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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Gennaio 2014
BOLZANO; BILANCIO POSITIVO PER L’ANNO DELL’OGGETTO MUSEALE 2013  
 
Bolzano, 30 gennaio 2014- Decine di iniziative e collaborazioni per portare al pubblico il fascino degli oggetti espositivi, una maggiore presenza nei media dei musei meno noti, rafforzate sinergie: sono solo alcuni dei risultati dell’Anno dell’oggetto museale 2013. Positivi gli effetti della manifestazione nel futuro, con un corso per specialisti del settore nel 2014 e un altro anno tematico nel 2015. Bilancio positivo per l´Anno dell´oggetto museale 2013, da poco conclusosi: è l´esito di una valutazione effettuata in questi giorni dal competente gruppo di lavoro attivato presso la Ripartizione Musei della Provincia di Bolzano, che insieme all´Associazione Musei altoatesini ha organizzato la manifestazione. Il principale obiettivo dell´Anno dell´oggetto museale 2013 era quello di svelare ai visitatori la ricchezza custodita nelle istituzioni museali dell´Alto Adige, rendendo loro più vicine e accessibili le migliaia di oggetti lì conservati con le storie (e la Storia) che racchiudono, al motto di "1000+1 La storia negli oggetti". L´anno tematico si prefiggeva, inoltre, di sensibilizzare all´importanza del lavoro museale, valorizzare i musei più piccoli e spesso meno noti, ma non per questo meno significativi per il nostro territorio, e far conoscere il catalogo on-line dei Beni culturali in Alto Adige. Risonanza all´estero Sulla scorta di quanto realizzato in Alto Adige il Museumsbund Österreich, l´associazione dei musei austriaci, varerà in questa primavera il blog "dingwelten. 1001 Objekte, die die Welt bedeuten" (letteralmente, "mondidicose. 1001 oggetti che significano il mondo"), destinato allo scambio di idee per l´elaborazione di proposte museali in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale. Un anno di iniziative Il gruppo di destinatari più ampio dell´Anno dell´oggetto museale era, naturalmente, i visitatori e le visitatrici dei musei: per avvicinare loro gli oggetti espositivi e il loro fascino, durante tutto il 2013 nell´ambito della manifestazione sono state proposte circa 90 iniziative in ben 40 musei, collezioni e luoghi espositivi dell´Alto Adige. Tra esse mostre temporanee, conferenze, workshop, azioni per bambini, visite guidate speciali ma anche presentazioni, in dialogo con visitatori e visitatrici, di un "Oggetto del mese" o un "Oggetto preferito". Non sono mancate le cooperazioni tra musei, come nel caso del progetto espositivo "Hygieia - Storia culturale dell´igiene" che ha coinvolto Museo delle donne, Museo della Farmacia, Museo civico di Chiusa e, con un risvolto transfrontaliero, il Museo dell´Arte popolare tirolese di Innsbruck con l´esposizione "Dreck". Interfaccia lavoro museale/arte contemporanea L´anno tematico ha connesso al tema degli oggetti dei musei l´arte contemporanea, con l´aiuto tra l´altro di partner dal mondo dell´economia. E´ il caso di "Oggetti fuori luogo", azione artistica dell´altoatesino Hannes Egger, che dal febbraio al maggio dell´anno scorso ha portato sei originali oggetti provenienti da altrettanti musei altoatesini, accompagnati da brevi schede illustrative, all´interno dei supermercati. Nel mese di dicembre, invece, a chiusura dell´anno museale, una partnership con la Cassa di Risparmio di Bolzano ha dato vita a "Mirabilia. Viaggio fotografico attraverso 1000+1 oggetti museali", ovvero 13 artisti della fotografia rileggono gli oggetti. Museo virtuale Tante le iniziative che hanno coinvolto in maniera attiva il pubblico. Come lo "Scrigno dei ricordi", realizzato in occasione della Giornata Internazionale dei musei del 12 maggio. L´azione ha permesso di