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9 FEBBRAIO 2004
pagina 4
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ECCO COME SAPREMO CHI RISCHIA
LA MORTE IMPROVVISA
IL PROFESSOR GIORGIO GALANTI PRESENTA A FLORENCE HEART I PRIMI TEST SUL
NUOVO METODO DIAGNOSTICO CHE SCOPRE LE CARDIOPATIE NASCOSTE. RISULTATI
ECCELLENTI: “COSÌ POTREMO FARE SPORT IN SICUREZZA”.
Firenze, 9 febbraio 2004 - – Si trova ancora
nella fase preliminare, ma sta dando risultati eccellenti un nuovo metodo
diagnostico per scoprire i soggetti a rischio di morte improvvisa messo a
punto dai cardiologi specialisti di medicina dello sport Giorgio Galanti
(Università di Firenze) e Francesco Furlanello (consulente dell’Istituto
Policlinico S. Donato di Milano). Ne ha dato notizia lo stesso professor
Galanti intervenendo al congresso Florence Heart 2004 che riunisce a Firenze
i più importanti cardiologi italiani ed europei. Lo studio sarà presto
pubblicato negli Stati Uniti. Se le aspettative saranno confermate una volta
sperimentato su un campione statisticamente significativo, il metodo potrà
essere divulgato e consentirà di individuare cardiopatie nascoste o
potenziali. Sarà così possibile evitare il ripetersi di casi tragici come
quello del calciatore perugino Curi o come quello recentissimo dell’atleta
del Benefica Feher, ma soprattutto i non pochi episodi simili soprattutto
tra le fila crescenti dei dilettanti e degli sportivi occasionali. Sabato è
stata l’ultima giornata di Florence Heart, Galanti che ha presentato una
relazione per dare conto dei progressi della sperimentazione. “Finora”,
dice, “su 3000 persone sofferenti di cardiopatie abbiamo fatto uno
screening su un centinaio di individui con risultati davvero buoni. Ma per
ottenere vere certezze occorrono numeri maggiori, almeno 500 pazienti”. Il
metodo, alla cui elaborazione ha collaborato il medico fiorentino Paolo
Mariotti, consiste in una prova da sforzo per la valutazione della
microalternanza dell’Onda T, un’onda presente in tutti gli
elettrocardiogrammi e, a seconda di come si manifesta, si può predire se il
paziente è soggetto o meno a aritmie mortali. “Questo lavoro”, spiega
Galanti, “ha due obiettivi: da un lato mettere in guardia i soggetti a
rischio, dall’altro consentire ai cardiopatici di fare attività sportiva
in sicurezza”. Si tratta in effetti di un problema socialmente molto
rilevante. In Italia fanno sport a vario titolo circa 24 milioni di persone,
soprattutto a livello competitivo o agonistico. Aumenta costantemente,
peraltro, la quota degli anziani, ovvero di persone tendenzialmente affette
da problemi cardiovascolari esposte, di conseguenza, anche ad aritmie gravi
o infarto. “C’è anche il fatto”, ricorda Galanti, “che molti
cominciano a fare sport a 40 anni. Queste persone farebbero bene a
consultare un medico sportivo per accertare se esistono patologie in atto,
capire quale sport praticare e come, se vale la pena restare sotto
osservazione e per quanto tempo. Il problema più importante, al quale
questo nuovo metodo diagnostico intende rispondere, è quello di individuare
i soggetti a rischio di morte improvvisa dovuta, nel 95% dei casi, ad
aritmie maligne”. Galanti, come noto, è il medico della Fiorentina.
Furlanello e la sua équipe studiano le aritmie degli atleti, in totale
2.692, maschi e femmine, italiani e non, età media 21,5 anni, tutti con
problemi tali da metterne a rischio la carriera. 56 i casi di arresto
cardiaco in allenamento e in competizione, con 23 decessi per morte
improvvisa e 33 resuscitati. Nel numero anche 207 atleti di élite
protagonisti anche a livello olimpico e mondiale in 32 diverse discipline.
L’aspetto singolare è che 85 di essi presentavano un’anomalia cardiaca
importante e che 94 (45,4%) sono stati per questo dichiarati non idonei
all’attività agonistica. Ben 11 (5,3%) i casi di arresto cardiaco in
questo gruppo: 5 le morti improvvise (2.4%), 6 i resuscitati (2,9%). Tra i
decessi più clamorosi il calciatore Curi del Perugia, i cestisti Usa Hank
Gathers e Reggie Lewis, il campione di hockey Dal Lago, il nazionale del
Senegal Foe e il giocatore del Benefica Feher.
IN DIMINUZIONE IN EUROPA I TASSI DI MORTALITÀ
PER CARCINOMA GASTRICO: È QUANTO RISULTA DA UN'INDAGINE
Bruxelles, 9 febbraio 2004 - Secondo un'indagine paneuropea pubblicata il 3
febbraio, i tassi di mortalità per carcinoma gastrico nell'Unione si sono
dimezzati tra il 1980 e il 1999. Le cifre per l'Europa centro-orientale e
la Federazione
russa sono leggermente inferiori, con una diminuzione del 45 e del 40%
rispettivamente. L'indagine, condotta da un gruppo di ricercatori
paneuropeo, ha osservato una costante diminuzione della mortalità per
carcinoma gastrico sia nella popolazione di età media che in quella più
giovane, suggerendo che tale tendenza possa persistere nel prossimo futuro.
Lo studio ha preso in considerazione le tendenze di mortalità per carcinoma
gastrico per fasce d'età in 25 paesi europei, nel periodo che va dal 1950
al
1999. In
tutti i paesi è stata osservata una costante e decisa diminuzione delle
percentuali. Tra il 1980 e il 1999, si è avuta nell'Unione europea una
diminuzione dal 18,6% al 9,8% per 100.000 abitanti. Nello stesso periodo le
percentuali in Europa orientale sono passate dal 27,9 al 16% e dal 51,6 al
32% in Europa orientale e nella Federazione russa, rispettivamente. Secondo
il ricercatore Fabio Levi dell'università di Losanna, 'i risultati sono
reali ed importanti, anche se non sono ancora chiare le ragioni di questa
diminuzione'. Carlo
La Vecchia
, dell'università di Milano, crede che essa si debba quasi certamente ad
una dieta più sana e più variata, che unita ad una migliore conservazione
degli alimenti, a servizi igienici migliorati e agli antibiotici
contribuisce all'eliminazione di Helicobacter pylori, un batterio associato
al carcinoma gastrico. Su questa riduzione della mortalità è probabile che
abbiano influito anche il minor numero di sigarette fumate, almeno per gli
uomini, e i progressi fatti nella diagnosi e nella terapia. L'indagine però
ha osservato anche considerevoli differenze nei tassi di mortalità da una
regione all'altra. Nella Federazione russa, per esempio, i tassi di mortalità
sono cinque volte maggiori che in Scandinavia e in Francia, e in generale il
carcinoma gastrico è più frequente nell'Europa centro-orientale, in
Portogallo, in Italia e in Spagna. Il prof. Coleman , Professore di
epidemiologia e statistiche vitali della London School of Hygiene and
Tropical Medicine, ha lanciato un allarme quanto al futuro di questa
divergenza tra Est e Ovest: 'Le tendenze di sopravvivenza riflettono un
sostanziale e crescente divario nella prognosi complessiva del carcinoma
gastrico tra Europa orientale ed occidentale. Poiché tutti i paesi studiati
dell'Europa orientale stanno per aderire all'Ue, questo solleva un nuovo
importante problema di disparità per quanto riguarda la salute in seno
all'Unione'. Per leggere un riassunto dell'indagine, intitolata Monitoring
falls in gastric cancer mortality in Europe: http://annonc.Oupjournals.org/cgi/content/abstract/15/2/338
IL TEST DEL PAPILLOMA VIRUS: UNA NUOVA ARMA PER
LA PREVENZIONE DEL
TUMORE AL COLLO DELL'UTERO
Milano, 9 febbraio 2004 – Oltre 640 tra ginecologi, oncologi, medici di
base e ricercatori hanno aderito alla 2° edizione del convegno organizzato
sabato 7 febbraio all’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele per
fare il punto su una grave e diffusa patologia, il cancro del collo
dell’utero, che colpisce ancora un numero troppo elevato di donne, ma che,
se identificato nelle primissime fasi del suo sviluppo, è l’unico tipo di
tumore curabile al 99%. In Italia ogni anno vengono diagnosticati 3.500
nuovi casi di tumore della cervice uterina che, dopo il tumore al seno, è
la seconda causa che più incide sulla mortalità femminile (1.800 decessi
all’anno). Oggi sappiamo che questo tipo di tumore ha per il 99,7% dei
casi un’origine virale: recenti studi hanno dimostrato che il Dna del
papillomavirus umano (Hpv) è presente, infatti, in tutti i carcinomi del
collo dell’utero e nelle lesioni che lo precedono. Questa scoperta ha
portato alla realizzazione di un nuovo test, l’Hpv test, che rileva la
presenza del papilloma virus umano e di conseguenza è in grado di
individuare le donne con un alto rischio di sviluppare il tumore del collo
dell’utero. “L’introduzione negli anni ’60 di programmi di screening
citologico (Pap test) nella popolazione femminile ha permesso di ridurre del
50-70% l’incidenza del carcinoma della cervice uterina e la mortalità ad
esso associata.”, spiega Flavia Lillo ricercatrice del Laboratorio di
Virologia dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele,
“Tuttavia, il beneficio di questi programmi dipende in gran parte dalla
capillarità con cui vengono effettuati, dalla frequenza con cui vengono
eseguiti e dalla qualità ed efficacia della lettura dei preparati. Nella
migliore delle ipotesi, la sensibilità del Pap test nel diagnosticare una
lesione cervicale non eccede l’80%…” “Senza quindi nulla togliere
all’utilità e al valore del Pap test quale strumento di screening, lo
sforzo della comunità scientifica internazionale”, continua Flavia Lillo,
“è volto allo sviluppo di tecnologie che possano ottimizzare ed
affiancare le procedure convenzionali di prevenzione.” Il nuovo test Hpv,
semplice ed indolore, si esegue in ambulatorio con un tampone vaginale che
permette di prelevare un piccolo campione di cellule del collo dell’utero.
Il test Hpv associato al Pap test dà, quindi, una elevata garanzia di
sicurezza diagnostica e preventiva del tumore del collo dell’utero.
L'AVVENTO DI UNA NUOVA ERA NELLA TERAPIA DELLA
DERMATITE ATOPICA
Milano, 9 febbraio 2004 - Finalmente anche in Italia i soggetti affetti da
dermatite atopica (Da) potranno essere curati con un farmaco innovativo che
ha aperto una nuova era nella terapia della malattia. Si tratta di "tacrolimus",
il primo imunomodulatore topico non steroideo che viene usato sotto forma di
unguento in monoterapia per la cura delle forme moderate-severe della
malattia sia negli adulti che nei bambini. Come noto, la dermatite atopica ,
conosciuta anche come "eczema atopico", è una patologia
infiammatoria cronica della pelle,caratterizzata da cute secca, arrossata,
intensamente pruriginosa e associata a molti tipi di lesioni cutanee, così
come a infezioni batteriche secondarie, in grado di causare essudazione e
formazione di croste. Nonostante
la Da
non sia una malattia fatale, la sua natura irritante, dolorosa e deturpante
può influire profondamente sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro
famiglie,con ripercussioni sia sui fattori psicologici, come l'umore e
l'autostima, che sociali e funzionali, come le relazioni interpersonali e le
attività quotidiane. È quindi importante per il medico e il malato poter
oggi anche nel nostro Paese programmare l'utilizzo di un farmaco innovativo
come tacrolimus unguento, in grado di migliorare in modo determinante la
qualità di vita dei malati di Da. L'unguento a base di tacrolimus è
disponibile nel nostro Paese dallo scorso dicembre ed è reperibile, su
presentazione di ricetta medica, sia presso le Farmacie aperte al pubblico
che presso le Farmacie Ospedaliere (su prescrizione Ospedaliera, senza oneri
a carico del paziente). Presso alcune farmacie ospedaliere il farmaco è già
disponibile: per altre occorrerà ancora un po' di tempo. Della dermatite
atopica e della nuova cura si è parlato lunedì a Milano in un Incontro cui
sono intervenuti il Professor Carlo Gelmetti, Direttore Unità di
Dermatologia Pediatrica - Ospedale Maggiore Policlinico di Milano; il
Professor Giampiero Girolomoni, Direttore del Dipartimento di Dermatologia
Clinica - Istituto Dermopatico dell'Immacolata - Roma; il Professor Alberto
Vierucci, Direttore Clinica Pediatrica 3° - Azienda Ospedaliera Anna Meyer
- Firenze.
