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2003 anno 6°  

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di

GIOVEDI'
26 GIUGNO 2002

pagina 4

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A CEFALÙ PRESENTATO IL PROGETTO 'GIGLIO-SAN RAFFAELE'. INTERVIENE VERONESI 

Milano, 26 giugno 2003 - E' stato presentato martedì 24 giugno, il progetto di sperimentazione gestionale "Giglio - San Raffaele". Nato dall'intesa raggiunta tra la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano con l'Assessorato Regionale alla Sanità, l'Ausl 6, e il Comune di Cefalù, consentirà di trasformare l'ospedale di Cefalù in una struttura sanitaria di rilievo nazionale, di ricerca ed alta specialità. Conferenza stampa Martedì 24 giugno 2003 - ore 10.00 Sala conferenze della Torre dei Servizi, Ospedale Giuseppe Giglio di Cefalù Sono intervenuti: Salvatore Cuffaro Presidente della Regione Siciliana; Don Luigi Verzè Presidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor Ettore Cittadini Assessore Regionale alla Sanità; Simona Vicari Sindaco di Cefalù; Guido Catalano Direttore dell'Ausl 6. Il progetto è stato illustrato dal presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione "Giglio - San Raffaele", Umberto Veronesi. 

CLICCA SULLA PREVENZIONE: PRENDI IL CANCRO COLO-RETTALE NELLA RETE AGILE, DI FACILE CONSULTAZIONE, INTERATTIVO: CANCROCOLON.IT È IL NUOVO SITO INTERNET PER COMBATTERE IL CANCRO COLO-RETTALE. 
Milano, 26 giugno 2003 - Di cancro si può morire. Di cancro si può guarire. In mezzo, la prevenzione. E per il cancro colo-rettale oggi c'è un'arma in più, un sito internet: "www.cancrocolon.it". Il primo, in Italia, totalmente dedicato alla prevenzione del cancro colo-rettale, fornisce informazioni dettagliate sulla malattia e sui fattori di rischio. Realizzato dalla Federazione Italiana Malattie Digestive e dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, grazie al contributo della Fondazione Johnson e Johnson, si avvale della collaborazione di un gruppo di specialisti che risponderanno alle domande dei navigatori. Con un grande obiettivo: ridurre del 75% l'incidenza del cancro colo-rettale. Obiettivo prevenzione - Perché il cancro colo-rettale non si sente e non si vede ma uccide 15mila persone l'anno. Rappresenta la seconda causa di morte per neoplasie dopo il tumore al polmone e alla mammella. E' una patologia silenziosa, a volte asintomatica: circa il 50 % degli ammalati spesso non guarisce perché la malattia viene diagnosticata troppo tardi. Per questo la prevenzione è la sola arma davvero efficace. Il 75% dei soggetti colpiti da cancro colo-rettale può guarire se la diagnosi è precoce. Questa è la grande sfida che si propongono le tre società scientifiche Aigo, Sied e Sige riunite nella Federazione e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori: diffondere la cultura della prevenzione e comunicare l'importanza della diagnosi precoce per sconfiggere un nemico che in Italia, solo quest'anno, colpirà "in silenzio" 34.000 persone. Agile, di facile consultazione, interattivo - Il sito è ricco di informazioni utili per non lasciarsi ingannare dalle apparenze di una malattia che colpisce in silenzio. Dedica ampio spazio all'importanza della prevenzione, alla testimonianza di chi ha sconfitto la malattia, agli strumenti di diagnosi precoce e agli esami, fino all'elenco dei fattori di rischio legati all'età e alla familiarità (presente in circa il 15% dei tumori colici). Mentre un utile glossario permette ai navigatori di orientarsi tra i più comuni termini medici legati alla patologia. Servizi interattivi... - Il visitatore può accedere ad alcuni servizi interattivi in grado di offrire informazioni ad hoc per rispondere alle più diverse esigenze. "L'esperto risponde" per rivolgere domande a specialisti e chiarire così i dubbi sui fattori di rischio e sulla patologia. "Fai il Test" per valutare il fattore di rischio personale e trovare l'indicazione dei principali esami a cui sottoporsi. "Cerca il centro più vicino" per individuare i recapiti delle strutture che hanno aderito alla campagna di screening del cancro colo-rettale a cui i navigatori potranno rivolgersi per effettuare una visita approfondita. Infolink: www.cancrocolon.it 

LO SCIENZIATO LUC MONTAGNIER IERI A ROMA. HA PARLATO ANCHE DI IMMUN-AGE. 
Roma, 26 giugno 2003 - Il Professor Luc Montagneir, Presidente della World Foundation for Aids Research and Prevention, è stato ieri a Roma per un convegno medico-scientifico dal titolo "Dalla Genomica alla natura", dove ha parlato di antiossidanti naturali in patologie critiche come l'Aids. La presenza in Italia del ricercatore francese scopritore del virus dell' Aids è stata anche l'occasione per chiarire e rassicurare l'opinione pubblica italiana sulla validità ed efficacia di Immun'Âge oggetto ormai da diversi giorni di articoli e commenti non sempre corrispondenti, nei contenuti, alla reale qualità e importanza del prodotto ricavato dalla papaya. Montagnier sostiene infatti che "Molti dei disturbi cronici che ci affliggono con l'avanzare dell'età hanno molteplici origini ma un fattore comune: lo stress ossidativo. Lo stress ossidativo è il risultato di uno squilibrio tra un eccesso di molecole ossidanti ed un indebolimento degli anti-ossidanti presenti nell'organismo. Lo stress ossidativo porta ad un rapido deterioramento delle proteine e all'iperossigenazione dei lipidi, causando la rottura delle membrane cellulari. A lungo andare possono verificarsi mutazioni nel Dna che possono provocare il cancro. Le cellule del sistema immunitario sono quelle maggiormente esposte allo stress ossidativo, il sistema immunitario si indebolisce e non reagisce più alle infezioni e alle patologie (diabete, sclerosi multipla, ecc.). E' pertanto di vitale importanza proteggersi attraverso l'assunzione di anti-ossidanti ed immunostimolanti, andando aldilà dei semplici integratori vitaminici. Immun'Âge, ottenuto dalla fermentazione della papaya, è di facile assunzione ed ha dimostrato di avere eccellenti proprietà anti-ossidanti e di potenziare il sistema immunitario. Anche se ulteriori studi sono attualmente in corso, è stato tuttavia già dimostrata la sua azione preventiva nei confronti di alcuni disturbi, soprattutto nel caso del mal di gola, ma anche in caso di infezioni più serie. Studi condotti in Africa hanno dimostrato la sua efficacia nel potenziare il sistema immunitario." Immun'Âge contrasta l'invecchiamento, modula e aumenta le difese immunitarie e migliora la qualità della vita e lo stato della salute. Infolink: http://www.immun-age.com 

