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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Settembre 2012
STRASBURGO, PARLAMENTO EUROPEO: FRA I TEMI DELLA SESSIONE DEL 10-13 SETTEMBRE 2012: UNA VERA UNIONE BANCARIA, EFFICIENZA ENERGETICA, POLITICA ESTERA, PESCA SOSTENIBILE  
 
Strasburgo, 10 settembre 2012 – Di seguiti i temi della sessione del 10-13 settembre: Discorso di Barroso sullo Stato dell´Unione - Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso interverrà in Plenaria mercoledì mattina per il suo discorso annuale sullo stato dell´Unione. Le proposte che presenterà dovrebbero concentrarsi sulla lotta alla crisi della zona euro e sulla necessità di un bilancio comunitario ambizioso e a lungo termine. Una vera unione bancaria, democratica e trasparente - Giovedì, i deputati voteranno una risoluzione per avvertire i governi nazionali che la prevista unione bancaria dovrà essere ambiziosa e che il tono della discussione attuale rischia di inviare un messaggio sbagliato. Efficienza energetica: regole vincolanti per ristrutturazioni e piani di risparmio - Una nuova direttiva, che sarà posta in votazione in plenaria martedì, introdurrà, se approvata, regole vincolanti per le ristrutturazioni degli edifici pubblici, piani di risparmio energetico per le utenze e audit energetici obbligatori per tutte le grandi imprese. Martedì mattina, in un altro dibattito, i deputati discuteranno con il Commissario Oettinger lo stato di attuazione del cosiddetto terzo "pacchetto energetico". Diritti fondamentali in tutta l´Ue per le vittime di reati - Tutte le vittime di reati avranno gli stessi diritti minimi in tutta l´Ue e una valutazione delle loro esigenze specifiche, grazie a una direttiva concordata tra i rappresentanti di Parlamento e Consiglio, che sarà posta ai voti mercoledì in Plenaria. In base al disegno di legge, servizi gratuiti, quali il sostegno psicologico, la traduzione e interpretazione, saranno disponibili per le vittime. Ogni anno nell´Ue, circa 75 milioni di persone sono vittime di reati. Bilancio 2013: posizione della Presidenza del Consiglio - La presidenza cipriota del Consiglio discuterà martedì la posizione degli Stati membri sul bilancio del prossimo anno dell´Unione europea con gli eurodeputati, alla presenza del commissario per i bilanci Janusz Lewandowski. I deputati chiedono una nuova strategia per la politica estera - Il Parlamento intende chiedere un nuovo concetto strategico per l´azione esterna dell´Unione europea, volto a valorizzare la coerenza e l´efficacia della politica estera dell´Unione europea, con la votazione di mercoledì sulla relazione annuale sulla politica estera e di sicurezza comune (Pesc). Nel dibattito di martedì pomeriggio con Catherine Ashton i deputati si concentreranno sulla situazione tragica in Siria e sugli sviluppi politici in Russia, incluso il caso delle Pussy Riot. I deputati chiedono una politica della pesca più efficiente e sostenibile - I deputati chiederanno sanzioni contro i paesi che permettono lo sforamento delle quote di pesca di sgombri, organizzazioni dei pescatori più forti, un termine chiaro per una pesca sostenibile e marchi di qualità ecologica per i prodotti della pesca, durante un dibattito martedì sul pacchetto di proposte sulla riforma della politica della pesca. Presunte prigioni della Cia in Europa: i deputati sollecitano gli Stati membri a indagare - La proposta di risoluzione non legislativa che sarà votata martedì stabilisce che gli Stati membri dell´Ue devono condurre indagini per scoprire se ci siano state prigioni segrete o strutture sul loro territorio nelle quali fossero detenute persone del programma di consegna e detenzione segreta della Cia, nei primi anni del 2000. In particolare, Lituania, Polonia e Romania sono incoraggiate a aprire o riprendere indagini indipendenti. Farmaci pericolosi: un monitoraggio Ue più rigoroso come risposta al caso Mediator - Gli effetti collaterali dei medicinali saranno meglio monitorati in futuro per evitare il ripetersi di casi come quello del farmaco francese per il diabete "Mediator", sotto accusa per la possibilità che abbia causato la morte di più di 500 pazienti. Martedì, il Parlamento voterà una serie di modifiche alla legislazione Ue esistente, secondo un accordo già raggiunto con il Consiglio. Imprese: un uso più efficace degli standard comuni per stimolare la crescita - Le imprese Ue avranno un accesso più diretto a soluzioni standard per problemi tecnici, ottenendo cosi un taglio nei costi di produzione, una diffusione delle migliori pratiche e una maggiore competitività, grazie alla modernizzazione della procedura di "normalizzazione", se il Parlamento approverà le nuove norme poste in votazione martedì. I deputati chiedono in particolare la partecipazione attiva delle piccole imprese e di altri attori al processo di sviluppo degli standard. Carburanti per navi più puliti per salvare vite - Una normativa più severa sul tenore di zolfo nei combustibili delle imbarcazioni ha l´obiettivo di migliorare la qualità dell´aria nelle coste europee e ridurre le circa 50.000 morti premature annuali causate dall´inquinamento atmosferico delle navi. Il Parlamento trova un rifugio per le "opere orfane" - Dei "tesori nascosti", quali foto, filmati e poesie, potrebbero presto essere disponibili al grande pubblico europeo gratuitamente, secondo un progetto legislativo che sarà votato dal Parlamento mercoledì. Apertura del mercato europeo dell´audiovisivo - Sono necessarie misure per migliorare l´accesso alle opere audiovisive online - film, musica o ritrasmissione (streaming) - soprattutto oltre i confini nazionali e le barriere linguistiche, sostengono i deputati in un progetto di risoluzione che sarà votato martedì. Asilo: i deputati chiedono maggiore solidarietà fra i paesi Ue - Un sistema permanente per la rilocalizzazione delle persone che beneficiano di una protezione internazionale all´interno del territorio dell´Ue rafforzerebbe la solidarietà fra i paesi europei in materia di asilo, affermano i deputati in un progetto di risoluzione che sarà votato martedì.  
   
   
STATO DELL´UNIONE EUROPEA: LE POSIZIONI DEI GRUPPI POLITICI  
 
Bruxelles, 10 settembre 2012 - Come ogni anno, il 12 settembre il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso sosterrà un discorso davanti ai deputati europei. I capigruppo del Pe si aspettano un discorso incentrato su una profonda integrazione politica ed economica come soluzione alla crisi europea. "Non c´è una ricetta magica per uscire dalla crisi. Ci vogliono volontà politica, il coraggio di dire ai cittadini la verità e un´integrazione politica europea più profonda" ha dichiarato il capogruppo del Partito popolare europeo (Ppe) Joseph Daul. L´ue dovrebbe inoltre concentrarsi su un´unione fiscale ed economica sostenibile per essere più solida in caso di un´altra crisi. "L´europa deve unire le proprie forze oppure affonderemo tutti insieme". Nel suo discorso Barroso dovrà mantenere un equilibrio tra visione a lungo termine e misure concrete. E dovrà anche trovare una risposta al dibattito sulla necessità di più o meno misure di integrazione economica e solidarietà tra Stati membri. Questa è l´opinione del capogruppo di centro sinistra Hannes Swoboda, che auspica anche una posizione chiara riguardo l´unione bancaria, l´integrazione economica europea e l´unione politica europea. "Abbiamo già perso troppo tempo con mezze misure e compromessi politici" ha dichiarato il portavoce del gruppo Alde Guy Verhofstadt. Ha anche aggiunto che l´Unione europea ha bisogno di trovare un accordo sul quadro finanziario pluriennale per stimolare gli investimenti e il lavoro. Dal canto suo, la capogruppo dei Verdi Rebecca Harms ha dichiarato: "Barroso ha già spiegato di cosa ha bisogno l´unione economica per funzionare: un´unione bancaria, la promozione di un rilancio economico attraverso degli investimenti sostenibili, un fondo di rimborso del debito e un maggiore controllo democratico". Martin Callanan, capogruppo dei Conservatori e Riformisti spera che Barroso annunci un progetto ambizioso per uscire dalla crisi, rilanciare la competitività, ridurre le interferenze dell´Ue con le nostre vite e con la creazione delle imprese, e per rinforzare il mercato unico. "Se Barroso manifesterà il desiderio di combattere veramente la crisi - e quindi interrompere il circolo vizioso dell´austerità che sta uccidendo le nostre economie - sarò il primo ad applaudire. Purtroppo temo che non sarà così. Temo che si tratterà di un incontro senza soluzioni concrete" ha insistito il capogruppo del Gue Gabriele Zimmer ricordando che "i cittadini sono più importanti del profitto".  
   
   
UN´EUROPA PIÙ FIDUCIOSA E OTTIMISTA  
 
Bruxelles, 10 settembre 2012 - I cittadini dell´Ue avrebbero più fiducia nelle istituzioni europee rispetto a nove mesi fa. Secondo l´ultimo Eurobarometro pubblicato giovedì scorso, il Parlamento europeo sarebbe l´istituzione che meglio rappresenta l´Ue. Per la maggior parte dei cittadini votare alle elezioni europee sarebbe il miglior modo di far sentire la propria voce. La maggior parte dei cittadini interrogati ha affermato che far parte dell´Ue è "bene" (50%, +3%). Ll 40% degli europei ha un´opinione positiva dell´Ue (31% in più rispetto a novembre 2011). L´europa rimane divisa su quanto la propria opinione sia importante all´interno dell´Ue: il 54% ha risposto negativamente, mentre il 42% pensa di sì. Nonostante ciò, il 57% degli intervistati ha dichiarato che votare alle prossime elezioni europee sarà il modo migliore di farsi ascoltare. Un quarto dei cittadini sapevano che le elezioni saranno tra due anni. Inoltre il 54% ha dichiarato che sarebbe più interessato a votare se ogni partito politico proponesse un candidato per il posto di presidente della Commissione europea. Senza sorprese, le priorità dei cittadini per combattere la crisi si sono concentrate sulla creazione di posti di lavoro e la lotta alla disoccupazione (72%). Questi sono alcuni dei risultati dell´Eurobarometro realizzato dal 2 al 17 giugno su un campione di 26,622 cittadini nei 27 Stati membri dell´Ue. Clicca sul link sulla destra per leggere l´integralità del rapporto.  
   
   
QUESTA SETTIMANA AL PE: CRISI, AIUTI UMANITARI E SCHULZ IN CHAT  
 
Bruxelles, 10 settembre 2012 - L´estate è terminata e le commissioni parlamentari hanno ricominciato a riunirsi in vista della sessione plenaria di lunedì. Mercoledì il presidente del Pe Martin Schulz sarà in chat Facebook. Non perdere l´occasione di inviargli le tue domande. Lunedì Mario Draghi, il presidente della Bce, incontrerà i deputati seguito dal commissario agli Affari economici Olli Rehn, il commissario al Mercato interno Michel Barnier e Joaquín Almunia, vicepresidente della commissioni responsabile alla competizione. Il tema degli incontri sarà la creazione di un´Unione economica solida. A seguito della crisi umanitaria a Haiti, Afghanistan e Niger, la commissione allo Sviluppo ha organizzato un´audizione pubblica e un incontro tra esperti per facilitare gli aiuti umanitari europei. In particolare il tema centrale sarà su come passare da una prima fase di emergenza ad un piano di sviluppo e cooperazione a lungo termine. Interverranno i commissari Kristalina Georgieva (Aiuti umanitari) e Andris Piebalgs, (Sviluppo). Esplosivi artigianali. Lunedì è previsto un voto in commissione alle Libertà civili per ridurre l´accesso ai prodotti chimici utilizzabili per costruire esplosivi artigianali. Come ad esempio alcune sostanze utilizzate durante gli attentati di Oslo nel 2011. Invio di aiuti umanitari europei. Le commissioni agli Affari esteri e ai diritti umani si incontreranno lunedì il Rappresentante speciale per i diritti umani Stavros Lambrinidis. Anno europeo dei cittadini. I deputati della commissione alle Libertà civili voteranno un accordo con il Consiglio sull´Anno europeo dei cittadini. L´obiettivo principale dell´iniziativa è di far conoscere i diritti dei cittadini europei, specialmente per quelli che hanno cambiato paese. Mercoledì, il presidente del Pe Martin Schulz sarà in chat su Facebook per rispondere alle tue domande!  
   
   
UE: LE PRIORITÀ DEL PE NEI PROSSIMI MESI  
 
Bruxelles, 10 settembre 2012 - La crisi economica continuerà ad essere il principale tema affrontato all´interno del Parlamento. Come ogni anno, in settembre, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso pronuncerà il discorso sullo stato dell´Unione davanti ai deputati. Le altre priorità dell´Ue si concentreranno sul budget 2013, la riforma della politica agricola comune e il budget dell´Ue a lungo termine. Stato dell´Unione - La crisi economica e l´unione degli Stati membri saranno ancora al centro del dibattito. E certamente evocati nel discorso annuale sullo stato dell´Unione che José Manuel Barroso pronuncerà durante la plenaria di settembre. Segui il dibattito in streaming sul nostro sito. Budget 2013 - Crescita e lavoro devono rimanere la priorità del budget 2013. Il Parlamento europea difende questa idea sottolineando il pericolo di tagliare i fondi per la piccole e medie imprese, la ricerca e la politica di coesione. Ma sui tagli, non tutti sono d´accordo. Infatti il Consiglio desidera limitare il budget 2013 a 132,6 miliardi di euro, una somma ridotta rispetto all´originale proposta di 138 miliardi. Le due istituzioni continueranno le negoziazioni per decidere insieme il budget finale. Il voto in plenaria è previsto per ottobre. Quadro finanziario pluriannuale 2014-2020 - Esso determina la spesa massima che l´Unione europea può sostenere ogni anno. La proposta della Commissione ammonta a 1033 miliardi di euro in stanziamenti di bilancio (cioè quanto l´Ue dovrebbe spendere) e 987,5 miliardi di euro in stanziamenti di pagamenti (cioè la somma reale). Dal canto suo, il Parlamento europeo vorrebbe un budget solido e flessibile con alcune riforme. Per esempio introducendo delle risorse alternative: la tassa sulle transazioni finanziarie e/o altre risorse dirette per l´Ue. Questo permetterebbe di ridurre i contributi degli Stati membri - basati sul prodotto interno lordo - dal 75% al 40% nel 2020. La riforma della Pac - Il Parlamento europeo dovrebbe votare questo autunno le riforme legate alla politica agricola comune semplificando il sistema di pagamenti diretti per gli agricoltori. La data del voto dipenderà anche dall´avanzamento delle negoziazioni sul quadro finanziario pluriannuale 2014-2020. Consiglio e Parlamento saranno responsabili insieme della nuova politica agricola che dovrebbe entrare in vigore l´1 gennaio 2014. Premio Sakharov e Premio Lux - Il premio per la libertà d´espressione del Parlamento europeo, il premio Sakharov, riconosce gli sforzi e i sacrifici fatti in difesa della libertà. L´anno scorso sono stati premiati i protagonisti della Rivoluzione araba. In novembre i deputati dovranno anche votare per decidere il vincitore del premio Lux, il premio cinematografico del Pe. I tre finalisti: "Csak a szél" (Just the Wind), "Io sono Li" (Shun Li and the Poet) e "Tabu". I tre film saranno distribuiti in tutti gli Stati membri in ottobre e novembre durante i Lux Film days.  
   
