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7 MARZO 2003
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OCCUPAZIONE E POLITICHE SOCIALI
NELL'UNIONE EUROPEA
Bruxelles, 7 marzo 2003 - La
commissione per l'occupazione e gli affari sociali ha approvato a larga
maggioranza la relazione di Thomas Mann (Ppe/De, D) sulle nuove strategie
per l'occupazione e le politiche sociali dell'Unione europea. La relazione
conferma il valido supporto che la strategia di occupazione europea, o
processo di Lussemburgo, ha avuto nel combattere la disoccupazione, anche se
il numero dei disoccupati rimane ancora molto elevato, vi sono ancora troppe
disparità a livello nazionale e tra gli Stati membri e molte sfide restano
ancora irrisolte. Per la Commissione europea la nuova strategia
sull'occupazione dovrà raggiungere gli obiettivi prioritari prefissati a
Lisbona, migliorare la qualità del lavoro, aumentare la produttività,
promuovere la crescita del mercato, favorendo il coinvolgimento dei gruppi
socialmente svantaggiati. Il valore aggiunto della nuova strategia sta nel
permettere un maggior scambio di soluzioni e proposte tra gli Stati Membri.
Essa dovrà concentrarsi su determinati temi chiave: Coinvolgimento e
maggiore interazione tra i diversi attori sociali sul piano locale,
regionale, nazionale ed europeo. Rafforzamento delle aspettative degli
investitori attraverso l'utilizzo di leggi chiare ed uniformi in tutta
l'Unione. Sarà necessario, inoltre, un sistema di tassazione trasparente ed
esauriente con obiettivi chiari che tenga conto delle tradizioni culturali
di ogni Paese senza indebolire l'euro. Tutte le misure per diminuire la
disoccupazione dovranno essere compatibili con il Patto di stabilità. Le
piccole e medie imprese, spina dorsale dell'economia europea, andranno
aiutate mediante azioni mirate e specifiche per sostenerle almeno per i
primi tre anni con sgravi fiscali, iniezione di capitali a tassi favorevoli
ed altre misure di promozione. Bisognerà estendere il modello sociale
europeo e dare un volto umano alla globalizzazione. Nonostante il libero
mercato dia molte opportunità, gli imprenditori e i manager dovranno
cambiare modo di pensare, senza mirare solo alla massimizzazione dei
profitti e al risparmio sui costi, ma aprendosi ad una maggiore
responsabilità sociale. A causa del cambiamento demografico, anche la
graduale modifica dei fondi pensionistici rientrerà nel modello sociale
europeo, trovando nuove soluzioni come il prolungamento dell'età
lavorativa, l'integrazione nel mondo del lavoro di persone con una lunga
esperienza professionale, attraverso corsi di aggiornamento, orari
flessibili e part-time. La ricerca e la produzione di nuove tecnologie
compatibili con l'ambiente meritano una speciale promozione. Al fine di
creare nuovi posti di lavoro, dovranno diminuire gli aiuti statali alle
imprese tenute in piedi artificialmente. Le conoscenze informatiche dovranno
costituire parte integrante della formazione dei lavoratori. Per combattere
la disoccupazione delle donne e per facilitare il loro accesso al mercato
bisognerà rendere la vita professionale più compatibile con le necessità
familiari attraverso, per esempio, la costruzione di nidi e scuole materne e
la riduzione delle tasse per chi si occupa dei bambini.
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE AGLI
STATI MEMBRI DELL'UE DI INTENSIFICARE GLI SFORZI NEL CAMPO DELLE SCIENZE
DELLA VITA E DELLA BIOTECNOLOGIA
Bruxelles, 7 marzo 2003 - Nella sua prima relazione sull'attuazione della
strategia dell'UE sulle scienze della vita e la biotecnologia, adottata nel
2002, la Commissione europea ha sottolineato il rischio che gli Stati membri
seguano politiche divergenti in questo settore, dichiarando che ciò
potrebbe compromettere notevolmente l'efficacia e la coerenza della
strategia dell'UE. Malgrado i progressi compiuti in relazione all'adozione
del Sesto programma quadro dell'UE per la ricerca e del quadro normativo UE
per gli Ogm, su altri aspetti si registrano gravi ritardi. Ne è un esempio
il ritardo degli Stati membri nel recepire la normativa in materia di
brevetti sulle biotecnologie. Tali ritardi aumentano il rischio di non
raggiungere gli obiettivi nel campo delle scienze della vita e della
biotecnologia fissati nel marzo 2000 dal Consiglio europeo di Lisbona
affinché l'Europa divenga l'economia della conoscenza più competitiva e
dinamica al mondo. Si impone con urgenza l'adozione di interventi incisivi e
di impegni concreti, in particolare per quanto riguarda il potenziamento
della ricerca, l'aumento delle risorse finanziarie e il completamento del
sistema di tutela dei diritti di proprietà intellettuale. "Una recente
indagine svolta dalla Commissione presso le società private nel settore
delle biotecnologie e gli istituti di ricerca pubblici rivela che, negli
ultimi quattro anni, il 39% degli intervistati ha annullato progetti di
ricerca sugli organismi geneticamente modificati (Ogm)" ha dichiarato
Philippe Busquin, commissario europeo responsabile della Ricerca. "Nel
solo settore privato, il 61% degli interpellati ha annullato progetti di
ricerca in questo campo. Inoltre, tra il 1998 e il 2001 le notifiche
relative a studi sul campo in materia di Ogm svolti nell'UE sono diminuite
del 76%. Ora che la severa normativa UE tiene conto delle legittime
preoccupazioni ambientali e dei consumatori, è il momento di ribaltare
questa tendenza. Se non reagiremo a questo stato di cose, entro dieci anni
ci ritroveremo dipendenti dalla tecnologia messa a punto in altre parti del
mondo.". Erkki Liikanen, commissario per le Imprese e la società
dell'informazione, ha dichiarato: "Praticamente l'intera industria
europea delle biotecnologie incontra difficoltà dovute al crollo della
fiducia degli investitori nei settori economici basati sulla conoscenza.
Molte piccole imprese del settore biotecnologico, che elaborano applicazioni
in campo medico, industriale, agricolo e ambientale, non riescono a ottenere
i finanziamenti necessari per trasformare in realtà commerciali i risultati
delle loro ricerche. Il fallimento di numerose imprese di questo tipo
metterebbe gravemente a repentaglio conoscenze essenziali per la
competitività a lungo termine dei principali settori economici europei. Per
creare in Europa un contesto più favorevole agli investimenti nelle
biotecnologie sono necessari interventi concertati con la partecipazione
delle autorità pubbliche e del settore privato.". La strategia dell'UE
sulle scienze della vita e la biotecnologia Nel gennaio 2002 la Commissione
ha adottato una strategia per l'Europa sulle scienze della vita e la
biotecnologia, comprendente raccomandazioni programmatiche e un piano
d'azione in trenta punti (Com(2002) 27 def.). Essa propone una tabella di
marcia generale fino al 2010 e colloca questo settore tra le più importanti
tecnologie di frontiera, in grado di aiutare l'Unione Europea a conseguire
l'obiettivo strategico a lungo termine definito nel marzo 2000 dal Consiglio
europeo di Lisbona: diventare l'economia della conoscenza più competitiva e
dinamica al mondo, in grado di realizzare una crescita sostenibile e di
offrire posti di lavoro più numerosi e migliori entro dieci anni. Il piano
d'azione affronta tra l'altro le tematiche seguenti: risorse umane nelle
scienze della vita, ricerca, gestione delle imprese del settore
biotecnologico, questioni giuridiche, diritti di proprietà intellettuale,
accesso ai finanziamenti, collegamento in rete degli operatori del settore,
ruolo delle autorità pubbliche e delle autorità di regolamentazione,
dibattito pubblico e dialogo con i soggetti interessati, etica, legislazione
in campo farmaceutico, regolamentazione degli OGM, contesto internazionale e
politica dell'UE nei paesi in via di sviluppo (tra l'altro in campo
agricolo, sanitario e delle risorse genetiche). Le istituzioni europee
promuovono tale impostazione integrata per realizzare l'obiettivo di Lisbona
di promuovere questo settore di alta tecnologia. Le scienze della vita e la
biotecnologia possono favorire la crescita, creare nuovi posti di lavoro e
giovare a numerosi settori quali quelli sanitario e agricolo contribuendo al
tempo stesso al conseguimento di obiettivi più ampi, ad esempio lo sviluppo
sostenibile. In vista del Consiglio di primavera 2003, il cancelliere
federale tedesco Gerhard Schröder, il presidente francese Jacques Chirac e
il primo ministro britannico Tony Blair hanno sottolineato il potenziale
della biotecnologia per migliorare la competitività industriale europea e
creare posti di lavoro; essi hanno inoltre ribadito l'importanza di
sviluppare tutti i settori dell'economia europea per realizzare la strategia
di Lisbona. Progressi, ritardi e interventi necessari La relazione
pubblicata oggi sottolinea i progressi compiuti nell'attuazione della
strategia in settori quali ricerca, scienza e società, competitività,
innovazione, accesso ai finanziamenti, proprietà intellettuale, organismi
geneticamente modificati e in relazione alle questioni internazionali
(impatto dell'attuale situazione in tema di Ogm sulle nostre relazioni con i
partner commerciali e i paesi in via di sviluppo). Nel rispetto del
calendario stabilito dal piano d'azione, la Commissione ha compiuto
progressi in relazione a numerosi interventi specifici e ha sostenuto varie
iniziative indipendenti promosse dalle regioni europee, dal mondo
universitario e dal settore privato. Alcuni Stati membri hanno già adottato
varie iniziative connesse alla strategia sulla biotecnologia. Ricerca
Sebbene l'attuazione della strategia sia ancora agli inizi, sono già stati
compiuti alcuni progressi. Vale la pena di sottolineare l'adozione del Sesto
programma quadro dell'UE nel settore della ricerca (6° PQ, 2003-2006) che
continuerà a sostenere la ricerca scientifica di base e a contribuire alla
costruzione dello Spazio europeo della ricerca in questo e in altri campi.
Il 6° PQ riserva 2,225 miliardi di euro alle scienze della vita, alla
genomica e alle biotecnologie per la salute e altri 685 milioni di euro alla
qualità e alla sicurezza dei prodotti alimentari. Si tratta tuttavia di
cifre relativamente contenute rispetto agli investimenti privati nel
settore. Le imprese europee del settore biotecnologico hanno investito lo
scorso anno 7,5 miliardi di euro nella ricerca e i settori industriali che
utilizzano le biotecnologie, ad esempio l'industria farmaceutica e chimica,
cifre molto più consistenti. Queste imprese stanno fornendo un contributo
maggiore di quelle di altri settori al conseguimento dell'obiettivo fissato
dal Consiglio europeo di Barcellona: destinare il 3% del prodotto interno
lordo (Pil) alla ricerca in Europa. Se verrà confermata l'attuale tendenza
al trasferimento fuori dall'Europa della ricerca nel settore biotecnologico,
tale contributo diminuirà. Competitività e innovazione Per promuovere la
competitività e l'innovazione in questo settore la Commissione sollecita un
coordinamento più efficace della ricerca in tutta Europa, un migliore
accesso ai finanziamenti, in particolare ai capitali di rischio e una
regolamentazione chiara, equa, poco onerosa ed efficace dei diritti di
proprietà intellettuale in Europa. A tal fine è necessario che la proposta
della Commissione sul brevetto comunitario sia adottata in tempi rapidi e
che gli Stati membri che non hanno ancora provveduto a farlo recepiscano
nell'ordinamento nazionale la direttiva 98/44/CE sulle invenzioni
biotecnologiche. Ogm Per quanto riguarda la normativa relativa agli Ogm sono
stati compiuti progressi notevoli. La nuova disciplina relativa agli Ogm,
che comprende le proposte della Commissione sulla tracciabilità e
l'etichettatura degli Ogm e sugli alimenti e i mangimi geneticamente
modificati, garantisce la certezza del diritto agli operatori del settore,
tranquillizza l'opinione pubblica e aiuta i consumatori a scegliere,
promuovendo in tal modo presso i cittadini una maggiore accettazione
dell'uso degli Ogm. Per rimediare al rapido declino della ricerca europea
sul campo nel settore degli Ogm, è inoltre importante disporre di una
regolamentazione chiara e prevedibile. Scienza e società I rapidi progressi
compiuti dalle scienze della vita hanno suscitato forti speranze riguardo
alla cura delle malattie e al miglioramento della qualità della vita, ma
anche preoccupazioni per le loro conseguenze sul piano etico e sociale. La
Commissione si impegna a garantire che la definizione delle politiche e il
finanziamento della ricerca tengano conto di considerazioni etiche,
giuridiche, sociali e, in senso lato, culturali. Tra le questioni spinose da
affrontare vi è la clonazione umana a scopo riproduttivo: la Commissione
ritiene che tale pratica debba essere vietata in tutto il mondo. Per quanto
riguarda la ricerca sulle cellule staminali dell'embrione umano, la
Commissione presenterà entro breve al Parlamento europeo e al Consiglio una
relazione che rappresenterà la base per un seminario interistituzionale su
questo tipo di ricerca. Tematiche internazionali Oggi si discute di
biotecnologia in molte sedi internazionali; tale dibattito rispecchia i
diversi obiettivi e preoccupazioni che riguardano la biotecnologia, ma
solleva una questione di governance internazionale. È perciò fondamentale
creare una sede adatta a un dialogo franco e trasparente tra i soggetti
interessati, onde agevolare la comprensione da parte di tutti delle
preoccupazioni e degli obiettivi dei diversi paesi e regioni. La Commissione
raccomanda pertanto di esaminare in maniera più approfondita (insieme ai
nostri partner commerciali) l'esigenza di un forum consultivo multilaterale
che contribuisca a raggiungere un consenso internazionale sul tema della
biotecnologia. Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente
indirizzo
STANCA: "LA MODERNIZZAZIONE DEL
PAESE NON SI REALIZZA PER DECRETO" ALLO STUDIO MISURE STRUTTURALI PER
L'INNOVAZIONE NELLE PICCOLE MEDIE IMPRESE
Roma, 7 marzo 2003 - "La modernizzazione del Paese non si realizza per
decreto". Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie,
intervenendo al convegno di Smau su "Italia e innovazione: una
relazione possibile?", ha preannunciato che "sono allo studio
misure permanenti per le piccole e medie imprese che utilizzano la
innovazione tecnologica per accrescere la loro competitività", ma ha
anche fortemente sostenuto "l'esigenza del coinvolgimento diretto di
tutte le associazioni imprenditoriali per portare avanti questo
indifferibile obiettivo". Il ministro ha tratteggiato uno scenario da
cui emerge che "le aziende italiane sono avare di investimenti nell'Ict":
il 70% di esse non ha adottato specifiche applicazioni in rete perché le
ritiene 'inutili' (ricerca Università Bocconi); i comparti dell'industria e
della distribuzione sono quelli con la minor conoscenza della Larga Banda
(studio Federcomin); l'Italia è penultima in Europa nell'adozione del
commercio elettronico in quanto solo il 10% delle imprese vende i propri
prodotti anche in rete. Stanca ha riconosciuto che "la causa è
sicuramente riconducibile alla limitata dimensione delle imprese: il 95% di
esse ha meno di 20 occupati pur contribuendo al 43% del fatturato totale. E
questo comporta un gap culturale che impedisce di comprendere appieno le
possibilità offerte dalle nuove tecnologie che vengono, invece, percepite
come 'costi' cui non corrisponde un aumento di redditività". Di fronte
a questi "ritardi strutturali", ha quindi detto il ministro
Stanca, "servono incentivi permanenti a sostegno dell'innovazione delle
imprese, soprattutto quelle medie e piccole. Non si tratta di sostenere la
nostra industria, che ha potenziali rilevanti, in un momento congiunturale
sfavorevole, quanto fornire impulso alle imprese che attualmente non
innovano. Sto pertanto studiando nuovi possibili interventi rivolti alle Pmi,
che prevedano anche la semplificazione delle procedure, superando le
complessità del passato che hanno allontanato le imprese dall'uso degli
incentivi". Dopo aver ribadito che "per reggere la competitività
internazionale il nostro Paese è 'condannato' all'innovazione", il
ministro ha infine posto come essenziale "un impegno che porti ad un
provvedimento di carattere culturale, permanente, continuo, anche se
l'intervento del Governo, pur importante, è complementare e di per sé non
risolutivo".
