NOTIZIARIO
TURISTICO
MARKETPRESS
NEWS
di
SABATO
24 MAGGIO 2003
pagina 3
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PILA,
VALLE D'AOSTA (LA VALLÈE) ESTATE 2003
Quando
la neve si scioglie la conca di Pila si trasforma nel luogo sempre sognato
da chi ama la natura, i grandi spazi, da chi vuole fuggire al traffico e al
rumore, ma non vuole cadere nella noia. A Pila ci sono moltissime attività
da svolgere e tutte all'aria aperta. Un'occasione per ritemprare la mente e
il corpo lungo i sentieri e le mulattiere che si snodano davanti ai più
famosi ghiacciai della Valle d'Aosta. Per tutta l'estate le seggiovie di
Chamolé e del Couis 1 sono in funzione, aprendo le porte della montagna e
accorciando il percorso a coloro che non se la sentono di affrontare gite
lunghe e impegnative, ma sono affascinati dalla vita in alta quota. Tutta la
conca è ricca di angoli deliziosi, in cui fermarsi a prendere il sole,
scoprire la flora e la fauna dei boschi alpini, fare un pic nic con i
bambini, rinfrescarsi a una fonte. Bastano circa 10 minuti per salire in
seggiovia da Pila a Chamolé, quota 2300. Da qui si può ammirare uno dei più
bei panorami sui quattromila delle Alpi occidentali. Se invece si vuole
avere una prospettiva a 360° gradi basterà salire in cima al Couis 1 (40
minuti a piedi dall'arrivo della seggiovia di Chamolé su comodo sentiero).
Il panorama è talmente interessante e vasto che è necessario consultare la
tabella orientativa installata per non lasciarsi sfuggire nessuna delle
vette e dei ghiacciai che si stendono davanti a vostri occhi. Alle bellezze
naturali vanno aggiunte le iniziative degli operatori che organizzano
settimanalmente grigliate sulle sponde del lago di Chamolé, escursioni
guidate, spettacoli e molto altro per rendere piacevole il soggiorno ai loro
ospiti. Come la natura si trasforma in estate anche i famosi ristoranti ai
bordi delle piste di Pila si cambiano i menù, ma non la proverbiale qualità
e ricercatezza delle proposte. MOUNTAIN BIKE Grazie alle seggiovie aperte
durante la stagione estiva la conca di Pila è diventata una Mecca per gli
amanti della mountain-bike. Abilitate al trasporto delle biciclette sono la
Telecabina e la seggiovia di Chamolé. Ci sono oltre 2000 metri di sterrato
fino alle porte di Aosta. Per chi poi voglia compiere più di una discesa,
è disponibile sugli impianti un giornaliero riservato alla mountain-bike.
Le piste da sci e le strade interpoderali consentono meravigliose traversate
tra pascoli e boschi. Eccone alcune: Pila-Tourlin-Ozein-Aymavilles-Aosta: in
un ambiente di grandi foreste, in leggera discesa. Il rientro si può
compiere lungo la strada che da Ozein raggiunge Aosta. Giro della conca di
Pila: una serie di combinazioni lungo strade, mulattiere e piste consente di
visitare l'intera conca, su terreni sempre ciclabili. Couis 1-Punta della
Pierre: riservata agli esperti, presenta qualche esposto passaggio. Ma la
discesa sul versante Ozein permette di scoprire angoli meravigliosi fra
praterie e boschi, con un panorama vastissimo sull'alta Valle d'Aosta.
Tariffe speciali mountain bike: Giornaliero 13,50 €; Mezzo giornaliero
9,40 €; Sono in vendita anche tessere punti per le risalite sulle
seggiovie e sulla Telecabina da Aosta. Le piste di downhill Fin dall'inizio
degli anni Novanta, Pila è si è dimostrata sensibile alle esigenze dei
bikers che utilizzavano le piste da sci per allenarsi nella discesa. Alla
fine dell'estate scorsa, grazie anche alla consulenza di Corrado Herin,
vincitore della Coppa del Mondo nel 1997, Pila ha predisposto la prima pista
valdostana di downhill. E' stata realizzata lungo il tracciato della
cosiddetta pista del Bosco, servita dalla seggiovia di Chamolé, attrezzata
per il trasporto delle biciclette. La quota di partenza è a 2311 metri e
quella di arrivo a 1860 metri, con un dislivello dunque di 451 metri. Il
percorso, perfettamente segnalato e delimitato, presenta difficoltà in
grado di impegnare anche gli sportivi più preparati. Ma a Pila si pensa a
tutti e dalla riapertura della stagione estiva saranno ben due le piste di
downhill. A quella collaudata lo scorso anno, se ne affiancherà una seconda
accessibile anche ai meno esperti. Con questa importantissima realizzazione,
che consente di sperimentare il brivido della velocità, Pila segue
l'esempio di Francia e Svizzera, dove le piste di downhill sono presenti in
tutte le maggiori località di sport invernali. 30/31 agosto 2003: a Pila
gran finale del Circuito Nazionale di Downhill La pista di downhill di Pila
avrà un battesimo in grande stile: ospiterà, infatti, la finale del
Circuito Nazionale di questa specialità. La prima delle sei prove selettive
s'è disputata a San Remo, in aprile, le successive si terranno
rispettivamente a Sestola (Modena, 1 giugno), Caldirola (Alessandria, 22
giugno), Val di Sole (Trento, 6 luglio), Oropa (Biella, 27 luglio). Si
prevede una partecipazione media di circa 250 atleti provenienti da tutto il
mondo, oltre al pubblico di appassionati desiderosi di ammirare le
spettacolari evoluzioni dei concorrenti. Per iscriversi alla gara prendere
con info@ciclibenato.com
TREKKING Le due seggiovie di Pila aperte in estate consentono di visitare
facilmente e in poco tempo una delle più suggestive zone di alta montagna
di tutta la Valle d'Aosta. Una sequenza di valloni, di laghetti alpini,
accessibili attraverso una rete di sentieri e mulattiere perfettamente
segnalati, fanno della conca di Pila un comprensorio ideale per chi ama il
trekking. Itinerari dettagliati sono accessibili dal sito www.pila.it Ecco
alcune fra le possibilità offerte dalla zona: I laghi del Vallone di
Arbolle Dalla seggiovia di Chamolé si passa dal lago e dal colle omonimi
per immettersi nello splendido vallone. Il lago d'Arbolle si trova a 2497
presso il rifugio Arbolle (ore 1.30, 66 posti, aperto 14.6-14.9, tel. 0165
50011 - e-mail info@arbolle.com www.arbolle.com
). Si prosegue per il lago delle Capre m 2695 (ore 0.20) e il lago Gelato m
3019 (ore 1), ai piedi dell'imponente piramide dell 'Emilius. La salita all'Emilius
Con l'itinerario precedente al lago Gelato (ore 3), da cui si sale al colle
dei Tre Cappuccini m 3241 e, per pietraia e roccette, alla vetta più alta
della zona m 3559 (ore 2). Ascensione riservata a escursionisti esperti e
attrezzati. Consigliabile pernottare al rifugio. Il panorama dalla cima è
vastissimo e grandioso. Due traversate a Cogne In tutti questi itinerari si
gode di una memorabile vista sulla Grivola e sul Gran Paradiso. Dall'arrivo
della seggiovia Couis 1 si seguono le creste che separano la conca di Pila
dalla Valle di Cogne. Andando a ovest il primo valico raggiungibile è il
Colle del Drinc m 2560 (ore 1). Una breve deviazione di 1 ora conduce alla
bella Punta della Pierre m 2653, con incantevole vista sul Monte Bianco.
Tornati al colle, la discesa a Epinel m 1452 si compie in poco meno di un
paio d'ore. L'altra possibilità è di salire verso est al colle di Tza-Sètse
m 2815 (ore 0.30), da cui, con una pittoresca passeggiata per i pascoli e
gli alpeggi del Vallone di Arpisson, si ritorna ugualmente a Epinel (ore
2.30). Altre possibilità - salita alla Becca di Nona - il giro dell'Emilius
con rientro per il vallone di Laures - la discesa a Cogne valicando i colli
d'Arbolle e di Laures.
PILA:
UNA POSIZIONE STRATEGICA NEL CUORE DELLA VALLE D'AOSTA
Da Pila inoltre si possono effettuare interessanti tour storici: i castelli
medievali e rinascimentali della Valle d'Aosta e Aosta romana. Usando la
fresca e verde conca di Pila come base si potrà inoltre partecipare a tutte
le iniziative culturali che la città di Aosta offre nel periodo estivo:
fiere, mostre, rassegne d'arte e festival d'organi sono solo alcuni degli
appuntamenti del calendario aostano. Per i bambini a Pila le vacanze sono da
re. A Pila ci veniva in vacanza, con le sue sorelle, Vittorio Emanuele, il
figlio dell'ultimo re d'Italia. Era la regina madre che negli anni '40 aveva
identificato nella soleggiata conca valdostana il luogo più salutare per
far trascorrere le vacanze ai figli. Pila è rimasta fedele alla sua antica
vocazione di tranquilla stazione per le vacanze delle famiglie. I boschi e
le montagne sono gli stessi di allora. Chiunque oggi può incamminarsi sulle
orme dei reali. I bambini a Pila non hanno mai modo di annoiarsi. Infatti
per loro sono messi a punto calendari densi di attività e animazione. Gli
appuntamenti con il Truccabimbi di Lady Elena, i burattini, il clown
Bistecca si alternano durante la settimana a escursioni guidate alla
scoperta del magico mondo dei boschi e di chi li abita. Al giovedì sarà
possibile ascoltare le leggende valdostane all'alpeggio di Plan de Leyve.
Negli altri giorni della settimana sarà possibile conoscere le attività
dell'alpeggio, dalla cura degli animali alla lavorazione del burro e dei
formaggi, fino all'intaglio del legno. In gita tutti insieme È stato messo
a punto un calendario di escursioni settimanali guidate, che permettono
anche a chi non conosca la zona di farsene una buona idea. Comprende
passeggiate, escursioni e visite turistiche a Pila e nel Parco del Gran
Paradiso. L'APT locale si incarica dell'organizzazione delle uscite
avvalendosi di guide esperte del territorio e personale specializzato. I
bimbi fino a 8 anni possono partecipare, alle gite accompagnate
gratuitamente, mentre quelli dai 9 in su godranno ti tariffe agevolate.
Ovviamente il programma è differenziato per età e autonomia di
spostamento. Tutte le volte in cui è possibile verranno utilizzate le
funivie e le seggiovie. In calendario per i più avventurosi anche la gita
al rifugio di Arbolle, da svolgersi in due giorni, toccando le sponde dei
tre laghi alpini della conca. Cosa si può fare d'altro? Mentre chi
preferisce lo stretto contatto con la natura e ama dedicare il tempo libero
alla pratica dello sport a Pila potrà cimentarsi in passeggiate a cavallo,
frequentare la scuola di mountain bike oppure cimentarsi sul muro
d'arrampicata artificiale sotto l'occhio esperto delle guide. Mentre nel
fondovalle troverà modo di sperimentare rafting, canoying, volo a vela e
volo in mongolfiera. Infolink: www.pila.it
THE
BAYS LIVE PER FESTEGGIARE LA CONCLUSIONE DI HERTZZ 2003
Sabato 24 maggio sarà la serata conclusiva di HertzZ. A dare il saluto e
l'arrivederci alla prossima stagione ai fedelissimi della nota serata a La
Palma organizzata da Radio Città Futura, a fianco ad un drappello di dj
amici, ci sarà in apertura il live di THE BAYS, crew inglese che con il
loro misto di hip hop breakbeat, soul e funk incarnano alla perfezione lo
spirito eclettico della nostra serata: una delle ultime vere novità‚ made
in UK, il gruppo è costituito da Andy Gangadeen (drums), Chris Taylor (bass),
Jamie Odell (keys) e Simon Smugg (turnatbles& scratches). Il loro
manifesto è la pura improvvisazione. Protagonisti dell'ultimo Glanstenbury
e al The Big Chill la scorsa estate. ( www.thebays.com ) La notte sarà
lunga e ci saranno molti altri ospiti che verranno svelati solo nel corso
del Party! Lo staff di HertzZ sarà inoltre felice di avere fra i propri
ospiti tutti i giornalisti che hanno con solerzia e simpatia seguito il
nascere e il successo di questa manifestazione.
