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di
GIOVEDI'
26 GIUGNO 2002
pagina 4
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CEFALÙ PRESENTATO IL PROGETTO 'GIGLIO-SAN RAFFAELE'. INTERVIENE
VERONESI
Milano,
26 giugno 2003 - E' stato presentato martedì 24 giugno, il progetto di
sperimentazione gestionale "Giglio - San Raffaele". Nato
dall'intesa raggiunta tra la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di
Milano con l'Assessorato Regionale alla Sanità, l'Ausl 6, e il Comune di
Cefalù, consentirà di trasformare l'ospedale di Cefalù in una struttura
sanitaria di rilievo nazionale, di ricerca ed alta specialità. Conferenza
stampa Martedì 24 giugno 2003 - ore 10.00 Sala conferenze della Torre dei
Servizi, Ospedale Giuseppe Giglio di Cefalù Sono intervenuti: Salvatore
Cuffaro Presidente della Regione Siciliana; Don Luigi Verzè Presidente
della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor Ettore Cittadini Assessore
Regionale alla Sanità; Simona Vicari Sindaco di Cefalù; Guido Catalano
Direttore dell'Ausl 6. Il progetto è stato illustrato dal presidente del
Consiglio di Amministrazione della Fondazione "Giglio - San
Raffaele", Umberto Veronesi.
CLICCA
SULLA PREVENZIONE: PRENDI IL CANCRO COLO-RETTALE NELLA RETE AGILE, DI FACILE
CONSULTAZIONE, INTERATTIVO: CANCROCOLON.IT È IL NUOVO SITO INTERNET PER
COMBATTERE IL CANCRO COLO-RETTALE.
Milano, 26 giugno 2003 - Di cancro si può morire. Di cancro si può
guarire. In mezzo, la prevenzione. E per il cancro colo-rettale oggi c'è
un'arma in più, un sito internet: "www.cancrocolon.it". Il primo,
in Italia, totalmente dedicato alla prevenzione del cancro colo-rettale,
fornisce informazioni dettagliate sulla malattia e sui fattori di rischio.
Realizzato dalla Federazione Italiana Malattie Digestive e dalla Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori, grazie al contributo della Fondazione
Johnson e Johnson, si avvale della collaborazione di un gruppo di
specialisti che risponderanno alle domande dei navigatori. Con un grande
obiettivo: ridurre del 75% l'incidenza del cancro colo-rettale. Obiettivo
prevenzione - Perché il cancro colo-rettale non si sente e non si vede ma
uccide 15mila persone l'anno. Rappresenta la seconda causa di morte per
neoplasie dopo il tumore al polmone e alla mammella. E' una patologia
silenziosa, a volte asintomatica: circa il 50 % degli ammalati spesso non
guarisce perché la malattia viene diagnosticata troppo tardi. Per questo la
prevenzione è la sola arma davvero efficace. Il 75% dei soggetti colpiti da
cancro colo-rettale può guarire se la diagnosi è precoce. Questa è la
grande sfida che si propongono le tre società scientifiche Aigo, Sied e Sige
riunite nella Federazione e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori:
diffondere la cultura della prevenzione e comunicare l'importanza della
diagnosi precoce per sconfiggere un nemico che in Italia, solo quest'anno,
colpirà "in silenzio" 34.000 persone. Agile, di facile
consultazione, interattivo - Il sito è ricco di informazioni utili per non
lasciarsi ingannare dalle apparenze di una malattia che colpisce in
silenzio. Dedica ampio spazio all'importanza della prevenzione, alla
testimonianza di chi ha sconfitto la malattia, agli strumenti di diagnosi
precoce e agli esami, fino all'elenco dei fattori di rischio legati all'età
e alla familiarità (presente in circa il 15% dei tumori colici). Mentre un
utile glossario permette ai navigatori di orientarsi tra i più comuni
termini medici legati alla patologia. Servizi interattivi... - Il visitatore
può accedere ad alcuni servizi interattivi in grado di offrire informazioni
ad hoc per rispondere alle più diverse esigenze. "L'esperto
risponde" per rivolgere domande a specialisti e chiarire così i dubbi
sui fattori di rischio e sulla patologia. "Fai il Test" per
valutare il fattore di rischio personale e trovare l'indicazione dei
principali esami a cui sottoporsi. "Cerca il centro più vicino"
per individuare i recapiti delle strutture che hanno aderito alla campagna
di screening del cancro colo-rettale a cui i navigatori potranno rivolgersi
per effettuare una visita approfondita. Infolink: www.cancrocolon.it
LO
SCIENZIATO LUC MONTAGNIER IERI A ROMA. HA PARLATO ANCHE DI IMMUN-AGE.
Roma, 26 giugno 2003 - Il Professor Luc Montagneir, Presidente della World
Foundation for Aids Research and Prevention, è stato ieri a Roma per un
convegno medico-scientifico dal titolo "Dalla Genomica alla
natura", dove ha parlato di antiossidanti naturali in patologie
critiche come l'Aids. La presenza in Italia del ricercatore francese
scopritore del virus dell' Aids è stata anche l'occasione per chiarire e
rassicurare l'opinione pubblica italiana sulla validità ed efficacia di
Immun'Âge oggetto ormai da diversi giorni di articoli e commenti non sempre
corrispondenti, nei contenuti, alla reale qualità e importanza del prodotto
ricavato dalla papaya. Montagnier sostiene infatti che "Molti dei
disturbi cronici che ci affliggono con l'avanzare dell'età hanno molteplici
origini ma un fattore comune: lo stress ossidativo. Lo stress ossidativo è
il risultato di uno squilibrio tra un eccesso di molecole ossidanti ed un
indebolimento degli anti-ossidanti presenti nell'organismo. Lo stress
ossidativo porta ad un rapido deterioramento delle proteine e all'iperossigenazione
dei lipidi, causando la rottura delle membrane cellulari. A lungo andare
possono verificarsi mutazioni nel Dna che possono provocare il cancro. Le
cellule del sistema immunitario sono quelle maggiormente esposte allo stress
ossidativo, il sistema immunitario si indebolisce e non reagisce più alle
infezioni e alle patologie (diabete, sclerosi multipla, ecc.). E' pertanto
di vitale importanza proteggersi attraverso l'assunzione di anti-ossidanti
ed immunostimolanti, andando aldilà dei semplici integratori vitaminici.
