NOTIZIARIO
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di
MERCOLEDI'
28 MAGGIO 2003
pagina 4
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LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA
L'ACQUISIZIONE DEL PRODUTTORE DI ARTICOLI ORTOPEDICI CENTERPULSE DA PARTE DI
SMITH & NEPHEW
Bruxelles, 28 maggio 2003 - La
Commissione europea ha approvato l'acquisizione del controllo esclusivo
dell'impresa svizzera Centerpulse AG (già Sulzer Medica AG), che fabbrica
prodotti ortopedici, da parte dell'impresa britannica Smith & Nephew plc.,
che opera nello stesso settore. La Commissione ha concluso che, anche se
diventerà il leader del mercato europeo degli articoli ortopedici per anche
e ginocchia, la nuova entità dovrà affrontare una sufficiente concorrenza,
esercitata dagli altri operatori del settore. Entrambe le imprese operano a
livello mondiale nel settore dei prodotti ortopedici. L'operazione ha
essenzialmente degli effetti sui segmenti degli impianti ricostruttivi per
anche e ginocchia, nei quali le attività delle due imprese si
sovrappongono. In linea con l'approccio seguito dalla Commissione nel caso
Johnson & Johnson /DePuy(1), (cfr. IP/98/945 del 29 ottobre 1998), i
risultati dell'analisi del mercato hanno confermato che le protesi per anche
e ginocchia costituiscono due mercati del prodotto distinti vista l'assenza
di una significativa sostituibilità sul lato dell'offerta. Le indagine
hanno inoltre confermato che i mercati geografici dei prodotti in oggetto
rimangono nazionali, date le considerevoli differenze di quote di mercato,
prezzi e sistemi di rimborso, nonché la necessità della formazione e
dell'assistenza in loco ad ospedali e personale sanitario. A seguito
dell'operazione, la nuova entità diventerà il leader del mercato degli
articoli ortopedici per anche e ginocchia in una serie di paesi, come ad
esempio i Paesi Bassi, l'Italia, la Germania, il Belgio e la Francia. Questi
paesi possono tuttavia contare sulla presenza di diversi altri produttori,
di dimensioni sufficienti per concorrere con la nuova entità in termini di
varietà, innovazione tecnologica e affidabilità. Si tratta principalmente
delle impresi statunitensi Johnson & Johnson/DePuy, Zimmer e Stryker. La
Commissione ha inoltre concluso che, malgrado la capacità di fornire
un'ampia gamma di impianti, la nuova impresa non disporrebbe di un vantaggio
competitivo decisivo rispetto ai propri concorrenti, in quanto i principali
criteri di selezione per gli ospedali riguardano la qualità e i risultati a
lungo termine (evidenza clinica). Le gare di appalto sono spesso organizzate
per singoli articoli; un'altra prassi comune è quella di avere due
fornitori per lo stesso articolo. Di conseguenza, la natura complementare
delle due imprese non determinerà un aumento significativo del potere di
mercato in nessuno dei mercati interessati, vista la presenza di una serie
di altri operatori che sono in grado di offrire prodotti alternativi e dati
i comportamenti di acquisto che caratterizzano la domanda in questo
settore.
GLI EURODEPUTATI APPROVANO NORME PIÙ
SEVERE IN MATERIA DI CONTAMINAZIONE ED ETICHETTATURA DEGLI OGM
Bruxelles, 28 maggio 2003 - I membri della commissione per l'ambiente
dell'Europarlamento hanno votato a favore di misure più severe in materia
di contaminazione accidentale e di etichettatura degli organismi
geneticamente modificati (Ogm). Durante la riunione della commissione,
tenutasi il 22 maggio, gli eurodeputati hanno adottato con 31 voti
favorevoli e 21 contrari, un emendamento volto a ridurre da 0,9 a 0,5 per
cento il livello accettabile di materiale geneticamente modificato nei
prodotti "privi di Ogm", dovuto alla contaminazione avventizia o
tecnicamente inevitabile. A marzo, il Consiglio "Agricoltura" ha
adottato una posizione comune, la quale propone di introdurre un limite
dello 0,9 per cento. Durante il dibattito che ha preceduto la votazione
della commissione per l'ambiente, un rappresentante della Commissione ha
affermato che sarebbe impossibile rispettare una soglia dello 0,5 per cento.
Ciononostante, i membri della commissione parlamentare hanno optato per il
livello più basso. Nel corso della stessa riunione, la commissione ha
votato anche una relazione presentata dall'eurodeputato greco Antonios
Trakatellis sulla tracciabilità e l'etichettatura degli Ogm. Poiché la metà
degli emendamenti presentati inizialmente dal Parlamento è stata accolta
nella posizione comune elaborata dal Consiglio a marzo, la commissione ha
proposto un numero limitato di cambiamenti per la seconda lettura. Gli
eurodeputati, tuttavia, hanno respinto la proposta del Consiglio di
consentire ai fabbricanti di prodotti geneticamente modificati di sostituire
l'accurata descrizione di tutti gli Ogm presenti in un unico prodotto con
una "dichiarazione d'uso" e hanno proposto di indicare
sull'etichetta di ogni prodotto preconfezionato contenente materiali
geneticamente modificati, la dicitura "questo prodotto è ottenuto a
partire da Ogm". Gli emendamenti proposti dalla commissione saranno
votati durante la sessione plenaria di luglio del Parlamento, che si terrà
a Strasburgo. I ministri europei dell'Agricoltura discuteranno la questione
della coesistenza fra colture geneticamente modificate e non, durante la
riunione del Consiglio "Agricoltura", previsto per il 26 maggio a
Bruxelles, nel corso della quale un rappresentante della Commissione
presenterà i risultati di una tavola rotonda su questo argomento, svoltasi
a Bruxelles il 24 aprile.
