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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Luglio 2011
COMMISSIONE EUROPEA: INVESTIRE OGGI NELLA CRESCITA DI DOMANI  
 
Bruxelles, 4 luglio 2011 - Sebbene di piccole dimensioni, il bilancio dell´Unione europea ha un forte impatto sui cittadini europei. Proponendo un bilancio pluriennale per il periodo 2014-2020, la Commissione intende far fronte alle preoccupazioni di oggi e alle esigenze di domani. La proposta si concentra su finanziamenti prioritari a livello dell´Ue in grado di offrire un valore aggiunto reale: tra le varie novità introdotte, citiamo il Meccanismo per collegare l´Europa, che finanzierà progetti transnazionali nel campo dell´energia, dei trasporti e delle tecnologie dell´informazione per rafforzare l´ossatura del mercato interno; stanziamenti decisamente maggiori per la ricerca e l´innovazione, in modo da investire nella competitività europea; più fondi per i giovani dell´Unione. Il bilancio proposto è al tempo stesso innovativo e mirato: per i prossimi sette anni si propongono 1 025 miliardi di euro in stanziamenti d´impegno (1,05% dell´Rnl Ue) e 972,2 miliardi di euro in stanziamenti di pagamento (1% dell´Rnl Ue). Di seguito la dichiarazione del Presidente Barroso: In un clima di austerità di bilancio per tutta l´Unione, la Commissione presenta una proposta ambiziosa ma realistica per il prossimo quadro finanziario pluriennale, spiega Janusz Lewandowski, commissario per la Programmazione finanziaria e il bilancio: ridistribuendo le dotazioni di bilancio in modo intelligente, la proposta crea un margine per finanziare nuove priorità, come infrastrutture transnazionali per l´energia e i trasporti, ricerca e sviluppo, istruzione e cultura, sicurezza alle frontiere esterne e rafforzamento delle relazioni con i nostri vicini a Sud e ad Est. Sono state inoltre modernizzate praticamente tutte le politiche dell´Unione, semplificando i programmi e imponendo nuove condizioni alla spesa dei fondi. Per la crescita e l´occupazione - Un nuovo fondo, il Meccanismo per collegare l´Europa (Connecting Europe Facility), servirà ad accrescere il valore paneuropeo dei progetti infrastrutturali. Con una copertura di 40 miliardi di euro, più 10 miliardi a titolo del Fondo di coesione, il Meccanismo contempla un primo elenco di progetti nel settore dei trasporti, dell´energia e delle Tic diretti a potenziare l´interconnessione in Europa. Queste connessioni, che favoriscono la crescita, consentiranno un accesso migliore al mercato interno, ponendo fine all´isolamento di alcune "isole" economiche. Il Meccanismo per collegare l´Europa dà la possibilità di utilizzare strumenti finanziari innovativi per garantire investimenti più rapidi e consistenti di quelli realizzabili con il solo sostegno pubblico. Per favorire l´attuazione di questi importanti progetti, la Commissione intende promuovere il ricorso a obbligazioni europee. La crescita economica sostenibile comincia nelle nostre città e nelle nostre regioni. Gli importi sostanziali destinati alla coesione economica, sociale e territoriale (376 miliardi di euro per l´intero periodo) saranno più strettamente collegati agli obiettivi della strategia Europa 2020. È prevista l´introduzione di una nuova categoria di "regioni di transizione" e nuove norme di condizionalità garantiranno che i finanziamenti dell´Unione siano mirati ai risultati e creino forti incentivi affinché gli Stati membri assicurino l´effettiva realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020. È prevista la conclusione di contratti di partenariato con i singoli Stati membri per garantire il potenziamento reciproco dei finanziamenti nazionali e dell´Unione. La Commissione propone inoltre di potenziare i programmi di istruzione e formazione professionale. Investire nei giovani è uno dei modi migliori per rilanciare l´economia. Per porre fine alla frammentazione degli strumenti esistenti, viene proposto di creare un programma integrato per istruzione, formazione e giovani, di 15,2 miliardi di euro, chiaramente incentrato sullo sviluppo delle competenze e della mobilità. Per i prossimi sette anni la proposta prevede un aumento notevole degli investimenti in ricerca e innovazione. Per rilanciare la competitività dell´Unione su scala mondiale e favorire la creazione di posti di lavoro e di nuove idee per il futuro, è prevista una strategia europea comune chiamata "Orizzonte 2020", con uno stanziamento di 80 miliardi di euro. Vi convergeranno tutti i progetti in questo settore, onde porre fine alla frammentazione e fare in modo che i progetti finanziati dall´Unione siano più complementari con l´impegno nazionale, favorendone il coordinamento. Per un´agricoltura più verde e più moderna - La proposta destina alla moderna Politica agricola comune, che costituisce una politica comune dell´Unione a pieno titolo, una copertura di 371,72 miliardi di euro, considerata l´importanza strategica che questa continua a rivestire per la nostra economia e per l´ambiente, per la sicurezza e la salute degli alimenti e per lo sviluppo delle comunità rurali. La proposta dimostra come un euro speso possa e debba permettere di perseguire numerosi obiettivi. Il 30% del sostegno diretto agli agricoltori sarà erogato a condizione che le aziende diventino "più verdi". La Commissione propone inoltre di rendere accessibile agli agricoltori il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. Verranno peraltro ridotte le discrepanze tra Stati membri per quanto riguarda i pagamenti diretti. Per un´Europa più sicura - Creare un´Europa più sicura significa migliorare l´ambiente e proteggere il clima. La Commissione propone di includere questi due obiettivi in tutti gli ambiti di intervento e intende aumentare la percentuale di spesa per il clima ad almeno il 20%, avvalendosi dei contributi di diversi settori politici in base ai risultati dalle valutazioni d´impatto. La Commissione propone inoltre di investire 4,1 miliardi di euro nella sicurezza europea, per la lotta alla criminalità e al terrorismo, e 3,4 miliardi di euro nelle politiche di migrazione e asilo, cruciali per la competitività e la coesione sociale dell´Unione. Entrambi i fondi avranno una dimensione esterna che permetterà di collaborare con i paesi terzi. Per un´Europa più forte nel mondo - Il bilancio contribuirà anche a rafforzare il ruolo dell´Unione sulla scena mondiale, portando a 70,2 miliardi di euro il bilancio per le relazioni esterne. Con il mutare delle alleanze e l´emergere di nuove potenze, l´Europa deve impegnarsi di più per far sentire la propria voce. Per la politica di vicinato è previsto uno stanziamento di 16 miliardi di euro al fine di promuovere la democrazia e la prosperità ai confini dell´Unione. Allo stesso tempo si conferma l´impegno dell´Ue a assistere i più poveri del mondo: lo strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo (Dci) riceverà uno stanziamento di 20,6 miliardi per combattere la povertà e confermare l´impegno a favore degli obiettivi di sviluppo del millennio. Migliori risorse per il bilancio dell´Unione - Il nuovo bilancio pluriennale dell´Unione prevede entrate più eque e trasparenti, riducendo e semplificando i contributi degli Stati membri. La Commissione propone nuove risorse proprie in aggiunta a quelle esistenti, come previsto dal trattato. Lo scopo non è aumentare il bilancio Ue, ma dotarlo di basi più solide e diminuire i contributi degli Stati membri. Le nuove risorse proprie consistono in un´imposta sulle transazioni finanziarie e in una nuova Iva modernizzata, che prende il posto dell´attuale risorsa basata sull´Iva (costituita da una percentuale dell´Iva nazionale riscossa dagli Stati membri). La Commissione propone inoltre di semplificare i meccanismi di correzione che si applicano attualmente ad alcuni Stati membri, applicando ai versamenti Rnl nazionali una riduzione lorda forfettaria. Amministrazione 2014-2020 - Attualmente la spesa amministrativa rappresenta appena il 5,7% del bilancio totale dell´Unione. La Commissione propone di non aumentare la spesa amministrativa per il prossimo esercizio finanziario. Parallelamente, partendo dalla riforma del personale del 2004 (che ha già consentito risparmi per 3 miliardi di euro e che consentirà di risparmiarne altri 5 entro il 2020), la Commissione propone di modificare ulteriormente lo statuto dei funzionari dell´Unione europea.  
   
   
EROGATI 35 MILIONI DI EURO PER L´ECOINNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 4 luglio 2011 - Stanno per essere erogati finanziamenti per un ammontare di 35 milioni di euro a favore di 42 progetti di ecoinnovazione selezionati nell’ambito del programma per la competitività e l’innovazione (Cip) 2010, mentre stanno pervenendo le domande che riguardano l’invito a presentare proposte del 2011. Nell’ambito dell’invito dello scorso anno hanno ottenuto finanziamenti, tra gli altri, progetti volti a realizzare un metodo non invasivo per riparare le perdite delle condutture idriche, pannelli acustici per attenuare il rumore dei treni utilizzando la gomma di vecchi pneumatici, pannelli interni biodegradabili in grado di ridurre del 15% il peso di un aeromobile, un processo di fermentazione che consente il recupero di Co2 nei birrifici e un sistema di alloggi prefabbricati costruiti con materiali rinnovabili di provenienza locale (legno e paglia). I 42 progetti riguardano un’ampia gamma di innovazioni ambientali che hanno un punto in comune: quello di contribuire a salvaguardare un bene prezioso qual è l’ambiente accrescendo nel contempo la competitività dell’Europa. Commentando i nuovi progetti Janez Potočnik, commissario europeo responsabile per l’Ambiente, ha dichiarato: “Queste ecoinnovazioni rappresentano una grande fonte di ispirazione perché illustrano un modo più ecologico ma molto efficace di svolgere attività economica in Europa. E sono lieto di poter dire che i finanziamenti disponibili per il 2011 ammontano a 38 milioni di euro, con un aumento di tre milioni rispetto allo scorso anno, anche se restano di gran lunga inferiori al livello crescente della domanda.”. Nell’ambito dell’invito del 2010 sono state presentate 287 proposte, con un aumento del 42% rispetto al 2009. Il 66% circa dei partecipanti e dei beneficiari è costituito da piccole e medie imprese (Pmi). I fondi Cip ecoinnovazione sono destinati a sostenere nuovi prodotti, servizi e processi che utilizzano meno risorse naturali e producono meno rifiuti, meno emissioni e meno agenti inquinanti. Nell’ambito dell’invito a presentare proposte del 2011, che consentirà di attribuire finanziamenti per 38 milioni di euro, sono benvenute le domande per progetti che riguardano la conservazione delle risorse idriche (settore prioritario) e inoltre il riciclaggio dei materiali, gli edifici sostenibili, l’industria degli alimenti e delle bevande e le imprese verdi. Il termine ultimo di presentazione delle domande è l’8 settembre 2011. Il valore aggiunto europeo è un requisito. Contesto - L’ecoinnovazione, tra i principali elementi del piano d’azione per le tecnologie ambientali (Environmental Technologies Action Plan - Etap), rappresenta il filone verde del programma quadro per la competitività e l’innovazione (Competitiveness and Innovation Framework Programme - Cip) e dispone di una dotazione complessiva di circa 200 milioni di euro per il periodo 2008-2013. I progetti di ecoinnovazione sono caratterizzati da una partecipazione massiccia delle Pmi, la maggior parte delle quali non ha mai ricevuto finanziamenti unionali. Ulteriori informazioni - Per un elenco dei 42 progetti selezionati per un finanziamento nell’ambito dell’invito 2010 e per un’analisi delle proposte: http://ec.Europa.eu/environment/eco-innovation/in-action/  Per informazioni sull’invito a presentare proposte 2011 e sulle modalità di presentazione della domanda: http://ec.Europa.eu/environment/eco-innovation/getting-funds/call-for-proposals/  Per ulteriori informazioni sul Cip ecoinnovazione: http://ec.Europa.eu/ecoinnovation  
 