CAMPIONATI
ITALIANI VELA CLASSI OLIMPICHE - 19-25 MAGGIO 2003 TRIESTE (FRIULI VENEZIA
GIULIA) ZANDONA' CHE EN-PLEIN, CHIEFFI CHE RIMONTA
Trieste, 24 maggio - Grazie al vento che finalmente ha soffiato secondo
copione nel Golfo di Trieste, si sono potute disputare molte regate nella
terza giornata dei Campionati italiani classi olimpiche di vela. La brezza,
che ha soffiato fino a 6 metri al secondo, ha permesso a tutte le undici
classi di regatare in condizioni quasi ottimali, con 49er, Tornado e FD che
hanno disputato tre regate e tutte le altre due ad eccezione del Mistral,
comunque in grado di concludere la prima prova assoluta. Nel 470 maschile
continua la striscia vincente del romano Zandonà con il monfalconese Andrea
Trani, vincitori delle due prove di oggi a completamento di uno
straordinario en-plein di cinque successi su altrettante regate. Dietro alla
coppia dominatrice spazio ai triestini Fonda-Zucchetti, oggi prima incorsi
in una partenza anticipata e poi secondi, e terzi l'altra coppia giuliana
Pressich-Burisc (oggi 2;4). Tra le donne del 470, ritorno in grande stile
dell'equipaggio composto dalla livornese Federica Prunai e dalla triestina
Emanuela Sossi: due primi di giornata le portano in vetta alla classifica
provvisoria, davanti alle genovesi Magistro-Cecconi (4;2) e
Saccheggiani-Fiorentino (3;5). Tra i 49er primo posto per i ravennati
Mazzotti-Ivaldi, sesti e due volte secondi, seguiti dai cugini Modena (di
Brenzone sul Garda) che con tre primi posti hanno rimediato a un rendimento
sottotono nelle prime tre regate. Terza posizione generale per i fratelli
alassini Sibello (2;3;4 i piazzamenti di oggi). Tra i Tornado, in testa dopo
sei prove i genovesi Marcolini-Bianchi (oggi 1;4;3), seguiti dallo sloveno
Dusan Puh (oggi 4;1;DNF) e dal veneziano Sonino in coppia con il palermitano
Bruni, oggi tre volte secondi. In classe Europa continua lo strapotere della
pescarese Rebecca Rettori (oggi 3;6), prima con 6 punti di vantaggio davanti
alla triestina Larissa Nevierov (10;1 oggi) e alla lombarda Angela Mastalli
(4;5). Finalmente al traguardo la classe Mistral che, dopo numerosi
tentativi, è riuscita a concludere la prima prova del campionato vinta dal
palermitano Francesco Paco Witz davanti al concittadino Marco Casagrande e
all'altoatesino Fabian Heidegger. In classe Laser, con un quarto e un quinto
di giornata, il marchigiano Michele Regolo guida ancora la classifica
provvisoria seguito da Giorgio Poggi e Davide Bortoletto. Il favorito Negri
ha chiuso 11. a causa di una partenza anticipata, per il triestino Paoletti
una vittoria ed un settimo posto che lo relega in decima posizione generale.
In classe Finn, due secondi posti oggi e leadership provvisoria per il
gardesano Michele Marchesini seguito da Massimo Gherarducci, oggi due volte
primo, e dal romano Marco Buglielli. Nelle due regate odierne della classe
Yngling, grande protagonista la gardesana Giulia Conti con due successi che,
con quello di ieri, costituiscono finora il secondo en plein di questi
Tricolori. In classifica, sul podio provvisorio anche la ravennate Cristiana
Monina (3;2;2) e la triestina Chiara Calligaris (2;2;3). Spettacolo in
classe Star guidata dai gardesani Fravezzi-Cozzolotto, oggi sesti e secondi,
tallonati dal carrarino Enrico Chieffi (in coppia con Sommaria) che si è
aggiudicato entrambe le prove di oggi. Terzi in classifica Veggetti-Devoti
(oggi 5;4). Infine, la classe FD, comandata dai laziali Vespasiani-Gerunzi
(2;1;2 oggi) seguiti da Paoli-Poggianti e Patrone-Loleo. www.fvgvela2003.it
www.regione.fvg.it
QUAL'È
IL MARZEMINO CANTATO NEL DON GIOVANNI DI MOZART? QUELLO TRENTINO OPPURE UN
ALTRO?
Sabato 7 Giugno, alle ore 15.00, la "Casa del Vino" di Isera (TN),
situata nell'elegante Palazzo de' Probizer, sarà adibita a Tribunale in
occasione del Processo al vino Marzemino. Il rosso trentino sarà processato
con l'accusa di appropriazione indebita della paternità del Marzimino del
Don Giovanni. Produttori, scrittori, musicologi, storici, esperti enologi e
chef rinomati saranno chiamati in causa per deporre a favore di uno o
dell'altro vino ed emettere una sentenza definitiva. Andrea G. Pinketts,
giornalista e narratore di romanzi noir, sarà il Presidente della corte;
Umberto Malossini, ricercatore all'Istituto agrario di San Michele investirà
il ruolo del Pubblico Ministero, mentre Fausto Campostrini, del Consorzio
per la tutela del Franciacorta sarà l'avvocato difensore. Tra i periti
della corte ci saranno noti personaggi del mondo culturale ed
enogastronomico: Carlo Cambi, Davide Paolini, Bruno Gambacorta, Andrea
Grignaffini, Nereo Pederzolli, Paul De Sury. Tra i testimoni: Armando Torno,
editorialista del Corriere della Sera ed esperto musicologo e Elisabetta
Tosi, giornalista di vite e di vino. In compagnia delle note del Don
Giovanni diversi personaggi dell'epoca interverranno al processo per dare un
contributo alla risoluzione del giallo. Alla conclusione del processo e
prima del verdetto finale avvocati, periti e testimoni dovranno degustare i
due vini con un abbinamento molto particolare, curato dallo chef Rinaldo
Dalsasso del ristorante " Al Borgo" di Rovereto. Per informazioni
Comune di Isera tel. 0464 433792 Biblioteca Comunale tel. 0464 437296
A
RIVA DEL GARDA UN CONVEGNO SUL WELLNESS MARTEDÌ 3 GIUGNO ALL'HOTEL DU LAC
ET DU PARC SI PARLERÀ DI VACANZE E BENESSERE
Negli ultimi anni quello fra turismo e benessere è diventato un connubio
strettissimo. Sono sempre di più le persone che si muovono alla ricerca di
luoghi e servizi in grado di rigenerare il corpo e lo spirito. Il fenomeno
non poteva passare inosservato agli operatori turistici e agli
amministratori, che oggi si interrogano su quale sia la strada vincente da
intraprendere per fornire risposte concrete. Risposte che, in parte,
potrebbero arrivare dal convegno nazionale organizzato da Torusimteam presso
il Du Lac et Du Parc Hotel di Riva del Garda nella giornata del 3 giugno. Ci
si confronterà sulle prospettive di un settore, quello del "wellness",
che mostra notevoli possibilità di espansione e di sviluppo, ma che per ora
non può contare su molti operatori specializzati nella promozione. La
strada da seguire è quella tracciata da paesi come l'Austria che hanno
cominciato da tempo a giocare la carta del benessere. Interverranno
imprenditori, giornalisti, capi redattori, medici e consulenti; fra i
relatori ci sarà anche l'assessore all'industria e turismo della Provincia
Autonoma di Trento Marco Benedetti. Per info: Tourismteam 0461 880446 - www.tourismusteam.com
"BOLOGNA,
LA CITTA' DEL CIBO": GASTRONOMIA, CULTURA E SPETTACOLO
Dal 6 all'8 giugno 2003 nelle piazze cittadine più caratteristiche La prima
edizione di "Bologna, La Città del Cibo" è un evento che dal 6
all'8 giugno 2003 vedrà protagonista la città di Bologna, ed alcune delle
più importanti e caratteristiche piazze del centro storico, in una speciale
festa della gastronomia, del gusto e della tradizione locale inserita in un
ambiente animato da spettacoli, animazioni ed intrattenimenti. Le piazze
saranno palcoscenici unici dove verranno presentati i piatti tipici, i
prodotti legati alla tradizione gastronomica petroniana e le aziende del
settore agroalimentare provenienti da tutta Italia, sottolineando il forte
legame che la città conserva con la propria storia culinaria che, pur
evolvendosi, ha mantenuto inalterati qualità e gusto dei cibi artigianali,
riuscendo a conquistare i mercati internazionali. L'idea è quella di un
percorso che stimoli i cinque sensi, trasformando il cibo in un'opera
d'arte, in poesia, lirica, gioco, momento di socializzazione o di
riflessione, coinvolgendo i partecipanti al piacere del palato attraverso
prospettive diverse, in un "teatro dei sapori" che ha per
protagonisti i prodotti del territorio e le aziende che li producono. La
manifestazione - dall'indubbio richiamo turistico, anche internazionale -
darà a Bologna una grande visibilità per un viaggio nel mondo dei sapori
che coniugherà la tradizione consolidata del cibo e della buona tavola con
la convivialità e giovialità tipica della città. L'iniziativa vuole
costruire una sfida di seduzione passando con grande impegno ed inventiva
dalla sola logica dell'offerta del prodotto di qualità alla creazione di
uno scenario che sappia sollecitare la percezione dei sensi, offrendo questo
spazio di prestigio anche alle gastronomie non bolognesi in un connubio di
tradizioni ed esperienze in grado di suscitare curiosità ed emozioni. Ogni
piazza sarà dedicata ad un piatto tipico della cucina bolognese
(mortadella, tortellini, lasagna, tagliatella, bollito misto, cotechino,
cotoletta alla bolognese e zuppa inglese), sarà caratterizzata da un
intrattenimento personalizzato (concerti, recital, visite guidate,
allestimenti di sculture, spettacoli d'acrobati) e sarà animata dalle
proposte gastronomiche più caratteristiche e succulenti. Il progetto
coinvolgerà dieci piazze molto importanti e significative della città, tra
cui Piazza Nettuno riservata interamente alle presenze istituzionali
(Ministero delle Risorse Agricole e del Commercio Estero, Comune di Bologna,
Bologna Turismo, Provincia, Regione Emilia Romagna e Comitato
Organizzatore). La manifestazione si incentrerà, poi, su tre convegni che
si svolgeranno nella Sala Farnese di Palazzo D'Accursio e analizzeranno vari
aspetti legati alla cultura gastronomica locale e nazionale. Venerdì 6
giugno la tavola rotonda "I colloqui sulla gastronomia" si aprirà
con l'introduzione dell'on. Enzo Raisi, Assessore alle Attività Produttive
del Comune di Bologna, ed il coinvolgimento di produttori e distributori
impegnati a portare il loro contributo sul tema del trend delle produzioni
agroalimentari di qualità; un'appendice intitolata a "Bologna: il
teatro dei sapori" vedrà la partecipazione di giornalisti, scrittori e
docenti che si confronteranno sulle origini e la storia della gastronomia
bolognese. Sabato 7 giugno sarà la volta di "Bologna e le mille città
del cibo italiane", con un'ulteriore chiave di lettura legata alla
ristorazione italiana nel mondo, alla presenza del Ministro delle Risorse
Agricole, on. Giovanni Alemanno, mentre nel pomeriggio si parlerà di
"Tutela dei prodotti tipici nei mercati globali", con la presenza
di assessori del governo regionale, di esponenti dell'Ice e con le
conclusioni del Vice Ministro alle Attività Produttive con delega al
Commercio Estero, on. Adolfo Urso. Nella serata di sabato in Piazza Maggiore
si terrà inoltre la sfilata dei piatti più importanti che compongono il
menù tradizionale bolognese preparati dall'Unione Cuochi Bolognesi.
