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29 MAGGIO 2003
pagina 2
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VIA LIBERA A WI-FI PUBBLICO, GASPARRI FIRMA DECRETO
Roma, 29 maggio 2003 - Ieri
mercoledì 28 maggio 2003 il Ministro delle Comunicazioni on. Maurizio Gasparri
ha firmato il decreto tecnico sulle Wireless Lan. Il decreto, che si compone di
otto articoli, offre la possibilità agli operatori di fornire servizi di
accesso al pubblico in regime di autorizzazione generale. "Sono molto
soddisfatto del risultato raggiunto" - dichiara il Ministro delle
Comunicazioni on. Maurizio Gasparri - " perché la regolamentazione
approvata oggi contribuirà ad accrescere la competitività del nostro Paese nel
mercato dell'accesso ad Internet, attraverso lo sviluppo del Wi-Fi. Il forte
potenziale tecnologico che portano le Wireless Lan, costituisce una ulteriore
opportunità di impresa per le aziende del settore e soprattutto un vantaggio
per i cittadini, che potranno beneficiare di nuove modalità di accesso ad
Internet a banda larga". "E' una fortunata coincidenza - prosegue il
Ministro - che questa normativa, sulla quale abbiamo lavorato a lungo, venga
alla luce proprio nel giorno in cui il Ministero ha voluto celebrare Antonio
Meucci e l'invenzione del telefono. Il risultato di oggi è frutto di un lavoro
puntuale del Ministero delle Comunicazioni, nel rinnovo delle regole del sistema
delle telecomunicazioni, svolto in collaborazione con l'Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni, nel rispetto delle reciproche competenze, e con
gli operatori del settore, che hanno contribuito a perfezionare i nostri modelli
tecnologici attraverso le audizioni svolte." "Le Wlan - conclude
Gasparri - apriranno nuovi scenari anche per le aree disagiate e a minor
reddito. Ritengo che anche questa opzione tecnologia possa contribuire alla
riduzione del 'digital divide', la discriminante tecnologica tra le aree
tecnologicamente più o meno avanzate del Paese. E' nostra intenzione lavorare
affinché la banda larga diventi un servizio universale a disposizione di tutti
e di cui tutti possano trarre i benefici. Anche il decreto firmato oggi va in
questa direzione". Nota esplicativa sul decreto del wi-fi - Il decreto
firmato oggi dal Ministro delle Comunicazioni, On. Maurizio Gasparri, ha
introdotto in Italia la regolamentazione dei sistemi wi-fi ad uso pubblico. Il
provvedimento offre la possibilità di installare reti di tipo Radio LAN per
fornire al pubblico l'accesso ai servizi di comunicazione elettronica sulle
bande di frequenza dei 2,4 e dei 5 GHz, mediante una semplice autorizzazione.
Gli operatori che intendono offrire al pubblico i servizi wi-fi devono
presentare al Ministero delle Comunicazioni un'apposita domanda, secondo lo
schema allegato al decreto. La presentazione della domanda dà diritto
all'operatore di avviare subito il servizio, nel rispetto delle condizioni
indicate dal decreto. I soggetti autorizzati devono rispettare le norme tecniche
di esercizio previste per l'uso delle bande 2,4 e 5 GHz dal Piano Nazionale di
Ripartizione delle Frequenze e, quindi, non devono arrecare interferenze ad
altri servizi ed usare la potenza di emissione prescritta. Questo perché le
frequenze usate sono di tipo collettivo ed esse non vengono assegnate a ciascun
operatore in maniera esclusiva, come invece avviene nei sistemi di telefonia
mobile. Il decreto definisce anche l'ambito di utilizzazione delle
apparecchiature wi-fi al pubblico: locali aperti al pubblico e aree confinate a
frequentazione pubblica. Tra i luoghi elettivi per l'uso delle wi-fi ci sono,
infatti, gli hotel, i bar, i ristoranti, i centri commerciali, gli autogrill,
gli aeroporti, dove i cittadini avranno la possibilità di connettersi ad
Internet con un accesso a larga banda senza filo. Il decreto prevede anche il
rispetto delle norme sulla sicurezza ed integrità delle reti. Si chiede,
infatti, all'operatore di usare codici di identificativi per gli utenti che
accedono alla rete pubblica. L'installazione delle reti wi-fi dovrà avvenire
nel rispetto del principio di non discriminazione tra i sistemi Radio Lan e le
altre tecnologie concorrenti. Su questi aspetti e anche sui principi di garanzia
degli utenti, è competente l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a
dettare regole specifiche. La storia delle wlan - Per lo sviluppo regolamentato
di questo nuovo sistema di comunicazioni a larga banda il Ministero si è da
tempo impegnato, promuovendo tutte le iniziative utili sia a livello europeo che
nazionale. Già nel luglio 2002 il Ministro delle comunicazioni aveva chiesto al
Commissario europeo Liikanen di adoperarsi per l'adozione di regole comuni per
il settore delle wi-fi, in rapida espansione, dopo aver constatato che in un
settore così nuovo ed importante per lo sviluppo delle comunicazioni
elettroniche, gli Stati membri stavano adottando regole e strategie disomogenee
tra loro . Grazie anche all'impegno dell'Italia, il 20 marzo 2003 la Commissione
europea ha approvato una Raccomandazione che ha previsto il regime
dell'autorizzazione generale per lo svolgimento dei servizi wi-fi, a cui si
ispira il decreto del Ministro. Ma ancora prima di questa Raccomandazione , il
Ministero ha varato la modifica del Piano nazionale di ripartizione delle
frequenze, che ha previsto l'uso pubblico delle bande 2,4 e 5 GHz per i sistemi
wi-fi. Inoltre il Ministero ha consentito agli operatori , già dalla fine del
2002, di sperimentare a livello tecnologico le wi-fi. I risultati delle
sperimentazioni sono stati utili per pervenire ad una regolamentazione il più
possibile coerente con le esigenze della tecnologia, del mercato e della
concorrenza . Infine, lo scorso 17 aprile, lo schema di decreto elaborato dal
Ministero è stato sottoposto alle osservazioni degli operatori e delle
associazioni di categoria nel corso di un'audizione congiunta promossa dal
Ministero e dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Si è voluto
inaugurare il metodo di consultazione previste dalle nuove direttive europee
sulle reti e servizi di comunicazione elettronica, in un ambito di massima
trasparenza e rispetto del mercato. Con il decreto di oggi si conferma la volontà,
più volte espressa del Ministro delle comunicazioni, di emanare in tempi brevi
una disciplina indirizzata allo sviluppo delle nuove tecnologie a favore di
tutti i cittadini, salvaguardano nello stesso tempo contempo i diritti e i
doveri di tutti gli operatori di telecomunicazioni, senza discriminazioni e
antagonismo tra le diverse tecnologie, in modo che quelle già esistenti possano
trarre beneficio dallo sviluppo regolamentato di quelle che via via si
affacciano sul mercato.
