NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
VENERDI'
30 GENNAIO 2004
pagina 1
VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO
A SOLI 200 €
AL MESE ?
TELEFONATECI ALLO
02 48 95 07 34 |
(* symbolcopyright c Comunitè
europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
PIÙ EUROPA IN UN'ONU RINNOVATA
Strasburgo, 30 gennaio 2004 - Adottando
la relazione di Armin Laschet (Ppe/de, D), con 367 voti favorevoli, 62
contrari e 14 astensioni, il Parlamento europeo esorta l'Unione ad
approfondire la sua cooperazione con l'Onu, proprio il giorno del
conferimento del Premio Sacharov al Segretario generale Kofi Annan e a tutto
il personale delle Nazioni Unite. I deputati riaffermano che il
multilateralismo «resta il miglior modo per individuare e affrontare le
minacce e realizzare la pace e la sicurezza globale», mentre l'esperienza
dell'Unione europea rappresenta un modello di come popoli che hanno
conosciuto grandi crisi e guerre possano «percorrere congiuntamente un
cammino di pace, di prosperità e di democrazia sviluppando un modello che
coniuga la crescita economica con la coesione e i diritti sociali».
Sottolineando come l'Unione europea e i suoi Stati membri forniscano più
del 50% dei contributi finanziari all'Onu e alle truppe per il mantenimento
della pace, nonché più del 60% degli aiuti internazionali allo sviluppo,
l'Aula ritiene che l'Europa dovrebbe «assumere un ruolo chiave nella
questione relativa alla futura configurazione delle nazioni Unite» per
rafforzare l'efficacia del sistema multilaterale nel suo insieme. In tale
contesto, il Parlamento sottolinea l'importanza di migliorare la
rappresentatività, la struttura e l'efficacia del Consiglio di sicurezza
dell'Onu. Si tratterebbe, quindi, di aumentare il numero di membri
permanenti e non permanenti, per riflettere meglio la situazione attuale del
mondo. Pertanto, l'Unione dovrebbe essere ammessa come membro permanente non
appena sarà riconosciuta la sua personalità giuridica, mentre nuovi seggi
permanenti dovrebbero essere attribuiti all'Africa, all'Asia e all'America
Latina. I deputati, poi, suggeriscono di sostituire l'attuale sistema del
veto con un «doppio veto»: l'opposizione sarebbe ammissibile se proviene
da un minimo di due membri permanenti. Tale diritto, inoltre, potrebbe
esercitarsi solo per le questioni attinenti il capitolo Vii della Carta
dell'Onu: minacce, violazione della pace e atti di aggressione. Il testo
insiste anche sulla partecipazione dell'Unione al Consiglio di sicurezza,
all'Assemblea Generale e all'Ecosoc (Consiglio economico e sociale), così
come alla Commissione dei Diritti dell'uomo e all'amministrazione delle
agenzie e fondi ai quali l'Unione contribuisce. Il futuro Ministro europeo
degli Affari esteri, ipotizzato dal progetto di Trattato Costituzionale,
dovrà rappresentare l'Unione al Consiglio di sicurezza. Il Parlamento
ritiene, inoltre, che la «definizione di una politica estera e di sicurezza
comune riferita all’Onu dovrebbe essere caratterizzata dalla
partecipazione e dall’influenza congiunta di tutti gli Stati membri
dell’Unione europea». I deputati propongono, poi, di estendere e
approfondire la cooperazione Ue-onu non solo in materia di sviluppo e aiuti
umanitari, ma anche nella prevenzione dei conflitti e la risoluzione delle
crisi. Sono menzionati, poi, altri settori di cooperazione con le agenzie
specializzate dell'Onu, come l'ambiente e la salute pubblica, nonché la
lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. D'altra parte, la
relazione identifica dei settori in cui sarebbe necessaria una migliore
collaborazione con e tra le istituzioni europee. I deputati, infatti,
ritengono che il Parlamento europeo debba rafforzare la sua cooperazione con
l'Onu in modo concreto, come ad esempio partecipando alle sessioni annuali
del Consiglio di sicurezza e dell'Assemblea generale, nonché creando una
rete parlamentare che si riunirebbe ogni anno sotto l'egida dell'Onu. Essi
sottolineano anche la necessità di migliorare lo scambio di informazioni e
il coordinamento tra gli Stati membri che dispongono di un seggio al
Consiglio di sicurezza e
la Presidenza
dell'Ue. Ad esempio, ogni volta che una dichiarazione è rilasciata a nome
dell'Unione, gli Stati membri dovrebbero astenersi dal fare proprie
dichiarazioni nazionali, salvo a titolo eccezionale.
"L'EUROPA, LE EUROPE
E IL MONDO" CICLO DI SEMINARI PROMOSSI DALLA SEZIONE NAPOLETANA DEL GFE
OGGI IL PRIMO APPUNTAMENTO. INTERVIENE PIER VIRGILIO DASTOLI, DIRETTORE
DELLA RAPPRESENTANZA ITALIANA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Napoli 30 Gennaio 2004 - Sarà Pier Virgilio Dastoli Direttore della
Rappresentanza della Commissione Europea in Italia a dare il via oggi venerdì
30 gennaio alle 15 e 30 presso l’Istituto Italiano per gli studi
filosofici (Via Monte di Dio 14) al primo seminario della sezione napoletana
della Gioventù Federalista Europea (Gfe- vedi allegato), la sezione
giovanile del Movimento Federalista Europeo (Mfe) fondato da Altiero
Spinelli. “ Abbiamo definito-dichiara il presidente della Gfe Roberto
Race- un fitto calendario di incontri che si concluderà a giugno. Tra i
primi in calendario quello con il presidente del Movimento Federalista
Europeo Alfonzo Iozzo l’11 febbraio (sempre all’Istituto Italiano per
gli Studi Filosofici alle 15 e 30) e quello con Francesco Tufarelli, Capo
gabinetto del Ministero per le Politiche Comunitarie a fine febbraio. Va
detto che a differenziare il seminario dagli incontri accademici è il fatto
che lì i giovani sono delle comparse, negli incontri della Gioventù
Federalista sono protagonisti. Non è caso poi che la prima giornata del
seminario si svolga all'istituto Italiano per gli Studi Filosofici uno dei
punti riferimento del federalismo in Italia, detto ciò contiamo poi anche
nell'ospitalità delle università Campane che si stanno impegnando
attivamente nel dibattito sull'Europa." Infolink: http://www.Jef-europe.net
http://www.Mfe.it
LA CONSIGLIERA FEDERALE
SVIZZERA MICHELINE CALMY-REY INCONTRA ALTI RAPPRESENTANTI DELL’UE
Berna, 2004 - Il 2 febbraio
2004 a
Bruxelles,
la Consigliera
federale Micheline Calmy-rey incontrerà per colloqui Chris Patten,
Commissario Ue per le relazioni estere, e Javier Solana, Alto rappresentante
per la politica comune in ambito estero e di sicurezza.
La Consigliera
federale Calmy-rey sarà inoltre ricevuta per una visita di cortesia dal
Presidente della Commissione europea Romano Prodi. Al centro dei colloqui vi
saranno i Bilaterali Ii e le trattative relative all’estensione della
libera circolazione delle persone ai nuovi Paesi membri dell’Ue. Altri
temi in discussione saranno la situazione nel Vicino Oriente, nei Balcani e
in Irak.
VERTICE SUL CAPITALE DI
RISCHIO NEL BENELUX
Bruxelles, 30 gennaio 2004 - Europe Unlimited e Bva (Belgian venturing
association) stanno organizzando congiuntamente la terza edizione del
vertice sul capitale di rischio nel Benelux, che si svolgerà a Bruxelles
(Belgio) il 16 e 17 febbraio. Nella prima giornata si terrà un forum sul
partenariato. Circa 50 delle principali aziende con potenzialità di
crescita che operano nei settori della tecnologia e delle scienze della vita
incontreranno rappresentanti di grandi aziende e rinomati investitori locali
ed internazionali. Le aziende in crescita avranno l'opportunità di
presentare i loro piani d'impresa nel corso di riunioni preorganizzate con i
principali esponenti del settore. La seconda giornata sarà dedicata al
vertice vero e proprio. L'obiettivo sarà di promuovere, nell'ambito di
sessioni plenarie e di seminari finanziari, il dinamismo nei settori dei
capitali privati e dell'imprenditoria nei paesi del Benelux. Infolink: http://www.E-unlimited.com/bvs
RISPARMIO
GESTITO: CHIUSURA D’ANNO POSITIVA. A DICEMBRE IL PATRIMONIO LORDO SUPERA
LA SOGLIA DEGLI
850 MILIARDI DI EURO.
Milano, 30 gennaio 2004 - L’industria del Risparmio Gestito ha chiuso il
2003 con un patrimonio lordo di 854,6 miliardi di euro. Il patrimonio al
netto della duplicazione degli Oicr di gruppo si è invece attestato a quota
628,4 miliardi di euro. Entrambi sono dati molto importanti che confermano
la chiusura positiva del 2003 per l’Industria del Risparmio Gestito, già
registrata all’inizio del mese dalle statistiche dei fondi comuni
d’investimento. La fotografia scattata mensilmente dalla Mappa del
Risparmio Gestito offre una visione d’insieme di tutte le componenti
dell’Industria: Oicr, Gpf, Gpm, gestioni di patrimoni previdenziali,
prodotti assicurativi, altre gestioni. La mappa si basa non su stime ma su
dati effettivi per società e per gruppi e fornisce un’analisi
disaggregata della composizione delle gestioni. Al primo posto della
classifica dei prodotti finanziari, anche nell’ultimo mese del 2003, si
sono collocati gli Oicr con un patrimonio lordo di 507 miliardi di euro
(503,7 miliardi di euro il netto). Al secondo posto le Gestioni di Prodotti
Assicurativi con un patrimonio lordo di 151,5 miliardi di euro (119,2
miliardi di euro il netto). A seguire le Gpf Retail con 93,8 miliardi di
euro di lordo (13,2 miliardi di euro il netto) e le Gpm Retail con 49
miliardi di euro di lordo (40,2 miliardi di euro il netto). Al penultimo
posto la categoria residuale delle Altre Gestioni con un patrimonio lordo di
42,4 miliardi di euro (40,1 miliardi di euro il netto). Le Gestioni di
Patrimoni Previdenziali chiudono la classifica con 10,7 miliardi di euro di
patrimonio lordo e 9,5 miliardi di euro di patrimonio netto. Nel mese di
dicembre il comparto che ha chiuso con il patrimonio maggiore è stato
quello obbligazionario: 293,7 miliardi di euro il lordo; 274,3 miliardi di
euro il netto. Al secondo posto i prodotti bilanciati con 185,5 miliardi di
euro di patrimonio lordo (136,6 miliardi di euro il netto). Al terzo posto i
prodotti azionari con 125,1 miliardi di euro di lordo e 112,7 miliardi di
euro il netto. Seguono i prodotti monetari con un patrimonio lordo di 114,3
miliardi di euro, netto di 111,9 miliardi di euro. Chiudono la classifica:
la categoria residuale dei prodotti non classificati (104,6 miliardi di euro
il lordo, 68,7 miliardi di euro il netto) e i prodotti flessibili (31,3
miliardi di euro di patrimonio lordo e 21,7 miliardi di euro di netto).
CIPE: APPROVATO IL
FINANZIAMENTO DEL CONTRATTO DI PROGRAMMA DEL GRUPPO FIAT
Roma, 30 gennaio 2004 - Il Mef comunica che il Comitato interministeriale
per la programmazione economica (Cipe), riunitosi ieri a Palazzo Chigi,
sotto la presidenza del Ministro, Giulio Tremonti, ha approvato il
finanziamento del contratto di programma del Gruppo Fiat, per la
riqualificazione industriale nelle regioni Basilicata, Campania e Lazio, che
prevede investimenti per circa 1.254 milioni di euro, di cui circa 155
milioni a carico della finanza pubblica. L’occupazione prevista è pari a
1.250 unità lavorative annuali. Il programma si inserisce nell’ambito del
più generale piano di rilancio del Gruppo Fiat oggetto dell’accordo di
programma sottoscritto dal Governo il 5 dicembre 2002.
RISPARMIO TRADITO: DOPO
LA BANCA D'ITALIA
PER
LA PRIMA VOLTA
I CONSUMATORI INCONTRANO
LA CONSOB
Roma
, 30 gennaio 2004 - Dopo Banca d’Italia è
la Consob
ad aprire le porte ai consumatori. Oggi, infatti, i vertici dell’istituto
hanno ricevuto i dirigenti dell’Intesa dei consumatori per discutere dei
crack finanziari e della necessità di maggior tutela per i risparmiatori.
Nel corso dell’incontro con Cardia i dirigenti dell’Intesa (Carlo Pileri,
Elio Lannutti, Carlo Rienzi e Rosario Trefiletti) hanno richiamato gli
ultimi crac finanziari sottolineando l’esigenza di maggiori controlli a
tutela dei risparmiatori italiani. Durante la riunione, durata oltre due
ore,
la Consob
ha ricordato le numerose indagini effettuate sulle società di revisione e
si è concordato sull’apertura di un tavolo tecnico Consob – Intesa dei
consumatori in relazione ai rimborsi in favore dei risparmiatori
“traditi”, tavolo che avrà il compito sia di verificare tempi e modalità
dei rimborsi accordati dalle banche, sia di stimolare il sistema creditizio
affinchè si indennizzino i risparmiatori coinvolti nei crac. Entro 2
settimane, inoltre,
la Consob
dovrà rispondere alla richiesta dell’Intesa dei consumatori di una
revisione contabile straordinaria dei bilanci di 54 società quotate in
borsa i cui titoli in 3 anni hanno subito perdite del proprio valore
superiori al 70% (ulteriori informazioni sui titoli sono acquisibili tramite
siti internet specializzati come quello del Sole 24 ore o www.Traderlink.com
). Le perdite in Borsa degli ultimi 3 anni – affermano Adoc, Adusbef,
Codacons e Federconsumatori – ammontano a circa 900 miliardi di euro e
hanno coinvolto circa 4 milioni di investitori. L’attività dell’Intesa
non si ferma quindi alla difesa dei risparmiatori coinvolti nei grandi crac
finanziari, ma si allarga agli investitori che hanno acquistato titoli che
poi in Borsa hanno avuto forti perdite. Le 4 associazioni chiedono alla
Consob di sospendere le società di revisione coinvolte nei crac in Borsa
qualora si evidenzino violazioni negli accertamenti dei bilanci delle varie
società quotate, e mettono a disposizione degli investitori un modello per
segnalare le perdite in Borsa al momento utilizzato per fini statistici ed
eventuali azioni risarcitorie.
