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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Aprile 2013
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA APRE INDAGINE SULLE COMMISSIONI INTERBANCARIE MASTERCARD  
 
Bruxelles, 10 aprile 2013 - La Commissione ha aperto un procedimento formale di indagine se Mastercard può ostacolare la concorrenza nello spazio economico europeo (See) per quanto riguarda le carte di pagamento, in violazione delle norme antitrust comunitarie. La Commissione ha preoccupazioni che alcune commissioni interbancarie di Mastercard e pratiche correlate possano essere anticoncorrenziali. Un´apertura di un procedimento non pregiudica l´esito dell´inchiesta. Le carte di pagamento sono di cruciale importanza in tutto il mercato interno dell´Ue, in particolare per gli acquisti transfrontalieri o su internet. Le imprese e i consumatori europei stanno facendo più del 40% dei loro pagamenti all´anno da carta e non in contanti. È quindi una priorità per la Commissione europea evitare distorsioni della concorrenza negli accordi interbancari su tasse e altre condizioni. Nel 2007, la Commissione già vietava alcune delle commissioni interbancarie di Mastercard e la Commissione sta attualmente esaminando Visa. La Commissione ha ora aperto un´inchiesta approfondita: (i) tassi interbancari in relazione a pagamenti effettuati dai titolari di carta da paesi extra See – al contrario di tasse per attraversare il confine le transazioni all´interno del See che già erano state vietate nel 2007 (vedere Ip/07/1959 e Memo/07/590). Tali tariffe si applicano per esempio quando un turista statunitense utilizza la sua carta di credito Mastercard per effettuare un acquisto presso un commerciante nel See; (ii) tutte le regole su ´cross-border acquiring´ nella Mastercard sistema che limita la possibilità per un mercante di beneficiare di migliori condizioni offerte da banche stabilite altrove nel mercato interno e (iii) le regole di business correlati o pratiche di Mastercard che amplificano le preoccupazioni della Commissione concorso (come la "regola di tutte le carte d´onore" che obbliga un mercante di accettare tutti i tipi di carte Mastercard). Queste tasse e pratiche possono restringere la concorrenza. Le commissioni interbancarie generalmente vengono passate ai mercanti, che conduce al superiore generale tasse per loro. In definitiva, tale comportamento rischia di rallentare l´attività transfrontaliere e danneggiare i consumatori dell´Ue. Oltre alla sua azione antitrust enforcement, la Commissione intende proporre prima dell´estate un regolamento sulle commissioni interbancarie per i pagamenti con carta che garantiscono la certezza giuridica e durevole level playing field in tutta l´Ue per tutti i fornitori.  
   
   
TERZA GIORNATA EUROPEA PER LA PROTEZIONE DEI DATI  
 
Berlino, 10 aprile 2013 - Il 14 marzo 2013 si terrà a Berlino, in Germania, la terza giornata europea per la protezione dei dati (Third European Data Protection Days). Ogni giorno aziende, enti pubblici e singoli individui trasferiscono grandi quantità di dati personali. Per la Commissione europea, assicurare un approccio coerente alla protezione di questi dati è essenziale. È in arrivo una grande riforma del quadro legale dell´Ue sulla protezione dei dati personali. Questo evento che si occupa in particolare di questo problema, affronta le implicazioni della Riforma europea della protezione dei dati ed è un´importante fonte di informazioni per le aziende che operano a livello mondiale. Relazioni di prima mano da parte di specialisti della protezione dei dati ed esperti di istituti e società di consulenza specializzati nella protezione dei dati. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Edpd-conference.com/  
   
   
MILANO - PRIMO FORUM CITTADINO SULLE SMART CITIES  
 
Milano, 10 aprile 2013 - Si terrà venerdì 19 aprile, il Primo Forum cittadino sulle Smart Cities, Città Intelligenti, per coinvolgere i principali attori dello sviluppo della città nella realizzazione della Strategia di "Milano Smart City". A livello internazionale, la Città di Milano è già membro attivo delle maggiori reti europee e mondiali che oggi si occupano di Smart Cities. A livello locale, è impegnata nella costruzione di partenariati stabili tra realtà diverse, nel campo della ricerca e dell´innovazione sociale, del business e della finanza. E´ nel continuo dialogo e scambio con le proprie comunità di pratiche che si può dar vita ad una città intelligente, verde e inclusiva per diventare un punto di riferimento di innovazione e sostenibilità. Questo primo Public Hearing vuole portare nuove idee a questo processo, alimentando e rafforzando il dibattito pubblico sul significato, oltre gli slogan, della Città Intelligente. In collaborazione con Comune di Milano. Il Forum sarà ospitato al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia – Via San Vittore, 21 Milano, a partire dalle ore 9.00. Iscrizione on line: http://servizionline.Mi.camcom.it/index.phtml?id_vmenu=349#evento_339    
   
   
IMPRESE E INTERNET: TUTELA PROPRIETÀ INTELLETTUALE  
 
Reggio Emilia, 10 aprile 2013 - Prosegue il nuovo ciclo di seminari promosso dalla Camera di Commercio in materia di tutela della proprietà intellettuale delle imprese reggiane, ovvero quel patrimonio di idee, invenzioni, brevetti e marchi che spesso rappresentano uno dei primari fattori competitivi delle aziende. Nell’incontro in programma giovedì 11 aprile alle 15,45 nella sede dell’Ente camerale (Sala Grasselli) in Piazza della Vittoria, al centro dell’attenzione vi saranno i modi e i criteri sulla base dei quali è possibile esercitare la tutela dei diritti sulla proprietà intellettuale ed evitare la violazione di quella di altri soggetti. Il seminario, in sostanza, è rivolto a tutti gli operatori economici interessati ad un utilizzo consapevole dello strumento Internet per la diffusione del proprio prodotto o servizio, ed è ad essi che verranno offerti un ampio ventaglio di informazioni, casi pratici e l’illustrazione di strumenti concreti di cui potersi giovare per proteggere i propri diritti e tutelarsi nell’attività commerciale. Nel corso dell’incontro, condotto dal dr. Alessio Canova di Giambrocono &C spa, si parlerà di protezione di quanto le aziende veicolano con internet (marchio, testi, immagini, audiovisivi), dell’utilizzo lecito di contenuti altrui, dell’uso di Youtube, della protezione legale e contrattuale, delle rassegne stampa e degli strumenti di tutela previsti da eBay, Google e Facebook.  
   
