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VENERDì
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Luglio 2004 |
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Web moda & tendenze | |
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IL 10 LUGLIO “TUTTI PER IL FUTURO”, IL “LABORATORIO BIELLESE” PARLA AL DISTRETTO E ALLA COMMISSIONE EUROPEA: VA DIFESO IL MADE IN ITALY!
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Il 10 Luglio 2004 rappresenta una data di fondamentale importanza per il distretto biellese: in programma, un’iniziativa che per la prima volta riunisce tutte le libere associazioni di rappresentanza nell’organizzazione di un evento, che coinvolgerà i principali esponenti del mondo dell’economia e del lavoro biellese. “Tutti per il futuro” costituisce un’occasione straordinaria per discutere dello sviluppo sociale ed economico del nostro Paese, a partire da uno scenario particolare - il distretto biellese - , e per esporre alle Istituzioni europee e nazionali le prospettive e le esigenze di supporto a tale sviluppo. E’ in quest’ottica che Ascom, Cgil-cisl-uil, Cia, Coldiretti, Collegio Edile, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Federmanager Abdai e Unione Industriale Biellese, hanno preparato un Documento che indica, da un lato, le colonne portanti del futuro sviluppo del distretto, e dall’altro alcune precise richieste sia alla Commissione Ue che al Governo Nazionale. Il Distretto Biellese assume le vesti di un vero e proprio “Laboratorio di idee e di proposte”: - Manifattura d’eccellenza: una tradizione secolare che rinnova ogni giorno gli aspetti di creatività, di tecnologia e d’immagine, simboleggiata in primis dal Marchio “Biella The Art of Excellence.” Turismo d’eccellenza: il territorio dell’intera provincia può essere considerato com un “giacimento solo parzialmente sfruttato di beni turistici” sia storici, sia ambientali. Babb Biella Art Business and Beauty: un nuovo originale progetto di “edutainement” fondato sulla capacità di “produrre creatività ed eccellenza”, dal punto di vista turistico e manifatturiero. Made in Italy: la realizzazione delle prospettive indicate per il futuro reclama ad alta voce un supporto, da parte di Unione Europea e Governo Nazionale, che tuteli il valore dell’origine dei prodotti, prima di tutto in difesa del consumatore. Il Distretto Biellese chiede fermamente che l’Europa si decida ad introdurre l’obbligo della indicazione del Paese di origine, per qualsiasi prodotto, dovunque prodotto, che sia offerto sul mercato europeo al consumatore finale: regola di trasparenza già vigente sui principali mercati del mondo. A tal proposito, le 12 associazioni di categoria hanno costituito un sito apposito - www.Fattoinitalia.org - che mostra una strabiliante collezione di contraffazioni. All’incontro parteciperanno: Guglielmo Epifani (Segretario Nazionale Cgil); Savino Pezzotta (Segretario Nazionale Cisl); Luigi Angeletti (Segretario Nazionale Uil); Alberto Bombassei (vicepresidente di Confindustria). Biella, Palazzatto dello Sport (Via Paietta) – sabato 10 luglio ore 10.00 Infolink: www.Ui.biella.it e www.Fattoinitalia.org |
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IL 10 LUGLIO “TUTTI PER IL FUTURO”, IL “LABORATORIO BIELLESE” PARLA AL DISTRETTO E ALLA COMMISSIONE EUROPEA: VA DIFESO IL MADE IN ITALY!
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Il 10 Luglio 2004 rappresenta una data di fondamentale importanza per il distretto biellese: in programma, un’iniziativa che per la prima volta riunisce tutte le libere associazioni di rappresentanza nell’organizzazione di un evento, che coinvolgerà i principali esponenti del mondo dell’economia e del lavoro biellese. “Tutti per il futuro” costituisce un’occasione straordinaria per discutere dello sviluppo sociale ed economico del nostro Paese, a partire da uno scenario particolare - il distretto biellese - , e per esporre alle Istituzioni europee e nazionali le prospettive e le esigenze di supporto a tale sviluppo. E’ in quest’ottica che Ascom, Cgil-cisl-uil, Cia, Coldiretti, Collegio Edile, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Federmanager Abdai e Unione Industriale Biellese, hanno preparato un Documento che indica, da un lato, le colonne portanti del futuro sviluppo del distretto, e dall’altro alcune precise richieste sia alla Commissione Ue che al Governo Nazionale. Il Distretto Biellese assume le vesti di un vero e proprio “Laboratorio di idee e di proposte”: - Manifattura d’eccellenza: una tradizione secolare che rinnova ogni giorno gli aspetti di creatività, di tecnologia e d’immagine, simboleggiata in primis dal Marchio “Biella The Art of Excellence.” Turismo d’eccellenza: il territorio dell’intera provincia può essere considerato com un “giacimento solo parzialmente sfruttato di beni turistici” sia storici, sia ambientali. Babb Biella Art Business and Beauty: un nuovo originale progetto di “edutainement” fondato sulla capacità di “produrre creatività ed eccellenza”, dal punto di vista turistico e manifatturiero. Made in Italy: la realizzazione delle prospettive indicate per il futuro reclama ad alta voce un supporto, da parte di Unione Europea e Governo Nazionale, che tuteli il valore dell’origine dei prodotti, prima di tutto in difesa del consumatore. Il Distretto Biellese chiede fermamente che l’Europa si decida ad introdurre l’obbligo della indicazione del Paese di origine, per qualsiasi prodotto, dovunque prodotto, che sia offerto sul mercato europeo al consumatore finale: regola di trasparenza già vigente sui principali mercati del mondo. A tal proposito, le 12 associazioni di categoria hanno costituito un sito apposito - www.Fattoinitalia.org - che mostra una strabiliante collezione di contraffazioni. All’incontro parteciperanno: Guglielmo Epifani (Segretario Nazionale Cgil); Savino Pezzotta (Segretario Nazionale Cisl); Luigi Angeletti (Segretario Nazionale Uil); Alberto Bombassei (vicepresidente di Confindustria). Biella, Palazzatto dello Sport (Via Paietta) – sabato 10 luglio ore 10.00 Infolink: www.Ui.biella.it e www.Fattoinitalia.org |
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IL 10 LUGLIO “TUTTI PER IL FUTURO”, IL “LABORATORIO BIELLESE” PARLA AL DISTRETTO E ALLA COMMISSIONE EUROPEA: VA DIFESO IL MADE IN ITALY!
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Il 10 Luglio 2004 rappresenta una data di fondamentale importanza per il distretto biellese: in programma, un’iniziativa che per la prima volta riunisce tutte le libere associazioni di rappresentanza nell’organizzazione di un evento, che coinvolgerà i principali esponenti del mondo dell’economia e del lavoro biellese. “Tutti per il futuro” costituisce un’occasione straordinaria per discutere dello sviluppo sociale ed economico del nostro Paese, a partire da uno scenario particolare - il distretto biellese - , e per esporre alle Istituzioni europee e nazionali le prospettive e le esigenze di supporto a tale sviluppo. E’ in quest’ottica che Ascom, Cgil-cisl-uil, Cia, Coldiretti, Collegio Edile, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Federmanager Abdai e Unione Industriale Biellese, hanno preparato un Documento che indica, da un lato, le colonne portanti del futuro sviluppo del distretto, e dall’altro alcune precise richieste sia alla Commissione Ue che al Governo Nazionale. Il Distretto Biellese assume le vesti di un vero e proprio “Laboratorio di idee e di proposte”: - Manifattura d’eccellenza: una tradizione secolare che rinnova ogni giorno gli aspetti di creatività, di tecnologia e d’immagine, simboleggiata in primis dal Marchio “Biella The Art of Excellence.” Turismo d’eccellenza: il territorio dell’intera provincia può essere considerato com un “giacimento solo parzialmente sfruttato di beni turistici” sia storici, sia ambientali. Babb Biella Art Business and Beauty: un nuovo originale progetto di “edutainement” fondato sulla capacità di “produrre creatività ed eccellenza”, dal punto di vista turistico e manifatturiero. Made in Italy: la realizzazione delle prospettive indicate per il futuro reclama ad alta voce un supporto, da parte di Unione Europea e Governo Nazionale, che tuteli il valore dell’origine dei prodotti, prima di tutto in difesa del consumatore. Il Distretto Biellese chiede fermamente che l’Europa si decida ad introdurre l’obbligo della indicazione del Paese di origine, per qualsiasi prodotto, dovunque prodotto, che sia offerto sul mercato europeo al consumatore finale: regola di trasparenza già vigente sui principali mercati del mondo. A tal proposito, le 12 associazioni di categoria hanno costituito un sito apposito - www.Fattoinitalia.org - che mostra una strabiliante collezione di contraffazioni. All’incontro parteciperanno: Guglielmo Epifani (Segretario Nazionale Cgil); Savino Pezzotta (Segretario Nazionale Cisl); Luigi Angeletti (Segretario Nazionale Uil); Alberto Bombassei (vicepresidente di Confindustria). Biella, Palazzatto dello Sport (Via Paietta) – sabato 10 luglio ore 10.00 Infolink: www.Ui.biella.it e www.Fattoinitalia.org |
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DA “MADE IN ITALY” AD “ITALIAN LIFESTYLE”, QUESTO È IL CONCETTO EMERSO DAL CONVEGNO “MODA ADDIO? COME DEVE CAMBIARE IL SISTEMA MODA PER PUNTARE AL FUTURO”, ORGANIZZATO DA CANCLINI TESSILE A FIRENZE. |
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“Il “made in Italy” subirà una trasformazione” – cita il sociologo americano John Naisbitt – ci si sta avviando verso una nuova concezione del “made in Italy”: non più prodotto solo in Italia, ma frutto del talento, della creatività , dell’innovazione, della storia e del gusto italiano. Parola d’ordine di domani: autenticità dell’immagine, dello stile, della qualità, valori di cui la griffe deve farsi garante. “In questo scenario, le nostre aziende devono rafforzare la gestione dell’innovazione in chiave di prodotto, di tecnologia e di organizzazione – dice Flavio Sciuccati, Partner di Ambrosetti e docente Sda Bocconi - per puntare al futuro si deve investire nella cultura dell’innovazione di impresa. “Saranno necessari nuovi modelli di business – prosegue Gian Mario Borney, Director Department of Strategy and Marketing alla Werner International Management Consultants – per affrontare uno scenario che sta radicalmente cambiando. Un esempio: il prossimo 1° gennaio - con la riduzione delle quote di esportazione – in questo settore avverrà un cambiamento epocale, che porrà il sistema moda a rivedere le proprie dinamiche di mercato”. “Certo, le imprese italiane - soprattutto quelle di nicchia - dovranno cimentarsi nella creazione di un nuovo pensiero imprenditoriale – conclude Simone Canclini, Presidente della Canclini Tessile – ma se sicuramente il made in Europe non potrà diventare una realtà, per il “made in Italy”, una nuova visione di paesi come Cina o India, potrà anche rappresentare un’opportunità. Quindi, siamo ottimisti.” |
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DA “MADE IN ITALY” AD “ITALIAN LIFESTYLE”, QUESTO È IL CONCETTO EMERSO DAL CONVEGNO “MODA ADDIO? COME DEVE CAMBIARE IL SISTEMA MODA PER PUNTARE AL FUTURO”, ORGANIZZATO DA CANCLINI TESSILE A FIRENZE. |
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“Il “made in Italy” subirà una trasformazione” – cita il sociologo americano John Naisbitt – ci si sta avviando verso una nuova concezione del “made in Italy”: non più prodotto solo in Italia, ma frutto del talento, della creatività , dell’innovazione, della storia e del gusto italiano. Parola d’ordine di domani: autenticità dell’immagine, dello stile, della qualità, valori di cui la griffe deve farsi garante. “In questo scenario, le nostre aziende devono rafforzare la gestione dell’innovazione in chiave di prodotto, di tecnologia e di organizzazione – dice Flavio Sciuccati, Partner di Ambrosetti e docente Sda Bocconi - per puntare al futuro si deve investire nella cultura dell’innovazione di impresa. “Saranno necessari nuovi modelli di business – prosegue Gian Mario Borney, Director Department of Strategy and Marketing alla Werner International Management Consultants – per affrontare uno scenario che sta radicalmente cambiando. Un esempio: il prossimo 1° gennaio - con la riduzione delle quote di esportazione – in questo settore avverrà un cambiamento epocale, che porrà il sistema moda a rivedere le proprie dinamiche di mercato”. “Certo, le imprese italiane - soprattutto quelle di nicchia - dovranno cimentarsi nella creazione di un nuovo pensiero imprenditoriale – conclude Simone Canclini, Presidente della Canclini Tessile – ma se sicuramente il made in Europe non potrà diventare una realtà, per il “made in Italy”, una nuova visione di paesi come Cina o India, potrà anche rappresentare un’opportunità. Quindi, siamo ottimisti.” |
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DA “MADE IN ITALY” AD “ITALIAN LIFESTYLE”, QUESTO È IL CONCETTO EMERSO DAL CONVEGNO “MODA ADDIO? COME DEVE CAMBIARE IL SISTEMA MODA PER PUNTARE AL FUTURO”, ORGANIZZATO DA CANCLINI TESSILE A FIRENZE. |
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“Il “made in Italy” subirà una trasformazione” – cita il sociologo americano John Naisbitt – ci si sta avviando verso una nuova concezione del “made in Italy”: non più prodotto solo in Italia, ma frutto del talento, della creatività , dell’innovazione, della storia e del gusto italiano. Parola d’ordine di domani: autenticità dell’immagine, dello stile, della qualità, valori di cui la griffe deve farsi garante. “In questo scenario, le nostre aziende devono rafforzare la gestione dell’innovazione in chiave di prodotto, di tecnologia e di organizzazione – dice Flavio Sciuccati, Partner di Ambrosetti e docente Sda Bocconi - per puntare al futuro si deve investire nella cultura dell’innovazione di impresa. “Saranno necessari nuovi modelli di business – prosegue Gian Mario Borney, Director Department of Strategy and Marketing alla Werner International Management Consultants – per affrontare uno scenario che sta radicalmente cambiando. Un esempio: il prossimo 1° gennaio - con la riduzione delle quote di esportazione – in questo settore avverrà un cambiamento epocale, che porrà il sistema moda a rivedere le proprie dinamiche di mercato”. “Certo, le imprese italiane - soprattutto quelle di nicchia - dovranno cimentarsi nella creazione di un nuovo pensiero imprenditoriale – conclude Simone Canclini, Presidente della Canclini Tessile – ma se sicuramente il made in Europe non potrà diventare una realtà, per il “made in Italy”, una nuova visione di paesi come Cina o India, potrà anche rappresentare un’opportunità. Quindi, siamo ottimisti.” |
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“Il “made in Italy” subirà una trasformazione” – cita il sociologo americano John Naisbitt – ci si sta avviando verso una nuova concezione del “made in Italy”: non più prodotto solo in Italia, ma frutto del talento, della creatività , dell’innovazione, della storia e del gusto italiano. Parola d’ordine di domani: autenticità dell’immagine, dello stile, della qualità, valori di cui la griffe deve farsi garante. “In questo scenario, le nostre aziende devono rafforzare la gestione dell’innovazione in chiave di prodotto, di tecnologia e di organizzazione – dice Flavio Sciuccati, Partner di Ambrosetti e docente Sda Bocconi - per puntare al futuro si deve investire nella cultura dell’innovazione di impresa. “Saranno necessari nuovi modelli di business – prosegue Gian Mario Borney, Director Department of Strategy and Marketing alla Werner International Management Consultants – per affrontare uno scenario che sta radicalmente cambiando. Un esempio: il prossimo 1° gennaio - con la riduzione delle quote di esportazione – in questo settore avverrà un cambiamento epocale, che porrà il sistema moda a rivedere le proprie dinamiche di mercato”. “Certo, le imprese italiane - soprattutto quelle di nicchia - dovranno cimentarsi nella creazione di un nuovo pensiero imprenditoriale – conclude Simone Canclini, Presidente della Canclini Tessile – ma se sicuramente il made in Europe non potrà diventare una realtà, per il “made in Italy”, una nuova visione di paesi come Cina o India, potrà anche rappresentare un’opportunità. Quindi, siamo ottimisti.” |
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CLOTHING COMPANY S.R.L ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DEL MARCHIO BELSTAFF E DI TUTTI I MARCHI COLLEGATI, TRA I QUALI BLACK PRINCE, E DELLA SOCIETÀ BELSTAFF INTERNATIONAL LTD. |
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I marchi e la Belstaff International Ltd. Appartenevano alla James Halstead Group Plc prestigioso gruppo finanziario inglese quotato alla borsa di Londra.la trattativa è stata lunga e difficile e ha visto coinvolti assieme a Clothing Company S.r.l. Anche la Banca Aletti del gruppo Popolare di Verona, che ha supportato finanziariamente l’iniziativa.L’acquisizione apre ai prodotti Belstaff nuove prospettive internazionali tramite il ritorno sui mercati quali U.s.a, Canada e Australia, dove la Belstaff era già stata leader per tanti anni nel settore dell’abbigliamento tecnico protettivo. Buone prospettive anche nel campo della differenziazione dei prodotti, già iniziata con grande successo nel settore borse e scarpe e nella Jeanseria. Le vendite nel settore “pure motorcycle” proseguiranno in Inghilterra tramite il distributore Phoenix che già operava con successo da vari anni. Altri validi distributori sono attivi in Giappone, Germania e Spagna, mentre Show Room dirette o agenti coprono il resto del territorio per servire oltre 1700 punti vendita. Attraverso l’espansione sui nuovi mercati e la differenziazione di prodotto la Clothing Company, con un programma triennale, mira a più che raddoppiare il fatturato, che nel 2003 ha raggiunto il notevole livello di € 58.000.000,00. L’operazione si è conclusa in occasione dell’ottantesimo anno di vita della Belstaff che infatti è stata fondata nel 1924 da Harry Grosberg e Eli Belovitch nella città di Stoke-on-trent. La Belstaff si affermò subito nel settore della protezione per il tempo libero particolarmente nel settore motociclistico. Nel 1943 venne lanciata la giacca Black Prince, la giacca da moto più di successo mai realizzata. Estremamente innovativa, (la prima con cuciture termosaldate e tessuto accoppiato); venne prodotta ininterrottamente per quarant’anni in oltre 40.000 esemplari l’anno. Negli anni’ 50 la mitica Trialmaster realizzata in robusto cotone unto (il primo tessuto impermeabile e traspirante mai realizzato) ha protetto e difeso dalle cadute e dalle intemperie motociclisti appassionati, da mitici personaggi come Che Guevara, che la indossò durante il suo viaggio attraverso l’America Latina, a campioni famosi del passato quali Giacomo Agostini e Phil Reed, a personaggi famosi e campioni del presente quali George Clooney ed Ewan Macgregor. Come pure tantissimi appassionati che hanno affidato a Belstaff la loro sicurezza sempre con grande fiducia. Forte dei suoi ottant’anni d’esperienza la Belstaff presenterà nei prossimi giorni la nuova Collezione Pe 2005: la collezione dell’80° anniversario! |
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CLOTHING COMPANY S.R.L ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DEL MARCHIO BELSTAFF E DI TUTTI I MARCHI COLLEGATI, TRA I QUALI BLACK PRINCE, E DELLA SOCIETÀ BELSTAFF INTERNATIONAL LTD. |
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I marchi e la Belstaff International Ltd. Appartenevano alla James Halstead Group Plc prestigioso gruppo finanziario inglese quotato alla borsa di Londra.la trattativa è stata lunga e difficile e ha visto coinvolti assieme a Clothing Company S.r.l. Anche la Banca Aletti del gruppo Popolare di Verona, che ha supportato finanziariamente l’iniziativa.L’acquisizione apre ai prodotti Belstaff nuove prospettive internazionali tramite il ritorno sui mercati quali U.s.a, Canada e Australia, dove la Belstaff era già stata leader per tanti anni nel settore dell’abbigliamento tecnico protettivo. Buone prospettive anche nel campo della differenziazione dei prodotti, già iniziata con grande successo nel settore borse e scarpe e nella Jeanseria. Le vendite nel settore “pure motorcycle” proseguiranno in Inghilterra tramite il distributore Phoenix che già operava con successo da vari anni. Altri validi distributori sono attivi in Giappone, Germania e Spagna, mentre Show Room dirette o agenti coprono il resto del territorio per servire oltre 1700 punti vendita. Attraverso l’espansione sui nuovi mercati e la differenziazione di prodotto la Clothing Company, con un programma triennale, mira a più che raddoppiare il fatturato, che nel 2003 ha raggiunto il notevole livello di € 58.000.000,00. L’operazione si è conclusa in occasione dell’ottantesimo anno di vita della Belstaff che infatti è stata fondata nel 1924 da Harry Grosberg e Eli Belovitch nella città di Stoke-on-trent. La Belstaff si affermò subito nel settore della protezione per il tempo libero particolarmente nel settore motociclistico. Nel 1943 venne lanciata la giacca Black Prince, la giacca da moto più di successo mai realizzata. Estremamente innovativa, (la prima con cuciture termosaldate e tessuto accoppiato); venne prodotta ininterrottamente per quarant’anni in oltre 40.000 esemplari l’anno. Negli anni’ 50 la mitica Trialmaster realizzata in robusto cotone unto (il primo tessuto impermeabile e traspirante mai realizzato) ha protetto e difeso dalle cadute e dalle intemperie motociclisti appassionati, da mitici personaggi come Che Guevara, che la indossò durante il suo viaggio attraverso l’America Latina, a campioni famosi del passato quali Giacomo Agostini e Phil Reed, a personaggi famosi e campioni del presente quali George Clooney ed Ewan Macgregor. Come pure tantissimi appassionati che hanno affidato a Belstaff la loro sicurezza sempre con grande fiducia. Forte dei suoi ottant’anni d’esperienza la Belstaff presenterà nei prossimi giorni la nuova Collezione Pe 2005: la collezione dell’80° anniversario! |
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CLOTHING COMPANY S.R.L ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DEL MARCHIO BELSTAFF E DI TUTTI I MARCHI COLLEGATI, TRA I QUALI BLACK PRINCE, E DELLA SOCIETÀ BELSTAFF INTERNATIONAL LTD. |
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I marchi e la Belstaff International Ltd. Appartenevano alla James Halstead Group Plc prestigioso gruppo finanziario inglese quotato alla borsa di Londra.la trattativa è stata lunga e difficile e ha visto coinvolti assieme a Clothing Company S.r.l. Anche la Banca Aletti del gruppo Popolare di Verona, che ha supportato finanziariamente l’iniziativa.L’acquisizione apre ai prodotti Belstaff nuove prospettive internazionali tramite il ritorno sui mercati quali U.s.a, Canada e Australia, dove la Belstaff era già stata leader per tanti anni nel settore dell’abbigliamento tecnico protettivo. Buone prospettive anche nel campo della differenziazione dei prodotti, già iniziata con grande successo nel settore borse e scarpe e nella Jeanseria. Le vendite nel settore “pure motorcycle” proseguiranno in Inghilterra tramite il distributore Phoenix che già operava con successo da vari anni. Altri validi distributori sono attivi in Giappone, Germania e Spagna, mentre Show Room dirette o agenti coprono il resto del territorio per servire oltre 1700 punti vendita. Attraverso l’espansione sui nuovi mercati e la differenziazione di prodotto la Clothing Company, con un programma triennale, mira a più che raddoppiare il fatturato, che nel 2003 ha raggiunto il notevole livello di € 58.000.000,00. L’operazione si è conclusa in occasione dell’ottantesimo anno di vita della Belstaff che infatti è stata fondata nel 1924 da Harry Grosberg e Eli Belovitch nella città di Stoke-on-trent. La Belstaff si affermò subito nel settore della protezione per il tempo libero particolarmente nel settore motociclistico. Nel 1943 venne lanciata la giacca Black Prince, la giacca da moto più di successo mai realizzata. Estremamente innovativa, (la prima con cuciture termosaldate e tessuto accoppiato); venne prodotta ininterrottamente per quarant’anni in oltre 40.000 esemplari l’anno. Negli anni’ 50 la mitica Trialmaster realizzata in robusto cotone unto (il primo tessuto impermeabile e traspirante mai realizzato) ha protetto e difeso dalle cadute e dalle intemperie motociclisti appassionati, da mitici personaggi come Che Guevara, che la indossò durante il suo viaggio attraverso l’America Latina, a campioni famosi del passato quali Giacomo Agostini e Phil Reed, a personaggi famosi e campioni del presente quali George Clooney ed Ewan Macgregor. Come pure tantissimi appassionati che hanno affidato a Belstaff la loro sicurezza sempre con grande fiducia. Forte dei suoi ottant’anni d’esperienza la Belstaff presenterà nei prossimi giorni la nuova Collezione Pe 2005: la collezione dell’80° anniversario! |
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CLOTHING COMPANY S.R.L ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DEL MARCHIO BELSTAFF E DI TUTTI I MARCHI COLLEGATI, TRA I QUALI BLACK PRINCE, E DELLA SOCIETÀ BELSTAFF INTERNATIONAL LTD. |
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I marchi e la Belstaff International Ltd. Appartenevano alla James Halstead Group Plc prestigioso gruppo finanziario inglese quotato alla borsa di Londra.la trattativa è stata lunga e difficile e ha visto coinvolti assieme a Clothing Company S.r.l. Anche la Banca Aletti del gruppo Popolare di Verona, che ha supportato finanziariamente l’iniziativa.L’acquisizione apre ai prodotti Belstaff nuove prospettive internazionali tramite il ritorno sui mercati quali U.s.a, Canada e Australia, dove la Belstaff era già stata leader per tanti anni nel settore dell’abbigliamento tecnico protettivo. Buone prospettive anche nel campo della differenziazione dei prodotti, già iniziata con grande successo nel settore borse e scarpe e nella Jeanseria. Le vendite nel settore “pure motorcycle” proseguiranno in Inghilterra tramite il distributore Phoenix che già operava con successo da vari anni. Altri validi distributori sono attivi in Giappone, Germania e Spagna, mentre Show Room dirette o agenti coprono il resto del territorio per servire oltre 1700 punti vendita. Attraverso l’espansione sui nuovi mercati e la differenziazione di prodotto la Clothing Company, con un programma triennale, mira a più che raddoppiare il fatturato, che nel 2003 ha raggiunto il notevole livello di € 58.000.000,00. L’operazione si è conclusa in occasione dell’ottantesimo anno di vita della Belstaff che infatti è stata fondata nel 1924 da Harry Grosberg e Eli Belovitch nella città di Stoke-on-trent. La Belstaff si affermò subito nel settore della protezione per il tempo libero particolarmente nel settore motociclistico. Nel 1943 venne lanciata la giacca Black Prince, la giacca da moto più di successo mai realizzata. Estremamente innovativa, (la prima con cuciture termosaldate e tessuto accoppiato); venne prodotta ininterrottamente per quarant’anni in oltre 40.000 esemplari l’anno. Negli anni’ 50 la mitica Trialmaster realizzata in robusto cotone unto (il primo tessuto impermeabile e traspirante mai realizzato) ha protetto e difeso dalle cadute e dalle intemperie motociclisti appassionati, da mitici personaggi come Che Guevara, che la indossò durante il suo viaggio attraverso l’America Latina, a campioni famosi del passato quali Giacomo Agostini e Phil Reed, a personaggi famosi e campioni del presente quali George Clooney ed Ewan Macgregor. Come pure tantissimi appassionati che hanno affidato a Belstaff la loro sicurezza sempre con grande fiducia. Forte dei suoi ottant’anni d’esperienza la Belstaff presenterà nei prossimi giorni la nuova Collezione Pe 2005: la collezione dell’80° anniversario! |
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I marchi e la Belstaff International Ltd. Appartenevano alla James Halstead Group Plc prestigioso gruppo finanziario inglese quotato alla borsa di Londra.la trattativa è stata lunga e difficile e ha visto coinvolti assieme a Clothing Company S.r.l. Anche la Banca Aletti del gruppo Popolare di Verona, che ha supportato finanziariamente l’iniziativa.L’acquisizione apre ai prodotti Belstaff nuove prospettive internazionali tramite il ritorno sui mercati quali U.s.a, Canada e Australia, dove la Belstaff era già stata leader per tanti anni nel settore dell’abbigliamento tecnico protettivo. Buone prospettive anche nel campo della differenziazione dei prodotti, già iniziata con grande successo nel settore borse e scarpe e nella Jeanseria. Le vendite nel settore “pure motorcycle” proseguiranno in Inghilterra tramite il distributore Phoenix che già operava con successo da vari anni. Altri validi distributori sono attivi in Giappone, Germania e Spagna, mentre Show Room dirette o agenti coprono il resto del territorio per servire oltre 1700 punti vendita. Attraverso l’espansione sui nuovi mercati e la differenziazione di prodotto la Clothing Company, con un programma triennale, mira a più che raddoppiare il fatturato, che nel 2003 ha raggiunto il notevole livello di € 58.000.000,00. L’operazione si è conclusa in occasione dell’ottantesimo anno di vita della Belstaff che infatti è stata fondata nel 1924 da Harry Grosberg e Eli Belovitch nella città di Stoke-on-trent. La Belstaff si affermò subito nel settore della protezione per il tempo libero particolarmente nel settore motociclistico. Nel 1943 venne lanciata la giacca Black Prince, la giacca da moto più di successo mai realizzata. Estremamente innovativa, (la prima con cuciture termosaldate e tessuto accoppiato); venne prodotta ininterrottamente per quarant’anni in oltre 40.000 esemplari l’anno. Negli anni’ 50 la mitica Trialmaster realizzata in robusto cotone unto (il primo tessuto impermeabile e traspirante mai realizzato) ha protetto e difeso dalle cadute e dalle intemperie motociclisti appassionati, da mitici personaggi come Che Guevara, che la indossò durante il suo viaggio attraverso l’America Latina, a campioni famosi del passato quali Giacomo Agostini e Phil Reed, a personaggi famosi e campioni del presente quali George Clooney ed Ewan Macgregor. Come pure tantissimi appassionati che hanno affidato a Belstaff la loro sicurezza sempre con grande fiducia. Forte dei suoi ottant’anni d’esperienza la Belstaff presenterà nei prossimi giorni la nuova Collezione Pe 2005: la collezione dell’80° anniversario! |
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I marchi e la Belstaff International Ltd. Appartenevano alla James Halstead Group Plc prestigioso gruppo finanziario inglese quotato alla borsa di Londra.la trattativa è stata lunga e difficile e ha visto coinvolti assieme a Clothing Company S.r.l. Anche la Banca Aletti del gruppo Popolare di Verona, che ha supportato finanziariamente l’iniziativa.L’acquisizione apre ai prodotti Belstaff nuove prospettive internazionali tramite il ritorno sui mercati quali U.s.a, Canada e Australia, dove la Belstaff era già stata leader per tanti anni nel settore dell’abbigliamento tecnico protettivo. Buone prospettive anche nel campo della differenziazione dei prodotti, già iniziata con grande successo nel settore borse e scarpe e nella Jeanseria. Le vendite nel settore “pure motorcycle” proseguiranno in Inghilterra tramite il distributore Phoenix che già operava con successo da vari anni. Altri validi distributori sono attivi in Giappone, Germania e Spagna, mentre Show Room dirette o agenti coprono il resto del territorio per servire oltre 1700 punti vendita. Attraverso l’espansione sui nuovi mercati e la differenziazione di prodotto la Clothing Company, con un programma triennale, mira a più che raddoppiare il fatturato, che nel 2003 ha raggiunto il notevole livello di € 58.000.000,00. L’operazione si è conclusa in occasione dell’ottantesimo anno di vita della Belstaff che infatti è stata fondata nel 1924 da Harry Grosberg e Eli Belovitch nella città di Stoke-on-trent. La Belstaff si affermò subito nel settore della protezione per il tempo libero particolarmente nel settore motociclistico. Nel 1943 venne lanciata la giacca Black Prince, la giacca da moto più di successo mai realizzata. Estremamente innovativa, (la prima con cuciture termosaldate e tessuto accoppiato); venne prodotta ininterrottamente per quarant’anni in oltre 40.000 esemplari l’anno. Negli anni’ 50 la mitica Trialmaster realizzata in robusto cotone unto (il primo tessuto impermeabile e traspirante mai realizzato) ha protetto e difeso dalle cadute e dalle intemperie motociclisti appassionati, da mitici personaggi come Che Guevara, che la indossò durante il suo viaggio attraverso l’America Latina, a campioni famosi del passato quali Giacomo Agostini e Phil Reed, a personaggi famosi e campioni del presente quali George Clooney ed Ewan Macgregor. Come pure tantissimi appassionati che hanno affidato a Belstaff la loro sicurezza sempre con grande fiducia. Forte dei suoi ottant’anni d’esperienza la Belstaff presenterà nei prossimi giorni la nuova Collezione Pe 2005: la collezione dell’80° anniversario! |
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BASICNET: SIGLATI CON FITEKS NUOVI ACCORDI DI LICENZA E DISTRIBUZIONE PER UNGHERIA, BULGARIA E ROMANIA L’INTESA CON FITEKS, VALIDA FINO AL 2010, PREVEDE ROYALTIES MINIME GARANTITE PARI A 5,3 MILIONI DI EURO.
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Basicnet S.p.a. Ha siglato un accordo con Fiteks d.O.o. - società leader nella distribuzione di attrezzatura ed abbigliamento sportivo già licenziatario dei marchi Kappa e Robe Di Kappa per Serbia-montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-herzegovina e Fyr Macedonia - per l’estensione del contratto di licenza anche a Ungheria, Bulgaria e Romania. L’accordo di licenza avrà una durata di 6 anni (fino al Dicembre 2010 con opzione per il successivo rinnovo) e prevede il pagamento di royalties calcolate sul fatturato raggiunto da Fiteks d.O.o. Attraverso la distribuzione dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa. Sulla base di un volume d’affari legato alla distribuzione dei prodotti negli 8 Paesi previsto in almeno di 53 milioni di euro nei prossimi 6 anni, il contratto di licenza contempla il pagamento a Basicnet di royalties minime garantite pari ad oltre 5,3 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, forti investimenti volti ad un’ampia e costante diffusione nei Paesi dell’europa dell’est dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa; tra le iniziative specifiche: la sponsorizzazione di team sportivi di primo piano nei Paesi dell’ex Jugoslavia: Fc Partizan Belgrad, Fc Zemun Belgrad, Fa Slovenia, Fc Leotar Trebinje, Fc Zrinjski Mostar, Bc Atlas Belgrad; Ski Federation of Slovenia, National Ski Olympic Team of Serbia- Montenegro; Sci School Kopaonik; la sponsorizzazione di squadre di calcio partecipanti ai campionati di serie A di Ungheria, Bulgaria e Romania; l’apertura di negozi monomarca Kappa a Budapest, Sofia e Bucarest e nelle più importanti città dei 3 Paesi e di Outlet in Serbia-montenegro , Bosnia-herzegvina e Romania Con l’estensione degli accordi con Fiteks d.O.o. E l’intesa recentemente raggiunta con Ka Argentina S.a. Per la licenza in Argentina, grazie ai 40 licenziatari del network Basicnet i prodotti Kappa e Robe Di Kappa sono presenti oggi in 86 Paesi nel mondo. “L’accordo con Fiteks d.O.o. – afferma Franco Spalla, Amministratore Delegato di Basicnet - segna un importante passo in avanti per Basicnet S.p.a. Nel consolidamento dei marchi Kappa e Robe Di Kappa sia a livello mondiale che locale”. “Allo stesso modo – continua Spalla - l’accordo stipulato permette a Fiteks d.O.o. Di arricchire il portafoglio di marchi distribuiti consolidando il proprio ruolo di società leader nel settore sportivo nei Balcani”. |
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BASICNET: SIGLATI CON FITEKS NUOVI ACCORDI DI LICENZA E DISTRIBUZIONE PER UNGHERIA, BULGARIA E ROMANIA L’INTESA CON FITEKS, VALIDA FINO AL 2010, PREVEDE ROYALTIES MINIME GARANTITE PARI A 5,3 MILIONI DI EURO.
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Basicnet S.p.a. Ha siglato un accordo con Fiteks d.O.o. - società leader nella distribuzione di attrezzatura ed abbigliamento sportivo già licenziatario dei marchi Kappa e Robe Di Kappa per Serbia-montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-herzegovina e Fyr Macedonia - per l’estensione del contratto di licenza anche a Ungheria, Bulgaria e Romania. L’accordo di licenza avrà una durata di 6 anni (fino al Dicembre 2010 con opzione per il successivo rinnovo) e prevede il pagamento di royalties calcolate sul fatturato raggiunto da Fiteks d.O.o. Attraverso la distribuzione dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa. Sulla base di un volume d’affari legato alla distribuzione dei prodotti negli 8 Paesi previsto in almeno di 53 milioni di euro nei prossimi 6 anni, il contratto di licenza contempla il pagamento a Basicnet di royalties minime garantite pari ad oltre 5,3 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, forti investimenti volti ad un’ampia e costante diffusione nei Paesi dell’europa dell’est dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa; tra le iniziative specifiche: la sponsorizzazione di team sportivi di primo piano nei Paesi dell’ex Jugoslavia: Fc Partizan Belgrad, Fc Zemun Belgrad, Fa Slovenia, Fc Leotar Trebinje, Fc Zrinjski Mostar, Bc Atlas Belgrad; Ski Federation of Slovenia, National Ski Olympic Team of Serbia- Montenegro; Sci School Kopaonik; la sponsorizzazione di squadre di calcio partecipanti ai campionati di serie A di Ungheria, Bulgaria e Romania; l’apertura di negozi monomarca Kappa a Budapest, Sofia e Bucarest e nelle più importanti città dei 3 Paesi e di Outlet in Serbia-montenegro , Bosnia-herzegvina e Romania Con l’estensione degli accordi con Fiteks d.O.o. E l’intesa recentemente raggiunta con Ka Argentina S.a. Per la licenza in Argentina, grazie ai 40 licenziatari del network Basicnet i prodotti Kappa e Robe Di Kappa sono presenti oggi in 86 Paesi nel mondo. “L’accordo con Fiteks d.O.o. – afferma Franco Spalla, Amministratore Delegato di Basicnet - segna un importante passo in avanti per Basicnet S.p.a. Nel consolidamento dei marchi Kappa e Robe Di Kappa sia a livello mondiale che locale”. “Allo stesso modo – continua Spalla - l’accordo stipulato permette a Fiteks d.O.o. Di arricchire il portafoglio di marchi distribuiti consolidando il proprio ruolo di società leader nel settore sportivo nei Balcani”. |
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BASICNET: SIGLATI CON FITEKS NUOVI ACCORDI DI LICENZA E DISTRIBUZIONE PER UNGHERIA, BULGARIA E ROMANIA L’INTESA CON FITEKS, VALIDA FINO AL 2010, PREVEDE ROYALTIES MINIME GARANTITE PARI A 5,3 MILIONI DI EURO.
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Basicnet S.p.a. Ha siglato un accordo con Fiteks d.O.o. - società leader nella distribuzione di attrezzatura ed abbigliamento sportivo già licenziatario dei marchi Kappa e Robe Di Kappa per Serbia-montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-herzegovina e Fyr Macedonia - per l’estensione del contratto di licenza anche a Ungheria, Bulgaria e Romania. L’accordo di licenza avrà una durata di 6 anni (fino al Dicembre 2010 con opzione per il successivo rinnovo) e prevede il pagamento di royalties calcolate sul fatturato raggiunto da Fiteks d.O.o. Attraverso la distribuzione dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa. Sulla base di un volume d’affari legato alla distribuzione dei prodotti negli 8 Paesi previsto in almeno di 53 milioni di euro nei prossimi 6 anni, il contratto di licenza contempla il pagamento a Basicnet di royalties minime garantite pari ad oltre 5,3 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, forti investimenti volti ad un’ampia e costante diffusione nei Paesi dell’europa dell’est dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa; tra le iniziative specifiche: la sponsorizzazione di team sportivi di primo piano nei Paesi dell’ex Jugoslavia: Fc Partizan Belgrad, Fc Zemun Belgrad, Fa Slovenia, Fc Leotar Trebinje, Fc Zrinjski Mostar, Bc Atlas Belgrad; Ski Federation of Slovenia, National Ski Olympic Team of Serbia- Montenegro; Sci School Kopaonik; la sponsorizzazione di squadre di calcio partecipanti ai campionati di serie A di Ungheria, Bulgaria e Romania; l’apertura di negozi monomarca Kappa a Budapest, Sofia e Bucarest e nelle più importanti città dei 3 Paesi e di Outlet in Serbia-montenegro , Bosnia-herzegvina e Romania Con l’estensione degli accordi con Fiteks d.O.o. E l’intesa recentemente raggiunta con Ka Argentina S.a. Per la licenza in Argentina, grazie ai 40 licenziatari del network Basicnet i prodotti Kappa e Robe Di Kappa sono presenti oggi in 86 Paesi nel mondo. “L’accordo con Fiteks d.O.o. – afferma Franco Spalla, Amministratore Delegato di Basicnet - segna un importante passo in avanti per Basicnet S.p.a. Nel consolidamento dei marchi Kappa e Robe Di Kappa sia a livello mondiale che locale”. “Allo stesso modo – continua Spalla - l’accordo stipulato permette a Fiteks d.O.o. Di arricchire il portafoglio di marchi distribuiti consolidando il proprio ruolo di società leader nel settore sportivo nei Balcani”. |
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Basicnet S.p.a. Ha siglato un accordo con Fiteks d.O.o. - società leader nella distribuzione di attrezzatura ed abbigliamento sportivo già licenziatario dei marchi Kappa e Robe Di Kappa per Serbia-montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-herzegovina e Fyr Macedonia - per l’estensione del contratto di licenza anche a Ungheria, Bulgaria e Romania. L’accordo di licenza avrà una durata di 6 anni (fino al Dicembre 2010 con opzione per il successivo rinnovo) e prevede il pagamento di royalties calcolate sul fatturato raggiunto da Fiteks d.O.o. Attraverso la distribuzione dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa. Sulla base di un volume d’affari legato alla distribuzione dei prodotti negli 8 Paesi previsto in almeno di 53 milioni di euro nei prossimi 6 anni, il contratto di licenza contempla il pagamento a Basicnet di royalties minime garantite pari ad oltre 5,3 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, forti investimenti volti ad un’ampia e costante diffusione nei Paesi dell’europa dell’est dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa; tra le iniziative specifiche: la sponsorizzazione di team sportivi di primo piano nei Paesi dell’ex Jugoslavia: Fc Partizan Belgrad, Fc Zemun Belgrad, Fa Slovenia, Fc Leotar Trebinje, Fc Zrinjski Mostar, Bc Atlas Belgrad; Ski Federation of Slovenia, National Ski Olympic Team of Serbia- Montenegro; Sci School Kopaonik; la sponsorizzazione di squadre di calcio partecipanti ai campionati di serie A di Ungheria, Bulgaria e Romania; l’apertura di negozi monomarca Kappa a Budapest, Sofia e Bucarest e nelle più importanti città dei 3 Paesi e di Outlet in Serbia-montenegro , Bosnia-herzegvina e Romania Con l’estensione degli accordi con Fiteks d.O.o. E l’intesa recentemente raggiunta con Ka Argentina S.a. Per la licenza in Argentina, grazie ai 40 licenziatari del network Basicnet i prodotti Kappa e Robe Di Kappa sono presenti oggi in 86 Paesi nel mondo. “L’accordo con Fiteks d.O.o. – afferma Franco Spalla, Amministratore Delegato di Basicnet - segna un importante passo in avanti per Basicnet S.p.a. Nel consolidamento dei marchi Kappa e Robe Di Kappa sia a livello mondiale che locale”. “Allo stesso modo – continua Spalla - l’accordo stipulato permette a Fiteks d.O.o. Di arricchire il portafoglio di marchi distribuiti consolidando il proprio ruolo di società leader nel settore sportivo nei Balcani”. |
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Basicnet S.p.a. Ha siglato un accordo con Fiteks d.O.o. - società leader nella distribuzione di attrezzatura ed abbigliamento sportivo già licenziatario dei marchi Kappa e Robe Di Kappa per Serbia-montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-herzegovina e Fyr Macedonia - per l’estensione del contratto di licenza anche a Ungheria, Bulgaria e Romania. L’accordo di licenza avrà una durata di 6 anni (fino al Dicembre 2010 con opzione per il successivo rinnovo) e prevede il pagamento di royalties calcolate sul fatturato raggiunto da Fiteks d.O.o. Attraverso la distribuzione dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa. Sulla base di un volume d’affari legato alla distribuzione dei prodotti negli 8 Paesi previsto in almeno di 53 milioni di euro nei prossimi 6 anni, il contratto di licenza contempla il pagamento a Basicnet di royalties minime garantite pari ad oltre 5,3 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, forti investimenti volti ad un’ampia e costante diffusione nei Paesi dell’europa dell’est dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa; tra le iniziative specifiche: la sponsorizzazione di team sportivi di primo piano nei Paesi dell’ex Jugoslavia: Fc Partizan Belgrad, Fc Zemun Belgrad, Fa Slovenia, Fc Leotar Trebinje, Fc Zrinjski Mostar, Bc Atlas Belgrad; Ski Federation of Slovenia, National Ski Olympic Team of Serbia- Montenegro; Sci School Kopaonik; la sponsorizzazione di squadre di calcio partecipanti ai campionati di serie A di Ungheria, Bulgaria e Romania; l’apertura di negozi monomarca Kappa a Budapest, Sofia e Bucarest e nelle più importanti città dei 3 Paesi e di Outlet in Serbia-montenegro , Bosnia-herzegvina e Romania Con l’estensione degli accordi con Fiteks d.O.o. E l’intesa recentemente raggiunta con Ka Argentina S.a. Per la licenza in Argentina, grazie ai 40 licenziatari del network Basicnet i prodotti Kappa e Robe Di Kappa sono presenti oggi in 86 Paesi nel mondo. “L’accordo con Fiteks d.O.o. – afferma Franco Spalla, Amministratore Delegato di Basicnet - segna un importante passo in avanti per Basicnet S.p.a. Nel consolidamento dei marchi Kappa e Robe Di Kappa sia a livello mondiale che locale”. “Allo stesso modo – continua Spalla - l’accordo stipulato permette a Fiteks d.O.o. Di arricchire il portafoglio di marchi distribuiti consolidando il proprio ruolo di società leader nel settore sportivo nei Balcani”. |
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Basicnet S.p.a. Ha siglato un accordo con Fiteks d.O.o. - società leader nella distribuzione di attrezzatura ed abbigliamento sportivo già licenziatario dei marchi Kappa e Robe Di Kappa per Serbia-montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-herzegovina e Fyr Macedonia - per l’estensione del contratto di licenza anche a Ungheria, Bulgaria e Romania. L’accordo di licenza avrà una durata di 6 anni (fino al Dicembre 2010 con opzione per il successivo rinnovo) e prevede il pagamento di royalties calcolate sul fatturato raggiunto da Fiteks d.O.o. Attraverso la distribuzione dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa. Sulla base di un volume d’affari legato alla distribuzione dei prodotti negli 8 Paesi previsto in almeno di 53 milioni di euro nei prossimi 6 anni, il contratto di licenza contempla il pagamento a Basicnet di royalties minime garantite pari ad oltre 5,3 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, forti investimenti volti ad un’ampia e costante diffusione nei Paesi dell’europa dell’est dei prodotti a marchio Kappa e Robe Di Kappa; tra le iniziative specifiche: la sponsorizzazione di team sportivi di primo piano nei Paesi dell’ex Jugoslavia: Fc Partizan Belgrad, Fc Zemun Belgrad, Fa Slovenia, Fc Leotar Trebinje, Fc Zrinjski Mostar, Bc Atlas Belgrad; Ski Federation of Slovenia, National Ski Olympic Team of Serbia- Montenegro; Sci School Kopaonik; la sponsorizzazione di squadre di calcio partecipanti ai campionati di serie A di Ungheria, Bulgaria e Romania; l’apertura di negozi monomarca Kappa a Budapest, Sofia e Bucarest e nelle più importanti città dei 3 Paesi e di Outlet in Serbia-montenegro , Bosnia-herzegvina e Romania Con l’estensione degli accordi con Fiteks d.O.o. E l’intesa recentemente raggiunta con Ka Argentina S.a. Per la licenza in Argentina, grazie ai 40 licenziatari del network Basicnet i prodotti Kappa e Robe Di Kappa sono presenti oggi in 86 Paesi nel mondo. “L’accordo con Fiteks d.O.o. – afferma Franco Spalla, Amministratore Delegato di Basicnet - segna un importante passo in avanti per Basicnet S.p.a. Nel consolidamento dei marchi Kappa e Robe Di Kappa sia a livello mondiale che locale”. “Allo stesso modo – continua Spalla - l’accordo stipulato permette a Fiteks d.O.o. Di arricchire il portafoglio di marchi distribuiti consolidando il proprio ruolo di società leader nel settore sportivo nei Balcani”. |
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FRANCESCO BIASIA CRESCE IN EUROPA E IN FAR EAST |
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Tra le nuove scommesse della griffe vicentina nuove aperture e l’inaugurazione della showroom a Milano. Dopo l'apertura della nuova boutique in via Montenapoleone, una delle più prestigiose vie del quadrilatero della moda milanese, Francesco Biasia, la griffe vicentina di borse e pelletteria, prepara nuove e impegnative sfide che vedranno l’inaugurazione della showroom a Milano e di nuovi punti vendita nel Far East. “Uno spazio di oltre 200 mq con un design semplice ed elegante, in via Montenapoleone, sarà il luogo ideale dal prossimo settembre – spiega Claudio Biasia, Amministratore Delegato di Francesco Biasia - per presentare le nostre collezioni dedicate all’universo femminile ed incontrare i protagonisti del sistema moda”. Identificato dal binomio ricerca e qualità, Francesco Biasia, che conta già prestigiose boutiques con il proprio marchio a Roma, Firenze, Milano, Praga, Parigi, Dubai e Seoul – recentemente inaugurata - aprirà entro l’autunno del 2005 due nuovi negozi, a Tokyo, nella zona di Ginza, e Osaka. Nel suo insieme, il progetto Far East vedrà l’inserimento di 27 corners all’interno dei più prestigiosi Department Stores giapponesi. L’inaugurazione della nuova showroom e l’apertura di nuovi punti vendita si inserisce in un importante progetto strategico che testimonia una crescita complessiva del brand ed uno sviluppo nei mercati internazionali. In particolare, ottimo il risultato del primo trimestre 2004: sul mercato giapponese il trend è +80%. In Europa, significative le performance dell’area iberica (+15%); del Nord-europa (+7%) e della Francia (+56%); mercato storicamente difficile per qualunque marchio straniero. I risultati consolidati, vedono i ricavi di vendita del primo trimestre 2004 in crescita del 9,5%. Il primo trimestre 2004 si chiude con 12,7 milioni di Euro contro gli 11,6 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. La previsione è di chiudere il 2004 confermando la percentuale di crescita rilevata nel primo trimestre.“Il positivo riscontro del brand sia sui mercati esteri che sul mercato interno, ci spinge ad allargare ed ottimizzare il sistema retail – continua Claudio Biasia – Oltre alla realtà del Far East che gioca un ruolo importante, saremo impegnati nei mercati del Medio Oriente con una prossima apertura, a settembre, a Beirut all’interno del prestigioso Mall Abc. In Italia procede l’apertura di importanti spazi dedicati: dopo Rinascente di Piazza Duomo a Milano e Rinascente di Roma in Piazza Colonna abbiamo recentemente aperto uno spazio all’interno della Rinascente di Napoli”. Nata nel 1977, la griffe Francesco Biasia si è in breve tempo affermata sul mercato con linee di borse in pelle destinate ad un pubblico femminile attento ed esigente. Oggi, le borse, gli articoli di piccola pelletteria e gli accessori Francesco Biasia sono distribuiti in 700 punti vendita multimarca sul mercato italiano e in 1.700 punti vendita specializzati nel resto del mondo. |
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FRANCESCO BIASIA CRESCE IN EUROPA E IN FAR EAST |
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Tra le nuove scommesse della griffe vicentina nuove aperture e l’inaugurazione della showroom a Milano. Dopo l'apertura della nuova boutique in via Montenapoleone, una delle più prestigiose vie del quadrilatero della moda milanese, Francesco Biasia, la griffe vicentina di borse e pelletteria, prepara nuove e impegnative sfide che vedranno l’inaugurazione della showroom a Milano e di nuovi punti vendita nel Far East. “Uno spazio di oltre 200 mq con un design semplice ed elegante, in via Montenapoleone, sarà il luogo ideale dal prossimo settembre – spiega Claudio Biasia, Amministratore Delegato di Francesco Biasia - per presentare le nostre collezioni dedicate all’universo femminile ed incontrare i protagonisti del sistema moda”. Identificato dal binomio ricerca e qualità, Francesco Biasia, che conta già prestigiose boutiques con il proprio marchio a Roma, Firenze, Milano, Praga, Parigi, Dubai e Seoul – recentemente inaugurata - aprirà entro l’autunno del 2005 due nuovi negozi, a Tokyo, nella zona di Ginza, e Osaka. Nel suo insieme, il progetto Far East vedrà l’inserimento di 27 corners all’interno dei più prestigiosi Department Stores giapponesi. L’inaugurazione della nuova showroom e l’apertura di nuovi punti vendita si inserisce in un importante progetto strategico che testimonia una crescita complessiva del brand ed uno sviluppo nei mercati internazionali. In particolare, ottimo il risultato del primo trimestre 2004: sul mercato giapponese il trend è +80%. In Europa, significative le performance dell’area iberica (+15%); del Nord-europa (+7%) e della Francia (+56%); mercato storicamente difficile per qualunque marchio straniero. I risultati consolidati, vedono i ricavi di vendita del primo trimestre 2004 in crescita del 9,5%. Il primo trimestre 2004 si chiude con 12,7 milioni di Euro contro gli 11,6 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. La previsione è di chiudere il 2004 confermando la percentuale di crescita rilevata nel primo trimestre.“Il positivo riscontro del brand sia sui mercati esteri che sul mercato interno, ci spinge ad allargare ed ottimizzare il sistema retail – continua Claudio Biasia – Oltre alla realtà del Far East che gioca un ruolo importante, saremo impegnati nei mercati del Medio Oriente con una prossima apertura, a settembre, a Beirut all’interno del prestigioso Mall Abc. In Italia procede l’apertura di importanti spazi dedicati: dopo Rinascente di Piazza Duomo a Milano e Rinascente di Roma in Piazza Colonna abbiamo recentemente aperto uno spazio all’interno della Rinascente di Napoli”. Nata nel 1977, la griffe Francesco Biasia si è in breve tempo affermata sul mercato con linee di borse in pelle destinate ad un pubblico femminile attento ed esigente. Oggi, le borse, gli articoli di piccola pelletteria e gli accessori Francesco Biasia sono distribuiti in 700 punti vendita multimarca sul mercato italiano e in 1.700 punti vendita specializzati nel resto del mondo. |
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FRANCESCO BIASIA CRESCE IN EUROPA E IN FAR EAST |
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Tra le nuove scommesse della griffe vicentina nuove aperture e l’inaugurazione della showroom a Milano. Dopo l'apertura della nuova boutique in via Montenapoleone, una delle più prestigiose vie del quadrilatero della moda milanese, Francesco Biasia, la griffe vicentina di borse e pelletteria, prepara nuove e impegnative sfide che vedranno l’inaugurazione della showroom a Milano e di nuovi punti vendita nel Far East. “Uno spazio di oltre 200 mq con un design semplice ed elegante, in via Montenapoleone, sarà il luogo ideale dal prossimo settembre – spiega Claudio Biasia, Amministratore Delegato di Francesco Biasia - per presentare le nostre collezioni dedicate all’universo femminile ed incontrare i protagonisti del sistema moda”. Identificato dal binomio ricerca e qualità, Francesco Biasia, che conta già prestigiose boutiques con il proprio marchio a Roma, Firenze, Milano, Praga, Parigi, Dubai e Seoul – recentemente inaugurata - aprirà entro l’autunno del 2005 due nuovi negozi, a Tokyo, nella zona di Ginza, e Osaka. Nel suo insieme, il progetto Far East vedrà l’inserimento di 27 corners all’interno dei più prestigiosi Department Stores giapponesi. L’inaugurazione della nuova showroom e l’apertura di nuovi punti vendita si inserisce in un importante progetto strategico che testimonia una crescita complessiva del brand ed uno sviluppo nei mercati internazionali. In particolare, ottimo il risultato del primo trimestre 2004: sul mercato giapponese il trend è +80%. In Europa, significative le performance dell’area iberica (+15%); del Nord-europa (+7%) e della Francia (+56%); mercato storicamente difficile per qualunque marchio straniero. I risultati consolidati, vedono i ricavi di vendita del primo trimestre 2004 in crescita del 9,5%. Il primo trimestre 2004 si chiude con 12,7 milioni di Euro contro gli 11,6 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. La previsione è di chiudere il 2004 confermando la percentuale di crescita rilevata nel primo trimestre.“Il positivo riscontro del brand sia sui mercati esteri che sul mercato interno, ci spinge ad allargare ed ottimizzare il sistema retail – continua Claudio Biasia – Oltre alla realtà del Far East che gioca un ruolo importante, saremo impegnati nei mercati del Medio Oriente con una prossima apertura, a settembre, a Beirut all’interno del prestigioso Mall Abc. In Italia procede l’apertura di importanti spazi dedicati: dopo Rinascente di Piazza Duomo a Milano e Rinascente di Roma in Piazza Colonna abbiamo recentemente aperto uno spazio all’interno della Rinascente di Napoli”. Nata nel 1977, la griffe Francesco Biasia si è in breve tempo affermata sul mercato con linee di borse in pelle destinate ad un pubblico femminile attento ed esigente. Oggi, le borse, gli articoli di piccola pelletteria e gli accessori Francesco Biasia sono distribuiti in 700 punti vendita multimarca sul mercato italiano e in 1.700 punti vendita specializzati nel resto del mondo. |
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FRANCESCO BIASIA CRESCE IN EUROPA E IN FAR EAST |
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GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATI 500.000 CAPI DI ABBIGLIAMENTO CONTRAFFATTI PRODOTTI NEL NORD ITALIA. 29 PERSONE DENUNCIATE
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Articolate indagini condotte nelle province di Genova, Milano, Varese, Novara e Biella hanno portato i Finanzieri della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Genova alla denunzia di 29 persone, di cui 13 per associazione a delinquere e 16 per ricettazione e commercio di prodotti contraffatti. Oltre 500.000 i beni sequestrati, capi d’abbigliamento intimo e di tendenza, con 237 cliché di note case di moda. L’indagine aveva preso avvio dall’ordinario controllo del territorio e da un semplice sequestro ad un venditore ambulante. Risalendo a ritroso il percorso della merce, tipicamente effettuato dalla Gdf per contrastare i grandi traffici delle contraffazioni ed i relativi flussi finanziari, le Fiamme Gialle sono arrivate all’’individuazione di un’associazione per delinquere dedita alla contraffazione di marchi. Nell’ambito dell’operazione è stato bloccato un commerciante di intimo genovese, presso il suo magazzino di Genova San Fruttuoso, con oltre 30.000 etichette “Pompea” pronte per essere apposte sui capi neutri: lì la Guardia di Finanza genovese ha scoperto altri 8.000 capi di abbigliamento intimo già griffati e pronti per la consegna. L’organizzazione criminale era però “diretta” da un piccolo imprenditore di maglieria residente a Castano Primo (Mi); si trattava di una vera e propria attività d’impresa, che, con la collaborazione di sarte di professione ritiratesi dal mercato ufficiale, era in grado di realizzare maglieria ed intimo con i loghi di note case di moda (Dolce & Gabbana, Guru, Prada, Gucci, Ralph Lauren, Pompea, Cavalli, Lonsdale, Sisley, Benetton, Puma, Garda, Fendi, Levi’s, etc.). Coinvolte nell’organizzazione anche due tipografie di Busto Arsizio e Cislago (Va); addette alla predisposizione dei 237 cliché sequestrati e alla realizzazione di cartellini ed etichette. |
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GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATI 500.000 CAPI DI ABBIGLIAMENTO CONTRAFFATTI PRODOTTI NEL NORD ITALIA. 29 PERSONE DENUNCIATE
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Articolate indagini condotte nelle province di Genova, Milano, Varese, Novara e Biella hanno portato i Finanzieri della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Genova alla denunzia di 29 persone, di cui 13 per associazione a delinquere e 16 per ricettazione e commercio di prodotti contraffatti. Oltre 500.000 i beni sequestrati, capi d’abbigliamento intimo e di tendenza, con 237 cliché di note case di moda. L’indagine aveva preso avvio dall’ordinario controllo del territorio e da un semplice sequestro ad un venditore ambulante. Risalendo a ritroso il percorso della merce, tipicamente effettuato dalla Gdf per contrastare i grandi traffici delle contraffazioni ed i relativi flussi finanziari, le Fiamme Gialle sono arrivate all’’individuazione di un’associazione per delinquere dedita alla contraffazione di marchi. Nell’ambito dell’operazione è stato bloccato un commerciante di intimo genovese, presso il suo magazzino di Genova San Fruttuoso, con oltre 30.000 etichette “Pompea” pronte per essere apposte sui capi neutri: lì la Guardia di Finanza genovese ha scoperto altri 8.000 capi di abbigliamento intimo già griffati e pronti per la consegna. L’organizzazione criminale era però “diretta” da un piccolo imprenditore di maglieria residente a Castano Primo (Mi); si trattava di una vera e propria attività d’impresa, che, con la collaborazione di sarte di professione ritiratesi dal mercato ufficiale, era in grado di realizzare maglieria ed intimo con i loghi di note case di moda (Dolce & Gabbana, Guru, Prada, Gucci, Ralph Lauren, Pompea, Cavalli, Lonsdale, Sisley, Benetton, Puma, Garda, Fendi, Levi’s, etc.). Coinvolte nell’organizzazione anche due tipografie di Busto Arsizio e Cislago (Va); addette alla predisposizione dei 237 cliché sequestrati e alla realizzazione di cartellini ed etichette. |
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Articolate indagini condotte nelle province di Genova, Milano, Varese, Novara e Biella hanno portato i Finanzieri della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Genova alla denunzia di 29 persone, di cui 13 per associazione a delinquere e 16 per ricettazione e commercio di prodotti contraffatti. Oltre 500.000 i beni sequestrati, capi d’abbigliamento intimo e di tendenza, con 237 cliché di note case di moda. L’indagine aveva preso avvio dall’ordinario controllo del territorio e da un semplice sequestro ad un venditore ambulante. Risalendo a ritroso il percorso della merce, tipicamente effettuato dalla Gdf per contrastare i grandi traffici delle contraffazioni ed i relativi flussi finanziari, le Fiamme Gialle sono arrivate all’’individuazione di un’associazione per delinquere dedita alla contraffazione di marchi. Nell’ambito dell’operazione è stato bloccato un commerciante di intimo genovese, presso il suo magazzino di Genova San Fruttuoso, con oltre 30.000 etichette “Pompea” pronte per essere apposte sui capi neutri: lì la Guardia di Finanza genovese ha scoperto altri 8.000 capi di abbigliamento intimo già griffati e pronti per la consegna. L’organizzazione criminale era però “diretta” da un piccolo imprenditore di maglieria residente a Castano Primo (Mi); si trattava di una vera e propria attività d’impresa, che, con la collaborazione di sarte di professione ritiratesi dal mercato ufficiale, era in grado di realizzare maglieria ed intimo con i loghi di note case di moda (Dolce & Gabbana, Guru, Prada, Gucci, Ralph Lauren, Pompea, Cavalli, Lonsdale, Sisley, Benetton, Puma, Garda, Fendi, Levi’s, etc.). Coinvolte nell’organizzazione anche due tipografie di Busto Arsizio e Cislago (Va); addette alla predisposizione dei 237 cliché sequestrati e alla realizzazione di cartellini ed etichette. |
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L’esperienza quotidiana e gli studi scientifici hanno dimostrato la necessità di proteggere la pelle dalle radiazioni Uv presenti nello spettro solare, per evitare i rischi dovuti a un eccessiva esposizione. Rischi che vanno dal semplice arrossamento, il comune eritema, fino alle modificazioni del Dna delle cellule cutanee. Il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.a. – Centrocot – grazie al proprio laboratorio di Analisi, è in grado di determinare il grado di protezione dalle radiazioni Uv di un qualsiasi tessuto. I prodotti tessili offrono infatti una protezione più o meno significativa che varia in funzione della trama del tessuto, della natura chimica della fibra, dei diversi trattamenti di finissaggio e dal grado di usura. La determinazione del fattore di protezione dalle radiazioni Uv (Upf-uv Protection Factor) di un tessuto, eseguita da Centrocot con le modalità previste da norme riconosciute a livello internazionale, consente di valutare oggettivamente il livello di protezione offerto. Sulla base dei risultati Centrocot, unico centro in Italia, può rilasciare l’autorizzazione a etichettare il prodotto con il marchio Uv standard 801 che trasmette, in modo semplice e trasparente al consumatore finale, il livello di protezione offerto. Centrocot può rilasciare il marchio su tessuti per abbigliamento, per tendaggi e per esterno. I valori di Upf vengono determinati tenendo conto delle sollecitazioni a cui il tessuto è sottoposto durante l’uso, e quindi anche dopo trattamenti di abrasione, tensionamento, lavaggio o esposizione a luce e intemperie. “I dati parlano chiaro – Afferma Gabriella Fusi, Direttore Centro di ricerca di Centrocot – è necessario proteggersi dal sole in maniera adeguata. Se nel corso dei mesi estivi sulle spiagge è spesso sufficiente una crema, per coloro che lavorano all’aperto o per gli sportivi è necessario prevedere protezioni idonee. Centrocot sta svolgendo una intensa attività di ricerca in questo senso – Prosegue Gabriella Fusi – infatti non tutti i tessuti sono i grado di schermare in modo adeguato il nostro corpo dalle radiazioni solari; è quindi di primaria importanza misurare e conoscere il grado di protezione offerto da un determinato capo di abbigliamento. È questa la ragione per cui - Conclude Gabriella Fusi – è stato definito un fattore di protezione delle radiazioni Uv che, in analogia con le creme solari, indica quante volte è possibile moltiplicare il periodo di protezione che è naturalmente offerto dalla pelle prima che compaiano eritemi e arrossamenti e messo a punto lo schema di certificazione Uv Standard 801”. Infolink: www.Centrocot.it |
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CENTROCOT-CENTRO TESSILE COTONIERO E ABBIGLIAMENTO S.P.A. PER LO STUDIO E LA DETERMINAZIONE DEI TESSUTI CHE OFFRONO UN’ EFFICACE PROTEZIONE SOLARE.
