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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Giugno 2004
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EGOVERNMENT HIGH-LEVEL CONFERENCE, DUBLIN, 17-18 JUNE 2004  
 
Brussels, 18 June 2004 - Academics and policy-makers will share insights at a high-level eGovernment conference in Dublin on 17-18 June on measuring the benefits of on-line public services and how to deliver these services more efficiently and effectively by redesigning organisations. The conference, organised by the Irish Presidency with the help of the European Commission, will help the leaders of national eGovernment initiatives to design the next steps in their eGovernment strategies for modernisation and innovation in public administrations. The Commission will use these outcomes in further work on indicators for measuring the progress of eGovernment, as part of the eEurope 2005 Action Plan. “Productivity and efficiency in public administrations and high-quality services can revitalise the economy and society as a whole. Egovernment means less red tape, less waiting in queues, fewer errors and more readily accessible services are cutting the cost of doing business, and making life better for citizens. But to ensure that everyone shares these benefits, we need to be able to better measure progress and see that the best ideas are taken up as widely as possible”, said Enterprise and Information Society Commissioner Erkki Liikanen, who chairs a plenary session on the economics of eGovernment. This conference follows up last year’s Ministerial eGovernment Conference in Italy and responds to the call for a better understanding of the benefits of eGovernment (see Commission’s eGovernment Communication (Com(2003)567, 26 September 2003). It is hosted by Information Society Minister Ms Mary Hanafin. It will bring together over 300 delegates, including eGovernment Ministers, representatives of academia and industry and senior Eu officials responsible for eGovernment policy. Sixty research papers will be presented. The Conference Plenary sessions will be broadcast live on the Internet and a Research Journal will be published on Cd and the web. All Member States are striving to modernise their administrations by combining information and communication technologies with organisational change and training in new skills for civil servants. The aim is to deliver new and better public services at lower cost for all citizens, reduce administrative burden for companies, and make policy-making more open. The economic and social benefits of these efforts take time to materialise, but good practice experiments show that significant gains in productivity and social inclusion benefits as well. Further information and live broadcasting: http://www.Egovconference2004.ie  
   
   
VIA LIBERA DEI MINISTRI DEGLI ESTERI COMUNITARI ALL'AGENZIA EUROPEA PER LA DIFESA  
 
Bruxelles, 18 giugno 2004 - Nel corso della riunione del Consiglio Affari generali e Relazioni esterne del 14 giugno, i ministri degli Esteri dell'Ue hanno dato il via libera alla creazione dell'Eda (European Defence Agency, l'agenzia europea della difesa), che coordinerà la frammentata industria per la difesa. L'eda avrà il compito di coordinare l'acquisto di materiale, favorire la ricerca europea per la difesa e porre fine alla lunga tradizione europea di moltiplicare ricerca, sviluppo e appalti. 'Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico su un'azione congiunta per creare l'Eda, che grazie a questo tempestivo accordo potrà cominciare a funzionare entro la fine dell'anno. Come sottolinea la dichiarazione del Consiglio, all'Agenzia è stato assegnato il compito di agire in quattro aree: sviluppo delle capacità di difesa; cooperazione nel settore degli armamenti; base industriale e tecnologica della difesa europea e mercato del materiale di difesa; ricerca e tecnologia'. La creazione dell'agenzia rientra in un ambizioso piano per affinare in sei anni le capacità militari dell'Ue, di fronte al rapido aumento dei bilanci per la difesa statunitensi. Con un bilancio globale per la difesa di 160 miliardi di euro e 1,6 milioni di militari, l'Ue rappresenta la seconda maggiore forza militare al mondo. Secondo il britannico Cer (Centre for European Reform), i paesi dell'Ue spendono a livello nazionale solo 30 miliardi di euro in appalti e 10 miliardi di euro in ricerca. Mettere in comune le spese per la difesa dovrebbe permettere ai governi europei di risparmiare 5 miliardi di euro all'anno, afferma Daniel Keohane, analista della sicurezza al Cer. Secondo gli esperti, inoltre, a causa della duplicazione e dell'incompatibilità del materiale l'Ue investe nella difesa poco meno della metà di quanto investono gli Usa, ma le sue capacità militari ammontano a solo un decimo di quanto questi ultimi ricavano dai loro soldi. Con uno staff di 25 dipendenti e un bilancio iniziale di 2 milioni di euro (che passeranno a 80 dipendenti e 25 milioni entro il 2005), l'agenzia si occuperà di favorire ricerca e sviluppo, identificare i bisogni in armamenti, proporre progetti multilaterali e rafforzare la frammentata industria continentale della difesa. Le tre più grandi aziende europee nel settore difesa (l'inglese Bae systems, la francese Thales e il gruppo franco-tedesco Eads) hanno appoggiato la nascita della struttura, ma hanno sollecitato un 'bilancio modesto' per coordinare le spese di ricerca tra gli Stati membri.  
   
   
DA BRUXELLES UNA RELAZIONE DI SINTESI DEI DIALOGUE WORKSHOP SULLE SCIENZE SOCIALI  
 
Bruxelles, 18 giugno 2004 - La Commissione europea ha pubblicato una relazione di sintesi su una serie di workshop organizzati per informare sulle recenti ricerche europee nel settore delle scienze sociali. I Dialogue Workshop erano stati lanciati nel 2000 per agevolare lo scambio di punti di vista e informazioni tra ricercatori del settore delle scienze sociali e letterarie e decisori politici, uomini d'affari, organizzazioni non governative e cittadini in senso lato. Il finanziamento all'iniziativa prosegue nel Sesto programma quadro (6Pq), nell'ambito della priorità tematica 'Cittadini e governance nella società basata sulla conoscenza'. Nella sua prefazione alla relazione, il direttore generale della Dg Ricerca della Commissione Achilleas Mitsos, ha definito i workshop 'un forum per lo sviluppo e la diffusione della conoscenza tra i vari progetti e nella comunità di ricercatori'. 'Si sono inoltre dimostrati estremamente efficaci nel promuovere comunicazione e comprensione tra le comunità di ricercatori e di decisori politici in Europa', ha scritto. La relazione è divisa in due sezioni ('Coesione sociale e politiche di welfare' e 'Cittadini, governance e soluzione dei conflitti'). Ogni sezione descrive sei workshop svolti tra il 2000 e il 2003, per ognuno dei quali sono indicati i differenti metodi di ricerca e le teorie, opinioni varie, esperienze e critiche trattate nel corso degli incontri. Al workshop sull'esclusione sociale, l'attivazione e il welfare, il vicedirettore generale della Dg Ricerca Hugh Richardson, aveva dichiarato a ricercatori e decisori politici: 'È indispensabile che i ricercatori tengano conto della necessità di trasformare le loro conclusioni in decisioni politiche. Gli accademici dovrebbero uscire dalle loro torri d'avorio. Per i decisori politici è vitale ascoltare quello che i ricercatori hanno da dire. È una cosa tutt'altro che facile, perché si tratta di persone che evolvono in contesti differenti. La ricerca è un'attività a lungo termine, mentre i politici spesso hanno bisogno di decisioni pratiche e a breve termine'. Al workshop sulla migrazione e l'integrazione sociale dei migranti, il direttore del centro studi sui rifugiati dell'università di Oxford, Stephen Castles, aveva esaminato i risultati di 16 progetti svolti nell'ambito del Quarto e del Quinto programma quadro. Castles aveva detto che, dopo avere proceduto all'analisi, poteva soprattutto concluderne che le scelte politiche nel campo della migrazione erano state un chiaro fallimento. Per citare due esempi del fallimento delle scelte, aveva indicato la Germania, la cui scelta politica risalente agli anni '50 era stata di non essere un paese aperto all'immigrazione, ma che ora presenta uno dei livelli più alti d'immigrazione e di diversità culturale di tutta l'Ue. Aveva anche citato la Francia, il cui modello non prevedeva la nascita di comunità etniche, ma in cui è ora diffusa la segregazione etnica e sociale ed esistono attive comunità mussulmane. Per quanto riguarda il futuro, Mitsos scrive: 'Dalla prima fase dei dialoghi, vogliamo imparare a migliorare ed espandere questa e altre forme di scambio tra i ricercatori di scienze sociali e letterarie e il mondo culturale, economico, sociale e istituzionale che studiano e che, al tempo stesso, li foggia'. Per ulteriori dettagli sui workshop: http://www.Cordis.lu/improving/socio-economic/mechanism.htm  Per ulteriori dettagli sulla priorità 'Cittadini' del 6Pq: http://www.Cordis.lu/citizens  
   
   
PUBLICATO IL TERZO INVITO TECNOLOGIE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE (TSI) A PRESENTARE PROPOSTE  
 
Bruxelles, 18 giugno 2004 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell'ambito della priorità tematica Tecnologie della società dell'informazione (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq). Si invita a presentare proposte riguardanti i seguenti obiettivi: - incoraggiare, promuovere e facilitare la partecipazione alle attività in materia di Tsi di organismi dei Nuovi Stati Membri (Nsm) e dei paesi candidati associati (Pca) (area 2.3.6.1 del programma di lavoro); - preparare la futura cooperazione internazionale in materia di Tsi (area 2.3.6.2 del programma di lavoro); - realizzare gli obiettivi dello Spazio europeo della ricerca in un determinato settore delle Tsi (area 2.3.6.3 del programma di lavoro). Il bilancio globale indicativo di quest'invito è di 28 milioni di euro. Per leggere l'invito in forma completa: http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=138    
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - TECNOLOGIE EMERGENTI E FUTURE  
 
Bruxelles, 18 giugno 2004 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per le tecnologie emergenti e future (iniziative proattive) nell'ambito della priorità tematica Tecnologie della società dell'informazione (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq). Settori oggetto dell'invito: elaborazione delle informazioni e comunicazioni quantistiche (2.3.4.2iv del programma di lavoro); informatica globale (2.3.4.2v del programma di lavoro); tecnologie emergenti nel campo della nanoelettronica (2.3.4.2 del programma di lavoro); sistemi d'informazione intelligenti di ispirazione biologica (2.3.4.2vii del programma di lavoro). Il bilancio globale indicativo di quest'invito è di 80 milioni di euro. Le parti interessate sono invitate a consultare il testo originale dell'invito per sapere quali sono gli strumenti di finanziamento prescritti per ciascuna area di ricerca. Per leggere l'invito in forma completa: http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=137  
   
   
CALENDARIO PER IL 2005 DELLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO E DEL CONSIGLIO GENERALE DELLA BCE E DELLE RELATIVE CONFERENZE STAMPA  
 