   
UE, AIUTI UMANITARI: UN PROGETTO A LUNGO TERMINE  
 
Bruxelles, 10 settembre 2012 - L´unione europeo è il principale attore mondiale in termini di aiuti umanitari e assistenza. Il Parlamento europeo ha organizzato un´audizione pubblica il 3 settembre per rendere efficaci queste operazioni. Specialmente nella transizione da situazioni di emergenza a progetti di sviluppo a lungo termine. A seguito del terremoto a Haiti nel 2010, la deputata francese di centro destra Michèle Striffler, e vicepresidente della commissione allo Sviluppo, ha sottolineato l´importanza di trasformare le energie investite in una prima fase di emergenza, in un progetto a lungo termine capace di creare sinergie e risposte sostenibili ad un eventuale situazione di crisi. François Grünewald, direttore esecutivo del Gruppo Urd, un istituto che si occupa di aiuti umanitari, ha aggiunto che è molto importante mantenere la flessibilità necessaria per ogni situazione. Ed è anche fondamentale restare a stretto contatto con le autorità locali, secondo Matthias Schmale, il sottosegretario dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa. "È il governo del paese in crisi che ha la responsabilità di proteggere i suoi cittadini. Penso che negli ultimi 30 anni ci siamo focalizzati troppo sugli attori internazionali". Amadou Alahouri, responsabile dell´iniziativa "3N" (Nigerians Nourish Nigerians) ha aggiunto: "È molto importante concentrare le energie sulle comunità locali". Il deputato britannico Nirj Deva (Ecr) ha richiamato l´attenzione sul ruolo che l´esercito può giocare in una situazione di crisi. Come dimostrato negli ultimi anni in Sri Lanka e in Pakistan.  
   
   
UE: COSA FANNO GLI ASSISTENTI PARLAMENTARI?  
 
 Bruxelles, 10 settembre 2012 - Come fa un deputato a gestire le riunioni e la comunicazione, a seguire l´attualità e la stesura delle relazioni mantenendo i rapporti con la sua circoscrizione? Una persona sola non potrebbe mai fare tutto. Per questo motivo, dietro ogni deputato, ci sono gli assistenti. Ogni deputato europeo dispone di un budget per i propri assistenti. Spesso più giovani, svolgono diverse mansioni in funzione dei bisogni e delle attività del proprio deputato. "Essere assistente parlamentare è come essere in un gruppo musicale in cui bisogna saper giocare tutti gli strumenti allo stesso tempo", sottolinea divertita Guna Zake-balta, assistente del deputato lettone Roberts Zīle (Conservatori e riformisti). "È il lato eccitante di questo lavoro. Un giorno ti capita di mostrare il Parlamento a un gruppo di visitatori e il giorno successivo hai un incontro con dei lobbisti". Joel Hirv lavora per la deputata estone Kristiina Ojuland (Liberali e democratici). "Mi occupo dell´insieme delle attività dell´ufficio: dalla redazione dei comunicati stampa fino ad annaffiare le piante". Un ruolo politico - Gli assistenti sono al centro della macchina politica e affiancano il proprio deputato. Seguono le riunioni delle commissioni parlamentari e preparano gli emendamenti e i rapporti. "Durante le sessioni plenarie a Strasburgo, ci dividiamo le commissioni e le liste di voto con gli altri due assistenti" spiega Martin Källstrand, che lavora per il deputato svedese Alf Svensson (Partito popolare). "In caso di temi sensibili mi occupo di verificare quale sia la linea fissata dal partito. Negli altri casi posso anche consigliare al deputato di votare diversamente. Joel Hiry precisa inoltre che la dimensione politica è la parte più interessante. "Mi piace seguire dei temi precisi. La mia deputata lavora sui diritti umani e ci concentriamo sulla loro violazione nel mondo". Gli assistenti devono anche mantenere il contatto con il paese d´origine del proprio deputato e con la sua circoscrizione. "Eva Ortiz Vilella (Partito popolare) desidera essere un ponte tra i cittadini e l´Unione europea" secondo la sua assistente Pilar Santamaría. "Spesso la gente la contatta e cerchiamo di capire quale può essere la soluzione migliore. Pensiamo sempre a cosa è meglio per la gente e per la regione". Alle volte gli assistenti giocano un ruolo molto preciso. È il caso di Linda Aziz, che gestisce la comunicazione della deputato svedese Cecilia Wikström (Liberali e democratici). "Come addetto stampa gestisco anche le reti sociali, Facebook e il suo blog". La comunicazione è in effetti diventata un aspetto fondamentale "per ridurre la distanza tra deputati e cittadini", spiega Mari Saarteinen, responsabile alla comunicazione della deputata finlandese Anneli Jäätteenmäki (Liberali e democratici).  
   
   
COOPERAZIONE PAESI MEDITERRANEO-BALCANI: 12-13 SETTEMBRE CONFERENZA A CAGLIARI  
 
Cagliari, 10 Settembre 2012 - La solidarietà internazionale e lo sviluppo sostenibile sono due dei temi al centro della Conferenza in programma il 12 - 13 settembre a Santa Margherita di Pula (Cagliari), organizzata dalla Direzione generale della Presidenza della Regione. Sarà presentato il consuntivo dei Programmi di sostegno alla cooperazione regionale che vedono la Regione Sardegna responsabile dell’Accordo di Programma Quadro di 8 Progetti Integrati (Pi) rivolti ai paesi emergenti della sponda sud del Mediterraneo (Marocco, Algeria, Egitto, Giordania, Tunisia), e che impegnano tutte le regioni italiane, con particolare riguardo quelle del Mezzogiorno. I programmi, a valere su un finanziamento Cipe di 15 milioni di euro e un cofinanziamento regionale del 15%, nascono sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri (Mae), a seguito di accordi intergovernativi, tavoli di concertazione interregionali e missioni transfrontaliere, che hanno consentito sia di designare i paesi ed i settori della cooperazione, che di declinare gli interventi locali. A disposizione delle stesse Regioni le competenze e le esperienze acquisite dalMae nello svolgimento delle funzioni competenti in materia di relazioni esterne, nonché la struttura della rete estera costituita dalle Ambasciate e dagli uffici delle Unità tecniche locali (Utl) della Cooperazione Italiana, a sostegno della creazione e del rafforzamento dei partenariati con i paesi beneficiari. Dalla raccolta di dati e informazioni alla segnalazione finale dei risultati, ogni regione, sorta di task force, è responsabile della pianificazione dettagliata delle attività del Programma, che spazia lungo cinque linee d’intervento ben definite: sviluppo socio economico; interconnessioni materiali ed immateriali; ambiente e sviluppo sostenibile; dialogo e cultura; sanità e welfare. Se l’obiettivo dichiarato è la fattibilità degli interventi proposti, con accrescimento delle capacità organizzative e gestionali, dall’altro non corrisponde a pura dichiarazione d’intenti la volontà di preservare le peculiarità di dialogo e cultura dei paesi ospiti, ai fini di un sostegno evolutivo reciprocamente vantaggioso. L’esigenza è anche quella di comprendere i meccanismi con cui vengono mantenute le asimmetrie globali di ricchezza e potere tra i popoli, compresi i diritti civili, nell’arena delle istituzioni politiche e delle diverse realtà economico-sociali, che molto spesso trascendono i confini nazionali e le potenzialità economiche dei singoli paesi. "In questa direzione la Regione Sardegna - spiega la Dg della Presidenza, Gabriella Massidda - intende svolgere il suo ruolo di cerniera in maniera strategica, oggi attraverso il partenariato e domani attraverso solide partnership con i paesi di contropartita, potenziando attive collaborazioni anche di ricerca internazionale". La Conferenza è articolata in tre momenti; aprirà una sessione plenaria dedicata all’illustrazione del quadro geo-politico del Mediterraneo; a seguire diversi workshop sulla base di documenti di lavoro redatti da esperti di settore Apq. La due giorni si concluderà con una sessione plenaria di sintesi del contributo offerto dai vari attori, nell’auspicio di una coesione territoriale dei protocolli d’intervento e di una governance multilivello dell’area di attività.  
   
   
ROSSI A BRUXELLES PER “GIOVANISÌ”: “LAVORO AI GIOVANI SE VOGLIAMO UN FUTURO PER L’EUROPA”  
 
Bruxelles, 10 settembre 2012 – “In Europa c’è il rischio che una generazione vada perduta, che resti fuori dal lavoro e dalla vita sociale, che venga tradita anche dalla politica e dalle istituzioni, comprese quelle europee.” Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha iniziato il suo intervento il 6 settembre a Bruxelles dove è stato chiamato a presentare il progetto regionale “Giovanisi” nell’ambito di “Jobs for Europe: the Employment Policy Conference”, organizzata dalla Commissione Europea. Il presidente Rossi è relatore nella sessione “Giovani – Quali risultati ottenuti dalla Youth Opportunity Initiative e quali prossimi obiettivi?”, dove ha illustrato l’impianto e i risultati del progetto toscano che è stato assunto come buona pratica a livello europeo per le inziative a favore dell’occupazione giovanile. “Questa generazione senza prospettive – ha avvertito Rossi – può diventare facile preda dei populismi e dei nazionalismi che in tutto il continente a causa della crisi stanno rialzando la testa. Da qui dipenderà anche il futuro dell’Europa: regredire verso il passato, con tutti i pericoli che esso evoca o svilupparsi in direzione di una vera unità politica, economica e democratica. Non si può chiedere alle giovani generazioni di costruire l’Europa se neghiamo loro il diritto fondamentale al lavoro. Per questo la questione giovanile deve esser posta al centro dell’agenda politica delle istituzioni europee.” Rossi ha poi ricordato i dati che evidenziano come un quarto dei giovani europei è disoccupato, livello che in Italia sale ad un terzo e nell’area di Mediterraneo alla metà. “Bisogna – ha detto Rossi – seguire con coraggio le indicazioni del commissario euroeo al lavoro, László Andor, quando ha proposto la necessità di costruire un’iniziativa Europea Opportunità per i giovani (European Youth Opportunities Initiative – Yoi) e ha invitato gli Stati e le Regioni ad utilizzare il Fondo Sociale Europeo indicando come obiettivo di spenderne almeno il 50% a favore dei giovani.” In questo contesto Rossi ha illustrato i dati principali di Giovanisì. “Il progetto – ha sottolineato – è un esempio di questo sforzo e di utilizzo del Fse. E’ un investimento di 350 milioni, dei quali 200 milioni di euro dal Fondo sociale europeo (Fse) e dal Fondo di sviluppo rurale e 150 milioni di euro ricavati dal bilancio regionale con risparmi, tagli e ‘spending review’ . In una regione come la Toscana con 53mila giovani disoccupati le iniziative hanno coinvolto in poco più di un anno 35mila giovani, ben il 66% dei disoccupati. La Regione – ha spiegato Rossi – supporta l’assunzione dei giovani nell’ambito degli stage formativi con 300 euro mensili, mentre il datore di lavoro e formatore ne aggiunge altri 200: in questo modo si garantisce al netto delle tasse e dell’assicurazione un corrispettivo di 400 euro ai giovani. La serietà è stata premiata – ha sottolineato Rossi – e l’iniziativa è stata per tutti vincente: giovani ed imprese con 2500 tirocini avviati e un’opportunità offerta a 10 mila giovani.” Il presidente della Regione ha inoltre rammentato “Fare impresa in agricoltura” , l’altra iniziativa rivolta ai giovani dalla Regione che ha aggiunto proprie risorse a quelle europee del Fondo di sviluppo rurale, che ha già portato ad avviare 630 nuove imprese giovanili. Infine Rossi ha ricordato come, grazie alle iniziative sul credito adottate dalla Toscana a favore dei giovani , siano sorte in meno di un anno 700 imprese giovanili .  
   
   
PIANO EUROPEO - CRESCITA PER IL SUD - NAPOLI, 14 SETTEMBRE 2012  
 
Napoli, 10 settembre 2012 - Lanciare un vero e proprio “Piano Crescita” che parta dalla straordinarietà del momento per mettere in campo tutte le risorse e forze disponibili per vincere una sfida vitale. Questo l´obiettivo dell´evento "Piano europeo - crescita per il sud" che avrà luogo a Napoli il 14 settembre prossimo. L’evento è promosso dalla Regione Campania, dalla Commissione europea e da Confindustria, in collaborazione con le altre Regioni meridionali. La Commissione europea è pronta a fare la sua parte per lanciare un piano di crescita per il sud. Questo Piano deve partire da un utilizzo sempre migliore dei fondi regionali e degli investimenti Bei che vanno concentrati su poche priorità strategiche, quali l’accesso al credito, le infrastrutture di rete, l’innovazione industriale e il turismo di qualità, anche con strumenti innovativi quali fondi in garanzia e Project Bond. Oltre al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e al governatore della Campania Stefano Caldoro, partecipano, tra gli altri, il Ministro per lo Sviluppo economico e le Infrastrutture Corrado Passera, i governatori della Sardegna e della Calabria, Ugo Cappellacci e Giuseppe Scoppelliti, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e altri rappresentati di istituzioni nazionali e regionali e del mondo imprenditoriale. Le regioni del sud Italia stanno affrontando una vera e propria emergenza crescita e occupazionale nel mezzo di una crisi senza precedenti dal dopo guerra, con a rischio la stessa sopravvivenza dell’Euro. Senza far ripartire il Meridione, sarà impossibile per l’Italia rispettare gli impegni presi, rassicurare i mercati, tornare competitiva. Il Sud è quindi la prima frontiera per la difesa dell’Italia e dell’Euro. Se riparte il Mezzogiorno riparte il Paese. Il potenziale inespresso di queste regioni è enorme. Oltre a talenti, intelligenze, capacità imprenditoriali e un patrimonio storico, culturale e ambientale senza uguali, nel meridione si concentrano oltre l’80% dei fondi regionali europei ancora disponibili. Alcune aree del Sud, peraltro, restano imprigionate da mali storici, in parte comuni a tutto il paese, ma che qui assumono proporzioni allarmanti. Per far tornare il Sud un luogo in cui sia possibile investire e fare impresa sono anche indispensabili riforme e azioni per garantire legalità, Stato di diritto, efficienza e semplificazione amministrativa. Primo obiettivo del “Piano Crescita”, dare risposte rapide alla massa crescente di giovani disoccupati che deve poter avere anche la prospettiva di creare un’impresa realizzando idee e progetti.  
   
