|
|
|
MARTEDì
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Ottobre 2004 |
|
Pagina4 | |
|
OGGI IN AREA FIRME DEL MEMORANDUM CON IL G77 E PER L’ISTITUZIONE DEL DISTRETTO DI BIOMEDICINA MOLECOLARE ATTESI IL MINISTRO MORATTI, I SOTTOSEGRETARI AGLI ESTERI ANTONIONE E ALLA RICERCA POSSA, IL PRESIDENTE ILLY, L’AMBASCIATORE AL NASSER |
|
|
|
|
|
Trieste 5 ottobre 2004 - Il Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Letizia Moratti arriva oggi 5 ottobre 2004 alle 9.30 in Area Science Park a Padriciano, dove nel corso di una cerimonia nel Centro Congressi firmerà, insieme al Sottosegretario agli Esteri, Roberto Antonione, e al Presidente del Gruppo dei 77, Ambasciatore Al Nasser, il Memorandum of Understanding – Trieste System. Alla cerimonia della firma saranno presenti i delegati del Bie e autorità. Alle ore 11.00 il Ministro Moratti si trasferirà nel Campus di Basovizza dell’Area Science Park dove, dopo una visita al Laboratorio di Luce di Sincrotrone Elettra, firmerà con il Presidente della Regione Riccardo Illy l’Accordo di programma per l’istituzione in Friuli Venezia Giulia del Distretto Tecnologico di Biomedicina Molecolare. In questa occasione il Ministro incontrerà la stampa. “Esprimo grande soddisfazione – è il commento del presidente di Area, Maria Cristina Pedicchio - per il raggiungimento di questo duplice traguardo, importante sia sul versante della cooperazione internazionale che su quello dello sviluppo del territorio. Area ha dato e darà il suo contributo in qualità di coordinatore del sistema della ricerca regionale e di promotore del Consorzio di Biomedicina Molecolare istituito all’inizio del 2004”. La delegazione del Miur è così composta: Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Signora Letizia Moratti; Vice Ministro per la Ricerca, On.le Guido Possa; Capo Ufficio Stampa, Dott. Gino Banterla; Direttore Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, Dott. L. Criscuoli; Consigliere Diplomatico del Ministro, Min. Plen. Mario Polverini. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ALLARME SANITARIO: LA TAC TOTAL BODY E LA NUOVE ECOGRAFIE TRIDIMENSIONALI SONO A RISCHIO!! |
|
|
|
|
|
Roma, 5 ottobre 2004 - Un allarme sanitario importante è stato lanciato anche in Italia dal servizio sanitario del Codacons e dallo sportello Articolo 32 (www.Articolo32.net ), il sito internet per la tutela dei malati attivato dall’associazione. La tac total body, molto in uso nel nostro paese quando non si vuole perdere tempo in diagnosi internistiche difficili e non si vuole far risparmiare né alle assicurazioni né al Ssn, sono a rischio. Un nuovo studio ha accertato infatti che le radiazioni assorbite in tutto il corpo con tale tac sono comparabili con quelle ricevute dai sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki e causano un piccolo ma significativo aumento del rischio di cancro. Uno studio della Columbia University ha verificato che le radiazioni di una tac total body equivale a 100 mammografie e che le total body causano un caso di cancro ogni 50 pazienti tra i 30 e 45 anni di età. Ma ancora più preoccupante l'allarme sulle nuove ecografie tridimensionali in uso anche in Italia, quelle fatte al feto in tardo periodo di gravidanza per creare films piacevoli del feto e dei suoi movimenti a colori e per averne un ricordo. Si tratta , secondo la Fda americana, di pratiche da evitare, salvo le normali ecografie praticate a 20 settimane dal concepimento per ragioni diagnostiche. Così anche l'istituto americano di ultrasuoni in medicina si è opposto strenuamente a queste ecografie tardive sostenendo anche che l’esposizione prolungata e inutile ad ultrasuoni può essere causa di rischi alla salute, e che in futuro con anni di pratiche si possano verificare anche effetti biologici negativi sui feti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA TERAPIA DELLA LEUCEMIA PROMIELOCITICA ACUTA IN PRIMA LINEA CON ARSENICO TRIOSSIDO EVITA L’USO DELLA CHEMIOTERAPIA A BASE DI ANTRACICLINE OTTENUTE REMISSIONI COMPLETE DI LUNGA DURATA NELL’88% DEI PAZIENTI |
|
|
|
|
|
Seattle e Bresso 5 ottobre 2004,—Uno studio clinico esplorativo condotto da ricercatori iraniani sull’uso dell’arsenico triossido come agente singolo nel trattamento della leucemia promielocitica acuta (Apl) è stato presentato il 29 settembre al 16th Annual meeting of the European Organization for Research and Treatment of Cancers, National Cancer Institute and American Association for Cancer Research (Eortc-nci-aacr). Nello studio, 63 pazienti con Apl appena diagnosticata sono stati trattati con arsenico triossido per un ciclo di due trattamenti; il 90% dei pazienti hanno ottenuto remissioni complete. 11 pazienti sono ricaduti e otto di questi hanno avuto nuovamente una remissione completa dopo un terzo ciclo di trattamento. Al momento ben l’88,5% dei pazienti sono ancora seguiti nell’ambito dello studio con una sopravvivenza media di circa 34 mesi dall’inizio del trattamento. Cell Therapeutics, Inc. (Cti) (Nasdaq e Nuovo Mercato: Ctic) commercializza l’arsenico triossido (Trisenox) negli Stati Uniti e in Europa per il trattamento della leucemia promielocitica acuta in ricaduta o resistente. Inoltre, al convegno Eortc-nci-aacr sono stati presentati anche dati di fase I relativi al prodotto camptotecina poliglutammato (Ct-2106). I dati mostrano come il Ct-2106 sia stato ben tollerato con effetti tossici indesiderati molto ben controllabili e con chiari segni di efficacia antitumorale in tre differenti tipologie di tumori. Un paziente affetto da tumore del pancreas con metastasi polmonari ha avuto una remissione parziale, due pazienti con tumore del colon hanno avuto stabilizzazione della malattia per oltre 12 settimane e due pazienti con tumore polmonare non microcitoma hanno avuto una stabilizzazione per 35 settimane. Il tasso preliminare di controllo della malattia è stato del 33% nello studio (8 pazienti su 24). |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ENEA EMBEDDED TECHNOLOGY ANNUNCIA UNA PIATTAFORMA SAFETY-CRITICAL PER DISPOSITIVI MEDICALI EMBEDDED |
|
|
|
|
|
Milano, 5 Ottobre 2004 - Enea Embedded Technology ha annunciato la Enea Embedded Medical Platform (Ee-med), una piattaforma software safety-critical per dispositivi medicali embedded. Ee-med prevede tutti i componenti software necessari per progettare dispositivi medicali safety-critical. L’offerta include il sistema operativo in tempo reale, dei moduli per networking su cavo e wireless, una Gui embedded, un database fault tolerant e un ambiente di sviluppo particolarmente completo. Questa piattaforma software - unitamente alle schede medicali di riferimento e ai servizi di ingegneria hardware/software Enea - copre tutte le fasi del progetto, dallo sviluppo all’installazione, dalla pianificazione iniziale alla certificazione Fda. “La risposta in tempo reale, la ripartizione protetta e la disponibilità garantita delle risorse rendono Ose una piattaforma ideale su cui costruire dispositivi medicali embedded safety-critical,” ha dichiarato Adrian Leufvén, vice presidente marketing per Enea Embedded Technology. “Attualmente stiamo affiancando al nostro Rtos una serie completa di servizi e di componenti di sviluppo, di networking, di database e di Gui necessari per accompagnare un dispositivo embedded medicale dal concepimento alla produzione, certificazione Fda compresa.” La base di Ee-med è il sistema operativo in tempo reale e safety-critical Ose. Ose combina una risposta real-time rapida e deterministica con delle prestazioni di protezione della memoria che permettono all’Oem di isolare le funzioni di livello “A”, cioè le più critiche ai fini della sicurezza e delle attività vitali. La sicurezza della ripartizione impedisce che le anomalie dei servizi non-critical – per esempio dei servizi legati al networking – influenzino i servizi life-critical, per esempio il dosaggio