Nell'occasione, almeno 100 persone (di cui la metà estratte a sorte tra il
pubblico) degusteranno tali piatti sedute ai tavoli allestiti in piazza.
Ogni piatto della sfilata sarà presentato da un testo poetico letto da una
voce fuori campo e verrà abbinato ad un personaggio famoso che presterà la
sua immagine a servizio dell'evento. Sempre sabato 7 giugno, durante la
festa in Piazza Maggiore, sarà assegnato il Premio Internazionale della
Cucina Bolognese che premierà gli chef, provenienti dall'Italia e
dall'estero, che ogni giorno contribuiscono a mantenere viva l'immagine
della gastronomia petroniana presentando i piatti tipici più conosciuti nei
ristoranti di tutto il mondo. In Sala Farnese i ristoratori bolognesi
cureranno la Cena di Gala per il premio. Durante la "tre giorni"
saranno tra l'altro presentati e preparati alcuni piatti "dal
vivo" da uno staff di cuochi e saranno attivi laboratori e aree di
degustazione specifiche sui vari prodotti e su alcuni vini del territorio.
Domenica 8 giugno la manifestazione si chiuderà in serata con un concerto
al Teatro Comunale interamente dedicato al tema musica-cibo, interpretato
dalla formazione da camera dei Filarmonici del Teatro, e con un gala dinner.
Giovedì 5 giugno, nella sede del Gruppo Sabatini a Cadriano (alle porte di
Bologna), verrà anche inaugurata "L'arte è servita", Mostra
ideata da Davide Paolini, gastronauta per vocazione, all'interno di
"Idee in Fabbrica", rassegna permanente dedicata alla creatività
che raccoglie opere, testimonianze e citazioni di protagonisti del nostro
tempo. Da anni Paolini - uomo moderno, ma ricercatore appassionato dei
prodotti del passato che chiama giacimenti golosi - si impegna per la difesa
e valorizzazione dei beni enogastronomici che appartengono al patrimonio del
nostro paese, utilizzando per le sue installazioni materie prime trasformate
in opere d'arte per soddisfare la nostra vista ed il nostro gusto.
DAL
5 ALL'8 GIUGNO, OGNI SERA È BUONA PER GUSTARE CONCERTI DI QUALITÀ NELLE
CANTINE VITIVINICOLE TRENTINE
Quattro passi fra i filari delle viti, nel massimo del loro rigoglio. Poi
passeggiare in grandi edifici di campagna, a volte antichi e imponenti, a
volte modernissimi. Assaggiare del buon vino, fra i migliori, roba da
intenditori. Infine sedersi fra le botti, o nei locali di degustazione. In
sale affrescate o coi muri di sasso. E godersi note d'autore: note di jazz o
quartetti da camera, musica antica o tango fremente. Tutto questo è Vinum
Bonum, ascoltare musica, mescere vino. Giunta alla sua settima edizione,
questa manifestazione si è rivelata originale ed azzeccata, in un crescendo
di fantasia e personalità tanto da essere assorbita, quest'anno, da Vinart,
il vinestival trentino interamente dedicato a vino a arte. Per quattro
giorni, nomi prestigiosi del panorama musicale italiano e internazionale
propongono il loro repertorio in queste sedi inconsuete, omaggiando così
Sua Signoria il vino e regalando momenti preziosi agli ospiti. Ogni sera sarà
possibile scegliere fra le proposte di più cantine, tanto che nei pochi
giorni della manifestazione si contano più di quindici spettacoli, tutti di
altissima qualità: tanto basta per riconoscere a "Vinum Bonum" lo
spessore di un vero e proprio festival musicale...ma con in più la
sensualità del vino. Per info: 0461 262050 - www.vinart.it
"LE
GIORNATE PER LA SCIENZA 2003" 24 MAGGIO
A Firenze una delle più importanti ed innovative manifestazioni dedicate a
scuola e scienza negli storici giardini dell' Istituto Tecnico Agrario via
delle Cascine 11, un tempo campo sperimentale della Scuola di Pomologia.
Nell'ambito de "La Primavera della Scienza", progetto nazionale
promosso e coordinato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
insieme all'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, con un importante
contributo economico del MIUR. Vengono esposti negli edifici scolastici,
nell'Azienda e nel Museo della Didattica in Agricoltura gli elaborati
scientifici di numerose scuole toscane che partecipano all'iniziativa
presentata dagli alunni e dai docenti delle scuole partecipanti. Programma
della Manifestazione: Ore 8.00-9.30 Accoglienza ai Dirigenti Scolastici,
alunni, docenti, visitatori; Ore 9.30-10.30 Visita dell'esposizione degli
elaborati nell'edificio 2; Ore 10.30-11.00 Inaugurazione ufficiale della
Mostra, con il saluto del Direttore Regionale; Ore 12.00 Incontro di docenti
ed alunni per uno scambio di riflessioni sugli argomenti trattati nelle
conferenze regionali sul DNA e sugli elaborati presentati. La mostra
proseguirà nel pomeriggio nell'ambito della Festa di Primavera.
DI
VILLA IN CANTINA IN BICI LUNGO IL LIVENZA
Un itinerario ricco di suggestioni da Polcenigo a Caorle tra i colori della
natura, l'arte, le tradizioni storiche di paesi che si affacciano sul
Livenza - E perché no: anche le cantine - Il tutto con charme, quello di
Villa Luppis - Pacchetto bici valido tutto l'anno Si rilassa a bordo
piscina, si concede una partita a tennis tra un itinerario e l'altro, si
lascia coccolare dalla cucina raffinata degli hotel di charme. È il nuovo
cicloturista che preferisce lasciare l'auto per concedersi il piacere del
ritmo lento delle pedalate, del vento tra i capelli e dell'osservazione
della natura. Per gli amanti delle due ruote un itinerario affascinante è
sicuramente quello lungo "la" Livenza, al femminile, come chiamano
il fiume gli abitanti delle sue rive. Si parte da Polcenigo, in provincia di
Pordenone. Di fronte, guardando verso nord, c'è il bosco del Cansiglio e le
Prealpi. Già alle sue sorgenti il fiume regala uno scenario naturalistico
stupendo. Sì, perché le sue sorgenti sono tre e distano poche centinaia di
metri l'una dall'altra. In località Molinetto le acque limpidissime fanno
da specchio al verde tanto intenso della natura da sembrare irreale. Qui fu
ritrovato un villaggio palafitticolo. L'altra sorgente ampia e luminosa
caratterizza il paesaggio circostante in località "La Santissima"
dal nome del santuario che si specchia nel fiume dedicato alla Santissima
Trinità che custodisce importanti opere d'arte, tra cui un altare ligneo di
grandi dimensioni attribuito a Domenico da Tolmezzo risalente alla fine del
1400. La terza sorgente, altro punto di partenza dell'escursione, è alle
fonti del Gorgazzo, una profondissima grotta dove sgorgano acque
eccezionalmente limpide color smeraldo. Dopo poche centinaia di metri i tre
punti di partenza confluiscono sul ponte sul Livenza in località Pianca.
Ora si parte per un viaggio d'altri tempi nel silenzio della natura, fuori
dal traffico motorizzato attraverso strade secondarie, in un alternarsi tra
la riva destra e quella sinistra del fiume fino alla foce di Caorle, tra
zone umide e campi coltivati, tra l'opera della natura e quella dell'uomo.
Così si potranno scoprire località di solito fuori dagli itinerari
turistici tradizionali, entrare, al ritmo lento, nell'intimità delle
tradizioni locali, conoscere Polcenigo con le sue ville e i suoi palazzi,
assaporare gli odori di una natura poco nota. L'itinerario ci porterà
all'elegante e raffinata Sacile, a Portobuffolè, meta di villeggiatura dei
nobili veneziani, fino a San Stino di Livenza passando per Ponti di
Tremeacque, punto di confluenza del Livenza e del Meduna. I dintorni sono
caratterizzati da ville patrizie tra cui spicca Villa Luppis a Rivarotta di
Pasiano, in provincia di Pordenone, immersa in un rigoglioso parco, passando
per il centro di Motta sul Livenza. Da San Stino comincia il basso corso che
ci porterà a Caorle dal bel centro storico caratterizzato da calli,
campielli e viuzze tipiche dell'architettura veneto-lagunare. Carlo Favot ha
pensato bene di pubblicare un'agile guida - corredata con tanto di elenco e
numeri di telefono di tutti i meccanici sparsi lungo il tragitto - dal
titolo "Livenza in bicicletta" utile per chi volesse cimentarsi in
questo itinerario dalle Alpi all'Adriatico. Il libro è diventato anche un
grazioso omaggio che Villa Luppis, ora raffinato hotel quattro stelle,
riserva ai suoi ospiti. La storia della Villa è antica, risale agli inizi
dell'XI secolo come convento dei monaci Camaldolesi. Secolarizzata da
Napoleone agli inizi del 1800, la Villa fu acquistata dalla famiglia
Chiozza-Luppis. E' una dimora di intenso fascino con il suo ampio parco,
l'antico porticato che porta all'ingresso dell'hotel e il profumo dei fiori
a dare il benvenuto. Nella hall è visibile l'antico muro trecentesco che si
apre ad arco sul parco e la terrazza antistante il salone centrale immersa
nel verde. La reception, poi, è un tocco di classe realizzata con un mobile
seicentesco dietro al quale stanno due pale del 1500 raffiguranti San
Gregorio Magno. Tutt'intorno salottini per rilassarsi o conversare
amabilmente, magari con il sottofondo musicale del pianoforte. Dopo la
pedalata lungo il Livenza ci si può concedere di una nuotata tonificante
nella piscina e ai bordi della quale potremo sorseggiare un cocktail
preparato con sapienza. Ma è solo un piccolo assaggio delle tante ricette
di Villa Luppis che stupisce con i menù d'autore, prese dalle opere di
Flaubert, Camus, Tolstoj, De Maupassant, Blixen, Canetti, Cabriel Garcìa
Marquez e altri. A suggellare il tutto le 39 camere, una diversa dall'altra
nell'arredamento e le tre suite: la Rosa, con mobili Luigi XVI e affresco
francese, l'Azzurra e l'Antica. Il pacchetto weekend "Lungo il Livenza
in bicicletta", dal treno alla bicicletta", valido per tutto il
2003, costa 450 mila lire a persona e comprende: due pernottamenti, cena
"gourmande" in musica, cena di gala "Dinner &
Dance", pranzo in Villa, pranzo "di percorso", visita ad una
cantina con acquisti privilegiati, noleggio biciclette, libro e guida,
trasferimenti da e per la stazione ferroviaria (per chi arriva con il treno)
e sino alla base di partenza dell'itinerario in bici. A Villa Luppis, con la
chiave, vi viene data anche una "shopping card", una tessera che
vi permette di accedere agli spacci aziendali di alcune tra le più eleganti
sartorie (Zegna, Piana, Schofield & Smith, ecc.), di laboratori
alimentari tipici e di cantine. Villa Luppis è a Rivarotta di Pasiano, in
provincia di Pordenone, tel. 0434-626969, fax 0434-626228. E-mail:hotel@villaluppis.it
www.villaluppis.it
GOLF
ALLE TERME: SETTE CAMPI IN SETTE GIORNI
Partire alla scoperta di paesaggi emiliani armati di mazze e palline.