RAGGIUNTO L'ACCORDO SU GALILEO
Bruxelles, 29 maggio 2003
- I membri dell'Agenzia spaziale europea (Esa) hanno raggiunto un accordo sui
contributi finanziari a Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare,
aprendo la strada al lancio ufficiale del progetto. L'approvazione della
fondazione denominata "Impresa comune", che sarà siglata dall'Esa e
dall'UE, è stata ritardata a causa della mancanza di un accordo fra i paesi
membri dell'Esa sulla ripartizione dei contributi finanziari. Le nazioni che
investono maggiormente nel progetto, infatti, otterranno una remunerazione più
elevata in termini di contratti. Pertanto, i governi hanno espresso l'insolita
richiesta di contribuire una quota superiore a quella ritenuta accettabile dagli
altri membri Esa. L'accordo sarà ufficializzato il 27 maggio, durante il
Consiglio ministeriale dell'Esa, a breve distanza dal quale dovrebbero essere
resi noti i dettagli dell'intesa. "È un giorno importante per l'Europa in
generale ed in particolare per la comunità che opera nel settore
spaziale", ha dichiarato il direttore generale dell'Esa Antonio Rodotà,
dopo la conclusione dell'accordo. "Consapevoli dell'importanza economica,
industriale e strategica della navigazione satellitare, i nostri Stati membri
hanno raggiunto un accordo nell'interesse comune. [...] Ora Galileo è
decisamente una realtà". L'Impresa comune avrà sede a Bruxelles e sarà
responsabile della fase di sviluppo e convalida, nonché dei preparativi per
l'adozione e l'esercizio dei sistemi. Questo sarà il primo progetto condotto
congiuntamente dall'Esa e dall'Unione europea. Il presidente del Consiglio
ministeriale dell'Esa, nonché ministro tedesco dell'Istruzione e della Ricerca
Edelgard Bulmahn, ha accolto favorevolmente la notizia dell'accordo, il quale, a
suo avviso, indica che "l'Europa si è dimostrata ancora una volta in grado
di rimanere all'avanguardia nel settore della tecnologia di alto livello, con un
programma che si rivelerà utile nella vita quotidiana di ciascuno di noi".
La Bulmahn, inoltre, ha annunciato che nel corso della riunione del 27 maggio
chiederà la ristrutturazione e il consolidamento dei lanciatori europei. Il
ministro ritiene che l'industria aerospaziale europea debba assumere una
maggiore responsabilità per la costruzione e l'esercizio dei lanciatori,
affinché "a lungo termine, gli investimenti nella ricerca pubblica vengano
incanalati esclusivamente verso lo sviluppo di nuove tecnologie". Secondo
la Bulmahn, il consolidamento dei lanciatori europei deve avvenire attraverso
l'assegnazione dell'appalto per la produzione del razzo Ariane ad un'unica
società. "Dobbiamo creare delle strutture competitive in un mercato molto
agguerrito", ha affermato il Ministro il 26 maggio. Fra le altre questioni
all'ordine del giorno della riunione figurano l'apertura della base di lancio
europea di Kourou al lanciatore russo Soyuz, i contributi per lo sviluppo della
Stazione spaziale internazionale (Iss) e la collaborazione fra l'Esa e l'UE.
Infolink: http://www.esa.int/esaSA/GGGMX650NDC_navigation_0.html
ITALIA LEADER
NELLA POLITICA SPAZIALE EUROPEA CON GALILEO E CON IL LANCIATORE VEGA
Roma, 28
maggio 2003 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca,
Letizia Moratti, insieme al Viceministro Guido Possa ed al Presidente dell'Asi,
Sergio Vetrella, ha partecipato ai lavori del Consiglio ministeriale Esa,
riunitosi a Parigi ieri 26 e oggi 27 maggio. Il Consiglio Esa ha adottato
importanti decisioni concernenti: il programma di navigazione satellitare
Galileo; il piano di risanamento dei lanciatori Ariane; la collaborazione con la
Russia relativa all'inserimento di Soyouz nella gamma di lanciatori offerti da
Ariane Space; il programma dei futuri lanciatori; lo sblocco dei finanziamenti
per lo sviluppo del programma per la Stazione spaziale internazionale. Per
quanto riguarda Galileo, è stata approvata la ripartizione della quota Esa (547
milioni di euro) di sottoscrizione della fase di sviluppo del programma
2003/2006 che ne consente finalmente, dopo anni di trattative, l'avvio operativo
in collaborazione con l'Unione Europea. All'Italia è stata riconosciuta, con
l'attribuzione della quota di 95,7 milioni di euro, pari a quella di Germania,
Francia e Regno Unito, una funzione leader nel programma. Per quanto riguarda i
lanciatori Ariane, è stata innanzitutto approvata una Risoluzione che finanzia
le attività tecniche di qualifica del nuovo lanciatore Ariane 5, con capacità
di carico utile fino a nove tonnellate. E' stato approvato un complesso piano di
ristrutturazione dell'intero settore dei lanciatori Ariane, dalla progettazione
alla articolata struttura industriale di produzione (in cui sono presenti varie
industrie italiane), alla unità responsabile delle operazioni di lancio e della
commercializzazione dei lanciatori. Tale piano prevede anche un dettagliato
programma di produzione di lanciatori (almeno 30 nel periodo 2005-2009) e un
apposito finanziamento di una parte dei costi fissi e delle industrie, che
garantisce il ritorno geografico degli esborsi nazionali, funzionando inoltre
quale effetto moltiplicatore. Il Ministro Moratti ha, in particolare, ottenuto
uno specifico riconoscimento del ruolo del lanciatore italiano Vega nell'ambito
della strategia europea di accesso allo spazio, a conferma del ruolo di primo
piano che l'Italia esercita nella politica spaziale europea.
TRUFFA DEL 709,DOPO
LE PROTESTE DELL'INTESA DEI CONSUMATORI INTERVIENE LA TELECOM: NON PAGATE LE
TELEFONATE AL 709!
