e paesaggi architettonici, inediti e oggetto di futuri
approfonditi studi. Quando la scelta dei Farnese ricade definitivamente su
Colorno come residenza ducale, la Rocca di Sala inizia il suo declino. Prima
della sua definitiva decadenza ad opera del tenente piemontese Michele
Varron che, avuta la Rocca da Napoleone nel 1804, ne fa abbattere nel 1823
varie ali, Antonio Farnese ristruttura le ali est e sud e ne ricava un
grande appartamento ad uso della corte con splendidi affreschi del
fiorentino Sebastiano Galeotti (Firenze, 1676-1746). Per i limpidi colori,
le composizioni vivaci e i luminosi soggetti allegorici, il personalissimo
stile del Galeotti, presente nel Ducato dal 1710 al 1729, rivela qui una
piena maturità e costituisce un modello, non solo parmense, per il nascente
rococò. Sempre negli stessi anni sono documentate prestazioni pittoriche di
Pietro Beltrami, Giuseppe Colombi, Giuseppe Baratta ed altri ancora. Insieme
ad altri siti di Colorno e di Parma, la Rocca di Sala nella val Baganza si
collega al territorio provinciale parmense compreso tra Bardi e Soragna
attraverso un percorso di severe rocche, quali Varano, Torrechiara,
Montechiarugolo, Felino, Fontanellato, San Secondo e Roccabianca, che nulla
hanno da invidiare a percorsi simili presenti in Francia e in Baviera.
"UN
UOMO CHIAMATO CRAVATTA", MOSTRA FOTOGRAFICA SUL MITO DELLA CRAVATTA E
SUI MITI CHE L'HANNO INDOSSATA AL CIGAIR DI MILANO FINO AL 24 MAGGIO
Accessorio cardine dell'eleganza maschile, la cravatta è diventata col
tempo l'archetipo stesso dell'idea di uomo e di moda maschile. Il mitico
Lord Brummel amava dire "La cravatta è l'uomo". E, come molti
altri, non esitò ad inventare un suo nodo personale. Cosa che fece anche il
Duca di Windsor, qualche tempo dopo: al fianco di Wally Simpson, nei giorni
dello scandalo, si consolò provando e riprovando un nodo che più tardi
fece scuola. Dopo il calo d'interesse di fine anni Novanta, la cravatta
ritorna oggi in tutto il suo splendore, perpetuando un successo che non ha
intenzione di finire. La mostra "Un uomo chiamato Cravatta" è
stata voluta proprio per celebrare il mito della cravatta e di chi l'ha
indossata: una galleria di personaggi famosi veste questa grande tradizione.
Da Rodolfo Valentino a Cary Grant, da Charlie Chaplin a Alfred Hitchcock, da
Bogard a Capone: l'illustre "Vintage Collection", una collezione
di immagini di personaggi famosi e divi di Hollywood, recentemente
acquistata da Hugh Parsons, è esposta fino al 24 maggio presso lo Cigair di
Milano (Via Molino delle Armi 25). Tutti i personaggi ritratti indossano una
cravatta Hugh Parsons. Solo per questa occasione il Cagair, esclusivo club
dedicato al culto e alla cultura dei sigari cubani, aprirà a tutto il
pubblico il suo ambiente di ispirazione cubana anni '20 e le sue sale
riservatissime. Promotrice della mostra la società Esse, joint-venture del
Gruppo Ratti, storico marchio del tessile di Como, con il gruppo Ermenegildo
Zegna di Biella. Sotto questo brand confluiscono diverse realtà di
grandissima tradizione storica: sul fronte italiano i marchi Diva e Anonima
(che hanno sancito l'eleganza sin dagli anni '20), sul fronte
internazionale, il marchio Hugh Parsons (che dagli atelier di Savile Row e
Jermyn Street a Londra, nel secolo scorso ha influenzato il gusto dei
gentiluomini d'oltremanica e d'oltreoceano). Ma la lista non si ferma qui:
tra gli altri occorre ricordare anche le grandi creazioni di Battistoni e
Bolgheri. Ospite illustre dell'inaugurazione lo scrittore Andrea G. Pinketts.
Giallista, anticonvenzionale, cultore della parola e della provocazione, è
anche un grande collezionista lui stesso di cravatte (ne possiede più di
mille). Per la mostra ha prestato la sua penna e il suo estro a
un'irriverente rivisitazione del mito della cravatta.