Trascorrere la mattinata immersi nel verde di paesaggi sempre diversi, fare
sport e poi abbandonarsi al relax di un bagno termale o di un massaggio
tonificante. Percorrere itinerari enogastronomici in una terra di grande
bellezza e ricca di tradizioni. Sono solo alcune delle tante sfaccettature
che può offrire una vacanza che unisca i benefici di un soggiorno termale
alla possibilità di passare la giornata su un green di prestigio. È quanto
propongono i pacchetti "Golf and Wellness" promossi anche
quest'anno dal Grand Hotel Porro e dall'Hotel Valentini di Salsomaggiore
Terme. "Sette campi in sette giorni" potrebbe essere il motto di
questa vacanza, che consente ad appassionati ed esperti del golf, ma anche
ai principianti assoluti, di cambiare campo ogni giorno, spostandosi lungo
l'antica via Francigena per un territorio che abbraccia l'Emilia per 90
chilometri. E si va dal vicino Country Club di Salsomaggiore, a soli 5
chilometri, al Golf & Country Club di Modena, il più lontano. Passando
per la Rocca Golf Club di Sala Baganza (un'occasione per visitare il
castello appena riaperto al pubblico dopo una chiusura di trent'anni, meta
di una dell'itinerario "Le Arti e le Corti del Parmigianino"
organizzate dalla Provincia di Parma), il Matilde di Canossa a San
Bartolomeo, in provincia di Reggio Emilia, e tre strutture in provincia di
Piacenza, il Golf Club La Bastardina, il Croara Club e il Golf Club
Castell'Arquato. Ogni campo conta diciotto buche. Dopo aver trascorso la
mattina sul green, il pomeriggio è riservato ai trattamenti e al relax
all'Hotel Porro o al Velentini, due alberghi di charme, recentemente
rinnovati e da sempre attenti alle esigenze di una clientela che ricerca più
che mai un benessere a 360°: e allora non solo sport, non solo cure termali
o trattamenti estetici grazie ai Beauty Center presenti all'interno di
entrambi gli hotel, ma soprattutto possibilità di conoscere il territorio
con le sue tradizioni culturali e gastronomiche, regalandosi un soggiorno in
residenze raffinate dove si viene circondati da mille coccole e attenzioni.
Immersi nella pace di un parco di 60.000 mq, questi due gioielli in stile
liberty a due passi dalle splendide Terme Berzieri, offrono servizi d'alta
qualità in cornici di notevole raffinatezza. Con il comfort assoluto e l'
eleganza di un quattro stelle superior, il Grand Hotel Porro oltre alle
tradizionali cure termali mette a disposizione dei propri clienti una vera
"Oasi" che, grazie a un qualificato team di esperti, è in grado
di offrire percorsi utili a risolvere problemi estetici come a garantire
benessere anche a chi può ritagliarsi solo un week-end di trattamenti urto.
L'Hotel Valentini, poi, è collegato da un passaggio sotterraneo alla
piscina termale, dove l'acqua ad alta densità salina rende più facile
galleggiare e si rivela efficacissima per chi ha problemi di cellulite. E
poi nuove vasche per bagni aromatici, doccia francese orizzontale, un nuovo
reparto per le cure inalatorie e un Centro benessere riqualificato e
rinnovato di recente. I pacchetti "Golf & Hotel Arrangement"
prevedono varie possibilità di soggiorni e partono da un minimo di 3 giorni
(bed&breakfast e 2 green fee), del costo di 300 euro al Grand Hotel
Porro (345 in mezza pensione) e 216 all 'Hotel Valentini (255 in mezza
pensione). Il soggiorno di una settimana (bed&breakfast, 5 green fee) al
Grand Hotel Porro costa 710 euro (815 in mezza pensione) e all'Hotel
Valentini 514 euro (605 in mezza pensione). Mentre per la formula "Golf
& Wellness Arrangement" per vacanze lunghe di dieci giorni, che
comprendono pernottamento con prima colazione a buffet, 7 green fee, 3
trattamenti corpo, tre massaggi e tre bagni termali, le tariffe sono di
1.180 euro al Grand Hotel Porro (1.330 in mezza pensione) e di 900 euro
all'Hotel Valentini (1.030 in mezza pensione). Il supplemento per la camera
singola costa 18 euro al Grand Hotel Porro e 13 euro al Valentini. Per
informazioni: Grand Hotel Porro (quattro stelle superior), Viale Porro 10,
43039 Salsomaggiore Terme (Pr). Tel. 0524.578221 Fax 0524.577878 E-mail: info@grandhotel-porro.it
www.grandhotel-porro.it
Hotel Valentini (quattro stelle), Viale Porro 10, 43039 Salsomaggiore Terme
(Pr). Tel. 0524.578251 Fax 0524.578266 E-mai info@hotel-valentini.it
Numero verde: 800.861385
WORKSHOP
RAKU DOLCE E TERRE SIGILLATE CON IL MAESTRO FAENTINO GIOVANNI CIMATTI ROMA,
6 - 7 - 8 GIUGNO 2003
Dopo esser stato invitato in Giappone, Corea, Stati Uniti ed in vari paesi
europei, per la prima volta il Maestro faentino Giovanni Cimatti arriva a
Roma per tenere un workshop di Raku Dolce, sua personale rivisitazione della
ceramica Raku. Partendo dalle Terra Sigillata, tipologia ceramica d'epoca
romana, e dall'antica tecnica di cottura legata alla nascita della cerimonia
del tè, Giovanni Cimatti ha elaborato una "nuova ceramica",
sintesi fra tradizione classica mediterranea e cultura orientale. Il Raku
Dolce, realizzato con argille senza chamotte, s'inserisce all'interno del
cosiddetto Raku Americano - che a differenza del tradizionale giapponese è
eseguito con estrazione a caldo e successiva fumigazione - ma con la
variante dell'estrazione delle ceramiche a bassa temperatura, il che
consente di ottenere, anche con la foggiatura al tornio, delle forme
d'elevata finitura e sonorità, che vibrano con suono di campane ed in cui
le argille scoperte dal vetro sono di colore nero etrusco e le Terre
Sigillate disegnano, con attica nettezza, grandi craquelès girovaganti su
superfici color arancio solare(Giovanni Cimatti). Programma: Esecuzione di
forme a lastra - essiccamento - rivestimenti a pennello o immersioni in
Terra Sigillata - cottura a biscotto e seconda cottura a Raku Dolce -
lezioni teoriche sulla preparazione delle Terre Sigillate - lezioni di
tecnologia ceramica - proiezioni di diapositive. Orario: da venerdì 6 a
domenica 8 ore 9 -18 (24 ore complessive) Luogo: Vivai le Mura - Via S.
Bibiana 10, Roma (Terme di Caracalla) Organizzazione: Nicoletta Sauve Per
informazioni e prenotazioni: nicolettasauve@libero.it
06 33250723 - 347 2429428
"BOLOGNA,
LA CITTA' DEL CIBO": GASTRONOMIA, CULTURA E SPETTACOLO
Dal 6 all'8 giugno 2003 nelle piazze cittadine più caratteristiche La prima
edizione di "Bologna, La Città del Cibo" è un evento che dal 6
all'8 giugno 2003 vedrà protagonista la città di Bologna, ed alcune delle
più importanti e caratteristiche piazze del centro storico, in una speciale
festa della gastronomia, del gusto e della tradizione locale inserita in un
ambiente animato da spettacoli, animazioni ed intrattenimenti. Le piazze
saranno palcoscenici unici dove verranno presentati i piatti tipici, i
prodotti legati alla tradizione gastronomica petroniana e le aziende del
settore agroalimentare provenienti da tutta Italia, sottolineando il forte
legame che la città conserva con la propria storia culinaria che, pur
evolvendosi, ha mantenuto inalterati qualità e gusto dei cibi artigianali,
riuscendo a conquistare i mercati internazionali. L'idea è quella di un
percorso che stimoli i cinque sensi, trasformando il cibo in un'opera
d'arte, in poesia, lirica, gioco, momento di socializzazione o di
riflessione, coinvolgendo i partecipanti al piacere del palato attraverso
prospettive diverse, in un "teatro dei sapori" che ha per
protagonisti i prodotti del territorio e le aziende che li producono. La
manifestazione - dall'indubbio richiamo turistico, anche internazionale -
darà a Bologna una grande visibilità per un viaggio nel mondo dei sapori
che coniugherà la tradizione consolidata del cibo e della buona tavola con
la convivialità e giovialità tipica della città. L'iniziativa vuole
costruire una sfida di seduzione passando con grande impegno ed inventiva
dalla sola logica dell'offerta del prodotto di qualità alla creazione di
uno scenario che sappia sollecitare la percezione dei sensi, offrendo questo
spazio di prestigio anche alle gastronomie non bolognesi in un connubio di
tradizioni ed esperienze in grado di suscitare curiosità ed emozioni. Ogni
piazza sarà dedicata ad un piatto tipico della cucina bolognese
(mortadella, tortellini, lasagna, tagliatella, bollito misto, cotechino,
cotoletta alla bolognese e zuppa inglese), sarà caratterizzata da un
intrattenimento personalizzato (concerti, recital, visite guidate,
allestimenti di sculture, spettacoli d'acrobati) e sarà animata dalle
proposte gastronomiche più caratteristiche e succulenti. Il progetto
coinvolgerà dieci piazze molto importanti e significative della città, tra
cui Piazza Nettuno riservata interamente alle presenze istituzionali
(Ministero delle Risorse Agricole e del Commercio Estero, Comune di Bologna,
Bologna Turismo, Provincia, Regione Emilia Romagna e Comitato
Organizzatore). La manifestazione si incentrerà, poi, su tre convegni che
si svolgeranno nella Sala Farnese di Palazzo D'Accursio e analizzeranno vari
aspetti legati alla cultura gastronomica locale e nazionale. Venerdì 6
giugno la tavola rotonda "I colloqui sulla gastronomia" si aprirà
con l'introduzione dell'on. Enzo Raisi, Assessore alle Attività Produttive
del Comune di Bologna, ed il coinvolgimento di produttori e distributori
impegnati a portare il loro contributo sul tema del trend delle produzioni
agroalimentari di qualità; un'appendice intitolata a "Bologna: il
teatro dei sapori" vedrà la partecipazione di giornalisti, scrittori e
docenti che si confronteranno sulle origini e la storia della gastronomia
bolognese. Sabato 7 giugno sarà la volta di "Bologna e le mille città
del cibo italiane", con un'ulteriore chiave di lettura legata alla
ristorazione italiana nel mondo, alla presenza del Ministro delle Risorse
Agricole, on. Giovanni Alemanno, mentre nel pomeriggio si parlerà di
"Tutela dei prodotti tipici nei mercati globali", con la presenza
di assessori del governo regionale, di esponenti dell'Ice e con le
conclusioni del Vice Ministro alle Attività Produttive con delega al
Commercio Estero, on. Adolfo Urso. Nella serata di sabato in Piazza Maggiore
si terrà inoltre la sfilata dei piatti più importanti che compongono il
menù tradizionale bolognese preparati dall'Unione Cuochi Bolognesi.
Nell'occasione, almeno 100 persone (di cui la metà estratte a sorte tra il
pubblico) degusteranno tali piatti sedute ai tavoli allestiti in piazza.
Ogni piatto della sfilata sarà presentato da un testo poetico letto da una
voce fuori campo e verrà abbinato ad un personaggio famoso che presterà la
sua immagine a servizio dell'evento. Sempre sabato 7 giugno, durante la
festa in Piazza Maggiore, sarà assegnato il Premio Internazionale della
Cucina Bolognese che premierà gli chef, provenienti dall'Italia e
dall'estero, che ogni giorno contribuiscono a mantenere viva l'immagine
della gastronomia petroniana presentando i piatti tipici più conosciuti nei
ristoranti di tutto il mondo. In Sala Farnese i ristoratori bolognesi
cureranno la Cena di Gala per il premio. Durante la "tre giorni"
saranno tra l'altro presentati e preparati alcuni piatti "dal
vivo" da uno staff di cuochi e saranno attivi laboratori e aree di
degustazione specifiche sui vari prodotti e su alcuni vini del territorio.