Francoforte, 18 giugno 2004 -  Il Consiglio direttivo ha stabilito che nel 2005 continuerà a riunirsi, di regola, il primo e il terzo giovedì di ogni mese. Come negli anni scorsi, il calendario delle riunioni è stato adeguato per tenere conto di alcune festività. Come annunciato l’8 novembre 2001, l’orientamento di politica monetaria della Bce sarà valutato, in linea di principio, soltanto nel corso della prima riunione di ogni mese. Di conseguenza, le decisioni sui tassi di interesse saranno normalmente adottate in tale occasione. Nella seconda riunione mensile il Consiglio esaminerà questioni collegate ad altri compiti e responsabilità della Bce e dell’Eurosistema. Naturalmente, qualora le circostanze lo richiedessero, esso avrà facoltà di modificare in qualsiasi momento i tassi d’interesse di riferimento della Bce, indipendentemente dal calendario predefinito. Inoltre, nella preparazione del calendario si è tenuto conto del fatto che i periodi di mantenimento delle riserve avranno inizio il giorno di regolamento dell’operazione di rifinanziamento principale (Orp) successiva alla riunione del Consiglio in cui è prevista la valutazione mensile dell’orientamento di politica monetaria. In linea con la pratica consolidata, due delle riunioni saranno tenute fuori sede; esse si svolgeranno rispettivamente il 4 maggio 2005 presso la Deutsche Bundesbank e il 6 ottobre 2005 presso la Banca di Grecia. Per quanto concerne il Consiglio generale, esso ha stabilito di continuare a riunirsi con cadenza trimestrale. Infine, le conferenze stampa avranno luogo come di consueto dopo la prima riunione mensile del Consiglio direttivo, salvo in agosto.
Riunioni del Consiglio direttivo della Bce nel 2005:  13 gennaio 2005 • 3 febbraio 2005 • 17 febbraio 2005 • 3 marzo 2005 • 17 marzo 2005 • 7 aprile 2005 • 21 aprile 2005 • 4 maggio 2005 (Berlino) • 19 maggio 2005 • 2 giugno 2005 • 16 giugno 2005 • 7 luglio 2005 • 21 luglio 2005 • 4 agosto 2005 • 1° settembre 2005 • 15 settembre 2005 • 6 ottobre 2005 (Atene) • 20 ottobre 2005 • 3 novembre 2005 • 17 novembre 2005 • 1° dicembre 2005 • 15 dicembre 2005 • 12 gennaio 2006.
Riunioni del Consiglio generale della Bce nel 2005: 17 marzo 2005 • 16 giugno 2005 • 15 settembre 2005 • 15 dicembre 2005.
Conferenze stampa nel 2005: 13 gennaio 2005 • 3 febbraio 2005 • 3 marzo 2005 • 7 aprile 2005 • 4 maggio 2005 (Berlino) • 2 giugno 2005 • 7 luglio 2005 • 1° settembre 2005 • 6 ottobre 2005 (Atene) • 3 novembre 2005 • 1° dicembre 2005 • 12 gennaio 2006
 
   
   
BCE: REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO GENERALE  
 
Francoforte 18 giugno 2004 - Il Consiglio generale della Banca centrale europea (Bce) ha adottato ieri una decisione recante modifiche al proprio regolamento interno (Bce/2004/12). La decisione, che sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, è consultabile sul sito Internet della Bce.  
   
   
CONTRATTO BANCARI: FIRMATO PROTOCOLLO SU SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Roma, 18 giugno 2004 - Abi e Falcri, Fiba-cisl, Fisac-cgil e Uil C.a. Hanno firmato il 16 giugno un protocollo sullo sviluppo sostenibile e compatibile del sistema bancario. L’intesa costituisce un’utile cornice per il rinnovo del contratto di categoria dei bancari, riafferma la validità dell’impianto di relazioni sindacali concertative basate sul protocollo del ’93 e da allora costantemente seguite con successo, contiene elementi sulla responsabilità sociale in un’accezione necessariamente volontaristica. Abi si è già dichiarata disponibile a proseguire il negoziato sulla parte economica del contratto. Abi respinge con fermezza le accuse di irresponsabilità mosse nel pomeriggio da Fabi, Federdirigenticredito e Sinfub, alle quali è stata sempre riconosciuta dignità negoziale. Non è Abi che, oggi, non si è presentata al tavolo con questi sindacati: sono loro che non hanno accettato uno slittamento della riunione programmata, fisiologico in una trattativa a più tavoli. Abi esprime rincrescimento per non aver potuto proseguire il negoziato con Fabi, Federdirigenticredito e Sinfub, il cui atteggiamento non è coerente con relazioni sindacali realmente responsabili.  
   
   
ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA: PROTOCOLLO SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE E COMPATIBILE DEL SISTEMA BANCARIO  
 
 Il 16 giugno 2004, in Roma l’Associazione Bancaria Italiana e la Federazione Autonoma Lavoratori del Credito e del Risparmio Italiani (Falcri) la Federazione Italiana Bancari e Assicurativi (Fiba-cisl) la Federazione Italiana Sindacale Lavoratori Assicurazioni e Credito (Fisac-cgil) la Uil Credito, Esattorie e Assicurazioni (Uil C.a.) premesso che:  il sistema di relazioni sindacali nel settore del credito si è sviluppato secondo le linee previste dal Protocollo sulla politica dei redditi del 23 luglio 1993, e dal Protocollo 22 dicembre 1998, con particolare riguardo al metodo concertativo ed agli assetti contrattuali. Tali assetti, confermati dal ccnl 11 luglio 1999, si articolano nel contratto collettivo nazionale di categoria – che ha durata quadriennale per la parte normativa e biennale per quella economica – e in un secondo livello di contrattazione (aziendale) riguardante materie e istituti diversi e non ripetitivi rispetto a quelli retributivi propri del contratto nazionale, secondo le modalità e gli ambiti di applicazione definiti dal contratto stesso che stabilisce anche tempistica – secondo il principio dell’autonomia dei cicli negoziali – e materie del secondo livello; • in coerenza con quanto sopra, con il Protocollo d’intesa del 4 giugno 1997 sul settore bancario, le Parti hanno condiviso principi, criteri e strumenti finalizzati ad una radicale ristrutturazione del sistema creditizio in una logica di efficienza e competitività internazionale; • in tale contesto si è condiviso, fra l’altro che “il governo dei costi e le maggiori flessibilità trovano il loro riconoscimento nella centralità delle risorse umane, nella loro motivazione e partecipazione, secondo principi di collaborazione, di responsabilità diffuse e di pari opportunità”; · in adempimento del predetto Protocollo sono stati stipulati l’accordo quadro 28 febbraio 1998 ed il contratto collettivo nazionale di lavoro 11 luglio 1999, attraverso i quali le Parti hanno contribuito al riposizionamento strategico ed al riequilibrio competitivo del sistema bancario italiano rispetto ai competitors europei ed, in particolare, alle ristrutturazioni e alle riorganizzazioni, ai processi di concentrazione nei gruppi bancari e di privatizzazione degli assetti proprietari, alle innovazioni dei processi produttivi, dei prodotti e dei canali distributivi, anche tramite il contenimento dei costi, l’introduzione di nuove flessibilità normative, la modernizzazione delle relazioni sindacali e l’individuazione di strumenti idonei per la gestione delle risorse umane da parte delle imprese ed il governo, in condizioni di equilibrio sociale, delle tensioni occupazionali, anche per mezzo del Fondo di solidarietà di settore; · le Parti, preliminarmente al rinnovo del predetto ccnl 11 luglio 1999, hanno ravvisato l’opportunità – anche alla luce dell’esperienza applicativa del ccnl stesso – di sviluppare una più ampia riflessione sulle tematiche connesse al miglior utilizzo delle risorse umane, nello spirito, già condiviso nell’accordo 4 aprile 2002, di orientare l’evoluzione delle imprese bancarie, in un contesto competitivo, verso uno sviluppo socialmente sostenibile e compatibile; · il nuovo ccnl, in coerenza e continuità con il percorso finora intrapreso dalle Parti, deve individuare, anticipando il cambiamento in un ambiente di crescente competitività, regole che assicurino sintesi efficaci fra obiettivi delle aziende ed attese dei lavoratori; · con il presente Protocollo le Parti stipulanti, pertanto, intendono condividere principi e valori che possano risultare di opportuno indirizzo nel miglioramento continuo della qualità dei rapporti fra le imprese creditizie ed il proprio personale, nel rafforzamento della reputazione complessiva del sistema; · il presente Protocollo costituisce una utile cornice ai fini del rinnovo del ccnl 11 luglio 1999, A) quanto sopra premesso, le Parti: 1. Valutano positivamente il contributo al risanamento offerto dal sistema di relazioni sindacali adottato nel settore dalla seconda metà degli anni ’90 sulla base dei principi di cui ai Protocolli citati in premessa e si impegnano, pertanto, anche nel mutato scenario, a preservarne l’impostazione concertativa e la funzione propulsiva, particolarmente rilevante anche nella prospettiva di uno sviluppo socialmente sostenibile e compatibile; 2. Ribadiscono la centralità del contratto nazionale e il comune impegno delle Parti firmatarie il presente Protocollo di operare, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, per garantire la puntuale applicazione ed attuazione della normativa contrattuale; 3. Riaffermano il ruolo centrale delle risorse umane e l’obiettivo comune della loro valorizzazione quale elemento indispensabile e strategico per lo sviluppo ed il successo dell’impresa; 4. Riconoscono che l’obiettivo di cui al punto precedente presuppone l’effettiva parità delle opportunità di sviluppo professionale, un’offerta formativa continua, la mobilità su diverse posizioni di lavoro, l’adeguatezza dei criteri di valutazione professionale, la qualità delle prestazioni, degli ambienti di lavoro, l'efficacia della prevenzione e degli interventi in materia di salute e sicurezza; 5. Si impegnano ad adoperarsi attivamente affinché – in un mercato globale - vengano rispettati, ovunque si esplichi l’attività imprenditoriale, i diritti umani fondamentali, i diritti del lavoro, e si contrasti ogni forma di discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità, opinioni politiche e sindacali; 6. Riconoscono che le imprese, nel perseguire i propri legittimi obiettivi economici, in un mercato globale basato sulla competitività e sulla concorrenza, devono mirare soprattutto all’eccellenza delle performance, in termini di qualità e convenienza dei prodotti e servizi offerti; 7. In tale contesto, ribadiscono che vi sono valori etici fondamentali cui devono ispirarsi tutti coloro che, ai diversi livelli, operano nelle imprese e che l’azione delle imprese stesse e dei lavoratori deve dunque mirare ad uno sviluppo sostenibile e compatibile, ciò che comporta anche la costante attenzione agli impatti sociali ed ambientali connessi all’esercizio della propria attività; 8. Riaffermano in tema di sistemi incentivanti – qualora adottati dalle imprese – e di valutazione del personale, che deve essere assicurata aziendalmente piena coerenza tra i principi declinati in materia, con particolare riguardo all’oggettività ed alla trasparenza dei sistemi stessi, e i comportamenti assunti ad ogni livello nelle imprese, al fine di rafforzare all’interno delle medesime il necessario clima di fiducia, coesione e stabilità; conseguentemente, la procedura contrattuale in tema di sistema incentivante – così integrando, ivi compreso quanto indicato ai punti 9 e 10, le attuali previsioni – dovrà svolgersi, tra le Parti aziendali, nella prospettiva di ricercare soluzioni condivise; 9. Ritengono opportuno che le aziende prevedano, nell’ambito dei sistemi incentivanti, anche obiettivi di qualità; 10. Convengono che le Parti nazionali firmatarie del presente Protocollo potranno chiedere un incontro – da tenere in sede Abi entro sette giorni dalla richiesta – per dirimere controversie rivenienti da lamentate violazioni della procedura contrattuale sul sistema incentivante; 11. Confermano che al personale impegnato nella rete in attività di vendita devono essere fornite informazioni e regole chiare ed esaurienti sui comportamenti da seguire nella relazione con la clientela, anche per quel che attiene alla valutazione, nel caso di vendita di prodotti finanziari, della “propensione al rischio” del cliente rispetto alle caratteristiche del prodotto. In particolare tali obiettivi si realizzano: · dedicando al medesimo personale una formazione specifica e specialistica nell’ambito della dotazione annuale prevista dal ccnl; · ponendo la massima attenzione nelle fasi di assegnazione degli obiettivi del sistema incentivante e di eventuale variazione degli stessi; · assicurando la piena applicazione delle garanzie di legge e di contratto a tutela, sia sul piano civile che penale, di coloro che abbiano operato nel rispetto delle istruzioni ricevute e con correttezza e buona fede. Dichiarazioni delle Parti 1. Le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, in considerazione di processi di ristrutturazione, di riorganizzazione o di acquisizione del controllo di aziende di credito meridionali, auspicano che, nell’ambito delle appropriate procedure in sede aziendale o di gruppo, si valuti con la massima attenzione la possibilità di un utilizzo mirato e selettivo, anche per aree geografiche, delle risorse del Fondo di solidarietà di settore destinate alla formazione. 2. L’abi, prendendo atto di quanto sopra, invita le Aziende a valutare con la massima attenzione l’istanza sindacale in tutti i casi in cui ciò sia compatibile con le esigenze organizzative e produttive rivenienti dai processi di cui sopra. B) Con riferimento alle aziende che volontariamente intendono adottare l'approccio alla Corporate Social Responsibility (Csr), le Parti considerano positivamente gli orientamenti assunti dall’Unione Europea in materia, a partire dal Consiglio di Lisbona del 2000, che ha affermato il nuovo obiettivo strategico per il nuovo decennio: diventare - quella europea - l’economia, basata sulla conoscenza, più competitiva e dinamica del mondo in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. In particolare le Parti assumono la definizione formulata nel Libro Verde della Commissione europea del luglio 2001, secondo la quale la responsabilità sociale d’impresa è “l’integrazione volontaria da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed ambientali nelle loro attività commerciali e nelle loro relazioni con le parti interessate (stakeholder)”. Ne consegue che “affermando la loro responsabilità sociale e assumendo di propria iniziativa impegni che vanno al di là delle esigenze regolamentari e convenzionali, cui devono comunque conformarsi, le imprese si sforzano di elevare le norme collegate allo sviluppo sociale, alla tutela dell’ambiente ed al rispetto dei diritti fondamentali, adottando un sistema di governo aperto, in grado di conciliare gli interessi delle varie parti interessate nell’ambito di un approccio globale della qualità e dello sviluppo sostenibile”. Pertanto, le Parti stipulanti il presente Protocollo si impegnano a favorire la diffusione, nell’ambito del sistema bancario, della cultura, dei principi e dei valori connessi alla responsabilità sociale d’impresa come sopra definita. A tal fine valuteranno con particolare attenzione le indicazioni del Multistakeholder Forum Europeo e le iniziative conseguenti della Commissione Europea, nonché i risultati del progetto sulla responsabilità sociale d’impresa in corso di esame tra Federazione Bancaria Europea, Federazione Casse di Risparmio Europee, Federazione Bcc Europee e Uni Europa Finanza. Al medesimo scopo le Parti stipulanti costituiranno un Osservatorio nazionale paritetico che avrà il compito di: · analizzare le buone pratiche e stimolarne e favorirne la diffusione nel sistema bancario italiano, anche con riguardo agli strumenti volontari come, ad esempio, il bilancio sociale o ambientale e i codici etici; · nonché di sviluppare l’analisi e la ricerca di convergenze su tematiche che possono contribuire positivamente a promuovere il “valore” dell’impresa e ad ottimizzare il clima aziendale, quali: relazioni sindacali ai vari livelli; assetti del sistema creditizio meridionale e rapporti banche-imprese; salute e sicurezza sul lavoro; formazione continua, alla luce della dichiarazione congiunta Uni-europa Finanza e Fbe del 28 dicembre 2002 in materia di life long learning; sviluppo delle competenze e crescita professionale; pari opportunità professionali; comunicazione interna alle aziende; work life balance; salvaguardia dell’ambiente per gli impatti diretti (consumi di energia, carta, emissioni inquinanti, riciclo, etc.); iniziative a favore di disabili; iniziative a favore del volontariato ed iniziative di solidarietà in genere; azioni positive contro molestie sessuali e comportamenti vessatori, fisici o psicologici; gestione del patrimonio intellettuale delle aziende. Sui temi di cui sopra, le Parti convengono, altresì, di indire una Conferenza periodica congiunta che abbia ad oggetto uno o più dei temi di cui sopra, e di promuovere, sui medesimi, la partecipazione attiva a qualificati organismi, pubblici o privati, sia a livello nazionale che internazionale.  
   
