|
|
|
GIOVEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Febbraio 2011 |
 |
|
 |
UNIFIED COMMUNICATION & COLLABORATION: L’AVVENIRE DELLA COMUNICAZIONE A VALORE AGGIUNTO. LA VISIONE DI ITALTEL |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 Febbraio 2011 - Per le aziende italiane comunicare risparmiando va bene ma collaborare è un po´ più difficile. Le aziende in Italia utilizzano ormai abbastanza diffusamente molte tecnologie integrate di comunicazione; tuttavia per quanto riguarda le collaboration technologies siamo ancora all´inizio a causa dei vincoli relativi soprattutto agli aspetti organizzativi e culturali delle aziende. Le prospettive del mercato basato sulle tecnologie integrate di comunicazione e collaborazione on line (Unified Communication & Collaboration, Uc&c) sono quindi ancora del tutto aperte. In estrema sintesi sono questi i principali risultati delle interviste concesse da alcuni dei principali protagonisti del mercato che partecipano all´ ´´Osservatorio Uc&c” di Anfov, l´associazione per la convergenza dei servizi di comunicazione a cui aderiscono aziende leader come Accenture, Colt, Fastweb, Italtel, Telecom Italia, Wind. Tutte le maggiori società di telecomunicazione, in Italia come nei paesi più avanzati, hanno compreso che il loro futuro nel mercato strategico delle aziende si gioca proprio sull´offerta non solo di servizi di connettività di base ma anche e soprattutto sulla fornitura di servizi a valore aggiunto per la comunicazione integrata e la collaborazione on line. Ma il successo di mercato non è immediato né scontato, anche a causa della relativa arretratezza – salvo i casi di eccellenza – dal lato della domanda. Le tecnologie Uc&c, sono infatti abbastanza consolidate e mature relativamente ai principali mezzi di “comunicazione unificata” - grazie per esempio ai centralini su base Ip (con protocollo Internet) per telefoni e pc, grazie all´e-mail integrata con il voice mail e il fax, grazie ai sistemi di chat e instant messaging, alle teleconferenze e ai sistemi di videopresenza, ai sistemi di comunicazione voce-dati-video, all´integrazione delle comunicazioni fisso-mobile - ma sono ancora in fase di introduzione per la parte relativa agli strumenti di collaborazione – basate su tecnologie e software di workgroup, di project management, di application sharing, wiki e social networking, ecc -. Il social networking per esempio è già ampiamente collaudato nel mercato consumer ed è ormai disponibile per le aziende: tuttavia non sono molte le imprese già in grado di sintonizzare i loro processi e le loro organizzazioni sulle tecnologie di coordinamento e di cooperazione. La maggior parte delle aziende grandi e medie sta abbracciando le comunicazioni integrate per risparmiare sui costi e rendere più flessibili le comunicazioni, e per aumentare la produttività del lavoro. Ma sviluppare la collaborazione all´interno e all´esterno dell´impresa con i partner strategici richiede uno sforzo ulteriore da parte delle imprese, soprattutto di carattere organizzativo e culturale. I maggiori fornitori italiani di tecnologie di comunicazione giocano le loro offerte su un mercato che, secondo Daniela Rao, Tlc Research Director di Idc Italia e vice presidente Anfov, è pari a circa 160 milioni di euro. Il mercato dell´Uc&c cresce bene per quanto riguarda la parte relativa ai sistemi di comunicazione integrata ma aumenta addirittura con tassi di crescita di due cifre per la parte relativa alla collaborazione, che però è ancora in fase di introduzione. Le opportunità sono notevoli e il mercato è in espansione ma sono presenti anche alcune difficoltà. L´adozione delle tecnologie di collaborazione e di coordinamento da parte delle aziende richiede, infatti, di incentivare la comunicazione orizzontale e quindi di ripensare i processi e l´organizzazione aziendale. In ultima analisi è quasi sempre necessario l´impegno diretto del top management. Ma non tutte le imprese sono così lungimiranti e molte, soprattutto quelle di dimensioni minori al riparo dalla competizione globale, non sembrano ancora pronte a simili cambiamenti. Sul mercato nazionale dell´Uc&c pesa inoltre il fattore tutto italiano costituito dalla grande prevalenza delle microimprese. Claudio Chiarenza, General Manager e Chief Strategy Officer Italtel, membro del consiglio di direzione e del comitato strategico dell´Anfov, spiega i vantaggi che le aziende italiane possono trovare nell’applicazione delle tecnologie Uc&c. Perché le tecnologie Uc&c sono importanti secondo lei? In quale contesto si collocano? L´economia industriale vive una fase di intensa trasformazione: la competizione è globale e l´innovazione sempre più accelerata. L´attività lavorativa non è più prevalentemente asincrona ma soprattutto sincrona, avviene in tempi strettamente correlati anche se quasi sempre in luoghi diversi, in paesi differenti, lontani magari migliaia di chilometri. La comunicazione acquista un significato strategico. I processi non vengono più svolti prevalentemente secondo sequenze rigide ma si svolgono in parallelo per accorciare i tempi e arrivare prima sul mercato. Inoltre molte aziende di successo non competono solo in un specifico settore ma cercano di estendere le loro competenze in business correlati, anche grazie all´acquisizione di aziende eccellenti di nicchia. Un esempio di questa tendenza sono le società di telecomunicazioni che prima fornivano i servizi di fonia, poi di voce e dati, e oggi anche la televisione, entrando spesso direttamente nel campo dei media. Un altro esempio è Cisco che, per ampliare la gamma di offerta, procede sia per linee interne che grazie all´acquisizione di decine di aziende magari piccole e di nicchia ma di eccellenza nei settori più innovativi e di avanguardia. Le incorporazioni e le fusioni sono all´ordine del giorno. In questo contesto molto dinamico e ipercompetitivo le tecnologie Uc&c giocano un ruolo strategico sia per migliorare la produttività e l´efficienza che sul piano del business. La comunicazione unificata genera notevoli ritorni in termini di produttività, e gli strumenti di collaborazione, che consentono per esempio di condividere i documenti, le attività e i progetti, sono indispensabili sia per procedere più rapidamente nell´innovazione che per coordinare i player delle cosiddette “aziende estese”, cioè i fornitori, i clienti, i partner tecnologici. Oggi i lavoratori della conoscenza, i “knowledge worker” sono sempre più specializzati, e nello stesso tempo devono però svolgere più lavori contemporaneamente, grazie al pc, a Internet, allo smartphone, alle e-mail, all’Instant Messaging e nel prossimo futuro grazie all´iPad e ai tablet pc. I knowledge worker possono collaborare efficacemente solo se ricorrono a tecnologie Uc&c sempre più avanzate, semplici e integrate. Come si comportano le aziende italiane di fronte alle tecnologie Uc&c? In generale le aziende multinazionali sono all´avanguardia mentre le microaziende sono più interessate all´efficienza e al risparmio dei costi che alla collaborazione e all´innovazione. Le aziende sono pronte a utilizzare queste tecnologie e a capirne i vantaggi? In quanto tempo si ammortizzano gli investimenti in tecnologie Uc&c? I tempi di recupero degli investimenti sono dell´ordine di circa 15 mesi. Nelle situazioni più semplici il pay back è di circa un anno, in quelle più complesse di 18 mesi. L´investimento si ripaga grazie ai notevoli risparmi operativi e ad un’introduzione della soluzione graduale