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29 GENNAIO 2004
pagina 1
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LA COMMISSIONE VALUTA
IL PROGRAMMA DI STABILITÀ AGGIORNATO DELL'ITALIA
Bruxelles, 29 gennaio
2004 -
La Commissione
europea ha adottato in data odierna una raccomandazione al Consiglio sul
programma di stabilità aggiornato dell'Italia, presentato il 1° dicembre
2003 e relativo al periodo 2003-2007. Il governo mira a raggiungere un saldo
prossimo al pareggio entro la fine di tale periodo, due anni dopo rispetto
al precedente aggiornamento del programma. La riduzione del rapporto debito/Pil
al di sotto del 100% è stata anch'essa posticipata di due anni, al 2007. Lo
scenario macroeconomico del programma si presenta ottimistico, prevedendo un
andamento della crescita potenziale basato su ipotesi particolarmente
favorevoli soprattutto per quanto riguarda il contributo di capitale. Il
conseguimento degli obiettivi di bilancio non sarebbe pertanto sicuro, come
confermato anche dall'analisi, contenuta nel programma, della sensibilità
degli obiettivi di bilancio alla minore crescita del Pil.
La Commissione
si rende conto che la strategia di bilancio si basa su un crescente saldo
primario, mentre la parte più consistente dell'aggiustamento è prevista
negli ultimi anni del programma. Considerato l'obiettivo del governo di
ridurre la pressione fiscale e previdenziale, l'aggiustamento implicherebbe
una sostanziale diminuzione della spesa primaria rispetto al Pil. Tale
obiettivo andrebbe realizzato congiuntamente ad una graduale sostituzione
delle misure una tantum che hanno consentito di consolidare i risultati di
bilancio degli esercizi precedenti. Nonostante un risultato migliore
rispetto alle previsioni per quanto concerne il rapporto debito/Pil nel
2003, frutto per lo più delle operazioni finanziarie connesse alla
trasformazione della "Cassa Depositi e Prestiti" in società per
azioni, l'andamento futuro del rapporto debito/Pil può essere meno
favorevole rispetto alle previsioni del programma. Ciò è dovuto ai rischi
derivanti dagli obiettivi in materia di disavanzo, al persistere di
operazioni non dichiarate ("below the line") che appesantiscono il
debito e provocano disavanzi di tesoreria sempre più elevati rispetto alla
definizione del trattato di Maastricht, nonché agli obiettivi alquanto
ambiziosi del programma di privatizzazione. Sulla base della raccomandazione
della Commissione, il Consiglio dovrà adottare un parere formale sul
programma di stabilità dell'Italia il [10 febbraio 2004]. La
raccomandazione è stata adottata dalla Commissione su iniziativa di Pedro
Solbes Mira, commissario Ue responsabile degli affari economici e monetari.
Le principali conclusioni della Commissione sul programma italiano sono le
seguenti. Nel medio periodo, lo scenario macroeconomico illustrato nel
programma presuppone una graduale accelerazione della crescita economica,
dall'1,9% del 2004 al 2,6% del 2007. Sebbene meno vivaci che in passato, le
prospettive di crescita permangono ottimistiche. Sono previsti aumenti degli
investimenti a livelli storicamente elevati, assiemen ad una crescita
sostenuta delle esportazioni, nonostante la forza dell'euro e la sfavorevole
specializzazione nel settore commerciale dell'Italia. In seguito al grave
deterioramento degli ultimi anni, lo scenario macroeconomico comporta una
ripresa della crescita potenziale, dall'1,7% del
2003 a
circa il 2,3% del 2007.
La Commissione
preferisce invece una valutazione più prudente, prevedendo per i prossimi
anni, una crescita potenziale della produzione pressoché invariata,
all'1,5%. Il programma aggiornato procede ad una revisione degli obiettivi
di bilancio per il periodo 2003-2006. Il governo si pone l'obiettivo di un
disavanzo delle amministrazioni pubbliche pari al 2,2% del Pil nel
2004, a
fronte di un disavanzo previsto del 2,5% nel
2003. In
termini corretti per il ciclo, si registrerebbe un aumento dello 0,2% per
arrivare all'1,6% del Pil. Per gli anni 2005, 2006 e 2007, sono previsti
disavanzi rispettivamente dell'1,5%, dello 0,7% e il pareggio nell'ultimo
anno. Sempre in termini corretti per il ciclo, nel corso del triennio vi
sarebbe in media un aumento pari a circa lo 0,5% del Pil. È in programma
una graduale riduzione, fino a completa eliminazione entro il 2006, delle
misure una tantum, che nel corso degli ultimi anni hanno costituito un
elemento significativo nel quadro del risanamento di bilancio.
L'aggiustamento di bilancio contemplato nel programma prevede misure con
effetti su tutto il periodo, ma si osserva una certa mancanza di
informazioni in relazione alle misure previste. Considerato il programma del
governo di ridurre l'onere contributivo tributario e previdenziale,
l'aggiustamento verrebbe alimentato dalla diminuzione della spesa primaria,
partendo dal presupposto che i provvedimenti correttivi si concentrino sul
versante della spesa. La diminuzione complessiva della quota di spesa
primaria tra il 2004 e il 2007, che comporta il programma, sarebbe
dell'ordine del 4% del Pil o in percentuale superiore, se verranno attuati
ulteriori tagli fiscali. L'elevato e persistente fabbisogno di finanziamento
delle amministrazioni pubbliche in termini di tesoreria, nonché il
rallentamento nelle cessioni di attività, hanno rallentato negli ultimi
anni la diminuzione del debito. Nel 2003 il debito dovrebbe ammontare
all'incirca al 105% del Pil, percentuale inferiore a quella prevista nel
programma, grazie soprattutto alle transazioni finanziarie (ancora da
sottoporre all'esame di Eurostat) connesse alla trasformazione della Cassa
Depositi e Prestiti in società per azioni. Tali operazioni possono influire
sull'andamento della riduzione del debito previsto nel programma, in cui si
prevede che il rapporto debito/Pil diminuisca dal 106% del Pil nel
2003 a
poco meno del 99% nel 2007. Considerate le politiche attuali, vi sono rischi
relativi alla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche. Gli
indicatori della Commissione evidenziano il rigore delle condizioni
necessarie per garantire la riduzione del rapporto debito/Pil al 60% del Pil
nel corso dei prossimi 20 anni, considerando il lento progresso necessario
ad assicurare un consolidamento durevole del bilancio. Se rispettata, la
strategia di bilancio contenuta nel programma, basata principalmente sul
conseguimento e sul mantenimento di saldi primari sostenuti per ridurre il
debito prima che si verifichi l'impatto dell'invecchiamento demografico, è
certamente compatibile con il miglioramento della sostenibilità delle
finanze pubbliche. Un ulteriore contributo verrebbe fornito dalla proposta
di riforma del sistema pensionistico, che persegue il fine di accrescere i
tassi di partecipazione dei lavoratori più anziani e di correggere
l'evoluzione della spesa pensionistica. In tale valutazione è necessario
tuttavia prendere in considerazione anche i rischi connessi alla strategia
di bilancio del programma e la più ampia strategia di finanza pubblica del
governo. Le politiche economiche contenute nel programma aggiornato sono in
parte conformi alle raccomandazioni degli indirizzi di massima di politica
economica relativi al periodo 2003-2005(1), in particolare quelle aventi
implicazioni di bilancio. Persistono dubbi soprattutto in relazione alla
prevista sostituzione delle misure una tantum, all'attuazione dei tagli
strutturali delle spese e all'andamento della riduzione del rapporto debito/Pil.
Per quanto concerne infine la proposta del governo sulla riforma del sistema
pensionistico, pur attenuando potenzialmente il previsto aumento del
rapporto spesa pensionistica/Pil nel corso dei prossimi venti anni, essa è
soggetta a rischi non trascurabili dato che, fra l'altro, gli interventi sul
contenimento della spesa pensionistica sono rimandati al 2008. Testo
completo della valutazione della Commissioner disponibile su: http://europa.Eu.int/comm/economy_finance/about/activities/
sgp/year/year20032004_en.htm Indicatori chiave delle previsioni d'autunno 2003 della Commissione e dei
programmi di stabilità aggiornati dell'Italia relativi al 2003 e al 2002
'
|
2002
|
2003
|
2004
|
2005 (2)
|
2006
|
2007
|
crescita reale del
Pil (variazione annua in %) Previsioni della Commissione Aggiornamento
2003 Aggiornamento 2002
|
0,4 0,4 0,6
|
0,3 0,5 2,3
|
1,5 1,9 2,9
|
1,9 2,2 3,0
|
2,5 3,0
|
2,6
|
saldo di bilancio
amm.Ni pubbliche (% del Pil) Previsioni della Commissione
Aggiornamento 2003 Aggiornamento 2002
|
-2,3 -2,3 -2,1
|
-2,6 -2,5 -1,5
|
-2,8 -2,2 -0,6
|
-3,5 -1,5 -0,2
|
-0,7 0,1
|
0,0
|
debito pubblico (%
del Pil) Previsioni della Commissione Aggiornamento 2003 Aggiornamento
2002
|
106,7 106,7 109,4
|
106,4 106,0 105,0
|
106,1 105,0 100,4
|
106,1 103,0 98,4
|
100,9 96,4
|
98,6
|
disavanzo corretto
per il ciclo (% del Pil) Previsioni della Commissione Aggiornamento
2003(3) Aggiornamento 2002 \* Mergeformat 3
|
-2,3 -2,2 (-2,2)
-1,2 (-1,4)
|
-2,1 -1,9 (-1,8)
-0,5 (-0,9)
|
-2,3 -1,6 (-1,6)
0,0 (-0,2)
|
-3,2 -1,1 (-1,0)
0,0 (0,0)
|
-0,5 (-0,4) 0,0
(0,1)
|
0,1 (0,1)
|
inflazione (Iacp,
variazione annua in %) Previsioni della Commissione Aggiornamento 2003
Aggiornamento 2002
|
2,6 2,6 2,6
|
2,8 2,8 1,9
|
2,3 1,8 1,3
|
1,9 1,5 1,2
|
1,4 1,2
|
1,4
|
IL MINISTRO IRLANDESE DELLE FINANZE AFFERMA
CHE LE RIFORME "FARANNO LAVORARE L'EUROPA"
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - Il ministro irlandese delle Finanze Charlie
Mccreevy, attuale presidente del Consiglio "Affari economici e
finanziari" (Ecofin), ha dichiarato che sono necessarie ulteriori
riforme del mercato del lavoro per stimolare l'occupazione e accrescere la
competitività nell'Ue. Queste dichiarazioni di Mccreevy sono state
rilasciate nel corso di una conferenza sulle imprese, patrocinata dal
governo britannico, che si è svolta a Londra il 26 gennaio. Il ministro ha
inoltre affermato che, durante i prossimi mesi, una delle priorità della
Presidenza irlandese per il Consiglio dei ministri sarà di stabilire nuove
riforme economiche in Europa. "Senza dubbio la sfida più grande che
dobbiamo affrontare è di rilanciare l'occupazione e di rendere attiva
l'Europa", ha affermato Mccreevy, il quale ha aggiunto che, nel 2003,
il livello medio comunitario di disoccupazione pari ad oltre l'otto per
cento, ha avuto conseguenze negative dal punto di vista sociale ed
economico. Nel sottolineare che l'Ue si è già prefissata obiettivi
ambiziosi in materia di occupazione che rientrano nella strategia di
Lisbona, il ministro ha tuttavia ammonito: "La dura realtà è che,
allo stato attuale delle cose, è molto improbabile che tali obiettivi
vengano raggiunti". Secondo Mccreevy, è urgente attuare, senza
ulteriori rinvii, riforme a tutto campo del mercato del lavoro. Ribadendo un
precedente appello lanciato dal presidente della Commissione Romano Prodi
agli Stati membri, affinché promuovano l'"invecchiamento attivo",
Mccreevy ha dichiarato che i paesi dell'Ue dovrebbero introdurre incentivi
per i lavoratori a posticipare la pensione e per i datori di lavoro ad
assumere e mantenere in attività i lavoratori più anziani. Come
sottolineato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
(Ocse), gli Stati membri devono inoltre individuare l'impatto che i diversi
sistemi di tassazione possono avere sull'occupazione e sulla crescita
economica, ha dichiarato il ministro. L'innalzamento dell'età minima per la
pensione e l'abolizione dell'età obbligatoria per andare in pensione
avranno anche delle conseguenze. In conclusione, Mccreevy ha detto che, sin
dal lancio della strategia di Lisbona nel 2000, sono stati fatti molti
progressi, ma che le proposte chiave sulle qualifiche professionali e sui
diritti di proprietà intellettuale sono rimaste in sospeso. "Durante i
prossimi sei mesi,
la Presidenza
irlandese s'impegnerà affinché buona parte di queste importanti riforme
venga attuata", ha assicurato Mccreevy. Per leggere il discorso
integrale del ministro Charlie Mccreevy, consultare il seguente sito web: http://www.Ue2004.ie/templates/news.asp?snavlocator=66&list_id=141
IL PIANO D'AZIONE DELL'UNIONE EUROPEA DARÀ IMPULSO ALLE
TECNOLOGIE AMBIENTALI PER L'INNOVAZIONE,
LA CRESCITA E
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Bruxelles, 29 gennaio 2004 -
La Commissione
europea ha adottato oggi un ambizioso piano d'azione volto a migliorare
l'elaborazione e un uso più ampio delle tecnologie ambientali. Numerose
nuove tecnologie ambientali hanno un notevole potenziale per migliorare
l'ambiente e allo stesso tempo dare impulso alla competitività delle
aziende. Queste tecnologie comprendono tra l'altro sistemi di riciclaggio
per le acque reflue nei processi industriali, motori che consentono alle
automobili di consumare meno carburante e tecniche di risanamento del suolo.
Esistono ancora, tuttavia, numerosi ostacoli, quali la complessità del
passaggio da tecnologie tradizionali a tecnologie nuove e le difficoltà di
accesso al capitale. Il piano d'azione mira a superare tali ostacoli
attraverso uno sforzo concertato a livello europeo per contribuire a
massimizzare il potenziale delle tecnologie ambientali, aiutando l'Ue a
conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile in modo economicamente
efficace. Il piano dovrebbe consentire all'Ue di divenire leader
riconosciuto nelle tecnologie ambientali. Le azioni cruciali in tale settore
comprendono la creazione di piattaforme tecnologiche con i soggetti
interessati in settori quali le celle a idrogeno e a combustibile, il
fotovoltaico e le tecnologie per l'approvvigionamento idrico e gli impianti
sanitari, la definizione di obiettivi di prestazione ambientale per prodotti
e servizi e l'utilizzazione ottimale dei sistemi di finanziamento e degli
appalti pubblici e privati. Accogliendo con soddisfazione l'adozione della
comunicazione(1), il commissario per l'Ambiente Margot Wallström ha
dichiarato "Questo piano d'azione rappresenta un modo pragmatico di
affrontare la duplice sfida dello sviluppo sostenibile: tutelare l'ambiente
e allo stesso tempo migliorare l'innovazione e la competitività in Europa.
In Europa esistono ottimi esempi che mostrano come le tecnologie ambientali
siano ideali per conseguire tale obiettivo. Venti anni fa, ad esempio,
alcuni paesi europei hanno investito nell'energia eolica ed oggi sono leader
a livello mondiale ed esportano turbine eoliche per miliardi di euro.
