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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Novembre 2011 |
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RESISTENZA AI FARMACI ANTIMICROBICI: UN PIANO D´AZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN 12 PUNTI PER I PROSSIMI CINQUE ANNI |
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Bruxelles, 21 novembre 2011 – L´unione europea è confrontata a un problema sanitario di crescente gravità: ogni anno sono circa 25.000 i decessi causati da infezioni provocate da batteri resistenti ai farmaci, con un costo, in spese sanitarie e perdite di produttività, che si stima superiore a un miliardo e mezzo di euro . Il 17 novembre, alla vigilia della Giornata europea degli antibiotici, la Commissione europea ha presentato un ampio piano di lotta contro la resistenza agli antimicrobici, che si articola in 12 azioni concrete che saranno realizzate in stretta cooperazione con gli Stati membri. John Dalli, commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, ha dichiarato : "Dobbiamo agire rapidamente e con decisione se vogliamo che i farmaci antimicrobici restino un trattamento efficace contro le infezioni batteriche nell´uomo e negli animali. Le dodici azioni concrete per i prossimi cinque anni che oggi presentiamo potranno contribuire a limitare la propagazione della resistenza agli antimicrobicii e alla messa a punto di nuovi trattamenti antimicrobici. Perché questo programma possa essere realizzato con successo l´Unione europea, gli Stati membri, gli operatori della sanità, l´industria farmaceutica, gli allevatori e molti altri dovranno unire i loro sforzi". Máire Geoghegan Quinn, commissaria europea responsabile per la ricerca e l´innovazione, ha aggiunto: "È indispensabile sviluppare una nuova generazione di antibiotici in grado di debellare i batteri e altri agenti patogeni resistenti ai farmaci. Investire nella ricerca e nell´innovazione significa assicurare ai pazienti le migliori cure possibili. La Commissione coopera con l´industria e con gli Stati membri per fare di questi investimenti una priorità. Manterrà questo impegno anche nel quadro del futuro programma "Orizzonte 2020" di finanziamento della ricerca e dell´innovazione ". Una resistenza in aumento – europea - I dati pubblicati oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) indicano che in Europa la resistenza agli antibiotici "di ultima linea" è in aumento. Ad esempio, la resistenza agli agenti patogeni che sono spesso all´origine di polmoniti e di infezioni delle vie urinarie in ambiente ospedaliero si va accentuando in tutta l´Ue ed è ormai una realtà accertata in diversi paesi. Le grandi linee d ell´azione della Commissione - Il piano d´azione interessa sette settori nei quali è urgente intervenire: l´uso appropriato degli antimicrobici (nell´uomo e negli animali); la prevenzione delle infezioni microbiche e della loro propagazione; lo sviluppo di nuovi antimicrobici efficaci o di trattamenti alternativi; la cooperazione internazionale per arginare i rischi di aumento della resistenza agli antimicrobici; il miglioramento del monitoraggio in medicina umana e animale; la ricerca e l´innovazione; la comunicazione, l´educazione e la formazione. Le 12 azioni concrete proposte sono: sensibilizzare all´uso appropriato degli anti microbici; migliorare la legislazione europea nel campo dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati; formulare raccomandazioni per un uso prudente degli antimicrobici in medicina veterinaria e predisporre rapporti di follow-up; rafforzare l e misure di prevenzione e controllo delle infezioni nosocomiali; introdurre nella nuova legislazione veterinaria dell´Ue strumenti per rafforzare la prevenzione e il controllo delle infezioni negli animali; promuovere nuove forme di collaborazione che consentano di mettere a disposizione dei pazienti nuovi farmaci antimicrobici; condurre un´analisi dei fabbisogni di nuovi antibiotici in medicina veterinaria; sviluppare e/o rafforzare gli impegni multilaterali e bilaterali per la prevenzione e il controllo della resistenza agli antimicrobici; rafforzare i sistemi di sorveglianza della resistenza agli antimicrobici e del loro consumo in medicina umana; rafforzare i sistemi di sorveglianza della resistenza agli antimicrobici e del loro consumo in medicina veterinaria; rafforzare e coordinare le attività di ricerca; informare meglio il pubblico sulla questione della resistenza agli antimicrobici. Contesto - Gli antimicrobici comprendono gli antibiotici , medicinali essenziali per l´uomo e per gli animali, e possono essere utilizzati anche come disinfettanti, antisettici e prodotti per l´igiene . Hanno permesso di ridurre sensibilmente la pericolosità delle malattie infettive. Gli antibiotici sono uno strumento indispensabile in medicina e sono largamente impiegati nei trapianti e nelle chemioterapie. I batteri sono però diventati negli anni sempre più resistenti agli antibiotici. Questa resistenza si è manifestata nelle infezioni nosocomiali, nelle infezioni delle vie respiratorie, nelle meningiti, nelle malattie diarroiche e nelle infezioni trasmesse per via sessuale. I batteri resistenti possono essere trasmessi dagli animali all´uomo attraverso la catena alimentare o per contatto diretto. Fin dagli anni 90 , quando la resistenza agli antimicrobici è apparsa come una seria minaccia per la sanità pubblica, la Commissione ha preso varie iniziative nei settori della medicina umana e veterinaria, dell´alimentazione umana e animale e della ricerca scientifica. Il piano d´azione annunciato viene quindi ad aggiungersi a tutta una serie di misure già adottate dalla Commissione per far fronte a questo fenomeno. |
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RICERCATORI FINANZIATI DALL´UE USANO IL LIEVITO PER RICOSTRUIRE IL PUZZLE DEL SEQUENZIAMENTO DEL GENOMA UMANO |
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Bruxelles, 21 novembre 2011 - Attraverso l´analisi delle sequenze del genoma e utilizzando il lievito come modello, un team di ricercatori spagnoli ha fatto previsioni su come gli individui differiscono l´uno dall´altro. Il loro studio ha ricevuto una sovvenzione Starting Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer) del valore di 1,1 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). Scrivendo nella rivista Nature Genetics, i ricercatori sottolineano che le loro scoperte hanno implicazioni importanti per il futuro della medicina personalizzata. Se gli scienziati riescono a capire meglio quali sono i geni importanti per un particolare processo, allora sarà più facile fare previsioni accurate sulle caratteristiche biologiche di un determinato individuo. Tutti possediamo oltre 20.000 geni e in ciascuno di noi molte migliaia di questi geni sono portatori di mutazioni. Gli scienziati non sanno ancora che cosa succede quando la maggior parte dei geni umani sono alterati, il che significa che non possono ancora fare previsioni circa la salute