e modulabile in base alle esigenze del Cliente. Secondo Stefano Pileri, amministratore delegato dell´Italtel, il risparmio complessivo potenziale per il sistema Italia derivato dall´adozione delle tecnologie Uc&c è valutabile in circa due miliardi di euro, considerando anche i vantaggi indotti sul sistema dei trasporti e sul traffico. Infatti in generale più comunicazione significa anche risparmio sul trasporto di persone e merci. Noi, come system integrator di tecnologie (prevalentemente Cisco, nostro azionista, ma anche in ambiente multivendor), abbiamo contribuito a realizzare, in collaborazione con Bt Italy, la rete di comunicazione globale dell´Eni, e la rete del Gruppo Intesasanpaolo in collaborazione con Telecom Italia. E abbiamo potuto verificare in prima persona che i vantaggi dell´Uc&c sono numerosi . In generale la nostra attività si svolge in stretta collaborazione con i service provider come Telecom Italia, Fastweb e Wind. Sono loro i principali veicoli di queste tecnologie nel mercato aziendale. Ma non tutte le imprese sono in grado di capire i vantaggi sostanziali di queste tecnologie. Anche gli interlocutori all´interno delle aziende sono diversi: parliamo con l´It manager, con il chief technology officer per introdurre o sviluppare sistemi unificati di comunicazione, spesso integrati con i sistemi informatici e le applicazioni aziendali, siano essi basati su Microsoft o Sap o su altri fornitori. Invece per introdurre con successo gli strumenti di collaborazione occorre l´impegno diretto del top management. In questo caso infatti si tocca il sistema nervoso delle aziende, è necessario snellire i processi e ottimizzare le organizzazioni. L´impatto è forte e può essere guidato con successo solo grazie all´impegno dei massimi responsabili aziendali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
I GIOVANI E IL MOBILE NEL MONDO: LA MODALITÀ DI UTILIZZO È LA STESSA? |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 Febbraio 2011 - Dagli sms ai video fino al social mobile, i telefoni cellulari stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella nostra quotidianità. E i giovani di tutto il mondo sono molto più coinvolti dalla tecnologia mobile di quanto lo siano mai state le generazioni precedenti. I giovani amano profondamente il loro cellulare, ma lo utilizzano in modo molto vario da Paese a Paese: la cultura, la situazione economica e le infrastrutture disponibili giocano un ruolo determinante nel comportamento d’uso. Questi aspetti influiscono in modo particolare sulla modalità di utilizzo: comprendere se questa sia più influenzata dall’età o da fattori culturali e ambientali può aiutare le aziende a comunicare a questo target in modo più efficace attraverso i servizi di telefonia mobile. Proprio per comprendere meglio questo fenomeno Nielsen ha confrontato le caratteristiche di utilizzo del mobile nei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni in 9 Paesi del mondo (Brasile, Cina, Germania, India, Italia, Regno Unito, Russia, Spagna e Stati Uniti) durante i primi 6 mesi del 2010. Dall’analisi emergono chiaramente gli aspetti peculiari del rapporto tra i giovani italiani e il mobile rispetto a quello che avviene negli altri Paesi presi in considerazione. Sappiamo già che l’Italia è uno dei Paesi al mondo con il più alto tasso di penetrazione di smartphone, ma nella fascia tra i 15 e i 24 anni il sorpasso sui cellulari tradizionali è ormai imminente (47% contro 53%). La media a livello europeo si attesta al 28%, con Spagna e Uk a seguire l’Italia con il 38% e 36% rispettivamente. In Us la penetrazione in questa fascia d’età non supera il 33%. In tutti i Paesi considerati, con l’unica eccezione degli Stati Uniti, i possessori di smartphone sono prevalentemente uomini: il 62% in Italia, superata solo da India (con l’80%) e Germania (con il 66%). Come varia l’utilizzo del mobile da parte dei giovani nei diversi Paesi? In Cina e negli Stati Uniti i giovani sono i precursori nell’utilizzo di funzioni evolute quali il download di giochi, applicazioni e suonerie, la navigazione via mobile, l’email e l’instant messaging: oltre l’80% dei giovani cinesi e americani utilizzano il cellulare ben oltre le funzioni di chiamata e messaggio, contro il 50% circa degli adulti. In Italia, il 62% dei giovani fa un utilizzo evoluto del cellulare, il 31% lo usa per chiamate e sms e un 7% lo usa solo per il traffico voce. Ben più distanziati il Brasile, con il 40% di utenti di funzionalità evolute, e soprattutto l’India, dove solo il 13% fa uso di questi servizi e oltre la metà dei giovani utilizza il cellulare solo per chiamare e inviare Sms. Tra i servizi avanzati, la Cina si caratterizza rispetto agli altri Paesi per un utilizzo molto elevato del mobile internet (73%) e molto basso dell’email (14%), al contrario degli Stati Uniti dove l’email da mobile è utilizzata dal 39% dei giovani. In Russia spopola tra i giovani il download di suonerie. Per quanto riguarda l’Italia, il 24% dei giovani tra i 15 e i 24 anni naviga da mobile, superato in Europa solo da Uk, dove i giovani che accedono a internet da mobile sono il 46%, ovvero oltre 20 punti percentuali in più che in Italia. Seguono Spagna e Germania con il 20% circa, più lontani Brasile e India con il 5% circa di navigatori da mobile. Non è solo la modalità di utilizzo a variare da Paese a Paese ma anche altri aspetti legati ad esempio alla scelta del device, del piano tariffario e alla modalità di pagamento. Ne parleremo nel numero di marzo della newsletter Featured Insights . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PORDENONE - NUOVO BANDO SUL COMMERCIO ELETTRONICO |
|
|
 |
|
|
Pordenone , 17 febbraio 2001 - La Camera di Commercio di Pordenone informa che il Por Fesr 2007-2013 della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con le Cciaa della regione, organizza un ciclo di conferenze per promuovere il “Bando per iniziative rivolte a sostenere l’utilizzo del commercio elettronico da parte delle imprese del Friuli Venezia Giulia”, pubblicato lo scorso 29 dicembre 2010. A Pordenone l’incontro si svolgerà lunedì 21 febbraio 2011 alle ore 15.00 presso Palazzo Montereale Mantica (Sala riunioni 1° piano, Corso Vittorio Emanuele 56). Nell’incontro verranno approfonditi, da parte dei funzionari della Regione Friuli Venezia Giulia e della Cciaa, i contenuti e le procedure relative al bando "Commercio elettronico" nonché la modulistica e le modalità di presentazione delle domande. Sul sito camerale alla sezione Bandi e agevolazioni alle imprese - Bandi Por Fesr 2007 – 2013, sono scaricabili il bando completo e la modulistica. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TELECOM ITALIA: AL VIA LA CHIAMATA IN ALTA DEFINIZIONE DAL TELEFONINO |
|
|
 |
|
|