BCE: RIDUCE IL TASSO DI INTERESSA DELLO
0,25
Francoforte, 6 marzo 2003 Nella riunione odierna il Consiglio direttivo
della Bce ha adottato le seguenti decisioni di politica monetaria. 1. Il
tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali è
ridotto di 0,25 punti percentuali, al 2,50%, a decorrere dall'operazione con
regolamento il 12 marzo 2003. 2. Il tasso di interesse sulle operazioni di
rifinanziamento marginale è ridotto di 0,25 punti percentuali, al 3,50%,
con effetto dal 7 marzo 2003. 3. Il tasso di interesse sui depositi presso
la banca centrale è ridotto di 0,25 punti percentuali, all'1,50%, con
effetto dal 7 marzo 2003.
MODIFICA DELLO STATUTO DELLA BCE IN
VISTA DELL'ALLARGAMENTO
Bruxelles, 7 marzo 2003 - E' in attesa di approvazione da parte della
commissione per i problemi economici e monetari la relazione di Ingo
Friedrich (Ppe/De, D) sulla modifica dell'articolo 10, paragrafo 2 dello
statuto del Sistema europeo delle banche centrali e della Banca centrale
europea, in seguito all'entrata in vigore del Trattato di Nizza il 1°
febbraio 2003. L'allargamento dell'Uem potrebbe portare ad un aumento del
numero di membri con diritto di voto nel Consiglio direttivo della Bce fino
a 31 o più: in tali circostanze il processo decisionale diventerebbe più
macchinoso, soprattutto se si considera che una Unione economica e monetaria
allargata potrebbe essere più eterogenea dell'attuale zona euro. Di qui la
necessità di rivedere le modalità di voto all'interno del Consiglio
direttivo della Bce, in base ad una raccomandazione presentata dalla stessa
Banca centrale, imperniata su un sistema di rotazione dei diritti di voto,
pur nel rispetto dei principi "un membro, un voto", della
rappresentatività, della trasparenza e dell'efficienza, ai quali il
Parlamento potrebbe aggiungere il criterio della responsabilità (necessità
di rendere conto del proprio operato). Nel progetto di risoluzione, che
dovrebbe essere analizzato dalla commissione competente il 10 marzo e poi
essere discusso in plenaria, si respinge la raccomandazione della Bce e si
chiede una nuova proposta valida per il breve termine, basata sul principio
"una persona, un voto" che dia a tutti i membri del Consiglio
direttivo il diritto di votare in ogni occasione, aggiungendo un requisito
di doppia maggioranza sulla base della popolazione degli Stati membri. Si
chiede inoltre che venga adottata una soluzione duratura che introduca una
distinzione fra decisioni operative (competenza di un comitato esecutivo
allargato composto di nove membri) e decisioni strategiche e istituzionali
(competenza del Consiglio direttivo deliberante sulla base della doppia
maggioranza su indicata).
CONVEGNO CEIIL/CONSORZIO POLITECNICO
INNOVAZIONE E-GOVERNMENT: LA NUOVA SINERGIA TRA ISTITUZIONI, CITTADINI E
IMPRESE
Milano, 7 marzo 2003 - Il convegno organizzato da Ceiil e Consorzio
Politecnico Innovazione in collaborazione con Cisco Systems, Formatech,
Italtel, Nortel Networks e Microsoft, con il patrocinio del Comune di
Milano, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Provincia di Milano,
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea e col patronato della
Regione Lombardia, dal titolo: "E-government: la nuova sinergia tra
istituzioni, cittadini e imprese" si terrà a Milano il 14 marzo alle
ore 9.00 presso la Sala Convegni Banca Intesa , Piazzetta Bossi 2 ( la
partecipazione e' libera e gratuita) Confermare inviando e.mail di risposta
all'indirizzo atcomunicazione@iol.it
REGIONE LOMBARDIA E FONDO EUROPEO DI
SVILUPPO REGIONALE PRESENTANO NUOVI MECCANISMI PER FAVORIRE PROGETTI
INNOVATIVI SUL TERRITORIO "L'INNOVAZIONE PER LA REGIONE LOMBARDIA: IL
PRAI MINERVA"
Milano, 7 marzo 2003 - Il Programma Regionale Azioni Innovative del Fesr
"Minerva" è stato approvato dalla Commissione Europea con
decisione del 27 febbraio 2002. Si tratta di una serie di azioni che mirano
a sperimentare modalità di intervento per facilitare i processi di
acquisizione e sviluppo di competenze nel campo della ricerca e
dell'innovazione tecnologica e in quello della società dell'Informazione.
Campo privilegiato di questa sperimentazione saranno le aree dell'Obiettivo
2 e del Nord Milano. Il programma si compone di tre azioni di tipo
orizzontale tese ad instaurare rapporti efficaci tra il sistema delle
conoscenze e il sistema economico. In questo quadro il Programma Regionale
di Azioni Innovative Minerva intende avviare la realizzazione della messa a
sistema degli attori coinvolti, con l'obiettivo di garantire un flusso
costante e continuo di scambio di conoscenze ed informazioni che possano, in
tempo reale, fornire dati e previsioni utili alle proprie decisioni di
investimento ed adeguamento tecnologico al sistema delle imprese. Le azioni
principali in cui si sperimenterà l'uso di nuove metodologie innovative
sono: Premi esplorativi alle Pmi per l'innovazione; Azione Pilota 7.4 a)
Nuove prassi di sostegno a start-up e spin-off; Azione Pilota 7.4 b) Nuove
prassi di sostegno all'innovazione di impresa; Sostegno allo sviluppo di
sistemi di marketplace. A ciascuna di queste azioni è collegato uno
specifico Bando che sarà presentato nei dettagli durante il Convegno che si
svolgerà l' 11 marzo 2003, ore 9.30 presso il Palazzo della Regione, Sala
Pirelli, Via F. Filzi 22 - Milano. Di seguito il programma dell'incontro di
cui è moderatore Alfonso Fuggetta,Coord. Comitato Tecnico Scientifico Nuova
Economia e Innovazione Tecnologica - Regione Lombardia . Introduzione ai
Lavori - "Le politiche regionali per l'innovazione d'impresa"
Giorgio Pozzi, Ass.re Artigianato, Nuova Economica, Ricerca e Innovazione
Tecnologica - Regione Lombardia ; "Le Politiche nazionali per
l'innovazione" Paola De Cesare, Dirett. Generale Servizio per le
Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari - Ministero Economia e Finanze ;
"Stato generale di avanzamento dei Prai" Marco Di Martino,
Responsabile Geografico Italia - Unità B 3 Azioni Innovatrici - Direzione
Generale Politiche Regionali "Politiche Regionali per l'innovazione e
nuovi strumenti " Paolo Alli, Dirett. Generale Direz. Artigianato,
Nuova Economica, Ricerca Innovazione Tecnologica - Regione Lombardia ;
"La creazione d'impresa " Fabio Terragni, Amm.re Delegato Agenzia
Sviluppo Nord Milano S.p.A.; "Il trasferimento tecnologico"
Giancarlo Raffaldi, Direttore Polo Scientifico Tecnologico Lombardo S.p.A;
"Premi esplorativi alle Pmi per l'innovazione / Osservatorio pilota su
technology, foresight e repertorio delle competenze" Pierluigi Molla,
Ernst & Young - Assistenza Tecnica Prai Minerva per Regione Lombardia ;
"Sostegno allo sviluppo di sistemi di marketplace" Cristiano
Codagnone, Ernst & Young - Assistenza Tecnica Prai Minerva per Regione
Lombardia ; Conclusioni: Roberto Formigoni, Presidente - Regione Lombardia ;
La partecipazione al convegno è libera. E' gradita l'iscrizione. Pstl
Segreteria organizzativa: Tel. 0331.324611 - Fax 0331.639487 - info@pstl.it
Polo Scientifico Tecnologico Lombardo S.p.A. - Bic Varese - www.pstl.net
Agenzia Sviluppo Nord Milano S.p.A. - www.asnm.com
UNA LETTERA DI CAMMARANO (ASSOGESTIONI)
PER CALLISTO TANZI, (PARMALAT E LUIGI SPAVENTA.(CONSOB)
Milano, 7 marzo 2003 - Di seguito trasmettiamo il testo della lettera
inviata dal Presidente di Assogestioni, Prof. Guido Cammarano, al Presidente
di Parmalat, Dott. Callisto Tanzi, e al Presidente di Consob, Prof. Luigi
Spaventa: " Il recente ingresso della Parmalat S.p.a. nell'indice Mib30
delle società a maggiore capitalizzazione pone oggettivamente la vostra
Società al centro dell'interesse degli investitori istituzionali e più in
generale del mercato finanziario italiano. Questo solo fatto dà fondamento
alla richiesta a ché si provveda ad organizzare un incontro aperto
all'intera comunità finanziaria che il Comitato per la Corporate Governance
di Assogestioni mi ha incaricato di rivolgerLe, a beneficio di tutti gli
investitori italiani e internazionali che hanno fatto o intendono fare
affidamento sulle opportunità di sviluppo della vostra Società.Gli
investitori istituzionali in effetti lamentano da tempo la carenza di
comunicazione da parte dei vertici, carenza che di per sé può generare una
sottovalutazione del titolo e alimentare speculazioni circa l'effettiva
situazione finanziaria del gruppo. La richiesta peraltro acquisisce
particolare urgenza e rilevanza alla luce delle recenti operazioni di
finanziamento che la Società da Lei presieduta ha proposto al mercato e
successivamente ritirato, in un contesto informativo che molti investitori
giudicano gravemente insoddisfacente e che certo non può perpetuarsi senza
ulteriore nocumento alla fiducia non solo verso la Parmalat S.pA. ma più in
generale verso l'investimento nelle società a larga capitalizzazione della
Borsa Italiana. Questo Comitato si augura che la Parmalat S.p.A. voglia
considerare l'importanza di una comunicazione approfondita, costante e
puntuale al mercato affinché quanto è accaduto non abbia più a
verificarsi ed il mercato possa disporre tempestivamente di dati e notizie
rilevanti ai fini della valutazione delle operazioni finanziarie intraprese,
evitando così condizioni di offerta e contrattazione
disordinate".
CAMMARANO (ASSOGESTIONI) SCRIVE ANCHE
AL PRESIDENTE DI OLIVETTI SPA TESONE.