IL GOVERNO FRANCESE ESORTA A TUTELARE E
RISPETTARE LA RICERCA SUGLI OGM
Bruxelles, 28 maggio 2003 - I membri della commissione per gli Affari
economici del Senato francese hanno adottato all'unanimità una relazione,
che illustra nel dettaglio i provvedimenti necessari per la definizione di
un quadro normativo e di ricerca fattibile per lo sviluppo degli organismi
geneticamente modificati (Ogm). La relazione fa notare che nel corso degli
ultimi anni la ricerca biotecnologica si è ridotta notevolmente in Francia,
nonostante il paese disponga di una considerevole base scientifica in questo
settore. Per invertire tale tendenza, secondo il documento occorre garantire
un maggior riconoscimento ed una migliore protezione alla ricerca in materia
di Ogm condotta in base al principio di precauzione. La relazione, inoltre,
evidenzia la necessità di una maggiore volontà politica e di un sostegno
morale agli scienziati impegnati nella ricerca per lo sviluppo degli Ogm.
Secondo il documento, inoltre, è necessario incoraggiare la creazione di
partenariati fra pubblico e privato, rivedere le allocazioni dei bilanci
pubblici ed incrementare il sostegno economico alle imprese private per la
ricerca in materia di Ogm. Per quanto concerne lo scetticismo dell'opinione
pubblica sugli Ogm, la relazione sostiene la necessità di maggiore
trasparenza e di un dialogo più intenso fra scienziati e cittadini. I
membri della commissione del Senato, inoltre, hanno espresso il loro assenso
all'adozione di un progetto di legge, volto a fissare i parametri etici per
la ricerca biotecnologica. La relazione conclude affermando che l'attuazione
di tali misure condurrà inevitabilmente all'eliminazione della moratoria
sui prodotti geneticamente modificati. Infolink: http://www.senat.fr/rap/r02-301/r02-301_mono.html#toc0
TERAPIA DEL DOLORE: CELEBRATA LA
GIORNATA DEL SOLLIEVO
Roma, 28 maggio 2003 - L'affermazione del diritto a non soffrire di dolore
inutile, insopportabile e insensato è traducibile come diritto al sollievo.
La Giornata nazionale del sollievo, celebrata domenica 25 maggio 2003, vuole
essere un passo avanti nella consapevolezza che il sollievo non solo è
desiderabile ma anche possibile. La promozione delle cure palliative e, in
particolare, della terapia del dolore è il principale obiettivo perseguito
con questa iniziativa, promossa dal ministero della Salute, che s'inquadra
in un progetto più ampio che prevede, tra l'altro, la semplificazione delle
modalità prescrittive dei farmaci oppiacei prevista dal Decreto
Ministeriale del 4 aprile 2003. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/terapia_dolore/index.html
SIGARETTE: CINEMA FARCITO DI PUBBLICITÀ
SUBLIMINALE CLAMOROSA RICERCA SUGLI STUDENTI MEDI FIORENTINI SVELA GLI ABUSI
DELLE MULTINAZIONALI DEL TABACCO. I FILM PIENI DI SCENE IN CUI SI FUMA, MA
LO SPETTATORE- VITTIMA NON SE NE RENDE CONTO
Firenze, 28 maggio 2003 - Ora è provato. Le multinazionali del tabacco
farciscono i film di pubblicità subliminale, la più insidiosa e aggressiva
perché colpisce senza farsi riconoscere. Lo testimonia una ricerca che la
Lega per la Lotta contro i Tumori (Lilt) e l'Ambulatorio per il Tabagismo
della A.S.L. di Firenze hanno condotto tra gli studenti medi fiorentini in
vista della Giornata senza Tabacco del 31 maggio che l'Organizzazione
Mondiale della Sanità ha dedicato quest'anno agli Smoke free movies, il
cinema senza fumo. L'indagine, mirata sul rapporto film/fumo, è stata
realizzata in questi giorni all'Istituto Alberghiero Saffi su un campione di
circa 200 studenti tra i 14 e i 20 anni, l'età più sensibile ai modelli
proposti dal cinema. I risultati, per molti aspetti clamorosi, sono stati
presentati oggi in Palazzo Vecchio dall'assessore alla Sanità Graziano
Cioni, dal vice presidente della LILT Alexander Peirano con la responsabile
della Prevenzione ed Educazione alla Salute Rosangela Terrone e la psicologa
Tina Nannucci, e per l'Ambulatorio del Tabagismo (Quartieri 1 e 2) da
Claudio Porciatti e Beatrice Palmerani. In base a un recente studio
dell'Università della California, già era noto che nei film americani
degli anni 70/80 le sigarette apparivano in media ogni 15-20 minuti, mentre
in quelli dell'ultimo decennio si fuma ogni 3-5 minuti. Messe alle corde su
molti fronti, negli ultimi anni le multinazionali del tabacco hanno
evidentemente moltiplicato gli investimenti nel cinema, anche per la sua
capacità di in filtrarsi in tutte le case attraverso la TV. L'indagine
sull'istituto Saffi ha ora accertato che, benché la frequenza di scene in
cui si fuma sia ormai fittissima, gli spettatori non ne hanno percezione
cosciente. Al punto che, non scattando alcun allarme, si ritengono
perfettamente al sicuro da rischi di plagio. Senza distinzioni tra fumatori
e non, quasi tutti gli intervistati percepiscono infatti una frequenza di
simili episodi assai ridotta: ogni 15 minuti per il 32% del campione, ogni
mezz'ora per il 21% e ogni ora per il 15%. Addirittura il 19% non ricorda
alcun film in cui si faccia uso di sigarette. Destinati a rilanciare la
polemica contro l'industria del tabacco, questi dati sono emersi da un
questionario di 18 domande al quale hanno risposto 177 studenti (età media
16,8 anni) estratti a sorte tra i 450 del Saffi. Molti i fumatori dichiarati
(il 42,5%), 6 su 10 ragazze. Sostanziali le differenze in base all'età:
nella fascia 14 - 16 anni le fumatrici sono ancora più numerose (72%); in
quella 17 - 20 anni c'è invece più equilibrio (femmine 52%, maschi 48%).
