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19 GENNAIO 2004
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PRODI SI RIVOLGE ALLA PRESIDENZA E AL
PARLAMENTO, AFFERMANDO CHE
LA RICERCA DEV'ESSERE
UNA PRIORITÀ CHIAVE
Bruxelles, 19 gennaio 2004 - A differenza
del nuovo presidente del Consiglio europeo, Bertie Ahern, il quale, nel suo
discorso di presentazione dell'agenda irlandese per il semestre di
Presidenza dell'Ue, ha accennato solo brevemente ai temi della ricerca, il
presidente della Commissione Romano Prodi si è soffermato sulla conoscenza
e sull'innovazione, definendole "grandi priorità" dell'Unione.
Prodi ha chiesto ai governi degli Stati membri di adottare un approccio più
proattivo nei confronti di tale argomento, affermando: "
La Commissione
farà le sue proposte, il Consiglio prenderà le sue decisioni. Tuttavia,
nulla accade davvero finché queste decisioni non diventano politiche reali
a livello nazionale". Il Presidente della Commissione ha lamentato che,
attualmente, 400.000 fra i "migliori ricercatori europei" lavorano
negli Stati Uniti e ha sottolineato la necessità di creare in Europa dei
centri di ricerca di eccellenza a livello mondiale. "Essi devono essere
il simbolo concreto e vitale che noi crediamo nel futuro, che qui, in
Europa, il futuro lo possiamo immaginare e realizzare", ha affermato
Prodi. Rievocando i precedenti appelli a favore di un "nuovo
Rinascimento europeo", il Presidente della Commissione ha dichiarato
che il nostro continente "deve tornare a essere ciò che è stato per
secoli: il punto di riferimento di tutti i giovani ricercatori del
mondo". Nel sottolineare come la situazione imponga un intervento
urgente, Prodi ha affermato che gli investimenti nella scuola e nella
ricerca non sono un "problema teorico", ma un obiettivo da
perseguire immediatamente, perché i concorrenti internazionali stanno già
superando l'Europa. In conclusione, il Presidente della Commissione ha speso
alcune parole sui futuri ricercatori europei e la loro importanza per la
competitività dell'Europa. "I nostri giovani devono trovare in Europa
le opportunità di studio, di lavoro e di successo a cui hanno diritto. E
badate che non parlo solamente nel loro interesse, perché su questo si
gioca la nostra stessa sopravvivenza", ha dichiarato Prodi.
Nell'illustrare il piano di lavoro della Presidenza nel contesto dell'agenda
di Lisbona - trasformare l'Ue nell'economia più competitiva al mondo entro
il 2010 - Ahern ha dichiarato che
la Presidenza
irlandese ha posto la crescita sostenibile e la coesione sociale
"esattamente al centro del proprio programma di lavoro".
"Abbiamo già fatto molto", ha affermato Ahern, citando i
progressi compiuti in settori quali la ricerca, le telecomunicazioni e la
protezione ambientale, ma ha aggiunto che, se non si rafforzerà lo slancio,
l'obiettivo non verrà raggiunto. Ahern, pertanto, si è impegnato a
"rinnovare lo slancio e l'impeto nei confronti dell'agenda di
Lisbona" in occasione del Consiglio europeo di primavera.
LA COMMISSIONE EUROPEA
LANCIA UN APPELLO PER POTENZIARE
LA RICERCA FONDAMENTALE
Bruxelles, 15 octobre 2004 - In data odierna Philippe Busquin, Commissario
europeo responsabile della ricerca, ha presentato a Bruxelles il progetto
dell'Ue per la ricerca fondamentale. La comunicazione "L'europa e la
ricerca fondamentale" fornisce una panoramica della ricerca
fondamentale nell'Ue rispetto ad altre regioni del mondo, inclusi gli Stati
Uniti e il Giappone, e chiede di avviare un dibattito su come promuovere
questo settore. La ricerca fondamentale è un elemento importante del
panorama scientifico europeo e un settore in cui l'Europa si è sempre
distinta. Tuttavia, negli ultimi venti anni questo settore è passato in
secondo piano rispetto ad altre priorità, e soprattutto rispetto alla
ricerca applicata, orientata al mercato. L'europa non può però permettersi
di trascurare la ricerca fondamentale. Negli ultimi mesi nella comunità
scientifica ha preso avvio un intenso dibattito sulla necessità di agire.
Con l'adozione di questa comunicazione
la Commissione
intende contribuire al dibattito in corso. "Invece di chiederci come
sarà il futuro della ricerca fondamentale in Europa, dovremmo domandarci
come sarebbe il futuro dell'Europa senza la ricerca fondamentale", ha
dichiarato il commissario Busquin. "Per realizzare l'ambizioso progetto
di creare una società basata sulla conoscenza e uno Spazio europeo della
ricerca, abbiamo bisogno di una solida base scientifica e di capitale umano
di elevata qualità. La ricerca fondamentale è la risposta a queste due
esigenze. La ricerca fondamentale di oggi assicurerà la crescita, la
competitività e una migliore qualità della vita di domani. Gli Stati Uniti
lo hanno capito. L'ue è in ritardo. Il nostro è un invito ad aprire gli
occhi: dobbiamo agire subito per rimediare a questa situazione e colmare il
divario". Che cosa può fare la ricerca fondamentale? In pratica, tutte
le innovazioni del ventesimo secolo sono il frutto del pensiero scientifico
fondamentale. Due delle innovazioni di successo più recenti illustrano
questo punto: Gli orologi atomici usati oggi nel sistema di posizionamento
globale (Global Positioning System, Gps) sono stati sviluppati negli anni
quaranta per verificare la teoria generale della relatività di Einstein; il
World Wide Web (Www) è stato inventato al Cern (il centro europeo per la
ricerca nucleare di Ginevra) per migliorare la comunicazione tra i suoi
numerosi partner internazionali. Queste due scoperte hanno prodotto
applicazioni tecnologiche fondamentali e generato mercati da miliardi di
euro, creato milioni di posti di lavoro nonché reso più facile e sicura la
vita di tutti i giorni. Questo è stato possibile grazie al sostegno del
settore pubblico. La ricerca fondamentale non riguarda però solo le
applicazioni potenziali, ma è essenziale anche per la formazione dei
ricercatori. Svolgendo attività di ricerca alle frontiere della conoscenza,
gli scienziati acquisiscono competenze e capacità che useranno lungo tutto
l'arco della loro carriera. Come sono i risultati dell'Europa? - Ottimi per
le pubblicazioni, meno buoni invece per le citazioni. L'europa guida la
classifica delle pubblicazioni producendo il 41,3% del totale mondiale,
rispetto al 31,4% degli Usa. Quanto al numero di riferimenti, che è
considerato il miglior indicatore della qualità della ricerca, l'Europa è
indietro in quasi tutte le discipline: i ricercatori statunitensi sono
citati circa un terzo di volte in più rispetto a quelli europei. L'europa
ha conseguito ottimi risultati ricevendo diversi premi Nobel all'inizio del
ventesimo secolo, ma da allora le prestazioni sono in declino. La
frammentazione dei sistemi di ricerca europei dovuta alle differenze
strutturali tra gli Stati membri dell'Unione europea ha influito su diversi
aspetti, generando una mancanza di cooperazione e coordinamento, di massa
critica sufficiente, ma anche e soprattutto di concorrenza a livello
europeo. Le prospettive - È tempo di ridefinire il valore aggiunto europeo,
permettendo ai singoli ricercatori di qualsiasi Stato europeo di essere in
competizione con altri ricercatori secondo i criteri dell'eccellenza. Negli
Stati Uniti, le borse di studio individuali (individual grants) assegnate
dall'ente nazionale per le scienze (National Science Foundation, Nsf) sono
attribuite in base a questo metodo. Il sistema dell'Nsf si è dimostrato
molto efficace nel promuovere la ricerca fondamentale. Questo sistema
integrerebbe opportunamente l'attuale politica che favorisce l'istituzione
di forme di collaborazione e di reti a livello europeo. Approcci innovativi
- Un gruppo di esperti di alto livello, presieduto dal signor Federico Mayor,
ha valutato la fattibilità della creazione di un "Consiglio europeo
per la ricerca" responsabile della ricerca fondamentale, proponendo
anche una serie di raccomandazioni.
La Commissione
, che condivide le conclusioni di questa relazione, presenterà una serie di
proposte per l'introduzione dei meccanismi in questione. Questo punto,
insieme al sostegno potenziato alla ricerca fondamentale, sarà uno dei temi
principali dell'azione futura dell'Unione europea nel settore della ricerca.
I dettagli di questa azione, inclusa la possibile istituzione di un
"Consiglio europeo per la ricerca", saranno oggetto di un grande
dibattito politico nei prossimi mesi. Misure urgenti - Oltre a questo
tentativo di rafforzare l'eccellenza nella ricerca fondamentale mediante la
concorrenza, sarà essenziale potenziare il sostegno europeo alle
infrastrutture di ricerca e favorire l'istituzione di centri di eccellenza
nell'Unione allargata. Altre misure riguarderanno un maggiore sostegno allo
sviluppo delle risorse umane, la formazione dei ricercatori e lo sviluppo di
carriere scientifiche; il sostegno alla collaborazione e alla creazione di
reti; il coordinamento più efficace delle attività, delle politiche e dei
programmi nazionali nella ricerca fondamentale.
IL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE SOSTIENE I
PIANI DELLA COMMISSIONE PER PROMUOVERE L'INNOVAZIONE
Bruxelles, 19 gennaio 2004 - Il Comitato economico e sociale europeo (Cese)
ha accolto favorevolmente la comunicazione della Commissione volta a
rafforzare la capacità innovativa dell'Ue nel contesto della strategia di
Lisbona. Nel suo parere, pubblicato il 14 gennaio, il Comitato afferma che,
nel complesso, "concorda con le strategie tracciate nella
comunicazione". Il Comitato condivide inoltre con
la Commissione
la concezione sistemica del processo d'innovazione, precisando tuttavia che
quest'ultimo è basato sulle risorse e sulle competenze umane e radicato
nell'istruzione e nella formazione. Il Comitato ha individuato i settori in
cui gli Stati membri, in particolare, potrebbero favorire maggiormente
l'innovazione. Il Cese ha richiamato l'attenzione degli Stati membri sulla
necessità di dare effettivo compimento al mercato interno, incoraggiandoli
a migliorare le condizioni per sfruttare appieno le immense opportunità
insite nel processo di ampliamento. Fra gli altri settori d'azione messi in
rilievo dal Comitato figurano: la necessità di rafforzare i meccanismi di
sostegno alle imprese, di accelerare e rendere meno burocratici i processi
decisionali, di procedere in direzione di una maggiore efficacia dei
processi di scambio e diffusione delle buone pratiche di innovazione, come
pure di riconoscere maggiormente il ruolo dell'imprenditoria. Il Comitato
conclude esortando gli Stati membri e le istituzione dell'Ue a compiere
maggiori sforzi per promuovere una cultura più propensa all'innovazione,
alla promozione della qualità e al rischio imprenditoriale e per offrire le
condizioni e le risorse indispensabili per potenziare gli investimenti
nell'innovazione.
I FINANZIAMENTI DELLA COMMISSIONE
CONTRIBUISCONO AD AVVIARE UNA COLLABORAZIONE INEDITA NELLA REGIONE BALTICA
Bruxelles, 19 gennaio 2004 -
La Commissione
europea ha annunciato la sua intenzione di sostenere, con un contributo di
3,03 milioni di euro, il progetto Bonus, volto a migliorare lo sviluppo
sostenibile nella regione del Mar Baltico. Il progetto quadriennale, che sarà
finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), riunirà le risorse
di otto dei nove paesi costieri del Mar Baltico (Danimarca, Svezia,
Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Germania), e prevede la
partecipazione del Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (Ciem).
L'obiettivo del progetto Bonus è di incoraggiare un approccio coordinato
alla ricerca su temi quali l'inquinamento, lo sviluppo regionale, la tutela
delle risorse naturali e le scienze del mare. "Occorre una strategia
transnazionale coerente per garantire che la ricerca sia economicamente
proficua, eminente dal punto di vista scientifico e confacente alle reali
esigenze dei politici, dell'economia e dei cittadini della regione
baltica", ha dichiarato il commissario europeo per
la Ricerca Philippe
Busquin. Fino ad oggi non erano mai stati intrapresi programmi di ricerca
che prevedessero la partecipazione dei nove paesi baltici. Tuttavia, i
recenti dibattiti sui diritti di pesca e sull'inquinamento delle coste
provocato dalle fuoriuscite di petrolio hanno evidenziato la necessità di
una maggiore collaborazione scientifica a livello internazionale a sostegno
delle decisioni politiche. La rete Bonus contribuirà inoltre a gettare le
basi per una maggiore cooperazione in futuro. Al termine di una serie di
attività preparatorie che si svolgeranno nella prima fase di attività, il
progetto curerà l'elaborazione di programmi di ricerca congiunti, definirà
procedure concordate per la gestione e l'utilizzo condiviso
dell'attrezzatura di ricerca e allestirà un corso di formazione postlaurea
comune. Questo, a sua volta, consentirà di definire i sistemi decisionali e
di gestione in vista di una cooperazione a lungo termine. Il progetto è
finanziato nell'ambito del piano Era-net, il cui obiettivo è promuovere la
creazione di stretti legami a lungo termine tra i programmi di ricerca
nazionali aventi obiettivi comuni. Per informazioni sul progetto Bonus:
Kaisa Kononen, Academy of Finland, E-mail: kaisa.Kononen@aka.fi
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALE - UCOFPL:
FSE IN ITALIA: SUPERATO DI OLTRE UN MILIARDO E CENTO MILIONI DI EURO IL
TRAGUARDO DI PROGRAMMAZIONE
Roma, 19 gennaio 2004 - Più che positivi i risultati finanziari del Fondo
Sociale Europeo per l’Italia. La certificazione di spesa al 31 dicembre
2003 ha
infatti evidenziato un impegno notevole da parte dell’Italia che ha
superato di oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro la cifra che doveva
essere spesa entro il 2003. Gli obiettivi di spesa, che ammontavano
complessivamente a circa 4 miliardi di euro, infatti sono stati raggiunti e
superati con una spesa complessiva di oltre 5 miliardi di euro. Al 31
dicembre, infatti, le risorse inutilizzate, secondo le disposizioni della
normativa sui Fondi Strutturali per il periodo 2000-2006, sarebbero dovute
tornare nel bilancio comunitario. Al 31 dicembre le risorse non solo sono
state spese, ma la programmazione ha avuto un avanzo finanziario di notevole
entità che conferma le ottime prestazioni della gestione del Fondo.