dei medicinali o il monitoraggio dei parametri vitali. Ose offre anche una garanzia circa la disponibilità delle risorse. Ciò permette di incrementare l’affidabilità assicurando che le funzioni critiche di livello A possano sempre usufruire di un accesso immediato alle risorse necessarie di Cpu e di memoria . Ose contribuisce ad aumentare ulteriormente l’affidabilità mettendo a disposizione una serie di meccanismi integrati di rilevamento guasti e di risposta che avviano l’analisi delle anomalie e le procedure di recovery nel momento in cui i processi sotto supervisione non rispondono. Questa velocità di risposta mette Ose in condizione di riconnettere le applicazioni più rapidamente successivamente a un guasto. Essa permette anche di isolare i processi difettosi, riducendo la probabilità che altri utenti interagiscano con essi e minimizzando le possibilità che il guasto si propaghi nel sistema. Per aumentare l’affidabilità della memorizzazione dei dati, Ose offre un file manager atomico che impedisce che le interruzioni che si verificano durante i processi di scrittura (per esempio in seguito alla mancanza di alimentazione) corrompano i dati del file system. Il file manager atomico assicura che una volta che l’operazione di scrittura è iniziata venga sempre completata o non abbia effetto sui dati del file system, impedendone la corruzione con dati errati o incompleti. Ee-med garantisce un ulteriore incremento dell’affidabilità della memorizzazione dati attraverso un Rdbms (relational database management system) – denominato Polyhedra – che offre un deposito dati protetto e fault-tolerant. La parte attiva dell’Rdms Polyhedra è caratterizzata da un codice di dimensioni ridotte e da un’architettura memory-resident che incrementa le prestazioni di un ordine di grandezza rispetto agli Rdbms convenzionali disk-based, senza ovviamente sacrificare la sicurezza dei dati. I moderni sistemi medicali safety-critical ricorrono sempre più spesso a più processori. Tale approccio assicura ridondanza, prestazioni superiori e separazione tra le attività critiche e non critiche. Ose semplifica lo sviluppo multiprocessore e aumenta i livelli di affidabilità sfruttando un’architettura di trasferimento diretto dei messaggi capace di stabilire le comunicazioni tra i vari processi attivi su uno o più processori. Questo coerente meccanismo di comunicazione process-to-process, indipendente dall’hardware sottostante, permette ai processi remoti di apparire come se fossero residenti su un medesimo processore o Dsp, quando in realtà sono distribuiti su vari processori o Dsp. Ee-med offre una soluzione di networking completa, comprendente protocolli Tcp/ip e protocolli protetti quali Ipv6, Ssh, Ssl, Radius, e Ipsec. Ose supporta anche protocolli di networking wireless quali 802.11 e Bluetooth, semplificando lo sviluppo di dispositivi medicali mobili. L’ambiente integrato di sviluppo Ee-med semplifica notevolmente tutti gli aspetti dello sviluppo del software medicale, dal debugging del kernel alla messa in servizio della scheda, dalla creazione dell’applicazione al testing. Il completo ambiente di sviluppo supporta la progettazione e lo sviluppo del codice di macchine a stati Uml e il debugging Rtos-aware a livello di sorgente e di sistema: un simulatore Rtos permette ai progettisti di sviluppare applicazioni medicali Ose-based su sistemi operativi host Linux, Windows e Solaris, anticipando la disponibilità dell’hardware. Ee-med prevede anche un tool di analisi system-level, noto col nome di Illuminator, che permette al programmatore di monitorare, controllare e rilevare i dati dalle applicazioni riproducendoli sotto forma di sequenze di eventi (quali context switch e trasferimento di messaggi tra processi). Illuminator supporta anche il profiling del sistema, prestazione che consente al programmatore di tracciare l’utilizzo delle risorse di memoria e di Cpu a livello di processo. Il tool di sviluppo Peg Gui di Swell Software – fornito a corredo di Ee-med – facilita l’integrazione di Gui personalizzate nei dispositivi medicali. Una Gui event-driven da 100-kbyte - che occupa solo 8 kbyte di Ram – offre un kit di sviluppo completo e una libreria per la creazione di Gui di qualità professionale. Peg Gui mette a disposizione il supporto per la protezione della memoria, per il multitasking, per il message-passing e per l’elaborazione degli interrupt di Ose: esso include appositi tool per la costruzione di schermate, per la generazione di font custom e per la compressione e il Roming di immagini arbitrarie. Esso offre inoltre delle classi di incapsulamento a livello hardware e Os che permettono alle interfacce utente Ose Peg custom di girare come normali applicazioni Windows standard a 32-bit. Questo permette ai progettisti di sviluppare, simulare, debuggare e testare le loro Peg Gui custom su un Pc Windows standard. Uno degli aspetti più problematici legati al lancio sul mercato dei prodotti medicali è il conseguimento della certificazione Fda del sistema finale. Per garantire la certificazione, devono essere utilizzate in tutte le fasi del processo delle metodologie di sviluppo e di progettazione approvate dalla Fda. Ee-med prevede una serie di servizi di engineering e di certificazione medicale che contemplano percorsi e processi di sviluppo approvati dall’Fda e che comprendono sistemi di verifica e validazione dell’intero codice, progettazione e sviluppo hardware, certificazione del prodotto. Gli specialisti di prodotti medicali di Enea guidano l’Oem in tutte le fasi del processo di sviluppo, dall’attivazione della scheda fino alla certificazione Fda del prodotto finale. Per Ee-med è disponibile anche una versione ottimizzata Dsp di Ose nota con il nome di Oseck (Ose Compact Kernel). Ottimizzata per i dispositivi medicali embedded più spinti e con specifiche stringenti di memoria, la versione Oseck è un prodotto event driven, totalmente pre-emptivo che occupa, in configurazione minima, meno di 4 kbyte di memoria. Ose e Oseck condividono la medesima Api e il medesimo schema di comunicazione interprocesso, facilitando la combinazione dei due Rtos nei sistemi medicali basati su più processori. Ee-med è utilizzabile su varie piattaforme hardware di riferimento Arm- e Powerpc-based certificabili Fda. Ee-med è disponibile sin da ora. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IBM GLOBAL FINANCING OFFRE FINANZIAMENTI PER LE AZIENDE DEL SETTORE DELLA SANITÀ, DELLE BIO-TECNOLOGIE E DEL FARMACEUTICO |
|
|
|
|
|
Segrate, 5 ottobre 2004 – Ibm ha annunciato ieri che sta ampliando le opportunità di finanziamento di tecnologie informatiche per apparecchiature medicali, consentendo ai clienti di acquistare in leasing o di disporre di una vasta gamma di apparecchiature medicali, di software e di servizi. Ibm ha sviluppato l’offerta Medical Technology Financing per andare incontro ai bisogni dei clienti del settore della Sanità e delle bio-tecnologie, oggi sempre più numerosi. L’offerta è supportata da un team di professionisti finanziari con esperienza diretta nell’industria della sanità e da una rete di fornitori di apparecchiature mediche. Ibm Medical Technology Financing offre a clienti qualificati un’ampia gamma di opzioni di finanziamento, che vanno dall’acquisto ai servizi di gestione sia per le tecnologie It, sia per le tecnologie medicali e ai relativi investimenti. “Grazie alla posizione di leader a livello mondiale per i finanziamenti It di Ibm Global Financing, siamo in grado di offrire alcuni dei tassi più competitivi sul mercato, e i termini di pagamento e di leasing più flessibili in assoluto”, dice Peter Matthews, direttore generale di Ibm Global Financing Europa Medio Oriente e Africa. “Inoltre, siamo in grado di adattare una soluzione di finanziamento che vada incontro alle necessità di investimento per l’acquisto di tecnologia medica per svariate tipologie di