Con l'avanzare dell'età si fuma anche di più: 5 - 10 sigarette al giorno
per le ragazze, meno di 5 per i maschi. Da notare che rispetto ai non
fumatori, chi fuma considera meno dannosa non solo la nicotina, ma anche la
cocaina. Fumatori e non vanno comunque quasi tutti al cinema (86%) e 4 su 10
sono forti consumatori di film (da 5 a 10 al mese). Pochi si rendono conto
dell'insidia. Secondo il 43% dei fumatori e il 53% dei non fumatori vedere
un attore con la sigaretta in bocca non influenza affatto il comportamento
degli spettatori. Ma la controprova viene dal 63% dei fumatori i quali
confessano che simili scene, anche la semplice vista di un pacchetto di
sigarette, bastano e avanzano a stimolare la voglia di fumare. "La
realtà", commentano gli autori della ricerca, "è che gli
spettatori sottostimano clamorosamente il fenomeno rivelando peraltro
riflessi difensivi che si traducono in sopravvalutazione di sé e delle
proprie risorse. I messaggi pubblicitari arrivano senza che i destinatari se
ne rendano conto. E considerando che quelli che non raggiungono la sfera
della consapevolezza sono i più efficaci, possiamo chiederci non solo
quante sigarette vengono accese senza sapere che il desiderio è stato
evocato da un film, ma, ciò che è più grave, anche quanti abbiano
cominciato a fumare per imitare inconsciamente l'attore del
cuore".
PROGETTO MANTEGNA
Padova, 28 maggio 2003 - Gli affreschi del Mantegna della Cappella Ovetari
di Padova non sono completamente perduti. A 59 anni dal bombardamento che,
l'11 marzo del '44, lo polverizzò, il capolavoro dell'arte italiana del
'400, ha una possibilità di rivivere. Per ora solo virtualmente ma, se gli
esperti riterranno di avviarne il restauro, anche fisicamente. Dal maggio
del 2001, nel Dipartimento di Fisica dell'Università di Padova, 31
operatori si sono ininterrottamente dati il cambio intorno a 12 calcolatori
in rete. In questi due anni, macchine e uomini hanno esaminato 80.735
frammenti d'affresco, i più estesi dei quali delle dimensioni di un
pacchetto di sigarette, la gran parte non più grandi di un francobollo. A
raccoglierli, all'indomani del bombardamento che trasformò in polvere il
capolavoro del Mantegna, furono i cittadini di Padova che li scavarono nella
montagna di rovine che era tutto ciò che restava della Cappella Ovetari e
di quelle contigue. Quei frammenti, riposti in decine di casse, vennero
inviati a Roma e affidati all'Istituto Centrale per il Restauro. Nel '46, a
cura dell'allora direttore dell'ICR, Cesare Brandi, venne attuata la
ricomposizione dei frammenti di 4 delle scene - le meno danneggiate - che
vennero ricollocate nella Cappella padovana da cui provenivano. Gran parte
delle casse, contenenti migliaia di altri frammenti, vennero riportate a
Padova e consegnate al locale Museo Civico e successivamente trasferite al
Museo Diocesano. Nel 1992 anche le ultime casse di frammenti, sino ad allora
conservate a Roma, vennero riconsegnate a Padova, raggiungendo le altre nei
depositi del Museo Diocesano. Quasi sessant'anni di silenzio hanno finito
con l'alimentare anche leggende, come quella, riportata da autorevolissimi
mezzi d'informazione stranieri, della scomparsa della famose quanto
invisibili casse. Nulla di tutto ciò e vero. Le casse non solo esistono ma,
con finanziamenti ministeriali, negli anni tra il 1994 e il '98, ciascuno
dei minutissimi frammenti è stato restaurato, fotografato e documentato, in
attesa di capire se e come si potesse tentare una ricollocazione
dell'immenso mosaico scomposto. L'impresa, che sembrava impossibile,
potrebbe divenire realtà grazie agli studi del professor Domenico Toniolo e
del dottor Massimo Fornasier dell'Istituto di Fisica dell'Università di
Padova, i quali hanno messo a punto un programma in grado di confrontare e
ricollocare i frammenti su una mappa rappresentata dalla riproduzione degli
unici documenti rimasti del famoso ciclo: le immagini realizzate nel 1920
dai tecnici della Fratelli Alinari, immagini di buona qualità ma in bianco
e nero. La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, venuta a
conoscenza di quello che allora sembrava ancora un puro esercizio
scientifico, decise di intervenire per finanziare e gestire il passaggio
dalla ricerca teorica all'applicazione pratica, trovando ampiamente
disponibile la Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici del Veneto e, in
quanto proprietaria dei frammenti, la Curia. Due anni di lavoro ed ecco
arrivare i risultati: migliaia di frammenti hanno trovato la loro
collocazione (anastilosi virtuale) e ciò grazie alla rete di computer in
grado di localizzare in pochi secondi frammenti della dimensione di 3-4
centimetri quadri su superfici di molti metri quadri e ciò attraverso il
raffronto di 7 milioni di posizioni possibili, ricorrendo anche e l'uso
della tecnica delle armoniche circolari. A pieno regime, in una giornata
lavorativa, il laboratorio dell'Istituto è in grado di esaminare fino a
1.000 frammenti. Rimessi virtualmente al loro posto, i frammenti salvati
dimostrano di coprire circa 77mq, un 10 per cento circa di quella che era la
superficie affrescata, distrutta in quel terribile evento. In pratica, per
un frammento ritrovato ne mancano almeno altre nove. Quando i frammenti
passeranno da una anastilosi virtuale ad una reale? Quali tecniche si
potranno adottare? La parola spetta ora ai tecnici del Ministero per i Beni
Culturali e Ambientali. Quello che è certo è che a Padova è stata messa a
punto una tecnica di ricerca sicuramente efficace per situazioni analoghe
nel mondo, che ciò che era ritenuto impossibile è risultato invece
possibile e che dall'esame dei frammenti ricomposti emergono interessanti
nuove conoscenze circa la tecnica e l'arte del Mantegna.
IL LOGGIATO DI PALAZZO GIURECONSULTI
DIVENTA UN TEATRO IN SCENA PER TUTTI "DONNE, POTERE, PASSIONI E DESTINI
DELL'ECONOMIA DEL MONDO"
Milano, 28 maggio 2003. Diventa un teatro all'aperto, quest'anno, il
loggiato di Palazzo Affari ai Giureconsulti in occasione dell'incontro
annuale del Corpo Consolare organizzato dalla Camera di Commercio di Milano.
