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2003 anno 6°  

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di

SABATO
24 MAGGIO 2003

pagina 3

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PILA, VALLE D'AOSTA (LA VALLÈE) ESTATE 2003 

Quando la neve si scioglie la conca di Pila si trasforma nel luogo sempre sognato da chi ama la natura, i grandi spazi, da chi vuole fuggire al traffico e al rumore, ma non vuole cadere nella noia. A Pila ci sono moltissime attività da svolgere e tutte all'aria aperta. Un'occasione per ritemprare la mente e il corpo lungo i sentieri e le mulattiere che si snodano davanti ai più famosi ghiacciai della Valle d'Aosta. Per tutta l'estate le seggiovie di Chamolé e del Couis 1 sono in funzione, aprendo le porte della montagna e accorciando il percorso a coloro che non se la sentono di affrontare gite lunghe e impegnative, ma sono affascinati dalla vita in alta quota. Tutta la conca è ricca di angoli deliziosi, in cui fermarsi a prendere il sole, scoprire la flora e la fauna dei boschi alpini, fare un pic nic con i bambini, rinfrescarsi a una fonte. Bastano circa 10 minuti per salire in seggiovia da Pila a Chamolé, quota 2300. Da qui si può ammirare uno dei più bei panorami sui quattromila delle Alpi occidentali. Se invece si vuole avere una prospettiva a 360° gradi basterà salire in cima al Couis 1 (40 minuti a piedi dall'arrivo della seggiovia di Chamolé su comodo sentiero). Il panorama è talmente interessante e vasto che è necessario consultare la tabella orientativa installata per non lasciarsi sfuggire nessuna delle vette e dei ghiacciai che si stendono davanti a vostri occhi. Alle bellezze naturali vanno aggiunte le iniziative degli operatori che organizzano settimanalmente grigliate sulle sponde del lago di Chamolé, escursioni guidate, spettacoli e molto altro per rendere piacevole il soggiorno ai loro ospiti. Come la natura si trasforma in estate anche i famosi ristoranti ai bordi delle piste di Pila si cambiano i menù, ma non la proverbiale qualità e ricercatezza delle proposte. MOUNTAIN BIKE Grazie alle seggiovie aperte durante la stagione estiva la conca di Pila è diventata una Mecca per gli amanti della mountain-bike. Abilitate al trasporto delle biciclette sono la Telecabina e la seggiovia di Chamolé. Ci sono oltre 2000 metri di sterrato fino alle porte di Aosta. Per chi poi voglia compiere più di una discesa, è disponibile sugli impianti un giornaliero riservato alla mountain-bike. Le piste da sci e le strade interpoderali consentono meravigliose traversate tra pascoli e boschi. Eccone alcune: Pila-Tourlin-Ozein-Aymavilles-Aosta: in un ambiente di grandi foreste, in leggera discesa. Il rientro si può compiere lungo la strada che da Ozein raggiunge Aosta. Giro della conca di Pila: una serie di combinazioni lungo strade, mulattiere e piste consente di visitare l'intera conca, su terreni sempre ciclabili. Couis 1-Punta della Pierre: riservata agli esperti, presenta qualche esposto passaggio. Ma la discesa sul versante Ozein permette di scoprire angoli meravigliosi fra praterie e boschi, con un panorama vastissimo sull'alta Valle d'Aosta. Tariffe speciali mountain bike: Giornaliero 13,50 €; Mezzo giornaliero 9,40 €; Sono in vendita anche tessere punti per le risalite sulle seggiovie e sulla Telecabina da Aosta. Le piste di downhill Fin dall'inizio degli anni Novanta, Pila è si è dimostrata sensibile alle esigenze dei bikers che utilizzavano le piste da sci per allenarsi nella discesa. Alla fine dell'estate scorsa, grazie anche alla consulenza di Corrado Herin, vincitore della Coppa del Mondo nel 1997, Pila ha predisposto la prima pista valdostana di downhill. E' stata realizzata lungo il tracciato della cosiddetta pista del Bosco, servita dalla seggiovia di Chamolé, attrezzata per il trasporto delle biciclette. La quota di partenza è a 2311 metri e quella di arrivo a 1860 metri, con un dislivello dunque di 451 metri. Il percorso, perfettamente segnalato e delimitato, presenta difficoltà in grado di impegnare anche gli sportivi più preparati. Ma a Pila si pensa a tutti e dalla riapertura della stagione estiva saranno ben due le piste di downhill. A quella collaudata lo scorso anno, se ne affiancherà una seconda accessibile anche ai meno esperti. Con questa importantissima realizzazione, che consente di sperimentare il brivido della velocità, Pila segue l'esempio di Francia e Svizzera, dove le piste di downhill sono presenti in tutte le maggiori località di sport invernali. 30/31 agosto 2003: a Pila gran finale del Circuito Nazionale di Downhill La pista di downhill di Pila avrà un battesimo in grande stile: ospiterà, infatti, la finale del Circuito Nazionale di questa specialità. La prima delle sei prove selettive s'è disputata a San Remo, in aprile, le successive si terranno rispettivamente a Sestola (Modena, 1 giugno), Caldirola (Alessandria, 22 giugno), Val di Sole (Trento, 6 luglio), Oropa (Biella, 27 luglio). Si prevede una partecipazione media di circa 250 atleti provenienti da tutto il mondo, oltre al pubblico di appassionati desiderosi di ammirare le spettacolari evoluzioni dei concorrenti. Per iscriversi alla gara prendere con info@ciclibenato.com  TREKKING Le due seggiovie di Pila aperte in estate consentono di visitare facilmente e in poco tempo una delle più suggestive zone di alta montagna di tutta la Valle d'Aosta. Una sequenza di valloni, di laghetti alpini, accessibili attraverso una rete di sentieri e mulattiere perfettamente segnalati, fanno della conca di Pila un comprensorio ideale per chi ama il trekking. Itinerari dettagliati sono accessibili dal sito www.pila.it Ecco alcune fra le possibilità offerte dalla zona: I laghi del Vallone di Arbolle Dalla seggiovia di Chamolé si passa dal lago e dal colle omonimi per immettersi nello splendido vallone. Il lago d'Arbolle si trova a 2497 presso il rifugio Arbolle (ore 1.30, 66 posti, aperto 14.6-14.9, tel. 0165 50011 - e-mail info@arbolle.com  www.arbolle.com  ). Si prosegue per il lago delle Capre m 2695 (ore 0.20) e il lago Gelato m 3019 (ore 1), ai piedi dell'imponente piramide dell 'Emilius. La salita all'Emilius Con l'itinerario precedente al lago Gelato (ore 3), da cui si sale al colle dei Tre Cappuccini m 3241 e, per pietraia e roccette, alla vetta più alta della zona m 3559 (ore 2). Ascensione riservata a escursionisti esperti e attrezzati. Consigliabile pernottare al rifugio. Il panorama dalla cima è vastissimo e grandioso. Due traversate a Cogne In tutti questi itinerari si gode di una memorabile vista sulla Grivola e sul Gran Paradiso. Dall'arrivo della seggiovia Couis 1 si seguono le creste che separano la conca di Pila dalla Valle di Cogne. Andando a ovest il primo valico raggiungibile è il Colle del Drinc m 2560 (ore 1). Una breve deviazione di 1 ora conduce alla bella Punta della Pierre m 2653, con incantevole vista sul Monte Bianco. Tornati al colle, la discesa a Epinel m 1452 si compie in poco meno di un paio d'ore. L'altra possibilità è di salire verso est al colle di Tza-Sètse m 2815 (ore 0.30), da cui, con una pittoresca passeggiata per i pascoli e gli alpeggi del Vallone di Arpisson, si ritorna ugualmente a Epinel (ore 2.30). Altre possibilità - salita alla Becca di Nona - il giro dell'Emilius con rientro per il vallone di Laures - la discesa a Cogne valicando i colli d'Arbolle e di Laures. 

PILA: UNA POSIZIONE STRATEGICA NEL CUORE DELLA VALLE D'AOSTA 
Da Pila inoltre si possono effettuare interessanti tour storici: i castelli medievali e rinascimentali della Valle d'Aosta e Aosta romana. Usando la fresca e verde conca di Pila come base si potrà inoltre partecipare a tutte le iniziative culturali che la città di Aosta offre nel periodo estivo: fiere, mostre, rassegne d'arte e festival d'organi sono solo alcuni degli appuntamenti del calendario aostano. Per i bambini a Pila le vacanze sono da re. A Pila ci veniva in vacanza, con le sue sorelle, Vittorio Emanuele, il figlio dell'ultimo re d'Italia. Era la regina madre che negli anni '40 aveva identificato nella soleggiata conca valdostana il luogo più salutare per far trascorrere le vacanze ai figli. Pila è rimasta fedele alla sua antica vocazione di tranquilla stazione per le vacanze delle famiglie. I boschi e le montagne sono gli stessi di allora. Chiunque oggi può incamminarsi sulle orme dei reali. I bambini a Pila non hanno mai modo di annoiarsi. Infatti per loro sono messi a punto calendari densi di attività e animazione. Gli appuntamenti con il Truccabimbi di Lady Elena, i burattini, il clown Bistecca si alternano durante la settimana a escursioni guidate alla scoperta del magico mondo dei boschi e di chi li abita. Al giovedì sarà possibile ascoltare le leggende valdostane all'alpeggio di Plan de Leyve. Negli altri giorni della settimana sarà possibile conoscere le attività dell'alpeggio, dalla cura degli animali alla lavorazione del burro e dei formaggi, fino all'intaglio del legno. In gita tutti insieme È stato messo a punto un calendario di escursioni settimanali guidate, che permettono anche a chi non conosca la zona di farsene una buona idea. Comprende passeggiate, escursioni e visite turistiche a Pila e nel Parco del Gran Paradiso. L'APT locale si incarica dell'organizzazione delle uscite avvalendosi di guide esperte del territorio e personale specializzato. I bimbi fino a 8 anni possono partecipare, alle gite accompagnate gratuitamente, mentre quelli dai 9 in su godranno ti tariffe agevolate. Ovviamente il programma è differenziato per età e autonomia di spostamento. Tutte le volte in cui è possibile verranno utilizzate le funivie e le seggiovie. In calendario per i più avventurosi anche la gita al rifugio di Arbolle, da svolgersi in due giorni, toccando le sponde dei tre laghi alpini della conca. Cosa si può fare d'altro? Mentre chi preferisce lo stretto contatto con la natura e ama dedicare il tempo libero alla pratica dello sport a Pila potrà cimentarsi in passeggiate a cavallo, frequentare la scuola di mountain bike oppure cimentarsi sul muro d'arrampicata artificiale sotto l'occhio esperto delle guide. Mentre nel fondovalle troverà modo di sperimentare rafting, canoying, volo a vela e volo in mongolfiera. Infolink: www.pila.it 

THE BAYS LIVE PER FESTEGGIARE LA CONCLUSIONE DI HERTZZ 2003 
Sabato 24 maggio sarà la serata conclusiva di HertzZ. A dare il saluto e l'arrivederci alla prossima stagione ai fedelissimi della nota serata a La Palma organizzata da Radio Città Futura, a fianco ad un drappello di dj amici, ci sarà in apertura il live di THE BAYS, crew inglese che con il loro misto di hip hop breakbeat, soul e funk incarnano alla perfezione lo spirito eclettico della nostra serata: una delle ultime vere novità‚ made in UK, il gruppo è costituito da Andy Gangadeen (drums), Chris Taylor (bass), Jamie Odell (keys) e Simon Smugg (turnatbles& scratches). Il loro manifesto è la pura improvvisazione. Protagonisti dell'ultimo Glanstenbury e al The Big Chill la scorsa estate. ( www.thebays.com ) La notte sarà lunga e ci saranno molti altri ospiti che verranno svelati solo nel corso del Party! Lo staff di HertzZ sarà inoltre felice di avere fra i propri ospiti tutti i giornalisti che hanno con solerzia e simpatia seguito il nascere e il successo di questa manifestazione. 

