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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Ottobre 2004
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CONSIGLIO EUROPEO: IL FUTURO DELLO SPAZIO DI LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA  
 
 Bruxelles, 25 ottobre 2004 - Il Consiglio europeo ascolterà una relazione di Wim Kok, presidente del Gruppo di alto livello incaricato di assistere la Commissione nella preparazione della revisione di metà percorso della Strategia di Lisbona. Il Vertice potrebbe accogliere le decisioni del Consiglio Ecofin del 21 ottobre, in merito a una cooperazione tra l'Esecutivo e gli Stati membri su progetti pilota che definiscano una metodologia comune di valutazione dell'impatto della legislazione comunitaria sull'economia. I Capi di Stato e di Governo procederanno alla definizione delle priorità dello spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia (Slsg) per i prossimi anni, su una scia di continuità con il piano d'azione deciso dal Consiglio europeo di Tampere del 1999. Queste saranno preparate dal Consiglio Giustizia e Affari interni del 25 e 26 ottobre. A questo proposito ricordiamo che lo scorso 14 ottobre il Parlamento europeo ha approvato una relazione di Jean-louis Bourlanges (Alde/adle, Fr) che raccomanda tre grandi priorità per l'Slsg: rafforzare la legittimità dell'Slsg promuovere le libertà e i diritti fondamentali attraverso le politiche connesse all'Slsg essere credibile sia a livello dell'Unione che della risposta degli Stati membri I deputati hanno espresso il loro sostegno alla Presidenza dei Paesi Bassi per il suo impegno ad adottare, al più tardi il 1° aprile 2005, la Decisione che prevede il passaggio alla maggioranza qualificata e alla codecisione di tutte le misure attinenti al titolo Iv del Trattato che istituisce la Comunità europea. Il Consiglio europeo discuterà inoltre di come rafforzare la consapevolezza dell'azione dell'Unione tra cittadini europei e la sua importanza nella loro vita quotidiana. Dopo aver esaminato le conclusioni della riunione informale dei Ministri degli Affari europei del 5 ottobre scorso, il Vertice potrebbe invitare la Commissione a sviluppare una strategia di comunicazione in materia che includa proposte concrete. I Capi di Stato e di Governo ascolteranno inoltre le relazioni periodiche, il documento di strategia e le raccomandazioni relative ai quattro Paesi candidati (Bulgaria, Romania, Turchia, Croazia) presentati dalla Commissione lo scorso 6 ottobre in Parlamento.  
   
   
L'UEM È UN SUCCESSO, MA OCCORRONO RIFORME STRUTTURALI PER RILANCIARE L'ECONOMIA  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2004 - Nella relazione di iniziativa di Alain Lipietz (Verdi/ale, Fr), adottata dalla commissione per i problemi economici e monetari, i deputati ritengono che, dopo cinque anni, «l'Uem può essere considerata un grande successo». Tale successo è da attribuire in gran parte al lavoro della Bce e, nell'apprezzare come nel 2003 essa abbia agito correttamente agli sviluppi economici e finanziari, la relazione si compiace dei livelli storicamente più bassi dei tassi d'interesse nell'area euro. Tuttavia, i deputati sottolineano che non sempre «le banche hanno fatto beneficiare ai loro clienti delle successive riduzioni dei tassi di interesse e, quando l'hanno fatto, ciò si è verificato dopo un notevole lasso di tempo». La relativa debolezza dell'attività economica nell'area euro nel 2003, secondo i deputati, non è tanto il risultato di una mancanza di fiducia nella stabilità della valuta «ma di un'assenza di riforme strutturali, oltre che a orari di lavoro ridotti rispetto a quelli applicati in altre parti del mondo». Per tale motivo, convengono con la Bce che «è necessario aumentare il ritmo delle riforme strutturali» per pervenire a livelli di crescita che consentano di raggiungere gli obiettivi di Lisbona, tra cui la piena occupazione. A ciò la Banca centrale può contribuire garantendo la stabilità dei prezzi e, in tal senso, i deputati plaudono alla sua scelta di un tasso di inflazione «inferiore ma vicino al 2%». La relazione, inoltre, chiede alla Bce di estendere il già fruttuoso dialogo con il Parlamento e di continuare le sue iniziative di pubbliche relazioni al fine di rafforzare l'identificazione dei cittadini con l'euro. I deputati, ritengono poi che gli Stati membri debbano garantire che tutte le denominazioni di banconote e monete, «tanto quelle da 1 e 2 centesimi di euro come quelle da 200 € e 500 €», siano accettate in tutti i paesi dell'Uem e invitano la Bce ad avviare una riflessione sulla seconda generazione di banconote, tenendo presenti i rischi di contraffazione. D'altra parte, essi deplorano il perdurare «di costi elevati nei pagamenti al dettaglio transfrontalieri in euro» e, chiedendo alla Bce di insistere per una piena applicazione del relativo regolamento, sostengono «la creazione di uno spazio unico europeo per i pagamenti». La relazione, infine, appoggia l'adozione dell'euro da parte di tutti i vecchi e nuovi Stati membri, sottolineando la necessità di una positiva partecipazione ad Erm Ii nonché il rispetto dei criteri di convergenza.  
   
   
FORUM DEL MERCATO EUROPEO DEI CAPITALI DI RISCHIO  
 
 Bruxelles, 25 ottobre 2004 - Il 14 e 15 dicembre si svolgerà a Monaco di Baviera il forum European Venture Market. L'evento si dirige alle aziende che sono nella seconda e terza fase della procedura di finanziamento e che operano nei settori: ingegneria meccanica; automobilismo/aviazione; elettronica e strumentazione; tecnologie laser e ottiche; microtecnologia e nanotecnologia; nuovi materiali; automazione/robotica; hardware e software. Per informazioni: Patrick Ernst Tel: +49-3044-0386-38 E-mail: Patrick.ernst@europeanventuremarket.com  
   