Con la rappresentazione "Donne, potere, passioni e destini
dell'economia del mondo" curata dall'Associazione Culturale No'hma. Lo
spunto per la scena è tutto femminile. Con protagoniste Teodora di Bisanzio,
attrice di strada e taverne e poi Imperatrice di Oriente e Occidente,
Cleopatra, Giovanna, la Pulzella di Orleans a capo di eserciti, le
castellane Eleonora di Monfort e Matilde di Toscana, Eleonora di Aquitania,
la Badessa di Chaucer, la borghese Margherita Datini moglie di un mercante
di panni a Prato, Maria de' Medici, protettrice del grande Rubens, Caterina
di Russia, estimatrice di Voltaire e degli Illuministi. Uno spettacolo di
recitazione e musiche con otto attori, quattro musicisti (pianoforte,
batteria e percussioni, contrabbasso, sassofono) e una cantante. Brani
tratti da William Shakespeare e William B. Yeats. L'appuntamento, aperto a
tutti, è per giovedì 29 Maggio alle ore 18.00, per la durata di un'ora e
trenta minuti, al Palazzo Affari ai Giureconsulti della Camera di Commercio
di Milano, in piazza dei Mercanti 2 (MM Duomo). "Milano - ha dichiarato
Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - vive da
protagonista la scena economica italiana e internazionale. Questa serata in
occasione del tradizionale incontro col Corpo Consolare dà risalto alla
vocazione all'internazionalità della città di Milano, testimoniata
dall'elevata presenza di rappresentanze consolari e commerciali estere. Ma,
per la prima volta, con la partecipazione della cittadinanza, rappresenta
anche un momento importante per trasmettere ai milanesi la tradizione dei
valori di imprenditorialità e produttività". Lo svolgimento. Si
susseguiranno brevi momenti di drammaturgia shakespeariana, con carattere e
modalità sceniche divertenti e curiose, assieme a momenti di poesia e di
ironia, ad esempio nelle canzoni di Yeats e nelle ballate medioevali
improntate a comicità e metafore buffonesche. lo spettacolo - Le donne in
scena. Verranno incontro al pubblico figure emblematiche come Teodora di
Bisanzio, attrice di strada e taverne prima di divenire, accanto a
Giustiniano e dopo di lui, Imperatrice di Oriente e Occidente, donna che
conosceva la vita e quindi capace di capire e di governare, come Cleopatra,
come Giovanna, la Pulzella di Orleans, a capo di eserciti che spostò anche
interi settori dell'economia dall'Inghilterra alla Francia e in altri paesi
dell'Europa del tempo, e ancora le Castellane, da Eleonora di Monfort a
Matilde di Toscana ad Eleonora di Aquitania, bella, intelligentissima,
intrigante ed esuberante. Scopriremo le Economie potenti dei Monasteri
governati dalle Badesse, come la famosa Badessa di Chaucer, e le sagge e
potenti Economie delle borghesi del '400, come quella Margherita Datini di
cui restano cronache e testimonianze in un gustoso, divertente Epistolario
con il marito mercante di panni a Prato. Entreranno infine in scena le
Principesse del Rinascimento da Maria de' Medici, protettrice del grande
Rubens, a Caterina di Russia, estimatrice di Voltaire e degli Illuministi,
entrambe Reggenti di elevatissimo valore e forti condottiere, entrambe donne
di amori e passioni, determinanti per i destini di merci, commerci, scambi
economici, sfortune e fortune di intere nazioni. Il progetto
scenico-musicale affronta il tema dei destini dell'Economia da una
angolazione nuova, di ricostruzione del ruolo assunto dalle donne nella
storia dell'Economia. Donne di tutti i ceti sociali hanno determinato le
sorti dell'economia di interi popoli, di paesi e nazioni del mondo, con
capacità decisionali, creatività, rigore amministrativo, sensibilità
giuridica e sociale, spesso senza pudore o eccessive preoccupazioni,
abbandonandosi alle passioni, alle emozioni, alle bizzarrie e ai desideri,
assecondando cuore e ragione insieme. Le esecuzioni. Recitazione di brani
da: William Shakespeare, "Enrico VI", "Antonio e
Cleopatra", "Come vi piace" e William B. Yeats: componimenti
da Poems, Macmillan, New York. Musiche originali di Alessandro Bianchi
eseguite in quartetto. Ideazione, testi e regia di Teresa Pomodoro. Attori:
Eric Alexander, Massimo Cataruzza Dorigo, Maurizio Desinan, Monica Faggiani,
Alessandra Limetti, Anna Nicora, Giovanna Rossi, Margò Volo. Musicisti:
Alessandro Bianchi al pianoforte, Gino Carravieri alla batteria e alle
percussioni, Valerio Della Fonte al contrabbasso, Maurizio Signorino al
sassofono. Cantante: Consuelo Orsingher. Luci di Luigi Manzoni.
www.mi.camcom.it Palazzo Affari Ai Giureconsulti - Nel 1911 la Camera di
Commercio acquisì l'intero Palazzo Affari ai Giureconsulti e lo adattò a
propria sede. Nel 1957 gli uffici della Camera di Commercio si spostarono in
via Meravigli 9-11, mentre al piano terreno dei Giureconsulti venne
collocato un laboratorio gemmologico per l'analisi delle pietre preziose.