SMS PER ALLERTARE I DONATORI DI SANGUE 
Genova, 26 giugno 2003 - Assessorato alla Sanità Regione Liguria, Vodafone e Avis Regionale hanno presentato, nella sede De Ferrari della Regione, un servizio unico nel suo genere che consente di contattare via Smsli oltre 15.000 donatori presenti sul territorio. "Il governo regionale, in questi due anni, ha affrontato con decisione il problema della donazione del sangue" dichiara Roberto Levaggi, Assessore alla Sanità Regione Liguria " e grazie alla collaborazione con Avis e le altre Associazioni siamo riusciti a sensibilizzare i cittadini su questo tema. Il lavoro da fare è ancora molto e questa iniziativa di Vodafone ci aiuterà tantissimo." Il servizio consente ad Avisttraverso la sua banca dati, di gestire e inviare lo stesso breve messaggio di testo, in tempo reale e contemporaneamente, a tutti i donatori direttamente sul loro cellulare, ad esempio per informarli sulle emergenze sangue. Sempre in tempo reale, Avisò verificare l'avvenuta ricezione del messaggio e controllare gli invii effettuati. I donatori possono rispondere sempre via Smsonfermando la loro disponibilità alla donazione. Il servizio, operativo da qualche settimana in tutte le sezioni comunali della Liguria, é totalmente gratuito e fruibile dai clienti di qualunque gestore di telefonia mobile. Attualmente in Liguria sono oltre 900 i donatori contattati ogni settimana via Sms "La collaborazione con Avis" afferma Mario Ruggiero, Direttore Regione Nord Ovest Vodafone "risponde alla responsabilità sociale che Vodafone si assume nei confronti del mondo che la circonda, che si esprime attraverso attività e progetti sempre più vicini al territorio ed alle Istituzioni, capaci di utilizzare la tecnologia avanzata per la concreta gestione di servizi di grande utilità pubblica e sociale." "Abbiamo creduto fin dall'inizio in questo innovativo servizio" continua Marco Denti, Presidente Regionale Avisguria "L'allarme che scatta più frequentemente in questo periodo dell'anno raggiunge livelli preoccupanti e gli Smsono uno dei mezzi più immediati che abbiamo a disposizione, senza contare l'enorme risparmio economico." Prima della realizzazione di questo progetto, le comunicazioni e i contatti con i donatori della Liguria avvenivano solo via posta, con gran dispendio di tempo ed energie e senza la sicurezza che il donatore fosse contattato in tempo reale. L'utilizzo degli SMS, invece, consente di raggiungere diverse centinaia di donatori di sangue con una maggiore efficienza nella programmazione dei prelievi e con la sicurezza di poterli contattare immediatamente, in caso di emergenza 

26 GIUGNO - GIORNATA ANTI-DROGA. MILANO DICE NO ALLA DROGA CON CONCERTI, SPETTACOLI E..."TERRAZZA MY LIDO" 
Milano, 26 giugno 2003 - Il Claim di campagna "MilaNO alla Droga" è associato all'immagine di un gruppo di giovani che indossano una maschera di cane lupo. Il trattamento visivo della campagna, ironico e giocoso, accompagna 1 'appello anti-droga della Giornata del 26 Giugno. Non è il monito autorevole dell'Istituzione che prescrive e norma, quanto un appello alla responsabilità individuale rispetto alla propria esposizione e propensione al rischio. Tiziana Maiolo, assessore alle politiche sociali del Comune di Milano: "Ho deciso di utilizzare il Pastore tedesco perchè è una immagine ironica e giocosa che accompagna l'appello anti-droga della Giornata del 26 Giugno. Il cane non è utilizzato per reprimere, ma come appello a tutti i ragazzi ad essere ( come il cane lupo) vigili e attenti a non farsi illudere dal falsi miraggi della chimica. L 'utilizzo della maschera del cane anti-droga rimanda anche al tema del rapporto tra maschera e identità, alla possibilità di" disvelamento" della propria identità. Sotto la maschera, infatti, si cela il "vero volto " di chi la indossa e quindi la possibilità di trovare alternative all'uso di sostanze quale strumento per generare e gestire piacere, emozioni, rendimento e relazioni. Basta con i convegni di professori che gratificano solo gli oratori. Non credo sia utile terrorizzare il giovane, dirgli cosa è bene e cosa è male perché il giovane, per quanto inesperto è un individuo, un cittadino che va rispettato. Per questo abbiamo organizzato tre mesi di aggregazione e svago per i giovani che inizierà con il concerto di Cremonini il 26 giugno. " Con la giornata del 26 giugno si apre anche la "terrazza my lido" al Lido di Milano. All'interno di tale aggregazione giovanile, attivo sino al 15 settembre, l'Assessorato alle Politiche Sociali scandirà un calendario di attività per sensibilizzare e informare in tema di prevenzione alle droghe lecite e illecite attraverso concerti, spettacoli e momenti di approfondimento. www.comune.milano L'andamento del fenomeno in generale. Al fenomeno della poliassunzione:non solo uno stupefacente ma tanti a seconda dello stato d'animo e contemporaneamente nella stessa serata b-Rispetto al passato prevalgono le "droghe vincenti"(quelle stimolanti), ma ora il giovane non ha la percezione del pericolo e assume le sostanze come fossero dei semplici integratori. c-E' in grosso aumento il consumo occasionale che in qualche caso è ancoràpìù pericoloso perche la persona può trovarsi impreparata a gestire le reazioni fisiche e psichiche. d-diminuzione dei costi delle droghe sintetiche .La cocaina ad esempio non è più la droga dei ricchi ed è acquistata da tutti, anche dai giovanissimi. Sono stati superati i vecchi confini socio-economici e-sono scese le morti causate direttamente dalla droga ma sono aumentate esponenzialmente le morti per cause indirette. Esempio::incidenti stradali. Il fenomeno a Milano I giovani tra i 15-34 anni a Milano sono circa 338.000 (26% della popolazione ) Da un incrocio di fonti si valuta che sono: 50-60 mila i giovani che fanno uso regolare di cannabis 25-35 mila giovani hanno provato almeno una volta cocaina 20-30 mila i giovani che hanno provato almeno una volta ecstasy, lsf o popper 6-8 mila i giovani eroinomani 