Milano, 29 maggio 2003 - La battaglia avviata dall'Intesa dei
consumatori contro il 709 e le truffe legate a questa numerazione ha fatto
registrare la prima vittoria per i consumatori. La Telecom, infatti, ha
formalmente informato ieri gli utenti della possibilità di contestare e pagare
solo parzialmente le bollette esose derivanti da telefonate involontarie ai
numeri 709. In sostanza la Telecom ha ribadito e confermato la procedura da
seguire, già suggerita e diffusa dall'Intesa dei consumatori, per chi si
ritrova in bolletta importi astronomici perché caduto nella trappola del 709.
La società telefonica, infatti, afferma che, chi non riconosce gli addebiti
relativi a chiamate al 709, può "effettuare il pagamento degli importi
(inclusa Iva) non contestati attraverso il C/C Postale....avendo cura di
indicare nella causale il distretto telefonico, il numero della linea, il
bimestre di riferimento del pagamento parziale, il numero di contro Telecom
Italia interessato, il nome e cognome del titolare, la motivazione del parziale
pagamento precisando che gli "addebiti oggetto di contestazione derivano da
un non volontario utilizzo del servizio e da raggiri di tipo informatico nel
corso di navigazioni Internet". Ma la battaglia dell'Intesa registra anche
un'altra importantissima vittoria. La Telecom, infatti, ha accolto le richieste
dell'Intesa e ha previsto un rimborso anche per chi ha già pagato la
"bolletta pazza". Nella sua comunicazione la società informa che
"tutte le azioni sopradescritte avranno la medesima valenza e saranno
rappresentare sia dal reclamante ex novo che dal cliente che abbia già pagato
la somma in contestazione (inclusi i clienti domiciliati, ovvero tutti i clienti
che abbiano provveduto ad effettuare i pagamenti); in tale ultimo caso si
provvederà ad effettuare, sulla prima fattura utile o con assegno circolare o
bonifico bancario, il rimborso della somma già pagata al cliente". Ecco
dunque le regole da seguire diffuse dall'Intesa e adesso riconosciute anche da
Telecom, per chi ha ricevuto una bolletta con connessioni al 709 : prima di
tutto non pagare per intero la bolletta esosa, ma limitarsi a pagare quella
parte di telefonate che si riconosce. Se su una bolletta da 300 euro, 200 euro
sono riferibili a chiamate al numero 709, limitatevi a pagare 100 euro, che
rappresentano il vostro traffico abituale. Ciò per evitare che venga
disattivata la linea telefonica; è necessario poi fare denuncia alla Polizia
Postale. Questa deve essere contro ignoti se il proprio gestore telefonico non
ha ancora comunicato il numero di telefono del dialer responsabile della
"truffa"; infine si deve mandare tramite raccomandata copia della
denuncia sporta alla Polizia Postale e copia del bollettino di pagamento (ad es.
i 100 euro di cui sopra) al proprio gestore telefonico. · Recarsi presso gli
uffici dell'Intesa Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)
portando copia fotostatica della documentazione, per le azioni successive di
contrasto da effettuare. L'Intesa ricorda che chi ha già pagato la bolletta può
chiedere alla Telecom il rimborso, specificando le modalità con cui si vuole
ottenerlo (assegno circolare, bonifico bancario, ecc.). Infine le 4 associazioni
si rivolgono al Ministero delle comunicazioni e all'Autorità per le tlc
chiedendo di adottare provvedimenti urgenti per evitare la nascita di ulteriori
truffe simili a quelle dell'144, 166, 899, 709, ecc. Contestualmente l'Intesa
chiede anche la soppressione di tutte le numerazioni adite a far nascere raggiri
e speculazioni sulle spalle di utenti spesso inconsapevoli.
RYANAIR: VIA SMS IL
CHEK IN DEI BIGLIETTI
Milano, 29 maggio 2003 - La compagnia ha intenzione di
estendere l'uso del cellulare anche alla fase di acquisto del biglietto.
M-Ticket e' il secondo servizio mobile lanciato da Ryanair dopo Txt&Fly, che
permette ai clienti di ricevere dettagli sui voli cui sono maggiormente
interessati. Ryanair si prepara a lanciare un nuovo servizio mobile per il
controllo dei biglietti aerei. Grazie a M-Ticket, infatti, i passeggeri potranno
effettuare il check in con un Sms.
UNISYS E LA CITTÀ DI CHICAGO ANCORA INSIEME
PER LA GESTIONE DELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE DI INFORMATION TECHNOLOGY PER I
SERVIZI AI CITTADINI
Milano, 29 maggio 2003 - Unisys Corporation ha firmato un
nuovo contratto con la Città di Chicago per la fornitura di un'ampia gamma di
servizi di outsourcing riguardanti la gestione di tutte le infrastrutture
informatiche della città. Il contratto è un ampliamento di una prima
concessione che Unisys ha ottenuto dalla Città di Chicago per incrementare
l'efficienza operativa, peraltro già abbondantemente migliorata, fornire nuovi
livelli di servizio per i dipendenti municipali e consentire di accelerare la
fornitura dei servizi al pubblico. Il valore della proroga del contratto è pari
a circa 34 milioni di dollari per i primi tre anni e di circa 56 milioni se la
città eserciterà le due opzioni annuali. La Città di Chicago ha anticipato
che la proroga le consentirà di risparmiare da 6 a 10 milioni di dollari in
costi di gestione e supporto per le strutture informatiche. Unisys continuerà a
supportare gli oltre 16.000 impiegati municipali delle 43 diverse agenzie -
compresi coloro che lavorano per polizia, vigili del fuoco, servizi di
trasporto, servizi finanziari, ufficio delle imposte e servizi sanitari - che
assistono direttamente i cittadini di Chicago. La società si occuperà di
fornire una gamma completa di Infrastructure Managed Services, tra cui gestione
delle reti, gestione e assistenza per i server, sistemi desktop e laptop,
apparecchiature wireless, service desk per la gestione end-to-end delle
richieste nonché manutenzione e assistenza per software e hardware. Tutti i
servizi continueranno ad essere coordinati da un ufficio di programmazione
Unisys dedicato. Unisys continuerà inoltre ad occuparsi delle applicazioni
critiche, tra cui il sistema di chiamate non urgenti al numero 311 della città,
il sito web e le applicazioni correlate, che nel corso del tempo si sono
trasformate in un canale per l'erogazione dei servizi ai cittadini, tra cui ad
esempio l'inserimento di richieste di permessi, il pagamento dei tagliandi di
parcheggio e delle bollette dell'acqua. "Grazie alla partnership instaurata
con Unisys siamo stati in grado di trasformare la nostra infrastruttura IT e
questo ci ha concesso di cambiare radicalmente il nostro modo di operare nonché
di ottenere un miglioramento sensibile della qualità del servizio per i nostri
concittadini ", ha affermato Chris O'Brien, Cio della Città di Chicago.