Esistono molte persone che hanno idee brillanti per nuove tecnologie in
grado di proteggere l'ambiente, ma che spesso non trovano fondi per
sviluppare queste idee. Ed anche se li trovano, l'adozione delle nuove
tecnologie è bloccata da atteggiamenti conservatori e dalla chiusura del
mercato. Con il piano d'azione intendiamo modificare questi atteggiamenti e
rimuovere gli ostacoli alle tecnologie ambientali". Il commissario per
la Ricerca Philippe
Busquin ha aggiunto: "L'europa è tra i leader mondiali nello sviluppo
delle tecnologie ambientali, in settori come quello del fotovoltaico,
dell'energia eolica e idroelettrica e del controllo dell'inquinamento
attraverso una migliore gestione dei rifiuti, ma dobbiamo promuovere lo
sviluppo di altre tecnologie ambientali di primaria importanza, a forte
potenzialità di crescita e occupazione. Occorre dare impulso ai nostri
sforzi nel campo della ricerca e dello sviluppo, massimizzando l'impatto
della ricerca europea attraverso un migliore coordinamento e sinergie più
strette e aumentando la spesa per R&s fino a raggiungere entro il 2010
il 3% del Pil dell'Ue. La creazione di piattaforme tecnologiche europee in
taluni settori ben individuati della tecnologia ambientale sarà
determinante per il conseguimento di questo ambizioso obiettivo". Il
piano d'azione Il piano d'azione contiene undici azioni prioritarie con cui
la Commissione
, i governi nazionali e regionali, l'industria e gli altri soggetti
interessati potranno promuovere lo sviluppo e l'adozione delle tecnologie
ambientali. Le azioni comprendono: la creazione di tre piattaforme
tecnologiche che riuniscono i ricercatori, l'industria, gli istituti
finanziari, i responsabili del processo decisionale e gli altri soggetti
interessati per la definizione di una visione a lungo termine circa le
esigenze di ricerca in questo settore e i futuri sviluppi del mercato;
l'avvio delle piattaforme tecnologiche sulle celle a idrogeno e a
combustibile e sul fotovoltaico è previsto già per l'inizio del 2004. Una
piattaforma analoga sull'approvvigionamento idrico e gli impianti sanitari
sarà avviata all'inizio del 2005; l'elaborazione e l'approvazione di
obiettivi di prestazione ambientale ambiziosi per prodotti, processi e
servizi essenziali. Ciò ne incoraggerà l' adozione da parte delle imprese
e dei consumatori, come dimostrato, ad esempio, dalle etichette energetiche
apposte sui frigoriferi; e la mobilitazione di strumenti finanziari, sia
all'interno che all'esterno dell'Ue, per ripartire i rischi degli
investimenti nelle tecnologie ambientali, con un'attenzione particolare al
cambiamento climatico, all'energia e alle piccole e medie imprese (Pmi). A
tale azione dovrebbero partecipare
la Banca
europea per gli investimenti,
la Banca
europea per la ricostruzione e lo sviluppo e i meccanismi di finanziamento
contemplati dal protocollo di Kyoto (il meccanismo per lo sviluppo pulito e
l'applicazione congiunta). L'elenco completo delle azioni è reperibile
presso il sito Internet indicato alla fine del presente comunicato stampa.
Perché è necessario promuovere le tecnologie ambientali? La promozione
della crescita economica, così come un elevato livello di protezione
ambientale, sono di importanza vitale per l'Ue. È pertanto necessario
disgiungere la crescita economica dalle ripercussioni negative
sull'ambiente. Le tecnologie ambientali possono aiutare in questo senso:
contribuiscono all'innovazione tecnologica e possono inoltre accrescere la
competitività europea, aprire mercati potenziali e creare nuovi posti di
lavoro altamente specializzati. Il risparmio energetico nei processi
industriali o lo sviluppo di nuove auto "pulite", ad esempio,
contribuirà a rispondere alla sfida posta dal cambiamento climatico,
riducendo al tempo stesso i costi complessivi per i consumatori e la società
in generale. Che cosa sono le "tecnologie ambientali"? Le
tecnologie ambientali possono essere definite come "tutte le tecnologie
il cui utilizzo risulta meno dannoso dal punto di vista ambientale rispetto
alle alternative praticabili". Si tratta di tecnologie finalizzate a
gestire l'inquinamento (si pensi, ad esempio, al controllo dell'inquinamento
atmosferico o alla gestione dei rifiuti), di prodotti e servizi meno
inquinanti e a minor intensità di risorse (ad esempio le celle a
combustibile), e di soluzioni che consentono una gestione più efficiente
delle risorse (ad esempio, nel campo dell'approvvigionamento idrico o delle
tecnologie a risparmio energetico). Altre tecniche più rispettose
dell'ambiente sono le tecnologie integrate nei processi in tutti i settori e
le tecniche di risanamento del suolo. Così definite, queste tecnologie
pervadono tutte le attività e i settori economici dove riducono i costi e
migliorano la competitività, riducendo il consumo di energia e di risorse e
producendo così meno emissioni e rifiuti. Ostacoli alle tecnologie
ambientali Lo sviluppo e un uso più ampio delle tecnologie ambientali sono
rallentati da vari ostacoli, tra cui: ostacoli economici che vanno dai
prezzi di mercato che non riflettono i costi esterni di prodotti o servizi
(come i costi sanitari dovuti all'inquinamento atmosferico urbano), ai costi
più elevati degli investimenti nelle tecnologie ambientali, percepiti come
rischiosi, alle dimensioni dell'investimento iniziale e alla complessità
del passaggio dalle tecnologie tradizionali a quelle ambientali; anche
regolamenti e norme possono costituire ostacoli all'innovazione quando sono
confusi o troppo dettagliati, mentre una corretta legislazione può
stimolare le tecnologie ambientali; sforzi insufficienti nella ricerca,
associati a un funzionamento inadeguato del sistema della ricerca nei paesi
europei e a debolezze nella formazione e nell'informazione; insufficiente
disponibilità di capitale di rischio per passare dalla fase di
progettazione a quella di produzione; mancanza di domanda sul mercato da
parte del settore pubblico e dei consumatori. Sebbene molti di questi
ostacoli possano essere parzialmente rimossi a livello nazionale o
regionale, uno sforzo concertato a livello europeo e l'attuazione delle
misure del piano d'azione assicureranno risultati migliori. Le dimensioni
del mercato unico sono tali da garantire alle tecnologie ambientali
opportunità ben superiori rispetto ai singoli mercati nazionali, molto più
ristretti. Esistono, inoltre, numerosi meccanismi europei di finanziamento
fondi per la ricerca, progetti dimostrativi e anche aiuti allo sviluppo -
che possono essere utilizzati per promuovere le tecnologie ambientali. La
strada verso le tecnologie ambientali La promozione delle tecnologie
ambientali si basa sull'obiettivo che l'Ue si è fissata al vertice di
Lisbona del 2000, di divenire cioè entro il 2010 "l'economia basata
sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo". Il Consiglio
europeo di Göteborg del
2001 ha
indicato il contributo che il settore della tecnologia ambientale può
apportare alla promozione della crescita e dell'occupazione. In seguito
la Commissione
ha pubblicato una relazione che conferma tale analisi ed ha proposto di
sviluppare un piano d'azione con la partecipazione attiva dei soggetti
interessati al fine di affrontare gli ostacoli allo sviluppo e all'uso delle
tecnologie ambientali. I prossimi passi
La Commissione
inizierà immediatamente ad attuare il piano d'azione sulle tecnologie
ambientali, attraverso, ad esempio, la creazione di piattaforme tecnologiche
e di reti di centri di omologazione. La sua comunicazione sarà discussa
durante il Consiglio di primavera, nel marzo 2004.
La Commissione
esaminerà l'attuazione del piano d'azione e ne riferirà per la prima volta
nel 2006. Essa istituirà inoltre un panel europeo sulle tecnologie
ambientali per riunire i vari soggetti europei interessati al fine di
migliorare lo scambio di informazioni, favorire una fertilizzazione
reciproca tra le iniziative e aiutare
la Commissione
nell'attuazione del piano d'azione. Gli Stati membri dovranno partecipare
attivamente allo scambio di informazioni sulle migliori pratiche, fissando
indicatori per la misurazione dei progressi compiuti e la revisione tra pari
e definendo linee guida e calendari per il piano d'azione. Per ulteriori
informazioni e per un elenco completo delle azioni proposte è possibile
visitare il seguente sito Internet: http://europa.Eu.int/comm/environment/etap/
IL SECONDO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE TSI
RISCUOTE NOTEVOLE SUCCESSO
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - Il secondo invito a presentare proposte
nell'ambito della sezione "Tecnologie della società
dell'informazione" (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq) ha prodotto
richieste di finanziamenti comunitari per oltre 4,1 miliardi di euro, circa
otto volte l'importo complessivo disponibile per l'invito. Su 1.079 proposte
valutate, 276, pari ad una richiesta complessiva di finanziamenti comunitari
di oltre un miliardo di euro, hanno superato le soglie di eleggibilità e di
valutazione. Per questo secondo invito, l'Ue ha stanziato un importo
indicativo di 525 milioni di euro.
La Commissione
intende selezionare i progetti da finanziare entro la metà o la fine di
febbraio, per poi avviare nei mesi di marzo, aprile e maggio le trattative
con i direttori dei progetti selezionati. I contratti dovrebbero essere
conclusi in tempo perché i progetti possano cominciare nell'estate del
2004. Morten Møller, della Dg Società dell'informazione della Commissione
europea, responsabile della valutazione dei progetti Tsi, ha dichiarato che
il secondo invito a presentare proposte ha visto un'ottima partecipazione di
diverse parti interessate del settore Tsi. L'industria ha presentato
progetti per un valore di 1,3 miliardi di euro, mentre le università e gli
istituti di istruzione superiore hanno richiesto finanziamenti per 1,2
miliardi di euro. Le organizzazioni di ricerca hanno chiesto 827 milioni di
euro e le Pmi (piccole e medie imprese) hanno proposto progetti per 700
milioni di euro. La procedura di presentazione elettronica ha avuto
successo, con oltre metà delle proposte presentate on line.
La Commissione
sta ora considerando di digitalizzare le procedure relative al prossimo
invito a presentare proposte Tsi nell'ambito dei programmi quadro dell'Ue. Møller
ha affermato che
la Dg Società
dell'informazione discuterà quest'ultimo punto al suo interno con le altre
Dg della Commissione, come il Servizio giuridico. L'auspicio è di
persuadere tutti i colleghi che Internet non è una barriera per accedere ai
finanziamenti del 6Pq. Dal momento che tutti i partecipanti all'invito a
presentare proposte dispongono di accesso illimitato ad Internet, Møller è
certo che i futuri inviti Tsi saranno interamente digitali. Møller ha
inoltre dichiarato che
la Commissione
sta ancora lavorando per migliorare la percentuale di esperte impegnate
nella procedura di valutazione. Su 606 esperti coinvolti, solo il 20 per
cento era rappresentato da donne, un miglioramento rispetto alle precedenti
statistiche del 17 per cento, ma la cifra è ancora ben al di sotto del
target complessivo del 40 per cento che
la Commissione
intende raggiungere per il Sesto programma quadro. I settori affrontati dal
secondo invito a presentare proposte Tsi comprendono, tra gli altri, le
piattaforme di sviluppo aperte, le applicazioni per lavoratori e utenti
mobili, i sistemi integrati e i display avanzati. Il terzo invito per la
priorità Tsi del 6Pq sarà pubblicato nel maggio 2004. Infolink: http://www.Cordis.lu/ist/
LA POLITICA DELLA
CONCORRENZA
Strasburgo, 29 gennaio 2004 - A partire dal 1° maggio 2004 entrerà in
vigore un nuovo Regolamento sulle concentrazioni che introduce una certa
flessibilità nei tempi dell'indagine e rafforza il concetto di «one-stop
shop», in base al quale le società che superano determinate soglie di
fatturato, a livello sia mondiale che europeo, devono chiedere
un'autorizzazione in caso di concentrazioni e di acquisizioni. Esso
chiarisce che
la Commissione
ha il potere di svolgere indagini su tutti i possibili scenari pericolosi
provocati da una fusione che potrebbe ledere gli interessi dei consumatori
europei.
La Commissione
sta facendo uno sforzo al fine di modernizzare e semplificare le norme
relative agli aiuti di Stato, offrendo agli Stati membri una maggiore
flessibilità nell’elaborazione delle misure d’aiuto, pur conservando al
tempo stesso il principio di un controllo rigoroso. In questo senso, un
dibatto è stato lanciato sulla valutazione degli aiuti di Stato di lieve
entità o che comunque hanno effetti limitati sugli scambi intracomunitari.
Infine, è in corso di approvazione il pacchetto di modernizzazione delle
norme antitrust contro le pratiche distorsive della concorrenza, composto da
un regolamento di esecuzione e sei comunicazioni.
NASCE IN PHILIPS ITALIA
LA FIGURA DELL
’ETHIC OFFICER, RESPONSABILE DELLE ATTIVITA’ DI CORPORATE SOCIAL
RESPONSIBILITY SERGIO TONFI, BRAND & COMMUNICATION MANAGER DI PHILIPS
ITALIA, ASSUME ANCHE IL NUOVO INCARICO E GUIDA UNA TASK FORCE
INTERDIVISIONALE DENOMINATA “GREEN TEAM”
Milano, 29 Gennaio 2004 –
La Corporate Social
Responsibility rappresenta un valore innato per Philips ma sta assumendo
negli ultimi anni un’importanza sempre maggiore, al punto da diventare uno
strumento imprescindibile nella politica di sviluppo dell’azienda. La
strategia di Corporate Social Responsibility di Philips, che ha come
obiettivo la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle attività
dell’azienda, è definita a livello internazionale dal Sustainability
Board e dal Corporate Sustainability Office. Per l’implementazione di
queste politiche a livello locale, Philips Italia ha deciso di istituire il
ruolo dell’Ethic Officer, incarico che è stato assegnato a Sergio Tonfi,
Brand & Communication Manager di Philips Italia. L’ethic Officer è
responsabile di promuovere la cultura sostenibile di Philips sia
internamente all’azienda sia nei confronti dei diversi interlocutori,
dalle istituzioni ai consumatori. Si occupa di ideare, coordinare e
concretizzare i progetti di Csr in Italia ed è alla guida del “Green
Team”, una task force interdivisionale alla quale partecipano
rappresentanti delle diverse divisioni operative e delle principali funzioni
di staff. “Perseguire una strategia di sviluppo sostenibile significa
occuparsi di problematiche che hanno risvolti concreti sia all’esterno sia
all’interno dell’azienda: elevare la qualità della vita lavorativa dei
dipendenti e valorizzarne la professionalità è infatti uno dei primi
obiettivi della Csr. Per questa ragione, la figura dell’Ethic Officer sta
un po’ a cavallo tra quella del responsabile delle risorse umane e quella
del responsabile della comunicazione”, ha commentato Sergio Tonfi.
“Proprio per integrare queste due aree, le attività del “Green Team”
in Philips Italia vanno dall’individuazione di una serie interventi volti
a migliorare l’ambiente lavorativo in termini di infrastrutture e di
opportunità di crescita fino al coinvolgimento di tutti i dipendenti
nell’identificazione e realizzazione di iniziative di tipo sociale, come
quelle che abbiamo avviato nel 2003 e le nuove che vedranno vita nel
2004.”
BANCO POPOLARE DI VERONA
ANTICIPA L’AVVICENDAMENTO DI SIRO LOMBARDINI ALLA BANCA POPOLARE DI NOVARA
Verona, 29 gennaio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare
di Verona e Novara ha deliberato di avviare l’iter per anticipare
l’avvicendamento del prof. Siro Lombardini alla carica di Presidente della
controllata Banca Popolare di Novara S.p.A. e si è riservato, alla luce
delle indicazioni che emergeranno dal Comitato Nomine, di individuare un
sostituto che sia in grado di interpretare – raccogliendo l’eredità del
prof. Lombardini - lo stretto legame tra
la Banca
di Novara ed il suo territorio. Il prof. Lombardini continua a rivestire
nella Capogruppo la carica di Consigliere e Vice Presidente Vicario.