aziende, che siano società per azioni, università, infrastruttura di ricerca pubblica o ospedali privato”. Le aziende del settore della sanità, delle bio-tecnologie e delle industrie farmaceutiche spesso devono fronteggiare forti pressioni su due fronti: acquistare e mantenere le più recenti tecnologie mediche rimanendo competitivi, e controllare i costi con budget limitati. Ibm Global Financing aiuta queste aziende ad affrontare entrambe le sfide. Ibm Global Financing, l’istituzione finanziaria numero uno al mondo, offrirà tassi interessanti e un’unica fonte di finanziamento per soluzioni di tecnologia medica “stand-alone” o per tecnologia medica offerte in pacchetto con soluzioni Ibm. In entrambi i casi, Ibm Global Financing offrirà ai propri clienti modalità di pagamento mensile con condizioni di finanziamento flessibili. Le apparecchiature di tecnologia medica che potranno essere finanziate comprenderanno scanner Ct, Mri e Pet, così come radiografia computerizzata, raggi X, laser, sistemi di digitalizzatori di film, “gamma cameras”, stampanti, dispositivi “point of care”, unità di mammografia e di ultrasuoni. Software e servizi associati possono essere inclusi nello stesso contratto per semplificare ulteriormente il budgeting e la pianificazione. Le apparecchiature medicali sono sempre più tecnologiche e questo rende la linea di confine tra tecnologie mediche e tecnologie informatiche sempre più sottile, con il vantaggio di poter applicare gli stessi benefici dei leasing It ai leasing delle apparecchiature medicali. Molte organizzazioni nel settore della sanità scelgono la soluzione del leasing sia per le tecnologie It, sia per quelle mediche in modo da ridurre i costi, semplificare il budgeting, risparmiare denaro e rimanere competitive sul mercato. L’obsolescenza della tecnologia è la ragione primaria che spinge le organizzazioni a decidere per il leasing. Il finanziamento spesso agisce come una strategia di management per facilitare la sostituzione sistematica dell’apparecchiatura. I rapidi progressi che si succedono nell’industria obbligano molte organizzazioni a sostituire le loro apparecchiature It ogni 24/36 mesi e i loro sistemi medici ogni 48/60 mesi. L’offerta Medical Technology Financing di Ibm comprende opzioni di leasing e di sistemazione dell’asset per una vasta gamma di apparecchiature mediche. L’offerta Medical Technology Financing di Ibm è disponibile tramite Ibm e selezionati Ibm Business Partners. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PUÒ ESSERE PERICOLOSO IL NICHEL PRESENTE NELLE LEGHE DEI MONILI BUCA-PELLE UNI RICORDA CHE ANCHE I PIERCING DEVONO ESSERE “A NORMA” |
|
|
|
|
|
Milano, 5 ottobre 2004 - A seguito della proposta di legge presentata dal deputato di An Antonio Mazzocchi affinché piercing, tatuaggi e trucco permanente siano applicati a minorenni solo previa autorizzazione dei genitori, l’Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, ricorda che oltre alle norme igieniche essenziali già indicate dal 1998 nelle linee guida del Consiglio Superiore della Sanità, è bene conoscere a quali rischi si espongono tutti coloro che adottano i monili buca-pelle, soprattutto quelli che non sono “a norma”. La norma europea Uni En 1810 stabilsce, infatti, che per evitare irritazioni cutanee o, peggio, lesioni all’epidermide, i piercing (burocraticamente descritti come oggetti metallici che vengono inseriti in parti perforate del corpo), devono avere una percentuale massima di nichel compresa fra lo 0,03% e lo 0,07%. Ciò a prescindere dal metallo-base utilizzato per realizzare il piercing, che può essere acciaio, alluminio, titanio, rame, argento o oro. Percentuali di nichel superiori a quelle stabilite dalla nuova norma europea nelle leghe, utilizzate normalmente per anelli, orecchini ed altri monili di metallo, sono ritenute particolarmente pericolose proprio per i piercing, perché questi monili che tanto piacciono soprattutto ai giovani, vengono messi in contatto con gli strati più profondi dell’epidermide, in certi casi in modo permanente. Perché sia “sicuro”, il piercing deve essere accompagnato dal resoconto di prova che, oltre alla descrizione della forma del monile e all’indicazione del metallo-base utilizzato, deve riportare il numero della norma Uni-cen di riferimento, il marchio chiaro ed indelebile del laboratorio che ha eseguito i test, il luogo in cui la prova è stata eseguita, e l’attestazione dell’esito positivo. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TESTIMONI DEL VANGELO DELLA VITA VENERDÌ 15 OTTOBRE SARANNO PRESENTATI A ROMA GLI ATTI DELLA PREGHIERA UNIVERSALE PER LA VITA. PRESENTE ANCHE IL CARDINALE ALFONSO LOPEZ TRUJILLO |
|
|
|
|
|
Roma, 5 ottobre 2004 - Fra le inedite sfide che il nostro tempo pone alla Chiesa emergono, sopra tutte, la violazione e la soppressione della vita nascente. Su questo gravissimo problema, evidente a tutti ma paradossalmente disconosciuto e spesso rimosso, ha levato la voce il Papa con l’importante Enciclica Evangelium Vitae, nella quale con forza fa appello per una generale mobilitazione delle coscienze a favore di una nuova cultura della vita, rivolta a tutti gli uomini, cominciando dalla Comunità dei credenti. La risposta a queste sfide inedite, fin dall¹inizio del Suo pontificato, Giovanni Paolo Ii l¹ha individuata in una nuova evangelizzazione, che ha in Maria la Stella che la orienta e l¹Avvocata che la difende. Con la generale mobilitazione delle coscienze il Santo Padre invoca, come necessaria, anche ³una grande preghiera per la vita che attraversi il mondo intero², come forza soprannaturale in grado di contrastare la cultura dell¹egoismo e della morte. L¹iniziativa “Una preghiera universale per la vita² vuole essere così una risposta all¹appello del Santo Padre. L¹iniziativa ha preso il via nell’autunno del 2002 con l¹incoraggiamento del cardinale Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia. La Preghiera Universale per la vita è stata inaugurata con l’udienza del Santo Padre, il 25 marzo scorso nella Basilica della Santa Casa di Loreto. Il lavoro ora riprende con generosità e impegno attraverso l’opera degli Apostoli della Preghiera per la vita che monsignor Angelo Comastri, vescovo di Loreto ha inviato dalla Santa Casa. La prima tappa di questa ripartenza è in programma il prossimo 15 ottobre, a Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore, dove sarà celebrata una solenne Eucaristia per la vita presieduta dal cardinal Alfonso Lopez Trullo e concelebrata da monsignor Paolo Rabitti, presidente della Commissione del Laicato della Cei. Nel corso dell¹appuntamento in Santa Maria Maggiore, promosso dall¹Associazione “Difendere la vita con Maria” e dal Movimento per la Vita Italiano, saranno presentati anche gli Atti del Convegno per la formazione degli Apostoli della preghiera. All¹incontro, in programma nel tardo pomeriggio di venerdì 15, farà seguito il giorno successivo alla Pontificia Università Lateranense, l¹importante convegno promosso dalla Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali della Cei (C.n.a.l.) a dieci anni dall¹Evangelium Vitae, dal tema: “Testimoni del Vangelo della vita” con la presenza del cardinale Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“LA MODELLA DI SPOSIDEA 2004 “ VILLA CASTELBARCO ALBANI, VAPRIO D’ADDA (MI) |
|
|
|
|
|