   
   
GLI ESPORTATORI EUROPEI BENEFICERANNO, A PARTIRE DAL 1° LUGLIO, DELL´ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO STIPULATO TRA L´´UE E LA COREA DEL SUD  
 
Bruxelles, 4 luglio 2011 - L´accordo di libero scambio (Als) tra l´Ue e la Corea del sud, che rappresenta il primo accordo commerciale dell´Ue con un paese asiatico, entrerà in applicazione a decorrere dal 1° luglio 2011. Si tratta di un accordo senza precedenti per portata e ritmo della liberalizzazione tariffaria ed apre nuove piste poiché affronta importanti barriere non tariffarie all´interno di tutti i settori, compreso quello automobilistico, farmaceutico e dell´elettronica di consumo. La Corea del sud e l´Ue elimineranno il 98,7% dei dazi doganali, in valore degli scambi commerciali, entro un quinquennio dall´entrata in vigore dell´Asl. Alla fine dei periodi di transizione verranno eliminate le tariffe all´importazione su tutti i prodotti industriali e su gran parte dei prodotti agricoli, con alcune eccezioni, come ad esempio il riso. "Questo accordo di libero scambio è il più ambizioso accordo commerciale mai concluso dall´Ue e cambierà il panorama delle nostre relazioni commerciali con l´Asia" ha affermato Karel De Gucht, Commissario europeo responsabile per il commercio. "Elimineremo i dazi all´importazione ragion per cui gli esportatori europei risparmieranno 850 milioni di euro di imposte doganali nel solo primo anno di validità dell´accordo. Questa cifra dovrebbe raddoppiare una volta eliminati tutti i dazi." Dalle stime contenute in uno studio risulta che nei prossimi vent´anni l´accordo comporterà un aumento di più del doppio degli scambi bilaterali Ue-corea del sud rispetto a quanto avverrebbe in assenza di Als; un altro studio fa una proiezione delle esportazioni dell´Ue che dovrebbero aumentare di 19 miliardi di euro grazie all´Als. L´als assicurerà inoltre un nuovo accesso al mercato per i servizi e gli investimenti e consentirà di fare grandi progressi in ambiti come quello della proprietà intellettuale, degli appalti, della politica di concorrenza e del commercio abbinato allo sviluppo sostenibile. Contesto - I negoziati relativi all´Als tra l´Ue e la Corea del sud sono iniziati nell´aprile 2007 e sono occorse 8 tornate negoziali fino a quando l´accordo è stato pronto per essere siglato il 15 ottobre 2009. L´accordo è stato firmato da Karel De Gucht, Commissario europeo responsabile per il commercio, da Steven Vanackere, Ministro belga degli Affari esteri in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dell´Unione europea, e da Kim Jong-hoon, Ministro coreano del commercio, il 6 ottobre 2010 e convalidato dal Parlamento europeo il 17 febbraio 2011. Esso entrerà in vigore provvisoriamente il 1° luglio 2011. Ciò significa che l´Als si applicherà immediatamente nelle more della piena entrata in vigore una volta che gli Stati membri avranno ratificato l´accordo conformemente alle loro proprie leggi e procedure. Lo scambio di merci tra l´Ue e la Corea del sud corrispondeva nel 2010 a un valore di 66 miliardi di euro. L´ue registra attualmente un deficit commerciale degli scambi di merci con la Corea del sud, anche se le tendenze suggeriscono che il mercato coreano offre un importante potenziale di crescita. Per prodotti come le sostanze chimiche, i prodotti farmaceutici, le parti di automobili, le macchine industriali, le calzature, le apparecchiature mediche, i metalli non ferrosi, il ferro e l´acciaio, i pellami e le pellicce, il legno, le ceramiche e il vetro l´Ue presenta un solido surplus commerciale. Analogamente, per quanto concerne i prodotti agricoli, la Corea del sud rappresenta uno dei mercati d´esportazione più interessanti al mondo per gli agricoltori dell´Ue e registra vendite annue superiori a 1 miliardo di euro. Per quanto concerne i servizi l´Ue registra un surplus con la Corea del sud pari a 2,1 miliardi di euro: nel 2009 le esportazioni corrispondevano a 6 miliardi di euro e le importazioni a 3,9 miliardi di euro. Per ulteriori informazioni Per consultare online l´accordo di libero scambio tra l´Ue e la Corea del sud: http://trade.Ec.europa.eu/doclib/press/index.cfm?id=443&serie=273&langid=en  I 10 benefici principali derivanti dall´accordo: http://trade.Ec.europa.eu/doclib/docs/2010/october/tradoc_146695.pdf  Scambi Ue-corea del sud http://ec.Europa.eu/trade/creating-opportunities/bilateral-relations/countries/korea/  
 
   
   
LA COMMISSIONE AVVIA UNA CONSULTAZIONE SUL MIGLIORAMENTO DELLA POLITICA DELL´UE IN MATERIA DI QUALITA´ DELL´ARIA  
 
Bruxelles, 4 luglio 2011 - Se si considera che il 49% degli europei vive in aree dove gli obiettivi di qualità dell’aria dell’Ue non sono stati ancora raggiunti, l’inquinamento atmosferico costituisce una delle principali preoccupazioni in materia di ambiente che i cittadini dell’Ue devono affrontare. Nell’ambito di un riesame globale delle politiche dell’Europa in materia di qualità dell’aria diretto a stabilire nuovi obiettivi di lungo termine oltre l’orizzonte del 2020, la Commissione avvia una consultazione pubblica sulla sua politica attuale in questa materia. Nel corso dei prossimi tre mesi verranno sollecitati pareri sui punti di forza e di debolezza esistenti nell’attuale quadro legislativo e sui progressi compiuti nella sua attuazione. Questa consultazione attraverso internet rientra in un più ampio processo di riflessione che dovrà fornire elementi per un riesame da concludere entro il 2013. Janez Potočnik, Commissario responsabile per l’Ambiente, ha dichiarato: “Se guardiamo ai risultati ottenuti dall’Europa nel miglioramento della qualità dell’aria, possiamo esserne orgogliosi. Tuttavia di fronte ai 500 000 casi di decessi prematuri dovuti all’elevato livello di inquinamento atmosferico provocato da particolato, vi è chiaramente ancora molto lavoro da svolgere. Dobbiamo avviare subito una discussione sulla prossima generazione di obiettivi di qualità dell’aria.” La consultazione pubblica invita tutte le parti interessate a condividere il proprio punto di vista sul miglior modo per migliorare la legislazione dell’Ue in materia di qualità dell’aria. Essa è suddivisa in due parti: un breve questionario per il grande pubblico e una sezione più articolata riservata ad esperti e operatori di amministrazioni nazionali, enti locali o regionali, ricercatori, imprese, stakeholder, soggetti responsabili in campo sanitario, ambientale e altri gruppi coinvolti nell’attuazione della legislazione dell’Ue in materia di qualità dell’aria. Prossime tappe - Si tratta dell’inizio di un ampio processo di consultazione già annunciato dalla Commissione nel gennaio 2011 (cfr. Memo/11/31). La Commissione proseguirà il proprio lavoro di preparazione e procederà ad un’altra tornata di consultazioni pubbliche prima di presentare le proprie idee sul futuro della politica dell’Ue in materia di qualità dell’aria entro il 2013. Contesto - La politica dell’Ue sulla qualità dell’aria ha una lunga storia e rappresenta uno dei successi della sua politica in materia di ambiente. Secondo la Relazione sullo stato dell’ambiente pubblicata dall’Agenzia europea dell’ambiente nel corso degli ultimi 20 anni vi è stata una diminuzione delle emissioni provenienti da tutti i principali inquinanti atmosferici. Le emissioni provenienti da determinati inquinanti sono diminuite notevolmente, ad esempio le emissioni di piombo si sono ridotte di circa il 90%. La legislazione Ue sulle emissioni industriali, le emissioni degli autoveicoli e la qualità dei carburanti ha svolto un ruolo importante a questo riguardo. La qualità dell’aria nell’Ue, tuttavia, non ha ancora raggiunto gli obiettivi fissati dal 6° programma di azione ambientale, con il quale l’Ue ha deciso di “pervenire a una qualità ambientale tale da non dar adito a conseguenze o a rischi significativi per la salute umana.” Nel 2008, il 45% della popolazione dell’Ue viveva ancora in zone che superavano i valori limite di particolato (Pm10), il 49% in zone che superavano il valore limite per No2 e il 46% in zone che superavano il valore obiettivo per la protezione della salute umana per O3. Inoltre, il 20-30% della popolazione urbana è esposto ad una serie di superamenti di soglie. Il recente Eurobarometro sull’”Atteggiamento dei cittadini europei nei confronti dell’ambiente“ (365) rivela che il 36% dei cittadini indica nell’inquinamento atmosferico una delle cinque principali preoccupazioni ambientali, mentre il 40% cita l’inquinamento nei centri urbani come il primo problema ambientale che viene in mente. Per maggiori informazioni: di seguito è riportato il sito web per partecipare alla consultazione http://ec.Europa.eu/environment/consultations_en.htm  Per maggiori informazioni sulla politica dell’Ue in materia di qualità dell’aria e il suo riesame: http://ec.Europa.eu/environment/air/index_en.htm  http://ec.Europa.eu/environment/air/review_air_policy.htm  
 
   
   
L´EURO COMPIE 10 ANNI: E IL VINCITORE E´..  
 
Bruxelles, 4 luglio 2011 - I cittadini e i residenti dell´area dell´euro hanno scelto il disegno vincente della nuova moneta in euro che sarà coniata il prossimo gennaio per festeggiare i dieci anni della moneta unica. Circa 35 000 persone hanno votato in un concorso online scegliendo tra cinque disegni che una giuria di esperti aveva precedentemente selezionato al termine di una gara tra cittadini dell´area dell´euro. La nuova moneta commemorativa da 2 euro verrà emessa da tutti gli Stati membri dell´area dell´euro. Si calcola che verranno messi in circolazione circa 90 milioni di esemplari. Il disegno vincente simboleggia come negli ultimi dieci anni l´euro sia diventato un vero e proprio attore internazionale e l´importanza che esso riveste per la vita dei cittadini (rappresentata dalle persone raffigurate nel disegno), gli scambi (vedasi la nave), l´industria (la fabbrica) e l´energia (le centrali eoliche). La selezione del disegno da riprodurre sulla moneta - Per tre settimane durante il mese di maggio i cittadini di tutti i paesi dell´area dell´euro sono stati invitati a inviare i loro disegni attraverso un sito web dedicato. Tra gli oltre 800 disegni pervenuti, una giuria di professionisti ne ha selezionati cinque. Questi cinque sono stati sottoposti, tra il 6 e il 24 giugno, a pubblica votazione online tra i cittadini e i residenti dell´area dell´euro. A votare sono stati in circa 35 000. Il disegno vincente, a opera del sig. Helmut Andexlinger, disegnatore professionista presso la zecca austriaca, ha ricevuto il 34% dei voti. Monete commemorative in euro destinate alla circolazione - Questa è la terza volta che i paesi dell´area dell´euro emettono una moneta in euro con un disegno comune sulla faccia nazionale. La prima è stata una moneta commemorativa da 2 euro emessa nel 2007 per celebrare il 50° anniversario del trattato di Roma, mentre la seconda è stata coniata nel 2009 in occasione del decimo anniversario dell´Unione economica e monetaria (Uem) e della creazione dell´euro quale moneta scritturale. Le monete commemorative hanno sempre il valore di 2 euro, sono immesse in circolazione in tutta l´area dell´euro e spesso suscitano particolare interesse da parte dei collezionisti. Maggiori informazioni sulle monete in euro sono disponibili sul sito: http://ec.Europa.eu/economy_finance/euro/index_it.htm  
 