umana basandosi sul sequenziamento del genoma. In pratica, ciò significa che per la maggior parte delle malattie umane comuni rimane ancora sconosciuto quali siano i geni importanti. Di conseguenza, uno scienziato non può stabilire se una persona svilupperà o meno una patologia basandosi sul sequenziamento del suo Dna. Per affrontare questo problema di petto e valutare se è possibile fare previsioni utili sulla biologia degli individui, i ricercatori spagnoli hanno condotto dei test sul lievito, una specie comunemente studiata come "organismo modello" da parte dei ricercatori di tutto il mondo. "Il punto chiave è che in un organismo modello possiamo verificare l´esattezza delle nostre previsioni. Riusciamo ad avere un´idea migliore dei geni che sono importanti per ogni processo e così siamo in grado di verificare se possiamo fare previsioni utili sulla biologia degli individui, ad esempio se sono sensibili a un determinato farmaco", dice Ben Lehner del Centro di regolazione genomica (Crg) di Barcellona, in Spagna. "Possiamo fare previsioni nel lievito e poi utilizzare un gran numero di esperimenti veloci ed economici per verificare se le previsioni sono esatte. Questo è molto importante: di essere in grado di verificare sperimentalmente il reale grado di affidabilità dei metodi di previsione". Il team ha valutato previsioni circa i fenotipi di 19 varietà di lievito. La prima sfida affrontata dai ricercatori spagnoli è stata quella di determinare quali dei circa 3.000 geni mutati in ogni organismo vengono in realtà alterati. Hanno quindi dovuto prevedere se ciascun individuo presentava potenziali anomalie per un particolare fenotipo, come la crescita in condizioni ambientali differenti. I risultati dello studio mostrano che sono necessarie almeno due condizioni per poter effettuare tali previsioni: una buona conoscenza di quali geni sono importanti per un fenotipo ed esperimenti effettuati su individui in condizioni controllate per valutare quanto siano accurate le previsioni. Dato che questo rimane difficile negli esseri umani, a causa delle molte variabili coinvolte e per il fatto che la maggior parte dei geni che influenzano fenotipi e malattie particolari rimangono non identificati, il team sottolinea l´importanza di effettuare ulteriori studi su organismi modello semplici come il lievito. "La cosa più importante è di avere una conoscenza approfondita dei geni che sono importanti per un particolare fenotipo. Non è possibile fare previsioni accurate se si conosce solo un sottoinsieme dei geni che sono importanti", dice un altro autore dello studio, Rob Jelier, anch´egli del Crg. "Tuttavia, abbiamo scoperto che, quando abbiamo una buona comprensione della funzione genica, possono essere effettuate previsioni molto accurate utilizzando un modello genetico sorprendentemente semplice. Ciò offre qualche speranza per il futuro della medicina personalizzata e predittiva nell´uomo". Per maggiori informazioni, visitare: Laboratorio europeo di biologia molecolare - Centro di regolazione genomica (Embl-crg): http://pasteur.Crg.es/portal/page/portal/internet/ |
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CONFERENZA SUL FUTURO DELLE TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE E LA MEDICINA, |
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Varsavia, 21 novembre 2011 - Il 24 e 25 novembre 2011 si terrà a Varsavia, in Polonia, una conferenza sul futuro delle tecnologie dell´informazione e la medicina. I recenti progressi tecnologici hanno permesso di compiere l´analisi delle proteine, chimiche e le sequenze di Dna dei pazienti in appena un paio d´ore. Sulla base di questi dati, i medici possono rapidamente suggerire terapie o consulenze individuali sui farmaci, i rischi per la salute, le conseguenze dei cambiamenti dello stile di vita, consigli per la dieta o misure di riabilitazione. Il progetto Itfom ("Information technology future of medicine"), finanziato dal Settimo programma quadro, ha cercato di usare la tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Tic) per rivoluzionare le cure sanitarie. Il progetto mira a creare un modello informatico, un "paziente virtuale", attraverso lo sviluppo di modelli generali di percorsi e tessuti umani, e in ultima analisi, dell´intero essere umano. La conferenza presenterà i risultati e i raggiungimenti degli ultimi sei mesi. L´evento sarà anche un forum per discussioni bilaterali tra tutte le parti interessate, rappresentanti della Commissione europea, le agenzie di finanziamento nazionali e altri. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Itfom.eu/ |
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INAUGURAZIONE DELLA PET-TAC A LUCCA: IN SANITÀ SI CONTINUA A INVESTIRE |
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Lucca, 21 novembre 2011 – “Sono contenta di essere qui a Lucca per presentare alla comunità questo importante strumento. La Pet-tac che inauguriamo oggi è la conferma della nostra strategia sanitaria: nel triennio 2011-2013 la Regione investirà un miliardo e 200 milioni in tecnologia sanitaria e nuovi ospedali, e questo rappresenta una garanzia assoluta per i nostri cittadini e una maniera per mantenere un’alta qualità dei servizi”. E’ quanto ha detto l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, che il 17 novembre, nel reparto di Medicina nucleare dell’ospedale Campo di Marte di Lucca, ha inaugurato la nuova Pet-tac, attiva da poche settimane. Erano con lei il direttore della Asl 2 di Lucca Oreste Tavanti, il presidente della Commissione sanità del Consiglio Regionale Marco Remaschi, il presidente della Conferenza dei sindaci Giorgio Del Ghingaro, il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, il vicesindaco di Lucca Angelo Monticelli. “Agli investimenti – ha aggiunto l’assessore - dobbiamo però unire la capacità di riorganizzare dove possibile, e il “coraggio” di usare le macchine quando serve. E’ fondamentale lavorare sull’appropriatezza, perché non è giustificato dal punto di vista sanitario, ad esempio, un aumento del 17% in un anno del numero di esami di risonanza magnetica (e in questo 2011 siamo già ad un ulteriore 7% in più). E’ necessario un patto tra aziende sanitarie, professionisti, territorio e cittadini”. Il direttore della Asl 2 di Lucca Oreste Tavanti ha ricordato che inizialmente era stato ipotizzato di installare l’apparecchiatura nel nuovo ospedale di Lucca, che sarà operativo nel 2013, ma, d’accordo con la Regione, la Asl 2 ha deciso di anticipare i tempi per l’arrivo del macchinario, con un investimento di oltre 2 milioni di euro, anche per l’importante lavoro integrato che può essere effettuato con la Tomoterapia, altro importante strumento presente al Campo di Marte. |
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UNA RIVOLUZIONARIA TERAPIA PER LE MALATTIE DELLA PELLE: NON A BASE DI FARMACI, BENSÌ DI UNO SPECIALE TESSUTO ANTIBATTERICO IN COTONE, CHE ELIMINA GLI ATTRITI, NON ASSORBE CREME E UNGUENTI E CONSENTE ALL’EPIDERMIDE DI RESPIRARE.