CONFERENZA SU SCIENZE DEI FITOFARMACI E
INDUSTRIA
Mikkeli, 9 febbraio 2004 - Dal 21 al 23 giugno si svolgerà a Mikkeli
(Finlandia) Phytopharm 2004, una conferenza su scienze dei fitofarmaci e
industria. La conferenza vedrà la partecipazione di eminenti scienziati del
mondo accademico, responsabili dei settori industriale e normativo; si
prevede inoltre una significativa partecipazione di esperti dei paesi
asiatici e della Csi. Questi i temi all'ordine del giorno del programma
scientifico: tecnologia e produzione dei preparati farmaceutici;
farmacologia dei prodotti farmaceutici a base di piante; moderni approcci
all'analisi e alla standardizzazione dei preparati fitofarmaceutici; posto e
ruolo dei complementi biologici nei cibi funzionali. Infolink: http://adaptogen.By.ru/congress.html
1 ° CONVEGNO DARWIN DAY. "BUON
COMPLEANNO MR. DARWIN!" 1.1 — 12 FEBBRAIO 2004
Milano, 9 febbraio 2004 - Tutti parliamo di evoluzione biologica. Ogni nuovo
virus ci obbliga; riflettere sulla probabilità delle mutazioni e sulle
strategie di sopravvivenza adottate dai nostri invisibili nemici. La
selezione di razze canine giudicate, a torto o a ragione, pericolose per
l'uomo ci ricorda che le caratteristiche della materia vivente non sono
fissate una volta per tutte e possono modificarsi. Possiamo non rendercene
conto, ma la nostra vita di tutti i giorni ci riporta molto spesso ai
problemi fondamentali che Charles Darwin aveva affrontato. La prova più
evidente della vitalità della teoria dell'evoluzione sta nel fatto che
"la teoria di Darwin" è ancor oggi l'unica soluzione che
funziona. Già molto tempo prima di Charles Darwin
la Terra
non era più al centro dell'universo ma orbitava attorno ai Sole, come
volevano la teoria di Copernico e le leggi di Newton. Ma l'Uomo conservava
ancorai il suo posto privilegiato in un ordine rimasto immutato dai tempi
della creazione. Con la pubblicazione de “L ‘origine delle specie”,
nel 1859, questa visione del mondo è definitivamente crollata. Tutte le
forme viventi, compresa la nostra specie, discendono da un progenitore
comune vissuto in un passato remoto Nei centoquarantacinque anni trascorsi
dalla pubblicazione de L'origine delle Specie, le scienze biologiche hanno
compiuto progressi enormi. La nostra visione della storia della vita sulla
Terra si è ampliati enormemente, sappiamo (quasi) tutto dei dinosauri,
molte cose a proposito di specie vissute centinaia di milioni di anni fa e
qualche cosa sui batteri primordiali di miliardi di anni or sono. Abbiamo
decifrato il "codice della vita" - il Dna. - e analizzato il
genoma di svariate specie, tra cui la nostra. Le capacità di manipolazione
della materia vivente offerte dalle moderne tecnologie sono senza
precedenti. Non sono molte però le occasioni di dialogo tra i "darwiniani
di professione", tra cui la maggior parte dei biologi e paleontologi, e
il pubblico degli interessati. E così il messaggio della teoria
dell'evoluzione viene spesso travisato. Applicato a sproposito, o
dimenticato proprio quando ce ne sarebbe bisogno. Darwin introdusse la
selezione naturale in analogia con la selezione praticata dagli allevatori.
Ma l'idea forse "pericolosa" di Darwin è che l'evoluzione degli
organismi non ha bisogno di intenzioni e di un'intelligenza. Organizzatrice.
La varietà di strategie di sopravvivenza, gli adattamenti a volte
incredibili che osserviamo in natura, sono spiegabili con le mutazioni, la
variabilità della materia vivente e con l'azione selettiva dell'ambiente, I
biologi e i paleontologi, tra loro, hanno un bel discutere. Non sull'
evoluzione in quanto casa che c'è stata ma, come tutti gli scienziati, su
ipotesi, smentite e conferme relative a fatti particolari. La teoria
dell'evoluzione si presta a molte metafore la - "roulette della
vita", il "gene egoista" - e attorno a queste metafore si
sono combattute e si combattono molte delle battaglie interne alla
professione, della consapevolezza che il loro ambito si estende oltre il
dominio della biologia. Sono questi spunti di riflessione per una due-giorni
di incontri tra persone che, a vario titolo, possiamo chiamare "addetti
ai lavori" e diverse fasce di pubblico, L'evento riveste importanza per
la domanda di scienza da parte del pubblico e per la presenza di scienziati
e filosofi della scienza sia italiani che stranieri. Il convegno aperto a
tutti, sarà articolato in tre sezioni. Un incontro dedicato alle scuole -
docenti e discenti - per illustrare le idee alla base della teoria
dell'evoluzione, il loro interesse filosofico e la loro applicazione
pratica, il cono atto di storia naturale che possiamo derivarne, lo statuto
particolare della teoria dell'evoluzione nelle scienze naturali. Un incontro
dedicato ai musei. T custodi della documentazione fossile che testimoni
l'evoluzione come facto si interrogheranno e si lasceranno interrogare sulla
valenza della teoria. Dell'evoluzione per la concezione e la realizzazione
delle esposizioni. Un incontro per tutti. Biologi e filosofi della scienza,
stimolati dalla presenza di un giornalista scientifico, avranno la
possibilità di dire la loro sulla teoria dell'evoluzione e il metodo
scientifico. Non mancherà, infine, lo spazio per una rivisitazione delle
controversie scientifiche che hanno preparata e accompagnato il cammino
della teoria dell'evoluzione, con la presentazione di due libri (Raffaello
Cortina Editore): L'uomo che scoprì il tempo... James Hutton e “L'età
della terra” di Jack Repcheck - Le sopavvivenza del più adatto. Darwkins
contro Gould di Kim Sterelny. Museo Civico di Storia Naturale, Corso Venezia
55, Milano Con possibilità di seguire via internet www.Anms.it
Per informazioni Tel 02 88463280
SPAGHETTI AL POMODORO PER DIFENDERE
LA PROSTATA
Carrara
, 9 febbraio 2004 – Per difendere la prostata niente di meglio di una
dieta a base di spaghetti al pomodoro. Parola di un gruppo di ricercatori
dell’università dell’Illinois (Chicago) che hanno appena pubblicato sul
Journal of the National Cancer Institute i risultati di uno studio in cui si
esalta il ruolo delle terapie vegetali nella lotta contro alcuni tipi di
cancro. Lo studio ha usato come campione un gruppo di 32 uomini colpiti da
adenocarcinoma e la ricerca ha appunto messo in evidenza i benefici effetti
sull’andamento del cancro della prostata di una dieta ricca di pasta al
pomodoro. Rimbalzata oggi a Carrara, ai margini di un convegno sulla
fitoterapia organizzato nel quadro di Erbexpo 2004, seconda edizione del
Salone dell’erboristeria e del termalismo, la notizia conferma
l’efficacia di sostanze naturali (come il licopene, il pigmento rosso dei
pomodori del pomodoro, o gli isoflavoni della soia) nella terapia
complementare del cancro alla prostata. Ecco come si è svolto lo studio.
Tre settimane prima dell’intervento chirurgico sul tumore, i medici hanno
sottoposto tutti i pazienti a una dieta a base di pasta condita con sugo di
pomodoro contenente circa 26.8 mg di licopene. Prima e dopo le tre settimane
hanno anche controllato il sangue dei pazienti per accertare il livello
dell’antigene specifico della prostata(il Psa). Un alto valore di Psa è
infatti sinonimo di malattia alla prostata e i vari livelli ne indicano
l’andamento. Lo studio ha dunque accertato che in tre settimane il livello
di Psa è sceso in media del 17,5% e addirittura del 28,3% nei pazienti che
avevano mangiato pasta al pomodoro con maggiore abbondanza. Si conferma così,
per via alimentare, quanti gli immunologi avevano già scoperto studiando
gli effetti del licopene su un campione di fumatori. Sottoposti a terapia
con 40 milligrammi al giorno di licopene contenuto in 330 millilitri di
succo di pomodoro, i pazienti hanno risposto con miglioramenti
statisticamente significativi. Una dimostrazione dell’influenza delle
abitudini alimentari sulla biologia del tumore alla prostata è peraltro
fornita anche da un studio condotto alla Duke University di Durham (North
Carolina). La ricerca ha provato che una dieta povera di grassi ma
arricchita di acidi grassi polinsaturi omega-3 può ridurre il livello di
Psa e la stessa proliferazione cellulare del tumore. Anche i pazienti
sottoposti a questo particolare regime alimentare hanno alla fine esibito
differenze statisticamente significative rispetto a pazienti trattati con
una nomale alimentazione.
QUELLA LEGGE È UNA VERA INGIUSTIZIA
ERBORISTERIA: FEI-CONFCOMMERCIO E UNIVERSITARI DA TUTTA ITALIA A ERBEXPO
CONTRO
LA RIFORMA APPROVATA
DALLA COMMISSIONE AFFARI SOCIALI DELLA CAMERA.
Carrara 9 febbraio 2004 - – “Quel progetto di legge sull’erboristeria
è tutto sbagliato. Eccone uno nuovo”. Contro il testo unificato approvato
dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, gli erboristi
della Fei-confcommercio, e gli studenti dei corsi di laurea in Tecniche
Erboristiche convergono da tutta Italia domani su Carrara per affermare le
proprie ragioni nel corso di Erbexpo 2004, seconda edizione del Salone
dell’erboristeria e del termalismo (6 – 8 febbraio) inaugurata oggi
dall’assessore regionale Susanna Cenni. Nella circostanza,
la Fei
organizza una serie di convegni, perlopiù di carattere scientifico, salvo
uno, proprio domani, con valenza politica precisa. Il tema: “Laurea in
tecniche erboristiche. Quale ruolo per l'erborista tra normative, nazionali
ed europee, presenti e future”. La prevista partecipazione dei vertici
nazionali Fei, di direttori didattici, docenti universitari e studenti dei
corsi di laurea in tecniche erboristiche diventa così occasione per fare
del dibattito un momento di discussione e critica. Il presidente Angelo Di
Muzio ha intanto messo a punto un comunicato per spiegare cosa non va nel
testo licenziato dalla commissione parlamentare: “1) Non si qualifica la
figura dell’erborista; 2) non si offre sbocco professionale adeguato ai
laureati in tecniche erboristiche; 3) non si valorizza l’erboristeria come
pratica tradizionale di difesa della salute con le piante officinali; 4) si
confonde il settore erboristico con quello alimentare; 5) si preclude ogni
sviluppo dell’erboristeria rispetto alle future norme europee sui
“farmaci vegetali tradizionali”. Alla Commissioni Affari Sociali
la Fei
replica dunque con un proprio progetto di legge e una premessa determinante:
“Ovvero”, dice Di Muzio, “che esiste una disciplina autonoma
definibile come erboristeria, di cui la materia vegetale è strumento
primario, basata principalmente sull’uso di preparati erboristici che
hanno lo scopo di conservare salute e stato di benessere”. Quanto
all’erborista il progetto ne prefigura uno status ben più elevato
dell’attuale: non più negoziante, magari blasonato da studi specifici,
bensì operatore sanitario, al pari del dietista, del podologo,
dell’ottico. In quanto tecnico esperto di piante officinali e del loro
uso,
la Fei
propone esplicitamente di affidargli il compito di orientare l’utente. La
laurea in tecniche erboristiche, del resto, garantisce le capacità
dell’operatore.
La Fei
si batte, in sostanza, perché l’erborista sia riconosciuto come tecnico
specializzato in piante officinali e nel loro uso. In altre parole, dice Di
Muzio, si tratta di definire l’ambito di competenza e di operatività
specifica dell’erborista, l’attività professionale e commerciale e di
indicare la laurea in Tecniche Erboristiche e i diplomi in Erboristeria come
abilitanti alla professione di erborista. “Va da sé”, aggiunge, “ che
occorre anche un albo professionale, un codice deontologico, oltre a una
serie di garanzie per chi già svolge la professione. Insomma, ci vuole una
legge seria”.
RENAULT TRUCKS HA RICEVUTO IL PREMIO
"SANITÀ E IMPRESA"
Milano, 9 febbraio 2004 - Il 19 dicembre scorso, la dottoressa Christine
Beauthéac-vignon, medico del lavoro presso Renault Trucks, ha ricevuto il
premio "Sanità e Impresa" per il suo lavoro concernente
"l'impatto delle mutazioni professionali sulla salute dei
salariati", nel corso di una Cerimonia Ufficiale a Lussemburgo. Il
premio, conferito da un Club Europeo della Sanità, ricompensa alcune
realizzazioni nel settore della sanità, del benessere, della prevenzione
... L'azione della Dottoressa Christine Beauthéac-vignon si è incentrata
sul controllo di 120 salariati di Renault Trucks reintegrati nella stessa
azienda, ma in mestieri diversi (studio epidemiologico longitudinale su 18
mesi e comparazione con una popolazione campione). Lo studio ha consentito
di mettere in evidenza il nascere di disturbi di fronte a un cambiamento di
situazione a livello professionale : disturbi del sonno, disturbi digestivi,
stati depressivi, aumento del consumo di alcolici e di tabacco. A partire da
questa riflessione, sono state messe in opera delle azioni correttive, quali
un accompagnamento psicologico attraverso la creazione di "spazi
d'ascolto", di questionari rilasciati ai salariati, di schede mediche,
di colloqui individuali per le persone coinvolte in questa situazione ... Le
disposizioni hanno consentito d'accompagnare in modo ottimale il salariato
nel suo cambiamento di posto. "I salariati hanno apprezzato
l'iniziativa, Essi si sono sentiti ascoltati, riconosciuti e sono diventati,
col tempo, attori della loro mobilità professionale", sottolinea
la Dottoressa. Questi
lavori hanno permesso di rammentare la necessità di un controllo
psicologico , di fronte a tutte le situazioni destabilizzanti. Renault
Trucks ha saputo mettere in opera tutti i mezzi necessari per seguire i
salariati coinvolti da una mutazione e integra ormai l'aspetto del controllo
psicologico nel suo sistema manageriale in seno all'azienda.