DAL
SAFARI PARK UN AIUTO ALLE TIGRI SIBERIANE
Al Safari Park di Pombia - nelle immediate vicinanze del Lago Maggiore e del
Parco del Ticino - è arrivato un bellissimo gruppo di sette tigri
siberiane. Questi magnifici sette felini provengono da un parco austriaco
che purtroppo sta per chiudere e il destino che le aspettava avrebbe dovuto
essere addirittura la soppressione! e magari avrebbero fruttato anche una
discreta somma di denaro. La pelliccia delle tigri siberiane è molto
ricercata, i bracconieri che le danno la caccia in natura, vendono la sola
pelliccia a 15.00o dollari, senza contare che anche denti, nervi, ghiandole
e persino i baffi vengono venduti clandestinamente a caro prezzo. Il Safari
Park, sempre attento agli animali in difficoltà, si è offerto di
ospitarli. La tigre siberiana è il più grande felino attualmente
esistente: più snella e più alta del leone, può raggiungere i quattro
metri di lunghezza e può superare i 300 chili di peso! Detta anche la tigre
dell'Amur o della Manciuria - vive nelle steppe innevate della Russia e
della Mongolia - la tigre siberiana è bravissima a cacciare e ad
arrampicarsi (raggiunge quote di 4000 metri). La sua folta pelliccia è
color ruggine a strisce nere, le zampe e il petto però sono ricoperti da un
fitto pelo bianco. Il mantello così colorato permette all'animale di
mimetizzarsi, per seguire e cacciare le sue prede. In passato questa specie
di tigre era considerata la regina incontrastata dei territori della taiga
siberiana. Cinquant'anni fa c'erano trentamila esemplari di questo animale
in tutta l'Asia, oggi ne sono rimasti solo cinquemila, e pare che ormai in
Siberia ne esistano solamente circa 150 esemplari. La
"carneficina", causata dai bracconieri, è stata di una rapidità
impressionante: secondo una stima del Fondo Mondiale per la Natura ne
restano non più di 400. C'è però la possibilità di salvarla, anche se ci
vorrà uno sforzo immenso. Gli zoo e i parchi faunistici sparsi per il mondo
possono fungere da "arca di Noè" per salvare le tigri siberiane,
così come molti altri animali in via di estinzione e contribuire alla
salvaguardia delle specie. Safari Park si fa promotore della salvaguardia
animale, con lo scopo primario di dare aiuto a tutti gli animali che ne
hanno bisogno, specialmente quelli a rischio di estinzione. L'obiettivo
finale è di riuscire a ricreare l'habitat ideale per la riproduzione e
quindi di poter poi liberare in natura gli animali nati e cresciuti grazie
alle cure dell'uomo. Per promuovere e sviluppare questa importante e
"vitale" iniziativa, Safari Park ha istituito dei gemellaggi con
alcuni parchi in Italia e all'estero, tra i quali il Giardino Zoologico di
Pistoia e due parchi in Germania, il Serengeti Park e l'Hollywood Park. Non
dimentichiamoci però di tutti gli altri animali che popolano il Safari
Park: i rarissimi leoni bianchi, le giraffe, gli ippopotami, i
rinoceronti... e poi ancora zebre, antilopi, scimmie... fino ai più
mansueti animali della fattoria. Tutti insieme appassionatamente, si godono
il fresco passeggiando fra le colline e i boschi del parco, e vi aspettano
per mostrarsi in tutta la loro bellezza e per infondere nei bambini... e non
solo, l'amore, la passione e soprattutto il rispetto per la natura! Infolink:
www.safaripark.it
NEL
MONDO DELLE CONCHIGLIE IN MOSTRA OLTRE 2000 ESEMPLARI DI MARE E DI TERRA.
UNA STRAORDINARIA GALLERIA D'ARTE NATURALE
Chi di noi, almeno una volta, non ha raccolto e messo in tasca una
conchiglia, sognando di portare con sé un "pezzetto di mare" per
sentirne il suono, o semplicemente per ammirarne la bellezza di forme e
colorazioni? La conchiglia è presente nella storia e nella cultura fin dai
tempi della preistoria. Il suo ritrovamento in siti e villaggi anche molto
distanti dal mare testimonia l'inclinazione dell'Uomo a raccoglierla e
conservarla. Proprio ai "produttori" delle conchiglie, i
Molluschi, è dedicata la mostra temporanea allestita al Museo Tridentino di
Scienze Naturali di Trento dal 14 giugno al 25 gennaio 2004, dal titolo
"Dentro la conchiglia... I Molluschi alla conquista del mondo".
Una mostra che si rivolge a tutti proponendo per la prima volta in Italia
una raccolta tanto vasta di tutte le principali famiglie macroscopiche di
Molluschi che producono conchiglie. Il percorso espositivo si sviluppa
seguendo il filo di tre unità tematiche. La prima parte, l'unità
"spazio" porta il visitatore ad un'esplorazione dei principali
processi biologici che stanno dietro la genesi delle conchiglie e dei
successi dei loro occupanti. Si potrà toccare con mano grandi modelli e
interagire con un acquario che riproduce l'ambiente di scogliera con
molluschi vivi. La seconda propone la comparazione di conchiglie viventi ed
antenati fossili mentre l'ultima unità tematica, la "conquista
dell'Uomo", sviluppa una panoramica dei molteplici ambiti in cui i
Molluschi, o meglio il loro involucro solido, hanno lasciato traccia nelle
civiltà vicine e lontane nel tempo e nello spazio. Da non perdere la
suggestiva "passeggiata tra gli scheletri" che accompagna il
visitatore lungo un percorso evocativo: camminando su un tappeto di
conchiglie è possibile ammirare una galleria di grandi radiografie che
mette in luce la straordinaria bellezza e regolarità della struttura
interna dei nicchi di alcuni molluschi. La mostra sarà visitabile tutti i
giorni, tranne il lunedì, con orario 9.00-12.30 e 14.30-18.00. Per info:
Museo Tridentino di Scienze Naturali 0461 270311 - www.mtsn.tn.it
DUE
ALLEATI DELLA BELLEZZA NEI NUOVI TRATTAMENTI ANTI-ACNE E ANTI-ETÀ DEL GRAND
HOTEL PORRO
Primavera, tempo di rinascita. Anche per la pelle che, da quest'anno può
contare su un alleato in più per prepararsi all'estate nel modo migliore e
per risolvere una serie di problemi che offuscano la sua bellezza. Una serie
di nuovi pacchetti mirati a combattere alcuni tra gli in estetismi più
diffusi, dalla cura dell'acne ai trattamenti anti-età, dal bio-lifting al
Cromopil per attenuare le smagliature. Vere e proprie strategie d'attacco
messe a punto dalla dottoressa Lorenza Cagnolati, specialista in
dermatologia e consulente in medicina estetica, appositamente per il centro
benessere che si trova all'interno del Grand Hotel Porro di Salsomaggiore,
un quattro stelle superior che a ogni stagione propone una sorpresa in più.