TRE VICEPRESIDENTI PER ASSIRM
UN’ORGANIZZAZIONE MOLTO STRUTTURATA PER UN FUTURO DI GRANDE ATTIVITÀ
Milano, 30 gennaio 32004 - Molte novità sono emerse dall’ultima riunione
del Consiglio direttivo Assirm, svoltosi alla fine di gennaio. Le decisioni
più importanti riguardano i vicepresidenti, che sono stati aumentati da uno
a tre, e l’affiancamento ad essi e al presidente di alcuni consiglieri
“coadiutori”, per aree specifiche. Luigi Ferrari, presidente di People
Research, già rieletto presidente di Assirm in dicembre, cui competeranno
in particolare i rapporti con le altre associazioni e le confederazioni, sarà
coadiuvato da Paolo Sari per lo sviluppo delle strategie Assirm, Salvatore
Limuti, per i rapporti territoriali e lo sviluppo delle ricerche nel
Mezzogiorno, Cecilia Gobbi per i rapporti internazionali Esomar e la
rappresentanza Efamro. Vicepresidenti sono stati eletti Silvestre Bertolini,
per i rapporti con le istituzioni, le attività di lobby e il monitoraggio
legislativo, Nando Pagnoncelli per le relazioni esterne, la comunicazione ed
i rapporti con i media, e A. Claudio Bosio, per la cultura della ricerca, la
formazione, i rapporti con le università e l’ufficio studi. Bertolini sarà
affiancato da Leonardo Abruzzese (rapporti sindacali e di lavoro), Patrick
Standen (qualità e rapporti con Uni); a sua volta Pagnoncelli avrà
l’aiuto di Carlo Santucci (rapporti e coinvolgimento degli associati,
collegamento con i clienti, aspetti statutari e allargamento della base
associativa). Il presidente Ferrari subentrerà a Pagnoncelli come
rappresentante di Assirm in Pubblicità Progresso. Giampaolo Doveri è stato
confermato nella carica di tesoriere di Assirm.
OGNI FILIERA HA LE SUE
QUALITÀ SCOPRI SU SANPAOLOIMPRESE.COM L'OFFERTA SANPAOLO PER L'AGRICOLTURA
DI QUALITÀ: TANTE SOLUZIONI PER CIASCUNA FILIERA.
Torino, 30 gennaio 2004 - Il sito Sanpaoloimprese.com presenta la gamma di
prodotti e servizi indirizzati alle esigenze di investimento delle aziende
agricole e agroalimentari. Un'offerta ampia e flessibile per offrire
soluzioni alle specifiche esigenze dei vari comparti del settore agricolo.
Un simpatico e funzionale tool interattivo permette di navigare all'interno
delle varie filiere prese ad esempio per aiutare l'utente nella ricerca
delle soluzioni più adeguate ai propri bisogni di investimento. Perchè
ogni filiera "ha le sue qualità", ma un comune impegno verso
la Qualità
, dei prodotti e dei processi. Il mercato domanda sempre maggiori garanzie
sulla qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari; la normativa sta
progressivamente accogliendo queste esigenze, imponendo alle aziende
controlli più rigidi e sistemi certificati. Gli investimenti delle aziende
agricole sono perciò sempre più orientati all'introduzione di sistemi di
controllo e di certificazione, al rinnovamento di macchinari ed impianti,
all'adesione ai marchi di qualità. Con questo tool, l'utente potrà
facilmente individuare le risposte della Banca alle principali esigenze di
investimento in ciascuna filiera - dal Vino all'Olio, dall'Agriturismo al
Biologico, dal Latte alla Carne fino ai Prodotti Tipici minori. Infolink: www.Agricoltura.sanpaoloimprese.com
CONFINDUSTRIA SICILIA -
CREDITO SICILIANO: IN SICILIA IL COSTO DEL DENARO PER LE INDUSTRIE SCENDE AL
4%. ACCORDO CONFINDUSTRIA SICILIA - CREDITO SICILIANO
Palermo, 30 gennaio 2004 - Il costo del denaro per le industrie siciliane
scende al 4%, grazie ad un accordo sottoscritto oggi dal Presidente di
Confindustria Sicilia, Ettore Artioli, e dal Vice-presidente e
Amministratore delegato del Credito Siciliano, Carlo Negrini. Alle 3.000
industrie associate, per tutte le forme di credito tradizionali e nuove (dal
conto corrente al factoring alle anticipazioni fino agli interventi
strutturali a medio e lungo termine e ai mutui) la banca applicherà due
punti percentuali in più sull'Euribor a tre mesi (che oggi è 2,07%). Il
costo del denaro scenderà addirittura al 3,50% per le operazioni di
finanziamento all'export. In più, verrà azzerata la commissione di massimo
scoperto trimestrale, "una voce, questa - ha commentato positivamente
Ettore Artioli - che come costi spesso incide molto di più del tasso di
interesse". Altre due novità: la banca, controllata dal Credito
Valtellinese, consentirà a costo zero, e a canone zero per un anno,
l'accesso al portale di e-commerce "@pertacity" alle industrie del
sistema confindustriale che potranno, così, vendere on line i loro
prodotti; e diventerà partner reale delle aziende più meritevoli
condividendo fino al termine la responsabilità dei progetti di sviluppo più
complessi che saranno finanziati. "Il Credito Siciliano con questo
accordo ha voluto dare una risposta concreta al nostro appello di una
settimana fa - ha aggiunto Artioli -. Abbiamo chiesto una revisione del
rapporto con le banche e una maggiore attenzione da parte degli
interlocutori istituzionali, per la condivisione di uno sforzo comune
imprese-enti-banche che aiuti
la Sicilia
a superare l'attuale stagnazione e l'aggravarsi della crisi economica. Il
Credito Siciliano si è mostrato attento ai nostri problemi e pronto a
seguire le esigenze delle imprese. Stiamo adesso studiando nuove linee di
credito che comprendano il breve, il medio e il lungo termine, con
flessibilità fra utilizzo di conto corrente e interventi strutturali sul
capitale delle imprese fino a 5 anni". L'a.d. Carlo Negrini ha
dichiarato: "L'accordo testimonia il concreto impegno del Credito
Siciliano a sostenere attivamente lo sviluppo dell'economia dell'Isola,
confermando la sua mission e rafforzando la propria connotazione di banca
locale". Nel corso della cerimonia, Artioli e Negrini hanno affrontato
i possibili sviluppi, appunto, del ruolo della banca locale anche sulla
scorta dei riflessi del caso Parmalat sull'economia siciliana, e hanno
avviato un confronto sulle nuove forme di finanziamento previste dalla
recente riforma del diritto societario.
FINECOGROUP:
CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI 2004
Milano, 30 gennaio 2004 – Finecogroup comunica il seguente calendario
degli eventi societari 2004: Mercoledì 24 marzo 2004 riunione del Consiglio
di amministrazione di approvazione del progetto di bilancio di esercizio e
del bilancio consolidato al 31 dicembre 2003 ; Mercoledì 28 aprile 2004
riunione dell’Assemblea ordinaria di approvazione del bilancio di
esercizio al 31 dicembre
2003, in
prima convocazione; Lunedì 10 maggio 2004 riunione del Consiglio di
amministrazione di approvazione della relazione trimestrale al 31 marzo
2004; Mercoledì 8 settembre 2004 riunione del Consiglio di amministrazione
di approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2004; Lunedì 8
novembre 2004 riunione del Consiglio di amministrazione di approvazione
della relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Il Consiglio di
Amministrazione ha adottato il regime dell’esonero dalla pubblicazione
della trimestrale al 30 giugno ed al 31 dicembre
IL GRUPPO LUXOTTICA
ANNUNCIA I RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE DEL 2003 PRINCIPALI RISULTATI
DELL’ANNO: IL FATTURATO NETTO DEL GRUPPO È STATO PARI A EURO 2.824,0
MILIONI - L’UTILE OPERATIVO DEL GRUPPO SI È ATTESTATO A EURO 431,8
MILIONI - L'UTILE PER AZIONE (ADR) È STATO PARI A EURO 0,60 (US$ 0,67)
Milano, 30 gennaio 2004 - Luxottica Group S.p.a. Leader mondiale nel settore
degli occhiali, ha annunciato ieri i risultati del quarto trimestre e
dell’anno 2003. I risultati del Gruppo includono il consolidamento di Opsm,
la catena di ottica leader nel mercato australiano, dal 1° agosto 2003.
Risultati consolidati: Quarto trimestre 2003 - Nel trimestre il fatturato
del Gruppo ha confermato la sostanziale inversione di tendenza rispetto alla
prima parte dell’anno. Infatti, il fatturato netto del Gruppo è aumentato
del 5,9% a Euro 718,1 milioni. A parità di cambi il fatturato consolidato
sarebbe cresciuto del 18,2%. L’utile operativo consolidato si è attestato
a Euro 99,1 milioni. Il margine operativo è stato pari al 13,8%. L’utile
netto del Gruppo è stato pari a Euro 59,6 milioni, con un’incidenza sul
fatturato dell’8,3%. In Euro, l’utile per azione (Adr) è stato di Euro
0,13. In Dollari statunitensi, l’utile per azione (Adr) è stato di Us$
0,16. Anno 2003 - Il fatturato netto del Gruppo a cambi correnti è
diminuito dell’11,2% a Euro 2.824,0 milioni. A parità di cambi il
fatturato consolidato sarebbe aumentato dell’1,4%. L’utile operativo
consolidato è stato pari a Euro 431,8 milioni. Il margine operativo è
stato pari al 15,3%. L’utile netto del Gruppo si è attestato a Euro 267,3
milioni, con un’incidenza sul fatturato del 9,5%. In Euro, l’utile per
azione (Adr) è stato di Euro 0,60. In Dollari statunitensi, l’utile per
azione (Adr) è stato di Us$ 0,67. L’indebitamento netto del Gruppo al
31.12.2003 è pari a Euro 1.470,4 milioni e comprende l’effetto
dell’acquisizione di Opsm che è stata perfezionata nel corso del mese di
settembre per un controvalore di Euro 285 milioni. Attività di
distribuzione al dettaglio - Nel quarto trimestre del 2003 il fatturato
dell’attività di distribuzione al dettaglio a cambi correnti è stato
pari a Euro 531,2 milioni, in crescita del 13,1% rispetto al corrispondente
periodo del
2002. A
parità di cambi il fatturato dell’attività di distribuzione al dettaglio
sarebbe aumentato del 29,6%. Escludendo Opsm, le vendite al dettaglio in
Dollari a parità di condizioni sono cresciute del 2,9% rispetto allo stesso
periodo del
2002, in
miglioramento rispetto al calo del 2,3% dei primi nove mesi del 2003. Nel
trimestre l’utile operativo dell’attività di distribuzione al dettaglio
è stato pari a Euro 59,5 milioni. In Dollari esso è cresciuto del 46,9%
rispetto allo stesso periodo del 2002. Il margine operativo è stato pari
all’11,3%. Nel 2003 il fatturato dell’attività di distribuzione al
dettaglio a cambi correnti è stato pari a Euro 2.001,7 milioni, in calo del
9,2%, mentre a parità di cambi sarebbe aumentato del 6,7% rispetto al 2002.
Escludendo Opsm, le vendite in Dollari a parità di condizioni sono
diminuite dell’1,1%. Nel 2003 l’utile operativo dell’attività di
distribuzione al dettaglio è stato pari a Euro 269,8 milioni. Il margine
operativo è stato pari al 13,5%..3 Con riferimento all’attività di
distribuzione al dettaglio, Leonardo Del Vecchio, Presidente di Luxottica
Group, ha commentato: “Nonostante il quarto sia tradizionalmente un
trimestre debole per il fatturato della nostra divisione retail, l’ultimo
trimestre del 2003 è stato invece soddisfacente. Le vendite a parità di
condizioni, grazie ai primi segnali di miglioramento della congiuntura
economica in Nord America, sono infatti cresciute del 2,9%, interrompendo il
trend negativo iniziato nel quarto trimestre del
2001. A
questo risultato positivo ha contribuito anche la buona performance delle
vendite nel periodo natalizio, soprattutto con riferimento a Sunglass Hut
International. Ci aspettiamo che questo trend positivo continui anche nel
2004.”
Attività di produzione e di distribuzione all'ingrosso - Nel quarto
trimestre del 2003 il fatturato dell’attività di produzione e di
distribuzione all’ingrosso a cambi correnti è stato pari a Euro 221,2
milioni, in calo del 7,6% rispetto al corrispondente periodo del
2002. A
parità di cambi il fatturato dell’attività di distribuzione
all’ingrosso sarebbe calato del 2,8%. Nel 2003 il fatturato dell’attività
di produzione e di distribuzione all’ingrosso a cambi correnti è stato
pari a Euro 995,1 milioni, in calo dell’11,8% rispetto al
2002. A
parità di cambi il fatturato dell’attività di distribuzione
all’ingrosso sarebbe diminuito del 4,9%. Nel 2003 l’utile operativo
dell'attività di produzione e di distribuzione all'ingrosso è stato pari a
Euro 191,1 milioni, con un margine operativo del 19,2%. Commento del
Presidente: Leonardo Del Vecchio, commentando i risultati del
2003, ha
concluso: “Il 2003 è stato indubbiamente un anno difficile per il nostro
Gruppo a causa di molteplici fattori che hanno influenzato negativamente sia
il nostro business sia l’economia mondiale. In particolare, il calo di
circa Euro 105 milioni dell’utile netto consolidato è da attribuire per
circa Euro 65 milioni alla svalutazione del 16,4% del dollaro nei confronti
dell’Euro. Comunque, guardo al 2004 con ottimismo anche in virtù degli
investimenti fatti nel 2003. Abbiamo lanciato tre nuovi marchi, quali Prada,
Versace e Ray-ban vista. Abbiamo consolidato la nostra quota di mercato sul
mercato australiano con l’acquisizione di Opsm. Ed infine siamo stati
impegnati nelle negoziazioni con Cole National con cui da pochi giorni
abbiamo raggiunto un accordo di fusione, aggiungendo un altro nome alla
lunga lista di acquisizioni che abbiamo realizzato e autofinanziato negli
ultimi 10 anni. Infatti, la capacità di generare ogni anno rilevanti.4
flussi di cassa, che stimiamo in un range di Euro 300-400 milioni annui -
prima dei dividendi - ci consente, oggi come in passato, di ripagare in un
numero limitato di anni le acquisizioni. Il 2004, quindi, si apre con nuove
sfide che mi rendono fiducioso per le prospettive future del Gruppo.
