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Notiziario Marketpress di
Venerdì 25 Giugno 2010 |
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GIARDINAGGIO ALPINO AL GRAN PARADISO - DAL 2 AL 4 LUGLIO "FLORALPE" CORSO DI GIARDINAGGIO CON ANNA PEYRON
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Da venerdì 2 a domenica 4 Luglio il Giardino Botanico Alpino Paradisia ospiterà Floralpe, primo corso di giardinaggio alpino, un´iniziativa organizzata dal Parco Nazionale Gran Paradiso e da Fondation Grand Paradis in collaborazione con i vivai Anna Peyron di Castagneto Po e Cascina Bollate di Milano. All´interno del Giardino Botanico Alpino Paradisia (Cogne, frazione Valnontey) un piccolo appezzamento di terreno sarà dedicato all´apprendimento delle tecniche colturali più adatte per poter avere nel proprio giardino alcune delle più belle specie delle nostre Alpi. Il programma prevede un´introduzione dedicata alle piante alpine in natura, che sarà curata dalla direttrice del Giardino, Laura Poggio, e una parte di tecnica colturale che sarà curata da tecnici vivaisti provenienti dal Vivaio di Anna Peyron, una delle più note florovivaiste ed esperte di rose italiane, e dal Vivaio Cascina Bollate di Milano, una struttura sperimentale in cui i detenuti del carcere di Milano lavorano a fianco di giardinieri professionisti. Grazie agli approfondimenti sulla vita, le necessità e le caratteristiche delle specie alpine coltivabili, gli appassionati di giardinaggio potranno imparare ad allestire un piccolo giardino roccioso a casa propria. I partecipanti a Floralpe che arriveranno a Cogne venerdì 2 saranno accolti alle 21 da una guida del Parco presso l´Officina di attività Ambientali "La stambeccaia" con la presentazione del Parco, del Giardino Alpino e del programma di attività. Il corso occuperà l´intera giornata del sabato (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 con una pausa al ristorante Valnontey) e si concluderà domenica 4 con un´escursione in natura per osservare le piante alpine nei loro habitat: partenza alle 9 e rientro verso le 16. L´approfondimento sulle piante alpine sarà una buona occasione per tutta la famiglia per visitare il Paradisia che ospita oltre 1000 specie botaniche non solo delle nostre montagne ma anche di gruppi montuosi di tutto il resto del mondo. All´interno si trovano, inoltre, l´esposizione petrografica che raccoglie alcuni campioni di rocce tipiche della Valle di Cogne e di altre zone del Parco, la collezione dei licheni e il giardino delle farfalle. Il corso sarà attivato con un minimo di 16 partecipanti e prevede un massimo di 30 iscritti. Quota di partecipazione 80 euro a persona (comprensivi di accoglienza del venerdì sera, corso e pranzo del sabato, materiale didattico, una piantina omaggio e visita guidata della domenica). Per il pernottamento gli interessati potranno scegliere uno degli alberghi di Cogne oppure una semplice sistemazione nelle foresterie del Parco, rivolgendosi alla Segreteria Turistica di versante (Fondation Grand Paradis tel. 0165 749264) In caso di maltempo l´iniziativa sarà rimandata al fine settimana dal 9 all´11 Luglio 2010. Www.pngp.it Informazioni: Segreteria Turistica del Parco, tel. 0165 749264 Prenotazioni: Consorzio operatori turistici Cogne, tel. 0165 - 74.835 Per arrivare: dalla A5 uscita Aosta Ovest-sanit Pierre prendere la Sr47 per Cogne-aymavilles |
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WEEKEND NELLA "VALLE FANTASTICA" DEL PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO – 3/4 LUGLIO |
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Idee weekend per Sabato 3 e Domenica 4 Luglio 2010 in provincia di Torino, nei territori del Parco nazionale del Gran Paradiso, in Val Soana. Valprato Soana e Ronco Canavese (A5 uscita Ivrea) ospitano gli appuntamenti del progetto "Una Valle Fantastica": un fine settimana all´insegna di incontri e proposte legati alla Biodiversità, tema dell´anno 2010. Un programma aperto a turisti di ogni età, messo a punto dall´Ente Parco in collaborazione con la Comunità Montana Valli Orco e Soana e i comuni locali con escursioni guidate, animazioni, spettacoli ma anche punti di ristoro e degustazioni di prodotti locali. Ad esempio Sabato 3 dopo la cena tipica delle 20.30 presso lo stand della Proloco di Valprato (13€ prenotazione al 340-6620561), i visitatori potranno raggiungere a piedi il grazioso borgo di Chiesale per un tuffo nel passato con lo spettacolo di masche e giocolieri al chiaro di luna e delle fiaccole dopo le 22. Domenica invece si celebrerà la Festa del Pane con l´escursione di circa un´ora seguita da cottura del pane nel forno storico di Boschettiera (partenza alle 9.15 da Forzo) e pranzo con prodotti tipici (escursione guidata e pranzo 15€ prenotazione al 348-0438605). "La conoscenza del territorio passa anche attraverso i profumi e i sapori dei prodotti naturali e della tradizione artigianale" spiega Michele Ottino, Direttore del Parco nazionale Gran Paradiso "Per questo oggi è importante offrire a chi si avvicina alle nostre realtà anche la possibilità di assaporare e ritrovare la qualità dei prodotti enogastronomici realizzati con grande attenzione all´impatto ambientale e al recupero di valori che costituiscono il tessuto connettivo della nostra cultura". Il primo weekend di Luglio rappresenterà dunque anche una buona occasione per scoprire il nuovo Marchio Qualità Gran Paradiso, ideato dall´ente Parco per certificare non solo la qualità e la provenienza dei prodotti (o dei servizi) locale, ma anche la competenza degli operatori nell´operare in termini di basso impatto energetico. La "Valle Fantastica" tutta da scoprire salendo da Castellamonte-cuorgné verso Pont e poi sulla Sp47 per 15 Km... È dunque anche un modo per avvicinarsi agli appuntamenti che caratterizzano l´estate nel versante piemontese del Parco Nazionale Gran Paradiso, tutti legati dal fil-rouge del turismo consapevole e dalle camminate dell´iniziativa di mobilità sostenibile "A Piedi Tra Le Nuvole". Un modo per respirare aria buona, rigenerarsi ma anche rifornire la dispensa estiva con prodotti sani e non facili da reperire altrove. Tutti i weekend tra Sabato 11 Luglio e Domenica 29 Agosto saranno infatti caratterizzati da incontri, escursioni guidate ma anche mercatini e degustazioni. Voluto dall´Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, il progetto mira a diffondere il concetto di turismo sostenibile proponendo ai turisti di abbandonare l´auto nei weekend per scoprire "a piedi" le grandi risorse del Parco, fra Valle Orco e Soana (Piemonte) e Valsavarenche (Valle d´Aosta), garantendo comunque un accesso al Colle del Nivolet a 2.612 mt. Attraverso un servizio di navette (Gtt 800217216 - www.Gtt.to.it ). Informazioni "Una Valle Fantastica": Ufficio Turistico Ronco Canavese 0124-817377 Informazioni "A piedi tra le nuvole": 0124-953166 www.Pngp.it |
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MILANO (MUSEO FONDAZIONE LUCIANA MATALON): "PACKAGING ART: TESTIMONE DEL TEMPO", MOSTRA PERSONALE DI GIORDANO REDAELLI 1°/28 LUGLIO 2010 |
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Giovedì 1 luglio ore 18,30 il Museo Fondazione Luciana Matalon presenta Packaging art: testimone del tempo, mostra personale di Giordano Redaelli. Redaelli realizza le sue opere unendo il collage del packaging dei più comuni prodotti di consumo quotidiano all´intervento pittorico, fino a farle divenire testimoni dei feticci del nostro tempo, palesando ma al contempo rinnovando e rendendo più consapevole il nostro relazionarci ad essi. Dalla piena consapevolezza di questa identità globale viene a noi dalle sue opere anche il messaggio dell´essere "Qui e ora". Giordano Redaelli vive in Brianza e alterna l´attività di grafica e visual design a quella di pittore. Formatosi professionalmente presso la Scuola Grafica Salesiana e la Scuola Superiore d´Arte del Castello, frequenta contemporaneamente la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Approfondisce poi l´uso delle nuove tecnologie conseguendo un master all´Istituto Europeo di Design. Dopo essere stato Art director della rivista "Sorrisi e Canzoni Tv", apre uno studio di grafica da libero professionista, collaborando sia nell´ambito editoriale che nel settore pubblicitario con le più illustri case editrici e marche di prodotti di qualità e di largo consumo italiane (da Arnoldo Mondadori Editore al Sole 24Ore; da Federlegno-arredo a Plasmon e Pavesi). La mostra è aperta dal martedì al sabato con orario continuato 10-19 fino al 28 luglio 2010. Ingresso libero Info: Fondazione Matalon - Foro Bonaparte, 67, Milano - www.Fondazionematalon.org |
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ANGERA (ROCCA BORROMEO) 300 ANTICHE MAIOLICHE IN ROCCA - LA COLLEZIONE DI GISÈLE BRAULT-PESCHÉ - GIUGNO / 31 OTTOBRE 2010 |
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Trecento e più pezzi rari e rarissimi: una strepitosa collezione privata di maioliche delle grandi manifatture europee e orientali è esposta sino al 31 ottobre alla Rocca Borromeo di Angera sul Lago Maggiore. La collezione è il frutto della passione, del gusto e della competenza di Madame Gisèle Brault-pesché, proprietaria del Petit Museè du Costume di Tours. Madame ha "legato" alla Principessa Bona Borromeo Arese le sue magnifiche raccolte di arti applicate che comprendono, oltre alle maioliche, mobili, antichi giocattoli, automi: le passione di una vita. Studiate, classificate, restaurate, le antiche maioliche di Madame Brault-pesché sono esposte all´interno della Sala della Mitologia della Rocca. Di provenienza francese, tedesca, olandese, italiana, spagnola, persiana, cinese, le maioliche, ceramiche e porcellane della Collezione Brault-pesché documentano l´evoluzione degli stili e delle principali manifatture europee, con particolare risalto a quelle francesi, celebri in Europa e nel mondo. Con i pezzi di provenienza europea, la mostra propone anche esemplari di origine orientale, tutti scelti con l´attenzione e la cultura del collezionista: pezzi rari, particolari, talvolta curiosi, sempre di assoluta qualità. Tra le maioliche di maggior pregio, un rarissimo Delft Dorè olandese ispirato alle porcellane Imari, piatti settecenteschi della manifattura di Nevers raffiguranti figure, paesaggi, stemmi araldici, alcuni straordinari bacili con dipinti gli alberi della vita, scene galanti, galeoni, preziosi piatti cinesi della Famiglia Verde, quello assai particolare della Compagnia delle Indie che mostra una singolare scena con galli, esemplari spagnoli di decorazione moresca a smalti iridescenti, i curiosi piatti di Moustiers con dipinti soggetti caricaturali, popolari, patriottici. Tutti esempi di alta maestria artistica e curiosità al tempo stesso. L´allestimento, firmato da Filippo Perego, in collaborazione con il curatore del Museo della Bambola e del Giocattolo Marco Tosa, ripropone l´aspetto originale della raccolta, così com´era disposta nella casa di Tours, una sorta di "tappezzeria" fitta e colorata che ricopriva le pareti di sale e salotti. La mostra offre un motivo in più per visitare la medievale Rocca Borromea, conosciuta anche come la "Casa delle Bambole". Alle bambole (e ad una rarissima raccolta di automi perfettamente funzionanti) sono dedicate molte delle sale del piano terra dello storico edificio. I grandi Saloni del Piano Nobile del maniero, molti dei quali recentemente restaurati e in parte ricoperti di cicli affrescati plurisecolari, accolgono arredi d´epoca ed ora anche questa preziosissima Collezione. Ulteriore motivo di interesse della Rocca è il percorso dedicato ai Giardini Medievali, con sale interattive di introduzione e i giardini veri e propri che si estendono intorno al castello. Questi giardini sono uno dei tre "Paradisi Borromeo" sul Lago Maggiore, insieme ai Giardini Rinascimentali dell´Isola Bella e a Parco Romantico dell´Isola Madre. Per informazioni e prenotazioni: (+39) 0323 30556. Www.borromeoturismo.it |
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TRENTO (CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO) E VIGO DI TON (CASTEL THUN): L´AVVENTURA DEL VETRO DAL RINASCIMENTO AL NOVECENTO TRA VENEZIA E MONDI LONTANI - 27 GIUGNO / 7 NOVEMBRE 2010 |