   
TELECOM ITALIA: PRECISAZIONE SU INDISCREZIONI STAMPA  
 
Roma, 10 Aprile 2013 - Su richiesta di Consob, Telecom Italia ribadisce quanto già precisato in data 5 Aprile u.S., ovvero che tra la Società e il Gruppo Hutchison Whampoa sono in corso contatti preliminari non vincolanti, volti a verificare la fattibilità di un percorso di integrazione. Il tema sarà esaminato nella riunione consiliare convocata per il prossimo giovedì 11 Aprile, al termine della quale si procederà alla diffusione di un comunicato al mercato, come da normative applicabili.  
   
   
GENETICA E GENOMICA DEL GLIOBLASTOMA MULTIFORME: UN QUADRO IN EVOLUZIONE  
 
Pavia, 10 aprile 2013 - In occasione dei primi 10 anni della Laurea Magistrale in Neurobiologia (2003-2013) l´Università di Pavia organizza un ciclo di seminari (a cadenza mensile) tenuti da affermati scienziati attivi nei vari campi della Neurobiologia. Il primo seminario sarà tenuto dal Dott. Gaetano Finoccharo dell´Istituto Besta di Milano e avrà luogo giovedì 11 aprile ore 14.30 presso l´aula Grande del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Lazzaro Spallanzani" (via Ferrata 9). Giovedì 11 aprile 2013 ore 14.30, Aula Grande del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Lazzaro Spallanzani", via Ferrata 9 – Pavia. Genetica e genomica del glioblastoma multiforme: un quadro in evoluzione, Dott. Gaetano Finocchiaro, Istituto Nazionale Neurologico " C. Besta" – Milano  
   
   
ISTRUZIONE: PROGETTO COMENIUS REGIO, INIZIATIVA IMPORTANTE CONTRO ABBANDONO SCOLASTICO IN UMBRIA  
 
Perugia, 10 aprile 2013 - Dopo due anni è arrivato al traguardo realizzando in pieno tutti gli obiettivi programmati il progetto W.in.n.e.r, realizzato dalla Regione Umbria con l´Ispettorato scolastico di Vaslui in Romania nell´ambito del programma Comenius Regio. Nel pomeriggio di ieri, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini a Perugia, si terrà il seminario dal titolo "Una comunità scolastica che sostiene, assiste e include", al quale interverranno, oltre alla vicepresidente della Regione Umbria con delega all´istruzione Carla Casciari, i rappresentanti dei partner locali dell´iniziativa, - l´Istituto d´Istruzione Superiore "M. Polo"di Assisi, l´Istituto Comprensivo di Piegaro, l´Ente di formazione professionale Ecipaumbria, l´Ente di formazione professionale Cnosfap e l´Associazione "Il Borgo", e i partner dell´Ispettorato scolastico di Vaslui in Romania. "L´obiettivo del progetto - ha spiegato la vicepresidente Casciari a margine dell´incontro - era quello di promuovere il benessere nei contesti scolastici per contrastare preventivamente le principali cause dell´abbandono degli studi, ovvero fare a scuola un´esperienza che introduca la positività nella realtà e, pertanto, favorire un apprendimento dei nostri ragazzi non solo efficace, ma anche di interesse. Per ciascun partner l´adesione al progetto ha avuto motivazioni diverse, ma per tutti ha corrisposto alla volontà di cogliere una preziosa occasione di confronto e collaborazione". La vicepresidente Casciari ha quindi sottolineato l´importanza di queste iniziative per evitare l´abbandono scolastico che "spesso è indice di un disagio sociale e che in Umbria nel 2011 ha interessato circa l´11,6 per cento degli studenti, mentre 15,8 per cento dei giovani tra 15 e i 29 anni non studiano e non cercano lavoro. Quest´ultimo fenomeno definito Neet (Not in Education, Employment or Training) - ha aggiunto - riguarda i giovani che per un prolungato allontanamento dal mercato del lavoro o dal sistema formativo possono incontrare una maggiore difficoltà di reinserimento. In questo contesto - ha precisato - i progetti come quello realizzato nella nostra regione assumono un significato ancora più importante". Concludendo la vicepresidente ha ricordato che l´indagine condotta da Istat e Censis che ha portato all´elaborazione del "Rapporto sul Benessere Equo Sostenibile" (Bes), con l´intento di misurare con nuovi indicatori lo stato di salute del Paese che vadano oltre il Pil, evidenzia come l´istruzione rappresenti uno dei fattori che maggiormente possono incidere sul benessere di una popolazione. "L´umbria - ha concluso - si caratterizza per un´alta partecipazione alla scuola dell´infanzia pari al 93,4 per cento (ogni 100 bambini da 4-5 anni), superiore di un punto alla media nazionale. Rappresenta invece una vera eccellenza la quota del 66 per cento di soggetti tra 25-64 anni, con almeno un diploma superiore (l´indicatore più usato nei confronti internazionali per fornire una base di valutazione di base del libello di istruzione formale di un Paese), un dato superiore di 10 punti sulla media nazionale e cinque punti superiore al Centro. In linea con la tendenza nazionale invece il numero di persone in possesso di un titolo universitario 25,5 per cento (Italia 20,3per cento, Centro 23per cento). Positiva per l´Umbria è anche la performance che analizza la partecipazione alla formazione lungo tutto l´arco della vita, elemento che viene considerato strategico nell´agenda europea per lo sviluppo del capitale umano. Il dato regionale del 7 per cento, seppur lontano dalle medie degli altri paesi europei, è superiore alla media nazionale 5,7 e quelle delle altre regioni del Centro (6,3)". Nel corso dell´incontro è stato spiegato che le iniziative legate al progetto W.in.n.e.r sono state numerose ed hanno contribuito a mettere in moto un modello che sarà riprodotto anche in altre scuole della Romania. Il progetto ha potuto contare su una dotazione finanziaria di 40 mila euro e si colloca nel quadro del Programma di Apprendimento Permanente (Long Life Lerning Programm) dell´Unione Europea che sostiene con attività formative strutturate l´integrazione tra scuole e enti territoriali che hanno responsabilità in materia di istruzione e formazione, e le istituzioni che operano a livello locale nel campo dell´educazione non formale. La proposta presentata dalla Regione Umbria è stata selezionata tra 31 progetti europei.  
   