   
   
EUROREGIONE ADRIATICA, IORIO ELETTO PRESIDENTE ALL´´UNANIMITA´  
 
Campobasso, 4 luglio 2011 - L´assemblea Generale dell´Euroregione Adriatica, riunitasi il 30 giugno a Campobasso nell´Aula Magna del Mario Pagano, ha eletto all´unanimità il Presidente della Regione Molise, Senatore Michele Iorio, nuovo Presidente della realtà interregionale che raccoglie 25 tra Regioni e Enti locali appartenenti a 6 diversi Stati del Bacino Adriatico , con una popolazione complessiva di 20 milioni di abitanti. Alla Vicepresidenza è stato eletto il Presidente della Regione di Dubrovnick, Nikola Dubroslavic. Nel corso del suo intervento, Iorio ha voluto ringraziare tutti coloro i quali gli hanno dato fiducia e particolarmente il Presidente uscente, Ivan Jakovcic, per l´entusiastico impegno profuso nei cinque anni del suo mandato, per l´avvio, prima, e per l´affermazione poi, dell´Euroregione come elemento di crescita per il bacino Adriatico. «Sono emozionato ed orgoglioso - ha detto ancora il Presidente Iorio - per questo incarico che mi avete voluto affidare. Il mio sarà un impegno di prosieguo del percorso già intrapreso ,che è stato pieno di successi e di possibili riconoscimenti. Questa Assemblea può dirsi sicuramente di svolta in quanto, tra le tante altre cose, ricade a valle del Consiglio Europeo, che ha impegnato gli Stati membri a sostenere le Euroregioni, e segnatamente quella Adriatica, nella logica di una strategia di sviluppo dei territori di valenza comunitaria».  
   
   
ZANNIER ALL´OSCE, SCELTA CHE FA ONORE AL FVG  
 
Trieste, 4 luglio 2011 - Il presidente della Regione Renzo Tondo ha espresso la sua soddisfazione per la nomina del friulano Lamberto Zannier a segretario generale dell´Osce, l´Organizzazione per la Sicurezza in Europa, annunciata il 30 giugno a Vienna. "Ho appreso con viva soddisfazione - ha detto Tondo - la notizia della nomina di Zannier alla guida dell´Osce, una scelta che fa onore all´Italia e al Friuli Venezia Giulia, e che conferma l´impegno del nostro Paese nel mantenimento della pace e della sicurezza in Europa e nel mondo. Desidero formulare al nuovo segretario generale, che assume questa funzione in un momento particolarmente delicato, i migliori auguri per il nuovo e prestigioso incarico". Zannier rappresenta, secondo Tondo, una delle tante "eccellenze friulane". Originario di Fagagna, in provincia di Udine, 57 anni, diplomatico di carriera, Zannier ha svolto importanti compiti in Kosovo ed è stato già direttore, dal 2002 al 2006, del Centro di prevenzione dei conflitti dell´Osce.
 
   
   
UFFICIO DEL PARLAMENTO EUROPEO A NAPOLI PRESSO LA FEDERICO II  
 
Napoli, 4 luglio 2011 - "Assieme al presidente Caldoro e al rettore Marrelli, abbiamo illustrato al Parlamento Europeo la nostra proposta di aprire un Ufficio dello stesso a Napoli, presso la Università Federico Ii, che ha messo a disposizione gratuitamente dei locali". Così l´assessore alla Ricerca e all’Innovazione Guido Trombetti ha commentato la missione istituzionale del 30 giugno. "L´iniziativa, a cui abbiamo lavorato con grande intensità, vede la concorrenza anche di altre nazioni, come la Grecia e la Spagna. Perciò, aver individuato una sede rappresenta un valore aggiunto importante, ancor più se si pensa che la Federico Ii la mette a disposizione gratuitamente, mentre la Regione si farà carico delle spese di rappresentanza. Avere una porta d´accesso diretto sull´Europa e sui Paesi del Mediterraneo è per noi un privilegio ed un’opportunità. La ricerca scientifica e l´università avranno un ruolo di primo piano nella produzione di contenuti e progetti utili alla mission dell´Ufficio", ha concluso Trombetti.  
   
   
G15 DELLE REGIONI. FORMIGONI COI CONSOLI PREPARA 2° FORUM INCONTRO A SETTEMBRE DEI GOVERNI SUBNAZIONALI PIU´ AVANZATI  
 
Milano, 4 luglio 2011 - È nel segno del coinvolgimento più ampio che il presidente Roberto Formigoni ha incontrato a Palazzo Lombardia i rappresentanti del corpo consolare di Milano e della Regione Lombardia per confrontarsi sulla realizzazione della seconda edizione del World Regions Forum, il forum delle Regioni più avanzate del mondo che si terrà a Milano dal 28 al 30 settembre presso la sede della stessa Regione. Accanto a lui era presente all´incontro il sottosegretario per l´Attuazione del programma e l´Expo 2015, Paolo Alli. ´Il World Regions Forum - ha detto il presidente ai consoli - è un appuntamento politico a cui invitiamo a presenziare i leader politici delle Regioni più avanzate del mondo´. E proprio il capoluogo lombardo, dov´è presente il corpo consolare più numeroso del mondo con 107 rappresentanze, rappresenta il contesto ideale per dare vita a un nuovo evento internazionale: ´Ho voluto che i consoli conoscessero nel dettaglio la proposta del World Regions Forum, facendosi parte attiva nella sua organizzazione´. Mai come oggi, di fronte alle trasformazioni globali, il ruolo delle Regioni è determinante nello sviluppo dell´economia: ´La risposta alla crisi economica e finanziaria globale - ha sottolineato di fronte ai consoli presenti all´incontro a Palazzo Lombardia - deve passare attraverso la spinta innovativa e la crescita delle Regioni trainanti del mondo: queste Regioni devono sempre più interagire tra loro, confrontandosi e avendo a disposizione strumenti per lo scambio continuo di pratiche e di idee´. In questo contesto il World Regions Forum si pone l´obiettivo di coinvolgere i governi regionali, promuovendo - ha specificato Formigoni - ´una governance multilevel ed inclusiva dalla quale tutti i nostri cittadini possano trarre giovamento´. Per questa ragione la seconda edizione del World Regions Forum vedrà, tra le novità più significative, l´apertura alla società civile: ´Una delle giornate del Forum - ha specificato il presidente - sarà dedicata a seminari e incontri con le Camere di Commercio, i centri di ricerca e le università provenienti da ciascuna delle regioni partecipanti´. Gli altri filoni di lavoro sono la sanità (specie ricerche e cure oncologiche) e ambiente (in particolare l´acqua). Le Regioni che avevano partecipato al Baden Wuerttemberg, Baviera, California, Gauteng/sud Africa, Illinois, Lombardia, Regione di Madrid, Massachussets, Nuevo Leon/messico, New South Wales/australia, Quebec, San Paolo del Brasile, Regione di San Pietroburgo, Shangai, Singapore)
 
   
   
LOMBARDIA. BERGAMO,PRESENTATO DOCUMENTO STRATEGICO 2012 GLI ASSESSORI BELOTTI E RAIMONDI AL TAVOLO DI COORDINAMENTO  
 
Bergamo, 4 luglio 2011 - Istituzionale, economica, sociale e territoriale. Sono queste le quattro macro aree presenti nel Documento strategico annuale (che da quest´anno ha preso il posto del Dpfr, il documento di programmazione finanziaria regionale) illustrato il 30 giugno durante il tavolo territoriale dagli assessori regionali al territorio e Urbanistica Daniele Belotti e all´ Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi. Presenti anche i consiglieri regionali Mario Barboni e Giosuè Frosio. Linea comune delle quattro macro aree, hanno evidenziato gli assessori, è il confronto costante col territorio. Il Dsa - è stato spiegato - è l´aggiornamento annuale del programma regionale di sviluppo, cioè l´atto più importante di ogni legislatura, quello che condiziona più di ogni altro la politica regionale. Anche quest´anno Regione Lombardia, nonostante i vincoli del Patto di stabilità, è riuscita a garantire l´attuazione delle sue politiche sul territorio. Area Istituzionale- Illustra le strategie per le riforme istituzionali, per una maggiore autonomia della Regione, per l´efficienza, la semplificazione e la digitalizzazione nella pubblica amministrazione. Area Economica - Delinea una politica innovativa che mette le imprese al centro dell´economia regionale. Regione Lombardia ha attivato un servizio di affiancamento per aiutare le aziende che ne hanno bisogno ad uscire dalla crisi. Area Sociale - Conferma le linee già intraprese da Regione Lombardia a difesa della famiglia e dei più fragili. Area Territoriale - Particolare attenzione è data alla qualità, alla sicurezza, alle infrastrutture e alla mobilità sostenibile, alla tutela e valorizzazione delle risorse idriche e alla transazione verso sistemi energetici più sostenibili. ´Il federalismo e la semplificazione - ha sottolineato Belotti - passano anche, ad esempio, attraverso l´autonomia dei rifiuti. Ognuno deve gestire i propri, per un senso di correttezza anche nei confronti degli altri. In Lombardia dove già vige il principio dell´autosufficienza, a breve saranno messi in rete tutti i 13 termovalorizzatori processo che consentirà di coprire eventuali situazioni di sofferenza ed evitare la costruzione di nuovi impianti´. Nelle prossime settimane, all´attenzione del consiglio regionale ci sarà il nuovo piano regionale dei rifiuti. Allo studio anche iniziative per ridurre la quantità di rifiuti prodotti. ´Dopo la sperimentazione portata avanti in alcuni Comuni lombardi - ha precisato Belotti - tutta la Lombardia sarà coinvolta nel progetto di riduzione dei rifiuti che prevede, tra l´altro, l´acquisto di generi alimentari direttamente dai dispenser nei negozi o nei supermercati´. Novità anche per la difesa del suolo e per le infrastrutture. ´Nei prossimi giorni - ha ricordato Belotti - verranno sbloccati i fondi nazionali per i danni provocati dalle alluvioni degli anni scorsi. Quelli per evitare ulteriori frane nelle Valli e le esondazioni nella Bassa, sono già in fase di assegnazione´. I primi due Comuni lombardi ad aver ricevuto questi fondi, è emerso dal Tavolo territoriale, sono stati quelli di Alzano Lombardo e Branzi. ´In tema di Infrastrutture - ha concluso Belotti - settimana prossima ci sarà la consegna dei cantieri della variante di Zogno che libererà l´abitato dal traffico. Regione Lombardia ha finanziato i 60 milioni di euro necessari per i lavori´. La Brebemi e la Pedemontana saranno pronte, nel rispetto dei tempi, per l´avvio di Expo 2015 e il nuovo ospedale di Bergamo al termine dei collaudi e quindi entro il 2012. ´Regione Lombardia - ha detto Raimondi - nell´ambito della politica economica ha attivato un servizio di affiancamento per aiutare le aziende che ne hanno bisogno ad uscire dalla crisi´. ´Per quanto riguarda l´aspetto sociale - ha proseguito - Regione Lombardia ha scelto, ancora una volta di prestare particolare attenzione alla famiglia e ai cittadini più fragili. Nonostante le difficoltà, sono stati investiti 40 milioni in più rispetto allo scorso anno´. ´Comune, Provincia e Regione, insieme alle istituzioni locali - ha detto ancora Raimondi - hanno siglato un importante Patto per il rilancio del territorio che prevede un ingente investimento di circa 3,5 miliardi di euro. Si spazia dal nuovo ospedale di Bergamo alle infrastrutture come Brebemi e Pedemontana alla variante di Zogno che aprirà i cantieri nei prossimi giorni, al rilancio del turismo, passando dall´Accordo di programma di San Pellegrino Terme al recupero del monastero di Astino, a quello della cultura senza tralasciare quello occupazionale´.
 