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Capolavori rinascimentali dai musei veneziani, un carico di perle e vetri cinquecenteschi recuperati nei fondali marini croati, affascinanti collane di perle vitree destinate al mercato africano, ed ancora il flauto in vetro di Napoleone che fu recuperato dagli inglesi dopo la battaglia di Waterloo, sono solo alcuni dei settecento magnifici oggetti che si potranno ammirare in mostra allestita al Castello del Buonconsiglio ma allargata a Castel Thun, dove viene proposta una sezione monografica dell´esposizione maggiore. "L´avventura del vetro dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani" sarà aperta al pubblico, nei due castelli-museo, dal 27 giugno al 7 novembre 2010. A proporla è la provincia di Trento, Castello del Buonconsiglio. Con questa mostra, dopo il successo della collaborazione con il museo Antichità Egizie di Torino, il Castello del Buonconsiglio sigla un altro importante "gemellaggio" con Venezia e il museo del Vetro di Murano, che concederà in prestito centinaia di vetri per la maggior parte inediti. Come avvenuto per la straordinaria mostra Egitto Mai Visto, sarà ancora la preziosa e, in gran parte inedita, collezione del misterioso ufficiale asburgico Taddeo de Tonelli, donata a metà Ottocento al museo, ad offrire lo spunto per la grande mostra dedicata al vetro. Alla passione collezionistica di Tonelli si devono infatti due magnifici pezzi rinascimentali, unici al mondo per bellezza, rarità e valore. Si tratta di un piatto ed un calice con decorazioni a smalto, che assieme a numerose e preziose testimonianze concesse dalla Fondazione Musei Civici di Venezia consentiranno di approfondire il tema della storia della produzione del vetro veneziano e dei suoi approdi in terre lontane. Preziose collezioni pubbliche e private restituiranno l´immagine delle molteplici applicazioni del vetro, come materia straordinariamente duttile e versatile. Questo tema affascinante consentirà di illustrare anche aspetti salienti della tecnica e degli stili quando, in epoca rinascimentale, le officine dei vetrai muranesi influenzarono la storia del vetro europeo grazie anche alle nuove scoperte del cristallino, del lattimo e del calcedonio e di tecniche innovative come la filigrana a reticello e a retortoli. Tra la sorprendente varietà di applicazioni del vetro, la mostra focalizzerà in particolare l´attenzione sugli impieghi per la creazione di gioielli, bicchieri, calici, vasi e piatti per sontuose tavole e apparati decorativi. Il percorso della mostra curata da Aldo Bova, si snoderà lungo i prestigiosi ambienti del Castello del Buonconsiglio di Trento e le magnifiche sale di Castel Thun in Val di Non, e si articolerà in diverse sezioni arricchite da suggestive ricostruzioni scenografiche: dalla lavorazione del vetro in una fornace, all´individuazione e preparazione delle materie prime, ai vetri da tavola, da illuminazione, da spezieria. Come sempre emozionanti saranno gli apparati scenografici, oltre all´antica fornace rinascimentale veneziana, il visitatore potrà entrare nel ventre di una nave cinquecentesca affondata a Gnalic e vedere i reperti affiorare dall´acqua. Non mancheranno filmati dedicati alla lavorazione del vetro e ai capolavori che nascono ogni giorno a Murano. Una ricca e corposa sezione sarà dedicata alle variopinte collane di perle vitree provenienti da collezioni pubbliche e private. Si potranno ammirare le perle a rosetta del Xv secolo, le cosidette "regine delle perle", merce di scambio per acquistare schiavi. Si dice che nel 1626 l´olandese Peter Minnit abbia comprato l´isola di Manhattan dagli indiani per un valore totale di ventiquattro dollari in perle di vetro. Diversi pezzi provenienti da collezioni private rappresenteranno il meglio della vetraria muranese dell´800 e ´900 con capolavori dei più importanti maestri e designers, come Pietro Bigaglia, Jacopo Franchini, Giuseppe e Ercole Barovier,vittorio Zecchin, Napoleone Martinuzzi, Carlo Scarpa e Fulvio Bianconi. Molte le iniziative collaterali al grande evento espositivo dell´estate trentina. In particolare, nel mese di agosto, ogni giorno, sarà anche proposto lo spettacolo teatrale "Glass" messo in scena da L´uovo Teatro Stabile di Innovazione de L´aquila. L´avventura del vetro dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani, Trento, Castello del Buonconsiglio, Vigo di Ton, Castel Thun, dal 27/05 al 7/11 2010 Orario: 10.00 -18.00, chiuso il lunedì. Biglietti: intero: 7,00 euro, ridotto: 4,00 euro. Mostra promossa dalla Provincia di Trento - Assessorato alla Cultura, Castello del Buonconsiglio in collaborazione con la Fondazione Musei Civici Musei di Venezia. Direzione della Mostra: Franco Marzatico, a cura di Aldo Bova. Catalogo: Castello del Buonconsiglio Info: www.Buonconsiglio.it - info@buonconsiglio.It - tel. 0461 233770 |
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“GIONHA-MARE PULITO” SABATO 26 AD ALBISSOLA MARINA |
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Terzo appuntamento con la manifestazione promossa con l’Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente Genova. Terzo appuntamento, sabato 26 giugno, ad Albissola Marina, nella riviera delle Palme, con "Gionha-mare Pulito 2010" l´iniziativa itinerante estiva della Regione Liguria e dell´Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente rivolta a diportisti, pescatori professionisti, bagnanti, subacquei, in difesa dell´ambiente marino e della tutela ambientale. Quest´anno Mare Pulito è stato inserito in un progetto europeo denominato Gionha (Governance and Integrated Observation of marine Natural Habitat) che ha l´obiettivo di promuovere la valorizzazione dell´ecosistema marino-costiero e sensibilizzare il pubblico alle tematiche ambientali di salvaguardia degli habitat marini che sostengono l´area anche conosciuta come "Santuario dei cetacei" o "Santuario Pelagos". Il progetto nasce dalla cooperazione tra le regioni che si affacciano sulle coste tirreniche ed è stato presentato da Arpat, Office de Envirennement de la Corse, Regione Liguria, Regione autonoma della Sardegna, Provincia di Livorno ed è finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-francia "Marittimo", 2007-2013. Anche quest´anno Regione Liguria e Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente coinvolgeranno pescatori professionisti e marinerie liguri nelle attività di sensibilizzazione sui temi della tutela della qualità dell´ambiente marino e sul problema dei rifiuti galleggianti e del loro smaltimento a terra. |
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GENOVA: COSTA NUOVO “PALAZZO COSTA”, UN PROGETTO INNOVATIVO E A “IMPATTO 0” |
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Costa Crociere si espande a Genova con l’inaugurazione del nuovo “Palazzo Costa”, il progetto di ristrutturazione del suo quartier generale, che si candida a diventare uno dei nuovi simboli della città. L’evento prevede uno spettacolo aperto all’intera città con tanto di rottura della bottiglia. Il Palazzo Costa è il perfetto connubio tra ricerca, innovazione e rispetto per l’ambiente, e uno dei primi palazzi in Italia a “emissione 0 in sito” di anidride carbonica. Un’avveniristica copertura in vetro, giardini, cascate d’acqua, design “made in Italy” sono i tratti salienti del progetto. Genova 16 giugno 2010 - Costa Crociere, il più grande gruppo turistico italiano e la Compagnia di crociere n.1 in Europa, inaugura oggi ufficialmente il “Palazzo Costa”, l’innovativo progetto architettonico per l’ampliamento e il restyling del quartier generale della Compagnia a Genova. Il nuovo palazzo sarà festeggiato con uno spettacolo, a cui potrà assistere l’intera città, a partire dalle 21.30, in Piazza Piccapietra. Il Palazzo sarà fasciato da grandi teli: una incredibile performance aerea della compagnia “Senzarete”, con ballerini sospesi in aria sulla facciata, che daranno vita a 8 quadri scenici ispirati al cielo e alle costellazioni, da sempre guida di chi “va per mare”. Al termine della performance Il Palazzo sarà “battezzato” proprio come avviene tradizionalmente per le nuove navi, con la rottura di una bottiglia di spumante italiano Aneri e con una reinterpretazione del classico “taglio del nastro”. Coerentemente con la propria sensibilità verso l’ambiente, Costa Crociere ha deciso di rendere “a impatto zero” l’inaugurazione del Palazzo: le emissioni di anidride carbonica prodotte durante l’evento saranno compensate con la messa in posa di ulivi a disposizione del Comune di Genova. Il nuovo Palazzo è il perfetto connubio tra ricerca, innovazione e rispetto per l’ambiente, e presenta caratteristiche all’avanguardia nell’architettura in Italia. E’ infatti uno dei primi palazzi italiani ad “emissione 0 in sito” di anidride carbonica, ed uno dei primi ad utilizzare una particolare copertura in vetro a lastre di grandi dimensioni, realizzata appositamente per questo progetto, che copre una superficie di 1.500 m² e si colora grazie a un sistema di illuminazione al led. Altro elemento saliente è rappresentato da una piazza coperta, al terzo piano, che ospita una scultura creata per Costa Crociere dall’artista-designer Jacopo Foggini, ma anche opere d’arte della collezione privata Costa: sculture e pezzi d’arredo provenienti dalle navi appartenenti alla flotta. Le terrazze si caratterizzano per un sapiente utilizzo del verde, con veri e propri giardini e aree relax, e per una parete esterna su cui scivola una cascata d’acqua, che cade in una grande vasca del terrazzo della Torre San Camillo. Le pareti della piazza coperta e della cascata sono arricchite dai graffiti del gruppo di artisti contemporanei spagnoli “Bombardearte”. Il Palazzo Costa è un progetto innovativo e all’insegna del rispetto ambientale, per un’azienda che fa del design un vero e proprio strumento di comunicazione. A “firmare” l’opera la grande “C” del logo Costa - composta da più di 7.000 led a cura della Finetti di Genova - che campeggia sulla sommità della copertura in vetro, una scenografica insegna girevole che illumina la notte come un faro. All’interno oggetti di arredamento di grandi firme del design italiano, come Rossi d’Albizzate, Italamp, P&g, La Murrina, Moroso, Valentini. Tra le caratteristiche tecnologiche del palazzo anche una “control room” dalla quale si potrà essere in contatto costante con le navi della flotta in tutto il mondo. “L’inaugurazione del nuovo Palazzo ribadisce il radicamento di Costa Crociere a Genova. – commenta Pier Luigi Foschi, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Crociere S.p.a. – E’ anche una testimonianza di grande solidità della nostra azienda: nonostante la situazione economica poco favorevole abbiamo continuato a investire, non solo nella costruzione di nuove navi, ma anche in un progetto di rilievo come questo, che ci permette di adeguare la nostra sede alla fase di intenso sviluppo che stiamo vivendo. Il progetto che abbiamo scelto per la realizzazione del Palazzo si ispira a quelli che sono i capisaldi della nostra filosofia aziendale e del nostro marchio: innovazione, design, benessere e tutela dei dipendenti e salvaguardia dell’ambiente.” L’imponente piano di lavoro che ha portato alla realizzazione del Palazzo Costa ha previsto la ristrutturazione del palazzo “ex -Amiu” di Piazza Piccapietra 43 – acquisito da Costa Crociere - ed il suo collegamento con i due spazi che erano già occupati dall’Azienda nella Torre San Camillo (Via Xii Ottobre 2) e nell’area “ex Coin” in Via Xii Ottobre 4, portando così l’area occupata dalla sede centrale dell’Azienda a circa 10.000 m², ai quali si sommano i 7.000 m² di uffici e magazzini della sede di Via De Marini, per un totale di circa 700 postazioni lavoro. Alla realizzazione del Palazzo Costa hanno collaborato circa 40 aziende liguri. Supervisore e direttore artistico del progetto è stato l’Architetto Marcello Albini, che ha già firmato, insieme all’Arch. Emanuela Venturini, il “C”dream, l’innovativo lounge bar che Costa Crociere ha aperto nel 2004. L’idea del nuovo “Palazzo Costa”, originariamente concepito dall’Arch. Albini insieme all’Arch. Venturini, è nata proprio nel 2004, come “naturale estensione” della stessa atmosfera “poetica” che caratterizza il “C” dream. Dal 2005 il progetto è stato sviluppato dall’Arch. Albini, affiancato da un team di progettisti italiani (ingegneri e