   
POLITICI, PROFESSORI E ATTIVISTI MIRANO A UN'AGRICOLTURA SOSTENIBILE ED ESENTE DA OGM  
 
 Bruxelles, 25 ottobre 2004 - Nel corso di una conferenza di esperti e responsabili politici svoltasi a Bruxelles il 20 ottobre, José Bové, leader degli attivisti francesi che si oppongono agli Ogm (Organismi geneticamente modificati) ha dichiarato: 'Continueremo la nostra lotta contro gli Ogm (Organismi geneticamente modificati), anche se questo significherà essere puniti o addirittura imprigionati'. Bové ha giustificato i motivi della campagna francese di disobbedienza civile che ha causato fino ad oggi la distruzione di numerosi campi sperimentali di raccolti geneticamente modificati e che è stata condannata dei responsabili della ricerca francese. 'La democrazia individuale, locale e regionale [in Francia] non funziona. Se non possiamo agire rispettando la legge, non la rispetteremo', ha spiegato. Bové accusa il governo francese di volere introdurre i raccolti Gm senza prima aver condotto il necessario dibattito pubblico e nonostante il fatto che 'la maggioranza dei francesi si sia sempre opposta all'introduzione di materiale Gm nei loro alimenti'. E aggiunge che, anche se la maggioranza dei sindaci e delle autorità regionali aveva proclamato i territori amministrati esenti da Gm, il governo si è limitato a tirar dritto senza tenerne conto. Numerose organizzazioni ambientaliste hanno ammesso che è necessario studiare più a fondo gl'impatti degli Ogm sulla salute e sull'ambiente; il Notiziario Cordis ha quindi chiesto a Bové di giustificare la distruzione degli esperimenti sul terreno. 'Riconosco la necessità di ulteriori ricerche fondamentali sugli effetti per la salute umana e animale degli Ogm (Organismi geneticamente modificati), ma queste ricerche possono essere condotte nei laboratori e in un contesto meglio controllato', ha risposto. 'La verità è che in Francia i campi sperimentali sono gestiti nell'interesse delle industrie, e quello che le industrie stanno in realtà studiando è la commercializzazione industriale degli Ogm', afferma Bové, secondo il quale, durante la moratoria de facto sulle autorizzazioni, le aziende private hanno condotto test su nuove varietà, in modo da poterle far certificare e cominciare a commercializzarle subito dopo l'abolizione della moratoria. L'opposizione di Bové agli Ogm (Organismi geneticamente modificati) si basa in ultima analisi sulla sua concezione di agricoltura sostenibile: 'Non è possibile far coesistere agricoltura Gm e tradizionale; si tratta di due approcci all'attività agricola fondamentalmente incompatibili, e sappiamo bene che il giorno in cui gli alimenti Gm entreranno nei circuiti nazionali non sarà più possibile fermarli'. Il concetto di agricoltura sostenibile è stato ricordato da numerosi oratori intervenuti alla conferenza, 'La scienza per un'Europa sostenibile senza Ogm'. Il professor Peter Saunders, del King's College di Londra, ha detto che l'agricoltura moderna dovrebbe basarsi sulle conoscenze tradizionali sviluppate nel corso degli ultimi secoli. 'Ma questo non significa fare le cose nella vecchia maniera, perché oggi possiamo giovarci della scienza moderna. Il vero problema delle conoscenze tradizionali è che le aziende non possono brevettarle, mentre nel caso degli Ogm possono brevettare le varietà di piante', ha aggiunto. Industrializzando l'agricoltura, sostiene Saunders, abbiamo eliminato una risorsa abbondante, il lavoro umano, e l'abbiamo sostituita con risorse non rinnovabili sotto forma di combustibili fossili, e 'tutto in nome dell'efficienza'. Saunders afferma che gli Ogm non migliorano i raccolti, richiedono più erbicidi, fanno aumentare i profitti dei produttori di sementi e non quelli dei contadini o dei consumatori. Le opinioni di Saunders sono state riprese dal dottor Mae-wan Ho, direttore dell'Institute of Science in Society britannico, che ha detto: 'Il modello di agricoltura proposto dalla scienza negli ultimi 40 anni si è concentrato su elevati raccolti grazie ad elevati input, con una perdita di biodiversità. Biodiversità e produttività vanno mano nella mano, i contadini lo hanno sempre saputo. Le ricerche indicano che i campi ricchi in biodiversità producono fino a tre volte di più dei campi industriali equivalenti'. I responsabili politici erano rappresentati da Michael Meacher, ministro britannico per l'Ambiente dal 1997 al 2003, che ha lanciato un franco attacco alla commercializzazione e alla politicizzazione della scienza che ha accompagnato l'introduzione degli Ogm. 'La scienza degli Ogm appartiene a una piccola minoranza di aziende, e i risultati delle ricerche che conducono non vengono pubblicati se sono in conflitto con i loro interessi commerciali, e questo è decisamente sbagliato', ha detto. Meacher ha aggiunto che il comitato britannico Acre (advisory committee on releases to the environment) ha dichiarato, dopo esperimenti sul terreno, che 'non vi sono prove che indichino che i raccolti Gm costituiscano un rischio per la salute umana e l'ambiente superiore a quello dei raccolti tradizionali' solo perché gli esperimenti non hanno cercato esplicitamente tali prove e perché le autorità continuano a basarsi sulle ricerche condotte dalla stessa industria biotecnologica. L'ex ministro ha anche attaccato la composizione del comitato consultivo del governo e le autorità normative (affermando che secondo le stime il 40% dei membri di questi corpi hanno legami finanziari con l'industria biotecnologica), ha chiesto che il finanziamento alla ricerca degli Ogm sia esclusivamente di fonte pubblica, e ha detto che gli autori di articoli nelle pubblicazioni scientifiche dovrebbero rivelare le loro fonti passate e presenti di finanziamento. Meacher ha definito assurda la denuncia americana all'Omc (Organizzazione mondiale del commercio) secondo cui le politiche dell'Ue sugli Ogm starebbero ostacolando lo sviluppo della tecnologia e contribuendo alla fame nel mondo. 'Gli Usa hanno altri motivi, spingere gli altri paesi a mettersi in linea con gl'interessi della sua industria biotecnologica, ma la sfida dell'Omc fallirà'. Per concludere Meacher ha ammesso che non è realistico aspettarsi un bando totale della coltivazione e uso degli Ogm nell'Ue, e ha sostenuto la necessità di adottare un nuovo approccio, caratterizzato da un programma di ricerca sistematico sugl'impatti della tecnologia per la salute e l'ambiente, l'estensione dei criteri di non approvazione dei nuovi alimenti per includervi i casi che potrebbero danneggiare la sostenibilità dell'agricoltura, la modifica delle norme sulla biodiversità per rendere impossibile il brevetto delle varietà di piante.  
   
