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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Settembre 2012 |
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CASA INTELLIGENTE PER LA LONGEVITA’ ATTIVA - LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE APPROVA IL BANDO PER LA SELEZIONE DEI PROGETTI: STANZIATI 3,5 MILIONI DI EURO. |
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Ancona, 10 settembre 2012 - La giunta regionale, nell´ambito del progetto "Casa intelligente per una longevità attiva ed indipendente dell´anziano", affidato all´Istituto Nazionale di Ricovero e Cura a carattere scientifico degli Anziani (I.n.r.c.a.), ha approvato e pubblicato sul Bur il bando per la selezione di proposte progettuali, delle piccole e medie imprese innanzitutto, finalizzate alla creazione di oggetti (smart object) e piattaforme di integrazione dedicati alla longevità attiva e all’ambient assisted living per una vita indipendente e sostenibile dell´anziano. Contesto - Quello della longevità attiva, è un progetto centrale dell’azione di governo della Regione per la crescita e la coesione della nostra comunità che vanta l’aspettativa di vita più lunga in Italia ed in Europa. L’assunto di base è che la 3^ e 4^ età non sono una malattia ed è quindi necessario rendere più semplice, autonoma e vitale l’esistenza e l’attività degli anziani. Queste azioni rientrano nella visione strategica di “smart Marche”, cioè di una regione in grado di offrire al cittadino servizi di elevata qualità fondati sulla massima efficienza grazie all’impiego “intelligente” delle nuove tecnologie anche Ict. Finalita’ E Obiettivi Del Bando - Il bando ha l´obiettivo di far emergere l´insieme variegato delle competenze tecnico-scientifiche del territorio riguardanti l´industria, l´artigianato, i servizi sociali e la ricerca, che possono essere indirizzate in maniera sinergica verso la realizzazione di progetti di ricerca e di sviluppo sperimentale nel sistema produttivo e scientifico. Le sue ricadute riguarderanno soprattutto le Pmi, con riferimento a tutti i settori economici regionali: edilizia, design e progettazione, arredamenti, meccanica, software e Ict, tessile, calzaturiero, illuminazione, wellness, telemedicina e teleassistenza, dispositivi medicali, energie rinnovabili, ecc. Le Risorse, I Tempi E I Soggetti Beneficiari La copertura finanziaria stanziata per la realizzazione del progetto è di 3,5 milioni di euro. Questa somma potrà essere integrata in base ai progetti ritenuti ammissibili ed alle eventuali risorse disponibili. I progetti dovranno essere presentati entro il 24 ottobre. Proprio per spiegare a tutti gli imprenditori interessati i termini del bando, il 14 settembre alle 15 si terrà un “info day” nella sala Raffaello di Palazzo Raffaello ad Ancona. Il bando ammette alle agevolazioni le spese di personale; i costi degli strumenti e dell’attrezzatura; i costi della ricerca contrattuale; delle competenze tecniche e dei brevetti; i costi di materiali e forniture. Possono partecipare imprese micro, piccole, medie e grandi, industriali e artigiane, singole o in forma aggregata. Le intensità di aiuto differiscono a seconda dei soggetti beneficiari e si distinguono nel 60% per le micro/piccole imprese e nel 50% per le medie imprese e o per gli organismi di ricerca. Il contributo concesso per ciascun progetto non potrà comunque essere superiore ai 500mila euro se realizzato in forma singola o ai 2 milioni di euro se realizzato in forma aggregata. I progetti dovranno avere inizio entro e non oltre 30 giorni dalla data della comunicazione di concessione dell’agevolazione e dovranno essere realizzati entro 24 mesi. In base ai criteri previsti verranno approvate due graduatorie, di cui una riservata ai progetti presentati dalle aggregazioni di imprese e l’altra riservata ai progetti presentati da imprese singole. La responsabilità della gestione delle procedure di attuazione del bando spetta all’I.n.r.c.a. Scheda Tecnica Piattaforme Di Integrazione E Smart Object: Applicazioni Nella Vita Quotidiana E’ uno "smart object” un qualsiasi oggetto o apparato domestico in grado di comunicare la propria interazione con un utente fragile al fine di monitorarne le attività quotidiane, ricavarne le abitudini e rilevare eventuali comportamenti anomali che possano evidenziare situazioni di disagio o di pericolo. Le piattaforme di integrazione invece sono soluzioni tecniche che pur ispirandosi all´approccio di piattaforma già presente in ambiti di telemedicina, sono tuttavia caratterizzate da un fronte applicativo molto più ampio ed aperto grazie all´inclusione delle funzionalità di base come la gestione energetica, l’eco-compatibilità, la sicurezza, il comfort, ecc. Esempi concreti di “smart object” sono un rilevatore di presenza, un cassetto di un mobile dotato di sensore di apertura, un sistema motorizzato per l’accesso in sicurezza a scomparti non facilmente accessibili di una cucina, una porta dotata di contatto d´apertura, una scarpa con soletta provvista di sensori e/o transponder rfid, un tappeto con sensore di pressione, un letto opportunamente accessoriato, un qualsiasi oggetto domestico dotato di transponder rilevabile da antenne distribuite nella casa, un contenitore con identificatore di cibi per frigoriferi, un dispensatore di medicine, un rilevatore di apertura di rubinetti, un misuratore di consumi di gas, misuratori di assorbimenti di corrente associati alle varie prese elettriche, un capo di vestiario dotato di opportuna etichetta (lavabile) identificabile tramite un´antenna rfid, cioè in definitiva qualsiasi oggetto associabile al concetto di "internet delle cose" (internet of things). Analogamente, esempi di tematiche di pertinenza del bando sono: supervisione e cura medica, sicurezza indoor ed outdoor, ausili per lo svolgimento delle normali attività quotidiane, gestione della casa, gestione accessi e sistemi di antintrusione, rilevazione di allagamenti, fughe gas e incendi, prevenzione e rilevamento di cadute, monitoraggio attività e comportamenti, sistemi per l’intrattenimento, la comunicazione e la partecipazione attiva, cura della persona, sistemi per l’acquisto on-line di beni di prima necessità ed altro, gestione e pulizia della casa, ausili per la preparazione di cibi, supporti per una corretta alimentazione (gestione di diete personalizzate), inclusione sociale, formazione di familiari e/o badanti, supporti alla mobilità e all’accessibilità. L’implementazione del concetto di "piattaforma d´integrazione" trova applicazione sia nel mercato dell´edilizia residenziale, in particolare in quello emergente del social housing - cioè il mercato delle nuove abitazioni eco-compatibili per anziani caratterizzate dall´assenza di barriere architettoniche e opportunamente predisposte per consentire agli utenti di poter beneficiare, secondo necessità, di servizi sociali e sanitari innovativi - che in quello dell´adattamento di abitazioni preesistenti, offrendo prodotti e servizi ad ampio spettro supportati virtualmente da tutti gli operatori economici che sono in relazione diretta o indiretta con l´ambiente domestico. In tal modo si intende incentivare il coinvolgimento anche di quelle realtà dell´industria, dell´artigianato e del mondo dei servizi le cui attività non sono apparentemente riconducibili a questa disciplina, proponendo nuovi stimoli per l´imprenditoria del territorio. I risultati dei progetti saranno esposti in maniera permanente nel Centro Polifunzionale associato al progetto “Casa intelligente per una longevità attiva ed indipendente”, che sarà anche espressione dello "stato dell´arte" mondiale delle tecnologie assistive, luogo d’incontro e di formazione e punto di collegamento con i principali centri internazionali connessi alla tematica dell’Ambient Assisted Living. |
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"GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E SCAMBIO DELLE STRATEGIE DI EDISCOVERY" |
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Monaco di Baviera, 10 settembre 2012 - Un evento intitolato "Gestione delle informazioni e scambio delle strategie di eDiscovery" (Information Governance and eDiscovery Strategy exchange) si terrà il 27 novembre 2012 a Monaco di Baviera, Germania. La crescita esponenziale della quantità di dati disponibili sta rendendo sempre più complesso il compito degli uffici legali aziendali quando sorgono indagini su contenziosi e regolamentari. Visto il ripetersi sempre più frequente di tali situazioni in Europa, diventa di importanza fondamentale disporre dei migliori strumenti per raccogliere, analizzare ed esaminare i documenti. Le aziende devono gestire efficacemente i dati, mantenendo il passo con le tecnologie in continua evoluzione, con minacce varie e il comportamento dei dipendenti. L´evento affronterà le sfide poste dalla crescita esponenziale delle informazioni memorizzate elettronicamente, nonché le pratiche di adozione di un approccio olistico alla gestione delle informazioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ediscovery-exchange.com/event.aspx?id=683880&utm_source=external&utm_medium=diarylisting&utm_campaign=17343.004%20-%20externals&utm_term=diarylistings&utm_content=text&mac=17343.004_dia |
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IL SITO WEB? BELLO, MA SE NON LO SI TROVA CON GOOGLE… COME FAR “PIACERE” UN SITO AI MOTORI DI RICERCA? SE NE È PARLATO A ROVERETO |
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Trento, 10 settembre 2012 - Non basta avere un sito internet per vendere bene online. E non è sufficiente nemmeno avere un bel sito internet. Serve un sito progettato e costruito per essere trovato e valorizzato dai motori di ricerca. Un mercato in continua crescita come quello del commercio elettronico – un italiano su o tre connesso ad internet ha acquistato online negli ultimi 3 mesi - dove il giorno del compleanno l’80% degli auguri arriva da Facebook e il 10% da siti di eCommerce, è come un immenso oceano nel quale nuotano 200 milioni di siti web. E l’utente, si sa, difficilmente si spinge oltre la prima pagina degli elenchi sfornati dai motori di ricerca. Come fare quindi? Molte le indicazioni fornite il 6 settembre, presso il Polo Tecnologico di Rovereto, agli oltre 220 imprenditori presenti al seminario “Anatomia del perfetto posizionamento di un sito web” promosso da Trentino Sviluppo. Relatori d’eccezione Federico Corradini, team leader per l’Italia di Google Adwords, la divisione del più grande motore di ricerca al mondo che si occupa di pubblicità online, Marco Loguercio, che a Brunico ha fondato Sems, prima società di search engine marketing in Italia, e Luca Cattoi di Graffiti 2000. Proprio al trentino Luca Cattoi, fondatore di Graffiti 2000, tra le più apprezzate web agency d’Italia e vincitrice di numerosi premi a livello nazionale, è toccato aprire la serata. «Un sito di eCommerce – ha spiegato Luca Cattoi – non deve essere un vestito fatto su misura dell’impresa o dell’imprenditore, ma va rivolto a due entità ormai altrettanto importanti: l’utente internet, che ha in mano la carta di credito ed in definitiva decide l’acquisto, e il motore di ricerca, che ha in mano il traffico e permette al sito di essere trovato». «Sono oltre 50 i parametri che incidono sulle Serp (search engine results page), cioè su ciò che ci restituisce Google al termine della ricerca – ha concluso Cattoi – ma non limitiamoci all’ottimizzazione ingegneristica del nostro sito aziendale. Il 20% degli inserimenti nel “carrello” dello shopping online ancora non va a buon fine. Fondamentale è quindi il rapporto di fiducia che riusciamo a costruire con il cliente internauta e la capacità di seguirlo in tutte le fasi dell’acquisto, come pure nel remarketing e nel post vendita». Tasto, questo, toccato anche da Marco Loguercio, amministratore delegato di Sems, uno dei massimi esperti di Search Engine Marketing in Italia. «Ciò che vogliono gli utenti – ha detto Loguercio - è anzitutto di essere aiutati nella scelta. Più che di Search Engine Optimization si dovrebbe quindi parlare oggi di Search Experience Optimization. Sono le persone che devono essere al centro di una strategia search, di ricerca on line, non le parole chiave». «Dedicate perciò la maggior parte del vostro tempo – è stato l’invito di Loguercio - a capire bene chi sono i vostri clienti e come potete rispondere nel modo migliore ai loro bisogni. Fare advertising sparando nel mucchio non serve. Se siete un albergo dovete capire chi vi ricerca in internet: un manager che viaggia per lavoro cerca hotel vicini alla stazione ferroviaria e al centro congressi, dove poter fare check in e check out online e con la connessione wifi in camera. Diverso è per la mamma con due figli che in un hotel cerca pulizia nelle camere, vicinanza alle aree verdi e servizi di intrattenimento per i bambini». Il 97% di market share in Italia è un misterioso algoritmo che non solo non viene mai rivelato ma che cambia continuamente. Questo è Google, il più grande motore di ricerca al mondo. Agli imprenditori presenti in sala, ma anche durante gli incontri personalizzati con cinque aziende trentine che si sono tenuti nella mattinata, hanno quindi parlato due giovani italiani in forza al team Google Irlanda, Giuseppe Vitulano, senior manager per l’Italia e i mercati emergenti, e Federico Corradini, team leader per l’Italia. Nella loro presentazione, riservata alle aziende presenti, tanti e dettagliati numeri sul commercio online, sui settori trainanti e su quelli in cui è previsto nei prossimi mesi il maggiore potenziale di crescita. |
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SMAU E REGIONE LOMBARDIA - ASSESSORATO ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE- INSIEME PER COSTRUIRE IL FUTURO MOTORE DELLE SMART CITY: START UP, WIKI REGIONE E IMPRESE ICT |
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Milano,10 settembre 2012 - Che cosa hanno in comune e l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Lombardia e Smau? Un patrimonio di inestimabile valore rappresentato da oltre 20.000 imprese Ict che da sole producono un fatturato di oltre 60 miliardi di euro e che oggi attraverso le iniziative messe a punto dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Lombardia e Smau si trovano di fronte ad una grande opportunità: quella di collaborare alla realizzazione di uno dei più grandi “cantieri” in Italia, quello delle Smart City. Martedì 24 luglio, nell’ambito della conferenza stampa che si è tenuta presso Palazzo Lombardia e in cui sono stati evidenziati gli strumenti e i risultati delle Politiche a sostegno di Ricerca e Innovazione, Andrea Gibelli – Capo Delegazione della Lega Nord in Giunta Regionale, Vicepresidente e Assessore Dg Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione della Regione Lombardia ha messo in luce come la fortissima presenza di imprese del settore Ict, unita a quella di prestigiosi istituti di formazione e ricerca e dei principali attori finanziari, rendono la Lombardia il luogo italiano di riferimento dove si concepiscono, sviluppano e sperimentano soluzioni digitali innovative. Partendo da questi presupposti, lo stesso Andrea Gibelli ha sottolineato la stretta sinergia con Smau Milano partita tre anni fa e che culminerà dal 17 al 19 ottobre con la partecipazione della Regione all’evento dedicato alle tecnologie digitali per il business, proprio per sfruttare al meglio le occasioni di confronto esistenti per coinvolgere il mondo imprenditoriale, dalle grandi alle micro imprese, per realizzare e testare nuovi prodotti e servizi. In particolare sull’impegno della Regione in ambito Smart City il Vicepresidente della Regione anticipa: “Il format dell’iniziativa Smart City della prossima edizione milanese di Smau si coniuga perfettamente con la mia idea di Wikiregione. Per questo Regione Lombardia parteciperà all’iniziativa Smart City realizzata da Smau attraverso un ciclo di incontri per far emergere, condividere e mettere a fattore comune la conoscenza con un processo che parte dal basso (bottom up). L’iniziativa privata è infatti indispensabile per portare innovatività, creatività e, al contempo, velocità nella selezione degli ambiti più promettenti e Smau è il luogo ideale in cui può realizzarsi questa condivisione di conoscenze ed esperienze. Smart City, infatti, a Smau vedrà protagoniste le esperienze in corso in Italia, il contributo delle start up più innovative e le grandi aziende produttrici di nuove tecnologie all’avanguardia, a beneficio di imprese e amministratori delle città italiane e lombarde in primis. Non solo prodotti e servizi, ma prima di tutto la conoscenza necessaria allo sviluppo corretto ed efficace delle città intelligenti. Una conoscenza aperta al contributo di operatori e amministratori di realtà di qualsiasi dimensione. Un passo importante verso la creazione della Wikiregione”. A commento della stretta collaborazione con Regione Lombardia, Pierantonio Macola afferma: “la partecipazione della Regione Lombardia al progetto Smart City è per Smau un’opportunità per consolidare i rapporti con le imprese Ict del territorio fornendo loro nuove occasioni di business in un mercato in rapida evoluzione e che vede nei progetti legati alle Smart City un’opportunità per trovare nuova linfa vitale. Tutto questo attraverso un format moderno che prevede il confronto con i casi ed i progetti in corso oggi in Italia ed Europa, tramite un ciclo di incontri dedicato agli operatori ed imprese Ict moderati da giornalisti di scienza, un’ area con oltre 100 Start Up, di cui il 50% attive in ambito Smart City, per facilitare lo scambio di Know-how, competenze e altre sinergie operative e strategiche, iniziative di formazione e informazione congiuntamente alle migliori School of Management (Politecnico di Milano e Sda Bocconi, in primis), premi per valorizzare nuove applicazioni digitali e casi di eccellenza su specifiche tematiche Smart City". Gibelli, infine si sofferma sul valore per le imprese in visita Smau derivante dall’incontro con le start up presenti all’interno dell’area Smart City: “Spesso le Pmi non hanno a disposizione un proprio centro di ricerca interno, quindi l’incontro con le start up può andare a sopperire a questa mancanza, mettendo a loro disposizione una sorta di R&d esterno, secondo il concetto di open innovation.“ |
