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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Giugno 2008
INTERCETTAZIONE: NOZIONE  
 
L´intercettazione di conversazioni o comunicazioni telefoniche e di altre forme di telecomunicazione è un mezzo di ricerca della prova disciplinato dall´art. 266 e seguenti del codice di procedura penale. L’intercettazione è consentita solo nei procedimenti relativi ai seguenti reati: delitti non colposi per i quali è prevista la pena dell’ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’art. 4; delitti contro la pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’art. 4; delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope; delitti concernenti le armi e le sostanze esplosive; delitti di contrabbando; reati di ingiuria (594 c. P. ), minaccia (612 c. P. ), molestia o disturbo alle persone (660 c. P. ) col mezzo del telefono; delitti previsti dall’articolo 600-ter, terzo comma, del codice penale. L’intercettazione è disposta con decreto motivato del pubblico ministero (Pm) dopo autorizzazione del giudice per indagini preliminari (Gip) e compiuta dalla Polizia giudiziaria.  
   
   
INTERCETTAZIONI: PROCEDURA E LIMITAZIONI  
 
Poiché l´intercettazione tende a limitare alcune importanti libertà riconosciute dalla Costituzione, come la libertà di comunicazione del pensiero (art. 15) e la libertà domiciliare (art. 14) specifiche norme procedurali tendono a garantire la legittimità. Le comunicazioni intercettate sono registrate e delle operazioni è redatto verbale. Al termine dell´attività di intercettazione verbali e registrazioni sono immediatamente trasmessi al pubblico ministero. Entro 5 giorni dalla conclusione dell´attività va effettuato il deposito degli stessi con in allegato gli atti di disposizione e di convalida. Gli atti sono a disposizione dei difensori e delle parti. Il giudice dispone infine l´acquisizione delle conversazioni e dei flussi di comunicazioni informatiche e telematiche indicate dalle parti che non appaiono manifestamente irrilevanti, e procede anche di ufficio allo stralcio delle registrazioni e dei verbali di cui è vietata l´utilizzazione. .  
   
   
INTERCETTAZIONI: NUOVE DISPOSIZIONI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI  
 
Il Consiglio dei Ministri n. 5 del 13 giugno 2008 ha approvato, su proposta del Ministro della giustizia, Angelino Alfano, un disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, che modifica la disciplina vigente in materia di astensione del giudice, degli atti di indagine ed integra la disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Il provvedimento ha due punti di forza: arginare la diffusione incontrollata dei contenuti delle intercettazioni e ridimensionare gli oneri derivanti dalle operazioni di intercettazione. Il provvedimento tiene in considerazione il diritto alla riservatezza tutelato dall’articolo 15 della Costituzione e i principi affermati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, secondo cui la legge dello Stato deve garantire un’adeguata protezione della privacy, attraverso la definizione delle categorie di persone assoggettabili a intercettazioni e la natura dei reati; l’individuazione di un termine massimo per la durata delle intercettazioni e la tutela degli interlocutori che siano stati causalmente intercettati. Si riconosce altresì la responsabilità amministrativa della testata giornalistica intesa come soggetto giuridico. Altre novità consistono nell’introduzione del termine di durata massima delle intercettazioni, pari a tre mesi, e nella riduzione del numero dei reati. Le nuove limitazioni non si applicheranno, tuttavia, ai reati per mafia, terrorismo e altri reati di gravissimo allarme sociale. Il disegno di legge prevede, infine, la pena della reclusione fino a cinque anni per chi utilizza o rivela le intercettazioni o altre notizie coperte da segreto, avendo conoscenza qualificata degli atti del procedimento penale, e l’aumento della pena per il giornalista che pubblica arbitrariamente, anche per riassunto, le intercettazioni di cui è vietata la pubblicazione: arresto da uno a tre anni e sanzione da 500 a 1. 032 euro. Come è noto, in questo caso, non è possibile applicare alcuna misura cautelare, neppure interdittiva. .  
   