   
RACCOLTI 67,5 MILIONI DI EURO PER CENTRO FACTORING. PRESTITO SINDACATO ORGANIZZATO DA BANCA PROFILO  
 
Milano, 18 giugno 2004 – Un prestito sindacato a 18 mesi meno un giorno sul mercato domestico per 67,5 milioni di Euro, questi gli estremi del finanziamento a favore di Centro Factoring organizzato da Banca Profilo, Capofila dell’operazione. Il finanziamento, che contribuisce a sostenere la costante crescita che Centro Factoring sta registrando, sia in termini di volumi che di redditività, rappresenta il prestito sindacato di importo più rilevante fatto a favore della società. L’operazione ha riscontrato presso il sistema bancario un successo superiore alle aspettative, sancito da adesioni per un ammontare superiore a quello di 50 milioni previsto inizialmente. Con Banca Profilo hanno partecipato all’operazione anche Banca Nazionale del Lavoro, Banca Popolare Commercio e Industria, Banco Popolare di Verona e Novara, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di Risparmio di Fermo, Natexis Banques Populaires. Con il prestito sindacato a favore di Centro Factoring, Banca Profilo conferma la propria vivacità operativa nell’ambito dei servizi a sostegno dello sviluppo d’impresa per le esigenze finanziarie sia di tipo ordinario che straordinario.  
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO CHIUSA CON PIENO SUCCESSO L'OPERAZIONE DI AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE. IL PATRIMONIO SUPERA 1.022 MILIONI DI EURO  
 
Sondrio, 18 giugno 2004 - L'aumento del capitale sociale in forma mista della Banca Popolare di Sondrio, avviato il 26 aprile scorso, si è ieri definitivamente chiuso con pieno successo, dopo l'integrale sottoscrizione dei pochi diritti inoptati. La parte a pagamento dell'operazione è stata effettuata nel modo seguente: offerta in opzione ai soci di due nuove azioni del valore nominale di € 3, godimento 1° gennaio 2004, ogni cinque azioni possedute prima dell'emissione gratuita, al prezzo di € 4, di cui € 3 da versare a «capitale» ed € 1 a «sovrapprezzi di emissione»; la sottoscrizione è stata effettuata integralmente, considerato che i n. 51.340 diritti non esercitati, corrispondenti a n. 20.536 nuove azioni, sono stati acquistati il primo giorno di offerta presso il mercato Expandi e intieramente esercitati entro il previsto termine del 16 corrente mese. Pertanto, sono state emesse n. 55.026.426 azioni con un introito complessivo di € 220.105.704, di cui € 165.079.278 imputati a «capitale» ed € 55.026.426 destinati a «sovrapprezzi di emissione». L'incasso netto riveniente dalla cessione dei predetti diritti non esercitati, pari a € 99.342,90, è stato appostato a riserve statutarie. Si precisa che l'operazione non prevedeva un consorzio di garanzia e che nessun socio aveva assunto impegni di sottoscrizione. In relazione a quanto sopra, il capitale sociale della Banca Popolare di Sondrio ammonta attualmente a € 660.317.109, intieramente versato e suddiviso in n. 220.105.703 azioni del valore nominale di € 3 cadauna, mentre le riserve sovrapprezzi di emissione e statutarie cifrano ora rispettivamente € 108.373.020 ed € 129.952.724. A operazione conclusa, il patrimonio, costituito dal capitale sociale, dal fondo rischi bancari generali e dalle riserve, ammonta a € 1.022.391.991. Il chiaro apprezzamento riservato all'operazione, oltre che dai soci, dal mercato, si è pure manifestato in oltre 4.000 richieste di adesione alla compagine sociale, per le quali, adempiute le formalità statutarie, la base sociale supererà le 123.000 unità. Le nuove risorse finanziarie metteranno a disposizione della banca i mezzi necessari per proseguire con equilibrio nello sviluppo dimensionale e operativo, secondo gli indirizzi da tempo delineati. Fra i punti qualificanti del progetto di crescita vi sono: l'espansione territoriale, che intende intensificare il presidio della banca nella regione Lombardia, nelle province immediatamente limitrofe e nella città di Roma; attualmente l'istituto dispone di 193 dipendenze, mentre un buon numero di altre filiali verrà istituito entro il corrente anno; il sostegno alle economie delle aree presidiate, con particolare riguardo alle famiglie e alle piccole e medie imprese, svolgendo appieno il ruolo di banca popolare cooperativa; - l'ampliamento e l'aggiornamento dell'offerta commerciale, pure in riferimento ai mercati internazionali, nei quali la banca intende accrescere l'inserimento, e all'ulteriore sviluppo delle relazioni, già consistenti, con controparti istituzionali; - il rafforzamento del legame con le società partecipate, con le quali la banca intermedia prodotti e servizi finanziari, creditizi, assicurativi e nell'ambito del sistema dei pagamenti.  
   
   
MERLONI ELETTRODOMESTICI: CHIUDE UN’OPERAZIONE DI COLLOCAMENTO NEGLI USA  
 
Fabriano, 18 giugno 2004 – Merloni Elettrodomestici ha oggi concluso un’operazione di private placement sul mercato americano per un ammontare di circa 300 milioni di dollari, il doppio di quanto previsto, con l’obiettivo di allungare la scadenza del debito. L’operazione, che ha anche la finalità di diversificare le fonti di finanziamento, è stata sottoscritta da un gruppo di investitori istituzionali nordamericani e prevede scadenze tra 5 e 10 anni.  
   