Escludendo l’effetto cambio, confermiamo per il 2004 le previsioni di
crescita dell’utile netto intorno al 15% che corrisponderebbe a un utile
per azione di Euro 0,69. Ipotizzando un cambio Euro/dollaro pari a 1,25
stimiamo un utile per azione di Dollari 0,79/Euro 0,63. Altri sviluppi a
livello societario: Con riferimento all’accordo con Cole National
Corporation annunciato il 26 gennaio, Luxottica Group precisa, a migliore
chiarimento di notizie di stampa, che tale accordo prevede l’acquisizione
della stessa Cole National Corporation tramite fusione regolata dalla legge
locale degli Stati Uniti e non tramite un’Offerta Pubblica di Acquisto. La
fusione, se approvata dalla maggioranza degli azionisti di Cole National
Corporation, è vincolante per la totalità dei medesimi, e comporta per gli
stessi il diritto a percepire il prezzo pattuito in contanti. Inoltre,
Luxottica Group precisa che l’esborso complessivo per l’acquisizione
delle azioni e opzioni è di Dollari 401 milioni e che l’indebitamento
netto di Cole National Corporation al 1° novembre 2003 era pari a Dollari
261 milioni. Luxottica Group finanzierà tale acquisizione parte con cash
flow generato e parte attraverso un finanziamento a medio termine. Il
management di Luxottica Group ritiene di poter agevolmente accedere ai
propri usuali canali di finanziamento per l’intero importo necessario.
Luxottica Group precisa altresì che le condizioni tipiche a cui l’accordo
è condizionato sono: il via libera dell’antitrust, il divieto al
management di Cole National Corporation di porre in essere operazioni
straordinarie e l’assenza di eventi straordinari e imprevedibili di
particolare rilevanza negativa. Infine, Luxottica Group precisa che Larry
Pollock, Presidente e Amministratore Delegato di Cole National Corporation,
detiene circa il 5% delle azioni di Cole National Corporation e che il
maggior azionista detiene il 20% delle azioni di Cole National Corporation.
GRUPPO BULGARI CRESCITA
DEI VOLUMI DI VENDITA NEL 2003 :+4.9% A CAMBI COMPARABILI; -1.9% A CAMBI
CORRENTI
Roma, 30 gennaio 2004 – I ricavi consolidati del Gruppo Bulgari, per
l’intero anno 2003 sono stati pari a 759 milioni di Euro, rispetto ai 774
milioni di Euro del 2002, con un aumento del 4.9% a cambi costanti (-1.9% a
cambi correnti). Nel solo quarto trimestre 2003, le vendite sono state pari
a 247 milioni di Euro, rispetto ai 255 milioni di Euro realizzati nello
stesso trimestre del 2002 (+3.4% a cambi comparabili; -3.1% a cambi
correnti). L’intero anno 2003 - fortemente penalizzato dalla guerra in
Iraq e dalla Sars – si è chiuso con risultati positivi: decisamente
buono, infatti, l’andamento delle vendite dei gioielli (+12.9% a cambi
comparabili), degli accessori (+49% a cambi comparabili) e dei profumi (+8.4%
a cambi comparabili). Per quanto riguarda la categoria degli orologi (-10.6%
a cambi comparabili), questa risente ancora delle difficoltà dell’intero
settore. Nelle aree geografiche rimangono deboli i volumi di vendita in
Italia (-1.9%) ed in Europa (-0.8%), che continuano ad essere fortemente
penalizzati dalla riduzione dei flussi turistici. In queste aree, tuttavia,
va evidenziato l’andamento positivo delle vendite a livello della
clientela locale. Buona la ripresa in America le cui vendite crescono del
9.2% a cambi comparabili; continua, inoltre, la buona performance del
Giappone (+10.7% a cambi costanti) e dell’Estremo Oriente (+20.2% a cambi
costanti). Con riferimento al solo quarto trimestre 2003, sono in crescita
le vendite degli accessori (+22.6% a cambi costanti), dei profumi (+19.1% a
cambi costanti) e dei gioielli (+7.6% a cambi costanti). Le vendite degli
orologi, pur sempre negative (-9.5% a cambi costanti) stanno mostrando una
costante ripresa, soprattutto in riferimento all’alta base di confronto
del trimestre corrispondente del 2002 (+28% vs 2001). Per quanto riguarda le
vendite per area geografica, va evidenziata la forte accelerazione della
ripresa in America (+21.2% a cambi costanti) – ottenuta nonostante
l’altissima base di confronto del 2002, che già aveva evidenziato una
crescita del 21%. Il Giappone ha registrato un valore di vendita pressoché
invariato rispetto al 2002 (+0.2% a cambi costanti), nonostante una base di
confronto ancora una volta molto impegnativa (+27% vs. 2001) e nonostante
l’aumento del volume delle vendite nelle Hawaii, che ha penalizzato il
mercato domestico. Molto buono l’andamento delle vendite in Estremo
Oriente (+18.7% a cambi costanti). Francesco Trapani, Amministratore
Delegato del Gruppo Bulgari, ha così commentato: “Sono estremamente
soddisfatto dei risultati raggiunti nel 2003 che mostrano, ancora una volta,
la forza del marchio Bulgari, il successo dei nuovi prodotti e l’efficacia
della strategia per il controllo dei costi e per la continua ricerca di
efficienza. È importante sottolineare, inoltre, che l’anno appena
concluso, si è rivelato un anno a due velocità, che ha visto un primo
semestre decisamente avverso - dal punto di vista macro-economico e politico
- ed una seconda parte, invece, in cui si sono verificati costanti segnali
di ripresa. Resto quindi fiducioso per il 2004, che lascia ben sperare, sia
grazie al miglioramento dell’economia, sia per il lancio dei nuovi
prodotti, che, sono certo, concorreranno al raggiungimento di un’ulteriore
crescita ed espansione”.
GRUPPO BOSCH: TENDENZA IN CRESCITA
RESOCONTO DEL 2003, PREVISIONI PER IL 2004
Stoccarda, 30 gennaio 2004 - Franz Fehrenbach, Presidente del Comitato di
Direzione della Robert Bosch Gmbh, in occasione dell’incontro con
la Stampa
economica tenutosi a Stoccarda lo scorso 28 gennaio ha affermato che :
“Per il Gruppo Bosch, vi sono buone le premesse, per realizzare nei
prossimi anni una maggiore crescita.” Ecco quanto ha affermato Franz
Fehrenbach, Presidente del Comitato di Direzione della Robert Bosch Gmbh
durante un incontro con
la Stampa
economica dell’area di Stoccarda, tenutosi alla fine di gennaio 2004.
Fehrenbach ha espresso “ in generale la sua soddisfazione “ circa
l’andamento dell’attività nel 2003. Nello stesso tempo, si è
dichiarato convinto che nel 2004 si registrerà un ulteriore miglioramento:
“Siamo decisi e pronti ad utilizzare tutte le possibilità derivanti dal
previsto miglioramento economico congiunturale .” Il 2003, da poco
terminato, - e Fehrenbach non lo nasconde – è stato per Bosch il terzo
anno consecutivo difficile. “Siamo, comunque, soddisfatti di quanto
abbiamo raggiunto.” Secondo i primi dati provvisori, il fatturato
dell’anno 2003 dovrebbe ammontare a 36,3 miliardi di euro, con un aumento
in percentuale di quasi il 4% rispetto all’anno precedente. A questo
incremento ha contribuito anche l’acquisizione della Buderus Ag, che dalla
metà del 2003 viene consolidata nelle cifre Bosch. Si nasconde, però,
dietro a questo aumento anche una significativa crescita reale, soprattutto
al di fuori dell’Europa, che del resto, secondo un calcolo nominale, è
stata assorbita quasi completamente dal forte rialzo dell’euro. In che
misura la rivalutazione dell’euro abbia influenzato i dati 2003 di Bosch,
è stato chiaramente espresso da Fehrenbach, quando ha descritto lo sviluppo
del fatturato, depurato del cambio. Presupponendo che i cambi siano
invariati, Bosch è giunta ad una crescita interna reale di circa il 7% ,
che – se si comprendono i cambiamenti di consolidamento – arriva in
totale al 10%. Nel Nord America, ad esempio, il fatturato è aumentato, in
valuta locale, del 6%, se tradotto in euro , ciò significa una diminuzione
dell’11%. In Asia, il fatturato in valuta locale è aumentato addirittura
di quasi il 20%, se calcolato in euro, l’aumento è di circa il 6%.
Fehrenbach ha aggiunto: “Soltanto da questa seconda valutazione, si spiega
il motivo per il quale siamo stati abbastanza soddisfatti dell’andamento
dell’attività nel
2003.”
Il numero dei dipendenti del Gruppo Bosch è rimasto pressoché stabile, a
prescindere dagli effetti del consolidamento. Il numero dei dipendenti
all’inizio del 2004 era di 232.000, 109.000 dei quali in Germania e
123.000 all’estero. In tali cifre, sono compresi circa 9.700 dipendenti
delle società Buderus, recentemente acquisite. Fehrenbach ha considerato ciò
nell’ambito del rapporto con la reale sensibile crescita di fatturato, ed
ha parlato di un “aumento soddisfacente della produttività”. Tra le
divisioni dell’Azienda,
la Tecnica
per Autoveicoli ha registrato il miglior andamento nel 2003, realizzando un
fatturato di 23,6 miliardi di euro, che significa un aumento nominale di un
buon 1% rispetto all’anno precedente. Se si calcolano, però, gli influssi
del cambio, l’incremento è stato dell’8%. Come ha spiegato Fehrenbach,
qui si rispecchia soprattutto un duplice aspetto: l’aumento delle quote di
equipaggiamento per il Programma Elettronico di Stabilità Esp, nonché lo
sviluppo costantemente positivo dell’attività nei sistemi diesel.
Fehrenbach continua: “Siamo convinti che la moderna tecnica diesel abbia a
media scadenza grandi possibilità di affermazione anche al di fuori
dell’Europa.” In proposito, Fehrenbach ha fatto riferimento ai notevoli
progressi nella tecnica di combustione ed al continuo sviluppo del
post-trattamento dei gas di scarico. Entrambe le tecniche contribuiscono ad
attenuare i radicati pregiudizi nei confronti del motore diesel. Per questo,
Bosch ha deciso di iniziare la propria produzione di filtri particolato
diesel. Anche
la Tecnica Industriale
ha evidenziato un buon andamento, così ha affermato il Presidente del
Comitato di Direzione. Il suo fatturato è aumentato nel 2003 del 9%,
raggiungendo 4,3 miliardi di euro. In questa cifra, è compreso però il
consolidamento di sei mesi dei Settori Fonderia ed Acciaio della Buderus.
Diversamente, il fatturato si sarebbe posizionato, in valore nominale, allo
stesso livello di quello dell’anno precedente, cosa che del resto avrebbe
significato un aumento, depurato del cambio, già del 7%. Uno sviluppo, che
Fehrenbach ha definito ragguardevole – “soprattutto, se si considera la
debolezza di investimenti diffusa ovunque anche l’anno scorso”. Secondo
il parere del Presidente del Comitato di Direzione della Robert Bosch Gmbh,
l’andamento del Settore aziendale Beni di Consumo e Tecnologie Costruttive
è stato determinato da un mix di fattori. Con il consolidamento di sei mesi
del Settore Tecnica di Riscaldamento della Buderus, il fatturato è
aumentato di circa il 9% ed ha raggiunto 8,4 miliardi di euro. Senza questo
effetto, il volume di affari sarebbe stato, a livello nominale, inferiore a
quello dell’anno precedente del 4%, anche depurato del cambio, sarebbe
aumentato soltanto di circa il 2%. Specialmente negli Elettroutensili, si è
registrata una recessione abbastanza sensibile. Oltre alla generale
debolezza di mercato, questa recessione si deve ricondurre soprattutto ad un
motivo: la concorrenza sempre più aggressiva dei Paesi asiatici. Secondo
Fehrenbach, “ è una conseguenza “ l’impegno del Settore
Elettroutensili in un concetto di ristrutturazione, che prevede sensibili
riduzioni di costi nelle fabbriche sino ad oggi esistenti ed un aumento
della quota di produzione in quei paesi, dove i costi sono ridotti. Continua
Fehrenbach: “Non possiamo accettare che aziende che offrono apparechi
sempre più qualificati di produzione asiatica ci sottraggano quote di
mercato”. Poiché gli elementi che hanno sempre caratterizzato la
differenza, quali le innovazioni tecnologiche e l’elevata qualità delle
marche di Bosch, si giustificavano soltanto con certi sovrapprezzi, “
dobbiamo migliorare l’aspetto dei costi”. Senza dubbio, secondo una
valutazione di Fehrenbach, i pesi dell’economia mondiale si spostano
sempre più fortemente e più rapidamente verso l’Asia. Secondo Bosch,
occorre considerare due aspetti: da una parte, la sfida che viene da una
forte concorrenza asiatica, dall’altra parte, la possibilità di schiudere
in quella regione nuovi mercati. Si stima che nei prossimi dieci anni
soltanto
la Cina
contribuirà per il 40% all’aumento a livello mondiale della produzione di
automobili. Un Paese emergente, che – secondo le dichiarazioni di
Fehrenbach – “già oggi sta per noi ai vertici della scala di
crescita”. In Cina, il fatturato di Bosch nel 2003, pur su base euro, è
aumentato di oltre il 20%. “Per questo, continueremo ad ampliare
sensibilmente la nostra presenza nell’Area Asia-pacifico”, così ha
annunciato Fehrenbach. Il rinnovato passo in avanti dato dalla
globalizzazione non rimane, secondo le dichiarazioni del Presidente di Bosch,
senza conseguenze per i siti produttivi, dove il livello delle retribuzioni
è elevato. Tuttavia, non deve essere automatico il fatto che una sempre
maggiore produzione si trasferisca dalla Germania ad altri paesi. Ciò
presuppone, però, un orientamento dei costi del lavoro in Germania alle
condizioni della concorrenza internazionale ed a quanto fattibile oggi e
domani. Non tutti gli standard di ieri si possono ancora pagare. Evidenziare
questa realtà in modo determinato, non significa mettere in dubbio o non
considerare il consenso sociale, ma significa una responsabilità per
la Germania
come Paese produttivo. L’iniziativa di prolungare l’orario di lavoro
senza retribuzione è, tra tutti i provvedimenti immaginabili volti a
ridurre i costi del lavoro, la soluzione più accettabile per i dipendenti.