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FIBRA OTTICA, NESSUNA SORPRESA PER L´INDAGINE DELLA COMMISSIONE UE |
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Trento, 10 settembre 2012 - Un atto dovuto a seguito di un esposto presentato da alcune società concorrenti e che non sorprende la Pubblica amministrazione. Così la Provincia autonoma di Trento commenta la notizia dell´apertura da parte della Commissione Ue di un´indagine sulla joint venture tra la Provincia e Telecom Italia per realizzare l´infrastruttura di fibra ottica. La notizia dell´apertura dell´indagine, volta ad accertare il rispetto delle norme Ue sugli aiuti di stato, era già nota agli uffici provinciali, che hanno fornito alla Commissione tutti gli elementi conoscitivi utili ad istruire il procedimento. Nessuna sorpresa, dunque, ma serena attesa del pronunciamento della Commissione e piena disponibilità a fornire ogni altro elemento utile per una veloce positiva conclusione della verifica, anche attraverso modifiche migliorative del progetto che, si ritiene, potranno meglio essere definite dopo che si saranno conosciute le considerazioni della Commissione Ue. |
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‘INTERNET AS INNOVATION ECO-SYSTEM’ SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER AZIENDE E START –UP TRENTINE |
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Trento, 10 settembre 2012 - Il convegno di Eai su l’Internet del futuro, in programma al Palacongressi di Riva del Garda, dal 4 al 6 ottobre 2012, parte dall’assunto che l’agenda digitale europea vede nell’ Ict il fattore di sviluppo primario in termini di aumento di produttività, efficienza ed efficacia economica e ha fissato tra gli obiettivi che possono rendere l’Europa più competitiva avanzamenti importanti nei settori della fibra ottica, cloud, social media, sicurezza e innovazione. Il Trentino, inteso come ‘laboratorio alpino’ dove le imprese nazionali ed estere possano collocare attività, ricerca e lavoratori, sulla base delle peculiarità del territorio, con felici e fortunati innesti tra le innovative tecnologie dell’Ict, i centri di ricerca e gli studi più avanzati dell’università, è alla base della scelta di Riva del Garda come location per il summit di European Alliance for Innovation (Eai). Nella recente Digital Agenda Assembly 2012 (giugno 2012) Neelie Kroes, Commissario per la Digital Agenda e vicepresidente della Commissione Ue, ha ricordato gli interventi Ue in materia di roaming o internet mobile, per sottolineare l´importanza di azioni congiunte e sinergiche quali condizioni essenziali per realizzare i piani europei. Scegliere se e come garantire gli investimenti, le regole e l’atteggiamento per alimentare il futuro digitale è uno dei temi centrali del Summit di Eai ‘Internet as Innovation Eco-system’, in programma a Riva del Garda dal 4 al 6 ottobre 2012. ‘’Le nuove tecnologie – ha sottolineato di recente il Presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai- possono così diventare patrimonio di tutta la comunità e possano essere utilmente messe a disposizione del resto del Paese’’. Se l´Italia è al 16esimo posto sui 27 Paesi della Ue per percentuale di risorse da destinare alla ricerca sul Pil con circa l´1,24%. Il Trentino investe circa il 2,1 % sul Pil. L’innovation Summit sull’Internet del Futuro, è realizzato da Eai, una delle organizzazioni più influenti nella promozione dell´innovazione a livello continentale, di cui il Trentino, grazie alla sua università, ai suoi centri di ricerca, in particolare nel settore delle Ict, e all´accorta politica di stimolo della Provincia, è divenuto un "nodo di rete" internazionale. Gli Innovation Summits di Eai sono eventi di risonanza europea, che, intendono agevolare l´innovazione tecnologica e socio-economica a livello continentale, in particolare presentando ed esaminando le "idee che interessano" e favorendo il loro trasferimento dai centri di ricerca alle imprese aprendo nuove piste concrete alla competitività nel mercato globale. Il Trentino è quindi il primo co-location centre della Eai in Italia e in tutta l´Europa meridionale, nel campo dell´ Information Technology. Al summit di Riva del Garda ricerca e alta formazione possono stabilire così nuove routes in direzione dello sviluppo dell’economia, e quindi anche della politica e della società. Fra i relatori politici e istituzionali interverranno: Paolo Anselmo, Presidente Iban ( Italian Business Angels Network), Fabrizio Caprara (Ceo Saatchi & Saatchi), Michele Costabile (Fondo Principia), Luyckx Ghisi. |
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SOTTO LA MANICA CON CELLULARI E SMARTPHONE I PASSEGGERI DELL’EUROTUNNEL POTRANNO PARLARE AL TELEFONO E COLLEGARSI A INTERNET |
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Parigi, 25 luglio 2012 – I passeggeri del tunnel della Manica possono utilizzare i loro telefoni, smartphone, computer per parlare e collegarsi a Internet. Il progetto è condotto per Eurotunnel – la società di gestione del tunnel che unisce Francia e Gran Bretagna - e per i tre operatori mobili francesi, Bouygues Telecom, Orange and Sfr (successivamente si aggiungerà anche Free). Il sistema messo in funzione, come da programma, in tempo utile per l’avvio dei Giochi di Londra 2012, comprende un’infrastruttura in fibra ottica Gsm-p per servizi 2G (Gsm 900, Dcs 1800) e 3G (Umts 2100), per conversazioni telefoniche e servizi Internet. Il progetto è stato condotto da Alcatel-lucent. L’impiego dello stato dell’arte delle tecnologie fornite da Alcatel-lucent e dai tre operatori è stato caratterizzato da una serie di primati per fornire servizi wireless diverse decine di metri sotto il fondo del mare ai 20 milioni di passeggeri che ogni anno percorrono i 53 Km del tunnel. Gli apparati sono stati installati in dieci mesi, un periodo eccezionalmente breve considerata la complessità dell’impianto e che i lavori hanno dovuto essere condotti senza interferire con il regolare funzionamento dei servizi ferroviari. A questo si aggiunga la ristrettezza degli spazi operativi che ha imposto l’adozione di rigidi standard, mentre la specifica natura dei servizi Shuttle ha imposto appropriati livelli di trasmissione. Allo stesso tempo, i team tecnici dovevano assicurare l’interoperabilità dei due diversi sistemi radio (ferroviari e pubblici) all’interno del tunnel: il Gsm-r, adottato per le comunicazioni ferroviarie di servizio, e il Gsm-p. Risolti tutti questi aspetti, Eurotunnel è ora in grado di fornire un nuovo servizio, sia che viaggino sugli Shuttle sia che percorrano la tratta sugli Eurostar, confermando ancora una volta l’impegno costante verso l’innovazione. Gli operatori telefonici francesi forniranno un’estensione della loro copertura 2G / 3G nel traffico da Francia a Gran Bretagna (Il South Rail Tunnel) utilizzando un cavo a dispersione radiale per la trasmissione radio, con ripetitori ottici installati ogni 750 metri. Il traffico nella direzione opposta (da Gran Bretagna a Francia), nel North Rail Tunnel, verrà gestito dagli operatori britannici dopo le Olimpiadi. Jacques Gounon, Chairman e Ceo del gruppo Eurotunnel Sa ha dichiarato: “Eurotunnel è orgogliosa di essere in grado di migliorare con continuità i servizi offerti ai passeggeri, grazie ad una serie di sostanziali innovazioni tecnologiche, ricorrendo questa volta all’esperienza di Alcatel-lucent”. Pascal Homsy, Presidente e Ceo di Alcatel-lucent France ha a sua volta sottolineato: “Questa collaborazione con Eurotunnel ha fatto leva su una vasta gamma di competenze tecnologiche all’interno di Alcatel-lucent e oggi siamo fieri di aver contribuito alla messa in campo di nuovi servizi di comunicazione a bordo dei treni che attraversano il canale della Manica”. |
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AL VIA I LAVORI DI POSA DELLA FIBRA OTTICA A ROVERETO
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Trento, 10 settembre 2012 - Cominciano oggi i lavori di posa della fibra ottica presso l’area industriale di Rovereto e Mori. Dopo il completamento dell’area industriale di Ravina, dalla quale ha preso il via il progetto di cablatura delle aree industriali del Trentino, e l´avvio dei lavori nell’area di Spini di Gardolo, ora verrà totalmente cablato il distretto di Rovereto e Mori. Il distretto raccoglie più di quattrocento aziende e a un centinaio di abitazioni private, che entro breve avranno la possibilità di usufruire dei vantaggi offerti dalla banda ultralarga. Viaggiare a 100 Megabit al secondo, dunque, per l’area industriale di Rovereto e Mori sarà una realtà grazie al progetto di cablatura del territorio provinciale portato avanti su mandato della Provincia dalla società di sistema Trentino Network tramite accordo di programma con l’operatore di telecomunicazioni Mc-link S.p.a. Questo progetto va ulteriormente a rafforzare i rapporti di partnership tra le società di telecomunicazioni pubbliche e private che hanno sede a Trento, e che già da tempo collaborano su diversi fronti, con l´obiettivo di sviluppare le reti e i servizi di comunicazione sul territorio. La connessione dell’area di Rovereto rappresenta per il Trentino un altro importante traguardo di un percorso che si concluderà nel 2013 per le aree industriali e nel 2018 per le aree residenziali, consentendo quindi al nostro territorio di godere per primo di una infrastruttura di rete in banda ultralarga in fibra ottica per tutte le aziende e le abitazioni. |
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STUDENTI ALTOATESINI INVENTANO IL CAMPANACCIO HIGH-TECH CON IL GPS |
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Bolzano, 10 settembre 2012 - Siete contadini e volete conoscere tutti i movimenti delle vostre mucche? Oppure abitate vicino ad un pascolo e vi lamentate per il rumore dei campanacci? Adesso c´è una soluzione ai vostri problemi: si chiama "Cow Call", ed è un vero e proprio campanaccio high-tech con tanto di Gps e blocco del batacchio. L´idea è di due giovani studenti altoatesini, che l´hanno presentata all´assessore Hans Berger. Il campanaccio high-tech ha colpito l´assessore Hans Berger, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di agricoltura. Berger ha sgranato gli occhi quando Martin Monsorno di Varena e Patrick Anderlan di Terlano, due studenti dell´istituto tecnico "Galileo Galilei" di Bolzano, gli hanno presentato il progetto "Cow Call". All´apparenza si tratta di un classico campanaccio per le mucche, come ce ne sono migliaia in tutto l´Alto Adige, ma solo all´apparenza. In realtà è un sofisticato strumento tecnologico, un vero e proprio campanaccio high-tech: un ricevitore Gps, infatti, segnala in ogni momento all´allevatore la posizione delle proprie mucche, inviando anche un Sms se l´animale si allontana dall´area destinata al pascolo. Ma non basta: sempre grazie al sistema di rilevamento satellitare, infatti, ogni volta che la mucca si avvicina troppo alle zone abitate scatta un meccanismo che blocca il batacchio e mette dunque il "silenziatore" al campanaccio, riducendo così le lamentele relative al rumore. "Il progetto è davvero interessante - ha commentato l´assessore Hans Berger - se l´idea di questi due ragazzi si trasformasse in un sistema sostenibile dal punto di vista produttivo potrebbe davvero cancellare le discussioni sul rumore, a tutto vantaggio degli agricoltori e dei loro vicini". Ma non è stato solo questo aspetto a colpire Berger: "L´invenzione degli studenti altoatesini - ha sottolineato l´assessore - dimostra che anche l´agricoltura è un settore che ha bisogno di investire in tecnologia per crescere e migliorare, e ribadisce le grandi potenzialità dei nostri ragazzi, i quali hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per mettere a frutto talento e capacità di innovare". |
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RIETI - BANDI REGIONALI PER PROGETTI OPEN DATA |
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Rieti, 10 settembre 2012 - La Camera di Commercio di Rieti, come da richiesta della Filas, informa che la Giunta regionale ha stanziato 47 milioni di euro, dai fondi Por Fesr Lazio 2007-2013, per promuovere applicazioni innovative e progetti open data nei processi produttivi delle Pmi e per l’erogazione di servizi Ict anche agli enti pubblici. I bandi che finanzieranno progetti open data presentati delle Pmi del Lazio con una dotazione totale di 6 milioni di euro con un contributo concesso pari al 70% (75% in caso di aggregazioni di Pmi) con il limite massimo di 200 mila euro a progetto, saranno gestiti da Filas. Tra le spese ammissibili, oltre agli investimenti, sarà previsto il costo del lavoro di giovani tecnici (meno di 35 anni) assunti appositamente per la realizzazione del progetto. |
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MACEDONIA, LA SERBIA ACQUISTA NEL SETTORE DELL´INFORMAZIONE |
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Belgrado, 10 settembre 2012 - Il gruppo serbo Internet Group, che controlla il portale internet Telegraph, ha comprato il 50 per cento delle quote di tre quotidiani macedoni: Dnevnik, Utrinski Vesni e Vest di cui era unica azionista l´ Orka Holding, di proprietà dell´imprenditore macedone Orce Kamcev. L´orka ha annunciato che la riorganizzazione in corso nella compagnia porterà alla creazione della Telegraph Mkd, responsabile delle edizioni elettroniche delle testate del gruppo, e di un nuovo portale di notizie che avrà lo stesso nome, impiegherà 50 giornalisti e sarà disponibile in macedone, albanese e inglese. Kamcev, che alcuni media danno come vicino agli ambienti del Vmro Dpmne, il partito del primo ministro macedone Nikola Gruevski, prima di sbarcare nel mondo dei media possedeva una catena di negozi di articoli sportivi, un impianto per la produzione di abbigliamento e una clinica a Skopje. All´inizio del 2012 l´imprenditore aveva comprato i tre giornali dai tedeschi di Waz Media Group, che erano così usciti dal mercato macedone. |
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LE SCUOLE PIEMONTESI PRESTO ANCORA PIÙ DIGITALI
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Torino, 10 settembre 2012 - Il 18 settembre a Roma verrà siglato un accordo tra Regione Piemonte, Ministero dell’Istruzione e Ufficio scolastico regionale per lo sviluppo del “Piano nazionale Scuola Digitale”. Il progetto, avviato per migliorare e potenziare la dotazione informatica delle scuole italiane, vedrà per il Piemonte uno stanziamento complessivo di circa 4,3 milioni di euro: 2.095.000 messi a disposizione dal Ministero e 2.200.000 assegnati dalla Regione Piemonte tramite gli assessorati all’Istruzione, alla Formazione professionale e alla Montagna. In particolare: 2,2 milioni serviranno per sviluppare le classi 2.0, dotando ogni studente di un tablet e le classi di lavagne interattive (il 30% delle risorse andrà alle primarie, un altro 30% alle medie e il restante 40% alle superiori); 200.000 per il potenziamento delle scuole 2.0, ovvero della connessione degli istituti alla rete; 1,5 milioni per garantirne la funzionalità didattica delle scuole di montagna per mezzo delle tecnologie informatiche; 400.000 euro per implementare le classi 2.0 anche nelle agenzie di formazione professionale (sempre con tablet e lavagne digitali). “Il mondo oggi ruota attorno alle nuove tecnologie dell’informazione ed è imprescindibile che la scuola sia al passo con i tempi - commenta il presidente della Regione, Roberto Cota - Questo protocollo ci permetterà di rendere le nostre scuole ancora più digitali e di proseguire un percorso di innovazione della didattica in cui il Piemonte è già all’avanguardia. Pensiamo, ad esempio, all’importante esperienza con il progetto Retelim, di cui la nostra Regione è capofila sperimentale in Italia e che ha l’obiettivo di supportare tecnologicamente l’insegnamento per gli studenti ospedalizzati, permettendo addirittura di collegarli in videoconferenza con i compagni e i propri insegnanti in classe”. “Queste risorse - aggiunge l’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio, insieme agli assessori alla Montagna, Roberto Ravello, e alla Formazione professionale, Claudia Porchietto - ci permetteranno di migliorare e aumentare la dotazione tecnologica delle scuole piemontesi e delle agenzie di formazione e, parallelamente, di fare una specifica formazione per gli insegnanti. Inoltre, la scelta di compartecipare con nostre risorse allo stanziamento ministeriale ci mette in una posizione virtuosa che il Miur premierà, assegnandoci un contributo aggiuntivo di cui conosceremo presto l’importo e che ci permetterà di potenziare ulteriormente gli interventi”. |