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Lecce, 21 novembre 2011 - Ricercatori dell’Università di Porto hanno messo a punto una stoffa per indumenti e pigiami che dovrebbe avere effetti terapeutici che Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” ritiene utile riportare all’attenzione dell’opinione pubblica. Secondo gli esperti Lusitani è una delle più importanti novità terapeutiche in materia di malattie della pelle destinata a chi soffre di infiammazioni croniche sulla cute, cose frequenti nei neonati e negli adolescenti. Queste infermità possono causare allergie, periniti ed asma ed adesso vi è una soluzione. I risultati hanno portato ad un drastico abbassamento della proliferazione dei batteri sulla pelle con conseguente diminuzione del prurito, di una migliore qualità del sonno, di una migliore qualità della vita con l’abbassamento per i soggetti interessati, delle dosi degli antistaminici e degli antinfiammatori da assumere. Non si tratta né di farmaci, né di radiazioni, bensì di un tessuto ipertecnologico, scientificamente sperimentato da tre anni con successo nel corso di alcuni trial clinici, un prodotto assolutamente naturale. La stoffa è stata concepita anche con gusci di gamberetti. E’ il primo al mondo che i pazienti di questa penosa e diffusa patologia possono indossare senza problemi, ricavandone per di più benefici fisici e psicologici. Un tessuto così particolare da aver efficacia anche nel trattamento di varie dermatiti. Cotone, lana, seta, ossia i normali tessuti, producono difatti attriti cutanei che portano in generale all’aggravarsi della patologia. Assorbendo creme e oli terapeutici, sono anche causa costante di sensibile disagio. Come noto, le malattie della pelle sono patologie infiammatorie, a decorso cronico-recidivante, che in Italia colpiscono 5 milioni di persone e nel mondo alcune ventina. Le limitazioni funzionali legate ad alcune localizzazioni (ad esempio, volto, mani e piedi), il possibile coinvolgimento delle articolazioni e il disagio estetico causato dalle lesioni sulla pelle possono determinare pesanti ripercussioni sulla qualità della vita. Grazie al nuovo tessuto, tutti i pazienti fin qui coinvolti hanno segnalato un sensibile sollievo della pelle malata e un evidente miglioramento della qualità della vita, con una generale sensazione di benessere e influssi positivi anche sulla vita di relazione. |
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PIANO SANITARIO: GIUNTA REGIONALE MARCHE APPROVA EMENDAMENTI. |
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Ancona, 21 novembre 2011 - La giunta presieduta dal presidente della Regione Gian Mario Spacca si e` riunita il 17 novembre con il presidente della Commissione Sanita` in consiglio Francesco Comi e il direttore del Dipartimento Salute Carmine Ruta per apportare emendamenti al testo del piano sanitario. ´Gli emendamenti ´ dice il presidente Spacca - ribadiscono la necessita` della funzione di programmazione per migliorare e qualificare il governo della sanita` regionale ed evidenziano come il modello di organizzazione non ritorni in discussione perche` gia` definito con legge regionale. Alla luce della complessa situazione nazionale e del confronto che si sta svolgendo in questi mesi con le parti sociali la giunta ha ritenuto opportuno sottolineare meglio alcuni punti fermi e indirizzi del Piano sanitario approvato nel luglio scorso. Nel segno del confronto e della collaborazione sempre ricercati dal governo regionale, poniamo la massima attenzione ai contributi e alle indicazioni delle forze sociali´. In questo senso sono stati definiti alcuni emendamenti. ´E´ stato evidenziato ´ sottolinea l´assessore regionale alla Salute Almerino Mezzolani - che si procedera` alla formulazione degli studi di fattibilita` e dei progetti di investimento strutturali in coerenza con le disponibilita` finanziarie che saranno erogate dal Ministero della Salute attraverso gli accordi di programma. Un altro emendamento conferma inoltre pienamente la vigente legge regionale in merito ai modelli organizzativi del sistema sociosanitario´. Il piano sanitario regionale, che approdera` a dicembre nell´aula consiliare, si propone di salvaguardare un percorso virtuoso che ha portato le Marche ai primi posti in Italia per qualita` dei servizi ai cittadini ed equilibrio dei conti. Di fronte al pesante taglio dei trasferimenti nazionali 2011, questo obiettivo va assolutamente centrato anche per evitare il commissariamento, con la conseguente perdita di autonomia, processo che sta interessando la gran parte delle Regioni italiane compreso il Veneto. |
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VENDOLA CHIEDE SOSPENSIONE BANDO SAN RAFFAELE DEL MEDITERRANEO |
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Bari, 21 novembre 2011 - “Sospendere il bando per il concorso di idee per l’acquisizione del progetto definitivo finalizzato alla successiva realizzazione dell’ospedale San Raffaele del Mediterraneo e, ove ne ricorrano i presupposti, ritirarlo”. Lo ha chiesto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in una lettera inviata il 16 novembre al sindaco di Taranto Ippazio Stefàno e al Presidente della Fondazione San Raffaele del Mediterraneo Vittorio Dell’atti. La sospensione, “nello spirito di cooperazione tra istituzioni”, è stata chiesta perchè il Servizio urbanistica regionale dell’Assessorato alla Qualità del territorio (nell’ambito del procedimento per il perfezionamento della variante urbanistica propedeutica alla realizzazione del nuovo ospedale) ha riscontrato una incongruità tra quanto rilevato dal Corpo Forestale dello Stato e quanto invece attestato nella perizia tecnica del Comune di Taranto in merito alle aree percose dal fuoco. Alcune particelle interessate dalla variante urbanistica sarebbero state infatti percorse dal fuoco nel corso degli eventi calamitosi del 2006 e del 2009 ma nonostante ciò, e a seguito della perizia tecnica del Comune, sarebbero state ritenute non assoggettabili alla legge in materia (la 353 del 2000 secondo la quale ricordiamo non si può costruire per un determinato periodo e neanche modificare la destinazione d’uso). Pe legge il Comune di Taranto, nella individuazione delle aree percorse dal fuco avrebbe dovuto avvalersi “anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato”. Nello specifico invece emerge che “l’istruttoria comunale sia stata condotta non confrontando i rilievi che il Corpo forestale dello Stato ha compiuto successivamente agli eventi calamitosi del 2006 e del 2009”, rilievi che contenevano naturalmente le particelle in questione. Inoltre nel percorso di approvazione del catasto delle aree boscate e su altre problematiche ambientali, vi sono prescrizioni non ancora evase dalla Vas (Valutazione ambientale strategica). “Sarebbe, quindi, ragionevole – ha concluso Vendola - che il Comune approfondisca quanto emerso dall’istruttoria regionale onde garantire piena legittimità al procedimento di variante urbanistica”. |
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TRAPIANTI: LANCIATA DAL VENETO CAMPAGNA “DAI TEMPO ALLA VITA” CON SMS SOLIDALE 45507. COLETTO: “ANCHE DA UN CELLULARE UN GESTO D’AMORE” |