TORNA ALLA FIERA DEL LEVANTE TERMOIDRAULICA CLIMA BARI GIÀ OCCUPATO L'80% DELLO SPAZIO ESPOSITIVO QUEST'ANNO OLTRE A BAGNO SHOW SI SVOLGERÀ IN CONTEMPORANEA ANCHE SICUREZZA MEDITERRANEA 
Bari, 26 giugno 2003 - Si svolgerà dal 14 al 16 novembre 2003 alla Fiera del Levante la quarta edizione di Termoidraulica Clima Bari, il più importante appuntamento con gli specialisti di riscaldamento, climatizzazione, refrigerazione , idrotermosanitaria, trattamento delle acque , energia alternativa e isolamento organizzato dalla Senaf di Milano, insieme a Bagno Show, il salone dell'arredobagno dall'accessorio al rivestimento. Quest'anno i due saloni, che diventano biennali -dopo il 2003 la prossima edizione è in programma nel 2005- si arricchiscono di una altra importante iniziativa che servirà a diversificare ancor meglio l'offerta fieristica. Prende il via, infatti, organizzata insieme ad Intel, Sicurezza Mediterranea, riservata all'impiantistica, all'illuminazione tecnica per impieghi pubblici ed impianti elettrici, alla sicurezza e alla building automation, che permetterà di offrire ai visitatori un panorama completo degli edifici integrati e della domotica. Si tratta di tecnologie interessanti per le utenze domestiche e collettive - esercizi commerciali, alberghi, uffici e condomini - che vanno quindi a completare le informazioni tecniche ed estetiche già presenti negli scorsi anni. Ad assicurare il successo della rassegna, il know how di Termoidraulica Clima Bari che in questo mese di giugno ha visto già occupato l'80% degli spazi espositivi della passata edizione. Nel 2002 la fiera è stata visitata da undicimiladuecento operatori provenienti prevalentemente dal Sud Italia (Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Calabria e Sicilia) con un trend di crescita del 17% netto rispetto all'edizione precedente. Bari è un importante bacino per le prospettive che si creano e per i contatti con i potenziali clienti. Innovazione, qualità e nuove tecnologie si mettono al servizio degli operatori in una rassegna specializzata di importanza strategica. Infatti, la mostra professionale costituisce per le aziende che vi partecipano una interessante occasione di business ed una straordinaria opportunità per la ricerca di partners locali, ma serve anche per confrontarsi con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, tradizionali utenti della Fiera del Levante. Ecco perché Termoidraulica Clima Bari insieme a Bagno Show e Sicurezza Mediterranea sono un evento aperto a tutte le aziende interessate ai nuovi mercati e al dialogo con i paesi dell'Est europeo. Proprio l'Italia centromeridionale, le nazioni balcaniche e quelle che si affacciano sul Mediterraneo rappresentano le aree in grado di esprimere nel futuro prossimo una consistente e crescente domanda di tecnologie legate all'idrotermosanitaria ed alla sicurezza. 

MEZZO GIRO DEL MONDO SU UNA DAEWOO KALOS UN PREPARATORE BELGA PER LA MESSA A PUNTO DELLA COMPATTA TRAZIONE ANTERIORE SCELTA PER LA SPEDIZIONE 
Roma, 26 giugno 2003 - Il giro di mezzo mondo in 80 giorni. Questo è l'obiettivo dello scrittore inglese, Richard Meredith che ha iniziato a percorrere i 16.000 chilometri che separano Luton (Inghilterra) da Seoul (Corea del Sud) a bordo di una Daewoo Kalos. La vettura è stata preparata dal distributore belga di Daewoo insieme al preparatore e corridore di rally Yves Fourdain, al fine di superare le improbe condizioni ambientali e di guida in cui si verrà a trovare l'equipaggio lungo il tragitto. La Kalos di serie designata è stata equipaggiata dei seguenti accorgimenti per l'inconsueta maratona (partita il giorno della Pentecoste, domenica 8 giugno): Telaio e piantone dello sterzo rinforzati, molle più rigide e di diametro maggiore e ammortizzatori Bilstein; Protezione dagli impatti con pietre per il motore, la trasmissione, il serbatoio carburante e in generale per l'impianto di alimentazione; Robusto paraurti frontale; Serbatoio extra (45 litri) nel bagagliaio, per un totale di 90 litri; due pompe di carburante; Circuito elettrico ausiliario per fari e riflettori addizionali; Modifica del divano posteriore: dietro il passeggero è stato ricavato spazio e agganci per due ruote di scorta mentre dietro il guidatore si trova uno speciale sedile per un terzo passeggero. "Questo compito rappresenta per me un'importante sfida perché per un'auto relativamente nuova come Kalos non esistono ricambi speciali utili per prepararla ad affrontare questo tipo di viaggio. Inoltre, l'auto doveva essere pronta in un mese", ricorda Yves Fourdain, che vive nella piccola cittadina di Ath-Irchonwelz ad ovest di Bruxelles. "Ci sono volute 300 ore di lavoro per realizzare la versione 'globetrotter' della Kalos". E l'auto ha davvero beneficiato di tutta l'esperienza accumulata nel corso degli anni da Fourdain alla guida della sua società FAS, specializzata nella preparazione e nella manutenzione di automobili da rally. La Kalos è stata equipaggiata con un sistema di comunicazione satellitare avanzato che consentirà ai due avventurosi inglesi di conoscere, istante per istante, la loro esatta posizione. Inoltre, dispongono di un telefono cellulare tri-banda e di un laptop per inviare regolarmente informazioni sull'andamento del viaggio. Alla partenza da Luton, Richard e il suo navigatore Phil McNerney hanno ammesso di sentire una certa tensione. "Abbiamo il completo controllo della Kalos, ma sono i fattori umani e geografico ambientali che ci preoccupano", ha detto Richard. "È un vero viaggio verso l'ignoto, in territori spesso scenario di terremoti, guerre, attacchi terroristici, minacce nucleari e, di recente, epidemie di polmonite atipica. Tuttavia siamo determinati a provare che si può fare tutto a bordo di una Daewoo!" Il 19 e 20 giugno, Richard Meredith e Phil McNerney hanno fatto tappa a Roma dove sono intervenuti al convegno dell'Associazione Villaggi Sos Italia - Onlus dal titolo "Ogni bambino ha diritto a una famiglia", organizzato in occasione del 40° anniversario di attività, e alla festa presso il villaggio Sos romano. "Sos Italia" fa parte di "Sos Kinderdorf International", l'associazione internazionale a cui è destinata la raccolta fondi che accompagna questa sfida. "Sos" ha creato finora 439 villaggi per bambini ed adolescenti in difficoltà, strutture organizzate come una famiglia, dove accogliere i ragazzi ed accompagnarli nella loro crescita, fino al raggiungimento della piena autonomia. 

