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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Settembre 2010 |
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DALL´UE SOSTEGNO AGLI ENTI LOCALI PER PROGETTI DI EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - Un impulso ai servizi locali che creano lavoro e migliorano l´impatto energetica della comunità: la commissione Industria del Parlamento ha votato oggi per l´allocazione di circa 114 milioni di euro per le città, le regioni e gli enti locali impegnati sul fronte ambientale. Si tratta della ridistribuzione dei fondi non spesi nel programma energetico europeo per la ripresa del 2009. Un doppio obiettivo: creare lavoro e aiutare l´ambiente. Ristrutturare una casa, installare un impianto di energia rinnovabile, migliorare il trasporto locale...Sono azioni che richiedono manodopera, e che non possono essere delocalizzate. Per questo sostenere progetti locali e sostenibili, non solo fa bene all´ambiente, ma crea anche nuovi posti di lavoro. A quali progetti è destinato il fondo? I fondi approvati oggi 2 settembre dalla commissione Industria del Parlamento saranno allocati soprattutto agli enti locali, che potranno impiegarli per rendere più ecologico il sistema di trasporto pubblico, sostenere progetti urbani a basso impatto ambientale, alimentare l´illuminazione stradale con fonti di energia rinnovabili, installare contatori intelligenti, eccetera. Le risorse provengono dai fondi non spesi del Programma energetico europeo per la ripresa, lanciato in luglio del 2009. Il Programma gode di un bilancio di quasi 4 miliardi di euro e finanzia, fra l´altro, la creazione di nuovi parchi eolici, e progetti di cattura e stoccaggio del carbone. Chi può beneficiarne? Il budget riallocato sarà di circa 114 milioni di euro e sarà destinato a autorità municipali, provinciali o regionali, ma anche a strutture private. |
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APER ORGANIZZA UN INCONTRO GRATUITO SULLA LEGGE 231/2001 IN PROGRAMMA PER MARTEDÌ 21 SETTEMBRE A MILANO PRESSO LA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE. |
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Milano, 6 settembre 2010 – Il D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 con le sue successive modifiche ed estensioni di applicabilità (c.D. “reati presupposto”) ha introdotto nell’ordinamento italiano una peculiare forma di responsabilità, qualificata come “amministrativa da reato”, a carico di società, associazioni ed enti in genere, a seguito dell’avvenuta commissione, nel loro interesse o a loro vantaggio, da parte di un soggetto che ricopra al loro interno una posizione apicale o subordinata, di un illecito penale, compreso tra quelli ivi previsti. Alla responsabilità penale delle persone fisiche, che materialmente hanno commesso il reato, si aggiunge quindi la responsabilità amministrativa della Società. I reati più significativi sono i reati contro la pubblica amministrazione (quali la corruzione, la concussione, il peculato, la truffa ai danni dello Stato), i reati societari, di lesioni colpose in violazione di norme antinfortunistiche, ecc. Per meglio comprendere questa norma, Aper organizza per martedì 21 settembre dalle ore 10.00 alle 12.30 un incontro riservato ai suoi Associati presso la propria sede. Illustrerà il quadro normativo il dott. Paolo Mantovano di Kpmg (programma completo in allegato). Data la limitata disponibilità dei posti, vi preghiamo di volervi iscrivere al più presto compilando in tutte le sue parti il form allegato. |
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RISPARMIO ENERGETICO: È´ ORA DI CAMBIARE LAMPADINE! DALL’ 1 SETTEMBRE AL BANDO LE LAMPADINE A INCANDESCENZA DA 100 W ENTRO IL 2012, PER RAGIONI DI RISPARMIO ENERGETICO FUORI DAL MERCATO TUTTE LE LAMPADINE TRADIZIONALI |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - Una lampadina moderna e efficiente! Tempo di andare in pensione per la vecchia 75 Watt Le nostre abitazioni sono responsabili di una gran parte delle emissioni di Co2 prodotte in Europa: per tutelare l´ambiente bisogna cominciare da casa propria, per esempio cambiando lampadine! Quelle a basso consumo fanno risparmiare energia e durano molto di più. E l´Ue incoraggia questa scelta, mettendo progressivamente al bando le vecchie lampadine: domani tocca a quelle da 75 W, che usciranno definitivamente dal mercato. Addio vecchia lampadina! - Scatta domani 1 settembre il divieto di commercializzare lampadine da 75 Watt in tutti i negozi dell´Ue. Solamente la merce rimasta in stock potrà essere ancora venduta. Il provvedimento fa parte di un processo graduale di eliminazione delle lampadine incandescenti dal mercato, che ha già visto sparire quelle da 100 Watt (settembre 2009), e che non risparmierà nemmeno quelle da 60 (settembre 2011), 40 e 25 (settembre 2012). Benefici per il consumatore e per l´ambiente - Ma perché quest´accanimento contro la vecchia, buona lampadina? Il problema è che il classico bulbo di vetro nasconde un congegno energivoro, che converte in luce solo il 5% dell´energia che consuma. Le lampadine a basso consumo - Led, alogene o fluorescenti - usano fino all´80% in meno di energia, e durano da 6 a 10 volte di più di quelle tradizionali. La Commissione europea ha calcolato che in totale le nuove lampadine possono portare a un risparmio energetico di 40 miliardi di kilowatt/ora all´anno, che corrispondono a 15 milioni di tonnellate di Co2: l´equivalente del consumo energetico di tutta la Romania in un anno! Non solo: ogni abitazione potrà economizzare dai 25 ai 50 euro all´anno sulla bolletta dell´elettricità, su cui la luce pesa un quinto del totale. Chi l´ha deciso? Il Parlamento ha sostenuto la graduale uscita dal mercato delle lampadine a incandescenza. I dettagli del provvedimento sono stati poi definiti dagli esperti convocati dalla Commissione secondo le regole della comitatologia. Il Parlamento avrebbe potuto bloccare la decisione, ma l´ha appoggiata. |
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AREA SCIENCE PARK: REGIONE FVG SUPPORTERá PROGETTO "MARIE" |
