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19 GENNAIO 2004
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CONFERMATA L'ORIGINE GENETICA DELLA DISLESSIA:
NEL CROMOSOMA 15 LE CAUSE DELLA PATOLOGIA
Milano, 19 gennaio 2004 - Un gruppo di
ricercatori dell’Istituto Scientifico “Eugenio Medea -
La Nostra Famiglia
” di Bosisio Parini e della facoltà di Psicologia dell’Università
Vita-salute San Raffaele di Milano, guidati dalla Dr.ssa Cecilia Marino
dell’Irccs Medea, hanno confermato, studiando 121 famiglie di bambini
italiani con dislessia, l’origine genetica della malattia. La scoperta è
pubblicata nel numero di Gennaio della prestigiosa rivista scientifica
Journal of Medical Genetics . Lo studio ha almeno due importanti
implicazioni. La prima è la conferma di un dato recentemente suggerito da
un gruppo di ricerca anglosassone, che aveva individuato in bambini
americani il coinvolgimento del cromosoma 15 nella dislessia. La seconda
implicazione è che quest’area del genoma risulta in grado di influenzare
la suscettibilità alla dislessia indipendentemente dalle caratteristiche
culturali dei diversi Paesi in cui un bambino può trovarsi a vivere.
Pertanto, indipendentemente dal grado di difficoltà grammaticali e dalle
regole di lettura della lingua a cui un bambino viene esposto, l’area
cromosomica indagata dagli studiosi sembra essere tra i ‘colpevoli’ del
disturbo. Gli studi condotti negli ultimi anni su famiglie di dislessici e
sui gemelli confermano in buona misura la predisposizione genetica della
dislessia evolutiva. Un risultato concorde fra i vari studi è infatti
l’aumentata probabilità per un bambino che ha un genitore o un parente
stretto con problemi di lettura di avere a sua volta problemi
nell’imparare a leggere. La dislessia è una patologia in cui bambini
dotati di normale intelligenza incontrano difficoltà di lettura e scrittura
di gravità variabile, dovute a un problematico utilizzo dei fonemi, cioè
dei suoni semplici, i veri e propri ‘mattoni’ costitutivi delle parole.
Questa condizione, che colpisce circa il 5% degli individui, è in parte
determinata da fattori ambientali e in parte genetici, tanto da essere
trasmessa all’interno delle famiglie. La base genetica della dislessia, al
pari di altre condizioni cliniche complesse come l’ipertensione o la
depressione, è tuttavia assai difficile da studiare, perché concorrono
probabilmente più geni a svolgere un ruolo causale e ciascuno di essi non
è da solo sufficiente a determinare la malattia. “Questo risultato avrà
futuri sviluppi”, fa notare
la Dr.ssa Marino
, “la ricerca proseguirà nell'intento di identificare in modo ancor più
accurato sul cromosoma 15 i geni alterati, cioè le unità più piccole
codificanti del genoma umano, coinvolti nella dislessia. La conoscenza delle
alterazioni genetiche può aiutare a chiarire i meccanismi che determinano
la dislessia." Quali sono quindi le nuove prospettive della ricerca in
questo campo? "Un’importante sfida nell'immediato futuro”, continua
la Marino
, “è rappresentata dal riuscire a comprendere esattamente quali
componenti della dislessia siano determinate dai geni identificati. Questo
significa anche comprendere quali funzioni di percezione e di analisi
psicologica sono influenzate dalle varianti genetiche identificate dal
nostro lavoro: riteniamo che la dislessia possa essere la conseguenza di
alcuni errori di percezione dei segni grafici propri della scrittura, di
associazione tra tali segni e i suoni che ad essi corrispondono, o di un
difetto della capacità attentiva. E percezione ed associazione tra simboli
e suoni sono in buona misura influenzate da fattori genetici".
L’unitarietà dei processi che conducono alla dislessia, dimostrata su
base genetica dal gruppo dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea, è a sua
volta in accordo con alcuni studi di funzionalità dell’encefalo
precedentemente svolti al San Raffaele, nei quali si mostrava che adulti con
dislessia appartenenti a culture diverse mostravano le stesse modalità di
attivazione cerebrale anomala durante la lettura di parole relative alle
loro specifiche culture linguistiche. “Sappiamo che questa è una malattia
complessa, in cui fattori genetici ed ambientali contribuiscono ad aumentare
la possibilità che si manifesti”, commenta il Prof. Marco Battaglia della
facoltà di Psicologia dell’Università Vita-salute San Raffaele di
Milano. “Tale conferma è dunque estremamente preziosa, soprattutto
considerando che siamo in un campo, quello della genetica dei disturbi
complessi, in cui avere una convergenza di dati tra diversi laboratori di
ricerca può risultare talvolta difficile”.
APPROVATO DECRETO LEGGE SU CENTRO NAZIONALE
CONTROLLO MALATTIE E INGMA
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16
gennaio, su proposta del Ministro della Salute Girolamo Sirchia, il Decreto
legge recante “Misure urgenti di autorizzazione di spesa per interventi
prioritari nei settori della prevenzione e controllo delle malattie, con
analisi e gestione dei relativi rischi, della ricerca di alta innovazione e
della genetica molecolare”. Il provvedimento istituisce presso il
Ministero della Salute un Centro nazionale per la prevenzione e il controllo
delle malattie al fine di prevedere e affrontare in modo organico
imprevedibili emergenze di salute pubblica quali ad esempio, bioterrorismo,
Sars e altre malattie infettive, mortalità dovuta alle elevate temperature
climatiche. Tale Centro, al quale sono affidati compiti di coordinamento
nazionale, opererà in forte collaborazione con le Regioni, avvalendosi
dell’Istituto Superiore di Sanità, degli Irccs, delle Università e di
altre strutture di ricerca e assistenza pubbliche e private operanti in
campo nazionale, nonché di professionisti appartenenti a varie disciplione
mediche e non. Il Decreto legge, inoltre, prevede uno stanziamento di
risorse - sulla base di un programma approvato con decreto del Ministro
della Salute - per la realizzazione in Italia di un Istituto Nazionale di
Genetica Molecolare Applicata di alto profilo che costituisca
l’interlocutore del National Institutes of Health. Tale Istituto, con sede
a Milano, è identificato nella Fondazione Istituto Nazionale di Genetica
Molecolare. Con l’ultimo articolo del Decreto, infine, sono state
stanziate risorse finanziarie per procedere nel triennio 2004-2006 alla
realizzazione di progetti di ricerca in collaborazione con gli Stati Uniti
d’America, relativi alla acquisizione di conoscenze altamente innovative
per la tutela della salute nei settori dell’oncologia, delle malattie rare
e del bioterrorismo, inclusa la diffusione intenzionale di agenti patogeni.
I progetti di ricerca oggetto del finanziamento saranno individuati con
decreti del Ministro della Salute sentito il parere della Conferenza
Stato-regioni.
MINISTRO SIRCHIA ALL’ISTITUTO TUMORI PASCALE
DI NAPOLI
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia martedì
20 gennaio prossimo alle ore 10,30 visiterà l’Istituto Nazionale dei
Tumori-fondazione G. Pascale di Napoli, struttura di eccellenza e maggiore
polo di riferimento nel campo dell’oncologia per tutto il Meridione. Nel
corso della visita il Ministro incontrerà il personale e i ricercatori
dell’Istituto e i malati nei reparti di degenza. Accanto al Ministro
Sirchia sarà presente il cantante Gigi D’alessio, promotore di una
associazione per la qualità dell’assistenza ai malati oncologici, sempre
disponibile ad aderire a iniziative in favore di chi è affetto da questa
grave patologia. Il Ministero della Salute è fortemente impegnato, sia a
livello nazionale che europeo, sul fronte dell’oncologia che considera il
vero banco di prova dell’efficienza dell’organizzazione sanitaria del
futuro in termini di miglioramento dell’assistenza, della ricerca e della
didattica e che ha posto come obiettivo prioritario sia del Piano sanitario
nazionale 2003-2005 che del Programma sanitario del semestre di Presidenza
italiana del Consiglio dell’Unione Europea, appena concluso. La malattia
oncologica tocca da vicino tante persone – il cancro costituisce la
seconda causa di morte dopo le affezioni cardiocircolatorie - e coinvolge da
un punto di vista etico non solo la classe medica ma tutta la società
civile, in modo particolare nella fase terminale della malattia
caratterizzata spesso dalla presenza di grave sofferenza. Per questo con il
decreto ministeriale del 4 aprile 2003 è stata semplificata ulteriormente
la prescrizione degli oppiacei per il dolore severo.
LA MENINGITE IN
ITALIA : UN'INDAGINE DEMOSKOPEA RIVELA CHE GLI ITALIANI CONSIDERANO
LA MENINGITE UNA
MALATTIA GRAVE, MA NON SANNO COME PREVENIRLA.
Milano, 19 gennaio 2004 - Gli italiani non conoscono la meningite. E' questo
il risultato dell'indagine Demoskopea che ha voluto sondare su un campione
di 1000 persone qual è la percezione relativa a questa patologia. La
maggior parte del campione intervistato (84%) considera la meningite una
malattia grave che colpisce i bambini, ma ben il 74% non ne conosce le varie
forme e il 79% non sa che grazie ai vaccini si possono prevenire alcune
forme della malattia. Il sondaggio evidenzia, infatti, che solo il 17% degli
intervistati ha vaccinato il proprio figlio contro la meningite. Di questo
17% di genitori che ha fatto ricorso al vaccino, però, il 50% non sa quanti
vaccini ha somministrato al proprio bambino e ben l'83% di questi ultimi non
ne ricorda il tipo e il nome. Infine, l'80% degli intervistati ha dichiarato
che le informazioni disponibili sulla meningite e sui vaccini sono
insufficienti o poco chiare. "La meningite è una malattia gravissima,
tre le più temute dal pediatra e dai genitori - afferma Marcello Giovannini,
Direttore Clinica Pediatrica, Ospedale San Paolo, Università degli Studi di
Milano. - Purtroppo sappiamo che, a fronte di questa paura, le famiglie non
dispongono ancora di informazioni chiare e sufficienti, né sulla malattia né
sulla prevenzione; questa carenza informativa non permette loro di prendere
una decisione importante per i propri figli." In Italia, dal 1994 ad
oggi, i casi di meningite batterica notificati ogni anno sono andati
aumentando. Secondo le stime dell'Istituto Superiore di Sanità, nel 2001 ci
sono state 815 segnalazioni; 880 nel 2002 e 471 nel 2003 (dato ancora
provvisorio). Dei casi segnalati, oltre 200 sono casi di meningite da
meningococco. L'incidenza di meningite da meningococco (B e C) in Italia è
di 3-6 casi ogni 1.000.000 abitanti; tuttavia, è stato osservato un
incremento di casi del sierogruppo C, che nel 2002 hanno raggiunto il 43%
dei casi totali da meningococco e nel 2003 il 46%. "Negli ultimi anni -
afferma Rino Rappuoli, Direttore della Ricerca di Chiron Vaccines - si è
registrato un aumento dei casi di meningite da meningococco C, una delle
forme più gravi che colpisce soprattutto piccoli e adolescenti. Questa
forma di meningite presenta un'elevata letalità e può portare a gravi
conseguenze neurologiche." La meningite può colpire qualunque
individuo sano poiché non esistono delle vere condizioni di rischio.