FINECOGROUP S.P.A. SCEGLIE
IL REGIME DELL'ESONERO DALLA PUBBLICAZIONE DELLA RELAZIONE
TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2003
Milano, 29 gennaio 2004 – FinecoGroup S.p.A. comunica che, avendo scelto
il regime dell'esonero dalla pubblicazione della Relazione trimestrale al 31
dicembre 2003, previsto dall'art. 82, 2° comma, del Regolamento Consob 14
maggio 1999, n. 11971, renderà disponibili presso la sede sociale e presso
la Borsa Italiana
S.p.A. il progetto di bilancio d'esercizio ed il bilancio consolidato per
l'esercizio 2003 una volta approvati dal Consiglio di amministrazione e
comunque entro il 30 marzo 2004.
I FONDI DI ETICA SGR, COLLOCATI DA
BPS, SONO STATI DEFINITI I MIGLIORI D’ITALIA.
Sondrio , 29 gennaio 2004 - Da una ricerca condotta da Adiconsum sui fondi
comuni di investimento etici in Italia, dal titolo "Etica senza
retorica", i tre fondi comuni di investimento etici "Valori
responsabili" di Etica Sgr, società del Gruppo Banca Etica, collocati
dalla Banca Popolare di Sondrio, hanno ottenuto il punteggio migliore
collocandosi al primo posto in Italia per la qualità dei criteri di
responsabilità sociale adottati, la completezza del materiale informativo e
il monitoraggio permanente delle imprese incluse nel portafoglio. Questo
importante riconoscimento ottenuto direttamente dai consumatori premia la
trasparenza di Etica Sgr e la qualificata competenza del Gruppo Banca Etica.
Banca Etica è il primo istituto di credito italiano orientato a promuovere
direttamente l'economia e la finanza etica, dando tra l'altro credito alle
realtà fondate sui valori della solidarietà, dell'attenzione al disagio,
della conservazione e protezione dell'ambiente, con particolare riguardo
alle imprese no profit. La Bps è l'unico istituto bancario della
provincia di Sondrio ad avere siglato un accordo di collaborazione con Banca
Etica condividendone insieme alla matrice popolare, i principi e i valori.
TRA MEIEAURORA E IL GRUPPO WINTERTHUR
ITALIA, CHE DARÀ VITA AD “AURORA ASSICURAZIONI S.P.A.”, TERZA COMPAGNIA
ASSICURATRICE MULTIRAMO ITALIANA.
Milano, 29 gennaio 2004 - Le Assemblee degli Azionisti di Meieaurora S.p.a.,
Winterthur Assicurazioni S.p.a. E Newwin Assicurazioni S.p.a., nel corso
delle rispettive sedute tenutesi il 27 gennaio a Milano, hanno approvato il
progetto di integrazione (di seguito l”Integrazione”) tra Meieaurora ed
il Gruppo Winterthur Italia, che darà vita ad “Aurora Assicurazioni
S.p.a.”, terza compagnia assicuratrice multiramo italiana, con una
raccolta premi di 3,2 miliardi di Euro, 1 miliardo di Euro di mezzi propri e
9 miliardi di Euro di mezzi amministrati (dati proforma 2003). Aurora
Assicurazioni avrà sede a Milano e costituirà il polo assicurativo
milanese del Gruppo Unipol (con una rete di vendita costituita da oltre
1.300 agenzie distribuite su tutto il territorio nazionale e un numero di
clienti pari a circa tre milioni), affiancandosi a quello bolognese,
rappresentato dalla capogruppo Unipol Assicurazioni. L’integrazione
descritta nel presente comunicato non presenta rischi connessi a potenziali
conflitti di interesse con le società coinvolte nel progetto, parti
correlate a Unipol Assicurazioni, come meglio precisato nel successivo
paragrafo “Società interessate all’Integrazione”. Caratteristiche,
Modalità, Termini E Condizioni Dell’operazione L’integrazione, la cui
esecuzione è subordinata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni
di legge, si articola nelle seguenti operazioni: - acquisto, da parte di
Winterthur Assicurazioni, del 90 % del capitale di Winterthur Vita, di cui
il 60,22 % da Unipol Assicurazioni ed il 29,78% da Winterthur Italia
Holding; tale acquisizione, avendo ricevuto le prescritte autorizzazioni, è
già stata eseguita; - conferimento, da parte di Unipol Assicurazioni, di
una quota di controllo, pari al 54 %, del capitale sociale di Meieaurora in
Winterthur Assicurazioni, attraverso apposito aumento di capitale riservato;
- fusione per incorporazione di Meieaurora e Newwin Assicurazioni
(controllata al 100%) in Winterthur Assicurazioni. Successivamente al
completamento dell’iter di fusione sopra menzionato si provvederà, nelle
forme e secondo le modalità che saranno ritenute più opportune,
all’integrazione in Aurora Assicurazioni S.p.a. Delle attività di
Winterthur Vita S.p.a.. Società Interessate All’integrazione
L’integrazione coinvolge Unipol Assicurazioni, in qualità di conferente
il 54% del capitale sociale di Meieaurora, Winterthur Assicurazioni in
qualità di conferitaria e di società incorporante, Meieaurora e Newwin
Assicurazioni, in qualità di società incorporande. Meieaurora, Winterthur
Assicurazioni e Newwin Assicurazioni sono da considerarsi, ai sensi della
comunicazione Consob n. Dem/2064231 del 30 settembre 2002, quali parti
correlate a Unipol Assicurazioni, in quanto controllate, direttamente e
indirettamente, da quest’ultima. Motivazioni Economiche
Dell’integrazione L’integrazione, come già in precedenza comunicato,
costituisce parte integrante del piano triennale del Gruppo Unipol
presentato alla comunità finanziaria nel luglio scorso ed è finalizzata ad
un sempre più incisivo perseguimento degli obiettivi reddituali, di
sviluppo e di creazione di valore per gli azionisti, attraverso la
realizzazione di significative economie di scala e di costi, nonché
sinergie commerciali per tutte le società coinvolte nel progetto. In
particolare, alcuni vantaggi derivanti dall’Integrazione possono essere
così sintetizzati: - contenimento dei costi di gestione, in particolare
attraverso la condivisione dei sistemi informativi e di comunicazione; -
realizzazione di economie di scala sugli investimenti; - perseguimento di
importanti attività di cross selling, in particolare con il Gruppo Bancario
Unipol Banca S.p.a.. Modalità Tecniche Dell’integrazione L’assemblea
dei Soci di Winterthur Assicurazioni ha deliberato: - un aumento gratuito di
capitale sociale da nominali Euro
129.455.235,84 a
nominali Euro 142.250.230,08, mediante incremento del valore nominale
unitario delle azioni da Euro
5,16 a
Euro 5,67, nonché il frazionamento del valore nominale delle azioni da Euro
5,67 a
Euro 0,27. Tali deliberazioni sono state assunte al fine di rendere più
omogenei i valori nominali delle azioni delle società coinvolte
nell’operazione di conferimento e fusione, di seguito illustrate,
semplificando le operazioni di concambio, con eliminazione di resti e
frazioni; - un aumento di capitale sociale, ai sensi dell’art. 2440 del
codice civile, di Euro 55.630.575,90 e dunque da nominali Euro
142.250.230,08 a
nominali Euro 197.880.805,98, mediante emissione di n. 206.039.170 azioni
ordinarie del valore nominale di Euro 0,27 ciascuna, ad un prezzo unitario
di emissione pari a circa Euro 1,93 e pertanto per complessivi Euro
397.762.738,47, comprensivo di un sovrapprezzo pari a circa Euro 1,66 per
azione, che assomma a complessivi Euro 342.132.162,57, con godimento
regolare, da liberarsi esclusivamente mediante conferimento da parte di
Unipol Assicurazioni S.p.a. Di una partecipazione rappresentata da n.
206.039.170 azioni ordinarie Meieaurora S.p.a., dalla stessa possedute. Dal
punto di vista contabile e fiscale, detto conferimento sarà effettuato, nel
rispetto delle disposizioni di legge applicabili, sulla base del valore
della partecipazione Meieaurora iscritto nel bilancio di Unipol
Assicurazioni. Le Assemblee dei Soci di Meieaurora, Newwin Assicurazioni e
Winterthur Assicurazioni hanno poi approvato il progetto di fusione per
incorporazione di Meieaurora e Newwin Assicurazioni in Winterthur
Assicurazioni, sulla base delle situazioni patrimoniali al 30 settembre
2003. Detta fusione comporterà: (i) l’assegnazione di n. 1 azione
ordinaria di Winterthur Assicurazioni del valore nominale di Euro 0,27,
godimento regolare, ogni n. 1 azione Meieaurora del valore nominale di Euro
0,50, mediante: - aumento del capitale sociale di Winterthur Assicurazioni
per un ammontare di Euro 47.389.008,96, mediante emissione di n. 175.514.848
azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,27 ciascuna, da assegnarsi
agli azionisti terzi di Meieaurora, diversi da Winterthur Assicurazioni,
alla data di efficacia della fusione secondo il predetto rapporto di cambio;
- annullamento di tutte le azioni costituenti l’intero capitale sociale di
Meieaurora; (ii) l’annullamento senza concambio di tutte le azioni
costituenti l’intero capitale sociale di Newwin Assicurazioni. Le nuove
azioni Aurora Assicurazioni S.p.a. (già Winterthur Assicurazioni) derivanti
dall’applicazione del rapporto di cambio saranno emesse, secondo le forme
proprie delle azioni accentrate presso
la Monte Titoli
S.p.a., in regime di dematerializzazione ai sensi degli Artt. 28 e sgg. Del
D. Legislativo 24 giugno 1998 n. 213 e messe a disposizione degli aventi
diritto, per il tramite dei rispettivi depositari autorizzati aderenti a
Monte Titoli S.p.a., a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla data
di decorrenza degli effetti giuridici della fusione. Le azioni emesse al
servizio del concambio avranno godimento regolare. Agli azionisti Winterthur
Assicurazioni, che non hanno concorso all’approvazione del progetto di
fusione, spetta la facoltà di recesso, ai sensi dell’art. 2437 del codice
civile, per effetto della variazione dell’oggetto sociale. Il Consiglio di
Amministrazione di Amministrazione di Winterthur Assicurazioni ha
determinato in Euro 2,31 per azione il corrispettivo del recesso. Le
operazioni delle società incorporande, Meieaurora e Newwin Assicurazioni,
saranno imputate al bilancio di Aurora Assicurazioni S.p.a. A far data dal 1°
gennaio dell’anno nel quale verrà effettuata l’ultima delle iscrizioni
di cui all’articolo 2504 del codice civile, data da cui decorreranno anche
gli effetti fiscali. Nei confronti dei terzi gli effetti giuridici della
fusione decorreranno dalla data dell’ultima delle iscrizioni di cui
all’articolo 2504 del codice civile o da quella successiva data che sia
stabilita in sede di atto di fusione. L’atto di fusione sarà stipulato
previo ottenimento delle prescritte approvazioni ed autorizzazioni di legge,
nonché della completa liberazione dell’aumento di capitale sociale da
effettuarsi ai sensi dell’art. 2440 del codice civile, in precedenza
illustrato. Ai fini della determinazione del rapporto di concambio azionario
relativo all’operazione di fusione (così come per la determinazione di
rapporto di scambio del conferimento), i Consigli di Amministrazione delle
Società interessate, si sono avvalsi della collaborazione di qualificati
consulenti esterni, nelle persone del Prof. Maurizio Dallocchio e del Dott.
Claudio Zulli dello studio Zulli Tabanelli e Associati. I metodi di
valutazione adottati per la stima del valore del capitale economico delle
compagnie interessate fanno riferimento alle più diffuse metodologie
utilizzate nella prassi valutativa corrente per il settore assicurativo.
L’operazione di conferimento è stata deliberata, avendo preso atto del
parere della società di revisione Kpmg S.p.a. Previsto dall’art. 2441, 6°
comma, del codice civile e dell’art. 158, 3° comma del Decreto
Legislativo 24 gennaio 1998, n.58, nonché della relazione giurata prevista
dall’art. 2343 del codice civile, redatta dal Prof. Massimo Saita, esperto
designato dal Presidente del Tribunale di Milano. L’operazione di fusione
è stata deliberata preso atto delle relazioni sulla congruità del rapporto
di cambio delle azioni rilasciato a norma dell’articolo 2501-quinquies
(ora sexies) del codice civile dalle società Kpmg S.p.a. Per Winterthur
Assicurazioni e Bdo Sala, Scelsi, Farina S.r. P.a. Per Meieaurora. Effetti
Economici, Patrimoniali E Finanziari Dell’integrazione Dalle operazioni
illustrate non deriveranno significativi effetti economici, finanziari e
patrimoniali sul bilancio consolidato della capogruppo Unipol Assicurazioni.
Al termine delle operazioni nelle quali si sostanzia l’Integrazione,
Unipol Assicurazioni verrà a detenere una partecipazione pari a circa
l’87,7% del capitale sociale di Aurora Assicurazioni S.p.a.. Altre
Informazioni Sull’integrazione In conseguenza dell’Integrazione non sono
previste variazioni dell’ammontare dei compensi percepiti dagli
Amministratori di Unipol Assicurazioni e di Aurora Assicurazioni (già
Winterthur Assicurazioni). L’integrazione, oltre alle società richiamate
nel corso del presente comunicato, non coinvolge altre parti correlate a
Unipol Assicurazioni. Per completezza di informazione, si segnala che Finsoe
S.p.a., società controllante Unipol Assicurazioni (al momento titolare di
una partecipazione del 10% nel capitale sociale di Winterthur
Assicurazioni), al termine dell’Integrazione verrà a detenere una
partecipazione pari a circa il 5,8% del capitale sociale di Aurora
Assicurazioni S.p.a..
GENIALLOYD (RAS): NEL 2003 PREMI IN
CRESCITA DEL 53,7% CON UN UTILE NETTO PARI A 3,4 MILIONI DI EURO BOOM DELLE
POLIZZE ONLINE: OLTRE 144 MILA (IL 39% DEL TOTALE) I CONTRATTI STIPULATI VIA
INTERNET
Milano, 29 gennaio 2004 - Genialloyd, la compagnia di vendita diretta del
gruppo Ras, ha chiuso il 2003 con una raccolta premi pari a 170 milioni di
euro, in crescita del 53,7% rispetto ai 110,6 milioni dell’esercizio
precedente. Le polizze emesse nel 2003 sono state 369 mila di cui 144.700
emesse on line (39%). Sul totale dei premi, la raccolta realizzata tramite
Internet ha contribuito per 66,8 milioni di euro, con un aumento
dell’59,3% rispetto ai 41,9 milioni del 2002. Dopo il raggiungimento del
break-even nel 2002, Genialloyd ha conseguito quest’anno un utile netto
pari a 3.461.000 euro. Si prevede che il miglioramento della redditività
del business prosegua a ritmi sostenuti, considerati i minori costi tipici
del canale diretto (Internet e telefono), il costante aumento del
portafoglio e, all’interno di questo, del numero di clienti “storici”,
per i quali non vi sono le maggiori spese che caratterizzano
l’acquisizione di nuovi assicurati. “L’impegno mostrato da tutti in
questi anni sta dando i suoi frutti”, ha dichiarato Alessandro
Santoliquido, amministratore delegato Genialloyd. “I risultati conseguiti
in termini di redditività – ha aggiunto- consentono di trasferire i
benefici anche ai nostri clienti sotto forma di un servizio sempre più
efficiente e a costi sempre più competitivi. Il prossimo passo in questo
senso è la revisione della tariffa Rc Auto che andrà in vigore il 18
febbraio con riduzioni tra il 2% e il 9% per i nuovi clienti a seconda delle
caratteristiche degli assicurati”. L’interesse per l’offerta
Genialloyd è stato dimostrato nel 2003 da 4,6 milioni di accessi al sito ( www.Genialloyd.it
), con un incremento del 32,6% rispetto ai 3,5 milioni dell’anno
precedente. In crescita anche il numero dei preventivi on line: +33,7%, da
1,6 milioni a 2,1 milioni di richieste. Il numero delle telefonate gestite
dai call center è stato di 1,8 milioni in crescita del 39% rispetto al
2002.
