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2003 anno 6°  

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29 MAGGIO 2003

pagina 2

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VIA LIBERA A WI-FI PUBBLICO, GASPARRI FIRMA DECRETO 

Roma, 29 maggio 2003 - Ieri mercoledì 28 maggio 2003 il Ministro delle Comunicazioni on. Maurizio Gasparri ha firmato il decreto tecnico sulle Wireless Lan. Il decreto, che si compone di otto articoli, offre la possibilità agli operatori di fornire servizi di accesso al pubblico in regime di autorizzazione generale. "Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto" - dichiara il Ministro delle Comunicazioni on. Maurizio Gasparri - " perché la regolamentazione approvata oggi contribuirà ad accrescere la competitività del nostro Paese nel mercato dell'accesso ad Internet, attraverso lo sviluppo del Wi-Fi. Il forte potenziale tecnologico che portano le Wireless Lan, costituisce una ulteriore opportunità di impresa per le aziende del settore e soprattutto un vantaggio per i cittadini, che potranno beneficiare di nuove modalità di accesso ad Internet a banda larga". "E' una fortunata coincidenza - prosegue il Ministro - che questa normativa, sulla quale abbiamo lavorato a lungo, venga alla luce proprio nel giorno in cui il Ministero ha voluto celebrare Antonio Meucci e l'invenzione del telefono. Il risultato di oggi è frutto di un lavoro puntuale del Ministero delle Comunicazioni, nel rinnovo delle regole del sistema delle telecomunicazioni, svolto in collaborazione con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nel rispetto delle reciproche competenze, e con gli operatori del settore, che hanno contribuito a perfezionare i nostri modelli tecnologici attraverso le audizioni svolte." "Le Wlan - conclude Gasparri - apriranno nuovi scenari anche per le aree disagiate e a minor reddito. Ritengo che anche questa opzione tecnologia possa contribuire alla riduzione del 'digital divide', la discriminante tecnologica tra le aree tecnologicamente più o meno avanzate del Paese. E' nostra intenzione lavorare affinché la banda larga diventi un servizio universale a disposizione di tutti e di cui tutti possano trarre i benefici. Anche il decreto firmato oggi va in questa direzione". Nota esplicativa sul decreto del wi-fi - Il decreto firmato oggi dal Ministro delle Comunicazioni, On. Maurizio Gasparri, ha introdotto in Italia la regolamentazione dei sistemi wi-fi ad uso pubblico. Il provvedimento offre la possibilità di installare reti di tipo Radio LAN per fornire al pubblico l'accesso ai servizi di comunicazione elettronica sulle bande di frequenza dei 2,4 e dei 5 GHz, mediante una semplice autorizzazione. Gli operatori che intendono offrire al pubblico i servizi wi-fi devono presentare al Ministero delle Comunicazioni un'apposita domanda, secondo lo schema allegato al decreto. La presentazione della domanda dà diritto all'operatore di avviare subito il servizio, nel rispetto delle condizioni indicate dal decreto. I soggetti autorizzati devono rispettare le norme tecniche di esercizio previste per l'uso delle bande 2,4 e 5 GHz dal Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze e, quindi, non devono arrecare interferenze ad altri servizi ed usare la potenza di emissione prescritta. Questo perché le frequenze usate sono di tipo collettivo ed esse non vengono assegnate a ciascun operatore in maniera esclusiva, come invece avviene nei sistemi di telefonia mobile. Il decreto definisce anche l'ambito di utilizzazione delle apparecchiature wi-fi al pubblico: locali aperti al pubblico e aree confinate a frequentazione pubblica. Tra i luoghi elettivi per l'uso delle wi-fi ci sono, infatti, gli hotel, i bar, i ristoranti, i centri commerciali, gli autogrill, gli aeroporti, dove i cittadini avranno la possibilità di connettersi ad Internet con un accesso a larga banda senza filo. Il decreto prevede anche il rispetto delle norme sulla sicurezza ed integrità delle reti. Si chiede, infatti, all'operatore di usare codici di identificativi per gli utenti che accedono alla rete pubblica. L'installazione delle reti wi-fi dovrà avvenire nel rispetto del principio di non discriminazione tra i sistemi Radio Lan e le altre tecnologie concorrenti. Su questi aspetti e anche sui principi di garanzia degli utenti, è competente l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a dettare regole specifiche. La storia delle wlan - Per lo sviluppo regolamentato di questo nuovo sistema di comunicazioni a larga banda il Ministero si è da tempo impegnato, promuovendo tutte le iniziative utili sia a livello europeo che nazionale. Già nel luglio 2002 il Ministro delle comunicazioni aveva chiesto al Commissario europeo Liikanen di adoperarsi per l'adozione di regole comuni per il settore delle wi-fi, in rapida espansione, dopo aver constatato che in un settore così nuovo ed importante per lo sviluppo delle comunicazioni elettroniche, gli Stati membri stavano adottando regole e strategie disomogenee tra loro . Grazie anche all'impegno dell'Italia, il 20 marzo 2003 la Commissione europea ha approvato una Raccomandazione che ha previsto il regime dell'autorizzazione generale per lo svolgimento dei servizi wi-fi, a cui si ispira il decreto del Ministro. Ma ancora prima di questa Raccomandazione , il Ministero ha varato la modifica del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze, che ha previsto l'uso pubblico delle bande 2,4 e 5 GHz per i sistemi wi-fi. Inoltre il Ministero ha consentito agli operatori , già dalla fine del 2002, di sperimentare a livello tecnologico le wi-fi. I risultati delle sperimentazioni sono stati utili per pervenire ad una regolamentazione il più possibile coerente con le esigenze della tecnologia, del mercato e della concorrenza . Infine, lo scorso 17 aprile, lo schema di decreto elaborato dal Ministero è stato sottoposto alle osservazioni degli operatori e delle associazioni di categoria nel corso di un'audizione congiunta promossa dal Ministero e dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Si è voluto inaugurare il metodo di consultazione previste dalle nuove direttive europee sulle reti e servizi di comunicazione elettronica, in un ambito di massima trasparenza e rispetto del mercato. Con il decreto di oggi si conferma la volontà, più volte espressa del Ministro delle comunicazioni, di emanare in tempi brevi una disciplina indirizzata allo sviluppo delle nuove tecnologie a favore di tutti i cittadini, salvaguardano nello stesso tempo contempo i diritti e i doveri di tutti gli operatori di telecomunicazioni, senza discriminazioni e antagonismo tra le diverse tecnologie, in modo che quelle già esistenti possano trarre beneficio dallo sviluppo regolamentato di quelle che via via si affacciano sul mercato. 