   
SIGLATO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E L’EGITTO  
 
Bologna, 10 settembre 2012 – Sono 120 i ragazzi egiziani che il prossimo 23 settembre inizieranno un percorso di istruzione e formazione professionale nel Polo integrato di Fayoum, vicino al Cairo. Studieranno per conseguire una qualifica professionale, e grazie all’adozione da parte dell’Egitto del Sistema delle qualifiche dell’Emilia-romagna, compresi gli standard formativi e gli standard professionali, le certificazioni che verranno rilasciate saranno riconosciute da entrambi i Paesi e in tutta l’Unione europea. E’ questo il risultato di un accordo di collaborazione nel campo delle politiche educative e formative tra la Regione Emilia-romagna e il Fondo per lo Sviluppo dell’Educazione della Repubblica Araba d’Egitto, affiliato al Consiglio dei Ministri egiziano: l’intesa è stata siglata dall’assessore regionale alla Formazione professionale Patrizio Bianchi e dal Segretario generale Essam Elkordi. “Con questo intervento – spiega l’assessore regionale alla Formazione professionale Patrizio Bianchi - si risponde al bisogno espresso dalle imprese italo-egiziane e dalle imprese italiane che lavorano in Egitto di personale in possesso delle competenze tecniche e tecnologiche necessarie, capaci di inserirsi in contesti organizzativi locali e internazionali. L’italia può giocare un ruolo importante a livello europeo nell’area del Mediterraneo e questo accordo può essere una buona piattaforma di partenza”. L’intesa nasce nell’ambito di un accordo quadro sottoscritto lo scorso 28 maggio dal Ministero della Pubblica Istruzione italiano con il Fondo egiziano per lo sviluppo dell’Educazione (Edf). L’accordo prevede la costituzione di una sezione internazionale di lingua italiana all’interno del Polo integrato di Fayoum, articolato in un istituto professionale che oltre ai previsti titoli egiziani rilasci al termine del terzo anno un certificato di qualifica conforme agli standard nazionali italiani per l’Istruzione e Formazione Professionale, e al quinto anno, superando l’esame di maturità, il diploma italiano di Tecnico produzioni industriali. Il Ministero ha identificato nell’Emilia-romagna come regione di eccellenza nella formazione e nel sistema educativo, e dunque in grado di essere interlocutore in grado di supportare l’Egitto in questa fase. L’obiettivo è sviluppare la competitività delle persone e la coesione sociale, oltre che avere figure professionali in grado di rapportarsi con le imprese italiane che operano in quell’area e supportare le imprese italo-egiziane. L’accordo tra Regione Emilia-romagna ed Egitto si affianca e completa l’accordo del Ministero, ed è finalizzato alla realizzazione di un sistema di apprendimento continuo che migliori la qualità dell’istruzione e della formazione professionale e risponda ai fabbisogni territoriali, adottando in Egitto il Sistema Regionale delle Qualifiche dell’Emilia-romagna, incluso il Repertorio regionale degli standard professionali, gli standard formativi, gli standard di certificazione e il sistema di accreditamento e assicurazione qualità. Le certificazioni che verranno rilasciate dall’uno e dall’altro paese saranno riconosciute reciprocamente, al termine dei percorsi di istruzione e formazione, al fine di sostenere la mobilità professionale dei cittadini, come previsto dalle indicazioni europee. Nei mesi scorsi sono già iniziati i percorsi di lingua italiana e la formazione dei docenti, mentre i referenti dell’Istituto Tecnico Superiore di Modena che opera sulla meccanica sono già al lavoro per avvierà sempre a Fayoum la costituzione di un Its che, al termine dei due anni di corso, rilasci il diploma italiano di Tecnico superiore in manutenzione degli impianti industriali in linea con gli standard nazionali.  
   
   
FVG CON MONTI A SARAJEVO PER INCONTRO MONDIALE PACE  
 
 Trieste, 10 settembre 2012 - Saranno tre giorni densi di impegni quelli che l´assessore regionale alle Relazioni Internazionali e comunitarie, Elio De Anna, si accinge ad affrontare dal 9 settembre fino a martedì in Bosnia. Nella visita istituzionale l´esponente dell´esecutivo Tondo sarà impegnato in una serie di incontro con i rappresentanti del governo locale per fare il punto della situazione su alcuni progetti che il Friuli Venezia Giulia sta sostenendo a Sarajevo e in altre località della nazione balcanica. In particolare domenica pomeriggio la delegazione regionale parteciperà alla cerimonia di apertura dell´incontro mondiale per la pace 2012 alla quale il Friuli Venezia Giulia partecipa come rappresentanza italiana a fianco del premier Mario Monti. Lunedì invece De Anna sarà presente alla cerimonia di inaugurazione del progetto riguardante l´albergo diffuso nella valle della Drina, cui farà seguito l´avvio dell´iniziativa Bih - Bosnian Intelligent Housing per un miglioramento degli standard di vita nei contesti urbani. Nel pomeriggio di lunedì invece l´assessore regionale alle Relazioni Internazionali incontrà i consiglieri del Primo Ministro serbo ossia Goran Mirasic (questioni economiche) Haris Abaspahaic (affari europei) e Ivica Mladina (lavoro e politiche sociali). Sempre nella giornata di lunedì De Anna, nell´ambito del convegno dedicato alla Pace tratterà il panel "Crisi ecologica, senso di comunità, nuovi stili di vita" mentre al termine della giornata è programmato un incontro con l´ambasciatore italiano in Bosnia Raimondo De Cadorna. Infine martedì mattina sempre in ambasciata, è previsto un incontro istituzionale con il governo bosniaco per analizzare future proposte di collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e le realtà della federazione balcanica.  
   
   
TRENTO: IL PRESIDENTE DELLAI HA RICEVUTO IL CONSOLE ONORARIO DELLA FEDERAZIONE RUSSA COL DOTT. BERNHARD KIEM S´È PARLATO DI TURISMO, RICERCA E SCAMBI ECONOMICI  
 
Trento, 10 settembre 2012 - Il presidente Lorenzo Dellai, nella giornata di venerdì, ha ricevuto nel proprio ufficio il dott. Bernhard Kiem, Console onorario della Federazione Russa, che è di stanza a Bolzano ma il cui raggio d´azione e d´interesse copre l´intera regione. È stato un incontro molto cordiale, nel corso del quale sono stati affrontati e approfonditi tutti i potenziali campi di collaborazione comune fra Trentino e Federazione Russa. S´è parlato ad esempio di turismo e di cultura, per rafforzare la conoscenza e gli scambi reciproci. "È importante – ha sottolineato il presidente Dellai, – che si riescano a individuare forme di collaborazione e di cooperazione in ambito turistico, per consolidare un´attività di marketing, che comunque da parte nostra vede già in atto numerosi e qualificati progetti promozionali. Sarebbe opportuno ad esempio promuovere la stagione invernale, puntando sulle nostre grandi stazioni turistiche che già sono molto conosciute in Russia, ma allargando il raggio della promozione all´intero territorio". Forme di scambi economici sono già in atto nel campo dell´agricoltura e dell´export frutticolo, con particolare riguardo al prodotto mela, che si sta affermando sul mercato russo con numeri di tutto rispetto, mentre per quel che riguarda la filiera del vino occorre approfondire ulteriormente il problema, per individuare nuovi percorsi di cooperazione. "Stiamo sviluppando in misura notevole anche il comparto del legno – ha sottolineato il Console Kiem, – in tutta la sua filiera che va dal bosco alla pasta per produrre la carta, specie nella regione di Arcangelo, con cui la Provincia di Trento ha già intrecciato legami di collaborazione. Quello che cerchiamo, e sappiamo che qui da voi esistono opportunità concrete in questa direzione, sono le tecnologie e la ricerca. La Russia è in piena crescita sia nei settori industriali sia nel turismo: sarebbe per noi importante poter accompagnare questa crescita con forme di collaborazione per raffinare il nostro know how e per elaborare progetti di ricerca in comune nel campo della tecnologia industriale". Il presidente Dellai s´è mostrato disponibile, a questo proposito, citando e illustrando i contenuti del polo della Meccatronica come possibile ambito di collaborazione.  
   
   
VALLE D’AOSTA: INCONTRO CON DELEGAZIONE CINESE  
 
 Aosta, 10 settembre 2012 - Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, l’Assessore alle attività produttive, Ennio Patoret e l’Assesore al turismo, sport, trasporti e commercio, Aurelio Marguerettaz, hanno incontrato, nella mattinata di, mercoledì 1 agosto 2012, Ha Jun Xie e Zicheng Zhao, presidenti della Cqme Cwtw, di Chongqing, Cina, imresa specializzata in impianti di produzione idroelettrica. All’incontro, erano presenti Riccardo Trisoldi, Presidente di Cva, Mario Bianchi, Presidente di Wgp (Water Gen power – prtner di Cva) e Luciano Mazzanti, Direttore della Gestione impianti dui Cva. Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati argomenti tesi a stabilire una collaborazione a 360 gradi con il distretto di Chongqing, posta a monte della cosiddettta diga delle tre gole, vera e propria testa di ponte per lo sviluppo economico delle regioni occidentali della Repubblica Popolare Cinese.  
   
   
SICILIA, FONDI EUROPEI: FIRMATO PROTOCOLLO DIFFUSIONE INFORMAZIONI  
 
Palermo, 10 settembre 2012 - "In un momento molto difficile per l´economia siciliana, il protocollo firmato oggi puo´ essere uno strumento prezioso, soprattutto perche´ consente ad amministrazioni pubbliche e privati di fare ´massa critica´ per l´utilizzo pieno delle risorse europee e per i giovani che vogliono fare impresa, perche´ ha lo scopo di garantire la diffusione capillare sul territorio delle possibilita´ offerte dal Po Fesr 2007-2013, aprendo le porte alla cooperazione, alla partecipazione, alla propensione a "fare sistema", a "fare rete"." Lo ha detto l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, in occasione della firma del Protocollo d´intesa "Comunichiamo lo Sviluppo", il 7 settembre nella sala Marzio Tricoli dell´assessorato, a Palermo. La firma e´ stata apposta dai primi 36 soggetti (pubblici e privati)che hanno fatto richiesta di adesione, e cioe´: la Provincia regionale di Enna; sedici comuni (tra cui Palermo, Catania e Ragusa); l´Unione dei Comuni dei Ventimiglia (Territorio della Madonie); la Banca don Rizzo; il Consorzio Asi di Gela; quindici associazioni e imprese private. Alla rete informativa regionale possono aderire soggetti sia pubblici che privati interessati a diventare parte attiva nel processo di coinvolgimento del territorio circa le opportunita´ offerte dal Programma operativo. Per sua parte, la Regione si impegna: ad assicurare la tempestiva circolazione di informazioni e documenti ufficiali del Programma con tutti i partner; a coinvolgere i partner nelle iniziative promozionali e informative da realizzare all´interno del piano della comunicazione del Programma; a fornire uno spazio all´interno del sito www.Euroinfosicilia.it per divulgare le informazioni sulle attivita´ svolte gratuitamente dai partner in relazione all´attuazione del Programma; a promuovere la rete del partenariato attraverso gli strumenti d´azione previsti dal piano di comunicazione (es. Organizzazione seminari nel territorio, promozione iniziative dei partner e dell´Adg attraverso il sito del Po www.Euroinfosicilia.it e i siti di tutti i partner coinvolti). Ai partner sottoscrittori e´ richiesto di: diffondere sul territorio siciliano, a titolo gratuito e attraverso la propria rete organizzativa, le informazioni, il materiale e i bandi relativi all´attuazione del Programma; garantire la presenza operativa di uno sportello informativo aperto al pubblico; di rilevare costantemente i contatti e i fabbisogni dell´utenza attraverso report da trasmettere all´Amministrazione almeno semestralmente; apporre una targa all´esterno dello sportello per una migliore identificazione dello stesso. Presentando l´iniziativa della sottoscrizione del protocollo firmato per garantire la diffusione capillare sul territorio delle possibilita´ offerte dal Po Fesr 2007-2013, l´assessore Armao, ha parlato anche dei principali temi economici che riguardano la Regione. "Il Patto di stabilita´ cosi´ come determinato dal Parlamento - ha detto Armao - rischia di portare la Sicilia alla paralisi. Nel 2010 sono stati ammessi alla Sicilia pagamenti per 7 miliardi, adesso sono poco piu´ di 5, anche a causa dell´ulteriore riduzione per il 2012 di oltre 500 milioni dei limiti del Patto, sancita dall´ultimo decreto convertito dal Parlamento sulla riduzione della spesa. Le rigidita´ imposte dal Patto di stabilita´ stanno procurando gravi ripercussioni sulla capacita´ di spesa della Regione mettendo all´angolo imprese, enti locali e lavoratori. Siamo ben oltre il paradosso. Prendo a esempio il tema ancora aperto dell´esclusione dai vincoli del Patto delle spese relative agli interventi di protezione civile autorizzati con ordinanza (Giampilieri, Saponara, Bellolampo, Gesip etc.) per le quali altre Regioni hanno gia´ ottenuto l´esenzione (come nel caso delle zone dell´Emilia-romagna colpite dal recente terremoto). In questo caso, un impegno della deputazione siciliana consentirebbe di portare a casa risultati piu´ concreti. Il divieto di superamento dei vincoli del Patto impedisce di utilizzare il cofinanziamento sul Fse anche per le risorse destinate al Miur (Ministero per l´istruzione, l´universita´ e la ricerca) per interventi sulle scuole siciliane, o quelle per i finanziamenti in favore del settore alberghiero. Ieri, in Giunta, ho dato informazione sulla situazione del negoziato con il Mef sul Patto di stabilita´ e della indisponibilita´ del Governo a considerare in esenzione dai limiti somme oltre i soli 213 milioni gia´ consentiti dall´art.3 del d.L. 201/2011. E´ necessaria una modifica legislativa che raddoppi almeno il plafond ed e´ quello che i deputati siciliani devono pretendere. E´ stato ritenuto opportuno nell´interesse della Sicilia sforare per questo motivo il Patto di stabilita´, piuttosto che arrivare al disimpegno delle risorse europee".  
   
   
LOMBARDIA: ARRIVA A BERGAMO IL DOCUMENTO STRATEGICO 2013 DAL WELFARE AI TRASPORTI:SERVIZI PIÙ MODERNI, MENO BUROCRAZIA , 2013 GRANDE SFIDA, AVANTI CON LE OPERE  
 