   
FNSI, ORDINE E UNCI: COMITATO PER LA GESTIONE DELL´EMERGENZA  
 
La Giunta della Federazione nazionale della stampa, riunita in via straordinaria in segno di protesta contro il disegno di legge sulle intercettazioni ha deciso la mobilitazione. "Giornalisti uniti per contrastare il ddl che impedisce le informazioni sulle indagini e quindi sui fatti che contano per la vita delle persone: per questo - annuncia il segretario della Fnsi, Franco Siddi - è stato deciso che si arriverà anche allo sciopero, anche per più giorni, tutti insieme, consapevoli che la vicenda avrà una conclusione non immediata. Prima dello sciopero scatterà immediatamente una serie di iniziative, anche d´intesa con la Fieg, per avviare una vera e propria campagna di collegamento con i cittadini e di informazione pulita sull´argomento". Nel corso della settimana i vertici di Fnsi incontreranno Ordine dei giornalisti, Unione cronisti e direttori delle testate italiane. A seguire, ci saranno altri incontri con importanti voci del diritto e con i gruppi parlamentari. Siddi ha anche annunciato che gli organi dirigenti di Fnsi, Ordine e Unci hanno anche costituito "un comitato per la gestione dell´emergenza, per assumere le decisioni che riterrà via via necessarie in base agli sviluppi della vicenda" .  
   
   
INTERCETTAZIONI: LA POSIZIONE DELL’ODG  
 
Il segretario del Consiglio nazionale dell´Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, ha annunciato che l´Ordine dei giornalisti «non rispetterà la norma del disegno di legge del governo - ove fosse approvata dal Parlamento - che dispone la sospensione dal servizio o dall´esercizio della professione fino a tre mesi del giornalista che pubblicherà atti di indagine preliminare, ove sia evidente il pubblico e legittimo interesse dei cittadini a conoscere la verità». «Non saremo strumento per applicare la pena accessoria della sospensione ad una norma già sconcertante – ha spiegato Iacopino - che prevede, con meccanismi non ben valutati dal governo, una compressione inaccettabile del nostro dovere di mettere i cittadini in condizione di conoscere la verità. Non si tratta di un atto di ribellione, ma della consapevolezza che un Ordine professionale come il nostro ha l´obbligo, prima di tutto, di rispettare il diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati, in maniera piena e veritiera, con equilibrio, onestà e rispetto rigoroso delle persone, anche di quelle direttamente coinvolte in vicende di interesse pubblico». Per il segretario del Consiglio dell´Ordine, «la norma, per di più, così come è concepita - imponendo che la sanzione accessoria sia comminata entro 30 giorni - viola diritti elementari di difesa che anche i cittadini giornalisti possono rivendicare». Iacopino si è augurato che «il governo, ancor prima di un intervento riparatore del Parlamento, valuti tutte le conseguenze di misure che trasmettono la sensazione non già che si vogliano tutelare i diritti dei singoli, che vanno garantiti a tutti anche quelli oggetto diretto delle indagini, ma che si punti a sottrarre ai cittadini elementi importanti di conoscenza di ciò che accade nella società» .  
   
   
INTERCETTAZIONI: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE FIEG  
 
Il Presidente della Fieg, Boris Biancheri, ha affermato che "limitare le intercettazioni alle indagini relative a reati di terrorismo e criminalità organizzata non mi sembra affatto una buona idea". Ed ha aggiunto: "Un sequestro di persona o la corruzione di un pubblico ufficiale che non hanno connessioni con mafia o camorra non sono meno gravi per questo. Quel che è necessario è che le intercettazioni siano disposte solo in caso di assoluta necessità e che venga tutelato rigorosamente il segreto istruttorio. Si parla di punire il giornalista che scrive una notizia o l´editore che la pubblica: ma va punito in primo luogo chi, violando il dovere di mantenere il segreto sul contenuto di una intercettazione, l´ha comunicata o lasciata trapelare all´esterno".  
   