architetti). “L’elemento essenziale di questo progetto è la semplicità - spiega l’Arch. Albini - che significa evitare soluzioni puramente spettacolari ed estreme e concentrarsi sull’armonia delle forme, sulla scelta dei materiali e loro finiture, sul rispetto delle norme di sicurezza e dei criteri attuali per la realizzazione di impianti a risparmio energetico. Senza tralasciare però la dimensione del sogno e della poesia, perché chi sceglie una crociera vuole andare in vacanza, lontano dalla realtà quotidiana, vuole sognare: quindi anche la nave in terraferma, la sede degli uffici che lavorano per organizzare questi viaggi, deve essere avvolta da un’atmosfera da sogno”. La copertura in vetro La nuova, distintiva facciata del Palazzo, che si vede da Via Xii Ottobre o passeggiando in Piazza Piccapietra, appare come un’intera superficie di vetro trasparente, che si colora di diverse tonalità, grazie a un sistema di illuminazione al led, a cura della Mess Engineering di Genova. Le tonalità cambiano al cambiare della luce nel corso della giornata, creando un particolare effetto scenografico. Il vetro, materiale della trasparenza, luminosità e leggerezza, concetti che stanno alla base della filosofia del progetto, è il protagonista assoluto del nuovo edificio, e copre una superficie totale di oltre 2.600 m². E’ stato utilizzato nei primi due piani del nuovo Palazzo Costa per realizzare diverse “vele” decorative, mentre nei piani superiori per realizzare una gigantesca “teca” di vetro con lastre a grandi dimensioni, appositamente serigrafate per permettere di vedere l’esterno dall’interno e dare la sensazione di un unico grande blocco di ghiaccio. Questo tipo di rivestimento in vetro è stato studiato appositamente per il progetto del Palazzo Costa, partendo da alcune celebri architetture di Londra, come quelle della zona di Canary Wharf, di Barcellona, come il Museo della Musica, e di Salisburgo, per il nuovo hangar dell’aeroporto. L’utilizzo del vetro caratterizza anche la piazza coperta uno spazio che, proprio grazie all’utilizzo della trasparenza del vetro, vuole essere l’unione tra uno spazio esterno e uno interno, e che mantiene la facciata dell’antecedente palazzo “ex-Amiu”, arricchita da un murales degli artisti spagnoli “Bombardearte”, proprio come le pareti esterne dei palazzi delle grandi città. Rispetto per l’ambiente: “impatto 0” Uno degli aspetti più innovativi del Palazzo Costa è legato al rispetto per l’ambiente. Per ottenere il massimo risparmio energetico e ridurre le emissioni inquinanti, sono stati infatti utilizzati materiali e tecniche innovative in materia di impiantistica. Oltre all´installazione di nuovi serramenti ad elevate prestazioni sia termiche che solari e di innovative pompe di calore capaci di recuperare il caldo prodotto dai cicli frigoriferi e restituirlo quando necessario sotto forma di riscaldamento, la copertura in vetro che avvolge l’edificio permette, come un´intercapedine, di ridurre l´escursione termica tra esterno e interno, rendendo meno “costoso” in termini energetici il mantenimento della temperatura ottimale sia d´estate che d´inverno. L´uso esclusivo dell´energia elettrica per il funzionamento degli impianti rende il palazzo uno dei primi in Italia a “emissioni 0 in sito” di anidride carbonica, contribuendo a mantenere pulita l´aria della città e raggiungendo un rendimento finale, in termini di consumi, superiori al 140% rispetto ad un edificio “tradizionale”. Identici accorgimenti per l´illuminazione, che utilizza speciali led e lampade a basso consumo, specialmente la notte. Infine l’utilizzo del verde sulle terrazze permette un migliore isolamento termico e acustico della struttura, ha un effetto positivo sul clima degli ambienti, trattiene le polveri e parte delle acque piovane che altrimenti andrebbero smaltite. Gli interni: opere d’arte e di design all’insegna del “made in Italy” Utilizzo sapiente di luce naturale e materiali sono pensati anche all’interno dell’edificio, dove giochi di riflessi in equilibrato contrasto con le finiture scure dei pavimenti e gli argenti dei mobili contenitivi e dei controsoffitti, si integrano ad un progetto dell’ambiente lavorativo appropriato e fondamentale per un’Azienda da sempre attenta al benessere dei suoi dipendenti. Come il “C”dream anche il Palazzo Costa è arricchito da oggetti di arredamento di grandi firme del design italiano: i divani e poltrone di Rossi d’Albizzate; le lampade Italamp, tra cui le lampade-scultura “Dolasilla” e “Heidi”, presenti nella reception; le lampade La Murrina, tra cui le lampade “Medusa Swarovski” e la lampada “Sea-flower”; materiali d’arredo di P&g e di Valentini; le sedie Knoll e le luci Zumbotel. La parete della piazza coperta, conservata dall’ex palazzo Amiu, è caratterizzata da un vero e proprio murales, realizzato dal gruppo di artisti spagnoli “Bombardearte”, specializzato in opere su grandi superfici. Come il titolo “Flores” suggerisce, il murales rappresenta fiori di diverse dimensioni e colori. Un disegno della stessa “serie”, è stato applicato anche sulla parete esterna del Palazzo Costa, dove scorre la cascata d’acqua, grazie a uno speciale “film” plastico, utilizzato anche per il progetto del ponte Skywalk sul Grand Canyon. La piazza coperta è arredata con poltrone, divani e tavolini di Moroso, ed è arricchita da una scultura in metacrilato “I Fiori”, creata appositamente dall’artista designer Jacopo Foggini, che rappresenta fiori dai colori caldi. Oltre alla scultura di Foggini ci sono pezzi provenienti dalla collezione artistica delle navi Costa, tra cui il “Fauno Disteso” di Marcello Mascherini, una scultura in bronzo che era a bordo della sala di prima classe della Federico C, e le sculture in ottone e acciaio di Sinisca, originariamente a bordo di Eugenio C e Costa Riviera |
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MILANO (AMY-D ARTE SPAZIO): "MILANO STORICIZZATA" "INTERPRETAZIONE DEL FUTURO" - LUIGI LANARO E NICOLA TORCOLI |
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I lavori già avviati in Porta Nuova, Varesine, Isola e negli altri quartieri, procedono a pieno ritmo. La Nuova Sede invece risulta già terminata, con grande meraviglia dei cittadini per l´efficienza e la velocità della maestosa realizzazione. Non rimane che fare delle foto del lavoro svolto per documentare il mondo, che vedrà Milano come protagonista del grande evento del 2015. Alcuni scatti fotografici dall´artista Luigi Lanaro hanno immortalato invece, le varie fasi di alcuni cantieri in costruzione. Gli ingrandimenti di queste fotografie diventano, nelle mani dell´artista, il supporto per i suoi "interventi" ovvero per i suoi "segni". Ancora una volta la ripetizione differente del segno, inconfondibile caratteristica della tecnica di Lanaro, diventa uno strumento attraverso il quale l´artista ci propone Milano storicizzata; ossia immortalata durante la fase dei lavori, con scatti trasformati in oggetti di creatività artistica. Una collezione di sessantadue miniopere di cm 20 x 20, è stata realizzata con vernici su ingrandimenti fotografici. Il colore del segno è stato scelto in base ad una particolarità del singolo cantiere e diventa caratteristica dei piccoli pannelli ottenuti. Alcune opere, presentate dopo la loro realizzazione ai soci di "Altrospazio" - associazione culturale di arte e musica -, vengono ora per la prima volta esposte al pubblico ed utilizzate per dar vita ad una grande e suggestiva installazione presso Amy-d Arte Spazio di Via Lovanio 6 a Milano. L´intera collezione è composta da pezzi unici per i quali non vengono previste riproduzioni in futuro. Ogni elemento è stato progressivamente numerato e firmato sul retro. Inconfondibile e ben evidente la firma sul fronte, con la quale Luigi Lanaro dal 2001 identifica le sue opere: due mele d´oro e una d´argento, ordinatamente in fila, prendendo spunto da una delle più belle metafore scritte da Ovidio.* Gli scatti sono stati effettuati durante l´estate 2009 e successivamente elaborati dall´artista. Se è vero che un artista riproduce infinite volte se stesso - o una parte di sé - attraverso le sue opere, c’è da chiedersi quale personalità complessa e affascinante contraddistingua Luigi Lanaro, un pittore che attraverso i suoi segni non ci invita, ma ci obbliga, a entrare nel suo particolarissimo e sensibile mondo. In un labirinto di materiali, forme e colori differenti, a volte simili, ma mai uguali, che si intrecciano creando figure e percorsi più complessi, la pittura di Lanaro è soltanto il veicolo di una carica emozionale ben più ampia, il mezzo attraverso il quale egli non va alla scoperta del mondo, ma grazie al quale il mondo diventa “suo”. Sembrano arterie, i suoi segni. Sembrano rami, foglie, binari, strade, ossa, croci, ali spiegate. Sembrano piccoli elementi di congiunzione o frammenti di un universo infinito e inspiegabile. Non sono semplicemente quadri, le sue opere. Sono occhi, finestre, porte, muri, specchi, labirinti, fotografie, mappe sulle quali individuare un percorso sottile o scatole dove trovare (o ritrovare) persino se stessi. In un mondo dove l’esteriorità sembra essere l’elemento dominante, dove si pone attenzione alla forma fine a se stessa e sempre meno si va alla ricerca della poesia dell’emozione, la pittura di Luigi Lanaro ci conquista furbamente, lasciandoci credere di essere dinanzi a un gioco di cromatismi e geometrie da osservare senza troppo coinvolgimento. Eppure c’è sempre un particolare, quel particolare che ci invita a una riflessione, a una introspezione forte, a un percorso intimo e suggestivo; quel particolare che obbliga a porsi delle domande e a darsi delle risposte. L’arte di Luigi Lanaro è innanzi tutto scelta sapiente delle tecniche espressive che, di volta in volta, spiegano – o tentano di spiegare - la sua incredibile forza immaginaria e il suo universo, guidandoci in un percorso che sembra non avere mai una fine, ma solamente un fine: regalare un’emozione Info: Amy-d Arte Spazio - Via Lovanio, 6 Milano 20121 - www.Amyd.it - t. 02 654872 - info@amyd.It |
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VENEZIA (PALAZZO GIUSTINIAN LOLIN): PIER LUIGI NERVI ARCHITETTURA COME SFIDA - 28 AGOSTO / 14 NOVEMBRE 2010 |
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Permasteelisa apre la sua sede di rappresentanza sul Canal Grande, in Palazzo Giustinian Lolin, con una mostra dedicata a Pier Luigi Nervi, dopo che l´anno scorso si e´ celebrato il trentennale dalla scomparsa del grande architetto. Si tratta della prima grande mostra monografica dedicata alla personalità e all´opera del grande ingegnere e architetto italiano mai realizzata. La mostra e´ co-prodotta dall´Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project - presieduta dal nipote di Nervi, Marco - e dal Civa, Centre International pour la Ville, l´Architecture et le Paysage di Bruxelles in collaborazione con l´Ance Associazione Italiana Costruttori Edili, Permasteelisa e con Italcementi. L´iniziativa si svolge in cooperazione con il Maxxi di Roma e in collaborazione con lo Csac di Parma. All´esposizione veneziana hanno assicurato il loro apporto il Consorzio Venezia Nuova e la Cassa di Risparmio di Venezia. "Pier Luigi Nervi - Architettura coma Sfida", curata da Carlo Olmo, è una delle manifestazioni organizzate durante la 12^ Mostra Internazionale di Architettura, un collegamento non casuale: il tema della Biennale, "People meet in Architecture", rende assolutamente attuale il lavoro di Nervi, che nell´arco della sua lunga carriera di progettista e costruttore realizza principalmente grandi strutture a servizio del vivere sociale. La mostra veneziana, inserita in un tour espositivo che, con tagli sempre diversi, è partito da Bruxelles e che con Venezia, Roma e Torino toccherà l´Italia per continuare poi in altre capitali d´Europa e d´America, sarà inaugurata il 28 agosto per restare aperta al pubblico (ingresso gratuito) sino al 14 novembre. Uno dei temi che Carlo Olmo ha deciso di approfondire a Palazzo Giustinian Lolin è quello dei progetti non realizzati di Nervi, esemplificato su due tra i suoi edifici piu´ famosi, lo Stadio Berta a Firenze e Palazzo delle Esposizioni a Torino, dei quali si presentano qui gli ampliamenti mai realizzati con l´ausilio di disegni e materiali in parte inediti e proposti