Vaprio d’Adda, 5 ottobre 2004 – È Gabriella De Masi, ventitreenne di Gessate (Mi) la vincitrice di “Un giorno da modella” il concorso che ha animato le prime giornate di Sposidea 2004, il prestigioso Salone della Moda e dei Servizi per il Matrimonio di Villa Castelbarco Albani. Alta, capelli corti castani, occhi scuri, Gabriella De Masi ha avuto la meglio su altre tredici emozionantissime “modelle” che con entusiasmo e ironia hanno sfilato sulla passerella d’onore della mostra indossando meravigliosi abiti da sposa. Al termine di una vivace serata la giuria di esperti ha proclamato Gabriella De Masi “Modella di Sposidea 2004”. Tra gli applausi dei numerosi presenti, le 14 ragazze in gara hanno sfilato con grazia e padronanza non comune emozionando tutto il pubblico. La vincitrice ha sfilato con un bellissimo abito di Bolzoni Spose, modello Tiffany in taffettà cangiante color arancio. A lei andrà in premio un abito dell’atelier per cui ha sfilato e il piacere vedere un servizio fotografico del suo matrimonio sul magazine Sposa White, partner della manifestazione. Per due giorni oltre 250 future spose, di tutte le età e provenienti da ogni parte d’Italia, hanno partecipato ai casting organizzati a Villa Castelbarco, in un vero set fotografico appositamente allestito. Quattordici di loro hanno avuto la fortuna di vivere “un giorno da modella”: sotto gli occhi di fidanzati-futuri-mariti, mamme-future-suocere, amiche-future-testimoni e del numerosissimo pubblico di visitatori, sono state truccate acconciate e vestite… e sono salite in passerella! |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MAXDATA A SMAU 2004 |
|
|
|
|
|
Milano, 5 Ottobre 2004 - Maxdata, leader in Europa per la produzione di Pc, notebook, server e monitor per le aziende, annuncia la propria presenza a Smau 2004 che si terra’ presso la Fiera di Milano dal 21 al 25 Ottobre p.V. Maxdata sarà partner tecnologico di E-commerceland che, in oltre 2000 metri quadrati di spazi espositivi, interamente dedicati allo shopping on line, utilizzera’ esclusivamente tecnologie Maxdata per tutte le postazioni di lavoro (personal computer – equipaggiati con processore Amd - e monitor a marchio Belinea). Grazie alla tecnologia Maxdata gli oltre 30 “negozi virtuali” presenti nell’area E-commerceland saranno in grado di fare dimostrazioni al pubblico delle funzionalita’ dei propri siti di commercio elettronico. Maxdata e Amd rinnovano in questo modo la positiva collaborazione già collaudata l’anno scorso a Smau, ribadendo la sinergia nell’innovazione e nella continua crescita tecnologica, presupposto fondamentale a garanzia di una solida qualità produttiva nel mondo hardware e nel mercato dei circuiti integrati. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA 28ESIMA EDIZIONE DEL SALONE INTERNAZIONALE DELLA SEDIA CONFERMA L’INTERESSE CHE LA MANIFESTAZIONE ESERCITA A LIVELLO INTERNAZIONALE, DANDO PROVA CHE PROPORSI CON DIMENSIONI CONTENUTE MA CON UN’OFFERTA ARTICOLATA È PREMIANTE |
|
|
|
|
|
Udine, 5 ottobre 2004 - E’ stata un’edizione che ha proposto il cambiamento, che ha posto l’accento sulla capacità di saper sperimentare: nelle forme, in materiali e tecnologie, nella concettualizzazione. Il 28° Salone Internazionale della Sedia tenutosi a Udine dal 10 al 13 settembre 2004 è una fiera di settore specializzata che, in una dimensione contenuta perché di nicchia, ha saputo esprimere numeri importanti in termini di visitatori e offerta commerciale. Ma soprattutto una fiera che tramite il dato di affluenza straniera ha confermato che la ripresa – seppur timida – c’è e che è trainata dai paesi più ricchi quali Usa e Giappone, positivo volano anche per gli altri mercati. Su una superficie di 15.000 mq il Salone ha schierato 197 espositori, di cui 25 provenienti da Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Singapore ed Indonesia. Tante le aziende italiane che anche per il 2004 hanno rinnovato la loro fiducia alla rassegna ma anche significativo il dato delle new entry, ovvero 33 aziende che per la prima volta sono salite sul palcoscenico della manifestazione. Molte dunque le realtà del comparto sedia che hanno scelto la vetrina del Salone per proporsi ad un pubblico di operatori specializzati, alla ricerca di un prodotto di tendenza e di qualità e di un servizio di livello. Operatori anche alla ricerca di un’offerta complementare alla sedia e inclini a chiudere campionature che accanto ad essa affiancassero tavoli e complementi. E in questo senso molte delle aziende presenti hanno risposto alle attese, proponendo collezioni complete di sedie, tavoli, e in alcuni casi anche vetrinette, piccoli mobili contenitore… Un incontro dunque tra domanda e offerta che si è attestato su livelli di qualità superiori rispetto alle ultime edizioni: qualità di progetto, qualità della ricerca applicata al prodotto e ai materiali, qualità nella comunicazione e nell’immagine attraverso cui le aziende si sono proposte. Come sempre l’offerta produttiva esposta era ricca e diversificata, con prodotti in legno, plastica, metallo, cuoio, resine materiali diversi, proposti per il settore residenziale (arredo per interni e arredo per esterni) e per il settore contract e collettività (dal congressuale, all’alberghiero, etc...). Sul fronte visitatori, la 28esima edizione ha accreditato 12.497 presenze provenienti da 73 paesi. Il dato visitatori espresso da questo Salone ha evidenziato come sempre di più sia la dimensione internazionale a farsi protagonista della manifestazione. E’ cresciuto infatti il numero delle presenze straniere, con significativi incrementi dai mercati trainanti, appunto Usa e Giappone, ma anche da Spagna, Grecia e con il mantenimento di una presenza consolidata da Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria, Slovenia, Croazia e a seguire da altri paesi europei. Da sottolineare anche la presenza di importanti delegazioni di operatori provenienti da Usa, Gb e Australia. Si è invece registrata una flessione nelle presenze degli operatori italiani, che da un lato evidenzia come il mercato nazionale soffra ancora, ma che nel contempo mette in luce come siano venuti meno i curiosi e siano invece stati fidelizzati gli operatori qualificati. L’edizione 2004 del Salone ha accolto i suoi visitatori con percorsi agili, altamente fruibili e sottolineati da un’immagine coordinata che attraverso l’utilizzo del colore istituzionale di Promosedia ha reso immediatamente percepibili le aree comuni, gli spazi istituzionali e culturali. Al 28° Salone Internazionale della Sedia i visitatori hanno inoltre trovato la migliore offerta gastronomica del Friuli Venezia Giulia, grazie allo spazio coordinato dall’Agrapromo e alla sala ristorante gestita da un rinomato locale della regione. E ancora l’Art Book Triennale ha offerto un ampio e molto frequentato spazio ricco di titoli sulla storia e i protagonisti del design. Di grande rilevanza anche il percorso culturale offerto da questa 28esima edizione della manifestazione. Ogni anno il Salone Internazionale della Sedia individua infatti alcune tematiche che fanno da filo conduttore alla manifestazione, nell’intento di offrire ai propri interlocutori spunti di riflessione che toccano sia la sfera industriale che quella culturale del prodotto sedia. I temi scelti per l’edizione 2004 erano due: quello dell’innovazione con la mostra Centro Ricerche Fantoni: i percorsi dell’innovazione, sviluppato da una realtà industriale d’eccellenza che il Salone ha presentato per dimostrare come la dimensione mentale all’innovazione crei fatti concreti ed implicazioni positive per le aziende; quello della creatività convogliata nella sperimentazione e della formazione come canalizzazione della creatività in progetto con est est est, evento patrocinato dall’A.d.i. Fvg che ha offerto uno sguardo esteso sul mondo del giovane design. Una sezione ospitava i progetti di alcuni studenti dei Corsi di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà del Design del Politecnico di Milano, della Facoltà di Design e Arti dello Iuav di Venezia e della Facoltà di Architettura della Ii Università di Napoli, accanto a progetti di sedie per ufficio realizzati da un gruppo di iscritti al corso post-laurea in Product Design dell’Enaip di Udine (in partnership con Fantoni e Moroso). L’altra sezione metteva invece in mostra il lavoro di 35 designer (la selezione dei giovani progettisti è stata curata da Anna Lombardi) accomunati