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L’esperienza quotidiana e gli studi scientifici hanno dimostrato la necessità di proteggere la pelle dalle radiazioni Uv presenti nello spettro solare, per evitare i rischi dovuti a un eccessiva esposizione. Rischi che vanno dal semplice arrossamento, il comune eritema, fino alle modificazioni del Dna delle cellule cutanee. Il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.a. – Centrocot – grazie al proprio laboratorio di Analisi, è in grado di determinare il grado di protezione dalle radiazioni Uv di un qualsiasi tessuto. I prodotti tessili offrono infatti una protezione più o meno significativa che varia in funzione della trama del tessuto, della natura chimica della fibra, dei diversi trattamenti di finissaggio e dal grado di usura. La determinazione del fattore di protezione dalle radiazioni Uv (Upf-uv Protection Factor) di un tessuto, eseguita da Centrocot con le modalità previste da norme riconosciute a livello internazionale, consente di valutare oggettivamente il livello di protezione offerto. Sulla base dei risultati Centrocot, unico centro in Italia, può rilasciare l’autorizzazione a etichettare il prodotto con il marchio Uv standard 801 che trasmette, in modo semplice e trasparente al consumatore finale, il livello di protezione offerto. Centrocot può rilasciare il marchio su tessuti per abbigliamento, per tendaggi e per esterno. I valori di Upf vengono determinati tenendo conto delle sollecitazioni a cui il tessuto è sottoposto durante l’uso, e quindi anche dopo trattamenti di abrasione, tensionamento, lavaggio o esposizione a luce e intemperie. “I dati parlano chiaro – Afferma Gabriella Fusi, Direttore Centro di ricerca di Centrocot – è necessario proteggersi dal sole in maniera adeguata. Se nel corso dei mesi estivi sulle spiagge è spesso sufficiente una crema, per coloro che lavorano all’aperto o per gli sportivi è necessario prevedere protezioni idonee. Centrocot sta svolgendo una intensa attività di ricerca in questo senso – Prosegue Gabriella Fusi – infatti non tutti i tessuti sono i grado di schermare in modo adeguato il nostro corpo dalle radiazioni solari; è quindi di primaria importanza misurare e conoscere il grado di protezione offerto da un determinato capo di abbigliamento. È questa la ragione per cui - Conclude Gabriella Fusi – è stato definito un fattore di protezione delle radiazioni Uv che, in analogia con le creme solari, indica quante volte è possibile moltiplicare il periodo di protezione che è naturalmente offerto dalla pelle prima che compaiano eritemi e arrossamenti e messo a punto lo schema di certificazione Uv Standard 801”. Infolink: www.Centrocot.it |
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CENTROCOT-CENTRO TESSILE COTONIERO E ABBIGLIAMENTO S.P.A. PER LO STUDIO E LA DETERMINAZIONE DEI TESSUTI CHE OFFRONO UN’ EFFICACE PROTEZIONE SOLARE.
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L’esperienza quotidiana e gli studi scientifici hanno dimostrato la necessità di proteggere la pelle dalle radiazioni Uv presenti nello spettro solare, per evitare i rischi dovuti a un eccessiva esposizione. Rischi che vanno dal semplice arrossamento, il comune eritema, fino alle modificazioni del Dna delle cellule cutanee. Il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.a. – Centrocot – grazie al proprio laboratorio di Analisi, è in grado di determinare il grado di protezione dalle radiazioni Uv di un qualsiasi tessuto. I prodotti tessili offrono infatti una protezione più o meno significativa che varia in funzione della trama del tessuto, della natura chimica della fibra, dei diversi trattamenti di finissaggio e dal grado di usura. La determinazione del fattore di protezione dalle radiazioni Uv (Upf-uv Protection Factor) di un tessuto, eseguita da Centrocot con le modalità previste da norme riconosciute a livello internazionale, consente di valutare oggettivamente il livello di protezione offerto. Sulla base dei risultati Centrocot, unico centro in Italia, può rilasciare l’autorizzazione a etichettare il prodotto con il marchio Uv standard 801 che trasmette, in modo semplice e trasparente al consumatore finale, il livello di protezione offerto. Centrocot può rilasciare il marchio su tessuti per abbigliamento, per tendaggi e per esterno. I valori di Upf vengono determinati tenendo conto delle sollecitazioni a cui il tessuto è sottoposto durante l’uso, e quindi anche dopo trattamenti di abrasione, tensionamento, lavaggio o esposizione a luce e intemperie. “I dati parlano chiaro – Afferma Gabriella Fusi, Direttore Centro di ricerca di Centrocot – è necessario proteggersi dal sole in maniera adeguata. Se nel corso dei mesi estivi sulle spiagge è spesso sufficiente una crema, per coloro che lavorano all’aperto o per gli sportivi è necessario prevedere protezioni idonee. Centrocot sta svolgendo una intensa attività di ricerca in questo senso – Prosegue Gabriella Fusi – infatti non tutti i tessuti sono i grado di schermare in modo adeguato il nostro corpo dalle radiazioni solari; è quindi di primaria importanza misurare e conoscere il grado di protezione offerto da un determinato capo di abbigliamento. È questa la ragione per cui - Conclude Gabriella Fusi – è stato definito un fattore di protezione delle radiazioni Uv che, in analogia con le creme solari, indica quante volte è possibile moltiplicare il periodo di protezione che è naturalmente offerto dalla pelle prima che compaiano eritemi e arrossamenti e messo a punto lo schema di certificazione Uv Standard 801”. Infolink: www.Centrocot.it |
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CAPI PRATICI, ANTIMACCHIA E ANTISTIRO GRAZIE AI NUOVISSIMI TESSUTI NELLA COLLEZIONE DOCKERS PER L’ESTATE 2004 |
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Tempo di weekend, di partenze e di vacanze per tutti. Dockers propone per la prossima Primavera/estate 2005 una linea di capi antimacchia, antistropiccio e antisgualcimento la Linea Made in History che, grazie ad uno speciale trattamento del tessuto con un innovativo “Liquido Antirepellente”. Una collezione realizzata in ben 13 colori solari sui toni dell’arancio, del giallo e del verde, tutti di facile abbinamento e dalla perfetta vestibilità. Una linea comoda perfettamente adatta per essere riposta in valigia senza troppi accorgimenti o problemi di sgualcimento. “E’ qui, nella collezione Made in History, che Dockers ha trovato…l’oro, ancora una volta.”, afferma Benoit de Crane d’Heysselaer, Country Managing Director Levi Strauss Italia; “La collezione Made in History è l’essenza del mondo khaki e ci ha permesso di posizionare il marchio Dockers come leader indiscusso e innovativo nel mondo khaki. Il riscontro sul consumatore e la fiducia dei nostri clienti è stata piacevolemente inaspettata, abbiamo triplicato il numero di punti vendita in solo 2 stagioni e il prodotto si è esaurito in pochi giorni in molti punti vendita. Ci aspettiamo, con questa nuova collezione, di affermarci definitivamente come Innovatori del mondo khaki.”Kristine Satz – Creative Director Europe Dockers “Il recupero storico dei dettagli dei dettagli, delle cuciture e dei tessuti è il valore aggiunto che vogliamo comunicare con la collezione Spring/summer 2005. I prodotti Dockers così daranno ancora una volta garanzia di resistenza e di qualità rinnovata comunque nella freschezza dei colori e dai tagli che le tendenze e le esigenze del momento richiedono”. L’affascinante scenario questa volta è la Orange County, patria dei pionieri dell’inizio del Xx secolo. Vite intense di lavoratori dei campi e cercatori di fortuna che condividevano in ugual misura il forte senso della comunità originato da un’autentica vita all’aria aperta. Il marchio Dockers utilizza proprio questo invisibile mix tra abbigliamento da lavoro e da tempo libero per realizzare la linea Made in History di questa stagione, unendo ricercatezza urbana ad una resistenza alle intemperie propria degli abiti di un’altra epoca. L’aspetto complessivo è resistente e apparentemente “polveroso”, i tagli sono un aggiornamento dell’originale, un approccio quasi artigianale per arrivare a creare le vere divise khaki. Inoltre, come leader del settore casual, Dockers presenta anche questo anno la nuova collezione Premium primavera-estate casual basic, basata sul mondo dello sport e inspirata alla cultura latina, arrichendola di colori, vestibilità, finissaggi e tessuti di vario tipo. |
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CAPI PRATICI, ANTIMACCHIA E ANTISTIRO GRAZIE AI NUOVISSIMI TESSUTI NELLA COLLEZIONE DOCKERS PER L’ESTATE 2004 |
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Tempo di weekend, di partenze e di vacanze per tutti. Dockers propone per la prossima Primavera/estate 2005 una linea di capi antimacchia, antistropiccio e antisgualcimento la Linea Made in History che, grazie ad uno speciale trattamento del tessuto con un innovativo “Liquido Antirepellente”. Una collezione realizzata in ben 13 colori solari sui toni dell’arancio, del giallo e del verde, tutti di facile abbinamento e dalla perfetta vestibilità. Una linea comoda perfettamente adatta per essere riposta in valigia senza troppi accorgimenti o problemi di sgualcimento. “E’ qui, nella collezione Made in History, che Dockers ha trovato…l’oro, ancora una volta.”, afferma Benoit de Crane d’Heysselaer, Country Managing Director Levi Strauss Italia; “La collezione Made in History è l’essenza del mondo khaki e ci ha permesso di posizionare il marchio Dockers come leader indiscusso e innovativo nel mondo khaki. Il riscontro sul consumatore e la fiducia dei nostri clienti è stata piacevolemente inaspettata, abbiamo triplicato il numero di punti vendita in solo 2 stagioni e il prodotto si è esaurito in pochi giorni in molti punti vendita. Ci aspettiamo, con questa nuova collezione, di affermarci definitivamente come Innovatori del mondo khaki.”Kristine Satz – Creative Director Europe Dockers “Il recupero storico dei dettagli dei dettagli, delle cuciture e dei tessuti è il valore aggiunto che vogliamo comunicare con la collezione Spring/summer 2005. I prodotti Dockers così daranno ancora una volta garanzia di resistenza e di qualità rinnovata comunque nella freschezza dei colori e dai tagli che le tendenze e le esigenze del momento richiedono”. L’affascinante scenario questa volta è la Orange County, patria dei pionieri dell’inizio del Xx secolo. Vite intense di lavoratori dei campi e cercatori di fortuna che condividevano in ugual misura il forte senso della comunità originato da un’autentica vita all’aria aperta. Il marchio Dockers utilizza proprio questo invisibile mix tra abbigliamento da lavoro e da tempo libero per realizzare la linea Made in History di questa stagione, unendo ricercatezza urbana ad una resistenza alle intemperie propria degli abiti di un’altra epoca. L’aspetto complessivo è resistente e apparentemente “polveroso”, i tagli sono un aggiornamento dell’originale, un approccio quasi artigianale per arrivare a creare le vere divise khaki. Inoltre, come leader del settore casual, Dockers presenta anche questo anno la nuova collezione Premium primavera-estate casual basic, basata sul mondo dello sport e inspirata alla cultura latina, arrichendola di colori, vestibilità, finissaggi e tessuti di vario tipo. |
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CAPI PRATICI, ANTIMACCHIA E ANTISTIRO GRAZIE AI NUOVISSIMI TESSUTI NELLA COLLEZIONE DOCKERS PER L’ESTATE 2004 |
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Tempo di weekend, di partenze e di vacanze per tutti. Dockers propone per la prossima Primavera/estate 2005 una linea di capi antimacchia, antistropiccio e antisgualcimento la Linea Made in History che, grazie ad uno speciale trattamento del tessuto con un innovativo “Liquido Antirepellente”. Una collezione realizzata in ben 13 colori solari sui toni dell’arancio, del giallo e del verde, tutti di facile abbinamento e dalla perfetta vestibilità. Una linea comoda perfettamente adatta per essere riposta in valigia senza troppi accorgimenti o problemi di sgualcimento. “E’ qui, nella collezione Made in History, che Dockers ha trovato…l’oro, ancora una volta.”, afferma Benoit de Crane d’Heysselaer, Country Managing Director Levi Strauss Italia; “La collezione Made in History è l’essenza del mondo khaki e ci ha permesso di posizionare il marchio Dockers come leader indiscusso e innovativo nel mondo khaki. Il riscontro sul consumatore e la fiducia dei nostri clienti è stata piacevolemente inaspettata, abbiamo triplicato il numero di punti vendita in solo 2 stagioni e il prodotto si è esaurito in pochi giorni in molti punti vendita. Ci aspettiamo, con questa nuova collezione, di affermarci definitivamente come Innovatori del mondo khaki.”Kristine Satz – Creative Director Europe Dockers “Il recupero storico dei dettagli dei dettagli, delle cuciture e dei tessuti è il valore aggiunto che vogliamo comunicare con la collezione Spring/summer 2005. I prodotti Dockers così daranno ancora una volta garanzia di resistenza e di qualità rinnovata comunque nella freschezza dei colori e dai tagli che le tendenze e le esigenze del momento richiedono”. L’affascinante scenario questa volta è la Orange County, patria dei pionieri dell’inizio del Xx secolo. Vite intense di lavoratori dei campi e cercatori di fortuna che condividevano in ugual misura il forte senso della comunità originato da un’autentica vita all’aria aperta. Il marchio Dockers utilizza proprio questo invisibile mix tra abbigliamento da lavoro e da tempo libero per realizzare la linea Made in History di questa stagione, unendo ricercatezza urbana ad una resistenza alle intemperie propria degli abiti di un’altra epoca. L’aspetto complessivo è resistente e apparentemente “polveroso”, i tagli sono un aggiornamento dell’originale, un approccio quasi artigianale per arrivare a creare le vere divise khaki. Inoltre, come leader del settore casual, Dockers presenta anche questo anno la nuova collezione Premium primavera-estate casual basic, basata sul mondo dello sport e inspirata alla cultura latina, arrichendola di colori, vestibilità, finissaggi e tessuti di vario tipo. |
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CAPI PRATICI, ANTIMACCHIA E ANTISTIRO GRAZIE AI NUOVISSIMI TESSUTI NELLA COLLEZIONE DOCKERS PER L’ESTATE 2004 |
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Tempo di weekend, di partenze e di vacanze per tutti. Dockers propone per la prossima Primavera/estate 2005 una linea di capi antimacchia, antistropiccio e antisgualcimento la Linea Made in History che, grazie ad uno speciale trattamento del tessuto con un innovativo “Liquido Antirepellente”. Una collezione realizzata in ben 13 colori solari sui toni dell’arancio, del giallo e del verde, tutti di facile abbinamento e dalla perfetta vestibilità. Una linea comoda perfettamente adatta per essere riposta in valigia senza troppi accorgimenti o problemi di sgualcimento. “E’ qui, nella collezione Made in History, che Dockers ha trovato…l’oro, ancora una volta.”, afferma Benoit de Crane d’Heysselaer, Country Managing Director Levi Strauss Italia; “La collezione Made in History è l’essenza del mondo khaki e ci ha permesso di posizionare il marchio Dockers come leader indiscusso e innovativo nel mondo khaki. Il riscontro sul consumatore e la fiducia dei nostri clienti è stata piacevolemente inaspettata, abbiamo triplicato il numero di punti vendita in solo 2 stagioni e il prodotto si è esaurito in pochi giorni in molti punti vendita. Ci aspettiamo, con questa nuova collezione, di affermarci definitivamente come Innovatori del mondo khaki.”Kristine Satz – Creative Director Europe Dockers “Il recupero storico dei dettagli dei dettagli, delle cuciture e dei tessuti è il valore aggiunto che vogliamo comunicare con la collezione Spring/summer 2005. I prodotti Dockers così daranno ancora una volta garanzia di resistenza e di qualità rinnovata comunque nella freschezza dei colori e dai tagli che le tendenze e le esigenze del momento richiedono”. L’affascinante scenario questa volta è la Orange County, patria dei pionieri dell’inizio del Xx secolo. Vite intense di lavoratori dei campi e cercatori di fortuna che condividevano in ugual misura il forte senso della comunità originato da un’autentica vita all’aria aperta. Il marchio Dockers utilizza proprio questo invisibile mix tra abbigliamento da lavoro e da tempo libero per realizzare la linea Made in History di questa stagione, unendo ricercatezza urbana ad una resistenza alle intemperie propria degli abiti di un’altra epoca. L’aspetto complessivo è resistente e apparentemente “polveroso”, i tagli sono un aggiornamento dell’originale, un approccio quasi artigianale per arrivare a creare le vere divise khaki. Inoltre, come leader del settore casual, Dockers presenta anche questo anno la nuova collezione Premium primavera-estate casual basic, basata sul mondo dello sport e inspirata alla cultura latina, arrichendola di colori, vestibilità, finissaggi e tessuti di vario tipo. |
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CAPI PRATICI, ANTIMACCHIA E ANTISTIRO GRAZIE AI NUOVISSIMI TESSUTI NELLA COLLEZIONE DOCKERS PER L’ESTATE 2004 |
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Tempo di weekend, di partenze e di vacanze per tutti. Dockers propone per la prossima Primavera/estate 2005 una linea di capi antimacchia, antistropiccio e antisgualcimento la Linea Made in History che, grazie ad uno speciale trattamento del tessuto con un innovativo “Liquido Antirepellente”. Una collezione realizzata in ben 13 colori solari sui toni dell’arancio, del giallo e del verde, tutti di facile abbinamento e dalla perfetta vestibilità. Una linea comoda perfettamente adatta per essere riposta in valigia senza troppi accorgimenti o problemi di sgualcimento. “E’ qui, nella collezione Made in History, che Dockers ha trovato…l’oro, ancora una volta.”, afferma Benoit de Crane d’Heysselaer, Country Managing Director Levi Strauss Italia; “La collezione Made in History è l’essenza del mondo khaki e ci ha permesso di posizionare il marchio Dockers come leader indiscusso e innovativo nel mondo khaki. Il riscontro sul consumatore e la fiducia dei nostri clienti è stata piacevolemente inaspettata, abbiamo triplicato il numero di punti vendita in solo 2 stagioni e il prodotto si è esaurito in pochi giorni in molti punti vendita. Ci aspettiamo, con questa nuova collezione, di affermarci definitivamente come Innovatori del mondo khaki.”Kristine Satz – Creative Director Europe Dockers “Il recupero storico dei dettagli dei dettagli, delle cuciture e dei tessuti è il valore aggiunto che vogliamo comunicare con la collezione Spring/summer 2005. I prodotti Dockers così daranno ancora una volta garanzia di resistenza e di qualità rinnovata comunque nella freschezza dei colori e dai tagli che le tendenze e le esigenze del momento richiedono”. L’affascinante scenario questa volta è la Orange County, patria dei pionieri dell’inizio del Xx secolo. Vite intense di lavoratori dei campi e cercatori di fortuna che condividevano in ugual misura il forte senso della comunità originato da un’autentica vita all’aria aperta. Il marchio Dockers utilizza proprio questo invisibile mix tra abbigliamento da lavoro e da tempo libero per realizzare la linea Made in History di questa stagione, unendo ricercatezza urbana ad una resistenza alle intemperie propria degli abiti di un’altra epoca. L’aspetto complessivo è resistente e apparentemente “polveroso”, i tagli sono un aggiornamento dell’originale, un approccio quasi artigianale per arrivare a creare le vere divise khaki. Inoltre, come leader del settore casual, Dockers presenta anche questo anno la nuova collezione Premium primavera-estate casual basic, basata sul mondo dello sport e inspirata alla cultura latina, arrichendola di colori, vestibilità, finissaggi e tessuti di vario tipo. |
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CAPI PRATICI, ANTIMACCHIA E ANTISTIRO GRAZIE AI NUOVISSIMI TESSUTI NELLA COLLEZIONE DOCKERS PER L’ESTATE 2004 |
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Tempo di weekend, di partenze e di vacanze per tutti. Dockers propone per la prossima Primavera/estate 2005 una linea di capi antimacchia, antistropiccio e antisgualcimento la Linea Made in History che, grazie ad uno speciale trattamento del tessuto con un innovativo “Liquido Antirepellente”. Una collezione realizzata in ben 13 colori solari sui toni dell’arancio, del giallo e del verde, tutti di facile abbinamento e dalla perfetta vestibilità. Una linea comoda perfettamente adatta per essere riposta in valigia senza troppi accorgimenti o problemi di sgualcimento. “E’ qui, nella collezione Made in History, che Dockers ha trovato…l’oro, ancora una volta.”, afferma Benoit de Crane d’Heysselaer, Country Managing Director Levi Strauss Italia; “La collezione Made in History è l’essenza del mondo khaki e ci ha permesso di posizionare il marchio Dockers come leader indiscusso e innovativo nel mondo khaki. Il riscontro sul consumatore e la fiducia dei nostri clienti è stata piacevolemente inaspettata, abbiamo triplicato il numero di punti vendita in solo 2 stagioni e il prodotto si è esaurito in pochi giorni in molti punti vendita. Ci aspettiamo, con questa nuova collezione, di affermarci definitivamente come Innovatori del mondo khaki.”Kristine Satz – Creative Director Europe Dockers “Il recupero storico dei dettagli dei dettagli, delle cuciture e dei tessuti è il valore aggiunto che vogliamo comunicare con la collezione Spring/summer 2005. I prodotti Dockers così daranno ancora una volta garanzia di resistenza e di qualità rinnovata comunque nella freschezza dei colori e dai tagli che le tendenze e le esigenze del momento richiedono”. L’affascinante scenario questa volta è la Orange County, patria dei pionieri dell’inizio del Xx secolo. Vite intense di lavoratori dei campi e cercatori di fortuna che condividevano in ugual misura il forte senso della comunità originato da un’autentica vita all’aria aperta. Il marchio Dockers utilizza proprio questo invisibile mix tra abbigliamento da lavoro e da tempo libero per realizzare la linea Made in History di questa stagione, unendo ricercatezza urbana ad una resistenza alle intemperie propria degli abiti di un’altra epoca. L’aspetto complessivo è resistente e apparentemente “polveroso”, i tagli sono un aggiornamento dell’originale, un approccio quasi artigianale per arrivare a creare le vere divise khaki. Inoltre, come leader del settore casual, Dockers presenta anche questo anno la nuova collezione Premium primavera-estate casual basic, basata sul mondo dello sport e inspirata alla cultura latina, arrichendola di colori, vestibilità, finissaggi e tessuti di vario tipo. |
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Pitti Immagine Bimbo n. 59 (Firenze, Fortezza da Basso, 2-4 luglio 2004) chiude con un aumento del 2% dei compratori stranieri (3.203 contro i 3.132 di giugno 2003). Quelli italiani sono in lieve calo (4.613 vs 4.679); nel complesso il numero totale delle presenze fa registrare un impercettibile ma significativo aumento (7.816 vs 7.811); il quinto consecutivo per quel che riguarda le edizioni estive. Il trend di crescita continuo dal 1999 a oggi si accompagna a un'evidenza empirica in atto nel settore. Sta cambiando la tipologia dei compratori che visitano la fiera. Il lungo ciclo delle difficoltà congiunturali ha determinato una selezione che ha livellato verso l'alto la qualità dei compratori. Da questo mutamento emerge e si afferma con forza la distribuzione più organizzata e strutturata, quella numericamente meno corposa. A un lieve aumento del numero totale dei compratori, quindi, si affianca una crescita qualitativa degli stessi. Il salto qualitativo e la maturazione del settore si notano anche nella presentazione delle collezioni in fiera, nella completezza e nella segmentazione delle sezioni, nella dinamicità degli investimenti, nell'aumento degli eventi organizzati dagli espositori e nell'interesse crescente da parte della stampa. In sostanza una fiera sempre più adulta per quel che riguarda gli aspetti del marketing e della comunicazione, che conferma e amplia la sua leadership internazionale. Per quel che riguarda il dettaglio dei compratori esteri, sono i nuovi mercati a registrare i maggiori incrementi, in particolare Cina e Russia. In calo i paesi dell'Europa dell'Est, tra cui Polonia e Repubblica Ceca. In testa alla classifica si conferma la Spagna (316 vs 319). La Germania con un notevole balzo in avanti si porta al secondo posto (311 vs 267); seguita da Grecia (289 vs 295); Gran Bretagna (248 vs 247); Francia (247 vs 221); Turchia (120 vs 113); Olanda (114 vs 98); Stati Uniti (111 vs 107); Giappone (111 vs 99) e Svizzera (98 vs 104). Tra le regioni italiane, aumentano Sicilia, Piemonte e Puglia, in calo Marche, Liguria e Lazio, sostanzialmente stabili le altre. |
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PITTI IMMAGINE BIMBO: COMPRATORI STRANIERI IN CRESCITA DEL 2% (PITTI IMMAGINE) |
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Pitti Immagine Bimbo n. 59 (Firenze, Fortezza da Basso, 2-4 luglio 2004) chiude con un aumento del 2% dei compratori stranieri (3.203 contro i 3.132 di giugno 2003). Quelli italiani sono in lieve calo (4.613 vs 4.679); nel complesso il numero totale delle presenze fa registrare un impercettibile ma significativo aumento (7.816 vs 7.811); il quinto consecutivo per quel che riguarda le edizioni estive. Il trend di crescita continuo dal 1999 a oggi si accompagna a un'evidenza empirica in atto nel settore. Sta cambiando la tipologia dei compratori che visitano la fiera. Il lungo ciclo delle difficoltà congiunturali ha determinato una selezione che ha livellato verso l'alto la qualità dei compratori. Da questo mutamento emerge e si afferma con forza la distribuzione più organizzata e strutturata, quella numericamente meno corposa. A un lieve aumento del numero totale dei compratori, quindi, si affianca una crescita qualitativa degli stessi. Il salto qualitativo e la maturazione del settore si notano anche nella presentazione delle collezioni in fiera, nella completezza e nella segmentazione delle sezioni, nella dinamicità degli investimenti, nell'aumento degli eventi organizzati dagli espositori e nell'interesse crescente da parte della stampa. In sostanza una fiera sempre più adulta per quel che riguarda gli aspetti del marketing e della comunicazione, che conferma e amplia la sua leadership internazionale. Per quel che riguarda il dettaglio dei compratori esteri, sono i nuovi mercati a registrare i maggiori incrementi, in particolare Cina e Russia. In calo i paesi dell'Europa dell'Est, tra cui Polonia e Repubblica Ceca. In testa alla classifica si conferma la Spagna (316 vs 319). La Germania con un notevole balzo in avanti si porta al secondo posto (311 vs 267); seguita da Grecia (289 vs 295); Gran Bretagna (248 vs 247); Francia (247 vs 221); Turchia (120 vs 113); Olanda (114 vs 98); Stati Uniti (111 vs 107); Giappone (111 vs 99) e Svizzera (98 vs 104). Tra le regioni italiane, aumentano Sicilia, Piemonte e Puglia, in calo Marche, Liguria e Lazio, sostanzialmente stabili le altre. |
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Pitti Immagine Bimbo n. 59 (Firenze, Fortezza da Basso, 2-4 luglio 2004) chiude con un aumento del 2% dei compratori stranieri (3.203 contro i 3.132 di giugno 2003). Quelli italiani sono in lieve calo (4.613 vs 4.679); nel complesso il numero totale delle presenze fa registrare un impercettibile ma significativo aumento (7.816 vs 7.811); il quinto consecutivo per quel che riguarda le edizioni estive. Il trend di crescita continuo dal 1999 a oggi si accompagna a un'evidenza empirica in atto nel settore. Sta cambiando la tipologia dei compratori che visitano la fiera. Il lungo ciclo delle difficoltà congiunturali ha determinato una selezione che ha livellato verso l'alto la qualità dei compratori. Da questo mutamento emerge e si afferma con forza la distribuzione più organizzata e strutturata, quella numericamente meno corposa. A un lieve aumento del numero totale dei compratori, quindi, si affianca una crescita qualitativa degli stessi. Il salto qualitativo e la maturazione del settore si notano anche nella presentazione delle collezioni in fiera, nella completezza e nella segmentazione delle sezioni, nella dinamicità degli investimenti, nell'aumento degli eventi organizzati dagli espositori e nell'interesse crescente da parte della stampa. In sostanza una fiera sempre più adulta per quel che riguarda gli aspetti del marketing e della comunicazione, che conferma e amplia la sua leadership internazionale. Per quel che riguarda il dettaglio dei compratori esteri, sono i nuovi mercati a registrare i maggiori incrementi, in particolare Cina e Russia. In calo i paesi dell'Europa dell'Est, tra cui Polonia e Repubblica Ceca. In testa alla classifica si conferma la Spagna (316 vs 319). La Germania con un notevole balzo in avanti si porta al secondo posto (311 vs 267); seguita da Grecia (289 vs 295); Gran Bretagna (248 vs 247); Francia (247 vs 221); Turchia (120 vs 113); Olanda (114 vs 98); Stati Uniti (111 vs 107); Giappone (111 vs 99) e Svizzera (98 vs 104). Tra le regioni italiane, aumentano Sicilia, Piemonte e Puglia, in calo Marche, Liguria e Lazio, sostanzialmente stabili le altre. |
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Pitti Immagine Bimbo n. 59 (Firenze, Fortezza da Basso, 2-4 luglio 2004) chiude con un aumento del 2% dei compratori stranieri (3.203 contro i 3.132 di giugno 2003). Quelli italiani sono in lieve calo (4.613 vs 4.679); nel complesso il numero totale delle presenze fa registrare un impercettibile ma significativo aumento (7.816 vs 7.811); il quinto consecutivo per quel che riguarda le edizioni estive. Il trend di crescita continuo dal 1999 a oggi si accompagna a un'evidenza empirica in atto nel settore. Sta cambiando la tipologia dei compratori che visitano la fiera. Il lungo ciclo delle difficoltà congiunturali ha determinato una selezione che ha livellato verso l'alto la qualità dei compratori. Da questo mutamento emerge e si afferma con forza la distribuzione più organizzata e strutturata, quella numericamente meno corposa. A un lieve aumento del numero totale dei compratori, quindi, si affianca una crescita qualitativa degli stessi. Il salto qualitativo e la maturazione del settore si notano anche nella presentazione delle collezioni in fiera, nella completezza e nella segmentazione delle sezioni, nella dinamicità degli investimenti, nell'aumento degli eventi organizzati dagli espositori e nell'interesse crescente da parte della stampa. In sostanza una fiera sempre più adulta per quel che riguarda gli aspetti del marketing e della comunicazione, che conferma e amplia la sua leadership internazionale. Per quel che riguarda il dettaglio dei compratori esteri, sono i nuovi mercati a registrare i maggiori incrementi, in particolare Cina e Russia. In calo i paesi dell'Europa dell'Est, tra cui Polonia e Repubblica Ceca. In testa alla classifica si conferma la Spagna (316 vs 319). La Germania con un notevole balzo in avanti si porta al secondo posto (311 vs 267); seguita da Grecia (289 vs 295); Gran Bretagna (248 vs 247); Francia (247 vs 221); Turchia (120 vs 113); Olanda (114 vs 98); Stati Uniti (111 vs 107); Giappone (111 vs 99) e Svizzera (98 vs 104). Tra le regioni italiane, aumentano Sicilia, Piemonte e Puglia, in calo Marche, Liguria e Lazio, sostanzialmente stabili le altre. |
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SU INTERNET UN NUOVO SERVIZIO "FILATOONLINE" |
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In concomitanza della 55^ edizione di Pitti Immagine Filati, il portale Pagine Tessili ha lanciato un nuovo servizio di uso semplice ed efficace, denominato “Filato on line”. Il servizio consente ai produttori di filati di inserire online le proprie collezioni di filati (per maglieria, tessitura, arredamento e cucirini); illustrandone le caratteristiche principali e a chi cerca un tipo di filato (lanifici, maglifici ecc.); di conoscere in tempo reale chi lo produce e potrà cercarlo per categoria, titolo e composizione. Il risultato della ricerca indicherà il nome dell’articolo e del produttore e se il filato è pronta consegna o da produrre. Cliccando poi sulla ragione sociale del produttore, apparirà la sua Pagina web da dove, inserendo la provincia di appartenenza, si potranno ottenere anche i dettagli sull’ agente di zona. Chi cerca potrà così contattare in modo “tradizionale” il produttore e/o l’agente di zona per effettuare la sua richiesta. Il servizio è gratuito per le aziende abbonate a Pagine Tessili, tuttavia alle aziende non abbonate viene offerto un periodo di prova gratuito di tre mesi per provare il nuovo servizio. L’abbonamento per un anno a Pagine Tessili costa da 99,00 a 199,00 Euro. Ad oggi sono oltre 6.500 le aziende del settore tessile-abbigliamento presenti sul portale. Infolink: www.Paginetessili.it |
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SU INTERNET UN NUOVO SERVIZIO "FILATOONLINE" |
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In concomitanza della 55^ edizione di Pitti Immagine Filati, il portale Pagine Tessili ha lanciato un nuovo servizio di uso semplice ed efficace, denominato “Filato on line”. Il servizio consente ai produttori di filati di inserire online le proprie collezioni di filati (per maglieria, tessitura, arredamento e cucirini); illustrandone le caratteristiche principali e a chi cerca un tipo di filato (lanifici, maglifici ecc.); di conoscere in tempo reale chi lo produce e potrà cercarlo per categoria, titolo e composizione. Il risultato della ricerca indicherà il nome dell’articolo e del produttore e se il filato è pronta consegna o da produrre. Cliccando poi sulla ragione sociale del produttore, apparirà la sua Pagina web da dove, inserendo la provincia di appartenenza, si potranno ottenere anche i dettagli sull’ agente di zona. Chi cerca potrà così contattare in modo “tradizionale” il produttore e/o l’agente di zona per effettuare la sua richiesta. Il servizio è gratuito per le aziende abbonate a Pagine Tessili, tuttavia alle aziende non abbonate viene offerto un periodo di prova gratuito di tre mesi per provare il nuovo servizio. L’abbonamento per un anno a Pagine Tessili costa da 99,00 a 199,00 Euro. Ad oggi sono oltre 6.500 le aziende del settore tessile-abbigliamento presenti sul portale. Infolink: www.Paginetessili.it |
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In concomitanza della 55^ edizione di Pitti Immagine Filati, il portale Pagine Tessili ha lanciato un nuovo servizio di uso semplice ed efficace, denominato “Filato on line”. Il servizio consente ai produttori di filati di inserire online le proprie collezioni di filati (per maglieria, tessitura, arredamento e cucirini); illustrandone le caratteristiche principali e a chi cerca un tipo di filato (lanifici, maglifici ecc.); di conoscere in tempo reale chi lo produce e potrà cercarlo per categoria, titolo e composizione. Il risultato della ricerca indicherà il nome dell’articolo e del produttore e se il filato è pronta consegna o da produrre. Cliccando poi sulla ragione sociale del produttore, apparirà la sua Pagina web da dove, inserendo la provincia di appartenenza, si potranno ottenere anche i dettagli sull’ agente di zona. Chi cerca potrà così contattare in modo “tradizionale” il produttore e/o l’agente di zona per effettuare la sua richiesta. Il servizio è gratuito per le aziende abbonate a Pagine Tessili, tuttavia alle aziende non abbonate viene offerto un periodo di prova gratuito di tre mesi per provare il nuovo servizio. L’abbonamento per un anno a Pagine Tessili costa da 99,00 a 199,00 Euro. Ad oggi sono oltre 6.500 le aziende del settore tessile-abbigliamento presenti sul portale. Infolink: www.Paginetessili.it |
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In concomitanza della 55^ edizione di Pitti Immagine Filati, il portale Pagine Tessili ha lanciato un nuovo servizio di uso semplice ed efficace, denominato “Filato on line”. Il servizio consente ai produttori di filati di inserire online le proprie collezioni di filati (per maglieria, tessitura, arredamento e cucirini); illustrandone le caratteristiche principali e a chi cerca un tipo di filato (lanifici, maglifici ecc.); di conoscere in tempo reale chi lo produce e potrà cercarlo per categoria, titolo e composizione. Il risultato della ricerca indicherà il nome dell’articolo e del produttore e se il filato è pronta consegna o da produrre. Cliccando poi sulla ragione sociale del produttore, apparirà la sua Pagina web da dove, inserendo la provincia di appartenenza, si potranno ottenere anche i dettagli sull’ agente di zona. Chi cerca potrà così contattare in modo “tradizionale” il produttore e/o l’agente di zona per effettuare la sua richiesta. Il servizio è gratuito per le aziende abbonate a Pagine Tessili, tuttavia alle aziende non abbonate viene offerto un periodo di prova gratuito di tre mesi per provare il nuovo servizio. L’abbonamento per un anno a Pagine Tessili costa da 99,00 a 199,00 Euro. Ad oggi sono oltre 6.500 le aziende del settore tessile-abbigliamento presenti sul portale. Infolink: www.Paginetessili.it |
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In concomitanza della 55^ edizione di Pitti Immagine Filati, il portale Pagine Tessili ha lanciato un nuovo servizio di uso semplice ed efficace, denominato “Filato on line”. Il servizio consente ai produttori di filati di inserire online le proprie collezioni di filati (per maglieria, tessitura, arredamento e cucirini); illustrandone le caratteristiche principali e a chi cerca un tipo di filato (lanifici, maglifici ecc.); di conoscere in tempo reale chi lo produce e potrà cercarlo per categoria, titolo e composizione. Il risultato della ricerca indicherà il nome dell’articolo e del produttore e se il filato è pronta consegna o da produrre. Cliccando poi sulla ragione sociale del produttore, apparirà la sua Pagina web da dove, inserendo la provincia di appartenenza, si potranno ottenere anche i dettagli sull’ agente di zona. Chi cerca potrà così contattare in modo “tradizionale” il produttore e/o l’agente di zona per effettuare la sua richiesta. Il servizio è gratuito per le aziende abbonate a Pagine Tessili, tuttavia alle aziende non abbonate viene offerto un periodo di prova gratuito di tre mesi per provare il nuovo servizio. L’abbonamento per un anno a Pagine Tessili costa da 99,00 a 199,00 Euro. Ad oggi sono oltre 6.500 le aziende del settore tessile-abbigliamento presenti sul portale. Infolink: www.Paginetessili.it |
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In concomitanza della 55^ edizione di Pitti Immagine Filati, il portale Pagine Tessili ha lanciato un nuovo servizio di uso semplice ed efficace, denominato “Filato on line”. Il servizio consente ai produttori di filati di inserire online le proprie collezioni di filati (per maglieria, tessitura, arredamento e cucirini); illustrandone le caratteristiche principali e a chi cerca un tipo di filato (lanifici, maglifici ecc.); di conoscere in tempo reale chi lo produce e potrà cercarlo per categoria, titolo e composizione. Il risultato della ricerca indicherà il nome dell’articolo e del produttore e se il filato è pronta consegna o da produrre. Cliccando poi sulla ragione sociale del produttore, apparirà la sua Pagina web da dove, inserendo la provincia di appartenenza, si potranno ottenere anche i dettagli sull’ agente di zona. Chi cerca potrà così contattare in modo “tradizionale” il produttore e/o l’agente di zona per effettuare la sua richiesta. Il servizio è gratuito per le aziende abbonate a Pagine Tessili, tuttavia alle aziende non abbonate viene offerto un periodo di prova gratuito di tre mesi per provare il nuovo servizio. L’abbonamento per un anno a Pagine Tessili costa da 99,00 a 199,00 Euro. Ad oggi sono oltre 6.500 le aziende del settore tessile-abbigliamento presenti sul portale. Infolink: www.Paginetessili.it |
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Nel quadro del piano industriale, il Gruppo Versace comunica di aver istituito due nuove direzioni di primo livello: la Direzione Commerciale e la Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento. La nuova Direzione Commerciale, che riporta direttamente alla Direzione Generale, sarà guidata da Gabriella Di Carlo, nominata responsabile della linea Gianni Versace a partire dal 1° luglio. Gabriella Di Carlo arriva in Gruppo Versace dopo pluriennali esperienze in importanti aziende del settore lusso quali Fendi e Bottega Veneta, all'interno delle quali ha maturato rilevanti competenze in ambito commerciale, sia in Italia che a livello internazionale. Gabriella Di Carlo e il suo team si focalizzeranno sullo sviluppo delle vendite nei canali Franchising, Department Store e Multimarca selettivo, coerentemente con le strategie di sviluppo del Gruppo Versace in questo ambito. Nel nuovo ruolo, Gabriella Di Carlo sarà investita delle responsabilità e degli incarichi precedentemente assunti da Giovanna Papa, attualmente alla guida della "Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento". |
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Nel quadro del piano industriale, il Gruppo Versace comunica di aver istituito due nuove direzioni di primo livello: la Direzione Commerciale e la Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento. La nuova Direzione Commerciale, che riporta direttamente alla Direzione Generale, sarà guidata da Gabriella Di Carlo, nominata responsabile della linea Gianni Versace a partire dal 1° luglio. Gabriella Di Carlo arriva in Gruppo Versace dopo pluriennali esperienze in importanti aziende del settore lusso quali Fendi e Bottega Veneta, all'interno delle quali ha maturato rilevanti competenze in ambito commerciale, sia in Italia che a livello internazionale. Gabriella Di Carlo e il suo team si focalizzeranno sullo sviluppo delle vendite nei canali Franchising, Department Store e Multimarca selettivo, coerentemente con le strategie di sviluppo del Gruppo Versace in questo ambito. Nel nuovo ruolo, Gabriella Di Carlo sarà investita delle responsabilità e degli incarichi precedentemente assunti da Giovanna Papa, attualmente alla guida della "Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento". |
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Nel quadro del piano industriale, il Gruppo Versace comunica di aver istituito due nuove direzioni di primo livello: la Direzione Commerciale e la Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento. La nuova Direzione Commerciale, che riporta direttamente alla Direzione Generale, sarà guidata da Gabriella Di Carlo, nominata responsabile della linea Gianni Versace a partire dal 1° luglio. Gabriella Di Carlo arriva in Gruppo Versace dopo pluriennali esperienze in importanti aziende del settore lusso quali Fendi e Bottega Veneta, all'interno delle quali ha maturato rilevanti competenze in ambito commerciale, sia in Italia che a livello internazionale. Gabriella Di Carlo e il suo team si focalizzeranno sullo sviluppo delle vendite nei canali Franchising, Department Store e Multimarca selettivo, coerentemente con le strategie di sviluppo del Gruppo Versace in questo ambito. Nel nuovo ruolo, Gabriella Di Carlo sarà investita delle responsabilità e degli incarichi precedentemente assunti da Giovanna Papa, attualmente alla guida della "Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento". |
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Nel quadro del piano industriale, il Gruppo Versace comunica di aver istituito due nuove direzioni di primo livello: la Direzione Commerciale e la Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento. La nuova Direzione Commerciale, che riporta direttamente alla Direzione Generale, sarà guidata da Gabriella Di Carlo, nominata responsabile della linea Gianni Versace a partire dal 1° luglio. Gabriella Di Carlo arriva in Gruppo Versace dopo pluriennali esperienze in importanti aziende del settore lusso quali Fendi e Bottega Veneta, all'interno delle quali ha maturato rilevanti competenze in ambito commerciale, sia in Italia che a livello internazionale. Gabriella Di Carlo e il suo team si focalizzeranno sullo sviluppo delle vendite nei canali Franchising, Department Store e Multimarca selettivo, coerentemente con le strategie di sviluppo del Gruppo Versace in questo ambito. Nel nuovo ruolo, Gabriella Di Carlo sarà investita delle responsabilità e degli incarichi precedentemente assunti da Giovanna Papa, attualmente alla guida della "Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento". |
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Nel quadro del piano industriale, il Gruppo Versace comunica di aver istituito due nuove direzioni di primo livello: la Direzione Commerciale e la Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento. La nuova Direzione Commerciale, che riporta direttamente alla Direzione Generale, sarà guidata da Gabriella Di Carlo, nominata responsabile della linea Gianni Versace a partire dal 1° luglio. Gabriella Di Carlo arriva in Gruppo Versace dopo pluriennali esperienze in importanti aziende del settore lusso quali Fendi e Bottega Veneta, all'interno delle quali ha maturato rilevanti competenze in ambito commerciale, sia in Italia che a livello internazionale. Gabriella Di Carlo e il suo team si focalizzeranno sullo sviluppo delle vendite nei canali Franchising, Department Store e Multimarca selettivo, coerentemente con le strategie di sviluppo del Gruppo Versace in questo ambito. Nel nuovo ruolo, Gabriella Di Carlo sarà investita delle responsabilità e degli incarichi precedentemente assunti da Giovanna Papa, attualmente alla guida della "Direzione Industriale e Coordinamento Operativo Abbigliamento". |
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Yehuda Leon Gur Arie Beresi, nasce in Israele nel 1972, da una famiglia cosmopolita che gli ha permesso di viaggiare molto e studiare in Italia, nelle migliori scuole. Qui, dal 1994, impara a conoscere le migliori tecniche artigianali dell’Alta Sartoria, modelleria e stampa su tessuti e ricami, e dal 1999 inizia ad approfondire anche le conoscenze sul mondo della pelletteria e delle calzature di lusso. Vincitore del Premio “Migliore Designer” nel 1995 presso Linea Pelle, sez. Uomo. Dall’adolescenza sogna abiti da favola, collabora con linee moda e maglieria, ma nel cuore gli rimane la passione incondizionata per l’alta moda e l’alta sartoria.La voglia di imparare a ricamare, a disegnare su tessuti preziosi, e l’attento studio personale gli ha permesso di arrivare a creare nuove linee e nuove proporzioni, su abiti che parlano di lui, frutto di un sogno iniziato imitando le fatture artigianali della nonna e seguendo gli insegnamenti di amici importanti come Maria Santa Campo, oggi divenuta la sua più stretta collaboratrice. I suoi interessi sono legati alle sue passioni: la cultura del ricamo, l’arte rinascimentale e l’architettura, il ballo e la cucina. Molto legato alla famiglia e alle sue tradizioni, ritorna spesso alle sue radici per una ricerca continua e personale di luoghi già vissuti e da dove attinge per nuove sperimentazioni, ciò coincide con un’esplosione di idee e tecniche innovative, che mescolano oriente e occidente, artigianalità e glamour, profumi del passato e aromi di spezie dei mercati tipici, dove la modernità non ha tradito la cultura e il calore della gente. Un designer che fa del suo passato un’arte, della sua cultura e delle tradizioni una virtù, oggi, presenta una linea tutta sua di abiti da favola, nati nel suo cuore e fatti a mano, per un pubblico che ama la preziosità di tessuti unici e di linee morbide, per un sogno da indossare. Yehuda Beresi, per una favola lunga una notte e per una moda senza confini…. Infolink: Www.yehudaberesi.com |
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Yehuda Leon Gur Arie Beresi, nasce in Israele nel 1972, da una famiglia cosmopolita che gli ha permesso di viaggiare molto e studiare in Italia, nelle migliori scuole. Qui, dal 1994, impara a conoscere le migliori tecniche artigianali dell’Alta Sartoria, modelleria e stampa su tessuti e ricami, e dal 1999 inizia ad approfondire anche le conoscenze sul mondo della pelletteria e delle calzature di lusso. Vincitore del Premio “Migliore Designer” nel 1995 presso Linea Pelle, sez. Uomo. Dall’adolescenza sogna abiti da favola, collabora con linee moda e maglieria, ma nel cuore gli rimane la passione incondizionata per l’alta moda e l’alta sartoria.La voglia di imparare a ricamare, a disegnare su tessuti preziosi, e l’attento studio personale gli ha permesso di arrivare a creare nuove linee e nuove proporzioni, su abiti che parlano di lui, frutto di un sogno iniziato imitando le fatture artigianali della nonna e seguendo gli insegnamenti di amici importanti come Maria Santa Campo, oggi divenuta la sua più stretta collaboratrice. I suoi interessi sono legati alle sue passioni: la cultura del ricamo, l’arte rinascimentale e l’architettura, il ballo e la cucina. Molto legato alla famiglia e alle sue tradizioni, ritorna spesso alle sue radici per una ricerca continua e personale di luoghi già vissuti e da dove attinge per nuove sperimentazioni, ciò coincide con un’esplosione di idee e tecniche innovative, che mescolano oriente e occidente, artigianalità e glamour, profumi del passato e aromi di spezie dei mercati tipici, dove la modernità non ha tradito la cultura e il calore della gente. Un designer che fa del suo passato un’arte, della sua cultura e delle tradizioni una virtù, oggi, presenta una linea tutta sua di abiti da favola, nati nel suo cuore e fatti a mano, per un pubblico che ama la preziosità di tessuti unici e di linee morbide, per un sogno da indossare. Yehuda Beresi, per una favola lunga una notte e per una moda senza confini…. Infolink: Www.yehudaberesi.com |
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Yehuda Leon Gur Arie Beresi, nasce in Israele nel 1972, da una famiglia cosmopolita che gli ha permesso di viaggiare molto e studiare in Italia, nelle migliori scuole. Qui, dal 1994, impara a conoscere le migliori tecniche artigianali dell’Alta Sartoria, modelleria e stampa su tessuti e ricami, e dal 1999 inizia ad approfondire anche le conoscenze sul mondo della pelletteria e delle calzature di lusso. Vincitore del Premio “Migliore Designer” nel 1995 presso Linea Pelle, sez. Uomo. Dall’adolescenza sogna abiti da favola, collabora con linee moda e maglieria, ma nel cuore gli rimane la passione incondizionata per l’alta moda e l’alta sartoria.La voglia di imparare a ricamare, a disegnare su tessuti preziosi, e l’attento studio personale gli ha permesso di arrivare a creare nuove linee e nuove proporzioni, su abiti che parlano di lui, frutto di un sogno iniziato imitando le fatture artigianali della nonna e seguendo gli insegnamenti di amici importanti come Maria Santa Campo, oggi divenuta la sua più stretta collaboratrice. I suoi interessi sono legati alle sue passioni: la cultura del ricamo, l’arte rinascimentale e l’architettura, il ballo e la cucina. Molto legato alla famiglia e alle sue tradizioni, ritorna spesso alle sue radici per una ricerca continua e personale di luoghi già vissuti e da dove attinge per nuove sperimentazioni, ciò coincide con un’esplosione di idee e tecniche innovative, che mescolano oriente e occidente, artigianalità e glamour, profumi del passato e aromi di spezie dei mercati tipici, dove la modernità non ha tradito la cultura e il calore della gente. Un designer che fa del suo passato un’arte, della sua cultura e delle tradizioni una virtù, oggi, presenta una linea tutta sua di abiti da favola, nati nel suo cuore e fatti a mano, per un pubblico che ama la preziosità di tessuti unici e di linee morbide, per un sogno da indossare. Yehuda Beresi, per una favola lunga una notte e per una moda senza confini…. Infolink: Www.yehudaberesi.com |
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OEKO-TEX STANDARD 100 IL TESSUTO ECOLOGICO CERTIFICATO DA CENTROCOT |
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Centrocot (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento s.P.a.); fondato nel 1987 per volontà delle associazioni imprenditoriali, di categoria, sindacali e degli enti pubblici del territorio della Provincia di Varese, ha lo scopo di sostenere, attraverso servizi specializzati, le aziende di tutta la filiera del settore tessile e abbigliamento. Essi comprendono prove per il controllo qualità e la certificazione dei tessili, informazione e formazione, consulenze e ricerca applicata. Centrocot, è l’unico istituto in Italia autorizzato al rilascio del marchio internazionale Oeko-tex Standard 100, nato per garantire che tessili e accessori non contengano o rilascino sostanze nocive alla salute, in quantità superiore ai requisiti definiti dallo schema di certificazione. Che cosa si intende per ecologia tessile? L’ecologia tessile riguarda prevalentemente quattro aree: 1. La lavorazione ecologica Tratta le problematiche della produzione, come ad esempio lo smaltimento, il riciclaggio e lo scarico durante i processi produttivi. 2. La produzione ecologica Prende in considerazione gli effetti dei processi di produzione sugli esseri umani e sull’ambiente, come ad esempio la sicurezza sul lavoro, il consumo idrico ed energetico, il trattamento delle acque di scarico e dei rifiuti, oltre alla propagazione di polveri e di rumore. 3. La manutenzione ecologica Riguarda la fase di utilizzo dei tessili: si occupa degli effetti sull’ambiente durante il lavaggio, la pulizia e la manutenzione dei capi. L’ecologia umana Si occupa degli effetti del tessile e dei loro trattamenti chimici sulla salute e sul benessere degli esseri umani. Cosa è l’Oeko-tex Standard 100? Apporre ad un tessuto il marchio Oeko-tex significa che quel prodotto è garantito dal punto di vista umano-ecologico ed è sicuro per la salute di chi lo indossa. Oeko-tex Standard 100 è un marchio ecologico promosso dall’associazione internazionale “Oeko-tex International” con sede a Zurigo. Lo standard definisce i requisiti a cui un prodotto deve risultare conforme per essere autorizzato ad utilizzare il marchio. L’associazione ha messo a punto anche uno schema di certificazione ambientale del sito produttivo: lo schema Oeko-tex Standard 1000. La certificazione ambientale secondo la norma internazionale Uni En Iso 14001 o secondo Emas, è un prerequisito molto importante per l’ottenimento del marchio Oeko-tex Standard 1000 Per il consumatore la qualità ecologica dei prodotti rappresenta sempre più un criterio di scelta decisivo. La crescita della consapevolezza ecologica e la continua tendenza al benessere hanno infatti portato a far si che gli aspetti relativi alla salute ricoprano un ruolo sempre più importante al momento dell’acquisto. Oeko-tex Standard 100 valuta la quantità e la qualità delle sostanze nocive presenti sui tessuti. L’elenco dei criteri di valutazione del prodotto viene redatto in base alle disposizioni di legge relative alle sostanze nocive ed ai parametri per i quali le valutazioni scientifiche di tali sostanze dimostrano effetti negativi per il consumatore. Lo scopo di Oeko-tex Standard 100 è quindi quello di sensibilizzare tutti gli attori della filiera tessile e abbigliamento per una scelta attenta e consapevole di coloranti e prodotti chimici fondamentali ed ausiliari. L’oeko-tex Standard 100 è oggi accettato internazionalmente come linea guida per tutta la filiera del tessile, dalla produzione alla distribuzione. Il marchio Oeko-tex Standard 100 non è quindi solo una dichiarazione di impegno a produrre manufatti garantiti dal punto di vista umano ed ecologico, bensì un riconoscimento oggettivo ottenuto in seguito a prove di laboratorio finalizzate alla verifica e al rispetto dei requisiti. Il laboratorio Centrocot è attrezzato con le più moderne tecniche analitiche e strumentali per l’esecuzione delle prove, in accordo alle normative e ai requisiti richiesti. Le prove prevedono per esempio la ricerca e la determinazione dei metalli pesanti e dei microinquinanti organici per via spettrofotometrica e cromatografica, la determinazione della biodegradabilità dei tensioattivi e degli ausiliari in genere, nonché prove più classiche e tradizionali, quali la solidità del colore e il pH dell’estratto acquoso. Il laboratorio di Centrocot verifica la presenza e il rilascio di sostanze nocive (pesticidi, metalli pesanti, formaldeide, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti) nei semilavorati e nei tessili finiti. Requisiti e limiti sono costantemente aggiornati sulla base delle più recenti conoscenze medico-scientifiche. Il personale di Centrocot fornisce consulenza alle aziende e le segue nell'iter di certificazione, dalla raccolta della documentazione necessaria per la presentazione della domanda agli audit pre e post certificazione. Gli addetti Centrocot sono inoltre autorizzati ad eseguire audit presso le aziende in corso di certificazione e già certificate, e partecipano costantemente a corsi di aggiornamento e a iniziative organizzate da “Oeko-tex International”. Infolink: www.Centrocot.it |
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OEKO-TEX STANDARD 100 IL TESSUTO ECOLOGICO CERTIFICATO DA CENTROCOT |
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Centrocot (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento s.P.a.); fondato nel 1987 per volontà delle associazioni imprenditoriali, di categoria, sindacali e degli enti pubblici del territorio della Provincia di Varese, ha lo scopo di sostenere, attraverso servizi specializzati, le aziende di tutta la filiera del settore tessile e abbigliamento. Essi comprendono prove per il controllo qualità e la certificazione dei tessili, informazione e formazione, consulenze e ricerca applicata. Centrocot, è l’unico istituto in Italia autorizzato al rilascio del marchio internazionale Oeko-tex Standard 100, nato per garantire che tessili e accessori non contengano o rilascino sostanze nocive alla salute, in quantità superiore ai requisiti definiti dallo schema di certificazione. Che cosa si intende per ecologia tessile? L’ecologia tessile riguarda prevalentemente quattro aree: 1. La lavorazione ecologica Tratta le problematiche della produzione, come ad esempio lo smaltimento, il riciclaggio e lo scarico durante i processi produttivi. 2. La produzione ecologica Prende in considerazione gli effetti dei processi di produzione sugli esseri umani e sull’ambiente, come ad esempio la sicurezza sul lavoro, il consumo idrico ed energetico, il trattamento delle acque di scarico e dei rifiuti, oltre alla propagazione di polveri e di rumore. 3. La manutenzione ecologica Riguarda la fase di utilizzo dei tessili: si occupa degli effetti sull’ambiente durante il lavaggio, la pulizia e la manutenzione dei capi. L’ecologia umana Si occupa degli effetti del tessile e dei loro trattamenti chimici sulla salute e sul benessere degli esseri umani. Cosa è l’Oeko-tex Standard 100? Apporre ad un tessuto il marchio Oeko-tex significa che quel prodotto è garantito dal punto di vista umano-ecologico ed è sicuro per la salute di chi lo indossa. Oeko-tex Standard 100 è un marchio ecologico promosso dall’associazione internazionale “Oeko-tex International” con sede a Zurigo. Lo standard definisce i requisiti a cui un prodotto deve risultare conforme per essere autorizzato ad utilizzare il marchio. L’associazione ha messo a punto anche uno schema di certificazione ambientale del sito produttivo: lo schema Oeko-tex Standard 1000. La certificazione ambientale secondo la norma internazionale Uni En Iso 14001 o secondo Emas, è un prerequisito molto importante per l’ottenimento del marchio Oeko-tex Standard 1000 Per il consumatore la qualità ecologica dei prodotti rappresenta sempre più un criterio di scelta decisivo. La crescita della consapevolezza ecologica e la continua tendenza al benessere hanno infatti portato a far si che gli aspetti relativi alla salute ricoprano un ruolo sempre più importante al momento dell’acquisto. Oeko-tex Standard 100 valuta la quantità e la qualità delle sostanze nocive presenti sui tessuti. L’elenco dei criteri di valutazione del prodotto viene redatto in base alle disposizioni di legge relative alle sostanze nocive ed ai parametri per i quali le valutazioni scientifiche di tali sostanze dimostrano effetti negativi per il consumatore. Lo scopo di Oeko-tex Standard 100 è quindi quello di sensibilizzare tutti gli attori della filiera tessile e abbigliamento per una scelta attenta e consapevole di coloranti e prodotti chimici fondamentali ed ausiliari. L’oeko-tex Standard 100 è oggi accettato internazionalmente come linea guida per tutta la filiera del tessile, dalla produzione alla distribuzione. Il marchio Oeko-tex Standard 100 non è quindi solo una dichiarazione di impegno a produrre manufatti garantiti dal punto di vista umano ed ecologico, bensì un riconoscimento oggettivo ottenuto in seguito a prove di laboratorio finalizzate alla verifica e al rispetto dei requisiti. Il laboratorio Centrocot è attrezzato con le più moderne tecniche analitiche e strumentali per l’esecuzione delle prove, in accordo alle normative e ai requisiti richiesti. Le prove prevedono per esempio la ricerca e la determinazione dei metalli pesanti e dei microinquinanti organici per via spettrofotometrica e cromatografica, la determinazione della biodegradabilità dei tensioattivi e degli ausiliari in genere, nonché prove più classiche e tradizionali, quali la solidità del colore e il pH dell’estratto acquoso. Il laboratorio di Centrocot verifica la presenza e il rilascio di sostanze nocive (pesticidi, metalli pesanti, formaldeide, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti) nei semilavorati e nei tessili finiti. Requisiti e limiti sono costantemente aggiornati sulla base delle più recenti conoscenze medico-scientifiche. Il personale di Centrocot fornisce consulenza alle aziende e le segue nell'iter di certificazione, dalla raccolta della documentazione necessaria per la presentazione della domanda agli audit pre e post certificazione. Gli addetti Centrocot sono inoltre autorizzati ad eseguire audit presso le aziende in corso di certificazione e già certificate, e partecipano costantemente a corsi di aggiornamento e a iniziative organizzate da “Oeko-tex International”. Infolink: www.Centrocot.it |