Nel 1985 l'architetto Gianni Mezzanotte iniziò i lavori di restauro al
palazzo che oggi è adibito a spazio per conferenze, mostre e convegni. Ma
fin dal Medio Evo il luogo in cui sorge il Palazzo dei Giureconsulti ha
ospitato funzioni di magistratura e uffici amministrativi quale parte
integrante di piazza dei Mercanti dove si addensavano mercato, scuole,
carceri e magazzini. Una concentrazione di funzioni civiche, celebranti
"atti e riti della vita pubblica", che, nel corso dei secoli, ha
vissuto una intricata storia edilizia segnata da numerose sostituzioni,
aggiunte e trasformazioni. Non fece eccezione il Palazzo dei Giureconsulti,
ricostruito in seguito alla bolla di papa Pio IV che l'8 luglio 1560
accordava ai "Dottori in legge" la somma di 5000 scudi. I lavori
iniziarono nel 1562 (a partire dal lato occidentale) su progetto di Vincenzo
Seregni, nella cui opera si sentono gli influssi del contemporaneo Galeazzo
Alessi. In questo senso si possono leggere sia l'apparato decorativo di
bugne, erme, mascheroni, sia il portico a colonne binate a piano terreno,
memore del cortile principale di Palazzo Marino. Una soluzione quest'ultima
che, al di là delle ascendenze artistiche, conferisce all'edificio una
forte valenza urbana, aprendolo sullo spazio pubblico ed esaltandone il
senso civico. Significativamente le Scuole Palatine (già Scuole del
Broletto) adottarono lo stesso modello per la ricostruzione della facciata
sul lato sud della piazza Mercanti nel XVII secolo. La storia successiva del
palazzo dei Giureconsulti si intersecò con l'evoluzione nel tempo
dell'ordinamento giuridico: dall'abolizione del Collegio dei Dottori fino
alla istituzione del Tribunale di Revisione e della Corte di Appello nel
1801. Nel 1809, in periodo napoleonico, la Camera di Commercio acquistò una
parte dell'edificio per installarvi la Borsa; nel 1823 la Cassa di Risparmio
vi ospitò parte dei suoi uffici, mentre altre attività si aggiunsero e si
alternarono nel corso del secolo. Mutamenti sostanziali fecero seguito alle
sistemazioni stradali dell'area, tra cui l'apertura di via Mercanti e di via
Carlo Alberto nel 1871 in seguito alla sistemazione della nuova piazza del
Duomo. ...e la storia della piazza mercanti. Il Palazzo dei Giureconsulti,
costruito nel 1562, è uno degli elementi fondamentali della Piazza dei
Mercanti, centro topografico della Milano medievale e cuore delle attività
economiche e sociali di quei tempi. Per quasi sei secoli, dall'inizio del
Duecento alla fine del Settecento, questa piazza è stata lo scenario della
vita cittadina e del susseguirsi delle vicende che hanno segnato la storia
della città. La costruzione della piazza fu decisa nel 1228, quando il
Consiglio Generale del Comune decretò l'istituzione di un nuovo Broletto,
centro di scambi commerciali e sede di uffici amministrativi. Già nei
secoli precedenti la zona era parte integrante del centro cittadino; ne sono
prova evidente i resti tardo romani di un lastricato stradale e di due pozzi
perdenti. La stessa torre civica attorno alla quale si è sviluppata la
costruzione del Palazzo, è probabilmente il rifacimento di una struttura
precedente. La configurazione della piazza si sviluppò tra la fine del
Duecento e la metà del Cinquecento, completando il quadrilatero di edifici
sorti attorno al Palazzo della Ragione, ultimato nel 1233. Sul lato esposto
a nord vi era la torre civica, eretta da Napo Torriani nel 1272.
Tutt'attorno, prima della costruzione del Palazzo dei Giureconsulti, vi
erano il Palazzo dei Notai, il Tribunale della Provvisione (sede di uffici
amministrativi), gli uffici dei magistrati dei dazi, delle strade e delle
vettovaglie. Botteghe di mercanti e i magazzini comunali del sale
completavano la cortina degli edifici situati su quel versante. Il lato
meridionale della piazza era invece costituito dalla Chiesa di San Michele
al Gallo, dalle Scuole del Broletto (divenute nel 1644 Scuole Palatine, dopo
la costruzione del nuovo edificio progettato da Carlo Buzzi), dal Palazzo
degli Osii, abitato da alcuni ufficiali del Comune sin dal 1229, e dal
Portico della Ferrata. A oriente vi erano il Palazzo del Podestà e le
carceri; a occidente la Camera dei Mercanti e la prosecuzione del Tribunale
della Provvisione. La stratificazione nel tempo di tutti questi edifici portò
a una notevole difformità di stili. Nel 1645 fu proposto di dare al
complesso un aspetto architettonico uniforme, ispirandosi al modello del
Palazzo dei Giureconsulti. Il progetto trovò una parziale realizzazione
soltanto nella facciata delle Scuole Palatine. La decadenza della piazza
ebbe inizio con la metà del Settecento, quando le Scuole Palatine furono
trasferite a Brera e il Tribunale della Provvisione si sposto nel Broletto
dei Farinari. L'arrivo delle truppe napoleoniche e l'entrata in vigore della
Costituzione Repubblicana, frutto della Rivoluzione Francese, completarono
lo svuotamento della piazza con la soppressione del Collegio dei Dottori e
di tutte le organizzazioni professionali e artigianali. Il ruolo della
Piazza dei Mercanti, andò progressivamente scemando fino a perdere
addirittura la propria identità architettonica a partire dal 1860, quando
la Giunta comunale indisse un concorso di idee per sistemare il centro
cittadino. Fu l'inizio di una serie di opere e di interventi
urbanistico-architettonici che portarono alla realizzazione del progetto per
la Piazza del Duomo. Nel 1865 fu posata la prima pietra della Galleria e dei
portici settentrionali. Tra il 1872 e il 1876 fu realizzata l'apertura della
Piazza dei Mercanti verso il Duomo, troncando una parte del Palazzo dei
Giureconsulti; nel 1887 fu abbattuto il Tribunale della Provvisione
permettendo la realizzazione di un passaggio più ampio tra la Piazza e via
santa Margherita. Papa Pio IV e il Collegio dei Nobili Dottori. Il Palazzo
dei Giureconsulti fu voluto e finanziato da Giovanni Angelo Medici, nobile
di origini milanesi salito al soglio pontificio con il nome di Papa Pio IV.