appunto da una collocazione ad Est: da Trieste a Varsavia, da Pordenone a Budapest, da Gorizia a Praga, da Udine a Sarajevo. Uno sguardo al design del Nord Est e dell’Europa dell’Est che ha affascinato i visitatori ma che soprattutto ha raggiunto il suo scopo, quello di far incontrare i giovani designer e gli imprenditori. Completavano il percorso culturale i Premi ed i Concorsi che anche quest’anno hanno accompagnato il Salone. Il Premio Top Ten, riservato alle aziende espositrici e stimolo all’innovazione e alla ricerca tecnologica e dei materiali; il Premio La Sedia dell’Anno Contract e La Sedia dell’Anno Residential, attribuiti ai modelli selezionati tra i Top Ten dagli architetti, designer e giornalisti presenti in fiera. Il Caiazza Memorial Challenge 2004 International Design Competition, che giunto all’ottava edizione ha visto la partecipazione di oltre 400 progetti. Al Salone erano esposti i prototipi dei progetti vincitori e selezionati e i prototipi dei protagonisti della “Sezione ad Invito” coordinata dall’Arch. Marco Romanelli: i furniture designer Markus Boge e Patrick Frey (Germania), Gaetano Ceschia e Federico Mentil (Italia) e Christophe de la Fontaine (Lussemburgo). Inoltre il Premio Catas, giunto alla sesta edizione, che ha premiato le miglior sedute testate dall’omonimo laboratorio nell’ultimo anno. Infine un dato sulla presenza giornalistica: come sempre il Salone è stato meta della stampa specializzata internazionale. 143 i giornalisti accreditati che hanno espresso commenti estremamente positivi sulla manifestazione, sul salto di qualità espositiva e sulla dimensione culturale proposta. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CRESCE L’AFFLUENZA DI VISITATORI A TECNARGILLA |
|
|
|
|
|
Rimini, 5 ottobre 2004 - Procedono nel migliore dei modi i lavori a Tecnargilla 2004, la più grande rassegna mondiale dedicata alla tecnologia per ceramica, che chiuderà i battenti domani, 5 ottobre, a Rimini. I dati relativi all’affluenza di visitatori nei primi 3 giorni di manifestazione – venerdì, sabato e domenica – confermano un aumento del pubblico presente rispetto ai primi tre giorni dell’edizione 2002 (due anni fa si trattava fra l’altro di giorni feriali, ossia martedì, mercoledì e giovedì). Sabato 2 ottobre si è registrato il picco di ingressi, sia di operatori italiani che di stranieri. Le nazioni più presenti finora sul fronte dei visitatori sono, nell’ordine: Spagna, Turchia, Iran, Cina, Germania, Brasile, Russia, Portogallo, Polonia, Emirati Arabi Uniti, India, Grecia, Tailandia, Messico e Argentina. Dati che trovano conferma se si considerano i paesi in cui l’industria italiana delle macchine per ceramica, leader mondiale, sta incontrando le maggiori soddisfazioni in termini di export, o, in altri casi, nazioni che già dispongono di un’industria ceramica locale “matura” e ben sviluppata. Per quanto riguarda i visitatori italiani, si segnala, come del resto prevedibile, la decisa presenza di operatori emiliano-romagnoli (fino ad oggi il 60% dei visitatori italiani), provenienti soprattutto dal distretto ceramico delle provincie di Modena e Reggio Emilia dove è maggiormente concentrata la produzione italiana di piastrelle ceramiche. Accanto ai visitatori abituali di Tecnargilla, tanti gli operatori stranieri giunti a Rimini per la prima volta. Da tutti viene espresso il gradimento non solo per le caratteristiche architettoniche e la funzionalità del modernissimo quartiere fieristico riminese, ma soprattutto per la qualità e la completezza delle proposte tecnologiche presentate dai 773 espositori presenti, di cui ben 292 stranieri - in pratica tutti gli operatori internazionali coinvolti nella fornitura di macchinari, materie prime, beni e servizi all’industria ceramica e del laterizio. Il livello dell’offerta in tema di innovazione di processi e di prodotto conferma, per contro, il grande impegno dell’industria italiana nel sollecitare il mercato con proposte spesso inedite: presentati in fiera, tra i tanti, nuovi sistemi per la produzione di piastrelle in gres porcellanato, ma anche innovazioni nel campo della produzione di sanitari, stoviglieria, laterizi. A queste si affiancano le proposte dei colorifici in tema di nuove tendenze cromatiche ed effetti estetici innovativi. Alla ammirazione dei visitatori corrisponde la soddisfazione degli espositori, non solo per il numero delle visite ricevute, ma anche per la professionalità e la qualità degli operatori presenti: dagli stand giunge la conferma che tutti i maggiori produttori di ceramica del mondo – piastrelle, stoviglieria, sanitari e laterizi – sono presenti a Rimini, che l’interesse dimostrato per le novità presentate è elevato, le domande competenti, e che in diversi casi si è potuto anche finalizzare accordi direttamente in fiera. Anche da parte degli espositori stranieri, infine, la conferma di Tecnargilla come fiera di riferimento internazionale del settore. In tema di eventi collaterali, dopo i convegni odierni dedicati alla ricerca scientifica, alla tecnica nella creatività in ceramica e alla produzione di laterizio rettificato, domani, giornata conclusiva, avrà luogo nella mattinata la presentazione di “Acimac Quality Mark”, il marchio che certificherà la qualità delle macchine per ceramica “Made in Italy”, promosso da Acimac, l’associazione dei costruttori italiani, e Tuv Italia, ente di certificazione di fama internazionale. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SI È CONCLUSA LA XIX EDIZIONE DI ABITARE IL TEMPO A VERONA CON IL SOLITO SUCCESSO RAFFORZATO DALLE MOSTRE SPERIMENTALI E DAI LABORATORI METAPROGETTUALI |
|
|
|
|
|
Verona, 5 ottobre 2004 - Nel padiglione 8, il cui allestimento generale è stato curato da Luca Scacchetti, immerso nelle splendide interpretazioni delle "case del Xxi secolo" (realizzate da De Padova/magistretti, Aldo Cibic, Matali Crasset, Massimo Iosa Ghini, Javier Mariscal, Setsu Ito) e nelle mostre di sperimentazione (realizzate da giuseppe Albanese, Franco poli, Luca Scacchetti, Peter Bottazzi, Gaetano Pesce, Room 8, Cleto Munari) è stato realizzato il progetto di bar sperimentale Glu Glu Glu su concept e progetto di Gumdesign. Enormi sagome di bottiglie e bicchieri interpretano il momento del bere ... I tavoli e le sedie di Maxdesign si posizionano intorno ad esse creando quinte scenografiche dove "l'attore/cliente" diventa protagonista. La moquette rossa bordeaux, le sagome grigio scuro e chiaro, le sedute ed i tavoli bianchi, le quinte perimetrali bianche con le grandi fotografie in bianco e nero realizzate da Neno Gherardi ... Insieme ad una illuminazione localizzata in un ambiente in penombra ed alle sospensioni di Terzani, creano un'atmosfera suggestiva e rilassante nella quale è piacevole immergersi. Aforismi, poesie ... Parole aggiungono mistero e fascino ... Questo è Glu Glu Glu! |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ASPHALTICA/URBANIA: ALLA FIERA DELLA CITTA' ANCHE IL NUOVO SALONE "BINARIA" DALL' 1 AL 3 DICEMBRE APPUNTAMENTO CON IL FUTURO DI MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE STRADALI |
|
|
|
|
|