per la prima volta al pubblico. Altro tema che verrà cosi affrontato e´ quello del recupero e del restauro dell´architettura monumentale contemporanea, un tema che nel mondo dell´architettura è argomento di enorme interesse proprio a riguardo del materiale utilizzato da Nervi per le sue opere, il cemento armato. Sull´argomento, in parallelo con il congresso Iabse (International Association Bridge e Structural Engineering), è prevista una giornata di studio. L´allestimento a Palazzo Giustinian Lolin prevede quindi varie sezioni. Al piano terra, contraddistinto da una corte interna ed un elegante androne che mette in diretta comunicazione con il Canal Grande, una spettacolare installazione presenterà alcune architetture nerviane che assumono una particolare valenza quali luoghi di incontro da Saint Mary a San Francisco al Palazzo del Lavoro a Torino, proprio in relazione al tema della Biennale. Le creazioni di Pier Luigi Nervi sono interpretate dal grande fotografo Mario Carrieri, con una campagna fotografica appositamente realizzata. A piani superiori, incentrati sui grandi saloni, sarà esposta un´amplissima selezione dei disegni progettuali e modelli in scala delle due opere tema principale della mostra assieme a una contestualizzazione nel complesso del opus nerviano. Concluderà il percorso una ricchissima sezione video e multimediale, con una panoramica fotografica sui cantieri di Nervi, documentari d´epoca sulla sua attività e un film sull´insegnamento di Pier Luigi Nervi realizzato per l´esposizione da Folco Quilici con la direzione scientifica di Lucio Barbera. Accompagna la mostra un catalogo di 240 pagine edito da Silvana Editoriale in italiano, inglese e francese, catalogo che rappresenta il primo studio sull´insieme dell´opera di Nervi realizzato dopo la sua scomparsa. Collegato all´esposizione dedicata a Nervi in una sorta di percorso nerviano attraverso Venezia, e´ l´approfondimento sull´intervento di Nervi nell´edificio della Cassa di Risparmio di Venezia, allestito proprio negli spazi del salone della banca in Campo Manin, che permetterà al pubblico internazionale e veneziano di meglio conoscere questa piccola perla del grande ingegnere sondriese situata nel cuore della città lagunare. Ciò che la mostra veneziana e le celebrazioni in corso a livello internazionale stanno mettendo a fuoco è la figura non solo d uno straordinario architetto ma di un personalità completa e complessa: progettista strutturale, imprenditore, uomo capace di intessere e tenere relazioni con universi sociali e politici molto diversi, consulente, scrittore (su piani e per generi molto diversi), docente universitario. Nervi è anche uno dei "veicoli" più straordinari di un´immagine scientifica e insieme creativa dell´Italia nel mondo. Un´italia che ha altri protagonisti, ingegneri come imprese, che la biografia di Nervi quasi aiuta insieme al periodo storico: i cinquant´anni che vanno dal 1930 al 1980 sono gli anni "ruggenti" per la storia anche dell´imprenditoria edilizia. Anche questo aspetto viene indagato e restituito dalla grande mostra veneziana che, non a caso, è stata voluta da Permasteelisa, un´azienda italiana che ha "firmato" in tutto il mondo opere che hanno fatto e stanno scrivendo la storia dell´architettura contemporanea |
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INCONTRO A TREVISO TRA REGIONE E PROVINCIA PER LA GESTIONE COORDINATA DELLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI |
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Venezia - "L´incontro di oggi, oltre a confermare la massima attenzione che la Giunta Zaia intende avere per la provincia di Treviso nel suo complesso, vuole essere l´inizio di un percorso di collaborazione tra Regione e Provincia di Treviso per quanto riguarda le attività per la difesa e tutela del territorio e il suo ambiente". Lo ha sottolineato l´assessore all´Ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte, aprendo l´incontro avuto il 25 giugno, nella sede dell´Amministrazione provinciale, con il Presidente Leonardo Muraro e il Sindaco di Treviso Giampaolo Gobbo, presenti tutti i dirigenti dell´Assessorato all´Ambiente della Regione e i rappresentanti dell´Arpav provinciale. "Vogliamo avviare - ha ribadito Conte - un percorso di confronto permanente tra quanti hanno competenze in materia di ambiente e difesa del suolo, cercando di ottimizzare l´azione tra le strutture centrali e periferiche con l´obiettivo di rendere più immediati e adeguati gli interventi rispetto alle esigenze del territorio. Sono passaggi importanti – ha precisato Conte – soprattutto in una provincia che, sia sotto l’aspetto della gestione dei rifiuti, sia delle attività estrattive, sia sotto l’aspetto del sistema idraulico, può dare un apporto importante nella fase di definizione di quelle che saranno le prossime normative regionali”. Da parte sua il Presidente Muraro ha ricordato quali sono le principali problematiche legate al territorio provinciale: maggiore responsabilità della Provincia per quanto riguarda le attività estrattive e in materia di gestione rifiuti, una normativa che limiti il proliferare di impianti fotovoltaici, che determinano conseguenze devastanti per il paesaggio oltre a sottrarre territorio all’attività agricola, maggiore attenzione alla pulizia del Piave per consentire un regolare deflusso delle acque. L’assessore Conte ha voluto sottolineare in particolare la questione delle Ato, che la Legge Calderoli prevede di abolire, delegando le Regioni alla definizione di nuove forme organizzative e per le quali, ha informato l’Assessore, la Regione sta già lavorando. Per quanto riguarda le Ato per la gestione dei rifiuti, Conte ha sottolineato che la questione è abbastanza semplice, in quanto, nel caso si decidesse di delegare l´intera materia alle Province, la scelta non creerebbe particolari problemi, soprattutto per quanto riguarda l´ambito territoriale di competenza. Più complessa la questione legata alle Ato per la gestione idrica integrata, per la quale appare più opportuno che la definizione territoriale non risponda agli attuali confini amministrativi delle province, ma ad ambiti di bacino idrografico. Una soluzione, ha detto, potrebbe essere quella della costituzione di un´unica Ato regionale con compiti di indirizzo e controllo, delegando alle attuali Ato, sulla base di convenzioni, la gestione diretta e i piani di investimento. L´importante - ha ribadito Conte - è comunque mantenere vivo quel rapporto di aggregazione tra Enti Locali, Municipalizzate e gestori, che ha caratterizzato in questi anni la gestione della risorsa idrica in Veneto."sono aspetti ed esperienze importanti - ha precisato - che devono essere consolidati in un confronto con il territorio finalizzato ad una sempre migliore gestione e alla tutela del cittadino utente. |
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A VICOFORTE SI SVOLGE “COSA PASSA IL CONVENTO”: UNA FESTA PER LA SINDONE, ORGANIZZATA DALL’ACCADEMIA ALERAMICA |
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Sabato 26 e domenica 27 giugno si conclude in modo spettacolare a Vicoforte la prima parte di “Cosa passa il Convento. Misteri del sacro e delizie terrene”, progetto turistico organizzato dall’Accademia Aleramica, braccio operativo dell’Associazione Culturale “I Cavalieri d’Aleramo”. Il tema portante di tutti gli eventi messi in campo nel primo semestre 2010 è la riscoperta della Sindone nel Sud Piemonte. “Per questa edizione – spiega il curatore dell’evento, Giordano Berti ‑, ci siamo proposti di dare un valore turistico allo straordinario patrimonio d’arte legato alla devozione al Sacro Lenzuolo”. E che patrimonio! Berti ha contato, soltanto nella provincia di Cuneo, ben 208 opere prodotte dagl’inizi del Seicento alla fine dell’Ottocento: oli su tela, affreschi, lenzuoli dipinti, stoffe stampate, rilievi ed ex voto. Non a caso, tutte le tappe di “Cosa passa il Convento 2010” possono vantare una testimonianza sindonica più o meno significativa: Mango, Casale Monferrato, Diano d’Alba, Alba, La Morra e infine Vicoforte. Il programma della manifestazione Il Santuario di Vicoforte è uno dei più importanti luoghi sindonici del Piemonte. Qui, nella Cappella di S. Benedetto, o “Cappella della Sindone”, si conservano ben tre opere di grande spessore artistico e devozionale. Un grande olio su tela di Giampaolo Recchi, S. Benedetto e S. Carlo Borromeo in adorazione della Sindone, risalente al 1685 circa. Un dipinto e un affresco della stessa epoca, opere di Sebastiano Taricco, con angeli e santi che sostengono la Sindone in cielo. Proprio nella Cappella di S. Benedetto inaugura, sabato 26 giugno alle 18.45, la mostra “L’avventura della Sindone. 2000 anni di storia”, curata da Giordano Berti e da mons. Oreste Favaro, già vicario episcopale di Torino. La mostra, che riunisce opere di affermati illustratori contemporanei, racconta con il linguaggio dei fumetti, semplice ed immediato, la storia del Sacro Lenzuolo dal momento della deposizione del Cristo fino al miracoloso salvataggio del 1997. L’esposizione, allestita dall’Artstudioletizia, resterà aperta fino all’11 luglio. Domenica 27 giugno, alle 16,30, di fronte all’imponente portale del Santuario si tiene lo spettacolo “I misteri della Sindone”, con la regia di Anita Cedroni e la partecipazione del Laboratorio Teatro e Danza di Torino. Lo spettacolo, dal tono epico e mistico, sottolinea la spiritualità che l’antica “icona di Cristo” è in grado di suscitare anche nel pubblico moderno, proprio in virtù dei tanti interrogativi che ancor oggi circondano il Sacro Telo. A completare la festa, fin dal mattino è allestito sulla piazza del Santuario il Mercatino Aleramico, rassegna delle eccellenze agroalimentari della Marca Aleramica, vasto territorio che nel Medioevo si estendeva dal Po al Mar ligure, che oggi i Cavalieri d’Aleramo si propongono di rilanciare come un vero e proprio distretto turistico. A questo proposito è doveroso ricordare l’impegno dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Gian Pietro Gasco e dell’Associazione Commercianti di Vicoforte per dare vita ad un evento capace di far apprezzare sempre di più questa splendida località del Monregalese. “Cosa passa il Convento – spiega Gasco ‑, è stato presentato per la prima volta a Vicoforte nel 2009, con l’allora presidente Raoul Molinari, e anche quest’anno si è voluto accogliere questo progetto di grande valore turistico e culturale”. Dopo la tappa di Vicoforte, “Cosa passa il Convento” riprenderà in autunno con un nuovo programma di eventi legati alle celebrazioni per l’unità d’Italia. Informazioni: Accademia Aleramica- tel e fax 0141.89495 accademiaaleramica@gmail.Com www.Accademiaaleramica.it |
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AREE PROTETTE E TURISMO: CTS E REGIONE LOMBARDIA PRESENTANO LA PARCHICARD. UNA CARTA CON MILLE SERVIZI |