L’efficienza complessiva sia del Fse che di Equal è stata eccellente. Le
Regioni e il Ministero del Lavoro, attraverso una forte sinergia e la
condivisione di prassi, strumenti e metodi, hanno dimostrato di riuscire a
gestire le cospicue risorse finanziarie messe a disposizione dalla Comunità
Europea, con la massima efficienza, trasparenza e qualità. Sono lontani i
tempi in cui l’Italia non riusciva ad utilizzare le risorse comunitarie.
Per il programma operativo del Ministero del Lavoro Azioni di Sistema
Obiettivo 3 tutte le amministrazioni coinvolte hanno chiuso con un cospicuo
avanzo rispetto al programmato per un totale complessivo di quasi 7 milioni
di euro; per il Programmi operativi regionali dell’Obiettivo 3
l’efficienza complessiva è stata notevole: 763 milioni di euro di avanzo
rispetto al programmato: nessuna delle Regioni coinvolte ha disimpegnato. I
Programmi Operativi regionali e centrali dell’Ob. 1 hanno registrato una
buona efficienza complessiva con un avanzo di 311 milioni di euro, un solo
programma centrale ha disimpegnato la cifra di 1,9 milioni di euro, risorse
che torneranno al bilancio comunitario. Tale cifra, comunque, a fronte
dell’ottimo risultato finanziario del Fse, non inficia il successo
dell’impegno complessivo. Analogamente va evidenziata l’ottima
performance dei due Programmi del Miur finalizzati ad incrementare la qualità
del sistema dell’istruzione nel Mezzogiorno e a sviluppare il settore
della ricerca. Da evidenziare, oltre all’efficienza, anche la qualità
della spesa: Sono state coinvolte più di 1,8 milioni di persone in oltre 87
mila interventi di Fse avviati in Italia. L’analisi dei target group
conferma l’attuazione del principio delle pari opportunità e la
realizzazione degli obiettivi di equità sociale: da un lato, emerge un
sostanziale equilibrio tra gli uomini e le donne che hanno partecipato agli
interventi avviati (quest’ultime, infatti, rappresentano il 49,2% del
totale dei destinatari); dall’altro, si rileva che gli interventi stanno
offrendo un’opportunità ad un’utenza diversificata per i vari
policy-field, che va dai giovani di età inferiore ai 19 anni agli adulti
fino alla pensione, con titoli di studio medio-bassi (circa la metà dei
destinatari ha al massimo la licenza media) ed è composta da studenti,
persone in cerca di occupazione ed occupati. L’analisi dei tassi di
copertura dei target potenziali di riferimento, inoltre, mostra che gli
interventi di Fse hanno raggiunto il 18% della popolazione in cerca di
occupazione (il 16% nel caso delle donne), ed il 21% dei giovani
potenzialmente a rischio di abbandono/ dispersione scolastica.. Anche le
analisi sull’occupabilità dei formati evidenziano dei risultati positivi:
ad un anno dalla conclusione degli interventi la quota dei partecipanti
complessivi nelle regioni del Centro-nord che risulta inserita nel mercato
del lavoro varia da circa il 60% nel caso delle fasce deboli, al 75% in
quello delle donne. L’iniziativa comunitaria Equal ha raggiunto un livello
complessivo di spesa pari a oltre 90 milioni di euro, ben oltre
l’obiettivo minimo per il rischio di disimpegno. L’iniziativa
comunitaria Equal è ora a pieno regime. Partita nel 2001, essa è rivolta a
sperimentare, attraverso partenariati transnazionali, nuove pratiche di
lotta alla discriminazione e alla disuguaglianza nel mondo del lavoro,
attraverso azioni per favorire: l’occupabilità, per agevolare l’accesso
al mondo del lavoro di coloro che incontrano difficoltà ad integrarsi e/o
reintegrarsi e per lottare contro il razzismo e la xenofobia nel mercato del
lavoro; l’imprenditorialità, per rendere accessibile a tutti il processo
di creazione di imprese e per rafforzare l’economia sociale (terzo
settore); l’adattabilità, per promuovere la formazione permanente e
consentire così il mantenimento del posto di lavoro di coloro che subiscono
discriminazioni e disuguaglianze nel mercato del lavoro; le pari opportunità,
per ridurre i divari professionali fondati sul sesso e favorire forme
efficaci di organizzazione del lavoro e servizi di assistenza alle persone
che consentano di conciliare la vita familiare e professionale; i
richiedenti asilo, per consentire l’integrazione (accesso) nel mondo del
lavoro di quanti assumono tale “status” e la loro formazione
professionale.
ENTRATE TRIBUTARIE DELLO STATO GENNAIO –
NOVEMBRE 2003: DATI DI COMPETENZA
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Mef comunica che nel periodo gennaio - novembre
2003 sono state accertate entrate tributarie dello Stato – calcolate
secondo il criterio della competenza - per un ammontare pari a 289.727
milioni di euro, in crescita di 18.886 milioni di euro (+7%) rispetto allo
stesso periodo dell’anno 2002. Al netto delle entrate da condono
l’incremento delle entrate totali è stato pari al 4,4%. Nel solo mese di
novembre le entrate tributarie totali sono state pari a 32.114 milioni, in
crescita di 5.408 milioni (+20,3%) rispetto a novembre 2002. Al netto delle
entrate da condono l’incremento delle entrate totali è stato pari al
17,8%. Imposte dirette. La quota del gettito totale del periodo relativa
alle imposte dirette è stata pari a 148.792 milioni di euro, in aumento di
12.844 milioni (+9,4%). L’irpef di periodo è stata pari a 109.882 milioni
(+7,3%). L’autoliquidazione in acconto ha generato un gettito pari a
11.034 milioni (+44,9%) mentre quella a saldo ha dato un gettito di 5.072
(–3,7%). L’autoliquidazione Irpeg in acconto ha generato entrate per
12.530 milioni di euro (+27,2%) mentre quella a saldo ha generato entrate
per 6.342 milioni di euro (–12,4%). Imposte indirette. La quota del
gettito totale del periodo relativa alle imposte indirette è stata pari a
140.935 milioni di euro, in aumento di 6.042 milioni (+4,5%). L’iva totale
è pari a 84.786 milioni (+2,6%). La componente sugli scambi interni è
stata di 74.633 milioni (+3,1%) mentre quella sulle importazioni è stata di
10.153 milioni di euro (–0,8%). L’imposta di fabbricazione sugli oli
minerali ha generato un gettito di 18.673 milioni di euro (+3,4%). Positivo
nel complesso l’andamento delle altre imposte indirette. Entrate
tributarie dello Stato gennaio – novembre 2003: dati di competenza Roma,
19 gennaio 2004 - Il Mef comunica che nel periodo gennaio - novembre 2003
sono state accertate entrate tributarie dello Stato – calcolate secondo il
criterio della competenza - per un ammontare pari a 289.727 milioni di euro,
in crescita di 18.886 milioni di euro (+7%) rispetto allo stesso periodo
dell’anno 2002. Al netto delle entrate da condono l’incremento delle
entrate totali è stato pari al 4,4%. Nel solo mese di novembre le entrate
tributarie totali sono state pari a 32.114 milioni, in crescita di 5.408
milioni (+20,3%) rispetto a novembre 2002. Al netto delle entrate da condono
l’incremento delle entrate totali è stato pari al 17,8%. Imposte dirette.
La quota del gettito totale del periodo relativa alle imposte dirette è
stata pari a 148.792 milioni di euro, in aumento di 12.844 milioni (+9,4%).
L’irpef di periodo è stata pari a 109.882 milioni (+7,3%). L’autoliquidazione
in acconto ha generato un gettito pari a 11.034 milioni (+44,9%) mentre
quella a saldo ha dato un gettito di 5.072 (–3,7%). L’autoliquidazione
Irpeg in acconto ha generato entrate per 12.530 milioni di euro (+27,2%)
mentre quella a saldo ha generato entrate per 6.342 milioni di euro
(–12,4%). Imposte indirette. La quota del gettito totale del periodo
relativa alle imposte indirette è stata pari a 140.935 milioni di euro, in
aumento di 6.042 milioni (+4,5%). L’iva totale è pari a 84.786 milioni
(+2,6%). La componente sugli scambi interni è stata di 74.633 milioni
(+3,1%) mentre quella sulle importazioni è stata di 10.153 milioni di euro
(–0,8%). L’imposta di fabbricazione sugli oli minerali ha generato un
gettito di 18.673 milioni di euro (+3,4%). Positivo nel complesso
l’andamento delle altre imposte indirette.
BANCA MONTE DEI PASCHI: DELIBERATO L’AUMENTO DEL
CAPITALE SOCIALE
Siena, 19 gennaio 2004 - L'assemblea dei soci della Banca Monte dei Paschi
di Siena S.p.a. (Bmps), riunita in sede straordinaria il 15 gennaio, ha
deliberato di aumentare il capitale sociale per un importo massimo di E
136.585.365,76 con emissione di massime n. 213.414.634 azioni ordinarie del
valore nominale unitario di E 0,64, con esclusione del diritto di opzione ai
sensi dell'art. 2441, comma 5 del Codice Civile, a servizio della
conversione di Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid Preferred
Securities ('Preferred Securities Convertibili') irredimibili, emesse per un
valore nominale di E 700 milioni, convertibili in azioni di nuova emissione
di Bmps e interamente destinate ad investitori istituzionali. Dell (Nasdaq:
Dell - notizie) 'operazione era stata data notizia con comunicati del 12 e
del 14 novembre 2003. Si precisa che la scadenza di tale aumento di capitale
a servizio è fissata al 30 settembre 2099 e che gli amministratori
provvederanno all'emissione delle azioni ai portatori delle Preferred
Securities Convertibili entro il mese solare successivo alla data di
richiesta di conversione, che potrà essere avanzata durante il mese di
settembre di ogni anno dal 2004 al 2010 e, successivamente, in ogni momento,
ovvero entro il mese successivo al verificarsi della conversione automatica
o della conversione in caso di rimborso delle Preferred Securities
Convertibili, in modo che tali azioni abbiano godimento dalla data di
conversione. Le Preferred Securities Convertibili sono strumenti finanziari
a tasso variabile, subordinati, ibridi, senza opzione di rimborso per
l'emittente, senza clausola di step-up e garantiti da Bmps su base
subordinata. Lo strumento, come da autorizzazione della Banca d'Italia, sarà
incluso nel core Tier I di Bmps e, di conseguenza, l'operazione è destinata
a determinare un significativo rafforzamento della situazione patrimoniale
di Bmps, anche in vista della crescita attesa come conseguenza
dell'attuazione del nuovo piano industriale.In
relazione alle notizie di stampa,
la Banca Monte
dei Paschi di Siena S.p.A. precisa che l'esposizione del Gruppo Mps nei
confronti del Gruppo Parmalat è quantificabile in 115 milioni di Euro,
mentre nei confronti di Parmatour S.p.A. è quantificabile in 68 milioni di
Euro, di questi ultimi poco più della metà assistiti da garanzie reali,
quasi per la totalità rappresentate da pegno titoli.
In relazione alle notizie di stampa,
la Banca Monte
dei Paschi di Siena S.p.A. precisa che l'esposizione del Gruppo Mps nei
confronti del Gruppo Parmalat è quantificabile in 115 milioni di Euro,
mentre nei confronti di Parmatour S.p.A. è quantificabile in 68 milioni di
Euro, di questi ultimi poco più della metà assistiti da garanzie reali,
quasi per la totalità rappresentate da pegno titoli.
PARMALAT: BANK OF AMERICA COMUNICA CHE
IL NUMERO DEL DEPOSITO NON È TRA QUELLI IN USO PRESSO
LA SUA FILIALE
DI NEW YORK
Collecchio (Parma), 19 gennaio 2004: Dopo aver appreso nella serata di ,
venerdì 16 c.M., la notizia secondo la quale l’Avv. Carlo Zauli comunica
l’esistenza di un conto corrente presso la filiale di New York della Bank
of America, conto sul quale sarebbero depositati Euro 7 miliardi di attività
liquide, per il tramite della Pricewaterhousecoopers il Commissario
Straordinario Dr. Enrico Bondi ha immediatamente fatto richiedere maggiori
informazioni alla Bank of America. Nella risposta ricevuta il 16 mattina,
la Bank
of America comunica che il numero di questo deposito non è tra quelli in
uso presso la sua filiale di New York e che tuttavia la banca ha iniziato
una investigazione interna, impegnandosi a comunicarci il risultato.
PARMALAT: PER COLONIALE SPA E PARMATOUR
SPA, OTTENUTA
LA PROCEDURA DI
AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA.
Milano, 16 gennaio 2004: Parmalat Finanziaria Spa in Amministrazione
Straordinaria comunica che il 16 gennaio il Dr. Enrico Bondi ha richiesto e
ottenuto dal Ministro delle Attività Produttive, ai sensi dell’art. 3
comma 3 del Decreto Legge n. 347 del 23 dicembre 2003, l’ammissione della
controllante Coloniale Spa nonché della società Parmatour Spa, alla
procedura di amministrazione straordinaria. Il Dr. Enrico Bondi è stato
nominato Commissario Straordinario delle suddette Società. Con Decreto del
Ministro delle Attività Produttive erano state ammesse
all’Amministrazione Straordinaria, ai sensi del Decreto Legge n. 347 del
23 dicembre 2003 relativo a misure urgenti per la ristrutturazione delle
grandi imprese, in data 24 dicembre 2003 la controllata Parmalat Spa e in
data 30 dicembre 2003 la stessa Parmalat Finanziaria e il Dr. Enrico Bondi
era stato nominato Commissario Straordinario di entrambe le Società.
IL CODACONS IN MERITO A
PARMALAT: I CLIENTI DELLE BANCHE COINVOLTE POTREBBERO DISDIRE I CONTI
CORRENTI!! NON SI PUO’ ESSERE CLIENTI DI BANCHE CHE SI SONO FATTE
INGANNARE. NON DANNO FIDUCIA
Roma, 19 gennaio 2004 - Con la consueta forza di “persuasione” di cui
dispongono (il potere economico) alcuni banchieri cercano di far passare un
messaggio bizzarro da dare in pasto all’opinione pubblica,una tesi
ridicola ed offensiva per circa 800.000 risparmiatori truffati e raggirati
negli ultimi due anni: “siamo noi le vittime”, “banche parti lese”.
