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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Maggio 2011
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA E LE IMPRESE EUROPEE SI IMPEGNANO A COSTRUIRE INSIEME L’INTERNET DEL FUTURO  
 
 Bruxelles, 4 maggio 2011 - Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea, ha varato oggi la prima fase di un partenariato pubblico- privato da 600 milioni di euro sull’Internet del futuro (Fi-ppp). Il partenariato favorirà l’innovazione in Europa e aiuterà le imprese e i governi a mettere a punto soluzioni per gestire la crescita esponenziale dei dati online. Se finora abbiamo conosciuto l’Internet delle persone e dei computer connessi l’un l’altro, il futuro è nelle tecnologie mobili e Internet connetterà una vasta gamma di macchine e oggetti. L’internet di oggi non è in grado di gestire i flussi di dati che si registreranno in futuro né di garantire la precisione, la resilienza e la sicurezza necessarie. Il partenariato riguarderà otto settori nei quali questa rivoluzione dei dati potrebbe stimolare l’innovazione e creare occupazione negli ambiti della comunicazione mobile, del software e dei servizi. La Commissione europea ha messo a disposizione per questo Ppp un finanziamento di 300 milioni di euro in 5 anni e gli organismi di ricerca europei, il settore pubblico e le imprese si sono impegnati ad investire una cifra analoga. I progetti lanciati oggi saranno finanziati per 90 milioni di euro da fondi dell’Ue e gli altri partner del progetto dovranno contribuire con un importo equivalente. Rafforzare e orientare meglio l’impegno europeo in materia di ricerca, sviluppo e innovazione è uno degli elementi fondamentali dell’Agenda digitale europea (Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’Agenda digitale, ha dichiarato in proposito: “Da qui al 2014 l’economia di Internet raggiungerà il 5,8% del Pil, ossia quasi 800 miliardi di euro, eppure l’era di Internet è appena cominciata. L’europa deve mobilitare tutti i propri talenti per rimanere all’avanguardia in questo settore, non solo per assicurare la propria competitività in futuro e dare espressione alla creatività, all’innovazione e allo spirito imprenditoriale dei suoi cittadini, ma anche per tutelare i valori europei come riservatezza, apertura e diversità. I fondi pubblici dovrebbero perciò essere utilizzati in modo intelligente per stimolare gli investimenti del settore privato - se non saremo noi a investire e innovare per primi, lo faranno i nostri concorrenti a livello mondiale.” Il traffico di dati via internet cresce del 60% l’anno. Già oggi ci affidiamo a Internet per molti servizi essenziali e nuovi servizi nei settori della mobilità, del risparmio energetico, dell’assistenza sanitaria e della governance incentiveranno lo sviluppo di applicazioni innovative a tutt’oggi impensate. Per cogliere questa opportunità e assicurare la competitività futura dell’Europa, la Commissione europea si è impegnata in un Ppp incentrato su varie problematiche fondamentali che attualmente ostacolano lo sviluppo di Internet in Europa. Oggi 152 organizzazioni pioniere si sono impegnate a sfruttare questo partenariato per costruire l’Internet europea del futuro. Società private, organismi di ricerca e il settore pubblico si sono impegnati a finanziare un importo pari a quello dell’Ue, ossia 90 milioni di euro, per la prima fase del programma. Si tratta della prima parte del contributo europeo che, nei cinque anni di durata del partenariato, raggiungerà 300 milioni di euro. L’iniziativa si basa su precedenti progetti di ricerca finanziati dall’Ue e prevede una collaborazione con partner a livello nazionale e regionale per mettere a punto nuove tecnologie, nuovi servizi e nuovi modelli commerciali per costruire l’Internet del futuro. Una piattaforma di servizi Internet standardizzata e interoperabile Il progetto Fi-ware riceverà un finanziamento europeo di 41 milioni di euro per sviluppare gli strumenti della piattaforma su cui saranno basati i servizi Internet innovativi del futuro, come riservatezza, trattamento in tempo reale e cloud computing. Questi strumenti saranno a disposizione di chiunque voglia portare avanti l’innovazione. Per dare un primo impulso all’innovazione, saranno avviate prove su larga scala di servizi e applicazioni Internet innovativi in città come Stoccolma e Santander. Otto progetti pilota (che beneficeranno ciascuno di circa 5 milioni di euro di finanziamenti in 2 anni) guideranno lo sviluppo di Internet del futuro nei seguenti settori: dati ambientali nel settore pubblico (Envirofi); rendere più intelligente la catena di valore per il settore alimentare (Smartagrifood); cogliere i benefici della gestione dell’elettricità a livello di comunità (Finseny); rendere più intelligenti ed efficienti le infrastrutture pubbliche urbane (Outsmart) sviluppando ecosistemi innovativi a Londra (trasporti e ambiente), Berlino (gestione dei rifiuti), Aarhus (acque e reti fognarie), Santander (contatori intelligenti e illuminazione pubblica) e Trento (acque e ambiente); media in rete, compresi i gioghi (Fi-content); aumentare l’efficienza delle catene di valore nel campo della logistica internazionale (Finest); mobilità personale (Instant Mobility); rendere più sicure le aree urbane pubbliche (Safecity).  
   
   
LOMBARDIA/TELECOM, DIGITAL DIVIDE AZZERATO IN 2 ANNI FORMIGONI: MAXI-PIANO DA 100 MLN. RAIMONDI: PRIMO IN ITALIA BERNABÈ: 8500 KM DI CAVI,3000 DI FIBRA,VELOCITÀ FINO A 20MBIT  
 