Questa soluzione viene accolta dalla maggioranza della popolazione.
Naturalmente, soltanto con il provvedimento del prolungamento dell’orario,
non si posssono assicurare tutti i posti di lavoro – in particolare,
dovrebbe in parallelo verificarsi una crescita più elevata. Se a media
scadenza non si ridurranno i costi di lavoro, sarebbero messe ancor più
fortemente a rischio la concorrenzialità e, di conseguenza, l’occupazione
nei siti produttivi tedeschi. In questo contesto, Fehrenbach non ha espresso
nessun dubbio circa il conseguente orientamento aziendale in merito
all’utile. Per raggiungere la redditività di almeno il 7%, necessaria per
il finanziamento dell’ulteriore sviluppo dell’Azienda, Bosch ha
elaborato il progetto “Profit
05”
. “Nel 2003, abbiamo già fatto buoni progressi”, ha affermato
Fehrenbach, “il nostro risultato prima delle tasse, secondo i primi dati
provvisori, è migliorato, a quasi il 5% del fatturato.” Con ciò, è
lievemente aumentato il risultato della Tecnica per Autoveicoli, rivelatosi
sinora al di sotto della media, mentre l’utile del Settore Beni di Consumo
e Tecnologie Costruttive nonché della Tecnica Industriale, qui considerato
senza ammortamento sul Goodwill, ha continuato a rimanere abbastanza
stabile. “Il miglioramento totale”, ha affermato con convinzione
Fehrenbach, “è soprattutto il risultato di un arduo lavoro sui nostri
processi interni e sulla nostra produttività. Come risposta all’acuirsi
della pressione esterna dei prezzi, abbiamo dovuto dare il via a
provvedimenti, in parte anche molto severi ed incisivi. Anche nei prossimi
anni, Bosch si impegnerà di conseguenza, per migliorare il suo risultato.
Esistono, del resto, notevoli rischi, in particolare sul fronte prezzi, ma
anche a causa dello sviluppo dei cambi. Si continueranno gli adeguamenti di
prezzo richiesti dal mercato, ma in stretta compatibilità con le proprie
possibilità di riduzione di costi, che devono essere anche elaborate con i
clienti. Fehrenbach ne è convinto: “E’ interesse delle Case
automobilistiche che anche noi operiamo nello stesso loro modo per quanto
riguarda l’orientamento dell’utile, perché le Case automobilistiche
devono poter rivolgersi a fornitori capaci, orientati verso il futuro ed
economicamente solidi.” Fehrenbach ha richiamato l’attenzione
sull’aumento del budget destinato dal Gruppo Bosch alla Ricerca e
Sviluppo, settore nel quale, anche senza Buderus, l’Azienda ha investito
nel 2003 circa 2,7 miliardi di euro – pari all’8,4% in più rispetto
all’anno precedente. 2004 : un inizio con il “ vento in poppa “
Diversamente dall’anno scorso, dice Fehrenbach, l’attività inizia
quest’anno con il “ vento in poppa “ per quanto riguarda la
congiuntura. Soprattutto in Asia e in America, la crescita economica
generale ha preso già il via in modo sensibile. L’europa , come già
spesso verificatosi, segue con ritardo la tendenza, la crisi congiunturale
più profonda sembra superata. Per la produzione automobilistica a livello
mondiale, si prevede per quest’anno un aumento del 4%, dopo soltanto
l’1% nel 2003. Questo sviluppo, così ha continuato Fehrenbach, contribuirà
quest’anno anche a rafforzare la crescita del Gruppo Bosch. Soprattutto
nella Tecnica per Autoveicoli e nella Tecnica Industriale, si dovrebbe
verificare una sensibile vivacizzazione. Si prevede anche un leggero
miglioramento del Settore Beni di Consumo e Tecnologie Costruttive,
esprimendo Feherenbach il suo ottimismo soprattutto nella Tecnica di
Sicurezza e di Riscaldamento. Al contrario, Fehrenbach non intravede lo
stesso andamento di attività per gli Elettroutensili e per gli
Elettrodomestici. “Questo scenario, nel complesso positivo, può tuttavia
essere disturbato da ulteriori sensibili oscillazioni valutarie, “
riflette il Presidente del Comitato di Direzione. Da lungo tempo, è stato
superato il valore limite di cambio 1,20 $ Us/euro, per il quale si potrebbe
parlare di una valutazione approssimativamente equa. Ogni minimo aumento
dell’euro significa un ulteriore aggravio dal punto di vista della
concorrenzialità per un’azienda europea – anche e proprio rispetto
all’area asiatica, che sinora de facto fa parte dell’area del dollaro.
Fehrenbach ha parlato di “pesi diversi, che rafforzano ulteriormente la
pressione di adeguamento alle condizioni dei siti produttivi in Germania”.
Secondo una valutazione del Presidente di Bosch, vi sono segnali nel Paese
che strutture superate vengano modificate. Pur con ogni critica
giustificata, si deve valutare in modo positivo il fatto che la “ coda “
di riforme in Germania cominci a ridursi. Per quanto riguarda i progetti per
la semplificazione del sistema fiscale nonché i temi ancora aperti dei
sistemi sociali, si vedrà sino a dove arrivi veramente la disponibilità
del Governo e dell’Opposizione ad attuare nuove riforme. Feherenbach ha
denominato questa fase un importante “banco di prova”. Ora dipende se si
possano eliminare in Germania molte regole – e questo fatto viene
fortemente osservato, non da ultimo, a livello internazionale. Di grande
importanza sono anche le continue controversie per il Contratto
dell’Industria Elettromeccanica. “Ciò di cui necessitiamo urgentemente,
sono clausole di apertura a livello di trattative aziendali singole ”,
afferma Fehrenbach. Dovrebbe essere possibile siglare accordi separati,
diversi da quelli contrattuali, se grazie a ciò si potessero assicurare
posti di lavoro. Fehrenbach conclude: “Abbiamo in generale motivo di
iniziare il nuovo anno con fiducia. Questa previsione ci richiederà, però,
molti sforzi affinché la fiducia trovi riscontro nella realtà “.
ALBA/BEKO
RILEVANO GRUNDIG HOME INTERMEDIA SYSTEM (HIS) – IL COMPARTO DELL’
ELETTRONICA DI CONSUMO DELLA GRUNDIG È PRONTO PER
LA CRESCITA
Milano
, 30 gennaio 2004 - I colloqui presso Grundig, perduranti da mesi con gli
investitori hanno portato al successo: il curatore, dott. Siegfried Beck
(Norimberga), il Presidente del Consiglio di Amminstrazione di Alba plc,
(Inghilterra) Daniel B. Harris, ed il Presidente di Beko Elektronik A.s.
(Turchia) Ali H. Sümerval hanno sottoscritto in data 29.1.2004 il relativi
contratti per rilevare insieme il comparto Home Intermedia System (His)
della tedesca Grundig Ag. In tal modo si perfeziona dopo intense trattative
la vendita di questo importante comparto principale di cui fanno soprattutto
parte i più classici dei prodotti dell’elettronica di consumo come i Tvc,
Hifi, Video, Cdplayer, Dvd-player e -Recorder, assieme al comparto della
ricerca e sviluppo ed alle attività di assistenza tecnica. Le attività di
Grundig saranno continuate in futuro da due società che avranno la loro
sede a Norimberga. Una società si occuperà della attività globale di
assistenza tecnica. La seconda società continuerà a svolgere il
core-business che essenzialmente riguarda la ricerca e lo sviluppo,
marketing e vendita. Le società verranno amministrate dal signor Hubert
Roth che è in Grundig da 26 anni e che ultimamente ricopre la carica di
Direttore marketing e vendite. I prodotti Grundig verranno anche in futuro
costruiti secondo le specifiche Grundig – in particolare per design e
sviluppo – presso gli attuali insediamenti produttivi. Gli investitori si
sono impegnati a continuare l’attività d’impresa con almeno 200
dipendenti. I servizi gestionali che vanno oltre le attività ordinarie
verranno forniti dalla tedesca Grundig Ag i. Ins., presso la quale risultano
occupati al momento 250 dipendenti. All’atto della sottoscrizione del
contratto il curatore dott. Siegfried Beck ha dichiarato: “Alba/ Beko
hanno accettato l’acquisto dopo un esame molto approfondito. Sono quindi
sicuro che il comparto His con riguardo ai suoi prodotti arricchisce molto
la gamma dei prodotti dei nuovi proprietari. Questo acquisto garantisce una
permanenza continua nel mercato. Inoltre sono particolarmente contento che
lo storico marchio Grundig anche in futuro continuerà a partecipare
attivamente allo sviluppo del mercato. Con la vendita del comparto
Automotive (Cis) alla Delphi e con l’odierna operazione con Alba e Beko
sono stati creati presupposti per agganciarsi ai successi del passato. Oggi
sono stati fatti i primi passi per un futuro in piena crescita.“ La
vendita di His ha rappresentato “lo scoglio maggiore“, che si doveva
superare nella procedura di insolvenza, ha dichiarato il curatore. Lo stesso
ha ringraziato i componenti del comitato dei creditori per “la loro
collaborazione costruttiva e professionale”. Soprattutto, ha sottolineato
la buona collaborazione da parte del Comitato di Rappresentanza dei
Lavoratori che non si è mai tirato indietro nel contribuire attivamente
alla ricerca della miglior soluzione per tutti gli interessati. Un
ringraziamento particolare è stato espresso anche per i dipendenti della
Grundig Ag, che nonostante la situazione di insolvenza hanno continuato con
impegno di gran lunga superiore alla media nelle loro incombenze gestionali
realizzando un risultato che ha superato notevolmente i piani predisposti
inizialmente dalla curatela. In tal modo i dipendenti hanno contribuito in
modo particolare a rassicurare gli investitori nelle loro decisioni. Ciò è
stato di fatto importante per il mantenimento di diversi posti di lavoro da
parte dei nuovi proprietari.
A SEGUITO DI
NOTIZIE ERRATE COMPARSE SULLA STAMPA, KODAK RIBADISCE CHE CONCENTRA
NEI MERCATI OCCIDENTALI IL BUSINESS SUL FILM E SUL DIGITALE
Milano, 30 gennaio 2004 - Eastman Kodak Company terminerà la produzione di
macchine fotografiche del tipo Advanced Photo System (Aps) e – nel corso
del 2004 – anche la commercializzazione della macchine fotografiche 35mm
negli Stati Uniti, in Canada e in alcuni paesi dell’Europa occidentale.
Kodak mantiene comunque invariato il proprio impegno nella produzione e
nella commercializzazione delle pellicole 35mm di alta qualità, Aps
inclusi, e delle macchine fotografiche monouso. “Stiamo uscendo dal
business delle fotocamere Aps a causa della contrazione della domanda sul
segmento consumer e della loro ridotta redittività, che ci ha portato a dei
risultati insoddisfacenti” dice Cecilia Spanu, Marketing Manager di Kodak
Italia per i prodotti Capture e aggiunge: “Kodak mantiene comunque
invariato il proprio impegno nei confronti del film formato Aps, che in
Italia continuerà a venir commercializzato nei formati da 25 e 40 pose e
con sensibilità da 100, 200 e 400 iso.” L’impatto di questo annuncio
sul mercato italiano è minimo; le fotocamere Aps costituiscono ormai solo
l’1% degli apparecchi fotografici venduti nel nostro paese nel 2003.
“Nel comparto delle macchine fotografiche 35mm Kodak in Italia ha una
presenza assolutamente marginale, con una quota che non supera il 2%. La
decisione, quindi, di terminare la vendita di questi prodotti, non
stravolgerà il panorama nazionale e il consumatore finale quasi non si
accorgerà del cambiamento” - continua Cecilia Spanu – “Molto più
significativa è la nostra presenza nel mercato dei rullini, che rimane il
nostro principale business di riferimento, insieme a quello del digitale.”
CATTOLICA ASSICURAZIONI -
CALENDARIO EVENTI SOCIETARI 2004
Verona, 30 gennaio 2004 - Cattolica Assicurazioni si avvale dell’opzione
formulata nell’articolo 82 secondo comma della delibera Consob n.11971,
relativamente alle relazioni trimestrali al 31 dicembre 2003 e al 30 giugno
2004, coincidenti con la chiusura dell’esercizio e con la semestrale,
avuto riguardo al calendario di seguito riportato. Pertanto, al fine di
adempiere agli obblighi informativi riguardanti il calendario annuale degli
eventi societari per l’esercizio 2004, il Consiglio di Amministrazione di
Cattolica sarà convocato nelle seguenti date: il 20 marzo per
l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio
consolidato 2003; il 10 maggio per l’approvazione della relazione
trimestrale al 31 marzo 2004; il 6 settembre per l’approvazione della
relazione semestrale al 30 giugno 2004; l’8 novembre per l’approvazione
della terza trimestrale 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha anche
deliberato la convocazione dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione
del bilancio d’esercizio 2003 per i giorni , rispettivamente in prima e
seconda convocazione.