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Centrocot (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento s.P.a.); fondato nel 1987 per volontà delle associazioni imprenditoriali, di categoria, sindacali e degli enti pubblici del territorio della Provincia di Varese, ha lo scopo di sostenere, attraverso servizi specializzati, le aziende di tutta la filiera del settore tessile e abbigliamento. Essi comprendono prove per il controllo qualità e la certificazione dei tessili, informazione e formazione, consulenze e ricerca applicata. Centrocot, è l’unico istituto in Italia autorizzato al rilascio del marchio internazionale Oeko-tex Standard 100, nato per garantire che tessili e accessori non contengano o rilascino sostanze nocive alla salute, in quantità superiore ai requisiti definiti dallo schema di certificazione. Che cosa si intende per ecologia tessile? L’ecologia tessile riguarda prevalentemente quattro aree: 1. La lavorazione ecologica Tratta le problematiche della produzione, come ad esempio lo smaltimento, il riciclaggio e lo scarico durante i processi produttivi. 2. La produzione ecologica Prende in considerazione gli effetti dei processi di produzione sugli esseri umani e sull’ambiente, come ad esempio la sicurezza sul lavoro, il consumo idrico ed energetico, il trattamento delle acque di scarico e dei rifiuti, oltre alla propagazione di polveri e di rumore. 3. La manutenzione ecologica Riguarda la fase di utilizzo dei tessili: si occupa degli effetti sull’ambiente durante il lavaggio, la pulizia e la manutenzione dei capi. L’ecologia umana Si occupa degli effetti del tessile e dei loro trattamenti chimici sulla salute e sul benessere degli esseri umani. Cosa è l’Oeko-tex Standard 100? Apporre ad un tessuto il marchio Oeko-tex significa che quel prodotto è garantito dal punto di vista umano-ecologico ed è sicuro per la salute di chi lo indossa. Oeko-tex Standard 100 è un marchio ecologico promosso dall’associazione internazionale “Oeko-tex International” con sede a Zurigo. Lo standard definisce i requisiti a cui un prodotto deve risultare conforme per essere autorizzato ad utilizzare il marchio. L’associazione ha messo a punto anche uno schema di certificazione ambientale del sito produttivo: lo schema Oeko-tex Standard 1000. La certificazione ambientale secondo la norma internazionale Uni En Iso 14001 o secondo Emas, è un prerequisito molto importante per l’ottenimento del marchio Oeko-tex Standard 1000 Per il consumatore la qualità ecologica dei prodotti rappresenta sempre più un criterio di scelta decisivo. La crescita della consapevolezza ecologica e la continua tendenza al benessere hanno infatti portato a far si che gli aspetti relativi alla salute ricoprano un ruolo sempre più importante al momento dell’acquisto. Oeko-tex Standard 100 valuta la quantità e la qualità delle sostanze nocive presenti sui tessuti. L’elenco dei criteri di valutazione del prodotto viene redatto in base alle disposizioni di legge relative alle sostanze nocive ed ai parametri per i quali le valutazioni scientifiche di tali sostanze dimostrano effetti negativi per il consumatore. Lo scopo di Oeko-tex Standard 100 è quindi quello di sensibilizzare tutti gli attori della filiera tessile e abbigliamento per una scelta attenta e consapevole di coloranti e prodotti chimici fondamentali ed ausiliari. L’oeko-tex Standard 100 è oggi accettato internazionalmente come linea guida per tutta la filiera del tessile, dalla produzione alla distribuzione. Il marchio Oeko-tex Standard 100 non è quindi solo una dichiarazione di impegno a produrre manufatti garantiti dal punto di vista umano ed ecologico, bensì un riconoscimento oggettivo ottenuto in seguito a prove di laboratorio finalizzate alla verifica e al rispetto dei requisiti. Il laboratorio Centrocot è attrezzato con le più moderne tecniche analitiche e strumentali per l’esecuzione delle prove, in accordo alle normative e ai requisiti richiesti. Le prove prevedono per esempio la ricerca e la determinazione dei metalli pesanti e dei microinquinanti organici per via spettrofotometrica e cromatografica, la determinazione della biodegradabilità dei tensioattivi e degli ausiliari in genere, nonché prove più classiche e tradizionali, quali la solidità del colore e il pH dell’estratto acquoso. Il laboratorio di Centrocot verifica la presenza e il rilascio di sostanze nocive (pesticidi, metalli pesanti, formaldeide, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti) nei semilavorati e nei tessili finiti. Requisiti e limiti sono costantemente aggiornati sulla base delle più recenti conoscenze medico-scientifiche. Il personale di Centrocot fornisce consulenza alle aziende e le segue nell'iter di certificazione, dalla raccolta della documentazione necessaria per la presentazione della domanda agli audit pre e post certificazione. Gli addetti Centrocot sono inoltre autorizzati ad eseguire audit presso le aziende in corso di certificazione e già certificate, e partecipano costantemente a corsi di aggiornamento e a iniziative organizzate da “Oeko-tex International”. Infolink: www.Centrocot.it |
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Centrocot (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento s.P.a.); fondato nel 1987 per volontà delle associazioni imprenditoriali, di categoria, sindacali e degli enti pubblici del territorio della Provincia di Varese, ha lo scopo di sostenere, attraverso servizi specializzati, le aziende di tutta la filiera del settore tessile e abbigliamento. Essi comprendono prove per il controllo qualità e la certificazione dei tessili, informazione e formazione, consulenze e ricerca applicata. Centrocot, è l’unico istituto in Italia autorizzato al rilascio del marchio internazionale Oeko-tex Standard 100, nato per garantire che tessili e accessori non contengano o rilascino sostanze nocive alla salute, in quantità superiore ai requisiti definiti dallo schema di certificazione. Che cosa si intende per ecologia tessile? L’ecologia tessile riguarda prevalentemente quattro aree: 1. La lavorazione ecologica Tratta le problematiche della produzione, come ad esempio lo smaltimento, il riciclaggio e lo scarico durante i processi produttivi. 2. La produzione ecologica Prende in considerazione gli effetti dei processi di produzione sugli esseri umani e sull’ambiente, come ad esempio la sicurezza sul lavoro, il consumo idrico ed energetico, il trattamento delle acque di scarico e dei rifiuti, oltre alla propagazione di polveri e di rumore. 3. La manutenzione ecologica Riguarda la fase di utilizzo dei tessili: si occupa degli effetti sull’ambiente durante il lavaggio, la pulizia e la manutenzione dei capi. L’ecologia umana Si occupa degli effetti del tessile e dei loro trattamenti chimici sulla salute e sul benessere degli esseri umani. Cosa è l’Oeko-tex Standard 100? Apporre ad un tessuto il marchio Oeko-tex significa che quel prodotto è garantito dal punto di vista umano-ecologico ed è sicuro per la salute di chi lo indossa. Oeko-tex Standard 100 è un marchio ecologico promosso dall’associazione internazionale “Oeko-tex International” con sede a Zurigo. Lo standard definisce i requisiti a cui un prodotto deve risultare conforme per essere autorizzato ad utilizzare il marchio. L’associazione ha messo a punto anche uno schema di certificazione ambientale del sito produttivo: lo schema Oeko-tex Standard 1000. La certificazione ambientale secondo la norma internazionale Uni En Iso 14001 o secondo Emas, è un prerequisito molto importante per l’ottenimento del marchio Oeko-tex Standard 1000 Per il consumatore la qualità ecologica dei prodotti rappresenta sempre più un criterio di scelta decisivo. La crescita della consapevolezza ecologica e la continua tendenza al benessere hanno infatti portato a far si che gli aspetti relativi alla salute ricoprano un ruolo sempre più importante al momento dell’acquisto. Oeko-tex Standard 100 valuta la quantità e la qualità delle sostanze nocive presenti sui tessuti. L’elenco dei criteri di valutazione del prodotto viene redatto in base alle disposizioni di legge relative alle sostanze nocive ed ai parametri per i quali le valutazioni scientifiche di tali sostanze dimostrano effetti negativi per il consumatore. Lo scopo di Oeko-tex Standard 100 è quindi quello di sensibilizzare tutti gli attori della filiera tessile e abbigliamento per una scelta attenta e consapevole di coloranti e prodotti chimici fondamentali ed ausiliari. L’oeko-tex Standard 100 è oggi accettato internazionalmente come linea guida per tutta la filiera del tessile, dalla produzione alla distribuzione. Il marchio Oeko-tex Standard 100 non è quindi solo una dichiarazione di impegno a produrre manufatti garantiti dal punto di vista umano ed ecologico, bensì un riconoscimento oggettivo ottenuto in seguito a prove di laboratorio finalizzate alla verifica e al rispetto dei requisiti. Il laboratorio Centrocot è attrezzato con le più moderne tecniche analitiche e strumentali per l’esecuzione delle prove, in accordo alle normative e ai requisiti richiesti. Le prove prevedono per esempio la ricerca e la determinazione dei metalli pesanti e dei microinquinanti organici per via spettrofotometrica e cromatografica, la determinazione della biodegradabilità dei tensioattivi e degli ausiliari in genere, nonché prove più classiche e tradizionali, quali la solidità del colore e il pH dell’estratto acquoso. Il laboratorio di Centrocot verifica la presenza e il rilascio di sostanze nocive (pesticidi, metalli pesanti, formaldeide, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti) nei semilavorati e nei tessili finiti. Requisiti e limiti sono costantemente aggiornati sulla base delle più recenti conoscenze medico-scientifiche. Il personale di Centrocot fornisce consulenza alle aziende e le segue nell'iter di certificazione, dalla raccolta della documentazione necessaria per la presentazione della domanda agli audit pre e post certificazione. Gli addetti Centrocot sono inoltre autorizzati ad eseguire audit presso le aziende in corso di certificazione e già certificate, e partecipano costantemente a corsi di aggiornamento e a iniziative organizzate da “Oeko-tex International”. Infolink: www.Centrocot.it |
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OEKO-TEX STANDARD 100 IL TESSUTO ECOLOGICO CERTIFICATO DA CENTROCOT |
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Centrocot (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento s.P.a.); fondato nel 1987 per volontà delle associazioni imprenditoriali, di categoria, sindacali e degli enti pubblici del territorio della Provincia di Varese, ha lo scopo di sostenere, attraverso servizi specializzati, le aziende di tutta la filiera del settore tessile e abbigliamento. Essi comprendono prove per il controllo qualità e la certificazione dei tessili, informazione e formazione, consulenze e ricerca applicata. Centrocot, è l’unico istituto in Italia autorizzato al rilascio del marchio internazionale Oeko-tex Standard 100, nato per garantire che tessili e accessori non contengano o rilascino sostanze nocive alla salute, in quantità superiore ai requisiti definiti dallo schema di certificazione. Che cosa si intende per ecologia tessile? L’ecologia tessile riguarda prevalentemente quattro aree: 1. La lavorazione ecologica Tratta le problematiche della produzione, come ad esempio lo smaltimento, il riciclaggio e lo scarico durante i processi produttivi. 2. La produzione ecologica Prende in considerazione gli effetti dei processi di produzione sugli esseri umani e sull’ambiente, come ad esempio la sicurezza sul lavoro, il consumo idrico ed energetico, il trattamento delle acque di scarico e dei rifiuti, oltre alla propagazione di polveri e di rumore. 3. La manutenzione ecologica Riguarda la fase di utilizzo dei tessili: si occupa degli effetti sull’ambiente durante il lavaggio, la pulizia e la manutenzione dei capi. L’ecologia umana Si occupa degli effetti del tessile e dei loro trattamenti chimici sulla salute e sul benessere degli esseri umani. Cosa è l’Oeko-tex Standard 100? Apporre ad un tessuto il marchio Oeko-tex significa che quel prodotto è garantito dal punto di vista umano-ecologico ed è sicuro per la salute di chi lo indossa. Oeko-tex Standard 100 è un marchio ecologico promosso dall’associazione internazionale “Oeko-tex International” con sede a Zurigo. Lo standard definisce i requisiti a cui un prodotto deve risultare conforme per essere autorizzato ad utilizzare il marchio. L’associazione ha messo a punto anche uno schema di certificazione ambientale del sito produttivo: lo schema Oeko-tex Standard 1000. La certificazione ambientale secondo la norma internazionale Uni En Iso 14001 o secondo Emas, è un prerequisito molto importante per l’ottenimento del marchio Oeko-tex Standard 1000 Per il consumatore la qualità ecologica dei prodotti rappresenta sempre più un criterio di scelta decisivo. La crescita della consapevolezza ecologica e la continua tendenza al benessere hanno infatti portato a far si che gli aspetti relativi alla salute ricoprano un ruolo sempre più importante al momento dell’acquisto. Oeko-tex Standard 100 valuta la quantità e la qualità delle sostanze nocive presenti sui tessuti. L’elenco dei criteri di valutazione del prodotto viene redatto in base alle disposizioni di legge relative alle sostanze nocive ed ai parametri per i quali le valutazioni scientifiche di tali sostanze dimostrano effetti negativi per il consumatore. Lo scopo di Oeko-tex Standard 100 è quindi quello di sensibilizzare tutti gli attori della filiera tessile e abbigliamento per una scelta attenta e consapevole di coloranti e prodotti chimici fondamentali ed ausiliari. L’oeko-tex Standard 100 è oggi accettato internazionalmente come linea guida per tutta la filiera del tessile, dalla produzione alla distribuzione. Il marchio Oeko-tex Standard 100 non è quindi solo una dichiarazione di impegno a produrre manufatti garantiti dal punto di vista umano ed ecologico, bensì un riconoscimento oggettivo ottenuto in seguito a prove di laboratorio finalizzate alla verifica e al rispetto dei requisiti. Il laboratorio Centrocot è attrezzato con le più moderne tecniche analitiche e strumentali per l’esecuzione delle prove, in accordo alle normative e ai requisiti richiesti. Le prove prevedono per esempio la ricerca e la determinazione dei metalli pesanti e dei microinquinanti organici per via spettrofotometrica e cromatografica, la determinazione della biodegradabilità dei tensioattivi e degli ausiliari in genere, nonché prove più classiche e tradizionali, quali la solidità del colore e il pH dell’estratto acquoso. Il laboratorio di Centrocot verifica la presenza e il rilascio di sostanze nocive (pesticidi, metalli pesanti, formaldeide, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti) nei semilavorati e nei tessili finiti. Requisiti e limiti sono costantemente aggiornati sulla base delle più recenti conoscenze medico-scientifiche. Il personale di Centrocot fornisce consulenza alle aziende e le segue nell'iter di certificazione, dalla raccolta della documentazione necessaria per la presentazione della domanda agli audit pre e post certificazione. Gli addetti Centrocot sono inoltre autorizzati ad eseguire audit presso le aziende in corso di certificazione e già certificate, e partecipano costantemente a corsi di aggiornamento e a iniziative organizzate da “Oeko-tex International”. Infolink: www.Centrocot.it |
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OEKO-TEX STANDARD 100 IL TESSUTO ECOLOGICO CERTIFICATO DA CENTROCOT |
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Centrocot (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento s.P.a.); fondato nel 1987 per volontà delle associazioni imprenditoriali, di categoria, sindacali e degli enti pubblici del territorio della Provincia di Varese, ha lo scopo di sostenere, attraverso servizi specializzati, le aziende di tutta la filiera del settore tessile e abbigliamento. Essi comprendono prove per il controllo qualità e la certificazione dei tessili, informazione e formazione, consulenze e ricerca applicata. Centrocot, è l’unico istituto in Italia autorizzato al rilascio del marchio internazionale Oeko-tex Standard 100, nato per garantire che tessili e accessori non contengano o rilascino sostanze nocive alla salute, in quantità superiore ai requisiti definiti dallo schema di certificazione. Che cosa si intende per ecologia tessile? L’ecologia tessile riguarda prevalentemente quattro aree: 1. La lavorazione ecologica Tratta le problematiche della produzione, come ad esempio lo smaltimento, il riciclaggio e lo scarico durante i processi produttivi. 2. La produzione ecologica Prende in considerazione gli effetti dei processi di produzione sugli esseri umani e sull’ambiente, come ad esempio la sicurezza sul lavoro, il consumo idrico ed energetico, il trattamento delle acque di scarico e dei rifiuti, oltre alla propagazione di polveri e di rumore. 3. La manutenzione ecologica Riguarda la fase di utilizzo dei tessili: si occupa degli effetti sull’ambiente durante il lavaggio, la pulizia e la manutenzione dei capi. L’ecologia umana Si occupa degli effetti del tessile e dei loro trattamenti chimici sulla salute e sul benessere degli esseri umani. Cosa è l’Oeko-tex Standard 100? Apporre ad un tessuto il marchio Oeko-tex significa che quel prodotto è garantito dal punto di vista umano-ecologico ed è sicuro per la salute di chi lo indossa. Oeko-tex Standard 100 è un marchio ecologico promosso dall’associazione internazionale “Oeko-tex International” con sede a Zurigo. Lo standard definisce i requisiti a cui un prodotto deve risultare conforme per essere autorizzato ad utilizzare il marchio. L’associazione ha messo a punto anche uno schema di certificazione ambientale del sito produttivo: lo schema Oeko-tex Standard 1000. La certificazione ambientale secondo la norma internazionale Uni En Iso 14001 o secondo Emas, è un prerequisito molto importante per l’ottenimento del marchio Oeko-tex Standard 1000 Per il consumatore la qualità ecologica dei prodotti rappresenta sempre più un criterio di scelta decisivo. La crescita della consapevolezza ecologica e la continua tendenza al benessere hanno infatti portato a far si che gli aspetti relativi alla salute ricoprano un ruolo sempre più importante al momento dell’acquisto. Oeko-tex Standard 100 valuta la quantità e la qualità delle sostanze nocive presenti sui tessuti. L’elenco dei criteri di valutazione del prodotto viene redatto in base alle disposizioni di legge relative alle sostanze nocive ed ai parametri per i quali le valutazioni scientifiche di tali sostanze dimostrano effetti negativi per il consumatore. Lo scopo di Oeko-tex Standard 100 è quindi quello di sensibilizzare tutti gli attori della filiera tessile e abbigliamento per una scelta attenta e consapevole di coloranti e prodotti chimici fondamentali ed ausiliari. L’oeko-tex Standard 100 è oggi accettato internazionalmente come linea guida per tutta la filiera del tessile, dalla produzione alla distribuzione. Il marchio Oeko-tex Standard 100 non è quindi solo una dichiarazione di impegno a produrre manufatti garantiti dal punto di vista umano ed ecologico, bensì un riconoscimento oggettivo ottenuto in seguito a prove di laboratorio finalizzate alla verifica e al rispetto dei requisiti. Il laboratorio Centrocot è attrezzato con le più moderne tecniche analitiche e strumentali per l’esecuzione delle prove, in accordo alle normative e ai requisiti richiesti. Le prove prevedono per esempio la ricerca e la determinazione dei metalli pesanti e dei microinquinanti organici per via spettrofotometrica e cromatografica, la determinazione della biodegradabilità dei tensioattivi e degli ausiliari in genere, nonché prove più classiche e tradizionali, quali la solidità del colore e il pH dell’estratto acquoso. Il laboratorio di Centrocot verifica la presenza e il rilascio di sostanze nocive (pesticidi, metalli pesanti, formaldeide, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti) nei semilavorati e nei tessili finiti. Requisiti e limiti sono costantemente aggiornati sulla base delle più recenti conoscenze medico-scientifiche. Il personale di Centrocot fornisce consulenza alle aziende e le segue nell'iter di certificazione, dalla raccolta della documentazione necessaria per la presentazione della domanda agli audit pre e post certificazione. Gli addetti Centrocot sono inoltre autorizzati ad eseguire audit presso le aziende in corso di certificazione e già certificate, e partecipano costantemente a corsi di aggiornamento e a iniziative organizzate da “Oeko-tex International”. Infolink: www.Centrocot.it |
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MASTER SULLE POLITICHE D'IMMAGINE DEL MADE IN ITALY - SETTORE MODA |
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Del “Vestito”, inteso in senso ampio, la Moda rappresenta nell’epoca contemporanea ciò che potremmo definire il momento comunicativo-segnico per eccellenza o, ancora, per parafrasare Barthes, il “velo” di senso che si interpone tra la produzione e il consumo e che del vestito stesso viene a costituire un’elaborata sintesi. Una collezione di moda si definisce, oltre che per il suo valore immediatamente commerciale, anche per il suo messaggio culturale; agisce con proprie regole espressive e crea, talvolta, nuovi codici visivi. Ora più che mai prevale sul contenuto materiale del prodotto il contenuto comunicazionale e soprattutto il servizio fornito al consumatore. Tracciarne tutti i contorni è molto complesso perché il sistema, oggi, rappresenta sempre più un fenomeno multidimensionale e sempre meno legato alla sola sfera economica o alla sfera culturale e sociale. Ciò che tende a delinearsi è un “Sistema Moda” che non risponde semplicemente alle esigenze dei consumatori (difficili da individuare) ma cerca di soddisfare i bisogni di multiidentificazione degli individui. In questo processo la Comunicazione ha un duplice ruolo: essere presente in maniera meno spettacolare, ma culturale e innovativa, lungo tutto il complesso percorso della catena produttiva (problem solving, adattamento, trasmissione, sintesi) e, successivamente, interpretare l’atmosfera e il concept della collezione o del prodotto per tradurli in strategie, azioni di co-marketing, spettacolo, fiere, presentazioni ed eventi. In questo processo la necessaria riqualifica del professionista che si occupa già di Moda o di Comunicazione rappresenta l’elemento indispensabile per essere più attenti al cambiamento e quindi più capaci di interpretare le “tendenze”, senza contrapporsi alle generazioni precedenti, ma integrandole trasversalmente. Non a caso, tra le trasformazioni del “Sistema Moda”, il processo di ringiovanimento sia dei consumatori (fenomeno culturale che porta a prolungare la giovinezza degli individui) ma soprattutto dei protagonisti (i futuri eredi del Made in Italy) acquisisce un’importanza molto strategica, ancora tutta da studiare. Finalità del Master è quella di formare professionisti in possesso di precise competenze nel “Sistema Moda”, in grado di promuoverlo sia presso gli addetti ai lavori sia presso il grande pubblico. Si tratta quindi di creare esperti che sappiano intendere la Moda attraverso il concept, il luogo, l’immagine, il linguaggio, l’evento, utilizzando e sperimentando idonei mezzi di comunicazione e di rappresentazione. Profilo professionale e competenze L’esperto in Comunicazione della Moda, la figura professionale formata dal Corso, è oggi un profilo sempre più cardine nelle strategie di marketing e di design ed è inquadrato, nel mondo professionale, in una posizione di privilegio. Una figura eclettica, dunque, in grado di analizzare strategie innovative che permettano al “brand” aziendale di imporsi sul mercato attraverso studi mirati di prodotto, la comunicazione e la vendita. È un profilo professionale che permette all’azienda di coordinare e controllare l’intero ciclo di diffusione del marchio, dal concept al consumatore finale (attraverso prodotti, servizi, eventi e distribuzione). L’esperto in Comunicazione della Moda trova collocazione nelle Aziende design-oriented, in Agenzie di Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda per Fashion Brand Managing e Fashion Corporate Image, in studi stilistici e in società di consulenza. I campi di applicazione sono: Strategie e organizzazione » Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda » Brand Design » Art Direction» Visual Merchandising » Trend Analysis » Fashion Styling » Fashion Visualization » Fashion Graphic Design. Il Corso è rivolto a quanti vogliano avvicinarsi al settore Moda acquisendo competenze e abilità specifiche, e a coloro che operano nel settore della Comunicazione e che intendano riqualificarsi perfezionando le proprie conoscenze in un settore merceologico differente. I docenti provengono direttamente dalle più importanti aziende italiane e internazionali del settore, dagli studi stilistici, dalle società di consulenza, dalla produzione, dalla distribuzione, dal marketing, dividendo cosi il loro tempo tra la professione e l’aula, le esercitazioni pratiche, le visite guidate. Nella parte propedeutica il Master intende creare una rete di conoscenze, relazioni, idee che attraversino tutto l’attuale “Sistema Moda” con un’analisi delle discipline a confronto su profili “targettizzati”. Si apprende una specifica capacità tecnica e si acquisisce la sensibilità a intuire i cambiamenti del gusto, sapendo identificare le tendenze. E tali capacità possono estendersi dal Settore Moda anche alle collezioni di arredamento e di home collection. Si impara a valutare i principali aspetti di una collezione: definirne i contenuti e delinearne la fascia di prezzo e tar-get (ora sempre più difficile e variabile); e a seguire il processo di industrializzazione (risorse, tempi...) e le “tempistiche” della filiera del “Sistema Moda” attraverso il controllo delle strategie creative. Si forniscono conoscenze orientate alle aree della commercializzazione, della Comunicazione e del Marketing con par-ticolare attenzione al Co-marketing. In questo contesto si acquisiscono anche conoscenze di Visual Merchandising. Si affronta inoltre la definizione del planning pubblicitario e l’articolazione della promozione sui canali idonei. Si passa infine a esaminare l’organizzazione di eventi che interpretino l’atmosfera della collezione o del prodotto immaginato che si traducano in perfetti meccanismi di spettacolo, sfilate e happening. Sono previsti incontri con professionisti illustri che nella Moda svolgono attività collegate alla progettazione ed esperti del settore che rendono leggibili i processi di trasformazione in atto nel settore della Moda e nell'industria dell'abbigliamento. La seconda parte del Corso ha come obiettivo la realizzazione di workshop con Aziende e la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali sotto la guida dei più grandi professionisti così da potersi formare un portfolio (curriculum) che è lo strumento indispensabile per entrare nel mercato del lavoro. Il piano di studi prevede l’approfondimento delle seguenti discipline: Fashion Trend & Concept Design » Il passato come lettura del presente » Struttura del Sistema Moda » Il sistema distrettuale » Relazione tra Design e Sistema Moda » La Progettazione - il Prodotto » Marketing & Co-marketing » Strategie per la Next Economy » New Experience: tecnologie di riproduzione/proiezione immagini e suono » Nuove frontiere per la comunicazione: Corporate Interactive Tv, Retail Experience, Brand Tv » Identità del Brand di Moda» Costruzione di Identità di Marca e Immagine percepita dal Target » Strategie di Comunicazione. Canali tradizionali. Canali Web. Canali punto vendita » Il branding dal punto di vista creativo » Immagine Coordinata » Pacchetti Software grafici specifici » Moda & Pubblicità: all’estero, in Italia, le tendenze del settore » Moda & Grafica: Simboli decorativi e loro significato. Tecniche Grafiche » Organizzazione di Eventi. La Fiera. La Sfilata » Figure Professionali nel Sistema Moda e le nuove esigenze comunicazionali » Comunicare la Brand Identity creando nuovi scenari nel tessuto urbano: sinergie e influenze registrabili tra Moda e città » Inglese specialistico. Azioni di orientamento individuale: bilancio delle competenze » Competenze organizzative, personali e sociali » Piani di sviluppo personale » Approccio al mercato del Lavoro. Per iscriversi al Master è necessario fissare un appuntamento per un colloquio di selezione. La selezione prevede nell’ambito della stessa giornata: un incontro individuale di conoscenza e di verifica delle motivazioni; un test psicologico; un incontro collettivo finalizzato all’informazione dettagliata sui contenuti e sulla metodologia formativa del Master e all’orientamento sulle figure professionali formate; l’invio, dopo l’incontro, di motivazioni scritte; l’analisi del curriculum. Ogni partecipante sarà poi informato telefonicamente sul risultato della selezione e, in caso di ammissione, gli sarà comunicata la data entro la quale dovrà iscriversi. Il Master inizia a metà ottobre e termina a metà aprile. È a tempo pieno (otto ore al giorno) dal lunedì al venerdì, con obbligo di frequenza. Alla fine del Master è previsto uno stage di sei mesi in Aziende e Agenzie. Gli stages sono coperti assicurativamente da Accademia di Comunicazione. Alla fine del Corso viene rilasciato un diploma di Master in Comunicazione della Moda. |
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MASTER SULLE POLITICHE D'IMMAGINE DEL MADE IN ITALY - SETTORE MODA |
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Del “Vestito”, inteso in senso ampio, la Moda rappresenta nell’epoca contemporanea ciò che potremmo definire il momento comunicativo-segnico per eccellenza o, ancora, per parafrasare Barthes, il “velo” di senso che si interpone tra la produzione e il consumo e che del vestito stesso viene a costituire un’elaborata sintesi. Una collezione di moda si definisce, oltre che per il suo valore immediatamente commerciale, anche per il suo messaggio culturale; agisce con proprie regole espressive e crea, talvolta, nuovi codici visivi. Ora più che mai prevale sul contenuto materiale del prodotto il contenuto comunicazionale e soprattutto il servizio fornito al consumatore. Tracciarne tutti i contorni è molto complesso perché il sistema, oggi, rappresenta sempre più un fenomeno multidimensionale e sempre meno legato alla sola sfera economica o alla sfera culturale e sociale. Ciò che tende a delinearsi è un “Sistema Moda” che non risponde semplicemente alle esigenze dei consumatori (difficili da individuare) ma cerca di soddisfare i bisogni di multiidentificazione degli individui. In questo processo la Comunicazione ha un duplice ruolo: essere presente in maniera meno spettacolare, ma culturale e innovativa, lungo tutto il complesso percorso della catena produttiva (problem solving, adattamento, trasmissione, sintesi) e, successivamente, interpretare l’atmosfera e il concept della collezione o del prodotto per tradurli in strategie, azioni di co-marketing, spettacolo, fiere, presentazioni ed eventi. In questo processo la necessaria riqualifica del professionista che si occupa già di Moda o di Comunicazione rappresenta l’elemento indispensabile per essere più attenti al cambiamento e quindi più capaci di interpretare le “tendenze”, senza contrapporsi alle generazioni precedenti, ma integrandole trasversalmente. Non a caso, tra le trasformazioni del “Sistema Moda”, il processo di ringiovanimento sia dei consumatori (fenomeno culturale che porta a prolungare la giovinezza degli individui) ma soprattutto dei protagonisti (i futuri eredi del Made in Italy) acquisisce un’importanza molto strategica, ancora tutta da studiare. Finalità del Master è quella di formare professionisti in possesso di precise competenze nel “Sistema Moda”, in grado di promuoverlo sia presso gli addetti ai lavori sia presso il grande pubblico. Si tratta quindi di creare esperti che sappiano intendere la Moda attraverso il concept, il luogo, l’immagine, il linguaggio, l’evento, utilizzando e sperimentando idonei mezzi di comunicazione e di rappresentazione. Profilo professionale e competenze L’esperto in Comunicazione della Moda, la figura professionale formata dal Corso, è oggi un profilo sempre più cardine nelle strategie di marketing e di design ed è inquadrato, nel mondo professionale, in una posizione di privilegio. Una figura eclettica, dunque, in grado di analizzare strategie innovative che permettano al “brand” aziendale di imporsi sul mercato attraverso studi mirati di prodotto, la comunicazione e la vendita. È un profilo professionale che permette all’azienda di coordinare e controllare l’intero ciclo di diffusione del marchio, dal concept al consumatore finale (attraverso prodotti, servizi, eventi e distribuzione). L’esperto in Comunicazione della Moda trova collocazione nelle Aziende design-oriented, in Agenzie di Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda per Fashion Brand Managing e Fashion Corporate Image, in studi stilistici e in società di consulenza. I campi di applicazione sono: Strategie e organizzazione » Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda » Brand Design » Art Direction» Visual Merchandising » Trend Analysis » Fashion Styling » Fashion Visualization » Fashion Graphic Design. Il Corso è rivolto a quanti vogliano avvicinarsi al settore Moda acquisendo competenze e abilità specifiche, e a coloro che operano nel settore della Comunicazione e che intendano riqualificarsi perfezionando le proprie conoscenze in un settore merceologico differente. I docenti provengono direttamente dalle più importanti aziende italiane e internazionali del settore, dagli studi stilistici, dalle società di consulenza, dalla produzione, dalla distribuzione, dal marketing, dividendo cosi il loro tempo tra la professione e l’aula, le esercitazioni pratiche, le visite guidate. Nella parte propedeutica il Master intende creare una rete di conoscenze, relazioni, idee che attraversino tutto l’attuale “Sistema Moda” con un’analisi delle discipline a confronto su profili “targettizzati”. Si apprende una specifica capacità tecnica e si acquisisce la sensibilità a intuire i cambiamenti del gusto, sapendo identificare le tendenze. E tali capacità possono estendersi dal Settore Moda anche alle collezioni di arredamento e di home collection. Si impara a valutare i principali aspetti di una collezione: definirne i contenuti e delinearne la fascia di prezzo e tar-get (ora sempre più difficile e variabile); e a seguire il processo di industrializzazione (risorse, tempi...) e le “tempistiche” della filiera del “Sistema Moda” attraverso il controllo delle strategie creative. Si forniscono conoscenze orientate alle aree della commercializzazione, della Comunicazione e del Marketing con par-ticolare attenzione al Co-marketing. In questo contesto si acquisiscono anche conoscenze di Visual Merchandising. Si affronta inoltre la definizione del planning pubblicitario e l’articolazione della promozione sui canali idonei. Si passa infine a esaminare l’organizzazione di eventi che interpretino l’atmosfera della collezione o del prodotto immaginato che si traducano in perfetti meccanismi di spettacolo, sfilate e happening. Sono previsti incontri con professionisti illustri che nella Moda svolgono attività collegate alla progettazione ed esperti del settore che rendono leggibili i processi di trasformazione in atto nel settore della Moda e nell'industria dell'abbigliamento. La seconda parte del Corso ha come obiettivo la realizzazione di workshop con Aziende e la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali sotto la guida dei più grandi professionisti così da potersi formare un portfolio (curriculum) che è lo strumento indispensabile per entrare nel mercato del lavoro. Il piano di studi prevede l’approfondimento delle seguenti discipline: Fashion Trend & Concept Design » Il passato come lettura del presente » Struttura del Sistema Moda » Il sistema distrettuale » Relazione tra Design e Sistema Moda » La Progettazione - il Prodotto » Marketing & Co-marketing » Strategie per la Next Economy » New Experience: tecnologie di riproduzione/proiezione immagini e suono » Nuove frontiere per la comunicazione: Corporate Interactive Tv, Retail Experience, Brand Tv » Identità del Brand di Moda» Costruzione di Identità di Marca e Immagine percepita dal Target » Strategie di Comunicazione. Canali tradizionali. Canali Web. Canali punto vendita » Il branding dal punto di vista creativo » Immagine Coordinata » Pacchetti Software grafici specifici » Moda & Pubblicità: all’estero, in Italia, le tendenze del settore » Moda & Grafica: Simboli decorativi e loro significato. Tecniche Grafiche » Organizzazione di Eventi. La Fiera. La Sfilata » Figure Professionali nel Sistema Moda e le nuove esigenze comunicazionali » Comunicare la Brand Identity creando nuovi scenari nel tessuto urbano: sinergie e influenze registrabili tra Moda e città » Inglese specialistico. Azioni di orientamento individuale: bilancio delle competenze » Competenze organizzative, personali e sociali » Piani di sviluppo personale » Approccio al mercato del Lavoro. Per iscriversi al Master è necessario fissare un appuntamento per un colloquio di selezione. La selezione prevede nell’ambito della stessa giornata: un incontro individuale di conoscenza e di verifica delle motivazioni; un test psicologico; un incontro collettivo finalizzato all’informazione dettagliata sui contenuti e sulla metodologia formativa del Master e all’orientamento sulle figure professionali formate; l’invio, dopo l’incontro, di motivazioni scritte; l’analisi del curriculum. Ogni partecipante sarà poi informato telefonicamente sul risultato della selezione e, in caso di ammissione, gli sarà comunicata la data entro la quale dovrà iscriversi. Il Master inizia a metà ottobre e termina a metà aprile. È a tempo pieno (otto ore al giorno) dal lunedì al venerdì, con obbligo di frequenza. Alla fine del Master è previsto uno stage di sei mesi in Aziende e Agenzie. Gli stages sono coperti assicurativamente da Accademia di Comunicazione. Alla fine del Corso viene rilasciato un diploma di Master in Comunicazione della Moda. |
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MASTER SULLE POLITICHE D'IMMAGINE DEL MADE IN ITALY - SETTORE MODA |
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Del “Vestito”, inteso in senso ampio, la Moda rappresenta nell’epoca contemporanea ciò che potremmo definire il momento comunicativo-segnico per eccellenza o, ancora, per parafrasare Barthes, il “velo” di senso che si interpone tra la produzione e il consumo e che del vestito stesso viene a costituire un’elaborata sintesi. Una collezione di moda si definisce, oltre che per il suo valore immediatamente commerciale, anche per il suo messaggio culturale; agisce con proprie regole espressive e crea, talvolta, nuovi codici visivi. Ora più che mai prevale sul contenuto materiale del prodotto il contenuto comunicazionale e soprattutto il servizio fornito al consumatore. Tracciarne tutti i contorni è molto complesso perché il sistema, oggi, rappresenta sempre più un fenomeno multidimensionale e sempre meno legato alla sola sfera economica o alla sfera culturale e sociale. Ciò che tende a delinearsi è un “Sistema Moda” che non risponde semplicemente alle esigenze dei consumatori (difficili da individuare) ma cerca di soddisfare i bisogni di multiidentificazione degli individui. In questo processo la Comunicazione ha un duplice ruolo: essere presente in maniera meno spettacolare, ma culturale e innovativa, lungo tutto il complesso percorso della catena produttiva (problem solving, adattamento, trasmissione, sintesi) e, successivamente, interpretare l’atmosfera e il concept della collezione o del prodotto per tradurli in strategie, azioni di co-marketing, spettacolo, fiere, presentazioni ed eventi. In questo processo la necessaria riqualifica del professionista che si occupa già di Moda o di Comunicazione rappresenta l’elemento indispensabile per essere più attenti al cambiamento e quindi più capaci di interpretare le “tendenze”, senza contrapporsi alle generazioni precedenti, ma integrandole trasversalmente. Non a caso, tra le trasformazioni del “Sistema Moda”, il processo di ringiovanimento sia dei consumatori (fenomeno culturale che porta a prolungare la giovinezza degli individui) ma soprattutto dei protagonisti (i futuri eredi del Made in Italy) acquisisce un’importanza molto strategica, ancora tutta da studiare. Finalità del Master è quella di formare professionisti in possesso di precise competenze nel “Sistema Moda”, in grado di promuoverlo sia presso gli addetti ai lavori sia presso il grande pubblico. Si tratta quindi di creare esperti che sappiano intendere la Moda attraverso il concept, il luogo, l’immagine, il linguaggio, l’evento, utilizzando e sperimentando idonei mezzi di comunicazione e di rappresentazione. Profilo professionale e competenze L’esperto in Comunicazione della Moda, la figura professionale formata dal Corso, è oggi un profilo sempre più cardine nelle strategie di marketing e di design ed è inquadrato, nel mondo professionale, in una posizione di privilegio. Una figura eclettica, dunque, in grado di analizzare strategie innovative che permettano al “brand” aziendale di imporsi sul mercato attraverso studi mirati di prodotto, la comunicazione e la vendita. È un profilo professionale che permette all’azienda di coordinare e controllare l’intero ciclo di diffusione del marchio, dal concept al consumatore finale (attraverso prodotti, servizi, eventi e distribuzione). L’esperto in Comunicazione della Moda trova collocazione nelle Aziende design-oriented, in Agenzie di Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda per Fashion Brand Managing e Fashion Corporate Image, in studi stilistici e in società di consulenza. I campi di applicazione sono: Strategie e organizzazione » Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda » Brand Design » Art Direction» Visual Merchandising » Trend Analysis » Fashion Styling » Fashion Visualization » Fashion Graphic Design. Il Corso è rivolto a quanti vogliano avvicinarsi al settore Moda acquisendo competenze e abilità specifiche, e a coloro che operano nel settore della Comunicazione e che intendano riqualificarsi perfezionando le proprie conoscenze in un settore merceologico differente. I docenti provengono direttamente dalle più importanti aziende italiane e internazionali del settore, dagli studi stilistici, dalle società di consulenza, dalla produzione, dalla distribuzione, dal marketing, dividendo cosi il loro tempo tra la professione e l’aula, le esercitazioni pratiche, le visite guidate. Nella parte propedeutica il Master intende creare una rete di conoscenze, relazioni, idee che attraversino tutto l’attuale “Sistema Moda” con un’analisi delle discipline a confronto su profili “targettizzati”. Si apprende una specifica capacità tecnica e si acquisisce la sensibilità a intuire i cambiamenti del gusto, sapendo identificare le tendenze. E tali capacità possono estendersi dal Settore Moda anche alle collezioni di arredamento e di home collection. Si impara a valutare i principali aspetti di una collezione: definirne i contenuti e delinearne la fascia di prezzo e tar-get (ora sempre più difficile e variabile); e a seguire il processo di industrializzazione (risorse, tempi...) e le “tempistiche” della filiera del “Sistema Moda” attraverso il controllo delle strategie creative. Si forniscono conoscenze orientate alle aree della commercializzazione, della Comunicazione e del Marketing con par-ticolare attenzione al Co-marketing. In questo contesto si acquisiscono anche conoscenze di Visual Merchandising. Si affronta inoltre la definizione del planning pubblicitario e l’articolazione della promozione sui canali idonei. Si passa infine a esaminare l’organizzazione di eventi che interpretino l’atmosfera della collezione o del prodotto immaginato che si traducano in perfetti meccanismi di spettacolo, sfilate e happening. Sono previsti incontri con professionisti illustri che nella Moda svolgono attività collegate alla progettazione ed esperti del settore che rendono leggibili i processi di trasformazione in atto nel settore della Moda e nell'industria dell'abbigliamento. La seconda parte del Corso ha come obiettivo la realizzazione di workshop con Aziende e la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali sotto la guida dei più grandi professionisti così da potersi formare un portfolio (curriculum) che è lo strumento indispensabile per entrare nel mercato del lavoro. Il piano di studi prevede l’approfondimento delle seguenti discipline: Fashion Trend & Concept Design » Il passato come lettura del presente » Struttura del Sistema Moda » Il sistema distrettuale » Relazione tra Design e Sistema Moda » La Progettazione - il Prodotto » Marketing & Co-marketing » Strategie per la Next Economy » New Experience: tecnologie di riproduzione/proiezione immagini e suono » Nuove frontiere per la comunicazione: Corporate Interactive Tv, Retail Experience, Brand Tv » Identità del Brand di Moda» Costruzione di Identità di Marca e Immagine percepita dal Target » Strategie di Comunicazione. Canali tradizionali. Canali Web. Canali punto vendita » Il branding dal punto di vista creativo » Immagine Coordinata » Pacchetti Software grafici specifici » Moda & Pubblicità: all’estero, in Italia, le tendenze del settore » Moda & Grafica: Simboli decorativi e loro significato. Tecniche Grafiche » Organizzazione di Eventi. La Fiera. La Sfilata » Figure Professionali nel Sistema Moda e le nuove esigenze comunicazionali » Comunicare la Brand Identity creando nuovi scenari nel tessuto urbano: sinergie e influenze registrabili tra Moda e città » Inglese specialistico. Azioni di orientamento individuale: bilancio delle competenze » Competenze organizzative, personali e sociali » Piani di sviluppo personale » Approccio al mercato del Lavoro. Per iscriversi al Master è necessario fissare un appuntamento per un colloquio di selezione. La selezione prevede nell’ambito della stessa giornata: un incontro individuale di conoscenza e di verifica delle motivazioni; un test psicologico; un incontro collettivo finalizzato all’informazione dettagliata sui contenuti e sulla metodologia formativa del Master e all’orientamento sulle figure professionali formate; l’invio, dopo l’incontro, di motivazioni scritte; l’analisi del curriculum. Ogni partecipante sarà poi informato telefonicamente sul risultato della selezione e, in caso di ammissione, gli sarà comunicata la data entro la quale dovrà iscriversi. Il Master inizia a metà ottobre e termina a metà aprile. È a tempo pieno (otto ore al giorno) dal lunedì al venerdì, con obbligo di frequenza. Alla fine del Master è previsto uno stage di sei mesi in Aziende e Agenzie. Gli stages sono coperti assicurativamente da Accademia di Comunicazione. Alla fine del Corso viene rilasciato un diploma di Master in Comunicazione della Moda. |
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MASTER SULLE POLITICHE D'IMMAGINE DEL MADE IN ITALY - SETTORE MODA |
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Del “Vestito”, inteso in senso ampio, la Moda rappresenta nell’epoca contemporanea ciò che potremmo definire il momento comunicativo-segnico per eccellenza o, ancora, per parafrasare Barthes, il “velo” di senso che si interpone tra la produzione e il consumo e che del vestito stesso viene a costituire un’elaborata sintesi. Una collezione di moda si definisce, oltre che per il suo valore immediatamente commerciale, anche per il suo messaggio culturale; agisce con proprie regole espressive e crea, talvolta, nuovi codici visivi. Ora più che mai prevale sul contenuto materiale del prodotto il contenuto comunicazionale e soprattutto il servizio fornito al consumatore. Tracciarne tutti i contorni è molto complesso perché il sistema, oggi, rappresenta sempre più un fenomeno multidimensionale e sempre meno legato alla sola sfera economica o alla sfera culturale e sociale. Ciò che tende a delinearsi è un “Sistema Moda” che non risponde semplicemente alle esigenze dei consumatori (difficili da individuare) ma cerca di soddisfare i bisogni di multiidentificazione degli individui. In questo processo la Comunicazione ha un duplice ruolo: essere presente in maniera meno spettacolare, ma culturale e innovativa, lungo tutto il complesso percorso della catena produttiva (problem solving, adattamento, trasmissione, sintesi) e, successivamente, interpretare l’atmosfera e il concept della collezione o del prodotto per tradurli in strategie, azioni di co-marketing, spettacolo, fiere, presentazioni ed eventi. In questo processo la necessaria riqualifica del professionista che si occupa già di Moda o di Comunicazione rappresenta l’elemento indispensabile per essere più attenti al cambiamento e quindi più capaci di interpretare le “tendenze”, senza contrapporsi alle generazioni precedenti, ma integrandole trasversalmente. Non a caso, tra le trasformazioni del “Sistema Moda”, il processo di ringiovanimento sia dei consumatori (fenomeno culturale che porta a prolungare la giovinezza degli individui) ma soprattutto dei protagonisti (i futuri eredi del Made in Italy) acquisisce un’importanza molto strategica, ancora tutta da studiare. Finalità del Master è quella di formare professionisti in possesso di precise competenze nel “Sistema Moda”, in grado di promuoverlo sia presso gli addetti ai lavori sia presso il grande pubblico. Si tratta quindi di creare esperti che sappiano intendere la Moda attraverso il concept, il luogo, l’immagine, il linguaggio, l’evento, utilizzando e sperimentando idonei mezzi di comunicazione e di rappresentazione. Profilo professionale e competenze L’esperto in Comunicazione della Moda, la figura professionale formata dal Corso, è oggi un profilo sempre più cardine nelle strategie di marketing e di design ed è inquadrato, nel mondo professionale, in una posizione di privilegio. Una figura eclettica, dunque, in grado di analizzare strategie innovative che permettano al “brand” aziendale di imporsi sul mercato attraverso studi mirati di prodotto, la comunicazione e la vendita. È un profilo professionale che permette all’azienda di coordinare e controllare l’intero ciclo di diffusione del marchio, dal concept al consumatore finale (attraverso prodotti, servizi, eventi e distribuzione). L’esperto in Comunicazione della Moda trova collocazione nelle Aziende design-oriented, in Agenzie di Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda per Fashion Brand Managing e Fashion Corporate Image, in studi stilistici e in società di consulenza. I campi di applicazione sono: Strategie e organizzazione » Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda » Brand Design » Art Direction» Visual Merchandising » Trend Analysis » Fashion Styling » Fashion Visualization » Fashion Graphic Design. Il Corso è rivolto a quanti vogliano avvicinarsi al settore Moda acquisendo competenze e abilità specifiche, e a coloro che operano nel settore della Comunicazione e che intendano riqualificarsi perfezionando le proprie conoscenze in un settore merceologico differente. I docenti provengono direttamente dalle più importanti aziende italiane e internazionali del settore, dagli studi stilistici, dalle società di consulenza, dalla produzione, dalla distribuzione, dal marketing, dividendo cosi il loro tempo tra la professione e l’aula, le esercitazioni pratiche, le visite guidate. Nella parte propedeutica il Master intende creare una rete di conoscenze, relazioni, idee che attraversino tutto l’attuale “Sistema Moda” con un’analisi delle discipline a confronto su profili “targettizzati”. Si apprende una specifica capacità tecnica e si acquisisce la sensibilità a intuire i cambiamenti del gusto, sapendo identificare le tendenze. E tali capacità possono estendersi dal Settore Moda anche alle collezioni di arredamento e di home collection. Si impara a valutare i principali aspetti di una collezione: definirne i contenuti e delinearne la fascia di prezzo e tar-get (ora sempre più difficile e variabile); e a seguire il processo di industrializzazione (risorse, tempi...) e le “tempistiche” della filiera del “Sistema Moda” attraverso il controllo delle strategie creative. Si forniscono conoscenze orientate alle aree della commercializzazione, della Comunicazione e del Marketing con par-ticolare attenzione al Co-marketing. In questo contesto si acquisiscono anche conoscenze di Visual Merchandising. Si affronta inoltre la definizione del planning pubblicitario e l’articolazione della promozione sui canali idonei. Si passa infine a esaminare l’organizzazione di eventi che interpretino l’atmosfera della collezione o del prodotto immaginato che si traducano in perfetti meccanismi di spettacolo, sfilate e happening. Sono previsti incontri con professionisti illustri che nella Moda svolgono attività collegate alla progettazione ed esperti del settore che rendono leggibili i processi di trasformazione in atto nel settore della Moda e nell'industria dell'abbigliamento. La seconda parte del Corso ha come obiettivo la realizzazione di workshop con Aziende e la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali sotto la guida dei più grandi professionisti così da potersi formare un portfolio (curriculum) che è lo strumento indispensabile per entrare nel mercato del lavoro. Il piano di studi prevede l’approfondimento delle seguenti discipline: Fashion Trend & Concept Design » Il passato come lettura del presente » Struttura del Sistema Moda » Il sistema distrettuale » Relazione tra Design e Sistema Moda » La Progettazione - il Prodotto » Marketing & Co-marketing » Strategie per la Next Economy » New Experience: tecnologie di riproduzione/proiezione immagini e suono » Nuove frontiere per la comunicazione: Corporate Interactive Tv, Retail Experience, Brand Tv » Identità del Brand di Moda» Costruzione di Identità di Marca e Immagine percepita dal Target » Strategie di Comunicazione. Canali tradizionali. Canali Web. Canali punto vendita » Il branding dal punto di vista creativo » Immagine Coordinata » Pacchetti Software grafici specifici » Moda & Pubblicità: all’estero, in Italia, le tendenze del settore » Moda & Grafica: Simboli decorativi e loro significato. Tecniche Grafiche » Organizzazione di Eventi. La Fiera. La Sfilata » Figure Professionali nel Sistema Moda e le nuove esigenze comunicazionali » Comunicare la Brand Identity creando nuovi scenari nel tessuto urbano: sinergie e influenze registrabili tra Moda e città » Inglese specialistico. Azioni di orientamento individuale: bilancio delle competenze » Competenze organizzative, personali e sociali » Piani di sviluppo personale » Approccio al mercato del Lavoro. Per iscriversi al Master è necessario fissare un appuntamento per un colloquio di selezione. La selezione prevede nell’ambito della stessa giornata: un incontro individuale di conoscenza e di verifica delle motivazioni; un test psicologico; un incontro collettivo finalizzato all’informazione dettagliata sui contenuti e sulla metodologia formativa del Master e all’orientamento sulle figure professionali formate; l’invio, dopo l’incontro, di motivazioni scritte; l’analisi del curriculum. Ogni partecipante sarà poi informato telefonicamente sul risultato della selezione e, in caso di ammissione, gli sarà comunicata la data entro la quale dovrà iscriversi. Il Master inizia a metà ottobre e termina a metà aprile. È a tempo pieno (otto ore al giorno) dal lunedì al venerdì, con obbligo di frequenza. Alla fine del Master è previsto uno stage di sei mesi in Aziende e Agenzie. Gli stages sono coperti assicurativamente da Accademia di Comunicazione. Alla fine del Corso viene rilasciato un diploma di Master in Comunicazione della Moda. |
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Del “Vestito”, inteso in senso ampio, la Moda rappresenta nell’epoca contemporanea ciò che potremmo definire il momento comunicativo-segnico per eccellenza o, ancora, per parafrasare Barthes, il “velo” di senso che si interpone tra la produzione e il consumo e che del vestito stesso viene a costituire un’elaborata sintesi. Una collezione di moda si definisce, oltre che per il suo valore immediatamente commerciale, anche per il suo messaggio culturale; agisce con proprie regole espressive e crea, talvolta, nuovi codici visivi. Ora più che mai prevale sul contenuto materiale del prodotto il contenuto comunicazionale e soprattutto il servizio fornito al consumatore. Tracciarne tutti i contorni è molto complesso perché il sistema, oggi, rappresenta sempre più un fenomeno multidimensionale e sempre meno legato alla sola sfera economica o alla sfera culturale e sociale. Ciò che tende a delinearsi è un “Sistema Moda” che non risponde semplicemente alle esigenze dei consumatori (difficili da individuare) ma cerca di soddisfare i bisogni di multiidentificazione degli individui. In questo processo la Comunicazione ha un duplice ruolo: essere presente in maniera meno spettacolare, ma culturale e innovativa, lungo tutto il complesso percorso della catena produttiva (problem solving, adattamento, trasmissione, sintesi) e, successivamente, interpretare l’atmosfera e il concept della collezione o del prodotto per tradurli in strategie, azioni di co-marketing, spettacolo, fiere, presentazioni ed eventi. In questo processo la necessaria riqualifica del professionista che si occupa già di Moda o di Comunicazione rappresenta l’elemento indispensabile per essere più attenti al cambiamento e quindi più capaci di interpretare le “tendenze”, senza contrapporsi alle generazioni precedenti, ma integrandole trasversalmente. Non a caso, tra le trasformazioni del “Sistema Moda”, il processo di ringiovanimento sia dei consumatori (fenomeno culturale che porta a prolungare la giovinezza degli individui) ma soprattutto dei protagonisti (i futuri eredi del Made in Italy) acquisisce un’importanza molto strategica, ancora tutta da studiare. Finalità del Master è quella di formare professionisti in possesso di precise competenze nel “Sistema Moda”, in grado di promuoverlo sia presso gli addetti ai lavori sia presso il grande pubblico. Si tratta quindi di creare esperti che sappiano intendere la Moda attraverso il concept, il luogo, l’immagine, il linguaggio, l’evento, utilizzando e sperimentando idonei mezzi di comunicazione e di rappresentazione. Profilo professionale e competenze L’esperto in Comunicazione della Moda, la figura professionale formata dal Corso, è oggi un profilo sempre più cardine nelle strategie di marketing e di design ed è inquadrato, nel mondo professionale, in una posizione di privilegio. Una figura eclettica, dunque, in grado di analizzare strategie innovative che permettano al “brand” aziendale di imporsi sul mercato attraverso studi mirati di prodotto, la comunicazione e la vendita. È un profilo professionale che permette all’azienda di coordinare e controllare l’intero ciclo di diffusione del marchio, dal concept al consumatore finale (attraverso prodotti, servizi, eventi e distribuzione). L’esperto in Comunicazione della Moda trova collocazione nelle Aziende design-oriented, in Agenzie di Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda per Fashion Brand Managing e Fashion Corporate Image, in studi stilistici e in società di consulenza. I campi di applicazione sono: Strategie e organizzazione » Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda » Brand Design » Art Direction» Visual Merchandising » Trend Analysis » Fashion Styling » Fashion Visualization » Fashion Graphic Design. Il Corso è rivolto a quanti vogliano avvicinarsi al settore Moda acquisendo competenze e abilità specifiche, e a coloro che operano nel settore della Comunicazione e che intendano riqualificarsi perfezionando le proprie conoscenze in un settore merceologico differente. I docenti provengono direttamente dalle più importanti aziende italiane e internazionali del settore, dagli studi stilistici, dalle società di consulenza, dalla produzione, dalla distribuzione, dal marketing, dividendo cosi il loro tempo tra la professione e l’aula, le esercitazioni pratiche, le visite guidate. Nella parte propedeutica il Master intende creare una rete di conoscenze, relazioni, idee che attraversino tutto l’attuale “Sistema Moda” con un’analisi delle discipline a confronto su profili “targettizzati”. Si apprende una specifica capacità tecnica e si acquisisce la sensibilità a intuire i cambiamenti del gusto, sapendo identificare le tendenze. E tali capacità possono estendersi dal Settore Moda anche alle collezioni di arredamento e di home collection. Si impara a valutare i principali aspetti di una collezione: definirne i contenuti e delinearne la fascia di prezzo e tar-get (ora sempre più difficile e variabile); e a seguire il processo di industrializzazione (risorse, tempi...) e le “tempistiche” della filiera del “Sistema Moda” attraverso il controllo delle strategie creative. Si forniscono conoscenze orientate alle aree della commercializzazione, della Comunicazione e del Marketing con par-ticolare attenzione al Co-marketing. In questo contesto si acquisiscono anche conoscenze di Visual Merchandising. Si affronta inoltre la definizione del planning pubblicitario e l’articolazione della promozione sui canali idonei. Si passa infine a esaminare l’organizzazione di eventi che interpretino l’atmosfera della collezione o del prodotto immaginato che si traducano in perfetti meccanismi di spettacolo, sfilate e happening. Sono previsti incontri con professionisti illustri che nella Moda svolgono attività collegate alla progettazione ed esperti del settore che rendono leggibili i processi di trasformazione in atto nel settore della Moda e nell'industria dell'abbigliamento. La seconda parte del Corso ha come obiettivo la realizzazione di workshop con Aziende e la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali sotto la guida dei più grandi professionisti così da potersi formare un portfolio (curriculum) che è lo strumento indispensabile per entrare nel mercato del lavoro. Il piano di studi prevede l’approfondimento delle seguenti discipline: Fashion Trend & Concept Design » Il passato come lettura del presente » Struttura del Sistema Moda » Il sistema distrettuale » Relazione tra Design e Sistema Moda » La Progettazione - il Prodotto » Marketing & Co-marketing » Strategie per la Next Economy » New Experience: tecnologie di riproduzione/proiezione immagini e suono » Nuove frontiere per la comunicazione: Corporate Interactive Tv, Retail Experience, Brand Tv » Identità del Brand di Moda» Costruzione di Identità di Marca e Immagine percepita dal Target » Strategie di Comunicazione. Canali tradizionali. Canali Web. Canali punto vendita » Il branding dal punto di vista creativo » Immagine Coordinata » Pacchetti Software grafici specifici » Moda & Pubblicità: all’estero, in Italia, le tendenze del settore » Moda & Grafica: Simboli decorativi e loro significato. Tecniche Grafiche » Organizzazione di Eventi. La Fiera. La Sfilata » Figure Professionali nel Sistema Moda e le nuove esigenze comunicazionali » Comunicare la Brand Identity creando nuovi scenari nel tessuto urbano: sinergie e influenze registrabili tra Moda e città » Inglese specialistico. Azioni di orientamento individuale: bilancio delle competenze » Competenze organizzative, personali e sociali » Piani di sviluppo personale » Approccio al mercato del Lavoro. Per iscriversi al Master è necessario fissare un appuntamento per un colloquio di selezione. La selezione prevede nell’ambito della stessa giornata: un incontro individuale di conoscenza e di verifica delle motivazioni; un test psicologico; un incontro collettivo finalizzato all’informazione dettagliata sui contenuti e sulla metodologia formativa del Master e all’orientamento sulle figure professionali formate; l’invio, dopo l’incontro, di motivazioni scritte; l’analisi del curriculum. Ogni partecipante sarà poi informato telefonicamente sul risultato della selezione e, in caso di ammissione, gli sarà comunicata la data entro la quale dovrà iscriversi. Il Master inizia a metà ottobre e termina a metà aprile. È a tempo pieno (otto ore al giorno) dal lunedì al venerdì, con obbligo di frequenza. Alla fine del Master è previsto uno stage di sei mesi in Aziende e Agenzie. Gli stages sono coperti assicurativamente da Accademia di Comunicazione. Alla fine del Corso viene rilasciato un diploma di Master in Comunicazione della Moda. |