Padova, 5 ottobre 2004 - All'appuntamento "Urbania" dedicato al traffico e al sistema città e ad "Asphaltica", Salone degli asfalti, si affianca "Binaria", l'esposizione delle attrezzature e tecnologie per le infrastrutture ferroviarie. Si chiama Binaria, il nuovo salone delle attrezzature e tecnologie per la costruzione di strade ferrate, metropolitane e tram che si terrà a Padovafiere dal 1 al 3 dicembre 2004, in contemporanea ad Asphaltica e Urbania. Evento nuovo nel panorama fieristico internazionale, Binaria offre, in un momento di ampliamento e rinnovamento delle infrastrutture ferroviarie, un'ampia panoramica sulle apparecchiature e sui servizi per lo sviluppo delle reti ferroviarie, oltre a presentare le più moderne tecnologie per la costruzione delle ferrovie stesse. La nuova rassegna si affianca alla seconda edizione di Asphaltica, il Salone attrezzature e tecnologie per pavimentazioni e infrastrutture stradali, organizzato in collaborazione con Siteb (Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade). Il salone offre ai principali attori del comparto delle strade e della viabilità, a chi opera nei numerosi enti pubblici che si occupano d'infrastrutture viarie a livello comunale, regionale e provinciale e ai privati, l'occasione di conoscere le innovazioni tecnologiche e le applicazioni dell'asfalto. Ad Asphaltica anche momenti di confronto come convegni, seminari e workshop tra imprenditori e amministratori. Nel Convegno di apertura (1 dicembre 2004) il tema dell'innovazione verrà collegato ai vari aspetti tipici del mondo dell'asfalto. Un panel di relatori provenienti dagli Stati Uniti e dall'Europa illustreranno gli aspetti tecnici, normativi e commerciali legati all'asfalto, alla viabilità, all'arredo urbano. Tra le iniziative collaterali, una mostra che celebra la storia dell'asfalto, un materiale moderno e innovativo con oltre 6000 anni di storia, attraverso documenti, progetti, macchinari ed immagini. In contemporanea si terrà anche Urbania, mostra convegno traffico, trasporti e arredo urbano, un appuntamento per progettare la città e affrontare le emergenze che la dimensione urbana propone. Saranno presenti le soluzioni, le opportunità e i progetti per risolvere i problemi come il traffico, l'inquinamento, la riqualificazione delle aree urbane. Un'attenzione particolare sarà rivolta alle nuove prospettive di mobilità e di "marketing territoriale". L'edizione 2003 della rassegna Asphaltica/urbania ha visto la partecipazione di 6.000 operatori. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IL VOLO LIBERO AD "ALTAQUOTA", FIERA DELLA MONTAGNA |
|
|
|
|
|
Bergamo, 5 ottobre 2004 - Anche il volo libero sarà presente alla prima edizione di "Alta Quota 2004", l'unica fiera dedicata alla montagna, in corso dall'8 all'11 ottobre presso il polo fieristico di Bergamo, nuova e bene attrezzata struttura che si sviluppa su una superficie di 170.000 mq. In un'area geografica in gran parte montana e la cui popolazione, per cultura e tradizioni, registra un alto numero di appassionati di sport alpini, la rassegna si propone di diventare il punto d'incontro tra la montagna e il grande pubblico. In questa ottica bene si inserisce il volo in parapendio e deltaplano che sfruttano per lo più le creste montane e le loro correnti d'aria ascensionali per librarsi in aria. In particolare il primo, derivato dal paracadute, fu un'invenzione di alpinisti francesi, mentre di tutt'altra origine è l'altro, originario dell'Australia e dapprima usato al traino di motoscafi. Le ali d'oggi ben poco hanno in comune come prestazioni ed aspetto con i prototipi d'un tempo. Tecnologia ed accurati studi su materiali e profili alari hanno creato mezzi ben più efficienti, in grado di salire a quote notevoli e di percorrere distanze incredibili, basta pensare che il record mondiale in deltaplano si attesta a 701 km ed a 426 quello in parapendio, mentre la scorsa estate furono sorvolati Monte Bianco e Marmolada. Scuole federali e siti di volo abbondano lungo tutto l'arco alpino. A Bergamo si insegna a volare sul costone della Roncola, sopra Palazzago, al Monte Farno in Val Gandino, al Monte Rena in Val Seriana e gli oltre 300 praticanti si incontrano un poco ovunque nelle valli e sui monti circostanti. Ad "Alta Quota" volo libero, turismo, sport e artigianato si misceleranno in quattro giorni di festa ed occuperanno due padiglioni di 6500 mq ciascuno con al centro una struttura polifunzionale che ospita ingresso, uffici, ricevimento, ristorazione, due sale convegni di circa 500 posti e sala stampa. Non mancheranno gli appuntamenti con i professionisti e gli esperti del settore, coinvolti in convegni e forum tematici. Gli organizzatori promettono tanta neve e tanto spettacolo nell'area esterna di ben 14000 mq, dove i visitatori potranno sciare, pattinare o scalare in un vero e proprio parco della neve. Infolink: www.Fivl.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GIOVAN BATTISTA MORONI NEL SUO TEMPO |
|
|
|
|
|
Bergamo, 5 ottobre 2004 - La biografia del pittore bergamasco Giovan Battista Moroni (1520/24 circa - 1579) presenta l’immagine di un artista in contatto con le principali correnti culturali del Cinquecento italiano e coinvolto anche nei mutevoli eventi politici dell’epoca. Presente inizialmente in zona bresciana come allievo del Moretto, Moroni inizia la propria attività autonoma a Trento attorno al 1545, presso la corte del Principe Vescovo Madruzzo, proprio nel periodo di apertura del Concilio di Trento. Il rientro in patria è fondamentale, perché coincide con il definitivo ingresso del pittore nella cerchia letteraria e culturale filo-spagnola di Bergamo, città comunque legata politicamente e artisticamente alla Repubblica di Venezia. Ne è testimonianza il celeberrimo “Ritratto di Gian Gerolamo Grumelli”, detto anche “Il cavaliere in rosa”. Il capolavoro inoltre, data la sua altissima qualità, testimonia il grado di maestria già raggiunto dal Moroni. L’effigiato, all’epoca ventiquattrenne, cavaliere dello Speron d’Oro e laureato in legge a Padova, era esponente della potente famiglia favorevole alla Spagna. La finissima fattura del sontuoso abito, il motto in lingua spagnola, gli elementi simbolici della statua e dell’edera, documentano l’accurato studio per la realizzazione della tela; inoltre l’impostazione della figura riprende schemi utilizzati da Tiziano per i ritratti della corte di Spagna. Giovan Battista Moroni. Lo sguardo sulla realtà (1560-1579); Bergamo, Museo Adriano Bernareggi (13 novembre 2004 – 3 aprile 2005); Bergamo, Palazzo Moroni (13 novembre 2004 – 3 aprile 2005); Bergamo, Corsia del Carmine (13 novembre 2004 – 3 aprile 2005); Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai (11 febbraio – 3 aprile 2005). Infolink: www.Museobernareggi.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BRONZI DEL RINASCIMENTO. COLLEZIONE VOK PADOVA, CIVICI MUSEI AGLI EREMITANI, 20 NOVEMBRE 2004 – 6 FEBBRAIO 2005 |
|
|
|
|
|
Padova, 5 ottobre 2005 - E’ una rara occasione, di quelle che non capitano spesso: ammirare un’eccezionale collezione privata che esce per la prima volta dalla dimensione assolutamente familiare per confrontarsi con una delle più importanti collezioni pubbliche. Questo nella città dove il tema di tutto ciò –il bronzetto rinascimentale – ha avuto il suo centro di produzione principale e ha conosciuto il massimo sviluppo. Per questo la mostra “Bronzi Del Rinascimento. Collezione Vok” proposta ai Civici Musei nella sede di piazza Eremitani, dal 20 novembre 2004 al 6 febbraio 2005, è uno degli appuntamenti culturali più attesi della stagione espositiva. La Collezione, frutto delle acquisizioni di tre generazioni di una famiglia mitteleuropea (i Vok vivono tra Slovenia, Austria e Italia), concentra una cinquantina di bronzi di qualità elevatissima, spesso pezzi unici di protagonisti della superba stagione rinascimentale della scultura bronzea inaugurata a Padova dalle opere di Donatello per la Basilica di Sant’antonio. La mostra viene proposta negli spazi per esposizioni temporanee del museo, attigui all’importantissimo complesso di bronzi padovani del Museo d’Arte-musei Civici, proprio per invitare a un confronto tra due raccolte di assoluta qualità e bellezza. La Collezione Vok, pur incentrata sulla produzione rinascimentale, spazia anche prima e dopo l’epoca d’oro del bronzetto. Precedente, ad esempio, è l’Acquamanile gotico in bronzo dorato che stupisce per la perfezione dei particolari. Copre l’arco di tre secoli una “collezione nella collezione”, quella dei mortai, di cui i Vok hanno raccolto esemplari d’eccezione per qualità e dimensioni dal Quattrocento al Settecento. Appartiene