E non è un caso che, nel corso degli anni, attrici, cantanti e persino i
cosmonauti russi che hanno partecipato alla realizzazione della stazione
spaziale internazionale, siano passati di qui. Il Percorso anti-acne si
articola in cinque giornate scandite da altrettanti trattamenti che
propongono un programma personalizzato in grado di conseguire fin dalle
prime sedute risultati apprezzabili. Si comincia con una pulizia del viso
profonda per mettere la pelle in condizione di assorbire al meglio i
trattamenti successivi. Segue una seduta di peeling all'acido salicilico,
l'applicazione di una maschera idratante, un peeling all'acido glicolico e
per finire una maschera rigenerante. L'ideale sarebbe di abbinare a questo
tipo di pacchetto il percorso "Tre giorni in Forma" (del costo di
322 euro), in modo da trascorrere una settimana piacevolmente
"impegnata", per non trascurare il benessere del corpo che si
merita le stesse coccole del viso. Ma il programma bellezza non finisce qua:
infatti, la dermatologa consiglia di integrare i trattamenti con
l'applicazione di prodotti a base di vitamina C, dalle note proprietà
schiarenti, sotto forma di maschere o creme, e di continuare eventualmente
la cura una volta ritornate a casa. Anche il Percorso anti-âge comprende
cinque trattamenti in cinque giorni, un vero programma di
"ringiovanimento" nella più completa privacy. Si tratta di
applicazioni di cosmetici termali integrate da metodiche di medicina
estetica per migliorare il tono e l'elasticità della pelle. Anche qui i
primi due momenti fondamentali puntano a mettere la pelle nelle condizioni
migliori per assorbire i trattamenti successivi. Perciò anche in questo
caso si comincia con una pulizia accurata della pelle e con un peeling
all'acido glicolico, seguito dall'applicazione di un rivitalizzante
cellulare, di un prodotto al collagene contro i segni visibili
dell'invecchiamento e di una fiala all'acido ialuronico a potenziarne
l'effetto. Per completare il pacchetto si potrà scegliere tra il Percorso
Rilassante (439 euro) e quello Disintossicante (499 euro). Ma una visibile
rivitalizzazione dei tessuti e un efficace rassodamento si possono ottenere
anche con il bio-lifting di viso e collo, ideale per prevenire rughe e
cedimenti (generalmente è consigliato a partire dai trent' anni); non
esistono, però, limiti d'età per ottenere un effetto ringiovanente della
cute. Per combattere le smagliature, invece, un inestetismo che finora si è
rivelato quanto mai ostico da trattare, si sono ottenuti buoni risultato con
il Cromopil, una tecnica che trova impiego anche in situazioni
caratterizzate da cicatrici depresse e macchie ipocromatiche da
foto-invecchiamento, abrasioni ed esiti di micosi. Per informazioni: Grand
Hotel Porro, Viale Porro 10, 43039 Salsomaggiore Terme (Pr). Tel.
0524.578221 Fax 0524.577878 info@granhotel-porro.it
www.grandhotel-porro.it
ESCURSIONI
ALL'INTERNO DEL PARCO DELLO STELVIO PER RAGAZZI CHE AMANO LO SPORT E LA
NATURA
Il programma estivo del Parco Nazionale dello Stelvio è destinato a chi è
alla ricerca di una vacanza alternativa, in grado di associare esperienze
sportivo-naturalistiche ad iniziative mirate alla valorizzazione culturale
delle popolazioni autoctone. Le visite guidate sono curate dalle Guide
parco, guide alpine particolarmente preparate per facilitare la conoscenza
di quella che è una delle aree protette più vaste d'Italia. Si svolgono
nel settore trentino del Parco interessando le Valli di Pejo e di Rabbi.
"I piccoli viaggi delle grandi scoperte" sono rivolti a ragazzi
delle scuole elementari e medie. Sono escursioni di uno, due e tre giorni.