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UE: UN GRUPPO AD ALTO LIVELLO LANCIA UN APPELLO AGLI STATI MEMBRI AFFINCHÉ AFFRONTINO IL PROBLEMA DELL´ANALFABETISMO |
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Bruxelles/Nicosia, 10 settembre 2012 - L´unione europea deve intensificare gli sforzi per migliorare gli standard di alfabetizzazione, così ha affermato un esperti ad alto livello istituito dal commissario europeo Androulla Vassiliou per affrontare questa problematica. Un quindicenne su cinque ed anche circa 75 milioni di adulti sono privi delle abilità di base in tema di lettura e scrittura, il che rende difficile per loro trovare un lavoro e aumenta la loro esposizione al rischio di povertà e di esclusione sociale. Il presidente del gruppo di esperti, Sar la Principessa Laurentien dei Paesi Bassi, che conduce da tempo iniziative in tale ambito, descrive la relazione prodotta dal gruppo di esperti alla stregua di un "segnale d´allarme sulla crisi dell´alfabetizzazione che interessa tutti i paesi europei". La relazione di 80 pagine comprende una serie di raccomandazioni che vanno da consigli ai genitori affinché pongano le basi di una cultura della lettura ludica con i loro figli, alla collocazione di biblioteche in contesti non convenzionali, come ad esempio nei centri commerciali, e la necessità di attirare nelle professioni dell´insegnamento un maggior numero di insegnanti maschi che fungano da modello per i ragazzi, che tendono a leggere molto meno che le ragazze. La relazione formula inoltre raccomandazioni specificamente legale all´età sollecitando per tutti i bambini un´educazione e cura della prima infanzia che siano gratuite e di elevata qualità, con maggior numero di insegnanti specializzati in lettura nelle scuole primarie, un cambio di atteggiamenti in relazione alla dislessia in base all´argomento che quasi tutti i bambini possono imparare a leggere se ricevono il giusto sostegno, e opportunità di apprendimento più variate per gli adulti, soprattutto sul posto di lavoro. Androulla Vassiliou, commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Stiamo vivendo un paradosso: in un momento in cui la lettura e la scrittura sono più importanti e pertinenti che mai nel nostro mondo digitalizzato, le nostre competenze alfabetiche non riescono a tenere il passo. Dobbiamo invertire rapidamente questa tendenza allarmante. Gli investimenti per migliorare i livelli di alfabetizzazione tra i cittadini di tutte le età sono economicamente sensati poiché producono un guadagno tangibile per i singoli individui e per la società, il quale si traduce in miliardi di euro nel lungo periodo." La Principessa Laurentien ha aggiunto: "Leggere e scrivere sono ben più di una tecnica o di un´abilità. Saper leggere e scrivere si ripercuote direttamente sull´autostima delle persone e sulla loro capacità di operare e prosperare nella società quali singoli individui, cittadini attivi, lavoratori o genitori. Abbiamo bisogno di strategie nazionali chiare e coordinate e di una maggiore sensibilizzazione in tutta Europa, non solo ai livelli politici e educativi, ma anche negli ospedali, nei posti di lavoro e soprattutto nelle famiglie. È tempo che l´Europa si ponga obiettivi più ambiziosi e assicuri l´alfabetizzazione di tutti." La relazione, presentata ad una conferenza tenutasi a Nicosia sotto l´egida della presidenza cipriota dell´Ue, fornisce esempi di progetti efficaci in tema di alfabetizzazione nei paesi europei, oltre a fornire esempi di persone che hanno superato il tabù dell´analfabetismo trasformando così le loro vite. Essa si adopera inoltre per sfatare i miti più comuni in tema di alfabetizzazione (cfr. L´allegato 1). I ministri dell´Istruzione dell´Ue hanno fissato un obiettivo comune volto a ridurre la percentuale di quindicenni che hanno difficoltà di lettura portandola dall´attuale 20% al 15% entro il 2020. La relazione del gruppo ad alto livello evidenzia un´importante differenziale di genere laddove una media del 13,3% delle ragazze contro il 26,6% dei ragazzi ha difficoltà a leggere. Il divario tra i generi risulta più ridotto nei Paesi Bassi, in Danimarca e in Belgio, e più elevato a Malta, in Bulgaria e in Lituania (statistiche del 2009). L´allegato 2 riporta la percentuale generale delle persone che hanno difficoltà a leggere negli Stati membri e l´allegato 3 presenta una panoramica del divario tra i generi. Contesto: perché l´alfabetizzazione è una questione importante - La relazione fa presente che adeguate abilità di lettura e scrittura sono essenziali per migliorare la vita delle persone e promuovere le conoscenze, l´innovazione e la crescita. I cambiamenti nella natura del lavoro, dell´economia e della società più in generale fanno sì che la capacità di leggere e scrivere sia più importante che mai nel mondo odierno e che l´Europa debba perseguire l´obiettivo di un´alfabetizzazione funzionale al 100% tra tutti i suoi cittadini. La relazione afferma che l´alfabetizzazione è una questione importante poiché: il mercato del lavoro richiede abilità di lettura e scrittura sempre più elevate (entro il 2020 si stima che il 35% di tutti i posti di lavoro richiederà qualifiche di alto livello rispetto al 29% di oggi); nel mondo digitale la partecipazione sociale e civile è sempre più legata all´alfabetizzazione; la popolazione invecchia e le sue abilità in tema di alfabetizzazione, compresa l´alfabetizzazione digitale, vanno aggiornate; la povertà e i bassi livelli di alfabetizzazione formano un circolo vizioso e si retroalimentano a vicenda; la crescente mobilità e l´aumento dei flussi migratori rendono l´alfabetizzazione un fattore sempre più multilingue, che combina un´ampia gamma di contesti culturali e linguistici. La relazione formula raccomandazioni per ciascuna fascia d´età. Per i bambini in tenera età è essenziale che gli Stati membri pongano in atto programmi di alfabetizzazione familiare per migliorare le abilità di lettura e scrittura, sia dei genitori che dei bambini. Tali programmi sono estremamente efficaci sul piano dei costi. L´investimento in un´educazione e cura di alta qualità per la prima infanzia (Ecec) è uno dei migliori investimenti che i paesi possano fare nel capitale umano futuro dell´Europa. I bambini che hanno beneficiato di Ecec sono meglio alfabetizzati e ottengono migliori risultati scolastici. Da studi realizzati emerge che se l´Europa raggiungesse il suo attuale parametro di riferimento per il 2020 consistente nell´assicurare il possesso di competenze di base in lettura, scrittura, matematica e scienze (l´obiettivo da raggiungere è l´85% per la categoria dei quindicenni), ciò porterebbe a un incremento del Pil pari a 21.000 miliardi di euro nell´arco di vita della generazione nata nel 2010. Le scuole primarie devono reclutare un maggior numero di insegnanti specializzati nella lettura e gli alunni dai risultati più scarsi devono ricevere un´assistenza individuale non appena se ne manifesti la necessità. Le biblioteche scolastiche devono disporre di materiali di lettura attraenti e interessanti per tutte le fasce d´età e l´uso degli strumenti Tic e della lettura digitale va incoraggiato sia in classe che a casa. Gli adolescenti hanno bisogno di materiale di lettura più diversificato, dai fumetti a testi letterari ed e-book atti a motivare tutti i lettori, soprattutto i ragazzi. La cooperazione tra le scuole e le imprese andrebbe incoraggiata per correlare maggiormente l´alfabetizzazione alle situazioni che si incontrano nella vita reale. Si devono infrangere i tabù legati ai problemi di alfabetizzazione degli adulti. Le Ong, i media, i datori di lavoro, le organizzazioni sociali e le figure pubbliche sono tutte chiamate a svolgere un ruolo per fare una più ampia opera di comunicazione quanto all´analfabetismo degli adulti e alle soluzioni che si offrono. L´apprendimento delle lingue: la relazione constata che gli aspetti dell´alfabetizzazione hanno una crescente dimensione multilingue e migratoria dovuta all´accresciuta mobilità in Europa. Nel 2009 il 10% dei quindicenni dell´Ue era nato in un paese diverso o aveva entrambi i genitori nati all´estero rispetto al 7% nel 2000. In alcuni paesi, come l´Italia o la Spagna, la percentuale di bambini migranti è quintuplicata tra il 2000 e il 2010. L´apprendimento delle lingue acquista quindi importanza, non solo quale strumento di comunicazione, ma anche quale passerella per una comprensione reciproca. Se la scarsa alfabetizzazione di per sé non è un problema essenzialmente legato alla migrazione (la grande maggioranza dei bambini e degli adulti con problemi di lettura e scrittura sono nati nel paese in cui vivono) la relazione indica che occorre un sostegno maggiormente mirato, basato sulla conoscenza dei bisogni individuali in tema di lingue e alfabetizzazione. I prossimi passi - Il commissario Vassiliou discuterà i risultati della relazione con i ministri dell´istruzione in occasione della loro riunione informale che si terrà a Cipro il 4-5 ottobre. Le discussioni costituiranno la base per la formulazione di conclusioni del Consiglio in tema di alfabetizzazione nell´ambito delle quali i paesi dell´Ue definiranno un insieme di priorità concordate, sia per se stessi che per la Commissione, al fine di affrontare più efficacemente i problemi legati all´alfabetizzazione. Http://ec.europa.eu/education/literacy/index_en.htm |
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RICERCA, 118 MILIONI E UN MODELLO PER L´ITALIA MINISTRO PROFUMO: BANDO GOVERNO-REGIONE, ESPERIMENTO RIUSCITO FORMIGONI: 91 SUPER-PROGETTI PER RILANCIARE LA COMPETITIVITÀ |
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Milano, 10 settembre 2012 - Nel tempo record di 11 mesi sono stati esaminati e ammessi al finanziamento 91 progetti di ricerca e sviluppo, con 118 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia e Ministero dell´Istruzione. Dal biotech all´automotive, si spazia nei più vasti campi di ricerca, sempre direttamente connessi all´innovazione dei prodotti e dei processi. ´Una sperimentazione perfettamente riuscita, che diventa prototipo e modello per l´Italia, per l´integrazione eduzione-ricerca-produzione, per la semplificazione realizzata con un processo totalmente digitale e per la rapidità dei tempi´ ha commentato con favore, il 24 luglio, il ministro dell´Istruzione Francesco Profumo nella conferenza stampa di presentazione degli esisti del bando Miur/regione Lombardia, emesso appunto a fine luglio dell´anno scorso, insieme al presidente Roberto Formigoni, in una conferenza stampa cui hanno presenziato anche il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato, Andrea Gibelli, l´assessore all´Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea e il sottosegretario del presidente all´Università e Ricerca Alberto Cavalli. ´Sono risultati - ha commentato Formigoni - che danno un´immagine chiara della vivacità del sistema lombardo della ricerca: risultano infatti finanziati 91 progetti, per un totale di più di 322 soggetti, un terzo dei quali è costituito da organismi di ricerca e due terzi sono imprese. Il contributo medio concesso per progetto è di circa 1,2 milioni di euro´. Graduatoria - L´accordo tra il Ministero e la Regione Lombardia ha finanziato ricerche in specifici settori tecnologici quali l´agroalimentare, l´aerospazio, l´edilizia sostenibile, l´automotive e l´energia, le fonti rinnovabili, le biotecnologie, l´ict e i nuovi materiali, oltre a moda e design e meccanica di precisione, considerati di interesse strategico per lo sviluppo delle posizioni di eccellenza già raggiunte in questi campi, in particolare dall´economia lombarda. Ai primi posti nella graduatoria le voci: ´Agromatrici bioattive´, che introduce innovazioni in campo microbiologico, soprattutto per i processi di fermentazione; ´Ener Facade´, metodo innovativo per migliorare l´efficienza energetica delle facciate condominiali; ´2 millimetri´ nel campo dell´automotive, che studia la diminuzione dei pesi dei componenti, per ridurre consumi ed emissioni; ´Nutec´, nuove tecnologie per il trattamento dell´invecchiamento cerebrale. L´innovatività Del Bando - ´Un bando congiunto Governo-regione rappresenta una novità assoluta in Italia´. Un´altra novità del bando consiste nella completa informatizzazione (pagabile on line addirittura la marca da bollo virtuale). ´Questa misura - commenta il vice presidente Gibelli - rispecchia la nostra concezione di politica industriale, che fonda lo sviluppo sulla capacità di sfruttare industrialmente i risultati della ricerca scientifica. La Lombardia si conferma Regione leader in tema di aggregazioni tecnologiche, il che accresce il grado di competitività´. ´In Regione Lombardia - ha proseguito Gibelli - è presente una mentalità che altrove non c´è: da noi prima si creano i cluster e dopo si chiedono i finanziamenti. Altrove avviene il contrario e questo non è più tollerabile. Inoltre, in momenti difficili, come quello attuale, è necessario anche accettare nuove sfide. Regione Lombardia lo sta facendo con iniziative che vanno oltre i confini nazionali. Il 28 e 29 giugno, infatti, abbiamo avviato un progetto per la creazione di un´Euro-regione alpina, affinché si trattenga il sistema produttivo europeo in Europa. Le 48 realtà attorno alle Alpi rappresentano infatti il cuore pulsante del sistema produttivo e manifatturiero europeo. Un´area che comprende addirittura 70 milioni di persone´. Agroalimentare - Progetto Agromatrici Bioattive (il progetto con più alto punteggio: 98,8), presentato da Evergreen Italia srl con altri partner (Technelep srl, Università degli Studi di Pavia, Acqua & Sole srl, Ente nazionale Risi), con un contributo ammesso di 1.605.758 euro. L´originalità di questa idea comporta lo sviluppo di specifiche linee di innovazione in campo microbiologico, nei processi di fermentazione per l´ottenimento di massa microbica e nei sistemi di distribuzione in campo. Le ricadute sono importanti su molte linee di interesse regionale. Edilizia Sostenibile - Progetto ´Ener-facade - Nuovo approccio modulare alla ristrutturazione della facciata per il miglioramento dell´efficienza energetica di edifici esistenti´ (secondo progetto in graduatoria con 96,79 punti), presentato da Imprima costruzioni s.R.l. Con altri partner (S.c.a.m.e. Sistemi srl, Politecnico di Milano, Pelizzari srl, d´Appolonia spa, Biessse tape solutions spa), prevede un contributo ammesso di 1.985.795 euro. Nel contesto attuale gli edifici esistenti hanno necessità di ridurre il consumo energetico estremamente elevato e, a tal fine, il progetto intende sviluppare nuove soluzioni modulari per il rinnovamento della facciata esterna degli edifici residenziali multipiano (condomini), in grado non solo di migliorare considerevolmente l´efficienza energetica dell´edificio stesso, ma anche di semplificare l´installazione con conseguente riduzione di tempi, costi e disagi per gli inquilini. Automotive - Progetto ´2 millimetri´ (migliore nel settore, con 94,64 punti), presentato da F.m.b. Srl con altri partner (Università degli Studi di Brescia, Altea srl, Leonardo srl, Modelleria ed animisteria Franciacorta srl, Diesse srl) e un contributo ammesso di 1.093.039 euro. Il settore dell´automotive è alla continua ricerca di migliori prestazioni in termini di sicurezza dei veicoli, ma anche e soprattutto di riduzione delle emissioni e dei consumi ottenibili attraverso un processo di alleggerimento dei pesi dei vari componenti. La volontà di realizzare soluzioni applicabili ai veicoli per la riduzione di peso dei componenti economicamente compatibili con i costi delle produzioni dei veicoli di serie costituisce la motivazione alla base del progetto ´2 millimetri´. Biotecnologie - Progetto ´Nutec - Nuove Tecnologie per il trattamento dell´invecchiamento cerebrale basate sull´utilizzo di nanovettori di cellule mesenchimali adulte e dei loro effettori´ (migliore progetto del settore, con 94,50 punti), presentato da Toma Advanced biomedial assays spa assieme ad altri partner (Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Gexnano srl, Fondazione Poliambulanza, Istituto Neuroscienza), prevede un contributo ammesso di 1.556.837 euro. Ha lo scopo di sviluppare un approccio terapeutico basato sull´utilizzo sinergetico di nuove sorgenti di cellule staminali mesenchimali adulte (Mscs) e di un sistema di nanovettori biocompatibili, quali cell carriers, che potrebbe apportare dei benefici nella cura di malattie neurodegenerative croniche e i danni da patologie ischemiche acute nella popolazione anziana (es. Morbo di Parkinson e ischemia cerebrale o ictus). Al convegno dedicato a ´Strumenti e risultati delle Politiche a sostegno di Ricerca e Innovazione´, che ha preceduto la conferenza stampa del presidente