SUZUKI PARTNER UFFICIALE DEL "CLUB LE AMAZZONI" 
Milano, 26 giugno 2003 - Suzuki Italia S.p.A. divisione Automobili è diventata partner ufficiale del Club Le Amazzoni, associazione di sole donne, in carriera o meno, ma tutte dotate di un carattere dinamico, spiritose e pronte a mettersi in gioco con ironia. Obiettivo delle Amazzoni, determinate e autentiche trend-setter, avvezze alle esperienze nel campo delle discipline survival, è quello di promuovere iniziative nell'ambito della cultura, dell'economia e del tempo libero, valorizzando lo specifico apporto e l'ingegno femminile in questi settori. La collaborazione tra Suzuki e Le Amazzoni debutterà con la sesta edizione de "La sfida delle Amazzoni", selettiva competizione che avrà il suo clou sabato 28 e domenica 29 giugno all'Idroscalo di Milano. Un vero gioco di squadra per sperimentare l'aggregazione, lo spirito di iniziativa, il team: le concorrenti, 3 per ogni squadra, si troveranno ad affrontare un arduo percorso che simula alcune delle difficoltà che si possono incontrare durante le fasi operative di un intervento umanitario. Durante le giornate di gara le squadre si cimenteranno in diverse prove di abilità, tra cui la costruzione di un riparo e di una zattera, il tiro con l'arco, la prova di orienteering, canoa, arrampicata e mountain bike, che culmineranno con un accidentato percorso off road su fuoristrada Suzuki, che si svolgerà a lato delle tribune principali del parco. Il Club delle Amazzoni collabora con l'associazione Cieli Azzurri Onlus (amici della chirurgia pediatrica) che si propone di promuovere iniziative volte a potenziare il settore pediatrico, focalizzandosi sulla ricerca, le strutture e la formazione.
Infolink: www.leamazzoni.it; Ass. Cieli Azzurri www.associazioni.milano.it:4080/itsos/cieliazzurri/home.htm

GOLD CUP CITTÀ DI ROMA - TROFEO LORO PIANA 2003 
Roma, 26 giugno 2003 - Dal 24 giugno al 5 luglio 2003, nella prestigiosa cornice del Roma Polo Club, si disputa la "Gold Cup Città di Roma - Trofeo Loro Piana". A portare i colori della Loro Piana in questa occasione è la squadra capitanata da Luca D'Orazio (1 goal di handicap), in quanto Alfio Marchini, reduce da un piccolo intervento alla schiena, non monterà fino agli inizi di Luglio. Gli altri cavalieri componenti il team saranno Joaquin Pittaluga (3 goal di handicap), José Rivera (7 goal di handicap) e Andrea Gianni (7 goal di handicap). Il Team Loro Piana capitanato da Alfio Marchini ha raggiunto in questo primo anno di attività ottimi risultati in Europa ed Argentina (Campionati Europei di Roma settembre 02, finalista alla Copa de Plata Ellerstina dicembre 02, primo classificato al Colonel Suarez dic.02-gen.03). Per il 2003 il Team si è distinto nel circuito internazionale a partire dalla Cortina Winter Polo on snow - Gold Cup 2003 (finalista, marzo 2003), che ha visto nuovamente Loro Piana come Title Sponsor. Durante i prestigiosi tornei di Sotogrande in Spagna (aprile 03, 15 goal di handicap) il Team ha ottenuto la vittoria nella Coppa Conde de Guaqui, il secondo piazzamento nella Coppa Ignacio Domecq e ha inoltre ottenuto il terzo posto durante gli Open de France (maggio 03). In dubbio per ora la partecipazione alla Coppa d'Oro in Inghilterra, il secondo torneo più prestigioso al mondo (22 goal di handicap, 28 giugno - 20 luglio 03) dove è ancora incerta la possibilità per Alfio Marchini di guidare il Team Loro Piana. La prossima tappa del circuito internazionale prevede la Coppa d'Oro di Sotogrande in Spagna (agosto 2003), e a settembre il Team Loro Piana difenderà i colori dell'Italia nella qualificazione europea per i mondiali che si terranno a Parigi nel 2004. Il Loro Piana Polo Team veste il giubbotto "Horsey", un capo elegante e al contempo tecnico e funzionale, inizialmente concepito per i cavalieri italiani partecipanti ai Giochi Olimpici di Barcellona del 1992 ed ulteriormente perfezionato nel tempo. Il giubbotto "Horsey", che ancora oggi è la divisa ufficiale dei cavalieri della nazionale è realizzato nell'esclusivo tessuto Twenty K Storm System, ideale per soddisfare le esigenze tecniche di uno sport in continua evoluzione, è anche un must come capo di abbigliamento sportivo per i più raffinati consumatori. 