   
UNA NUOVA RETE VIRTUALE PER I GIOVANI RICERCATORI CHE SI OCCUPANO DI SCIENZA E SOCIETÀ  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2004 - Come diretta conseguenza della conferenza della Commissione europea e del Ccr (Centro comune di ricerca) del novembre 2003, è stata lanciata una rete virtuale per i giovani ricercatori che si occupano di scienza e società. La rete (che opera non solo come piattaforma per i ricercatori del settore scienza e società, ma anche come forum per lo scambio d'informazioni su fatti d'interesse, eventi, pubblicazioni del settore) potrebbe in futuro non essere limitata alla sola comunità di ricercatori, ma divenire accessibile anche alle Ong (Organizzazioni non governative), ai decisori politici e ai media. Il sito web della rete è suddiviso in quattro aree: conoscenza, incertezza, legittimità e valori; comunicazione tra prospettive pluralistiche e ricerca comunitaria; trasparenza, apertura e partecipazione nei processi di politica della scienza; nuovi stili emergenti di governance e Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni). Ogni area include una sezione di news e avvenimenti, una lista delle pubblicazioni del settore, una base di dati di giovani ricercatori che lavorano nell'area, e un forum di discussione.
Per accedere al sito della rete: http://alba.Jrc.it/science-society  
Per informazioni: E-mail: science-society@jrc.It
 
   
   
STANCA, AL CONVEGNO DI APERTURA DI SMAU 2004: "OCSE PROMUOVE LA POLITICA ITALIANA DELL'ICT PER LE IMPRESE"  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Avanza in Italia il processo di innovazione tecnologica ottenendo giudizi lusinghieri da parte dell'Ocse. L'organismo internazionale, infatti, "promuove la strategia di indirizzo del Governo italiano e del ministro per l'Innovazione e le Tecnologie in materia di diffusione delle tecnologie dell'informazione e comunicazione", ossia l'Ict. A rendere noto questo importante apprezzamento, è stato Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, il 21 ottobre all'inaugurazione del 41° Smau a Milano. "Si tratta di un riconoscimento che certamente ci incoraggia per poter operare meglio in futuro, ma", ha aggiunto Stanca, "rimane l'amara considerazione che quando organizzazioni internazionali presentano classifiche o valutazioni che vedono il nostro Paese in grave ritardo, queste hanno un grande risalto. Mentre valutazioni positive, come quelle autorevoli dell'Ocse che sono importanti per la difficile e complessa politica di modernizzazione del Paese, non trovano altrettanta attenzione nell'opinione pubblica". Frutto dell'analisi di esperti di due Stati membri dell'Ocse (Canada e Francia), cui l'Italia si è sottoposta volontariamente, il Rapporto mette in evidenza che "promuovere la diffusione e l'uso dell'Ict è diventata una priorità dell'agenda governativa con numerose misure adottate, nonostante le ristrettezze del bilancio pubblico". Alla luce di tale priorità, ha aggiunto Stanca, "l'Ocse ci esorta a fare di più per incoraggiare le aziende a muoversi verso modelli di produzione più sofisticati e competitivi per fronteggiare l'accresciuta competizione internazionale, specialmente dei paesi Asiatici, agguerriti in quei settori chiave in cui le aziende italiane sono ancora eccellenti". Stanca ha sottolineato che "a testimoniare che l'Italia sta facendo molto in questo settore c'è pure l' 'Indice di Innovazione', appena elaborato dalla Commissione Europea, in cui abbiamo guadagnato 2 posizioni negli ultimi due anni. Tuttavia, occorre sostenere ulteriormente il settore tecnologico, spingere le aziende italiane verso modelli di business più sofisticati e applicazioni più avanzate oltre a favorire il passaggio da industrie tradizionali ad imprese high-tech". L'ocse tra l'altro ha riconosciuto che "i distretti sono la forza propulsiva dell'economia italiana" e a tale proposito Stanca ha ricordato come il Governo "sia già intervenuto con diverse iniziative su questo fronte, come il Piano per l'Innovazione Digitale per le Imprese, i diversi bandi e, più recentemente, tre grandi interventi, già finanziati, per sostenere la competitività del nostro sistema industriale". Si tratta dell'inedito Fondo Centrale di Garanzia, con una dotazione di 160 milioni di €, per innescare investimenti in innovazione digitale per almeno 3,2 miliardi di euro da parte di oltre 16 mila Piccole medie imprese non solo industriali ma anche commerciali, turistiche e dei servizi; degli Accordi di Programma Quadro, per dare attuazione ad un programma dotato di 100 milioni di € per territori del Sud ove già si sono accertare le condizioni ambientali per progetti innovativi; del Fondo High Tech, deliberato nei giorni scorsi dal Cipe con una dotazione di 100 milioni di € con cui si istituisce il Fondo di partecipazione al capitale di rischio per la nascita e lo sviluppo di piccole medie imprese ad alta tecnologia nel Sud. "È la prima volta che un Governo ha realizzato una politica specifica per lo sviluppo dell'innovazione digitale nel Mezzogiorno, con 661 milioni di € sinora stanziati dal Cipe ed a cui presto si aggiungeranno altri fondi regionali", ha concluso Stanca.  
   
   
GIACOLETTO(ORACLE): LA COMPETITIVITÀ EUROPEA PUÒ ESSERE MIGLIORATA CON TRE RIFORME CHIAVE: EGOVERNMENT, INTRODUZIONE DEL GRID COMPUTING E SERVIZI SANITARI EUROPEI  
 