Roberto Formigoni e del ministro per l´Istruzione, l´Università e la Ricerca, Francesco Profumo, sono intervenuti, per Regione Lombardia, anche il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli, l´assessore all´Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea e il sottosegretario del presidente con delega all´Università e Ricerca Alberto Cavalli. ´Regione Lombardia - ha detto il vice presidente Gibelli - si candida a essere leader anche in tema di Smart city, grazie all´importante numero di Pmi presenti sul nostro territorio´. Dote Per Giovani Ricercatori - ´Abbiamo favorito non solo la ricerca all´interno del mondo accademico - ha ricordato l´assessore Aprea - con un accordo con le 12 università lombarde, ma anche cercando di favorire progetti di ricerca applicata che prevedessero raccordi specifici tra università ed impresa, sostenendo economicamente con una dote giovani ricercatori disponibili´. ´Con il bando da 29 milioni di euro - ha dettagliato l´assessore Aprea - siamo riusciti ad avviare 54 programmi, declinati in 563 progetti di ricerca che coinvolgono più di 1.000 ricercatori (il 74 per cento sono giovani sotto i 35 anni) su progetti che spaziano su tutti i temi del mondo accademico e industriale´. L´assessore Aprea ha poi sottolineato l´obiettivo strategico di ´Fare rete tra poli formativi e professionali e filiere produttive anche in un´ottica di ricerca´. ´L´idea - ha spiegato - è fare in modo che tutto questo possa generare circuiti virtuosi anche nel campo della ricerca, con laboratori messi a disposizione di imprese, università ed enti di formazione, non solo in un ottica didattica, ma anche di sperimentazione´. A questo si aggiunge un ulteriore obiettivo, collegare il mondo della formazione e la ricerca: ´Dal settembre scorso - ha ricordato Aprea - sono partiti in Lombardia gli Its (Istituti Tecnici Superiori); è un tentativo virtuoso e riuscito di fare in modo che una formazione alta, terziaria possa diventare un luogo anche di ricerca e innovazione´. Apprezzamento Per Azioni Regionali - ´La scelta di Regione Lombardia di investire nel rapporto con il Miur è vincente - ha commentato Cavalli - e il successo del bando per i progetti di ricerca e sviluppo industriale, al quale hanno partecipato 1100 imprese e 76 organismi di ricerca, lo ha dimostrato´. ´Registro largo apprezzamento - ha continuato Cavalli - per iniziative regionali come Driade, Dafne e Ergon, grazie alle quali anche le piccole e medie imprese possono investire in innovazione e ricerca: le nostre radici, che consentono la crescita sia dal punto di vista economico e sociale sia per quanto concerne il fatturato e i posti di lavoro. E´ questa una conferma che la continuità di rapporti tra Regione Lombardia, università, centri di ricerca e imprese è in grado di produrre risultati significativi´. Questa la distribuzione territoriale dei 322 soggetti (232 imprese e 90 organismi di ricerca) che partecipano ai 91 progetti finanziati con il bando da 118 milioni di Regione Lombardia e Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca. Nell´ordine: provincia, numero di imprese, numero di organismi di ricerca, totale. Bergamo 26 2 28; Brescia 49 9 58; Como 6 0 6; Cremona 9 0 9; Lecco 7 0 7; Lodi 2 2 4; Monza e Brianza 14 0 14; Milano 79 63 142; Mantova 3 0 3; Pavia 2 4 6; Sondrio 3 0 3; Varese 18 2 20; Altro 14 8 20; Totale 232 90 322. |
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MIUR E FEDERALIMENTARE INSIEME PER L’EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE FIRMATO IL PROTOCOLLO PROFUMO – FERRUA, COINVOLTI 1,6 MILIONI DI ALUNNI |
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Roma, 10 settembre 2012 - Proseguire a portare nelle scuole medie italiane l’educazione alimentare per rendere i ragazzi pienamente consapevoli dell’importanza di seguire corretti stili di vita, insegnando loro modi e tempi di assunzione dei cibi e la storia dei processi produttivi in campo agricolo e industriale: è quanto accadrà dal prossimo anno scolastico grazie al protocollo d’intesa sottoscritto il 25 luglio dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, e dal Presidente di Federalimentare - la Federazione che rappresenta le associazioni dell’industria alimentare aderenti a Confindustria – Filippo Ferrua Magliani. Miur e Federalimentare sono infatti fermamente convinti che l’unica via per combattere il sovrappeso e l’obesità, fenomeni presenti in Italia che hanno un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita, risieda nell’educazione alimentare, abbinata ad un’adeguata attività fisica, da realizzare attraverso la diffusione di una corretta cultura dell’alimentazione e dello sport a partire dai docenti fino ad arrivare alle famiglie tramite i ragazzi stessi. L’intesa sancisce la condivisione, su base nazionale, dell’iniziativa “Il Gusto fa Scuola”, che ha già visto il lancio ufficiale del sito www.Ilgustofascuola.it. Il portale, dedicato a insegnanti, famiglie e ragazzi, funziona in un’ottica di interazione e scambio reciproco tra il mondo scolastico e il mondo della produzione e raccoglie tutte le iniziative intraprese in ambito associativo su questi temi, oltreché le attività attualmente in programma e le opportunità future, i contenuti dei corsi di formazione per gli insegnanti, cinque sezioni di domande frequenti sulle tematiche legate all’industria alimentare dedicate agli insegnanti e ai ragazzi, consigli per i ragazzi per svolgere esercizi di attività fisica dentro casa e per realizzare ricette facili e veloci, nonché il focus sulle Linee Guida Inran per una sana alimentazione. A novembre l´industria alimentare aprirà le porte ai ragazzi e alle loro famiglie - Miur e Federalimentare hanno inoltre deciso di intitolare la V edizione di Apertamente –settimana di apertura al pubblico delle industrie alimentari sul territorio nazionale che si terrà dal 17 al 26 Novembre - “Apertamente 2012: il gusto fa scuola”. L’iniziativa sarà dedicata al tema dell’educazione alimentare e della promozione di stili di vita salutari, per far conoscere lo sforzo quotidiano delle aziende per fornire al consumatore gli strumenti necessari a compiere scelte alimentari consapevoli. L’accordo prevede infine una maggiore interazione tra mondo scolastico e universitario e l’industria alimentare, attraverso il sostegno alle convenzioni con le associazioni di categoria e le imprese, interventi formativi del personale scolastico con un costante scambio di esperienze con il sistema produttivo e lo sviluppo di ricerche e progetti comuni sull’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica – in particolare nell’ambito delle iniziative della piattaforma tecnologica Food for life e del cluster tecnologico nazionale Agrifood. Coinvolte oltre 77mila classi e 1,6 milioni di alunni delle scuole medie - L’iniziativa Il Gusto fa Scuola impatterà sulle oltre 77.000 classi scolastiche delle scuole medie italiane, coinvolgendo circa 1 milione e 600 mila alunni e le rispettive famiglie. Il progetto parte dall’esperienza positiva del progetto “Scuola e Cibo”, che ha visto una prima fase pilota, condotta nel corso dell´anno scolastico 2009-2010 in 15 scuole primarie a Milano, Roma e Catania, per poi portare l´educazione alimentare all´attenzione dei docenti italiani con tre corsi di formazione in educazione alimentare, frutto della collaborazione Miur - Federalimentare, rivolti a tutti i dirigenti scolastici ed ai docenti referenti delle scuole medie, che hanno affrontato tematiche di grande rilievo e stretta attualità, come per esempio: la sicurezza e la qualità delle produzioni agro-alimentari, il valore dell’etichetta e l’importanza delle informazioni nutrizionali per il consumatore; il modello alimentare italiano e i corretti stili di vita che ne conseguono. Gli impegni concreti dell’industria alimentare italiana - L’industria alimentare è consapevole di ricoprire un ruolo fondamentale nella soluzione del problema della corretta educazione alimentare degli italiani. Infatti, l’iniziativa “Il Gusto fa Scuola”, realizzata con il Miur, si inserisce in un percorso pluriennale portato avanti sia attraverso la collaborazione con le Istituzioni e le organizzazioni non governative attive su questi temi, sia tramite l’assunzione volontaria di impegni concreti. In particolare, l’industria alimentare italiana ha aderito, tramite Federalimentare e il proprio sistema associativo, alla “Piattaforma italiana sull’alimentazione, l’attività fisica e il tabagismo”, avviata dal Ministero della Salute, con il quale ha firmato un Protocollo d’intesa nell’ambito del progetto “Guadagnare salute”, che definisce la posizione e gli impegni dell’industria alimentare italiana sul tema. Con le linee guida sull’etichettatura nutrizionale è inoltre impegnata a diffondere l’adozione volontaria dell’etichettatura nutrizionale e l’eventuale indicazione aggiuntiva della Gda (Quantità Giornaliera Indicativa), per garantire al consumatore informazioni sempre più accurate e trasparenti e rendere più facili scelte alimentari consapevoli, in un’ottica europea. Negli ultimi 3 anni, l’industria alimentare italiana ha immesso sul mercato oltre 4.000 prodotti nuovi o “riformulati” (ovvero migliorati da un punto di vista nutrizionale), riducendo o eliminando, per esempio, acidi grassi trans, zuccheri, colesterolo, grassi saturi, sale e altri ingredienti il cui consumo eccessivo non è in linea con una corretta dieta alimentare e ha ridimensionato le porzioni di 3.500 prodotti. Inoltre, notevole è sempre stato l’impegno dell’industria a limitare - e dove possibile eliminare - il contenuto di acidi grassi trans derivanti dai processi di lavorazione dei grassi al di sotto dell’1% dell’apporto totale di energia giornaliera, così come raccomandato dall’Oms, nonché a favorire il consumo responsabile ad esempio delle bevande alcoliche. Si presta anche più attenzione alla pubblicità nei confronti dei bambini, con la limitazione delle attività di marketing o addirittura la rinuncia a fasce orarie particolarmente delicate per target di audience. Allo stesso modo si è rinunciato al canale dei distributori automatici nelle scuole elementari e medie. Infatti, l´industria alimentare italiana ha sempre incoraggiato l’adozione di pratiche responsabili di pubblicità “onesta, veritiera e corretta”, attraverso l’adesione a codici di condotta e di autodisciplina a livello europeo e nazionale, con particolare attenzione alla pubblicità e alla comunicazione commerciale rivolte ai bambini. L’industria alimentare infine stimola l’adesione, sia a livello di singoli brand che di associazioni di categoria, alle attività e alle manifestazioni sportive e sono direttamente impegnate nella promozione dell’attività fisica. |
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MARCHE: VERSO LA SCUOLA DIGITALE |
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Ancona, 10 settembre 2012 - Rendere la scuola più attrattiva per catturare l’attenzione degli studenti , limitare gli abbandoni e adeguarla nella didattica agli strumenti e agli ambienti tecnologici che i giovani usano e frequentano per la loro formazione e crescita personale. Insomma la società della conoscenza e dell’informazione deve cominciare innanzitutto dalla Scuola che dovrà modificare radicalmente gli ambienti di apprendimento tradizionali . E’ questo l’obiettivo generale della deliberazione adottata dalla giunta regionale che ha approvato lo schema di accordo operativo da sottoscrivere con il ministero dell’Istruzione , Università e Ricerca per lo sviluppo delle linee di azione del Piano nazionale Scuola Digitale. “Si tratta di un’opportunità importante sotto il profilo economico e della crescita qualitativa del sistema scolastico marchigiano- afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro , Marco Luchetti –perché abbiamo potuto intercettare nuove risorse nazionali (828.567mila euro) e rimodulare risorse regionali. Una somma consistente- complessivamente quasi un milione e mezzo di euro- di cui 590 mila di fondi regionali recuperati da un programma sostenuto dai fondi Fas per investirli su un progetto che renderà l’offerta formativa in linea con i cambiamenti della società dell’informazione. E la Scuola finalmente “connessa” – è il caso di dire - all’innovazione per un obiettivo ambizioso: superare le barriere informatiche che hanno condizionato finora l’ammodernamento della Scuola attraverso quattro linee d’azione innovative – spiega Luchetti – coerenti con i principi di Europa 2020 e dell’Agenda Digitale Italiana per realizzare appunto “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. A tale proposito, va sottolineato che è stato previsto anche una specifica dotazione finanziaria per le scuole di montagna.” In particolare le quattro linee su cui sarà sviluppato il Piano Scuola Digitale riguardano oltre alla diffusione capillare della Lavagna Multimediale Interattiva nella normale didattica di classe, l’azione Cl@ssi per la realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento dove sia previsto un diffuso uso delle tecnologie nell’attività quotidiana che gli studenti già usano per le loro relazioni personali ( a questa azione è destinata la dotazione delle risorse regionali); inoltre l’azione editoria digitale scolastica con contenuti che dovranno essere a disposizione dello studio individuale e di classe e infine l’azione Scuol@ con il coinvolgimento di un intero istituto scolastico per la trasformazione radicale di alcune dimensioni tradizionali del fare scuola, non più aula, ma intero istituto: dalle comunicazioni alle famiglie al registro elettronico , alle pagelle elettroniche, alle iscrizioni quindi una notevole semplificazione di molte procedure amministrative. E’ prevista anche la costituzione di una Commissione paritetica Miur –Regione con compiti di coordinamento e indirizzo per seguire le fasi di realizzazione del Piano Scuola Digitale. |
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TELECOM ITALIA E SCUOLA SUPERIORE SANT’ ANNA DI PISA: AL VIA IL JOINT OPEN LAB PER AVVICINARE RICERCA E INDUSTRIA |
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Pisa, 10 settembre 2012 - Telecom Italia e Scuola Superiore Sant’anna di Pisa hanno avviato un progetto di collaborazione che porterà entro l’autunno alla realizzazione del “Joint Open Lab”, un laboratorio che ha l’obiettivo di creare un nuovo modello di relazione industria-università dove la ricerca e la conoscenza accademica si uniscono al know how e all’esperienza industriale. L’annuncio è stato dato il 25 luglio dal Rettore Maria Chiara Carrozza e dall’Amministratore Delegato di Telecom Italia Marco Patuano. L’iniziativa rientra nel progetto più ampio già avviato tra Telecom Italia e Scuola Superiore Sant’anna che prevede anche l’erogazione di sette borse di studio per Dottorati di Ricerca, contratti di Apprendistato per percorsi di Alta Formazione oltre all’avvio di un Master di Ii livello e la partecipazione a bandi di finanziamento nazionali e internazionali per progetti legati allo sviluppo del territorio. Il “Joint Open Lab” sancisce la nascita di un nuovo Polo Universitario pisano capace di aggregare, intorno ad uno stesso nucleo, competenze altamente trasversali in tema di progetti di ricerca e progetti didattici, per attivare nuove filiere o trasformare quelle già esistenti con lo scopo di accelerare i processi di innovazione e trasferire attivamente sul territorio i risultati della ricerca e preparare i futuri talenti. In particolare, l’attività di ricerca del “Joint Open Lab” di Pisa si focalizzerà sul tema dell’Assisted Living e della sanità digitale con l’obiettivo di sviluppare lo studio di avanzate tecnologie nella sensoristica, robotica e comunicazione distribuita, ad esempio per la rilevazione dei movimenti (“motion capture”) nei processi riabilitativi, e la definizione di nuovi processi gestionali di tele-sanità abilitati dalle nuove tecnologie, attraverso la loro la sperimentazione in campo, per un nuovo modello di tele-sanità sostenibile. Il “Joint Open Lab” di Pisa è uno dei sei innovativi poli di ricerca che Telecom Italia sta realizzando su tutto il territorio nazionale, in accordo con i più qualificati Atenei italiani con l’obiettivo di rilanciare e trasformare i rapporti tra il mondo dell’industria e quello della ricerca e della didattica universitaria nel campo dell’innovazione tecnologica. Tale collaborazione mira a dare impulso al trasferimento delle conoscenze tipiche del mondo universitario verso utilizzi in campo industriale, trasformando le nuove idee in opportunità tangibili per il sistema socio-economico. Attraverso la creazione di un ambiente stimolante caratterizzato da spazi dedicati alla condivisione del know how e con un’alta flessibilità delle postazioni di lavoro, il polo di ricerca di Pisa si pone come elemento centrale delle attività di sviluppo e dimostrative in grado di attrarre giovani talenti e favorire l’applicazione sul campo di nuove idee e soluzioni, generando così nuovo valore su obiettivi di ricerca e innovazione condivisi. In base agli accordi, Telecom Italia contribuirà al Joint Open Lab con proprio personale di ricerca, strumentazione di laboratorio, piattaforme di servizio; Scuola Superiore Sant’anna di Pisa metterà a disposizione del laboratorio personale di ricerca, borsisti, stagisti e laureandi. Il laboratorio, inoltre, potrà partecipare a gare per l’accesso a finanziamenti per la ricerca a livello regionale, nazionale ed europeo. “Telecom Italia ha deciso di investire con convinzione sulla ricerca universitaria e sull’alta formazione rivolgendosi ad uno dei più prestigiosi istituti universitari, come è considerata la Scuola Superiore Sant’anna di Pisa - dichiara Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia - Il rapporto consolidato tra la Scuola Superiore Sant’anna e Telecom Italia si pone l’obiettivo di sviluppare un nuovo modello di didattica e di ricerca che abbia ricadute positive e immediate sul mondo industriale. Telecom Italia - aggiunge Patuano - intende proseguire questo percorso che si concretizza con l’annuncio di oggi relativo alla creazione di un vero e proprio laboratorio di ricerca condiviso e rientra nel progetto più ampio del Gruppo di trasformare radicalmente il modello della relazione tra mondo accademico e impresa per creare valore e alimentare l’industria con idee innovative partendo dal territorio”. “Sono particolarmente orgogliosa – commenta Maria Chiara Carrozza, Rettore della Scuola Superiore Sant’anna – del fatto che Telecom Italia ci abbia scelto per un progetto che unisce tecnologia e innovazione con importanti ricadute sul sociale, oltre a rinsaldare, internamente, una storica alleanza tra i settori di ingegneria e di management, dimostrando come la multidisciplinarietà porti risultati più fecondi rispetto alla specializzazione settoriale. Con la nascita del ‘joint lab’ inizia un nuovo capitolo nelle collaborazioni con aziende interessate ad avviare percorsi comuni in un’ottica di lungo periodo e che sappiano coniugare le esigenze della formazione con la ricerca ad alto livello. Specialmente in questo momento di crisi – aggiunge il Rettore Carrozza - la Scuola Superiore Sant’anna si sente al servizio dell’Italia e del suo sistema produttivo per sostenere la crescita e il progresso del contenuto tecnologico di prodotti e di servizi che imprese italiane come Telecom offrono al nostro Paese. L’accordo assume un forte valore anche per la flessibilità dimostrata nello sviluppo di linee di ricerca scientifica che a loro volta accrescono competenze e professionalità degli Allievi rendendo più competitiva l’offerta formativa”. |
