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28 APRILE 2003

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E-GOVERNMENT: ITALIA AL NONO POSTO NELLE CLASSIFICHE UE

Roma, 28 aprile 2003 - L'Italia conquista posizioni nelle classifiche sui servizi in rete a cittadini ed imprese. Sono infatti in netto miglioramento gli indici sullo stato di avanzamento dei processi di e-Government. Il nostro paese non solo sta risalendo nella graduatoria continentale ma, soprattutto, ha ottenuto riconoscimenti per la crescita e la qualità dei servizi in Rete. Rielaborando i diversi studi e report, redatti da vari osservatori internazionali, il Centro Studi del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ha ricavato un confortante quadro di questo impegnativo processo di ammodernamento del Paese e di digitalizzazione della Pubblica amministrazione, evoluzione che sarà al centro del prossimo Forum Pa di Roma. Commentando questi nuovi risultati, il ministro Lucio Stanca ha sottolineato che "emerge chiaramente come l'Italia si ponga sul valore medio dell'Unione Europea e questo significa che abbiamo avviato una interattività con i cittadini, passando dalla fornitura di sole informazioni all'erogazione di servizi in Rete come, ad esempio, scaricare i moduli dal Pc di casa, calcolare e pagare l'Ici, inviare le dichiarazioni fiscali, etc.. Con l'e-Government", ha proseguito, "oggi stiamo assistendo ad un processo storico che è molto simile al passaggio dallo stato feudale allo stato moderno: stiamo infatti andando verso lo 'Stato in Rete'. A livello internazionale si riconosce, quindi, che non solo stiamo strenuamente lavorando per rendere più efficiente lo Stato, la sua amministrazione, ma anche per migliorare notevolmente il rapporto fra Stato democratico e cittadini. Insomma, ha aggiunto il Ministro, "puntiamo ad ottenere un rapporto più semplice, più efficace, più veloce, contraddistinto da una accessibilità alla Pubblica Amministrazione indipendentemente dal luogo (non più code) e dal tempo (ossia "aperta" 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana). Con grande trasparenza e con più partecipazione democratica alla vita delle istituzioni". Nella classifica sull'e-Government della Commissione Europea, nell'ottobre 2002 l'Italia ha conquistato 58 punti su 100, contro i 39 dello stesso mese dell'anno precedente, ponendosi al 9° posto (contro il 12° del 2001), davanti ad Austria, Olanda, Grecia, Germania e Belgio. A livello europeo, l'Italia è una delle nazioni in cui i servizi in Rete crescono di più, dopo Svezia, Danimarca e Belgio. Il trend di evoluzione di queste prestazioni informatizzate nel nostro paese è infatti salito del 18% (Regno Unito +12%, Francia e Spagna +14%, Germania +8%). Tra i servizi completamente on-line, la stessa Commissione Europea ha indicato per l'Italia la transattività della dichiarazione dei redditi e dei servizi di ricerca del lavoro. Tra i servizi "notevolmente migliorati" dal punto di vista della presenza on-line, inoltre, figurano la previdenza sociale per i dipendenti (che dal 20% del 2001 è salita al 100% del 2002); la dichiarazione Iva (dal 45 al 100%); le dichiarazioni doganali (dal 50% al 100%) e gli acquisti della Pubblica amministrazione (dal 25 al 78%). Uno degli obiettivi di eEurope è di garantire l'accesso ad Internet a tutte le scuole dell'UE. La maggior parte dei paesi membri dell'UE, ha una percentuale superiore all'80%; l'Italia si pone all'88%. Inoltre, i computer utilizzati dagli allievi nelle scuole europee sono piuttosto recenti: poco più del 50% delle apparecchiature installate ha meno di 3 anni. L'Italia, insieme a Lussemburgo e Portogallo, presenta risultati nettamente migliori, attorno al 60%. Altro parametro positivo per il nostro paese riguarda l'attenzione al "cliente", ossia al cittadino o all'impresa, nella fornitura di servizi in Rete. Gli osservatori a tale proposito annotano che in particolare nel 2003 l'Italia ha migliorato drasticamente la sua situazione. In altre parole sul giudizio positivo dell'Italia ha pesato la componente Customer Relationship Management. Inoltre è stato rilevato che il livello di maturità del servizio è al 3° stadio, ossia cominciano ad evidenziarsi capacità transattive complesse, inizia la cooperazione tra agenzie governative insieme ad una migliore attenzione al cliente. La posizione dell'Italia è condivisa anche dal Giappone, dalla Norvegia e dai Paesi Bassi. Non solo, ma il livello di maturità è passato dal 13% del 2001, al 21% del 2002, al 34,4% del 2003. Le fonti di analisi internazionale in particolare hanno valutato positivamente : l'aumento del numero dei servizi offerti in Rete, specialmente il pagamento delle tasse, e la maturità di alcuni servizi, quali quelli postali e l'acquisto di beni per la Pubblica amministrazione; l'iniziativa del Ministro per l'Istruzione di portare tutti gli insegnanti on-line e di offrire loro servizi specifici; la stesura dei dieci obiettivi di legislatura del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie; l'evoluzione del Portale Nazionale per il Cittadino www.italia.gov.it focalizzato sul cittadino, semplice da navigare con oltre un milione di accessi dal 2 giugno scorso; più di 1.500 servizi pubblici collegati; oltre 600 moduli da scaricare e pronti per essere compilati; 128 guide; più di 15 mila chiamate al Contact Center; quasi 3 mila questi soddisfatti da "l'esperto risponde"; ogni giorno più di 100 email alla rubrica "Scrivici"; l'evidenziazione delle 5 azioni per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione; il cofinanziamento di ben 138 progetti con gli Enti locali da parte del Ministro per la Innovazione e le Tecnologie l'annunciata distribuzione di 30 milioni di Carte d'Identità Elettroniche e di Carte Nazionali dei Servizi entro il 2005. Proprio sull'innovativo tema delle applicazioni del Governo elettronico si confronteranno le delegazioni di quasi 40 Paesi in occasione della Conferenza Europea sull'e-Government, promossa dal ministro Lucio Stanca per il 7 ed 8 luglio a Villa Erba di Cernobbio-Como in concomitanza con il Semestre italiano di presidenza Ue. Vi parteciperanno i ministri non solo dei 15 Paesi Ue e dei 10 che entreranno a far parte dal prossimo anno, ma anche quelli di diversi altri Stati (Russia, Canada, Cina, etc) e di vari Paesi in via di Sviluppo con i quali l'Italia ha in atto specifici accordi di collaborazione ed assistenza.

NELL'AMBITO DEL "PATTO PER L'ITALIA" E DEL "LIBRO BIANCO" DI MARCO BIAGI ALLEANZA TECNOLOGICA TRA MINISTRI DEL WELFARE E DELL'INNOVAZIONE E TECNOLOGIE
Roma, 28 aprile 2003 - Il Governo mette in campo le tecnologie informatiche anche al servizio del complesso mondo del lavoro per favorire l'incontro tra domanda ed offerta e per stimolare nuova occupazione attraverso le enormi potenzialità della Rete. Il ministro del Lavoro e Politiche Sociali, Roberto Maroni, e quello per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, hanno infatti firmato un protocollo d'intesa per l'introduzione di una serie di innovazioni a totale servizio del mondo del lavoro. A beneficiarne saranno non solo i disoccupati, ma anche le stesse imprese, i disabili e gli extracomunitari che attraverso gli strumenti della Information and Communication Technology-ICT potranno trovare risposte alle loro esigenze, senza limiti territoriali. Con questa intesa, in particolare, si dà concreto impulso ed accelerazione alla realizzazione del "SIL-Servizio informativo del Lavoro", del "Portale del Lavoro" e della "Borsa del Lavoro on line", nonché allo sviluppo dei servizi web per i cittadini e le imprese con l'obiettivo di semplificare i procedimenti amministrativi; facilitare i processi di incontro tra domanda ed offerta di lavoro; promuovere l'alfabetizzazione informatica dei lavoratori attraverso la formazione a distanza ed i servizi di e-Learning; sviluppare iniziative di telelavoro con particolare attenzione all'inclusione dei portatori di handicap. La "Borsa del Lavoro on line" comprenderà anche gli elenchi dei lavoratori extracomunitari disponibili ad esperienze lavorative in Italia. "Questo protocollo tecnologico", ha detto il ministro Stanca, "testimonia l'impegno del Governo nel perseguire l'ammodernamento del Paese mediante il massiccio ricorso agli strumenti dell'Ict anche in un settore socio-economico tanto delicato quanto importante come quello del mondo del lavoro. Ma è pure il primo significativo esempio di intervento coordinato su temi di grande rilevanza nazionale per l'attuazione degli obiettivi di rinnovamento indicati nel 'Patto per l'Italia' tra le priorità di riforma del welfare assunti dal Governo e anticipati dal 'Libro Bianco' scritto da Marco Biagi". Da parte sua il ministro Maroni, ha affermato che "si tratta di un importante passo in avanti verso la modernizzazione del Paese, coerente con il programma di Governo e con il patto per l'Italia siglato il 5 luglio scorso. Sul terreno dell'innovazione tecnologica stiamo recuperando velocemente rispetto ai partners europei e ciò ci consentirà di raggiungere i livelli di crescita occupazionale richiesti dall'Europa". "Con l'intesa siglata dai due Ministeri", ha aggiunto il ministro Maroni "acquista ulte-riore efficacia la Legge Biagi appena approvata dal Parlamento, il cui scopo principale è il conseguimento della piena occupazione, che rappresenta un cavallo di battaglia di questo Governo e della maggioranza che lo sostiene". Il protocollo prevede che ad Italia Lavoro SpA, agenzia del Ministero del Welfare, in accordo con le strutture del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, sia affidata la reaizzazione delle iniziative, coordinate da un Gruppo Tecnico interministeriale. L'intesa va ad incidere tra l'altro su aspetti non secondari dell'informatica, come la sicu-rezza. Si prevede infatti la realizzazione di un Centro Unico di back-up tra tutti gli Enti previdenziali ed assicurativi (Inps, Inail, Inpdap, Enpals, Ipsema), sia per garantire la salvaguardia dei dati (disaster recovery) e la continuità dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese, sia per massimizzare gli investimenti tecnologici riducendo i costi ed i tempi di avvio dei servizi. In tale contesto i ministri Maroni e Stanca puntano alla valorizzazione di taluni indirizzi specifici, tra cui il programma di alfabetizzazione informatica come intervento di stimolo alla produzione e alla domanda di servizi, pubblici e privati, e di riequilibrio di deficit socio-economici, geografici, fisici nell'accesso a tali servizi; nonché all'accrescimento di concrete iniziative finalizzate all'incremento della occupazione ed al pieno accesso ai servizi che utilizzino le tecnologie del telelavoro. Con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo quantitativo e qualitativo dell'occupazione mediante la riorganizzazione di un mercato del lavoro moderno, trasparente ed efficiente in cui i servizi per l'impiego, sia pubblici che privati, siano collegati tra loro da un sistema informativo, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello per l'Innovazione e le Tecnologie, si propongono inoltre di: sviluppare servizi on line per il lavoro rivolti a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni; realizzare, anche mediante l'e-Learning, un programma per l'alfabetizzazione informatica per i dipendenti della Pubblica amministrazione che operano nel settore dei servizi per il lavoro; consentire l'accesso on-line all'iter delle pratiche da parte dei cittadini e delle imprese per la semplificazione dei procedimenti amministrativi relativi ai servizi per il lavoro; sviluppare iniziative di promozione del telelavoro per i dipendenti della Pubblica amministrazione e per i privati (imprese e associazioni) anche attraverso la attuazione di progetti pilota. Il protocollo d'intesa siglato dai ministri Maroni e Stanca, infatti, darà finalmente slancio operativo al telelavoro, sinora utilizzato dalle aziende soprattutto come strumento di diminuzione dei costi, inquadrandolo invece tra i fattori di sviluppo delle possibilità occupazionali, generando così nuove opportunità, a partire da quelle per le "categorie deboli".

SECONDO UN PROFESSORE STATUNITENSE, È NECESSARIO UN TRATTATO INTERNAZIONALE SULLO SCAMBIO SCIENTIFICO
Stanford , 28 aprile 2003 - Un illustre professore di Diritto presso la Stanford University ha sollecitato la redazione di un trattato internazionale sulla condivisione di informazioni scientifiche e tecnologiche, che dovrà poggiare sugli accordi di libero scambio già sottoscritti nell'ambito del sistema dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc). Nel corso di una recente presentazione alla conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, John Barton, tra l'altro presidente della commissione internazionale sulla proprietà intellettuale, ha sostenuto che il progresso scientifico presuppone la condivisione di informazioni e che questo tipo di collaborazione ha ancora degli ostacoli da superare. "Scienza e tecnologia richiedono una piattaforma comune di dati, idee e pareri. L'apertura di tale piattaforma è vantaggiosa per tutti. Uno scienziato o un ingegnere riesce ad essere molto più efficiente se ha libero accesso al lavoro svolto dai suoi predecessori [...]. Lo scambio transfrontaliero di dati e di comunicazione scientifica non è soltanto un mito appartenente al mondo scientifico; esso contribuisce, difatti, ad accelerare i progressi della scienza e della tecnologia", ha affermato il prof. Barton. Il prof. Barton ritiene che lo scambio di informazioni abbia ancora davanti tre ostacoli: il protezionismo dei singoli paesi, l'ampliamento della tutela della proprietà intellettuale e la mancanza di contatti tra gli scienziati dei paesi in via di sviluppo ed il resto del mondo. "È il mondo intero a pagarne le conseguenze", ha sostenuto. La soluzione individuata dal prof. Barton consiste in un trattato internazionale, in virtù del quale i singoli paesi metterebbero a disposizione di altri paesi, su una base di reciprocità, i propri sussidi e dati. Ciò corrisponde inoltre alla logica sottesa all'accordo Oms. "Come nel caso della liberalizzazione del commercio, il risultato complessivo sarà positivo, dal momento che una maggiore portata ed apertura degli insiemi scientifico-tecnologici determinerà un più elevato dinamismo. Tutto ciò necessita di un trattato che definisca le norme per la liberalizzazione dello scambio scientifico-tecnologico e stabilisca le procedure per negoziare i miglioramenti e gli ampliamenti da apportarvi a scadenze regolari", ha spiegato il prof. Barton. Tutti i paesi del mondo beneficerebbero di una cooperazione di questo tipo, ha detto Barton rifacendosi alle parole del commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin, il quale ha più volte ribadito che lo Spazio europeo di ricerca "deve essere reso accessibile al resto del mondo". Tale apertura dovrebbe permettere ai paesi dell'UE di beneficiare della collaborazione internazionale nel settore della scienza e della tecnologia, preparando così il terreno ad un rafforzamento dei rapporti politici ed economici con paesi terzi". Oltre alle misure in favore dell'uguaglianza di accesso al sostegno ed alle capacità di natura scientifica e tecnologica, un trattato di questo tipo potrebbe altresì garantire che i benefici della ricerca finanziata con mezzi pubblici siano accessibili a tutti, e non soltanto a chi vive nei paesi in cui la ricerca è stata effettuata, ha specificato il prof. Barton. Questi ha inoltre suggerito che l'accordo potrebbe superare le misure restrittive che non consentono agli studenti di studiare in altri paesi ed ai ricercatori di fare esperienza all'estero. Anticipando le critiche, Barton ha inoltre suggerito l'inclusione in un trattato di questo tipo di misure di garanzia bilanciate, cosicché la tutela dei diritti di proprietà intellettuale venga gestita in modo equo e tale da salvaguardare la sicurezza nazionale. E a chi spetterebbe il compito di negoziare il trattato? "Per un trattato dai connotati scientifici internazionali, vi sono due potenziali forum di negoziazione. Uno è rappresentato dall'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, le Scienze e la Cultura. Questa potrebbe essere una sede appropriata per la fase iniziale, ma sicuramente più per temi scientifici che tecnologici. Un forum più idoneo per le questioni prettamente tecnologiche, e possibilmente per tutte le questioni, è l'Omc", ha sostenuto il prof. Barton. "Con l'aggiunta di qualche modifica in vista di istituire il necessario segretariato, il modello sviluppato per aiutare il mondo a trarre vantaggio dal libero commercio potrebbe servire anche per promuovere piattaforme internazionali più forti ed aperte nel settore scientifico e tecnologico", ha concluso il prof. Barton.

RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE
Roma, 28 aprile 2003 - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell'11 aprile scorso, ha approvato lo schema di disegno di legge costituzionale di modifica alla seconda parte del Titolo V della Costituzione. La nuova riforma costituzionale ridisegna il sistema delle competenze ribadendo comunque alla Repubblica il ruolo di garante dei principi sanciti dalla Costituzione e suggellando l'intero sistema con la reintroduzione del principio dell'interesse nazionale che rimane, comunque, garante e collante di uno Stato propriamente federalista. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/federalismo_cost/index.html

CONSIGLIO EUROPEO DI ATENE
Atene, 28 aprile 2003 - Si e' tenuta ad Atene, il 16 aprile scorso, una riunione informale del Consiglio europeo che ha discusso prevalentemente i recenti sviluppi relativi alla Convenzione europea. Momento storico del vertice e' stata la cerimonia per la firma del Trattato di adesione all'Unione Europea dei nuovi dieci paesi candidati. Sul sito del Governo, all'interno del dossier sull'argomento, è possibile trovare, tra l'altro, il testo del Trattato e la Dichiarazione di Atene. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/cons_europ_atene150403/index.html

SUL SITO DEL TESORO LE SINTESI DI RGE, AGGIORNAMENTO RPP E TRIMESTRALE DI CASSA
Roma, 28 aprile 2003 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che sono disponibili sul sito www.tesoro.it, tra gli ultimi documenti pubblicati, le Sintesi dei seguenti documenti: 1. Relazione Generale sulla situazione economica del Paese nel 2002; 2. Relazione sull'andamento dell'economia nel 2002 e aggiornamento delle previsioni per il 2003 ( Aggiornamento Rpp 2003); 3. Relazione sulla stima del fabbisogno di cassa per l'anno 2003 e situazione di cassa al 31 dicembre 2002 (Trimestrale di Cassa).