   
CONSIGLIO DEI MINISTRI: LA MANOVRA  
 
Il Consiglio dei Ministri n. 6 del 18/06/2008, fra le varie decisioni assunte, ha anche approvato, su proposta dei Ministri dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti, dello sviluppo economico, Claudio Scajola, per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, e del lavoro, salute e politiche sociali, Maurizio Sacconi, una manovra, articolata su un decreto-legge ed un disegno di legge, per il varo di disposizioni complessivamente volte a promuovere lo sviluppo (anche mediante misure di semplificazione di procedimenti amministrativi concernenti la libertà di iniziativa economica), a restituire potere d’acquisto ai cittadini, a razionalizzare l’efficienza e l’economicità dell’organizzazione amministrativa, a perseguire obiettivi di perequazione tributaria ed a semplificare procedimenti che incidono su questi aspetti. Gli obiettivi delle norme in materia di lavoro sono: incoraggiare la maggiore propensione delle imprese ad assumere attraverso la de-regolazione della gestione dei rapporti di lavoro; promuovere una più agevole regolarizzazione di tutti quei rapporti di lavoro che oggi sono quasi sempre irregolari; superare ogni limite alla piena cumulabilità dei redditi da lavoro e da pensione. La manovra assicura altresì obiettivi di stabilizzazione della finanza pubblica, nel rispetto di quelli concordati in Europa, sul triennio 2009, 2010, 2011 .  
   
   
CONSIGLIO DEI MINISTRI: MISURE CONTRO I FENOMENI “PERSECUTORI”  
 
Il Consiglio dei Ministri n. 6 del 18/06/2008, fra le varie decisioni assunte, ha anche approvato, su proposta del Ministro per le pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna, e del Ministro della giustizia, Angelino Alfano, un disegno di legge che predispone misure idonee a contrastare fenomeni “persecutori”, ovvero quei comportamenti ripetuti, consistenti in molestie e minacce, che creano nella persona offesa paura per la propria incolumità o per quella di persone legate da vincoli di parentela o di affetto, tali da indurre a modificare il proprio stile di vita in maniera significativa. Viene introdotta nel codice penale una nuova figura di reato, quella degli “atti persecutori” (articolo 612-bis), nonché una nuova ed idonea misura cautelare e la previsione di strumenti che favoriscano le indagini (intercettazioni telefoniche in particolare, necessarie in considerazione del fatto che il fenomeno si realizza spesso a mezzo di telefono).  
   
   
INNOVAZIONE: ISTITUZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE  
 
Nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 12 giugno 2008 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 aprile 2008, “Istituzione della Giornata nazionale dell´innovazione”, che si tiene il secondo martedì di giugno di ogni anno. In tale giornata le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, assumono, nell´ambito delle rispettive competenze, iniziative volte ad informare e sensibilizzare i cittadini sui temi legati all´innovazione. E’ stato istituito per concessione del Presidente della Repubblica italiana, presso la fondazione nazionale per l´innovazione tecnologica Cotec, il Premio nazionale per l´innovazione. Il premio consistente in un riconoscimento pubblico per le innovazioni realizzate, è conferito, a partire dall´anno 2009, in occasione della giornata nazionale dell´innovazione, ai vincitori dei premi per l´innovazione assegnati annualmente a livello nazionale nei settori dell´industria, dell´università, della pubblica amministrazione e del terziario. L´individuazione dei premiati e le modalità di attribuzione del premio sono stabilite con decreto del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Per sottolineare l´importanza della giornata nazionale dell´innovazione, il Dipartimento per l´innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con la Fondazione nazionale per l´innovazione tecnologica Cotec, con il Cnipa e con le altre amministrazioni interessate, organizza, a partire dall´anno 2009, nel medesimo giorno, un convegno nazionale sull´innovazione.  
   
   
INNOVAZIONE: PRIMA GIORNATA NAZIONALE  
 
A Roma, lo scorso 10 giugno, si è svolta la prima Giornata Nazionale dell´Innovazione nel corso della quale è stato presentato il Rapporto annuale sull´innovazione 2008 curato dalla Fondazione Cotec. Dallo studio risulta in crescita la spesa in ricerca e sviluppo delle imprese italiane (+6% tra il 2000 e il 2005), che copre ora più della metà della spesa complessiva italiana in ricerca. Cambia inoltra la cultura tecnologica delle Pmi, che si aprono maggiormente all´innovazione, sia in relazione al lancio di nuovi prodotti che agli investimenti in Ict. Aumenta però anche il divario di innovazione tra le regioni del nord e quelle del Mezzogiorno. Per la spesa in ricerca e sviluppo rispetto al Pil, si passa dall´1,81% del Piemonte allo 0,37% della Calabria, mentre per i brevetti europei (calcoltati per milione di abitanti) il salto è tra Emilia Romagna e Lombardia (rispettivamente 107,6 e 93,9), da un lato, e Calabria, Sardegna e Campania (rispettivamente, 0,8, 4 e 5,8), dall´altro. Per visualizzare il Rapporto si rinvia al sito web: http://www. Aster. It/cotec_annual_report_2008. Pdf .  
   
   
E-COMMERCE: IL PROBLEMA DELLA CONSEGNA  
 
L´incubo di chi compra on line, secondo la Commissione Ue, non sono le truffe con le carte di credito ma poste e corrieri espressi. Secondo uno studio di Bruxelles, infatti, chi fa acquisti su internet non teme sorprese nel suo estratto conto. Il problema è legato alla consegna del bene. : nell´88% dei casi la merce non è arrivata; nel 6% è arrivata in parte e nel 4% è arrivata in ritardo . .  
   
   
SOPHOS SEGNALA UN PRATICO DECALOGO DI SICUREZZA PER PROTEGGERE LA RETE AZIENDALE  
 
Usare un software antivirus e tenerlo sempre aggiornato: è importante disporre di un sistema in grado di aggiornare tutti i computer regolarmente e tempestivamente: il nuovo malware può diffondersi con estrema rapidità. Inoltre, vanno installate regolarmente le patch del sistema operativo utilizzato, in modo da poter chiudere eventuali vulnerabilità che possono esporre il Pc al pericolo di attacchi virali. Non effettuare mai acquisti suggeriti da e-mail non richieste: il pericolo è di vedere inserito il proprio indirizzo e-mail nelle liste che vengono vendute agli spammer, con il duplice svantaggio di ricevere ulteriore e-mail spazzatura e di aumentare il rischio di finire vittime di frodi. Usate un client firewall sui computer collegati a Internet: un client firewall protegge i computer collegati con il mondo esterno, ecco perché anche chi utilizza un portatile e/o lavora da casa ha bisogno di una protezione firewall. Non rispondere allo spam e ignorare i link al suo interno: rispondere ai messaggi spam, anche semplicemente per cancellare l’abbonamento alla mailing list, non fa altro che confermare la validità dell’indirizzo e-mail allo spammer, che spedirà una maggiore quantità di messaggi. Non usare la modalità “anteprima” nel client di posta: l’opzione “anteprima” apre il messaggio e comunica agli spammer che la loro e-mail è andata a buon fine. Quando si controlla la posta è possibile capire, anche solo in base all’oggetto e al mittente, se si tratta di un messaggio spazzatura. Utilizzare indirizzi secondari e fornirli solo a persone fidate: si consiglia di comunicare l’indirizzo principale solo ad amici e colleghi e di utilizzare gli indirizzi secondari per i moduli web. Non pubblicare mai l’indirizzo principale su forum, newsgroup o altri siti pubblici; gli spammer potrebbero facilmente intercettarli con l’utilizzo di programmi che navigano in internet alla ricerca di indirizzi e-mail. Non rispondete mai ai messaggi che richiedono informazioni finanziarie personali: diffidate delle e-mail che richiedono di inserire password e dettagli relativi a conti bancari o che includono link per effettuare tali operazioni. Le banche e le società di e-commerce di solito non spediscono messaggi di questo genere. Visitate i siti internet delle banche digitando l’indirizzo nell’apposita barra: non selezionate i link presenti nei messaggi di posta indesiderata. I “phisher” possono utilizzare questi collegamenti per reindirizzare l’utente su un sito web fantasma. Meglio digitare l’indirizzo del sito nell’apposita barra per navigare all’interno della pagina autentica. Non cliccate sui popup: se appaiono popup inattesi, come quelli che avvertono della presenza di virus sul computer e che offrono una soluzione, non selezionate il link e non autorizzate nessun download. Potreste scaricare e installare software potenzialmente dannosi. Non salvate le password sul computer o su dispositivi on-line: gli hacker potrebbero essere in grado di accedere al vostro computer e trovare le password. “Seguendo questi accorgimenti di sicurezza e adottando le più aggiornate soluzioni di protezione si potrà contribuire in maniera proattiva alla protezione della Rete aziendale. I pericoli maggiori oggi provengono dal web e si diffondono con estrema rapidità, diventa quindi fondamentale definire policy e impostare criteri di sicurezza sia per quando concerne i propri dipendenti sia per partner, collaboratori e consulenti che spesso utilizzano un collegamento da remoto”, conclude Narisoni. Per maggiori informazioni visitare www. Sophos. It . .  
   
   
DA SOPHOS LE 10 REGOLE DI SICUREZZA INFORMATICA:  
 
In maggio, l’Italia occupa il 12° posto nella classifica dei Paesi che ospitano il maggior numero di siti web infetti ed è 8ª nella Top Ten dei maggior produttori di spam. Per proteggere gli utenti, gli esperti di Sophos hanno stilato un prezioso decalogo di regole di sicurezza It. Il malware viaggia nella Rete al ritmo di una pagina web infetta ogni 14 secondi. Sophoslabs, la rete mondiale dei centri di monitoraggio Sophos dislocati in tutto il mondo, identifica oltre 15. 000 nuove pagine web virali al giorno e una e-mail infetta in media ogni 25. 000. Solo un sito infetto su 5 è stato realizzato dagli hacker per attirare ignari utenti, il restante è rappresentato da siti autentici contagiati. In maggio l’Italia si è attestata 12esima nella classifica dei 15 paesi responsabili di ospitare il maggior numero di siti web infetti, responsabile dello 0. 4% del malware globale; e 8ª (con il 3,6%) nella Top Ten dei paesi che producono la maggior quantità di mail spazzatura. Considerando che la cybercriminalità sta diventando sempre più insidiosa anche da un punto di vista finanziario, Sophos, società leader a livello mondiale nel settore della sicurezza informatica e nella tecnologia di controllo dell’accesso alla rete (Nac), ha stilato un decalogo di regole di sicurezza It. Il vendor britannico, che ha la cultura della sicurezza It al centro della propria mission aziendale, sottolinea l’importanza di attivare una campagna di sensibilizzazione tra gli utenti affinché si riducano i rischi di un utilizzo non appropriato della rete delle organizzazioni. "I dati confermano che il malware continua a viaggiare su internet a ritmi vertiginosi, ogni 14 secondi gli esperti di Sopholabs individuano una nuova pagina web infetta, e nella maggior parte dei casi si tratta di portali autentici infettati dagli hacker, ad esempio della Pa, di università, di agenzie di viaggio, solo uno su cinque è realizzato ad hoc dai pirati informatici. Spesso involontariamente un uso non protetto di internet e della posta elettronica può mettere a serio rischio la rete aziendale. In molti casi è la mancata consapevolezza delle possibili conseguenze a generare il pericolo, ecco perché diventa fondamentale seguire regole ed accorgimenti di sicurezza”, commenta Walter Narisoni, Sales Engineer Manager di Sophos Italia. Sophos segnala quindi un pratico decalogo di sicurezza per proteggere la rete aziendale . . .  
   
   
FEDERICO MOTTA, PRESIDENTE DELL’AIE, ELETTO PRESIDENTE DEGLI EDITORI EUROPEI FEE-FEP)  
 