Roma, 17 febbraio 2011 - Telecom Italia lancia il servizio Hd Voice che consente di effettuare e ricevere chiamate in Alta Definizione con una qualità della voce migliore rispetto a quella delle normali conversazioni telefoniche. Si tratta di un servizio che sarà disponibile, senza costi aggiuntivi, per tutti i clienti Tim in copertura 3G dotati di smartphone di nuova generazione abilitati a tale funzionalità, il cui elenco è consultabile sul sito www.Tim.it. Il servizio sarà lanciato a febbraio a partire dalle principali città per essere esteso progressivamente, nel corso dello stesso mese, a tutto il territorio nazionale. Tim è il primo operatore di telefonia mobile a lanciare il servizio Hd Voice sul mercato italiano, confermando cosi la leadership di Telecom Italia nell’innovazione tecnologica e nell’offerta di servizi mobili evoluti ai propri clienti. La chiamata in Alta Definizione ha richiesto infatti una serie di interventi sia sui nodi di accesso radio Umts sia sulla rete core network mobile, in quanto utilizza una banda audio la cui ampiezza è di circa il doppio rispetto a quella necessaria per le normali telefonate fisse e mobili. Il servizio Hd Voice, in particolare, amplia lo spettro acustico della voce trasmessa dai telefoni cellulari, aumentando la naturalezza e la qualità del parlato e riducendo il rumore di fondo presente in particolari contesti ambientali, come ad esempio nel traffico cittadino o durante un concerto. In questo modo il cliente vive un’esperienza di un suono più pulito che rende maggiormente fruibili le conversazioni. La chiamata voce in Alta Definizione da’ all’utente la sensazione che la distanza fisica tra gli interlocutori si annulli, offrendo una qualità simile a quella di una conversazione realizzata nello stesso ambiente. La migliore qualità del servizio si otterrà utilizzando telefonini Tim sottoposti ad un attento processo di certificazione e contrassegnati sulla confezione dal logo Hd Voice. Al lancio del servizio, Tim offrirà nel proprio catalogo prodotti alcuni modelli di smartphone in grado di utilizzare la funzionalità Hd Voice e, nei mesi successivi, arricchirà progressivamente la propria offerta con altri modelli delle più importanti case costruttrici. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GRUPPI D’ACQUISTO: IL NUOVO FENOMENO DELLA RETE? |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 febbraio 2011 – Le elaborazioni Nielsen sui dati “Audiweb powered by Nielsen” del mese di dicembre 2010 e l’analisi dell’andamento della rete nell’ultimo anno evidenziano, accanto al consolidamento dei social media (social network come Facebook e siti di video online come Youtube), l’emergere di un nuovo fenomeno: quello dei gruppi d’acquisto, ovvero siti come Groupon e Groupalia dove è possibile acquistare beni e servizi a prezzi scontati. In termini di audience, il 2010 si chiude con un traguardo importante per il web italiano: il superamento della soglia dei 25 milioni di navigatori attivi a dicembre, il 12.5% in più rispetto allo stesso mese del 2009. Il ranking delle categorie di siti più visitati vede confermate le prime posizioni: i motori di ricerca con 23 milioni di utenti e una crescita in linea con quella della rete, i portali con 21,8 milioni di visitatori e i social media, che crescono del 16% e superano i 21 milioni. I siti di video e cinema, in quarta posizione, continuano a registrare i più alti tassi di crescita, almeno tra le prime posizioni: +18% nell’anno, che porta ad un bacino di 17,5 milioni di utenti. Seguono web mail, strumenti e servizi per internet, produttori di software, news online, tool di ricerca (come Wikipedia) e in decima posizione i siti dei rivenditori, che nel mese dello shopping natalizio vengono visitati da 14,2 milioni di utenti, il 15% in più rispetto al dicembre 2009. Classifica delle top 10 categorie più visitate
Rank |
|
Utenti Unici (000) |
% Navigatori attivi nel mese |
variazione % Dic10 vs Dic09 |
1 |
Search |
23.071 |
91,8% |
12,3% |
2 |
General Interest Portals & Communities |
21.837 |
86,9% |
11,3% |
3 |
Member Communities |
21.325 |
84,9% |
15,7% |
4 |
Videos/movies |
17.506 |
69,7% |
17,7% |
5 |
E-mail |
16.670 |
66,3% |
8,6% |
6 |
Internet Tools/web Services |
16.113 |
64,1% |
15,9% |
7 |
Software Manufacturers |
15.809 |
62,9% |
11,6% |
8 |
Current Events & Global News |
15.222 |
60,6% |
10,3% |
9 |
Research Tools |
15.029 |
59,8% |
14,8% |
10 |
Mass Merchandiser |
14.248 |
56,7% |
15,2% | Fonte: Elaborazioni Nielsen su dati Audiweb powered by Nielsen, Audiweb View, dicembre 2010 vs dicembre 2009. Tra le altre categorie, quelle che registrano gli incrementi più consistenti nell´anno sono: mappe e informazioni di viaggio (+19%), broadcast media (+23%), sport (+21%), moda e bellezza (+41%), meteo (+27%), musica (+29%), cibo e cucina (+25%) e soprattutto la categoria Coupons/rewards, che include proprio i gruppi di acquisto, più che raddoppiata nell´ultimo anno (dai 4,3 milioni del dicembre 2009 agli 8,7 attuali). “Quello dei gruppi d’acquisto è un sistema di offerta di coupon relativi a servizi legati soprattutto alla ristorazione, al benessere, allo sport, all’intrattenimento e al turismo che in Italia, come in moltissimi altri Paesi, sta riscuotendo molto successo” commenta Ombretta Capodaglio, marketing manager della divisione Online di Nielsen. “Groupon è la prima società ad aver sviluppato questo business e detiene la leadership del mercato, seguita da altre realtà come Groupalia, Glamoo, Kgb Deals e Pointx”. Il trend nel 2010 evidenzia che il fenomeno in Italia ha avvio nel mese di luglio, quando si registra il primo dato significativo di visitatori sui due principali siti di questa categoria: Groupon rileva 770 mila utenti unici e Groupalia segue con 535 mila utenti. E’ però ad agosto che Groupon guadagna terreno su Groupalia, triplicando la propria utenza e raggiungendo quasi 2 milioni di utenti, contro gli 800 mila di Groupalia. Inizia così un trend di crescita a ritmo serrato che in soli sei mesi porta circa 5 milioni di utenti unici su Groupon e un milione e mezzo su Groupalia. Per avere un quadro più completo del fenomeno, ai siti web dedicati ai gruppi d’acquisto va aggiunto anche Offerbox, un servizio opt-in che seleziona coupon e offerte speciali e che, grazie ad un’applicazione scaricabile sul proprio pc, li invia direttamente sul desktop. L’applicazione Offerbox registra a dicembre 2,7 milioni di utenti, che portano a 10 milioni di utenti il totale della categoria Coupons/rewards se si includono le applicazioni internet. La conferma di essere di fronte ad un nuovo fenomeno arriva anche dall’analisi del passaparola digitale, effettuata con il servizio Buzzmetrics di Nielsen: negli ultimi 6 mesi del 2010 il word of mouth in rete su Groupon ha generato oltre 2 mila messaggi, con dei picchi nel mese di agosto (oltre 320 messaggi), in concomitanza con il boom di visitatori, e in quello di dicembre (oltre 420 messaggi). |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
E´ ON LINE IL NUOVO NUMERO DELL´ALMANACCO DELLA SCIENZA DEL CNR FRA I TEMI: PREVENZIONE, DIPENDENZE, BIOMATERIALI |
|
|
 |
|
|
Roma, 17 febbraio 2011 - È on line il nuovo numero dell’Almanacco della Scienza, il cui Focus monografico è dedicato a ‘Vecchi e giovani´, con ricerche del Cnr sull’importanza della prevenzione con l’aumento dell’età, le dipendenze di cui soffrono adolescenti e adulti, le terapie più adatte agli over 70, lo sviluppo del ragionamento logico nei nativi digitali, l’esigenza di un’alimentazione adeguata alle varie età. Altre notizie nella sezione Vita Cnr: nano biomateriali ricavati degli invertebrati marini, la mappatura dei vigneti mediante rilevamento coi droni, il protocollo d’intesa tra Rete Ventures e Rit, il progetto ‘Prendiamoci cura del pianeta’. Nella sezione Altra ricerca, inoltre, si parla della Iv edizione del Rieforum, di una ricerca della Fondazione Santa Lucia che rivela come la cultura rafforzi la memoria, della scomparsa dei denti del giudizio e delle insidie per i minori in Internet. Per leggere tutto il magazine curato dall’Ufficio Stampa del Cnr basta andare all’indirizzo www.Almanacco.cnr.it/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