ESCLUSIVA FESTA AL CASTELLO SI FESTEGGIA L'INAUGURAZIONE UFFICIALE DELL'APERTURA AL PUBBLICO DEL CASTELLO DI DUINO, ANTICO MANIERO DELLA FAMIGLIA DEI PRINCIPI DELLA TORRE E TASSO 
Trieste, 26 giugno 2003 - Domani, venerdì 27 giugno, il Castello di Duino aprirà le porte ad un selezionato numero di ospiti, per festeggiare la sua nuova veste di "dimora storica aperta al pubblico": dal primo luglio prossimo, infatti, l'antico maniero, arroccato su uno sperone roccioso a picco sulla Baia di Sistiana e il Golfo di Trieste, è destinato a diventare non solo una nuova mèta turistica ma anche una prestigiosa sede per eventi culturali, convegni, seminari e raffinate cene di gala. Per celebrare l'evento, in anteprima, sono state invitate le autorità della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste e del Comune di Duino-Aurisina, rappresentanti del Consorzio Promotrieste e dell'Aiat di Trieste, amici della famiglia dei Principi della Torre e Tasso, (composta dal Principe Carlo Alessandro, la moglie Veronique Lantz e i figli Dimitri, Massimiliano e Costanza) e imparentata con i casati dei Bonaparte, degli Hofer-Valsassina, degli Hohenlohe, dei reali di Grecia e di Danimarca. A dare il benvenuto agli invitati, ci saranno tutti i membri della famiglia della Torre e Tasso che accompagneranno i loro ospiti a visitare, in anteprima, le sale che da martedì saranno aperte ai turisti e che hanno subito seri interventi di restauro e di adeguamento alle severe norme che regolano la gestione dei luoghi aperti al pubblico. Si tratta di una quindicina fra sale e saloni pieni d'importanti testimonianze storiche e preziose opere architettoniche come la scala elicoidale, che porta dal piano terra al primo piano, autentico capolavoro del Palladio; il pianoforte suonato da Franz Liszt; una rara casa di bambole, diventata oggi uno degli oggetti più ambiti dai collezionisti; importanti documenti storici e preziose raccolte di francobolli, relativi al servizio postale inventato e gestito dagli avi dei Thurn und Taxis in un'Europa ante-litteram; ritratti di dame, cavalieri e cardinali; documenti autografi di Napoleone I e altri Bonaparte, del poeta Rilke e di Liszt... Anche il parco, con i suoi viali romantici, decorati con statue e oggetti d'epoca, terrazze e spalti aperti sull'immensità del mare, distese multicolori di fiori di ogni specie che costituiscono pittoreschi e suggestivi giochi cromatici nella classica vegetazione mediterranea, ha subito interventi di riammodernamento, dopo che fu riorganizzato nel 1956 sul disegno originario del 1880. Il fatto che la famiglia dei Principi della Torre e Tasso continuerà a vivere stabilmente nel Castello conferirà sicuramente a questa dimora storica un aspetto ancora più accogliente, lontano dalla fredda austerità "museale" di molti altri castelli italiani. Si tratta di uno dei pochi casi, in Italia, mentre è un fenomeno assai diffuso all'estero, specialmente in Inghilterra, dove le dimore storiche, a cominciare da quelle della stessa famiglia reale, sono regolarmente aperte al pubblico. 

INAUGURATA LA GRANDE MOSTRA SULLA NATURA MORTA ITALIANA DA CARAVAGGIO AL SETTECENTO FIRENZE, PALAZZO STROZZI, PIAZZA STROZZI 1, 26 GIUGNO - 12 OTTOBRE 2003 
Firenze, 26 giugno 2003 - A circa 40 anni dall'ultima grande esposizione (Napoli, 1964), La natura morta italiana da Caravaggio al Settecento (Firenze, Palazzo Strozzi, 26 giugno - 12 ottobre) presenta un volto della pittura italiana troppo a lungo e ingiustamente trascurato. Sono 227 capolavori di Bimbi, Salini, Maestro della natura morta Acquavella, Crespi, Campi, Mario dei Fiori, Dolci, Munari, Cerpuozzi, Ceruti, Ligozzi, Porpora, Recco, Baschenis, il Maestro di Hartford, il Gobbo dei Carracci e, ovviamente, Caravaggio, che celebrano la bellezza e la vitalità della cultura mediterranea con un trionfo di fragole e ciliege, di uve e di meloni, di fiori di ogni forma e di ghirlande. Curata da Mina Gregori, la mostra ripropone, con significative sostituzioni e integrazioni, il progetto presentato con enorme successo alla Kunsthalle di Monaco di Baviera (dicembre 2002 - febbraio 2003). È promossa dal Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura, dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dalla Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi e da Firenze Mostre Spa. Produzione e realizzazione sono di Firenze Mostre Spa, con il contributo di Apt Firenze, Ataf Spa e Trenitalia. Dalle 227 opere, molte delle quali inedite, provenienti da musei italiani e stranieri e da numerose collezioni private, emerge un panorama vasto e spettacolare delle scuole italiane e dei principali protagonisti. È un percorso che procede dagli Xenia (le offerte agli ospiti di frutti e cibi) meravigliosamente sopravvissuti nelle ville romane di Pompei e Ercolano, tocca la riproduzione scientifica e pittorica cinquecentesca, e si snoda da Nord a Sud attraverso Milano e Roma, Napoli e Firenze, Genova e Venezia, l'Emilia e la Romagna, Lucca e Bergamo, le capitali della natura morta. Rispetto alla mostra di Monaco, l'arricchimento più importante riguarda Caravaggio, presente a Palazzo Strozzi con tre opere di straordinaria intensità: il Ragazzo morso da ramarro della Fondazione Longhi, il Bacco degli Uffizi e il Suonatore di liuto di un collezionista privato. Caravaggio (1573-1610) è probabilmente l'artista più innovativo del suo tempo e fu tra i primi, in Italia, a dipingere fiori e frutta, consacrando il genere anche sul piano teorico. La natura morta italiana nasce, dunque, su presupposti tali da essere considerata a ragione tra i massimi esempi europei di rappresentazione di natura inanimata, nonché anticipatrice del naturalismo moderno. A differenza dei pittori del Nord Europa, maestri della pura descrizione, gli italiani si esercitano sullo spazio e sulla luce. Considerano anche la natura morta occasione per addestrare le proprie capacità pittoriche e la propria presa sulla realtà, e si esprimono dunque con una partecipazione emotiva che appare in tutta la sua evidenza negli ambienti poveri delle cucine napoletane, nelle colazioni rustiche emiliane, nella corposità dei frutti e nella tenerezza con cui sono ritratti gli animali, vivi o morti. Preferiscono inoltre rappresentare frutti e ortaggi e oppongono merende frugali (per ragioni religiose) alle ricche tavole imbandite tipiche del Nord. Nè i successivi trionfi barocchi dei fiori e dei frutti sono semplici decorazioni, bensì manifestazione rigogliosa dell'esuberante natura mediterranea. Le uve, in cui i pittori romani eccellono, sono metafora dell'esaltazione bacchica che si ispira alla cultura classica. Se la Lombardia è la culla della natura morta, Roma è la città dove maggiore è l'influenza del Caravaggio e dove si elaborano le tendenze nel passaggio dal naturalismo al barocco. Napoli le è solo seconda, mentre Firenze, nell'ambiente mediceo, coltiva soprattutto la documentazione scientifica. Ma di centri di produzione di nature morte l'Italia è ormai straordinariamente punteggiata. La mostra segue tutto questo complesso itinerario che, dopo la fioritura barocca e decorativa, si sviluppa nel tardo Settecento con significative esperienze di lucida ripresa della realtà, già connotate in senso pre-illuministico e destinate, in certi casi, a toccare i primi anni dell'Ottocento. Alcuni aspetti, come la pittura di fiori e la pittura di animali, sono presentati anche in separate sezioni tematiche.Infolink: www.lanaturamorta.it 