 Bergamo, 10 settembre 2012 - Cento milioni di euro per investimenti nel sociale; la riforma del welfare; l´introduzione di importanti novità in campo sanitario; risposte innovative alla mutata domanda abitativa; una grande rivoluzione in campo infrastrutturale, con l´apertura di opere strategiche, la riforma del servizio di trasporto pubblico locale e una nuova programmazione ambientale ed energetica. Il Metodo: Confronto Con Il Territorio - Sono questi i capisaldi del Documento strategico annuale (Dsa), che guiderà l´azione politica di Regione Lombardia nel 2013. Temi importanti, molto sentiti da cittadini e imprese, che si inseriscono in una cornice congiunturale non certo semplice. Temi anche molto diversi fra loro, ma accomunati da un filo rosso, che è il marchio del modo di agire di Regione Lombardia: il coinvolgimento, il confronto diffuso, sia a livello verticale (con le categorie) che orizzontale (con il territorio). Una vera sfida quella presentata 27 luglio dagli assessori regionali Marcello Raimondi (Ambiente, Energia e Reti) e Daniele Belotti (Territorio e Urbanistica) durante il Tavolo territoriale di Confronto di Bergamo, co-presieduto dall´assessore provinciale al Territorio e Agricoltura Enrico Piccinelli. ´C´è la volontà di andare avanti con i grandi interventi che Regione ha messo sul tappeto da anni, in particolare le grandi opere infrastrutturali - ha ricordato l´assessore Marcello Raimondi -. E´ di questi giorni l´arrivo a metà del cantiere per la Brebemi, che sarà completato il prossimo anno; garantiamo, inoltre, l´inizio dei cantieri bergamaschi della Pedemontana. Sono certamente le opere più importanti, insieme alla continuazione della variante di Zogno, interamente finanziata dalla Regione Lombardia´. Annualmente a disposizione di Bergamo e del suo territorio Regione Lombardia mette 2 miliardi di euro, tra sanità, infrastrutture, ´ma ogni anno - ha sottolineato - c´è comunque una rimodulazione degli interventi: si sta puntando molto su nuove realtà progettuali, sulla riqualificazione di imprese dismesse che vogliono puntare sulle fonti rinnovabili. La Val Seriana sta passando dal tessile alle energie rinnovabili, processo che osserviamo con attenzione; ci sono interventi importanti sul turismo. Siamo intervenuti, naturalmente, con importanti apporti alla trasformazione avvenuta dappertutto nelle case di riposo che sono divenute ormai residenze sanitarie importanti di primissimo livello´ ´In una situazione difficile - ha detto l´assessore Daniele Belotti - cerchiamo di mantenere i servizi, tenendo in ordine i conti come abbiamo fatto finora ed è stato certificato dalla Corte dei conti. A differenza di quanto sta accadendo in alcune Regioni, ormai prossime al disastro, noi cerchiamo di mantenere un modello da primato, puntando sull´efficienza dei servizi ai cittadini e sulla realizzazione di opere e infrastrutture per lo sviluppo. Il piano programmatico introduce novità importanti per la provincia di Bergamo: il Piano d´area delle Valli, che andrà a regolamentare l´urbanistica e lo sviluppo del territorio brembano e seriano; l´approvazione entro l´anno del Piano regionale dei rifiuti, l´inizio della messa in rete dei termovalorizzatori, con una nuova politica mirata alla riduzione dei rifiuti e all´aumento della differenziata. Entro la fine dell´anno si concluderanno anche gli iter di approvazione dei Pgt di tutti i Comuni e, subito dopo, intendiamo lavorare sulla legge del consumo di suolo; intendiamo, inoltre, a seguito del processo di riordino che si concluderà a breve, valorizzare i consorzi di bonifica anche dal punto di vista comunicativo, cominciando con l´integrare la loro denominazione che diventerà ´Consorzi di bonifica e di difesa idraulica´, affinché sia chiaro a tutti, e non solo agli addetti ai lavori, quali importanti funzioni svolgano questi enti. Continueremo a lavorare con il metodo del confronto e della concertazione, metodi che stanno dando ottimi frutti: ieri abbiamo fatto l´incontro a livello regionale, apprezzato da quasi tutte le organizzazioni intervenute. E´ un programma che nasce dal basso con il contributo di chi lavora e vive sul territorio, e queste sono le occasioni giuste per mettere a punto tutte le caselle´. Di seguito, nel dettaglio, i capisaldi del Documento strategico annuale presentato oggi dagli assessori Raimondi e Belotti. Welfare - Per quanto riguarda gli interventi sociali, per il 2013 la Lombardia investirà 100 milioni di euro. La Regione è impegnata in una riflessione per migliorare sempre di più i servizi ai cittadini. In quest´ottica si colloca la riforma del welfare che, dopo essere stati fissati i pilastri portanti, andrà valutata e sperimentata in base alla situazione economica e al quadro dei trasferimenti statali. L´obiettivo è quello di passare dall´offerta alla domanda, costruendo un sistema che permetta di partire dal bisogno reale delle famiglie e si confronti con le dinamiche in atto nei territori. Le azioni prioritarie si concentreranno dunque sull´applicazione del ´Fattore famiglia´, su un nuovo modello di accreditamento, vigilanza e controllo delle Unità di Offerta sociosanitarie e sulla estensione della valutazione del bisogno, per meglio rispondere alle reali esigenze delle persone; sull´integrazione dei singoli interventi; sul consolidamento delle reti territoriali di conciliazione; sull´introduzione di strumenti di finanziamento innovativi che ricerchino la sinergia con iniziative dedicate al sostegno finanziario alle famiglie in difficoltà. Il quadro di riferimento sarà sempre la maggior libertà di scelta rispetto ai percorsi di cura e assistenza alle persone e alle famiglie. Sanità - La grande sfida sarà quella di creare sistemi e percorsi innovativi nei Pronto soccorso. Verranno attuate nuove modalità di gestione delle attività a basso contenuto di emergenza-urgenza tramite la revisione dei criteri di attribuzione dei codici bianchi per uniformare valutazioni oggi differenziate; l´avvio, di sistemi informativi per consentire agli accompagnatori in attesa di conoscere la situazione della persona accolta in pronto soccorso e i tempi d´attesa; l´attivazione di ulteriori ambulatori, in continuità dei Pronto soccorso, per curare i casi meno gravi che si presentano (codici minori). Casa - La grande cornice che racchiuderà azioni e interventi è il Patto sottoscritto dal presidente Formigoni con oltre 200 sigle lo scorso febbraio. Per far fronte alle situazioni di disagio sociale e abitativo di una domanda sempre più articolata, saranno potenziate azioni e strumenti per il sostegno alla locazione e all´acquisto dell´abitazione oltre che con ulteriori azioni innovative. Fra queste il sostegno alla locazione attraverso il Fondo sostegno disagio acuto e il rilancio delle misure dedicate agli sfrattati e ai licenziati, il sostegno all´acquisto dell´abitazione attraverso lo strumento del patto di futura vendita, indirizzato in particolare ai giovani, e il Patto salva mutui. Economia - Si procederà sostenendo l´efficienza e l´innovazione delle imprese, insieme all´efficientamento della Pubblica amministrazione. Infine Regione tornerà a migliorare l´accesso alle garanzie e il sostegno allo sviluppo d´impresa con alcuni strumenti. Cruciale sarà proseguire sulla strada della riduzione dei tempi di pagamento della Pubblica amministrazione alle imprese: il pagamento dei fornitori di Regione Lombardia (già oggi si attesta sui 60 giorni, ben al di sotto della media nazionale) potrà ulteriormente migliorare con la messa a regime dell´utilizzo della fatturazione elettronica. Infrastrutture - Il 2013 sarà l´anno dell´apertura dei cantieri della Pedemontana nella provincia di Bergamo. Saranno inoltre completati la tratta A di Pedemontana (Bg) tra le autostrade A8 e A9, i primi lotti delle tangenziali di Como e di Varese ed entreranno in attività i cantieri sui restanti lotti di collegamento con la rete esistente. Nel dicembre del prossimo anno si chiuderanno i lavori della Brebemi (che ha appena tagliato il giro di boa della metà dei lavori) e quelli dell´Arco Tem. Per il potenziamento degli assi stradali di interesse regionale e locale, nel corso del 2013 proseguiranno i lavori sulla variante di Zogno (Bg). Parallelamente, andranno avanti le verifiche delle condizioni di autosostenibilità finanziaria o contribuzione economica pubblica, la interconnessione Pedemontana-brebemi (Ipb), con la gara per la scelta del concessionario che la Regione bandirà già a settembre. Novità anche nell´ambito delle politiche di sviluppo della mobilità. Chiave di volta sarà l´attuazione della riforma del trasporto pubblico locale, attraverso la programmazione e l´organizzazione dei servizi da parte di cinque Agenzie istituite in altrettanti ambiti territoriali. Sarà poi definita ´la ripartizione delle risorse tra le Agenzie, sulla base del criterio dei costi standard, per le diverse modalità di trasporto (servizi autofiloviari, tram, metro e servizi ferroviari) e di una premialità correlata alla qualità dei servizi erogati´. L´obiettivo, considerato anche il contesto di difficoltà generalizzata, è superare gradualmente il criterio della ripartizione storica. Energia E Ambiente - Nel 2013 verrà avviata la nuova programmazione ambientale con l´approvazione del Pear (Piano energetico ambientale e regionale) e del Pria (Programma regionale di interventi per la qualità dell´aria), che rappresentano un sistema di azioni e strumenti di intervento integrati e pongono come denominatore comune l´incremento dell´efficienza energetica e la riduzione delle emissioni in atmosfera. Proprio settimana scorsa sono stati avviati gli Stati generali, attraverso i quali saranno ascoltati oltre 2000 soggetti del settore, che contribuiranno alla stesura finale del nuovo Piano che interverrà fondamentalmente su diversi ambiti emissivi: trasporti su strada e mobilità; sorgenti stazionarie e uso razionale dell´energia (ad esempio nell´industria o nel consumo domestico); attività agricole e forestali e uso della legna. Sarà anche favorito l´approvvigionamento tramite le rinnovabili.  
   
   
SVILUPPO: CHIODI,PATTO APPROVA PACCHETTO PRESTO PER 142 MLN PRESIDENTE ABRUZZO: FINALMENTE FUORI DA LOGICA PADRINAGGIO POLITICO  
 
 Pescara, 10 settembre 2012 -La Consulta regionale per lo sviluppo, presieduta dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha sottoscritto, il 6 settembre, a Pescara, il pacchetto "Presto", Pacchetto Regionale per il Sostegno al Tessuto Produttivo e all´Occupazione (Presto) che prevede risorse per 142 milioni di euro. Si tratta di un´Agenda delle Azioni che, su proposta della Regione Abruzzo, viene condivisa all´interno del Patto per lo Sviluppo. Per fronteggiare la crisi era necessario intervenire con provvedimenti finalizzati sia ad ottimizzare gli interventi di carattere strutturale, previsti dal programma regionale di sviluppo, che a rendere operanti tutti i dispositivi di intervento destinati ad affrontare i più immediati aspetti emergenziali della crisi economica ed occupazionale in atto. A tal fine, per sostenere il tessuto produttivo e l´occupazione abruzzese, la Regione Abruzzo ha elaborato il Pacchetto Presto che si articola in tre distinte aree, con tempistiche differenti, ma tutte organiche al sostegno ed al rilancio del sistema produttivo regionale. "E´ assolutamente necessario uscire dalla logica del padrinaggio politico - ha affermato Chiodi - ed andare, invece, verso la logica della comunità abruzzese al fine di stimolare un nuovo capitolo di crescita e di sviluppo del territorio. Questa del pacchetto Presto, anche alla luce della grande novità costituita dall´inserimento di un crono programma - ha proseguito - ritengo che sia un´occasione importante per dimostrare, in maniera sostanziale, di voler cambiare passo e la sua approvazione, - ha sottolineato il Presidente - oltre ad aver espresso una compattezza di vedute in seno al Patto, rappresenta sicuramente un segnale positivo sia in termini di metodo di lavoro sia come approccio alle tematiche che siamo andati ad affrontare. Il plafond di risorse è certamente di rilievo - ha continuato - ma ciò che conta è che si inserisce in un costesto virtuoso di risanamento finanziario della Regione". La prima parte prevede interventi immediati per il sostegno economico e finanziario (settembre 2012 ? febbraio 2013), la parte seconda interventi di riprogrammazione e rimodulazione delle risorse disponibili (da settembre 2012), la terza parte consiste in interventi prioritari per il rilancio e la competitività territoriale (da settembre 2012). Una particolare attenzioneè rivolta anche al sistema univesitario regionale. Relativamente alla prima parte di Presto, la Regione si impegna a darne immediata attuazione e a rispettare la tempistica prevista dal crono programma in esso contenuto. Relativamente alle parti seconda e terza del "Pacchetto regionale per il sostegno al tessuto produttivo e all´occupazione (Presto)" le parti si impegnano ad avviare immediatamente un dialogo costruttivo in merito alle priorità più urgenti, tra le quali, come temi trasversali, la riapertura del confronto continuativo e stabile con il Governo, la rimodulazione e riprogrammazione delle risorse disponibili e la riduzione del carico fiscale, anche mediante la riduzione e/o la modulazione dell? addizionale regionale Irpef. Le attività definite dal Pacchetto dovranno concludersi entro febbraio 2013. La predisposizione di questo documento è stata possibile grazie all´approvazione, da parte del Consiglio Regionale, della Legge Regionale n. 40/2012 "Legge per la promozione e lo sviluppo del sistema produttivo regionale". In relazione a ciò, la Consulta Regionale per lo Sviluppo ha espresso la propria soddisfazione per la celerità con la quale la Regione Abruzzo è giunta alla conclusione di questo percorso legislativo. Nel dettaglio, la suddivisione degli interventi previsti dal Pacchetto. 1) Interventi immediati per il sostegno economico e finanziario. Non si tratta di risorse aggiuntive, ma di disponibilità, già programmate e presenti nei diversi documenti o atti di programmazione, per le quali la Regione Abruzzo si impegna a dare immediata attivazione. Questa area si compone di quattro assi, ognuno dei quali esprime le priorità d´intervento più urgenti e immediate, gli assi si suddividono in misure e sono: Credito, Capitale Umano, Imprese ed Aree di Crisi. Tutte le misure saranno raccordate attraverso un Piano d? attività e con il supporto di un unico programma di animazione territoriale, informazione e comunicazione. Per il miglioramento della capacità di accesso al credito per le Pmi (misura volta a facilitare le fusione e l? aggregazione dei consorzi fidi), sono stanziati 15 milioni di euro; per il microcredito (Finanziamenti per la microimpresa e per le attività professionali a totale garanzia della Regione Abruzzo) sono previsti 15 milioni di euro, la misura 1.2.2, relativa allo start up delle imprese, sono previsti 9 milioni; riguardo all´asse capitale umano, gli interventi sono Fare Impresa 2, con cui ci si prefigge di promuovere la nascita e l´avviamento di nuove imprese attraverso il finanziamento di nuove attività imprenditoriali (8 milioni 500 mila euro le risorse a disposizione), Formazione Continua per imprese piccole, medie e grandi (4 mln), Vip - Voucher per imprenditori e professionisti (2 mln), Job Opportunity (4,5 mln). L´asse Imprese contempla i Contratti di Sviluppo Nazionali (10 mln), i Contratti di Sviluppo Locali (15 mln), i Contratti di Rete: finanziamento per la costituzione e il rafforzamento (1 mln), Contratti di Rete: finanziamento ai progetti (7 mln). Il quarto asse, Aree di Crisi, comprende Valle Peligna (16 mln)e Area Cratere (35 mln). 2) Interventi di riprogrammazione e rimodulazione delle risorse disponibili. Gli interventi di quest´area, in coerenza con la precedente, definiscono un percorso condiviso per l´eventuale riprogrammazione/programmazione di risorse disponibili: Por Fesr 2007-2013, Par Fas 2007-2013, Risorse aggiuntive ex Pain e Ods 3) Interventi prioritari per il rilancio e la competitività territoriale Questa area definisce i temi sui quali sin da settembre, il Patto per lo Sviluppo, in raccordo con i Tavoli Tematici istituiti e con i gruppi di lavoro delle aree di crisi, calendarizza i propri lavori, individuando tempi, contenuti, modalità e risorse: Credito: Ripatrimonializzazione dei fondi rischi, misure per l´abbattimento del tasso d´interesse, ecc. Fisco: riduzione delle tasse, Infrastrutture e Riforme: La riforma dei trasporti, della pubblica amministrazione, ecc., Welfare: Il testo unico sul welfare ecc. Aree e situazioni di crisi: I Piani di Rilanci d´area (Val Vibrata, Val Pescara, Val Sinello) il Masterplan della Valle Peligna, le risorse aggiuntive per l´area del Cratere, l? attivazione del Focus Grandi Imprese (tavolo permanente di raccordo con le grandi imprese presenti sul territorio) . Infine, tema centrale e trasversale al tutto è la riapertura del confronto continuativo e stabile con il Governo. Su una serie di tematiche rimaste in sospeso o determinatesi nel frattempo, quali ad esempio: le infrastrutture, il Master Plan, il finanziamento nazionale dei contratti di sviluppo, l´aggiornamento della mappa delle crisi aziendali di rilevanza nazionale e la conseguente attivazione dei tavoli presso il Governo, la definizione delle assegnazioni dei (25/26) milioni Miur ecc. Nell´immediato, è previsto un incontro con il Ministero per lo Sviluppo Economico in merito alle situazioni di crisi e agli interventi infrastrutturali strategici coerenti con le esigenze di sviluppo economico del territorio.  
   