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Padova, 21 novembre 2011 - “Dai tempo alla vita”. E’ questo il titolo di una campagna di sensibilizzazione e raccolta di fondi con l’sms solidale 45507 attivo dal 20 novembre al 10 dicembre su pressoché tutti gli operatori di telefonia mobile nazionali, per sostenere tre importanti progetti di ricerca contro il rigetto cronico, un problema con il quale hanno a che fare molti trapiantati e che porta alla perdita della funzionalità dell’organo anche dopo molti anni dall’intervento, con una percentuale di circa il 50% a 15 anni dall’intervento. L’iniziativa parte dal Veneto per l’impegno della Federazione Italiana Trapianti d’Organo e di Tessuti – Fitot ed è stata presentata oggi a Padova, nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il presidente di Fitot Pilade Riello, il direttore del coordinamento regionale trapianti Francesco Calabrò, la consigliera nazionale dell’Aido Maria Grazia Bettiol il presidente dell’associazione dei farmacisti veneti Federfarma Marco Bacchini. I progetti di ricerca, che coinvolgono 8 centri italiani e due statunitensi, sono portati avanti dal Consorzio per la Ricerca sul Trapianto di Organi, Tessuti, Cellule e Medicina rigenerativa – Corit – che era rappresentato dal direttore scientifico Emanuele Cozzi e che costituisce la struttura dedicata alla ricerca di Fitot. “Donare un organo è un estremo gesto d’amore – ha sottolineato Coletto – uno piccolo ma di enorme importanza può essere anche digitare 45507 sul proprio cellulare. Mi auguro davvero che i veneti e tutti gli italiani possano fare questo minimo sacrificio grazie al quale ognuno potrà dire di aver contribuito a regalare altri anni di vita a chi è stato meno fortunato”. “Tutti sanno quanto sono lunghe le liste d’attesa per un trapianto – ha aggiunto Coletto – e tutti possono rendersi conto della straordinaria importanza di far sì che un organo, una volta trapiantato, possa essere efficiente molto a lungo”. Testimoni della campagna sono 7 persone trapiantate (il piccolo Tommaso, Federico, Cristina, Giovanna, Stefano, Luigi e Natascia) che, in un toccante video proiettato oggi, raccontano la loro difficile esperienza e la loro gioia per una vita ritrovata dopo il trapianto. Materiali e informazioni approfondite sono reperibili al sito www.Daitempoallavita.it e su www.Facebook.com/fitot.trapianti. La campagna scenderà in campo anche in tutte le strutture sanitarie venete, nelle farmacie aderenti a Federfarma e in 9 grandi centri commerciali in tutte le province: Emisfero a Belluno, Emisfero Trebaseleghe a Padova, La Fattoria a Rovigo, I Giardini del Sole a Treviso, Valecenter a Marcon-venezia, La Grande Mela e Le Corti Venete a Verona, Il Palladio e Le Piramidi a Vicenza. Il 26 novembre ed il 3 dicembre entreranno in campo anche i Centri Commerciali Emisfero e gli Ipermercati Famila del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Banca Antonveneta distribuirà i materiali nei suoi 400 sportelli in Veneto. Il Venezia calcio a 5 scenderà in campo indossando le magliette Fitot nelle partite di campionato del 29 novembre e 3 dicembre. |
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SANITÀ; LABORATORIO A VILLA UMBRA: BENE MODELLO UMBRO, CONTINUA IMPEGNO SU CONTROLLO DELLA SPESA ED EFFICIENZA |
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Perugia, 21 novembre 2011 - "L´umbria si presenta a questo corso come Regione virtuosa con dati positivi e conti in ordine, ma ciò non ci esime dall´impegnarci a mantenere e a rinnovare il nostro modello di sanità affinché, nonostante il taglio di risorse operato a livello nazionale, il sistema sanitario umbro confermi la qualità delle prestazioni e dei servizi offerti ai cittadini": lo ha detto l´assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, inaugurando, il 17 novembre, il laboratorio su "il controllo della spesa sanitaria nelle Regioni italiane" organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica a Villa Umbra. "Proprio grazie a queste caratteristiche - ha aggiunto l´assessore - l´Umbria è stata individuata come Regione benchmark. L´attuale situazione ci impone però di impegnarci ancora di più sul controllo della spesa e sul fronte dell´efficienza in sanità. Da qui l´importanza del corso promosso a Villa Umbra, in quanto ci aiuta a meglio focalizzare strategie che possono essere risolutive in un momento economico, finanziario e culturale così difficile per Italia e Europa. Negli incontri che su diversi aspetti della sanità si svolgeranno fra novembre e dicembre fra le Regioni coinvolte nell´iniziativa - ha concluso l´assessore, potremmo trarre reciproci vantaggi derivanti dalla circolarità di misure, fatti ed esperienze professionali". Aprendo i lavori del laboratorio Alberto Naticchioni, Amministratore unico della Scuola, ha ricordato come "l´iniziativa formativa ha preso il via a conclusione del corso indirizzato ai direttori generali. Fu in quella occasione - ricorda Naticchioni - che l´assessore Tomassoni suggerì di promuovere un´attività che consentisse di mettere in rete le esperienze positive della gestione economica e finanziaria delle Regioni in materia sanitaria. Da qui è partito il progetto per il quale - ha aggiunto Naticchioni - ci siamo avvalsi della collaborazione e del coordinamento scientifico del professor Niccolò Persiani. A questo primo appuntamento hanno già aderito le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Basilicata, Molise, Lazio ed Abruzzo, ma il nostro obiettivo è di accrescere il numero di adesioni. Lavoreremo affinché l´iniziativa si trasformi in un appuntamento annuale". A conclusione dell´intervento l´Amministratore unico ha ricordato che anche l´attuale ministro della Sanità, Renato Balduzzi, è stato tra i docenti di Villa Umbra. |
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SALUTE: DA AIFA 550.000 € A FVG PER PROGETTI DI FARMACOVIGILANZA |
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Trieste, 21 novembre 2011 - L´agenzia italiana del Farmaco (Aifa) ha finanziato con oltre 550 mila euro nove progetti che affrontano aspetti particolarmente rilevanti in tema di uso sicuro dei medicinali: dalle ricerche sugli effetti collaterali di nuovi farmaci oncologici, a studi rivolti alla popolazione pediatrica, a pazienti con gravi cerebrolesioni, ad anziani sottoposti a politerapie. Tutti i progetti sono condotti da Enti del servizio sanitario regionale: le Aziende 1, 4, 5 e 6, il Burlo, l´ospedale di Udine. Lo schema di convenzione tra Aifa e Regione, in base al quale sarà erogato il contributo, è stato approvato oggi dalla Giunta regionale, riunita a Trieste. L´aifa finanzierà inoltre un progetto congiuntamente proposto da Veneto e Friuli Venezia Giulia, che vedrà il coinvolgimento attivo delle farmacie nella sensibilizzazione e nell´educazione dei cittadini sull´impiego sicuro dei medicinali. Le farmacie infatti, quale importante presidio sanitario presente capillarmente sul territorio, si sono rese disponibili a collaborare per invitare i cittadini a segnalare eventuali effetti collaterali rilevati nell´impiego quotidiano dei medicinali e nel farne un uso sicuro ed appropriato. |
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SANITÀ: CRONICITÀ SFIDA PER FUTURO NECESSARI REPARTI PER CURE PAZIENTI SUB ACUTI |