portare al museo il proprio oggetto preferito, quello che si vorrebbe conservare per il futuro, per catalogarlo e descriverlo insieme alla sua storia. Al termine, ben 250 oggetti sono andati a formare un museo virtuale, pubblicato sul portale internet Beni culturali in Alto Adige http://www.Beniculturali.bz.it/. Nel 2013 con la Giornata internazionale dei musei, anche gli altri grandi eventi museali collettivi, come la Lunga notte dei musei di settembre e quella di Bolzano di novembre, hanno offerto iniziative in linea con l´Anno dell´oggetto. Maggiore presenza nei mass media Parallelamente agli appuntamenti nei musei, la maggior parte delle quali ancora visionabili alla pagina web dedicata http://www.Museo2013.it/, una specifica rubrica su due quotidiani altoatesini ha illustrato, settimanalmente, un tesoro museale, con 50 oggetti presentati complessivamente. Tra aprile e maggio, in una serie radiofonica su Rai Sender Bozen bambini delle elementari hanno descritto, attraverso il proprio personalissimo punto di vista, una quindicina di oggetti espositivi. Nel frattempo, nel 2013 la stampa altoatesina pubblicava circa 300 articoli dedicati a iniziative dell´Anno dell´oggetto museale. Al termine dello stesso anno, gli accessi univoci al portale trilingue Musei in Alto Adige http://www.Musei-altoadige.it/ sono arrivati a 40.000, crescendo del 35% rispetto al 2012, e quelli del portale specializzato Beni culturali in Alto Adige http://www.Beniculturali.bz.it/ a 6.000 (+ 60%). Benefici per l´intero panorama museale altoatesino Un´ampia gamma di attività, quindi, che ha contribuito non solo a migliorare, in qualità e quantità, il rapporto di musei, collezioni e luoghi espositivi altoatesini col il loro pubblico, in particolare quello residente, ma ha anche apportato benefici durevoli all´intero panorama museale locale, creando una rete museale di cooperazione, avviando o rafforzando sinergie, consolidando contatti tra istituzioni e con i mass media. Anche la collaborazione tra Provincia di Bolzano e Associazione musei altoatesini, che rappresenta circa 50 musei privati del nostro territorio, ne è uscita rafforzata fino sfociare in una convenzione stipulata lo scorso dicembre. Effetti anche nel 2014-15 Le esperienze collezionate nel corso dell´Anno dell´oggetto museale 2013 forniscono importanti stimoli e costituiscono una buona base per la prosecuzione del lavoro dei musei altoatesini. Come spiega il nuovo assessore provinciale ai Musei Florian Mussner: "I musei dell´Alto Adige svilupperanno ancora meglio il loro importante ruolo di istituzioni deputate a cultura, formazione e ricerca". La manifestazione vede infatti un immediato prolungamento nel 2014. Dall´autunno dell´anno in corso è previsto un percorso formativo biennale per addetti ai lavori condotto da specialisti che porteranno direttamente nei musei l´esperienza della manifestazione. Un´attività di consulenza collegiale utile anche a rendere più coeso il panorama museale. Il calendario artistico della Cassa di Risparmio nato dalla mostra "Mirabilia" porterà la magia degli oggetti nel 2014. Fino a giugno il Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige proporrà originali oggetti presentati dal punto di vista dei loro materiali nell´esposizione "Alles Natur? Pura natura!". Inoltre, quanto realizzato nell´anno appena trascorso ha anche gettato le premesse per indire, nel 2015, un nuovo anno tematico, al quale sarà dedicata la Giornata dei musei altoatesini del 24 febbraio. E per la chiusura dell´Anno dell´oggetto museale, il duo artistico altoatesino "Artbrothers Kraxentrouga", formato da Luis Seiwald e Armin Mutschlechner, ha realizzato il "più piccolo museo portatile", per portare i musei quali ambasciatori della cultura nell´anno in corso.  
   