CONVENZIONI 2003: RAGGIUNTO ACCORDO CON I SINDACATI
Roma, 28 aprile 2003 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che, presso il Dipartimento per le Politiche Fiscali, è stato raggiunto l'accordo tra il Ministero, le Agenzie fiscali e le Organizzazioni sindacali, relativo alle convenzioni tra Ministero ed Agenzie per il 2003. Le convenzioni disciplinano le risorse assegnate alle Agenzie, i piani delle attività e degli investimenti, il monitoraggio sugli obiettivi ad esse assegnati e sui risultati conseguiti, nonché le forme di incentivazione per il personale. Il Ministero informa che è stato altresì sottoscritto un accordo aziendale tra le Agenzie fiscali e le Organizzazioni sindacali relativo, tra l'altro, all'anticipazione del pagamento di un acconto della quota incentivante per il 2003.

EUR SPA: PROPOSTE CON IL COMUNE DI ROMA LE LISTE PER CDA E COLLEGIO SINDACALE
Roma, 28 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che, congiuntamente al Comune di Roma, ha proposto le liste dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale di Eur S.p.A. per l'approvazione da parte dell'Assemblea della società, convocata il prossimo 30 aprile (15 maggio in seconda convocazione). La lista dei componenti il Consiglio di Amministrazione è la seguente: Raffaele Ranucci, presidente, Ignazio Abrignani, Paolo Gobello, Mauro Miccio, Tiziana Mazzarocchi, Paolo Novi e Roberto Sergio, consiglieri. Il Collegio Sindacale proposto è: Antonio Mastrapasqua, presidente, Roberto Ferranti e Alessandro Forte, sindaci effettivi, Francesco Bilotti e Giovanni D'Avanzo, sindaci supplenti.

L'ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2002 DI BNL IL MERCATO PREMIA I RISULTATI CONSEGUITI (IN BORSA: OLTRE IL 30% DA INIZIO ANNO); IL 2003 ALL'INSEGNA DEL CONSOLIDAMENTO E DELLA RIDUZIONE DEI COSTI
Roma, 28 aprile 2003. L'Assemblea degli Azionisti di Bnl svoltasi il 24 aprile a Roma, con la partecipazione di oltre 1/3 del capitale ordinario, ha approvato il bilancio dell'esercizio 2002, caratterizzato da un buon recupero di redditività e performance superiori alla media del settore. Dopo aver realizzato nel 2002 importanti risultati sul fronte della redditività, del rafforzamento patrimoniale e del presidio delle aree critiche, nel 2003 il Gruppo Bnl punta alla razionalizzazione della propria struttura dei costi con l'obiettivo di conseguire significative riduzioni e risparmi. Le iniziative previste dal piano industriale 2002-2005, di cui alcune già realizzate o avviate durante lo scorso anno, puntano inoltre al rafforzamento dell'assetto finanziario e patrimoniale e al ritorno ad una condizione strutturale di redditività. Nonostante il difficile contesto macroeconomico che ha significativamente condizionato la redditività del settore creditizio, i risultati conseguiti nel 2002 dal Gruppo BNL evidenziano la buona performance del margine d'interesse e del margine d'intermediazione, la tenuta del risultato operativo, nonostante l'aumento dei costi operativi e la significativa crescita dell'utile netto pur in presenza dei consistenti accantonamenti per l'impatto della crisi argentina. I miglioramenti ottenuti sono stati riconosciuti dal mercato che è tornato ad investire sul titolo Bnl che ha registrato un incremento di oltre il 30% da inizio anno. Per il Gruppo Bnl l'esercizio si chiude con un utile netto di 91 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 18 del "pro forma"1 di fine 2001, dopo aver spesato rettifiche nette e accantonamenti per complessivi 1.126 milioni di euro e un utilizzo del fondo rischi bancari generali per 167 milioni di euro. Per la Capogruppo l'utile netto è di 55 milioni di euro (4 milioni nel 2001). Principali dati di Conto Economico Margine d'interesse 1.806 milioni a livello di Gruppo (+6,1%) e 1.568 milioni per la Capogruppo Bnl (+5,6%); Margine d'intermediazione 3.057 milioni per il Gruppo (+1,8%) e 2.610 milioni per la Banca (+0,9%); Commissioni e altri proventi 1.125 milioni per il Gruppo (-0,6%) e 885 milioni per la Banca (-0,1%); Costi operativi 2.018 milioni di euro per il Gruppo (+3,4%) e 1.766 milioni per la Banca (+3,9%); Risultato operativo 1.039 milioni a livello di Gruppo (-1,3%) e 844 milioni per la Banca (-4,7%); Utile netto 91 milioni di euro per il Gruppo (+405,6%) e 55 milioni per la Banca. L'Assemblea degli Azionisti ha approvato l'assegnazione di 53,7 milioni di euro a riserve e di 963mila euro a dividendi da attribuire per il 2002 alle sole azioni di risparmio (0,0415 euro, pari all'8,30% del valore nominale), in pagamento a partire dal 22 maggio 2003 (stacco cedola il 19 maggio). L'insieme delle iniziative poste in essere dal management per dare attuazione al Piano Industriale ha consentito di ottenere una sensibile riduzione dell'attivo ponderato (-8.3 milioni rispetto a dicembre 2001) e, contestualmente, un incremento del patrimonio di vigilanza (+215 milioni). Il Tier 1 si è portato al 5,02% e il coefficiente di solvibilità di gruppo al 9,32% (contro l'8% di fine 2001). Il rafforzamento degli indici patrimoniali è stato quindi ottenuto senza alcun ricorso diretto al mercato dei capitali e nonostante il prelievo netto dal fondo rischi bancari generali (167 milioni di euro). Nel 2002 è migliorata anche la posizione finanziaria complessiva grazie alla consistente riduzione dello sbilancio interbancario da 12.604 a 8.149 milioni (- 35,3%). Sul fronte dell'attivo, l'insieme delle posizioni di dubbio realizzo (ivi incluso il rischio Paese) diminuisce globalmente nell'anno del 7,3% attestandosi a 3.781 milioni di euro (3.288 per la Capogruppo). Il grado di copertura, assicurato dalle svalutazioni, dall'integrale accantonamento degli interessi di mora e dagli stanziamenti generici disponibili sale al 40% (38,7% per la Capogruppo). Sempre in un'ottica prudenziale, l'esposizione netta non garantita verso i paesi a rischio compresi i titoli è stata fortemente ridimensionata (-41,25%) rispetto al 2001 (la componente locale del Brasile è scesa dell'88,3%) e il grado di copertura medio è salito nel contempo di oltre 10 punti percentuali, portandosi al 41,9%. Nel corso dell'Assemblea Ordinaria gli azionisti di BNL hanno confermato l'ingresso nel CdA di Antonio Ortega Parra, già cooptato in Consiglio il 18 marzo scorso. L'Assemblea Ordinaria ha infine approvato il rinnovo per ulteriori 18 mesi del fondo acquisto azioni proprie per circa 155 milioni di euro, nonché le relative modalità di compravendita. Nella parte Straordinaria dell'Assemblea gli azionisti hanno approvato le modifiche all'art. 7 quinto comma dello statuto per il ripristino, fino a una massimo di 40 milioni di euro, della delega al CdA per aumenti di capitale riservati a dipendenti della Banca e del Gruppo.

ASSEMBLEA DI BANCA PROFILO APPROVATO IL BILANCIO 2002 DISTRIBUZIONE AGLI AZIONISTI DEL DIVIDENDO (0,0268 € PER AZIONE) E DI PARTE DELLA RISERVA "SOVRAPPREZZI DI EMISSIONE"(0,0326 € PER AZIONE)
Milano, 28 aprile 2003 - Si è riunita il 24 aprile l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti di Banca Profilo, investment bank specializzata in Private Banking e Capital Market, per l'approvazione, tra l'altro, del bilancio al 31 dicembre 2002. Parte Ordinaria Bilancio 2002 Il bilancio di esercizio 2002 evidenzia un utile netto di € 3.270.085, in crescita del 6,4% rispetto al 2001, un dato estremamente positivo se valutato alla luce del trend negativo che ha contraddististinto i mercati finanziari e della persistente congiuntura sfavorevole in ambito internazionale. Concentrandosi sulla riorganizzazione interna e sulla flessibilità operativa, Banca Profilo ha mirato al consolidamento delle proprie attività e al recupero di efficienza. I ricavi sono ammontati a € 44 milioni (€ 47,5 milioni nel 2001); i costi, pari a € 25,3 milioni, sono diminuiti di € 6 milioni (- 19% rispetto al 2001) con una contrazione del 8% delle spese per il personale (passato dalle 193 unità del 2001 alle 169 del 2002) e del 29% delle spese diverse. I mezzi amministrati, ammontati a 1.964 milioni di Euro (- 7,2% sul 2001), indicano una diminuzione sostanzialmente riconducibile alla valorizzazione dei portafogli. Il patrimonio netto al 31/12/2002 è pari a € 107,5 milioni (117,9 nel 2001), flessione dovuta al pagamento del dividendo 2002 e alla distribuzione di parte della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione". Destinazione dell'utile e distribuzione della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione" L'Assemblea ha deliberato, tra l'altro, di approvare: 1. la destinazione dell'utile netto di esercizio, pari ad Euro 3.270.085, come segue: Euro 3.258.133 agli Azionisti a titolo di dividendo in ragione di Euro 0,0268, al lordo delle ritenute di legge, se applicabili, per ciascuna delle 121.572.130 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52, rappresentanti il capitale sociale, al netto delle 899.870 azioni proprie in portafoglio, cui non spetta il dividendo ai sensi dell'art. 2357 ter c.c.; la distribuzione di parte della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione", in ragione di Euro 0,0326 per azione; 3. di mettere in pagamento il dividendo, che potrà usufruire integralmente del credito d'imposta di cui all'art. 14 Dpr 917/86, e parte della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione", a partire dal 08.05.2003, con stacco della cedola n. 5 fissato al 05.05.2003. Acquisto e alienazione azioni proprie L'assemblea ha autorizzato l'acquisto e l'alienazione di azioni proprie nei limiti di legge. L'attività è finalizzata ad interventi di stabilizzazione del corso del titolo Banca Profilo, di realizzazione di piani di stock option e di partecipazione della Banca ad operazioni di mercato, la cui realizzazione richieda l'utilizzo di azioni ordinarie Banca Profilo a titolo di corrispettivo di pagamento, eventualmente anche in concambio azionario. Parte Straordinaria Aumento del capitale L'Assemblea ha inoltre deliberato di delegare al CdA ai sensi dell'art. 2443 c.c. la facoltà di: 1. aumentare il capitale sociale in una o più volte per massimi Euro 52.000.000, con emissione di massime n. 100.000.000 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52 ciascuna, godimento regolare, con sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del codice civile; 2. aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, per massimi Euro 2.600.000, con emissione di massime n. 5.000.000 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52 ciascuna, con sovrapprezzo e con l'esclusione del diritto di opzione dei soci ai sensi dell'art. 2441, comma 8 del codice civile e dell'art. 134, secondo e terzo comma del D.lgs 58/98, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della banca e delle società dalla stessa controllate; conferimento dei poteri al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del relativo piano di stock option.

BANCA ETRURIA: APPROVATO IL BILANCIO 2002; DIVIDENDO DI 0.19 EURO PER AZIONE
Arezzo, 28 aprile 2003 L'Assemblea dei Soci di Banca Etruria, riunitasi il 27 aprile ad Arezzo in sede ordinaria, ha approvato il bilancio consolidato ed individuale 2002. A livello consolidato l'utile netto attestatosi a 5,03 mln di Euro, ha consentito all'Assemblea di deliberare lo stacco di un dividendo pari a 0,19 euro per azione. La dinamica dell'utile tiene conto dell'andamento negativo della congiuntura economica, per cui la conseguente strategia prudenziale messa in atto da BancaEtruria ha destinato a rettifiche e accantonamenti 29 mln di euro per potenziare patrimonialmente l'Azienda e creare le migliori condizioni per l'implementazione del Piano Industriale 2003-2005. Pertanto l'utile netto d'esercizio della Capogruppo è di 8,038 mln. di euro in calo del 56,86% rispetto al 2001. Tra i principali aggregati patrimoniali per la Capogruppo è da notare che in un mercato soggetto a continue tensioni il complesso della raccolta diretta ed indiretta ha raggiunto i 7.792 mln di euro (+1,27% rispetto al 2001), mentre gli impieghi si sono attestati a 3.396 mln di euro (-3,42% sul 2001). Per un confronto omogeneo con i risultati dell'anno precedente va considerato che l'aggregato sarebbe cresciuto del 6,36% al netto degli effetti della cartolarizzazione dei mutui in bonis del dicembre 2001. Per i dati economici individuali: il margine di intermediazione si è attestato a 226,979 mln di euro (-6,07% rispetto al 2001), mentre il margine di interesse raggiunge 147,275 mln di euro (+1,47% rispetto al 2001). Il Roe per la Capogruppo è pari al 2,46%. Il Direttore Generale Luca Simoni ha sottolineato che il Piano Industriale e la velocità delle sue prime implementazioni, finalizzate all'efficientamento e allo snellimento della struttura operativa, faranno emergere tutte le potenzialità della Banca e del territorio su cui essa è radicata. Relativamente ai corsi azionari, il Presidente Faralli ha rilevato che il titolo BancaEtruria si sta riposizionando sui livelli del primo anno di quotazione dopo un periodo di evidente sottovalutazione e ha escluso accordi societari in corso. Nei primi mesi dell'anno i risultati della Banca mostrano segnali di miglioramento sul fronte degli impieghi, una diminuzione della componente più onerosa della raccolta diretta e un aumento della indiretta gestita, oltre a un significativo trend di riduzione dei costi di struttura. L'Assemblea ha eletto Consiglieri di Amministrazione Maurizio Bartolomei Corsi, Benito Butali, Giovan Battista Cirianni, Gerardo Gatti, Natalino Guerrini e Romualdo Magnoni.

INTERBANCA SPA L'ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2002 UTILE NETTO EURO 133 MILIONI (+ 14,7%) ROE 30,2% DIVIDENDO EURO 1,5 P.A
Milano, 28 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del primo Trimestre 2003 L'Assemblea di Interbanca (Gruppo Antonveneta), riunitasi il 24 aprile , ha approvato i risultati d'esercizio 2002 che evidenziano un trend di crescita molto positivo: l'utile d'esercizio è stato di Euro 133 milioni (+ 14,7%), il R.O.E. è cresciuto attestandosi al 30,2%. Il dividendo di Euro 1,5 per azione sarà posto in pagamento a partire dal 2 Maggio p.v. (data di stacco 28 Aprile p.v.). Nel corso dell'esercizio 2002 Interbanca è riuscita, nonostante l'incerta situazione economico - finanziaria, a conseguire risultati economici migliori rispetto ai già ottimi risultati ottenuti nell'anno precedente e con una crescita in tutte le linee di attività. Qui di seguito si evidenziano i più significativi dati economico - patrimoniali: p p Il margine d'interesse da attività creditizia è cresciuto a Euro 93 milioni (+12,0%). p p Le commissioni attive pari a 76,8 milioni di Euro (+30,9% - 58,7 milioni di Euro nel 2001). L'incidenza dei costi gestionali sul margine di intermediazione (cost/income ratio): è sceso al 22,3% . L'utile netto d'esercizio migliora attestandosi a 133,4 milioni di Euro (+14,7% - Euro 116,3 milioni nel precedente esercizio). Il R.O.E. (return on equity) sale al 30,2% (28,4 % nel 2001) Il totale dei crediti verso la clientela ha raggiunto l'importo di Euro 7.783 milioni (Euro 7.275 milioni al 31.12.2001). La qualità del credito erogato evidenziata dal rapporto sofferenze nette / crediti netti, pari al 1,18% (1,28% al 31.12.2001). L'attività di assunzione di partecipazioni è continuata nel corso dell'esercizio 2002, portando l'ammontare delle partecipazioni di merchant banking, comprensivo di Interbanca International Holding, a 574 milioni di euro investiti in 40 aziende. p p Lo sviluppo conseguito sui diversi fronti operativi dell'attività di Investment Banking (Advisory, Equity Capital Market e Merger & Acquisition) è stato significativo. La Banca parteciperà con un ruolo chiave al processo di riorganizzazione del Gruppo Antonveneta, che ha intrapreso la strada della specializzazione delle attività attraverso la creazione di tre diverse unità operative, rispettivamente nell'attività retail, nell'attività corporate e nell'attività di asset management. Per realizzare tale progetto, Antonveneta ha lanciato un'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie e obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Interbanca S.p.A. al fine di arrivare al possesso del 100% del capitale, delistando Interbanca. A Interbanca farà capo la clientela corporate del Gruppo alla quale offrirà i servizi ed i prodotti in tutte le aree di finanza straordinaria quali i finanziamenti, il capital market, i prodotti di tesoreria, l'investment banking, il merchant banking e il corporate finance. Risultati al 1° trimestre 2003- Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca (Gruppo Antonveneta), riunitosi dopo l'Assemblea, ha esaminato ed approvato i dati relativi al primo trimestre 2003. I risultati positivi conseguiti nel primo trimestre si confermano in linea con il budget previsto per l'anno in corso sottolineando la continuità del trend di crescita. Qui di seguito si evidenziano risultati economici più significativi. Totale al 31.03.03 (Milioni di Euro): Margine d'Interesse da attività creditizia 24; Ricavi Netti da Servizi 17; Margine d'Intermediazione 41; Risultato di Gestione 26; Utile delle attività ordinarie 22. Da segnalare l'andamento positivo del margine di interesse, cresciuto del 5,3% rispetto al precedente esercizio. Il margine d'intermediazione, pari a 41 milioni di Euro, ha risentito della contrazione dei ricavi netti da servizi: contrazione dovuta ad una stasi generale del mercato con riferimento specifico al settore della finanza strutturata. I costi operativi risultano in diminuzione del 10,9 % rispetto ai primi tre mesi del 2002. Il risultato di gestione ammonta a 26 milioni di Euro. L'Utile delle attività ordinarie ammonta a oltre 22 milioni di Euro; dato in linea con le previsioni di budget. I Crediti - Nel primo trimestre 2003 si è assistito al consolidamento degli impieghi verso clientela grazie a flussi di erogazione per oltre 630 milioni di euro mentre è proseguito il rilevante apporto fornito dalla Banca a sostegno di importanti operazioni di finanza straordinaria. Merchant Banking - Equity Investment: gli investimenti in partecipazioni si sono attestati complessivamente a circa 580 milioni di Euro. Investment Banking: è proseguita con successo l'attività di investment banking che ricorda tra le operazioni più significative, l'aumento di capitale da parte di Snia nella quale Interbanca ha svolto il ruolo di financial advisor, e il successo dell'Opa promossa da Omniapartecipazioni su Immsi.