8º WORKSHOP SUL POSIZIONAMENTO, LA NAVIGAZIONE E LA COMUNICAZIONE |
|
|
 |
|
|
Dresda, 17 febbraio 2011 - Il 7 e 8 aprile 2011 si terrà a Dresda, in Germania, l´ottavo workshop sul posizionamento, la navigazione e la comunicazione. La localizzazione e il monitoraggio accurato delle informazioni di rilevamento stanno diventando importanti quanto la comunicazione. Benché i sistemi mobili position-aware, combinati con le moderne tecnologie wireless, siano sempre più presenti nel quotidiano, ci sono ancora ostacoli tecnologici e sfide superare. Il workshop sarà dedicato ai recenti progressi nel posizionamento, la navigazione e la comunicazione, nonché all´attuale stato dell´arte delle tecniche e dei sistemi. In aggiunta i contributi di importanti progetti di ricerca sono inclusi nel laboratorio al fine di fornire una panoramica sulle moderne tecnologie di localizzazione in varie applicazioni. Il programma dell´evento prevede discussioni che riguarderanno tra l´altro: raggio/posizionamento; navigazione; progetti di ricerca e sviluppo collegati alla localizzazione; comunicazione e servizi; banda ultralarga. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wpnc.net/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LUNEDI’ A PADOVA CONVEGNO SU NUOVA INFRASTRUTTURA DATI TERRITORIALI DELLA REGIONE |
|
|
 |
|
|
Venezia, 17 febbraio 2011 - La Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova stanno da tempo collaborando alla sperimentazione e applicazione di metodologie per il monitoraggio e il controllo geodetico del territorio, nonché di procedure condivise per i processi di formazione e validazione delle informazioni che costituiscono la base di riferimento per i Sistemi Informativi Territoriali. Queste attività saranno il tema del convegno in programma lunedì prossimo presso l’Archivio Storico del palazzo del Bo dell’Università di Padova, alla presenza del vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato e del Magnifico Rettore dell’Università Giuseppe Zaccaria. “Sarà l’occasione – sottolinea Zorzato – per una riflessione sulla politica territoriale che la Regione del Veneto ha sviluppato avvalendosi della prestigiosa partecipazione dell’Università di Padova. Ciò ha consentito di realizzare strumenti e servizi per il controllo del territorio, fornendo soluzioni e contributi per valutare e gestire i piani e gli interventi nel campo della programmazione e pianificazione territoriale”. Nel corso del convegno sarà presentata l’Infrastruttura Dati Territoriali (Idt) della Regione, costituita da un funzionale sistema di servizi in rete per l’accesso e l’utilizzo delle Informazioni Territoriali. Questa nuova “rete di servizi” consentirà ai cittadini, ai professionisti e alle imprese, di interagire, semplificando le procedure, con l’attività della Pubblica Amministrazione, avviata oramai alla completa digitalizzazione. Questo processo, avviato nel 2006 ha, di fatto, posto il Veneto come riferimento a livello nazionale per le politiche di diffusione dell’Informazione Territoriale. Lunedì saranno inoltre consegnati degli “Attestati di Eccellenza” ai soggetti gestori delle stazioni Gps che partecipano alla costituzione della “Rete di stazioni permanenti del Veneto”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CON TRIO IL WEB LEARNING A SOSTEGNO DELLA COMPETITIVITÀ |
|
|
 |
|
|
Firenze, 17 febbraio 2011 – Le esperienze di web learning realizzate in Toscana e le prospettive di sviluppo del sistema regionale di formazione a distanza saranno al centro del dibattito, venerdì 18 febbraio, al convegno che si svolgerà a Firenze al Centro Congressi Convitto della Calza, in Piazza della Calza 6, sul tema “Il sistema Trio per la competitività: aziende, competenze, inclusione”. Sarà l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini a introdurre e a chiudere i lavori. Fra gli interventi anche quello di Michel Laine, capo Dg Lavoro e affari sociali della Commissione europea. La mattina sarà dedicata all’inquadramento dell’e-learning e di Trio in particolare nello scenario economico e formativo europeo e regionale, nonché all’illustrazione di alcune buone pratiche realizzate nei campi dell’economia, dell’inclusione sociale e del mercato del lavoro. Nel pomeriggio saranno presentati aggiornamenti e novità come l’infrastruttura tecnologica, l’offerta didattica e gli strumenti collaborativi interregionali. Per partecipare scrivere a: promozione@progettotrio.It Per il programma: http://www.Regione.toscana.it/regione/multimedia/rt/documents/2011/02/ 11/c6a4e4f11b19f2616f4bc10aa928b872_ilsistematrioperlacompetitivita.pdf |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
"PER UN CLIL (CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING), DI QUALITÀ", IL CONVEGNO ALL´AUDITORIUM MELOTTI DEL MART DI ROVERETO, IL 18 E IL 19 FEBBRAIO |
|
|
 |
|
|
Trento, 17 febbraio 2011 - Un convegno a Rovereto, venerdì 18 e sabato 19 febbraio, rivolto agli insegnanti per approfondire le tematiche dell´apprendimento integrato di lingua e contenuto (in sigla Clil), promosso dall´assessorato provinciale all´istruzione e sport, dal Centro per la formazione continua e l´aggiornamento del personale insegnante e finanziato dal Fondo sociale europeo. L´assessore provinciale di riferimento, Marta Dalmaso, interverrà venerdì a fine mattina. Il Clil (Content and Language Integrated Learning), ovvero apprendimento integrato di lingua e contenuto, è una modalità didattica innovativa e altamente motivante che consiste nell’insegnamento di una materia curriculare attraverso una lingua veicolare, diversa da quella che normalmente si usa per comunicare. Pone l’accento sulla dimensione procedurale, con l’obiettivo di trasmettere strategie per adempiere a compiti e risolvere problemi di natura sia disciplinare che linguistica. Rappresenta una metodologia estremamente funzionale alla promozione di un’educazione linguistica integrata, trasversale, multiculturale e democratica. La modalità Clil, da anni, si sta affermando come forte caratterizzazione della scuola trentina, in termini di diffusione e di consolidamento di sperimentazioni che prevedono l’uso veicolare sia di lingue comunitarie che di lingue minoritarie nei curricoli e che coinvolgono tutti gli ordini scolastici dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 2° grado. I Regolamenti nazionali di riordino del secondo ciclo, prevedono l’insegnamento di una Dnl in modalità Clil nell’ultimo anno dei Licei e degli Istituti tecnici e negli ultimi tre anni del Liceo linguistico, e di recente è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Regolamento concernente la: "Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e di secondo grado", che riporta le modalità di formazione per i docenti Clil del secondo ciclo. Il lavoro sinergico tra amministrazione, dirigenti scolastici, docenti, studenti e famiglie ha permesso di porre le basi di un primo “modello Clil” trentino che fa intravedere possibili futuri sviluppi quali la creazione graduale di un nuovo ambiente di apprendimento, una declinazione “europea” della scuola, opportunità per fornire agli studenti di oggi e di domani competenze che li rendano protagonisti di una cittadinanza europea consapevole. Il Centro Formazione Insegnanti di Rovereto, a partire da settembre 2010, cura la preparazione e l´accompagnamento dei docenti Clil attraverso un’azione F.s.e. Specificamente dedicata, denominata “Laboratori territoriali docenti team Clil”. L’international Clil Conference costituisce un momento di approfondimento internazionale di questo percorso e vuole rappresentare un momento di riflessione sistemico su modelli e azioni “Per un Clil di qualità”. Www.formazionescuolatrentina.it/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA ALL´INAUGURAZIONE DELL´ANNO ACCADEMICO DI MACERATA: ´ERSU, I SERVIZI AGLI STUDENTI PRIMA DI TUTTO´. |