Londra, 25 ottobre 2004 - Anticipando la pubblicazione, prevista per il 5 novembre prossimo, del report di Wim Kok sullo stato di implementazione dell'Accordo di Lisbona - un documento che si prevede confermera’ il mancato raggiungimento degli obiettivi di medio termine per la competitivita’ dell'Unione Europea - Sergio Giacoletto, Executive Vice President di Oracle Europe, Middle East & Africa, ha dichiarato che l'Information Technology (It) puo’ giocare un ruolo significativo nell'accelerare il progresso dell'Europa sulla via della produttivita’ e della competitivita’. Nel marzo 2000, di fronte a una discesa dei livelli di produttivita’ europei rispetto a quelli statunitensi, la Commissione Europea aveva approntato un piano ambizioso per far diventare l'Unione " l'economia mondiale più competitiva e basata sulla conoscenza entro il 2010 ". Da allora, invece, si ritiene che l'Europa sia ulteriormente arretrata rispetto agli Stati Uniti, senza contare che nel frattempo India e Cina sono emersi sulla scena internazionale come temibili concorrenti. In occasione di un intervento presso la London School of Economics, Giacoletto ha delineato tre strategie It che, secondo l'esperienza di Oracle, offrono il massimo ritorno in termini di produttivita’ ed efficienza. Innanzitutto l'implementazione di strategie di eGovernment per rimuovere le inefficienze dal settore pubblico; in secondo luogo l'adozione di tecnologie innovative emergenti come il Grid computing, potenzialmente in grado di far risparmiare alle aziende europee miliardi di euro; infine, la riforma dei servizi sanitari europei per ridurre i costi e aumentare la cura dei pazienti a livello nazionale e continentale. "In rapporto al Pil, l'Europa investe a favore dell'It una percentuale inferiore rispetto agli Stati Uniti, e oggi possiamo vedere i risultati di una tale carenza", ha commentato Giacoletto. "Tuttavia, sfruttando le ultime innovazioni offerte dal panorama It, aziende e governi hanno l'opportunita’ di scavalcare altre regioni accelerando lo sviluppo economico dell'Unione Europea". Nell'agosto di quest'anno Jose’ Manuel Durão Barroso, Presidente Designato dell'Unione Europea, ha promesso di "rinvigorire l'Accordo di Lisbona" nel corso del suo futuro mandato alla Presidenza della Commissione Europea, che si estendera’ fino alla scadenza dell'Accordo stesso fissata al 2010, affermando come si debbano "ricercare nuovi metodi high-tech per promuovere la crescita". Giacoletto sostiene l'invito di Barroso a ricorrere all'innovazione tecnologica e ricorda una serie di tecnologie emergenti che possono aiutare a rispettare i traguardi previsti dall'Accordo di Lisbona - ad esempio Grid computing, applicazioni mobili e wireless, e identificazione in radiofrequenza (Rfid, Radio Frequency Identification). "La competitivita’ europea e’ un problema di tutti", ha concluso Giacoletto. "L'it puo’ migliorare la produttivita’ e accelerare la crescita, ma solo se tutti hanno la volonta’ di far parte della soluzione".  
   
   
BCE: NORME SUL PROSSIMO APPALTO DI BANCONOTE IN EURO  
 
Francoforte, 25 ottobre 2004 - Il 21 ottobre 2004 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea l’Indirizzo Bce/2004/18 del 16 settembre 2004 sull’appalto delle banconote in euro. In conformità del principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza e favorendo un’efficiente allocazione delle risorse, tale indirizzo istituisce una procedura unica d’appalto dell’Eurosistema per la produzione delle banconote in euro. A tale procedura comune verrà data attuazione al termine di un periodo transitorio che permetta alle Bcn e alle stamperie di prepararsi in maniera adeguata. La data precisa di inizio del periodo transitorio dipenderà dalla massa critica di Bcn aderenti alla procedura unica d’appalto dell’Eurosistema e sarà decisa dal Consiglio direttivo. Con la procedura unica d’appalto dell’Eurosistema si riconosce che l’emissione di banconote in euro rientra fra i compiti di natura pubblica esplicitamente attribuiti all’Eurosistema. Le banconote in euro sono beni aventi caratteristiche sensibili e innovative. Per tali ragioni la procedura unica d’appalto dell’Eurosistema è stata concepita per assicurare che le banconote in euro vengano prodotte in maniera completamente sicura, controllata e riservata, che garantisca una fornitura di qualità, affidabile e prolungata. Inoltre, la procedura unica d’appalto dell’Eurosistema è stata sviluppata secondo i principi del diritto comunitario sulla concorrenza. In particolare, essa assicura condizioni paritarie a tutte le stamperie desiderose di aderire alla procedura unica d’appalto dell’Eurosistema e garantisce altresì trasparenza, efficienza e il rispetto del principio di decentramento. La procedura unica d’appalto dell’Eurosistema è composta da un unico insieme di regole e procedure d’appalto, da applicarsi all’intero quantitativo di banconote in euro dell’Eurosistema richiesto. Le Bcn dotate di stamperie interne o quelle che ricorrono alle stamperie pubbliche possono decidere di non aderire alla procedura unica d’appalto dell’eurosistema e continueranno quindi a produrre in tali stamperie le banconote in euro ad esse assegnate.  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 25 ottobre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il giorno 26 ottobre 2004, con regolamento 29 ottobre 2004, un’asta di Bot:
importo (in milioni di euro)        scadenza       giorni
Semestrali      9.500                   29.04.2005      182
E' da tener presente che il 29 ottobre 2004 vengono a scadere Bot per 9.750 milioni di euro. I Bot sono posti all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all’asta richieste senza indicazione di prezzo. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d’Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre – dovranno pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 26 ottobre 2004, con l'osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l’immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all’asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l’importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell’importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 27 ottobre 2004. L’offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell’ammontare nominale offerto nell’asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell’asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all’asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L’assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell’asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12 del 27 ottobre 2004. La circolazione dei Bot al 15 ottobre 2004 era pari a 143.595 milioni di euro, di cui 2.500 milioni di euro a 267 giorni, 2.000 milioni di euro a 237 giorni, 9.500 milioni di euro trimestrali, 53.095 milioni di euro semestrali e 76.500 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
Roma, 25 ottobre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispone, per il giorno 28 ottobre 2004, con regolamento 1 novembre 2004, l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti:
Certificati di Credito del Tesoro:
- settennali
decorrenza : 1° novembre 2004; prima tranche
scadenza : 1° novembre 2011
tasso d'interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all'asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali.
Buoni del Tesoro Poliennali:
- "decennali"
decorrenza : 1° agosto 2004; quinta tranche
scadenza : 1° febbraio 2015
tasso d'interesse annuo lordo : 4,25%
Il Btp triennale non viene offerto, in considerazione delle scarse necessità di finanziamento, coerentemente con quanto prospettato nel programma di emissione del quarto trimestre 2004. Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest’ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: 0,30% per i Cct settennali; 0,40% per i Btp "decennali". Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 ottobre 2004 27 ottobre 2004
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 28 ottobre 2004 28 ottobre 2004
Regolamento sottoscrizioni 1° novembre 2004 1° novembre 2004
Dietimi d'interesse da corrispondere = 92 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore: al 25% dell’ammontare nominale offerto per i Cct settennali, al 10% dell’ammontare nominale offerto per i Btp decennali. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
ENEL 3: RISULTATI DELL’OPERAZIONE  
 
