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28 APRILE 2003
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E-GOVERNMENT:
ITALIA AL NONO POSTO NELLE CLASSIFICHE UE
Roma, 28 aprile 2003 - L'Italia conquista posizioni nelle classifiche sui
servizi in rete a cittadini ed imprese. Sono infatti in netto miglioramento gli
indici sullo stato di avanzamento dei processi di e-Government. Il nostro paese
non solo sta risalendo nella graduatoria continentale ma, soprattutto, ha
ottenuto riconoscimenti per la crescita e la qualità dei servizi in Rete.
Rielaborando i diversi studi e report, redatti da vari osservatori
internazionali, il Centro Studi del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie,
ha ricavato un confortante quadro di questo impegnativo processo di
ammodernamento del Paese e di digitalizzazione della Pubblica amministrazione,
evoluzione che sarà al centro del prossimo Forum Pa di Roma. Commentando questi
nuovi risultati, il ministro Lucio Stanca ha sottolineato che "emerge
chiaramente come l'Italia si ponga sul valore medio dell'Unione Europea e questo
significa che abbiamo avviato una interattività con i cittadini, passando dalla
fornitura di sole informazioni all'erogazione di servizi in Rete come, ad
esempio, scaricare i moduli dal Pc di casa, calcolare e pagare l'Ici, inviare le
dichiarazioni fiscali, etc.. Con l'e-Government", ha proseguito, "oggi
stiamo assistendo ad un processo storico che è molto simile al passaggio dallo
stato feudale allo stato moderno: stiamo infatti andando verso lo 'Stato in
Rete'. A livello internazionale si riconosce, quindi, che non solo stiamo
strenuamente lavorando per rendere più efficiente lo Stato, la sua
amministrazione, ma anche per migliorare notevolmente il rapporto fra Stato
democratico e cittadini. Insomma, ha aggiunto il Ministro, "puntiamo ad
ottenere un rapporto più semplice, più efficace, più veloce, contraddistinto
da una accessibilità alla Pubblica Amministrazione indipendentemente dal luogo
(non più code) e dal tempo (ossia "aperta" 24 ore al giorno per 7
giorni la settimana). Con grande trasparenza e con più partecipazione
democratica alla vita delle istituzioni". Nella classifica sull'e-Government
della Commissione Europea, nell'ottobre 2002 l'Italia ha conquistato 58 punti su
100, contro i 39 dello stesso mese dell'anno precedente, ponendosi al 9° posto
(contro il 12° del 2001), davanti ad Austria, Olanda, Grecia, Germania e
Belgio. A livello europeo, l'Italia è una delle nazioni in cui i servizi in
Rete crescono di più, dopo Svezia, Danimarca e Belgio. Il trend di evoluzione
di queste prestazioni informatizzate nel nostro paese è infatti salito del 18%
(Regno Unito +12%, Francia e Spagna +14%, Germania +8%). Tra i servizi
completamente on-line, la stessa Commissione Europea ha indicato per l'Italia la
transattività della dichiarazione dei redditi e dei servizi di ricerca del
lavoro. Tra i servizi "notevolmente migliorati" dal punto di vista
della presenza on-line, inoltre, figurano la previdenza sociale per i dipendenti
(che dal 20% del 2001 è salita al 100% del 2002); la dichiarazione Iva (dal 45
al 100%); le dichiarazioni doganali (dal 50% al 100%) e gli acquisti della
Pubblica amministrazione (dal 25 al 78%). Uno degli obiettivi di eEurope è di
garantire l'accesso ad Internet a tutte le scuole dell'UE. La maggior parte dei
paesi membri dell'UE, ha una percentuale superiore all'80%; l'Italia si pone
all'88%. Inoltre, i computer utilizzati dagli allievi nelle scuole europee sono
piuttosto recenti: poco più del 50% delle apparecchiature installate ha meno di
3 anni. L'Italia, insieme a Lussemburgo e Portogallo, presenta risultati
nettamente migliori, attorno al 60%. Altro parametro positivo per il nostro
paese riguarda l'attenzione al "cliente", ossia al cittadino o
all'impresa, nella fornitura di servizi in Rete. Gli osservatori a tale
proposito annotano che in particolare nel 2003 l'Italia ha migliorato
drasticamente la sua situazione. In altre parole sul giudizio positivo
dell'Italia ha pesato la componente Customer Relationship Management. Inoltre è
stato rilevato che il livello di maturità del servizio è al 3° stadio, ossia
cominciano ad evidenziarsi capacità transattive complesse, inizia la
cooperazione tra agenzie governative insieme ad una migliore attenzione al
cliente. La posizione dell'Italia è condivisa anche dal Giappone, dalla
Norvegia e dai Paesi Bassi. Non solo, ma il livello di maturità è passato dal
13% del 2001, al 21% del 2002, al 34,4% del 2003. Le fonti di analisi
internazionale in particolare hanno valutato positivamente : l'aumento del
numero dei servizi offerti in Rete, specialmente il pagamento delle tasse, e la
maturità di alcuni servizi, quali quelli postali e l'acquisto di beni per la
Pubblica amministrazione; l'iniziativa del Ministro per l'Istruzione di portare
tutti gli insegnanti on-line e di offrire loro servizi specifici; la stesura dei
dieci obiettivi di legislatura del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie;
l'evoluzione del Portale Nazionale per il Cittadino www.italia.gov.it
focalizzato sul cittadino, semplice da navigare con oltre un milione di accessi
dal 2 giugno scorso; più di 1.500 servizi pubblici collegati; oltre 600 moduli
da scaricare e pronti per essere compilati; 128 guide; più di 15 mila chiamate
al Contact Center; quasi 3 mila questi soddisfatti da "l'esperto
risponde"; ogni giorno più di 100 email alla rubrica "Scrivici";
l'evidenziazione delle 5 azioni per la digitalizzazione della Pubblica
amministrazione; il cofinanziamento di ben 138 progetti con gli Enti locali da
parte del Ministro per la Innovazione e le Tecnologie l'annunciata distribuzione
di 30 milioni di Carte d'Identità Elettroniche e di Carte Nazionali dei Servizi
entro il 2005. Proprio sull'innovativo tema delle applicazioni del Governo
elettronico si confronteranno le delegazioni di quasi 40 Paesi in occasione
della Conferenza Europea sull'e-Government, promossa dal ministro Lucio Stanca
per il 7 ed 8 luglio a Villa Erba di Cernobbio-Como in concomitanza con il
Semestre italiano di presidenza Ue. Vi parteciperanno i ministri non solo dei 15
Paesi Ue e dei 10 che entreranno a far parte dal prossimo anno, ma anche quelli
di diversi altri Stati (Russia, Canada, Cina, etc) e di vari Paesi in via di
Sviluppo con i quali l'Italia ha in atto specifici accordi di collaborazione ed
assistenza.
NELL'AMBITO DEL "PATTO PER L'ITALIA"
E DEL "LIBRO BIANCO" DI MARCO BIAGI ALLEANZA TECNOLOGICA TRA MINISTRI
DEL WELFARE E DELL'INNOVAZIONE E TECNOLOGIE
Roma, 28 aprile 2003 - Il Governo mette in campo le tecnologie informatiche
anche al servizio del complesso mondo del lavoro per favorire l'incontro tra
domanda ed offerta e per stimolare nuova occupazione attraverso le enormi
potenzialità della Rete. Il ministro del Lavoro e Politiche Sociali, Roberto
Maroni, e quello per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, hanno infatti
firmato un protocollo d'intesa per l'introduzione di una serie di innovazioni a
totale servizio del mondo del lavoro. A beneficiarne saranno non solo i
disoccupati, ma anche le stesse imprese, i disabili e gli extracomunitari che
attraverso gli strumenti della Information and Communication Technology-ICT
potranno trovare risposte alle loro esigenze, senza limiti territoriali. Con
questa intesa, in particolare, si dà concreto impulso ed accelerazione alla
realizzazione del "SIL-Servizio informativo del Lavoro", del
"Portale del Lavoro" e della "Borsa del Lavoro on line",
nonché allo sviluppo dei servizi web per i cittadini e le imprese con
l'obiettivo di semplificare i procedimenti amministrativi; facilitare i processi
di incontro tra domanda ed offerta di lavoro; promuovere l'alfabetizzazione
informatica dei lavoratori attraverso la formazione a distanza ed i servizi di
e-Learning; sviluppare iniziative di telelavoro con particolare attenzione
all'inclusione dei portatori di handicap. La "Borsa del Lavoro on
line" comprenderà anche gli elenchi dei lavoratori extracomunitari
disponibili ad esperienze lavorative in Italia. "Questo protocollo
tecnologico", ha detto il ministro Stanca, "testimonia l'impegno del
Governo nel perseguire l'ammodernamento del Paese mediante il massiccio ricorso
agli strumenti dell'Ict anche in un settore socio-economico tanto delicato
quanto importante come quello del mondo del lavoro. Ma è pure il primo
significativo esempio di intervento coordinato su temi di grande rilevanza
nazionale per l'attuazione degli obiettivi di rinnovamento indicati nel 'Patto
per l'Italia' tra le priorità di riforma del welfare assunti dal Governo e
anticipati dal 'Libro Bianco' scritto da Marco Biagi". Da parte sua il
ministro Maroni, ha affermato che "si tratta di un importante passo in
avanti verso la modernizzazione del Paese, coerente con il programma di Governo
e con il patto per l'Italia siglato il 5 luglio scorso. Sul terreno
dell'innovazione tecnologica stiamo recuperando velocemente rispetto ai partners
europei e ciò ci consentirà di raggiungere i livelli di crescita occupazionale
richiesti dall'Europa". "Con l'intesa siglata dai due Ministeri",
ha aggiunto il ministro Maroni "acquista ulte-riore efficacia la Legge
Biagi appena approvata dal Parlamento, il cui scopo principale è il
conseguimento della piena occupazione, che rappresenta un cavallo di battaglia
di questo Governo e della maggioranza che lo sostiene". Il protocollo
prevede che ad Italia Lavoro SpA, agenzia del Ministero del Welfare, in accordo
con le strutture del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, sia affidata la
reaizzazione delle iniziative, coordinate da un Gruppo Tecnico
interministeriale. L'intesa va ad incidere tra l'altro su aspetti non secondari
dell'informatica, come la sicu-rezza. Si prevede infatti la realizzazione di un
Centro Unico di back-up tra tutti gli Enti previdenziali ed assicurativi (Inps,
Inail, Inpdap, Enpals, Ipsema), sia per garantire la salvaguardia dei dati (disaster
recovery) e la continuità dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese, sia
per massimizzare gli investimenti tecnologici riducendo i costi ed i tempi di
avvio dei servizi. In tale contesto i ministri Maroni e Stanca puntano alla
valorizzazione di taluni indirizzi specifici, tra cui il programma di
alfabetizzazione informatica come intervento di stimolo alla produzione e alla
domanda di servizi, pubblici e privati, e di riequilibrio di deficit
socio-economici, geografici, fisici nell'accesso a tali servizi; nonché
all'accrescimento di concrete iniziative finalizzate all'incremento della
occupazione ed al pieno accesso ai servizi che utilizzino le tecnologie del
telelavoro. Con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo quantitativo e qualitativo
dell'occupazione mediante la riorganizzazione di un mercato del lavoro moderno,
trasparente ed efficiente in cui i servizi per l'impiego, sia pubblici che
privati, siano collegati tra loro da un sistema informativo, il ministro del
Lavoro e delle Politiche Sociali e quello per l'Innovazione e le Tecnologie, si
propongono inoltre di: sviluppare servizi on line per il lavoro rivolti a
cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni; realizzare, anche mediante l'e-Learning,
un programma per l'alfabetizzazione informatica per i dipendenti della Pubblica
amministrazione che operano nel settore dei servizi per il lavoro; consentire
l'accesso on-line all'iter delle pratiche da parte dei cittadini e delle imprese
per la semplificazione dei procedimenti amministrativi relativi ai servizi per
il lavoro; sviluppare iniziative di promozione del telelavoro per i dipendenti
della Pubblica amministrazione e per i privati (imprese e associazioni) anche
attraverso la attuazione di progetti pilota. Il protocollo d'intesa siglato dai
ministri Maroni e Stanca, infatti, darà finalmente slancio operativo al
telelavoro, sinora utilizzato dalle aziende soprattutto come strumento di
diminuzione dei costi, inquadrandolo invece tra i fattori di sviluppo delle
possibilità occupazionali, generando così nuove opportunità, a partire da
quelle per le "categorie deboli".
SECONDO
UN PROFESSORE STATUNITENSE, È NECESSARIO UN TRATTATO INTERNAZIONALE SULLO
SCAMBIO SCIENTIFICO
Stanford , 28 aprile 2003 - Un illustre professore di Diritto presso la Stanford
University ha sollecitato la redazione di un trattato internazionale sulla
condivisione di informazioni scientifiche e tecnologiche, che dovrà poggiare
sugli accordi di libero scambio già sottoscritti nell'ambito del sistema
dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc). Nel corso di una recente
presentazione alla conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo,
John Barton, tra l'altro presidente della commissione internazionale sulla
proprietà intellettuale, ha sostenuto che il progresso scientifico presuppone
la condivisione di informazioni e che questo tipo di collaborazione ha ancora
degli ostacoli da superare. "Scienza e tecnologia richiedono una
piattaforma comune di dati, idee e pareri. L'apertura di tale piattaforma è
vantaggiosa per tutti. Uno scienziato o un ingegnere riesce ad essere molto più
efficiente se ha libero accesso al lavoro svolto dai suoi predecessori [...]. Lo
scambio transfrontaliero di dati e di comunicazione scientifica non è soltanto
un mito appartenente al mondo scientifico; esso contribuisce, difatti, ad
accelerare i progressi della scienza e della tecnologia", ha affermato il
prof. Barton. Il prof. Barton ritiene che lo scambio di informazioni abbia
ancora davanti tre ostacoli: il protezionismo dei singoli paesi, l'ampliamento
della tutela della proprietà intellettuale e la mancanza di contatti tra gli
scienziati dei paesi in via di sviluppo ed il resto del mondo. "È il mondo
intero a pagarne le conseguenze", ha sostenuto. La soluzione individuata
dal prof. Barton consiste in un trattato internazionale, in virtù del quale i
singoli paesi metterebbero a disposizione di altri paesi, su una base di
reciprocità, i propri sussidi e dati. Ciò corrisponde inoltre alla logica
sottesa all'accordo Oms. "Come nel caso della liberalizzazione del
commercio, il risultato complessivo sarà positivo, dal momento che una maggiore
portata ed apertura degli insiemi scientifico-tecnologici determinerà un più
elevato dinamismo. Tutto ciò necessita di un trattato che definisca le norme
per la liberalizzazione dello scambio scientifico-tecnologico e stabilisca le
procedure per negoziare i miglioramenti e gli ampliamenti da apportarvi a
scadenze regolari", ha spiegato il prof. Barton. Tutti i paesi del mondo
beneficerebbero di una cooperazione di questo tipo, ha detto Barton rifacendosi
alle parole del commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin, il quale ha
più volte ribadito che lo Spazio europeo di ricerca "deve essere reso
accessibile al resto del mondo". Tale apertura dovrebbe permettere ai paesi
dell'UE di beneficiare della collaborazione internazionale nel settore della
scienza e della tecnologia, preparando così il terreno ad un rafforzamento dei
rapporti politici ed economici con paesi terzi". Oltre alle misure in
favore dell'uguaglianza di accesso al sostegno ed alle capacità di natura
scientifica e tecnologica, un trattato di questo tipo potrebbe altresì
garantire che i benefici della ricerca finanziata con mezzi pubblici siano
accessibili a tutti, e non soltanto a chi vive nei paesi in cui la ricerca è
stata effettuata, ha specificato il prof. Barton. Questi ha inoltre suggerito
che l'accordo potrebbe superare le misure restrittive che non consentono agli
studenti di studiare in altri paesi ed ai ricercatori di fare esperienza
all'estero. Anticipando le critiche, Barton ha inoltre suggerito l'inclusione in
un trattato di questo tipo di misure di garanzia bilanciate, cosicché la tutela
dei diritti di proprietà intellettuale venga gestita in modo equo e tale da
salvaguardare la sicurezza nazionale. E a chi spetterebbe il compito di
negoziare il trattato? "Per un trattato dai connotati scientifici
internazionali, vi sono due potenziali forum di negoziazione. Uno è
rappresentato dall'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'Educazione, le Scienze e la Cultura. Questa potrebbe essere una sede
appropriata per la fase iniziale, ma sicuramente più per temi scientifici che
tecnologici. Un forum più idoneo per le questioni prettamente tecnologiche, e
possibilmente per tutte le questioni, è l'Omc", ha sostenuto il prof.
Barton. "Con l'aggiunta di qualche modifica in vista di istituire il
necessario segretariato, il modello sviluppato per aiutare il mondo a trarre
vantaggio dal libero commercio potrebbe servire anche per promuovere piattaforme
internazionali più forti ed aperte nel settore scientifico e tecnologico",
ha concluso il prof. Barton.
RIFORMA
DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE
Roma, 28 aprile 2003 - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell'11 aprile
scorso, ha approvato lo schema di disegno di legge costituzionale di modifica
alla seconda parte del Titolo V della Costituzione. La nuova riforma
costituzionale ridisegna il sistema delle competenze ribadendo comunque alla
Repubblica il ruolo di garante dei principi sanciti dalla Costituzione e
suggellando l'intero sistema con la reintroduzione del principio dell'interesse
nazionale che rimane, comunque, garante e collante di uno Stato propriamente
federalista. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/federalismo_cost/index.html
CONSIGLIO
EUROPEO DI ATENE
Atene, 28 aprile 2003 - Si e' tenuta ad Atene, il 16 aprile scorso, una riunione
informale del Consiglio europeo che ha discusso prevalentemente i recenti
sviluppi relativi alla Convenzione europea. Momento storico del vertice e' stata
la cerimonia per la firma del Trattato di adesione all'Unione Europea dei nuovi
dieci paesi candidati. Sul sito del Governo, all'interno del dossier
sull'argomento, è possibile trovare, tra l'altro, il testo del Trattato e la
Dichiarazione di Atene. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/cons_europ_atene150403/index.html
SUL
SITO DEL TESORO LE SINTESI DI RGE, AGGIORNAMENTO RPP E TRIMESTRALE DI CASSA
Roma, 28 aprile 2003 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che
sono disponibili sul sito www.tesoro.it, tra gli ultimi documenti pubblicati, le
Sintesi dei seguenti documenti: 1. Relazione Generale sulla situazione economica
del Paese nel 2002; 2. Relazione sull'andamento dell'economia nel 2002 e
aggiornamento delle previsioni per il 2003 ( Aggiornamento Rpp 2003); 3.