BANCA POPOLARE DI VICENZA: INTERAMENTE COLLOCATO IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DI 308,5 MILIONI DI EURO
Vicenza, 28 aprile 2003 - Oltre 16.000 gli azionisti sottoscrittori. Soddisfazione del CdA per l'esito dell'operazione. E' stato interamente collocato il prestito obbligazionario convertibile subordinato di 308,5 milioni di Euro, deliberato lo scorso 25 febbraio dal Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, in forza della delega dell'assemblea straordinaria dei soci del 4 dicembre 1999. Secondo la normativa vigente, i dati conclusivi del prestito saranno pubblicati entro il prossimo 28 aprile, ma già il 22 aprile, ultimo giorno di sottoscrizione, in base ai dati disponibili esaminati dal Consiglio di Amministrazione dell'Istituto, il prestito risultava interamente sottoscritto. Alla sottoscrizione del prestito, partita il 24 marzo scorso, hanno aderito oltre 16.000 azionisti. L'esito dell'operazione è stata commentata con grande soddisfazione dai vertici della Popolare di Vicenza: " E' una attestazione di stima e di fiducia da parte dei soci della Banca che, con questa rapida e massiccia adesione all'operazione, hanno dimostrato di condividere e sostenere le strategie di rafforzamento e di sviluppo perseguite dall'Amministrazione dell'Istituto". Con la recente acquisizione di Cariprato, la Popolare di Vicenza ha esteso l'operatività del suo Gruppo anche nel centro Italia, e ha confermato l'obiettivo di consolidare la sua presenza nazionale, con un modello di sviluppo territoriale articolato in macroregioni, presidiate al Sud dalla controllata Banca Nuova, al Nord dalla stessa capogruppo e al Centro da Cariprato, che dalla Toscana è destinata ad ulteriori ampliamenti di attività. "Con l'intero collocamento del prestito obbligazionario per oltre 308 milioni di Euro" ha commentato il presidente dell'Istituto Gianni Zonin" è stato rafforzato il free capital della Popolare di Vicenza e questo ci mette in grado di poter valutare eventuali opportunità di crescita".

BANCA POPOLARE DI SONDRIO OPERA ALL'INTERNO DELLA FIERA DI MILANO
Sondrio, 28 aprile 2003 - Banca popolare di Sondrio ha avviato un'importante collaborazione con la Fiera di Milano, presso la quale ha reso operativo un proprio sportello ubicato nel padiglione 26, entrata da porta Giulio Cesare. L'iniziativa riafferma la particolare vicinanza della banca alle imprese produttive, sottolineata dalla rilevanza a livello europeo del complesso fieristico milanese. Inoltre, amplia significativamente la presenza della Banca Popolare di Sondrio nella città di Milano, dove da qualche giorno opera l'agenzia 22 di via Santa Sofia 12. L'unità, avviata in occasione del "Salone Internazionale del Mobile", svoltosi dal 9 al 14 corrente mese, sarà attiva a beneficio degli espositori e del pubblico durante tutte le più importanti manifestazioni organizzate dalla Fiera di Milano. Inoltre, offrirà i propri servizi nel corso di alcuni altri eventi minori. L'operatività della Bps all'interno del complesso fieristico milanese è supportata dalla presenza, annessa allo sportello bancario, di una postazione bancomat sempre accessibile. Il prossimo appuntamento, che vedrà attiva la nuova struttura della Banca Popolare di Sondrio, è il "Salone Internazionale Materie Plastiche", che si svolgerà in Fiera dal 6 al 10 maggio 2003.

BNL: ELETTO NUOVO RAPPRESENTANTE DEGLI AZIONISTI DI RISPARMIO
Roma, 28 aprile 2003. Si è svolta il 24 aprile a Roma l'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio della Banca Nazionale del Lavoro per la nomina del rappresentante comune degli azionisti di risparmio. L'Assemblea ha eletto la signora Marina Bottani, nuovo rappresentante comune degli azonisti di risparmio in sostituzione della signora Alba Letizia Agostini. La signora Marina Bottani resterà in carica per tre esercizi.

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI BANCA LOMBARDA SPA
Brescia, 28 aprile 2003 - L'assemblea sociale di Banca Lombarda S.p.A.- chiamata in prima convocazione in data 28 aprile 2003 - avrà luogo in seconda convocazione il giorno 29 aprile 2003 alle ore 10 presso il President Hotel - Castelmella (Bs) via Roncadelle n. 48.

2002: UN ALTRO ANNO POSITIVO PER SSB L'AZIENDA CONFERMA LA SUA LEADERSHIP NEL BANKING E SI APRE A NUOVI MERCATI
Milano, 28 aprile 2003 - Ssb, società leader nel settore dei sistemi di pagamento, nella sicurezza in rete e nella realizzazione e gestione di sistemi informatici per Banche e Imprese, annuncia i risultati economici del 2002. Il Consiglio d'Amministrazione ha approvato il Bilancio dell'esercizio economico-finanziario 2002 convalidando la crescita nei ricavi delle prestazioni che raggiungono i 114.188 mila euro (+8,2% rispetto al 2001). Il Bilancio chiude con un Margine Operativo Lordo di 32.137 mila euro, +7,2%, mentre il Patrimonio Netto pari a 46.240 mila euro registra un +1,8% rispetto all'esercizio precedente e l'utile prima delle imposte è di 6.436 mila euro. Dati significativi per gli importanti investimenti volti al potenziamento dell'intera struttura aziendale e necessari a fronteggiare una concorrenza nazionale ed internazionale sempre più agguerrita. Anche per il 2002 Ssb conferma la sua posizione di leader nel settore dei sistemi di pagamento, nella sicurezza in rete e nella realizzazione e gestione di sistemi informatici per Banche e Imprese. Un anno importante che ha visto la Società per i Servizi Bancari impegnata su più fronti, con 30 milioni di carte di pagamento e circa 5 miliardi di transazioni gestite e un'intensa attività di consolidamento organizzativo e di posizionamento su nuovi mercati, in linea con il profondo processo evolutivo dell'intero sistema bancario italiano. "Il 2002 è stato un anno strategico. Il nostro fatturato resta fortemente legato ai mercati tradizionali, in particolare al settore banking" afferma Marco Martini, Presidente di Ssb. "Nell'anno in corso si assisterà ad una più decisa apertura verso i mercati internazionali sia nell'area del card processing che attraverso servizi innovativi ad alto valore aggiunto. Un percorso studiato e fortemente voluto che ha portato l'azienda a rafforzare partnership consolidate e a ricercarne e stringerne di nuove, in particolare proprio sui mercati internazionali, per affermare definitivamente Ssb in una dimensione europea e confermarne la leadership nel processing delle carte e nei sistemi di pagamento". "Il ruolo primario che Ssb ha giocato nel corso del 2002 rappresenta per noi il pieno raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo prefissati nell'anno" afferma Gian Bruno Mazzi, Direttore Generale di Ssb. "Pur valorizzando e investendo come sempre le nostre energie nel comparto bancario nei rapporti con i clienti consolidati in questo settore, già nel 2002 abbiamo individuato nuovi mercati di riferimento quali la Pubblica Amministrazione, le Università, le Telecomunicazioni e le Multiutilities, come le prime aree nelle quali capitalizzare le nostre competenze ed i prodotti sviluppati negli anni passati. Riteniamo che il 2003 possa essere l'anno di conferma della presenza di Ssb in questi nuovi settori".

AUSTRIAN AIRLINES ANNUNCIA RISULTATI FINANZIARI PER IL 2002 IN NOTEVOLE MIGLIORAMENTO
Milano, 28 aprile 2003 - Il bilancio di Austrian Airlines per il 2002 lo conferma: l'inversione di tendenza è in atto. L'Ebit è migliorato di €130,3 milioni, da €-88,9 milioni nel 2001 a oltre 41,4 nel 2002. La Compagnia è inoltre riuscita ad aumentare l'Ebitdar di €243,6 milioni, raggiungendo €463,2 milioni, e a migliorare enormemente il risultato ante imposte: dopo un risultato negativo per €164,1 milioni nel 2001, è tornato in attivo nel 2002, attestandosi a €+4,2 milioni. Mentre la produzione (posti disponibili per chilometro) è aumentata di un modesto 2,7%, la performance a livello di trasporto (posti venduti per chilometro) è aumentata del 6,3%. Come conseguenza, Austrian Airlines ha raggiunto un coefficiente di riempimento passeggeri del 70,5%. "Sulla scia della crisi generale dell'aviazione internazionale, Austrian Airlines ha posto per il futuro basi più solide. Abbiamo sfruttato lo scorso anno per attuare un piano di riorientamento strategico, strutturale e culturale" ha dichiarato Vagn Soerensen, Chief Executive Officer durante la conferenza stampa annuale per la presentazione del bilancio. "Siamo riusciti a capitalizzare sulla nostra rete di collegamenti Ovest-Est ed Est-Ovest, pronti ad approfittare dell'espansione dell'Ue verso l'Europa dell'Est" ha proseguito Soerensen. Risultati finanziari Con €463,2 milioni, il margine operativo al lordo di interessi, imposte, ammortamenti e canoni di locazione (Ebitdar) di Austrian Airlines è aumentato di €243,6 milioni rispetto al 2001. Il risultato operativo (Ebit) è aumentato di €130,3 milioni attestandosi a €41,4 milioni per l'intero anno. Considerando il risultato finanziario di €-37,2 milioni (€-75,2 milioni l'anno precedente), il risultato ante imposte è positivo per €4,2 milioni, un aumento di €168,3 milioni. Dopo aver bilanciato questo dato con le imposte (imposte differite attive per €39 milioni) e con il dividendo dovuto agli azionisti di minoranza (€-0,4 milioni), l'utile netto per il 2002 risulta pari a €42,8 milioni, un aumento di €208,8 milioni rispetto al 2001. Nel 2002 Austrian Airlines è riuscita a portare il cash flow derivante dalle attività operative a €520,9 milioni, superando così il dato relativo al 2001 di €471,8 milioni. Il Valore Aggiunto di Cassa (Cva) è nettamente aumentato di €114,3 milioni, mentre il Ritorno sull'Attivo Lordo Totale del Gruppo (Rotga) è salito dal 5,2% al 7,7%. Austrian Airlines ha ridotto sostanzialmente il proprio livello d'indebitamento per tutto il 2002. A fronte del proprio programma di riorganizzazione, gli interessi derivanti da posizioni debitorie sono diminuiti di €433,6 milioni. Di conseguenza il livello di indebitamento è sceso dal 337,9% al 290,4%. Questo ha consentito alla Compagnia di migliorare l'Equity Ratio dal 12,7% nel 2001 al 14,6% nel 2002. I miglioramenti ottenuti nel cash flow, minori passività e una riduzione del livello di indebitamento hanno contribuito a rafforzare la capacità di Austrian Airlines nel far fronte alla crisi. "I dati del 2002 dimostrano chiaramente come l'inversione di tendenza di Austrian Airlines sia iniziata. I principali coefficienti di reddito e di bilancio indicano tutti una tendenza chiaramente positiva per la Compagnia," ha commentato Thomas Kleibl, Chief Financial Officer. Statistiche sul traffico I miglioramenti generalizzati al prodotto offerto hanno permesso ad Austrian Airlines di conquistare nel corso dell'anno nuove quote di mercato. Nel 2002 sono stati 8.834.656 i passeggeri che hanno scelto di volare con Austrian Airlines, un aumento del 3,3%, rispetto al 2001. Sui voli di linea, la Compagnia ha trasportato 7.269.235 passeggeri (+1,3%), raggiungendo un coefficiente di riempimento del 70,5%, pari a un aumento di 1,9% rispetto all'anno precedente. Per la prima volta nella storia della compagnia il coefficiente di riempimento passeggeri ha superato il 70%. "La redditività dei nostri voli di linea è aumentata notevolmente, mentre una strategia offensiva di mercato ha ampliato la nostra quota in alcuni specifici segmenti di nicchia" ha commentato Josef E. Burger, Chief Commercial Officer di Austrian Airlines. Nonostante il rallentamento dell'economia mondiale, Austrian Airlines è riuscita anche ad aumentare la propria performance nel trasporto merci e posta. Nel corso dell'anno, questi settori hanno registrato un aumento dell'1,6%, raggiungendo 125.167 tonnellate. Il fatturato derivante dal segmento voli charter ha registrato un aumento grazie alle nuove quote di mercato acquisite nel traffico legato ai viaggi di piacere e al successo dell'espansione del mercato svizzero. Flotta e manutenzione Nel corso del 2002, sono stati integrati nella flotta quattro nuovi aerei, mentre altri quattro sono stati venduti. Con un'età media di 6,26 anni, la flotta di Austrian Airlines continua ad essere ancora tra le più giovani del mondo. "Con la conclusione della fusione del settore tecnico di Austrian Airlines e Lauda Air, abbiamo apportato un notevole ed essenziale miglioramento alla nostra Divisione Manutenzione" ha dichiarato Walter Bock, Chief Operations Officer Austrian Airlines. Dall'inizio del 2003, la responsabilità della manutenzione di tutti i jet è stata trasferita alla nuova organizzazione tecnica e di manutenzione di Austrian Airlines. Prospettive A causa della durata e delle conseguenze imprevedibili del conflitto in Iraq e del problema emergente del virus della Sars, non è attualmente possibile formulare accurate previsioni circa i risultati finanziari di Austrian Airlines per il 2003. "L'obiettivo primario della nostra nuova strategia è continuare ad apportare aumenti duraturi al valore del capitale impiegato. A causa degli effetti del conflitto in Iraq, della situazione economica e del problema della Sars, abbiamo operato ampi tagli alla produzione e adottato ulteriori misure volte al contenimento dei costi, che dovrebbero risultare efficaci nel breve come nel lungo periodo" ha concluso Vagn Soerensen. "L'inversione di tendenza interna ad Austrian Airlines proseguirà indipendentemente dall'estrema difficoltà delle attuali condizioni del mercato aereo e costituirà una solida base per il successo della nostra posizione competitiva futura."

L'ASSEMBLEA MARCOLIN APPROVA IL BILANCIO 2002 E DISTRIBUISCE UN DIVIDENDO DI 0,029 EURO PER AZIONE
Longarone, 28 aprile 2003L'Assemblea degli Azionisti di Marcolin, società quotata presso il mercato telematico della Borsa Italiana e tra i principali player del settore eyewear, riunitasi in seduta ordinaria il 23 aprile sotto la presidenza di Coffen Giovanni Marcolin, ha approvato il bilancio di esercizio di Marcolin S.p.A. ed esaminato il bilancio consolidato del Gruppo Marcolin al 31 dicembre 2002. L'esercizio 2002 si è chiuso con buoni risultati di Gruppo, espressi sia in termini di vendite consolidate, che in termini di redditività, con ricavi in crescita dell'8% rispetto al 31 dicembre 2001, saliti a 166,8 mln di euro, ed un utile netto pari a 1,9 mln di euro (0,7 mln di euro rilevati nel 2001). Il buon andamento delle vendite realizzate dal Gruppo nel 2002, pur in presenza di una significativa contrazione dei consumi, della debolezza del dollaro e delle tensioni politiche internazionali, è avvenuta solo per linee interne, grazie ad un giusto mix tra capacità di vendita, successo del design e qualità del prodotto. Anche gli altri indicatori economici del bilancio consolidato hanno subito positive variazioni con un EBITDA a 19,7 mln di euro (contro i 13,3 mln di euro dell'esercizio 2001) ed un Ebit a 10,2 mln di euro (da 4,3 mln di euro del 31 dicembre 2001). Con riferimento a Marcolin S.p.A., il 2002 ha registrato un incremento del valore dei ricavi di vendita del 28% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo quota 71,8 mln di euro. Anche i margini reddituali hanno subito un deciso progresso: l'Ebitda rappresenta infatti il 15% del fatturato, rispetto al 13% registrato al 31/12/2001 (circa 11 mln di euro in valore assoluto rispetto ai 7,4 mln di euro del 2001), mentre l'EBIT è pari a circa il 9,5% del fatturato, rispetto al 7% del 31/12/2001 (circa 6,8 mln di euro in valore assoluto rispetto ai 3,9 mln di euro del 2001). L'Assemblea degli Azionisti, tenuto conto dei buoni risultati ottenuti e dell'accrescimento determinato in considerazione delle azioni proprie detenute in portafoglio dalla Società, ha deciso di distribuire un dividendo di 0,029 euro per azione, con data stacco cedola 12 maggio 2003 e data pagamento 15 maggio 2003.