Un editore italiano a rappresentare tutti gli editori europei: Federico Motta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), è stato eletto venerdì pomeriggio a Varsavia presidente della Federazione degli Editori Europei (Fee-fep), l’associazione, fondata nel 1967, che riunisce gli editori dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. Lo ha deciso l’assemblea della Fee, che rappresenta gli interessi di 26 associazioni nazionali di editori europei presso le istituzioni europee, dalla Commissione al Parlamento: una funzione sempre più importante in considerazione del ruolo che la legislazione comunitaria ha assunto, in particolare per ciò che riguarda la legislazione del diritto d’autore, la società dell’informazione, la protezione dei dati, il commercio elettronico dei contenuti, il regime fiscale dei prodotti culturali ecc. Motta – 53 anni, milanese, amministratore delegato della Federico Motta Editore, insignito nel 2003 dal Ministro della cultura francese della onorificenza di Officier de l’ordre des arts et des lettres, presidente di Sistema Cultura Italia dal 2006 e membro della giunta di Confindustria – sarà il quarto italiano nella storia dell’editoria ad assumere l’incarico di presidente in ambito europeo. Due i temi centrali del mandato di Motta: la fiscalità, per riuscire ad ottenere a livello europeo l’Iva ridotta anche per il libro elettronico e gli audiolibri, ma soprattutto la tutela del diritto d’autore: “Sono ovviamente orgoglioso di questo incarico, che costituisce un importante riconoscimento a tutta l’editoria italiana – ha commentato Motta – ma sono anche preoccupato perché il futuro europeo dell’editoria e soprattutto del diritto d’autore si presenta in pericolo. Dovremo presidiare quanto ottenuto sino ad ora sul piano della tutela della proprietà intellettuale per far sì che le nuove direttive continuino a rispettare la creatività e l’ingegno. Ci sarà tanto lavoro da fare. Siamo pronti, anche a dare risposte innovative a domande nuove. Ritengo infatti sia significativo – ha aggiunto – che questo incarico mi sia conferito pochi giorni dopo la pubblicazione dei lavori del gruppo di esperti, in cui la Fee ha avuto un ruolo importante, sul diritto d’autore nelle biblioteche digitali. E che la strada maestra indicata dalla Commissione sia quella dell’innovazione nella gestione dei diritti, richiamando esplicitamente il progetto Arrow, che l’Aie coordina e al quale la Fee partecipa in modo significativo”.  
   
   
CONTENUTI, WEB E DIRITTO D’AUTORE: IL 25 GIUGNO A ROMA IL CONVEGNO “CREATIVITÀ E CULTURA NEL WEB: OPPORTUNITÀ O MINACCIA?”  
 
Il web mette in pericolo la creatività o costituisce un’incredibile opportunità in più? Ruota intorno a questo interrogativo il convegno organizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) sul tema “Creatività e cultura nel web: opportunità o minaccia?”, in programma per mercoledì, 25 giugno, alle 15 al Tempio di Adriano di Roma. Un’analisi del tema della tutela del diritto d’autore delle opere sul web tra peer-to-peer (lo scambio via web di file relativi a opere protette), tutela dei contenuti, pirateria, rispetto della privacy. Il confronto italiano partirà dall’analisi e dalla posizione di Denis Olivennes, oggi direttore del quotidiano francese Nouvel Observateur ma, in particolare, presidente della Commissione francese per lo sviluppo e la protezione delle opere culturali nella rete e autore del cosiddetto Rapporto Olivennes, che ha analizzato le problematiche del diritto d’autore nell’ambito della diffusione delle opere dell’ingegno sul web e ha posto le basi per il disegno di legge approvato in materia ieri dal Consiglio dei ministri francese. Al suo intervento, che sarà anticipato dal saluto del presidente di Aie Federico Motta e dall’introduzione del presidente di Siae Giorgio Assumma, seguirà una tavola rotonda, moderata sempre dal presidente Assumma, che coinvolgerà esperti di proprietà intellettuale, rappresentanti del mondo dei contenuti e degli internet provider, politici. Si confronteranno infatti l’avvocato esperto di diritto d’autore Luciano Daffarra, il presidente della Fimi Enzo Mazza, il vice presidente di Confindustria Sistemi Innovativi e Tecnologici Stefano Pileri e i membri della Commissione cultura Camera Gabriella Carlucci e Giuseppe Giulietti. Chiuderà il convegno il delegato per la Proprietà intellettuale e segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Mauro Masi. Un dato – Si tratta di un tema di grande attualità se si considera che oggi in Italia i fenomeni della sola “pirateria fisica” - dalla duplicazione di cd, Dvd, fotocopiatura illegale, ecc. (escludendo quei fenomeni di più difficile misurazione economica come il peer to peer, ecc. Che sappiamo da molte indagini di mercato in crescita da parte degli utenti della rete (dal mondo giovanile a quello delle professioni) - valgono almeno 1,2 miliardi di euro. Stiamo parlando di qualcosa come il 20,2% del mercato (a prezzo di vendita) di editoria libraria, musicale e del cinema registrato. Per partecipare al convegno è necessario registrarsi sul sito www. Aie. It compilando l’apposito form.  
   