Delle due l’una: se banchieri accreditati ed abilitati ad esercitare
l’attività creditizia si sono fatti truffare da modesti ragionieri,vuole
dire che sono inadatti a ricoprire cariche vitali ed importanti per
l’economia: traggano quindi le conclusioni e si dimettano per restituire
fiducia e credibilità ad un sistema bancario scosso da 24 mesi di
gravissimi scandali (Bipop- Carire; Bond Cirio ed Argentini; My Way e For
You; ‘Affaire Parmalat’ che hanno distrutto spesso il sudato risparmio
di una vita. Le uniche vittime,le vere parti lese, sono le centinaia di
migliaia di risparmiatori ai quali le banche,in maniera sistematica ed al
riparo da qualsiasi controllo,hanno rifilato prodotti spazzatura che negli
altri Paesi come gli Usa hanno un mercato: l’importante è
l’informazione preventiva e la trasparenza ! Le banche hanno venduto merce
avariata ai risparmiatori facendola passare per buona e tali
comportamenti,oltre ad essere censurabili,sono illegali. Adoc, Adusbef,
Codacons e Federconsumatori lanciano quindi oggi una nuova iniziativa: diamo
tempo alle banche fino al 21 gennaio – giorno della manifestazione dei
risparmiatori a Roma organizzata dall’Intesa – per dare una risposta
alla sollecitazione dell’Intesa di apertura di tavoli immediati per
trovare soluzioni adeguate e per assicurare agli investitori coinvolti nel
crack Parmalat il rimborso dei propri risparmi. Se entro questo termine gli
istituti non avranno dato risposta, avvieremo una clamorosa campagna,
rivolta a tutti i consumatori per denunciare il comportamento non
rispondente ai criteri di trasparenza e correttezza nei confronti dei
risparmiatori, campagna che potrebbe arrivare fino a proporre di disdettare
i conti correnti aperti con gli istituti di credito che si dimostreranno più
insensibili. Ulteriori dettagli sull’iniziativa verranno forniti il 21
gennaio nel corso della manifestazione organizzata dall’Intesa a Roma per
tutelare il risparmio e i risparmiatori. L’intesa dei Consumatori, che
rivendica il merito di aver presentato le denunce alle Procure della
Repubblica di Parma,roma e Milano in data 11 dicembre 2003,facendola
radicare anche a Milano grazie al fac-simile di denuncia penale inserito sui
siti dell’Intesa,nei prossimi giorni presenterà atti di citazioni anche
contro le società di certificazione di bilancio e di rating, impiantando
cause collettive nei Tribunali civili per il risarcimento dei danni subiti
dai risparmiatori. L’intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e
Federconsumatori) che parteciperà ai tavoli di conciliazione, aperti a
cascata dopo la strada maestra tracciata dal Monte dei Paschi di Siena con
tutte gli istituti di credito che dimostreranno concrete proposte di
risarcimento per salvaguardare quel bene perduto della fiducia, chiede alle
banche di non attuare manovre di rincari selvaggi ed immotivati, con la
finalità di reperire risorse scaricando sulla generalità della clientela i
costi di una politica poco attenta alla salvaguardia dei consumatori e dei
risparmiatori.
BPU BANCA: IN MERITO A NOTIZIA DIFFUSA
DA RADIOCOR
Bergamo, 19 gennaio 2004 – Bpu Banca comunica che la notizia apparsa il 16
gennaio su Radiocor “Parmalat: Bpu valuterà a breve iniziative su bond”
è destituita di fondamento
CARIGE PERFEZIONA L’ACQUISIZIONE DI
CASSA DI RISPARMIO DI CARRARA
Genova, 19 gennaio 2004 - Il processo di crescita del Gruppo Banca Carige
prosegue con l’acquisizione del 41,05% di Carinord 2, holding proprietaria
del 90% della Cassa di Risparmio di Carrara e del 68,093% della Cassa di
Risparmio di Spezia. Con successive operazioni di scissione o scorporo di
Carinord 2, Carige arriverà al controllo diretto del 90% della Cassa di
Risparmio di Carrara (il 10% resterà alla Fondazione Cr Carrara). Il
perfezionamento dell’acquisizione di Carinord 2 – sulla base del
contratto stipulato il 16 luglio 2003 e che ha ottenuto recentemente
l’autorizzazione della Banca d’Italia - è stato definito a Milano,
nella sede di Banca Intesa, in data odierna. L’operazione comporta un
investimento complessivo netto per Carige di circa 171 milioni di euro. I
principali dati patrimoniali e organizzativi di Cassa di Risparmio di
Carrara sono i seguenti: Rete operativa: 32 filiali dislocate soprattutto
nel Nord Toscana (24 nella provincia di Carrara,
6 in
provincia di Lucca e
2 in
provincia di
La Spezia
); Raccolta diretta: 731 milioni di euro; Raccolta indiretta: 623milioni di
euro; Impieghi: 700milioni di euro; Dipendenti: 370 (dati da bilancio 2002).
“Carige si impegnerà a sviluppare la rete e a valorizzare il marchio Cr
Carrara nell’area di riferimento e in altre province della Toscana –
dichiarano il Presidente della Carige Giovanni Berneschi ed il Direttore
Generale Alfredo Sanguinetto – nel rispetto dell’autonomia e
dell’identità locale. E nello stesso tempo il Gruppo Banca Carige
consoliderà la sua presenza in centro Italia, punto strategico per la
crescita sulla dorsale tirrenica” .
CASSA RISPARMIO DELLA SPEZIA ACQUISITO
IL 58,95 % DI CARINORD2
La Spezia
, 19 gennaio 2004 - Facendo seguito agli accordi sottoscritti il 16 Luglio
2003, Banca Cr Firenze il 16 gennaio ha acquistato il 58,95% di Carinord 2,
holding di partecipazioni che detiene il 68,09% del capitale sociale di
Cassa di Risparmio della Spezia. Il perfezionamento dell'acquisizione è
stato definito a Milano, nella sede di Banca Intesa, in data odierna e
comporta un investimento complessivo netto di Euro 241,5 milioni.
SNIA: PRECISAZIONE SU STIMA RICAVI 2003
Milano, 19 gennaio 2004 – A seguito di quanto riportato da alcuni organi
di informazione, Snia Spa precisa che il fatturato della società, esclusa
la componente biomedica, a fine 2003 dovrebbe attestarsi intorno ai 400
milioni di Euro
TISCALI IN MERITO A NOTIZIE DIFFUSE DA
REUTERS
Cagliari, 19 gennaio 2004 - In merito alle notizie diffuse il 16 gennaio da
Reuters relativamente a presunti problemi di bilancio o di natura
finanziaria, Tiscali dichiara che sono false e prive di ogni fondamento.
Data l’infondatezza e la gravità di tali affermazioni, Tiscali si riserva
di agire nei confronti di eventuali responsabili nella diffusione di tali
notizie. Inoltre viene precisato che il bond convertibile di 209,5 milioni
di Euro è in scadenza a settembre 2006.
MONDADORI: CALENDARIO DEGLI EVENTI
SOCIETARI 2004
Segrate 19 gennaio 2004 – Arnoldo Mondadori Editore S.p.a. Rende note le
date previste nel corso dell’anno per l’esame dei dati
economico-finanziari da parte del Consiglio di Amministrazione e per la
relativa comunicazione al mercato: giovedì 25 marzo 2004: progetto di
bilancio e bilancio consolidato al 31 dicembre 2003; giovedì 13 maggio
2004: relazione trimestrale al 31 marzo 2004; giovedì 9 settembre 2004:
relazione semestrale al 30 giugno 2004; giovedì 11 novembre 2004: relazione
trimestrale al 30 settembre 2004. Il 25 marzo 2004, successivamente alla
comunicazione dei risultati del bilancio relativo all’esercizio 2003, è
programmato un incontro con analisti finanziari e investitori istituzionali
per la presentazione dei dati contabili 2003. Il giorno successivo alla
diffusione dei risultati delle relazioni semestrale e trimestrali relative
all’esercizio 2004 sono invece previste apposite conference calls per la
presentazione dei dati contabili alla comunità finanziaria. In relazione al
disposto dell’art. 82 comma 2 della deliberazione Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 si comunica che il progetto di bilancio e il bilancio
consolidato al 31 dicembre 2003 approvati dal Consiglio di Amministrazione
saranno resi disponibili, presso la sede sociale e
la Borsa Italiana
S.p.a., entro il termine del 30 marzo 2004 e che la relazione semestrale al
30 giugno 2004 sarà resa pubblica entro il termine del 13 settembre 2004.
Conseguentemente la società è esonerata dalla pubblicazione delle
relazioni trimestrali riferite al quarto trimestre dell’esercizio 2003 ed
al secondo trimestre dell’esercizio 2004. L’assemblea degli azionisti
per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2003 è
programmata per lunedì 26 aprile in prima convocazione e per martedì 4
maggio
2004 in
seconda convocazione. Eventuali variazioni relative ai dati di cui sopra
verranno tempestivamente comunicate al mercato.
SKF:RIDUZIONE DI PERSONALE ALLA OVAKO
STEEL
Göteborg, 19 gennaio
2004 A
seguito delle discussioni tra la direzione della Ovako Steel e i sindacati,
riguardanti la ristrutturazione della società, verrà effettuata una
riduzione di 165 unità del personale, ossia di circa l’8 percento del
numero di persone a ruolo. La capacità produttiva della Ovako Steel non
dovrebbe risentirne. Il costo di questa ristrutturazione è incluso nelle
misure annunciate nella relazione dei primi nove mesi pubblicata ad ottobre
dello scorso anno.
LA REGIONALIZZAZIONE DEL
BILANCIO PREVIDENZIALE ITALIANO
Roma, 19 gennaio 2004 - Sarà presentato martedì 20 gennaio, presso il
Parlamentino del Cnel, il 4^ Rapporto sulla regionalizzazione del bilancio
previdenziale italiano. A illustrare i dati del Rapporto sarà il
sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Alberto
Brambilla. I lavori, il cui inizio è previsto per le ore 9, saranno aperti
dal presidente del Cnel, Pietro Larizza. Sono previsti gli interventi delle
parti sociali, rappresentate dal segretario generale della Uil, Luigi
Angeletti, dal presidente di Confcommercio, Sergio Billè, dal presidente di
Confapi Daniele Broggi, dal vicepresidente di Confindustria, Guidalberto
Guidi, e dal presidente di Confartigianato, Luciano Petracchi. Il punto di
vista delle Regioni verrà illustrato dal presidente della Regione
Lombardia, Roberto Formigoni. I lavori saranno conclusi (alle 12.30 circa)
dall’intervento del ministro per le Riforme Istituzionali e
la Devoluzione
, Umberto Bossi.
CONFINDUSTRIA CHIEDE AL GOVERNO
LA TUTELA DEL
MADE IN ITALY "IL NUOVO STRUMENTO NON DOVRÀ OSCURARE LO STORICO
MARCHIO URGENTE L'ETICHETTA D'ORIGINE PER I PRODOTTI EXTRA EUROPEI"
Roma, 19 gennaio 2004 – "E' cruciale che l'industria italiana non
perda il fondamentale valore che il marchio made in Italy riveste nel mondo.
L'eventuale e necessario strumento di tutela europeo non dovrà oscurare, o
peggio, cancellare lo storico marchio che da decenni contraddistingue la
qualità, il prestigio e la insostituibilità dei prodotti italiani nel
mondo": Confindustria sollecita il governo a tutelare l'origine dei
prodotti italiani e chiede di approfondire senza indugio con
la Commissione
europea la riflessione sui meccanismi legislativi necessari a proteggere,
accanto a quello europeo, anche i singoli marchi nazionali, imponendo invece
ai prodotti extra-europei il marchio d'origine. Le notizie stampa sul
documento Ue relativo al "made in Europe" – fa notare
Confindustria – hanno offerto informazioni imprecise che possono destare
preoccupazioni nel mondo produttivo per le possibili ripercussioni negative
che una disciplina sbagliata della tutela dei prodotti potrebbe avere sullo
storico valore del made in Italy. Il ruolo del governo italiano durante il
semestre di Presidenza Ue è stato di assoluta importanza, sia nell'avviare
un'efficace consultazione con il mondo dell'impresa, sia nell'attirare
l'attenzione dei partner europei sui contenuti della proposta, sia, infine,
per aver sostenuto con lucidità e con vigore tale proposta, dando così
avvio ai lavori della Commissione. L'industria italiana – rileva
Confindustria - ritiene che non vi siano ostacoli ad associare al "made
in Eu" il "made in Italy", permettendo così al consumatore
europeo e mondiale di conoscere, oltre all'Europa, anche il paese di origine
del prodotto che acquista. Quanto ai prodotti extra europei, Confindustria
condivide la necessità di tutelare il consumatore e le imprese da
importazioni di prodotti contraffatti o provenienti da paesi che non
rispettano le più elementari regole del mercato. Per questo sollecita
l'imposizione obbligatoria del marchio d'origine per le merci importate, così
come avviene negli Stati Uniti, in Giappone e in Cina.