L'edificio era destinato ad accogliere il Collegio dei Nobili Dottori. Era
la scuola da cui uscivano gli amministratori pubblici dello stato: senatori,
giudici, regi luogotenenti, capitani di giustizia. Per accedervi era
necessario provare la nascita milanese e una nobiltà di oltre centoventi
anni. Il progetto fu ideato dall'architetto Vincenzo Seregni e la
costruzione dell'edificio ebbe inizio nel 1562 per completarsi nel 1654 in
una struttura che avvolgeva l'antica torre civica edificata nel 1272. Oltre
al Seregni intervennero nella realizzazione dell'edificio: Galeazzo Alessi,
Giuseppe Meda, Alessandro Bisnati, Carlo Buzzi. Il Palazzo dei Giureconsulti
era dotato di sale in cui i Dottori in Legge svolgevano cerimonie e tenevano
ricevimenti. Dietro la torre civica era stata ricavata una piccola chiesa
dedicata a San Giovanni Evangelista (proprio in onore di Giovanni Angelo
Medici) e all'Arcangelo Michele.
LA MOSTRA "INTERNI ITALIANI"
A BERLINO
Berlino, 28 maggio 2003 - Martedì 24 giugno 2003, a Berlino presso la
Kunsthaus Tacheles di Oranienburger Str. 54-56, si inaugura la terza
edizione di "Interni Italiani" che proseguirà fino al 27 luglio
con il patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri, Regione Piemonte,
Comune di Parma e in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di
Berlino. Sponsor ufficiale: Acqua minerale Lauretana. Tra i designers
invitati nomi di prestigio quali Maurizio Duranti che presenterà i prodotti
della Glas, Gumdesign che presenterà i prodotti della Elios Ceramica e
della Nuova Ceramica Ternana. La mostra é una rassegna itinerante a cura di
Edoardo Di Mauro e Walter Vallini, dedicata alla creatività italiana
nell'ambito delle arti visive di matrice oggettuale e del design che, dopo
aver toccato Lisbona e Praga nel corso del 2002, prosegue il suo percorso
europeo approdando in un centro di grande rilevanza culturale come Berlino.
"Interni Italiani" rappresenta alla perfezione il connubio tipico
fra oggetti del design d'avanguardia ed arti plastiche, secondo le regole
del buon gusto italiano. La Mostra è inserita nel progetto di ampio respiro
dell'importante Festival della Cultura Italiana dal tema "La dolce
vita" organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Berlino e che si
svolgerà dal 20 giugno al 6 luglio 2003.
XV ASTA BOLAFFI AMBASSADOR MANIFESTI:
UN SECOLO DI IMMAGINI CHE HANNO FATTO EPOCA ALL'INCANTO A TORINO
Torino, 28 maggio 2003 - Sabato 31 maggio 2003, alle ore 15.00, a Torino
presso la Sala Bolaffi di via Cavour 17, avrà luogo la prima Asta Bolaffi
Ambassador Manifesti del 2003. Protagoniste dell'evento, unico nel suo
genere in Italia, saranno oltre 900 affiches cinematografiche e
pubblicitarie d'epoca, opere di grande valore storico e artistico che
documentano al tempo stesso l'evoluzione della comunicazione, la nascita del
marketing e i cambiamenti della società, della moda e dei costumi nel corso
del Novecento. Marcello Dudovich, Gino Boccasile e Leonetto Cappiello sono
gli straordinari e preveggenti comunicatori che firmano alcuni dei lotti più
pregevoli, opere dal fascino intramontabile e dallo stile inconfondibile che
hanno dettato vere e proprie regole nel campo dell'arte e della grafica
pubblicitaria. Un'articolata sezione monotematica riguarderà il turismo
estivo: verranno infatti licitate le affiches delle più esclusive mete
turistiche italiane e internazionali, località balneari, montane, campestri
e lacustri che hanno segnato la storia del turismo, del costume e della
società del secolo scorso. Nell'ambito dell'Asta saranno inoltre battuti
alcuni manifesti di notevole interesse e valore realizzati dal pittore
cartellonista e scenografo Adolphe Mouron Cassandre, personalità di spicco
dell'Art Déco che influenzò con le sue composizioni semplici, essenziali e
dai colori accesi moltissimi illustratori del XX secolo. I lotti saranno
visionabili a partire da giovedì 29 maggio presso la Sala Bolaffi di
Torino. Il catalogo generale dell'Asta corredato dalle immagini di tutti i
lotti e dalle indicazioni relative a base d'asta, stima e stato di
conservazione sarà disponibile a partire da metà maggio. Da sabato 17 a
martedì 27 maggio sarà inoltre allestita una mostra dei manifesti più
pregevoli presso la filiale Bolaffi di Milano in via Manzoni 7 (ingresso
gratuito).
"UNA NOTTE AL MUSEO"
Milano, 28 maggio 2003 - Arriva la bella stagione e finalmente tornano le
Notti al Museo di Gioca con Leo, la serie di iniziative dedicate ai bambini
e ai ragazzi. Sono tre le notti del Museo per il 2003 e tutte sono dedicate
a un tema diverso. Sabato 31 maggio e Domenica 1 giugno - dalle ore 19.00
alle ore 09.00 "Una Notte al Museo" : "Caccia al ladro Il
Museo apre le sue sale collezioni per una fantastico evento notturno, ma
AARGH un urlo invade la notte. E' stato rubato un prezioso diamante. E' tra
il pubblico un'insuperabile squadra di investigatori che insieme ai
visitatori studiano tutti gli indizi nei laboratori scientifici del Museo
per ritrovare il ladro ed il bottino. Si troverà il maltolto? Sicuramente
si troverà l'allegria! Il programma dettagliato della Notte sul sito
www.museoscienza.org o tramite richiesta telefonica allo 02/48.555.445 a
partire dal prossimo 15 maggio. Prossimamente..... "Una Notte al
Museo" : "Fuori dal Tempo" Sabato 6 e Domenica 7 settembre -
dalle ore 19.00 alle ore 09.00 Importante, si ricorda che : La prenotazione
è obbligatoria, chiamando il n. 02/48.555.445 almeno una settimana prima
della data della "Notte". Il costo è di Euro 40,00 a persona e
comprende l'entrata al Museo, la partecipazione a tutti gli eventi in
programma, la cena del sabato sera, la colazione della domenica mattina,
l'assistenza degli animatori per i bambini non accompagnati da adulti. L'età
consigliata per la partecipazione alle "Notti" è tra i 5 e i 12
anni. Si consiglia di indossare un abbigliamento comodo quali jeans e scarpe
da tennis, di portare il sacco a pelo (comunque il Museo fornirà
materassini e cuscini sterilizzati), una torcia e...lo spazzolino da
denti.
GIORGIO ARMANI VESTE IL 'PAVAROTTI
& FRIENDS' 2003
Milano, 28 maggio 2003 - In occasione del Pavarotti & Friends, il
concerto organizzato da Luciano Pavarotti a Modena, trasmesso in diretta
ieri sera alle 20.30 su Rai 1, alcuni dei personaggi presenti hanno scelto
di indossare abiti di Giorgio Armani: Eric Clapton, Andrea Bocelli, Laura
Pausini, Ricky Martin e Manuela Arcuri.
A CASA DEL VINO, PALAZZO DE' PROBIZER
GIALLO IN DUE ATTI: MARZIMINO E MOZART
Isera (Tn), 28 maggio 2003 - Qual'è il Marzemino cantato nel Don Giovanni
di Mozart? Quello trentino oppure un altro? Grande fermento alla "Casa
del Vino" di Isera: sabato 7 giugno alle ore 15.00, il rosso trentino
verrà processato con l'accusa di appropriazione indebita della paternità
del Marzimino di Mozart. Famosi personaggi del mondo culturale e
gastronomico saranno chiamati in causa per esprimere la loro opinione.
Andrea G. Pinketts, giornalista e narratore di romanzi noir, sarà il
Presidente della corte; Umberto Malossini, ricercatore all'Istituto agrario
di San Michele investirà il ruolo del Pubblico Ministero, mentre Fausto
Campostrini, del Consorzio per la tutela del Franciacorta sarà l'avvocato
difensore. Tra i periti della corte ci saranno noti personaggi del mondo
culturale ed enogastronomico: Carlo Cambi, Davide Paolini, Bruno Gambacorta,
Andrea Grignaffini, Nereo Pederzolli, Paul De Sury. Tra i testimoni: Armando
Torno, editorialista del Corriere della Sera ed esperto musicologo e
Elisabetta Tosi, giornalista di vite e di vino. Durante il processo non
mancherà la rappresentazione teatrale della fatidica 17° scena del Don
Giovanni: l'ultima cena del libertino che, a fianco del suo fido servitore
Leporello, gusta compiaciuto un piatto a base di fagiano e assapora con
entusiasmo un eccellente Marzimino. Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da
Ponte saranno chiamati a deporre solo dopo l'arringa dei due avvocati: si
assisterà all'incontro tra i creatori del Don Giovanni che, in compagnia di
due calici di vino, cominceranno a pensare alle note e alle parole di questa
famosa opera. Prima della conclusione del processo si assisterà ad un
autentico momento conviviale, curato dello chef Rinaldo Dalsasso del
ristorante" Al Borgo" di Rovereto: avvocati, periti e testimoni
dovranno degustare i vini con il fagiano "alla Don Giovanni", che
consentirà lor di esprimere un giudizio finale irrevocabile. www.trentinoshop.com
VELA : LO SHERATON ROMA HOTEL &
CONFERENCE CENTER RINNOVA IL SUO IMPEGNO NELLO SPORT PARTECIPANDO AL
CAMPIONATO DEL MEDITERRANEO DI PUNTA
Roma, 28 maggio 2003 - Vento in poppa per lo Sheraton Roma che quest'anno
veste di blu l'equipaggio dell'Imx 40 Muzyka, per il campionato del
Mediterraneo Ims, regata che si svolge a Punta Ala dal 2 al 7 giugno 2003,
con la partecipazione di circa 70 imbarcazioni a livello internazionale. Il
team tutto romano, che ha già collezionato numerosi successi in regate di
livello internazionale, vanta tra i componenti Francesco Cruciani, già su
Mascalzone Latino, ed i fratelli Lama, ed è organizzato da Claudio Cresci e
capitanato dal campione argentino Gustavo Warburg (campione del mondo Soling
2001, campione Sudamericano soling 2003), che per l'occasione verrà
appositamente in Italia. Sheraton Roma ha già partecipato a eventi e
attività sportive quali i Rally di Asia-Pacifico 2002 e Canberra 2003, con
il supporto al campione Nico Caldarola. Ed ora, riconferma il suo impegno
nello sport, affiancando l'imbarcazione Muzyca, un X-Yacht Imx 40, il cui
prototipo ha ottenuto un successo immediato classificandosi 1° overall ai
campionati italiani Ims 2001 di Riva Traiano. L'albergo recentemente
rinnovato è situato nel quartiere romano dell'Eur, cuore d'affari della
capitale. Con le sue 647 camere, il Centro Congressi con le 24 sale meeting
rappresenta una realtà importante nella città di Roma ed offre tra le più
avanzate ed esclusive attrezzature sportive con palestra, piscina, tennis,
squash ed un percorso jogging che si snoda lungo tutta l'area verde
dell'albergo. Starwood Hotels & Resorts Worldwide, Inc. è una delle
società leader al mondo nel settore alberghiero, con più di 750 alberghi
in più di 80 Paesi e 105.000 impiegati nei propri alberghi di proprietà o
in gestione. Grazie ai suoi marchi famosi in tutto il mondo, la Starwood è
una società integrata, proprietaria, operatore o franchiser di alberghi e
villaggi di marchi quali: St.Regis, The Luxury Collection, Sheraton, Westin,
Four Points by Sheraton e W, compresa la Starwood Vacation Ownership, Inc.,
una delle società più importanti nella costruzione e gestione di villaggi
in multiproprietà di alto livello. Per ulteriori informazioni visitare il
sito www.starwood.com/pressclub
o www.starwood.com
LORO PIANA ASSEGNA LA "LORO
PIANAWORLD WOOL RECORD CHALLENGE CUP" 2002
Milano, 28 maggio 2003 - Sergio e Pier Luigi Loro Piana annunciano che la
terza edizione della "World Wool Record Challenge Cup" è stata
aggiudicata alla fattoria Highlander, situata nel New South Wales,
Australia, di proprietà di Garry e Kay Wilson. Nel 2002 la fattoria
Highlander ha prodotto una balla di lana di kg. 94 della finezza record di
12,1 micron (Ofda) acquistata al prezzo di 1.500 dollari australiani al
chilo. Questa quantità di lana è sufficiente per costituire la balla (94