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Milano, 21 novembre 2011 - Sono la cura della cronicità e lo sviluppo delle funzione territoriali degli ospedali due tra le sfide più importanti per il futuro della sanità lombarda e non solo. Lo ha sottolineato il 18 novembre l´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani intervenendo al convegno ´Federalismo in Sanità: il fabbisogno diagnostico terapeutico espresso nel territorio indirizza il finanziamento per la salute del cittadino sulla base dei costi standard´. L´incontro, ospitato nell´auditorium Gaber del Palazzo Pirelli, è stato organizzato dall´Accademia Nazionale di Medicina, in collaborazione con le Regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sub Acuti - "Vanno realizzate - ha detto Bresciani - delle corsie per i pazienti sub acuti che invece in questo momento sono curati nei reparti per acuti". "Noi vogliamo che i sub acuti - ha aggiunto l´assessore - stiano in un´area ben precisa dove abbiano una monitorizzazione dei dati accurata che oggi non hanno ancora, che consenta una stabilizzazione rapida in modo da permettere ai pazienti di rivolgersi poi alle cure per cronici che abbiamo organizzato sul territorio, nell´ambito della multidisciplinarietà garantita dall´associazione tra medici di medicina generale e specialisti". Sono già 800 i letti per sub acuti attivati in Lombardia; l´obiettivo è di arrivare a 1.200. Cronici - Secondo i dati riferiti dallo stesso Bresciani, oggi il 36% dei cronici sta nelle aree per acuti ("questo non è appropriato") e la Regione spende il 70% delle risorse per le cure territoriali negli ultimi 10 anni di vita delle persone. Con l´avvio della sperimentazione in 5 Asl (Milano, Milano 2, Bergamo, Como, Lecco) dei Cronic Related Gruop (Creg), una innovativa modalità di presa in carico dei cronici che coinvolge i diversi soggetti coinvolti nelle attività di cura, oggi sono 126.000 i pazienti sotto osservazione. "Le patologie di cui soffrono questi pazienti - ha osservato Bresciani - sono nella gran parte dei casi multiple per cui devono intervenire delle modificazioni nel rapporto di diagnosi e di cura. Ci vuole multidisciplinarietà, cioè specialisti di diverse discipline devono collaborare. Non è più possibile pensare che un medico solista possa essere tuttologo. Di conseguenza l´associazionismo tra i medici di medicina generale, che garantiscono la continuità delle cure, e gli specialisti è oggi il modello ideale. Oggi ci sono oltre 120.000 malati cronici cui questo modello è applicato sperimentalmente ma l´obiettivo è allargare questa modalità all´intero territorio". Allenze - Sull´alleanza con le altre Regioni, Bresciani ha ricordato che Lombardia, Veneto e Friuli sono sulla stessa piattaforma di sviluppo tecnologico sanitario: "Cominciamo a disegnare l´Europa delle Regioni sanitarie, confrontando le nostre eccellenze e crescendo insieme per essere protagonisti in Europa a caccia di finanziamenti, per dare alle nostre università possibilità in più di fare ricerca". "Questo significa - ha concluso Bresciani - posti di lavoro per i nostri ricercatori". |
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PROTOCOLLO PER LA FISIOTERAPIA DI MONTAGNA |
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Aosta, 21 novembre 2011 - L’assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali Albert Lanièce ha partecipato martedì 15 novembre 2011 a Courmayeur presso il Centro Sportivo Esercito, alla presentazione del protocollo d’intesa Studi fisioterapici di Montagna. L’atto d’impegno sottoscritto da Fisioterapisti e Consulenti multidisciplinari in ambito sportivo–medico–riabilitativo, e residenti o con sede dello studio libero-professionale in Valle d’Aosta è nato quest’ anno in Valle d’Aosta per promuovere all’interno del territorio regionale la professione del fisioterapista, implementare la gestione multidisciplinare dei casi clinici, favorire una pratica clinica basata sulle prove di efficacia scientifica, sviluppare rapporti con gli enti istituzionali e tutelare i cittadini in ambito riabilitativo. «L’incontro è stato motivo di soddisfazione – conclude l’Assessore Lanièce -. L’iniziativa ha trovato la giusta modalità per perseguire gli obiettivi inerenti i rapporti tra la realtà dei fisioterapisti valdostani, gli enti, le istituzioni e la tutela del cittadino. Con i fisioterapisti intervenuti si è pensato poi di organizzare per il 2012 un incontro pubblico di presentazione del progetto al fine di illustrare le competenze delle varie figure professionale riabilitative presenti su tutto il territorio regionale». Oltre alla presenza dell’Assessore regionale Albert Lanièce e al Tenente Colonnello Marco Mosso, hanno preso la parola il dott. Lorenzo Visconti Fisioterapista di La Salle docente presso le Università di Genova e di Siena che ha presentato il protocollo di intesa e Luigi Devizzi, Fisioterapista presso il Centro Sportivo Esercito di Courmayeur e la Nazionale Italiana di snowboard che ha tenuto una lezione sulla gestione multidisciplinare delle problematiche di overtraining. Alla fine della serata gli aderenti al protocollo di intesa (20 fisioterapisti quest’ anno), sono stati omaggiati di una targa da esporre nei propri studi per identificare e distinguere dalla pratica abusiva della professione gli aderenti al progetto. Un bel modo perché la clientela in ambito regionale possa facilmente distinguere un fisioterapista titolato da un abusivo. I fisioterapisti che volessero aderire al protocollo di Intesa possono farlo gratuitamente inviando una mail con le proprie generalità e allegato titolo di studio a info@fisio-sfm.Com il documento potrà essere firmato durante le riunioni degli aderenti che si tengono mensilmente e di cui verrà data informativa tramite e-mail. |
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FVG, GIUNTA: DIMISSIONI KOSIC, TONDO RISERVA A SÈ SETTORE SALUTE |
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Trieste, 21 novembre 2011 - Il presidente della Regione Renzo Tondo ha informato il 18 novembre formalmente la Giunta regionale che l´assessore alla Salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali Vladimir Kosic ha rassegnato le dimissioni dall´incarico. "Alla luce delle motivazioni rappresentate - ha detto il presidente - ho ritenuto opportuno, seppur con rammarico, accettarle". Tondo ha riferito alla Giunta di aver espresso al collega Kosic "il ringraziamento per la preziosa collaborazione prestata, con spirito di servizio, a favore dell´intera comunità regionale, svolgendo il proprio compito con grande impegno, dedizione, competenza e sensibilità". Il presidente Tondo ha quindi comunicato che intende riservare a se stesso la trattazione delle materie di competenza della direzione centrale Salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali. |
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SHANGHAI: SIMPOSIO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE SUL FUTURO DELL’IMAGING |