   
FORO ROMANO: LA REGIONE LOMBARDIA SOSTIENE I SUOI TESORI  
 
Milano, 30 gennaio 2014 - "L´inaugurazione rappresenta un momento di grande importanza: il venire alla luce in sé è sempre motivo di gioia e di soddisfazione. E oggi una parte del passato di Milano riemerge con tutto il suo fascino". Così Cristina Cappellini, assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie, durante la presentazione alla stampa del nuovo allestimento del Foro Romano alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Erano presenti: monsignor Luca Bressan, vicario per la Cultura della Diocesi; monsignor Franco Buzzi, prefetto dell´Ambrosiana; Anna Maria Fedeli della Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia e l´architetto Gaetano Arricobene, progettista del nuovo allestimento. Restituzione Di Un Bene Storico - "Viene restituito alla cittadinanza - ha sottolineato l´assessore - un bene comune di grandissimo valore storico e artistico. Come il foro romano era la sede dei principali edifici pubblici, il cuore, dunque, della vita politica, economica e religiosa della Milano romana, così auspico che si torni a vedere, anche prendendo spunto da questa inaugurazione, l´importanza della piazza come fulcro della vita sociale, culturale, economica e religiosa. Come ai tempi del foro romano, mi piace pensare a una Lombardia ricca di piazze vitali e vivaci socialmente e culturalmente. Per questo le politiche culturali della Regione stimoleranno in futuro iniziative ed eventi di piazza, coinvolgendo giovani artisti, creativi di ogni genere, al fine di riempire un vuoto che purtroppo spesso si avverte nei centri urbani". Gli Investimenti Della Regione Per La Cultura - "Da anni - ha rimarcato l´assessore - la Regione investe nella valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio. In particolare, stiamo lavorando da tempo sulla Milano romana che, grazie al bando della Fondazione Cariplo ´Milano Archeologia´, insieme con la parrocchia di Sant´eustorgio, l´Arcidiocesi di Milano, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia e il Comune di Milano, stiamo riportando alla luce, conservandola e, soprattutto, facendola scoprire e conoscere". "L´impegno economico della Regione - ha sottolineato Cappellini - a livello pluriennale ha superato 1 milione di euro. La partnership pubblico-privato consente di restituire alla città e ai Lombardi un tesoro del territorio che dovrà, ed è questa una mia priorità, essere fatto conoscere in vista di Expo, ma anche dopo la grande Esposizione universale, unitamente agli altri siti archeologici presenti non solo nella città di Milano, ma in tutta la regione". Milano Archeologia - "´Milano Archeologia´ - ha aggiunto l´assessore - rappresenta un primo passo verso un percorso che restituirà alla comunità milanese e lombarda la fruizione del sorprendente patrimonio archeologico meneghino per il quale, nell´ultimo periodo, abbiamo stanziato oltre 200.000 euro". "Per questo progetto specifico - ha rimarcato - Regione Lombardia ha garantito un finanziamento pari alla metà del costo totale. In quest´ottica, in accordo con il Ministero per i Beni, le Attività culturali e il Turismo, ci stiamo impegnando per promuovere la sottoscrizione di accordi per la valorizzazione e la fruizione dei beni archeologici restaurati. Il primo di questi sarà proprio quello che verrà sottoscritto con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana per la valorizzazione del Foro". "Questa collaborazione - ha spiegato - si concretizza nel calendario di aperture al pubblico che non si esauriranno con le prime giornate inaugurali. Durante l´anno, infatti, il Foro sarà accessibile ogni primo sabato del mese, dalle 10.30 alle 16.30, con la possibilità di visita, su prenotazione, sia per le scuole sia per i cittadini, in altre date". Uno Spazio Sul Sito Internet Regionale - "Come Regione - ha aggiunto l´assessore - svilupperemo una sezione del nostro sito web per farlo conoscere meglio insieme alle altre ricchezze della Milano romana". Leve Anticrisi - "La Lombardia ha tanti tesori - ha concluso l´assessore Cappellini - e li si deve far conoscere perché sia ulteriormente riconosciuto il suo primato nazionale sul fronte culturale e queste bellezze dei territori diventino le nostre più efficaci leve anticrisi".  
   
   
CULTURA: REGIONE LOMBARDIA INVESTE SU FONDAZIONI ORT E FTS PER FAVORIRNE LA CRESCITA  
 
Firenze, 30 gennaio 2014 - Con il milione e 930mila euro destinati a Fondazione Orchestra Regionale Toscana e il milione e 100mila euro a favore invece di Fondazione Toscana Spettacolo, stanziati ieri dalla Giunta regionale nell´ambito del Piano della cultura 2012-2015, si concretizza il progetto per un sistema regionale di spettacolo dal vivo; e alle due fondazioni viene assegnata un´importante funzione volta a favorirne la crescita strutturale. "Nonostante il clima di incertezza economica, e di conseguenza la stagione opaca vissuta dal mondo della cultura nel nostro Paese - ha commentato l´assessore regionale alla cultura Cristtina Scaletti -, la Regione continua ad investire in questo settore. Per di più quest´anno siamo riusciti a stanziare questi fondi previsti dal piano della cultura già dall´inizio dell´anno, un fatto che rafforza le eccellenze e le nostre tradizioni. E´ anche in questo modo che la Toscana diventa più forte e richiama interesse" Le attività di Orchestra Regionale Toscana, riconosciuta dal Mibac come istituzione concertistico orchestrale, sono finalizzate a promuovere lo sviluppo e la diffusione della musica colta e contemporanea su tutto il territorio regionale prevedendo inoltre rapporti di collaborazione con i teatri di tradizione della Toscana. Fondazione Toscana Spettacolo interviene invece nel campo della distribuzione del teatro e della danza, della promozione e della formazione del pubblico nel quadro degli indirizzi programmatici della Regione; cura in particolare la valorizzazione delle produzioni toscane degli spettacoli di prosa per adulti, ragazzi, infanzia e danza.  
   
   
CITTÀ DELLA PACE, PITTELLA: IMPEGNO A SOSTENERE LE ATTIVITÀ  
 
 Potenza, 30 gennaio 2014 - Il presidente della Regione Marcello Pittella ha riconfermato, nel corso della riunione di oggi pomeriggio del Consiglio di amministrazione e dell’Assemblea dei Fondatori, l’impegno della Regione a sostenere le attività della Fondazione Città della Pace avviate e programmate, con l’obiettivo di esportare l’immagine della Basilicata all’estero anche attraverso il prestigioso e continuo lavoro portato avanti da Betty Williams. Il Premio Nobel per la Pace nel corso del suo intervento ha rappresentato, in particolare, l’intenzione del Dalai Lama di tornare a Scanzano dopo la visita del giugno 2012, e il suo pensiero di coinvolgere, in una visita alla Città della Pace in Basilicata, l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton e l’attrice Sharon Stone. Il presidente Pittella, dal canto suo, ha detto che sta lavorando alla promozione di un’iniziativa con il sindaco di New York, Bill de Blasio, d’intesa con il sindaco di Grassano (paese di nascita della nonna materna di de Blasio), Francesco Sanseverino, e con il noto artista internazionale Francesco Artese, finalizzata alla realizzazione di un presepe nel cuore di Ny City a Natale 2014. Ospite all’istituto alberghiero di Potenza, il premio Nobel per la pace ha incontrato studenti e docenti che hanno presentato l’attività conclusiva di un percorso didattico incentrato sulla cultura dell’integrazione Potenza, 30 gennaio 2014 - “Questa Regione è un modello democratico per l’Italia per aver fermato il deposito delle scorie nucleari e contribuito alla Fondazione della Città della pace per i bambini della Basilicata. E’ un modello che va diffuso in tutta Italia”. Con queste parole il premio Nobel della pace, Betty Williams, ha saluto docenti e alunni nell’Istituto Professionale Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “U. Di Pasca” (Ipsseoa) dove è stato realizzato il progetto formativo-didattico “Costruiamo insieme la città della Pace” che ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sui diritti dei rifugiati, sui valori dell’accoglienza, sull’ospitalità, la giustizia e la partecipazione valorizzando anche le diversità presenti nelle scuole, evitando che si trasformino in disuguaglianze e promuovendo l’interazione e l’integrazione attraverso la conoscenza della nostra e della altre culture. Un percorso realizzato con il supporto degli operatori della Fondazione, Apofil (l’agenzia di formazione della Provincia di Potenza) e gli istituti professionali per diffondere la cultura dell’integrazione. “La seconda città della pace – ha annunciato Betty Williams – sarà in Ghana. Quando arrivai in Basilicata nel 2003 in pochi credevano che questo progetto si realizzasse e, invece, oggi è una realtà. Il cibo – ha continuato il premio Nobel - è un’occasione per avvicinare le persone che hanno tradizioni diverse”. Sono state proprio le tradizioni culinarie a fare da collante al tema dell’integrazione. Al termine dell’incontro è stato preparato e offerto un pranzo multietnico preparato dagli alunni e supervisionato dai docenti dell’Istituto “Di Pasca”. Il pranzo, infatti, è stata l’attività conclusiva del percorso formativo- didattico sulla cucina multietnica promosso nell’ambito del precorso Iefp (Istruzione e Formazione Professionale formativa sussidiaria integrativa realizzata per consentire agli studenti iscritti ai percorsi scolastici degli Istituti Professionali di Stato di conseguire, al termine del terzo anno, anche un titolo di qualifica professionale) organizzato dall’Apof-il con la stessa Fondazione. L’obiettivo del progetto è stato quello di sensibilizzare gli studenti lucani sui temi del rispetto dei diritti umani e dell’accoglienza. La riflessione sui diritti dei rifugiati diventa come ha detto nel suo saluto di benvenuto la preside dell’istituto alberghiero, Rosalinda Cancro “uno stimolo per una scuola interculturale, che si presenta come struttura flessibile, capace di progettarsi continuamente, di fornire gli strumenti adeguati per uno approccio interdisciplinare ai saperi e di creare anche percorsi didattici aperti ad una molteplicità di materie”. L’auspicio, come ha sostenuto il direttore dell’Apofil, Giuseppe Romaniello è che si possa ampliare il modello della Città della pace e che il percorso formativo attuato possa essere replicato negli altri istituti scolastici. Presentato, inoltre, “Incontrarsi cucinando”, un ricettario che contiene ricette multietniche, tradotte in inglese ed arabo, realizzato da due volontarie della Fondazione, Lorenza Messina e Stefania Mancusi ed illustrato da Giulio Laurenzi. Il ricettario è servito come testo di riferimento per il percorso di formazione e ripropone l’esperienza di un workshop realizzato con gli ospiti della Fondazione. “L’integrazione passa per il riconoscimento reciproco di valori – dice Betty Williams nell’introduzione al ricettario - ed il cibo è forse l’elemento simbolico più forte perché racchiude gli ingredienti ed i sapori originali di ciascuna tradizione ed è il presupposto per la convivialità che, in tutte le culture ed a tutte le latitudini, è il momento principale di amicizia e di scambio”.  
   
   
FIRENZE: SICUREZZA SUL LAVORO, AL CTO UN CONVEGNO E UNO SPETTACOLO TEATRALE  
 
Firenze, 30 gennaio 2014 - Sicurezza sul lavoro: oggi un convegno e uno spettacolo teatrale. "La comunicazione tra il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il medico competente", è il titolo dell´incontro che si tiene domani, giovedì 30 gennaio, nell´auditorium del Cto di Firenze, largo Palagi 1 (dalle 8 alle 17). Un importante incontro annuale, che la Regione si impegna a mantenere, non solo con i Rls, ma anche con la partecipazione di tutte le altre figure della prevenzione previste dal testo unico sulla prevenzione (Dlgs 81/08). La Regione ha istituito ormai da molti anni la Rete regionale dei Rls: un´apposita struttura dedicata alla informazione e al sostegno dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. La giornata sarà dedicata a esplorare il rapporto tra Rls e medico competente, facendo emergere gli elementi di criticità e la possibilità di miglioramento. Il convegno sarà arricchito (dalle 11.15 alle 12.30) dallo spettacolo teatrale "Non c´è mai silenzio", in cui Elisabetta Salvadori rappresenterà l´incidente ferroviario di Viareggio, contribuendo così, in forma poetica e con il linguaggio universale del teatro, a stimolare la discussione tra i partecipanti. E´ stato proprio in occasione del processo su quell´incidente che i Rls sono stati legittimati come parti civili. I dati sugli infortuni sul lavoro in Toscana Il rapporto annuale Inail del dicembre 2013 (sui dati 2012) conferma che anche in Toscana si sta assistendo a un trend discendente degli infortuni sul lavoro. Nel 2012 le denunce di infortunio sono state 53.286, con una differenza di 5.981 casi in meno (-10,01%) rispetto al 2011. Di questi, 18.781 (35,2%) sono occorsi a donne. In lieve aumento, invece, gli infortuni mortali: nel 2012 sono stati 61, a fronte dei 57 del 2011. Un aumento in controtendenza rispetto al calo registrato negli ultimi anni, che necessita approfondimento e studio. Quanto alle malattie professionali, nel 2012 ne sono state denunciate 5.887, la maggioranza delle quali nel settore industria (5.162 casi), mentre in agricoltura risultano 673 casi, e 52 nella gestione per conto dello Stato. Rispetto al 2011, il numero di denunce di malattie professionali è pressoché stazionario. La tipologia più frequente riguarda le malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee per il 75,8% del totale, seguono le malattie del sistema nervoso e degli organi di senso, tra le quali rientra la ipoacusia da rumore (con 519 su 5.887 casi, pari a una percentuale dell´8,9%). Costante, purtroppo, l´andamento delle malattie da asbesto (amianto), con 212 casi nel 2012. L´attenzione della Regione Toscana al tema della sicurezza del lavoro è dimostrato dall´attività svolta dai Servizi di prevenzione del territorio e dall´impegno della Regione nel garantire organici accettabili (tra i più alti in Italia, con 1 operatore dei servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro ogni 500 aziende circa). Nel 2011 sono state ispezionate il 10% delle imprese presenti, a fronte di una media nazionale del 6,6%, il 18% dei cantieri di rilevante dimensione (a fronte del 17% nazionale), l´1,4% delle aziende agricole (media nazionale dello 0,47%).  
   
   
MATTEO, ALESSA, PATRIZIO E CATERINA: "IL SERVIZIO CIVILE CI FA CITTADINI MIGLIORI"  
 
Firenze, 30 gennaio 2014 - Matteo alla Caritas di Pisa, Alessia alla Ong Oxfam di Arezzo, Patrizio all´Informagiovani del Comune di Arezzo, Caterina all´Arci di Pisa: quattro giovani sul palco del teatro Verdi di Firenze, quattro voci che hanno raccontato esperienze diverse ma accomunate da una bilancio finale: fare il servizio civile vuol dire crescere, come cittadini e come lavoratori. Le testimonianza dei giovani hanno punteggiato l´incontro di oggi pomeriggio con il presidente Enrico Rossi. "Ho lavorato al Centro ascolto povertà della Caritas di Pisa – racconta Matteo – Stare a stretto contatto con chi ha più bisogno è qualcosa di forte che ti cambia, ti fa più cittadino e più concreto". L´educazione alla cittadinanza globale è stata invece la materia di insegnamento per Alessia: "Sentire le proposte concrete che i ragazzi della mia classe hanno formulato mi ha fatto veramente piacere", racconta, e spiega che poi, a servizio civile concluso, ha anche sfruttato l´opportunità della mobilità internazionale per passare sei mesi in Ecuador. "Una grande cosa" è stato il servizio civile per Patrizio, che all´Informagiovani si è occupato di eventi e di accoglienza, mentre per Caterina l´emozione più forte è stata quella di sentire un giorno i bambini del suo Laboratorio per la legalità padroneggiare con disinvoltura le parole che aveva fatto tanta fatica a insegnare. Poi tante domande e riflessioni dalla platea, senza peli sulla lingua. Sul perchè aprire le opportunità di Giovanisì anche agli studenti immigrati ("Risposta facile – ha detto il presidente Rossi – perchè hanno gli stessi diritti e perchè il futuro passa dalla integrazione e dalla mescolanza"). Sul perchè costruire dormitori nel macrolotto di Prato ("Perchè lì c´è una emergenza umanitaria – ha detto Rossi – e non voglio che altri lavoratori muoiano bruciati vivi"). Sui tagli della sanità: "Il governo ci ha tagliato l´8% delle risorse. Ma la sanità toscana è ancora affidabile, di qualità e accessibile, perchè i 55mila lavoratori del servizio sanitario si sono fatti carico di lavorare di più". Insomma un bel botta e risposta, fatto di rispetto e concretezza.  
   
   
AL VIA LA FIERA DI SANT’ORSO  
 
Aosta, 30 gennaio 2014 - Il 30 e 31 gennaio la Valle d’Aosta rinnova l’appuntamento con la Fiera di Sant’orso. La millenaria manifestazione dedicata all’artigianato di tradizione ritorna nel cuore del centro storico sin dalle prime ore di domani. Alle ore 8 l’inaugurazione ufficiale, con partenza del corteo delle autorità da piazza Arco d’Augusto, con una sosta alle Porte Pretoriane dove vi sarà la cerimonia di benedizione da parte del vescovo di Aosta. Anche quest’anno il percorso della Fiera, con andamento circolare, interessa sempre l’asse Arco d’Augusto – piazza della Repubblica (toccando le vie S. Anselmo, Porta Praetoria, Piazza Chanoux, De Tillier, Aubert), per proseguire in via Croce di Città fino a piazza Roncas e ritornare toccando le Vie de Sales, Xavier de Maistre, Anfiteatro, Rey e Sant’orso. Rispetto alla circolazione dei visitatori è necessario sottolineare l’istituzione, salvo momenti di moderato flusso, di ‘’sensi unici pedonali’’ in: via S. Anselmo e via Porta Pretoria, dall’Arco d’Augusto a piazza Chanoux; via de Tillier, da piazza Chanoux fino all’inizio di via Aubert; via Croce di Città, dall’incrocio con via Aubert fino all’incrocio con via De Sales. Gli artigiani saranno così collocati lungo l’articolato percorso: Produzione tradizionale: i banchi verranno posizionati nelle seguenti vie e piazze: via S. Anselmo, via Porta Pretoria, piazza Chanoux, via De Tillier, via Aubert, via Croce di Città sud, via De Sales, piazza Giovanni Xxiii, via Xavier de Maistre, via Anfiteatro, via Guido Rey e via Sant’orso. Produzione ceramica, rame, vetro, oro e argento tratto di via Sant’orso verso la confluenza con via S. Anselmo. Produzione non tradizionale via Croce di Città nord e piazza Roncas. Produzione mobili: portici del municipio in piazza Chanoux e alcuni banchi all’inizio di Via Xavier de Maistre. Corsi e Scuole di (scultura, vannerie, intaglio, tornitura, attrezzi agricoli, ferro battuto, cuoio, mobili): portici del municipio in piazza Chanoux. Imprese e maestri artigiani (mobili, oggettistica e scultura – produzioni e in ceramica, rame, vetro, oro e argento): strutture coperte in piazza Chanoux e piazza Plouves. Il Comune di Aosta destinerà inoltre alcune zone della città ai seguenti settori merceologici: •esposizione di mezzi agricoli, attrezzature per l’agricoltura, stufe, materiali per la costruzione e altro: tutta piazza della Repubblica e parte di via Monte Solarolo (compresa l’area di transito veicolare) con conseguente modifica della viabilità e chiusura al traffico di via Monte Solarolo – via Torino – via Garibaldi – piazza Arco d’Augusto – zona “ancien abattoir”; •produttori agricoli: tratto della via Festaz che va dall’incrocio con via Torre del Lebbroso fino a poco prima dell’incrocio con via Gramsci; •operatori commerciali e ambulanti: zona mercato di Aosta. Per quanto attiene alla viabilità e i parcheggi, si evidenza che le aree preposte saranno assistite da personale incaricato dalla Regione che curerà l´ordinato utilizzo e la distribuzione di materiale informativo.