|
|
 |
|
|
Ancona, 17 Febbraio 2011 - ´Le celebrazioni per i 150 anni dell´unita` d´Italia ci esortano a riflettere su un principio: nessuna politica puo` nascere nella logica della sommatoria di interessi particolari, ma solo su espressioni di sintesi e unita`. Questo vale sia a livello nazionale che regionale e vale per tutti gli ambiti, compresi l´Universita` e il diritto allo studio´. Cosi` il presidente della Regione Gian Mario Spacca ieri nel suo intervento all´inaugurazione dell´Anno accademico dell´Universita` di Macerata, dedicato al 150 dell´Italia unita. ´Nelle Marche - ha detto Spacca ´ c´e` un´identita` fortemente municipalistica e territoriale piu` che regionale. E cosi`, troppo spesso, si procede con politiche di sommatoria di singoli interessi. Oggi piu` che mai, invece, occorre sintesi, in tutti i campi. E´ per questo che al presidente del Crum (Comitato regionale Universita` marchigiane, ndr), il rettore dell´Universita` di Camerino Esposito, ho chiesto di avviare al piu` presto una riflessione comune con tutti gli atenei marchigiani per inaugurare un processo di integrazione e complementarieta` che non significa certo fusione. Nella stessa direzione dovranno andare le politiche per il diritto allo studio che deve essere interpretato sulla base della sua specifica missione: erogare servizi agli studenti. Oggi gli Ersu spendono il 51% delle risorse trasferite dalla Regione per i costi del personale e solo il 49% per i servizi. Questo significa una bassa produttivita` nell´impiego delle risorse rispetto all´obiettivo che l´Ersu deve perseguire. Possiamo sicuramente migliorare questi risultati attraverso un processo di forte integrazione che superi particolarismi e posizioni di rendita, spostando le risorse da una organizzazione burocratica a un modello orientato alla priorita` del servizio agli studenti. Anche se devo sottolineare che l´Ersu di Macerata e` quello che detiene il miglior indicatore, impiegando il 39% di risorse per il costo del personale´. Un processo tanto piu` necessario, ha detto Spacca, in una fase molto difficile per l´Universita`, sottolineata questa mattina dalla protesta studentesca contro i tagli del Governo nazionale. Prima dell´inizio della cerimonia Spacca si e` intrattenuto con gli studenti, esprimendo solidarieta` alle ragioni della protesta. ´La scuola e l´Universita` ´ ha aggiunto Spacca ´ stanno vivendo un momento drammatico. Giusto quindi che gli studenti richiamino l´attenzione delle istituzioni, a partire dal Governo nazionale. Il presidente Obama, ieri, ha varato la sua finanziaria: ebbene, ha tagliato le spese militari per investire su ricerca e sviluppo della conoscenza. Questa deve essere anche la nostra strada e invece il Governo nazionale sta andando in direzione opposta´.. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FORMAZIONE IN SICILIA: SBLOCCATI STIPENDI DIPENDENTI |
|
|
 |
|
|
Palermo, 1 17 febbraio 2011 - Assicurati gli stipendi di gennaio e febbraio 2011 agli oltre ottomila dipendenti della formazione professionale siciliana. L´intesa con la ragioneria della Regione siciliana e´ stata raggiunta ieri pomeriggio e prevede il pagamento degli stipendi in dodicesimi per un ammontare complessivo di circa 30 milioni di euro. Retribuzioni garantite anche per i dipendenti dell´Oif, che riceveranno entro la prossima settimana gli stipendi relativi ai mesi di novembre e dicembre 2010,gennaio e febbraio 2011, per un totale di circa 5 milioni di euro. L´assessorato regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, inoltre, finanziera´ un piano di formazione professionale adeguato alle effettive risorse disponibili provenienti dal bilancio regionale definitivo e dalle risorse del fondo Fse. Queste ultime saranno erogate con avvisi pubblici appositamente predisposti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA 18ª CONFERENZA NORDICA DI LINGUISTICA COMPUTAZIONALE |
|
|
 |
|
|
Riga, 17 febbraio 2011 - La 18ª Conferenza nordica di linguistica computazionale si terrà dall´11 al 13 maggio 2011 a Riga, in Lettonia. La linguistica computazionale è un campo interdisciplinare che ha a che fare con la statistica e/o modellazione basate su regole del linguaggio naturale da un punto di vista computazionale. Essa anticipa l´intelligenza artificiale, anche se spesso entrambe sono raggruppate insieme. Tradizionalmente, la linguistica computazionale è di solito eseguita da esperti informatici con una specializzazione nell´applicazione di computer per l´elaborazione di un linguaggio naturale. Il campo può essere suddiviso in grandi aree a seconda del medium del linguaggio in fase di elaborazione e la mansione svolta. L´evento sarà accompagnato da tre workshop su: "Creazione, armonizzazione e applicazione di risorse terminologiche"; "Applicazioni grammaticali vincolate"; "Risorse di formazione linguistica multilingue nordiche e baltiche per le lingue minoritarie e maggioritarie". Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Lumii.lv/nodalida2011/home.html |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FORMAZIONE IN SICILIA: REGIONE HA INCONTRATO INTERPRETI LINGUA DEI SEGNI |
|
|
 |
|
|
Palermo, 17 febbraio 2011 - Le problematiche relative alla comunita´ dei non udenti e dei soggetti che operano per favorire l´integrazione sociale delle persone con grave difficolta´ del linguaggio, sono state al centro di un incontro tra l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, e una rappresentanza di associazioni di categoria. "La figura dell´interprete assume un ruolo importante nell´ambito della comunita´ dei sordi per la loro partecipazione alla vita sociale - ha detto Centorrino - perche´ i segni utilizzati nella comunicazione tra non udenti costituiscono una vera e propria lingua". Nell´ambito dell´incontro, e´ stata considerata la possibilita´ di realizzare un registro regionale degli interpreti della lingua dei segni (Lis), e istituire un tavolo tecnico per valutare la possibilita´ di potenziare il profilo professionale degli operatori del settore, attualizzandolo alle nuove esigenze della comunita´. All´incontro ha partecipato il parlamentare Giovanni Greco, che da sempre si e´ fatto carico delle problematiche della categoria dei non udenti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EMILIA ROMAGNA: GLI SPAZI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE IN REGIONE |
|
|
 |
|
|