"L'estensione di questa collaborazione consentirà alla Città di Chicago
di ampliare la gamma di servizi offerti ai cittadini, di investire i fondi dei
contribuenti in modo più redditizio in iniziative informatiche delle quali
beneficeranno direttamente i cittadini, e di portare avanti l'idea del sindaco
Daley che punta a rendere Chicago una città in grado di soddisfare le esigenze
dei cittadini 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ". Grazie ai servizi aggiuntivi
che verranno proposti durante la proroga del contratto, Unisys darà
un'ulteriore spinta al miglioramento delle infrastrutture e al risparmio dei
costi incrementando l'efficienza nelle operazioni municipali e nella fornitura
dei servizi. La gestione dell'infrastruttura informatica distribuita della Città
di Chicago da parte di Unisys ha già consentito una riduzione del 35% nei tempi
necessari per la fornitura dei servizi ai cittadini. Inoltre, solo nei primi due
anni dell'accordo, la Municipalità ha ottenuto un miglioramento del 29% nella
soddisfazione degli utenti finali tra i lavoratori. Gartner ha pubblicato uno
studio di caso sull'impegno congiunto di Unisys e della città di Chicago,
disponibile sul sito www.gartner.com/reprints/unisys/106807.html
"Siamo
orgogliosi dei risultati già ottenuti a Chicago e siamo ansiosi di continuare a
sostenere la città nella sua missione volta a fornire servizi vantaggiosi dal
punto di vista economico, affidabili e di elevato contenuto tecnologico ai
propri cittadini ", ha commentato Everett Dyer, Vicepresident e General
Manager Global Infrastructure Services di Unisys per il Nord America
"Questo importante traguardo convalida l'approccio collaborativo di Unisys
verso la gestione in outsourcing delle infrastrutture e dimostra che possiamo
dare al nostro governo tutti gli strumenti necessari per essere più efficiente
e reattivo". Oltre alla Municipalità di Chicago, Unisys fornisce servizi
di outsourcing informatico a una serie di governi federali e locali in tutto il
mondo, tra cui la Municipalità di Minneapolis; la Municipalità di Charlotte,
nella Carolina del Nord; il Commonwealth della Pennsylvania; lo Stato di New
York e il Ministero di Giustizia della Baviera in Germania. La comprovata
esperienza di Unisys nel settore pubblico e l'impiego delle migliori pratiche
nella fornitura di servizi consentono alla società di fornire soluzioni che
aiutano i clienti ad ottimizzare le infrastrutture IT, per ottenere il massimo
ritorno sugli investimenti ed offrire servizi di prim'ordine ai cittadini.
LA
FORMAZIONE NEL NETWORKING COME OPPORTUNITÀ DI QUALIFICA PROFESSIONALE PER I
DETENUTI DELLA CASA DI RECLUSIONE DI BOLLATE
Milano, 29 maggio 2003 Grazie alla
collaborazione tra la casa di Reclusione di Bollate, Cisco Systems, la
Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, Siam e la Fondazione Ibm Italia, è
stato ideato un progetto per il futuro reinserimento sociale e lavorativo dei
detenuti. La Direzione della Casa di Reclusione ha individuato nella formazione
sulle nuove tecnologie un'importante opportunità di qualificazione
professionale per i detenuti e, in collaborazione con Cisco Systems e Siam, ha
deciso di creare una Cisco Networking Academy interna al penitenziario che
permetterà ai detenuti di conseguire la certificazione Ccna (Cisco Certified
Network Associate), riconosciuta in tutto il mondo da qualsiasi azienda che
operi nel settore informatico e delle telecomunicazioni. La Casa di Reclusione
di Milano Bollate è un istituto sperimentale in cui vengono realizzati progetti
di reinserimento professionale e i detenuti scelgono di scontare la propria pena
a Bollate nella prospettiva del reinserimento sociale e lavorativo. Tra i
progetti in itinere, Cisco Networking Academy è uno tra i più interessanti e
di indubbia la valenza pedagogica. Il corso offre infatti al detenuto la
possibilità di diventare formatore e di aiutare i propri compagni di detenzione
a formarsi a loro volta. Grazie al contributo della Fondazione Adecco,
congiuntamente alla Direzione della Casa di Reclusione, i partecipanti sono
stati selezionati al fine di individuare una classe di studenti il più
possibile omogenea e con buone potenzialità per arrivare con successo al
termine del percorso formativo. I corsi sono partiti nel Gennaio 2003 e vedono
coinvolto un gruppo di detenuti individuati in base alle competenze, alla
motivazione e al periodo di fine pena. Attualmente, gli studenti hanno già
frequentato il 20% delle ore previste dal corso suddivise in 100 ore di
laboratorio e 180 ore di formazione in aula. "Da tempo Cisco Systems ha
deciso di impegnarsi sul fronte dell'e-learning e della formazione, promuovendo
il Cisco Networking Academy Program, il nostro programma per formare figure
professionali specializzate nell'ambito delle reti. Il nostro obiettivo è
contribuire a ridurre il gap tra domanda e offerta di posti di lavoro in questo
settore, un problema segnalato da più ricerche come uno dei freni allo sviluppo
del paese - ha affermato Isabelle Poncet, - Responsabile del Programma
Networking Academies di Cisco Systems Italia. - Nel caso della Networking
Academy presso la Casa di Reclusione di Bollate, questa iniziativa, oltre ai
consueti obiettivi formativi, ha soprattutto una valenza sociale e rappresenta
una buona pratica di reintegrazione attraverso le nuove tecnologie
dell'informazione". Siam1838, Società d'Incoraggiamento d'Arti e Mestieri,
è il più antico Centro di Formazione Professionale Politecnica d'Italia e uno
dei più antichi d'Europa. Nel Progetto di Formazione e Lavoro della casa di
reclusione di Bollate, il Prof. Lorenzo Lento, teacher Cisco di Siam, ha
individuato i 6 detenuti tra i quali sono stati selezionati i futuri formatori.