Tuttavia alcuni fattori possono aumentare il rischio della malattia:
immunodeficienze, infezioni del tratto respiratorio, condizioni di
affollamento in ambienti chiusi che facilitano la trasmissione
dell'infezione per via aerea e soprattutto la giovane età. Risulta infatti
che la meningite di gruppo C colpisce prevalentemente i bambini di età
compresa tra 0 e 4 anni, anche se si registrano parecchi casi tra gli
adolescenti tra i 15 e i 19 anni. Nel 2003 più della metà dei casi di
meningite meningococcica nei bambini con meno di 5 anni è stata di tipo C
(52%). "La meningite batterica rappresenta una sfida per la medicina
preventiva in quanto è causata da agenti diversi - continua Giovannini -
Tuttavia oggi la meningite C, che è tra le forme più pericolose, si può
sconfiggere, prevenendola attraverso un vaccino sicuro e efficace". E'
disponibile in Italia, infatti, un nuovo vaccino di tipo coniugato che
stimola sia la risposta anticorpale che la memoria del sistema immunitario,
offrendo così una protezione duratura anche nei bambini più piccoli.
"Dal momento che disponiamo di un nuovo vaccino - conclude Rappuoli -
non è più possibile oggi accettare neanche una sola morte da meningite
C." Per avere informazioni sulla meningite, sui sintomi, sulla
prevenzione e sulle terapie è da oggi disponibile il sito www.Meningite.it
Attraverso il sito inoltre è possibile inviare domande agli specialisti e
ottenere una consulenza on line.
LE INDUSTRIE BIOTECNOLOGICHE E FARMACEUTICHE
IN EUROPA: SEMINARIO DI FORMAZIONE
Londra, 19 gennaio 2004 - Il 22 e 23 aprile si svolgerà a Londra (Regno
Unito) un seminario di formazione sugli attuali processi di fabbricazione
nelle industrie biotecnologiche e farmaceutiche in Europa. Fra i temi di
discussione figurano: le buone prassi di fabbricazione attuali; i controlli
delle materie prime, dei laboratori e dei processi; i concetti di qualità;
l'etichettatura e l'individuazione; i servizi di pulizia e la prevenzione
delle contaminazioni incrociate; le procedure di crescita; le procedure
standard di gestione e la registrazione di lotto. La manifestazione si rifà
al modello di una serie di seminari simili che si sono svolti negli Usa.
Infolink: http://www.Spi.pt/seminar
MIGLIORAMENTO DELLA PROPRIA AUTOSTIMA, RISCOPRENDO I
CONCETTI DI VERITÀ EMOTIVA E LIBERTÀ ESPRESSIVA CON I SEMINARI
ESPERIENZIALI DEL DOTT. GIAN MARCO CARENZI
Milano, 19 gennaio 2004 - Il Dott. Gian Marco Carenzi terrà a Milano il 13
e 14 Marzo 2004 il seminario esperienziale dal titolo ‘Il Potere Dentro’.
Il Dott.carenzi, Psicologo e Presidente dell’istituto di Counseling Oceano
Sintesi, guiderà i partecipanti a migliorare la propria autostima
riscoprendo i concetti di verità emotiva e libertà espressiva. Durante i
due giorni di incontro lo psicologo aiuterà i propri ascoltatori a
raggiungere una visione di sé nuova e appagante attraverso un percorso di
introspezione ironica e divertente. Sperimentando la forza del gruppo ogni
partecipante imparerà a esprimersi nella chiarezza, a riconoscere i propri
limiti, a relazionarsi con gli altri in modo costruttivo e ad ascoltare. Il
costo del seminario è di 95 Euro e si terrà presso il Funakoshi club di
p.Zza Nizza 5, Milano. Orario dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle
17.30. Ansia, panico, fobie: come prevenirli – Il comitato scientifico di
Oceano Sintesi, Istituto di counseling integrato e respirazione metacorporea,
in collaborazione con Tecniche Nuove e con il patrocinio del Comune di
Milano terrà domenica 28 Marzo, in occasione di Expo Benessere, presso
la Fiera
di Milano, una conferenza sul disagio esistenziale e l’aspetto
psicosomatico. ‘Ansia, Panico, Fobie: come prevenirli’ è il tema
dell’incontro durante il quale il Dott. Gian Marco Carenzi approfondirà
l’argomento: ‘La componente corporea esperienziale, l’acqua ed il
respiro come strumenti dolci nel trattamento di ansia e stress’.L’incontro
è patrocinato dal comune di Milano, Direzione Centrale Servizi Socio
Sanitari. Ingresso libero. Oceano sintesi – Istituto di counseling
integrato e respirazione metacorporea. L'istituto di Counseling Integrato e
Respirazione Metacorporea è un'associazione scientifico culturale che opera
con lo scopo di favorire la crescita personale ed il miglioramento della
qualità della vita. Il Dott. Gian Marco Carenzi è tra i soci fondatori
dell’istituto e ne coordina l’attività clinica, didattica e di
formazione. Grazie al rebirthing e ad altre tecniche basate sul respiro e
sull'ascolto interiore, Oceano Sintesi ha sviluppato ed approfondito la
propria originale metodica della Respirazione Metacorporea per favorire in
maniera dolce e graduale l'espressione dei propri potenziali positivi e
costruttivi. L’istituto attraverso seminari, corsi e giornate aperte,
promuove un modello di crescita personale rivolto a persone sane e basato su
una maggiore consapevolezza mentale, emotiva e spirituale. È anche sede
italiana delle scuole di "Formazione professionale operatori rebirthing"
e di "Counseling Integrato con la procedura della Respirazione
Metacorporea", e organizza corsi di aggiornamento ed approfondimento
professionale per operatori. Tiene contatti con strutture nazionali ed
internazionali ed esercita attività di ricerca didattica e formativa sulle
componenti bioenergetiche, transpersonali, ed emozionali. Accreditato al
Ministero della Salute come ente organizzatore nell'ambito del programma di
educazione continua in medicina (Ecm) e riconosciuto dalla Reico (Registro
Italiano Counselor) per la formazione professionale counselor. Per
informazioni www.Oceanosintesi.it
LA GASTRONOMIA MOLECOLARE
ALLA 34A MOSTRA INTERNAZIONALE DELL’ ALIMENTAZIONE
Rimini, 19 gennaio 2004 - La cucina molecolare sarà protagonista di un
interessante talk show che si svolgerà nel corso della 34a Mostra
Internazionale dell’Alimentazione, in programma dal 31 gennaio al 4
febbraio 2004. Martedì 3 febbraio, in Sala Diotallevi 2, il cibo del
futuro, quello che secondo molti esperti sarà addirittura personalizzabile
in base al proprio Dna o comunque arricchito dal contributo della ricerca
scientifica, sarà al centro di un interessante dibattito nel corso di una
esposizione che tradizionalmente ha manifestato grande attenzione alle nuove
tendenze e all’applicazione nel fuori casa. La straordinarietà di questi
preparati sta nel fatto che il cibo mantiene elevate caratteristiche
organolettiche elevando il gusto multisensoriale. Ma cos’è
specificatamente la cucina molecolare? Lo studio delle molecole permette
l’unione di sostanze che cambiano completamente la struttura di un
prodotto e questo va a beneficio anche della salute soprattutto per chi ha
problemi di allergie o diete particolari. E’ possibile pensare a pani
preparati con farina di castagne che essendo senza glutine, oggi non
potrebbero lievitare; a paste preparate con l’utilizzo della lecitina di
soja per chi soffre di celiachia oppure a maionesi senza uova le cui
proteine, sappiamo, servono per creare l’emulsione che tutti conosciamo.
La ‘gastronomia molecolare’, definita come il particolare campo di
studio all’interno della Scienza degli alimenti, tende quindi ad
individuare metodi standard per la realizzazione di piatti buoni per il
gusto e per la salute. Al talk show, dal titolo ‘Alchimie di gusto ovvero
la cucina del terzo millennio’ interverranno il Prof. Davide Cassi
(laureato in Fisica, collabora con chef e pasticceri di tutto il mondo alla
realizzazione e sperimentazione di nuove ricette), Ettore Bocchia (lo chef
che ha portato nel
2002 l
'Italia al World Gourmet Summit di Singapore e massimo esperto italiano di
gastronomia molecolare) e il Prof. Carlo Cannella (ordinario di scienza
dell’alimentazione all’università
La Sapienza
di Roma). Nel corso della giornata non mancheranno dimostrazioni dal vivo di
realizzazioni di piatti secondo i nuovi dettati della gastronomia
molecolare. Infolink: www.Miafiera.it
ARS OPTICAL PARTECIPA ALLE FIERE DELLO SPORT DI ORLANDO E
MONACO
Milano, 19 gennaio 2004 - Ars Optical, azienda specializzata nella
progettazione e realizzazione di occhiali, rivolge da sempre un’attenzione
particolare al mondo dello sport. Per questo sarà presente a due dei
principali eventi fieristici dedicati allo sport & fitness: The Super
Show – Orlando, Florida dal 12 al 14 gennaio 2004, e a Ispo Winter 04 –
Monaco, Germania dall’1 al 4 febbraio 2004. Ars Optical, in occasione di
queste manifestazioni, presenterà la linea Ars, Black Sheep (0-12 anni) ed
il nuovo marchio Arsenik. The Super Show di Orlando, che si svolgerà in
Florida, accoglie 2600 espositori suddivisi in oltre 300 categorie, facenti
parte dell’industria sportiva. All’ispo Winter 04 sono iscritti oltre
1600 espositori provenienti da più di 40 paesi, facendo registrare il tutto
esaurito.
DAL 12 AL 15 MARZO A GENOVA UNA FESTA SOPRA E SOTTO IL
MARE CON BOMA E EUDISHOW USATO NAUTICO, NATANTI NUOVI, SUBACQUEA E
INTERATTIVITA’
Genova, 19 gennaio 2004 - Nautica, subacquea e sport del mare i protagonisti
a Genova dal 12 al 15 marzo della quinta edizione di Boma, il tradizionale
appuntamento primaverile organizzato da Fiera di Genova e Ucina e della
dodicesima edizione di Eudi Show, il Salone Europeo delle Attività
Subacquee, organizzato da Assosub e Sei – Sport Eventing Italia Srl -.