E
ALLA FINE DELLA FIERA… NASCE UNA NUOVA CITTA’ UN’AGENZIA PER FAR
NASCERE NUOVI POLI TEMATICI INTORNO A RHO PERO: CULTURA, INTRATTENIMENTO,
AMBIENTE, UNIVERSITÀ, ECONOMIA. IN ZONA, CI SONO GIÀ OLTRE 15 MILA
IMPRESE: ECCO I 10 PROGETTI PER LO SVILUPPO
Milano, 9 febbraio 2004 - Non solo fiera, ma anche nuovi poli tematici
intorno a Rho Pero: della cultura, dell’intrattenimento, dell’ambiente,
delle università, dell’economia. Un centro congressi diffuso nelle 32
ville storiche e nei loro parchi, teatri e cinema per costruire un polo
della cultura, legato al già esistente, ma da sviluppare, polo delle
università, con residenze per studenti, una rete territoriale di
passeggiate e luoghi per il tempo libero, il ciclismo e lo sport lungo i
corsi d’acqua, insieme alla conservazione dei parchi naturali e alla
ristrutturazione delle vecchie cascine come moderne abitazioni, il
rafforzamento dei nuclei industriali e dell’economia esistente. Grazie
anche alla crescita di veloci infrastrutture di collegamento. Queste le
proposte dell’Osservatorio sull’indotto locale del nuovo polo fieristico
Rho Pero promosso dalla Camera di Commercio di Milano, contenute in dieci
progetti per lo sviluppo sulla base della ricerca dello stesso Osservatorio
realizzata attraverso il Politecnico di Milano “Scenari delle
trasformazioni attendibili e desiderabili: le opportunità territoriali”.
E per cogliere queste opportunità la proposta di creare un’agenzia, a
partecipazione pubblica e privata, che provveda: a selezionare i segmenti di
domanda internazionale potenzialmente interessata più coerenti con le
caratteristiche produttive e con il progetto strategico dell'area, a gestire
le pratiche amministrative in particolar modo le autorizzazioni, in modo da
accelerare i tempi, a gestire il patrimonio immobiliare comprese le aree
dismesse insieme ad un’efficace politica internazionale di marketing
territoriale. Undici i comuni coinvolti: Arese, Bollate, Cornaredo,
Garbagnate Milanese, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese,
Rho, Settimo Milanese, Vanzago. Domani un convegno. Se ne parlerà domani 7
febbraio 2004, all’interno del convegno “Territorio risorse attori. Dal
nuovo polo fieristico di Rho Pero allo sviluppo locale”, al Centrho di Rho,
piazza San Vittore 24, dalle 9 alle 13. Tra gli altri parteciperanno: Carlo
Edoardo Valli, Camera di Commercio di Milano, Augustangela Fioroni, Sindaco
di Pero, Paola Pessina, Sindaco di Rho, Marco Di Tolle, Assessore Provincia
di Milano, Antonio Pastore, Camera di Commercio, Pier Carlo Palermo,
Politecnico di Milano. “
La Camera
di Commercio da quasi due anni – ha dichiarato Antonio Pastore, presidente
dell’Osservatorio sull’indotto locale del nuovo polo fieristico di Rho-
Pero promosso dalla Camera di Commercio di Milano - è attiva attraverso
l’Osservatorio sull’indotto locale del nuovo polo fieristico di Rho-
Pero. Con l’obiettivo di promuovere un’azione di rete fra le realtà
istituzionali, associazionistiche e le forze economiche dell’area. Per
indirizzare con linee di azione il processo di trasformazione e sviluppo
dell’area. A partire dagli undici comuni direttamente coinvolti”.
L’area di Rho Pero: alcuni numeri (elaborazione Camera di Commercio di
Milano). 15.564 imprese al terzo trimestre 2003, per 234.765 abitanti, in
media quasi sette imprese per 100 persone. Ma anche 32 importanti ville
storiche, 19 alberghi, 8 cinema, 8 antichi mulini. Tra i Comuni per numero
d’imprese prevale Rho (22%), Bollate (18%), Garbagnate (10%), Settimo
(10%), Arese (7%). Per settore nell’area prevale il commercio (30%), le
costruzioni (17,5%), manifatturiero (17%), i servizi (15%). Dalla
Ricerca: “Scenari delle trasformazioni attendibili e desiderabili: le
opportunità territoriali” A cura dell’Osservatorio sull’indotto
locale del nuovo polo fieristico di Rho- Pero promosso dalla Camera di
Commercio di Milano, realizzata attraverso il Politecnico di Milano Area di
Rho Pero: 9 punti di forza. Quali i 9 punti di forza ? Innanzitutto le
potenzialità produttive e scientifiche: Il Nuovo Polo Fieristico con le sue
attività espositive, le sue strutture di servizio, un tessuto produttivo e
un'imprenditoria vivaci, la presenza o la vicinanza a università, istituti
di ricerca tecnologica e scientifica di elevato livello, un patrimonio di
aree industriali dimesse utile per l'insediamento di attività produttive di
vario genere. Altra carta vincente è l’accessibilità resa possibile da:
una stazione ferroviaria per i treni veloci ad Alta Capacità, collegamenti
diretti e veloci con il centro di Milano, posizionamento sull'asse tra
Milano e l'aeroporto della Malpensa. Ultimi, ma non meno importanti i
fattori ambientali e storici: un insieme di parchi e aree verdi, facilmente
collegabili, una rete di ville e edifici storici per manifestazioni
culturali di pregio. Ecco gli elementi vincenti che rendono il territorio
degli Undici comuni: un'area privilegiata per l'insediamento di funzioni e
di attività proprie della città globale milanese. Per ottimizzare queste
risorse sono stati ideati dieci progetti e formulata la proposta di
costituire un’agenzia di marketing territoriale internazionale. Una
proposta. La capacità di anticipare la domanda è particolarmente
importante sarebbe dunque utile la creazione di un'apposita agenzia, a
partecipazione pubblica e privata, che provveda: a selezionare i segmenti di
domanda internazionale potenzialmente interessata più coerenti con le
caratteristiche produttive e con il progetto strategico dell'area; a gestire
le pratiche amministrative in particolar modo le autorizzazioni, in modo da
accelerare i tempi; a gestire il patrimonio immobiliare comprese le aree
dimesse insieme ad un’efficace politica internazionale di marketing
territoriale. 10 progetti Progetto “Circuito della Fiera diffusa”. Il
progetto si propone di utilizzare le 32 ville stroiche e ai loro parchi come
sedi di manifestazioni legate alla fiera:rappresentazioni di iniziative,
lanci di prodotti convegni congressi,spettacoli utilizzando anche vecchie
industrie dismesse. Progetto “Tempo libero”. I visitatori e gli addetti
della fiera possono rappresentano una potenziale domanda di per diverse
forme di comunicazione e intrattenimento (teatro, auditorium, cinema,
cabaret, ballo, cura del corpo, ecc.), mescolate ad attività con permanenza
di persone (residenza temporanea, ufficio) che diano all’insediamento
carattere urbano. Progetto “Ambiente e tempo libero”. Si propone la
costruzione di una rete territoriale di passeggiate e luoghi per il tempo
libero appoggiata alla rete dei corsi d’acqua naturali ed artificiali
(Olona, Villoresi, scolmatori, teste dei fontanili); i percorsi pedonali e
le piste ciclabili realizzati su alcune ripe connetteranno spazi per il
riposo, per il gioco, per lo sport. Progetto “Ambiente”.
L’individuazione di corridoi ambientali a separazione degli insediamenti
urbani, da conservare all’uso agricolo od allo stato di natura (boschi e
Groane) è la premessa per azioni di tutela e vincoli di inedificabilità.
Progetto “Reindustrializzazione”. Conviene avviare una politica
territoriale in grado di preservare, anche (soprattutto) a fini produttivi,
questo patrimonio delle aree dimesse o in via di possibile dismissione :Alfa
Romeo di Arese, Bull e Agip di Pregnana, Citterio di Rho, Italtel di
Castelletto, Cornaredo. I modi di intervento nelle aree industriali dismesse
debbano essere differenziati ed inseriti in un progetto intercomunale
Progetto “Residenza per la popolazione del territorio”. E’ emerso, con
particolare evidenza, l’incremento del costo alloggi nel Rhodense, Occorre
individuare interventi di edilizia agevolata/convenzionata per i residenti,
prevedendo criteri ed indirizzi per la realizzazione di edilizia economica e
popolare (anche in locazione). In questo quadro, un’azione che presenta
rilevanti sinergie coi progetti precedenti, potrebbe riguardare il recupero
a fini abitativi delle vecchie cascine, oggi abbandonate anche con programmi
di “autoricostruzione” basate su progetti concordati. Progetto “Gronda
nord su ferro”. Nel nord Milano sono localizzati numerosi poli di
interesse, università, fiera. Che devono essere serviti con la rete
ferroviarie regionali e metropolitane urbane, diminuendo il traffico su
strada. Sia il Piano Urbano Mobilità del Comune di Milano che
la Provincia
prevedono una metrotranvia da Cascina Gobba (Mm2) al Nuovo Polo Fieristico,
mentre il Politecnico e Systematica Italia propongono – per la stessa
tratta –una linea più capiente e veloce, tipo metropolitana. La linea
supporterebbe il nuovo sistema insediativo del nord Milano (Niguarda /
Bicocca / Falck Vulcano e le altre aree di Sesto S. Giovanni / recupero area
Marelli / San Raffaele) e del nord ovest in particolare (Politecnico / Nuovo
Polo Fieristico / Malpensa). Questa linea interconnettendo tutte le
metropolitane urbane esistenti, oltre ad alleggerire il traffico stradale
proveniente dal nord Milano, faciliterebbe lo sviluppo di attività e
creazione di nuovi spazi abitativi. Progetto “Mobilità minuta”. Il
progetto (che si avvarrà di quanto già elaborato da comuni, Provincia e
Piano Intercomuni Milanesi) prevede interventi di adeguamento della rete di
viabilità locale, finalizzati a massimizzare l’accessibilità fra i
comuni dell’area ed ai nodi di interscambio con il trasporto su ferro e
l’accessibilità, nel rispetto di criteri di: separazione del traffico
locale dal traffico su media e lunga distanza; contenimento del traffico di
attraversamento dei centri. Progetto “Disegno urbano”. È possibile
individuare aree dove proporre un’operazione di vero e proprio “disegno
urbano”, riqualificando, sia funzionalmente che architettonicamente, i
siti. Si fa riferimento ad aree di grande accessibilità che, adeguatamente
infrastrutturate, potrebbero ospitare – oltre ad industrie – residenze;
in particolare, i “presìdi universitari” più avanti descritti.
Progetto “Sviluppo dell’autonoma produzione culturale del territorio,
con un possibile ruolo propulsore delle università”. Per la prossimità
degli Undici comuni a diversi centri universitari, il territorio potrebbe
ospitare anche residenze universitarie, ben raggiungibili sia dalle sedi
collocate nell’area nord di Milano, sia da tutte le altre nove università
milanesi.
MA UNA FIERA NON FA
PRIMAVERA SVILUPPO DEL TERRITORIO: NON TUTTI I COMUNI HANNO GLI STESSI
BENEFICI AZIONI DI SVILUPPO A RHO PERO:
LA DIVERSITÀ DENSITÀ
NEI COMUNI
Milano, 9 febbraio 2004. La
fiera a Rho Pero? Un’opportunità ma non per tutti allo stesso modo.