alla categoria degli oggetti d’uso anche il Bruciaprofumi veneziano del Cinquecento, opera che, più che alla mano di uno scultore/fonditore, sembra riferibile a quella di un orafo. Padova fu uno dei principali centri dell’arte fusoria nel Rinascimento e i bronzetti qui prodotti sono connotati da un vivace naturalismo, forti componenti espressionistiche, un originale recupero dell’Antico. Bartolomeo Bellano, allievo di Donatello, ne viene considerato il capostipite. Del Bellano, nella Collezione compare un irruente Cavallo, mentre un altro importante artista di poco successivo, Severo Calzetta da Ravenna, è rappresentato da una Lupa Capitolina e da un Satiro inginocchiato con calamaio, opere dove l’impronta classicistica si unisce, con grande fantasia, a un forte realismo. Dello stesso periodo, un interessante confronto con il gusto veneziano è l’Ercole (o Atlante) di Vittore Gambello detto il Camelio. Curiose le fusioni di piccoli animali qui presentate, come le rane, di norma eseguite direttamente tramite calco dall’animale morto che poteva venire così sistemato nella posizione desiderata. La loro fortuna nel corso del Cinquecento fu enorme e, dati i significati simbolici loro connessi, pezzi siffatti furono realizzati in un notevolissimo numero di repliche. La Collezione presenta due lucertole in lotta che si rifanno a modelli abbastanza frequenti, ma sono forse l’unico esemplare sinora noto a essere rappresentato su di uno sfondo di terreno. Dopo la morte del Briosco (del quale la Collezione Vok presenta pezzi di continuatori, come Agostino Zoppo), Padova continuò a essere un importante centro di produzione ma, poco a poco, il primato passò a Venezia. L’elegante Cavallo, databile ancora nei primi decenni del secolo Xvi, risente di un gusto classicistico veneziano combinato a un immediato naturalismo di origine padovana. Nella collezione trovano adeguata documentazione le principali personalità della bronzistica veneta del maturo Cinquecento. Del padovano Francesco Segala, le cui opere sono piuttosto rare, è un San Girolamo nel quale sono ancora vive le idee trasmesse ai veneti dal Sansovino. Autografi del Campagna, e di straordinaria qualità, sono due Alari da camino con Giove e Giunone. Si tratta di un caso piuttosto raro che simili oggetti di arredamento e di uso pratico, nei quali la dimensione scultorea diviene di importanza principale, siano giunti nella loro integrità fino ai nostri giorni; spesso, nei secoli passati, venivano smembrati e se ne conservavano prevalentemente solo le statuette poste alla sommità. Tra i protagonisti dell’ultima stagione del bronzetto veneto, quello meglio rappresentato nella raccolta è sicuramente il padovano Tiziano Aspetti. Sue, o di bottega, sono due imponenti figure di Guerriero e una singolare figura di Guerriero a cavallo costituita da quattro diverse parti assemblabili. Sue ancora l’eccellente coppia di figure allegoriche della Fede e della Fortezza. Capolavoro autentico della produzione “di utilità” del Cinquecento è un Picchiotto in forma di basilisco, uno dei più begli esempi di oggetti di tale tipo creati a Venezia in quell’epoca e per questo scelto quale immagine guida della mostra. La Collezione testimonia, con pezzi di notevole importanza, anche la tendenza al recupero dell’Antico, vera e propria tipologia produttiva formatasi a causa del desiderio dei antichi collezionisti di possedere copie di sculture classiche. A confronto con le produzioni padovane e venete, la famiglia Vok ha raccolto anche numerosi esemplari di diversa provenienza come il Cristo morto attribuibile a uno dei migliori allievi del Giambologna, Antonio Susini, o un Torello, lavoro probabilmente di un bronzista fiammingo o l’Orfeo che suona la viola da gamba, opera di ambiente praghese di sontuosa eleganza formale, dalla finitura di una minuzia degna di un orafo. Per seguire, con alcuni esempi, l’evoluzione di questo tipo di espressione artistica, sono stati raccolti bronzetti seicenteschi, settecenteschi e persino alcuni esemplari più tardi, legati alla riscoperta accademica ottocentesca del mondo del bronzetto rinascimentale. Si tratta di un insieme personale di opere che è raro vedere insieme. Poche altre collezioni, fra le non molte formatesi negli ultimi decenni, possono vantare un simile livello qualitativo. E’ per questo che la Collezione Vok, dopo la “prima” padovana, conoscerà altre tappe di rilievo a Lubiana, in Germania, in Inghilterra. “Bronzi del Rinascimento. La Collezione Vok”. Padova, Civici Musei agli Eremitani (Piazza Eremitani), 20 novembre 2004 – 6 febbraio 2005. Orario: 9 – 19, lunedì chiuso. Mostra promossa dal Comune di Padova, Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo-musei Civici e dalla Famiglia Vok. Biglietti: intero (per mostra e museo) euro 10; cumulativo (mostra, museo e Cappella degli Scrovegni) euro 12; ridotto euro 8, scuole euro 5. Infolink: www.Padovanet.it/padovacultura |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SI ALLARGA LA GALLERIA DELLA MOSTRA DEI NOBEL |
|
|
|
|
|
Firenze, 5 ottobre 2004 - Ecco due nuovi nomi per la galleria della mostra del Premio Nobel (Beautiful Minds) in corso a Firenze a Palazzo Strozzi. Sono gli americani Richard Axel (Columbia University di New York) e Linda Buck (Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle) vincitori del Nobel 2004 per la Medicina per le loro scoperte sui recettori del sistema olfattivo L’annuncio è stato fatto stamani a Stoccolma. Domani la Fondazione Nobel comunicherà i nomi dei vincitori per la Fisica e mercoledì quelli per la Chimica. Giovedì saranno invece proclamati quelli per la Letteratura e venerdì quelli per la Pace. Chiusura lunedì prossimo con l’annuncio dei Nobel per l’Economia. Didascalica e spettacolare, ma frequentata soprattutto da un pubblico con un grado di istruzione molto alto (79% la media di laureati e diplomati), la mostra Beautiful Minds. Premi Nobel, un secolo di creatività registra intanto un particolare successo. Con oggetti suggestivi, un uso assai efficace della multimedialità e spettacolari filmati Beautiful Minds indaga sul misterioso fenomeno della creatività, sulla miscela di genio individuale e condizioni ambientali che favoriscono le grandi innovazioni. Degli oltre 750 Laureati dalla nascita del Premio (1901), la mostra ne sceglie 32 (tra gli altri, Pierre e Marie Curie, Einstein, Enrico Fermi, Pasternak, Thomas Mann, il Dalai Lama) per raccontare nei dettagli le eccezionali circostanze in cui hanno operato. Una decina sono invece gli ambienti su cui l’esposizione si sofferma: la Parigi degli anni ’20 che ospitò tra gli altri Hemingway e Beckett, Budapest e la sua straordinaria collezione di grandi chimici, fisici e biologi, l’odierna Ginevra e le caffetterie del Cern per la fisica, i college di Chicago per l’economia, Cambridge per le scienze. Interrogandosi circa l’esiguità della pattuglia femminile e dei Paesi non occidentali, la mostra ricorda anche una serie di premi controversi. Quelli al chimico tedesco Fritz Haber (padre della guerra chimica), all’economista Milton Friedman, all’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, a Jean-paul Sartre, il solo ad aver spontaneamente rifiutato il Nobel. Completano la rassegna una sezione dedicata ai 19 Nobel italiani e una agli anni che Nobel trascorse a Sanremo, dove morì nel 1896. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ALL’ASTA LE OPERE DI IMPORTANTI ARTISTI SVIZZERI E STRANIERI, TRA I QUALI: MIMMO ROTELLA, FLAVIO PAOLUCCI, NAG ARNOLDI, ANTONIO PIZZOLANTE E ITALO VALENTI |
|
|
|
|
|