Comprendono arrampicate, attività di orientamento, mountain bike,
pernottamento in rifugio o in malga, ma soprattutto un contatto diretto con
la montagna. Bastano un paio di scarpe da trekking, uno zaino e una
borraccia per partecipare alle escursioni tematiche, aperte a grandi e
piccini. Il programma estivo prevede escursioni alla scoperta di torrenti e
laghi alpini, escursioni all'insegna della storia e della ricerca
archeologica, o mirate alla ricostruzione della storia dei boschi, che qui
è da sempre legata all'attività dell'uomo, all'uso che egli ha fatto delle
risorse naturali. Escursioni di facile o media difficoltà sono quelle
micologiche, botaniche e faunistiche. In un'intera giornata si può invece
assistere alle varie fasi della lavorazione del latte e dei suoi derivati
partecipando all'escursione a Malga Sole in Val di Rabbi. Certamente più
impegnativi i trekking che in sei giorni portano dalla Val di Rabbi alla Val
di Pejo o quello che ci accompagna sulle più imponenti cime del Gruppo
Ortles-Cevedale. Dal 26 giugno fino al 19 settembre, ogni giovedì a Rabbi e
ogni venerdì a Pejo, è inoltre possibile partecipare alle escursioni
serali lungo i sentieri del Parco. Il Parco dello Stelvio in territorio
trentino dispone di due centri visitatori Rabbi e Pejo aperti tutti i giorni
con orario 9.00-12.00 e 16.00-19.00. Info: Consorzio Parco Nazionale dello
Stelvio 0463 903046 - www.stelviopark.it
NEI
CENTRI COMMERCIALI DEL NORD ITALIA UNA NUOVA CAMPAGNA PROMOZIONALE SUL
TURISMO IN UNGHERIA
Nel corrente mese di maggio l'Ufficio Turistico Ungherese, in collaborazione
con il tour operator Caldana Travel e la compagnia aerea di bandiera Malev,
sta organizzando una serie di manifestazioni nei più importanti centri
commerciali del Nord Italia. Gli appuntamenti previsti sono i seguenti: 9-10
maggio (I Gigli / Firenze), 16-17 maggio (Fiordaliso / Milano), 23-24 maggio
(Orio Center / Bergamo), 30-31 maggio (Palladio / Vicenza). In appositi
stand dedicati all'Ungheria verranno forniti informazioni e materiali
promozionali a tutti coloro che desiderano conoscere le attrattive
turistiche del nostro Paese. Giochi a quiz per il pubblico e distribuzione
di gadget personalizzati ai presenti vivacizzeranno l'iniziativa, mentre in
uno spazio appositamente attrezzato si potranno degustare prodotti tipici
ungheresi, come salumi, vini, salatini. Una coppia di ballerini in costumi
tipici eseguirà balli tradizionali ungheresi.
I
TURISTI CHE SCELGONO PROVINCIA DI TRENTO POSSO CONTARE SU UNA EFFICIENTE
RETE DI PRONTO INTERVENTO
La speranza è di non averne mai bisogno, ma anche quando si va in vacanza
è importante sapere che c'è chi veglia su di noi. In Trentino gli ospiti
possono contare su una struttura, quella della protezione civile, in grado
di affrontare in tempi rapidissimi emergenze di ogni genere, da quelle più
catastrofiche a quelle più spicciole. Il tutto grazie ad una macchina che
si avvale di migliaia di vigili del fuoco volontari e di una struttura
centralizzata che garantisce il coordinamento di ogni servizio e di ogni
corpo. Dal 23 al 25 maggio tutto questo è in mostra nel quartiere
fieristico di Trento, che ospita il primo "Salone della Protezione
Civile", il cui compito è quello di diffondere la cultura della
sicurezza. Il modello trentino è basato su un felice connubio fra
professionisti e volontari, regolato da una legge provinciale (n.2/'92). I
primi sono quelli messi in campo dall'ente pubblico, che dispone di un
servizio geologico, di un servizio di prevenzione e di un servizio
antincendio e protezione civile. In tutto 300 uomini specializzati, il
grosso dei quali (200) in forza a quest'ultimo. I secondi, i volontari, sono
5000 vigili del fuoco organizzati in 239 corpi comunali e presidiano il
territorio garantendo il pronto intervento in qualsiasi momento. In caso di
necessità si affiancano ad essi gli equipaggi con i cani da ricerca (20),
gli uomini della Croce Rossa Italiana (3000), quelli dell'Associazione
psicologi per i popoli (20), i Nuclei Volontari Alpini (400 persone esperte
nel montaggio dei campi e nella ristorazione) e il Soccorso alpino (400
uomini organizzati in 26 stazioni). I vigili del fuoco di Trento,
professionisti, garantiscono la regia delle comunicazioni, il supporto
specialistico e i soccorsi tecnici urgenti. Le missioni scattano in caso di
emergenze meteorologiche o umanitarie, come è avvenuto in Albania nel 1999.
Complessa anche l'attività del Servizio prevenzione calamità pubbliche,
che si occupa della progettazione delle opere più complesse, della
ricostruzione di quelle colpite da eventi meteorologici eccezionali e della
pianificazione della Protezione civile (elaborazione di software, corsi di
formazione, stesura di piani di emergenza per frane, alluvioni e scarichi
delle dighe, elaborazione della carta di probabilità degli ordigni bellici,
previsioni meteo, gestione della rete radio provinciale e del grande
magazzino della Ulo).
TURISMO,
VACANZE, BRICOLAGE, BENESSERE. DAL 30 MAGGIO UNA RASSEGNA DEDICATA AL TEMPO
LIBERO
1800 metri quadrati di area coperta e altri cinquemila di area esterna.
Questo lo spazio espositivo di "TempoLibero", l'appuntamento
fieristico alla sua prima edizione ospitato dalla cittadina nonesa di Cles.