Kg.) più fine mai prodotta al mondo fino al 2002. Loro Piana, che da anni
si aggiudica le record bale della Nuova Zelanda e Australia, non metterà in
produzione questa balla fino a quando non ne otterrà una più fine. Questa
aggiudicazione permette però la lavorazione della precedente balla prodotta
dagli stessi Garry e Kay Wilson nel 2001 - della finezza 12.9 micron mai
prodotta fino ad allora. I 50 tagli di tessuto che si otterranno nel
trasformare questa eccelsa materia verranno offerti in prelazione ai
selezionati ed appassionati clienti che si erano fatti cucire abiti
utilizzando i tessuti delle precedenti Record Bale dal 1997 al 2001. La
cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 24 maggio presso il St.Regis
Grand Hotel, Roma. Il vincitore é proclamato da una giuria nominata di anno
in anno e presieduta per questa edizione dal Presidente della Australian
Superfine Woolgrowers' Association e dal Direttore del New Zealand Wool
Board. Loro Piana ha premiato anche i migliori allevatori neozelandesi, che
nell'anno 2002 sono stati Simon e Priscilla Cameron, proprietari della
fattoria Ben Ohau, i quali hanno ottenuto un lotto (balla) di lana di
micronaggio pari a 12,6 micron (comunque record di finezza in Nuova Zelanda)
e che hanno concorso alla Wool World Record Challenge Cup. Un riconoscimento
particolare è stato assegnato all'allevatore Donald Burnett, che aveva
prodotto la World Record Bale 1999, ed è stato ora nuovamente insignito per
aver prodotto la balla di lana più fine neozelandese (12.7 micron) allevata
"paddock" secondo i metodi tradizionali - interamente outdoor,
senza un controllo particolare di alimentazione-. La "World Wool Record
Challenge Cup" è simbolicamente rappresentata da una scultura in
bronzo appositamente realizzata per Loro Piana dall'artista Pino Castagna,
che riproduce in miniatura una delle sue opere più famose denominata
"Il Muro" - un'imponente struttura in acciaio e cemento collocata
all'esterno dello stabilimento Loro Piana di Quarona. Con la logica del
"Challenge", mutuata dalle competizioni sportive, il regolamento
prevede che "Il Muro", simbolo della vittoria, potrà essere
conservato definitivamente solo da chi se lo aggiudicherà per tre volte
consecutive. Istituita nel 2000 al fine di incentivare la produzione di
materie prime eccellenti, la "World Wool Record Challenge Cup" è
un'iniziativa volta a premiare l'allevatore che produce la balla di lana più
fine nell'arco di ciascun anno solare (conforme ai parametri di peso,
lunghezza e resistenza stabiliti dal bando di concorso), riconoscendone la
professionalità e l'impegno per ottenere lane di qualità sempre superiore.
Il successo di questa iniziativa è un'ulteriore riconferma dell'azione
sinergica dell'azienda con i produttori di lane superfini, che ha consentito
il raggiungimento di traguardi qualitativi un tempo inarrivabili. Loro Piana
è ormai da anni la maggiore singola acquirente delle più fini lane merinos
australiane e neozelandesi, e dal 1980 si aggiudica le cosiddette Top Line
1PP - le balle che rappresentano la miglior selezione stagionale della tosa
- alcune delle quali, denominate "Record Bale", raggiungono degli
autentici primati per finezza e qualità della fibra. Di queste Loro Piana,
grazie anche alla propria presenza diretta sui mercati di acquisizione delle
materie prime, possiede ora una collezione storicamente irripetibile ed
unica al mondo per quantità e qualità, ora interpretata nella Collezione
Zenit, che racchiude una gamma esclusiva dei più prestigiosi tessuti per
abito al mondo. I tessuti della Collezione Zenit sono disponibili presso i
negozi Loro Piana di Milano, Roma, Firenze, Verona, Londra, Parigi, Monaco
di Baviera, Duesseldorf, New York, Chicago, Costa Mesa, Manhasset, Dallas,
Seoul e Tokyo che offrono il servizio "su misura", e presso un
selezionato numero di prestigiosi negozi e sartorie in tutto il mondo.
UNA FINALE DI UEFA CHAMPIONS LEAGUE
SOPRATTUTTO ITALIANA
Montebelluna (TV), 28 maggio 2003 - Mancano poco più di 24 ore all'evento
più prestigioso del calcio europeo che vedrà quest'anno una finalissima di
Champions League soprattutto "made in Italy". Italiane le due
squadre protagoniste in campo, italiano il marchio sportivo Lotto che veste
Juventus dal Luglio 2000 e che sarà ai piedi di numerosi
"fuoriclasse" di entrambe le finaliste impegnate nell'attesissima
notte inglese. Un risultato estremamente soddisfacente per Lotto Sport
Italia che, unica azienda italiana nel panorama sportivo internazionale, si
è fatta promotrice di una strategia di sponsorizzazione globale che punta
ad un "effetto macchia", teso a diffondere il made in Italy della
calzatura, dell'abbigliamento e degli accessori con prodotti di alta qualità
e di elevato standard tecnologico. Oltre alle vincenti divise indossate da
Juventus, Lotto sarà in campo con la sua "squadra virtuale"
composta dai testimonials della collezione di calzature calcio: in porta
Dida (con ai piedi Vento) e Abbiati (con Stadio Italia), in difesa Ferrara
(Vento), Fresi (Stadio Italia), Iuliano (Vento), Pessotto (Stadio Italia),
Costacurta (Vento) e Laursen (Stadio Italia), in centro campo Conte (Vento)
e Seedorf (Zhero) e in attacco il bomber Shevchenko (Sheva Pro).
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