Milano, 4 maggio 2011- In due anni la Lombardia, grazie alla diffusione della banda larga su tutto il territorio, avrà completamente azzerato il digital divide. Questo importante passo avanti sarà reso possibile da Telecom Italia che si è aggiudicata il bando di gara per la diffusione di questo tipo di servizi in aree in ´fallimento di mercato´, cioè su quei tratti di linee, anche in aree fortemente urbanizzate, dove i costi dell´operazione sono superiori ai prevedibili ricavi dell´operatore. Il problema è stato superato appunto - per la prima volta in Italia - con un piano regionale da 41 milioni, che verrà realizzato appunto da Telecom. I contenuti del Piano sono stati illustrati, il 2 maggio, in una conferenza stampa dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dall´assessore all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, dal presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè e dall´amministratore delegato della società, Marco Patuano. Un Milione Di Persone - ´Si tratta di un progetto ambizioso sia dal punto di vista tecnologico che territoriale - ha detto Formigoni - e prevede la copertura con il servizio di internet veloce, entro 24 mesi, di aree e tratti che interessano 707 comuni, quasi metà dei comuni lombardi, e un milione di abitanti, cioè il 10%. Nel 2013, dunque, il 100% della popolazione lombarda sarà raggiunto dalla banda larga´. Per arrivare a questo risultato saranno adeguate 917 sedi di commutazione sul territorio per un impegno complessivo di circa 8.500 km di cavo, di cui 3.000 in fibra ottica. ´Il costo totale del progetto - ha aggiunto il presidente - è di circa 95 milioni di euro, di cui 41 a carico della Regione Lombardia e i rimanenti di competenza di Telecom Italia´. Velocita´ Di Connessione - I comuni interessati dal progetto potranno sfruttare, su tutte le aree coperte, collegamenti con tecnologia Adsl 7 Mbit che potranno arrivare anche a 20 Mbit. In questo senso saranno necessari 900 interventi di adeguamento sulle centrali e reti del territorio. Futuro Tecnologico - ´Numeri importanti - ha detto ancora Formigoni - che testimoniano un grande sforzo e soprattutto quella ´voglia´ di contrastare l´involuzione e l´ombra pessimista di scarsa crescita che tutti oggi continuano a rimarcare con forza, senza dare luci di speranza. Dalla crisi, invece, uscirà più velocemente chi saprà far crescere la competitività e l´attrattività del territorio lombardo investendo in innovazione. È l´innovazione, infatti, il vero motore della crescita e lo strumento imprescindibile di competitività fra i Paesi. La Lombardia archivia l´era del digital divide e si proietta in un futuro sempre più tecnologico ed efficiente´. ´Siamo particolarmente orgogliosi dell´annuncio fatto oggi - ha dichiarato Franco Bernabè -. Ci fa piacere che la scelta sia caduta su Telecom Italia, a dimostrazione, ancora una volta, che questi grandi progetti, queste grandi infrastrutture, hanno necessità di un supporto tecnico e professionale come quello che può dare una società che da sempre si occupa di questi temi´. ´La Lombardia sarà la prima Regione in Italia ad annullare il digital divide - ha sottolineato l´amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano - e siamo orgogliosi di aver raggiunto questo risultato. L´altra cosa importante è che l´obiettivo di azzerare il digital divide in Lombardia sarà raggiunto in due anni. Si tratta di uno sforzo enorme a cui ci dedicheremo a partire da domani´. Ricadute Positive - Il piano avrà ricadute positive non solo per i cittadini ma anche per le imprese. Fra tutti, sicuramente ne beneficeranno alcuni distretti come il tessile della Val Seriana, quello dell´abbigliamento del Gallaratese, quello del tessile di Castel Goffredo, quello del mobile di Monza Brianza, quello del tessile Serico Comasco, quello della meccanica della Valle dell´Arno e quello dell´Hitech di Vimercate. Primi In Europa - ´Colmare il digital divide in queste zone - ha specificato Raimondi - è la modalità che abbiamo individuato per intervenire in funzione anticiclica. Telecom ha presentato un´offerta che migliora ciò che si richiedeva nel bando e questo ci permetterà di realizzare qua da noi l´area più vasta in tutta Europa coperta dalla banda larga. Oggi ci sono 2 tipologie di tecnologie per la diffusione di internet veloce: la cablatura e il wireless. Noi siamo convinti che l´unica tecnologia veramente sicura e affidabile sia la cablatura che è quella scelta da Telecom in questo progetto. Ciò non toglie che, se si realizza una copertura capillare via cavo, sarà più semplice ´coprire´ adeguatamente anche con il wi-fi. Tutto ciò permetterà anche una gestione intelligente dei flussi di energia tramite le ´smart grid´ (reti intelligenti) che permettono di gestire al meglio l´energia prodotta da fonti rinnovabili´. Via Libera Dalla Ue - Il contributo pubblico è stato assegnato a Telecom Italia che ha presentato il miglior progetto sotto il profilo tecnico/economico. Il progetto ha avuto il nulla osta della Commissione Europea per la normativa sugli aiuti di Stato. Grazie al contributo della Regione il pay back dell´investimento si riallinea agli standard aziendali. I lavori si articoleranno in due anni, cui ne seguiranno quattro di erogazione del servizio e monitoraggio dei risultati raggiunti. ´Come Governo regionale - ha concluso Formigoni - il nostro impegno è quello di costruire un contesto sempre più dinamico e competitivo in cui sia più facile lavorare, produrre e insediare attività ad alto contenuto di innovazione. Occorre creare un circolo virtuoso dello sviluppo che coniughi innovazione e imprenditorialità generando competitività´. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha anche annunciato che, entro l´estate, sarà presentato il progetto per la diffusione della banda ultra larga. Un investimento che, per dimensioni, non ha eguali in Europa. Banda Ultra Larga - La banda ultra larga garantisce una connettività ad internet a velocità superiori a 20Mbit per secondo ad utente. ´Porteremo questo servizio - ha spiegato Formigoni - nelle case di 4,2 milioni di cittadini lombardi, circa la metà della popolazione presente sul territorio, in 167 comuni. Il valore complessivo dell´investimento è pari a 1 miliardo e 200 milioni di euro e la sua realizzazione è prevista in un arco temporale di 6 anni´. Questo progetto, per dimensioni e investimento, è il primo in Europa e costituisce un modello di riferimento replicabile anche nelle altre regioni in Italia. ´Stiamo parlando di un progetto ulteriormente ambizioso - ha spiegato Formigoni - che sarà in grado di cambiare le sorti di servizi che incidono sulla qualità della vita dei cittadini, sulla produttività, l´efficienza e la competitività agevolando al tempo stesso lo sviluppo culturale del Paese´. Regione Lombardia intende stimolare la domanda di servizi mirati per tipologia di domanda (Pa, imprese, cittadini). Sarà possibile sperimentare Servizi dell´Amministrazione Digitale e ´Digital Democracy´, la Sanità Digitale e Telemedicina, la Scuola Digitale e Formazione su base e-learning, la Giustizia e Sicurezza Digitali, l´Intelligent Trasportation Systems e Logistica Digitale, il Telelavoro e la Collaborazione Digitale, Servizi Software per le imprese, Smart Grid ed efficienza energetica, Turismo e valorizzazione dei beni culturali, Video entertainment. Sanita´ Digitale E Telepresenza - Una vera rivoluzione è quella che si attende dallo sviluppo della Sanità digitale - ´attraverso la quale sarà possibile il collegamento di strumenti diagnostici agli ospedali, ampliando così sensibilmente le casistiche di assistenza a domicilio e riservando sempre di più i ricoveri ai casi realmente importanti e necessitanti di interventi diretti´ - e della Telepresenza: ´le reti a Bul permetteranno di svolgere numerose tipologie di attività in posti di lavoro decentrati rispetto alla sede aziendale preposta. Questo minimizzerà gli spostamenti con benefici per la mobilità e per le emissioni da traffico´. ´Questo trend è oggi - ha concluso Formigoni - particolarmente auspicato dalle aziende multinazionali che da oltre due anni stanno dotandosi di sistemi di ´Telepresenza´, ossia videoconferenza ad alta definizione, in modo da minimizzare gli spostamenti e nello stesso tempo incrementare i contatti tra i vari Paesi´. Ecco i 707 comuni con zone non ancora connesse a banda larga (parte prima: Bergamo - Mantova). Provincia Di Bergamo (116) - Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Algua Almenno, San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Antegnate, Ardesio, Averara, Aviatico, Azzone, Bagnatica, Barbata, Barzana, Berbenno, Bianzano, Bolgare, Bossico, Branzi, Brembate, Brembilla, Brumano, Brusaporto, Calcinate, Calvenzano, Camerata, Cornello, Capizzone, Carobbio degli Angeli, Carona, Cassiglio, Cavernago, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Cene, Cerete, Cisano Bergamasco, Cividate al Piano, Colere, Comun Nuovo Corna Imagna, Cortenuova, Costa Serina, Costa Valle Imagna, Credaro, Cusio, Dossena, Fara Olivana con Sola Filago, Fontanella, Fonteno, Foppolo, Foresto Sparso, Gandellino, Gandosso, Gaverina Terme, Gerosa, Gorno, Gromo, Grone, Isola di Fondra, Isso, Locatello, Lurano, Luzzana, Mapello, Medolago, Mezzoldo, Monasterolo del Castello, Montello, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Oneta, Onore, Ornica, Osio Sopra, Pagazzano, Paladina, Palazzago, Parzanica, Piazzatorre, Piazzolo, Pognano, Predore, Pumenengo, Ranzanico, Riva di Solto, Rogno, Roncobello, Roncola, Rota d´Imagna, Santa Brigida, Scanzorosciate, Schilpario, Sedrina, Solto, Collina, Sorisole, Sotto il Monte Giovanni Xxiii, Sovere, Spirano, Taleggio, Tavernola Bergamasca, Terno d´Isola, Torre de´ Roveri, Torre Pallavicina, Treviolo, Ubiale, Clanezzo, Urgnano, Valbondione, Valgoglio, Valleve, Valtorta, Vedeseta, Viadanica, Vigolo, Villa d´Adda, Vilminore di Scalve e Zanica. Provincia Di Brescia (105) - Acquafredda, Agnosine, Alfianello, Anfo, Angolo Terme, Artogne, Bagolino, Barghe, Bassano Bresciano, Berlingo, Berzo Inferiore, Bienno, Bione, Bovegno, Brandico, Caino, Calcinato, Capovalle, Capriano del Colle, Castelcovati, Casto, Castrezzato, Cedegolo, Cevo, Cigole, Cimbergo, Collio, Comezzano,-cizzago, Corteno Golgi, Corzano, Desenzano del Garda, Edolo, Erbusco, Fiesse, Gambara, Ghedi, Irma, Iseo, Isorella, Leno, Lodrino, Lograto, Lonato del Garda, Longhena, Lozio, Maclodio, Magasa, Mairano, Manerba del Garda, Marcheno, Marmentino, Monte Isola, Monticelli Brusati, Montichiari, Montirone, Mura, Muscoline, Nuvolera, Offlaga, Omè, Paisco, Loveno, Palazzolo sull´Oglio, Paratico, Paspardo, Passirano, Pavone del Mella, Pertica Alta, Pertica Bassa, Pezzaze, Pian Camuno, Piancogno, Pisogne, Polpenazze del Garda, Poncarale, Pozzolengo, Preseglie, Prestine, Provaglio d´Iseo, Provaglio Val Sabbia, Puegnago sul Garda, San Felice del Benaco, San Gervasio Bresciano, San Paolo, San Zeno Naviglio, Saviore dell´Adamello, Sellero, Seniga, Serle, Soiano del Lago, Sonico, Tavernole sul Mella, Temù, Tignale, Tremosine, Trenzano, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Valvestino, Verolavecchia, Vestone, Vezza d´Oglio, Villachiara, Vione, Visano e Zone. Provincia Di Como (60) - Alzate Brianza, Asso, Barni, Bellagio, Bene, Lario, Beregazzo con Figliaro, Bregnano, Brenna, Brienno, Brunate, Bulgarograsso, Caglio, Carlazzo, Casasco d´Intelvi, Castelnuovo Bozzente, Cavargna, Cerano d´Intelvi, Cirimido, Civenna, Claino con Osteno, Cremia, Cusino, Domaso, Garzeno, Gera Lario, Germasino, Gironico, Griante, Lanzo d´Intelvi, Limido, Comasco, Locate Varesino, Luisago, Lurago, Marinone, Magreglio, Monguzzo, Mozzate, Peglio, Pellio Intelvi, Pianello del Lario, Plesio, Ponna, Ponte Lambro, Ramponio, Verna, Rezzago, Rodero, Ronago, San Bartolomeo Val Cavargna, San Fermo della Battaglia, San Nazzaro, Val Cavargna, Schignano, Senna Comasco, Sorico, Sormano, Stazzona, Val Rezzo, Valbrona, Valsolda, Veleso, Vertemate con Minoprio e Zelbio. Provincia Di Cremona (74) - Acquanegra Cremonese, Agnadello, Annicco, Azzanello, Bonemerse, Bordolano Ca´ d´Andrea, Calvatone, Camisano, Capergnanica, Cappella Cantone, Cappella de´ Picenardi, Casalbuttano ed Uniti, Casale Cremasco,-vidolasco, Casaletto, Ceredano, Casaletto di Sopra, Casalmorano, Castel Gabbiano, Castelverde, Castelvisconti, Cicognolo, Cingia de´ Botti, Corte de´ Cortesi con Cignone, Corte de´ Frati, Credera, Rubbiano, Cremosano, Crotta d´Adda, Cumignano sul Naviglio, Derovere, Dovera, Fiesco, Formigara, Gabbioneta,-binanuova, Genivolta, Grontardo, Isola Dovarese, Malagnino, Moscazzano, Motta Baluffi, Olmeneta, Ostiano, Paderno, Ponchielli, Persico, Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieranica, Pieve d´Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivarolo del Re ed Uniti, San Bassano, San Daniele Po, Scandolara, Ripa d´Oglio, Sergnano, Sesto ed Uniti, Soncino, Spineda, Stagno Lombardo, Ticengo Torlino, Vimercati, Tornata, Torre de´ Picenardi, Torricella del Pizzo, Trigolo, Vescovato, Volongo e Voltido. Provincia Di Lecco (36) - Abbadia Lariana, Airuno, Barzio, Bulciago, Calco, Carenno, Casargo, Cassina, Valsassina, Colle Brianza, Cortenova, Cremeno, Erve, Esino Lario, Galbiate, Garbagnate Monastero, Garlate, Imbersago, Introbio, Introzzo, Moggio, Molteno, Monte Marenzo, Oliveto Lario, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Pescate, Premana, Primaluna, Sirone, Taceno, Torre de´ Busi, Tremenico, Vendrogno, Vestreno e Viganò. Provincia Di Lodi (35) - Abbadia Cerreto, Bertonico, Boffalora d´Adda, Borgo San Giovanni, Brembio, Camairago, Casaletto Lodigiano, Caselle Landi, Caselle Lurani, Castelnuovo Bocca d´Adda, Castiglione d´Adda, Cavacurta, Cavenago d´Adda, Comazzo, Corno Giovin,e Cornovecchio, Corte Palasio, Galgagnano, Graffignana, Maccastorna, Mairago, Maleo, Marudo, Massalengo, Meleti, Orio Litta, Ossago Lodigiano, Pieve Fissiraga, Salerano sul Lambro, Secugnago, Senna Lodigiana, Terranova dei Passerini, Turano Lodigiano, Valera, Fratta e Villanova del Sillaro. Provincia Di Mantova (42) - Acquanegra sul Chiese, Asola Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgoforte, Casalromano,castiglione delle Stiviere, Cavriana, Ceresara, Commessaggio, Curtatone, Dosolo, Felonica,gazzuolo, Goito, Gonzaga, Magnacavallo, Marcaria, Mariana Mantovana, Marmirolo, Moglia, Monzambano, Motteggiana, Piubega, Pomponesco, Porto Mantovano, Quingentole, Quistello, Redondesco, Rivarolo Mantovano, Rodigo, Roverbella, Sabbioneta, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Solferino, Suzzara, Viadana e Villimpenta. Ecco i 707 comuni con zone non ancora connesse a banda larga (parte seconda: Milano - Varese). Provincia Di Milano (9) - Basiglio, Bubbiano, Buccinasco, Canegrate, Colturano, Pieve Emanuele, Segrate, Tribiano e Vermezzo. Provincia Di Monza E Della Brianza (1)- Macherio. Provincia Di Pavia (143) - Alagna, Albaredo, Arnaboldi, Albonese, Albuzzano, Arena Po, Badia Pavese, Bagnaria, Barbianello, Bascapè, Bastida de´ Dossi, Bastida Pancarana, Battuda, Borgo Priolo, Borgo San Siro, Borgoratto, Mormorolo, Bornasco, Bosnasco, Brallo di Pregola, Breme, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Casanova Lonati, Casatisma, Casei Gerola, Castana, Castelletto di Branduzzo, Castello d´Agogna, Castelnovetto, Ceranova, Cergnago, Cervesina, Chiognolo Po, Cigognola, Cilavegna, Codevilla, Confienza, Copiano, Corana, Cornale, Corvino San Quirico, Cura Carpignano, Ferrera Erbognone, Fortunago, Frascarolo, Galliavola, Gambarana, Genzone, Golferenzo, Gravellona Lomellina, Inverno e Monteleone, Langosco, Lardirago, Linarolo, Lirio, Lomello, Magherno, Marcignago, Marzano, Menconico, Mezzana Bigli, Mezzana Rabattone, Mezzanino, Miradolo Terme, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montesegale, Monticelli Pavese, Montù Beccaria, Mornico Losana, Mortara, Nicorvo Olevano di Lomellina, Oliva Gessi, Ottobiano, Palestro, Pancarana, Parona, Pietra de´ Giorgi, Pieve Albignola, Pieve del Cairo, Pieve Porto, Morone, Pizzale, Ponte Nizza, Portalbera Rea, Redavalle, Retorbido, Robecco Pavese, Rocca de´ Giorgi, Rocca, Susella, Rognano, Romagnese, Roncaro, Rosasco, Rovescala, Ruino, San Cipriano Po, San Damiano al Colle, San Giorgio di Lomellina, San Zenone al Po, Santa Giuletta, Santa Margherita di Staffora, Santa Maria della Versa, Sant´alessio con Vialone, Sant´angelo Lomellina, Sartirana Lomellina, Scaldasole, Semiana, Silvano Pietra Sommo, Spessa, Suardi, Torrazza Coste, Torre Beretti e Castellaro, Torre d´Arese, Torre d´Isola, Torrevecchia Pia, Torricella Verzate, Travacò, Siccomario, Tromello, Trovo Val di Nizza, Valeggio, Valle Lomellina, Valle Salimbene, Valverde, Varzi, Velezzo Lomellina, Vellezzo Bellini, Verretto, Verrua Po, Villanova d´Ardenghi, Vistarino, Volpara, Zavattarello, Zeccone, Zeme, Zenevredo, Zerbo, Zerbolò e Zinasco. Provincia Di Sondrio (36) - Albosaggia, Bianzone, Buglio in Monte, Caiolo, Campodolcino, Caspoggio, Castello dell´Acqua, Castione, Andevenno, Chiuro, Civo, Colorina, Dazio Forcola, Gerola Alta, Gordona, Livigno, Madesimo, Montagna in Valtellina, Pedesina, Piateda, Poggiridenti, Postalesio, Rasura, Rogolo, Samolaco, San Giacomo Filippo, Sondalo, Tartano, Teglio, Torre di Santa Maria, Tresivio, Val Masino, Valdidentro, Valfurva, Verceia, Villa di Chiavenna. Provincia Di Varese (50) - Agra, Bedero Valcuvia, Brezzo di Bedero, Brinzio, Brusimpiano, Cadegliano,-viconago, Cantello, Caravate, Carnago, Casalzuigno, Casciago, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Cassano Valcuvia, Castello, Cabiaglio, Castelveccana, Castiglione Olona, Cazzago Brabbia, Cocquio-trevisago, Comabbio, Comerio, Cremenaga, Crosio della Valle, Cuasso al Monte, Curiglia con Monteviasco, Dumenza, Duno, Golasecca, Gorla Maggiore, Inarzo, Ispra, Jerago con Orago, Luvinate, Marzio, Masciago Primo, Mercallo, Montegrino Valtravaglia, Monvalle, Morazzone, Mornago, Oggiona con Santo Stefano, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Porto Valtravaglia, Ranco Sesto Calende, Ternate, Travedona-monate, Tronzano Lago Maggiore, Valganna e Veddasca.  
   