   
"RITORNO AL FUTURO" E "BOLLENTI SPIRITI": IL PUNTO IN UN INCONTRO TECNICO  
 
Bari, 10 aprile 2013 - Rispondono «occupato» il 58,5% dei pugliesi che, intervistati a 12 mesi dalla fine del Master, hanno beneficiato delle borse di studio di “Ritorno al Futuro” e ben il 58,9% dei pugliesi che per studiare ha usufruito del finanziamento di “Bollenti Spiriti”. " Parliamo di cifre importanti ,– commentano Alba Sasso, assessore al Diritto allo studio e formazione e Guglielmo Minervini, assessore alle politiche giovanili – ancor più rilevanti in considerazione degli andamenti occupazionali nel mercato del lavoro regionale e nazionale. "Le due iniziative, infatti, si sono svolte in una fase economica di crisi che ha portato ad una evidente riduzione dei tassi di occupazione, colpendo in misura maggiore rispetto alla media i giovani e le persone in possesso di titoli di studio universitari e post-universitari. "Soprattutto i partecipanti a “Ritorno al Futuro”, - continuano i rappresentanti del governo regionale-hanno dovuto confrontarsi con un mercato del lavoro in cui le opportunità di occupazione si erano ridimensionate rispetto a pochi anni prima. Riteniamo che l’intervento pubblico abbia aiutato questi giovani pugliesi a specializzarsi e ad avere maggiore chances da spendere sul mercato del lavoro, soprattutto nell’attuale contesto di crisi e per queste ragioni anche quest’anno prevediamo la pubblicazione di un nuovo bando di “Ritorno al Futuro”». (...) I due interventi , com´è noto sostengono la qualificazione dei giovani laureati pugliesi attraverso l’erogazione di borse di studio per la frequenza di Master post-laurea. Ad oggi sono stati finanziati 12.534 studenti per un impegno totale di spesa di € 191.647.500. Il dato relativo all’occupazione è soltanto uno dei risultati emersi dal rapporto sulla valutazione esterna relativo alla programmazione regionale 2000-2006 in materia di “Iniziativa del Servizio Formazione Professionale Bollenti Spiriti”, attivato dalla Regione Puglia ed effettuato da primarie società di ricerca e consulenza come Cles s.R.l., Te.dim Europa e Laser. Il punto è stato fatto stamattina in un incontro tecnico svolto in assessorato. Focalizzando l’attenzione su alcune caratteristiche più rilevanti, per i partecipanti a “Bollenti Spiriti” si osserva che il tasso di placement è più elevato per i maschi: a 12 mesi, la differenza è di 1,3 punti percentuali (58,4% Femmine e 59,7% Maschi), analogo discorso per “Ritorno al Futuro”: qui i maschi occupati sono il 59,6% contro il 57,8% delle donne (differenza di 1,8%). Analizzando i dati specifici per tipo di laurea, i tassi di placement più elevati riguardano coloro che hanno un titolo di studio scientifico-tecnologico, mentre il dato meno positivo è quello relativo a lauree rientranti della macro-area delle discipline umanistiche. Si tratta di differenze significativamente alte per “Bollenti Spiriti” (16 punti percentuali a un anno dalla fine del master che riflettono, tuttavia, tradizionali divari di occupabilità) ma che si assottigliano per “Ritorno al Futuro”, dove si osservano differenze minime nell’ordine di un punto percentuale. Un ulteriore aspetto considerato riguarda il luogo dove si è svolto il master: per i beneficiari di “Bollenti Spiriti” i tassi di placement migliori sono registrati da coloro che hanno seguito un master sul resto del territorio nazionale (63,7%), seguiti da quelli che sono stati all’estero (56,3%) mentre, nel caso di coloro che hanno svolto il loro percorso formativo in regione, il dato è pari al 50,8%. Nel caso di “Ritorno al Futuro”, in relazione al luogo di svolgimento del master, il valore più alto si registra tra i soggetti che hanno seguito un master all’estero (66,7%) o che lo hanno seguito sul territorio nazionale (66,4%) mentre il tasso di placement per chi ha frequentato il master in Puglia è decisamente più basso (50,4%). In ultimo, è stato misurato l’indice di soddisfazione, cioè quanti fra i frequentanti dei percorsi formativi sono rimasti soddisfatti dell’esperienza fatta, al di là dell’effettivo successo dell’attività formativa svolta in termini occupazionali e dell’effettiva utilità dei master svolti. Il risultato è 70,6% per “Bollenti Spiriti” e 69,2% per “Ritorno al Futuro”.  
   