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diagnostico, Shanghai 21novembre 2011 - Con un Simposio scientifico internazionale sul futuro dell’Imaging diagnostico, un evento culturale dedicato allo stile di vita italiano e un programma biennale di 10 borse di studio destinato a giovani radiologi cinesi, il Gruppo Bracco, multinazionale della salute che opera in 90 Paesi del mondo e ha un fatturato di oltre un miliardo di euro e 3 mila dipendenti, ha celebrato a Shanghai i 10 anni di vita di Bracco Sine. “La società è una Joint Venture di grande successo di cui noi e i nostri partner cinesi siamo davvero molto orgogliosi”, commenta Diana Bracco, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo. “Siamo venuti in questo grande Paese tanti anni fa, quando pochi italiani lo facevano e abbiamo creduto e investito nella Cina alla cui crescita siamo onorati di contribuire. Così come siamo onorati di fornire ai pazienti e ai medici cinesi delle procedure diagnostiche e delle soluzioni sempre più efficaci”. Bracco Sine, società controllata al 70% dal Gruppo Bracco, nel corso degli anni è cresciuta in modo tumultuoso, passando dai 20 dipendenti del 2001 agli oltre 230 di oggi, quadruplicando la capacità produttiva degli impianti di Pudong e conquistando importanti quote del mercato cinese dei mezzi di contrasto che registra una crescita annua del 20%. “Questi risultati straordinari sono dovuti alla qualità dei nostri prodotti, ma anche al fatto che Bracco in Cina ha saputo costruire solidi e duraturi rapporti con il mondo scientifico, accademico e ospedaliero”, spiega Fulvio Renoldi Bracco, alla guida di Bracco Imaging, società che grazie a continui investimenti in ricerca e sviluppo, è ormai diventata uno dei leader mondiali della diagnostica per immagini ed è una delle poche aziende italiane ad avere alte quote di mercato in tanti Paesi tecnologicamente all’avanguardia: dagli Stati Uniti alla Cina, dal Giappone alla Germania. “Negli ultimi quattro anni”, spiega Fulvio Renoldi Bracco, “abbiamo, ad esempio, organizzato ben 40 seminari di formazione in diverse città cinesi sui temi della diagnostica per immagini e proprio oggi, in occasione del decimo anniversario della nascita di Bracco Sine, abbiamo ufficialmente annunciato che la Fondazione Bracco ha deciso di offrire 10 borse di studio per giovani medici cinesi di età compresa tra i 25 e 34 anni, con l’obiettivo di contribuire alla formazione più aggiornata e scientificamente all’avanguardia dei radiologi cinesi del futuro”. L’iniziativa sarà realizzata con la collaborazione della Società Cinese di Radiologia (Crs), che supporterà la Fondazione Bracco nella selezione degli studenti più meritevoli e nell’individuazione delle tematiche di specializzazione da approfondire durante il soggiorno in Italia. Il programma, che fa parte del Young People Project della Fondazione Bracco, offrirà un semestre di specializzazione in Radiologia presso strutture ospedaliere e universitarie italiane di eccellenza e garantirà a ogni borsista un Mentor che gli fornirà una guida scientifica e consigli tecnici durante i 6 mesi di permanenza in Italia. |
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TRAPIANTI: LANCIATA DAL VENETO CAMPAGNA “DAI TEMPO ALLA VITA” CON SMS SOLIDALE 45507. COLETTO: “ANCHE DA UN CELLULARE UN GESTO D’AMORE” |
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Padova, 21 novembre 2011 - “Dai tempo alla vita”. E’ questo il titolo di una campagna di sensibilizzazione e raccolta di fondi con l’sms solidale 45507 attivo dal 20 novembre al 10 dicembre su pressoché tutti gli operatori di telefonia mobile nazionali, per sostenere tre importanti progetti di ricerca contro il rigetto cronico, un problema con il quale hanno a che fare molti trapiantati e che porta alla perdita della funzionalità dell’organo anche dopo molti anni dall’intervento, con una percentuale di circa il 50% a 15 anni dall’intervento. L’iniziativa parte dal Veneto per l’impegno della Federazione Italiana Trapianti d’Organo e di Tessuti – Fitot ed è stata presentata oggi a Padova, nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il presidente di Fitot Pilade Riello, il direttore del coordinamento regionale trapianti Francesco Calabrò, la consigliera nazionale dell’Aido Maria Grazia Bettiol il presidente dell’associazione dei farmacisti veneti Federfarma Marco Bacchini. I progetti di ricerca, che coinvolgono 8 centri italiani e due statunitensi, sono portati avanti dal Consorzio per la Ricerca sul Trapianto di Organi, Tessuti, Cellule e Medicina rigenerativa – Corit – che era rappresentato dal direttore scientifico Emanuele Cozzi e che costituisce la struttura dedicata alla ricerca di Fitot. “Donare un organo è un estremo gesto d’amore – ha sottolineato Coletto – uno piccolo ma di enorme importanza può essere anche digitare 45507 sul proprio cellulare. Mi auguro davvero che i veneti e tutti gli italiani possano fare questo minimo sacrificio grazie al quale ognuno potrà dire di aver contribuito a regalare altri anni di vita a chi è stato meno fortunato”. “Tutti sanno quanto sono lunghe le liste d’attesa per un trapianto – ha aggiunto Coletto – e tutti possono rendersi conto della straordinaria importanza di far sì che un organo, una volta trapiantato, possa essere efficiente molto a lungo”. Testimoni della campagna sono 7 persone trapiantate (il piccolo Tommaso, Federico, Cristina, Giovanna, Stefano, Luigi e Natascia) che, in un toccante video proiettato oggi, raccontano la loro difficile esperienza e la loro gioia per una vita ritrovata dopo il trapianto. Materiali e informazioni approfondite sono reperibili al sito www.Daitempoallavita.it e su www.Facebook.com/fitot.trapianti . La campagna scenderà in campo anche in tutte le strutture sanitarie venete, nelle farmacie aderenti a Federfarma e in 9 grandi centri commerciali in tutte le province: Emisfero a Belluno, Emisfero Trebaseleghe a Padova, La Fattoria a Rovigo, I Giardini del Sole a Treviso, Valecenter a Marcon-venezia, La Grande Mela e Le Corti Venete a Verona, Il Palladio e Le Piramidi a Vicenza. Il 26 novembre ed il 3 dicembre entreranno in campo anche i Centri Commerciali Emisfero e gli Ipermercati Famila del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Banca Antonveneta distribuirà i materiali nei suoi 400 sportelli in Veneto. Il Venezia calcio a 5 scenderà in campo indossando le magliette Fitot nelle partite di campionato del 29 novembre e 3 dicembre. |
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PARKSCREEN VINCE 100 MILA EURO, L´EDIZIONE 2011 DI WORKING CAPITAL PNI |
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Trieste, 21 novembre 2011 - Parkscreen, il progetto della Sissa di Trieste di un test diagnostico della malattia di Parkinson, è salito sul gradino più alto del podio dell’edizione 2011 di Working Capital Pni per la sezione Bio&nanotech, conquistando il premio da 100 mila euro. La finale si è svolta oggi pomeriggio a Torino. "Si conferma ancora una volta il valore dell´attività di ricerca della Sissa - commenta con entusiasmo il direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Guido Martinelli-. Parkscreen, che si era aggiudicato il primo premio da 10.000 euro alla finale regionale di Startcup Friuli Venezia Giulia 2011, il 23 settembre scorso a Udine, ha ottenuto questo importante riconoscimento a livello nazionale: una grande soddisfazione per noi e per tutta la comunità scientifica della regione". Parkscreen è il progetto del laboratorio di neurogenomica della Sissa in collaborazione con l´Università degli Studi di Trieste (Clinica neurologica dell’Azienda Ospedaliero-universitaria “Ospedali Riuniti di Trieste”). Propone un test diagnostico della malattia di Parkinson, basato sull’analisi dell’espressione genica nel sangue, che verrà effettuato in esclusiva da un laboratorio di diagnostica genomica istituito ad hoc dai proponenti. Il test di biologia molecolare si propone di offrire al medico uno strumento per una diagnosi il più possibile precoce della malattia di Parkinson. L’invenzione è stata realizzata grazie all’attività di ricerca svolta dai promotori di Parkscreen nei laboratori della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati diretti dal professor Stefano Gustincich, in collaborazione con la Clinica neurologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Ospedali Riuniti di Trieste” diretta da Gilberto Pizzolato, professore della facoltà di medicina dell´Università di Trieste. Parkscreen potrà essere utilizzato anche dalle industrie farmaceutiche per ottimizzare trial clinici di nuove soluzioni terapeutiche in soggetti nei primi stadi della malattia o, addirittura, presintomatici: rappresenta infatti una soluzione innovativa per la valutazione dell’efficacia di nuovi trattamenti farmacologici. La comparazione del test rispetto alle poche metodiche attualmente disponibili sul mercato ne mette in evidenza la capacita di identificare la malattia in fase precoce, a un costo decisamente modesto, e senza dover intervenire con sistemi invasivi. Va sottolineato che l’unico esame attualmente impiegato in clinica utilizza traccianti radioattivi ed è molto costoso. Ulteriori dettagli qui: http://www.Workingcapital.telecomitalia.it/2011/11/i-vincitori-del-tour-dei-mille-si-chiude-il-sipario-sull%e2%80%99edizione-2011-di-working-capital-pni-appuntamento-al-2012/ |