GRUPPO GIACOMELLI SPORT:SITUAZIONE
MENSILE AGGIORNATA AL 31 DICEMBRE 2003
Rimini, 29 gennaio2004 Il Gruppo Giacomelli Sport conferma che l’udienza
di verifica dello stato passivo si terrà il 31 marzo
2004 in
Rimini.
Situazione finanziaria
Al 31 dicembre 2003 la posizione finanziaria netta civilistica della
Giacomelli Sport Group Spa e la posizione finanziaria netta consolidata del
Gruppo Giacomelli risultano essere le seguenti:
Posizione finanziaria netta GSG S.p.A. (euro/000)
31.12.2003 30.11.2003
Disponibilità liquide ed attività finanziarie
3.461
3.493
Debiti verso banche entro 1 anno
-
15.020 - 1 4.985
Debiti verso altri finanziatori entro 1 anno
- 215 - 2 1 5
Posizione finanziaria netta a breve termine (A)
11.774 - 1 1 .707
Obbligazioni
-
-
Debiti verso banche oltre 1 anno
-
-
Debiti verso altri finanziatori oltre 1 anno
-
-
Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (B)
-
-
Posizione finanziaria netta
-
11.774 - 1 1 .707
Posizione finanziaria netta consolidata (euro/000)
31.12.2003 30.11.2003
Disponibilità liquide ed attività finanziarie
37.683 36.306
Debiti verso banche entro 1 anno
-
96.793 - 96.5 1 2
Debiti verso altri finanziatori entro 1 anno
21.096 - 21 .096
Posizione finanziaria netta a breve termine (A)
80.206 - 81 .302
Obbligazioni
-
100.000 - 1 00.000
Debiti verso banche oltre 1 anno
-
-
Debiti verso altri finanziatori oltre 1 anno
-
-
Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (B)
-
100.000 - 1 00.000
Posizione finanziaria netta
-
180.206 - 1 81 .302
Tutti i debiti verso banche e verso altri finanziatori sono stati
convenzionalmente classificati fra i debiti a breve, nonostante lo stato di
insolvenza delle diverse società del Gruppo e a causa delle richieste di
rientro presentate dagli istituti di credito fino alla data odierna, nonché
delle risoluzioni di contratto richieste dalle società di leasing a causa
del mancato pagamento di debiti scaduti.
Alla stessa data i debiti verso fornitori ammontano complessivamente a
228,915 milioni di euro. Rapporti con i fornitori. Inoltre, in questi giorni
sono in corso incontri per definire un piano di riapprovvigionamento con i
principali fornitori.
Dipendenti
- La Società
ha sempre provveduto al pagamento delle retribuzioni ai propri dipendenti,
mentre risultano scaduti e non pagati debiti fiscali e contributivi inerenti
alle retribuzioni per circa 7,4 milioni di euro.
Ricorso alla procedura di amministrazione straordinaria
La Società
, come già reso noto, segnala che il Tribunale di Rimini, con decreti
motivati depositati in data 28 novembre
2003, ha
dichiarato l’apertura della procedura di Amministrazione Straordinaria per
le società Giacomelli Sport Group Spa, Giacomelli Sport Spa, Longoni Sport
Spa, Natura&Sport srl, Giacomellisport.com srl e .IT Sport srl. Sono
pertanto escluse dalla procedura le società estere del Gruppo.
Inoltre, il Ministero delle Attività Produttive, con decreto pervenuto in
data 2 gennaio
2004, ha
nominato Commissari Straordinari, nell’ambito della procedura di
Amministrazione Straordinaria, il Prof. Avv. Elio Blasio, il Dott. Guido
Tronconi e il Dott. Antonio Bertani, già Commissari Giudiziali del Gruppo.
Il Collegio Commissariale procederà, entro il 16 febbraio 2004, alla
presentazione, al Ministero delle Attività Produttive, del programma
previsto dagli articoli 54/56 del DLgs. 270/99.
INDUSTRIA LOMBARDA: CRESCE
LA PRODUZIONE NEL
III° TRIMESTRE 2003 SALGONO GLI ORDINATIVI, DATI POSITIVI DALLE IMPRESE PIÙ
GRANDI
Milano, 28 Gennaio 2004 - Registra una positiva inversione di tendenza,
trascinata soprattutto dalle imprese maggiori l'analisi congiunturale
sull'industria manifatturiera e l'artigianato di produzione presentata da
Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia. Nel
quarto trimestre 2003, dopo quattro mesi di flessione, torna a crescere
l'indice della produzione industriale sebbene a fronte di risultati ancora
negativi nel comparto artigianato. La produzione industriale lombarda
registra una crescita grezza del 5% sul trimestre precedente (+0,6% il dato
destagionalizzato, senza cioè tenere conto che il periodo in esame
corrispondeva con i mesi estivi) e una flessione su base annua dello 0,4%
(-1,3% destagionalizzato). La svolta positiva è determinata dalle imprese
maggiori (+0,8% su base annua), mentre le più piccole e l'artigianato
(-3,9%) restano ancora su livelli deludenti. In questa fase di lenta uscita
da una congiuntura stagnante, la velocità di recupero sembra direttamente
proporzionale alla dimensione d'impresa: quelle maggiori reagiscono più
velocemente alla domanda di mercato con recuperi produttivi che solo in un
secondo momento vengono trasferiti anche sugli ordinativi alle imprese
subfornitrici e del decentramento produttivo. Anche gli ordinativi raccolti
crescono discretamente, sia per l'interno che per l'estero. Cala
l'occupazione, complice però la stagionalità (dimissioni e chiusure di
rapporti a fine anno e rinvio delle assunzioni al nuovo anno). Le
aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre, soprattutto per
l'industria, confermano la positiva inversione di tendenza, più accentuata
nelle grandi e più timida nelle piccole e nell'artigianato che scontano un
naturale e ciclico ritardo per agganciarsi alla ripresa. A livello
settoriale resta critica la situazione per tessile, abbigliamento e
calzaturiero. Positive indicazioni emergono anche dagli investimenti, in
crescita nel 2003 sul 2002 e ancora in crescita nelle prospettive delle
imprese.
LA LOMBARDIA E
MILANO CONSUMANO IL 32% DELLA CARNE
SUDAMERICANA IN ITALIA ESPORTIAMO “BRAMBILLA” ED IMPORTIAMO BISTECCHE (E
IN QUESTI TEMPI DI POLLI ASIATICI NON È MALE…)
Milano, 28 gennaio 2004. Nello slalom tra mucca pazza europea e pollo
asiatico, il consumatore milanese e lombardo si rifugia nella bistecca
sudamericana: negli ultimi 5 anni l’export di carne sudamericana in Italia
è cresciuto del 36% (in Lombardia +16,4%) e
la Lombardia
ne importa, da sola, il 31,8%. In cambio sbarcano piccoli e medi
imprenditori milanesi e lombardi; il sciur Brambilla resta, a ben veder ,
tra i più imitati in tutto il mondo. Così formazione a distanza con le
imprese in Argentina, Uruguay e Paraguay, sviluppare un distretto del legno
in Uruguay, un premio milanese ai designer argentini: sono queste le
iniziative che tengono banco in questi giorni di missione di Carlo Sangalli,
presidente della Camera di Commercio di Milano in Argentina e Uruguay.
Iniziative che vedono insieme le istituzioni milanesi e lombarde, impegnate
nei progetti di sviluppo del continente latino americano, in prima linea le
imprese italiane. Ieri a Montevideo l’incontro con Jorge Batlle Ibanez,
presidente della Repubblica dell’Uruguay, dopo gli incontri del giorno
precedente con Martìn Redrado, vice ministro degli affari esteri argentino
e Anìbal Ibarra, Sindaco di Buenos Aires. E, secondo un’elaborazione
della Camera di Commercio di Milano sull’interscambio, le relazioni
economiche tra
la Lombardia
e l’America Latina sono di primo piano: il 18,2% dell’import italiano è
lombardo, così come più del 32% dell’export nazionale. Tra le province
più attive: Milano, Brescia e Bergamo. Ma la presenza sudamericana in
Lombardia è anche rafforzata dagli oltre 2.300 titolari di imprese
individuali nati nell’America Meridionale. La maggior parte lavora in
provincia di Milano (1.515), ma anche a Brescia, Varese, Bergamo, Mantova.
Più numerosi i peruviani, gli argentini, i brasiliani. "Milano e
la Lombardia
guardano ai Paesi dell’America Latina con grande interesse – commenta
Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano -. Siamo
vicini per motivi storici, culturali, economici, anche perché una parte
importante della comunità italiana nel mondo partecipa da protagonista
nella vita di questi Paesi e rende ancora più forte questo legame. Ma non
possiamo trascurare il senso di responsabilità, che deve essere grande in
un momento difficile come quello attuale, a partire dall’economia e dalla
finanza argentina. Perché il nostro acquisito benessere in una realtà
europea sempre più forte e competitiva non può essere chiuso
all’esterno, ma al contrario può e deve ancora crescere con gli spunti
internazionali e allo stesso modo può trovare un naturale momento di
crescita e confronto con realtà lontane per distanza geografica, ma
vicinissime per coinvolgimento e partecipazione economica.” Interscambio
Lombardia e sue province – America Latina- anno 2002 - Valori in Migliaia
di Euro
|
Import Migliaia di
euro
|
% / tot Lomb.
|
Export Migliaia di
euro
|
% / tot Lomb.
|
Milano
|
676.249,42
|
66,5%
|
713.869,68
|
54,4%
|
Brescia
|
154.728,70
|
15,2%
|
124.801,99
|
9,5%
|
Bergamo
|
63.958,96
|
6,3%
|
147.774,04
|
11,3%
|
Varese
|
33.553,03
|
3,3%
|
110.510,89
|
8,4%
|
Como
|
29.302,43
|
2,9%
|
52.241,87
|
4,0%
|
Mantova
|
19.852,26
|
2,0%
|
48.759,04
|
3,7%
|
Pavia
|
15.924,84
|
1,6%
|
47.687,29
|
3,6%
|
Cremona
|
13.362,91
|
1,3%
|
30.788,05
|
2,3%
|
Sondrio
|
4.729,56
|
0,5%
|
5.006,25
|
0,4%
|
Lecco
|
4.304,64
|
0,4%
|
25.553,90
|
1,9%
|
Lodi
|
235,46
|
0,0%
|
4.948,15
|
0,4%
|
Lombardia
|
1.016.202,21
|
100,0%
|
1.311.941,15
|
100,0%
|
Fonte: Elaborazione
Camera di Commercio di Milano L’interscambio Lombardia – America Latina
Lombardia e America Latina: i volumi di interscambio. L’interscambio fra
Lombardia e America Latina ha raggiunto nel corso del 2002 il miliardo di
euro di importazioni e 1 miliardo e 311 milioni di euro in esportazioni. Le
esportazioni lombarde in America Latina. Le imprese lombarde esportano nei
paesi sudamericani soprattutto macchinari per impieghi speciali (15,9% del
totale delle esportazioni verso l’America del Meridionale) e generali
(10,2%), ma anche prodotti chimici di base (6,5%), prodotti farmaceutici
(6,2%), macchine per la produzione e l’impiego dell’energia elettrica
(6,1%) e macchine utensili (3,8%). I paesi con i quali i rapporti
commerciali sono più intensi sono il Brasile (48,1% delle esportazioni
lombarde destinate all’America Meridionale), il Venezuela (16%), il Cile
(9%), l’Argentina (7,5%) e
la Colombia
(6,9%). Le importazioni lombarde dall’America Latina. Dall’america
Latina in Lombardia si importano soprattutto metalli preziosi (39,5%),
prodotti agricoli (7,1%), carne (6,6%) e ferro, ghisa e acciaio (6,4%). E ad
acquistare dalle imprese lombarde sono per lo più i cileni (39,2% delle
esportazioni totali lombarde con l’America Latina) e i Brasiliani (32,9%),
seguiti da Argentina (10,3%), Perù (7%), Venezuela (3,9%) ed Ecuador
(3,3%). In particolare, il settore della carne sudamericana vede una
crescita dal 1997 al 2002 del 16,4% e, in un solo anno, dal 2001 al 2002,
del 13,1%. Le province che importano di più nel 2002 sono: Milano (60,3%
sul totale regionale), Brescia (12,8%), Como (9,3%) e Varese (5,2%). Le
province lombarde e l’interscambio con l’America del Sud. È Milano, con
il 66,5% dell’import lombardo totale verso il Sud America e il 54,4%
dell’export, la provincia lombarda con il volume di interscambio più
elevato. Seguono Brescia (15,2% dell’import e 9,5% dell’export),Bergamo
(6,3% dell’import e 11,3% dell’export), Varese (3,3% dell’import e
8,4% dell’export), Como (2,9%; 4%), Mantova (2%; 3,7%), Pavia (1,6%; 3,6%)
e Cremona (1,3%; 2,3%). Milano e l’interscambio con l’America del Sud.
Milano ha esportato verso il Sud America nel corso del 2002 prodotti per un
valore di 714 milioni di euro. I prodotti milanesi più richiesti sono i
macchinari per impieghi generali (12,2% dell’export milanese totale verso
il Sud America) e speciali (11,9%), i prodotti farmaceutici (10,5%) e quelli
chimici (6,8%%). Fra i paesi sudamericani, il maggiore acquirente è stato
senz’altro il Brasile (47,6% delle esportazioni milanesi verso il Sud
America), seguito dal Venezuela (17,9%), dal Cile (8,6%) e dall’Argentina
(7,9%). Riguardo alle importazioni, invece, a Milano giungono soprattutto
metalli preziosi (44,3%), prodotti agricoli (8,2%) e carne (6%), provenienti
per lo più dal Cile (46% delle importazioni milanesi dal Sud America), dal
Brasile (28,1%) e dall’Argentina (8,5%).
CELL THERAPEUTICS, INC.
(CTI) ANNUNCIA CAMBIAMENTI NEL SENIOR MANAGEMENT PER COGLIERE NUOVE
OPPORTUNITÀ COMMERCIALI E DI SVILUPPO DEL BUSINESS
Seattle 29 Gennaio 2004,—Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato ieri
l’inserimento di Steve Aselage nel proprio Strategic Management Team con
la nuova carica di Executive Vice President, Global Commercial Operations.
Edward F. Kenney ha annunciato la decisione di lasciare, a partire da metà
febbraio, il ruolo di Chief Operating Officer, mantenendo quello di
consigliere del Ceo fino alla fine dell’anno. Con effetto immediato Jack
W. Singer, M.d., precedentemente Research Program Chair, è stato nominato
Chief Medical Officer e Silvano Spinelli è stato nominato Executive Vice
President Development per Cti e Managing Director European Operations.
Inoltre, Cti ha assunto Giuseppe Dastoli, M.d., in qualità di Vice
President, Business and Commercial Operations-europe. Silvia Comis, M.d.,
Direttore Medico, sarà responsabile per il Clinical Development–europe.