Roma, 25 ottobre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, acquisito il parere del Comitato Privatizzazioni, sentiti i coordinatori globali e bookrunner, Mediobanca e Merrill Lynch, i joint bookrunner Goldman Sachs e Morgan Stanley ed il consulente finanziario e valutatore Lazard, comunica quanto segue. Offerta Globale La dimensione definitiva dell’Offerta Globale è stata stabilita in un miliardo di azioni pari a circa il 16,4% del capitale della società. La quota in Enel del Ministero scenderà così dal 50,35 al 34% circa. Nel caso di esercizio dell’intera greenshoe (150 milioni di azioni) da parte dei joint lead manager, l’Offerta globale si porterebbe a 1,150 miliardi di azioni, pari a circa il 19% del capitale sociale (il Ministero scenderà quindi al 31,4% circa). Nell’ambito dell’Offerta Globale, sono state raccolte adesioni per circa 2,9 miliardi azioni ordinarie Enel S.p.a, pari a quasi 3 volte i titoli offerti, per un controvalore di oltre 19 miliardi di euro. In particolare: nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Vendita sono giunte adesioni da parte di oltre 630mila risparmiatori, per una richiesta complessiva di circa 656 milioni di azioni e per un controvalore di oltre 4,3 miliardi. L’opv è stata pertanto sottoscritta oltre 3 volte il quantitativo minimo originariamente previsto. In particolare, sulla base delle indicazioni dei collocatori, la richiesta degli azionisti Enel è stata di circa 320 milioni di azioni, quella dei dipendenti della società di circa 20 milioni di azioni, quella del pubblico indistinto per quantitativi pari al lotto minimo di circa 186 milioni e quella del pubblico indistinto per quantitativi pari al lotto minimo maggiorato di circa 131 milioni di azioni; nell’ambito dell’Offerta Istituzionale, al prezzo di collocamento, sono state registrate richieste da parte di oltre 500 investitori professionali in Italia e istituzionali all’estero per quasi 2,3 miliardi di azioni, per un controvalore di oltre 15 miliardi di euro: è stato pertanto sottoscritto circa 3 volte. In particolare, sono pervenute richieste per oltre 450 milioni di azioni da parte di oltre 80 investitori professionali in Italia e per circa 1,8 miliardi di azioni da parte di oltre 400 investitori istituzionali internazionali. In tale ambito è stata registrata una domanda di circa 270 milioni di azioni nell’offerta pubblica senza quotazione in Giappone (Public Offering Without Listing – Powl). Prezzo Istituzionale e Prezzo di Offerta Il prezzo di collocamento delle azioni è stato fissato a 6,64 euro per l’Offerta Istituzionale. Di conseguenza, il prezzo per l’Opv coincide con tale livello. Pertanto, il controvalore lordo dell’operazione è pari a 6,64 miliardi di euro, che diventa 7,6 miliardi in caso di esercizio integrale della greenshoe. Il controvalore del Lotto Minimo (600 azioni) è dunque pari a 3.984 euro, mentre quello del Lotto Minimo Maggiorato (6mila azioni) è pari a 39.840 euro. La Data di Pagamento e di consegna delle azioni è prevista per mercoledì 27 ottobre 2004. In data 24 ottobre 2004 sarà pubblicato l’avviso integrativo relativo alla avvenuta determinazione del prezzo definitivo di collocamento, come previsto dal Prospetto Informativo. Riparto tra Opv ed Offerta Istituzionale All’opv saranno assegnati circa 470 milioni di titoli, per un controvalore di 3,1 miliardi, pari a circa il 47% dell’Offerta Globale. In particolare, agli azionisti Enel saranno assegnati circa 233 milioni di azioni (50%), ai dipendenti Enel circa 20 milioni di azioni (4%). Circa 170 milioni (37%) saranno destinati al soddisfacimento delle richieste del pubblico indistinto per quantitativi pari al Lotto Minimo o suoi multipli e circa 43 milioni (9%) al soddisfacimento delle richieste del pubblico indistinto per quantitativi pari al Lotto Minimo Maggiorato o suoi multipli. Il pubblico indistinto che conserverà ininterrottamente le azioni per almeno 12 mesi dalla Data di Pagamento, riceverà 5 azioni ogni 100 assegnate ("bonus share"). Otto azioni su cento sono previste invece per gli "azionisti Enel", cioé per chi si trovi in possesso di tutti e tre i seguenti requisiti: 1) sia risultato assegnatario della bonus share di "Enel 1"; 2) alla data del 9 settembre 2004 (presentazione del Prospetto in Consob) aveva in deposito presso il proprio conto titoli almeno 250 azioni Enel; 3) da tale data fino al giorno di adesione all’Opv non abbia ridotto tale quantitativo minimo ("bonus share maggiorata"). Stessa maggiorazione di bonus share vale per i dipendenti Enel che conservino i titoli per 12 mesi ininterrottamente dalla data di pagamento delle azioni. All’offerta Istituzionale vengono assegnati circa 530 milioni di azioni, per un controvalore di oltre 3,5 miliardi, pari a circa 53% dell’Offerta Globale. In tale ambito, circa 60 milioni di azioni saranno assegnati agli investitori giapponesi. Agli investitori istituzionali saranno anche riservate le azioni oggetto della greenshoe. L’offerta Globale è stata coordinata e diretta da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario (che ha diretto anche l’Opv) e da Merrill Lynch International. Lazard & Co. Ha svolto il ruolo di advisor del Mef e di valutatore. Mediobanca, Merrill Lynch, Goldman Sachs International e Morgan Stanley & Co. International Limited hanno rivestito il ruolo di joint lead manager e bookrunner del consorzio istituzionale.  
   
   
ENEL: ADEGUATO LO STATUTO AI NUOVI CONTENUTI DELLA "GOLDEN SHARE"  
 
 Roma, 25 ottobre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione dell’Enel, riunitosi il 21 ottobre sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha deliberato l’adeguamento delle previsioni statutarie concernenti i “poteri speciali” (golden share) riconosciuti allo Stato italiano a quanto disposto nel Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 settembre 2004. Le modifiche statutarie adottate rivestono carattere meramente formale, avendo Enel già provveduto, nel corso dell’Assemblea straordinaria del 21 maggio 2004, a recepire nello statuto le rilevanti novità in tema di “poteri speciali” introdotte dalla Legge n. 350/2003 (Legge Finanziaria 2004), in attuazione della quale è stato recentemente emanato il citato Decreto ministeriale del 17 settembre 2004.  
   