   
BASILICATA: AMBIENTE, SVILUPPO E STATUTO: A CONFRONTO CON GLI STUDENTI  
 
Potenza, 10 aprile 2013 - “Avere la consapevolezza delle proprie potenzialità, una forte determinazione a migliorare le condizioni di vita e ad accrescere le opportunità, mettendo a valore il territorio, le sue bellezze, i segni della sua storia, le sue fonti energetiche unitamente al sapere, alla conoscenza, alla formazione, alla cultura, alla ricerca, senza che il presente neghi il passato e tanto meno pregiudichi il futuro, ma anzi lo prepari: soltanto se faremo questo, potremo avere un domani migliore”. E’ con queste parole che il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, si è rivolto agli studenti dell’istituto comprensivo “Gennari” di Maratea e del liceo scientifico “Federico Ii di Svevia” di Melfi, che ieri mattina – nell’ambito del progetto “Percorso di cittadinanza attiva” - hanno interloquito con il presidente, anche con l’ausilio di alcuni elaborati. Gli studenti intervenuti si sono soffermati essenzialmente sul rapporto tra ambiente, crescita economica e sostenibilità, ponendo domande sulla qualità dell’acqua e sulla diffusione di una cultura finalizzata al consumo di acqua del rubinetto anziché di quelle imbottigliate. Santochirico, ha messo in evidenza i vantaggi ed i progressi compiuti con la gestione lucana del servizio idrico integrato, anche dal punto di vista del monitoraggio e dei controlli quotidiani; mentre, per quanto riguarda le royalties dovute dai concessionari delle sorgenti di acque minerali, sebbene lo scorso mese di agosto la Regione le abbia raddoppiate, portandole da 30 a 60 centesimi per ogni mille litri di acqua utilizzata, queste siano ancora al di sotto di quelle applicate in altre regioni italiane. L’attenzione dei ragazzi si è incentrata anche sul nuovo Statuto, tema sul quale hanno ricevuto risposte e spiegazioni in ordine ai tempi per l’approvazione nonché su specifici principi, come quelli relativi al tema delle risorse umane e naturali: “Quello della sostenibilità – ha detto il presidente Santochirico – è un tema che occupa la scena nel dibattito sullo Statuto, ponendola non solo come parametro della modificabilità ambientale, ma asse intorno al quale pensare il futuro del territorio e delle nuove generazioni”. Il progetto “Percorso di cittadinanza attiva”, è rivolto agli studenti di ogni ordine e grado della Basilicata. Si tratta di un percorso articolato di conoscenza, dialogo e ascolto. Vivere i luoghi, incontrare le persone ed essere protagonisti delle attività del Parlamento regionale per incoraggiare la partecipazione, promuovere la cittadinanza attiva degli studenti e costituire un luogo stabile in cui i giovani possano esprimere la loro opinione. Il progetto, rispetto agli anni precedenti, si è arricchito di nuovi elementi. Accanto all’incontro con i rappresentanti istituzionali, alla visita dell’Aula consiliare e ai momenti di confronto con i funzionari dell’Ente, la possibilità di presentare lavori su specifiche tematiche individuate dalla scuole e momenti di confronto per la elaborazione di materiali da pubblicare sul sito e che saranno a disposizione di altre scuole o potranno essere utilizzati per presentare una proposta di legge regionale.  
   
   
MILANO, EDUCAZIONE: GIOVEDÌ ALLA PRIMA “GIORNATA DELL’INTEGRAZIONE”  
 
Milano, 10 aprile 2013 - Giovedì 11 aprile, alle 12.30, presso la scuola "Casa del Sole" di via Giacosa 46, (padiglione Arquati), l´assessore all´Educazione e Istruzione Francesco Cappelli darà il via alla prima delle "Giornate dell´Integrazione", organizzate con Milano Ristorazione: menu etnici e menu tipici milanesi e lombardi si susseguiranno sulle tavole dei bambini delle scuole cittadine per trasmettere un messaggio semplice, ma chiaro: "Siamo tutti Italiani!". Niente di meglio del cibo per imparare la cultura di un popolo. A Milano i popoli rappresentati sono tanti e la scuola è un laboratorio della nostra città futura dove, mangiando riso alla cantonese, cous cous, polenta e cotoletta, si impara a crescere insieme, apprezzando il valore delle diversità. Giovedì si inizia con un menu cinese (riso alla cantonese e pollo alle mandorle), poi, prima della fine dell´anno scolastico, ci saranno anche un menu lombardo e un menu peruviano. Al lancio dell´iniziativa, oltre all’assessore Cappelli e alla presidente di Milano Ristorazione Gabriella Iacono, sarà presente un rappresentante della comunità cinese.  
   
   
MILANO, BULLISMO: SERVONO SCELTE ADEGUATE DA PARTE DI SCUOLA E FAMIGLIE PER ARGINARE IL DISAGIO PER COSTRUIRE SERENI PERCORSI DI CRESCITA  
 
Milano, 10 aprile 2013 - Un´occasione di riflessione sul mondo dell’adolescenza, su bullismo e cyber bullismo, per comprendere meglio quale sia l’impatto di questi fenomeni sullo sviluppo dei più giovani, come sia possibile prevenirli, e quali strategie possano essere efficaci per contrastarli, aiutando bambini e adolescenti a costruire sereni percorsi di crescita. Questi i temi al centro del convegno di ieri mattina “Adolescenti: tra bullismo, nuovi media e disagio”, organizzato da Telefono Azzurro ed Eurispes, in collaborazione con la Casa della Cultura di Milano, dove è intervenuto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione. Durante il convegno sono stati presentati i risultati dell’indagine nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia 2012 realizzata da Telefono Azzurro ed Eurispes tramite una serie di interviste a 5.000 ragazzi effettuate in diverse Regioni italiane, parendo dai dati del Progetto Europeo Antibullismo (Abc) del Programma Daphne Iii del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa che ha provato a tracciare un identikit del bambino e dell’adolescente alle prese con le problematiche sociale e le “minacce” presenti sul web. Il dato più preoccupante che emerge dalla ricerca è che in Italia la metà degli adolescenti vittime o testimoni di episodi di bullismo o cyber bullismo non interviene per paura o perché non sa come comportarsi. “La ricerca presentata questa mattina mostra uno spaccato problematico della vita dei bambini e degli adolescenti che richiede scelte adeguate sia da parte della famiglia che della scuola e una forte attenzione per prevenire i fenomeni più gravi. Anche il Comune farà la sua parte iniziando col valorizzare e diffondere questi dati il più possibile, creando quindi una maggiore consapevolezza”, ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione. Erano presenti, questa mattina, tra gli altri Ernesto Caffo, professore ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Università di Modena e Reggio Emilia, presidente di Sos Il Telefono Azzurro Onlus, Sergio Bernasconi, professore ordinario di Pediatria, Università di Parma, Giovanni Corsello, professore ordinario di Pediatria, Università di Palermo e Presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip), Silvia Vegetti Finzi, già Professore Ordinario di Psicologia Dinamica, Università di Pavia, Fulvio Scaparro, già Professore di Psicopedagogia e Psicologia, Università degli Studi di Milano, Gian Maria Fara, presidente di Eurispes e Ferruccio Capelli, presidente della Casa della Cultura, Milano. Al convegno hanno preso parte anche rappresentanti delle associazioni di volontariato, impegnate nelle attività di sensibilizzazione, prevenzione, tutela e cura dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.  
   