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Del “Vestito”, inteso in senso ampio, la Moda rappresenta nell’epoca contemporanea ciò che potremmo definire il momento comunicativo-segnico per eccellenza o, ancora, per parafrasare Barthes, il “velo” di senso che si interpone tra la produzione e il consumo e che del vestito stesso viene a costituire un’elaborata sintesi. Una collezione di moda si definisce, oltre che per il suo valore immediatamente commerciale, anche per il suo messaggio culturale; agisce con proprie regole espressive e crea, talvolta, nuovi codici visivi. Ora più che mai prevale sul contenuto materiale del prodotto il contenuto comunicazionale e soprattutto il servizio fornito al consumatore. Tracciarne tutti i contorni è molto complesso perché il sistema, oggi, rappresenta sempre più un fenomeno multidimensionale e sempre meno legato alla sola sfera economica o alla sfera culturale e sociale. Ciò che tende a delinearsi è un “Sistema Moda” che non risponde semplicemente alle esigenze dei consumatori (difficili da individuare) ma cerca di soddisfare i bisogni di multiidentificazione degli individui. In questo processo la Comunicazione ha un duplice ruolo: essere presente in maniera meno spettacolare, ma culturale e innovativa, lungo tutto il complesso percorso della catena produttiva (problem solving, adattamento, trasmissione, sintesi) e, successivamente, interpretare l’atmosfera e il concept della collezione o del prodotto per tradurli in strategie, azioni di co-marketing, spettacolo, fiere, presentazioni ed eventi. In questo processo la necessaria riqualifica del professionista che si occupa già di Moda o di Comunicazione rappresenta l’elemento indispensabile per essere più attenti al cambiamento e quindi più capaci di interpretare le “tendenze”, senza contrapporsi alle generazioni precedenti, ma integrandole trasversalmente. Non a caso, tra le trasformazioni del “Sistema Moda”, il processo di ringiovanimento sia dei consumatori (fenomeno culturale che porta a prolungare la giovinezza degli individui) ma soprattutto dei protagonisti (i futuri eredi del Made in Italy) acquisisce un’importanza molto strategica, ancora tutta da studiare. Finalità del Master è quella di formare professionisti in possesso di precise competenze nel “Sistema Moda”, in grado di promuoverlo sia presso gli addetti ai lavori sia presso il grande pubblico. Si tratta quindi di creare esperti che sappiano intendere la Moda attraverso il concept, il luogo, l’immagine, il linguaggio, l’evento, utilizzando e sperimentando idonei mezzi di comunicazione e di rappresentazione. Profilo professionale e competenze L’esperto in Comunicazione della Moda, la figura professionale formata dal Corso, è oggi un profilo sempre più cardine nelle strategie di marketing e di design ed è inquadrato, nel mondo professionale, in una posizione di privilegio. Una figura eclettica, dunque, in grado di analizzare strategie innovative che permettano al “brand” aziendale di imporsi sul mercato attraverso studi mirati di prodotto, la comunicazione e la vendita. È un profilo professionale che permette all’azienda di coordinare e controllare l’intero ciclo di diffusione del marchio, dal concept al consumatore finale (attraverso prodotti, servizi, eventi e distribuzione). L’esperto in Comunicazione della Moda trova collocazione nelle Aziende design-oriented, in Agenzie di Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda per Fashion Brand Managing e Fashion Corporate Image, in studi stilistici e in società di consulenza. I campi di applicazione sono: Strategie e organizzazione » Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa Moda » Brand Design » Art Direction» Visual Merchandising » Trend Analysis » Fashion Styling » Fashion Visualization » Fashion Graphic Design. Il Corso è rivolto a quanti vogliano avvicinarsi al settore Moda acquisendo competenze e abilità specifiche, e a coloro che operano nel settore della Comunicazione e che intendano riqualificarsi perfezionando le proprie conoscenze in un settore merceologico differente. I docenti provengono direttamente dalle più importanti aziende italiane e internazionali del settore, dagli studi stilistici, dalle società di consulenza, dalla produzione, dalla distribuzione, dal marketing, dividendo cosi il loro tempo tra la professione e l’aula, le esercitazioni pratiche, le visite guidate. Nella parte propedeutica il Master intende creare una rete di conoscenze, relazioni, idee che attraversino tutto l’attuale “Sistema Moda” con un’analisi delle discipline a confronto su profili “targettizzati”. Si apprende una specifica capacità tecnica e si acquisisce la sensibilità a intuire i cambiamenti del gusto, sapendo identificare le tendenze. E tali capacità possono estendersi dal Settore Moda anche alle collezioni di arredamento e di home collection. Si impara a valutare i principali aspetti di una collezione: definirne i contenuti e delinearne la fascia di prezzo e tar-get (ora sempre più difficile e variabile); e a seguire il processo di industrializzazione (risorse, tempi...) e le “tempistiche” della filiera del “Sistema Moda” attraverso il controllo delle strategie creative. Si forniscono conoscenze orientate alle aree della commercializzazione, della Comunicazione e del Marketing con par-ticolare attenzione al Co-marketing. In questo contesto si acquisiscono anche conoscenze di Visual Merchandising. Si affronta inoltre la definizione del planning pubblicitario e l’articolazione della promozione sui canali idonei. Si passa infine a esaminare l’organizzazione di eventi che interpretino l’atmosfera della collezione o del prodotto immaginato che si traducano in perfetti meccanismi di spettacolo, sfilate e happening. Sono previsti incontri con professionisti illustri che nella Moda svolgono attività collegate alla progettazione ed esperti del settore che rendono leggibili i processi di trasformazione in atto nel settore della Moda e nell'industria dell'abbigliamento. La seconda parte del Corso ha come obiettivo la realizzazione di workshop con Aziende e la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali sotto la guida dei più grandi professionisti così da potersi formare un portfolio (curriculum) che è lo strumento indispensabile per entrare nel mercato del lavoro. Il piano di studi prevede l’approfondimento delle seguenti discipline: Fashion Trend & Concept Design » Il passato come lettura del presente » Struttura del Sistema Moda » Il sistema distrettuale » Relazione tra Design e Sistema Moda » La Progettazione - il Prodotto » Marketing & Co-marketing » Strategie per la Next Economy » New Experience: tecnologie di riproduzione/proiezione immagini e suono » Nuove frontiere per la comunicazione: Corporate Interactive Tv, Retail Experience, Brand Tv » Identità del Brand di Moda» Costruzione di Identità di Marca e Immagine percepita dal Target » Strategie di Comunicazione. Canali tradizionali. Canali Web. Canali punto vendita » Il branding dal punto di vista creativo » Immagine Coordinata » Pacchetti Software grafici specifici » Moda & Pubblicità: all’estero, in Italia, le tendenze del settore » Moda & Grafica: Simboli decorativi e loro significato. Tecniche Grafiche » Organizzazione di Eventi. La Fiera. La Sfilata » Figure Professionali nel Sistema Moda e le nuove esigenze comunicazionali » Comunicare la Brand Identity creando nuovi scenari nel tessuto urbano: sinergie e influenze registrabili tra Moda e città » Inglese specialistico. Azioni di orientamento individuale: bilancio delle competenze » Competenze organizzative, personali e sociali » Piani di sviluppo personale » Approccio al mercato del Lavoro. Per iscriversi al Master è necessario fissare un appuntamento per un colloquio di selezione. La selezione prevede nell’ambito della stessa giornata: un incontro individuale di conoscenza e di verifica delle motivazioni; un test psicologico; un incontro collettivo finalizzato all’informazione dettagliata sui contenuti e sulla metodologia formativa del Master e all’orientamento sulle figure professionali formate; l’invio, dopo l’incontro, di motivazioni scritte; l’analisi del curriculum. Ogni partecipante sarà poi informato telefonicamente sul risultato della selezione e, in caso di ammissione, gli sarà comunicata la data entro la quale dovrà iscriversi. Il Master inizia a metà ottobre e termina a metà aprile. È a tempo pieno (otto ore al giorno) dal lunedì al venerdì, con obbligo di frequenza. Alla fine del Master è previsto uno stage di sei mesi in Aziende e Agenzie. Gli stages sono coperti assicurativamente da Accademia di Comunicazione. Alla fine del Corso viene rilasciato un diploma di Master in Comunicazione della Moda. |
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Lo stile Fujiwara incarna i due emisferi, l’orientale e l’occidentale, non intesi unicamente come luogo, ma come modo di intendere rigore formale, cura del dettaglio e nuova percezione di sé. Questi valori, che hanno creato il consolidato successo delle collezioni Fujiwara nel tempo, sono oggi i cardini stilistici dei nuovi accordi di licenza appena firmati dalla Fashion House: eyewear e calzature, e che proseguiranno presto secondo una precisa strategia di licensing. L’intenso scambio di competenze stilistiche tra la Fashion House e i licenziatari (Optical Design di Pederobba, Tv per l’eyewear e Calzaturificio Vigens di Vigevano per le calzature); produzioni e distribuzione di alto livello e, soprattutto, la capacità dei licenziatari di interiorizzare ed interpretare lo stile Fujiwara nel mercato globale, sono gli ingredienti del successo delle prime due collezioni presentate a Milano Collezioni. Per valorizzare il prodotto licenziato viene utilizzato inoltre un simbolo forte, che racchiude l’essenza dei valori del marchio: l’icona tratta dal fonema giapponese “Fu”, già utilizzato agli esordi da Giuliano Fujiwara e, in questo caso, utilizzato come flag per sintetizzare il contenuto moda sul prodotto di licenza. Le prime collezioni, sia uomo che donna, sono caratterizzate da una forte simbiosi con la collezione-madre. Per gli occhiali montature di elevato design con materiali made in japan e forme asciutte che richiamano i disegni delle collezioni di maggior successo, ed incursioni nella joaillerie per la donna. Per le calzature cuoi inaspettati come il cammello, lavorazioni di alto valore come la finitura colorata a mano, che dona vera unicità a ciascun modello prodotto, ed un modello innovativo di sneaker con tagli laterali. Per sostenere il programma di Licensing, Fujiwara Design Studio ha dato il mandato ad un’agenzia specializzata in progetti di licensing tailor made: Luccitm Brand Extension-licensing, che prevede l’implementazione di un progetto altamente qualificante, limitato ai mercati più immediatamente adiacenti ai valori del marchio e a licenziatari accuratamente selezionati. |
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NUOVE LICENZE PER GIULIANO FUJIWARA |
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Lo stile Fujiwara incarna i due emisferi, l’orientale e l’occidentale, non intesi unicamente come luogo, ma come modo di intendere rigore formale, cura del dettaglio e nuova percezione di sé. Questi valori, che hanno creato il consolidato successo delle collezioni Fujiwara nel tempo, sono oggi i cardini stilistici dei nuovi accordi di licenza appena firmati dalla Fashion House: eyewear e calzature, e che proseguiranno presto secondo una precisa strategia di licensing. L’intenso scambio di competenze stilistiche tra la Fashion House e i licenziatari (Optical Design di Pederobba, Tv per l’eyewear e Calzaturificio Vigens di Vigevano per le calzature); produzioni e distribuzione di alto livello e, soprattutto, la capacità dei licenziatari di interiorizzare ed interpretare lo stile Fujiwara nel mercato globale, sono gli ingredienti del successo delle prime due collezioni presentate a Milano Collezioni. Per valorizzare il prodotto licenziato viene utilizzato inoltre un simbolo forte, che racchiude l’essenza dei valori del marchio: l’icona tratta dal fonema giapponese “Fu”, già utilizzato agli esordi da Giuliano Fujiwara e, in questo caso, utilizzato come flag per sintetizzare il contenuto moda sul prodotto di licenza. Le prime collezioni, sia uomo che donna, sono caratterizzate da una forte simbiosi con la collezione-madre. Per gli occhiali montature di elevato design con materiali made in japan e forme asciutte che richiamano i disegni delle collezioni di maggior successo, ed incursioni nella joaillerie per la donna. Per le calzature cuoi inaspettati come il cammello, lavorazioni di alto valore come la finitura colorata a mano, che dona vera unicità a ciascun modello prodotto, ed un modello innovativo di sneaker con tagli laterali. Per sostenere il programma di Licensing, Fujiwara Design Studio ha dato il mandato ad un’agenzia specializzata in progetti di licensing tailor made: Luccitm Brand Extension-licensing, che prevede l’implementazione di un progetto altamente qualificante, limitato ai mercati più immediatamente adiacenti ai valori del marchio e a licenziatari accuratamente selezionati. |
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Lo stile Fujiwara incarna i due emisferi, l’orientale e l’occidentale, non intesi unicamente come luogo, ma come modo di intendere rigore formale, cura del dettaglio e nuova percezione di sé. Questi valori, che hanno creato il consolidato successo delle collezioni Fujiwara nel tempo, sono oggi i cardini stilistici dei nuovi accordi di licenza appena firmati dalla Fashion House: eyewear e calzature, e che proseguiranno presto secondo una precisa strategia di licensing. L’intenso scambio di competenze stilistiche tra la Fashion House e i licenziatari (Optical Design di Pederobba, Tv per l’eyewear e Calzaturificio Vigens di Vigevano per le calzature); produzioni e distribuzione di alto livello e, soprattutto, la capacità dei licenziatari di interiorizzare ed interpretare lo stile Fujiwara nel mercato globale, sono gli ingredienti del successo delle prime due collezioni presentate a Milano Collezioni. Per valorizzare il prodotto licenziato viene utilizzato inoltre un simbolo forte, che racchiude l’essenza dei valori del marchio: l’icona tratta dal fonema giapponese “Fu”, già utilizzato agli esordi da Giuliano Fujiwara e, in questo caso, utilizzato come flag per sintetizzare il contenuto moda sul prodotto di licenza. Le prime collezioni, sia uomo che donna, sono caratterizzate da una forte simbiosi con la collezione-madre. Per gli occhiali montature di elevato design con materiali made in japan e forme asciutte che richiamano i disegni delle collezioni di maggior successo, ed incursioni nella joaillerie per la donna. Per le calzature cuoi inaspettati come il cammello, lavorazioni di alto valore come la finitura colorata a mano, che dona vera unicità a ciascun modello prodotto, ed un modello innovativo di sneaker con tagli laterali. Per sostenere il programma di Licensing, Fujiwara Design Studio ha dato il mandato ad un’agenzia specializzata in progetti di licensing tailor made: Luccitm Brand Extension-licensing, che prevede l’implementazione di un progetto altamente qualificante, limitato ai mercati più immediatamente adiacenti ai valori del marchio e a licenziatari accuratamente selezionati. |
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NUOVE LICENZE PER GIULIANO FUJIWARA |
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Lo stile Fujiwara incarna i due emisferi, l’orientale e l’occidentale, non intesi unicamente come luogo, ma come modo di intendere rigore formale, cura del dettaglio e nuova percezione di sé. Questi valori, che hanno creato il consolidato successo delle collezioni Fujiwara nel tempo, sono oggi i cardini stilistici dei nuovi accordi di licenza appena firmati dalla Fashion House: eyewear e calzature, e che proseguiranno presto secondo una precisa strategia di licensing. L’intenso scambio di competenze stilistiche tra la Fashion House e i licenziatari (Optical Design di Pederobba, Tv per l’eyewear e Calzaturificio Vigens di Vigevano per le calzature); produzioni e distribuzione di alto livello e, soprattutto, la capacità dei licenziatari di interiorizzare ed interpretare lo stile Fujiwara nel mercato globale, sono gli ingredienti del successo delle prime due collezioni presentate a Milano Collezioni. Per valorizzare il prodotto licenziato viene utilizzato inoltre un simbolo forte, che racchiude l’essenza dei valori del marchio: l’icona tratta dal fonema giapponese “Fu”, già utilizzato agli esordi da Giuliano Fujiwara e, in questo caso, utilizzato come flag per sintetizzare il contenuto moda sul prodotto di licenza. Le prime collezioni, sia uomo che donna, sono caratterizzate da una forte simbiosi con la collezione-madre. Per gli occhiali montature di elevato design con materiali made in japan e forme asciutte che richiamano i disegni delle collezioni di maggior successo, ed incursioni nella joaillerie per la donna. Per le calzature cuoi inaspettati come il cammello, lavorazioni di alto valore come la finitura colorata a mano, che dona vera unicità a ciascun modello prodotto, ed un modello innovativo di sneaker con tagli laterali. Per sostenere il programma di Licensing, Fujiwara Design Studio ha dato il mandato ad un’agenzia specializzata in progetti di licensing tailor made: Luccitm Brand Extension-licensing, che prevede l’implementazione di un progetto altamente qualificante, limitato ai mercati più immediatamente adiacenti ai valori del marchio e a licenziatari accuratamente selezionati. |
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Lo stile Fujiwara incarna i due emisferi, l’orientale e l’occidentale, non intesi unicamente come luogo, ma come modo di intendere rigore formale, cura del dettaglio e nuova percezione di sé. Questi valori, che hanno creato il consolidato successo delle collezioni Fujiwara nel tempo, sono oggi i cardini stilistici dei nuovi accordi di licenza appena firmati dalla Fashion House: eyewear e calzature, e che proseguiranno presto secondo una precisa strategia di licensing. L’intenso scambio di competenze stilistiche tra la Fashion House e i licenziatari (Optical Design di Pederobba, Tv per l’eyewear e Calzaturificio Vigens di Vigevano per le calzature); produzioni e distribuzione di alto livello e, soprattutto, la capacità dei licenziatari di interiorizzare ed interpretare lo stile Fujiwara nel mercato globale, sono gli ingredienti del successo delle prime due collezioni presentate a Milano Collezioni. Per valorizzare il prodotto licenziato viene utilizzato inoltre un simbolo forte, che racchiude l’essenza dei valori del marchio: l’icona tratta dal fonema giapponese “Fu”, già utilizzato agli esordi da Giuliano Fujiwara e, in questo caso, utilizzato come flag per sintetizzare il contenuto moda sul prodotto di licenza. Le prime collezioni, sia uomo che donna, sono caratterizzate da una forte simbiosi con la collezione-madre. Per gli occhiali montature di elevato design con materiali made in japan e forme asciutte che richiamano i disegni delle collezioni di maggior successo, ed incursioni nella joaillerie per la donna. Per le calzature cuoi inaspettati come il cammello, lavorazioni di alto valore come la finitura colorata a mano, che dona vera unicità a ciascun modello prodotto, ed un modello innovativo di sneaker con tagli laterali. Per sostenere il programma di Licensing, Fujiwara Design Studio ha dato il mandato ad un’agenzia specializzata in progetti di licensing tailor made: Luccitm Brand Extension-licensing, che prevede l’implementazione di un progetto altamente qualificante, limitato ai mercati più immediatamente adiacenti ai valori del marchio e a licenziatari accuratamente selezionati. |
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Lo stile Fujiwara incarna i due emisferi, l’orientale e l’occidentale, non intesi unicamente come luogo, ma come modo di intendere rigore formale, cura del dettaglio e nuova percezione di sé. Questi valori, che hanno creato il consolidato successo delle collezioni Fujiwara nel tempo, sono oggi i cardini stilistici dei nuovi accordi di licenza appena firmati dalla Fashion House: eyewear e calzature, e che proseguiranno presto secondo una precisa strategia di licensing. L’intenso scambio di competenze stilistiche tra la Fashion House e i licenziatari (Optical Design di Pederobba, Tv per l’eyewear e Calzaturificio Vigens di Vigevano per le calzature); produzioni e distribuzione di alto livello e, soprattutto, la capacità dei licenziatari di interiorizzare ed interpretare lo stile Fujiwara nel mercato globale, sono gli ingredienti del successo delle prime due collezioni presentate a Milano Collezioni. Per valorizzare il prodotto licenziato viene utilizzato inoltre un simbolo forte, che racchiude l’essenza dei valori del marchio: l’icona tratta dal fonema giapponese “Fu”, già utilizzato agli esordi da Giuliano Fujiwara e, in questo caso, utilizzato come flag per sintetizzare il contenuto moda sul prodotto di licenza. Le prime collezioni, sia uomo che donna, sono caratterizzate da una forte simbiosi con la collezione-madre. Per gli occhiali montature di elevato design con materiali made in japan e forme asciutte che richiamano i disegni delle collezioni di maggior successo, ed incursioni nella joaillerie per la donna. Per le calzature cuoi inaspettati come il cammello, lavorazioni di alto valore come la finitura colorata a mano, che dona vera unicità a ciascun modello prodotto, ed un modello innovativo di sneaker con tagli laterali. Per sostenere il programma di Licensing, Fujiwara Design Studio ha dato il mandato ad un’agenzia specializzata in progetti di licensing tailor made: Luccitm Brand Extension-licensing, che prevede l’implementazione di un progetto altamente qualificante, limitato ai mercati più immediatamente adiacenti ai valori del marchio e a licenziatari accuratamente selezionati. |
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J.LINDEBERG PRIMAVERA/ESTATE 2005: LINI, COTONI, POPELINE CROCCANTI, TUTTO TRATTATO E LAVATO PER UN MIGLIOR COMFORT |
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Continua il successo di J.lindeberg. Lo scorso maggio l’Evening Standard ha dedicato la copertina a Brad Pitt nella quale il divo americano sfoggia una camicia J.lindeberg. Presto vedremo lui e gli altri protagonisti di Ocean’s Twelve in abiti J.lindeberg. Anche Angelina Jolie è una fedele fan del marchio svedese ed è apparsa di recente su numerose testate internazionali. Per un cast hollywoodiano una collezione da star ispirata alla Palm Beach del 21esimo secolo: lini, cotoni, popeline croccanti, tutto trattato e lavato per un miglior comfort. Oufits morbidi e stinti, cuciture ed impunture prese in prestito dal mondo della vela per abiti che ti senti addosso come una seconda pelle. Johan Lindeberg ha trascorso molto tempo a Palm Beach diventando membro di quella comunità. Per questa ragione il suo desiderio è quello di spingere l’establishment a compiere scelte moderne. Johan Lindeberg aspira a provocare la ricca comunità americana. ‘It’s not about the money…it’s about the money’ Vanity Fair. “Ho incontrato molta gente molto ricca e anche molto piacevole, ma mi ha sorpreso la loro mentalità così ancorata agli anni ’80. Il barboncino è la star della nostra nuova collezione. Se riesci a rendere moderno il barboncino, anche il padrone lo seguirà…” Johan Lindeberg. Xxi secolo Palm Beach … in collaborazione con J.linedeberg. |
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J.LINDEBERG PRIMAVERA/ESTATE 2005: LINI, COTONI, POPELINE CROCCANTI, TUTTO TRATTATO E LAVATO PER UN MIGLIOR COMFORT |
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Continua il successo di J.lindeberg. Lo scorso maggio l’Evening Standard ha dedicato la copertina a Brad Pitt nella quale il divo americano sfoggia una camicia J.lindeberg. Presto vedremo lui e gli altri protagonisti di Ocean’s Twelve in abiti J.lindeberg. Anche Angelina Jolie è una fedele fan del marchio svedese ed è apparsa di recente su numerose testate internazionali. Per un cast hollywoodiano una collezione da star ispirata alla Palm Beach del 21esimo secolo: lini, cotoni, popeline croccanti, tutto trattato e lavato per un miglior comfort. Oufits morbidi e stinti, cuciture ed impunture prese in prestito dal mondo della vela per abiti che ti senti addosso come una seconda pelle. Johan Lindeberg ha trascorso molto tempo a Palm Beach diventando membro di quella comunità. Per questa ragione il suo desiderio è quello di spingere l’establishment a compiere scelte moderne. Johan Lindeberg aspira a provocare la ricca comunità americana. ‘It’s not about the money…it’s about the money’ Vanity Fair. “Ho incontrato molta gente molto ricca e anche molto piacevole, ma mi ha sorpreso la loro mentalità così ancorata agli anni ’80. Il barboncino è la star della nostra nuova collezione. Se riesci a rendere moderno il barboncino, anche il padrone lo seguirà…” Johan Lindeberg. Xxi secolo Palm Beach … in collaborazione con J.linedeberg. |
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J.LINDEBERG PRIMAVERA/ESTATE 2005: LINI, COTONI, POPELINE CROCCANTI, TUTTO TRATTATO E LAVATO PER UN MIGLIOR COMFORT |
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Continua il successo di J.lindeberg. Lo scorso maggio l’Evening Standard ha dedicato la copertina a Brad Pitt nella quale il divo americano sfoggia una camicia J.lindeberg. Presto vedremo lui e gli altri protagonisti di Ocean’s Twelve in abiti J.lindeberg. Anche Angelina Jolie è una fedele fan del marchio svedese ed è apparsa di recente su numerose testate internazionali. Per un cast hollywoodiano una collezione da star ispirata alla Palm Beach del 21esimo secolo: lini, cotoni, popeline croccanti, tutto trattato e lavato per un miglior comfort. Oufits morbidi e stinti, cuciture ed impunture prese in prestito dal mondo della vela per abiti che ti senti addosso come una seconda pelle. Johan Lindeberg ha trascorso molto tempo a Palm Beach diventando membro di quella comunità. Per questa ragione il suo desiderio è quello di spingere l’establishment a compiere scelte moderne. Johan Lindeberg aspira a provocare la ricca comunità americana. ‘It’s not about the money…it’s about the money’ Vanity Fair. “Ho incontrato molta gente molto ricca e anche molto piacevole, ma mi ha sorpreso la loro mentalità così ancorata agli anni ’80. Il barboncino è la star della nostra nuova collezione. Se riesci a rendere moderno il barboncino, anche il padrone lo seguirà…” Johan Lindeberg. Xxi secolo Palm Beach … in collaborazione con J.linedeberg. |
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J.LINDEBERG PRIMAVERA/ESTATE 2005: LINI, COTONI, POPELINE CROCCANTI, TUTTO TRATTATO E LAVATO PER UN MIGLIOR COMFORT |
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Continua il successo di J.lindeberg. Lo scorso maggio l’Evening Standard ha dedicato la copertina a Brad Pitt nella quale il divo americano sfoggia una camicia J.lindeberg. Presto vedremo lui e gli altri protagonisti di Ocean’s Twelve in abiti J.lindeberg. Anche Angelina Jolie è una fedele fan del marchio svedese ed è apparsa di recente su numerose testate internazionali. Per un cast hollywoodiano una collezione da star ispirata alla Palm Beach del 21esimo secolo: lini, cotoni, popeline croccanti, tutto trattato e lavato per un miglior comfort. Oufits morbidi e stinti, cuciture ed impunture prese in prestito dal mondo della vela per abiti che ti senti addosso come una seconda pelle. Johan Lindeberg ha trascorso molto tempo a Palm Beach diventando membro di quella comunità. Per questa ragione il suo desiderio è quello di spingere l’establishment a compiere scelte moderne. Johan Lindeberg aspira a provocare la ricca comunità americana. ‘It’s not about the money…it’s about the money’ Vanity Fair. “Ho incontrato molta gente molto ricca e anche molto piacevole, ma mi ha sorpreso la loro mentalità così ancorata agli anni ’80. Il barboncino è la star della nostra nuova collezione. Se riesci a rendere moderno il barboncino, anche il padrone lo seguirà…” Johan Lindeberg. Xxi secolo Palm Beach … in collaborazione con J.linedeberg. |
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J.LINDEBERG PRIMAVERA/ESTATE 2005: LINI, COTONI, POPELINE CROCCANTI, TUTTO TRATTATO E LAVATO PER UN MIGLIOR COMFORT |
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Continua il successo di J.lindeberg. Lo scorso maggio l’Evening Standard ha dedicato la copertina a Brad Pitt nella quale il divo americano sfoggia una camicia J.lindeberg. Presto vedremo lui e gli altri protagonisti di Ocean’s Twelve in abiti J.lindeberg. Anche Angelina Jolie è una fedele fan del marchio svedese ed è apparsa di recente su numerose testate internazionali. Per un cast hollywoodiano una collezione da star ispirata alla Palm Beach del 21esimo secolo: lini, cotoni, popeline croccanti, tutto trattato e lavato per un miglior comfort. Oufits morbidi e stinti, cuciture ed impunture prese in prestito dal mondo della vela per abiti che ti senti addosso come una seconda pelle. Johan Lindeberg ha trascorso molto tempo a Palm Beach diventando membro di quella comunità. Per questa ragione il suo desiderio è quello di spingere l’establishment a compiere scelte moderne. Johan Lindeberg aspira a provocare la ricca comunità americana. ‘It’s not about the money…it’s about the money’ Vanity Fair. “Ho incontrato molta gente molto ricca e anche molto piacevole, ma mi ha sorpreso la loro mentalità così ancorata agli anni ’80. Il barboncino è la star della nostra nuova collezione. Se riesci a rendere moderno il barboncino, anche il padrone lo seguirà…” Johan Lindeberg. Xxi secolo Palm Beach … in collaborazione con J.linedeberg. |
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J.LINDEBERG PRIMAVERA/ESTATE 2005: LINI, COTONI, POPELINE CROCCANTI, TUTTO TRATTATO E LAVATO PER UN MIGLIOR COMFORT |
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Continua il successo di J.lindeberg. Lo scorso maggio l’Evening Standard ha dedicato la copertina a Brad Pitt nella quale il divo americano sfoggia una camicia J.lindeberg. Presto vedremo lui e gli altri protagonisti di Ocean’s Twelve in abiti J.lindeberg. Anche Angelina Jolie è una fedele fan del marchio svedese ed è apparsa di recente su numerose testate internazionali. Per un cast hollywoodiano una collezione da star ispirata alla Palm Beach del 21esimo secolo: lini, cotoni, popeline croccanti, tutto trattato e lavato per un miglior comfort. Oufits morbidi e stinti, cuciture ed impunture prese in prestito dal mondo della vela per abiti che ti senti addosso come una seconda pelle. Johan Lindeberg ha trascorso molto tempo a Palm Beach diventando membro di quella comunità. Per questa ragione il suo desiderio è quello di spingere l’establishment a compiere scelte moderne. Johan Lindeberg aspira a provocare la ricca comunità americana. ‘It’s not about the money…it’s about the money’ Vanity Fair. “Ho incontrato molta gente molto ricca e anche molto piacevole, ma mi ha sorpreso la loro mentalità così ancorata agli anni ’80. Il barboncino è la star della nostra nuova collezione. Se riesci a rendere moderno il barboncino, anche il padrone lo seguirà…” Johan Lindeberg. Xxi secolo Palm Beach … in collaborazione con J.linedeberg. |
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CREATIVITÀ, PRATICITÀ DI TAGLI E CURA DEI PARTICOLARI DI C.P. COMPANY COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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A C.p. Company la primavera/estate 2005 piace leggera nella tecnicità e stropicciata nelle materie. Attraverso le fibre naturali, come il cotone e il lino, in mischia con i tecnologici acciaio e nylon. Per capi dai tessuti sottili, freschi e croccanti, come fossero stati appena lavati, asciugati al sole e non stirati. Con riflessi e sfumature capaci di esaltare l’abilità alchemica e creativa di C.p. Company nella tintura in capo. Così C.p. Company ripropone le praticissime giacche dei commessi viaggiatori americani negli anni ’50, destrutturate, dalle linee morbide e diritte. Quasi caban. Tutte rifinite internamente secondo i canoni dell’alta sartoria Made in Italy. In popeline di cotone/nylon, con righe riprese dai capi d’archivio C.p. Company oppure in cotone armaturato diagonale placcato marrone esternamente e delavato in capo. Alleggerire la tecnicità. Con la poeticità di un giubbotto che ha accoppiati e tinti per la prima volta in capo il lino e la membrana Gore-tex. Con una fodera in mussola di cotone impalpabile che rende il tutto morbido e romantico. Anche per le magme e la profondità dei colori evocativi di viaggi e imprese in luoghi e tempi lontani. Aumentare la velocità. Con la “Mille Miglia”, giacca culto ispirata ai piloti della mitica competizione, con il cappuccio dotato di lenti che riparano gli occhi dal vento e dalla luce troppo forte, diventa anche da moto: più corta in vita, sagomata e con le maniche che riportano fori d’aerazione ai gomiti e polsi regolabili tramite zip. Colorare la realtà. Con i colori. Il bianco in ogni suo spettro visivo: dal mastice, al naturale. Dall’ottico, all’acido. E poi il marrone scurissimo e il nero scarico. Smorzati attraverso le tonalità più polverose del rosa e del verde. |
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CREATIVITÀ, PRATICITÀ DI TAGLI E CURA DEI PARTICOLARI DI C.P. COMPANY COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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A C.p. Company la primavera/estate 2005 piace leggera nella tecnicità e stropicciata nelle materie. Attraverso le fibre naturali, come il cotone e il lino, in mischia con i tecnologici acciaio e nylon. Per capi dai tessuti sottili, freschi e croccanti, come fossero stati appena lavati, asciugati al sole e non stirati. Con riflessi e sfumature capaci di esaltare l’abilità alchemica e creativa di C.p. Company nella tintura in capo. Così C.p. Company ripropone le praticissime giacche dei commessi viaggiatori americani negli anni ’50, destrutturate, dalle linee morbide e diritte. Quasi caban. Tutte rifinite internamente secondo i canoni dell’alta sartoria Made in Italy. In popeline di cotone/nylon, con righe riprese dai capi d’archivio C.p. Company oppure in cotone armaturato diagonale placcato marrone esternamente e delavato in capo. Alleggerire la tecnicità. Con la poeticità di un giubbotto che ha accoppiati e tinti per la prima volta in capo il lino e la membrana Gore-tex. Con una fodera in mussola di cotone impalpabile che rende il tutto morbido e romantico. Anche per le magme e la profondità dei colori evocativi di viaggi e imprese in luoghi e tempi lontani. Aumentare la velocità. Con la “Mille Miglia”, giacca culto ispirata ai piloti della mitica competizione, con il cappuccio dotato di lenti che riparano gli occhi dal vento e dalla luce troppo forte, diventa anche da moto: più corta in vita, sagomata e con le maniche che riportano fori d’aerazione ai gomiti e polsi regolabili tramite zip. Colorare la realtà. Con i colori. Il bianco in ogni suo spettro visivo: dal mastice, al naturale. Dall’ottico, all’acido. E poi il marrone scurissimo e il nero scarico. Smorzati attraverso le tonalità più polverose del rosa e del verde. |
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CREATIVITÀ, PRATICITÀ DI TAGLI E CURA DEI PARTICOLARI DI C.P. COMPANY COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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A C.p. Company la primavera/estate 2005 piace leggera nella tecnicità e stropicciata nelle materie. Attraverso le fibre naturali, come il cotone e il lino, in mischia con i tecnologici acciaio e nylon. Per capi dai tessuti sottili, freschi e croccanti, come fossero stati appena lavati, asciugati al sole e non stirati. Con riflessi e sfumature capaci di esaltare l’abilità alchemica e creativa di C.p. Company nella tintura in capo. Così C.p. Company ripropone le praticissime giacche dei commessi viaggiatori americani negli anni ’50, destrutturate, dalle linee morbide e diritte. Quasi caban. Tutte rifinite internamente secondo i canoni dell’alta sartoria Made in Italy. In popeline di cotone/nylon, con righe riprese dai capi d’archivio C.p. Company oppure in cotone armaturato diagonale placcato marrone esternamente e delavato in capo. Alleggerire la tecnicità. Con la poeticità di un giubbotto che ha accoppiati e tinti per la prima volta in capo il lino e la membrana Gore-tex. Con una fodera in mussola di cotone impalpabile che rende il tutto morbido e romantico. Anche per le magme e la profondità dei colori evocativi di viaggi e imprese in luoghi e tempi lontani. Aumentare la velocità. Con la “Mille Miglia”, giacca culto ispirata ai piloti della mitica competizione, con il cappuccio dotato di lenti che riparano gli occhi dal vento e dalla luce troppo forte, diventa anche da moto: più corta in vita, sagomata e con le maniche che riportano fori d’aerazione ai gomiti e polsi regolabili tramite zip. Colorare la realtà. Con i colori. Il bianco in ogni suo spettro visivo: dal mastice, al naturale. Dall’ottico, all’acido. E poi il marrone scurissimo e il nero scarico. Smorzati attraverso le tonalità più polverose del rosa e del verde. |
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CREATIVITÀ, PRATICITÀ DI TAGLI E CURA DEI PARTICOLARI DI C.P. COMPANY COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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A C.p. Company la primavera/estate 2005 piace leggera nella tecnicità e stropicciata nelle materie. Attraverso le fibre naturali, come il cotone e il lino, in mischia con i tecnologici acciaio e nylon. Per capi dai tessuti sottili, freschi e croccanti, come fossero stati appena lavati, asciugati al sole e non stirati. Con riflessi e sfumature capaci di esaltare l’abilità alchemica e creativa di C.p. Company nella tintura in capo. Così C.p. Company ripropone le praticissime giacche dei commessi viaggiatori americani negli anni ’50, destrutturate, dalle linee morbide e diritte. Quasi caban. Tutte rifinite internamente secondo i canoni dell’alta sartoria Made in Italy. In popeline di cotone/nylon, con righe riprese dai capi d’archivio C.p. Company oppure in cotone armaturato diagonale placcato marrone esternamente e delavato in capo. Alleggerire la tecnicità. Con la poeticità di un giubbotto che ha accoppiati e tinti per la prima volta in capo il lino e la membrana Gore-tex. Con una fodera in mussola di cotone impalpabile che rende il tutto morbido e romantico. Anche per le magme e la profondità dei colori evocativi di viaggi e imprese in luoghi e tempi lontani. Aumentare la velocità. Con la “Mille Miglia”, giacca culto ispirata ai piloti della mitica competizione, con il cappuccio dotato di lenti che riparano gli occhi dal vento e dalla luce troppo forte, diventa anche da moto: più corta in vita, sagomata e con le maniche che riportano fori d’aerazione ai gomiti e polsi regolabili tramite zip. Colorare la realtà. Con i colori. Il bianco in ogni suo spettro visivo: dal mastice, al naturale. Dall’ottico, all’acido. E poi il marrone scurissimo e il nero scarico. Smorzati attraverso le tonalità più polverose del rosa e del verde. |
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CREATIVITÀ, PRATICITÀ DI TAGLI E CURA DEI PARTICOLARI DI C.P. COMPANY COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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A C.p. Company la primavera/estate 2005 piace leggera nella tecnicità e stropicciata nelle materie. Attraverso le fibre naturali, come il cotone e il lino, in mischia con i tecnologici acciaio e nylon. Per capi dai tessuti sottili, freschi e croccanti, come fossero stati appena lavati, asciugati al sole e non stirati. Con riflessi e sfumature capaci di esaltare l’abilità alchemica e creativa di C.p. Company nella tintura in capo. Così C.p. Company ripropone le praticissime giacche dei commessi viaggiatori americani negli anni ’50, destrutturate, dalle linee morbide e diritte. Quasi caban. Tutte rifinite internamente secondo i canoni dell’alta sartoria Made in Italy. In popeline di cotone/nylon, con righe riprese dai capi d’archivio C.p. Company oppure in cotone armaturato diagonale placcato marrone esternamente e delavato in capo. Alleggerire la tecnicità. Con la poeticità di un giubbotto che ha accoppiati e tinti per la prima volta in capo il lino e la membrana Gore-tex. Con una fodera in mussola di cotone impalpabile che rende il tutto morbido e romantico. Anche per le magme e la profondità dei colori evocativi di viaggi e imprese in luoghi e tempi lontani. Aumentare la velocità. Con la “Mille Miglia”, giacca culto ispirata ai piloti della mitica competizione, con il cappuccio dotato di lenti che riparano gli occhi dal vento e dalla luce troppo forte, diventa anche da moto: più corta in vita, sagomata e con le maniche che riportano fori d’aerazione ai gomiti e polsi regolabili tramite zip. Colorare la realtà. Con i colori. Il bianco in ogni suo spettro visivo: dal mastice, al naturale. Dall’ottico, all’acido. E poi il marrone scurissimo e il nero scarico. Smorzati attraverso le tonalità più polverose del rosa e del verde. |
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CREATIVITÀ, PRATICITÀ DI TAGLI E CURA DEI PARTICOLARI DI C.P. COMPANY COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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A C.p. Company la primavera/estate 2005 piace leggera nella tecnicità e stropicciata nelle materie. Attraverso le fibre naturali, come il cotone e il lino, in mischia con i tecnologici acciaio e nylon. Per capi dai tessuti sottili, freschi e croccanti, come fossero stati appena lavati, asciugati al sole e non stirati. Con riflessi e sfumature capaci di esaltare l’abilità alchemica e creativa di C.p. Company nella tintura in capo. Così C.p. Company ripropone le praticissime giacche dei commessi viaggiatori americani negli anni ’50, destrutturate, dalle linee morbide e diritte. Quasi caban. Tutte rifinite internamente secondo i canoni dell’alta sartoria Made in Italy. In popeline di cotone/nylon, con righe riprese dai capi d’archivio C.p. Company oppure in cotone armaturato diagonale placcato marrone esternamente e delavato in capo. Alleggerire la tecnicità. Con la poeticità di un giubbotto che ha accoppiati e tinti per la prima volta in capo il lino e la membrana Gore-tex. Con una fodera in mussola di cotone impalpabile che rende il tutto morbido e romantico. Anche per le magme e la profondità dei colori evocativi di viaggi e imprese in luoghi e tempi lontani. Aumentare la velocità. Con la “Mille Miglia”, giacca culto ispirata ai piloti della mitica competizione, con il cappuccio dotato di lenti che riparano gli occhi dal vento e dalla luce troppo forte, diventa anche da moto: più corta in vita, sagomata e con le maniche che riportano fori d’aerazione ai gomiti e polsi regolabili tramite zip. Colorare la realtà. Con i colori. Il bianco in ogni suo spettro visivo: dal mastice, al naturale. Dall’ottico, all’acido. E poi il marrone scurissimo e il nero scarico. Smorzati attraverso le tonalità più polverose del rosa e del verde. |
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PER L’UOMO CHE VUOLE DISTINGUERSI LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 ROBERTO BIAGINI |
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E’ una collezione ispirata a un concetto di bellezza che va di pari passo con il sentirsi bene. Sono giacche, pantaloni e camicie che hanno come denominatore comune la comodità, associata a una linea perfetta dotata di grande vestibilità. I tessuti si ispirano a una concezione molto naturale della moda, con lini, cotoni e lane in grandissima evidenza. Non manca la canapa italiana, anche unita alla seta, per creare tessuti ancora più vestibili e di grande effetto, mentre tra le lane spicca per qualità e pregio la lana finissima del super 180s. Tra le novità per il 2005 una nuova fibra, anch’essa naturale, il bambù, con cui vengono confezionati abiti e camicie. La tavolozza cromatica prevede tinte chiare e delicate come il bianco, l’écru, il mattone e il salvia nel caso del lino. Completano la collezione primavera-estate 2005 le scarpe, con lavorazione Goodyear e norvegese, e le linee di borse e da viaggio in pelle di vitello francese con disegno istituzionale. |
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PER L’UOMO CHE VUOLE DISTINGUERSI LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 ROBERTO BIAGINI |
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E’ una collezione ispirata a un concetto di bellezza che va di pari passo con il sentirsi bene. Sono giacche, pantaloni e camicie che hanno come denominatore comune la comodità, associata a una linea perfetta dotata di grande vestibilità. I tessuti si ispirano a una concezione molto naturale della moda, con lini, cotoni e lane in grandissima evidenza. Non manca la canapa italiana, anche unita alla seta, per creare tessuti ancora più vestibili e di grande effetto, mentre tra le lane spicca per qualità e pregio la lana finissima del super 180s. Tra le novità per il 2005 una nuova fibra, anch’essa naturale, il bambù, con cui vengono confezionati abiti e camicie. La tavolozza cromatica prevede tinte chiare e delicate come il bianco, l’écru, il mattone e il salvia nel caso del lino. Completano la collezione primavera-estate 2005 le scarpe, con lavorazione Goodyear e norvegese, e le linee di borse e da viaggio in pelle di vitello francese con disegno istituzionale. |
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PER L’UOMO CHE VUOLE DISTINGUERSI LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 ROBERTO BIAGINI |
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E’ una collezione ispirata a un concetto di bellezza che va di pari passo con il sentirsi bene. Sono giacche, pantaloni e camicie che hanno come denominatore comune la comodità, associata a una linea perfetta dotata di grande vestibilità. I tessuti si ispirano a una concezione molto naturale della moda, con lini, cotoni e lane in grandissima evidenza. Non manca la canapa italiana, anche unita alla seta, per creare tessuti ancora più vestibili e di grande effetto, mentre tra le lane spicca per qualità e pregio la lana finissima del super 180s. Tra le novità per il 2005 una nuova fibra, anch’essa naturale, il bambù, con cui vengono confezionati abiti e camicie. La tavolozza cromatica prevede tinte chiare e delicate come il bianco, l’écru, il mattone e il salvia nel caso del lino. Completano la collezione primavera-estate 2005 le scarpe, con lavorazione Goodyear e norvegese, e le linee di borse e da viaggio in pelle di vitello francese con disegno istituzionale. |
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PER L’UOMO CHE VUOLE DISTINGUERSI LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 ROBERTO BIAGINI |
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E’ una collezione ispirata a un concetto di bellezza che va di pari passo con il sentirsi bene. Sono giacche, pantaloni e camicie che hanno come denominatore comune la comodità, associata a una linea perfetta dotata di grande vestibilità. I tessuti si ispirano a una concezione molto naturale della moda, con lini, cotoni e lane in grandissima evidenza. Non manca la canapa italiana, anche unita alla seta, per creare tessuti ancora più vestibili e di grande effetto, mentre tra le lane spicca per qualità e pregio la lana finissima del super 180s. Tra le novità per il 2005 una nuova fibra, anch’essa naturale, il bambù, con cui vengono confezionati abiti e camicie. La tavolozza cromatica prevede tinte chiare e delicate come il bianco, l’écru, il mattone e il salvia nel caso del lino. Completano la collezione primavera-estate 2005 le scarpe, con lavorazione Goodyear e norvegese, e le linee di borse e da viaggio in pelle di vitello francese con disegno istituzionale. |
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PER L’UOMO CHE VUOLE DISTINGUERSI LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 ROBERTO BIAGINI |
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E’ una collezione ispirata a un concetto di bellezza che va di pari passo con il sentirsi bene. Sono giacche, pantaloni e camicie che hanno come denominatore comune la comodità, associata a una linea perfetta dotata di grande vestibilità. I tessuti si ispirano a una concezione molto naturale della moda, con lini, cotoni e lane in grandissima evidenza. Non manca la canapa italiana, anche unita alla seta, per creare tessuti ancora più vestibili e di grande effetto, mentre tra le lane spicca per qualità e pregio la lana finissima del super 180s. Tra le novità per il 2005 una nuova fibra, anch’essa naturale, il bambù, con cui vengono confezionati abiti e camicie. La tavolozza cromatica prevede tinte chiare e delicate come il bianco, l’écru, il mattone e il salvia nel caso del lino. Completano la collezione primavera-estate 2005 le scarpe, con lavorazione Goodyear e norvegese, e le linee di borse e da viaggio in pelle di vitello francese con disegno istituzionale. |
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PER L’UOMO CHE VUOLE DISTINGUERSI LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 ROBERTO BIAGINI |
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E’ una collezione ispirata a un concetto di bellezza che va di pari passo con il sentirsi bene. Sono giacche, pantaloni e camicie che hanno come denominatore comune la comodità, associata a una linea perfetta dotata di grande vestibilità. I tessuti si ispirano a una concezione molto naturale della moda, con lini, cotoni e lane in grandissima evidenza. Non manca la canapa italiana, anche unita alla seta, per creare tessuti ancora più vestibili e di grande effetto, mentre tra le lane spicca per qualità e pregio la lana finissima del super 180s. Tra le novità per il 2005 una nuova fibra, anch’essa naturale, il bambù, con cui vengono confezionati abiti e camicie. La tavolozza cromatica prevede tinte chiare e delicate come il bianco, l’écru, il mattone e il salvia nel caso del lino. Completano la collezione primavera-estate 2005 le scarpe, con lavorazione Goodyear e norvegese, e le linee di borse e da viaggio in pelle di vitello francese con disegno istituzionale. |
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GAETANONAVARRA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 : INNOVAZIONE, ORIGINALITÀ E SPIRITO CREATIVO |
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Sulla collezione soffia l’aria calda dell’in san: brevetto esclusivo di Gaetano Navarra che vaporizza un velo di sabbia sui capi. A questo trattamento si contrappone il fog washed: nuovo lavaggio alla nebbia che dona una vissuta patina di grigio londinese. Lini scozzesi con trame lente per micro trench tagliati in un nuovo formato giaccone, pioggia monsonica di ricami preziosissimi da mille e una notte, arrugginiti e ritinti con e sulle t-shirt destroyed. Check inglesi per la k-way modello felpa con tasconi. Vecchie lenzuola di lino con l’orlo à jour scomposte e ricomposte in camicie con collo alla coreana. Tanto jeans torchiato ma con metallerie ossidate che ricordano chiodi di antichi forzieri o di armature del castello di famiglia, le classiche righe cravatteria spezzate e riassemblate nel patchwork dei pantaloni sport regimental. Fiori-tappezzeria vittoriani per i costumi da bagno, slip di felpa indossati con le scarpe inglesi. Sparato da smoking sulla felpa con trattamento in sand. Blu lavoro per i pantaloni col trattamento fog washed. Acciaio e lino in mischia per dare una nuova mano e più luce ai pantaloni da jogging. Bermuda in seta damascata. Calzature inglesi bicolore, bianco-denim, bianco-blu, bianco-marrone, fatte a mano con la coda di rondine e usurate con la stessa abilità artigianale. Colori: il verde militare e il verde pallido del salvia, blu impero e blu lavoro, il rosa del deserto e il lilla di certi bouquet inglesi, pastelli delicatissimi, poco più che bianchi. |
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GAETANONAVARRA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 : INNOVAZIONE, ORIGINALITÀ E SPIRITO CREATIVO |
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Sulla collezione soffia l’aria calda dell’in san: brevetto esclusivo di Gaetano Navarra che vaporizza un velo di sabbia sui capi. A questo trattamento si contrappone il fog washed: nuovo lavaggio alla nebbia che dona una vissuta patina di grigio londinese. Lini scozzesi con trame lente per micro trench tagliati in un nuovo formato giaccone, pioggia monsonica di ricami preziosissimi da mille e una notte, arrugginiti e ritinti con e sulle t-shirt destroyed. Check inglesi per la k-way modello felpa con tasconi. Vecchie lenzuola di lino con l’orlo à jour scomposte e ricomposte in camicie con collo alla coreana. Tanto jeans torchiato ma con metallerie ossidate che ricordano chiodi di antichi forzieri o di armature del castello di famiglia, le classiche righe cravatteria spezzate e riassemblate nel patchwork dei pantaloni sport regimental. Fiori-tappezzeria vittoriani per i costumi da bagno, slip di felpa indossati con le scarpe inglesi. Sparato da smoking sulla felpa con trattamento in sand. Blu lavoro per i pantaloni col trattamento fog washed. Acciaio e lino in mischia per dare una nuova mano e più luce ai pantaloni da jogging. Bermuda in seta damascata. Calzature inglesi bicolore, bianco-denim, bianco-blu, bianco-marrone, fatte a mano con la coda di rondine e usurate con la stessa abilità artigianale. Colori: il verde militare e il verde pallido del salvia, blu impero e blu lavoro, il rosa del deserto e il lilla di certi bouquet inglesi, pastelli delicatissimi, poco più che bianchi. |
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GAETANONAVARRA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 : INNOVAZIONE, ORIGINALITÀ E SPIRITO CREATIVO |
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Sulla collezione soffia l’aria calda dell’in san: brevetto esclusivo di Gaetano Navarra che vaporizza un velo di sabbia sui capi. A questo trattamento si contrappone il fog washed: nuovo lavaggio alla nebbia che dona una vissuta patina di grigio londinese. Lini scozzesi con trame lente per micro trench tagliati in un nuovo formato giaccone, pioggia monsonica di ricami preziosissimi da mille e una notte, arrugginiti e ritinti con e sulle t-shirt destroyed. Check inglesi per la k-way modello felpa con tasconi. Vecchie lenzuola di lino con l’orlo à jour scomposte e ricomposte in camicie con collo alla coreana. Tanto jeans torchiato ma con metallerie ossidate che ricordano chiodi di antichi forzieri o di armature del castello di famiglia, le classiche righe cravatteria spezzate e riassemblate nel patchwork dei pantaloni sport regimental. Fiori-tappezzeria vittoriani per i costumi da bagno, slip di felpa indossati con le scarpe inglesi. Sparato da smoking sulla felpa con trattamento in sand. Blu lavoro per i pantaloni col trattamento fog washed. Acciaio e lino in mischia per dare una nuova mano e più luce ai pantaloni da jogging. Bermuda in seta damascata. Calzature inglesi bicolore, bianco-denim, bianco-blu, bianco-marrone, fatte a mano con la coda di rondine e usurate con la stessa abilità artigianale. Colori: il verde militare e il verde pallido del salvia, blu impero e blu lavoro, il rosa del deserto e il lilla di certi bouquet inglesi, pastelli delicatissimi, poco più che bianchi. |
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GAETANONAVARRA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 : INNOVAZIONE, ORIGINALITÀ E SPIRITO CREATIVO |
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Sulla collezione soffia l’aria calda dell’in san: brevetto esclusivo di Gaetano Navarra che vaporizza un velo di sabbia sui capi. A questo trattamento si contrappone il fog washed: nuovo lavaggio alla nebbia che dona una vissuta patina di grigio londinese. Lini scozzesi con trame lente per micro trench tagliati in un nuovo formato giaccone, pioggia monsonica di ricami preziosissimi da mille e una notte, arrugginiti e ritinti con e sulle t-shirt destroyed. Check inglesi per la k-way modello felpa con tasconi. Vecchie lenzuola di lino con l’orlo à jour scomposte e ricomposte in camicie con collo alla coreana. Tanto jeans torchiato ma con metallerie ossidate che ricordano chiodi di antichi forzieri o di armature del castello di famiglia, le classiche righe cravatteria spezzate e riassemblate nel patchwork dei pantaloni sport regimental. Fiori-tappezzeria vittoriani per i costumi da bagno, slip di felpa indossati con le scarpe inglesi. Sparato da smoking sulla felpa con trattamento in sand. Blu lavoro per i pantaloni col trattamento fog washed. Acciaio e lino in mischia per dare una nuova mano e più luce ai pantaloni da jogging. Bermuda in seta damascata. Calzature inglesi bicolore, bianco-denim, bianco-blu, bianco-marrone, fatte a mano con la coda di rondine e usurate con la stessa abilità artigianale. Colori: il verde militare e il verde pallido del salvia, blu impero e blu lavoro, il rosa del deserto e il lilla di certi bouquet inglesi, pastelli delicatissimi, poco più che bianchi. |
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A PITTI BIMBO DIMENSIONE DANZA PRESENTA LA COLLEZIONE BAMBINA P/E 2005
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La collezione P/e 2005 si sviluppa in diverse linee per soddisfare le esigenze della bambina sia nella danza che nel tempo libero. Basic: i pantaloni e i pescatori caratterizzati da linee pulite e dall’elastico in vita presentano il logo posizionato sul lato sinistro; le stampe, per lo più realizzate tono su tono, sono macrodisegnature verticali e orizzontali, mentre quelle più contenute sono disposte in modo sparso impreziosendo t-shirt, maglie e felpe. All’interno della linea Basic, la linea Audizione propone capi tecnici per la danza classica come tutù, body, collant, maglie incrociate e scaldamuscoli in lane supersoft. I colori sono tutti rigorosamente avorio, confetto e nero. Collezione sviluppa quattro temi: Linea Dance: i modelli ricchi di inserti come tasche, zip e fettucce, realizzati in jersey, popeline e lino, sono proposti nelle tonalità pastello, nel colore ghiaccio jeans sbiancato; le maglie dai tagli assimetrici hanno scolli arricchiti da rouches. Linea Training: rosso ciliegia, pervinca lavato, verde militare e bianco sono i colori delle felpe e delle maglie, rese simili a polo grazie ai bordi in costina arricchiti dalla riga bianca; protagonisti indiscussi della collezione sono il piquet di cotone e il popeline che nella disegnatura gessata diventa una novità per pantaloni, gonne e pescatori. Linea Vanity Dance: per la linea più street della collezione, i colori tutti lavati- verde polvere, panna, malva, rosa cenere- conferiscono ai modelli un effetto avvolgente. Le maglie dal taglio vivo sono realizzate in jersey leggero mentre le t-shirts presentano la tintura Tie and Dye. Stampe Batik tono su tono su alcuni modelli e t-shirt in costina rigata in grigio mélange. Linea Street Dance: è una mini collezione dove i capi nei colori nero, bianco, pervinca, fucsia tutti rigorosamente lavati sembrano già vissuti grazie al trattamento “Used”. I tessuti utilizzati: popeline per i pantaloni Funky e il jersey di cotone per le magliette. -Micro linea: tutti capi coloratissimi caratterizzati da fettucce in elastico personalizzato, realizzati in costina leggera o in jersey stretch. |
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A PITTI BIMBO DIMENSIONE DANZA PRESENTA LA COLLEZIONE BAMBINA P/E 2005
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La collezione P/e 2005 si sviluppa in diverse linee per soddisfare le esigenze della bambina sia nella danza che nel tempo libero. Basic: i pantaloni e i pescatori caratterizzati da linee pulite e dall’elastico in vita presentano il logo posizionato sul lato sinistro; le stampe, per lo più realizzate tono su tono, sono macrodisegnature verticali e orizzontali, mentre quelle più contenute sono disposte in modo sparso impreziosendo t-shirt, maglie e felpe. All’interno della linea Basic, la linea Audizione propone capi tecnici per la danza classica come tutù, body, collant, maglie incrociate e scaldamuscoli in lane supersoft. I colori sono tutti rigorosamente avorio, confetto e nero. Collezione sviluppa quattro temi: Linea Dance: i modelli ricchi di inserti come tasche, zip e fettucce, realizzati in jersey, popeline e lino, sono proposti nelle tonalità pastello, nel colore ghiaccio jeans sbiancato; le maglie dai tagli assimetrici hanno scolli arricchiti da rouches. Linea Training: rosso ciliegia, pervinca lavato, verde militare e bianco sono i colori delle felpe e delle maglie, rese simili a polo grazie ai bordi in costina arricchiti dalla riga bianca; protagonisti indiscussi della collezione sono il piquet di cotone e il popeline che nella disegnatura gessata diventa una novità per pantaloni, gonne e pescatori. Linea Vanity Dance: per la linea più street della collezione, i colori tutti lavati- verde polvere, panna, malva, rosa cenere- conferiscono ai modelli un effetto avvolgente. Le maglie dal taglio vivo sono realizzate in jersey leggero mentre le t-shirts presentano la tintura Tie and Dye. Stampe Batik tono su tono su alcuni modelli e t-shirt in costina rigata in grigio mélange. Linea Street Dance: è una mini collezione dove i capi nei colori nero, bianco, pervinca, fucsia tutti rigorosamente lavati sembrano già vissuti grazie al trattamento “Used”. I tessuti utilizzati: popeline per i pantaloni Funky e il jersey di cotone per le magliette. -Micro linea: tutti capi coloratissimi caratterizzati da fettucce in elastico personalizzato, realizzati in costina leggera o in jersey stretch. |