Gli studenti, dopo aver frequentato il corso, avranno appreso come progettare,
gestire e realizzare ed implementare reti di piccole e medie dimensioni. Il
corso viene erogato tramite un innovativo metodo d'insegnamento (e-learning) con
test ed esami via web e con numerose prove di laboratorio, tutto alla presenza
di un teacher certificato Cisco. "L'iniziativa che vede protagonisti i
detenuti spiega il Presidente Siam Dott. Bruno Soresina si integra perfettamente
con la costante attenzione che Siam nello svolgimento della propria attività
rivolge agli aspetti sociali da 165 anni. Siam offre corsi di formazione serale
a occupati e disoccupati nonché, in tempi più recenti, a extra-comunitari
desiderosi di qualificarsi per il mondo del lavoro o riqualificarsi e migliorare
la propria posizione. Per tutti questi motivi, il progetto, volto al
reinserimento dei detenuti nella Società, è stato condiviso con il massimo
entusiasmo e la massima partecipazione da parte di Siam., nell'ottica dello
sviluppo dell'industria milanese e di chi ne vuole essere partecipe." La
conoscenza approfondita e puntuale del mercato del lavoro da parte della
Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, di Cisco Systems e di Siam consentirà
di favorire l'incontro tra imprese e lavoratori e di effettuare un monitoraggio
quotidiano delle opportunità di lavoro offrendo la possibilità di intervenire
tempestivamente proponendo l'incontro tra le aziende e i candidati più
adeguati. Il percorso di inserimento lavorativo verrà promosso a tutti i
potenziali interlocutori interessati attuando una politica delle Pari Opportunità,
abbattendo qualsiasi forma di discriminazione e valorizzando le risorse di ogni
candidato proposto, indipendentemente dalla propria "diversità".
Questo progetto rappresenta un impegno particolare per la Fondazione Adecco per
le Pari Opportunità, sia per la specificità del corso, sia per la difficile
situazione dei candidati. "La nostra attività ha affermato Claudio Soldà,
Direttore Operativo della Fondazione Adecco è diretta a persone che affrontano
il mercato del lavoro con notevole svantaggio e con questa iniziativa ci
confrontiamo con una realtà ad alto rischio di esclusione. Il nostro contributo
sarà diretto ad orientare i detenuti nel loro approccio al lavoro e, nello
stesso tempo, a ridurre quelle barriere culturali che li separano dalle aziende.
Su entrambi i fronti, candidati e aziende, ci troveremo ad affrontare un
percorso non facile ma l'entusiasmo dei primi e la responsabilità sociale delle
seconde ci permetteranno di superare gli ostacoli che si potranno
presentare". Il contributo tecnologico offerto al Progetto di Formazione e
Lavoro della Casa di Reclusione di Bollate conferma l'impegno della Fondazione
Ibm Italia a favorire, attraverso l'impiego delle più moderne tecnologie, il
sostegno alle componenti più deboli e la valorizzazione di tutte le risorse
disponibili nella collettività. "Il lavoro è stato e continua ancora ad
essere un elemento essenziale nel determinare l'identità sociale di ogni
persona ha aggiunto Angelo Failla, Direttore della Fondazione Ibm Italia -
Migliorare le possibilità di ingresso nel mercato del lavoro per i detenuti
alla fine del periodo di reclusione significa, di conseguenza, offrire loro
reali opportunità di reinserimento sociale. E' quanto si propone di fare la
Fondazione Ibm Italia sostenendo progetti volti a fornire ai detenuti competenze
professionali nel campo delle tecnologie dell'informazione".
LA DIVISIONE
MONETICA DEL GRUPPO URMET, AZIENDA PROTAGONISTA NEL SETTORE DELLE
TELECOMUNICAZIONI, È STATA SCELTA DALL'ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA PER
REALIZZARE LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE IN GRADO DI GESTIRE IL NUOVO
"STANDARD" EMV (EUROPAY, MASTERCARD E VISA) IN RELAZIONE AI TERMINALI
POS.
Milano, 29 maggio 2003 - 750.000 terminali Pos (le "macchinette"
sulle quali vengono accettate le carte di credito e i Pagobancomat), 45 milioni
di carte di pagamento, 35.000 sportelli automatici (Atms), mille miliardi di
vecchie lire di investimenti, questi sono i numeri coinvolti nel cambiamento
epocale che sta per avviarsi all'interno del sistema dei pagamenti nazionale. La
realizzazione di questa iniziativa chiamata "Progetto Microcircuito"
è stata fortemente voluta dai grandi sistemi bancari internazionali di carte di
pagamento, Visa e Mastercard. In Italia tale progetto si sta realizzando sotto
la sapiente guida dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi) e coinvolge tutto il
sistema bancario nazionale. Per l'implementazione del progetto, l'Abi ha
costituito appositi "Gruppi di Progetto" dei quali farà parte la
Divisione Monetica del Gruppo Urmet per la fornitura delle soluzioni
tecnologiche in grado di gestire il nuovo "standard" Emv relativamente
ai terminali Pos. La Divisione Monetica Urmet interviene anche su un'altra
componente fondamentale del processo di migrazione rappresentato dalle carte di
pagamento a microprocessore. Il "Centro di competenza" della Divisione
ha messo a punto una carta "chip Emvcompliant" da 8 K di Eeprom, ad
autenticazione statica, uguale a quella che sarà utilizzata nella fase di
sperimentazione per il passaggio alla nuova tecnologia. Urmet è l'unico
fornitore nazionale in grado di assistere le Banche su ambedue i fronti di
migrazione, carte e Pos, per porre le banche stesse nelle migliori condizioni
per l'utilizzo ottimale della nuova infrastruttura. Dalla nuova tecnologia
deriverà un più alto grado di protezione per le transazioni di pagamento e di
conseguenza minori costi per frode; un abbattimento dei costi di
telecomunicazioni, in quanto la maggior parte dei pagamenti si concluderà
"off-line" e, soprattutto, si apriranno per le banche grandi
opportunità per offrire ai clienti una pluralità di servizi diversi su un
unico supporto plastico. Gruppo Urmet, protagonista nel mercato internazionale
delle telecomunicazioni, della domotica e della sicurezza delle persone e
dell'ambiente. Il Gruppo è composto da più di 30 aziende di cui Urmet Tlc Spa
è la capofila nel settore Telecomunicazioni e Urmet Domus Spa nei settori
Comunicazione Domestica, Domotica e Sicurezza. Con un fatturato nel 2002 di 400
mln di euro, il Gruppo Urmet opera in ambiti in rapidissima espansione,
pienamente convinto di possedere il know-how e la competenza necessari per
essere all'altezza delle sfide e delle richieste del mercato. Urmet, negli
ultimi anni ha dedicato molte risorse allo sviluppo dell'automazione
dell'edificio, proponendo soluzioni integrate di sistemi di comunicazione e di
sicurezza all'interno della casa, rendendo così i propri prodotti applicazioni
concrete di domotica e building automation.
CONFERENZA SLOVENA SUI SISTEMI
COMPLESSI NELL'E-BUSINESS
Bruxelles, 29 maggio 2003 - L'Istituto sloveno per
l'innovazione e la tecnologia ospiterà una conferenza internazionale sui
sistemi complessi nell'e-business, che si terrà a Lubiana dal 13 al 17 ottobre.