HA CHONG-HYUN - PAINTINGS FONDAZIONE MUDIMA - MILANO 21 GIUGNO - 15 LUGLIO 2003 
Milano, 26 giugno 2003 - La Fondazione Mudima presenta la mostra Ha Chong-Hyun - Paintings, di uno dei maggiori esponenti dell'arte contemporanea coreana. L'esposizione curata da Dominique Stella ripercorre il lavoro artistico di Ha Chong-Hyun dal 1990 ad oggi, attraverso una trentina di opere di grande formato -fino a cm.260x190-, di cui molte inedite. Ha Chong-Hyun, nato nel 1935, inizia la carriera artistica alla fine degli anni '50, momento in cui gli artisti più giovani sono spietatamente provocatori nei confronti dell'accademismo delle generazioni mature ed incentrano la ricerca su una intensa gestualità. Questa nuova forma di espressione artistica viene rapidamente assorbita dalla comunità artistica più avanzata e dà inizio ad una nuova fase nell'arte contemporanea. E' all'inizio degli anni '70 che l'attività individuale di Ha Chong-Hyun e la sua unicità come artista iniziano ad apparire. Dalla sua partecipazione come esponente chiave di AG (Avant-Garde) Group, fondato nel 1969, inizia la sua attività differenziandosi dall'identità dei gruppi allora attivi in Corea. A quell'epoca le sue opere sono in gran parte installazioni fatte di oggetti quotidiani come giornali, molle, corde e fili, completamente diverse rispetto alla pittura dell'epoca. L'impiego di tali materiali non soltanto ha colmato il divario tra la pittura e il mezzo, ma ha favorito anche un radicale cambiamento della percezione stessa della pittura. Il suo metodo originale di pressare i colori attraverso tele di canapa in senso retro-frontale si sviluppa a partire dal 1974 e non gli sarebbe stato possibile senza l'esperienza diretta con i materiali. Il metodo straordinario di trasformare i pigmenti in tonalità neutre mediante la pressione attraverso le tele deriva dalla tecnica tradizionale della pittura coreana. Tuttavia il suo modo di unire i pigmenti e le tele produce un risalto insolito ed affascinante. Pressando i pigmenti attraversa la tela in senso retro-frontale, secondo un processo che si discosta dalla tradizione radicata della pittura su tela e trasforma la struttura chiusa in una struttura aperta, in cui l'interno e l'esterno sono collegati tra loro. L'unione tra l'esterno e l'interno ottenuta eliminando ciò che si trova fra loro trova analogie con l'opera di Lucio Fontana, che tagliava o bucava le tele per raggiungere il medesimo obiettivo. Questo punto di vista si ritrova anche nel pensiero del critico coreano Kim Bok-young, secondo cui la forma particolare ottenuta dai colori che penetrano le tele dà origine alla fusione dei materiali, ossia tela e pittura. Numerose le esposizioni in prestigiosi musei orientali ed europei, Ha Chong-Hyun partecipa ad Art Basel nel 1998 e Art Cologne nel 1999, ed è più volte presente alle diverse Biennali (San Paulo, Brazil - Parigi - Venezia). La mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Mudima con testi di Philippe Dagen, Edward Lucie Smith, Oh Kwang-su, Dominique Stella. in italiano e inglese e le riproduzioni fotografiche di tutte le opere esposte oltre ad un nutrito nucleo di opere significative dell'artista www.mudima.net 

PROVE D'ASCOLTO ATTACCHI URBANI PER UNA CIVILE CONVIVENZA 28 GIUGNO - 12 OTTOBRE 2003
Trento, 26 giugno 2003 - L'arte fuori e la città dentro: è questa l'idea della mostra "Prove d'ascolto. Attacchi urbani per una civile convivenza" proposta alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento fino al 12 ottobre 2003 negli spazi pubblici della città. Rovescia il concetto che l'arte debba trovarsi all'interno del museo e al contempo trasforma lo spazio della Galleria in un luogo di incontro e di scambio, dove si avvicendano musica di ricerca, prove di teatro e di danza, interventi di filosofia e sociologia. Sei importanti artisti contemporanei hanno affrontato il tema dei conflitti e della convivenza, tema decisivo a livello mondiale, ma anche significativo per la città di Trento e la sua storia. Gli artisti coinvolti sono Nicola De Maria, Kendell Geers, Katarzyna Kozyra, Mario Merz, Rirkrit Tiravanija, Sislej Xhafa. La polacca Katarzyna Kozyra alla Stazione ferroviaria mostra una videoinstallazione, con una serie di ambigui personaggi, che spara con armi vere. Il volto è coperto con maschere che rappresentano playmate e giovani ragazze, suggeriscono un effetto di contrasto e di ambiguità tra la violenza gratuita e la femminilità dei volti. Mario Merz ha trovato in un antico albero lungo via Torre Verde il senso arcaico della natura che cresce anche tra le case, i cartelli e le automobili della città. Su di esso ha collocato la sua serie di Fibonacci al neon, ad indicare la potenzialità di espansione verso il futuro e l'infinito. Nicola De Maria ha dipinto i modelli di quattro bandiere, colorate e splendenti, inno alla gioia e alla forza, che ora svettano di fronte al sagrato di Santa Maria Maggiore, la chiesa simbolo del Concilio di Trento. Il sudafricano Kendell Geers ha installato un orologio digitale rovesciato sulla torretta della Galleria dei Legionari, in Piazza Battisti, che scandisce ore impossibili e sillabe strane, a segnare un tempo anomalo, ambiguo, come i tempi che stiamo attraversando. Il kosovaro Sislej Xhafa ha innalzato sul tetto del Molino Vittoria un grande disco al neon che rappresenta ad intermittenza il simbolo della pace e il logo di una celebre casa automobilistica, per indicare un doppio desiderio di felicità della società attuale: la volontà di convivenza ma anche l'aspirazione a beni di consumo lussuosi. Rirkrit Tiravanija, infine, con the group, ha trasformato lo spazio della Galleria, in via Belenzani 46, in un luogo di incontro, giocando sull'idea dello spostamento, per cui il banco del dj è un tavolo da cucina, il bar un ufficio, i mobili del salotto sono racchiusi in scatole. Lo spazio funzionerà come ambiente per prove musicali, di danza e di teatro durante il giorno, mentre la sera, con eccezione del mese di agosto, sarà un pub con musica ed interventi sulle attuali tematiche sociali più importanti. Numerose le collaborazioni per questa uscita all'esterno della Galleria Civica: dal Forum trentino per la Pace alla Facoltà di Arte e Design dello Iuav di Venezia, dal Centro Musica del Comune di Trento ai vari servizi del Comune che supportano l'iniziativa. Sponsor di questa come delle altre manifestazioni della Galleria Civica è il Grand Hotel Trento della catena Boscolo Hotel. Testi e immagini di opere degli artisti in mostra sono contenuti nel n. 5 di Work. Art in progress, il trimestrale della Galleria, insieme a numerosi altri articoli che tracciano il panorama delle iniziative estive che si svolgono in Trentino-Alto Adige, raccolte sotto il logo unitario di "across". www.workartonline.net 