   
FARAD INTERNATIONAL LANCIA IN COLLABORAZIONE CON INVESTLIFE LUXEMBOURG 6% PLUS UN PRODOTTO ASSICURATIVO INNOVATIVO A CAPITALE PROTETTO E CEDOLA ANNUALE GARANTITA  
 
 Milano, 25 ottobre 2004 – 100% del capitale investito come minimo garantito, cedola annuale del 6%, durata dell’investimento pari a 6 anni. Queste sono le principali caratteristiche di 6% Plus, l’ultimo prodotto assicurativo sviluppato da Farad International, primaria società lussemburghese di brokeraggio assicurativo indipendente, con la collaborazione di Investlife Luxembourg (Gruppo Bnp Paribas Assurances). 6% Plus è un prodotto assicurativo a medio termine, sottoscrivibile all’interno di una polizza vita a premio unico a partire dal 13 settembre fino al 30 novembre 2004, che permette di beneficiare dei rialzi dei mercati azionari e di neutralizzare eventuali ribassi combinando una cedola annuale del 6% alla protezione del patrimonio investito. 6% Plus è infatti uno strumento finanziario con un paniere di 24 azioni sottostante (Millenium Pharma, Royal Duch Petrol, Nortel Networks, Vivendi Universal, Nissan Motor Co., Honda Motor Co., Daimler Chrisler, Deutsche Telecom, Cisco System, Citigroup Inc., Ing Group Nv, General Electric, Merck&co., Morgan Stanley, Ntt Docomo, Time Warner, Bp Plc., Thomson, Intel Corp., Microsoft, Canon Inc., Dynergy Inc., Bayer Ag, Aig Group) che, nel corso dei suoi 6 anni di vita, garantisce il pagamento di una cedola annuale pari al 6%. Al termine del contratto il sottoscrittore ha pertanto la garanzia di ricevere il massimo tra il 64% del premio investito (garanzia minima) e il 100% del rendimento dei 6 titoli meno performanti tra i 24 che compongono il paniere. In ogni caso la somma delle cedole percepite più il minimo garantito a scadenza assicurano al contraente la protezione del capitale iniziale. Il calcolo della performance del prodotto viene aggiornato settimanalmente. Per assistere gli investitori nell’approfondimento delle caratteristiche di 6% Plus, Farad International S.a. Ha attivato un numero verde 800.19.89.39 e un sito internet www.Farad.lu  
   
   
LA CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE ENTRA NEL CAPITALE DI ANSWERS SPA  
 
Firenze, 25 ottobre 2004 - Banca Cr Firenze Spa è entrata nel capitale di Answers S.p.a. Sottoscrivendo il 3% attraverso un aumento di capitale. Salvatore Leggiero, presidente e amministratore della società, da con orgoglio questo annuncio e dichiara: “Ringrazio per la fiducia che gli investitori ci stanno accordando e per la lusnghiera valutazione che hanno riconosciuto alla società. Do il benvenuto al nuovo importantissimo azionista che, oltre a nuove risorse finanziarie, aggiunge autorevolezza alla compagine azionaria e al piano industriale che sto portando avanti.” Answers S.p.a. È già partecipata dal 2002 dal fondo S.i.c.i. Centroinvest, la società di gestione del risparmio che fa capo, tra gli altri, alla Banca Monte Paschi Merchant. “L`ingresso di Banca Cr Firenze – continua Leggiero - contribuisce allo sviluppo di una promettente azienda del nostro territorio e contribuisce anche strategicamente all’ambizioso progetto di costituzione di un centro di eccellenza toscano, specializzato nei servizi di outsourcing. Un progetto di impresa che gode anche di rilevanza sociale, visto che Answers occupa stabilmente già più di 400 persone” L`azienda è attiva dal ’99 ed è specializzata nei servizi di esternalizzazione (business process outsourcing). Offre servizi di gestione elettronica di dati e documenti cartacei (back office) di Crm, help desk, call e contact center (front office). Grazie al lavoro dei suoi 400 addetti presso cinque sedi in Italia (Milano, Roma, Firenze, Pistoia e Pisa) ed attraverso le nuove tecnologie, Answers opera per prestigiosi Clienti italiani e per multinazionali quali Tim, General Electric, Italgas, Henkel, Motorola, Banca Popolare di Lodi, Ge.po., Il Sole24ore, Arval, Findomestic, Comune di Firenze, Cerit, Claris e fattura circa 13 milioni di soli servizi. Il margine operativo lordo del consolidato 2003 è stato di quasi 900 mila euro e nel 2004 si prevede ancora un miglioramento della consistenza patrimoniale. Dallo scorso agosto è partita a Pistoia la gestione in outsourcing di parte dei servizi legati al 119 della Tim. Si tratta di una commessa molto imprtante. Il piano di sviluppo della societá si basa sulla conquista di Clientela primaria, oltre che di crescita per via esterna. Il programma prevede la costituzione di un`azienda che sia leader in Italia, capace di erogare servizi alle imprese ed alle istituzioni sulla base di un modello industriale.  
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO: OGGI RENDE OPERATIVA LA 200-ESIMA AGENZIA A VIGEVANO  
 
 Sondrio , 25 Ottobre 2004 - Con la nuova apertura la Banca Popolare di Sondrio taglia l'importante traguardo di 200 filiali; nel processo di espansione fondamentale è stata la capacità di continuare a essere banca locale su un territorio in costante ampliamento. Banca dunque che si distingue per la volontà di operare quale motore dello sviluppo economico e sociale delle realtà presidiate e che privilegia l'intensità della presenza nelle aree individuate, cioè regione Lombardia, province immediatamente limitrofe, città di Roma. Vigevano con circa 60.000 abitanti è il centro principale della Lomellina settentrionale, in posizione pressoché equidistante da Pavia, Novara e Milano. Il territorio che circonda la città è caratterizzato soprattutto dalla fiorente attività agricola, dedita in particolare alla coltivazione del riso. La piazza si caratterizza storicamente quale centro industriale, particolarmente attivo nella produzione di calzature, attività che ha conosciuto fra gli anni '60 e '70 uno sviluppo vertiginoso. Negli ultimi decenni ha invece avuto un rilevante sviluppo l'industria meccanica, specializzata nella costruzione di macchine e stampi per calzaturifici, esportati in tutto il mondo.  
   