Quattro giorni fitti fitti, durante i quali sarà possibile conoscere le
nuove opportunità nel campo del turismo e dei viaggi, per la cura del
proprio fisico, le nuove tendenze nel mondo dello sport. Molte novità anche
per gli appassionati di campeggio: accessori, camper, ma anche attrezzatura
nautica. Gli hobbisti più tenaci troveranno pane per i loro denti, con
un'intera area a loro dedicata . E infine, auto e moto delle marche più
prestigiose animeranno la zona esterna della fiera, situata presso il Centro
Sportivo Comunale di Cles. La fiera, patrocinata dalla Regione Trentino -
Alto Adige, dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Cles e da
numerosi sponsor, sarà anche rallegrata da numerosi eventi collaterali:
rassegna di cori di montagna, intrattenimenti musicali (con musica folk ed
etnica), intrattenimenti sportivi, animazione per i più piccoli, oltre ad
un ristorante dove poter provare le specialità gastronomiche tirolesi. Il
via ufficiale, venerdì 30 maggio dalle 16 fino alle 22. Il sabato e la
domenica, la fiera rimarrà aperta al pubblico - l'ingresso è rigorosamente
gratuito - fin dalle dieci del mattino. Per info: www.clestempolibero.it
PESCA
ALLA TROTA: DAL 30 MAGGIO PER TRE GIORNI IL PARCO DELLE TERME SARÀ TEATRO
DELLA SFIDA FRA I PIÙ FORTI ATLETI DEL MONDO
Comano Terme è pronta per dare il benvenuto ai I big mondiali della pesca
alla trota. Dal 30 maggio all'1 giugno, infatti, la località termale
ospiterà il Campionato mondiale della specialità "spinning",
quella che prevede l'uso esclusivo del cucchiaino rotante oppure ondulante e
una canna lunga non più di 2 metri e 70. Le altre tre sono la
"mosca", il "tocco" e il "colpo". Ogni nazione
sarà rappresentata da un capitano, quattro atleti e una riserva. A
contendersi il titolo saranno Italia, Svizzera, Polonia, Ungheria, Croazia,
Repubblica Ceca, Slovacchia, Russia, Lituania, Francia e San Marino e lo
faranno nella splendida cornice del Parco delle Terme (lambito dal fiume
Sarca), dove troveranno posto anche gli spettatori, attesi in gran numero
dagli operatori turistici locali. Il programma si apre con la cerimonia
inaugurale nel pomeriggio di venerdì 30 e prosegue la mattinata successiva
con la prima prova (dalle 10,00 alle 12,00); la seconda, conclusiva, si
disputerà domenica alle stessa ora. La formula prevede la cattura e il
successivo rilascio della preda, mantenuta viva nel cosiddetto
"guadino" mentre viene rimosso l'amo; in caso di morte del pesce
l'atleta, ovviamente, viene squalificato. Per tutti gli appassionati che non
vogliono mancare all'appuntamento, l'Apt Terme di Comano ha organizzato una
proposta vacanza chiamata "La settimana del pescatore", che
prevede anche la possibilità di mettersi alla prova con la canna da pesca
sul Sarca o sui laghi di Tenno e Molveno. Per info tecniche: Associazione
Provinciale Trentina Acqua Sport Ambiente 0461 267756 www.aptasa.it Per info
turistiche: Apt Terme di Comano 0465 702626 www.comano.to
1°
MAGGIO 2004: L'UNGHERIA ENTRA NELL'UNIONE EUROPEA
Con il referendum dello scorso 12 aprile, i cittadini ungheresi hanno detto
a grande maggioranza "sì" all'ingresso dell'Ungheria nell'Unione
Europea, previsto per il 1° maggio 2004. Quali cambiamenti comporterà per
il settore turistico l'adesione all'Unione? Il turismo in Ungheria è,
grazie anche alla sua crescita costante, uno dei settori più promettenti
dell'intera economia nazionale. L'Ungheria occupa già oggi una posizione di
tutto riguardo tra le più richieste mete del turismo internazionale; dopo
l'adesione questa posizione sarà ulteriormente consolidata, con una media
annua di visitatori - attualmente a quota 30 milioni - destinata a crescere.
Un particolare settore per il quale è previsto un incremento di presenze è
quello del sempre più diffuso turismo termale e benessere, grazie alla ben
nota ricchezza di acque termali sul territorio ungherese; l'adesione
all'Unione Europea renderà inoltre possibili vantaggiose convenzioni con
gli istituti di previdenza sociale degli altri Stati europei. Anche il
turismo congressuale annovera l'Ungheria tra le destinazioni più richieste:
la sua posizione centrale nel cuore dell'Est europeo contribuirà a far
aumentare i volumi del traffico business, favorito dai nuovi rapporti
europei. I parchi naturali, estesi sul 10% del territorio nazionale, sono
molto visitati dai cittadini dell'Unione Europea, mentre gastronomia, vini e
cultura ungheresi sono segmenti di mercato in costante crescita. Quanto al
trasporto aereo, un importante miglioramento nel settore è atteso dalla
fine del regime di monopolio, quando il mercato non sarà più dominato da
un'unica compagnia - oggi quella di bandiera - ma vedrà in azione anche
altri operatori del trasporto aereo, in un regime di concorrenza che favorirà
prezzi più bassi per i voli da e per l'Ungheria.
DA CALDANA TRAVEL IL PRIMO CATALOGO INTERAMENTE DEDICATO ALL'UNGHERIA -
Nello scorso mese di marzo, Caldana Travel, tour operator specializzato nel
mercato dell'Est europeo, ha pubblicato, in collaborazione con l'Ufficio
Turistico Ungherese, il primo catalogo interamente dedicato all'offerta
turistica dell'Ungheria. Il catalogo, reperibile presso le migliori agenzie
di viaggi, contiene e presenta quasi l'intera gamma delle mete turistiche
ungheresi, compresi i soggiorni termali e i viaggi alla scoperta dei più
bei castelli del nostro Paese.
