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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Ottobre 2004 |
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Pagina7-PolEst | |
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DISSUADERE I DETERRENTI |
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International Herald Tribune 22/9/2004 by Johnatan Power dissuadere i deterrenti. Quante più armi nucleari esistono, tanto maggiore l'opportunità di usarle.Convincere l'Iran a rinunciare al nucleare è un lodevole obbiettivo.Ma insistere da parte di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna è ipocrita.Queste potenze occidentali hanno dibattuto per decenni in modo del tutto convincente che la dissuasione nucleare mantiene la pace - ma sono loro stessi a mantenere il nucleare dopo che la guerra fredda è finita da tempo.Perchè allora non dovrebbe avere il deterrrente anche l'Iran, che ha vicini tra i più pericolosi al mondo?E dov'è il pericolo che rende l'Iran tanto insicuro da farlo imboccare la via del nucleare, un paese che da 200 anni non dichiara guerra a nessuno?Se l'Irak di Saddam Hussein con le sue ambizioni nucleari, è stato in passato uno dei motivi, l'altro è senz'altro Israele, che gli hard- liners americaniincoraggiano ad un attacco preventivo contro l'industria nucleare iraniana, prima che questa sforni bombe.Gli americani rifiutano di riconoscere ufficialmente che Israele possiede il nucleare, anche se alti dirigenti confessano poi in privato che ne possiede di 200 tipi.Finchè questo tema è ammesso apertamente, America Gran Bretagna e Francia probabilmente perdono tempo se cercano di convincere l'Iran a rinunciare al nucleare.Si suppone che Israele sia in un'area ancor più pericolosa di quella dell'Iran.si dice sia una nazione costantemente minacciata di estinzione dalle forze congiunte dei suoi oppositori arabi. Tuttavia non esistono prove che gli stati arabi abbiano investito le necessarie risorse finanziarie e umane per combattere il tipo di guerra che si rivelerebbe catastrofica per Israele.e non ci sono prove che le armi nucleari di Israele abbiano dissuaso gli arabi da guerre più circoscritte o impedito l'intifada palestinese o le bombe suicide.E neppure il nucleare israeliano ha influenzatol'atteggiamento arabo nei confronti della pace.Nella guerra araba del 1973 contro Israele e nel 1991 in quella del golfo esse hanno chiaramente fallito nel loro supposto effetto di dissuasione.Gli arabi sapevano, come lo sapevano i nord vietnamiti nella guerra del Vietnam che i loro nemici non avrebbero osato usare il nucleare. Gli israeliani dicono di aver bisogno del nucleare, perchè se un giorno, Egitto o Siria fiutassero che Israele ha abbassato la guardia, potrebbero tornare sulle loro antiche posizioni di ostilità attaccando Israele. Ma, come ha obbiettato Zeev Mooz nell'International Security Journal, questi paesi si attengono a quanto impone il loro trattato.L'egitto non ha violato il trattato di pace con Israele quando nell''82 Israele attaccò la Siria e il Libano. La Siria non ha violato l'accordo di disimpegno del maggio 1974 con Israele, neppure quando le sue forze erano attaccate dagli israeliani.E neppure Egitto, Siria e Giordania violarono i vincoli del loro trattato quando nel settembre del 2000 scoppiò la seconda intifada.Dal trattato di pace del 1979 con Israele, l'Egitto ha abbassato i costi per la difesa dal 22% del Pil del ''74 al 2,75% del 2002. La Siria è passata dal 26% al 6, 7%. Le spese congiunte di Egitto,siria,giordania, e Libano per la difesa sono il 58% di quelle di Israele. Sono gli arabi a doversi preoccupare della potenza di Israele, non il contrario.Le armi nucleari israeliane non sono politicamente usabili e sono militarmente irrilevanti, viste le reali minacce che il paese si trova a fronteggiare.Sono state tuttavia molto efficaci nel far pensare a India, Pakistan, Libia, Sud Africa, Brasile, Argentina, Corea del Nord, ed ora all'Iran, che anche loro avevano delle buone tragioni per costruire un deterrente nucleare.Quattro di queste nazioni hanno smantellato le loro fabbriche nucleari, il che dimostra che la politica sul nucleare non è vana.Il modo di trattare con l'Iran è di dimostrare alla sua leadership che le armi nucleari non aggiungono nulla alla sua sicurezza così come non aggiungono nulla a quella di Israele.il tutto richiederà dei patteggiamenti, ovvero gli Stati Uniti dovrebbero proporre un patto di non aggressione reciproca, e porre fine all'embargo all'accesso al Fondo Monetario Internazionale, concedendo investimenti americani all'Iran.cio' richiederebbe inoltre un atteggiamento pulito dell'America nei confronti degli armamenti del nucleare israeliano, e l'esercizio di pressione cosicchè il paese rinunci al suo deterrente nucleare.Se le potenze occidentali vorranno affrontare a fondo la proliferazione del nucleare si dovranno occupare dell'intera pianta, non soltanto della singola foglia. |
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