Milano, 7 marzo 2003 - Di seguito trasmettiamo il testo della lettera
inviata dal Presidente di Assogestioni, Prof. Guido Cammarano, al Presidente
di Olivetti Spa, Avv. Antonio Tesone: " Gli investitori istituzionali
che fanno riferimento alla nostra Associazione mi hanno incaricato di
rappresentarle che l'attuale stato di incertezza circa i futuri assetti
societari del Gruppo Olivetti-Telecom può generare lesioni degli interessi
particolari dei vostri azionisti e di quello più generale del mercato
finanziario. In particolare, le contrastanti dichiarazioni di diverse fonti
interne alle Società appartenenti al Gruppo, diffuse nella giornata odierna
dalle agenzie di stampa, in ordine all'esistenza o meno di piani di
accorciamento della catena di controllo, determinano la necessità di una
chiarificazione puntuale e definitiva di eventuali reali piani infra-gruppo,
in primo luogo al fine di poter escludere un pregiudizio di qualunque genere
agli azionisti di minoranza di Olivetti S.p.A.. Auspichiamo inoltre che le
Società appartenenti al vostro Gruppo si organizzino in futuro in modi tali
da realizzare una comunicazione coerente su ogni informazione c.d.
"price sensitive", prima che ciò venga richiesto da un intervento
da parte dell'Autorità di controllo e della Società di gestione del
mercato, alle quali pure la nostra istanza viene portata a conoscenza. Gli
investitori istituzionali si augurano infine che la Olivetti S.p.A. e le
altre Società del Gruppo valutino con costante attenzione l'importanza di
una comunicazione approfondita, continua e puntuale al mercato affinché
l'inusuale ed eccessiva volatilità delle quotazioni dei relativi titoli non
abbia in prosieguo a determinare condizioni di offerta e contrattazioni
disordinate e il mercato possa tempestivamente disporre di dati e notizie
rilevanti ai fini di una corretta valutazione delle operazioni finanziarie
pianificate."
DICHIARAZIONE MARCO TRONCHETTI PROVERA
Milano, 7 marzo 2003 - Il Presidente di Pirelli e Telecom Italia, Marco
Tronchetti Provera, ha rilasciato ieri la seguente dichiarazione. "In
relazione ai continui rumours di mercato e alle indiscrezioni riportate
dagli organi di informazione, a tutela del mercato stesso desidero
confermare che l'accorciamento della catena societaria rimane una priorità.
Come più volte sottolineato pubblicamente, si tratta di operazioni
complesse su cui diverse istituzioni finanziarie sviluppano progetti. Al
momento nulla è stato deciso. Come ovvio, qualunque decisione di rilievo in
merito a tale materia o ad altre di interesse del mercato venisse assunta
dagli organi societari, la stessa verrebbe immediatamente comunicata al
mercato".
ASSOGESTIONI - DATI DEFINITIVI PER IL
MESE DI FEBBRAIO 2003 FONDI COMUNI: IN DUE MESI RECUPERATI I 3/4 DEL SALDO
NEGATIVO DEL 2002.
Milano, 7 marzo 2003 - Continua a crescere la raccolta dei fondi comuni
d'investimento che, a febbraio, hanno chiuso in territorio positivo per +2.732,8
milioni di euro. Nei soli primi due mesi dell'anno i fondi comuni hanno
raccolto +4.909,7 milioni di euro, recuperando tre quarti del saldo negativo
realizzato nel 2002 (-6.400,9 milioni di euro). Febbraio diventa così il
quinto mese consecutivo in nero per i fondi. Continuano a crescere i fondi
obbligazionari che chiudono a +4.282,7 milioni di euro (+6.411,3 milioni di
euro negli ultimi tre mesi). All'interno del comparto i migliori risultati
sono stati conseguiti dai fondi armonizzati italiani (+2.253,9 milioni di
euro), seguiti dagli armonizzati esteri (+1.518,4 milioni di euro) e dai
lussemburghesi storici (+510,4 milioni di euro). A febbraio i risparmiatori
hanno confermato nuovamente la loro fiducia nei fondi di liquidità che
hanno raccolto +2.889,4 milioni di euro. Anche in questo comparto è
risultato determinante il saldo dei fondi armonizzati italiani (+2.517,5
milioni di euro). Bene anche i fondi flessibili (+119,5 milioni di euro) che
hanno chiuso in territorio positivo per il sesto mese consecutivo. Saldo in
rosso per i fondi azionari e per quelli bilanciati che hanno chiuso
rispettivamente a -2.819,3 milioni di euro e a -1.739,4 milioni di euro.
Rispetto al primo mese del 2003 il patrimonio dei fondi comuni
d'investimento ha registrato una crescita e, a fine febbraio, si è
attestato a 465.698,8 milioni di euro. La raccolta dei fondi di fondi, che
non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, è stata negativa
per -106,4 milioni di euro. Il patrimonio di questa categoria di fondi si è
attestato a 5.887,5 milioni di euro.
BANCAETRURIA: APPROVATO IL BILANCIO
2002 L'UTILE DI ESERCIZIO SI ATTESTA A 8,037 MILIONI DI EURO (18,63
NELL'ESERCIZIO 2001)
Arezzo, 7 marzo 2003 - Riunitosi ieri il Consiglio di Amministrazione di
BancaEtruria ha approvato le risultanze del bilancio individuale e
consolidato dell'esercizio 2002. L'utile di esercizio della Capogruppo si
attesta a 8,037 milioni di euro (18,63 nell'esercizio 2001) per effetto di
rettifiche ed accantonamenti per complessivi 29,948 milioni di euro, di cui
circa 24 mln a carico del conto economico. A livello di consolidato il
risultato aggregato si attesta a 9,785 mln di euro, mentre l'utile netto
raggiunge i 4,892 milioni di euro. Tra i principali aggregati patrimoniali
per la Capogruppo il complesso della raccolta diretta ed indiretta aumenta
del +1,27% rispetto al 2001 (7.792 mln di euro) per effetto combinato della
diminuzione della raccolta diretta che raggiunge i 4.060 mln. di euro
(-1,22% rispetto al 2001) e dell'incremento della raccolta indiretta pari al
4,13% (3.732 mln. di euro). Gli impieghi si attestano a 3.396 mln di euro.
Per i dati economici individuali: il margine di intermediazione si attesta a
226,979 mln di euro mentre il margine di interesse raggiunge 147,275 mln di
euro (+1,47% rispetto al 2001). Il Consiglio di Amministrazione ha quindi
deliberato di proporre alla prossima Assemblea dei Soci, che verrà
convocata in sede ordinaria il giorno 26 aprile p.v. in prima convocazione e
il 27 aprile p.v. in seconda convocazione, un dividendo di 0,19 euro per
azione, con stacco cedola n.17 per il 12 maggio p.v. e pagamento per il 15
maggio. La Banca ha inoltre adottato la nuova versione del Codice di
Autodisciplina delle Società Quotate, i cui punti salienti riguardano la
verifica dei requisiti di indipendenza degli Amministratori, il trattamento
delle operazioni con parti correlate e il nuovo profilo dei Comitati di
Controllo Interno e di Remunerazione. Il "Codice di Comportamento sull'Internal
Dealing" sul trattamento delle informazioni riservate era già stato
adottato da BancaEtruria nel dicembre 2002. Il Presidente Elio Faralli ha
sottolineato come, al termine di un anno particolarmente difficile per
l'economia internazionale e per quella italiana, la strategia di
consolidamento adottata da BancaEtruria consente di creare le condizioni
strutturali per l'attuazione del Piano Industriale triennale e quindi per
l'ulteriore creazione di valore a beneficio dei soci e di tutti gli
interlocutori dell'Istituto.
BANCA FIDEURAM:RACCOLTA NETTA RISPARMIO
GESTITO: € 251 MILIONI. MASSE AMMINISTRATE DEL GRUPPO BANCA FIDEURAM A
GENNAIO: € 54,3 MILIARDI.
Roma, 7 marzo 2003 - A febbraio la raccolta netta di risparmio gestito del
gruppo Banca Fideuram (fondi, gestioni e assicurazioni) ha registrato, per
il secondo mese consecutivo, un saldo positivo ed è stata pari a € 251
milioni. I primi due mesi del 2003 rappresentano, quindi, una prima
importante conferma di come il nuovo sistema di incentivazione disegnato da
Banca Fideuram, il cui obiettivo è quello di premiare la generazione di
valore per l'azienda, stia procedendo in maniera molto soddisfacente. A tal
proposito è opportuno evidenziare i dati cumulati di raccolta netta gestita
a febbraio 2003, confrontandoli con il corrispondente periodo del 2002. Va
inoltre rilevato che il dato cumulato di raccolta netta assicurativa del
2003 non evidenzia € 50,7 milioni di assets migrati da prodotti
tradizionali a prodotti unit linked, il cui effetto in termini di volumi
netti è pari a zero, mentre in termini di valore generato è certamente
positivo. A febbraio il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato
invece negativo per € 270 milioni. La raccolta netta totale di febbraio è
stata pertanto negativa per € 19 milioni. All'interno del risparmio
gestito è da segnalare la raccolta netta dei fondi comuni, pari a € 270
milioni. Positivo anche il saldo delle assicurazioni vita, pari a € 117
milioni. A febbraio le polizze vita hanno complessivamente incassato premi
per € 168 milioni, (+50% rispetto al mese precedente). La nuova produzione
assicurativa è stata pari a € 141 milioni (55% in più rispetto a
gennaio), interamente costituita da polizze unit linked di Banca Fideuram.
Per quanto riguarda le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e
assicurazioni) consolidate del gruppo Banca Fideuram, a fine gennaio 2003
erano pari a € 39,7 miliardi. Il patrimonio dei fondi comuni, incluse le
gestioni patrimoniali (€ 13,7 miliardi), ammontava a € 28,9 miliardi. A
fine gennaio il totale delle masse amministrate del gruppo Banca Fideuram
era di circa € 54,3 miliardi (- 1 % rispetto al mese precedente). Per
quanto riguarda Banca Fideuram stand alone, il totale delle masse
amministrate, a fine febbraio, era pari € 46,3 miliardi. A fine febbraio i
private banker 1 del gruppo Banca Fideuram erano 4.589 a cui vanno aggiunti
118 produttori assicurativi per un totale di 4.707 professionisti. In
allegato sono riportate le tabelle relative a: raccolta netta e premi vita
incassati del gruppo Banca Fideuram a febbraio 2003; dimensioni della rete
dei private banker del gruppo Banca Fideuram (rete Banca Fideuram e Bspi)
relative a febbraio 2003; asset under management del gruppo Banca Fideuram a
gennaio 2003; asset under management di Banca Fideuram stand alone a
febbraio 2003.
DEUTSCHE BANK SPA COLLOCA INFLATION
COUPON, OBBLIGAZIONE SENZA SPESE CHE RIVALUTA IL CAPITALE AL TASSO DI
INFLAZIONE EUROPEA + 0,20%
Milano, 7 marzo 2003 - Deutsche Bank Spa colloca, fino al 13 marzo 2003,
Inflation coupon, obbligazione a capitale garantito della durata di tre anni
che riconosce una rivalutazione annua pari al tasso d'inflazione europea
maggiorato di 0,20 punti percentuali. L'obbligazione, che non prevede costi
di sottoscrizione né di gestione, ha un prezzo di emissione pari al 100%
del valore nominale. L'importo minimo di sottoscrizione è pari a 1.000
euro. All'investitore sarà pagata annualmente una cedola lorda variabile,
indicizzata all'Hicp eur index, che è espressione della media ponderata
degli indici armonizzati dei prezzi al consumo dei Paesi dell'Emu (escluso
tabacco), maggiorata di uno spread dello 0,20% (minimo garantito). Inflation
coupon, emessa da Deutsche Bank Spa per un ammontare complessivo di 20
milioni di euro, sarà distribuita in esclusiva dai 250 sportelli bancari
del Gruppo e dalle 19 sedi di Private banking. Dario Di Muro, responsabile
prodotti e investment center Deutsche Bank, ha commentato: "Inflation
coupon può rappresentare un'opportunità di investimento alternativo ai Bot
che consente di beneficiare di un tasso reale positivo in una situazione di
rendimenti limitati, i più bassi degli ultimi quattro anni".
BANCA INTESA: TRASPARENZA, CHIAREZZA E
ATTENZIONE AL CLIENTE I VALORI DI BASE DEL NUOVO LOGO
Milano, 7 marzo 2003 - E' stato presentato ieri dall'Amministratore Delegato
Corrado Passera il nuovo marchio di Banca Intesa. Il nuovo marchio segue la
decisione della Banca di mutare la propria denominazione da IntesaBci a
Banca Intesa. L'assunzione del tema "Banca", avviato dal piano
industriale del settembre scorso, dipende dalla volontà del management di
Banca Intesa di richiamare anche nel logo la missione del gruppo. Un altro
elemento alla base della nuova identità del marchio è il forte richiamo
alla tradizione delle tre banche da cui ha origine Banca Intesa: Banco
Ambrosiano Veneto, Banca Commerciale Italiana e Cariplo. Su questa duplice
base nasce il nuovo logo disegnato da Fragile - società fondata nel 1999 da
Michele De Lucchi e Mario Trimarchi - che sta lavorando anche alla
definizione del nuovo modello di filiale. Ed è proprio dall'unione di
questo simbolo e dei nuovi ambienti che verrà rivelata pienamente la nuova
identità grafica e architettonica della Banca. "Una Banca - ha
dichiarato Corrado Passera - che vuol fare della chiarezza, della
trasparenza e dell'attenzione al cliente la sua filosofia di ogni giorno.
Una banca semplice e trasparente, la banca che facilita la vita delle
persone e delle imprese, la banca che si attrezza per servire ogni cliente
nel modo più adeguato": il nostro Piano di Impresa individua oltre
cento progetti operativi per trasformare questi obiettivi in fatti concreti.