1300 MILIONI DI EURO
DALL’UNIONE EUROPEA PER RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE DELLE IMPRESE
Milano, 30 gennaio
2004. In
Lombardia più del 70% della spesa per la ricerca scientifica e lo sviluppo
tecnologico si concentra nel settore privato (in Italia il 49%). Quasi il
20% è dato dalle università (in Italia il 32,6%). E solo il 9,5% nelle
amministrazioni pubbliche (in Italia il 18,4). E
la Lombardia
pesa sul totale della ricerca italiana ben il 22%, grazie soprattutto al
peso delle imprese. Questa l’elaborazione della Camera di commercio sui
dati Istat, relativi all’anno 2001. Ora per incentivare gli investimenti
privati nella ricerca e sviluppo dell’area nanotecnologie, nanoscienze,
materiali multifunzionali e processi e dispositivi di produzione arrivano i
finanziamenti del Vi Programma Quadro, circa 1300 milioni di euro. Euro Info
Centre, azienda speciale di Camera di Commercio di Milano, promuove la
partecipazione delle imprese e dei centri di ricerca lombardi agli strumenti
di finanziamento europei con il convegno “Il sesto programma quadro di Rst
dell’Unione Europea: i nuovi bandi della priorita’ 3 – nanotecnologie,
nanoscienze, materiali multifunzionali, processi e dispositivi di produzione
- Quali opportunità e quale ruolo per le Pmi”. Interverranno relatori
dalla Dg Ricerca della Commissione Europea e dal Miur. Euro Info Centre
presenterà inoltre il progetto Ectist, nato per favorire la partecipazione
delle Pmi a grandi progetti di ricerca. Appuntamento: lunedì 2 febbraio
2004 dalle 9.00 alle 12.30 Camera di Commercio - Palazzo Turati, Sala
Conferenze Via Meravigli 9/b (Mm1 Cordusio) “La doppia transizione verso
la società della conoscenza e lo sviluppo sostenibile - ha dichiarato Guido
Galardi, presidente di Euro Info Centre, azienda speciale di Camera di
Commercio di Milano -, richiede nuovi modelli di produzione e consumo. La
trasformazione dell'industria verso organizzazioni ad elevato valore
aggiunto rende necessaria una diversa prospettiva temporale (dal breve al
lungo termine) per la ricerca comunitaria e, per l'innovazione, il passaggio
da strategie di progresso incrementale a strategie d'innovazione radicale e
di nuove realizzazioni tecniche. Risultati che costituiscano reali svolte
possono raggiungersi solo attraverso un nuovo approccio integrato,
"verticale", che combini scienze dei materiali, nanotecnologie e
tecnologie di produzione ed altre tecnologie basate, ad esempio, sulle
tecnologie dell'informazione o le biotecnologie, oppure
"orizzontali", che combinino azioni multisettoriali. Attraverso il
suo servizio di assistenza tecnica in materia di Ricerca & Sviluppo,
Innovazione e Trasferimento Tecnologico certificato (dall'ottobre 2003
certificato dal Sistema di Gestione per
la Qualità
) Euro Info Centre aiuta le imprese ad usufruire di questi finanziamenti per
aumentare l’integrazione tecnologica a livello europeo”. Settori di
ricerca finanziabili. I finanziamenti si rivolgono alle spese per ricerca e
sviluppo tecnologico nei settori delle nanotecnologie, delle nanoscienze,
dei materiali multifunzionali e dei processi e dispositivi di produzione.
Progetto Ectist. Questo progetto intende favorire la partecipazione delle
Pmi a progetti di ricerca relativi ai trattamenti superficiali in diversi
settori (metallo, ceramica, medico, aeronautico, ect.) attraverso la
promozione del settore, tra cui l’attivazione di un servizio di ricerca
partner, per favorire le imprese del settore nella partecipazione ai
progetti integrati ed alle reti di eccellenza, finanziati dalla Commissione
europea Per informazioni: Euro Info Centre – tel. 02/8515.5235 Fax
02/8515.5308.
GRUPPO COIN S.P.A.:
COSTITUITO IL RAMO D'AZIENDA OVIESSE FRANCHISING.
Trieste, 30 gennaio 2004 - Come già anticipato nel comunicato stampa del 12
gennaio scorso, Gruppo Coin, all'interno del progetto di ridefinizione della
struttura organizzativa, ha sottoscritto integralmente l'aumento del
capitale sociale deliberato in data odierna dalla società interamente
posseduta Oviesse Franchising s.R.l., con sede legale in Venezia, mediante
conferimento, con efficacia 30 gennaio 2004, del ramo d'azienda
"Sviluppo Franchising Oviesse". Entro il 13 febbraio 2004 verrà
messo a disposizione del pubblico, mediante deposito presso la sede di
Gruppo Coin S.p.a. E di Borsa Italiana S.p.a., un documento informativo
contenente i dettagli dell'operazione. Sempre in data odierna, come già
anticipato nel comunicato stampa del 12 gennaio, Gruppo Coin ha ceduto il
"ramo d'azienda Infrastrutture Centrali e Reti" alla società
T-system Italia S.p.a., con la quale ha stipulato contestualmente un
contratto di outsourcing di durata quinquennale.
PROGETTO LEGNO RISPONDE
Milano, 30 gennaio 2004 - La forza delle argomentazioni a favore del legno
rappresenta certamente l'arma migliore per promuoverne il consumo da parte
di un'utenza sempre più consapevole, ma ancora poco e talvolta male
informata. Per questo motivo Federlegno-arredo continua nel 2004 il proprio
impegno, finalizzato alla valorizzazione della materia prima legno e delle
attività connesse attraverso Progetto Legno e una rete di servizi mirati al
proprio target di riferimento tra i quali Progetto Legno Risponde. E'
infatti possibile accedere attraverso internet ad un prezioso archivio di
informazioni pubblicate in veste di risposte ai quesiti tecnici più comuni
sul legno e sui materiali derivati, elaborate da un'équipe di esperti
accreditati nel campo della tecnologia del legno. I contenuti presentati
vengono continuamente aggiornati per trattare e risolvere le problematiche
più comuni del settore. Mentre la lettura della sezione Q&a – Domande
e Risposte è accessibile a tutti, i quesiti possono essere posti solo dai
soci delle Federazione scrivendo all'indirizzo www.Federlegno.it/progettolegno
e citando nell'oggetto "Progetto Legno Risponde". Con Progetto
Legno Risponde
la Federazione
ha voluto dunque promuovere un mezzo di comunicazione tecnico-scientifica
efficace ed aggiornato all'interno di Progetto Legno, l'iniziativa nata nel
2003 con l'obiettivo di affrontare i temi dell'innovazione che, in funzione
della globalizzazione dei mercati, condizionano il "made in Italy"
in modo sempre più evidente attraverso azioni coordinate su più fronti
(stampa, internet, convegni, ricerca scientifica). Tra le iniziative di
"Progetto Legno", al fine di creare un interscambio ancora
maggiore tra le aziende e
la Federazione
, va evidenziato inoltre lo speciale programma di formazione di un tecnologo
del legno laureato in Scienze Forestali e Ambientali che, attraverso
l'acquisizione di competenze specifiche, svolga il ruolo di interfaccia
tecnica con le aziende associate, affidato fino ad oggi a consulenti
esterni. Per ulteriori informazioni relative a Progetto Legno e Progetto
Legno Risponde è possibile consultare il sito www.Federlegno.it/progettolegno
AEROPORTI: DICHIARAZIONE
DEL SINDACO DI MILANO ALBERTINI
Milano, 30 gennaio 2004 - “Alitalia è un vettore con gravi problemi
finanziari, troppo personale e troppo pochi aerei. Chiedere il
ridimensionamento di aeroporti che servono le grandi aree urbane del Paese
non porterà a salvare la compagnia, anzi”. Così il Sindaco Gabriele
Albertini ha commentato il dibattito in corso sul piano industriale di
Alitalia e la notizia della proposta di ridimensionamento di Linate avanzata
dalla Commissione Trasporti della Camera. Il Sindaco ha inoltre ricordato
che “per ridurre gli elevati costi operativi della compagnia aerea e al
tempo stesso favorire l’ulteriore sviluppo di Malpensa, è sempre valida
la proposta avanzata sia dal Presidente della Regione Formigoni che da me,
di fare dell’hub varesino una base di armamento di Alitalia”. “Questo
– ha proseguito Albertini - in previsione del completamento dei nuovi
hangar già in costruzione che consentiranno di attrezzare l’area tecnica
entro il
2004”
. “Considerato che il 70% del bacino d’utenza di Alitalia è costituito
dal Nord del Paese – ha concluso il Sindaco - il trasferimento di buona
parte della base di armamento della compagnia a Malpensa favorirebbe la
maggioranza dei clienti, oltre a migliorare l’efficienza operativa del
vettore”.
ENAC SULL’ACCORDO UE IN
MATERIA DI CONTROLLI SUGLI AEROMOBILI STRANIERI
Roma, 30 gennaio 2004 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile sottolinea
l’importanza dell’accordo raggiunto ieri dalla Commissione Ue e
dall’Europarlamento per una rapida conclusione della procedura di
conciliazione per l’emissione di una direttiva finalizzata al
potenziamento dei controlli di sicurezza sugli aeromobili stranieri in
transito negli scali comunitari. L’accelerazione sull’intesa per la
direttiva, in discussione dal 1997, è stata impressa anche a seguito della
riunione richiesta dal Presidente dell’Enac, On. Prof. Vito Riggio,
all’indomani del tragico incidente di Sharm El Sheikh. La riunione, a cui
ha partecipato il Direttore Generale dell’Enac, Com.te Silvano Manera, si
è svolta a Bruxelles il 16 gennaio scorso alla presenza di tutti Direttori
Generali delle autorità per l’aviazione civile degli Stati aderenti
all’Unione Europea, allargata ai dieci membri che entreranno nell’Unione
dal 1° maggio 2004, e nasceva dall’esigenza di arrivare ad una
armonizzazione europea in materia di sicurezza ed al miglioramento del
sistema dei controlli di rampa. In tale occasione, su proposta dell’Enac,
si era affrontato il tema del potenziamento del programma Safa, le ispezioni
di rampa sugli aeromobili stranieri in transito nei 41 Paesi aderenti all’Ecac,
della standardizzazione delle ispezioni e della concertazione europea per lo
scambio di informazioni sui controlli effettuati dai singoli Stati e su
eventuali provvedimenti sanzionatori e restrittivi adottati. Sulla base
dell’intesa raggiunta a livello Ue, dall’entrata in vigore della
Direttiva, gli Stati Membri dovranno comunicare alla Commissione Europea
tutte le decisioni relative a restrizioni operative su singoli aeromobili e
su compagnie aeree.
La Commissione
, inoltre, pubblicherà annualmente una relazione analitica delle
informazioni raccolte, che sarà resa disponibile al pubblico e agli
operatori del settore.
AUTOSTRADE: IMPORTANTE
ACCORDO CON INTESA CONSUMATORI GAMBERALE: SI RAFFORZA L'IMPEGNO DEL GRUPPO
SUL VERSANTE DELLA TRASPARENZA NEI CONFRONTI DEGLI STAKEHOLDER"
Roma, 30 gennaio 2004 - Autostrade per l'Italia e l'Intesa dei Consumatori
hanno firmato questa mattina a Roma un importante accordo in materia di
sicurezza delle infrastrutture e qualità dei servizi. Autostrade dal 2000 -
anno della privatizzazione - è concretamente impegnata a perseguire
crescenti livelli di sicurezza sulla propria rete. Ne sono conferma i
risultati conseguiti in termini di drastica riduzione nella incidentalità
(-15%) e nella mortalità (-14 %), pur in presenza di una constante crescita
del traffico. Nel contempo
la Concessionaria
ha avviato un confronto costruttivo con le più attente rappresentanze dei
consumatori, interessate anch'esse alla qualità ed alla sicurezza.
L'accordo ha per oggetto la costituzione, entro il 15 febbraio 2004, di un
Gruppo di Lavoro paritetico tra Autostrade per l'Italia e l'Intesa, per
individuare le infrastrutture e/o i servizi di competenza dell'azienda da
"monitorare" per verificarne l'affidabilità ai fini di una
crescente sicurezza per i viaggiatori. "Il positivo confronto con i
rappresentanti dei consumatori - ha commentato l'Amministratore Delegato di
Autostrade per l'Italia, Vito Gamberale - conferma che il Gruppo Autostrade
si distingue, ancora una volta, per responsabilità, trasparenza e
affidabilità nei confronti degli utenti e di tutti gli stakeholder.
"L'accordo - ha sottolineato Gamberale - integra e rafforza l'ampio e
rigoroso processo di sviluppo della trasparenza e dell'etica aziendale, le
cui tappe principali sono state: le certificazioni di qualità, il Bilancio
Sociale e Ambientale,
la Carta
dei servizi, il Quality Report, il Codice di Autodisciplina per
la Corporate
governance, il Comitato di Vigilanza, il Codice Etico e il Comitato
consultivo per le funzioni di servizio pubblico. "Con questo accordo
Autostrade per l'Italia punta all'eccellenza, tra le concessionarie dei
sistemi del trasporto in Europa, nel rapporto con i viaggiatori".
LOMBARDIA:20 MILIONI PER LO SVILUPPO
DELLA RETE COMMERCIALE PRIORITÀ AGLI INTERVENTI NELLE AREE MONTANE E
SVANTAGGIATE E NEI PICCOLI CENTRI
Milano, 30 gennaio 2004 - Venti milioni di euro nel biennio 2004/2005 per lo
sviluppo e l'ammodernamento della rete commerciale. E' quanto prevede il
Piano integrato di intervento per il commercio, il cui obiettivo è
rivitalizzare e riqualificare la rete dei negozi e dei servizi commerciali,
in particolare nelle aree montane e svantaggiate e nei piccoli centri. Con
il contributo della Regione potranno essere finanziati anche interventi
quali la dotazione di strumenti informatici, il restauro di edifici storici,
l'installazione di impianti di sicurezza, la sistemazione di pavimentazioni
stradali, la dotazione di posteggi. Il Piano è stato presentato a Brescia
ai rappresentanti degli Enti locali e delle associazioni di categoria e dei
consumatori dall'assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Mario Scotti;
analoghe presentazioni si svolgeranno in ogni provincia. "Il commercio
- ha detto Scotti - rappresenta non soltanto un indispensabile servizio
pratico che viene fornito ai cittadini, ma anche un elemento fondamentale
per garantire la qualità della vita nei centri di residenza. Laddove il
settore ha subito trasformazioni che ne hanno limitato la diffusione
capillare, occorre intervenire in controtendenza, per evitare il
depauperamento della realtà civile". Il Piano promuove l'adozione da
parte dei Comuni e delle associazioni imprenditoriali di Programmi Locali di
Intervento (Pli), finalizzati a favorire l'insediamento, lo sviluppo e
l'ammodernamento delle attività commerciali, oltre che il miglioramento
delle infrastrutture pubbliche, e possono quindi interessare sia zone
caratterizzate da attività commerciali già esistenti, sia aree dove la
presenza di attività commerciali non è sufficiente a garantire un adeguato
servizio ai cittadini, con particolare riguardo alle aree montane e
svantaggiate. I progetti finanziabili riguardano interventi tra i 25.000 e i
400.000 euro per quanto riguarda lo sviluppo e interventi tra i 20.000 e i
100.000 euro per la rivitalizzazione e la comunicazione, con un contributo
regionale che varia a seconda dei casi. Per i progetti di sviluppo
presentati dai Comuni, l'incentivo è pari al 50% del costo previsto; lo
stesso per quelli presentati dalle associazioni imprenditoriali e dalle
associazioni di imprese.