Domenica 8 giugno la manifestazione si chiuderà in serata con un concerto
al Teatro Comunale interamente dedicato al tema musica-cibo, interpretato
dalla formazione da camera dei Filarmonici del Teatro, e con un gala dinner.
Giovedì 5 giugno, nella sede del Gruppo Sabatini a Cadriano (alle porte di
Bologna), verrà anche inaugurata "L'arte è servita", Mostra
ideata da Davide Paolini, gastronauta per vocazione, all'interno di
"Idee in Fabbrica", rassegna permanente dedicata alla creatività
che raccoglie opere, testimonianze e citazioni di protagonisti del nostro
tempo. Da anni Paolini - uomo moderno, ma ricercatore appassionato dei
prodotti del passato che chiama giacimenti golosi - si impegna per la difesa
e valorizzazione dei beni enogastronomici che appartengono al patrimonio del
nostro paese, utilizzando per le sue installazioni materie prime trasformate
in opere d'arte per soddisfare la nostra vista ed il nostro gusto.
LE PIAZZE COINVOLTE Piazza XX Settembre (Piazza del Bollito Misto), con la
presentazione delle gastronomie non bolognesi Piazza del Baraccano (Piazza
del Cotechino),con le Associazione del Volontariato e con i corsi di cucina
e gli incontri gastronomici nelle Sale del Baraccano Piazza Galvani (Piazza
della Mortadella) con Alcisa e gli associati Ascom Piazza Verdi (Piazza
della Zuppa Inglese), a cura di Confesercenti e i propri associati Piazza
San Domenico (Piazza della Tagliatella) con la presentazione dei principali
prodotti tipici, bolognesi e nazionali Piazza dei Celestini (Piazza dei
Tortellini) con il "Consorzio dei Vini dei Colli Bolognesi" e gli
associati CNA Piazza Santo Stefano (Piazza della Lasagna) straordinario
palcoscenico per l'Orazione dei cuochi bolognesi sulla Lasagna, piatto cui
è dedicata l'edizione 2003 Piazza della Mercanzia (Piazza del Pignoletto) a
cura di CAAB (Centro Agro Alimentare di Bologna) e Interporto Piazza Nettuno
(Piazza della Cotoletta alla Bolognese) il fulcro della festa, con la
presenza di tutte le principali Istituzioni.
INAUGURAZIONE L'inaugurazione ufficiale di "Bologna, La Città del
Cibo", si svolgerà venerdì 6 giugno 2003 alle ore 13,00 in Sala
Farnese di Palazzo D'Accursio. Un accademico dell'Università di Bologna
terrà una prolusione sul rapporto tra identità culturale e gastronomia a
Bologna, seguito da un non convenzionale "Taglio della
lasagna".
LA
NUOVA HALL DEL BEST WESTERN HOTEL GALLES DI MILANO TERMINATI I LAVORI DI
RESTYLING
Aria nuova nella hall del Best Western Hotel Galles di Milano. Dopo
un'attenta e accurata operazione di restyling durata diversi mesi, è ora
pronta ad accogliere gli ospiti con nuovissimi colori, raffinati arredi ed
una sapiente disposizione degli spazi, in grado di suscitare un'atmosfera
ancor più ricercata, degna di un albergo "storico" come è
appunto il Best Western Hotel Galles che ha origine da un palazzo del 1882.
La proprietà e il team di architetti sono stati impegnati, in particolare,
nel recupero del pavimento originale in marmo cipollino classico, riportato
oggi a nuovo splendore. Nella scelta dell'arredo si è voluto creare un
contrasto, decisamente riuscito, tra antico e contemporaneo. Dipinti di
fiori e paesaggi alle pareti impreziosite da pregiati parati, mobili
d'antiquariato risalenti al '700 e di fine '800, poltrone d'alta gamma,
conferiscono all'ambiente un fascino antico che si coniuga perfettamente con
la modernità dello schermo al plasma presente nella hall e con i punti
internet a disposizione dei clienti. Il Coffee Point permette di
approfittare di una bevanda calda e uno snack veloce dalle 4.30 alle 11.00;
un servizio gratuito particolarmente apprezzato, soprattutto da chi deve
lasciare l'hotel molto presto al mattino. Il restyling della hall è solo
l'ultimo in ordine di tempo degli interventi disposti dal management
dell'albergo per stare sempre al passo con i tempi, e con le aspettative di
ospiti sempre più esigenti e preparati. Sono stati, inoltre dedicati degli
interi piani ai non fumatori, cosi come in altri è stata eliminata la
moquette, per venire incontro a chi soffre di allergie particolari. Da
settembre 2002, è poi attivo il fitness center dotato di sauna, bagno turco
e palestra attrezzata.
VALLE
ISARCO - VISITE GUIDATE NOTTURNE AL CENTRO STORICO DI BRESSANONE. CON UN
INSOLITO CICERONE... MA CI SONO TANTE ALTRE CURIOSITA' PER L'ESTATE IN VALLE
ISARCO
Di notte, alla scoperta dei segreti della cittadina storica di Bressanone,
capoluogo culturale e 'morale' del Tirolo, nella Valle Isarco, in compagnia
di un'insolita guida: un buffo personaggio che indossa un cappellaccio a
bande larghe e un mantello... E' il 'guardiano notturno' della città. Chi
meglio di lui può raccontare antiche storie e leggende? Sarà questo
vecchio che ne ha viste di cotte e di crude ad accompagnarci tra i portici,
i palazzi austeri, i vicoletti del centro storico di Bressanone, portandoci
a ritroso nel Medioevo. Rivelandosi però più simpatico del previsto....
L'appuntamento con la visita guidata del 'guardiano' di Bressanone è ogni
venerdì sera alle 21.30, dal 4 luglio 2003 fino al 26 settembre 2003 (a
settembre alle ore 21). La prenotazione è obbligatoria presso
l'Associazione turistica Bressanone (tel. 0472.836401), dove è anche il
punto di ritrovo. La quota è di 5 euro a persona. Ma eccolo il guardiano
notturno che arriva al Ponte dell'Aquila, suggestivo angolo della cittadina,
proveniente da Stufles: questo è il quartiere più antico e autentico,
anche se non corrisponde al centro storico vero e proprio. Si trova infatti
di là dal fiume Isarco, ora irreggimentato ma una volta impetuoso e
devastante. A proposito, il guardiano, un po' burbero, ci racconta di
alluvioni e incendi e di certa gentaglia dalla quale doveva liberare la città...
Non era un posto tranquillo questo. Lungo il fiume, una volta, si trovavano
tutti i macellai per lavare le interiora degli animali per le trippe e altre
specialità. E poi c'erano le lavandaie all'opera, e i mulini che facevano
un gran frastuono. Sorridendo, il nostro poliziotto dei tempi che furono
racconta poi del bagno pubblico al Ponte Aquila. Qui una volta era pieno di
"ignudi", che si lavavano quando il loro odore corporeo diventava
insopportabile... Tanto, che il parroco fece chiudere il bagno per mettere
fine a questo andazzo indecente. Quel bagno oggi possiamo solo immaginarlo:
si trovava proprio dietro la macelleria Schanung, nel cortile interno. Il
guardiano notturno racconta anche di ladri e bestemmiatori che nemmeno di
giorno mancavano a Bressanone. Non avevano vita facile: prima o poi finivano
tutti sulla gogna, che si trovava sotto i portici, di fronte all'attuale
negozio Pramstaller. Con voce misteriosa la nostra guida illustra la casa
Lachmüller, uno dei tanti edifici storici di Bressanone. A modo suo: in una
stanza della casa alloggiavano due francesi, che sarebbero morti in
circostanze misteriose. Nel momento della loro morte, si sa però che
entrambi avrebbero indicato con occhi sbarrati dalla paura il ritratto del
vecchio proprietario della casa. E da allora, si dice che la casa è invasa
dagli spiriti. Anche sull'"oste scuro", l'attuale rinomatissimo
ristorante Finsterwirt (Oste Scuro) affacciato sullo stretto vicoletto che
sbuca nella famosa piazza Duomo (dove termina la visita), il guardiano
notturno di Bressanone ha un aneddoto: questo nome deriva dal fatto che in
tempi remoti la gente era costretta a bere il vino al buio, per non farsi
vedere, poiché il potere religioso aveva proibito questa piacevole
pratica... Tanti altri eventi e curiosità in Valle Isarco: le giornate
dello yogurt di Vipiteno... E' uno dei prodotti più naturali e gustosi: lo
yogurt. Attorno a questo prodotto derivato del latte l'associazione
turistica di Vipiteno, assieme agli albergatori e ristoratori dell'Alta
Valle Isarco e alla Latteria sociale Sterzing-Vipiteno, organizza dal 9 al
27 luglio 2003 le "giornate dello yogurt di Vipiteno", giunte alla
V edizione. Molto ricco il programma: visite guidate alla Latteria sociale
di Vipiteno e a un maso contadino, passeggiate alla scoperta delle erbe,
serate di degustazione a base di yogurt nei vari alberghi e ristoranti
partecipanti, escursioni in montagna a piedi o in bici, visita di botteghe
artigiane, e altro ancora. Inoltre ogni chef di ristorante presenterà
piatti particolari preparati con lo yogurt. ... E i canederli da Guinness il
15 settembre 2003 Il canederlo o "Knödel" è uno dei piatti più
amati e più tradizionali dell'Alto Adige. Dedicate alla mitiche 'palle di
pane', a Vipiteno dal 12 al 14 settembre 2003 si svolgono le "giornate
del canederlo", durante le quali gli ospiti potranno preparare ed
assaggiare ogni tipi di canederlo sotto la guida di cuochi esperti. Il
momento clou sarà però la grande "festa dei canederli", il 15
settembre. Nell'occasione i ristoratori cucineranno 25 tipi diversi di
canederli, da quelli più tradizionali a quelli allo speck, da quelli di
magro, a quelli al fegato, fino ai canederli agli asparagi, al pesce e alle
rape rosse. Da non perdere inoltre la ricca variazione di canederli dolci.
L'obiettivo della festa di quest'anno è di formare una tavolata di oltre
500 metri dalla 'Città nuova' fino alla 'Città vecchia' di Vipiteno, per
raggiungere così il nuovo record mondiale da iscrivere ufficialmente nel
Guinness. Dalle 11 alle 22 nella zona pedonale di Vipiteno, al suono di
musiche tradizionali e popolari, si esibiranno anche gruppi in costumi
tradizionali da varie zone dell'Alto Adige e del Tirolo. Anteprima autunno A
Naz-Sciaves, capitale delle mele, dall'11 al 19 ottobre la Settimana della
mela, con menu speciali nei ristoranti, pacchetti soggiorno, e l'elezione
della 'Regina delle mele' (una ragazza del posto, una specie di 'Miss mela'..).