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Al nastro di partenza Parchicard Lombardia la carta di servizi pensata per favorire la conoscenza e la fruizione del sistema dei parchi della Lombardia. Si tratta della prima carta promossa dalla Regione Lombardia ideata per offrire al visitatore una serie di sconti e agevolazioni per accedere ai servizi turistici, al trasporto locale, ai beni culturali e acquistare prodotti durante la visita alle aree protette. Dai musei e beni culturali culturali, alle strutture ricettive, ai ristoranti fino ai servizi turistici e ai prodotti tipici offerti dalla gastronomia e dall’artigianato locali, la Card, distribuita gratuitamente, è pensata per offrire ai visitatori dei parchi regionali vantaggi nei punti convenzionati riconoscibili attraverso un apposito adesivo ed elencati nella Guida ai Servizi che viene consegnata ai titolari della carta. Il progetto promosso da Cts (Centro Turistico Studentesco e giovanile) e dalla Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio della Regione Lombardia si pone l’obiettivo di promuovere il turismo nelle aree protette regionali, favorendo la conoscenza del patrimonio ambientale, storico-artistico e culturale della Regione. L’iniziativa coinvolge 24 Parchi Regionali, 3 Riserve Naturali (Riserva Naturale Pian di Spagna - Lago di Mezzola; Riserva Naturale Lago di Piano; Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo) e un Parco Locale di interesse sovracomunale, il Plis S.lorenzo. Circa 1000 le convenzioni stipulate con gli operatori che hanno risposto con grande interesse e partecipazione a questo progetto già realizzato con successo da Cts per i parchi nazionali e in altre regioni (Lazio e Calabria). La Parchicard Lombardia, in questa prima fase sperimentale, sarà distribuita gratuitamente in 30.000 copie a partire da giugno 2010. I punti di distribuzione saranno i Centri Visita e gli Uffici dei Parchi, i Centri Informagiovani e le sedi Cts della Lombardia e gli Spazio Regione Lombardia. Insieme alla Card verrà consegnata una Guida ai Servizi in cui sono indicate le agevolazioni di cui si può usufruire. Ma per far fronte alle richieste sarà possibile stampare la Card anche dal sito Internet www.Parchicard.it/lombardia Intanto per far conoscere l’iniziativa ai cittadini lombardi partirà un piccolo road show che prevede 5 tappe in altrettante aree protette: Parco Nord Milano, Parco della Pineta di Appiano Gentile, Parco del Mincio e Parco della Grigna Settentrionale e Parco Oglio Sud. “Il patrimonio delle aree verdi e del sistema regionale di parchi ed aree protette è al centro delle politiche di sviluppo e crescita di Regione Lombardia – dichiara Alessandro Colucci, Assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia. Un patrimonio che l’assessorato, appositamente costituito e voluto dal presidente Formigoni, intende valorizzare con diverse iniziative. Una, importante, è certamente la Parchicard. Un tassello, di una politica più complessiva, che intende rendere fruibile in ogni diverso aspetto il nostro sistema verde, fatto di foreste, aree agricole, aree fluviali, eccellenze naturalistiche e ambientali, patrimonio di biodiversità, di una filiera “Km zero” di prodotti agroalimentari. Non solo, grande qualità nella ricettività, delle opportunità per il tempo libero e le attività all’aria aperta. Insomma, una somma di eccellenze che vogliamo promuovere, rendere fruibili e, nel contempo, proteggere e tutelare. Tutto ciò significa anche possibilità di investimento, in sinergia con le attività commerciali e del terziario, che possono rendere il sistema verde un’opportunità anche dal punto di vista economico e dell’occupazione”. “Siamo convinti - dichiara Stefano Di Marco, Vice Presidente Nazionale del Cts – possa rappresentare un valido strumento per incentivare la fruizione delle aree protette e favorire concretamente la conoscenza del ricco e variegato sistema di parchi della Regione. Siamo fiduciosi che la Parchicard possa determinare un significativo rilancio dell’intero sistema delle aree protette lombarde anche in previsione dell’Expo 2015 un appuntamento importante che richiamerà milioni di turisti da tutto il mondo: un’occasione da non perdere per promuovere l’eccellenza e la creatività italiane, inclusa l’offerta di un turismo accogliente, genuino, incentrato sul benessere e sulla tradizione, che vede nelle aree naturali protette lombarde un naturale punto di forza”. Domenica 27 giugno ore 11.00 c/o Parco Nord Milano via Clerici 150 - 20099 Sesto San Giovanni |
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GUSSAGO (BS): UN PARCO DEDICATO A VINCENZO MUCCIOLI |
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A Gussago, in provincia di Brescia, un parco dedicato a Vincenzo Muccioli. Oggi 22 giugno alle ore 15, il comune lombardo assegnerà tale nome al grande spazio verde in via Sale sino ad oggi conosciuto dai cittadini come “Salim”, dal nome della vecchia azienda presente in zona. Salgono così a 24 i Comuni italiani ad avere dedicato una strada, un teatro o un giardino pubblico, alla memoria del fondatore della più grande comunità antidroga d’Europa. Si tratta della terza città lombarda che si impegna a ricordare l’attività educativa svolta nel corso della sua vita da Muccioli, fra l’altro anche nei confronti di tante persone provenienti da questa regione. Alla cerimonia, parteciperanno il Sindaco di Gussago, Laura Lazzari, il Vice Sindaco, Stefano Quarena, l’assessore alle Politiche Giovanili, Fabio Mandelli e il figlio di Muccioli, Andrea, dal 1995 responsabile della comunità. “Siamo molto felici di vedere riconosciuto, ogni giorno di più, quanto mio padre ha fatto nella sua vita – spiega Andrea Muccioli. – Sono più di 30 anni che la comunità opera nelle sue tre sedi, accogliendo gratuitamente persone da tutta Italia, fra cui tanti dalla stessa Lombardia” |
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“YOUTH@EXCAVATION”: GIOVANI ARCHEOLOGI CERCANSI |
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Bolzano - Il Museo archeologico dell’Alto Adige propone il 7 e l´8 luglio prossimi una "due giorni" di scavi archeologici in Val Senales per ragazzi tra i 14 e i 17 anni. Obbligatoria la prenotazione entro il 30 giugno. La singolare spedizione archeologica prenderà il via mercoledì 7 luglio alle 17 all’Archeoparc Val Senales e si concluderà giovedì 8 luglio alle 18. All’archeoparc gli archeologi in erba passeranno la notte per raggiungere a piedi la mattina dopo il sito dello scavo, dove con cazzuola, picozza e badile scaveranno alla ricerca di qualche interessante reperto. Guideranno il gruppo l´archeologo Andreas Putzer, Johanna Niederkofler, archeologa e direttrice dell’Archeoparc Val Senales e Vera Bedin, mediatrice culturale del Museo Archeologico dell´Alto Adige. Per l’escursione di due ore fino allo scavo è necessario un minimo di preparazione fisica. Ogni singolo partecipante deve inoltre attrezzarsi con sacco a pelo, stuoino, zaino per l’escursione giornaliera, scarponi da montagna, copricapo e borraccia. Prenotazione obbligatoria al Museo archeologico entro il 30 giugno via mail a silvano.D’attis@iceman.it o per telefono allo 0417 320112. Il numero di posti è limitato a 8 partecipanti. La quota d’iscrizione è di 35 euro, eventuali fratelli partecipanti pagano 30 euro. Sono inclusi nella quota i pasti, il pranzo al sacco, il pernottamento e la trasferta in taxi. In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata. Per informazioni: Museo Archeologico dell’Alto Adige, via Museo 43, tel. 0471 320100, web www.Iceman.it/ email museo@iceman.It |
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LETTERATURA, MUSICA, LEGGENDE E NON SOLO... NEI PARCHI
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Il 26 giugno - visita guidata al Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone (Lombardia). Gli Animali Della Notte E Gli Uccelli Notturni Sarà affascinante scoprire gli animali che popolano il buio, per coglierne gli abili movimenti, ascoltare i loro suoni nel morbido silenzio della notte. Appuntamento a Montevecchia, presso il Centro Parco di Ca´ Soldato, alle ore 21.00. Per partecipare alle visite guidate occorre versare un contributo di 3 Euro (bambini gratis) e prenotarsi telefonando al venerdì sera a Ca´ Soldato o inviando una e-mail. Per informazioni è possibile telefonare il venerdì sera dalle ore 21.00 alle ore 22.30 presso il Centro Parco Ca´ Soldato allo 039/5311275 o scrivere un´e-mail all´indirizzo gev.Curone@libero.it Altre info sul Parco di Montevecchia e Valle del Curone http://www.Parks.it/parco.montevecchia Il 26 giugno - escursione a tema al Parco Naturale della Collina Torinese (Piemonte) Sui Sentieri Delle Masche I sentieri della Collina Torinese per lunghi anni sono stati battuti non dai soli cinghiali... Le stesse masche li percorrevano quotidianamente... Impareremo a conoscerle da vicino, ma soprattutto vivremo in prima persona alcune delle affascinanti gesta delle streghe dei boschi piemontesi. Presso il Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese dalle ore 21.30. Quota: Prezzo intero Euro 9.00 adulti, Euro 6.00 bambini da 10 a 14 anni; Tessera Caleidoscopio Euro 7.50 adulti, Euro 5.00 bambini da 10 a 14 anni. Handicap fisico: non adatta; psichico: adatta; relazionale: adatta. Prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese - Tel./fax 011/8903667 - E-mail: cvparcosuperga@artefatto.Com Altre info sul Parco della Collina Torinese http://www.Parks.it/parco.collina.torinese Il 26 giugno - solstizio d´estate al Parco Naturale Regionale dell´Aveto (Liguria) Il Parco Delle Stelle Il solstizio d´estate non è solo un importante fenomeno astronomico, ma anche momento magico e ricco di tradizioni che risalgono alla notte dei tempi. Gli esperti astrofili del Gruppo Arcturus di Chiavari e le guide del Parco vi introdurranno ai segreti astronomici e alle leggende legate a questo evento e, nel corso di una breve escursione, insegneranno a orientarsi con le stelle. Cena a base di piatti tipici presso l´agriturismo "Bocca du Moà" (Borzonasca). Ritrovo alle ore 19.30 presso l´agriturismo "Bocca du Moà" (Comune di Borzonasca - Ge). Costo: 22 Euro (cena inclusa). La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro il venerdì precedente la data dell´escursione telefonando al numero 0185/343370. Altre info sul Parco dell´Aveto http://www.Parks.it/parco.aveto Il 26 e 27 giugno - natura e cosmesi al Parco Naturale Regionale Valle del Treja (Lazio) Riscopriamo Il Sapone Naturale Un corso con semplici nozioni per realizzare autonomamente del sapone naturale. Nozioni di base e riconoscimento di alcune piante da utilizzare per la saponificazione. Processo di saponificazione a freddo. Ritrovo a Mazzano Romano, Parco Valle del Treja alle ore 10.00. Quota di partecipazione: Euro 30 a persona (Cd interattivo, materiale prodotto, attestato di partecipazione). Per ulteriori informazioni: Associazione Il Pulsante Leggero 06/8105349 o 338/3037731 - www.Ilpulsanteleggero.it Altre info sul Parco Valle del Treja http://www.Parks.it/parco.valle.treja Il 26 e 27 giugno - musica e leggende al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi (Veneto) Echi Musicali Tra Il Bus Del Caoron E Il Frassen Le leggende del Mazarol e la musica delle Streghe. Dal pomeriggio al mattino, una notte speciale con canti, musica, cena e pernotto al Frassen in Val Canzoi. In collaborazione con il gruppo musicale "Upà da le Strighe". Costo tutto compreso: 50 Euro. Per informazioni e prenotazioni: Mazarol, Società Cooperativa Guide naturalistico-ambientali regionali (orario segreteria: aprile-maggio: giovedì 15.00-18.00; venerdì 9.00-13.00 e 15.00-18.00; giugno-settembre: giovedì 15.00-18.00; venerdì 10.00-13.00 e 15.00-18.00) - Tel. E Fax 0439/42723 - cell. 329/0040808 - e-mail: guide.Pndb@libero.it - web: www.Mazarol.net Altre info sul Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi http://www.Parks.it/parco.nazionale.dol.bellunesi Il 27 giugno - di notte, alla scoperta del Parco Naturale dei Monti Aurunci (Lazio) Escursione Notturna Sul Monte Redentore Appuntamento in Via Olivastro spaventola a Formia alle ore 20.00. Grado di difficoltà del percorso: Medio. Abbigliamento/attrezzatura: scarponcini da trekking, pantaloni comodi, giacca a vento, maglione, cappello, maglia e calze di ricambio, acqua, pranzo al sacco, torcia. Accessibilità: bambini si se accompagnati. Il pranzo è al sacco; ogni partecipante deve provvedere alle proprie necessità. Informazioni e prenotazioni (specificare un numero di telefono e l´orario in cui è possibile chiamare, eventuale nome del referente): Parco Naturale dei Monti Aurunci 0771/598114/30 dal lunedì al venerdì 8.30 - 13.30 a cura del Circolo Legambiente di Formia - Gaeta - Itri. Stefania Gionta 338/1909493, Giuseppe Fantasia 329/8946927. Altre info sul Parco dei Monti Aurunci http://www.Parks.it/parco.monti.aurunci Il 27 giugno - tradizionale escursione notturna al Parco Naturale Regionale dell´Antola (Liguria) Facciamo L´alba... Si rinnova il tradizionale appuntamento sulla vetta del Monte Antola in occasione della Festa di S. Pietro (organizzata da Parco Antola, Sezioni Alpini di Torriglia e Val Brugneto, Parrocchia di Propata). Per l´occasione il Parco propone un´escursione notturna con l´uso di torce a partire da Casa del Romano (1406m) per raggiungere la vetta dell´Antola (1597m) proprio in tempo per ammirare il sorgere del sole. Focaccia e bevande calde accoglieranno l´arrivo degli escursionisti (tutti i partecipanti devono essere muniti di torcia). Durata: 2 ore circa (rientro libero senza accompagnamento della guida). Punto di ritrovo: loc. Casa del Romano. Prenotazione obbligatoria entro le ore 13.00 del venerdì precedente l´escursione: Tel. 010/944175. Altre info sul Parco dell´Antola http://www.Parks.it/parco.antola Il 27 giugno - escursione geo-naturalistica al Parco Naturale Regionale Monti Simbruini (Lazio) A Passeggio Lungo Il Fiume Aniene Escursione Geo Naturalistica lungo il fiume Aniene da Comunacque passando per la Sorgente del Cardellino e Sorgente delle Tartare fino alla Grotta dell´Inferniglio e alla Mola Vecchia con ritorno a Comunacque. Appuntamento alle ore 8.00 presso il Centro Visite di Jenne (Rm). Difficoltà del percorso: medio. Lunghezza del percorso: 4 km circa solo andata. Informazioni e prenotazioni: Molinari Rita ufficio promozione 0774/827221 (dalle ore 9.00 alle ore 14.00) - E-mail: monti.Simbruini@simbruini.it Altre info sul Parco dei Monti Simbruini http://www.Parks.it/parco.monti.simbruini |
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CERVIA (MAGAZZINI DEL SALE): “L’INDOMITO” DEL PITTORE PHILIPPE ARTIAS |
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Come ogni anno Cervia celebra l’arte moderna attraverso una mostra allestita all’interno della scenografica cornice del Magazzino del Sale, complesso di archeologia industriale restituito all’antico splendore e oggi dedicato a eventi e esposizioni. Nel 2010 lo fa con una grande mostra dedicata a Philippe Artias, dal titolo: “L’indomito”. Protagonisti i colori accesi dell’arte nelle pitture dell’artista francese già vicino a Picasso e Pignon, che per tutta la vita esplorò tecniche, materiali e stili diversi per poi trasferirsi in Italia e trascorrere nelle Marche gli ultimi sedici anni della sua vita, morendo a Numana nel 2002. La mostra, che inaugura il 4 luglio a Cervia, organizzata da Comune di Cervia, Comune di Bagnacavallo, Cna di Ravenna, con il patrocinio della Regione Emilia-romagna e della Provincia di Ravenna, dopo le importanti esposizioni tenute al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1991 e al Palazzo dei Sette di Orvieto nel 1999, risulterà la più grande iniziativa espositiva tenuta in Italia su questo artista a scoprire la sua grandezza principalmente attraverso le opere pittoriche. Philippe Artias ha attraversato artisticamente il Novecento, ha sperimentato tecniche e linguaggi, ha studiato l´antico e vissuto intensamente il moderno e il contemporaneo, in una dimensione arte e vita totalizzante, di straordinaria creatività ed esemplare rigore indagando principalmente la pittura in tutte le sue declinazioni, dimostrando per essa un amore indefesso e restituendo ad essa qualsiasi spunto reale. Il percorso è diviso in due sezioni - presentate fra luglio e ottobre 2010 nelle prestigiose sedi dei Magazzini del Sale di Cervia e dell’Antico Convento di San Francesco a Bagnacavallo - di circa 100 opere, tra dipinti di grandi dimensioni, assieme a opere di medie dimensioni e di piccolo formato, ceramiche e oggetti d’arredo, per scoprire l’artista che nel 1948 si trasferì a Vallauris, dove Picasso risiedeva e che gli stette accanto, amico di conversazione e di studio, per cinque anni lasciandosi influenzare dalla tecnica del Maestro spagnolo. I Magazzini del Sale ospiteranno fino al 29 agosto la cosiddetta “pittura piatta” degli anni ‘70 di Philippe Artias, opere della sua prima stagione italiana, nelle quali decise, dopo lunghe ricerche, che la forma poteva corrispondere al colore. I soggetti sono occasionali e tormentati, non vi appaiono cicli organici, ma più spesso colpi di luce e suggestioni erotiche, come nel dipinto Geotema´ del 1981, immagine simbolo della mostra. Curata dal critico franco-spagnolo Alin Avila, la mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Remo Brindisi, Claudio Spadoni e Flaminio Gualdoni e comprenderà tutte le oltre cento opere esposte, nei due diversi allestimenti di Cervia e di Bagnacavallo. Philippe Artias nato nel 1912 a Feurs in Francia, si avvicina alla pittura negli anni Trenta, nello stesso momento in cui Picasso si allontana dal Cubismo per accostarsi alla figura. Nel 1945, per la prima volta, espone a Parigi alcune opere quasi astratte (nudi e paesaggi). Ma la vera svolta della sua vita pittorica si ha nel 1948, anno in cui incontra Picasso e si trasferisce a Vallauris, dove quest´ultimo risiede e gli è accanto per cinque anni. Dirà Artias "vedere vivere Picasso è stato per me la più grande lezione di pittura che abbia avuto". Amico anche di Pignon, si dedicherà, con la presenza illuminante di Picasso, al ritratto e alla ceramica. A metà degli anni 50 Artias riprende il tema del paesaggio, poi del nudo ed infine del nudo-paesaggio che gli permette di fondere il continuo divenire della natura con l´essere umano in movimento. Queste opere saranno esposte in Svizzera e a Parigi. Dal 1950 al 1973 è presente al Salon de Mai. Nel 1963 inizia i primi studi sulla famiglia Reale di Goya, grande ciclo pittorico terminato negli anni 80 che comprende oltre trenta oli e duecento acquarelli preparatori. Nel 1964 vince il gran premio della pittura di Avignone presentando opere dedicate alla Rivoluzione Francese e alla figura di Robespierre. Negli anni successivi espone a Stoccolma, Neuchatel e in numerose località del Giappone, inoltre presenta una mostra itinerante in quattordici città degli Stati Uniti (Serie New York), cui fanno seguito mostre a Basilea, Ginevra, Londra, Parigi, Los Angeles. Alla fine degli anni 60 si avvicina allo studio della sensualità femminile che diverrà poi negli anni a seguire lo studio dell´erotismo del corpo. Negli anni 70 inizia ad utilizzare i colori piatti, tecnica pittorica che Artias chiamerà "La ricerca dell´equilibrio tra la forma e il colore". Dal 1976 trascorre lunghi periodi in Italia, la scoperta dell´architettura nonché dei grandi pittori italiani del Quattrocento, lo portano a dipingere una serie di opere dedicate a Roma e Venezia. Non solo le città attraggono il suo sguardo, ma anche il paesaggio e nascono così "Le Spiaggie" e "I Paesaggi". All´inizio degli anni 80 intraprende un lungo ciclo che intitola "Geotema" in cui realizza tutte le combinazioni nate dalla geometria (ragione) sovrapposte al corpo nudo femminile (emozione). Gli anni 90 sono densi di riconoscimenti: Mostra al Carré des Arts di Parigi, Mostra al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, Mostra al Petit Palais di Ginevra, invito nel 1996 dell´Unesco a Parigi, insieme a 100 artisti scelti in tutto il mondo. Nel 1997 viene insignito della massima onorificenza francese, la Legion d´Onore. Nel 2000, primo tra gli artisti contemporanei, espone in Cina al Museo Nazionale dell´Arte Cinese di Pechino. La sua arte vive nei Musei del mondo; sue opere sono infatti a Parigi, Ginevra, Pechino, Dunkerque, San Paolo del Brasile, Ferrara, Neuchatel, Saint-etienne, Città del Messico, Avignone, Abidjan, Teheran, Urbino. Artias muore a Numana, nelle Marche, nel 2002. Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna e la collaborazione di L’ariete artecontemporanea Bologna. L’ingresso è gratuito. Per informazioni turistiche: tel. 0544 993435 www.Turismo.comunecervia.it Per prenotazioni hotel: tel. 0544 72424 www.Cerviaturismo.it |
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PARCHI DI CULTURA: IN APPENNINO 100 APPUNTAMENTI |
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Sono un centinaio gli eventi che per tutta l´estate, e fino a marzo 2011, caratterizzano la sesta edizione dei Parchi di Cultura promuovendo il turismo culturale e sostenibile nell´Appennino modenese. Dalla riscoperta della cucina tradizionale alle sagre di paese, dalla passeggiate nei boschi ai concerti, il Parco di Cultura dei luoghi dell´anima (www.Parcoluoghidellanima.it ) propone iniziative che esaltano gli spazi e i silenzi, l´autenticità e lo stare bene, la spiritualità, il dialogo e la pace; il Parco di Cultura del Medioevo (www.Parcomedioevo.it ), invece, promuove eventi ispirati alle rievocazioni storiche e alle leggende medievali: tra le proposte le visite guidate al castello di Montecuccolo, la Settimana Matildica, la sfilata storica di Roccapelago, gli appuntamenti di Transromanica. «I Parchi di Cultura non sono luoghi fisici, bensì itinerari tematici che si snodano nelle diverse località dell´Appennino con appuntamenti che propongono da un lato il recupero delle tradizioni della montagna, dall´altro momenti per la riflessione, il relax e la consapevolezza del legame tra essere umano e territorio che lo ospita» spiegano Andrea Giacomozzi e Giulia Lugli, dello Ial Emilia-romagna (ente Cisl per la formazione professionale), l´organismo che ha promosso l´iniziativa nel 2005 nell´ambito del progetto d´area "Laboratorio Appennino Modenese" con l´obiettivo di valorizzare il territorio montano e tutte le sue risorse storiche, ambientali, culturali, paesaggistiche e umane. «La valorizzazione territoriale è proprio l´aspetto principale dei Parchi di Cultura - commenta il vice presidente della Provincia di Modena Mario Galli - che attraggono turisti e rappresentano un importante incentivo anche economico per l´Appennino mettendo a sistema iniziative già presenti sul territorio grazie a una progettazione partecipata e condivisa che ha il suo elemento propulsivo in momenti di formazione mirati». Il calendario delle iniziative si sviluppa all´interno di filoni tematici: gli appuntamenti del Parco del Medioevo spaziano da "Leggende e miti" a "Gusti e sapori", dalle "Rievocazioni" in costume al "Medioevo". "Spazi e silenzi", Pace e dialogo", Spiritualità", "Autenticità e benessere" sono invece i temi del Parco dei Luoghi dell´anima che sottolineano la bellezza della natura e dell´ambiente, così come le testimonianze della cristianità nel territorio La promozione dei Parchi di Cultura e delle loro iniziative è supportata quest´anno da diecimila opuscoli in distribuzione che contengono il programma della sesta edizione e da una cartina del territorio. Su internet, inoltre, si può consultare il sito www.Parchidicultura.it (al quale si collegano i due siti dedicati: www.Parcoluoghidellanima.it e www.Parcomedioevo.it ) per approfondire la descrizione storica e metodologica del progetto, ma anche per essere aggiornati sul calendario degli eventi e consultare informazioni e curiosità su appuntamenti e luoghi. Dallo scorso anno poi il sito internet dei Parchi di Cultura si è fatto portavoce, attraverso uno specifico spazio, dell´esperienza di Mirco Nardini, il 31enne pastore di Fiumalbo che ha ripreso la tradizione della Transumanza. I Parchi di Cultura è un´iniziativa promossa da Ial Emilia Romagna e sostenuta negli anni da Provincia di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dagli enti bilaterali per turismo, commercio, servizi Eburt, Ebim, Ebitt e dal fondo per la formazione continua nei servizi "For.te". Fin dalla prima edizione hanno aderito, tra gli altri, le Comunità montane, i 18 Comuni dell´Appennino, le Diocesi di Modena e Reggio Emilia, il Gal Antico Frignano, il Parco del Frignano, le società d´area di promozione turistica Valli del Cimone e Promappennino, oltre 80 soggetti tra scuole, associazioni culturali, imprese turistiche, di ristorazione e alberghiere. Nel 2007 i Parchi di Cultura hanno anche ottenuto un riconoscimento formale come idea originale ed efficace per la sensibilizzazione al rispetto di natura e tradizione. Infatti, all´interno del programma "Agenda21, azioni per un futuro sostenibile", la Provincia di Modena ha assegnato all´iniziativa il premio "Buone pratiche di sostenibilità" in quanto il progetto si ispira alle sollecitazioni presenti nella "Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo" della Commissione europea. Un autentico viaggio nel tempo, con alcune tra le tappe più suggestive che si svolgono proprio tra giugno e settembre. E´ il programma del Parco di Cultura del Medioevo (www.Parcomedioevo.it ) che permette di andare alla scoperta del castello di Montecuccolo a Pavullo (visite il 26 giugno, il 10 luglio, il 10, il 18 e il 22 agosto) o di partecipare a una rievocazione storica domenica 4 luglio a Brandola di Polinago o di rivivere queste atmosfere durante il Medieval Festival di Gusciola di Montefiorino il 10 e l´11 luglio. Le storie di dame e cavalieri accompagneranno la cena a tema in programma il 10 luglio all´agriturismo Benevecchio a Niviano di Pavullo, mentre la settimana successiva (17 e 18 luglio) si svolgerà a Montecenere di Lama Mocogno la tradizionale manifestazione intitolata "La torre in festa". Durerà otto giorni, invece, (17-25 luglio) la Settimana Matildica nelle terre della Badia", lo storico appuntamento di Frassinoro all´insegna delle danze, musiche, costumi e giochi medievali. Una sfilata storica è in programma anche a l´8 agosto a Roccapelago, mentre da metà settembre a metà ottobre ritornano gli eventi di Transromanica dedicati all´arte e all´architettura romaniche. In autunno il Parco di Cultura del Medioevo propone iniziative soprattutto culinarie, tra le quali la Festa della Castagna (Montecreto, 30-31 ottobre). L´ultimo dei 31 eventi sarà la fiaccolata del Martedì grasso in programma l´8 marzo 2011 a Fiumalbo. Gli appuntamenti per "nutrire l´anima" si svolgono tutto l´anno, ma è dal mese di giugno che si entra nel vivo con gli eventi del Parco di Cultura dei luoghi dell´anima. Si comincia sabato 19 giugno, a Pavullo, con una passeggiata nella Riserva di Sassoguidano e un´escursione serale nei boschi di Zocca. Domenica 20 giugno si può scegliere tra una camminata lungo i sentieri di S. Anna Pelago e la sagra di S. Antonio a Casine di Sestola. Dura tre giorni (26-26-27 giugno), invece, la tradizionale sagra di S. Rita dell´Oca a Gombola di Polinago, dove lo scorso anno è stata inaugurata una cappella privata dedicata proprio al culto della santa. Domenica 4 luglio si tiene la Festa della Madonna del Trogolino, la più antica e sentita solennità religiosa di Montecreto: il programma prevede messa mattutina all´aperto, Palio degli asini il pomeriggio e processione serale. Sono dedicati al "Tarlo della verità" i sei incontri filosofici (9-16-13 luglio e 6-13-20 agosto) proposti a Castellaro di Sestola. Sono numerose anche le iniziative musicali: Guiglia, per esempio, ospita il 9 luglio il "Nino Rota Quartet" e l´11 luglio un tributo a Fabrizio De Andrè. Il calendario completo del Parco di Cultura dei luoghi dell´anima (68 eventi fino al 6 gennaio 2011) è consultabile su www.Parcoluoghidellanima.it e sui 10 mila pieghevoli distribuiti in tutta la provincia |
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TRAVERSETOLO (PARMA): ARTICOLTURA: L’ARTE SALVA L’AGRICOLTURA |
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A Traversetolo (Parma) dal 26 giugno al 3 luglio alla ricerca di un futuro per la civiltà rurale. Sette giorni di lavoro per gli studenti del Master “Paesaggi straordinari” del Politecnico di Milano e Naba. I risultati in un convegno che mette insieme Guido Giubbini, Alberto Massa Saluzzo, Tonino Guerra, Don Ennio Stamile e Giorgio Diritti. Info: www.Articoltura.com Mettere in contatto il mondo dell’agricoltura con l’arte e la cultura, e trovare in quel dialogo fatto di esperienze e studio, nuove e forti ragioni per rinnovare l’antico patto solidale dell’umanità con la terra. E’ l’idea suggestiva di Articoltura, un laboratorio che vedrà al lavoro dal 25 giugno al 3 luglio, a Traversetolo a pochi chilometri da Parma, studiosi, esperti, artisti fra cui Guido Giubbini, il fondatore della rivista Rosanova, l’agronomo Alberto Massa Saluzzo, il poeta Tonino Guerra, Don Ennio Stamile, parroco al fianco degli immigrati di Rosarno, il regista Giorgio Diritti. Persone provenienti da mondi diversi ma tutti chiamati a ragionare delle strategie e possibili soluzioni per l’agricoltura del domani del nostro Paese che – tanto più nella crisi globale di oggi – può trovare nella combinazione fra lavoro e arte, una risorsa pratica e identitaria fra le più grandi e promettenti. Nato da un’idea di Anna Kauber, paesaggista, Articoltura sarà il contenitore in cui per una settimana la civiltà rurale dialogherà con l’arte e la cultura, con la scienza e la solidarietà, con operatori, tecnici e persone comuni. Articoltura si svilupperà in tre fasi a cominciare da un workshop internazionale per gli studenti del master “Paesaggi straordinari” del Politecnico di Milano e Naba, Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano. I giovani laureati saranno chiamati a una conoscenza più approfondita del mondo rurale. Proprio lì sulle colline parmensi toccheranno con mano la terra fino a lavorare, seminare e raccogliere da una zolla i frutti del loro impegno. E dovranno poi intervenire su elementi apparentemente stridenti nella relazione fra campagna e città, come le “casette” del latte, installate anche a Parma in diversi luoghi pubblici. Il loro significato, anche estetico, ciò che vi accade intorno, saranno oggetto di elaborazione e invenzione creativa. I lavori realizzati dagli studenti, da ciò che nascerà dalle zolle ai progetti veri e propri, saranno presentati in un convegno, un momento di riflessione pubblica a più voci che si leveranno dalla food valley italiana per parlare della cultura del mondo agricolo, di alimentazione e salute, del paesaggio rurale che come sottolinea l’ideatrice Anna Kauber è spesso un “paesaggio interiore” ovvero “luoghi dell’anima” di una terra e della sua bellezza, “sempre più fragile e sfuggente”. Al centro “La Corte Agresti” di Traversetolo, dalle 9,30 del 3 luglio e per tutta la giornata, si confronteranno Guido Giubbini, storico dell’arte, l’attore Piergiorgio Gallicani con l’intervento performativo “Noi, da lontano”, Alberto Massa Saluzzo, agronomo ed esperto di Politica Agricola Comunitaria. Tonino Guerra che risponderà a “Tre domande al poeta” e Don Ennio Stamile, delegato regionale Caritas Calabria che parlerà de “L’altra faccia di un’agricoltura senza memoria”. Poi sul calar della sera la riflessione di Giorgio Diritti, regista, “Con i miei occhi: racconti di uomini, di lavoro, di paesaggi” . E a seguire la festa collettiva con la proiezione all’aperto del suo film ‘Il vento fa il suo giro’ . Articoltura è ideato e curato da Anna Kauber con la partecipazione del Master “Paesaggi straordinari” del Politecnico di Milano e Naba, Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano e realizzato in collaborazione con Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Parma e Camera di Commercio di Parma, col patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Comune di Traversetolo. Partner culturali: Apa Associazione Provinciale Allevatori, Consorzio Agrario di Parma. L’evento è stato realizzato con il contributo di: Intelleqt srl - produzione distributori automatici, Bertani Dynergy Spa - energie alternative rinnovabili, Chiesi Farmaceutici Spa Worskshop Progetto ideato e a cura di Anna Kauber con il Master internazionale ‘Paesaggi Straordinari paesaggio arte e architettura’ del Politecnico di Milano e Naba, il workshop è condotto dai tutor: Raffaella Spagna e Andrea Caretto – artisti, Elisabetta Bianchessi – co/direttore del master - architetto paesaggista, Anna Kauber – paesaggista Si intende realizzare una ricerca progettuale teorico-pratica sul mondo rurale e sviluppare i temi di riflessione critica di agricoltura di terza generazione, di chilometro zero, ambiente naturale e produzione agricola. Le proposte degli studenti saranno presentate nel Convegno. Convegno il Programma h. 10 presso il Centro Civico ‘La Corte’ di Traversetolo presentazione del Convegno del Presidente della Cia. Saluti dei Rappresentanti delle Istituzioni, del Presidente della Camera di Commercio di Parma e dei partner culturali e sponsor. H. 11 incontro con Guido Giubbini, storico dell’arte e fondatore della rivista ‘Rosanova’: Il paesaggio agricolo: opera d’arte, luogo sacro, “memoria del mondo”.Anche in una visione laica del mondo, il paesaggio, e il paesaggio antropizzato e agricolo in particolare, può essere considerato come luogo sacro: come sedimento di natura, di storia e di memoria; come frutto dell’intelligenza e del lavoro dell’uomo; infine come opera d’arte, per le caratteristiche di bellezza e di armonia con la natura che di questa millenaria fatica dell’uomo sono il prodotto. H. 11.45 presentazione dei lavori del workshop ‘Articoltura’ del Master ‘Paesaggi Straordinari’, a cura dei tutor del workshop h. 12.45 Noi, da lontano’: intervento performativo di Piergiorgio Gallicani attore. Il re di un’isola sperduta torna dal suo popolo, dopo aver viaggiato a lungo in ‘visita di stato’ nelle lontane terre d’occidente, chiamate Europa. Ai suoi isolani racconterà ciò che ha visto e conosciuto là, dove vive l’uomo bianco…Uno sguardo spaesato sul nostro paesaggio umano, per una ‘modesta proposta’ di antropologia a rovescio. H. 13.30 pausa lavori: h. 15.45 presso il distributore del latte crudo recita/happening all’aperto, accompagnamento alla Sala Consigliare condotto da Piergiorgio Gallicani h. 16.30 al Centro Civico ‘La Corte’ - Sala Consigliare - di Traversetolo ncontro con Alberto Massa Saluzzo, agronomo ed esperto di Politica Agricola Comunitaria: ‘L’imprenditore agricolo produttore di paesaggi’. Gli approcci ambientali dell’attività agricola considerata come strumento di sviluppo territoriale: analisi e strategie di nuove possibilità di riqualificazione del territorio rurale e di valorizzazione del paesaggio coltivato, secondo i modelli e le indicazioni provenienti dalla Pac. H.17.15 ‘Tre domande al poeta’ Tonino Guerra – prodotto per ‘Articoltura’ (di: Anna Kauber- videomaker: Lucilla Pesce- musiche: Vincenzo Mingiardi). Il filmato riprende i ‘Luoghi dell’anima’ del Maestro, le sue creazioni - come l’Orto dei frutti dimenticati “…un piccolo museo dei sapori per farci toccare il passato” - e ci fa ascoltare le parole di un artista che ha segnato la cultura italiana nel mondo, il Poeta definito ‘Omero della civiltà contadina’ e ‘Tutore della bellezza del paesaggio’. H. 18 incontro con Don Ennio Stamile, delegato regionale Caritas Calabria e parroco di Rosarno: ‘L’altra faccia di un’agricoltura senza memoria’: le condizioni di vita e di lavoro testimoniate da un protagonista attivo in una zona ad alta penetrazione mafiosa. I racconti di una di cultura agricola che ha perso la memoria, e oggi realtà duale, dove, insieme a condizioni di sfruttamento e paura, convivono espressioni di amore e solidarietà. H.18.45 ‘Noi, da lontano’: intervento performativo di Piergiorgio Gallicani, attore. H.19 incontro con Giorgio Diritti, regista: ‘Con i miei occhi: racconti di uomini, di lavoro, di paesaggi’ . “Ci sono film in cui contano le parole: nei miei cerco di far parlare i paesaggi e le parole non pronunciate”: un artista che, con intensa partecipazione umana, attraverso le immagini ci parla di vita contadina. La realtà semplice di un mondo portatore di valori profondi, difficile ma coeso, attraverso gli sguardi di una antica umanità. H. 20 saluti in musica h. 21.15 al Centro Civico ‘la Corte Bruno Agresti’ proiezione all’aperto del film di Giorgio Diritti ‘Il vento fa il suo giro’ e incontro con l’Autor |
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BOLOGNA (GALLERIA SPAZIO GIANNI TESTONI LA 2000+45 - VIA D’AZEGLIO 50): THE BEST OF - DAL 25 GIUGNO AL 09 OTTOBRE 2010 |
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Esposizione delle opere disponibili in galleria degli artisti: Filippo Centenari, Giovanni De Gara, Ulrich Egger, Ester Grossi, James Kalinda, Signora K, Renato Meneghetti, Francesca Anita Modotti, Albano Morandi, Paper-resistance, Rosemarie Sansonetti, Gianni Testoni, Mataro Da Vergato. In mostra le opere disponibili in galleria degli artisti con cui la stessa ha collaborato nell’ultima stagione ed in quelle precedenti, insieme con alcune opere che Gianni Testoni ha realizzato ispirandosi alle suggestioni evocate dai suoi viaggi nel Continente Indiano. Sarà l’occasione per rivedere alcune delle opere che hanno fatto parte delle esposizioni che la galleria ha presentato all’interno e all’esterno dei suoi spazi nel corso del suo primo quinquennio di attività artistica e culturale. L’esposizione resterà visibile fino al 09/10/2010. Per informazioni: Spazio Gianni Testoni La 2000+45 Via D’azeglio n. 50 – 40123 Bologna Tel. +39 051 371272 +39 051 580988 +39 3356570830 www.Giannitestoni.it la2000+45@giannitestoni.It Orari di Apertura: dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00 sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 domenica e lunedì su appuntamento |
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ROMA (PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI): I MANICHINI DI NANI - UNA MOSTRA DI ALESSANDRO MARCUCCI PINOLI -DAL 25 GIUGNO ALL’11 LUGLIO |