   
   
LOMBARDIA. VARESE, PRESENTATO DOCUMENTO STRATEGICO ANNUALE PROGETTI REGIONALI A CONFRONTO CON IL TERRITORIO  
 
varese, 4 luglio 2011 - Quattro macro aree d´intervento (istituzionale, economica, welfare e territorio) e un unico metodo con cui approcciarle: il partenariato. Sono questi i tratti salienti del Documento strategico annuale (Dsa), presentato il 30 giugno dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo nel corso del Tavolo territoriale di confronto che si è tenuto a Varese, insieme Provincia, Comune e Camera di Commercio. ´Il territorio provinciale di Varese - ha evidenziato l´assessore Cattaneo - per la sua morfologia richiede politiche assai articolate. Per questo motivo ritengo che questo tavolo non sia l´espletamento di una formalità burocratica, ma un occasione di confronto con le proposte del territorio. Sono convinto che la programmazione regionale è tanto migliore quanto più nasce dal basso´. L´area Istituzionale - Disegna le strategie trasversali per il prossimo triennio: le scelte politiche per le riforme istituzionali - in primis il federalismo - per l´efficienza, la sburocratizzazione, l´innovazione e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L´area Economica - L´obiettivo è arrivare a una politica economica innovativa che valorizzi tutti gli asset a disposizione. ´Nella provincia di Varese - ha spiegato l´assessore Cattaneo - questo si traduce in iniziative volte al superamento del digital divide e alla realizzazione di un progetto pilota per la diffusione di servizi digitali ad alta definizione a banda ultra larga. Una strada che non ci possiamo permettere di non percorrere visto che il nostro territorio ospita uno dei più importanti distretti aerospaziali al mondo. Oltre al superamento del digital divide le imprese chiedono anche lo snellimento delle procedure e la sburocratizzazione e anche su questo proseguirà l´impegno di Regione Lombardia nei prossimi anni. L´accordo sottoscritto oggi consentirà una semplificazione nella gestione dei rapporti con la pubblica amministrazione´. ´Mancano 4 anni all´appuntamento con Expo - ha poi ricordato Cattaneo - e Regione Lombardia non mancherà di favorire le occasioni di sviluppo per il territorio varesino connesse a questa importante vetrina internazionale´. L´area Sociale - Dopo l´avvio di una profonda riforma delle politiche di welfare, è prevista già dal prossimo anno l´introduzione di un nuovo modello che riguarderà tutti gli ambiti (istruzione, sanità, assistenza, casa) e avrà impatto su tutte le aree di competenza della Regione. E´ allo studio una nuova rete integrata di servizi sanitari, sociosanitari e sociali. Rilevanti saranno le politiche di contrasto della disoccupazione giovanile e di tutela dei lavoratori meno protetti. ´Una prima novità l´abbiamo introdotta oggi proprio qui a Varese - ha spiegato l´assessore Cattaneo - con la sottoscrizione dell´accordo per la conciliazione dei tempi famiglia - lavoro´. In campo sanitario una delle novità di rilievo è senza dubbio quella del ´Ponte del Sorriso´ per creare, anche all´interno dell´ospedale un ambiente adeguato alla degenza dei bambini. Il progetto prevede una prima fase propedeutica alla realizzazione di un nuovo padiglione che si concluderà entro la fine del 2011. Nella seconda fase verrà costruito il nuovo padiglione nel quale verranno collocati il Pronto Soccorso Pediatrico, la Neuropsichiatria Infantile, la Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, il blocco operatorio con la Terapia Intensiva Pediatrica e Materna, la Pediatria con posti letto di Chirurgia Pediatrica´. Altra novità è la realizzazione e la diffusione del progetto Sesamonet, un percorso elettronico per non vendenti ideato dal Centro Comune di Ricerca di Ispra e già operativo dal 2007 sul lungolago di Laveno. L´area Territoriale - Comprende le grandi infrastrutture e il trasporto pubblico locale (Tpl), per il quale continuerà il percorso di adeguamento dei servizi alle esigenze di mobilità. Troveranno continuità le azioni regionali volte alla diffusione di pratiche e strutture per la mobilità sostenibile. ´Argomenti sui quali Varese farà la parte del leone da qui all´appuntamento con Expo - ha detto l´assessore Cattaneo - Penso alla Pedemontana e al primo lotto della Tangenziale di Varese, ma anche alla Greenway, il parco lineare di 90 chilometri che correrà accanto all´autostrada. Sempre in tema di strade penso al collegamento Varese-como-lecco e all´avanzamento dei lavori della variante Ss 341, il collegamento Arcisate-bisuschio e poi lo sviluppo e il rafforzamento dell´aeroporto di Malpensa´. Anche le infrastrutture ferroviarie miglioreranno la vita dei varesini nei prossimi anni. ´La costituzione di Trenord come operatore unico è stato il primo passo nel senso di migliorare il servizio - ha ricordato l´assessore Cattaneo sottolineando che proseguono anche gli interventi nella stazione di Varese - ma la volontà di Regione Lombardia è quella di migliorare e velocizzare i collegamenti interni e internazionali per una maggiore qualità della vita dei cittadini e incrementare le opportunità per uno sviluppo turistico del territorio. E´ in questo senso che viene portato avanti il collegamento internazionale Mendrisio-varese, il quadruplicamento della tratta Rho-gallarate e la riapertura della linea Saronno-seregno´. ´Nell´ambito della promozione della navigazione lacuale e fluviale - ha aggiunto l´assessore - ricordo il recupero della conca della Miorina e la riqualificazione della diga del Panperduto, così da rendere realizzabile il collegamento Locarno-milano anche via acqua´. Nel corso del tavolo sono stati portati anche gli esempi dello stato di attuazione della programmazione negoziata sul territorio varesino. In particolare è stata citata l´accessibilità al santuario di Santa Maria del Monte e al borgo storico annesso, la riqualificazione e lo sviluppo del polo congressuale e culturale di Varese e la riorganizzazione del nodo ferroviario cittadino. Particolare attenzione è stata dedicata anche al polo per la formazione e il lavoro dedicato ai settori aeronautico, della logistica e dei trasporti, all´interramento della tratta di Castellanza del collegamento Saronno-malpensa, alla riqualificazione ambientale delle aree inquinate della Valle Olona e alla redazione di studio idrologico, idraulico ed ambientale relativo al bacino del torrente Fontanile di Tradate. Altri punti importanti sono l´uso razionale della risorsa suolo, che implicherà un orientamento verso il progressivo contenimento del suo consumo e l´ottimizzazione dell´utilizzo. Per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche, verrà articolato su base regionale il Programma di misure necessario al raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale. Nell´ambito dei percorsi di semplificazione amministrativa è prevista la redazione di ´Testi di rivisitazione normativa´ a partire dalle materie del Paesaggio e della Gestione dei rifiuti, dell´ambiente, del territorio e dei sistemi verdi.
 
   
   
DURNWALDER DAL PRESIDENTE AUSTRIACO FISCHER: GRANDE ATTENZIONE VERSO LO SVILUPPO DELL´AUTONOMIA  
 
Bolzano, 4 luglio 2011 - L´austria continuerà a seguire con grande attenzione lo sviluppo dell´autonomia altoatesina, in un rapporto di reciproca fiducia: lo ha ribadito il 30 giugno il Capo dello Stato austriaco Heinz Fischer nell´incontro con il presidente della Provincia Luis Durnwalder, con il quale ha ripreso il discorso avviato tre settimane fa a Bressanone. Con l’incontro nel tardo pomeriggio nella Hofburg, la residenza del Capo dello Stato, il presidente Durnwalder ha concluso la sua trasferta viennese iniziata al Ministero degli esteri con Michael Spindelegger. Nel colloquio, durato circa un’ora, Fischer ha ripreso il discorso avviato nella visita dello scorso 10 giugno a Bressanone: ha ribadito che la Presidenza e il Governo austriaco seguono sempre “con grande attenzione” l’evolversi dell’autonomia altoatesina e gli aspetti collegati: gli scambi di informazione sono “costanti, proficui e all’insegna della reciproca fiducia”. I problemi più attuali nel panorama internazionale, a cominciare dalla difficile congiuntura economica, i rapporti tra Austria e Italia e le questioni che più da vicino interessano la Provincia di Bolzano hanno trovato spazio nel cordiale colloquio. Durnwalder ha informato il Capo dello Stato sugli sviluppi intervenuti nelle ultime tre settimane sull´asse Bolzano-roma. Al pari del suo Capo dello Stato, il governatore del Tirolo Platter, presente ai due incontri, ha ricordato "il sostegno di Innsbruck" sulle tematiche affrontate e la necessità che si arrivi ora ad individuare soluzioni concrete e condivise, con particolare riferimento al doppio passaporto. Durnwalder ha ribadito l´importanza di mantenere contatti costanti con Vienna e ringraziato perché l´Alto Adige può contare sull´amicizia e l´interesse di personalità politiche di rilievo come Heinz Fischer. In serata il Presidente della Provincia ha proseguito il viaggio alla volta di Salisburgo, dove domani è in programma la Conferenza dei capi di governo dell’Arge Alp.  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL MINISTRO AUSTRIACO SPINDELEGGER  
 
Bolzano, 4 luglio 2011 - La situazione in Alto Adige, lo stato dei rapporti tra Bolzano, Vienna e Roma, la questione della doppia cittadinanza: sono alcuni dei temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha approfondito il 30 giugno a Vienna con il ministro degli esteri e vice-cancelliere austriaco Michael Spindelegger. A seguire l´incontro con il presidente della Repubblica Heinz Fischer. Nel primo pomeriggio, Luis Durnwalder ha incontrato il vice-cancelliere Spindelegger per aggiornarlo sugli ultimi sviluppi della situazione in Alto Adige e dei rapporti con Roma, "in particolare riguardo agli effetti dell´Accordo di Milano, alle trattative sulle competenze delegate dallo Stato alla Provincia, e alle ultime norme di attuazione", ha detto Durnwalder. Con il titolare degli esteri, presenti anche il governatore del Tirolo Günther Platter e l´assessore Richard Theiner, il presidente ha discusso anche le implicazioni dell´eventuale doppia cittadinanza italo-austriaca per i sudtirolesi e ha consegnato al ministro il parere giuridico elaborato dal costituzionalista Walter Obwexer. Spindelegger ha riferito che il suo governo sta raccogliendo diverse relazioni per delineare la portata del doppio passaporto e capire anzitutto se è compatibile con la Costituzione di Vienna. "Nei prossimi mesi, quando l´approfondimento giuridico sarà ultimato e saranno pronte le valutazioni, verrà organizzato un nuovo incontro con la rappresentanza dell´Alto Adige", riferisce Durnwalder. Si è parlato anche della grazia agli attivisti sudtirolesi degli anni ´60 e Spindelegger ha riferito di averne già accennato al suo omologo italiano Frattini. "Il ministro ci ha detto che dopo l´odierno incontro intende affrontare nuovamente la questione con il collega italiano", informa Durnwalder. Sul tema del diritto all´autodeterminazione, il ministro e il presidente della Provincia hanno convenuto che la sua applicazione immediata non può essere richiesta fintanto che il contratto internazionale viene rispettato. L´autodeterminazione resta un diritto fondamentale dei popoli, è stato detto, ma non vi è alcun segnale che l´Italia non intenda rispettare gli accordi. La strada giusta è quella dell´autonomia. "Spindelegger intende mantenere contatti costanti con la Provincia di Bolzano e seguire l´evoluzione dell´autonomia - ha concluso Durnwalder - e in tal senso vanno intesi gli incontri come quello odierno a Vienna".  
   