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PRESIDENTE UMBRIA MARINI A CELEBRAZIONI SERAFICO ASSISI: “SANITÀ E WELFARE AL PRIMO POSTO RICHIESTE REGIONI A PRESIDENTE CONSIGLIO MONTI” |
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Assisi, 21 novembre 2011 - "Al primo posto dell´agenda che presenteremo nell´incontro con il nuovo presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti ci sarà la grande questione della sanità e del welfare. Siamo convinti che, pur in una situazione complessa dell´economia e della finanza pubblica, non vada smantellata la rete dei servizi alla persona, né che si possa considerare la spesa pubblica in questo settore una spesa improduttiva". Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, portando il suo saluto il 17 novembre alle celebrazioni per 140 anni dalla fondazione dell´Istituto Serafico di Assisi, riferendosi al prossimo incontro che il presidente Monti avrà con tutte le Regioni italiane. "Con questo Governo, come con tutti i Governi, ci sarà da parte nostra leale collaborazione istituzionale - ha sottolineato - perché, come abbiamo sempre detto, le Regioni sono una parte del governo del Paese e non una controparte. Ho apprezzato moltissimo - ha aggiunto - le parole del presidente Monti nel suo richiamo alla cooperazione tra Governo e Regioni nell´interesse generale del Paese, così come è particolarmente importante e apprezzabile la decisione di assumere al momento anche le deleghe relative agli affari regionali". La presidente Marini ha quindi rivolto il suo saluto a tutti i presenti alla cerimonia e soprattutto agli ospiti e al personale che opera al Serafico: "Gli eccellenti risultati raggiunti in questo Istituto per garantire la qualità della vita a persone con gravi disabilità - ha affermato - rappresentano il modo migliore per festeggiare i 140 anni dalla fondazione. L´obiettivo della qualità della vita di quanti sono portatori di varie disabilità - ha proseguito - ha caratterizzato fin dalla sua nascita l´attività del Serafico che oggi, per la qualità dell´assistenza e dei percorsi formativi, è importante punto di riferimento in tutto il Paese". Nel ricordare l´epoca in cui fu fondato, la presidente, riferendosi alla quasi concomitanza con la nascita dello Stato nazionale, ha definito l´Istituto "la prima dorsale di quello che oggi noi chiamiamo il sistema del welfare. La storia del Serafico ci racconta come, già dalla sua fondazione, si è operato secondo una visione moderna e anticipatrice rispetto al modo di rapportarsi con quanti hanno gravi disabilità". Infine, la presidente Marini nel confermare l´attenzione da sempre rivolta dalla Regione Umbria alle attività del Serafico, ha ricordato come esso sia ormai parte integrante del modello sanitario regionale e nazionale. |
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L’ARTE PUBBLICA NEL ‘900 IL MITO DELL’UOMO NUOVO ROMA: “L’UOMO FUTURISTA” APPUNTAMENTO CON LA PROF. CLUDIA SALARIS |
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Roma, 21 novembre 2011 - Mercoledì 23 novembre 2011 alle ore 18,00 terzo incontro de “L’arte Pubblica Nel ‘900. Il mito dell’uomo nuovo”, organizzati dal Fai - Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Roma, in collaborazione con il Maxxi, Museo nazionale delle arti del Xxi secolo con la prof. Claudia Salaris, Storica delle Avanguardie. Titolo dell’incontro “L’uomo futurista” con la prof. Claudia Salaris che così presenta in suo intervento: “All’inizio del Novecento, mentre la modernità celebra i suoi fasti all’insegna del razionalismo positivistico, il Futurismo irrompe per esaltare gli istinti e il conflitto permanente. Questa rivolta dai tratti prometeici è globale, estetica e morale, e assume il carattere di un credo laico, legato al mito della macchina. Nato nel 1909 come scuola letteraria per iniziativa del poeta Filippo Tommaso Marinetti, il Futurismo per gradi investe tutti i campi della creazione artistica (letteratura, pittura, scultura, teatro, musica, architettura, cinema, danza), sfociando al di là dell’estetica nei più diversi ambiti (politica, scienza, economia, ruolo della donna e via dicendo). Il progetto ambizioso della «ricostruzione futurista dell’universo»» ruota attorno all’uomo nuovo, la cui psicologia è stata modificata dalle conquiste delle scienze, dalla tecnologia e dai mezzi di comunicazione. Il Futurismo è mosso dall’esigenza di mettere l’arte in sintonia con le grandi trasformazioni dell’era moderna, in cui, come scrive Marinetti, appare l’«uomo moltiplicato», intuitivo e rapido, dotato di una visione del mondo dinamica e simultanea. Tale individuo è una sorta di nuovo Adamo, barbaro ed evoluto al tempo stesso: ai suoi occhi la terra appare «rimpicciolita dalla velocità», non più un pianeta sconfinato ma un luogo accessibile grazie alla rete di comunicazioni, trasporti, informazioni (solo molti anni più tardi Marshall Mc Luhan parlerà di «villaggio globale»). Negli anni cosiddetti eroici, la pedagogia marinettiana, nata in un clima di forti polemiche contro il retaggio culturale simbolista e romantico, aspira alla creazione di un tipo «non umano», che ha per modello la macchina, aggressivo e combattivo, libero dai sentimentalismi, dai condizionamenti della morale e della tradizione. I seguaci del movimento cercano di incarnare tale prototipo nei loro comportamenti: durante le serate futuriste, che si concludono in scontro fisico con il pubblico, nelle manifestazioni interventiste, in cui adottano gli stessi metodi teatrali e provocatori che usano sulla scena, ma anche arruolandosi come volontari in una guerra vissuta come palingenesi, da cui sperano che nasca una nuova Italia. Conclusa la prima stagione del movimento, il modello dell’uomo futurista mostra i segni del cambiamento. Negli anni fra le due guerre, infatti, il futurismo perde le connotazioni aggressive e distruttive per elaborare un programma caratterizzato dalla sperimentazione in tutti i campi, in cui l’arte è vista come attività sociale, tesa a migliorare i rapporti fra gli uomini. Ed è proprio in tale periodo che esso s’impegna nell’arte pubblica, protetta dallo Stato. I futuristi erano stati alleati dei fascisti nella nebulosa del cosiddetto «diciannovismo», ma presto si erano dissociati dall’organizzazione di Mussolini. Dopo la marcia su Roma, rientrano nell’alveo del fascismo, mettendo in campo nuove forme di comunicazione estetica allargata: dall’«aeropittura», legata ai successi dell’aeronautica, all’«arte sacra» e alla plastica murale per edifici pubblici, dalla pubblicità agli allestimenti per manifestazioni politiche o merceologiche, dall’ «aeropoesia» alla «poesia dei tecnicismi», tesa a esaltare l’industria