   
OPERA (BULGARI) - BEAR STEARNS MERCHANT BANKING : ACCORDO PER INVESTIRE INSIEME IN ITALIA FINO A 200 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 18 giugno 2004 - Opera, società d'investimento specializzata nei settori dell'Italian Lifestyle partecipata dal gruppo Bulgari, ha siglato un accordo strategico in esclusiva con Bear Stearns Merchant Banking (Bsmb), uno dei principali operatori di Private Equity degli Stati Uniti. In base all'accordo, Bsmb destinerà fino a 200 milioni di euro a investimenti da effettuare, insieme ad Opera, in aziende italiane che fatturino oltre 100 milioni di euro e che operino in settori legati all'Italian Lifestyle. L'accordo consentirà a Opera e Ber Stearns Merchant Banking di cogliere insieme opportunità che richiedono un ingente impegno di capitali in tutti quei settori che rientrano nel raggio d'azione di Opera e Bsmb, e in cui le due società vantano competenze complementari sia dal punto di vista industriale che geografico. Insieme, Opera e Bsmb saranno in grado di valorizzare le aziende in cui investiranno, mettendo a loro disposizione un'ineguagliabile rete di relazioni, capitali e conoscenza dei prodotti e del settore. "Siamo molto orgogliosi dell'accordo siglato con John Howard, uno dei grandi pionieri americani del Private Equity, e con la Bear Stearns Merchant Banking", ha dichiarato Renato Preti, managing partner di Opera. "Si tratta infatti della conferma - ha proseguito - che la nostra idea strategica è corretta : in Italia ci sono molte aziende che vantano prodotti eccellenti e marchi riconosciuti, ma che hanno necessità di massa critica, capitali, management e una rete di relazioni che consenta loro di crescere in tempi brevi e di espandersi a livello internazionale. Opera potrà aiutare le aziende italiane a raggiungere questi obiettivi anche grazie alla sua collaborazione con Bulgari e quella con Bear Stearns Merchant Banking negli Stati Uniti, principale mercato estero di sbocco per i prodotti dell'Italian Lifestyle". "Questa importante collaborazione internazionale rappresenta un'opportunità unica che consente a Bsmb di investire in un'area geografica ricca di opportunità per la creazione di valore", ha dichiarato John Howard, amministratore delegato di Bear Stearns Merchant Banking. "Siamo molto colpiti - ha aggiunto - dalla qualità e dalle opportunità di investimenti che Opera riesce a generare e crediamo che insieme saremo in grado di ottenere eccellenti ritorni sui capitali investiti". "In qualità di co-promotore di Opera", ha sottolineato l'amministratore delegato del Gruppo Bulgari, Francesco Trapani, "sono molto soddisfatto di questa alleanza, in quanto è la prova che l'idea su cui abbiamo puntato fin dall'inizio, e cioè quella di investire nell'Italian Lifestyle, si è rivelata vincente, come confermano il grande interesse e il forte impegno dimostrato da uno dei leader del Private Equity qual è Bear Stearns Merchant Banking. Inoltre, questo accordo conferma la forte leadership di Opera sia dal punto di vista del management sia da quello degli investimenti, e sono convinto che insieme a Bear Stearns Merchant Banking la società potrà realizzare in futuro importanti investimenti di successo nel settore dell'Italian Lifestyle". Opera è stata assistita in questa operazione dalla banca d'affari Sonenshine Pastor e dallo studio legale Gibson, Dunn & Cruchter Llp, mentre lo studio Kirkland & Ellis Llp ha agito in qualità di consulente legale di Bear Stearns Merchant Banking  
   
   
IL GRUPPO LUXOTTICA E IL GRUPPO BULGARI RINNOVANO L’ACCORDO DI LICENZA  
 
Milano, 18 giugno 2004 - Luxottica Group S.p.a. , leader mondiale nel settore degli occhiali, e Bulgari S.p.a., uno dei maggiori gruppi che operano nel mercato del lusso, hanno annunciato ieri di aver rinnovato l’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione a livello mondiale di occhiali da sole e da vista. Tale accordo di licenza, che prevede condizioni contrattuali sostanzialmente invariate rispetto al contratto attualmente in essere e in scadenza nel dicembre 2006, scadrà nel dicembre 2010. Leonardo Del Vecchio, Presidente di Luxottica Group, ha commentato: “Bulgari è uno dei più importanti marchi del lusso nel mondo, per il quale intravediamo opportunità di continua crescita. Siamo pertanto soddisfatti di aver rinnovato anticipatamente l’accordo con questo prestigioso partner. Ciò conferma la nostra riconosciuta leadership nel design, nella qualità dei prodotti e nel nostro network distributivo globale che ci rende il partner ideale per i più importanti marchi del lusso.” Francesco Trapani, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari ha commentato: “E' con grande soddisfazione che Bulgari rinnova l'accordo con Luxottica Group, sicuramente una delle società più importanti nel settore della produzione e distribuzione di occhiali. Il successo di questa collaborazione che dura da sei anni, testimonia, infatti, la perfetta combinazione dell'expertise e degli alti standard qualitativi di Luxottica Group con il prestigio e lo stile inconfondibile di Bulgari nella creazione di prodotti fortemente innovativi."  
   
   
ASSOPREVIDENZA: COMPLETATI GLI ASSETTI DEGLI ENTI PREVIDENZIALI SERGIO CORBELLO ENTRA A FAR PARTE DEL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’INPDAP  
 
Torino,18 giugno 2004 - Ruolo di primo piano per Sergio Corbello che mantiene la presidenza dell’Aeip (Associazione Europea delle Istituzioni Paritetiche) e di Assoprevidenza (Associazione Italiana per la Previdenza Complementare) Nei giorni scorsi sono stati firmati i decreti del Presidente del Consiglio sulla ricostituzione dei consigli di amministrazione dei maggiori enti previdenziali. Tra i nomi di maggior spicco, Sergio Corbello, chiamato a fare parte del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Inpdap. Completano il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Inpdap: Gaetano Colucci, Gennaro Famiglietti, Luca Rodolfo Paolini, Ruggiero Ferrara e Simone Gargano. Sergio Corbello, esperto di previdenza complementare, mantiene le cariche di presidente dell’Aeip (Associazione Europea delle Istituzioni Paritetiche) organismo nato nel 1997 e accreditato presso il Governo e il Parlamento Europeo quale interlocutore istituzionale per le problematiche previdenziali, complementari ed assistenziali e di Assoprevidenza, centro tecnico nazionale di previdenza e assistenza complementare. Astigiano, classe 1951, Sergio Corbello dopo aver conseguito la Maturità classica si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Torino. Dirigente di Sanpaolo Imi S.p.a., ha la responsabilità strategica del comparto previdenziale e assistenziale, con riguardo ai profili interni del Gruppo. Ricopre inoltre vari incarichi di Presidente e di Consigliere di Amministrazione negli enti di previdenza complementare e di assistenza del Gruppo medesimo, essendo stato in passato Direttore di molti di essi. Tra i vari enti, è, in particolare, Presidente della Cassa di Assistenza del Gruppo – una delle più importanti Casse di assistenza sanitaria italiane a gestione non assicurativa con circa 60 mila utenti – e del Fondo di Previdenza Complementare per il Personale del Banco di Napoli, avente un patrimonio prossimo ai 1.000 milioni di euro. Ha inoltre ricoperto diversi incarichi nel comparto culturale: è attualmente direttore generale della Fondazione “Magna Charta”.  
   
   
REALE MUTUA LANCIA SUL MERCATO IL SUO NUOVO PRODOTTO “VITA” REALINDEX 2004-CENTOSEDICIPIU’  
 
Torino, 18 giugno 2004 - Reale Mutua presenta la nuova polizza index linked a versamento unico Realindex 2004 Centosedicipiù, sottoscrivibile dal 21 giugno 2004 e solo fino al 31 luglio 2004. Realindex 2004 Centosedicipiù è riservata a quegli investitori che sono prudenti nelle scelte ma che, nel contempo, vogliono sfruttare le potenzialità e gli apprezzamenti dei mercati finanziari. Infatti, oltre ad offrire, alla scadenza del contratto, il 100% del capitale inizialmente investito e un rendimento minimo del 16%, lega le proprie prestazioni all’andamento di un paniere equipesato, composto da 3 importanti indici dei mercati azionari: Swiss Market Index – l’indice azionario rappresentativo delle società a maggiore capitalizzazione del mercato borsistico svizzero; Standard&poor’s Asx 200 – l’indice dei principali 200 titoli azionari quotati sulla Borsa australiana; Nikkei 225 – l’indice delle 225 società giapponesi a maggiore capitalizzazione quotate sulla Borsa di Tokyo. Al termine dei 6 anni di durata verrà riconosciuto il maggiore tra il rendimento minimo del 16% e il 70% della performance finale del paniere rispetto a quella iniziale. Tale performance finale è data dalla media aritmetica delle rilevazioni annuali del paniere, prendendo però in considerazione soltanto quelle maggiori di tutte le precedenti. Le prestazioni di Realindex 2004 Centosedicipiù sono collegate all’obbligazione 2004 – 2010 emessa da Caisse Central du Credit Immobilier de France, una delle banche leader nel settore del finanziamento al mercato immobiliare francese con rating Moody’s A1 e Standard&poor’s A+. Realindex 2004 Centosedicipiù offre, inoltre, tutti i vantaggi tipici di una polizza vita: è impignorabile e insequestrabile, non rientra nell’asse ereditario e corrisponde ai beneficiari un capitale in caso di morte.  
   
   
BENI STABILI GESTIONI S.P.A. – SGR: ADOTTATO IL CODICE DI COMPORTAMENTO  
 
Roma, 17 giugno 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Beni Stabili Gestioni S.p.a. – Sgr ha adottato con propria delibera in data 21 maggio 2004 il Codice di comportamento che disciplina i flussi informativi relativi agli investimenti nelle quote dei fondi quotati gestiti delle “Persone Rilevanti” nonché l’informativa che deve essere data al mercato relativamente a tali operazioni. Con l’adozione di detto Codice la società si obbliga a rendere periodicamente note al mercato le operazioni compiute dalle Persone Rilevanti. La trasmissione al mercato delle comunicazioni relative a tutte le Operazioni Rilevanti comunicate alla società dalle Persone Rilevanti e compiute nel Periodo di Rilevanza (termine di ogni trimestre solare di riferimento) è effettuata a cura del Soggetto Responsabile per il controllo del rispetto delle previsioni del presente Codice e deve in ogni caso avvenire: entro il decimo giorno di borsa aperta successivo al termine di ciascun Periodo di Rilevanza per tutte le Operazioni Rilevanti, compiute nel Periodo di Rilevanza, le quali superino, anche cumulativamente, il valore di € 25.000 (Soglia di Rilevanza Continua); senza indugio, e comunque entro il terzo giorno di borsa aperta successivo al compimento dell’operazione, le Operazioni rilevanti, compiute nel Periodo di rilevanza, le quali superino, anche cumulativamente, il valore di € 100.000 (Soglia di Rilevanza Episodica). Il Codice disciplina il divieto per le Persone Rilevanti di compiere Operazioni Rilevanti sulle quote dei fondi, qualunque ne sia il controvalore, nei 5 giorni precedenti: la data di convocazione del consiglio di amministrazione della Sgr chiamato ad approvare i rendiconti di gestione del Fondo o le relazioni semestrali;.Ø la data di convocazione del consiglio di amministrazione della Sgr chiamato ad approvare le operazioni finanziarie aventi carattere di particolare significatività per la gestione del fondo, sottoposte alla sua attenzione dai soggetti gestori del fondo da alcuno dei componenti, esecutivi e non, del Consiglio di Amministrazione. Riservando al Consiglio di Amministrazione della Sgr, in presenza di condizioni o prospettive economiche, finanziarie e patrimoniali della Sgr, che lo rendano opportuno, di deliberare ulteriori periodi di inibizione rispetto a quelli previsti dal Codice, o stabilire diverse limitazioni di controvalore massimo e minimo alle operazioni ammesse. Il Codice adottato prevede inoltre che il Consiglio di amministrazione della Sgr o delle società sue controllanti, previa richiesta motivata da parte della Persona Rilevante interessata, può concedere deroghe speciali alle previsioni sull’inibizione delle Operazioni Rilevanti. La data di entrata in vigore del presente Codice è stabilita al 30 giugno 2004.  
   