CAMPIONATI ITALIANI VELA CLASSI OLIMPICHE - 19-25 MAGGIO 2003 TRIESTE (FRIULI VENEZIA GIULIA) ZANDONA' CHE EN-PLEIN, CHIEFFI CHE RIMONTA 
Trieste, 24 maggio - Grazie al vento che finalmente ha soffiato secondo copione nel Golfo di Trieste, si sono potute disputare molte regate nella terza giornata dei Campionati italiani classi olimpiche di vela. La brezza, che ha soffiato fino a 6 metri al secondo, ha permesso a tutte le undici classi di regatare in condizioni quasi ottimali, con 49er, Tornado e FD che hanno disputato tre regate e tutte le altre due ad eccezione del Mistral, comunque in grado di concludere la prima prova assoluta. Nel 470 maschile continua la striscia vincente del romano Zandonà con il monfalconese Andrea Trani, vincitori delle due prove di oggi a completamento di uno straordinario en-plein di cinque successi su altrettante regate. Dietro alla coppia dominatrice spazio ai triestini Fonda-Zucchetti, oggi prima incorsi in una partenza anticipata e poi secondi, e terzi l'altra coppia giuliana Pressich-Burisc (oggi 2;4). Tra le donne del 470, ritorno in grande stile dell'equipaggio composto dalla livornese Federica Prunai e dalla triestina Emanuela Sossi: due primi di giornata le portano in vetta alla classifica provvisoria, davanti alle genovesi Magistro-Cecconi (4;2) e Saccheggiani-Fiorentino (3;5). Tra i 49er primo posto per i ravennati Mazzotti-Ivaldi, sesti e due volte secondi, seguiti dai cugini Modena (di Brenzone sul Garda) che con tre primi posti hanno rimediato a un rendimento sottotono nelle prime tre regate. Terza posizione generale per i fratelli alassini Sibello (2;3;4 i piazzamenti di oggi). Tra i Tornado, in testa dopo sei prove i genovesi Marcolini-Bianchi (oggi 1;4;3), seguiti dallo sloveno Dusan Puh (oggi 4;1;DNF) e dal veneziano Sonino in coppia con il palermitano Bruni, oggi tre volte secondi. In classe Europa continua lo strapotere della pescarese Rebecca Rettori (oggi 3;6), prima con 6 punti di vantaggio davanti alla triestina Larissa Nevierov (10;1 oggi) e alla lombarda Angela Mastalli (4;5). Finalmente al traguardo la classe Mistral che, dopo numerosi tentativi, è riuscita a concludere la prima prova del campionato vinta dal palermitano Francesco Paco Witz davanti al concittadino Marco Casagrande e all'altoatesino Fabian Heidegger. In classe Laser, con un quarto e un quinto di giornata, il marchigiano Michele Regolo guida ancora la classifica provvisoria seguito da Giorgio Poggi e Davide Bortoletto. Il favorito Negri ha chiuso 11. a causa di una partenza anticipata, per il triestino Paoletti una vittoria ed un settimo posto che lo relega in decima posizione generale. In classe Finn, due secondi posti oggi e leadership provvisoria per il gardesano Michele Marchesini seguito da Massimo Gherarducci, oggi due volte primo, e dal romano Marco Buglielli. Nelle due regate odierne della classe Yngling, grande protagonista la gardesana Giulia Conti con due successi che, con quello di ieri, costituiscono finora il secondo en plein di questi Tricolori. In classifica, sul podio provvisorio anche la ravennate Cristiana Monina (3;2;2) e la triestina Chiara Calligaris (2;2;3). Spettacolo in classe Star guidata dai gardesani Fravezzi-Cozzolotto, oggi sesti e secondi, tallonati dal carrarino Enrico Chieffi (in coppia con Sommaria) che si è aggiudicato entrambe le prove di oggi. Terzi in classifica Veggetti-Devoti (oggi 5;4). Infine, la classe FD, comandata dai laziali Vespasiani-Gerunzi (2;1;2 oggi) seguiti da Paoli-Poggianti e Patrone-Loleo. www.fvgvela2003.it  www.regione.fvg.it 

QUAL'È IL MARZEMINO CANTATO NEL DON GIOVANNI DI MOZART? QUELLO TRENTINO OPPURE UN ALTRO? 
Sabato 7 Giugno, alle ore 15.00, la "Casa del Vino" di Isera (TN), situata nell'elegante Palazzo de' Probizer, sarà adibita a Tribunale in occasione del Processo al vino Marzemino. Il rosso trentino sarà processato con l'accusa di appropriazione indebita della paternità del Marzimino del Don Giovanni. Produttori, scrittori, musicologi, storici, esperti enologi e chef rinomati saranno chiamati in causa per deporre a favore di uno o dell'altro vino ed emettere una sentenza definitiva. Andrea G. Pinketts, giornalista e narratore di romanzi noir, sarà il Presidente della corte; Umberto Malossini, ricercatore all'Istituto agrario di San Michele investirà il ruolo del Pubblico Ministero, mentre Fausto Campostrini, del Consorzio per la tutela del Franciacorta sarà l'avvocato difensore. Tra i periti della corte ci saranno noti personaggi del mondo culturale ed enogastronomico: Carlo Cambi, Davide Paolini, Bruno Gambacorta, Andrea Grignaffini, Nereo Pederzolli, Paul De Sury. Tra i testimoni: Armando Torno, editorialista del Corriere della Sera ed esperto musicologo e Elisabetta Tosi, giornalista di vite e di vino. In compagnia delle note del Don Giovanni diversi personaggi dell'epoca interverranno al processo per dare un contributo alla risoluzione del giallo. Alla conclusione del processo e prima del verdetto finale avvocati, periti e testimoni dovranno degustare i due vini con un abbinamento molto particolare, curato dallo chef Rinaldo Dalsasso del ristorante " Al Borgo" di Rovereto. Per informazioni Comune di Isera tel. 0464 433792 Biblioteca Comunale tel. 0464 437296 

A RIVA DEL GARDA UN CONVEGNO SUL WELLNESS MARTEDÌ 3 GIUGNO ALL'HOTEL DU LAC ET DU PARC SI PARLERÀ DI VACANZE E BENESSERE 
Negli ultimi anni quello fra turismo e benessere è diventato un connubio strettissimo. Sono sempre di più le persone che si muovono alla ricerca di luoghi e servizi in grado di rigenerare il corpo e lo spirito. Il fenomeno non poteva passare inosservato agli operatori turistici e agli amministratori, che oggi si interrogano su quale sia la strada vincente da intraprendere per fornire risposte concrete. Risposte che, in parte, potrebbero arrivare dal convegno nazionale organizzato da Torusimteam presso il Du Lac et Du Parc Hotel di Riva del Garda nella giornata del 3 giugno. Ci si confronterà sulle prospettive di un settore, quello del "wellness", che mostra notevoli possibilità di espansione e di sviluppo, ma che per ora non può contare su molti operatori specializzati nella promozione. La strada da seguire è quella tracciata da paesi come l'Austria che hanno cominciato da tempo a giocare la carta del benessere. Interverranno imprenditori, giornalisti, capi redattori, medici e consulenti; fra i relatori ci sarà anche l'assessore all'industria e turismo della Provincia Autonoma di Trento Marco Benedetti. Per info: Tourismteam 0461 880446 - www.tourismusteam.com 

"BOLOGNA, LA CITTA' DEL CIBO": GASTRONOMIA, CULTURA E SPETTACOLO 
Dal 6 all'8 giugno 2003 nelle piazze cittadine più caratteristiche La prima edizione di "Bologna, La Città del Cibo" è un evento che dal 6 all'8 giugno 2003 vedrà protagonista la città di Bologna, ed alcune delle più importanti e caratteristiche piazze del centro storico, in una speciale festa della gastronomia, del gusto e della tradizione locale inserita in un ambiente animato da spettacoli, animazioni ed intrattenimenti. Le piazze saranno palcoscenici unici dove verranno presentati i piatti tipici, i prodotti legati alla tradizione gastronomica petroniana e le aziende del settore agroalimentare provenienti da tutta Italia, sottolineando il forte legame che la città conserva con la propria storia culinaria che, pur evolvendosi, ha mantenuto inalterati qualità e gusto dei cibi artigianali, riuscendo a conquistare i mercati internazionali. L'idea è quella di un percorso che stimoli i cinque sensi, trasformando il cibo in un'opera d'arte, in poesia, lirica, gioco, momento di socializzazione o di riflessione, coinvolgendo i partecipanti al piacere del palato attraverso prospettive diverse, in un "teatro dei sapori" che ha per protagonisti i prodotti del territorio e le aziende che li producono. La manifestazione - dall'indubbio richiamo turistico, anche internazionale - darà a Bologna una grande visibilità per un viaggio nel mondo dei sapori che coniugherà la tradizione consolidata del cibo e della buona tavola con la convivialità e giovialità tipica della città. L'iniziativa vuole costruire una sfida di seduzione passando con grande impegno ed inventiva dalla sola logica dell'offerta del prodotto di qualità alla creazione di uno scenario che sappia sollecitare la percezione dei sensi, offrendo questo spazio di prestigio anche alle gastronomie non bolognesi in un connubio di tradizioni ed esperienze in grado di suscitare curiosità ed emozioni. Ogni piazza sarà dedicata ad un piatto tipico della cucina bolognese (mortadella, tortellini, lasagna, tagliatella, bollito misto, cotechino, cotoletta alla bolognese e zuppa inglese), sarà caratterizzata da un intrattenimento personalizzato (concerti, recital, visite guidate, allestimenti di sculture, spettacoli d'acrobati) e sarà animata dalle proposte gastronomiche più caratteristiche e succulenti. Il progetto coinvolgerà dieci piazze molto importanti e significative della città, tra cui Piazza Nettuno riservata interamente alle presenze istituzionali (Ministero delle Risorse Agricole e del Commercio Estero, Comune di Bologna, Bologna Turismo, Provincia, Regione Emilia Romagna e Comitato Organizzatore). La manifestazione si incentrerà, poi, su tre convegni che si svolgeranno nella Sala Farnese di Palazzo D'Accursio e analizzeranno vari aspetti legati alla cultura gastronomica locale e nazionale. Venerdì 6 giugno la tavola rotonda "I colloqui sulla gastronomia" si aprirà con l'introduzione dell'on. Enzo Raisi, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Bologna, ed il coinvolgimento di produttori e distributori impegnati a portare il loro contributo sul tema del trend delle produzioni agroalimentari di qualità; un'appendice intitolata a "Bologna: il teatro dei sapori" vedrà la partecipazione di giornalisti, scrittori e docenti che si confronteranno sulle origini e la storia della gastronomia bolognese. Sabato 7 giugno sarà la volta di "Bologna e le mille città del cibo italiane", con un'ulteriore chiave di lettura legata alla ristorazione italiana nel mondo, alla presenza del Ministro delle Risorse Agricole, on. Giovanni Alemanno, mentre nel pomeriggio si parlerà di "Tutela dei prodotti tipici nei mercati globali", con la presenza di assessori del governo regionale, di esponenti dell'Ice e con le conclusioni del Vice Ministro alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero, on. Adolfo Urso. Nella serata di sabato in Piazza Maggiore si terrà inoltre la sfilata dei piatti più importanti che compongono il menù tradizionale bolognese preparati dall'Unione Cuochi Bolognesi. Nell'occasione, almeno 100 persone (di cui la metà estratte a sorte tra il pubblico) degusteranno tali piatti sedute ai tavoli allestiti in piazza. Ogni piatto della sfilata sarà presentato da un testo poetico letto da una voce fuori campo e verrà abbinato ad un personaggio famoso che presterà la sua immagine a servizio dell'evento. Sempre sabato 7 giugno, durante la festa in Piazza Maggiore, sarà assegnato il Premio Internazionale della Cucina Bolognese che premierà gli chef, provenienti dall'Italia e dall'estero, che ogni giorno contribuiscono a mantenere viva l'immagine della gastronomia petroniana presentando i piatti tipici più conosciuti nei ristoranti di tutto il mondo. In Sala Farnese i ristoratori bolognesi cureranno la Cena di Gala per il premio. Durante la "tre giorni" saranno tra l'altro presentati e preparati alcuni piatti "dal vivo" da uno staff di cuochi e saranno attivi laboratori e aree di degustazione specifiche sui vari prodotti e su alcuni vini del territorio. Domenica 8 giugno la manifestazione si chiuderà in serata con un concerto al Teatro Comunale interamente dedicato al tema musica-cibo, interpretato dalla formazione da camera dei Filarmonici del Teatro, e con un gala dinner. Giovedì 5 giugno, nella sede del Gruppo Sabatini a Cadriano (alle porte di Bologna), verrà anche inaugurata "L'arte è servita", Mostra ideata da Davide Paolini, gastronauta per vocazione, all'interno di "Idee in Fabbrica", rassegna permanente dedicata alla creatività che raccoglie opere, testimonianze e citazioni di protagonisti del nostro tempo. Da anni Paolini - uomo moderno, ma ricercatore appassionato dei prodotti del passato che chiama giacimenti golosi - si impegna per la difesa e valorizzazione dei beni enogastronomici che appartengono al patrimonio del nostro paese, utilizzando per le sue installazioni materie prime trasformate in opere d'arte per soddisfare la nostra vista ed il nostro gusto. 