   
SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA BIODIVERSITÀ E GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO DELLE NAZIONI UNITE  
 
Berlino, 10 aprile 2013 - Dal 16 al 18 aprile 2013 si svolgerà a Berlino, in Germania, la seconda conferenza internazionale sulla biodiversità e gli obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite (Second International Conference on Biodiversity and the Un Millennium Development Goals). La gente fa affidamento sulla biodiversità nella vita di ogni giorno, in modi che non sono sempre evidenti o apprezzati. I prodotti e servizi ecosistemici come acqua dolce, cibo e fonti di carburante sono risorse senza di cui non potremmo vivere. Se i servizi ecosistemici non sono più sufficienti per soddisfare le necessità sociali, la salute umana ne può essere gravemente colpita: un importante esempio sarebbe una persistente riduzione della varietà di flora e fauna, che priverebbe i ricercatori di grandi benefici per le scienze biologiche, sanitarie e farmacologiche. Questa seconda edizione della conferenza discuterà le interazioni tra biodiversità e salute umana in condizioni ambientali che cambiano rapidamente, per identificare le lacune nella ricerca e per sviluppare approcci nuovi e innovativi al modo in cui si gestiscono gli ecosistemi e la biodiversità a vantaggio degli esseri umani e della natura. Essa accoglierà sia scienziati che professionisti per discutere argomenti quali biodiversità e malattie infettive emergenti, biodiversità e prodotti naturali, nuova biodiversità e salute dell´ecosistema, diversità dell´ecosistema e diffusione di patogeni e, infine, biodiversità urbana e salute pubblica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Leibniz-verbund-biodiversitaet.de/aktuelles-aktivitaeten/konferenzserie/upcoming-conferences/  
   
   
EMILIA ROMAGNA: MALTEMPO, COMPLETATI GLI ACCERTAMENTI SUL TERRITORIO  
 
Bologna, 10 aprile 2013 – Cinquantatre persone evacuate in 11 Comuni, con gravi rischi per 42 prime case e 9 attività produttive. Circa 16 le strade interrotte, senza alternative, a cui si aggiungono 31 strade comunali e 47 provinciali parzialmente interrotte, con transito limitato, oltre a quelle statali (in particolare nelle province di Forlì-cesena e Parma e la statale 45 a Piacenza). Complessivamente, sono quasi 850 le segnalazioni effettuate dagli enti locali e dai consorzi di bonifica: circa 500 riguardano frane, più di 350 le opere di bonifica. Il punto sugli effetti del maltempo che ha colpito nel mese di marzo l’Emilia-romagna è stato fatto in Assemblea legislativa dall’assessore regionale alla sicurezza territoriale Paola Gazzolo. “In tre giorni sono stati compiuti i sopralluoghi dei tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione civile”, ha sottolineato. “E’ un tempo record, per cui ringrazio il prefetto Gabrielli, che consente al Governo di decretare lo stato di emergenza e di assegnare al più presto le risorse” per realizzare gli interventi più urgenti legati alle frane che hanno interessato tutto il territorio a partire dal 5 marzo scorso. La stima dei danni quantificata nella richiesta dello stato d’emergenza inviata dal presidente Errani al Governo ammonta a 63 milioni di euro. “E’ importante dare subito una prima risposta - ha aggiunto l’assessore Gazzolo - ed è altrettanto essenziale dar vita ad un piano per la manutenzione del territorio decennale, con risorse certe e continuative nel tempo, che individui le parole d´ordine nella prevenzione e nel protagonismo delle comunità locali per promuovere la cura del territorio. Per questo chiediamo al ministro Clini di attribuire all´Emilia-romagna risorse certe, da subito”. Una prima risposta alle necessità del territorio è arrivata dallo stanziamento di oltre 1 milione di euro da parte dell´assessorato alla Sicurezza territoriale e dall´Agenzia di Protezione civile. Si stima inoltre che Comuni, Province e Consorzi di Bonifica abbiano attivato circa 2, 5 milioni per urgenze. La situazione in regione - Negli ultimi 40 giorni (dal 1 marzo al 7 aprile) sono caduti quantitativi di pioggia da due ad oltre quattro volte in più rispetto a quelli attesi. Le precipitazioni sono state mediamente superiori ai 150 millimetri su tutta la regione, con punte oltre i 250 millimetri sulle colline emiliane e valori oltre i 600 millimetri sul crinale appenninico tosco-emiliano. Le nevicate hanno causato la caduta di alberi, oltre a notevoli disagi alla circolazione e all’erogazione di energia elettrica: nel parmense e nel piacentino sono scesi 40-55 centimetri di neve, nel modenese 20 centimetri. Le frequenti precipitazioni, lo scioglimento della neve e l’elevato gradi di saturazione dei bacini hanno provocato l’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua, con conseguente stato di preallarme e allarme lungo fiumi come l´Enza, il Secchia, il Panaro e il Reno. Anche il Crostolo ha toccato livelli mai raggiunti dagli anni ´80, così come il Reno, nelle sezioni di Vergato e Casalecchio di Reno, ha segnalo il terzo massimo valore storico dal 1981. Ondate di piena hanno danneggiato e distrutto un numero significativo di briglie di regimazione e provocato forti erosioni delle sponde, esondazioni e tracimazioni di fossi e canali con allagamenti e parziali asportazioni di strade, danni alle strutture dei ponti, cedimenti di parti delle reti fognarie, degli acquedotti e delle opere di bonifica. Nuove frane e riattivazioni di dissesti preesistenti sul territorio montano hanno interessato principalmente la viabilità provinciale e comunale.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE SARDA APPROVA PRESCRIZIONI REGIONALI ANTINCENDI 2013  
 