   
BANDA LARGA, FORMIGONI REPLICA A NOVARI (H3G)  
 
Milano, 4 maggio 2011 - "Stupisce che Vincenzo Novari non abbia saputo che Regione Lombardia, a proposito di banda larga, ha lanciato un bando per l´erogazione di un contributo pubblico di 41 milioni di euro, aperto a tutti gli operatori di Tlc che ne avessero fatto domanda, pubblicato il 7 maggio 2010, regolarmente notificato all´Unione europea e da essa approvato (con decisione C/2010/888 - Aiuti di Stato, n.596/2009)". Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a proposito delle dichiarazioni dell´amministratore delegato di H3g. "Sia attraverso gli organi di stampa, sia attraverso i canali amministrativi previsti per legge - aggiunge Formigoni - il sistema regione ha opportunamente pubblicizzato l´iniziativa, molto tempo prima che avvenisse la pubblicazione del bando. Evidentemente Novari dovrebbe informarsi meglio". "Quanto al digital divide tra Nord e Sud - sottolinea il presidente - la polemica innescata è indirizzata all´interlocutore sbagliato, perché la mia competenza si circoscrive al territorio lombardo. Mi permetta Novari di considerare però la cosa anche da un altro punto di vista: questa iniziativa potrebbe essere presa ad esempio come best practice anche per tutte le altre regioni d´Italia; quindi, ancora una volta, Regione Lombardia si dimostra non solo la locomotiva d´Italia, ma anche la carrozza che traina le altre regioni a correre più velocemente". "Questo - conclude Formigoni - è il senso che diamo alla parola sussidiarietà quando parliamo di federalismo, oggi uno strumento più che mai necessario per tutti, dalla Basilicata alla Lombardia".  
   