DAL 5 ALL'8 GIUGNO, OGNI SERA È BUONA PER GUSTARE CONCERTI DI QUALITÀ NELLE CANTINE VITIVINICOLE TRENTINE 
Quattro passi fra i filari delle viti, nel massimo del loro rigoglio. Poi passeggiare in grandi edifici di campagna, a volte antichi e imponenti, a volte modernissimi. Assaggiare del buon vino, fra i migliori, roba da intenditori. Infine sedersi fra le botti, o nei locali di degustazione. In sale affrescate o coi muri di sasso. E godersi note d'autore: note di jazz o quartetti da camera, musica antica o tango fremente. Tutto questo è Vinum Bonum, ascoltare musica, mescere vino. Giunta alla sua settima edizione, questa manifestazione si è rivelata originale ed azzeccata, in un crescendo di fantasia e personalità tanto da essere assorbita, quest'anno, da Vinart, il vinestival trentino interamente dedicato a vino a arte. Per quattro giorni, nomi prestigiosi del panorama musicale italiano e internazionale propongono il loro repertorio in queste sedi inconsuete, omaggiando così Sua Signoria il vino e regalando momenti preziosi agli ospiti. Ogni sera sarà possibile scegliere fra le proposte di più cantine, tanto che nei pochi giorni della manifestazione si contano più di quindici spettacoli, tutti di altissima qualità: tanto basta per riconoscere a "Vinum Bonum" lo spessore di un vero e proprio festival musicale...ma con in più la sensualità del vino. Per info: 0461 262050 - www.vinart.it 

"LE GIORNATE PER LA SCIENZA 2003" 24 MAGGIO 
A Firenze una delle più importanti ed innovative manifestazioni dedicate a scuola e scienza negli storici giardini dell' Istituto Tecnico Agrario via delle Cascine 11, un tempo campo sperimentale della Scuola di Pomologia. Nell'ambito de "La Primavera della Scienza", progetto nazionale promosso e coordinato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia insieme all'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, con un importante contributo economico del MIUR. Vengono esposti negli edifici scolastici, nell'Azienda e nel Museo della Didattica in Agricoltura gli elaborati scientifici di numerose scuole toscane che partecipano all'iniziativa presentata dagli alunni e dai docenti delle scuole partecipanti. Programma della Manifestazione: Ore 8.00-9.30 Accoglienza ai Dirigenti Scolastici, alunni, docenti, visitatori; Ore 9.30-10.30 Visita dell'esposizione degli elaborati nell'edificio 2; Ore 10.30-11.00 Inaugurazione ufficiale della Mostra, con il saluto del Direttore Regionale; Ore 12.00 Incontro di docenti ed alunni per uno scambio di riflessioni sugli argomenti trattati nelle conferenze regionali sul DNA e sugli elaborati presentati. La mostra proseguirà nel pomeriggio nell'ambito della Festa di Primavera. 

DI VILLA IN CANTINA IN BICI LUNGO IL LIVENZA 
Un itinerario ricco di suggestioni da Polcenigo a Caorle tra i colori della natura, l'arte, le tradizioni storiche di paesi che si affacciano sul Livenza - E perché no: anche le cantine - Il tutto con charme, quello di Villa Luppis - Pacchetto bici valido tutto l'anno Si rilassa a bordo piscina, si concede una partita a tennis tra un itinerario e l'altro, si lascia coccolare dalla cucina raffinata degli hotel di charme. È il nuovo cicloturista che preferisce lasciare l'auto per concedersi il piacere del ritmo lento delle pedalate, del vento tra i capelli e dell'osservazione della natura. Per gli amanti delle due ruote un itinerario affascinante è sicuramente quello lungo "la" Livenza, al femminile, come chiamano il fiume gli abitanti delle sue rive. Si parte da Polcenigo, in provincia di Pordenone. Di fronte, guardando verso nord, c'è il bosco del Cansiglio e le Prealpi. Già alle sue sorgenti il fiume regala uno scenario naturalistico stupendo. Sì, perché le sue sorgenti sono tre e distano poche centinaia di metri l'una dall'altra. In località Molinetto le acque limpidissime fanno da specchio al verde tanto intenso della natura da sembrare irreale. Qui fu ritrovato un villaggio palafitticolo. L'altra sorgente ampia e luminosa caratterizza il paesaggio circostante in località "La Santissima" dal nome del santuario che si specchia nel fiume dedicato alla Santissima Trinità che custodisce importanti opere d'arte, tra cui un altare ligneo di grandi dimensioni attribuito a Domenico da Tolmezzo risalente alla fine del 1400. La terza sorgente, altro punto di partenza dell'escursione, è alle fonti del Gorgazzo, una profondissima grotta dove sgorgano acque eccezionalmente limpide color smeraldo. Dopo poche centinaia di metri i tre punti di partenza confluiscono sul ponte sul Livenza in località Pianca. Ora si parte per un viaggio d'altri tempi nel silenzio della natura, fuori dal traffico motorizzato attraverso strade secondarie, in un alternarsi tra la riva destra e quella sinistra del fiume fino alla foce di Caorle, tra zone umide e campi coltivati, tra l'opera della natura e quella dell'uomo. Così si potranno scoprire località di solito fuori dagli itinerari turistici tradizionali, entrare, al ritmo lento, nell'intimità delle tradizioni locali, conoscere Polcenigo con le sue ville e i suoi palazzi, assaporare gli odori di una natura poco nota. L'itinerario ci porterà all'elegante e raffinata Sacile, a Portobuffolè, meta di villeggiatura dei nobili veneziani, fino a San Stino di Livenza passando per Ponti di Tremeacque, punto di confluenza del Livenza e del Meduna. I dintorni sono caratterizzati da ville patrizie tra cui spicca Villa Luppis a Rivarotta di Pasiano, in provincia di Pordenone, immersa in un rigoglioso parco, passando per il centro di Motta sul Livenza. Da San Stino comincia il basso corso che ci porterà a Caorle dal bel centro storico caratterizzato da calli, campielli e viuzze tipiche dell'architettura veneto-lagunare. Carlo Favot ha pensato bene di pubblicare un'agile guida - corredata con tanto di elenco e numeri di telefono di tutti i meccanici sparsi lungo il tragitto - dal titolo "Livenza in bicicletta" utile per chi volesse cimentarsi in questo itinerario dalle Alpi all'Adriatico. Il libro è diventato anche un grazioso omaggio che Villa Luppis, ora raffinato hotel quattro stelle, riserva ai suoi ospiti. La storia della Villa è antica, risale agli inizi dell'XI secolo come convento dei monaci Camaldolesi. Secolarizzata da Napoleone agli inizi del 1800, la Villa fu acquistata dalla famiglia Chiozza-Luppis. E' una dimora di intenso fascino con il suo ampio parco, l'antico porticato che porta all'ingresso dell'hotel e il profumo dei fiori a dare il benvenuto. Nella hall è visibile l'antico muro trecentesco che si apre ad arco sul parco e la terrazza antistante il salone centrale immersa nel verde. La reception, poi, è un tocco di classe realizzata con un mobile seicentesco dietro al quale stanno due pale del 1500 raffiguranti San Gregorio Magno. Tutt'intorno salottini per rilassarsi o conversare amabilmente, magari con il sottofondo musicale del pianoforte. Dopo la pedalata lungo il Livenza ci si può concedere di una nuotata tonificante nella piscina e ai bordi della quale potremo sorseggiare un cocktail preparato con sapienza. Ma è solo un piccolo assaggio delle tante ricette di Villa Luppis che stupisce con i menù d'autore, prese dalle opere di Flaubert, Camus, Tolstoj, De Maupassant, Blixen, Canetti, Cabriel Garcìa Marquez e altri. A suggellare il tutto le 39 camere, una diversa dall'altra nell'arredamento e le tre suite: la Rosa, con mobili Luigi XVI e affresco francese, l'Azzurra e l'Antica. Il pacchetto weekend "Lungo il Livenza in bicicletta", dal treno alla bicicletta", valido per tutto il 2003, costa 450 mila lire a persona e comprende: due pernottamenti, cena "gourmande" in musica, cena di gala "Dinner & Dance", pranzo in Villa, pranzo "di percorso", visita ad una cantina con acquisti privilegiati, noleggio biciclette, libro e guida, trasferimenti da e per la stazione ferroviaria (per chi arriva con il treno) e sino alla base di partenza dell'itinerario in bici. A Villa Luppis, con la chiave, vi viene data anche una "shopping card", una tessera che vi permette di accedere agli spacci aziendali di alcune tra le più eleganti sartorie (Zegna, Piana, Schofield & Smith, ecc.), di laboratori alimentari tipici e di cantine. Villa Luppis è a Rivarotta di Pasiano, in provincia di Pordenone, tel. 0434-626969, fax 0434-626228. E-mail:hotel@villaluppis.it  www.villaluppis.it 