Il nuovo logo interpreta questa volontà strategica proponendosi come un
elemento di forte innovazione in termini di un cromatismo molto deciso. I
colori di base traggono origine dai colori di bandiera delle tre banche:
rosso per Banco Ambrosiano Veneto, verde per Comit e blu per Cariplo. La
novità della soluzione adottata sta non tanto nell'accostamento di questi
colori bensì nella creazione di una scala di sfumature che unifica questi
tre poli attraverso 11 gradazioni diverse, una per ogni lettera. Anche il
marchio si veste di colore dando al simbolo dell'acquedotto fatto di tre
arcate che unite diventano nuovo progetto, il significato della nuova
sintesi che Banca Intesa rappresenta a vantaggio dei clienti. Il nuovo
marchio serve anche per le nuove insegne delle filiali di Banca Intesa che
sostituiranno progressivamente nei prossimi mesi quelle attuali.
ASTALDI, ASSEMBLEA APPROVA PROGRAMMA DI
BUY-BACK AUTORIZZATO L'ACQUISTO DI CIRCA 10 MILIONI DI AZIONI PROPRIE
NOMINATI DUE NUOVI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Roma, 7 marzo 2003 - L'Assemblea ordinaria di Astaldi S.p.A., riunita il 5
marzo , ha approvato il programma di buy-back proposto dal consiglio di
amministrazione. L'operazione deliberata dall'Assemblea consiste
nell'autorizzazione ad acquistare sul mercato, entro 18 mesi
dall'approvazione della delibera stessa, fino ad un massimale rotativo di n.
9.842.490 azioni ordinarie del valore nominale di 1,00 euro cadauna della
Astaldi S.p.A. Il prezzo unitario di acquisto dovrà essere non inferiore ad
1,00 euro e non superiore a quello medio degli ultimi 10 giorni di borsa
aperta antecedenti il giorno dell'acquisto aumentato del 10%. La delibera
prevede inoltre l'autorizzazione ad alienare eventualmente, in tutto o in
parte, le azioni proprie acquistate, ad un prezzo unitario non inferiore a
quello medio degli ultimi 10 giorni di borsa aperta antecedenti il giorno
della vendita diminuito del 10%. Il programma di buy-back permetterà alla
Società di disporre di uno strumento che gli consenta di ridurre la
volatilità e favorire il regolare andamento delle negoziazioni ovvero di
effettuare un buon investimento. L'Assemblea ha, altresì, nominato per il
residuo periodo del triennio in corso 2001-2003 quali Consiglieri della
Società l'Ambasciatore Luigi Guidobono Cavalchini e il dott. Bruno
Lecchi.
IL CDA MEDIASET FISSA DATA ASSEMBLEA
AZIONISTI E APPROVA NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO
Cologno Monzese, 7 marzo 2003 Il Consiglio di amministrazione di Mediaset
spa, riunitosi il 4 marzo sotto la presidenza di Fedele Confalonieri, ha
fissato l'Assemblea degli Azionisti per mercoledì 16 aprile 2003. Il
Consiglio ha anche approvato un nuovo assetto organizzativo di Mediaset e
della controllata Rti. La filosofia di fondo è improntata alla
semplificazione e all'integrazione delle attività e delle competenze,
accorpando in aree omogenee tutti i servizi comuni alle aree di business del
gruppo. Nella capogruppo Mediaset spa resta inalterato l'assetto di vertice
(Presidente Fedele Confalonieri, Vicepresidente Pier Silvio Berlusconi,
Amministratore delegato Giuliano Adreani) e alle dipendenze del Presidente
viene costituita la Divisione Affari Istituzionali, Legali e Analisi
Strategiche la cui responsabilità è affidata a Gina Nieri; viene
costituita la Direzione Centrale Amministrazione, Finanza e Rapporti con gli
investitori la cui responsabilità è affidata a Marco Giordani. Restano
inalterate le altre due Direzioni centrali: Comunicazione e Informazione
affidata a Mauro Crippa e Pianificazione e Controllo affidata a Pasquale
Cannatelli. Nella controllata Rti spa, alle dipendenze del presidente Pier
Silvio Berlusconi viene costituita, sotto la responsabilità del
Vicepresidente Niccolò Querci e sempre seguendo la logica di unificazione
dei servizi comuni, la Direzione Personale, Organizzazione e Servizi
affidata a Luigi Motta. Restano confermate le due Direzioni generali:
Contenuti affidata ad Alessandro Salem e Operazioni affidata a Franco
Ricci.
CDA HDP: PRESENTAZIONE CAMBIAMENTO
DENOMINAZIONE SOCIALE. CONVOCATA ASSEMBLEA STRAORDINARIA ED ORDINARIA DEGLI
AZIONISTI PER I GIORNI 14 E 15 APRILE 2003.
Milano, 7 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione HdP - Holding di
Partecipazioni Industriali - riunitosi il 4 marzo sotto la presidenza di
Francesco Tatò ha approvato la proposta relativa al cambiamento della
denominazione sociale da "HdP - Holding di Partecipazioni Industriali
S.p.A." a "Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A." in
forma abbreviata "RCS MediaGroup S.p.A." o "Rcs S.p.A.".
La nuova denominazione conferma e sottolinea la concentrazione delle attività
del gruppo nell'editoria e nella comunicazione. Il Consiglio ha preso atto
delle dimissioni di Paolo Fresco dalla carica di consigliere di
amministrazione ed ha cooptato in sua vece Franzo Grande Stevens. Il
Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l'assemblea per i
giorni 14 e 15 aprile prossimi, rispettivamente in prima e seconda
convocazione, per sottoporre all'approvazione, in sede straordinaria, alcune
modifiche dello statuto (denominazione sociale e requisiti dei componenti
del Collegio Sindacale) e in sede ordinaria, l'approvazione del bilancio
nonchè la nomina del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e
della società di revisione ed il rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e
disposizione di azioni proprie.
RCS EDITORI (GRUPPO HDP) ACQUISTA IL
30% DEL CAPITALE DI UNEDISA DA RECOLETOS ED IL 5% DA PROMOTORES. RCS EDITORI
SALE COSÌ ALL' 89,1% DI UNEDISA
Milano, 5 marzo 2003 - Rcs Editori (Gruppo HdP) ha raggiunto un accordo con
Recoletos Grupo de Comunicacion per acquisire il 30% del capitale che
Recoletos possiede in Unedisa, la casa editrice che pubblica il quotidiano
El Mundo. L'accordo sarà firmato nei prossimi giorni da Jaime Castellanos,
Presidente di Recoletos e da Maurizio Romiti, Amministratore Delegato di HdP.
L'intesa è stata raggiunta con l'assistenza di Lazard Italia per Recoletos
e Goldman Sachs per Rcs Editori e prevede l'acquisto del 30% del capitale di
Unedisa posseduto direttamente da Recoletos ad un prezzo di 80 milioni di
euro. In una transazione separata Rcs pagherà un ulteriore importo di 13,3
milioni di euro per l'acquisto del 5% del capitale di Unedisa posseduto dai
soci fondatori, Promotores. L'operazione permette ad Rcs di salire all'89,1%
del capitale di Unedisa e conferma l'impegno quale azionista di maggioranza
nel perseguire lo sviluppo della società nel mercato spagnolo. "E' una
grande soddisfazione per il gruppo HdP aver deciso nel Consiglio di
Amministrazione odierno, di aumentare la propria partecipazione in Unedisa.
Si consolida dunque la nostra presenza nel mercato spagnolo dei media in
previsione di auspicabili, successivi sviluppi. Alta considerazione per il
Gruppo Recoletos, che ci ha accompagnato finora in questa iniziativa e spero
di avere in futuro ulteriori occasioni di sviluppare insieme altre forme di
collaborazione" ha dichiarato Maurizio Romiti Amministratore Delegato
di HdP. "Recoletos è molto orgogliosa di aver contribuito negli ultimi
quattro anni alla crescita costante di El Mundo. La nostra partnership con
Rcs in Unedisa è stata molto positiva sia da un punto di vista personale
che professionale. Confidiamo di continuare una stretta collaborazione con
El Mundo e auguriamo ad Unedisa il meglio per gli anni a venire" ha
dichiarato Jaime Castellanos, Presidente di Recoletos Grupo de Comunicacion.
RECORDATI: CDA APPROVA IL BILANCIO
2002. UTILE OPERATIVO + 37%. UTILE NETTO + 39,5%. DIVIDENDO + 50%.IL SETTORE
FARMACEUTICO HA SOSTENUTO L'ULTERIORE MIGLIORAMENTO ECONOMICO.
Milano, 7 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Recordati
S.p.A. ha approvato i risultati consolidati dell'anno 2002. Le vendite nette
consolidate sono state pari a € 492,7 milioni, rispetto a € 433,4
milioni del 2001 (+ 13,7%). Tale aumento è dovuto interamente al settore
farmaceutico le cui vendite sono passate da € 349,7 milioni a € 414,4
milioni (+18,5%). Il lancio di alcune importanti specialità in Italia, il
continuo successo di Zanidip(r) nei più importanti mercati e il notevole
sviluppo delle vendite di prodotti già presenti nel nostro listino sono gli
elementi determinanti di questo positivo risultato. Le vendite del settore
chimica farmaceutica sono state pari a € 78,3 milioni (€ 83,7 milioni
nel 2001), con una contrazione del 6,4% per il permanere di una forte
pressione sui prezzi. Complessivamente le vendite internazionali sono state
pari a € 297,3 milioni e rappresentano il 60,3 % delle vendite totali. L'Ebitda,
pari al 24,3% delle vendite, ha raggiunto € 119,9 milioni (€ 98,5
milioni nel 2001), con un aumento del 21,6%. Quello del settore farmaceutico
è ulteriormente migliorato, raggiungendo il 25,9% delle vendite, grazie al
continuo sviluppo delle attività farmaceutiche internazionali. L'Ebitda del
settore chimica farmaceutica ha invece registrato una flessione ed è stato
pari al 14,0% delle vendite. L'utile operativo, pari al 18,1% delle vendite,
è stato di € 89,2 milioni con una crescita del 37,0% rispetto all'anno
precedente. Tale miglioramento deriva soprattutto dal migliore margine di
gestione e beneficia inoltre per € 5,1 milioni del diverso periodo di
ammortamento dell'avviamento relativo all'acquisizione delle società
francesi Doms-Adrian e Bouchara. L'utile netto, pari al 10,2% delle vendite
è cresciuto da € 36,0 milioni a € 50,2 milioni con un incremento del
39,5%. L'utile per azione è stato di € 1,01. Il cash flow è stato pari a
€ 84,2 milioni (17,1% delle vendite) ed è aumentato del 21,3 % rispetto
al 2001. La situazione patrimoniale del gruppo si è rafforzata grazie al
positivo andamento del cash flow generato dalla gestione. L'indebitamento
finanziario netto al 31 dicembre 2002 si è ridotto a € 44,7 milioni,
anche in presenza di importanti investimenti realizzati nella seconda parte
dell'anno e dell'acquisto di azioni proprie, mentre il patrimonio netto ha
raggiunto € 227,1 milioni. Il rapporto tra indebitamento netto e
patrimonio netto è migliorato ed è pari a 0,2. Ricerca farmaceutica Sono
proseguite le attività di ricerca e sviluppo sia nell'area urologica che in
quella cardiovascolare. Nell'area urologica è continuato con Pharmacia il
programma di collaborazione incentrato sugli antagonisti dei recettori 5HT1A
per il trattamento della vescica instabile e sono stati aperti nuovi
interessanti filoni di ricerca di molecole con un potenziale uso terapeutico
per i disturbi della minzione. E' proseguita inoltre l' attività di ricerca
sulla molecola originale Rec 15/2615, studiata nella disfunzione sessuale
femminile, oggetto di uno studio farmacologico di proof-of-concept
nell'animale. Nell'area cardiovascolare, oltre all'attività di sviluppo di
lercanidipina, è continuata la fase III di sviluppo di un'associazione
fissa tra lercanidipina e un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina
(Ace-Inibitore), un altro farmaco indicato per il trattamento
dell'ipertensione. Lercanidipina E' proseguita con grande soddisfazione
l'affermazione di lercanidipina, ad oggi presente con successo in 43 paesi,
ottenendo crescente favore da parte della classe medica sia europea che non
europea e vantando complessivamente 20 milioni di mesi/terapia a dicembre
2002. Il progetto di sviluppo di lercanidipina negli Usa subirà un ritardo
di qualche anno. Dopo l'approvable letter inviata dall'Fda nel mese di
agosto 2002, la nostra licenziataria nel mercato USA Forest Laboratories è
stata invitata ad approfondire alcuni punti pendenti prima della concessione
della definitiva approvazione. Sorprendentemente, nel successivo incontro di
dicembre, l'Fda ha richiesto che questi punti venissero chiariti attraverso
l'esecuzione di nuovi studi clinici. In particolare, l'Fda, pur mantenendo
lo stato di approvable, non ha ritenuto sufficiente la documentazione
presentata al fine di determinare il migliore regime posologico da proporre
al medico americano. Il programma di sviluppo futuro per portare il nostro
farmaco sul mercato americano è oggi in corso di definizione. Una prima
alternativa, che si limiterebbe a proseguire sulla strada di ulteriori studi
clinici con la formulazione esistente, potrebbe portare alla
commercializzazione del farmaco non prima del 2005. Una seconda, che sarà
quella verosimilmente prescelta, si indirizzerà verso lo sviluppo di una
formulazione a rilascio controllato che si ritiene possa più chiaramente
soddisfare le esigenze dell'Fda. Tale formulazione potrà portare anche ad
una nuova protezione brevettuale e ottenere ulteriori vantaggi terapeutici,
ma richiederà tempi di sviluppo più lunghi. In Giappone sono stati
definiti due importanti accordi di co-marketing con le società Dainippon
Pharmaceutical Co. e Tsumura Co. Il vasto programma di studi clinici
relativo a lercanidipina, finalizzato ad ampliarne il profilo terapeutico,
ha fornito risultati molto interessanti. In particolare, sono stati
pubblicati su The American Journal of Hypertension i risultati dello studio
Cohort che evidenzia i vantaggi della lercanidipina sull'amlodipina,
molecola leader del mercato. Questi risultati sono stati confermati anche da
un altro studio effettuato in Norvegia. La Medicines Control Agency del
Regno Unito ha concesso una Product Licence (Autorizzazione all'Immissione
in Commercio) per Zanidip(r) compresse da 20 mg, che rappresenta
un'ulteriore valida offerta terapeutica per i pazienti con livelli di
ipertensione tali da richiedere dosaggi maggiori. A questa autorizzazione è
seguita la Procedura di Mutuo Riconoscimento che è stata completata con
successo in tutti i 12 paesi dell'Unione Europea per i quali era stata
richiesta. La pipeline del settore farmaceutico si è rafforzata grazie
all'acquisizione di nuovi prodotti e al progresso nello sviluppo e nell'iter
registrativo di farmaci già nella pipeline. E' stata ottenuta dalla società
danese Lundbeck la licenza semi-esclusiva per il mercato italiano di
escitalopram, nuovo farmaco appartenente alla classe degli inibitori
selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) indicato per il
trattamento delle sindromi depressive e degli stati di panico. Nel mese di
dicembre si è conclusa favorevolmente la Procedura di Mutuo Riconoscimento
per l'autorizzazione all'immissione in commercio di questo farmaco. E' stato
concluso con la società israeliana Dexcel un accordo di licenza esclusiva
per la vendita in Italia, Francia e Spagna di un'innovativa formulazione
orale di ciclosporina, importante farmaco appartenente alla classe degli
immunosoppressori, utilizzato principalmente nella terapia antirigetto dopo
i trapianti. In Spagna e Francia sono state ottenute le licenze per un
sistema transdermico a base di nitroglicerina per il trattamento
dell'angina. In Spagna il prodotto è già stato lanciato, facendo seguito
ad un analogo lancio in Italia. In Francia è stato anche firmato un accordo
di licenza per la commercializzazione di un farmaco anti-ulcera appartenente
alla classe degli inibitori della pompa protonica (PPI). A fine anno è
stato siglato un accordo di licenza con Bayer AG per la promozione e la
vendita in Italia di OctegraÒ (moxifloxacina), farmaco appartenente alla
classe degli antibatterici fluorochinolonici, già presente sul mercato
italiano, indicato per il trattamento delle infezioni delle vie
respiratorie. Sarà proposta all'Assemblea degli Azionisti, sulla base di
questi positivi risultati, la distribuzione di un dividendo per le azioni in
circolazione, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio, in ragione
di € 0,375 per azione (€ 0,25 lo scorso anno) con stacco della cedola n.