RAGGIUNTO L'ACCORDO SU GALILEO 
Bruxelles, 29 maggio 2003 - I membri dell'Agenzia spaziale europea (Esa) hanno raggiunto un accordo sui contributi finanziari a Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare, aprendo la strada al lancio ufficiale del progetto. L'approvazione della fondazione denominata "Impresa comune", che sarà siglata dall'Esa e dall'UE, è stata ritardata a causa della mancanza di un accordo fra i paesi membri dell'Esa sulla ripartizione dei contributi finanziari. Le nazioni che investono maggiormente nel progetto, infatti, otterranno una remunerazione più elevata in termini di contratti. Pertanto, i governi hanno espresso l'insolita richiesta di contribuire una quota superiore a quella ritenuta accettabile dagli altri membri Esa. L'accordo sarà ufficializzato il 27 maggio, durante il Consiglio ministeriale dell'Esa, a breve distanza dal quale dovrebbero essere resi noti i dettagli dell'intesa. "È un giorno importante per l'Europa in generale ed in particolare per la comunità che opera nel settore spaziale", ha dichiarato il direttore generale dell'Esa Antonio Rodotà, dopo la conclusione dell'accordo. "Consapevoli dell'importanza economica, industriale e strategica della navigazione satellitare, i nostri Stati membri hanno raggiunto un accordo nell'interesse comune. [...] Ora Galileo è decisamente una realtà". L'Impresa comune avrà sede a Bruxelles e sarà responsabile della fase di sviluppo e convalida, nonché dei preparativi per l'adozione e l'esercizio dei sistemi. Questo sarà il primo progetto condotto congiuntamente dall'Esa e dall'Unione europea. Il presidente del Consiglio ministeriale dell'Esa, nonché ministro tedesco dell'Istruzione e della Ricerca Edelgard Bulmahn, ha accolto favorevolmente la notizia dell'accordo, il quale, a suo avviso, indica che "l'Europa si è dimostrata ancora una volta in grado di rimanere all'avanguardia nel settore della tecnologia di alto livello, con un programma che si rivelerà utile nella vita quotidiana di ciascuno di noi". La Bulmahn, inoltre, ha annunciato che nel corso della riunione del 27 maggio chiederà la ristrutturazione e il consolidamento dei lanciatori europei. Il ministro ritiene che l'industria aerospaziale europea debba assumere una maggiore responsabilità per la costruzione e l'esercizio dei lanciatori, affinché "a lungo termine, gli investimenti nella ricerca pubblica vengano incanalati esclusivamente verso lo sviluppo di nuove tecnologie". Secondo la Bulmahn, il consolidamento dei lanciatori europei deve avvenire attraverso l'assegnazione dell'appalto per la produzione del razzo Ariane ad un'unica società. "Dobbiamo creare delle strutture competitive in un mercato molto agguerrito", ha affermato il Ministro il 26 maggio. Fra le altre questioni all'ordine del giorno della riunione figurano l'apertura della base di lancio europea di Kourou al lanciatore russo Soyuz, i contributi per lo sviluppo della Stazione spaziale internazionale (Iss) e la collaborazione fra l'Esa e l'UE. Infolink: http://www.esa.int/esaSA/GGGMX650NDC_navigation_0.html 

ITALIA LEADER NELLA POLITICA SPAZIALE EUROPEA CON GALILEO E CON IL LANCIATORE VEGA
Roma, 28 maggio 2003 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, insieme al Viceministro Guido Possa ed al Presidente dell'Asi, Sergio Vetrella, ha partecipato ai lavori del Consiglio ministeriale Esa, riunitosi a Parigi ieri 26 e oggi 27 maggio. Il Consiglio Esa ha adottato importanti decisioni concernenti: il programma di navigazione satellitare Galileo; il piano di risanamento dei lanciatori Ariane; la collaborazione con la Russia relativa all'inserimento di Soyouz nella gamma di lanciatori offerti da Ariane Space; il programma dei futuri lanciatori; lo sblocco dei finanziamenti per lo sviluppo del programma per la Stazione spaziale internazionale. Per quanto riguarda Galileo, è stata approvata la ripartizione della quota Esa (547 milioni di euro) di sottoscrizione della fase di sviluppo del programma 2003/2006 che ne consente finalmente, dopo anni di trattative, l'avvio operativo in collaborazione con l'Unione Europea. All'Italia è stata riconosciuta, con l'attribuzione della quota di 95,7 milioni di euro, pari a quella di Germania, Francia e Regno Unito, una funzione leader nel programma. Per quanto riguarda i lanciatori Ariane, è stata innanzitutto approvata una Risoluzione che finanzia le attività tecniche di qualifica del nuovo lanciatore Ariane 5, con capacità di carico utile fino a nove tonnellate. E' stato approvato un complesso piano di ristrutturazione dell'intero settore dei lanciatori Ariane, dalla progettazione alla articolata struttura industriale di produzione (in cui sono presenti varie industrie italiane), alla unità responsabile delle operazioni di lancio e della commercializzazione dei lanciatori. Tale piano prevede anche un dettagliato programma di produzione di lanciatori (almeno 30 nel periodo 2005-2009) e un apposito finanziamento di una parte dei costi fissi e delle industrie, che garantisce il ritorno geografico degli esborsi nazionali, funzionando inoltre quale effetto moltiplicatore. Il Ministro Moratti ha, in particolare, ottenuto uno specifico riconoscimento del ruolo del lanciatore italiano Vega nell'ambito della strategia europea di accesso allo spazio, a conferma del ruolo di primo piano che l'Italia esercita nella politica spaziale europea.