Bologna, 17 febbraio 2011 – Una fotografia dei 1478 spazi di aggregazione giovanile (Sag) presenti in Emilia-romagna, che coinvolgono ogni giorno circa 38mila ragazzi. Una rete di polisportive e associazioni culturali (le due tipologie di spazio più frequentate), centri sociali, Informagiovani e oratori parrocchiali (i più diffusi a livello territoriale) che la Regione sosterrà anche nel 2011 con risorse per oltre 1,8 milioni di euro, destinate in parte (un milione di euro) agli enti locali per la manutenzione e le attrezzature delle strutture di proprietà pubbica; in parte (820mila euro) per le attività di soggetti sia pubblici che privati rivolte ai ragazzi. Il censimento della rete degli spazi di incontro e intrattenimento per adolescenti e giovani tra i 13 e i 34 anni, realizzato all’interno dell’accordo di programma quadro “Giovani Evoluti e Conspevoli (Geco)”, cofinanziato dalla Regione Emilia-romagna e dal Ministero della Gioventù, è stato illustrato dall’assessore regionale allo Sviluppo delle risorse umane, Organizzazione e Progetto giovani Donatella Bortolazzi. “E’ la prima mappatura di tutti gli spazi di aggregazione dell’Emilia-romagna – ha detto Bortolazzi - in cui i giovani si ritrovano e svolgono attività e ci permetterà di indirizzare al meglio le risorse disponibili. Le garantiremo anche in futuro investendo secondo le linee della legge 14/2008 in materia di nuove generazioni. Sia negli spazi dove c’è la presenza degli educatori, sia in quelli autogestiti il protagonismo e la responsabilità giovanile devono emergere sempre di più perché sono d’aiuto ai ragazzi anche per trovare uno sbocco di lavoro futuro”. La ricerca sugli spazi di aggregazione giovanile ha monitorato una rete di realtà eterogenee: dai centri giovanili alle associazioni culturali, dalle polisportive agli Informagiovani, dai centri monotematici agli oratori delle parrocchie, che rappresentano la tipologia di spazio maggiormente diffusa sul territorio (25,1%): insieme alle associazioni culturali (21,4%) e ai centri di aggregazione (14,3%) coprono oltre il 60% del panorama regionale. Sono però le polisportive e le associazioni culturali ad attrarre il maggior numero di utenti giornalieri (rispettivamente 34 e 28 rispetto alle presenze medie quotidiane di 25 ragazzi). Il frequentatore tipo delle strutture è in prevalenza maschio (60,5%), sotto i 18 anni (60,2%), soprattutto assiduo presso associazioni sportive e culturali. Per l’intero territorio emiliano si stima un’utenza complessiva giornaliera di 38.000 giovani, di cui circa 5.000 sono ragazzi immigrati o stranieri, soprattutto maschi. Gli spazi di aggregazione sono concentrati soprattutto nei centri urbani, lungo la via Emilia, sulla costa adriatica e nei comuni ad alto dimensionamento demografico. Ospitati in ambienti adeguati e locali stabili, con una dotazione di attrezzature per lo più soddisfacente, gli spazi giovanili ricorrono prevalentemente a sovvenzioni pubbliche e all’autofinanziamento. Hanno strutture organizzative complesse e sono in maggioranza gestiti dal privato e dal privato sociale tramite convenzione con la pubblica amministrazione. Su 1478 spazi di aggregazione giovanile censiti in Emilia-romagna, 156 (il 10,6%) sono a Bologna e provincia, 220 (14,9%) nel modenese, 255 (17,3%) a Reggio Emilia - la provincia più ricca di spazi dedicati ai ragazzi -, 111 (7,5%) a Parma, 81 (5,5%) a Piacenza, 143 (9,7%) nel ferrarese, 198 (13,4%) nel forlivese e cesenate, 155 (10,5%) a Ravenna, 159 (10,8%) nel riminese. A Bologna e provincia 156 spazi di aggregazione giovanile - A Bologna si concentrano più della metà dei 156 centri della provincia (9 sono a Imola): i centri giovanili tradizionali sono la maggioranza (21,8%), seguiti da associazioni culturali (21,2%) e polisportive (16%). Si tratta di luoghi di aggregazione consolidati (il 75% opera da oltre 5 anni), ma il panorama è vivace: ne sono nati 13 nell’ultimo anno. Gli spazi giovanili sono spesso gestiti dal privato o dal privato sociale (76%), dotati di locali stabili (93%), con un’utenza giornaliera piuttosto elevata (fino a 30 ragazzi al giorno per il 55% degli spazi), prevalentemente maschile e concentrata nelle due fasce dei minori di 13 anni e degli over 30. I luoghi più frequentati sono le polisportive e le associazioni sportive. In metà dei centri censiti, l’accesso è libero. Tra le attività culturali-ricreative svolte ben il 55% è legato alla musica. In provincia di Bologna la mappatura dei Sag è tuttora in corso di integrazione. Le risorse regionali destinate ai giovani - Dei 1.820.000 euro stanziati dalla Regione per il 2011, un milione è destinato agli enti locali come spese di investimento per la manutenzione e l’adeguamento delle strutture di aggregazione giovanile di proprietà pubbica e per la dotazione di attrezzature e tecnologie, mentre i restanti 820.000 euro serviranno a sostenere le attività territoriali di enti locali e soggetti privati che favoriscono l’aggregazione sociale, le esperienze di autogestione di associazioni e gruppi informali, la promozione di una cittadinanza attiva e di una cultura della legalità tra i ragazzi. Dal 2007 al 2010 sono 452 i progetti finanziati (218 interventi strutturali sugli spazi e 234 progetti di attività) per un totale di 7,8 milioni di euro. Nel dettaglio, gli interventi di manutenzione e adeguamento di spazi giovanili sono stati sostenuti dalla Regione con 4.626.941 euro: un terzo circa del costo complessivo di quasi 13 milioni di euro. Per i 234 progetti di attività rivolte ai giovani, realizzate da soggetti pubblici e privati tra il 2007 e il 2010, sono state investite complessivamente risorse per quasi 3.200.000 euro, a copertura di costi pari a poco più di 9 milioni. Il report regionale completo è consultabile all’indirizzo: http://www.Regione.emilia-romagna.it/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FORESTAZIONE E VIE BLU IN BASILICATA, AL VIA TAVOLO TECNICO L’INIZIATIVA È FINALIZZATA A SALVAGUARDARE I LIVELLI DI REDDITO DEGLI OPERATORI E LA QUALITÀ DEGLI INTERVENTI. |
|
|
 |
|
|
Potenza, 17 febbraio 2011 - Nei prossimi giorni partirà, presso il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, un tavolo tecnico per la progettazione e l’avvio delle attività di forestazione e del progetto “Vie Blu”. Vi prenderanno parte anche i sindacati e gli enti delegati alla forestazione. E’ quanto è stato deciso ieri nel corso di un incontro che l’assessore Agatino Mancusi e il direttore generale del dipartimento Ambiente, Donato Viggiano, hanno tenuto con rappresentanti di Cgil Cisl e Uil di settore. “Il confronto sulle politiche forestali e ambientali – è stato detto nel corso dell’incontro - si rende necessario alla luce dei nuovi scenari di governance che si sono delineati a seguito della finanziaria regionale 2011. I pesanti tagli alla spesa che hanno interessato numerosi settori di intervento delle politiche regionali e che non hanno risparmiato il settore forestale – hanno detto ieri l’assessore Mancusi e il direttore Viggiano - comporteranno un’attenta gestione delle risorse disponibili, tesa a salvaguardare i livelli di reddito degli operatori e la qualità degli interventi da realizzare nei cantieri”. Al termine dell’incontro è stato infine assicurato, da parte del Dipartimento Ambiente della Regione, la rapida definizione degli adempimenti necessari per consentire un rapido avvio dei lavori, sia per le attività di forestazione sia per le attività previste da “Vie Blu”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASIMENO: ACQUA SUFFICIENTE DA MONTEDOGLIO, MA URGONO RISORSE STATALI |
|
|
 |
|
|