   
BUSINESS CONFERENCE´ LE MARCHE INCONTRANO LA REGIONE SUDAFRICANA DEL LIMPOPO´ IL SALUTO DEL VICEPRESIDENTE PAOLO PETRINI.  
 
Ancona, 4 luglio 2011 - Si e` tenuto il 30 giugno in Regione Marche un incontro sul Sudafrica e la regione del Limpopo. Hanno preso parte all´evento il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Petrini, personalita` politiche del Limpopo, tra cui il primo ministro della Regione, Cassel Mathale, rappresentanti delle provincie marchigiane, dell´Istituto per il commercio estero e delle categorie economiche. L´incontro e` stato organizzato da Italian Group for global partnership e Studio Ruffini, in collaborazione con la Regione Marche, le Provincie e Confindustria Marche. ´Porto il saluto di tutta la comunita` regionale ´ ha detto Petrini dando il benvenuto alla delegazione ´ questa e` un´occasione importante perche` permette di riprendere il dialogo avviato nel 2008. Allora si sono illustrate potenzialita` e possibili relazioni ed e` stato firmato un accordo affinche` le rappresentanze economiche potessero valutare le reciproche possibilita` di scambio e crescita. Oggi diamo corso a quel dialogo avviato, seguendo la naturale vocazione delle Marche, regione da sempre aperta all´incontro con altri popoli. L´apprezzamento per il Sudafrica e` grande per la sua lotta di liberazione e di indipendenza. I territori che si incontrano oggi sono molto diversi tra loro, cosi` come e` differente la struttura economica, ma sono molte le opportunita` di vantaggio reciproco. Le Marche sono caratterizzate da molti piccoli e piccolissimi imprenditori che hanno portato la regione ad essere la tredicesima piu` industrializzata in Europa. Le nostre specializzazioni tipiche, dalle calzature, alla meccanica, ai mobili sono in fase di rigenerazione, attraverso una forte dose di innovazione. Il sistema formativo funziona bene e supporta le esigenze delle imprese, affinche` possano essere colti i trend internazionali´. Il primo Ministro della Regione del Limpopo, oltre a rappresentare le istituzioni del proprio Paese ha presentato le opportunita` di business presenti e le agevolazioni per facilitarle. Incentivi che riguardano il manifatturiero, le infrastrutture, l´innovazione. L´appuntamento ha avuto l´obiettivo di illustrare l´attuale realta` economica e politica del Sudafrica e le diverse iniziative intraprese dal governo centrale. All´incontro ha preso parte una delegazione di imprenditori sudafricani interessati a instaurare rapporti con le imprese marchigiane, con particolare attenzione ai comparti tessile, calzaturiero, farmaceutico, nautica, energie rinnovabili, smaltimento rifiuti ed alimentare. Opportunita` di collaborazione anche nel turismo, nel settore minerario e della lavorazione delle pietre. Il Limpopo e` una delle nove provincie del Sudafrica, ha una superficie di quasi 124mila kmq, ha un´economia che rappresenta il 7 per cento di quella nazionale e un tasso di crescita di oltre il tre per cento. Dal Sudafrica partono esportazioni verso l´Italia per circa un miliardo di euro (2010), soprattutto materie prime, tra cui oro, ferro, carbone, granito, pellame. Dall´italia arrivano invece sopratutto macchine utensili, per le telecomunicazioni, attrezzature elettroniche e per l´ufficio.
 
   
   
MANOVRA FISCALE. MANZATO: BENE SPESOMETRO DI TREMONTI. MA ATTENZIONE AI CONSUMI  
 
Venezia, 4 luglio 2011 - “Bene lo ‘spesometro’ previsto dal ministro Giulio Tremonti per dare più forza alla manovra fiscale, per il quale occorrono però accorgimenti che non paralizzino i consumi, soprattutto quelli del settore primario”. E’ l’appello dell’assessore del Veneto alla tutela del consumatore Franco Manzato, che commenta la rivisitazione della fiscalità generale proposta il 30 giugno, “che va calibrata in modo equo”. “I consumatori sono forza propulsiva della ripresa economica del nostro paese – spiega Manzato –in quanto fungono da motore di moltiplicazione di reddito. Le misure di controllo devono quindi essere calibrate su più livelli, affinché i consumi non vengano paralizzati o addirittura ghigliottinati, soprattutto quelli dei prodotti di prima necessità”. L’attenzione dell’assessore va soprattutto a quelle fasce di consumatori capaci di muovere molti importi di scarsa mole, coloro che pur toccando consumi di irrisoria quantità potrebbero rischiare di trovarsi oberati da richieste continue e da incartamenti sconsiderati. “La parola d’ordine è semplificazione – ricorda Manzato – leitmotiv di qualsiasi procedimento, sia esso puramente amministrativo oppure economico, affinché gli interventi non penalizzino nessuno ma siano funzionali alla realizzazione di un vero e proprio cambiamento costruttivo e positivo”. “Come sempre succede sono le fasce più deboli a bere il flacone di sciroppo fino all’ultima goccia, mentre falsi ammalati o finti sani neanche vengono visitati dal medico – continua l’assessore – ed è quindi importante fissare delle priorità che tutelino quelle fasce di popolazione, ma soprattutto garantire, senza troppe procedure burocratiche di rendicontato, l’accesso ai generi alimentari essenziali. Dovremmo inoltre agevolarne l’acquisto – ribadisce Manzato – ogniqualvolta si tratti di prodotti certificati provenienti dal nostro territorio, attivando la possibilità di scaricare la spesa per alimenti a Denominazione di Origine dalla dichiarazione dei redditi”. Una simile decisione spingerebbe i consumi interni di qualità, quelli che danno anche lustro al Made in Veneto e Made in Italy, premiando i produttori più impegnati”. “Il Governo garantisca ai Sindaci e alle amministrazione più potere nel muovere e promuovere l’economia – conclude Manzato – in quanto rappresentano la base dell’intera struttura e il motore trainante del sistema”.
 
   
   
SICILIA: DA CORTE CONTI STIMOLO A PROSEGUIRE RISANAMENTO"  
 
Palermo, 4 luglio 2011 - La relazione di parificazione sul rendiconto 2010 della Corte dei conti, pur rilevando le consolidate criticita´ della finanza regionale - che giustificano ancor piu´ le misure di contenimento della spesa proposte dall´assessorato dell´Economia negli ultimi mesi - manifesta apprezzamento per il percorso di risanamento avviato dal Governo regionale realizzando la forte riduzione della spesa corrente nel bilancio 2011 (riportata al livello del 2001), in decisa controtendenza rispetto ai precedenti esercizi, il raggiungimento del significativo obiettivo del rispetto del patto di stabilita´, la definita riorganizzazione delle strutture regionali, l´innovativo piano di digitalizzazione e la semplificazione amministrativa, la forte riduzione, da 34 a 14, delle societa´ regionali, la contrazione del deficit nella Sanita´, nonche´ il rilancio degli investimenti previsto dal programma del Governo ed inserito nel ddl n. 724, collegato alla finanziaria, all´esame della Commissione bilancio dell´Ars. Le considerazioni della Corte dei Conti impongono tuttavia, ed in termini improrogabili, di procedere ad una drastica revisione della disciplina dell´impiego pubblico regionale, eliminando privilegi non piu´ difendibili e disfunzioni organizzative che generano costi ormai insostenibili. Su questo occorre procedere con determinazione, nella convinzione che si tratta del percorso obbligato per conseguire l´obiettivo irrinunciabile del risanamento. Soltanto se la Sicilia recuperera´ credibilita´ amministrativa e finanziaria potra´ reclamare un federalismo equo e solidale, che, altrimenti, non potra´ che essere penalizzante con effetti devastanti sulla gia´ debole economia isolana. Significativo e´ infine il richiamo operato dalla Corte ad una prospettiva di federalismo fiscale che tenga in adeguata considerazione la Sicilia e le sue prerogative statutarie ed affronti la questione della perequazione infrastrutturale. Come pure quello sulla forte contrazione degli investimenti statali in Sicilia connessa con i tagli operati ai fondi Fas dal Governo nazionale. Su questo punto va ricordato che il Consiglio europeo, nella raccomandazione del 7 giugno scorso sulla valutazione del programma nazionale di riforma e del programma di stabilita´ 2011 del nostro Paese, evidenzia le forti disparita´ economiche regionali, rimaste sostanzialmente invariate ed il forte gap che il sud deve recuperare. Solo il raggiungimento di tale obiettivo potrebbe contribuire al miglioramento dei risultati economici globali dell´Italia. Ma va altresi´ evidenziato che lo stesso documento stigmatizza come l´agenda delle riforme strutturali approntata dal Governo nazionale non appare sufficientemente ambiziosa per poter rafforzare significativamente il potenziale di crescita del Paese e stimolare la creazione di posti di lavoro nei prossimi anni.
 
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE: GIUDIZIO DELLA CORTE DEI CONTI SUL RENDICONTO 2010 DELLA REGIONE.  
 
Trento, 4 luglio 2011 - Di seguito un commento del Presidente della Regione Trentino - Alto Adige Lorenzo Dellai: “Corre l’obbligo di intervenire con alcune osservazioni in merito alla mancata parifica di parte del rendiconto 2010 della Regione Trentino Alto Adige. La Corte dei Conti nella pronuncia del 30 giugno 2011, con la solennità del rito giudiziario, ha giudicato evidentemente non attendibili e non affidabili parte dei conti esposti nel rendiconto della Regione poiché l’Ente nel 2010 non ha ritenuto di inviare alla Corte stessa per la registrazione i 15 regolamenti adottati in tale periodo, regolamenti che, pertanto, sarebbero inefficaci. Sul punto vi è da tempo una divergenza di opinioni. La Regione sostiene che a seguito dell’abrogazione nel 2001 delle norme costituzionali sui controlli preventivi sugli atti e considerata la norma costituzionale che prevede l’estensione alle Regioni speciali delle forme di autonomie più ampie attribuite alle Regioni ordinarie si è determinato direttamente anche il venir meno della norma di attuazione che disciplina tali controlli e quindi il venir meno dei controlli stessi. La Corte sostiene, viceversa, che il proprio controllo sia ancora operante non essendo stata (ancora) modificata la norma di attuazione, dimenticando, peraltro, che il controllo sulle leggi regionali è venuto meno pur essendo ancora previsto dallo Statuto. La questione è destinata entro pochi giorni a perdere totalmente importanza considerato che la modifica, o meglio l’armonizzazione, della norma di attuazione sui controlli della Corte dei Conti sarà approvata dal prossimo Consiglio dei ministri. Tuttavia non si può non prendere atto con rammarico di un conflitto istituzionale che non si evidenzia in altre realtà e deriva da posizioni non in linea con il nuovo quadro costituzionale delle Istituzioni che, a pari titolo, costituiscono ora la Repubblica.”  
   