   
BILANCIO: DEROGA AL PATTO DI STABILITÀ. SBLOCCATI ULTERIORI 27 MILIONI DI EURO A FAVORE DI 40 COMUNI LIGURI  
 
Genova, 10 Settembre 2012 - Nuova possibilità di spesa per i Comuni liguri. La Giunta regionale ligure mette a disposizione 27 milioni di euro destinati al pagamento delle fatture per la realizzazione dei progetti di sviluppo per il territorio, nell’ambito della regionalizzazione del patto di stabilità. Lo ha comunicato il 7 settembre l’assessore regionale al bilancio Pippo Rossetti. Le risorse in questione si vanno ad aggiungere ai precedenti 20 milioni di euro già sbloccati, per la realizzazione dei progetti connessi ai fondi Fas. I Comuni che potranno beneficiare della regionalizzazione del patto per il pagamento di fatture connesse a progetti già presentati sono: Loano, Recco, Cogoleto, Casarza Ligure, Albissola Marina, Follo, Castelnuovo Magra, Quiliano, Imperia, Carcare, S. Margherita Ligure, Cogorno, Busalla, Borghetto S. Spirito, Diano Marina, Albenga, Lerici, Cairo Montenotte, Campomorone, Vezzano Ligure, Alassio, Serra Riccò, Sant’olcese, Lavagna, Camogli, Chiavari, Varazze, Albisola Superiore, Arcola, Bolano, Celle Ligure, Finale Ligure, Genova, La Spezia, S. Stefano Magra, Sanremo, Sarzana, Savona, Sestri Levante, Taggia. Il riparto delle risorse è stato effettuato a seguito degli accordi raggiunti con Anci Liguria che hanno tenuto conto di quattro criteri: i Comuni che fino ad oggi hanno ceduto quote del patto di stabilità a favore di altri Comuni, quelli che non hanno ceduto, né ricevuto quote di patto e quelli che sono stati dichiarati virtuosi sulla base del rispetto del patto di stabilità e dell’autonomia finanziaria. Anche i Comuni che hanno già beneficiato di quote di patto, a luglio, potranno usufruire delle ulteriori risorse messe a disposizione dalla Giunta regionale, anche se in misura ridotta. “I criteri individuati insieme all’Associazione dei Comuni liguri– spiega l’assessore regionale al bilancio Pippo Rossetti – consentono, anche se in modo parziale, di accogliere le richieste presentate che ammontano a 134 milioni di euro a fronte di un importo meno consistente”. “Il nostro tentativo – continua l’assessore al bilancio – è quello di attivare un effetto moltiplicatore sul territorio per garantire la prosecuzione delle attività programmate dagli Enti locali ed effettuare rapidamente i pagamenti alle imprese”. Abbiamo voluto iniziare con i fondi Fas proprio perché sono stati bloccati da tanto tempo e perché rappresentano la maggior fonte di finanziamento per gli investimenti sul territorio e proseguiamo con l’opportunità offerta dalle norme di flessibilità verticale introdotte con il decreto sulla spending review ed entro il 30 ottobre la Regione farà un terzo accordo con i Comuni e le Province per completare la ridistribuzione del patto di stabilità regionale sia verticale che orizzontale tra i Comuni”.  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA ATTRIBUITO AI COMUNI CHE HANNO FATTO RICHIESTA I FINANZIAMENTI PER PAGARE I DEBITI  
 
Catanzaro, 10 settembre 2012 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti ha deliberato gli indirizzi per la richiesta al Governo di misure straordinarie per lo sviluppo dell’area di Gioia Tauro, attraverso la creazione di una Zona Economica Speciale. Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini è stato deliberato di attribuire ai Comuni degli spazi finanziari, in attuazione a quanto previsto dall’art.16 del Decreto legge sulla revisione della spesa pubblica, al fine di favorire i pagamenti, da parte delle amministrazioni locali, dei residui passivi in conto capitale in favore dei creditori. In sostanza, lo Stato ha ripartito, tra le singole Regioni, un contributo per far fronte a quanto richiesto dai Comuni. Alla nostra Regione è stata attribuita la somma di 35.518.922,00 . La Giunta, per come previsto dalla legge, ha aumentato del sedici per cento tale somma ed ha provveduto a distribuire la somma complessiva scaturita di 41.439.926,31 euro ai quarantasei comuni calabresi che avevano fatto richiesta al fine di poter procedere al pagamento dei propri debiti. Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Piero Aiello è stato deliberato l’utilizzo della riserva del 15% dei Pisu per i Poli di innovazione.  
   
   
PORTAFUTURO-SISTEMA PUGLIA. VENDOLA E ZINGARETTI SIGLANO PROTOCOLLO SUL LAVORO  
 
Bari, 10 settembre 2012 - “In Fiera quest’anno abbiamo voluto portare un’esperienza di successo che nelle migliori città d’Europa, a cominciare da Barcellona, ha consentito alle giovani generazioni in cerca di lavoro di avere al loro fianco un’amministrazione pubblica in grado di farsi carico dei loro problemi, accompagnandoli e orientandoli verso le migliori occasioni di lavoro. Contemporaneamente ha consentito anche alle imprese di conoscere i talenti, le competenze, le specializzazioni, la fantasia, la creatività di quei giovani che possono rappresentare, per le aziende, uno straordinario veicolo per diventare più competitivi. In Italia, la Provincia di Roma ha aperto la strada, noi vogliamo percorrerla, sperimentando in tutta la Puglia questa nuova modalità di interazione e comunicazione tra le imprese e le giovani generazioni”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola l’ 8 settembre nel corso della conferenza stampa per la presentazione e sottoscrizione di un protocollo d’intesa, per lo scambio di buone pratiche del progetto Portafuturo/sistema Puglia, con il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Alla conferenza stampa, che si è svolta nel padiglione 152 della Fiera del Levante, hanno partecipato anche gli assessori Loredana Capone, Nicola Fratoianni ed Elena Gentile e l’assessore alle politiche per il lavoro della provincia di Roma Massimiliano Smeriglio. “Sul modello di Porta 22 a Barcellona e delle Città dei Mestieri – ha proseguito Vendola - la Provincia di Roma ha creato degli uffici per il lavoro che non sono dei luoghi burocratici ma dei luoghi dove domanda e offerta di lavoro si incontrano in maniera dinamica e viva. Noi abbiamo voluto copiare una buona pratica che la stessa Provincia di Roma ha copiato dalla città spagnola di Barcellona. Vogliamo sperimentare questo progetto che abbiamo chiamato Sistema Puglia e che sarà operativo sin da subito. Inoltre, dal giorno dopo della chiusura della Fiera del Levante, questa buona prativa vivrà in tutta la Puglia. Questo modello sarà clonato in tutte le province pugliesi perché vogliamo fare del lavoro la questione fondamentale per il futuro del sud e della Puglia. Per questo, oggi per noi è davvero una buona giornata”. “La Puglia in questi ultimi mesi ha avuto risultato straordinari – ha detto Vendola - è la prima regione d’Italia per crescita degli occupati con più 55mila ed è la prima regione per crescita di export. Queste cifre raccontano, non di un miracolo, ma di politiche di avanguardia e innovative. Con la sottoscrizione del protocollo di oggi, aggiungiamo un altro pezzo fondamentale per il futuro della Puglia. Per noi è fondamentale fare squadra, e non solo tra di noi, ma anche tra le realtà politiche più avanzate, come ad esempio la Provincia di Roma, oggi laboratorio di buon governo. Ecco – ha concluso Vendola - noi guardiamo con attenzione le cose belle che fanno gli altri e cerchiamo di imparare e di migliorare la nostra qualità di governo”.  
   
   
COMUNI, ABRUZZO: CON L´ASSOCIAZIONISMO PIU´SERVIZI MENO SPESE  
 
L´aquila, 10 settembre 2012 - "L´architettura della regione si rimodula in funzione delle necessità del territorio in modo che i cittadini possano avere più servizi e meno spese. La Regione affiancherà i piccoli Comuni e vorrà accompagnarli fino a quando non avranno soddisfatto tutte le esigenze normative". Dopo gli incontri già tenuti a Pescara, Teramo e Chieti oggi è stata la volta dell´Aquila a beneficio delle 108 amministrazioni comunali con un incontro che si è tenuto a Palazzo Silone alla presenza di sindaci e amministratori comunali oltre ai responsabili del Formez. Si tratta del primo modulo del percorso "Laboratori per la gestione associata di funzioni e servizi", incentrato sul tema "La cooperazione intercomunale: aspetti giuridici e organizzativi" che delinea il quadro giuridico e le scadenze intervenute con il decreto legge 95/2012 oltre alle implicazioni delle due modalità di associazionismo comunale, tramite unione o convenzione. Obiettivo del percorso, che prevede altri due moduli, è, infatti, quello di migliorare la conoscenza e la consapevolezza delle opportunità offerte dalla gestione associata di funzioni e servizi, attraverso strumenti utili per l´avvio di un percorso di associazionismo tramite unioni o convenzioni. "Dall´indagine conoscitiva - ha aggiunto l´assessore Masci - è emerso che molte amministrazioni sono già pronte ed entro il primo gennaio 2013 tutti i Comuni fino a 5mila abitanti dovranno esercitare tre funzioni fondamentali in forma associata e a partire dal 2014 addirittura tutte le funzioni principali. Già da oggi mostrano una buona tendenza all´associazionismo per la gestione di alcuni servizi così come prevede la legge". L´indagine si è conclusa a fine luglio ed è stata promossa dalla Regione, con il supporto di Formez Pa. Lo studio ha riguardato i 305 comuni abruzzesi con la finalità di disporre di una corretta lettura e di una puntuale conoscenza dello status quo del fenomeno associativo comunale abruzzese e di come esso viene declinato". Circa il 66% dei Comuni abruzzesi ha risposto all´indagine (200 comuni su 305). Di questi l´86% dichiara di partecipare ad una o più forme associative. A convenzioni, come forma di gestione associata di funzioni e servizi, aderisce il 73% dei Comuni (146 Comuni). La prima funzione in convezione stipulata per i comuni censiti riguarda, nella maggior parte dei casi, le funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo. Ben 68 Comuni su 146 hanno attivato questa funzione. La funzione di polizia locale è stata attivata, invece, da 18 comuni, mentre il settore sociale registra 12 Comuni che hanno attivato una funzione in convenzione.  
   
   
DALMINE E DESIO SONO DA BUON GOVERNO - LE INIZIATIVE PREMIATE  
 
Milano, 10 settembre 2012 - La Commissione giudicatrice del bando, composta da Damiano Di Simine (Presidente Legambiente Lombardia), Redaelli Rinaldo (Vicesegretario Anci Lombardia), Luca Imberti (Presidente dell´Istituto Nazionale Di Urbanistica Lombardia) e da tecnici della Direzione Territorio e Urbanistica, ha individuato le iniziative vincitrici e quelle meritevoli di segnalazione. Le iniziative vincitrici, che saranno premiate in una cerimonia che si svolgerà al Pirellone alla fine del mese prossimo con un attestato di merito. Di seguito le motivazioni dei riconoscimenti. Comune Di Dalmine (Bg)- L´accordo fra l´azienda Tenaris Spa ed il Comune di Dalmine costituisce un esempio di impegno volto non solo al fondamentale aspetto socio economico di sostegno alla realtà produttiva lombarda, ma anche alla riqualificazione urbana ed alla promozione della città pubblica, attraverso la realizzazione di una serie di servizi aggiuntivi al cittadino, in sinergia con i processi pianificatori locali. Le procedure per l´implementazione dell´accordo sono semplici e per questo ritenute facilmente replicabili su altre realtà territoriali. Comune Di Desio (Mb) - L´amministrazione comunale ha inserito nel Pgt una misura volta all´uso razionale del suolo, che prevede l´azzeramento di previsioni del precedente strumento urbanistico e la costituzione di un Parco Locale di Interesse Sovracomunale (Plis) o un Parco Regionale al fine della valorizzazione ambientale e territoriale di tali luoghi in un contesto particolarmente antropizzato e compromesso. Segnalate, inoltre, come buone pratiche anche le seguenti iniziative: Comune Di Oltressenda Alta (Bg) - Iniziativa volta al recupero ed alla valorizzazione dei centri storici, facilmente replicabile in piccoli Comuni. Comuni Di Morazzone, Monvalle E Vedano Olona (Va) - Iniziativa innovativa e ripetibile, in grado di incidere sul risparmio energetico, sulla riqualificazione degli ambiti urbani e sul consumo di suolo, che sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di Comuni della Lombardia, in linea con la pianificazione locale e regionale.  
   
   
IL MODELLO TRENTINO STUDIATO DAI PAESI DEL SUDAMERICA  
 
Trento, 10 settembre 2012 - La creazione di una rete tra lo sviluppo locale del Trentino e quello di alcuni contesti regionali dell´America Latina: questo l´obiettivo dell´edizione 2012 della Summer School, il corso internazionale promosso dal Centro Ocse Leed di Trento in collaborazione con il Centro per la formazione alla solidarietà internazionale, l´Università Eafit di Medellin (Colombia) e la Cooperazione trentina. Giunto al terzo anno, il corso ha col tempo abbracciato sempre più realtà, fino ai 9 Paesi latinoamericani oggi rappresentati dai 31 partecipanti alla Summer School: Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Guatemala, Messico, Nicaragua, Perù e Uruguay. Tra i molti seminari, incontri, visite e approfondimenti del programma della Summer School, un incontro stamane nella Sala Depero, nel palazzo sede della Provincia autonoma di Trento, con l´assessore all´urbanistica e agli enti locali Mauro Gilmozzi. A quanto ammonta il bilancio della Provincia di Trento e quali sono i più importanti capitoli di spesa? Quanto ha pesato il governo sulla riforma istituzionale che ha portato alla nascita delle Comunità di valle? Come riuscite in un territorio piccolo e molto attrattivo come il vostro a controllare l´immigrazione? Quale il grado di coinvolgimento nelle scelte e decisioni delle parti sociali? Pensate che nell´attuale crisi economica e politica italiana il "socialismo trentino" possa salvarsi? Queste alcune delle domande rivolte dai partecipanti al corso dell´Ocse all´assessore Gilmozzi al termine della sua "lezione" sull´autonomia trentina. Domande che denotano l´alto grado di approfondimento sulla realtà trentina del corso, iniziato il 16 luglio scorso e che si concluso giovedì 19 luglio. Il "caso" della Provincia autonoma di Trento era il tema del giorno, introdotto da Gilmozzi con un breve excursus sulla storia del Trentino fino all´attualità di questi giorni, caratterizzata dal difficile confronto con il governo nazionale sullo sfondo di una crisi che coinvolge anche un piccolo territorio che vede nella propria autonomia non solo la condizione che ha permesso di raggiungere i livelli di benessere e la qualità della vita che gli viene riconosciuta, ma anche una spinta per il futuro, un´opportunità di sviluppo fondato sulle eccellenze, sull´integrazione delle politiche orientate alla sostenibilità, sulla coesione sociale. Una trattazione ascoltata con molto interesse dai partecipanti alla Summer School, in maggioranza provenienti da istituzioni governative, università, municipalità urbane e rurali ma anche da centri, istituti, cooperative e fondazioni operanti nel campo dello sviluppo territoriale locale. Il "modello" trentino, agli occhi dei partecipanti sudamericani al corso, ha offerto certamente spunti interessanti. "La nostra - ha concluso l´assessore Gilmozzi congedandosi dalla delegazione - non vuole essere un´autonomia chiusa e autoreferenziale, abbiamo bisogno di confrontarci con altre esperienze, non a caso abbiamo voluto qui la sede dell´Ocse, e vogliamo essere un nodo di eccellenza nella rete globale, sapendo che il nostro piccolo territorio di montagna potrà sopravvivere e disegnarsi un futuro solo se riuscirà a mantenere il proprio modello amministrativo di autogoverno".  
   