Relazione sulla stima del fabbisogno di cassa per l'anno 2003 e situazione di
cassa al 31 dicembre 2002 (Trimestrale di Cassa).
CONVENZIONI
2003: RAGGIUNTO ACCORDO CON I SINDACATI
Roma, 28 aprile 2003 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che,
presso il Dipartimento per le Politiche Fiscali, è stato raggiunto l'accordo
tra il Ministero, le Agenzie fiscali e le Organizzazioni sindacali, relativo
alle convenzioni tra Ministero ed Agenzie per il 2003. Le convenzioni
disciplinano le risorse assegnate alle Agenzie, i piani delle attività e degli
investimenti, il monitoraggio sugli obiettivi ad esse assegnati e sui risultati
conseguiti, nonché le forme di incentivazione per il personale. Il Ministero
informa che è stato altresì sottoscritto un accordo aziendale tra le Agenzie
fiscali e le Organizzazioni sindacali relativo, tra l'altro, all'anticipazione
del pagamento di un acconto della quota incentivante per il 2003.
EUR
SPA: PROPOSTE CON IL COMUNE DI ROMA LE LISTE PER CDA E COLLEGIO SINDACALE
Roma, 28 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che,
congiuntamente al Comune di Roma, ha proposto le liste dei componenti il
Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale di Eur S.p.A. per
l'approvazione da parte dell'Assemblea della società, convocata il prossimo 30
aprile (15 maggio in seconda convocazione). La lista dei componenti il Consiglio
di Amministrazione è la seguente: Raffaele Ranucci, presidente, Ignazio
Abrignani, Paolo Gobello, Mauro Miccio, Tiziana Mazzarocchi, Paolo Novi e
Roberto Sergio, consiglieri. Il Collegio Sindacale proposto è: Antonio
Mastrapasqua, presidente, Roberto Ferranti e Alessandro Forte, sindaci
effettivi, Francesco Bilotti e Giovanni D'Avanzo, sindaci supplenti.
L'ASSEMBLEA
APPROVA IL BILANCIO 2002 DI BNL IL MERCATO PREMIA I RISULTATI CONSEGUITI (IN
BORSA: OLTRE IL 30% DA INIZIO ANNO); IL 2003 ALL'INSEGNA DEL CONSOLIDAMENTO E
DELLA RIDUZIONE DEI COSTI
Roma, 28 aprile 2003. L'Assemblea degli Azionisti di Bnl svoltasi il 24 aprile a
Roma, con la partecipazione di oltre 1/3 del capitale ordinario, ha approvato il
bilancio dell'esercizio 2002, caratterizzato da un buon recupero di redditività
e performance superiori alla media del settore. Dopo aver realizzato nel 2002
importanti risultati sul fronte della redditività, del rafforzamento
patrimoniale e del presidio delle aree critiche, nel 2003 il Gruppo Bnl punta
alla razionalizzazione della propria struttura dei costi con l'obiettivo di
conseguire significative riduzioni e risparmi. Le iniziative previste dal piano
industriale 2002-2005, di cui alcune già realizzate o avviate durante lo scorso
anno, puntano inoltre al rafforzamento dell'assetto finanziario e patrimoniale e
al ritorno ad una condizione strutturale di redditività. Nonostante il
difficile contesto macroeconomico che ha significativamente condizionato la
redditività del settore creditizio, i risultati conseguiti nel 2002 dal Gruppo
BNL evidenziano la buona performance del margine d'interesse e del margine
d'intermediazione, la tenuta del risultato operativo, nonostante l'aumento dei
costi operativi e la significativa crescita dell'utile netto pur in presenza dei
consistenti accantonamenti per l'impatto della crisi argentina. I miglioramenti
ottenuti sono stati riconosciuti dal mercato che è tornato ad investire sul
titolo Bnl che ha registrato un incremento di oltre il 30% da inizio anno. Per
il Gruppo Bnl l'esercizio si chiude con un utile netto di 91 milioni di euro, in
significativa crescita rispetto ai 18 del "pro forma"1 di fine 2001,
dopo aver spesato rettifiche nette e accantonamenti per complessivi 1.126
milioni di euro e un utilizzo del fondo rischi bancari generali per 167 milioni
di euro. Per la Capogruppo l'utile netto è di 55 milioni di euro (4 milioni nel
2001). Principali dati di Conto Economico Margine d'interesse 1.806 milioni a
livello di Gruppo (+6,1%) e 1.568 milioni per la Capogruppo Bnl (+5,6%); Margine
d'intermediazione 3.057 milioni per il Gruppo (+1,8%) e 2.610 milioni per la
Banca (+0,9%); Commissioni e altri proventi 1.125 milioni per il Gruppo (-0,6%)
e 885 milioni per la Banca (-0,1%); Costi operativi 2.018 milioni di euro per il
Gruppo (+3,4%) e 1.766 milioni per la Banca (+3,9%); Risultato operativo 1.039
milioni a livello di Gruppo (-1,3%) e 844 milioni per la Banca (-4,7%); Utile
netto 91 milioni di euro per il Gruppo (+405,6%) e 55 milioni per la Banca.
L'Assemblea degli Azionisti ha approvato l'assegnazione di 53,7 milioni di euro
a riserve e di 963mila euro a dividendi da attribuire per il 2002 alle sole
azioni di risparmio (0,0415 euro, pari all'8,30% del valore nominale), in
pagamento a partire dal 22 maggio 2003 (stacco cedola il 19 maggio). L'insieme
delle iniziative poste in essere dal management per dare attuazione al Piano
Industriale ha consentito di ottenere una sensibile riduzione dell'attivo
ponderato (-8.3 milioni rispetto a dicembre 2001) e, contestualmente, un
incremento del patrimonio di vigilanza (+215 milioni). Il Tier 1 si è portato
al 5,02% e il coefficiente di solvibilità di gruppo al 9,32% (contro l'8% di
fine 2001). Il rafforzamento degli indici patrimoniali è stato quindi ottenuto
senza alcun ricorso diretto al mercato dei capitali e nonostante il prelievo
netto dal fondo rischi bancari generali (167 milioni di euro). Nel 2002 è
migliorata anche la posizione finanziaria complessiva grazie alla consistente
riduzione dello sbilancio interbancario da 12.604 a 8.149 milioni (- 35,3%). Sul
fronte dell'attivo, l'insieme delle posizioni di dubbio realizzo (ivi incluso il
rischio Paese) diminuisce globalmente nell'anno del 7,3% attestandosi a 3.781
milioni di euro (3.288 per la Capogruppo). Il grado di copertura, assicurato
dalle svalutazioni, dall'integrale accantonamento degli interessi di mora e
dagli stanziamenti generici disponibili sale al 40% (38,7% per la Capogruppo).
Sempre in un'ottica prudenziale, l'esposizione netta non garantita verso i paesi
a rischio compresi i titoli è stata fortemente ridimensionata (-41,25%)
rispetto al 2001 (la componente locale del Brasile è scesa dell'88,3%) e il
grado di copertura medio è salito nel contempo di oltre 10 punti percentuali,
portandosi al 41,9%. Nel corso dell'Assemblea Ordinaria gli azionisti di BNL
hanno confermato l'ingresso nel CdA di Antonio Ortega Parra, già cooptato in
Consiglio il 18 marzo scorso. L'Assemblea Ordinaria ha infine approvato il
rinnovo per ulteriori 18 mesi del fondo acquisto azioni proprie per circa 155
milioni di euro, nonché le relative modalità di compravendita. Nella parte
Straordinaria dell'Assemblea gli azionisti hanno approvato le modifiche all'art.
7 quinto comma dello statuto per il ripristino, fino a una massimo di 40 milioni
di euro, della delega al CdA per aumenti di capitale riservati a dipendenti
della Banca e del Gruppo.
ASSEMBLEA
DI BANCA PROFILO APPROVATO IL BILANCIO 2002 DISTRIBUZIONE AGLI AZIONISTI DEL
DIVIDENDO (0,0268 € PER AZIONE) E DI PARTE DELLA RISERVA "SOVRAPPREZZI DI
EMISSIONE"(0,0326 € PER AZIONE)
Milano, 28 aprile 2003 - Si è riunita il 24 aprile l'Assemblea Ordinaria e
Straordinaria degli Azionisti di Banca Profilo, investment bank specializzata in
Private Banking e Capital Market, per l'approvazione, tra l'altro, del bilancio
al 31 dicembre 2002. Parte Ordinaria Bilancio 2002 Il bilancio di esercizio 2002
evidenzia un utile netto di € 3.270.085, in crescita del 6,4% rispetto al
2001, un dato estremamente positivo se valutato alla luce del trend negativo che
ha contraddististinto i mercati finanziari e della persistente congiuntura
sfavorevole in ambito internazionale. Concentrandosi sulla riorganizzazione
interna e sulla flessibilità operativa, Banca Profilo ha mirato al
consolidamento delle proprie attività e al recupero di efficienza. I ricavi
sono ammontati a € 44 milioni (€ 47,5 milioni nel 2001); i costi, pari a €
25,3 milioni, sono diminuiti di € 6 milioni (- 19% rispetto al 2001) con una
contrazione del 8% delle spese per il personale (passato dalle 193 unità del
2001 alle 169 del 2002) e del 29% delle spese diverse. I mezzi amministrati,
ammontati a 1.964 milioni di Euro (- 7,2% sul 2001), indicano una diminuzione
sostanzialmente riconducibile alla valorizzazione dei portafogli. Il patrimonio
netto al 31/12/2002 è pari a € 107,5 milioni (117,9 nel 2001), flessione
dovuta al pagamento del dividendo 2002 e alla distribuzione di parte della
Riserva "Sovrapprezzi di Emissione". Destinazione dell'utile e
distribuzione della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione" L'Assemblea ha
deliberato, tra l'altro, di approvare: 1. la destinazione dell'utile netto di
esercizio, pari ad Euro 3.270.085, come segue: Euro 3.258.133 agli Azionisti a
titolo di dividendo in ragione di Euro 0,0268, al lordo delle ritenute di legge,
se applicabili, per ciascuna delle 121.572.130 azioni ordinarie del valore
nominale di Euro 0,52, rappresentanti il capitale sociale, al netto delle
899.870 azioni proprie in portafoglio, cui non spetta il dividendo ai sensi
dell'art. 2357 ter c.c.; la distribuzione di parte della Riserva
"Sovrapprezzi di Emissione", in ragione di Euro 0,0326 per azione; 3.
di mettere in pagamento il dividendo, che potrà usufruire integralmente del
credito d'imposta di cui all'art. 14 Dpr 917/86, e parte della Riserva
"Sovrapprezzi di Emissione", a partire dal 08.05.2003, con stacco
della cedola n. 5 fissato al 05.05.2003. Acquisto e alienazione azioni proprie
L'assemblea ha autorizzato l'acquisto e l'alienazione di azioni proprie nei
limiti di legge. L'attività è finalizzata ad interventi di stabilizzazione del
corso del titolo Banca Profilo, di realizzazione di piani di stock option e di
partecipazione della Banca ad operazioni di mercato, la cui realizzazione
richieda l'utilizzo di azioni ordinarie Banca Profilo a titolo di corrispettivo
di pagamento, eventualmente anche in concambio azionario. Parte Straordinaria
Aumento del capitale L'Assemblea ha inoltre deliberato di delegare al CdA ai
sensi dell'art. 2443 c.c. la facoltà di: 1. aumentare il capitale sociale in
una o più volte per massimi Euro 52.000.000, con emissione di massime n.
100.000.000 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52 ciascuna,
godimento regolare, con sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti ai
sensi dell'art. 2441, comma 1, del codice civile; 2. aumentare a pagamento il
capitale sociale, in una o più volte, per massimi Euro 2.600.000, con emissione
di massime n. 5.000.000 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52
ciascuna, con sovrapprezzo e con l'esclusione del diritto di opzione dei soci ai
sensi dell'art. 2441, comma 8 del codice civile e dell'art. 134, secondo e terzo
comma del D.lgs 58/98, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della banca e
delle società dalla stessa controllate; conferimento dei poteri al Consiglio di
Amministrazione per l'approvazione del relativo piano di stock option.
BANCA
ETRURIA: APPROVATO IL BILANCIO 2002; DIVIDENDO DI 0.19 EURO PER AZIONE
Arezzo, 28 aprile 2003 L'Assemblea dei Soci di Banca Etruria, riunitasi il 27
aprile ad Arezzo in sede ordinaria, ha approvato il bilancio consolidato ed
individuale 2002. A livello consolidato l'utile netto attestatosi a 5,03 mln di
Euro, ha consentito all'Assemblea di deliberare lo stacco di un dividendo pari a
0,19 euro per azione. La dinamica dell'utile tiene conto dell'andamento negativo
della congiuntura economica, per cui la conseguente strategia prudenziale messa
in atto da BancaEtruria ha destinato a rettifiche e accantonamenti 29 mln di
euro per potenziare patrimonialmente l'Azienda e creare le migliori condizioni
per l'implementazione del Piano Industriale 2003-2005. Pertanto l'utile netto
d'esercizio della Capogruppo è di 8,038 mln. di euro in calo del 56,86%
rispetto al 2001. Tra i principali aggregati patrimoniali per la Capogruppo è
da notare che in un mercato soggetto a continue tensioni il complesso della
raccolta diretta ed indiretta ha raggiunto i 7.792 mln di euro (+1,27% rispetto
al 2001), mentre gli impieghi si sono attestati a 3.396 mln di euro (-3,42% sul
2001). Per un confronto omogeneo con i risultati dell'anno precedente va
considerato che l'aggregato sarebbe cresciuto del 6,36% al netto degli effetti
della cartolarizzazione dei mutui in bonis del dicembre 2001. Per i dati
economici individuali: il margine di intermediazione si è attestato a 226,979
mln di euro (-6,07% rispetto al 2001), mentre il margine di interesse raggiunge
147,275 mln di euro (+1,47% rispetto al 2001). Il Roe per la Capogruppo è pari
al 2,46%. Il Direttore Generale Luca Simoni ha sottolineato che il Piano
Industriale e la velocità delle sue prime implementazioni, finalizzate all'efficientamento
e allo snellimento della struttura operativa, faranno emergere tutte le
potenzialità della Banca e del territorio su cui essa è radicata.
Relativamente ai corsi azionari, il Presidente Faralli ha rilevato che il titolo
BancaEtruria si sta riposizionando sui livelli del primo anno di quotazione dopo
un periodo di evidente sottovalutazione e ha escluso accordi societari in corso.
Nei primi mesi dell'anno i risultati della Banca mostrano segnali di
miglioramento sul fronte degli impieghi, una diminuzione della componente più
onerosa della raccolta diretta e un aumento della indiretta gestita, oltre a un
significativo trend di riduzione dei costi di struttura. L'Assemblea ha eletto
Consiglieri di Amministrazione Maurizio Bartolomei Corsi, Benito Butali, Giovan
Battista Cirianni, Gerardo Gatti, Natalino Guerrini e Romualdo Magnoni.
INTERBANCA
SPA L'ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2002 UTILE NETTO EURO 133 MILIONI (+ 14,7%)
ROE 30,2% DIVIDENDO EURO 1,5 P.A
Milano, 28 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del
primo Trimestre 2003 L'Assemblea di Interbanca (Gruppo Antonveneta), riunitasi
il 24 aprile , ha approvato i risultati d'esercizio 2002 che evidenziano un
trend di crescita molto positivo: l'utile d'esercizio è stato di Euro 133
milioni (+ 14,7%), il R.O.E. è cresciuto attestandosi al 30,2%. Il dividendo di
Euro 1,5 per azione sarà posto in pagamento a partire dal 2 Maggio p.v. (data
di stacco 28 Aprile p.v.). Nel corso dell'esercizio 2002 Interbanca è riuscita,
nonostante l'incerta situazione economico - finanziaria, a conseguire risultati
economici migliori rispetto ai già ottimi risultati ottenuti nell'anno
precedente e con una crescita in tutte le linee di attività. Qui di seguito si
evidenziano i più significativi dati economico - patrimoniali: p p Il margine
d'interesse da attività creditizia è cresciuto a Euro 93 milioni (+12,0%). p p
Le commissioni attive pari a 76,8 milioni di Euro (+30,9% - 58,7 milioni di Euro
nel 2001). L'incidenza dei costi gestionali sul margine di intermediazione (cost/income
ratio): è sceso al 22,3% . L'utile netto d'esercizio migliora attestandosi a
133,4 milioni di Euro (+14,7% - Euro 116,3 milioni nel precedente esercizio). Il
R.O.E. (return on equity) sale al 30,2% (28,4 % nel 2001) Il totale dei crediti
verso la clientela ha raggiunto l'importo di Euro 7.783 milioni (Euro 7.275
milioni al 31.12.2001). La qualità del credito erogato evidenziata dal rapporto
sofferenze nette / crediti netti, pari al 1,18% (1,28% al 31.12.2001). L'attività
di assunzione di partecipazioni è continuata nel corso dell'esercizio 2002,
portando l'ammontare delle partecipazioni di merchant banking, comprensivo di
Interbanca International Holding, a 574 milioni di euro investiti in 40 aziende.
p p Lo sviluppo conseguito sui diversi fronti operativi dell'attività di
Investment Banking (Advisory, Equity Capital Market e Merger & Acquisition)
è stato significativo. La Banca parteciperà con un ruolo chiave al processo di
riorganizzazione del Gruppo Antonveneta, che ha intrapreso la strada della
specializzazione delle attività attraverso la creazione di tre diverse unità
operative, rispettivamente nell'attività retail, nell'attività corporate e
nell'attività di asset management. Per realizzare tale progetto, Antonveneta ha
lanciato un'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria sulle azioni
ordinarie e obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Interbanca S.p.A. al
fine di arrivare al possesso del 100% del capitale, delistando Interbanca. A
Interbanca farà capo la clientela corporate del Gruppo alla quale offrirà i
servizi ed i prodotti in tutte le aree di finanza straordinaria quali i
finanziamenti, il capital market, i prodotti di tesoreria, l'investment banking,
il merchant banking e il corporate finance. Risultati al 1° trimestre 2003- Il
Consiglio di Amministrazione di Interbanca (Gruppo Antonveneta), riunitosi dopo
l'Assemblea, ha esaminato ed approvato i dati relativi al primo trimestre 2003.
I risultati positivi conseguiti nel primo trimestre si confermano in linea con
il budget previsto per l'anno in corso sottolineando la continuità del trend di
crescita. Qui di seguito si evidenziano risultati economici più significativi.