   
CONVEGNO: DA MANAGER A PROFESSIONISTA  
 
Il prossimo 30 giugno 2008 presso la Sala Falck dell’Assolombarda in Via Chiaravalle, 8 – Milano si svolgerà il convegno organizzato da Aimba, Aldai e Assolombarda con il contributo di Iim – Institute of Interim Management Italian Chapter sul tema delle prospettive per il management Over 40. Alle 16. 30 Stefano di Montezemolo, Presidente Aimba introdurrà i lavori e poi Marco Cecchini - Direttore Aldai, Paolo Citterio - Presidente Nazionale Gidp, Antonio Colombo - Direttore Generale Assolombarda, Gabriella Lusvarghi – Presidente Aiso, Attilio Pellero - Amministratore delegato Taxis, Maurizio Quarta - Managing Partner Temporary Management & Capital Advisors, Gianfranco Rebora - Direttore Istituto di Economia Aziendale Università Carlo Cattaneo – Liuc, Luigi Serio - Responsabile progetti e rapporti istituzionali Istud, Marco Vergeat - Consigliere Responsabile Area Corporate Learning Asfor tratteranno il tema “Evoluzione del mercato del lavoro e strategie di carriera per gli over 402, con il coordinamento di Sergio Luciano - Direttore Economy. In conclusione dei lavori sarà presentato il libro “Game over? – Percorsi professionali per gli over 40”, a cura di Paola Brivio e Maurizio Quarta, Edizioni Franco Angeli. .  
   
   
INDESIT OSPITA IL SETTIMO KNOWLEDGE ECONOMY FORUM DELLA BANCA MONDIALE  
 
Mercoledì 18 giugno, a Fabriano, nella sede di Indesit Company, si è tenuta la seconda giornata del settimo Knowledge Economy Forum, organizzato dalla Banca mondiale, che si tiene per la prima volta in Italia. L’evento, che rappresenta un importante appuntamento nel calendario delle attività della Banca Mondiale, è stato inaugurato ad Ancona presso l’Università Politecnica delle Marche. Il tema al centro del forum è stato l’assorbimento della tecnologia da parte delle pmi orientate all’innovazione per cercare di capire come gli investimenti in innovazione e la valorizzazione del patrimonio di conoscenza possano trainare lo sviluppo delle pmi, e la scelta delle Marche e di Fabriano è legata alla volontà di valorizzare il percorso di sviluppo seguito dalle imprese marchigiane che appare di estremo interesse per le economie in transizione dell’area Eca (Europe Central Asia). I lavori hanno ricompreso anche una serie di riflessioni sulle più appropriate politiche di sostegno all’innovazione delle imprese, sul rapporto tra globalizzazione e tecnologia e sulle nuove policy per l’innovazione regionale nelle Marche, nell’ottica del mantenimento della competitività attraverso il rapporto virtuoso tra imprese e istituzioni, e si sono conclusi con due visite nei distretti dell’elettromeccanica a Fabriano e del mobile a Pesaro. Il giorno successivo i partecipanti al Forum si sono trasferiti da Ancona alla sede Indesit a Fabriano, dove ad accoglierli per un saluto di benvenuto c’era il Vicepresidente della Società, Andrea Merloni. I partecipanti hanno quindi sostenuto tre sessioni di lavoro con autorevoli esponenti della Banca Mondiale, delegazioni dei settori governativi e dell’impresa privata dei trenta paesi dell’area Eca, docenti delle maggiori università italiane ed europee, rappresentanti delle Istituzioni e della Indesit. L’intero programma completo è disponibile al link: http://web. Worldbank. Org/ .