3 in data 22 aprile 2003 e pagabile dal 25 aprile 2003. Le vendite dei primi
due mesi del 2003 sono leggermente inferiori a quelle dello stesso periodo
dell'anno precedente. Quelle del settore farmaceutico sono in crescita e
migliori rispetto alle previsioni, in particolare per quanto riguarda le
specialità farmaceutiche in Italia. Per contro si è accentuato l'andamento
negativo del settore chimica farmaceutica relativamente al quale sono stati
avviati programmi di ristrutturazione e di riorganizzazione che potranno
comportare anche la cessione di attività non più ritenute strategiche o,
comunque, non redditizie. Commenti alla gestione - "Il 2002 è stato un
anno caratterizzato da un'ulteriore significativa crescita delle vendite e
della redditività. Il forte miglioramento economico è stato sostenuto
interamente dal settore farmaceutico che ha continuato il suo sviluppo nel
mercato italiano ed internazionale" ha affermato Giovanni Recordati,
Presidente ed Amministratore Delegato. "Nel 2003 il gruppo continuerà
sulla strada dello sviluppo da tempo intrapresa che ha dato fino ad ora
risultati molto positivi. L'espansione in Europa e l'acquisizione di nuovi
prodotti saranno progetti prioritari per continuare con solidità nella
nostra crescita. Lercanidipina continuerà a contribuire in modo sostanziale
al progetto di sviluppo del gruppo. Grazie alle vendite internazionali,
prevediamo inoltre di avere la capacità di fronteggiare l'impatto delle
misure governative adottate in Italia per il contenimento della spesa
sanitaria."
OLCESE S.P.A.: RINVIATA LA RIUNIONE DEL
CONSIGLIODI AMMINISTRAZIONE
Milano, 7 marzo 2003. Olcese S.p.A. comunica che la riunione del Consiglio
di Amministrazione prevista per ieri non si è tenuta per mancanza del
numero legale a causa dell'imprevista impossibilità a partecipare alla
riunione di alcuni amministratori. La Società, peraltro, conferma che è in
corso di riconvocazione per i prossimi giorni una nuova riunione del
Consiglio con lo stesso ordine del giorno. Con l'occasione Olcese comunica
alcune informazioni relative all'evoluzione della posizione finanziaria e
allo stato di avanzamento del Piano Industriale e Finanziario. Per quanto
attiene alla posizione finanziaria netta si comunica che a fine gennaio 2003
la posizione finanziaria netta di Olcese S.p.A. si attesta a - € 90,7
milioni, mentre a livello consolidato la posizione finanziaria netta si
attesta a - € 123,2 milioni. La variazione rispetto al mese precedente è
dovuta ad un leggero incremento dell'esposizione per cassa delle società
del Gruppo. Con riferimento all'indebitamento scaduto si informa che, quanto
alla parte finanziaria ammonta a circa euro 5 milioni ed è costituita da
due rate di leaseback in corso di rinegoziazione, quanto alla parte
commerciale ammonta a circa Euro a € 29,6 milioni, pressoché invariati
rispetto alla rilevazione precedente. La negoziazione con i fornitori
continua su ipotesi di riscadenziamento del debito in fase di analisi
preliminare ma non ancora definite formalmente. Per quanto attiene
all'avanzamento del Piano si informa che l'advisor Livolsi & Partners ha
positivamente avviato i contatti con i principali Istituti di credito per
rinegoziare i termini del debito e confidiamo che nel giro di poche
settimane si possa pervenire ai primi risultati in quest'ambito mentre gli
azionisti di riferimento stanno esaminando alcune ipotesi di intervento di
carattere finanziario o industriale a sostegno dell'attività di Olcese.
Alcuni ritardi nella realizzazione del Piano industriale saranno colmati non
appena verranno definite le operatività finanziarie in corso. In relazione
al programma di dismissione del patrimonio immobiliare del Gruppo si
conferma che si sta concludendo la definizione delle trattative relative
alla cessione dell'immobile di Novara.
GRUPPO TARGETTI: IL CDA CONVOCA PER IL
30 APRILE 2003 L'ASSEMBLEA IN SEDUTA ORDINARIA E STRAORDINARIA.
Longiano (Forlì ) 7 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di
Targetti Sankey S.p.A., riunitosi ieri a Longiano (Forlì), ha convocato per
il giorno 30 aprile 2003 alle ore 10,30 l'Assemblea Ordinaria e
Straordinaria (seconda convocazione il giorno 2 maggio 2003), deliberando il
relativo ordine del giorno. Gli argomenti all'ordine del giorno
dell'Assemblea in seduta Ordinaria riguardano: approvazione del bilancio
d'esercizio, destinazione dell'utile netto di esercizio, nomina del CdA e
determinazione del relativo compenso, presentazione del bilancio
consolidato, autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione di azioni
proprie. L'Assemblea Straordinaria sarà chiamata a deliberare in merito a
due aumenti di capitale al servizio, rispettivamente, di un piano di
"stock option" riservato ad amministratori esecutivi della
capogruppo e delle sue controllate e di un secondo piano di stock option
riservato a dirigenti e dipendenti della capogruppo e delle sue controllate.
Gli aumenti di capitale in questione avranno ad oggetto, nel loro insieme,
un numero massimo di n. 1.500.000 nuove azioni ordinarie, pari all'8,5%
dell'attuale capitale sociale della Targetti Sankey S.p.A. Le azioni
rivenienti dai suddetti aumenti di capitale potranno essere sottoscritte dai
beneficiari dei piani nel periodo 2004 - 2007. Si ricorda che il vigente
Piano di Stock Option riservato ad amministratori dirigenti, consulenti e
dipendenti del Gruppo Targetti, deliberato dall'Assemblea del giugno 2000,
andrà a conclusione nel prossimo mese di settembre. Il Progetto di bilancio
2002 sarà approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 marzo
2003
GLOBAL CROSSING HA ANNUNCIATO I
RISULTATI OPERATIVI DI DICEMBRE 2002 LA LIQUIDITÀ È SALITA RISPETTO AL
MESE PRECEDENTE A 782 MILIONI DI DOLLARI.
Madison, N.J., 5 marzo 2003 - Global Crossing ha reso noto il 5 marzo di
aver raggiunto anche a dicembre 2002 gli obiettivi di performance stabiliti
nel piano operativo presentato ai creditori nel marzo 2002 (esclusa Asia
Global Crossing). Risultati Operativi - A dicembre 2002, Global Crossing ha
registrato un fatturato relativo ai servizi di 239 milioni di dollari,
superiore di 37 milioni di dollari rispetto al target mensile previsto dal
piano operativo. Sempre a dicembre l'Ebidta relativo ai servizi è stato di
8 milioni di dollari e migliore di quello riportato dal piano. La liquidità
ha superato i target fissati nel piano operativo, attestandosi sui 782
milioni di dollari al 31 dicembre 2002, contro i 611 milioni di dollari
stabiliti dal piano. Le spese operative di 69 milioni di dollari sono
superiori rispetto ai 60 milioni di dollari previsti, mentre i costi di
manutenzione di terze parti si attestano sugli 11 milioni di dollari a
dicembre e risultano di 4 milioni inferiori alle previsioni. "In
dicembre 2002, Global Crossing ha raggiunto i suoi obiettivi finanziari e
operativi" ha dichiarato John Legere, chief executive officer di Global
Crossing. "Concluderemo l'anno in positivo incrementando la nostra
liquidità per il secondo mese di fila." Risultati del report operativo
mensile di dicembre 2002 - Global Crossing ha depositato oggi il report
operativo mensile per il mese di dicembre alla U.S. Bankruptcy Court per il
Distretto Sud di New York, come richiesto dal processo di riorganizzazione
del Capitolo 11. Global Crossing ha registrato un fatturato consolidato di
circa 178 milioni di dollari. Le altre spese operative consolidate sono
state di 120 milioni di dollari (incluso l'intero costo dell'annuale
programma di incentivo 2002), mentre i costi di accesso e di manutenzione si
sono attestati sui 140 milioni di dollari a dicembre 2002. L'azienda ha
registrato un saldo di cassa consolidato dall'US Gaap di circa 750 milioni
di dollari al 31 dicembre 2002 che comprende 361 milioni di dollari di
contante disponibile, 331 milioni di dollari di contante vincolato e 58
milioni di dollari di contante di Global Marine. Global Crossing ha
registrato un utile netto consolidato di 192 milioni di dollari a dicembre
2002 che comprende i seguenti item non operativi: 254 milioni di dollari di
utile relativo alla composizione delle richieste di risarcimento del
fornitore, 38 milioni di dollari di altri utili relativi alla cessazione
degli impegni assunti per il servizio di distribuzione e 97 milioni di
dollari di benefici di imposta sul reddito. "A dicembre il nostro
business ha generato 81 milioni di dollari in contante provenienti dalle
attività operative" ha continuato Dan Cohrs, chief financial officer
di Global Crossing.
DEFINITO L'ACCORDO BENETTON-TECNICA PER
LA CESSIONE DI ROLLERBLADE
Ponzano, 7 marzo 2003 - Il gruppo Benetton ha siglato un preliminare
vincolante per la cessione del marchio Rollerblade a Prime Newco, del gruppo
Tecnica che aveva già acquisito il marchio Nordica. 'accordo concluso
rientra nella strategia di Benetton di focalizzazione delle attività sul
core-business dell'abbigliamento. Nell'ambito della strategia intrapresa di
cessione dei marchi dell'attrezzo sportivo, il gruppo Benetton sta anche
valutando le manifestazioni di interesse ricevute per il marchio Prince. Il
corrispettivo stabilito per il solo marchio Rollerblade sarà pari a 20
milioni di euro, pagabile al completamento della cessione, previsto per il
31 maggio 2003. In quel momento verranno inoltre trasferiti, con valutazione
separata, altre componenti del ramo d'azienda e la partecipazione
totalitaria della controllata svizzera Benetton Sportsystem Schweiz.
Benetton, inoltre, percepirà l'1,5 per cento del fatturato del marchio
Rollerblade per i prossimi 5 anni, e comunque un corrispettivo
complessivamente non inferiore a 5 milioni di euro, a titolo di
trasferimento del know-how. Si prevede che il marchio Rollerblade realizzi
nel 2002 un deciso miglioramento della redditività, passando ad un margine
operativo lordo (Ebitda) negativo di circa un milione di euro, in forte
recupero rispetto ai 16,4 milioni di euro registrati nel 2001. Il fatturato
previsto per il 2002 è di circa 66 milioni di euro con oltre 1,4 milioni di
pattini venduti nel mondo.