   
PIL 2010: IN TRENTINO IL 2%, IN ITALIA L´1,3%  
 
Trento, 4 luglio 2011 - Il Pil trentino, secondo le ultime stime del Servizio Statistica, nel corso del 2010 è cresciuto del 2% rispetto all’1,3% dell’Italia. Questo risultato contribuisce a rafforzare il percorso di crescita dell’economia provinciale, che negli ultimi anni si è contraddistinto per una maggiore dinamicità sia nei confronti della situazione italiana, che verso il Nord Est: il tasso di crescita per il Trentino nel periodo 2007-2010 risulta infatti pari a +1,8%, mentre è pari a -3,8% per l’Italia e a -2,9% per il Nord Est. I dati dei principali aggregati economici del Trentino, per il 2010, sono stati elaborati dal Servizio Statistica analogamente a quanto viene realizzato dall’Istat per le ripartizioni territoriali. Si tratta di informazioni elaborate in anticipo, rispetto a quelle diffuse dall’Istat, che costituiscono un’analisi territoriale preliminare delle serie ufficiali di contabilità nazionale. Anche se i segnali di ripresa permangono in Italia ancora deboli, soprattutto rispetto all’espansione dell’economia mondiale e dei principali Paesi dell’area euro, nel 2010 il forte recupero delle esportazioni e la crescita della domanda interna hanno permesso alle regioni italiane, dopo la brusca frenata del 2009, di ricominciare a creare nuova ricchezza. A livello provinciale il Prodotto Interno Lordo (Pil) è cresciuto nel corso del 2010 del 2% circa, un dato sostanzialmente in linea con la stima di crescita attribuita dall’Istat alla ripartizione del Nord Est (+2,1%). La capacità di recupero dell’economia trentina risulta quindi decisamente migliore rispetto a quella nazionale, dove la crescita reale del Pil è risultata pari all’1,3%. La crescita del Pil locale è la risultante di dinamiche positive di quasi tutte le componenti interne della domanda. La spesa per investimenti da parte delle imprese trentine ha ripreso a crescere, nonostante i segnali negativi che ancora provengono dal comparto delle costruzioni; la spesa per consumi interni ha ripreso slancio, e si conferma positiva la domanda interna proveniente dalla spesa della Pubblica Amministrazione. Anche il commercio internazionale fornisce un contributo molto positivo al risultato finale: nel corso del 2010 riprendono infatti ad espandersi anche in Trentino in modo consistente sia le esportazioni verso l’estero che le importazioni dall’estero. Buona anche la performance del commercio interregionale che vede espandere in termini reali sia le esportazioni che le importazioni dal resto d’Italia. Dal lato dell’offerta, il risultato economico positivo della provincia di Trento è il risultato dell’espansione estremamente significativa sperimentata dal comparto manifatturiero (+6,9%), mentre è ancora negativo l’apporto del settore delle costruzioni (-5,3%). Negativo è anche l’apporto dell’agricoltura, che chiude con una variazione negativa del valore aggiunto sia in termini nominali, che in termini reali. Dopo la frenata sperimentata nel corso del 2009, il settore dei servizi privati ritrova nuovo slancio ritornando a crescere in modo significativo. Positivo si conferma anche l’andamento del valore aggiunto dei servizi non market. Ulteriori dati ed approfondimenti sono disponibili sul sito del Servizio Statistica all’indirizzo: www.Statistica.provincia.tn.it/    
   
   
FVG: APPROVATE MODIFICHE REGOLAMENTO INCENTIVI LR 18/2005 AMMESSI ANCHE I LAVORATORI INTERINALI  
 
Trieste, 4 luglio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´ assessore al Lavoro Angela Brandi, ha approvato il 30 giugno, in via preliminare, le modifiche al Regolamento per la concessione e l´erogazione degli incentivi per gli interventi di politica attiva del lavoro previsti nella normativa di settore, la legge regionale 18 del 2005 "Norme regionali per l´occupazione, la tutela e la qualità del lavoro". Tali modifiche erano state favorevolmente valutate dal Comitato di coordinamento interistituzionale (Regione e Province) e dalla Commissione regionale Lavoro. "Le variazioni introdotte al regolamento - osserva lo stesso assessore Brandi - tendono ad adeguare la norme vigenti alle mutate condizioni del mercato del lavoro, segnato oggi da un uso sempre più generalizzato di tipologie contrattuali flessibili". Tra le novità introdotte dal Regolamento, la semplificazione dei requisiti di accesso agli incentivi per la stabilizzazione occupazionale, l´inclusione - fra i soggetti la cui assunzione consente l´erogazione di benefici - dei lavoratori che presso un precedente datore di lavoro avevano in essere un rapporto di lavoro interinale, ad esempio i lavoratori dello stabilimento Alcatel-lucent di Trieste. Inoltre viene ridotto da 36 a 18 mesi il periodo di occupazione a tempo determinato (nel quinquennio precedente) per poter accedere al contributo per la stabilizzazione.  
   
   
MARCHE: ACCORDO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2011: RICHIESTI AL MINISTERO 40 MILIONI.  
 
Ancona, 4 luglio 2011 - Quaranta milioni per gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2011. E´ la richiesta della Regione Marche e parti sociali al Ministero del Lavoro e Politiche sociali, formalizzata ieri nell´accordo sottoscritto nel corso del Tavolo regionale tra l´assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti che lo presiede e Confindustria Marche; Confapi Marche; Confartigianato Marche; Cna Marche;casa Artigiani Marche; Claai Marche; Cgil Marche. ´Una richiesta adeguata al fabbisogno delle aziende tutelate dall´accordo ´ spiega l´assessore ´ e confidiamo che possa essere accolta dal Ministero. ´ Al tavolo regionale degli ammortizzatori sociali, dopo un´approfondita analisi della situazione della crisi che, nonostante qualche modesto segnale di ripresa,continua a creare diverse difficolta` al sistema produttivo marchigiano e all``occupazione, le parti sociali e la Regione hanno firmato un documento per richiedere i fondi nazionali per la concessione in deroga della Cigs e mobilita` e altri interventi. Le risorse saranno destinate ai lavoratori subordinati di aziende in crisi nella Regione Marche, sia tempo determinato che a tempo indeterminato includendo sia gli apprendisti, i lavoratori somministrati e lavoratori a domicilio. L´accordo prevede che le modalita` di gestione dei trattamenti in deroga, dei criteri di priorita` siano definiti a livello territoriale, cosi` come i requisiti dei soggetti beneficiari. Alla Regione Marche, in applicazione dell´accordo avvenuto in sede di Conferenza Stato Regioni del 20 aprile 2011, l´impegno di integrare il trattamento di sostegno al reddito con un contributo pari al 40% del sostegno stesso collegato alla partecipazione a percorsi di politica attiva del lavoro che sara` a carico del Fse ´ Por Marche. La Regione -conclude l´assessore Luchetti´ e` fortemente impegnata e attiva per garantire tutti gli interventi utili al superamento dell´attuale situazione di difficolta`, sia attraverso la prosecuzione di programmi gia` individuati negli anni precedenti sia con azioni finalizzate al reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro.  
   
   
FVG: "VIA" ALLE DOMANDE PER FORMAZIONE AZIENDALE  
 
Trieste, 4 luglio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, ha dato il 30 giugno il "via libera" all´avviso pubblico per la presentazione delle domande per organizzare i progetti di formazione utilizzando le risorse previste dalla legge nazionale 236 del 1993 ("Interventi a sostegno dell´occupazione"). Per quest´anno al Friuli Venezia Giulia sono stati assegnati fondi per oltre 2,7 milioni di euro. L´amministrazione regionale ha deciso di destinare queste risorse a piani formativi di carattere aziendale.
 
   
   
FVG, VOLONTARIATO: PIU´ SERVIZI DA ACCORDO CON AG. ENTRATE  
 
Trieste, 4 luglio 2011 - Più informazioni e più servizi a favore dei cittadini ma, soprattutto, delle associazioni sportive dilettantistiche e degli enti del volontariato del Friuli Venezia Giulia che, grazie al protocollo d´intesa siglato il 30 giugno a Trieste fra Regione ed Agenzia delle Entrate, potranno utilizzare al meglio le risorse provenienti dalla fiscalità generale liberamente devoluta attraverso l´opzione del 5 per mille e, più in generale, essere aggiornati sugli obblighi tributari e sulle agevolazioni che li riguardano. Inoltre, come sottolineato dai sottoscrittori dell´accordo, gli assessori regionali Roberto Molinaro ed Elio De Anna e il direttore regionale dell´Agenzia, Paola Muratori, sarà contrastato con maggiore efficacia il ricorso a modelli associativi con finalità di elusione fiscale che danneggiano il volontariato virtuoso, vero e proprio fiore all´occhiello dell´estremo Nordest. Si viene così a creare, è stato evidenziato da Molinaro e De Anna, una proficua e sempre più intensa collaborazione tra associazioni del terzo settore, Agenzia delle Entrate e Regione, condizione ottimale per valorizzare il capitale umano e quello economico a totale beneficio del territorio. Un tavolo tecnico, costituito da subito, coordinerà l´applicazione di modalità gestionali comuni ed innovative, occupandosi in primis di individuare bisogni ed esigenze in funzione di una fondamentale semplificazione del rapporto con i contribuenti del terzo settore.  
   
   
FVG: APPROVATI REGOLAMENTI PER ASSUNZIONE DISABILI  
 
Trieste, 4 luglio 2011 - Potranno essere presentate fino il 31 dicembre di quest´anno, da parte dei datori di lavoro, le domande per ottenere gli incentivi per l´assunzione di disabili previsti dal Fondo sociale europeo 2007-2013 con l´obiettivo di favorire l´inclusione sociale. La proroga dei termini è stata inserita nel nuovo Regolamento, approvato il 30 giugno in via definitiva dalla Giunta regionale, dopo il parere positivo del Consiglio delle Autonomie locali, su proposta dell´assessore al Lavoro Angela Brandi. Le domande vanno essere presentate alle Province. La Giunta, sempre su proposta dell´assessore Angela Brandi, ha approvato in modo definitivo oggi anche il Regolamento per la concessione di incentivi all´assunzione di soggetti disabili, previsti dal Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili che fa capo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Possono beneficiare di questi contributi, che arrivano fino al 60 per cento del costo salariale annuo lordo, tutti i datori di lavoro, sia i privati che gli Enti pubblici. Anche in questo caso le domande devono essere presentate alle Province.
 