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Trieste, 6 settembre 2010 - La Regione supporterà il Consorzio Area Science Park di Trieste per attivare il Progetto "Marie", primo bando per progetti strategici del programma europeo di cooperazione territoriale Med. Obiettivo generale del progetto è quello di stabilire regole e principi tecnici, economici e sociali per concorrere allo sviluppo dell´efficienza energetica dei materiali da costruzione per l´area del Mediterraneo. La delibera che sancisce la collaborazione con l´Area di Ricerca è stata proposta dall´assessore alla Programmazione, Sandra Savino, nel corso della scorsa seduta della Giunta regionale. "Nello specifico - spiega l´assessore- si tratta di far convergere diverse competenze e capacità armonizzando le proposte che nasceranno al dibattito in corso sulle politiche energetiche". L´attenzione alla protezione dell´ambiente e alla coesione sociale saranno le linee guida al Progetto che vede coinvolte, oltre alla nostra Regione, anche Umbria e Piemonte assieme a Spagna, Grecia, Francia e Slovenia. Una volta definiti i termini e i contenuti della collaborazione sarà la Direzione Centrale alla Programmazione, risorse economiche e finanziarie, d´intesa con i servizi competenti della Direzione Centrale Ambiente e Lavori Pubblici, a rappresentare la Regione "fornendo - chiarisce la Savino - indirizzi e posizioni in linea con le strategie e i programmi che la Regione si è data". |
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ANCHE LA BOSNIA VUOLE RECITARE NEL NABUCCO... |
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Sarajevo, 6 settembre 2010 - Secondo fonti di agenzia, la compagnia bosniaca di distribuzione del gas Bh-gas avrebbe chiesto alla turca Botas di aiutarla a entrare a far parte della rete del gasdotto Nabucco, progetto appoggiato dall´Ue in contrapposizione al russo South Stream. Attualmente la Bosnia dipende dalle forniture russe che arrivano attraverso Ucraina, Ungheria e Serbia per poter procurarsi i 350 milioni di metri cubi di gas che costituiscono il proprio fabbisogno annuo. Nel corso di una recente conferenza stampa, Almir Becarevic, general manager di Bh-gas, ha affermato che la Bosnia ha bisogno di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e a tal fine vorrebbe entrare nei progetti ai quali già partecipa Botas: tra questi, il Nabucco e il Transadriatic Pipeline (Tap). Becarevic ha affermato che per ragioni di sicurezza la Bosnia ha la necessità di rifornirsi attraverso due fonti, il Nabucco a nord e il Tap a sud. |
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FOTOVOLTAICO PER CONSORZIO INDUSTRIALE SPILIMBERGO |
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Udine, 6 settembre 2010 - Autorizzata dalla Giunta regionale - su proposta dell´assessore alla programmazione, Sandra Savino - la stipula di un Accordo di programma fra Regione e Consorzio per lo sviluppo industriale, economico e sociale dello Spilimberghese per consentire l´installazione di un impianto fotovoltaico per l´alimentazione della rete pubblica di illuminazione e delle utenze a servizio del fabbricato del Consorzio nella zona Industriale Nord. L´investimento prevede una costo di 350 mila euro di cui 300 mila a carico della Regione e 50 mila del Consorzio proponente. "L´impianto sarà finanziato - spiega l´assessore Savino - con la legge di attuazione di progetti mirati di promozione economica di competenza della Direzione Attività produttive, volta a incentivare iniziative progettuali dirette al consolidamento e all´estensione della base produttiva e dell´occupazione nonché alla valorizzazione delle risorse umane e materiali della montagna". |
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EDIFICI SCOLASTICI PIU`` SICURI: LA REGIONE MARCHE STANZIA 3,3 MILIONI. |
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Ancona, 6 Settembre 2010 - Piena soddisfazione e` stata espressa in Giunta dall´Assessore competente Antonio Canzian dopo l´approvazione della delibera per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Tale decisione della Regione prevede infatti un impegno di spesa (da ripartire nei territori provinciali) di 3,3 milioni di euro. ´Uno stanziamento notevole che sottolinea ´ ha ribadito Canzian ´ l´importanza e l´urgenza di tali interventi per la sicurezza degli studenti e delle loro famiglie. Una decisione presa nonostante i tagli e la crisi in corso, a testimonianza che la Regione mantiene fede alle alte priorita` stabilite da programma all´inizio di questa legislatura´. Tali risorse verranno ripartite tra le province marchigiane secondo criteri prefissati, andando a risanare in parte alcune emergenze individuate nel corso di verifiche e accertamenti per il Piano triennale di Edilizia scolastica, allo scopo di risollevare la situazione preoccupante relativa al rischio sismico ´ strutturale e non strutturale - negli edifici scolastici marchigiani. Saranno poi le amministrazioni provinciali nella propria autonomia a disporre gli interventi, secondo l´urgenza e la cantierabilita` delle opere. |
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PATRIMONIO: REGIONE FVG VENDE VILLA OTTELIO DI RIVIGNANO |
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Trieste, 6 settembre 2010 - L´assessore regionale al Patrimonio, Sandra Savino, ha dato disposizione al Servizio Gestione Patrimonio Immobiliare di effettuare una cernita dei beni regionali dismissibili in quanto non più utili ai fini istituzionali. "Un´operazione di vaste dimensioni e piuttosto complicata -commenta l´assessore - che rientra nella volontà di non sprecare denaro pubblico e di creare le condizioni, laddove sussistano, di recuperare, valorizzare e riutilizzare beni del patrimonio immobiliare regionale a rischio degrado e abbandono". Tra gli immobili più prestigiosi e di elevato valore storico artistico è stata individuata Villa Ottelio di Ariis di Rivignano, il cui valore, aggiornato a ottobre 2008, è stato stimato, compreso l´annesso parco, in 2 milioni e 300 mila euro. Nei prossimi giorni l´assessore sottoporrà al parere dell´esecutivo regionale la possibilità di alienare il compendio, la cui manutenzione richiederebbe attualmente un intervento di 4 milioni di euro, che non