   
INFORMATICA TRENTINA MOTORE DI CRESCITA PER LE IMPRESE TRENTINE  
 
 Trento, 4 maggio 2011 - Informatica Trentina, società di “sistema” per la diffusione dei servizi informatici nel settore pubblico provinciale, si conferma nel ruolo di strumento di crescita, non solo tecnologica, ma anche economica del sistema Trentino. I dati di bilancio 2010, approvati stamani dai Soci, confermano l’incremento delle commesse verso le imprese locali da 13 a 23 milioni di euro. A fronte di un fatturato di 58,10 milioni di euro (+6,3% di crescita), la ricaduta complessiva sul sistema provinciale è stata stimata in 45,2 milioni di euro. Nel corso del 2010, Informatica Trentina ha portato avanti, tra gli altri, tre progetti innovativi per il sistema provinciale: lo sportello impresa per gli incentivi alle attività economiche (Apiae), il sistema "Fare Comunità" a favore del nuovo assetto istituzionale trentino e il nuovo sistema di gestione amministrativa degli Enti Pubblici (P.i.tre.). L’assemblea dei Soci di Informatica Trentina S.p.a. Tenutasi oggi, 3 maggio 2011, ha approvato il bilancio d’esercizio 2010 che ha confermato il ruolo di “strumento di politica economica” per lo sviluppo e la crescita del sistema economico locale e di “strumento di sistema” a servizio del settore pubblico provinciale in ambito Ict. Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha "promosso" il nuovo corso di Informatica Trentina ("I dati parlano da soli, la società ha centrato i suoi obiettivi"), ribadendo gli obiettivi della società nel breve e medio periodo: "Siamo chiamati a semplificare una macchina istituzionale troppo complessa senza avere una desertificazione democratica. Questo è possibile grazie alle nuove tecnologie le quali - è il secondo obiettivo - devono trasformarsi in una leva per lo sviluppo del territorio". Un ruolo che comporta strategie aziendali diversificate: nei confronti dei clienti, offrendo servizi efficaci ed innovativi, qualificandosi sempre più come impresa; nei confronti degli attori dello sviluppo, facendo crescere le altre imprese del territorio, trasferendo loro, nel rispetto delle normative vigenti, una parte sempre più qualificata della domanda pubblica di Ict, divenendo così di fatto un soggetto in grado di raccogliere e qualificare la domanda pubblica per riorientarla quale leva per l’innovazione e la crescita della produttività e della competitività del sistema attraverso progetti di investimento che prevedono un utilizzo intensivo dell’Ict per la modernizzazione del settore pubblico. L´assessore provinciale all´industria Alessandro Olivi ha voluto partecipare all´assemblea dei soci: "La Giunta è soddisfatta dei risultati conseguiti da Informatica e, sopratutto, del maggior coinvolgimento delle aziende locali. Una azione che conferma il ruolo di società di sistema". In un anno contrassegnato dal perdurare delle difficoltà legate alla crisi economica, ma con un positivo riavvio della crescita (+1,3% del Pil italiano) ed in particolare con il mercato nazionale dell’It ancora in leggera contrazione (-1,4% rispetto al 2009, dati Assinform), Informatica Trentina S.p.a. Attraverso la propria azione, ha contribuito a generare una significativa ricaduta per il sistema economico provinciale. A fronte di un valore della produzione di 58,10 milioni di euro, in crescita del 6,3% rispetto al 2009, la ricaduta sul sistema provinciale locale è stimata di 45,2 milioni di euro (imposte versate, dividendi distribuiti ai Soci, retribuzioni, acquisti dal mercato locale). Informatica Trentina si è dimostrata particolarmente sensibile e impegnata per quanto concerne la “social responsibility”; i prezzi sono stati ridotti -in termini monetari- anno dopo anno, per dare ai propri clienti un tangibile segnale di partecipazione ai benefici derivanti dal miglioramento della propria efficienza produttiva in aggiunta al contributo alla finanza pubblica con oltre 10 milioni di euro tra imposte versate e maturazione di dividendi. Ulteriore indicazione del contributo di Informatica Trentina allo sviluppo sociale del contesto in cui opera è offerta dall’ammontare delle remunerazioni erogate al personale dipendente (giunte a 11,4 milioni di euro) e della crescita della componente degli acquisti di beni e servizi da operatori locali, crescita del 74,6% rispetto al 2009 attestandosi oltre 23 milioni di Euro, contribuendo così a generare un indotto locale che arricchisce l’economia del territorio. Le ricadute locali. Le ricadute per gli operatori locali, in termini di fatturato per acquisti a favore delle imprese del territorio provinciale, passato da 9,3 milioni nel 2006 a 23,2 milioni nel 2010, con una crescita del 148,8% rispetto al 2006 e del 74,6% rispetto al 2009. Da segnalare la crescita significativa delle esternalizzazioni relative a progetti e servizi Ict con una crescita del 310,9% rispetto al 2006 e dell’80,3% rispetto al 2009. Nel contesto generale di crescita complessiva dell’andamento del fatturato totale degli acquisti (+55% rispetto al 2006), risulta particolarmente evidente la crescita degli acquisti rivolti al territorio provinciale (+148,8% rispetto al 2006), a fronte della sostanziale stabilità della componente di beni e servizi acquistati fuori Trentino (+0,44% rispetto al 2006); · ricadute per il mercato del lavoro, in termini di retribuzioni erogate, pari a 11,5 milioni nel 2010 per Informatica Trentina (10,1 milioni in media nel periodo 2006-2010); · ricadute per la finanza provinciale, pari a 9,31 milioni, in termini di imposte (Iva, Ires e Irap) pari a 8,19 milioni nel 2010 e di una proposta di dividendi alla Pat per 1,12 milioni nel 2010; ricadute per gli altri soggetti partecipanti al capitale, in termini di erogazione di dividendi, per 1,16 milioni di euro. In particolare, i significativi risultati legati alle ricadute per gli operatori locali costituiscono testimonianza concreta del “Progetto di collaborazione territoriale Ict”, partecipato dalle Associazioni di categoria e nato con l’obiettivo di consentire ai molteplici operatori trentini nel comparto dell’Ict di prendere parte con continuità alla realizzazione dei progetti di ammodernamento e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione Locale. Sono proseguite nel corso dell’esercizio 2010, d’intesa con il Tavolo della Collaborazione territoriale Ict, le iniziative tese a promuovere e sviluppare le competenze delle aziende Ict del sistema locale (7 iniziative con oltre 150 partecipanti totali), in congiunzione con Trentino Sviluppo S.p.a.; a sviluppare progetti a valore aggiunto in stretta collaborazione con le imprese Ict del territorio; ad impostare e sviluppare partnership tra aziende locali Ict e principali vendor di mercato, funzionali a favorire nuovi canali commerciali e ad intraprendere progetti industriali - si segnalano a riguardo il programma di partnership con Oracle Italia S.p.a., Emc2 Italia S.p.a. E Adobe (4 iniziative con oltre 50 partecipanti); a valorizzare le competenze e i prodotti realizzati dalle aziende locali, salvaguardando la qualità, la confrontabilità e l’economicità delle forniture. I risultati economico-finanziari. Infine, una breve sintesi dei risultati economico-finanziari dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010. La dinamica del fatturato evidenzia risultati particolarmente positivi a conferma di un costante processo di rafforzamento e crescita della Società. Il valore della produzione incrementa da 43,91 milioni di Euro nel 2006 a 58,10 milioni di Euro nel 2010 (+32,3%) con un tasso annuo medio di crescita del 7,3%, mentre l’attività industriale incrementa da 37,62 milioni di Euro nel 2006 a 51,69 milioni di Euro nel 2010 (+37,4%) con un tasso annuo medio di crescita dell’8,4% conseguito anche attraverso un maggiore ricorso alle esternalizzazioni dei servizi soprattutto in favore delle imprese locali Ict. La redditività segnala, nel periodo 2006-2010, un trend positivo. Il margine operativo lordo cresce da 5,99 milioni di Euro del 2006 ai 7,23 milioni di Euro del 2010, mentre l’utile netto si attesta ai 3,05 milioni nel 2010. La situazione finanziaria della Società risulta positiva e registra un dato di liquidità a fine 2010 superiore ai 14 milioni di Euro, con una crescita del 15,4% rispetto al 2009, nonostante il sostegno della Società alla manovra anticrisi che, al fine di generare un innesto di liquidità nel sistema, ha adottato misure tese ad accelerare i pagamenti, contenendo i tempi di pagamento dei fornitori di norma entro 30 giorni dalla data fattura. I principali progetti e servizi 2010. Nel corso dell´anno 2010, Informatica Trentina ha seguito lo sviluppo di importanti progetti per innovare il sistema provinciale. Protocollo Federato e Gestione Documentale (P.i.tre.), per la gestione integrata dei cicli di protocollazione, gestione documentale e controllo integrato degli atti amministrativi tra gli Enti della Pubblica Amministrazione trentina: 245 strutture coinvolte, 6.000 utenti configurati, 500.000 documenti protocollati, 750.000 immagini acquisite, 20.000 fascicoli procedimentali creati. Posta elettronica e posta elettronica certificata, per supportare efficacemente la comunicazione con gli Enti, con i cittadini e le imprese, concorrendo altresì ai processi di dematerializzazione degli atti e di semplificazione amministrativa: 450 caselle di posta. Sportello impresa per gli incentivi alle attività economiche (Apiae), progettato nell’ambito della manovra anticrisi al fine di concentrare le competenze e accelerare le procedure per l’erogazione di contributi per i settori economici, attraverso: l’invio delle domande tramite canali di trasmissione diversificati (Pec, invio telematico on line), la costituzione del portale “Sportello impresa” per la compilazione e l’invio delle domande di finanziamento in modalità interattiva, con apposizione o meno di firma digitale, la consultazione dello Sportello impresa per normativa, modulistica e stato di avanzamento pratiche tramite una “scrivania virtuale” e/o notifiche automatiche via Sms o mail/Pec. “Fare Comunità” per impostare i modelli organizzativi e i sistemi informativi a supporto della Riforma Istituzionale, L.p. 3/2006, che ha ridisegnato complessivamente il governo dell’autonomia della provincia di Trento. Il 2010, infine, ha visto anche l’avvio operativo dei primi progetti di innovazione tecnologica in collaborazione con gli Enti di ricerca e le imprese locali Ict, al fine di dare attuazione alle iniziative di ammodernamento e digitalizzazione del comparto pubblico provinciale.  
   
   
TRE “COMANDAMENTI” PER L’AGENDA DIGITALE TOSCANA  
 
Firenze, 4 maggio 2011 – “Abbattere il digital divide, rendere competitivi territori e imprese, innovare le amministrazioni pubbliche”. Sono – così li sintetizza la vicepresidente di Regione Toscana, Stella Targetti - i tre “comandamenti” di Rtrt (Rete Telematica Regionale Toscana) e su questi, stamattina, si è svolto un incontro con la realtà senese. La tappa di questo particolare giro della Toscana (incontri già effettuati in 5 province. Il prossimo sarà a Livorno giovedì 5 maggio) è stata ospitata nella sala consiliare della Provincia di Siena presenti, oltre a Stella Targetti, l’assessore provinciale all’innovazione Marco Macchietti, il coordinatore degli assessori provinciali toscani all’innovazione Nicola Landucci, il presidente della Provincia ospitante Simone Bezzini oltre a sindaci e assessori dei Comuni senesi. “Quelli di oggi – ha commentato Stella Targetti – è stata una giornata concepita come momento di ascolto e di confronto in una fase davvero cruciale: stiamo infatti scrivendo, in risposta a quella europea, la nostra agenda digitale toscana e attraverso Rtrt stiamo lavorando per una sempre maggiore innovazione nel rapporto con i cittadini, le imprese, la Pubblica Amministrazione”. Di Rtrt http://www.Rtrt.it/ fanno parte tutte le articolazioni della pubblica amministrazione toscana.  
   
   
VISITA DEL PAPA A VENEZIA. SUPPORTO PER TELECOMUNICAZIONI  
 
Venezia, 4 maggio 2011 - In occasione della visita di Papa Benedetto Xvi a Venezia, la Direzione Sistemi Informativi della Regione è stata incaricata, di concerto tra il presidente Luca Zaia e il vicepresidente Marino Zorzato, di supportare l’evento per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni. L’operazione, con la quale sono state installate stazioni radio aggiuntive, è stata inserita nell’ambito della fase esecutiva del primo stralcio della rete unica di radiocollegamenti per le polizie locali e provinciali, in attuazione della procedura di gara aggiudicata nel corso del 2010. In particolare, è stata valutata la possibilità di anticipare quanto previsto per il territorio veneziano e in particolare per il centro storico. Nel rispetto dei vincoli imposti dal capitolato tecnico, l’impresa aggiudicataria si è resa disponibile a installare alcune stazioni in più per sopperire a particolari criticità nella copertura del segnale radio. “In base alle informazioni ricevute relativamente alla visita del Papa – fa rilevare il vicepresidente Zorzato - si è proceduto con attenzione e particolare velocità nelle verifiche di copertura delle potenziali zone interessate dall’evento, identificando come siti ulteriori, rispetto a quelli già previsti in sede di gara, l’autorimessa comunale di piazzale Roma ed il Campanile di S. Marco”. Tutte le pratiche autorizzative sono state quindi predisposte, consegnate, valutate dagli organi competenti ed approvate, d’intesa con il comune di Venezia.  
   