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PATTO DI STABILITÀ REGIONALE, LA GIUNTA DELL’ EMILIA ROMAGNA APPROVA I CRITERI PER ACCEDERE AL RIPARTO. SALIERA: "PRIORITÀ A RICOSTRUZIONE E SCUOLE"
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Bologna, 10 settembre 2012 – Scuole e ricostruzione post- terremoto. Sono i due principali settori che potranno usufruire dei benefici della legge regionale sul patto di stabilità territoriale. La Giunta regionale ha approvato il 25 luglio i criteri per la ripartizione, a Comuni e Province, delle potenzialità di spesa 2012 del patto di stabilità dell’Emilia-romagna. Il provvedimento si inserisce all’interno della legge regionale sul patto di stabilità che già nel 2011 ha permesso agli Enti locali di sbloccare pagamenti per 105 milioni di euro usando risorse che gli stessi Enti avevano già in cassa ma che erano state bloccate dalle leggi nazionali. “La novità di quest’anno - sottolinea Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-romagna - è che almeno il 5% del totale delle risorse che saranno recuperate e messe a disposizione sarà destinato agli interventi di ricostruzione post-terremoto e, in tutta la regione, a opere di ristrutturazione e costruzione di plessi scolastici”. La delibera di Giunta fissa i criteri e la tempistica per permettere ai Comuni e alle Province di accedere al riparto delle quote di potenzialità di spesa che la Regione e il sistema delle autonomie potranno mettere a disposizione del sistema economico locale nel rispetto dei limiti fissati dal patto regionale. Da un punto di vista pratico gli Enti locali che soddisfano i parametri previsti dalla delibera regionale potranno far pervenire alla Direzione Finanze della Regione le proprie richieste entro il 15 settembre prossimo. Una volta fatte le valutazioni sulle risorse disponibili, si procederà all’assegnazione delle quote. I criteri per accedere al riparto I criteri indicati sono tre. In primo luogo verranno privilegiati i Comuni e le Province che hanno maggiore necessità di pagamento sulle opere pubbliche già realizzate e che, quindi, potranno liquidare più celermente i fornitori. In secondo luogo, al fine di favorire il rispetto degli impegni europei sul patto di stabilità, saranno presi in considerazione quegli Enti locali che abbiano ridotto nel tempo il peso del debito procapite. Infine una particolare attenzione sarà rivolta agli Enti che hanno attuato politiche coerenti con la programmazione regionale per la realizzazione di spese d’investimento cofinanziate dalla Regione, dallo Stato oppure dall’Unione europea, in modo da poter utilizzare compiutamente tutti i finanziamenti assegnati. Il patto di stabilità territoriale dell’Emilia-romagna Il “Patto di stabilità territoriale della regione Emilia-romagna” approvato nel dicembre 2010 punta a salvaguardare la qualità dei servizi pubblici dell’Emilia-romagna, permettendo a Regione ed Enti locali di realizzare un programma di investimenti strategici adeguato e di poter disporre della flessibilità necessaria grazie ad un programma con obiettivi definiti annualmente rispetto alle esigenze e alle emergenze individuate. Il rispetto del patto di stabilità è garantito unitariamente a livello regionale mentre vengono definiti un unico obiettivo territoriale e misure di controllo dell’indebitamento e di rilancio degli investimenti, mettendo a sistema i 189 Comuni, le 9 Province e la Regione. |
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FORMAZIONE CONTINUA, INTEGRARE LE RISORSE PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE PRODUTTIVE E AI PROCESSI DI CAMBIAMENTO. NUOVO ACCORDO FIRMATO IN REGIONE MARCHE |
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Ancona, 10 settembre 2012 - Una nuova collaborazione in materia di politiche per la formazione è stata sancita il 7 settembre in Regione con la firma dell’accordo di intesa tra Regione Marche e e Fon.ter – Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua del Terziario, dall’assessore regionale alla Formazione Lavoro Marco Luchetti e dal Presidente nazionale di Fon.ter , Gateano de Pietro. Il Fondo è un organismo promosso da Confesercenti e dalle organizzazioni sindacali Cgil,cisl e Uil e ha aderito sollecitamente all’ esigenza manifestata dall’assessorato regionale al Lavoro-formazione di promuovere e sviluppare il più possibile forme di integrazione e coordinamento tra gli strumenti e le risorse a disposizione per la formazione continua, al fine di migliorare le opportunità di formazione per i lavoratori e per le imprese. E’ questo infatti l’obiettivo dell’accordo firmato oggi che impegna le parti a sostenere l’integrazione nell’utilizzo delle diverse risorse destinate alle diverse tipologie di destinatari, di interventi per migliorare efficacia ed efficienza delle risorse e rispondere ai bisogni dei lavoratori, dipendenti e autonomi, degli imprenditori e delle imprese rappresentando cosi un’opportunità per tutte le persone occupate. “La formazione continua dei lavoratori riveste un ruolo prioritario nello sviluppo delle politiche attive del lavoro – ha spiegato Luchetti – e con questa intesa vogliamo sostenere e rafforzare le competenze dei lavoratori al fine di accrescere da un lato la produttività del lavoro, preparando ai cambiamenti che lo scenario internazionale richiede con sempre maggiore rapidità alle imprese per rimanere sul mercato, dall’altro evitare ai lavoratori di essere espulsi dai processi produttivi. “ In particolare l’accordo impegna le parti a valorizzare interventi unitari che individuino tra le diverse fonti di finanziamento le necessarie complementarietà, promuovere le logiche dell’integrazione nel presupposto che nei settori del terziario e del turismo la qualità delle competenze, la qualità del servizio e la capacità di competere risultano indispensabili fattori di crescita ; sperimentare la possibilità di sostenere congiuntamente Piani Formativi che prevedano la fruizione congiunta tra lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e imprenditori. La Regione Marche da diverso tempo promuove iniziative rivolte al rafforzamento delle politiche in tema di formazione continua, ad iniziare dalla nascita nel 2008 del Comitato Regionale per la Formazione Continua, che vede la partecipazione, oltre che della Regione, delle Province, delle Parti sociali e dei rappresentanti dei Fondi interprofessionali. Nell’ambito del progetto Farolab , ad esempio, sono state sviluppate insieme ai Fondi Interprofessionali una serie di attività, quali indagini sui fabbisogni professionali e sugli esiti dei percorsi di formazione continua, laboratori seminariali fino alla ideazione di una nuova figura professionale di “Agente per lo sviluppo e il cambiamento”, che hanno accresciuto la consapevolezza dell’importanza del ruolo della formazione continua e dell’esigenza fondamentale di integrare e creare sinergie operative tra i diversi attori. Esprimendo la soddisfazione per la collaborazione con la Regione Marche perché potrà dar vita ad una sinergia fruttuosa, riconoscendo le potenzialità che questo strumento di accordo potrà sviluppare, Gateano de Pietro ha poi sottolineato che “risulta fondamentale, soprattutto in periodi di crisi e di riduzione delle risorse finanziarie, integrare gli interventi promossi dai diversi attori nell’ambito della formazione continua, al fine di evitare sovrapposizioni di interventi e ottimizzare le risorse disponibili.” In particolare nel nostro Paese la formazione continua vede da un lato gli interventi dei soggetti pubblici (Regione e Province) attraverso il finanziamento previsto da apposite leggi statali e del Fondo Sociale Europeo e dall’altro l’azione dei Fondi paritetici interprofessionali, finanziati dagli appositi contributi (0,30% dei contributi versati all’Inps) che le imprese aderenti decidono che vengano trasferiti a tali Fondi. |
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SCUOLA,FORMIGONI A PROFUMO:GOVERNO RITIRI RICORSO E RIDISTRIBUISCA ALLE REGIONI VIRTUOSE I FONDI UE NON SPESI |
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Milano, 10 settembre 2012 - Il presidente d Regione Lombardia Roberto Formigoni chiede al Governo di ritirare il ricorso presentato alla Corte costituzionale contro la sperimentazione dell´assunzione per chiamata diretta degli insegnanti, prevista dalla legge regionale lombarda 7/2012 (la legge sullo sviluppo). Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa del 24 luglio sui temi della ricerca, a Palazzo Lombardia, con il ministro dell´Istruzione Francesco Profumo, prospettando, anche in caso di non ritiro, alla luce della giurisprudenza in materie analoghe, un´assai probabile sconfitta dell´Esecutivo. Formigoni ha ricordato che l´art. 8 della legge 7/2012, impugnato dal Governo, prevede la possibilità, per le istituzioni scolastiche statali, di organizzare concorsi per il reclutamento di personale docente, ´a titolo sperimentale, nell´ambito delle norme generali o di specifici accordi con lo Stato, per un triennio, a partire dall´anno scolastico successivo alla stipula´. L´avvio e la prosecuzione della sperimentazione per la durata prevista sono dunque subordinati al raggiungimento di una preventiva intesa con il Ministero dell´Istruzione. ´Così interpretate - ha commentato Formigoni - le disposizioni oggetto di osservazioni non possono ritenersi lesive delle competenze riservate al legislatore statale´. Formigoni ha quindi ricordato che, rispetto a un analogo ricorso in materia di infrastrutture, la Corte, con la sentenza n. 125/2010, ha dato ragione alla Lombardia, riconoscendo il principio secondo cui ´la necessità che intervenga una preventiva intesa impedisce che possa ravvisarsi una qualsiasi lesione di prerogative statali o regionali, dal momento che, per evitare ogni vulnus alle proprie competenze, è sufficiente che la parte interessata non presti adesione all´accordo procedimentale´. Intanto il ministro ha confermato che è aperto il tavolo di lavoro sul Titolo V (che fissa le competenze di Stato, Regioni ed Enti locali) della Costituzione, per produrre un documento che prevede, tra l´altro, la possibilità di sperimentazioni come quella che la Lombardia ha inserito nella sua legge. Una seconda proposta Formigoni ha rivolto al ministro, e cioè di redistribuire alle Regioni virtuose i fondi europei che non vengono utilizzati dalle altre. ´Il basso livello di spesa da parte di alcune Regioni rispetto ai Fondi comunitari trasferiti - ha argomentato il presidente lombardo -, nonché la non trasparenza e la potenziale scorrettezza del sistema di gestione della spesa, comportano il rischio di un blocco dei trasferimenti da parte della Ue. Si potrebbe dunque ipotizzare la destinazione alle Regioni virtuose delle risorse non spese per la realizzazione di progetti in tema di innovazione´. L´iter di modifica del Regolamento sarebbe abbastanza complesso ma percorribile. ´Regione Lombardia - ha prospettato Formigoni - è pronta a proporre ambiti di applicazione delle risorse quali: sviluppo della Banda ultra larga, sostegno ai cluster tecnologici, sostegno alle imprese nei processi di ricerca, sviluppo dell´Agenda digitale regionale, avvio di progetti strategici per Smart Cities ed Expo (smart grid, risparmio energetico, mobile payment, food technologies, open data e open services). Profumo ha raccolto: ´L´talia - ha ricordato - perde 5 miliardi di euro di risorse europee all´anno e, con il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca, stiamo verificando come recuperarle ed eventualmente ridistribuirle´. |
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UNIVERSITÀ: APPROVATI TRE REGOLAMENTI PER L´ERDISU DI TRIESTE
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Trieste, 10 settembre 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Istruzione e all´Università Roberto Molinaro, ha approvato il 6 settembre tre diversi regolamenti adottati lo scorso 8 agosto dall´Erdisu (l´Ente Regionale per il Diritto e l´Opportunità allo Studio Universitario) di Trieste. I tre regolamenti, adottati dall´Erdisu di Trieste sulla base di quanto indicato dalla legge regionale n. 12 del 2005, riguardano l´utilizzo delle Case dello Studente, i criteri e le modalità per la concessione di contributi per attività convittuali per gli studenti universitari (gli Enti possono concedere contributi a soggetti privati che svolgono attività convittuale a favore di studenti universitari in possesso dei requisiti per la partecipazione al concorso di ammissione ai servizi abitativi) ed infine l´erogazione e l´utilizzo del servizio di ristorazione. |
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PAVIA: RICERCA: PRESENTAZIONE DELLE CALLS DEL VII PROGRAMMA QUADRO |
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Pavia, 10 settembre 2012 - Quattro incontri, dal 10 al 18 settembre, per presentare le calls tematiche del Settimo Programma Quadro di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione dell’Unione Europea. 10 settembre 2012, ore 9.00-11.00 - presso aula "Harvey" (Polo Botta 2) presentazione della call tematica Health : Presentazione dell’iniziativa. Dott.ssa Sofia Baggini – Responsabile Servizio Ricerca - Il Programma Health: struttura e regole di partecipazione, focus sui bandi 2012/2013. Dott. Andrea Carini - Un caso di successo a Pavia: l’esperienza del Prof. Ermanno Gherardi – Dipartimento di Medicina Molecolare. 11 settembre 2012 ore 9.00-11.00 - presso aula "Beltrami" (Dipartimento di Matematica) presentazione della call tematica Erc: Presentazione dell’iniziativa. Dott.ssa Sofia Baggini – Responsabile Servizio Ricerca - Il Programma Erc Stg/adg: struttura e regole di partecipazione, focus sui bandi 2012/2013 - Dott. Andrea Carini - Un caso di successo a Pavia : l’esperienza del Dott. Jacopo Stoppa – Dipartimento di Matematica. 17 settembre 2012, ore 9.00 – 11.00- presso aula "ex-Chiesa" (Facoltà di Economia) si terrà la presentazione della call tematica Ssh: Presentazione dell’iniziativa. Dott.ssa Sofia Baggini – Responsabile Servizio Ricerca - Il Programma Ssh: struttura e regole di partecipazione, focus sui bandi 2012/2013. Dott. Andrea Carini - Un caso di successo a Pavia : l’esperienza della Prof.ssa Enrica Chiappero – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. 18 settembre 2012 ore 9.00 – 16.30- presso aula "Harvey" (Polo Botta 2) con la collaborazione di Apre (Agenzia per la ricerca Europea) al mattino presentazione delle calls relativa alle tematica Ict e pre-screening proposte progettuali: Presentazione della giornata informativa. Dott.ssa Sofia Baggini – Responsabile Servizio Ricerca - Calls for Proposals 2013 Ict: Dott. Jacopo De Angelis – Ncp Ict Apre - ore 10,15: Sessione di colloqui individuali con di Dott. Jacopo De Angelis: pre-screening sulle proposte progettuali che si intede presentare (previa prenotazione). - ore 14.00:Incontro con il Prof. Enrico Macii – Delegato Nazionale per il programma Ict presso la C.e.: Opportunità presenti e future per i nostri Ricercatori, verso Horizon 2020 Partecipano: Angiolino Stella - Rettore Università di Pavia; Jacopo De Angelis - Ncp Ict Apre; Antonio Torroni Pro-rettore alla Ricerca Università degli Studi di Pavia; Riccardo Bellazzi Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione – Direttore Laboratorio di Informatica Medica “M. Stefanelli”. |