DHL
VENDE LE ATTIVITA’ DI DANZAS CHEMICALS A DE RIJKE
Milano, 30 gennaio 2004 - Dhl Benelux e De Rijke Europe, società olandese
fornitrice di servizi di trasporto e logistica, hanno firmato oggi una
lettera di intenti in seguito all’acquisizione delle attività chimiche di
Danzas Chemicals in Europa da parte del Gruppo De Rijke. Danzas Chemicals fa
parte della divisione Dhl Freight e fornisce servizi di trasporto di carichi
liquidi e solidi per l’industria petrolchimica in Europa e servizi di Tank
Container oltremare attraverso la controllata Newport Tank Containers. Con
De Rijke, Dhl ha trovato un gruppo affidabile di aziende specializzate in
servizi di trasporto e logistica per l’industria petrolchimica. Le attività
di Danzas Chemicals forniranno infatti un valido supporto alle attuali
attività di De Rijke che intende così integrare le filiali europee di
Danzas Chemicals e Newport Containers nel proprio network. Il Gruppo De
Rijke è un fornitore indipendente e privato di servizi di trasporto e
logistica. Questa acquisizione rientra nella strategia della società di
rafforzare la propria posizione nel mercato europeo attraverso un processo
generale di crescita e acquisizioni. L’offerta di De Rijke si focalizza su
soluzioni complete di supply chain per il cliente e, in questo senso, le
attività intermodali di Danzas Chemicals rappresentano una notevole
opportunità di espansione. Il processo di acquisizione verrà completato
entro il 1 marzo 2004.
DIRETTIVE "UCCELLI
SELVATICI" E "HABITAT":
LA COMMISSIONE PROCEDE
NEI CONFRONTI DI OTTO STATI MEMBRI
Bruxelles, 30 gennaio 2004 - Per garantire la protezione e la conservazione
della biodiversità in Europa,
la Commissione
europea ha deciso di procedere nei confronti di otto Stati membri
(Lussemburgo, Belgio, Italia, Austria, Spagna, Irlanda, Grecia e Regno
Unito) che a vario titolo non hanno assicurato una sufficiente tutela degli
uccelli selvatici, delle specie e degli habitat contemplati dalle direttive
"Habitat" e "Uccelli selvatici". Belgio, Lussemburgo e
Italia sono stati invitati a conformarsi a precedenti sentenze della Corte
di giustizia, pena il rischio di incorrere in forti sanzioni pecuniarie,
mentre Spagna, Irlanda, Austria e Grecia saranno deferite alla Corte per una
serie di violazioni delle due direttive. Nel commentare le decisioni, la
commissaria per l'Ambiente Margot Wallström ha dichiarato: "Gli Stati
membri si sono impegnati ad arrestare il declino della biodiversità
nell'Unione europea entro il 2010(1). Per conseguire questo obiettivo essi
devono rafforzare la legislazione nazionale e migliorare le azioni di
conservazione della natura. La maggiore minaccia per la biodiversità è
costituita proprio dall'uomo: le attività umane contribuiscono infatti alla
distruzione degli habitat e alla scomparsa delle specie. Le principali
direttive comunitarie per la protezione della natura sono state adottate
proprio per arrestare questa tendenza, ma a tal fine è indispensabile che
gli Stati membri diano loro completa e corretta attuazione." Belgio Il
27 febbraio 2003,
la Corte
di giustizia ha condannato il Belgio per inosservanza delle disposizioni
della direttiva "Uccelli selvatici" con riferimento alle zone di
protezione speciale (Zps) situate nella regione delle Fiandre (causa
C-415/01) e, più specificamente, per l'assenza di una normativa per la
delimitazione dei confini e l'istituzione del necessario regime vincolante
di tutela di tali zone. Poiché le autorità belghe non hanno ancora
comunicato il modo in cui intendono dare esecuzione alla pronuncia della
Corte,
la Commissione
ha inviato loro una lettera di diffida sollecitandole a conformarsi alla
sentenza. In caso contrario il Belgio potrebbe incorrere in forti sanzioni
pecuniarie. Lussemburgo Il 13 febbraio 2003,
la Corte
di Giustizia ha giudicato inadeguate, sotto alcuni importanti profili, le
disposizioni di attuazione della direttiva "Habitat" adottate dal
Lussemburgo (causa C-75/01). Più specificamente,
la Corte
ha stabilito che il legislatore lussemburghese non ha recepito correttamente
le definizioni contenute nella direttiva e non ha adottato le misure atte ad
assicurare la conservazione degli habitat o la protezione delle specie
secondo il disposto della direttiva. Poiché le autorità lussemburghesi non
hanno ancora rimediato a queste carenze,
la Commissione
ha emesso un parere motivato sollecitandole a conformarsi alla sentenza
della Corte. In caso contrario il Lussemburgo potrebbe incorrere in forti
sanzioni pecuniarie. Regno Unito
La Commissione
ha formulato un parere motivato nei confronti del Regno Unito, in quanto le
disposizioni nazionali di attuazione delle direttive "Habitat" e
"Uccelli selvatici" non sono abbastanza rigorose per ciò che
concerne il commercio delle specie e degli uccelli selvatici. Le direttive
vietano il commercio delle specie e degli uccelli protetti, mentre la
legislazione britannica contempla unicamente le specie protette la cui area
di ripartizione naturale comprende
la Gran Bretagna.
Inoltre alcune specie di uccelli cacciabili non sono soggette alle
disposizioni relative al divieto di commercio. Le autorità britanniche
hanno promesso di adottare una nuova normativa in materia, che tuttavia non
è stata ancora notificata alla Commissione. Spagna
La Commissione
ha deciso di deferire
la Spagna
alla Corte di giustizia per aver consentito, per il controllo delle volpi,
l'uso di metodi di cattura non selettivi come le trappole, pratica vietata
dalla direttiva "Habitat".
La Commissione
è preoccupata per il fatto che questo tipo di metodi può favorire la
cattura anche di alcune specie rigorosamente protette ai sensi della
direttiva "Habitat", come la lince iberica. Italia Il 20 marzo
2003,
la Corte
di giustizia delle Comunità europee ha dichiarato che, non avendo ancora
classificato numerosi territori come zone di protezione speciale (Zps) delle
specie di uccelli tutelate dalla direttiva "Uccelli selvatici" e
delle altre specie migratrici che ritornano regolarmente nel suo territorio,
l'Italia è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza della
suddetta direttiva. Nonostante i notevoli progressi compiuti nella
designazione dei siti e nella comunicazione dei relativi dati,
complessivamente la rete presenta ancora alcune gravi carenze. Lombardia e
Sardegna sono le regioni in cui tali carenze sono più evidenti: rimangono
totalmente prive di tutela 25 aree importanti per l'avifauna (Important Bird
Areas - Iba) in Lombardia ed altre
16 in
Sardegna. Poiché le autorità italiane non hanno ancora rimediato a queste
carenze,
la Commissione
ha inviato una lettera di diffida sollecitandole a conformarsi alla sentenza
della Corte. In caso contrario l'Italia potrebbe incorrere in forti sanzioni
pecuniarie.
La Commissione
ha inoltre formulato un parere motivato nei confronti dell'Italia a seguito
di un'indagine avviata dopo la presentazione di una denuncia riguardante un
progetto di ampliamento di un comprensorio sciistico situato a Moso in
Passiria (provincia di Bolzano). L'area in questione costituisce un sito di
importanza comunitaria ai sensi della direttiva "Habitat" ed è
una zona di protezione speciale ai sensi della direttiva "Uccelli
selvatici". Secondo la valutazione effettuata, il progetto potrebbe
avere un impatto negativo sul sito.
La Commissione
ha già inviato alle autorità italiane una lettera di costituzione in mora
per violazione delle direttive "Habitat" e "Uccelli
selvatici", ma non ha ancora ricevuto alcuna risposta. Infine
la Commissione
ha formulato un altro parere motivato nei confronti dell'Italia a seguito di
un'indagine avviata dopo la presentazione di una denuncia riguardante il
prelievo di acqua dal lago Trasimeno (Umbria) per usi agricoli e per il
consumo umano. Il lago Trasimeno è una zona di protezione speciale, cui si
applicano tuttavia anche le disposizioni per la conservazione degli habitat
naturali. A seguito del continuo drenaggio, il livello delle acque del lago
si è abbassato, situazione che a sua volta ha favorito il deterioramento
degli habitat, minacciando le specie che vivono nel lago e nelle immediate
vicinanze. Le autorità italiane hanno adottato alcune misure, fra cui in
particolare un piano per il lago Trasimeno diretto a ripristinare e tutelare
l'ecosistema del lago e delle sue sponde. Questi interventi hanno consentito
di rallentare l'abbassamento del livello delle acque, ma le autorità
italiane non hanno fornito alcuna informazione sui tempi previsti per
l'adozione di ulteriori misure correttive né sul finanziamento di altre
misure per far fronte all'attuale situazione critica. Irlanda
La Commissione
ha deciso di deferire l'Irlanda alla Corte di giustizia per la mancata
designazione di un numero sufficiente di zone di protezione speciale (Zps)
degli uccelli selvatici e per non aver tutelato adeguatamente determinati
siti che hanno o dovrebbero avere lo status di zone di protezione speciale.
L'irlanda occupa il penultimo posto a livello comunitario per quanto
riguarda la percentuale del territorio nazionale coperta da zone di
protezione speciale. La rete irlandese di zone di protezione speciale
interessa infatti una superficie pari al 3% del territorio nazionale, mentre
la media comunitaria è dell' 8%. Varie specie di uccelli minacciate e
vulnerabili, quali il re di quaglie, il gracchio e l'albanella reale, non
sono sufficientemente tutelate dalle misure di protezione dei siti. Austria
La Commissione
ha deciso di deferire l'Austria alla Corte di giustizia in relazione ad un
progetto stradale nella zona di protezione speciale denominata 'Lauteracher
Ried" (Vorarlberg). A seguito di un'indagine avviata dopo la
presentazione di una denuncia,
la Commissione
ha constatato che le autorità austriache non hanno correttamente
determinato i confini della zona di protezione speciale, giungendo alla
conclusione che i due siti di "Soren" e "Gleggen",
importanti per il re di quaglie e altri uccelli che nidificano nei prati,
sono stati erroneamente esclusi dalla Zps.
La Commissione
ha inoltre constatato che le autorità austriache non hanno applicato
correttamente la normativa comunitaria in materia di conservazione della
natura al momento dell'autorizzazione del progetto. La risposta delle
autorità austriache al parere motivato della Commissione è
insoddisfacente, motivo per il quale
la Commissione
ha deciso di adire
la Corte
di giustizia. Grecia
La Commissione
ha deciso di deferire
la Grecia
alla Corte di giustizia per non aver adeguatamente tutelato la laguna di
Messolonghi-aitolikon (prefettura di Aitoloakarnania), zona umida
riconosciuta a livello internazionale come habitat importante per gli
uccelli selvatici, e per non aver ancora definito il quadro giuridico atto a
garantire l'effettiva tutela della laguna.
La Commissione
ha inoltre formulato un parere motivato nei confronti della Grecia per non
aver adeguatamente tutelato un'altra zona umida riconosciuta a livello
internazionale, il lago Koronia (prefettura di Salonicco). Il principale
problema del lago è rappresentato dal forte prelievo di acqua per uso
irriguo e dallo scarico di nutrienti, metalli pesanti e altri inquinanti
provenienti dalle industrie situate nei dintorni.
La Commissione
ritiene che
la Grecia
non abbia stabilito un adeguato regime giuridico di tutela e non abbia preso
misure idonee ad evitare il degrado del lago, nonostante l'obbligo ad essa
incombente in forza delle direttive "Uccelli selvatici" e
"Habitat" e della direttiva sullo scarico di sostanze pericolose
nell'ambiente idrico(2). Infine
la Grecia
è destinataria di un altro parere motivato per non aver adeguatamente
tutelato una rara specie di serpente,
la Vipera
schweizeri, e soprattutto per non aver istituito un sistema efficace di
rigorosa tutela della Vipera schweizeri sull'isola di Milos, misura
destinata a proteggere questa specie nel periodo della riproduzione e ad
impedire qualsiasi attività in grado di minacciare o distruggere i suoi
siti di riproduzione. Quadro normativo Direttiva "Uccelli
selvatici" La direttiva "Uccelli selvatici"(3), primo atto
normativo adottato dalla Comunità in materia di conservazione della natura,
istituisce un regime generale per la protezione delle specie di uccelli
selvatici nell'Unione europea. Il sistema è articolato in una serie di
componenti distinte ma tra loro collegate. La prima concerne la
conservazione degli habitat e prevede l'obbligo di designare zone di
protezione speciale per gli uccelli migratori e per altre specie di uccelli
selvatici vulnerabili. La seconda consiste nel divieto di svolgimento di una
serie di attività, quali ad esempio la distruzione deliberata dei nidi e la
raccolta delle uova, che minacciano direttamente l'esistenza di alcune
specie di uccelli, e di alcune attività connesse, quali il commercio di
uccelli vivi o morti. La terza componente stabilisce disposizioni volte a
limitare il numero di specie cacciabili e i periodi in cui la caccia è
consentita (la stagione venatoria non deve includere i periodi in cui gli
uccelli sono maggiormente vulnerabili, come la fase del ritorno dalla
migrazione, i periodi di riproduzione e di allevamento dei piccoli). Altre
disposizioni definiscono i metodi di caccia consentiti (ad esempio, metodi
non selettivi). Per quanto riguarda la seconda e la terza componente,
possono essere autorizzate deroghe nel rispetto di alcune rigide condizioni
e in assenza di alternative soddisfacenti. Direttiva "Habitat" La
direttiva "Habitat"(4) istituisce un regime generale per la
protezione di una serie di specie animali e vegetali e di numerosi tipi di
habitat, prevedendo la creazione, entro il giugno 1998, di una rete di siti
protetti denominata "Natura 2000", che comprende le zone di
protezione speciale designate ai sensi della direttiva "Uccelli
selvatici" e i siti proposti dagli Stati membri ai sensi della stessa
direttiva "Habitat". Nel proporre i siti gli Stati membri devono
basarsi su criteri e dati scientifici. Tutti i siti della rete sono soggetti
ad una serie di misure di protezione, che prevedono in particolare la
valutazione preliminare dei piani e dei progetti potenzialmente dannosi, la
possibilità di autorizzare tali piani e progetti solo per motivi imperativi
di rilevante interesse pubblico e soltanto in assenza di soluzioni
alternative, e l'adozione di misure compensative in caso di danno. Una volta
operativa, la rete dovrebbe garantire l'adeguata conservazione e tutela dei
migliori esempi di habitat naturali esistenti a livello comunitario, nonché
delle zone in cui sono presenti specie animali e vegetali rare o minacciate.