   
ISAGRO RAFFORZA LA SUA PRESENZA NELLE AMERICHE... COSTITUITA ISAGRO BRASIL INAUGURATA SUCCURSALE A CUBA  
 
Milano, 18 giugno 2004 - La società Isagro Spa ha reso noto di avere costituito la società Isagro Brasil (con sede a San Paolo) e di avere inaugurato una propria succursale a Cuba con sede a L'avana). Le due nuove realtà, che si affiancano alla Isagro Usa costituita nel novembre dello scorso anno con sede operativa nel North Carolina, consentiranno, fin dal breve termine, l'ottimizzazione a livello locale della strategia commerciale e di sviluppo di Isagro e, nel medio termine, la protezione del know-how intellettuale attraverso la detenzione diretta nei due Paesi delle registrazioni dei prodotti di proprietà di Isagro. La costituzione di società controllate nei Paesi del Sud America segue il successo ivi conseguito dal fungicida di proprietà Tetraconazolo - contro la malattia "Ruggine Asiatica" della soia, manifestantesi in prevalenza nel secondo semestre - che comporterà un forte sviluppo della redditività operativa nell'esercizio 2004, come comunicato al mercato lo scorso 15 marzo. La società ha poi reso noto che, nell'ottica di una maggior focalizzazione sul core busines sia in termini di gestione della crescita delle vendite di Tetraconazolo che in termini d ultimazione del processo di sviluppo dei nuovi agrofarmaci (che saranno lanciati sul mercato a partire dal 2005) - , è stato sottoscritto un accordo per la cessione della linea dei prodotti "Home & Garden", nota come "Linea Verdevivo" (acquistata nel 2001 nel contesto dell'acquisizione del ramo di azienda Agrofarmaci della Caffaro S.p.a.) al Gruppo Kollant, con effetto 1° settembre 2004. La cessione del suddetto ramo di azienda, che ha fatturato nel 2003 circa 1,6 milioni di Euro, permetterà di generare risorse, tra capitale disinvestito e plusvalenza, vicine ai 2 milioni di Euro.  
   
   
APERTE LE ISCRIZIONI PER IL II° MASTER DI ETHICS MANAGEMENT PROMOSSO DA ASSOETICA CRESCE ANCHE IN ITALIA LA FIGURA PROFESSIONALE DELL'ETHICS OFFICER  
 
Milano, 18 giugno 2004 – Negli Stati Uniti sono già oltre 1.500, rappresentano le più grandi aziende del Paese e formano un’importante associazione di categoria: sono gli Ethics Officer, manager che hanno come propria mission la promozione e l’attuazione di processi etici nel business. Una figura che si sta affermando anche in Italia e destinata a crescere enormemente, in risposta a un mercato che pretende sempre più attenzione per il rispetto degli stakeholder, correttezza ed equità. Ma come si gestisce l’etica? Quali qualità e competenze sono necessarie? Quali gli strumenti a disposizione? Quali le figure coinvolte e le modalità di azione? A queste domande risponde il Master in Business Ethic di Assoetica ( www.Assoetica.it ), giunto alla seconda edizione dopo il tutto esaurito della prima. Il corso inizierà giovedì 28 ottobre 2004 e si articola in 200 ore su 30 giornate: giovedì e venerdì full time, sabato mezza giornata (l'ultimo weekend di ogni mese). Non si tratta di un corso tradizionale, ma di un progetto di acquisizione di competenze con l’obiettivo di consolidare nel partecipante la consapevolezza e la sensibilità etica nel mondo del lavoro e di fornirgli gli strumenti per gestire l’impegno aziendale. Un impegno non solo in termini di Customer Social Responsibility ma inserito nella più ampia logica strategica della Business Ethics. Oltre alla particolare struttura, l’unicità del progetto Assoetica è data dalla faculty, formata da personaggi d'eccellenza internazionale. Tra i docenti: Zygmunt Bauman, Archie B.carroll, Padre Carlo Casalone, Paolo Fabbri, François Jullien, Serge Latouche, Achille Lodovisi, Giancarlo Lunati, Maurizio Pallante, Carlo Pelanda, Salvatore Veca, Ajume Wingo… L'“ethics Officer” dovrà sapersi assumere delle responsabilità e gestire situazioni anche difficili, di mediazione e di denuncia di comportamenti scorretti, ben consapevole che sarà chiamato a prendere decisioni forzatamente subottimali, spesso in situazioni di ambiguità morale. Un ruolo per il quale occorre maturità e buonsenso, sicurezza ed energia e soprattutto l'integrità di chi crede in un impegno etico. Finalità di Assoetica è accogliere le richieste di candidati che abbiano una visione precisa e convinta di quanto verrà loro offerto nel corso dell'anno, che deve essere in linea con gli obiettivi di crescita personali e professionali.  
   
   
RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA ...  
 
Milano, 18 giugno 2004 - Il seminario Galgano sul tema: " Responsabilità sociale d'impresa: dai principi al programma operativo", organizzato nel pomeriggio di mercoledì 30 giugno a Milano, presenterà anche l'esperienza di Banca Agrileasing, società di leasing del Credito Cooperativo, controllata da Iccrea Holding. L'obiettivo è quello di illustrare ai responsabili delle aziende sia i principi e gli strumenti della Responsabilità Sociale d'Impresa (Rsi), sia le modalità operative per introdurre tale approccio. Il modello messo a punto dalla Galgano parte da tre obiettivi: qualità ambientale, equità sociale, benessere diffuso, integrando i valori della Responsabilità Sociale all'interno del processo manageriale dell'azienda. Il tema della Responsabilità Sociale d'Impresa è stato recentemente oggetto di una crescente attenzione da parte sia del settore pubblico, sia del settore privato, anche a seguito di alcuni episodi che hanno coinvolto primarie organizzazioni aziendali. Il modello Rsi consente infatti di mettere a punto un vero e proprio piano di business che tenga come punto di riferimento l'insieme degli interessi di tutti gli stakeholder, con obiettivi di business a breve e a lungo termine. Questi ultimi, in particolare, devono necessariamente tenere in considerazione la responsabilità che l'organizzazione ha nei confronti della società. Attraverso la presentazione di alcuni esempi e del caso aziendale di Banca Agrileasing, presentati dal partner Galgano Stefano Sestili, i partecipanti potranno verificare la realizzabilità e l'efficacia dell'approccio.  
   
   
ENEL IN DIRITTURA D’ARRIVO PER L’ACQUISIZIONE DI DUE SOCIETA’ DI DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA IN ROMANIA ENEL HA OFFERTO 112 MILIONI PER IL 51% DI ELECTRICA BANAT ED ELECTRICA DOBROGEA  
 
Bucarest, 18 giugno 2004 – Enel e Opspi, l’ente rumeno per le privatizzazioni che fa capo al ministero dell’Economia e del Commercio, hanno firmato un protocollo d’intesa a conclusione dei negoziati per l’acquisizione da parte di Enel del 51% di due società di distribuzione dell’energia elettrica: Electrica Banat ed Electrica Dobrogea. Enel ha offerto 112 milioni di euro per l’acquisizione del 51% delle due società. Tale corrispettivo si riferisce sia al trasferimento delle azioni che ad un contestuale aumento di capitale. L’accordo, che arriva dopo alcuni mesi di trattativa, sarà sottoposto alle approvazioni finali degli organi competenti. La firma del contratto è prevista per la fine di giugno. Enel, dopo la firma di tale contratto, affiancherà il management delle due società e prenderà il pieno controllo della gestione al closing dell’operazione che è atteso entro la fine dell’anno. Le due società di distribuzione opereranno secondo il nuovo regime regolatorio che sarà implementato dalla Autorità di settore rumena (Anre) a partire dal primo gennaio 2005. Banat e Dobrogea servono circa 1,4 milioni di clienti e rappresentano circa il 20% del mercato della distribuzione e vendita di elettricità in Romania. Banat opera nella parte occidentale del Paese e Dobrogea in quella orientale. Enel è una delle maggiori società di produzione, trasporto, distribuzione e vendita dell’elettricità nel mondo. E’ il principale operatore in Italia con oltre 40.000 megawatt di capacità produttiva installata e circa 30 milioni di clienti nell’elettricità. E’ anche il numero due nella distribuzione e vendita di gas in Italia con circa 2 milioni di clienti. All’estero, Enel è presente in Spagna con la controllata Viesgo che dispone di 2.400 megawatt di potenza, mentre in Bulgaria ha la maggioranza di Maritza East Iii, che possiede una centrale da 900 megawatt. Enel ha inoltre una significativa presenza nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Nord America e nell’America Latina.  
   
   
GE ENERGY: ENEL, ACQUISTERÀ 71 TURBINE EOLICHE GE CON L’OBIETTIVO DI SVILUPPARE L’IMPIEGO DI ENERGIA EOLICA NELLA PENISOLA  
 
Firenze 18 Giugno 2004– Enel Spa, la più importante società elettrica italiana, ha stretto un accordo con Ge Energy per l'acquisto di 71 turbine eoliche Ge da 1,5 megawatt entro il biennio 2004-2005. Anche se Ge è attiva nel settore eolico da oltre 80 anni, questo accordo segna il suo ingresso sul mercato italiano. L'accordo, che consentirà di fornire una capacità totale di oltre 100 megawatt di energia eolica, comprende la fornitura di: 38 generatori eolici che saranno destinati nel 2004 al progetto Littigheddu, in Sardegna, per farlo diventare una delle più grosse installazioni di questo tipo in Italia; 5 generatori eolici per ripotenziare il progetto Collarmele in Abruzzo, nel 2005, che sostituiranno le vecchie turbine eoliche di più piccole dimensioni, con i nuovi modelli Ge, più grossi ed efficienti; altri 28 generatori che saranno destinati a progetti futuri. "Siamo lieti di collaborare con Enel, una delle maggiori utility internazionali e leader nell'energia rinnovabile, per promuovere la produzione di energia eolica in Italia", ha dichiarato Steve Zwolinski, Ceo Wind Operation di Ge Energy. "L'attuale sistema di supporto di Ge assicura ulteriori vantaggi ai nostri clienti italiani" Il governo italiano sta supportando lo sviluppo di energia rinnovabile come parte dell'impegno nazionale sia nei confronti del protocollo di Kyoto, che verso l'obiettivo europeo di produrre entro il 2010 il 22% dell'elettricità da fonti rinnovabili: buona parte di questa energia dovrebbe essere ricavata dal vento. Secondo un recente studio pubblicato dall'Istituto tedesco per l'energia eolica, l'Italia sarà uno dei cinque più importanti mercati futuri per lo sviluppo dell'energia eolica; alla fine del 2003 erano installati nel nostro Paese generatori per 922 megawatt, con un obiettivo di oltre 2.400 megawatt entro la fine del 2008. Le turbine eoliche Ge da 1,5 megawatt sono tra le apparecchiature più diffuse e affidabili della loro classe, con oltre 2.300 installazioni in tutto il mondo. In Italia Ge Energy dispone di una solida rete di assistenza in grado di fornire il supporto necessario a tutti i progetti che adottano turbine Ge; questa organizzazione supporta le diverse Business Unit di Ge Energy nel Paese, compreso Oil & Gas che ha la propria sede globale a Firenze. Ge opera attualmente in Italia attraverso 37 società con 6.700 dipendenti ed è attiva in numerosi settori nazionali strategici come l’energia, gli apparati medicali, i trasporti e i servizi finanziari. Il centro di formazione clienti Ge di Firenze è il più grande tra quelli posseduti da Ge in Europa. L'attività svolta in Europa da Ge nel settore eolico sarà sostenuta inoltre dal Ge Global Research Center-europe, che aprirà questa estate a Monaco di Baviera. Uno degli obiettivi fondamentali del nuovo centro sarà quella di aumentare ancora di più i livelli di affidabilità e prestazioni dei generatori eolici.  
   