GLI ASBURGO A BABOLNA: RIAPERTA AL PUBBLICO L'ANTICA SCUDERIA - Creato nel
1789 dall'imperatore Giuseppe II, il pluricentenario allevamento dei cavalli
di Babolna vanta una storia prestigiosa come centro che per lungo tempo ha
avuto l'onere e l'onore di assicurare cavalli di alta qualità per
l'esercito dell'Impero. Saghya, il più famoso cavallo della storia
dell'allevamento, venne portato dalla Siria nel 1836 e i suoi discendenti
sono noti in tutto il mondo come la "Razza Araba di Babolna",
riconosciuta ufficialmente nel 1988 dalla Federazione Mondiale degli
Allevatori di Cavalli Arabi. Dopo la II Guerra Mondiale, la scuderia rimase
chiusa al pubblico per molti decenni ed è stata riaperta solo nel 2001,
grazie a ingenti lavori di ristrutturazione che oggi le consentono di
offrire ai suoi visitatori anche servizi turistici di alta qualità. La
bellissima tenuta di Babolna, facilmente raggiungibile mediante l'autostrada
Vienna-Budapest, offre una piacevole sosta in ogni stagione. Al centro della
tenuta sorge il Castello Szapàry, edificio in stile neoclassico attorno al
quale sono sistemate le stalle, con numerosi cavalli di questa pregiata
razza, mentre alcuni musei illustrano la storia dell'ambiente. Nel museo
della caccia, ad esempio, sono esposti numerosi trofei di grande valore,
mentre nel museo dei cavalli troviamo le statue dei cavalli più famosi. Il
museo delle carrozze, a sua volta, ospita carrozze di antica e recente
costruzione, insieme a cocchi, slitte e carri, mentre nello stabile
adiacente si trova l'Hotel Imperial, che dispone di 18 stanze; l'ex casino
degli ufficiali, invece, è stato trasformato in un grande ristorante di
lusso, con suggestivo caffè. La tenuta possiede anche un maneggio coperto -
il più antico d'Ungheria, recentemente ristrutturato - dove hanno luogo
spettacoli equestri, con accompagnamento musicale; il galoppatoio, dotato di
una grande tribuna, ospita manifestazioni e gare internazionali di cavalli.
Altrettanto interessanti sono i dintorni di Babolna. Una bella gita in
carrozza nella vicina Oldo-puszta, ad esempio, offre l'occasione di visitare
un allevamento di puledri, mentre la trattoria tipica "Csulok csarda"
assicura ristoro e accoglienza ai suoi visitatori, dopo la piacevole
escursione. La zona è anche molto ricca di cacciagione minuta e grossa. La
scuderia è aperta per le visite tutti i giorni, dalle ore 9 alle 17. Visita
guidata nei musei: ore 11 e ore 14. Infolink: www.babolnamenes.hu
IL FESTIVAL "HAYDN" AL CASTELLO ESTERHAZY DI FERTOD - Questa
prestigiosa manifestazione musicale annuale, organizzata per la prima volta
nel 1959 in occasione del 150° anniversario della morte di Joseph Haydn, si
propone di onorare il genio musicale di questo grande compositore, ospite
per più di vent'anni del castello. Il festival rievoca con ineguagliabile
efficacia quel "paradiso della musica" che era il castello,
all'epoca di Haydn. Scenografie originali, strumenti musicali d'epoca e
interpretazione rigorosamente tradizionale dei capolavori del Maestro
assicurano ogni anno grande successo alla manifestazione. La maggior parte
dei concerti si tiene nella sala d'onore del castello - stupenda e dotata di
un'acustica eccezionale - mentre alcuni artisti si esibiscono nella
cosiddetta sala a pian terreno, dall'atmosfera più intima e raccolta.
L'edizione 2003 del festival inizierà il 6 giugno e si concluderà il 27
settembre, con concerti in programma ogni venerdì e sabato. Informazioni e
prenotazioni: Strem Koncert Srl. Tel./fax: 0036-1-2391134 E-mail: k.strem@chello.hu
Fertod, piccola località sul lago Ferto (Neusiedler See), si trova
nell'Ungheria occidentale, non lontano da Sopron e a 190 km da Budapest. I
lavori di costruzione del complesso architettonico iniziarono nel 1763 per
ordine del principe Miklos Esterhazy, ambizioso e prestigioso personaggio
dell'aristocrazia europea, soprannominato "il Fastoso". L'edificio
- un barocco tendente al rococò - fu progettato prendendo a modello il
palazzo di Versailles, con pianta a U e corpi laterali leggermente arcuati
che si congiungono alla cancellata d'ingresso. Di particolare interesse la
doppia scalinata a ventaglio che conduce al primo piano del corpo centrale
dell'edificio. Sul retro, il palazzo si affaccia sul grande parco alla
francese, con grandi viali geometrici. Nel parco, in linea con quanto
dettava la moda dei tempi, furono eretti dei piccoli edifici secondari, come
il teatro dell'opera, il teatro delle marionette, la casetta cinese, i
templi di Diana, di Venere, della Fortuna, del Sole e le splendide scuderie.
Grande fama in tutta Europa ebbero le grandi feste date a palazzo dagli
Esterhazy, soprattutto per la presenza del compositore Joseph Haydn, che
visse nel castello dal 1766 al 1790, alle dipendenze del principe Miklos
Esterhazy. Haydn compose qui più di 700 delle sue opere. Il principe Miklos
fu amante anche della pittura e apprezzato collezionista: proviene, ad
esempio, dalla sua ricchissima collezione la "Madonna Esterhazy"
di Raffaello, custodita nel Museo delle Belle Arti di Budapest. Dopo la
morte del principe Miklos, la famiglia spostò la propria sede a Kismarton (Eisenstadt),
per essere più vicina alla corte di Vienna. Ebbe allora inizio un lento
processo di decadimento di castello e parco, cui si aggiunsero i gravi danni
procurati dalla seconda Guerra Mondiale. Lavori di restauro successivamente
intrapresi e circostanze favorevoli legate ai cambiamenti politici
dell'ultimo decennio hanno fatto sì che il castello sia andato lentamente
riacquistando il suo antico splendore. Indirizzo: Kastelymuzeum, 9431 Fertod,
Bartok Bela u. 2. tel. 0036-99-370971 fax 0036-99-370120
SZIGET FESTIVAL SULL'ISOLA OBUDAI DI BUDAPEST - 30 LUGLIO/6 AGOSTO L'evento,
in programma dal 30 luglio al 6 agosto, offre più di 1.000 manifestazioni,
in prevalenza musicali, e ha già ottenuto per due volte il titolo di
Miglior Festival mondiale per giovani. Musica alternativa, jazz, techno,
blues, folk, etno e performance di star internazionali attendono ogni anno i
fan della musica. Il grande palco del festival ha già ospitato David Bowie,
Iggy Pop, Boney M., Jovanotti, Prodigy, Faith No More e Cool and the Gang.