sono nella disponibilità della Regione. "La sostenibilità economica dell´iniziativa, sia riferita ai costi di ristrutturazione che a quelli di gestione, è purtroppo fuori portata dell´ente regionale e immagino di qualsiasi altro ente pubblico. L´eventuale vendita del compendio non può che ricadere sull´attenzione e sulla disponibilità di un privato. Pertanto, sebbene amara, la decisione di vendere mi sembra l´unica soluzione percorribile per recuperare il bene che rappresenta uno dei maggiori gioielli del Friuli Venezia Giulia". "La vendita del compendio trova un´unica motivazione legata al difficile momento economico che stiamo vivendo", afferma la Savino. "Anche se riuscissi a individuare i fondi necessari alla sola manutenzione - operazione alquanto improbabile - sarei moralmente obbligata, in questo preciso contesto storico, a impegnarli in altre priorità". La Villa era stata acquistata dall´Azienda delle Foreste nel 1986 e successivamente il bene è stato trasferito in gestione all´Amministrazione regionale, che nel 1997 acquistò anche il prato all´inglese e alcuni annessi rustici. La Villa e il parco sono stati oggetto nel tempo di numerosi progetti di riutilizzo: da sede periferica di rappresentanza della Giunta, a sede del parco comunale dello Stella, da centro culturale e formativo a fini ambientali a Centro culturale collegato a Villa Manin di Passariano. Di fatto i diversi progetti non hanno avuto alcun seguito, mentre il parco è stato dato in concessione al Comune. Oggi il compendio è costituito dalla Villa padronale, con porzioni di annesso rustico, da un piccolo giardino all´italiana di accesso fluviale alla villa, e dal parco. |
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PROTEGGERE LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE E VALORIZZARE IL PATRIMONIO BREVETTUALE LA NUOVA ATTIVITÀ FAST IPR SERVICE VIENE REALIZZATA NELL’AMBITO DEL PROGETTO ENTERPRISE EUROPE NETWORK, COFINANZIATO DALLA DIREZIONE GENERALE IMPRESE DELLA COMMISSIONE EUROPEA E DALLA REGIONE LOMBARDIA. |
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Milano, 6 settembre 2010 - Da settembre 2010 è operativo presso la Fast - Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche - di Milano Ipr Service, la nuova attività di assistenza per la protezione della proprietà intellettuale e la valorizzazione del patrimonio brevettuale. L’iniziativa è a favore delle imprese e dei centri di ricerca lombardi e viene realizzata da Fast in qualità di partner del progetto Enterprise Europe Network, cofinanziato dalla Direzione generale Imprese della Commissione europea e dalla Regione Lombardia. Gli strumenti di proprietà industriale - quali brevetti, marchi, design, segreti industriali, ecc. - rappresentano un mezzo fondamentale per gestire il posizionamento competitivo delle imprese e quindi la loro capacità prospettica di generare risultati economici e finanziari adeguati. Per determinare e sfruttare il potenziale vantaggio concorrenziale derivante da tali beni immateriali, le aziende devono essere in grado di: procedere ad attività di individuazione, misura e valorizzazione degli stessi; integrarli nelle loro strategie; proteggere e far valere i diritti di proprietà industriale; valorizzarli in termini economici, commerciali e di sviluppo. Nell’ambito delle iniziative della rete Enterprise Europe Network Fast dedica particolare attenzione all’informazione e alla formazione su brevetti, marchi e modelli a sostegno della capacità innovativa e della valorizzazione dei ritrovati di piccole e medie imprese e gruppi di ricerca di università ed enti: frequenti sono gli eventi di presentazione di aspetti particolari della protezione della proprietà intellettuale, accompagnati da incontri personalizzati con esperti sui casi di interesse specifico delle società e dei ricercatori. Il successo di tali azioni suggerisce a Fast l’opportunità di strutturare in modo sistematico questo impegno con il lancio del nuovo Ipr Service, con una formula semplice ed efficace, rafforzata dalla collaborazione con uno dei maggiori uffici brevettuali europei, lo Studio Notarbartolo & Gervasi di Milano, e con N&g Consulting, società specializzata nel trasferimento tecnologico, nella valutazione e nella valorizzazione del patrimonio brevettuale con esperienza a livello globale. Ogni mese due esperti, uno nel settore brevettuale e l’altro nel trasferimento tecnologico, sono disponibili presso la sede Fast, in un giorno prestabilito, per rispondere a quesiti di carattere brevettuale o di altri aspetti della proprietà intellettuale e della sua valorizzazione. La prenotazione dell’incontro, della durata di circa 30-60 minuti, avviene con la compilazione di un modulo semplice, previa telefonata alla segreteria organizzativa. Tutte le richieste pervenute entro il 15 di ogni mese vengono trattate nel mese successivo. I quesiti possono riguardare: Brevettabilità di ritrovati tecnici: verifica dei requisiti per la brevettazione di ritrovati in settori applicativi di particolare complessità, come le biotecnologie e il software; problemi di contraffazione e infringement di brevetti; conflitti con precedenti pubblicazioni; Strategie di protezione brevettuale: scelta delle alternative di deposito tra Italia, Epo e Pct; valutazione delle opportunità di ritiro o di estensione all’estero di brevetti; modalità di protezione nei paesi emergenti; come affrontare conflitti di carattere brevettuale; Criteri di protezione di marchi: verifica dei requisiti per il deposito di marchi; come gestire problemi connessi all’infringement di marchi; Criteri e opzioni per la protezione di modelli industriali e design: modalità di protezione di modelli di design per durata breve o lunga; alternative tra protezione italiana e comunitaria; Technology scouting: come cercare e individuare brevetti per accelerare lo sviluppo tecnologico aziendale; come gestire la trattativa con potenziali partner; Valutazione del valore di un brevetto e gestione di licenze: valutazione della possibilità e opportunità di cedere brevetti o darli in licenza esclusiva a terze parti; come gestire in modo ottimale un accordo di licenza attiva o passiva; come dare valore al