Totale al 31.03.03 (Milioni di Euro): Margine d'Interesse da attività
creditizia 24; Ricavi Netti da Servizi 17; Margine d'Intermediazione 41;
Risultato di Gestione 26; Utile delle attività ordinarie 22. Da segnalare
l'andamento positivo del margine di interesse, cresciuto del 5,3% rispetto al
precedente esercizio. Il margine d'intermediazione, pari a 41 milioni di Euro,
ha risentito della contrazione dei ricavi netti da servizi: contrazione dovuta
ad una stasi generale del mercato con riferimento specifico al settore della
finanza strutturata. I costi operativi risultano in diminuzione del 10,9 %
rispetto ai primi tre mesi del 2002. Il risultato di gestione ammonta a 26
milioni di Euro. L'Utile delle attività ordinarie ammonta a oltre 22 milioni di
Euro; dato in linea con le previsioni di budget. I Crediti - Nel primo trimestre
2003 si è assistito al consolidamento degli impieghi verso clientela grazie a
flussi di erogazione per oltre 630 milioni di euro mentre è proseguito il
rilevante apporto fornito dalla Banca a sostegno di importanti operazioni di
finanza straordinaria. Merchant Banking - Equity Investment: gli investimenti in
partecipazioni si sono attestati complessivamente a circa 580 milioni di Euro.
Investment Banking: è proseguita con successo l'attività di investment banking
che ricorda tra le operazioni più significative, l'aumento di capitale da parte
di Snia nella quale Interbanca ha svolto il ruolo di financial advisor, e il
successo dell'Opa promossa da Omniapartecipazioni su Immsi.
BANCA
POPOLARE DI VICENZA: INTERAMENTE COLLOCATO IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DI 308,5
MILIONI DI EURO
Vicenza, 28 aprile 2003 - Oltre 16.000 gli azionisti sottoscrittori.
Soddisfazione del CdA per l'esito dell'operazione. E' stato interamente
collocato il prestito obbligazionario convertibile subordinato di 308,5 milioni
di Euro, deliberato lo scorso 25 febbraio dal Consiglio di amministrazione della
Banca Popolare di Vicenza, in forza della delega dell'assemblea straordinaria
dei soci del 4 dicembre 1999. Secondo la normativa vigente, i dati conclusivi
del prestito saranno pubblicati entro il prossimo 28 aprile, ma già il 22
aprile, ultimo giorno di sottoscrizione, in base ai dati disponibili esaminati
dal Consiglio di Amministrazione dell'Istituto, il prestito risultava
interamente sottoscritto. Alla sottoscrizione del prestito, partita il 24 marzo
scorso, hanno aderito oltre 16.000 azionisti. L'esito dell'operazione è stata
commentata con grande soddisfazione dai vertici della Popolare di Vicenza:
" E' una attestazione di stima e di fiducia da parte dei soci della Banca
che, con questa rapida e massiccia adesione all'operazione, hanno dimostrato di
condividere e sostenere le strategie di rafforzamento e di sviluppo perseguite
dall'Amministrazione dell'Istituto". Con la recente acquisizione di
Cariprato, la Popolare di Vicenza ha esteso l'operatività del suo Gruppo anche
nel centro Italia, e ha confermato l'obiettivo di consolidare la sua presenza
nazionale, con un modello di sviluppo territoriale articolato in macroregioni,
presidiate al Sud dalla controllata Banca Nuova, al Nord dalla stessa capogruppo
e al Centro da Cariprato, che dalla Toscana è destinata ad ulteriori
ampliamenti di attività. "Con l'intero collocamento del prestito
obbligazionario per oltre 308 milioni di Euro" ha commentato il presidente
dell'Istituto Gianni Zonin" è stato rafforzato il free capital della
Popolare di Vicenza e questo ci mette in grado di poter valutare eventuali
opportunità di crescita".
BANCA
POPOLARE DI SONDRIO OPERA ALL'INTERNO DELLA FIERA DI MILANO
Sondrio, 28 aprile 2003 - Banca popolare di Sondrio ha avviato un'importante
collaborazione con la Fiera di Milano, presso la quale ha reso operativo un
proprio sportello ubicato nel padiglione 26, entrata da porta Giulio Cesare.
L'iniziativa riafferma la particolare vicinanza della banca alle imprese
produttive, sottolineata dalla rilevanza a livello europeo del complesso
fieristico milanese. Inoltre, amplia significativamente la presenza della Banca
Popolare di Sondrio nella città di Milano, dove da qualche giorno opera
l'agenzia 22 di via Santa Sofia 12. L'unità, avviata in occasione del
"Salone Internazionale del Mobile", svoltosi dal 9 al 14 corrente
mese, sarà attiva a beneficio degli espositori e del pubblico durante tutte le
più importanti manifestazioni organizzate dalla Fiera di Milano. Inoltre,
offrirà i propri servizi nel corso di alcuni altri eventi minori. L'operatività
della Bps all'interno del complesso fieristico milanese è supportata dalla
presenza, annessa allo sportello bancario, di una postazione bancomat sempre
accessibile. Il prossimo appuntamento, che vedrà attiva la nuova struttura
della Banca Popolare di Sondrio, è il "Salone Internazionale Materie
Plastiche", che si svolgerà in Fiera dal 6 al 10 maggio 2003.
BNL:
ELETTO NUOVO RAPPRESENTANTE DEGLI AZIONISTI DI RISPARMIO
Roma, 28 aprile 2003. Si è svolta il 24 aprile a Roma l'Assemblea Speciale
degli Azionisti di Risparmio della Banca Nazionale del Lavoro per la nomina del
rappresentante comune degli azionisti di risparmio. L'Assemblea ha eletto la
signora Marina Bottani, nuovo rappresentante comune degli azonisti di risparmio
in sostituzione della signora Alba Letizia Agostini. La signora Marina Bottani
resterà in carica per tre esercizi.
ASSEMBLEA
DEGLI AZIONISTI DI BANCA LOMBARDA SPA
Brescia, 28 aprile 2003 - L'assemblea sociale di Banca Lombarda S.p.A.- chiamata
in prima convocazione in data 28 aprile 2003 - avrà luogo in seconda
convocazione il giorno 29 aprile 2003 alle ore 10 presso il President Hotel -
Castelmella (Bs) via Roncadelle n. 48.
2002:
UN ALTRO ANNO POSITIVO PER SSB L'AZIENDA CONFERMA LA SUA LEADERSHIP NEL BANKING
E SI APRE A NUOVI MERCATI
Milano, 28 aprile 2003 - Ssb, società leader nel settore dei sistemi di
pagamento, nella sicurezza in rete e nella realizzazione e gestione di sistemi
informatici per Banche e Imprese, annuncia i risultati economici del 2002. Il
Consiglio d'Amministrazione ha approvato il Bilancio dell'esercizio
economico-finanziario 2002 convalidando la crescita nei ricavi delle prestazioni
che raggiungono i 114.188 mila euro (+8,2% rispetto al 2001). Il Bilancio chiude
con un Margine Operativo Lordo di 32.137 mila euro, +7,2%, mentre il Patrimonio
Netto pari a 46.240 mila euro registra un +1,8% rispetto all'esercizio
precedente e l'utile prima delle imposte è di 6.436 mila euro. Dati
significativi per gli importanti investimenti volti al potenziamento dell'intera
struttura aziendale e necessari a fronteggiare una concorrenza nazionale ed
internazionale sempre più agguerrita. Anche per il 2002 Ssb conferma la sua
posizione di leader nel settore dei sistemi di pagamento, nella sicurezza in
rete e nella realizzazione e gestione di sistemi informatici per Banche e
Imprese. Un anno importante che ha visto la Società per i Servizi Bancari
impegnata su più fronti, con 30 milioni di carte di pagamento e circa 5
miliardi di transazioni gestite e un'intensa attività di consolidamento
organizzativo e di posizionamento su nuovi mercati, in linea con il profondo
processo evolutivo dell'intero sistema bancario italiano. "Il 2002 è stato
un anno strategico. Il nostro fatturato resta fortemente legato ai mercati
tradizionali, in particolare al settore banking" afferma Marco Martini,
Presidente di Ssb. "Nell'anno in corso si assisterà ad una più decisa
apertura verso i mercati internazionali sia nell'area del card processing che
attraverso servizi innovativi ad alto valore aggiunto. Un percorso studiato e
fortemente voluto che ha portato l'azienda a rafforzare partnership consolidate
e a ricercarne e stringerne di nuove, in particolare proprio sui mercati
internazionali, per affermare definitivamente Ssb in una dimensione europea e
confermarne la leadership nel processing delle carte e nei sistemi di
pagamento". "Il ruolo primario che Ssb ha giocato nel corso del 2002
rappresenta per noi il pieno raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo
prefissati nell'anno" afferma Gian Bruno Mazzi, Direttore Generale di Ssb.
"Pur valorizzando e investendo come sempre le nostre energie nel comparto
bancario nei rapporti con i clienti consolidati in questo settore, già nel 2002
abbiamo individuato nuovi mercati di riferimento quali la Pubblica
Amministrazione, le Università, le Telecomunicazioni e le Multiutilities, come
le prime aree nelle quali capitalizzare le nostre competenze ed i prodotti
sviluppati negli anni passati. Riteniamo che il 2003 possa essere l'anno di
conferma della presenza di Ssb in questi nuovi settori".
AUSTRIAN
AIRLINES ANNUNCIA RISULTATI FINANZIARI PER IL 2002 IN NOTEVOLE MIGLIORAMENTO
Milano, 28 aprile 2003 - Il bilancio di Austrian Airlines per il 2002 lo
conferma: l'inversione di tendenza è in atto. L'Ebit è migliorato di €130,3
milioni, da €-88,9 milioni nel 2001 a oltre 41,4 nel 2002. La Compagnia è
inoltre riuscita ad aumentare l'Ebitdar di €243,6 milioni, raggiungendo
€463,2 milioni, e a migliorare enormemente il risultato ante imposte: dopo un
risultato negativo per €164,1 milioni nel 2001, è tornato in attivo nel 2002,
attestandosi a €+4,2 milioni. Mentre la produzione (posti disponibili per
chilometro) è aumentata di un modesto 2,7%, la performance a livello di
trasporto (posti venduti per chilometro) è aumentata del 6,3%. Come
conseguenza, Austrian Airlines ha raggiunto un coefficiente di riempimento
passeggeri del 70,5%. "Sulla scia della crisi generale dell'aviazione
internazionale, Austrian Airlines ha posto per il futuro basi più solide.
Abbiamo sfruttato lo scorso anno per attuare un piano di riorientamento
strategico, strutturale e culturale" ha dichiarato Vagn Soerensen, Chief
Executive Officer durante la conferenza stampa annuale per la presentazione del
bilancio. "Siamo riusciti a capitalizzare sulla nostra rete di collegamenti
Ovest-Est ed Est-Ovest, pronti ad approfittare dell'espansione dell'Ue verso
l'Europa dell'Est" ha proseguito Soerensen. Risultati finanziari Con
€463,2 milioni, il margine operativo al lordo di interessi, imposte,
ammortamenti e canoni di locazione (Ebitdar) di Austrian Airlines è aumentato
di €243,6 milioni rispetto al 2001. Il risultato operativo (Ebit) è aumentato
di €130,3 milioni attestandosi a €41,4 milioni per l'intero anno.
Considerando il risultato finanziario di €-37,2 milioni (€-75,2 milioni
l'anno precedente), il risultato ante imposte è positivo per €4,2 milioni, un
aumento di €168,3 milioni. Dopo aver bilanciato questo dato con le imposte
(imposte differite attive per €39 milioni) e con il dividendo dovuto agli
azionisti di minoranza (€-0,4 milioni), l'utile netto per il 2002 risulta pari
a €42,8 milioni, un aumento di €208,8 milioni rispetto al 2001. Nel 2002
Austrian Airlines è riuscita a portare il cash flow derivante dalle attività
operative a €520,9 milioni, superando così il dato relativo al 2001 di
€471,8 milioni. Il Valore Aggiunto di Cassa (Cva) è nettamente aumentato di
€114,3 milioni, mentre il Ritorno sull'Attivo Lordo Totale del Gruppo (Rotga)
è salito dal 5,2% al 7,7%. Austrian Airlines ha ridotto sostanzialmente il
proprio livello d'indebitamento per tutto il 2002. A fronte del proprio
programma di riorganizzazione, gli interessi derivanti da posizioni debitorie
sono diminuiti di €433,6 milioni. Di conseguenza il livello di indebitamento
è sceso dal 337,9% al 290,4%. Questo ha consentito alla Compagnia di migliorare
l'Equity Ratio dal 12,7% nel 2001 al 14,6% nel 2002. I miglioramenti ottenuti
nel cash flow, minori passività e una riduzione del livello di indebitamento
hanno contribuito a rafforzare la capacità di Austrian Airlines nel far fronte
alla crisi. "I dati del 2002 dimostrano chiaramente come l'inversione di
tendenza di Austrian Airlines sia iniziata. I principali coefficienti di reddito
e di bilancio indicano tutti una tendenza chiaramente positiva per la
Compagnia," ha commentato Thomas Kleibl, Chief Financial Officer.
Statistiche sul traffico I miglioramenti generalizzati al prodotto offerto hanno
permesso ad Austrian Airlines di conquistare nel corso dell'anno nuove quote di
mercato. Nel 2002 sono stati 8.834.656 i passeggeri che hanno scelto di volare
con Austrian Airlines, un aumento del 3,3%, rispetto al 2001. Sui voli di linea,
la Compagnia ha trasportato 7.269.235 passeggeri (+1,3%), raggiungendo un
coefficiente di riempimento del 70,5%, pari a un aumento di 1,9% rispetto
all'anno precedente. Per la prima volta nella storia della compagnia il
coefficiente di riempimento passeggeri ha superato il 70%. "La redditività
dei nostri voli di linea è aumentata notevolmente, mentre una strategia
offensiva di mercato ha ampliato la nostra quota in alcuni specifici segmenti di
nicchia" ha commentato Josef E. Burger, Chief Commercial Officer di
Austrian Airlines. Nonostante il rallentamento dell'economia mondiale, Austrian
Airlines è riuscita anche ad aumentare la propria performance nel trasporto
merci e posta. Nel corso dell'anno, questi settori hanno registrato un aumento
dell'1,6%, raggiungendo 125.167 tonnellate. Il fatturato derivante dal segmento
voli charter ha registrato un aumento grazie alle nuove quote di mercato
acquisite nel traffico legato ai viaggi di piacere e al successo dell'espansione
del mercato svizzero. Flotta e manutenzione Nel corso del 2002, sono stati
integrati nella flotta quattro nuovi aerei, mentre altri quattro sono stati
venduti. Con un'età media di 6,26 anni, la flotta di Austrian Airlines continua
ad essere ancora tra le più giovani del mondo. "Con la conclusione della
fusione del settore tecnico di Austrian Airlines e Lauda Air, abbiamo apportato
un notevole ed essenziale miglioramento alla nostra Divisione Manutenzione"
ha dichiarato Walter Bock, Chief Operations Officer Austrian Airlines.
Dall'inizio del 2003, la responsabilità della manutenzione di tutti i jet è
stata trasferita alla nuova organizzazione tecnica e di manutenzione di Austrian
Airlines. Prospettive A causa della durata e delle conseguenze imprevedibili del
conflitto in Iraq e del problema emergente del virus della Sars, non è
attualmente possibile formulare accurate previsioni circa i risultati finanziari
di Austrian Airlines per il 2003. "L'obiettivo primario della nostra nuova
strategia è continuare ad apportare aumenti duraturi al valore del capitale
impiegato. A causa degli effetti del conflitto in Iraq, della situazione
economica e del problema della Sars, abbiamo operato ampi tagli alla produzione
e adottato ulteriori misure volte al contenimento dei costi, che dovrebbero
risultare efficaci nel breve come nel lungo periodo" ha concluso Vagn
Soerensen. "L'inversione di tendenza interna ad Austrian Airlines proseguirà
indipendentemente dall'estrema difficoltà delle attuali condizioni del mercato
aereo e costituirà una solida base per il successo della nostra posizione
competitiva futura."
L'ASSEMBLEA
MARCOLIN APPROVA IL BILANCIO 2002 E DISTRIBUISCE UN DIVIDENDO DI 0,029 EURO PER
AZIONE
Longarone, 28 aprile 2003L'Assemblea degli Azionisti di Marcolin, società
quotata presso il mercato telematico della Borsa Italiana e tra i principali
player del settore eyewear, riunitasi in seduta ordinaria il 23 aprile sotto la
presidenza di Coffen Giovanni Marcolin, ha approvato il bilancio di esercizio di
Marcolin S.p.A. ed esaminato il bilancio consolidato del Gruppo Marcolin al 31
dicembre 2002. L'esercizio 2002 si è chiuso con buoni risultati di Gruppo,
espressi sia in termini di vendite consolidate, che in termini di redditività,
con ricavi in crescita dell'8% rispetto al 31 dicembre 2001, saliti a 166,8 mln
di euro, ed un utile netto pari a 1,9 mln di euro (0,7 mln di euro rilevati nel
2001). Il buon andamento delle vendite realizzate dal Gruppo nel 2002, pur in
presenza di una significativa contrazione dei consumi, della debolezza del
dollaro e delle tensioni politiche internazionali, è avvenuta solo per linee
interne, grazie ad un giusto mix tra capacità di vendita, successo del design e
qualità del prodotto. Anche gli altri indicatori economici del bilancio
consolidato hanno subito positive variazioni con un EBITDA a 19,7 mln di euro
(contro i 13,3 mln di euro dell'esercizio 2001) ed un Ebit a 10,2 mln di euro
(da 4,3 mln di euro del 31 dicembre 2001). Con riferimento a Marcolin S.p.A., il
2002 ha registrato un incremento del valore dei ricavi di vendita del 28%
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo quota 71,8 mln
di euro. Anche i margini reddituali hanno subito un deciso progresso: l'Ebitda
rappresenta infatti il 15% del fatturato, rispetto al 13% registrato al
31/12/2001 (circa 11 mln di euro in valore assoluto rispetto ai 7,4 mln di euro
del 2001), mentre l'EBIT è pari a circa il 9,5% del fatturato, rispetto al 7%
del 31/12/2001 (circa 6,8 mln di euro in valore assoluto rispetto ai 3,9 mln di
euro del 2001). L'Assemblea degli Azionisti, tenuto conto dei buoni risultati
ottenuti e dell'accrescimento determinato in considerazione delle azioni proprie
detenute in portafoglio dalla Società, ha deciso di distribuire un dividendo di
0,029 euro per azione, con data stacco cedola 12 maggio 2003 e data pagamento 15
maggio 2003.