Immun'Âge, ottenuto dalla fermentazione della papaya, è di facile
assunzione ed ha dimostrato di avere eccellenti proprietà anti-ossidanti e
di potenziare il sistema immunitario. Anche se ulteriori studi sono
attualmente in corso, è stato tuttavia già dimostrata la sua azione
preventiva nei confronti di alcuni disturbi, soprattutto nel caso del mal di
gola, ma anche in caso di infezioni più serie. Studi condotti in Africa
hanno dimostrato la sua efficacia nel potenziare il sistema
immunitario." Immun'Âge contrasta l'invecchiamento, modula e aumenta
le difese immunitarie e migliora la qualità della vita e lo stato della
salute. Infolink: http://www.immun-age.com
SMS
PER ALLERTARE I DONATORI DI SANGUE
Genova, 26 giugno 2003 - Assessorato alla Sanità Regione Liguria, Vodafone
e Avis Regionale hanno presentato, nella sede De Ferrari della Regione, un
servizio unico nel suo genere che consente di contattare via Smsli oltre
15.000 donatori presenti sul territorio. "Il governo regionale, in
questi due anni, ha affrontato con decisione il problema della donazione del
sangue" dichiara Roberto Levaggi, Assessore alla Sanità Regione
Liguria " e grazie alla collaborazione con Avis e le altre Associazioni
siamo riusciti a sensibilizzare i cittadini su questo tema. Il lavoro da
fare è ancora molto e questa iniziativa di Vodafone ci aiuterà
tantissimo." Il servizio consente ad Avisttraverso la sua banca dati,
di gestire e inviare lo stesso breve messaggio di testo, in tempo reale e
contemporaneamente, a tutti i donatori direttamente sul loro cellulare, ad
esempio per informarli sulle emergenze sangue. Sempre in tempo reale, Avisò
verificare l'avvenuta ricezione del messaggio e controllare gli invii
effettuati. I donatori possono rispondere sempre via Smsonfermando la loro
disponibilità alla donazione. Il servizio, operativo da qualche settimana
in tutte le sezioni comunali della Liguria, é totalmente gratuito e
fruibile dai clienti di qualunque gestore di telefonia mobile. Attualmente
in Liguria sono oltre 900 i donatori contattati ogni settimana via Sms
"La collaborazione con Avis" afferma Mario Ruggiero, Direttore
Regione Nord Ovest Vodafone "risponde alla responsabilità sociale che
Vodafone si assume nei confronti del mondo che la circonda, che si esprime
attraverso attività e progetti sempre più vicini al territorio ed alle
Istituzioni, capaci di utilizzare la tecnologia avanzata per la concreta
gestione di servizi di grande utilità pubblica e sociale."
"Abbiamo creduto fin dall'inizio in questo innovativo servizio"
continua Marco Denti, Presidente Regionale Avisguria "L'allarme che
scatta più frequentemente in questo periodo dell'anno raggiunge livelli
preoccupanti e gli Smsono uno dei mezzi più immediati che abbiamo a
disposizione, senza contare l'enorme risparmio economico." Prima della
realizzazione di questo progetto, le comunicazioni e i contatti con i
donatori della Liguria avvenivano solo via posta, con gran dispendio di
tempo ed energie e senza la sicurezza che il donatore fosse contattato in
tempo reale. L'utilizzo degli SMS, invece, consente di raggiungere diverse
centinaia di donatori di sangue con una maggiore efficienza nella
programmazione dei prelievi e con la sicurezza di poterli contattare
immediatamente, in caso di emergenza
26
GIUGNO - GIORNATA ANTI-DROGA. MILANO DICE NO ALLA DROGA CON CONCERTI,
SPETTACOLI E..."TERRAZZA MY LIDO"
Milano, 26 giugno 2003 - Il Claim di campagna "MilaNO alla Droga"
è associato all'immagine di un gruppo di giovani che indossano una maschera
di cane lupo. Il trattamento visivo della campagna, ironico e giocoso,
accompagna 1 'appello anti-droga della Giornata del 26 Giugno. Non è il
monito autorevole dell'Istituzione che prescrive e norma, quanto un appello
alla responsabilità individuale rispetto alla propria esposizione e
propensione al rischio. Tiziana Maiolo, assessore alle politiche sociali del
Comune di Milano: "Ho deciso di utilizzare il Pastore tedesco perchè
è una immagine ironica e giocosa che accompagna l'appello anti-droga della
Giornata del 26 Giugno. Il cane non è utilizzato per reprimere, ma come
appello a tutti i ragazzi ad essere ( come il cane lupo) vigili e attenti a
non farsi illudere dal falsi miraggi della chimica. L 'utilizzo della
maschera del cane anti-droga rimanda anche al tema del rapporto tra maschera
e identità, alla possibilità di" disvelamento" della propria
identità. Sotto la maschera, infatti, si cela il "vero volto " di
chi la indossa e quindi la possibilità di trovare alternative all'uso di
sostanze quale strumento per generare e gestire piacere, emozioni,
rendimento e relazioni. Basta con i convegni di professori che gratificano
solo gli oratori. Non credo sia utile terrorizzare il giovane, dirgli cosa
è bene e cosa è male perché il giovane, per quanto inesperto è un
individuo, un cittadino che va rispettato. Per questo abbiamo organizzato
tre mesi di aggregazione e svago per i giovani che inizierà con il concerto
di Cremonini il 26 giugno. " Con la giornata del 26 giugno si apre
anche la "terrazza my lido" al Lido di Milano. All'interno di tale
aggregazione giovanile, attivo sino al 15 settembre, l'Assessorato alle
Politiche Sociali scandirà un calendario di attività per sensibilizzare e
informare in tema di prevenzione alle droghe lecite e illecite attraverso
concerti, spettacoli e momenti di approfondimento. www.comune.milano
L'andamento del fenomeno in generale. Al fenomeno della poliassunzione:non
solo uno stupefacente ma tanti a seconda dello stato d'animo e
contemporaneamente nella stessa serata b-Rispetto al passato prevalgono le
"droghe vincenti"(quelle stimolanti), ma ora il giovane non ha la
percezione del pericolo e assume le sostanze come fossero dei semplici
integratori. c-E' in grosso aumento il consumo occasionale che in qualche
caso è ancoràpìù pericoloso perche la persona può trovarsi impreparata
a gestire le reazioni fisiche e psichiche. d-diminuzione dei costi delle
droghe sintetiche .La cocaina ad esempio non è più la droga dei ricchi ed
è acquistata da tutti, anche dai giovanissimi. Sono stati superati i vecchi
confini socio-economici e-sono scese le morti causate direttamente dalla
droga ma sono aumentate esponenzialmente le morti per cause indirette.