proprio patrimonio brevettuale; come gestire e valorizzare brevetti relativi a tecnologie uscite dal core business aziendale; Valorizzazione del patrimonio brevettuale: come valutare il valore di un brevetto in vista di accordi con terzi, cessioni parziali o totali di aziende, ingresso di nuovi soci nella compagine azionaria; come valutare l’opportunità di mantenere o meno in vita un brevetto. Enterprise Europe Network è la più importante rete europea a supporto delle imprese, in particolare Pmi. Con più di 600 organizzazioni presenti in oltre 45 paesi, tale articolata struttura aiuta le aziende minori a promuovere nuovi prodotti e ad accedere ai mercati, informandole circa le attività e le opportunità offerte dall’Unione europea. La rete è presente in Lombardia e in Emilia Romagna attraverso il consorzio Simpler di cui, oltre a Fast, fanno parte: Cestec, Cciaa di Milano, Alintec, Aster, Cciaa di Ravenna e Unioncamere Emilia Romagna. Per maggiori informazioni: http://www.fast.mi.it/ - http://www.simplernet.it/ - http://www.enterprise-europe-network.ec.europa.eu/ |
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EXPO SHANGHAI 2010, AL VIA LE INIZIATIVE E GLI APPUNTAMENTI PROMOSSI DAL SISTEMA EMILIANO-ROMAGNOLO. LO SPAZIO ESPOSITIVO DEDICATO ALL´EMILIA-ROMAGNA SARÀ VISITABILE FINO AL 15 SETTEMBRE, LE INIZIATIVA CENTRALI DALL´8 AL 12 SETTEMBRE. |
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Bologna, 6 settembre 2010 - “Land with a soul” è il tema scelto per lo spazio espositivo dell’Emilia-romagna all’Expo di Shanghai 2010 che resterà aperto fino al 15 settembre. Lo spazio interpreta il tema generale dell’Esposizione “Better City, better life” raccontando una regione che, della qualità del vivere in tutte le sue declinazioni, ha fatto uno dei suoi tratti distintivi. Al taglio del nastro dell’area Emilia-romagna nel Padiglione Italia - in programma giovedì 9 settembre, alle ore 17 - interverranno il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani e l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli: l’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Commissariato Italiano. Il percorso creato per l’area Emilia-romagna all’interno del Padiglione Italia, in collaborazione con il Commissariato italiano per l’Expo e Confindustria Ceramica, accompagna il pubblico alla scoperta delle eccellenze dell’intera regione nei diversi ambiti, culturale, turistico, scientifico economico e produttivo. Un particolare focus è stato realizzato sulla filiera abitare/costruire, uno dei settori di punta dell’economia regionale, e più in generale sul crescente impegno dell’Emilia-romagna nei settori della green economy e delle green technologies, del risparmio energetico e dell’eco-compatibilità. «La Regione ha scelto una politica che punta sull’attrattività territoriale per rendere, ancora più di oggi, appetibile l’Emilia- Romagna, per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese e sostenere la penetrazione nei mercati esteri dei nostri prodotti. L’internazionalizzazione – ha sottolineato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è un elemento di innovazione in termini di competenze e conoscenze. L’expo Shanghai 2010 – dove siamo presenti come “sistema regionale Emilia-romagna” -è un’opportunità per le imprese del sistema economico emiliano romagnolo per conquistare crescenti quote del mercato cinese, visto che dall’Emilia Romagna l’export in Cina è cresciuto nel 2010 del 36%, rappresentando anche una straordinaria possibilità per facilitare il percorso di superamento della crisi economica». Oggi l’Emilia-romagna è la terza regione esportatrice in Italia verso il mercato cinese, che è oggi uno dei nostri principali partner commerciali al di fuori del mercato europeo. Il buon andamento delle esportazioni verso la Cina è da attribuire in gran parte alla voce “macchine ed apparecchi meccanici”. Con oltre 36 miliardi di euro di vendite all’estero nel 2009 l’Emilia-romagna risulta la seconda regione esportatrice italiana e conferma l’alta qualità delle sue esportazioni (il 50% dei prodotti ha un alto contenuto tecnologico, contro il 42,4% del Nord Est italiano). Inoltre, asse prioritario della presenza emiliano-romagnola a Shanghai è da alcuni anni la collaborazione con la prestigiosa Università Tongji, partner strategico per la realizzazione di attività in campo scientifico, economico e culturale. L’expo Bureau ha selezionato la città di Bologna come un “case history d’eccellenza”. Al capoluogo regionale è affidata un’area espositiva per tutta la durata della manifestazione nella Urban Best Practise Area. La Regione ha supportato questa partecipazione in sinergia con il Comune, la Provincia, con la Camera di Commercio di Bologna, con la Fiera e con Promobologna. Piazze e portici ricostruiti in Cina. “Land with a soul” prende spunto da alcuni elementi architettonici e artistici che da sempre caratterizzano il tessuto urbano emiliano-romagnolo: il portico e la piazza. In Emilia-romagna le piazze sono storicamente il fulcro e l’”anima” della vita sociale, culturale, economica: luoghi dell’incontro e del dialogo di un’intera comunità. Per questo un portico, trattato da una grafica che lo rende immateriale e quindi simbolico, accompagna il visitatore alla scoperta delle eccellenze emiliano-romagnole in diversi ambiti. Attraverso richiami testuali, immagini e filmati, il visitatore potrà - in una sorta di viaggio virtuale - così conoscere tutti gli aspetti più significativi dell’Emilia-romagna: dalle bellezze ambientali, paesaggistiche e architettoniche, al ricco panorama culturale, senza dimenticare un tessuto imprenditoriale articolato su filiere produttive altamente specializzate quali la motoristica, l’enogastronomia, la moda, l’abitare e il costruire. Gli appuntamenti principali. Oltre 30 eventi promozionali – workshop, seminari, incontri, bilaterali, fiere, mostre ed il coinvolgimento di oltre 200 aziende del territorio emiliano romagnolo di cui 120 (90 sono Pmi in Associazione temporanea di impresa) in Cina grazie al sostegno della Regione attraverso bandi e altri strumenti. Sono questi i “numeri” della presenza del sistema Emilia-romagna all’Expo di Shanghai. I