   
TEAMSYSTEM SPA.: AL VIA IL 27 OTTOBRE 2004 L'OFFERTA PUBBLICA DI VENDITA E SOTTOSCRIZIONE (OPVS) DELLE AZIONI ORDINARIE DI TEAMSYSTEM S.P.A. OFFERTA GLOBALE DI MASSIME N. 19.107.904 AZIONI ORDINARIE, PARI A IL 61,243% DEL CAPITALE SOCIALE. LOTTO MINIMO DI 400 AZIONI  
 
Pesaro, 25 ottobre 2004 - Consob ha concesso il 20 ottobre il nulla osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione (Opvs) delle azioni ordinarie di Teamsystem S.p.a.; il nulla osta della Consob segue il provvedimento con il quale, in data 13 ottobre 2004, Borsa Italiana S.p.a. Ha deliberato l'ammissione alla quotazione sul Mta, segmento Star gestito ed organizzato da Borsa Italiana S.p.a. L'opvs prenderà il via il 27 ottobre per terminare il 3 novembre 2004 alle ore 13.30. L'inizio delle negoziazioni delle azioni di Teamsystem S.p.a. Sarà stabilito con successivo provvedimento ai sensi delle norme in vigore in materia. L'operazione di quotazione sarà coordinata da Citigroup in qualità di Coordinatore Globale dell'Offerta Globale e di Sponsor, mentre Banca Imi sarà Responsabile del Collocamento per l'Offerta Pubblica e Specialista. L'offerta Globale riguarda massime n. 19.107.904 azioni ordinarie di Teamsystem S.p.a pari al 61,243% del capitale sociale al termine dell'operazione, di cui: un'Opvs destinata al pubblico indistinto in Italia per un minimo di n. 1.900.000 azioni pari a circa il 10% del quantitativo massimo oggetto dell'Offerta Globale; un Collocamento Istituzionale riservato ad Investitori Professionali italiani ed Istituzionali ali' estero, ai sensi della Regulation S delle United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato, e negli Stati Uniti d'America, ai sensi della Rule 144A dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato. L'offerta Pubblica prevede che una quota non superiore al 25% sarà destinata al soddisfacimento delle adesioni pervenute dal pubblico indistinto per quantitativi pari al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato o suoi multipli. L'offerta Pubblica comprende un'offerta riservata ai dipendenti, nonché ai collaboratori coordinati e continuativi e ai Software Partner di n. 1.500 Lotti. E' inoltre prevista un'opzione di sovrallocazione (Greenshoe) a favore del Coordinatore dell'Offerta Globale pari ad un massimo di n. 1.910.792 azioni da allocare presso i destinatari del collocamento istituzionale. L'offerta Globale riguarda n. 7.200.000 azioni ordinarie di nuova emissione, rivenienti da un aumento del capitale sociale della società, deliberato dall'Assemblea Straordinaria del 29 luglio 2004 e n. 11.907.904 azioni offerte in vendita da alcuni azionisti. Il Lotto Minimo è pari a 400 azioni. Teamsystem, d'intesa con Palamon (anche in nome e per conto degli Azionisti Venditori) e il Coordinatore Globale dell'Offerta Globale, e sentito altresì il Responsabile del Collocamento, ha individuato un Intervallo di Valorizzazione Indicativa del capitale economico della società compreso tra un minimo di 200.000.000 Euro ed un massimo di circa 240.000.000 Euro; pari rispettivamente ad un minimo di 8,33 Euro per azione ed un massimo di 10,00 Euro per azione La capitalizzazione della Società post Offerta Globale, su base minima e massima, calcolata sulla base dell'Intervallo di Valorizzazione Indicativa è pari rispettivamente a 260.000.000 Euro e a 312.000.000 Euro. La determinazione dell'Intervallo di Valorizzazione Indicativa è stata effettuata in considerazione dei risultati conseguiti dalla Società e dal Gruppo, delle prospettive di sviluppo dell'esercizio in corso e di quelli successivi e di altri indicatori prospettici. Il Prezzo Massimo di Offerta sarà comunicato al pubblico entro il giorno antecedente l'inizio dell'Opvs. Il Prezzo di Offerta sarà determinato tenendo conto della quantità e della qualità della domanda ricevuta nell'ambito del Collocamento Istituzionale nonché della quantità della domanda pervenuta dall'Offerta Pubblica, nonché delle condizioni del mercato finanziario italiano e internazionale e sarà comunicato entro i due giorni dal termine del Periodo di Offerta.  
   
   
TECNODIFFUSIONE: AVVISO AI POSSESSORE DI WARRANT 2002-2004  
 
Ponsacco (Pisa), 22 ottobre 2004 Viene reso noto ai possessori di Warrant azioni ordinarie Tecnodiffusione 2002-2004 cod Isin It 003023758 che il prossimo 15 novembre è il termine ultimo per l'esercizio di detti Warrant. Inoltre i Warrant suddetti consentono di sottoscrivere una nuova azione ordinaria Tecnodiffusione del valore nominale di € 0.52 ogni numero 5 Warrant presentati per l'esercizio, al prezzo massimo di € 31.00 per azione. Come noto, in data 20 settembre 2004 il Tribunale di Pisa ha dichiarato lo stato di insolvenza della società ed il commissario giudiziale ha chiesto la estensione a Tecnodiffusione Italia spa della procedura di amministrazione straordinaria, già aperta per la controllata Computer Manufacturing Services spa. Inoltre, essendo il titolo sospeso dalle contrattazioni dal 30 gennaio 2004, le nuove azioni eventualmente acquisite non sono negoziabili.  
   