Comuni di prima, seconda, terza, quarta classe: così potrebbe presentarsi
la mappa dell’area coinvolta nel nuovo polo fieristico. Una conseguenza
delle azioni sul territorio, oggi concentrate in alcune aree, meno presenti
in altre. A partire da Rho, centrale nei progetti e nelle risorse attivate,
ad esempio di semplificazione amministrativa, piani energetici, di
assistenza sanitaria e formazione. Al secondo livello, ad esempio Pero,
Lainate e Arese, interessati da azioni ambientali e culturali, oltre che
legati alla ex Alfa. Al terzo livello, tra gli altri comuni Garbagnate e
Bollate, che vedono attivi interventi in materia ambientale, culturale,
energetica, ospedialiera. Al quarto e ultimo livello, ad esempio Pregnana e
Vanzago, con meno progetti, tra cui la valorizzazione del sistema
bibliotecario e sanitario. Lo dicono i numeri dei progetti attivati sul
territorio. Lo confermano 57 interviste a esponenti del territorio dei
comuni (sindaci, rappresentati di associazioni, mondo economico). Per loro,
a fronte della vitalità del tessuto produttivo, del capitale culturale,
ambientale, sociale, umano i timori riguardano: la mancanza di una strategia
intercomunale, di un progetto strategico per le aree dismesse, di un
adeguato piano di mobilità, problemi di inquinamento ma anche un ambiente
non valorizzato, esigenze formative. E verso la fiera? Bene ma si teme la
cantierizzazione, la mancanza di infrastrutture e le conseguenti minacce per
l’ambiente. Emerge dalla ricerca “Verso la costruzione di una agenda
strategica dello sviluppo locale: risorse e attori” dell’Osservatorio
sull’indotto locale del nuovo polo fieristico di Rho- Pero promosso dalla
Camera di Commercio di Milano condotta attraverso il Politecnico di Milano.
All’osservatorio nato da circa due anni partecipano i comuni di Arese,
Bollate, Cornaredo, Garbagnate Milanese, Lainate, Pero, Pogliano Milanese,
Pregnana Milanese, Rho, Settimo Milanese, Vanzago, un’indagine. Se ne è
parlato oggni all’interno del convegno “Territorio risorse attori dal
nuovo polo fieristico di Rho Pero allo sviluppo locale”, al Centrho di Rho.
“
La Camera
di Commercio da quasi due anni – ha dichiarato Antonio Pastore, presidente
dell’Osservatorio sull’indotto locale del nuovo polo fieristico di Rho-
Pero promosso dalla Camera di Commercio di Milano - è attiva attraverso
l’Osservatorio. Con l’obiettivo di promuovere un’azione di rete fra le
realtà istituzionali, associazionistiche e le forze economiche dell’area.
Per indirizzare con linee di azione il processo di trasformazione e sviluppo
dell’area. A partire dagli undici comuni direttamente coinvolti”. La
ricerca: densità delle azioni di sviluppo nei comuni dell’area Rho Pero
La densità delle azioni di sviluppo nei comuni Attribuendo "pesi"
e "densità" alle azioni di sviluppo è possibile descrivere
territori emergenti non solo grazie alle grandi emergenze territoriali
(Alfa, Fiera ), ma anche dalle risorse - culturali, monumentali, ambientali
- e dalla presenza di iniziative economiche orientate allo sviluppo. Comuni
di quarto livello con meno densità di politica Al quarto livello appaiono
quelli appartenenti al versante nord occidentale - Pregnana, Vanzago,
Pogliano -, coinvolti nelle questioni "formali" riferite a Fiera e
naturalmente nella gestione dei servizi del rhodense come nel Sistema
bibliotecario. Se essi sono apparentemente anche i meno popolosi e i più
"periferici" rispetto alla vicina realtà milanese, alcune realtà
assimilabili in questa ottica risultano più interessate ad alcune azioni di
sviluppo per la presenza sui propri territori da grandi trasformazioni di
natura economica. Comuni di terzo livello E' il caso di Garbagnate e
Bollate, che pur non facendo parte della gestione dei servizi della
circoscrizione del rhodense, sono coinvolti nel Polo Culturale Insieme
Groane e nel Consorzio del Parco, ma soprattutto nelle vicende riferite
all'ex Alfa Romeo. Se Garbagnate appartiene alla rete ospedaliera, Bollate
risulta interessato dal progetto multimisura e da Comunimprese,
presentandosi, di fatto, un territorio di maggiore densità di azioni di
sviluppo rispetto ai due precedenti "livelli".Sul versante Sud
un'analoga configurazione interessa i comuni di Settimo Milanese e Cornaredo,
coinvolti rispettivamente - oltre che dalle azioni di sviluppo a cui
aderiscono gli undici comui e quelli del rhodense -, rispettivamente dal
progetto di Teleriscaldamento e, nel caso di Settimo, del Forum Fiera.
Comuni di secondo livello I comuni appartenenti ad un ipotetico
"secondo livello di densità" delle azioni di sviluppo sono
Lainate e Arese, entrambe interessate ancora dalle azioni di sviluppo che
coinvolgono il rhodense e gli undici comuni e dal Polo Culturale Insieme
Groane, oltre che, ancora, dalla questione ex Alfa: essi appartengono
inoltre entrambi al progetto di Comunimprese, mentre Arese possiede anche
progetti di formazione e multimisura. Pero, apparentemente più coinvolto
dalle questioni riferite all'insediamento di Fiera rispetto agli altri
comuni, presenta, nella rappresentazione, una "densità analoga"
di azioni di sviluppo: Teleriscaldamento, Forum Fiera, Comunimprese. Comuni
di primo livello Il comune più densamente interessato dalle azioni di
sviluppo risulta quindi Rho, cuore del rhodense, appunto, che conferma la
centralità - anche dal punto di vista delle risorse - con il coinvolgimento
in un alto numero di azioni di sviluppo sovra-comunali - Comunimprese, rete
ospedaliera, Teleriscaldamento -, ma anche Alfa, in cui non risulta
territorialmente coinvolto ma inserito nei processi; le questioni che
interessano Fiera - il Forum - si affiancano a progetti comunali che ne
accrescono la "densità". Alcuni Piani e progetti Consorzio dei
Comuni per i servizi intercomunali. L’amministrazione del rhodense per la
gestione comune di alcuni servizi. Il consorzio è in fase di costruzione.
Il Sistema Bibliotecario Intercomunale. Nei Comuni del rhodense - gli undici
dell'Osservatorio, Sesto San Giovanni e Legnano - è stato attivato un
sistema bibliotecario intercomunale con sede a Rho, che ha già attivato
un'unica banca dati, con trasporto libri, e consolida una presenza ultra
decennale di biblioteche nella zona. Teleriscaldamento. Il progetto
coinvolge i Comuni di Pero, Rho, Settimo Milanese e Cornaredo e ha lo scopo
di fornire l’energia a Fiera e al Comune di Pero.rete ospedaliera. E’ in
progetto una rete ospedaliera sul territorio, che coinvolge i Comuni di Rho
e Garbagnate. Comunimprese. E’ uno sportello unico, una agenzia di
sviluppo: coinvolge gli undici Comuni. Si fonda sulla cooperazione fra
aziende pubbliche e private per avviare iniziative finalizzate a risolvere
problemi di disoccupazione, iniziative di formazione e di sviluppo
imprenditoriale. Forum della Fiera. Costituito dai Comuni di Rho, Pero,
Garbagnate, Lainate, Bollate, Settimo Milanese;
la Fondazione Fiera
; la società Sviluppo Sistema Fiera;
la Camera
di Commercio; Assolombarda; Api Milano; Associazione dell’artigianato;
Legacoop; Comunimprese; Provincia, Regione, Comune di Milano. Propone e
valuta linee indirizzo, fornisce indicazioni in relazione alle scelte
operative da attuare sul territorio. Area ex-Alfa Romeo/craa. E’ un'area
di più di due milioni di mq, progetti per la reindustrializzazione
dell'area. Centro Lavoro Nord Ovest. Il Centro Lavoro Nord Ovest è un
progetto in atto, promosso dalla Provincia nel ’98, che si occupa di
accompagnamento, di regolazione domanda/offerta, di formazione per adulti,
sostanzialmente di politiche del lavoro. Università del Lavoro. E’ una
proposta dell’Istituto Masini. Esiste un accordo per l'Università del
lavoro, presso l'Istituto, con caratteristiche tecnologiche e di ricerca da
valorizzare come servizio, come passo avanti verso strategie di sviluppo
locale. Al progetto collaborano anche Assolombarda, Cna e Asscomm. Forum del
Terzo Settore. Le associazioni e le cooperative appartenenti al Terzo
Settore dell’area del rhodense si coordinano e fanno emergere temi di
comune interesse. Polo Culturale Insieme Groane. Il Consorzio Insieme Groane
nasce da sei soggetti (comuni di Garbagnate, Bollate, Lainate, Arese, Novate,
il Consorzio Parco della Groane), come esito dell’esperienza del festival
di Villa Arconati. La proposta adottata dalla Provincia ha per obiettivi
sono la promozione di eventi e la riqualificazione dei beni culturali e
monumentali della zona. Progetto Associazione No’hma. Progetto di teatro
con intenti teatrali, culturali e sociali che opera in situazioni di
disagio, come le carceri, e che sviluppa percorsi e laboratori che possano
aiutare la popolazione ad uscire dall’emarginazione. Parco delle Groane. I
Comuni che appartengono al Consorzio sono: Lentate; Misinto; Barlassina;
Seveso; Ceriano Laghetto; Cesano; Bovisio Masciago; Limbiate; Solaro; Senago;
Cesate; Garbagnate; Arese, Bollate. Si aggiungono Provincia e Comune di
Milano. Il Parco è continua sede di progetti. Il Tram delle Groane. Il
progetto, anche se costoso, potrebbe fornire un contributo importante alla
mobilità sostenibile, ed è condiviso dalle amministrazioni comunali
coinvolte. Parco dell’Olona – Contratto di fiume. Oltre al Parco, per
l’Olona esiste un “Contratto di fiume” a cui partecipano Regione,
Arpa, e i Comuni (deriva dal progetto di riqualificazione del
Lambro-seveso-olona), di cui esiste un protocollo d’intesa. Area verde
Pregnana Est. La zona verde protetta è oggetto di comunicazione e
progettazione con altri Comuni (ad Est), recuperando un fontanile
(ripristinando le sorgive, creando una zona di passaggio per gli uccelli,
protetta dal Wwf…). Il territorio viene attraversato per un breve tratto
dall’Olona ed è toccato anche dal parco Sud.
QUALITÀ DELLE PRESENTAZIONI, CHIAREZZA
DELL’OFFERTA, INNOVAZIONI, MOBILITÀ E OTTIMIZZAZIONE DELLO SPAZIO
ALL’APPUNTAMENTO DEL SALON DU MEUBLE DE PARIS 2004
Parigi, 9 febbraio 2004 - Inaugurato da Jean-jacques Aillagon, ministro
della Cultura e della Comunicazione, e lungamente visitato da Renaud Dutreil,
Segretario di Stato alle Pmi, al Commercio, all’Artigianato, alle
Professioni liberali e al Consumo, il Salon du Meuble de Paris, primo
appuntamento internazionale per il 2004 della creatività
nell’arredamento, ha appena chiuso le porte su un’edizione promettente.
Il 2004, svoltosi sotto il segno del movimento, è stato infatti l’anno di
numerose innovazioni. L’incremento in qualità e in chiarezza
dell’offerta-prodotti, cosi come la sua internazionalizzazione – circa
la metà degli espositori proviene dall’estero -, la sua modernizzazione e
il suo ringiovanimento sono stati un successo così come lo è stato il
livello delle ambientazioni realizzate dagli espositori, tutto ciò potrebbe
condurre a un risveglio del mercato. Movimenti che confermano
l’orientamento del Salon du Meuble de Paris verso il mercato del vivere
meglio. Prescripteurs e arredatori ricoprono un ruolo sempre più importante
facendo sviluppare al Salone, sempre più ampiamente, i nuovi modi di
mostrare e vendere il mobile. Che sia classico o contemporaneo, è
indissociabile dalla sistemazione e organizzazione degli spazi. La caduta di
confini tra stili e epoche suona oggi come parola d’ordine, il design si
concepisce in maniera globale, il “mixage” diventa invenzione, le forme
rileggono la storia e affermano la fine del total look. Mix che raccontano
un nuovo rapporto con l’abitare: l’art de vivre diventa libertà
individuale. Malgrado una congiuntura economica che non ha ancora perso la
tendenza negativa, gli espositori testimoniano in maggioranza la loro
soddisfazione per quanto concerne i numeri. La frequentazione generale è
stata quasi stabile. I compratori francesi sono stati nel 2004 più
numerosi, confermando così il Salon du Meuble de Paris come strumento e
piattaforma dello sviluppo commerciale. I legami stabiliti durante l’anno
con la grande distribuzione hanno portato i loro frutti, come gli sforzi
realizzati presso i prescripteurs e gli architetti che, anch’essi, sono
stati numerosi nei corridoi del Salone. La nuova organizzazione, Villeage, Métropole
e Grand-marché (Mobile classico, mobile contemporaneo, arredamento per la
notte, grande distribuzione) ha reso evidente l’interesse
dell’aggregazione nelle hall 7.1 e 7.2 delle sedie e dei mobili moderni.