Ascona, 5 ottobre 2004 - nell’ambito di un’iniziativa benefica, Arte e Ricerca, questa settimana, dal 4 all’8 ottobre, ad Ascona sono esposte oltre settanta opere d’importanti artisti svizzeri e stranieri, fra i quali Mimmo Rotella, Flavio Paolucci, Nag Arnoldi, Antonio Pizzolante e Italo Valenti. Le opere, che sono state generosamente donate dagli artisti stessi e da collezionisti, andranno all’asta sabato 9 ottobre alle ore 14.00 presso il Centro Aion in Via Baraggie 4 ad Ascona (a 50 m dall’autosilo comunale e dalla Posta). Il ricavato dell’asta sarà interamente devoluto alla Fondazione Informatica per la Promozione della Persona Disabile, attiva nel nostro cantone da oltre dieci anni, con lo scopo di promuovere la ricerca delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in favore dell’autonomia e dell’integrazione delle persone disabili. L’entrata all’esposizione ed all’asta è gratuita e tutti i visitatori riceveranno un biglietto numerato, valido per l’estrazione speciale di tre opere che avverrà durante l’asta. I vincitori, se presenti, riceveranno le opere in omaggio! Per informazioni chiamare il Centro Aion al numero 091 7923304. Fondazione Informatica per la Promozione della Persona Disabile, Centro Informatico Disabilità, Casella Postale 61, Ch-6903 Lugano, Conto Corrente Postale ccp 69-6966-7, Conto bancario presso Banca del Gottardo Ch-6901 Lugano |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ADOLESCENTI APPASSIONATI DI ARTE E SPETTACOLO IN FAME IN SCENA AL TEATRO NUOVO DI MILANO |
|
|
|
|
|
Milano, 4 ottobre 2004 - “Saranno Famosi non parla di celebrità o successo. Non è nemmeno la storia “bohemienne” di un gruppo di giovani artisti e nemmeno un esperimento di “teatro nel teatro”. Racconta invece dell’amore per l’arte vissuto da alcuni adolescenti e di quanto sia importante nella loro crescita e formazione umana. Non importa cosa faranno poi nella vita, se saranno cioè professionisti dello spettacolo piuttosto che avvocati, medici o altro. Importa che siano stati coinvolti nell’arte. Questo è quello che fa la differenza. Indipendentemente da quello che faranno poi nella vita. Saranno Famosi mette in scena giovani che hanno un sogno e pensano di poter agire sul proprio futuro. Il contatto con l’arte scenica attraverso la musica, la recitazione, il canto e la danza, fornisce loro una possibilità unica di formazione umana. In questo mondo così materialista e cinico il successo di Fame dovrebbe far riflettere su quanto sia importante per la crescita degli adolescenti poter conoscere e praticare l’arte teatrale. Recitazione, musica e danza dovrebbero essere materie scolastiche obbligatorie in ogni corso di maturità. E’ sorprendente poter scoprire quale grande influenza positiva possa avere sulla crescita di un adolescente lo studio di una di queste discipline. E’ solo l’arte che può formare uomini migliori per un mondo migliore. Questa dunque la “filosofia” che ha ispirato De Silva. Un pensiero davvero profondo che rende l’operazione Fame anche pedagogica. “Saranno Famosi” non è quindi solo teatro che svolge azione educativa ma anche teatro che si propone come istituzione educativa. Un concetto molto stimolante che la nostra produzione italiana intende cogliere interamente. Abbiamo infatti una grande sintonia con De Silva e ci siamo assunti volentieri l’impegno di osservare lo scopo più profondo di tutta l’operazione. Ciò significa non solo produrre un buon musical ma cercare anche di affrontare l’aspetto pedagogico e sociale. Cercare insomma di portare Fame in Italia nella sua completezza. Così sul palcoscenico del teatro nuovo fino al 17 ottobre. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUPERMAG RALLY ITALIA SARDINIA. TERZA TAPPA : A QUALCHE PUNTO DALLA FELICITÀ… |
|
|
|
|
|
Olbia, 5 ottobre 2004. - Secondo posto per Sebastien Loeb/daniel Elena, terzo per Carlos Sainz/marc Marti : le due Xsara Wrc hanno raccolto in terra sarda una buona messe di punti “Costruttori” e “Piloti”. A tre gare dalla fine, Citroën e i suoi equipaggi sono a qualche punto dalla felicità che otterrebbero dalla conquista dei due titoli. Mancano cinque punti a Sebastien Loeb per essere campione del Mondo, e sette a Citroën affinchè la Xsara aggiunga un secondo alloro iridato. Mancano tre gare per raggiungere gli obiettivi fissati all’inizio della stagione. La terza tappa, giustamente temuta poichè proponeva sei speciali senza assistenza è stata perfettamente gestita dalle due Citroën, dimostrando ancora una volta un’affidabilità senza ombre. Guy Frequelin, al suo arrivo ad Olbia, esaltava questa qualità: “Le nostre due Xsara hanno affrontato questa gara senza il minimo problema. Questa affidabilità meccanica, che è uno dei nostri punti du forza, si sposa perfettamente con l’affidabilità dei nostri due equipaggi, la loro sicurezza e la loro intelligenza di gara. Il “piano di volo” sardo è stato impeccabilmente rispettato, così come il nostro percorso per il campionato. Io paragono spesso il campionato ad un rally: ci sono sedici gare come fossero sedici prove speciali. Non si può vincerle tutte. Il miglior pilota e la migliore vettura sono quelli che arrivano primi al traguardo ma alla fine della stagione…” Sebastien Loeb, secondo per la quinta volta nella stagione, sul podio per la decima volta quest’anno, ancora una volta ha fatto sfoggio di una maturità da vecchio saggio. “ a partire dalla fine della prima prova speciale, mi sono detto che sarebbe stato molto difficile battere Petter in questa gara. Ho piazzato qualche accelerazione, ha risposto sempre, conservando il suo vantaggio. Da quando le noie meccaniche di Marcus Gronholm mi hanno privato di un’ottimo sparring-partner, mi sono detto che non era affatto stupido conservare un secondo posto. Così è stato! Ora sono in una situazione molto favorevole prima di affrontare le due prossime gare che mi piacciono molto. Non mi nascondo che avrei voglia di vincere in Corsica…” Montando sul podio per la 94^ volta nella sua carriera, Carlos Sainz s’illuminava di un largo sorriso. A giusto titolo. Il “veterano” si è ancora una volta battuto in prima linea. “ Questa prova era difficile per i tecnici, con un terreno nuovo, che evolveva rapidamente, per cui necessitava trovare in corsa le regolazioni appropriate. Il rally è stato delicato per i piloti perché le stade erano strette e con molte rocce affioranti sui bordi. Nonostante questo, l’equipe ha piazzato due vetture tra i primi tre posti. Un risultato formidabile. Mi permette di accedere al terzo posto del campionato, un posto che cercherò di difendere…” |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LIVE & DJ SET CODER23 (FROM FRONT 242) FABIO LUZIETTI DJ SET SELEZIONI ROCK_BRAND NEW_'80_ALTERNATIVE POP |
|
|
|
|
|
Roma, 5 ottobre 2004 - Riaprono sabato 9 ottobre le porte di Screamadelica la serata dedicata ai suoni di Radio Città Futura che quest’anno trova una nuova e prestigiosa casa nella location del Circolo degli Artisti (Via Casilina Vecchia 42). Ad aprire la stagione il live dei Client, le due ragazze inglesi che si fanno chiamare semplicemente Client A e Client B. L’album “Here and Now”, uscito per l’etichetta “Toast Hawaii” di Andy Fletcher e distribuito dalla “Mute”, esibisce uno stile retro-electro in cui sicuramente ha pesato la mano di chi, pur alle prese con due ragazze che ostentano un linguaggio truce e l’accento del Nord, ne ha viste di tutti i colori, e sa di essere solo un’orma tra quelle di una folla. Melodie minimaliste e un breve viaggio in una dimensione mistica, talvolta interrotta dalle sonorità metalliche delle tastiere o trascinata più avanti da ritmi che emulano le drum-machines cui ci avevano abituato gli anni 80. Coder23 A seguire l’esibizione dei Coder23. Ultimo progetto nato in casa Front 242, i Coder23 altro non sono che la metà del gruppo, vale a dire il tastierista Patrick Codenys e il cantante Richard 23. Il loro è un Laptop/live, che ripercorre i 25 anni di carriera come musicisti elettronici. All’interno del live vengono mixati brani tratti dal repertorio dei 242 con pezzi electro, techno, industrial e sperimentali. Infolink: www.Radiocittafutura.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|