M. Gabriella Camboni, M.d., precedentemente Direttore dello Sviluppo di
Novuspharma, ha lasciato l’azienda. “La nostra strategia di crescita ha
messo Cti in una posizione favorevole per ottenere non solo un aumento
significativo delle vendite di Trisenox, ma anche l’entusiasmante
prospettiva di sottoporre l’Nda per Xyotax entro la fine dell’anno e per
Pixantrone nel
2005,”
ha affermato James A. Bianco, M.d., Presidente e Ceo. “E’ molto
importante che l’azienda abbia le migliori professionalità, al suo
interno, per massimizzare le opportunità commerciali che questi prodotti
garantiscono, avanzando nel contempo nello sviluppo di altri prodotti del
nostro portafoglio. Crediamo che i cambiamenti annunciati oggi ci
permetteranno di migliorare la nostra posizione e di raggiungere questi
traguardi entusiasmanti.” Il Dr. Aselage ha più di 25 anni di esperienza
nella direzione medica, nelle vendite e nel marketing. Più recentemente ha
ricoperto la carica di Senior Vice President in Genzyme per le attività di
vendita e marketing sul territorio nord americano, posizione conseguita a
seguito dell'acquisizione di Sangstat da parte di Genzyme nel corso del
2003. In
Sangstat il Dr. Aselage ha guidato con successo la direzione commerciale
permettendo all'azienda di passare da una fase interna di riorganizzazione
al conseguimento di fatturati record. Il Dr. Aselage si è laureato in
Biologia all’università di Notre Dame ed ha iniziato la sua carriera in
Bristol, dove ha trascorso 10 anni in diversi settori di vendita e con
diverse posizioni nell’ambito della direzione vendite. Successivamente ha
gestito le forze vendita di Genentech (approssimativamente 350 persone) e ha
ricoperto un ruolo chiave nel lancio di Activase (t-Pa), che ha avuto molto
successo negli Stati Uniti. Il Dr. Aselage ha successivamente costituito e
gestito le forze vendita di Rhône Poulenc Rorer Oncology negli Stati Uniti
e in Messico. In Cti il Dr. Aselage sarà responsabile delle vendite, del
Marketing e dei Medical Affairs negli Stati Uniti e in Europa. Con la nuova
carica di Chief Medical Officer, il Dr. Singer sarà il referente per le
strategie di sviluppo clinico. Singer è stato uno dei fondatori ed è
attualmente uno dei Director di Cti. Singer è un noto esperto in tumori
ematologici: infatti ha sviluppato la teoria “clonale della leucemia”.
Ha scritto più di 240 articoli peer-reviewed, 13 capitoli di libri di testo
di biologia cellulare e di sviluppo clinico farmacologico ed è autore di 14
brevetti. E’ stato invitato come speaker a numerosi congressi scientifici
fra i quali, di recente, al “6th International Symposium on Polymer
Therapeutics”ed è membro della Society for Clinical Investigation. Prima
di lavorare per Cti, Singer è stato professore di medicina all’Università
di Washington e membro del “Fred Hutchinson Cancer Research Center”. Dal
1975 al 1992 è stato Chief of Medical Oncology al “Veterans
Administration Medical Center” di Seattle. Inoltre Singer è stato
consulente presso il National Cancer Institute e per diverse aziende
farmaceutiche prima di entrare a far parte di Cti. Il Dr. Spinelli, entrato
a far parte del management team di Cti in seguito alla fusione con
Novuspharma, sarà Evp Development per Cti e ricoprirà la carica di
Managing Director European Operations. Assumerà inoltre la responsabilità
della Discovery Research. Spinelli è stato co-fondatore e Ceo di
Novuspharma da Gennaio
1999 a
Dicembre 2003. Prima della costituzione di Novuspharma, Spinelli è stato
direttore della Ricerca e Sviluppo di Boehringer Mannheim Italia Spa., dove
è stato responsabile dello sviluppo e della registrazione di diversi
prodotti farmaceutici oncologici. Il Dr. Dastoli entra a far parte di Cti
dopo un’esperienza professionale precedente in Pharmion, dove ricopriva la
carica di Direttore Medico, con responsabilità per le vendite e il
Marketing, inclusa la gestione del Pharmion Risk Management Program per
Talidomide. Dastoli ha trascorso 11 anni in Roche-italia, dove è stato
responsabile del lancio di Herceptin, Xeloda e Atra, oltre che dello
sviluppo e del lancio di Mabthera (rituximab). Il Dr. Dastoli è entrato poi
in Bristol-myers Squibb dove la sua esperienza è stata fondamentale per
l’aumento dalla quota di mercato di Taxol in Italia. Il Dr. Dastoli si è
laureato in medicina, con specializzazione in ematologia, all’Università
di Pisa ed è conosciuto dagli opinion leader europei nel campo
dell’ematologia e dell’oncologia. In Cti il Dr. Dastoli sarà
responsabile del Marketing e delle vendite per l’Europa.
ENERGY TAXATION: COMMISSION PROPOSES TRANSITIONAL PERIODS FOR ACCESSION
COUNTRIES
Brussels, 29th January 2004 - The European Commission has presented a
proposal to amend the Energy Tax Directive (see Ip/03/1456) so as to allow
the Eu accession countries temporarily to apply excise duty exemptions or
lower rates of duty than the Eu-wide minimum rates normally required on all
energy products (mineral oils, coal, natural gas) and electricity. The
varying arrangements proposed cover all the accession countries except
Cyprus, which has not requested any measures in addition to those which it
was granted under the Treaty of Accession. The arrangements would be along
the lines of those allowed to existing Member States. In particular, they
would be strictly limited in time and would generally last no longer than
2012; they would be proportionate to the effective problems that they are
designed to address; and they would, where relevant, include a progressive
alignment towards the relevant Eu minimum rates. The likely price increases
if excise duties had to be raised by 1 May
2004 in
the accession countries could negatively affect their economies and could in
particular constitute a heavy burden for small companies and for poorer
households. The proposal, which must be adopted unanimously by the Eu's
Council of Ministers, would come into force on 1 May 2004, the date by which
the accession countries will be required to apply the Energy Tax Directive.
"This proposal would allow accession countries equivalent opportunities
for transitional arrangements before full implementation of the Energy Tax
Directive to those which existing Member States enjoy" commented
European Commissioner for Taxation Frits Bolkestein. "Although some of
the exemptions proposed would last a rather long time, all would be
time-limited and the extension of the Directive to the ten new Member States
will be a major step forward in the functioning of the Internal Market and
in meeting environmental objectives". The proposal would ensure that
the principles which governed the granting of transitional periods for
existing Member States would apply equally to the accession Member States.
The measures proposed (see Annex for details) would therefore be: strictly
limited in time and generally last no longer than 2012; proportionate to the
effective problem they address; include, where relevant, a progressive
alignment towards the Eu applicable minimum rates. The main justification
provided by the accession countries and accepted by the Commission for the
differing transitional arrangements is the fact that the likely price
increases if excise duties had to be raised by 1 May 2004 could negatively
affect their economies and could in particular constitute a heavy burden for
Smes and for poorer households. The Commission's proposal was made on the
basis of requests received from the accession countries, from all except
Cyprus
. The Accession Treaty of 16 April 2003 provides with respect to Eu
legislation adopted after 16 April 2003, such as the Energy Tax Directive,
that the accession countries must have the opportunity to submit requests
for any exemptions with respect to such legislation that they regard as
necessary. The Commission must examine any such requests and make a proposal
to the Council if it considers this justified. The Commission viewed as
acceptable most of the requests that the accession countries made in the
case of the Energy Tax Directive to be allowed to apply exemptions or rates
lower than the Eu minimum rates. It proposed that a few exemptions requested
for either unlimited or for excessively long periods of time should be
subject to proportionate time limits and it rejected one request, concerning
a tax exemption for waste oils, because it would have contradicted Eu
environmental policy. The Treaty of Accession grants very few exemptions to
accession countries in respect of excise duties on energy products. It
authorises
Cyprus
to apply until 1 May 2005 an exemption from excise duties on mineral oils
used for the production of cement and an exemption from additional excise
duties on all types of fuel used for local passenger transport. The Treaty
also authorises
Poland
to maintain a reduced rate of excise duty on certain biofuels until 1 May
2005. While some accession countries already comply with the Eu minimum
excise duty rates on energy products in at least some areas, other
countries' rates have not yet been aligned. Energy Tax Directive - The Eu's
Council of Ministers on 27 October 2003 adopted a Directive which widened
the scope of the Eu minimum rate system, previously limited to mineral oils,
to all energy products including coal, natural gas and electricity. In
particular, the Directive was intended to reduce distortions of competition
between Member States as a result of divergent rates of tax; reduce
distortions of competition between mineral oils and the other energy
products that were not previously subject to Eu tax legislation; increase
the incentive to use energy more efficiently (so as to reduce dependency on
imported energy and cut carbon dioxide emissions); and allow Member States
to offer companies tax incentives in return for specific undertakings to
reduce emissions. The Directive entered into force on 1st January 2004. The
full text of the Commission proposal to allow certain Member States to apply,
in respect of energy products and electricity, temporary exemptions or
reductions in the level of taxation is available on the Europa internet
site: http://europa.Eu.int/comm/taxation_customs/whatsnew.htm
Annex Proposed transitional
arrangements for accession countries concerning energy taxation Diesel and
kerosene used as propellant (Eu minimum rate: €302/1000 litres from
1/1/2004 and €330 from 1/1/2010): Estonia (diesel only), Malta (diesel and
kerosene): Gradual alignment up to €330 by 1/1/2010. However, level of tax
must not be less than €245 from 1/5/2004
Latvia
&
Lithuania
(diesel and kerosene): Gradual alignment up to €302 by 1/1/ 2011 and to
€330 by 1/1/2013. However, level of tax must not be less than €245 from
1/5/2004 and not less than €274 from 1/1/2008.
Poland
(diesel): Gradual alignment up to €302 by 1/1/2011 and €330 by 1/1/
2013. However, level of tax must not be less than €245 from 1/5/2004 and
not less than €274 from 1/1/2008. Leaded petrol (Eu minimum rate:
€421/1000 litres from 1/1/ 2004) -
Malta
: Gradual alignment up to 1/1/2010. However, level of tax must not be less
than €337 from 1/5/2004. Unleaded petrol (Eu minimum rate: 359 €/1000
litres from 1/1/ 2004) -
Estonia
,
Malta
: Gradual alignment up to 1/1/2010. However, level of tax must not be less
than €287 from 1/5/2004.
Latvia
,
Lithuania
: Gradual alignment up to 1/1/2011. However, level of tax must not be less
than €287 from 1/5/2004 and not less than €323 from 1/1/2008.
Poland
: Gradual alignment up to 1/1/2009. However, level of tax must not be less
than €287 from 1/5/2004. Diesel used for heating (Eu minimum rate: 21
€/1000 l. From 1/1/2004) -
Poland
(for diesel used as heating fuel by schools, nursery schools and other
public utilities): Total or partial exemptions or reductions up to 1/1/2008.
Heavy fuel oil used for heating purposes (Eu minimum rate: 15€/1000 kg
from 1/1/2004) -
Latvia
(heavy fuel oil used for district heating): Gradual alignment up to 1/1/
2010 but rate cannot be less than 50% of Eu minimum rate as from 1/1/2007.
Malta
: Gradual alignment up to 1/1/2009 but rate cannot be less than 50% of the
Eu minimum from 1/1/ 2007.
Poland
: Gradual alignment up to 1/1/2008. However, level of tax cannot be less
than €13 from 1/1/2004. Electricity (Eu minimum rate: 0.5 €/Mwh for
business and 1.0 €/Mwh for non-business from 1/1/2004) -
Czech
Republic
: Total or partial exemption or reductions until 1/1/2008 .
Estonia
: Until 1/1/2010 to convert current input electricity taxation system into
an output taxation system.
Hungary
(for district heating),
Latvia
,
Malta
,
Slovakia
: Gradual alignment up to 1/1/2010 but rate cannot be less than 50% of the
Eu minimum rate as from 1/1/2007.
Lithuania
: Full exemption until 1/1/2010.
Poland
: Gradual alignment up to 1/1/2006 . Natural Gas (Eu minimum rate: 0.15 €/gigajoule
for business and 0.3 €/gigajoule for non/business) from 1/1/2004) -
Czech
Republic
(district heating): Total or partial exemption or reductions in tax levels
up to 1/1/2008 .
Hungary
(for district heating),
Malta
,
Slovakia
: Gradual alignment up to 1/1/2010 but rate cannot be less than 50% of Eu
minimum rate as from 1/1/2007.
Latvia
,
Poland
,
Slovenia
: Exemption already permitted under the Energy Tax Directive which allows an
exemption on natural gas in those Member States in which the share of
natural gas in final energy consumption was less than 15 % in 2000.
Exemption is for a maximum period of ten years after the entry into force of
this Directive or until the national share of natural gas in final energy
consumption reaches 25 %, whichever is the sooner.
Lithuania
: Exemption until 1/1/2010. Coal and coke (Eu minimum rate: 0.15 €/gigajoule
for business and 0.3 €/gigajoule for non/business) from 1/1/2004) -
Czech
Republic
: Total or partial exemption or reductions until 1/1/2008
Hungary
,
Poland
(coal used for district heating): Gradual alignment up to 1/1/2010. However,
effective tax rate cannot be less than 50% of Eu minimum from 1/1/2007.
Latvia
(coal and coke),
Malta
(solid fuels),
Hungary
and
Poland
(coal used for purposes other than district heating),
Slovakia
(solid fuels): Gradual alignment up to 1/1/2009. However, effective tax rate
cannot be less than 50% of Eu minimum from 1/1/2007.
Hungary
(coal and coke): Exemption until 1/1/2009.
Lithuania
(coal, coke and lignite): Full exemption until 1/1/2007. Oil Shale (Eu
minimum rate: as for coal - see above) -
Estonia
: Total or partial exemption until 1/1/2009, reduction up to 50% of Eu rate
up to 1/1/2013. Shale Oil (Eu minimum rate: 15 € for
1000 kg
) -
Estonia
: For district heating only, gradual alignment up to 1/1/2010. However,
effective tax rate cannot be less than 50% of Eu minimum from 1/1/2007.
Orimulsion (Eu minimum rate: as for coal see above) -
Lithuania
: Exemption when used for purposes other than the production of electricity
or heat up to 1 /1/2010. Other exemptions (Eu minimum rate depends on the
fuel used) -
Malta
: tax reduction up to 31/12/2006 for fuel used in private pleasure craft and
private pleasure flying.
Latvia
: reduced rate of taxation or exemption until 31/12/2006 for energy products
and electricity used in local public passenger transport vehicles .
Poland
: reduced rate of taxation or exemption for some fuels (used by aviation
engines, ship engines, for sea technology) until 31/12/2006.
ENI VINCE IMPORTANTE GARA INTERNAZIONALE PER
L'ESPLORAZIONE E LO SFRUTTAMENTO DI GAS IN ARABIA SAUDITA
San Donato Milanese, 29 gennaio2004 - Eni, in qualità di operatore e in
consorzio con
la Società
spagnola Repsol Ypf, è risultata vincitrice della gara internazionale
indetta dal Ministero del Petrolio e delle Risorse Minerarie per
l'esplorazione e lo sfruttamento di gas naturale dell'area denominata
"Area C" in Arabia Saudita. Gara cui hanno partecipato importanti
compagnie internazionali. L'annuncio è stato dato oggi a Riyadh dal
Ministro del Petrolio Saudita Sua Eccellenza AlଠI. Al-naimi.
"Questo importante progetto, valutato secondo i rigorosi criteri
economico-finanziari da tempo adottati dall'Eni, - ha dichiarato
l'Amministratore Delegato Vittorio Mincato - segna la ripresa delle attività
upstream in Arabia Saudita, dove Eni aveva operato agli inizi degli Anni
Settanta. Si rafforza cosଠla posizione dell'Eni in una regione
strategica per il futuro degli idrocarburi". Per la realizzazione
dell'attività di ricerca e il successivo sfruttamento del gas nell'
inesplorata Area C di circa
52.000 chilometri
quadrati, situata nel prolifico bacino di Rub Al Khali, verrà costituita
una Società formata da Eni (50%), Repsol Ypf (30%) e dalla compagnia
petrolifera saudita Saudi Aramco (20%). Il gas scoperto verrà destinato ad
usi domestici, alla petrolchimica, alla generazione di energia elettrica e
alla desalinizzazione dell'acqua.