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A PITTI BIMBO DIMENSIONE DANZA PRESENTA LA COLLEZIONE BAMBINA P/E 2005
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La collezione P/e 2005 si sviluppa in diverse linee per soddisfare le esigenze della bambina sia nella danza che nel tempo libero. Basic: i pantaloni e i pescatori caratterizzati da linee pulite e dall’elastico in vita presentano il logo posizionato sul lato sinistro; le stampe, per lo più realizzate tono su tono, sono macrodisegnature verticali e orizzontali, mentre quelle più contenute sono disposte in modo sparso impreziosendo t-shirt, maglie e felpe. All’interno della linea Basic, la linea Audizione propone capi tecnici per la danza classica come tutù, body, collant, maglie incrociate e scaldamuscoli in lane supersoft. I colori sono tutti rigorosamente avorio, confetto e nero. Collezione sviluppa quattro temi: Linea Dance: i modelli ricchi di inserti come tasche, zip e fettucce, realizzati in jersey, popeline e lino, sono proposti nelle tonalità pastello, nel colore ghiaccio jeans sbiancato; le maglie dai tagli assimetrici hanno scolli arricchiti da rouches. Linea Training: rosso ciliegia, pervinca lavato, verde militare e bianco sono i colori delle felpe e delle maglie, rese simili a polo grazie ai bordi in costina arricchiti dalla riga bianca; protagonisti indiscussi della collezione sono il piquet di cotone e il popeline che nella disegnatura gessata diventa una novità per pantaloni, gonne e pescatori. Linea Vanity Dance: per la linea più street della collezione, i colori tutti lavati- verde polvere, panna, malva, rosa cenere- conferiscono ai modelli un effetto avvolgente. Le maglie dal taglio vivo sono realizzate in jersey leggero mentre le t-shirts presentano la tintura Tie and Dye. Stampe Batik tono su tono su alcuni modelli e t-shirt in costina rigata in grigio mélange. Linea Street Dance: è una mini collezione dove i capi nei colori nero, bianco, pervinca, fucsia tutti rigorosamente lavati sembrano già vissuti grazie al trattamento “Used”. I tessuti utilizzati: popeline per i pantaloni Funky e il jersey di cotone per le magliette. -Micro linea: tutti capi coloratissimi caratterizzati da fettucce in elastico personalizzato, realizzati in costina leggera o in jersey stretch. |
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A PITTI BIMBO DIMENSIONE DANZA PRESENTA LA COLLEZIONE BAMBINA P/E 2005
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La collezione P/e 2005 si sviluppa in diverse linee per soddisfare le esigenze della bambina sia nella danza che nel tempo libero. Basic: i pantaloni e i pescatori caratterizzati da linee pulite e dall’elastico in vita presentano il logo posizionato sul lato sinistro; le stampe, per lo più realizzate tono su tono, sono macrodisegnature verticali e orizzontali, mentre quelle più contenute sono disposte in modo sparso impreziosendo t-shirt, maglie e felpe. All’interno della linea Basic, la linea Audizione propone capi tecnici per la danza classica come tutù, body, collant, maglie incrociate e scaldamuscoli in lane supersoft. I colori sono tutti rigorosamente avorio, confetto e nero. Collezione sviluppa quattro temi: Linea Dance: i modelli ricchi di inserti come tasche, zip e fettucce, realizzati in jersey, popeline e lino, sono proposti nelle tonalità pastello, nel colore ghiaccio jeans sbiancato; le maglie dai tagli assimetrici hanno scolli arricchiti da rouches. Linea Training: rosso ciliegia, pervinca lavato, verde militare e bianco sono i colori delle felpe e delle maglie, rese simili a polo grazie ai bordi in costina arricchiti dalla riga bianca; protagonisti indiscussi della collezione sono il piquet di cotone e il popeline che nella disegnatura gessata diventa una novità per pantaloni, gonne e pescatori. Linea Vanity Dance: per la linea più street della collezione, i colori tutti lavati- verde polvere, panna, malva, rosa cenere- conferiscono ai modelli un effetto avvolgente. Le maglie dal taglio vivo sono realizzate in jersey leggero mentre le t-shirts presentano la tintura Tie and Dye. Stampe Batik tono su tono su alcuni modelli e t-shirt in costina rigata in grigio mélange. Linea Street Dance: è una mini collezione dove i capi nei colori nero, bianco, pervinca, fucsia tutti rigorosamente lavati sembrano già vissuti grazie al trattamento “Used”. I tessuti utilizzati: popeline per i pantaloni Funky e il jersey di cotone per le magliette. -Micro linea: tutti capi coloratissimi caratterizzati da fettucce in elastico personalizzato, realizzati in costina leggera o in jersey stretch. |
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A PITTI BIMBO DIMENSIONE DANZA PRESENTA LA COLLEZIONE BAMBINA P/E 2005
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La collezione P/e 2005 si sviluppa in diverse linee per soddisfare le esigenze della bambina sia nella danza che nel tempo libero. Basic: i pantaloni e i pescatori caratterizzati da linee pulite e dall’elastico in vita presentano il logo posizionato sul lato sinistro; le stampe, per lo più realizzate tono su tono, sono macrodisegnature verticali e orizzontali, mentre quelle più contenute sono disposte in modo sparso impreziosendo t-shirt, maglie e felpe. All’interno della linea Basic, la linea Audizione propone capi tecnici per la danza classica come tutù, body, collant, maglie incrociate e scaldamuscoli in lane supersoft. I colori sono tutti rigorosamente avorio, confetto e nero. Collezione sviluppa quattro temi: Linea Dance: i modelli ricchi di inserti come tasche, zip e fettucce, realizzati in jersey, popeline e lino, sono proposti nelle tonalità pastello, nel colore ghiaccio jeans sbiancato; le maglie dai tagli assimetrici hanno scolli arricchiti da rouches. Linea Training: rosso ciliegia, pervinca lavato, verde militare e bianco sono i colori delle felpe e delle maglie, rese simili a polo grazie ai bordi in costina arricchiti dalla riga bianca; protagonisti indiscussi della collezione sono il piquet di cotone e il popeline che nella disegnatura gessata diventa una novità per pantaloni, gonne e pescatori. Linea Vanity Dance: per la linea più street della collezione, i colori tutti lavati- verde polvere, panna, malva, rosa cenere- conferiscono ai modelli un effetto avvolgente. Le maglie dal taglio vivo sono realizzate in jersey leggero mentre le t-shirts presentano la tintura Tie and Dye. Stampe Batik tono su tono su alcuni modelli e t-shirt in costina rigata in grigio mélange. Linea Street Dance: è una mini collezione dove i capi nei colori nero, bianco, pervinca, fucsia tutti rigorosamente lavati sembrano già vissuti grazie al trattamento “Used”. I tessuti utilizzati: popeline per i pantaloni Funky e il jersey di cotone per le magliette. -Micro linea: tutti capi coloratissimi caratterizzati da fettucce in elastico personalizzato, realizzati in costina leggera o in jersey stretch. |
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RAFFINATEZZA, STILE ED ESCLUSIVITÀ DELLA COLLEZIONE GOLF FIRMATA LUCIANO BARBERA |
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Luciano Barbera ed il mondo del Golf hanno molti punti in comune, tante “affinità elettive” che suggeriscono l’ispirazione per cercare nella qualità dei materiali l’espressione di un modo di vestire in armonia nel proprio tempo libero. Anche per la collezione Golf i tessuti esclusivi di Carlo Barbera, dalle performance uniche, leggeri, freschi, traspiranti e ideali per qualsiasi clima, sono la base di partenza per realizzare il pantalone con doppia tasca in retina per la pallina. Polo in cotone piquet e filo di scozia e raffinate camicie in maglia di lino. Assolutamente tecnici, in microfibra di cotone, il giubbotto dalle maniche staccabili, il gilet foderato in rete traspirante, proposto in beige o blu, ed il pantalone; ideali per poter giocare anche in condizioni climatiche difficili. Completano le scarpe in nabuk idrorepellente color latte, il funzionale borsone week-end e la sacca in vitello pienofiore “beluga” idrorepellente. |
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RAFFINATEZZA, STILE ED ESCLUSIVITÀ DELLA COLLEZIONE GOLF FIRMATA LUCIANO BARBERA |
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Luciano Barbera ed il mondo del Golf hanno molti punti in comune, tante “affinità elettive” che suggeriscono l’ispirazione per cercare nella qualità dei materiali l’espressione di un modo di vestire in armonia nel proprio tempo libero. Anche per la collezione Golf i tessuti esclusivi di Carlo Barbera, dalle performance uniche, leggeri, freschi, traspiranti e ideali per qualsiasi clima, sono la base di partenza per realizzare il pantalone con doppia tasca in retina per la pallina. Polo in cotone piquet e filo di scozia e raffinate camicie in maglia di lino. Assolutamente tecnici, in microfibra di cotone, il giubbotto dalle maniche staccabili, il gilet foderato in rete traspirante, proposto in beige o blu, ed il pantalone; ideali per poter giocare anche in condizioni climatiche difficili. Completano le scarpe in nabuk idrorepellente color latte, il funzionale borsone week-end e la sacca in vitello pienofiore “beluga” idrorepellente. |
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RAFFINATEZZA, STILE ED ESCLUSIVITÀ DELLA COLLEZIONE GOLF FIRMATA LUCIANO BARBERA |
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Luciano Barbera ed il mondo del Golf hanno molti punti in comune, tante “affinità elettive” che suggeriscono l’ispirazione per cercare nella qualità dei materiali l’espressione di un modo di vestire in armonia nel proprio tempo libero. Anche per la collezione Golf i tessuti esclusivi di Carlo Barbera, dalle performance uniche, leggeri, freschi, traspiranti e ideali per qualsiasi clima, sono la base di partenza per realizzare il pantalone con doppia tasca in retina per la pallina. Polo in cotone piquet e filo di scozia e raffinate camicie in maglia di lino. Assolutamente tecnici, in microfibra di cotone, il giubbotto dalle maniche staccabili, il gilet foderato in rete traspirante, proposto in beige o blu, ed il pantalone; ideali per poter giocare anche in condizioni climatiche difficili. Completano le scarpe in nabuk idrorepellente color latte, il funzionale borsone week-end e la sacca in vitello pienofiore “beluga” idrorepellente. |
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RAFFINATEZZA, STILE ED ESCLUSIVITÀ DELLA COLLEZIONE GOLF FIRMATA LUCIANO BARBERA |
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Luciano Barbera ed il mondo del Golf hanno molti punti in comune, tante “affinità elettive” che suggeriscono l’ispirazione per cercare nella qualità dei materiali l’espressione di un modo di vestire in armonia nel proprio tempo libero. Anche per la collezione Golf i tessuti esclusivi di Carlo Barbera, dalle performance uniche, leggeri, freschi, traspiranti e ideali per qualsiasi clima, sono la base di partenza per realizzare il pantalone con doppia tasca in retina per la pallina. Polo in cotone piquet e filo di scozia e raffinate camicie in maglia di lino. Assolutamente tecnici, in microfibra di cotone, il giubbotto dalle maniche staccabili, il gilet foderato in rete traspirante, proposto in beige o blu, ed il pantalone; ideali per poter giocare anche in condizioni climatiche difficili. Completano le scarpe in nabuk idrorepellente color latte, il funzionale borsone week-end e la sacca in vitello pienofiore “beluga” idrorepellente. |
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RAFFINATEZZA, STILE ED ESCLUSIVITÀ DELLA COLLEZIONE GOLF FIRMATA LUCIANO BARBERA |
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Luciano Barbera ed il mondo del Golf hanno molti punti in comune, tante “affinità elettive” che suggeriscono l’ispirazione per cercare nella qualità dei materiali l’espressione di un modo di vestire in armonia nel proprio tempo libero. Anche per la collezione Golf i tessuti esclusivi di Carlo Barbera, dalle performance uniche, leggeri, freschi, traspiranti e ideali per qualsiasi clima, sono la base di partenza per realizzare il pantalone con doppia tasca in retina per la pallina. Polo in cotone piquet e filo di scozia e raffinate camicie in maglia di lino. Assolutamente tecnici, in microfibra di cotone, il giubbotto dalle maniche staccabili, il gilet foderato in rete traspirante, proposto in beige o blu, ed il pantalone; ideali per poter giocare anche in condizioni climatiche difficili. Completano le scarpe in nabuk idrorepellente color latte, il funzionale borsone week-end e la sacca in vitello pienofiore “beluga” idrorepellente. |
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RAFFINATEZZA, STILE ED ESCLUSIVITÀ DELLA COLLEZIONE GOLF FIRMATA LUCIANO BARBERA |
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Luciano Barbera ed il mondo del Golf hanno molti punti in comune, tante “affinità elettive” che suggeriscono l’ispirazione per cercare nella qualità dei materiali l’espressione di un modo di vestire in armonia nel proprio tempo libero. Anche per la collezione Golf i tessuti esclusivi di Carlo Barbera, dalle performance uniche, leggeri, freschi, traspiranti e ideali per qualsiasi clima, sono la base di partenza per realizzare il pantalone con doppia tasca in retina per la pallina. Polo in cotone piquet e filo di scozia e raffinate camicie in maglia di lino. Assolutamente tecnici, in microfibra di cotone, il giubbotto dalle maniche staccabili, il gilet foderato in rete traspirante, proposto in beige o blu, ed il pantalone; ideali per poter giocare anche in condizioni climatiche difficili. Completano le scarpe in nabuk idrorepellente color latte, il funzionale borsone week-end e la sacca in vitello pienofiore “beluga” idrorepellente. |
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SEI STILI PER LA NUOVA COLLEZIONE DONNA PRÉNATAL, FOTOGRAFATA DA GASTEL. |
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Stile, tendenza, praticità ed estetica — sono questi i cardini intorno ai quali ruota la nuova collezione autunno/inverno Prénatal. Nuova, trendy, confortevole, al tempo stesso femminile, ricca di carattere e stile. Semplicemente bella, tanto che Viene voglia di ìndossarla anche se non si è in attesa. Con una collezione declinata su sei stili e una proposta di abiti che interpretano la donna in uno dei momenti chiave della sua vita, senza volerla a tutti i costi rendere una persona diversa da quella in cui si riconosce, Prènatal presenta il nuovo look per la donna gestante con capi innovativi, ad alto contenuto di qualità e praticità, ma assolutamente in linea con le tendenze moda della stagione. Presto mamma, sempre donna. La donna in attesa di un figlio ha bisogno di sottolineare la propria femminilità senza scendere a compromessi. Vuole sentirsi bella, desiderata, affascinante. Ma ha anche bisogno di soluzioni tecniche dì abbigliamento che le consentano di interpretare il proprio stile e la moda senza rinunciare alla praticità e al comfort. Prénatal — da sempre sinonimo di abbigliamento per la futura mamma — ha voluto interpretare il desiderio delle donne italiane, dando vita a una nuova collezione di abiti e accessori che esprimono non solo qualità e comfort (imprescindibili per un capo Prénatal) ma anche stile e tendenza (la vera novità). Sei stili diversi per riconoscersi donna Le soluzioni di stile si ispirano agli abiti sfilati sulle passerelle internazionali, ammorbidendone i contorni ed ingentilendone i tratti. Ne esce una collezione innovativa, declinata in sei proposte diverse che rappresentano altrettanti modelli di vita — di una stessa donna (perché no?) o di donne diverse. A ciascuna la libertà, e il divertimento, di riconoscersi dentro quella che più si avvicina alla propria indole, al proprio desiderio di moda e di bellezza. In una parola, di femminilità. Business - l’abbigliamento formale per la donna d’affari, Trendy — un look giovane, audace e moderno, per uno stile libero e dinamico, Chic — sobrio ma elegante, con un tocco di raffinatezza che non cede alla stravaganza, Sexy — per la donna che vuole innanzitutto sedurre Sporty — capi comodi e pratici, per la vita di lutti i giorni, Soft — colori tenui e linee soffici per abiti destrutturati che sottolineano la tradizionalità. La realizzazione grafica e l’interpretazione fotografica del nuovo catalogo sono state affidate al team creativo che da alcuni anni si occupa della comunicazione istituzionale di Prénatal e che è conosciuto e apprezzato nel mondo della moda. Lo stesso fotografo Giovanni Gastel, noto a livello internazionale, ha saputo creare per Prénatal una comunicazione fresca, dinamica e assolutamente coerente con l’immagine moderna che la nuova collezione vuole esprimere e sottolineare. Attraverso l’occhio audace del suo obbiettivo, infatti, Gastel ha ripreso le collezioni Prénatal dedicate alla futura mamma: l’abbigliamento autunno/inverno 2004 e la collezione intimo. Colori, soluzioni e dettagli per la futura mamma Inglese, metallo, sixties, spia, rock, glamour. Sono i codici di stile che compongono il Iook book per la nuova mamma Prénatal, interpretando con tessuti, colori e forme i sei stili di vita individuati dalla collezione. Da sempre attenta alle effettive esigenze della donna che deve vestire “il pancione, Prénatal ha impiegato tutta la propria esperienza per concepire una linea di abbigliamento che risulta essere innanzitutto confortevole e assolutamente funzionale grazie ai dettagli tecnici e di stile pensati appositamente per le future mamme — vero differenziale unico della collezione rispetto all’abbigliamento classico che — per una gestante — verso il quinto mese inizia a essere scomodo e assolutamente importabile con scioltezza. L’inserto elasticizzato nel pantalone, la chiusura con zip e cintura, o ancora i bottoni che consentono una doppia allacciatura, o la cintura -con fibbia a vita bassa per una migliore vestibilità, sono solo alcuni esempi di come l’esperienza Prénatal metta a disposizione della futura mamma una gamma di prodotti che sono studiati essenzialmente per lei e le garantiscono la praticità e il comfort di cui ha bisogno in questo momento cosi particolare della sua vita. Da oggi, anche senza dover rinunciare alla moda e al proprio stile. Perché in fondo la donna sarà presto mamma, ma rimarrà prima di tutto una donna. |
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Stile, tendenza, praticità ed estetica — sono questi i cardini intorno ai quali ruota la nuova collezione autunno/inverno Prénatal. Nuova, trendy, confortevole, al tempo stesso femminile, ricca di carattere e stile. Semplicemente bella, tanto che Viene voglia di ìndossarla anche se non si è in attesa. Con una collezione declinata su sei stili e una proposta di abiti che interpretano la donna in uno dei momenti chiave della sua vita, senza volerla a tutti i costi rendere una persona diversa da quella in cui si riconosce, Prènatal presenta il nuovo look per la donna gestante con capi innovativi, ad alto contenuto di qualità e praticità, ma assolutamente in linea con le tendenze moda della stagione. Presto mamma, sempre donna. La donna in attesa di un figlio ha bisogno di sottolineare la propria femminilità senza scendere a compromessi. Vuole sentirsi bella, desiderata, affascinante. Ma ha anche bisogno di soluzioni tecniche dì abbigliamento che le consentano di interpretare il proprio stile e la moda senza rinunciare alla praticità e al comfort. Prénatal — da sempre sinonimo di abbigliamento per la futura mamma — ha voluto interpretare il desiderio delle donne italiane, dando vita a una nuova collezione di abiti e accessori che esprimono non solo qualità e comfort (imprescindibili per un capo Prénatal) ma anche stile e tendenza (la vera novità). Sei stili diversi per riconoscersi donna Le soluzioni di stile si ispirano agli abiti sfilati sulle passerelle internazionali, ammorbidendone i contorni ed ingentilendone i tratti. Ne esce una collezione innovativa, declinata in sei proposte diverse che rappresentano altrettanti modelli di vita — di una stessa donna (perché no?) o di donne diverse. A ciascuna la libertà, e il divertimento, di riconoscersi dentro quella che più si avvicina alla propria indole, al proprio desiderio di moda e di bellezza. In una parola, di femminilità. Business - l’abbigliamento formale per la donna d’affari, Trendy — un look giovane, audace e moderno, per uno stile libero e dinamico, Chic — sobrio ma elegante, con un tocco di raffinatezza che non cede alla stravaganza, Sexy — per la donna che vuole innanzitutto sedurre Sporty — capi comodi e pratici, per la vita di lutti i giorni, Soft — colori tenui e linee soffici per abiti destrutturati che sottolineano la tradizionalità. La realizzazione grafica e l’interpretazione fotografica del nuovo catalogo sono state affidate al team creativo che da alcuni anni si occupa della comunicazione istituzionale di Prénatal e che è conosciuto e apprezzato nel mondo della moda. Lo stesso fotografo Giovanni Gastel, noto a livello internazionale, ha saputo creare per Prénatal una comunicazione fresca, dinamica e assolutamente coerente con l’immagine moderna che la nuova collezione vuole esprimere e sottolineare. Attraverso l’occhio audace del suo obbiettivo, infatti, Gastel ha ripreso le collezioni Prénatal dedicate alla futura mamma: l’abbigliamento autunno/inverno 2004 e la collezione intimo. Colori, soluzioni e dettagli per la futura mamma Inglese, metallo, sixties, spia, rock, glamour. Sono i codici di stile che compongono il Iook book per la nuova mamma Prénatal, interpretando con tessuti, colori e forme i sei stili di vita individuati dalla collezione. Da sempre attenta alle effettive esigenze della donna che deve vestire “il pancione, Prénatal ha impiegato tutta la propria esperienza per concepire una linea di abbigliamento che risulta essere innanzitutto confortevole e assolutamente funzionale grazie ai dettagli tecnici e di stile pensati appositamente per le future mamme — vero differenziale unico della collezione rispetto all’abbigliamento classico che — per una gestante — verso il quinto mese inizia a essere scomodo e assolutamente importabile con scioltezza. L’inserto elasticizzato nel pantalone, la chiusura con zip e cintura, o ancora i bottoni che consentono una doppia allacciatura, o la cintura -con fibbia a vita bassa per una migliore vestibilità, sono solo alcuni esempi di come l’esperienza Prénatal metta a disposizione della futura mamma una gamma di prodotti che sono studiati essenzialmente per lei e le garantiscono la praticità e il comfort di cui ha bisogno in questo momento cosi particolare della sua vita. Da oggi, anche senza dover rinunciare alla moda e al proprio stile. Perché in fondo la donna sarà presto mamma, ma rimarrà prima di tutto una donna. |
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Stile, tendenza, praticità ed estetica — sono questi i cardini intorno ai quali ruota la nuova collezione autunno/inverno Prénatal. Nuova, trendy, confortevole, al tempo stesso femminile, ricca di carattere e stile. Semplicemente bella, tanto che Viene voglia di ìndossarla anche se non si è in attesa. Con una collezione declinata su sei stili e una proposta di abiti che interpretano la donna in uno dei momenti chiave della sua vita, senza volerla a tutti i costi rendere una persona diversa da quella in cui si riconosce, Prènatal presenta il nuovo look per la donna gestante con capi innovativi, ad alto contenuto di qualità e praticità, ma assolutamente in linea con le tendenze moda della stagione. Presto mamma, sempre donna. La donna in attesa di un figlio ha bisogno di sottolineare la propria femminilità senza scendere a compromessi. Vuole sentirsi bella, desiderata, affascinante. Ma ha anche bisogno di soluzioni tecniche dì abbigliamento che le consentano di interpretare il proprio stile e la moda senza rinunciare alla praticità e al comfort. Prénatal — da sempre sinonimo di abbigliamento per la futura mamma — ha voluto interpretare il desiderio delle donne italiane, dando vita a una nuova collezione di abiti e accessori che esprimono non solo qualità e comfort (imprescindibili per un capo Prénatal) ma anche stile e tendenza (la vera novità). Sei stili diversi per riconoscersi donna Le soluzioni di stile si ispirano agli abiti sfilati sulle passerelle internazionali, ammorbidendone i contorni ed ingentilendone i tratti. Ne esce una collezione innovativa, declinata in sei proposte diverse che rappresentano altrettanti modelli di vita — di una stessa donna (perché no?) o di donne diverse. A ciascuna la libertà, e il divertimento, di riconoscersi dentro quella che più si avvicina alla propria indole, al proprio desiderio di moda e di bellezza. In una parola, di femminilità. Business - l’abbigliamento formale per la donna d’affari, Trendy — un look giovane, audace e moderno, per uno stile libero e dinamico, Chic — sobrio ma elegante, con un tocco di raffinatezza che non cede alla stravaganza, Sexy — per la donna che vuole innanzitutto sedurre Sporty — capi comodi e pratici, per la vita di lutti i giorni, Soft — colori tenui e linee soffici per abiti destrutturati che sottolineano la tradizionalità. La realizzazione grafica e l’interpretazione fotografica del nuovo catalogo sono state affidate al team creativo che da alcuni anni si occupa della comunicazione istituzionale di Prénatal e che è conosciuto e apprezzato nel mondo della moda. Lo stesso fotografo Giovanni Gastel, noto a livello internazionale, ha saputo creare per Prénatal una comunicazione fresca, dinamica e assolutamente coerente con l’immagine moderna che la nuova collezione vuole esprimere e sottolineare. Attraverso l’occhio audace del suo obbiettivo, infatti, Gastel ha ripreso le collezioni Prénatal dedicate alla futura mamma: l’abbigliamento autunno/inverno 2004 e la collezione intimo. Colori, soluzioni e dettagli per la futura mamma Inglese, metallo, sixties, spia, rock, glamour. Sono i codici di stile che compongono il Iook book per la nuova mamma Prénatal, interpretando con tessuti, colori e forme i sei stili di vita individuati dalla collezione. Da sempre attenta alle effettive esigenze della donna che deve vestire “il pancione, Prénatal ha impiegato tutta la propria esperienza per concepire una linea di abbigliamento che risulta essere innanzitutto confortevole e assolutamente funzionale grazie ai dettagli tecnici e di stile pensati appositamente per le future mamme — vero differenziale unico della collezione rispetto all’abbigliamento classico che — per una gestante — verso il quinto mese inizia a essere scomodo e assolutamente importabile con scioltezza. L’inserto elasticizzato nel pantalone, la chiusura con zip e cintura, o ancora i bottoni che consentono una doppia allacciatura, o la cintura -con fibbia a vita bassa per una migliore vestibilità, sono solo alcuni esempi di come l’esperienza Prénatal metta a disposizione della futura mamma una gamma di prodotti che sono studiati essenzialmente per lei e le garantiscono la praticità e il comfort di cui ha bisogno in questo momento cosi particolare della sua vita. Da oggi, anche senza dover rinunciare alla moda e al proprio stile. Perché in fondo la donna sarà presto mamma, ma rimarrà prima di tutto una donna. |
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Stile, tendenza, praticità ed estetica — sono questi i cardini intorno ai quali ruota la nuova collezione autunno/inverno Prénatal. Nuova, trendy, confortevole, al tempo stesso femminile, ricca di carattere e stile. Semplicemente bella, tanto che Viene voglia di ìndossarla anche se non si è in attesa. Con una collezione declinata su sei stili e una proposta di abiti che interpretano la donna in uno dei momenti chiave della sua vita, senza volerla a tutti i costi rendere una persona diversa da quella in cui si riconosce, Prènatal presenta il nuovo look per la donna gestante con capi innovativi, ad alto contenuto di qualità e praticità, ma assolutamente in linea con le tendenze moda della stagione. Presto mamma, sempre donna. La donna in attesa di un figlio ha bisogno di sottolineare la propria femminilità senza scendere a compromessi. Vuole sentirsi bella, desiderata, affascinante. Ma ha anche bisogno di soluzioni tecniche dì abbigliamento che le consentano di interpretare il proprio stile e la moda senza rinunciare alla praticità e al comfort. Prénatal — da sempre sinonimo di abbigliamento per la futura mamma — ha voluto interpretare il desiderio delle donne italiane, dando vita a una nuova collezione di abiti e accessori che esprimono non solo qualità e comfort (imprescindibili per un capo Prénatal) ma anche stile e tendenza (la vera novità). Sei stili diversi per riconoscersi donna Le soluzioni di stile si ispirano agli abiti sfilati sulle passerelle internazionali, ammorbidendone i contorni ed ingentilendone i tratti. Ne esce una collezione innovativa, declinata in sei proposte diverse che rappresentano altrettanti modelli di vita — di una stessa donna (perché no?) o di donne diverse. A ciascuna la libertà, e il divertimento, di riconoscersi dentro quella che più si avvicina alla propria indole, al proprio desiderio di moda e di bellezza. In una parola, di femminilità. Business - l’abbigliamento formale per la donna d’affari, Trendy — un look giovane, audace e moderno, per uno stile libero e dinamico, Chic — sobrio ma elegante, con un tocco di raffinatezza che non cede alla stravaganza, Sexy — per la donna che vuole innanzitutto sedurre Sporty — capi comodi e pratici, per la vita di lutti i giorni, Soft — colori tenui e linee soffici per abiti destrutturati che sottolineano la tradizionalità. La realizzazione grafica e l’interpretazione fotografica del nuovo catalogo sono state affidate al team creativo che da alcuni anni si occupa della comunicazione istituzionale di Prénatal e che è conosciuto e apprezzato nel mondo della moda. Lo stesso fotografo Giovanni Gastel, noto a livello internazionale, ha saputo creare per Prénatal una comunicazione fresca, dinamica e assolutamente coerente con l’immagine moderna che la nuova collezione vuole esprimere e sottolineare. Attraverso l’occhio audace del suo obbiettivo, infatti, Gastel ha ripreso le collezioni Prénatal dedicate alla futura mamma: l’abbigliamento autunno/inverno 2004 e la collezione intimo. Colori, soluzioni e dettagli per la futura mamma Inglese, metallo, sixties, spia, rock, glamour. Sono i codici di stile che compongono il Iook book per la nuova mamma Prénatal, interpretando con tessuti, colori e forme i sei stili di vita individuati dalla collezione. Da sempre attenta alle effettive esigenze della donna che deve vestire “il pancione, Prénatal ha impiegato tutta la propria esperienza per concepire una linea di abbigliamento che risulta essere innanzitutto confortevole e assolutamente funzionale grazie ai dettagli tecnici e di stile pensati appositamente per le future mamme — vero differenziale unico della collezione rispetto all’abbigliamento classico che — per una gestante — verso il quinto mese inizia a essere scomodo e assolutamente importabile con scioltezza. L’inserto elasticizzato nel pantalone, la chiusura con zip e cintura, o ancora i bottoni che consentono una doppia allacciatura, o la cintura -con fibbia a vita bassa per una migliore vestibilità, sono solo alcuni esempi di come l’esperienza Prénatal metta a disposizione della futura mamma una gamma di prodotti che sono studiati essenzialmente per lei e le garantiscono la praticità e il comfort di cui ha bisogno in questo momento cosi particolare della sua vita. Da oggi, anche senza dover rinunciare alla moda e al proprio stile. Perché in fondo la donna sarà presto mamma, ma rimarrà prima di tutto una donna. |
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Stile, tendenza, praticità ed estetica — sono questi i cardini intorno ai quali ruota la nuova collezione autunno/inverno Prénatal. Nuova, trendy, confortevole, al tempo stesso femminile, ricca di carattere e stile. Semplicemente bella, tanto che Viene voglia di ìndossarla anche se non si è in attesa. Con una collezione declinata su sei stili e una proposta di abiti che interpretano la donna in uno dei momenti chiave della sua vita, senza volerla a tutti i costi rendere una persona diversa da quella in cui si riconosce, Prènatal presenta il nuovo look per la donna gestante con capi innovativi, ad alto contenuto di qualità e praticità, ma assolutamente in linea con le tendenze moda della stagione. Presto mamma, sempre donna. La donna in attesa di un figlio ha bisogno di sottolineare la propria femminilità senza scendere a compromessi. Vuole sentirsi bella, desiderata, affascinante. Ma ha anche bisogno di soluzioni tecniche dì abbigliamento che le consentano di interpretare il proprio stile e la moda senza rinunciare alla praticità e al comfort. Prénatal — da sempre sinonimo di abbigliamento per la futura mamma — ha voluto interpretare il desiderio delle donne italiane, dando vita a una nuova collezione di abiti e accessori che esprimono non solo qualità e comfort (imprescindibili per un capo Prénatal) ma anche stile e tendenza (la vera novità). Sei stili diversi per riconoscersi donna Le soluzioni di stile si ispirano agli abiti sfilati sulle passerelle internazionali, ammorbidendone i contorni ed ingentilendone i tratti. Ne esce una collezione innovativa, declinata in sei proposte diverse che rappresentano altrettanti modelli di vita — di una stessa donna (perché no?) o di donne diverse. A ciascuna la libertà, e il divertimento, di riconoscersi dentro quella che più si avvicina alla propria indole, al proprio desiderio di moda e di bellezza. In una parola, di femminilità. Business - l’abbigliamento formale per la donna d’affari, Trendy — un look giovane, audace e moderno, per uno stile libero e dinamico, Chic — sobrio ma elegante, con un tocco di raffinatezza che non cede alla stravaganza, Sexy — per la donna che vuole innanzitutto sedurre Sporty — capi comodi e pratici, per la vita di lutti i giorni, Soft — colori tenui e linee soffici per abiti destrutturati che sottolineano la tradizionalità. La realizzazione grafica e l’interpretazione fotografica del nuovo catalogo sono state affidate al team creativo che da alcuni anni si occupa della comunicazione istituzionale di Prénatal e che è conosciuto e apprezzato nel mondo della moda. Lo stesso fotografo Giovanni Gastel, noto a livello internazionale, ha saputo creare per Prénatal una comunicazione fresca, dinamica e assolutamente coerente con l’immagine moderna che la nuova collezione vuole esprimere e sottolineare. Attraverso l’occhio audace del suo obbiettivo, infatti, Gastel ha ripreso le collezioni Prénatal dedicate alla futura mamma: l’abbigliamento autunno/inverno 2004 e la collezione intimo. Colori, soluzioni e dettagli per la futura mamma Inglese, metallo, sixties, spia, rock, glamour. Sono i codici di stile che compongono il Iook book per la nuova mamma Prénatal, interpretando con tessuti, colori e forme i sei stili di vita individuati dalla collezione. Da sempre attenta alle effettive esigenze della donna che deve vestire “il pancione, Prénatal ha impiegato tutta la propria esperienza per concepire una linea di abbigliamento che risulta essere innanzitutto confortevole e assolutamente funzionale grazie ai dettagli tecnici e di stile pensati appositamente per le future mamme — vero differenziale unico della collezione rispetto all’abbigliamento classico che — per una gestante — verso il quinto mese inizia a essere scomodo e assolutamente importabile con scioltezza. L’inserto elasticizzato nel pantalone, la chiusura con zip e cintura, o ancora i bottoni che consentono una doppia allacciatura, o la cintura -con fibbia a vita bassa per una migliore vestibilità, sono solo alcuni esempi di come l’esperienza Prénatal metta a disposizione della futura mamma una gamma di prodotti che sono studiati essenzialmente per lei e le garantiscono la praticità e il comfort di cui ha bisogno in questo momento cosi particolare della sua vita. Da oggi, anche senza dover rinunciare alla moda e al proprio stile. Perché in fondo la donna sarà presto mamma, ma rimarrà prima di tutto una donna. |
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IL RIGORE INFORMALE IN VERSIONE MULTI-COLOR DELLA COLLEZIONE JOHNNY LAMBS PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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La collezione primavera-estate 2005 Johnny Lambs è dedicata al colore. Tinte unite molto forti, righe, fantasie a contrasto. Colori decisi che mettono buon umore. Giacche destrutturate in cotone seer sucker con gioco di inserimento loghi, motor-jacket in lino cotone effetto "used". Polo nei colori verde mela, rosso ciliegia, turchese, righe a contrasto e stampe "Gauguin". Maglie V-neck dalle forme minimal e small-size nei colori brillanti: verde, azzurro mare, arancio. Pantaloni coordinati di linea asciutta. Bermuda di ispirazione "surf", camicie in cotone con polsi e colli in fantasia e a contrasto. |
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IL RIGORE INFORMALE IN VERSIONE MULTI-COLOR DELLA COLLEZIONE JOHNNY LAMBS PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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La collezione primavera-estate 2005 Johnny Lambs è dedicata al colore. Tinte unite molto forti, righe, fantasie a contrasto. Colori decisi che mettono buon umore. Giacche destrutturate in cotone seer sucker con gioco di inserimento loghi, motor-jacket in lino cotone effetto "used". Polo nei colori verde mela, rosso ciliegia, turchese, righe a contrasto e stampe "Gauguin". Maglie V-neck dalle forme minimal e small-size nei colori brillanti: verde, azzurro mare, arancio. Pantaloni coordinati di linea asciutta. Bermuda di ispirazione "surf", camicie in cotone con polsi e colli in fantasia e a contrasto. |
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IL RIGORE INFORMALE IN VERSIONE MULTI-COLOR DELLA COLLEZIONE JOHNNY LAMBS PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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La collezione primavera-estate 2005 Johnny Lambs è dedicata al colore. Tinte unite molto forti, righe, fantasie a contrasto. Colori decisi che mettono buon umore. Giacche destrutturate in cotone seer sucker con gioco di inserimento loghi, motor-jacket in lino cotone effetto "used". Polo nei colori verde mela, rosso ciliegia, turchese, righe a contrasto e stampe "Gauguin". Maglie V-neck dalle forme minimal e small-size nei colori brillanti: verde, azzurro mare, arancio. Pantaloni coordinati di linea asciutta. Bermuda di ispirazione "surf", camicie in cotone con polsi e colli in fantasia e a contrasto. |
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La collezione primavera-estate 2005 Johnny Lambs è dedicata al colore. Tinte unite molto forti, righe, fantasie a contrasto. Colori decisi che mettono buon umore. Giacche destrutturate in cotone seer sucker con gioco di inserimento loghi, motor-jacket in lino cotone effetto "used". Polo nei colori verde mela, rosso ciliegia, turchese, righe a contrasto e stampe "Gauguin". Maglie V-neck dalle forme minimal e small-size nei colori brillanti: verde, azzurro mare, arancio. Pantaloni coordinati di linea asciutta. Bermuda di ispirazione "surf", camicie in cotone con polsi e colli in fantasia e a contrasto. |
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La collezione primavera-estate 2005 Johnny Lambs è dedicata al colore. Tinte unite molto forti, righe, fantasie a contrasto. Colori decisi che mettono buon umore. Giacche destrutturate in cotone seer sucker con gioco di inserimento loghi, motor-jacket in lino cotone effetto "used". Polo nei colori verde mela, rosso ciliegia, turchese, righe a contrasto e stampe "Gauguin". Maglie V-neck dalle forme minimal e small-size nei colori brillanti: verde, azzurro mare, arancio. Pantaloni coordinati di linea asciutta. Bermuda di ispirazione "surf", camicie in cotone con polsi e colli in fantasia e a contrasto. |
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IL RIGORE INFORMALE IN VERSIONE MULTI-COLOR DELLA COLLEZIONE JOHNNY LAMBS PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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La collezione primavera-estate 2005 Johnny Lambs è dedicata al colore. Tinte unite molto forti, righe, fantasie a contrasto. Colori decisi che mettono buon umore. Giacche destrutturate in cotone seer sucker con gioco di inserimento loghi, motor-jacket in lino cotone effetto "used". Polo nei colori verde mela, rosso ciliegia, turchese, righe a contrasto e stampe "Gauguin". Maglie V-neck dalle forme minimal e small-size nei colori brillanti: verde, azzurro mare, arancio. Pantaloni coordinati di linea asciutta. Bermuda di ispirazione "surf", camicie in cotone con polsi e colli in fantasia e a contrasto. |
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LA RICERCA STILISTICA DI TRANSIT, UNA CREATIVITÀ CHE RIPORTA ALL’ESSENZIALITÀ DELLE COSE E ALLA PUREZZA DELLE EMOZIONI. |
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Transit Our way, una filosofia che caratterizza un percorso di stile, una ricerca stilistica molto attenta ad un mondo che è suscettibile di mutamenti velocissimi, a volte impercettibili, quando ne facciamo già parte è troppo tardi, il movimento si vede solo dopo che è accaduto. Per il settore abbigliamento è importante riuscire a rappresentare dei ruoli, degli stati d’animo, delle personalità, evitare il più possibile le oscillazioni della moda; questo è quello che col tempo Transit vuole riuscire a dare, una moda senza tempo dettata sempre e solo dalla sostanza delle cose. L’espressione massima avviene attraverso le materie prime utilizzate e su questo punto Transit assume il ruolo di attore principale, come creatore di ricerca. Cotoni, lini, viscose, uniti a lane, cachemire, seta, l’unione di più fibre nello stesso tessuto, come cotone-lino-acciaio, piuttosto che lana-poliammide-elastan, evidenziano una cultura molto specifica nel mondo dei materiali, con l’obiettivo di far trasparire un’immagine non piatta del capo, che il più delle volte è elasticizzato e successivamente può subire varie lavorazione, viene lavato, tinto in capo, enzimato, trattato con tinture a freddo, con stone washing o con pigmenti. Oltre alla scelta di materiali di altissima qualità, il valore aggiunto viene quindi dato dai trattamenti rivitalizzanti che danno quindi vita al capo. Il tutto per facilitare l’uso dei capi e la grandissima resistenza all’usura del tempo e al passare delle mode. Tutto ciò che è Transit è internazionalità, non può essere ricondotto ad una limitazione territoriale, a dei confini dettati solo da una cartina geografica. L’uomo Transit è lo stesso che possiamo incontrare in una metropoli come Tokyo, ma anche in un paese della nostra bella Italia. People come la definiamo noi, la gente che non si vuole conformare, che non si lascia influenzare dalle estreme tendenze, ma la gente che vive, che vuole essere se stessa, concreta, in un certo senso trasversale rispetto alle etichette. Tutto ciò che vediamo è sorto da una massa di colori trasformata in piano e volume, la nostra caratteristica è di non esasperare l’intensità del colore, ma dare un’identità al non colore. Una tavolozza di colori inedita, con tonalità tenui, delicate, non eccessive, che caratterizzano la line Transit, dal blu petrolio al grigio antracite, dal color sabbiato al bianco sporco. Il sapore delle cose vissute, con una storia alle spalle, un mondo di colori intenso nell’espressione, nella capacità di trasmettere una visione precisa del mondo che ci circonda. |
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LA RICERCA STILISTICA DI TRANSIT, UNA CREATIVITÀ CHE RIPORTA ALL’ESSENZIALITÀ DELLE COSE E ALLA PUREZZA DELLE EMOZIONI. |
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Transit Our way, una filosofia che caratterizza un percorso di stile, una ricerca stilistica molto attenta ad un mondo che è suscettibile di mutamenti velocissimi, a volte impercettibili, quando ne facciamo già parte è troppo tardi, il movimento si vede solo dopo che è accaduto. Per il settore abbigliamento è importante riuscire a rappresentare dei ruoli, degli stati d’animo, delle personalità, evitare il più possibile le oscillazioni della moda; questo è quello che col tempo Transit vuole riuscire a dare, una moda senza tempo dettata sempre e solo dalla sostanza delle cose. L’espressione massima avviene attraverso le materie prime utilizzate e su questo punto Transit assume il ruolo di attore principale, come creatore di ricerca. Cotoni, lini, viscose, uniti a lane, cachemire, seta, l’unione di più fibre nello stesso tessuto, come cotone-lino-acciaio, piuttosto che lana-poliammide-elastan, evidenziano una cultura molto specifica nel mondo dei materiali, con l’obiettivo di far trasparire un’immagine non piatta del capo, che il più delle volte è elasticizzato e successivamente può subire varie lavorazione, viene lavato, tinto in capo, enzimato, trattato con tinture a freddo, con stone washing o con pigmenti. Oltre alla scelta di materiali di altissima qualità, il valore aggiunto viene quindi dato dai trattamenti rivitalizzanti che danno quindi vita al capo. Il tutto per facilitare l’uso dei capi e la grandissima resistenza all’usura del tempo e al passare delle mode. Tutto ciò che è Transit è internazionalità, non può essere ricondotto ad una limitazione territoriale, a dei confini dettati solo da una cartina geografica. L’uomo Transit è lo stesso che possiamo incontrare in una metropoli come Tokyo, ma anche in un paese della nostra bella Italia. People come la definiamo noi, la gente che non si vuole conformare, che non si lascia influenzare dalle estreme tendenze, ma la gente che vive, che vuole essere se stessa, concreta, in un certo senso trasversale rispetto alle etichette. Tutto ciò che vediamo è sorto da una massa di colori trasformata in piano e volume, la nostra caratteristica è di non esasperare l’intensità del colore, ma dare un’identità al non colore. Una tavolozza di colori inedita, con tonalità tenui, delicate, non eccessive, che caratterizzano la line Transit, dal blu petrolio al grigio antracite, dal color sabbiato al bianco sporco. Il sapore delle cose vissute, con una storia alle spalle, un mondo di colori intenso nell’espressione, nella capacità di trasmettere una visione precisa del mondo che ci circonda. |
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LA RICERCA STILISTICA DI TRANSIT, UNA CREATIVITÀ CHE RIPORTA ALL’ESSENZIALITÀ DELLE COSE E ALLA PUREZZA DELLE EMOZIONI. |
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Transit Our way, una filosofia che caratterizza un percorso di stile, una ricerca stilistica molto attenta ad un mondo che è suscettibile di mutamenti velocissimi, a volte impercettibili, quando ne facciamo già parte è troppo tardi, il movimento si vede solo dopo che è accaduto. Per il settore abbigliamento è importante riuscire a rappresentare dei ruoli, degli stati d’animo, delle personalità, evitare il più possibile le oscillazioni della moda; questo è quello che col tempo Transit vuole riuscire a dare, una moda senza tempo dettata sempre e solo dalla sostanza delle cose. L’espressione massima avviene attraverso le materie prime utilizzate e su questo punto Transit assume il ruolo di attore principale, come creatore di ricerca. Cotoni, lini, viscose, uniti a lane, cachemire, seta, l’unione di più fibre nello stesso tessuto, come cotone-lino-acciaio, piuttosto che lana-poliammide-elastan, evidenziano una cultura molto specifica nel mondo dei materiali, con l’obiettivo di far trasparire un’immagine non piatta del capo, che il più delle volte è elasticizzato e successivamente può subire varie lavorazione, viene lavato, tinto in capo, enzimato, trattato con tinture a freddo, con stone washing o con pigmenti. Oltre alla scelta di materiali di altissima qualità, il valore aggiunto viene quindi dato dai trattamenti rivitalizzanti che danno quindi vita al capo. Il tutto per facilitare l’uso dei capi e la grandissima resistenza all’usura del tempo e al passare delle mode. Tutto ciò che è Transit è internazionalità, non può essere ricondotto ad una limitazione territoriale, a dei confini dettati solo da una cartina geografica. L’uomo Transit è lo stesso che possiamo incontrare in una metropoli come Tokyo, ma anche in un paese della nostra bella Italia. People come la definiamo noi, la gente che non si vuole conformare, che non si lascia influenzare dalle estreme tendenze, ma la gente che vive, che vuole essere se stessa, concreta, in un certo senso trasversale rispetto alle etichette. Tutto ciò che vediamo è sorto da una massa di colori trasformata in piano e volume, la nostra caratteristica è di non esasperare l’intensità del colore, ma dare un’identità al non colore. Una tavolozza di colori inedita, con tonalità tenui, delicate, non eccessive, che caratterizzano la line Transit, dal blu petrolio al grigio antracite, dal color sabbiato al bianco sporco. Il sapore delle cose vissute, con una storia alle spalle, un mondo di colori intenso nell’espressione, nella capacità di trasmettere una visione precisa del mondo che ci circonda. |
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CREATIVITÀ, MULTIFUNZIONALITÀ E GUSTO DEL COLORE BASE DI PARTENZA DELLA COLLEZIONE UOMO CIESSE PRIMAVERA/ESTATE 2005 “BEACH SPORTS” |
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Gli sport da spiaggia sono uno dei leit motiv della collezione Ciesse Uomo per la prossima primavera-estate. Il beach volley, il surf e lo sky jet fanno da cornice ad una combinazione di capi total-look multifunzionali pensati per un uomo sportivo e dinamico. Dalle T-shirt con coloratissime stampe fotografiche riproposte anche sui boxer da bagno arricchiti da zip laterali, alle bermuda, ai pantaloni pinocchietto abbinati al giubbino Sailor per le serate in riva al mare; il tutto personalizzato con lo storico logo Ciesse inserito in un gioco di righe multicolori. Anche sulle maglie tricot e sulle felpe reversibili con cappuccio spicca il logo laserato e ricamato nei colori istituzionali del giallo e del blu. Le tonalità brillanti come il verde, il girasole ed il kikinger alternati a toni più tenui come il celeste, l’argilla ed il grigio mélange, evocano l’allegra atmosfera estiva. Ha una connotazione più cittadina la collezione “Urban”, sviluppata principalmente nel capospalla: giubbini, gilet e sahariane realizzati in cotone resinato e smerigliato, in canvas di cotone, in nylon leggero unitamente ai capi più tecnici in Goretex. Il carré interno in felpa grigio mélange a contrasto conferisce ad alcuni modelli un’allure sportiva pensati per chi trascorre il weekend in città. I colori sono classici: blu scuro, gesso, argilla, oliva e nero. Per la maglieria Ciesse propone pullover, girocolli in cotone con maniche personalizzate dal logo nei colori giallo e blu e polo leggere in piquet tinto capo nelle tonalità pastello. Non manca la piuma abbinata al cotone per cardigan e gilet senza maniche. Completano la proposta una serie di camicie di lino e popeline con nuove fantasie floreali ton sur ton, oppure in tessuti tinti filo con quadri piazzati in modo irregolare, “effetto patch” da abbinare a pantaloni, dai volumi più ampi ma mai esasperati. I colori sono: l’argilla, il bianco, l’oliva, il kikinger, il blu. |
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CREATIVITÀ, MULTIFUNZIONALITÀ E GUSTO DEL COLORE BASE DI PARTENZA DELLA COLLEZIONE UOMO CIESSE PRIMAVERA/ESTATE 2005 “BEACH SPORTS” |
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Gli sport da spiaggia sono uno dei leit motiv della collezione Ciesse Uomo per la prossima primavera-estate. Il beach volley, il surf e lo sky jet fanno da cornice ad una combinazione di capi total-look multifunzionali pensati per un uomo sportivo e dinamico. Dalle T-shirt con coloratissime stampe fotografiche riproposte anche sui boxer da bagno arricchiti da zip laterali, alle bermuda, ai pantaloni pinocchietto abbinati al giubbino Sailor per le serate in riva al mare; il tutto personalizzato con lo storico logo Ciesse inserito in un gioco di righe multicolori. Anche sulle maglie tricot e sulle felpe reversibili con cappuccio spicca il logo laserato e ricamato nei colori istituzionali del giallo e del blu. Le tonalità brillanti come il verde, il girasole ed il kikinger alternati a toni più tenui come il celeste, l’argilla ed il grigio mélange, evocano l’allegra atmosfera estiva. Ha una connotazione più cittadina la collezione “Urban”, sviluppata principalmente nel capospalla: giubbini, gilet e sahariane realizzati in cotone resinato e smerigliato, in canvas di cotone, in nylon leggero unitamente ai capi più tecnici in Goretex. Il carré interno in felpa grigio mélange a contrasto conferisce ad alcuni modelli un’allure sportiva pensati per chi trascorre il weekend in città. I colori sono classici: blu scuro, gesso, argilla, oliva e nero. Per la maglieria Ciesse propone pullover, girocolli in cotone con maniche personalizzate dal logo nei colori giallo e blu e polo leggere in piquet tinto capo nelle tonalità pastello. Non manca la piuma abbinata al cotone per cardigan e gilet senza maniche. Completano la proposta una serie di camicie di lino e popeline con nuove fantasie floreali ton sur ton, oppure in tessuti tinti filo con quadri piazzati in modo irregolare, “effetto patch” da abbinare a pantaloni, dai volumi più ampi ma mai esasperati. I colori sono: l’argilla, il bianco, l’oliva, il kikinger, il blu. |
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CREATIVITÀ, MULTIFUNZIONALITÀ E GUSTO DEL COLORE BASE DI PARTENZA DELLA COLLEZIONE UOMO CIESSE PRIMAVERA/ESTATE 2005 “BEACH SPORTS” |
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Gli sport da spiaggia sono uno dei leit motiv della collezione Ciesse Uomo per la prossima primavera-estate. Il beach volley, il surf e lo sky jet fanno da cornice ad una combinazione di capi total-look multifunzionali pensati per un uomo sportivo e dinamico. Dalle T-shirt con coloratissime stampe fotografiche riproposte anche sui boxer da bagno arricchiti da zip laterali, alle bermuda, ai pantaloni pinocchietto abbinati al giubbino Sailor per le serate in riva al mare; il tutto personalizzato con lo storico logo Ciesse inserito in un gioco di righe multicolori. Anche sulle maglie tricot e sulle felpe reversibili con cappuccio spicca il logo laserato e ricamato nei colori istituzionali del giallo e del blu. Le tonalità brillanti come il verde, il girasole ed il kikinger alternati a toni più tenui come il celeste, l’argilla ed il grigio mélange, evocano l’allegra atmosfera estiva. Ha una connotazione più cittadina la collezione “Urban”, sviluppata principalmente nel capospalla: giubbini, gilet e sahariane realizzati in cotone resinato e smerigliato, in canvas di cotone, in nylon leggero unitamente ai capi più tecnici in Goretex. Il carré interno in felpa grigio mélange a contrasto conferisce ad alcuni modelli un’allure sportiva pensati per chi trascorre il weekend in città. I colori sono classici: blu scuro, gesso, argilla, oliva e nero. Per la maglieria Ciesse propone pullover, girocolli in cotone con maniche personalizzate dal logo nei colori giallo e blu e polo leggere in piquet tinto capo nelle tonalità pastello. Non manca la piuma abbinata al cotone per cardigan e gilet senza maniche. Completano la proposta una serie di camicie di lino e popeline con nuove fantasie floreali ton sur ton, oppure in tessuti tinti filo con quadri piazzati in modo irregolare, “effetto patch” da abbinare a pantaloni, dai volumi più ampi ma mai esasperati. I colori sono: l’argilla, il bianco, l’oliva, il kikinger, il blu. |
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CREATIVITÀ, MULTIFUNZIONALITÀ E GUSTO DEL COLORE BASE DI PARTENZA DELLA COLLEZIONE UOMO CIESSE PRIMAVERA/ESTATE 2005 “BEACH SPORTS” |
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Gli sport da spiaggia sono uno dei leit motiv della collezione Ciesse Uomo per la prossima primavera-estate. Il beach volley, il surf e lo sky jet fanno da cornice ad una combinazione di capi total-look multifunzionali pensati per un uomo sportivo e dinamico. Dalle T-shirt con coloratissime stampe fotografiche riproposte anche sui boxer da bagno arricchiti da zip laterali, alle bermuda, ai pantaloni pinocchietto abbinati al giubbino Sailor per le serate in riva al mare; il tutto personalizzato con lo storico logo Ciesse inserito in un gioco di righe multicolori. Anche sulle maglie tricot e sulle felpe reversibili con cappuccio spicca il logo laserato e ricamato nei colori istituzionali del giallo e del blu. Le tonalità brillanti come il verde, il girasole ed il kikinger alternati a toni più tenui come il celeste, l’argilla ed il grigio mélange, evocano l’allegra atmosfera estiva. Ha una connotazione più cittadina la collezione “Urban”, sviluppata principalmente nel capospalla: giubbini, gilet e sahariane realizzati in cotone resinato e smerigliato, in canvas di cotone, in nylon leggero unitamente ai capi più tecnici in Goretex. Il carré interno in felpa grigio mélange a contrasto conferisce ad alcuni modelli un’allure sportiva pensati per chi trascorre il weekend in città. I colori sono classici: blu scuro, gesso, argilla, oliva e nero. Per la maglieria Ciesse propone pullover, girocolli in cotone con maniche personalizzate dal logo nei colori giallo e blu e polo leggere in piquet tinto capo nelle tonalità pastello. Non manca la piuma abbinata al cotone per cardigan e gilet senza maniche. Completano la proposta una serie di camicie di lino e popeline con nuove fantasie floreali ton sur ton, oppure in tessuti tinti filo con quadri piazzati in modo irregolare, “effetto patch” da abbinare a pantaloni, dai volumi più ampi ma mai esasperati. I colori sono: l’argilla, il bianco, l’oliva, il kikinger, il blu. |
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UNO STILE D’ABBIGLIAMENTO COSMOPOLITA E METROPOLITANO NEL MARCHIO THINK PINK |
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Il marchio Think Pink nasce in California alla fine degli anni ‘70 come proposta di abbigliamento tecnico e funzionale per i giovani free-climbers, e diventa in breve tempo sinonimo di uno stile di vita cosmopolita, in armonia con la natura e senza regole, barriere sociali o razziali. Approda in Italia nel 1989 attraverso l’acquisizione del marchio da parte di Tecnica, consociata del gruppo Gb International, azienda con vocazione sportiva già produttrice di abbigliamento sportivo per free-climbing e sport acquatici. Nel 2003 Think Pink ha realizzato un fatturato di 35 mln di Euro di cui il 70% in Italia, il 30% nel resto dell’Europa e nel Far East. Il fatturato è così ripartito: il 60% è dato dalla linea uomo, il 40% dalla linea donna. Il marchio Think Pink è sinonimo di libertà: libertà di pensiero, indipendenza dai dogma e dalle soggezioni del mondo della moda. Esprime la filosofia di una generazione che ha portato Io stile anche negli sport più trendy e innovativi, dove la sfida vera è con se stessi, e consiste nel superare i propri limiti. Think Pink è uno stile d’abbigliamento cosmopolita: è stato ideato da un team internazionale di designer, i cui punti di forza sono creatività, ricerca e produzione di materiali tecnologicamente avanzati. La collezione, suddivisa nelle linee uomo e donna, sia di active wear che di urban wear, ha come aspetti chiave il comfort superiore, i tessuti innovativi, un forte senso del colore e uno stile aggiornato e internazionale. Think Pink si rivolge ad un pubblico giovane e adulto che ama Io sport e che sceglie i vestiti come un’espressione del proprio stile di vita. Il marchio Think Pink si posiziona nella fascia medio-alta del mercato.Nel 2003 sono stati prodotti 800.000 capi, di cui 500.000 distribuiti al mercato italiano e 300.000 all’estero. Attraverso il piano di sviluppo e distribuzione, Think Pink ha siglato accordi di licenza con il Maglificio Ape ltaly e Banzato/hamelin Group in Europa, ltochu Fashion 8. Japan per il Far East, Demenego per la linea occhiali in tutto il mondo. Le collezioni sono presenti in 7 negozi monomarca in Europa, di cui 5 in Italia. Think Pink è presente sul mercato del Far East con 8 punti vendita in departement store a Taiwan; 13 negozi di proprietà, 2 punti vendita in departement store e 22 negozi multimarca in Corea; 140 corner in Giappone. Think Pink è uno dei marchi del gruppo Tecnica, insieme a Nordica, Dolomite, Rollerblade e Lowa; Tecnica distribuisce inoltre Vòlkl, Nitro Snowboard e Elan. |
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UNO STILE D’ABBIGLIAMENTO COSMOPOLITA E METROPOLITANO NEL MARCHIO THINK PINK |
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Il marchio Think Pink nasce in California alla fine degli anni ‘70 come proposta di abbigliamento tecnico e funzionale per i giovani free-climbers, e diventa in breve tempo sinonimo di uno stile di vita cosmopolita, in armonia con la natura e senza regole, barriere sociali o razziali. Approda in Italia nel 1989 attraverso l’acquisizione del marchio da parte di Tecnica, consociata del gruppo Gb International, azienda con vocazione sportiva già produttrice di abbigliamento sportivo per free-climbing e sport acquatici. Nel 2003 Think Pink ha realizzato un fatturato di 35 mln di Euro di cui il 70% in Italia, il 30% nel resto dell’Europa e nel Far East. Il fatturato è così ripartito: il 60% è dato dalla linea uomo, il 40% dalla linea donna. Il marchio Think Pink è sinonimo di libertà: libertà di pensiero, indipendenza dai dogma e dalle soggezioni del mondo della moda. Esprime la filosofia di una generazione che ha portato Io stile anche negli sport più trendy e innovativi, dove la sfida vera è con se stessi, e consiste nel superare i propri limiti. Think Pink è uno stile d’abbigliamento cosmopolita: è stato ideato da un team internazionale di designer, i cui punti di forza sono creatività, ricerca e produzione di materiali tecnologicamente avanzati. La collezione, suddivisa nelle linee uomo e donna, sia di active wear che di urban wear, ha come aspetti chiave il comfort superiore, i tessuti innovativi, un forte senso del colore e uno stile aggiornato e internazionale. Think Pink si rivolge ad un pubblico giovane e adulto che ama Io sport e che sceglie i vestiti come un’espressione del proprio stile di vita. Il marchio Think Pink si posiziona nella fascia medio-alta del mercato.Nel 2003 sono stati prodotti 800.000 capi, di cui 500.000 distribuiti al mercato italiano e 300.000 all’estero. Attraverso il piano di sviluppo e distribuzione, Think Pink ha siglato accordi di licenza con il Maglificio Ape ltaly e Banzato/hamelin Group in Europa, ltochu Fashion 8. Japan per il Far East, Demenego per la linea occhiali in tutto il mondo. Le collezioni sono presenti in 7 negozi monomarca in Europa, di cui 5 in Italia. Think Pink è presente sul mercato del Far East con 8 punti vendita in departement store a Taiwan; 13 negozi di proprietà, 2 punti vendita in departement store e 22 negozi multimarca in Corea; 140 corner in Giappone. Think Pink è uno dei marchi del gruppo Tecnica, insieme a Nordica, Dolomite, Rollerblade e Lowa; Tecnica distribuisce inoltre Vòlkl, Nitro Snowboard e Elan. |