Esempio::incidenti stradali. Il fenomeno a Milano I giovani tra i 15-34 anni
a Milano sono circa 338.000 (26% della popolazione ) Da un incrocio di fonti
si valuta che sono: 50-60 mila i giovani che fanno uso regolare di cannabis
25-35 mila giovani hanno provato almeno una volta cocaina 20-30 mila i
giovani che hanno provato almeno una volta ecstasy, lsf o popper 6-8 mila i
giovani eroinomani
TORNA
ALLA FIERA DEL LEVANTE TERMOIDRAULICA CLIMA BARI GIÀ OCCUPATO L'80% DELLO
SPAZIO ESPOSITIVO QUEST'ANNO OLTRE A BAGNO SHOW SI SVOLGERÀ IN
CONTEMPORANEA ANCHE SICUREZZA MEDITERRANEA
Bari, 26 giugno 2003 - Si svolgerà dal 14 al 16 novembre 2003 alla Fiera
del Levante la quarta edizione di Termoidraulica Clima Bari, il più
importante appuntamento con gli specialisti di riscaldamento,
climatizzazione, refrigerazione , idrotermosanitaria, trattamento delle
acque , energia alternativa e isolamento organizzato dalla Senaf di Milano,
insieme a Bagno Show, il salone dell'arredobagno dall'accessorio al
rivestimento. Quest'anno i due saloni, che diventano biennali -dopo il 2003
la prossima edizione è in programma nel 2005- si arricchiscono di una altra
importante iniziativa che servirà a diversificare ancor meglio l'offerta
fieristica. Prende il via, infatti, organizzata insieme ad Intel, Sicurezza
Mediterranea, riservata all'impiantistica, all'illuminazione tecnica per
impieghi pubblici ed impianti elettrici, alla sicurezza e alla building
automation, che permetterà di offrire ai visitatori un panorama completo
degli edifici integrati e della domotica. Si tratta di tecnologie
interessanti per le utenze domestiche e collettive - esercizi commerciali,
alberghi, uffici e condomini - che vanno quindi a completare le informazioni
tecniche ed estetiche già presenti negli scorsi anni. Ad assicurare il
successo della rassegna, il know how di Termoidraulica Clima Bari che in
questo mese di giugno ha visto già occupato l'80% degli spazi espositivi
della passata edizione. Nel 2002 la fiera è stata visitata da
undicimiladuecento operatori provenienti prevalentemente dal Sud Italia
(Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Calabria e Sicilia) con un trend di
crescita del 17% netto rispetto all'edizione precedente. Bari è un
importante bacino per le prospettive che si creano e per i contatti con i
potenziali clienti. Innovazione, qualità e nuove tecnologie si mettono al
servizio degli operatori in una rassegna specializzata di importanza
strategica. Infatti, la mostra professionale costituisce per le aziende che
vi partecipano una interessante occasione di business ed una straordinaria
opportunità per la ricerca di partners locali, ma serve anche per
confrontarsi con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, tradizionali
utenti della Fiera del Levante. Ecco perché Termoidraulica Clima Bari
insieme a Bagno Show e Sicurezza Mediterranea sono un evento aperto a tutte
le aziende interessate ai nuovi mercati e al dialogo con i paesi dell'Est
europeo. Proprio l'Italia centromeridionale, le nazioni balcaniche e quelle
che si affacciano sul Mediterraneo rappresentano le aree in grado di
esprimere nel futuro prossimo una consistente e crescente domanda di
tecnologie legate all'idrotermosanitaria ed alla sicurezza.
MEZZO
GIRO DEL MONDO SU UNA DAEWOO KALOS UN PREPARATORE BELGA PER LA MESSA A PUNTO
DELLA COMPATTA TRAZIONE ANTERIORE SCELTA PER LA SPEDIZIONE
Roma, 26 giugno 2003 - Il giro di mezzo mondo in 80 giorni. Questo è
l'obiettivo dello scrittore inglese, Richard Meredith che ha iniziato a
percorrere i 16.000 chilometri che separano Luton (Inghilterra) da Seoul
(Corea del Sud) a bordo di una Daewoo Kalos. La vettura è stata preparata
dal distributore belga di Daewoo insieme al preparatore e corridore di rally
Yves Fourdain, al fine di superare le improbe condizioni ambientali e di
guida in cui si verrà a trovare l'equipaggio lungo il tragitto. La Kalos di
serie designata è stata equipaggiata dei seguenti accorgimenti per
l'inconsueta maratona (partita il giorno della Pentecoste, domenica 8
giugno): Telaio e piantone dello sterzo rinforzati, molle più rigide e di
diametro maggiore e ammortizzatori Bilstein; Protezione dagli impatti con
pietre per il motore, la trasmissione, il serbatoio carburante e in generale
per l'impianto di alimentazione; Robusto paraurti frontale; Serbatoio extra
(45 litri) nel bagagliaio, per un totale di 90 litri; due pompe di
carburante; Circuito elettrico ausiliario per fari e riflettori addizionali;
Modifica del divano posteriore: dietro il passeggero è stato ricavato
spazio e agganci per due ruote di scorta mentre dietro il guidatore si trova
uno speciale sedile per un terzo passeggero. "Questo compito
rappresenta per me un'importante sfida perché per un'auto relativamente
nuova come Kalos non esistono ricambi speciali utili per prepararla ad
affrontare questo tipo di viaggio. Inoltre, l'auto doveva essere pronta in
un mese", ricorda Yves Fourdain, che vive nella piccola cittadina di
Ath-Irchonwelz ad ovest di Bruxelles. "Ci sono volute 300 ore di lavoro
per realizzare la versione 'globetrotter' della Kalos". E l'auto ha
davvero beneficiato di tutta l'esperienza accumulata nel corso degli anni da
Fourdain alla guida della sua società FAS, specializzata nella preparazione
e nella manutenzione di automobili da rally. La Kalos è stata equipaggiata
con un sistema di comunicazione satellitare avanzato che consentirà ai due
avventurosi inglesi di conoscere, istante per istante, la loro esatta
posizione. Inoltre, dispongono di un telefono cellulare tri-banda e di un
laptop per inviare regolarmente informazioni sull'andamento del viaggio.
Alla partenza da Luton, Richard e il suo navigatore Phil McNerney hanno
ammesso di sentire una certa tensione. "Abbiamo il completo controllo
della Kalos, ma sono i fattori umani e geografico ambientali che ci
preoccupano", ha detto Richard. "È un vero viaggio verso
l'ignoto, in territori spesso scenario di terremoti, guerre, attacchi
terroristici, minacce nucleari e, di recente, epidemie di polmonite atipica.
Tuttavia siamo determinati a provare che si può fare tutto a bordo di una
Daewoo!" Il 19 e 20 giugno, Richard Meredith e Phil McNerney hanno
fatto tappa a Roma dove sono intervenuti al convegno dell'Associazione
Villaggi Sos Italia - Onlus dal titolo "Ogni bambino ha diritto a una
famiglia", organizzato in occasione del 40° anniversario di attività,
e alla festa presso il villaggio Sos romano. "Sos Italia" fa parte
di "Sos Kinderdorf International", l'associazione internazionale a
cui è destinata la raccolta fondi che accompagna questa sfida. "Sos"
ha creato finora 439 villaggi per bambini ed adolescenti in difficoltà,
strutture organizzate come una famiglia, dove accogliere i ragazzi ed
accompagnarli nella loro crescita, fino al raggiungimento della piena
autonomia.