SABRE
HOLDINGS ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DELL’ANNO 2003
Milano, 29 gennaio 2004 – Sabre Holdings Corporation ha annunciato i
risultati finanziari del quarto trimestre e dell’intero 2003. Nel quarto
trimestre 2003, l’utile per azione su base Gaap si è attestato a 0,10
dollari con entrate pari a 467 milioni di dollari. Nel 2003 Sabre ha
riportato guadagni per azione su base diluita pari a 0,58 dollari, su base
Gaap. Le entrate si sono attestate a 2.05 miliardi di dollari. “Nel 2003
abbiamo gettato le basi per aumentare i ricavi ed incrementare i
guadagni”, ha affermato Sam Gilliland, presidente Ceo di Sabre Holdings.
“Abbiamo ampliato la nostra offerta, creato valore per i fornitori
turistici e per le agenzie nostre clienti prima dell’entrata in vigore
della deregulation e siamo stati capaci di mantenere la nostra leadership
nel settore airline in questo impegnativo momento.” Per il 2004 abbiamo
piani aggressivi per migliorare la nostra profittabilità grazie al rilascio
di prodotti e servizi per i clienti e ad un rigoroso programma di
contenimento dei costi”, ha aggiunto Gilliland. Sabre Holdings - Risultati
Finanziari Dell’anno 2003: Nel 2003 le entrate totali derivanti da
operazioni continuative sono state di 2,05 miliardi di dollari, -0,5%
rispetto al
2002. L
'utile operativo, su base Gaap, è stato di 166 milioni di dollari, -47,6%
rispetto al 2002. Gli utili netti, su base Gaap, sono stati di 83 milioni di
dollari, pari a 0,58 dollari per azione, rispetto ai 214 milioni di dollari
del 2002. Ebitda: i guadagni prima degli interessi, delle tasse, dei
deprezzamenti e degli ammortamenti sono stati pari 302 milioni di dollari.
Sabre Holdings Business Review (I seguenti risultati riflettono
l’integrazione di Getthere) - Travelocity - Le entrate di Travelocity per
il 2003 sono state pari a 395 milioni di dollari su basi Gaap, +16.5% anno
su anno. Il fatturato derivante da transazioni è stato di 289 milioni di
dollari, +34.4% rispetto al 2002. Nel 2003, Travelocity ha effettuato
prenotazioni di viaggi per un totale di 3.9 miliardi, +11.6% rispetto al
2002. Sabre Travel Network - Nel quarto trimestre 2003 le entrate di Sabre
Travel Network sono state pari a 345 milioni di dollari, -3,3% rispetto allo
stesso trimestre 2002. Le prenotazioni di viaggi processate in tutto il
mondo attraverso Sabre sono state 86 milioni, +1,8% anno su anno.
Nell’intero 2003 le entrate totali, su base Gaap, si sono attestate a 1,56
miliardi di dollari, -4,3% rispetto al 2002. Le prenotazioni 2003, che
comprendono prenotazioni dirette e prenotazioni in joint venture per le
quali Sabre o i suoi partner di distribuzione ottengono una quota di
prenotazione, sono state 366 milioni, -8% rispetto al 2002. Sabre Airline
Solutions - Le entrate per l'intero 2003 sono state pari a 232 milioni di
dollari, +7,2% rispetto al 2002. Highlights 2003 - Sabre
Holdings Sam Gilliland è stato nominato President and Ceo e Paul Ely, Jr. Ha
preso la posizione di Non-executive Chairman, al posto di William J.
Hannigan. Ha annunciato un programma per la riacquisizione di 100 milioni di
dollari di azioni. Ha integrato Getthere nelle business unit esistenti,
riallineando gli asset tecnologici per una crescita più veloce nel mercato
online . Ha chiuso con successo l’operazione sulla deregulation dei Gds.
Travelocity - Michelle Peluso è stata nominata President and Ceo. Ha
completato l’acquisizione di World Choice Travel (Wct), consolidatore
americano di camere alberghiere e distributore di My Travel Group Plc. Ha
esteso il merchant model per hotel a più di 9.000 strutture alberghiere (ad
oggi sono oltre 10.000), facendolo diventare il programma indipendente con
il più elevato tasso di crescita dell’intera industria turistica. Ha
presentato Travelocity Business, agenzia di viaggi full-service corporate.
Ha introdotto la tecnologia Travelocity Totaltrip(tm), un innovativo motore
dinamico per lo shopping che permette ai clienti di prenotare nello stesso
momento passaggi aerei e camere d’albergo, con accesso a tariffe speciali
non disponibili quando si prenotano separatamente. Ha introdotto Travelocity
Total Cruise(sm), che permette di prenotare contemporaneamente passaggi
aerei e crociere online. Sabre Travel Network - Ha firmato accordi a lungo
termine per la partecipazione al programma Dca Three Year Option, con più
di 20 vettori, comprese le grandi 6 compagnie americane. Ha lanciato Jurni
Network, un consorzio di agenzie di viaggi specializzate nel settore leisure,
che opererà con un nuovo modello di vendita offline Ha completato
l’acquisizione del restante 49% della tedesca Dillon Communication Systems
Gmbh (Dcs), il più importante distributore di pacchetti turistici leisure
in Germania. Per il decimo anno consecutivo è stato nominato il miglior Gds
al mondo da The World Travel Awards. Sabre Holdings Outlook - Le seguenti
previsioni tengono conto dell’impatto finanziario ralativo
all’integrazione di Getthere e dell’acquisizione di Wct da parte di
Travelocity. 2004 Per il 2004 le previsioni sono: Le entrate del 2004
dovrebbero crescere tra il 2%- 6% su base Gaap, e tra il 4%-9% escluse le
operazioni straordinarie anno su anno. Guadagni per azione tra 0.94-1.04
dollari su base Gaap- Guadagni per azione tra 1.15-1.25 dollari escluse le
operazioni speciali- Proiezioni di crescita delle Business unit per il 2004:
Travelocity: le entrate dovrebbero crescere più del 27% su base Gaap e più
del 30% escludendo le operazioni straordinarie- Sabre Travel Network: si
prevede un leggero declino nelle entrate su base Gaap e una minima crescita
se si escludono le operazioni straordinarie. Sabre Airline Solutions: si
prevede un lieve incremento delle entrate.
NUOVI DIRITTI PER I PASSEGGERI AEREI DELL'INTERA UNIONE
EUROPEA
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - Il vicepresidente della Commissione europea,
responsabile per i Trasporti e l'energia, Loyola de Palacio ha accolto
favorevolmente l'adozione definitiva, da parte del Parlamento europeo e del
Consiglio, della proposta di regolamento per tutelare i diritti dei
passeggeri aerei in caso di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo
prolungato. "L'azione a favore dei diritti dei passeggeri è una delle
grandi iniziative prese da questa Commissione per porre il cittadino al
centro delle politiche dell'Ue", ha dichiarato. "Troppo spesso i
passeggeri aerei sono vittime di pratiche per le quali meriterebbero un
trattamento equo e un indennizzo adeguato: d'ora in poi tutti potranno
avvalersi di questi nuovi e più forti diritti", ha aggiunto il
commissario. Il regolamento dovrebbe entrare in vigore nelle prossime
settimane e i nuovi diritti saranno applicabili a partire dal 2005.
"Come in passato,
la Commissione
europea provvederà affinché i passeggeri siano consapevoli dei nuovi
diritti e in tutti gli aeroporti sarà fornita una corretta
informazione", ha concluso
la Loyola De
Palacio. Ogni anno, negli aeroporti comunitari circa 250 000 passeggeri
aerei hanno una brutta sorpresa al momento dell'accettazione: in possesso di
biglietto valido e di prenotazione confermata, sono comunque costretti ad
imbarcarsi sul volo successivo per sovraprenotazione (overbooking). Il
negato imbarco è causa di considerevoli disagi e perdita di tempo per i
passeggeri. Altrettanto sgradevoli sono le cancellazioni senza preavviso e i
ritardi che lasciano i passeggeri in attesa per ore all'aeroporto. Il nuovo
regolamento sostituirà quello del 1991, che presenta gravi limitazioni, in
quanto non dissuade in modo efficace le compagnie aeree dal rifiutare
l'imbarco o dall'attribuire le cancellazioni a motivi commerciali o a
ritardi prolungati. Esso poi non si applica ai voli non di linea (charter),
organizzati da operatori turistici. La situazione cambierà radicalmente con
il nuovo regolamento, che, una volta in vigore tra circa un anno, offrirà
ai passeggeri una protezione effettiva e integrale. Il regolamento introduce
quattro nuovi diritti fondamentali. Estende i diritti dei passeggeri a tutti
i tipi di volo Finora erano esclusi i voli non di linea, che rappresentano
un'ampia parte del mercato. Il nuovo regolamento riguarda sia i voli di
linea sia i voli non di linea, compreso il trasporto aereo facente parte di
un pacchetto vacanze. Inoltre, il nuovo regolamento sarà applicabile non
solo ai passeggeri in partenza da un aeroporto di uno Stato membro, ma
anche, se la compagnia aerea è un vettore della Comunità, ai passeggeri in
partenza da un paese terzo con destinazione in uno Stato membro, a
condizione che non ricevano un trattamento analogo nel paese terzo. Riduce
la frequenza del negato imbarco Il nuovo regolamento ridurrà drasticamente
la frequenza del negato imbarco contro la volontà del passeggero,
associando due misure: innanzitutto, in previsione di dover rifiutare
l'imbarco a un passeggero, la compagnia aerea sarà obbligata, prima di
qualsiasi altra cosa, a chiedere se vi sono eventuali volontari disposti a
cedere il posto in cambio di determinati vantaggi; in altre parole, deve
cercare di trovare un accordo con eventuali passeggeri interessati a
rinunciare al proprio posto; solamente se il numero di volontari è
insufficiente, può rifiutare l'imbarco ad altri passeggeri contro la loro
volontà; in secondo luogo, se l'imbarco viene effettivamente negato, la
compagnia aerea dovrà corrispondere una compensazione a un livello
dissuasivo: € 250 per voli inferiori a
1 500 km
, € 400 per voli intracomunitari di oltre
1 500 km
e per altri voli compresi tra 1500 e
3 500 km
, € 600 per tutti gli altri voli. Ciò costituirà un forte incentivo a
cedere un posto volontariamente e un notevole deterrente a negare l'imbarco.
Oltre all'indennizzo, i passeggeri cui sia negato l'imbarco continueranno a
godere dei seguenti diritti: la scelta tra il rimborso del biglietto e un
volo alternativo e pasti, rinfreschi e sistemazione in albergo. Minimizza i
disagi dovuti alle cancellazioni - Qualora la cancellazione del volo sia di
responsabilità della compagnia aerea o dell'operatore turistico, il
passeggero ha diritto alla compensazione prevista per negato imbarco, salvo
se: ne sia stato informato due settimane prima dell'orario previsto della
partenza oppure; ne sia stato informato a tempo debito e imbarcato su un
volo alternativo ad un orario molto vicino a quello del volo originale.
Inoltre, in caso di cancellazione, i passeggeri avranno comunque diritto a:
pasti e rinfreschi, sistemazione in albergo, se la cancellazione comporta un
pernottamento, rimborso, se la cancellazione comporta un ritardo di almeno
cinque ore. Prevede l'assistenza ai passeggeri in caso di ritardo prolungato
- Se la compagnia aerea prevede ragionevolmente un ritardo prolungato, ha
l'obbligo di offrire ai passeggeri: pasti e rinfreschi, sistemazione in
albergo, se il ritardo comporta un pernottamento, rimborso del volo, se la
cancellazione comporta un ritardo di almeno cinque ore.
LASTMINUTE.COM LANCIA IL MOTORE VOLO + HOTEL.
Milano, 29 gennaio 2004 - lastminute.Com, leader europeo in soluzioni online
per i viaggi e il tempo libero, lancia il nuovo e pratico motore Volo +
hotel (Dynamic Packaging). Dopo il successo riscosso sul sito della casa
madre inglese, è live da fine Dicembre, sul sito italiano di lastminute.Com,
il nuovo motore Volo + hotel che permette all’utente di assemblare
direttamente il miglior prezzo del volo e abbinarlo con il miglior prezzo
per l’hotel. Il motore è facilmente raggiungibile dalla barra di
navigazione in home page ed è collegato sia al motore voli sia al data base
di Hotel (contrattati personalmente da lastminute.Com e con tariffe
agevolate). Le disponibilità sono reali e il sistema da la possibilità di
personalizzare al 100% la propria vacanza modificando l’orario del volo e
scegliendo la categoria e il tipo di hotel. “Il motore Volo + hotel è un
tool davvero fondamentale per la nostra attività e sta riscuotendo molto
successo anche senza un vero e proprio lancio, afferma Gianni Rotondo
Managing Director di lastminute.Com Italia. Con il motore volo + hotel,
l’utente diventa vero protagonista e può creare e personalizzare la
vacanza a suo piacimento, risparmiando! Infatti il motore va a pescare anche
le tariffe aeree personalmente contrattate da noi assemblandole con ottimi
hotel a prezzi stracciati!”
RISULTATI
DI TRAFFICO DI AUSTRIAN AIRLINES GROUP DA GENNAIO A DICEMBRE 2003. IL QUARTO
TRIMESTRE VEDE UN’INVERSIONE POSITIVA NEL NUMERO DI PASSEGGERI TRASPORTATI
Milano, 29 gennaio 2004 - Il Chief Executive Officer Vagn Soerensen ha
commentato cosí i risultati di traffico di Austrian Airlines Group
pubblicati oggi :”La tendenza che avevamo rilevato nei mesi passati – e
cioé che il numero dei passeggeri, ed il coefficiente di riempimento
passeggeri sui nostri voli di linea, stesse di nuovo crescendo, a seguito
delle nostre strategie focalizzate di marketing, attuate da settembre in poi
– si è ulteriormente accresciuta durante dicembre 2003. Siamo riusciti a
raggiungere significativi indici di crescita sia nel settore dei voli di
linea che in quello dei voli charter; infatti, nell’ultimo mese del 2003,
abbiamo trasportato il 5,6% di passeggeri in più e abbiamo innalzato il
nostro coefficiente di riempimento passeggeri di 6,3 punti percentuali fino
a quota 73,8%. Grazie alla nostra politica di bilanciamento della capacità,
siamo riusciti ad accrescere il coefficiente di riempimento passeggeri sui
voli di linea per il 2003 rispetto al 2002, fino a quota 71,3%. Con un
numero di passeggeri cresciuto dello 2,6% durante in quarto trimestre del
2003, il coefficiente di riempimento passeggeri sui voli di linea è
aumentato di 6,4 punti percentuali fino a quota 74,3%. Durante l’intero
2003 la produzione di voli sia di linea che charter è stata ridotta,
essenzialmente nella prima metà dell’anno a causa della crisi irachena e
della Sars. Il Gruppo ha effettuato un totale di 142.786 voli nel 2003, 4,8%
in meno rispetto al 2002. Il numero totale di passeggeri trasportati sia su
voli di linea che charter, durante lo stesso periodo, è sceso solo del 4%
fino a quota 8.479.417.