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FORMAZIONE: MASTER IN SARDEGNA PER AFFIANCARE IL MASTER AND BACK
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Cagliari, 10 Settembre 2012 - "L´alta formazione è un tema chiave per la crescita e lo sviluppo della Sardegna, perciò stiamo mettendo a punto modelli e percorsi virtuosi per un adeguato utilizzo delle risorse a disposizione, proseguendo l´esperienza del Master and back e migliorando l´offerta del Master in Sardegna." Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, durante la presentazione del progetto per l’Alta formazione post universitaria predisposto dall’Assessorato. "Con il programma Master in Sardegna (Mis) allarghiamo l’offerta formativa e favoriamo la crescita culturale di molti studenti, con un ottimo rapporto costi/benefici, da non trascurare in previsione - ha sottolineato Liori -della possibile diminuzione delle risorse disponibili. In tre anni, con circa 7 milioni di euro, in 21 master abbiamo formato 596 studenti, con un costo medio di 11.000 euro ad allievo. Una programmazione che vede la Regione svolgere un ruolo da protagonista, non più semplicemente come ente erogatore di fondi, ma come soggetto in grado di programmare ed organizzare percorsi di Af, anche in partenariato non solo con le università sarde, ma anche con le più prestigiose università nazionali e internazionali. Nell’ultimo anno abbiamo attivato corsi in collaborazione con le Università di Ferrara, Piacenza, con il Politecnico di Torino, la Luiss di Roma, il Forte Village, le Università di Melbourne, Vienna, Barcellona, Berlino e Harbin (Cina), nella speranza che si possa creare un sistema sardo, potenziale attrazione verso l’Isola. Per il prossimo anno, il programma sarà rivolto ad alcuni temi indispensabili allo sviluppo socioeconomico dell’Isola: turismo, pubblica amministrazione, energia ed ambiente, nautica e portualità, sanità pubblica e privata.” "Per quanto riguarda il Master and back, coi 21,5 milioni di euro stanziati a luglio sono state soddisfatte tutte le domande dei 575 neolaureati - ha ricordato l’assessore Liori – Entro l’anno verrà bandito il nuovo avviso con una dotazione di 10 milioni di euro, da dividere tra alta formazione e percorsi di rientro, in questo ultimo caso con un eventuale ulteriore stanziamento per l’autoimpiego (back impresa). Il programma, alla luce dei risultati e delle criticità dimostrate, necessita di un necessario ripensamento e, visti i costi (il solo master costa circa 30 mila euro a studente, 90 mila con il back) e le risorse, sarà tendenzialmente indirizzato verso temi di difficile organizzazione nell’Isola e/o scelte di eccellenze.” "L´alta formazione è uno strumento idoneo a favorire la qualificazione e lo sviluppo del capitale umano, - ha concluso l’assessore Liori – consapevoli del suo elevato valore strategico e delle esigenze di professionalizzazione del mondo produttivo. Una buona programmazione finalizzata alla creazione di professionalità di livello eccellente crea condizioni favorevoli a un più facile inserimento nel mercato del lavoro. Tema che, vista la crisi occupazionale nell’Isola, è da considerare di grande attualità e rappresenta un importante investimento in prospettiva." |
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ISTRUZIONE: LA SCUOLA DEL FVG INSEGNI LA CULTURA DELLA LEGALITÀ FISCALE |
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Udine, 10 settembre 2012 - "In questo momento particolare della vita nazionale, come Regione a Statuto speciale dobbiamo non solo reperire le risorse necessarie a sostenere le nostre politiche e i nostri servizi avendo cura di spenderle al meglio, ma dobbiamo anche far conoscere e capire le ragioni della nostra specialità, alimentando una nuova cultura. E poiché la specialità si basa anche sulla fiscalità, dobbiamo lavorare soprattutto verso le giovani generazioni per far crescere anche la cultura della legalità fiscale. Ovvio, pertanto, che per parlare ai giovani, lo si faccia attraverso la scuola: questo il significato del Concorso di idee bandito dalla Regione su ´La scuola promuove la legalità fiscale´". Lo ha affermato il 7 settembre l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Molinaro, riportando anche il pensiero condiviso dell´assessore alle Finanze Sandra Savino, nella sede della Regione a Udine dove i rappresentanti di diversi istituti scolastici sono intervenuti al Convegno sull´autonomia tributaria della Regione Friuli Venezia Giulia. Introdotti dal direttore dell´Ufficio Stampa regionale Guido Baggi, che ha posto l´accento sul rapporto scuola-istituzioni, i lavori hanno visto l´illustrazione del Concorso di idee da parte di Gianluca Dominutti, direttore del servizio Statistica, e le relazioni di Patrizia Petullà, direttore servizio Tributi, e Alessandro Zacchigna, direttore del servizio Programmazione, rispettivamente su "Autonomia tributaria e vantaggi per il territorio" e su "Compartecipazioni statutarie: perché versare in Friuli Venezia Giulia". Il Concorso di idee è aperto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, Università e Istituti di alta formazione post scuola secondaria di secondo grado (Conservatori e Istituti Tecnici Superiori Its) con sede in Friuli Venezia Giulia (bandi e avvisi > Bando di concorso di idee rivolto alle scuole del Friuli Venezia Giulia avente come tema "La scuola promuove la legalità fiscale"). Sua finalità la realizzazione di un fumetto originale, con relativa storyboard", in formato digitale oppure nel più tradizionale disegno libero sul tema della legalità fiscale. Significativi i premi in denaro messi in palio dalla Regione per le scuole partecipanti. Ricordando che la Regione ha già condotto con successo la battaglia per convincere le imprese a versare i redditi in Friuli Venezia Giulia, avvantaggiandosi così sulle compartecipazioni che si ottengono dallo Stato, Molinaro ha ribadito che il Concorso si configura come una ricerca di nuovi alleati nel processo di informazione e formazione verso una nuova cultura della specialità e con essa della legalità fiscale, favorendo nel contempo nei giovani lo sviluppo del più ampio concetto di cittadinanza". |
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CENTRO SCOLASTICO "KARL WOLF" A MERANO: CONSEGNATI EDIFICI RISTRUTTURATI ED AMPLIATI PER SCUOLE SUPERIORI TEDESCHE "A.EINSTEIN" E "O.V.MILLER" |
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Bolzano, 10 settembre 2012 - Nell´ambito di una cerimonia svoltasi nella mattinata di , sabato 8 settembre 2012, presso il Centro scolastico "Karl Wolf" al civico 36 dell´omonima via a Merano, il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore Florian Mussner hanno consegnato a studenti ed insegnanti gli edific ristrutturati ed ampliati per il Liceo scientifico "A.einstein" e l´Isituto tecnologico "O.v.miller", entrambi di lingua tedesca. Una comunità scolastica vivace cresce meglio se ospitata in un edificio funzionale ed attraente. Un ambiente stimolante motiva tutti quelli vi lavorano e vi studiano. In questo senso il presidente della Provincia Luis Durnwalder, gli assessori provinciali Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner consegnando i nuovi spazi didattici, hanno augurato a tutti, studentesse e studenti, personale docente e non, tanta gioia e soddisfazione sul nuovo posto di lavoro e di studio. Il complesso del centro scolastico per scuole superiori in via K. Wolf a Merano è stato costruito negli anni 1970 ed è concepito come volume simmetrico. Nella parte ovest si trovano le scuole in lingua italiana; nella parte est le scuole in lingua tedesca. A nord, in posizione centrale e comune a tutte le scuole, si trovano la palestra tripla ed il campo sportivo. Il progetto ha riguardato la parte della scuola in lingua tedesca ovvero il liceo scientifico "A. Einstein" con annesso l‘istituto tecnologico "O.v.miller" (fino ad oggi sistemato in un edificio in via Otto-huber a Merano) ed in particolare la ristrutturazione dell‘edificio scolastico esistente (cubatura 19.000 metri cubi), nonché l‘ampliamento del complesso (nuova cubatura 17.000 metri cubi). A tal fine sono stati realizzati due nuovi volumi, uno a sud-est (a prolungamento delle aule esistenti, con nuove aule normali ed Aula Magna al piano terra) ed uno a nord (collegato al piano terra con l‘atrio della palestra, con nuove aule speciali ai piani superiori). I lavori di ristrutturazione sono stati attentamente pianificati e realizzati durante le pause estive, per garantire la continuità dell‘attività scolastica. I costi per gli edifici scolastici (esclusa la palestra e gli aredi) ammontano a 10,6 milioni di Euro. Negli anni passati gli spazi a disposizione della scuola erano risultati inadeguati alle esigenze scolastiche tanto da rendere inevitabile la ristrutturazione dell´edificio. In seguito alla ristrutturazione ed all´ampliamento il complesso scolastico soddisfa ora tutte le necessità della scuola: i nuovi spazi rispondono alle esigenze di una moderna didattica. 30 le aule normali alle quali si aggiungono 27 aule specialistiche ed un laboratorio linguistico. Il programma planivolumetrico integrato prevede anche la ristrutturazione dei locali accessori della palestra tripla (i costi indicati ammontano a circa 1 milione di Euro). È prevista inoltre, la realizzazione di una mensa per l´intera zona scolastica. La Giunta provinciale ha approvato il relativo programma planivolumetrico nel mese di luglio 2012. Seguirà prossimamente un concorso di progettazione. |
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TRENTO: EDILIZIA SCOLASTICA ED ASILI NIDO, OLTRE 68 MILIONI DI EURO PER 38 INTERVENTI
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Trento, 10 settembre 2012 - Oltre 68 milioni di euro: queste le significative risorse messe già oggi in campo dal governo provinciale per 38 interventi che riguardano l´edilizia scolastica e gli asili nido. La Giunta ha infatti dato il via libera, approvando la deliberazione di Mauro Gilmozzi, assessore all´urbanistica, enti locali e personale, al primo provvedimento di finanziamento che rappresenta anche la prima fase di attuazione del Fut, il Fondo unico territoriale che ammonta complessivamente a 300 milioni di euro. "Il Protocollo d’intesa in materia di finanza locale del 2010 - ricorda l´assessore Gilmozzi - è caratterizzato dalla presenza di due quote: una dedicata all’edilizia scolastica e asili nido e l’altra alla programmazione di Comunità intesa come complesso di interventi di interesse sovracomunale o dei singoli Enti locali. Abbiamo disciplinato i criteri generali del Fondo unico territoriale definendo la procedura di programmazione degli interventi basata sui fabbisogni emergenti da ciascuno dei territori. Un cammino coerente con la riforma istituzionale e dunque la decisione odierna rappresenta, in questo senso, un nuovo importante passo nella costruzione di quella rete che vede nelle Comunità e nei Comuni snodi decisivi della nuova architettura istituzionale del Trentino. Inutile poi aggiungere la valenza di questi interventi anche per il tessuto economico dell´intero territorio: l´indicazione è di snellire al massimo le procedure per i bandi e gli appalti ". Ricordiamo che i criteri generali del Fondo unico territoriale - complessivamente 300 milioni - sono stati definiti nel 2011, stabilendo due diverse procedure. Una per l’edilizia scolastica e asili nido, a cui è stato riservato un ammontare di risorse pari a circa 90,5 milioni di Euro, di cui 30 già anticipati ai Comuni che hanno rinnovato le cariche elettive nel 2009 e 61,5 tutt’ora disponibili. L’individuazione delle priorità rimane in capo alla Provincia in modo che venga garantita a livello provinciale l’omogeneità del servizio scolastico e dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, tenendo conto ovviamente delle esigenze emerse dai singoli territori. A tal riguardo alcune Comunità hanno ravvisato la necessità di non limitare le proprie valutazioni programmatiche ai soli interventi legati al budget territoriale, ma di estenderle anche all’edilizia scolastica per raggiungere una programmazione complessiva del fabbisogno infrastrutturale che contemperi tutte le necessità prospettate dal territorio. In tal senso hanno condiviso di ridurre il proprio budget territoriale ad integrazione delle risorse disponibili per l’edilizia scolastica, aggiungendo quindi ulteriori 10 milioni al budget iniziale. A questi si aggiungono ulteriori 30 milioni derivanti dalla riprogrammazione straordinaria posta in essere per effetto della legge provinciale 9 del 2012, e resi disponibili con la variazione di bilancio. Queste ulteriori risorse devono essere necessariamente destinate ad interventi caratterizzati da rapida realizzabilità, in grado quindi di trasferire in tempi brevi gli effetti positivi sul sistema economico. Per il budget territoriale, che assomma complessivamente a circa 179,5 milioni di euro, la programmazione è in capo al territorio, coinvolgendo Comunità e Comuni attraverso la Conferenza dei Sindaci. Entro settembre saranno sottoposti all’approvazione della Giunta provinciale i piani di Comunità per l’ammissione a finanziamento delle scelte programmatiche operate da ciascun territorio per finalizzare il budget territoriale e dare completezza all’attività di investimento promossa dal Fondo unico territoriale. Le risorse messe oggi a disposizione ammontano dunque a 68,5 milioni di Euro. Gli interventi ammessi a finanziamento in questa prima tranche riguardano in gran parte adeguamenti alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica, completamenti di interventi già previsti nella programmazione provinciale, opere di immediata realizzabilità e opere necessarie per rispondere ad esigenze di razionalizzazione, potenziamento dell’offerta scolastica dei servizi socio/educativi della prima infanzia connesse ad insufficienza o carenza delle strutture esistenti a livello territoriale sia sotto il profilo della sicurezza che della funzionalità didattica. Il finanziamento di ulteriori richieste presentate dai Comuni nell’ambito dell’edilizia scolastica è stato rinviato ad una fase successiva, tenuto conto delle esigenze della programmazione scolastica provinciale e del territorio, delle risorse disponibili sul bilancio, nonché di eventuali ulteriori risorse, parte delle quali già anticipate con questo provvedimento, che potranno essere disponibili con la manovra finanziaria 2013-2015: il che avverrà dunque entro il gennaio del prossimo anno. |
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LOMBARDIA/SISMA. 2 MILIONI PER SALVARE LE SCUOLE DI MOGLIA E POGGIO |
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Milano, 10 settembre 2012 - Grazie a uno stanziamento straordinario di 2 milioni di euro, Regione Lombardia "salva" il regolare inizio dell´anno scolastico a Moglia e Poggio Rusco, due dei Comuni del Mantovano colpiti dal sisma, che, avendo visto andare deserte le gare per l´acquisto di moduli scolastici provvisori, a oggi non sarebbero stati in grado di garantire ai ragazzi il ritorno in classe il prossimo 12 settembre. In questo modo le campanelle suoneranno regolarmente in tutti i Comuni della provincia di Mantova che avevano riportato danni in seguito alle scosse del 20 e 29 maggio. Ne danno l´annuncio gli assessori regionali Carlo Maccari (Semplificazione e Digitalizzazione e vice commissario per il terremoto) e Valentina Aprea (Istruzione, Formazione e Cultura) dopo l´incontro con gli amministratori di Moglia e Poggio Rusco. Il Nuovo Percorso - Entro pochi giorni, quindi, grazie al nuovo stanziamento regionale, verranno avviate le procedure di gara per l´acquisto di moduli prefabbricati in legno. Verosimilmente a novembre dovrebbero essere installate le nuove strutture e questo significa che, per un paio di mesi, in entrambi i Comuni, le lezioni si svolgeranno in modalità provvisoria. A Moglia i ragazzi useranno nove container e saranno accolti in altri edifici scolastici agibili, a Poggio Rusco le elementari e medie si alterneranno presso la scuola secondaria di primo grado. Dalla Regione Oltre 9 Milioni Per 55 Scuole - "A poco più di tre mesi dal terremoto - dichiarano Maccari e Aprea - si completa positivamente una corsa contro il tempo. Nessun alunno dei Comuni colpiti perderà un solo giorno di scuola. E questo grazie a uno sforzo straordinario della Giunta regionale, che ha impegnato con fondi propri oltre 9 milioni di euro, per far fronte alla grave situazione in cui si è trovata l´edilizia scolastica nel dopo sisma". Gli stanziamenti di Regione Lombardia per la messa in sicurezza delle scuole agibili, per l´adattamento di sedi provvisorie e per l´acquisto di moduli prefabbricati, hanno coperto le esigenze di tutti i 55 istituti scolastici che avevano riportato danni. |