   
ANIA- CONTRO LE STRAGI DEL SABATO SERA SCATTA L’OPERAZIONE "RIENTRO SICURO": ACCORDO TRA IL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA E FONDAZIONE ANIA PER LA SICUREZZA STRADALE  
 
Roma, 16 giugno 2004 - Siglato il 16 giugno a Roma dal Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Prefetto Pasquale Piscitelli e il Presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale Fabio Cerchiai un protocollo d’intesa volto ad attuare congiuntamente sinergie per prevenire gli incidenti stradali. L’accordo prevede la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione ed educazione per il rispetto delle regole della circolazione stradale che fanno parte dell’operazione denominata "rientro sicuro", rivolta in particolar modo ai giovani che escono dalle discoteche. In Italia, infatti, nel 2002, sulle strade sono morte 6736 persone. Il 45% del totale delle vittime sono giovani di età compresa tra i 15 ed i 39 anni. Se nel 2003 le rilevazioni della Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri indicano una confortante inversione di tendenza, -501 morti e - 21078 feriti, il dato complessivo conferma la dimensione del fenomeno infortunistico che non consente alcun calo di attenzione. Quindi un’emergenza sociale che impone misure drastiche di repressione ma soprattutto di prevenzione e diffusione della cultura civica. Educare e sensibilizzare, ma non solo. E’ necessario studiare le cause e le tipologie degli incidenti: a questo proposito la Polizia di Stato e la Fondazione Ania metteranno in comune dati statistici e rilevazioni. La Fondazione collaborerà, infine, alla nuova edizione del progetto Icaro, giunto al suo quinto anno di vita, per sensibilizzare i giovani e i giovanissimi al rispetto del codice della strada. Il protocollo è frutto della già avviata cooperazione tra la Polizia Stradale e l’Ania e rappresenta un importante passo per l’adozione dell’impegno che tutti i paesi dell’Unione Europea si sono posti per ridurre, entro il 2010, del 50% le vittime della strada. Dichiara Pasquale Piscitelli Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato: "Considero l’accordo con la Fondazione per la Sicurezza Stradale dell’Ania un’ulteriore forma di partenariato tra pubblico e privato e, per quel che riguarda la sicurezza stradale, una tappa fondamentale affinché il patrimonio di informazioni possedute da ciascuno possa confluire in una piattaforma condivisa. Banca dati sulla quale impiantare un sistema di monitoraggio del fenomeno infortunistico per affinare le capacità di analisi e per calibrare sempre più efficacemente le strategie d’intervento". Dichiara Fabio Cerchiai Presidente Ania: "Troppo spesso i giovani sono vittime di incidenti stradali. Questo avviene per inesperienza, ma anche a volte per una scarsa conoscenza delle regole del codice della strada. Le compagnie di assicurazione hanno istituito la Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale allo scopo di sviluppare iniziative nel settore volto alla sensibilizzazione degli utenti verso una più corretta e sicura educazione alla guida soprattutto tra i giovani. Con la firma del Protocollo, assume ancora maggiore concretezza la già proficua collaborazione esistente con la Polizia Stradale nei settori istituzionali dell’attività infortunistica, delle frodi assicurative e del furto e riciclaggio di autoveicoli e prende incisivo avvio una sistematica ed organica campagna di prevenzione".  
   
   
NUMBER 1 LOGISTICS GROUP PROTAGONISTA DI UN’INIZIATIVA CONCRETA, ALLA RICERCA DI EFFICIENZE TRA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE: IL PROGETTO SYNCRO  
 
Milano, 18 giugno 2004 - Consegnare piccole quantità di prodotto di aziende diverse, partendo tutti i giorni da punti fissi per arrivare negli stessi luoghi del giorno precedente, sembra essere una prassi consolidata per gli operatori logistici che lavorano con più aziende nel medesimo canale distributivo/merceologico. Queste modalità, tuttavia, possono generare sprechi legati al moltiplicarsi dei “costi fissi” di consegna (ad esempio l’instaurazione degli automezzi, i tempi di sosta al carico e allo scarico, i tempi di attesa), ai tempi di attesa sulle strade (ad esempio traffico e fermate obbligatorie), ai consumi e all’inquinamento atmosferico. E’ proprio da questa situazione che in Number 1 Logistics Group è nata l’idea, concretizzatasi poi nel Progetto Syncro, nel quale Produttori, Distributori e Number1 diventano partner in uno sforzo di razionalizzazione dei flussi nella filiera, con particolare riferimento alle consegne dal magazzino centrale del Produttore ai Centri di Distribuzione. Il termine deriva dalla parola chiave attorno alla quale ruota tutto: “sincronizzare” gli ordini emessi dal Distributore ai diversi Produttori che hanno flussi gestiti da Number1, in modo che la data di consegna richiesta possa coincidere. Come spiega Davide Villani, Responsabile Operations di Number 1: “Il segreto di Syncro è fare in modo che la sincronizzazione avvenga già a livello di richiesta del Centro di Distribuzione e non attraverso accordi successivi in fase di evasione dell’ordine.” Questa dinamica di sincronizzazione comporta una serie di vantaggi. Innanzitutto costi di gestione limitati e, aggiunge Marco Borea, Responsabile Commerciale di Number 1, “non richiede alcun cambiamento nelle logiche di riordino, dunque non ha impatto sulle relazioni commerciali. Ha inoltre una valenza sull’ambiente, perché comporta una complessiva riduzione dei mezzi circolanti, con un conseguente impatto positivo sull’intensità del traffico su gomma.” Pur nella sua semplicità, anche un progetto come Syncro ha avuto bisogno di una fase di sperimentazione con un programma pilota. “La fase sperimentale, spiega Roberto Magnani, Responsabile Planning & Enginnering di Number 1, ha coinvolto sei Cedi (tre del Gruppo Lombardini e tre di Nordiconad) e altre aziende nostre partner con magazzino centrale nel Polo di Milano. Il test, iniziato a ottobre 2003 e durato tre mesi, ha confermato i vantaggi ipotizzati in fase progettuale; da maggio 2004, infine, siamo passati alla fase di estensione per ottenere velocemente i benefici di filiera.” Numerosi i benefici. Per il Produttore, che diventa Top Raiting sul servizio senza costi incrementali; entra in rapporto privilegiato con il Trade; riscontra migliore completezza sullo scaffale e minor danno al prodotto. Per il Distributore, che migliora l’efficienza del ricevimento merci; può sfruttare maggiormente i propri spazi e investire sui progetti di efficienza. Per l’Operatore Logistico, che può accedere a procedure privilegiate con il Trade e migliorare l’efficienza dei propri flussi. Number 1 Logistics Group è attualmente l’Operatore Logistico che porta i maggiori volumi di prodotti Grocery ai Centri di Distribuzione della Gdo. La quota dei flussi in ingresso oscilla tra il 15 e il 20% del totale dei volumi a temperatura ambiente.  
   
   
DOPO L’OBIETTIVO RAGGIUNTO NELL’EUROPA MERIDIONALE, PRO CARTON PUNTA A PAESI EXTRAEUROPEI.  
 
 Milano, 17 giugno 2004 – Il quindicesimo “sì”. L’ultimo in ordine di tempo è arrivato dalla Grecia. Ad oggi Pro Carton conta dunque quindici Paesi associati a livello europeo. La nuova ‘formazione’ dell’Associazione dei produttori e trasformatori di cartone e cartoncino è quindi così composta: Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Paesi Nordici, Regno Unito, Spagna e Svizzera. È attiva inoltre anche una rappresentanza in Nuova Zelanda. In Grecia l’Associazione si sta facendo conoscere proprio in questi mesi. “Per ora ci stiamo muovendo – commenta Christina Spyropoulou dell’Information Bureau di Pro Carton Grecia - in due direzioni. Innanzitutto vogliamo spiegare ai potenziali membri chi è Pro Carton e cosa fa a livello internazionale e nazionale. Poi stiamo anche organizzando e partecipando a numerosi eventi in modo da avere visibilità presso i nostri pubblici di riferimento. Ad oggi, abbiamo già avviato contatti con alcune aziende (le più grandi e famose) che sono decisamente interessate alla realtà Pro Carton”. “Diamo con piacere il nostro benvenuto alla vicina Grecia – commenta Ugo Dell’aria Burani, Presidente di Pro Carton Italia –. E naturalmente siamo pronti, come senza dubbio lo sono tutti gli altri Paesi associati, ad offrire tutta la nostra collaborazione allo staff di Atene”. Al benvenuto di Pro Carton Italia si associa anche quello di Richard Dalgleish, Managing Director di Pro Carton International, pronto a dare anche qualche anticipazione. “La crescita di Pro Carton non è solo europea. Speriamo di allargare ancor più i nostri confini ed è per questo che abbiamo già cominciato a muoverci anche in altri Paesi. Usa, Sud Africa, Cile e molti altri”.  
   
   
QUARTO CONGRESSO UTENSILI: SI REPLICA IL SUCCESSO DELLE PRECEDENTI EDIZIONI  
 
Milano, 18 giugno 2004 - Bilancio molto positivo per il quarto Congresso Utensili che si è svolto giovedì 27 maggio presso il Centro Congressi Milanofiori di Assago. Il Congresso, dedicato agli utensili da taglio innovativi per la lavorazione dei nuovi materiali, ha visto la partecipazione di oltre 200 operatori del settore, rappresentati principalmente da tecnici di officine meccaniche, responsabili uffici progettazione e responsabili uffici commerciali. Organizzato con una sezione plenaria al mattino e due sezioni parallele nel pomeriggio, durante le quali sono state discusse due diverse tematiche, “Acciai rapidi e rivestimenti” e “Metalli duri”, ha visto il susseguirsi di relazioni inerenti il mercato degli utensili, che hanno analizzato la situazione Italiana ed Europea, l’evoluzione del settore e le future innovazioni tecnologiche con interventi, tra gli altri, del Centro Ricerche Fiat e Airbus. Nel pomeriggio, durante le sessioni parallele, l’attenzione si è focalizzata su tematiche più specifiche, si è discusso principalmente della lavorazione dei nuovi materiali, delle problematiche che questa comporta e delle innovazioni tecnologiche che hanno modificato l’impiego degli utensili. Questa parte del congresso ha visto l’intervento di alcune importanti aziende del settore che si trovano a dover far fronte quotidianamente ai cambiamenti del mercato, trovando soluzioni sempre più innovative. Un Congresso ricco di spunti interessanti, quindi, che sicuramente replicherà lo stesso successo anche nella prossima edizione.  
   