Nella hit-parade delle vendite: i mobili in legno massiccio, e tra le linee
attuali : Gautier, Jacquelin, Garnier e le sedie, sempre più ergonomiche,
di Stressless, e Schillig… L’universo del Grand Marché conferma
l’evoluzione generale dell’arredamento verso il moderno. Le nuove
collezioni di Forge o di Jefka ne sono esempio. Come quelle di Celio,
Parisot, Demeyere…. Quelle di Sourisseau o di Boissigny sottolineano la
tendenza del mobile classico verso un plus d’arredamento. In particolare,
il mercato del “dormire” sottolinea il fatto che gli specialisti del
settore sono sempre alla ricerca di prodotti innovativi e diversificati, di
prodotti tecnologici e a forte valore aggiunto. Gli industriali lavorano
sulle aree di portanza. Si parla in quest’ambito d’ottimizzazione del
confort, di salute, di sicurezza, d’ergonomia, d’ambiente, di rispetto
della natura…ma anche, e più che mai, di nuove tecnologie: sospensioni
attive, sostegni morfologici ad alta sensibilità, materiali nel ricordo
della forma o generati dalla ricerca spaziale… Altra evoluzione
importante, i fabbricanti delle attrezzature per il dormire s’interessano
ormai non solo al letto per se stesso ma anche all’arredamento della
camera. Propongono letti, testate di letto, capezzali… Per quanto riguarda
i fabbricanti di piumoni, guanciali… come Lestra o Hüsler, hanno fatto un
buon Salone. Sottolineiamo inoltre l’interesse della mostra “Les
tout-petits: prévenons les accidents à la maison” ( I piccoli bambini:
preveniamo gli incidenti in casa) inaugurata da Renaud Dutreil e organizzata
nell’ambito della campagna per la sicurezza domestica del Segretario di
Stato al Consumo. Mobili di ieri e mobili d’oggi hanno dimostrato come
l’innovazione, motore dello sviluppo del mercato, migliori la sicurezza
dei bambini. Malgrado la polemica che si è scatenata, sin dall’apertura,
a proposito degli aspetti molto spettacolari dell’ambientazione di questo
spazio realizzato da François Muracciole e Daniel Rozensztroch, il Villeage
ha ritrovato il suo spirito originario. Ritornato nella hall 4 che l’ha
visto crescere, conferma, nella sua nuova configurazione, il gusto dei
consumatori per un mobile classico rivisitato dal moderno. Desideri di
tradizione, bisogno di rassicurazione, il Villeage
2004 ha
attinto la sua nuova forza nella capacità di proporre una gamma molto vasta
di stili, di integrare i mobili classici in un ambiente urbano e nella sua
capacità di rispondere alle attese delle nuove generazioni di consumatori.
Da Marie-antoinette a Le Corbusier, tutte le epoche hanno trovato il loro
posto nell’ambito del Villeage 2004. Confine tra il classico e il
contemporaneo, il quartiere del Modernismo presentava sia riedizioni sia
stanze ispirate a un’epoca considerata, ancora recentemente, avanguardia
ma che, dal Xxi imo secolo, appartiene al Classico. Uno spazio importante
che potrebbe trovare un nuovo slancio. Per la prima volta, artigiani,
ebanisti, laccatori, conciatori, artigiani della pelle e del cuoio,
intarsiatori…hanno arricchito il Villeage con nuovi “savoir-faire”.
Molto rispettosi della tradizione, si aprono non di meno alle nuove
tecnologie: tagli al laser, materiali compositi, e alla lavorazione con le
patine, all’introduzione dei colori, all’adozione dei tessuti
contemporanei. Artigiani che hanno scoperto con il Villeage un nuovo mercato
e sono stati molto bene accolti dai decoratori e dagli architetti
d’interni… Tre mostre infine nelle strade del Villeage. La prima
rappresentava “Les quatre vies d’un siège”. (Le quattro vite di una
sedia). Come un mobile di stile può diventare moderno? Una dimostrazione
delle molteplici possibilità che abbiamo di trasformare i mobili che ci
circondano. Quattro stili: Louis Xv, Impero, Napoleone Iii, 1930. Da
un’unica carcassa di sedia simile in ciascuna di queste epoche, Daniel
Rozensztroch ci mostra le evoluzioni possibili…La seconda, “ Intérieurs
d’époques” (Interni d’epoca), rappresentava attraverso ventotto
fotografie d’opere museali, la storia dal Xvii imo secolo fino al 1925.
Infine, “L’art des mélanges” (L’arte del mixage) raccontava
l’integrazione di mobili classici nello spazio haussmaniano arredato da
uno dei nostri contemporanei. Estesa su
18.000 m²
, sotto la direzione artistica di Christophe Pillet,
La Métropole
diviene nel 2004 indipendente e s’installa nel nuovo padiglione costruito
dallo studio di architettura Valode & Pistre, in perfetta sintonia con
lo spazio design e contemporaneo del Salone. Un posto chiaro e luminoso
adatto alla presentazione delle nuove collezioni, delle nuove tendenze, dei
nuovi materiali…. Gli espositori e i compratori hanno molto apprezzato
l’ampliamento dell’offerta che è stata loro proposta in particolare con
le cucine, i bagni e l’illuminazione. Questa crescita rende
La Métropole
, l’inevitabile appuntamento del design in Francia.
La Métropole
ha presentato anche arredi per l’infanzia. Castor&chouca o Zelmo
Design hanno, in occasione della loro prima partecipazione al Salon du
Meuble de Paris, proposto mobili moderni, colorati e originali per i più
piccoli, arredi che sono molto piaciuti ai visitatori. Eté Diffusion, ha
lanciato da parte sua un concept di tappeti realizzati sulla base di disegni
di bambini. Lo spazio Métropole Lighting ha sottolineato l’importanza
crescente della luce in quanto elemento d’arredo a pieno titolo.
L’accoglienza molto favorevole dei compratori e degli espositori, tra i
quali: Mazzega, Axo Light, Tronconi, Grandina, Alt, Italamp, Murano Due,
Punto Luce…permette di annunciare che questa esperienza sarà riproposta e
amplificata nel 2005. Tra i numerosi espositori de
La Métropole
marche prestigiose come, Groupe Cinna-roset, Artelano, Steiner, Flou, Sawaya
& Moroni, Duvivier, Driade, Knoll, Tom Dixon, Domeau & Pérès, Lema,
Leolux…hanno presentato novità degne di nota e firmate da: Odile Decq,
Dominique Perraut, Patricia Urquiola, Antonia Astori, Piero Lissoni, Pascal
Mourgue, Arik Levy, Didier Gomez, Eric Jourdan, Peter Maly, Christian Von
Ahn…le nuove generazioni figuravano anche con evidenzia grazie alle
proposte del Design Lab e alla doppia presentazione del Via. Si sono
espresse nell’ambito di “Aides à Projets” e di “Carte blanche” e
con la dimostrazione di arredo nomade corrispondente all’evoluzione
attuale dei modi di abitare. La loro creatività è rivolta a nuovi modelli
d’arredamento e all’ottimizzazione degli spazi da vivere. La
soppressione delle barriere si fa notare. Il mobile diventa vano a pieno
titolo. L’appartamento molto ammirato e realizzato dal designer Frédéric
Ruyant nello spazio Via ne è una prova. Riguardo a Design Lab, ne
sottolineiamo la vocazione internazionale, i designer giapponesi hanno
raddoppiato la loro partecipazione ed è stato presentato per la prima volta
un designer marocchino. Le realizzazioni coordinate da Gilda Bojardi, che
illustravano i nuovi modi di abitare, immaginati da Piero Lissoni, Jacopo
Foggini, William Sawaya, Christophe Pillet e proposti da Boffi, Boffi Bains,
Porro, Living Divani, Andreu World, Santa&cole, Puntmobles, Serralunga
sono state molto ammirate dai visitatori. Questi hanno anche concentrato la
loro attenzione sulla mostra “Sièges de collection” (Sedie da
collezione), un’anticipazione della mostra Design del Fonds National
d’Art Contemporain (Fnac) che si svolgerà al Palais de
la Porte Dorée
nell’autunno 2004 di cui saranno partner Industries Françaises de l’Ameublement
e Salon du Meuble de Paris. Infine, i premi del Salon du Meuble de Paris
2004 sono stati consegnati da Jean-jacques Aillagon. Ministero della Cultura
e della Comunicazione e Henri Griffon, Presidente delle Industries Françaises
de l’Ameublement e Presidente del Salon du Meuble de Paris a due giovani e
talentuosi designer. Hella Jongerius ha ricevuto il Premio del Salon du
Meuble de Paris dedicato al Creativo dell’anno e Konstantin Grcic, quello
del Nombre d’or, riconoscimento al lavoro effettuato con l’azienda
Classicon. Il 7 gennaio, sono state due le tavole rotonde che hanno dato il
via al Salon du Meuble de Paris 2004. “Comment développer le marché?”
(Come sviluppare il mercato?), è la domanda che si sono posti sia
l’industria sia la grande distribuzione. Intorno al tavolo: i dirigenti
delle insegne But, Conforma, Mobilier Européen (circa il 40 % della
distribuzione moderna) e industriali famosi, leader internazionali sul
mercato del mobile, come Cinna-roset, Simmons, Gautier. Le prime
conclusioni: comunicare meglio e di più, sviluppare la consulenza,
rinforzare le ambientazioni…Alle 14, architetti e designer si sono chiesti
“comment optimiser l’espace?” (come ottimizzare lo spazio?). Un
programma specifico di dibattiti dedicati alla distribuzione era stato
stabilito per i giorni successivi. Come per le tavole rotonde, si sono
svolti nell’ Espace Forum della Hall 1. Uno spazio pianificato per
accogliere in contemporanea la mostra, molto riuscita, realizzata dal Via
sul tema della disposizione. Prossimi appuntamenti : Salon du Meuble de
Paris : 13/17 gennaio 2005. Imm Colonia : 17/23 gennaio 2005
ELECTRONICASIA 2003:RESOCONTO FINALE EVENTO
ELETTRONICA, COMPONENTI E ALTRO ANCORA MANTENGONO I VISITATORI IMPEGNATI E
SODDISFATTI
Milano, 9 febbraio 2004 - Una parola ha caratterizzato l’attività
commerciale che ha continuato a ripetersi giorno dopo giorno nei 4 giorni di
electronicAsia 2003: “impegnati”. Gli espositori sono stati
costantemente occupati dagli operatori di settore giunti da molte parti del
mondo. Tenutasi dal 13 al 16 ottobre, electronicAsia 2003 è stata celebrata
come il Mercato Asiatico per eccellenza per gli articoli elettronici.
L’evento ha registrato 552 espositori (di cui il 39% di Hong Kong e il 61%
da oltre oceano) comprendenti padiglioni di gruppo dalla Cina Popolare,
la Germania
,
la Corea
, Taiwan e il Regno Unito. Degli espositori d’oltre oceano, il 44%
arrivava dalla Cina Popolare, il 36% da Taiwan mentre il 20% proveniva da
altri paesi. Tenutasi presso il Hong Kong Convention and Exhibition Centre,
electronicAsia
2003 ha
superato di gran lunga tutte le aspettative, venendo eletta a evento
prescelto da espositori e visitatori. La fiera ha registrato un incremento
da record nell’attività commerciale e nel numero di visitatori. Evento
strategico per espositori e visitatori: Delle molte ragioni citate a
testimoniare il successo di electronicAsia come piattaforma di
approvvigionamento N.1 per gli acquirenti a livello mondiale, l’evento è
stato riconosciuto come punto di incontro centrale e conveniente, un centro
di partnership ricco di risorse, una base di conoscenze e informazioni, un
veicolo commerciale strategico per alti profili espositivi ecc.
Electronicasia 2003 è stata organizzata insieme alla World of Display
Technology (una fiera nella fiera) il cui profilo espositivo ha completato
quello di electronicAsia, e alla contemporanea Hong Kong Electronics Fair.
Entrambi questi eventi hanno contribuito alla sinergia richiesta da
espositori e operatori di settore per sfruttare al meglio la loro
partecipazione e la loro visita a Hong Kong. Gli espositori, dopo aver
partecipato a electronicAsia, sono immediatamente diventati sostenitori
leali di ogni evento successivo, proprio per i numerosi vantaggi che rendono
electronicAsia superiore ad altri eventi. Quest’anno, electronicAsia ha
registrato un incremento nel numero di visitatori (28.622) superando i
risultati del 2002 (16.191), un netto aumento del 76%. Questa impennata è
ancora più evidente se si confrontano le cifre del 2003 con quelle del 2001
e del 2002, da cui risulta che electronicAsia
2003 ha
registrato un incremento rispettivamente del 27% e del 45% nella
partecipazione di operatori di settore. I visitatori provenienti dalla Cina
Popolare, da Hong Kong, dall’Asia e dall’Europa sono in cima alla lista
mentre regioni quali il Medio Oriente, gli Stati Uniti e l’Africa hanno
registrato un incremento del 100% od oltre rispetto al 2002. I visitatori
rappresentavano principalmente settori come elettronica industriale (30,4%)
ed elettronica di intrattenimento e comunicazione (27%). In termini di
funzioni lavorative, la maggior parte rappresentava la divisione
approvvigionamento/acquisti (29%), registrando un incremento del 20% di
direzione aziendale e 24% di vendite & marketing. I visitatori coinvolti
nei settori ricerca & sviluppo e design hanno rappresentato un notevole
14% del totale dei visitatori. E, venendo agli obiettivi della loro visita,
i visitatori alla ricerca di informazioni e contatti commerciali hanno
registrato un sorprendente 88%. Tra questi, il 45% ha partecipato a
electronicAsia 2003 per acquisire informazioni sui prodotti e sul mercato e
il 43% per concludere nuovi contratti di agenzia, legami commerciali o per
piazzare ordini direttamente in fiera. Non sorprende quindi che gli
espositori siano stati più che soddisfatti delle vendite e dei contatti
commerciali conclusi alla electronicAsia 2003. Un evento proficuo Una
peculiarità introdotta sia alla electronicAsia sia alla Hong Kong
Electronics Fair, è stata la “Hall of Fame”, che ha rappresentato per
gli espositori l’opportunità di accedere ai marchi rinomati di prodotti
finiti e componenti presenti sul mercato. L’evento, che ha dato grande
enfasi a stile, design e qualità, ha rappresentato un approccio innovativo
ben accettato da parte di espositori e visitatori. Tutte le tendenze hanno
indicato che electronicAsia
2003 ha
dato ottimi risutati, superando addirittura le aspettative degli espositori.