REPLY S.P.A.: IL CDA APPROVA I POSITIVI RISULTATI DEL PROGETTO DI BILANCIO PER L'ESERCIZIO 2002. CON UN ANNO DI ANTICIPO RISPETTO A QUANTO PREVISTO AL MOMENTO DELLA QUOTAZIONE, SI PROPONE LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI EURO 0,10 PER AZIONE.
Torino, 28 aprile 2003 - Utile netto consolidato per 3,5 milioni di Euro e fatturato consolidato per 77,1 milioni di Euro. Fatturato consolidato per 77,1 milioni di Euro, (60,3 milioni di Euro nel 2001); Margine Operativo Lordo per 12,3 milioni di Euro (11,0 milioni nel 2001); Ebit, al netto dei costi di quotazione, pari a 9,1 milioni di Euro (8,4 milioni nell'esercizio precedente); utile netto consolidato per 3,5 milioni di Euro (3,8 milioni nel 2001). Questi, in sintesi, i risultati consolidati del progetto di bilancio d'esercizio 2002 di Reply S.p.A. approvati dal Consiglio di Amministrazione della società. Il CdA, presieduto da Mario Rizzante, alla luce del costante e progressivo conseguimento di risultati positivi ha deciso di proporre all'Assemblea degli azionisti Reply, prevista a Torino il prossimo 10 Giugno, la distribuzione di un dividendo di € 0,10 per azione. "Si tratta di una decisione per noi significativa - ha detto il presidente della società Mario Rizzante - perché avviene con un anno di anticipo rispetto a quanto avevamo ipotizzato in sede di quotazione in Borsa, a conferma della solidità patrimoniale del gruppo e della concreta realizzazione dei suoi programmi di crescita". "Reply - ha detto ancora Rizzante - ha chiuso l'esercizio 2002 con risultati consolidati positivi e in crescita rispetto all'esercizio precedente, di particolare rilievo specialmente se valutati alla luce del difficile contesto economico che ha caratterizzato tutti i settori industriali nel 2002". ''Essere riusciti a fare bene anche nel 2002, con una economia in crisi - ha proseguito Rizzante - deve essere uno stimolo, un punto di partenza per costruire nuovi successi. I nostri numeri, dimostrano la solidità di Reply e della strategia di sviluppo. In questi anni siamo riusciti a costruire un gruppo di lavoro solido, capace di affermarsi in mercati competitivi come quelli dell'Industria Manifatturiera, delle Telecomunicazioni, dei Servizi Bancari e Assicurativi. Contemporaneamente abbiamo posto solide basi per la crescita e lo sviluppo futuro di Reply.'' In particolare Reply evidenzia accanto ad una crescita nelle linee di business tradizionali, l'efficace processo di integrazione di nuove società, come Sysproject, che, entrata a fare parte di Reply negli ultimi mesi del 2002, ha potenziato e completato l'offerta per il Web Management e che costituisce oggi una importante componente attiva nelle infrastrutture per l'e-business". ''Nel corso del 2002 - ha concluso Rizzante - abbiamo potenziato la nostra offerta nel settore delle infrastrutture e della sicurezza e, con l'acquisizione del 49% del capitale di Santer S.p.A, siamo entrati nei settori della Sanità e delle Soluzioni per gli Enti Locali, due comparti fondamentali nell' ambito della Pubblica Amministrazione. Il 2003 ci porterà nuove sfide da affrontare e superare e ci vedrà impegnati a sviluppare le attività impostate nel settore della Pubblica Amministrazione e a potenziare ulteriormente la nostra offerta di servizi e soluzioni per la ''Real Time Enterprise''. Approfondendo l'analisi dei risultati, nel 2002 il fatturato consolidato del Gruppo si è attestato a 77,1 milioni di Euro (60,3 milioni di Euro nel 2001), con un incremento del +27,9%. Sostenuta anche la crescita dei margini con un Mol pari a 12,3 milioni di Euro e un Ebit, al netto dei costi straordinari di quotazione, per 9,1 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta al 31/12/02 è pari a 4,1 milioni di Euro. Nel corso dell'ultimo trimestre d'esercizio 2002, Reply ha sostenuto uscite di cassa straordinarie per 7,7 milioni di Euro per il pagamento delle ultime acquisizioni effettuate, ha pagato imposte per 4,6 milioni di Euro e ha incassato crediti operativi per 25 milioni di euro.

NOVUSPHARMA SPA ANNUNCIA ALL'ASSEMBLEA ANNUALE DEGLI AZIONISTI LA NOMINA DI DAVID EBSWORTH QUALE NUOVO MEMBRO INDIPENDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Milano 28 aprile 2003 - Novuspharma S.p.A. società biofarmaceutica focalizzata sulla ricerca di terapie antitumorali, annuncia che l'Assemblea ordinaria degli azionisti tenutasi il 24 aprile ha approvato tutte le delibere all'ordine del giorno. Gli azionisti hanno approvato il bilancio dell'esercizio 2002, che evidenzia i ricavi per 5,6 milioni di Euro, una perdita di 32,1 milioni di Euro e una posizione finanziaria netta attiva di 109,8 milioni di Euro, in linea con le aspettative della società e del mercato. Gli azionisti hanno inoltre provveduto a ratificare la nomina di David Ebsworth quale membro indipendente e non esecutivo del consiglio di amministrazione della società, al posto di Andrew Davidson, che ricopriva l'incarico dal giugno 2000. David Ebsworth, che vanta un'esperienza ventennale nell'industria farmaceutica e biochimica, è attualmente Amministratore Delegato di Oxford GlycoSciences Plc.. Prima di approdare in Oxford GlycoSciences Plc, Ebsworth è stato responsabile del Pharmaceutical Business Group di Bayer AG. Tra le delibere dell'Assemblea si segnala il rinnovo dell'autorizzazione al Consiglio di acquistare fino al 10% delle azioni della società al fine di assicurare un certo volume di scambi nell'ambito di un'attività di stabilizzazione del titolo, di disporre di uno strumento per incentivare dipendenti e collaboratori della società, di favorire accordi di ricerca e sviluppo ed eventuali operazioni di finanza straordinaria. La società Kpmg S.p.A. è stata riconfermata in qualità di revisore contabile. Novuspharma rende noto il lancio di una versione completamente rinnovata del sito societario contenente un'esaustiva spiegazione dei programmi clinici e di ricerca della società oltre che le informazioni sulle IR. Il nuovo sito può essere consultato all'indirizzo www.novuspharma.com

ASSICURAZIONI GENERALI : L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2002 IL DIVIDENDO STABILE A 0,28 EURO NOMINATO IL CONSIGLIO GENERALE 2003-2005
Milano, 28 aprile 2003 . L'Assemblea degli azionisti delle Assicurazioni Generali, riunitasi il 26 aprile sotto la presidenza di Antoine Bernheim , ha approvato il bilancio dell'esercizio 2002, la nomina di Sergio Balbinot ad amministratore del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2386 del codice civile, la nomina dei membri elettivi del Consiglio Generale e il conferimento degli incarichi di revisione contabile per il triennio 2003-2005. L'utile netto della Capogruppo è stato pari a 206 milioni (442 milioni nel 2001). L'Assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,28 euro per azione in linea rispetto all'esercizio precedente, per un erogazione complessiva di 357 milioni, di cui 161 milioni prelevati dalla riserva straordinaria. La conferma del dividendo in tale misura è stata proposta dal Consiglio di Amministrazione tenuto conto che la contrazione del risultato d'esercizio della Compagnia, così come quella del consolidato, è stata determinata da fattori ritenuti non ripetibili, ma che la gestione industriale si conferma in miglioramento. Il dividendo sarà in pagamento dal 22 maggio 2003, con stacco cedola a partire dal 19 maggio. La raccolta premi complessiva è ammontata a 5.290 milioni con un incremento del 4,6% a condizioni omogenee, di cui 3.312 milioni sottoscritti in Italia e 1.978 milioni nei mercati esteri. In particolare nei rami danni il volume dei premi ha registrato una crescita del 7,4% a 3.511 milioni. Gli investimenti hanno raggiunto 29.177 milioni stabili rispetto al 2001 (+ 5% a termini omogenei). I redditi da investimenti a lordo delle imposte sono ammontati a 1.834 milioni (+29,1%) con un tasso medio di rendimento del 5,5%. Il principale apporto è derivato dai dividendi (1.176 milioni). Le plusvalenze realizzate dalla cessione di attivi sono ammontate a 85 milioni; le minusvalenze nette da valutazione sono state di 356 milioni. Il portafoglio titoli a fine 2002 ha presentato plusvalenze latenti pari a 4.832 milioni (6.277 nel 2001). Il patrimonio netto, incluso l'utile dell'esercizio, è salito a 7.795 milioni, con un incremento di 232 milioni. L'eccedenza rispetto al fabbisogno di copertura del margine di solvibilità è di 6.035 milioni (6.082 nel 2001). Il bilancio consolidato 2002 riflette la situazione patrimoniale e il conto economico di 175 società: 108 compagnie di assicurazione, 54 holding di partecipazione e società finanziarie e 13 società immobiliari. Il risultato consolidato è stato negativo per 754 milioni ( positivo per 1.100 milioni nel 2001). Su tale risultato hanno influito le rilevanti svalutazioni sul portafoglio azionario (3.998 milioni) dovute alla rigorosa politica di valutazione che il Gruppo adotta, la diminuzione dei redditi ordinari da investimenti, la contrazione degli utili da negoziazione e di quelli di natura straordinaria. Significativo è stato anche l'impatto degli effetti del regime fiscale di indeducibilità a cui sono soggette le minusvalenze su titoli in importanti paesi di operatività del Gruppo. I premi consolidati hanno raggiunto 46.894 milioni, con una progressione del 6% a condizioni omogenee. In particolare i premi vita sono cresciuti del 5,8% a 29.125 milioni; i rami danni hanno evidenziato un incremento del 6,2% a 17.769 milioni. Si è registrato un ulteriore miglioramento della gestione tecnica complessiva con una diminuzione del saldo negativo di 73 milioni di euro (+11,1%) attestandosi a -583 milioni. In particolare, il risultato tecnico dei rami danni, pari a -1.393 milioni, è migliorato di 86 milioni, nonostante l'impatto degli oneri dei sinistri causati dalle alluvioni avvenute in Europa e l'aumento del costo della riassicurazione registrato dai mercati internazionali. Il risultato tecnico del ramo vita, pari a 810 milioni, si è confermato sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente nonostante l'effetto della riduzione dei margini finanziari sui prodotti dovuto all'andamento dei mercati borsistici. Gli investimenti complessivi, escludendo quelli il cui rischio è a carico degli assicurati, sono saliti a 181.644 milioni (174.926 milioni a fine 2001). Nell'ambito della composizione di tali investimenti, quelli a reddito fisso rappresentano il 77,8%, le azioni l' 8,5%, gli immobili il 6,6%. I redditi ordinari da investimenti sono ammontati a 9.509 milioni (10.404 milioni nel 2001). I profitti netti da realizzo ordinari sono ammontati a 1.588 milioni (rispetto a 1.753 milioni nel 2001). Le minusvalenze nette da valutazione e gli ammortamenti sono stati pari a 3.929 milioni (1.618 milioni nel 2001). Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli sono ammontate a fine anno a 5.531 milioni di euro (6.377 milioni a fine 2001). E' stato confermato, ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, nella carica di Consigliere di Amministrazione, Sergio Balbinot, Amministratore delegato di Assicurazioni Generali dal 27 aprile 2002. A seguito della scadenza del Consiglio Generale, l'Assemblea ha inoltre fissato in 20 il numero dei componenti elettivi dello stesso organismo, confermando in carica tutti gli attuali componenti e nominando Theo Waigel , Ministro delle Finanze del Governo Tedesco dal 1989 al 1998, nuovo membro del Consiglio. L'Assemblea ha deliberato la nomina della società PricewaterhouseCoopers S.p.A. quale revisore contabile delle Assicurazioni Generali.

ASSICURAZIONI GENERALI :NOMINE NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Milano, 28 aprile 2003 . Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, riunitosi al termine dell'Assemblea degli azionisti, ha confermato Antoine Bernheim Presidente, Sergio Balbinot e Giovanni Perissinotto Amministratori Delegati. Il Consiglio ha inoltre proceduto alla nomina nella carica di Vicepresidente, in sostituzione del dimissionario Francesco Cingano , di Gabriele Galateri di Genola, previa cooptazione del medesimo nello stesso Consiglio. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle ulteriori dimissioni rassegnate dei Consiglieri Fabio Cerchiai, Emilio Dusi, Arturo Romanin Jacur e Carlos Zurita Delgado, ha provveduto alla cooptazione di Luigi Arturo Bianchi, Giuseppe Guizzi, Alessandro Ovi e Alessandro Pedersoli. Il Consiglio ha infine nominato il Comitato esecutivo di cui fanno quindi parte, oltre al Presidente, il Vicepresidente e gli Amministratori Delegati, Tito Bastianello, Paolo Biasi, Gerardo Broggini e Piergaetano Marchetti.

CATTOLICA DI ASSICURAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2002 E L`AUMENTO DI CAPITALE IL DIVIDENDO ORDINARIO SALE A 1 EURO - UNA NUOVA AZIONE GRATUITA OGNI 10 IN CIRCOLAZIONE L'UTILE NETTO A 173,1 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 297%
Verona, 28 aprile 2003. Si è tenuta il 26 aprile a Verona, sotto la presidenza di Giuseppe Camadini, l'Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci della Società Cattolica di Assicurazione. L'Assemblea ordinaria ha approvato a larghissima maggioranza il bilancio d'esercizio 2002, che si è chiuso con un utile netto di 173,1 milioni di euro (attribuibili per 113,6 milioni all'operazione di spin-off immobiliare), in crescita del 296,98% rispetto ai 43,6 milioni di euro del 2001. Il dividendo ordinario, pari a 1 euro per azione rispetto agli 0,78 euro dell'esercizio precedente, sarà pagabile a partire dall'8 maggio 2003, con data di stacco il 5 dello stesso mese. L'utile netto consolidato ha raggiunto i 63,3 milioni di euro, con un incremento del 20,5% rispetto ai 52,5 milioni del 2001. I premi complessivi consolidati hanno raggiunto i 3.731,5 milioni di euro, pari all'11,34% in più rispetto ai 3.351,4 milioni di euro dell'esercizio precedente. La crescita più rilevante è stata registrata nel settore danni, i cui premi del lavoro diretto sono cresciuti del 20,17%, raggiungendo i 1.247,6 milioni di euro, con un picco del +26,91% nel ramo Auto. La raccolta premi del lavoro diretto nei rami vita ha totalizzato 2.463,7 milioni di euro, realizzando un incremento del 7,23% rispetto all'esercizio precedente. L'Assemblea ha inoltre provveduto a nominare sei componenti il Consiglio di Amministrazione, designando per il triennio 2003-2005: Avvocato Luigi Baraggia, Professor Angelo Ferro, Professor Felice Martinelli, Dottor Giuseppe Martinengo, Ingegner Giuseppe Nicolò, Avvocato Nicola Rotolo. Sono stati inoltre nominati i componenti del Collegio sindacale: Dottor Franco Giarolli Presidente, Professor Alessandro Lai e Dottor Giovannimaria Seccamani Mazzoli Sindaci effettivi, e i Sindaci supplenti Dottor Marco Bronzato e Dottor Francesco Passerini Glazel. In sede straordinaria l'Assemblea ha quindi approvato la proposta di aumento gratuito di capitale sociale per 12.924.066 euro mediante imputazione a capitale di parte della riserva straordinaria disponibile, con assegnazione proporzionale agli azionisti di una azione gratuita del valore nominale di 3 euro ogni dieci azioni possedute, con godimento 1° gennaio 2003. Il consolidamento di risultati stabilmente positivi consente alla Società di distribuire agli azionisti una parte significativa del valore creato, sia tramite l'aumento di capitale che con l'incremento del dividendo ordinario, che rafforza la redditività dell'azione. Durante l'Assemblea il Direttore Generale Ezio Paolo Reggia ha comunicato l'embedded value (il valore intrinseco) del comparto Vita del Gruppo Cattolica. Il valore è passato dai 367,2 milioni di euro del 2001 ai 408,7 milioni di euro alla fine dell'esercizio 2002, crescendo dell'11,29%. Nel corso dell'Assemblea sono stati toccati i principali temi relativi al recente sviluppo della Società e ai progetti per l'esercizio in corso. Tra i primi sono stati ricordati i termini dello spin-off immobiliare (con oltre 154 mila metri quadrati di patrimonio edilizio conferito, per un valore di 281 milioni di euro) e il crescente ventaglio di partecipazioni bancarie a supporto delle strategie di bancassurance: Cattolica è presente nel capitale di 16 istituti di credito operanti su tutto il territorio nazionale, con partecipazioni per un totale di 520 milioni di euro circa, che sviluppano un'elevata redditività complessiva. Tra i progetti e le nuove iniziative, già individuate dal Piano industriale 2003-2005, si segnalano la riorganizzazione del Gruppo con l'avvio di nuovi business, tra i quali lo start-up delle joint-venture Axa-Cattolica Previdenza in azienda e San Miniato Previdenza, nonché l'attivazione della società di gestione del risparmio "Verona Gestioni Sgr" e della Sim, la piena integrazione delle aree veronese e milanese e la completa revisione dei prodotti assicurativi. Durante l'Assemblea - forte di una larga partecipazione dei Soci che hanno approvato le varie proposte con una maggioranza superiore al 99% - è stato presentato il Bilancio Sociale del Gruppo, realizzato quest'anno per la prima volta: uno strumento che consente una migliore conoscenza della Società, delle sue controllate e dell'area di business, ma anche una testimonianza degli estesi legami di Cattolica con la collettività e un documento che illustra con precisione i meccanismi di produzione e di ripartizione del valore, sottolineando il rilievo del "dividendo sociale" distribuito da Cattolica. La società ricorda infine che il Consiglio di Amministrazione sarà convocato il 10 maggio 2003 per l'approvazione della relazione trimestrale di Cattolica Assicurazioni e per la relazione trimestrale consolidata.