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UNO STILE D’ABBIGLIAMENTO COSMOPOLITA E METROPOLITANO NEL MARCHIO THINK PINK |
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Il marchio Think Pink nasce in California alla fine degli anni ‘70 come proposta di abbigliamento tecnico e funzionale per i giovani free-climbers, e diventa in breve tempo sinonimo di uno stile di vita cosmopolita, in armonia con la natura e senza regole, barriere sociali o razziali. Approda in Italia nel 1989 attraverso l’acquisizione del marchio da parte di Tecnica, consociata del gruppo Gb International, azienda con vocazione sportiva già produttrice di abbigliamento sportivo per free-climbing e sport acquatici. Nel 2003 Think Pink ha realizzato un fatturato di 35 mln di Euro di cui il 70% in Italia, il 30% nel resto dell’Europa e nel Far East. Il fatturato è così ripartito: il 60% è dato dalla linea uomo, il 40% dalla linea donna. Il marchio Think Pink è sinonimo di libertà: libertà di pensiero, indipendenza dai dogma e dalle soggezioni del mondo della moda. Esprime la filosofia di una generazione che ha portato Io stile anche negli sport più trendy e innovativi, dove la sfida vera è con se stessi, e consiste nel superare i propri limiti. Think Pink è uno stile d’abbigliamento cosmopolita: è stato ideato da un team internazionale di designer, i cui punti di forza sono creatività, ricerca e produzione di materiali tecnologicamente avanzati. La collezione, suddivisa nelle linee uomo e donna, sia di active wear che di urban wear, ha come aspetti chiave il comfort superiore, i tessuti innovativi, un forte senso del colore e uno stile aggiornato e internazionale. Think Pink si rivolge ad un pubblico giovane e adulto che ama Io sport e che sceglie i vestiti come un’espressione del proprio stile di vita. Il marchio Think Pink si posiziona nella fascia medio-alta del mercato.Nel 2003 sono stati prodotti 800.000 capi, di cui 500.000 distribuiti al mercato italiano e 300.000 all’estero. Attraverso il piano di sviluppo e distribuzione, Think Pink ha siglato accordi di licenza con il Maglificio Ape ltaly e Banzato/hamelin Group in Europa, ltochu Fashion 8. Japan per il Far East, Demenego per la linea occhiali in tutto il mondo. Le collezioni sono presenti in 7 negozi monomarca in Europa, di cui 5 in Italia. Think Pink è presente sul mercato del Far East con 8 punti vendita in departement store a Taiwan; 13 negozi di proprietà, 2 punti vendita in departement store e 22 negozi multimarca in Corea; 140 corner in Giappone. Think Pink è uno dei marchi del gruppo Tecnica, insieme a Nordica, Dolomite, Rollerblade e Lowa; Tecnica distribuisce inoltre Vòlkl, Nitro Snowboard e Elan. |
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UNO STILE D’ABBIGLIAMENTO COSMOPOLITA E METROPOLITANO NEL MARCHIO THINK PINK |
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Il marchio Think Pink nasce in California alla fine degli anni ‘70 come proposta di abbigliamento tecnico e funzionale per i giovani free-climbers, e diventa in breve tempo sinonimo di uno stile di vita cosmopolita, in armonia con la natura e senza regole, barriere sociali o razziali. Approda in Italia nel 1989 attraverso l’acquisizione del marchio da parte di Tecnica, consociata del gruppo Gb International, azienda con vocazione sportiva già produttrice di abbigliamento sportivo per free-climbing e sport acquatici. Nel 2003 Think Pink ha realizzato un fatturato di 35 mln di Euro di cui il 70% in Italia, il 30% nel resto dell’Europa e nel Far East. Il fatturato è così ripartito: il 60% è dato dalla linea uomo, il 40% dalla linea donna. Il marchio Think Pink è sinonimo di libertà: libertà di pensiero, indipendenza dai dogma e dalle soggezioni del mondo della moda. Esprime la filosofia di una generazione che ha portato Io stile anche negli sport più trendy e innovativi, dove la sfida vera è con se stessi, e consiste nel superare i propri limiti. Think Pink è uno stile d’abbigliamento cosmopolita: è stato ideato da un team internazionale di designer, i cui punti di forza sono creatività, ricerca e produzione di materiali tecnologicamente avanzati. La collezione, suddivisa nelle linee uomo e donna, sia di active wear che di urban wear, ha come aspetti chiave il comfort superiore, i tessuti innovativi, un forte senso del colore e uno stile aggiornato e internazionale. Think Pink si rivolge ad un pubblico giovane e adulto che ama Io sport e che sceglie i vestiti come un’espressione del proprio stile di vita. Il marchio Think Pink si posiziona nella fascia medio-alta del mercato.Nel 2003 sono stati prodotti 800.000 capi, di cui 500.000 distribuiti al mercato italiano e 300.000 all’estero. Attraverso il piano di sviluppo e distribuzione, Think Pink ha siglato accordi di licenza con il Maglificio Ape ltaly e Banzato/hamelin Group in Europa, ltochu Fashion 8. Japan per il Far East, Demenego per la linea occhiali in tutto il mondo. Le collezioni sono presenti in 7 negozi monomarca in Europa, di cui 5 in Italia. Think Pink è presente sul mercato del Far East con 8 punti vendita in departement store a Taiwan; 13 negozi di proprietà, 2 punti vendita in departement store e 22 negozi multimarca in Corea; 140 corner in Giappone. Think Pink è uno dei marchi del gruppo Tecnica, insieme a Nordica, Dolomite, Rollerblade e Lowa; Tecnica distribuisce inoltre Vòlkl, Nitro Snowboard e Elan. |
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UNO STILE D’ABBIGLIAMENTO COSMOPOLITA E METROPOLITANO NEL MARCHIO THINK PINK |
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Il marchio Think Pink nasce in California alla fine degli anni ‘70 come proposta di abbigliamento tecnico e funzionale per i giovani free-climbers, e diventa in breve tempo sinonimo di uno stile di vita cosmopolita, in armonia con la natura e senza regole, barriere sociali o razziali. Approda in Italia nel 1989 attraverso l’acquisizione del marchio da parte di Tecnica, consociata del gruppo Gb International, azienda con vocazione sportiva già produttrice di abbigliamento sportivo per free-climbing e sport acquatici. Nel 2003 Think Pink ha realizzato un fatturato di 35 mln di Euro di cui il 70% in Italia, il 30% nel resto dell’Europa e nel Far East. Il fatturato è così ripartito: il 60% è dato dalla linea uomo, il 40% dalla linea donna. Il marchio Think Pink è sinonimo di libertà: libertà di pensiero, indipendenza dai dogma e dalle soggezioni del mondo della moda. Esprime la filosofia di una generazione che ha portato Io stile anche negli sport più trendy e innovativi, dove la sfida vera è con se stessi, e consiste nel superare i propri limiti. Think Pink è uno stile d’abbigliamento cosmopolita: è stato ideato da un team internazionale di designer, i cui punti di forza sono creatività, ricerca e produzione di materiali tecnologicamente avanzati. La collezione, suddivisa nelle linee uomo e donna, sia di active wear che di urban wear, ha come aspetti chiave il comfort superiore, i tessuti innovativi, un forte senso del colore e uno stile aggiornato e internazionale. Think Pink si rivolge ad un pubblico giovane e adulto che ama Io sport e che sceglie i vestiti come un’espressione del proprio stile di vita. Il marchio Think Pink si posiziona nella fascia medio-alta del mercato.Nel 2003 sono stati prodotti 800.000 capi, di cui 500.000 distribuiti al mercato italiano e 300.000 all’estero. Attraverso il piano di sviluppo e distribuzione, Think Pink ha siglato accordi di licenza con il Maglificio Ape ltaly e Banzato/hamelin Group in Europa, ltochu Fashion 8. Japan per il Far East, Demenego per la linea occhiali in tutto il mondo. Le collezioni sono presenti in 7 negozi monomarca in Europa, di cui 5 in Italia. Think Pink è presente sul mercato del Far East con 8 punti vendita in departement store a Taiwan; 13 negozi di proprietà, 2 punti vendita in departement store e 22 negozi multimarca in Corea; 140 corner in Giappone. Think Pink è uno dei marchi del gruppo Tecnica, insieme a Nordica, Dolomite, Rollerblade e Lowa; Tecnica distribuisce inoltre Vòlkl, Nitro Snowboard e Elan. |
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UNO STILE D’ABBIGLIAMENTO COSMOPOLITA E METROPOLITANO NEL MARCHIO THINK PINK |
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ARTIGIANA SARTORIA VENETA, VERSIONE RAFFINATA DI UNO SPORTSWEAR DI MATRICE ETNICA |
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Le creazioni di Artigiana Sartoria Veneta nascono da un’accurata ricerca storica e filologica, condotta presso musei e archivi, collezioni private ed acquisizioni dirette di campionari ed abbigliamento d’epoca. Sandro Zara continua la sua esplorazione nel mondo rurale della laguna veneta, reinterpretando funzionalità e praticità di tagli e tessuti che non hanno epoca. Barena propone per la P/e 2005 un “total look” fatto di casacche, pantaloni, camicie e giacche. Il pantalone “Rurale” e la casacca “Burchio” sono due must di questa linea, che va ora a completarsi con giacche comode dalla linea ampia, tutta realizzata in lino, cotone e canapa. E’una collezione che profuma di terra e di mare, e i colori sono quelli della terra, della sabbia e del caldo sole d’estate (bianco, beige, écru ed arancio) e quelli del mare (blu ed azzurro). |
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ARTIGIANA SARTORIA VENETA, VERSIONE RAFFINATA DI UNO SPORTSWEAR DI MATRICE ETNICA |
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Le creazioni di Artigiana Sartoria Veneta nascono da un’accurata ricerca storica e filologica, condotta presso musei e archivi, collezioni private ed acquisizioni dirette di campionari ed abbigliamento d’epoca. Sandro Zara continua la sua esplorazione nel mondo rurale della laguna veneta, reinterpretando funzionalità e praticità di tagli e tessuti che non hanno epoca. Barena propone per la P/e 2005 un “total look” fatto di casacche, pantaloni, camicie e giacche. Il pantalone “Rurale” e la casacca “Burchio” sono due must di questa linea, che va ora a completarsi con giacche comode dalla linea ampia, tutta realizzata in lino, cotone e canapa. E’una collezione che profuma di terra e di mare, e i colori sono quelli della terra, della sabbia e del caldo sole d’estate (bianco, beige, écru ed arancio) e quelli del mare (blu ed azzurro). |
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ARTIGIANA SARTORIA VENETA, VERSIONE RAFFINATA DI UNO SPORTSWEAR DI MATRICE ETNICA |
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Le creazioni di Artigiana Sartoria Veneta nascono da un’accurata ricerca storica e filologica, condotta presso musei e archivi, collezioni private ed acquisizioni dirette di campionari ed abbigliamento d’epoca. Sandro Zara continua la sua esplorazione nel mondo rurale della laguna veneta, reinterpretando funzionalità e praticità di tagli e tessuti che non hanno epoca. Barena propone per la P/e 2005 un “total look” fatto di casacche, pantaloni, camicie e giacche. Il pantalone “Rurale” e la casacca “Burchio” sono due must di questa linea, che va ora a completarsi con giacche comode dalla linea ampia, tutta realizzata in lino, cotone e canapa. E’una collezione che profuma di terra e di mare, e i colori sono quelli della terra, della sabbia e del caldo sole d’estate (bianco, beige, écru ed arancio) e quelli del mare (blu ed azzurro). |
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ARTIGIANA SARTORIA VENETA, VERSIONE RAFFINATA DI UNO SPORTSWEAR DI MATRICE ETNICA |
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Le creazioni di Artigiana Sartoria Veneta nascono da un’accurata ricerca storica e filologica, condotta presso musei e archivi, collezioni private ed acquisizioni dirette di campionari ed abbigliamento d’epoca. Sandro Zara continua la sua esplorazione nel mondo rurale della laguna veneta, reinterpretando funzionalità e praticità di tagli e tessuti che non hanno epoca. Barena propone per la P/e 2005 un “total look” fatto di casacche, pantaloni, camicie e giacche. Il pantalone “Rurale” e la casacca “Burchio” sono due must di questa linea, che va ora a completarsi con giacche comode dalla linea ampia, tutta realizzata in lino, cotone e canapa. E’una collezione che profuma di terra e di mare, e i colori sono quelli della terra, della sabbia e del caldo sole d’estate (bianco, beige, écru ed arancio) e quelli del mare (blu ed azzurro). |
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Le creazioni di Artigiana Sartoria Veneta nascono da un’accurata ricerca storica e filologica, condotta presso musei e archivi, collezioni private ed acquisizioni dirette di campionari ed abbigliamento d’epoca. Sandro Zara continua la sua esplorazione nel mondo rurale della laguna veneta, reinterpretando funzionalità e praticità di tagli e tessuti che non hanno epoca. Barena propone per la P/e 2005 un “total look” fatto di casacche, pantaloni, camicie e giacche. Il pantalone “Rurale” e la casacca “Burchio” sono due must di questa linea, che va ora a completarsi con giacche comode dalla linea ampia, tutta realizzata in lino, cotone e canapa. E’una collezione che profuma di terra e di mare, e i colori sono quelli della terra, della sabbia e del caldo sole d’estate (bianco, beige, écru ed arancio) e quelli del mare (blu ed azzurro). |
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UNA FORTE MATRICE SPORTIVA CON PUNTE FASHION NELLA COLLEZIONE BRUGNOLI A/I 2005-2006 PROPOSTA A PRÉMIÈRE VISION |
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Una forte matrice sportiva con punte fashion. Gli aggettivi idonei a definire la collezione Brugnoli per l’a/i 2005 – 06 rispondono a concetti di praticità edulcorata da interpretazioni fashion: tessuti compatti, tecnici, cellulosici, che declinano nella profondità delle superfici vellutate, nella soavità dei fluidi. Ma tutto mantiene un nucleo corposo, solido, grazie all’imprinting di Meryl e Lycra, alle nuove microfibre unite al cotone. Inclinazione alla leggerezza visiva e tattile, elaborata su fondi resistenti: l’espressione di questo concetto tessile è delegata a Nuvola, la serie di pesi piuma in cotone e microfibra elasticizzati realizzata su finezza 40 e 44, già presentata la scorsa stagione ma evoluta ulteriormente, nel segno di una compattezza che sconfigge la gravità. E’ sulle finezze che si sviluppa il lavoro di Brugnoli: sulle nuove circolari, la sperimentazione viaggia in direzioni innovative, sfruttando il potenziale infinito delle microfibre accostate a cotone e Lycra, declinate in jersey e piquet per moltiplicare le definizioni di un tessuto: tecnico, fluido, morbido, resistente, sportivo, fashion e soprattutto underwear. Il mosaico della tradizione viene smontato tassello per tassello, lasciando affiorare una sinestesia costruita sull’accostamento di suggestioni diverse, da sperimentare con il tatto, la vista. Dietro un’apparente valenza tecnica, si celano sorprendenti mani “talco”, effetti ottenuti grazie alla morbidezza di Meryl Skin Life, finissaggi che ne trasformano l’estetica pur mantenendo una base sportiva. Le caratteristiche batterio statiche si coniugano con sofisticate elaborazioni, quali i trattamenti al carbonio in modo da conferire alla superficie un calore invernale. La quintessenza della fluidità viene delegata al linguaggio liquido delle viscose, ai melange, spesso in versione stretch. Altresì, dalle nuove finezze (90 – 130 gr) capaci di associare compattezza e trasparenza, versatilità serica, mano ultra morbida. La corposità si manifesta grazie agli interlock pesanti, alle felpe, ai jersey in versione elasticizzata. Forte, la tentazione della mano velluto realizzata in tinto pezza o in tinto filo. |
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UNA FORTE MATRICE SPORTIVA CON PUNTE FASHION NELLA COLLEZIONE BRUGNOLI A/I 2005-2006 PROPOSTA A PRÉMIÈRE VISION |
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Una forte matrice sportiva con punte fashion. Gli aggettivi idonei a definire la collezione Brugnoli per l’a/i 2005 – 06 rispondono a concetti di praticità edulcorata da interpretazioni fashion: tessuti compatti, tecnici, cellulosici, che declinano nella profondità delle superfici vellutate, nella soavità dei fluidi. Ma tutto mantiene un nucleo corposo, solido, grazie all’imprinting di Meryl e Lycra, alle nuove microfibre unite al cotone. Inclinazione alla leggerezza visiva e tattile, elaborata su fondi resistenti: l’espressione di questo concetto tessile è delegata a Nuvola, la serie di pesi piuma in cotone e microfibra elasticizzati realizzata su finezza 40 e 44, già presentata la scorsa stagione ma evoluta ulteriormente, nel segno di una compattezza che sconfigge la gravità. E’ sulle finezze che si sviluppa il lavoro di Brugnoli: sulle nuove circolari, la sperimentazione viaggia in direzioni innovative, sfruttando il potenziale infinito delle microfibre accostate a cotone e Lycra, declinate in jersey e piquet per moltiplicare le definizioni di un tessuto: tecnico, fluido, morbido, resistente, sportivo, fashion e soprattutto underwear. Il mosaico della tradizione viene smontato tassello per tassello, lasciando affiorare una sinestesia costruita sull’accostamento di suggestioni diverse, da sperimentare con il tatto, la vista. Dietro un’apparente valenza tecnica, si celano sorprendenti mani “talco”, effetti ottenuti grazie alla morbidezza di Meryl Skin Life, finissaggi che ne trasformano l’estetica pur mantenendo una base sportiva. Le caratteristiche batterio statiche si coniugano con sofisticate elaborazioni, quali i trattamenti al carbonio in modo da conferire alla superficie un calore invernale. La quintessenza della fluidità viene delegata al linguaggio liquido delle viscose, ai melange, spesso in versione stretch. Altresì, dalle nuove finezze (90 – 130 gr) capaci di associare compattezza e trasparenza, versatilità serica, mano ultra morbida. La corposità si manifesta grazie agli interlock pesanti, alle felpe, ai jersey in versione elasticizzata. Forte, la tentazione della mano velluto realizzata in tinto pezza o in tinto filo. |
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UNA FORTE MATRICE SPORTIVA CON PUNTE FASHION NELLA COLLEZIONE BRUGNOLI A/I 2005-2006 PROPOSTA A PRÉMIÈRE VISION |
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Una forte matrice sportiva con punte fashion. Gli aggettivi idonei a definire la collezione Brugnoli per l’a/i 2005 – 06 rispondono a concetti di praticità edulcorata da interpretazioni fashion: tessuti compatti, tecnici, cellulosici, che declinano nella profondità delle superfici vellutate, nella soavità dei fluidi. Ma tutto mantiene un nucleo corposo, solido, grazie all’imprinting di Meryl e Lycra, alle nuove microfibre unite al cotone. Inclinazione alla leggerezza visiva e tattile, elaborata su fondi resistenti: l’espressione di questo concetto tessile è delegata a Nuvola, la serie di pesi piuma in cotone e microfibra elasticizzati realizzata su finezza 40 e 44, già presentata la scorsa stagione ma evoluta ulteriormente, nel segno di una compattezza che sconfigge la gravità. E’ sulle finezze che si sviluppa il lavoro di Brugnoli: sulle nuove circolari, la sperimentazione viaggia in direzioni innovative, sfruttando il potenziale infinito delle microfibre accostate a cotone e Lycra, declinate in jersey e piquet per moltiplicare le definizioni di un tessuto: tecnico, fluido, morbido, resistente, sportivo, fashion e soprattutto underwear. Il mosaico della tradizione viene smontato tassello per tassello, lasciando affiorare una sinestesia costruita sull’accostamento di suggestioni diverse, da sperimentare con il tatto, la vista. Dietro un’apparente valenza tecnica, si celano sorprendenti mani “talco”, effetti ottenuti grazie alla morbidezza di Meryl Skin Life, finissaggi che ne trasformano l’estetica pur mantenendo una base sportiva. Le caratteristiche batterio statiche si coniugano con sofisticate elaborazioni, quali i trattamenti al carbonio in modo da conferire alla superficie un calore invernale. La quintessenza della fluidità viene delegata al linguaggio liquido delle viscose, ai melange, spesso in versione stretch. Altresì, dalle nuove finezze (90 – 130 gr) capaci di associare compattezza e trasparenza, versatilità serica, mano ultra morbida. La corposità si manifesta grazie agli interlock pesanti, alle felpe, ai jersey in versione elasticizzata. Forte, la tentazione della mano velluto realizzata in tinto pezza o in tinto filo. |
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Una forte matrice sportiva con punte fashion. Gli aggettivi idonei a definire la collezione Brugnoli per l’a/i 2005 – 06 rispondono a concetti di praticità edulcorata da interpretazioni fashion: tessuti compatti, tecnici, cellulosici, che declinano nella profondità delle superfici vellutate, nella soavità dei fluidi. Ma tutto mantiene un nucleo corposo, solido, grazie all’imprinting di Meryl e Lycra, alle nuove microfibre unite al cotone. Inclinazione alla leggerezza visiva e tattile, elaborata su fondi resistenti: l’espressione di questo concetto tessile è delegata a Nuvola, la serie di pesi piuma in cotone e microfibra elasticizzati realizzata su finezza 40 e 44, già presentata la scorsa stagione ma evoluta ulteriormente, nel segno di una compattezza che sconfigge la gravità. E’ sulle finezze che si sviluppa il lavoro di Brugnoli: sulle nuove circolari, la sperimentazione viaggia in direzioni innovative, sfruttando il potenziale infinito delle microfibre accostate a cotone e Lycra, declinate in jersey e piquet per moltiplicare le definizioni di un tessuto: tecnico, fluido, morbido, resistente, sportivo, fashion e soprattutto underwear. Il mosaico della tradizione viene smontato tassello per tassello, lasciando affiorare una sinestesia costruita sull’accostamento di suggestioni diverse, da sperimentare con il tatto, la vista. Dietro un’apparente valenza tecnica, si celano sorprendenti mani “talco”, effetti ottenuti grazie alla morbidezza di Meryl Skin Life, finissaggi che ne trasformano l’estetica pur mantenendo una base sportiva. Le caratteristiche batterio statiche si coniugano con sofisticate elaborazioni, quali i trattamenti al carbonio in modo da conferire alla superficie un calore invernale. La quintessenza della fluidità viene delegata al linguaggio liquido delle viscose, ai melange, spesso in versione stretch. Altresì, dalle nuove finezze (90 – 130 gr) capaci di associare compattezza e trasparenza, versatilità serica, mano ultra morbida. La corposità si manifesta grazie agli interlock pesanti, alle felpe, ai jersey in versione elasticizzata. Forte, la tentazione della mano velluto realizzata in tinto pezza o in tinto filo. |
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UNA FORTE MATRICE SPORTIVA CON PUNTE FASHION NELLA COLLEZIONE BRUGNOLI A/I 2005-2006 PROPOSTA A PRÉMIÈRE VISION |
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Una forte matrice sportiva con punte fashion. Gli aggettivi idonei a definire la collezione Brugnoli per l’a/i 2005 – 06 rispondono a concetti di praticità edulcorata da interpretazioni fashion: tessuti compatti, tecnici, cellulosici, che declinano nella profondità delle superfici vellutate, nella soavità dei fluidi. Ma tutto mantiene un nucleo corposo, solido, grazie all’imprinting di Meryl e Lycra, alle nuove microfibre unite al cotone. Inclinazione alla leggerezza visiva e tattile, elaborata su fondi resistenti: l’espressione di questo concetto tessile è delegata a Nuvola, la serie di pesi piuma in cotone e microfibra elasticizzati realizzata su finezza 40 e 44, già presentata la scorsa stagione ma evoluta ulteriormente, nel segno di una compattezza che sconfigge la gravità. E’ sulle finezze che si sviluppa il lavoro di Brugnoli: sulle nuove circolari, la sperimentazione viaggia in direzioni innovative, sfruttando il potenziale infinito delle microfibre accostate a cotone e Lycra, declinate in jersey e piquet per moltiplicare le definizioni di un tessuto: tecnico, fluido, morbido, resistente, sportivo, fashion e soprattutto underwear. Il mosaico della tradizione viene smontato tassello per tassello, lasciando affiorare una sinestesia costruita sull’accostamento di suggestioni diverse, da sperimentare con il tatto, la vista. Dietro un’apparente valenza tecnica, si celano sorprendenti mani “talco”, effetti ottenuti grazie alla morbidezza di Meryl Skin Life, finissaggi che ne trasformano l’estetica pur mantenendo una base sportiva. Le caratteristiche batterio statiche si coniugano con sofisticate elaborazioni, quali i trattamenti al carbonio in modo da conferire alla superficie un calore invernale. La quintessenza della fluidità viene delegata al linguaggio liquido delle viscose, ai melange, spesso in versione stretch. Altresì, dalle nuove finezze (90 – 130 gr) capaci di associare compattezza e trasparenza, versatilità serica, mano ultra morbida. La corposità si manifesta grazie agli interlock pesanti, alle felpe, ai jersey in versione elasticizzata. Forte, la tentazione della mano velluto realizzata in tinto pezza o in tinto filo. |
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UNA FORTE MATRICE SPORTIVA CON PUNTE FASHION NELLA COLLEZIONE BRUGNOLI A/I 2005-2006 PROPOSTA A PRÉMIÈRE VISION |
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Una forte matrice sportiva con punte fashion. Gli aggettivi idonei a definire la collezione Brugnoli per l’a/i 2005 – 06 rispondono a concetti di praticità edulcorata da interpretazioni fashion: tessuti compatti, tecnici, cellulosici, che declinano nella profondità delle superfici vellutate, nella soavità dei fluidi. Ma tutto mantiene un nucleo corposo, solido, grazie all’imprinting di Meryl e Lycra, alle nuove microfibre unite al cotone. Inclinazione alla leggerezza visiva e tattile, elaborata su fondi resistenti: l’espressione di questo concetto tessile è delegata a Nuvola, la serie di pesi piuma in cotone e microfibra elasticizzati realizzata su finezza 40 e 44, già presentata la scorsa stagione ma evoluta ulteriormente, nel segno di una compattezza che sconfigge la gravità. E’ sulle finezze che si sviluppa il lavoro di Brugnoli: sulle nuove circolari, la sperimentazione viaggia in direzioni innovative, sfruttando il potenziale infinito delle microfibre accostate a cotone e Lycra, declinate in jersey e piquet per moltiplicare le definizioni di un tessuto: tecnico, fluido, morbido, resistente, sportivo, fashion e soprattutto underwear. Il mosaico della tradizione viene smontato tassello per tassello, lasciando affiorare una sinestesia costruita sull’accostamento di suggestioni diverse, da sperimentare con il tatto, la vista. Dietro un’apparente valenza tecnica, si celano sorprendenti mani “talco”, effetti ottenuti grazie alla morbidezza di Meryl Skin Life, finissaggi che ne trasformano l’estetica pur mantenendo una base sportiva. Le caratteristiche batterio statiche si coniugano con sofisticate elaborazioni, quali i trattamenti al carbonio in modo da conferire alla superficie un calore invernale. La quintessenza della fluidità viene delegata al linguaggio liquido delle viscose, ai melange, spesso in versione stretch. Altresì, dalle nuove finezze (90 – 130 gr) capaci di associare compattezza e trasparenza, versatilità serica, mano ultra morbida. La corposità si manifesta grazie agli interlock pesanti, alle felpe, ai jersey in versione elasticizzata. Forte, la tentazione della mano velluto realizzata in tinto pezza o in tinto filo. |
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GREENSTONE COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 PER CHI AMA LO STILE COLLEGE |
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Le novità della prossima collezione Primavera/estate Greenstone, la linea "College" autentica ed originale delle Università Canadesi, sono molte: dai colori splendidi ed in tendenza di camicie, polo e T-shirts che richiamano la Natura e i grandi spazi incontaminati del Nord-ovest, ai capi “ufficiali” in versione "replica" indossati nei Camps Estivi Universitari e nelle spensierate e divertenti feste di fine corso organizzate dal "college" stesso, per arrivare sino alla "Baseball League", che vede impegnata la selezione universitaria canadese a disputarsi la vittoria,sopratutto contro Usa e Cuba, nel girone finale dei campionati Universitari panamericani, una sfida che catalizzerà l'interesse dell'intera comunità universitaria. Un vortice di colori, di bellezza e di proposte autentiche ed originali che coinvolge tutti gli appassionati dello stile "college", mai come oggi in tendenza anche tra i giovani europei. Greenstone è un marchio registrato by Cemacc srl. I marchi delle Università Canadesi sono concessi in licenza ed in esclusiva per l'Europa e per l’Asia a Cemacc con il controllo e la supervisione del "Canadian Interuniversity Sport" con sede ad Ottawa. |
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GREENSTONE COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 PER CHI AMA LO STILE COLLEGE |
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Le novità della prossima collezione Primavera/estate Greenstone, la linea "College" autentica ed originale delle Università Canadesi, sono molte: dai colori splendidi ed in tendenza di camicie, polo e T-shirts che richiamano la Natura e i grandi spazi incontaminati del Nord-ovest, ai capi “ufficiali” in versione "replica" indossati nei Camps Estivi Universitari e nelle spensierate e divertenti feste di fine corso organizzate dal "college" stesso, per arrivare sino alla "Baseball League", che vede impegnata la selezione universitaria canadese a disputarsi la vittoria,sopratutto contro Usa e Cuba, nel girone finale dei campionati Universitari panamericani, una sfida che catalizzerà l'interesse dell'intera comunità universitaria. Un vortice di colori, di bellezza e di proposte autentiche ed originali che coinvolge tutti gli appassionati dello stile "college", mai come oggi in tendenza anche tra i giovani europei. Greenstone è un marchio registrato by Cemacc srl. I marchi delle Università Canadesi sono concessi in licenza ed in esclusiva per l'Europa e per l’Asia a Cemacc con il controllo e la supervisione del "Canadian Interuniversity Sport" con sede ad Ottawa. |
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GREENSTONE COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 PER CHI AMA LO STILE COLLEGE |
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Le novità della prossima collezione Primavera/estate Greenstone, la linea "College" autentica ed originale delle Università Canadesi, sono molte: dai colori splendidi ed in tendenza di camicie, polo e T-shirts che richiamano la Natura e i grandi spazi incontaminati del Nord-ovest, ai capi “ufficiali” in versione "replica" indossati nei Camps Estivi Universitari e nelle spensierate e divertenti feste di fine corso organizzate dal "college" stesso, per arrivare sino alla "Baseball League", che vede impegnata la selezione universitaria canadese a disputarsi la vittoria,sopratutto contro Usa e Cuba, nel girone finale dei campionati Universitari panamericani, una sfida che catalizzerà l'interesse dell'intera comunità universitaria. Un vortice di colori, di bellezza e di proposte autentiche ed originali che coinvolge tutti gli appassionati dello stile "college", mai come oggi in tendenza anche tra i giovani europei. Greenstone è un marchio registrato by Cemacc srl. I marchi delle Università Canadesi sono concessi in licenza ed in esclusiva per l'Europa e per l’Asia a Cemacc con il controllo e la supervisione del "Canadian Interuniversity Sport" con sede ad Ottawa. |
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Le novità della prossima collezione Primavera/estate Greenstone, la linea "College" autentica ed originale delle Università Canadesi, sono molte: dai colori splendidi ed in tendenza di camicie, polo e T-shirts che richiamano la Natura e i grandi spazi incontaminati del Nord-ovest, ai capi “ufficiali” in versione "replica" indossati nei Camps Estivi Universitari e nelle spensierate e divertenti feste di fine corso organizzate dal "college" stesso, per arrivare sino alla "Baseball League", che vede impegnata la selezione universitaria canadese a disputarsi la vittoria,sopratutto contro Usa e Cuba, nel girone finale dei campionati Universitari panamericani, una sfida che catalizzerà l'interesse dell'intera comunità universitaria. Un vortice di colori, di bellezza e di proposte autentiche ed originali che coinvolge tutti gli appassionati dello stile "college", mai come oggi in tendenza anche tra i giovani europei. Greenstone è un marchio registrato by Cemacc srl. I marchi delle Università Canadesi sono concessi in licenza ed in esclusiva per l'Europa e per l’Asia a Cemacc con il controllo e la supervisione del "Canadian Interuniversity Sport" con sede ad Ottawa. |
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Le novità della prossima collezione Primavera/estate Greenstone, la linea "College" autentica ed originale delle Università Canadesi, sono molte: dai colori splendidi ed in tendenza di camicie, polo e T-shirts che richiamano la Natura e i grandi spazi incontaminati del Nord-ovest, ai capi “ufficiali” in versione "replica" indossati nei Camps Estivi Universitari e nelle spensierate e divertenti feste di fine corso organizzate dal "college" stesso, per arrivare sino alla "Baseball League", che vede impegnata la selezione universitaria canadese a disputarsi la vittoria,sopratutto contro Usa e Cuba, nel girone finale dei campionati Universitari panamericani, una sfida che catalizzerà l'interesse dell'intera comunità universitaria. Un vortice di colori, di bellezza e di proposte autentiche ed originali che coinvolge tutti gli appassionati dello stile "college", mai come oggi in tendenza anche tra i giovani europei. Greenstone è un marchio registrato by Cemacc srl. I marchi delle Università Canadesi sono concessi in licenza ed in esclusiva per l'Europa e per l’Asia a Cemacc con il controllo e la supervisione del "Canadian Interuniversity Sport" con sede ad Ottawa. |
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GREENSTONE COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 PER CHI AMA LO STILE COLLEGE |
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Le novità della prossima collezione Primavera/estate Greenstone, la linea "College" autentica ed originale delle Università Canadesi, sono molte: dai colori splendidi ed in tendenza di camicie, polo e T-shirts che richiamano la Natura e i grandi spazi incontaminati del Nord-ovest, ai capi “ufficiali” in versione "replica" indossati nei Camps Estivi Universitari e nelle spensierate e divertenti feste di fine corso organizzate dal "college" stesso, per arrivare sino alla "Baseball League", che vede impegnata la selezione universitaria canadese a disputarsi la vittoria,sopratutto contro Usa e Cuba, nel girone finale dei campionati Universitari panamericani, una sfida che catalizzerà l'interesse dell'intera comunità universitaria. Un vortice di colori, di bellezza e di proposte autentiche ed originali che coinvolge tutti gli appassionati dello stile "college", mai come oggi in tendenza anche tra i giovani europei. Greenstone è un marchio registrato by Cemacc srl. I marchi delle Università Canadesi sono concessi in licenza ed in esclusiva per l'Europa e per l’Asia a Cemacc con il controllo e la supervisione del "Canadian Interuniversity Sport" con sede ad Ottawa. |
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NUOVA E ANCORA PIÙ COMPLETA LA COLLEZIONE VERSACE SPORT IN INGEO FIBRES PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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Versace Sport, linea dedicata allo sportswear e all’outdoor della celebre Maison della Medusa, rinnova la collaborazione con Ingeo fibres presentando per questa stagione una collezione ancora più completa. Ingeo fibres è entrato nella coscienza del mondo dell’abbigliamento attraverso la filiera mondiale rappresentando un nuovo approccio nei confronti della moda ma anche una novità profondamente legata al futuro dell’ambiente. Versace Sport condivide i principi e i valori che ispirano i cambiamenti promossi da Ingeo fibres e, attraverso la creazione di questa nuova collezione, si fa portavoce di questo nuovo trend. La collezione è d’ispirazione outdoor e comprende pantaloni, fill jacket, e un giubbotto. Il pantalone realizzato in Gipitex è sagomato al ginocchio con toppe sotto il cavallo e tasche a soffietto. Il capo è personalizzato da rivetti con il logo della Medusa. La classica Fill Jacket in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono, cintura in vita e chiusura con fibbia al collo, ha tasche a soffietto e possibilità di apertura sulle maniche per un totale comfort. Il giubbotto in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono ha una doppia zip sul davanti, multi tasche con cintura in fondo antivento. Capo di concezione travel. La collezione include inoltre anche 5 capi donna: pantaloni a pinocchietto, gilet, pantaloni classici, una t-shirt a maniche corte scollata a V e una polo con coulisse su un fianco tutto color wengé. |
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NUOVA E ANCORA PIÙ COMPLETA LA COLLEZIONE VERSACE SPORT IN INGEO FIBRES PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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Versace Sport, linea dedicata allo sportswear e all’outdoor della celebre Maison della Medusa, rinnova la collaborazione con Ingeo fibres presentando per questa stagione una collezione ancora più completa. Ingeo fibres è entrato nella coscienza del mondo dell’abbigliamento attraverso la filiera mondiale rappresentando un nuovo approccio nei confronti della moda ma anche una novità profondamente legata al futuro dell’ambiente. Versace Sport condivide i principi e i valori che ispirano i cambiamenti promossi da Ingeo fibres e, attraverso la creazione di questa nuova collezione, si fa portavoce di questo nuovo trend. La collezione è d’ispirazione outdoor e comprende pantaloni, fill jacket, e un giubbotto. Il pantalone realizzato in Gipitex è sagomato al ginocchio con toppe sotto il cavallo e tasche a soffietto. Il capo è personalizzato da rivetti con il logo della Medusa. La classica Fill Jacket in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono, cintura in vita e chiusura con fibbia al collo, ha tasche a soffietto e possibilità di apertura sulle maniche per un totale comfort. Il giubbotto in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono ha una doppia zip sul davanti, multi tasche con cintura in fondo antivento. Capo di concezione travel. La collezione include inoltre anche 5 capi donna: pantaloni a pinocchietto, gilet, pantaloni classici, una t-shirt a maniche corte scollata a V e una polo con coulisse su un fianco tutto color wengé. |
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NUOVA E ANCORA PIÙ COMPLETA LA COLLEZIONE VERSACE SPORT IN INGEO FIBRES PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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Versace Sport, linea dedicata allo sportswear e all’outdoor della celebre Maison della Medusa, rinnova la collaborazione con Ingeo fibres presentando per questa stagione una collezione ancora più completa. Ingeo fibres è entrato nella coscienza del mondo dell’abbigliamento attraverso la filiera mondiale rappresentando un nuovo approccio nei confronti della moda ma anche una novità profondamente legata al futuro dell’ambiente. Versace Sport condivide i principi e i valori che ispirano i cambiamenti promossi da Ingeo fibres e, attraverso la creazione di questa nuova collezione, si fa portavoce di questo nuovo trend. La collezione è d’ispirazione outdoor e comprende pantaloni, fill jacket, e un giubbotto. Il pantalone realizzato in Gipitex è sagomato al ginocchio con toppe sotto il cavallo e tasche a soffietto. Il capo è personalizzato da rivetti con il logo della Medusa. La classica Fill Jacket in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono, cintura in vita e chiusura con fibbia al collo, ha tasche a soffietto e possibilità di apertura sulle maniche per un totale comfort. Il giubbotto in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono ha una doppia zip sul davanti, multi tasche con cintura in fondo antivento. Capo di concezione travel. La collezione include inoltre anche 5 capi donna: pantaloni a pinocchietto, gilet, pantaloni classici, una t-shirt a maniche corte scollata a V e una polo con coulisse su un fianco tutto color wengé. |
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Versace Sport, linea dedicata allo sportswear e all’outdoor della celebre Maison della Medusa, rinnova la collaborazione con Ingeo fibres presentando per questa stagione una collezione ancora più completa. Ingeo fibres è entrato nella coscienza del mondo dell’abbigliamento attraverso la filiera mondiale rappresentando un nuovo approccio nei confronti della moda ma anche una novità profondamente legata al futuro dell’ambiente. Versace Sport condivide i principi e i valori che ispirano i cambiamenti promossi da Ingeo fibres e, attraverso la creazione di questa nuova collezione, si fa portavoce di questo nuovo trend. La collezione è d’ispirazione outdoor e comprende pantaloni, fill jacket, e un giubbotto. Il pantalone realizzato in Gipitex è sagomato al ginocchio con toppe sotto il cavallo e tasche a soffietto. Il capo è personalizzato da rivetti con il logo della Medusa. La classica Fill Jacket in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono, cintura in vita e chiusura con fibbia al collo, ha tasche a soffietto e possibilità di apertura sulle maniche per un totale comfort. Il giubbotto in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono ha una doppia zip sul davanti, multi tasche con cintura in fondo antivento. Capo di concezione travel. La collezione include inoltre anche 5 capi donna: pantaloni a pinocchietto, gilet, pantaloni classici, una t-shirt a maniche corte scollata a V e una polo con coulisse su un fianco tutto color wengé. |
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Versace Sport, linea dedicata allo sportswear e all’outdoor della celebre Maison della Medusa, rinnova la collaborazione con Ingeo fibres presentando per questa stagione una collezione ancora più completa. Ingeo fibres è entrato nella coscienza del mondo dell’abbigliamento attraverso la filiera mondiale rappresentando un nuovo approccio nei confronti della moda ma anche una novità profondamente legata al futuro dell’ambiente. Versace Sport condivide i principi e i valori che ispirano i cambiamenti promossi da Ingeo fibres e, attraverso la creazione di questa nuova collezione, si fa portavoce di questo nuovo trend. La collezione è d’ispirazione outdoor e comprende pantaloni, fill jacket, e un giubbotto. Il pantalone realizzato in Gipitex è sagomato al ginocchio con toppe sotto il cavallo e tasche a soffietto. Il capo è personalizzato da rivetti con il logo della Medusa. La classica Fill Jacket in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono, cintura in vita e chiusura con fibbia al collo, ha tasche a soffietto e possibilità di apertura sulle maniche per un totale comfort. Il giubbotto in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono ha una doppia zip sul davanti, multi tasche con cintura in fondo antivento. Capo di concezione travel. La collezione include inoltre anche 5 capi donna: pantaloni a pinocchietto, gilet, pantaloni classici, una t-shirt a maniche corte scollata a V e una polo con coulisse su un fianco tutto color wengé. |
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Versace Sport, linea dedicata allo sportswear e all’outdoor della celebre Maison della Medusa, rinnova la collaborazione con Ingeo fibres presentando per questa stagione una collezione ancora più completa. Ingeo fibres è entrato nella coscienza del mondo dell’abbigliamento attraverso la filiera mondiale rappresentando un nuovo approccio nei confronti della moda ma anche una novità profondamente legata al futuro dell’ambiente. Versace Sport condivide i principi e i valori che ispirano i cambiamenti promossi da Ingeo fibres e, attraverso la creazione di questa nuova collezione, si fa portavoce di questo nuovo trend. La collezione è d’ispirazione outdoor e comprende pantaloni, fill jacket, e un giubbotto. Il pantalone realizzato in Gipitex è sagomato al ginocchio con toppe sotto il cavallo e tasche a soffietto. Il capo è personalizzato da rivetti con il logo della Medusa. La classica Fill Jacket in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono, cintura in vita e chiusura con fibbia al collo, ha tasche a soffietto e possibilità di apertura sulle maniche per un totale comfort. Il giubbotto in Gipitex con inserti in pelle a taglio vivo tono su tono ha una doppia zip sul davanti, multi tasche con cintura in fondo antivento. Capo di concezione travel. La collezione include inoltre anche 5 capi donna: pantaloni a pinocchietto, gilet, pantaloni classici, una t-shirt a maniche corte scollata a V e una polo con coulisse su un fianco tutto color wengé. |
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CORPO NOVE PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE PE 05 IN UNA LAVANDERIA A GETTONI |
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La lavanderia a gettoni, luogo pubblico per eccellenza, potrebbe essere letta, per gioco, come una smentita dell’idea che i panni sporchi si lavano in famiglia, esegesi quindi che rinnega la cultura implicitamente omertosa dell’antico proverbio. Ma le lavanderie a gettoni rappresentano qualcosa di più. Diffusissime in America e già salda icona del nostro immaginario collettivo, stanno rapidamente diffondendosi anche in Italia. Nuovo lavatoio urbano, moderno luogo d’incontro, oggi riletto anche con un sottile erotismo, la lavanderia richiama quell’America degli anni Cinquanta, quando il lavaggio dei capi si rifletteva metaforicamente in una nazione “pulita” che viveva gli ultimi fuochi della sua innocenza. Patria dei liberatori che avevano svegliato il mondo dall’incubo del nazismo. Bastano pochi fotogrammi: il ritorno alla pace, la voglia di vivere, Memphis, Elvis, La famiglia tipo “reclame”, la donna regina dell’ house keeping circondata da nuovi elettrodomestici: Tv, frigorifero e lavatrice.La nuova collezione Pe 05 Corpo Nove si offre come mimesi. I capi diventano racconto, ritornano i giubbotti e gli altri vestiti, retaggio dell’esercito, portati fino alla consunzione, per senso dell’economia ma anche per affetto, perchè era ancora il tempo in cui ci si poteva affezionare agli abiti. I colori stinti da una vita sotto il sole del Tennessee, tornano simulati con un bagno accelerato nei raggi ultravioletti che dura solo una notte. La geografia dei capi fatta di bordi sfrangiati, screpolature del cuoio e rughe della pelle, ci dice che prima c’era stata una storia, che c’è sempre una storia. Talvolta dolorosa, ma comunque radice e prodromo di quello che siamo. Il legame tra un luogo vissuto come totem del trascorrere del tempo e una collezione che fa di questo trascorrere un aspetto volutamente visibile, nell’usura dei materiali, è l’ispirazione per una presentazione-performance in cui i capi Corpo Nove, lavati e rilavati al momento, stesi ad asciugare lungo i marciapiedi, continuano il loro percorso verso i confini dell’usato ab-usato. I temi della collezione: La colla di cozze e “Freeskin”. “Come una cozza su uno scoglio!” è metafora di resistenza e inamovibilità assoluta..• . .Ed è proprio osservando la singolare capacità dei più comuni mitili di aderire saldamente ad ogni superficie, in condizioni sconosciute alle normali colle, acqua e per di più salta, che Corpo Nove e Grado Zero Espace hanno individuato, partendo da uno studio dell’università di Cambridge, un nuovo tipo di colla dalle capacità risultate assolutamente sorprendenti, tanto da renderla nota come la più efficace esistente al mondo. Una colla universale e potentissima in grado di aderire a superfici fino ad oggi considerate off-limits come quelle teflonate e antiaderenti. La particolarità unica di questa colla, non si limita alla resistenza, data dalla forte concentrazione di ferro, ma appare ancora più innovativa se si considera I’ elemento catalizzatore della sua capacità saldante: L’acqua!.la scoperta delle qualità della colla ha portato Corpo Nove a scegliere di utilizzarla per sostituire totalmente, in alcuni capi, le cuciture, relegate a mero elemento decorativo; dotando, inoltre la nuova collezione di una nuova capacità unica: da “resistente all’ acqua” a “resistenza data dall’acqua”. Un lavaggio intenso, un acquazzone estivo, rendono la costruzione di un capo Corpo Nove paradossalmente indistruttibile!. Da non dimenticare è anche il potenziale bio-compatibile, di questa sostanza dato dalla sua derivazione al 100% naturale. Sempre dal mare, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, presenta un innovativo tessuto tecnico che riproduce la struttura della pelle di delfino. Dopo le recenti ricerche sugli squali, che hanno costituito la base per una serie di prodotti d’avanguardia, tra cui costumi per nuotatori maggiormente diffusi, la nuova frontiera si incarna nel ben più amichevole delfino. Il delfino è uno dei mammiferi acquatici con la migliore fluidinamicità, ovvero in acqua sviluppa una minima resistenza dovuta all’attrito. Questa caratteristica dipende da due particolarità uniche: da una parte la sua pelle è attraversata da micro-scanalature che, in relazione alle varie parti del corpo variano per dimensione, direzione e profondità, dall’altra l’epidermide è ricoperta da una materia grassa, un olio particolare che consente al delfino di “scivolare” con maggiore efficacia sull’acqua. Partendo da un’analisi approfondita, Corpo Nove e Grado Zero Espace sono riusciti a creare un tessuto che ne riproduce le qualità uniche, applicando tramite micro-capsule un corrispondente sintetico della sostanza naturalmente prodotta dai delfini: Il risultato è la nuova tuta Freeskin. Una tuta in grado di migliorare in maniera significativa l’impatto dinamico del corpo umano nell’acqua e nell’atmosfera. Oltre alle prevedibili applicazioni nel nuoto, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, sta studiando una tuta anche per lo sci che sarà impiegata nel “chìlometro lanciato” ma le infinite applicazioni sportive e non, conoscono un solo limite.., la resistenza dell’attrito. |
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CORPO NOVE PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE PE 05 IN UNA LAVANDERIA A GETTONI |
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La lavanderia a gettoni, luogo pubblico per eccellenza, potrebbe essere letta, per gioco, come una smentita dell’idea che i panni sporchi si lavano in famiglia, esegesi quindi che rinnega la cultura implicitamente omertosa dell’antico proverbio. Ma le lavanderie a gettoni rappresentano qualcosa di più. Diffusissime in America e già salda icona del nostro immaginario collettivo, stanno rapidamente diffondendosi anche in Italia. Nuovo lavatoio urbano, moderno luogo d’incontro, oggi riletto anche con un sottile erotismo, la lavanderia richiama quell’America degli anni Cinquanta, quando il lavaggio dei capi si rifletteva metaforicamente in una nazione “pulita” che viveva gli ultimi fuochi della sua innocenza. Patria dei liberatori che avevano svegliato il mondo dall’incubo del nazismo. Bastano pochi fotogrammi: il ritorno alla pace, la voglia di vivere, Memphis, Elvis, La famiglia tipo “reclame”, la donna regina dell’ house keeping circondata da nuovi elettrodomestici: Tv, frigorifero e lavatrice.La nuova collezione Pe 05 Corpo Nove si offre come mimesi. I capi diventano racconto, ritornano i giubbotti e gli altri vestiti, retaggio dell’esercito, portati fino alla consunzione, per senso dell’economia ma anche per affetto, perchè era ancora il tempo in cui ci si poteva affezionare agli abiti. I colori stinti da una vita sotto il sole del Tennessee, tornano simulati con un bagno accelerato nei raggi ultravioletti che dura solo una notte. La geografia dei capi fatta di bordi sfrangiati, screpolature del cuoio e rughe della pelle, ci dice che prima c’era stata una storia, che c’è sempre una storia. Talvolta dolorosa, ma comunque radice e prodromo di quello che siamo. Il legame tra un luogo vissuto come totem del trascorrere del tempo e una collezione che fa di questo trascorrere un aspetto volutamente visibile, nell’usura dei materiali, è l’ispirazione per una presentazione-performance in cui i capi Corpo Nove, lavati e rilavati al momento, stesi ad asciugare lungo i marciapiedi, continuano il loro percorso verso i confini dell’usato ab-usato. I temi della collezione: La colla di cozze e “Freeskin”. “Come una cozza su uno scoglio!” è metafora di resistenza e inamovibilità assoluta..• . .Ed è proprio osservando la singolare capacità dei più comuni mitili di aderire saldamente ad ogni superficie, in condizioni sconosciute alle normali colle, acqua e per di più salta, che Corpo Nove e Grado Zero Espace hanno individuato, partendo da uno studio dell’università di Cambridge, un nuovo tipo di colla dalle capacità risultate assolutamente sorprendenti, tanto da renderla nota come la più efficace esistente al mondo. Una colla universale e potentissima in grado di aderire a superfici fino ad oggi considerate off-limits come quelle teflonate e antiaderenti. La particolarità unica di questa colla, non si limita alla resistenza, data dalla forte concentrazione di ferro, ma appare ancora più innovativa se si considera I’ elemento catalizzatore della sua capacità saldante: L’acqua!.la scoperta delle qualità della colla ha portato Corpo Nove a scegliere di utilizzarla per sostituire totalmente, in alcuni capi, le cuciture, relegate a mero elemento decorativo; dotando, inoltre la nuova collezione di una nuova capacità unica: da “resistente all’ acqua” a “resistenza data dall’acqua”. Un lavaggio intenso, un acquazzone estivo, rendono la costruzione di un capo Corpo Nove paradossalmente indistruttibile!. Da non dimenticare è anche il potenziale bio-compatibile, di questa sostanza dato dalla sua derivazione al 100% naturale. Sempre dal mare, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, presenta un innovativo tessuto tecnico che riproduce la struttura della pelle di delfino. Dopo le recenti ricerche sugli squali, che hanno costituito la base per una serie di prodotti d’avanguardia, tra cui costumi per nuotatori maggiormente diffusi, la nuova frontiera si incarna nel ben più amichevole delfino. Il delfino è uno dei mammiferi acquatici con la migliore fluidinamicità, ovvero in acqua sviluppa una minima resistenza dovuta all’attrito. Questa caratteristica dipende da due particolarità uniche: da una parte la sua pelle è attraversata da micro-scanalature che, in relazione alle varie parti del corpo variano per dimensione, direzione e profondità, dall’altra l’epidermide è ricoperta da una materia grassa, un olio particolare che consente al delfino di “scivolare” con maggiore efficacia sull’acqua. Partendo da un’analisi approfondita, Corpo Nove e Grado Zero Espace sono riusciti a creare un tessuto che ne riproduce le qualità uniche, applicando tramite micro-capsule un corrispondente sintetico della sostanza naturalmente prodotta dai delfini: Il risultato è la nuova tuta Freeskin. Una tuta in grado di migliorare in maniera significativa l’impatto dinamico del corpo umano nell’acqua e nell’atmosfera. Oltre alle prevedibili applicazioni nel nuoto, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, sta studiando una tuta anche per lo sci che sarà impiegata nel “chìlometro lanciato” ma le infinite applicazioni sportive e non, conoscono un solo limite.., la resistenza dell’attrito. |
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CORPO NOVE PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE PE 05 IN UNA LAVANDERIA A GETTONI |
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La lavanderia a gettoni, luogo pubblico per eccellenza, potrebbe essere letta, per gioco, come una smentita dell’idea che i panni sporchi si lavano in famiglia, esegesi quindi che rinnega la cultura implicitamente omertosa dell’antico proverbio. Ma le lavanderie a gettoni rappresentano qualcosa di più. Diffusissime in America e già salda icona del nostro immaginario collettivo, stanno rapidamente diffondendosi anche in Italia. Nuovo lavatoio urbano, moderno luogo d’incontro, oggi riletto anche con un sottile erotismo, la lavanderia richiama quell’America degli anni Cinquanta, quando il lavaggio dei capi si rifletteva metaforicamente in una nazione “pulita” che viveva gli ultimi fuochi della sua innocenza. Patria dei liberatori che avevano svegliato il mondo dall’incubo del nazismo. Bastano pochi fotogrammi: il ritorno alla pace, la voglia di vivere, Memphis, Elvis, La famiglia tipo “reclame”, la donna regina dell’ house keeping circondata da nuovi elettrodomestici: Tv, frigorifero e lavatrice.La nuova collezione Pe 05 Corpo Nove si offre come mimesi. I capi diventano racconto, ritornano i giubbotti e gli altri vestiti, retaggio dell’esercito, portati fino alla consunzione, per senso dell’economia ma anche per affetto, perchè era ancora il tempo in cui ci si poteva affezionare agli abiti. I colori stinti da una vita sotto il sole del Tennessee, tornano simulati con un bagno accelerato nei raggi ultravioletti che dura solo una notte. La geografia dei capi fatta di bordi sfrangiati, screpolature del cuoio e rughe della pelle, ci dice che prima c’era stata una storia, che c’è sempre una storia. Talvolta dolorosa, ma comunque radice e prodromo di quello che siamo. Il legame tra un luogo vissuto come totem del trascorrere del tempo e una collezione che fa di questo trascorrere un aspetto volutamente visibile, nell’usura dei materiali, è l’ispirazione per una presentazione-performance in cui i capi Corpo Nove, lavati e rilavati al momento, stesi ad asciugare lungo i marciapiedi, continuano il loro percorso verso i confini dell’usato ab-usato. I temi della collezione: La colla di cozze e “Freeskin”. “Come una cozza su uno scoglio!” è metafora di resistenza e inamovibilità assoluta..• . .Ed è proprio osservando la singolare capacità dei più comuni mitili di aderire saldamente ad ogni superficie, in condizioni sconosciute alle normali colle, acqua e per di più salta, che Corpo Nove e Grado Zero Espace hanno individuato, partendo da uno studio dell’università di Cambridge, un nuovo tipo di colla dalle capacità risultate assolutamente sorprendenti, tanto da renderla nota come la più efficace esistente al mondo. Una colla universale e potentissima in grado di aderire a superfici fino ad oggi considerate off-limits come quelle teflonate e antiaderenti. La particolarità unica di questa colla, non si limita alla resistenza, data dalla forte concentrazione di ferro, ma appare ancora più innovativa se si considera I’ elemento catalizzatore della sua capacità saldante: L’acqua!.la scoperta delle qualità della colla ha portato Corpo Nove a scegliere di utilizzarla per sostituire totalmente, in alcuni capi, le cuciture, relegate a mero elemento decorativo; dotando, inoltre la nuova collezione di una nuova capacità unica: da “resistente all’ acqua” a “resistenza data dall’acqua”. Un lavaggio intenso, un acquazzone estivo, rendono la costruzione di un capo Corpo Nove paradossalmente indistruttibile!. Da non dimenticare è anche il potenziale bio-compatibile, di questa sostanza dato dalla sua derivazione al 100% naturale. Sempre dal mare, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, presenta un innovativo tessuto tecnico che riproduce la struttura della pelle di delfino. Dopo le recenti ricerche sugli squali, che hanno costituito la base per una serie di prodotti d’avanguardia, tra cui costumi per nuotatori maggiormente diffusi, la nuova frontiera si incarna nel ben più amichevole delfino. Il delfino è uno dei mammiferi acquatici con la migliore fluidinamicità, ovvero in acqua sviluppa una minima resistenza dovuta all’attrito. Questa caratteristica dipende da due particolarità uniche: da una parte la sua pelle è attraversata da micro-scanalature che, in relazione alle varie parti del corpo variano per dimensione, direzione e profondità, dall’altra l’epidermide è ricoperta da una materia grassa, un olio particolare che consente al delfino di “scivolare” con maggiore efficacia sull’acqua. Partendo da un’analisi approfondita, Corpo Nove e Grado Zero Espace sono riusciti a creare un tessuto che ne riproduce le qualità uniche, applicando tramite micro-capsule un corrispondente sintetico della sostanza naturalmente prodotta dai delfini: Il risultato è la nuova tuta Freeskin. Una tuta in grado di migliorare in maniera significativa l’impatto dinamico del corpo umano nell’acqua e nell’atmosfera. Oltre alle prevedibili applicazioni nel nuoto, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, sta studiando una tuta anche per lo sci che sarà impiegata nel “chìlometro lanciato” ma le infinite applicazioni sportive e non, conoscono un solo limite.., la resistenza dell’attrito. |
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CORPO NOVE PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE PE 05 IN UNA LAVANDERIA A GETTONI |