GIUSEPPE FLANGINI - L'ENIGMA DEL QUOTIDIANO 
Lanciano, 26 giugno 2003 - Dal 2 luglio al 30 settembre 2003 è visibile la mostra Giuseppe Flangini - L'enigma del quotidiano a cura di Luigi Meneghelli in due sedi espositive italiane: all'Auditorium Diocleziano a Lanciano (Chieti) dal 2 al 29 luglio e alla Fortezza Spagnola di Civitella del Tronto (Teramo) dal 3 agosto al 30 settembre. L'esposizione sarà quindi a Charleroi (Belgio) per iniziativa del Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con la Fondazione Europalia. Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2003 nel museo Le bois du Cazier saranno presentate significative opere nella mostra dal titolo Il paese nero sotto al sole d'Italia a cura di Alain Forti. L'esposizione Giuseppe Flangini - L'enigma del quotidiano propone una selezione di circa 60 opere di cui quaranta lavori a olio e una ventina dei disegni più significativi del percorso creativo dell'artista, oltre a una selezione del materiale di archivio dell'Associazione Giuseppe e Gina Flangini: documenti, opere teatrali, lettere e fotografie del pittore-ceramista-drammaturgo e di artisti suoi contemporanei. E' presente in mostra anche un video sulla vita e le opere di Flangini. Il progetto espositivo illustra lo sviluppo di un tema e di una vicenda cara alla memoria degli italiani e di quanti emigrarono per motivi di lavoro all'estero. Flangini in tavole di grande suggestione e umanità documenta la condizione dei lavoratori italiani (Uscita dalla miniera, Scaricatori di carbone, ecc.), fino a preconizzare, con l'opera di grande effetto drammatico La catastrofe della miniera, una delle tragedie che hanno segnato profondamente la storia italiana ed europea: il disastro di Marcinelle, in Belgio. Con l'intento di sottolineare la stretta relazione tra "passione" artistica e "professione" pittorica durante il corso della mostra viene proiettato il filmato di Francesco Pireddu "Giuseppe Flangini. Il teatro della pittura" (testo di Luigi Meneghelli, musiche di Stefano Gueresi): un'opera metalinguistica di grande suggestione in cui si mescolano più forme espressive. Luigi Meneghelli commenta: "Giuseppe Flangini appare come un artista appartato, quasi un outsider della pittura del 1900. Eppure la sua voce sommessa ha la suggestione di chi sa attraversare movimenti, tecniche e stili, senza assumerne nessuno come cifra irrefutabile e definitoria del proprio percorso. Non è il rimanere su un determinato motivo ad interessarlo, non è il fermarsi su uno specifico tema (come fanno Morandi o Cézanne), fino a sviscerarne tutte le possibilità di immagine che lo appassiona, quanto invece l'idea di un inquieto viaggio, di un ininterrotto spostamento esperenziale, che trova paradossalmente la propria stabilità nella continua trasformazione.[...] La sua opera non è mai da leggere su di un solo piano, non si esaurisce mai al suo primo apparire. Con Michelangelo Antonioni potremmo dire che sotto l'immagine rivelata ce n'è un'altra più fedele alla realtà, e sotto questa un'altra ancora [...]. Fino alla vera immagine di quella realtà assoluta, misteriosa, che nessuno vedrà mai. E non sono da annoverare in questa trama, in cui si gioca la follia del vedere e insieme l'impossibilità di giungere al fondo della visione, anche i numerosi "autoritratti"? Flangini sembra rappresentarsi con segni crudi, incisivi, ma più il suo volto si fa intenso, fondo, più dà la sensazione di ritirarsi in se stesso, più si espone e più diventa inafferrabile, se non addirittura invisibile". Le due mostre in Italia dal titolo Giuseppe Flangini - L'enigma del quotidiano curate da Luigi Meneghelli, sono accompagnate da un catalogo in italiano e inglese edito da Lucini con testo di Luigi Meneghelli e fotografie che illustrano parte della produzione artistica di Giuseppe Flangini, conosciuta e stimata anche all'estero. La mostra in Belgio dal titolo Giuseppe Flangini - il paese nero sotto al sole d'Italia a cura di Alain Forti è correlata da un catalogo Electa con testi in italiano e francese di Raffaele De Grada e contributo critico di Umberto Artioli. Per informazioni :Comune di Lanciano Settore Attività Culturali info@comune.lanciano.chieti.it  Tel.+39(0)872.726218-fax +39(0)872.726221 

UDIN&JAZZ 2003 PORTA PER LA PRIMA VOLTA IN REGIONE UNO DEI MIGLIORI PIANISTI AL MONDO: RANDY WESTON CON IL SUO "AFRICAN RHYTHMS TRIO" 
Udine, 26 giugno 2003 - Trascinato in un vortice di risate da Ugo Dighero ed estasiato dalla freschezza del ritmo carioca di Arto Lindsay...così è rincasato il pubblico dalla prima serata al Teatro Nuovo di Udine che ospita la XIII edizione di Udin&Jazz. La rassegna griffata Associazione culturale Euritmica da anni propone al pubblico udinese non solo il grande jazz italiano ma anche star di livello internazionale. E Giovedì 26 giugno (ore 21.00) sarà ancora grande Jazz con il pianista Randy Weston e il suo African Rhythms Trio (sempre al "Giovanni da Udine"). Tra gli ospiti d'onore, dunque, non poteva mancare il mitico pianista, uno dei pochi artisti - assieme a Lionel Hampton, Sonny Rollins, Max Roach, Benny Carter - a rappresentare una testimonianza vivente degli anni leggendari del jazz... Spinto dal padre a scoprire e valorizzare le proprie origini, e sviluppando una delle principali lezioni di Duke Ellington (si pensi, giusto per fare un esempio, alla celeberrima "Caravan"), Weston divenne un pioniere della fusione tra jazz e musica africana. Il suo "Uhuru Africa" pubblicato nel 1960, molti anni prima che la world music diventasse di moda, è solo il più famoso, e forse il più riuscito, dei suoi esperimenti con la musica afro-caraibica. La discografia di Weston, difatti, è ricca di incisioni che mettono in evidenza ritmi e influenze africane. Nel 1957 aveva già pubblicato "Bantu", seguito l'anno dopo da "Little Niles" per l'etichetta United Artists. Da segnalare anche "African Cookbook" e, nella discografia degli ultimi anni, due dischi ("Splendid Master Gnawa Musicians of Marocco" e "Marrakech in the Cool of the Evening") dedicati al Marocco, dove Weston ha trascorso diversi anni della sua vita. Uno degli aspetti principali della ricerca artistica di Weston è stata la riscoperta del lato spirituale della musica, che si riflette nel suo ruolo sociale e nel forte legame con la natura, sempre meno presente secondo il pianista nella musica contemporanea... Con lui sul palco Alex Blake, un contrabbassista di razza che si è fatto le ossa suonando con mostri sacri come Dizzy Gillespie, Max Roach e McCoy Tyner, e l'affiatato Neil Clarke alla batteria. Dalle 77 primavere di Weston a un giovane pianista con un "incomparabile lirismo, un'inconsueta spontaneità e una grande carica espressiva", il cubano Gonzalo Rubalcaba che arriva, venerdì 27 giugno a Udine (Teatro Nuovo ore 21.00) scortato dal sassofonista più acclamato della New Generation, David Sanchez. Info e prevendite tel. 0432.530540 www.euritmica.it 

FIRST MAGAZINE E IL TANGO ARGENTINO A MILANO 
Milano, 26 giugno 2003 - First Magazine, trimestrale di cultura edito da Elephant & Castle Editore, che si lega spesso a manifestazioni di carattere culturale e di costume, sarà partner di una serata a Milano dedicata al Tango Argentino. Lunedì 30 giugno, presso la Milonga Farol, in via Pianelli 21, dalle ore 22.00, quindici rinomati maestri di Tango, italiani e argentini, che operano sul territorio nazionale, si esibiranno in esclusiva per l'evento. Un complesso accompagnerà musicalmente la serata eseguendo dal vivo dei pezzi famosi di Tango Argentino e alcune hostess distribuiranno gratuitamente agli ospiti l'ultimo numero della rivista First. In First di giugno, infatti, è possibile approfondire la tematica del Tango Argentino: un servizio di 10 pagine illustra e descrive questo ballo esclusivo e racconta la storia dei maestri protagonisti della serata a Milano. Sarà possibile acquistare delle stampe che riproducono la copertina di First, un vero pezzo da collezione, disegnata in esclusiva da Antonio Molino e dedicata al Tango. 

ANCHE UN MESSICANO NELLA GIURIA DI FIORI DI FUOCO 
Sanremo, 26 giugno 2003 - Ci sarà anche un pirotecnico messicano nella giuria del 7° Campionato Mondiale di Fuochi d'Artificio "Fiori di Fuoco", che inizierà lunedì 30 giugno a Sanremo. Manuel Reyes, di Tultepec, la capitale messicana dell'arte pirotecnica con le sue 150 fabbriche di fuochi d'artificio, sarà a Sanremo per tutta la durata della manifestazione e darà alla giuria dell'evento un'ulteriore impronta di internazionalità e professionalità. Manuel Reyes, 33 anni, era già venuto a Sanremo l'anno scorso per verificare di persona gli aspetti logistici e organizzativi di "Fiori di Fuoco" con lo scopo di creare un evento analogo nel sud del Messico. Intanto, continua a riscuotere interesse il website dell'evento, che ha già ricevuto oltre 6.300 visite e 260.000 contatti, ovviamente provenienti da tutto il mondo. Da segnalare che sono ormai una ventina i giornalisti che si sono accreditati su www.fiorifuoco.it  per ricevere costantemente i comunicati stampa e le informazioni sull'evento. 

VELA OLIMPICA A KIEL (GERMANIA): SFIDE AZZURRE PENSANDO AD ATENE 2004 GIULIA CONTI AL COMANDO NELL'YNGLING (3-1). BENE NEGRI (LASER), 4° 
Kiel, 26 giugno 2003 - La tradizionale settimana preolimpica di Kiel in Germania è iniziata ieri con le prime regate che hanno visto impegnati quasi 500 velisti delle classi olimpiche. Tra essi molti velisti azzurri: per alcune classi (Star, 49er, Tornado e 470M) l'appuntamento è valido anche ai fini delle selezioni olimpiche per Atene 2004, e alla spedizione tedesca è presente anche il presidente federale Sergio Gaibisso. Il risultato più eclatante tra i velisti italiani nella prima giornata di regate, corsa con vento medio-leggero, è quello dell'equipaggio femminile della classe Yngling Conti-Marenzi-Baroni, prime in classifica generale grazie al brillante terzo posto nella regata d'esordio, seguita dal clamoroso successo nella seconda prova. A dare maggiore spessore all'exploit, la considerazione che la timoniera romana Giulia Conti è anche la più giovane della flotta di 40 concorrenti (classe 1985). 24° posto per Calligaris-Carcasole-Sifanno (24-21), 32° per Monina-Bezzi-Giudice (26-31). Bene anche Diego Negri, 4° in generale grazie ai piazzamenti (4-1) nelle batterie. 30° Paoletti (12-6). Nella classe 470 M buon avvio per Zandonà-Trani (Marina Militare), al 13° posto provvisorio (7-8 i piazzamenti di manche). 34° Di Lorenzo-Giordano (16-18), 60° Fonda-Zucchetti (28-32). In campo femminile Prunai-Sossi occupano un ottimo 10° posto (14-10), seguite da Magistro-Cecconi al 14° (6-24). La selezione olimpica stimola e migliora gli azzurri nel catamarano Tornado: Marcolini-Bianchi (yacht Club Italiano) sono all'8° posto (18-1 i risultati), seguiti al 9° posto a soli 3 punti da Sonino-Bruni (Guardia di Finanza), oggi 14-8. 22° Montefusco-Rizzi (21-20). Nel 49er il migliore equipaggio azzurro, i fratelli Sibello, sono attardati in classifica al 45° posto per l'OCS della prima regata di batteria, bilanciato dall'ottimo 2° posto nella prova successiva. 19° Mazzotti-Ivaldi (6-10). Nel Mistral M il migliore azzurro è Paco Wirz (Roggero di Lauria), 24° (14-24), con Giordano 39° (13-45). Ancora non disponibili in tarda serata i risultati delle classi Star (con la più numerosa flotta azzurra al via e a caccia di punti di selezione olimpica) e Finn. Come da programmi federali, nessuna azzurra nel Mistral F, così come nella classe Europa, che si appresta a disputare l'Europeo. La Kiel Week proseguirà fino a domenica 29 giugno. 

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