   
LAVORO: FVG, CASSA INTEGRAZIONE IN FORTE CALO AD AGOSTO  
 
Trieste, 10 settembre 2012 - Nel mese di agosto 2012 le ore di cassa integrazione autorizzate in Friuli Venezia Giulia sono state 1.371.147, in forte diminuzione sia rispetto al confronto tendenziale che a quello congiunturale. Sul piano tendenziale la diminuzione è di 2.141.029 ore in valore assoluto e del 61% in valore percentuale. Dal versante congiunturale il calo è di 1.137.267 in valore assoluto e del 45,3% in valore percentuale. Alla diminuzione sul piano tendenziale concorre il decisivo calo della Cigs (straordinaria) che, rispetto ad agosto 2011, diminuisce di 2.385.862 ore (-82,1%,) mentre la gestione ordinaria e quella in deroga si incrementano rispettivamente del 44,3% e del 29,3%. Alla diminuzione sul piano congiunturale contribuiscono tutte e tre le gestioni, con la Cigs che diminuisce del 67%, la deroga del 20,6% e l´ordinaria del 3,6%. "In sostanza - rileva l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi - ci troviamo di fronte al primo vero calo della cassa integrazione dopo qualche mese in cui si sono registrate delle difficoltà. Si tratta quindi di un dato incoraggiante che auspichiamo rappresenti un segnale di discontinuità rispetto al recente passato". Su base provinciale, Gorizia evidenza una crescita delle ore autorizzate sia a livello tendenziale che congiunturale. Dal punto di vista tendenziale, l´incremento è del 45,4%, crescita trainata dall´incremento fatto registrare dalla Cigs che passa da 18.000 a quasi 83.000 ore. Sul piano congiunturale, la crescita è di appena il 3,3% a seguito dell´incremento della Cigs e del calo della deroga. La provincia di Pordenone presenta un calo a livello tendenziale del 33,7% mentre a livello congiunturale la crescita è del 10,5%. Al calo tendenziale contribuisce la Cigs che diminuisce del 76,2% mentre all´incremento congiunturale il ruolo maggiore è svolto dalla Cassa ordinaria e dalla deroga. La provincia di Trieste conferma le ore autorizzate ad agosto 2011, evidenziando un calo di appena lo 0,8% mentre a livello congiunturale evidenzia un calo del 59,2%, calo che investe tutte e tre le gestioni. La provincia di Udine evidenzia un crollo significativo delle ore autorizzate sia a livello tendenziale che congiunturale. A livello tendenziale, il calo e dell´-82,0% dovuto al decisivo calo della Cigs (-90,3), mentre a livello congiunturale il calo è del 70,1 e interessa tutte e tre le gestioni che evidenziano un andamento in calo. "Il calo tendenziale più significativo - commenta Brandi - è dunque quello della provincia di Udine seguita da Pordenone. Trieste rimane sostanzialmente stazionaria mentre Gorizia evidenzia una dinamica in crescita. Anche sul piano congiunturale Udine registra il calo più significativo, seguita da Trieste. Gorizia e Pordenone, invece, presentano un andamento in crescita delle ore autorizzate". Nel corso dei primi sette mesi del 2012, sono state autorizzate complessivamente 15.048.823 di ore con un incremento del 5,5% (782.393 ore in più) rispetto al corrispondente periodo del 2011. A livello provinciale, l´aumento interessa tre province su quattro perché Udine evidenzia un andamento in calo del 23,6%.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: VIA LIBERA AL NUOVO PROGRAMMA REGIONALE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E DELLA RICERCA INDUSTRIALE PER IL 2012-2015. BEN 180 MILIONI DI EURO, IN TRE ANNI, LE RISORSE PREVISTE. SI PUNTA SU RICERCA, INNOVAZIONE, FINANZA, INTERNAZIONALIZZAZIONE, SVILUPPO TERRITORIALE, SEMPLIFICAZIONE.  
 
 Bologna, 10 settembre 2012 - «Questo programma sostiene le imprese, innova e qualifica il lavoro contrastando le precarietà dei giovani. Il tutto rispondendo non solo al processo di crisi economica in cui siamo ma per interpretare i cambiamenti dei sistemi produttivi internazionali». Lo ha detto il 25 luglio l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli, esprimendo soddisfazione per l’approvazione del Programma regionale per le Attività produttive e la Ricerca 2012-2015 da parte dell’Assemblea Legislativa regionale. Il programma prevede circa 60 milioni di euro all’anno per tre anni, con un impegno della Regione basato su sei assi portanti: ricerca, innovazione, finanza, internazionalizzazione, sviluppo territoriale, semplificazione. «Abbiamo deciso di dare priorità agli interventi nelle aree colpite dal terremoto, per contribuire a mantenere la competitività delle imprese del territorio interessato», ha spiegato Muzzarelli. Programma punta a: innalzare il livello di competitività e di attrattività territoriale, promuovere un ecosistema efficiente della ricerca e dell’innovazione, garantire una domanda pubblica e privata orientata all’innovazione, sostenere il rafforzamento tecnologico ed organizzativo delle filiere, accrescere il livello di internazionalizzazione delle imprese, garantire finanza per la nascita, la crescita e l’innovazione delle imprese. Sono 6 i programmi operativi, a cui si aggiunge l’assistenza tecnica, individuati come strumenti attuativi del Programma rispondenti ad una logica di specializzazione delle policies ed integrazione degli strumenti, tesi a garantire operatività, strategicità e continuità nel tempo. Nel dettaglio si tratta: ricerca industriale e trasferimento tecnologico (Prriitt) con 45 milioni di euro in tre anni; innovazione, qualificazione e responsabilità sociale delle imprese (36 milioni di euro in tre anni); finanza per la crescita e lo sviluppo delle imprese (30 milioni di euro in tre anni); internazionalizzazione per il sistema produttivo (42 milioni di euro in tre anni); sviluppo territoriale e attrattività (24 milioni di euro in tre anni); semplificazione, sviluppo digitale e partenariato (1,5 milioni di euro in tre anni); assistenza tecnica (1,5 milioni di euro in tre anni). «L’economia italiana ed europea sta vivendo una fase di difficoltà. In questo contesto, una Regione come l’Emilia-romagna - che risente fortemente delle dinamiche internazionali ma proprio nell’export trova ancora soddisfazioni e possibilità di crescita – deve puntare con rinnovata convinzione sull’eccellenza e sulla qualità. Essere attrattivi oggi significa avere prodotti di qualità, innovativi, che non trovano eguali tra i concorrenti stranieri: noi lavoriamo con le risorse disponibili per un’Emilia-romagna che di queste caratteristiche faccia la propria bandiera”, ha aggiunto l’assessore Muzzarelli». Gli interventi, e le risorse previste per realizzarli, risultano fondamentali per affrontare i temi posti dalla crisi economica e puntare alla crescita. Il documento di programmazione economica si muove nel solco del “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – promosso dalla Regione e sottoscritto dalle istituzioni e dalle associazioni imprenditoriali e sindacali - che punta a promuovere un sistema produttivo dinamico e competitivo fondato sull’uso efficiente delle risorse, sulla circolazione di conoscenza, creatività ed innovazione, assicurando sia elevata occupazione che qualità del lavoro. Il Programma in sintesi Sono 6 i programmi operativi (a cui si aggiunge l’assistenza tecnica) delle due misure varate dalla Giunta regionale, che contano su 180 milioni di finanziamento nei tre anni. Nel dettaglio: 1) ricerca industriale e trasferimento tecnologico, 45 milioni di euro; 2) innovazione, qualificazione e responsabilità sociale delle imprese, 36 milioni; 3) finanza per la crescita e lo sviluppo delle imprese, 30 milioni; 4) internazionalizzazione per il sistema produttivo, 42 milioni; 5) sviluppo territoriale e attrattività, 24 milioni; 6) semplificazione, sviluppo digitale e partenariato, 1,5 milioni. All’assistenza tecnica è destinato un milione e mezzo di euro.  
   
   
PIEMONTE: IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO DA SOLO NON OFFRE PIÙ POSTI DI LAVORO  
 
Torino, 10 settembre 2012 - “Scegliere l’apprendistato come colonna portante della riforma del lavoro è stata una scelta coraggiosa e corretta di metodo, ma è bene chiarire che, senza adeguate politiche industriali, non è da sola sufficiente per risolvere il problema dell’occupazione giovanile”: è quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto, intervenendo il 7 settembre a Catania al seminario europeo “L’apprendistato nel sistema dell’Iefp e nell’inserimento occupazionale”. “Il Piemonte è leader nell’apprendistato sia in termini di investimenti sia in termini di ragazzi formati o in via di formazione, più di 800 parlando di alta formazione, la classe dirigente del domani, e 1000 in apprendistato di primo livello, quello che coinvolge anche i minorenni - ha continuato Porchietto - Ma non può sfuggire a nessuno che senza un numero adeguato di aziende vive, senza un tessuto produttivo sano e competitivo capace di attrarre investitori nazionali e internazionali non si amplia l’offerta di lavoro per i nostri figli. Credo quindi che i tempi siano maturi per un serio e articolato piano di rilancio del Sistema Paese”. L´assessore ha concluso il suo intervento esprimendo la propria sintonia con il ministro Elsa Fornero, che ha partecipato in videoconferenza al seminario: “Sono d’accordo e condivido la linea tracciata dal ministro del Lavoro per un abbattimento del cuneo fiscale per quelle aziende che stilino un bilancio del capitale umano. Un bilancio che non deve rimanere lettera morta, come tanti bilanci sociali che servono solo a consumare carta, ma che deve tradursi in una vera valorizzazione premiale e meritocratica di ogni singolo lavoratore. L’attuale momento storico offre un’occasione unica per chi riveste ruoli politici e amministrativi per offrire nuova speranza agli under 35”.  
   
   
FRIULIA HOLDING: GIUNTA APPROVA INDIRIZZI STRATEGICI 2012-2015  
 
Trieste, 10 settembre 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Finanze Sandra Savino, il 25 luglio ha dato il via libera agli indirizzi strategici per il triennio 2012-2015 del Gruppo Friulia. Si tratta di un´importante azione di governance del principale socio della Finanziaria regionale, in linea con la recente legge regionale n. 10/2012 che disciplina la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia alle proprie società partecipate. "Gli indirizzi approvati consentiranno a Friulia di posizionare la propria programmazione triennale 2012-2015 in coerenza con le aspettative dell´Amministrazione regionale" evidenzia l´assessore Savino. "Abbiamo considerato il difficile contesto economico, che richiede interventi efficaci a sostegno del tessuto economico regionale nel superamento del periodo di crisi. Consideriamo di fondamentale importanza una migliore allocazione delle risorse esistenti e della qualità dei servizi: in tale ottica è necessario uno sviluppo congiunto dell´offerta in sinergia anche con Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, nella quale la Regione ha recentemente acquisito la maggioranza". "Lo sviluppo del Private Equity territoriale dovrà tenere in considerazione anche possibili accordi con partner istituzionali attivi nella promozione dello sviluppo del territorio del Nord Est". Secondo Savino devono essere valorizzate tutte le economie di scala, al fine di incrementare i fondi a disposizione delle imprese della regione. "E´ indispensabile un affiancamento alle imprese, in particolare nella fase di start-up ed in quella di sviluppo innovativo di prodotto e di processo. Ovviamente sarà rilevante anche garantire un maggiore sostegno alle aree meno sviluppate della regione con particolare riferimento al territorio montano". L´assessore si sofferma inoltre sul fatto che "la crescita del territorio non può prescindere dallo sviluppo infrastrutturale della Regione: naturalmente mi riferisco alla realizzazione della terza corsia dell´autostrada A4, in merito alla quale viene dato mandato a Friulia di porre in essere ogni operazione necessaria finalizzata al buon esito dell´operazione". Le linee strategiche della Regione pongono particolare attenzione anche alla razionalizzazione dei costi del Gruppo Friulia Holding. "Per l´efficienza gestionale serve un piano strategico triennale che consideri anche la riduzione dei costi diretti e indiretti, nonché la razionalizzazione delle risorse interne e la valorizzazione delle professionalità presenti". Savino sottolinea infine che "si richiede a Friulia una specifica attenzione alle tematiche dello sviluppo montano, in relazione al processo di riforma e rilancio di Agemont, a servizio dell´occupazione e dell´imprenditoria in montagna, ancora più essenziali in momenti come questo".  
   
   
IL RECUPERO DELL’EVASIONE IRAP E IRPEF RESTERÀ IN PIEMONTE LE SOMME RICAVATE FINIRANNO DIRETTAMENTE NELLE CASSE DELLA REGIONE E NON PIÙ NEL FONDO NAZIONALE  
 
Torino, 10 settembre 2012 - Le somme ricavate dal recupero dell’evasione dei pagamenti di Irap e addizionale regionale sull’Irpef, stimate in 40 milioni di euro annui, finiranno d’ora in poi direttamente nella casse della Regione, che potrà riutilizzarle subito a favore di enti locali e cittadini, e non più nel fondo indistinto nazionale. E’ il punto principale della convenzione per un’efficace gestione delle due imposte sottoscritta il 4 settembre a Torino dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, e dal direttore delle Risorse finanziarie della Regione, Sergio Rolando, alla presenza del presidente della Regione, Roberto Cota, e dell’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia. Nel complesso la convenzione, prevista dalla Legge finanziaria 2012 della Regione, affida all’Agenzia delle Entrate l’assistenza ai contribuenti in materia di Irap e addizionale Irpef, la liquidazione delle due imposte, le attività di controllo volte a contrastare l’evasione fiscale, la tutela davanti agli organi giurisdizionali in caso di contenzioso, la riscossione spontanea e coattiva dei tributi e l’erogazione di eventuali rimborsi. Funzionari della Regione parteciperanno ai corsi di formazione organizzati dall’Agenzia per i propri dipendenti. Per coordinare e monitorare tutte le attività contemplate dall’accordo sarà istituita presso la Regione una commissione paritetica composta da rappresentanti dei due enti, che avrà il compito di monitorare e coordinare il processo di controllo e di gestione del contenzioso dei tributi di competenza regionale, nonché l’assistenza ai contribuenti per gli adempimenti connessi alle dichiarazioni ed al pagamento delle imposte. “Specialmente in un periodo di difficoltà come questo - ha sottolineato il presidente Cota - penso sia importante da un lato contrastare ancor di più il fenomeno dell’evasione fiscale e dall’altro fare sì che i proventi di questa azione restino in Piemonte, a disposizione delle nostre politiche soprattutto a sfondo sociale. Si tratta inoltre del primo tassello di quel federalismo fiscale che stiamo cercando di conquistare centimetro per centimetro. Con questo accordo il ricavato dell’evasione di Irap e Irpef rimarrà infatti sul territorio e ne potremo usufruire più velocemente in quanto non dovrà partire per Roma e poi rientrare attraverso un meccanismo di distribuzione nazionale. Inoltre. Pensiamo di riuscire a raccogliere maggiori somme grazie allo scambio di dati fra noi e l’Agenzia”. “Ritengo che questa collaborazione instaurata tra enti diversi sia un segnale tangibile di coesione istituzionale - ha commentato Rossella Orlandi - e serva a garantire una gestione corretta ed efficace di questi importanti tributi nell’interesse dei cittadini piemontesi”. “La convenzione - ha aggiunto l’assessore Quaglia - non è certo un traguardo, ma un punto di partenza per dare il via ad una serie di iniziative importanti che si svilupperanno nel 2013. La collaborazione con l´Agenzia delle Entrate si rivela fondamentale per il Piemonte, per portare avanti l´impegno che questa amministrazione si è assunta nei confronti dei cittadini piemontesi, ma anche per fare in modo che le Regioni virtuose, che contrastano l´evasione, possano beneficiare direttamente delle risorse. Il maggiore dialogo tra banche dati, grazie alla sottoscrizione di questa convenzione, fornirà ai Comuni uno strumento sempre più efficace e consentirà la sottoscrizione di un vero e proprio patto anti-evasione”. “Un patto - ha puntualizzato Cota - che comunque non potrà fare miracoli, in quanto noi abbiamo pochi margini a fronte di una politica fiscale del governo fallimentare, che non aiuta assolutamente la ripresa e il mondo delle imprese”.  
   