dettagli del programma delle iniziative e gli appuntamenti all’Expo 2010 di Shanghai si possono trovare sul sito internet http://emiliaromagna.Si-impresa.it nella pagina dedicata al Servizio Internazionalizzazione delle Imprese. Mercoledì 8 settembre al Shanghai Exhibition Center preview della mostra “Sh Contemporary 2010” in cui sono esposte tre opere di Giorgio Morandi provenienti dal Mambo, il Museo d´Arte Moderna di Bologna. Alle “Green Technologies dell’Emilia-romagna” è dedicato il seminario in programma giovedì 9 settembre alle ore 10 (presso Tongji University) realizzato in collaborazione con Confindustria Emilia-romagna e la stessa Tongji University. Si parlerà tra l’altro degli investimenti dell’Emilia-romagna in campo energetico, dell’impegno nel fotovoltaico, delle applicazioni a basso impatto nella filiera meccanica, della Rete dei Tecnopoli, un’esperienza unica nel panorama nazionale per coniugare ricerca, innovazione, ambiente. Nel pomeriggio, alle ore 14, attenzione puntata sul comparto della ceramica con “Ceramic Tiles of Italy: the green way” (presso la Tongji University), in cui la Regione Emilia-romagna , insieme a Confindustria Ceramica, racconterà la capacità di innovarsi e di qualificarsi in questo settore strategico: i nuovi prototipi di piastrelle fotovoltaiche, antismog, antibatteriche, ad esempio, prodotti innovativi, capaci di rispondere ai nuovi bisogni di sostenibilità, di risparmio energetico, oltre che a nuove concezioni dell’abitare. Poco dopo alle ore 18,30 (Padiglione Italia) in collaborazione con l’Agenzia di Promozione Turistica dell’Emilia-romagna (Apt), “Emilia-romagna, Land with a Soul” racconterà un altro dei settori di eccellenza dell’Emilia-romagna: il turismo. Sempre nella giornata del 9 settembre, altri due appuntamenti: la “preview” della mostra “Ducati Technology and design” (ore 9.30, Tongji University) a cura del Design Center di Bologna e, alle ore 18,30 (Area C6, Expo Site) in collaborazione con Tongji University la cerimonia di accensione del cogeneratore d’energia dell’azienda Turbec di Cento (Ferrara). Venerdì 10 settembre, ore 10, presso la Fudan University seminario ‘Mansi3-@mplissima’ – realizzato in collaborazione con la Fondazione Giovanni Xxiii: interverranno Romano Prodi, Vasco Errani e Alberto Melloni. Sabato 11 settembre incontro istituzionale della Regione Emilia-romagna con la Provincia dello Zhejiang. Nella stessa giornata visita a Suzhou dello stabilimento della Bucci Industry “Bi-tech”, controllata cinese che fa capo al gruppo Bucci di Faenza. Domenica 12 settembre il presidente Vasco Errani parteciperà allo ‘Special day’ dedicato alla città di Bologna. |
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FUTURO DELLE ACCIAIERIE, DURNWALDER INCONTRA I SINDACATI |
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Bolzano, 6 settembre 2010 - Garantire le migliori prospettive possibili a quegli operai che potrebbero perdere il proprio posto di lavoro in caso di una riduzione dell’attività dello stabilimento di Bolzano delle Acciaierie Valbruna. Questo il tema al centro dell’incontro del 3 settembre tra il presidente Luis Durnwalder e i sindacati dei metalmeccanici. "Garantiremo in ogni caso il nostro contributo - ha assicurato Durnwalder - per un reintegro nel mondo del lavoro che sia il più veloce possibile". Il primo argomento trattato nel corso dell´incontro è stato il colloquio avuto a metà luglio dal presidente Luis Durnwalder con l´amministratore delegato delle Acciaierie Valbruna, Ernesto Amenduni. In quell´occasione i due si erano accordati per un chiarimento, entro settembre, delle strategie future del gruppo per quanto riguarda lo stabilimento bolzanino. "Si tratta di capire - spiega Durnwalder - se la Valbruna vuole mantenere a Bolzano i forni, oppure limitarsi alla lavorazione dell´acciaio". Se l´azienda optasse per questa seconda strategia, sarebbero a rischio tra i 100 e i 120 posti di lavoro. "Il problema è acuito - prosegue il presidente della giunta provinciale - dal fatto che questi lavoratori potranno usufruire della cassa integrazione solo sino all´inizio del 2011". Per non farsi trovare impreparati in caso di questa eventualità, durante l´incontro è stata stipulata un´intesa tra il governatore altoatesino e i rappresentanti sindacali per favorire un rapido reinserimento nel mondo del lavoro. "Ci verrà fornita una lista dei potenziali operai a rischio - spiega Luis Durnwalder - in modo da analizzare la situazione caso per caso. Le opzioni sono molteplici: dal pre-pensionamento alla riqualificazione professionale, senza dimenticare la possibilità di essere assegnati ad un´altra azienda locale". Per quanto riguarda gli investimenti ambientali richiesti alla Valbruna, Durnwalder ha assicurato ai sindacati che "se l´azienda manterrà i suoi reparti produttivi a Bolzano, verrà creato un tavolo tecnico nel quale discutere quali investimenti eventualmente rinviare". Sulla cessione di una parte dell´areale occupato dalle Acciaierie alla Provincia (si tratta di circa 3-4 ettari), il presidente della giunta provinciale ha spiegato che "i terreni verranno assegnati ad altre aziende nel più breve tempo possibile". Un ulteriore incontro tra Durnwalder e sindacati sul futuro delle Acciaierie è previsto per la fine del mese di settembre. |
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I COMUNI DEL PORFIDO DEVONO APPLICARE LA NORMATIVA SULLE CONCESSIONI DI CAVA |