   
DHL E’ IL FORNITORE DI LOGISTICA PIU’ DIFFUSO IN EUROPA  
 
Milano, 18 giugno 2004 - Deutsche Post World Net, che ha riunito tutti i servizi di espresso e logistica sotto l’unico brand Dhl, comincia a vedere i primi risultati di questa integrazione. Secondo l’istituto di ricerca Transport Intelligence, Dhl è il fornitore di servizi di logistica più diffuso in Europa. I risultati di questa indagine, resi noti nella recente pubblicazione European Logistics Leaders 2004, si basano su un metodo a punteggi che valuta gli operatori di logistica in base alla posizione di mercato che occupano in Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Benelux e Paesi Scandinavi. John Manners-bell, Chief Analyst di Transport Intelligence, ha affermato che la classificazione fornisce ora un quadro più chiaro della forza dei principali operatori relativamente alla fornitura di servizi logistici a livello europeo. “Dhl Solutions potrà essere solo al quinto posto in Europa in termini di fatturato complessivo, ma ha una forte copertura in tutto il continente. È particolarmente forte in Germania, l’economia più importante in Europa, Benelux, Paesi del Nord e Spagna ma vanta attività significative in tutti gli altri mercati principali. La maggior parte degli operatori logistici deriva gran parte del proprio fatturato dai mercati nazionali di origine. Tuttavia, oltre alla forte presenza in Germania, il programma di acquisizione di Dhl Solutions ha permesso di raggiungere posizioni di primo piano in tutti i più importanti mercati europei.” Secondo Bernd H. Flickinger, Coo di Dhl Solutions, questa classificazione è il risultato dello sviluppo strategico di questi ultimi anni. “Abbiamo già una buona copertura sia a livello di paesi europei che di settori industriali. Ora stiamo lavorando per incrementare ulteriormente la nostra presenza a livello regionale e la nostra rete di infrastrutture per diventare l’operatore logistico preferito dalle aziende con un copertura a livello globale.” Soluzioni logistiche end-to-end personalizzate Il comparto logistico di Deutsche Post World Net, che include Dhl Solutions e Dhl Danzas Air & Ocean, fornisce un’ampia gamma di servizi logistici e di trasporto in tutto il mondo. Dhl Solutions offre soluzioni personalizzate end-to-end per tutta la supply chain, dalla consulenza e progettazione della supply chain al magazzinaggio, logistica della distribuzione e gestione degli ordini. Con 16.000 dipendenti, 300 centri logistici e 3 milioni di metri quadrati di magazzini, la divisione logistica di Deutsche Post World Net è presente in tutti i continenti. Il fatturato di Dhl Solutions è aumentato del 3.5% a 1,640 milioni di euro nel 2003.  
   
   
NUMBER 1 LOGISTICS GROUP PROTAGONISTA DI UN’INIZIATIVA CONCRETA, ALLA RICERCA DI EFFICIENZE TRA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE: IL PROGETTO SYNCRO  
 
Milano, 18 giugno 2004 - Consegnare piccole quantità di prodotto di aziende diverse, partendo tutti i giorni da punti fissi per arrivare negli stessi luoghi del giorno precedente, sembra essere una prassi consolidata per gli operatori logistici che lavorano con più aziende nel medesimo canale distributivo/merceologico. Queste modalità, tuttavia, possono generare sprechi legati al moltiplicarsi dei “costi fissi” di consegna (ad esempio l’instaurazione degli automezzi, i tempi di sosta al carico e allo scarico, i tempi di attesa), ai tempi di attesa sulle strade (ad esempio traffico e fermate obbligatorie), ai consumi e all’inquinamento atmosferico. E’ proprio da questa situazione che in Number 1 Logistics Group è nata l’idea, concretizzatasi poi nel Progetto Syncro, nel quale Produttori, Distributori e Number1 diventano partner in uno sforzo di razionalizzazione dei flussi nella filiera, con particolare riferimento alle consegne dal magazzino centrale del Produttore ai Centri di Distribuzione. Il termine deriva dalla parola chiave attorno alla quale ruota tutto: “sincronizzare” gli ordini emessi dal Distributore ai diversi Produttori che hanno flussi gestiti da Number1, in modo che la data di consegna richiesta possa coincidere. Come spiega Davide Villani, Responsabile Operations di Number 1: “Il segreto di Syncro è fare in modo che la sincronizzazione avvenga già a livello di richiesta del Centro di Distribuzione e non attraverso accordi successivi in fase di evasione dell’ordine.” Questa dinamica di sincronizzazione comporta una serie di vantaggi. Innanzitutto costi di gestione limitati e, aggiunge Marco Borea, Responsabile Commerciale di Number 1, “non richiede alcun cambiamento nelle logiche di riordino, dunque non ha impatto sulle relazioni commerciali. Ha inoltre una valenza sull’ambiente, perché comporta una complessiva riduzione dei mezzi circolanti, con un conseguente impatto positivo sull’intensità del traffico su gomma.” Pur nella sua semplicità, anche un progetto come Syncro ha avuto bisogno di una fase di sperimentazione con un programma pilota. “La fase sperimentale, spiega Roberto Magnani, Responsabile Planning & Enginnering di Number 1, ha coinvolto sei Cedi (tre del Gruppo Lombardini e tre di Nordiconad) e altre aziende nostre partner con magazzino centrale nel Polo di Milano. Il test, iniziato a ottobre 2003 e durato tre mesi, ha confermato i vantaggi ipotizzati in fase progettuale; da maggio 2004, infine, siamo passati alla fase di estensione per ottenere velocemente i benefici di filiera.”  
   
   
GENOVA 2004 – SETTIMANA DELLA CULTURA AMBIENTALE OTTAVA CONFERENZA NAZIONALE DELLE AGENZIE AMBIENTALI E CONVEGNO INTERNAZIONALE SULL’AMBIENTE MARINO E COSTIERO  
 
 Roma, 19 giugno 2004 - Un duplice incontro per coinvolgere gli operatori del settore, le istituzioni e la comunità scientifica, per destare la curiosità, l’interesse e la partecipazione dei cittadini, per confrontare le esperienze maturate dalle Agenzie per un loro continuo miglioramento. Si terrà a Genova, nell’ambito del programma ufficiale di “Genova 2004”, la Settimana della cultura ambientale (5-9 luglio 2004), promossa dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici – Apat, dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure – Arpal, oltre che dalle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente – Arpa e delle Province Autonome – Appa, insieme alla Regione Liguria. Coinvolgere nel dibattito i principali portatori di interesse verso la questione ambientale: cittadini, istituzioni, imprese. Diffondere la cultura dell’ambiente sia come elemento strategico dello sviluppo produttivo, superando il concetto di vincolo all’innovazione tecnologica e alla crescita socioeconomica, sia come componente strutturale dell’educazione civica. Valorizzare l’immagine della città di Genova e della Liguria attraverso un dibattito di portata internazionale e di rilievo scientifico-culturale, rafforzando il dialogo e la collaborazione tra le Agenzie Ambientali italiane in questo contesto, sono i temi che fanno da sfondo ad un evento suddiviso in due momenti egualmente importanti: la 8° Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali (5-7 luglio) e il Convegno Internazionale sull’Ambiente Marino e Costiero nell’Area Euro-mediterranea (8-9 luglio). La Conferenza Nazionale, l’appuntamento annuale degli operatori del settore, nella sua ottava edizione propone un momento di riflessione del Sistema agenziale italiano sulla effettiva diffusione di una cultura dell’ambiente capace di orientare le strategie imprenditoriali e l’educazione del cittadino. La Conferenza si aprirà la mattina del 5 luglio con l’inaugurazione da parte del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, on.Le Altero Matteoli e delle Autorità locali. Le tre giornate si articoleranno in sette sessioni parallele, ognuna su un argomento specifico, cui seguiranno altrettante tavole rotonde condotte da esponenti del mondo dell’informazione, dell’educazione e da esperti di settore. Il Convegno Internazionale sull’Ambiente Marino e Costiero nell’Area Euro-mediterranea si propone di favorire un confronto sul tema, sia a livello delle Agenzie ambientali, sia degli altri soggetti istituzionali e del mondo imprenditoriale. Nel convegno si valorizzerà, attraverso fattori di interesse e sviluppo comuni, l'immagine del mare come patrimonio da tutelare e come opportunità di progresso socioeconomico.  
   