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La lavanderia a gettoni, luogo pubblico per eccellenza, potrebbe essere letta, per gioco, come una smentita dell’idea che i panni sporchi si lavano in famiglia, esegesi quindi che rinnega la cultura implicitamente omertosa dell’antico proverbio. Ma le lavanderie a gettoni rappresentano qualcosa di più. Diffusissime in America e già salda icona del nostro immaginario collettivo, stanno rapidamente diffondendosi anche in Italia. Nuovo lavatoio urbano, moderno luogo d’incontro, oggi riletto anche con un sottile erotismo, la lavanderia richiama quell’America degli anni Cinquanta, quando il lavaggio dei capi si rifletteva metaforicamente in una nazione “pulita” che viveva gli ultimi fuochi della sua innocenza. Patria dei liberatori che avevano svegliato il mondo dall’incubo del nazismo. Bastano pochi fotogrammi: il ritorno alla pace, la voglia di vivere, Memphis, Elvis, La famiglia tipo “reclame”, la donna regina dell’ house keeping circondata da nuovi elettrodomestici: Tv, frigorifero e lavatrice.La nuova collezione Pe 05 Corpo Nove si offre come mimesi. I capi diventano racconto, ritornano i giubbotti e gli altri vestiti, retaggio dell’esercito, portati fino alla consunzione, per senso dell’economia ma anche per affetto, perchè era ancora il tempo in cui ci si poteva affezionare agli abiti. I colori stinti da una vita sotto il sole del Tennessee, tornano simulati con un bagno accelerato nei raggi ultravioletti che dura solo una notte. La geografia dei capi fatta di bordi sfrangiati, screpolature del cuoio e rughe della pelle, ci dice che prima c’era stata una storia, che c’è sempre una storia. Talvolta dolorosa, ma comunque radice e prodromo di quello che siamo. Il legame tra un luogo vissuto come totem del trascorrere del tempo e una collezione che fa di questo trascorrere un aspetto volutamente visibile, nell’usura dei materiali, è l’ispirazione per una presentazione-performance in cui i capi Corpo Nove, lavati e rilavati al momento, stesi ad asciugare lungo i marciapiedi, continuano il loro percorso verso i confini dell’usato ab-usato. I temi della collezione: La colla di cozze e “Freeskin”. “Come una cozza su uno scoglio!” è metafora di resistenza e inamovibilità assoluta..• . .Ed è proprio osservando la singolare capacità dei più comuni mitili di aderire saldamente ad ogni superficie, in condizioni sconosciute alle normali colle, acqua e per di più salta, che Corpo Nove e Grado Zero Espace hanno individuato, partendo da uno studio dell’università di Cambridge, un nuovo tipo di colla dalle capacità risultate assolutamente sorprendenti, tanto da renderla nota come la più efficace esistente al mondo. Una colla universale e potentissima in grado di aderire a superfici fino ad oggi considerate off-limits come quelle teflonate e antiaderenti. La particolarità unica di questa colla, non si limita alla resistenza, data dalla forte concentrazione di ferro, ma appare ancora più innovativa se si considera I’ elemento catalizzatore della sua capacità saldante: L’acqua!.la scoperta delle qualità della colla ha portato Corpo Nove a scegliere di utilizzarla per sostituire totalmente, in alcuni capi, le cuciture, relegate a mero elemento decorativo; dotando, inoltre la nuova collezione di una nuova capacità unica: da “resistente all’ acqua” a “resistenza data dall’acqua”. Un lavaggio intenso, un acquazzone estivo, rendono la costruzione di un capo Corpo Nove paradossalmente indistruttibile!. Da non dimenticare è anche il potenziale bio-compatibile, di questa sostanza dato dalla sua derivazione al 100% naturale. Sempre dal mare, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, presenta un innovativo tessuto tecnico che riproduce la struttura della pelle di delfino. Dopo le recenti ricerche sugli squali, che hanno costituito la base per una serie di prodotti d’avanguardia, tra cui costumi per nuotatori maggiormente diffusi, la nuova frontiera si incarna nel ben più amichevole delfino. Il delfino è uno dei mammiferi acquatici con la migliore fluidinamicità, ovvero in acqua sviluppa una minima resistenza dovuta all’attrito. Questa caratteristica dipende da due particolarità uniche: da una parte la sua pelle è attraversata da micro-scanalature che, in relazione alle varie parti del corpo variano per dimensione, direzione e profondità, dall’altra l’epidermide è ricoperta da una materia grassa, un olio particolare che consente al delfino di “scivolare” con maggiore efficacia sull’acqua. Partendo da un’analisi approfondita, Corpo Nove e Grado Zero Espace sono riusciti a creare un tessuto che ne riproduce le qualità uniche, applicando tramite micro-capsule un corrispondente sintetico della sostanza naturalmente prodotta dai delfini: Il risultato è la nuova tuta Freeskin. Una tuta in grado di migliorare in maniera significativa l’impatto dinamico del corpo umano nell’acqua e nell’atmosfera. Oltre alle prevedibili applicazioni nel nuoto, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, sta studiando una tuta anche per lo sci che sarà impiegata nel “chìlometro lanciato” ma le infinite applicazioni sportive e non, conoscono un solo limite.., la resistenza dell’attrito. |
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CORPO NOVE PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE PE 05 IN UNA LAVANDERIA A GETTONI |
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Bastano pochi fotogrammi: il ritorno alla pace, la voglia di vivere, Memphis, Elvis, La famiglia tipo “reclame”, la donna regina dell’ house keeping circondata da nuovi elettrodomestici: Tv, frigorifero e lavatrice.La nuova collezione Pe 05 Corpo Nove si offre come mimesi. I capi diventano racconto, ritornano i giubbotti e gli altri vestiti, retaggio dell’esercito, portati fino alla consunzione, per senso dell’economia ma anche per affetto, perchè era ancora il tempo in cui ci si poteva affezionare agli abiti. I colori stinti da una vita sotto il sole del Tennessee, tornano simulati con un bagno accelerato nei raggi ultravioletti che dura solo una notte. La geografia dei capi fatta di bordi sfrangiati, screpolature del cuoio e rughe della pelle, ci dice che prima c’era stata una storia, che c’è sempre una storia. Talvolta dolorosa, ma comunque radice e prodromo di quello che siamo. Il legame tra un luogo vissuto come totem del trascorrere del tempo e una collezione che fa di questo trascorrere un aspetto volutamente visibile, nell’usura dei materiali, è l’ispirazione per una presentazione-performance in cui i capi Corpo Nove, lavati e rilavati al momento, stesi ad asciugare lungo i marciapiedi, continuano il loro percorso verso i confini dell’usato ab-usato. I temi della collezione: La colla di cozze e “Freeskin”. “Come una cozza su uno scoglio!” è metafora di resistenza e inamovibilità assoluta..• . .Ed è proprio osservando la singolare capacità dei più comuni mitili di aderire saldamente ad ogni superficie, in condizioni sconosciute alle normali colle, acqua e per di più salta, che Corpo Nove e Grado Zero Espace hanno individuato, partendo da uno studio dell’università di Cambridge, un nuovo tipo di colla dalle capacità risultate assolutamente sorprendenti, tanto da renderla nota come la più efficace esistente al mondo. Una colla universale e potentissima in grado di aderire a superfici fino ad oggi considerate off-limits come quelle teflonate e antiaderenti. La particolarità unica di questa colla, non si limita alla resistenza, data dalla forte concentrazione di ferro, ma appare ancora più innovativa se si considera I’ elemento catalizzatore della sua capacità saldante: L’acqua!.la scoperta delle qualità della colla ha portato Corpo Nove a scegliere di utilizzarla per sostituire totalmente, in alcuni capi, le cuciture, relegate a mero elemento decorativo; dotando, inoltre la nuova collezione di una nuova capacità unica: da “resistente all’ acqua” a “resistenza data dall’acqua”. Un lavaggio intenso, un acquazzone estivo, rendono la costruzione di un capo Corpo Nove paradossalmente indistruttibile!. Da non dimenticare è anche il potenziale bio-compatibile, di questa sostanza dato dalla sua derivazione al 100% naturale. Sempre dal mare, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, presenta un innovativo tessuto tecnico che riproduce la struttura della pelle di delfino. Dopo le recenti ricerche sugli squali, che hanno costituito la base per una serie di prodotti d’avanguardia, tra cui costumi per nuotatori maggiormente diffusi, la nuova frontiera si incarna nel ben più amichevole delfino. Il delfino è uno dei mammiferi acquatici con la migliore fluidinamicità, ovvero in acqua sviluppa una minima resistenza dovuta all’attrito. Questa caratteristica dipende da due particolarità uniche: da una parte la sua pelle è attraversata da micro-scanalature che, in relazione alle varie parti del corpo variano per dimensione, direzione e profondità, dall’altra l’epidermide è ricoperta da una materia grassa, un olio particolare che consente al delfino di “scivolare” con maggiore efficacia sull’acqua. Partendo da un’analisi approfondita, Corpo Nove e Grado Zero Espace sono riusciti a creare un tessuto che ne riproduce le qualità uniche, applicando tramite micro-capsule un corrispondente sintetico della sostanza naturalmente prodotta dai delfini: Il risultato è la nuova tuta Freeskin. Una tuta in grado di migliorare in maniera significativa l’impatto dinamico del corpo umano nell’acqua e nell’atmosfera. Oltre alle prevedibili applicazioni nel nuoto, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, sta studiando una tuta anche per lo sci che sarà impiegata nel “chìlometro lanciato” ma le infinite applicazioni sportive e non, conoscono un solo limite.., la resistenza dell’attrito. |
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CORPO NOVE PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE PE 05 IN UNA LAVANDERIA A GETTONI |
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Bastano pochi fotogrammi: il ritorno alla pace, la voglia di vivere, Memphis, Elvis, La famiglia tipo “reclame”, la donna regina dell’ house keeping circondata da nuovi elettrodomestici: Tv, frigorifero e lavatrice.La nuova collezione Pe 05 Corpo Nove si offre come mimesi. I capi diventano racconto, ritornano i giubbotti e gli altri vestiti, retaggio dell’esercito, portati fino alla consunzione, per senso dell’economia ma anche per affetto, perchè era ancora il tempo in cui ci si poteva affezionare agli abiti. I colori stinti da una vita sotto il sole del Tennessee, tornano simulati con un bagno accelerato nei raggi ultravioletti che dura solo una notte. La geografia dei capi fatta di bordi sfrangiati, screpolature del cuoio e rughe della pelle, ci dice che prima c’era stata una storia, che c’è sempre una storia. Talvolta dolorosa, ma comunque radice e prodromo di quello che siamo. Il legame tra un luogo vissuto come totem del trascorrere del tempo e una collezione che fa di questo trascorrere un aspetto volutamente visibile, nell’usura dei materiali, è l’ispirazione per una presentazione-performance in cui i capi Corpo Nove, lavati e rilavati al momento, stesi ad asciugare lungo i marciapiedi, continuano il loro percorso verso i confini dell’usato ab-usato. I temi della collezione: La colla di cozze e “Freeskin”. “Come una cozza su uno scoglio!” è metafora di resistenza e inamovibilità assoluta..• . .Ed è proprio osservando la singolare capacità dei più comuni mitili di aderire saldamente ad ogni superficie, in condizioni sconosciute alle normali colle, acqua e per di più salta, che Corpo Nove e Grado Zero Espace hanno individuato, partendo da uno studio dell’università di Cambridge, un nuovo tipo di colla dalle capacità risultate assolutamente sorprendenti, tanto da renderla nota come la più efficace esistente al mondo. Una colla universale e potentissima in grado di aderire a superfici fino ad oggi considerate off-limits come quelle teflonate e antiaderenti. La particolarità unica di questa colla, non si limita alla resistenza, data dalla forte concentrazione di ferro, ma appare ancora più innovativa se si considera I’ elemento catalizzatore della sua capacità saldante: L’acqua!.la scoperta delle qualità della colla ha portato Corpo Nove a scegliere di utilizzarla per sostituire totalmente, in alcuni capi, le cuciture, relegate a mero elemento decorativo; dotando, inoltre la nuova collezione di una nuova capacità unica: da “resistente all’ acqua” a “resistenza data dall’acqua”. Un lavaggio intenso, un acquazzone estivo, rendono la costruzione di un capo Corpo Nove paradossalmente indistruttibile!. Da non dimenticare è anche il potenziale bio-compatibile, di questa sostanza dato dalla sua derivazione al 100% naturale. Sempre dal mare, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, presenta un innovativo tessuto tecnico che riproduce la struttura della pelle di delfino. Dopo le recenti ricerche sugli squali, che hanno costituito la base per una serie di prodotti d’avanguardia, tra cui costumi per nuotatori maggiormente diffusi, la nuova frontiera si incarna nel ben più amichevole delfino. Il delfino è uno dei mammiferi acquatici con la migliore fluidinamicità, ovvero in acqua sviluppa una minima resistenza dovuta all’attrito. Questa caratteristica dipende da due particolarità uniche: da una parte la sua pelle è attraversata da micro-scanalature che, in relazione alle varie parti del corpo variano per dimensione, direzione e profondità, dall’altra l’epidermide è ricoperta da una materia grassa, un olio particolare che consente al delfino di “scivolare” con maggiore efficacia sull’acqua. Partendo da un’analisi approfondita, Corpo Nove e Grado Zero Espace sono riusciti a creare un tessuto che ne riproduce le qualità uniche, applicando tramite micro-capsule un corrispondente sintetico della sostanza naturalmente prodotta dai delfini: Il risultato è la nuova tuta Freeskin. Una tuta in grado di migliorare in maniera significativa l’impatto dinamico del corpo umano nell’acqua e nell’atmosfera. Oltre alle prevedibili applicazioni nel nuoto, Grado Zero Espace, in collaborazione con Corpo Nove, sta studiando una tuta anche per lo sci che sarà impiegata nel “chìlometro lanciato” ma le infinite applicazioni sportive e non, conoscono un solo limite.., la resistenza dell’attrito. |
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COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2005 PATTY SHELABARGER KIDS : UNO STREPITOSO MIX DI ANDAMENTO RETRO’ CON COLORI ECCENTRICI E UN PIZZICO DI URBAN STYLE |
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Per la primavera-estate 2005 le “piccole girls” di Patty Shelabarger prendono d’assalto l’armadio della mamma e mescolano sottovestine in seta, jeans decorati, top ricamati e borsettine-gioiello. Dominano gli accostamenti di materiali diversi tra loro: morbide sete, leggeri creponne e tulle si contrappongono a denim e gabardine dall’aspetto ruvido. Delicati abiti in creponne di seta stampato “old style” e in tulle leggerissimo nelle tonalità golose dei fucsia, rosa e lilla, azzurro e verde acido, arancio e giallo, creando un divertente contrasto rispetto a tessuti che sembrano rubati alla “cultura dello street-style”. I denim, in versione cargo e rivisitati con gusto vintage, vengono arricchiti da particolari in seta e jacquard e da ricami in perline. Le t-shirt in jersey a costina risaltano per gli effetti tye-dye e rete accostati a pizzi rascel; il tutto addolcito da nastri, paillette, ricami e dettagli lingerie. Nella collezione Pattyshelabargerkids non potevano mancano infine gli irresistibili accessori: scarpe, ciabattine, mini bags, cinture e bandane. |
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COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2005 PATTY SHELABARGER KIDS : UNO STREPITOSO MIX DI ANDAMENTO RETRO’ CON COLORI ECCENTRICI E UN PIZZICO DI URBAN STYLE |
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Per la primavera-estate 2005 le “piccole girls” di Patty Shelabarger prendono d’assalto l’armadio della mamma e mescolano sottovestine in seta, jeans decorati, top ricamati e borsettine-gioiello. Dominano gli accostamenti di materiali diversi tra loro: morbide sete, leggeri creponne e tulle si contrappongono a denim e gabardine dall’aspetto ruvido. Delicati abiti in creponne di seta stampato “old style” e in tulle leggerissimo nelle tonalità golose dei fucsia, rosa e lilla, azzurro e verde acido, arancio e giallo, creando un divertente contrasto rispetto a tessuti che sembrano rubati alla “cultura dello street-style”. I denim, in versione cargo e rivisitati con gusto vintage, vengono arricchiti da particolari in seta e jacquard e da ricami in perline. Le t-shirt in jersey a costina risaltano per gli effetti tye-dye e rete accostati a pizzi rascel; il tutto addolcito da nastri, paillette, ricami e dettagli lingerie. Nella collezione Pattyshelabargerkids non potevano mancano infine gli irresistibili accessori: scarpe, ciabattine, mini bags, cinture e bandane. |
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COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2005 PATTY SHELABARGER KIDS : UNO STREPITOSO MIX DI ANDAMENTO RETRO’ CON COLORI ECCENTRICI E UN PIZZICO DI URBAN STYLE |
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Per la primavera-estate 2005 le “piccole girls” di Patty Shelabarger prendono d’assalto l’armadio della mamma e mescolano sottovestine in seta, jeans decorati, top ricamati e borsettine-gioiello. Dominano gli accostamenti di materiali diversi tra loro: morbide sete, leggeri creponne e tulle si contrappongono a denim e gabardine dall’aspetto ruvido. Delicati abiti in creponne di seta stampato “old style” e in tulle leggerissimo nelle tonalità golose dei fucsia, rosa e lilla, azzurro e verde acido, arancio e giallo, creando un divertente contrasto rispetto a tessuti che sembrano rubati alla “cultura dello street-style”. I denim, in versione cargo e rivisitati con gusto vintage, vengono arricchiti da particolari in seta e jacquard e da ricami in perline. Le t-shirt in jersey a costina risaltano per gli effetti tye-dye e rete accostati a pizzi rascel; il tutto addolcito da nastri, paillette, ricami e dettagli lingerie. Nella collezione Pattyshelabargerkids non potevano mancano infine gli irresistibili accessori: scarpe, ciabattine, mini bags, cinture e bandane. |
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Per la primavera-estate 2005 le “piccole girls” di Patty Shelabarger prendono d’assalto l’armadio della mamma e mescolano sottovestine in seta, jeans decorati, top ricamati e borsettine-gioiello. Dominano gli accostamenti di materiali diversi tra loro: morbide sete, leggeri creponne e tulle si contrappongono a denim e gabardine dall’aspetto ruvido. Delicati abiti in creponne di seta stampato “old style” e in tulle leggerissimo nelle tonalità golose dei fucsia, rosa e lilla, azzurro e verde acido, arancio e giallo, creando un divertente contrasto rispetto a tessuti che sembrano rubati alla “cultura dello street-style”. I denim, in versione cargo e rivisitati con gusto vintage, vengono arricchiti da particolari in seta e jacquard e da ricami in perline. Le t-shirt in jersey a costina risaltano per gli effetti tye-dye e rete accostati a pizzi rascel; il tutto addolcito da nastri, paillette, ricami e dettagli lingerie. Nella collezione Pattyshelabargerkids non potevano mancano infine gli irresistibili accessori: scarpe, ciabattine, mini bags, cinture e bandane. |
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COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2005 PATTY SHELABARGER KIDS : UNO STREPITOSO MIX DI ANDAMENTO RETRO’ CON COLORI ECCENTRICI E UN PIZZICO DI URBAN STYLE |
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Per la primavera-estate 2005 le “piccole girls” di Patty Shelabarger prendono d’assalto l’armadio della mamma e mescolano sottovestine in seta, jeans decorati, top ricamati e borsettine-gioiello. Dominano gli accostamenti di materiali diversi tra loro: morbide sete, leggeri creponne e tulle si contrappongono a denim e gabardine dall’aspetto ruvido. Delicati abiti in creponne di seta stampato “old style” e in tulle leggerissimo nelle tonalità golose dei fucsia, rosa e lilla, azzurro e verde acido, arancio e giallo, creando un divertente contrasto rispetto a tessuti che sembrano rubati alla “cultura dello street-style”. I denim, in versione cargo e rivisitati con gusto vintage, vengono arricchiti da particolari in seta e jacquard e da ricami in perline. Le t-shirt in jersey a costina risaltano per gli effetti tye-dye e rete accostati a pizzi rascel; il tutto addolcito da nastri, paillette, ricami e dettagli lingerie. Nella collezione Pattyshelabargerkids non potevano mancano infine gli irresistibili accessori: scarpe, ciabattine, mini bags, cinture e bandane. |
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COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2005 PATTY SHELABARGER KIDS : UNO STREPITOSO MIX DI ANDAMENTO RETRO’ CON COLORI ECCENTRICI E UN PIZZICO DI URBAN STYLE |
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Per la primavera-estate 2005 le “piccole girls” di Patty Shelabarger prendono d’assalto l’armadio della mamma e mescolano sottovestine in seta, jeans decorati, top ricamati e borsettine-gioiello. Dominano gli accostamenti di materiali diversi tra loro: morbide sete, leggeri creponne e tulle si contrappongono a denim e gabardine dall’aspetto ruvido. Delicati abiti in creponne di seta stampato “old style” e in tulle leggerissimo nelle tonalità golose dei fucsia, rosa e lilla, azzurro e verde acido, arancio e giallo, creando un divertente contrasto rispetto a tessuti che sembrano rubati alla “cultura dello street-style”. I denim, in versione cargo e rivisitati con gusto vintage, vengono arricchiti da particolari in seta e jacquard e da ricami in perline. Le t-shirt in jersey a costina risaltano per gli effetti tye-dye e rete accostati a pizzi rascel; il tutto addolcito da nastri, paillette, ricami e dettagli lingerie. Nella collezione Pattyshelabargerkids non potevano mancano infine gli irresistibili accessori: scarpe, ciabattine, mini bags, cinture e bandane. |
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POLIMODA RITORNA ALLA FORTEZZA DA BASSO IN OCCASIONE DI PITTI FILATI |
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Torna Pitti Filati e torna anche Polimoda all’interno di questa importante manifestazione, che coinvolge le più rilevanti aziende tessili non solo del distretto toscano. Polimoda, il noto Istituto di Fashion Design e Marketing che ha la sua sede principale a Firenze, sarà ospitato nel nuovo spazio del Consorzio Promozione Filati con una selezione di alcuni capi in maglia realizzati dai suoi studenti appena diplomatisi. I ventisette abiti, che hanno già calcato la passerella in occasione della sfilata di fine d’anno svoltasi agli inizi di giugno a Firenze, ora approdano a Pitti Filati in rappresentanza dell’estro e della creatività firmate Polimoda. Ed è sempre la splendida Fortezza da Basso a custodirli, per questa occasione nel Cortile del Glicine. I futuri stilisti di domani si sono avvalsi di tessuti pregiati, forniti dalle industrie medesime presenti alla manifestazione, e li hanno lavorati con cura con l’aiuto dei macchinari all’avanguardia a marchio Shima Seiki, dando così vita ad uno spettacolo di colori e forme a cui ben si addice il tema prescelto, Eva. Per l’anno accademico 2004/2005, Polimoda lancia il nuovo corso triennale in industrial design e offre anche una borsa di studio per chi è interessato a questo settore. Il nuovo corso ha l’obiettivo di formare professionisti con una metodologia critica e progettuale che consenta di interagire tra il design dell'oggetto e dello spazio. Tra i master sono invece da ricordare: marketing e management for fashion beauty and cosmetics, primo e unico nel suo genere, per specializzarsi in un settore in espansione; fashion marketing and merchandising, che ha l'obiettivo di preparare professionisti con conoscenze e capacità tali da poter essere inseriti all'interno di un gruppo di lavoro che si occupa della commercializzazione del prodotto moda; fashion marketing merchandising and management, un master che si tiene interamente in lingua inglese, il cui obiettivo è quello di preparare specialisti nel settore del marketing e del merchandising, con un’attenzione particolare all’ambito del buying management e della comunicazione; buying management, per formare la figura del responsabile acquisti; concept brand image, per approfondire quelle materie necessarie per progettare, produrre e presentare una collezione moda in modo professionale e convincente; fashion marketing comunication e organizzazione eventi, per formare professionisti in grado di gestire la comunicazione a 360°. |
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POLIMODA RITORNA ALLA FORTEZZA DA BASSO IN OCCASIONE DI PITTI FILATI |
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Torna Pitti Filati e torna anche Polimoda all’interno di questa importante manifestazione, che coinvolge le più rilevanti aziende tessili non solo del distretto toscano. Polimoda, il noto Istituto di Fashion Design e Marketing che ha la sua sede principale a Firenze, sarà ospitato nel nuovo spazio del Consorzio Promozione Filati con una selezione di alcuni capi in maglia realizzati dai suoi studenti appena diplomatisi. I ventisette abiti, che hanno già calcato la passerella in occasione della sfilata di fine d’anno svoltasi agli inizi di giugno a Firenze, ora approdano a Pitti Filati in rappresentanza dell’estro e della creatività firmate Polimoda. Ed è sempre la splendida Fortezza da Basso a custodirli, per questa occasione nel Cortile del Glicine. I futuri stilisti di domani si sono avvalsi di tessuti pregiati, forniti dalle industrie medesime presenti alla manifestazione, e li hanno lavorati con cura con l’aiuto dei macchinari all’avanguardia a marchio Shima Seiki, dando così vita ad uno spettacolo di colori e forme a cui ben si addice il tema prescelto, Eva. Per l’anno accademico 2004/2005, Polimoda lancia il nuovo corso triennale in industrial design e offre anche una borsa di studio per chi è interessato a questo settore. Il nuovo corso ha l’obiettivo di formare professionisti con una metodologia critica e progettuale che consenta di interagire tra il design dell'oggetto e dello spazio. Tra i master sono invece da ricordare: marketing e management for fashion beauty and cosmetics, primo e unico nel suo genere, per specializzarsi in un settore in espansione; fashion marketing and merchandising, che ha l'obiettivo di preparare professionisti con conoscenze e capacità tali da poter essere inseriti all'interno di un gruppo di lavoro che si occupa della commercializzazione del prodotto moda; fashion marketing merchandising and management, un master che si tiene interamente in lingua inglese, il cui obiettivo è quello di preparare specialisti nel settore del marketing e del merchandising, con un’attenzione particolare all’ambito del buying management e della comunicazione; buying management, per formare la figura del responsabile acquisti; concept brand image, per approfondire quelle materie necessarie per progettare, produrre e presentare una collezione moda in modo professionale e convincente; fashion marketing comunication e organizzazione eventi, per formare professionisti in grado di gestire la comunicazione a 360°. |
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POLIMODA RITORNA ALLA FORTEZZA DA BASSO IN OCCASIONE DI PITTI FILATI |
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Torna Pitti Filati e torna anche Polimoda all’interno di questa importante manifestazione, che coinvolge le più rilevanti aziende tessili non solo del distretto toscano. Polimoda, il noto Istituto di Fashion Design e Marketing che ha la sua sede principale a Firenze, sarà ospitato nel nuovo spazio del Consorzio Promozione Filati con una selezione di alcuni capi in maglia realizzati dai suoi studenti appena diplomatisi. I ventisette abiti, che hanno già calcato la passerella in occasione della sfilata di fine d’anno svoltasi agli inizi di giugno a Firenze, ora approdano a Pitti Filati in rappresentanza dell’estro e della creatività firmate Polimoda. Ed è sempre la splendida Fortezza da Basso a custodirli, per questa occasione nel Cortile del Glicine. I futuri stilisti di domani si sono avvalsi di tessuti pregiati, forniti dalle industrie medesime presenti alla manifestazione, e li hanno lavorati con cura con l’aiuto dei macchinari all’avanguardia a marchio Shima Seiki, dando così vita ad uno spettacolo di colori e forme a cui ben si addice il tema prescelto, Eva. Per l’anno accademico 2004/2005, Polimoda lancia il nuovo corso triennale in industrial design e offre anche una borsa di studio per chi è interessato a questo settore. Il nuovo corso ha l’obiettivo di formare professionisti con una metodologia critica e progettuale che consenta di interagire tra il design dell'oggetto e dello spazio. Tra i master sono invece da ricordare: marketing e management for fashion beauty and cosmetics, primo e unico nel suo genere, per specializzarsi in un settore in espansione; fashion marketing and merchandising, che ha l'obiettivo di preparare professionisti con conoscenze e capacità tali da poter essere inseriti all'interno di un gruppo di lavoro che si occupa della commercializzazione del prodotto moda; fashion marketing merchandising and management, un master che si tiene interamente in lingua inglese, il cui obiettivo è quello di preparare specialisti nel settore del marketing e del merchandising, con un’attenzione particolare all’ambito del buying management e della comunicazione; buying management, per formare la figura del responsabile acquisti; concept brand image, per approfondire quelle materie necessarie per progettare, produrre e presentare una collezione moda in modo professionale e convincente; fashion marketing comunication e organizzazione eventi, per formare professionisti in grado di gestire la comunicazione a 360°. |
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POLIMODA RITORNA ALLA FORTEZZA DA BASSO IN OCCASIONE DI PITTI FILATI |
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Torna Pitti Filati e torna anche Polimoda all’interno di questa importante manifestazione, che coinvolge le più rilevanti aziende tessili non solo del distretto toscano. Polimoda, il noto Istituto di Fashion Design e Marketing che ha la sua sede principale a Firenze, sarà ospitato nel nuovo spazio del Consorzio Promozione Filati con una selezione di alcuni capi in maglia realizzati dai suoi studenti appena diplomatisi. I ventisette abiti, che hanno già calcato la passerella in occasione della sfilata di fine d’anno svoltasi agli inizi di giugno a Firenze, ora approdano a Pitti Filati in rappresentanza dell’estro e della creatività firmate Polimoda. Ed è sempre la splendida Fortezza da Basso a custodirli, per questa occasione nel Cortile del Glicine. I futuri stilisti di domani si sono avvalsi di tessuti pregiati, forniti dalle industrie medesime presenti alla manifestazione, e li hanno lavorati con cura con l’aiuto dei macchinari all’avanguardia a marchio Shima Seiki, dando così vita ad uno spettacolo di colori e forme a cui ben si addice il tema prescelto, Eva. Per l’anno accademico 2004/2005, Polimoda lancia il nuovo corso triennale in industrial design e offre anche una borsa di studio per chi è interessato a questo settore. Il nuovo corso ha l’obiettivo di formare professionisti con una metodologia critica e progettuale che consenta di interagire tra il design dell'oggetto e dello spazio. Tra i master sono invece da ricordare: marketing e management for fashion beauty and cosmetics, primo e unico nel suo genere, per specializzarsi in un settore in espansione; fashion marketing and merchandising, che ha l'obiettivo di preparare professionisti con conoscenze e capacità tali da poter essere inseriti all'interno di un gruppo di lavoro che si occupa della commercializzazione del prodotto moda; fashion marketing merchandising and management, un master che si tiene interamente in lingua inglese, il cui obiettivo è quello di preparare specialisti nel settore del marketing e del merchandising, con un’attenzione particolare all’ambito del buying management e della comunicazione; buying management, per formare la figura del responsabile acquisti; concept brand image, per approfondire quelle materie necessarie per progettare, produrre e presentare una collezione moda in modo professionale e convincente; fashion marketing comunication e organizzazione eventi, per formare professionisti in grado di gestire la comunicazione a 360°. |
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Torna Pitti Filati e torna anche Polimoda all’interno di questa importante manifestazione, che coinvolge le più rilevanti aziende tessili non solo del distretto toscano. Polimoda, il noto Istituto di Fashion Design e Marketing che ha la sua sede principale a Firenze, sarà ospitato nel nuovo spazio del Consorzio Promozione Filati con una selezione di alcuni capi in maglia realizzati dai suoi studenti appena diplomatisi. I ventisette abiti, che hanno già calcato la passerella in occasione della sfilata di fine d’anno svoltasi agli inizi di giugno a Firenze, ora approdano a Pitti Filati in rappresentanza dell’estro e della creatività firmate Polimoda. Ed è sempre la splendida Fortezza da Basso a custodirli, per questa occasione nel Cortile del Glicine. I futuri stilisti di domani si sono avvalsi di tessuti pregiati, forniti dalle industrie medesime presenti alla manifestazione, e li hanno lavorati con cura con l’aiuto dei macchinari all’avanguardia a marchio Shima Seiki, dando così vita ad uno spettacolo di colori e forme a cui ben si addice il tema prescelto, Eva. Per l’anno accademico 2004/2005, Polimoda lancia il nuovo corso triennale in industrial design e offre anche una borsa di studio per chi è interessato a questo settore. Il nuovo corso ha l’obiettivo di formare professionisti con una metodologia critica e progettuale che consenta di interagire tra il design dell'oggetto e dello spazio. Tra i master sono invece da ricordare: marketing e management for fashion beauty and cosmetics, primo e unico nel suo genere, per specializzarsi in un settore in espansione; fashion marketing and merchandising, che ha l'obiettivo di preparare professionisti con conoscenze e capacità tali da poter essere inseriti all'interno di un gruppo di lavoro che si occupa della commercializzazione del prodotto moda; fashion marketing merchandising and management, un master che si tiene interamente in lingua inglese, il cui obiettivo è quello di preparare specialisti nel settore del marketing e del merchandising, con un’attenzione particolare all’ambito del buying management e della comunicazione; buying management, per formare la figura del responsabile acquisti; concept brand image, per approfondire quelle materie necessarie per progettare, produrre e presentare una collezione moda in modo professionale e convincente; fashion marketing comunication e organizzazione eventi, per formare professionisti in grado di gestire la comunicazione a 360°. |
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ALLEGRA, COLORATA E FLOREALE LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 AGATHA RUIZ DE LA PRADA |
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La stilista spagnola Agatha Ruiz de la Prada presenta una collezione per bambine felici che passeranno una primavera piena di fiori, pois, cuori e stampati psichedelici ereditati dagli anni 60. Come grande novitá Agatha lancia la stella dell’estate: “Cosima”, la bimba dei giochi informatici, che salta dallo schermo del computer alla passerella, in geniali stampati pieni di allegria. Cosima, un'Alice del Xxi secolo, vive in un mondo di colore pieno di spazi azzurri illuminati da astri fucsia, rossi, gialli e celesti, suona tutti gli strumenti, gioca in un circo immaginario, va in una spiaggia che é una maglietta e si fa un vestito con un fiore dai petali giganti. |
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ALLEGRA, COLORATA E FLOREALE LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 AGATHA RUIZ DE LA PRADA |
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La stilista spagnola Agatha Ruiz de la Prada presenta una collezione per bambine felici che passeranno una primavera piena di fiori, pois, cuori e stampati psichedelici ereditati dagli anni 60. Come grande novitá Agatha lancia la stella dell’estate: “Cosima”, la bimba dei giochi informatici, che salta dallo schermo del computer alla passerella, in geniali stampati pieni di allegria. Cosima, un'Alice del Xxi secolo, vive in un mondo di colore pieno di spazi azzurri illuminati da astri fucsia, rossi, gialli e celesti, suona tutti gli strumenti, gioca in un circo immaginario, va in una spiaggia che é una maglietta e si fa un vestito con un fiore dai petali giganti. |
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ALLEGRA, COLORATA E FLOREALE LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 AGATHA RUIZ DE LA PRADA |
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La stilista spagnola Agatha Ruiz de la Prada presenta una collezione per bambine felici che passeranno una primavera piena di fiori, pois, cuori e stampati psichedelici ereditati dagli anni 60. Come grande novitá Agatha lancia la stella dell’estate: “Cosima”, la bimba dei giochi informatici, che salta dallo schermo del computer alla passerella, in geniali stampati pieni di allegria. Cosima, un'Alice del Xxi secolo, vive in un mondo di colore pieno di spazi azzurri illuminati da astri fucsia, rossi, gialli e celesti, suona tutti gli strumenti, gioca in un circo immaginario, va in una spiaggia che é una maglietta e si fa un vestito con un fiore dai petali giganti. |
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ALLEGRA, COLORATA E FLOREALE LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 AGATHA RUIZ DE LA PRADA |
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La stilista spagnola Agatha Ruiz de la Prada presenta una collezione per bambine felici che passeranno una primavera piena di fiori, pois, cuori e stampati psichedelici ereditati dagli anni 60. Come grande novitá Agatha lancia la stella dell’estate: “Cosima”, la bimba dei giochi informatici, che salta dallo schermo del computer alla passerella, in geniali stampati pieni di allegria. Cosima, un'Alice del Xxi secolo, vive in un mondo di colore pieno di spazi azzurri illuminati da astri fucsia, rossi, gialli e celesti, suona tutti gli strumenti, gioca in un circo immaginario, va in una spiaggia che é una maglietta e si fa un vestito con un fiore dai petali giganti. |
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La stilista spagnola Agatha Ruiz de la Prada presenta una collezione per bambine felici che passeranno una primavera piena di fiori, pois, cuori e stampati psichedelici ereditati dagli anni 60. Come grande novitá Agatha lancia la stella dell’estate: “Cosima”, la bimba dei giochi informatici, che salta dallo schermo del computer alla passerella, in geniali stampati pieni di allegria. Cosima, un'Alice del Xxi secolo, vive in un mondo di colore pieno di spazi azzurri illuminati da astri fucsia, rossi, gialli e celesti, suona tutti gli strumenti, gioca in un circo immaginario, va in una spiaggia che é una maglietta e si fa un vestito con un fiore dai petali giganti. |
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ALLEGRA, COLORATA E FLOREALE LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 AGATHA RUIZ DE LA PRADA |
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La stilista spagnola Agatha Ruiz de la Prada presenta una collezione per bambine felici che passeranno una primavera piena di fiori, pois, cuori e stampati psichedelici ereditati dagli anni 60. Come grande novitá Agatha lancia la stella dell’estate: “Cosima”, la bimba dei giochi informatici, che salta dallo schermo del computer alla passerella, in geniali stampati pieni di allegria. Cosima, un'Alice del Xxi secolo, vive in un mondo di colore pieno di spazi azzurri illuminati da astri fucsia, rossi, gialli e celesti, suona tutti gli strumenti, gioca in un circo immaginario, va in una spiaggia che é una maglietta e si fa un vestito con un fiore dai petali giganti. |
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UN MONDO FANTASIOSO E COLORATO PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 FIRMATA ARCHIMEDE |
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Fiori hawayani su tinta unita o su fondo rigato donano luminosità ed allegria ai nuovi modelli. L’universo marino e i pesci rossi sono il “leit motiv” delle T-shirt in cotone e dei boxer-short. Una moltitudine di macchinine colorate riprese dalle cartoline di Miami Beach, nei toni del rosso e del turchese misti al blu ispirati ai caldi paesaggi dei mari del Sud, distinguono la linea bimbo. Raffinata, romantica e tutta “femminile”, la linea bimba è caratterizzata dalla originale combinazione del tulle rosa alla fantasia vichy e tanti glitter. E per le lolite nuovo look: abiti e pareos in tessuti misti che accostano fiori a pois. Perfetta per i giochi nell’acqua, la nuova linea di T-shirt realizzata in fibra poliamide permette un’asciugatura rapida e assicura libertà di movimento. Archimede plus è la linea completa di accessori da coordinare ai i vari temi della nuova collezione. Costume-galleggiante: immancabile anche quest’anno mantiene il corpo a galla permettendo di coordinare i movimenti con perfetta tranquillità e comodità. Costume doppia-protezione: nuovo e originale questo costume impermeabile studiato appositamente per i bebè dai 3 ai 36 mesi sostituisce il pannolino. Protezione anti Uv: ideato grazie all’aiuto di specialisti, questo costume è realizzato con tessuti speciali e protegge la pelle dai raggi del sole. Nel suo look sportivo e dalle fantasie multicolor spesso bicolore, dona il massimo comfort ai bambini dai 3 mesi ai 12 anni. |
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UN MONDO FANTASIOSO E COLORATO PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 FIRMATA ARCHIMEDE |
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Fiori hawayani su tinta unita o su fondo rigato donano luminosità ed allegria ai nuovi modelli. L’universo marino e i pesci rossi sono il “leit motiv” delle T-shirt in cotone e dei boxer-short. Una moltitudine di macchinine colorate riprese dalle cartoline di Miami Beach, nei toni del rosso e del turchese misti al blu ispirati ai caldi paesaggi dei mari del Sud, distinguono la linea bimbo. Raffinata, romantica e tutta “femminile”, la linea bimba è caratterizzata dalla originale combinazione del tulle rosa alla fantasia vichy e tanti glitter. E per le lolite nuovo look: abiti e pareos in tessuti misti che accostano fiori a pois. Perfetta per i giochi nell’acqua, la nuova linea di T-shirt realizzata in fibra poliamide permette un’asciugatura rapida e assicura libertà di movimento. Archimede plus è la linea completa di accessori da coordinare ai i vari temi della nuova collezione. Costume-galleggiante: immancabile anche quest’anno mantiene il corpo a galla permettendo di coordinare i movimenti con perfetta tranquillità e comodità. Costume doppia-protezione: nuovo e originale questo costume impermeabile studiato appositamente per i bebè dai 3 ai 36 mesi sostituisce il pannolino. Protezione anti Uv: ideato grazie all’aiuto di specialisti, questo costume è realizzato con tessuti speciali e protegge la pelle dai raggi del sole. Nel suo look sportivo e dalle fantasie multicolor spesso bicolore, dona il massimo comfort ai bambini dai 3 mesi ai 12 anni. |
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UN MONDO FANTASIOSO E COLORATO PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 FIRMATA ARCHIMEDE |
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Fiori hawayani su tinta unita o su fondo rigato donano luminosità ed allegria ai nuovi modelli. L’universo marino e i pesci rossi sono il “leit motiv” delle T-shirt in cotone e dei boxer-short. Una moltitudine di macchinine colorate riprese dalle cartoline di Miami Beach, nei toni del rosso e del turchese misti al blu ispirati ai caldi paesaggi dei mari del Sud, distinguono la linea bimbo. Raffinata, romantica e tutta “femminile”, la linea bimba è caratterizzata dalla originale combinazione del tulle rosa alla fantasia vichy e tanti glitter. E per le lolite nuovo look: abiti e pareos in tessuti misti che accostano fiori a pois. Perfetta per i giochi nell’acqua, la nuova linea di T-shirt realizzata in fibra poliamide permette un’asciugatura rapida e assicura libertà di movimento. Archimede plus è la linea completa di accessori da coordinare ai i vari temi della nuova collezione. Costume-galleggiante: immancabile anche quest’anno mantiene il corpo a galla permettendo di coordinare i movimenti con perfetta tranquillità e comodità. Costume doppia-protezione: nuovo e originale questo costume impermeabile studiato appositamente per i bebè dai 3 ai 36 mesi sostituisce il pannolino. Protezione anti Uv: ideato grazie all’aiuto di specialisti, questo costume è realizzato con tessuti speciali e protegge la pelle dai raggi del sole. Nel suo look sportivo e dalle fantasie multicolor spesso bicolore, dona il massimo comfort ai bambini dai 3 mesi ai 12 anni. |
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UN MONDO FANTASIOSO E COLORATO PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 FIRMATA ARCHIMEDE |
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Fiori hawayani su tinta unita o su fondo rigato donano luminosità ed allegria ai nuovi modelli. L’universo marino e i pesci rossi sono il “leit motiv” delle T-shirt in cotone e dei boxer-short. Una moltitudine di macchinine colorate riprese dalle cartoline di Miami Beach, nei toni del rosso e del turchese misti al blu ispirati ai caldi paesaggi dei mari del Sud, distinguono la linea bimbo. Raffinata, romantica e tutta “femminile”, la linea bimba è caratterizzata dalla originale combinazione del tulle rosa alla fantasia vichy e tanti glitter. E per le lolite nuovo look: abiti e pareos in tessuti misti che accostano fiori a pois. Perfetta per i giochi nell’acqua, la nuova linea di T-shirt realizzata in fibra poliamide permette un’asciugatura rapida e assicura libertà di movimento. Archimede plus è la linea completa di accessori da coordinare ai i vari temi della nuova collezione. Costume-galleggiante: immancabile anche quest’anno mantiene il corpo a galla permettendo di coordinare i movimenti con perfetta tranquillità e comodità. Costume doppia-protezione: nuovo e originale questo costume impermeabile studiato appositamente per i bebè dai 3 ai 36 mesi sostituisce il pannolino. Protezione anti Uv: ideato grazie all’aiuto di specialisti, questo costume è realizzato con tessuti speciali e protegge la pelle dai raggi del sole. Nel suo look sportivo e dalle fantasie multicolor spesso bicolore, dona il massimo comfort ai bambini dai 3 mesi ai 12 anni. |
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UN MONDO FANTASIOSO E COLORATO PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 FIRMATA ARCHIMEDE |
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Fiori hawayani su tinta unita o su fondo rigato donano luminosità ed allegria ai nuovi modelli. L’universo marino e i pesci rossi sono il “leit motiv” delle T-shirt in cotone e dei boxer-short. Una moltitudine di macchinine colorate riprese dalle cartoline di Miami Beach, nei toni del rosso e del turchese misti al blu ispirati ai caldi paesaggi dei mari del Sud, distinguono la linea bimbo. Raffinata, romantica e tutta “femminile”, la linea bimba è caratterizzata dalla originale combinazione del tulle rosa alla fantasia vichy e tanti glitter. E per le lolite nuovo look: abiti e pareos in tessuti misti che accostano fiori a pois. Perfetta per i giochi nell’acqua, la nuova linea di T-shirt realizzata in fibra poliamide permette un’asciugatura rapida e assicura libertà di movimento. Archimede plus è la linea completa di accessori da coordinare ai i vari temi della nuova collezione. Costume-galleggiante: immancabile anche quest’anno mantiene il corpo a galla permettendo di coordinare i movimenti con perfetta tranquillità e comodità. Costume doppia-protezione: nuovo e originale questo costume impermeabile studiato appositamente per i bebè dai 3 ai 36 mesi sostituisce il pannolino. Protezione anti Uv: ideato grazie all’aiuto di specialisti, questo costume è realizzato con tessuti speciali e protegge la pelle dai raggi del sole. Nel suo look sportivo e dalle fantasie multicolor spesso bicolore, dona il massimo comfort ai bambini dai 3 mesi ai 12 anni. |
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UN MONDO FANTASIOSO E COLORATO PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 FIRMATA ARCHIMEDE |
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Fiori hawayani su tinta unita o su fondo rigato donano luminosità ed allegria ai nuovi modelli. L’universo marino e i pesci rossi sono il “leit motiv” delle T-shirt in cotone e dei boxer-short. Una moltitudine di macchinine colorate riprese dalle cartoline di Miami Beach, nei toni del rosso e del turchese misti al blu ispirati ai caldi paesaggi dei mari del Sud, distinguono la linea bimbo. Raffinata, romantica e tutta “femminile”, la linea bimba è caratterizzata dalla originale combinazione del tulle rosa alla fantasia vichy e tanti glitter. E per le lolite nuovo look: abiti e pareos in tessuti misti che accostano fiori a pois. Perfetta per i giochi nell’acqua, la nuova linea di T-shirt realizzata in fibra poliamide permette un’asciugatura rapida e assicura libertà di movimento. Archimede plus è la linea completa di accessori da coordinare ai i vari temi della nuova collezione. Costume-galleggiante: immancabile anche quest’anno mantiene il corpo a galla permettendo di coordinare i movimenti con perfetta tranquillità e comodità. Costume doppia-protezione: nuovo e originale questo costume impermeabile studiato appositamente per i bebè dai 3 ai 36 mesi sostituisce il pannolino. Protezione anti Uv: ideato grazie all’aiuto di specialisti, questo costume è realizzato con tessuti speciali e protegge la pelle dai raggi del sole. Nel suo look sportivo e dalle fantasie multicolor spesso bicolore, dona il massimo comfort ai bambini dai 3 mesi ai 12 anni. |
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TELA GIAPPONESE, COMPATTA E PREGIATA PER STONE ISLAND DENIMS COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004/2005 |
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Stone Island Denims parte dai pantaloni, li sviluppa in molteplici versioni, lavaggi e trattamenti che sottolineano ancora di più la forte identità della tela giapponese. Active o, ancora, sport-vintage con capispalla, maglie, felpe e t-shirt ultra-selezionati. Immancabili i cinque tasche di diverse vestibilità. Tutti in tela denim ricavata da antichi telai giapponesi, la più autentica e pregiata, con oltre undici lavaggi e trattamenti differenti fra i quali il nuovo “over-wash” che rende la tela molto compatta e resistente, ricercata dagli intenditori per i netti contrasti fra l’indaco e i punti di usura e l’elaboratissimo “destroyed” che “rompe” il jeans in modo esclusivo, da diventare un pezzo unico. Per il prossimo inverno si aggiungono nuovi modelli di derivazione lavoro. Hanno vita bassa, gamba diritta e molto ampia oppure sagomata grazie alle cuciture diagonali e le tasche scese. Alcuni hanno l’inforcatura bassissima e il fondo larghissimo come la nuova versione estrema del cargo-pant con coulisse in vita, da portare una o due taglie in più e le tasche amplissime. Oversize anche la salopette che secondo Stone Island Denims si deve arrotolare in vita. Il denim diventa un gabardine morbidissimo grazie a una particolare lavorazione a rovescio chiamata “left hand”. Per un pantalone d’ispirazione avio, girato intorno alla gamba per la fluidità di questa tela e per il gioco delle cuciture a contrasto. Se lavorata a spina, come fosse tweed, la tela indaco dà nuova identità al cinque tasche e al chino più classici. Precisa la scelta di Stone Island Denims per i capispalla. Sei in tutto fra cui un parka e uno spolverino in tessuto di cotone a trama talmente fitta da essere idrorepellente e antivento. Un pea-coat e una casacca con cappuccio entrambi in panno di lana consistente. Più due giubbotti in leggerissima tela di nylon con sottile imbottitura in piuma d’oca dalle vestibilità asciutte, quasi sotto taglia. Marine-wool, ovvero lana a titolo grosso a mano molto secca, oppure poliestere per maglie classiche a costa inglese Le felpe e le t-shirt evocano l’active degli anni ’70 impiegando una versione moderna e sofisticata del triacetato tipico delle maglie da calcio.. Anche con grafiche piazzate, ricavate da archivi più diversi. I colori sono indiscutibilmente l’indaco per i pantaloni in tela denim. Blu scurissimo e bianco lana per i capispalla in panno di lana e tela di cotone cotone e le maglie. Giallo, verde e bluette nelle tonalità dello sport vintage per le giacche in nylon, le felpe, le t-shirt e i pantaloni in bull denim, ottoman e velluto a coste. |
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TELA GIAPPONESE, COMPATTA E PREGIATA PER STONE ISLAND DENIMS COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004/2005 |
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Stone Island Denims parte dai pantaloni, li sviluppa in molteplici versioni, lavaggi e trattamenti che sottolineano ancora di più la forte identità della tela giapponese. Active o, ancora, sport-vintage con capispalla, maglie, felpe e t-shirt ultra-selezionati. Immancabili i cinque tasche di diverse vestibilità. Tutti in tela denim ricavata da antichi telai giapponesi, la più autentica e pregiata, con oltre undici lavaggi e trattamenti differenti fra i quali il nuovo “over-wash” che rende la tela molto compatta e resistente, ricercata dagli intenditori per i netti contrasti fra l’indaco e i punti di usura e l’elaboratissimo “destroyed” che “rompe” il jeans in modo esclusivo, da diventare un pezzo unico. Per il prossimo inverno si aggiungono nuovi modelli di derivazione lavoro. Hanno vita bassa, gamba diritta e molto ampia oppure sagomata grazie alle cuciture diagonali e le tasche scese. Alcuni hanno l’inforcatura bassissima e il fondo larghissimo come la nuova versione estrema del cargo-pant con coulisse in vita, da portare una o due taglie in più e le tasche amplissime. Oversize anche la salopette che secondo Stone Island Denims si deve arrotolare in vita. Il denim diventa un gabardine morbidissimo grazie a una particolare lavorazione a rovescio chiamata “left hand”. Per un pantalone d’ispirazione avio, girato intorno alla gamba per la fluidità di questa tela e per il gioco delle cuciture a contrasto. Se lavorata a spina, come fosse tweed, la tela indaco dà nuova identità al cinque tasche e al chino più classici. Precisa la scelta di Stone Island Denims per i capispalla. Sei in tutto fra cui un parka e uno spolverino in tessuto di cotone a trama talmente fitta da essere idrorepellente e antivento. Un pea-coat e una casacca con cappuccio entrambi in panno di lana consistente. Più due giubbotti in leggerissima tela di nylon con sottile imbottitura in piuma d’oca dalle vestibilità asciutte, quasi sotto taglia. Marine-wool, ovvero lana a titolo grosso a mano molto secca, oppure poliestere per maglie classiche a costa inglese Le felpe e le t-shirt evocano l’active degli anni ’70 impiegando una versione moderna e sofisticata del triacetato tipico delle maglie da calcio.. Anche con grafiche piazzate, ricavate da archivi più diversi. I colori sono indiscutibilmente l’indaco per i pantaloni in tela denim. Blu scurissimo e bianco lana per i capispalla in panno di lana e tela di cotone cotone e le maglie. Giallo, verde e bluette nelle tonalità dello sport vintage per le giacche in nylon, le felpe, le t-shirt e i pantaloni in bull denim, ottoman e velluto a coste. |
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TELA GIAPPONESE, COMPATTA E PREGIATA PER STONE ISLAND DENIMS COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004/2005 |
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Stone Island Denims parte dai pantaloni, li sviluppa in molteplici versioni, lavaggi e trattamenti che sottolineano ancora di più la forte identità della tela giapponese. Active o, ancora, sport-vintage con capispalla, maglie, felpe e t-shirt ultra-selezionati. Immancabili i cinque tasche di diverse vestibilità. Tutti in tela denim ricavata da antichi telai giapponesi, la più autentica e pregiata, con oltre undici lavaggi e trattamenti differenti fra i quali il nuovo “over-wash” che rende la tela molto compatta e resistente, ricercata dagli intenditori per i netti contrasti fra l’indaco e i punti di usura e l’elaboratissimo “destroyed” che “rompe” il jeans in modo esclusivo, da diventare un pezzo unico. Per il prossimo inverno si aggiungono nuovi modelli di derivazione lavoro. Hanno vita bassa, gamba diritta e molto ampia oppure sagomata grazie alle cuciture diagonali e le tasche scese. Alcuni hanno l’inforcatura bassissima e il fondo larghissimo come la nuova versione estrema del cargo-pant con coulisse in vita, da portare una o due taglie in più e le tasche amplissime. Oversize anche la salopette che secondo Stone Island Denims si deve arrotolare in vita. Il denim diventa un gabardine morbidissimo grazie a una particolare lavorazione a rovescio chiamata “left hand”. Per un pantalone d’ispirazione avio, girato intorno alla gamba per la fluidità di questa tela e per il gioco delle cuciture a contrasto. Se lavorata a spina, come fosse tweed, la tela indaco dà nuova identità al cinque tasche e al chino più classici. Precisa la scelta di Stone Island Denims per i capispalla. Sei in tutto fra cui un parka e uno spolverino in tessuto di cotone a trama talmente fitta da essere idrorepellente e antivento. Un pea-coat e una casacca con cappuccio entrambi in panno di lana consistente. Più due giubbotti in leggerissima tela di nylon con sottile imbottitura in piuma d’oca dalle vestibilità asciutte, quasi sotto taglia. Marine-wool, ovvero lana a titolo grosso a mano molto secca, oppure poliestere per maglie classiche a costa inglese Le felpe e le t-shirt evocano l’active degli anni ’70 impiegando una versione moderna e sofisticata del triacetato tipico delle maglie da calcio.. Anche con grafiche piazzate, ricavate da archivi più diversi. I colori sono indiscutibilmente l’indaco per i pantaloni in tela denim. Blu scurissimo e bianco lana per i capispalla in panno di lana e tela di cotone cotone e le maglie. Giallo, verde e bluette nelle tonalità dello sport vintage per le giacche in nylon, le felpe, le t-shirt e i pantaloni in bull denim, ottoman e velluto a coste. |
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TELA GIAPPONESE, COMPATTA E PREGIATA PER STONE ISLAND DENIMS COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004/2005 |
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Stone Island Denims parte dai pantaloni, li sviluppa in molteplici versioni, lavaggi e trattamenti che sottolineano ancora di più la forte identità della tela giapponese. Active o, ancora, sport-vintage con capispalla, maglie, felpe e t-shirt ultra-selezionati. Immancabili i cinque tasche di diverse vestibilità. Tutti in tela denim ricavata da antichi telai giapponesi, la più autentica e pregiata, con oltre undici lavaggi e trattamenti differenti fra i quali il nuovo “over-wash” che rende la tela molto compatta e resistente, ricercata dagli intenditori per i netti contrasti fra l’indaco e i punti di usura e l’elaboratissimo “destroyed” che “rompe” il jeans in modo esclusivo, da diventare un pezzo unico. Per il prossimo inverno si aggiungono nuovi modelli di derivazione lavoro. Hanno vita bassa, gamba diritta e molto ampia oppure sagomata grazie alle cuciture diagonali e le tasche scese. Alcuni hanno l’inforcatura bassissima e il fondo larghissimo come la nuova versione estrema del cargo-pant con coulisse in vita, da portare una o due taglie in più e le tasche amplissime. Oversize anche la salopette che secondo Stone Island Denims si deve arrotolare in vita. Il denim diventa un gabardine morbidissimo grazie a una particolare lavorazione a rovescio chiamata “left hand”. Per un pantalone d’ispirazione avio, girato intorno alla gamba per la fluidità di questa tela e per il gioco delle cuciture a contrasto. Se lavorata a spina, come fosse tweed, la tela indaco dà nuova identità al cinque tasche e al chino più classici. Precisa la scelta di Stone Island Denims per i capispalla. Sei in tutto fra cui un parka e uno spolverino in tessuto di cotone a trama talmente fitta da essere idrorepellente e antivento. Un pea-coat e una casacca con cappuccio entrambi in panno di lana consistente. Più due giubbotti in leggerissima tela di nylon con sottile imbottitura in piuma d’oca dalle vestibilità asciutte, quasi sotto taglia. Marine-wool, ovvero lana a titolo grosso a mano molto secca, oppure poliestere per maglie classiche a costa inglese Le felpe e le t-shirt evocano l’active degli anni ’70 impiegando una versione moderna e sofisticata del triacetato tipico delle maglie da calcio.. Anche con grafiche piazzate, ricavate da archivi più diversi. I colori sono indiscutibilmente l’indaco per i pantaloni in tela denim. Blu scurissimo e bianco lana per i capispalla in panno di lana e tela di cotone cotone e le maglie. Giallo, verde e bluette nelle tonalità dello sport vintage per le giacche in nylon, le felpe, le t-shirt e i pantaloni in bull denim, ottoman e velluto a coste. |
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TELA GIAPPONESE, COMPATTA E PREGIATA PER STONE ISLAND DENIMS COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004/2005 |
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Stone Island Denims parte dai pantaloni, li sviluppa in molteplici versioni, lavaggi e trattamenti che sottolineano ancora di più la forte identità della tela giapponese. Active o, ancora, sport-vintage con capispalla, maglie, felpe e t-shirt ultra-selezionati. Immancabili i cinque tasche di diverse vestibilità. Tutti in tela denim ricavata da antichi telai giapponesi, la più autentica e pregiata, con oltre undici lavaggi e trattamenti differenti fra i quali il nuovo “over-wash” che rende la tela molto compatta e resistente, ricercata dagli intenditori per i netti contrasti fra l’indaco e i punti di usura e l’elaboratissimo “destroyed” che “rompe” il jeans in modo esclusivo, da diventare un pezzo unico. Per il prossimo inverno si aggiungono nuovi modelli di derivazione lavoro. Hanno vita bassa, gamba diritta e molto ampia oppure sagomata grazie alle cuciture diagonali e le tasche scese. Alcuni hanno l’inforcatura bassissima e il fondo larghissimo come la nuova versione estrema del cargo-pant con coulisse in vita, da portare una o due taglie in più e le tasche amplissime. Oversize anche la salopette che secondo Stone Island Denims si deve arrotolare in vita. Il denim diventa un gabardine morbidissimo grazie a una particolare lavorazione a rovescio chiamata “left hand”. Per un pantalone d’ispirazione avio, girato intorno alla gamba per la fluidità di questa tela e per il gioco delle cuciture a contrasto. Se lavorata a spina, come fosse tweed, la tela indaco dà nuova identità al cinque tasche e al chino più classici. Precisa la scelta di Stone Island Denims per i capispalla. Sei in tutto fra cui un parka e uno spolverino in tessuto di cotone a trama talmente fitta da essere idrorepellente e antivento. Un pea-coat e una casacca con cappuccio entrambi in panno di lana consistente. Più due giubbotti in leggerissima tela di nylon con sottile imbottitura in piuma d’oca dalle vestibilità asciutte, quasi sotto taglia. Marine-wool, ovvero lana a titolo grosso a mano molto secca, oppure poliestere per maglie classiche a costa inglese Le felpe e le t-shirt evocano l’active degli anni ’70 impiegando una versione moderna e sofisticata del triacetato tipico delle maglie da calcio.. Anche con grafiche piazzate, ricavate da archivi più diversi. I colori sono indiscutibilmente l’indaco per i pantaloni in tela denim. Blu scurissimo e bianco lana per i capispalla in panno di lana e tela di cotone cotone e le maglie. Giallo, verde e bluette nelle tonalità dello sport vintage per le giacche in nylon, le felpe, le t-shirt e i pantaloni in bull denim, ottoman e velluto a coste. |