Infolink: www.valleisarco.info
VALLE
ISARCO - NUOVI PREZIOSI (E CURIOSI) MUSEI
Due piccoli ma curiosi musei vanno ad arricchire l'offerta culturale della
Valle Isarco in Alto Adige, da millenni crocevia di genti, culture e scambi
fra nord e sud d'Europa. Il primo è il museo dei minerali di Tiso (nei
pressi di Chiusa), recentemente riallestito con criteri museali moderni,
dove fino al 26 ottobre 2003 è in corso una mostra temporanea dei cristalli
di roccia più belli delle Alpi e sui curiosi geodi di Tiso ('palle' di
roccia). Il secondo è il museo della Farmacia, nel centro storico di
Bressanone. Non a caso: Il Tirolo e Bressanone nella storia europea della
farmaceutica costituiscono dei punti nodali. Lungo l'asse nord-sud del
Brennero già in tempi remoti si affermò una grande tradizione farmaceutica
(basta pensare che attorno al 1540 il celebre medico Paracelso esercitava
nella vicina Vipiteno). Colorate palle di roccia al Museo dei MInerali Il
genuino borghetto rurale-montano di Tiso, tra boschi e masi in vista delle
frastagliate Odle, dove dalla Valle Isarco si stacca la dolomitica Val di
Funes, è più famoso per i "geodi di Tiso" che per il pur
straordinario paesaggio. I geodi sono formazioni sferiche di roccia che al
loro interno spesso custodiscono cristalli bellissimi e hanno preso proprio
il nome 'ufficiale' da questa località della Valle Isarco. Il museo si deve
in gran parte al signor Paul Fischnaller, che ha lasciato persino il suo
lavoro primario per dedicarsi anima e corpo alla ricerca e allo studio dei
minerali. In 25 anni di ritrovamenti è riuscito a raccogliere una
formidabile collezione di minerali multicolori. La collezione di Fischnaller,
donata al comune di Tiso, non è altro che il nucleo originario del Museo
dei minerali, oggi ospitato e riallestito nella Casa delle Associazioni, nel
centro di Tiso. I geodi, che toccano fino a 20 centimetri di diametro, visti
dall'esterno non sembrano nulla di particolare. Ma appena vengono aperti con
un colpo secco, ecco la sorpresa: al loro interno svelano meravigliosi
cristalli di agata ricoperti da uno strato di tufo porfirico. L'agata
raggiunge infatti il massimo della bellezza dopo essere stata tagliata. Il
museo espone anche una raccolta di gioielli d'agata. Particolarmente
affascinante è il contrasto tra i geodi "pieni" e quelli
"vuoti". Molti dei geodi "pieni" contengono bellissime
agate dalle sfaccettature e dai colori strabilianti. Ametiste e cristalli di
quarzo si distinguono particolarmente per la loro limpidezza, mentre l'agata
è riconoscibile per le forme geometriche. Ogni geode racchiude dunque un
suo piccolo segreto di cristallo, da scoprire con una visita al museo. Ma
dove si trovano in natura questi geodi? Una volta i geodi si trovavano nella
gola del "Gostnergraben", ma anche in altri siti della val di
Funes... ora la raccolta è vietata, ma ci vorrebbe un'attrezzatura
speciale, buona condizione fisica e molta fortuna, per trovarne... Ogni
giovedì, in Val di Funes si tengono escursioni guidate sulle tracce dei
geodi (8 euro a persona compreso visita guidata al museo). Il museo della
farmacia di Bressanone Da alcuni mesi a Bressanone ha aperto le porte un
nuovo, piccolo museo: il Museo della Farmacia, 150 metri quadrati di
esposizione ricavati in una storica casa di Via Ponte Aquila 4 accanto
all'Antica Farmacia di Bressanone, in locali messi a disposizione dalla
famiglia Peer. Un museo fondato e gestito dall'associazione culturale
privata "Recipe!": propone in chiave moderna l'antica sapienza,
che sembrava perduta per sempre, ma che viene in parte rivalutata oggi con
la medicina alternativa. L'obiettivo del Museo della Farmacia di Bressanone
è quello di diventare un centro d'informazione, di formazione e di studi,
un punto di riferimento sull'ars pharmaceutica, anche perché per ovvie
ragioni non ha pretese di essere esaustivo. Ma per l'unicità dei tesori,
questo museo è un vero piccolo gioiello in Europa! All'ultimo grido anche
allestimenti e soluzioni espositive ed architettoniche a cura degli
architetti Walter Angonese e Paul Senoner, mentre il 'concept' museale è
stato sviluppato da Petra Paolazzi di Innsbruck, con la consulenza
scientifica della dottoressa Elizabeth Peer, dell'associazione 'Recipe'! Il
museo offre un'informazione retrospettiva della storia farmaceutica e nel
contempo un'istantanea sull'attuale impiego di preparati e sulla
responsabilità dei farmacisti. Inoltre, nella fattispecie di Bressanone,
vuole evidenziare con chiarezza il nesso che intercorre fra la storia delle
farmacie e quella di una città. Il museo, infatti, si fonda sui reperti
provenienti da un'istituzione di ben 400 anni fa, dell 1602, l'Antica
Farmacia Civica di Bressanone, che si affiancava a quella di corte. Colpisce
l'ottimo stato di conservazione degli oggetti e dei prodotti, la completezza
e l'originalità di quanto conservato qui per secoli. Affreschi del 17°
secolo ricoprono le arcate in muratura, e le architetture suggestive evocano
ulteriormente l'atmosfera di magia e misticismo delle antiche botteghe.
Salendo le scale ci si addentra nel museo accolti dapprima da un centinaio
di vecchi contenitori di legno e vetro di varie forme, colori e grandezze,
accatastati fino a toccare il soffitto. Contengono prodotti, piante, animali
e medicinali da tutto il mondo, sapientemente ordinati secondo la loro
denominazione scientifica latina. Ben richiusi, perfettamente conservati e
riposti in appositi contenitori, facevano bella mostra nelle vetrine
scaffalate delle antiche farmacie per 'impressionare' e accattivare i
pazienti. Gli esemplari particolarmente rari venivano esposti in uno scrigno
posto al centro. Visitando il museo, viene davvero voglia di giocare
all'apprendista stregone, di mescolare, filtrare e scoprire. I progettisti
hanno fatto in modo che i visitatori possano mettere alla prova la propria
abilità nello scoprire e nello stabilire connessioni. Anche allora c'era un
rimedio per ogni malanno e ogni dolore: si scopre che il grasso di volpe era
indicato per le ferite al capo, ma anche per le otiti. Calcificazioni di
stomaco di gamberi d'acqua dolce e occhi di gamberi erano invece l'ideale
per curare gli occhi... Dietro a queste curiose ricette, vi era tutta una
scienza, descritta e rappresentata in una delle sale del museo. Un grande
armadio con oltre cento cassetti illuminati, situato al centro del museo,
invita il visitatore ad aprirli liberamente e a scoprire il contenuto
prezioso, la "materia medica". Al di sopra della scaffalatura
moderna si librano due mitici simboli della farmacologia antica: la mummia
di un coccodrillo e un dente di narvalo. Il viaggio continua alla scoperta
delle droghe, che una volta non avevano accezione negativa ed erano
semplicemente "rimedi di origine vegetale o animale in polvere".
Pillole di camoscio, bile di bue, ammoniti, pomice, bulbo di china e bitume
erano i rimedi usati per curare i nostri bisnonni... C'era anche una specie
di viagra: la femmina di una certa specie di cocciniglia ridava vigore
all'uomo, ma serviva anche per tingere di rosso la lana. Cocciniglie, pulci
e pidocchi ebbero grandissima importanza nei secoli. Così la secrezione di
una cocciniglia indiana fino al secolo scorso era utilizzata per la
tachicardia, l'epatite e i problemi di fegato, ma anche per la produzione
dei primi dischi sonori, ricoperti di una particolare lacca. L'Arte
farmaceutica è un'ulteriore tematica fondamentale trattata nel museo.
Nell'arte farmaceutica i pazienti di ogni epoca riponevano grandi
aspettative. I medicamenti dovevano offrire un rimedio rapido e duraturo,
essere di gradevole applicazione e conservarsi inalterabili. La preparazione
a regola d'arte e a misura di paziente si sviluppò in uno specifico ambito,
detto galenica. L'abbondanza di varie forme medicamentose comprende sostanze
per suffumigi a scopo inalatorio, unguenti e cataplasmi da spalmare,
lettovari e confetti da succhiare, supposte anali o vaginali, compresse e
pillole da inghiottire, fiale per iniezioni. L'estensione degli oggetti
esposti va dalle rarità storiche del XVII secolo agli attuali prodotti
industriali. Ma vengono esposti anche singoli preparati dal dosaggio
personalizzato, provenienti dall'odierno laboratorio della farmacia. Stanno
a documentare l'ampiezza e l'evoluzione dall'artigianato galenico alla
moderna arte e tecnologia farmaceutica. "La conoscenza del farmacista
doveva costantemente evolvere", dice Elisabeth Peer dell'associazione
"recipe!". Questo ha favorito lo sviluppo di una vera tecnologia
farmaceutica. Una volta per formare le pillole si utilizzava un attrezzo,
chiamato "forma-pillole". E i ricchi arrivarono a rivestire questi
oggetti forma-pillole con oro o argento! Circa a 200 anni fa risale invece
l'avvento della chimica e la sua applicazione nella farmaceutica. Fiale,
distillatori, crogioli in esposizione testimoniano l'attività di
laboratorio dei due secoli passati. All'inizio c'erano miscugli vegetali con
numerosi componenti - molti tipi di vegetali dovevano guarire da molti tipi
di malanni. Paracelso promosse proprio il contrario: la pura sostanza attiva
preparata chimicamente. Le tecniche alchimistiche in laboratorio della
distillazione e della sublimazione introdussero tinture e preparati minerali
di arsenico, antimonio, mercurio ed oro. Nella chimica vegetale del XVII e
XVIII secolo la ricerca del principio attivo portò a successi
particolarmente grandi. Furono i farmacisti ad isolare nei loro laboratori
la morfina, il chinino ed un'ulteriore serie di importanti sostanze
vegetali. La crescita dei costi e delle richieste spostarono poi la
produzione dalla farmacia all'industria chimico-farmaceutica. Sicurezza,
servizio ed assortimento dell'offerta e della consulenza caratterizzano
ancora il rapporto fra pazienti e farmacista. A quest'ambito è dedicata una
lunga vetrina espositiva. I medicinali costituiscono una "merce"
del tutto particolare. La farmaceutica, divenuta professione autonoma, è
un'assistenza medica dagli aspetti e dai contenuti scientifici, legali,
tecnico-artigianali ed economici. Nell'ambito della preparazione e della
distribuzione di medicamenti la farmacia si è trasformata in un centro di
assistenza. L'indipendenza d'informazione e di consulenza, di discrezione e
di riservatezza fa parte dei doveri professionali del farmacista, quanto la
sua costante disponibilità. In ogni farmacia che si rispetti i problemi e
la personalità del paziente stanno al centro dell'attenzione. E proprio in
questa ottica anche il museo dell'ars pharmaceutica di Bressanone invita ad
approfondire e a chiedere informazioni: il team museale della recipe! ha
raccolto in un CD una selezione di "100 domande" che giorno per
giorno vengono poste ai farmacisti: Le medicine vanno prese con la luna
calante o con la luna crescente? Quanto è alta la mia pressione sanguigna?
Quando e perché si coagula il sangue? "A queste e a tante altre
domande i farmacisti sanno sempre dare una risposta. Il museo suscita
interesse e curiosità e intende guidare i suoi visitatori ad una
comprensione più profonda della salute e della malattia, dei mezzi e dei
limiti della guarigione", spiegano i promotori del Museo. Maggiori
informazioni: Museo dei Minerali, Tiso (BZ), tel. 0472.844522,
www.mineralienmuseum-teis.it Museo della Farmacia:via Ponte Aquila 4,
Bressanone (BZ), www.pharmazie.it
Orari d'apertura: martedì e mercoledì dalle 14 alle 18, sabato dalle 11
alle 16. Ingresso 3,5 euro
VALLE
ISARCO - ESTATE IN MONTAGNA CON I BIMBI.
Le aree e i paesini più autenticamente alpestri dell'area Valle Isarco, in
Alto Adige, per l'estate 2003 si sono organizzate per far vivere una 'vera'
vacanza di relax, ma anche di divertimento, alle famiglie con bambini.