E’ la prima volta che le due manifestazioni si svolgeranno in
contemporanea e il mix si annuncia particolarmente ricco di novità; sono
attesi infatti non meno di 30.000 visitatori. A due mesi dall’apertura,
nel settore dell’usato Bo.ma annovera già un’ampia gamma di
imbarcazioni – dal piccolo natante alla grande imbarcazione – e, in
particolare, registra il tutto esaurito nello spazio acqueo della banchina
nord di Marina Uno, dove le imbarcazioni saranno disponibili anche per le
prove in mare. Per quanto riguarda l’usato nautico, infatti, la nuova
Legge della Nautica (172/2003), con l’abolizione della tassa di
stazionamento, e i provvedimenti fiscali quali il leasing hanno innescato
una sostanziale ripresa del mercato nazionale contribuendo anche a
promuovere un usato” più fresco”, di qualità garantito dal maggior
turn-over di compravendita indotto dalla legge stessa. Pressoché al
completo anche il padiglione B1 dedicato ai natanti nuovi e - grazie alla
sinergia con Eudi Show – in particolare ai gommoni e alle imbarcazioni
attrezzate per la subacquea e la pesca sportiva. Il settore del nuovo
risulta ulteriormente arricchito avendo la nuova Legge della nautica
ampliato a
10 metri
– per la vela e per il motore – la fascia delle unità non assoggettate
ad immatricolazione. Tale provvedimento permette al neo-diportista
l’acquisto della barca e la possibilità di navigare subito senza il peso
di ulteriori formalità burocratiche. Completa il quadro di una
manifestazione che rivolge un’offerta articolata al diportista la parte
espositiva dedicata allo shopping, alla pesca sportiva, all’accessoristica
nautica e ai servizi concernenti la sicurezza, la manutenzione e la
riparazione. Il focus di Bo.ma 2004 sarà il turismo nautico con la parte
espositiva della Btn – Borsa del Turismo Nautico - che lo scorso anno ha
visto la partecipazione di numerosi operatori internazionali. Nello stesso
filone tematico si inserisce la presentazione del volume in uscita a fine
febbraio, edito da Zanichelli, “Diporto e turismo nautico” di Michele
Grigoli. Grigoli, ordinario di Diritto della navigazione alla facoltà di
Economia dell’Università di Catania, ha voluto mettere in luce le
influenze della diffusione delle attività ricreative e turistiche sul
mutamento del regime del demanio marittimo e della navigazione interna,
analizzando i regolamenti sulla portualità turistica e crocieristica, sulla
concessione e la gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto e
alle attività balneari. Avvicinare i più giovani agli sport del mare –
dalla scuola materna alle superiori - si conferma uno degli obiettivi
principali di Bo.ma che, quest’anno insieme a Eudi Show, propone un ricco
palinsesto di attività collaterali sportive promosse in collaborazione con
la Direzione Regionale
Scolastica Ligure. Ad affiancare “il battesimo della vela” –
realizzato in collaborazione con
la Federazione Italiana
Vela e lo Yacht Club Città di Genova - le lezioni sulla sicurezza in mare e
alla spiaggia e le esibizioni con i cani terranova della Società Nazionale
di Salvamento, le prove di canoa organizzate in collaborazione con Insport e
gli incontri con il mondo della pesca sportiva. Inoltre, nella vasca del
padiglione B, in collaborazione con l’Acquario di Genova, si terrà “il
battesimo della subacquea”, riservato ai ragazzi delle scuole medie
inferiori. La vela si conferma protagonista anche sotto il profilo
istituzionale; a Boma, infatti,
la Federazione Italiana
Vela presenterà in anteprima nazionale i primi esemplari della produzione
della nuova barca-scuola federale. Bo.ma, infatti, è anche cultura e
conoscenza del mare e, grazie alla collaborazione con la provincia di Savona
e con l’equipe di esperti dell’associazione Mare Forza Dieci, propone
per la prima volta un laboratorio didattico sull’ambiente marino. Il
programma, rivolto prevalentemente alla scuola dell’obbligo, sarà
completato dalle uscite in mare sul “Grillo”, un gozzo attrezzato per lo
studio della biologia marina; i ragazzi saranno coinvolti sia
nell’osservazione diretta dell’ambiente marino attraverso una
telecamera, sia nella comprensione delle diverse attività di pesca
imparando a riconoscere il pesce fresco e a manipolarlo. Agli studenti delle
scuole secondarie superiori è invece riservato il concorso “Profondo
Blu”, promosso da Eudishow in collaborazione con Fiera di Genova e Ucina,
allo scopo di promuovere la conoscenza delle attività subacquee come
strumento di scoperta del mondo marino, l’evoluzione tecnica, sportiva e
produttiva. La premiazione avrà luogo nel pomeriggio di sabato 13 presso il
nuovo Museo della Subacquea situato nel sotto-galleria del padiglione C. La
sinergia Bo.ma-eudishow si tradurrà anche nella presenza dei più
autorevoli personaggi e campioni della subacquea. E’ già stato fissato
per il pomeriggio di venerdì 12 un incontro sull’evoluzione della
subacquea che vedrà la partecipazione di Luigi Ferraro, pioniere della
subacquea moderna e Umberto Pelizzari, recordman e autore di straordinarie
imprese sportivo. Dopo il positivo riscontro ottenuto dall’iniziativa
dedicata al rapporto tra mare e disabilità durante lo scorso Salone Nautico
Internazionale, si rinnova anche a Bo.ma l’impegno degli organizzatori per
favorire la diffusione di una nautica senza barriere. Oltre a un incontro
sul tema e a una regata con equipaggi misti, una particolare attenzione sarà
riservata all’aspetto costruttivo con la presenza dei cantieri che hanno
maturato una specifica esperienza nella produzione di imbarcazioni ad hoc.
Boma ed Eudi Show offriranno al pubblico anche numerosi momenti ricreativi
sia di carattere sportivo, con le esibizioni animate dalle maggiori
federazioni di sport nautici, sia di carattere più “mondano” e di
intrattenimento con l’avvicendarsi di sfilate – presso lo spazio Open
Forum nel padiglione C - che vedranno in passerella importanti aziende di
abbigliamento sportivo e non solo. Per promuovere i due eventi come
un’unica grande occasione per vivere il mare in tutte le sue dimensioni
gli organizzatori di Bo.ma ed Eudishow hanno concordato da venerdì
12 a
lunedì 15 marzo un unico biglietto d’ingresso a 9 Euro, gratuito per i
ragazzi fino a 12 anni se accompagnati; l’orario delle manifestazioni è
dalle 9.30 alle 19.00 (lunedì 15 Eudishow chiuderà alle ore 14.00).
CAMPER, L’INDUSTRIA SORRIDE, IL COMMERCIO PIANGE PER I
PRODUTTORI È BOOM, PER I CONCESSIONARI IL MERCATO RISTAGNA. CHI HA RAGIONE?
Firenze, 19 gennanio 2004 –
Per Gianni Minzoni, presidente di Promocamp, l’Associazione degli
operatori delle vacanze all’aria aperta, il 2003 è stato un anno di
stagnazione, se non di contrazione del mercato. Per Luano Nicolai,
presidente dell’Associazione Costruttori, il trend è invece sempre
rimasto positivo, industria e commercio hanno entrambi alle spalle
un’ottima annata (+5/7%) e il 2004 sarà in linea con queste cifre in
vista di un futuro di vacche grasse “almeno fino al
2014”
. Chi ha ragione e chi a torto? Quali strategie varare in ogni caso per
arginare una concorrenza molto interessata a scalzare l’Italia da un terzo
posto europeo duramente conquistato? Ecco una serie di temi di cui si
discuterà molto a Tour.it, la seconda edizione del Salone del turismo
all’aria aperta a Carrara dal 17 al 25 gennaio. “La realtà è che per
noi operatori il 2003 è stato un anno preoccupante”, ha detto oggi
Minzoni, presentando Tour.it a Firenze con l’assessore toscano al turismo
Susanna Cenni e i vertici di Carrarafiere, “E quello che non fa la crisi
economica lo fanno gli industriali. Non possono limitarsi a venderci la loro
produzione. Occorre una politica che affronti anche i nodi della
commercializzazione, della promozione e di quant’altro serva a allargare
il mercato”. I dati di Promocamp sono questi: nel
2003 in
Europa si sono venduti 60 mila camper e 90 mila roulotte, in Italia meno di
11 mila e di 2 mila. Dunque una stagnazione resa ancora più amara dal fatto
che Francia, Inghilterra e Paesi nordici hanno registrato un +10% secco.
E’ una situazione che a Minzoni ricorda molti spettri. “I produttori di
tende e articoli da campeggio”, ha detto, “sono andati Ko negli anni
Settanta. Quelli di roulotte (la toscana Roller compresa, allora leader in
Europa) hanno fatto crack negli anni Ottanta. E negli anni Novanta sarebbe
toccata agli autocaravan se la svalutazione della lira sul marco non avesse
ridato fiato all’export”. Il risultato, ha ripetuto Minzoni, è che oggi
i sette produttori italiani di camper sono per metà fagocitati da
competitor stranieri.
La Ci
(Caravan International) di Poggibonsi e l’Arca di Roma fanno capo ai
francesi della Trigano,
la Laika
di Tavarnelle Val di Pesa della tedesca Hymer. Restano italiane solo le tre
del gruppo Sea (Elnagh di Milano, Mobilvetta di Tavarnelle, Mclouis di
Collevaldelsa) e
la Rimor-ivr
di Poggibonsi. Minzoni, per la verità, è tutt’altro che pessimista. Vede
anzi possibilità di un ottimo rilancio in un futuro non lontano: “Diciamo
appena i paesi dell’est avranno una rete stradale come si deve. I nostri
camperisti non vedono l’ora di avventurarsi fino agli Urali e oltre. E
queste nuove frontiere alimenteranno il mercato. Anche l’Italia presenta
forti attrattive. Da noi c’è molto da scoprire, territorio, monumenti,
squisitezze gastronomiche. Già, al popolo dei camper piace mangiar bene”.
In Italia circolano annualmente mezzo milione di camper (170 mila quelli
italiani) e 200 mila roulotte, ossia oltre un quarto dell’intero parco
europeo. Secondo una recente sondaggio, il 50% dei 300 mila camperisti
tedeschi afferma di visitare il nostro Paese almeno una volta ogni due anni.
Vuol dire dunque che l’Italia resta un paese assai attraente. Che fare di
più? Minzoni e la sua Promocamp hanno una doppia ricetta. Enunciata quella
per i produttori, ecco quella per il governo: “Occorrono aree di sosta su
tutto il territorio nazionale. Anche lungo le autostrade ne abbiamo
pochissime. La proposta di legge Del Pennino? E’ bloccata, ma deve andare
in porto quanto prima. Magari con qualche miglioria”.