   
RETE TELEMATICA PROVINCIALE: ASSEGNATI LAVORI IN BASSA ATESINA  
 
Bolzano, 4 maggio 2011 - L´estensione della rete telematica provinciale prosegue. Oggi, martedì 3 maggio 2011, presso l´Ufficio appaltio in Provincia a Bolzano sono stati assegnati i lavori per il tratto Bronzolo-ora. L´impresa "Varesco s.R.l." di Egna si è aggiudicata l´appalto dei lavori, quale unica offerente, con un´offerta di 384.142 Euro a fronte di un importo a base d´asta di 432.706 Euro. I tempi di costruzione di canalette e pozzetti per la posa delle linee sono stati fissati in 100 giorni dalla consegna dell´incarico. Il collegamento Bronzolo-ora sarà, quindi proseguito fino a Salorno.  
   
   
“FROM INFORMATION TO KNOWLEDGE” WORKSHOP ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI TEORIA E TECNICHE DELL’INFORMAZIONE GIURIDICA (ITTIG) DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE, A FIRENZE NELL’AMBITO DEL FESTIVAL D’EUROPA IL 6 MAGGIO 2011  
 
 Firenze, 4 maggio 2011 - Workshop “From Information to Knowledge. On Line Access to Legal Information”, organizzato da Ittig-cnr nell’ambito del Festival d’Europa. Firenze, Palagio di Parte Guelfa, Piazzetta di Parte Guelfa, 6 maggio 2011. “Il seminario è dedicato al tema dell’accesso all’informazione giuridica disponibile on line e si svolge nell’ambito del Festival d’Europa, che si terrà a Firenze nella settimana dal 6 al 10 maggio prossimi. L’iniziativa vuole mettere in evidenza l’importanza che tale tema riveste in relazione all’istituto della cittadinanza europea. Alla giornata parteciperanno alcuni dei più qualificati esperti della materia a livello europeo, che affronteranno il tema da diverse angolazioni.” dichiarano gli organizzatori dello Workshop. “Nella seconda sessione del seminario abbiamo deciso di dare spazio alla presentazione dei più significativi progetti di ricerca e altre iniziative per un accesso effettivo alla conoscenza giuridica on line, selezionati attraverso una call for partecipation” dichiarano gli organizzatori dello Workshop. 9.00-9.15 – Opening, Introductory remarks; 9.15-11.00 – First session Experts from different areas of interest for legal information will be involved in assessing the state of the art with respect to their perspectives and in evaluating selected experiences. Chair: Pascale Berteloot • Giovanni Sartor (European University Institute) Access to legislation in the semantic web • Cedric Chailloux (Publications Office of the European Union – Eur-lex Unit) The new Eur-lex: improvement and redesign • Carol Tullo (The National Archives – Information Policy and Services - Uk) Online access to Uk legislation: strategy and structure • Filippo Donati (University of Florence) Access to legal information in the European Union Coffee break 11.20-13.40 – Second session The second session will be devoted to the presentation of relevant initiatives and projects willing to realize access to legal information from different approaches and implementing different methodologies and tools. Chair: Maria Angela Biasiotti • Eunomos, a legal document management system based on legislative Xml and ontologies G. Boella, L. Humphreys, P. Rossi and L. Van der Torre • Experiences with “Lex Dania Live” K.e. Pedersen • Automatic classification of documents for the Library of the Italian Chamber of Deputies B. Bassi • Proper treatment of gaps in legal data and in electronic legal research Melih Karakullukcu • European Case-law identifier: a short history and the broad outlook Marc van Opijnen • On legal argumentation tecniques: towards a systematic approach G. Damele, M. Dogliani., A. Mostropaolo, F. Pallante and D.p. Radicioni • Challenges regarding legal metadata. Ip licensing and management of different cognitive levels in the Web 2.0 D. Bourcier and M. Fernández-barrera • A comprehensive free access legal information system for Europe G. Peruginelli, D. Tiscornia, G. Greenleaf, A. Mowbray and P. Chung • Open Access to legal scholarship and Open Archives: towards a better future? R. Caso, P. Guarda and V. Moscon Please register at the following address: workshop6may@ittig.Cnr.it  http://www.Ittig.cnr.it/editoriaservizi/eventiconvegni/workshop6may2011-flyer.pdf    
   
   
´MILLE DOMANDE UNA SOLA EUROPA´, IL PROGETTO DIDATTICO FORMATIVO SI CONCLUDE A SENIGALLIA IL 9 MAGGIO.  
 
Ancona, 4 maggio 2011 - La Regione festeggia la Festa dell´Europa al Teatro La Fenice di Senigallia, il 9 maggio prossimo, giornata culminante dell´evento `Mille domande una sola Europa´, il progetto didattico formativo a concorso per le scuole di secondo grado delle Marche. Lo annuncia il vicepresidente e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, alla presentazione dell´evento. Il progetto e` inserito nell´attivita` di comunicazione europea sviluppata dalla Regione Marche nell´ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007-2013, rivolto in particolare agli studenti del 4 anno. ´Mille domande una sola Europa´ e` un progetto realizzato nell´ambito del rapporto associativo tra la Regione Marche ´ Autorita` di gestione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ´ Fesr - 2007 ´ 2013 e il Centro Europe Direct Marche Cattedra europea Jean Monnet Ad Personam, presso l´Universita` di Urbino ´Carlo Bo´ che lo ha ideato. ´E´ grazie ad eventi come `Mille domande una sola Europa´, - specifica Petrini - che parole come coesione, solidarieta`, pace, prendono forma e diventano valori concreti per le nuove generazioni chiamate a far fronte con coraggio e lungimiranza alle sfide nuove e difficili che il contesto storico ci pone. E` compito anche della scuola far crescere nei giovani le conoscenze e i valori necessari per meglio affrontarle in ambito comunitario. Tenendo sempre ben presente l´obiettivo di promuovere lo sviluppo armonioso delle attivita` economiche e trovare una soluzione europea ai problemi di sviluppo regionale e per un equilibrio regionale´. Sono 19 le scuole marchigiane che hanno aderito al progetto, alcune anche con piu` di una classe, per un totale di 30 classi e 800 studenti. I giovani hanno attivamente preso parte ad un percorso didattico innovativo che li ha avvicinati alla conoscenza della politica regionale di coesione e, piu` in generale, al processo di integrazione dell´Unione Europea. Le modalita` del progetto sono basate su una serie di incontri, suddivisi per moduli, con le singole classi da parte di docenti ed esperti di politiche comunitarie per circa 3 mesi. La competizione fra le diverse scuole ha previsto inoltre la preparazione a due concorsi: uno a livello provinciale che seleziona il miglior cd rom/dvd realizzato dalla scuola su una tematica europea, l´altro a livello regionale con la partecipazione ad un quiz sugli argomenti affrontati negli incontri didattici e con premio finale un viaggio di studi nelle istituzioni comunitarie a Bruxelles o a Strasburgo. L´esperienza si realizza nelle Marche dopo eventi analoghi in altre aree d´Europa che hanno dato risultati brillanti in ottica di sviluppo di una maggiore consapevolezza di appartenenza alla Comunita` europea. Al Teatro di Senigallia l´evento conclusivo del 9 maggio prevede la partecipazione di tutte le classi delle scuole del territorio che hanno preso parte all´iniziativa, con la presentazione dei dvd/cd rom selezionati a livello provinciale e la premiazione di quello che risultera` il migliore a livello regionale. Lo stesso giorno si terra`, tra le 8 classi di studenti che avranno superato la prima competizione svolta on line, un gioco a quiz finale da cui risultera` la classe vincitrice. ´L´europa e` un progetto unico al mondo ´ aggiunge il vicepresidente Petrini ´ e non e` fatto solo di banche e affari, ma, solo per fare alcuni esempi, anche di sviluppo sostenibile e di politiche comuni per l´immigrazione. Se ripensiamo alla tragedia delle due guerre mondiali, ci rendiamo conto dell´importanza del percorso comune dei 27 Paesi europei per raggiungere insieme gli stessi obiettivi politici. L´unione Europea pero` non e` solo un insieme di valori e principi, e` anche strumento prezioso per i giovani per guardare al futuro con fiducia e cogliere, da protagonisti, la sfida culturale che presuppone il progetto europeo´. La Festa dell``Europa nasce dalla `dichiarazione Schuman´ del 9 maggio 1950, in cui presentava la proposta di creare un``Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. E´ considerata l``atto di nascita dell``Unione europea ed e` diventata simbolo europeo che, insieme alla bandiera, all``inno, al motto e alla moneta unica (l``euro), identifica l``entita` politica dell``Unione Europea. La Giornata e` l``occasione per dar vita ad un evento festoso, organizzando attivita` che avvicinano l``Europa ai suoi cittadini ed i popoli dell``Unione fra loro.  
   
   
IN LETTURA, MATEMATICA E SCIENZE I QUINDICENNI IN PIEMONTE SUPERANO LA MEDIA ITALIANA I DATI EMERGONO DALL´INDAGINE INTERNAZIONALE OCSE-P.I.S.A.  
 