FOGGIA - CAMERA DI COMMERCIO:
IMPRENDITORIA FEMMINILE E TERRITORI: STRATEGIE CAMERALI A CONFRONTO
Foggia, 19 gennaio 2004 - Mercoledì 21 gennaio alle ore 09.00 presso
la Camera
di commercio si terrà un seminario nazionale sul tema “Imprenditoria
femminile e territori: strategie camerali a confronto”. L’incontro è
promosso dal Comitato per l’imprenditoria femminile e dalla Camera di
commercio di Foggia, in collaborazione con Unioncamere e con Asseforcamere
prevede il seguente svolgimento: Saluto ai partecipant:i Luigi Lepri
Presidente Camera di commercio di Foggia. Interventi introduttivi: Adriana
Mauro, Responsabile Imprenditoria femminile Ministero Attività Produttive;
Ugo Girardi, Vice Segretario generale Unioncamere; Germana Calviello,
Coordinamento Donne d’impresa; Mariangela Gritta Grainer, Consulente
Asseforcamere. Tavola rotonda Coordina: Lucia
La Torre
, Presidente Comitato per l’imprenditoria femminile Camera di commercio di
Foggia. Interventi programmati: Cristina Bandinelli , Coordinatrice
regionale della Toscana; Giovanna Boschis Politano, Coordinatrice regionale
del Piemonte; Adele Campagna Sorrentino, Coordinatrice regionale della
Sicilia; Patrizia De Luise, Coordinatrice regionale della Liguria; Giuliana
Giacinti , Coordinatrice regionale delle Marche; Gianna Martinengo,
Presidente Cif Milano; Alessandra Pasetti, Sede Bruxelles Unioncamere;
Francesca Pasin , Coordinatrice regionale del Veneto; Anna Tanzi Caminetti,
Coordinatrice regionale dell’Emilia Romagna; Nadia Venerus, Coordinatrice
regionale del Friuli Venezia Giulia. Alle Ore 13.00 è prevista una
Conferenza stampa
ISVAP: AGENZIA NUOVA MAA
ALBISOLA
Roma, 19 gennaio 2004 - In relazione al caso dell’agente Cristina Vetrini
di Albisola, l’Isvap comunica di avere già provveduto ad avviare le
opportune attività istruttorie e di verifica sui soggetti coinvolti. Nel
frattempo, per offrire la possibilità di ottenere con immediatezza idonea
copertura dei rischi e ferme restando le ulteriori iniziative a seguito
della suddetta attività di accertamento, l’Isvap in accordo con l’Ania
ha formulato le seguenti indicazioni riguardanti i contratti assicurativi
rilasciati dalla sig.A Vetrini: Per quanto riguarda tutti i contratti
assunti dalla sig.A Vetrini in vigenza di rapporti di intermediazione con le
società mandanti, gli stessi sono validi e gli assicurati sono invitati a
rivolgersi alle imprese interessate, che hanno messo a disposizione degli
utenti un numero telefonico dedicato, per le opportune verifiche Per
ulteriori informazioni è comunque possibile rivolgersi direttamente all’Isvap
06.42.133.000; Per i contratti r.C.auto assunti dalla sig.A Vetrini in
assenza di valido rapporto di intermediazione – diretto o indiretto - con
le società mandanti, le imprese interessate rilasceranno a tutti gli
assicurati presso la sig.A Vetrini e senza costi aggiuntivi copia dell’
attestato di rischio relativo all’ultima annualità regolarmente conclusa,
previa esibizione della documentazione in loro possesso e di copia della
denuncia presso le Autorità competenti in merito al comportamento illecito
subito; le imprese che riceveranno proposte per la copertura r.C.auto da
parte degli assicurati in questione provvederanno, previa acquisizione di
copia della denuncia alle Autorità di cui sopra, alla corretta
ricostruzione della sinistralità pregressa sulla base della copia
dell’ultimo valido attestato di rischio in possesso degli stessi nonché
di apposita dichiarazione sottoscritta dall’interessato sulla sinistralità
eventualmente intervenuta nel periodo non coperto dall’attestato di
rischio.
CLAMOROSO: IL PREZZO DEL CAPPUCCINO
SCENDE A 0,77 EURO I CONSUMATORI BATTONO L’ARROTONDAMENTO. ECCO COSA E’
SUCCESSO NEL BAR DI LADISPOLI OGGETTO DELL’IMPORTANTE SENTENZA CONTRO GLI
ARROTONDAMENTI AL RIALZO E INTANTO SI PREPARANO ALTRE CAUSE ANALOGHE
Roma, 19 gennanio 2004 - I consumatori battono l’arrotondamento e il
prezzo del cappuccino scende a 0,77 euro. Questo è avvenuto oggi nel famoso
bar di Ladispoli oggetto della clamorosa sentenza del Giudice di
Civitavecchia che ha condannato l’arrotondamento dei prezzi al rialzo.
Alle ore 16 il Presidente Codacons, Avv. Carlo Rienzi, ha dato appuntamento
alla stampa per andare a degustare un buon cappuccino nel bar in questione,
sito in Via di Settevene Palo 12, e pretendere l’applicazione della
sentenza del Giudice. Alla presenza di una piccola folla di curiosi,
giornalisti e vigili urbani, Rienzi, dopo aver preso il cappuccino, sentenza
alla mano ha chiesto alla responsabile del bar di pagare quanto stabilito
dal Giudice Bugliari, e cioè 0,77 euro anziché 1 euro. La responsabile
dell’esercizio, pur ribadendo il proprio diritto a vendere il cappuccino a
1 euro, ha dato applicazione alla sentenza, battendo uno scontrino di 0,77
euro. “Si tratta di un’importantissima vittoria dei consumatori che
battono l’arrotondamento selvaggio”, ha dichiarato l’Avv. Rienzi
commentando il calo del prezzo. “Staremo a vedere come si comporterà il
bar nei prossimi giorni”. Le foto dell'evento sono disponibili presso
l'Ansa e l'Associated press. Intanto si preparano altre cause simili, la
prima delle quali potrebbe partire da Ravenna, dove il biglietto per il
ponte mobile del Canale Candiano l’1 gennaio 2002 passò da 1.000 lire a
0,70 euro, con un aumento del 35% che ha fatto imbufalire i tanti residenti
che oggi giorno attraversano il canale utilizzando il
ponte…”arrotondato”. Chiunque voglia fare cause contro gli
arrotondamenti, conclude il Codacons, può trovare la guida utile sul sito www.Codacons.it
EURO:
LA VENDETTA DEL
CAPPUCCINO. MIGLIAIA DI CITTADINI VOGLIONO GIA' FARE CAUSA PER
L'ARROTONDAMENTO DEI PREZZI
ECCO TUTTI COLORO CHE POSSONO CHIEDERE IL RISARCIMENTO
DA ARROTONDAMENTO. SUL SITO DEL CODACONS
LA GUIDA PRATICA
PER FAR CAUSA
Roma, 19 gennaio 2'004 - Dal 16 gennaio il
Codacons è subissato dalle richieste dei cittadini che, avendo appreso la
notizia della prima causa vinta per arrotondamento dei prezzi al rialzo
nella conversione lira/euro – causa intentata dal Codacons contro un bar
di Ladispoli (Rm) che l’1.1.2002 ha portato il prezzo del cappuccino da
1.500 lire a 1 euro – intendono avviare la stessa causa.
Ecco perché il Codacons ha inserito sul proprio sito
internet www.codacons.it una
guida pratica attraverso la quale i consumatori possono ottenere info utili
sulla questione e far valere le proprie ragioni.
Ma chi può intentare una causa contro
l’arrotondamento per eccesso dei prezzi? In sostanza tutti i consumatori
il cui negoziante non abbia rispettato i principi fissati dalle legge
(elencati in coda al presente comunicato) nella conversione dei prezzi dalla
lira all’euro.
Facciamo alcuni esempi di categorie di soggetti che
possono avviare tale causa:
- ad esempio chi aveva un abbonamento nel settore dei trasporti (pullman,
bus, treni, ecc.) il cui prezzo a partire dall’1.1.2002 sia stato
arrotondato per eccesso, e conserva ancora entrambi gli abbonamenti;
- chi abbia biglietti di cinema che dimostrino la differenza di prezzo tra
il 2001 e il 2002;
- abbonamenti a teatri che abbiano arrotondato per eccesso;
- chi ha subito arrotondamenti al rialzo sulle tratte autostradali
(dimostrabili attraverso ricevute, telepass, ecc.);
- chi ha subito arrotondamenti al rialzo delle commissioni bancarie
dimostrabili dagli estratti conti;
- buoni pasto e ticket restaurant il cui prezzo sia variato nella fase di
cambio della moneta;
- chi possa dimostrare gli aumenti dei prezzi delle macchinette automatiche
distributrici di bevande;
- chi conserva biglietti di ingresso delle discoteche o musei che attestano
gli arrotondamenti;
- chi conserva ricevute dei pagamenti per i parcheggi auto arrotondati;
- tessere di abbonamento varie arrotondate (videoteche, centri estetici,
ecc.);
- ricevute fiscali di liberi professionisti che hanno arrotondato le tariffe
nella conversione
Molto più in generale, fa sapere il Codacons,
chiunque conservi scontrini o documenti o anche semplici testimonianze degli
avvenuti arrotondamenti per eccesso può intentare causa dinanzi ai giudici
di pace.
Intanto domani una delegazione Codacons, guidata dal Presidente avv. Carlo
Rienzi, ha dato appuntamento ai giornalisti alle ore 16 davanti al Bar di
Ladispoli protagonista della vicenda, per pretendere che il cappuccino venga
venduto a 0,77 euro come stabilito dal Giudice di Civitavecchia Ferdinando
Bugliari. Si prevede anche l’intervento delle forze dell’ordine.
L’arrotondamento dei prezzi al rialzo nella conversione da lire a euro,
avvenuto il 1.1.2002, viola una serie di leggi e regolamenti, e quindi deve
essere vietato e sanzionato. A stabilirlo il Giudice di pace di
Civitavecchia, Ferdinando Bugliari. Il Giudice ha stabilito che nella
conversione da lire a euro sono vincolanti:
1) il D. lgs. 213/98, che recepisce e fa proprie le seguenti direttive e
prescrizioni:
- il Protocollo di intesa 7/12/01 stipulato tra consumatori, commercianti e
Ministero delle attività produttive per combattere fenomeni di
“arrotondamento dei prezzi e di scarsa trasparenza in sede di conversione
dei prezzi al consumo”;
- la delibera 15/11/01 n.90 del CIPE secondo cui la “ridenominazione in
euro degli importi monetari che esprimono i corrispettivi unitari relativi a
tariffe e prezzi regolamentati nei settori di pubblica utilità deve
avvenire nel rispetto delle regole comunitarie di conversione e
arrotondamento di cui agli artt. 4 e 5 del Regolamento CE n. 1103/1997, come
recepito dall’art. 2 della delega 433/97 e dagli artt. 3 e 4 del D. Lgs
213/98 (legge delegata)”;
- la normativa sul commercio, costituita dalla legge/delega 59/97 (art.4,
quarto comma) e dalla legge/delegata D. Lgs. 114/98 /artt.1,2,14 e 22),
secondo cui deve perseguirsi “la trasparenza del mercato, la concorrenza,
la pubblicità dei prezzi e soprattutto la tutela del consumatore”.
2) la legge 281/98, la quale riconosce in favore dei consumatori, tra
l’altro, il diritto alla correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti
contrattuali concernenti beni e servizi e il diritto a una adeguata
informazione art. 1 lett. c) ed e)
GRUPPO ENECO: CONTRATTI PER 4
MILIARDI DI KWH E FATTURATO DI 380 MILIONI DI EURO NEL 2004 IMPORTERÀ
DALL’ESTERO (FRANCIA, SVIZZERA, SLOVENIA, AUSTRIA, GRECIA) 195 MEGAWATT
CHE FORNIRANNO 1 MILIARDO E MEZZO DI KWH A TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
Bolzano, 19 gennaio 2003 - Eneco Trade, società del gruppo Eneco, secondo
distributore in Italia nel mercato dell’energia per numero di clienti, ha
annunciato oggi di aver concluso accordi di fornitura di energia elettrica
sul mercato libero nel 2004 per un totale di 4 miliardi di kwh. Questi
accordi di fornitura produrranno un fatturato di circa 380 milioni di euro.
Nel 2004, infatti, Eneco Trade importerà 195 megawatt (64 Grtn, 131
diretti) destinati a tutto il territorio nazionale, grazie ai rapporti
consolidati con i principali operatori internazionali e alle deleghe già
ricevute dagli utenti finali. L’energia importata, che genererà 1
miliardo e mezzo di Kwh, proviene dall’estero e in particolare dalla
frontiera nord-ovest (Francia e Svizzera), da quella nord-est (Slovenia e
Austria) e dalla frontiera meridionale (Grecia). Unita ai Kwh prodotti e a
quelli acquistati dai maggiori operatori nazionali con accordi pluriennali,
permetterà di raggiungere nell’anno in corso un’erogazione complessiva
a clienti finali pari a 4 miliardi di Kwh per un fatturato di 380 milioni di
euro. Stefano Podini, presidente del Gruppo Eneco, ha dichiarato: «Questi
dati dimostrano come il nostro Gruppo, che ha forti radici nel territorio
altoatesino, abbia conquistato negli anni una posizione di leadership nel
settore dell’energia in Italia: siamo infatti saliti dal terzo al secondo
posto per numero di clienti e ci posizioniamo settimi in assoluto per numero
di bande importate, immediatamente dopo i grandi operatori».
AL VIA
LA MOBILITY CONFERENCE
EXHIBITION 2004 OGGI APRE I BATTENTI LA “TRE GIORNI” DI CONVEGNI,
DIBATTITI E PRESENTAZIONI DI SERVIZI E PRODOTTI CONNESSI ALLE
INFRASTRUTTURE, ALL’AMBIENTE E ALLA QUALITÀ URBANA.
Milano, 19 gennaio 2004 – Oltre 170 relatori suddivisi tra Pubblica
Amministrazione e mondo delle imprese; diversi convegni con numerosi
esponenti istituzionali e di governo; decine di incontri e workshop
tematici; stand allestiti all’interno del Centro Congressi Assolombarda di
via Pantano 9 e in Camera di Commercio, a Palazzo Affari ai Giureconsulti,
in via Mercanti 2, inoltre virtual stand sul portale
www.Mobilityconference.it; 49 imprese che esporranno prodotti e servizi
connessi alle infrastrutture, all’ambiente e alla qualità urbana. Sono
queste le cifre più importanti della Mobility Conference Exhibition,
promossa da Assolombarda e Camera di Commercio Industria Artigianato e
Agricoltura di Milano per il 19-20-21 gennaio 2004, con lo scopo di dare un
contributo attivo sulle questioni connesse alla mobilità di merci e persone
e al miglioramento della qualità urbana e alla quale parteciperanno
migliaia di visitatori. “Con questa iniziativa”, ha spiegato Michele
Perini, Presidente di Assolombarda presentando alla stampa la manifestazione
insieme al Presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e
Agricoltura di Milano, Carlo Sangalli, “vogliamo favorire la messa in rete
di informazioni tra chi produce e chi domanda prodotti e soluzioni inerenti
le infrastrutture, i trasporti e la mobilità, mettendo a disposizione della
Pubblica Amministrazione tutte le soluzioni già create dalle imprese”.
Richiamare l’attenzione sui temi della mobilità è sembrato ad
Assolombarda e Camera di Commercio di Milano assolutamente necessario, perché
il sistema infrastrutturale italiano, e quello lombardo in particolare
appare ancora del tutto inadeguato alle esigenze delle imprese. “A
dimostrarlo”, ha sottolineato Perini, “bastano pochi numeri: a Milano
risiede il 44% delle imprese del territorio provinciale; nella sua provincia
è concentrato il 42% delle imprese lombarde e il 7% di quelle italiane. Un
insieme di grandi imprese nazionali, di imprese a partecipazione estera e di
migliaia di Pmi dà vita a un sistema plurisettoriale, multidimensionale,
internazionale, integrato e fortemente dinamico, anche dal punto di vista
delle modalità di produzione e distribuzione e, più in generale,
dell’intero ciclo logistico. Questo sistema rappresenta il cuore pulsante
dell’economia italiana e uno dei motori di quella europea ed esprime una
domanda di mobilità a fronte della quale la nostra dotazione ferroviaria e
autostradale è del tutto inadeguata. Il gap da recuperare è forte”, ha
concluso Perini, “e non c’è assolutamente tempo da perdere”. “Un
sistema efficiente di trasporto - ha commentato Carlo Sangalli, presidente
della Camera di Commercio di Milano - gioca un ruolo fondamentale nella
competitività di un’area urbana e costituisce di per sé un elemento
importante per lo sviluppo dell’economia della città. Basti solo pensare
che a Milano 17 mila imprese sono impegnate nel settore dei trasporti,
primato italiano. E’ importante che imprese, cittadini e consumatori
possano muoversi agevolmente e in tempi ragionevoli. Il tema della
infrastrutture e del traffico è un tema di democrazia, di pari opportunità:
la libera mobilità in un’area metropolitana significa accessibilità,
significa “città a misura d’uomo”, significa attenzione anche per le
categorie più deboli. Significa, in una parola, qualità della vita. Ed è
un tema vasto, che richiede la fatica delle alleanze e l’apertura ad una
dimensione internazionale. Ecco perché
la Camera
di Commercio di Milano è attiva da tanti anni per promuovere le grandi
infrastrutture locali ed anche europee, a partire dal Corridoio
5”
. La carenza di infrastrutture e la congestione hanno effetti negativi sia
sotto il profilo economico, rappresentando un onere aggiuntivo per le
imprese, in particolare per quanto riguarda l’aumento dei costi di
trasporto e l’aumento dei tempi di consegna delle merci, sia per quanto
riguarda la qualità ambientale e la salute. Rispetto a tutte queste
criticità, il contributo attivo che il “sistema delle imprese” può
dare per migliorare la mobilità delle merci e delle persone è notevole, e
molti sono i settori coinvolti nel fornire risposte ai bisogni e alle
necessità che ne derivano. Con questa consapevolezza, è stata promossa
la Mobility Conference
Exhibition come qualificato momento di confronto e di conoscenza fra tutti i
soggetti coinvolti. Nelle tre giornate di convegni, workshop e incontri
previsti si svilupperanno, in particolare, tre filoni di approfondimento. 1)
Infrastrutture e reti per il trasporto di merci, persone e informazioni,
indispensabili per la competitività e lo sviluppo di un sistema economico
come il nostro. L’offerta di infrastrutture fisiche per il trasporto di
merci, persone e informazioni è elemento centrale e indispensabile per la
competitività di un sistema economico e per lo sviluppo sociale di un
territorio. In particolare le aree metropolitane, rappresentando i nodi
delle reti in quanto luoghi di incontro e convergenza dei flussi economici e
sociali, sono oggi il punto nevralgico per l’efficienza dei sistemi
territoriali. Come governare la complessità? Quali progetti
infrastrutturali che interessano il nostro Paese sono indispensabili per
rimanere agganciati all’Europa e quali sono i progetti infrastrutturali di
connessione tra le grandi reti e l’area lombarda e milanese? Come può
essere possibile finanziare le opere in un contesto di scarsità di risorse
pubbliche? Quali problemi occorre affrontare, una volta aperti i cantieri,
rispetto alle disponibilità di risorse umane e tecniche? A che punto è la
liberalizzazione nel mercato dei servizi di trasporto e la sua attuazione
come può contribuire alla migliore efficacia ed efficienza del settore?
Fanno parte di questo filone tematico i seguenti 7 incontri: Gestire la
complessità nelle Aree metropolitane: nodi infrastrutturali, economici e
politici per la competitività del Paese; Logistica e sviluppo del sistema
infrastrutturale lombardo; Il Project financing per il finanziamento di
progetti infrastrutturali per la città. Il caso: l’intervento di
fluidificazione dell’anello dei Bastioni di Milano; I cantieri delle
Infrastrutture: domanda e offerta di risorse umane e tecniche; Sviluppo
delle reti: l’Italia in Europa; La distribuzione delle merci in ambito
metropolitano; Liberalizzazione e concorrenza nel nuovo mercato dei servizi
di trasporto. 2) Innovazione e qualità dei prodotti e dei processi. Accanto
alla disponibilità di infrastrutture fisiche del trasporto è importante
che sia raggiunta l’efficienza e l’efficacia nella circolazione e nella
mobilità di merci e persone. Pertanto assumono importanza i servizi a
supporto della logistica, della distribuzione delle merci e della mobilità
delle persone, nonché delle tecnologie atte a supportare la gestione del
trasporto. Quali sono i problemi per la logistica e la distribuzione delle
merci, quali le esperienze in atto per affrontarli e quali servizi le
imprese sono in grado di offrire? Quali innovazioni tecnologiche consentono
una migliore gestione della mobilità? Anche una progettazione di qualità e
l’uso di materiali innovativi a supporto dell’analisi dell’impatto
delle infrastrutture sul territorio sono aspetti fondamentali che non si
possono trascurare se si vuole rendere le nostre città più vivibili. A che
punto è la ricerca in questo settore? Quali sono le esperienze più
qualificate messe in campo oggi? La cura nella progettazione può consentire
la realizzazione di infrastrutture condivise e compatibili con l’ambiente?
Come può un settore importante come la chimica contribuire a rendere le
città più vivibili? Fanno parte di questo filone tematico i seguenti 5
incontri: Information & Communication Technology e Mobilità:
tecnologie, servizi e applicazioni per il movimento delle persone e delle
merci; Presentazione alla stampa del Progetto Innovazione Sostenibile della
Regione Lombardia; Tecnologie per l’infomobilità: innovazione e gestione;
Una progettazione di qualità per una mobilità di qualità; La chimica per
la qualità nella città. 3) Sviluppo sostenibile della mobilità. La
crescente domanda di trasporto rende oggi ancora più critica la pressione
esercitata sull’ambiente e sulla qualità della vita dai sistemi di
mobilità. L’uso di combustibili e di sistemi di trazione a basso impatto
ambientale sono oggi una delle sfide che il mondo delle imprese si pone per
affrontare il tema della migliore qualità della vita, indispensabile per
una crescita sana delle persone, delle imprese e della società nel suo
complesso. La sostenibilità, infatti, non ha soltanto significati
ambientali ma comprende anche i modelli di sviluppo economico e sociale, un
diverso approccio culturale sugli stili di vita e di lavoro, la ricerca e
l’innovazione. Quali sono le fonti energetiche innovative e quanto è
fattibile economicamente e tecnicamente il loro utilizzo? Quali le
tecnologie necessarie? La gestione della mobilità con riferimento agli
spostamenti casa-lavoro può essere utile, e in che termini, allo sviluppo
di una mobilità di qualità? Fanno parte di questo filone tematico i
seguenti 6 incontri: Il metano per la mobilità: applicazioni e sviluppi in
ambito urbano; Sostenere la mobilità sostenibile: mobility management,
sicurezza stradale e nuove tecnologie; Energia e ambiente: scenari e
prospettive. “Ri-parliamo” di idrogeno e nucleare; Le nuove frontiere
dei combustibili, dei carburanti e dei sistemi di trazione a basso impatto
ambientale; Premio Assotec: “I giovani e l’Energia per il futuro”; Le
esperienze di car sharing in Italia e in Lombardia.
SURETE AERIENNE:
LA COMMISSION ETABLIT
UNE LISTE COMMUNAUTAIRE D'OBJETS INTERDITS A BORD DES AVIONS DE TRANSPORT DE
PASSAGERS
Bruxelles, le 19 janvier 2004 -
La Commission
a adopté un règlement qui établit, pour la première fois, une liste
approuvée au niveau communautaire d'objets interdits à bord des avions de
transport de passagers. L'objectif premier de la réglementation est d'indiquer
très précisément aux passagers embarquant dans des aéroports de l'Ue les
objets qui seront confisqués aux points de contrôle de sûreté. "Il
s'agit d'une nouvelle étape dans la politique de
la Commission
visant à appliquer des normes élevées en matière de sûreté de l'aviation
civile grâce à l'établissement de règles harmonisées" a déclaré
Loyola de Palacio, vice-présidente de
la Commission. La
Commission a adopté un règlement établissant une liste d'objets qu'il est
formellement interdit aux passagers d'introduire à bord de tout avion au départ
d'un aéroport de l'Union européenne. La nouvelle législation exige également
des autorités nationales qu'elles informent les passagers du contenu de la
liste avant que la procédure d'enregistrement ne soit terminée. Cette
liste pourrait, par exemple, être affichée à l'intérieur de la zone d'enregistrement
d'un aéroport pour donner aux passagers le temps de se défaire des objets
figurant sur la liste, par exemple en les mettant dans les bagages voyageant
en soute, plutôt que de se les faire confisquer à un point de contrôle de
sûreté de l'aéroport. La liste des objets interdits n'est pas exhaustive
puisqu'il est toujours possible de concevoir de nouveaux types d'armes
potentiellement dangereux. Toutefois, dans le cas où une autorité compétente
souhaiterait interdire un objet qui ne figure pas sur la liste communautaire,
elle serait tenue d'en informer correctement les passagers avant l'enregistrement.
Les autorités chargées de faire respecter la loi seront bien entendu
toujours habilitées à confisquer tout objet non mentionné sur la liste et
jugé potentiellement dangereux sur la base d'une évaluation locale
particulière des risques effectuée sur place. Quoi qu'il en soit, en ce
qui concerne la majorité des objets et la majorité des passagers, ce
nouveau règlement de
la Commission
devrait permettre d'instaurer un système plus transparent et donc plus
intelligible que le système actuel.
La Commission
a également adopté une liste similaire, mais plus restreinte, d'objets qu'il
est interdit de transporter dans la soute des avions (c'est-à-dire dans les
bagages enregistrés des passagers). Des règles communes sont également définies
concernant l'utilisation d'objets par ailleurs interdits par le personnel
dans les zones de sûreté à accès réglementé. Elles s'appliquent à l'utilisation
d'outils à des fins d'entretien et de réparation.
La Commission
mettra cette liste à jour en temps voulu avec l'aide d'un comité composé
de représentants des États membres(1). Annexe - Il est interdit aux
passagers d'introduire les articles suivants dans la zone de sûreté a accès
réglemente et dans la cabine d'un aéronef: a) Revolvers, armes à feu
& armes - Tout objet capable ou apparemment capable de libérer un
projectile ou d'occasionner des blessures, tel que: armes à feu de toutes
sortes (pistolets, revolvers, carabines, fusils, etc.) ; copies et
imitations d'armes à feu ; pièces détachées d'armes à feu (à l'exception
des dispositifs de visée et des lunettes télescopiques) ; pistolets et
carabines à air comprimé et fusils à plomb ; pistolets lance-fusées;
pistolets de starter; pistolets et fusils de jeu de tous types ; pistolets
et fusils à barillet; pistolets et fusils industriels à culasse mobile et
à grenaille ; arbalètes; lance-pierres; harpons et les fusils à harpon ;
pistolets d'abattage; dispositifs incapacitants et neutralisants tels les
aiguillons électriques, les projectiles à décharge électrique (Taser) ;
briquets en forme d'arme à feu. B) Armes pointues/tranchantes et les objets
coupants - Les articles pointus ou équipés d'une lame capables d'occasionner
des blessures, tels que: haches et hachettes; flèches et fléchettes;
crampons; harpons et lances; piolets et pics à glace; patins à glace;
couteaux verrouillables ou à cran d'arrêt, quelle que soit la longueur de
la lame ; couteaux, y compris les couteaux de cérémonie, dont la lame dépasse
6 cm
, en bois ou en tout autre matériau suffisamment solide pour que le couteau
puisse être utilisé comme arme ; couperets; machettes; rasoirs à lame nue
et lames nues (à l'exclusion des rasoirs de sécurité ou des rasoirs
jetables et des lames dans des étuis distributeurs) ; sabres, épées et
cannes à épée ; scalpels; ciseaux dont les lames dépassent
6 cm
; bâtons de ski et de marche/randonnée ; étoiles de lancer (shuriken) ;
outils de métiers pouvant être utilisés comme des armes pointues ou
tranchantes, tels que les perceuses et les forets, les cutters, les couteaux
à lames multiples, les scies en tous genres, les tournevis, les barres à
mine, les marteaux, les pinces coupantes, les clés plates ou à molette,
les chalumeaux. C) Instruments contondants - Tout instrument contondant
capable d'occasionner des blessures, tel que: battes de base-ball et de
soft-ball ; matraques ou gourdins - rigides ou souples - telles que les
triques, gourdins, bâtons et matraques ; battes de cricket; clubs de golf;
crosses de hockey; bâtons de jeu de crosse; pagaies de kayak et de canoë ;
planches à roulettes; queues de billard, de snooker et de billard américain
; cannes à pêche; équipements d'arts martiaux, tels que les coups de
poing américains, les massues, les matraques, les fléaux d'armes, les
nunchakus, les kubatons, les kubasaunts. D) Substances explosives et
inflammables - Toute substance explosive ou hautement inflammable représentant
un risque pour la santé des passagers et de l'équipage ou la sécurité/sûreté
de l'aéronef ou des biens, telle que: munitions; amorces; détonateurs et
cordeaux détonants; explosifs et engins explosifs; copies ou imitations de
matières ou dispositifs explosifs ; mines et autres explosifs militaires;
grenades de tous types; gaz et conteneurs de gaz (par ex. Butane, propane,
acétylène, oxygène) de grand volume ; feux d'artifice, fusées de toutes
formes et autres articles pyrotechniques (y compris les bombes de table et
les rubans d'amorces) ; allumettes autres que les allumettes de sûreté ;
bombes ou cartouches fumigènes; combustibles liquides inflammables, comme
l'essence, le carburant diesel, l'essence à briquet, l'alcool, l'éthanol ;
bombes de peinture en aérosol; essence de térébenthine et diluants pour
peinture ; boissons alcoolisées titrant plus de 70% en volume («140% proof»).
E) Substances chimiques et toxiques - Toute substance chimique ou toxique
représentant un risque pour la santé des passagers et de l'équipage ou
pour la sécurité/sûreté de l'aéronef ou des biens, telle que: acides et
alcaloïdes, par ex. Les piles et batteries à électrolyte susceptibles de
couler ; substances corrosives et produits de blanchiment, par ex. Le
mercure, le chlore ; vaporisateurs de substances neutralisantes ou
incapacitantes, tels que les ; vaporisateurs Mace, les vaporisateurs à gaz
poivré et les vaporisateurs à gaz lacrymogène ; matières radioactives,
par ex. Les isotopes médicaux ou commerciaux poisons ; substances
dangereuses infectieuses ou biologiques, par ex. Le sang infecté, les bactéries
et les virus ; matières présentant un risque d'inflammation ou de
combustion spontanée. Extincteurs d'incendie. Les articles suivants sont
interdits dans les bagages de soute : Explosifs, y compris les détonateurs,
les amorces, les grenades, les mines et les explosifs ; gaz: propane, butane;
• liquides inflammables, y compris l'essence et le méthanol ; solides
inflammables et substances réactives, y compris le magnésium, les
allume-feu, les feux d'artifice, les fusées de signalisation ; oxydants et
péroxides organiques, y compris l'eau de Javel, les kits de réparation de
carrosserie ; substances toxiques ou infectieuses, y compris le poison à
rat, le sang infecté ; matières radioactives, par ex. Les isotopes médicaux
ou commerciaux ; substances corrosives, y compris le mercure, les batteries
de véhicules ; composants de systèmes d'alimentation des véhicules ayant
contenu du carburant.
SCIOPERO DI ADR HANDLING
- L’ENAC CONVOCA I VERTICI DELLA SOCIETÀ
Roma, 19 gennaio 2004 - In merito allo sciopero del 16 gennaio della società
di servizi di assistenza a terra Adr Handling che opera nell’aeroporto di
Roma Fiumicino, il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile,
On. Prof. Vito Riggio, ha disposto la convocazione dei vertici della società
presso
la Direzione Generale
dell’Enac martedì 20 gennaio p.V..
ALITALIA RITORNA A VERONA
CON DUE VOLI GIORNALIERI ROMA-VERONA-ROMA
Roma, 19 gennaio 2004 - Alitalia ritorna dopo molti anni a Verona con due
voli giornalieri da Roma così distribuiti: Verona-roma Az 1490 7,30-8,30;
Verona-roma Az 1494 19-20; Roma-verona Az 1491 17,15-18,20; Roma-verona Az
1493 20,50-21,55. A partire da 1° marzo Alitalia inserisce la terza
frequenza giornaliera Roma-verona ore 9,10-10,15 e Verona-roma ore
10,55-11,55. Il ritorno degli aerei Alitalia sull'aeroporto "Valerio
Catullo" era già stato annunciato alla fine di novembre 2003 dal
Direttore Generale, Marco Zanichelli, nel corso della presentazione delle
novità operative per l'estate 2004 che, tra le numerose annunciate,
prevedeva anche il collegamento Roma-verona, che rappresenta per Alitalia la
prima opportunità - tra quelle attualmente non operate - per crescere sul
mercato domestico, nonché un mezzo per consolidare la propria posizione di
mercato sull'hub di Fiumicino. "Il ritorno di Alitalia su Verona
rientra in un più ampio programma di sviluppo della rete così come
contemplato nel Piano industriale - ha sottolineato il Direttore Vendite
Italia, Andrea Tucci -. Sviluppo che, per quanto concerne il Veneto, va ad
incidere anche sull'aeroporto "Marco Polo" di Venezia. E'
un'attenzione particolare quella di Alitalia sul Veneto perché il
potenziale di traffico passeggeri sul polo aeroportuale di Venezia e Verona
è notevole; basti pensare che sul Marco Polo di Venezia nel corso del 2003
sono transitati oltre 5 milioni di passeggeri e a Verona sono stati oltre i
2 milioni e 400 mila." "Vediamo con assoluto favore il ritorno di
Alitalia sul nostro scalo" ha commentato il Presidente del Catullo,
Fulvio Cavalleri. "Speriamo non si limiti al Verona-roma ma si estenda
ad altre rotte domestiche e non domestiche non coperte da altri vettori, così
da ampliare l'offerta ai clienti del nostro territorio.
NUOVO SALES & MARKETING MANAGER
PER LOTTO SPORT DEUTSCHLAND
Montebelluna (Tv), 19 gennaio 2004 - Dal 7 Gennaio scorso Savino Carbotta ha
assunto la posizione di Sales & Marketing Manager dell'Agenzia
commerciale Lotto Sport Deutschland Gmbh, con sede a Monaco di Baviera.
Savino Carbotta, 46 anni, ha ricoperto per diversi anni il ruolo di
Key-account Manager in Umbro, con specifica esperienza sul territorio
tedesco. In precedenza, le sue esperienze professionali sono maturate in
Puma e Reebok.
La Germania
rappresenta per Lotto un mercato strategico, che ha chiuso il 2003 con un
fatturato di 7 milioni di Eur, con un incremento del 75% rispetto al 2002 -
chiuso a 4 milioni di Eur. Il segmento calcio e calcetto, con un fatturato
di 5,1 milioni di Eur, rappresenta il settore più importante, seguito dal
tennis con 1,5 milioni di Eur, e dal leisure con 400 mila Eur. Per il 2004
la previsione è di raggiungere un fatturato di circa 8,5 milioni di Eur. A
supporto dell'importanza strategica che
la Germania
ricopre per Lotto e, a supporto del business, nel 2003 sono stati siglati
due importanti contratti di sponsorizzazione total look (abbigliamento e
scarpe) con il Borussia Mönchengladbach (1. Bundesliga) e il F.s.v. Mainz
05 (2. Bundesliga) - con scadenza nel
2008. A
queste due squadre si aggiunge la fornitura delle sole scarpe nell'Alemannia
Aachen militante nella 2. Bundesliga. In Germania, i giocatori che indossano
scarpe da calcio Lotto sono più di 100. Il nuovo Sales & Marketing
Manager, Savino Carbotta, lavorerà in sinergia con la casa madre di
Montebelluna e avrà la responsabilità di gestire la rete commerciale Lotto
in Germania e di rafforzare la presenza del marchio sul territorio.
"Sono certo che nei prossimi mesi otterremo ulteriori ragguardevoli
risultati - ha commentato Carbotta - grazie anche all'eccellente qualità e
design delle nuove collezioni Lotto, che andremo a presentare durante il
prossimo Ispo che si terrà a Febbraio a Monaco di Baviera."
CONTINUANO LE NOVITÀ IN CASA LOTTO
Milano, 19 gennaio 2004 - Nuovo indirizzo per la sede spagnola di Lotto
Sport Espana che ha spostato gli uffici nella nuova sede al centro di
Madrid, in Calle Pedro Teixeira 8. I nuovi uffici sono dotati degli spazi
necessari per la gestione dell'attività commerciale e di un nuovo showroom,
che servirà anche ad ospitare le riunioni della rete vendita e a ricevere i
numerosi clienti iberici. Un cambio dettato dall'esigenza di assecondare la
costante evoluzione del mercato e lo sviluppo della presenza del marchio
Lotto in Spagna. Altra novità per Lotto in Cina dove, nei giorni scorsi,
alla presenza di Gianni Lorenzato - Vice President & Chief Finance and
Operations Officer di Lotto Sport Italia - è stata inaugurata una nuova
"branch" Lotto Sport Cina in Dongguan City, nella provincia del
Guang Dong - uno dei centri più importanti per l'industria cinese della
calzatura. La nuova sede, di oltre
700 metri quadrati
, prevede spazi adibiti a show room, ufficio commerciale e R&d. Winston
Chen - Ceo di Lotto Sport Taiwan - sarà a capo della nuova struttura, che
si inserisce così nei piani di potenziamento ulteriore della presenza del
marchio in Far East.
SPREAFICO ASSUME
LA GESTIONE DI
SIEF E FRUTTEXPORT
Milano, 19 gennaio 2004 - Nell ’ambito della riorganizzazione delle
attività del Gruppo Atlanta in Italia,le aziende Sief e Fruttexport sono
state cedute ad un gruppo di investitori italiani. Il gruppo Spreafico
assume la gestione delle aziende Sief e Fruttexport. Affidando questa
gestione al management Spreafico,l'intenzione è di realizzare sinergie nell
’ambito delle attività di produzione,importazione ed esportazione e nel
coordinamento delle attività di confezionamento,logistica e distribuzione.
Domenico Caccavo,da molti anni responsabile delle sopra menzionate società
italiane del Gruppo Atlanta,con il 31-12-2003 cessa le sue funzioni di
direzione generale, trasferendole al nuovo team di gestione.Il Sig.caccavo
continuerà a collaborare con il Gruppo Sief in qualità di consigliere al
fine di garantirne la continuità aziendale. Tanto il Gruppo Atlanta come
gli investitori sono lieti di questo passo con il quale viene assicurata la
continuazione delle attività di Sief e Fruttexport in Italia,ed allo stesso
tempo,con il trasferimento della gestione a Spreafico,si garantisce un
management giovane e orientato al futuro. Con questa cooperazione le attività
di importazione d ’oltremare del Gruppo Atlanta in Italia verranno
intensificate,grazie alla proficua e costruttiva collaborazione fra Direct
Fruit Marketing -Dfm Gmbh (Gruppo Atlanta),e il Gruppo Sief ed il Gruppo
Spreafico. Le attività di esportazione di prodotti italiani del Gruppo
Atlanta continueranno ad essere gestite dalle ditte Scipio &Fischer,lehmann
e Lehmann Italia,che saranno coordinate sotto la responsabilità di Dfm.
CONVEGNO: "SISTEMI DI GESTIONE
INTEGRATA PER
LA SICUREZZA DEGLI
IMPIANTI DI PROCESSO INDUSTRIALE" - MILANO, 11 FEBBRAIO.
Milano, 19 gennaio 2004 - Studio L' Ambiente organizza il
Workshop:"sistemi Di Gestione Integrata Per
La Sicurezza Degli
Impianti Di Processo Industriale " – 11 Febbraio - presso Quark Hotel
Centro Congressi – Milano Via Lampedusa, 11/a (ingresso Via Ferrari}
-20141 Milano – 11 febbraio La sicurezza impiantistica nei processi
produttivi di varia natura ha subito, è ormai cosa nota, una rivoluzione in
crescendo sia di fatto che di impostazione, la quale ha finito per
coinvolgere tutti i termini aziendali. Una rivoluzione copernicana che
evidenzia il rischio reale e prevedibile degli impianti di processo come una
componente del più ampio aspetto della sicurezza globale. Il Workshop
intende dare una panoramica informativa essenziale, bensì di alti
contenuti, sulla riconducibilità di tutte le variabili di rischio di
processo industriale ad un sistema di gestione e controllo generale
integrati; per cui è espressamente consigliato ai manager di impresa, ai
direttori di produzione, ai direttori della prevenzione sicurezza e salute,
ai responsabili dell'impiantistica ed a tutti coloro che, operando nei loro
specifici settori, sono da ritenersi coinvolti nel buon andamento aziendale.
Il programma di seguito è posto all’attenzione dei seguenti settori
manageriali: .Direzione Generale Direzione Risorse Umane; Direzione
Impiantistica; Direzione di Processo e Produzione; Direzione del Settore
Sicurezza. Il "Sistemi Di Gestione Integrata Per
La Sicurezza Degli
Impianti Di Processo Industriale " Programma - mercoledì 11 Febbraio:
Chairman: Dott. Ing. Angelo Selis (Vice Presidenteaniai) . Ore 14,00
Registrazione partecipanti; ore 14,30 Panoramica introduttiva. Relatore:
Dott. Ing. Angelo Selis (Vice Presidente Aniai); ore 15,00 "L'analisi
di rischio nell'impiantistica di processo. Definizione di rischio. La
codificazione del rischio". Relatore: Dott. Ing. Biagio Principe, Inail
–Milano; ore 15,30 "Gestione del rischio incendio nei processi di
sintesi petrolchimica. Previsione e controllo dell'incidente rilevante.
Misure d'emergenza e contenimento delle emissioni tossiche. Piano di
emergenza in area e piano di protezione civile". Relatore: Ing. Carlo
Alberto Monti, Ics Ingegneria –Bologna; ore 16,00 "Considerazioni
rilevanti sul rischio alimentare. La patologia sanitaria come conseguenza
della contaminazione durante il processo produttivo. Rischio controllato e
rischio epidemico"; ore 16,30 "Sistemi di gestione integrata per
il controllo del rischio di processo industriale. Software e modelli
matematici a supporto dell'analisi di rischio. Misure di protezione
prevedibili e misure di emergenza". Relatore: Prof. Ing. Andrea
Carpignano, Politecnico di Torino; ore 17,00 "Dal caso Seveso al
principio di precauzione: le responsabilità per il tipo e per il modo di
produzione in trent'anni di evoluzione normativa e giurisprudenziale".
Relatore: Prof Aw. Alberto Cocchi -Università di Bologna; ore 17 ,30
Conclusioni. Infolink: www.Ranierieditore.it
“REALIZZARE IL FUTURO DI
COOPSERVICE”: UN WORKSHOP SULLE DINAMICHE DI SVILUPPO DI UNA DELLE
MAGGIORI IMPRESE DI SERVIZI ITALIANE ORGANIZZATO INSIEME A NPV
Milano, 19 gennaio 2004 - Coopservice, nata nel 1991 dalla fusione di due
cooperative reggiane con oltre vent’anni d’esperienza nelle pulizie e
nella vigilanza privata, è oggi azienda leader a livello nazionale nei
servizi alle imprese e alla collettività, e in particolare nell’ambito
di: Pulizia e igiene ambientale, Lavaggio e gestione biancheria ospedaliera,
Vigilanza e sicurezza, Movimentazione merci e logistica, Raccolta e
smaltimento rifiuti speciali, Gestione tecnica di immobili e impianti. Dal
2002, Coopservice è anche presente in Croazia, dove ha costituito una
società per la fornitura di servizi di pulizie e di manutenzione con sede a
Zagabria. Forte di 9.000 addetti, un fatturato consolidato di gruppo pari a
285 milioni di Euro, 5.500 clienti distribuiti su tutto il territorio
nazionale, Coopservice rappresenta una delle aziende più dinamiche nel
panorama italiano dei servizi, fortemente orientata all’innovazione e alla
diversificazione per offrire una gamma di servizi progettati per integrarsi
con la dimensione d’affari dei propri clienti. Sta organizzando
l’appuntamento annuale con il proprio Management (circa 150 persone) per
condividere una riflessione strategica sulle prospettive di mercato delle
diverse divisioni, individuare le principali opportunità da cogliere,
definire gli obiettivi strategici ed i relativi progetti operativi di
sviluppo. L’incontro, dal nome “Realizzare il futuro di Coopservice”,
che si terrà a Verona il 23 e 24 gennaio 2004, è stato progettato con il
supporto di Npv – Net Present Value, società di consulenza di direzione
di Milano, che sta già lavorando in un progetto di revisione organizzativa
e di sviluppo del piano strategico per una delle maggiori Divisioni del
Gruppo,
la Divisione Sanità.
I temi strategici saranno presentati dal Presidente, Pierluigi Rinaldini,
dalla Vice Presidente, Barbara Piccirilli e dai Direttori di Divisione; il
dibattito coinvolgerà tutti i partecipanti; alcune riflessioni relative ai
cambiamenti e alle dinamiche di mercato saranno presentate dai consulenti
Npv. Nel corso dei due giorni,
la Direzione
di Coopservice si confronterà sulle prospettive di sviluppo in ottica di
servizi integrati, sulle opportunità da cogliere in ambito di mercato,
organizzativo e di sistemi e sui progetti operativi da implementare per
conseguire gli obiettivi strategici. I consulenti Npv presenteranno i
principali cambiamenti che la cooperativa si troverà ad affrontare a
seguito della riforma del diritto societario e della maggiore complessità
di mercato e organizzativa da gestire a livello nazionale e internazionale
per consolidare e/o sviluppare la propria posizione di leadership.
PIÙ INSEGNANTI E PIÙ
FINANZIAMENTI NELLA SCUOLA DELLA RIFORMA IL MIUR RENDE NOTI I DATI UFFICIALI
RIGUARDANTI GLI ORGANICI E I FINANZIAMENTI DEL SISTEMA SCOLASTICO PUBBLICO
Roma, 19 gennaio 2004 - Dopo la circolare sulle iscrizioni, e mentre alle
Camere si sta completando l'iter del primo decreto attuativo della riforma
della scuola, è già a pieno ritmo la macchina organizzativa del Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per l'avvio dell'anno
scolastico 2004-2005. "Stiamo lavorando per garantire, per il quarto
anno consecutivo, il regolare avvio delle lezioni in tutta Italia",
assicura il Ministro Letizia Moratti. "Voglio tranquillizzare gli
studenti e le famiglie: sin dal primo giorno di scuola gli insegnanti
saranno tutti al loro posto. E i ragazzi troveranno le prime novità della
riforma: l'insegnamento della lingua inglese e dell'informatica alle
elementari, una seconda lingua straniera in prima media, l'anticipo delle
iscrizioni, il tempo pieno gratuito alle elementari e prolungato alle medie,
secondo nuove e più flessibili modalità". Il Miur frattanto rende
noti i dati ufficiali riguardanti gli organici e i finanziamenti del sistema
scolastico pubblico. Si tratta di dati che smentiscono nella maniera più
assoluta le notizie diffuse circa presunti tagli. Aumentati i finanziamenti:
1640 milioni di euro nel 2004 - Le risorse destinate alla Scuola hanno avuto
un significativo incremento negli anni 2002 e 2003: nel 2002 i finanziamenti
complessivi destinati alla scuola sono stati pari a 36.840 milioni di euro,
1.053 milioni in più rispetto all'anno precedente. Nel 2003 il
finanziamento complessivo è stato di 37.603 milioni di euro. Per l'anno
2004 si registra un'ulteriore crescita della previsione di spesa che, dai
37.603 milioni di euro, passa a 39.240 milioni di euro, con un incremento
pertanto di 1.640 milioni di euro. Contratto docenti: aumento medio di 147
euro - E' stato siglato il contratto di lavoro del personale docente e non
docente della scuola, che interessa un milione e centomila persone, di cui
850.000 insegnanti. L'aumento medio mensile lordo è di 147 euro. Scuola
dell'infanzia: + 700 posti - Il numero dei posti di insegnamento nella
scuola dell'infanzia è stato incrementato, nell'ultimo biennio, di oltre
700 unità rispetto a quello dell'anno scolastico 2001/2002 (da 79.153 unità
dell'anno 2001/2002 a oltre 79.870 unità dell'anno 2003/2004), al fine di
corrispondere alle crescenti richieste delle famiglie soprattutto nei casi,
sempre più frequenti, di dismissione del servizio da parte degli Enti
locali. Tale intervento di potenziamento degli organici costituisce solo la
parte iniziale di un percorso che, in attuazione delle previsioni della
legge di riforma degli ordinamenti scolastici n. 53 del 28 marzo 2003 (che
sancisce la generalizzazione della "scuola dell'infanzia" nonché
l'anticipo delle iscrizioni e delle frequenze riferiti ai bambini ed alle
bambine che compiono i 3 anni di età entro il 30 aprile dell'anno
scolastico di riferimento) porterà ad un graduale aumento delle dotazioni
organiche della scuola dell'infanzia. Scuola primaria: restano più docenti
rispetto al decremento degli alunni - Nell'anno scolastico 2003/2004 si è
realizzato un aumento di 1.500 posti dovuto alle iscrizioni alla prima
classe dei bambini e delle bambine che compiranno i sei anni di età entro
il 28 febbraio 2004; inoltre, sempre nell'anno 2003/2004, sono stati
attivati oltre 1.500 posti per garantire l'insegnamento della lingua
straniera a tutti gli alunni delle prime e delle seconde classi della scuola
primaria. Si aggiunga poi che, sempre per l'anno scolastico 2003/2004, in
organico di fatto sono stati istituiti ulteriori 500 posti. Nella scuola
elementare a conclusione degli interventi di contenimento del numero dei
posti si è registrata una differenza in meno di circa 1.000 posti,
corrispondente, in valore percentuale, allo 0,43% rispetto all'organico
complessivo della scuola primaria. Si tratta di una riduzione ben inferiore
a quella che il vistoso decremento del numero degli alunni avrebbe già di
per sé comportato. Scuola secondaria di I grado: resta invariato il livello
dei posti - Per la scuola secondaria di primo grado le riduzioni di posti
sono state determinate quasi esclusivamente dalla diminuzione del numero
degli alunni e dalla soppressione delle cattedre sperimentali previste dalla
legge 30/1999 (abrogata dalla legge n. 53/2003). In sostanza, su questo
grado di scolarità, non sono stati effettuati interventi strutturali di
significativa portata. Al tempo stesso, sono state soddisfatte tutte le
richieste di tempo prolungato e sono stati incrementati i livelli di
diffusione di insegnamenti non obbligatori, quali la seconda lingua
straniera e lo strumento musicale. Scuola secondaria di secondo grado:
migliore utilizzazione dei docenti - Anche in questo settore si è
verificata una diminuzione degli studenti: si pensi che tra il numero degli
alunni indicati come iscritti dalle istituzioni scolastiche nella fase di
elaborazione dell'organico e quello degli alunni effettivamente frequentanti
nell'anno scolastico 2002/2003 si è registrata una differenza in meno di
oltre 46.000 unità; tale differenza, sia pure in quantità meno accentuata
(circa 35.000 unità), persiste nell'anno 2003/2004. Anche per questo grado
di istruzione sono stati realizzati interventi di tipo strutturale quali la
riconduzione a 18 ore delle cattedre costituite con un numero di ore di
insegnamento inferiore a quello previsto dal Contratto Nazionale di lavoro
del comparto scuola, secondo la prescrizione contenuta nella Finanziaria
2003; la riduzione del numero dei progetti didattici; la previsione di un
piano di riconversione professionale del personale docente appartenente a
classi di concorso in esubero in ambito provinciale; la migliore
utilizzazione dei docenti in soprannumero. Non sono stati effettuati
interventi sulla composizione delle classi né sui profili ordinamentali che
potessero incidere sulla qualità e sull'efficienza del servizio. La
riconduzione delle cattedre a 18 ore ha riguardato, poi, solo i posti
giuridicamente vacanti e perciò privi di titolare, evitandosi di
intervenire su situazioni che avrebbero potuto creare spostamenti e disagi
al personale docente. Posti di sostegno: aumentati di 4400 posti - Il numero
dei posti di sostegno ha avuto un andamento crescente negli ultimi anni.
Infatti, fermi restando i criteri indicati dalla legge n. 449/97 per la
definizione dell'organico di diritto (un posto per ogni gruppo di 138 alunni
a livello provinciale), si è registrato un aumento costante dei posti e
quindi degli insegnanti sia perché gli alunni certificati come portatori di
handicap sono divenuti sempre più numerosi, sia perché le certificazioni
hanno riguardato sempre più spesso situazioni di handicap diagnosticate
come "gravi". Infatti gli insegnanti di sostegno, che risultavano
essere circa 74.000 nell'anno 2001/2002, hanno superato le 77.700 unità
nell'anno 2002/2003; per l'anno 2003/2004 non si è ancora in possesso del
dato definitivo, ma il monitoraggio in atto consente di affermare che il
numero dei docenti di sostegno presenta una ulteriore crescita. In
conclusione, i significativi aumenti di posti che si registrano nella scuola
materna e in funzione delle attività di sostegno (in totale alcune
migliaia: 700 per la scuola dell'infanzia e 3700 per il sostegno) vanno a
compensare in maniera rilevante la flessione dei posti determinatasi negli
altri ordini e gradi di istruzione, realizzando un tendenziale mantenimento
della complessiva consistenza numerica del personale. Immissioni in ruolo: +
78.000 - Negli anni scolastici 2000/2001 e 2001/2002 sono state effettuate,
dopo oltre dieci anni, immissioni in ruolo per ben 63.000 docenti. A ciò si
aggiunge che il Dipartimento della Funzione Pubblica e il Ministero
dell'economia e delle finanze hanno dato l'autorizzazione all'assunzione di
altre 15.000 unità di personale dall'anno scolastico 2004/2005. In tutto,
fra personale docente e non docente, l'incremento complessivo è di 78.000
unità.
PIÙ LINGUE STRANIERE E
PIÙ MATERIE UTILI ALLE PROFESSIONI (ECONOMIA AZIENDALE, MARKETING,
AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DELLE AZIENDE) ALL'ESAME DI STATO 2004
Roma, 17 gennaio 2004 - Il Ministro Letizia Moratti ha scelto oggi le
materie che saranno oggetto della seconda prova scritta all'esame di Stato
2004. La seconda prova scritta verte su una delle materie caratterizzanti il
corso di studio per le quali l'ordinamento vigente prevede verifiche
scritte. Gli indirizzi di studio, sia di ordinamento che sperimentali,
comprendono una o più materie caratterizzanti tra le quali il Ministro ha
operato la scelta. Per la prossima sessione di esame è stata scelta la
lingua straniera non soltanto per gli indirizzi linguistici, ma anche per
molti altri indirizzi per i quali il piano di studio lo consente. La
presenza più diffusa di questa materia tra le prove scritte d'esame intende
sottolineare l'importante ruolo delle lingue straniere nella scuola
riformata e nel processo di allineamento del nostro sistema educativo a
quelli europei. Ampio spazio è stato riservato nella scelta del Ministro
anche a materie tecnico-professionalizzanti, quali Economia aziendale,
Marketing, Amministrazione e controllo delle aziende. Le materie saranno
disponibili sul sito del Ministero www.Istruzione.it
IDONEITÀ NAZIONALE PER I
PROFESSORI UNIVERSITARI PIÙ QUALITÀ E PIÙ FLESSIBILITÀ
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16
gennaio, su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, Letizia Moratti, un disegno di legge-delega per il riordino dello
stato giuridico dei professori universitari. La bozza del provvedimento, che
ora passa all'esame del Parlamento, prevede importanti innovazioni per il
reclutamento dei docenti e dei ricercatori nonché per il loro trattamento
giuridico ed economico, superando l'attuale localismo e introducendo più
flessibilità nel sistema e un maggiore impegno dei professori,
nell'interesse degli studenti. Obiettivi del riordino sono: incentivare
l'impegno dei docenti, sia sotto l'aspetto quantitativo che qualitativo,
nell'interesse di un migliore servizio agli studenti e di un miglioramento
della qualità della ricerca; dare più flessibilità al sistema
liberalizzandolo e affidando completamente alle università il reclutamento
delle giovani leve di ricercatori; assicurare trasparenza e omogeneità
nazionale nella scelta dei professori universitari, superando l'attuale
sistema localistico. Ecco, in sintesi, i punti qualificanti della proposta
del Ministro Moratti. Reclutamento Dei Professori - Vengono assicurati
maggiore flessibilità e rigore di valutazione al sistema mediante:
l'introduzione di una idoneità scientifica distinta per fascia degli
associati e degli ordinari, valutata da commissioni costituite a livello
nazionale per ciascun settore scientifico disciplinare; l'indizione da parte
del Miur, annualmente, delle procedure per il conseguimento delle idoneità
scientifiche; la durata dell'idoneità scientifica nazionale, non superiore
a cinque anni, e il limite di ammissibilità ai giudizi per coloro che non
conseguono l'idoneità; la copertura dei posti vacanti per le chiamate,
sulla base di procedure adottate da ciascuna Università, di soggetti in
possesso della relativa idoneità scientifica, mediante contratto a termine
non superiore a tre anni, rinnovabile una sola volta; la possibilità di
trasformazione del contratto a termine, anche prima della scadenza, in
contratto a tempo indeterminato previa valutazione del docente in base a
modalità e criteri definiti dalle Università; la copertura di una
percentuale non superiore al 6% dei posti di prima e seconda fascia mediante
la nomina in ruolo di studiosi stranieri, o italiani impegnati all'estero,
di chiara fama; la stipula, da parte delle università, di contratti a tempo
determinato per non più di tre anni continuativi per l'insegnamento nei
corsi di studio con soggetti in possesso di qualificazione scientifica
adeguata alle funzioni da svolgere; la realizzazione di specifici programmi
di ricerca sulla base di convenzioni con imprese o fondazioni e altri
soggetti pubblici o privati, che prevedano anche l'istituzione, con oneri
finanziari a carico dei medesimi, di posti di professore di prima fascia da
coprire mediante conferimento di incarichi della durata massima di tre anni.
Contratti Di Ricerca - Il Disegno di legge prevede: la stipula di contratti
di collaborazione coordinata e continuativa con possessori di laurea
specialistica, ovvero con studiosi in possesso di qualificazione scientifica
adeguata. I contratti hanno durata quinquennale e possono essere rinnovati
una sola volta; la definizione da parte degli Atenei di autonome procedure
di valutazione comparativa dei candidati, nel rispetto di principi e criteri
di trasparenza e di pubblicità delle procedure; l'individuazione del titolo
di dottore di ricerca o di specializzazione quale requisito preferenziale
per la stipula dei contratti; la possibilità per i contrattisti di far
valere il titolo nei concorsi per il pubblico impiego; la conservazione da
parte degli attuali ricercatori universitari dei diritti acquisiti di stato
giuridico e trattamento economico. Stato Giuridico E Trattamento Economico -
Viene ridisegnato il tema dei diritti e dei doveri dei docenti universitari,
attualmente legato alle disposizioni dei primi anni Ottanta. In particolare,
ferma restando la differenziazione delle due fasce docenti, viene stabilito
che: i professori universitari espletano le attività scientifiche per 350
ore l'anno, di cui 120 di attività didattica frontale; viene assicurato ai
professori un trattamento di base pari a quello dell'attuale docente a tempo
pieno; i professori possono stipulare con l'Ateneo appositi contratti
integrativi di quello di base per lo svolgimento di ulteriori attività;
viene abrogata la distinzione tra tempo pieno e tempo definito; il rapporto
di lavoro dei docenti è compatibile con lo svolgimento di attività
professionali e di consulenza esterna, previa comunicazione all'università,
fatto salvo l'obbligo di non concorrenza e di non recare danno all'Ateneo.