italiana, dal «teatro totale» al «teatro sportivo», fino alla moda, al mobilio, all’editoria, senza dimenticare il cinema, la fotografia, la danza, la cucina come arte del corpo e il naturismo, inteso come armonia tra natura e macchine, con particolare attenzione all’equilibrio tra nuova edilizia e spazi verdi. Tutto questo sforzo è finalizzato alla creazione di nuovi linguaggi estetici per la civiltà del grande numero che si va affermando. I futuristi pensano di incarnare il volto moderno della società scaturita dalla Grande guerra e la loro aspirazione è di rappresentare l’arte del nuovo Stato, nella convinzione che la cosiddetta «rivoluzione» fascista dovrebbe appoggiare l’estetica d’avanguardia, come è avvenuto in Russia dopo l’avvento del bolscevismo. Ma tale aspirazione non coincide con i disegni del regime, che evita di scegliere tra le tendenze, puntando invece sull’inquadramento corporativo della categoria degli artisti e la promozione di occasioni espositive. Di fatto il Futurismo è stato una delle correnti artistiche all’interno del fascismo e, proprio per il suo linguaggio inconsueto, ha suscitato polemiche e ostilità, arrivando a scontrarsi con le componenti conservatrici della cultura fascista, che negli anni Trenta cercano di far passare anche in Italia una campagna contro l’arte moderna, simile a quella promossa dal nazismo conto la cosiddetta «arte degenerata». In quel momento, Marinetti si pone a capo di un fronte che va al di là del Futurismo e comprende artisti astratti, maestri del Novecento, architetti razionalisti, riuscendo a sventare tali manovre e dunque a difendere la libertà di tutti gli artisti.” “L’arte Pubblica Nel ‘900. Il mito dell’uomo nuovo” intende accendere i riflettori sul Novecento, secolo in cui la cultura artistica ha conosciuto una straordinaria accelerazione. Nel corso del Novecento le novità e le sperimentazioni si sono susseguite con una velocità di evoluzione sollecitata anche dalle nuove istanze sociali, portando alla ribalta movimenti e protagonisti che hanno fortemente inciso sull’identità del secolo. Dopo il successo di “Chi Ha Architettato Roma” il nuovo corso è un’iniziativa in collaborazione con il Maxxi, e si inserisce nella tradizione degli “appuntamenti con l’arte” promossi, da molti anni, dalla Delegazione Fai di Roma per offrire al pubblico la conoscenza degli aspetti più rappresentativi dell’arte, nella convinzione che conoscere sia il primo passo per imparare ad apprezzare e, dunque, difendere un patrimonio che è parte delle nostre radici e della nostra identità. L’arte Pubblica Nel ‘900 Il mito dell’uomo nuovo Calendario: I – data da definire “La nuova modernità “ Eugenio Scalfari Giornalista, fondatore del quotidiano La Repubblica. Ii – 26 ottobre 2011 “Rivoluzioni per l’uomo nuovo” Emilio Gentile Docente di Storia contemporanea, Sapienza, Università di Roma. Iii - 9 novembre 2011 “L’uomo nuovo alle esposizioni internazionali degli anni ’30” Giorgio Ciucci Docente di Storia dell’architettura, Università degli Studi Roma Tre. Iv – 23 novembre 2011 “L’ uomo futurista “ Claudia Salaris Storica delle Avanguardie. V – 30 novembre 2011 “Arte pubblica e propaganda. Il Realismo socialista “ Matteo Lafranconi Responsabile attività scientifiche e culturali, Palaexpo Roma. Vi –18 gennaio 2012 “Mario Sironi, Felice Casorati e il Novecento italiano: il lavoro come elemento fondante della società” Valerio Terraroli Docente di Storia dell’arte contemporanea, Università di Torino. Vii - 8 febbraio 2012 “L’atleta olimpico, nuovo protagonista dell’arte pubblica “ Piero Ostilio Rossi Docente di Composizione architettonica e urbana Sapienza, Università di Roma. Viii – 22 febbraio 2012 “Il paradosso dell’uomo moderno fra mito e progresso” Antonella Greco Docente di Storia dell’architettura contemporanea. Ix – 7 marzo 2012 “Entra in scena l’architetto “ Alessandra Muntoni Docente di Storia dell’architettura contemporanea Sapienza, Università di Roma. X – 14 marzo 2012 “Il Novecento: l’importanza di Massimo Bontempelli e Margherita Sarfatti nella cultura europea e italiana “ Renato Minore Scrittore e critico letterario. Xi – 4 aprile 2012 “Arte pubblica e spiritualità “ Timothy Verdon Direttore Ufficio Arte sacra, Arcidiocesi di Firenze. Xii – 11 aprile 2012 “Arte e architettura del mondo “ Achille Bonito Oliva Storico e critico d’arte, docente di Storia dell’arte contemporanea Sapienza, Università di Roma. |
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FVG, SPORT: ASSEGNATI 1 MILIONE 250 MILA EURO A 192 ASSOCIAZIONI |
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Trieste, 21 novembre 2011 - Ammonta a 1 milione 114 mila euro lo stanziamento che la giunta regionale, su proposta dell´assessore Elio De Anna, ha assegnato a 183 richiedenti per sostenere attività e manifestazioni sportive del tempo libero che si svolgono interamente in Friuli Venezia Giulia. La suddivisione tra i diversi beneficiari è avvenuta tenendo anche conto del giudizio espresso dal Coni, quale soggetto esperto nel settore dello sport. Tre i livelli contributivi differenziati, individuati in base all´importanza dell´evento. Del primo - il cui importo oscilla tra i 20 mila e i 30 mila euro - sono comprese le attività ad elevato impatto sul territorio di riferimento, sotto il profilo della crescita dell´educazione alla pratica sportiva della comunità interessata. Della fascia B - da 10 a 20 mila euro - fanno parte invece le iniziative di notevole interesse da parte della comunità e che favoriscono la coesione sociale mentre nella fascia C - da mille a 10 mila euro - quelle attività a proiezione regionale, nazionale o internazionale con ricadute positive sulla popolazione locale. Dell´intero ammontare dei contributi, 128 mila 500 euro sono stati assegnati alle iniziative (17) svolte in provincia di Gorizia, mentre 216 mila a quelle nel territorio triestino (40 beneficiari). Infine 304 mila euro andranno a sostenere le attività (49) svoltesi in provincia di Pordenone mentre 466 mila alle 76 in provincia di Udine. Come sottolineato dall´assessore De Anna questi fondi sono il frutto di un gioco di squadra che ha visto collaborare Giunta e Consiglio. "Grazie al contributo dell´Aula - ha detto l´assessore - siamo riusciti a reperire nuove risorse da destinare al mondo dello sport, coprendo così tutte quelle istanze che erano rimaste escluse dai riparti precedenti. Il Consiglio ha sollecitato il territorio chiedendo di avanzare progetti che valorizzassero le associazioni nel campo dello sport, contributi che non rappresentano una spesa quanto invece una forma di investimento mirato. Non va dimenticato infatti che questi contributi permettono di sostenere delle manifestazioni e quindi dare vita ad un movimento in grado di generare risvolti positivi per l´economia regionale". Sempre nella giunta odierna l´esecutivo ha anche approvato un´altra delibera proposta dall´assessore De Anna con la quale vengono finanziate, per complessivi 87 mila euro, nove iniziative in ambito regionale. Si tratta di attività sportive ritenute di rilevante valenza sociale, culturale ed educativa non ricompresse nel riparto precedente. Beneficiarie saranno l´associazione la Viarte Onlus di Santa Maria la Longa (5 mila euro), Forum Iulii Rugby Football Club (10.500), Asd Moruzzo (10 mila), Asd Gymnasium (10.500), Volley team di Tricesimo (7 mila), Asd Leonorso Udine (10.500), Cisa Udine (8 mila), Sim di Tarvisio (15 mila), e Fidal Trieste (10.500). |
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