SI CHIAMERÀ “G!COME GIOCARE” E “FESTIVITY” IL
SALONE INTERNAZIONALE DEL GIOCATTOLO 2004
Milano, 19 gennaio 2004 - Il Salone Internazionale del Giocattolo è ancora
una volta protagonista: con l¹edizione del 2004, infatti, la prestigiosa
manifestazione, momento di confronto ed aggiornamento di un mercato in
espansione che riunisce il mondo del giocattolo, della regalistica, delle
decorazioni natalizie e per feste, sarà autore di una significativa
trasformazione del proprio progetto espositivo, per essere ancora una volta
parte attiva nel panorama fieristico. Il Salone Internazionale del
Giocattolo edizione 2004 si evolverà pertanto in due mostre distinte ma
perfettamente in linea con la logica di valorizzazione delle categorie
merceologiche di riferimento: “G! come Giocare”, il Salone dedicato al
mondo dei giocattoli, dal 30 gennaio al 2 febbraio, e “Festivity”,
Salone dell’addobbo e decorazione natalizia, dal 29 gennaio al 2 febbraio
2004. Questa nuova identità è coincidente con la trasformazione dell¹Ente
Autonomo Salone Internazionale del Giocattolo, proprietario dei marchi dei
saloni, in società a responsabilità limitata; un passaggio fondamentale
nella storia dell¹ente organizzatore, che consente di essere più
rispondenti alle dinamiche attuali del mercato espositivo. Ma le novità non
finiscono qua: oltre alla contemporaneità ormai consolidata con Chibi &
Cart, da sempre finalizzata ad un¹ottimizzazione delle visite degli
operatori, per la prima volta le due manifestazioni si svolgeranno
contestualmente a Macef, manifestazione internazionale interamente dedicata
alla casa e alla persona. Una unione che si tradurrà anche nei fatti: “G!
come Giocare” farà parte del percorso Regalo, Cerimonia e Cartoleria all¹interno
di Macef e sarà ubicato al Pad. 7/2 (ingresso Porta Giulio Cesare 13),
mentre “Festivity” si svilupperà nei Padd. 8, 9/1, 9/2 (ingresso Porta
Metropolitana 17) mantenendo la propria identità di offerta. La
collocazione dell’edizione
2004 in
coincidenza con Macef risponde anche a una scelta di maggiore visibilità
nei confronti di una pluralità di operatori. «Il nostro scopo sostanziale
è sempre quello di stimolare il mercato afferma il segretario generale
del Salone Alberto Borella -, ma è evidente che oggi gli operatori
commerciali tendono a diversificare la scelta dei loro prodotti. Fare parte
di una manifestazione più estesa, contribuendo a renderla più completa,
allargare le possibilità di visita e di lavoro ad altri settori nei
confronti dei quali i confini stanno diventando sempre meno rigidi». Le
categorie merceologiche di “G!come Giocare” vedono da sempre nell¹appuntamento
di fine gennaio momento di incontro irrinunciabile per gli operatori del
settore utile programmare l’attività dell’intero anno appena iniziato.
“Festivity” è da anni un momento altrettanto consolidato grazie anche
al moltiplicarsi delle occasioni di festa: non solo la più tradizionale
delle festività, il Natale, ma anche Carnevale, Pasqua, S. Valentino e
Halloween saranno protagonisti delle novità presentate ai saloni. Oltre a
questo, poi, un intenso calendario di proposte e di iniziative collaterali
Œcolorer๠i padiglioni come è consuetudine di Fiera Milano
International, attenta sia al momento commerciale che al momento di
informazione. La forte caratterizzazione e la chiarezza sono infatti due
componenti fondamentali per fare parte di quella che sarà una tra le più
grandi manifestazioni d¹Europa per tutti i settori produttivi legati alla
casa, al regalo, alla gioielleria, alla cartoleria e al giocattolo.
PIANETA BIRRA BEVERAGE & CO
2004 A
RIMINI FIERA, DAL 31 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO IN CONTEMPORANEA ALLA MOSTRA
INTERNAZIONALE DELL'ALIMENTAZIONE E ALLA MEDITERRANEAN SEAFOOD EXHIBITION
PER IL PIÙ IMPORTANTE POLO EUROPEO DEDICATO AI CONSUMI ALIMENTARI
EXTRADOMESTICI
Rimini, 19 gennaio 2004 - Chi arriverà a Rimini dal 31 gennaio al 3
febbraio per partecipare a Pianeta Birra Beverage & Co, l’esposizione
internazionale di birre, bevande, snack, attrezzature e arredamenti per bar
e pizzerie giunta alla sesta edizione, si troverà a confrontarsi con un
nuovo progetto di Rimini Fiera Spa che ha l’obiettivo di riunire
contemporaneamente, pur nella rispettiva e totale autonomia organizzativa, i
tre saloni dedicati ai consumi alimentari extradomestici, per dare vita alla
capitale europea della ristorazione fuoricasa. In concomitanza con Pianeta
Birra Beverage & Co, il cui accesso è riservato esclusivamente agli
operatori di settore, si svolgeranno infatti anche
la Mia
, mostra internazionale dell’alimentazione e Mediterranean Seafood
Exhibition, manifestazione di riferimento per il comparto ittico che si
rivolge alla ristorazione moderna. Complessivamente, le manifestazioni
occuperanno una superficie espositiva di quasi 100.000 mq sui quali saranno
presenti 1.400 espositori. Lo scorso anno le tre manifestazioni sommarono
oltre 95.000 visitatori e questi numeri danno la dimensione della portata
dell?evento espositivo in programma dal 31 gennaio al 4 febbraio 2004.
La Realta
’ Del Beverage Nel Talk Show Condotto Da Piero Marrazzo - Il giorno
dell’inaugurazione di Pianeta Birra Beverage & Co, al fine di
approfondire gli scenari presenti nel polo espositivo più importante
d?Europa dedicato ai consumi alimentari extradomestici, Rimini Fiera
organizzerà un talk show dal titolo “Pensato, bevuto, mangiato” che si
svolgerà alle ore
11 in
Sala Neri. Sulla base dell’annuale Rapporto Nielsen, allargato ai mercati
rappresentati dalla confluenza dei tre saloni, si svilupperà un
appuntamento condotto dal giornalista televisivo Piero Marrazzo che vedrà
la partecipazione degli attori principali dei mercati di riferimento che
approfondiranno e analizzeranno i dati emersi nella ricerca illustrata dal
Vice Presidente Acnielsen, Daniele Tirelli, esplorando mercati e tendenze,
stili di consumo e modalità di commercializzazione. L’indagine Acnielsen:
Analisi Del Comparto Bevande - L’analisi del comparto, focalizzerà i
cambiamenti profondi che percorrono il mondo delle bevande. Il rapporto e
l'intervento avranno dunque l’obiettivo di mettere in luce quale relazione
esiste tra bevande alcoliche e analcoliche in funzione delle varie occasioni
di consumo, della modificazione dei gusti, della disponibilità di nuove
strutture distributive. L'analisi spazierà dunque su tutto l'arco delle
bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici,) alla frutta (succhi, bibite,
mix di latte,) ai gusti, funzionali, ecc. Focus Su Pianeta Birra Beverage
& Co - La sesta edizione di Pianeta Birra Beverage & Co, sarà
caratterizzata dalla presenza contemporanea di 4 sezioni dedicate alle
diverse tipologie del beverage. I maggiori gruppi internazionali, leader nei
mercati mondiali si danno appuntamento nel settore espositivo Le Birre al
quale si affiancherà
la Fruit Juice
Zone nella quale saranno esposti succhi, nettari, centrifugati. Centinaia di
nuove proposte e prodotti, specchio fedele di un mercato i cui consumi in
Italia superano gli
11 litri
annui pro capite. Wine bar, enoteche, moderne “cantine”
caratterizzeranno la sezione
La Cantina
che anticipa i trend futuri; come nel caso dei distillati, nelle formule
originali o rivisitati, che conoscono un autentico boom. Le nuove tendenze
si fanno sentire anche nella tradizionale e collaudatissima Caffetteria:
nuovi spazi sempre più all’insegna dell’intrattenimento e nuove modalità
di servizio che creano ulteriori occasioni di consumo. In mostra the, caffè,
miscelati, infusi. Rimanendo in tema di caffè, Pianeta Birra Beverage &
Co presenterà Espres Show la 3a edizione della manifestazione itinerante
(le due precedenti si sono svolte e Miami e ad Oslo) organizzata da Scae
Specialty Coffe Association of Europe, dedicata ai prodotti e servizi di
livello internazionale per il mondo del caffè con un particolare focus
sull’espresso e alla parte espositiva affianca una convegnistica di alto
profilo e seminari teorico pratici per baristi . E poi ancora la sezione Bio
Bar e l?area dimostrativa e spettacolare con il Cocktails’ Village.
Infolink: www.Pianetabirra.com
SITINDUSTRIE PARTECIPA ALLA FIERA “REBUILD IRAQ”
DEDICATA ALLA RICOSTRUZIONE DELL’IRAQ, CHE SI TERRÀ A KUWAIT CITY DAL 19
AL 23 GENNAIO, PRESSO IL PADIGLIONE ITALIANO ORGANIZZATO DALL’ICE.
Roma, 19 gennaio 2003 - Sitindustrie presenterà alla fiera “Rebuild
Iraq” la propria ampia gamma di produzione di tubi in acciaio inossidabile
e leghe di rame dedicati soprattutto al trasporto di fluidi (pipe-line),
allo scambio termico ed alla dissalazione. Sitindustrie sarà presente allo
stand A29 nel padiglione italiano organizzato dall’Ice. Sitindustrie già
opera da anni nell’area del Golfo, fornendo soprattutto i tubi per i
principali impianti di dissalazione. Nel 2003 ad esempio si è aggiudicata
una commessa per la fornitura di circa 7.000 tonnellate di tubi alla società
di ingegneria italiana Fisia Italimpianti, per la costruzione di un impianto
di dissalazione di acqua di mare, a Dubai negli Emirati Arabi Uniti, in
grado di produrre oltre 300 milioni di litri di acqua dissalata al giorno.
“Rebuild Iraq”, è una manifestazione promossa dalla Autorità
provvisoria irachena, dal Ministero del Commercio Estero del Kuwait, dagli
Istituti fieristici del Kuwait e dell'Arabia Saudita nonché dall'Iraq
Business Council. ''La fiera rappresenta sicuramente un’importante
opportunità per poter esportare prodotti, tecnologia e know-how italiani
nell’Area del Golfo Persico, dove, fra l’altro, Sitindustrie è già
presente da anni - afferma Fausto Bocciolone, Presidente del Gruppo
Sitindustrie. Concordo pienamente inoltre con quanto affermato dal dott.
Urso, viceministro alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero,
sul fatto che, quando la prima fase di emergenza legata al soccorso
umanitario sarà terminata, le imprese italiane potranno partecipare
attivamente alla seconda fase, quella della ricostruzione dell'Iraq".
NUOVE VARIETÀ VEGETALI: NUOVO SPAZIO A FLORMART/MIFLOR
DAL 20 AL 22 FEBBRAIO IN FIERA A PADOVA IL SALONE INTERNAZIONALE DEL
FLOROVIVASIMO
Padova, 19 gennaio 2004 - L'attenzione del prossimo Salone internazionale
del florovivaismo Flormart/miflor, alla Fiera di Padova dal 20 al 22
febbraio, sarà incentrata sulle nuove varietà vegetali del florovivaismo.
Un'area espositiva, workshop e incontri metteranno a fuoco un mercato
strategico per gli operatori. Si tratta della prima iniziativa fieristica
nazionale di presentazione delle nuove varietà per la coltivazione del
fiore reciso, della fronda verde e della pianta finita. Un'area espositiva
di incontro esclusivo tra aziende, operatori specializzati e professionisti
nazionali ed esteri, con tutte le novità di fiori da recidere e piante da
vaso e da giardino, che avranno l'occasione di comparare offerta nazionale e
internazionale anche in vista dell'apertura verso mercati emergenti, in
particolare verso l'est europeo. Sarà allestito un centro servizi con aree
riservate alla contrattazione, per la proiezione dei propri Cd o filmati
aziendali, con un servizio di interpretariato. La tavola rotonda riunirà
ibridatori, moltiplicatori e commercianti di novità vegetali di tutta
Europa. Sarà l'occasione per conoscere le tendenze dei vari mercati e
confrontare le esperienze e la percezione degli operatori sull'introduzione
delle nuove varietà del mercato. Si guarda sempre con maggior interesse ai
possibili sbocchi commerciali verso l'est europeo, per questo sono stati
invitati una serie di speaker e giornalisti esteri ad una tavola rotonda che
avrà come argomento proprio i Paesi dell'est più importanti per il
florovivaismo italiano e i relativi mercati del fiore.
INTERVISTA CON IL “CAR DESIGNER DEL SECOLO”, GIORGETTO
GIUGIARO, FONDATORE DELLA ITALDESIGN-GIUGIARO IL PASSO LUNGO ENFATIZZA IL
PROFILO DINAMICO DELLA LACETTI
Milano, 19 gennaio 2004 - Siamo appena entrati nel nuovo anno e già è
dietro l’angolo l’ultima proposta Daewoo: febbraio vedrà il lancio sui
mercati europei della sportiva Lacetti a due volumi. Un debutto che conferma
la forte spinta data da Gm Daewoo al rinnovamento del prodotto. Con il suo
moderno design realizzato da Giugiaro, una gamma completa di dotazioni di
serie e un eccellente rapporto qualità/prezzo, Lacetti è una proposta
indirizzata soprattutto a una clientela di giovani attenti al design. Le
proporzioni generose (lunghezza
4.295 mm
, larghezza
1.725 mm
e altezza 1.445) assicurano una spaziosità insolita per la categoria, in
particolare posteriormente. Due potenti motori a benzina 16V uniscono
prestazioni brillanti e consumi contenuti. I propulsori sono un 1.4 da 68 kW/92
Cv e un 1.6 da 80 kW/109 Cv. In una recente intervista presso la sede
dell’Italdesign-giugiaro, a Moncalieri (Torino), Giorgetto Giugiaro ha
spiegato il processo di sviluppo e le caratteristiche di stile della nuova
Daewoo Lacetti. Domanda: Quando avete iniziato a lavorare sul progetto della
Daewoo Lacetti? Giugiaro: Era il settembre 1998. Nel maggio 1999 le linee di
base del design erano già state definite. In quanto partner
dell’industria automobilistica, siamo costantemente impegnati per offrire
un processo di lavorazione rapido ed efficiente. Domanda: Qual è il primo
passo in un progetto di stile? Un disegno a matita, oppure le prime idee
vengono alla luce sul monitor di un computer? Giugiaro: Ancora oggi con una
matita si può disegnare un’auto con maggior rapidità – e soprattutto
realismo – della più moderna tecnologia informatica. All’inizio gli
elementi più importanti sono l’armonia delle proporzioni e il look
caratteristico dell’auto. Domanda: Il passo successivo ai primi disegni a
mano libera? Giugiaro: Il disegno viene scannerizzato e tutte le dimensioni
convertite sotto forma di dati Cad (Computer Aided Design), utilizzando un
modello matematico molto complesso. Si può così visualizzare l’auto nel
nostro studio di realtà virtuale in tre dimensioni e da qualunque punto di
vista, con lo stesso livello di realismo di cui si godrebbe avendola
veramente di fronte o, in alternativa, si possono ricavare dei modelli in
“clay” a partire dagli stessi dati. Domanda: Diamo un’occhiata da
vicino alla Lacetti. Dal suo punto di vista, quali sono le principali
differenze stilistiche rispetto al modello precedente,
la Daewoo Lanos
? Giugiaro: (sorridendo) Se guardo le foto della Lanos, è come se avessi
visto l’ultima volta una donna quando aveva 14 anni e ora, guardando
la Lacetti
, lei ne avesse all’improvviso 25. Sul piano dello stile,
la Lanos
è semplicemente indietro di una generazione di veicoli e con le sue linee
più dolci e meno pronunciate è chiaramente una figlia del suo tempo.
Domanda: Al di là della forma esterna, è vero che ci sono stati molti
cambiamenti anche all’interno? Giugiaro: Vero. Molti clienti Lanos
resteranno davvero sorpresi. In positivo, si intende! L’abitacolo della
Lacetti ha molti dettagli stilistici attraenti, ma ugualmente l’interno
dell’auto non appare congestionato. I particolari che più colpiscono sono
le quattro bocchette di aerazione tonde nella plancia. Con le loro cornici
metalliche, armonizzano perfettamente con la fascia argentata che attraversa
il cruscotto. Domanda: Ora passiamo all’esterno. Qual è secondo lei la
parte più attraente della Lacetti? Giugiaro: Oh, certamente la parte
posteriore. Vista da dietro, la nuova Daewoo è totalmente diversa da tutti
gli altri veicoli in questo segmento. Domanda: Questo è dovuto in buona
parte alla forma sorprendente delle luci posteriori. Anche i fari anteriori
sono molto personali. È una tendenza dell’industria automobilistica
questa maggiore attenzione ai gruppi ottici? Giugiaro: Sì, i gruppi luce
anteriori e posteriori si sono evoluti da puri elementi funzionali in
dettagli stilistici con il loro look esclusivo. Fari come quelli della
Lacetti esaltano l’immagine di un’auto, così come un bell’orologio o
un anello particolare esaltano quella di una persona. Domanda: Lei ha
sottolineato i tratti salienti del posteriore. Che cosa potrebbe dirci del
frontale della Lacetti? Giugiaro: I fari anteriori con il cristallo
trasparente di forma allungata e una nuova e incisiva mascherina, con lo
stemma Daewoo integrato nella fascia cromata, sono i caratteri principali
della Lacetti da questo punto di vista. Domanda: Può dirci qualcosa anche
del laterale? Giugiaro: Il passo lungo e gli sbalzi corti, la forte
sottolineatura dei passaruota e la linea di cintura che si rialza
progressivamente verso il posteriore enfatizzano l’aspetto dinamico della
vista laterale. La luce si rifrange sui passaruota in rilievo, attirando
l’attenzione su di essi. Giorgetto Giugiaro nasce il 7 Agosto
1938 a
Garessio (Cuneo). Il suo talento per il disegno di automobili viene scoperto
nel 1955 da Dante Giacosa, leggendario ingegnere capo Fiat, che lo introduce
nell’azienda. Dopo collaborazioni con Nuccio Bertone (1959 - 1965) e Ghia
(1965 - 1967), nel febbraio 1968 Giugiaro fonda l’Italdesign. Da allora,
Giugiaro e il suo staff hanno disegnato più di 100 modelli entrati nella
produzione di serie, dei quali finora sono stati realizzati 40 milioni di
esemplari. Nel febbraio 1994 il primo contatto con Daewoo.
La Lanos
, introdotta in Europa nel 1997, è stato il primo modello Daewoo ad essere
disegnato dai famosi stilisti italiani. Altri lavori di Giugiaro sono
la Daewoo Matiz
(presentata nel 1998),
la Kalos
(2002) e
la Evanda
(2003).
“DISEGNARE NELLE CITTÀ. ARCHITETTURA IN PORTOGALLO
2004”: IN MOSTRA ALLA TRIENNALE DI MILANO FINO AL 28 MARZO 2004
Milano, 19 gennaio 2004 -
La Ventesima Esposizione
Internazionale della Triennale di Milano “La memoria e il futuro”
presenta la mostra Disegnare nelle città. Architettura in Portogallo che
resterà aperta dal 20 gennaio al 31 marzo 2004. Curata da Álvaro Siza con
Maddalena d’Alfonso, António Madureira, João Soares, André Tavares, la
mostra concentra il suo sguardo su alcuni progetti di architettura
recentemente realizzati in Portogallo. In particolare sono stati selezionati
i casi di Lisbona, Porto, Évora, Montemor-o-velho e Idanha-a Velha di cui
vengono documentate differenti forme di crescita e trasformazione
all’interno della città e nelle sue frange. La mostra si articola in una
sequenza di fotografie di Gabriele Basilico, appositamente realizzate per
l'occasione, e nella documentazione dei progetti degli architetti Fernando Távora,
Eduardo Souto de Moura, João Luís Carrilho da Graça, Gonçalo Byrne,
Vitor Figueiredo, Adalberto Dias, Rem Koohlas, Atelier 15, Miguel Figueira e
Álvaro Siza. Disegnare nelle Città nasce dalla convinzione che le
architetture di qualità abbiano il potere di interagire - in ogni senso,
urbanistico, politico, economico e sociale - con i luoghi su cui insistono.
Per farne esperienza sul territorio del Portogallo, i curatori hanno preso
in considerazione cinque situazioni rappresentative di un nuovo spazio
urbano diffuso uniformemente nel territorio ma concentrato in punti di
densità e qualità differenti - Idanha-a-velha, Montemor-o-velho, Porto,
Lisbona, Évora. La grande sfida dell’architettura oggi è quella da una
parte di proporre nuovi centri capaci di arricchire la città contemporanea
e dall’altra di dare vita a nuovi simboli senza perdere il gesto e la
delicatezza della dimensione umana che garantisce loro la vitalità. Il
percorso espositivo prevede, oltre ad una grande mappa generale del
Portogallo, le carte dei luoghi individuati, le fotografie di Gabriele
Basilico, i pannelli di presentazione dei progetti redatti dagli architetti,
i loro disegni tecnici, i modelli. Disegnare nelle città fa parte della Xx
edizione della Triennale e rappresenta lo sviluppo di una ricerca che è
stata avviata in occasione della V Biennale di San Paolo che si è tenuta
nel settembre del 2003. La mostra è stata prodotta con l’appoggio
dell’Ambasciata del Portogallo, del Consolato Generale del Portogallo,
Istituto Camoes – Ministero degli esteri del Portogallo, Fundaçao
Calouste Gulbenkian, Fundaçao Luso-americana, Unifor, Archivio Fotografico
della Camera Municipale di Lisbona, Faup (Faculdade de Arquitectura do
Porto), Mds Correctora de Seguros, Gop (Gabinete de Organizaçao e Projectos),
Serafim Pereira e Simoes Sucrs. Sul Palcoscenico Del Teatro Franco Parenti
Va In Scena Il Futurismo, Una Delle Più Importanti Avanguardie Del Primo
Novecento Il Futurismo è considerato una delle più importanti avanguardie
del primo novecento e la proposta del Teatro Franco Parenti dal 27 gennaio
all’8 febbraio 2004 si caratterizza per la volontà di trasferire sul
palcoscenico tutta la varietà e la ricchezza di questo movimento. Infatti,
la messa in scena è stata concepita in maniera tale da creare uno
spettacolo futurista e non uno spettacolo sul futurismo. Tutto ha inizio da
una cena che, per rispettare la logica del movimento, partirà dal digestivo
per arrivare all’aperitivo. In questo svolgersi verranno introdotte le
tematiche del futurismo da quello letterario a quello pittorico a quello
musicale e così via in un gioco scenico vivace e divertente che utilizzerà
oggetti, rumori, musiche, filmati allo scopo di offrire allo spettatore
un’idea precisa di cosa abbia rappresentato il Futurismo per la scena
italiana ed europea e quanto debbano alla sua forza innovatrice i movimenti
d’avanguardia del secondo novecento. I testi proposti saranno di Marinetti,
Balla, Depero, Cangiullo, Corra, Settimelli, Corradini, Balilla, Pratella,
Carrà, Russolo, Severini. Il futurismo in scena, ovvero Incredibile Voglia
Di Stupire A Discapito Di Ogni Regola,un progetto di Giovanni Battaglia
Informazioni e prenotazioni allo 02 59995700
APERTA A VILLA ERBA DI CERNOBBIO
LA MOSTRA SPORT
E’ … DONNA VOLUTA DALL’ASSESSORATO REGIONALE AI GIOVANI, SPORT E PARI
OPPORTUNITÀ DI DOMENICO PISANI
Cernobbio, 19 gennaio 2004 -
La Regione Lombardia
, nell’ambito del “Piano-programma 5 cerchi di sport” promosso
dall’Assessore ai Giovani, Sport e Pari opportunità, Domenico Pisani, in
collaborazione con l’Associazione Centri Olimpia, organizza una mostra
fotografica dal titolo Sport E’…donna, aperta fino al 20 gennaio
2004 a
Villa Erba di Cernobbio in occasione della Cerimonia inaugurale dell’Anno
europeo dell’educazione attraverso lo sport. Tale esposizione, in linea
con
la Terza Conferenza
Mondiale sulle donne e lo sport, ha l’intento di valorizzare la figura
della donna in ambito sportivo. E’ solo negli ultimi 15 anni che sono
stati promossi incontri istituzionali ed associativi dedicati alla
discussione sugli sport femminili e solo dall’ultimo decennio esistono
reti internazionali quali Europa-donne e sport, gruppo di lavoro
internazionale sulle donne e lo sport. Le Carte dei diritti delle donne
nello sport, poi, pur enunciando principi giusti, spesso sono destinate a
rimanere semplici affermazioni. Risulta dunque necessaria una tenace
operazione di sensibilizzazione verso un nuovo modo di concepire lo sport,
come straordinario vettore di educazione al rispetto delle norme, alla
solidarietà, alla tolleranza. La mostra fotografica Sport E'...donna
intende sottolineare come lo sport sia occasione privilegiata di incontro,
riconoscendo, oggi come non mai, la rilevanza essenziale dello sport nella
formazione della mentalità e nell’evoluzione dei comportamenti, i quali
possono, e devono testimoniare e promuovere attraverso lo sport praticato, i
valori della parità delle opportunità, dell’uguaglianza dei diritti,
della non discriminazione. Valori che non riguardano, ben inteso, solo le
donne, bensì L’intera società, ma dove le donne possono divenire motore
di progresso, di garanzia e di pluralismo. La mostra segue un itinerario
concettuale che percorre le emozioni e i principi che la donna trasmette
anche praticando l’attività sportiva: giustizia, tenacia, forza,
perseveranza, eleganza, gioia. In linea con queste tematiche sono state
selezionate ed esposte fotografie che vedono atlete, italiane e straniere,
impegnate sia in sport individuali che di squadra, evidenziando i risultati
straordinari ottenuti dalle donne.
PIER GATTI: L’ALTRA FACCIA DEL PIANETA
Parma, 19 gennaio 2004 - Si apre il 21 febbraio a Parma presso
la Galleria S.
Ludovico la mostra fotografica di Pier Gatti “L’altra faccia del
pianeta”, dedicata alla muta solennità dei grandi spazi naturali
incontaminati. L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alle Attività
Culturali e Teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma,
e si concluderà il successivo 21 marzo. Pier Gatti, nato nel 1958 nella
provincia parmense, dopo studi d’arte e una lunga vocazione di amore per
la natura e di pratica alpinistica, ha saputo conciliare queste due grandi
passioni specializzandosi nella fotografia di grandi spazi naturali lontani
dalla “civilizzazione” umana, spesso sperimentati in lunghe traversate
solitarie in mountain-bike. Ecco così che i deserti africani e i ghiacciai
islandesi, l’Ovest americano e
la Patagonia
e
la Terra
del Fuoco divengono protagonisti dei suoi scatti (spesso finiti su
importanti riviste italiane di alpinismo, trekking, natura, fotografia) non
per puro fine turistico – estetico, ma come testimonianze di un viaggio di
ricerca di sé e del significato sotteso al reale. I grandi spazi infiniti
che “schiacciano” l’uomo nella sua sparuta piccolezza divengono
infatti la proiezione fisica del mistero che circonda i grandi interrogativi
sul senso dell’esistenza e dell’universo, e si impongono, silenziosi e
solenni, a ricordare all’uomo che i suoi tentativi di asservire
la Natura
sono in ogni caso destinati ad un triste e doloroso fallimento. Per questo
Gatti immortala nei suoi scatti sagome indistinte di figure umane
metalliche, materializzazione fisica dello scadimento dell’uomo a mero
“oggetto” estraneo e inutile all’ambiente naturale circostante. La
denuncia contro gli scempi umani ai danni della Natura, nella sospensione
pacata e quasi astratta di questi paesaggi immobili e immensi, non poteva
risultare più sferzante. La mostra, che sarà aperta tutti i giorni escluso
il martedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, è resa possibile grazie al
contributo di Banca e Fondazione Monte di Parma in collaborazione con
Fujifilm, Foto Elite, Greentime, Centro Negri Arredamenti, Andreella Photo e
Ferrino. L’inaugurazione è prevista per sabato 21 febbraio alle ore 17.
GIAMPIERO
INGRASSIA E GIUSEPPE CEDERNA PROTAGONISTI DI
LENNON &
JOHN SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO CIAK
Milano, 19 gennaio 2004 - 8 dicembre 1980: John sta aspettando qualcuno che è in ritardo…è Lennon,
l’altra sua metà!
Uno spettacolo
dove si parla di John Lennon, in cui i richiami non lasciano spazio a dubbi. Ma
il senso è più ampio, si fa riferimento all’uomo in generale, alle sue
problematiche interiori, alla sua conflittualità, alla sfumature della sua
personalità, con ritmo e spunti avvincenti
. Il musicista
diventa due: una leggenda ed il suo doppio, esteriorità ed interiorità, vita e
spirito
. Inizia così
un incontro, che racconta con impietosa credibilità il duello verbale
che si consuma tra anima privata e la figura pubblica dell’ex
Beatles, ripercorrendo le tappe più importanti di quella che è stata
un’esistenza terribile e affascinante: il successo, i fans, interviste assurde
…. Yoko Ono. Due caratteri di un uomo che ha segnato generazioni intere.
Giampiero
Ingrassia e Giuseppe Cederna offrono un interpretazione altalenante fra dolore,
rabbia e dolcezza, accompagnati da Gabriele Foschi, il “nowhere man”, colui
che ascolta, che domanda, che….uccide
L’attenta regia di Giancarlo Lucariello e Massimo Natale, le musiche
suggestive di Maurizio Fabrizio e i sapienti cambi di luce danno allo spettacolo
un innegabile significato: in tempi di risate a tutti i costi non smercia
inutile divertimento.
Opera scritta
da Giancarlo Lucariello ed Ennio Speranza. “
È persino
banale ricordare come in ogni uomo coesistano più uomini, e come in ogni
personalità navighino più motivi, diramazioni, e contrasti tra le parti. Ciò
non è specifico di condizioni patologiche così come non è particolarità
esclusiva degli ipersensibili, dei geniali, dei monomaniaci, di quelle persone
che vengono chiamate artisti, sebbene in loro le ambivalenze si fanno spesso
talmente pressanti da raggiungere la collisione reciproca. Un nome e un cognome
rendono bene tale dicotomia: quello proprio, che ci è stato concesso, e quello
della famiglia, che abbiamo ereditato.”
Lennon - Giampiero Ingrassia & John – Giuseppe
Cederna : due personalità opposte che litigano e sono tanto più distanti
quanto più si appartengono. Il perché dell'incontro non viene mai esibito sino
in fondo. Solo rabbia e
incomprensione sembrano guidare quel gioco al massacro che si nutre di ricordi,
di dolorose sconfitte personali, mascherate da un lato dal consenso del
pubblico, dall’altro dall'incapacità di prendere atto della propria diversità.
Lo scontro a tratti è furioso. I due, dopo aver dato fondo a tutto il loro
astio, sembrano avvicinarsi attraverso la disperazione, la solitudine e
l’amore che li uniscono. Tutto si placa. John ha preparato per “l'ultima
cena” un po' di pane e del vino. Lennon la prende quasi come uno scherzo, ma
poi capisce e si lascia andare. Finalmente è rivelato il perché di quello
strano invito. Si è fatto tardi, Lennon deve andare. Sono quasi le dieci e
mezza, c’è chi lo sta aspettando: è Nowhere Man – Gabriele Foschi, un
ammiratore, gli ammiratori, chi lo odia, chi lo ama, un'ombra, uno che c'è e
che non c'è, uno che commenta, una visione, uno che passava
AL
TEATRO GRASSI “LA BROCCA ROTTA” DI VON KLEIST CON LA REGIA DI CESARE LIEVI
PROPONE L’IRONICA E ATTUALE VICENDA DI UN GIUDICE CORROTTO E INGANNI POPOLARI
Milano, 19
gennaio 2004 -
Prodotto
dal CTB- Teatro Stabile di Brescia con Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione lo
spettacolo La brocca rotta mette in scena al Teatro Grassi
l’opera scritta nel 1806 da Heinrich von Kleist. L’autore si
ispirava, in una sorta di “tenzone” compositiva abbracciata anche da
Heinrich Zschokke, Heinrich Geßner e Ludwig Wieland, a un’incisione di Jean
Jacques Le Veau che rappresentava la scena di un processo in un villaggio di
campagna e che divenne l’argomento di una scommessa letteraria: ognuno di loro
doveva infatti trasformare il motivo
del quadro in una differente forma letteraria.
Kleist scelse la commedia ed iniziò le prime scene nel 1803, tre anni
dopo completò la prima versione, che Goethe rappresentò a Weimar nel 1808
presso il teatro di corte da lui diretto. La prima fu un insuccesso, per il
quale Kleist incolpò Goethe che aveva suddiviso l’atto unico in tre atti: per
lavare l’onta di un tale fiasco, Kleist pensò addirittura di sfidare Goethe a
duello.
Dopo Caterina
di Heilbronn (stagione 1997/98), Cesare Lievi torna a Kleist, mettendone in luce
eminentemente la tendenza metafisica e il potere metamorfosante dell’uso del
grottesco quale chiave di trascrizione dell’intreccio e del suo carico
simbolico.
Ne La brocca
rotta, la lettura simbolica e filosofica dell'intricata vicenda del tentativo di
stupro della giovane Eva commesso dal giudice Adam, la cui colpevolezza è nota,
oltre che a Eva, agli spettatori - soli testimoni consapevoli dei giochi di
copertura e disvelamento che tutti i personaggi (compresa la ragazza) mettono in
atto per interesse - fa emergere la natura, potenzialmente criminale, di ciascun
uomo.
A chiedere
conto del risarcimento di una brocca rotta nella colluttazione tra Eva e il suo
assalitore (il cui peso metaforico risulta piuttosto evidente) è la madre di
Eva, Marta, che, nella sua ricerca della verità, si fa motore dell’azione.
Splendida prova
nei ruoli maggiori per Franca Nuti (Marta Rull) e Gian Carlo Dettori (giudice
Adamo), per la seconda volta insieme in una produzione del CTB (la prima fu in
occasione della ripresa di Spettri di H. Ibsen, per la regia di Lievi nella
stagione 2001/2002). Infolink: www.piccoloteatro.org
TORNA AL TEATRO GRASSI ARLECCHINO
SERVITORE DI DUE PADRONI LO SPETTACOLO SIMBOLO DEL PICCOLO TEATRO
Milano, 19 gennaio 2004 - Prosegue con una sosta milanese, dal 27 gennaio al 22
febbraio 2004, il lungo viaggio intrapreso anche quest’anno dallo
spettacolo-simbolo del Piccolo Teatro di Milano Arlecchino servitore di due
padroni-di Carlo Goldoni, storica regia firmata da Giorgio Strehler nel 1947,
oggi messa in scena da Ferruccio Soleri con la collaborazione di Stefano De Luca
e una rinnovata veste scenica firmata da Ezio Frigerio. Da martedì 27 gennaio
(ore 19.30), lo spettacolo è in scena al Teatro Grassi, dopo un itinerario
internazionale prestigioso che lo ha visto in scena al Teatro dell’Ermitage di
San Pietroburgo (per la prima volta aperto alla prosa), per poi inaugurare la
stagione del Teatro Nazionale “Nemezi Shinaz” di Budapest: In Belgio ha
rappresentato l’Italia alla manifestazione “Europalia –Italia”, indetta
in occasione della Presidenza Italiana dell’Unione Europea, mentre a Parigi ha
trionfato nell’ambito del Festival Les italiens, e infine ha inaugurato
l’Anno della Cultura Italiana in Egitto a Il Cairo. Vera e propria sfida alla
natura eminentemente effimera del teatro, Arlecchino continua a trasferire la
sua carica di vitalità ed energia alle platee di tutto il mondo: lungi dal
trasformarsi in uno spettacolo - museo, conferma invece la sua natura di
“memoria in azione” e le caratteristiche di spettacolo che si fa teatro per
trascinare - come diceva Strehler - “lo spettatore nell’Empireo del grande
teatro comico, inno gioioso di liberazione”. Il fatto che, in più di
cinquant’anni, il ruolo di Arlecchino sia stato interpretato solo da due
attori, Marcello Moretti e Ferruccio Soleri, che ne raccolse l’eredità nel
1963, accresce il suo carattere di eccezionalità e di “arte della memoria”.
Ormai, Ferruccio Soleri è l’unico della compagnia ad aver lavorato per tutta
la vita con Strehler, colui che - come ha affermato la studiosa francese Myriam
Tanant - è “diventato Arlecchino” come si abbraccia una vocazione. In
questo senso, Soleri può essere vissuto come un “tramite”, come il vettore
in grado di trasmettere i segreti del grande regista. Il suo corpo, che ha
imparato ad esprimere quei sentimenti che il viso, mascherato, non è in grado
di tradurre, incarna la memoria del lavoro compiuto. Ed è per questo, inoltre,
che lo spettacolo può continuare a vivere anche dopo la morte di Strehler.
Tuttavia, lo spettacolo che possiamo vedere oggi, preso in carico dallo stesso
Soleri e da Ezio Frigerio - scenografo di numerosi spettacoli di Strehler e, dal
1956, di Arlecchino – non si pone come un’evocazione nostalgica del lavoro
del maestro. Al contrario, scegliendo di ispirarsi all’edizione del 1956, e
non a quella del 1987 – detta “dell’Addio”, somma melanconica di tutta
una vita di lavoro – Soleri e Frigerio restituiscono ad Arlecchino la
giovinezza e la gioia dei suoi inizi. Quale omaggio migliore si poteva pensare
per Giorgio Strehler e per la vivente poesia di Arlecchino? Dopo la presenza
milanese, Arlecchino prosegue il suo viaggio in 11 città italiane, tra cui
Roma, dove sarà al Teatro Valle dal 30 marzo all’8 aprile. Infolink: www.Piccoloteatro.org
PER
LA MANIFESTAZIONE
“TEATRO DI GIORNO” - ARSENALE ORE 14 “SE QUESTO È UN UOMO” DI PRIMO
LEVI
Milano, 19 gennaio 2003 - lettura scenica accompagnata al pianoforte - Un testo
potentissimo e profondamente toccante. Una storia vera che commuove ancora e che
rimarrà sempre uno strumento fondamentale per tenere sveglia la coscienza e
tenere presente il ricordo. La struttura temporale della storia di Primo Levi
viene mantenuta ed una scelta di immagini, descrizioni e commenti rende fruibile
e personale la narrazione. La musica si mescola alle parole, a volte
sottolineandole, altre volte lasciando lo spazio allo spettatore di riflettere,
immaginare o interrogarsi. Il testo - I brani scelti permettono di seguire la
vicenda di Primo Levi nella sua terribile esperienza di prigionia ad Auschwitz.
Aneddoti e brani descrittivi si alternano con momenti di riflessione
dell’autore e con figure di personaggi spettrali, poetici, curiosi, i Sommersi
e i Salvati, i compagni di strada di Primo Levi in questo viaggio verso il
fondo. La musica - I brani musicali sono interpretati dal vivo, al pianoforte,
essi accompagnano fedelmente il percorso narrativo, talvolta interagendo
direttamente con le parole, talvolta creando momenti di pausa fra un testo e
l’altro: spazi vivi nei quali lo spettatore rimane solo con le proprie
emozioni. Giovedì 22, venerdì 23 gennaio - ore 14,00 Infolink: www.Teatroarsenale.org
LINO QUAGLIERO / GERARDO DI LELLA BIG
BAND
Roma, 19 gennaio 2004 - Un’orchestra nata dall’incontro tra Lino Quagliero,
per oltre 35 anni arrangiatore dell’orchestra della Rai di Roma, (sue le
produzioni al fianco di Gorni Kramer, Bruno Canfora, Gianni Ferrio) e Gerardo Di
Lella, giovane e talentuoso compositore-arrangiatore e direttore d’orchestra.
Due diverse generazioni unite dalla comune passione per il “sound” delle
grandi orchestre americane, con una formazione che ha visto in precedenza ospiti
di elevatura internazionale quali il sassofonista Benny Golson, la cantante
Jenny B. E il noto batterista Tullio De Piscopo. Il repertorio proposto offre
famosissimi standard, omaggio alle grandi voci d’America, tra cui Nat King
Cole, George Benson, Frank Sinatra, fino ad arrivare a contesti molto diversi
tra loro, tra cui brani di Astor Piazzolla e composizioni originali dello stesso
Di Lella. Molti i nomi di spicco all’interno della formazione: Giulio Todrani,
Cicci Cantucci, Antonello Vannucchi, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari,
ecc…… A dirigere la formazione sarà Gerardo Di Lella, che vanta nel suo
curriculum collaborazioni con Lee Konitz, Steve Grossman, Tony Scott e con il
chitarrista tunisino Fawzi Chekili, col quale ha formato un inedito gruppo di
musica etno-jazz. Recentemente Di Lella ha partecipato al Premio Città di
Recanati 2003, accompagnando il cantante soul-blues di fama mondiale Solomon
Burke, e ha scritto arrangiamenti per la cantante israeliana Noa, dirigendo
l’Orchestra Scarlatti di Napoli accompagnata dal quartetto di Stefano Di
Battista. Il prossimo 22 gennaio Gerardo Di Lella dirigerà anche l’Orchestra
d’Archi del Dimi (Dipartimento Innovazione Musicale Italiana) nella serata di
presentazione del Palalottomatica (ex Palazzetto dello Sport Palaeur) dedicata
agli operatori del settore congressuale e incentive. Infolink: www.Dimi.it
"IPPODROMO MONUMENTO NAZIONALE: IL
TROTTO NON PUO’ E NON DEVE ESSERE ESCLUSO DAL VINCOLO." DICHIARAZIONE
DELL’ASSESSORE AL COMMERCIO ED ARTIGIANATO ROBERTO PREDOLIN
Milano, 19 gennaio 2004 - “La proposta di tutelare gli ippodromi milanesi con
le sue piste di allenamento attraverso il vincolo del monumento nazionale mi
trova sostanzialmente d’accordo. Si tratta infatti di una decisione che non
solo incontra il mio personale consenso, ma anche e soprattutto dei cittadini
che da anni richiedono un intervento di salvaguardia per questo inestimabile
patrimonio di verde cittadino. L’unica modifica a mio parere indispensabile in
questa concreta e necessaria azione di difesa di un’area che raccoglie un
milione e mezzo di verde, è l’inserimento della pista del trotto. Un polmone
che Milano ha il dovere di tutelare da ogni possibile tentativo di speculazione.
La proposta della Soprintendente dei Beni ambientali e architettonici Dott.ssa
Carla di Francesco mette al sicuro una imponente realtà che conta ben
150 ettari
. Mi adopererò quindi affinché l’amministrazione comunale, attraverso le
deleghe di competenza, provveda al più presto ad aprire un tavolo di
concertazione sulla proposta della Soprintendente che includa anche la tutela
dell’area del trotto. Da sempre il Comune di Milano è attento ed impegnato in
questa battaglia per la difesa di un polmone di verde di cui la città non può
assolutamente fare a meno. Non posso quindi che esprimere tutta la mia
approvazione per un provvedimento tanto atteso, che speriamo venga attuato nel
più breve tempo possibile.”
MITSUBISHI CANTER:
L'ALTERNATIVA DAIMLERCHRYSLER NEL SEGMENTO DEGLI AUTOCARRI LEGGERI
Roma. 19 gennaio 2004 - Si è concluso un anno di successi per Mitusbishi Canter:
nel corso del 2003 infatti il veicolo giapponese commercializzato dal Gruppo
Daimlerchrysler ha consolidato la sua presenza nel nostro mercato con circa 450
veicoli ed un incremento delle vendite del 37, 7 % rispetto al 2002. Questo
successo è stato possibile grazie alla caratteristica affidabilità e
robustezza del veicolo e ad un notevole incremento nella qualità dei servizi di
vendita ed assistenza sul territorio italiano. Il successo commerciale di
Mitsubishi Canter La versatilità della gamma, la robustezza dei veicoli ed i
nuovi propulsori sono la chiave del successo che il Canter sta riscuotendo anche
presso la clientela italiana. Nel
2003 in
Italia, Mitsubishi Canter ha raggiunto la quota di mercato dell'4,3 % nel
segmento dei light truck orientali, con un incremento dell'1,4 % rispetto al
2002. Propulsori Euro 3 da 92 kW (125 Cv) e 105 kW (143 Cv) Canter propone due
motorizzazioni, entrambe omologate Euro 3: un 92 kW (125 Cv) e 3.200 giri/min
per le versioni da 3,5 t ed un 105 kW (143 Cv) da 2.700 giri/min per le versioni
da 6,0-
6,3 a
7,5 t di Mtt. Il 125 Cv è un moderno propulsore completamente nuovo, derivato
da quello che equipaggia il fuoristrada Pajero, che presenta sensibili
miglioramenti prestazionali rispetto al precedente, ottenuti sia in termini di
cavalli sviluppati (125 contro i 116 del precedente), di coppia (294 Nm a 1.800
giri/min contro i
216 a
2.000 giri/min), di incremento della cilindrata (2.977 cc. Vs 2.835 cc.),
rispondenza alle normative antinquinamento più restrittive (Euro 3 Vs Euro 2)
tramite Egr, introduzione della pompa di iniezione Bosch ad alta pressione con
controllo elettronico, doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro,
consumi ridotti ed un eccezionale aumento degli intervalli di manutenzione, che
passano dai precedenti
10.000 Km
agli attuali
22.500 Km
(valido anche sulle versioni oltre i 35q di Mtt). Il propulsore dei 6,0-6,3-7,5
t, pur mantenendo l'architettura precedente, ha usufruito di tutte quelle
migliorie (pompa di iniezione elettronica, tarature parametri, impianto di
raffreddamento, catalizzatore ecc.) che hanno consentito di incrementare potenza
(143 Cv Vs.136) e coppia (412 Nm Vs. 370), di ridurre i consumi e di rispettare
le normative Euro3. Canter beneficia su tutta al gamma di una garanzia di tre
anni o
100.000 Km
. Mitsubishi Canter dispone di una trasmissione a 5 marce per modelli da 3,5t e
a 6 marce per quelli da 6,0-6,3 e 7,5t di Mtt; in entrambi i casi si tratta di
sistemi sincronizzati che assicurano una maggiore facilità di innesto e
guidabilità del mezzo. Anche le frizioni sono state adeguate per far fronte ai
più elevati valori di coppia e potenza. Un'ampia gamma versatile ed affidabile
Il Canter è un veicolo industriale leggero specializzato, adatto anche ad
impieghi gravosi, disponibile in quattro differenti varianti di massa totale a
terra, da 3,5 t (con telai cabinati a cabina singola e doppia), da 6,0 o 6,3 t
con cabina singola larga e doppia e da 7,5 t (con telai cabinati a cabina
singola larga). I modelli con Mtt pari a 3,5 t sono disponibili in due ulteriori
versioni a cabina stretta (larghezza
1.700 mm
) e cabina larga (larghezza
2.000 mm
). Le misure dei passi assicurano un'ampia possibilità di allestimento, in modo
particolare per le versioni con cabina singola. Per i modelli da 3,5 t, sia a
cabina stretta che larga, il Canter dispone di ben tre passi, così come i
6,0-6,3 t, mentre la versione da 7,5 t è addirittura disponibile in quattro
differenti misure, che consentono una carrozzabilità massima fino a ben
6.100 mm
! La cabina avanzata (Coe) del Mitsubishi Canter consente maggiore spazio per
l'installazione dell'allestimento, un migliore rapporto lunghezza del
veicolo/volume di carico ed un'ottima manovrabilità, e consente una facile
manutenzione e riparazione del motore grazie alla cabina ribaltabile. Il telaio
a longheroni con traverse garantisce un'alta riserva di carico utile, più
varianti di allestimento, una struttura più robusta ed al tempo stesso una
maggiore rigidità torsionale, migliori prestazioni off-road, un'altezza di
carico ribassata e l'ingresso più agevole in cabina. Mitsubishi Canter: la
soluzione ideale per ogni tipo di allestimento Il mercato degli autotelai
cabinati offre una varietà quasi illimitata di allestimenti possibili ed il
Canter offre numerosi vantaggi in ognuna di queste soluzioni. Ad esempio: -
Cassone/ribaltabile: con la sua lunghezza carrozzabile, il telaio del Canter è
adatto ai carichi ingobranti, ed il telaio ribassato permette un'altezza da
terra ridotta del piano di carico; - Scarrabile: grazie all'elevata rigidità
torsionale del telaio del Canter, è possibile allestire la carrozzeria con
soluzioni specifiche ed anche complesse; - Furgonato/furgonatura frigorifera:
rispetto ai concorrenti con cabina arretrata (Cbe), il Canter con la sua cabina
avanzata (Coe) offre un migliore rapporto tra volume di carico e lunghezza
totale. Ne conseguono vantaggi in termini di manovrabilità e parcheggiabilità;
- Autocisterna: la rigidità torsionale del telaio del Canter è molto
vantaggiosa per trasportare fluidi, che si "agitano" molto facilmente;
- Compattatore di rifiuti: il design compatto del Canter Coe si dimostra utile
nei servizi di pubblica utilità, per esempio nel trasporto di rifiuti ecc.; -
Carrozzeria per carro soccorso: la cabina doppia del Canter permette di
trasportare allo stesso tempo passeggeri e merce. Questo è di particolare
importanza per veicoli di emergenza (per esempio carri attrezzi, vigili del
fuoco e servizi aeroportuali). La rete di vendita ed assistenza in Italia
L'esperienza e l'organizzazione della Daimlerchrysler Italia, che commercializza
il Canter attraverso la rete Mercedes-benz Veicoli Industriali, ha dato un forte
impulso alle vendite ed ha permesso l'implementazione di nuovi servizi che
garantiscono al cliente qualità degna della tradizione Mercedes, superando con
successo le naturali difficoltà incontrate nell'introdurre un nuovo marchio
all'interno di un sistema già esistente. Sono infatti trascorsi due anni da
quando il Gruppo Daimlerchrysler ha rilevato anche in Italia l'attività di
vendita ed assistenza del Mitsubishi Canter ed oggi i clienti del Canter possono
contare su 31 concessionari (26 nel 2002), che gestiscono 37 punti vendita e ben
43 centri di assistenza sparsi sul territorio italiano. Ogni concessionario
presenta un'area espositiva dedicata al Mitsubishi Canter ed un veicolo
allestito ed immatricolato disponibile per le prove su strada. Inoltre, anche le
aree di assistenza e ricambi sono personalizzate secondo le Corporate Guidelines
Mitsubishi e, in ogni centro di assistenza, è presente personale qualificato
attraverso specifici corsi di formazione.
MUSEO BAROFFIO E DEL SANTUARIO DEL SACRO
MONTE SOPRA VARESE CHIUDE PER
LA PAUSA INVERNALE
E RIAPRE A MARZO
Varese, 19 gennaio 2004 - Il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte dopo
l’apertura straordinaria delle sale espositive durante le festività natalizie
chiude al pubblico per la pausa invernale. Il Museo ha replicato con successo la
scelta di aprire al pubblico nel mese di dicembre dando la possibilità ai
numerosi pellegrini, che raggiungono il Sacro Monte durante il Ss. Natale, di
visitare le sale della collezione. L’apertura primaverile è prevista per
giovedì 11 marzo con i seguenti orari: giovedì, sabato e domenica
9.30-12.30/15.00-18.30. Il costo del biglietto intero è Euro 3,00; il biglietto
ridotto è Euro 1,00 ed è riservato a gruppi superiori a 10 persone, visitatori
sino a 18 e oltre 65 anni, studenti, soci Tci e possessori di Welcome Card. Per
agevolare l’accesso del pubblico è stato attivato un sistema di prenotazione
di visita con o senza guida abilitata. Le prenotazioni devono pervenire dal
lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 via telefono o fax al numero
0331/777472; sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 al numero
340/6793636. A breve verrà comunicato il calendario delle iniziative
collaterali che si svolgeranno in Museo nell’arco dell’anno. Un Po’ Di
Storia Nato ufficialmente nel settembre del 1936 per ospitare il ricco
patrimonio artistico che il barone Giuseppe Baroffio Dall’aglio volle lasciare
in eredità al Santuario di S. Maria del Monte, il Museo Baroffio vide confluire
in sé anche quanto era già parte del Museo del Santuario, inaugurato
nell’agosto del 1900. L’eterogeneità della raccolta, costituita da dipinti
di scuola lombarda, emiliana, fiamminga e olandese, reperti legati a varie fasi
architettoniche e decorative del Santuario, codici miniati, monete, medaglie,
ceramiche, pallii e paramenti liturgici, è preziosa testimonianza della ricca
storia del Sacro Monte sopra Varese. Alcune recenti donazioni possono leggersi
come attestazioni di merito per gli sforzi compiuti: risanamento della struttura
architettonica, restauro delle opere e loro disposizione secondo moderni criteri
museologici, ampliamento della superficie espositiva. Tra le sale che hanno
arricchito il rinnovato museo è da segnalare la sezione d’arte sacra
contemporanea, dal carattere monografico mariano, nella quale le opere di noti
scultori e pittori del nostro tempo (Bodini, Buffet, Carpi, Guttuso e molti
altri) si pongono in rapporto ideale con la tradizione di fertile produzione
artistica che il culto alla Madonna del Monte ha saputo ispirare nei secoli.
DECOLLO OK PER AFRIKA RAMPITOURNUOVA
DATA, DAL 29 FEBBRAIO AL 7 MARZO
Trento, 19 gennaio 2004 - Afrika Rampitour, l’inusuale iniziativa proposta
dagli organizzatori del Rampitour d’Italia e da Marketing Communication, sta
riscuotendo ampi consensi nel settore dei bikers.Il periodo delle iscrizioni sta
entrando nel vivo, ma già a fine dicembre i partecipanti che avevano definito
l’iscrizione erano una cinquantina, ed altrettanti hanno già annunciato
verbalmente la propria adesione.È chiaro che una nuova e così originale
iniziativa non può generare grandi numeri, anche perchè Afrika Rampitour, come
già ampiamente comunicato dagli organizzatori, è una competizione abbastanza
impegnativa per via dei suoi
60 chilometri
, ma anche per il terreno sabbioso del deserto del Sinai.l’evento è ospitato
a Sharm El Sheikh, ed in particolare atleti e organizzatori saranno alloggiati
nello splendido resort dell’Hotel Sheraton.c’è una grossa novità, la data
è cambiata leggermente rispetto a quella stabilita inizialmente, soprattutto
per esaudire le richieste di molti appassionati. Ora la settimana interessata da
Afrika Rampitour va dal 29 febbraio al 7 marzo 2004, e dunque i voli di andata e
di ritorno sono entrambi di domenica, senza spezzare così la settimana.Sono
vari i pacchetti predisposti dagli organizzatori per questa trasferta egiziana,
che non ha solo un sapore agonistico ma sa anche molto di relax e di vacanza.Si
va da un minimo di 690 Euro ad un massimo di 870 Euro, a cui vanno aggiunte poi
le spese del visto, del trasporto bici (organizzato ad hoc) e dell’iscrizione
alla gara.Lo standard organizzativo dell’evento è quello che contraddistingue
il Rampitour d’Italia, soprattutto per ciò che riguarda i servizi accessori e
l’assistenza.Ricordiamo che il percorso è di
60,6 km
con un dislivello di
598 m
., da percorrersi entro otto ore. Dopo un breve tratto asfaltato in partenza
(circa
2 km
), si sviluppa lungo un dedalo di piste sempre ben delineate che corrono
all’interno del deserto del Sinai, con leggere salite e discese, sfiorando
caratteristici villaggi beduini. I grandi spazi desertici si alternano a wadi
aride, il fondo è discretamente compatto ma impegnativo e insidioso per la
costante resistenza all’avanzamento della bici dovuta allo strato di sabbia
soffice che copre quella più compatta. A volte se non si è abbastanza veloci,
si è addirittura costretti a procedere a piedi per brevi tratti. I punti di
ristoro previsti (liquidi e frutta) sono cinque. Diversi anche i punti di
assistenza lungo il percorso.L’organizzazione ha previsto una dotazione
obbligatoria che ogni concorrente dovrà portare con sè durante la gara come
per i grandi raid africani.Maggiori informazioni su www.Afrikarampitour.com
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