Qualche esempio? Colle Isarco, paese dalle belle architetture immediatamente
a sud del Brennero all'imbocco della Val di Fleres, e la vicina Ladurns
hanno predisposto uno scoppiettante programma settimanale ad hoc per i
bimbi, valido dal 29 giugno fino al 6 settembre 2003. Il lunedì i bambini
visitano un'azienda apistica produttrice di miele oppure vengono
accompagnati al 'Safari dei fiori', alla scoperta delle piante e dei loro
poteri curativi. Martedì è la volta 'dei fantasmi' e della magia. Mercoledì
tutti in malga con i genitori, giovedì ginnastica in piscina... Fino a
venerdì, quando con il personaggio Krixli Kraxli si sale alla malga di
Ladurns, in vista del magnifico picco del Tribulaun: per i bimbi è una
giornata d'avventura con arrampicata, calata con la fune (naturalmente in
completa sicurezza sotto la guida di esperti)... I pacchetti sono promossi
da 10 alberghi di Colle Isarco-Ladurns e sono all inclusive per famiglia:
partono da prezzi incredibili (per l'adulto da 30 euro al giorno mezza
pensione in un alberghetto famigliare). Molto interessante anche il
programma di Maranza, località splendidamente affacciata su una verde
terrazza naturale in vista di tutte le Dolomiti, dove la val Pusteria sbocca
in Valle Isarco. Con la Fiaba-Card, che gli alberghi consegnano nelle
settimane dal 21 giugno al 6 settembre 2003, si può partecipare a molte
iniziative senza supplementi di prezzo: visita al Museo del Loden di
Vandoies, gita in carrozza intorno a Maranza (i bambini possono accarezzare
i cavalli e dare perfino qualche comando...) e così via. Non solo: a Valles
i bambini imparano a conoscere la corda e le imbragature su un prato
appositamente allestito. Insieme costruiranno poi una piccola teleferica e
un ponte di corda... A Vandoies invece imparano le basi dell'arte del circo.
L'iscrizione alle varie iniziative in calendario si riceve presso le
associazioni turistiche di Maranza, Valles, Rio di Punteria, Vandoies almeno
un giorno prima. Infolink: www.valleisarco.info
VALLE
ISARCO, NUOVA DESTINAZIONE WELLNESS. DALLE ANTICHE TERME DI BRENNERO
ALL'AVVENIRISTICA ACQUARENA DI BRESSANONE.
Bressanone e la Valle Isarco arricchiscono la propria offerta turistica
'quattro stagioni' con nuove proposte wellness. Da una parte la riapertura
di un antico stabilimento termale, le Terme di Brennero, proprio al confine
con l'Austria. Dall'altra, la recente inaugurazione dell'avanzatissimo
centro Acquarena a Bressanone. Due opzioni ideali anche d'estate, nelle
(poche) giornate in cui il tempo fosse brutto... In particolare a
Bressanone, nell'ambito delle 'settimane del benessere' dal 28 giugno fino
al 13 luglio 2003, si può usufruire di un forfait di 7 giorni al prezzo di
€ 342,00 comprendente: 3 nordic walking, 2 tour in mountain-bike con
istruttore, 2 massaggi, 2 bagni curativi, 2 ingressi all'Acquarena (oppure 4
giorni a 180 euro). Nell'occasione, alcuni alberghi offrono convenienti
pacchetti soggiorno da 150 a 280 euro mezza pensione a settimana. Acquarena:
non solo piscine E' un centro acquatico proprio come quelli che ammiriamo
oltreconfine, nella vicina Austria o in Svizzera, e ci fanno rimanere a
bocca aperta.... Acquarena non è infatti una piscina qualsiasi. Già la
forma architettonica ovale incuriosisce. Molto moderna, non stona con gli
antichi, austeri edifici di Bressanone, come il Duomo o il Palazzo dei
Principi Vescovi. La combinazione di materiali pregiati come legno, vetro,
alluminio e cemento armato creano un'atmosfera calda, inondata di luce e di
sole. Anche la vista verso l'esterno, grazie alla grande vetrata, è
qualcosa di speciale. Ma che cos'è esattamente Acquarena? Potremmo
definirlo un centro acquatico che combina in modo ottimale piscina coperta,
'lido' e centro benessere, aprendo la città di Bressanone e il comprensorio
della Valle Isarco a una nuova modalità di fruizione del tempo libero. Ciò
vale sia per gli sportivi e gli amanti del fitness e del benessere, sia per
le giovani famiglie, i bambini, gli anziani. E naturalmente per tutti gli
ospiti della Valle Isarco che vogliono rilassarsi dopo lo sci, le escursioni
in montagna, le esperienze enogastronomiche, le visite culturali. Il sistema
di pagamento e gli spogliatoi, che in altri impianti rappresentano il primo
non sempre piacevole impatto, ad Acquarena è speciale. All'ingresso viene
consegnata l'"Acquarena Key", un braccialetto con chip nel quale
è programmata la serratura del proprio armadietto, ma anche l'ordinazione
di bevande e snacks al bar-ristorante, cosí come l'utilizzo del solarium.
Addio monete che cadono o fastidiose chiavi che quando servono non si
trovano mai.... Una volta entrati, abbiamo a disposizione varie piscine in
tre sezioni: una piscina di 25 m a 8 corsie con trampolini, una piscina Fun
con un grande scivolo e un canale ad acqua corrente, e una vasta area con
piscina per i più piccoli. Qui c'è una divertente cascatella,
assolutamente non pericolosa, dove potranno veramente sfogarsi! Una chicca
è la vasca con acqua salata, che si trova all'esterno ma è accessibile
tutto l'anno direttamente dall'interno. La piscina principale viene
utilizzata anche per l'aquagym, per corsi per disabili, corsi di nuoto per
bambini, gare di nuoto, pallanuoto e molte altre attività. Acquarena
presenta anche un ampio settore benessere: "Body Well". Qui si
trovano vari tipi di sauna a diverse temperature, numerose vasche relax e
ampie aree con lettini. All'aperto troviamo sauna, hot-whirlpool e docce.
L'offerta di Acquarena si completa con un centro fitness e una palestra, con
la possibilità di corsi collettivi o programma di allenamento
personalizzato sotto la guida di professionisti. Per il benessere del
palato, c'è il ristorante "Grissino", accessibile sia dalla zona
piscine che da quella wellness. E' aperto sia ai clienti di Acquarena, che
agli esterni: cucina moderna e ambiente rilassante, d'estate anche in
terrazza. Acquarena è in via Ammon 24, a Bressanone (BZ), tel. 0472.823500
o 0472.823670, www.acquarena.com Orario 9-22 (mercoledì e sabato 9-23),
ingresso intero da 7 euro, reparto sauna 13 euro (previste articolate forme
di riduzioni, abbonamenti, Family card, biglietti per fasce orarie ecc.).
Alle Terme di Brennero rivive la tradizione Belle Epoque del 'Bad' (Bagno)
tirolese La località è più nota per il valico autostradale e ferroviario,
eppure il passo del Brennero, fondamentale via di comunicazione fra nord e
sud dell'Europa, ha una secolare vocazione turistica, legata a un'antica
fonte termale, conosciuta da 700 anni e dal XVII secolo nota come fonte di
Sanct Zacharias. A cavallo fra '800 e '900, qui, come in molti altri siti
dell'Alto Adige, sorgeva un Grand Hotel termale frequentato dal bel mondo
(tra gli ospiti illustri, Ibsen e Strauss). Ora questi antichi fasti
rivivono con l'apertura dell'impianto Terme di Brennero (Brennero, BZ, tel.
0472.631124, info@termedibrennero.it
www.termedibrennero.it ).
Le sue acque si distinguono dalle comuni acque sorgive per la profondità da
cui esse provengono. L'acqua risale infatti da più di 1000 m di profondità
e nel suo lento percorso si arricchisce di quelle caratteristiche che la
rendono eccezionale: una straordinaria purezza batteriologica, una
temperatura pressoché costante di. 22° C, una particolare composizione
grazie al raro equilibrio di Calcio e Magnesio, Sodio e Potassio,
Bicarbonato, Solfati, Anidride Carbonica e oligoelementi quali Bromo, Iodio,
Litio, con valore di PH neutro (7). Sulla scorta di queste caratteristiche
la sorgente Sanct Zacharias delle Terme di Brennero viene ufficialmente
indicata come termale (ipotermale) - oligominerale - bicarbonato - solfato -
calcica - magnesiaca. Pertanto è autorizzata dal Ministero della Sanità
per cure termali balneoterapiche (affezioni cutanee), idropiniche
(prevenzione calcolosi e ipertensione arteriosa, infezioni delle vie
urinarie) e inalatorie. Lo stabilimento è aperto al pubblico tutto l'anno.
Per soggiornare, poco a valle si trova Colle Isarco, borgo dalle belle
architetture e dalla buona dotazione ricettiva (dall'agriturismo al 3
stelle), che in passato ospitava i grandi nomi dell'aristocrazia
mitteleuropea. Da qui si stacca verso ovest una selvaggia valle laterale
cinta da alte montagne (come il Tribulaun, dove Dolomieu fece le sue prime
analisi della roccia dolomitica), la Val di Fleres. Poco più in basso
troviamo Vipiteno, la Val Ridanna, la Val di Vizze. Infolink: www.valleisarco.info
RITORNA
IL "COMUN COMUNALE", RIEVOCAZIONE IN COSTUME CON FESTE, SPETTACOLI
E APPUNTAMENTI GASTRONOMICI
Sono bene sette, e cioè Isera, Nogaredo, Villa Lagarina, Pomarolo, Nomi,
Aldeno e Cimone, le realtà coinvolte nel "Comun Comunale", una
rievocazione storica che ci riporta ai tempi in cui le sedici
"ville" medievali costituivano il primo avamposto italiano verso
il mondo tedesco. Una vicenda cominciata nel 1136. A quel tempo i comuni
della zona si opposero fieramente alla scesa dell'imperatore tedesco Lotario
II, avendo la peggio. Per oltre settecento anni la lega delle "sedici
ville" continuò comunque ad esistere fino al 1814, quando i bavaresi
di Napoleone cancellarono quanto era rimasto delle sue prerogative di
autonomia. Una storia coraggiosa che i sette comuni vogliono ricordare ogni
anno, con un fitto calendario di appuntamenti che spaziano dal corteo
storico, con tanto di sbandieratori e tamburi, incontri culinari, musicisti
e giullari, tutto in perfetto stile medievale. Quest'anno è la volta di
Nomi, che ospiterà la kermesse dal 30 maggio al 1 giugno. Si comincia il 24
maggio con un piccolo prologo della festa, una manifestazione all'insegna
del vino locale chiamata "Bonum vinum, vinum generosum". Il 30
maggio alle 20.30 il Comun Comunale Lagarino prende il via ufficiale, con il
"Corteo Storico", seguito dalle qualificazioni per i giochi. Si
prosegue per tutto il fine settimana, tra spettacoli, iniziative
enogastronomiche, teatro e persino un torneo cavalleresco. Per info: Apt
Rovereto e Vallagarina 0464 430363 www.apt.rovereto.tn.it
- Comune di Nomi 0464 834107
ASPETTANDO
L'ESTATE, COSTRUISCI IL TUO BENESSERE
Ma siamo proprio pronti ad affrontare l'estate? E se cominciassimo a
prepararci?? Fisicamente e psicologicamente? L'Hotel Ritz Terme di Abano
propone per i vostri lettori i programmi: Offerta valida dal 16/6/2003 al
12/7/2003 Soggiorno di tre notti con pernottamento e prima colazione in
camera doppia "elegant" per persona 150,00euro Supplemento per un
prolungamento di ulteriori tre giorni, per persona 144,00euro Per ogni
pasto: eccezionalmente 20,00euro a persona Pacchetto speciale: 2 massaggi
relax (30' minuti l'uno), uso delle piscine termali + telo spugna, utilizzo
della sauna e del solarium, uso delle biciclette, prima colazione in camera
senza supplemento, il giovedì sera "cena gourmand"..... 59,00euro
DIVINE HEALING Osho devine heling : la MEDITAZIONE è la via che ti porta
dentro..... per conoscere il sè 30,00 EURO l'ora e per persona in piccolo
gruppo ( da 3 a 10 persone ), prendere contatti per gruppi numerosi o per
lezioni individuali. Il programma completo di Osho Divine Healing porta
l'individuo in una dimensione meditativa. La qualità di lavoro in un
contesto di gruppo assume un'importanza fondamentale per creare un'atmosfera
ludica,serena e rilassata, dando in ogni momento lo spazio e il tempo al
nostro corpo di esprimersi. Il programma completo comprende: healing
Movements : derivano da antichi esercizi meditativi usati per nutrire il
"Qi", conosciuti con il nome di Qi gong in Cina e ShinTai-Do in
Giappone. Sono movimenti specifici, eccellenti per la salute e la
flessibilità del corpo: rinforzano il sistema immunitario andando ad
armonizzare il flusso di energia vitale e positiva (Qi) lungo i meridiani
del nostro corpo verso gli organi corrispondenti. Chiunque può praticarli
con risultati immediati perchè sono divertenti, facili,ed estremamente
efficaci: rilassandoti nel movimento e focalizzandoti nel respiro ti prepari
alla meditazione rendendo il corpo più leggero e lo spirito più gioioso.