L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2002 ALLEANZA: SALE DEL 18,7% IL DIVIDENDO UNITARIO (0,19). L'UTILE NETTO È DI 233,6 MILIONI DOPO AVER RIAPPOSTATO 52 MILIONI A FONDI PRUDENZIALI.
Milano, 28 aprile 2003 - In un 2002 segnato da forti crisi economico/finanziarie, Alleanza conferma la capacità di risultato e il consueto rigore nella gestione: esprime un utile netto di 233,6 milioni e accantona 52 milioni a fondi prudenziali (276,6 milioni nel 2001). Il dividendo unitario sale a 0,19 euro con un incremento del 18,7%. La nuova produzione raggiunge 1.485 milioni (+10%). Il mix produttivo è particolarmente favorevole nel segmento di mercato a maggior valore: la raccolta di premi annui è in crescita a 231,7 milioni (213,3 milioni di euro nel 2001). Forte taglio dei costi di struttura, in diminuzione per 29,3 milioni. L'incidenza sui premi scende ancora dall'11,3% al 10% e conferma la difesa dei margini industriali. Il saldo della gestione tecnica a 249,4 milioni (236,6 milioni nel 2001). Gli investimenti hanno raggiunto 20.657,2 milioni (18.669,7 milioni nel 2001) con un incremento del 10,6%. Queste le linee guida strategiche di Alleanza quale player globale nella gestione del risparmio: Crescita nella profittabilità: massima spinta produttiva e presidio dei margini industriali con focalizzazione sui premi annui e continua ricerca di una relazione di lunga durata con il cliente. Rete di Vendita: potenziamento della rete di vendita diretta di Alleanza attraverso nuovi processi di reclutamento e valorizzazione delle risorse presenti. Promotori Finanziari: la rete di Alleanza conta oggi su un organico di 1.105 promotori finanziari, l'obiettivo è di giungere, entro il 2003, a 1.300 promotori e aumentare la raccolta pro-capite. "Piramide dei Servizi": gestione di tutte le leve del profitto utilizzando in modo ancora più efficace la "Piramide dei Servizi" Alleanza con l'offerta completa e integrata di nuovi prodotti e servizi per soddisfare tutti i bisogni della clientela in termini previdenziali, di protezione e di investimento e per sviluppare al massimo le azioni di cross selling. Reinvesto: potenziamento dell'azione commerciale di consulenza e di vendita, soprattutto nei confronti di quei clienti giunti a scadenza contrattuale, verso i quali è stato attivato "Reinvesto" - l'itinerario commerciale dedicato al recupero dei capitali in scadenza che vede coinvolti tutti i quadri produttivi di rete. Centralità del cliente: costante orientamento al cliente attraverso servizi qualitativi e professionali e il pieno utilizzo di strumenti consulenziali quali AlCliente. Intesa Vita: la nuova joint venture (Alleanza 45%, Banca Intesa 45%, Crédit Agricole 10%) è estremamente importante, rappresenta un player già con caratteristiche tali che la collocano ai primi posti nelle graduatorie assicurative e si pone in posizione di preminenza per sfruttare appieno tutte le potenzialità di un mercato in espansione. Le rispettive capacità dei partner garantiranno una notevole crescita dei volumi di produzione e al contempo il know how tecnico gestionale e le capacità distributive consentiranno di abbinare allo sviluppo del fatturato importanti risultati di redditività dei prodotti e del portafoglio secondo obiettivi attesi dal mercato. L'Assemblea Ordinaria ha conferito l'incarico di Revisione Contabile per il triennio 2003-2005 alla società Reconta Ernst & Young S.p.A. In sede Straordinaria, l'Assemblea degli azionisti ha quindi approvato la modifica degli articoli 7 (capitale sociale) e 38 (bilanci) dello Statuto sociale. Dopo l'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione si è riunito sotto la Presidenza di Sandro Salvati e ha nominato Alberto Maria Maturi nuovo Direttore Generale della Società per l'Area Finanza e Servizi. Alberto Maria Maturi sostituisce Franco Viezzoli, che ha già assunto più ampie deleghe gestionali presso la Società partecipata GGS (Gruppo Generali Servizi), di cui è Presidente sin dall'avvio della operatività. Lo stesso CdA ha inoltre deliberato, in forza della delega conferita dall'assemblea straordinaria del 24 aprile 2001, un aumento di capitale per massime 450.000 azioni da eseguirsi a partire dal 2006, a servizio del piano di stock option per i dirigenti del Gruppo. Il Consiglio di amministrazione ha altresì dato attuazione al piano di stock option a favore degli amministratori muniti di deleghe nel Gruppo Alleanza. Nel corso dell'Assemblea il Presidente e Amministratore delegato dr. Sandro Salvati ha dichiarato che: "sono in piena attuazione i progetti e le iniziative del piano startegico tese a rafforzare ulteriormente il modello industriale di Alleanza. Tali linee guida, se accompagnate da una fase ancora favorevole del mercato, lasciano confidare in un positivo andamento della raccolta premi di carattere previdenziale". "Sotto il profilo della gestione finanziaria - ha proseguito il dr. Salvati - il conseguimento di soddisfacenti risultati è condizionato dagli andamenti dei mercati che soffrono tuttora di una forte incertezza derivante da fattori economici e geopolitici".

DA SAS NUOVE SOLUZIONI PER IL MERCATO ASSICURATIVO
Milano, 28 aprile 2003 - Sas lancia Sas Insurance Intelligence Solutions, un insieme di soluzioni studiate per le specifiche esigenze di Business Intelligence delle Compagnie di assicurazione. La nuova offerta si affianca a quelle analoghe già introdotte per altri mercati verticali come le telecomunicazioni e le banche, con la stessa formula di base: abbinare le collaudate risorse di tecnologia software e di metodologie analitiche contenute nella piattaforma Sas Intelligence Architecture con una profonda conoscenza dello specifico mercato applicativo, dei suoi meccanismi e dei suoi problemi. Sas Insurance Intelligence Solutions ha una struttura modulare che ne facilita l'avvio, l'utilizzazione e il progressivo ampliamento a coprire nuove esigenze ed è organizzata in modo da fare largo ricorso alla base di applicazioni e procedure operative già esistenti in Compagnia. Al momento l'offerta comprende strumenti specializzati per la valutazione strategica delle performance aziendali (Strategic Performance Management), la Marketing Automation, la segmentazione della clientela, la Customer Retention, le tecniche di Cross-Selling e Up-Selling e modelli previsionali per l'andamento dei sinistri. Sas Insurance Intelligence Solutions offre ai vari livelli, dal management al personale di sportello, gli strumenti per prendere le decisioni più corrette e fornisce una visione globale di tipo strategico sia della clientela e della sua evoluzione, sia dell'azienda nel suo complesso. A titolo di esempio, lo strumento per la Marketing Automation consente di massimizzare il ritorno degli investimenti nel marketing e nelle vendite, sviluppando la capacità di acquisizione di nuovi clienti, rafforzando la retention di quelli esistenti e ottenendo una maggiore redditività dai clienti nel lungo termine con conseguente aumento dei ricavi. Una conoscenza più approfondita della clientela permette infatti di valutare il potenziale di redditività dei singoli clienti, anche sotto il profilo della incidenza dei sinistri; tali conoscenze potranno poi essere opportunamente condivise con partner e agenti al fine di attuare efficaci strategie complessive di marketing. Nelle assicurazioni - un mercato che conta per il 9% dei ricavi Sas su scala mondiale - l'azienda vanta 26 anni di esperienza a contatto con oltre 800 clienti in tutto il mondo fra i quali Compagnie come Allstate, Axa Financial, Cisalpina Previdenza, Generali Assicurazioni, Mbf Australia, Ina Vita, Nationwide, Progressive, Ras, Reale Mutua Assicurazioni, Royal & Sun Alliance e Tapiola in Finlandia, Winterthur. "Con Insurance Intelligence Solutions, Sas dimostra ancora una volta di saper venire incontro alle esigenze di specifici mercati con soluzioni ritagliate su misura" ha commentato Bob Moran, Amministratore Delegato della società di consulenza e ricerche di mercato Aberdeen Group e responsabile del settore Gestione Analitica delle Informazioni "Disponendo di questo nuovo strumento, le assicurazioni non saranno più costrette a dedicare ingenti risorse a procurarsi la necessaria Intelligence sui clienti o sulle loro stesse performance". "Riteniamo che, con i suoi bassi costi di installazione e manutenzione, Sas Insurance Intelligence Solutions sia proprio quello che serve alle Compagnie per mantenere ed accrescere la propria competitività" ha sottolineato Walter Lanzani, Direttore Marketing Sas. La nuova offerta ha incontrato il favore di due leader assicurativi nel mercato sudafricano: sono stati infatti sottoscritti un accordo triennale con Mutual & Federal, Compagnia operante anche in altri Paesi dell'Africa australe e specializzata in servizi assicurativi alla persona e alle imprese, e un contratto con Sa Eagle, del Gruppo Zurich Financial Services, uno dei maggiori assicuratori del Sud Africa.

MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE (MAP): AUMENTO RC AUTO INFERIORE ALL'INFLAZIONE
Roma, 28 aprile 2002 - Il ministero delle Attività produttive rileva che, in materia di Rc auto, "l'effetto-fionda" conseguente alla fine del blocco delle tariffe, attuato dal precedente governo, si è manifestato anche nel corso del primo trimestre 2002, quando si sono rinnovate le polizze bloccate dal marzo 2001. Si osserva altresì che la riforma attuata su iniziativa del ministro Marzano, nel dicembre del 2002, ha prodotto conseguenze innanzitutto nella forma di un "effetto annuncio", e poi come prima attuazione della riforma stessa. Conseguentemente, si possono considerare come periodo di riferimento per il calcolo delle variazioni tariffarie, i due mesi precedenti il varo della riforma e i due mesi successivi (primo ottobre 2002, primo febbraio 2003). In tale arco di tempo, secondo dati Isvap, l'aumento tariffario medio ponderato per tutte le province è stato dell'1,9% escludendo ciclomotori e autocarri, e di quasi il 2% includendoli. L'inflazione media nel periodo considerato è stata superiore (2,77%).

RC AUTO I CARROZZIERI DI CONFARTIGIANATO E CNA: "NO ALLA RIPARAZIONE DIRETTA DA PARTE DELLE ASSICURAZIONI. LA CONVENZIONE CON L'ANIA GARANTISCE IL CONTENIMENTO DEI COSTI DI RIPARAZIONE"
Milano, 28 aprile 2003 - Le Organizzazioni dei Carrozzieri di Confartigianato e Cna esprimono forti perplessità su alcuni risultati dell'indagine conoscitiva sul settore Rc Auto svolta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In particolare, le Organizzazioni artigiane sottolineano che, contrariamente a quanto sostenuto dall'Autorità Antitrust, l'applicazione dei parametri previsti dalla Convenzione tra l'Ania e le Organizzazioni dei carrozzieri (alla quale hanno aderito 16.000 aziende di carrozzeria), prevedendo tariffe convenzionate più basse rispetto a quelle reali, ha consentito un contenimento dei costi della riparazione. La Convenzione ha inoltre introdotto strumenti chiari e trasparenti, quali le modalità di riparazione e il tempario, ed ha rappresentato un punto di riferimento ed un elemento di equilibrio del mercato. Inoltre, i Carrozzieri contestano l'interpretazione del Garante dove si afferma che Ania e Carrozzieri avrebbero fissato congiuntamente anche il costo dei pezzi di ricambio che, invece, sono di esclusiva pertinenza delle Case costruttrici. Proprio i pezzi di ricambio costituiscono, peraltro, la voce di costo che incide in maniera più rilevante sul prezzo delle riparazioni e che, nel corso degli anni, ha registrato gli aumenti maggiori. I Carrozzieri ricordano che soltanto il 47% del costo complessivo del sinistro è determinato dall'effettivo risarcimento del danno che comprende, a sua volta, il danno a cose e il danno a persone. Per il danno a cose, di stretta pertinenza degli autoriparatori rispetto al totale liquidato, la manodopera incide nella misura del 41,5% mentre i ricambi e i materiali di consumo rappresentano rispettivamente il 47,5 e l'11%. Tutto ciò a fronte di un aumento, dal '94 al 2000, del 60% per quanto riguarda il costo dei ricambi nazionali ed esteri e dell'80% per i materiali di consumo. Il restante 53% del costo complessivo del sinistro consiste nei costi di gestione da parte delle stesse Compagnie e si perde, cioè, nei rivoli di spese giudiziarie e consulenze di ogni genere. Confartigianato e Cna respingono la possibile soluzione indicata dall'Antitrust di ricorrere a forme di riparazione diretta attraverso Carrozzerie "fiduciarie" delle Compagnie. Tale opzione, infatti, non risolverebbe i problemi dei costi dell'Rc auto. Al contrario, si verificherebbe un pesante condizionamento del mercato dell'autoriparazione, con il rischio di una grave penalizzazione del comparto e conseguenti effetti negativi per l' occupazione. Si riproporrebbe, inoltre, lo strapotere delle Compagnie e si creerebbero mercati paralleli fra autoriparatori 'fiduciari' ed altre imprese non convenzionate, con gravi turbative della concorrenza e ledendo, di fatto, la libertà di scelta dell'utente. Senza dimenticare i pericolosi effetti sulla qualità della riparazione e quindi sulla sicurezza collettiva. Le Organizzazioni artigiane sono disponibili a confrontarsi nel merito presso le sedi istituzionali con tutti gli interlocutori interessati ad individuare un'equa soluzione del problema.

ALTROCONSUMO APPROVA L'INTERVENTO ANTITRUST SULL'RCAUTO DENUNCIA GIÀ NELL'AUTUNNO 2002: IL 97% DEGLI AGENTI È MONOMARCA
Milano, 28 aprile 2003 - Altroconsumo appoggia l'analisi dell'Antitrust sul settore Rcauto, e l'invito di Tesauro ad una reale concorrenza, come denunciato con un esposto nell'autunno scorso. Secondo l'associazione indipendente di consumatori gli assicurati trovano ancora troppi ostacoli nel conoscere le tariffe, confrontarle, poterle scegliere, dunque far giocare la vera concorrenza, optando per il prodotto più conveniente. Altroconsumo aveva presentato già nell'autunno scorso un formale esposto all'Antitrust e al Commissario europeo per la concorrenza Mario Monti, sulla difficoltà da parte dei consumatori italiani ad accedere a polizze più convenienti proprio a causa del ruolo degli agenti assicurativi, per il 97% monomandatari. Nell'ottobre 2002 il Commissario Monti aveva pubblicamente sostenuto la denuncia di Altroconsumo, rimandando la soluzione all'Antitrust nazionale. "L'intervento, le cifre e le parole di oggi di Tesauro completano la fotografia allarmante di un settore anacronisticamente abbarbicato ai propri privilegi quale quello dell'Rcauto" ha commentato Paolo Martinello, Presidente di Altroconsumo. Sin dall'autunno 2002 Altroconsumo aveva rivolto ai parlamentari e al governo le seguenti richieste, che, se accolte, avrebbero portato una diminuzione dei premi assicurativi: La revisione del ruolo degli agenti assicurativi, per il 97% monomandatari: una situazione anticoncorrenziale che rende più difficile ai consumatori l'accesso a polizze più convenienti; Incentivare fiscalmente gli automobilisti più virtuosi, non solo per una questione di risparmio ma anche per premiare una guida più prudente; La piena disponibilità delle tariffe di tutte le compagnie agli assicurati, prima di sottoscrivere il contratto. Purtroppo la legge di riforma del settore varata a fine 2002 è stata un'occasione persa per iniziare a razionalizzare il settore, e la recente legge salvacompagnie ha definitivamente affossato le speranze degli assicurati di riuscire ad ottenere i rimborsi dovuti.

ANALISI DELLA STRUTTURA DEL MERCATO ITALIANO DELL’AUTO L'USO, I SEGMENTI E LA TIPOLOGIA DEI PROPRIETARI INDICATORI DELL'EFFICACIA DEGLI ECO-INCENTIVI
Roma, 28 aprile 2003 - Ove mai dovessero essere rimasti dubbi sull'effetto degli eco-incentivi sul mercato italiano dell'automobile, l'analisi elaborata dall'Unrae sulla struttura del mercato italiano dell'automobile diventa un ottimo strumento per verificare come e dove il sostegno statale alla eliminazione delle vetture non catalizzate dal parco circolante ha inciso maggiormente. L'elaborazione effettuata dagli analisti dell'Unrae, infatti, oltre a proporre una serie di dati di indubbio interesse generale, indica alcuni elementi fondamentali riguardanti il supporto dello Stato allo sviluppo del mercato. Intanto, la notevole crescita della quota di vetture acquistate da persone fisiche, salita dal 70,49% del 2001 al 72,74% del 2002 (quando già gli incentivi avevano inciso sulle immatricolazioni della seconda parte dell'anno), per arrivare al 78,02% del primo trimestre di quest'anno (va osservato, però, che i risultati del gennaio-marzo sono stati influenzati anche dalla fine della Tremonti-bis, cosa che ha inevitabilmente compresso le vendite a società, determinandone un calo secco dal 26,74% del 2002 al 21,59% del primo trimestre di quest'anno). Lo sviluppo, poi, della domanda di vetture del secondo segmento di mercato, che è quello che ha registrato il maggior numero di acquisti fatti con rottamazione di auto non catalizzate: il segmento B passa a rappresentare, infatti, il 42,73% delle vendite del primo trimestre del 2003 rispetto al 37,50% di quota media del 2002. Ciò, naturalmente, è dovuto anche all'ingresso di modelli inediti e di nuove motorizzazioni diesel, che hanno contribuito alla crescita di interesse verso quest'area del mercato. Attorno ai dati citati, che sono i più significativi nell'analisi degli effetti degli eco-incentivi, assumono importanza anche la crescita continua del diesel, arrivato al 44,23% della domanda, la sensibile diminuzione delle immatricolazioni di vetture dei segmenti medio superiori e superiori, la sostanziale stabilità della domanda nelle aree Nielsen italiane, con qualche piccolissima variazione di quota, in aumento per il nord-ovest e in flessione per il nord-est e il centro. Un indice del calo dell'attività turistica, specie quella proveniente dall'estero, si ha - infine - dal sensibile calo delle immatricolazioni di vetture da noleggio, in contrazione di oltre 1 punto percentuale in soli 3 mesi. Per quel che riguarda la suddivisione per tipo di carrozzeria, il fatto più eclatante è la ripresa delle berline, ripresa che si deve ricondurre alla crescita del secondo segmento, teatro della forte azione delle Case in coincidenza con l'ultimo periodo degli eco-incentivi, dove oltretutto si stanno affacciando solo ora le monovolume di piccole dimensioni.