Georges Gener, Presidente di Myrra S A (Francia), che partecipava quest’anno
per la prima volta, ha affermato che l’evento gli ha consentito di
incontrare clienti che normalmente non gli sarebbero accessibili. Dello
stesso parere positivo è stato Pierre-aime Despalle, Responsabile della
divisione Marketing di Prodotto di Micronas Gmbh (Germania) che ha concluso
affermando che l’evento ha costituito il luogo ideale per incontrare i
clienti più importanti. La maggior parte degli espositori sta programmando
di tornare a Hong Kong per electronicAsia 2004. I commenti più diffusi sono
comparabili a quello di Jim Ko, Direttore Marketing della società olandese
Ferroxcube che ha dichiarato, “Oserei dire che la fiera di quest’anno è
migliore dell’ultima. Molti potenziali clienti giapponesi e persino russi
si sono avvicinati al nostro stand …sicuramente saremo di nuovo presenti
il prossimo anno. Ormai per noi è una tradizione!” La prossima edizione
di electronicAsia è prevista dal 13 al 16 ottobre, si terrà unitamente
alla World of Display Technology e sarà organizzata parallelamente alla
Hong Kong Electronics Fair.
La Hall
of Fame sarà una caratteristica costante e si prevede che conquisterà
ancora più popolarità tanto tra gli espositori quanto tra gli operatori di
settore. I migliori spazi espositivi sono già stati riservati agli
espositori che hanno già confermato la loro partecipazione e ad altre
società che si sono già iscritte. Electronicasia 2004 è destinata a
tenere ancora alta la sua bandiera come fiera regionale del settore
elettronico per l’area dell’Asia-pacifico.
FIAT PRESENTA IL NUOVO DOBLÒ M.Y. 2004
Torino 9 febbraio 2004 - In commercio da metà febbraio in Italia, e
successivamente negli altri mercati europei, Fiat Doblò si presenta con una
gamma rinnovata nello stile e nelle dotazioni, ma soprattutto con due novità
di assoluto interesse: il rivoluzionario 1.3 Multijet 16 valvole,
disponibile successivamente; e una particolare versione Family, l'unica
"sette posti" del segmento. Inoltre, Fiat Doblò Model Year 2004
propone il 1.9 Jtd potenziato da
100 a
105 Cv e i tre nuovi colori di carrozzeria: i pastello Azzurro Mundo e i
metallizzati Azzurro Astro e Verde Opale. A richiesta, poi, è possibile
avere nella stessa tinta di carrozzeria la parte posteriore che incornicia i
gruppi ottici (di serie sulle versioni Active e Dynamic). Novità anche per
gli interni, con la plancia bicolore (nera nella parte superiore e
grigio/azzurro per la zona inferiore e le bocchette dell'aria) e il quadro
strumenti dal design inedito. Cambiano anche i tessuti dei sedili e dei
pannelli delle porte anteriori, differenti per ciascuno dei tre
allestimenti: Actual, Active e Dynamic. Tra l'altro, queste denominazioni già
adottate dallo scorso luglio per il mercato italiano, con il rinnovo della
gamma diventano ufficiali per tutti i Paesi europei, in sostituzione dei
precedenti Sx ed Elx. Resta invariata, invece, l'elegante ed originale Malibù.
Pensata per giovani anticonformisti che amano i viaggi in tutta comodità e
le auto capaci di distinguersi, questa particolare versione di Fiat Doblò
ha raccolto dal lancio ad oggi oltre 13.000 ordini, un vero e proprio
successo. Infine, su tutte le versioni del modello è di serie il sedile
posteriore reclinabile e sdoppiato. Dunque, seppure rinnovato nell'estetica
e nelle dotazioni, Doblò conferma la propria peculiarità di modello più
"anticonformista" della gamma Fiat. Non solo. Il veicolo
multifunzionale mantiene ancora una volta la promessa ben sintetizzata nel
claim pubblicitario: "Se puoi pensarlo puoi farlo". Infatti, Fiat
Doblò My 2004 interpreta in modo originale alcuni dei valori che da sempre
appartengono al patrimonio della Casa torinese: una vettura dal chiaro stile
italiano che semplifica la vita di tutti i giorni perché pratica,
abitabile, versatile ed equipaggiata con moderni propulsori. Ecco allora
motori brillanti nelle prestazioni, ma decisamente parchi nei consumi (sono
tra i migliori di questa fascia), che rappresentano una valida soluzione sia
per l'impiego cittadino sia per quello extraurbano. Tra questi spicca il
rivoluzionario 1.3 16v Multijet che eroga una potenza massima di 70 Cv a
4000 giri/min e una coppia di 18,3 Kgm a 1750 giri/min. Si tratta del più
piccolo e avanzato tra i diesel a iniezione diretta "Common Rail"
di seconda generazione, un vero e proprio capolavoro di tecnologia in
miniatura. Compatto e tecnologicamente sofisticato, dunque, il nuovo
propulsore spinge Fiat Doblò My 2004 ad una velocità massima di
145 km/h
e fa registrare i seguenti consumi: 6,7 l/100km nel ciclo urbano,
4,9 in
quello combinato e
5,5 in
quello extraurbano. Insieme a questo gioiello dell'ingegneria la nuova gamma
di Fiat Doblò propone il potenziato 1.9 Jtd da 105 Cv a 4000 giri/min e con
una coppia massima di 209 Kgm (a 1750 giri/min). Insomma, un propulsore
progressivo, confortevole e capace di garantire bassi consumi e prestazioni
paragonabili a quelle dei motori a benzina: la velocità massima è di
168 km/h
mentre i consumi sono 7,5 l/100km nel ciclo urbano,
4,8 in
quello combinato e
5,8 in
quello extraurbano. Infine, Fiat Doblò My 2004 conferma il collaudato 1.2
da 65 Cv, il brillante 1.6 16v da 103 Cv (da oggi entrambi rispettano i
limiti di emissioni Fase 3) e la versione 1.6 Bipower con doppia
alimentazione (benzina e metano) che si rivela perfetto per chi viaggia
molto e cerca comfort e risparmio, oltre che miglior esempio di rispetto
ambientale. Se, quindi, innovazione tecnologica è il primo dei punti di
forza di Fiat Doblò My 2004, il secondo è certamente "versatilità".
È l'anima stessa del modello, l'approccio "stilistico e
progettuale" che ha permesso di concepire uno spazio di assoluto
rilievo in soli
416 centimetri
di lunghezza, senza rinunciare alla praticità e al comfort. Non solo.
Grazie anche al suo stile brioso e originale, Fiat Doblò My 2004 può
essere impiegato in situazioni diverse e per gli usi più disparati: ora è
il "compagno di lavoro" ideale, dopo è la vettura perfetta per il
tempo libero. La migliore dimostrazione di "versatilità" è la
nuova versione Family, che offre la possibilità di ospitare a bordo 7
persone su 3 file di sedili. Inoltre, il sedile della terza fila può essere
impacchettato a libro per aumentare la capacità del bagagliaio o,
addirittura, essere rimosso con grande facilità. Senza contare che i sedili
della seconda fila sono reclinabili in modo da rendere ancora più agevole
l'ingresso dei passeggeri negli ultimi posti. Innovativo e versatile,
quindi, Fiat Doblò My 2004 è anche la migliore espressione della
"praticità". Infatti, racchiude in un unico veicolo la spaziosità
di un monovolume, la maneggevolezza di una compatta e la robustezza di un
off-road. Quarto e ultimo punto di forza del modello è l'"abitabilità".
In questo ambito Fiat Doblò My 2004 si pone ai vertici del segmento, come
dimostrano una posizione di guida particolarmente alta, a vantaggio del
comfort e del dominio della strada; una grande facilità di accesso, grazie
ai
1.800 millimetri
di altezza; e una capacità del bagagliaio di
750 litri
, che diventano ben 3.000 con i sedili posteriori ribaltati (è il migliore
della categoria). Insomma, la gamma di Doblò My 2004 offre tante e
interessanti novità con le quali intende rafforzare il successo fin qui
conseguito dal modello. Basti dire che in Italia, nel 2003, le unità
immatricolate sono state quasi 7950 (la versione Malibù rappresenta il 41 %
del totale). Volumi che hanno permesso a Fiat Auto di conquistare la
leadership assoluta nel segmento P dei veicoli multifunzionali con circa il
33,5% di quota. Successo confermato anche nei maggiori mercati europei:
oltre 27.000 vetture immatricolate e una penetrazione media del 10%. Erede
di un modello vincente, quindi, il nuovo Doblò punta a raggiungere, entro
l'anno, la vendita di circa 32.000 unità e una quota in Europa del 12,4%.