   
   
IL CONVEGNO INTERNAZIONALE MONTAGNA E SOLIDARIETA´ COLLE DEL GRAN SAN BERNARDO  
 
Bologna, 4 luglio 2011 - Da alcuni anni volontari, esponenti di enti e associazioni, che a vario titolo si occupano di sociale, e rappresentanti istituzionali si riuniscono all’Ospizio del Gran San Bernardo, luogo simbolo della solidarietà e dell’accoglienza, per confrontarsi sul binomio “Montagna e solidarietà”. Il convegno, questo anno, si è svolto sabato 25 giugno sempre su iniziativa della Regione Valle d’Aosta, dal Csv della Valle d’Aosta e dal Segretariato sociale della Rai, con il patrocinio del Senato della Repubblica. Antonio Fosson, Senatore - “Quest’anno il tema è solidarietà e crisi, la crisi oramai è riconosciuta da tutti, è una crisi economica, non è solo in Italia ma anche in Valle d’Aosta, ma è anche una crisi di valori, di rapporti, di capacità di rapportarsi. Ecco perché la solidarietà, il volontariato, potrebbero essere un modo di cambiare, un modo di vedere diversamente questa realtà di impegnarsi, di fare delle cose che altrimenti non facciamo. E chissà che questa solidarietà, questa capacità di dialogo non sia veramente il modo per uscire da questa crisi”. Augusto Rollandin, Presidente della Regione - “Abbiamo sentito degli interventi importanti delle varie associazioni, dei vari attori, di chi gestisce, di chi decide, di chi sa dare degli input per qualificare quello che è il volontariato nel senso più grande del termine, nel senso di amore per il prossimo, che nelle sue varie forme può trovare una condivisione, può trovare un approccio che da di più a chi da che a chi riceve. Questo è credo un aspetto molto importante in un’Europa in difficoltà: avere dei messaggi che arrivano da un Colle, che quindi mette in comunicazione, è un messaggio molto forte, che noi vogliamo lanciare come Valle d’Aosta in un momento difficile per dire che qui la solidarietà è ancora qualcosa di vero, è una terra che l’accoglienza l’ha sempre capita e che vuole essere un riferimento anche per queste tematiche”. Il convegno è stato inserito fra gli eventi internazionali del “2011, Anno Europeo del Volontariato”. Mario Mauro, Europarlamentare - “C’è bisogno di un anno europeo del volontariato non per il volontariato, o meglio, non solo per il volontariato, ma per l’Europa. Perché l’Europa è priva in questo momento per tanti aspetti di ragioni ideali profonde per completare il proprio progetto e far comprendere che sarà possibile un modello di sviluppo, solo a patto che questo modello di sviluppo tenga conto di tutte le ragioni della persona e sia incentrato sui bisogni della persona. E allora indicare il volontariato come un modello significa appunto questo, invitare l’Europa a recuperare le ragioni della propria solidarietà, le ragioni della sussidiarietà che stanno al fondo della propria grande idealità, unica alternativa alla stagione buia delle ideologie”. Ad inquadrare lo scenario in cui si colloca attualmente il volontariato un ospite illustre, Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia Politica all´Università di Bologna e presidente dell’Agenzia per le Onlus. Stefano Zamagni, Presidente dell’Agenzia delle Onlus - “Esattamente di questi tempi con insistenza crescente si va parlando del ruolo del volontariato. Ci sono due approcci. C’è un approccio che in termini tecnici si chiama additivista secondo cui il volontariato ha una funzione additiva, cioè aggiunge a ciò che lo Stato, gli enti pubblici e il mercato non riescono a fare o a realizzare, allora i volontari sono un po’ come, per usare una metafora di comodo, il cerotto che si mette su una ferita. L’altra concezione che è quella che noi favoriamo, e io in particolare, è quella emergentista, che vuol dire il volontariato è fondamentale non solo per l’aiuto che porta a coloro ai quali si rivolge nei momenti del bisogno, ma perché ha come sua missione strategica e storica quella di civilizzare sia il mercato,sia la pubblica amministrazione. Civilizzare significa dire portarli alla dimensione umana”. Il convegno è stato anche l’occasione per assegnare diversi i riconoscimenti. Primo fra tutti il Premio San Bernardo 2011 dedicato alla memoria di Pietro Bassi, medico di montagna con grandi doti umane e di attenzione alla sua comunità. Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha, quindi, consegnato una targa alla moglie di Pietro Bassi, Candida Sclerandi. La Medaglia di rappresentanza quale riconoscimento ufficiale dell’iniziativa conferita al convegno dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stata invece consegnata dal Presidente della Regione Augusto Rollandin e dal Senatore Antonio Fosson al Prevosto dell´Ospizio del Gran San Bernardo, Jean-marie Lovey, per l´impegno e la tradizione della solidarietà alpina di cui l´Ospizio è testimonianza emblematica da oltre mille anni. Jean-marie Lovey, Prevosto dei canonici del Gran San Bernardo - « D’abord, ça a été une surprise, et j’ai dû me faire expliquer la raison pour laquelle le Président de la République italienne voulait offrir une médaille au prévôt du Saint Bernard, et on m’a dit que c’est un geste de reconnaissance. Alors c’est évident que la reconnaissance elle va non pas à une seule personne, mais à cette chaîne de confrères qui depuis mille ans travaillent bénévolement dans ce lieu pour recevoir et accueillir les hommes » Al termine dei lavori anche un riconoscimento all’Amministrazione regionale da parte del Presidente del Senato Renato Schifani, che, in un messaggio di saluto, ha definito encomiabile l’attività che tutte le organizzazioni di volontariato di montagna portano avanti quotidianamente dedicandosi con spirito di sacrificio e dedizione alle persone in difficoltà. Il cerimoniale si è chiuso, quindi, con la consegna della Medaglia del Senato al Presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin.
 
   
   
LOMBARDIA. GESTIONE PROFUGHI, LA RUSSA RISPONDE A MOLGORA DECISIONI PRESE DA CABINA DI REGIA CON TUTTI LIVELLI GOVERNO  
 
Milano, 4 luglio 2011 - ´La cabina di regia coordinata dal soggetto attuatore, il vice Prefetto di Milano Francesco Russo, è stata costituita il 22 giugno per coadiuvare l´attività dello stesso soggetto attuatore e vede la partecipazione di Regione Lombardia, Anci e Upl in termini paritari. Tutte le attività svolte prima di tale data sono da ricondurre all´operato del soggetto incaricato per la Lombardia, Roberto Giarola, nonché, per quanto concerne la prima fase dell´emergenza, del prefetto di Milano Gianvalerio Lombardi´. E´ quanto si legge nella lettera che l´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa ha inviato il 30 giugno al presidente della Provincia di Brescia Daniele Molgora, per precisare come è stato ed è gestito l´arrivo dei profughi nella nostra regione. ´A proposito dei criteri utilizzati per distribuire i profughi sul territorio regionale - prosegue la lettera - si segnala che la proporzionalità rispetto al numero di abitanti è stata inserita nell´accordo del 6 aprile, firmato dai rappresentanti di Governo, Regioni, Province e Comuni. Per tale ragione il commissario straordinario, il prefetto Franco Gabrielli, ha stilato un piano di riparto regionale sulla base del medesimo criterio. Ciononostante, Regione Lombardia non è contraria all´inserimento delle presenze di migranti sul territorio provinciale quale ulteriore criterio distributivo: si precisa che tale decisione deve risultare accettata da tutti i soggetti coinvolti e assunta dalla summenzionata ´cabina di regia´. ´Nella piena condivisione della necessità di tutelare le comunità locali - si conclude la lettera - si rileva l´esigenza di agevolare l´operato della ´cabina di regia´, sottoponendo alla stessa le istanze di riequilibrio e modifica dei criteri distributivi come scrive nella Sua lettera. Il coinvolgimento paritetico dell´Upl, come degli altri soggetti partecipanti alla ´cabina di regia´, serve proprio a favorire meccanismi di consultazione istituzionale trasparenti ed evitare l´assunzione di decisioni unilaterali da parte del soggetto attuatore. L´auspicio è, pertanto, che le Sue istanze possano trovare congrua rappresentazione presso la sede già menzionata e che il criterio distributivo da Lei segnalato possa essere condiviso e ricompreso tra quelli utilizzati´.  
   
   
PROFUGHI. RIUNITA A BOLOGNA LA CABINA DI REGIA REGIONALE. 1150 LE PERSONE ACCOLTE, LA PROSSIMA SETTIMANA IN ARRIVO ULTERIORI 100 MIGRANTI DAL NORD AFRICA  
 
Bologna, 4 luglio 2011 - Sono 15 mila i profughi arrivati in Italia fino ad oggi; 1150 quelli accolti in regione nei 101 comuni coinvolti e nelle 147 strutture utilizzate (tra appartamenti, Caritas e istituti ecclesiatici e strutture ricettive pubbliche, private e di associazioni). Il punto della situazione sul sistema di accoglienza è stato fatto questo pomeriggio a Bologna nel corso della riunione della cabina di regia regionale per la gestione dell’emergenza dei profughi provenienti dalla Libia, alla presenza del sottosegretario alla presidenza della Giunta Alfredo Bertelli, degli assessori alla protezione civile Paola Gazzolo e alle politiche sociali Teresa Marzocchi, del direttore dell’Agenzia di protezione civile Demetrio Egidi e dei rappresentanti degli enti locali. Sono 100 le persone che arriveranno in Emilia-romagna la prossima settimana. “Dalla conferenza tra i presidenti delle Regioni e il capo della protezione civile nazionale Gabrielli è emerso come il percorso di accoglienza stia andando nella direzione indicata - ha sottolineato Gazzolo - con un’equa e contestuale ospitalità in tutte le regioni”. “Il nostro modello propone di implementare gli strumenti ordinari per dare risposte alla richiesta di accoglienza - ha spiegato Marzocchi - e, come previsto nel patto di accoglienza, sono diverse le attività che possono essere messe in campo per la formazione e l’orientamento dei rifugiati e per prevedere azioni in collaborazione anche con associazioni di volontariato. Si tratta di uno strumento sperimentale per l’accoglienza continuativa e coordinata delle persone, che coinvolge tutti gli enti e le istituzioni che stanno operando per l’accoglienza e per organizzare la permanenza di chi è stato ospitato in regione”. “Questa è una cabina di regia che sta funzionando, con responsabilità condivise”, ha concluso Bertelli. “Il passaggio fondamentale è il lavoro comune, il coinvolgimento dei territori e della comunità”.
 
   
   
FAMIGLIA: RIMODULAZIONE TIA PASSO STORICO  
 
Roma, 4 luglio 2011 - «La rimodulazione della Tia è il primo passo importante e storico in favore delle famiglie, che dimostra che il bene comune della città si raggiunge attraverso proposte costruttive. Il discorso sul quoziente familiare è molto più ampio e non si esaurisce qui». Così Gianluigi De Palo, assessore alla Famiglia, all´Educazione e ai Giovani di Roma Capitale intervenendo 30 giugno alla conferenza stampa sull’emendamento per l’approvazione del piano finanziario 2011 e determinazione delle misure della Tariffa di Igiene Ambientale per l´anno 2011. «Questo emendamento, potrà essere percepito come qualcosa di tangibile dalle famiglie, verso le quali ribadiamo l’impegno a 360° di questa amministrazione. La proposta si innesta infatti, nel Piano Famiglia su cui stiamo lavorando e che prenderà sempre più forma con l’approvazione del bilancio corrente». «Quello fiscale, per quanto prioritario in questo tempo di crisi, non è il solo fulcro delle nostre politiche famigliari. Il processo è complesso perché tale è la domanda che arriva dalle famiglie romane. A settembre si aprirà un tavolo di studio e di confronto sul Quoziente Roma con professionisti e docenti universitari per discutere delle politiche famigliari su Roma. Nel contempo, organizzeremo la prima vera e propria Conferenza comunale sulla Famiglia, che non è mai stata fatta fino ad ora. Entro aprile 2012 comunicheremo quanto emerso in modo da far scaturire le proposte da inserire nel bilancio del prossimo anno. Lavoreremo per offrire una serie di servizi aggiuntivi per le famiglie, che coinvolgano l’aspetto culturale e aggregativo. Occorre ribaltare la cultura della famiglia, che, l’ho già detto più volte, è una risorsa e non un problema. Ed è una nostra priorità».  
   