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Trento, 6 settembre 2010 - La Giunta provinciale, su proposta dell’Assessore all’industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi, ha approvato il 3 settembre l’«invito ad adempiere» alle disposizioni transitorie della legge sulle cave (art. 33 L.p. 7/2006), diretto ai sei comuni del porfido: Albiano, Baselga di Piné, Capriana, Cembra, Fornace e Lona Lases. L’esecutivo provinciale, in altre parole, diffida i comuni, assegnando loro il termine di 60 giorni (elevati a 75 per i comuni interessati da proprietà frazionali), a deliberare i volumi estrattivi ancora disponibili, e il conseguente periodo di proroga delle attuali concessioni, prima di passare al sistema delle aste pubbliche. I comuni avrebbero dovuto determinare volumi e scadenze entro il 28 febbraio 2010, ma, probabilmente anche a causa del rinnovo delle amministrazioni, nessuno ha finora provveduto. Scaduti vanamente i termini della diffida, la Giunta provvederà a nominare i commissari ad acta. Benché si tratti di un provvedimento autoritativo – come sottolinea l’Assessore – esso in realtà si inserisce in un lungo processo mirato a conseguire un obiettivo storico: l’apertura al mercato del settore estrattivo provinciale, nel quale, prima dell’avvento della nuova legge, i lotti erano assegnati fino al loro naturale esaurimento. In questo processo, che ha coinvolto il Consiglio e la Giunta provinciale, le amministrazioni comunali, le Asuc, le ditte, rappresentate da Confindustria Trento, il Sindacato e, non ultima, la Commissione europea (interessata da un reclamo), si è in realtà cercato di contemperare esigenze contrapposte: da un lato, la salvaguardia dell’attività estrattiva, a tutela dei lavoratori e delle imprese (scadenze troppo ravvicinate avrebbero infatti scoraggiato gli investimenti) e, dall’altro, la possibilità per nuove energie imprenditoriali di accedere alle concessioni pubbliche di cava, assicurando al settore la «linfa vitale» della concorrenza. L’intervento della Giunta provinciale, che aveva preliminarmente «spianato la strada» ai comuni con una dettagliata circolare, cerca ora di garantire l’allineamento di tutte le amministrazioni alle regole, condivise anche dalla Commissione europea che, proprio sulla base della circolare dell’Assessore, ha archiviato la procedura d’infrazione precedentemente attivata. Più in dettaglio, la legge provinciale 24 ottobre 2006, n. 7 «Disciplina dell’attività di cava», all’articolo 33 stabilisce che le concessioni vigenti mantengano la loro validità fino al completamento della coltivazione del volume definito dal comune con proprio provvedimento, con cui viene fissato anche il termine finale di coltivazione. Dopo due modifiche dell’articolo stesso, volte soprattutto a chiarire aspetti concreti del periodo transitorio, senza infrangere la libertà di concorrenza, in linea con le censure della Commissione Europea, a seguito del procedimento di infrazione n. 2006/4251 – procedimento ora archiviato – la Provincia ha stabilito il termine del 28 febbraio 2010, introducendo un criterio aggiuntivo per legare il volume da determinare agli investimenti effettuati dalle ditte, anche per la sicurezza del lavoro. Quanto alla «diffida», gli atti odierni sono preceduti da più comunicazioni dell’Assessore Olivi, in particolare dalla circolare di data 26 febbraio 2010, che dà le indicazioni pratiche per l’applicazione della norma. Dopo ulteriori incontri con le amministrazioni, alcune delle quali completamente rinnovate, la Giunta provinciale ha ritenuto di non potersi esimere dalla diffida, dando certezza di termini al regime transitorio delle concessioni pubbliche di cava. |
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LA REGIONE BASILICATA SOSTIENE IL BANDO “RETI D’IMPRESA” |
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Potenza, 6 settembre 2010 - Con un investimento pari al 50 percento della spesa prevista la Regione Basilicata ha aderito al bando della Camera di commercio di Potenza “Fondo unico finanza innovativa. Bando pilota per lo sviluppo e la promozione delle reti d’impresa”. La Giunta regionale, infatti, su proposta dell’assessore regionale alle Attività produttive, Erminio Restaino, ha approvato una delibera con la quale si cofinanzia l’iniziativa con un sostegno pari a 75 mila euro su una spesa prevista di 150 mila euro. “La spina dorsale del nostro tessuto produttivo – afferma Restaino – è costituita da un sistema di piccole e medie imprese che spesso fanno fatica a concorrere con aziende più grandi di altre realtà territoriali. Da qui la necessità di sostenere contratti di rete tra imprese finalizzati alla collaborazione produttiva, alla progettazione, alla commercializzazione, alla logistica e servizi connessi”. Le reti di impresa sono una forma aggregativa che si sta affermando come risposta alla necessità di migliorare l’efficienza aziendale in questo periodo di crisi. “Si tratta – aggiunge Restaino – di una opportunità strategica per la creazione di nuovo valore aggiunto e per dar vita a collaborazioni tecnologiche e commerciali, preferibilmente della stessa filiera produttiva, ovvero del medesimo distretto produttivo, per acquisire maggiore forza contrattuale e agevolazioni amministrative, finanziarie, di ricerca”. Il bando è rivolto ai raggruppamenti di imprese costituiti o da costituire con forma di “Contratti di rete”. Le imprese aderenti al contratto devono essere almeno tre e devono essere in maggioranza Pmi. L’agevolazione consiste in un contributo del 50 percento delle spese ammissibili. Il bando e la relativa documentazione potranno essere ritirati presso le sedi della Camera di Commercio di Potenza, o scaricati dai siti www.Pz.camcom.it e www.Basilicatanet.it |
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TOSCANA: IMPRESE GIOVANILI, MAGLIE PIÙ LARGHE PER I CONTRIBUTI LIMITE A 40 ANNI, ESTENSIONE DEI SETTORI, INTRECCIO CON IL MICROCREDITO |
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Firenze, 6 settembre 2010 - Una nuova legge per l´imprenditoria giovanile che allarghi le maglie rispetto all´attuale, prevedendo anche nuovi strumenti come il microcredito e interventi mirati per le imprese a titolarità femminile Questi i temi centrali della nuova proposta di legge alla quale gli uffici dell´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini stanno lavorando e che saranno oggetto dell´incontro programmato per martedì 7 settembre con le associazioni imprenditoriali giovanili toscane. L´incontro servirà per un primo scambio di opinioni sui vari aspetti della proposta (dopo l´approvazione della giunta dovràessere portata all´attenzione del consiglio regionale) che andrà a modificare la precedente legge sull´imprenditoria giovanile, la legge 21 del 2008. La legge attualmente in vigore mette a disposizione dei giovani sotto i 35 anni finanziamenti mirati alla realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi e ad elevato contenuto tecnologico. La nuova legge saràfinanziata con 2 milioni e mezzo di euro per il 2010 ed altrettanti per il 2011. «Alla luce di quanto è successo negli ultimi due anni – spiega l´assessore Simoncini – abbiamo pensato che, in questa fase ancora critica per la nostra economia, fosse più utile allargare al massimo le possibilità di accedere al finanziamento. Abbiamo deciso quindi di proporre l´apertura a tutti i settori produttivi senza limitarsi a quelli dell´hi-tech, inoltre la nuova legge dedicherà una specifica disciplina a favore dell´imprenditoria femminile. Tutti i progetti imprenditoriali potranno dunque candidarsi a ricevere il contributo. L´altro importante paletto che stiamo pensando di eliminare è quello dell´età massima per poter usufruire delle agevolazioni, portandola da 35 a 40 anni». Allargame nto dei settori che possono beneficiare dell´intervento e innalzamento dell´età: queste le novità principali della nuova proposta. Ma non è tutto. «Nell´ottica di una maggiore sinergia fra le politiche per le attività produttive e quelle del lavoro – aggiunge l´assessore – abbiamo pensato di richiamare nella nuova legge le opportunità già esistenti per quanto riguarda il microcredito, che ha un ruolo significativo nel settore se si considera che, fra il 2007 e il 2010, la Regione ha erogato 443 prestiti per un importo superiore ai 6 milioni di euro a favore di imprese a titolarità giovanile. Tutto questo con l´obiettivo di rendere questo strumento più flessibile e adeguato a dare risposte all´emergenza, da cui ancora non possiamo dire di essere fuori». Sempre in quest´ottica si studieranno anche nuovi meccanismi per rivedere gli strumenti di garanzia, che nella nuova legge saranno a carico del la Regione. |
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L´ASSESSORE SIMONCINI ALLA ROYAL TUSCANY FASHION GROUP (EX MABRO) «DISPONIBILI AD APRIRE UN TAVOLO PER FAVORIRE LO SVILUPPO» «IL PROCESSO DI RILANCIO SEMBRA BEN AVVIATO DOPO DUE ANNI MOLTO DIFFICILI» |
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Firenze, 6 settembre 2010 - Con l´arrivo a Grosseto della giunta regionale al completo, per un confronto con amministratori e rappresentanti economici e sociali sui temi principali del territorio maremmano, non poteva mancare una visita alla Royal Tuscany Fashion Group (la ex Mabro) da parte dell´assessore allo sviluppo economico, alla formazione e al lavoro Gianfranco Simoncini. «Sono stato invitato – ha detto l´assessore – dal nuovo amministratore delegato della società, Aldo Invitti, per constatare il processo di rilancio di una delle aziende più importanti della provincia di Grosseto. Un processo che sta marciando positivamente e che intendiamo sostenere». Simoncini si è incontrato anche con i rappresentanti delle associazioni sindacali che proprio per oggi hanno proclamato uno sciopero per vicende interne all´azienda. «A loro e all´azienda – prosegue Simoncini - ho manifestato l´auspicio che le vicende di questi giorni possano essere rapidamente superate e che siamo disponibili, qualora fosse necessario, ad aprire un tavolo regionale per dare un sostegno allo sviluppo ulteriore in termini di nuovi investimenti e tutela dei posti di lavoro». La Royal Tuscany Fashion Group, società nata dalle ceneri della vecchia Mabro, opera nel settore dell´abbigliamento (grandi marche) impiegando circa 270 persone. A crearla è stata la Movies, a capo della quale c´è la famiglia Di Pierantonio, che un paio di anni fa aveva rilevato l´azienda in crisi. Una parte del capitale è anche di Fidi Toscana. |
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SARDEGNA: RILANCIO AREA INDUSTRIALE TORTOLÌ |
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Tortoli´, 6 Settembre 2010 - Sarà una task force a individuare in tempi molto rapidi la possibile soluzione per il rilancio,anche finanziario, del Consorzio industriale di Tortolì, in modo da soddisfare le esigenze dei lavoratori (da sei mesi senza stipendio) vittime della contesa, anche legale, tra Consorzio Industriale, Consorzio di Bonifica e Abbanoa. E´ l´accordo raggiunto il 2 settembre dall´assessore regionale dell´Industria, Sandro Angioni, con i rappresentanti delle Amministrazioni locali e delle associazioni imprenditoriali. Un incontro, al quale ha partecipato anche il presidente della Confindustria Sardegna Centrale Salvatore Nieddu. Tra i temi al centro del confronto della visita dell´esponente della Giunta in Ogliastra l´ipotesi di rilancio del settore cartario. "Al momento - ha spiegato l´esponente dell´esecutivo regionale - sono a conoscenza del solo progetto verbale prospettatomi dall´imprenditore veneto Zago. In assenza di un piano industriale che ci dovrebbe essere presentato entro questo mese". Sottolineato di non voler fare ulteriori commenti alla luce di illazioni e polemiche degli ultimi mesi, l´assessore ha osservato che dal territorio sono, comunque, arrivati negli ultimi tempi indirizzi diversi per il suo rilancio economico e ha ricordato le iniziative della Giunta a cominciare dal progetto di energie alternative Co2.0. Le stesse argomentazioni a seguire sono state successivamente nell´incontro con i lavoratori della ex Cartiera di Arbatax. L´assessore ha ripetuto loro quanto a sua conoscenza circa i progetti dell´imprenditore veneto assicurando contemporaneamente di aver sensibilizzato l´Assessore regionale del Lavoro sulla posizione dei lavoratori. |
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A COOPERFIDI 3 MILIONI PER IL FONDO RISCHI |