Nel corso della manifestazione si susseguono anche programmi di arte
figurativa, spettacoli teatrali e di danza, con spazio a eventi per tutti i
gusti e di varia atmosfera, come ad esempio letture di poesia e incontri
culturali. La data del festival viene stabilita ogni anno in concomitanza
con festival analoghi: i concorrenti principali del Sziget Festival sono
Roskilde in Danimarca, Glastenbury e Redding in Inghilterra, il V2000
organizzato dalla Virgin. La manifestazione si tiene nell'Isola Obudai, un
grande parco verde raggiungibile da Obuda mediante un ponte. Quanto
all'alloggio, a tutti coloro che si recano al festival è consentito montare
le proprie tende sulla stessa Isola. Artisti che hanno confermato la loro
partecipazione al Sziget Festival 2003 Jazz stage: Spyro Gyra; Metal stage:
My Dying Bride, Clawfinger, Apocalyptica, Annihilator, Circle 2 Circle; Wan2
stage: Dusminguet, Ojos de Brujo, Zion Train, Seeed, Ozric Tentacles,
Improvisators Dub ; World Music stage: Nitin Sawhney, Ibrahim Ferrer, The
Booliwood Band, Bonga, Los de Abajo, Zamballarana, Lo'Jo, Madredeus, Amadou
& Mariam, Mercede Peon, Varttina, Shane McGowan and the Popes, Goran
Bregovics ; Main stage: Byorn Again, Slovo, Lamb, Asian Dub Foundation,
Massive Attack. Il biglietto di ingresso giornaliero costa 14 euro
(acquistabile solo in loco), quello settimanale 75 euro incluso il campeggio
(i biglietti settimanali si possono acquistare anche in Italia, nei punti
vendita TicketOne; per ulteriori informazioni: www.ticketone.it). Per
informazioni e acquisto biglietti on-line: www.sziget.hu
GRAN PREMIO D'UNGHERIA POSTICIPATO DI UNA SETTIMANA - 22/24 AGOSTO 2003 - Il
1° Gran Premio d'Ungheria di Formula 1 sulla pista dell'Hungaroring fu
organizzato nell'agosto 1986 e si concluse con la vittoria di N. Piquet
(Williams Honda), seguito da A. Senna (Lotus-Renault) in seconda posizione.
L'autodromo ungherese fu costruito in soli otto mesi, un record secondo solo
a quello della costruzione della pista di Monza negli anni '20. L'arrivo in
Ungheria del "circo" della Formula 1 durante gli ultimi anni del
regime comunista costituì una grandiosa e inaspettata opportunità che portò
subito, già nel primo anno, ad un significativo incremento del flusso
turistico: alla gara, infatti, assistettero più di 260.000 spettatori. Il
circuito venne realizzato a Mogyorod, un paesino a circa 30 km a nord-est di
Budapest, facilmente raggiungibile mediante l'autostrada M3. Quest'anno la
pista, considerata sempre molto difficile sotto il profilo tecnico, è stata
ricostruita e modificata, diventando una pista ancora più veloce in grado
di ospitare competizioni ancora più entusiasmanti. La lunghezza complessiva
della pista è passata da 3971 m a 4384 m, con allungamento del rettilineo
finale. Quest'anno l'appuntamento con il Gran Premio d'Ungheria è stato
posticipato di una settimana ed è previsto dal 22 al 24 agosto. Ai sempre
numerosi tifosi e appassionati italiani di Formula 1, l'Ungheria offre,
oltre a questa straordinaria competizione, anche numerose altre opportunità
di divertimento, svago, riposo e villeggiatura: dal lago Balaton alla
splendida Budapest, incluse città d'arte quali Eger o Sopron. I biglietti
per la corsa si possono acquistare via Internet all'indirizzo
www.hungaroring.hu dove è possibile reperire anche numerose altre
informazioni sulla gara. Per raggiungere l'Hungaroring da Budapest con i
mezzi pubblici saranno a disposizione i seguenti servizi: 1. treno suburbano
HEV, in partenza ogni 20 minuti dal capolinea della metropolitana M2 (Ors
vezer ter), con discesa alla fermata "Hungaroring"; 2. per coloro
che dispongono già di biglietto d'entrata per la corsa, è stato istituito
un servizio navetta gratuito, con partenza ogni mezz'ora dalla fermata della
metropolitana M3 "Arpad hid". INFORMAZIONI: Ostermann
Formula-1Kft. Tel. 0036-1-3172811 fax 0036-1-3172963, Web: www.hungaroring.hu
"MUCCHE DIPINTE" PER LE VIE DI BUDAPEST - Uno spettacolo senza
pari colorerà dalla fine di giugno a metà settembre 2003 le vie di
Budapest, quando, in occasione della "Parata delle Mucche", più
di 100 mucche di plastica, a grandezza naturale, "invaderanno"
varie zone della capitale. Le curiose e originali statue saranno dipinte da
artisti ungheresi e stranieri, ma potranno anche essere decorate con motivi
folcloristici e riproduzioni di dipinti celebri, ovviamente nel rispetto del
comune senso del pudore e della sensibilità di tutti i gruppi etnici e
religiosi. L'esposizione di queste singolari e autentiche opere d'arte
offrirà ai turisti una particolare e simpatica prospettiva sul
temperamento, la cultura e le tradizioni dell'Ungheria. Pur occupando poco
spazio, queste curiose "mucche" creeranno una simpatica e colorata
atmosfera in ogni angolo della capitale, dove giocose foto-ricordo potranno
immortalare il singolare evento. Secondo i progetti definiti, le statue
troveranno collocazione nei seguenti luoghi di Budapest: piazza Nyugati
(Stazione ferroviaria Ovest), Városliget (Parco comunale), piazza Baross
(Stazione ferroviaria Est), piazza Orczy, parco Népliget, piazza Lehel,
Isola Margherita, piazza Moszkva, Déli Pályaudvar (Stazione ferroviaria
Sud), parco Vérmezo, quartiere Tabán, dintorni del lago Feneketlen-tó,
piazza Etele. Dopo la chiusura del festival, le "mucche" verranno
vendute all'asta e il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza.