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TELA GIAPPONESE, COMPATTA E PREGIATA PER STONE ISLAND DENIMS COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2004/2005 |
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Stone Island Denims parte dai pantaloni, li sviluppa in molteplici versioni, lavaggi e trattamenti che sottolineano ancora di più la forte identità della tela giapponese. Active o, ancora, sport-vintage con capispalla, maglie, felpe e t-shirt ultra-selezionati. Immancabili i cinque tasche di diverse vestibilità. Tutti in tela denim ricavata da antichi telai giapponesi, la più autentica e pregiata, con oltre undici lavaggi e trattamenti differenti fra i quali il nuovo “over-wash” che rende la tela molto compatta e resistente, ricercata dagli intenditori per i netti contrasti fra l’indaco e i punti di usura e l’elaboratissimo “destroyed” che “rompe” il jeans in modo esclusivo, da diventare un pezzo unico. Per il prossimo inverno si aggiungono nuovi modelli di derivazione lavoro. Hanno vita bassa, gamba diritta e molto ampia oppure sagomata grazie alle cuciture diagonali e le tasche scese. Alcuni hanno l’inforcatura bassissima e il fondo larghissimo come la nuova versione estrema del cargo-pant con coulisse in vita, da portare una o due taglie in più e le tasche amplissime. Oversize anche la salopette che secondo Stone Island Denims si deve arrotolare in vita. Il denim diventa un gabardine morbidissimo grazie a una particolare lavorazione a rovescio chiamata “left hand”. Per un pantalone d’ispirazione avio, girato intorno alla gamba per la fluidità di questa tela e per il gioco delle cuciture a contrasto. Se lavorata a spina, come fosse tweed, la tela indaco dà nuova identità al cinque tasche e al chino più classici. Precisa la scelta di Stone Island Denims per i capispalla. Sei in tutto fra cui un parka e uno spolverino in tessuto di cotone a trama talmente fitta da essere idrorepellente e antivento. Un pea-coat e una casacca con cappuccio entrambi in panno di lana consistente. Più due giubbotti in leggerissima tela di nylon con sottile imbottitura in piuma d’oca dalle vestibilità asciutte, quasi sotto taglia. Marine-wool, ovvero lana a titolo grosso a mano molto secca, oppure poliestere per maglie classiche a costa inglese Le felpe e le t-shirt evocano l’active degli anni ’70 impiegando una versione moderna e sofisticata del triacetato tipico delle maglie da calcio.. Anche con grafiche piazzate, ricavate da archivi più diversi. I colori sono indiscutibilmente l’indaco per i pantaloni in tela denim. Blu scurissimo e bianco lana per i capispalla in panno di lana e tela di cotone cotone e le maglie. Giallo, verde e bluette nelle tonalità dello sport vintage per le giacche in nylon, le felpe, le t-shirt e i pantaloni in bull denim, ottoman e velluto a coste. |
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FRATELLI ROSSETTI : LO STILE INCONFONDIBILE DI FLEXA – COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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Dopo il restyling della Active, best-seller della Maison, resa più leggera e dinamica con l’aggiunta dei fori laterali e di una forma più schiacciata, arriva la Stage, che accosta materiali diversi a sorpresa, come crosta e tessuto tecnico, monotinta in pelle e tessuto, e sfoggia una nuova suola ‘a onda’. Leggerissime, le Active Tech cavalcano il successo della scorsa stagione: avorio e arancio, cobalto e orzo, monotinta, in pelle o in camoscio, conservano il segno della F stilizzata sul fianco. A chi conserva il gusto del classico ma non disdegna le innovazioni è dedicata la Classic, realizzata in pellami dall’aspetto grosso ma incredibilmente leggeri e con una suola tecnologicamente avanzatissima, ancora più flessibile. Dopo due anni di regate con partner di altissimo livello, nuovo design e nuovi materiali per la Flexa Sailing, la scarpa da vela di Fratelli Rossetti. Una linea più fasciante, rinforzi in fibre di vetro sul tallone e inserti laterali in pelle rendono ancora più stabile il piede. La tomaia, in un nuovo materiale ancora più traspirante e leggero, si asciuga velocemente e aderisce perfettamente per una tenuta sempre migliore. La suola in gomma a mescola tenera garantisce la massima aderenza sul bagnato mentre i fori per il drenaggio laterale fanno sì che la scarpa, anche completamente bagnata, non sia mai piena d’acqua e quindi instabile. Della serie Loop solo mocassini tubolari studiati per l’estate, senza cuciture grazie alla tomaia che avvolge interamente il piede. Fondo ingomma, cuoio o a doppia isola per ogni situazione. In cuoio rovesciato e pelle. Gustosi i colori crema, castagna e mandorla oltre al testa di moro e mastice. Consacrati all’estate i sandali e gli infradito semplicissimi, montati su basse suole in gomma. |
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FRATELLI ROSSETTI : LO STILE INCONFONDIBILE DI FLEXA – COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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Dopo il restyling della Active, best-seller della Maison, resa più leggera e dinamica con l’aggiunta dei fori laterali e di una forma più schiacciata, arriva la Stage, che accosta materiali diversi a sorpresa, come crosta e tessuto tecnico, monotinta in pelle e tessuto, e sfoggia una nuova suola ‘a onda’. Leggerissime, le Active Tech cavalcano il successo della scorsa stagione: avorio e arancio, cobalto e orzo, monotinta, in pelle o in camoscio, conservano il segno della F stilizzata sul fianco. A chi conserva il gusto del classico ma non disdegna le innovazioni è dedicata la Classic, realizzata in pellami dall’aspetto grosso ma incredibilmente leggeri e con una suola tecnologicamente avanzatissima, ancora più flessibile. Dopo due anni di regate con partner di altissimo livello, nuovo design e nuovi materiali per la Flexa Sailing, la scarpa da vela di Fratelli Rossetti. Una linea più fasciante, rinforzi in fibre di vetro sul tallone e inserti laterali in pelle rendono ancora più stabile il piede. La tomaia, in un nuovo materiale ancora più traspirante e leggero, si asciuga velocemente e aderisce perfettamente per una tenuta sempre migliore. La suola in gomma a mescola tenera garantisce la massima aderenza sul bagnato mentre i fori per il drenaggio laterale fanno sì che la scarpa, anche completamente bagnata, non sia mai piena d’acqua e quindi instabile. Della serie Loop solo mocassini tubolari studiati per l’estate, senza cuciture grazie alla tomaia che avvolge interamente il piede. Fondo ingomma, cuoio o a doppia isola per ogni situazione. In cuoio rovesciato e pelle. Gustosi i colori crema, castagna e mandorla oltre al testa di moro e mastice. Consacrati all’estate i sandali e gli infradito semplicissimi, montati su basse suole in gomma. |
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FRATELLI ROSSETTI : LO STILE INCONFONDIBILE DI FLEXA – COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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Dopo il restyling della Active, best-seller della Maison, resa più leggera e dinamica con l’aggiunta dei fori laterali e di una forma più schiacciata, arriva la Stage, che accosta materiali diversi a sorpresa, come crosta e tessuto tecnico, monotinta in pelle e tessuto, e sfoggia una nuova suola ‘a onda’. Leggerissime, le Active Tech cavalcano il successo della scorsa stagione: avorio e arancio, cobalto e orzo, monotinta, in pelle o in camoscio, conservano il segno della F stilizzata sul fianco. A chi conserva il gusto del classico ma non disdegna le innovazioni è dedicata la Classic, realizzata in pellami dall’aspetto grosso ma incredibilmente leggeri e con una suola tecnologicamente avanzatissima, ancora più flessibile. Dopo due anni di regate con partner di altissimo livello, nuovo design e nuovi materiali per la Flexa Sailing, la scarpa da vela di Fratelli Rossetti. Una linea più fasciante, rinforzi in fibre di vetro sul tallone e inserti laterali in pelle rendono ancora più stabile il piede. La tomaia, in un nuovo materiale ancora più traspirante e leggero, si asciuga velocemente e aderisce perfettamente per una tenuta sempre migliore. La suola in gomma a mescola tenera garantisce la massima aderenza sul bagnato mentre i fori per il drenaggio laterale fanno sì che la scarpa, anche completamente bagnata, non sia mai piena d’acqua e quindi instabile. Della serie Loop solo mocassini tubolari studiati per l’estate, senza cuciture grazie alla tomaia che avvolge interamente il piede. Fondo ingomma, cuoio o a doppia isola per ogni situazione. In cuoio rovesciato e pelle. Gustosi i colori crema, castagna e mandorla oltre al testa di moro e mastice. Consacrati all’estate i sandali e gli infradito semplicissimi, montati su basse suole in gomma. |
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FRATELLI ROSSETTI : LO STILE INCONFONDIBILE DI FLEXA – COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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Dopo il restyling della Active, best-seller della Maison, resa più leggera e dinamica con l’aggiunta dei fori laterali e di una forma più schiacciata, arriva la Stage, che accosta materiali diversi a sorpresa, come crosta e tessuto tecnico, monotinta in pelle e tessuto, e sfoggia una nuova suola ‘a onda’. Leggerissime, le Active Tech cavalcano il successo della scorsa stagione: avorio e arancio, cobalto e orzo, monotinta, in pelle o in camoscio, conservano il segno della F stilizzata sul fianco. A chi conserva il gusto del classico ma non disdegna le innovazioni è dedicata la Classic, realizzata in pellami dall’aspetto grosso ma incredibilmente leggeri e con una suola tecnologicamente avanzatissima, ancora più flessibile. Dopo due anni di regate con partner di altissimo livello, nuovo design e nuovi materiali per la Flexa Sailing, la scarpa da vela di Fratelli Rossetti. Una linea più fasciante, rinforzi in fibre di vetro sul tallone e inserti laterali in pelle rendono ancora più stabile il piede. La tomaia, in un nuovo materiale ancora più traspirante e leggero, si asciuga velocemente e aderisce perfettamente per una tenuta sempre migliore. La suola in gomma a mescola tenera garantisce la massima aderenza sul bagnato mentre i fori per il drenaggio laterale fanno sì che la scarpa, anche completamente bagnata, non sia mai piena d’acqua e quindi instabile. Della serie Loop solo mocassini tubolari studiati per l’estate, senza cuciture grazie alla tomaia che avvolge interamente il piede. Fondo ingomma, cuoio o a doppia isola per ogni situazione. In cuoio rovesciato e pelle. Gustosi i colori crema, castagna e mandorla oltre al testa di moro e mastice. Consacrati all’estate i sandali e gli infradito semplicissimi, montati su basse suole in gomma. |
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FRATELLI ROSSETTI : LO STILE INCONFONDIBILE DI FLEXA – COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2005 |
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Dopo il restyling della Active, best-seller della Maison, resa più leggera e dinamica con l’aggiunta dei fori laterali e di una forma più schiacciata, arriva la Stage, che accosta materiali diversi a sorpresa, come crosta e tessuto tecnico, monotinta in pelle e tessuto, e sfoggia una nuova suola ‘a onda’. Leggerissime, le Active Tech cavalcano il successo della scorsa stagione: avorio e arancio, cobalto e orzo, monotinta, in pelle o in camoscio, conservano il segno della F stilizzata sul fianco. A chi conserva il gusto del classico ma non disdegna le innovazioni è dedicata la Classic, realizzata in pellami dall’aspetto grosso ma incredibilmente leggeri e con una suola tecnologicamente avanzatissima, ancora più flessibile. Dopo due anni di regate con partner di altissimo livello, nuovo design e nuovi materiali per la Flexa Sailing, la scarpa da vela di Fratelli Rossetti. Una linea più fasciante, rinforzi in fibre di vetro sul tallone e inserti laterali in pelle rendono ancora più stabile il piede. La tomaia, in un nuovo materiale ancora più traspirante e leggero, si asciuga velocemente e aderisce perfettamente per una tenuta sempre migliore. La suola in gomma a mescola tenera garantisce la massima aderenza sul bagnato mentre i fori per il drenaggio laterale fanno sì che la scarpa, anche completamente bagnata, non sia mai piena d’acqua e quindi instabile. Della serie Loop solo mocassini tubolari studiati per l’estate, senza cuciture grazie alla tomaia che avvolge interamente il piede. Fondo ingomma, cuoio o a doppia isola per ogni situazione. In cuoio rovesciato e pelle. Gustosi i colori crema, castagna e mandorla oltre al testa di moro e mastice. Consacrati all’estate i sandali e gli infradito semplicissimi, montati su basse suole in gomma. |
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SERATA CHARITY CON ROBERTO CAVALLI |
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10 luglio 2004: Roberto Cavalli a Los Angeles per presentare la sua collezione autunno/inverno 2004-05 in occasione dell’annuale serata di beneficenza Mercedes Benz Designcure; l’evento, volto alla raccolta di fondi a favore dei malati di Parkinson, è organizzato da Holly Robinson, noto personaggio televisivo americano. La sfilata Roberto Cavalli sarà la punta di diamante della serata che si svolgerà nello spettacolare scenario delle colline di Beverly Hills. Testimonial d’eccezione del défilé l’attrice premio Oscar Halle Berry, che indosserà un abito da “tigrata Catwoman” completamente ricamato con pietre e pailettes oro e nere. Tra i prestigiosi ospiti anche il cantante Steve Wonder, che riproporrà alcuni dei suoi intramontabili successi. |
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10 luglio 2004: Roberto Cavalli a Los Angeles per presentare la sua collezione autunno/inverno 2004-05 in occasione dell’annuale serata di beneficenza Mercedes Benz Designcure; l’evento, volto alla raccolta di fondi a favore dei malati di Parkinson, è organizzato da Holly Robinson, noto personaggio televisivo americano. La sfilata Roberto Cavalli sarà la punta di diamante della serata che si svolgerà nello spettacolare scenario delle colline di Beverly Hills. Testimonial d’eccezione del défilé l’attrice premio Oscar Halle Berry, che indosserà un abito da “tigrata Catwoman” completamente ricamato con pietre e pailettes oro e nere. Tra i prestigiosi ospiti anche il cantante Steve Wonder, che riproporrà alcuni dei suoi intramontabili successi. |
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SERATA CHARITY CON ROBERTO CAVALLI |
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10 luglio 2004: Roberto Cavalli a Los Angeles per presentare la sua collezione autunno/inverno 2004-05 in occasione dell’annuale serata di beneficenza Mercedes Benz Designcure; l’evento, volto alla raccolta di fondi a favore dei malati di Parkinson, è organizzato da Holly Robinson, noto personaggio televisivo americano. La sfilata Roberto Cavalli sarà la punta di diamante della serata che si svolgerà nello spettacolare scenario delle colline di Beverly Hills. Testimonial d’eccezione del défilé l’attrice premio Oscar Halle Berry, che indosserà un abito da “tigrata Catwoman” completamente ricamato con pietre e pailettes oro e nere. Tra i prestigiosi ospiti anche il cantante Steve Wonder, che riproporrà alcuni dei suoi intramontabili successi. |
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SERATA CHARITY CON ROBERTO CAVALLI |
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10 luglio 2004: Roberto Cavalli a Los Angeles per presentare la sua collezione autunno/inverno 2004-05 in occasione dell’annuale serata di beneficenza Mercedes Benz Designcure; l’evento, volto alla raccolta di fondi a favore dei malati di Parkinson, è organizzato da Holly Robinson, noto personaggio televisivo americano. La sfilata Roberto Cavalli sarà la punta di diamante della serata che si svolgerà nello spettacolare scenario delle colline di Beverly Hills. Testimonial d’eccezione del défilé l’attrice premio Oscar Halle Berry, che indosserà un abito da “tigrata Catwoman” completamente ricamato con pietre e pailettes oro e nere. Tra i prestigiosi ospiti anche il cantante Steve Wonder, che riproporrà alcuni dei suoi intramontabili successi. |
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SERATA CHARITY CON ROBERTO CAVALLI |
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10 luglio 2004: Roberto Cavalli a Los Angeles per presentare la sua collezione autunno/inverno 2004-05 in occasione dell’annuale serata di beneficenza Mercedes Benz Designcure; l’evento, volto alla raccolta di fondi a favore dei malati di Parkinson, è organizzato da Holly Robinson, noto personaggio televisivo americano. La sfilata Roberto Cavalli sarà la punta di diamante della serata che si svolgerà nello spettacolare scenario delle colline di Beverly Hills. Testimonial d’eccezione del défilé l’attrice premio Oscar Halle Berry, che indosserà un abito da “tigrata Catwoman” completamente ricamato con pietre e pailettes oro e nere. Tra i prestigiosi ospiti anche il cantante Steve Wonder, che riproporrà alcuni dei suoi intramontabili successi. |
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GIORGIO ARMANI HA CREATO L’ABITO PER IL MATRIMONIO DELL’ATTRICE PREMIO OSCAR MIRA SORVINO, CELEBRATO A CAPRI IL 2 LUGLIO |
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Giorgio Armani ha creato gli abiti per il matrimonio di Mira Sorvino e Chris Backus, che è stato celebrato lo scorso venerdì 2 luglio a Capri. Per Mira Sorvino, Giorgio Armani ha creato un abito bianco lungo in seta e organza a bustier, con corpino ricamato con perline a motivo floreale e velo in organza. A completare l’abito scarpe e guanti bianchi in seta. Per le damigelle, abiti lunghi in seta blu e verde, con spalline sottili, rivestiti di chiffon blu ispirati ai colori del mare di Capri. Per lo sposo, lo stilista ha disegnato un tradizionale abito da giorno con giacca lunga in fresco di lana leggero grigio scuro, panciotto grigio chiaro, pantaloni in gessato grigio e camicia bianca in popeline con doppio polsino. A completare il tutto, gemelli, cravatta in jacquard a piccoli pois, pochette e bretelle bianche Giorgio Armani. Per i testimoni dello sposo, Giorgio Armani ha creato classici completi neri con cravatta e pochette uguali a quelle dello sposo. |
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GIORGIO ARMANI HA CREATO L’ABITO PER IL MATRIMONIO DELL’ATTRICE PREMIO OSCAR MIRA SORVINO, CELEBRATO A CAPRI IL 2 LUGLIO |
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Giorgio Armani ha creato gli abiti per il matrimonio di Mira Sorvino e Chris Backus, che è stato celebrato lo scorso venerdì 2 luglio a Capri. Per Mira Sorvino, Giorgio Armani ha creato un abito bianco lungo in seta e organza a bustier, con corpino ricamato con perline a motivo floreale e velo in organza. A completare l’abito scarpe e guanti bianchi in seta. Per le damigelle, abiti lunghi in seta blu e verde, con spalline sottili, rivestiti di chiffon blu ispirati ai colori del mare di Capri. Per lo sposo, lo stilista ha disegnato un tradizionale abito da giorno con giacca lunga in fresco di lana leggero grigio scuro, panciotto grigio chiaro, pantaloni in gessato grigio e camicia bianca in popeline con doppio polsino. A completare il tutto, gemelli, cravatta in jacquard a piccoli pois, pochette e bretelle bianche Giorgio Armani. Per i testimoni dello sposo, Giorgio Armani ha creato classici completi neri con cravatta e pochette uguali a quelle dello sposo. |
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Giorgio Armani ha creato gli abiti per il matrimonio di Mira Sorvino e Chris Backus, che è stato celebrato lo scorso venerdì 2 luglio a Capri. Per Mira Sorvino, Giorgio Armani ha creato un abito bianco lungo in seta e organza a bustier, con corpino ricamato con perline a motivo floreale e velo in organza. A completare l’abito scarpe e guanti bianchi in seta. Per le damigelle, abiti lunghi in seta blu e verde, con spalline sottili, rivestiti di chiffon blu ispirati ai colori del mare di Capri. Per lo sposo, lo stilista ha disegnato un tradizionale abito da giorno con giacca lunga in fresco di lana leggero grigio scuro, panciotto grigio chiaro, pantaloni in gessato grigio e camicia bianca in popeline con doppio polsino. A completare il tutto, gemelli, cravatta in jacquard a piccoli pois, pochette e bretelle bianche Giorgio Armani. Per i testimoni dello sposo, Giorgio Armani ha creato classici completi neri con cravatta e pochette uguali a quelle dello sposo. |
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Giorgio Armani ha creato gli abiti per il matrimonio di Mira Sorvino e Chris Backus, che è stato celebrato lo scorso venerdì 2 luglio a Capri. Per Mira Sorvino, Giorgio Armani ha creato un abito bianco lungo in seta e organza a bustier, con corpino ricamato con perline a motivo floreale e velo in organza. A completare l’abito scarpe e guanti bianchi in seta. Per le damigelle, abiti lunghi in seta blu e verde, con spalline sottili, rivestiti di chiffon blu ispirati ai colori del mare di Capri. Per lo sposo, lo stilista ha disegnato un tradizionale abito da giorno con giacca lunga in fresco di lana leggero grigio scuro, panciotto grigio chiaro, pantaloni in gessato grigio e camicia bianca in popeline con doppio polsino. A completare il tutto, gemelli, cravatta in jacquard a piccoli pois, pochette e bretelle bianche Giorgio Armani. Per i testimoni dello sposo, Giorgio Armani ha creato classici completi neri con cravatta e pochette uguali a quelle dello sposo. |
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Giorgio Armani ha creato gli abiti per il matrimonio di Mira Sorvino e Chris Backus, che è stato celebrato lo scorso venerdì 2 luglio a Capri. Per Mira Sorvino, Giorgio Armani ha creato un abito bianco lungo in seta e organza a bustier, con corpino ricamato con perline a motivo floreale e velo in organza. A completare l’abito scarpe e guanti bianchi in seta. Per le damigelle, abiti lunghi in seta blu e verde, con spalline sottili, rivestiti di chiffon blu ispirati ai colori del mare di Capri. Per lo sposo, lo stilista ha disegnato un tradizionale abito da giorno con giacca lunga in fresco di lana leggero grigio scuro, panciotto grigio chiaro, pantaloni in gessato grigio e camicia bianca in popeline con doppio polsino. A completare il tutto, gemelli, cravatta in jacquard a piccoli pois, pochette e bretelle bianche Giorgio Armani. Per i testimoni dello sposo, Giorgio Armani ha creato classici completi neri con cravatta e pochette uguali a quelle dello sposo. |
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Giorgio Armani ha creato gli abiti per il matrimonio di Mira Sorvino e Chris Backus, che è stato celebrato lo scorso venerdì 2 luglio a Capri. Per Mira Sorvino, Giorgio Armani ha creato un abito bianco lungo in seta e organza a bustier, con corpino ricamato con perline a motivo floreale e velo in organza. A completare l’abito scarpe e guanti bianchi in seta. Per le damigelle, abiti lunghi in seta blu e verde, con spalline sottili, rivestiti di chiffon blu ispirati ai colori del mare di Capri. Per lo sposo, lo stilista ha disegnato un tradizionale abito da giorno con giacca lunga in fresco di lana leggero grigio scuro, panciotto grigio chiaro, pantaloni in gessato grigio e camicia bianca in popeline con doppio polsino. A completare il tutto, gemelli, cravatta in jacquard a piccoli pois, pochette e bretelle bianche Giorgio Armani. Per i testimoni dello sposo, Giorgio Armani ha creato classici completi neri con cravatta e pochette uguali a quelle dello sposo. |
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EASTPAK, MARCHIO LEADER DI ACCESSORI, È SPECIAL GUEST STAR AL SUNSPLASH ROTOTOM FESTIVAL PRESSO IL PARCO DEL RIVELLINO OSOPPO (UDINE) FINO AL 10 LUGLIO |
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Eastpak, icona della libertà e dell’urban style, è presente come sponsor al Sunsplash Rototom Festival, il più grande raduno reggae d’Europa giunto quest'anno alla sua undicesima edizione. Concerti e corsi di yoga, meditazione e Viet Tai Chi per un concentrato di energia e divertimento allo stato puro! Eastpak ha un’ottima visibilità all’interno del parco con banner e materiale promozionale ed è presente, con la campagna pubblicitaria Anarchy, all’interno del giornale ufficiale della manifestazione. Infolink www.Eastpak.com |
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EASTPAK, MARCHIO LEADER DI ACCESSORI, È SPECIAL GUEST STAR AL SUNSPLASH ROTOTOM FESTIVAL PRESSO IL PARCO DEL RIVELLINO OSOPPO (UDINE) FINO AL 10 LUGLIO |
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Eastpak, icona della libertà e dell’urban style, è presente come sponsor al Sunsplash Rototom Festival, il più grande raduno reggae d’Europa giunto quest'anno alla sua undicesima edizione. Concerti e corsi di yoga, meditazione e Viet Tai Chi per un concentrato di energia e divertimento allo stato puro! Eastpak ha un’ottima visibilità all’interno del parco con banner e materiale promozionale ed è presente, con la campagna pubblicitaria Anarchy, all’interno del giornale ufficiale della manifestazione. Infolink www.Eastpak.com |
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EASTPAK, MARCHIO LEADER DI ACCESSORI, È SPECIAL GUEST STAR AL SUNSPLASH ROTOTOM FESTIVAL PRESSO IL PARCO DEL RIVELLINO OSOPPO (UDINE) FINO AL 10 LUGLIO |
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Eastpak, icona della libertà e dell’urban style, è presente come sponsor al Sunsplash Rototom Festival, il più grande raduno reggae d’Europa giunto quest'anno alla sua undicesima edizione. Concerti e corsi di yoga, meditazione e Viet Tai Chi per un concentrato di energia e divertimento allo stato puro! Eastpak ha un’ottima visibilità all’interno del parco con banner e materiale promozionale ed è presente, con la campagna pubblicitaria Anarchy, all’interno del giornale ufficiale della manifestazione. Infolink www.Eastpak.com |
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Eastpak, icona della libertà e dell’urban style, è presente come sponsor al Sunsplash Rototom Festival, il più grande raduno reggae d’Europa giunto quest'anno alla sua undicesima edizione. Concerti e corsi di yoga, meditazione e Viet Tai Chi per un concentrato di energia e divertimento allo stato puro! Eastpak ha un’ottima visibilità all’interno del parco con banner e materiale promozionale ed è presente, con la campagna pubblicitaria Anarchy, all’interno del giornale ufficiale della manifestazione. Infolink www.Eastpak.com |
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DAMIANI APRE LA SUA PRIMA BOUTIQUE DI NEW YORK IN MADISON AVENUE |
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Nella strategia di espansione che il marchio sta perseguendo a livello internazionale, Damiani apre oggi il nuovo flagship store di New York al 796 di Madison Avenue, prestigiosa via di uno dei quartieri più branché della città americana. Il nuovo flagship store, espressione dell’ulteriore rafforzamento della marca e dell’immagine del brand Damiani nel mondo, è realizzato secondo il concept architettonico del famoso designer italiano Antonio Citterio. L’apertura di Damiani, in Madison Avenue, la via del lusso mondiale frequentata dai più attenti ed esigenti trendsetter internazionali ed eco per tutti gli Stati Uniti, testimonia la forte propulsione del Gruppo allo sviluppo internazionale. Infatti il marchio Damiani è già presente negli Stati Uniti con una boutique monomarca a Honolulu ed è prevista la prossima apertura, a Settembre, di un nuovo flagship store nel prestigioso centro commerciale King of Prussia in Pennsylvania. Damiani è, inoltre, presente nelle più eleganti e famose vie internazionali tra cui Milano-via Montenapoleone, Parigi-place Vendome, Tokyo-ginza. |
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Nella strategia di espansione che il marchio sta perseguendo a livello internazionale, Damiani apre oggi il nuovo flagship store di New York al 796 di Madison Avenue, prestigiosa via di uno dei quartieri più branché della città americana. Il nuovo flagship store, espressione dell’ulteriore rafforzamento della marca e dell’immagine del brand Damiani nel mondo, è realizzato secondo il concept architettonico del famoso designer italiano Antonio Citterio. L’apertura di Damiani, in Madison Avenue, la via del lusso mondiale frequentata dai più attenti ed esigenti trendsetter internazionali ed eco per tutti gli Stati Uniti, testimonia la forte propulsione del Gruppo allo sviluppo internazionale. Infatti il marchio Damiani è già presente negli Stati Uniti con una boutique monomarca a Honolulu ed è prevista la prossima apertura, a Settembre, di un nuovo flagship store nel prestigioso centro commerciale King of Prussia in Pennsylvania. Damiani è, inoltre, presente nelle più eleganti e famose vie internazionali tra cui Milano-via Montenapoleone, Parigi-place Vendome, Tokyo-ginza. |
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Nella strategia di espansione che il marchio sta perseguendo a livello internazionale, Damiani apre oggi il nuovo flagship store di New York al 796 di Madison Avenue, prestigiosa via di uno dei quartieri più branché della città americana. Il nuovo flagship store, espressione dell’ulteriore rafforzamento della marca e dell’immagine del brand Damiani nel mondo, è realizzato secondo il concept architettonico del famoso designer italiano Antonio Citterio. L’apertura di Damiani, in Madison Avenue, la via del lusso mondiale frequentata dai più attenti ed esigenti trendsetter internazionali ed eco per tutti gli Stati Uniti, testimonia la forte propulsione del Gruppo allo sviluppo internazionale. Infatti il marchio Damiani è già presente negli Stati Uniti con una boutique monomarca a Honolulu ed è prevista la prossima apertura, a Settembre, di un nuovo flagship store nel prestigioso centro commerciale King of Prussia in Pennsylvania. Damiani è, inoltre, presente nelle più eleganti e famose vie internazionali tra cui Milano-via Montenapoleone, Parigi-place Vendome, Tokyo-ginza. |
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Nella strategia di espansione che il marchio sta perseguendo a livello internazionale, Damiani apre oggi il nuovo flagship store di New York al 796 di Madison Avenue, prestigiosa via di uno dei quartieri più branché della città americana. Il nuovo flagship store, espressione dell’ulteriore rafforzamento della marca e dell’immagine del brand Damiani nel mondo, è realizzato secondo il concept architettonico del famoso designer italiano Antonio Citterio. L’apertura di Damiani, in Madison Avenue, la via del lusso mondiale frequentata dai più attenti ed esigenti trendsetter internazionali ed eco per tutti gli Stati Uniti, testimonia la forte propulsione del Gruppo allo sviluppo internazionale. Infatti il marchio Damiani è già presente negli Stati Uniti con una boutique monomarca a Honolulu ed è prevista la prossima apertura, a Settembre, di un nuovo flagship store nel prestigioso centro commerciale King of Prussia in Pennsylvania. Damiani è, inoltre, presente nelle più eleganti e famose vie internazionali tra cui Milano-via Montenapoleone, Parigi-place Vendome, Tokyo-ginza. |
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DAMIANI APRE LA SUA PRIMA BOUTIQUE DI NEW YORK IN MADISON AVENUE |
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Nella strategia di espansione che il marchio sta perseguendo a livello internazionale, Damiani apre oggi il nuovo flagship store di New York al 796 di Madison Avenue, prestigiosa via di uno dei quartieri più branché della città americana. Il nuovo flagship store, espressione dell’ulteriore rafforzamento della marca e dell’immagine del brand Damiani nel mondo, è realizzato secondo il concept architettonico del famoso designer italiano Antonio Citterio. L’apertura di Damiani, in Madison Avenue, la via del lusso mondiale frequentata dai più attenti ed esigenti trendsetter internazionali ed eco per tutti gli Stati Uniti, testimonia la forte propulsione del Gruppo allo sviluppo internazionale. Infatti il marchio Damiani è già presente negli Stati Uniti con una boutique monomarca a Honolulu ed è prevista la prossima apertura, a Settembre, di un nuovo flagship store nel prestigioso centro commerciale King of Prussia in Pennsylvania. Damiani è, inoltre, presente nelle più eleganti e famose vie internazionali tra cui Milano-via Montenapoleone, Parigi-place Vendome, Tokyo-ginza. |
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DAMIANI APRE LA SUA PRIMA BOUTIQUE DI NEW YORK IN MADISON AVENUE |
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Nella strategia di espansione che il marchio sta perseguendo a livello internazionale, Damiani apre oggi il nuovo flagship store di New York al 796 di Madison Avenue, prestigiosa via di uno dei quartieri più branché della città americana. Il nuovo flagship store, espressione dell’ulteriore rafforzamento della marca e dell’immagine del brand Damiani nel mondo, è realizzato secondo il concept architettonico del famoso designer italiano Antonio Citterio. L’apertura di Damiani, in Madison Avenue, la via del lusso mondiale frequentata dai più attenti ed esigenti trendsetter internazionali ed eco per tutti gli Stati Uniti, testimonia la forte propulsione del Gruppo allo sviluppo internazionale. Infatti il marchio Damiani è già presente negli Stati Uniti con una boutique monomarca a Honolulu ed è prevista la prossima apertura, a Settembre, di un nuovo flagship store nel prestigioso centro commerciale King of Prussia in Pennsylvania. Damiani è, inoltre, presente nelle più eleganti e famose vie internazionali tra cui Milano-via Montenapoleone, Parigi-place Vendome, Tokyo-ginza. |
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INAUGURATO A FIRENZE IL SECONDO NEGOZIO BORSALINO, BOUTIQUE DI ACCESSORI SIMBOLI D'ELITE, SITO IN VIA DELLA VIGNA NUOVA |
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E' stata inaugurata la nuova boutique d’accessori Borsalino in Firenze, poco distante dall’altro storico negozio situato in Via della Porta Rossa. Borsalino, aprendo il secondo punto vendita in Firenze, si augura di ampliare il grande consenso che ha sempre riscosso nel capoluogo toscano. La boutique, curata e progettata dall’architetto Bo, è la terza opera che vede il noto architetto astigiano collaborare con il marchio di cappelli. Curate da Lui sono infatti anche la boutique Borsalino in piazza Trevi a Roma e la boutique parigina in rue Grenelle. Questo nuovo spazio fiorentino è la perfetta coesione tra passato e presente: moderni elementi in cristallo, bronzo, acciaio si uniscono a soffitti a travi e archi in pietra. La volontà dello storico marchio è di coltivare nei suoi estimatori il gusto del bello in assoluto, in riferimento ad un copricapo o ad una emozionante elemento di architettura storica della città. La boutique, disposta su due livelli, copre una superficie di mq 40 per piano, il primo adibito alla vendita, il secondo alle attività logistiche. La boutique di via della Vigna Nuova è la quattordicesima finestra in Italia: tre a Roma, due a Milano e Firenze, una a Torino, Verona, Venezia, Asti, Alessandria, Bologna, Bari. Borsalino Boutique: via della Vigna Nuova 60/R, Firenze. |
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INAUGURATO A FIRENZE IL SECONDO NEGOZIO BORSALINO, BOUTIQUE DI ACCESSORI SIMBOLI D'ELITE, SITO IN VIA DELLA VIGNA NUOVA |
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E' stata inaugurata la nuova boutique d’accessori Borsalino in Firenze, poco distante dall’altro storico negozio situato in Via della Porta Rossa. Borsalino, aprendo il secondo punto vendita in Firenze, si augura di ampliare il grande consenso che ha sempre riscosso nel capoluogo toscano. La boutique, curata e progettata dall’architetto Bo, è la terza opera che vede il noto architetto astigiano collaborare con il marchio di cappelli. Curate da Lui sono infatti anche la boutique Borsalino in piazza Trevi a Roma e la boutique parigina in rue Grenelle. Questo nuovo spazio fiorentino è la perfetta coesione tra passato e presente: moderni elementi in cristallo, bronzo, acciaio si uniscono a soffitti a travi e archi in pietra. La volontà dello storico marchio è di coltivare nei suoi estimatori il gusto del bello in assoluto, in riferimento ad un copricapo o ad una emozionante elemento di architettura storica della città. La boutique, disposta su due livelli, copre una superficie di mq 40 per piano, il primo adibito alla vendita, il secondo alle attività logistiche. La boutique di via della Vigna Nuova è la quattordicesima finestra in Italia: tre a Roma, due a Milano e Firenze, una a Torino, Verona, Venezia, Asti, Alessandria, Bologna, Bari. Borsalino Boutique: via della Vigna Nuova 60/R, Firenze. |
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INAUGURATO A FIRENZE IL SECONDO NEGOZIO BORSALINO, BOUTIQUE DI ACCESSORI SIMBOLI D'ELITE, SITO IN VIA DELLA VIGNA NUOVA |
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E' stata inaugurata la nuova boutique d’accessori Borsalino in Firenze, poco distante dall’altro storico negozio situato in Via della Porta Rossa. Borsalino, aprendo il secondo punto vendita in Firenze, si augura di ampliare il grande consenso che ha sempre riscosso nel capoluogo toscano. La boutique, curata e progettata dall’architetto Bo, è la terza opera che vede il noto architetto astigiano collaborare con il marchio di cappelli. Curate da Lui sono infatti anche la boutique Borsalino in piazza Trevi a Roma e la boutique parigina in rue Grenelle. Questo nuovo spazio fiorentino è la perfetta coesione tra passato e presente: moderni elementi in cristallo, bronzo, acciaio si uniscono a soffitti a travi e archi in pietra. La volontà dello storico marchio è di coltivare nei suoi estimatori il gusto del bello in assoluto, in riferimento ad un copricapo o ad una emozionante elemento di architettura storica della città. La boutique, disposta su due livelli, copre una superficie di mq 40 per piano, il primo adibito alla vendita, il secondo alle attività logistiche. La boutique di via della Vigna Nuova è la quattordicesima finestra in Italia: tre a Roma, due a Milano e Firenze, una a Torino, Verona, Venezia, Asti, Alessandria, Bologna, Bari. Borsalino Boutique: via della Vigna Nuova 60/R, Firenze. |
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INAUGURATO A FIRENZE IL SECONDO NEGOZIO BORSALINO, BOUTIQUE DI ACCESSORI SIMBOLI D'ELITE, SITO IN VIA DELLA VIGNA NUOVA |
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E' stata inaugurata la nuova boutique d’accessori Borsalino in Firenze, poco distante dall’altro storico negozio situato in Via della Porta Rossa. Borsalino, aprendo il secondo punto vendita in Firenze, si augura di ampliare il grande consenso che ha sempre riscosso nel capoluogo toscano. La boutique, curata e progettata dall’architetto Bo, è la terza opera che vede il noto architetto astigiano collaborare con il marchio di cappelli. Curate da Lui sono infatti anche la boutique Borsalino in piazza Trevi a Roma e la boutique parigina in rue Grenelle. Questo nuovo spazio fiorentino è la perfetta coesione tra passato e presente: moderni elementi in cristallo, bronzo, acciaio si uniscono a soffitti a travi e archi in pietra. La volontà dello storico marchio è di coltivare nei suoi estimatori il gusto del bello in assoluto, in riferimento ad un copricapo o ad una emozionante elemento di architettura storica della città. La boutique, disposta su due livelli, copre una superficie di mq 40 per piano, il primo adibito alla vendita, il secondo alle attività logistiche. La boutique di via della Vigna Nuova è la quattordicesima finestra in Italia: tre a Roma, due a Milano e Firenze, una a Torino, Verona, Venezia, Asti, Alessandria, Bologna, Bari. Borsalino Boutique: via della Vigna Nuova 60/R, Firenze. |
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INAUGURATO A FIRENZE IL SECONDO NEGOZIO BORSALINO, BOUTIQUE DI ACCESSORI SIMBOLI D'ELITE, SITO IN VIA DELLA VIGNA NUOVA |
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E' stata inaugurata la nuova boutique d’accessori Borsalino in Firenze, poco distante dall’altro storico negozio situato in Via della Porta Rossa. Borsalino, aprendo il secondo punto vendita in Firenze, si augura di ampliare il grande consenso che ha sempre riscosso nel capoluogo toscano. La boutique, curata e progettata dall’architetto Bo, è la terza opera che vede il noto architetto astigiano collaborare con il marchio di cappelli. Curate da Lui sono infatti anche la boutique Borsalino in piazza Trevi a Roma e la boutique parigina in rue Grenelle. Questo nuovo spazio fiorentino è la perfetta coesione tra passato e presente: moderni elementi in cristallo, bronzo, acciaio si uniscono a soffitti a travi e archi in pietra. La volontà dello storico marchio è di coltivare nei suoi estimatori il gusto del bello in assoluto, in riferimento ad un copricapo o ad una emozionante elemento di architettura storica della città. La boutique, disposta su due livelli, copre una superficie di mq 40 per piano, il primo adibito alla vendita, il secondo alle attività logistiche. La boutique di via della Vigna Nuova è la quattordicesima finestra in Italia: tre a Roma, due a Milano e Firenze, una a Torino, Verona, Venezia, Asti, Alessandria, Bologna, Bari. Borsalino Boutique: via della Vigna Nuova 60/R, Firenze. |
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INAUGURATO A FIRENZE IL SECONDO NEGOZIO BORSALINO, BOUTIQUE DI ACCESSORI SIMBOLI D'ELITE, SITO IN VIA DELLA VIGNA NUOVA |
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E' stata inaugurata la nuova boutique d’accessori Borsalino in Firenze, poco distante dall’altro storico negozio situato in Via della Porta Rossa. Borsalino, aprendo il secondo punto vendita in Firenze, si augura di ampliare il grande consenso che ha sempre riscosso nel capoluogo toscano. La boutique, curata e progettata dall’architetto Bo, è la terza opera che vede il noto architetto astigiano collaborare con il marchio di cappelli. Curate da Lui sono infatti anche la boutique Borsalino in piazza Trevi a Roma e la boutique parigina in rue Grenelle. Questo nuovo spazio fiorentino è la perfetta coesione tra passato e presente: moderni elementi in cristallo, bronzo, acciaio si uniscono a soffitti a travi e archi in pietra. La volontà dello storico marchio è di coltivare nei suoi estimatori il gusto del bello in assoluto, in riferimento ad un copricapo o ad una emozionante elemento di architettura storica della città. La boutique, disposta su due livelli, copre una superficie di mq 40 per piano, il primo adibito alla vendita, il secondo alle attività logistiche. La boutique di via della Vigna Nuova è la quattordicesima finestra in Italia: tre a Roma, due a Milano e Firenze, una a Torino, Verona, Venezia, Asti, Alessandria, Bologna, Bari. Borsalino Boutique: via della Vigna Nuova 60/R, Firenze. |
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DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELLA COLLEZIONE DI OCCHIALI DA SOLE, POLAROID ORIGINAL POLARIZED SUNGLASSES BRATZ PRESENTA LA NUOVA LINEA DI MONTATURE DA VISTA |
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Ancora una volta, Polaroid Original Polarized Sunglasses conferma la grande attenzione che da sempre rivolge alle esigenze e ai desideri dei bambini e delle bambine presentando la nuova linea di montature da vista ispirata alle bambole culto delle pre-adolescenti: le Bratz.come la collezione di occhiali da sole, anche la linea da vista ricalca lo stile trendy e modaiolo delle Bratz.: montature ad effetto gommato o trasparenti sono proposte in colori brillanti e moderni con sfumature che vanno dal viola al fucsia, dal verde al giallo, dal blu all¹azzurro, oltre ai più soft nella versione lucida rosa, azzurro e giallo. Glamour e iperfemminile è il modello realizzato con un particolare colore cangiante e brillantinato che risalta ad ogni movimento della testa. La linea, composta da quattro modelli proposti ciascuno in due diversi calibri, è realizzata con materiali anallergici (assenza totale di nickel in conformità alla nuova normativa Ue 94/27) e colori atossici per garantire - oltre ad un look da vera diva - il massimo comfort, funzionalità e sicurezza garantite dall¹esperienza Polaroid. Polaroid disegnando gli occhiali Bratz ha pensato ad un total look con il portaocchiali, una vera e propria borsettina in vernice, glamour e divertente per non dimenticare mai a casa gli occhiali ed avere sempre un aspetto assolutamente perfetto! Numero verde: 800 666 300 |
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IL MUSEO DELLA CALZATURA DI VIGEVANO (PV) APRE I BATTENTI SABATO 18 SETTEMBRE 2004 ALLA SFAVILLANTE COLLEZIONE DI ANDREA PFISTER, ICONA DEL DELL’ARTE DELLA CALZATURA E VIGEVANESE D’ADOZIONE |
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Scarpe solo in apparenza, in realtà visioni, suggestioni tradotte in materia e in forme più o meno familiari, quelle di Andrea Pfister, che, come ogni opera d’arte che si rispetti, trascendono dalla loro materialità e da ogni riferimento contestuale, per diventare emozione pura: proprio quella che ci viene dall’arte pura. Le creazioni dell’artista-stilista, vigevanese d’adozione, icona del design nella patria della calzatura italiana, animano una straordinaria esposizione nelle “Galleria dei Passi d’Artista” del Museo della Calzatura di Vigevano (Pv). Lo stilista, noto in tutto il mondo per la sua creatività, mette in mostra i più significativi modelli realizzati a partire dal 1964 per arrivare agli esemplari inediti della collezione primavera-estate 2005. Una sezione della mostra, proveniente dalla collezione privata di Andrea Pfister, ospiterà le scarpe indossate da Marylin Monroe, Joan Crawford, Judy Garland, Betty Crabel, la Regina Maria José e Lady Ascort . Da 40 anni Andrea Pfister è all’avanguardia e rimane una fonte d’ispirazione per tutti i giovani, perché la sua creatività non segue i dettami della moda, fa moda. La sua genialità ha ricevuto molteplici consacrazioni internazionali, tra le quali spicca l’esposizione permanente dedicatagli dal Museo di Romans, già ospitata a New York, Toronto, Zurigo e Los Angeles. Nato a Pesaro il 30 agosto 1942, Andrea Pfister si sposta a Firenze a 18 anni per studiare storia dell’arte e all’età di 20 anni arriva a Milano, dove completa la sua formazione presso l’Ars Sutoria. Nel 1963 vince il “Concorso Internazionale per Designer di Calzatura” ad Amsterdam, che gli permette di iniziare a collaborare a Parigi con grandi nomi, quali Lavin e Jean Patou, realizzando i modelli per le collezioni Haute Couture. Nel 1965 lancia la sua prima collezione griffata “Andrea Pfister”: domina il colore, in particolare il rosso che diverrà la nuance simbolo della sua carriera. Nel 1967 incontra Jean Pierre Dupré, con cui nel 1968 si trasferisce a Vigevano, dove apre una fabbrica-atelier che in breve diviene punto di riferimento qualitativo per tutto il mondo della calzatura vigevanese. Anche se la sua casa rimane Vigevano, Andrea è un vero “cittadino del mondo”, per lavoro ma anche per il piacere di incontrare le sue numerose amiche ed estimatrici: Ursula Andress e Liz Taylor, Madonna e Barbra Streisand, Cher e Bo Derek, Catherine Deneuve e Jacqueline Bisset, Claudia Cardinale e Susan Sarandon, Julia Roberts e Sharon Stone… L’inaugurazione, che è di per sé un evento imperdibile, avrà luogo sabato 18 settembre 2004, alle 11.00 e la mostra rimarrà aperta fino al 14 novembre. Due mesi di tempo per incontrare, capire e amare un’arte tra le più sottili e nello stesso tempo più intriganti della nostra storia. Infolink: www.Castellodivigevano.it |
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IL MUSEO DELLA CALZATURA DI VIGEVANO (PV) APRE I BATTENTI SABATO 18 SETTEMBRE 2004 ALLA SFAVILLANTE COLLEZIONE DI ANDREA PFISTER, ICONA DEL DELL’ARTE DELLA CALZATURA E VIGEVANESE D’ADOZIONE |
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Scarpe solo in apparenza, in realtà visioni, suggestioni tradotte in materia e in forme più o meno familiari, quelle di Andrea Pfister, che, come ogni opera d’arte che si rispetti, trascendono dalla loro materialità e da ogni riferimento contestuale, per diventare emozione pura: proprio quella che ci viene dall’arte pura. Le creazioni dell’artista-stilista, vigevanese d’adozione, icona del design nella patria della calzatura italiana, animano una straordinaria esposizione nelle “Galleria dei Passi d’Artista” del Museo della Calzatura di Vigevano (Pv). Lo stilista, noto in tutto il mondo per la sua creatività, mette in mostra i più significativi modelli realizzati a partire dal 1964 per arrivare agli esemplari inediti della collezione primavera-estate 2005. Una sezione della mostra, proveniente dalla collezione privata di Andrea Pfister, ospiterà le scarpe indossate da Marylin Monroe, Joan Crawford, Judy Garland, Betty Crabel, la Regina Maria José e Lady Ascort . Da 40 anni Andrea Pfister è all’avanguardia e rimane una fonte d’ispirazione per tutti i giovani, perché la sua creatività non segue i dettami della moda, fa moda. La sua genialità ha ricevuto molteplici consacrazioni internazionali, tra le quali spicca l’esposizione permanente dedicatagli dal Museo di Romans, già ospitata a New York, Toronto, Zurigo e Los Angeles. Nato a Pesaro il 30 agosto 1942, Andrea Pfister si sposta a Firenze a 18 anni per studiare storia dell’arte e all’età di 20 anni arriva a Milano, dove completa la sua formazione presso l’Ars Sutoria. Nel 1963 vince il “Concorso Internazionale per Designer di Calzatura” ad Amsterdam, che gli permette di iniziare a collaborare a Parigi con grandi nomi, quali Lavin e Jean Patou, realizzando i modelli per le collezioni Haute Couture. Nel 1965 lancia la sua prima collezione griffata “Andrea Pfister”: domina il colore, in particolare il rosso che diverrà la nuance simbolo della sua carriera. Nel 1967 incontra Jean Pierre Dupré, con cui nel 1968 si trasferisce a Vigevano, dove apre una fabbrica-atelier che in breve diviene punto di riferimento qualitativo per tutto il mondo della calzatura vigevanese. Anche se la sua casa rimane Vigevano, Andrea è un vero “cittadino del mondo”, per lavoro ma anche per il piacere di incontrare le sue numerose amiche ed estimatrici: Ursula Andress e Liz Taylor, Madonna e Barbra Streisand, Cher e Bo Derek, Catherine Deneuve e Jacqueline Bisset, Claudia Cardinale e Susan Sarandon, Julia Roberts e Sharon Stone… L’inaugurazione, che è di per sé un evento imperdibile, avrà luogo sabato 18 settembre 2004, alle 11.00 e la mostra rimarrà aperta fino al 14 novembre. Due mesi di tempo per incontrare, capire e amare un’arte tra le più sottili e nello stesso tempo più intriganti della nostra storia. Infolink: www.Castellodivigevano.it |
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IL MUSEO DELLA CALZATURA DI VIGEVANO (PV) APRE I BATTENTI SABATO 18 SETTEMBRE 2004 ALLA SFAVILLANTE COLLEZIONE DI ANDREA PFISTER, ICONA DEL DELL’ARTE DELLA CALZATURA E VIGEVANESE D’ADOZIONE |
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IL MUSEO DELLA CALZATURA DI VIGEVANO (PV) APRE I BATTENTI SABATO 18 SETTEMBRE 2004 ALLA SFAVILLANTE COLLEZIONE DI ANDREA PFISTER, ICONA DEL DELL’ARTE DELLA CALZATURA E VIGEVANESE D’ADOZIONE |
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SERRAVALLE OUTLET….LA CONVENIENZA RADDOPPIA! |
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Prima di partire per le vacanze è d’obbligo una visita all’Outlet più grande d’Italia. Dal 10 luglio al 6 agosto, resistere allo shopping sarà impossibile, perché anche il Mc.arthur Glen vive il periodo dei saldi. Se tutto l’anno la convenienza è assicurata, durante il periodo dei saldi, lo sconto arriva fino al 70%. I prodotti sono di grande qualità tutto l’anno, anche adesso! Al Serravalle Outlet dopo le recenti aperture di Monclair e Roberto Cavalli, arriverranno altri marchi big del settore, due i nomi per eccellenza Mariella Burani e Brioni. Tutto questo farà del Serravalle Outlet il punto d'incontro dell'estate che già adesso si preannuncia memorabile e firmata. Tra i 12 milioni sono i visitatori che in 4 anni di vita dell’outlet sono stati attratti dall’occasione di acquistare prodotti di qualità, anche tanti vip. Recentemente sono stati avvistati : il comico Flavio Oreglio di Zelig, il presentatore Alessandro Cecchi Paone, il primo astronauta italiano ad andare nello spazio Franco Malerba e il giornalista inviato a Bagdad per Canale 5 Toni Capuozzo. |
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SERRAVALLE OUTLET….LA CONVENIENZA RADDOPPIA! |
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Prima di partire per le vacanze è d’obbligo una visita all’Outlet più grande d’Italia. Dal 10 luglio al 6 agosto, resistere allo shopping sarà impossibile, perché anche il Mc.arthur Glen vive il periodo dei saldi. Se tutto l’anno la convenienza è assicurata, durante il periodo dei saldi, lo sconto arriva fino al 70%. I prodotti sono di grande qualità tutto l’anno, anche adesso! Al Serravalle Outlet dopo le recenti aperture di Monclair e Roberto Cavalli, arriverranno altri marchi big del settore, due i nomi per eccellenza Mariella Burani e Brioni. Tutto questo farà del Serravalle Outlet il punto d'incontro dell'estate che già adesso si preannuncia memorabile e firmata. Tra i 12 milioni sono i visitatori che in 4 anni di vita dell’outlet sono stati attratti dall’occasione di acquistare prodotti di qualità, anche tanti vip. Recentemente sono stati avvistati : il comico Flavio Oreglio di Zelig, il presentatore Alessandro Cecchi Paone, il primo astronauta italiano ad andare nello spazio Franco Malerba e il giornalista inviato a Bagdad per Canale 5 Toni Capuozzo. |
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A CANESTRO IN GALLERIA, ARRIVA IL MINIBASKET. A LUGLIO, NEI POMERIGGI DI SABATO 10, 17 E 24 EMOZIONANTI SFIDE DEI FUTURI CAMPIONI DELLA PALLACANESTRO |
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Le piccole grandi emozioni dello sport continuano ad accompagnare i pomeriggi de "La Galleria Outlet Center Seriate". Dopo il golf, il tiro con l'arco, la mountain bike, il calcetto e le arti marziali, il sabato sportivo de "La Galleria" nel mese di luglio sarà interamente dedicato al minibasket. Nei pomeriggi di sabato 10, 17 e 24 luglio, infatti, i piccoli atleti di alcune delle più importanti società bergamasche si sfideranno su uno speciale campo indoor allestito all’interno dell'Outlet Center in continue gare 3 contro 3 con tanto di arbitro e pettorine. Ma non solo. Per tutti i bambini sarà una favolosa e divertente occasione per sfidare i loro genitori e tutti gli altri piccoli ospiti de "La Galleria" che desiderano cimentarsi per la prima volta nella pallacanestro o anche soltanto avvicinarsi in allegria alla pratica di questo incredibile sport, con l’unico impegno di divertirsi giocando. Ancora una volta, "La Galleria Outlet Center Seriate" offre ai suoi clienti il modo migliore di passare in famiglia un pomeriggio di allegria, gioco, divertimento e, ovviamente, shopping. Infolink: www.Lagalleriaoutletcenter.it |
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A CANESTRO IN GALLERIA, ARRIVA IL MINIBASKET. A LUGLIO, NEI POMERIGGI DI SABATO 10, 17 E 24 EMOZIONANTI SFIDE DEI FUTURI CAMPIONI DELLA PALLACANESTRO |
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Le piccole grandi emozioni dello sport continuano ad accompagnare i pomeriggi de "La Galleria Outlet Center Seriate". Dopo il golf, il tiro con l'arco, la mountain bike, il calcetto e le arti marziali, il sabato sportivo de "La Galleria" nel mese di luglio sarà interamente dedicato al minibasket. Nei pomeriggi di sabato 10, 17 e 24 luglio, infatti, i piccoli atleti di alcune delle più importanti società bergamasche si sfideranno su uno speciale campo indoor allestito all’interno dell'Outlet Center in continue gare 3 contro 3 con tanto di arbitro e pettorine. Ma non solo. Per tutti i bambini sarà una favolosa e divertente occasione per sfidare i loro genitori e tutti gli altri piccoli ospiti de "La Galleria" che desiderano cimentarsi per la prima volta nella pallacanestro o anche soltanto avvicinarsi in allegria alla pratica di questo incredibile sport, con l’unico impegno di divertirsi giocando. Ancora una volta, "La Galleria Outlet Center Seriate" offre ai suoi clienti il modo migliore di passare in famiglia un pomeriggio di allegria, gioco, divertimento e, ovviamente, shopping. Infolink: www.Lagalleriaoutletcenter.it |
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A CANESTRO IN GALLERIA, ARRIVA IL MINIBASKET. A LUGLIO, NEI POMERIGGI DI SABATO 10, 17 E 24 EMOZIONANTI SFIDE DEI FUTURI CAMPIONI DELLA PALLACANESTRO |
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Le piccole grandi emozioni dello sport continuano ad accompagnare i pomeriggi de "La Galleria Outlet Center Seriate". Dopo il golf, il tiro con l'arco, la mountain bike, il calcetto e le arti marziali, il sabato sportivo de "La Galleria" nel mese di luglio sarà interamente dedicato al minibasket. Nei pomeriggi di sabato 10, 17 e 24 luglio, infatti, i piccoli atleti di alcune delle più importanti società bergamasche si sfideranno su uno speciale campo indoor allestito all’interno dell'Outlet Center in continue gare 3 contro 3 con tanto di arbitro e pettorine. Ma non solo. Per tutti i bambini sarà una favolosa e divertente occasione per sfidare i loro genitori e tutti gli altri piccoli ospiti de "La Galleria" che desiderano cimentarsi per la prima volta nella pallacanestro o anche soltanto avvicinarsi in allegria alla pratica di questo incredibile sport, con l’unico impegno di divertirsi giocando. Ancora una volta, "La Galleria Outlet Center Seriate" offre ai suoi clienti il modo migliore di passare in famiglia un pomeriggio di allegria, gioco, divertimento e, ovviamente, shopping. Infolink: www.Lagalleriaoutletcenter.it |
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A CANESTRO IN GALLERIA, ARRIVA IL MINIBASKET. A LUGLIO, NEI POMERIGGI DI SABATO 10, 17 E 24 EMOZIONANTI SFIDE DEI FUTURI CAMPIONI DELLA PALLACANESTRO |
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Le piccole grandi emozioni dello sport continuano ad accompagnare i pomeriggi de "La Galleria Outlet Center Seriate". Dopo il golf, il tiro con l'arco, la mountain bike, il calcetto e le arti marziali, il sabato sportivo de "La Galleria" nel mese di luglio sarà interamente dedicato al minibasket. Nei pomeriggi di sabato 10, 17 e 24 luglio, infatti, i piccoli atleti di alcune delle più importanti società bergamasche si sfideranno su uno speciale campo indoor allestito all’interno dell'Outlet Center in continue gare 3 contro 3 con tanto di arbitro e pettorine. Ma non solo. Per tutti i bambini sarà una favolosa e divertente occasione per sfidare i loro genitori e tutti gli altri piccoli ospiti de "La Galleria" che desiderano cimentarsi per la prima volta nella pallacanestro o anche soltanto avvicinarsi in allegria alla pratica di questo incredibile sport, con l’unico impegno di divertirsi giocando. Ancora una volta, "La Galleria Outlet Center Seriate" offre ai suoi clienti il modo migliore di passare in famiglia un pomeriggio di allegria, gioco, divertimento e, ovviamente, shopping. Infolink: www.Lagalleriaoutletcenter.it |
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A CANESTRO IN GALLERIA, ARRIVA IL MINIBASKET. A LUGLIO, NEI POMERIGGI DI SABATO 10, 17 E 24 EMOZIONANTI SFIDE DEI FUTURI CAMPIONI DELLA PALLACANESTRO |
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Le piccole grandi emozioni dello sport continuano ad accompagnare i pomeriggi de "La Galleria Outlet Center Seriate". Dopo il golf, il tiro con l'arco, la mountain bike, il calcetto e le arti marziali, il sabato sportivo de "La Galleria" nel mese di luglio sarà interamente dedicato al minibasket. Nei pomeriggi di sabato 10, 17 e 24 luglio, infatti, i piccoli atleti di alcune delle più importanti società bergamasche si sfideranno su uno speciale campo indoor allestito all’interno dell'Outlet Center in continue gare 3 contro 3 con tanto di arbitro e pettorine. Ma non solo. Per tutti i bambini sarà una favolosa e divertente occasione per sfidare i loro genitori e tutti gli altri piccoli ospiti de "La Galleria" che desiderano cimentarsi per la prima volta nella pallacanestro o anche soltanto avvicinarsi in allegria alla pratica di questo incredibile sport, con l’unico impegno di divertirsi giocando. Ancora una volta, "La Galleria Outlet Center Seriate" offre ai suoi clienti il modo migliore di passare in famiglia un pomeriggio di allegria, gioco, divertimento e, ovviamente, shopping. Infolink: www.Lagalleriaoutletcenter.it |
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A CANESTRO IN GALLERIA, ARRIVA IL MINIBASKET. A LUGLIO, NEI POMERIGGI DI SABATO 10, 17 E 24 EMOZIONANTI SFIDE DEI FUTURI CAMPIONI DELLA PALLACANESTRO |
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Le piccole grandi emozioni dello sport continuano ad accompagnare i pomeriggi de "La Galleria Outlet Center Seriate". Dopo il golf, il tiro con l'arco, la mountain bike, il calcetto e le arti marziali, il sabato sportivo de "La Galleria" nel mese di luglio sarà interamente dedicato al minibasket. Nei pomeriggi di sabato 10, 17 e 24 luglio, infatti, i piccoli atleti di alcune delle più importanti società bergamasche si sfideranno su uno speciale campo indoor allestito all’interno dell'Outlet Center in continue gare 3 contro 3 con tanto di arbitro e pettorine. Ma non solo. Per tutti i bambini sarà una favolosa e divertente occasione per sfidare i loro genitori e tutti gli altri piccoli ospiti de "La Galleria" che desiderano cimentarsi per la prima volta nella pallacanestro o anche soltanto avvicinarsi in allegria alla pratica di questo incredibile sport, con l’unico impegno di divertirsi giocando. Ancora una volta, "La Galleria Outlet Center Seriate" offre ai suoi clienti il modo migliore di passare in famiglia un pomeriggio di allegria, gioco, divertimento e, ovviamente, shopping. Infolink: www.Lagalleriaoutletcenter.it |
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