 TRUFFA DEL 709,DOPO LE PROTESTE DELL'INTESA DEI CONSUMATORI INTERVIENE LA TELECOM: NON PAGATE LE TELEFONATE AL 709! 
Milano, 29 maggio 2003 - La battaglia avviata dall'Intesa dei consumatori contro il 709 e le truffe legate a questa numerazione ha fatto registrare la prima vittoria per i consumatori. La Telecom, infatti, ha formalmente informato ieri gli utenti della possibilità di contestare e pagare solo parzialmente le bollette esose derivanti da telefonate involontarie ai numeri 709. In sostanza la Telecom ha ribadito e confermato la procedura da seguire, già suggerita e diffusa dall'Intesa dei consumatori, per chi si ritrova in bolletta importi astronomici perché caduto nella trappola del 709. La società telefonica, infatti, afferma che, chi non riconosce gli addebiti relativi a chiamate al 709, può "effettuare il pagamento degli importi (inclusa Iva) non contestati attraverso il C/C Postale....avendo cura di indicare nella causale il distretto telefonico, il numero della linea, il bimestre di riferimento del pagamento parziale, il numero di contro Telecom Italia interessato, il nome e cognome del titolare, la motivazione del parziale pagamento precisando che gli "addebiti oggetto di contestazione derivano da un non volontario utilizzo del servizio e da raggiri di tipo informatico nel corso di navigazioni Internet". Ma la battaglia dell'Intesa registra anche un'altra importantissima vittoria. La Telecom, infatti, ha accolto le richieste dell'Intesa e ha previsto un rimborso anche per chi ha già pagato la "bolletta pazza". Nella sua comunicazione la società informa che "tutte le azioni sopradescritte avranno la medesima valenza e saranno rappresentare sia dal reclamante ex novo che dal cliente che abbia già pagato la somma in contestazione (inclusi i clienti domiciliati, ovvero tutti i clienti che abbiano provveduto ad effettuare i pagamenti); in tale ultimo caso si provvederà ad effettuare, sulla prima fattura utile o con assegno circolare o bonifico bancario, il rimborso della somma già pagata al cliente". Ecco dunque le regole da seguire diffuse dall'Intesa e adesso riconosciute anche da Telecom, per chi ha ricevuto una bolletta con connessioni al 709 : prima di tutto non pagare per intero la bolletta esosa, ma limitarsi a pagare quella parte di telefonate che si riconosce. Se su una bolletta da 300 euro, 200 euro sono riferibili a chiamate al numero 709, limitatevi a pagare 100 euro, che rappresentano il vostro traffico abituale. Ciò per evitare che venga disattivata la linea telefonica; è necessario poi fare denuncia alla Polizia Postale. Questa deve essere contro ignoti se il proprio gestore telefonico non ha ancora comunicato il numero di telefono del dialer responsabile della "truffa"; infine si deve mandare tramite raccomandata copia della denuncia sporta alla Polizia Postale e copia del bollettino di pagamento (ad es. i 100 euro di cui sopra) al proprio gestore telefonico. · Recarsi presso gli uffici dell'Intesa Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori) portando copia fotostatica della documentazione, per le azioni successive di contrasto da effettuare. L'Intesa ricorda che chi ha già pagato la bolletta può chiedere alla Telecom il rimborso, specificando le modalità con cui si vuole ottenerlo (assegno circolare, bonifico bancario, ecc.). Infine le 4 associazioni si rivolgono al Ministero delle comunicazioni e all'Autorità per le tlc chiedendo di adottare provvedimenti urgenti per evitare la nascita di ulteriori truffe simili a quelle dell'144, 166, 899, 709, ecc. Contestualmente l'Intesa chiede anche la soppressione di tutte le numerazioni adite a far nascere raggiri e speculazioni sulle spalle di utenti spesso inconsapevoli. 

RYANAIR: VIA SMS IL CHEK IN DEI BIGLIETTI 
Milano, 29 maggio 2003 - La compagnia ha intenzione di estendere l'uso del cellulare anche alla fase di acquisto del biglietto. M-Ticket e' il secondo servizio mobile lanciato da Ryanair dopo Txt&Fly, che permette ai clienti di ricevere dettagli sui voli cui sono maggiormente interessati. Ryanair si prepara a lanciare un nuovo servizio mobile per il controllo dei biglietti aerei. Grazie a M-Ticket, infatti, i passeggeri potranno effettuare il check in con un Sms. 

UNISYS E LA CITTÀ DI CHICAGO ANCORA INSIEME PER LA GESTIONE DELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE DI INFORMATION TECHNOLOGY PER I SERVIZI AI CITTADINI 
Milano, 29 maggio 2003 - Unisys Corporation ha firmato un nuovo contratto con la Città di Chicago per la fornitura di un'ampia gamma di servizi di outsourcing riguardanti la gestione di tutte le infrastrutture informatiche della città. Il contratto è un ampliamento di una prima concessione che Unisys ha ottenuto dalla Città di Chicago per incrementare l'efficienza operativa, peraltro già abbondantemente migliorata, fornire nuovi livelli di servizio per i dipendenti municipali e consentire di accelerare la fornitura dei servizi al pubblico. Il valore della proroga del contratto è pari a circa 34 milioni di dollari per i primi tre anni e di circa 56 milioni se la città eserciterà le due opzioni annuali. La Città di Chicago ha anticipato che la proroga le consentirà di risparmiare da 6 a 10 milioni di dollari in costi di gestione e supporto per le strutture informatiche. Unisys continuerà a supportare gli oltre 16.000 impiegati municipali delle 43 diverse agenzie - compresi coloro che lavorano per polizia, vigili del fuoco, servizi di trasporto, servizi finanziari, ufficio delle imposte e servizi sanitari - che assistono direttamente i cittadini di Chicago. La società si occuperà di fornire una gamma completa di Infrastructure Managed Services, tra cui gestione delle reti, gestione e assistenza per i server, sistemi desktop e laptop, apparecchiature wireless, service desk per la gestione end-to-end delle richieste nonché manutenzione e assistenza per software e hardware. Tutti i servizi continueranno ad essere coordinati da un ufficio di programmazione Unisys dedicato. Unisys continuerà inoltre ad occuparsi delle applicazioni critiche, tra cui il sistema di chiamate non urgenti al numero 311 della città, il sito web e le applicazioni correlate, che nel corso del tempo si sono trasformate in un canale per l'erogazione dei servizi ai cittadini, tra cui ad esempio l'inserimento di richieste di permessi, il pagamento dei tagliandi di parcheggio e delle bollette dell'acqua. "Grazie alla partnership instaurata con Unisys siamo stati in grado di trasformare la nostra infrastruttura IT e questo ci ha concesso di cambiare radicalmente il nostro modo di operare nonché di ottenere un miglioramento sensibile della qualità del servizio per i nostri concittadini ", ha affermato Chris O'Brien, Cio della Città di Chicago. "L'estensione di questa collaborazione consentirà alla Città di Chicago di ampliare la gamma di servizi offerti ai cittadini, di investire i fondi dei contribuenti in modo più redditizio in iniziative informatiche delle quali beneficeranno direttamente i cittadini, e di portare avanti l'idea del sindaco Daley che punta a rendere Chicago una città in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ". Grazie ai servizi aggiuntivi che verranno proposti durante la proroga del contratto, Unisys darà un'ulteriore spinta al miglioramento delle infrastrutture e al risparmio dei costi incrementando l'efficienza nelle operazioni municipali e nella fornitura dei servizi. La gestione dell'infrastruttura informatica distribuita della Città di Chicago da parte di Unisys ha già consentito una riduzione del 35% nei tempi necessari per la fornitura dei servizi ai cittadini. Inoltre, solo nei primi due anni dell'accordo, la Municipalità ha ottenuto un miglioramento del 29% nella soddisfazione degli utenti finali tra i lavoratori. Gartner ha pubblicato uno studio di caso sull'impegno congiunto di Unisys e della città di Chicago, disponibile sul sito www.gartner.com/reprints/unisys/106807.html  "Siamo orgogliosi dei risultati già ottenuti a Chicago e siamo ansiosi di continuare a sostenere la città nella sua missione volta a fornire servizi vantaggiosi dal punto di vista economico, affidabili e di elevato contenuto tecnologico ai propri cittadini ", ha commentato Everett Dyer, Vicepresident e General Manager Global Infrastructure Services di Unisys per il Nord America "Questo importante traguardo convalida l'approccio collaborativo di Unisys verso la gestione in outsourcing delle infrastrutture e dimostra che possiamo dare al nostro governo tutti gli strumenti necessari per essere più efficiente e reattivo". Oltre alla Municipalità di Chicago, Unisys fornisce servizi di outsourcing informatico a una serie di governi federali e locali in tutto il mondo, tra cui la Municipalità di Minneapolis; la Municipalità di Charlotte, nella Carolina del Nord; il Commonwealth della Pennsylvania; lo Stato di New York e il Ministero di Giustizia della Baviera in Germania. La comprovata esperienza di Unisys nel settore pubblico e l'impiego delle migliori pratiche nella fornitura di servizi consentono alla società di fornire soluzioni che aiutano i clienti ad ottimizzare le infrastrutture IT, per ottenere il massimo ritorno sugli investimenti ed offrire servizi di prim'ordine ai cittadini. 