Torino, 4 Maggio 2011 - Le performance del Piemonte in lettura, matematica e scienze superano di 10 punti la media delle scuole italiane e sono in linea con i livelli europei: il dato emerge dall’ultima indagine realizzata dall’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nell’ambito del Programma per la valutazione internazionale degli studenti “Pisa”. La ricerca, realizzata ogni tre anni, è focalizzata, in particolare, sui livelli di competenza degli studenti che si approssimano alla fine dell’istruzione obbligatoria, i quindicenni, con l’obiettivo di verificare alcune competenze ritenute essenziali per proseguire nel mondo degli studi e del lavoro, oltre che nella propria vita quotidiana. Per analizzare e riflettere sui dati emersi e valutare le misure da intraprendere al fine di continuare a migliorare l’istruzione e la formazione piemontese, la Regione Piemonte, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Ires Piemonte hanno organizzato un seminario di discussione con ricercatori ed esperti sul tema, a cui hanno preso parte i dirigenti scolastici, i docenti, i responsabili dei centri regionali di formazione professionale, oltre ai rappresentanti dell’Unione Industriale e delle organizzazioni sindacali. Tra i risultati dell’indagine risulta che i licei e gli istituti tecnici piemontesi hanno un livello in linea a quello degli studenti delle altre regioni del Nord (Lombardia, Veneto e Friuli), mentre emergono in modo particolarmente positivo gli studenti della formazione professionale regionale, che hanno risultati più elevati dei colleghi delle altre regioni. Critici, invece, i risultati degli studenti degli istituti professionali piemontesi. Il Piemonte ottiene, inoltre, un punteggio medio in Lettura superiore a quello di altre regioni Ocse con profili socio-economici analoghi e mostra una buona solidità del sistema di istruzione e formazione che, rispetto alle precedenti rilevazioni, conserva un livello stabile dei risultati, pur in presenza di cambiamenti rilevanti nel contesto ambientale, quali la crisi economica e l’aumento dell’immigrazione. Un altro dato significativo riguarda proprio la composizione multietnica della scuola piemontese: il Piemonte è, dai dati dell’Ocse, la prima regione italiana per quota di studenti immigrati dell’età di 15 anni: l’11% del totale rispetto al 5% della media italiana, segno di una più avanzata integrazione nel sistema dell’istruzione e della formazione professionale. Alcune esperienze di formazione dei docenti e di ricerca didattica in atto in Piemonte stanno mostrando esiti positivi; su questa base potranno essere fondate decisioni e progetti di incremento dell’efficacia educativo-formativa che i tre enti organizzatori intendono predisporre, in interazione con gli esperti e il mondo della scuola e della formazione.  
   
   
FORMAZIONE IN SICILIA: FIRMA DDL CHE MODIFICA UTILIZZO FONDO DI GARANZIA  
 
 Palermo, 4 maggio 2011 - L´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, ha presentato ieri un disegno di legge che contiene alcune modifiche all´articolo 132 della Legge regionale n.4 del 16 aprile 2003, in materia di formazione professionale. In particolare le modifiche riguardano l´estensione del Fondo di garanzia in favore dei lavoratori assunti a tempo indeterminato entro il 31/12/2008, compresi i soggetti impegnati anche in servizi di orientamento e dell´obbligo di istruzione e formazione, e l´utilizzazione del Fondo anche per interventi di accompagnamento alla fuoriuscita del personale. "Gli aggiustamenti previsti dal ddl - ha spiegato Centorrino - sono significativi per la definizione del complesso progetto di riforma del settore della Formazione professionale in Sicilia. I principi di utilizzo del fondo, infatti,sono finalizzati a realizzare un radicale processo di razionalizzazione delle risorse umane con modalita´che tutelino tutti i lavoratori. L´obiettivo - ha sottolineato l´assessore - e´ quello di garantire eventuali esuberi di personale che non dovesse trovare una proficua sistemazione nel contesto dell´offerta dei servizi formativi, di orientamento e dell´obbligo d´istruzione da programmare annualmente, e i relativi strumenti finanziari e motivazionali di accompagnamento alla fuoriuscita con le specifiche garanzie giuridiche ed economiche". Secondo Centorrino, il disegno di legge "viene a colmare la lacuna giuridica che si era determinata con la mancata approvazione del maxiemendamento".  
   
   
MIP POLITECNICO DI MILANO GIANLUCA SPINA È IL NUOVO PRESIDENTE  
 
Milano, 4 Maggio 2011 - L’assemblea dei Soci ha nominato il 2 maggio Gianluca Spina Presidente del Mip, la Business School del Politecnico di Milano. Classe 1964, laureato in Ingegneria Elettronica, Professore Ordinario di Gestione Aziendale al Politecnico di Milano, Spina è stato direttore del Mip dal 2001. Sotto la guida sua e del presidente uscente Umberto Bertelé, la scuola è entrata nelle classifiche del Financial Times tra le prime cento al mondo, per i Master Mba ed Executive Mba. Cv Gianluca Spina Gianluca Spina è nato a Milano nel 1964. Si è laureato a pieni voti in Ingegneria Elettronica nel 1988. Dal 1990 insegna management e business economics in vari programmi del Politecnico di Milano – Ingegneria Gestionale, Mba, Executive Mba e Phd. Dal 2000 è Professore Ordinario di Gestione Aziendale presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. I suoi interessi di ricerca coprono il mondo della produzione industriale, degli acquisti e dei rapporti di filiera, con una focalizzazione sugli aspetti strategici e organizzativi. Su questi temi è autore di circa 150 pubblicazioni, tra cui 6 libri e circa 30 articoli in riviste scientifiche internazionali. E’ membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana di Ingegneria Gestionale e di altre associazioni scientifiche internazionali. Dal 2001 al 2011 è stato Direttore del Mip – la Business School del Politecnico di Milano. In questo ruolo Gianluca Spina ha dato impulso all’internazionalizzazione della scuola, ottenenendo la certificazione dell’European Foundation for Management Development e realizzando molte partnership con prestigiose scuole di management in Europa, Asia e America. E’ membro dell’Advisory Board di Vlerick, una delle migliori business school europee. Sotto la sua guida il Mip è entrato nelle classifiche del Financial Times tra le migliori 100 scuole di management al mondo. E’ stato consulente di molte società nazionali e multinazionali, per le quali ha anche sviluppato programmi di formazione manageriale dei talenti. Dal 2011 Gianluca Spina è Presidente del Mip.  
   
   
CAMPIONATI EUROPEI DEI VIGNAIOLI: OTTIMI PIAZZAMENTI PER GLI STUDENTI DELLA LAIMBURG  
 
Bolzano, 4 maggio 2011 - Ottima prestazione quella degli studenti della Scuola professionale di frutti- e viticoltura "Laimburg" alla 6a edizione dei Campionati europei dei vignaioli svoltasi a Veitshöchheim (D). La delegazione altoatesina era composta da Thomas Niedermayr e Simon Pircher, accompagnati dall´insegnante Martin Unterfrauner. Gli studenti della "Laimburg" si sono confrontati con colleghi di 28 squadre provenienti da 12 paesi europei. In tre delle categorie previste sono stati ottenuti tre secondi piazzamenti e per pochi punti nella valutazione complessiva non si è raggiunto il podio. La premiazione è avvenuta presso la Residenza di Würzburg a cura di rappresentanti di rango della politica della Baviera. I piazzamenti di tutto rispetto conseguiti confermano la validità degli insegnamenti impartiti presso la Scuola professionale "Laimburg".  
   
   
“SUONI UNIVERSITARI”, LA SFIDA COMINCIA  
 
 Trento, 4 maggio 2011 - Concluse la selezioni che hanno individuato le venti band trentine che si giocheranno l’accesso alle finali dell´edizione 2011 di “Suoni Universitari”, si entra nel vivo del concorso organizzato dall´Opera Universitaria di Trento con il supporto di Format, il Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento. Ieri sono state cinque le formazioni a salire sul palco dell´Auditorium allo studentato San Bartolameo a Trento. Ieri sera a partire dalle ore 20,30 ogni formazione ha avuto a disposizione venti minuti per proporre la propria musica. Due ore di live set, con ingresso gratuito, che ha visto protagonisti Against the Neighbour, Junow, Nibraforbe, Rock Village, The Swines. Nati nel 2005 gli Against The Neighbour (Atn) sono arrivati all‘odierna line up dopo una serie di cambi formazione e un anno di pausa. Formazione essenziale – solo tre strumenti – ha registrato vari demo e propone un punk rock melodico, con dichiarate influenze di Blink-182, New Found Gloryu, Rise Against e Tacking Back Sunday. Decisamente più recente – siamo nel 2009 - la nascita degli Junow, gruppo perginese con Stefano Andreatta al basso, Samuele Bellumat alla batteria e cori, Iacopo Candela alla voce e chitarra elettrica e Marco Magnago sempre alla chitarra elettrica. Hanno all´attivo l´album “Slackers in Chinatown” e il loro nome si rifà – quasi romanticamente – al nome di una sonda spaziale di una semisconosciuta e incompiutoa spedizione lunare. Anche il loro rock ha un che di volutamente originale e fuori dai canoni, con l´uso di rumori, distorsioni e dissonanze che ricordano sonorità come quelle degli statunitensi Pavement. Sorgono dalle ceneri di un duo tastiera-batteria i Nibraforbe che, dopo alcune esperienze live e un video musicale girato col regista Mattia Scotton, allargano la formazione inserendo anche la linea ritmica del basso e cominciando a proporre con continuità un sound fatto di melodie pop e inserti elettronici, arricchiti ora anche dalla presenza di una voce femminile. Si lasciano le atmosfere soft per quelle più decisamente energiche con i Rock Village con Michele Albanese alla batteria, Scarabattolo al basso Mattia, Simone Prioli e Francesco Albanese alle chitarre e Giorgio Filippi alla voce. In sei anni di vita hanno calcato i palchi di numerosi festival e si sono spinti fino a Milano, negli studi televisivi del programma “Sala prove” di Rock Tv. Hanno prodotto anche lavori in studio e nel 2010 hanno realizzato un Ep con 7 tracce dal titolo “Slut Machine”. Con i The Swines i ritmi rimangono alti e i suoni potenti: siamo nel mondo veloce e trascinante di un certo indie rock americano, nato dopo l´uragano Nirvana. I The Swines nascono nel 2009, grazie all´incontro di Simone de Feo, Marco Palombi, Stefano Renzi e Michele Mazzurana. La band si confronta dapprima con le cover dei Foo Fighters e si fa notare sin da subito raggiungendo il terzo posto al concorso “Cover Oltrefersina”. Ben presto nasce però la voglia di sperimentarsi in un repertorio proprio, che assimila e metabolizza svariati generi del grande universo rock. Nel 2011 arriva per la band anche il riconoscimento nell’ambito del Winterrockfestival sezione Youngtribute. Lo studentato di San Bartolameo è raggiungibile da Trento sud, zona Madonna Bianca, seguendo via Menguzzato e viale Verona fino al bivio sulla destra con via Malpensada, che si deve imboccare seguendo le indicazioni per lo studentato. Tutte le serate sono a ingresso gratuito (inizio ore 20.30) e sarà attivo anche un servizio bar e ristoro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Cultura dell’Opera Universitaria in via S. Margherita 13 a Trento, tel. 0461 217445, mail: cultura@operauni.Tn.it  o consultare il sito: www.Operauni.tn.it/  
   
   
OGGI FORUM EUROPEO SU QUALITÀ DELL´ARIA ALL´ACQUARIO DI GENOVA  
 
 Genova, 4 maggio 2011 - Primo convegno internazionale del progetto Aera (Air Environnement Regions Alcotra) "Comunicare la qualità dell´aria: Informazione, buone pratiche e processi partecipativi”, mercoledì 4 maggio, alla Sala Nautilus dell´Acquario di Genova. La Regione Liguria - Dipartimento Ambiente è capofila di questo progetto strategico europeo a cui aderiscono anche Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d´Aosta, Région Rhône Alpes (Francia), Provincia di Cuneo, Dreal Paca (Direction Régionale de l´Environnement, de l´Aménagement et du Logement Provence Cote-d’azur) (Francia), Atmao Paca (Association agrée de surveillance de la qualité de l´air- Min. De l’écologie, de l´énergie, du développement durable et de l´aménagement du territoire) (Francia) e Provincia di Torino. Nel corso del convegno, che avrà inizio alle 9,30 e si concluderà alle 16,30, “esperti e amministratori – spiega l´assessore all´Ambiente della Regione Liguria Renata Briano - faranno il punto delle esperienze maturate nel campo dell´educazione ambientale, del coinvolgimento e della partecipazione dei cittadini nei processi di programmazione secondo le più recenti direttive europee”. Saranno presentati anche i risultati del bando per la selezione dell´azione pilota della Regione Liguria sui temi della qualità dell´aria finanziato con 40 mila euro, in collaborazione con i Centri di Educazione Ambientale.  
   
   
RISCHIO IDROGEOLOGICO: ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE UMBRIA E MINISTERO AMBIENTE, AL VIA SUBITO LAVORI PER 18 MLN EURO  
 
Perugia, 4 maggio 2011 - Mitigare il rischio idrogeologico e mettere in sicurezza cittadini e territorio regionale. È quanto si prefigge di realizzare l´Accordo di programma sottoscritto da Regione Umbria e Ministero dell´Ambiente, la cui realizzazione è stata affidata - come prevede la legge - a un commissario "ad acta", il prefetto Vincenzo Santoro. L´accordo, ed i primi interventi che saranno realizzati nell´immediato in Umbria, per un importo complessivo di quasi 18 milioni di euro (il programma completo prevede investimenti per 48 milioni di euro), sono stati illustrati questa mattina dalla presidente della Regione Umbria, presente l´Assessore regionale alle Infrastrutture e all´Ambiente, lo stesso Commissario Vincenzo Santoro. "L´umbria è una regione in cui il rischio idrogeologico è particolarmente elevato e grazie a questa intesa - ha detto la Presidente - potremo effettuare un complesso di interventi che saranno in grado di mettere in sicurezza le zone in cui più alto è il coefficiente di rischio, garantendo così maggior sicurezza innanzitutto alle popolazioni". La Presidente ha voluto sottolineare come tutto il programma di interventi sia stato definito d´intesa con le amministrazioni locali che in questi anni hanno via via segnalato all´amministrazione regionale specifiche situazioni di rischio. L´assessore regionale, a tale riguardo, ha ribadito come "i primi otto interventi che potranno essere effettuati sin da subito sono quelli il cui livello di rischio e criticità è il più alto. L´intero programma da realizzare - ha aggiunto - discende dallo stesso Piano del rischio idrogeologico dell´Umbria che, in maniera rigorosa, ha individuato tutti gli interventi da effettuare". L´assessore ha rilevato come il complesso dei lavori che presto partiranno rappresenti anche una "boccata d´ossigeno per le imprese umbre che saranno chiamate a realizzare le opere". Il prefetto Santoro ha sottolineato come la sua azione di Commissario non sarà in sostituzione del ruolo delle amministrazioni pubbliche locali, bensì le coadiuverà affinché, grazie alla contabilità speciale ed alle procedure semplificate affidate alla gestione commissariale, gli interventi potranno essere effettuati nel rispetto dei tempi stabiliti. "Ovviamente - ha aggiunto il Prefetto - si tratta di interventi che hanno il primario compito di mitigare il rischio idrogeologico là dove è più critico, non certo eliminarlo del tutto. Per questo occorrerebbero risorse ingentissime che al momento non vi sono. Effettuati questi interventi, resterà in capo alle amministrazioni locali il compito di provvedere alla normale manutenzione affinché le opere di consolidamento possano nel tempo continuare a garantire maggiore sicurezza". La scheda. Sono otto gli interventi prioritari, su un totale di diciannove individuati dalla Regione Umbria, che potranno già aver inizio in attuazione dell´Accordo di programma per la riduzione del rischio idrogeologico siglato nel novembre scorso con il Ministero dell´Ambiente. Riguardano il terzo stralcio dell´intervento di messa in sicurezza della città di Terni e della zona industriale di Terni-narni, con la realizzazione di nuove arginature sul fiume Nera (circa 4 milioni di euro, interamente finanziati dalla Regione Umbria), la messa in sicurezza del bacino del torrente Tresa nel territorio di Città della Pieve (circa 5 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni con fondi regionali) e della zona industriale della Paciana e abitati nei comuni di Foligno e Spello (quasi un milione di euro, finanziato dalla Regione). Con fondi del Ministero dell´Ambiente saranno effettuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sui bacini del fiume Tevere e del lago Trasimeno (per quasi 2 milioni e 700mila euro). Gli stanziamenti ministeriali copriranno i costi delle quattro opere valutate come prioritarie per la mitigazione del rischio di frane: a Civitella del Lago, nel comune di Baschi (1,5 milioni di euro); a Carnaiola di Fabro (1,5 milioni di euro per lavori di consolidamento a presidio delle abitazioni prossime al ciglio della rupe soggetta a crolli); sul Colle di Todi e la Rupe di Orvieto (1 milione di euro); a Ferentillo, per il consolidamento di opere di sostegno nella strada di accesso al paese di Matterella (1 milione di euro). Complessivamente, l´Accordo di programma prevede la realizzazione di dieci interventi strutturali e azioni di mitigazione per la messa in sicurezza dal rischio di alluvioni e di nove dal rischio di frana, per un totale di oltre 48 milioni di euro la cui copertura finanziaria è assicurata per 24 milioni di euro dal Ministero dell´Ambiente e per la restante parte dalla Regione, a valere su fondi disponibili (oltre 8 milioni di euro che consentiranno l´avvio delle opere o il loro completamento) e sui fondi "Fas" 2007-2013. Oltre agli otto interventi del primo stralcio, sono in programma lavori su fiumi e torrenti per completare o garantire la messa in sicurezza di centri abitati, zone industriali e artigianali nei territori di Foligno, Torgiano-deruta (località Le Fornaci), Todi (Pian San Martino), San Giustino e Orvieto (località Ciconia). Interventi di consolidamento, di risanamento o di ripristino di danni causati da dissesti idrogeologici sono previsti, inoltre, nei territori di Assisi (località Torgiovannetto), Terni (alla Cascata delle Marmore e abitato di Cesi), Orvieto (frazione Sugano), ad Alviano e Cascia (abitato di Roccaporena). Per velocizzare le procedure degli interventi, in applicazione dell´Accordo e come previsto dalla normativa nazionale, è stato nominato un commissario straordinario delegato. Ad assicurare la corretta ed efficace attuazione dell´intesa, con "la tempestività di azione e la piena rispondenza delle opere realizzate alle finalità di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico" verificate attraverso il monitoraggio attuato con il supporto dell´"Ispra", sarà il "Comitato di indirizzo e controllo" coordinato da un rappresentante del Ministero e costituito da rappresentanti della Regione e del Dipartimento nazionale della Protezione Civile. L´accordo ha durata "fino al completamento delle opere".  
   
   
L’ACQUA DI VERONA È LA MENO CARA IN TUTTO IL VENETO, E ALL´80° POSTO SU 106 CITTA´ IN ITALIA  
 
Verona, 4 maggio 2011– La riorganizzazione dei servizi idrici allo specchio, in un momento delicato come quello che vedrà il Referendum sulla privatizzazione, il prossimo 12 giugno. In Aato, Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Veronese questa riorganizzazione è un dato oggettivo, scritto nero su bianco rapporto consegnato ai sindaci durante l’ultima assemblea: funziona, non spreca denaro, ottimizza le risorse, assicura una qualità dell’acqua ottimale, e, soprattutto, va nella direzione dell’allineamento delle tariffe per tutti i suoi Comuni aderenti, gestiti dalle società di gestione Acque Veronesi e Gardesana Servizi (prevista nel 2012). Ed è nero su bianco anche nei dati di cittadinanza attiva, che ha pubblicato il “Dossier acqua 2010” , in cui Cittadinanza Attiva passa sotto la lente d’ingrandimento una per una 206 città italiane. Le tariffe veronesi si confermano le più basse in tutto il Veneto, più basse anche delle tariffe di Venezia, storicamente da sempre le meno costose. Ben al di sotto della media regionale di 231 euro annui per una famiglia media (ultimi dati cittadinanza attiva), Verona si colloca all’ 80° posto nella classifica: 201 euro la media Veronese di spesa per un anno di servizio idrico, fognario e di depurazione e controllo dell’acqua, contro i 203 euro di Venezia, al 79° posto. Al 67° posto c’è Belluno con 222 euro di spesa, mentre Treviso si trova al 65° posto, con 230 euro in media di spesa annua. Al 49° posto troviamo Vicenza, con 260 euro di spesa per una famiglia media all’anno, al 43° Padova, dove una famiglia spende in media 267 euro per la bolletta dell’acqua. Rovigo la più cara, al 16° posto, con 340 euro in media, in bolletta. Soddisfazione dal Presidente dell’Autorità d’Ambito Veronese, Mauro Martelli: “Il dossier acqua 2010 pubblicato dalla associazione “cittadinanza attiva” certifica ancora una volta quello che oramai è un trend consolidato per quanto riguarda il sistema idrico integrato veronese. La classifica infatti pone Verona all’ottantesimo (su 106 capoluoghi esaminati) posto delle città più care in relazione alle bollette pagate dagli utenti, mentre sul fronte Veneto Verona risulta la meno cara tra tutte le sette provincie. Ovviamente il costo è riferito alla totalità del servizio quindi dalla derivazione alla fognatura fino alla depurazione e la successiva riammissione dello scarico in ambiente. Fermo il presupposto che le chiacchiere e la polemica si sciolgono di fronte ai dati ufficiali il rapporto certifica che, per quanto riguarda il Veneto e Verona in particolare, le aato stanno svolgendo l’attività di regolazione e calmierazione sul costo del servizio idrico in linea con il mandato di legge e che le due società di gestione pubbliche che operano su Verona stavano raggiungendo i livelli di organizzazione ottimali mettendo in campo nel 2009 oltre 50 Ml di euro di investimenti realizzati. Poi una serie di iniziative normative del governo Prodi prima e di quello Berlusconi poi hanno creato un caos istituzionale che ha messo in ginocchio l’operatività dei soggetti gestori pubblici che si sono visti negare l’accesso al credito per la scadenza dei contratti di servizio al 31.12.2011 imposta dal legislatore in nome di una liberalizzazione del servizio idrico che generalizza le situazioni da Lampedusa alla Val D’aosta. La grande eterogeneità delle situazioni italiane però , secondo il mio punto di vista, non può dipendere da un’unica ricetta Romana ma la competenza dovrebbe essere delle Regioni che autonomamente possano decidere in base alle proprie peculiarità se ricorrere o meno al capitale privato. Ai liberisti senza se e senza ma voglio suggerire di osservare con attenzione la classifica e si renderanno conto che l’assioma privato uguale miglior servizio e minori tariffe non è proprio un dogma inattaccabile anzi la classifica forse evidenzia esattamente il contrario. Gli investimenti complessivamente realizzati sul territorio dell’Ato Veronese nel corso del 2006-2010 ammontano circa a 151,15 milioni di euro che corrispondono al 20,6% del totale degli investimenti previsti nel Piano d’Ambito (732milioni di euro). Di tali investimenti circa 61 milioni sono stati realizzati dai Comuni e Gestori preesistenti negli anni 2006-2008, mentre circa 90 milioni sono stati realizzati negli anni 2007-2010 dalle due Società a regime a seguito dell’affidamento “in house” (Acque Veronesi e Gardesana Servizi)  
   
   
ALLUVIONE: DE FILIPPO ALLA CAMERA, BASILICATA LASCIATA SOLA  
 
 Potenza, 4 maggio 2011 - “La Basilicata non è in condizione di sopportare l´aumento di tassazione che sarebbe determinato dall´applicazione di una norma tra le più inique della storia d´Italia mentre i cittadini e le aziende delle aree alluvionate hanno bisogno di interventi che la Regione da sola sta dando ma per i quali non bastano le sole forze della Regione". È stato chiaro e netto il quadro che il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ha offerto ai componenti della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati dove è stato ascoltato questa mattina in merito ai danni dell´alluvione in Basilicata e al blocco degli aiuti statali disposti da una norma del Milleproroghe in assenza di un aumento ai massimi livelli della tassazione ai lucani. Il presidente della Basilicata ha anche offerto alla Commissione tutti gli elementi di conoscenza su quanto accaduto a inizio marzo in Basilicata, dando forza alla risoluzione proposta dal parlamentare lucano Salvatore Margiotta per chiedere che venisse rivista la previsione del Milleproroghe. "Una prima ricognizione - ha spiegato De Filippo - ci ha portato a stimare circa 150 milioni di euro di danni verificabili e in attesa dell´ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, che avrebbe dovuto seguire la già avvenuta dichiarazione di stato di emergenza da parte del Governo, abbiamo avviato un’interlocuzione con il Dipartimento nazionale di protezione civile e col Ministero dell´Economia per ottenere un´ordinanza che, come nel recente caso del Veneto, prevedesse norme e risorse adeguate in particolare per il rilancio dei sistemi produttivi. Con la protezione civile l´interlocuzione è stata molto positiva, grandi problemi, invece, ci sono stati col Ministero, per l’applicazione del Milleproroghe. Allo stesso Ministero abbiamo fornito elementi per mostrare i risultati che si avrebbero da questa prima sperimentazione della nuova norma. Abbiamo fatto rilevare che non c´erano gli elementi per l´applicazione della norma, a partire dalla ridotta capacità fiscale della nostra regione, dove portando tutte le aliquote al massimo, a fronte di difficoltà enormi per famiglie e imprese, avremmo ricavato non più di 40 milioni di euro. Abbiamo offerto invece la possibilità di attivare dal bilancio regionale risorse nostre e non a caso, pur in assenza dell´Ordinanza, gli unici soldi investiti nell´emergenza sono quelli della Regione Basilicata. Ad oggi, in totale, abbiamo messo in campo circa 5 milioni di euro, dei quali circa 2 milioni per primi provvedimenti in favore dell´Agricoltura". "Questo stato dei fatti - ha spiegato ancora De Filippo - ci ha convinto che mentre l’attività di interlocuzione resta attiva, era doveroso ricorrere alla Corte Costituzionale perché il dettato del decreto Milleproroghe venisse dichiarato invalido". La relazione del presidente lucano ha suscitato l´interesse dei partecipanti i lavori della Commissione, nell´occasione presieduta dall´on. Margiotta. L´on. Chiara Braga ha parlato di una "realtà a fronte della quale quello che stride è la disparità di trattamento con alcuni pur recenti episodi in altre aree del Paese" bollando come "inopportuna la scelta contenuta nel decreto Milleproroghe". L´on. Sergio Piffari ha ricordato come l´area colpita dall´alluvione fosse stata individuata nel 2003 "come tra le più sicure d´Italia da un altro governo Berlusconi per i progetti del deposito di scorie nucleari" e l´on. Elisabetta Zamparutti ha sottolineato l´inadeguatezza della norma del Milleproroghe applicando la quale non solo si aumenterebbe la pressione fiscale senza risolvere il problema, ma si esaurirebbero anche le possibilità di far fronte ad altre necessità.  
   
   
IN OLANDA LA PROTEZIONE CIVILE DELLA MARCHE .  
 
Ancona, 4 maggio 2011 - Alle 7 di domani mattina (4 maggio) dal Centro assistenziale di pronto intervento di Passo Varano partiranno uomini e mezzi, con due moduli operativi, quello sanitario e per le telecomunicazioni, per partecipare ad Ossendrecht, in Olanda all´esercitazione internazionale di protezione civile. L``esercitazione fa parte di un programma formativo europeo e in rappresentanza dell``Italia ci sara` la Regione Marche con l´ospedale da campo attrezzato che possiede sofisticate strumentazioni per effettuare diagnosi e interventi chirurgici e la sala operativa mobile necessaria per le comunicazioni in situazioni di emergenza. Ricordiamo che il Dipartimento nazionale della Protezione civile in caso di calamita` puo` far affidamento su tre importanti strutture campali: l´ospedale da campo degli Alpini, quello di Pisa e quello delle Marche, che ha svolto una fondamentale attivita` durante il sisma dell´Abruzzo e in altre emergenze internazionali. Alla spedizione vi prenderanno parte circa 45 volontari appartenenti ai gruppi comunali, all``associazione C.b. Club ´E. Mattei´ di Fano, all´Ares (Associazione regionale assistenza sanitaria) con medici e infermieri, nonche` alcuni funzionari della Regione per coordinare l´esercitazione. Lo scenario ipotizzato sara` quello di un´alluvione abbattutasi sulla popolazione olandese a seguito della disastrosa tempesta ´Kyrill´ e tutte le forze messe in campo potranno testare l´efficacia delle procedure operative e la validita` del modello d´intervento per fronteggiare una grande emergenza con uomini e mezzi provenienti da tutta Europa.  
   
   
PUGLIA: RIPUBBLICIZZAZIONE AQP IN COMMISSIONE  
 
Bari, 4 maggio 2011 - "Mi compiaccio per il notevole avanzamento che questa mattina in commissione ha compiuto il disegno di legge sulla ripubblicizzazione di Acquedotto Pugliese, ottenuto grazie al compatto lavoro dei consiglieri di maggioranza e all´abbandono della strategia ostruzionistica sino ad oggi portata avanti dai consiglieri di opposizione”. Lo ha detto l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a margine della riunione delle commissioni consiliari competenti che hanno approvato tutti gli articoli del disegno di legge sulla ripubblicizazzione di Aqp, riservandosi il voto finale per il prossimo 18 maggio, per poi approdare con il parere della commissione bilancio al Consiglio regionale. “La serietà del lavoro che tutti i gruppi consiliari stanno svolgendo – ha continuato Amati - e´ inoltre dato dalla circostanza che le differenze di valutazione non sono rappresentate a mezzo di tattica politica peraltro incomprensibile, come molto spesso accade, ma declinate con chiarezza e determinazione attorno ad un punto: la maggioranza portatrice dell´interesse a conservare la gestione pubblica dell´acqua e la minoranza sostenitrice della gestione affidata ai privati. E´ su questa radicale ed inconciliabile divaricazione che con molta passione si sta sviluppando il dibattito e per tale chiarezza senza infingimenti mi sento di ringraziare tutti. Per parte nostra sappiamo che il nostro convincimento interpreta il punto di vista della maggioranza degli italiani, che non paiono disponibili a consentire lo svilimento della natura pubblica dell´acqua a mezzo della gestione privata, ed anzi si manifestano convinti ad equiparare ad atti di terrorismo qualsiasi iniziativa diversa sul creato e sulle risorse naturali, anche nel lessico confortati dall´autorevole lettera per la giornata mondiale della pace 2010 scritta sul tema da Papa Benedetto Xvi. Per il futuro – ha concluso l’assessore - spero che il cammino che ancora dobbiamo compiere determini in molti la decisione di unirsi con le parole e i voti alla attuale maggioranza di governo”.