Cagliari, 10 Aprile 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Andrea Biancareddu, ha approvato la delibera per le Prescrizioni regionali antincendi relative alla Campagna 2013. Nel documento sono descritte tutte le misure dirette a contrastare le azioni che possono determinare innesco di incendi e a disciplinare l’uso del fuoco per l’intero anno solare. Le prescrizioni approvate sono previste e individuate dal Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Il fenomeno degli incendi rimane sempre una priorità nella stagione estiva, pertanto per assicurare una maggiore pubblicità finalizzata a migliorare la lotta al fuoco, verrà divulgato un manifesto delle prescrizioni in tutti gli enti pubblici, comuni, scuole, porti, aeroporti e strutture turistiche e ricettive della Sardegna. Le prescrizioni confermano le modifiche approvate lo scorso anno: sono possibili, infatti, gli abbruciamenti anche dal primo al 30 giugno e dal 15 settembre al 31 ottobre su autorizzazione dei Servizi Territoriali del Corpo Forestale, se le condizioni climatiche lo consentono. Sono possibili anche abbruciamenti per superfici superiori a 10 ettari previa presentazione e approvazione di specifici progetti e su istanza dei Sindaci. Permane la possibilità di bruciare i residui vegetali derivanti dalle attività condotte in serra e l’istituto della proroga per le attività di pulizia di aree private, strade, elettrodotti ecc. Per gli agriturismo , alberghi e strutture ricettive di piccole dimensioni, 12 posti letto o 30 coperti, ubicati nelle aree limitrofe alle aree boscate, si conferma la possibilità di realizzare in alternativa all’impianto antincendio, una fascia verde o priva di vegetazione. "Le Prescrizioni approvate – sottolinea l’assessore Biancareddu – rappresentano uno strumento razionale ed efficiente nella lotta agli incendi. Serve tuttavia una attenzione particolare da parte di noi tutti all’uso responsabile del fuoco e l’impegno a mettere in atto tutti quei comportamenti di tutela e prevenzione che possono evitare danni all’ambiente e alle persone". L’assessore Biancareddu, nell’ambito di una corretta e più efficace applicazione del Piano, che coinvolge attivamente il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e l´Ente Foreste della Sardegna, ha impartito indicazioni affinché lo stesso Ente Foreste contribuisca con il proprio personale all’attività di prevenzione di competenza dei Comuni, con particolare riferimento al taglio, asportazione e smaltimento del fieno, dei cespugli e dei rifiuti all’interno della fascia perimetrale dei 200 metri, individuata dai piani comunali di emergenza e lungo la viabilità comunale a maggior rischio individuata dal piano regionale antincendi. Nei Comuni sprovvisti di piano comunale di protezione civile l’intervento dell’Ente Foreste è subordinato alla presentazione, da parte dei Comuni interessati, di un progetto finalizzato alla riduzione del rischio di incendi soprattutto a tutela delle aree abitate.  
   
   
LA QUALITA’ DELL’ARIA ALLA FRONTIERA TRA ITALIA E FRANCIA UN SEMINARIO IL 10 E L’11 APRILE PRESENTA I DATI E CONCLUDE IL PROGETTO EUROPEO AERA-ALCOTRA  
 
Torino, 10 aprile 2013 - Giunge al termine, con un seminario finale che si svolgerà al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino il 10 e l’11 aprile, il progetto europeo Aera – Air Environnement Regions Alcotra. I lavori saranno aperti mercoledì 10 alle 10 con la tavola rotonda “Clean air for all - 2013 anno della qualità dell’aria: nuovi sviluppi per la valutazione della qualità del’aria e per azioni più efficaci ed efficienti”, alla quale parteciperanno principalmente i rappresentanti politici dei partner. Per la Provincia di Torino sarà presente l’assessore all’Ambiente Roberto Ronco. La giornata seguente sarà dedicata alle attività realizzate durante il progetto e vedrà la presentazione dei risultati ottenuti. Il progetto Aera è iniziato nel marzo 2010. L’ente capofila è la Regione Liguria, e la Provincia di Torino figura tra i partner. Gli altri partecipanti italiani sono la Regione Piemonte,la Regione Autonoma Val d’Aosta e la Provincia di Cuneo. Obiettivo generale: affrontare a livello transfrontaliero le problematiche legate alla tutela della qualità dell’aria. Le regioni coinvolte (Piemonte, Liguria, valle d’Aosta, Rhône Alpes e Provence Alpes Côte d’Azur, per una superficie complessiva di quasi 110mila Kmq e una popolazione di 17 milioni di abitanti) presentano caratteristiche simili dal punto di vista delle emissioni, delle fonti di inquinamento (traffico veicolare, produzione di energia) e della localizzazione (centri urbani, vie di comunicazione). Il territorio è caratterizzato dalla presenza dell’arco alpino che degrada bruscamente verso la pianura padana in Italia, verso zone di altipiani in Francia e verso il mare a sud. Info e programma su http://www.Aera-alcotra.eu/it/news/eventi.php  
   
   
MALTEMPO, DANNI GRAVI E DIFFUSI IN PROVINCIA SI PARMA IL TAVOLO PER LE EMERGENZE CON PREFETTO, SINDACI, STB E BONIFICHE.  
 