La manifestazione offrirà ai partecipanti l'occasione di esaminare le ricerche
attuali in materia di approcci all'e-business basati sui sistemi, ovvero il
rapporto tra tecnologie dell'informazione e strutture organizzative di supporto.
Gli argomenti all'ordine del giorno comprendono: nuove tecnologie: griglie
computazionali, web semantico, interpretazione dei dati aziendali; nuove
metodologie organizzative: gestione dell'innovazione, soluzioni di supporto
decisionale; tecniche formali: modellazione dei fattori umani, procedure di
verifica e validazione; modellazione e simulazione: simulazione dei processi
commerciali e dei fattori umani. Qualora desiderino presentare relazioni, i
delegati potranno sottoporre all'esame degli organizzatori i manoscritti
completi e redatti in lingua inglese entro il 1° luglio. Infolink: http://epos.ijs.si/cseb03/
BANDO PER LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN PORTALE SULLE POLITICHE EUROPEE
RELATIVE ALL'E-BUSINESS
Bruxelles, 29 maggio 2003 - La DG Imprese della
Commissione ha pubblicato un bando di gara per la realizzazione e la gestione di
un portale on line, contenente informazioni e dati sulle politiche europee
relative all'e-business negli Stati membri, nei paesi prossimi all'adesione, nei
paesi candidati e negli Stati appartenenti allo Spazio economico europeo (See).
Gli incarichi principali comprendono la progettazione, la realizzazione e la
gestione del portale europeo per le politiche inerenti all'e-business, la
raccolta e la gestione di materiale informativo riguardante le iniziative che
favoriscono il processo di digitalizzazione delle Pmi (tra cui la fornitura di
informazioni sulle iniziative politiche in materia di e-business, dati
statistici sull'avvio di attività di e-business da parte delle Pmi europee,
esempi di migliori prassi, notizie, annunci, articoli ecc.), nonché servizi di
assistenza ai workshop tematici organizzati dai membri della rete. L'importo
massimo globale per la prestazione dei servizi fino alla fine del 2005 ammonta a
350.000 euro. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea
Direzione generale per le Imprese Unità D-4, Sig.ra D. Eleftheriadou, rue de la
Science 15 - 1/46, B-1049 Bruxelles, Fax +32-2-296-9500 E-mail:
Iordana.eleftheriadou@cec.eu.int http://europa.eu.int/comm/enterprise/ict/index.htm
Per consultare il testo completo del bando, visitare il seguente sito Internet:
http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/89881-2003.htm
CARRIERA &
FUTURO 2003 - LINGOTTO FIERE DESTINAZIONE LAVORO? "TROVA LA TUA
STRADA" CON CIRCUML@VORANDO A TORINO DAL 30 AL 31 MAGGIO 2003
Torino, 29
maggio 2003 L'iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali -
Ufficio Centrale Ofpl - dedicata ai giovani. Un servizio innovativo e dinamico
per l'informazione sul mondo della formazione professionale, del lavoro e
dell'inclusione sociale CircumL@vorando, che sta concludendo in questi giorni la
sua terza annualità, continua il suo viaggio e - dopo aver registrato oltre
50.000 utenti nelle precedenti edizioni - sarà presente a Torino, dal 30 al 31
maggio, alla VIII edizione di "Carriera & Futuro 2003", salone del
lavoro e della formazione. Alla manifestazione, che si terrà presso il Centro
Espositivo "Lingotto Fiere - Padiglione 1", CircumL@vorando parteciperà
con un proprio motorhome, allestito con postazioni multimediali ed esperti di
settore, presso il quale sarà possibile avere materiale informativo e tutte le
informazioni su: stage, tirocini, apprendistato, formazione professionale,
agevolazioni alla creazione d'impresa, opportunità di lavoro all'estero ed
altro ancora. CircumL@vorando offrirà ai propri utenti, in particolare,
l'opportunità di avere un colloquio personalizzato incentrato sul proprio
percorso formativo, sulla redazione corretta del curriculum vitae, su quali sono
le strategie migliori per affrontare un colloquio di lavoro, al fine di un più
semplice inserimento nel mondo del lavoro. L'iniziativa nella sua normale
attività di informazione itinerante, è caratterizza per l'immagine dinamica e
innovativa che offre: una grande tensostruttura all'interno della quale gli
utenti possono, oltre ad avere tutte le informazioni legate alle tematiche del
progetto, anche assistere a seminari tematici e consultare i siti on line
inerenti la ricerca attiva del lavoro. Con i suoi motorhome CircumL@vorando
raggiunge i giovani presso le scuole superiori e le università con informatori
specializzati. Inoltre, uno dei motorhome è dedicato all'attività informativa
sui temi dell'inclusione sociale; in ogni tappa sosta nei luoghi dove hanno sede
i servizi sociali e presso gli istituti di prevenzione e pena. CircumL@vorando
diventa una piazza ideale dove potersi incontrare, confrontare e raccontare le
proprie aspirazioni anche grazie al Videobox. Una piramide alta oltre quattro
metri con una punta rossa lampeggiante, all'interno della quale i ragazzi
possono lasciare una testimonianza sulle proprie esperienze o aspirazioni
professionali. Presso il "Villaggio del Lavoro", e quindi anche al
Salone "Carriera & Futuro 2003", a tutti coloro che sosterranno un
colloquio con gli informatori di CircumL@vorando, verrà dato in omaggio un Cd
musicale composto in esclusiva dal deejay Claudio Coccoluto, uno tra i più
famosi nel panorama internazionale. Numero Verde 800 196 196 www.welfare.gov.it
ucofpldivi@minwelfare.it
"E", IL PRIMO FILM INTERATTIVO ITALIANO LA
PRIMA PRODUZIONE SPERIMENTALE PER LA TV INTERATTIVA INNOVATIVE TECNOLOGIE DI
EDITING E POSTPRODUZIONE TRE STORIE DOVE SCEGLIERE TRAMA, FINALI E SCOPRIRE
"STRANE" PRESENZE
Milano, 29 maggio 2003 - "E", la prima
produzione sperimentale italiana per la Tv interattiva, nasce dalla partnership
fra The Family e Swan Film Europe e viene distribuito, a partire da oggi, in
anteprima esclusiva su e.BisMedia, la prima Tv ori Demand italiana. Editato e
postprodotto con tecnologie innovative, "E" è il primo film italiano
che permette al pubblico di "scegliere" quale storia e quale finale
seguire, personalizzando la visione in modo semplice e immediato. Un film dove
tutto può cambiare a seconda delle scelte dello spettatore e del suo umore. Tre
storie che, sotto la regia dello spettatore, diventano un unico racconto. Il
film, ambientato in un condominio, segue le vicende di tre curiosi personaggi:
il custode, interpretato da Gabriele Cirilli; un'ex top mode) canadese
interpretata da Kris Reichert; una giovane ragazza di Budapest, l'esordiente