INCONTRO ASSOTRAVEL E TRENITALIA
Milano, 28 aprile 2003 - Martedì 22 aprile, Assotravel e Trenitalia si sono incontrate in merito all'abbattimento delle commissioni riservate alle agenzie di viaggio per la biglietteria ferroviaria. È stata rappresentata la netta opposizione delle imprese aderenti alle modalità prescelte e la volontà di contrastare, in tutte le sedi opportune, le decisioni economiche adottate. Ne è derivato un breve accordo (di cui segue il testo) con il quale Trenitalia rinvia, tra l'altro, l'attuazione del proprio provvedimento. "Trenitalia - Divisione Passeggeri e Assotravel concordano sulla necessità di approfondire i temi relativi ai rapporti contrattualistici fra Agenzie di viaggio e Trenitalia. A tale scopo verrà istituito uno specifico tavolo congiunto che in tempi brevi dovrà rassegnare le proprie conclusioni. Nel contempo Trenitalia sospende l'applicazione delle variazioni provvigionali previste al 1° maggio 2003. Trenitalia e Assotravel si impegnano a non rilasciare comunicati stampa su tale tema se non congiuntamente definiti". Lo stesso identico accordo è stato sottoscritto anche da Fiavet e da Assoviaggi che, auspicabilmente, verranno a far parte del tavolo congiunto di rinnovo del testo contrattuale. In merito, vogliamo ricordare che Assotravel non ha voluto sottoscrivere il precedente accordo, sottolineando direttamente a Trenitalia che esso veniva "subìto" e non accettato poiché molti dei contenuti in esso previsti, come, ad esempio (ed oltre il regime commissionale) la perdita della cauzione in caso di risoluzione del contratto, non erano condivisibili. In tal senso, si vuole rivolgere un'invito a tutte le Associazioni di categoria per agire assieme con comportamenti coerenti e manageriali poiché è fondamentale fornire un'immagine unita e imprenditoriale di tutta la categoria nei confronti di Trenitalia. In tal senso il confronto dovrà svolgersi su un piano di correttezza e tra imprenditori e sarà onere di Assotravel chiarire a Trenitalia l'eccezionalità di episodi spiacevoli come quello appena avvenuto in merito alla comunicazione del rinvio ottenuto e dell'istituzione del tavolo di confronto.

VIA CHE VAI, IMPRESE CHE TROVI A MILANO IN VIA DURINI CI SONO QUASI TRE IMPRESE AL METRO. LA TOPONOMASTICA DELLE ATTIVITÀ: VIA TURATI PRIMA PER LA FINANZA. CORSO VENEZIA PER I SERVIZI. VIALE MONZA PER TUTTI I SETTORI
Milano, 28 aprile 2003. La Milano di oggi? Un po' come nel Medioevo, con le vie caratterizzate dalle attività economiche. Come, la contrada della Fabbriceria, la via degli Orefici, delle Farine, dei Vaiai, degli Speronari, degli Armorari, dei Pattari e la strata mastra, odierna via Cappellari. Stretti uno vicino all'altro. E ben localizzati. Oggi resta la concentrazione, tanto che in via Durini ci sono quasi tre imprese ogni metro (2,83 attività ogni metro). E la specializzazione: Via Turati per l'intermediazione finanziaria; C.so Venezia e Vincenzo Monti per i servizi. Ma se passiamo agli altri settori, le vie più periferiche hanno la meglio: per quanto riguarda il commercio, primeggiano Viale Monza, Via Lombroso e Viale Padova. Per gli alberghi e ristoranti: ancora Viale Monza, Viale Padova e C.so Lodi. Per l'informatica: oltre alla solita Viale Monza, si segnala Via Pisani e Via Ripamonti. Più equilibrata la situazione per quanto riguarda il settore manifatturiero. E' Viale Monza, in assoluto, la via con più imprese di tutta Milano. E a seguire altre importanti arterie della città: come C.so Buenos Aires, Vincenzo Monti, C.so Venezia. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall'indagine sulla distribuzione delle imprese per le vie di Milano effettuata dalla Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab MiM - Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano sui dati del registro delle imprese. "I dati - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - confermano il carattere policentrico di Milano. Non una città che accentra tutto, ma per contro una realtà viva e forte, su tutto il territorio comunale. E che sa specializzarsi: ecco quindi che nel centro è forte la finanza e i servizi, a partire da quelli per le imprese. Ed ecco che nelle zone meno centrali e in periferia si assiste alla diffusione del commercio e dell'informatica. Una miscela che rende Milano vincente sul mercato globale". La concentrazione delle imprese per via. La via più "economica" di Milano è Via Durini, che conta 2,83 imprese per ogni metro. Segue poi Via Turati con due imprese al metro. Tra le altre: via Vittor Pisani (1,62), Via Carducci e Via Manzoni (1,5), Via Monti (1,3), Corso Venezia (1,2), Via Monte Napoleone (1,1), Corso Buenos Aires (1), Viale Monza (0,45), via Padova (0,23). Le prime vie per numero di imprese. Viale Monza è la prima via per numero di imprese a Milano, con quasi 1.800 unità (pari allo 0,7% del dato complessivo di imprese presenti in città). Al secondo posto si piazza un'altra delle strade principali di Milano, vale a dire C.so Buenos Aires (con 1.457 imprese; 0,6% del tot.), che si posiziona appena davanti a Via Vincenzo Monti (1.450 imprese; 0,6%) e C.so Venezia (1.434; 0,6%). Tra le prime dieci vie ci sono anche: Viale Padova (1.147 imprese; 0,4%); Via Vittor Pisani (1.132 imprese; 0,4%); C.so Sempione (1.094 imprese; 0,4%); Porta Romana (1.051; 0,4%); Via Manzoni (1.023; 0,4%) e infine Via Ripamonti (1.022 imprese; 0,4%). Tra le prime venti, ci sono diverse vie del centro: all'undicesimo posto c'è via Turati (1.020 imprese); al tredicesimo c'è Via Carducci (975 imprese); al sedicesimo Piazza della Repubblica (933 imprese); al diciottesimo via Bianca Maria Visconti (915 imprese); e al ventesimo via Durini (894 imprese). Tra le prime cinquanta vie, si segnalano tra le altre: C.so Magenta (864; 23° posto); Viale Tunisia (818 imprese; 25° posto); Via Larga (740 imprese; 29° posto); Via Washington (693; 32° posto); Porta Ticinese (659; 34° posto); C.so Garibaldi (589; 41° posto); Via Monte Napoleone (585; 43° posto); Brera (566; 48° posto) e per finire P.zza San Babila (557; 50° posto). Imprese via per via : Alcuni Dati. Le prime vie per il settore dei servizi. E' C.so Venezia il centro del settore dei servizi milanesi, con 556 imprese (pari allo 0,7% del tot. cittadino), seguita subito dopo da Via Vincenzo Monti (534 imprese; 0,6% del tot.); Viale Monza (480; 0,6%); C.so Buenos Aires (425 imprese; 0,5%). Tra le prime dieci anche C.so Turati (417 imprese); C.so Sempione (416); P.zza Velasca (408); Via Bianca Maria Visconti (397); P.za della Repubblica (385) e Via Boccaccio (371). Tra le prime venti, c'è anche P.ta Romana (364 imprese di servizi; 12° posto); P.ta Vittoria (342; 14° posto); C.so Italia (317; 18° posto); C.so Magenta (305; 19° posto). Tra le prime cinquanta, ecco C.so Lodi (274; 24° posto); Via Padova (268; 28° posto); San Babila (250; 31°); Via della Certosa (225; 36°); Brera (218; 39°); Monte Napoleone (204; 42°); e al 50° posto Via Savona (185 imprese dei servizi). Le prime vie per il settore manifatturiero. E' Viale Monza la via con più imprese del settore manifatturiero: 197 (pari allo 0,6% del tot. di Milano); seguita da C.so Venezia (159); da Via Vincenzo Monti (158); da C.so Buenos Aires (152); da Viale Padova (139); da Via Manzoni (138); da Viale Certosa (125); da Via Bianca Maria Visconti (123); da P.za della Repubblica (122) e da Via Boccaccio (121). Oltre alla decima posizione si segnalano, tra le altre, Viale Ripamonti (116 imprese; 13° posto); C.so di Porta Romana (111; 15°); C.so Italia (102; 20°); C.so Sempione (90; 29°); C.so Europa (78; 39°); Via Vittorio Veneto (73; 44°) e al 50° posto Via De Amicis e P.ta Nuova (con 67 imprese manifatturiere ciascuna). Le prime vie per il settore dell'intermediazione monetaria. Il centro della finanza a Milano si trova ovviamente in centro: al primo posto c'è via Turati, con 117 imprese che lavorano nel settore dell'intermediazione finanziaria (pari all'1,4% del tot. cittadino), seguita da C.so Venezia (83; 1%), da via Carducci (81 imprese; 1%), da C.so Matteotti (75 imprese), da Via Pisani (74; 0,9%); da via Vincenzo Monti (61; 0,7%); da C.so Italia (59; 0,7%); da Via Durini e Via Manzoni (entrambe con 53 imprese; 0,6%) e infine in decima posizione da Foro Buonaparte (52; 0,6%). A seguire, tra le altre vie, C.so Sempione (52 imprese; 11° posto); San Babila (49; 13°); Brera (37; 18°); Viale Tunisia (35; 24°); Via della Moscova (32; 30°); C.so Monforte (29; 42°); Via Ripamonti (27; 45°) e al 50° posto Viale Padova, Via Gabba Fratelli e Via S.Pietro all'Orto con 25 imprese del settore finanziario ciascuna. P.za Affari si colloca invece soltanto al 208° posto, con 9 imprese. Le prime vie per il settore informatico. L'informatica a Milano si fa strada soprattutto lontano dal centro: al primo posto c'è infatti Viale Monza con 79 imprese informatiche (pari all'1% del tot. milanese), seguita da Va Pisani (68 imprese), da Vincenzo Monti (49), da Via Ripamonti (47); da C.so Magenta (35); da C.so Buenos Aires (33); da C.so Sempione (32); da Via Bianca Maria Visconti, da C.so Italia e da C.so Venezia tutte con 31 imprese informatiche a testa. Tra le altre vie tra le prime cinquanta, c'è Via Boccaccio e C.so Lodi (30 imprese ciascuna; 11° posto); Via Carducci (27; 19°); C.so Washington (26; 25°); Via Pacini (23; 33°); Via Farini, Via Torino e viale Zara (21 imprese ciascuna; 40°); e infine Porta Vittoria (20 imprese informatiche; 50° posto). Le prime vie per il commercio. Anche per quanto riguarda i commercianti, ad avere il primato sono le zone non centrali della città: al primo posto si posiziona infatti ancora una volta Viale Monza (con 496 commercianti; pari allo 0,8% del tot.), seguita da Via Lombroso (429 imprese), da C.so Buenos Aires (403); da Viale Padova (396); da C.so Lodi (287); da Via Ripamonti (259), da Porta Romana (246), e infine da Via Certosa, via Monti e C.so Venezia (tutte e tre con 240 esercizi commerciali). Seguono, tra le altre vie, Via delle Forze Armate (231 commercianti; 11° posto); Viale Monte Nero (208; 14°); C.so Sempione (184; 16°); Via Paolo Sarpi (169; 21°); Via Farini (153; 30°); Viale Abruzzi (145; 35°); Viale Umbria (137; 41°); C.so Vercelli (133; 44°); Via Torino (130; 49° posto) e infine P.za della Repubblica (128; 50°). Le prime vie per alberghi e ristoranti. Sono ancora le zone più lontane dal centro quelle al vertice della classifica cittadina anche per quanto riguarda gli alberghi e i ristoranti: al primo posto c'è Viale Monza (100 imprese nel settore degli alberghi e ristoranti, pari all'1,1% del tot. milanese); seguita da Viale Padova (74); da C.so Lodi (64); da Viale Certosa e C.so Buenos Aires (entrambe con 61 imprese); da Via Ripamonti (53); da Porta Ticinese (50); da C.so Garibaldi (49); da Viale Monte Nero (44) e al decimo posto da Porta Romana (43 imprese). Tra le zone dove tradizionalmente si esce di più alla sera a Milano, si segnalano Via Bligny (33 tra alberghi e ristoranti; 14° posto); Via Vincenzo Monti e Naviglio Grande (30 attività ciascuna; 19°); Via Solferino (28; 25°); Via De Amicis (27; 26°); Via Moscova (25; 34°); Via Marghera (22; 47°); Via Savona (21; 51° posto).

ENI: AVVIATO LO SVILUPPO DEL GIACIMENTO COROCORO IN VENEZUELA
San Donato Milanese, 28 aprile 2003 - Eni comunica che è stato avviato lo sviluppo del giacimento di Corocoro, situato alla foce del fiume Orinoco in Venezuela. Il giacimento di Corocoro è stato scoperto nel 1999 nel blocco offshore denominato Golfo di Paria Ovest, a 500 chilometri da Caracas. Al suo sviluppo partecipa l' Eni (26%), la compagnia di Stato venezuelana Pdvsa (35%), la ConocoPhillips (32.5%, operatore) e OPIC (6.5%). Il giacimento sarà sviluppato in più fasi. La prima comporta l'investimento di circa 480 milioni di dollari e consentirà all'Eni di acquisire una produzione in quota di 14.500 barili di olio al giorno. Le fasi successive verranno determinate in base ai risultati della prima fase di sviluppo del giacimento. Con questo nuovo progetto Eni rafforza la sua attività nel Paese dove la Società italiana è operatore nel giacimento di Dacion, nella parte orientale del Venezuela.

EDISON: PER 1,6 MILIARDI DI € LA MALESE PETRONAS SI AGGIUDICA LE RISERVE DI GAS IN EGITTO CON QUESTA CESSIONE VERRÀ ULTERIORMENTE ABBATTUTO L'INDEBITAMENTO DEL GRUPPO
Milano, 28 aprile 2003 - Edison S.p.A. ha annunciato di aver sottoscritto, tramite la controllata Edison International S.p.A., il contratto di vendita della sua partecipazione nella concessione West Delta Deep Marine e degli impianti di trattamento e liquefazione del gas ad essa collegati, al gruppo petrolifero malese Petronas. Insieme alle attività di cui sopra, sono stati ceduti anche tutti i contratti che regolano la gestione degli asset e la vendita del gas da essi prodotto. La vendita, che ha efficacia a partire dal 1 gennaio 2003, avverrà ad un prezzo totale di 1.600 milioni di euro e consentirà di abbattere ulteriormente l'indebitamento del gruppo di un importo analogo, al lordo degli oneri fiscali e degli aggiustamenti contabili al closing. Il Presidente di Edison, Umberto Quadrino, ha commentato: "Siamo lieti dell'accordo raggiunto con Petronas. Questa cessione ci consentirà un ulteriore e considerevole miglioramento della posizione finanziaria del Gruppo. Edison manterrà comunque una presenza in Egitto con la proprietà dei giacimenti di Rosetta attualmente in produzione per servire il mercato egiziano e proseguirà l'attività di esplorazione e produzione sia in Egitto sia in altre aree geografiche." La concessione West Delta Deep Marine rappresenta il più grande progetto integrato offshore per lo sviluppo di riserve di gas nell'area del Mediterraneo; la sua produzione è destinata sia al mercato interno egiziano che all'esportazione. Riserve di gas, per un totale di circa 370 miliardi di mc, sono già state scoperte in otto giacimenti del blocco Wddm che mantiene un potenziale elevato di ulteriori ritrovamenti. Nel marzo 2003, Edison e i suoi partners, il gruppo British Gas e l'egiziana Egas, hanno dato inizio alla fornitura di gas, proveniente dal complesso di giacimenti di Scarab/Saffron al mercato egiziano. Giacimenti e impianti offshore sono situati a circa 80 chilometri dalla costa mediterranea in località Idku, vicino ad Alessandria. Inoltre, è in corso lo sviluppo dei giacimenti di Simian e Sienna che produrranno gas destinato alla prima unità di gas liquefatto (Lng). Il gas verrà venduto a Gaz de France attraverso un contratto di lungo termine, già sottoscritto. Lo sviluppo dei giacimenti di Sapphire, anch'esso facente parte del blocco Wddm, darà luogo ad una produzione di gas da destinarsi ad una seconda unità Lng. La produzione della prima unità è prevista per il terzo trimestre del 2005, mentre la seconda è attesa a seguire per la metà del 2006. Il perfezionamento della transazione è soggetto al consenso del Governo della Repubblica Araba di Egitto al trasferimento dei diritti di Edison, previsti dal contratto di concessione. All'atto del consenso, atteso in tempi brevi, l'acquirente corrisponderà il 92% del corrispettivo pattuito. La residua parte del prezzo, sarà liquidata all'atto del trasferimento delle azioni e del subentro da parte dell'acquirente nei contratti in essere.