La direttiva "Habitat" rappresenta il principale contributo della
Comunità alla salvaguardia della biodiversità su scala mondiale. Oltre a
prevedere la creazione della rete "Natura 2000", la direttiva
"Habitat" vieta il deterioramento dei siti di riproduzione e delle
aree di riposo di alcune specie animali. Possono essere autorizzate alcune
deroghe, che tuttavia sono soggette al rispetto di rigorose condizioni. Iter
procedurale L'articolo 226 del trattato conferisce alla Commissione il
potere di agire nei confronti degli Stati membri che non adempiono ai loro
obblighi. Se ritiene che vi sia una violazione del diritto comunitario tale
da legittimare l'apertura di una procedura di infrazione,
la Commissione
invia allo Stato membro interessato una diffida o lettera di costituzione in
mora (prima fase della procedura di infrazione), invitandolo a presentare le
proprie osservazioni entro un termine ben preciso, in genere di due mesi.
Alla luce della risposta o della mancata risposta da parte dello Stato
membro interessato
la Commissione
può decidere di formulare un parere motivato (seconda fase della procedura
di infrazione), nel quale espone chiaramente e in via definitiva i motivi
per cui ritiene che vi sia stata una violazione del diritto comunitario e
invita lo Stato membro ad adempiere entro un termine ben preciso
(solitamente di due mesi). Qualora lo Stato membro non si conformi al parere
motivato,
la Commissione
può decidere di adire
la Corte
di giustizia delle Comunità europee. L'articolo 228 del trattato conferisce
alla Commissione il potere di agire contro uno Stato membro che non si sia
conformato ad una precedente sentenza della Corte di giustizia. Sempre a
norma dell'articolo 228,
la Commissione
può chiedere alla Corte di infliggere sanzioni pecuniarie allo Stato membro
interessato.
GRAZIE AGLI ESTERI DIBASICI DBE DI
INVISTA PRIMA STAZIONE DI DECAPAGGIO ECOLOGICA E DI FACILE UTILIZZO
Milano, 30 Gennaio 2004 - La divisione Specialty Intermediates della
societa' Invista (precedentemente Dupont Textiles & Interiors, Dti) ha
annunciato l'impiego dei suoi esteri dibasici con marchio Dbe
www.Dbe.invista.com per Bio-fluxaf-aqua, decapante ecologico per vernici
distribuito da Rutolan France, sussidiaria dell'azienda olandese
Vliegenthart F.v. (Vliegenthart F.v. Possiede interamente Rutolan France e
produce Bio-fluxaf-aqua su licenza). Bio-fluxaf-aqua fa parte di Eco Decap
Station, sistema con cisterna di immersione per stazione di decapaggio
vernici, recentemente impiegato per la prima volta dall'impresa francese
Philippe Malsoute. Philippe Malsoute ha appena inaugurato una nuova stazione
di decapaggio a immersione, la prima del mondo ad associare la cisterna Eco
Decap Station allo sverniciatore liquido Bio-fluxaf-aqua ecologico e di
facile utilizzo, basato sugli esteri dibasici Dbe di Invista. Gli incidenti
sui luoghi di lavoro raramente catturano i titoli dei media ma la realta' e'
estremamente significativa. Vari decessi che si verificano nel mondo ogni
anno sono dovuti a intossicazioni causate dal cloruro di metilene contenuto
negli sverniciatori per pitture e vernici. Con bassi livelli di esposizione,
i segni dell'intossicazione (sensazione di ubriachezza, euforia, capogiri)
si manifestano in primo luogo con nausea. In caso di massiccia inalazione
delle esalazioni, si arriva rapidamente a uno stato confusionale e allo
svenimento. Se i soccorsi non sono tempestivi, si puo' arrivare anche al
decesso. Quando il cloruro di metilene e' stato impiegato senza le opportune
precauzioni di igiene industriale, si sono riscontrati gravi effetti sulla
salute, anche con conseguenze fatali. Per affrontare questi seri problemi di
salute pubblica, l'azienda britannica Eco Solutions ha sviluppato una gamma
completa di prodotti da sverniciatura a base di acqua e di Dbe,
commercializzati nel Regno Unito con il marchio Home Strip. In Francia,
questi prodotti sono venduti con il marchio Bio-fluxaf-aqua da Rutolan
France, azienda di proprieta' di Vliegenthart B.v., che li produce su
licenza Gli esteri dibasici Dbe di Invista sono un componente essenziale
della formulazione. Offrono elevato potere solvente senza essere
classificati come Voc o come solvente, in conformita' con la direttiva
europea 1999/13/Ec. L'alto punto di infiammabilita' e la bassa pressione di
vapore rendono gli esteri dibasici Dbe prodotti non nocivi per utilizzatori
e ambiente: sono biodegradabili e propongono potenziale rischio minimo.
Grazie all'uso dell'estere dibasico Dbe, gli sverniciatori Bio-fluxaf-aqua
non sono irritanti, hanno un Ph neutro, sono classificati nella categoria
non-rischiosi e non richiedono etichette di avvertimento. L'efficacia
sverniciante di Bio-fluxaf-aqua e' ottimizzata tramite una cisterna a flusso
speciale, originale sistema progettato da Bernard Tourre's, agente di
vendita indipendente di Rutolan. Questo sistema e' stato brevettato dalla
sua azienda, Prodirox, con il nome Eco Decap Station ed e' il primo
esemplare del genere installatoa Ussel, nella regione dell'Auvergne.
Philippe Malsoute, impresa operante da sei generazioni a Ussel nel settore
delle verniciature, conferma che il sistemi di decapaggio che adotta Eco
Decap Station e Bio-fluxaf-aqua, basato su Dbe, offre una superiore molto
maggiore al materiale da trattare. Tale sistema consente agli arredi in
legno, affidati all'azienda dai commercianti di antiquariato, di uscire
perfettamente levigati, anche dopo la pulizia con tessuti morbidi e alta
pressione. I metalli non sono piu' soggetti a ossidazione prematura, non
richiedono piu' un processo di neutralizzazione dopo la sverniciatura e
possono essere dipinti 24 ore dopo. Il tempo di attesa con gli svernicianti
clorurati e' invece teoricamente compreso tra due a tre settimane, per
evitare che la vernice diventi opaca o si squami. In presenza di molti
strati, il tempo di immersione e' piu' lungo rispetto a quello richiesto dai
solventi clorurati. Questo non determina problemi operativi: il risultato
finale giustifica ampiamente questo piccolo cambio di procedura. "Siamo
riuscit a sverniciare al meglio anche intere finestre complete di doppi
vetri perche' Bio-fluxaf-aqua non danneggia vetri e cerniere. Oltre ai
tradizionali materiali da costruzione, come persiane, veneziane, recinzioni,
portoni, arredi in legno ecc., stiamo considerando molte altre applicazioni.
I ristoranti, per esempio, ci affidano gia' le coperture in tek dei loro
terrazzi e anche le griglie metalliche per le cappe dei forni, che noi
facciamo tornare come nuove!" spiega Philippe Malsoute. Date le
prestazioni e la natura neutra del prodotto, Philippe Malsoute sta ora
considerando l'applicazione del sistema a oggetti che non possono essere
sverniciati con i metodi tradizionali. Infine, grazie al rischio
tossicologico molto inferiore che caratterizza l'estere dibasico Dbe di
Invista, gli operatori non devono utilizzare aspiratori o maschere ma
possono semplicemente portare tute impermeabili, occhiali e stivali di
protezione. Bernard Tourre's, direttore generale di Prodirox France e
inventore di Eco Decap Station, sottolinea che l'originalita' dell'idea
consiste nella cisterna funzionale di strippaggio, denominata "Flush
Decap Moving", che fornisce una doppia flusso di prodotto, essendo in
grado sia di filtrare i residui della sverniciatura sia di
"massaggiare" l'oggetto da sverniciare. La cisterna puo' essere
realizzata nelle dimensioni richieste dal cliente. Bernard Tourre's intende
ora commercializzare questo sistema in tutto il mondo. "Negli ultimi
due anni sono stati registrati oltre trenta decessi dovuti a intossicazione
da cloruro di metilene. Si sono inoltre verificati numerosi casi in cui
l'esposizione a cloruro di metilene ha avuto un impatto gravemente dannoso
per la salute dei soggetti coinvolti. Grazie a Dbe, questa nuova tecnologia
di decapaggio segna un decisivo progresso in termini di salute, sicurezza e
ambiente". Conclude Tourre's. In Francia, i prodotti per decapaggio
Bio-fluxaf-aqua sono distribuiti anche dalla rete commerciale di Akzo Nobel,
che ha contribuito al successo del progetto di Philippe Malsoute in vari
modi e ha fornito un supporto finanziario. La gamma di prodotti comprende
decapanti per pitture e vernici, sostanze pulenti per inchiostri,
sverniciatori per superfici ruvide, decapanti per rivestimenti di pavimenti
e muri, prodotti per la rimozione di graffiti anche da superfici plastiche.
OLIVETTI TECNOST CERCA
NUOVE FIGURE PROFESSIONALI
LA RICERCA
, ESTESA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, È FINALIZZATA AL POTENZIAMENTO
DELLA STRUTTURA COMMERCIALE DELL’AZIENDA
Milano, 30 gennaio 2004 - Olivetti Tecnost S.p.a., Business Unit del Gruppo
Telecom Italia operante nel settore dei prodotti e delle soluzioni per
ufficio, nelle applicazioni specializzate nel campo bancario e retail e nei
sistemi informatici per l’automazione dei giochi a pronostico e lotterie,
ha dato il via ad un progetto di selezione di numerose nuove figure
professionali. Nell’ambito del potenziamento della struttura commerciale
diretta ed indiretta della Office Products Division, l’Azienda ricerca :
Corporate Reseller Account Manager - Sede di lavoro: Milano, Quantità: 1,
Riferimenti posizione: Cr04, Inviare il curriculum vitae a: selezione@olivettitecnost.Com
La figura ricercata avrà il
compito di impostare relazioni di partnership con i Corporate Reseller
Olivetti Tecnost, al fine di raggiungere gli obiettivi di business del
portafoglio definito ed assegnato sui clienti del segmento Large Account e
Pubblica Amministrazione Locale. Inoltre, saprà consolidare le relazioni
con i Corporate Reseller Olivetti Tecnost, raccogliendo informazioni di
mercato, assicurando l’aggiornamento periodico delle previsioni di
vendita, monitorando il portafoglio trattative, verificando la redditività
e la qualità tecnico-commerciale delle offerte da sottoporre ai clienti. Il
candidato ideale ha un’età compresa tra i 30 ed i 40 anni, è in possesso
di laurea e ha maturato un’esperienza significativa in una posizione
analoga, nel settore dei prodotti per ufficio e/o dell’Information
Technology. Channel Development Specialist - Sede di lavoro: Milano, Quantità:
2, Riferimenti posizione: Cd04, Inviare il curriculum vitae a: selezione@olivettitecnost.Com
Le figure ricercate avranno il
compito di potenziare e incrementare il presidio del mercato di riferimento
dei Concessionari Olivetti, sviluppando attività di sell-out e collaborando
con la rete di vendita già attiva sul canale. Sapranno identificare e
realizzare azioni di co-marketing e di promozione congiunte con i
Concessionari Olivetti. I candidati ideali hanno un'età compresa tra i 25
ed i 35 anni, possiedono una laurea in discipline economiche o statistiche,
hanno un’ottima conoscenza della lingua inglese, del Trade Marketing e
della pianificazione di marketing. E’ gradita la provenienza dal settore
dell’Information Technology. Buone capacità relazionali, autonomia
decisionale ed elevate doti organizzative per il controllo dello stato di
avanzamento dei progetti di Trade Marketing rappresentano parte integrante
del profilo. Agenti Monomandatari - Sede di lavoro: tutto il territorio
nazionale, Quantità: 50, Riferimenti posizione: Ag04, Inviare il curriculum
vitae a: agenti@pb-recruitment.It
Interlocutori privilegiati tra
l’azienda e il cliente finale, svolgeranno attività focalizzate
sull’individuazione di nuove opportunità di business nella gestione di
clienti acquisiti, avendo a disposizione un ricco portafoglio d’offerta. I
candidati ideali hanno un’età compresa tra i 25 ed i 40 anni, possiedono
un diploma di scuola media superiore o una laurea ed hanno maturato
un’esperienza di almeno 5 anni, preferibilmente nella vendita di prodotti
per ufficio o informatici. Hanno gestito rapporti con utenti del segmento
Pmi, Large Account e Pubblica Amministrazione Locale. Hanno operato per
obiettivi, in sinergia con la rete di vendita dell’azienda. È inoltre
richiesta la conoscenza dei più diffusi strumenti informatici. La gestione
del rapporto contrattuale e delle attività operative sarà affidata ai
Concessionari Olivetti operanti in Italia.
CON
SCOA, IL TEATRO AL SERVIZIO DELLA FORMAZIONE DEI MANAGER
Milano, 30 Gennaio 2004 Scoa-the School Of Coaching, il centro servizi,
formazione e consulenza per la promozione e lo sviluppo del coaching in
Italia, organizza lunedì 2 Febbraio un incontro sul tema
“Teatro-formazione ed Executive Coaching: quali sinergie? Casi, esperienza
diretta, riflessioni”, rivolto sia ai manager d¹azienda sia a specialisti
di risorse umane, con lo scopo di illustrare e far sperimentare le
potenzialità del teatro come leva formativa assimilabile all¹Executive
Coaching. L¹incontro, in svolgimento dalle 18 presso il Collegio San Carlo
di Corso Magenta 71, si divide in due sessioni. Nella prima, i partecipanti
all'incontro sono chiamati a fungere da attori per la rappresentazione di
uno stralcio di una pièce teatrale guidati da Luciano Mastellari, attore,
regista teatrale e insegnante di recitazione. Attraverso la partecipazione
diretta, infatti, il manager ha la possibilità di saggiare i propri
atteggiamenti, le proprie emozioni, le modalità di comunicazione con gli
altri e al tempo stesso la valenza formativa dell'esperienza teatrale. Nella
seconda parte dell'incontro vengono raccontate le esperienze dirette di
alcuni manager, quali Cristina Casati, responsabile selezione formazione
& sviluppo di Sia, Società Interbancaria per l'Automazione, e Davide
Micco, consulente in risorse umane già responsabile formazione in Dhl
International, che hanno utilizzato le tecniche del teatro formazione in
interventi di sviluppo e coaching di gruppi di manager. Al termine l'intera
audience partecipa a un dibattito sui benefici e sulle possibili
applicazioni dell'esperienza compiuta. Secondo Scoa l’esperienza teatrale,
se ben condotta, assume un particolare significato per prendere coscienza
delle proprie potenzialità e per metterle in azione, in linea con la
filosofia dell¹Executive Coaching. “I testi teatrali sono sempre più
utilizzati per fare scuola di recitazione ai manager che vengono coinvolti
in vere e proprie messe in scena”, afferma Gian Franco Goeta, presidente e
fondatore di Scoa, “in modo che si possa associare l¹intervento del
coaching individuale alla formazione teatrale di gruppo, nella quale possono
emergere ruoli e comportamenti diversi da quelli abituali, consentendo ai
partecipanti di esplorare le opportunità del cambiamento e di sviluppare le
capacità comportamentali richieste da nuove sfide”. All’incontro,
parteciperanno anche Renzo Provedel, Presidente del Club Scoa; Sergio
Balzani, partner Scoa e Dies e Giorgio Marenco, docente ed Executive Coach
Scoa, partner Dies.