GOLF ALLE TERME: SETTE CAMPI IN SETTE GIORNI 
Partire alla scoperta di paesaggi emiliani armati di mazze e palline. Trascorrere la mattinata immersi nel verde di paesaggi sempre diversi, fare sport e poi abbandonarsi al relax di un bagno termale o di un massaggio tonificante. Percorrere itinerari enogastronomici in una terra di grande bellezza e ricca di tradizioni. Sono solo alcune delle tante sfaccettature che può offrire una vacanza che unisca i benefici di un soggiorno termale alla possibilità di passare la giornata su un green di prestigio. È quanto propongono i pacchetti "Golf and Wellness" promossi anche quest'anno dal Grand Hotel Porro e dall'Hotel Valentini di Salsomaggiore Terme. "Sette campi in sette giorni" potrebbe essere il motto di questa vacanza, che consente ad appassionati ed esperti del golf, ma anche ai principianti assoluti, di cambiare campo ogni giorno, spostandosi lungo l'antica via Francigena per un territorio che abbraccia l'Emilia per 90 chilometri. E si va dal vicino Country Club di Salsomaggiore, a soli 5 chilometri, al Golf & Country Club di Modena, il più lontano. Passando per la Rocca Golf Club di Sala Baganza (un'occasione per visitare il castello appena riaperto al pubblico dopo una chiusura di trent'anni, meta di una dell'itinerario "Le Arti e le Corti del Parmigianino" organizzate dalla Provincia di Parma), il Matilde di Canossa a San Bartolomeo, in provincia di Reggio Emilia, e tre strutture in provincia di Piacenza, il Golf Club La Bastardina, il Croara Club e il Golf Club Castell'Arquato. Ogni campo conta diciotto buche. Dopo aver trascorso la mattina sul green, il pomeriggio è riservato ai trattamenti e al relax all'Hotel Porro o al Velentini, due alberghi di charme, recentemente rinnovati e da sempre attenti alle esigenze di una clientela che ricerca più che mai un benessere a 360°: e allora non solo sport, non solo cure termali o trattamenti estetici grazie ai Beauty Center presenti all'interno di entrambi gli hotel, ma soprattutto possibilità di conoscere il territorio con le sue tradizioni culturali e gastronomiche, regalandosi un soggiorno in residenze raffinate dove si viene circondati da mille coccole e attenzioni. Immersi nella pace di un parco di 60.000 mq, questi due gioielli in stile liberty a due passi dalle splendide Terme Berzieri, offrono servizi d'alta qualità in cornici di notevole raffinatezza. Con il comfort assoluto e l' eleganza di un quattro stelle superior, il Grand Hotel Porro oltre alle tradizionali cure termali mette a disposizione dei propri clienti una vera "Oasi" che, grazie a un qualificato team di esperti, è in grado di offrire percorsi utili a risolvere problemi estetici come a garantire benessere anche a chi può ritagliarsi solo un week-end di trattamenti urto. L'Hotel Valentini, poi, è collegato da un passaggio sotterraneo alla piscina termale, dove l'acqua ad alta densità salina rende più facile galleggiare e si rivela efficacissima per chi ha problemi di cellulite. E poi nuove vasche per bagni aromatici, doccia francese orizzontale, un nuovo reparto per le cure inalatorie e un Centro benessere riqualificato e rinnovato di recente. I pacchetti "Golf & Hotel Arrangement" prevedono varie possibilità di soggiorni e partono da un minimo di 3 giorni (bed&breakfast e 2 green fee), del costo di 300 euro al Grand Hotel Porro (345 in mezza pensione) e 216 all 'Hotel Valentini (255 in mezza pensione). Il soggiorno di una settimana (bed&breakfast, 5 green fee) al Grand Hotel Porro costa 710 euro (815 in mezza pensione) e all'Hotel Valentini 514 euro (605 in mezza pensione). Mentre per la formula "Golf & Wellness Arrangement" per vacanze lunghe di dieci giorni, che comprendono pernottamento con prima colazione a buffet, 7 green fee, 3 trattamenti corpo, tre massaggi e tre bagni termali, le tariffe sono di 1.180 euro al Grand Hotel Porro (1.330 in mezza pensione) e di 900 euro all'Hotel Valentini (1.030 in mezza pensione). Il supplemento per la camera singola costa 18 euro al Grand Hotel Porro e 13 euro al Valentini. Per informazioni: Grand Hotel Porro (quattro stelle superior), Viale Porro 10, 43039 Salsomaggiore Terme (Pr). Tel. 0524.578221 Fax 0524.577878 E-mail: info@grandhotel-porro.it  www.grandhotel-porro.it  Hotel Valentini (quattro stelle), Viale Porro 10, 43039 Salsomaggiore Terme (Pr). Tel. 0524.578251 Fax 0524.578266 E-mai info@hotel-valentini.it  Numero verde: 800.861385 

WORKSHOP RAKU DOLCE E TERRE SIGILLATE CON IL MAESTRO FAENTINO GIOVANNI CIMATTI ROMA, 6 - 7 - 8 GIUGNO 2003 
Dopo esser stato invitato in Giappone, Corea, Stati Uniti ed in vari paesi europei, per la prima volta il Maestro faentino Giovanni Cimatti arriva a Roma per tenere un workshop di Raku Dolce, sua personale rivisitazione della ceramica Raku. Partendo dalle Terra Sigillata, tipologia ceramica d'epoca romana, e dall'antica tecnica di cottura legata alla nascita della cerimonia del tè, Giovanni Cimatti ha elaborato una "nuova ceramica", sintesi fra tradizione classica mediterranea e cultura orientale. Il Raku Dolce, realizzato con argille senza chamotte, s'inserisce all'interno del cosiddetto Raku Americano - che a differenza del tradizionale giapponese è eseguito con estrazione a caldo e successiva fumigazione - ma con la variante dell'estrazione delle ceramiche a bassa temperatura, il che consente di ottenere, anche con la foggiatura al tornio, delle forme d'elevata finitura e sonorità, che vibrano con suono di campane ed in cui le argille scoperte dal vetro sono di colore nero etrusco e le Terre Sigillate disegnano, con attica nettezza, grandi craquelès girovaganti su superfici color arancio solare(Giovanni Cimatti). Programma: Esecuzione di forme a lastra - essiccamento - rivestimenti a pennello o immersioni in Terra Sigillata - cottura a biscotto e seconda cottura a Raku Dolce - lezioni teoriche sulla preparazione delle Terre Sigillate - lezioni di tecnologia ceramica - proiezioni di diapositive. Orario: da venerdì 6 a domenica 8 ore 9 -18 (24 ore complessive) Luogo: Vivai le Mura - Via S. Bibiana 10, Roma (Terme di Caracalla) Organizzazione: Nicoletta Sauve Per informazioni e prenotazioni: nicolettasauve@libero.it  06 33250723 - 347 2429428 

"BOLOGNA, LA CITTA' DEL CIBO": GASTRONOMIA, CULTURA E SPETTACOLO 
Dal 6 all'8 giugno 2003 nelle piazze cittadine più caratteristiche La prima edizione di "Bologna, La Città del Cibo" è un evento che dal 6 all'8 giugno 2003 vedrà protagonista la città di Bologna, ed alcune delle più importanti e caratteristiche piazze del centro storico, in una speciale festa della gastronomia, del gusto e della tradizione locale inserita in un ambiente animato da spettacoli, animazioni ed intrattenimenti. Le piazze saranno palcoscenici unici dove verranno presentati i piatti tipici, i prodotti legati alla tradizione gastronomica petroniana e le aziende del settore agroalimentare provenienti da tutta Italia, sottolineando il forte legame che la città conserva con la propria storia culinaria che, pur evolvendosi, ha mantenuto inalterati qualità e gusto dei cibi artigianali, riuscendo a conquistare i mercati internazionali. L'idea è quella di un percorso che stimoli i cinque sensi, trasformando il cibo in un'opera d'arte, in poesia, lirica, gioco, momento di socializzazione o di riflessione, coinvolgendo i partecipanti al piacere del palato attraverso prospettive diverse, in un "teatro dei sapori" che ha per protagonisti i prodotti del territorio e le aziende che li producono. La manifestazione - dall'indubbio richiamo turistico, anche internazionale - darà a Bologna una grande visibilità per un viaggio nel mondo dei sapori che coniugherà la tradizione consolidata del cibo e della buona tavola con la convivialità e giovialità tipica della città. L'iniziativa vuole costruire una sfida di seduzione passando con grande impegno ed inventiva dalla sola logica dell'offerta del prodotto di qualità alla creazione di uno scenario che sappia sollecitare la percezione dei sensi, offrendo questo spazio di prestigio anche alle gastronomie non bolognesi in un connubio di tradizioni ed esperienze in grado di suscitare curiosità ed emozioni. Ogni piazza sarà dedicata ad un piatto tipico della cucina bolognese (mortadella, tortellini, lasagna, tagliatella, bollito misto, cotechino, cotoletta alla bolognese e zuppa inglese), sarà caratterizzata da un intrattenimento personalizzato (concerti, recital, visite guidate, allestimenti di sculture, spettacoli d'acrobati) e sarà animata dalle proposte gastronomiche più caratteristiche e succulenti. Il progetto coinvolgerà dieci piazze molto importanti e significative della città, tra cui Piazza Nettuno riservata interamente alle presenze istituzionali (Ministero delle Risorse Agricole e del Commercio Estero, Comune di Bologna, Bologna Turismo, Provincia, Regione Emilia Romagna e Comitato Organizzatore). La manifestazione si incentrerà, poi, su tre convegni che si svolgeranno nella Sala Farnese di Palazzo D'Accursio e analizzeranno vari aspetti legati alla cultura gastronomica locale e nazionale. Venerdì 6 giugno la tavola rotonda "I colloqui sulla gastronomia" si aprirà con l'introduzione dell'on. Enzo Raisi, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Bologna, ed il coinvolgimento di produttori e distributori impegnati a portare il loro contributo sul tema del trend delle produzioni agroalimentari di qualità; un'appendice intitolata a "Bologna: il teatro dei sapori" vedrà la partecipazione di giornalisti, scrittori e docenti che si confronteranno sulle origini e la storia della gastronomia bolognese. Sabato 7 giugno sarà la volta di "Bologna e le mille città del cibo italiane", con un'ulteriore chiave di lettura legata alla ristorazione italiana nel mondo, alla presenza del Ministro delle Risorse Agricole, on. Giovanni Alemanno, mentre nel pomeriggio si parlerà di "Tutela dei prodotti tipici nei mercati globali", con la presenza di assessori del governo regionale, di esponenti dell'Ice e con le conclusioni del Vice Ministro alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero, on. Adolfo Urso. Nella serata di sabato in Piazza Maggiore si terrà inoltre la sfilata dei piatti più importanti che compongono il menù tradizionale bolognese preparati dall'Unione Cuochi Bolognesi. Nell'occasione, almeno 100 persone (di cui la metà estratte a sorte tra il pubblico) degusteranno tali piatti sedute ai tavoli allestiti in piazza. Ogni piatto della sfilata sarà presentato da un testo poetico letto da una voce fuori campo e verrà abbinato ad un personaggio famoso che presterà la sua immagine a servizio dell'evento. Sempre sabato 7 giugno, durante la festa in Piazza Maggiore, sarà assegnato il Premio Internazionale della Cucina Bolognese che premierà gli chef, provenienti dall'Italia e dall'estero, che ogni giorno contribuiscono a mantenere viva l'immagine della gastronomia petroniana presentando i piatti tipici più conosciuti nei ristoranti di tutto il mondo. In Sala Farnese i ristoratori bolognesi cureranno la Cena di Gala per il premio. Durante la "tre giorni" saranno tra l'altro presentati e preparati alcuni piatti "dal vivo" da uno staff di cuochi e saranno attivi laboratori e aree di degustazione specifiche sui vari prodotti e su alcuni vini del territorio. Domenica 8 giugno la manifestazione si chiuderà in serata con un concerto al Teatro Comunale interamente dedicato al tema musica-cibo, interpretato dalla formazione da camera dei Filarmonici del Teatro, e con un gala dinner. Giovedì 5 giugno, nella sede del Gruppo Sabatini a Cadriano (alle porte di Bologna), verrà anche inaugurata "L'arte è servita", Mostra ideata da Davide Paolini, gastronauta per vocazione, all'interno di "Idee in Fabbrica", rassegna permanente dedicata alla creatività che raccoglie opere, testimonianze e citazioni di protagonisti del nostro tempo. Da anni Paolini - uomo moderno, ma ricercatore appassionato dei prodotti del passato che chiama giacimenti golosi - si impegna per la difesa e valorizzazione dei beni enogastronomici che appartengono al patrimonio del nostro paese, utilizzando per le sue installazioni materie prime trasformate in opere d'arte per soddisfare la nostra vista ed il nostro gusto. 
LE PIAZZE COINVOLTE Piazza XX Settembre (Piazza del Bollito Misto), con la presentazione delle gastronomie non bolognesi Piazza del Baraccano (Piazza del Cotechino),con le Associazione del Volontariato e con i corsi di cucina e gli incontri gastronomici nelle Sale del Baraccano Piazza Galvani (Piazza della Mortadella) con Alcisa e gli associati Ascom Piazza Verdi (Piazza della Zuppa Inglese), a cura di Confesercenti e i propri associati Piazza San Domenico (Piazza della Tagliatella) con la presentazione dei principali prodotti tipici, bolognesi e nazionali Piazza dei Celestini (Piazza dei Tortellini) con il "Consorzio dei Vini dei Colli Bolognesi" e gli associati CNA Piazza Santo Stefano (Piazza della Lasagna) straordinario palcoscenico per l'Orazione dei cuochi bolognesi sulla Lasagna, piatto cui è dedicata l'edizione 2003 Piazza della Mercanzia (Piazza del Pignoletto) a cura di CAAB (Centro Agro Alimentare di Bologna) e Interporto Piazza Nettuno (Piazza della Cotoletta alla Bolognese) il fulcro della festa, con la presenza di tutte le principali Istituzioni. 
INAUGURAZIONE L'inaugurazione ufficiale di "Bologna, La Città del Cibo", si svolgerà venerdì 6 giugno 2003 alle ore 13,00 in Sala Farnese di Palazzo D'Accursio. Un accademico dell'Università di Bologna terrà una prolusione sul rapporto tra identità culturale e gastronomia a Bologna, seguito da un non convenzionale "Taglio della lasagna". 