RYANAIR: NUOVA BASE E CRESCITA RECORD
Milano, 29 gennaio 2004 - Ryanair festeggia la nuova base di Roma Ciampino e
la crescita record nel terzo trimestre con un’offerta eccezionale: 0.99
Euro* Klagenfurt – Baden Baden; 9.99 Euro* Parigi Beauvais – Francoforte
Hahn. *Solo andata – Tasse aeroportuali escluse. Ryanair, la linea aerea a
basse tariffe N.1 in Europa, ha festeggiato ieri il lancio della sua decima
base europea di Roma Ciampino e una crescita record nel terzo trimestre con
una nuova promozione dedicata alle nuove destinazioni dalla base. I
risultati finanziari per il trimestre conclusosi al 31 Dicembre 2003
evidenziano una crescita record sia dei passeggeri che degli utili con
incrementi rispettivamente del 54% e del 10%. Tabella riassuntiva in Euro (Irish
Gaap)
Trimestre conclusosi
|
31 Dic.2002
|
31 Dic.2003
|
% Incremento
|
Passeggeri
|
3.9m
|
6.1m
|
54%
|
Ricavi
|
€185.9m
|
€255.0m
|
37%
|
Profitto al netto delle tasse
|
€43.2m
|
€47.5m
|
10%
|
Eps (Euro Cent) Note 1
|
5.72c
|
6.27c
|
10%
|
La base di Roma Ciampino, che partirà
con 4 aeromobili, 8 rotte, 30 voli giornalieri ha già ottenuto prenotazioni
per il prossimo mese di febbraio in misura sensibilmente maggiore della
media delle rotte Ryanair. Le 8 rotte per Baden Baden, Bruxelles,
Barcellona, Klagenfurt, Londra, Parigi e Stoccolma da Roma Ciampino sono
solo l’inizio di una nuova era di viaggi a basse tariffe per gli italiani
e un forte sviluppo per il turismo e l’occupazione in Italia. Peter
Sherrard, Direttore Marketing e Vendite Ryanair per l’Italia, ha detto:
“Da quando abbiamo iniziato le operazioni a Roma Ciampino nell’aprile
del 2002 è stato immediatamente un grande successo, tanto raggiungere un
milione di passeggeri nel solo anno 2003. Oggi, con l’aggiunta di 5 nuove
rotte per il lancio della base, offriremo più scelta, più destinazioni e
tariffe ancora più basse. Mete come i favolosi centri benessere di Baden
Baden in Germania, le favolose piste da sci di Klagenfurt in Austria o la
romantica città di Parigi ora sono raggiungibili con tariffe scontatissime:
questa è veramente un’offerta da cogliere al volo. L’offerta dura fino
a mezzanotte di giovedì e consigliamo a tutti di prenotare subito su www.Ryanair.com
” Periodo di prenotazione: 30 Gennaio – Mezzanotte 5 Febbraio; Periodo
di Viaggio: 6 Febbraio – 31 Marzo; Giorni di Viaggio: Lunedì – Giovedì;
Acquisto: On Line.
ANDREA GIANNETTI PRESIDENTE DI ASSOTRAVEL
INVIA UNA LETTERA APERTA AL MINISTRO PIETRO LUNARI
Roma, 29 gennaio 2004 - “Egregio Signor Ministro, con la presente
esprimiamo vivo apprezzamento per la proposta presentata dall'Enac in sede
Ue volta ad estendere le norme di sicurezza attualmente applicate a tutti i
vettori aerei che accedano al territorio europeo o trasportino cittadini
italiani. E' infatti assolutamente necessario che Enti ed Istituzioni
preposti a controllo, vigilanza e regolazione del trasporto aereo siano
particolarmente attenti ed attivi in questa fase di mercato in cui l'unico
fattore di competizione tra vettori appare quello della corsa al ribasso
delle tariffe. In tal senso questa comunicazione vuole essere, da parte
degli agenti di viaggio aderenti a Confindustria, principalmente una
evidenziazione ufficiale di questa specifica situazione. A nostro avviso,
proprio in ragione di tale corsa al ribasso, i limiti di sicurezza ed i
controlli andrebbero innalzati ed accentuati. Come Associazione di
Rappresentanza delle agenzie di viaggio e turismo costituiamo un aggregato
di imprese che rappresentano il 55% del volume di biglietteria aerea venduta
in Italia, ma riteniamo di rappresentare legittimamente, oltre agli
interessi delle imprese, anche quelli dei nostri clienti che si affidano
alle agenzie di viaggio per essere consigliati e serviti al meglio. Infine,
cogliamo l'occasione per ribadire che, anche prescindendo dai fondamentali
aspetti della sicurezza, per il comparto si rende necessario istituire un
organismo di regolazione ad hoc. Infatti pur credendo pienamente nella
capacità del mercato di autoequilibrarsi, è anche vero che, sulla stessa
rotta, sussistono oscillazioni di tariffe troppo intense e fuorvianti dal
momento che siamo senz'altro in presenza di una situazione anomala quando il
costo di un passaggio aereo tra due città europee è inferiore al costo
della corsa in taxi tra il centro della stessa città e l'aeroporto. Inoltre
la presenza di tipologie di imprese fortemente differenziate dal punto di
vista dimensionale e le stesse modalità di distribuzione costituiscono un
ulteriore elemento a favore dell’istituzione del citato organismo di
regolazione. La ringrazio per l'attenzione e, restando a Sua disposizione
per ogni esigenza di approfondimento, Le porgo distinti saluti.” Andrea
Giannetti
CORSICA FERRIES, SARDINIA FERRIES:
LA MEGA EXPRESS
THREE FA ROTTA SULLA SARDEGNA
IN LINEA DA MAGGIO, AUMENTERÀ
LA CAPACITÀ DELLA
FLOTTA DI OLTRE 1.000.000 DI POSTI
Milano, 29 gennaio 2004 - Nel 2004,
la Sardegna
sarà al centro della strategia di Corsica Ferries, Sardinia Ferries che,
con la messa in linea della nuova Mega Express Three, potrà aumentare
notevolmente la propria capacità di trasporto e incrementare il numero di
viaggi. Verso l'isola, sono programmati 1.928 viaggi dai porti di Livorno e
di Civitavecchia, un aumento del 20,50% rispetto al 2003. Sulla sola linea
LivornolGolfo Aranci, nel periodo compreso tra il l° aprile e il 31
ottobre, l'aumento raggiunge il 75,70%: i viaggi passano da
568 a
998 e la capacità di trasporto da 1.225.000 passeggeri a 1.650.000. Grazie
all'entrata in linea della nuova nave, sarà possibile effettuare 3 corse al
giorno su questa rotta e effettuare tutti i viaggi diurni con navi veloci,
riducendo il tempo della traversata a 5 ore con le Express e a 5 ore e 55
minuti con le Mega Express. In questo modo Corsica Ferries, Sardinia Ferries
è la prima e l'unica compagnia ad offrire con continuità un servizio
veloce per
la Sardegna
dal porto di Livorno. La corsa notturna, che parte alle 23 con arrivo alle
7, si effettua a bordo delle Mega Express. Su tutte le linee per
la Sardegna
è prevista anche quest'anno la tariffa jackpot da 5 euro sul trasporto
dell'automobile, in tutte le stagioni, mentre il passeggero spende a partire
da 18 euro. Nel 2003, Corsica Ferries, Sardinia Ferries ha trasportato
2.400.000 passeggeri e prevede un fatturato di 146 milioni di euro.
La Mega Express
Three rappresenta una svolta nel panorama dei traghetti, il punto di
equilibrio tra velocità, comfort e capienza, potendo disporre di 374
cabine, 400 poltrone, più di
1.600 metri quadrati
destinati a saloni, bar e ristoranti. Un autentico albergo in grado di
spostarsi alla velocità di 30 nodi e mezzo, trasportando un totale di 2.100
passeggeri e 650 automobili.
TEODORO CATANESE RIELETTO PRESIDENTE DI AGESI,
L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE IMPRESE DI FACILITY MANAGEMENT
Milano, 29 gennaio 2004 - Teodoro Catanese, Direttore Generale di Elyo
Italia, azienda leader nel mercato del Facility Management, è stato
rieletto – per il triennio 2004/2006 – Presidente di Agesi,
l’Associazione Nazionale delle Imprese di Facility Management. Confermato
anche il Consiglio Direttivo dell’Associazione. Agesi, che riunisce 50
aziende del settore con un fatturato di 7 miliardi e mezzo di Euro e 12.000
dipendenti, ha lo scopo di promuovere la conoscenza e l’utilizzo del
Facility Management, la gestione cioè di tutte quelle attività necessarie
al buon funzionamento della struttura generale di un’impresa e che non
fanno parte del suo core business. Agesi fa parte di Fita,
la Federazione Italiana
Industrie e Servizi Professionali e del Terziario Avanzato, associata
Confindustria.
SONIC SOFTWARE SCELTA DALLA NATO PER
L’INFRASTRUTTURA DI DIFESA AEREA
Milano, 29 gennaio 2004 - Sonic Software, azienda leader nel settore
dell’integrazione distribuita basata su standard, ha annunciato che
Sonicmq è stato scelto da Acsi (Air Command System International), società
controllata di Thalesraytheonsystems, per il programma Accs Loc1(air Command
and Control System First Level of Capability) della Nato. Il programma è
studiato per sostituire alcuni sistemi di difesa aerea attualmente in uso
presso il Comando Alleato in Europa, e assicurare gestione delle forze,
controllo delle missioni aeree, gestione dello spazio aereo, controllo del
traffico aereo, sorveglianza, e gestione dei sistemi di comando e controllo
aerei. Acsi è il principale assegnatario di questo programma. Sarà Sonic
Software a fornire i servizi di integrazione tra alcune delle principali
applicazioni software. Acsi ha preferito Sonic a Tibco in virtù del livello
di prestazioni molto superiore di Sonicmq, oltre che della sua complessiva
facilità integrativa e amministrativa. “La scelta di Sonic da parte di
Acsi per il progetto della Nato costituisce un ulteriore esempio di
avanzatissima tecnologia adottata in scenari mission-critical”, ha
osservato Greg O’connor, president di Sonic Software. “Questo nuovo
cliente va ad aggiungersi ai successi conseguiti da Sonic nel settore
dell’integrazione governativa, tra cui figurano progetti con
la Croce Rossa
Americana, Boeing Advanced Information Systems, Elections Canada, il Comune
di Seattle e Northrop Grumman Mission Systems”. Il programma Accs Accs
(Air Command and Control System) è un sistema automatizzato studiato per
supportare il comando e controllo operativo e tattico delle forze aeree, i
centri di Comando e Controllo (C2), e i sensori assegnati alla Nato e ai
paesi membri della Nato. Le funzioni fondamentali di Accs riguardano la
gestione delle forze, il controllo delle missioni aeree, la gestione dello
spazio aereo, il controllo del traffico aereo, la sorveglianza, e la
gestione delle risorse C2. Esiste inoltre la necessità di funzioni Accs
come la possibilità di deployment, scambio di informazioni, interoperabilità
e comunicazioni. Come tale, Accs Loc1 è un sistema distribuito che richiede
un bus sicuro e di alto livello per l’integrazione tra le numerose
applicazioni attualmente in uso presso
la Nato
e i paesi membri della Nato. Ulteriori informazioni riguardanti Accs sono
reperibili su Internet all’indirizzo http://www.Thalesraytheon.com/index.php?ref=loc1
ALCUNI SCIENZIATI DANESI SVILUPPERANNO UN
METODO, UNICO NEL SUO GENERE, PER
LA LOCALIZZAZIONE DELLE
MINE TERRESTRI
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - Dopo tre anni di ricerche, alcuni scienziati
danesi hanno prodotto una pianta geneticamente modificata, la quale, in
presenza di specifici componenti del terreno, può cambiare colore, passando
dal verde al rosso nel giro di poche settimane. Gli elementi stimolanti sono
alcuni metalli pesanti ed esplosivi presenti nelle mine terrestri e gli
ordigni inesplosi (Uxo). Il professor John Mundy della facoltà di
Fisiologia vegetale dell'Università di Copenaghen ha descritto questo
sistema di biolocalizzazione, unico nel suo genere, "un esempio
pionieristico di come, in futuro, sia possibile modificare geneticamente le
piante a fini umanitari o ambientali". Attualmente, la localizzazione
di mine terrestri è un processo lento e laborioso, che richiede l'ausilio
di cani e di apparecchiature, dove i risultati sono garantiti solo se le
operazioni vengono svolte manualmente, metro per metro. Gli esperti stimano
che ci siano più di un miliardo di mine inesplose sparse in oltre 75 paesi
di tutto il mondo, e si calcola che le mine terrestri uccidano o feriscano
una persona ogni 20 minuti, di solito bambini o adolescenti. Questa nuova
tecnologia, basata sull'ingegneria genetica della "Arabidopsis thaliana"
(detta arabide comune) rappresenta un importante sviluppo nella ricerca di
soluzioni sicure ed economicamente vantaggiose per la localizzazione delle
mine terrestri. La pianta è modificata in modo da consentirle di diventare
rossa solo se stimolata da una sostanza specifica presente nel suolo. Il
cambio di colore si verifica nel giro di tre-cinque settimane. L'arabide
comune è stata specificamente scelta perché rappresenta un modello
genetico già ampiamente studiato e perché può crescere in qualsiasi zona
del pianeta. Inoltre, le caratteristiche naturali di autoimpollinazione e di
maschiosterilità consentono di controllarla più facilmente. I primi
esperimenti sul campo dovrebbero svolgersi nei prossimi mesi in Bosnia, Sri
Lanka e nell'Africa subsahariana. Infolink: http://www.Aresa.dk
FIRMATA UNA CONVENZIONE QUADRO SUL SOSTEGNO
SVIZZERO AL DISARMO CHIMICO NELLA FEDERAZIONE RUSSA
Mosca, 29 gennaio2004 -
La Svizzera
e
la Federazione
russa hanno firmato ieri a Mosca una convenzione quadro sul sostegno
svizzero al disarmo chimico nella Federazione russa. Per tale sostegno
la Svizzera
prevede di impiegare un importo complessivo di al massimo 15 milioni di
franchi per 5 anni. La convenzione quadro è stata firmata oggi a Mosca da
Anne Bauty, incaricata di affari a.I. Dell’ambasciata svizzera, e da
Viktor Kholstov, direttore generale dell’Agenzia russa per le munizioni.
Alla base di tale convenzione vi è la decisione delle Camere federali del 3
marzo 2003 di sostenere la distruzione a livello mondiale di armi chimiche
con 17 milioni di franchi. Conformemente alla volontà del Parlamento la
maggior parte di tale importo deve essere impiegata per progetti nella
Federazione russa. La convenzione disciplina le condizioni quadro per la
cooperazione in tale ambito.
La Svizzera
si impegna a livello internazionale per l’eliminazione delle armi
chimiche. Essa è Stato contraente della Convenzione sulle armi chimiche (Cac)
del 1993, la quale prescrive la distruzione di tutte le armi chimiche entro
il 2012. Nella Federazione russa l’attuazione della Cac secondo lo
scadenzario è in pericolo, a causa dell’esitante smaltimento delle 40 000
tonnellate di aggressivi chimici. Numerosi Paesi hanno pertanto messo a
disposizione mezzi per sostenere tale processo di distruzione. Il sostegno
del disarmo è un elemento della politica di sicurezza svizzera. Lo
stoccaggio di armi chimiche rappresenta una minaccia per la sicurezza
internazionale, poiché vi è il rischio di diffusione di determinate
sostanze, per esempio se queste dovessero cadere nelle mani di gruppi
estremisti. Il pericolo di contaminazione locale dovuto alle armi chimiche
costituisce anche una seria minaccia per l’ambiente.
L'AEA PUBBLICA UNA GARA D'APPALTO PER
LA LOTTA CONTRO
LA PERDITA DELLA
BIODIVERSITÀ MARINA
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - L'agenzia europea dell'ambiente (Aea) ha
pubblicato una gara d'appalto per l'assistenza alla valutazione dei
progressi compiuti nella lotta contro la perdita della biodiversità
nell'ambiente marino. Il sesto programma di azione per l'ambiente dell'Ue
(6Eap) si prefigge di arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro
il 2010 ("Obiettivo biodiversità del 2010"). Tale programma
identifica le principali pressioni sull'ambiente e i principali problemi
legati alla biodiversità: inquinamento causato dai trasporti,
dall'industria e dall'agricoltura; cambiamenti nell'uso del suolo ed
eccessivo sfruttamento delle risorse naturali; specie non native, compresi
gli Ogm; cambiamento climatico ed effetti previsti sulla biodiversità.