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FORMAZIONE: 700.000 EURO PER CORSI DI EDUCAZIONE RIVOLTA A MINORENNI DEL FVG |
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Trieste, 10 settembre 2012 - La cura e l´assistenza alla persona, i servizi per la prima infanzia e quelli socio educativi rivolti ai minori. Questi sono, fra gli altri, i campi d´azione che la Regione ha individuato nell´ambito del Programma operativo del Fse-fondo Sociale Europeo per il periodo 2007/2013. È in questo contesto che, nel corso del mese di settembre, saranno indetti i bandi rivolti agli enti di formazione per la realizzazione di una serie di corsi che proprio nel settore educativo ed assistenziale punteranno ad un accrescimento delle professionalità e delle competenze di chi oggi è già impegnato nelle scuole materne, negli asili nido e nelle strutture sanitarie e assistenziali, con una disponibilità finanziaria di oltre 700.000 euro. "Migliorare la qualità del servizio offerto alle persone nelle fasi più delicate dell´esistenza, come l´infanzia, la malattia e la vecchiaia, è un obiettivo che ci viene imposto dalla struttura che la società di oggi ha assunto. In questo senso - ha affermato l´assessore regionale a Lavoro e Formazione Angela Brandi - la formazione è lo strumento che maggiormente garantisce un livello dei servizi alla pari con le aspettative dei cittadini. Allo stesso tempo, così facendo, diamo l´opportunità a chi non ha un´occupazione di crearsi un profilo professionale fra i più richiesti dal mercato del lavoro e, a chi è già occupato, di migliorare le proprie competenze e conseguentemente di rafforzare la propria posizione sul mercato del lavoro". I corsi si suddividono fra quelli di breve durata (40 ore) e quelli di lunga durata (400 ore). I primi sono rivolti a chi già è occupato e riguardano i campi del socio-assistenziale e del socio-educativo. Nel secondo caso, inerente alla formazione per l´inserimento nei servizi educativi domiciliari, la possibilità viene estesa anche alle persone disoccupate, in cassa integrazione e in mobilità. Le materie d´insegnamento sono state individuate direttamente dalla Regione e rientrano nell´ambito della pedagogia, della sicurezza e dell´igiene. L´inizio dei corsi, una volta espletata la fase di selezione dei progetti presentati, è previsto per i primi di novembre. |
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TERREMOTO IN EMILIA , 166 MILIONI E 520 MILA EURO PER PROGRAMMA STRAORDINARIO PER LE SCUOLE. DEFINITE LE RISORSE PER GLI INTERVENTI |
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Bologna, 10 settembre 2012 - Ammontano a 166 milioni e 520 mila euro le risorse necessarie per attuare il programma straordinario per le scuole, così da consentire il regolare inizio del prossimo anno scolastico. Con una nuova ordinanza (la 13 del 25 luglio) del Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani vengono individuate per tipologia d’intervento le risorse necessarie. Nel dettaglio: - 56 milioni e 420 milioni di euro serviranno per la costruzione di 28 edifici scolastici temporanei di cui è in corso la gara per l’affidamento dei lavori: una commissione sta valutano in questi giorni i 310 progetti presentati da 91 imprese. La gara prevede la costruzione di soluzioni alternative per le scuole che non sono riparabili in tempi brevi perché gravemente danneggiate e quindi lungamente inagibili; - 21,5 milioni di euro per l’affitto di prefabbricati modulari (la cui procedura è in corso); - 1,5 milioni andranno alla costruzione o acquisizione di palestre temporanee; - per la riparazione degli edifici scolastici, il montaggio e smontaggio di prefabbricati (comprese le sistemazioni ed urbanizzazioni delle aree), nonché la demolizione o la messa in sicurezza degli immobili pericolanti che determinano l’inagibilità per gli edifici scolastici, sono stanziati contributi per i soggetti pubblici (Comuni e Province) pari a 81 milioni e 250 mila euro e per i soggetti privati (scuole paritarie) pari a 5 milioni e 850 mila euro. Per le operazioni di presa in possesso dei terreni individuati per l’installazione dei moduli prefabbricati destinati a strutture scolastiche, la Regione si avvale della preziosa collaborazione dell’Agenzia del Territorio che ha messo a disposizione il suo personale tecnico con funzioni simili a quelle che sono state necessarie in occasione del terremoto dell’Aquila. Il testo dell’ordinanza su http://www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto/gli-atti-per-la-ricostruzione |
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ALBO DEI GESTORI AMBIENTALI |
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Roma, 10 settembre 2012 - L´albo Nazionale Gestori Ambientali è costituito presso il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed è articolato in un Comitato Nazionale, con sede presso il medesimo Ministero, e in Sezioni regionali e provinciali, con sede presso le Camere di commercio dei capoluoghi di regione e delle province autonome di Trento e Bolzano. Il Comitato Nazionale e le Sezioni regionali e provinciali sono interconnessi dalla rete telematica delle Camere di commercio. Soggetti obbligati Ai sensi del D.lgs. N. 22/1997, come modificato dal D.lgs. N. 152/2006 (Codice Ambientale), hanno l´obbligo di iscrizione all´Albo: - le imprese che effettuano l´attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti da terzi; - le imprese che effettuano in via ordinaria e regolare l’attività di raccolta e trasporto dei propri rifiuti non pericolosi; - le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi; - le imprese che effettuano attività di bonifica dei siti; - le imprese che effettuano attività di bonifica dei beni contenenti amianto; - le imprese che effettuano attività di commercio ed intermediazione dei rifiuti, senza detenzione dei rifiuti stessi; - le imprese che effettuano attività di gestione di impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti di titolarità di terzi; - le imprese che effettuano attività di gestione di impianti mobili di smaltimento e recupero dei rifiuti. Il Codice Ambientale ha previsto, inoltre, l´iscrizione delle imprese che effettuano le operazioni di recupero dei rifiuti in procedura semplificata e l´istituzione dell’Elenco delle imprese autorizzate alla gestione dei rifiuti, consultabile sull’apposito sito. Modalità di iscrizione - L´impresa presenta la domanda di iscrizione alla Camera di commercio, presso la Sezione della regione (o della provincia autonoma) dove ha la propria sede legale. Le imprese con sede legale all´estero presentano la domanda di iscrizione alla Camera di commercio, presso la Sezione della regione (o della provincia autonoma) nel cui territorio è istituita la sede secondaria con rappresentanza stabile. Le procedure di iscrizione sono le seguenti. Procedura ordinaria - Ai sensi dell’art. 30, comma 4, del D.lgs. N. 22/1997, è prevista soprattutto per: - raccolta e trasporto di rifiuti urbani e assimilati; - raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi, prodotti da terzi; - raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi; - gestione di impianti fissi di titolarità di terzi. L’iscrizione con procedura ordinaria è subordinata alla presentazione di idonea garanzia finanziaria prestata a favore dello Stato, per ciascuna delle attività suindicate. L’iscrizione ha durata quinquennale e deve essere rinnovata con le stesse formalità almeno 6 mesi prima della scadenza. Procedura semplificata - E’ di due tipi: 1) per le imprese che effettuano attività di raccolta e trasporto di rifiuti, pericolosi e non, effettivamente avviati al riciclaggio ed al recupero; con questo tipo di domanda le imprese non sono tenute alla presentazione delle garanzie finanziarie, e sono iscritte all’Albo con comunicazione di inizio attività (art. 30, comma 16, del D.lgs. N. 22/1997); 2) per le aziende speciali, consorzi e società di cui all’art. 22 della Legge n. 142/1990, che svolgono attività di gestione di rifiuti urbani e assimilati nell’interesse di Comuni o consorzi di Comuni (art. 30, comma 10, del D.lgs. N. 22/1997). L’iscrizione ha durata biennale e deve essere rinnovata con le stesse formalità. Procedura per trasporto rifiuti conto proprio Ai sensi dell’art. 212, comma 8, del D.lgs. N. 152/2006, riguarda: - le imprese che svolgono in via ordinaria e regolare l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi da esse stesse prodotti; - le imprese che trasportano i propri rifiuti pericolosi in quantità non superiori a 30 chilogrammi al giorno o a 30 litri al giorno. L’iscrizione non è subordinata alla prestazione delle fideiussioni e avviene sulla base di una semplice richiesta scritta. |
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AMBIENTE. QUALITÀ DELL´ARIA, FIRMATO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA 2012-2015. INTERVENTI STRUTTURALI PER 35 MILIONI DI EURO PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE. |
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Bologna, 10 settembre 2012 – Interventi strutturali per 35 milioni di euro per promuovere la mobilità sostenibile e incidere in modo significativo sulla qualità dell’aria. Limitazioni alla circolazione il giovedì già a partire dal 1° ottobre e domeniche ecologiche con iniziative di educazione ambientale per i cittadini. Meccanismi chiari per rispondere prontamente alle emergenze e favorire le buone prassi. Sono queste le principali novità del nuovo Accordo di Programma per la gestione della Qualità dell’aria, firmato il 26 luglio da Regione, Province, Comuni capoluogo e Comuni con più di 50 mila abitanti e presentato alla stampa dall´assessore regionale all´Ambiente Sabrina Freda. L’accordo, che avrà durata triennale, è la strategia individuata dalla Regione e dagli Enti sottoscrittori per affrontare l’emergenza dell’inquinamento atmosferico, in attesa di un provvedimento nazionale che faccia fronte alla particolare situazione del bacino padano. Le misure dell’Accordo intervengono soprattutto sulle polveri sottili, che sono la causa di una procedura di infrazione comunitaria nei confronti dell’Emilia-romagna. Il nuovo provvedimento adotta un approccio trasversale e integrato, che prende in considerazione i vari settori emissivi di sostanze inquinanti (produzione di energia, riscaldamento civile, agricoltura, industria) e stabilisce misure di intervento non solo nell’ambito della mobilità. Anche l’articolazione delle misure, strutturali, gestionali ed emergenziali, rappresenta un elemento di novità. L’accordo è il decimo promosso dalla Regione per affrontare con misure organiche su tutto il territorio regionale il problema dell’inquinamento atmosferico. "L’insieme dei provvedimenti varati nel corso degli ultimi dieci anni hanno contribuito ad una progressiva riduzione dei principali inquinanti, comprese le Pm10, un segnale positivo che conferma quanto sia importante continuare - ha spiegato l´assessore Freda - Quest´anno abbiamo voluto declinare una maggiore integrazione delle diverse politiche, come elemento fondante l´efficacia delle azioni. Il testo sottoscritto oggi è il frutto di un percorso a cui hanno partecipato in modo fattivo tutti gli Enti e che ha tenuto conto delle varie istanze ricevute, anche da parte delle associazioni. L’intesa si pone in continuità con le azioni adottate negli anni scorsi, ma interviene rafforzando le misure per il risanamento della qualità dell’aria". Misure strutturali - Il nuovo Accordo punta anzitutto sulle misure strutturali, cioè gli investimenti per incidere in modo significativo e duraturo sui problemi di qualità dell’aria che interessano il territorio regionale. Sono previsti nuovi interventi per almeno 35 milioni di euro, destinati ad infrastrutture ed opere per la mobilità sostenibile, dalla mobilità ciclopedonale ed elettrica, alle infrastrutture verdi, al rinnovo del parco autobus regionale, all’acquisizione di materiale rotabile, cui si aggiungono le altre risorse già stanziate dalla Regione per interventi che saranno realizzati nel periodo di validità dell’Accordo. Un investimento significativo, necessario per intervenire con decisione sui problemi di inquinamento atmosferico e tutelare la salute dei cittadini, pur conciliando le esigenze di vivibilità e fruibilità delle aree urbane. Per la prima volta le misure strutturali saranno collegate in modo diretto agli impegni assunti con l’Accordo. Non solo le risorse saranno prioritariamente destinate agli Enti sottoscrittori, con una sorta di compensazione degli sforzi messi in campo, ma sono stati previsti meccanismi premianti per gli Enti che interverranno con ancora maggiore decisione attraverso misure aggiuntive. Limitazioni alla circolazione - Sono confermati i blocchi del giovedì, già a partire dal 1 ottobre, senza modifiche delle categorie di veicoli interessati dai precedenti accordi. L’anticipazione già dal mese di ottobre si è resa necessaria in base ai dati rilevati dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio e all’andamento meteoclimatico medio annuo, che non mostra significativi miglioramenti di condizioni nei mesi autunnali rispetto a quelli invernali. La misura si applicherà con flessibilità, cioè il blocco del giovedì può essere revocato se sull’intero territorio regionale non si sono verificati sforamenti per 7 giorni consecutivi. Le domeniche ecologiche sono un altro elemento di innovazione apportato dall’Accordo: la prima domenica del mese sarà dedicata alla mobilità e allo sviluppo sostenibile delle città, dove accanto alle misure di limitazione della circolazione si realizzeranno iniziative di animazione e di educazione ambientale rivolte ai cittadini. I blocchi non rappresentano infatti unicamente una momentanea interruzione delle emissioni inquinanti, ma anche un momento di riflessione per i cittadini e le amministrazioni, che devono ripensare la mobilità nelle città e i servizi necessari affinché questa sia sempre meno legata al mezzo privato. Se nel corso di questi anni i blocchi del traffico hanno favorito il ricambio del parco veicolare, è indispensabile che per i prossimi anni si incentivi sempre più l’utilizzo dei mezzi pubblici. Le misure di limitazione vengono sospese dal 1 dicembre al 6 gennaio, per tenere conto delle esigenze di cittadini e commercianti e anche perché nel periodo natalizio il traffico veicolare si riduce naturalmente per vari fattori, come ad esempio la chiusura delle scuole. La sospensione non sarà invece applicata alle misure emergenziali, ovvero ai giorni di blocco aggiuntivi che scattano dopo 7 giorni consecutivi di sforamento. Le misure emergenziali - Sono state introdotte per individuare un meccanismo chiaro, automatico e di immediata applicabilità che sia in grado di fare fronte tempestivamente alle situazioni più critiche. Dopo 7 giorni consecutivi di superamento degli standard di qualità dell’aria in una Provincia, scatta il blocco del traffico la domenica successiva e nelle aree urbane della Provincia interessata. Se, nonostante l’attivazione di questa misura, il superamento permane per ulteriori sette giorni anche in un’altra area del territorio regionale, il blocco viene esteso a tutta la Regione e sono attivate ulteriori misure per la riduzione delle polveri: dalla riduzione di 1 °C della temperatura negli ambienti riscaldati, al divieto di utilizzo di biomasse nei caminetti aperti (quando è possibile utilizzare altri combustibili), al potenziamento dei controlli. Un meccanismo emergenziale multi-livello, dunque, introdotto anche in risposta alla normativa nazionale che ci chiede di intervenire nel breve termine in caso di superamento dei limiti. Le misure gestionali - L’accordo inoltre promuove l’adozione di una serie misure gestionali, riconosciute quali buone pratiche di gestione delle città e che possono essere individuate dagli Enti locali. Si tratta di azioni che possono contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni in atmosfera: dalle Ztl al mobility management, dai percorsi casa-scuola e casa-lavoro, dal risparmio energetico negli esercizi commerciali all’introduzione di punteggi premianti nei capitolati d’appalto, al lavaggio delle strade. Da ultimo, ma non in termini di importanza, l’aspetto della comunicazione, a cui il nuovo Accordo affida un ruolo strategico, sia per quanto riguarda la diffusione dei dati ambientali che per l’incentivazione delle modalità di comportamento virtuose. Saranno realizzate campagne promozionali ed iniziative dedicate alle domeniche ecologiche, che saranno promosse sotto il logo comune di “Liberiamo l’aria” per identificare le azioni, gli enti, i soggetti pubblici e privati che vogliono porsi in prima linea e contribuire con i propri sforzi al risanamento della qualità dell’aria della nostra Regione, al rientro nei valori limite fissati dall’Europa, ma anche ad una migliore vivibilità delle nostre città. |
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AMBIENTE: ENTRO UN MESE SBLOCCATO SIN LAGUNA GRADO MARANO