RIORDINO DEGLI ENTI DI
RICERCA: DALLA FUSIONE DEL GALILEO FERRARIS E DELL'ISTITUTO COLONNETTI NASCE
L'ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA METROLOGICA
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 gennaio
in via definitiva, dopo il parere delle Commissioni parlamentari competenti
e su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, Letizia Moratti, il decreto legislativo "Disposizioni
ulteriori di riordino del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e
istituzione dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim)". La
creazione dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica, unanimemente
auspicata da molti anni, allinea il nostro Paese con gli altri Paesi
industrializzati, in cui la ricerca di base sulla metrologia contribuisce
allo sviluppo continuo di riferimenti standard sempre più avanzati per le
unità di misura in tutti i campi di interesse tecnologico. Il nuovo Inrim
acquisisce dai due istituti una grande tradizione scientifica di livello
internazionale (il "Galileo Ferraris" è tra l'altro l'Istituto
che fornisce l'ora esatta), che, con la fusione, permetterà di rafforzare e
rilanciare la ricerca e fornire una base per il successivo trasferimento,
attraverso collegamenti con gli enti applicativi, dei suoi risultati
all'ambiente industriale. I campi specifici di ricerca metrologica sono lo
sviluppo e la standardizzazione primaria di misure termiche, meccaniche,
elettriche, fotometriche, acustiche, di tempo e frequenza e di scienza dei
materiali. La moderna attività di ricerca in questo campo ha collegato la
maggior parte degli standard primari di queste misure alle costanti
fondamentali della fisica, con strumenti e metodi tra i più avanzati della
ricerca di base, in un continuo confronto internazionale. L'inrim,
acquisendo e rafforzando la estesa rete di scambi internazionali già
sviluppata dai due Istituti di origine, garantirà la disponibilità dei
metodi più sofisticati di confronto nel sistema di misure internazionale (S.i.),
che è la base per una forte competitività del sistema industriale. A
questo fine l'Inrim fornirà supporto al Ministero delle Attività
produttive e alla rete degli uffici metrologici delle Camere di commercio,
sulla base di apposite convenzioni. Il decreto legislativo definisce le
finalità, le attività, gli organi, i principi di organizzazione e le
modalità di funzionamento dell'Inrim, al fine di promuovere e collegare
realtà operative di eccellenza nel campo delle misure, di evitare
duplicazioni per i medesimi obiettivi, di assicurare il massimo livello di
flessibilità, di autonomia e di efficienza. Il provvedimento si propone
anche di favorire una più agevole stipula di intese, di accordi di
programma e di consorzi, che permettano la più ampia valorizzazione,
diffusione e trasferimento delle conoscenze acquisite nella scienza delle
misure e nella ricerca sui materiali, con l'obiettivo di favorire lo
sviluppo del Sistema Italia nelle sue varie componenti. Oltre alla specifica
attività di ricerca di base, al trasferimento dei risultati e alla
consulenza tecnico-scientifica, l'Inrim promuoverà la formazione e la
crescita tecnico-professionale dei ricercatori italiani nel campo della
metrologia e della definizione degli standard, attraverso l'assegnazione di
borse di studio e di assegni di ricerca e promovendo, sulla base di apposite
convenzioni con le università, corsi di dottorato di ricerca, anche con il
coinvolgimento del mondo produttivo. Come già avvenuto per il Cnr, per l'Asi
e per l'Inaf, a decorrere dalla entrata in vigore del decreto decadranno il
presidente e il consiglio di amministrazione dell'Istituto "Galileo
Ferraris" nonché il direttore e il comitato di istituto del "Colonnetti".
Sarà nominato un commissario straordinario con il compito di assicurare la
funzionalità dei due istituti nella fase transitoria fino all'insediamento
del nuovo presidente e del consiglio di amministrazione.
IL MINISTRO MORATTI APRE L’ANNO
EUROPEO DELL’EDUCAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, Letizia Moratti, parteciperà il 20 gennaio 2004 alle
9,30 a
Villa Erba di Cernobbio (Como) alla inaugurazione dell’Anno europeo
dell’educazione attraverso lo sport. Istituito per promuovere l’identità
e lo sviluppo personale delle ragazze e dei ragazzi, l’Anno europeo
dell’educazione attraverso lo sport si inserisce nell’azione del Miur
volta a promuovere il valore educativo delle attività sportive e degli
scambi tra gli studenti, elemento indispensabile per la costruzione di una
piena convivenza civile. La cerimonia di apertura prevede, nell’arco della
mattinata del 20 gennaio, oltre agli interventi delle autorità,
testimonianze dei campioni dello sport, esibizioni di studenti-atleti,
esposizioni, presentazioni di video, esperienze e progetti. Il giorno
precedente, 19 gennaio, si terrà un seminario rivolto ai coordinatori degli
Uffici provinciali di educazione fisica.
CONVEGNO PRESSO L’UNIVERSITÀ
LA SAPIENZA DI
ROMA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE. “SPORT UP 2004 – BE THE
PLAYER”
Roma, 19 gennaio 2004 - Martedì 27 gennaio, inizio ore 9:30, presso il
Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione in via
Salaria 113, si terrà Sport Up 2004 “Be The Player”, un convegno su
interattività e sport, organizzato dagli studenti e dai laureati che
compongono il team di Sport Up. Quest’anno l’evento si avvarrà della
collaborazione di Roma One, prima emittente digitale della capitale, che sarà
il main partner dell’iniziativa. Consapevoli del momento cruciale che il
panorama televisivo italiano sta attraversando, quest’anno Sport Up dedica
l’evento agli sviluppi a cui il sistema mediale va incontro con
l’applicazione della tecnologia digitale. Il convegno sarà aperto dal
prof. Alberto Marinelli che farà il punto della situazione e prospetterà
gli scenari futuri, mentre i temi che saranno toccati durante la mattinata
saranno anticipati nell’intervento di Simone De Stefanis, ideatore del
progetto Sport Up. Si entrerà subito nel vivo della discussione con
Vincenzo De Pace, responsabile dei progetti interattivi di Sky, che parlerà
di come la società affronterà la sfida dell’interattività,
soffermandosi sul progetto “Sky Active” e sulle possibili convergenze
con il web. Dall’interattività televisiva si passerà a quella telefonica
grazie all’intervento di Fabio De Grenet, consumer marketing product
manager H3g, che stenderà un bilancio del primo anno di “Video-gol” e
darà qualche anticipazione sulle mosse future del gruppo telefonico che
rappresenta. Il rapporto tra sport e internet sarà invece affrontato da
Fabio Fabbi, responsabile marketing new media Cinecittà Holding, ma con un
passato a Tiscali come responsabile del canale sportivo del portale. Il
digitale porterà cambiamenti non solo per gli utenti, ma anche e
soprattutto per coloro i content provider sportivi, ovvero federazioni,
società ed enti sportivi. Sarà Popi Bonnici, noto regista televisivo di
Mediaset, a parlare delle possibilità commerciali offerte dalle nuove
tecnologie in ambito sportivo. Chiuderanno gli interventi, prima del
dibattito finale, Nicola Tomesani, amministratore delegato Stage Up, che
parlerà del valore degli eventi sportivi, Francesco Pugliese, responsabile
marketing Roma One che interverrà sul tema della regionalizzazione dei
contenuti, e Duccio De Rosa, responsabile marketing e-Dexter. Quest’ultimo
ci parlerà della convergenza tra internet e televisione e delle possibilità
di sviluppo del T-commerce in ambito sportivo. Www.sportup.biz
GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA MEDIA
STATALE "A. CAPERLE" DI VERONA A SOSTEGNO DEL PROGETTO OTONGA
Verona, 19 Gennaio 2004 “Care scuole, siamo gli alunni della scuola
"A.caperle" di Verona-marzana e vi scriviamo per comunicarvi che
stiamo lavorando sul "progetto Otonga". Questo progetto consiste
nel ricavare dei soldi per salvaguardare un pezzo di foresta Otonga.
L'intenzione è quella di acquistarne una porzione di territorio
salvaguardandolo dal pericolo di disboscamento. Per raccogliere i soldi
facciamo molte attività quali: -coltivazione di piante per poi venderle
-vendita di piccole statuine in avorio vegetale realizzate dagli Indios
della foresta Otonga -realizzazione e vendita di piccoli lavoretti fatti da
noi. Inoltre realizziamo piccoli bigliettini per informare le persone, le
scuole, gli enti che vogliono partecipare e aiutarci per questo importante
progetto. Con questa lettera vi chiediamo se volete aiutarci inviandoci
materiali, contribuire con foto, informazioni, consigli o semplicemente
corrispondere con noi” Scuola Media Statale "A. Caperle" Piazza
Lambranzi, n.1 37034 Verona-marzana(italia) caperle@virgilio.It
STAROFFICE PROMOSSO A PIENI VOTI
DALLE SCUOLE ITALIANE 2.500 SCUOLE ITALIANE ADERISCONO ALL’INIZIATIVA
SUN-MIUR E SCELGONO STAROFFICE, IL SOFTWARE DI SUN MICROSYSTEMS
Milano, 16 gennaio 2004 - “A pochi mesi dalla partenza del progetto, 2.500
scuole hanno già richiesto di ricevere gratuitamente Staroffice. E’ un
risultato davvero importante che conferma l’interesse sempre maggiore
verso la nostra soluzione” è così che Franco Roman, Direttore Marketing
e Partner Sales Sun Microsystems Italia, ha commentato i primi risultati del
protocollo d’intesa che Sun ha siglato a giugno con il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Grazie a questa
iniziativa, che prevede la distribuzione e la duplicazione gratuita di
licenze Staroffice, tutti gli studenti e docenti italiani hanno la
possibilità di utilizzare il programma gratuitamente sia a scuola che a
casa. “Siamo molto contenti della buona riuscita dell’iniziativa
intrapresa in collaborazione con il Ministero, perché crediamo sia
importante che studenti e insegnanti abbiano a disposizione una valida
alternativa ai prodotti attualmente in commercio” prosegue Roman “E’
particolarmente interessante notare come l’interesse per Staroffice sia
stato molto alto nelle scuole di ogni ordine e grado e in tutte le regioni
di Italia” conclude Roman. Richiedere Staroffice è semplice: basta
cliccare sul sito www.Sun.it/staroffice
o entrare direttamente nel sito
del ministero www.Istruzione.it e compilare l’apposito modulo di adesione.
In poco tempo Sun Microsystems provvederà ad inviare direttamente il
prodotto a scuola. In caso di necessità di ulteriori informazioni o
approfondimenti è possibile contattare il numero verde 800-577337 oppure
scrivere a whynot_staroffice@sun.Com
“"L'accordo siglato è in
linea con le conclusioni e le raccomandazioni recentemente pubblicate dalla
Commissione Open Source, istituita dal Ministro Stanca; Staroffice, infatti,
in quanto basato su standard open, potrà costituire un valido strumento per
favorire e sostenere lo sviluppo di questa filosofia all'interno
dell'ambiente scolastico” ha dichiarato Alessandro Musumeci, Direttore
Generale del Servizio per l’Automazione Informatica e l’Innovazione
Tecnologica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca . “Prima dell’estate abbiamo fatto richiesta per ricevere
Staroffice ed abbiamo iniziato ad usarlo con l’inizio di questo anno
scolastico. Le scuole sono sempre molto sensibili al tema del budget e
certamente avere un prodotto così completo a costo zero è per noi un
grosso vantaggio perchè ci permette di investire in altre iniziative
destinate a migliorare la scuola e l’insegnamento” ha dichiarato Paolo
Latella, insegnante di Lab informatica, giornalista e responsabile Ecdl
(Patente Europea) dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero della
Francesca” di San Donato Milanese. “Il fatto che la nostra scuola abbia
aderito a questa iniziativa, dotandosi da subito di Staroffice, ci consente
di poter imparare ad utilizzare un prodotto estremamente ricco di funzioni
per realizzare pubblicazioni sul Web, creare presentazioni complete e
produrre grafici di ogni tipo. Con Staroffice possiamo esportare i contenuti
in formato Adobe Pdf che ci permette agevolmente di scambiare qualsiasi tipo
di documento, mentre la funzionalità Flash contribuisce a migliorare
sensibilmente la qualità delle presentazioni. Questo ci permette, inoltre,
di prendere confidenza con un prodotto professionale che potremmo ritrovare
in futuro anche in ambito lavorativo” ha affermato Vito Gulino, studente
del 5° anno del corso programmatori sezione A dell’Istituto di Istruzione
Superiore “Piero della Francesca” di San Donato Milanese. La suite
Staroffice, giunta alla versione 7.0, rappresenta una valida alternativa
all’offerta di Microsoft: comprende strumenti per l'elaborazione di testi,
la creazione di fogli elettronici e grafici, la realizzazione di
presentazioni, il fotoritocco, la pubblicazione sul Web e l'utilizzo dei
database relazionali ed è inoltre compatibile con Microsoft Office.
Staroffice è disponibile per ambienti operativi Linux, Microsoft Windows e
Solaris e garantisce per questo un’ampia libertà di scelta; inoltre,
attraverso il formato standard Xml, permette di scambiare documenti con
qualsiasi tipo di ambiente. A livello mondiale per questa iniziativa Sun
Microsystems ha investito oltre 6 miliardi di dollari, coinvolgendo circa
100 tra Ministeri dell’Educazione, scuole e istituti, e più di 250
milioni di studenti in oltre 14 nazioni. Sun Microsystems, leader mondiale
dei sistemi per la rete e inventore del linguaggio Java – la lingua franca
di Internet – nasce proprio dal mondo universitario. "Sun –
Stanford University Network", per questo motivo continua a dedicare una
grande attenzione agli Enti di Formazione e Ricerca, mettendo a disposizione
il proprio know how e le proprie tecnologie. Iniziative simili a quella
formalizzata con il Miur sono già state intraprese con successo in Nord e
Sud America, in Asia e in Europa, dove sono stati siglati accordi analoghi
con i ministeri preposti di Danimarca, Finlandia, Spagna e Svizzera.
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