L'obiettivo del contratto è fornire un contributo alla relazione in
programma "Arrestare la perdita della biodiversità" dell'Aea, per
quanto concerne l'ambiente marino e la pesca sostenibile. Lo studio dovrà
fornire una valutazione dei progressi compiuti nella riduzione della perdita
della biodiversità, evidenziando le principali pressioni, lo stato/impatto
della biodiversità e le risposte specifiche a tali pressioni. La
valutazione deve basarsi quanto più possibile sugli indicatori, tuttavia
studi di casi, ecc. Possono essere inseriti a sostegno dell'analisi. Il
personale dell'Aea s'impegnerà attivamente nell'elaborazione della
relazione "Arrestare la perdita della biodiversità". Il
contraente dovrà eseguire lo studio lavorando a stretto contatto con il
coordinatore del progetto e/o con altro personale dell'Agenzia, nonché, ad
esempio, con gli esperti degli altri Centri tematici europei (Cte)
responsabili di altre sezioni della relazione. Per esempio, per quanto
concerne lo sviluppo di indicatori, il contraente dovrà cooperare con i Cte
che sostengono l'Aea, in particolar modo con il Cte sull'acqua (Lotto 1) e/o
il Cte per la protezione della natura e della biodiversità e il Cte
sull'ambiente terrestre (Lotto 2). La biodiversità nei mari e negli oceani
è soggetta a numerose pressioni di varia intensità. La discussione
riguardante le pressioni e i loro impatti sulla biodiversità deve essere di
preferenza strutturata sulla base dei titoli seguenti (i titoli possono
essere raggruppati): 1. Protezione della natura (comprese le specie
minacciate); 2. Pesca; 3. Maricoltura; 4. Specie aliene; 5. Eutrofizzazione;
6. Contaminanti (inquinamento); 7. Attività in mare aperto e trasporti
marittimi; 8. Costruzione (comprendente bonifica di terreni, dragaggio e
scarico alla rinfusa); 9. Strutture ricreative e turistiche; 10. Cambiamento
climatico. I risultati devono riguardare principalmente i grandi ecosistemi
marini collegati all'Europa: l'Oceano Artico, l'Oceano Atlantico
nord-orientale, il Mare del Nord, il Mar Baltico, il Mare Mediterraneo, il
Mar Nero e il Mar Caspio. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Agenzia
europea dell'ambiente All'attenzione di Jimmy Flindt Tel.: +45 33 36 71 50
E-mail: Jimmy.flindt@eea.eu.int
Per consultare il testo completo
della gara d'appalto, visitare il sito: http://ted.Publications.eu.int/static/doccur/it/it/13597-2004.htm
LA RICERCA
È… ALLE STELLE ESISTE UN LEGAME TRA LAMPI
GAMMA ED ESPLOSIONI DI SUPERNOVE.
Bologna, 29 gennaio 2004 - Una scoperta sui lampi gamma assegna
all’astrofisica italiana un posto d’onore nella classifica 2003 di
Science. A meritarlo sono i ricercatori della sezione di Bologna dell’Iasf,
Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica del Cnr, che hanno
contribuito a rilevare il lampo gamma del 29 marzo scorso (Grb030329),
famosissimo fra gli addetti ai lavori perché ha permesso di stabilire oltre
ogni ragionevole dubbio che esso è collegato all’esplosione di una
supernova, la morte di una stella, confermando così anche gli indizi
ottenuti in precedenza dal satellite italiano Bepposax. La scoperta è stata
possibile grazie a Hete-2, un satellite della Nasa di piccole dimensioni (
89 cm
di altezza per
124 chilogrammi
di peso) in grado di rilevare i lampi gamma e trasmettere anche dopo meno di
un minuto alcuni dati essenziali alle proprie stazioni riceventi: tra queste
quella di Malindi, finanziata dall’Asi e coordinata da Graziella
Pizzichini in collaborazione con Ennio Morelli, Fulvio Gianotti e Patrizia
Ferrero della sezione di Bologna dell’Iasf - Cnr, che sta per confluire
nell'Inaf, Istituto nazionale di astrofisica. “Dalla base di Malindi”,
spiega
la Pizzichini
, “le informazioni ricevute dal satellite sono immediatamente ritrasmesse
alla base del Fucino e da lì al Mit di Boston, leader del progetto. Subito
dopo sono inviate dalla Nasa a un vasto numero di astrofisici e osservatori
astronomici”. Lampi gamma o gamma ray burst è il nome con il quale gli
scienziati identificano un fenomeno astrofisico tra i più interessanti ma
la cui origine è ancora in gran parte ignota. Le speranze di saperne di più
sono riposte proprio nella nuova generazione di satelliti come Hete-2.
“E’ molto importante poter stabilire nel più breve tempo possibile la
direzione di provenienza del lampo gamma”, prosegue la ricercatrice del
Cnr, “perché esso genera un bagliore residuo (afterglow), che è
osservabile con telescopi a raggi X e spesso anche con telescopi ottici o
radio, ma che decade molto rapidamente”. Un ritardo di ore, ma in alcuni
casi anche solo di minuti, nel puntare i telescopi può impedire
l’osservazione del residuo e in ogni caso far perdere informazioni
essenziali per la comprensione del fenomeno. “Siamo entrati nella
classifica dei top 10 di Science”, conclude Graziella Pizzichini, “anche
per il fatto di avere dimostrato l’esistenza del bagliore residuo degli
ancora più misteriosi lampi gamma oscuri, che si credeva ne fossero privi.
Grazie alla rapidità del satellite nel localizzare i lampi gamma e
all’efficienza raggiunta da tanti telescopi, sia robotici che
tradizionali, è stato possibile osservare che il bagliore residuo esiste
anche per questi eventi, ma scompare pochi minuti dopo l’esplosione”.
MOBBING: COME DIFENDERSI? VENERDI’ 30
GENNAIO SEMINARIO CODACONS ORGANIZZATO CON IL PATROCINIO DELL’ISTITUTO
ITALIANO DI MEDICINA SOCIALE INTERVENTO DEL PM DI TORINO RAFFAELE
GUARINIELLO
Roma, 29 gennaio 2004 - Il Codacons, con il patrocinio dell’ Istituto
Italiano di Medicina Sociale, ha organizzato a Roma un importante seminario
dal titolo Mobbing: Come Difendersi? A partire dalle ore 9, presso il
complesso dei “Dioscuri al Quirinale”, sito in via Piacenza 1, avvocati,
magistrati, medici e cittadini si confronteranno su uno dei principali temi
d’attualità del nuovo millennio: il mobbing. Esperti del settore
cercheranno di dare una spiegazione al fenomeno e di fornire elementi di
difesa utili per coloro che ne sono rimasti vittime. Illustri avvocati
affronteranno la questione dal punto di vista legale e delle possibilità di
rivalsa dinanzi i tribunali. Prestigiosi nomi interverranno al dibattito: il
Procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, il Prof.
Pietrantonio Ricci, Presidente dell’Istituto Italiano di Medicina Sociale,
il Prof. Michele Piccione, docente di clinica psichiatrica all’Università
La Sapienza
, Francesco Ciampi, Magistrato presso
la Corte
d’Appello di Roma sez. Lavoro, Valentina Lo Storto, Magistrato Ordinario e
molti altri. L’ingresso è libero.
IL FAMILY BUSINESS: WORKSHOP E ATTIBUZIONE PREMIO ROTARY
CLUB
Lugano, 29 gennaio 2004 - Le imprese familiari assumono una funzione
importante all’interno del tessuto economico. In Svizzera sono circa 150
mila le aziende controllate e gestite da famiglie, pari a circa il 50% del
totale delle aziende domiciliate. La commissione iniziative insubriche del
Rotary Club in collaborazione con l’Associazione industrie ticinesi (Aiti)
organizza un workshop su questo tema mercoledì 4 febbraio 2004,
10.30-12.15, aula 300, Università della Svizzera italiana, v. G. Buffi 13,
Lugano. Nella seconda parte del seminario verrà presentata la tesi di
laurea premiata dalla Commissione iniziative insubriche del Rotary club. Il
premio sarà attribuito a Glenda Giugliano, laureata in Scienze economiche
dell’Usi nel 2003, per la sua tesi di laurea “Modelli di governance e
successione nelle imprese familiari”. Analisi comparata Ticino-italia”.
Seguirà un rinfresco. Informazioni: prof. Gianluca Colombo, Usi, v. G.
Buffi 13, Lugano, tel. 091 912 47 35, gianluca.Colombo@lu.unisi.ch
OPERAZIONI DI MOBILITÀ PUBBLICATA L'ORDINANZA MINISTERIALE
PER
LA MOBILITÀ DEL
PERSONALE DELLA SCUOLA
Roma, 29 gennaio 2004 - Con Ordinanza Ministeriale, oggi, sono state date le
disposizioni per l'effettuazione delle operazioni di mobilità
(trasferimenti e passaggi) del personale docente, educativo, amministrativo,
tecnico ed ausiliario (A.t.a.) per l'anno scolastico 2004/2005, a seguito
della sottoscrizione con le Organizzazioni Sindacali, il 27 gennaio 2004,
del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo. E' interessato il personale
con contratto a tempo indeterminato ed il termine di scadenza per la
presentazione della domanda è fissato al 28 febbraio
2004. L
'ordinanza, con i relativi allegati, la modulistica ed il testo del
Contratto sono disponibili sul sito Internet del Ministero (www.Istruzione.it
) e sulla rete Intranet che collega tutti gli Uffici e le Istituzioni
scolastiche.
UNIVERSITA’
PORTE APERTE ALLA CITTA’ SABATO 31 GENNAIO E DOMENICA 1° FEBBRAIO DALLE
10 ALLE 18 APERTURA STRAORDINARIA DELLE 10 UNIVERSITÀ MILANESI CON VISITE
GUIDATE NON STOP E BUS DA UN’UNIVERSITÀ ALL’ALTRA - TUTTO GRATUITAMENTE
E SENZA PRENOTAZIONE
Milano,
29 gennaio 2004 - Per la prima volta in Italia una ‘due giorni’ di Porte
Aperte di tutti gli atenei di Milano che conta ben 10 Università –
pubbliche e private – con una popolazione studentesca di oltre 190.000
studenti (da tutta Italia e dal mondo) e di oltre 10.000 docenti che
popolano una vera e propria città dedicata allo studio e alla ricerca. Una
popolazione che è il doppio di quella di…Bergamo, ad esempio. L’offerta
formativa di Milano è certamente forte e qualificata nel panorama italiano:
sono 44 le diverse Facoltà universitarie con un ventaglio di ben 255
diverse possibilità di Corsi di laurea triennale, cui si aggiungono altri
170 Corsi di laurea specialistica (totale corsi laurea: 425). Master, corsi
di specializzazione, dottorati raggiungono il numero di 538. Delle dieci
Università, 5 Università sono situate in antichi monasteri (Cattolica,
Brera, Teologica, Conservatorio) o edifici di grande rilevanza storica
(l’Ospedale dei poveri-Cà Granda) e 3 Università di recente nascita
hanno riutilizzato ampie zone ex industriali (Politecnico Bovisa, Iulm,
Bicocca, cui si aggiunge la nuova realizzazione di Bocconi): una lunga e
interessante storia di rifunzionalizzazione di edifici e aree che hanno dato
e danno nuova vita alla città. La superficie totale delle 10 Università
(intendendo aule laboratori biblioteche uffici servizi ) raggiunge 1.800.000
mq, superficie che è 4 volte quella dello Stato della Città del Vaticano.
Come si svolge la manifestazione Il pubblico può recarsi indifferentemente
in una Università a scelta (vedi locandina con programma e indirizzi),
dalle 10 alle 18 nei due giorni di visita e qui troverà: 1. Una hostess per
l’accoglienza che distribuirà ad ogni partecipante un Libretto-guida
sulla storia e l’offerta formativa dei 10 atenei; 2. Un desk con depliant
informativi sull’offerta didattica di ogni Università (soprattutto per i
giovani) 3. 5 guide professioniste (Civita) che condurranno i visitatori,
per gruppi, alla scoperta di percorsi classici e insoliti: - chiostri
quattrocenteschi alla Statale o alla Teologica, il Bramante alla Cattolica,
il Monastero di San Simpliciano aperto dopo anni di restauri… - edifici
modernissimi alla Bocconi e allo Iulm o in Bicocca… - le ex fabbriche con
aule e laboratori alla Bovisa… - l’Aula Magna di ogni Ateneo: ambienti
storici e di alta rappresentanza… - e poi ci saranno le “sorprese”: le
aule della Cattolica con i reperti romani, lo scalone magnificente del
Richini a San Simpliciano appena restaurato, la suggestiva Crociera tra i
chiostri della Ca’ Granda trasformata in sala di lettura a due piani - ma
anche le biblioteche storiche o modernissime (
la Biblioteca Negri
da Oleggio alla Cattolica e quella progettata da Gregotti alla Bicocca) - i
laboratori didattici e di ricerca, in particolare quelli di chimica al
campus delle scienze a Città Studi, quelli di fotografia, modellistica di
design e il laboratorio di sicurezza dei trasporti – Crash test – a
Politecnico Bovisa, tenuti in funzione durante le visite - per finire …in
musica: le aule del Conservatorio aperte al pubblico durante le lezioni di
musica con tanti piccoli concerti 4. Bus navette gratuiti, non stop
collegano un’Università all’altra in modo che i visitatori potranno
organizzarsi un itinerario secondo i propri interessi, senza dover mai
prendere mezzi pubblici o privati (vedi mappa sul retro locandina) 5. E alla
fine delle due giornate: grande concerto dell’Orchestra Sinfonica del
Conservatorio – ore 17.00 Domenica 1° febbraio – Ingresso libero fino
ad esaurimento posti. Promotori e sponsor Hanno ideato e voluto questa
grande manifestazione l’Urban Center del Comune di Milano, con la guida
dell’Assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga – in stretta
collaborazione con Aim – Associazione Interessi Metropolitani di cui è
presidente Pier Giuseppe Torrani. “Questa edizione di Conoscere Milano -
sottolinea l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga -intende
far scoprire, in un itinerario di molte tappe, quei luoghi che costituiscono
uno dei maggiori punti di forza della città: le sue università.
L’eccellenza di Milano nei settori del design, della moda, della finanza
è indissolubilmente legata alla qualità del suo sistema di produzione del
sapere e all’eccellenza che la città riveste anche nel settore
dell’istruzione superiore. Con le sue 10 Università articolate in 44
Facoltà e i suoi quasi 200.000 studenti, Milano è oggi la più grande città
universitaria d’Italia, un punto di riferimento dell’intero sistema
accademico nazionale. Dieci Atenei nati grazie all’iniziativa privata, una
tradizione che auspico possa continuare, rafforzarsi e svilupparsi.
L’iniziativa intende sia far conoscere le proposte didattiche e
l’offerta formativa dei nostri atenei, le attrezzature scientifiche e
tecnologiche a disposizione degli studenti, sia far scoprire la presenza
fisica di questi luoghi all’interno della città, spesso conosciuti solo
da chi li frequenta. Tutte le sedi hanno rivestito un importante ruolo di
recupero urbano e rifunzionalizzazione di spazi: non solo le sedi più
recenti sono caratterizzate, infatti, da un passaggio da luoghi di
produzione materiale a luoghi di produzione del sapere, ma anche le sedi
storiche sono state spesso caratterizzate da una storia di riuso di
complessi prima destinati ad altre funzioni come ospedali o monasteri.”
“Tutta la manifestazione si svolge naturalmente con la più stretta
collaborazione delle Università stesse che hanno accolto con entusiasmo il
progetto - aggiunge Torrani – ed hanno fornito supporto organizzativo e
materiali per realizzare il libretto-guida che sarà distribuito a tutti i
partecipanti alle visite guidate. Un grande sostegno è venuto da Aem,
Fondiaria-sai, Pirelli R.e.” A un pubblico di tutte le età, ai giovani
che vogliono orientarsi per la scelta universitaria, agli appassionati di
storia milanese, ai curiosi del nuovo e dell’antico, a chi è stanco di
sentire che tutto va male e che Milano non offre niente…
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