VICENZA ARTE – 5-8 MARZO 2004
Vicenza, 9 febbraio 2004 - Grandi gallerie e grandi opere, emozioni ed
eleganza anche nell’edizione 2004 di Vicenza Arte, organizzata dalla Fiera
di Vicenza e giunta quest’anno alla sua tredicesima edizione. Dal 5
all’8 marzo, infatti Vicenza Arte presenterà quanto di meglio offre il
mercato dell’arte moderna e contemporanea. E’ questo l’unico
importante appuntamento dopo la kermesse di Bologna e prima di Mi Art di
Milano. Oltre 50 tra le migliori gallerie d’Italia, mostre collaterali di
grande interesse per collezionisti e pubblico, un allestimento di grande
impatto scenografico, la nuova location nel Salone della Fontana: queste le
caratteristiche di Vicenza Arte 2004. Si conferma una volta ancora il
principio imposto dai vertici della Fiera di Vicenza di proporre un numero
di gallerie selezionate per garantire un livello espositivo qualificato e di
prim’ordine, per offrire al visitatore collezionista opere di assoluto
pregio, l’opportunità di investimenti “sicuri” o più semplicemente
il godimento di capolavori inimitabili. Le gallerie presenti, la maggior
parte delle quali è fedelissima all’appuntamento vicentino, sono tra le
più importanti del mercato: nomi celeberrimi dell’arte moderna (Tornabuoni,
Poggiali e Forconi, Tonelli, Giovanni Di Summa, Vecchiato, Galleria
Cinquantasei, L’incontro, Arte e Arte, San Giorgio, L’immagine, Cafiso,
Denisi) e altrettanto noti dell’arte contemporanea (Rino Costa, Marchese,
Cardelli e Fontana, Astuni, Santo Ficara, Bergamo, Bonelli, Charta,
Gariboldi e Arte Capital). Ecco, ancora i nomi più importanti del mercato
veneto (Fidesarte, Nino Sindoni, Gmb di Brugni, Luisetto, Cd Studio di
Silvestrin, Sgarro, Niselli) ma anche nuovi giovani emergenti come i
vicentini Dimitri Gecchele (Dimitri Art Gallery) e Paolo Dosa (Andrearte) e
la padovana Michela Zilio (Rossovermiglio). Immancabili, inoltre, Serattini,
Dalla Pina, Pivuelle, Bongiovanni, Nuova Bluart di Maloni, Thelesma, mentre
dopo il positivo debutto del 2003 ritornano le gallerie, alcune di lunga
tradizione come Marco Fioretti di Bergamo e L’immagine di Bari, altre
emergenti come Arsmedia, Serego di Verona e Arte Silva di Milano. Debuttano
quest’anno a Vicenza, Alandaarte di Carrara, Depart di Milano, Engema di
Napoli, Boxart di Verona e la storica galleria Ghelfi, anch’essa di
Verona. “L’oggetto e la sua traccia”, mostra collaterale dedicata da
Arman A fianco dell’offerta espositiva è stata quest’anno allestita una
mostra collaterale di Arman: “L’oggetto e la sua traccia” è il titolo
di questa affascinante passerella dedicata all’artista francese e al suo
percorso artistico. La mostra è organizzata in collaborazione con
la Gmb Arte
di Graziano Brugni e dopo Vicenza Arte proseguirà presso
la Chiesa
dei Ss. Ambrogio e Bellino di Vicenza fino al 18 aprile 2004. Il fuoco è il
tema di una suggestiva iniziativa collaterale organizzata
dall’Associazione culturale “Arte da mangiare mangiare Arte” che da
sempre mette in evidenza la ricerca e la sperimentazione nel mondo
dell’arte. Una dozzina di installazioni sul tema del fuoco
caratterizzeranno la mostra: il fuoco come elemento ambientale, ma anche
mezzo di mutamento e trasformazione e occasione per l’uomo che è
cresciuto grazie al suo uso. Si ripropone infine la collaborazione con il
Museo Casabianca di Malo, e il suo curatore Giobatta Meneguzzo, autentico
patrimonio di opere grafiche e che quest’anno propone a Vicenza Arte un
omaggio a Francesco Clemente, esponendo l’opera Senza Titolo, 1973, la sua
più grande opera – formata da 22 tavole – del periodo concettuale prima
che l’artista divenisse uno dei più importanti protagonisti del movimento
della transavanguardia. Vicenza Arte, un punto di vista particolare… per
l’arte moderna e contemporanea. Vicenza Arte 2004 - Da venerdì
5 a
lunedì 8 marzo 2004
A
PADOVA DAL 20 AL 22 FEBBRAIO CI SONO FLORMART/MIFLOR, IL SALONE
INTERNAZIONALE DEL FLOROVIVAISMO E DEL GIARDINAGGIO, FORESTRY E TECNOHORTUS
Padova, 9 febbraio 2004 - Fervono i preparativi per il grande appuntamento
internazionale di primavera del florovivaismo e del giardinaggio. Dal 20 al
22 febbraio 2004, alla Fiera di Padova c'è la 48° edizione di Flormart/Miflor
il Salone Internazionale del Florovivaismo e del Giardinaggio, appuntamento
di riferimento per gli operatori del settore. L'ultima edizione ha visto 626
espositori su
21.209 metri quadrati
netti e 26.694 sono stati i
visitatori. L'edizione di febbraio del Salone guarda al mercato delle
produzioni primaverili, con proposte per verde pubblico, colture
mediterranee, agrumi ornamentali, gardenie, hybiscus, produzioni pronte per
il mercato. Accanto all'ampia offerta florovivaistica si affianca quella di
prodotti professionali che va dai vasi ai terricci, dagli impianti e
tecnologie alle macchine e attrezzature per la lavorazione del vivaio,
dall'arredamento per esterni all'oggettistica. Infolink: www.flormart.it
IL GRUPPO CIT ALLA BIT 2004
Milano, 9 febbraio 2004 - Per il 6° anno consecutivo il Gruppo Cit
parteciperà, in qualità di espositore, alla Bit di Milano dal 14 al 17
febbraio p.V. Il Gruppo sarà presente, con la propria struttura
commerciale, presso il pad.11 Stand M22-n23. Dall’acquisizione di
Italiatour e Off Shore (avvenuta lo scorso anno) ad oggi sarà proprio
la Bit
2004 la prima occasione per il Gruppo Cit per presentarsi alla stampa ed
agli operatori del settore con tutte le proprie realtà societarie: Cit
Viaggi S.p.a., la rete di distribuzione, Cit Travel Net, la società di
franchising, Emotion, T.o sud Americano, Cit Tours, T.o nord Americano, Cit
Australia, Italiatour e Offshore, ed infine i T.o Europei Cit Evasion,
Evasion, Personal Tours e Frantour Lunedì 16 febbraio alle ore 12.00 presso
la sala Marconi di palazzo Cisi, avrà luogo la conferenza stampa
dell’Amministratore Delegato Giovanni Natali dal titolo: ‘Cit: da
Corporate a Public Company’
A BIT 2004 LE PROPOSTE DI VIAGGIO CARNIVAL,
PRINCESS, CUNARD, SEABOURN E PETER DEILMANN
Milano, 9 febbraio 2004 - Giocoviaggi, Tour & Cruise Operator con un
ruolo di key player nel mercato crocieristico italiano, è presente a Bit
2004 con una gamma di offerte e di prodotti delle compagnie di crociera di
cui è agente generale: Carnival Cruise Lines, Seabourn Cruise Line, Cunard
Line, e con i prodotti delle compagnie di crociera acquisite recentemente in
esclusiva per l’Italia: Peter Deilmann River Cruises e Princess Cruises.
Numerose sono le novità previste. Per Carnival Cruises Lines, Giocoviaggi
punterà su due prodotti classici: il pacchetto Miami-vice (1 notte a Miami
con 7 notti in crociera a bordo della nave Carnival Triumph) e Caribe
Express (1 notte a San Juan + 7 notti in crociera a bordo della nave
Carnival Destiny). Accanto ai pacchetti Carnival classici, Giocoviaggi
proporrà una soluzione che ha avuto un eccezionale successo nella stagione
2003, e che è ideale per i viaggi di nozze: il pacchetto 14 giorni e 12
notti Salsa y Merengue (con volo dall’Italia, 5 notti a Santo Domingo +
volo interno San Juan e crociera di 7 giorni sulla nave Carnival Destiny).
Due saranno invece le novità estive Carnival proposte da Giocoviaggi: il
Mexi-combo (volo dall’Italia, 1 notte a Miami e 7 notti in crociera a
bordo della Carnival Triumph, con l’estensione di 5 notti all inclusive a
Cancun al Viva Maja Resort) e l’Happy Aruba (con volo dall’Italia, 4
notti ad Aruba con formula all inclusive e crociera di 7 notti sulla nave
Carnival Destiny con imbarco ad Aruba). Allo stand di Giocoviaggi sarà
presente anche la compagnia di crociere fluviali Peter Deilmann, per la
prima volta in Italia con i propri prodotti. Accanto a itinerari classici
lungo i principali fiumi europei (Rodano, Danubio, Reno, Elba) e i loro
affluenti, verranno proposti nuovi percorsi come ad esempio le crociere
fluviali in Polonia lungo
la Vistola
, una novità assoluta dal punto di vista crocieristico. Per quel che
riguarda Princess Cruises, Giocoviaggi presenterà le destinazioni più in
linea con il mercato italiano: l’Alaska, dove Princess è leader, grazie a
una flotta dedicata di 7 navi, e il Mediterraneo con crociere di 12 giorni a
bordo della lussuosa Star Princess, con una navigazione da Barcellona a
Venezia (Gran Mediterranean Cruise), e da Roma a Venezia (Mediterranean/aegean
Cruise). Tra gli altri itinerari proposti: i Carabi, il Mar Baltico con una
crociera da Copenhagen, e
la Polinesia. Per
Cunard Cruise Line, Giocoviaggi proporrà le crociere transatlantiche a
bordo della nuovissima Queen Mary 2, con partenza da Southampton e arrivo a
New York e viceversa. Saranno inoltre presentate, a un prezzo scontato del
50%, le crociere sulla nave Queen Elisabeth 2, con partenza da Southampton
verso il Nord Europa e il Mediterraneo. Da non dimenticare è il leggendario
giro del mondo sulla Queen Elisabeth 2, con partenze annuali da Southampton
il 15 dicembre e ritorno nell’aprile dell’anno successivo. Infine, per
Seabourn Cruise Line, saranno disponibili itinerari verso Singapore, Nuova
Zelanda, Australia e le più belle destinazioni in tutto il mondo, con
sistemazione in suite esclusive a bordo degli yatch di lusso di Seabourn.
“L’IRPINIA CHE NON TI ASPETTI: I CINQUE
SENSI DELL’OSPITALITÀ” BELLEZZE E VALORI DELLA PROVINCIA DI AVELLINO
SOTTO I RIFLETTORI DELLA BIT
Milano, 9 febbraio 2004 - L’irpinia con le sue bellezze naturali e
artistiche, i prodotti della terra e dell’artigianato, le opportunità
offerte dall’agriturismo, le testimonianze storico culturali. Il tutto
promozionato nell’ambito di un evento,
la Borsa
internazionale del turismo, in programma dal 14 al 17 febbraio presso
la Fiera
di Milano.
La Camera
di Commercio di Avellino sarà presente alla Bit con un proprio spazio, in
cui ospiterà rappresentanti di enti pubblici ed organismi del settore,
operatori turistici della provincia (alberghi, aziende agrituristiche,
campeggi, centri congressi, agenzie turistiche). Domenica 15 febbraio alle
12 si svolgerà inoltre la conferenza “L’irpinia che non ti aspetti: i
cinque sensi dell’ospitalità”. L’iniziativa promossa dall’ente
presieduto da Costantino Capone mira a diffondere la conoscenza dei più
genuini valori espressi dalla provincia irpina, pubblicizzando nel contempo
le nuove attrattive offerte da un territorio da sempre portatore della
cultura dell’ospitalità. La conferenza della Camera di Commercio avrà
come moderatore il giornalista Rai Bruno Gambacorta, curatore della rubrica
del Tg2 Eat Parade. Ampio spazio sarà assicurato, oltre che alla
presentazione del territorio e dell’offerta turistica, alla promozione
delle comunità montane della provincia. Un’attenzione particolare sarà
riservata anche a prodotti e piatti tipici e ai pregiati vini irpini, per i
quali verrà effettuata una degustazione guidata.
PROMOTION EXPO 2004 PREANNUNCIA IL NUOVO CICLO
DI SVILUPPO
Milano, 9 febbraio 2004. Grande aspettativa per la rassegna italiana
dell’oggettistica promozionale, che terrà la sua tredicesima edizione
annuale in Fiera Milano dal 24 al 26 Marzo 2004 ed è considerata il
barometro della spesa promozionale in Italia. La rassegna propone
l’oggettistica aziendale in tutte le sue forme e applicazioni. Un mercato
immenso, valutato circa 9.500 milioni di euro dalla ricerca Ac Nielsen Cra.,
e costituito da: Pto (Pubblicità Tramite Oggetto): gli articoli
pubblicitari e personalizzati; Regali d’affari, ovvero gli omaggi
aziendali per scopi di relazioni pubbliche; Oggetti premio, offerti nelle
promozioni, concorsi, cataloghi a punti. Parteciperanno all’esposizione
circa 300 operatori specializzati, produttori, importatori, distributori e
agenzie, che animeranno l’evento fieristico esponendo la loro variegata
offerta. Sono attesi circa 9.000 visitatori professionali. Promotion Expo
2004 interpreta il suo ruolo di riferimento del settore anche organizzando
il premio dell’eccellenza, il Gift Award, alla cui assegnazione possono
partecipare tutti i visitatori con un semplice e coinvolgente sistema di
votazione. Diversamente dalle precedenti edizioni, il Salone dei Materiali
Pubblicitari per il Punto Vendita e il Salone della Creatività e dei
Servizi Promozionali non si svolgono a Promotion Expo, ma hanno dato vita a
una nuova rassegna autonoma e concomitante: Pop & Mkt Service, nel pad.
8. La visita a Promotion Expo 2004 e la partecipazione ai convegni è
gratuita e riservata agli operatori economici. Fiera Milano – Ingresso
Porta Metropolitana- Padiglione n. 9. Orario di apertura: dalle ore 9.30
alle 18.00.
UN NUOVO PALCOSCENICO PER
LA COMUNICAZIONE
“BEYOND THE LINE”
Milano, 9 febbraio 2004. Pop& Mkt Service è la nuova rassegna
espositiva della comunicazione sul punto vendita, dei servizi promozionali e
delle agenzie di marketing e si svolge in concomitanza con la rinomata
Promotion Expo. La complessità dell’offerta dei servizi “below the
line” si esprime in decine di specializzazioni, tra le quali i manager
delle aziende utenti talvolta faticano a identificare con certezza e rapidità
le strutture professionali in possesso delle competenze richieste. Pop&
Mkt Service si propone di contribuire sia alla netta definizione delle
specializzazioni operative sia allo sviluppo di contatti approfonditi tra
domanda e offerta. I visitatori, infatti, potranno usufruire sia di
presentazioni personalizzate da parte delle agenzie espositrici, sia di un
consistente programma di approfondimento professionale, partecipando a
workshop, seminari e tavole rotonde. Il calendario dei convegni, in fase di
definizione, prevede gli incontri organizzati da Adico (Associazione
Direttori Commerciali e marketing), Popai (Point of Purchase Advertising
Institute), la tavola rotonda Ops coordinata da Sergio Totti sul tema
"Punto Vendita: stupire, coinvolgere, comunicare, vendere" e
Giorgio Di Bernardo per la presentazione del premio Visual Art Display;
Assocomunicazione è presente con un evento sul tema del field marketing;
infine il convegno Ops coordinato da Giovanni Gallazzi sulle implicazioni
fisco – legali connesse alle attività promozionali. La manifestazione
espositiva ospiterà anche la nona edizione della mostra del Pop Award, il
premio di eccellenza della comunicazione sul punto vendita. Pop& Mkt
Service è una iniziativa di Ops, organizzatrice di Promotion Expo ed
editrice di “Promotion Magazine” e dell’annuario “Pagine Blu della
Promozione”. La manifestazione si svolge in Fiera Milano, nei giorni 24,
25 e 26 marzo 2004. La visita a Pop & Mkt Service e la partecipazione ai
convegni è gratuita e riservata agli operatori economici. Ingresso da Porta
Spinola, Padiglione n. 8. Orario di apertura: dalle ore 9.30 alle 18.00.