LA NUOVA HALL DEL BEST WESTERN HOTEL GALLES DI MILANO TERMINATI I LAVORI DI RESTYLING
Aria nuova nella hall del Best Western Hotel Galles di Milano. Dopo un'attenta e accurata operazione di restyling durata diversi mesi, è ora pronta ad accogliere gli ospiti con nuovissimi colori, raffinati arredi ed una sapiente disposizione degli spazi, in grado di suscitare un'atmosfera ancor più ricercata, degna di un albergo "storico" come è appunto il Best Western Hotel Galles che ha origine da un palazzo del 1882. La proprietà e il team di architetti sono stati impegnati, in particolare, nel recupero del pavimento originale in marmo cipollino classico, riportato oggi a nuovo splendore. Nella scelta dell'arredo si è voluto creare un contrasto, decisamente riuscito, tra antico e contemporaneo. Dipinti di fiori e paesaggi alle pareti impreziosite da pregiati parati, mobili d'antiquariato risalenti al '700 e di fine '800, poltrone d'alta gamma, conferiscono all'ambiente un fascino antico che si coniuga perfettamente con la modernità dello schermo al plasma presente nella hall e con i punti internet a disposizione dei clienti. Il Coffee Point permette di approfittare di una bevanda calda e uno snack veloce dalle 4.30 alle 11.00; un servizio gratuito particolarmente apprezzato, soprattutto da chi deve lasciare l'hotel molto presto al mattino. Il restyling della hall è solo l'ultimo in ordine di tempo degli interventi disposti dal management dell'albergo per stare sempre al passo con i tempi, e con le aspettative di ospiti sempre più esigenti e preparati. Sono stati, inoltre dedicati degli interi piani ai non fumatori, cosi come in altri è stata eliminata la moquette, per venire incontro a chi soffre di allergie particolari. Da settembre 2002, è poi attivo il fitness center dotato di sauna, bagno turco e palestra attrezzata. 

VALLE ISARCO - VISITE GUIDATE NOTTURNE AL CENTRO STORICO DI BRESSANONE. CON UN INSOLITO CICERONE... MA CI SONO TANTE ALTRE CURIOSITA' PER L'ESTATE IN VALLE ISARCO 
Di notte, alla scoperta dei segreti della cittadina storica di Bressanone, capoluogo culturale e 'morale' del Tirolo, nella Valle Isarco, in compagnia di un'insolita guida: un buffo personaggio che indossa un cappellaccio a bande larghe e un mantello... E' il 'guardiano notturno' della città. Chi meglio di lui può raccontare antiche storie e leggende? Sarà questo vecchio che ne ha viste di cotte e di crude ad accompagnarci tra i portici, i palazzi austeri, i vicoletti del centro storico di Bressanone, portandoci a ritroso nel Medioevo. Rivelandosi però più simpatico del previsto.... L'appuntamento con la visita guidata del 'guardiano' di Bressanone è ogni venerdì sera alle 21.30, dal 4 luglio 2003 fino al 26 settembre 2003 (a settembre alle ore 21). La prenotazione è obbligatoria presso l'Associazione turistica Bressanone (tel. 0472.836401), dove è anche il punto di ritrovo. La quota è di 5 euro a persona. Ma eccolo il guardiano notturno che arriva al Ponte dell'Aquila, suggestivo angolo della cittadina, proveniente da Stufles: questo è il quartiere più antico e autentico, anche se non corrisponde al centro storico vero e proprio. Si trova infatti di là dal fiume Isarco, ora irreggimentato ma una volta impetuoso e devastante. A proposito, il guardiano, un po' burbero, ci racconta di alluvioni e incendi e di certa gentaglia dalla quale doveva liberare la città... Non era un posto tranquillo questo. Lungo il fiume, una volta, si trovavano tutti i macellai per lavare le interiora degli animali per le trippe e altre specialità. E poi c'erano le lavandaie all'opera, e i mulini che facevano un gran frastuono. Sorridendo, il nostro poliziotto dei tempi che furono racconta poi del bagno pubblico al Ponte Aquila. Qui una volta era pieno di "ignudi", che si lavavano quando il loro odore corporeo diventava insopportabile... Tanto, che il parroco fece chiudere il bagno per mettere fine a questo andazzo indecente. Quel bagno oggi possiamo solo immaginarlo: si trovava proprio dietro la macelleria Schanung, nel cortile interno. Il guardiano notturno racconta anche di ladri e bestemmiatori che nemmeno di giorno mancavano a Bressanone. Non avevano vita facile: prima o poi finivano tutti sulla gogna, che si trovava sotto i portici, di fronte all'attuale negozio Pramstaller. Con voce misteriosa la nostra guida illustra la casa Lachmüller, uno dei tanti edifici storici di Bressanone. A modo suo: in una stanza della casa alloggiavano due francesi, che sarebbero morti in circostanze misteriose. Nel momento della loro morte, si sa però che entrambi avrebbero indicato con occhi sbarrati dalla paura il ritratto del vecchio proprietario della casa. E da allora, si dice che la casa è invasa dagli spiriti. Anche sull'"oste scuro", l'attuale rinomatissimo ristorante Finsterwirt (Oste Scuro) affacciato sullo stretto vicoletto che sbuca nella famosa piazza Duomo (dove termina la visita), il guardiano notturno di Bressanone ha un aneddoto: questo nome deriva dal fatto che in tempi remoti la gente era costretta a bere il vino al buio, per non farsi vedere, poiché il potere religioso aveva proibito questa piacevole pratica... Tanti altri eventi e curiosità in Valle Isarco: le giornate dello yogurt di Vipiteno... E' uno dei prodotti più naturali e gustosi: lo yogurt. Attorno a questo prodotto derivato del latte l'associazione turistica di Vipiteno, assieme agli albergatori e ristoratori dell'Alta Valle Isarco e alla Latteria sociale Sterzing-Vipiteno, organizza dal 9 al 27 luglio 2003 le "giornate dello yogurt di Vipiteno", giunte alla V edizione. Molto ricco il programma: visite guidate alla Latteria sociale di Vipiteno e a un maso contadino, passeggiate alla scoperta delle erbe, serate di degustazione a base di yogurt nei vari alberghi e ristoranti partecipanti, escursioni in montagna a piedi o in bici, visita di botteghe artigiane, e altro ancora. Inoltre ogni chef di ristorante presenterà piatti particolari preparati con lo yogurt. ... E i canederli da Guinness il 15 settembre 2003 Il canederlo o "Knödel" è uno dei piatti più amati e più tradizionali dell'Alto Adige. Dedicate alla mitiche 'palle di pane', a Vipiteno dal 12 al 14 settembre 2003 si svolgono le "giornate del canederlo", durante le quali gli ospiti potranno preparare ed assaggiare ogni tipi di canederlo sotto la guida di cuochi esperti. Il momento clou sarà però la grande "festa dei canederli", il 15 settembre. Nell'occasione i ristoratori cucineranno 25 tipi diversi di canederli, da quelli più tradizionali a quelli allo speck, da quelli di magro, a quelli al fegato, fino ai canederli agli asparagi, al pesce e alle rape rosse. Da non perdere inoltre la ricca variazione di canederli dolci. L'obiettivo della festa di quest'anno è di formare una tavolata di oltre 500 metri dalla 'Città nuova' fino alla 'Città vecchia' di Vipiteno, per raggiungere così il nuovo record mondiale da iscrivere ufficialmente nel Guinness. Dalle 11 alle 22 nella zona pedonale di Vipiteno, al suono di musiche tradizionali e popolari, si esibiranno anche gruppi in costumi tradizionali da varie zone dell'Alto Adige e del Tirolo. Anteprima autunno A Naz-Sciaves, capitale delle mele, dall'11 al 19 ottobre la Settimana della mela, con menu speciali nei ristoranti, pacchetti soggiorno, e l'elezione della 'Regina delle mele' (una ragazza del posto, una specie di 'Miss mela'..). Infolink: www.valleisarco.info 

VALLE ISARCO - NUOVI PREZIOSI (E CURIOSI) MUSEI 
Due piccoli ma curiosi musei vanno ad arricchire l'offerta culturale della Valle Isarco in Alto Adige, da millenni crocevia di genti, culture e scambi fra nord e sud d'Europa. Il primo è il museo dei minerali di Tiso (nei pressi di Chiusa), recentemente riallestito con criteri museali moderni, dove fino al 26 ottobre 2003 è in corso una mostra temporanea dei cristalli di roccia più belli delle Alpi e sui curiosi geodi di Tiso ('palle' di roccia). Il secondo è il museo della Farmacia, nel centro storico di Bressanone. Non a caso: Il Tirolo e Bressanone nella storia europea della farmaceutica costituiscono dei punti nodali. Lungo l'asse nord-sud del Brennero già in tempi remoti si affermò una grande tradizione farmaceutica (basta pensare che attorno al 1540 il celebre medico Paracelso esercitava nella vicina Vipiteno). Colorate palle di roccia al Museo dei MInerali Il genuino borghetto rurale-montano di Tiso, tra boschi e masi in vista delle frastagliate Odle, dove dalla Valle Isarco si stacca la dolomitica Val di Funes, è più famoso per i "geodi di Tiso" che per il pur straordinario paesaggio. I geodi sono formazioni sferiche di roccia che al loro interno spesso custodiscono cristalli bellissimi e hanno preso proprio il nome 'ufficiale' da questa località della Valle Isarco. Il museo si deve in gran parte al signor Paul Fischnaller, che ha lasciato persino il suo lavoro primario per dedicarsi anima e corpo alla ricerca e allo studio dei minerali. In 25 anni di ritrovamenti è riuscito a raccogliere una formidabile collezione di minerali multicolori. La collezione di Fischnaller, donata al comune di Tiso, non è altro che il nucleo originario del Museo dei minerali, oggi ospitato e riallestito nella Casa delle Associazioni, nel centro di Tiso. I geodi, che toccano fino a 20 centimetri di diametro, visti dall'esterno non sembrano nulla di particolare. Ma appena vengono aperti con un colpo secco, ecco la sorpresa: al loro interno svelano meravigliosi cristalli di agata ricoperti da uno strato di tufo porfirico. L'agata raggiunge infatti il massimo della bellezza dopo essere stata tagliata. Il museo espone anche una raccolta di gioielli d'agata. Particolarmente affascinante è il contrasto tra i geodi "pieni" e quelli "vuoti". Molti dei geodi "pieni" contengono bellissime agate dalle sfaccettature e dai colori strabilianti. Ametiste e cristalli di quarzo si distinguono particolarmente per la loro limpidezza, mentre l'agata è riconoscibile per le forme geometriche. Ogni geode racchiude dunque un suo piccolo segreto di cristallo, da scoprire con una visita al museo. Ma dove si trovano in natura questi geodi? Una volta i geodi si trovavano nella gola del "Gostnergraben", ma anche in altri siti della val di Funes... ora la raccolta è vietata, ma ci vorrebbe un'attrezzatura speciale, buona condizione fisica e molta fortuna, per trovarne... Ogni giovedì, in Val di Funes si tengono escursioni guidate sulle tracce dei geodi (8 euro a persona compreso visita guidata al museo). Il museo della farmacia di Bressanone Da alcuni mesi a Bressanone ha aperto le porte un nuovo, piccolo museo: il Museo della Farmacia, 150 metri quadrati di esposizione ricavati in una storica casa di Via Ponte Aquila 4 accanto all'Antica Farmacia di Bressanone, in locali messi a disposizione dalla famiglia Peer. Un museo fondato e gestito dall'associazione culturale privata "Recipe!": propone in chiave moderna l'antica sapienza, che sembrava perduta per sempre, ma che viene in parte rivalutata oggi con la medicina alternativa. L'obiettivo del Museo della Farmacia di Bressanone è quello di diventare un centro d'informazione, di formazione e di studi, un punto di riferimento sull'ars pharmaceutica, anche perché per ovvie ragioni non ha pretese di essere esaustivo. Ma per l'unicità dei tesori, questo museo è un vero piccolo gioiello in Europa! All'ultimo grido anche allestimenti e soluzioni espositive ed architettoniche a cura degli architetti Walter Angonese e Paul Senoner, mentre il 'concept' museale è stato sviluppato da Petra Paolazzi di Innsbruck, con la consulenza scientifica della dottoressa Elizabeth Peer, dell'associazione 'Recipe'! Il museo offre un'informazione retrospettiva della storia farmaceutica e nel contempo un'istantanea sull'attuale impiego di preparati e sulla responsabilità dei farmacisti. Inoltre, nella fattispecie di Bressanone, vuole evidenziare con chiarezza il nesso che intercorre fra la storia delle farmacie e quella di una città. Il museo, infatti, si fonda sui reperti provenienti da un'istituzione di ben 400 anni fa, dell 1602, l'Antica Farmacia Civica di Bressanone, che si affiancava a quella di corte. Colpisce l'ottimo stato di conservazione degli oggetti e dei prodotti, la completezza e l'originalità di quanto conservato qui per secoli. Affreschi del 17° secolo ricoprono le arcate in muratura, e le architetture suggestive evocano ulteriormente l'atmosfera di magia e misticismo delle antiche botteghe. Salendo le scale ci si addentra nel museo accolti dapprima da un centinaio di vecchi contenitori di legno e vetro di varie forme, colori e grandezze, accatastati fino a toccare il soffitto. Contengono prodotti, piante, animali e medicinali da tutto il mondo, sapientemente ordinati secondo la loro denominazione scientifica latina. Ben richiusi, perfettamente conservati e riposti in appositi contenitori, facevano bella mostra nelle vetrine scaffalate delle antiche farmacie per 'impressionare' e accattivare i pazienti. Gli esemplari particolarmente rari venivano esposti in uno scrigno posto al centro. Visitando il museo, viene davvero voglia di giocare all'apprendista stregone, di mescolare, filtrare e scoprire. I progettisti hanno fatto in modo che i visitatori possano mettere alla prova la propria abilità nello scoprire e nello stabilire connessioni. Anche allora c'era un rimedio per ogni malanno e ogni dolore: si scopre che il grasso di volpe era indicato per le ferite al capo, ma anche per le otiti. Calcificazioni di stomaco di gamberi d'acqua dolce e occhi di gamberi erano invece l'ideale per curare gli occhi... Dietro a queste curiose ricette, vi era tutta una scienza, descritta e rappresentata in una delle sale del museo. Un grande armadio con oltre cento cassetti illuminati, situato al centro del museo, invita il visitatore ad aprirli liberamente e a scoprire il contenuto prezioso, la "materia medica". Al di sopra della scaffalatura moderna si librano due mitici simboli della farmacologia antica: la mummia di un coccodrillo e un dente di narvalo. Il viaggio continua alla scoperta delle droghe, che una volta non avevano accezione negativa ed erano semplicemente "rimedi di origine vegetale o animale in polvere". Pillole di camoscio, bile di bue, ammoniti, pomice, bulbo di china e bitume erano i rimedi usati per curare i nostri bisnonni... C'era anche una specie di viagra: la femmina di una certa specie di cocciniglia ridava vigore all'uomo, ma serviva anche per tingere di rosso la lana. Cocciniglie, pulci e pidocchi ebbero grandissima importanza nei secoli. Così la secrezione di una cocciniglia indiana fino al secolo scorso era utilizzata per la tachicardia, l'epatite e i problemi di fegato, ma anche per la produzione dei primi dischi sonori, ricoperti di una particolare lacca. L'Arte farmaceutica è un'ulteriore tematica fondamentale trattata nel museo. Nell'arte farmaceutica i pazienti di ogni epoca riponevano grandi aspettative. I medicamenti dovevano offrire un rimedio rapido e duraturo, essere di gradevole applicazione e conservarsi inalterabili. La preparazione a regola d'arte e a misura di paziente si sviluppò in uno specifico ambito, detto galenica. L'abbondanza di varie forme medicamentose comprende sostanze per suffumigi a scopo inalatorio, unguenti e cataplasmi da spalmare, lettovari e confetti da succhiare, supposte anali o vaginali, compresse e pillole da inghiottire, fiale per iniezioni. L'estensione degli oggetti esposti va dalle rarità storiche del XVII secolo agli attuali prodotti industriali. Ma vengono esposti anche singoli preparati dal dosaggio personalizzato, provenienti dall'odierno laboratorio della farmacia. Stanno a documentare l'ampiezza e l'evoluzione dall'artigianato galenico alla moderna arte e tecnologia farmaceutica. "La conoscenza del farmacista doveva costantemente evolvere", dice Elisabeth Peer dell'associazione "recipe!". Questo ha favorito lo sviluppo di una vera tecnologia farmaceutica. Una volta per formare le pillole si utilizzava un attrezzo, chiamato "forma-pillole". E i ricchi arrivarono a rivestire questi oggetti forma-pillole con oro o argento! Circa a 200 anni fa risale invece l'avvento della chimica e la sua applicazione nella farmaceutica. Fiale, distillatori, crogioli in esposizione testimoniano l'attività di laboratorio dei due secoli passati. All'inizio c'erano miscugli vegetali con numerosi componenti - molti tipi di vegetali dovevano guarire da molti tipi di malanni. Paracelso promosse proprio il contrario: la pura sostanza attiva preparata chimicamente. Le tecniche alchimistiche in laboratorio della distillazione e della sublimazione introdussero tinture e preparati minerali di arsenico, antimonio, mercurio ed oro. Nella chimica vegetale del XVII e XVIII secolo la ricerca del principio attivo portò a successi particolarmente grandi. Furono i farmacisti ad isolare nei loro laboratori la morfina, il chinino ed un'ulteriore serie di importanti sostanze vegetali. La crescita dei costi e delle richieste spostarono poi la produzione dalla farmacia all'industria chimico-farmaceutica. Sicurezza, servizio ed assortimento dell'offerta e della consulenza caratterizzano ancora il rapporto fra pazienti e farmacista. A quest'ambito è dedicata una lunga vetrina espositiva. I medicinali costituiscono una "merce" del tutto particolare. La farmaceutica, divenuta professione autonoma, è un'assistenza medica dagli aspetti e dai contenuti scientifici, legali, tecnico-artigianali ed economici. Nell'ambito della preparazione e della distribuzione di medicamenti la farmacia si è trasformata in un centro di assistenza. L'indipendenza d'informazione e di consulenza, di discrezione e di riservatezza fa parte dei doveri professionali del farmacista, quanto la sua costante disponibilità. In ogni farmacia che si rispetti i problemi e la personalità del paziente stanno al centro dell'attenzione. E proprio in questa ottica anche il museo dell'ars pharmaceutica di Bressanone invita ad approfondire e a chiedere informazioni: il team museale della recipe! ha raccolto in un CD una selezione di "100 domande" che giorno per giorno vengono poste ai farmacisti: Le medicine vanno prese con la luna calante o con la luna crescente? Quanto è alta la mia pressione sanguigna? Quando e perché si coagula il sangue? "A queste e a tante altre domande i farmacisti sanno sempre dare una risposta. Il museo suscita interesse e curiosità e intende guidare i suoi visitatori ad una comprensione più profonda della salute e della malattia, dei mezzi e dei limiti della guarigione", spiegano i promotori del Museo. Maggiori informazioni: Museo dei Minerali, Tiso (BZ), tel. 0472.844522, www.mineralienmuseum-teis.it Museo della Farmacia:via Ponte Aquila 4, Bressanone (BZ), www.pharmazie.it  Orari d'apertura: martedì e mercoledì dalle 14 alle 18, sabato dalle 11 alle 16. Ingresso 3,5 euro 

VALLE ISARCO - ESTATE IN MONTAGNA CON I BIMBI. 
Le aree e i paesini più autenticamente alpestri dell'area Valle Isarco, in Alto Adige, per l'estate 2003 si sono organizzate per far vivere una 'vera' vacanza di relax, ma anche di divertimento, alle famiglie con bambini. Qualche esempio? Colle Isarco, paese dalle belle architetture immediatamente a sud del Brennero all'imbocco della Val di Fleres, e la vicina Ladurns hanno predisposto uno scoppiettante programma settimanale ad hoc per i bimbi, valido dal 29 giugno fino al 6 settembre 2003. Il lunedì i bambini visitano un'azienda apistica produttrice di miele oppure vengono accompagnati al 'Safari dei fiori', alla scoperta delle piante e dei loro poteri curativi. Martedì è la volta 'dei fantasmi' e della magia. Mercoledì tutti in malga con i genitori, giovedì ginnastica in piscina... Fino a venerdì, quando con il personaggio Krixli Kraxli si sale alla malga di Ladurns, in vista del magnifico picco del Tribulaun: per i bimbi è una giornata d'avventura con arrampicata, calata con la fune (naturalmente in completa sicurezza sotto la guida di esperti)... I pacchetti sono promossi da 10 alberghi di Colle Isarco-Ladurns e sono all inclusive per famiglia: partono da prezzi incredibili (per l'adulto da 30 euro al giorno mezza pensione in un alberghetto famigliare). Molto interessante anche il programma di Maranza, località splendidamente affacciata su una verde terrazza naturale in vista di tutte le Dolomiti, dove la val Pusteria sbocca in Valle Isarco. Con la Fiaba-Card, che gli alberghi consegnano nelle settimane dal 21 giugno al 6 settembre 2003, si può partecipare a molte iniziative senza supplementi di prezzo: visita al Museo del Loden di Vandoies, gita in carrozza intorno a Maranza (i bambini possono accarezzare i cavalli e dare perfino qualche comando...) e così via. Non solo: a Valles i bambini imparano a conoscere la corda e le imbragature su un prato appositamente allestito. Insieme costruiranno poi una piccola teleferica e un ponte di corda... A Vandoies invece imparano le basi dell'arte del circo. L'iscrizione alle varie iniziative in calendario si riceve presso le associazioni turistiche di Maranza, Valles, Rio di Punteria, Vandoies almeno un giorno prima. Infolink: www.valleisarco.info 

VALLE ISARCO, NUOVA DESTINAZIONE WELLNESS. DALLE ANTICHE TERME DI BRENNERO ALL'AVVENIRISTICA ACQUARENA DI BRESSANONE. 
Bressanone e la Valle Isarco arricchiscono la propria offerta turistica 'quattro stagioni' con nuove proposte wellness. Da una parte la riapertura di un antico stabilimento termale, le Terme di Brennero, proprio al confine con l'Austria. Dall'altra, la recente inaugurazione dell'avanzatissimo centro Acquarena a Bressanone. Due opzioni ideali anche d'estate, nelle (poche) giornate in cui il tempo fosse brutto... In particolare a Bressanone, nell'ambito delle 'settimane del benessere' dal 28 giugno fino al 13 luglio 2003, si può usufruire di un forfait di 7 giorni al prezzo di € 342,00 comprendente: 3 nordic walking, 2 tour in mountain-bike con istruttore, 2 massaggi, 2 bagni curativi, 2 ingressi all'Acquarena (oppure 4 giorni a 180 euro). Nell'occasione, alcuni alberghi offrono convenienti pacchetti soggiorno da 150 a 280 euro mezza pensione a settimana. Acquarena: non solo piscine E' un centro acquatico proprio come quelli che ammiriamo oltreconfine, nella vicina Austria o in Svizzera, e ci fanno rimanere a bocca aperta.... Acquarena non è infatti una piscina qualsiasi. Già la forma architettonica ovale incuriosisce. Molto moderna, non stona con gli antichi, austeri edifici di Bressanone, come il Duomo o il Palazzo dei Principi Vescovi. La combinazione di materiali pregiati come legno, vetro, alluminio e cemento armato creano un'atmosfera calda, inondata di luce e di sole. Anche la vista verso l'esterno, grazie alla grande vetrata, è qualcosa di speciale. Ma che cos'è esattamente Acquarena? Potremmo definirlo un centro acquatico che combina in modo ottimale piscina coperta, 'lido' e centro benessere, aprendo la città di Bressanone e il comprensorio della Valle Isarco a una nuova modalità di fruizione del tempo libero. Ciò vale sia per gli sportivi e gli amanti del fitness e del benessere, sia per le giovani famiglie, i bambini, gli anziani. E naturalmente per tutti gli ospiti della Valle Isarco che vogliono rilassarsi dopo lo sci, le escursioni in montagna, le esperienze enogastronomiche, le visite culturali. Il sistema di pagamento e gli spogliatoi, che in altri impianti rappresentano il primo non sempre piacevole impatto, ad Acquarena è speciale. All'ingresso viene consegnata l'"Acquarena Key", un braccialetto con chip nel quale è programmata la serratura del proprio armadietto, ma anche l'ordinazione di bevande e snacks al bar-ristorante, cosí come l'utilizzo del solarium. Addio monete che cadono o fastidiose chiavi che quando servono non si trovano mai.... Una volta entrati, abbiamo a disposizione varie piscine in tre sezioni: una piscina di 25 m a 8 corsie con trampolini, una piscina Fun con un grande scivolo e un canale ad acqua corrente, e una vasta area con piscina per i più piccoli. Qui c'è una divertente cascatella, assolutamente non pericolosa, dove potranno veramente sfogarsi! Una chicca è la vasca con acqua salata, che si trova all'esterno ma è accessibile tutto l'anno direttamente dall'interno. La piscina principale viene utilizzata anche per l'aquagym, per corsi per disabili, corsi di nuoto per bambini, gare di nuoto, pallanuoto e molte altre attività. Acquarena presenta anche un ampio settore benessere: "Body Well". Qui si trovano vari tipi di sauna a diverse temperature, numerose vasche relax e ampie aree con lettini. All'aperto troviamo sauna, hot-whirlpool e docce. L'offerta di Acquarena si completa con un centro fitness e una palestra, con la possibilità di corsi collettivi o programma di allenamento personalizzato sotto la guida di professionisti. Per il benessere del palato, c'è il ristorante "Grissino", accessibile sia dalla zona piscine che da quella wellness. E' aperto sia ai clienti di Acquarena, che agli esterni: cucina moderna e ambiente rilassante, d'estate anche in terrazza. Acquarena è in via Ammon 24, a Bressanone (BZ), tel. 0472.823500 o 0472.823670, www.acquarena.com Orario 9-22 (mercoledì e sabato 9-23), ingresso intero da 7 euro, reparto sauna 13 euro (previste articolate forme di riduzioni, abbonamenti, Family card, biglietti per fasce orarie ecc.). Alle Terme di Brennero rivive la tradizione Belle Epoque del 'Bad' (Bagno) tirolese La località è più nota per il valico autostradale e ferroviario, eppure il passo del Brennero, fondamentale via di comunicazione fra nord e sud dell'Europa, ha una secolare vocazione turistica, legata a un'antica fonte termale, conosciuta da 700 anni e dal XVII secolo nota come fonte di Sanct Zacharias. A cavallo fra '800 e '900, qui, come in molti altri siti dell'Alto Adige, sorgeva un Grand Hotel termale frequentato dal bel mondo (tra gli ospiti illustri, Ibsen e Strauss). Ora questi antichi fasti rivivono con l'apertura dell'impianto Terme di Brennero (Brennero, BZ, tel. 0472.631124, info@termedibrennero.it  www.termedibrennero.it  ). Le sue acque si distinguono dalle comuni acque sorgive per la profondità da cui esse provengono. L'acqua risale infatti da più di 1000 m di profondità e nel suo lento percorso si arricchisce di quelle caratteristiche che la rendono eccezionale: una straordinaria purezza batteriologica, una temperatura pressoché costante di. 22° C, una particolare composizione grazie al raro equilibrio di Calcio e Magnesio, Sodio e Potassio, Bicarbonato, Solfati, Anidride Carbonica e oligoelementi quali Bromo, Iodio, Litio, con valore di PH neutro (7). Sulla scorta di queste caratteristiche la sorgente Sanct Zacharias delle Terme di Brennero viene ufficialmente indicata come termale (ipotermale) - oligominerale - bicarbonato - solfato - calcica - magnesiaca. Pertanto è autorizzata dal Ministero della Sanità per cure termali balneoterapiche (affezioni cutanee), idropiniche (prevenzione calcolosi e ipertensione arteriosa, infezioni delle vie urinarie) e inalatorie. Lo stabilimento è aperto al pubblico tutto l'anno. Per soggiornare, poco a valle si trova Colle Isarco, borgo dalle belle architetture e dalla buona dotazione ricettiva (dall'agriturismo al 3 stelle), che in passato ospitava i grandi nomi dell'aristocrazia mitteleuropea. Da qui si stacca verso ovest una selvaggia valle laterale cinta da alte montagne (come il Tribulaun, dove Dolomieu fece le sue prime analisi della roccia dolomitica), la Val di Fleres. Poco più in basso troviamo Vipiteno, la Val Ridanna, la Val di Vizze. Infolink: www.valleisarco.info 

RITORNA IL "COMUN COMUNALE", RIEVOCAZIONE IN COSTUME CON FESTE, SPETTACOLI E APPUNTAMENTI GASTRONOMICI 
Sono bene sette, e cioè Isera, Nogaredo, Villa Lagarina, Pomarolo, Nomi, Aldeno e Cimone, le realtà coinvolte nel "Comun Comunale", una rievocazione storica che ci riporta ai tempi in cui le sedici "ville" medievali costituivano il primo avamposto italiano verso il mondo tedesco. Una vicenda cominciata nel 1136. A quel tempo i comuni della zona si opposero fieramente alla scesa dell'imperatore tedesco Lotario II, avendo la peggio. Per oltre settecento anni la lega delle "sedici ville" continuò comunque ad esistere fino al 1814, quando i bavaresi di Napoleone cancellarono quanto era rimasto delle sue prerogative di autonomia. Una storia coraggiosa che i sette comuni vogliono ricordare ogni anno, con un fitto calendario di appuntamenti che spaziano dal corteo storico, con tanto di sbandieratori e tamburi, incontri culinari, musicisti e giullari, tutto in perfetto stile medievale. Quest'anno è la volta di Nomi, che ospiterà la kermesse dal 30 maggio al 1 giugno. Si comincia il 24 maggio con un piccolo prologo della festa, una manifestazione all'insegna del vino locale chiamata "Bonum vinum, vinum generosum". Il 30 maggio alle 20.30 il Comun Comunale Lagarino prende il via ufficiale, con il "Corteo Storico", seguito dalle qualificazioni per i giochi. Si prosegue per tutto il fine settimana, tra spettacoli, iniziative enogastronomiche, teatro e persino un torneo cavalleresco. Per info: Apt Rovereto e Vallagarina 0464 430363 www.apt.rovereto.tn.it  - Comune di Nomi 0464 834107 

ASPETTANDO L'ESTATE, COSTRUISCI IL TUO BENESSERE 
Ma siamo proprio pronti ad affrontare l'estate? E se cominciassimo a prepararci?? Fisicamente e psicologicamente? L'Hotel Ritz Terme di Abano propone per i vostri lettori i programmi: Offerta valida dal 16/6/2003 al 12/7/2003 Soggiorno di tre notti con pernottamento e prima colazione in camera doppia "elegant" per persona 150,00euro Supplemento per un prolungamento di ulteriori tre giorni, per persona 144,00euro Per ogni pasto: eccezionalmente 20,00euro a persona Pacchetto speciale: 2 massaggi relax (30' minuti l'uno), uso delle piscine termali + telo spugna, utilizzo della sauna e del solarium, uso delle biciclette, prima colazione in camera senza supplemento, il giovedì sera "cena gourmand"..... 59,00euro DIVINE HEALING Osho devine heling : la MEDITAZIONE è la via che ti porta dentro..... per conoscere il sè 30,00 EURO l'ora e per persona in piccolo gruppo ( da 3 a 10 persone ), prendere contatti per gruppi numerosi o per lezioni individuali. Il programma completo di Osho Divine Healing porta l'individuo in una dimensione meditativa. La qualità di lavoro in un contesto di gruppo assume un'importanza fondamentale per creare un'atmosfera ludica,serena e rilassata, dando in ogni momento lo spazio e il tempo al nostro corpo di esprimersi. Il programma completo comprende: healing Movements : derivano da antichi esercizi meditativi usati per nutrire il "Qi", conosciuti con il nome di Qi gong in Cina e ShinTai-Do in Giappone. Sono movimenti specifici, eccellenti per la salute e la flessibilità del corpo: rinforzano il sistema immunitario andando ad armonizzare il flusso di energia vitale e positiva (Qi) lungo i meridiani del nostro corpo verso gli organi corrispondenti. Chiunque può praticarli con risultati immediati perchè sono divertenti, facili,ed estremamente efficaci: rilassandoti nel movimento e focalizzandoti nel respiro ti prepari alla meditazione rendendo il corpo più leggero e lo spirito più gioioso. Quindi si passerà alla meditazione vera e propria accompagnata da esercizi di respirazione e da alcune tecniche base del massaggio legate alla digito pressione e all'arte dello shiatzu. PERCHE' UN CORSO DI DIVINE HEALING Quando senti di aver bisogno di una pausa... Quando i tuoi valori stanno cambiando, ma non sai ancora che nuova direzione prendere.... Quando intuisci che dentro hai tanti potenziali inespressi... Quando sei curioso di scoprire chi sei.... Allora ti aspettiamo.... al RITZ, con Michela e il quarto chakra perché come dice il maestro indiano Osho Rajneesh ( 1931-1990 ): ... ci sono avventure e avventure, ma nessuna avventura puo' essere paragonata all'avventura della meditazione. E' l'avventura per eccellenza, perché non ti porta sull' Everest, su Marte o sulla Luna, ma vai al centro del tuo essere. " QUANDO UN CORSO DI DIVINE HEALING Secondo le tradizioni orientali, secondo l'antica medicina e le discipline orientali, tutte le malattie, fisiche e psichiche, psichiche e fisiche, si manifestano quando l'individuo non è piu' in contatto con se stesso né con l'energia universale attorno a sé, così la propria energia vitale non scorre piu' in modo fluido e si perde la capacita' di sentirsi bene,di stare bene con sé stessi e con gli altri. Perdendo il contatto con la propria interiorita' e con l'energia universale intorno a noi, si perde la nostra capacità di autoguarirsi. COS'E' IL DIVINE HEALING E' l'arte orientale della guarigione basata sull'utilizzo: della digitopressione, delle tecniche di consapevolezza del proprio corpo, degli esercizi di respirazione. Attraverso questo lavoro si possono raggiungere spazi meditativi che nutrono la nostra energia interiore e portano al risveglio del guaritore (healer) dentro di noi. IN BUONA SOSTANZA L' Osho divine healing offre un approccio unico all'arte della guarigione. Il modo di trattare il corpo umano affonda le sue radici nelle antiche tecniche orientali di shiatsu,agopuntura, hamma, do-in, qi gong... Secondo tali discipline tutte le malattie si manifestano quando l'individuo non è piu' in contatto con se stesso e con l'energia universale attorno a sé, non è quindi piu' in contatto con la propria personale,interiore, fonte di guarigione. Nell' ODH veniamo aiutati a riconnetterci con la nostra interiorità e con la nostra fonte di guarigione. 5000 anni fa non esisteva altro modo se non la meditazione per conoscere i punti di energia, i meridiani, le connessioni. Il saggio , il maestro, meditativa e andava così profondamente dentro se stesso che diventava consapevole di certi fenomeni esistenti all'interno del corpo . Man mano questi punti divennero sempre piu' chiari tanto che cominciarono ad essere sperimentati anche su altri con l'agopuntura, il massaggio e la digitopressione. Un corso di ODH si avvale di una tecnica di base che consiste nella pressione con i polpastrelli sul corpo di chi riceve il massaggio stesso: si lavora a livello sia dei muscoli ,che dei tendini,giunture,organi e relative funzioni; sia colui che da', che colui che riceve, sperimenta una intensa esperienza energetica, di rilassamento ed allo stesso tempo di vigore, serve a mantenere e reintegrare l'armonia nell'intero essere. Ma la tecnica è solo una piccola parte della sessione, tutto il resto è entrare in contatto con il proprio respiro, è meditazione, e, solo attraverso di essa, grazie ad esercizi e healing movements, succede quell'alchimia in cui la guarigione avviene. MA QUANTO COSTA UN CORSO DI DIVINE HEALING 30,00 EURO l'ora e per persona in piccolo gruppo ( da 3 a 10 persone ) , prendere contatti per gruppi numerosi o per lezioni individuali. Infolink: www.ritz.it 

DALL'1 GIUGNO FIERA DI PRIMIERO OSPITA LA COLLEZIONE DELLA FAMIGLIA MONTICELLI 
La marionetta ha origine antica, rituale e sacra, documentata da alcuni ritrovamenti archeologici. Assieme ai burattini rappresenta un pezzo quanto mai significativo di storia del teatro e dell'arte, una delle gradi eredità culturali del nostro paese. Da sempre è anche uno spettacolo che mette d'accordo grandi e piccini, ad occhi sgranati davanti a questi pupazzi mossi dai fili o dalle abili mani del burattinaio. Dall'1 al 29 giugno il Palazzo delle Miniere di Fiera di Primiero ospita la Collezione Monticelli, una raccolta di materiali dell'Ottocento costituita da una cinquantina di marionette, un centinaio di burattini, circa duecento scenografie, oltre cento copioni manoscritti e numerosi materiali cartacei di tournèe. Le marionette della Collezione Monticelli provengono dalla compagnia Fantocci Lirici Yambo di Enrico Novelli, dalla famiglia Picchi e dalla compagnia di famiglia. Nel 1979 gli ultimi discendenti della famiglia Monticelli costituirono il Teatro del Drago che da allora opera nel settore del Teatro di Figura. Fra i burattini, capolavori di una professionalità antica composta da abilità artigiana e creatività artistica, spiccano alcune delle maschere tradizionali emiliane come Fagiolino, Sandrone, e il Dottor Balanzone. La mostra, dal titolo alquanto curioso, "Tìcchetitàcche muàcchete", è aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30 con ingresso libero. 

ECCO LA "STUZZICHER DI ROMAGNA"ELISA GARDINI 21 ANNI DI CESENA E LA VINCITRICE DEL CONCORSO E PRESENTERÀ RIDIRIBANO 2003 CON ALESSANDRO POLITI DI AREA ZELIG 
Un successo imprevisto: ben 83 ragazze romagnole si sono iscritte al concorso, alla prima selezione ne sono state selezionate 18, e poi successivamente tre. Ieri le finaliste, tre splendide bellezze romagnole, hanno fatto la prova sul palco e la ragazza di Cesena ha vinto. Elisa Gardini seno 88 vita 62 fianchi 91 alta 1,74 studente universitaria di acquaculture e ittopatologie romagnola purosangue. Sabato 24 maggio presenterà la prima serata di RIDIRIBANO 2003 accompagnata da Alessandro Politi comico cabarettista di Area zelig di Savignano sul Rubicone www.alessandropoliti.it  

I PAESAGGI DEGLI ARTISTI TRENTINI E VENETI UNA MOSTRA SVELA IL FILO INVISIBILE CHE LEGA I PITTORI DELLE DUE REGIONI 
La parte più antica del Castello del Buonconsiglio di Trento, Castelvecchio, ospita fino al 10 giugno una piccola, ma preziosa esposizione dedicata ai paesaggi. Si tratta di 26 opere della Collezione Itas. La rassegna pone a confronto artisti trentini e veneti idealmente legati, non solo per provenienza, ma anche per soggetto delle opere. Guardando le opere ci si rende conto di quanti e quali siano gli elementi che legano gli artisti del primo Novecento: incontri a Venezia, tappa d'obbligo per i paesaggisti, fra Bonazza e Farina con Umberto Moggioli, ma anche amicizie importanti che confluirono poi in esposizioni collettive nella città lagunare, fra Arturo Marini e Gino Rossi, insieme a Pio Semeghini. Pratiche di studio in comune come quelle fra Mario Disertori e Giovanni Zanetti, o analogia fra esperienze come quelle di Remo Wolf e Mario Dinon, entrambi incisori, prima ancora che pittori e, insieme, fondatori dell'Associazione Incisori veneti. Un filo invisibile quindi che lega autori d'avanguardia ad artisti di ispirazione più tradizionale, trentini e veneti, una fitta ed articolata rete di contatti da cui scaturirà una produzione d'arte ben radicata nel passato ma che guarda, senza eccessi, al futuro. Le opere furono acquistate, con tutta probabilità, da Claudio Grezler tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento seguendo le proprie preferenze estetiche. La mostra è aperta con orario 9-12 e 14-17,30. Lunedì chiuso. Info: Castello del Buonconsiglio 0461 233770 - www.buonconsiglio.it 

NUOVE TENDENZE DELL' INCOMING GIAPPONESE SEMINARIO GRATUITO A CURA DI JAPANITALY.COM IN PROGRAMMA IL 31 MAGGIO NELL'AMBITO DELLA MANIFESTAZIONE CENTOCITTA' D'ARTE DI FERRARA 
Il mercato turistico giapponese continua a dar segni di vitalità nonostante la complessa situazione internazionale aggravata recentemente dalla diffusione del virus della SARS - da cui il Giappone sembra essere ancora immune. Ciò ha comportato, nel mese di aprile, un calo del 20% del turismo in uscita, registrato soprattutto nelle vendite di pacchetti turistici dei grandi Tour Operator; al contrario, persiste l'aumento, moderato ma sempre consistente, dei turisti "individuali" (i c.d. FIT) e dei turisti "di ritorno". Le agenzie di viaggio indipendenti giapponesi sono sempre più votate all'out-bound verso l'Europa e l'Italia in particolare. Secondo il Travel Journal giapponese, il mese di maggio registra un timido segnale di ripresa verso queste destinazioni. In occasione della prossima manifestazione di Centocittà d'Arte, che si terrà a Ferrara dal 30 maggio al 1 giugno prossimo, la Japanitaly.com propone un seminario specifico sulle peculiarità e sulle possibilità promozionali dell'incoming giapponese per informarne adeguatamente gli operatori turistici e culturali italiani. L'iniziativa, in programma il 31 maggio nella Sala Arengo - Palazzo Municipale alle ore 10.30, avrà come punto focale la relazione della d.ssa Etsuko Oshima, Amministratore Delegato e del dr. Luciano Daina, docente alla LUISS di Roma e Presidente della Japanitaly.com. L'intervento della d.ssa Oshima è mirato a presentare alcune ricerche effettuate negli ultimi mesi in Giappone dalla Japanitaly.com ed altre organizzazioni giapponesi, al fine di conoscere le aspettative dei turisti giapponesi nei confronti del nostro Paese in particolare riguardo alla cultura, all'enogastronomia, ai nuovi itinerari, alla sistemazione alberghiera e al reperimento di informazioni. Il seminario si presenta pertanto come un utile momento per conoscere meglio questo lontano ma promettente mercato, e adeguare la propria offerta agli standard richiesti. Il turista giapponese è sì esigente, ma premia l'offerta appropriata con apprezzamenti concreti ed un benefico passaparola una volta tornato nel proprio Paese. La partecipazione al seminario è completamente gratuita. Segnalare la presenza inviando un'e-mail all'indirizzo travel@japanitaly.com  indicando il Vs. nome/azienda e il numero dei partecipanti. 

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