LA FORMAZIONE NEL NETWORKING COME OPPORTUNITÀ DI QUALIFICA PROFESSIONALE PER I DETENUTI DELLA CASA DI RECLUSIONE DI BOLLATE 
Milano, 29 maggio 2003 Grazie alla collaborazione tra la casa di Reclusione di Bollate, Cisco Systems, la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, Siam e la Fondazione Ibm Italia, è stato ideato un progetto per il futuro reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. La Direzione della Casa di Reclusione ha individuato nella formazione sulle nuove tecnologie un'importante opportunità di qualificazione professionale per i detenuti e, in collaborazione con Cisco Systems e Siam, ha deciso di creare una Cisco Networking Academy interna al penitenziario che permetterà ai detenuti di conseguire la certificazione Ccna (Cisco Certified Network Associate), riconosciuta in tutto il mondo da qualsiasi azienda che operi nel settore informatico e delle telecomunicazioni. La Casa di Reclusione di Milano Bollate è un istituto sperimentale in cui vengono realizzati progetti di reinserimento professionale e i detenuti scelgono di scontare la propria pena a Bollate nella prospettiva del reinserimento sociale e lavorativo. Tra i progetti in itinere, Cisco Networking Academy è uno tra i più interessanti e di indubbia la valenza pedagogica. Il corso offre infatti al detenuto la possibilità di diventare formatore e di aiutare i propri compagni di detenzione a formarsi a loro volta. Grazie al contributo della Fondazione Adecco, congiuntamente alla Direzione della Casa di Reclusione, i partecipanti sono stati selezionati al fine di individuare una classe di studenti il più possibile omogenea e con buone potenzialità per arrivare con successo al termine del percorso formativo. I corsi sono partiti nel Gennaio 2003 e vedono coinvolto un gruppo di detenuti individuati in base alle competenze, alla motivazione e al periodo di fine pena. Attualmente, gli studenti hanno già frequentato il 20% delle ore previste dal corso suddivise in 100 ore di laboratorio e 180 ore di formazione in aula. "Da tempo Cisco Systems ha deciso di impegnarsi sul fronte dell'e-learning e della formazione, promuovendo il Cisco Networking Academy Program, il nostro programma per formare figure professionali specializzate nell'ambito delle reti. Il nostro obiettivo è contribuire a ridurre il gap tra domanda e offerta di posti di lavoro in questo settore, un problema segnalato da più ricerche come uno dei freni allo sviluppo del paese - ha affermato Isabelle Poncet, - Responsabile del Programma Networking Academies di Cisco Systems Italia. - Nel caso della Networking Academy presso la Casa di Reclusione di Bollate, questa iniziativa, oltre ai consueti obiettivi formativi, ha soprattutto una valenza sociale e rappresenta una buona pratica di reintegrazione attraverso le nuove tecnologie dell'informazione". Siam1838, Società d'Incoraggiamento d'Arti e Mestieri, è il più antico Centro di Formazione Professionale Politecnica d'Italia e uno dei più antichi d'Europa. Nel Progetto di Formazione e Lavoro della casa di reclusione di Bollate, il Prof. Lorenzo Lento, teacher Cisco di Siam, ha individuato i 6 detenuti tra i quali sono stati selezionati i futuri formatori. Gli studenti, dopo aver frequentato il corso, avranno appreso come progettare, gestire e realizzare ed implementare reti di piccole e medie dimensioni. Il corso viene erogato tramite un innovativo metodo d'insegnamento (e-learning) con test ed esami via web e con numerose prove di laboratorio, tutto alla presenza di un teacher certificato Cisco. "L'iniziativa che vede protagonisti i detenuti spiega il Presidente Siam Dott. Bruno Soresina si integra perfettamente con la costante attenzione che Siam nello svolgimento della propria attività rivolge agli aspetti sociali da 165 anni. Siam offre corsi di formazione serale a occupati e disoccupati nonché, in tempi più recenti, a extra-comunitari desiderosi di qualificarsi per il mondo del lavoro o riqualificarsi e migliorare la propria posizione. Per tutti questi motivi, il progetto, volto al reinserimento dei detenuti nella Società, è stato condiviso con il massimo entusiasmo e la massima partecipazione da parte di Siam., nell'ottica dello sviluppo dell'industria milanese e di chi ne vuole essere partecipe." La conoscenza approfondita e puntuale del mercato del lavoro da parte della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, di Cisco Systems e di Siam consentirà di favorire l'incontro tra imprese e lavoratori e di effettuare un monitoraggio quotidiano delle opportunità di lavoro offrendo la possibilità di intervenire tempestivamente proponendo l'incontro tra le aziende e i candidati più adeguati. Il percorso di inserimento lavorativo verrà promosso a tutti i potenziali interlocutori interessati attuando una politica delle Pari Opportunità, abbattendo qualsiasi forma di discriminazione e valorizzando le risorse di ogni candidato proposto, indipendentemente dalla propria "diversità". Questo progetto rappresenta un impegno particolare per la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, sia per la specificità del corso, sia per la difficile situazione dei candidati. "La nostra attività ha affermato Claudio Soldà, Direttore Operativo della Fondazione Adecco è diretta a persone che affrontano il mercato del lavoro con notevole svantaggio e con questa iniziativa ci confrontiamo con una realtà ad alto rischio di esclusione. Il nostro contributo sarà diretto ad orientare i detenuti nel loro approccio al lavoro e, nello stesso tempo, a ridurre quelle barriere culturali che li separano dalle aziende. Su entrambi i fronti, candidati e aziende, ci troveremo ad affrontare un percorso non facile ma l'entusiasmo dei primi e la responsabilità sociale delle seconde ci permetteranno di superare gli ostacoli che si potranno presentare". Il contributo tecnologico offerto al Progetto di Formazione e Lavoro della Casa di Reclusione di Bollate conferma l'impegno della Fondazione Ibm Italia a favorire, attraverso l'impiego delle più moderne tecnologie, il sostegno alle componenti più deboli e la valorizzazione di tutte le risorse disponibili nella collettività. "Il lavoro è stato e continua ancora ad essere un elemento essenziale nel determinare l'identità sociale di ogni persona ha aggiunto Angelo Failla, Direttore della Fondazione Ibm Italia - Migliorare le possibilità di ingresso nel mercato del lavoro per i detenuti alla fine del periodo di reclusione significa, di conseguenza, offrire loro reali opportunità di reinserimento sociale. E' quanto si propone di fare la Fondazione Ibm Italia sostenendo progetti volti a fornire ai detenuti competenze professionali nel campo delle tecnologie dell'informazione". 