CHANTECLER E GUIDO LEMBO… L’ESSENZA DI CAPRI TRA
GIOIELLI, AMORI E MUSICA PER
LA SETTIMANA DI
SAN VALENTINO
Milano, 9 febbraio 2004 - Sarà Guido Lembo, protagonista delle notti Vip
capresi dell’Anema e Core, ad animare i due giorni d’inaugurazione della
mostra fotografica “ I Grandi Amori”, che la maison di alta gioielleria
Chantecler ha organizzato per la settimana di San Valentino nei giorni
giovedì 12 e venerdì 13 febbraio 2004 dalle 17.30 alle 19.30 Chantecler
con i suoi gioielli da sogno e Capri con la sua atmosfera da fiaba sono
stati spesso, anzi spessissimo, i perfetti complici di grandi storie
d’amore. Quelle storie d’amore che hanno fatto sognare il mondo, quei
sorrisi a volte felici e a volte imbronciati a causa dei paparazzi, nei
quali il mondo ha cercato di identificarsi… o forse solo … “ancora”
di sognare. Amori veri, intensi, divenuti leggenda. Una Mostra che è un
vero tributo all’Amore e ai personaggi che con un gioiello della maison
hanno suggellato il loro amore di una vita, di un periodo o forse solo…di
una stagione. La magia e il fascino di autentiche favole moderne rivivranno
nella mostra fotografica delle coppie entrate nel mito, che hanno affidato
ad un gioiello Chantecler il proprio messaggio d’amore. Gioielli
preziosissimi carichi di emozioni senza tempo che, oggi come ieri, sono
simboli di forti sentimenti e di momenti unici da ricordare. Momenti unici
come quando Onassis affidò ad uno splendido collier e ad un anello
realizzati da Chantecler, il compito di riconquistare la moglie Jaqueline. E
quando Henry Fonda nella boutique caprese della maison rimase affascinato
dalla leggerezza di alcune spille preziosissime, che acquistò come regalo
di anniversario per la moglie. Pegni d’amore rigorosamente griffati
Chantecler, per rendere eterne promesse e per portare un sorriso sul volto
delle donne amate. Ingrid Bergman si illuminò quando il marito Roberto
Rossellini le fece dono di una stupenda parure, acquistata proprio in quella
boutique caprese dove lei amava trascorrere i suoi pomeriggi, sbirciando
incuriosita tra le novità. E ancora, la gioia di Audrey Hepburn nel
ricevere la raffinatissima spilla ordinata dall’innamoratissimo consorte
Mel Ferrer e l’indimenticabile sorpresa commissionata da Richard Burton
per un’ignara Elisabeth Taylor, che lascio’ Capri e saluto’ Salvatore
Aprea, fondatore della maison Chantecler, dicendo quanto fosse triste per
non essere riuscita a convincere il marito ad acquistarle il collier che
tanto le era piaciuto. E dal quale divenne poi inseparabile.
AL TEATRO CARCANO DI MILANO
LA COMPAGNIA CORRADO
ABBATI IN "TEA FOR TWO" (NO, NO NANETTE)
Milano, 9 febbraio 2004 - La prima mondiale di "No, no Nanette" si
tenne a Detroit nel
1924. L
'anno successivo venne presentata l'edizione londinese al Palace Theatre e
nel settembre dello stesso anno approdò a Broadway al Globe Theatre. Nel
1930 ne fu ricavato un film, non eccelso, con una nuova trama; nel 1940
la Rko
ne fa una nuova versione e nel '50 esce "Tea for two" con Doris
Day e Gordon Macrae: il film non ha nulla a che vedere con "No, no
Nanette", ma la colonna sonora comprende anche le musiche di Youmans,
oltre a quelle di altri autori. Negli anni '70 la commedia viene riproposta
a Broadway e Londra. Il debutto teatrale italiano risale al
1928 a
Parma, dove è accolta con l'entusiasmo riservato all'espressione
dell'ultima moda musicale. Invece dell'antica orchestra e delle non meno
antiche melodie, questo genere, come riporta un foglio locale, si svolgeva
"al suono di un ultramoderno, pazzesco e acrobatico jazz band: tamburi,
piatti, trombette, banjo e saxofon. I ritmi sono ossessionanti, non
concedono tregua". La televisione italiana la mette in scena due volte:
nel 1957 e nel 1975. Autore delle celebri musiche è Vincent Youmans
(1898-1946), uno dei maestri della musica leggera americana, la cui
scrittura musicale è caratterizzata da semplicità ed essenzialità. La
trama: Jimmy è un piccolo editore benestante sposato a Susanna, donna
severa e parsimoniosa. Ha tre amanti che lo tengono allegro e contribuiscono
a spendere il suo patrimonio. Il suo amico Billy, brillante avvocato, è
marito di Lucille, signora elegante e spendacciona. Nanette, invece, è una
fanciulla piena di vita che Jimmy e Susanna devono custodire in assenza dei
genitori. Susanna la tiene a freno proibendole tutte le distrazioni che
potrebbero allontanarla da Tom, un bravo giovane destinato a diventare suo
sposo. Jimmy, stanco delle amanti, incarica l'amico avvocato di liquidarle e
da qui si dipana una serie di malintesi, trovate, intrecci amorosi che
coinvolgono lo spettatore in un crescendo di ilarità fino allo scioglimento
finale. Le tre amanti e Lucille insegneranno a Susanna come si tiene un
marito e Nanette, capita la lezione, si terrà il suo Tom che di buon grado
la sposerà. Interpreti principali: Corrado Abbati (Jimmy), Elisabetta
Fantetti (Susanna), Fabrizio Macciantelli (Billy), Antonella Degasperi (Lucille),
Marika Marangon (Nanette), Matteo Mazzoli (Tom). Scene di Alfredo Troisi.
Costumi di Artemio. Coreografie di Francesco Frola. Regia di Corrado Abbati.
Venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 febbraio "Tea for Two" (No,
no Nanette) di Otto Harbach e Frank Mandel è in scena al Teatro Carcano di
Milano Musiche di Vincent Youmans. Liriche di Irving Caesar e Otto Harbach.
Infolink: www.Teatrocarcano.com
AL TEATRO STREHLER (SCATOLA MAGICA),
LA SAGRA DEL
MERAVIGLIOSO MONDO DI ODISSEO
Milano, 9 febbraio 2004 -
La Sagra
del meraviglioso mondo di Odisseo, al Teatro Strehler, fino al 22 febbraio
2004, è un percorso realizzato da Antonio Catalano, poeta, attore,
narratore, artista poliedrico, intorno al personaggio mitico di Odisseo. Il
viaggio di Ulisse attraverso terre lontane e sconosciute diventa quello
dell’individuo alla ricerca della propria identità sociale e culturale,
conclusione ideale del progetto di viaggio interculturale intrapreso dal
Piccolo Teatro nella stagione 2001/02 con Fiabe Mondo e finanziato dal
Comune di Milano. All’interno della Scatola Magica (lo spazio che il
Piccolo Teatro ha dedicato ai più piccoli), Catalano ricrea una “sagra”
di paese, dove “insolite” bancarelle propongono altrettanto
“insolite” mercanzie. Sono le zolle delle terre attraversate da Ulisse
nei suoi dieci anni di peregrinazioni o le nebbie incontrate durante la
navigazione e raccolte in piccole ampolle o il “vero” telaio di
Penelope: un’occasione unica per raccontare ai bambini della scuola
elementare le gesta di un personaggio che il tempo ci ha tramandato come uno
dei più affascinanti e contraddittori. I bambini ascoltano le avventure di
Ulisse e tra lo stupore e l’incanto, imparano a comprendere come un
viaggio, molto più che un “vagare” da un luogo ad un altro, possa
essere occasione di crescita, di scambio, di apertura a nuovi orizzonti.
L’odisseo di Antonio Catalano mostra come la condizione di straniero possa
trasformarsi in opportunità di arricchimento, di scoperta di identità
diverse, di capacità di abbandono dei propri pregiudizi e di ricerca,
faticosa ma non vana, di un equilibrio fra la cultura d’origine e quella
del paese ospite. Teatro Strehler (Scatola Magica) – fino al 22 febbraio
2004 “Sagra del meraviglioso mondo di Odisseo” Infolink: www.Piccoloteatro.org
LEZIONI DI FOOTBALL AMERICANO IN GALLERIA IN
ATTESA DEL JURASSIC BOWL DI DOMENICA 15 AL VIGORELLI
Milano, 9 febbraio 2004 - Da lunedì
9 a
domenica 15 febbraio l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele assumerà
contorni nuovi: il “salotto buono” di Milano indosserà idealmente per
una settimana i colori del football Usa, trasformandosi in uno scenario
capace di evocare tutte le simbologie migliori di quello sport, a partire
dall’appariscente tenuta di gioco. All’insegna di casco, casacca e
protezioni,
la Galleria
vivrà la consacrazione del football americano, con la possibilità, per
adulti e minori, di divertirsi a simulare azioni di gioco o intrattenersi
tra foto e filmati del grande football Nfl. Grazie a Cardioline, tra i
supporter del progetto Jurassic Bowl, con la collaborazione di Mediwebnet,
il pubblico potrà anche effettuare in Galleria un veloce check up: verrà
infatti allestita una postazione per la misurazione della pressione
arteriosa. Tramite un elettrocardiografo dell’ultima generazione, sarà
anche possibile sottoporsi ad un esame elettrocardiografico che in pochi
minuti fornirà una diagnosi dello stato di salute del cuore. Il Super Bowl
andato in scena di recente, lo stesso Pro Bowl in programma domenica 8 negli
States, nulla hanno a che vedere con questa celebrazione tutta italiana. La
“passerella in Galleria” è l’ideale introduzione al Jurassic Bowl, la
partita di football americano in programma domenica 15 febbraio allo stadio
Vigorelli. Sarà un incontro molto vigoroso e senza venature nostalgiche
anche se in lizza ci sono i campioni di un tempo, oggi quarantenni e oltre,
denominatisi “Bad Boys”. I nerovestiti affronteranno i campioni
d’Europa 2002, la squadra dei Bergamo Lions con l’intenzione di vender
cara la pelle. Patrocinato dal Comune di Milano (con il diretto intervento
dell’ Assessorato allo Sport), dal Comune di Salsomaggiore e da Milano
Sport, l’evento contribuirà a finanziare la scuola di sport per giovani
Accademia Gionni Colombo a Milano, la scuola Paolina Uberti per giovani
donne a Kabul,
la Boomer Esiason
Foundation per la lotta alla fibrosi cistica. Il Jurassic Bowl, la sfida del
15 dicembre, avrà luogo al Vigorelli con inizio alle 15.30. La partita più
fremente sarà preceduta a mezzogiorno da un incontro tra Rhinos Milano e
Lancieri Novara, squadre di giovani che militano nel campionato Nwc. Prima,
durante e dopo le partite il pubblico sarà intrattenuto da bande musicali,
coreografie, cantanti, sfilate, ospiti, radio, televisione: ci saranno stand
alimentari e tecnici, di gadget e musica. I biglietti (15 euro la tribuna
centrale, 10 euro quella opposta, 5 euro le curve) sono in vendita in tutta
Italia grazie a Ticketone. Infolinik: www.Jurassicbowl.com
EVGENY KRIVOSHEICEV SUI GRADINI PIÙ ALTI
DELL’OLIMPO DI GHIACCIO IL CAMPIONE DEL MONDO DI ARRAMPICATA SU GHIACCIO
NEL 2002 E NEL 2003 OTTIENE A SAAS FEE UN ENTUSIASMANTE SECONDO POSTO.
Saas Fee, 9 febbraio 2004. E’ stata una gara all’ultima piccozza quella
che si è svolta a Saas Fee in Svizzera, dal 22 al 24 gennaio 2004,
nell’unica tappa della Coppa del Mondo di Arrampicata su Ghiaccio. In uno
dei più singolari e spettacolari siti che da qualche anno ospita l’Ice
World Cup, Evgeny Krivosheitcev ha avuto una ottima prestazione ottenendo il
secondo posto assoluto in difficoltà ed il quinto posto assoluto in velocità.
Altri ottimi risultati impreziosiscono il curriculum di Evgeny, infatti lo
scorso dicembre 2003 è salito sul gradino più alto della specialità di
arrampicata su ghiaccio in difficoltà in occasione della Final Cup in
Ucraina, suo paese natale, e dell’International Master svoltosi a Mosca.
Infine la settimana scorsa nella gara di arrampicata svoltasi in Slovienia
ha ottenuto il primo posto assoluto sia in velocità che in difficoltà.
Kayland, fornitore ufficiale della calzatura da arrampicata Ice Comp usata
da Evgeny durante le competizioni, si complimenta anche quest’anno per gli
ottimi risultati ottenuti dal proprio atleta.
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