LUIGI DE PUPPI LASCERA' L'INCARICO DI
AMMINISTRATORE DELEGATO DEL GRUPPO BENETTON
Ponzano, 7 marzo 2003. Luigi De Puppi, Amministratore Delegato di Benetton
Group, ha annunciato la decisione di lasciare il proprio incarico in azienda
a far data dalla prossima assemblea che approverà il bilancio della società.
La decisione è maturata dopo aver concluso con successo il mandato
concordato con gli azionisti di riferimento di Benetton Group. E' stato
completato infatti il processo di ristrutturazione dell'area dell'attrezzo
sportivo ed è stato impostato il programma di cessione dei rami d'azienda
ad esso relativo. Nordica è stata ceduta al Gruppo Tecnica, per Rollerblade
è stato raggiunto un accordo preliminare vincolante di vendita e per Prince
sono in atto trattative che fanno presumere una dismissione a breve. Il
Gruppo Benetton e il suo Presidente, Luciano Benetton, desiderano esprimere
a De Puppi i più sinceri ringraziamenti per l'opera svolta e per gli
importanti obbiettivi raggiunti.
SETA COMASCA: 2002 AL RALLENTY, MA SI
RIPRENDONO TESSUTO DONNA E CRAVATTE DOPO LA 'FALSA PARTENZA' DEI PRIMI MESI,
IL MERCATO SI È RISVEGLIATO
Milano, 7 marzo 2003 - La congiuntura negativa dell'economia mondiale non ha
risparmiato il distretto serico comasco. Nel 2002, secondo i dati raccolti
da Sistema Moda Italia - su un campione di 33 aziende che sviluppano oltre
il 40% del fatturato del settore - il fatturato della tessitura serica
italiana è diminuito del 7,6% annuo. Il mercato italiano ha fatto
registrare una flessione del 6,3%, mentre i mercati internazionali hanno
ceduto l'8,1%. Espresse in quantità, le vendite dell'industria serica
italiana mostrano, a consuntivo del 2002, un cedimento inferiore (-6,4%): il
valore medio della produzione italiana. Un calo dovuto sia al deprezzamento
della materia prima, sia all'accentuazione dell'impiego delle fibre man-made,
segnatamente per i tessuti destinati all'abbigliamento femminile. La perdita
è maturata nel corso della parte iniziale dell'anno, ma a partire dal
secondo trimestre si è verificato un importante rimbalzo, che ha consentito
un recupero. Nel quarto trimestre 2002 il fatturato ha mostrato una
flessione tendenziale dell'1,5% rispetto al corrispondente periodo 2001, con
una raccolta ordini negativa del 5,8%. Il tessuto per abbigliamento
femminile ha rappresentato la componente più dinamica per il mercato della
tessitura serica; nel primo trimestre 2003 la situazione si presenta in
recupero. Il comparto ha chiuso l'anno con una diminuzione del fatturato
pari al 3,9%, per effetto di una perdita pari al 2,2% sui mercati
internazionali e al 5,4% sul mercato interno. L'evoluzione, dopo un primo
trimestre assai critico, è stata successivamente più favorevole grazie
soprattutto ai tessuti realizzati con fibre chimiche: hanno registrato
incrementi pari al 13,1% e al 7,8% rispettivamente nel terzo e nel quarto
trimestre 2002. Nel quarto trimestre il fatturato è aumentato del 5,5%, le
vendite del 7,8% ed anche gli ordini raccolti hanno evidenziato un trend
positivo, pari al + 5,1%. Il tessuto per cravatteria ha fatto registrare nel
2002 una flessione del fatturato pari al 6,2%. In questo caso la caduta
all'inizio dell'anno è stata più contenuta rispetto a quella accusata per
l'abbigliamento femminile, ma nei trimestri successivi la tendenza, pur
evidenziando un sensibile 'rientro', non è mai tornata in segno positivo.
Ha pesato sul risultato complessivo la forte contrazione accusata per gli
articoli stampati. Il processo di forte declino di tale prodotto, infatti,
è proseguito per il settimo anno consecutivo. L'andamento degli articoli
tinti in filo, viceversa, è stato favorevole (+ 1,3%), grazie ad una
situazione progressivamente sempre più positiva, a partire dal secondo
trimestre. Il foulard e, in generale, l'accessorio tessile femminile hanno
fatto registrare una forte contrazione, sia in termini di fatturato (-
20,5%), sia in termini quantitativi (-23%). In questo caso la tendenza
negativa a due cifre non è rientrata, La tendenza moda, che ha favorito il
prodotto serico stampato per l'abbigliamento esterno, sta penalizzando
evidentemente la creatività nell'accessorio tessile. E' un malessere che
non riguarda solo la produzione italiana, ma che si verifica anche per i
principali competitors cinesi, coreani ed indiani. Il tessuto stampato mare
ha migliorato i buoni risultati conseguiti nel corso del 2001, confermando
una tendenza espansiva manifestata già nel corso degli ultimi anni.
Infolink: www.sistemamodaitalia.it
AVVIATA LA RIFORMA DELLA TARIFFA
SOCIALE DELL'ENERGIA ELETTRICA
Milano, 7 marzo 2003 L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha diffuso
ieri un documento per la consultazione con le proprie proposte di riforma
della tariffa sociale dell'elettricità. Il documento illustra il metodo
suggerito dall'Autorità per superare l'attuale sistema di agevolazioni,
basato sui consumi e indipendente dal reddito familiare. L'Autorità propone
che l'agevolazione sia concessa alle famiglie in reali condizioni di disagio
economico individuate attraverso l'Indicatore della Situazione Economica
Equivalente (Isee o "redditometro") già in uso per la fornitura
agevolata di servizi essenziali. Poiché il regime delle tariffe agevolate
si inquadra nel più ampio contesto della politica sociale, l'Autorità
ritiene necessario che sia il Governo a indicare l'estensione e l'intensità
dell'agevolazione che sarà introdotta. Sul documento, pubblicato sul sito
internet dell'Autorità www.autorita.energia.it
sarà svolto un ampio processo pubblico di consultazione e audizioni aperto
alle associazioni dei consumatori e ambientaliste, alle imprese che dovranno
applicare il nuovo metodo, ai sindacati dei lavoratori e delle imprese e
agli altri soggetti istituzionali coinvolti. Il termine per ricevere pareri
e osservazioni scritte è stato fissato al 30 aprile prossimo. La riforma
della tariffa sociale si è resa necessaria perché il sistema in vigore,
che discrimina le famiglie unicamente in base ai consumi, non appare più in
grado di raggiungere gli obiettivi sociali per i quali fu introdotto nel
1975. All'epoca, per garantire i consumi essenziali di elettricità a basso
prezzo alle fasce povere della popolazione, fu stabilita una tariffa
progressiva per scaglioni di consumo. I cambiamenti degli stili di vita e
l'aumento generalizzato dei consumi ha fatto sì che oggi una ampia fascia
di consumatori, non necessariamente in condizioni economiche disagiate, paga
l'elettricità meno del suo costo ed è sussidiata da chi con maggiori
consumi paga l'elettricità molto di più (tra le famiglie con maggiori
consumi rientrano anche quelle numerose in condizioni di disagio economico,
mentre fra quelle con bassi consumi rientrano ad esempio i single ad alto
reddito). L'Isee, di cui l'Autorità propone l'utilizzo, assume come unità
di riferimento il reddito complessivo e una parte del patrimonio del nucleo
familiare, consentendo di meglio selezionare, sulla base di criteri e
parametri omogenei, la platea dei beneficiari dell'agevolazione. L'impiego
dell'Isee consente anche una semplificazione e riduzione dei costi
amministrativi: la selezione dei beneficiari viene effettuata una sola volta
a prescindere dal numero di agevolazioni richieste, le società elettriche
devono solo applicare un indicatore calcolato dall'Inps e i potenziali
beneficiari con una sola autocertificazione possono accedere a più servizi.
Nelle proposte dell'Autorità il regime agevolato si applicherebbe
unicamente ai contratti di potenza impegnata di 3 kW, con l'eccezione dei
clienti in gravi condizioni di salute, e limitatamente ad una quantità di
consumi annui che varia in proporzione al numero di componenti dell'unità
familiare. Gli eventuali sforamenti di queste soglie di consumo dei clienti
agevolati sono penalizzati in modo tale da contenere allo stesso tempo
eventuali comportamenti opportunistici e sprechi di energia. Le riduzioni
tariffarie verranno modulate sulle quote fisse e variabili della tariffa in
base alle indicazioni del Governo e in esito al processo di consultazione.
Le famiglie agevolate continueranno invece a pagare le componenti della
tariffa relative al combustibile e agli oneri di sistema, per mantenere
anche per questa clientela un segnale di prezzo proveniente dal mercato.
Infolink: http://www.autorita.energia.it/com_stampa/index.htm
LUFTHANSA DIVENTERÀ SOCIO DI
MAGGIORANZA IN AIR DOLOMITI
Milano, 7 marzo 2003 - Lufthansa e l´azionista di maggioranza di Air
Dolomiti hanno trovato un´intesa in merito all´aumento della
partecipazione nel capitale sociale di Air Dolomiti già acquistata da
Lufthansa nel 1999. Il presidente e azionista di maggioranza di Air
Dolomiti, dott. Alcide Leali, ha oggi comunicato la decisione di esercitare
il diritto di vendere il 31,2 % del capitale di Air Dolomiti a Lufthansa,
sulla base degli accordi contrattuali gia´esistenti tra le parti. In
seguito a cio´ il giorno 16 aprile Lufthansa arriverà a detenere la
maggioranza di Air Dolomiti con il 51,9% del capitale, previa approvazione
delle autorità Antitrust. Il valore della transazione si aggira sui 40
milioni di Euro. In una successiva fase sara´ prevista la presentazione di
un´offerta pubblica di acquisto presso la Borsa di Milano nei confronti
dell´intero azionariato residuale, ai sensi dell´art. 106 del T.U.F.. La
collaborazione commerciale tra Lufthansa ed Air Dolomiti è iniziata nel
1994 attraverso la firma di un accordo di partnership che ha intensificato
la co-operazione tra i due vettori nell'ottica del rafforzamento dei
collegamenti tra il Nord Italia e la Germania ed in particolare Monaco di
Baviera, secondo hub di Lufthansa. Air Dolomiti ha giocato un ruolo di
primaria importanza nello sviluppo di Monaco attestandosi come primo vettore
straniero sullo scalo bavarese per numero di voli e contribuendo così al
raggiungimento da parte dell´aeroporto di Monaco di una posizione tra i
leader in Europa . Con l´inaugurazione del nuovo Terminal nello scalo
bavarese previsto nel corso del 2003 si schiudono per Air Dolomiti ulteriori
opportunit à di crescita per i prossimi anni. Air Dolomiti rimarrà una
realtà industriale autonoma, simbolo di eccellente qualità, servizio di
alto livello e personale altamente motivato. Inoltre, la già proficua
cooperazione con Lufthansa e gli altri Partners sarà ulteriormente
intensificata.
RYANAIR PARTE DA PALERMO PALERMO-LONDRA
STANSTED -€ 79.99 (SOLO ANDATA-TASSE ESCLUSE)
Milano, 7 marzo 2003 - Ryanair, la compagnia a bassa tariffa N.1 in Europa,
ha annunciato ieri il nuovo collegamento fra Palermo e Londra Stansted e
contemporaneamente l'aggiunta di nuove rotte da Londra su Ostend, Groingen,
Altenburg, Blackpool e Rodez. La nuova rotta verrà inaugurata il 1 °
maggio con voli giornalieri e tariffe a partire da Euro 79.99. Annunciando i
dettagli delle nuove sei rotte Peter Sherrard, il coordinatore Marketing e
Vendite per l'Italia di Ryanair, oggi a Palermo ha detto: "Questo è
uno sviluppo molto importante per Ryanair e per la Sicilia dato che offre
per la prima volta la possibilità di viaggiare a bassa tariffa verso Londra
dal sud dell'Italia e mette fine ad anni di limitate possibilità di viaggio
create dalle compagnie ad "alte tariffe". Inoltre il turismo
locale riceverà importanti benefici dalla forte presenza di cittadini
inglesi che visiteranno la Sici"'ia durante tutto l'anno. Questo porterà
il numero totale delle rotte operanti in Italia da Ryanair a 26 e costituirà
un'importante presenza per noi nel sud dell'Italia. Ryanair trasporterà più
di 24 milioni di passeggeri in Europa nel corso del prossimo anno e
l'annuncio di queste nuove rotte porterà il network Ryanair a un totale di
114 rotte in 16 paesi. Queste nuove rotte e basse tariffe sono disponibili
con un semplice clic sul sito internet www.ryanair.com
QATAR AIRWAYS INIZIERÀ AD OPERARE CON
I PROPRI VOLI SU ROMA, MANCHESTER, KOCHI E ISLAMABAD NEI PROSSIMI DUE MESI
PORTANDO IL NUMERO DI ROTTE A LIVELLO GLOBALE A 42
Doha, 7 marzo. Il Ceo di Qatar Airways, Mr Akbar Al Baker, ha annunciato il
5 marzo in conferenza stampa a Doha che la compagnia aerea aggiungerà
quattro nuove rotte al proprio network. "Sono felice di annunciare che
Qatar Airways offrirà ai propri clienti una scelta più vasta di
destinazioni attraverso le nuove rotte su Roma, Manchester, Kochi e
Islamabad. "Con l'apertura delle quattro rotte porteremo i nostri
servizi di alta qualità in nuove città europee e nel sub-continente
indiano. "Il costante incremento di servizi ha reso Qatar Airways una
delle compagnie aeree con il maggiore tasso di crescita nel mondo ed ha
portato ad un conseguente aumento della domanda dei nostri servizi
"Grazie alle nuove rotte su Roma, Manchester, Kochi e Islamabad, Qatar
Airways ha portato a 42 il numero di rotte operative in Europa, Medio
Oriente, Nord Africa, sub-continente indiano ed Estremo Oriente. "Qatar
Airways inizierà ad operare con voli diretti su Manchester dal 2 aprile
2003. "Opereremo con quattro voli settimanali su Manchester con i
nostri Airbus A300 portando a 15 il numero di voli settimanali sul Regno
Unito. "I viaggiatori potranno raggiungere il Regno Unito sia
sull'aeroporto di Londra Heathrow sia su Manchester. "I nuovi voli
diretti su Manchester saranno i giorni di lunedì, mercoledì, giovedì e
domenica. "Dal 16 giugno, Qatar Airways inizierà ad operare su Roma
con 4 voli settimanali insieme ai voli già operativi su Milano. "Qatar
Airways effettuerà un volo circolare Doha-Roma-Milano-Doha con una
inversione di suddetto percorso 2 volte a settimana. "Questo significa
che Qatar Airways offrirà voli diretti su Roma 2 volte alla settimana, voli
diretti su Milano 2 volte a settimana, e voli su entrambe le città italiane
4 volte a settimana. "Le 2 rotte italiane ci permetteranno una migliore
copertura del territorio dal nord fino al sud Italia. "Qatar Airways
volerà sul percorso Doha-Roma-Milano-Doha il lunedì e il mercoledì,
mentre opererà sul percorso Doha-Milano-Roma-Doha il venerdì e la
domenica. "Qatar Airways opererà con i propri voli su Islamabad a
partire dal 31 marzo 2003, con eccellenti collegamenti su Manchester via
Doha. "Dal 31 marzo, Qatar Airways servirà le città pachistane di
Islamabad, Lahore, Karachi e Peshawar con un totale di 13 voli a settimana.
"Qatar Airways volerà due volte a settimana su Islamabad, due volte a
settimana su Lahore, sette giorni a settimana su Karachi e due volte a
settimana su Peshawar. "I voli partiranno da Islamabad ogni lunedì e
giovedì. "Qatar Airways inizierà ad operare con i propri voli su
Kochi nella regione del Kerala nel sud dell'India dalla prossima settimana.
"Voleremo tre volte a settimana su Kochi con i nostri aeromobili A300 e
A320. "Con il proprio volo inaugurale su Kochi il 6 marzo 2003, Qatar
Airways servirà le città indiane di Kochi, Hyderabad, Mumbai e Trivandrum
con 19 voli a settimana". Qatar Airways, una delle compagnie aeree con
maggiore crescita, nell'ottica di offrire sempre un servizio di alta qualità,
ha lanciato un incisivo piano di sviluppo volto ad assicurare ai passeggeri
una scelta sempre più ampia di destinazioni e di possibilità di viaggio in
termini di disponibilità di voli e naturalmente un servizio a bordo
all'avanguardia. Quale parte integrante del piano di sviluppo, Qatar Airways
porterà il proprio network di rotte a 50 entro la fine del 2004. Qatar
Airways incrementerà inoltre il numero di aeromobili della propria flotta
da 21 a 28 prima della fine dell'anno in corso. Qatar Airways opererà, tra
le prime al mondo, con i nuovi "super jumbo A380 che verranno
consegnati nel 2007. www.qatarairways.com
QATAR AIRWAYS NOMINATA COMPAGNIA AEREA
UFFICIALE DEL QATAR MASTERS
Milano, 7 marzo 2003 - Qatar Golf Association ha nominato Qatar Airways
compagnia aerea ufficiale del Torneo Master di Golf del 2003 che si terrà a
Doha dal 13 al 16 Marzo 2003. L'annuncio è stato dato oggi da Hassan Al
Nuaimi, Presidente di Qatar Golf Association e da Mr Akbar Al Baker, Ceo di
Qatar Airways, in occasione di una speciale conferenza stampa a Doha.
"Qatar Airways è molta orgogliosa d'essere stata nominata compagnia
aerea ufficiale del Qatar Masters. "Siamo molto felici di poter
contribuire al successo di questo importante evento del calendario
golfistico Pga. "Qatar Airways metterà a disposizione biglietti aerei
ed il trasporto del bagaglio per i giocatori e i membri ufficiali di Pga
quale supporto di sponsorship per il Qatar Masters. "So bene che Al
Nuaimi e il comitato organizzativo hanno lavorato instancabilmente per
trasformare il Qatar Masters in un grande successo. "Ii Qatar Masters
è diventato una manifestazione di estrema rilevanza nell'ambito degli
eventi sportivi a livello mondiale e ci auguriamo che la manifestazione di
quest'anno si dimostri un successo tanto quanto nella passata edizione.
"Quest'anno il Qatar Masters sarà seguito da più di 350 milioni di
famiglie in più di 42 paesi. "Per questo motivo siamo felici di poter
partecipare a questo evento di grande importanza che darà visibilità al
Qatar nel mondo". Il Qatar Masters 2003 avrà luogo a Doha dal 13 al 16
marzo presso il Doha Golf Club. Infolink: www.qatarairways.com
ALITALIA E COMUNE DI ROMA INSIEME PER
LO SVILUPPO DEL TURISMO
Roma, 5 marzo 2003 - Alitalia, con il Direttore Servizi di Marketing
Vittorino Capobianco, e Comune di Roma, con il Vice Sindaco Enrico Gasbarra,
hanno firmato oggi in Campidoglio il Protocollo di Intesa per lo sviluppo e
la promozione del Turismo e della Moda che vede le due parti impegnate alla
valorizzazione di Roma come "gateway di accesso" per il turismo
internazionale e come centro di riferimento per il turismo congressuale e
fieristico internazionale. L'integrazione operativa di servizi che
rappresentano veicoli di conoscenza di Roma sono alla base dell'accordo.
"Il nostro obiettivo - ha dichiarato il Vice Sindaco di Roma, Enrico
Gasbarra - è creare un sistema complessivo di accoglienza dal momento in
cui il visitatore giunge in città fino a quando riparte. In questo senso un
partner prestigioso come Alitalia ci è sembrato ideale per costruire una
sinergia attenta all'integrazione operativa dei servizi per il turista. E'
fondamentale, infatti, che in un settore come il turismo si faccia sistema
di tutte le potenzialità e le risorse disponibili, permettendo una
collaborazione reale tra le istituzioni pubbliche e soggetti privati.
L'accordo ci consente, peraltro, di facilitare l'inserimento di Roma
nell'importante circuito del turismo congressuale e fieristico
internazionale". Alitalia, essendo stata costituita proprio a Roma nel
1947 con le varie sedi istituzionali di Ciampino, di via Maresciallo
Pilsudski, dell'avveniristico grattacielo dell'Eur, del Centro Direzionale
della Magliana, in oltre cinquant'anni di attività aerea, ha trasportato
quasi cinquecento milioni di passeggeri e ha rappresentato l'immagine
dell'Italia nel mondo. Sulla base di questo patrimonio storico radicato sul
territorio, è stato facile trovare una convergenza naturale con il Comune
di Roma per lo sviluppo integrato del turismo e della moda. L'accordo
finalizza interventi volti ad accogliere il turista in arrivo a Roma con
l'istituzione da parte del Comune di uno sportello permanente allo scopo di
offrire informazioni sull'offerta turistica della città, nonché la
promozione di servizi turistico-culturali dedicati ai passeggeri in transito
per Roma. Interventi sono stati effettuati per migliorare il collegamento
tra l'aeroporto di Fiumicino ed il centro storico della città. L'impegno è
anche quello di sviluppare e promuovere congiuntamente il Progetto della
Carta turistica della Città in connessione con il Programma MilleMiglia
Alitalia; è inoltre in fase di realizzazione il collegamento sul sito
ufficiale del Comune di Roma con quello di Alitalia. Nella rivista
"Ulisse" in distribuzione su tutti i voli Alitalia nazionali,
internazionali ed intercontinentali è possibile dedicare spazi ad
iniziative congiunte. Negli spazi espositivi delle Sale Vip Alitalia nel
mondo, invece, potrà essere distribuito materiale informativo relativo a
mostre e promozioni del Comune di Roma. Infine sono state avviate forme di
collaborazione attraverso la proiezione di film a bordo degli aerei e la
programmazione di canali musicali in volo con il coinvolgimento di Cinecittà
Holding, del Teatro dell'Opera di Roma e dell'Accademia Nazionale di Santa
Cecilia. In tale circostanza quale ulteriore riconoscimento e collaborazione
con la città di Roma è stato presentato dall'amministratore delegato di
Alitalia Express, Massimo Chieli, il nuovo aereo "Embraer 170",
che sarà messo in linea nei prossimi mesi e i cui primi 6 esemplari saranno
"battezzati" con il nome delle Vie Consolari di Roma a partire dal
primo intitolato alla "Via Appia". Sul nuovo jet nell'ambito della
promozione di Roma, verrà distribuita, a bordo di ciascun aereo, una
brochure che illustrerà la storia delle strade consolari romane. "Il
lavoro di Alitalia Express è far viaggiare le persone tra l'Italia e
l'Europa" - ha sottolineato l'amministratore delegato Alitalia Express,
Massimo Chieli - "lo facciamo soprattutto per chi si muove per affari
dal 1997 e pensiamo di farlo bene, all'altezza della qualità Alitalia,
tanto che a fine 2003 avremo raddoppiato la nostra attività. Un elemento
importante del nostro sviluppo è l'arrivo del nuovo Embraer 170, jet
regionale a 72 posti, di modernissima concezione tecnologica e di comfort
eccezionale per la sua categoria. Per sottolineare la funzionalità di
questo aereo e insieme questo momento particolarmente significativo per la
nostra Compagnia, abbiamo voluto legare la sua introduzione al nome delle
Vie Consolari di Roma partendo dalla Via Appia, Regina Viarum, simbolo della
grandezza della civiltà basata, prima che sulla forza, sulla capacità di
organizzare una rete di comunicazioni che si rivelò poi fondamentale per la
costruzione dell'Europa. Niente di meglio quindi, per presentare una
Compagnia Italiana" - ha concluso Chieli - "una professionalità
al servizio dell'economia, un'ambizione europea".
LE TARIFFE CONFIDENZIALI DEI VOLI LOT
IN PARTENZA DAGLI SCALI DI ROMA FIUMICINO E MILANO MALPENSA PER LA POLONIA,
IL NORD-EST EUROPA, GLI STATI UNITI ED IL CANADA POSSONO ESSERE DA OGGI
VISUALIZZATE DA TUTTE LE AGENZIE DI VIAGGI SABRE CONNECTED
Milano, 7 marzo 2003 - La nuova iniziativa Lot si allinea alle scelte già
effettuate da altre importanti Compagnie Aeree europee e statunitensi. La
distribuzione delle tariffe confidenziali attraverso la rete dei Gds
rappresenta, infatti, la naturale evoluzione tecnologica di un servizio
pubblicizzato fino a poco tempo fa esclusivamente attraverso tariffari
cartacei. Gli Agenti di Viaggi potranno in tal modo beneficiare di
sostanziali vantaggi quali la gestione automatica delle tariffe e delle
quotazioni aeree; le quotazioni aeree garantite dal Gds; la possibilità di
ridistribuzione delle tariffe e delle quotazioni nel Web, utilizzando il
motore Sabre Airpricing e Snap (Sabre Negotiated Air Pricing). Anche i
consumatori finali potranno usufruire di un servizio migliore grazie alla
possibilità di individuare la tariffa più conveniente all'interno di una
sempre più ampia selezione di offerte e la possibilità di visualizzare le
tariffe Confidenziali anche nelle soluzioni via Web. Le market fares di Lot
si vanno ad aggiungere a quelle di Air France, British Airways, Cyprus
Airways, El Al, Iberia, Lufthansa, Klm e Nothwest già presenti in Sabre.
AL MIPIM DI CANNES UN DIBATTITO SUL
TEMA DELLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO
Milano, 7 marzo 2003 - L'assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune
di Milano Gianni Verga è intervenuto oggi al convegno organizzato
dall'Agenzia del Demanio sul tema "La valorizzazione del patrimonio
immobiliare pubblico in Italia". Durante la conferenza sono state
illustrate, attraverso alcuni casi esemplari, le differenti forme che può
assumere la cooperazione tra enti locali e Agenzia del Demanio, in funzione
delle diverse caratteristiche dei contesti e degli specifici obiettivi di
valorizzazione e sono state messe in evidenza le opportunità di mercato che
questi interventi possono generare. L'assessore Verga ha ricordato come la
sottoscrizione, avvenuta lo scorso 3 marzo, del protocollo d' intesa tra il
Comune di Milano e il Ministero dell'Economia e delle Finanze abbia dato il
via al processo di valorizzazione degli immobili dello Stato presenti su
territorio comunale. Nel protocollo, il Ministero dell'Economia e delle
Finanze, attraverso l'Agenzia del Demanio, rappresenta al tempo stesso il
soggetto promotore dell'iniziativa ed il soggetto che cede la proprietà di
alcuni beni statali all'amministrazione comunale. Il Comune rappresenta al
tempo stesso l'ente locale, in coerenza con le esigenze di sviluppo e di
riqualificazione urbanistica del territorio cittadino - istruisce e porta a
compimento il processo di valorizzazione - ed il soggetto che acquisisce i
beni di proprietà statale. "Per la prima volta - ha sottolineato Verga
- si e' trovata un'intesa fra Stato e Comune sulla metodologia da impiegare
per la valutazione e la valorizzazione di beni statali, a differenza di
quanto accadeva in passato quando il Comune era chiamato a pronunciarsi su
una proposta già formulata dallo Stato. Con la sottoscrizione del
protocollo d'intesa - ha continuato Verga - oltre a stabilire un metodo,
Stato e Comune possono procedere alla valorizzazione, sia in termini
economici che ambientali, di beni pubblici soddisfacendo tanto l'interesse
patrimoniale dello Stato quanto l'interesse generale della città". Il
"pacchetto" degli immobili oggetto di valorizzazione da parte del
Comune di Milano è composto da un equilibrato mix di edifici ubicati in
zone strategiche dal punto di vista dello sviluppo urbano (come Palazzo
Litta in corso Magenta, la Caserma Garibaldi in piazza Sant'Ambrogio, la
Dogana in via Valtellina) e di aree non edificate situate in zone in cui
sono previsti, o in corso di attuazione, piani di trasformazione urbana di
ampia portata (le aree in viale Forlanini, in piazzale Accursio, in via
Corelli e in zona Rogoredo). "Oggi - ha concluso Verga - questi luoghi
rappresentano una sorta di " buchi neri nella città ", ovvero
spazi non conosciuti, non vissuti, non utilizzati dai cittadini. Il nostro
obiettivo più grande è fare in modo che questi buchi neri diventino luoghi
di vita, d'incontro. Va letta in questa direzione, la trasformazione della
Caserma Garibaldi in piazza Sant'Ambrogio, che costituisce proprio uno di
quei buchi neri, ma che oggi rappresenta l'avvio di una più ampia
trasformazione che interesserà tutte le altre caserme di Milano, che spesso
si trovano in luoghi privilegiati della nostra città".
OGM: LA COMMISSIONE AFFRONTA IL
PROBLEMA DELLA COESISTENZA TRA LE COLTURE TRANSGENICHE E LE ALTRE
COLTURE
Bruxelles, 7 marzo 2003. Il tema del dibattito strategico svoltosi oggi in
seno alla Commissione è quello della coesistenza tra colture transgeniche,
convenzionali e biologiche. Gli aspetti affrontati vanno dal concetto di
coesistenza, ai lavori preliminari fino ad oggi realizzati, alle possibili
misure di gestione agricola, alla fattibilità dell'istituzione di zone
indenni da colture geneticamente modificate e infine alla responsabilità
della presenza accidentale di Ogm. Si è inoltre discusso delle possibili
opzioni strategiche e delle misure da adottare livello nazionale e
comunitario. La Commissione ha osservato che la questione della coesistenza
riguarda le conseguenze economiche della presenza accidentale di Ogm in
prodotti agricoli ottenuti da colture non geneticamente modificate. Il
principio che vi sottende è che gli agricoltori dovrebbero poter scegliere
liberamente quale tipo di coltura praticare, convenzionale, transgenica o
biologica. All'interno dell'Unione Europea non si dovrebbe escludere nessuna
forma di agricoltura. Il dibattito odierno costituirà il punto di partenza
per una tavola rotonda sulla coesistenza che si terrà il 24 aprile 2003,
alla quale saranno invitate a esprimersi tutte le parti interessate. La
Commissione presenterà quindi rapidamente una serie di orientamenti sul
tema della coesistenza. "La coesistenza pone problemi che non possono
rimanere senza risposta. È importante definire norme e un quadro giuridico
precisi, sia livello nazionale che a livello UE. Ma sia ben chiaro che la
coesistenza ha attinenza con problemi di ordine economico e giuridico e non
certo con eventuali rischi o con la sicurezza alimentare, in quanto nell'UE
possono essere utilizzati soltanto Ogm autorizzati. L'applicazione di misure
attinenti alla coesistenza non è nuova. Nell'agricoltura convenzionale, ad
esempio, i produttori di sementi vantano una lunga esperienza
nell'applicazione di pratiche di gestione agricola intese a garantire la
purezza delle sementi prodotte. Il prossimo passo sarà quello di
approfondire il dibattito con gli Stati membri e con le parti interessate
sulle varie opzioni a disposizione. La Commissione presenterà quindi
rapidamente una serie di orientamenti in materia", ha affermato Franz
Fischler, Commissario all'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca. Che
cos'è la coesistenza? L'utilizzazione di Ogm autorizzati nell'UE avrà un
impatto anche sulla produzione agricola. I problemi che si pongono sono, in
particolare, come gestire la commistione accidentale tra organismi
geneticamente modificati e prodotti agricoli non transgenici, dovuta alla
presenza di impurezze nelle sementi, all'impollinazione incrociata (varietà
allogame), a piante spontanee (piante che si riseminano da sole, provenienti
soprattutto da precedenti culturali), o anche alle pratiche seguite per la
raccolta, il magazzinaggio e il trasporto, e inoltre il problema delle
conseguenze economiche che possono derivarne. Se il settore agricolo vuole
offrire un'ampia scelta di prodotti ai consumatori deve essere in grado di
mantenere sistemi di produzione differenziati. L'esempio più comunemente
citato di perdita di reddito derivante dalla commistione è quella degli
agricoltori convenzionali o dediti alla produzione biologica che si trovano
costretti a vendere i loro prodotti ad un prezzo più basso a causa della
presenza accidentale di Ogm in misura superiore alle tolleranze ammesse.
L'esempio opposto è quello del deprezzamento di uno speciale prodotto
transgenico in cui siano accidentalmente presenti prodotti non transgenici.
Esempi di misure di gestione agricola * distanze di separazione tra
particelle; * zone tampone; * barriere ai pollini; * lotta contro le piante
spontanee (che si riseminano); * rotazione delle culture e scaglionamento
della piantagione in modo da differenziare i periodi di fioritura; *
sorveglianza nelle fasi della coltura, della raccolta, del magazzinaggio,
del trasporto e della trasformazione. La questione delle zone indenni da Ogm
La Commissione considera che sia possibile concludere accordi a livello
locale su base volontaria tra agricoltori oppure tra agricoltori e
industrie, per garantire l'assenza di determinati Ogm in zone specifiche.
Esistono già alcuni esempi di questo tipo di accordi per colture che
richiedono il rispetto di norme di purezza molto severe o per misure di
isolamento da altre colture, come nel caso della colza da olio ad alto
tenore in acido erucico. Occorre tuttavia escludere un divieto generale
delle colture transgeniche negli Stati membri, in quanto la tutela di
interessi economici non può da sola costituire una giustificazione
giuridicamente valida per l'imposizione di severe restrizioni alle libertà
fondamentali. Inoltre, l'istituzione di zone indenni da Ogm contro la volontà
di taluni agricoltori sarebbe in contraddizione col principio stesso della
coesistenza. Responsabilità È stata sollevata la questione di vagliare se
sia necessario disciplinare a livello europeo la possibilità di indennizzo
delle perdite economiche connesse ad un'eventuale contaminazione genetica.
Nel rispetto del principio della sussidiarietà, la Commissione ritiene che,
in una prima fase, occorra appurare se le normative nazionali vigenti non
contengano già disposizioni in materia sufficienti ed equivalenti. Un'altra
questione è quella di stabilire un nesso di causalità tra l'azione e il
danno subìto. Soluzioni in funzione delle diverse specie coltivate
Nell'affrontare il tema della coesistenza occorre tener conto delle
differenze esistenti tra le specie vegetali e tra le varietà all'interno
della stessa specie dal punto di vista del loro potenziale di disseminazione
nei campi vicini. Da uno studio del Centro comune di ricerca e da una
recente relazione di un gruppo di esperti danese sulla coesistenza è emersa
la conferma che le probabilità di commistione, e quindi le misure intese a
limitarla, sono strettamente legate alle specie coltivate. Nello studio
danese si afferma anche che se si limita la percentuale di Ogm al 10% e si
fissa una tolleranza generale dell'1% per la presenza accidentale di colture
transgeniche nelle colture non transgeniche, la coesistenza può essere
garantita in Danimarca per la maggior parte delle colture (barbabietole,
granturco, patate, orzo, grano, avena, triticale, segale, lupini, fave e
piselli). Per determinate colture potrà essere opportuno modificare le
attuali pratiche agricole, mentre in altri casi, nel rispetto delle suddette
condizioni, virtualmente non esistono difficoltà di coesistenza. Tuttavia,
nel caso della colza oleaginosa e della produzione di sementi di determinate
varietà vegetali, la coesistenza pone problemi maggiori e prima di poter
delineare eventuali orientamenti è necessario procedere ad una valutazione
più approfondita. Nella scelta di misure efficaci ed economiche intese a
garantire la coesistenza di sistemi produttivi diversi è determinante tener
conto delle differenze e delle peculiarità a livello locale. Per un numero
limitato di colture, soprattutto per la colza da olio, le misure intese a
garantire la coesistenza potranno comportare cambiamenti significativi nelle
pratiche agricole.
ENTI RICERCA: ANCHE DAL CONSIGLIO
DIRETTIVO CNR RICHIESTE DI MODIFICHE AL DECRETO MORATTI
Roma, 7 marzo 2003 - I Dipartimenti - organi intermedi tra il Consiglio di
Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e i suoi Istituti,
che la riforma Moratti ha introdotto nella nuova organizzazione del
principale ente di ricerca pubblico italiano - così come sono non
convincono i membri del Consiglio Direttivo. A ribadire le critiche mosse da
più parti sono cinque componenti dell'organo di gestione del Cnr - Giovanni
Cannata, Luigi Capogrossi Colognesi, Lucia Padrielli, Giuseppe Rotilio e
Antonio Sgamellotti - che in una lettera inviata al Ministro Moratti
lamentano soprattutto il rischio di "un rafforzamento di quel
centralismo burocratico di cui ha sofferto e soffre tuttora il Cnr".
Ove però restassero come organi di coordinamento delle attività di
ricerca, queste nuove strutture potrebbero assolvere ad una funzione
"opportuna e necessaria". Altro punto sul quale i rappresentanti
del Consiglio Direttivo del Cnr non sono d'accordo è la previsione di
organi di consulenza scientifica di nomina politica: "La comunità dei
ricercatori - scrivono i membri del Cd -, in Italia come negli altri paesi
avanzati, non può e non deve essere concepita come un gruppo eterodiretto
di salariati dipendenti, semplici esecutori, anche se di alto livello, di
disegni definiti dall'alto". Tra i difetti più vistosi della riforma,
l'attuale Consiglio Direttivo individua infine la mancata previsione nel
futuro Consiglio di Amministrazione di una "presenza elettiva di
rappresentanti della comunità scientifica". Proprio oggi pomeriggio
una delegazione del Consiglio Direttivo si confronterà su questi temi con
il Viceministro della Ricerca, On. Guido Possa.
SCAMBIO CULTURALE TRA REGGIO EMILIA E
LA SPAGNA A PARTIRE DA LUNEDÌ 10 MARZO E PER TRE SETTIMANE, CENTRO SERVIZI
P.M.I. OSPITA NELLA PROPRIA IMPRESA SIMULATA QUATTRO RAGAZZI SPAGNOLI
Reggio Emilia, 7 marzo 2003 - A partire da lunedì prossimo 10 marzo, Centro
Servizi P.M.I., società di formazione dell'Api di Reggio Emilia, ospita per
tre settimane, all'interno della propria impresa simulata, quattro ragazzi
spagnoli. I quattro ragazzi, due maschi e due femmine, saranno inseriti nel
gruppo classe di un corso di formazione post-diploma, durante il quale
parteciperanno attivamente alle ore di simulazione d'impresa previste dal
corso reggiano e svolte nell'impresa simulata di Centro Servizi P.M.I. In
Spagna, tutti e quattro i ragazzi - Gonçal Garcia Sellarés, Marta Moralejo
Rodriguez, Lleixà i Miralles Montserrat e Jordi Martínez Castaño - sono
infatti iscritti a corsi di formazione professionale basati sulla
simulazione d'impresa, ossia sull'apprendimento in un contesto che riproduce
fedelmente la realtà operativa di un'azienda, dalle dinamiche commerciali
(essendo 5.000 le imprese simulate in tutto il mondo) alle problematiche
contabili, dal rapporto con le banche alle strategie di marketing. L'idea di
uno scambio culturale nasce proprio dalla volontà degli organismi che in
Spagna e in Italia gestiscono la rete di imprese simulate del proprio
territorio (per l'Italia la Centrale Nazionale delle Imprese Simulate è a
Ferrara e coordina circa 300 imprese simulate) di favorire il confronto fra
imprese simulate diverse, inserite in un contesto economico e sociale
differente e pertanto portatrici di caratteristiche peculiari. L'impresa
simulata di Centro Servizi P.M.I. è l'unica presente a Reggio Emilia ed è
stata scelta dalla Centrale Nazionale spagnola per questo scambio culturale
in quanto, oltre ad essere una delle imprese simulate che garantisce
maggiore continuità alle attività, è ritenuta l'impresa simulata meglio
organizzata in Italia, strutturata e gestita in modo tale da consentire la
"formazione in simulazione" non solo ai giovani, ma anche alle
persone adulte già occupate. La rete spagnola di imprese simulate,
protagonista insieme a Centro Servizi P.M.I. di questa iniziativa, è una
delle più attive di tutto il circuito mondiale, non tanto e non solo per il
numero di imprese simulate presenti in Spagna, ma soprattutto per la
frequenza con cui la simulazione d'impresa viene utilizzata come metodologia
di formazione. Infolink: www.cspmi.it
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