ULTERIORE CALO DEGLI ORDINI PER LE MACCHINE PER IL LEGNO, UNA NUOVA CONFERMA DEL DIFFICILE PERIODO ECONOMICO INTERNAZIONALE
Assago, 28 aprile 2003 - La difficile situazione economica internazionale trova ulteriore conferma nel significativo calo degli ordini (-11,1 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) che ha interessato le macchine e le tecnologie italiane per la lavorazione del legno nel primo trimestre di quest'anno. Un dato che ancora una volta non manca di preoccupare un settore che pareva destinato a vivere i primi segni di una piccola ripresa. Ma si è purtroppo trattato di un fuoco di paglia e la sensazione che nel semestre precedente il mercato italiano potesse dare crescenti soddisfazioni non si è trasformata in certezza. Anzi, i primi tre mesi del 2003 mostrano un calo decisamente "pesante" degli ordini nazionali, che hanno fatto registrare un meno 25,5 per cento, mentre - a conti fatti - l'estero non ha punito eccessivamente gli imprenditori italiani, dal momento che il calo degli ordini stranieri si è attestato a quota 2,5 per cento. Sul versante dei prezzi i dati rilevati dall'ufficio studi di Acimall, l'associazione italiana delle imprese di settore, denotano un aumento medio dello 0,6 per cento, mentre rispetto al trimestre precedente il "carnet ordini" è in ulteriore contrazione e si attesta attorno a 2,2 mesi. Veniamo all'indagine qualitativa, dalla quale emerge il 35 per cento delle imprese intervistate che (un campione statistico che rappresenta l'intero settore) indicano un andamento della produzione stazionario per il primo trimestre di quest'anno. Per il 9 per cento è in crescita, ma per ben il 56 per cento si deve parlare di diminuzione. Le giacenze risultano stabili nel 50 per cento dei casi, in diminuzione nel 28 per cento e in aumento nel restante 22 per cento. L'occupazione è definita "stazionaria" dal 75 per cento del campione e in diminuzione per la restante quota del campione. Nessuno degli intervistati fa cenno a un aumento del numero degli addetti. L'indagine previsionale, come spesso accade, è il risultato di due situazioni sicuramente diverse tra loro. I mercati esteri - che, non dimentichiamolo, contribuiscono in misura determinante al raggiungimento del fatturato complessivo dell'industria italiana, di poco inferiore ai 2 miliardi di euro all'anno - secondo il 28 per cento degli intervistati saranno in crescita, per il 47 per cento rimarranno sostanzialmente stabili, mentre per il 25 per cento del campione faranno registrare un ulteriore calo (saldo positivo +3). Per il mercato italiano le indicazioni a breve termine non denotano, purtroppo, grandi cambiamenti: per il 66 per cento degli intervistati la situazione resterà invariata, per il 10 per cento ci sarà un miglioramento, per il 22 per cento sarà inevitabile un ulteriore peggioramento (saldo negativo -10). "Questi dati così negativi assumono sicuramente una valenza diversa - ha commentato Luciano Costa, presidente di Acimall - se si analizzano con attenzione alcuni fattori. A partire dalla flessione del mercato italiano, che giunge dopo un periodo di crescita nel 2002 al quale non è sicuramente estranea la Legge Tremonti. L'esaurirsi delle agevolazioni fiscali previste da questo provvedimento hanno contribuito ad accentuare un calo fisiologico che, sui mercati internazionali, si era peraltro già ampiamente manifestato. Abbiamo presentato al viceministro Urso, durante un recente incontro, la proposta di prolungarla a tutto il 2003, in modo da contenere gli effetti di questa congiuntura negativa che si sta dimostrando pesante anche per l'occupazione. Senza tralasciare che anche per il nostro settore, come del resto per tutta l'economia mondiale, ha pesato l'attesa per gli eventi bellici in Iraq, conflitto che ci auguriamo sia in fase di completa risoluzione. E mi sento di aggiungere che probabilmente tutto il 2003 sarà caratterizzato da un clima di incertezza e sarà quindi ancora più importante l'appoggio che Acimall potrà dare alle aziende associate in termini di promozione alle esportazioni. A questo proposito mi sembra importante sottolineare che proprio nei giorni scorsi abbiamo varato con Ice un programma promozionale che riteniamo essere in linea con le attese di un settore a forte vocazione internazionale come il nostro e che fornisce un notevole contributo al positivo andamento della bilancia commerciale del Paese". www.acimall.com

LA COMMISSIONE E L'AUTORITÀ DANESE GARANTE PER LA CONCORRENZA APRONO CONGIUNTAMENTE IL MERCATO DANESE DEL GAS
Bruxelles, 28 aprile 2003 - La Commissione europea e l'Autorità danese garante per la concorrenza hanno concluso un'indagine a carico del fornitore dominante sul mercato danese del gas, Dong, e dei principali produttori di gas naturale del paese Shell, A.P Møller e ChevronTexaco, dopo che questi ultimi si sono impegnati a commercializzare il gas separatamente. Dong, dal canto suo, ha accettato di dispensare i produttori, uniti in un consorzio denominato Duc, dall'obbligo di offrire a lui per primo tutta la loro produzione. L'esito positivo dell'indagine fa seguito all'accordo del 2002 con i produttori norvegesi di gas e segna un passo ulteriore verso la creazione in Europa di un mercato unico del gas, che comporterà servizi migliori e prezzi più contenuti tanto per le imprese che per i consumatori. Il caso è anche un buon esempio di come la Commissione e i garanti nazionali della concorrenza possano collaborare allo sviluppo di un contesto economico più competitivo. "Gli impegni assunti contribuiranno alla creazione in Danimarca e nei paesi limitrofi di un mercato del gas aperto alla concorrenza", ha commentato il Commissario per la concorrenza Mario Monti, che ha quindi aggiunto: "Il caso mostra che la Commissione e i garanti nazionali della concorrenza possono lavorare di concerto nell'interesse sia delle imprese che dei cittadini. Sono inoltre sicuro che con le nuove e più moderne modalità di applicazione delle regole di concorrenza andranno moltiplicandosi questi esempi di buona cooperazione e collaborazione". L'indagine svolta dalla Commissione, nella fattispecie dalla Direzione generale della Concorrenza (DG Concorrenza), a carico dei membri del Danish Underground Consortium (Duc) per pratiche di commercializzazione in comune del gas del Mare del Nord è stata avviata nel luglio 2001. Il consorzio produce il 90% del gas danese ed è composto da Shell (46%), A.P Møller (39%) e ChevronTexaco (15%). L'indagine riguardava anche taluni aspetti del rapporto di fornitura fra il Duc e Dong, sancito dagli accordi di vendita del gas fra Dong e ciascuno dei membri del consorzio nel 1979, 1990 e 1993. Secondo questi contratti, i membri del Duc vendono a Dong il gas necessario per soddisfare l'intero fabbisogno danese e fornire i volumi supplementari alla Svezia e alla Norvegia. Durante l'indagine, la Commissione ha scoperto che tali accordi di vendita erano stati notificati all'Autorità danese garante per la concorrenza. La Commissione si è anzitutto concentrata sugli accordi di commercializzazione collettiva e sull'interpretazione del Duc secondo cui il sistema attuato è conforme al regolamento (Ce) n. 2658/2000, che esenta talune forme di distribuzione in comune (la cosiddetta "esenzione per categoria di accordi di specializzazione"). La Dg Concorrenza ha respinto la posizione dei membri del Duc i quali ferma restando la loro posizione giuridica hanno quindi accettato, sull'esempio dei produttori norvegesi di gas nel caso Gfu (IP/02/1084 del 17.7.2002), di mettere fine alle loro attività di commercializzazione collettiva e di vendere in futuro le loro produzioni separatamente. Per promuovere nuovi rapporti di fornitura, i membri del Duc destineranno a nuovi clienti un totale di sette miliardi di metri cubi di gas per cinque anni dal 1° gennaio 2005 (o possibilmente prima), quando cioè saranno disponibili nuovi volumi di gas. Su base annua, la cifra corrisponde a circa 1,4 miliardi di metri cubi, ossia al 17% della produzione totale del Duc. Nell'accogliere tali impegni, la Dg Concorrenza ha fatto osservare che un numero significativo di clienti dentro e fuori la Danimarca aveva cercato attivamente in passato fonti di approvvigionamento alternative e che continuava a farlo. La Commissione e il Garante danese sperano che questo impegno contribuisca a creare condizioni di concorrenza sul mercato danese, ancora dominato da Dong, e ad aumentare la concorrenza nella vicina Germania e/o Paesi Bassi. A questo proposito, va osservato che i membri del Duc e Dong hanno deciso di costruire un nuovo gasdotto che dalla zona gasifera danese porti al mercato olandese attraverso il gasdotto Nogat (che collega il Mare del Nord tedesco con i Paesi Bassi). Il nuovo braccio sarà operativo dal 1° gennaio 2005 al più tardi. Relazioni fra il Duc e Dong Durante l'indagine, la Dg Concorrenza e il Garante danese che, su richiesta esplicita delle parti, hanno partecipato alle negoziazioni, hanno rilevato che gli accordi di fornitura fra il Duc e Dong contengono disposizioni da considerarsi anticoncorrenziali. Tali disposizioni saranno soppresse, in particolare quella che obbliga Dong a comunicare al Duc i volumi di gas venduti a certe categorie di clienti in modo da ottenere uno sconto o un prezzo speciale, e quella relativa all'obbligo per i membri del consorzio di proporre per primo a Dong tutte le nuove scoperte di gas naturale. In proposito, Dong ha assunto l'impegno di astenersi dall'acquistare sia i volumi di gas che i membri del Duc hanno destinato a nuovi clienti, sia ogni eventuale nuova produzione del Duc da qui fino a tre anni dopo l'aggiudicazione delle opere del nuovo gasdotto. Dong si è quindi impegnato a non applicare più ai partner del Duc la cosiddetta clausola di "adeguamento necessario", che comporta il diritto per Dong di ridurre i volumi comprati al consorzio non appena questo venda sul mercato danese. Dong ha fatto osservare che i contratti di fornitura con il Duc contengono una clausola "take-or-pay" in base alla quale l'acquirente è obbligato a pagare il gas anche se non lo ritira. Dong ha fatto presente di avere bisogno della protezione del mercato danese per rispettare tale clausola. La Dg Concorrenza e l'Antitrust danese hanno accettato tale argomentazione finché le possibilità di Dong di vendere il gas fuori della Danimarca risultano ridotte dalle limitate interconnessioni esistenti. Ferma restando la sua posizione giuridica, Dong si è impegnato a dispensare i partner del Duc dalla clausola sei mesi dopo l'aggiudicazione delle opere del nuovo gasdotto. Per agevolare l'ingresso sul mercato danese dei partner Duc e di altri fornitori potenziali, Dong si è altresì impegnato a introdurre un regime agevolato di accesso per i suoi gasdotti offshore che collegano le zone gasifere danesi con la Danimarca continentale. Dong si è impegnato soprattutto a rendere il sistema più trasparente attraverso la pubblicazione di dati sulla capacità disponibile in modo da consentire transazioni a breve in accordo con il regime di accesso applicabile ai suoi gasdotti a terra e da introdurre contratti di trasporto interrompibili. L'Autorità danese garante per la concorrenza verificherà se i partner Duc e Dong osservano gli impegni assunti nei confronti di entrambe le autorità. Una versione non riservata di tali impegni sarà pubblicata sui siti Internet delle imprese interessate.

LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DEL GAS - TERREMOTO NEL SETTORE DEGLI INSTALLATORI E MANUTENTORI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: 100 MILA IMPRESE RISCHIANO LA CHIUSURA
Milano, 28 aprile 2003 - Alla base dei contrasti un decreto legislativo nato per recepire una normativa europea per la liberalizzazione del mercato del gas che ha invece di fatto esteso il monopolio delle grandi società della distribuzione invadendo il campo degli installatori di impianti. Il decreto è in contrasto con: I principi della libera concorrenza al centro dei programmi europei l'impianto legislativo esistente e mette in pericolo 350 mila posti di lavoro Numerosi parlamentari della Xa Commissione Attività Produttive di Camera e Senato si sono già dimostrati sensibili a questo stato di difficoltà: è in discussione al Senato la Proposta di legge 1580 del sen. Giuseppe Valditara e alla Camera il Disegno di legge 3297 sul riordino del settore energetico (relatore on. Saglia), presentato dal Ministro alle Attività Produttive, Antonio Marzano. In queste ore, l'Anim - Associazione Nazionale di categoria degli installatori - e la Cna - Confederazione Nazionale dell'Artigianato e Piccole Imprese - hanno formalmente diffidato l'Autorità Per l'Energia Elettrica e il Gas (Aeeg) che, a tre anni dalla pubblicazione della legge che ne dispone l'obbligo, non ha ancora provveduto ad emanare un regolamento per lo svolgimento di installazione e manutenzione nel settore della distribuzione del gas.I rappresentanti di Anim e Cna si incontrano con i parlamentari della Xa Commissione di Camera e Senato e con la stampa Lunedì 5 Maggio 2003 - Ore 9.30 Palazzo Giureconsulti Via Mercanti 2 - Milano. Il programma prevede : Ore 9.30 Apertura dei Lavori Tarcisio Viscardi Presidente Cna - Federazione regionale Lombardia; Tavola Rotonda: "Mercato dell'energia e post contatore: regole per la concorrenza" Intervengono: Maurizio Calzolari - Presidente Nazionale Anim Cna, On.Stefano Saglia - Relatore Ddl 3297 - An, On.Pierfrancesco Gamba - Segretario Xa Com. Att.
Produttive - An, On. Erminio Quartiani - Xa Com. Att. Produttive - An, On. Valter Bielli - Deputato Ds, On. Andrea Di Teodoro - Deputato iI, On. Gonario Nieddu - Xa Com. Att. Produttive Ds, Sen. Giuseppe Valditara - Presentatore pdl 1580 - An, On. Luigi D'Agrò - Presentatore Pdl 3429 - Udc, Ore 11.15 Seminario: "Impianti termici: i nuovi libretti di impianti e di centrale", Interviene: Ing. Alfredo Marrocchelli (Enea).

IL MARCHIO CE - RICONOSCIMENTO OBBLIGATORIO PER L'IMMISSIONE IN COMMERCIO DEI PRODOTTI LAPIDEI
Dalmine, 28 aprile 2003 - Il marchio Ce è il contrassegno di riconoscimento obbligatorio per l'immissione in commercio dei prodotti lapidei, che tutti gli operatori del settore dovranno, a breve, apporre sui loro materiali, per poterli commercializzare in tutti i mercati della comunità europea. In particolare la Direttiva del Consiglio Ce 89/106/Cee, recepita in Italia con il D.P.R. del 21 aprile 1993 n. 246, ha stabilito i criteri essenziali che i prodotti lapidei devono soddisfare per ottenere il marchio Ce ed essere immessi sul mercato europeo. L'iter legislativo prevede l'entrata in vigore di tali norme il prossimo 01 ottobre 2003. L'incontro, che si terrà presso la Sala del Mosaico in via Petrarca 10 a Bergamo il prossimo 06 maggio alle ore 14.30, intende illustrare le regole specifiche concernenti i metodi di prova, la terminologia tecnica ed i criteri per la denominazione delle pietre e, infine, le norme di prodotto. Queste ultime, in particolare, indicano caratteristiche, costituzione e comportamento dei prodotti da costruzione ed in particolare dei prodotti lapidei e sarà dunque rispetto ad esse che sarà valutata l'idoneità dei materiali alla marcatura CE. L'iniziativa si inserisce nell'ambito dei progetti svolti da Servitec, su iniziativa della Camera di Commercio, che hanno portato alla creazione del marchio "Pietre Originali della Bergamasca". Il marchio, realizzato con il contributo tecnico-scientifico del CNR di Bergamo, anticipa per alcuni aspetti, ma ovviamente non sostituisce nei suoi disciplinari, quanto verrà richiesto dalle direttive europee. Il convegno intende dunque fornire, attraverso le relazioni della prof.ssa Angelica Frisa Morandini del Politecnico di Torino e della dott.ssa Annamaria Ferrari del Centro Prove Materiali Lapidei di Verona, informazioni specifiche su cosa cambierà nei rapporti commerciali a partire dal 1° ottobre 2003 e i passi che le aziende dovranno compiere per adeguarsi ai nuovi parametri. Per informazioni: Servitec Srl Tel.: 035-6224011 e-mail: info@servitec.it

FORMAZIONE MANAGERIALE: AL CNR DI PALERMO IL PIÙ GRANDE ESPERTO ITALIANO DI MANAGEMENT ENERGETICO ALEX SOROKIN E IL FONDATORE DI IRC IGOR RIGHETTI IL 2 GIUGNO IL VIA AL CORSO
Palermo, 28 aprile 2003. - Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione manageriale sulla gestione integrata della qualità in programma al Cnr di Palermo nei giorni dal 2 al 6 giugno prossimi: al corso intervengono come relatori il più grande esperto italiano di efficienza energetica Alex Sorokin e il fondatore di Irc Igor Righetti. Sorokin, progettista laureato a Berlino ha realizzato a Verona il primo impianto fotovoltaico industriale in Italia, e recentemente ha curato la diagnosi e il piano di miglioramento energetico dell'aeroporto internazionale di Roma "Leonardo Da Vinci", della città di Genova e delle isole di Lipari e Salina in Sicilia. Righetti, giornalista professionista autore del recentissimo bestseller "Prove tecniche di comunicazione - il libro degli attrezzi per lavorare subito" e già capo ufficio stampa e web content manager di Ericsson Italia, ha fondato la società di comunicazione Irc insieme alla prima agorà virtuale per comunicatori www.igorrighetticomunicazione.it Con loro, intervengono al corso come relatori Cristina Lonati, manager di Value Partners, la più grande società di consulenza strategica italiana, e il docente e consulente dell'Università L. Bocconi Giacomo Silvestri. "Gli interventi di relatori di questo straordinario livello - spiega il responsabile del Quality College Mario Pagliaro - rappresentano un'occasione di formazione unica per le aziende e per chiunque voglia lavorare allo sviluppo delle imprese italiane che devono urgentemente aumentare la produttività, la qualità dei loro prodotti e dei loro servizi e la loro capacità di comunicare, come da tempo fanno le migliori aziende del mondo. La qualità, la sostenibilità, una concezione nuova dell'innovazione e un uso efficace e proficuo delle nuove tecnologie dell'informazione sono per le nostre imprese esigenze vitali al successo sul mercato, e quindi alla loro sopravvivenza. Le certificazioni Iso per le imprese si risolvono quasi sempre nel costoso ottenimento di inutili, e spesso ingannevoli, pezzi di carta: ma il lean thinking e la gestione della qualità - produrre di più, meglio, più rapidamente e con meno risorse - sono i modi molto concreti con i quali i concorrenti dei Paesi industriali avanzati mettono fuori mercato un numero crescente di imprese italiane. L'unica alternativa che abbiamo è apprendere ed applicare in modo creativo queste idee anche nelle nostre imprese e nelle nostre amministrazioni. " Il Cnr con il Quality College offre a imprenditori, manager, giovani laureati e dirigenti della pubblica amministrazione una formazione d'avanguardia e a costi contenuti su questi temi per i quali fa intervenire a Palermo affermati manager, imprenditori, comunicatori e docenti universitari. Per fornire ai corsisti un momento formativo compatibile con la loro intensa agenda di lavoro, i corsi hanno natura intensiva ed utilizzano le metodologie formative e di comunicazione della programmazione neurolinguistica. Oltre ai corsi, il Cnr mette a disposizione dei propri corsisti il proprio network di relazioni che consente agli interessati, e in particolare ai giovani, di condurre momenti di approfondimento e verifica della formazione direttamente presso importanti imprese. Il corso è a numero chiuso (13 posti) e la partecipazione costa 1500 euro (Iva esclusa). Per iscriversi, oltre che attraverso il sito www.qualitas1998.net  è sufficiente contattare il Cnr.