Parma, 10 aprile 2013 – Ci sono Tizzano, Corniglio e Neviano, e i sindaci di questi comuni preoccupati di quanto è accaduto e ancora potrà accadere perché la situazione cambia molto velocemente e le frane si ingrossano e scendono, gli smottamenti si moltiplicano, i pericoli aumentano. Ma c’è allarme in tutto il Parmense, soprattutto in Appennino, perché le emergenze sono tante e diffuse. E’ la specificità della provincia di Parma, una caratteristica che si trasforma in danni ogni volta che il maltempo si abbatte in queste zone. La conferma, se mai fosse stata necessaria, si è avuta anche dall’incontro di oggi, in Provincia, dove su invito del presidente Vincenzo Bernazzoli si sono riuniti, alla presenza del Prefetto Luigi Viana, i Sindaci dei comuni montani e collinari, i presidenti delle Comunità e Unioni montane, i rappresentanti degli Enti coinvolti e della Protezione civile. Tutti insieme per un confronto su quanto sta accadendo e ricevere le informazioni su come muoversi per trasmettere i dati sui danni. Soprattutto, agire in squadra a partire dalle richieste che saranno contenute in un documento unitario da inviare al Governo. La Regione ha già chiesto lo stato di emergenza e la Provincia di Parma ha rafforzato questa richiesta. Che la situazione qui sia grave lo si sa da giorni, domenica l’hanno potuta verificare anche i tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione civile venuti per un sopralluogo nelle zone più a rischio: nevianese, tizzanese e cornigliese ma anche nei comuni di Calestano e Berceto. L’elenco delle frane, delle strade provinciali e comunali chiuse, delle abitazioni a rischio (otto) o evacuate (due) continua ad allungarsi. L’ultimo divieto di transito è stato apposto stanotte sulla provinciale 65 che da Tizzano arriva a Schia, lo smottamento ha danneggiato l’acquedotto e ci sono rischi che un’altra frana coinvolga un impianto di liquami. Le emergenze si chiamano con i nomi delle località coinvolte dalle frane come a Boschetto, dove è stata chiusa la Massese, Capriglio e Signatico. Ma le criticità sono molte di più. “ Non è una novità, conosciamo bene la fragilità del nostro territorio – ha detto il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli – più volte in questi anni abbiamo richiesto fondi per intervenire in modo strutturale non a tampone come siamo costretti a fare. Non è mai arrivato un centesimo, non è il comportamento di un Paese serio. Oggi diventa tutto più difficile ma non ci rassegniamo, non ci arrendiamo.” Lo spettro è quello che è accaduto in altri territori: strade che non si riaprono più, zone in cui alla fine non abita più nessuno. “Occorre ribadire l’emergenza con i livelli regionale e centrale che non può chiamarsi fuori da situazioni così. La mia parte sarà quella di farmi portavoce di questo territorio” ha sottolineato il Prefetto Viana. “Tutta Emilia è coinvolta dal maltempo, colpita in modo differente nelle diverse zone – spiega il responsabile del Servizio tecnico di Bacino Gianfranco Larini – la richiesta delle stato di emergenza è stata stimata in 70-80 mln di euro ma dovrà essere aggiornata sulla base di quanto emergerà dalla ricognizione in corso che stiamo effettuando nelle quattro Province”. A trasformare in cifre la dimensione dei problemi per il Parmense ci pensa l’assessore alla Viabilità Andrea Fellini. “La situazione ha superato il preoccupante – ha spiegato - da un primo censimento la quantificazione dei danni sulla viabilità provinciale è di 10 mln di euro. Abbiamo sostenuto interventi di somma urgenza per 250mila euro, e ne abbiamo preventivati altri per 900 mila euro. Ci siamo mossi subito ma gestire una situazione così è difficile, con quattro strade interrotte se se ne chiudono altre rischiamo la paralisi”. Fellini ha rivolto anche un appello ai curiosi di restare lontano dalle zone franose. “Per ragioni di sicurezza ma anche perché c’è gente che deve lavorare e che deve essere libera di muoversi”. All’incontro sono praticamente intervenuti tutti i sindaci o amministratori dei comuni ovvero: Bardi, Berceto, Bedonia, Bore, Calestano, Compiano, Corniglio, Felino, Fidenza, Fornovo, Langhirano, Lesignano, Neviano, Noceto, Palanzano, Pellegrino, Salsomaggiore, Sala Baganza, Solignano,terenzo,tizzano, Tornolo, Traversetolo, Valmozzola, Varano Melegari, Varsi. Ecco ad oggi l’elenco delle provinciali con viabilità interrotta: sp 17 di Pessola (in località Pessola), sp 114 di Cassio Selva (tra Selva Castello e la sp 308r), sp 17 di Traversetolo (a Ponte Vetto e a Ceretolo), sp 74 Bosco di Corniglio-berceto (in località Staiola), sp665 Massese (a Boschetto), sp 15 di Calestano-berceto (a casa selvatica), sp 65 di Schia.  
   
   
AL VIA DROP, UN PROGETTO PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE PRESENTATA A COLLEFERRO UNA INIZIATIVA INNOVATIVA PER LA RACCOLTA E IL RICICLO DELL’OLIO USATO DOMESTICO  
 