Reka Molnar. Lo spettatore governa la trama all'interno di un film della durata
di 45 minuti, che conserva la struttura narrativa, la recitazione e le atmosfere
di un film tradizionale. Scritto da Ercole Egizi e Alain Serrini e diretto dal
regista bolognese Swan, "E" rivoluziona le modalità di fruizione del
flusso narrativo, che si libera dal percorso obbligatorio tradizionale per
offrire allo spettatore una "nuova libertà di visione". Con un
semplice click del telecomando lo spettatore può interagire con la trama del
film, scegliere una delle tre storie, gli sviluppi diversi all'interno di
ciascun&e il finale preferitoc 'Inciampando" in strane testimonianze di
personaggi del mondo dello spettacolo. La postproduzione ha richiesto un lavoro
di un mese per il "riediting" del montato. Attraverso tecnologie di
grafica 3D si sono modellati e animati alcuni particolari del film procedendo
poi ai compositing per integrare le scene girate con i contributi
tridimensionali, finalizzare le immagini così ottenute e far interagire i
protagonisti con le immagini grafiche. "Quando ho pensato "E"- ha
dichiarato Ercole Egizi, sceneggiatore e ideatore di "E" - avevo in
mente una specie di "Rosa Purpurea del Cairo" al contrario dove il
pubblico diventa attore e sceneggiatore ed entra nel film cambiando tutto. Se il
cinema perde la sua forza di trasmettere creatività, per diventare soltanto una
merce, noi tutti perdiamo un importante Energia trasformatrice, perché una
società senza sogni è anche povera di futuro. " "E è un sogno - ha
detto Alain Serrini, sceneggiatore e ideatore di E - ed è i/ primo piccolo
passo verso una nuova visione del cinema. Non più una visione passiva che
sottostà alle regole ferree degli sceneggiatori ma una visione
"attiva" dove lo spettatore vede, pensa e sceglie. Uno spettatore
intelligente è esigente, pretende sempre contenuti nuovi ed originali e questo
per i/ nostro lavoro è un punto di partenza molto importante. E' mia ferma
intenzione continuare a soddisfare un pubblico esigente e continuare a guardare
avanti nelle tecniche e modalità di intrattenimento perché "// miglior
modo di predire il futuro è inventarld'. "Il progetto di "E"- ha
aggiunto Swan, regista di 'E - mi ha da subito interessato perché era il primo
esperimento in Italia di questo tipo e mí entusiasma sempre essere i/ primo a
fare qualcosa di nuovo, mettermi in discussione attraverso nuovi linguaggi. Ho
quindi accettato di curarne la regia e successivamente la mia casa di produzione
ha coprodotto i/ film. Durante la lavorazione T' ha appassionato tutti;
sentivamo attorno a noi una bellissima energia ed interesse; la sensazione di
essere pionieri di un nuovo modo di fare cinema ci ha dato una carica
incredibile. Ora che "E" è nato, è bello pensare di aver realizzato
una start up per un nuovo genere nel settore". "Il motivo che ci ha
spinto a coprodurre un film interattivo - ha spiegato Lorenzo Cefis, Direttore
Generale della casa di produzione The Family - è la costante ricerca di
sperimentazione e innovazione che ci caratterizza. The Family è entrata sul
mercato degli spot lanciando una formula nuova di casa di produzione, non ancora
presente in Italia. Fin dall inizio abbiamo voluto esprimerci attraverso un
approccio e uno stile diversi, con l'obiettivo di confrontarci su fronti
differenti, dove le nostre competenze e le nostre professionalità potessero
essere la base per sperimentare nuovi terreni, nuovi linguaggi, dalla musica al
cinema. "E"rientra in questo percorso. E' una produzione low budget
che ha però un grande valore di sperimentazione ed esplorazione delle
possibilità che offre la tv interattiva. L accordo con e.BisMedia è
naturalmente molto importante per noi, perché ci dà la possibilità di far
"esordire" il film sulla prima TV on Demand nata in Italia, che vanta
una tecnologia estremamente innovativa. " "Già da oltre un anno - ha
concluso Danilo Vivarelli, Direttore Video on Demand di e. BisMed la - stiamo
sperimentando nuovi format interattivi per la Tv on Demand; fino ad oggi ci
siamo cimentati con quiz, Tv site informativi e campagne di pubblicità
interattiva, ma le potenzialità che questa nuova tecnologia offre sono molto
ampie e ancora da sfruttare. Il palinsesto di e. BisMedia offre ad oggi oltre
1000 titoli e continuerà ad arricchirsi ancora, ma la strada dei format creati
appositamente per la Tv interattiva è ancora da esplorare appieno. Con
"E" abbiamo l'occasione ideale di proporre al nostri clienti, in modo
divertente, un'esperienza veramente interattiva. Questo è potuto accadere
grazie alla collaborazione con The Family, che ci ha coinvolto in un progetto
così innovativo':
UNA RIVOLUZIONE PER IL COMMERCIO ELETTRONICO DI CONTENUTI
NASCE IL DOI (DIGITAL OBJECT IDENTIFIER), IL "CODICE A BARRE" DEGLI
OGGETTI DIGITALI IN INTERNET, GESTITO PER L'EUROPA DALL'ITALIA GRAZIE AL
COORDINAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI (AIE).
Milano, 29 maggio 2003 -
Nasce il Doi (Digital Object Identifier), il "codice a barre" degli
oggetti digitali in Internet. Una rivoluzione per il commercio elettronico di
contenuti: si chiama Digital Object Identifier (Doi) e costituisce il nuovo
standard internazionale per identificare oggetti digitali: file di testo o di
immagini, file musicali e file audiovisivi, ecc... Sarà l'Italia, e in
particolare l'Associazione Italiana Editori (Aie), a coordinarlo e renderlo
operativo per l'Europa: l'International Doi Foundation ha infatti investito del
ruolo di Agenzia Doi Medra (Multilingual European Doi Registration Agency),
l'iniziativa coordinata da Aie. Anche lo sviluppo tecnologico è italiano,
affidato al Cineca di Bologna, il Consorzio di università italiane, fornitore
di tutti i servizi tecnologici dell'agenzia. Il progetto Medra, sostenuto dalla
Commissione Europea all'interno del programma eContent, è nato grazie
all'iniziativa di Aie con la collaborazione del Ministero delle Attività
Produttive, all'interno dell'Accordo di settore per l'editoria libraria e
multimediale, siglato lo scorso anno. Nella nuova intesa operativa 2003- 2004
l'attenzione al tema degli standard è rinnovata ed il Ministero sosterrà la
promozione dell'agenzia presso le imprese europee. Sarà così possibile per
autori, editori, distributori e utenti di contenuti digitali registrare il
proprio identificativo, garantendo un sistema persistente di citazione, la
gestione delle relazioni tra oggetti digitali e il deposito volontario di opere.
Attraverso questo codice, chiunque potrà infatti raggiungere, sempre e ovunque,
il documento (o informazioni sul documento) a cui è interessato. Un risultato
non da poco se si pensa che un'indagine condotta recentemente negli Stati Uniti
allo scopo di fornire informazioni sulla persistenza dei riferimenti web in
articoli scientifici ha mostrato che dopo un anno dalla pubblicazione il 20%
delle Url (l'indirizzo Internet, che spesso mostra la pagina "error 404
file not found") non sono più accessibili. E che dopo quattro anni la
percentuale sale sino al 50%. Il Doi, identificando il contenuto invece che
l'indirizzo, consente di raggiungere il documento citato anche in caso di
spostamento da un indirizzo all'altro. Non basta. Il Doi può costituire anche
la prova che in una data precisa sia stata pubblicata una determinata opera: uno
strumento quindi utile per autori ed editori, disponibile in futuro anche per
immagini e software, in grado di costituire una prova dei propri diritti.
"Non è frequente che l'Italia abbia un ruolo di leadership nello sviluppo
di uno standard tecnologico - ha sottolineato il responsabile dei progetti
internazionali di Aie, Piero Attanasio - Questo risultato, realizzato grazie a
Medra, l'agenzia europea di registrazione del Doi coordinata da Aie, può avere
effetti positivi sull'insieme dell'editoria italiana nell'affrontare il mondo di
Internet, in una fase importante come quella attuale, di trasformazione di
Internet verso modelli che comprendono forme evolute di commercio elettronico
dei contenuti". Un codice identificativo che si sta affermando ormai a
livello internazionale e che cresce particolarmente nell'editoria scolastica,
universitaria e professionale; nella Pubblica Amministrazione, nel commercio dei
diritti delle immagini. E per questo strategico. "La capacità di fare
sistema tra i privati, un centro di eccellenza della ricerca tecnologica
pubblica come il Cineca e il Ministero delle attività produttive - ha spiegato
il presidente di Aie, Federico Motta - si sposa con la crescente propensione
internazionale dell'editoria italiana, come parte integrante dell'editoria
europea. L'agenzia, oltre ai partners italiani, coinvolge infatti anche
operatori di Germania, Francia e Spagna, grazie ad apposite alleanze". Un
progetto significativo per l'intero mondo delle nuove tecnologie: "La
nascita in Italia dell'agenzia europea per il Doi (digital object identifier) -
ha dichiarato il Vice Ministro delle Attività Produttive, on. Adolfo Urso - è
il risultato della collaborazione tra l'Aie, la ricerca pubblica, grazie alle
capacità e alle competenze del consorzio universitario Cineca, ed il Ministero
delle Attività Produttive. Si è potuta verificare grazie all'accordo di
settore sottoscritto con Aie, che ha portato al sostegno di quell' "Italia
immateriale" dell'alta tecnologia che sempre più in futuro sarà al centro
della promozione pubblica". "In questo caso - ha proseguito Urso - si
è lavorato sullo sviluppo di standard tecnologici per il commercio elettronico,
ambito di estrema rilevanza per il futuro sviluppo delle imprese italiane sui
mercati internazionali, e sulla creazione di un codice identificativo del
prodotto digitale che consentirà una più efficace tutela dei diritti di
autore". http://www.aie.it/news/visualizza.asp?ID=536&Tipo=1
HACKER ,
COMPAGNIE O SEMPLICI RAGAZZINI POSSONO METTERE A RISCHIO IL TUO LAVORO E IL TUO
SISTEMA INFORMATIVO !! IMPARA A CONOSCERLI E A PRENDERE CONTROMISURE ADATTE IN
TEMPO ........
Milano, 29 maggio 2003 - Al giorno d' oggi, Internet è diventata
parte integrante del lavoro giornaliero svolto da tutti coloro che intendono
ampliare le proprie attività e le proprie conoscenze; che intendono avere un
modo alternativo e testato ( quindi, a rigor di logica anche sicuro) per
mettersi in contatto velocemente e senza incertezze con il resto del mondo e
contemporaneamente mettere in contatto il mondo con loro stessi. Per questi
motivi sempre più organizzazioni ed aziende di qualsiasi elevatura, dall'
artigianato alla multinazionale, si collegano alla rete per stabilire una
presenza elettronica, che gli consenta di espandere il proprio business o più
semplicemente, che permetta una vasta e veloce ricerca delle informazioni a loro
utili. Parallelamente allo sviluppo tecnologico, si sono però formate ed
evolute altre attività, parte delle quali illegali e legate all' uso di un
computer collegato in rete; collegare il proprio network a internet senza
prendere le adeguate misure di sicurezza, può essere dannoso da vari punti di
vista, in quanto le perdite possono essere considerevoli e ricoprire molti
settori: Alterazione dei dati presenti; Distruzione e conseguente perdita dei
dati; Furto e divulgazione di dati e materiali riservati quali progetti di
prototipi, piani di marketing, dati anagrafici del personale o dei clienti;
-Messa in opera di attività dannose per il sistema in se stesso con il
conseguente e probabile blocco della rete; Per sottolineare l' importanza della
sicurezza in rete, riportiamo di seguito i dati pubblicati dal Computer Security
Institute ( http://www.gocsi.com ) in collaborazione con l' F.B.I. ( Federal
Bureau of Invesigations ), risalenti alla metà 2002: il 90% delle aziende
contattate ha dichiarato di aver scoperto diverse intrusioni nelgi ultimi 12
mesi; il 80% ha dichiarato di aver subito perdite finanziarie a causa di queste
intrusioni; il 74% di questi attacchi provenivano dall' esterno della propria
rete In questa ottica si e' venuta a creare la necessità per le aziende di
tutelare la proprio rete informatica e il proprio business Il servizio è
rivolto a quelle aziende che vogliono testare il proprio livello di sicurezza.
HackEducation Srl Tel 02-4044773 Fax: 02-89694326 Mail : mauro@securityproject.net
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