SECONDO
LA REDING
, L'AUMENTO DELLA SPESA NELL'ISTRUZIONE SUPERIORE È VITALE PER
LA CRESCITA
Bruxelles
, 30 gennaio 2004 - Il 27 gennaio, in occasione del lancio del programma
Erasmus Mundus all'Università francese della Sorbona, il commissario
europeo per l'Istruzione e
la Cultura
, Viviane Reding, ha dichiarato che l'Europa si situa dietro agli Stati
Uniti per quanto riguarda i finanziamenti a favore delle università.
"L'istruzione è una priorità in una strategia di crescita a lungo
termine per l'Europa", ha affermato
la Reding.
"L'istruzione superiore - ha proseguito - svolge un ruolo cruciale
attraverso l'incoraggiamento dell'innovazione, della creazione di posti di
lavoro e della competitività in un contesto sempre più globale. In
qualunque paese europeo, un anno in più di studi, potrebbe trasformarsi in
un guadagno di produttività del 6,2 per cento. Perciò è necessario
investire in capitale umano". Attualmente, ha insistito il commissario,
gli investimenti nell'istruzione superiore sono insufficienti. Gli Stati
Uniti spendono il 2,3 per cento del loro Pil in istruzione superiore,
rispetto all'1,1 per cento dell'Ue. Questo dato corrisponde ad una spesa
dalle due alle cinque volte superiore per ciascuno studente universitario.
Nonostante ci siano più studenti europei che americani laureati in
matematica, scienze e tecnologie, il numero complessivo di laureati che
occupano posti di ricerca in Europa è inferiore di almeno un quarto
rispetto a quello degli Usa. Inoltre, la maggior parte di studenti europei,
asiatici e latinoamericani che partecipano agli scambi internazionali
scelgono di andare in America anziché in Europa: nel 2000-2001, 550.000
studenti di vari paesi sono andati negli Stati Uniti e solo
400.000 in
Europa. Nell'interesse della futura competitività dell'Europa, è dunque di
vitale importanza che le università europee migliorino la loro capacità di
attirare studenti e insegnanti dall'Europa e dal resto del mondo, ha
affermato
la Reding. Erasmus
Mundus è uno degli strumenti attuati dall'Ue per affrontare queste sfide.
Adottato nel dicembre 2003, esso incoraggia la creazione di master
interuniversitari. Il programma, che dispone di un bilancio di 230 milioni
di euro per un periodo di cinque anni (2004-2008), "costituisce un
primo passo verso la creazione di una laurea europea e di uno Spazio europeo
della ricerca", ha dichiarato
la Reding. Per
ulteriori informazioni sul programma Erasmus Mundus : http://europa.Eu.int/comm/education/programmes/mundus/index_it.html
APPROVATO IN PRIMA LETTURA DAL CONSIGLIO
DEI MINISTRI IL REGOLAMENTO CHE RENDE PIENAMENTE OPERATIVA
LA RIFORMA DEL
NUOVO SISTEMA DELL'ALTA FORMAZIONE ARTISTICA, MUSICALE E COREUTICA
Roma, 30 gennaio 2004 - È stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri,
in prima lettura, su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università
e della Ricerca, Letizia Moratti, il "Regolamento in materia di
ordinamenti didattici, requisiti di idoneità dei docenti e delle sedi,
programmazione e sviluppo del sistema dell'alta formazione artistica,
musicale e coreutica, di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508". Il
regolamento rende pienamente operativa la riforma del Sistema dell'Alta
formazione artistica, musicale e coreutica. Questo sistema comprende tutte
le istituzioni formative nel campo delle arti, del design, della musica, del
teatro e della danza: i Conservatori musicali, gli Istituti musicali
pareggiati, le Accademie di Belle Arti, gli Isia (Istituti superiori per le
industrie artistiche), l'Accademia nazionale di danza e l'Accademia
nazionale di arte drammatica. La legge 21 dicembre 1999 n. 508, che ha
istituito il Sistema dell'Alta formazione, ha infatti rimesso la sua
attuazione a regolamenti governativi. Il primo regolamento, che ha
disciplinato l'Autonomia Statutaria, regolamentare e organizzativa, è stato
già approvato con il D.p.r. 132/03. Dopo l'approvazione del regolamento di
autonomia statutaria, e seguendo le indicazioni più volte espresse anche
dallo stesso Consiglio di Stato, è stato messo a punto il Regolamento
approvato oggi che, tenuto conto dei principi e delle finalità enunciati al
comma 8 dell'art. 2 della legge, ricomprende unitariamente tutte le
tematiche demandate alla normazione governativa, per una definitiva e
compiuta attuazione della legge di riforma. Il regolamento rende operante,
definendone i criteri: L'autonomia didattica delle istituzioni di Alta
formazione nella progettazione dei percorsi formativi, articolati su due
livelli in analogia al modello universitario; lo sviluppo, la programmazione
e il riequilibrio del sistema, così da garantire un'offerta rispondente
alle esigenze del territorio nazionale; la valutazione delle istituzioni
sotto il profilo della qualificazione dell'offerta didattica, della docenza,
dell'idoneità delle strutture, della rispondenza dei percorsi formativi
agli obiettivi per essi definiti dalle istituzioni; la disciplina del
reclutamento dei docenti, a seguito di idoneità nazionali che attestino le
competenze artistiche e professionali, accertate da commissioni di esperti
altamente qualificati; una piena valorizzazione della ricerca e della
produzione artistica. Gli studenti iscritti negli istituti di Alta
formazione artistica, musicale e coreutica sono complessivamente, nell'anno
accademico 2002-2003, 61.874, così suddivisi tra i 131 istituti: nei 78
Conservatori musicali e Istituti musicali pareggiati sono iscritti 40.359
studenti (49% femmine); nelle 47 Accademie di Belle Arti sono presenti
20.379 allievi, di cui il 67% femmine; nei 4 Isia sono iscritti 644 allievi
di cui 56,4 femmine; nell'Accademia nazionale di danza e nell'Accademia
nazionale di arte drammatica sono presenti 492 studenti, di cui il 72%
femmine. I docenti sono complessivamente 8.686.
LA SEMPLIFICAZIONE DEI
PROCESSI E DELLE PROCEDURE NEGLI
ENTI LOCALI. LE LOGICHE, I METODI E GLI STRUMENTI PER
LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA.
Milano, 30 gennaio 2004 – Si terrà a Milano nel mese di marzo (in due
moduli: dal 3 al 5 e dal 25 al 26) il seminario organizzato dalla Divisione
Amministrazioni Pubbliche, Sanità e Non Profit della Sda Bocconi, dal
titolo: “La semplificazione dei processi e delle procedure negli Enti
Locali”. Le riforme in materia di erogazione dei servizi pubblici
implicano il raggiungimento di più elevati livelli di efficienza, efficacia
ed economicità, e l’acquisizione, da parte dei responsabili dei servizi,
di competenze gestionali specifiche e più avanzate. L’iniziativa nasce in
risposta a tali esigenze formative ed organizzative, e consente di
affrontare con successo le problematiche concrete legate a diverse aree di
attività tra cui: · la gestione dei rapporti col pubblico; · i processi
di attivazione e gestione dello Sportello Unico; · i procedimenti di
riorganizzazione e conseguente revisione delle modalità di gestione di
documenti, atti e archivi; · le procedure d’acquisto e d’appalto; · i
processi di gestione dell’opera pubblica; · i sistemi di erogazione dei
servizi sociali e socio-sanitari. Più in generale, il corso permetterà di
sviluppare competenze per rivedere/riprogettare in modo funzionale i
processi interni di centralizzazione/decentralizzazione dei servizi al
cittadino e dei processi operativi di supporto, secondo il principio della
realisticità. In particolare si intende fornire ai partecipanti le
competenze necessarie per: · gestire in maniera efficace ed efficiente le
attività amministrative e di erogazione dei servizi ad esempio eliminando
quelle inutili o riducendone i tempi di svolgimento; · impiegare in modo
razionale le risorse umane e strumentali · ridefinire le responsabilità o
definirne di nuove laddove necessario · promuovere l’integrazione tra le
differenti funzioni e attività organizzative dell’Ente · migliorare la
qualità dei servizi e dei rapporti con le diverse tipologie di utenza.
Durante il corso sarà approfondito il concetto di: “Public Organization
Reengineering” (Por) - inteso quale tecnica innovativa e fondamentale per
dare corpo all’applicazione concreta degli input provenienti dalle riforme
- i principi che lo sostengono e la sua metodologia; gli strumenti di
analisi, di interpretazione e riprogettazione dei processi e delle
procedure; la scelta strategica tra l’acquisizione all’esterno dei
servizi e lo sviluppo di competenze interne; la determinazione di strategie
innovative e funzionali all’efficace implementazione del Por; la
presentazione di casi reali, scelti tra le più significative esperienze
degli Enti Locali italiani. Metodologia La didattica, fortemente
interattiva, prevede l’analisi e discussione di casi significativi,
relativi a realtà importanti del panorama italiano, nonché l’analisi e
la riprogettazione di processi strategicamente rilevanti in cui i
partecipanti sono direttamente coinvolti, nell’ambito delle loro
responsabilità quotidiane, all’interno degli Enti di provenienza. Nella
seconda parte del corso, infatti, sotto la guida dei docenti Sda, saranno
messe a confronto le esperienze personali, le realtà organizzative e le
attività indagate dagli stessi partecipanti ai fini di verificare tutti gli
step metodologici e gli strumenti del Por applicati e ritenuti appropriati
caso per caso. Le elaborazioni personali svolte dai partecipanti insieme ai
docenti sono finalizzate a dare massima efficacia al processo di
apprendimento e creare valore reale in termini di acquisizione di
competenze. Destinatari del seminario sono i responsabili dei Servizi
“core” dell’Ente, tutti coloro che ricoprono incarichi di
Organizzazione, Gestione, Gestione Risorse Umane, Formazione e, in generale
i Responsabili di Unità Organizzativa, i loro stretti collaboratori e i
profili direzionali che abbiano avviato progetti di semplificazione e
riqualificazione delle procedure amministrative.
“LE PRIME ESPERIENZE DI
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DOPO
LA LEGGE N.
64/2001”. DURANTE L’INCONTRO VERRANNO PRESENTATI I RISULTATI DI UNA
RICERCA CONDOTTA SU QUESTO TEMA DALLA FONDAZIONE ZANCAN.
Padova, 30 gennaio 2004 – Quali sono state le aspettative e le difficoltà
dei giovani che hanno scelto di vivere l’esperienza del servizio civile
nazionale, in attuazione della legge n. 64/2001? Quali le esigenze e le
opinioni degli enti che hanno accolto i giovani nelle loro strutture? Il
nuovo servizio civile migliora la formazione professionale e la sensibilità
civile?
La Fondazione
«E. Zancan», d’intesa anche con l’Ufficio Nazionale per il Servizio
Civile, ha condotto in proposito una ricerca conoscitiva e valutativa,
prendendo in considerazione i progetti del secondo e terzo bando per il
periodo da settembre 2002 ad agosto 2003. I risultati dell’indagine
saranno presentati in un convegno nazionale dal titolo “Le prime
esperienze di servizio civile nazionale dopo la legge n. 64/2001. Risultati
di una ricerca”, in programma a Roma Martedì 10 Febbraio 2004 presso
la Sala
del Cenacolo (Palazzo Valdina, Piazza Campo Marzio 42), adiacente al
Parlamento. Un’occasione anche per aprire un dibattito con il mondo
politico, con i responsabili delle istituzioni, con i movimenti giovanili,
con i mezzi di informazione, che contribuisca a far conoscere e promuovere
questa nuova prospettiva per i giovani di maturazione personale, di
inserimento nei problemi vivi della società, di contributo concreto al
miglioramento dei servizi della comunità. Il convegno avrà inizio alle ore
9.30. Dopo i saluti del Direttore Generale dell’Ufficio Nazionale per il
Servizio Civile, Massimo Palombi, interverranno: Giuseppe Pasini, presidente
della Fondazione Zancan (“Il significato del servizio civile e i suoi
apporti ad una società più solidale”); Tiziano Vecchiato, direttore
scientifico della Fondazione Zancan (“I risultati della ricerca”);
Emanuele Rossi, professore di diritto costituzionale presso
la Scuola Superiore
di Studi Universitari e di perfezionamento S. Anna di Pisa (“Servizio
civile e valori costituzionali”); Roberto Marino, vice direttore
dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (“Quadro di sviluppo del
servizio civile nazionale”). Inoltre, sono in programma contributi di
Gianni Girardo, responsabile servizio civile Acli, Licio Palazzini,
presidente nazionale Arci Servizio Civile, Giancarlo Perego, responsabile
area nazionale servizio civile Caritas italiana, Cristina Nespoli,
responsabile servizio civile Federsolidarietà/ Confcooperative, e di altri
ancora. Conclusione alle ore 13.00. L’incontro è aperto a tutti. Per
partecipare è necessario dare la propria adesione entro il 4 febbraio 2004
alla segreteria della Fondazione Zancan, via Vescovado 66, 35141 Padova,
tel. 049 663800, fax 049 663013, e-mail fz@fondazionezancan.It
Pagina
1 Pagina
2
Pagina 3 Pagina
4 Pagina
5
Pagina 6
Titoli
Home
Archivio news
|