   
FVG, CRPO: CONFERENZA PERMANENTE PRESIDENTI CRPO  
 
Trieste, 4 luglio 2011 - Alcuni anni fa, le presidenti delle Commissioni regionali per le pari opportunità (Crpo) fra uomo e donna e delle Consulte regionali femminili hanno dato vita a una Conferenza permanente di tali organismi. L´obiettivo è favorire il coordinamento e lo scambio di esperienze e di buone prassi in materia di pari opportunità fra le singole realtà regionali, valorizzare il loro ruolo istituzionale e promuovere politiche conformi alla parità di genere sancita negli articoli 3, 51 e 177 della Costituzione. Alla fine di maggio scorso, Santa Zannier, presidente della Crpo del Friuli Venezia Giulia, è stata eletta coordinatrice della conferenza permanente. Dopo il rinnovo della presidenza, quella di giovedì 30 giugno e 1 luglio è la prima riunione. L´ordine del giorno va dalle iniziative per il riconoscimento di tale organismo presso la "Conferenza delle Regioni e delle Province autonome" a richieste da inoltrare al Governo affinché i risparmi derivanti dall´innalzamento dell´età pensionabile delle donne del pubblico impiego siano destinati alle politiche sociali e familiari, con particolare attenzione alla non autosufficienza e all´esigenza di conciliare la vita lavorativa con la vita familiare delle donne, nonché al sostegno di "Appello Donne e Media" finalizzato a introdurre anche nel nostro Paese un codice di autoregolamentazione valido per tutti i mezzi di comunicazione. Un aiuto a che la Conferenza delle Crpo sia riconosciuta dalla Conferenza delle Regioni è subito giunto dal presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, che tramite la vicepresidente Annamaria Menosso ha fatto sapere che ne avrebbe parlato con il presidente Tondo in quanto suo componente. Molto spesso, in queste occasioni si rischia di essere rituali sottolineando l´importanza delle pari opportunità tra uomo e donna nelle istituzioni, in politica, nei luoghi di lavoro - ha quindi esordito la vicepresidente Menosso. Ma sono convinta da sempre che se ci fossero più donne nelle istituzioni e se più donne ricoprissero posti di vertice nei luoghi di lavoro, ci sarebbe una visione diversa di quali sono i problemi della nostra società, di come andrebbe interpretato il mondo del lavoro, e considerati di più i tempi e le necessità delle donne. Dire che nulla è stato fatto sarebbe, però, sbagliato. La Menosso ha quindi espresso la sua soddisfazione per la definitiva approvazione alla Camera, martedì scorso, della legge che prevede una quota minima obbligatoria di donne nei Consigli di Amministrazione, per ora delle società pubbliche e partecipate (i Cda dovranno essere composti da un quinto di donne a partire dal 2012 e da un terzo dal 2015). La vicepresidente si è detta un po´ rammaricata perché ciò sia dovuto accadere per legge, ma resta un passo avanti importante. Anche la presenza delle donne nella Giunta regionale, in Friuli Venezia Giulia è un´imposizione e a molti le quote rosa non piacciono, ma bisogna ammettere che oggi sono l´unica via che garantisce la presenza femminile. La mattinata di venerdì 1 luglio è stata dedicata all´incontro tra le presidenti degli organismi di pari opportunità delle Regioni e Province autonome con le componenti della Crpo del Friuli Venezia Giulia. In tale occasione –è stato preannunciato con orgoglio la presidente Zannier -, sarà illustrato anche il progetto "Unica", finalizzato alla creazione di un software e un modello di curriculum vitae per le donne in grado di evidenziare le loro competenze. La sua realizzazione - ha sottolineato la Zannier - è di particolare attualità all´indomani della legge che introduce l´obbligo della presenza femminile nei Cda delle aziende pubbliche.  
   
   
LOMBARDIA. VARESE,FIRMATA INTESA CONCILIAZIONE  
 
Varese, 4 luglio 2011 - Una rete territoriale per affiancare e supportare l´azione di Regione Lombardia sul tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro. E´ questo il contenuto dell´accordo sottoscritto a Varese tra Regione Lombardia, rappresentata dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo in qualità di presidente del Tavolo territoriale, dalla Provincia di Varese, dall´Asl, dal Consiglio di rappresentanza dei sindaci, della Camera di Commercio di Varese e dalla Consigliera provinciale di Parità. Il focus dei bisogni è la donna con figli, ma con l´impegno di procedere a una progressiva analisi dei bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici nelle diverse fasi di vita: accudimento genitori anziani, persone disabili o non autosufficienti. ´La soluzione dei problemi connessi alla conciliazione famiglia-lavoro - è il commento dell´assessore Cattaneo - passa necessariamente attraverso il riconoscimento che famiglia e impresa sono poli di una relazione sociale feconda e che la scelta di mettere in sinergia le politiche e di sostenere l´interazione tra le diverse opportunità, abilità e risorse ne rappresenti la condizione essenziale´. Obiettivo fondamentale dell´accordo sottoscritto oggi è sostenere la costruzione e lo sviluppo di un coerente sistema di politiche e di azioni volte alla conciliazione famiglia-lavoro, con particolare riferimento alle esigenze espresse dal territorio e alle risorse presenti, per sostenere la massima integrazione tra le tre aree del lavoro, della formazione e dei servizi alla persona/famiglia. Il programma prevede il sostegno sul territorio di azioni facilitanti la conciliazione attraverso la rete dei servizi e la rete di imprese, sperimentando una misura a supporto, per verificare poi l´importanza di uno strumento che integri e faciliti il supporto alle famiglie dell´impegno quotidiano e organizzando momenti di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolti il più possibile a tutti i soggetti che, se pur appartenenti a sistemi diversi, possono collaborare come lavoro, famiglia, istituzioni, terzo settore e privato.  
   
   
ABRUZZO: PROGRAMMA DI INCLUSIONE SOCIALE E PROGETTO "EDUCATRICE DOMICILIARE TAGESMUTTER"  
 
Pescara, 4 luglio 2011 - Lunedì 4 luglio, alle ore 16,00, nella Sala Conferenze della Presidenza della Giunta regionale, si terrà una conferenza stampa di presentazione del "Programma regionale di inclusione sociale 2011 - 2012" e del Progetto "Educatrice domiciliare tagesmutter - Servizi innovativi per la prima infanzia per conciliare i tempi di vita e lavoro". Il Programma regionale di inclusione sociale 2011-2012 prevede tra le azioni: 260 Borse lavoro per sostenere l´integrazione sociale dei soggetti maggiormente a rischio di esclusione socio-lavorativa; l´istituzione di due unità di servizio territoriali per l´integrazione dei cittadini immigrati; la realizzazione di interventi di promozione e sensibilizzazione nelle scuole sul tema della multietnicità. Il progetto "Educatrice domiciliare tagesmutter - Servizi innovativi per la prima infanzia per conciliare i tempi di vita e lavoro" è, invece, mirato a favorire l´occupazione femminile. Saranno presenti Il Presidente della Regione, Michele Iorio, l´Assessore al Lavoro e alle Politiche sociali, Angiolina Fusco Perrella, il Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, il Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, l´Assessore alle Politiche sociali della Provincia di Isernia, Domenico Izzi, i Sindaci dei Comuni della Regione Molise, il Direttore dell´Ufficio scolastico regionale per il Molise, Fabio Iodice, i responsabili dei Ctp, i coordinatori degli Ambiti territoriali, i responsabili dei Centri soci-educativi per disabili presenti sul territorio regionale.  
   
   
LE DONNE PER LO SVILUPPO DEL SENEGAL A PARMA DUE RAGAZZE DEL VILLAGGIO DI PIRE PER PARTECIPARE A UN TRAINING FORMATIVO. L´INIZIATIVA RIENTRA NEL PROGETTO TERRE E SALUTE CHE MIRA A RAFFORZARE IL TESSUTO SOCIALE DI DUE VILLAGGI DELL´AFRICA ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE FEMMINILE.  
 
Parma, 4 luglio 2011- Hanno 17 e 19 anni, aspirano a diventare dottoresse e sognano un Africa dove “si raggiunga la parità tra uomini e donne, perché anche le donne hanno un ruolo importante nella società. Possono e devono lavorare: hanno mente aperta e sanno produrre idee diverse da quelle degli uomini”. Ndèye Bineta Mbaye e Mame Diara Mbaaye sono due ragazze senegalesi arrivate a Parma per frequentare, fino al 7 luglio, un training formativo nell’ambito del progetto “Terre e salute, interventi di prevenzione dell´esodo rurale nei villaggi del Senegal con una mediazione al femminile”. Al termine delle due settimane in città, le due ragazze torneranno nel loro villaggio, a Pire, e questa volta in veste di formatrici, per insegnare alle altre donne ciò che hanno appreso: da come potenziare e gestire le attività di un’associazione a come organizzare progetti generatori di reddito. Pire è un villaggio rurale nel nord del Senegal, caratterizzato da una forte emigrazione maschile verso l’Europa e verso le grandi città africane. Un’emigrazione massiccia che ha spinto le donne a organizzarsi in numerose associazioni, riunite nella “Federazione dei gruppi femminili”: una realtà di stimolo e di coordinamento della piccola imprenditoria femminile. Questa mattina Bineta e Diara sono state accolte in Provincia dall’assessore provinciale alle Pari opportunità Marcella Saccani. “Le ragazze sono venute qui a imparare per produrre sviluppo e generare reddito nel loro villaggio, a conferma che sono proprio le donne il motore dell’Africa – ha detto l’assessore Marcella Saccani -. Non a caso le donne africane sono candidate al Nobel per la pace 2011”. La formazione a Parma delle due ragazze rientra, come detto, nel progetto “Terre e salute”, che coinvolge, oltre a Pire, anche un altro villaggio africano, Diol Kadd. L’iniziativa, finanziata dal Fondo europeo e dalla Regione Emilia Romagna, è promossa dalla Comunità senegalese di Parma e provincia, insieme a Cuci (Centro universitario per la Cooperazione Internazionale) Mani, Anpas (Assistenza pubblica Emilia Romagna), con la collaborazione della Provincia. “L’istruzione femminile è il volano per lo sviluppo dell’Africa - ha sottolineato Matilde Marchesini, presidente di Mani -. Per questo continuiamo a sostenere progetti che hanno l’obiettivo di rendere le donne protagoniste: da quelli che puntano sull’agroalimentare, come “Terre e salute” o l’esperienza del microcredito, a quelli che promuovono la scolarizzazione delle bambine”. L’obiettivo di “Terre e salute” è quello di rafforzare il tessuto sociale dei due villaggi, con strategie costruite dal basso, attraverso l’ “empowerment” femminile e la partecipazione dei cittadini. In particolare, intende favorire l’accrescimento del reddito familiare delle comunità, rafforzando il settore agroalimentare e creando occupazione; promuovere il ruolo delle associazioni di donne e del protagonismo femminile; potenziare i servizi sanitari e attivare strategie di prevenzione e tutela della salute; studiare la fattibilità della creazione di una mutua sanitaria finanziata dal reddito agricolo; contribuire a contrastare la povertà, lottando contro l’esodo dalle aree rurali. All’incontro di questa mattina in Provincia erano presenti anche l’antropologa Anna Vittoria Sarli, che collabora al progetto, e i genitori e la cugina di Lara Araldi, la giovane psicologa prematuramente scomparsa, socia di Mani e co-fondatrice del Centro Leuké, che ha dedicato la sua vita agli altri, rivolgendo un’attenzione particolare proprio alle giovani donne in difficoltà nei Paesi del Sud del mondo. “Continuiamo a sostenere questi progetti – ha affermato la mamma di Lara, Celestina – non solo perché era la volontà di nostra figlia ma anche perché ci teniamo molto. Progetti seri, che sono portati avanti con rigore e dedizione”. I progetti a Pire - La Provincia, in partnership con diverse associazioni di Parma, ha sostenuto diversi progetti a Pire, a partire da “Papà portami a scuola, mamma aiutami a restarci”, realizzato con le associazioni Mani e Feeda, che ha permesso a tante bambine africane di frequentare la scuola per un anno. Il progetto finanziava le spese di iscrizione, abbigliamento, libri, materiale scolastico delle migliori allieve del territorio, così da sostenere la scolarizzazione femminile. È stata costituita una piccola biblioteca multimediale nel Centro servizi “Musée de la femme”, un centro a sostegno della promozione del protagonismo delle donne, in cui sono state organizzate azioni di formazione. Inoltre, si è supportato l’empowerment femminile con interventi di sostegno alla produzione del reddito, in particolare l’avvio di micro imprese agricole, attraverso il progetto “Donne di Pire in movimento” co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna.