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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Marzo 2004
Web moda & tendenze
CI VOGLIONO PIÙ SFORZI DI RICERCA NEL SETTORE TESSILE, AFFERMA IL NUOVO GRUPPO AD ALTO LIVELLO  
 
I partecipanti alla prima riunione del Gruppo ad alto livello Tessili, tenutasi il 5 marzo, tra cui figuravano il Commissario per la ricerca Philippe Busquin e il Commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, si sono solennemente impegnati a identificare una strategia di ricerca per rendere più competitiva l'industria tessile europea. Il Piano di azione sarà presentato a luglio al Consiglio dei ministri europeo. 'Dobbiamo fondarci sulle nostre conoscenze nel settore tradizionale per sviluppare nuove applicazioni d'alta tecnologia', ha dichiarato Busquin. 'L'industria tessile dell'Unione europea può prosperare se investe in nuovi materiali e processi di produzione, in sistemi innovativi di progettazione e fabbricazione, e nella formazione e nelle competenze. Il Gruppo ad alto livello sarà lo strumento per convogliare gli sforzi dei protagonisti del settore e giungere ad una visione e ad una precisa agenda di ricerca strategica in questo campo'. Il settore tessile e dell'abbigliamento europeo rappresenta press'a poco il 4% della produzione manifatturiera dell'Ue e il 7% dell'occupazione nelle manifatture, con un fatturato annuo di 200 miliardi di euro. L'unione europea è il più grande esportatore mondiale di prodotti tessili ed il secondo maggior esportatore di capi d'abbigliamento dopo la Cina. Il Commissario Liikanen ha spiegato che l'industria tessile e dell'abbigliamento europea ha attraversato un periodo di difficoltà negli ultimi tre anni: 'Tuttavia si registrano molti casi di successo, sia nel mercato interno che nei principali mercati dell'esportazione. La sfida che ci aspetta è di costruire sui nostri punti di forza esistenti, in un'industria che attraversa una fase di transizione. Dobbiamo anche intervenire in quelle aree che ci consentono di migliorarne la competitività'. Il Gruppo ad alto livello proporrà misure specifiche di ricerca e sviluppo (R&s) in aree come lo sviluppo di nuovi materiali, tra cui i tessuti tecnici, e i nuovi processi di produzione e le tecnologie pulite per contribuire allo sviluppo sostenibile. Nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), sono stati stanziati 1,3 miliardi di euro per la priorità 'Nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali basati sulla conoscenza e nuovi processi e dispositivi di produzione', che include anche la ricerca nel settore tessile. Saranno inoltre introdotte misure nei campi dell'istruzione, della commercializzazione, dei diritti di proprietà intellettuale, della cooperazione industriale e della politica regionale.  
   
   
ALESSANDRA FACCHINETTI LA NUOVA GUIDA CREATIVA DI GUCCI  
 
Gucci, il marchio leader di Gucci Group N.v. , ha annunciato l’ 11 marzo la nomina di Alessandra Facchinetti a Direttore Creativo della linea di abbigliamento donna. Alessandra Facchinetti è entrata in Gucci a ottobre 2000 in qualità di Responsabile Stilistico del prêt-à-porter femminile. Gucci annuncia inoltre la nomina di John Ray a Direttore Creativo della linea di abbigliamento uomo. John Ray è entrato nel team creativo di Gucci 8 anni fa in qualità di designer del prêt-à-porter maschile diventandone successivamente il Responsabile Stilistico. Entrambi i Direttori Creativi delle linee di abbigliamento saranno responsabili per lo sviluppo delle rispettive collezioni, comprese le sfilate stagionali, e lavoreranno in collaborazione con l'art director interno nello sviluppo delle campagne pubblicitarie. Gucci ha nominato inoltre Frida Giannini Direttore Creativo degli accessori con responsabilità per le linee di pelletteria, calzature, gioielleria, gift, orologi e occhiali. In questo nuovo ruolo Frida Giannini, entrata in Gucci nel 2002 come Responsabile Stilistico della pelletteria, supporterà entrambi i Direttori Creativi dell'abbigliamento nello sviluppo degli accessori per le collezioni di sfilata e seguirà inoltre i nuovi progetti per gli accessori della maison. Alessandra Facchinetti, John Ray e Frida Giannini subentreranno a Tom Ford e riporteranno a Giacomo Santucci, Presidente e Amministratore Delegato di Gucci. Giacomo Santucci ha dichiarato: „Gucci è un marchio di punta che ha attratto e sviluppato i migliori talenti del settore. Oggi è un'azienda da 1,5 miliardi di euro e uno dei principali leader nell'abbigliamento e negli accessori la cui crescita necessita di specializzazione e focalizzazione creativa. Alessandra, John e Frida sono dotati di incredibile talento e ciascuno di loro ha contribuito in maniera significativa all'attuale successo di Gucci. Sono molto contento di poter lavorare con loro per l'ulteriore sviluppo di Gucci e il rafforzamento della leadership del marchio." Alessandra Facchinetti ha dichiarato: „Gucci oggi è l'emblema di un glamour lussuoso e contemporaneo. Ci sono poche aziende di moda con una visione così precisa ed è quindi una grande sfida e un onore assumere questa responsabilità. Ho sempre avuto una visione intuitiva dello stile della donna Gucci e, come designer, parlo il suo linguaggio. Mi sento sicura ed entusiasta di come riuscirò a sviluppare la sua immagine in futuro". John Ray ha dichiarato: „Lavorare sull'uomo Gucci in questi otto anni è stata un'esperienza incredibile e sono molto orgoglioso dei risultati raggiunti sotto la guida di Tom. La possibilità di assumerne ora la responsabilità in prima persona è una opportunità straordinaria e rappresenta una naturale estensione del lavoro che ho svolto in precedenza. Sono estremamente felice di poter favorire lo sviluppo dell'abbigliamento maschile di Gucci. Frida Giannini ha dichiarato: „Sono entusiasta del mio nuovo ruolo. Gli accessori sono sempre stati molto importanti per Gucci: rappresentano il punto di partenza del marchio e hanno contribuito a crearne il mito. Oggi sono la parte più significativa del nostro business e giocano un ruolo vitale per l'immagine Gucci. Non potevo sognare un incarico più bello, anche perché avrò l'opportunità di lavorare con designer di grande talento come Alessandra e John."  
   
   
ALESSANDRA FACCHINETTI DIRETTORE CREATIVO DELLA LINEA DI ABBIGLIAMENTO DONNA (GUCCI GROUP)  
 

Nei quattro anni trascorsi in Gucci come Responsabile Stilistico dell'Abbigliamento Donna, Alessandra Facchinetti si è distinta non solo per l'introduzione di costruzioni „couture" nelle sue collezioni, ma anche per il tocco „glamour" che caratterizza le sue creazioni. Nata a Bergamo nel 1972 e diplomata all'Istituto Marangoni di Milano, Alessandra debutta come stilista per il marchio Prada, divenendo ben presto Coordinatrice Artistica della linea Miu Miu. Entrata in Gucci nell'ottobre 2000 come Responsabile Stilistico dell'Abbigliamento Donna, Alessandra dimostra subito di possedere un'eccezionale capacità di focalizzazione sugli elementi fondamentali del design. Possiede, infatti, un vera passione per i tessuti e per i capi dalle costruzioni elaborate, qualità che riesce abilmente a coniugare con il forte controllo della gestione e dell'organizzazione, necessario ai fini della produzione di una collezione completa. Sensibile ed estremamente riservata, Alessandra possiede una forte determinazione. E' una perfezionista con una profonda passione per gli ornamenti e i dettagli lavorati a mano che rifiniscono i preziosi capi delle sue collezioni. E' una guida in grado di dirigere con sicurezza il suo team di stilisti dal primo schizzo fino alla presentazione finale. Le forme scenografiche e il fascino provocante che definiscono la donna Gucci sono naturali estensioni del suo stile personale urbano e sofisticato. Sia nel lavoro che nella vita, Alessandra sa trovare spunti d'ispirazione ovunque e assorbire idee e atmosfere dalla cultura che la circonda. Per lei la creatività è qualcosa che va continuamente rigenerato.

John Ray Direttore Creativo della Linea di Abbigliamento Uomo John Ray è nato in Scozia dove ha trascorso la maggior parte della sua infanzia. Inizia la sua formazione come grafico e da ragazzo lavora presso un'agenzia di pubblicità. Nel 1986 decide di modificare la sua carriera e si trasferisce a Londra dove studia design di moda alla leggendaria Saint Martins School. Nel 1989 si iscrive al prestigioso Royal College of Art, conseguendo il Master in stilismo per le collezioni maschili. Terminati gli studi, nel 1992 John entra a far parte del team stilistico di Katherine Hamnett come assistente designer della linea di abbigliamento uomo. In poco tempo diviene responsabile delle collezioni maschili, riportando direttamente a Katherine Hamnett. Nel 1996 John viene chiamato da Tom Ford in Gucci come consulente stilistico della linea maschile, e in breve inizia a lavorare in Gucci a tempo pieno. Nel 1998 viene promosso Senior Designer per l'Abbigliamento Uomo e nel 2001 viene nominato Vice Presidente dell'Area Maschile di Gucci con la supervisione di tutte le categorie di prodotto.

Frida Giannini Direttore Creativo della Linea di Accessori Frida Giannini è una vera italiana. Nasce a Roma nel 1972 e si forma presso l'Accademia del Costume e della Moda della città. Possiede un'innata e profonda passione per l'arte e la lavorazione artigianale degli accessori di lusso. Nel settembre 2002 diventa Responsabile Stilistico della Pelletteria Gucci e contribuisce in modo significativo al successo delle collezioni in pelle del marchio. Al suo debutto in Gucci, Frida Giannini gode già di ottime referenze nel settore degli accessori di lusso. Ha infatti perfezionato le sue competenze presso la casa di moda Fendi, dove ha lavorato per sei anni come designer della linea di pelletteria. Nota per la sua tenace ricerca dell'eccellenza nella scelta dei materiali preziosi e per la sua attenzione alla qualità e ai dettagli, Frida Giannini lavora con sicurezza e convinzione. La stima profonda che nutre per la tradizione dello stile italiano – è un'ammiratrice delle pellicole di Antonioni e di Rossellini – la guida nella sua ricerca di fonti di ispirazione all'interno degli archivi Gucci. Le idee che ne scaturiscono sono dinamiche e provocatorie. La sua forza creativa è bilanciata da una notevole competenza imprenditoriale. Frida possiede infatti una visione molto precisa del marchio e una comprensione intuitiva del mercato. Frida può essere descritta come la perfetta combinazione fra un classico chic femminile e una freschezza giovane e moderna. E' un'appassionata cavallerizza e possiede una preziosa collezione di 7000 dischi in vinile. Setaccia assiduamente i mercatini dell'usato alla ricerca vestiti e accessori vintage. Assolutamente italiana sia nel gusto che nella passione per la moda e nell'abilità artistica, Frida divide il suo tempo tra Roma e Firenze.

 

 
   
   
STEFANO PILATI NOMINATO DIRETTORE CREATIVO DI YVES SAINT LAURENT (GUCCI GROUP)  
 
Yves Saint Laurent, società di Gucci Group N.v., ha annunciato l’11 maggio la nomina di Stefano Pilati a Direttore Creativo di Yves Saint Laurent Rive Gauche. Prima di questa nomina, Stefano Pilati ha ricoperto per quattro anni la carica di Direttore Stilistico della maison francese con responsabilità per tutte le categorie di prodotto riportando a Tom Ford, al quale succede nel ruolo di Direttore Creativo. Riporterà a Mark Lee, Presidente e Amministratore Delegato di Yves Saint Laurent, e continuerà ad avere la responsabilità creativa per tutte le categorie di prodotto del marchio. La sua prima sfilata si terrà a Parigi ad ottobre in occasione della presentazione della collezione prêt-à-porter donna primavera/estate 2005. Mark Lee ha dichiarato: ‘Yves Saint Laurent è un marchio francese di rilevanza internazionale che pertanto richiede un designer non solo dotato di grande talento e creatività, ma anche che riconosca e apprezzi il ricco patrimonio e lo stile della maison. Stefano possiede tutte queste qualità e anche di più: rappresenta una garanzia di continuità e si occuperà del marchio in maniera esclusiva. Sono felice di lavorare con lui per far crescere ulteriormente il business di Yves Saint Laurent.’ Stefano Pilati ha dichiarato: ‘Sono molto onorato della fiducia che mi è stata accordata con questo incarico che rappresenta un sogno per qualunque stilista. Dopo aver preso parte allo sviluppo creativo di Yves Saint Laurent negli ultimi quattro anni, sono entusiasta per questa opportunità di costruire sullÊeredità della maison e consolidarne il futuro.’ Cresciuto in una famiglia animata da donne eleganti, il giovane Stefano Pilati disegna le sue prime creazioni per le sorelle ispirandosi alle pagine di Vogue. Nei primi anni Ottanta, allorché Milano, sua città natale, diventa una delle capitali della moda, Pilati decide di abbandonare gli studi nel campo della progettazione ambientale e, in seguito a uno stage presso Nino Cerruti, si convince che il suo futuro è nell’industria che vede fiorire intorno a lui. Si immerge così nel mondo della moda milanese e approfondisce la conoscenza dei materiali tessili dei processi che portano alla realizzazione dei capi d’abbigliamento. Entrato nel mondo del lavoro a poco più di 20 anni, in un’azienda milanese di velluti, nell’arco di alcuni mesi Pilati diventa responsabile delle collezioni e comincia così a viaggiare e a entrare in contatto con i principali protagonisti della moda in Europa. Nel 1993, Pilati entra alla Giorgio Armani come assistente all’abbigliamento uomo per poi passare, nel 1995, a Prada, dove si occupa di ricerca e sviluppo tessuti. Dopo tre anni, Pilati diventa Assistant Designer per l’abbigliamento uomo e donna della linea Miu Miu, facendo direttamente capo a Miuccia Prada. Nel 2000, Tom Ford chiede a Pilati di diventare Design Director per l’abbigliamento Yves Saint Laurent, inizialmente come responsabile della conduzione dei team creativi delle collezioni donna e poco dopo anche per le collezioni uomo. Dopo soli due anni, nel giugno 2002, Pilati viene promosso ruolo di Design Director di tutte le linee del marchio Yves Saint Laurent Rive Gauche, inclusi accessori e pelletteria. Noto per la sua modestia e affabilità, Stefano Pilati, oggi trentottenne, si dichiara onorato di portare avanti la tradizione Yves Saint Laurent. “Quando mi sono appassionato al mondo della moda, Yves Saint Laurent ne rappresentava il maestro, poiché era riuscito a infondere la sensibilità del couturier nel prêt-à-porter, pur rendendo quest’ultimo del tutto accessibile”. Pilati ha aggiunto: “Cercherò sempre di mantenere un profondo rispetto per questa tradizione in ogni aspetto del mio lavoro a Yves Saint Laurent Rive Gauche.”  
   
   
GF FERRÈ STORE APRE NEL CUORE DI ROMA  
 
Nel cuore di Roma, ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, apre il nuovo store Gf Ferre’, che propone le collezioni Donna, Uomo ed Accessori ed è il primo in assoluto a tradurre in essere uno store concept nel segno della linearità e dell’energia, in sintonia totale con il mood forte e trasversale del progetto “giovane” di Gianfranco Ferré. Il segno immediato di identità del nuovo spazio di oltre 150 metri quadri è il colore rosso, che definisce integralmente il soffitto ed il pavimento, mentre le pareti - scandite da una successione di pilastri che conferiscono all’ambiente un andamento fluido ed articolato - alternano invece il rosso a pannelli retro-illuminati in tonalità fluo che mutano nel tempo. Gli stessi pannelli, contrapposti frontalmente ad una parete a specchio che ne amplifica l’impatto, caratterizzano l’area più interna dello store, riservata alla scala di raccordo tra i due livelli. Decisamente hi tech sono gli elementi di arredo più importanti: i tavoli in vetro trasparente sotto-illuminati ed i sedili, di forma essenziale, in ciré rosso fuoco. E’ determinante anche la presenza di suggestioni grafiche. La vetrina è connotata lateralmente da due gigantografie che propongono immagini della advertising campaign Gf Ferre’, mentre al piano superiore le stesse componenti visual creano spazi separati, destinati alla prova dei capi e a varie funzioni operative, con singolari giochi di sdoppiamento e di ricomposizione delle immagini.  
   
   
“LE POSE” DI THE BRIDGE PER LA COLLEZIONE P/E ‘04 UNA ESIBIZIONE DI BORSE ED ACCESSORI NELLA NUOVA CAMPAGNA STAMPA FIRMATA MAX INFORMATION  
 
The Bridge, marchio italiano di pelletteria, fa sfilare nuovamente le sue borse e accessori sulle passerelle dei principali quotidiani e periodici con la nuova campagna pubblicitaria dedicata alla collezione primavera estate 2004. Il defilè avrà inizio il 9 marzo e protagoniste saranno le borse, le cartelle e gli accessori di punta della collezione The Bridge. “Pose” è il titolo della campagna, declinata in tre soggetti, ideata dall’agenzia Max Information del Gruppo Armando Testa. Realizzata sotto la direzione creativa di Michele Mariani e Maurizio Sala, la campagna “Pose” ritrae due soggetti femminili e uno maschile, fotografati da Brigitte Niedermair mentre esibiscono le borse e le cartelle The Bridge. La candida carnagione di una ragazza, ritratta di spalle, risalta sul fondo di un caldo colore rosso-arancio. In primo piano la sua tracolla in pelle The Bridge e un inaspettato accessorio: il riccio marino che decora la sua acconciatura. Una ragazza vestita di rosso indossa con naturalezza una sacca The Bridge e con altrettanto stile esibisce un originale cappellino: una stella marina rosso fuoco. Un ragazzo siede accanto alla sua cartella The Bridge. A fargli compagnia dei simpatici topolini bianchi che fanno capolino dal taschino della sua giacca e dalla zip della cartella. Sono queste le tre “Pose” che presentano la collezione The Bridge P/e ’04 e illustrano il claim della campagna, “Esibizionisti di natura”. Borse ed accessori in pelle naturale al 100%, lavorata con tecniche artigianali e nel rispetto della tradizione, utilizzando solo sostanze biodegradabili: è questo il mondo The Bridge, dove ogni prodotto nasce dall’amore e dalla passione per la qualità e dove il desiderio di naturalità si traduce in forme armoniose e pellami non trattati con sostanze chimiche o artificiali. “Volevamo comunicare in modo originale la passione e la tradizione di The Bridge per la lavorazione della pelle e allo stesso tempo trasmettere lo stile, il glamour e le emozioni di chi sceglie di indossare The Bridge”, spiega Paola Balestreri, art director della campagna. Ecco allora che i personaggi della campagna “Pose” amano circondarsi e esibirsi con bellissimi oggetti naturali: ricci e stelle marine, tracolle, sacche e cartelle. Naturalmente di cuoio e pellami naturali, trattati come solo The Bridge sa fare. Con la campagna “Pose”, pubblicata sulle riviste internazionali Archive e Campaign assieme alle migliori campagne creative del mondo, The Bridge si racconta in modo innovativo ed originale continuando il graduale processo di restyling cui ha deciso di sottoporre il marchio. L’azienda ha infatti fortemente concentrato le sue attenzioni sull’aspetto produttivo e creativo e i risultati sono già visibili in queste ultime collezioni. Colori, forme, materiali e concept testimoniano la decisione aziendale di dare al marchio un aspetto più giovane e frizzante ed un’impronta di tipo fashion. Così accanto all’intramontabile colore 14, il classico color cuoio The Bridge, le collezioni continuative sono ora declinate in nero, rosso e nei più estrosi verde e giallo. Se The Bridge è sempre stata associata al capo in pelle, ora l’offerta si allarga a capi in tessuto tecnico, proposto da solo o abbinato alla pelle. Le collezioni si differenziano sempre più, con modelli adatti a diverse esigenze, dal tempo libero, al viaggio, al lavoro, posizionandosi in differenti fasce di prezzo. Il rinnovamento e restyling che The Bridge sta portando avanti è un processo volutamente graduale che mantiene il background di tradizione e artigianalità come punto di partenza delle strategie commerciali e di marketing dell’azienda. Grazie a questa filosofia The Bridge è stata protagonista, a partire dal 1960, anno della sua fondazione, di una costante escalation che le ha permesso di trasformarsi da “laboratorio artigiano” a realtà aziendale consolidata, con un fatturato che si aggira sui 50mio di euro annui ed un indotto di circa 2000 persone.  
   
   
COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004-05 : È SUL CONTRASTO CHE GIOCA LA FANTASIA DI VALENTIN YUDASHKIN  
 
L'eleganza femminile di Valentin Yudashkin significa oggi consapevolezza di se stessa, giocoso egocentrismo ma anche desiderio di incontro con gli altri e di cambiare con disinvoltura in ogni momento il proprio look. Eleganza come desiderio di armonizzare gli estremi: se ora lei si ispira al barocco e cita il Déco, la sua prossima immagine potrà essere sportiva, in una evoluzione senza limiti. Valentin Yudashkin non è solo un grande creatore di moda, è uno sperimentatore: la sua collezione segue come sempre la vocazione per l'Alta Moda che la contraddistingue, ma esprime anche la sua straordinaria passione per gli stili e le mode. Tuniche in chiffon possono essere indossate all'opera ma anche come look assolutamente cool in una sosta al Caffè. Bronzo e blu nei tessuti senza cucitura, lacci sensuali e particolari in taffetà e pelliccia. Toni più pacati per gli abiti più classici ma arricchiti da inserti, sono ideali per i momenti di lavoro e si affiancano a maglioni di linea innovativa con maniche dalle cerniere slacciate per momenti in libertà. Abitini neri, sofisticati e sensuali, sono sottolineati dall'energia sensuale di scarpe con tacchi a stiletto. Una collezione che interpreta una donna che ama il classico ma sa indossarlo con fantasia e voglia di osare: é la donna contemporanea di Valentin Yudashkin densa di armoniosa eleganza e chic raffinato.  
   
   
COLLEZIONE CLASSICA DONNA ENRICA PER L'AUTUNNO-INVERNO 2004-05 : IL TRIONFO DEL GLAMOUR CLASSICO  
 
Elegante, sicura, nonchalante tra ispirazioni revival e gusto di tendenza: è la referente di Donna Enrica, che, esigente, cerca tessuti hi-quality e modellature dal fit confortevole, con il plus di un design di ricerca. Non disdegna dettagli appariscenti, divagazioni stilistiche dal mood all’avanguardia, soluzioni da personalizzare grazie alla versatilità intrinseca dei capi. Per interpretare con classe e personalità ogni occasione d’uso. Spazia dai toni naturali del beige fino alle calde nuance del marrone. Interpreta cappotti importanti con colli staccabili in pelliccia, tailleur stampati, pantaloni con risvolto e una gamma originale di t-shirt in garza e in tulle stretch. È un set di proposte dagli accostamenti fashion, in cui spicca il patchwork di tessuti, con un mix di mohair e tulle, impreziosito da giochi di ricami in lana, decorazioni floreali e il tocco di sciarpe in pelliccia e pashmina. Il grigio antracite si sposa con il rosso più acceso, l’ispirazione revival incontra suggestioni contemporanee: ne risulta una serie di capi dal taglio grintoso, come cappottini che rieditano gli anni Cinquanta nel nuovo tessuto ammagliato, sette/ottavi black and white con particolari in fettuccia e piccole borchiette metalliche, cappotti con maniche in maglia dal piglio deciso. Accanto a gonne in maglia, tailleur dalla gessatura grigio chiaro e scuro, camicie in crêpe di seta. La semplicità neo-coutûre della linea si esprime con un duo di colori ricercati, come il rosa pastello e il melanzana, e con un design minimal dai dettagli iperfemminili per ottenere un risultato di forte impatto evocativo. Colli di pelliccia rendono importante il più lineare dei cappotti, crêpe di lana per i giacconi, stampe dalle eleganti geometrie per abiti e camicie e poi la seta ricamata, per top e gonne de luxe. Decorazioni ton sur ton e istantanei flash di luce ottenuti dalle canottiglie completano l’atmosfera, dalla semplicità neo-couture. Chic è l’inconsueta tonalità del verde oliva strategicamente mixata con un punto brillante di turchese, per interpretare un gruppo di capi leggeri e fluidi, studiati per un elegante settembre. A creare suggestioni dalla raffinatezza understated ma dal cuore fashion sono tessuti come la georgette, taffettà e cady di seta, che caratterizzano bluse, camicie e top ricamati abbinati a pantaloni con coulisse al fondo e longuette con giochi di pieghe. Non mancano le paillette, dal luccichio color oro, per siglare proposte ad alto tasso di creatività. L’eleganza della sera sceglie il total black declinato in cady di seta, raso, pizzo e taffettà, intervallato dai lampi silver del lurex, per completi tre pezzi, giacche dalle lunghezze innovative, pantaloni elasticizzati, bustier stretch. Protagonisti i dettagli, come fibbie, bottoni Swarovski, stringhe e laccetti, bordure in pizzo, giochi di bondage e sovrapposizioni, per un effetto d’insieme dal retrogusto noir.  
   
   
COLLEZIONE DONNA LORO PIANA AUTUNNO-INVERNO 2004-05 : ELEGANZA E QUALITÀ PER OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA  
 
La collezione Loro Piana per la prossima stagione fredda è pensata per una donna attenta all’eccellenza dei materiali così come al taglio dei propri abiti, una donna che preferisce la qualità senza compromessi. Incentrata sull’uso di tessuti pregiati e trattamenti innovativi, la nuova collezione offre una scelta di capi molto ampia, pensata per ogni momento della giornata: in città come in vacanza, in contesti sportivi come in quelli più formali. Per le frenetiche giornate in città Loro Piana offre capi comodi e finiture di grande pregio, come il caban Pukka, realizzato nell’esclusivo tessuto Rice Cashmere trattato Storm System, con armatura a grana di riso e con interno staccabile in visone. Il caban, disponibile nei colori torrone e blu navy può essere indossato sopra il classico dolcevita Aspen in cashmere e la gonna Tux in lana e seta stretch, impreziosita da profili in plongé che corrono lungo la vita e le tasche. Alternativa al caban, è il cappotto Columbia dalla linea femminile e asciutta, proposto in “drap” di cashmere trattato Storm System con fodera trapuntata, caldissimo e assolutamente impermeabile. E’ disponibile nei colori nougat, rubino scuro, caffè, blu navy e nero. Per i momenti di tempo libero in città Loro Piana propone il cappotto in Cashmere Coarsehair, monovariante marrone/azzurro fantasia, reinterpretazione del classico Shetland, ottenuto lasciando nel cashmere puro una piccola percentuale di fibre ordinarie, che conferiscono al filato un aspetto sportivo seppur molto morbido. Si può portare con il dolcevita in Coarsehair e il pantalone in cashmere e seta, dal taglio rigorosamente classico.Per chi poi non rinuncia ad un look più formale, Loro Piana propone il tailleur composto dalla giacca Sir a due bottoni, vestibilità molto asciutta con rever a punta lancia, tipico della tradizione sartoriale, abbinata al ricercato pantalone Simon a gamba diritta. E’ proposto in flanella di lana e cashmere di ispirazione maschile, declinata in due raffinate gessature. Il tailleur è perfetto con la camicia di cotone a righe in tono. Per il fine settimana in montagna Loro Piana sceglie capi caldi, in tessuti pregiati, con dettagli in pelliccia. E’ il caso del cappotto Deux Alpes, in cashmere Spina Bottonata, monovariante nougat, leggermente imbottito, con il cappuccio in lince naturale. Con il cappotto allacciato, il cappuccio avvolge il viso e il collo, garantendo la massima protezione da freddo e neve. Contro le basse temperature, è ideale anche il bomber reversibile, in cashmere stuoia, Concerto (disponibile nei colori nougat e rubino scuro), con davanti e collo in visone epilato. Anche la giacca Patchwork, in maglia lavorata a punto fantasia bifaccia, ha il collo staccabile in zibellino ed è realizzata nei colori nougat, erica mélange e grigio mélange. E per i momenti di relax dopo lo sci, Loro Piana propone la morbidissima tuta in cashmere Motion, composta dai pantaloni con coulisse in vita e dal bomber, bicolore e reversibile, lavorato con micropunto effetto onda diagonale. Per i momenti da trascorrere immersi nel verde della natura, Loro Piana presenta un look in Cashmere Coarsehair, in versione natté marrone e blu fantasia, declinato nel caban e in versione classica, più leggera, nella giacca Moorland, linea asciutta, chiusura a tre bottoni, disponibile anche con dettagli in plongé, da abbinare al pantalone Simon, di taglio classico e ottima vestibilità e il dolcevita. Anche il caban Pekoe, con collo in piedi, doppia chiusura con zip e una particolare reinterpretazione degli alamari, trasformati in piastre in corno naturale dotate di automatici, è perfetto per una giornata campestre. E’ realizzato in Pecora Nera, tessuto esclusivo Loro Piana, ottenuto utilizzando soltanto il vello di pecore di colore scuro. Per la sera, Loro Piana punta su colori chiari e un tessuto assolutamente unico come il cashmere/cincillà, frutto del processo di pettinatura del sottovello del cincillà e la selezione del cashmere più fine, uniti in un attento equilibrio di finezze, per ottenere un tessuto leggerissimo. E’ declinato nel Ribbon Coat, cappotto caratterizzato da una chiusura grafica in diagonale, grazie alla quale è possibile lasciare il collo in piedi aperto, con effetto rever. Si porta con il pantalone in flanella di lana e cashmere stretch. Chi preferisce un capo corto, può infine scegliere la Ribbon Jacket in Rice Cashmere nei colori nougat e blu navy, dalla linea essenziale, pulita. Priva di bottoni, si chiude grazie alla cintura da annodare in vita. Si indossa con la maglia girocollo Favola in cashmere, di una leggerezza quasi impalpabile e lavorata con un punto a foglie intrecciate ed i pantaloni in flanella stretch.  
   
   
CREATIVITÀ, TESSUTI PREGIATI E RAFFINATEZZA ALLA BASE DEL SUCCESSO INTERNAZIONALE DI SONIA SPECIALE  
 
Le collezioni “Sonia Speciale”, sempre più apprezzate dal pubblico italiano e straniero, devono il loro successo alle specifiche caratteristiche del prodotto: raffinatezza delle linee, qualità della fattura, originalità dei tessuti creati in esclusiva e rifiniti con ricami a mano, per un prodotto finale "Made in Italy" al 100%, capace di distinguersi ed emergere senza scendere a compromessi con le tendenze delle diverse stagioni grazie alle linee ricercate e ricche dove eleganza e comoda vestibilità trovano il giusto equilibrio. “Mi rivolgo ad una donna che ama vestirsi per piacere a se stessa, a proprio agio nel pregio dei miei tessuti e nella modernità delle mie linee che arrivano da tempi lontani” è il pensiero ispiratore di Sonia e della sua creatività, che la porta ad entrare nelle principali vetrine del mercato internazionale tanto in Europa quanto oltre oceano, negli Stati Uniti e a conquistare le simpatie e l’attenzione di una clientela esigente e raffinata, sensibile alle stesse motivazioni culturali, basate sul suo stile molto rigoroso, elegante e ricercato. Le sue creazioni comprendono capi di grande qualità, risultato di un’attenta e minuziosa ricerca, tanto nel taglio quanto nella creazione e scelta dei tessuti; una linea che rappresenta un’ottima sintesi tra classico e moderno, soprattutto nella preferenza quasi esclusiva del lungo. Sonia Speciale ama e sente la moda fin da giovanissima; la studia e la interpreta come fenomeno sociale. Esordisce come consulente stilistica, attività che le permette di sviluppare e potenziare la propria capacità di ricerca tanto nei tessuti quanto nell’utilizzo dei materiali. Questa esperienza le torna utile quando, nel 1994, si mette in proprio per creare le prime collezioni tutte sue, per le quali disegna anche tessuti originali da produrre appositamente; nella gestione della sua nuova attività imprenditoriale è affiancata dai parenti più stretti, il marito ed i fratelli, con i quali avvia la produzione e la commercializzazione diretta dei suoi modelli. Da novembre 2003 Sonia Speciale è il nuovo direttore creativo di Erreuno. Show room a Milano in via Borgospesso, 21. Sito Internet www.Soniaspeciale.it  
   
   
ARTIGIANALITÀ, QUALITÀ E INNOVAZIONE DELLA NUOVA COLLEZIONE RINDI PER L’AUTUNNO-INVERNO 2004-2005  
 
Dettagli che diventano impronte di stile e raffinatezza, per ogni donna e per ogni occasione: ecco come Rindi reinventa la pellicceria. E’ l’inconfondibile eleganza e l’inimitabile qualità della lavorazione delle pelli, del design e della confezione che caratterizzano la collezione autunno-inverno 2004-2005 con cui Rindi esordisce nel mondo del pret-à-porter. Una collezione dedicata alla donna sobria, classica e rigorosa, dallo stile impeccabile, così come alla donna che vuole stupire, con uno stile più forte e deciso, per non passare mai inosservata. E allora ecco il cappottino in visone rasato dal design lineare ed essenziale o in persiano nappato reversibile, il blouson in visone traforato, o il classico trench reinventato e proposto in un’ampia scelta di pelli, dal lippi al kolinski, dallo shearling al castor rex. Perché il segreto di Rindi è proprio questo: reinventare la pelliccia trasformandola in un capo così caldo, leggero e avvolgente che, una volta indossato, diventa irrinunciabile. Il capo si fa prezioso quando interviene il cincillà, il visone blackglama, lo zibellino russo, o ancora il rarissimo visone “stardust”, dal caratteristico manto nero “spruzzato” di bianco, di cui Rindi vanta l’esclusiva a livello mondiale. Preziose fodere in seta stampata e ricamata o in impalpabile voile fanno da contraltare alle pelli più pregiate, che in alcuni casi vengono rifinite al punto tale da non necessitare alcuna fodera. I dettagli più eleganti, come le impunture in fili d’argento, i bottoni in in filigrana di metallo, i decori di perle di fiume rimandano ai fasti della belle epoque, per uno stile anni ’20 che viene evocato anche attraverso alcuni pregiati accessori come cappelli, borse, cinture e stivali. La ricerca dei materiali più diversi e degli abbinamenti più nuovi diventa puro e nobile “divertissement” grazie all’utilizzo di pitoni colorati o di leggere piume di struzzo, o ancora di ricami e inserti tricot, per un effetto di fortissimo impatto. La New Collection Rindi sarà disponibile a partire dalla prossima stagione nelle migliori boutique d’Italia e nei più prestigiosi punti vendita d’Europa, con l’obiettivo di sbarcare quanto prima nei mercati d’oltreoceano. Rindi sarà presente al Mifur - International Fur and Leather Exhibition - di Milano dal 17 al 21 marzo.  
   
   
BRUNO MAGLI COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004-05 : UNO STILE CHE RACCOGLIE SEMPRE SUCCESSI  
 
Anima classica, linee moderne e praticità tutta contemporanea per la collezione donna Bruno Magli per la prossima stagione fredda. Un’armoniosa coesistenza di opposti che sottintende una serie di variazioni su un unico tema, quello dell’eleganza. Classica e intramontabile perché fatta di dettagli preziosamente artigianali, pellami pregiati e calzata confortevole; moderna nelle linee e nell’ispirazione, che va dal militare al floreale; contemporanea nella costruzione funzionale, con gli interni in caldo lapin e le pratiche suole di gomma. Sorprendente nella sua unicità. Da questa felice combinazione nasce un’inedita decolleté da giorno, un nuovo classico perché moderno nella sua forma morbidamente squadrata, lussuoso nei dettagli - come il bottone gioiello rifinito in oro e la mostrina in vernice, contemporaneo nella sua comodità. Da alternare al mocassino elegantemente allungato, in camoscio colorato, con mostrina in vernice e suola in tinta con la tomaia, o allo stivale squadrato in cavallino dal tacco basso. Ironicamente militare lo stivale appuntito con taschina applicata all’altezza della caviglia, classico nelle eleganti cuciture a contrasto. Morbidamente femminile, invece, lo stivale in camoscio costellato di fiori cuciti a mano, petalo per petalo, anche su sandali e decolletés. Miracolo di stile lo stivale altissimo, che arriva a metà coscia, ma non ha l’aria aggressiva. Il segreto? Morbido camoscio nero, bottoni preziosi, punta e tacco arrotondati. Scenografico ed elegantissimo lo stivale in visone e volpe argentata, con cinturino alla caviglia chiuso da una fibbia argentata, nel colore più chic dell’inverno, il bianco. Un’opera d’arte il ‘sabot al contrario’, un nuovo modello a metà tra sandalo e scarpa chiusa, a cavallo tra maschile e femminile, foderato in caldo lapin. E per la sera, la gioia dell’eleganza più lussuosa, mai urlata. La preziosità di un sandalo con pavé di strass, di una decolleté tempestata di paillettes, di un sabot in oro e broccato. La sensualità di una decolleté in velluto intrecciato, che lascia intravedere le estremità senza esibirle; la femminilità di un sandalo ornato di fiori e petali di strass; la leggiadria del sabot in velluto scarlatto, chiuso da cordoncini di nappa carichi di pendenti-bijoux. Lusso misterioso, infine, nell’apparentemente classica decolleté nera da grande soireé, che sembra di velluto ma è di pregiata iguana nabukata. Per un’eleganza che va vissuta, non esibita, in armonioso equilibrio tra elementi classici, moderni e contemporanei. Stile, non moda. La stessa eleganza che permea le calzature si riscontra nelle borse, nelle pochette in camoscio ornate di fiori, nei bauletti in broccato, nell’intramontabile Ring, proposta nella nuova versione con anelli laterali.  
   
   
DEBUTTO A MILANO MODA DONNA DI AB/SOUL  
 
Debutto di Ab/soul a Milano Moda Donna, con la Fashion-performance “I nuovi mono-loghi della vagina, vorrei che…”. Ab/soul, linea giovane prodotta da Emanuel S.p.a., mette in scena moda, cultura e sessualità nell’inedita live-performance liberamente ispirata ai famosi “monologhi della vagina”. Musica e danza interagiscono con la collezione autunno-inverno 2004-05 di Ab/soul mentre i nuovi testi, scritti appositamente, sottolineano le proposte stilistiche più sensuali in un sottile gioco fatto di metafore e sottintesi piccanti. Tra i performers, la voce recitante di Sarah Calogero, “nuova Twiggy” scoperta da Max e lanciata da Vanzina in “Merry Christmas”, Raquel Sueiro, attrice/Top Model spagnola, interprete di “Che colpa abbiamo noi” di Carlo Verdone, oggi impegnata nella lavorazione della nuova fiction con Ezio Greggio “O la va, o la spacca” e Janet & Julie, musiciste/mo-delle da New York, sound designer e violinista live. Il debutto di Ab/soul a M.m.d. Coincide anche con “la prima volta” di Ab/soul B-side, una nuova collezione uomo che si rivolge al medesimo target giovane della linea donna. La performance vive nel contesto scenografico creato dalle opere “Skin to Skin” del maestro Nino Mustica. Per realizzare le grandi tele che compongono la volta della scena, l’artista ha “usato”, al posto dei pennelli, la nuda fisicità delle sue modelle. Moda, musica, danza e arte sono conditi da uno speziato menù afrodisiaco: cioccolato al peperoncino, coriandolo e papavero. Il progetto Ab/soul nasce 3 anni fa con l’obiettivo di dare nuovo impulso stilistico al jeans. Il marchio infatti è una “creatura” di Emanuel Spa che, dopo trent’anni di esperienza nel settore, decide di sperimentare una formula inedita: sposare la creati-vità del prêt-à-porter ad una politica prezzi decisamente competitiva senza tuttavia rinunciare alla qualità, estesa al tessuto, al-la confezione e ai trattamenti di finissaggio. Oggi l’orientamento stilistico di Ab/soul è uscito dai confini del denim, ampliando la scelta dei tessuti e la gamma delle lavorazioni speciali che, molto spesso, come ad esempio nel caso dei ricami, sono fatte a mano. Attualmente Ab/soul sta lavorando allo sviluppo dell’export con distribuzioni mirate in Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Russia, Grecia,turchia ed Emirati Arabi. Il fatturato raggiunto nel 2003 è di circa 20 milioni di Euro (incremento del 30% rispetto al 2002). Per il 2004 si prevede di raggiungere un fatturato complessivo di circa 30 milioni di Euro. Il primo punto vendita monomarca Ab/soul, donna e uomo, sarà inaugurato a Milano, in via Torino, il prossimo settembre. Infolink: www.Absoul.net  
   
   
LA CREATIVITÀ E L’ORIGINALITÀ DELLA COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004-05 FANI COUTURE  
 
Fani è una designer inglese di origine cipriota. Ha presentato nel 2003 la sua prima collezione a Londra durante la London Fashion Week. La collezione A/i 2004-05 propone abiti dalle linee femminili e sexy: perfetti per una rock star. Lo stile di Fani scolpisce gli abiti sul corpo per esaltare le forme e la femminilità delle donne. Pelle lavorata con pieghe e arricciature, linee morbide e asimmetriche, volumi spezzati da ruches e arricciature. Catene o applicazioni metalliche, pelle nera, rossa, kaki o metallica: queste le caratteristiche della collezione Fani Couture per la prossima stagione fredda.  
   
   
"DUPONT CORIAN NEGLI SPAZI PUBBLICI", CONCORSO PER ARCHITETTI E DESIGNER DI PUGLIA E BASILICATA  
 
Dupont e le società Kubico di Galatina (Lecce) e Edilfinarc di Monopoli (Bari), specializzate nella lavorazione di Corian e appartenenti al "Corian Quality Network", organizzano il concorso di design "Dupont Corian negli spazi pubblici". Aperto a designer e architetti residenti nelle regioni Puglia e Basilicata, il concorso punta a stimolare l'utilizzo appropriato e creativo di Corian (www.Corian.com, materiale composito ad alte prestazioni funzionali ed estetiche di Dupont, www.Dupont.com), nella realizzazione di spazi pubblici di vario genere. Per informazioni sul concorso e per ricevere copia del bando e del regolamento del concorso, contattare: Sig. Giuseppe Tartarelli, Edilfinarc, via Romualdo N/c, 70043 Monopoli (Ba), tel/fax 080-4136154; Sig. Enrico Surdo, Kubico, Ss 476, 73013 Galatina (Le), tel/fax 0836-563593. Il vincitore riceverà 1500 euro. Il secondo e il terzo classificato riceveranno una targa di riconoscimento. Prototipi totali o parziali dei primi tre progetti saranno esposti a Lecce nell'ottobre 2004 e a Bari nel mese successivo, insieme a una selezione di altri 20 progetti in forma cartacea. Dupont sviluppera' attivita' di comunicazione sui risultati del concorso. La giuria sarà composta da Roberta Colla Micheli (architetto), Franco Maienzani (architetto), Francesco Spada (designer), Enrico Surdo (designer e titolare ditta Kubico), Leonardo Pace (titolare ditta Edilfinarc), Claudio Greco, (Dupont, External Affairs), Massimo Fucci (Dupont Surfaces, relazioni con architetti e designer) e Aldo Sotis (Dupont Surfaces, area manager). Presidente della giuria sarà l'architetto Simone Micheli. La premiazione avverrà il 15 luglio 2004. I progetti presentati saranno giudicati sulla base dei seguenti criteri: uso appropriato di Corian; appropriata combinazione di Corian con altri materiali; valorizzazione di una o più specifiche caratteristiche di Corian; fattibilità del progetto. Corian conosce da anni un crescente utilizzo in numerosi progetti di ambienti pubblici, come aeroporti, uffici, ospedali, navi, ristoranti, negozi, stazioni ferroviarie e portuali. Corian è un materiale composito ad alte prestazioni funzionali ed estetiche inventato e prodotto solo da Dupont, utilizzabile per realizzare superfici piane e curve per applicazioni di architettura, arredamento e design. Corian è utilizzato per la realizzazione di arredi e accessori destinati a un'ampia gamma di settori, dai ristoranti ai negozi al dettaglio, dagli ospedali agli alberghi.  
   
   
APRE A MIAMI HARMONT & BLAINE, LA GRIFFE DEL BASSOTTO  
 
Dopo le boutique di Capri, Forte dei Marmi, Porto Cervo, Santa Margherita Ligure, dopo Taipei e Shangai la griffe napoletana apre ora nel cuore degli States. E' stato recentemente definito un accordo fra la P.d.m. Spa, proprietaria del marchio di abbigliamento sportswear per uomo Harmont & Blaine, e la statunitense Acm Americas Corp. In virtù dell’accordo sottoscritto la Acm diviene Agente esclusivo e Master Licensee per l’East America. Entro i prossimi sei mesi verrà dunque inaugurato il primo Exclusive Store americano tutto dedicato alle collezioni del “bassotto”. Per l’esordio negli States – dice Giuseppe Menniti responsabile per i mercati esteri di Harmont & Blaine - è stata scelta una delle vetrine più prestigiose del mondo: Bal Harbour sulla Collins Avenue nella Città di Miami in Florida. Altri due shop verranno aperti entro i successivi 12 mesi, uno a Santo Domingo ed un secondo punto vendita in Florida. Dalla Florida e da Santo Domingo, dopo un primo sondaggio realizzato a Tucson, partirà dunque la offensiva americana di Harmont & Blaine. E’ una sfida interessante – dicono in Harmont & Blaine – quella di portare il gusto tutto mediterraneo delle collezioni del bassotto nella patria dello sportswear. Il consumatore americano ha già dato segnali di gradimento poiché proprio gli americani sono i nostri migliori clienti nei punti vendita di Capri, Forte dei Marmi e Porto Cervo. Se la crisi del turismo li tiene lontani dall’Italia noi portiamo le collezioni Harmont & Blaine a casa loro. A quando New York ? Gli Stati Uniti non sono solo New York. Palm Beach, Santa Barbara, Beverly Hills, Los Angeles, Las Vegas, New Orleans sono obbiettivi altrettanto importanti, in condizione di garantire la massima visibilità al marchio. Una presenza quella dei monobrand che verrà mixata con corner in uno dei Department Store di fascia alta servirà a completare la le strategie di penetrazione sul mercato americano. New York verrà, ma al momento opportuno. L’azienda – dice Menniti – guarda con sempre maggiore interesse ad una politica di internazionalizzazione. Dopo Taiwan, Hong Kong, Portogallo, Spagna, Olanda e Svezia l’accordo siglato nei giorni scorsi apre interessanti prospettive di sviluppo che verranno consolidate in occasione della partecipazione d Harmont & Blaine alla prossima edizione del Magic di Las Vegas a fine agosto.  
   
   
MEZZO SECOLO DI STORIA DELLA MODA ITALIANA PROMOSSA ALLA 21° EDIZIONE DI FILO  
 
A Milano, dal 31 marzo al 1° aprile 2004, nella cornice espositiva di Superstudio Più, Filo, il salone internazionale di filati per tessitura ortogonale e circolare giunto quest’anno alla sua 21a edizione, apre le porte alla storia della moda e crea un percorso espositivo in omaggio alla creatività industriale di questo settore inaugurando “I Prodotti per la Storia”. Primo ospite d’eccezione è il Gruppo Max Mara che, attraverso un’antologia di immagini realizzate da grandi fotografi e schizzi delle proprie collezioni, racconterà, in tutte le sue espressioni, l’evoluzione stilistica della moda italiana negli ultimi 50 anni. Gianni Bologna, concept manager di Filofuture, ideatore e curatore del progetto, presenterà, in un’area appositamente dedicata, una “galleria” di schizzi e immagini pubblicitarie volti a evocare il ricordo di mezzo secolo di storia della moda. Ogni decennio, dagli anni ‘50 a oggi, verrà rappresentato con i suoi cambiamenti di stile, esigenze, con le sue evoluzioni delle mode. Per la prima volta, ai tradizionali spazi dedicati alla ricerca, all’innovazione tecnica, alle proposte di creatività, si affiancherà un’area espositiva sui generis, dedicata a tutti i fattori capaci di determinare il successo di un prodotto moda: la creazione di una tendenza da parte di una griffe, la scoperta di una nuova nicchia nel contesto dell’abbigliamento (ad esempio il fenomeno dell’active wear di qualche tempo fa), l’implementazione di nuovi processi produttivi industriali, l’avvento di modalità di distribuzione efficaci. Un’iniziativa che rispecchia il nuovo corso intrapreso da Filo, da sempre crocevia di confronto per tutti gli operatori del tessile, e negli ultimi anni, reale ambito di interscambio a tutti i livelli: sperimentale, tecnologico, informativo, commerciale. Un salto in avanti, che estende il territorio espositivo della manifestazione dalla base - il filato che sta a monte del processo produttivo di filiera – sino all’ultimo anello del processo, la definizione del capo e il suo arrivo al potenziale acquirente. La nuova area di documentazione “storica” concepita per la prossima edizione di Filo, sfrutterà l’iconografia dei disegni da cui sono scaturite intere collezioni, contestualizzandole con le correnti del design e rivelandone, attraverso il prodotto in divenire, l’influsso sul costume. Dalla creatività pura al business, in un iter tracciato da 20 immagini. L’area Filofuture continua a dedicare il proprio spazio alle proposte di sviluppo prodotto nei due comparti dell’abbigliamento e dell’arredamento, riproponendo il dualismo tra un approccio intimista, naturale e pacato e una vocazione tecnologica espressa dalla creazione di texture innovative, dall’esplosione di colore, da volumi senza peso. A Milano a Superstudio Più, il 31 marzo e il 1° aprile, tecnologia, ricerca, stile e marketing si uniscono effettivamente, mostrando di essere tasselli di un medesimo mosaico. Sotto l’egida di Filo.  
   
   
AL PRÊT-À-PORTER A PARIGI CON LA NUOVA LANCIA YPSILON  
 
La nuova Ypsilon è stata protagonista durante il Prêt-à-porter a Parigi, dal 2 al 10 marzo, periodo in cui la città esaspera le sue qualità di eleganza, glamour e femminilità, e nel quale Parigi è al centro dell’attenzione dei media ed attira personaggi da tutto il mondo con le sue sfilate. Con questa operazione la casa automobilistica Lancia ha voluto utilizzare le caratteristiche più propriamente italiane di classe e raffinatezza per lo stile di un’auto che si adatta al lifestyle più ricercato e che si presta perfettamente a soddisfare la clientela più modaiola. 555 possibilità di personalizzazioni e una accessoristica altamente tecnologica rendono la Ypsilon una city car metropolitana attuale, ma nello stesso tempo sofisticata e intrigante. Y-club mette così a disposizione un team di autisti e concièrges 24h su 24h per 25-30 personaggi del mondo della moda, vip e giornalisti. Con la Club Card “Y-loves Fashion” i soci possono usufruire di vari servizi: concièrge service 24h su 24h; 2 concièrge altamente qualificati a disposizione per prenotazioni ed informazioni; autisti selezionati ad hoc, giovani, eleganti, dinamici ed informati. Raffinati e completi anche i servizi on board: snack box by Alain Ducasse, champagne mignon, acqua e soft drinks, gift bag con quotidiani, calendario sfilate & eventi, inviti eventi, Y-soundtrack by Sketch of London, macchina fotografica per Snap Shot da utilizzare su website, ombrello Ypsilon. Servizi off board: fiorista personale (ogni Club Member può inviare 2 mazzi di fiori gratuitamente durante la settimana parigina con cartoncino Ypsilon Loves Fashion). Sono stati membri del Y-club durante le sfilate parigine: Ines de la Fressange, Bruno Frisoni, Margherita Missoni, Isabella Blow, Delphine Arnault, Diane von Fuerstenberg, Martine Sitbon, Phoebe Philo, Charlotte Gainsbourg, Diego Della Valle.  
   
   
LA COLLEZIONE MEANI&BRUSADIN IN PASSERELLA A FIRENZE E IN VETRINA DA VIC MATIÈ A MILANO  
 
La sfolgorante, sensuale e straordinariamente femminile moda di Maurizio Meani e Massimo Brusadin è di nuovo protagonista con due importanti appuntamenti che si inseriscono fra le novità dell’imminente primavera del fashion world. Il 21 marzo nella sofisticata cornice dell’Hotel Sheraton di Firenze la collezione p/e 2004 Meani&brusadin sarà in passerella per Goldwell con una selezione di lussuosi abiti da sera. Modelli esclusivi dall’inequivocabile “glamour ‘60” e dal disegno originale, abiti elegantissimi e unici, dove tessuti e gioielli si incontrano in un magico equilibrio cromatico sfileranno nella sezione “Top chic” all’interno di un evento diventato un appuntamento imperdibile per il mondo della bellezza e della moda fiorentini. La “triade” di abiti bianchi della collezione p/e 2004 è invece ospite delle vetrine di Vic Matiè di Via San Pietro all’Orto 11 a Milano.  
   
   
INAUGURATO IN CORSO VENEZIA 29 IL RETAIL STORE NANDO MUZI  
 
Festeggiato nel corso di un party esclusivo, il nuovo centralissimo punto vendita Nando Muzi ha visto la presenza di personaggi dello spettacolo come: Federica Fontana, Beppe Convertini, Eleonora Pedron e Nina Moric che approfitterà di questo evento per chiarire la voce sulla sua presunta gravidanza. Nando Muzi raddoppia con questo nuovo flagship in Italia, la presenza dei negozi monogriffe, dopo quello di Lussemburgo. Il punto vendita occupa una superficie 150 metri quadri e punta a conquistare sempre più il mercato italiano. Ritagliare uno spazio al dettaglio in una delle vie milanesi più rinomate per gli acquisti offre l'opportunità entusiasmante di mostrare le collezioni ai clienti che risiedono in città ed ai turisti.  
   
   
ALMAPLENA METTE A SEGNO NUOVI IMPORTANTI OBIETTIVI CON L’APERTURA DI NUOVI STORE IN TUTTA ITALIA  
 
Prosegue con successo il piano di potenziamento aziendale, grazie anche ad un’oculata strategia di espansione della rete vendita. Il piano si sviluppa su due livelli di azione distinti: apertura di monomarca di proprietà; affiliazione in franchising. Con le prossime aperture di marzo sale a 15 il numero di negozi di proprietà: 20 marzo Udine, 27 marzo Brescia, 17 aprile Forte dei Marmi, 18 marzo inaugurazione a Milano, in Corso Vercelli del terzo store, che si aggiungerà a quelli di Corso Garibaldi e via Solferino. Intanto, in dicembre, si è finalmente concretizzato il progetto di affiliazione: sulla scia del successo del primo negozio in franchising a Rovereto, è imminente l’ apertura di un nuovo affiliatoi Almaplena: 3 aprile Riva del Garda. La realizzazione dell’operazione è affidata, come sempre, all’Almaplena Creative Group, il team creativo interno, responsabile dell’immagine e della riconoscibilità del marchio, che ha curato nei dettagli lo styling dei negozi. Tutti gli stores, sia di proprietà che in franchising, mantengono lo stesso concept stilistico: ampi spazi, compresi tra i 70 e i 100 mq, arredati con materiali naturali come il legno e colori dalle calde tonalità. I programmi di Artezurlo, società cui fa capo il marchio Almaplena, prevedono ora una veloce espansione di questo concept anche nelle altre regioni del nord e nel centro Italia. La scelta delle location privilegerà ancora una volta i centri storici delle ricche città di provincia.  
   
   
PENELOPE CRUZ SCEGLIE DAMIANI  
 
Penelope Cruz, in Italia per presentare “Non ti muovere”, il nuovo film diretto e interpretato da Sergio Castellitto ed ispirato all’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, ha scelto di indossare i gioielli delle nuove collezioni Damiani. Il film, storia dell’impossibile e struggente amore tra Italia, giovane donna ai margini della società, interpretata dalla Cruz, e Timoteo, affermato e borghese chirurgo, interpretato da Castellitto, si mantiene fedele al romanzo cui s’ispira. La bellissima attrice spagnola, arrivata ieri a Roma per la presentazione nazionale del film, ha scelto di indossare il ciondolo Damiani D.side, co-disegnato da Damiani e Brad Pitt, in oro giallo e diamanti, ed il bracciale e anello della collezione Eden, in oro giallo e diamanti. Mercoledì 10 Marzo, Penelope Cruz, in compagnia di tutto il cast e della produzione del film, è stata ospite del Maurizio Costanzo Show indossando croce e orecchini Damiani della collezione Belle Epoque. Quindi l’attrice spagnola è stata presente a Milano per l’anteprima nazionale di “Non ti muovere” presso il Cinema Odeon, dopo aver presenziato al Cocktail Party presso il Bookshop Mondadori, ove indossava la collezione Damiani Chakra. La Cruz sarà presente con Paolo Bonolis nel programma Domenica In, in onda domenica pomeriggio, 14 Marzo, su Rai Uno, dove indosserà gioielli Damiani.  
   
   
RICERCA STILISTICA SOFISTICATA, INNOVAZIONE NELLA SCELTA E NEL TRATTAMENTO DEI MATERIALI NELLE COLLEZIONI DI GIOIELLI JARRETIERE PREMIATE DA NUMEROSI RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI  
 
Nel 1999 la Enzo Avallone con sede a Brescia nello storico palazzo Averoldi ed un’esperienza 25ennale nel settore orafo, lancia con il marchio Jarretiere, una linea di gioielli frutto di una ricerca stilistica sofisticata ed al tempo stesso innovativa nella scelta e nel trattamento dei materiali. Questi gioielli, ispirati al concetto del tessuto elastico che avvolge e veste la donna, si indossano con disinvoltura e sottolineano e valorizzano la femminilità, con un pizzico di civetteria. Jarretiere coniuga l’alta tecnologia con la tradizionale esperienza orafa, trasportando ciò che di più bello ci ha lasciato il secolo scorso. Liliana Avallone è l’ideatrice dell’ambizioso progetto Jarretiere, che con i suoi gioielli esclusivi propone alla donna creazioni raffinate che esaltano la sua femminilità e con le sue iniziative di livello internazionale ne valorizzano doti e capacità. La sua spiccata imprenditorialità, unita alla passione per il design dei gioielli e alla lunga tradizione familiare nella lavorazione dell’oro e delle pietre preziose sono stati i naturali presupposti alla creazione della collezione Jarretiere, alla quale dà vita con il contributo di un’équipe di designer internazionali, con i quali si confronta di continuo per concordare le linee stilistiche della collezione. Sono la sua cultura del bello e le sue passioni per la moda, per il design, per i pezzi che hanno fatto la storia del gioiello, oltre allo studio di ciò che ci hanno lasciato i maestri artigiani del passato che la spingono alla guida del suo team di designer nella definizione dei canoni stilistici Jarretiere, nei quali è evidente l’interpretazione della tradizione attraverso occhi contemporanei. L’équipe di designer è appunto composta da specialisti dell’engineering e del design ornamentale già vincitori di premi internazionali, che modellano i gioielli Jarretiere facendo rivivere i grandi del secolo scorso o proponendo creazioni futuristiche destinate ad entrare nei gioielli storici del terzo millennio. Le tappe del successo - Nel 2002 il gioiello Jarretiere riceve la Ii nomination alla Fiera di Couture in Usa - Nel 2003 vince l’oscar “town&country- best in gold design” Couture Collection & Conference. - Il 17 Luglio 2003 durante “Roma Alta Moda”, viene presentata in Via Veneto la linea “Amarcord” (mi ricordo) dedicata a tutti gli artisti del secolo scorso, che suscita entusiastici apprezzamenti da parte del pubblico romano e della stampa Italiana ed Internazionale. - Nel settembre del 2003 durante la 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che apre ricordando Sergio Leone, Jarretiere rende omaggio al grande regista ed alle attrici dei suoi films, con l’esposizione a Orogemma di Vicenza dei gioielli autentici indossati dalle interpreti, ad alcuni dei quali e’ peraltro ispirata la linea “Amarcord”.  
   
   
E’ UNA SEDUTTRICE EDONISTA LA DONNA DISEGNATA DA GAI MATTIOLO PER L’AUTUNNO/INVERNO 2004/2005  
 
La sua arma di seduzione è l’edonismo. E il suo piacere nasce dall’essere un nuovo archetipo di donna capace di affascinare l’uomo come le tentatrici-dominatrici protagoniste dell’Art Dèco. Le linee essenziali, i profili geometrici, le proporzioni armoniose di quello stile e di tutte le sue espressioni d’arte prendono vita sulla silhouette femminile, attraverso costruzioni sartoriali di tessuto. Punto cardine: il tailleur. Nei soli due elementi che lo compongono, la piccola giacca che segna il punto vita, e la gonna che non incede mai oltre il ginocchio, esplode la fantasia di Gai Mattiolo, creativo capace di stupire. La giacca diventa un magistrale gioco dl costruzioni: con il corposo mikado di seta in un attualissimo copper cangiante giocato in contrasto con il nero, nascono elementi geometrici per un gioco di sovrapposizioni di volumi sulle spalle o sul seno; le architetture del Chrysler Building si frantumano in micro baguette di ematite rifrangente per impreziosire con dei ricami minimal dall’effetto sky line gonne e giacchine; l’avorio e la bachelite nera materiali in contrasto con i quali venivano realizzate affusolate statuette di danzatrici e preziose scatole diventano invece un violento gioco di grafismi sulle gonne; rouches plissettate In croccante georgette nera avvolgendosi attorno alle maniche, sembrano aprirsi come le grandi ali delle divinità dell’antico Egitto dando regalità al busto; la lucentezza dei cristalli e delle ematiti illumina lo scollo della giacca asimmetrica in georgette nera con le maniche dalle inserzioni a mappamondo. Un piccolo toque o un’aigrette neri sul capo, una décolleté dal tacco quadrato da portare con le calze a rete, sono pennellate di eccentrica esclusività dal sapore Quaranta. L’esotismo del Déco si trasforma in animal print e in citazioni maschili: è la stampa giraffa optical per le bluse, le tonalità rosa del deserto smaltate per i pantaloni alla cavallerizza da abbinare al trench da detective. L’eleganza associata all’idea di lusso e sofisticatezza delle sensuali femmine ritratte da Tamara de Lempicka rinasce nei sontuosi abiti da sera dalle linee dritte. La silhouette femminile è enfatizzata dai drappeggi ottenuti con iersey lucidi color ottanio o con georgette stampate a fantasie floreali in bianco e nero dai grafismo optical. Ma anche da cascate di ricami dl baguette e mezze sfere in ematite, di opali e di cristalli dalle luminescenze magiche.  
   
   
ELISABETTA VILLA, UNA STILISTA CREATIVA E RICCA DI ESPERIENZA, ALL’ORIGINE DEL SUCCESSO DELLA GRIFFE L’OFFICINA DELLA MODA  
 
Affascinata dal disegno fin da piccola, Elisabetta Villa, dopo la formazione in diversi istituti di moda, il Callegari di Novara, il Secoli a Milano, specializzata in modellistica, figurino e progettazione collezioni su sistemi Cad, ha avviato il suo primo laboratorio a 18 anni. L’azienda cresce col passare degli anni e anche i suoi fratelli (sette per la precisione) entrano a collaborare con lei in azienda. Negli anni 80 collabora allo sviluppo di nuove linee dei più famosi designer italiani e stranieri quali Luciano Soprani, Fendi, Regina Shreker, Egon Furstemberg, Laura Biagiotti, Krizia. Nel 1985 nasce dalle sue mani la collezione “L’officina della Moda”, il total look della donna moderna che vuole essere sempre al passo con i tempi. La linea è venduta in Italia ma soprattutto all’estero, nei migliori departement store e catene di abbigliamento. Nel 1993 apre il primo negozio a Milano, in C.so Buenos Aires 54; ne seguiranno altri 8 in gestione diretta e altri 12 in affiliazione e corner. Il successo della linea fa presupporre un notevole sviluppo di questa forma di distribuzione diretta, con l’obiettivo di arrivare a 100 punti vendita entro il 2005. Questa strategia di marketing permette di “personalizzare” lo stile con la sensibilità, coniugare la creazione pura con la vendita e mantenere così il continuo contatto con il consumatore per cogliere i continui mutamenti della moda. Per l’Autunno-inverno 2004/2005 L’officina della Moda sceglie una dimensione classica che rende omaggio alla couture e al design essenziale degli anni ‘50-’60, quella dei vari Dior, Chanel e Ysl. Il punto sui colori e tessuti La stagione suggerisce nuove sfumature ed anche un uso più coraggioso del colore, elemento importante per dare un po’ di vitalità alla moda, i grigi acquistano una luce metallica ed i pastelli alzano un po’ il tono e sono più frizzanti. L’uso dei colori apporta una nota più moderna e dinamica. Usare il colore con convinzione, soluzioni cromatiche fuse, confuse e mescolate. Impeccabilità e disinvoltura convivono. Per quanto riguarda i tessuti la mano è complessivamente più compatta e corposa, un bentornato ai tweed, su diverse basi e mischie. I materiali comunicano una piacevole sensazione di comfort, teneri, alleggeriti, satinati, trasmettono il piacere di una carezza sulla pelle, cotoni ammorbiditi, armaturati e gessati e disegni tradizionali rielaborati. I vecchi archivi si aprono per dare vita a nuove idee.  
   
   
TOSCA BLU INAUGURA IL MONOMARCA PARIGINO  
 
L’apertura del negozio di Parigi, in rue St. Honoré segna una tappa ulteriore nel progressivo sviluppo della rete distributiva di Tosca Blu. L’azienda, che in Italia conta già 5 monomarca nelle città di Milano, Bergamo, Padova, Venezia e Firenze, apre una boutique a Parigi, al numero 209 della prestigiosa rue St. Honoré, in uno spazio di 60 m2. Una grande vetrina in una cornice d’acciaio contrasta con la pietra da taglio del palazzo, conferendo così al negozio un tocco di modernità. L’ambiente è caratterizzato dai colori nero e grigio e dal vetro: una monocromia che veste un ambiente neutro, adatto ad accogliere e a mettere in risalto i mille colori delle collezioni Tosca Blu. L’architettura dell’interno rivela una ricerca di originalità. Il suo ideatore ha messo in scena un universo futurista, associando il vetro alla gomma ed al metallo, e giocando con la luce. I materiali plasmano un ambiente plastico e suggestivo. Varcando la soglia si entra nell’universo Tosca Blu, attratti in modo irresistibile dalla luce che proviene dal fondo nel negozio, in contrasto con l’ingresso nero e scuro, quasi come un passaggio tra la realtà ed il sogno. Un concept nato da una lunga ricerca in continua tensione tra materia ed energia, per ottenere un ambiente con il potere di affascinare ed impressionare senza nascondere il prodotto. La luce gioca un ruolo fondamentale, si riflette su vetri e pareti in resina lucida come laccata, ed il prodotto sembra sospeso in lampi di pura luce bianca. Pareti, soffitto, ripiani e pavimenti sul fondo del negozio sono rivestiti in vetro retro illuminato per enfatizzare questo senso di sospensione al di fuori della realtà. Un luogo tranquillo e attraente, che permette di evadere dalla giungla urbana e di ristorarsi in una confortevole boutique.