   
SOTTOSCRITTO ACCORDO REGIONE CALABRIA – AGENZIA DELLE ENTRATE  
 
Catanzaro, 10 settembre 2012 - Il Dirigente generale del Dipartimento “Bilancio” della Regione Pietro Manna ed il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Antonino Di Geronimo il 5 settembre hanno sottoscritto un’importante convenzione in materia di contrasto all’evasione fiscale. Per effetto dell’accordo, la Regione incasserà direttamente le entrate derivanti dalle attività di controllo fiscale che l’Agenzia delle Entrate esercita sui versamenti dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) e dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). La convenzione, quindi, consentirà alla Regione di beneficiare di nuove risorse, attraverso il riversamento diretto delle entrate conseguenti agli accertamenti ed ai controlli dell’Agenzia delle Entrate, nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione, oltre a fruire di una serie di servizi, quali l’assistenza ai contribuenti per la corretta applicazione delle imposte, la tutela avanti agli organi del contenzioso per le eventuali controversie e l’esecuzione dei rimborsi spettanti ai contribuenti. Con l’accordo, dunque, vengono finalmente disciplinati i rapporti fra Regione ed Agenzia delle Entrate in relazione all’Irap ed all’addizionale Irpef, due imposte il cui gettito rientra fra le entrate regionali, ma la cui gestione viene riservata dalla legge alle articolazioni periferiche del Governo. Sulla firma dell’accordo, soddisfazione è stata espressa dall’Assessore al Bilancio ed ai Tributi Giacomo Mancini, il quale ha sottolineato che “questa convenzione rappresenta un nuovo importante segnale dell’attenzione che questa Giunta, guidata dal Governatore Scopelliti riserva al tema delle entrate tributarie ed al contrasto all’evasione fiscale. Sin dall’inizio della nostra responsabilità di governo – ha proseguito Mancini – abbiamo più volte sottolineato l’importanza delle entrate come elemento essenziale per una Amministrazione efficiente, nonché come presupposto necessario per le politiche di spesa della Regione. La convenzione con l’Agenzia delle Entrate segna un nuovo traguardo sulla strada intrapresa, in quanto consente di rafforzare le entrate regionali, attraverso il riversamento diretto nelle casse della Regione delle somme che l’Agenzia recupera nella sua attività di controllo fiscale. I volumi di entrata che si determineranno per effetto degli introiti tributari – ha concluso Mancini - consentiranno, peraltro, di rendere ancora più solida l’azione intrapresa ai fini del conseguimento dell’effettivo pareggio di bilancio nel 2014, in coerenza con il percorso di risanamento finanziario avviato con l’ultimo bilancio di previsione”.  
   
   
FISCO: CHIODI,RUOLO IMPORTANTE DEL PATTO SU RIDUZIONE TASSE IL PRESIDENTE DELL’ABRUZZO: LA RIDUZIONE SARA´ INSERITA IN FINANZIARIA  
 
Pescara, 10 settembre 2012 - "Sulla questione fiscale, autorizzazione o meno da parte del Governo - ha affermato il presidente della Regione, Gianni Chiodi - nella Finanziaria di fine anno inseriremo la riduzione della tassazione. L´incognita sulla posizione che assumerà il Governo nazionale esiste ma noi abbiamo il diritto di vederci ridotte le tasse - ha ribadito Chiodi - in considerazione del raggiungimento dell´equilibrio dei conti in materia sanitaria e dell´azione di risanamento che ha portato alla riduzione del debito. Il Patto per lo Sviluppo, a tal proposito, può giocare un ruolo strategico molto importante nei confronti del Ministero dell´Economia e della Finanze anche nei termini di una richiesta formale da inviare in tempi brevi al Governo. E´ un dato di fatto - ha aggiunto il Presidente - che, fino a tutto il 2011, in sanità abbiamo registrato un avanzo finanziario di 107 milioni di euro. Sono risorse che non possono ovviamente essere utilizzate per scopi diversi dalla sanità - ha proseguito - ma rappresenta pur sempre una carta importante da far pesare poiché, al di là di quello che deciderà il Governo nel prossimo futuro in termini di spending review, resta una riserva a nostra disposizione che non potrà essere mai scalfita. Se poi si considera - ha concluso - che le proiezioni per il 2012 confermano questo trend positivo, siamo pronti a dare battaglia se sarà necessario perchè ci vengano riconosciuti i frutti del nostro lavoro".  
   
   
L’ UMBRIA ADERISCE ALLA CAMPAGNA SULLA PROPOSTA DI LEGGE PER L’ISTITUZIONE DEL REDDITO MINIMO GARANTITO  
 
Perugia, 10 settembre 2012 - L´assessore regionale Stefano Vinti ha annunciato la sua adesione alla campagna sulla proposta di legge di iniziativa popolare per l´istituzione del reddito minimo garantito. "I numeri che vengono presentati ogni giorno - dichiara Vinti - raccontano di un paese sull´orlo del disastro sociale, un default che ´denuncia´ la necessità di una nuova politica redistributiva e l´importanza della misura del reddito minimo garantito. È giunto il momento, dunque, di pensare anche nel nostro Paese ad una legge sul reddito minimo garantito. I continui tagli allo stato sociale con il conseguente taglio dei servizi alla persona - aggiunge - impoveriscono cittadini e lavoratori. Un impoverimento non solo economico, ma che aumenta la precarietà dei lavoratori e che abolisce di fatto il diritto al lavoro". "Numerose associazioni, movimenti, realtà sociali, comitati - rileva l´assessore - stanno lanciando una campagna per la proposta di una legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito in Italia. Un reddito garantito che possa combattere le politiche del liberismo e garantire ad ogni cittadino il diritto a servizi primari come l´abitazione, l´istruzione, la cultura e i trasporti. L´italia - dice ancora Vinti - è tra i pochi Paesi, così come la Grecia, a non avere alcuna forma di tutela e per questo è necessario dare vita ad una grande coalizione che pubblicizzi la campagna e che costruisca in tutto il Paese dibattiti e iniziative che possano da qui a dicembre, termine ultimo per la presentazione della proposta di legge, dare parola a tutte le persone che riconoscono il tema del reddito minimo garantito come uno dei temi principali per uscire dalla crisi". Per fare ciò, conclude l´assessore, è necessario "aderire alla campagna inviando una e-mail all´indirizzo redditominimogarantito@sxmail.It, pubblicizzarla per far sì che le forze sociali, politiche e sindacali prendano una posizione e si attivino affinché questa campagna diventi uno dei pilastri su cui si deve fondare la lotta alla crisi sociale".  
   
   
RISANAMENTO: CHIODI A CONFRONTO CON ECONOMISTA SALVATORE A PESCARA CON ESPERTO MONDIALE DI ECONOMIA INTERNAZIONALE  
 
Pescara, 10 settembre 2012 - Da Regione più indebitata d´Italia a Regione virtuosa: l´Abruzzo dopo aver affrontato in questi tre anni un duro percorso di risanamento è ora nelle condizioni di poter ridurre le tasse per sostenere lo sviluppo economico. Per spiegare le scelte operate, i risultati raggiunti e le strategie future per lo sviluppo, il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, fa un´analisi dei dati economici dell´Abruzzo con uno dei più grandi esperti mondiali di Economia Internazionale, Dominick Salvatore e con la partecipazione del Direttore del Quotidiano Il Centro, Mauro Tedeschini , sabato 15 settembre 2012, alle 10,45 presso la sala congressi dell´aereoporto internazionale d´Abruzzo a Pescara. Tema dell´incontro: "Abruzzo tra risanamento e sviluppo". L´abruzzo ha anticipato di tre anni la "spending review" operando una drastica azione di tagli a sprechi e privilegi ed ha abbattuto i costi della politica e della spesa pubblica. Questo ha permesso di ridurre di oltre un miliardo di euro il debito pubblico regionale. Condizione basilare, come riconosciuto anche a livello internazionale, è la riduzione del debito pubblico per far ripartire l´economia. L´abruzzo è già su questa strada di risanamento e mentre il debito pubblico italiano aumenta, quello abruzzese diminuisce costantemente. Dominick Salvatore ospite del convegno organizzato dalla Regione Abruzzo per sabato 15 settembre, alle 10.45, a Pescara presso l´aereoporto internazionale d´Abruzzo, è considerato tra i più grandi esperti mondiali di Economia Internazionale. Economista Fordham University di New York presidente dell´associazione nazionale di economisti di Economia internazionale, Vicepresidente dell´Accademia delle scienze di New York, consulente delle Nazioni Unite, consulente della banca mondiale, consulente del Fondo Monetario Internazionale. È Consulente delle Nazioni Unite, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, dell? Economic Policy Institute di Washington e di numerose Banche Centrali e Multinazionali. Professore di Economia alle Università di Fordham (New York), Pechino, Pretoria, Shanghai Finance University e Hunan University (Cina), Lum (Bari). Ha pubblicato più di 50 libri ed oltre 150 articoli sulle più prestigiose riviste internazionali di economia.  
   
   
DIMINUISCONO GLI IMMIGRATI. NELLA CRISI DUE ITALIE A CONFRONTO, QUELLA DEI CITTADINI E QUELLA STATO  
 
Venezia, 10 settembre 2012 - “I dati Istat sull’immigrazione sono una ulteriore fotografia della crisi”. Lo constata l’assessore alla tutela dei consumatori Franco Manzato commentando le rilevazioni diffuse il 25 luglio dall’Istituto centrale di statistica. “La diminuzione del 40 per cento dei nuovi ingressi di extracomunitari nel nostro Paese e la riduzione del 65 per cento dei permessi di lavoro, con percentuali più alte nel Nord Est, è l’ennesimo segnale che la nostra economia non riesce a creare ricchezza ed è soffocata dai contorsionismi di una finanza rubamazzo. Tutto questo evidenzia soprattutto – aggiunge Manzato – che esistono due Italie: quella dei cittadini, che pagano, e quella delle fattucchiere finanziarie che giocano sulla pelle di tutti a fronte di uno Stato succhione incapace di contenere l’allargamento del suo stesso debito”. “Stupisce, in una simile evidente situazione – dice ancora Manzato – leggere che cresce la fiducia dei cittadini: ne prendo atto. Finchè chi detiene effettivamente il denaro potrà sperare di guadagnare più con le speculazioni di borsa o sui Bot, piuttosto che investendo sul sistema produttivo (che anche per questo annaspa sempre più), non si uscirà da questa situazione. Penso anche che dovremmo riprendere in mano i libri di storia, piuttosto che i manuali della nuova economia che ha creato titoli tossici a iosa e non ancora digeriti, per vedere quale fu la risposta nelle precedenti crisi paragonabili a questa. Per paradosso, in un’Italia dove tutti o quasi si proclamano liberali, i cittadini ormai lavorano la più parte del loro tempo per mantenere uno Stato il cui debito, solo nei primi mesi di quest’anno è cresciuto di una quindicina di miliardi e che non sta dando risposte a chi lo paga e ne paga soprattutto una lunga storia di inefficienze, disservizi e, in definitiva, di soprusi che hanno creato diseconomie e meccanismi che sono più di freno che di stimolo. Se la risposta è l’attuale riaccentramento, non andremo molto lontano, così come non andiamo da nessuna parte se i cosiddetti “mercati” (chissà perché tutto diventa impersonale, da un certo livello in poi, e non esistono responsabilità) fanno alzare più delle possibilità reali di pagamento la vera e propria rendita dei buoni con i quali il Tesoro (si fa per dire) cerca di far fronte alla propria voragine e alla propria voracità”.  
   
   
´NDRANGHETA. DA LUNEDÌ 10 LA POLIZIA LOCALE PRESIDIERÀ L’AUTONEGOZIO DI VIA CELORIA  
 
Milano, 10 settembre 2012 - Da oggi, primo giorno di riapertura, la Polizia locale ha disposto un servizio di vigilanza preventiva per l´autonegozio di via Celoria che era stato incendiato dolosamente nella notte tra il 17 e il 18 luglio scorso. “Vogliamo prevenire altri episodi di aggressione ma soprattutto vogliamo continuare a dare un segnale forte di tutela della legalità e dell’impegno che il Comune di Milano pone contro la mafia” dichiara Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale e Volontariato in seguito al ritorno in via Celoria dell’autonegozio per la vendita di panini.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ:WORKSHOP SU RISORSE COMUNITARIE E NAZIONALI UNA RETE PER DIVULGARE MODALITÀ D´ACCESSO AI FONDI  
 
Pescara, 10 settembre 2012 - "Le risorse finanziarie comunitarie e nazionali" è il tema del workshop organizzato dall´Università Telematica Leonardo da Vinci" di Torrevecchia Teatina e patrocinato dalla Regione Abruzzo, dal Dipartimento per le pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall´Ufficio della Consigliera di parità regionale nell´ambito del corso di perfezionamento universitario di "Esperto in politiche di parità". L´evento che si svilupperà nelle giornate di lunedì 17 e martedì 18 è in programma presso la sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara. Il seminario è gratuito e per partecipare occorre registrarsi sul sito http://pariopportunita.Unidav.it. Al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione al seminario. "L´obiettivo di questi incontri è legato principalmente alla necessità di attrarre in Abruzzo risorse nazionali e comunitarie in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo - afferma Letizia Marinelli, Coordinatrice scientifica del corso di perfezionamento - ma è altrettanto importante far capire quali siano le regole di accesso ai fondi ed a tale scopo credo sia utile mettere in rete capacità ed esperienze, non solo per conoscere ma per progettare insieme. Quella della prossima settimana è un´iniziativa - prosegue la Consigliera di parità Regionale Marinelli - strettamente collegata all´altra da me organizzata lo scorso luglio e che ha visto intervenire, sempre a Pescara, il direttore esecutivo della Banca Mondiale di Washington, Piero Cipollone, il quale ha presentato le numerose opportunità d´investimento che questa prestigiosa Istituzione propone da decenni". Nella giornata di lunedì 17 sono previsti gli interventi della prof.Ssa Letizia Marinelli, sul tema del metodo di lavoro collaborativo in rete, per progettare e decidere insieme; a seguire è previsto l´intervento dell´esperto di comunicazione e fund raising finanziario, Cesare Di Martino, mentre la sessione sarà conclusa dal direttore degli Affari della Presidenza della Regione, Antonio Sorgi, Autorità di gestione Por-fesr. Martedì 18, dopo i saluti dell´assessore alle Pari Opportunità, Federica Carpineta, e l´intervento della Copnsigliera di parità regionale, Letizia Marinelli, il vice presidente del Comitato nazionale di Parità, Santina Giorgio, affronterà il tema "Le risorse nazionali: il programma obiettivo 2012 Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Legge 125/91" e presenterà il "Programma-obiettivo per l´incremento e la qualificazione della occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete" per l´anno 2012. La sessione pomeridiana sarà nuovamente caratterizzata dall´intervento di Cesare di Martino. Intanto, per il prossimo 6 ottobre è in preparazione un nuovo incontro con il direttore esecutivo della Banca mondiale, Piero Cipollone incontro altamente operativo rivolto a tutti i soggetti economici.  
   