REPLY
S.P.A.: IL CDA APPROVA I POSITIVI RISULTATI DEL PROGETTO DI BILANCIO PER
L'ESERCIZIO 2002. CON UN ANNO DI ANTICIPO RISPETTO A QUANTO PREVISTO AL MOMENTO
DELLA QUOTAZIONE, SI PROPONE LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI EURO 0,10 PER
AZIONE.
Torino, 28 aprile 2003 - Utile netto consolidato per 3,5 milioni di Euro e
fatturato consolidato per 77,1 milioni di Euro. Fatturato consolidato per 77,1
milioni di Euro, (60,3 milioni di Euro nel 2001); Margine Operativo Lordo per
12,3 milioni di Euro (11,0 milioni nel 2001); Ebit, al netto dei costi di
quotazione, pari a 9,1 milioni di Euro (8,4 milioni nell'esercizio precedente);
utile netto consolidato per 3,5 milioni di Euro (3,8 milioni nel 2001). Questi,
in sintesi, i risultati consolidati del progetto di bilancio d'esercizio 2002 di
Reply S.p.A. approvati dal Consiglio di Amministrazione della società. Il CdA,
presieduto da Mario Rizzante, alla luce del costante e progressivo conseguimento
di risultati positivi ha deciso di proporre all'Assemblea degli azionisti Reply,
prevista a Torino il prossimo 10 Giugno, la distribuzione di un dividendo di €
0,10 per azione. "Si tratta di una decisione per noi significativa - ha
detto il presidente della società Mario Rizzante - perché avviene con un anno
di anticipo rispetto a quanto avevamo ipotizzato in sede di quotazione in Borsa,
a conferma della solidità patrimoniale del gruppo e della concreta
realizzazione dei suoi programmi di crescita". "Reply - ha detto
ancora Rizzante - ha chiuso l'esercizio 2002 con risultati consolidati positivi
e in crescita rispetto all'esercizio precedente, di particolare rilievo
specialmente se valutati alla luce del difficile contesto economico che ha
caratterizzato tutti i settori industriali nel 2002". ''Essere riusciti a
fare bene anche nel 2002, con una economia in crisi - ha proseguito Rizzante -
deve essere uno stimolo, un punto di partenza per costruire nuovi successi. I
nostri numeri, dimostrano la solidità di Reply e della strategia di sviluppo.
In questi anni siamo riusciti a costruire un gruppo di lavoro solido, capace di
affermarsi in mercati competitivi come quelli dell'Industria Manifatturiera,
delle Telecomunicazioni, dei Servizi Bancari e Assicurativi. Contemporaneamente
abbiamo posto solide basi per la crescita e lo sviluppo futuro di Reply.'' In
particolare Reply evidenzia accanto ad una crescita nelle linee di business
tradizionali, l'efficace processo di integrazione di nuove società, come
Sysproject, che, entrata a fare parte di Reply negli ultimi mesi del 2002, ha
potenziato e completato l'offerta per il Web Management e che costituisce oggi
una importante componente attiva nelle infrastrutture per l'e-business".
''Nel corso del 2002 - ha concluso Rizzante - abbiamo potenziato la nostra
offerta nel settore delle infrastrutture e della sicurezza e, con l'acquisizione
del 49% del capitale di Santer S.p.A, siamo entrati nei settori della Sanità e
delle Soluzioni per gli Enti Locali, due comparti fondamentali nell' ambito
della Pubblica Amministrazione. Il 2003 ci porterà nuove sfide da affrontare e
superare e ci vedrà impegnati a sviluppare le attività impostate nel settore
della Pubblica Amministrazione e a potenziare ulteriormente la nostra offerta di
servizi e soluzioni per la ''Real Time Enterprise''. Approfondendo l'analisi dei
risultati, nel 2002 il fatturato consolidato del Gruppo si è attestato a 77,1
milioni di Euro (60,3 milioni di Euro nel 2001), con un incremento del +27,9%.
Sostenuta anche la crescita dei margini con un Mol pari a 12,3 milioni di Euro e
un Ebit, al netto dei costi straordinari di quotazione, per 9,1 milioni di Euro.
La Posizione Finanziaria Netta al 31/12/02 è pari a 4,1 milioni di Euro. Nel
corso dell'ultimo trimestre d'esercizio 2002, Reply ha sostenuto uscite di cassa
straordinarie per 7,7 milioni di Euro per il pagamento delle ultime acquisizioni
effettuate, ha pagato imposte per 4,6 milioni di Euro e ha incassato crediti
operativi per 25 milioni di euro.
NOVUSPHARMA
SPA ANNUNCIA ALL'ASSEMBLEA ANNUALE DEGLI AZIONISTI LA NOMINA DI DAVID EBSWORTH
QUALE NUOVO MEMBRO INDIPENDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Milano 28 aprile 2003 - Novuspharma S.p.A. società biofarmaceutica focalizzata
sulla ricerca di terapie antitumorali, annuncia che l'Assemblea ordinaria degli
azionisti tenutasi il 24 aprile ha approvato tutte le delibere all'ordine del
giorno. Gli azionisti hanno approvato il bilancio dell'esercizio 2002, che
evidenzia i ricavi per 5,6 milioni di Euro, una perdita di 32,1 milioni di Euro
e una posizione finanziaria netta attiva di 109,8 milioni di Euro, in linea con
le aspettative della società e del mercato. Gli azionisti hanno inoltre
provveduto a ratificare la nomina di David Ebsworth quale membro indipendente e
non esecutivo del consiglio di amministrazione della società, al posto di
Andrew Davidson, che ricopriva l'incarico dal giugno 2000. David Ebsworth, che
vanta un'esperienza ventennale nell'industria farmaceutica e biochimica, è
attualmente Amministratore Delegato di Oxford GlycoSciences Plc.. Prima di
approdare in Oxford GlycoSciences Plc, Ebsworth è stato responsabile del
Pharmaceutical Business Group di Bayer AG. Tra le delibere dell'Assemblea si
segnala il rinnovo dell'autorizzazione al Consiglio di acquistare fino al 10%
delle azioni della società al fine di assicurare un certo volume di scambi
nell'ambito di un'attività di stabilizzazione del titolo, di disporre di uno
strumento per incentivare dipendenti e collaboratori della società, di favorire
accordi di ricerca e sviluppo ed eventuali operazioni di finanza straordinaria.
La società Kpmg S.p.A. è stata riconfermata in qualità di revisore contabile.
Novuspharma rende noto il lancio di una versione completamente rinnovata del
sito societario contenente un'esaustiva spiegazione dei programmi clinici e di
ricerca della società oltre che le informazioni sulle IR. Il nuovo sito può
essere consultato all'indirizzo www.novuspharma.com
ASSICURAZIONI
GENERALI : L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2002 IL DIVIDENDO
STABILE A 0,28 EURO NOMINATO IL CONSIGLIO GENERALE 2003-2005
Milano, 28 aprile 2003 . L'Assemblea degli azionisti delle Assicurazioni
Generali, riunitasi il 26 aprile sotto la presidenza di Antoine Bernheim , ha
approvato il bilancio dell'esercizio 2002, la nomina di Sergio Balbinot ad
amministratore del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2386 del
codice civile, la nomina dei membri elettivi del Consiglio Generale e il
conferimento degli incarichi di revisione contabile per il triennio 2003-2005.
L'utile netto della Capogruppo è stato pari a 206 milioni (442 milioni nel
2001). L'Assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,28 euro
per azione in linea rispetto all'esercizio precedente, per un erogazione
complessiva di 357 milioni, di cui 161 milioni prelevati dalla riserva
straordinaria. La conferma del dividendo in tale misura è stata proposta dal
Consiglio di Amministrazione tenuto conto che la contrazione del risultato
d'esercizio della Compagnia, così come quella del consolidato, è stata
determinata da fattori ritenuti non ripetibili, ma che la gestione industriale
si conferma in miglioramento. Il dividendo sarà in pagamento dal 22 maggio
2003, con stacco cedola a partire dal 19 maggio. La raccolta premi complessiva
è ammontata a 5.290 milioni con un incremento del 4,6% a condizioni omogenee,
di cui 3.312 milioni sottoscritti in Italia e 1.978 milioni nei mercati esteri.
In particolare nei rami danni il volume dei premi ha registrato una crescita del
7,4% a 3.511 milioni. Gli investimenti hanno raggiunto 29.177 milioni stabili
rispetto al 2001 (+ 5% a termini omogenei). I redditi da investimenti a lordo
delle imposte sono ammontati a 1.834 milioni (+29,1%) con un tasso medio di
rendimento del 5,5%. Il principale apporto è derivato dai dividendi (1.176
milioni). Le plusvalenze realizzate dalla cessione di attivi sono ammontate a 85
milioni; le minusvalenze nette da valutazione sono state di 356 milioni. Il
portafoglio titoli a fine 2002 ha presentato plusvalenze latenti pari a 4.832
milioni (6.277 nel 2001). Il patrimonio netto, incluso l'utile dell'esercizio,
è salito a 7.795 milioni, con un incremento di 232 milioni. L'eccedenza
rispetto al fabbisogno di copertura del margine di solvibilità è di 6.035
milioni (6.082 nel 2001). Il bilancio consolidato 2002 riflette la situazione
patrimoniale e il conto economico di 175 società: 108 compagnie di
assicurazione, 54 holding di partecipazione e società finanziarie e 13 società
immobiliari. Il risultato consolidato è stato negativo per 754 milioni (
positivo per 1.100 milioni nel 2001). Su tale risultato hanno influito le
rilevanti svalutazioni sul portafoglio azionario (3.998 milioni) dovute alla
rigorosa politica di valutazione che il Gruppo adotta, la diminuzione dei
redditi ordinari da investimenti, la contrazione degli utili da negoziazione e
di quelli di natura straordinaria. Significativo è stato anche l'impatto degli
effetti del regime fiscale di indeducibilità a cui sono soggette le
minusvalenze su titoli in importanti paesi di operatività del Gruppo. I premi
consolidati hanno raggiunto 46.894 milioni, con una progressione del 6% a
condizioni omogenee. In particolare i premi vita sono cresciuti del 5,8% a
29.125 milioni; i rami danni hanno evidenziato un incremento del 6,2% a 17.769
milioni. Si è registrato un ulteriore miglioramento della gestione tecnica
complessiva con una diminuzione del saldo negativo di 73 milioni di euro
(+11,1%) attestandosi a -583 milioni. In particolare, il risultato tecnico dei
rami danni, pari a -1.393 milioni, è migliorato di 86 milioni, nonostante
l'impatto degli oneri dei sinistri causati dalle alluvioni avvenute in Europa e
l'aumento del costo della riassicurazione registrato dai mercati internazionali.
Il risultato tecnico del ramo vita, pari a 810 milioni, si è confermato
sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente nonostante l'effetto
della riduzione dei margini finanziari sui prodotti dovuto all'andamento dei
mercati borsistici. Gli investimenti complessivi, escludendo quelli il cui
rischio è a carico degli assicurati, sono saliti a 181.644 milioni (174.926
milioni a fine 2001). Nell'ambito della composizione di tali investimenti,
quelli a reddito fisso rappresentano il 77,8%, le azioni l' 8,5%, gli immobili
il 6,6%. I redditi ordinari da investimenti sono ammontati a 9.509 milioni
(10.404 milioni nel 2001). I profitti netti da realizzo ordinari sono ammontati
a 1.588 milioni (rispetto a 1.753 milioni nel 2001). Le minusvalenze nette da
valutazione e gli ammortamenti sono stati pari a 3.929 milioni (1.618 milioni
nel 2001). Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli sono ammontate a fine
anno a 5.531 milioni di euro (6.377 milioni a fine 2001). E' stato confermato,
ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, nella carica di Consigliere di
Amministrazione, Sergio Balbinot, Amministratore delegato di Assicurazioni
Generali dal 27 aprile 2002. A seguito della scadenza del Consiglio Generale,
l'Assemblea ha inoltre fissato in 20 il numero dei componenti elettivi dello
stesso organismo, confermando in carica tutti gli attuali componenti e nominando
Theo Waigel , Ministro delle Finanze del Governo Tedesco dal 1989 al 1998, nuovo
membro del Consiglio. L'Assemblea ha deliberato la nomina della società
PricewaterhouseCoopers S.p.A. quale revisore contabile delle Assicurazioni
Generali.
ASSICURAZIONI
GENERALI :NOMINE NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Milano, 28 aprile 2003 . Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni
Generali, riunitosi al termine dell'Assemblea degli azionisti, ha confermato
Antoine Bernheim Presidente, Sergio Balbinot e Giovanni Perissinotto
Amministratori Delegati. Il Consiglio ha inoltre proceduto alla nomina nella
carica di Vicepresidente, in sostituzione del dimissionario Francesco Cingano ,
di Gabriele Galateri di Genola, previa cooptazione del medesimo nello stesso
Consiglio. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle ulteriori
dimissioni rassegnate dei Consiglieri Fabio Cerchiai, Emilio Dusi, Arturo
Romanin Jacur e Carlos Zurita Delgado, ha provveduto alla cooptazione di Luigi
Arturo Bianchi, Giuseppe Guizzi, Alessandro Ovi e Alessandro Pedersoli. Il
Consiglio ha infine nominato il Comitato esecutivo di cui fanno quindi parte,
oltre al Presidente, il Vicepresidente e gli Amministratori Delegati, Tito
Bastianello, Paolo Biasi, Gerardo Broggini e Piergaetano Marchetti.
CATTOLICA
DI ASSICURAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2002 E L`AUMENTO DI
CAPITALE IL DIVIDENDO ORDINARIO SALE A 1 EURO - UNA NUOVA AZIONE GRATUITA OGNI
10 IN CIRCOLAZIONE L'UTILE NETTO A 173,1 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 297%
Verona, 28 aprile 2003. Si è tenuta il 26 aprile a Verona, sotto la presidenza
di Giuseppe Camadini, l'Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci della
Società Cattolica di Assicurazione. L'Assemblea ordinaria ha approvato a
larghissima maggioranza il bilancio d'esercizio 2002, che si è chiuso con un
utile netto di 173,1 milioni di euro (attribuibili per 113,6 milioni
all'operazione di spin-off immobiliare), in crescita del 296,98% rispetto ai
43,6 milioni di euro del 2001. Il dividendo ordinario, pari a 1 euro per azione
rispetto agli 0,78 euro dell'esercizio precedente, sarà pagabile a partire
dall'8 maggio 2003, con data di stacco il 5 dello stesso mese. L'utile netto
consolidato ha raggiunto i 63,3 milioni di euro, con un incremento del 20,5%
rispetto ai 52,5 milioni del 2001. I premi complessivi consolidati hanno
raggiunto i 3.731,5 milioni di euro, pari all'11,34% in più rispetto ai 3.351,4
milioni di euro dell'esercizio precedente. La crescita più rilevante è stata
registrata nel settore danni, i cui premi del lavoro diretto sono cresciuti del
20,17%, raggiungendo i 1.247,6 milioni di euro, con un picco del +26,91% nel
ramo Auto. La raccolta premi del lavoro diretto nei rami vita ha totalizzato
2.463,7 milioni di euro, realizzando un incremento del 7,23% rispetto
all'esercizio precedente. L'Assemblea ha inoltre provveduto a nominare sei
componenti il Consiglio di Amministrazione, designando per il triennio
2003-2005: Avvocato Luigi Baraggia, Professor Angelo Ferro, Professor Felice
Martinelli, Dottor Giuseppe Martinengo, Ingegner Giuseppe Nicolò, Avvocato
Nicola Rotolo. Sono stati inoltre nominati i componenti del Collegio sindacale:
Dottor Franco Giarolli Presidente, Professor Alessandro Lai e Dottor
Giovannimaria Seccamani Mazzoli Sindaci effettivi, e i Sindaci supplenti Dottor
Marco Bronzato e Dottor Francesco Passerini Glazel. In sede straordinaria
l'Assemblea ha quindi approvato la proposta di aumento gratuito di capitale
sociale per 12.924.066 euro mediante imputazione a capitale di parte della
riserva straordinaria disponibile, con assegnazione proporzionale agli azionisti
di una azione gratuita del valore nominale di 3 euro ogni dieci azioni
possedute, con godimento 1° gennaio 2003. Il consolidamento di risultati
stabilmente positivi consente alla Società di distribuire agli azionisti una
parte significativa del valore creato, sia tramite l'aumento di capitale che con
l'incremento del dividendo ordinario, che rafforza la redditività dell'azione.
Durante l'Assemblea il Direttore Generale Ezio Paolo Reggia ha comunicato l'embedded
value (il valore intrinseco) del comparto Vita del Gruppo Cattolica. Il valore
è passato dai 367,2 milioni di euro del 2001 ai 408,7 milioni di euro alla fine
dell'esercizio 2002, crescendo dell'11,29%. Nel corso dell'Assemblea sono stati
toccati i principali temi relativi al recente sviluppo della Società e ai
progetti per l'esercizio in corso. Tra i primi sono stati ricordati i termini
dello spin-off immobiliare (con oltre 154 mila metri quadrati di patrimonio
edilizio conferito, per un valore di 281 milioni di euro) e il crescente
ventaglio di partecipazioni bancarie a supporto delle strategie di bancassurance:
Cattolica è presente nel capitale di 16 istituti di credito operanti su tutto
il territorio nazionale, con partecipazioni per un totale di 520 milioni di euro
circa, che sviluppano un'elevata redditività complessiva. Tra i progetti e le
nuove iniziative, già individuate dal Piano industriale 2003-2005, si segnalano
la riorganizzazione del Gruppo con l'avvio di nuovi business, tra i quali lo
start-up delle joint-venture Axa-Cattolica Previdenza in azienda e San Miniato
Previdenza, nonché l'attivazione della società di gestione del risparmio
"Verona Gestioni Sgr" e della Sim, la piena integrazione delle aree
veronese e milanese e la completa revisione dei prodotti assicurativi. Durante
l'Assemblea - forte di una larga partecipazione dei Soci che hanno approvato le
varie proposte con una maggioranza superiore al 99% - è stato presentato il
Bilancio Sociale del Gruppo, realizzato quest'anno per la prima volta: uno
strumento che consente una migliore conoscenza della Società, delle sue
controllate e dell'area di business, ma anche una testimonianza degli estesi
legami di Cattolica con la collettività e un documento che illustra con
precisione i meccanismi di produzione e di ripartizione del valore,
sottolineando il rilievo del "dividendo sociale" distribuito da
Cattolica. La società ricorda infine che il Consiglio di Amministrazione sarà
convocato il 10 maggio 2003 per l'approvazione della relazione trimestrale di
Cattolica Assicurazioni e per la relazione trimestrale consolidata.
L'ASSEMBLEA
DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2002 ALLEANZA: SALE DEL 18,7% IL DIVIDENDO
UNITARIO (0,19). L'UTILE NETTO È DI 233,6 MILIONI DOPO AVER RIAPPOSTATO 52
MILIONI A FONDI PRUDENZIALI.
Milano, 28 aprile 2003 - In un 2002 segnato da forti crisi
economico/finanziarie, Alleanza conferma la capacità di risultato e il consueto
rigore nella gestione: esprime un utile netto di 233,6 milioni e accantona 52
milioni a fondi prudenziali (276,6 milioni nel 2001). Il dividendo unitario sale
a 0,19 euro con un incremento del 18,7%. La nuova produzione raggiunge 1.485
milioni (+10%). Il mix produttivo è particolarmente favorevole nel segmento di
mercato a maggior valore: la raccolta di premi annui è in crescita a 231,7
milioni (213,3 milioni di euro nel 2001). Forte taglio dei costi di struttura,
in diminuzione per 29,3 milioni. L'incidenza sui premi scende ancora dall'11,3%
al 10% e conferma la difesa dei margini industriali. Il saldo della gestione
tecnica a 249,4 milioni (236,6 milioni nel 2001). Gli investimenti hanno
raggiunto 20.657,2 milioni (18.669,7 milioni nel 2001) con un incremento del
10,6%. Queste le linee guida strategiche di Alleanza quale player globale nella
gestione del risparmio: Crescita nella profittabilità: massima spinta
produttiva e presidio dei margini industriali con focalizzazione sui premi annui
e continua ricerca di una relazione di lunga durata con il cliente. Rete di
Vendita: potenziamento della rete di vendita diretta di Alleanza attraverso
nuovi processi di reclutamento e valorizzazione delle risorse presenti.
Promotori Finanziari: la rete di Alleanza conta oggi su un organico di 1.105
promotori finanziari, l'obiettivo è di giungere, entro il 2003, a 1.300
promotori e aumentare la raccolta pro-capite. "Piramide dei Servizi":
gestione di tutte le leve del profitto utilizzando in modo ancora più efficace
la "Piramide dei Servizi" Alleanza con l'offerta completa e integrata
di nuovi prodotti e servizi per soddisfare tutti i bisogni della clientela in
termini previdenziali, di protezione e di investimento e per sviluppare al
massimo le azioni di cross selling. Reinvesto: potenziamento dell'azione
commerciale di consulenza e di vendita, soprattutto nei confronti di quei
clienti giunti a scadenza contrattuale, verso i quali è stato attivato
"Reinvesto" - l'itinerario commerciale dedicato al recupero dei
capitali in scadenza che vede coinvolti tutti i quadri produttivi di rete.
Centralità del cliente: costante orientamento al cliente attraverso servizi
qualitativi e professionali e il pieno utilizzo di strumenti consulenziali quali
AlCliente. Intesa Vita: la nuova joint venture (Alleanza 45%, Banca Intesa 45%,
Crédit Agricole 10%) è estremamente importante, rappresenta un player già con
caratteristiche tali che la collocano ai primi posti nelle graduatorie
assicurative e si pone in posizione di preminenza per sfruttare appieno tutte le
potenzialità di un mercato in espansione. Le rispettive capacità dei partner
garantiranno una notevole crescita dei volumi di produzione e al contempo il
know how tecnico gestionale e le capacità distributive consentiranno di
abbinare allo sviluppo del fatturato importanti risultati di redditività dei
prodotti e del portafoglio secondo obiettivi attesi dal mercato. L'Assemblea
Ordinaria ha conferito l'incarico di Revisione Contabile per il triennio
2003-2005 alla società Reconta Ernst & Young S.p.A. In sede Straordinaria,
l'Assemblea degli azionisti ha quindi approvato la modifica degli articoli 7
(capitale sociale) e 38 (bilanci) dello Statuto sociale. Dopo l'Assemblea, il
Consiglio di Amministrazione si è riunito sotto la Presidenza di Sandro Salvati
e ha nominato Alberto Maria Maturi nuovo Direttore Generale della Società per
l'Area Finanza e Servizi. Alberto Maria Maturi sostituisce Franco Viezzoli, che
ha già assunto più ampie deleghe gestionali presso la Società partecipata GGS
(Gruppo Generali Servizi), di cui è Presidente sin dall'avvio della operatività.
Lo stesso CdA ha inoltre deliberato, in forza della delega conferita
dall'assemblea straordinaria del 24 aprile 2001, un aumento di capitale per
massime 450.000 azioni da eseguirsi a partire dal 2006, a servizio del piano di
stock option per i dirigenti del Gruppo. Il Consiglio di amministrazione ha
altresì dato attuazione al piano di stock option a favore degli amministratori
muniti di deleghe nel Gruppo Alleanza. Nel corso dell'Assemblea il Presidente e
Amministratore delegato dr. Sandro Salvati ha dichiarato che: "sono in
piena attuazione i progetti e le iniziative del piano startegico tese a
rafforzare ulteriormente il modello industriale di Alleanza. Tali linee guida,
se accompagnate da una fase ancora favorevole del mercato, lasciano confidare in
un positivo andamento della raccolta premi di carattere previdenziale".
"Sotto il profilo della gestione finanziaria - ha proseguito il dr. Salvati
- il conseguimento di soddisfacenti risultati è condizionato dagli andamenti
dei mercati che soffrono tuttora di una forte incertezza derivante da fattori
economici e geopolitici".
DA
SAS NUOVE SOLUZIONI PER IL MERCATO ASSICURATIVO
Milano, 28 aprile 2003 - Sas lancia Sas Insurance Intelligence Solutions, un
insieme di soluzioni studiate per le specifiche esigenze di Business
Intelligence delle Compagnie di assicurazione. La nuova offerta si affianca a
quelle analoghe già introdotte per altri mercati verticali come le
telecomunicazioni e le banche, con la stessa formula di base: abbinare le
collaudate risorse di tecnologia software e di metodologie analitiche contenute
nella piattaforma Sas Intelligence Architecture con una profonda conoscenza
dello specifico mercato applicativo, dei suoi meccanismi e dei suoi problemi.
Sas Insurance Intelligence Solutions ha una struttura modulare che ne facilita
l'avvio, l'utilizzazione e il progressivo ampliamento a coprire nuove esigenze
ed è organizzata in modo da fare largo ricorso alla base di applicazioni e
procedure operative già esistenti in Compagnia. Al momento l'offerta comprende
strumenti specializzati per la valutazione strategica delle performance
aziendali (Strategic Performance Management), la Marketing Automation, la
segmentazione della clientela, la Customer Retention, le tecniche di
Cross-Selling e Up-Selling e modelli previsionali per l'andamento dei sinistri.
Sas Insurance Intelligence Solutions offre ai vari livelli, dal management al
personale di sportello, gli strumenti per prendere le decisioni più corrette e
fornisce una visione globale di tipo strategico sia della clientela e della sua
evoluzione, sia dell'azienda nel suo complesso. A titolo di esempio, lo
strumento per la Marketing Automation consente di massimizzare il ritorno degli
investimenti nel marketing e nelle vendite, sviluppando la capacità di
acquisizione di nuovi clienti, rafforzando la retention di quelli esistenti e
ottenendo una maggiore redditività dai clienti nel lungo termine con
conseguente aumento dei ricavi. Una conoscenza più approfondita della clientela
permette infatti di valutare il potenziale di redditività dei singoli clienti,
anche sotto il profilo della incidenza dei sinistri; tali conoscenze potranno
poi essere opportunamente condivise con partner e agenti al fine di attuare
efficaci strategie complessive di marketing. Nelle assicurazioni - un mercato
che conta per il 9% dei ricavi Sas su scala mondiale - l'azienda vanta 26 anni
di esperienza a contatto con oltre 800 clienti in tutto il mondo fra i quali
Compagnie come Allstate, Axa Financial, Cisalpina Previdenza, Generali
Assicurazioni, Mbf Australia, Ina Vita, Nationwide, Progressive, Ras, Reale
Mutua Assicurazioni, Royal & Sun Alliance e Tapiola in Finlandia, Winterthur.
"Con Insurance Intelligence Solutions, Sas dimostra ancora una volta di
saper venire incontro alle esigenze di specifici mercati con soluzioni
ritagliate su misura" ha commentato Bob Moran, Amministratore Delegato
della società di consulenza e ricerche di mercato Aberdeen Group e responsabile
del settore Gestione Analitica delle Informazioni "Disponendo di questo
nuovo strumento, le assicurazioni non saranno più costrette a dedicare ingenti
risorse a procurarsi la necessaria Intelligence sui clienti o sulle loro stesse
performance". "Riteniamo che, con i suoi bassi costi di installazione
e manutenzione, Sas Insurance Intelligence Solutions sia proprio quello che
serve alle Compagnie per mantenere ed accrescere la propria competitività"
ha sottolineato Walter Lanzani, Direttore Marketing Sas. La nuova offerta ha
incontrato il favore di due leader assicurativi nel mercato sudafricano: sono
stati infatti sottoscritti un accordo triennale con Mutual & Federal,
Compagnia operante anche in altri Paesi dell'Africa australe e specializzata in
servizi assicurativi alla persona e alle imprese, e un contratto con Sa Eagle,
del Gruppo Zurich Financial Services, uno dei maggiori assicuratori del Sud
Africa.
MINISTERO
DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE (MAP): AUMENTO RC AUTO INFERIORE ALL'INFLAZIONE
Roma, 28 aprile 2002 - Il ministero delle Attività produttive rileva che, in
materia di Rc auto, "l'effetto-fionda" conseguente alla fine del
blocco delle tariffe, attuato dal precedente governo, si è manifestato anche
nel corso del primo trimestre 2002, quando si sono rinnovate le polizze bloccate
dal marzo 2001. Si osserva altresì che la riforma attuata su iniziativa del
ministro Marzano, nel dicembre del 2002, ha prodotto conseguenze innanzitutto
nella forma di un "effetto annuncio", e poi come prima attuazione
della riforma stessa. Conseguentemente, si possono considerare come periodo di
riferimento per il calcolo delle variazioni tariffarie, i due mesi precedenti il
varo della riforma e i due mesi successivi (primo ottobre 2002, primo febbraio
2003). In tale arco di tempo, secondo dati Isvap, l'aumento tariffario medio
ponderato per tutte le province è stato dell'1,9% escludendo ciclomotori e
autocarri, e di quasi il 2% includendoli. L'inflazione media nel periodo
considerato è stata superiore (2,77%).
RC
AUTO I CARROZZIERI DI CONFARTIGIANATO E CNA: "NO ALLA RIPARAZIONE DIRETTA
DA PARTE DELLE ASSICURAZIONI. LA CONVENZIONE CON L'ANIA GARANTISCE IL
CONTENIMENTO DEI COSTI DI RIPARAZIONE"
Milano, 28 aprile 2003 - Le Organizzazioni dei Carrozzieri di Confartigianato e
Cna esprimono forti perplessità su alcuni risultati dell'indagine conoscitiva
sul settore Rc Auto svolta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato. In particolare, le Organizzazioni artigiane sottolineano che,
contrariamente a quanto sostenuto dall'Autorità Antitrust, l'applicazione dei
parametri previsti dalla Convenzione tra l'Ania e le Organizzazioni dei
carrozzieri (alla quale hanno aderito 16.000 aziende di carrozzeria), prevedendo
tariffe convenzionate più basse rispetto a quelle reali, ha consentito un
contenimento dei costi della riparazione. La Convenzione ha inoltre introdotto
strumenti chiari e trasparenti, quali le modalità di riparazione e il tempario,
ed ha rappresentato un punto di riferimento ed un elemento di equilibrio del
mercato. Inoltre, i Carrozzieri contestano l'interpretazione del Garante dove si
afferma che Ania e Carrozzieri avrebbero fissato congiuntamente anche il costo
dei pezzi di ricambio che, invece, sono di esclusiva pertinenza delle Case
costruttrici. Proprio i pezzi di ricambio costituiscono, peraltro, la voce di
costo che incide in maniera più rilevante sul prezzo delle riparazioni e che,
nel corso degli anni, ha registrato gli aumenti maggiori. I Carrozzieri
ricordano che soltanto il 47% del costo complessivo del sinistro è determinato
dall'effettivo risarcimento del danno che comprende, a sua volta, il danno a
cose e il danno a persone. Per il danno a cose, di stretta pertinenza degli
autoriparatori rispetto al totale liquidato, la manodopera incide nella misura
del 41,5% mentre i ricambi e i materiali di consumo rappresentano
rispettivamente il 47,5 e l'11%. Tutto ciò a fronte di un aumento, dal '94 al
2000, del 60% per quanto riguarda il costo dei ricambi nazionali ed esteri e
dell'80% per i materiali di consumo. Il restante 53% del costo complessivo del
sinistro consiste nei costi di gestione da parte delle stesse Compagnie e si
perde, cioè, nei rivoli di spese giudiziarie e consulenze di ogni genere.
Confartigianato e Cna respingono la possibile soluzione indicata dall'Antitrust
di ricorrere a forme di riparazione diretta attraverso Carrozzerie
"fiduciarie" delle Compagnie. Tale opzione, infatti, non risolverebbe
i problemi dei costi dell'Rc auto. Al contrario, si verificherebbe un pesante
condizionamento del mercato dell'autoriparazione, con il rischio di una grave
penalizzazione del comparto e conseguenti effetti negativi per l' occupazione.
Si riproporrebbe, inoltre, lo strapotere delle Compagnie e si creerebbero
mercati paralleli fra autoriparatori 'fiduciari' ed altre imprese non
convenzionate, con gravi turbative della concorrenza e ledendo, di fatto, la
libertà di scelta dell'utente. Senza dimenticare i pericolosi effetti sulla
qualità della riparazione e quindi sulla sicurezza collettiva. Le
Organizzazioni artigiane sono disponibili a confrontarsi nel merito presso le
sedi istituzionali con tutti gli interlocutori interessati ad individuare
un'equa soluzione del problema.
ALTROCONSUMO
APPROVA L'INTERVENTO ANTITRUST SULL'RCAUTO DENUNCIA GIÀ NELL'AUTUNNO 2002: IL
97% DEGLI AGENTI È MONOMARCA
Milano, 28 aprile 2003 - Altroconsumo appoggia l'analisi dell'Antitrust sul
settore Rcauto, e l'invito di Tesauro ad una reale concorrenza, come denunciato
con un esposto nell'autunno scorso. Secondo l'associazione indipendente di
consumatori gli assicurati trovano ancora troppi ostacoli nel conoscere le
tariffe, confrontarle, poterle scegliere, dunque far giocare la vera
concorrenza, optando per il prodotto più conveniente. Altroconsumo aveva
presentato già nell'autunno scorso un formale esposto all'Antitrust e al
Commissario europeo per la concorrenza Mario Monti, sulla difficoltà da parte
dei consumatori italiani ad accedere a polizze più convenienti proprio a causa
del ruolo degli agenti assicurativi, per il 97% monomandatari. Nell'ottobre 2002
il Commissario Monti aveva pubblicamente sostenuto la denuncia di Altroconsumo,
rimandando la soluzione all'Antitrust nazionale. "L'intervento, le cifre e
le parole di oggi di Tesauro completano la fotografia allarmante di un settore
anacronisticamente abbarbicato ai propri privilegi quale quello dell'Rcauto"
ha commentato Paolo Martinello, Presidente di Altroconsumo. Sin dall'autunno
2002 Altroconsumo aveva rivolto ai parlamentari e al governo le seguenti
richieste, che, se accolte, avrebbero portato una diminuzione dei premi
assicurativi: La revisione del ruolo degli agenti assicurativi, per il 97%
monomandatari: una situazione anticoncorrenziale che rende più difficile ai
consumatori l'accesso a polizze più convenienti; Incentivare fiscalmente gli
automobilisti più virtuosi, non solo per una questione di risparmio ma anche
per premiare una guida più prudente; La piena disponibilità delle tariffe di
tutte le compagnie agli assicurati, prima di sottoscrivere il contratto.
Purtroppo la legge di riforma del settore varata a fine 2002 è stata
un'occasione persa per iniziare a razionalizzare il settore, e la recente legge
salvacompagnie ha definitivamente affossato le speranze degli assicurati di
riuscire ad ottenere i rimborsi dovuti.
ANALISI
DELLA STRUTTURA DEL MERCATO ITALIANO DELL’AUTO L'USO, I SEGMENTI E LA
TIPOLOGIA DEI PROPRIETARI INDICATORI DELL'EFFICACIA DEGLI ECO-INCENTIVI
Roma, 28 aprile 2003 - Ove mai dovessero essere rimasti dubbi sull'effetto degli
eco-incentivi sul mercato italiano dell'automobile, l'analisi elaborata dall'Unrae
sulla struttura del mercato italiano dell'automobile diventa un ottimo strumento
per verificare come e dove il sostegno statale alla eliminazione delle vetture
non catalizzate dal parco circolante ha inciso maggiormente. L'elaborazione
effettuata dagli analisti dell'Unrae, infatti, oltre a proporre una serie di
dati di indubbio interesse generale, indica alcuni elementi fondamentali
riguardanti il supporto dello Stato allo sviluppo del mercato. Intanto, la
notevole crescita della quota di vetture acquistate da persone fisiche, salita
dal 70,49% del 2001 al 72,74% del 2002 (quando già gli incentivi avevano inciso
sulle immatricolazioni della seconda parte dell'anno), per arrivare al 78,02%
del primo trimestre di quest'anno (va osservato, però, che i risultati del
gennaio-marzo sono stati influenzati anche dalla fine della Tremonti-bis, cosa
che ha inevitabilmente compresso le vendite a società, determinandone un calo
secco dal 26,74% del 2002 al 21,59% del primo trimestre di quest'anno). Lo
sviluppo, poi, della domanda di vetture del secondo segmento di mercato, che è
quello che ha registrato il maggior numero di acquisti fatti con rottamazione di
auto non catalizzate: il segmento B passa a rappresentare, infatti, il 42,73%
delle vendite del primo trimestre del 2003 rispetto al 37,50% di quota media del
2002. Ciò, naturalmente, è dovuto anche all'ingresso di modelli inediti e di
nuove motorizzazioni diesel, che hanno contribuito alla crescita di interesse
verso quest'area del mercato. Attorno ai dati citati, che sono i più
significativi nell'analisi degli effetti degli eco-incentivi, assumono
importanza anche la crescita continua del diesel, arrivato al 44,23% della
domanda, la sensibile diminuzione delle immatricolazioni di vetture dei segmenti
medio superiori e superiori, la sostanziale stabilità della domanda nelle aree
Nielsen italiane, con qualche piccolissima variazione di quota, in aumento per
il nord-ovest e in flessione per il nord-est e il centro. Un indice del calo
dell'attività turistica, specie quella proveniente dall'estero, si ha - infine
- dal sensibile calo delle immatricolazioni di vetture da noleggio, in
contrazione di oltre 1 punto percentuale in soli 3 mesi. Per quel che riguarda
la suddivisione per tipo di carrozzeria, il fatto più eclatante è la ripresa
delle berline, ripresa che si deve ricondurre alla crescita del secondo
segmento, teatro della forte azione delle Case in coincidenza con l'ultimo
periodo degli eco-incentivi, dove oltretutto si stanno affacciando solo ora le
monovolume di piccole dimensioni.
INCONTRO
ASSOTRAVEL E TRENITALIA
Milano, 28 aprile 2003 - Martedì 22 aprile, Assotravel e Trenitalia si sono
incontrate in merito all'abbattimento delle commissioni riservate alle agenzie
di viaggio per la biglietteria ferroviaria. È stata rappresentata la netta
opposizione delle imprese aderenti alle modalità prescelte e la volontà di
contrastare, in tutte le sedi opportune, le decisioni economiche adottate. Ne è
derivato un breve accordo (di cui segue il testo) con il quale Trenitalia
rinvia, tra l'altro, l'attuazione del proprio provvedimento. "Trenitalia -
Divisione Passeggeri e Assotravel concordano sulla necessità di approfondire i
temi relativi ai rapporti contrattualistici fra Agenzie di viaggio e Trenitalia.
A tale scopo verrà istituito uno specifico tavolo congiunto che in tempi brevi
dovrà rassegnare le proprie conclusioni. Nel contempo Trenitalia sospende
l'applicazione delle variazioni provvigionali previste al 1° maggio 2003.
Trenitalia e Assotravel si impegnano a non rilasciare comunicati stampa su tale
tema se non congiuntamente definiti". Lo stesso identico accordo è stato
sottoscritto anche da Fiavet e da Assoviaggi che, auspicabilmente, verranno a
far parte del tavolo congiunto di rinnovo del testo contrattuale. In merito,
vogliamo ricordare che Assotravel non ha voluto sottoscrivere il precedente
accordo, sottolineando direttamente a Trenitalia che esso veniva "subìto"
e non accettato poiché molti dei contenuti in esso previsti, come, ad esempio
(ed oltre il regime commissionale) la perdita della cauzione in caso di
risoluzione del contratto, non erano condivisibili. In tal senso, si vuole
rivolgere un'invito a tutte le Associazioni di categoria per agire assieme con
comportamenti coerenti e manageriali poiché è fondamentale fornire un'immagine
unita e imprenditoriale di tutta la categoria nei confronti di Trenitalia. In
tal senso il confronto dovrà svolgersi su un piano di correttezza e tra
imprenditori e sarà onere di Assotravel chiarire a Trenitalia l'eccezionalità
di episodi spiacevoli come quello appena avvenuto in merito alla comunicazione
del rinvio ottenuto e dell'istituzione del tavolo di confronto.
VIA
CHE VAI, IMPRESE CHE TROVI A MILANO IN VIA DURINI CI SONO QUASI TRE IMPRESE AL
METRO. LA TOPONOMASTICA DELLE ATTIVITÀ: VIA TURATI PRIMA PER LA FINANZA. CORSO
VENEZIA PER I SERVIZI. VIALE MONZA PER TUTTI I SETTORI
Milano, 28 aprile 2003. La Milano di oggi? Un po' come nel Medioevo, con le vie
caratterizzate dalle attività economiche. Come, la contrada della Fabbriceria,
la via degli Orefici, delle Farine, dei Vaiai, degli Speronari, degli Armorari,
dei Pattari e la strata mastra, odierna via Cappellari. Stretti uno vicino
all'altro. E ben localizzati. Oggi resta la concentrazione, tanto che in via
Durini ci sono quasi tre imprese ogni metro (2,83 attività ogni metro). E la
specializzazione: Via Turati per l'intermediazione finanziaria; C.so Venezia e
Vincenzo Monti per i servizi. Ma se passiamo agli altri settori, le vie più
periferiche hanno la meglio: per quanto riguarda il commercio, primeggiano Viale
Monza, Via Lombroso e Viale Padova. Per gli alberghi e ristoranti: ancora Viale
Monza, Viale Padova e C.so Lodi. Per l'informatica: oltre alla solita Viale
Monza, si segnala Via Pisani e Via Ripamonti. Più equilibrata la situazione per
quanto riguarda il settore manifatturiero. E' Viale Monza, in assoluto, la via
con più imprese di tutta Milano. E a seguire altre importanti arterie della
città: come C.so Buenos Aires, Vincenzo Monti, C.so Venezia. Sono questi alcuni
dei dati che emergono dall'indagine sulla distribuzione delle imprese per le vie
di Milano effettuata dalla Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab MiM -
Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano sui dati del registro delle imprese.
"I dati - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di
Commercio di Milano - confermano il carattere policentrico di Milano. Non una
città che accentra tutto, ma per contro una realtà viva e forte, su tutto il
territorio comunale. E che sa specializzarsi: ecco quindi che nel centro è
forte la finanza e i servizi, a partire da quelli per le imprese. Ed ecco che
nelle zone meno centrali e in periferia si assiste alla diffusione del commercio
e dell'informatica. Una miscela che rende Milano vincente sul mercato
globale". La concentrazione delle imprese per via. La via più
"economica" di Milano è Via Durini, che conta 2,83 imprese per ogni
metro. Segue poi Via Turati con due imprese al metro. Tra le altre: via Vittor
Pisani (1,62), Via Carducci e Via Manzoni (1,5), Via Monti (1,3), Corso Venezia
(1,2), Via Monte Napoleone (1,1), Corso Buenos Aires (1), Viale Monza (0,45),
via Padova (0,23). Le prime vie per numero di imprese. Viale Monza è la prima
via per numero di imprese a Milano, con quasi 1.800 unità (pari allo 0,7% del
dato complessivo di imprese presenti in città). Al secondo posto si piazza
un'altra delle strade principali di Milano, vale a dire C.so Buenos Aires (con
1.457 imprese; 0,6% del tot.), che si posiziona appena davanti a Via Vincenzo
Monti (1.450 imprese; 0,6%) e C.so Venezia (1.434; 0,6%). Tra le prime dieci vie
ci sono anche: Viale Padova (1.147 imprese; 0,4%); Via Vittor Pisani (1.132
imprese; 0,4%); C.so Sempione (1.094 imprese; 0,4%); Porta Romana (1.051; 0,4%);
Via Manzoni (1.023; 0,4%) e infine Via Ripamonti (1.022 imprese; 0,4%). Tra le
prime venti, ci sono diverse vie del centro: all'undicesimo posto c'è via
Turati (1.020 imprese); al tredicesimo c'è Via Carducci (975 imprese); al
sedicesimo Piazza della Repubblica (933 imprese); al diciottesimo via Bianca
Maria Visconti (915 imprese); e al ventesimo via Durini (894 imprese). Tra le
prime cinquanta vie, si segnalano tra le altre: C.so Magenta (864; 23° posto);
Viale Tunisia (818 imprese; 25° posto); Via Larga (740 imprese; 29° posto);
Via Washington (693; 32° posto); Porta Ticinese (659; 34° posto); C.so
Garibaldi (589; 41° posto); Via Monte Napoleone (585; 43° posto); Brera (566;
48° posto) e per finire P.zza San Babila (557; 50° posto). Imprese via per via
: Alcuni Dati. Le prime vie per il settore dei servizi. E' C.so Venezia il
centro del settore dei servizi milanesi, con 556 imprese (pari allo 0,7% del
tot. cittadino), seguita subito dopo da Via Vincenzo Monti (534 imprese; 0,6%
del tot.); Viale Monza (480; 0,6%); C.so Buenos Aires (425 imprese; 0,5%). Tra
le prime dieci anche C.so Turati (417 imprese); C.so Sempione (416); P.zza
Velasca (408); Via Bianca Maria Visconti (397); P.za della Repubblica (385) e
Via Boccaccio (371). Tra le prime venti, c'è anche P.ta Romana (364 imprese di
servizi; 12° posto); P.ta Vittoria (342; 14° posto); C.so Italia (317; 18°
posto); C.so Magenta (305; 19° posto). Tra le prime cinquanta, ecco C.so Lodi
(274; 24° posto); Via Padova (268; 28° posto); San Babila (250; 31°); Via
della Certosa (225; 36°); Brera (218; 39°); Monte Napoleone (204; 42°); e al
50° posto Via Savona (185 imprese dei servizi). Le prime vie per il settore
manifatturiero. E' Viale Monza la via con più imprese del settore
manifatturiero: 197 (pari allo 0,6% del tot. di Milano); seguita da C.so Venezia
(159); da Via Vincenzo Monti (158); da C.so Buenos Aires (152); da Viale Padova
(139); da Via Manzoni (138); da Viale Certosa (125); da Via Bianca Maria
Visconti (123); da P.za della Repubblica (122) e da Via Boccaccio (121). Oltre
alla decima posizione si segnalano, tra le altre, Viale Ripamonti (116 imprese;
13° posto); C.so di Porta Romana (111; 15°); C.so Italia (102; 20°); C.so
Sempione (90; 29°); C.so Europa (78; 39°); Via Vittorio Veneto (73; 44°) e al
50° posto Via De Amicis e P.ta Nuova (con 67 imprese manifatturiere ciascuna).
Le prime vie per il settore dell'intermediazione monetaria. Il centro della
finanza a Milano si trova ovviamente in centro: al primo posto c'è via Turati,
con 117 imprese che lavorano nel settore dell'intermediazione finanziaria (pari
all'1,4% del tot. cittadino), seguita da C.so Venezia (83; 1%), da via Carducci
(81 imprese; 1%), da C.so Matteotti (75 imprese), da Via Pisani (74; 0,9%); da
via Vincenzo Monti (61; 0,7%); da C.so Italia (59; 0,7%); da Via Durini e Via
Manzoni (entrambe con 53 imprese; 0,6%) e infine in decima posizione da Foro
Buonaparte (52; 0,6%). A seguire, tra le altre vie, C.so Sempione (52 imprese;
11° posto); San Babila (49; 13°); Brera (37; 18°); Viale Tunisia (35; 24°);
Via della Moscova (32; 30°); C.so Monforte (29; 42°); Via Ripamonti (27; 45°)
e al 50° posto Viale Padova, Via Gabba Fratelli e Via S.Pietro all'Orto con 25
imprese del settore finanziario ciascuna. P.za Affari si colloca invece soltanto
al 208° posto, con 9 imprese. Le prime vie per il settore informatico.
L'informatica a Milano si fa strada soprattutto lontano dal centro: al primo
posto c'è infatti Viale Monza con 79 imprese informatiche (pari all'1% del tot.
milanese), seguita da Va Pisani (68 imprese), da Vincenzo Monti (49), da Via
Ripamonti (47); da C.so Magenta (35); da C.so Buenos Aires (33); da C.so
Sempione (32); da Via Bianca Maria Visconti, da C.so Italia e da C.so Venezia
tutte con 31 imprese informatiche a testa. Tra le altre vie tra le prime
cinquanta, c'è Via Boccaccio e C.so Lodi (30 imprese ciascuna; 11° posto); Via
Carducci (27; 19°); C.so Washington (26; 25°); Via Pacini (23; 33°); Via
Farini, Via Torino e viale Zara (21 imprese ciascuna; 40°); e infine Porta
Vittoria (20 imprese informatiche; 50° posto). Le prime vie per il commercio.
Anche per quanto riguarda i commercianti, ad avere il primato sono le zone non
centrali della città: al primo posto si posiziona infatti ancora una volta
Viale Monza (con 496 commercianti; pari allo 0,8% del tot.), seguita da Via
Lombroso (429 imprese), da C.so Buenos Aires (403); da Viale Padova (396); da
C.so Lodi (287); da Via Ripamonti (259), da Porta Romana (246), e infine da Via
Certosa, via Monti e C.so Venezia (tutte e tre con 240 esercizi commerciali).
Seguono, tra le altre vie, Via delle Forze Armate (231 commercianti; 11°
posto); Viale Monte Nero (208; 14°); C.so Sempione (184; 16°); Via Paolo Sarpi
(169; 21°); Via Farini (153; 30°); Viale Abruzzi (145; 35°); Viale Umbria
(137; 41°); C.so Vercelli (133; 44°); Via Torino (130; 49° posto) e infine
P.za della Repubblica (128; 50°). Le prime vie per alberghi e ristoranti. Sono
ancora le zone più lontane dal centro quelle al vertice della classifica
cittadina anche per quanto riguarda gli alberghi e i ristoranti: al primo posto
c'è Viale Monza (100 imprese nel settore degli alberghi e ristoranti, pari
all'1,1% del tot. milanese); seguita da Viale Padova (74); da C.so Lodi (64); da
Viale Certosa e C.so Buenos Aires (entrambe con 61 imprese); da Via Ripamonti
(53); da Porta Ticinese (50); da C.so Garibaldi (49); da Viale Monte Nero (44) e
al decimo posto da Porta Romana (43 imprese). Tra le zone dove tradizionalmente
si esce di più alla sera a Milano, si segnalano Via Bligny (33 tra alberghi e
ristoranti; 14° posto); Via Vincenzo Monti e Naviglio Grande (30 attività
ciascuna; 19°); Via Solferino (28; 25°); Via De Amicis (27; 26°); Via Moscova
(25; 34°); Via Marghera (22; 47°); Via Savona (21; 51° posto).
ENI:
AVVIATO LO SVILUPPO DEL GIACIMENTO COROCORO IN VENEZUELA
San Donato Milanese, 28 aprile 2003 - Eni comunica che è stato avviato lo
sviluppo del giacimento di Corocoro, situato alla foce del fiume Orinoco in
Venezuela. Il giacimento di Corocoro è stato scoperto nel 1999 nel blocco
offshore denominato Golfo di Paria Ovest, a 500 chilometri da Caracas. Al suo
sviluppo partecipa l' Eni (26%), la compagnia di Stato venezuelana Pdvsa (35%),
la ConocoPhillips (32.5%, operatore) e OPIC (6.5%). Il giacimento sarà
sviluppato in più fasi. La prima comporta l'investimento di circa 480 milioni
di dollari e consentirà all'Eni di acquisire una produzione in quota di 14.500
barili di olio al giorno. Le fasi successive verranno determinate in base ai
risultati della prima fase di sviluppo del giacimento. Con questo nuovo progetto
Eni rafforza la sua attività nel Paese dove la Società italiana è operatore
nel giacimento di Dacion, nella parte orientale del Venezuela.
EDISON:
PER 1,6 MILIARDI DI € LA MALESE PETRONAS SI AGGIUDICA LE RISERVE DI GAS IN
EGITTO CON QUESTA CESSIONE VERRÀ ULTERIORMENTE ABBATTUTO L'INDEBITAMENTO DEL
GRUPPO
Milano, 28 aprile 2003 - Edison S.p.A. ha annunciato di aver sottoscritto,
tramite la controllata Edison International S.p.A., il contratto di vendita
della sua partecipazione nella concessione West Delta Deep Marine e degli
impianti di trattamento e liquefazione del gas ad essa collegati, al gruppo
petrolifero malese Petronas. Insieme alle attività di cui sopra, sono stati
ceduti anche tutti i contratti che regolano la gestione degli asset e la vendita
del gas da essi prodotto. La vendita, che ha efficacia a partire dal 1 gennaio
2003, avverrà ad un prezzo totale di 1.600 milioni di euro e consentirà di
abbattere ulteriormente l'indebitamento del gruppo di un importo analogo, al
lordo degli oneri fiscali e degli aggiustamenti contabili al closing. Il
Presidente di Edison, Umberto Quadrino, ha commentato: "Siamo lieti
dell'accordo raggiunto con Petronas. Questa cessione ci consentirà un ulteriore
e considerevole miglioramento della posizione finanziaria del Gruppo. Edison
manterrà comunque una presenza in Egitto con la proprietà dei giacimenti di
Rosetta attualmente in produzione per servire il mercato egiziano e proseguirà
l'attività di esplorazione e produzione sia in Egitto sia in altre aree
geografiche." La concessione West Delta Deep Marine rappresenta il più
grande progetto integrato offshore per lo sviluppo di riserve di gas nell'area
del Mediterraneo; la sua produzione è destinata sia al mercato interno egiziano
che all'esportazione. Riserve di gas, per un totale di circa 370 miliardi di mc,
sono già state scoperte in otto giacimenti del blocco Wddm che mantiene un
potenziale elevato di ulteriori ritrovamenti. Nel marzo 2003, Edison e i suoi
partners, il gruppo British Gas e l'egiziana Egas, hanno dato inizio alla
fornitura di gas, proveniente dal complesso di giacimenti di Scarab/Saffron al
mercato egiziano. Giacimenti e impianti offshore sono situati a circa 80
chilometri dalla costa mediterranea in località Idku, vicino ad Alessandria.
Inoltre, è in corso lo sviluppo dei giacimenti di Simian e Sienna che
produrranno gas destinato alla prima unità di gas liquefatto (Lng). Il gas verrà
venduto a Gaz de France attraverso un contratto di lungo termine, già
sottoscritto. Lo sviluppo dei giacimenti di Sapphire, anch'esso facente parte
del blocco Wddm, darà luogo ad una produzione di gas da destinarsi ad una
seconda unità Lng. La produzione della prima unità è prevista per il terzo
trimestre del 2005, mentre la seconda è attesa a seguire per la metà del 2006.
Il perfezionamento della transazione è soggetto al consenso del Governo della
Repubblica Araba di Egitto al trasferimento dei diritti di Edison, previsti dal
contratto di concessione. All'atto del consenso, atteso in tempi brevi,
l'acquirente corrisponderà il 92% del corrispettivo pattuito. La residua parte
del prezzo, sarà liquidata all'atto del trasferimento delle azioni e del
subentro da parte dell'acquirente nei contratti in essere.
ULTERIORE
CALO DEGLI ORDINI PER LE MACCHINE PER IL LEGNO, UNA NUOVA CONFERMA DEL DIFFICILE
PERIODO ECONOMICO INTERNAZIONALE
Assago, 28 aprile 2003 - La difficile situazione economica internazionale trova
ulteriore conferma nel significativo calo degli ordini (-11,1 per cento rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno) che ha interessato le macchine e le
tecnologie italiane per la lavorazione del legno nel primo trimestre di
quest'anno. Un dato che ancora una volta non manca di preoccupare un settore che
pareva destinato a vivere i primi segni di una piccola ripresa. Ma si è
purtroppo trattato di un fuoco di paglia e la sensazione che nel semestre
precedente il mercato italiano potesse dare crescenti soddisfazioni non si è
trasformata in certezza. Anzi, i primi tre mesi del 2003 mostrano un calo
decisamente "pesante" degli ordini nazionali, che hanno fatto
registrare un meno 25,5 per cento, mentre - a conti fatti - l'estero non ha
punito eccessivamente gli imprenditori italiani, dal momento che il calo degli
ordini stranieri si è attestato a quota 2,5 per cento. Sul versante dei prezzi
i dati rilevati dall'ufficio studi di Acimall, l'associazione italiana delle
imprese di settore, denotano un aumento medio dello 0,6 per cento, mentre
rispetto al trimestre precedente il "carnet ordini" è in ulteriore
contrazione e si attesta attorno a 2,2 mesi. Veniamo all'indagine qualitativa,
dalla quale emerge il 35 per cento delle imprese intervistate che (un campione
statistico che rappresenta l'intero settore) indicano un andamento della
produzione stazionario per il primo trimestre di quest'anno. Per il 9 per cento
è in crescita, ma per ben il 56 per cento si deve parlare di diminuzione. Le
giacenze risultano stabili nel 50 per cento dei casi, in diminuzione nel 28 per
cento e in aumento nel restante 22 per cento. L'occupazione è definita
"stazionaria" dal 75 per cento del campione e in diminuzione per la
restante quota del campione. Nessuno degli intervistati fa cenno a un aumento
del numero degli addetti. L'indagine previsionale, come spesso accade, è il
risultato di due situazioni sicuramente diverse tra loro. I mercati esteri -
che, non dimentichiamolo, contribuiscono in misura determinante al
raggiungimento del fatturato complessivo dell'industria italiana, di poco
inferiore ai 2 miliardi di euro all'anno - secondo il 28 per cento degli
intervistati saranno in crescita, per il 47 per cento rimarranno sostanzialmente
stabili, mentre per il 25 per cento del campione faranno registrare un ulteriore
calo (saldo positivo +3). Per il mercato italiano le indicazioni a breve termine
non denotano, purtroppo, grandi cambiamenti: per il 66 per cento degli
intervistati la situazione resterà invariata, per il 10 per cento ci sarà un
miglioramento, per il 22 per cento sarà inevitabile un ulteriore peggioramento
(saldo negativo -10). "Questi dati così negativi assumono sicuramente una
valenza diversa - ha commentato Luciano Costa, presidente di Acimall - se si
analizzano con attenzione alcuni fattori. A partire dalla flessione del mercato
italiano, che giunge dopo un periodo di crescita nel 2002 al quale non è
sicuramente estranea la Legge Tremonti. L'esaurirsi delle agevolazioni fiscali
previste da questo provvedimento hanno contribuito ad accentuare un calo
fisiologico che, sui mercati internazionali, si era peraltro già ampiamente
manifestato. Abbiamo presentato al viceministro Urso, durante un recente
incontro, la proposta di prolungarla a tutto il 2003, in modo da contenere gli
effetti di questa congiuntura negativa che si sta dimostrando pesante anche per
l'occupazione. Senza tralasciare che anche per il nostro settore, come del resto
per tutta l'economia mondiale, ha pesato l'attesa per gli eventi bellici in
Iraq, conflitto che ci auguriamo sia in fase di completa risoluzione. E mi sento
di aggiungere che probabilmente tutto il 2003 sarà caratterizzato da un clima
di incertezza e sarà quindi ancora più importante l'appoggio che Acimall potrà
dare alle aziende associate in termini di promozione alle esportazioni. A questo
proposito mi sembra importante sottolineare che proprio nei giorni scorsi
abbiamo varato con Ice un programma promozionale che riteniamo essere in linea
con le attese di un settore a forte vocazione internazionale come il nostro e
che fornisce un notevole contributo al positivo andamento della bilancia
commerciale del Paese". www.acimall.com
LA
COMMISSIONE E L'AUTORITÀ DANESE GARANTE PER LA CONCORRENZA APRONO
CONGIUNTAMENTE IL MERCATO DANESE DEL GAS
Bruxelles, 28 aprile 2003 - La Commissione europea e l'Autorità danese garante
per la concorrenza hanno concluso un'indagine a carico del fornitore dominante
sul mercato danese del gas, Dong, e dei principali produttori di gas naturale
del paese Shell, A.P Møller e ChevronTexaco, dopo che questi ultimi si sono
impegnati a commercializzare il gas separatamente. Dong, dal canto suo, ha
accettato di dispensare i produttori, uniti in un consorzio denominato Duc,
dall'obbligo di offrire a lui per primo tutta la loro produzione. L'esito
positivo dell'indagine fa seguito all'accordo del 2002 con i produttori
norvegesi di gas e segna un passo ulteriore verso la creazione in Europa di un
mercato unico del gas, che comporterà servizi migliori e prezzi più contenuti
tanto per le imprese che per i consumatori. Il caso è anche un buon esempio di
come la Commissione e i garanti nazionali della concorrenza possano collaborare
allo sviluppo di un contesto economico più competitivo. "Gli impegni
assunti contribuiranno alla creazione in Danimarca e nei paesi limitrofi di un
mercato del gas aperto alla concorrenza", ha commentato il Commissario per
la concorrenza Mario Monti, che ha quindi aggiunto: "Il caso mostra che la
Commissione e i garanti nazionali della concorrenza possono lavorare di concerto
nell'interesse sia delle imprese che dei cittadini. Sono inoltre sicuro che con
le nuove e più moderne modalità di applicazione delle regole di concorrenza
andranno moltiplicandosi questi esempi di buona cooperazione e
collaborazione". L'indagine svolta dalla Commissione, nella fattispecie
dalla Direzione generale della Concorrenza (DG Concorrenza), a carico dei membri
del Danish Underground Consortium (Duc) per pratiche di commercializzazione in
comune del gas del Mare del Nord è stata avviata nel luglio 2001. Il consorzio
produce il 90% del gas danese ed è composto da Shell (46%), A.P Møller (39%) e
ChevronTexaco (15%). L'indagine riguardava anche taluni aspetti del rapporto di
fornitura fra il Duc e Dong, sancito dagli accordi di vendita del gas fra Dong e
ciascuno dei membri del consorzio nel 1979, 1990 e 1993. Secondo questi
contratti, i membri del Duc vendono a Dong il gas necessario per soddisfare
l'intero fabbisogno danese e fornire i volumi supplementari alla Svezia e alla
Norvegia. Durante l'indagine, la Commissione ha scoperto che tali accordi di
vendita erano stati notificati all'Autorità danese garante per la concorrenza.
La Commissione si è anzitutto concentrata sugli accordi di commercializzazione
collettiva e sull'interpretazione del Duc secondo cui il sistema attuato è
conforme al regolamento (Ce) n. 2658/2000, che esenta talune forme di
distribuzione in comune (la cosiddetta "esenzione per categoria di accordi
di specializzazione"). La Dg Concorrenza ha respinto la posizione dei
membri del Duc i quali ferma restando la loro posizione giuridica hanno quindi
accettato, sull'esempio dei produttori norvegesi di gas nel caso Gfu (IP/02/1084
del 17.7.2002), di mettere fine alle loro attività di commercializzazione
collettiva e di vendere in futuro le loro produzioni separatamente. Per
promuovere nuovi rapporti di fornitura, i membri del Duc destineranno a nuovi
clienti un totale di sette miliardi di metri cubi di gas per cinque anni dal 1°
gennaio 2005 (o possibilmente prima), quando cioè saranno disponibili nuovi
volumi di gas. Su base annua, la cifra corrisponde a circa 1,4 miliardi di metri
cubi, ossia al 17% della produzione totale del Duc. Nell'accogliere tali
impegni, la Dg Concorrenza ha fatto osservare che un numero significativo di
clienti dentro e fuori la Danimarca aveva cercato attivamente in passato fonti
di approvvigionamento alternative e che continuava a farlo. La Commissione e il
Garante danese sperano che questo impegno contribuisca a creare condizioni di
concorrenza sul mercato danese, ancora dominato da Dong, e ad aumentare la
concorrenza nella vicina Germania e/o Paesi Bassi. A questo proposito, va
osservato che i membri del Duc e Dong hanno deciso di costruire un nuovo
gasdotto che dalla zona gasifera danese porti al mercato olandese attraverso il
gasdotto Nogat (che collega il Mare del Nord tedesco con i Paesi Bassi). Il
nuovo braccio sarà operativo dal 1° gennaio 2005 al più tardi. Relazioni fra
il Duc e Dong Durante l'indagine, la Dg Concorrenza e il Garante danese che, su
richiesta esplicita delle parti, hanno partecipato alle negoziazioni, hanno
rilevato che gli accordi di fornitura fra il Duc e Dong contengono disposizioni
da considerarsi anticoncorrenziali. Tali disposizioni saranno soppresse, in
particolare quella che obbliga Dong a comunicare al Duc i volumi di gas venduti
a certe categorie di clienti in modo da ottenere uno sconto o un prezzo
speciale, e quella relativa all'obbligo per i membri del consorzio di proporre
per primo a Dong tutte le nuove scoperte di gas naturale. In proposito, Dong ha
assunto l'impegno di astenersi dall'acquistare sia i volumi di gas che i membri
del Duc hanno destinato a nuovi clienti, sia ogni eventuale nuova produzione del
Duc da qui fino a tre anni dopo l'aggiudicazione delle opere del nuovo gasdotto.
Dong si è quindi impegnato a non applicare più ai partner del Duc la
cosiddetta clausola di "adeguamento necessario", che comporta il
diritto per Dong di ridurre i volumi comprati al consorzio non appena questo
venda sul mercato danese. Dong ha fatto osservare che i contratti di fornitura
con il Duc contengono una clausola "take-or-pay" in base alla quale
l'acquirente è obbligato a pagare il gas anche se non lo ritira. Dong ha fatto
presente di avere bisogno della protezione del mercato danese per rispettare
tale clausola. La Dg Concorrenza e l'Antitrust danese hanno accettato tale
argomentazione finché le possibilità di Dong di vendere il gas fuori della
Danimarca risultano ridotte dalle limitate interconnessioni esistenti. Ferma
restando la sua posizione giuridica, Dong si è impegnato a dispensare i partner
del Duc dalla clausola sei mesi dopo l'aggiudicazione delle opere del nuovo
gasdotto. Per agevolare l'ingresso sul mercato danese dei partner Duc e di altri
fornitori potenziali, Dong si è altresì impegnato a introdurre un regime
agevolato di accesso per i suoi gasdotti offshore che collegano le zone gasifere
danesi con la Danimarca continentale. Dong si è impegnato soprattutto a rendere
il sistema più trasparente attraverso la pubblicazione di dati sulla capacità
disponibile in modo da consentire transazioni a breve in accordo con il regime
di accesso applicabile ai suoi gasdotti a terra e da introdurre contratti di
trasporto interrompibili. L'Autorità danese garante per la concorrenza
verificherà se i partner Duc e Dong osservano gli impegni assunti nei confronti
di entrambe le autorità. Una versione non riservata di tali impegni sarà
pubblicata sui siti Internet delle imprese interessate.
LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DEL GAS - TERREMOTO NEL
SETTORE DEGLI INSTALLATORI E MANUTENTORI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: 100 MILA
IMPRESE RISCHIANO LA CHIUSURA
Milano, 28 aprile 2003 - Alla base dei contrasti un decreto legislativo nato per
recepire una normativa europea per la liberalizzazione del mercato del gas che
ha invece di fatto esteso il monopolio delle grandi società della distribuzione
invadendo il campo degli installatori di impianti. Il decreto è in contrasto
con: I principi della libera concorrenza al centro dei programmi europei
l'impianto legislativo esistente e mette in pericolo 350 mila posti di lavoro
Numerosi parlamentari della Xa Commissione Attività Produttive di Camera e
Senato si sono già dimostrati sensibili a questo stato di difficoltà: è in
discussione al Senato la Proposta di legge 1580 del sen. Giuseppe Valditara e
alla Camera il Disegno di legge 3297 sul riordino del settore energetico
(relatore on. Saglia), presentato dal Ministro alle Attività Produttive,
Antonio Marzano. In queste ore, l'Anim - Associazione Nazionale di categoria
degli installatori - e la Cna - Confederazione Nazionale dell'Artigianato e
Piccole Imprese - hanno formalmente diffidato l'Autorità Per l'Energia
Elettrica e il Gas (Aeeg) che, a tre anni dalla pubblicazione della legge che ne
dispone l'obbligo, non ha ancora provveduto ad emanare un regolamento per lo
svolgimento di installazione e manutenzione nel settore della distribuzione del
gas.I rappresentanti di Anim e Cna si incontrano con i parlamentari della Xa
Commissione di Camera e Senato e con la stampa Lunedì 5 Maggio 2003 - Ore 9.30
Palazzo Giureconsulti Via Mercanti 2 - Milano. Il programma prevede : Ore 9.30
Apertura dei Lavori Tarcisio Viscardi Presidente Cna - Federazione regionale
Lombardia; Tavola Rotonda: "Mercato dell'energia e post contatore: regole
per la concorrenza" Intervengono: Maurizio Calzolari - Presidente Nazionale
Anim Cna, On.Stefano Saglia - Relatore Ddl 3297 - An, On.Pierfrancesco Gamba -
Segretario Xa Com. Att. Produttive - An, On. Erminio
Quartiani - Xa Com. Att. Produttive
- An, On. Valter
Bielli - Deputato Ds, On. Andrea Di Teodoro - Deputato iI, On. Gonario Nieddu -
Xa Com. Att. Produttive Ds, Sen. Giuseppe Valditara - Presentatore pdl 1580 - An,
On. Luigi D'Agrò - Presentatore Pdl 3429 - Udc, Ore 11.15 Seminario:
"Impianti termici: i nuovi libretti di impianti e di centrale",
Interviene: Ing. Alfredo Marrocchelli (Enea).
IL
MARCHIO CE - RICONOSCIMENTO OBBLIGATORIO PER L'IMMISSIONE IN COMMERCIO DEI
PRODOTTI LAPIDEI
Dalmine, 28 aprile 2003 - Il marchio Ce è il contrassegno di riconoscimento
obbligatorio per l'immissione in commercio dei prodotti lapidei, che tutti gli
operatori del settore dovranno, a breve, apporre sui loro materiali, per poterli
commercializzare in tutti i mercati della comunità europea. In particolare la
Direttiva del Consiglio Ce 89/106/Cee, recepita in Italia con il D.P.R. del 21
aprile 1993 n. 246, ha stabilito i criteri essenziali che i prodotti lapidei
devono soddisfare per ottenere il marchio Ce ed essere immessi sul mercato
europeo. L'iter legislativo prevede l'entrata in vigore di tali norme il
prossimo 01 ottobre 2003. L'incontro, che si terrà presso la Sala del Mosaico
in via Petrarca 10 a Bergamo il prossimo 06 maggio alle ore 14.30, intende
illustrare le regole specifiche concernenti i metodi di prova, la terminologia
tecnica ed i criteri per la denominazione delle pietre e, infine, le norme di
prodotto. Queste ultime, in particolare, indicano caratteristiche, costituzione
e comportamento dei prodotti da costruzione ed in particolare dei prodotti
lapidei e sarà dunque rispetto ad esse che sarà valutata l'idoneità dei
materiali alla marcatura CE. L'iniziativa si inserisce nell'ambito dei progetti
svolti da Servitec, su iniziativa della Camera di Commercio, che hanno portato
alla creazione del marchio "Pietre Originali della Bergamasca". Il
marchio, realizzato con il contributo tecnico-scientifico del CNR di Bergamo,
anticipa per alcuni aspetti, ma ovviamente non sostituisce nei suoi
disciplinari, quanto verrà richiesto dalle direttive europee. Il convegno
intende dunque fornire, attraverso le relazioni della prof.ssa Angelica Frisa
Morandini del Politecnico di Torino e della dott.ssa Annamaria Ferrari del
Centro Prove Materiali Lapidei di Verona, informazioni specifiche su cosa
cambierà nei rapporti commerciali a partire dal 1° ottobre 2003 e i passi che
le aziende dovranno compiere per adeguarsi ai nuovi parametri. Per informazioni:
Servitec Srl Tel.: 035-6224011 e-mail: info@servitec.it
FORMAZIONE
MANAGERIALE: AL CNR DI PALERMO IL PIÙ GRANDE ESPERTO ITALIANO DI MANAGEMENT
ENERGETICO ALEX SOROKIN E IL FONDATORE DI IRC IGOR RIGHETTI IL 2 GIUGNO IL VIA
AL CORSO
Palermo, 28 aprile 2003. - Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione
manageriale sulla gestione integrata della qualità in programma al Cnr di
Palermo nei giorni dal 2 al 6 giugno prossimi: al corso intervengono come
relatori il più grande esperto italiano di efficienza energetica Alex Sorokin e
il fondatore di Irc Igor Righetti. Sorokin, progettista laureato a Berlino ha
realizzato a Verona il primo impianto fotovoltaico industriale in Italia, e
recentemente ha curato la diagnosi e il piano di miglioramento energetico
dell'aeroporto internazionale di Roma "Leonardo Da Vinci", della città
di Genova e delle isole di Lipari e Salina in Sicilia. Righetti, giornalista
professionista autore del recentissimo bestseller "Prove tecniche di
comunicazione - il libro degli attrezzi per lavorare subito" e già capo
ufficio stampa e web content manager di Ericsson Italia, ha fondato la società
di comunicazione Irc insieme alla prima agorà virtuale per comunicatori
www.igorrighetticomunicazione.it Con loro, intervengono al corso come relatori
Cristina Lonati, manager di Value Partners, la più grande società di
consulenza strategica italiana, e il docente e consulente dell'Università L.
Bocconi Giacomo Silvestri. "Gli interventi di relatori di questo
straordinario livello - spiega il responsabile del Quality College Mario
Pagliaro - rappresentano un'occasione di formazione unica per le aziende e per
chiunque voglia lavorare allo sviluppo delle imprese italiane che devono
urgentemente aumentare la produttività, la qualità dei loro prodotti e dei
loro servizi e la loro capacità di comunicare, come da tempo fanno le migliori
aziende del mondo. La qualità, la sostenibilità, una concezione nuova
dell'innovazione e un uso efficace e proficuo delle nuove tecnologie
dell'informazione sono per le nostre imprese esigenze vitali al successo sul
mercato, e quindi alla loro sopravvivenza. Le certificazioni Iso per le imprese
si risolvono quasi sempre nel costoso ottenimento di inutili, e spesso
ingannevoli, pezzi di carta: ma il lean thinking e la gestione della qualità -
produrre di più, meglio, più rapidamente e con meno risorse - sono i modi
molto concreti con i quali i concorrenti dei Paesi industriali avanzati mettono
fuori mercato un numero crescente di imprese italiane. L'unica alternativa che
abbiamo è apprendere ed applicare in modo creativo queste idee anche nelle
nostre imprese e nelle nostre amministrazioni. " Il Cnr con il Quality
College offre a imprenditori, manager, giovani laureati e dirigenti della
pubblica amministrazione una formazione d'avanguardia e a costi contenuti su
questi temi per i quali fa intervenire a Palermo affermati manager,
imprenditori, comunicatori e docenti universitari. Per fornire ai corsisti un
momento formativo compatibile con la loro intensa agenda di lavoro, i corsi
hanno natura intensiva ed utilizzano le metodologie formative e di comunicazione
della programmazione neurolinguistica. Oltre ai corsi, il Cnr mette a
disposizione dei propri corsisti il proprio network di relazioni che consente
agli interessati, e in particolare ai giovani, di condurre momenti di
approfondimento e verifica della formazione direttamente presso importanti
imprese. Il corso è a numero chiuso (13 posti) e la partecipazione costa 1500
euro (Iva esclusa). Per iscriversi, oltre che attraverso il sito www.qualitas1998.net
è sufficiente contattare il Cnr.
ALTRAN
AL 'CAREER FORUM SYNESIS' PORTE APERTE A UNIVERSITARI, LAUREATI E A CHI CERCA UN
NUOVO IMPIEGO ALL'APPUNTAMENTO DI GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2003
Milano, 28 aprile 2003 - Altran, leader europeo nella consulenza per
l'innovazione applicata a tutte le tecnologie avanzate, esporrà al 'Career
Forum Synesis' - l'evento destinato a laureandi e laureati con e senza
esperienza di lavoro - che si terrà giovedì 15 maggio a Milano, presso il
Politecnico, dalle 8:30 alle 18:00. Il Forum é dedicato all'orientamento, al
lavoro e alla formazione post-universitaria e vuole essere un'occasione per i
visitatori di entrare direttamente in contatto con il mondo professionale,
ospitando più di 60 aziende italiane e estere, oltre a diversi enti di
formazione post-laurea. Altran e il proprio management saranno presenti con un
proprio stand all'interno dell'area espositiva per rilasciare informazioni
dettagliate sull'azienda e sulle relative politiche di assunzione. Sempre nella
giornata del 15 maggio, inoltre, Altran terrà un intervento dal titolo "Altran:
Un universo di possibilità" in cui alcuni professionisti aziendali
(consulenti senior, il Direttore di una società del Gruppo ed il Responsabile
del reclutamento in Italia) presenteranno le diverse possibilità professionali
che Altran può offrire a dei candidati motivati. Giovedì 15 maggio dalle 8.30
alle 18 Politecnico di Milano Edifici Trifoglio e Patio Architettura accessi da
via Ampere 2 e da via Bonardi 9 Infolik: www.synesi365.it
ULTIMI
GIORNI UTILI PER LE IMPRESE LOMBARDE CHE VOGLIONO NASCERE E INNOVARSI GRAZIE AI
FINANZIAMENTI REGIONALI
Milano, 28 Aprile 2003 - Diffondere l'innovazione e il sapere per promuovere lo
sviluppo e la crescita sul mercato delle imprese lombarde. E' questo l'obiettivo
del Progetto Regionale Azioni Innovative Minerva che indirizzerà nelle tasche
degli imprenditori lombardi più innovativi, a patto che operino in zone
depresse (aree ob. 2) o nel Nord Milano, risorse pari a € 6.262.000. L'intento
è quello di sperimentare una serie di azioni volte a facilitare i processi di
acquisizione e sviluppo di competenze nel campo della ricerca e dell'innovazione
tecnologica, in quello della Società dell'Informazione. Nelle scorse settimane
presentazioni ufficiali del programma e delle opportunità che offre sono state
organizzate in molte aree della Regione (Milano, Varese, Como, Sondrio, Pavia,
Sesto San Giovanni, Mantova). Gli imprenditori hanno avuto l'opportunità di
inquadrare le politiche regionali in tema di innovazioni e le specificità di
Minerva attraverso le parole della Direzione Generale Artigianato, Ricerca e
Innovazione Tecnologica di Regione Lombardia e degli enti animatori Agenzia
Sviluppo Nord Milano (www.asnm.com) e Polo Scientifico Tecnologico Lombardo,
(www.pstl.net). Bandi del Programma Regionale Azioni Innovative Minerva: Bando
sui Premi Esplorativi Scadenza 5 Maggio 2003; Bando sul Market Place Scadenza 3
Giugno 2003. Oltre a Regione Lombardia finanziano Minerva l'Unione Europea (Fesr
il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Modulistica e informazioni relative
ai bandi sono disponibili nel sito: www.artigianato.regione.lombardia.it
www.asnm.com www.pstl.net
ALL'UNIVERSITÀ
BICOCCA SBOCCIA "LA PRIMAVERA DELLA SCIENZA" L 5 AL 16 MAGGIO L'UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA ORGANIZZA L'EVENTO "LA PRIMAVERA DELLE
SCIENZA" RICCA DI INIZIATIVE LUDICO-DIDATTICHE
Milano, 28 aprile 2003 - Scoprire i misteri e il fascino della scienza,
penetrare i segreti della tecnologia e dei fenomeni della natura, soddisfare
curiosità, realizzare esperimenti che danno spazio alla fantasia e alla
creatività di bambini e adulti. L'Università degli Studi di Milano - Bicocca,
nell'ambito della manifestazione "La Primavera della Scienza" dal 5 al
16 maggio 2003, apre al mondo della scuola e ai cittadini una ricca serie di
iniziative e mostre interattive realizzate all'insegna del motto "imparare
giocando", per avvicinare in modo divertente e originale il pubblico di
curiosi alla scienza. Numerosi gli exhibit e i momenti ludico-didattici proposti
dall'Ateneo in Piazza della Scienza 1 durante i dodici giorni dell'evento, a cui
si affiancheranno attività di informazione e presentazione dell'offerta
formativa dell'Università ad opera dell'Ufficio Orientamento. Alunni e
insegnanti, ma non solo, potranno così incontrare la realtà universitaria
guidati da ricercatori e studenti che li condurranno attraverso le mostre e i
laboratori di ricerca della Facoltà di Scienze. "La Primavera della
Scienza" vedrà in particolare l'allestimento delle due mostre interattive
"La Scienza in Altalena" e "Frammenti di ImparaGiocando",
rivolte rispettivamente agli studenti delle elementari e delle scuole medie
inferiori e superiori. In entrambe, sotto la guida di esperti maestri, i ragazzi
faranno conoscenza e diretta esperienza di giocattoli sia "classici"
che scientifici e si cimenteranno in prima persona in divertenti esperimenti
realizzati sulla base delle tecnologie e dei fenomeni naturali. I visitatori
potranno inoltre immergersi nella magia dell'intelligenza artificiale, dei
microcontrollori e dei sistemi operativi real-time assistendo all'esibizione di
robot giocatori di pallone, dispositivi meccanici di 80 cm d'altezza che,
sfruttando impulsi naturali e sensori artificiali, si muovono e giocano a
calcio. Chi lo desidera, potrà visitare una ricca mostra di Geologia marina e
l'affascinante "vasca tattile", un acquario in cui sono preservati
alcuni esemplari di invertebrati marini provenienti dal Mediterraneo. Nel corso
della manifestazione è infine prevista l'iniziativa "Progettando...",
un incontro appositamente pensato e rivolto agli insegnanti, che, con i consigli
di un esperto docente, apprenderanno come progettare un laboratorio scolastico
di scienze e come costruire "oggetti per pensare", ovvero strumenti
che avvicinino gli alunni alla materie scientifico-matematiche in modo piacevole
ed originale. Orari di apertura al pubblico (scuole e cittadini): Lunedì 5
maggio - Venerdì 16 maggio dalle ore 9.30 alle ore 17.00 Sabato 10 maggio dalle
ore 9.30 alle ore 13.00 Per informazioni e prenotazioni: Tel. 02/6448 6177 -
6148 E-mail: valeria.lamperti@unimib.it
Internet: www.unimib.it/orienta
www.laprimaveradellascienza.it
MIP-POLITECNICO
DI MILANO PRESENTA IL MASTER "PLM-PRODUCT LIFECYCLE MANAGEMENT" IL
NUOVO MASTER IN GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
Milano, 28 Aprile 2003 - Plm (Product Lifecycle Management) indica
quell'approccio moderno alla gestione di impresa che prevede il coordinamento di
attività gestionali, progettuali ed organizzative sviluppate lungo l'intero
ciclo di vita di un prodotto, dalla sua ideazione alla sua dismissione
ecocompatibile. La diffusione del Plm è correlata a mutamenti profondi
nell'assetto tecnico ed organizzativo delle imprese, quali la terziarizzazione
dei processi di progettazione, ingegnerizzazione e produzione. Tale evoluzione,
supportata in maniera insostituibile dalle moderne tecnologie informatiche,
richiede l'inserimento in azienda di figure professionali adatte a coprire, a
tutto tondo, i nuovi ruoli gestionali. A questa domanda risponde la nuova
iniziativa formativa del Mip, la Business School del Politecnico di Milano, che
propone la 1a edizione del mPlm - Master in Product Lifecycle Management Il
Master è realizzato in collaborazione con tre prestigiose Università Europee
che vantano, come il Politecnico di Milano, una grande competenza in questo
settore, l'Ecole Centrale de Paris, la prima "Grande Ecole" dedicata
alla formazione nel campo dell'ingegneria, l'Ensgi, l'Ecole Nationale Supérieure
de Génie Industriel, dove sono attivi alcuni dei più qualificati laboratori di
ricerca sulle tematiche del Product Design, e la Technical University of
Eindhoven, all'avanguardia nello studio delle tecnologie informatiche a supporto
della gestione d' impresa. Il Master Plm si avvale di prestigiosi partner
industriali: Autodesk, Ibm, Eds, Efeso, MatrixOne e RuleStream. I partner
mettono a disposizione borse di studio a sostegno degli allievi e sono coinvolti
direttamente nella progettazione e realizzazione del Master. Il Master Plm,
rivolto principalmente a laureati in ingegneria e discipline
economico-tecnico-scientifiche, si svilupperà nel periodo Settembre
2003-Ottobre 2004. Prevede la frequenza a tempo pieno ed è quindi incompatibile
con l'attività lavorativa. Si propone di integrare la formazione su competenze
specialistiche con lo sviluppo di attitudini personali quali la propensione
all'innovazione, l'approccio metodologico e la relazione interpersonale.
L'obiettivo è quello di fornire, attraverso 9 mesi di aula e 3 di stage, tutto
il know-how necessario per ricoprire ruoli manageriali in settori evoluti. Il
Master Plm si articola in due macro-aree: formazione di base; formazione
specifica: analisi dei processi di ingegneria, strumenti di Plm, implementazioni
di Plm. Il Master coniuga le metodologie innovative delle più competenti
Università Europee con la cultura accademica del Mip-Politecnico di Milano, un
"mix" culturale e formativo, pienamente adeguato alle aspettative del
mercato, che vede nella progettazione ed evoluzione del prodotto elementi
fortemente strategici per la crescita e sviluppo del business. La quota di
partecipazione è di Eur 12.000 + Iva. Sono previste borse di studio e
finanziamenti a tasso agevolato da parte di Istituti di credito convenzionati.
Direttori del Master Umberto Cugini - Politecnico di Milano Marco Garetti -
Politecnico di Milano Coordinamento: Monica Ferrario - Mip-Politecnico di Milano
IL
CALENDARIO DELLE PROSSIME INIZIATIVE DELL'ASSOCIAZIONE TORINESE LAUREATI IN
ECONOMIA. ATLEC
Torino, 28 aprile 2003 - Ecco di seguito i prossimi appuntamenti di vita
associativa Atlec: Lunedì 5 maggio 2003, ore 18.30 in Facoltà - C.so Unione
Sovietica 218 bis - Torino, per il ciclo "Incontri con gli autori",
grazie all'iniziativa del Gruppo Junior, i nostri laureati in Economia e
Commercio Laura Arman Varvelli e Luca Varvelli presenteranno i loro due libri
"AAA Talenti Cercasi" e "Career Test" entrambi editi da
"Il Sole 24 Ore" Si parlerà anche di test di autovalutazione: sono
119 parole chiave del proprio successo professionale. Mercoledì 28 maggio 2003,
ore 18.00 In Aula Magna della Facoltà di Economia - C.so Unione Sovietica 218
bis - Torino, ci sarà un Convegno - organizzato dall'Atlec insieme
all'Associazione Amici dell'Università - in cui, a più voci, si esaminerà il
seguente tema: "Il mondo del lavoro che cambia: le risposte della facolta'
di economia" Interverranno: Prof. Piercarlo Frigero su "Perché
Economia"; Prof. Giorgio Pellicelli su "Gli studi di management:
lauree triennali, lauree specialistiche, master"; Prof. Oreste Calliano su
"La vocazione internazionale della Facoltà"; Dr. Giovanni Bocchino su
"Il Job Placement e l'Atlec". Giovedì 19 giugno 2003, ore 18.30 Sarà
una serata dedicata a ragionare su strumenti di gestione che vanno al di là di
budget e relativi controlli. Con i nostri amici della Poker S.p.A. - che hanno
interessanti studi, esperienze e software apposito sull'argomento - si rifletterà
sul tema: "Il controllo di management: si fa poker con le "business
rules" Che cosa sono le "business rules", come le si determina,
come le si usa, come divengono uno strumento fondamentale di "management by
exception"? Questi sono alcuni dei quesiti a cui cercheremo di rispondere.
Saranno molto graditi contributi, riflessioni, proposte, idee di coloro che
hanno pensato, che hanno realizzato, che si sono "scornati" con i
problemi di management per eccezione, da gestirsi con strumenti che non sono
soltanto il budget. Dopo l'incontro, intorno alle 20.15 - per chi lo gradisce -
andremo a fare una cena con i relatori a "La prima smarrita" del Sig.
Moreno, in C.so Unione Sovietica 244 - Torino (prezzo eccezionale per noi: 31
€). Chi conta di venire a cena con i relatori deve prenotare presso la nostra
segreteria: e-mail: segreteria@atlec.it
; fax 011 5175204; tel. 011 549246. Domenica 6 luglio 2003 Gita pre-vacanze,
organizzata con l'Associazione culturale Michele Morelli e l'Associazione dei
Dottori in Agraria, a Curmayeur e di lì, via cabinovia e seggiovia (o a piedi,
per i volenterosi), arriveremo al rifugio "Maison Vieille" in Val
Venys, dove il Prof. Riccardo Beltramo, dopo pranzo, ci intratterrà su "I
rifugi, tra certificazione e svago" "Chairman" dell'incontro sarà
il Prof. Bruno Giau, Preside della Facoltà di Agraria di Grugliasco. Si parlerà
di un progetto, che vede coinvolto il Dipartimento di Scienze Merceologiche
della nostra Facoltà, nelle attività che dovranno portare molti rifugi alpini
della Val d'Aosta alle certificazioni di qualità; si parlerà di impatto
ambientale dei rifugi alpini e delle spedizioni alpine e himalayane e più in
generale di una serie di problemi che gravitano sui nostri rifugi. Anche questa
sarà una gita da non perdere. Per ragioni organizzative ci serve sapere al più
presto chi conta di venire in pullman (40 €) o in auto (30 €), ed inoltre
chi raggiungerà il rifugio "Maison Vieille" a piedi (circa un'ora di
camminata per un sentiero di montagna) o in cabinovia e seggiovia (13 €
andata/ritorno, sconto 20% per comitive). Attenzione per i malati di cuore: il
Rifugio Maison Vieille in Val Venys è a circa 2.000 m. di altezza (come
Sestriere). Per prenotazioni: e-mail: segreteria@atlec.it
; fax 011 5175204; tel. 011 549246. Mercoledì 3 dicembre 2003, ore 20.15 Al
Circolo Soci dell'Unione Industriale (Via Fanti 17 - Torino) Sarà festeggiato
il Natale 2003, il nuovo Consiglio Direttivo - che sarà eletto nel novembre
2003 - i successi dell'Atlec e dei propri soci, la Facoltà.
"SCUOLA
AMBIENTE" 11A EDIZIONE - PARCO ADDA NORD - TREZZO D'ADDA/CRESPI D'ADDA/CAPRIATE
S.GERVASIO, 7-14 MAGGIO
Milano, 28 aprile 2003 - Verranno presentati nel corso dell'undicesima edizione
di "ScuolaAmbiente" i lavori elaborati dai ragazzi delle scuole
lombarde per il concorso relativo a progetti educativi tra scuola e territorio
finalizzati a prevenire l'inquinamento dell'aria e a proteggere il clima
attraverso una mobilità consapevole e sostenibile, basata sul cambiamento dei
comportamenti personali e collettivi. Saranno premiati i migliori lavori e le
scuole che documenteranno la messa in pratica delle proposte di comportamenti
ecologicamente corretti. La premiazione avverrà il 14 maggio a conclusione
della mostra (7/14 maggio). Segreteria Expo Scuola Ambiente - U.O.O.
Informazione, Promozione ed Educazione Ambientale - Direzione Generale Qualità
dell'Ambiente - Via Stresa 24 Milano tel. 02.6765.4197/4953/4091 - fax
02.6765.5414 e-mail: Ipea@regione.lombardia.it
internet: www.regione.lombardia.it
MILANO
PRIMO MAGGIO: PER LA PRIMA VOLTA I TRASPORTI PUBBLICI IN SERVIZIO DALLE 7 ALLE
20
Milano, 28 maggio 2003 - Giovedì 1° maggio il servizio sulla rete di trasporto
pubblico (linee metropolitane e linee di superficie urbane e interurbane) sarà
effettuato con orario continuato dalle ore 7 alle ore 20 circa. Tutte le
informazioni su orari e frequenze delle linee di superficie e delle tre linee
metropolitane, su orari di apertura dei parcheggi di corrispondenza e Uffici
Informazioni e Vendita Atm possono essere richieste telefonando al Numero Verde
800016857 (operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30) o consultando il sito
internet www.atm-mi.it (sezione Atm
informa accessibile direttamente dalla home page).
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