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Torviscosa (Ud), 10 settembre 2012 - Saranno convocate entro un mese due distinte conferenze dei servizi, rispettivamente da parte della Regione e del ministero dell´Ambiente, che permetteranno di riperimetrare il Sito inquinato di interesse nazionale (Sin) della laguna di Grado e Marano, con la ragionevole possibilità di restringerlo alla sola area della Caffaro di Torviscosa, e di definire e avviare un programma complessivo di dragaggi. È questo l´impegno che l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi ha preso oggi in occasione dell´assemblea pubblica organizzata a Torviscosa dal Consorzio industriale dell´Aussa Corno sulla questione del Sin, presente il ministro dell´Ambiente Corrado Clini, accanto agli amministratori locali e ai rappresentanti del mondo dell´industria e dell´economia friulana. Questo programma è stato reso possibile, come hanno sottolineato sia Riccardi sia Clini, grazie alla piena intesa tra la Regione e il ministero sul passaggio di consegne del Sin, dalla gestione commissariale alla stessa Regione. L´assessore ha ricordato l´intenso lavoro svolto in queste ultime settimane dall´Amministrazione regionale d´intesa con Roma, un lavoro seguito direttamente dal presidente Renzo Tondo e, assieme a Riccardi, dagli assessori Luca Ciriani e Sandra Savino. Tre sono le questioni principali messe a fuoco da Regione e ministero: Sin, dragaggi e Caffaro. Per quanto riguarda il primo punto, l´Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente) entro un mese completerà le caratterizzazioni dell´area interessata, permettendo di formulare una proposta di riperimetrazione, premessa per restituire agli usi legittimi le aree restanti. La Regione sta parallelamente lavorando a un programma complessivo per i dragaggi, suddiviso in due parti: le zone a limitato inquinamento, dove sarà quindi possibile procedere speditamente ai lavori di escavo riutilizzando i fanghi in laguna; le zone a maggiore inquinamento, dove invece risulterà necessario smaltire i fanghi. Infine, sulla Caffaro si attende che il commissario nominato dal ministero dello Sviluppo economico completi a breve il piano per il recupero ambientale e industriale dell´area dell´azienda chimica di Torviscosa. Riccardi ha assicurato che la Regione interverrà, attraverso la finanziaria Friulia, per sostenere imprenditori interessati a realizzare nuovi investimenti. |
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LOMBARDIA/SISMA. 100 MLN PER MANTOVA,NUOVI AIUTI A IMPRESE |
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Milano, 10 settembre 2012 - Sono quattro i provvedimenti che la Giunta regionale lombarda ha approvato il 25 luglio per aiutare le aziende industriali, su proposta di Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e all´Artigianato, e agricole mantovane, su proposta di Giulio De Capitani assessore all´Agricoltura, alle prese con i danni provocati dalle scosse simiche del 20 e del 29 maggio scorso. Finanziamenti che vanno nella linea del credito e dell´aiuto diretto come nel caso dell´erogazione, in campo agricolo, del 90% del contributo Pac. Industria 1 / 10 Milioni Con ´Credito Adesso´ - Particolare attenzione è riservata alle piccole e medie imprese anche per quello che riguarda l´azione ´Credito Adesso´ concertata con la Banca Europea degli Investimenti. Alle aziende che hanno sede operativa nelle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio verranno riservati sulla linea ´Generale´ di ´Credito Adesso´ una quota di 10 milioni di euro e verrà applicato un abbattimento del contributo in conto interessi di 3 punti . Industria 2 / 6 Milioni Alle Pmi Per La Ricostruzione - Nei provvedimenti approvati c´è la misura di sostegno alla ricostruzione nelle zone colpite dal sisma per il ripristino degli edifici produttivi e la riattivazione delle attività economiche per una cifra di 6 milioni di euro. In collaborazione con il sistema camerale lombardo e con Finlombarda spa. I fondi saranno destinati anche all´acquisto di attrezzature e macchinari andati distrutti dopo le scosse sismiche. Agricoltura 1 / Anticipo Del 90% Dei Fondi Pac Alle 5400 Aziende Agricole - Per il terzo anno consecutivo la Regione ha concesso agli agricoltori lombardi l´anticipo a luglio del 50% premio unico: 200 milioni di euro versati nella casse di oltre 30.000 aziende agricole. Con l´emergenza terremoto, Regione Lombardia ha stabilito di incrementare fino al 90 per cento la quota dell´anticipo alle 5400 aziende agricole che operano nei 50 comuni del mantovano colpiti dal sisma. Con un ulteriore contributo di 25 milioni di euro la Regione anticipa infatti il 90 per cento della Pac alle aziende agricole mantovane danneggiate dal terremoto. Su proposta dell´assessore all´agricoltura Giulio De Capitani, la Giunta regionale ha approvato oggi il pagamento, entro il 15 agosto, del 40 per cento del premio unico, che si va ad aggiungere al 50 per cento già erogato i primi di luglio. Agricoltura 2 / La Regione Garantisce Il Credito - Nel pacchetto dei provvedimenti terremoto approvato dalla giunta anche il sistema delle garanzie agevolate per il credito all´agroindustria. La Regione Lombardia ha modificato lo schema di accordo con Federfidi Lombardia, che può contare su un fondo di 5 milioni di euro, introducendo la priorità di accesso all´aiuto per le imprese danneggiate dagli eventi sismici del maggio 2012 e riconoscendo la concessione delle garanzie agevolate anche alle grandi imprese. L´ Elenco Dei Comuni Colpiti - Complessivamente, sono 41 i Comuni mantovani che rientrano nella delimitazione dei territori danneggiati. Di seguito il dettaglio dei Comuni colpiti e dei danni censiti nel comparto agricolo: Bagnolo San Vito, Borgoforte, Borgofranco Po, Carbonara Di Po, Castelbelforte, Castel D´ario, Castellucchio, Curtatone, Dosolo, Felonica, Gonzaga, Magnacavallo, Mantova, Marcaria, Moglia, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Pieve Di Coriano, Poggio Rusco, Pomponesco, Porto Mantovano, Quingentole, Quistello, Revere, Rivarolo Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Sabbioneta, San Benedetto Po, San Giacomo Delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Serravalle a Po, Sustinente, Suzzara, Viadana, Villa Poma, Villimpenta, Virgilio. A questi vanno aggiunti altri 9 Comuni solo per quanto riguarda i danni alle aziende agricole. Si tratta di - Acquanegra sul Chiese, Bigarello, Bozzolo, Gazzuolo, Goito, Marmirolo, Roverbella, San Martino dall´Argine, Volta Mantovana 400.000 Euro Per Beni Culturali - Come ricordato dall´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione e sub commissario per il terremoto, Carlo Maccari, Regione Lombardia, nell´ambito del finanziamento dei ´progetti speciali´ portati avanti con la Fondazione Cariplo, ha destinato 400.000 euro ad altri interventi (Regione, Provincia di Mantova e Fondazione Cariplo) sui beni culturali danneggiati dal sisma. |
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TERREMOTO/EMILIA: PROROGATI GLI ACCORDI CON GLI ALBERGHI
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Bologna, 10 settembre 2012 – Prosegue l’attività di assistenza alla popolazione colpita dal sisma attraverso la sistemazione delle persone sfollate in strutture ricettive quali alberghi agriturismi e bed and breakfast. Questo è quanto stabilisce l’ultima ordinanza (la numero 35 del 6 settembre 2012) del Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani per garantire la prosecuzione, senza soluzione di continuità, delle attività di assistenza alla popolazione già avviate dal Dipartimento nazionale della Protezione civile relative alla sistemazione alloggiativa in strutture ricettive delle persone sfollate. L’agenzia regionale di protezione civile dell’Emilia-romagna subentrerà nella convenzione-quadro sottoscritta con tutte le Federazioni/associazioni maggiormente rappresentative delle strutture alberghiere ed agrituristiche (Federalberghi Confcommercio Emilia-romagna, Asshotel Confesercenti Emilia, Unindustria Confindustria Bologna, Agriturist Emilia-romagna, Associazione Regionale Terranostra dell’Emilia-romagna, Confederazione Italiana Agricoltori della Regione Emilia-romagna e Copagri Emilia-romagna). L’ordinanza autorizza anche il Direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile a sottoscrivere singoli contratti con le strutture ricettive interessate. L´accordo–quadro scadrà il 31 ottobre 2012, con possibilità di proroga sino al 31 dicembre 2012, qualora sia ancora necessario offrire ospitalità alle persone sfollate, presso le strutture ricettive. |
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IL VENETO DICE NO AL PASSAGGIO DI SCORIE NUCLEARI SUL SUO TERRITORIO |
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Venezia, 10 settembre 2012 - “Il parere chiesto alle Regioni da parte del Governo per il transito sul territorio del Veneto di scorie radioattive riceverà da noi un secco no. So che il nostro parere non è vincolante e quindi potrebbe non essere ascoltato, ma rimane forte la ferma convinzione che il Veneto non debba essere fatto parte attiva di questo percorso della radioattività”. Lo sottolinea il 31 agosto l’assessore all’Ambiente della Regione del Veneto Maurizio Conte, ribadendo l’opposizione di palazzo Balbi all’ipotizzato transito attraverso parte del Veneto di un convoglio con materiali radioattivi diretto in Friuli. “Questa regione – aggiunge Conte – peraltro non ha nemmeno le caratteristiche per ospitare il nucleare. E’ la posizione che la Giunta Zaia ha preso sin dall’inizio del mandato: il nucleare è una tecnologia con aspetti positivi, ma il territorio che la ospita deve possedere tutte le garanzie a tutela della sicureza come, ad esempio, la stabilità sismica”. “Questo transito – conclude Conte – non deve essere una sorta di servitù senza ritorni e senza assenso. Il Governo di Roma non dovrebbe chiedere un coinvolgimento degli Enti territoriali senza poi tenere nella dovuta considerazione la loro opinione, a maggior ragione se si tratta di materiali appartenenti ad altri Paesi”. |
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LOMBARDIA: RIFIUTI, 5 MILIONI PER PIATTAFORME ECOLOGICHE BANDO PER COMUNI E COMUNITA´ MONTANE,DOMANDE DAL 4 SETTEMBRE |
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Milano, 10 settembre 2012 - Regione Lombardia mette a disposizione 5 milioni di euro, nel triennio 2012-2014, per nuovi centri di raccolta comunali o intercomunali per la raccolta differenziata dei rifiuti e assimilati e per ampliamenti e adeguamenti infrastrutturali di centri di questo tipo già esistenti. L´obiettivo è quello di incrementare la raccolta differenziata, attraverso l´aumento delle tipologie di rifiuti da raccogliere, allargando la fascia di popolazione servita dal sistema di raccolta differenziata. A beneficiare del finanziamento regionale potranno essere comuni, in forma singola e associata, e comunità montane (nel caso di centri di raccolta a servizio di più di due comuni). Potenziare La Differenziata - ´L´obiettivo che ci siamo prefissati - spiega l´assessore regionale al Territorio e urbanistica, Daniele Belotti - è quello di portare al massimo la raccolta differenziata in Lombardia, dove, ci tengo a sottolinearlo, le percentuali sono già molto più alte rispetto alla media italiana, in linea con quelle dei paesi europei del Nord, più all´avanguardia su questo fronte. Con i 5 milioni di questo bando, Regione Lombardia supporta i comuni che intendono realizzare, ampliare o potenziare la propria piattaforma ecologica, elemento fondamentale per poter gestire al meglio la raccolta e lo smistamento dei rifiuti´. Il Bando - Tra le caratteristiche del bando, da segnalare: il finanziamento a tasso zero, il rimborso ventennale senza interessi della quota finanziata (il 25% della quale è a fondo perduto) per un importo massimo finanziabile di 200 mila euro - contributo che può coprire al massimo il 70% della spesa ammissibile. Il bando prevede, infine, tra i criteri utilizzati per valutare le domande pervenute, quello della premialità, a favore di quegli enti locali che hanno fatto registrare livelli elevati nella raccolta differenziata. ´Stiamo predisponendo, inoltre, - ha concluso Belotti - il nuovo piano regionale rifiuti che, oltre all´obiettivo di migliorare la differenziata, si fissa un obiettivo ancora più importante e lungimirante: la riduzione della produzione dei rifiuti, da conseguire attraverso una serie di azioni quotidiane - come la riduzione dell´utilizzo dei prodotti usa e getta e l´acquisto di prodotti meno imballati - che, siamo certi, i cittadini lombardi, da sempre molto sensibili alle tematiche ambientali, sapranno adottare´. Attualmente, su 1.544 comuni, sono 1050 quelli che dispongono di una piattaforma ecologica sul proprio territorio, 231 utilizzano piattaforme sul territorio di altri comuni e 232 non ne utilizzano alcune. Nel 2010, erano 62 le aree in progetto e 15 quelle in costruzione. Per partecipare al bando la domanda va presentata online, all´indirizzo https://gefo.Servizirl.it/frisl/, da partire da martedì 4 settembre 2012. |
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RIFIUTI IN SICILIA: VIA LIBERA BANDO GARA LAVORI IMPIANTO COMPOST CL
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Palermo, 8 settembre 2012 - Via libera al bando di gara per l´affidamento in concessione dei lavori per la realizzazione e gestione dell´impianto di trattamento dei rifiuti organici sito in provincia di Caltanissetta. L´avviso e´ stato pubblicato il 7 settembre sulla Gazzetta ufficiale della Comunita´ europea e nei prossimi giorni sara´ pubblicato anche sulla Guri e sulla Gurs. L´importo previsto per la realizzazione dell´impianto e´ di sette milioni e mezzo di euro, mentre l´importo per la concessione e la gestione e´ di 17 milioni e mezzo di euro. L´impianto di compost, che sara´ realizzato in parte con fondi del Commissario Delegato per l´Emergenza Rifiuti, rientra nella previsione del Piano Regionale dei rifiuti, recentemente approvato dal Ministero dell´Ambiente, e risponde alla volonta´ della Regione siciliana di dotarsi di impianti di trattamento di rifiuti organici che consentano un importante incremento della percentuale di raccolta differenziata. La realizzazione di questo impianto, finalizzato alla produzione di compost di qualita´, consentira´ il trattamento di circa 15.000 tonnellate di rifiuti organici. Il bando di gara per l´affidamento in concessione dei lavori di realizzazione e gestione dell´impianto di compost di Caltanissetta e´ il primo dei sei impianti che si prevedono di realizzare nel breve periodo, i cui bandi di gara saranno pubblicati entro quindici giorni. Gli impianti di trattamento del rifiuto organico che saranno realizzati, consentiranno di trattare complessivamente circa 112.000 tonnellate di rifiuti organici e saranno localizzati nelle Provincie di Agrigento, Caltanissetta, Messina, Palermo e due nella Provincia di Siracusa. La realizzazione e la gestione, per un periodo di quindici anni,degli impianti di compost, prevede la compartecipazione dei privati e del Commissario Delegato per l´Emergenza Rifiuti attraverso una quota di cofinanziamento pari al 50% dell´importo relativo agli investimenti necessari alla realizzazione delle opere per un ammontare complessivo di circa 30 milioni di euro. Il cofinanziamento, consentira´ di ridurre notevolmente le tariffe da praticare nei confronti degli utenti pubblici da parte del concessionario dell´impianto, rispetto alla media delle tariffe attualmente applicate. |
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RIFIUTI, CAMPANIA: PARTE IL TAVOLO DI LAVORO NAZIONALE PER LAVORATORI CONSORZI" |
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Napoli, 10 settembre 2012 - L´assessore all´Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano ha incontrato il 7 settembre a Roma, il sottosegretario all´Ambiente, Tullio Fanelli e il direttore generale del Ministero, Maurizio Pernice per l´istituzione di una cabina di regia sui consorzi di Bacino. "Fanelli - ha detto Romano al termine dell´incontro - ha convocato la prima riunione del tavolo tecnico ristretto, composto da Ministero, Dipartimento di Protezione civile e unità tecnica amministrativa per lunedì 17 a Roma con all´ordine del giorno l´analisi e l´individuazione di soluzioni per i lavoratori dei consorzi ed, in particolare, per il consorzio unico Napoli-caserta". "Si tratta - ha dichiarato Giovanni Romano - di un primo passo per l´individuazione di una soluzione che porti, nell´immediato, a soluzioni concrete per il problema più impellente rappresentato dalla grave crisi finanziaria dei Consorzi ed in particolare del Consorzio Unico Na-ce. Dopo la prima riunione ristretta - ha spiegato Romano - saranno chiamati al tavolo altri attori istitutizionali che sono a vario titolo coinvolti. La strategia si articola su due piani: il primo è quello di dotare i Consorzi delle risorse finanziarie necessarie a proseguire l´attività partendo dal recupero di una parte dei crediti vantati dall´Unità tecnica; il secondo è quello di elaborare una legge regionale che istituisca il nuovo sistema di gestione del ciclo dei rifiuti, alla luce delle novità introdotte dal decreto legge 95/2012 che dovrà andare in vigore entro la fine dell´anno e che dovrà garantire la tenuta degli attuali livelli occupazionali di tutti i Consorzi della Campania" |
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