   
A TRENTO SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO PER CONOSCERE, PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA DI GENERE  
 
Trento, 10 settembre 2012 - Violenza di genere, una realtà purtroppo ancora oggi spesso poco nota, di cui non si dispongono dati sufficienti per stimare la sua diffusione. Per questo la Giunta nei giorni scorsi ha approvato un protocollo di intesa che unisce la Provincia autonoma di Trento e il Commissariato del Governo in un´azione sinergica di prevenzione e di contrasto del fenomeno. Il 24 luglio la firma del documento, presso la sede del Commissariato di Trento, da parte dell´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami e del commissario del Governo, Francesco Squarcina. Presenti alla cerimonia anche il questore di Trento Giorgio Iacobone e il comandante provinciale dell´Arma dei Carabinieri col. Fausto Rossi. Il protocollo consentirà da un lato di avviare una raccolta dati condivisa con i rappresentanti delle forze dell´ordine per monitorare e conoscere il fenomeno in Trentino, dall´altro di sensibilizzare gli operatori delle forze dell´ordine a questa problematica. "Da oggi, con la firma di questo protocollo – ha detto l´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Beltrami Giovanazzi, – e al termine di un proficuo lavoro preparatorio, decolla un gruppo di lavoro che avrà il compito di raccogliere i dati relativi alle denunce di violenze sulle donne, correlando tra di loro le informazioni raccolte dalla Questura, dalle stazioni dei Carabinieri e dagli uffici della Provincia delegati al problema. Questi dati verranno messi in rete e ciò consentirà alle autorità preposte e alla Provincia di individuare azioni mirate ed efficaci per contrastare il fenomeno. Sulla base di quel che ci dicono oggi le statistiche, in Italia una donna su tre nel corso della sua vita subisce almeno una violenza: la Provincia autonoma di Trento ha già attivato strumenti per venire incontro alle donne vittime di soprusi, con case rifugio e alloggi protetti che mettono a disposizione ben 200 posti letto, peraltro sempre occupati. È necessaria però un´esatta visione delle dimensioni e delle caratteristiche del fenomeno. Il protocollo d´intesa firmato oggi dalla Provincia e dal Commissario del Governo ci aiuterà a conoscere meglio il problema e a individuare le strategie più opportune per contrastarlo. Il prossimo 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, saremo in grado di diffondere i primi risultati dell´attività di monitoraggio". "Con il protocollo di oggi – ha aggiunto il Commissario del Governo Francesco Squarcina, – si chiude una fase del progetto che ha visto la Provincia, il Commissariato, la Questura e il Comando provinciale dei Carabinieri lavorare gomito a gomito per dare risposte efficaci e risolutive al dramma delle violenze sulle donne. Gli strumenti che saranno attivati con questo documento di sicuro ci consentiranno non solo di quantificare l´incidenza del fenomeno, ma anche di comprenderne le cause scatenanti e di individuare gli strumenti più adatti per limitarne le tragiche conseguenze. Lavoriamo tutti in piena collaborazione, insomma, con le forze dell´ordine in prima linea ma con il pieno appoggio delle istituzioni nazionali e locali". La firma di questo protocollo rappresenta un nuovo passo concreto nell’attuazione della legge provinciale 6/2010 “Interventi per la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle donne che ne sono vittime” che prevede diverse misure specifiche tra cui la creazione del Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza e dell’Osservatorio provinciale sulla violenza di genere con il compito di migliorare la conoscenza delle dimensioni assunte dal fenomeno della violenza di genere, condizione questa imprescindibile per la programmazione degli interventi da attuare e per la loro efficacia. Il Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza è un organismo tecnico per la programmazione sociale, con funzioni propositive e consultive, al fine di approfondire le tematiche relative alla tutela delle donne vittime di violenza. Fanno parte del Comitato rappresentanti di associazioni del terzo settore che sul territorio provinciale gestiscono servizi a favore di donne vittime di violenza, referenti pubblici e rappresentanti delle strutture provinciali competenti in materia di violenza di genere. L´osservatorio provinciale sulla violenza di genere è coordinato dall´Ufficio per le politiche di pari opportunità dell´Agenzia provinciale per la famiglia ed ha invece il compito di curare la raccolta, l´elaborazione e l´analisi dei dati relativi a questo fenomeno. Dopo che l’Osservatorio, in collaborazione con il Servizio politiche sociali e con il supporto dell’Università di Trento, ha individuato un’unica modalità di raccolta dati per i soggetti del terzo settore in modo tale da garantire l’omogeneità e la confrontabilità delle informazioni, il Protocollo vuole proseguire il percorso intrapreso e far fronte alla mancanza di informazioni complete ed omogenee per quanto riguarda le denunce presentate alle Forze dell’ordine da parte di donne vittime di violenza. Il Protocollo prevede infatti la definizione di una procedura sistematica di raccolta delle denunce presentate in modo che il monitoraggio dei casi di violenza subita dalle donne sia costante e aggiornato. Solo attraverso una base dati oggettiva relativa al fenomeno della violenza di genere, si potranno costruire sistematiche iniziative di contrasto e di prevenzione. Inoltre, dato che per l’efficacia degli interventi previsti è necessario un contesto di riferimento sensibile al fenomeno della violenza di genere, i soggetti firmatari si sono impegnati anche per la promozione di iniziative di sensibilizzazione e conoscenza tra gli operatori di polizia. Due quindi gli obiettivi principali del Protocollo oggi sottoscritto: monitoraggio e conoscenza del fenomeno della violenza di genere in provincia di Trento, attraverso un sistema di raccolta dati condiviso con i rappresenti delle forze dell´ordine; sensibilizzazione degli operatori di polizia a questa problematica. A tale scopo si è costituito un gruppo di lavoro, coordinato dalla Provincia autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la famiglia, al quale partecipano: un referente dell´Osservatorio provinciale sulla violenza di genere, un rappresentante del Commissariato del Governo, un referente della Polizia di Stato e uno dell´Arma dei Carabinieri. Il protocollo avrà durata fino al 31 dicembre 2014.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: E´ L´AGGIORNAMENTO DI UN SISTEMA FONDAMENTALE PER LE FAMIGLIE DELLA REGIONE. I DATI PER PROVINCIA.  
 
Bologna, 10 settembre 2012 – “Con questa direttiva abbiamo messo mano a uno dei gioielli di famiglia della nostra regione. Aggiorniamo e qualifichiamo ulteriormente un sistema fondamentale, tenendo conto di un’evoluzione in atto. Abbiamo scelto di decidere “con” e di lavorare “per” il territorio, coniugando qualità e sostenibilità, educazione e conciliazione dei tempi, flessibilità e semplificazione”, così l’assessore regionale alle Politiche sociali commenta l’approvazione della direttiva in materia di requisiti strutturali e organizzativi dei nidi dell’Emilia-romagna da parte dell’Assemblea legislativa. Si tratta del secondo passaggio dell’iter di riforma di tutto il sistema dei servizi educativi per la prima infanzia, cioè per i bimbi da0 a 3 anni, avviata con l’approvazione della legge regionale 6/2012. Le novità della direttiva - Il testo definisce una serie di norme comuni per tutti i servizi e norme specifiche per le diverse tipologie: nidi d’infanzia (comprensivi di micronidi e sezioni primavera); servizi domiciliari (piccolo gruppo educativo fino a 4 oppure 7 bambini); servizi integrativi (spazio-bambini e centro per bambini e genitori) e servizi sperimentali (che devono essere sottoposti a una preventiva valutazione da parte di un nucleo tecnico regionale). In particolare, la normativa definisce il titolo di studio richiesto per svolgere il ruolo di educatore in tutti i servizi per l’infanzia: ad oggi un diploma con indirizzo pedagogico o magistrale e, dal 2015, laurea triennale specifica. Per tutti i servizi la direttiva rende obbligatorio il rispetto dei requisiti di sicurezza, igiene, funzionalità dell’ambiente e tutela del benessere dei piccoli. Per quanto riguarda i nidi, la direttiva stabilisce il rapporto numerico tra personale e bambini delle diverse classi (1 a 5 per la fascia 3-12 mesi; massimo 1 a 7 tra i 12 e i 36 mesi nel tempo pieno e 1 a 8 nel tempo parziale; 1 a 10 tra i 24 e i 36 mesi). Diverse le novità per i servizi domiciliari o piccoli gruppi educativi: la Regione ha innanzitutto stabilito che saranno integrati nel sistema regionale dei servizi attraverso la collaborazione con i coordinatori pedagogici e ha semplificato le norme che definiscono i requisiti degli spazi e degli ambienti. Per questi servizi, si stabilisce inoltre che il numero massimo dei bimbi accolti dovrà essere di 7. Il sistema regionale contempla anche i servizi integrativi che affiancano i nidi e sono caratterizzati da una possibilità di frequenza diversificata e non hanno il servizio di mensa.. Tra questi, ci sono gli spazi per bambini che prevedono l’affido e, per le fasce tra i 12 e i 36 mesi, un rapporto tra educatori e bambini di 1 a 8, per quella tra 18 e 36 di 1 a 9 e tra i 24 e 36 di 1 a 12. Rientrano nei servizi integrativi anche i centri bambini e genitori o adulti accompagnatori. Le nuove norme aprono alle sperimentazioni di servizi per l’infanzia, accogliendo così le nuove richieste di flessibilità delle famiglie e dei territori. In questi casi, le proposte devono prevedere un progetto pedagogico, che sarà sottoposto al vaglio del nucleo regionale di valutazione, e personale educativo in possesso del titolo di studio previsto dalla direttiva. Tra le proposte per le famiglie, la direttiva prevede anche che i Comuni possano predisporre albi di personale al quale possano ricorrere le famiglie per organizzare autonomamente iniziative di conciliazione (che non necessitano di alcun tipo di autorizzazione) e l’organizzazione di servizi ricreativi che prevedono una frequenza occasionale di bambini per un massimo di due ore al giorno. La riforma dei servizi 0-3 - La Regione Emilia-romagna ha avviato la riforma dei servizi educativi con tre provvedimenti coordinati: la nuova legge 6/2012 (che ha aggiornato la legge regionale 1/2000), la nuova direttiva in materia di requisiti strutturali e organizzativi e, infine, linee guida che consentiranno di valutare la qualità di tutti i servizi educativi per l’infanzia e che saranno approvate nei prossimi giorni dalla Giunta. I principi cardine della nuova normativa che regola i servizi educativi per la prima infanzia, in sintesi, sono: omogeneità dei titoli di studio per accedere ai posti di educatore (ad oggi diploma con indirizzo pedagogico o magistrale e, dal 2015, laurea specifica); l’uscita dei servizi domiciliari dalla sfera della sperimentalità e una sistemazione delle tipologie nel sistema integrato dei servizi per la prima infanzia; una piena valorizzazione del ruolo del coordinatore pedagogico; una semplificazione dei requisiti strutturali e procedurali, nonché una maggiore flessibilità di alcuni requisiti organizzativi, mantenendo al centro la sicurezza e la qualità del servizio educativo offerto ai bambini e alle loro famiglie. I servizi educativi per la prima infanzia - anno educativo 2010 – 2011 - Attualmente, in Emilia-romagna esiste un sistema per la prima infanzia che assicura l’accoglienza in servizi educativi qualitativamente forti e quantitativamente diffusi di oltre il 31% dei bambini tra zero e tre anni, caso unico in Italia (la media italiana si colloca intorno al 12,5%) e in linea tendenziale con gli obiettivi europei (33%). Nell´anno scolastico 2010 -2011 il numero dei posti dei servizi dedicati all´infanzia in regione rispetto all´anno precedente ha raggiunto il numero complessivo di 1223 servizi (1220 l’anno precedente) di cui 986 nidi, 170 servizi integrativi e 67 sperimentali. I bambini iscritti ai servizi educativi per la prima infanzia sono stati 39.812 (rispetto ai 37.993 del 2009-2010).  
   
   
INAUGURATO NIDO ARCOBALENO A CAMPOSANTO. ANNUNCIATO BANDO DI SERVIZIO CIVILE DEL GOVERNO PER LE ZONE TERREMOTATE  
 
 Camposanto, 10 settembre 2012 – “Un segnale di speranza, che arriva dopo i terribili momenti del sisma. Una struttura molto bella, ecologica, sicura, che accoglierà i bambini di Camposanto. L’amministrazione comunale ha avuto l’energia e la forza, nonostante il terremoto, di completarla nei tempi. E’ veramente un segnale forte, rivolto al futuro”. Questo il commento di Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-romagna, intervenuta il 6 settembre a Camposanto (Mo), insieme al ministro Andrea Riccardi e al sindaco Antonella Bandini, all’inaugurazione dell’asilo nido Arcobaleno. “E’ un progetto che non si è interrotto nemmeno con il terremoto – ha detto Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e la cooperazione – ed è un segnale chiaro rivolto alle giovani generazioni. Da questo piccolo Comune arriva un segnale di speranza concreto in un’area duramente colpita. Come ministero finanzieremo a breve un bando per il servizio civile aperto a tutti quei giovani italiani che vorranno fare i volontari in queste zone terremotate, contribuendo concretamente alla ricostruzione”. La struttura è il risultato di un progetto innovativo di collaborazione tra pubblico e privato sociale. La struttura è stata infatti realizzata nell’ambito di un piano di riqualificazione urbana, utilizzando le opportunità offerte da un bando promosso dal Governo Prodi. La progettazione esecutiva e l’attuazione dei lavori è stata affidata alla Cooperativa Sociale di Modena Gulliver, che ha partecipato anche alle spese di costruzione attraverso un sistema di project financing e a cui ora è stata affidata la gestione. "Abbiamo iniziato a lavorare al progetto nel 2008 – ha detto Antonella Bandini, sindaco di Camposanto – e vedere oggi i frutti di questo percorso è per noi motivo di grande soddisfazione e di orgoglio. Questa inaugurazione assume un valore ancora più grande dopo il sisma: è un simbolo di rinascita della nostra comunità”. I lavori del nido Arcobaleno, avviati a novembre 2011, si sono conclusi a luglio 2012, nel rispetto del programma, nonostante i disagi creati dal rigido inverno e poi dal terremoto. Le caratteristiche costruttive e strutturali hanno garantito la massima stabilità dell’edificio, che non ha subito alcun danno a causa del sisma. Per i bambini da 0 a 6 anni a Camposanto esisteva già la scuola d´infanzia statale “M. Martini” con 4 sezioni. Da oggi si aggiunge questo nuovo micronido con 20 posti per bambini da 12 a 36 mesi. Attualmente i bambini iscritti sono 17.