LA DIVISIONE MONETICA DEL GRUPPO URMET, AZIENDA PROTAGONISTA NEL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI, È STATA SCELTA DALL'ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA PER REALIZZARE LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE IN GRADO DI GESTIRE IL NUOVO "STANDARD" EMV (EUROPAY, MASTERCARD E VISA) IN RELAZIONE AI TERMINALI POS. 
Milano, 29 maggio 2003 - 750.000 terminali Pos (le "macchinette" sulle quali vengono accettate le carte di credito e i Pagobancomat), 45 milioni di carte di pagamento, 35.000 sportelli automatici (Atms), mille miliardi di vecchie lire di investimenti, questi sono i numeri coinvolti nel cambiamento epocale che sta per avviarsi all'interno del sistema dei pagamenti nazionale. La realizzazione di questa iniziativa chiamata "Progetto Microcircuito" è stata fortemente voluta dai grandi sistemi bancari internazionali di carte di pagamento, Visa e Mastercard. In Italia tale progetto si sta realizzando sotto la sapiente guida dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi) e coinvolge tutto il sistema bancario nazionale. Per l'implementazione del progetto, l'Abi ha costituito appositi "Gruppi di Progetto" dei quali farà parte la Divisione Monetica del Gruppo Urmet per la fornitura delle soluzioni tecnologiche in grado di gestire il nuovo "standard" Emv relativamente ai terminali Pos. La Divisione Monetica Urmet interviene anche su un'altra componente fondamentale del processo di migrazione rappresentato dalle carte di pagamento a microprocessore. Il "Centro di competenza" della Divisione ha messo a punto una carta "chip Emvcompliant" da 8 K di Eeprom, ad autenticazione statica, uguale a quella che sarà utilizzata nella fase di sperimentazione per il passaggio alla nuova tecnologia. Urmet è l'unico fornitore nazionale in grado di assistere le Banche su ambedue i fronti di migrazione, carte e Pos, per porre le banche stesse nelle migliori condizioni per l'utilizzo ottimale della nuova infrastruttura. Dalla nuova tecnologia deriverà un più alto grado di protezione per le transazioni di pagamento e di conseguenza minori costi per frode; un abbattimento dei costi di telecomunicazioni, in quanto la maggior parte dei pagamenti si concluderà "off-line" e, soprattutto, si apriranno per le banche grandi opportunità per offrire ai clienti una pluralità di servizi diversi su un unico supporto plastico. Gruppo Urmet, protagonista nel mercato internazionale delle telecomunicazioni, della domotica e della sicurezza delle persone e dell'ambiente. Il Gruppo è composto da più di 30 aziende di cui Urmet Tlc Spa è la capofila nel settore Telecomunicazioni e Urmet Domus Spa nei settori Comunicazione Domestica, Domotica e Sicurezza. Con un fatturato nel 2002 di 400 mln di euro, il Gruppo Urmet opera in ambiti in rapidissima espansione, pienamente convinto di possedere il know-how e la competenza necessari per essere all'altezza delle sfide e delle richieste del mercato. Urmet, negli ultimi anni ha dedicato molte risorse allo sviluppo dell'automazione dell'edificio, proponendo soluzioni integrate di sistemi di comunicazione e di sicurezza all'interno della casa, rendendo così i propri prodotti applicazioni concrete di domotica e building automation. 