ALTRAN AL 'CAREER FORUM SYNESIS' PORTE APERTE A UNIVERSITARI, LAUREATI E A CHI CERCA UN NUOVO IMPIEGO ALL'APPUNTAMENTO DI GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2003
Milano, 28 aprile 2003 - Altran, leader europeo nella consulenza per l'innovazione applicata a tutte le tecnologie avanzate, esporrà al 'Career Forum Synesis' - l'evento destinato a laureandi e laureati con e senza esperienza di lavoro - che si terrà giovedì 15 maggio a Milano, presso il Politecnico, dalle 8:30 alle 18:00. Il Forum é dedicato all'orientamento, al lavoro e alla formazione post-universitaria e vuole essere un'occasione per i visitatori di entrare direttamente in contatto con il mondo professionale, ospitando più di 60 aziende italiane e estere, oltre a diversi enti di formazione post-laurea. Altran e il proprio management saranno presenti con un proprio stand all'interno dell'area espositiva per rilasciare informazioni dettagliate sull'azienda e sulle relative politiche di assunzione. Sempre nella giornata del 15 maggio, inoltre, Altran terrà un intervento dal titolo "Altran: Un universo di possibilità" in cui alcuni professionisti aziendali (consulenti senior, il Direttore di una società del Gruppo ed il Responsabile del reclutamento in Italia) presenteranno le diverse possibilità professionali che Altran può offrire a dei candidati motivati. Giovedì 15 maggio dalle 8.30 alle 18 Politecnico di Milano Edifici Trifoglio e Patio Architettura accessi da via Ampere 2 e da via Bonardi 9 Infolik: www.synesi365.it

ULTIMI GIORNI UTILI PER LE IMPRESE LOMBARDE CHE VOGLIONO NASCERE E INNOVARSI GRAZIE AI FINANZIAMENTI REGIONALI
Milano, 28 Aprile 2003 - Diffondere l'innovazione e il sapere per promuovere lo sviluppo e la crescita sul mercato delle imprese lombarde. E' questo l'obiettivo del Progetto Regionale Azioni Innovative Minerva che indirizzerà nelle tasche degli imprenditori lombardi più innovativi, a patto che operino in zone depresse (aree ob. 2) o nel Nord Milano, risorse pari a € 6.262.000. L'intento è quello di sperimentare una serie di azioni volte a facilitare i processi di acquisizione e sviluppo di competenze nel campo della ricerca e dell'innovazione tecnologica, in quello della Società dell'Informazione. Nelle scorse settimane presentazioni ufficiali del programma e delle opportunità che offre sono state organizzate in molte aree della Regione (Milano, Varese, Como, Sondrio, Pavia, Sesto San Giovanni, Mantova). Gli imprenditori hanno avuto l'opportunità di inquadrare le politiche regionali in tema di innovazioni e le specificità di Minerva attraverso le parole della Direzione Generale Artigianato, Ricerca e Innovazione Tecnologica di Regione Lombardia e degli enti animatori Agenzia Sviluppo Nord Milano (www.asnm.com) e Polo Scientifico Tecnologico Lombardo, (www.pstl.net). Bandi del Programma Regionale Azioni Innovative Minerva: Bando sui Premi Esplorativi Scadenza 5 Maggio 2003; Bando sul Market Place Scadenza 3 Giugno 2003. Oltre a Regione Lombardia finanziano Minerva l'Unione Europea (Fesr il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Modulistica e informazioni relative ai bandi sono disponibili nel sito: www.artigianato.regione.lombardia.it  www.asnm.com  www.pstl.net

ALL'UNIVERSITÀ BICOCCA SBOCCIA "LA PRIMAVERA DELLA SCIENZA" L 5 AL 16 MAGGIO L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA ORGANIZZA L'EVENTO "LA PRIMAVERA DELLE SCIENZA" RICCA DI INIZIATIVE LUDICO-DIDATTICHE
Milano, 28 aprile 2003 - Scoprire i misteri e il fascino della scienza, penetrare i segreti della tecnologia e dei fenomeni della natura, soddisfare curiosità, realizzare esperimenti che danno spazio alla fantasia e alla creatività di bambini e adulti. L'Università degli Studi di Milano - Bicocca, nell'ambito della manifestazione "La Primavera della Scienza" dal 5 al 16 maggio 2003, apre al mondo della scuola e ai cittadini una ricca serie di iniziative e mostre interattive realizzate all'insegna del motto "imparare giocando", per avvicinare in modo divertente e originale il pubblico di curiosi alla scienza. Numerosi gli exhibit e i momenti ludico-didattici proposti dall'Ateneo in Piazza della Scienza 1 durante i dodici giorni dell'evento, a cui si affiancheranno attività di informazione e presentazione dell'offerta formativa dell'Università ad opera dell'Ufficio Orientamento. Alunni e insegnanti, ma non solo, potranno così incontrare la realtà universitaria guidati da ricercatori e studenti che li condurranno attraverso le mostre e i laboratori di ricerca della Facoltà di Scienze. "La Primavera della Scienza" vedrà in particolare l'allestimento delle due mostre interattive "La Scienza in Altalena" e "Frammenti di ImparaGiocando", rivolte rispettivamente agli studenti delle elementari e delle scuole medie inferiori e superiori. In entrambe, sotto la guida di esperti maestri, i ragazzi faranno conoscenza e diretta esperienza di giocattoli sia "classici" che scientifici e si cimenteranno in prima persona in divertenti esperimenti realizzati sulla base delle tecnologie e dei fenomeni naturali. I visitatori potranno inoltre immergersi nella magia dell'intelligenza artificiale, dei microcontrollori e dei sistemi operativi real-time assistendo all'esibizione di robot giocatori di pallone, dispositivi meccanici di 80 cm d'altezza che, sfruttando impulsi naturali e sensori artificiali, si muovono e giocano a calcio. Chi lo desidera, potrà visitare una ricca mostra di Geologia marina e l'affascinante "vasca tattile", un acquario in cui sono preservati alcuni esemplari di invertebrati marini provenienti dal Mediterraneo. Nel corso della manifestazione è infine prevista l'iniziativa "Progettando...", un incontro appositamente pensato e rivolto agli insegnanti, che, con i consigli di un esperto docente, apprenderanno come progettare un laboratorio scolastico di scienze e come costruire "oggetti per pensare", ovvero strumenti che avvicinino gli alunni alla materie scientifico-matematiche in modo piacevole ed originale. Orari di apertura al pubblico (scuole e cittadini): Lunedì 5 maggio - Venerdì 16 maggio dalle ore 9.30 alle ore 17.00 Sabato 10 maggio dalle ore 9.30 alle ore 13.00 Per informazioni e prenotazioni: Tel. 02/6448 6177 - 6148 E-mail: valeria.lamperti@unimib.it  Internet: www.unimib.it/orienta  www.laprimaveradellascienza.it

MIP-POLITECNICO DI MILANO PRESENTA IL MASTER "PLM-PRODUCT LIFECYCLE MANAGEMENT" IL NUOVO MASTER IN GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
Milano, 28 Aprile 2003 - Plm (Product Lifecycle Management) indica quell'approccio moderno alla gestione di impresa che prevede il coordinamento di attività gestionali, progettuali ed organizzative sviluppate lungo l'intero ciclo di vita di un prodotto, dalla sua ideazione alla sua dismissione ecocompatibile. La diffusione del Plm è correlata a mutamenti profondi nell'assetto tecnico ed organizzativo delle imprese, quali la terziarizzazione dei processi di progettazione, ingegnerizzazione e produzione. Tale evoluzione, supportata in maniera insostituibile dalle moderne tecnologie informatiche, richiede l'inserimento in azienda di figure professionali adatte a coprire, a tutto tondo, i nuovi ruoli gestionali. A questa domanda risponde la nuova iniziativa formativa del Mip, la Business School del Politecnico di Milano, che propone la 1a edizione del mPlm - Master in Product Lifecycle Management Il Master è realizzato in collaborazione con tre prestigiose Università Europee che vantano, come il Politecnico di Milano, una grande competenza in questo settore, l'Ecole Centrale de Paris, la prima "Grande Ecole" dedicata alla formazione nel campo dell'ingegneria, l'Ensgi, l'Ecole Nationale Supérieure de Génie Industriel, dove sono attivi alcuni dei più qualificati laboratori di ricerca sulle tematiche del Product Design, e la Technical University of Eindhoven, all'avanguardia nello studio delle tecnologie informatiche a supporto della gestione d' impresa. Il Master Plm si avvale di prestigiosi partner industriali: Autodesk, Ibm, Eds, Efeso, MatrixOne e RuleStream. I partner mettono a disposizione borse di studio a sostegno degli allievi e sono coinvolti direttamente nella progettazione e realizzazione del Master. Il Master Plm, rivolto principalmente a laureati in ingegneria e discipline economico-tecnico-scientifiche, si svilupperà nel periodo Settembre 2003-Ottobre 2004. Prevede la frequenza a tempo pieno ed è quindi incompatibile con l'attività lavorativa. Si propone di integrare la formazione su competenze specialistiche con lo sviluppo di attitudini personali quali la propensione all'innovazione, l'approccio metodologico e la relazione interpersonale. L'obiettivo è quello di fornire, attraverso 9 mesi di aula e 3 di stage, tutto il know-how necessario per ricoprire ruoli manageriali in settori evoluti. Il Master Plm si articola in due macro-aree: formazione di base; formazione specifica: analisi dei processi di ingegneria, strumenti di Plm, implementazioni di Plm. Il Master coniuga le metodologie innovative delle più competenti Università Europee con la cultura accademica del Mip-Politecnico di Milano, un "mix" culturale e formativo, pienamente adeguato alle aspettative del mercato, che vede nella progettazione ed evoluzione del prodotto elementi fortemente strategici per la crescita e sviluppo del business. La quota di partecipazione è di Eur 12.000 + Iva. Sono previste borse di studio e finanziamenti a tasso agevolato da parte di Istituti di credito convenzionati. Direttori del Master Umberto Cugini - Politecnico di Milano Marco Garetti - Politecnico di Milano Coordinamento: Monica Ferrario - Mip-Politecnico di Milano

IL CALENDARIO DELLE PROSSIME INIZIATIVE DELL'ASSOCIAZIONE TORINESE LAUREATI IN ECONOMIA. ATLEC
Torino, 28 aprile 2003 - Ecco di seguito i prossimi appuntamenti di vita associativa Atlec: Lunedì 5 maggio 2003, ore 18.30 in Facoltà - C.so Unione Sovietica 218 bis - Torino, per il ciclo "Incontri con gli autori", grazie all'iniziativa del Gruppo Junior, i nostri laureati in Economia e Commercio Laura Arman Varvelli e Luca Varvelli presenteranno i loro due libri "AAA Talenti Cercasi" e "Career Test" entrambi editi da "Il Sole 24 Ore" Si parlerà anche di test di autovalutazione: sono 119 parole chiave del proprio successo professionale. Mercoledì 28 maggio 2003, ore 18.00 In Aula Magna della Facoltà di Economia - C.so Unione Sovietica 218 bis - Torino, ci sarà un Convegno - organizzato dall'Atlec insieme all'Associazione Amici dell'Università - in cui, a più voci, si esaminerà il seguente tema: "Il mondo del lavoro che cambia: le risposte della facolta' di economia" Interverranno: Prof. Piercarlo Frigero su "Perché Economia"; Prof. Giorgio Pellicelli su "Gli studi di management: lauree triennali, lauree specialistiche, master"; Prof. Oreste Calliano su "La vocazione internazionale della Facoltà"; Dr. Giovanni Bocchino su "Il Job Placement e l'Atlec". Giovedì 19 giugno 2003, ore 18.30 Sarà una serata dedicata a ragionare su strumenti di gestione che vanno al di là di budget e relativi controlli. Con i nostri amici della Poker S.p.A. - che hanno interessanti studi, esperienze e software apposito sull'argomento - si rifletterà sul tema: "Il controllo di management: si fa poker con le "business rules" Che cosa sono le "business rules", come le si determina, come le si usa, come divengono uno strumento fondamentale di "management by exception"? Questi sono alcuni dei quesiti a cui cercheremo di rispondere. Saranno molto graditi contributi, riflessioni, proposte, idee di coloro che hanno pensato, che hanno realizzato, che si sono "scornati" con i problemi di management per eccezione, da gestirsi con strumenti che non sono soltanto il budget. Dopo l'incontro, intorno alle 20.15 - per chi lo gradisce - andremo a fare una cena con i relatori a "La prima smarrita" del Sig. Moreno, in C.so Unione Sovietica 244 - Torino (prezzo eccezionale per noi: 31 €). Chi conta di venire a cena con i relatori deve prenotare presso la nostra segreteria: e-mail: segreteria@atlec.it ; fax 011 5175204; tel. 011 549246. Domenica 6 luglio 2003 Gita pre-vacanze, organizzata con l'Associazione culturale Michele Morelli e l'Associazione dei Dottori in Agraria, a Curmayeur e di lì, via cabinovia e seggiovia (o a piedi, per i volenterosi), arriveremo al rifugio "Maison Vieille" in Val Venys, dove il Prof. Riccardo Beltramo, dopo pranzo, ci intratterrà su "I rifugi, tra certificazione e svago" "Chairman" dell'incontro sarà il Prof. Bruno Giau, Preside della Facoltà di Agraria di Grugliasco. Si parlerà di un progetto, che vede coinvolto il Dipartimento di Scienze Merceologiche della nostra Facoltà, nelle attività che dovranno portare molti rifugi alpini della Val d'Aosta alle certificazioni di qualità; si parlerà di impatto ambientale dei rifugi alpini e delle spedizioni alpine e himalayane e più in generale di una serie di problemi che gravitano sui nostri rifugi. Anche questa sarà una gita da non perdere. Per ragioni organizzative ci serve sapere al più presto chi conta di venire in pullman (40 €) o in auto (30 €), ed inoltre chi raggiungerà il rifugio "Maison Vieille" a piedi (circa un'ora di camminata per un sentiero di montagna) o in cabinovia e seggiovia (13 € andata/ritorno, sconto 20% per comitive). Attenzione per i malati di cuore: il Rifugio Maison Vieille in Val Venys è a circa 2.000 m. di altezza (come Sestriere). Per prenotazioni: e-mail: segreteria@atlec.it ; fax 011 5175204; tel. 011 549246. Mercoledì 3 dicembre 2003, ore 20.15 Al Circolo Soci dell'Unione Industriale (Via Fanti 17 - Torino) Sarà festeggiato il Natale 2003, il nuovo Consiglio Direttivo - che sarà eletto nel novembre 2003 - i successi dell'Atlec e dei propri soci, la Facoltà.

"SCUOLA AMBIENTE" 11A EDIZIONE - PARCO ADDA NORD - TREZZO D'ADDA/CRESPI D'ADDA/CAPRIATE S.GERVASIO, 7-14 MAGGIO
Milano, 28 aprile 2003 - Verranno presentati nel corso dell'undicesima edizione di "ScuolaAmbiente" i lavori elaborati dai ragazzi delle scuole lombarde per il concorso relativo a progetti educativi tra scuola e territorio finalizzati a prevenire l'inquinamento dell'aria e a proteggere il clima attraverso una mobilità consapevole e sostenibile, basata sul cambiamento dei comportamenti personali e collettivi. Saranno premiati i migliori lavori e le scuole che documenteranno la messa in pratica delle proposte di comportamenti ecologicamente corretti. La premiazione avverrà il 14 maggio a conclusione della mostra (7/14 maggio). Segreteria Expo Scuola Ambiente - U.O.O. Informazione, Promozione ed Educazione Ambientale - Direzione Generale Qualità dell'Ambiente - Via Stresa 24 Milano tel. 02.6765.4197/4953/4091 - fax 02.6765.5414 e-mail: Ipea@regione.lombardia.it  internet: www.regione.lombardia.it

MILANO PRIMO MAGGIO: PER LA PRIMA VOLTA I TRASPORTI PUBBLICI IN SERVIZIO DALLE 7 ALLE 20
Milano, 28 maggio 2003 - Giovedì 1° maggio il servizio sulla rete di trasporto pubblico (linee metropolitane e linee di superficie urbane e interurbane) sarà effettuato con orario continuato dalle ore 7 alle ore 20 circa. Tutte le informazioni su orari e frequenze delle linee di superficie e delle tre linee metropolitane, su orari di apertura dei parcheggi di corrispondenza e Uffici Informazioni e Vendita Atm possono essere richieste telefonando al Numero Verde 800016857 (operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30) o consultando il sito internet www.atm-mi.it  (sezione Atm informa accessibile direttamente dalla home page).

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