SUZUKI
PARTNER UFFICIALE DEL "CLUB LE AMAZZONI"
Milano, 26 giugno 2003 - Suzuki Italia S.p.A. divisione Automobili è
diventata partner ufficiale del Club Le Amazzoni, associazione di sole
donne, in carriera o meno, ma tutte dotate di un carattere dinamico,
spiritose e pronte a mettersi in gioco con ironia. Obiettivo delle Amazzoni,
determinate e autentiche trend-setter, avvezze alle esperienze nel campo
delle discipline survival, è quello di promuovere iniziative nell'ambito
della cultura, dell'economia e del tempo libero, valorizzando lo specifico
apporto e l'ingegno femminile in questi settori. La collaborazione tra
Suzuki e Le Amazzoni debutterà con la sesta edizione de "La sfida
delle Amazzoni", selettiva competizione che avrà il suo clou sabato 28
e domenica 29 giugno all'Idroscalo di Milano. Un vero gioco di squadra per
sperimentare l'aggregazione, lo spirito di iniziativa, il team: le
concorrenti, 3 per ogni squadra, si troveranno ad affrontare un arduo
percorso che simula alcune delle difficoltà che si possono incontrare
durante le fasi operative di un intervento umanitario. Durante le giornate
di gara le squadre si cimenteranno in diverse prove di abilità, tra cui la
costruzione di un riparo e di una zattera, il tiro con l'arco, la prova di
orienteering, canoa, arrampicata e mountain bike, che culmineranno con un
accidentato percorso off road su fuoristrada Suzuki, che si svolgerà a lato
delle tribune principali del parco. Il Club delle Amazzoni collabora con
l'associazione Cieli Azzurri Onlus (amici della chirurgia pediatrica) che si
propone di promuovere iniziative volte a potenziare il settore pediatrico,
focalizzandosi sulla ricerca, le strutture e la formazione. Infolink: www.leamazzoni.it; Ass. Cieli
Azzurri www.associazioni.milano.it:4080/itsos/cieliazzurri/home.htm
GOLD
CUP CITTÀ DI ROMA - TROFEO LORO PIANA 2003
Roma, 26 giugno 2003 - Dal 24 giugno al 5 luglio 2003, nella prestigiosa
cornice del Roma Polo Club, si disputa la "Gold Cup Città di Roma -
Trofeo Loro Piana". A portare i colori della Loro Piana in questa
occasione è la squadra capitanata da Luca D'Orazio (1 goal di handicap), in
quanto Alfio Marchini, reduce da un piccolo intervento alla schiena, non
monterà fino agli inizi di Luglio. Gli altri cavalieri componenti il team
saranno Joaquin Pittaluga (3 goal di handicap), José Rivera (7 goal di
handicap) e Andrea Gianni (7 goal di handicap). Il Team Loro Piana
capitanato da Alfio Marchini ha raggiunto in questo primo anno di attività
ottimi risultati in Europa ed Argentina (Campionati Europei di Roma
settembre 02, finalista alla Copa de Plata Ellerstina dicembre 02, primo
classificato al Colonel Suarez dic.02-gen.03). Per il 2003 il Team si è
distinto nel circuito internazionale a partire dalla Cortina Winter Polo on
snow - Gold Cup 2003 (finalista, marzo 2003), che ha visto nuovamente Loro
Piana come Title Sponsor. Durante i prestigiosi tornei di Sotogrande in
Spagna (aprile 03, 15 goal di handicap) il Team ha ottenuto la vittoria
nella Coppa Conde de Guaqui, il secondo piazzamento nella Coppa Ignacio
Domecq e ha inoltre ottenuto il terzo posto durante gli Open de France
(maggio 03). In dubbio per ora la partecipazione alla Coppa d'Oro in
Inghilterra, il secondo torneo più prestigioso al mondo (22 goal di
handicap, 28 giugno - 20 luglio 03) dove è ancora incerta la possibilità
per Alfio Marchini di guidare il Team Loro Piana. La prossima tappa del
circuito internazionale prevede la Coppa d'Oro di Sotogrande in Spagna
(agosto 2003), e a settembre il Team Loro Piana difenderà i colori
dell'Italia nella qualificazione europea per i mondiali che si terranno a
Parigi nel 2004. Il Loro Piana Polo Team veste il giubbotto "Horsey",
un capo elegante e al contempo tecnico e funzionale, inizialmente concepito
per i cavalieri italiani partecipanti ai Giochi Olimpici di Barcellona del
1992 ed ulteriormente perfezionato nel tempo. Il giubbotto "Horsey",
che ancora oggi è la divisa ufficiale dei cavalieri della nazionale è
realizzato nell'esclusivo tessuto Twenty K Storm System, ideale per
soddisfare le esigenze tecniche di uno sport in continua evoluzione, è
anche un must come capo di abbigliamento sportivo per i più raffinati
consumatori.
ESCLUSIVA
FESTA AL CASTELLO SI FESTEGGIA L'INAUGURAZIONE UFFICIALE DELL'APERTURA AL
PUBBLICO DEL CASTELLO DI DUINO, ANTICO MANIERO DELLA FAMIGLIA DEI PRINCIPI
DELLA TORRE E TASSO
Trieste, 26 giugno 2003 - Domani, venerdì 27 giugno, il Castello di Duino
aprirà le porte ad un selezionato numero di ospiti, per festeggiare la sua
nuova veste di "dimora storica aperta al pubblico": dal primo
luglio prossimo, infatti, l'antico maniero, arroccato su uno sperone
roccioso a picco sulla Baia di Sistiana e il Golfo di Trieste, è destinato
a diventare non solo una nuova mèta turistica ma anche una prestigiosa sede
per eventi culturali, convegni, seminari e raffinate cene di gala. Per
celebrare l'evento, in anteprima, sono state invitate le autorità della
Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste e del Comune di
Duino-Aurisina, rappresentanti del Consorzio Promotrieste e dell'Aiat di
Trieste, amici della famiglia dei Principi della Torre e Tasso, (composta
dal Principe Carlo Alessandro, la moglie Veronique Lantz e i figli Dimitri,
Massimiliano e Costanza) e imparentata con i casati dei Bonaparte, degli
Hofer-Valsassina, degli Hohenlohe, dei reali di Grecia e di Danimarca. A
dare il benvenuto agli invitati, ci saranno tutti i membri della famiglia
della Torre e Tasso che accompagneranno i loro ospiti a visitare, in
anteprima, le sale che da martedì saranno aperte ai turisti e che hanno
subito seri interventi di restauro e di adeguamento alle severe norme che
regolano la gestione dei luoghi aperti al pubblico. Si tratta di una
quindicina fra sale e saloni pieni d'importanti testimonianze storiche e
preziose opere architettoniche come la scala elicoidale, che porta dal piano
terra al primo piano, autentico capolavoro del Palladio; il pianoforte
suonato da Franz Liszt; una rara casa di bambole, diventata oggi uno degli
oggetti più ambiti dai collezionisti; importanti documenti storici e
preziose raccolte di francobolli, relativi al servizio postale inventato e
gestito dagli avi dei Thurn und Taxis in un'Europa ante-litteram; ritratti
di dame, cavalieri e cardinali; documenti autografi di Napoleone I e altri
Bonaparte, del poeta Rilke e di Liszt... Anche il parco, con i suoi viali
romantici, decorati con statue e oggetti d'epoca, terrazze e spalti aperti
sull'immensità del mare, distese multicolori di fiori di ogni specie che
costituiscono pittoreschi e suggestivi giochi cromatici nella classica
vegetazione mediterranea, ha subito interventi di riammodernamento, dopo che
fu riorganizzato nel 1956 sul disegno originario del 1880. Il fatto che la
famiglia dei Principi della Torre e Tasso continuerà a vivere stabilmente
nel Castello conferirà sicuramente a questa dimora storica un aspetto
ancora più accogliente, lontano dalla fredda austerità "museale"
di molti altri castelli italiani. Si tratta di uno dei pochi casi, in
Italia, mentre è un fenomeno assai diffuso all'estero, specialmente in
Inghilterra, dove le dimore storiche, a cominciare da quelle della stessa
famiglia reale, sono regolarmente aperte al pubblico.
INAUGURATA
LA GRANDE MOSTRA SULLA NATURA MORTA ITALIANA DA CARAVAGGIO AL SETTECENTO
FIRENZE, PALAZZO STROZZI, PIAZZA STROZZI 1, 26 GIUGNO - 12 OTTOBRE
2003
Firenze, 26 giugno 2003 - A circa 40 anni dall'ultima grande esposizione
(Napoli, 1964), La natura morta italiana da Caravaggio al Settecento
(Firenze, Palazzo Strozzi, 26 giugno - 12 ottobre) presenta un volto della
pittura italiana troppo a lungo e ingiustamente trascurato. Sono 227
capolavori di Bimbi, Salini, Maestro della natura morta Acquavella, Crespi,
Campi, Mario dei Fiori, Dolci, Munari, Cerpuozzi, Ceruti, Ligozzi, Porpora,
Recco, Baschenis, il Maestro di Hartford, il Gobbo dei Carracci e,
ovviamente, Caravaggio, che celebrano la bellezza e la vitalità della
cultura mediterranea con un trionfo di fragole e ciliege, di uve e di
meloni, di fiori di ogni forma e di ghirlande. Curata da Mina Gregori, la
mostra ripropone, con significative sostituzioni e integrazioni, il progetto
presentato con enorme successo alla Kunsthalle di Monaco di Baviera
(dicembre 2002 - febbraio 2003). È promossa dal Comune di Firenze -
Assessorato alla Cultura, dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale
Fiorentino, dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dalla Fondazione di
Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi e da Firenze Mostre Spa. Produzione
e realizzazione sono di Firenze Mostre Spa, con il contributo di Apt
Firenze, Ataf Spa e Trenitalia. Dalle 227 opere, molte delle quali inedite,
provenienti da musei italiani e stranieri e da numerose collezioni private,
emerge un panorama vasto e spettacolare delle scuole italiane e dei
principali protagonisti. È un percorso che procede dagli Xenia (le offerte
agli ospiti di frutti e cibi) meravigliosamente sopravvissuti nelle ville
romane di Pompei e Ercolano, tocca la riproduzione scientifica e pittorica
cinquecentesca, e si snoda da Nord a Sud attraverso Milano e Roma, Napoli e
Firenze, Genova e Venezia, l'Emilia e la Romagna, Lucca e Bergamo, le
capitali della natura morta. Rispetto alla mostra di Monaco, l'arricchimento
più importante riguarda Caravaggio, presente a Palazzo Strozzi con tre
opere di straordinaria intensità: il Ragazzo morso da ramarro della
Fondazione Longhi, il Bacco degli Uffizi e il Suonatore di liuto di un
collezionista privato. Caravaggio (1573-1610) è probabilmente l'artista più
innovativo del suo tempo e fu tra i primi, in Italia, a dipingere fiori e
frutta, consacrando il genere anche sul piano teorico. La natura morta
italiana nasce, dunque, su presupposti tali da essere considerata a ragione
tra i massimi esempi europei di rappresentazione di natura inanimata, nonché
anticipatrice del naturalismo moderno. A differenza dei pittori del Nord
Europa, maestri della pura descrizione, gli italiani si esercitano sullo
spazio e sulla luce. Considerano anche la natura morta occasione per
addestrare le proprie capacità pittoriche e la propria presa sulla realtà,
e si esprimono dunque con una partecipazione emotiva che appare in tutta la
sua evidenza negli ambienti poveri delle cucine napoletane, nelle colazioni
rustiche emiliane, nella corposità dei frutti e nella tenerezza con cui
sono ritratti gli animali, vivi o morti. Preferiscono inoltre rappresentare
frutti e ortaggi e oppongono merende frugali (per ragioni religiose) alle
ricche tavole imbandite tipiche del Nord. Nè i successivi trionfi barocchi
dei fiori e dei frutti sono semplici decorazioni, bensì manifestazione
rigogliosa dell'esuberante natura mediterranea. Le uve, in cui i pittori
romani eccellono, sono metafora dell'esaltazione bacchica che si ispira alla
cultura classica. Se la Lombardia è la culla della natura morta, Roma è la
città dove maggiore è l'influenza del Caravaggio e dove si elaborano le
tendenze nel passaggio dal naturalismo al barocco. Napoli le è solo
seconda, mentre Firenze, nell'ambiente mediceo, coltiva soprattutto la
documentazione scientifica. Ma di centri di produzione di nature morte
l'Italia è ormai straordinariamente punteggiata. La mostra segue tutto
questo complesso itinerario che, dopo la fioritura barocca e decorativa, si
sviluppa nel tardo Settecento con significative esperienze di lucida ripresa
della realtà, già connotate in senso pre-illuministico e destinate, in
certi casi, a toccare i primi anni dell'Ottocento. Alcuni aspetti, come la
pittura di fiori e la pittura di animali, sono presentati anche in separate
sezioni tematiche.Infolink: www.lanaturamorta.it
HA
CHONG-HYUN - PAINTINGS FONDAZIONE MUDIMA - MILANO 21 GIUGNO - 15 LUGLIO
2003
Milano, 26 giugno 2003 - La Fondazione Mudima presenta la mostra Ha
Chong-Hyun - Paintings, di uno dei maggiori esponenti dell'arte
contemporanea coreana. L'esposizione curata da Dominique Stella ripercorre
il lavoro artistico di Ha Chong-Hyun dal 1990 ad oggi, attraverso una
trentina di opere di grande formato -fino a cm.260x190-, di cui molte
inedite. Ha Chong-Hyun, nato nel 1935, inizia la carriera artistica alla
fine degli anni '50, momento in cui gli artisti più giovani sono
spietatamente provocatori nei confronti dell'accademismo delle generazioni
mature ed incentrano la ricerca su una intensa gestualità. Questa nuova
forma di espressione artistica viene rapidamente assorbita dalla comunità
artistica più avanzata e dà inizio ad una nuova fase nell'arte
contemporanea. E' all'inizio degli anni '70 che l'attività individuale di
Ha Chong-Hyun e la sua unicità come artista iniziano ad apparire. Dalla sua
partecipazione come esponente chiave di AG (Avant-Garde) Group, fondato nel
1969, inizia la sua attività differenziandosi dall'identità dei gruppi
allora attivi in Corea. A quell'epoca le sue opere sono in gran parte
installazioni fatte di oggetti quotidiani come giornali, molle, corde e
fili, completamente diverse rispetto alla pittura dell'epoca. L'impiego di
tali materiali non soltanto ha colmato il divario tra la pittura e il mezzo,
ma ha favorito anche un radicale cambiamento della percezione stessa della
pittura. Il suo metodo originale di pressare i colori attraverso tele di
canapa in senso retro-frontale si sviluppa a partire dal 1974 e non gli
sarebbe stato possibile senza l'esperienza diretta con i materiali. Il
metodo straordinario di trasformare i pigmenti in tonalità neutre mediante
la pressione attraverso le tele deriva dalla tecnica tradizionale della
pittura coreana. Tuttavia il suo modo di unire i pigmenti e le tele produce
un risalto insolito ed affascinante. Pressando i pigmenti attraversa la tela
in senso retro-frontale, secondo un processo che si discosta dalla
tradizione radicata della pittura su tela e trasforma la struttura chiusa in
una struttura aperta, in cui l'interno e l'esterno sono collegati tra loro.
L'unione tra l'esterno e l'interno ottenuta eliminando ciò che si trova fra
loro trova analogie con l'opera di Lucio Fontana, che tagliava o bucava le
tele per raggiungere il medesimo obiettivo. Questo punto di vista si ritrova
anche nel pensiero del critico coreano Kim Bok-young, secondo cui la forma
particolare ottenuta dai colori che penetrano le tele dà origine alla
fusione dei materiali, ossia tela e pittura. Numerose le esposizioni in
prestigiosi musei orientali ed europei, Ha Chong-Hyun partecipa ad Art Basel
nel 1998 e Art Cologne nel 1999, ed è più volte presente alle diverse
Biennali (San Paulo, Brazil - Parigi - Venezia). La mostra è accompagnata
da un catalogo edito dalla Fondazione Mudima con testi di Philippe Dagen,
Edward Lucie Smith, Oh Kwang-su, Dominique Stella. in italiano e inglese e
le riproduzioni fotografiche di tutte le opere esposte oltre ad un nutrito
nucleo di opere significative dell'artista www.mudima.net
PROVE
D'ASCOLTO ATTACCHI URBANI PER UNA CIVILE CONVIVENZA 28 GIUGNO - 12 OTTOBRE
2003
Trento, 26 giugno 2003 - L'arte fuori e la città dentro: è questa l'idea
della mostra "Prove d'ascolto. Attacchi urbani per una civile
convivenza" proposta alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di
Trento fino al 12 ottobre 2003 negli spazi pubblici della città. Rovescia
il concetto che l'arte debba trovarsi all'interno del museo e al contempo
trasforma lo spazio della Galleria in un luogo di incontro e di scambio,
dove si avvicendano musica di ricerca, prove di teatro e di danza,
interventi di filosofia e sociologia. Sei importanti artisti contemporanei
hanno affrontato il tema dei conflitti e della convivenza, tema decisivo a
livello mondiale, ma anche significativo per la città di Trento e la sua
storia. Gli artisti coinvolti sono Nicola De Maria, Kendell Geers, Katarzyna
Kozyra, Mario Merz, Rirkrit Tiravanija, Sislej Xhafa. La polacca Katarzyna
Kozyra alla Stazione ferroviaria mostra una videoinstallazione, con una
serie di ambigui personaggi, che spara con armi vere. Il volto è coperto
con maschere che rappresentano playmate e giovani ragazze, suggeriscono un
effetto di contrasto e di ambiguità tra la violenza gratuita e la
femminilità dei volti. Mario Merz ha trovato in un antico albero lungo via
Torre Verde il senso arcaico della natura che cresce anche tra le case, i
cartelli e le automobili della città. Su di esso ha collocato la sua serie
di Fibonacci al neon, ad indicare la potenzialità di espansione verso il
futuro e l'infinito. Nicola De Maria ha dipinto i modelli di quattro
bandiere, colorate e splendenti, inno alla gioia e alla forza, che ora
svettano di fronte al sagrato di Santa Maria Maggiore, la chiesa simbolo del
Concilio di Trento. Il sudafricano Kendell Geers ha installato un orologio
digitale rovesciato sulla torretta della Galleria dei Legionari, in Piazza
Battisti, che scandisce ore impossibili e sillabe strane, a segnare un tempo
anomalo, ambiguo, come i tempi che stiamo attraversando. Il kosovaro Sislej
Xhafa ha innalzato sul tetto del Molino Vittoria un grande disco al neon che
rappresenta ad intermittenza il simbolo della pace e il logo di una celebre
casa automobilistica, per indicare un doppio desiderio di felicità della
società attuale: la volontà di convivenza ma anche l'aspirazione a beni di
consumo lussuosi. Rirkrit Tiravanija, infine, con the group, ha trasformato
lo spazio della Galleria, in via Belenzani 46, in un luogo di incontro,
giocando sull'idea dello spostamento, per cui il banco del dj è un tavolo
da cucina, il bar un ufficio, i mobili del salotto sono racchiusi in
scatole. Lo spazio funzionerà come ambiente per prove musicali, di danza e
di teatro durante il giorno, mentre la sera, con eccezione del mese di
agosto, sarà un pub con musica ed interventi sulle attuali tematiche
sociali più importanti. Numerose le collaborazioni per questa uscita
all'esterno della Galleria Civica: dal Forum trentino per la Pace alla
Facoltà di Arte e Design dello Iuav di Venezia, dal Centro Musica del
Comune di Trento ai vari servizi del Comune che supportano l'iniziativa.