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Il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita dal 25 giugno all’11 luglio I manichini di Nani di Alessandro Marcucci Pinoli. Una scultura-installazione dell’artista sarà visibile sulla scalinata di accesso al Palazzo delle Esposizioni (via Nazionale 194) mentre altri due gruppi di sculture si troveranno nello Spazio Fontana del palazzo (via Milano 9 A) a ingresso gratuito. Con questa mostra Palazzo delle Esposizioni intende dare il via a una serie di iniziative volte a far conoscere al grande pubblico artisti meno noti, se pur con un considerevole lavoro alle spalle, come appunto il caso di Marcucci Pinoli, riservando loro uno spazio che, proprio perché a ingresso gratuito e situato tra la caffetteria e la libreria, consente a un gran numero di persone di attraversarlo ogni giorno. Riguardo alla mostra “I manichini di Nani” Armando Ginesi scrive: “Pur senza mai rinunciare alla sua carica ironica che è parte integrante del suo carattere (la si ritrova negli scritti e nelle opere visive: pittoriche, grafiche e scultoree) Alessandro Marcucci Pinoli con questi lavori esprime in modo chiaro quanto stia vivendo un momento di riflessione seria sui perché fondamentali dell’esistenza. Egli sospende, dunque, le sue brillanti, acute, guizzanti incursioni nell’universo di derivazione duchampiana per approcciare in modo più composto, ma mai convenzionale e scontato, le problematiche dell’essere. L’umanità che i suoi manichini plastici offrono è il campione di un processo di omologazione al quale essa sembra inevitabilmente sottoposta. Gli androidi sono tutti dello stesso colore, nudi (il nudo è spersonalizzante, paradossalmente quanto lo sono le uniformi, nelle quali almeno ci sono i gradi a mantenere un certo orientamento distintivo), privi di pupille con i soli bulbi oculari bianchi che rendono l’uno simile all’altro. L’artista ha dato titoli alle sue opere: Turba (nel doppio senso di voce del verbo turbare: terza persona dell’indicativo presente, ma anche seconda persona dell’imperativo; senza dimenticare il significato di massa, che è una terza opzione di verità); Gabbia (quella che l’umanità, giorno dopo giorno, si costruisce attorno e dentro la quale finirà inesorabilmente imprigionata); Umanità (tre manichini di differente colore – è l’unica eccezione alla monocromia – vale e dire l’umanità dei bianchi, dei neri e dei gialli, legata alla stessa catena, allo stesso destino: ma se ne accorgerà?) |
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VIAREGGIO (CENTRO MATTEUCCI PER L´ARTE MODERNA): DA FATTORI A CASORATI - CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE OJETTI - 26 GIUGNO / 12 SETTEMBRE 2010 |
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Per molti versi quella che prende il via il 26 giugno al Centro Matteucci per l´Arte Modena di Viareggio è una mostra-manifesto dell´attività della nuova associazione culturale fondata e voluta da Giuliano Matteucci, conoscitore della pittura italiana dell´Ottocento. Tra i principali obiettivi del Centro: indagare, documentare e presentare l´arte moderna, in particolare il periodo che va dall´Unità d´Italia agli inizi del nuovo secolo, valorizzando il collezionismo d´epoca. Banco di prova, davvero complesso, è il tentativo di ricomporre un´importante collezioni, quella del noto scrittore e critico Ugo Ojetti, per trent´anni responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera. Un´impresa ai limiti dell´impossibile in ragione dell´impegno necessario per ricostruire uno spaccato il più possibile rappresentativo di quanto egli aveva riunito nella magnifica villa Il Salviatino sui colli di Settignano. Si è trattato di andare a ritroso, alla ricerca di ciò che lo scrittore, giornalista e critico acquistò, molto oculatamente riunì, in decenni di ricerche e frequentazioni di artisti e galleristi. Già all´indomani della morte (1946), infatti, il suo patrimonio fu oggetto di una dispersione che si completò con la cessione della villa, trasformata in albergo. Arredi, opere d´arte, ma anche il grande archivio, vennero ceduti in momenti e ad acquirenti diversi, rendendo difficile risalire all´intero compendio artistico-documentario. Le ricerche condotte in previsione della mostra hanno consentito di ridare innanzitutto forma ai documenti d´archivio (molti dei quali inediti e inesplorati) e, grazie a questi, risalire all´ingente collezione. Il lungo lavoro ha evidenziato come i nuclei originari e fondanti risultino le ricche raccolte dell´Ottocento e del primo Novecento, in cui trovavano posto sezioni monografiche dedicate ai Macchiaioli tra cui Giovanni Fattori, a Oscar Ghiglia e Libero Andreotti. Le raccolte di pittura e scultura erano arricchite da un´imponente corpus di grafica, prevalentemente otto e novecentesca. Sulla base delle testimonianze fotografiche e d´archivio è cominciata quindi la ricerca delle opere, spesso passate più volte di mano e quindi difficilmente rintracciabili. Il risultato di questo lungo lavoro è godibile nella mostra "Da Fattori a Casorati. Capolavori dalla Collezione Ojetti" dal 25 giugno al 12 settembre, nelle sale restaurate della palazzina liberty sede del Centro Matteucci e, dal 25 settembre al 28 novembre nella Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Per la prima volta a distanza di quasi mezzo secolo, il Centro Matteucci riunisce i pezzi più preziosi e rappresentativi del corpus moderno - e dunque essenziale - della collezione: da Fattori a Borrani, da Signorini a Pellizza da Volpedo, da Ghiglia a Felice Casorati, insieme a sculture di Libero Andreotti e Antonio Berti. I risultati del lungo scavo negli archivi privati del critico consentono, finalmente, di tracciare la fisionomia di una delle più prestigiose e rappresentative raccolte d´arte italiana della prima metà del Novecento. Rivelando un´esperienza collezionistica unica, non solo perché puntuale riflesso di quei principi del classicismo neo-tradizionalista che guidavano la disposizione critica di Ojetti, ma soprattutto perché proiezione del suo rapporto elettivo con gli artisti prediletti, conseguenza dell´alta e assolutamente nuova concezione del ruolo del critico d´arte. La storia delle opere selezionate offre così l´occasione per ricostruire la vera portata, le dinamiche e le implicazioni del ruolo di mecenate, di protettore, di guida teorica e committente svolto da Ojetti anche attraverso l´attività pubblica. Ripercorrere da vicino la genesi e gli svolgimenti di rapporti intensi e, spesso, assai controversi, come quelli con Ghiglia e Andreotti; tessere la rete articolata delle relazioni intrattenute con i colleghi giornalisti e critici, con galleristi, antiquari e collezionisti, per meglio valutarne la sua funzione di guida. La mostra pone, dunque, all´attenzione e alla memoria storica una vicenda culturale e umana che non trova termini di confronto nel panorama del tempo, aggiungendo un contributo importante all´arte e al collezionismo italiano del primo Novecento. Da Fattori a Casorati. Capolavori dalla Collezione Ojetti. Viareggio, Centro Matteucci per l´Arte Moderna, via D´annunzio 28. Dal 26 giugno al 12 settembre. Orario: giugno-agosto dal lunedì a venerdì 17.30-23.30 (chiusura biglietteria ore 23.00), sabato e domenica 10.00-13.00 (chiusura biglietteria ore 12.30), 17.00-23.30 (chiusura biglietteria ore 23.00). Settembre: da lunedì a domenica 10-13 ( chiusura biglietteria ore 12.30), 16.00-20.00 (chiusura biglietteria ore 19.30). Ingresso: intero 8 euro, ridotto 5 euro, biglietto family 4,50 euro. Dall´9 luglio al 12 settembre 2010 in collegamento con la mostra "Galileo Chini e la Toscana. La Toscana e Galileo Chini" alla Gamc di Viareggio Convenzione Touring Club Apertura al pubblico: sabato 26 giugno ore 10.00. Mostra promossa dal Centro Matteucci per l´Arte Moderna con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del Comune di Viareggio, in copruduzionee con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che ospiterà la mostra presso la Pinacoteca della Fondazione, corso Leoniero 6, Tortona, dal 25 settembre al 28 novembre 2010. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30; domenica 14.30-20.00; lunedì chiuso info: tel. 0131 822965; fax 0131870833. Mostra a cura di Giovanna De Lorenzi con la collaborazione di Graziella Battaglia, Silvestra Bietoletti e Rossella Campana. Catalogo edito Centro Matteucci per l´Arte Moderna Info: tel. 0584 430614; fax 0584 54977 - www.Centromatteucciartemoderna.it - info@centromatteucciartemonderna.It |
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FORESTA NERA: LA FORESTA INCANTATA |
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Bella ed emozionante in tutte le stagioni, la Foresta Nera riesce a regalare ancora sorprese nel passaggio tra l’estate e l’autunno, quando cioè i colori caldi della nuova stagione si mescolano al verde intenso della foresta più famosa della Germania. In questo mondo incantato e tutto da scoprire, una natura rigogliosa si accompagna a un ricco patrimonio di tradizione, storia e cultura e, non per ultimo, un ricco calendario di eventi. Per chi ama il turismo lento, scandito dal passo rilassante delle passeggiate immerse in paesaggi naturali di rara bellezza, la Foresta Nera è un vero e proprio paradiso con la sua pressoché infinita rete di sentieri ben segnalati tra il verde dei suoi paesaggi. Proprio a questo tema è dedicata la 110esima Giornata dell’escursionismo promossa dall’ente del turismo della Foresta Nera. Dal 5 all’8 agosto tutti i giorni a partire dalle 15 la città di Friburgo sarà in festa con spettacoli e iniziative dedicati all’escursionismo. Inoltre, dal 31 luglio all’8 agosto un programma di cornice prevede oltre 100 escursioni di un giorno, tour in bici e 50 eventi culturali sparsi in tutta la Foresta Nera. Per maggiori informazioni: www.Wandern-schwarzwald.de . Per rifocillare corpo e spirito dopo memorabili gite, 50 fattorie della Parchi Naturali della Foresta Nera domenica 1 agosto propongono una colazione ai base dei propri prodotti tipici, dal formaggio al prosciutto, dai succhi di frutta al pane. I più curiosi potranno visitare le fattorie, per scoprire come nascono queste genuine leccornie. Per maggiori informazioni: www.Naturpark-brunch.de Meta interessante da scoprire anche a piedi, è una delle strade turistiche più famose della Germania: la Strada degli orologi. Patria dell’orologio a cucù, la Foresta Nera vanta questo originale itinerario che, per 320 km, porta sulle tracce dei più famosi orologiai della regione, passando per fabbriche, musei e laboratori che raccontano la storia di abili artigiani e dei loro manufatti. Punto di partenza e di arrivo della Strada degli orologi è la cittadina di Villingen-schwenningen che, oltre al Museo degli orologi e dell’industria orologiaia ospita quest’anno l’Esposizione di giardinaggio e floricoltura del Land Baden-württemberg. Fino al 10 ottobre su una superficie di 24 ettari è possibile visitare una riserva naturale protetta, lo storico parco cittadino e il nuovo parco lungo il fiume Neckar tra giardini in fiore e oltre 66 aree espositive. Per maggiori informazioni: www.Lgs-vs2010.de La regione del Baden-württemberg, nel sud-ovest della Germania, confina con Francia e Svizzera ed è facilmente raggiungibile dall’Italia in macchina, treno o aereo. Uno dei Länder più popolosi del Paese, il Baden-württemberg vanta diversi primati: è la regione con il maggior reddito pro-capite della Germania e quella con il miglior sistema scolastico, ed è conosciuta per l’eccellente offerta culturale, così come per la lunga tradizione termale, i vini e la cucina gourmet. Una delle aree più visitate della Germania, offre una grande varietà di panorami e paesaggi, che vanno dagli incontaminati boschi della Foresta Nera alla vivacissima Stoccarda, dal Lago di Costanza ai deliziosi borghi e castelli medievali del Giura Svevo, patria della casata degli Staufer. Che si tratti di una vacanza-benessere o di ferie attive fatte di sport e movimento, soggiorni con bambini in hotel “kids-friendly” o vacanze culturali, esperienze culinarie o grande shopping, il Baden-württemberg vi aspetta. Per maggiori informazioni sulla regione e sulla sua offerta turistica: www.Turismo-bw.it |
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