   
DOPO IL DIPLOMA: STUDIO O LAVORO? LE RISPOSTE IN UN CONVEGNO  
 
Milano, 18 giugno 2004 – “Studio o lavoro: le prospettive per i neodiplomati”. Questo il titolo del convegno organizzato da Actl (Associazione Cultura e Tempo Libero), in collaborazione con Crui e Corriere Lavoro che si è svolto il 17 giugno al Centro Congressi Stelline di Milano. Il convegno è stato un’occasione per docenti di università e scuole di formazione italiane, delegati per l’orientamento, responsabili di aziende, di società di lavoro interinale, di società di selezione per confrontarsi sulle possibilità formative e sulle prospettive occupazionali per i giovani diplomati, oltre che un’opportunità per i diplomati stessi (la manifestazione era aperta al pubblico) di sciogliere i propri dubbi e porre domande direttamente alle istituzioni intervenute. I titoli che valgono un lavoro. Proseguire gli studi o lavorare? Quali figure professionali richiedono le aziende? Durante l’incontro è stata presentata l’offerta universitaria e delle scuole di formazione, oltre che alcuni dati statistici sulle prospettive occupazionali e sui diversi sbocchi professionali per i diplomati. Dalla ricerca presentata (fonte Excelsior 2003) risulta che nel 2003 a livello di formazione secondaria e post-secondaria prevale la richiesta di giovani preparati in discipline amministrative o commerciali. In particolare risulta che per i diplomati in ragioneria i cinque principali sbocchi professionali con maggiore possibilità di assunzione sono tecnici della contabilità e assimilati (27% di assunzioni), impiegati amministrativi e addetti alla contabilità (25%), operatori di sportello e altri impiegati in banche e assicurazioni (9%), impiegati addetti a compiti di segreteria (8%) e, infine, addetti alle vendite: commessi e cassieri di negozio (7%). Seguono le richieste di specializzati nell’indirizzo turistico-alberghiero e di periti meccanici. L’orientamento nelle scuole. Durante il convegno un altro importante aspetto affrontato è stato quello relativo al fondamentale ruolo dei delegati per l’orientamento all’interno delle scuole e della loro preparazione sulle prospettive per i neodiplomati. “Servono delle figure professionali precise che, all’interno delle scuole svolgano un’attività di orientamento in modo organizzato e informato sulle possibilità di occupazione e sulle offerte formative delle università e degli enti di formazione ” ha dichiarato Marina Verderajme, Presidente di Actl. Proprio in quest’ottica è stata presentata la Iii edizione della guida di Actl: “Dopo il diploma: le opportunità formative e professionali per i neodiplomati”, un supporto fondamentale per i docenti che svolgono attività di orientamento ai diplomandi. La guida, curata da Claudio Marcellino e realizzata con il Patrocinio di Confindustria, la collaborazione di Crui e Corriere Lavoro è stata distribuita gratuitamente a tutti i partecipanti al convegno e sarà inviata in omaggio a tutti gli istituti superiori italiani. Un estratto della guida, il “Kit del docente”, sarà inoltre pubblicato sul sito www.Actl.it e scaricabile per effettuare attività di orientamento in classe. Il volume sarà in vendita (9,90 euro) nelle librerie universitarie o facendone richiesta direttamente ad Actl (telefono 02 86464080, e-mail info@actl.It, www.Actl.it ), oppure a Sportello Stage- Actl (telefono 02 58430691, e-mail info@sportellostage.It ; www.Sportellostage.it ). I relatori e gli interventi. I lavori sono stati introdotti da Marina Verderajme - Presidente Actl, e Cosma Gravina – Assessore al Lavoro e alle attività economiche della Provincia di Milano. Sono intervenuti sul tema delle opportunità formative e di lavoro per i neodiplomati Edoardo Croci, Direttore di Sportello Stage – Actl e Claudio Marcellino - autore del volume, edito da Actl: “Dopo il diploma: le opportunità formative e professionali per i neodiplomati”. Nella seconda parte della mattinata si sono invece alternate numerose testimonianze di aziende, enti di formazione e società di selezione: Elisabetta Necchio - Docente Accademia di Belle Arti e Restauro A. Galli; Ilaria Lombardi – Recruiter Accenture; Gianpiero Foglia – Responsabile Ufficio Reclutamento e Selezione Banca Intesa; Claudia Fabbri – Direzione Risorse Umane Carrefour Italia; Stefano Blanco – Responsabile Selezione del Personale C.g.t. Caterpillar; Sergio Pandolfi – Responsabile Marketing Work Net e Direttore Individua; Rita Nicolai – Responsabile comunicazione e immagine Liuc; Brunello Morelli - Vice-presidente Naba.; Elena Natali - Assistente del Direttore Nettuno; Sergio Pautasso - Direttore dei Corsi Scuola Superiore per Mediatori Linguistici Carlo Bo, Paolo Bettini - Art Director Università del Progetto; Francesco Cannistraro - Responsabile Ufficio Stage Ateneo Università degli Studi di Catania; Silvia Invrea - Responsabile Servizio Stage & Placement e Rapporti con Imprese e Istituzioni Università Svizzera Italiana. Dopo il diploma: le opportunità formative e professionali per i neodiplomati Iii Edizione Edito da: Actl Guide Autore: Claudio Marcellino E’ stata pubblicata la terza edizione della guida: “Dopo il diploma: le opportunità formative e professionali per i neodiplomati”. Edito da Actl (Associazione per la Cultura e il Tempo Libero), il volume fornisce un valido supporto ai neodiplomati nella difficile scelta fra proseguire nel proprio percorso formativo e affrontare il mondo del lavoro. La guida, realizzata con il patrocinio di Confindustria e con la collaborazione di Corriere Lavoro e Crui (Conferenza Rettori Università Italiane), è stata presentata presso il Centro Congressi Stelline di Milano, giovedì 17 giugno 2004 nel corso di un convegno dal titolo: “Studio o lavoro: le prospettive per i neodiplomati”. Autore dell’opera è Claudio Marcellino, docente di storia e filosofia al Liceo Classico A. Manzoni di Milano ed esperto di orientamento. La guida. Il volume, diviso in due parti, fornisce un quadro di riferimento sulle opportunità formative post-diploma e sulle possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. La prima parte. La prima parte è suddivisa in tre sezioni: Universo formazione e lavoro. La prima sezione delinea le opportunità che si presentano al giovane neodiplomato, ovvero la scelta tra il mondo del lavoro e la formazione universitaria ed extrauniversitaria. Le possibilità formative post diploma. La seconda sezione è dedicata all’analisi delle opportunità di proseguimento degli studi, con lo scopo di dare ai giovani una maggiore informazione per fare una scelta consapevole. Sono elencate ed analizzate tutte le possibilità formative post diploma: Università, Accademie, Conservatori, formazione professionale, corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (tra cui i corsi Ifts, Istruzione e Formazione Tecnica Professionale, istituiti al fine di facilitare l’integrazione tra scuola, formazione, università e mondo del lavoro). Nel volume sono analizzati i cambiamenti avvenuti con l’introduzione del cosiddetto sistema del “3+2”, ovvero della revisione del sistema universitario attuata dal Ministro Moratti, al fine di garantire maggiore flessibilità, qualità ed opportunità di sbocchi professionali agli studenti universitari. In questa seconda sezione sono infine descritti i servizi offerti dalle università, i requisiti e le modalità di accesso: una serie di informazioni utili per chi dopo il diploma decide di proseguire gli studi. Tra questi, una tabella (fonte: elaborazione de Il Sole 24 Ore) riporta i costi minimi e massimi dei principali atenei italiani. Lavorare dopo il diploma. Nella terza sezione sono esposte le opportunità di immediato inserimento lavorativo del diplomato in azienda e sono fornite informazioni utili per la stesura del curriculum vitae, consigli importanti per affrontare i primi colloqui di lavoro e per affrontare in maniera efficace il percorso d’inserimento lavorativo. Sono descritte, infatti, le modalità attraverso le quali il neodiplomato può avvicinarsi al mondo del lavoro, analizzando percorsi e funzioni di inserimento in base al tipo di diploma conseguito. Un intero paragrafo tratta il tema della riforma del mercato del lavoro, attuata dalla cosiddetta “Legge Biagi” e descrive in modo dettagliato le nuove tipologie di contratto entrate in vigore con la legge, per poter fugare gli eventuali dubbi di chi sia alla ricerca di un lavoro. Nella stessa sezione vengono inoltre fornite preziose informazioni sulla possibilità di lavorare al di fuori della realtà aziendale: l’imprenditoria, la libera professione e il terzo settore o settore del volontariato e del no profit. La guida offre, inoltre, una panoramica sulla situazione occupazionale del paese: attraverso i dati di un’indagine Excelsior, sono elencati, all’interno del manuale, i titoli e le professioni più richieste dalle aziende italiane nel 2003. Emerge così che a livello di formazione secondaria e post-secondaria prevale la richiesta di giovani preparati in discipline amministrative o commerciali. Seguono le richieste di specializzati nell’indirizzo turistico-alberghiero e di periti meccanici. La seconda parte. Suddivisa in sezioni, contiene le schede di presentazione delle aziende interessate all’inserimento di neodiplomati, delle più prestigiose università, degli enti di formazione post-diploma, delle società di lavoro interinale più attente all’inserimento, alla formazione e alla carriera dei neodiplomati. Le schede spiegano esaurientemente ciò che ciascun soggetto offre, ma anche quali sono i requisiti richiesti ai giovani candidati. La guida sarà inviata gratuitamente a tutte le scuole superiori presenti sul territorio italiano. Il volume sarà, inoltre, in vendita (9,90 euro) nelle librerie universitarie o facendone richiesta direttamente ad Actl (telefono 02 86464080, e-mail info@actl.It, www.Actl.it), oppure a Sportello Stage- Actl (telefono 02 58430691, e-mail info@sportellostage.It; www.Sportellostage.it). Sono presenti le seguenti schede di presentazione: Aziende Accenture, Air Liquide, Banca Intesa, Banca Lombarda e Piemontese, Banche Popolari Unite, C.g.t. Caterpillar, Carrefour Italia, Carta Si, Classeditori, Henkel, Hilti, Italcementi, Je.to.p. Junior Enterprise Torino Politecnico, Number 1, Stabilo. Società Di Lavoro Interinale Vedior, Worknet. Università E Accademie Accademia di Belle Arti di Verona, Accademia di Belle Arti e di Restauro “A.galli”, I.u.l.m., I.u.s.m.- Istituto Universitario di Scienze Motorie, Liuc -Università Carlo Cattaneo, Lumsa -Libera Università Maria Ss. Assunta, Naba- Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Nettuno – Network per l’Università Ovunque, Politecnico di Bari, Scuola Normale Superiore di Pisa, Università degli Studi “Roma Tre”, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Bari, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Lecce, Università degli Studi di Macerata, Università degli Studi di Messina, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Siena, Università degli Studi di Teramo, Università degli Studi di Urbino, Università del Progetto, Università della Calabria, Università della Svizzera Italiana, Università di Pisa, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena, Università Politecnica delle Marche Enti Di Formazione Accademia di Costume e di Moda, E.m.i.t. – Ente Morale Istruzione Tecnica, Helyos Management, Isad, Isia Roma, Istituto Europeo di Design, John Cabot University, Link Campus University of Malta, Midiform, Scuola Superiore per Mediatori Linguistici Carlo Bo.  
   
   
LE UNIVERSITÀ COME PONTE PER L’INTEGRAZIONE CULTURALE TRA I POPOLI IL MESSAGGIO DI AUGURIO DEL PRESIDENTE CIAMPI PER L’AVVIO A MONACO DELLE GIORNATE ITALO-TEDESCHE. UN CONFRONTO TRA UNIVERSITÀ E RICERCA NEI DUE PAESI  
 
Monaco di Baviera, 18 giugno 2004 - “L’ateneo italo-tedesco arricchisce una rete di centri universitari di prestigio, pilastri di una società europea che vuole progredire con istituzioni funzionanti ed autorevoli. (…) Finora l’Italia e la Germania non hanno perso di vista l’obiettivo di un’Europa capace di darsi piena soggettività politica; sono certo che il progetto promosso dalle università di Trento e Monaco costituisce una conferma della sintonia e della solidarietà fra i nostri Paesi.” Si sono aperte oggi a Monaco di Baviera con il saluto e l’augurio del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, le Giornate Italo-tedesche, la manifestazione organizzata dal neocostituito Ateneo italo-tedesco, per promuovere la conoscenza tra il sistema universitario e della ricerca dei due Paesi. Un momento di incontro e di scambio che ha visto il coinvolgimento dei rappresentanti del mondo della ricerca e della formazione, e la partecipazione diretta di otto atenei italiani - Bolzano, l’Aquila, Torino, Trento, Trieste, Verona e Udine - che con uno stand informativo hanno presentato la loro offerta didattica e le opportunità di studio all´estero. L’iniziativa, che proseguirà anche nella giornata di domani, mira a promuovere l’incontro e l’integrazione tra università e centri di ricerca dei due Paesi, attraverso dibattiti, tavole rotonde, e riflessioni con esperti, a proposito di collaborazione accademica bilaterale, mobilità internazionale, finanziamenti alla ricerca e sinergie possibili con il mondo del lavoro. Il saluto del Presidente Ciampi, indirizzato al presidente dell’Ateneo italo-tedesco, il professor Francesco Salamini, è stato letto in occasione dell’inaugurazione ufficiale delle Giornate, che si è tenuta durante la mattinata alla presenza del professor Bernd Huber, rettore della Ludwig-maximilians-universtaet di Monaco, sede della manifestazione. L’intervento di oggi del Presidente sottolinea il ruolo delle iniziative accademiche come quella organizzata in questi giorni a Monaco, come elemento di stimolo per l’integrazione tra i popoli. Il Presidente ha, infatti, concesso alla manifestazione l’Alto Patronato, come evento di rilevanza strategica nella collaborazione tra Italia e Germania. Momento centrale della prima Giornata, l’intervento del Console Generale d’Italia in Monaco di Baviera, Francesco Scarlata, che ha evidenziato nel suo intervento l’importanza strategica dell’Ateneo italo-tedesco in un’ottica di scambio e conoscenza reciproca dei sistemi universitari dei due Paesi. I rappresentanti del mondo della ricerca italiano e tedesco sono intervenuti in occasione della tavola rotonda dedicata ad approfondire “I diversi approcci al Processo di Bologna – Italia e Germania come partner dello spazio europeo della formazione superiore.” Il compito di rappresentare il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) è stato affidato alla responsabile relazioni esterne Daniela Giacobazzi, mentre per parte tedesca è intervenuto il direttore della sezione Università del Bundesministerium fuer Bildung und Forschung (Bmbf), Christoph Ehrenberg. Alle Giornate Italo-tedesche ha preso parte anche il rettore dell’Università di Trento, Massimo Egidi, in rappresentanza della Conferenza dei Rettori delle università italiane. L’organizzazione delle Giornate Italo-tedesche è il frutto dell’intensa collaborazione tra l’Ateneo Italo-tedesco – che ha la sua sede operativa in Italia, a Trento, e in Germania, a Bonn – e il Deutscher Akademiscer Austausc Dienst (Daad), con la Conferenza dei rettori delle università Italiane (Crui), la Hochschulrektorenconferenz (Hrk - Conferenza dei rettori degli atenei tedeschi) e con il Consolato Generale d’Italia in Monaco di Baviera. Il testo del messaggio del Presidente Ciampi è disponibile in allegato. Infolink: http://ait-dih.Org  Il programma delle Giornate Italo-tedesche è consultabile sul sito web: http://www.Unitn.it/events/guit/