Sponsor di questa come delle altre manifestazioni della Galleria Civica è
il Grand Hotel Trento della catena Boscolo Hotel. Testi e immagini di opere
degli artisti in mostra sono contenuti nel n. 5 di Work. Art in progress, il
trimestrale della Galleria, insieme a numerosi altri articoli che tracciano
il panorama delle iniziative estive che si svolgono in Trentino-Alto Adige,
raccolte sotto il logo unitario di "across". www.workartonline.net
GIUSEPPE
FLANGINI - L'ENIGMA DEL QUOTIDIANO
Lanciano, 26 giugno 2003 - Dal 2 luglio al 30 settembre 2003 è visibile la
mostra Giuseppe Flangini - L'enigma del quotidiano a cura di Luigi
Meneghelli in due sedi espositive italiane: all'Auditorium Diocleziano a
Lanciano (Chieti) dal 2 al 29 luglio e alla Fortezza Spagnola di Civitella
del Tronto (Teramo) dal 3 agosto al 30 settembre. L'esposizione sarà quindi
a Charleroi (Belgio) per iniziativa del Ministero degli Affari Esteri, in
collaborazione con la Fondazione Europalia. Dal 15 ottobre al 31 dicembre
2003 nel museo Le bois du Cazier saranno presentate significative opere
nella mostra dal titolo Il paese nero sotto al sole d'Italia a cura di Alain
Forti. L'esposizione Giuseppe Flangini - L'enigma del quotidiano propone una
selezione di circa 60 opere di cui quaranta lavori a olio e una ventina dei
disegni più significativi del percorso creativo dell'artista, oltre a una
selezione del materiale di archivio dell'Associazione Giuseppe e Gina
Flangini: documenti, opere teatrali, lettere e fotografie del
pittore-ceramista-drammaturgo e di artisti suoi contemporanei. E' presente
in mostra anche un video sulla vita e le opere di Flangini. Il progetto
espositivo illustra lo sviluppo di un tema e di una vicenda cara alla
memoria degli italiani e di quanti emigrarono per motivi di lavoro
all'estero. Flangini in tavole di grande suggestione e umanità documenta la
condizione dei lavoratori italiani (Uscita dalla miniera, Scaricatori di
carbone, ecc.), fino a preconizzare, con l'opera di grande effetto
drammatico La catastrofe della miniera, una delle tragedie che hanno segnato
profondamente la storia italiana ed europea: il disastro di Marcinelle, in
Belgio. Con l'intento di sottolineare la stretta relazione tra
"passione" artistica e "professione" pittorica durante
il corso della mostra viene proiettato il filmato di Francesco Pireddu
"Giuseppe Flangini. Il teatro della pittura" (testo di Luigi
Meneghelli, musiche di Stefano Gueresi): un'opera metalinguistica di grande
suggestione in cui si mescolano più forme espressive. Luigi Meneghelli
commenta: "Giuseppe Flangini appare come un artista appartato, quasi un
outsider della pittura del 1900. Eppure la sua voce sommessa ha la
suggestione di chi sa attraversare movimenti, tecniche e stili, senza
assumerne nessuno come cifra irrefutabile e definitoria del proprio
percorso. Non è il rimanere su un determinato motivo ad interessarlo, non
è il fermarsi su uno specifico tema (come fanno Morandi o Cézanne), fino a
sviscerarne tutte le possibilità di immagine che lo appassiona, quanto
invece l'idea di un inquieto viaggio, di un ininterrotto spostamento
esperenziale, che trova paradossalmente la propria stabilità nella continua
trasformazione.[...] La sua opera non è mai da leggere su di un solo piano,
non si esaurisce mai al suo primo apparire. Con Michelangelo Antonioni
potremmo dire che sotto l'immagine rivelata ce n'è un'altra più fedele
alla realtà, e sotto questa un'altra ancora [...]. Fino alla vera immagine
di quella realtà assoluta, misteriosa, che nessuno vedrà mai. E non sono
da annoverare in questa trama, in cui si gioca la follia del vedere e
insieme l'impossibilità di giungere al fondo della visione, anche i
numerosi "autoritratti"? Flangini sembra rappresentarsi con segni
crudi, incisivi, ma più il suo volto si fa intenso, fondo, più dà la
sensazione di ritirarsi in se stesso, più si espone e più diventa
inafferrabile, se non addirittura invisibile". Le due mostre in Italia
dal titolo Giuseppe Flangini - L'enigma del quotidiano curate da Luigi
Meneghelli, sono accompagnate da un catalogo in italiano e inglese edito da
Lucini con testo di Luigi Meneghelli e fotografie che illustrano parte della
produzione artistica di Giuseppe Flangini, conosciuta e stimata anche
all'estero. La mostra in Belgio dal titolo Giuseppe Flangini - il paese nero
sotto al sole d'Italia a cura di Alain Forti è correlata da un catalogo
Electa con testi in italiano e francese di Raffaele De Grada e contributo
critico di Umberto Artioli. Per informazioni :Comune di Lanciano Settore
Attività Culturali info@comune.lanciano.chieti.it
Tel.+39(0)872.726218-fax +39(0)872.726221
UDIN&JAZZ
2003 PORTA PER LA PRIMA VOLTA IN REGIONE UNO DEI MIGLIORI PIANISTI AL MONDO:
RANDY WESTON CON IL SUO "AFRICAN RHYTHMS TRIO"
Udine, 26 giugno 2003 - Trascinato in un vortice di risate da Ugo Dighero ed
estasiato dalla freschezza del ritmo carioca di Arto Lindsay...così è
rincasato il pubblico dalla prima serata al Teatro Nuovo di Udine che ospita
la XIII edizione di Udin&Jazz. La rassegna griffata Associazione
culturale Euritmica da anni propone al pubblico udinese non solo il grande
jazz italiano ma anche star di livello internazionale. E Giovedì 26 giugno
(ore 21.00) sarà ancora grande Jazz con il pianista Randy Weston e il suo
African Rhythms Trio (sempre al "Giovanni da Udine"). Tra gli
ospiti d'onore, dunque, non poteva mancare il mitico pianista, uno dei pochi
artisti - assieme a Lionel Hampton, Sonny Rollins, Max Roach, Benny Carter -
a rappresentare una testimonianza vivente degli anni leggendari del jazz...