CONFERENZA SLOVENA SUI SISTEMI COMPLESSI NELL'E-BUSINESS 
Bruxelles, 29 maggio 2003 - L'Istituto sloveno per l'innovazione e la tecnologia ospiterà una conferenza internazionale sui sistemi complessi nell'e-business, che si terrà a Lubiana dal 13 al 17 ottobre. La manifestazione offrirà ai partecipanti l'occasione di esaminare le ricerche attuali in materia di approcci all'e-business basati sui sistemi, ovvero il rapporto tra tecnologie dell'informazione e strutture organizzative di supporto. Gli argomenti all'ordine del giorno comprendono: nuove tecnologie: griglie computazionali, web semantico, interpretazione dei dati aziendali; nuove metodologie organizzative: gestione dell'innovazione, soluzioni di supporto decisionale; tecniche formali: modellazione dei fattori umani, procedure di verifica e validazione; modellazione e simulazione: simulazione dei processi commerciali e dei fattori umani. Qualora desiderino presentare relazioni, i delegati potranno sottoporre all'esame degli organizzatori i manoscritti completi e redatti in lingua inglese entro il 1° luglio. Infolink: http://epos.ijs.si/cseb03/ 

BANDO PER LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN PORTALE SULLE POLITICHE EUROPEE RELATIVE ALL'E-BUSINESS 
Bruxelles, 29 maggio 2003 - La DG Imprese della Commissione ha pubblicato un bando di gara per la realizzazione e la gestione di un portale on line, contenente informazioni e dati sulle politiche europee relative all'e-business negli Stati membri, nei paesi prossimi all'adesione, nei paesi candidati e negli Stati appartenenti allo Spazio economico europeo (See). Gli incarichi principali comprendono la progettazione, la realizzazione e la gestione del portale europeo per le politiche inerenti all'e-business, la raccolta e la gestione di materiale informativo riguardante le iniziative che favoriscono il processo di digitalizzazione delle Pmi (tra cui la fornitura di informazioni sulle iniziative politiche in materia di e-business, dati statistici sull'avvio di attività di e-business da parte delle Pmi europee, esempi di migliori prassi, notizie, annunci, articoli ecc.), nonché servizi di assistenza ai workshop tematici organizzati dai membri della rete. L'importo massimo globale per la prestazione dei servizi fino alla fine del 2005 ammonta a 350.000 euro. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea Direzione generale per le Imprese Unità D-4, Sig.ra D. Eleftheriadou, rue de la Science 15 - 1/46, B-1049 Bruxelles, Fax +32-2-296-9500 E-mail: Iordana.eleftheriadou@cec.eu.int  http://europa.eu.int/comm/enterprise/ict/index.htm  Per consultare il testo completo del bando, visitare il seguente sito Internet: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/89881-2003.htm 

CARRIERA & FUTURO 2003 - LINGOTTO FIERE DESTINAZIONE LAVORO? "TROVA LA TUA STRADA" CON CIRCUML@VORANDO A TORINO DAL 30 AL 31 MAGGIO 2003 
Torino, 29 maggio 2003 L'iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Ufficio Centrale Ofpl - dedicata ai giovani. Un servizio innovativo e dinamico per l'informazione sul mondo della formazione professionale, del lavoro e dell'inclusione sociale CircumL@vorando, che sta concludendo in questi giorni la sua terza annualità, continua il suo viaggio e - dopo aver registrato oltre 50.000 utenti nelle precedenti edizioni - sarà presente a Torino, dal 30 al 31 maggio, alla VIII edizione di "Carriera & Futuro 2003", salone del lavoro e della formazione. Alla manifestazione, che si terrà presso il Centro Espositivo "Lingotto Fiere - Padiglione 1", CircumL@vorando parteciperà con un proprio motorhome, allestito con postazioni multimediali ed esperti di settore, presso il quale sarà possibile avere materiale informativo e tutte le informazioni su: stage, tirocini, apprendistato, formazione professionale, agevolazioni alla creazione d'impresa, opportunità di lavoro all'estero ed altro ancora. CircumL@vorando offrirà ai propri utenti, in particolare, l'opportunità di avere un colloquio personalizzato incentrato sul proprio percorso formativo, sulla redazione corretta del curriculum vitae, su quali sono le strategie migliori per affrontare un colloquio di lavoro, al fine di un più semplice inserimento nel mondo del lavoro. L'iniziativa nella sua normale attività di informazione itinerante, è caratterizza per l'immagine dinamica e innovativa che offre: una grande tensostruttura all'interno della quale gli utenti possono, oltre ad avere tutte le informazioni legate alle tematiche del progetto, anche assistere a seminari tematici e consultare i siti on line inerenti la ricerca attiva del lavoro. Con i suoi motorhome CircumL@vorando raggiunge i giovani presso le scuole superiori e le università con informatori specializzati. Inoltre, uno dei motorhome è dedicato all'attività informativa sui temi dell'inclusione sociale; in ogni tappa sosta nei luoghi dove hanno sede i servizi sociali e presso gli istituti di prevenzione e pena. CircumL@vorando diventa una piazza ideale dove potersi incontrare, confrontare e raccontare le proprie aspirazioni anche grazie al Videobox. Una piramide alta oltre quattro metri con una punta rossa lampeggiante, all'interno della quale i ragazzi possono lasciare una testimonianza sulle proprie esperienze o aspirazioni professionali. Presso il "Villaggio del Lavoro", e quindi anche al Salone "Carriera & Futuro 2003", a tutti coloro che sosterranno un colloquio con gli informatori di CircumL@vorando, verrà dato in omaggio un Cd musicale composto in esclusiva dal deejay Claudio Coccoluto, uno tra i più famosi nel panorama internazionale. Numero Verde 800 196 196 www.welfare.gov.it  ucofpldivi@minwelfare.it 

"E", IL PRIMO FILM INTERATTIVO ITALIANO LA PRIMA PRODUZIONE SPERIMENTALE PER LA TV INTERATTIVA INNOVATIVE TECNOLOGIE DI EDITING E POSTPRODUZIONE TRE STORIE DOVE SCEGLIERE TRAMA, FINALI E SCOPRIRE "STRANE" PRESENZE 
Milano, 29 maggio 2003 - "E", la prima produzione sperimentale italiana per la Tv interattiva, nasce dalla partnership fra The Family e Swan Film Europe e viene distribuito, a partire da oggi, in anteprima esclusiva su e.BisMedia, la prima Tv ori Demand italiana. Editato e postprodotto con tecnologie innovative, "E" è il primo film italiano che permette al pubblico di "scegliere" quale storia e quale finale seguire, personalizzando la visione in modo semplice e immediato. Un film dove tutto può cambiare a seconda delle scelte dello spettatore e del suo umore. Tre storie che, sotto la regia dello spettatore, diventano un unico racconto. Il film, ambientato in un condominio, segue le vicende di tre curiosi personaggi: il custode, interpretato da Gabriele Cirilli; un'ex top mode) canadese interpretata da Kris Reichert; una giovane ragazza di Budapest, l'esordiente Reka Molnar. Lo spettatore governa la trama all'interno di un film della durata di 45 minuti, che conserva la struttura narrativa, la recitazione e le atmosfere di un film tradizionale. Scritto da Ercole Egizi e Alain Serrini e diretto dal regista bolognese Swan, "E" rivoluziona le modalità di fruizione del flusso narrativo, che si libera dal percorso obbligatorio tradizionale per offrire allo spettatore una "nuova libertà di visione". Con un semplice click del telecomando lo spettatore può interagire con la trama del film, scegliere una delle tre storie, gli sviluppi diversi all'interno di ciascun&e il finale preferitoc 'Inciampando" in strane testimonianze di personaggi del mondo dello spettacolo. La postproduzione ha richiesto un lavoro di un mese per il "riediting" del montato. Attraverso tecnologie di grafica 3D si sono modellati e animati alcuni particolari del film procedendo poi ai compositing per integrare le scene girate con i contributi tridimensionali, finalizzare le immagini così ottenute e far interagire i protagonisti con le immagini grafiche. "Quando ho pensato "E"- ha dichiarato Ercole Egizi, sceneggiatore e ideatore di "E" - avevo in mente una specie di "Rosa Purpurea del Cairo" al contrario dove il pubblico diventa attore e sceneggiatore ed entra nel film cambiando tutto. Se il cinema perde la sua forza di trasmettere creatività, per diventare soltanto una merce, noi tutti perdiamo un importante Energia trasformatrice, perché una società senza sogni è anche povera di futuro. " "E è un sogno - ha detto Alain Serrini, sceneggiatore e ideatore di E - ed è i/ primo piccolo passo verso una nuova visione del cinema. Non più una visione passiva che sottostà alle regole ferree degli sceneggiatori ma una visione "attiva" dove lo spettatore vede, pensa e sceglie. Uno spettatore intelligente è esigente, pretende sempre contenuti nuovi ed originali e questo per i/ nostro lavoro è un punto di partenza molto importante. E' mia ferma intenzione continuare a soddisfare un pubblico esigente e continuare a guardare avanti nelle tecniche e modalità di intrattenimento perché "// miglior modo di predire il futuro è inventarld'. "Il progetto di "E"- ha aggiunto Swan, regista di 'E - mi ha da subito interessato perché era il primo esperimento in Italia di questo tipo e mí entusiasma sempre essere i/ primo a fare qualcosa di nuovo, mettermi in discussione attraverso nuovi linguaggi. Ho quindi accettato di curarne la regia e successivamente la mia casa di produzione ha coprodotto i/ film. Durante la lavorazione T' ha appassionato tutti; sentivamo attorno a noi una bellissima energia ed interesse; la sensazione di essere pionieri di un nuovo modo di fare cinema ci ha dato una carica incredibile. Ora che "E" è nato, è bello pensare di aver realizzato una start up per un nuovo genere nel settore". "Il motivo che ci ha spinto a coprodurre un film interattivo - ha spiegato Lorenzo Cefis, Direttore Generale della casa di produzione The Family - è la costante ricerca di sperimentazione e innovazione che ci caratterizza. The Family è entrata sul mercato degli spot lanciando una formula nuova di casa di produzione, non ancora presente in Italia. Fin dall inizio abbiamo voluto esprimerci attraverso un approccio e uno stile diversi, con l'obiettivo di confrontarci su fronti differenti, dove le nostre competenze e le nostre professionalità potessero essere la base per sperimentare nuovi terreni, nuovi linguaggi, dalla musica al cinema. "E"rientra in questo percorso. E' una produzione low budget che ha però un grande valore di sperimentazione ed esplorazione delle possibilità che offre la tv interattiva. L accordo con e.BisMedia è naturalmente molto importante per noi, perché ci dà la possibilità di far "esordire" il film sulla prima TV on Demand nata in Italia, che vanta una tecnologia estremamente innovativa. " "Già da oltre un anno - ha concluso Danilo Vivarelli, Direttore Video on Demand di e. BisMed la - stiamo sperimentando nuovi format interattivi per la Tv on Demand; fino ad oggi ci siamo cimentati con quiz, Tv site informativi e campagne di pubblicità interattiva, ma le potenzialità che questa nuova tecnologia offre sono molto ampie e ancora da sfruttare. Il palinsesto di e. BisMedia offre ad oggi oltre 1000 titoli e continuerà ad arricchirsi ancora, ma la strada dei format creati appositamente per la Tv interattiva è ancora da esplorare appieno. Con "E" abbiamo l'occasione ideale di proporre al nostri clienti, in modo divertente, un'esperienza veramente interattiva. Questo è potuto accadere grazie alla collaborazione con The Family, che ci ha coinvolto in un progetto così innovativo': 

UNA RIVOLUZIONE PER IL COMMERCIO ELETTRONICO DI CONTENUTI NASCE IL DOI (DIGITAL OBJECT IDENTIFIER), IL "CODICE A BARRE" DEGLI OGGETTI DIGITALI IN INTERNET, GESTITO PER L'EUROPA DALL'ITALIA GRAZIE AL COORDINAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI (AIE).
Milano, 29 maggio 2003 - Nasce il Doi (Digital Object Identifier), il "codice a barre" degli oggetti digitali in Internet. Una rivoluzione per il commercio elettronico di contenuti: si chiama Digital Object Identifier (Doi) e costituisce il nuovo standard internazionale per identificare oggetti digitali: file di testo o di immagini, file musicali e file audiovisivi, ecc... Sarà l'Italia, e in particolare l'Associazione Italiana Editori (Aie), a coordinarlo e renderlo operativo per l'Europa: l'International Doi Foundation ha infatti investito del ruolo di Agenzia Doi Medra (Multilingual European Doi Registration Agency), l'iniziativa coordinata da Aie. Anche lo sviluppo tecnologico è italiano, affidato al Cineca di Bologna, il Consorzio di università italiane, fornitore di tutti i servizi tecnologici dell'agenzia. Il progetto Medra, sostenuto dalla Commissione Europea all'interno del programma eContent, è nato grazie all'iniziativa di Aie con la collaborazione del Ministero delle Attività Produttive, all'interno dell'Accordo di settore per l'editoria libraria e multimediale, siglato lo scorso anno. Nella nuova intesa operativa 2003- 2004 l'attenzione al tema degli standard è rinnovata ed il Ministero sosterrà la promozione dell'agenzia presso le imprese europee. Sarà così possibile per autori, editori, distributori e utenti di contenuti digitali registrare il proprio identificativo, garantendo un sistema persistente di citazione, la gestione delle relazioni tra oggetti digitali e il deposito volontario di opere. Attraverso questo codice, chiunque potrà infatti raggiungere, sempre e ovunque, il documento (o informazioni sul documento) a cui è interessato. Un risultato non da poco se si pensa che un'indagine condotta recentemente negli Stati Uniti allo scopo di fornire informazioni sulla persistenza dei riferimenti web in articoli scientifici ha mostrato che dopo un anno dalla pubblicazione il 20% delle Url (l'indirizzo Internet, che spesso mostra la pagina "error 404 file not found") non sono più accessibili. E che dopo quattro anni la percentuale sale sino al 50%. Il Doi, identificando il contenuto invece che l'indirizzo, consente di raggiungere il documento citato anche in caso di spostamento da un indirizzo all'altro. Non basta. Il Doi può costituire anche la prova che in una data precisa sia stata pubblicata una determinata opera: uno strumento quindi utile per autori ed editori, disponibile in futuro anche per immagini e software, in grado di costituire una prova dei propri diritti. "Non è frequente che l'Italia abbia un ruolo di leadership nello sviluppo di uno standard tecnologico - ha sottolineato il responsabile dei progetti internazionali di Aie, Piero Attanasio - Questo risultato, realizzato grazie a Medra, l'agenzia europea di registrazione del Doi coordinata da Aie, può avere effetti positivi sull'insieme dell'editoria italiana nell'affrontare il mondo di Internet, in una fase importante come quella attuale, di trasformazione di Internet verso modelli che comprendono forme evolute di commercio elettronico dei contenuti". Un codice identificativo che si sta affermando ormai a livello internazionale e che cresce particolarmente nell'editoria scolastica, universitaria e professionale; nella Pubblica Amministrazione, nel commercio dei diritti delle immagini. E per questo strategico. "La capacità di fare sistema tra i privati, un centro di eccellenza della ricerca tecnologica pubblica come il Cineca e il Ministero delle attività produttive - ha spiegato il presidente di Aie, Federico Motta - si sposa con la crescente propensione internazionale dell'editoria italiana, come parte integrante dell'editoria europea. L'agenzia, oltre ai partners italiani, coinvolge infatti anche operatori di Germania, Francia e Spagna, grazie ad apposite alleanze". Un progetto significativo per l'intero mondo delle nuove tecnologie: "La nascita in Italia dell'agenzia europea per il Doi (digital object identifier) - ha dichiarato il Vice Ministro delle Attività Produttive, on. Adolfo Urso - è il risultato della collaborazione tra l'Aie, la ricerca pubblica, grazie alle capacità e alle competenze del consorzio universitario Cineca, ed il Ministero delle Attività Produttive. Si è potuta verificare grazie all'accordo di settore sottoscritto con Aie, che ha portato al sostegno di quell' "Italia immateriale" dell'alta tecnologia che sempre più in futuro sarà al centro della promozione pubblica". "In questo caso - ha proseguito Urso - si è lavorato sullo sviluppo di standard tecnologici per il commercio elettronico, ambito di estrema rilevanza per il futuro sviluppo delle imprese italiane sui mercati internazionali, e sulla creazione di un codice identificativo del prodotto digitale che consentirà una più efficace tutela dei diritti di autore".
http://www.aie.it/news/visualizza.asp?ID=536&Tipo=1

HACKER , COMPAGNIE O SEMPLICI RAGAZZINI POSSONO METTERE A RISCHIO IL TUO LAVORO E IL TUO SISTEMA INFORMATIVO !! IMPARA A CONOSCERLI E A PRENDERE CONTROMISURE ADATTE IN TEMPO ........ 
Milano, 29 maggio 2003 - Al giorno d' oggi, Internet è diventata parte integrante del lavoro giornaliero svolto da tutti coloro che intendono ampliare le proprie attività e le proprie conoscenze; che intendono avere un modo alternativo e testato ( quindi, a rigor di logica anche sicuro) per mettersi in contatto velocemente e senza incertezze con il resto del mondo e contemporaneamente mettere in contatto il mondo con loro stessi. Per questi motivi sempre più organizzazioni ed aziende di qualsiasi elevatura, dall' artigianato alla multinazionale, si collegano alla rete per stabilire una presenza elettronica, che gli consenta di espandere il proprio business o più semplicemente, che permetta una vasta e veloce ricerca delle informazioni a loro utili. Parallelamente allo sviluppo tecnologico, si sono però formate ed evolute altre attività, parte delle quali illegali e legate all' uso di un computer collegato in rete; collegare il proprio network a internet senza prendere le adeguate misure di sicurezza, può essere dannoso da vari punti di vista, in quanto le perdite possono essere considerevoli e ricoprire molti settori: Alterazione dei dati presenti; Distruzione e conseguente perdita dei dati; Furto e divulgazione di dati e materiali riservati quali progetti di prototipi, piani di marketing, dati anagrafici del personale o dei clienti; -Messa in opera di attività dannose per il sistema in se stesso con il conseguente e probabile blocco della rete; Per sottolineare l' importanza della sicurezza in rete, riportiamo di seguito i dati pubblicati dal Computer Security Institute ( http://www.gocsi.com ) in collaborazione con l' F.B.I. ( Federal Bureau of Invesigations ), risalenti alla metà 2002: il 90% delle aziende contattate ha dichiarato di aver scoperto diverse intrusioni nelgi ultimi 12 mesi; il 80% ha dichiarato di aver subito perdite finanziarie a causa di queste intrusioni; il 74% di questi attacchi provenivano dall' esterno della propria rete In questa ottica si e' venuta a creare la necessità per le aziende di tutelare la proprio rete informatica e il proprio business Il servizio è rivolto a quelle aziende che vogliono testare il proprio livello di sicurezza. HackEducation Srl Tel 02-4044773 Fax: 02-89694326 Mail :
mauro@securityproject.net

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