Perugia, 17 febbraio 2011 - "Il fabbisogno idrico del Trasimeno sarà garantito, nonostante la riduzione del volume di acqua dell´invaso di Montedoglio conseguente al parziale crollo che si è verificato il 29 dicembre scorso, ma servono risorse certe per risolvere i problemi del Lago, che riveste una valenza nazionale". È quanto hanno detto gli assessori regionali all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, e all´Ambiente, Silvano Rometti, nel corso di un incontro con i sindaci del comprensorio del Trasimeno sulle problematiche del Lago. In particolare, gli amministratori comunali hanno espresso preoccupazione per le ripercussioni della minore capienza dell´invaso sul Trasimeno, al quale recentemente è stato collegato con una condotta per limitare i prelievi dal bacino lacustre e impedire il ricorrente verificarsi di carenze idriche nelle stagioni estive. "Con gli attuali 80 milioni di metri cubi di acqua di Montedoglio - hanno detto Cecchini e Rometti - valutiamo che, da qui al 2013, nei tre anni che si stimano necessari per la messa in sicurezza della diga, sarà possibile far fronte alle necessità idriche dell´agricoltura, proseguendo nell´attuazione dei programmi di sviluppo sostenibile del territorio. Saranno soddisfatte allo stesso tempo le esigenze idropotabili, pur in presenza di condizioni climatiche siccitose". I due assessori regionali hanno sottolineato, comunque, la necessità che venga completato, nei tempi stimati, il recupero completo della diga e hanno ribadito il loro impegno a sollecitare il Ministero dell´Ambiente affinché, attraverso una legge nazionale, venga ripristinato il Fondo per la manutenzione ordinaria e straordinaria del Lago, con la garanzia di finanziamenti statali costanti. "Anche per il 2011 - hanno assicurato - la Regione, nonostante i minori trasferimenti statali, interverrà con risorse proprie per finanziare gli interventi di manutenzione del Trasimeno, in modo da garantire la qualità delle condizioni ambientali e idriche nella prossima estate". Nel corso della riunione con i sindaci, si è parlato dello stato di avanzamento delle opere di manutenzione del lago, delle sponde e dei canali che vi affluiscono, previste dal Piano triennale per il bacino del Trasimeno finanziato dalla Regione con 2 milioni e 300mila euro e affidate a Provincia, Comunità montana e Comuni. È stata sottolineata la necessità di accelerare i tempi della loro realizzazione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
“LIBERIAMO L’ARIA”, AVIS E REGIONE EMILIA-ROMAGNA INSIEME PER LA CAMPAGNA |
|
|
 |
|
|
Bologna, 17 febbraio 2001 – Avis e Regione Emilia-romagna insieme per combattere lo smog e le polveri fini. Anche per il 2011 l’associazione è a fianco della Regione nella campagna “Liberiamo l’aria”, che mette in campo una serie di provvedimenti per limitare le emissioni di gas inquinanti e promuovere la mobilità sostenibile. Nelle sedi Avis dell’Emilia-romagna, i volontari regaleranno ai donatori che decidono di recarsi in bici o in bus all’appuntamento periodico un campanello per la bicicletta personalizzato con il logo di “Liberiamo l’aria”. L’iniziativa è stata molto apprezzata lo scorso anno e le sedi Avis sul territorio hanno regalato circa 6.000 campanelli alle donatrici e ai donatori “antismog”. Accogliendo l’invito della Regione, Avis si farà inoltre promotore dei messaggi antismog anche attraverso l’affissione di apposite locandine e la diffusione di brochure nelle sue sedi e nei luoghi di maggior passaggio e aggregazione all’interno dei territori in cui è presente. I rischi per la salute legati a una mobilità basata sui combustibili fossili sono ormai noti e riguardano tutti: i donatori di oggi e di domani, i potenziali riceventi, i cittadini in generale. La scelta di Avis di contribuire alla campagna regionale per la qualità dell’aria nasce dalla consapevolezza che uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente dovrebbe essere congeniale a chi compie un gesto tanto importante: donare il sangue. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INDIVIDUATE NELLE MARCHE LE AREE FORESTALI AD ALTO VALORE NATURALE. |
|
|
 |
|
|
Ancona, 17 Febbraio 2011 - Nell´ambito del Quadro comune di monitoraggio e valutazione dello sviluppo rurale 2007 ´ 2013, la Giunta regionale, su proposta del vice presidente e assessore all´Agricoltura e Forestazione Paolo Petrini, ha individuato le aree forestali ad altro valore naturale delle Marche. ´La delimitazione delle foreste naturalisticamente rilevanti ´ osserva Petrini ´ e` avvenuta a seguito di un processo condiviso tra tutti i soggetti istituzionali e livelli di governo a vario titolo coinvolti nella gestione forestale. Dal Ministero per le Politiche agricole e forestali a quello per l´Ambiente, dagli enti locali alle Regioni, passando per gli enti statali di ricerca forestale. L´esito di questo lavoro congiunto ha prodotto le linee guida della Rete rurale nazionale, che consentono di verificare come nell´ambito del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 venga rispettato l´obbligo di preservare i sistemi agricoli e forestali ad alto valore naturale. Nelle Marche l´elaborazione delle linee guida ministeriali ha portato all´individuazione di 63.456 ettari di aree ad alto valore, di cui 56.721 ettari di boschi e 6.735 ettari di arbusteti´. Le aree forestali ad alto valore naturale non comportano ulteriori vincoli paesaggistici o ambientali, ne` interferiscono con il sistema comunitario delle aree di protezione. Proseguono dunque le iniziative della Giunta regionale per attuare una gestione sostenibile dei boschi e del comparto forestale, anche per garantire lo sviluppo del comparto stesso e prospettive occupazionali. ´I boschi ´ conclude Petrini - rivestono importanti funzioni: da quella di protezione idrogeologica, a quella sanitaria mediante la depurazione di acqua e aria, da quella turistico ricreativa a quella naturalistica e scientifica. Per questo la Regione Marche ha adottato una legge organica di disciplina e uno specifico piano settoriale. Uno strumento, quest´ultimo, coerente con gli indirizzi internazionali, comunitari e nazionali di settore, che vuole porre la selvicoltura e la gestione forestale attiva sostenibile quale concreto fattore di sviluppo socio-economico, finalizzato alla conservazione della biodiversita` dei boschi appenninici e anche di quelli collinari e costieri´. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MILANO: SMOG, REFERENDUM. COLLEGIO GARANTI INCONTRA PROMOTORI, DECISIONI PUBBLICATE ON LINE. PALMERI: “MASSIMA TRASPARENZA DOVUTA AI CITTADINI” |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 febbraio 2001 - Il Collegio dei Garanti del Comune di Milano, che dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità e regolarità dei cinque referendum consultivi sul traffico e l’ambiente, oggi alle 17.30 incontra a Palazzo Marino il Comitato promotore. Le decisioni conclusive adottate dal Collegio saranno pubblicate on line sul sito del Comune (sezione “In Comune”), accessibili quindi ai milanesi e in generale a tutti. “Vogliamo estendere il principio della necessaria trasparenza dovuta ai cittadini – ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – su temi che li riguardano da vicino, a maggior ragione su quelli oggetto di iniziativa e partecipazione popolare, rendendo pubbliche le decisioni dei Garanti non solo in modo formale, ma anche sostanziale attraverso Internet, l‘Albo Pretorio del terzo millennio”. I tre Garanti – gli avvocati cassazionisti Ada Lucia De Cesaris (eletta Presidente del Collegio), Leonardo Salvemini e Paolo Giuggioli – hanno già completato la verifica della regolarità delle sottoscrizioni certificate, dopo l’accertamento tecnico da parte dell’Ufficio Elettorale comunale. Il Presidente Palmeri ha ricordato che ogni quesito ha oltrepassato il quorum dell’1,5% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali (1.000.173): 22.168 per l’estensione di Ecopass, il potenziamento dei mezzi pubblici e la pedonalizzazione del centro; 21.928 per il raddoppio degli alberi e del verde pubblico e la riduzione del consumo del suolo; 22.060 per la conservazione del futuro parco dell’area Expo; 21.979 per il risparmio energetico e la riduzione dell’emissione dei gas serra; 21.336 per la riapertura del sistema dei Navigli. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RIFIUTI IN UMBRIA: RACCOLTA DIFFERENZIATA, FIRMATO PROTOCOLLO PER CAMPAGNA COMUNICAZIONE |