Spinto dal padre a scoprire e valorizzare le proprie origini, e sviluppando
una delle principali lezioni di Duke Ellington (si pensi, giusto per fare un
esempio, alla celeberrima "Caravan"), Weston divenne un pioniere
della fusione tra jazz e musica africana. Il suo "Uhuru Africa"
pubblicato nel 1960, molti anni prima che la world music diventasse di moda,
è solo il più famoso, e forse il più riuscito, dei suoi esperimenti con
la musica afro-caraibica. La discografia di Weston, difatti, è ricca di
incisioni che mettono in evidenza ritmi e influenze africane. Nel 1957 aveva
già pubblicato "Bantu", seguito l'anno dopo da "Little Niles"
per l'etichetta United Artists. Da segnalare anche "African Cookbook"
e, nella discografia degli ultimi anni, due dischi ("Splendid Master
Gnawa Musicians of Marocco" e "Marrakech in the Cool of the
Evening") dedicati al Marocco, dove Weston ha trascorso diversi anni
della sua vita. Uno degli aspetti principali della ricerca artistica di
Weston è stata la riscoperta del lato spirituale della musica, che si
riflette nel suo ruolo sociale e nel forte legame con la natura, sempre meno
presente secondo il pianista nella musica contemporanea... Con lui sul palco
Alex Blake, un contrabbassista di razza che si è fatto le ossa suonando con
mostri sacri come Dizzy Gillespie, Max Roach e McCoy Tyner, e l'affiatato
Neil Clarke alla batteria. Dalle 77 primavere di Weston a un giovane
pianista con un "incomparabile lirismo, un'inconsueta spontaneità e
una grande carica espressiva", il cubano Gonzalo Rubalcaba che arriva,
venerdì 27 giugno a Udine (Teatro Nuovo ore 21.00) scortato dal
sassofonista più acclamato della New Generation, David Sanchez. Info e
prevendite tel. 0432.530540 www.euritmica.it
FIRST
MAGAZINE E IL TANGO ARGENTINO A MILANO
Milano, 26 giugno 2003 - First Magazine, trimestrale di cultura edito da
Elephant & Castle Editore, che si lega spesso a manifestazioni di
carattere culturale e di costume, sarà partner di una serata a Milano
dedicata al Tango Argentino. Lunedì 30 giugno, presso la Milonga Farol, in
via Pianelli 21, dalle ore 22.00, quindici rinomati maestri di Tango,
italiani e argentini, che operano sul territorio nazionale, si esibiranno in
esclusiva per l'evento. Un complesso accompagnerà musicalmente la serata
eseguendo dal vivo dei pezzi famosi di Tango Argentino e alcune hostess
distribuiranno gratuitamente agli ospiti l'ultimo numero della rivista
First. In First di giugno, infatti, è possibile approfondire la tematica
del Tango Argentino: un servizio di 10 pagine illustra e descrive questo
ballo esclusivo e racconta la storia dei maestri protagonisti della serata a
Milano. Sarà possibile acquistare delle stampe che riproducono la copertina
di First, un vero pezzo da collezione, disegnata in esclusiva da Antonio
Molino e dedicata al Tango.
ANCHE
UN MESSICANO NELLA GIURIA DI FIORI DI FUOCO
Sanremo, 26 giugno 2003 - Ci sarà anche un pirotecnico messicano nella
giuria del 7° Campionato Mondiale di Fuochi d'Artificio "Fiori di
Fuoco", che inizierà lunedì 30 giugno a Sanremo. Manuel Reyes, di
Tultepec, la capitale messicana dell'arte pirotecnica con le sue 150
fabbriche di fuochi d'artificio, sarà a Sanremo per tutta la durata della
manifestazione e darà alla giuria dell'evento un'ulteriore impronta di
internazionalità e professionalità. Manuel Reyes, 33 anni, era già venuto
a Sanremo l'anno scorso per verificare di persona gli aspetti logistici e
organizzativi di "Fiori di Fuoco" con lo scopo di creare un evento
analogo nel sud del Messico. Intanto, continua a riscuotere interesse il
website dell'evento, che ha già ricevuto oltre 6.300 visite e 260.000
contatti, ovviamente provenienti da tutto il mondo. Da segnalare che sono
ormai una ventina i giornalisti che si sono accreditati su www.fiorifuoco.it
per ricevere costantemente i comunicati stampa e le informazioni
sull'evento.
VELA
OLIMPICA A KIEL (GERMANIA): SFIDE AZZURRE PENSANDO AD ATENE 2004 GIULIA
CONTI AL COMANDO NELL'YNGLING (3-1). BENE NEGRI (LASER), 4°
Kiel, 26 giugno 2003 - La tradizionale settimana preolimpica di Kiel in
Germania è iniziata ieri con le prime regate che hanno visto impegnati
quasi 500 velisti delle classi olimpiche. Tra essi molti velisti azzurri:
per alcune classi (Star, 49er, Tornado e 470M) l'appuntamento è valido
anche ai fini delle selezioni olimpiche per Atene 2004, e alla spedizione
tedesca è presente anche il presidente federale Sergio Gaibisso. Il
risultato più eclatante tra i velisti italiani nella prima giornata di
regate, corsa con vento medio-leggero, è quello dell'equipaggio femminile
della classe Yngling Conti-Marenzi-Baroni, prime in classifica generale
grazie al brillante terzo posto nella regata d'esordio, seguita dal
clamoroso successo nella seconda prova. A dare maggiore spessore
all'exploit, la considerazione che la timoniera romana Giulia Conti è anche
la più giovane della flotta di 40 concorrenti (classe 1985). 24° posto per
Calligaris-Carcasole-Sifanno (24-21), 32° per Monina-Bezzi-Giudice (26-31).
Bene anche Diego Negri, 4° in generale grazie ai piazzamenti (4-1) nelle
batterie. 30° Paoletti (12-6). Nella classe 470 M buon avvio per Zandonà-Trani
(Marina Militare), al 13° posto provvisorio (7-8 i piazzamenti di manche).
34° Di Lorenzo-Giordano (16-18), 60° Fonda-Zucchetti (28-32). In campo
femminile Prunai-Sossi occupano un ottimo 10° posto (14-10), seguite da
Magistro-Cecconi al 14° (6-24). La selezione olimpica stimola e migliora
gli azzurri nel catamarano Tornado: Marcolini-Bianchi (yacht Club Italiano)
sono all'8° posto (18-1 i risultati), seguiti al 9° posto a soli 3 punti
da Sonino-Bruni (Guardia di Finanza), oggi 14-8. 22° Montefusco-Rizzi
(21-20). Nel 49er il migliore equipaggio azzurro, i fratelli Sibello, sono
attardati in classifica al 45° posto per l'OCS della prima regata di
batteria, bilanciato dall'ottimo 2° posto nella prova successiva. 19°
Mazzotti-Ivaldi (6-10). Nel Mistral M il migliore azzurro è Paco Wirz
(Roggero di Lauria), 24° (14-24), con Giordano 39° (13-45). Ancora non
disponibili in tarda serata i risultati delle classi Star (con la più
numerosa flotta azzurra al via e a caccia di punti di selezione olimpica) e
Finn. Come da programmi federali, nessuna azzurra nel Mistral F, così come
nella classe Europa, che si appresta a disputare l'Europeo. La Kiel Week
proseguirà fino a domenica 29 giugno.
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