Questo curioso evento è stato organizzato per la prima volta in Svizzera, a
Zurigo, nel 1998, con il triplice intento di accrescere il numero dei
visitatori nel centro cittadino, far conoscere al pubblico giovani talenti e
aumentare i fondi civici di beneficenza. Visto l'enorme successo
dell'iniziativa - un milione e mezzo di turisti in più rispetto agli anni
precedenti -l'evento viene da allora riproposto ogni anno in diverse città
del mondo: Chicago (1999), Arnhem (Olanda, 2000), Lussemburgo e Londra
(2001). Il maggior successo è stato registrato a Chicago, dove quasi 2
milioni di turisti hanno invaso la città e ben 140 mucche di plastica sono
state vendute all'asta, consentendo una raccolta di 3,5 milioni di dollari
da destinare in beneficenza.
MISKOLCTAPOLCA: GROTTE TERMALI E FESTIVAL LIRICO - Situata nella parte
nord-orientale dell'Ungheria, a 140 km da Budapest, la graziosa cittadina di
Miskolctapolca ha la fortuna di avere un sottosuolo ricchissimo di acque
termali, grazie alla sua collocazione lungo una linea geologica di faglia.
Le proprietà curative delle sue acque ricche di calcio, magnesio e
idrocarbonati, sono state riconosciute ed utilizzate sin dal Medioevo. Lo
stabilimento termale comunale è una vera e propria rarità, essendo stato
realizzato nelle grotte scavate dall'acqua termale in lunghi millenni. In
queste grotte è possibile praticare anche l'antroterapia e l'ambiente è
particolarmente adatto per la cura della bronchite e dell'asma. Alla sezione
delle grotte termali sono collegate una piscina curativa, una piscina
all'aperto e una piscina per bambini, su una superficie totale di oltre 1000
m2. Negli ultimi anni il complesso è stato interamente ristrutturato e
ampliato. Tra l'altro, nelle grotte è stato realizzato anche un settore
dedicato a vari tipi di idromassaggio e giochi d'acqua, in grado di
assicurare grande relax e divertimento. Lo scorso anno è stata inaugurata
anche una nuova vasca di divertimento per bambini. Non mancano, poi, diversi
tipi di sauna, bagno turco e solarium, ed è anche possibile usufruire dei
numerosi servizi terapeutici offerti dall'Ospedale Szent Ferenc di Miskolc
(massaggi subacquei, fanghi, fisioterapia, terapie galvaniche, ionoforesi
ecc.). INDIRIZZO: 3519 Miskolctapolca, Pazar Istvan setany Tel.
0036-46-304128 fax 0036-46-369452 E-mail: barlangfurdo@miviz.hu
- Aperto tutto l'anno dalle 9 alle 18. Per l'alloggio, consigliamo di
recarsi nella vicina Lillafured, all'Hotel Palota***, un
bell'edificio-castello costruito nel 1930 in stile neorinascimentale.
INFORMAZIONI: Hunguest Hotel Palota tel. 0036-46-331411 fax 0036-46-533203
E-mail: reserve@hotelpalota.hunguesthotels.hu
Durante il mese di giugno, dal giorno 11 al giorno 22, gli amanti della
lirica potranno assistere al prestigioso Festival della Lirica della vicina
città di Miskolc. Il festival viene organizzato annualmente in onore del
grande compositore ungherese Bela Bartok, ma ogni anno vengono eseguite
anche le principali opere di un altro compositore. Quest'anno la scelta è
caduta su Mozart, del quale verranno eseguite 12 opere. Al festival
parteciperanno, oltre a musicisti ungheresi, anche otto formazioni straniere
e per tutta la durata della manifestazione, nelle vie e nelle piazze del
centro, verranno organizzati numerosi eventi di grande interesse: esecuzioni
di solisti, orchestre da camera, spettacoli folcloristici, mercatini
dell'artigianato locale e degustazioni vinicole. Nei dintorni della città
merita di essere visitata la storica zona vinicola di Tokaj, che dal 2002 fa
parte del Patrimonio mondiale Unesco.
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