|
|
 |
|
|
Perugia, 17 febbraio 2011 - "Abbiamo tutti i mezzi e le potenzialità per poter centrare gli obiettivi che ci eravamo prefissi, e cioè raggiungere entro il 2012 la quota del 65 per cento di raccolta differenziata in tutta la regione". E´ quanto ha affermato l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, in occasione della firma del Protocollo d´intesa tra la Regione Umbria, l´Anci Umbria, gli Ati dell´Umbria e i gestori dei Servizi di raccolta, Sogepu, Gest, Vus Spa, Asmterni Spa, per l´avvio di una campagna di comunicazione per la sensibilizzazione dei cittadini alla raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti. L´atto è stato sottoscritto stamani a Palazzo Donini, dall´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, dal presidente di Anci Umbria e sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, dai sindaci presidenti o in rappresentanza degli Ati, Giampiero Giulietti, Giuseppe Mariucci, Massimo Alunni Proietti, dai presidenti dei gestori dei servizi di raccolta. Per l´Anci era presente anche il coordinatore della Commissione Ambiente, Alfio Todini. "Questo accordo dovrà essere ´il motore´ che ci dovrà permettere di recuperare i ritardi che sin qui si sono verificati, e consentire al tempo stesso l´aumento della raccolta differenziata in tutta la regione - ha detto Rometti - Per far questo dobbiamo agire su due fronti, quello istituzionale, e vale a dire la predisposizione di tutte le condizioni concrete per rendere possibile la raccolta differenziata e, inoltre, stimolare il cittadino verso questa pratica virtuosa. Perché la raccolta differenziata sarà tanto più estesa e diffusa, quanto più alta sarà la motivazione individuale. E siccome sono certo questa motivazione nei cittadini umbri c´è ed è significativa, tocca a noi istituzioni metterli nelle condizioni migliori per poter realizzare questo obiettivo. E la campagna di comunicazione spero ci aiuterà in questo lavoro". Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia e presidente dell´Anci Umbria ha affermato che "è necessario fare ora tutto ciò che è nelle nostre competenze e possibilità, perché su questioni così delicate come la tutela dell´ambiente e la raccolta e smaltimento dei rifiuti, sarebbe da irresponsabili una politica del rinvio. Queste scelte - ha aggiunto - varranno per ora, ma soprattutto per le future generazioni. Inoltre, ritengo che favorire quanto più possibile questo atteggiamento da parte del cittadino, sia anche un fatto di cultura e di educazione, e non solo una questione economica". Per quanto riguarda la campagna di comunicazione è stato spiegato che "agirà sia su scala regionale che in ambito locale, interessando i territori ove è in corso la riorganizzazione dei servizi di raccolta differenziata". Il claim che sarà utilizzato su scala regionale è " Differenzia, Mantieni l´Umbria differente. Fai la raccolta differenziata", e sarà divulgato attraverso manifesti, social network, spot video e web. Si tratta di un gioco di parole per ricordare che fare la raccolta differenziata consente all´Umbria di mantenere la propria individualità regionale fatta di peculiarità naturali, ambientali, paesaggistiche, storiche e culturali che la rendono una regione differente. Contemporaneamente, integrando in maniera sinergica le iniziative che gli Ati e i Gestori hanno già in programma, la campagna regionale su scala locale si realizzerà con un "Differenziatour" che toccherà le piazze dei Comuni dell´Umbria, progressivamente interessati dalla riorganizzazione del "porta a porta" dove sarà allestito uno stand gonfiabile, realizzato con materiale riciclato dalle bottiglie di Pet, che fungerà da punto di attrazione e diventerà esso stesso un punto di comunicazione a disposizione degli Ati, dei Comuni e dei Gestori, in cui fornire puntuali informazioni agli utenti sulle modalità di raccolta attivate. Non mancheranno eventi e animazioni per coinvolgere e interessare le cittadinanze. Il tour sarà coordinato dall´Anci, mentre i Comuni, in collaborazione con gli Ati, provvederanno all´allestimento dello stand oltre che all´organizzazione degli incontri e degli eventi. Un posto di primo piano sarà riservato alle associazioni, in particolare quelle di volontariato, che coadiuveranno i Comuni nella promozione del tour. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RIFIUTI, LA FEDERLAZIO HA INCONTRATO L’ASSESSORE REGIONALE DI PAOLO |
|
|
 |
|
|
Roma, 17 febbraio 2011 – Ieri mattina una delegazione della Federlazio, composta dal Presidente Maurizio Flammini, Bruno Landi, Giovanni Quintieri ed alcuni imprenditori di Federlazio Ambiente, ha incontrato l’assessore regionale alle attività produttive Pietro Di Paolantonio e il direttore Marotta, per discutere di un problema che si sta ormai trascinando da anni e la cui soluzione non può essere ulteriormente rinviata e che riguarda il quadro generale del servizio di smaltimento dei rifiuti, ed in particolare l’aggiornamento tariffario. Attualmente nel Lazio si applicano le tariffe più basse d’Italia sia in assoluto sia in relazione alla qualità del servizio reso. La loro revisione è stata posta all’attenzione della Regione Lazio da diverso tempo senza che si siano avute concrete risposte. A fronte di questo, peraltro, la Regione Lazio, basandosi sulla normativa di settore, richiede alle aziende di smaltimento sempre maggiori adempimenti, i quali comportano una lievitazione delle spese di gestione e dunque dei sovraccosti da affrontare per fornire il servizio. Inoltre, la cosa che va particolarmente sottolineata è che la mancata revisione delle tariffe fa sì che le aziende del settore chiudano in passivo i bilanci dell’anno 2010, con la conseguenza che le stesse non possono ottenere dalle banche i necessari finanziamenti per realizzare gli impianti previsti dal nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti. Insomma, il problema delle tariffe innesca un circolo vizioso che a questo punto la Regione deve spezzare. Se a tutto questo si aggiunge poi che una parte dei Comuni del Lazio sono in ritardo macroscopico per quanto riguarda i pagamenti alle aziende che erogano il servizio di smaltimento rifiuti, si ha un quadro completo della criticità della situazione. “Abbiamo avuto dall’Assessore – ha affermato il presidente della Federlazio Flammini – le rassicurazioni necessarie, tra le quali un preciso calendario per definire le vertenze di ciascuna azienda e giungere infine alla fissazione delle nuove tariffe fin dal prossimo 21 febbraio. Già la prossima settimana partirà quindi un calendario serrato di appuntamenti, uno dei quali riguarderà proprio Malagrotta, per la quale è previsto un incontro delicato il giorno 3 marzo. Il tema centrale sarà il riconoscimento dei sovraccosti derivanti dall’applicazione dell’ordinanza Polverini, che prevede il trattamento di tutti i rifiuti solidi urbani prodotti dalla città di Roma con grandi benefici per l’ambiente”. “L’incontro di oggi – ha dunque concluso Flammini – ha portato, al momento, un grande risultato: scongiurare la serrata minacciata dalle imprese del settore.” |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|