Quindi si passerà alla meditazione vera e propria accompagnata da esercizi
di respirazione e da alcune tecniche base del massaggio legate alla digito
pressione e all'arte dello shiatzu. PERCHE' UN CORSO DI DIVINE HEALING
Quando senti di aver bisogno di una pausa... Quando i tuoi valori stanno
cambiando, ma non sai ancora che nuova direzione prendere.... Quando
intuisci che dentro hai tanti potenziali inespressi... Quando sei curioso di
scoprire chi sei.... Allora ti aspettiamo.... al RITZ, con Michela e il
quarto chakra perché come dice il maestro indiano Osho Rajneesh ( 1931-1990
): ... ci sono avventure e avventure, ma nessuna avventura puo' essere
paragonata all'avventura della meditazione. E' l'avventura per eccellenza,
perché non ti porta sull' Everest, su Marte o sulla Luna, ma vai al centro
del tuo essere. " QUANDO UN CORSO DI DIVINE HEALING Secondo le
tradizioni orientali, secondo l'antica medicina e le discipline orientali,
tutte le malattie, fisiche e psichiche, psichiche e fisiche, si manifestano
quando l'individuo non è piu' in contatto con se stesso né con l'energia
universale attorno a sé, così la propria energia vitale non scorre piu' in
modo fluido e si perde la capacita' di sentirsi bene,di stare bene con sé
stessi e con gli altri. Perdendo il contatto con la propria interiorita' e
con l'energia universale intorno a noi, si perde la nostra capacità di
autoguarirsi. COS'E' IL DIVINE HEALING E' l'arte orientale della guarigione
basata sull'utilizzo: della digitopressione, delle tecniche di
consapevolezza del proprio corpo, degli esercizi di respirazione. Attraverso
questo lavoro si possono raggiungere spazi meditativi che nutrono la nostra
energia interiore e portano al risveglio del guaritore (healer) dentro di
noi. IN BUONA SOSTANZA L' Osho divine healing offre un approccio unico
all'arte della guarigione. Il modo di trattare il corpo umano affonda le sue
radici nelle antiche tecniche orientali di shiatsu,agopuntura, hamma, do-in,
qi gong... Secondo tali discipline tutte le malattie si manifestano quando
l'individuo non è piu' in contatto con se stesso e con l'energia universale
attorno a sé, non è quindi piu' in contatto con la propria
personale,interiore, fonte di guarigione. Nell' ODH veniamo aiutati a
riconnetterci con la nostra interiorità e con la nostra fonte di
guarigione. 5000 anni fa non esisteva altro modo se non la meditazione per
conoscere i punti di energia, i meridiani, le connessioni. Il saggio , il
maestro, meditativa e andava così profondamente dentro se stesso che
diventava consapevole di certi fenomeni esistenti all'interno del corpo .
Man mano questi punti divennero sempre piu' chiari tanto che cominciarono ad
essere sperimentati anche su altri con l'agopuntura, il massaggio e la
digitopressione. Un corso di ODH si avvale di una tecnica di base che
consiste nella pressione con i polpastrelli sul corpo di chi riceve il
massaggio stesso: si lavora a livello sia dei muscoli ,che dei
tendini,giunture,organi e relative funzioni; sia colui che da', che colui
che riceve, sperimenta una intensa esperienza energetica, di rilassamento ed
allo stesso tempo di vigore, serve a mantenere e reintegrare l'armonia
nell'intero essere. Ma la tecnica è solo una piccola parte della sessione,
tutto il resto è entrare in contatto con il proprio respiro, è
meditazione, e, solo attraverso di essa, grazie ad esercizi e healing
movements, succede quell'alchimia in cui la guarigione avviene. MA QUANTO
COSTA UN CORSO DI DIVINE HEALING 30,00 EURO l'ora e per persona in piccolo
gruppo ( da 3 a 10 persone ) , prendere contatti per gruppi numerosi o per
lezioni individuali. Infolink: www.ritz.it
DALL'1
GIUGNO FIERA DI PRIMIERO OSPITA LA COLLEZIONE DELLA FAMIGLIA MONTICELLI
La marionetta ha origine antica, rituale e sacra, documentata da alcuni
ritrovamenti archeologici. Assieme ai burattini rappresenta un pezzo quanto
mai significativo di storia del teatro e dell'arte, una delle gradi eredità
culturali del nostro paese. Da sempre è anche uno spettacolo che mette
d'accordo grandi e piccini, ad occhi sgranati davanti a questi pupazzi mossi
dai fili o dalle abili mani del burattinaio. Dall'1 al 29 giugno il Palazzo
delle Miniere di Fiera di Primiero ospita la Collezione Monticelli, una
raccolta di materiali dell'Ottocento costituita da una cinquantina di
marionette, un centinaio di burattini, circa duecento scenografie, oltre
cento copioni manoscritti e numerosi materiali cartacei di tournèe. Le
marionette della Collezione Monticelli provengono dalla compagnia Fantocci
Lirici Yambo di Enrico Novelli, dalla famiglia Picchi e dalla compagnia di
famiglia. Nel 1979 gli ultimi discendenti della famiglia Monticelli
costituirono il Teatro del Drago che da allora opera nel settore del Teatro
di Figura. Fra i burattini, capolavori di una professionalità antica
composta da abilità artigiana e creatività artistica, spiccano alcune
delle maschere tradizionali emiliane come Fagiolino, Sandrone, e il Dottor
Balanzone. La mostra, dal titolo alquanto curioso, "Tìcchetitàcche muàcchete",
è aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30 con ingresso libero.
ECCO
LA "STUZZICHER DI ROMAGNA"ELISA GARDINI 21 ANNI DI CESENA E LA
VINCITRICE DEL CONCORSO E PRESENTERÀ RIDIRIBANO 2003 CON ALESSANDRO POLITI
DI AREA ZELIG
Un successo imprevisto: ben 83 ragazze romagnole si sono iscritte al
concorso, alla prima selezione ne sono state selezionate 18, e poi
successivamente tre. Ieri le finaliste, tre splendide bellezze romagnole,
hanno fatto la prova sul palco e la ragazza di Cesena ha vinto. Elisa
Gardini seno 88 vita 62 fianchi 91 alta 1,74 studente universitaria di
acquaculture e ittopatologie romagnola purosangue. Sabato 24 maggio
presenterà la prima serata di RIDIRIBANO 2003 accompagnata da Alessandro
Politi comico cabarettista di Area zelig di Savignano sul Rubicone www.alessandropoliti.it
I
PAESAGGI DEGLI ARTISTI TRENTINI E VENETI UNA MOSTRA SVELA IL FILO INVISIBILE
CHE LEGA I PITTORI DELLE DUE REGIONI
La parte più antica del Castello del Buonconsiglio di Trento, Castelvecchio,
ospita fino al 10 giugno una piccola, ma preziosa esposizione dedicata ai
paesaggi. Si tratta di 26 opere della Collezione Itas. La rassegna pone a
confronto artisti trentini e veneti idealmente legati, non solo per
provenienza, ma anche per soggetto delle opere. Guardando le opere ci si
rende conto di quanti e quali siano gli elementi che legano gli artisti del
primo Novecento: incontri a Venezia, tappa d'obbligo per i paesaggisti, fra
Bonazza e Farina con Umberto Moggioli, ma anche amicizie importanti che
confluirono poi in esposizioni collettive nella città lagunare, fra Arturo
Marini e Gino Rossi, insieme a Pio Semeghini. Pratiche di studio in comune
come quelle fra Mario Disertori e Giovanni Zanetti, o analogia fra
esperienze come quelle di Remo Wolf e Mario Dinon, entrambi incisori, prima
ancora che pittori e, insieme, fondatori dell'Associazione Incisori veneti.
Un filo invisibile quindi che lega autori d'avanguardia ad artisti di
ispirazione più tradizionale, trentini e veneti, una fitta ed articolata
rete di contatti da cui scaturirà una produzione d'arte ben radicata nel
passato ma che guarda, senza eccessi, al futuro. Le opere furono acquistate,
con tutta probabilità, da Claudio Grezler tra gli anni Sessanta e Settanta
del Novecento seguendo le proprie preferenze estetiche. La mostra è aperta
con orario 9-12 e 14-17,30. Lunedì chiuso. Info: Castello del Buonconsiglio
0461 233770 - www.buonconsiglio.it
NUOVE
TENDENZE DELL' INCOMING GIAPPONESE SEMINARIO GRATUITO A CURA DI
JAPANITALY.COM IN PROGRAMMA IL 31 MAGGIO NELL'AMBITO DELLA MANIFESTAZIONE
CENTOCITTA' D'ARTE DI FERRARA
Il mercato turistico giapponese continua a dar segni di vitalità nonostante
la complessa situazione internazionale aggravata recentemente dalla
diffusione del virus della SARS - da cui il Giappone sembra essere ancora
immune. Ciò ha comportato, nel mese di aprile, un calo del 20% del turismo
in uscita, registrato soprattutto nelle vendite di pacchetti turistici dei
grandi Tour Operator; al contrario, persiste l'aumento, moderato ma sempre
consistente, dei turisti "individuali" (i c.d. FIT) e dei turisti
"di ritorno". Le agenzie di viaggio indipendenti giapponesi sono
sempre più votate all'out-bound verso l'Europa e l'Italia in particolare.
Secondo il Travel Journal giapponese, il mese di maggio registra un timido
segnale di ripresa verso queste destinazioni. In occasione della prossima
manifestazione di Centocittà d'Arte, che si terrà a Ferrara dal 30 maggio
al 1 giugno prossimo, la Japanitaly.com propone un seminario specifico sulle
peculiarità e sulle possibilità promozionali dell'incoming giapponese per
informarne adeguatamente gli operatori turistici e culturali italiani.
L'iniziativa, in programma il 31 maggio nella Sala Arengo - Palazzo
Municipale alle ore 10.30, avrà come punto focale la relazione della d.ssa
Etsuko Oshima, Amministratore Delegato e del dr. Luciano Daina, docente alla
LUISS di Roma e Presidente della Japanitaly.com. L'intervento della d.ssa
Oshima è mirato a presentare alcune ricerche effettuate negli ultimi mesi
in Giappone dalla Japanitaly.com ed altre organizzazioni giapponesi, al fine
di conoscere le aspettative dei turisti giapponesi nei confronti del nostro
Paese in particolare riguardo alla cultura, all'enogastronomia, ai nuovi
itinerari, alla sistemazione alberghiera e al reperimento di informazioni.
Il seminario si presenta pertanto come un utile momento per conoscere meglio
questo lontano ma promettente mercato, e adeguare la propria offerta agli
standard richiesti. Il turista giapponese è sì esigente, ma premia
l'offerta appropriata con apprezzamenti concreti ed un benefico passaparola
una volta tornato nel proprio Paese. La partecipazione al seminario è
completamente gratuita. Segnalare la presenza inviando un'e-mail
all'indirizzo travel@japanitaly.com
indicando il Vs. nome/azienda e il numero dei partecipanti.
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