Roma, 10 aprile 2013 - Prende il via a Colleferro un progetto innovativo per la raccolta gratuita dell´olio alimentare esausto presso le utenze domestiche. Si tratta del progetto Drop (Protocollo Organizzativo per la Raccolta Domestica), il cui obiettivo è facilitare e incrementare il recupero di un rifiuto che può essere completamente riciclato, con beneficio sia ambientale che economico. L’iniziativa è di Simploil, una azienda incubata da Bic Lazio, che mercoledì 10 aprile presenterà il proprio progetto nel corso della "Giornata delle Porte Aperte" (dalle ore 12.00, presso l’Incubatore Bic Lazio di Colleferro, in via degli Esplosivi). Nel corso dell’incontro verranno illustrati i dettagli del servizio e come attivarlo: ogni famiglia potrà raccogliere in un qualsiasi recipiente gli scarti di olio di frittura, condimento e conserve. Un apposito contenitore, ideato e fornito da Simploil, sarà posizionato in un angolo del condominio con un ingombro minimo. Sarà Simploil ad occuparsi di tutto gratuitamente, sostituendo periodicamente il contenitore condominiale. L´olio esausto, raccolto dapprima nel proprio sito di stoccaggio, verrà conferito in appositi impianti per la sua trasformazione in prodotti eco-compatibili ad uso combustibile, industriale e farmaceutico. “L´utenza domestica è in grado di dare un enorme contributo alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione dei danni causati dai grassi scaricati nelle tubature – ha sottolineato Patrizia Monachesi di Simploil - In mancanza di una facile modalità di smaltimento, l´olio usato viene per lo più gettato negli scarichi dei bagni e delle cucine, creando gravi danni all´ambiente, alle fognature e ai depuratori, con conseguente aumento del costo della bolletta. Si pensi che un solo litro d´olio disperso in un bacino, compromette la potabilità della razione di acqua individuale per circa 15 anni. Poichè ogni italiano ne produce in media almeno 2.5 litri all’anno è facile calcolare il danno arrecato nei centri abitati”. “Abbiamo da poco sottoscritto con il Comune di Colleferro, sensibile a questo problema, un protocollo d’intesa per attivare la raccolta nei condomini della città - ha proseguito Monachesi – Ci auguriamo che altri Comuni e molti cittadini siano interessati a questo progetto e che ci contattino: un piccolo gesto individuale può dare un importante contributo per la salvaguardia e l´economia del nostro territorio”.  
   
   
RIFIUTI, LA LOMBARDIA NON SMALTIRÀ QUELLI LAZIALI  
 
Milano, 10 aprile 2013 - L´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Maria Terzi, smentisce che rifiuti provenienti dal Lazio possano giungere nei termovalorizzatori lombardi a seguito della chiusura (imposta dall´Unione Europea) della discarica di Malagrotta. "La posizione di Regione Lombardia - spiega Terzi - è di assoluta contrarietà. Ci è arrivata una nota del ministro dell´Ambiente, Corrado Clini, che descrive la situazione e chiede la disponibilità di varie regioni (fra cui la Lombardia) a trattare i rifiuti di Roma. Si tratterebbe di 350 tonnellate al giorno per 30 giorni, per un totale di 10.500 tonnellate. Dopo essermi confrontata con il presidente Maroni, posso anticipare che non daremo il nostro ok a questa richiesta". La Competenza E´ Regionale - È infatti in capo alla Regione la competenza su questi temi. "La legge nazionale parla chiaro - prosegue l´assessore Terzi - è vietato smaltire i rifiuti solidi urbani in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi infraregionali. Dalla nota del ministro Clini si evince che gli impianti individuati sul territorio lombardo per l´eventuale smaltimento dei rifiuti romani sono quello della Corioni di Monza e quelli della Ecodeco, siti nei comuni di Lacchiarella (Milano), Giussago (Pavia), Montanaso Lombardo (Lodi), Corteolona (Pavia)". "Diversamente da quanto circolato inizialmente - conclude l´assessore - non è nemmeno ipotizzato il conferimento di parte di questi rifiuti presso l´impianto A2a di Brescia. Nel frattempo, viste le comunicazioni già intervenute fra le società di smaltimento, restiamo in contatto con tutti gli operatori per gestire al meglio la situazione".  
   
   
RIFIUTI, GARAVAGLIA A CLINI: ´PRIMA SOLDI AL NORD´  
 
Milano, 10 aprile 2013 - "Al ministro Clini che chiede alla Regione Lombardia di collaborare per farsi carico di un problema nazionale quale quello dello smaltimento dei rifiuti di Roma rispondiamo che potremmo anche essere disponibili a farci carico di questo problema ma soltanto a patto che il suo governo trovi subito i 300 milioni necessari per finanziare la cassa in deroga in Lombardia". Così ha risposto Massimo Garavaglia, assessore all´Economia, Crescia e Semplificazione di Regione Lombardia al Ministro Clini che ha chiesto alla regione lombarda di farsi carico del problema dei rifiuti nel Lazio "Ricordo al ministro Clini - ha detto ancora l´assessore Garavaglia - che ieri il consiglio regionale della Lombardia ha approvato all´unanimità una mozione su questo tema - e altrettanto immediatamente anche i 470 milioni che mancano a tutte le regioni sul patto di Stabilità verticale. Se vengono accettate queste nostre richieste, se il Governo trova subito questi soldi, allora - ha concluso l´assessore - si potrà anche discutere di risolvere i problemi altrui, come quello dei rifiuti di Roma, altrimenti non se ne parla nemmeno".  
   
   
FORESTE: AUMENTA LA VIGILANZA SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI  
 
Trieste, 10 aprile 2013 - Ai fini della tutela dell´ambiente e di una fattiva opera di prevenzione nell´Alto Friuli, anche il Corpo Forestale Regionale sarà impegnato in azioni di contrasto dell´illegalità nel campo della gestione dei rifiuti, con controlli nelle aree più sensibili e sulla viabilità ordinaria. I forestali, che al caso opereranno in sinergia con le altre forze dell´ordine presenti sul territorio, sono chiamati a verificare che i rifiuti, in particolare quelli prodotti da cantieri di diversa tipologia e da gestire conformemente al D.lgs. 152/2006 (testo Unico ambientale) e successive modificazioni ed integrazioni, siano portati alle discariche o agli impianti di recupero accompagnati dalla documentazione prevista, debitamente compilata in ogni sua parte. L´eventuale abbandono di rifiuti sul territorio o un loro trasporto non conforme alle normative comporterà l´applicazione di sanzioni che variano da alcune centinaia ad alcune migliaia di euro e possono avere anche valenza penale.