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Trento, 6 settembre 2010 - Concesso alla Cooperativa provinciale garanzia fidi Cooperfidi un finanziamento per il 2010 di 3 milioni di euro. La delibera, approvata il 3 settembre in Giunta su proposta dell´assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza, permette l´integrazione del fondo rischi a favore delle imprese che operano nel settore dell´allevamento di bovini da latte e da carne, nonché delle connesse filiere ed organizzazioni associative. La domanda di finanziamento presentata da Cooperfidi ed accolta dalla Giunta provinciale deriva da specifiche richieste espresse dal settore. L´intero comparto del latte alimentare è, infatti, in fase di razionalizzazione, con considerevoli investimenti intrapresi o in fase di avvio da parte di società che operano in questo campo. "Con questa integrazione - ha commentato l´assessore alla cooperazione Franco Panizza - si intende sostenere la zootecnia di montagna, presidio insostituibile del territorio alpino e attività complessa, che richiede grandi sacrifici a fronte di produzioni limitate ma di qualità particolarmente elevata. La lavorazione in malga, fra il resto, non è solo un’attività economica, ma è anche una cultura che si tramanda da secoli e consente a chi fruisce della montagna di trovare uno spazio gradevole ove muoversi, un ambiente che fa della biodiversità la sua speciale bellezza". |
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CONTINUA IN FVG TREND POSITIVO VOUCHER LAVORO OCCASIONALE |
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Trieste, 6 settembre 2010 - Si confermano anche nel mese di agosto gli importanti risultati conseguiti dalla nostra regione nella vendita dei voucher, i buoni lavoro introdotti per facilitare la regolarizzazione delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio. Nell´agosto scorso, i voucher venduti in Friuli Venezia Giulia sono stati 77.126, corrispondente al 15,9 per cento di quelli complessivi a livello nazionale. Un risultato, questo, che colloca la nostra regione al primo posto tra le regioni italiane, seguita da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. "Il dato del mese di agosto 2010 - sottolinea l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - rappresenta un nuovo record: è il primo mese che supera ampiamente la soglia dei 75mila voucher venduti e il confronto con il mese di agosto 2009 fa registrare un incremento del 53,3 per cento; se analizziamo il numero di voucher venduti in rapporto alla popolazione residente, la nostra Regione conferma il proprio primato assoluto su tutte le altre regioni con 62,5 voucher ogni mille abitanti". Sul piano provinciale al primo posto si conferma la provincia di Udine con 53.966 voucher, seguita da Pordenone con 11.672, da Trieste con 8.151 e infine da Gorizia con 3.337 voucher venduti. Tra le diverse categorie di vendita dei voucher al primo posto troviamo i giovani studenti sotto i 25 anni, i pensionati, i percettori di sostegno al reddito con 25.424 voucher venduti; al secondo posto i servizi con 21.624, seguiti dal comparto del commercio e turismo con 16.667; al quarto posto si colloca l´agricoltura con 9.080 voucher seguita, a una certa distanza, dal lavoro domestico con 4.331 voucher venduti. Negli ultimi 14 mesi (luglio 2009 agosto 2010) nella nostra regione sono stati venduti 603.264 voucher, con due mesi che hanno superato la soglia di vendita dei 60mila: luglio e agosto 2010. L´assessore Brandi sottolinea che questi importanti risultati sono stati raggiunti anche grazie alla collaborazione dell´Inps nella realizzazione della campagna d´informazione, organizzata dall´Agenzia regionale del lavoro, per allargare la conoscenza di questo strumento su tutto il territorio regionale. |
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DA I.S.P.A. REGIONALE DEL LAZIO VOUCHER FORMATIVI GRATUITI |
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Roma, 6 settembre 2010 - I.s.p.a. Regionale Del Lazio informa che a partire dal 15 settembre sono aperte le candidature per il finanziamento di percorsi formativi individuali mediante assegnazione di voucher formativi del Forma.temp fondo per la formazione dei lavoratori in somministrazione con contratto a tempo indeterminato. Tutti coloro che rientrino nelle categorie di seguito elencate potranno con la collaborazione dell’Ispa Lazio presentare al Forma.temp, progetti di formazione individuali validi come candidatura per partecipare a corsi di formazione gratuiti finalizzati all’accrescimento delle proprie competenze e al potenziamento delle prospettive d’impiego. Soggetti Ammessi Alla Presentazione Delle Domande: Categoria 1: lavoratori in missione che abbiano lavorato almeno 44 giorni negli ultimi 12 mesi; Categoria 2: lavoratori in missione che vogliono partecipare ad un corso formativo fuori dell’orario di lavoro; Categoria 3: lavoratori in attesa di missione che abbiano lavorato almeno 30 giorni nell’ultimo anno e che siano disoccupati da almeno 45 giorni di calendario; Categoria 4: lavoratori in attesa di missione che abbiano lavorato almeno 132 giorni e che siano disoccupati da almeno 45 giorni di calendario; Categoria 5: lavoratori che a seguito di infortunio occorso durante la missione di lavoro presentino riduzione di capacità lavorativa per le quali occorre una formazione riqualificante; Categoria 6: lavoratrici madri che a conclusione del periodo di astensione obbligatoria o facoltativa non abbiano una missione attiva purchè abbiano lavorato almeno 30 giorni nell’ultimo anno. Per informazioni sui corsi disponibili e sulle modalità di presentazione della propria candidatura è possibile rivolgersi a Ispa Regionale Del Lazio, Via Giulia 71, 00186, Roma. Tel 06.68134217 / 06.68132140 Fax 06.68301226 www.Ispanazionale.org |
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REGIONE LAZIO, CONCORSO PUBBLICO PER LAVORATORI DISABILI |
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Roma 6 settembre 2010 - La Regione Lazio ha indetto un concorso pubblico riservato a lavoratori disabili, come indicato dalla legge n. 68/1999, per la copertura di 20 posti a tempo pieno e indeterminato di assistente area amministrativa, categoria ‘C’, nel ruolo del personale della Giunta. “Con questo intervento - spiega il presidente Renata Polverini - viene colmata un’altra lacuna, ristabilendo il diritto dei soggetti disabili all’inserimento nel lavoro. Dalla Regione arriva dunque un altro segnale all’insegna della trasparenza e del rispetto della legge”. Il bando, che va ad aggiungersi all’assunzione di 10 unità di categoria B provenienti dal Centro per l’impiego, sarà pubblicato sul Burl e nei prossimi giorni sul sito della Regione Lazio (www.Regione.lazio.it). |
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