   
GRUPPO ENERGIA (CIR): RESI NOTI I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2004 AUMENTANO I VOLUMI E MIGLIORANO I RISULTATI FATTURATO +17%, MARGINE OPERATIVO LORDO +16% UTILE NETTO DI 7,3 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Energia Spa, società controllata da Cir e partecipata dall’austriaca Verbund, si è riunito il 22 ottobre 2004 - sotto la presidenza del dr. Rodolfo De Benedetti per esaminare i risultati del Gruppo al 30 settembre 2004. Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo Energia ha conseguito un fatturato consolidato di 680,6 milioni di euro, con un aumento del 16,7% rispetto a 583,3 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. L’incremento è da attribuirsi principalmente all’andamento delle vendite del gas, che hanno registrato un aumento dei volumi di circa il 40%. Il margine operativo lordo consolidato è stato di 24,7 milioni di euro, in aumento del 16,1% rispetto a 21,2 milioni nei primi nove mesi del 2003, mentre l’utile netto consolidato è stato di 7,3 milioni di euro, contro una perdita di 7,2 milioni. Questi risultati sono dovuti in particolare al significativo contributo del settore elettrico, mentre la commercializzazione del gas ha scontato nei primi nove mesi del 2004 uno scenario meno favorevole rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Energia al 30 settembre 2004 presenta un indebitamento di 102,6 milioni di euro, in aumento di circa 14 milioni rispetto al 31 dicembre 2003 (88,7 milioni). Tale variazione è sostanzialmente dovuta all’aumento di capitale di 150 milioni di euro avvenuto nel mese di maggio in Energia Spa e a flussi di cassa positivi per 11 milioni, controbilanciati dall’investimento di circa 130 milioni di euro nella centrale a ciclo combinato di Termoli, la cui costruzione è stata avviata all’inizio del 2004, e dalla variazione del capitale circolante per circa 44 milioni di euro. Nei primi nove mesi del 2004 la capogruppo Energia Spa ha registrato un fatturato di 676,3 milioni di euro, contro 581,2 milioni nello stesso periodo dello scorso anno (+16,4%). Il margine operativo lordo è risultato di 23,6 milioni di euro, rispetto a 19,9 milioni nei primi nove mesi del 2003 (+18,6%), mentre l’utile netto è stato di 9,9 milioni di euro contro 6 milioni (+65,2%). Nei primi nove mesi dell’anno è proseguito lo sviluppo del piano industriale del Gruppo Energia, che si conferma operatore sempre più importante nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas. Come noto, è prevista infatti la realizzazione di un programma di centrali termoelettriche “greenfield”, ciascuna da circa 800 Mw, a ciclo combinato e alimentate a gas naturale. Dopo Termoli, Modugno ha ottenuto l’ autorizzazione unica per la costruzione della centrale, il cui avviamento è previsto nei prossimi mesi, mentre i progetti relativi ai siti di Aprilia (Latina), Pisticci (Matera) e Bertonico-turano Lodigiano (Lodi) progrediscono negli iter autorizzativi. Energia sta inoltre sviluppando altri progetti di generazione da fonti rinnovabili, con particolare attenzione alla realizzazione di impianti eolici.  
   
   
GRUPPO SOGEFI: RESI NOTI I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2004 L’ANDAMENTO DELLE MATERIE PRIME NON FRENA LA CRESCITA DEL GRUPPO SOGEFI: FATTURATO + 7,1%, UTILE OPERATIVO +11,8%,UTILE NETTO + 15,3%  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Si è riunito il 21 ottobre, sotto la presidenza dell’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio d’Amministrazione di Sogefi Spa che ha esaminato i risultati del Gruppo al 30 settembre 2004. Anche nel terzo trimestre dell’anno, il Gruppo ha confermato la propria capacità di crescita, migliorando nel contempo i livelli di redditività rispetto ai primi nove mesi dell’esercizio 2003, pur in presenza del significativo incremento registrato dai prezzi delle materie prime. In questo contesto, il miglioramento dei risultati è stato reso possibile, oltre che dall’incremento dei volumi di vendita, anche dall’aumento dei listini per il mercato aftermarket indipendente (25,2,% del fatturato) e dalla ridefinizione dei prezzi con la maggior parte dei clienti del settore primo equipaggiamento, con conseguente parziale recupero dei maggiori costi. Il fatturato consolidato al 30 settembre 2004 è stato di 719,6 milioni di Euro, in progresso del 7,1% rispetto a 671,9 milioni dell’analogo periodo 2003. Le attività della divisione filtrazione hanno fatto registrare una crescita del 4,5%, con un fatturato di 388,3 milioni di Euro (54% del totale), rispetto a 371,6 milioni dei primi nove mesi del 2003. La divisione componenti per sospensioni ha segnato un progresso del 10,9%, con un fatturato di 331,3 milioni di Euro contro 298,7 milioni dell’esercizio 2003. I margini operativi sono migliorati sia in valore assoluto, sia in percentuale sul fatturato sostanzialmente per tre fattori: l’incremento della produttività conseguente alla concentrazione delle attività in un minor numero di siti e, per quanto riguarda in particolare il settore filtrazione, le efficienze realizzate e la riduzione dei costi di struttura a seguito della riorganizzazione societaria. Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è stato di 103,4 milioni di Euro (14,4% del fatturato), in crescita dell’8,2% rispetto a 95,6 milioni dei primi nove mesi del 2003, così ripartito: la divisione filtrazione con 57,6 milioni di Euro (14,8% del fatturato), rispetto a 54,1 milioni (14,6 % del fatturato) dell’analogo periodo 2003; la divisione componenti per sospensioni con 48,5 milioni di Euro (14,6% del fatturato), rispetto a 43,6 milioni nell’esercizio scorso, con un’incidenza sul fatturato invariata. L’utile operativo consolidato (Ebit) è stato di 63,5 milioni di Euro, rispetto a 56,9 milioni del corrispondente periodo del 2003, con un incremento dell’11,8% e un’incidenza sul fatturato dell’8,8% (contro l’8,5%). Il miglioramento ha riguardato entrambe le divisioni: la divisione filtrazione con 41,2 milioni di Euro (10,6 % del fatturato), rispetto a 37,7 milioni (10,2% del fatturato) dell’analogo periodo dello scorso anno; la divisione componenti per sospensioni con 28,6 milioni di Euro (8,6 % del fatturato), contro 25 milioni (8,4 % del fatturato). L’utile prima delle imposte è stato di 53,7 milioni di Euro, in crescita del 23,2 % rispetto a 43,6 milioni a fine settembre 2003, mentre l’utile netto consolidato è stato di 26,3 milioni di Euro contro 22,8 milioni dei primi nove mesi del 2003 (+ 15,3%). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2004 è sceso a 219,1 milioni di Euro rispetto a 247,1 milioni al 30 settembre 2003 (213,4 milioni al 31 dicembre 2003). Al 30 settembre 2004, il patrimonio netto totale, inclusa la quota degli azionisti terzi, era di 229,9 milioni di Euro, in miglioramento rispetto a 207,9 milioni al 30 settembre 2003 e a 212,6 milioni al 31 dicembre 2003. Anche il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2004 è aumentato, attestandosi a 212,9 milioni di Euro (193,9 milioni al 30 settembre 2003 e 198,2 milioni al 31 dicembre 2003). La tendenza al rialzo dei prezzi degli acciai e di altri materiali permarrà anche nell’ultima parte dell’esercizio. Tuttavia, in considerazione dei risultati fin qui realizzati, degli adeguamenti dei prezzi di vendita già attivati e della probabile conferma dei buoni livelli di fatturato, si può prevedere per l’intero esercizio 2004 il conseguimento di risultati reddituali migliori rispetto a quelli dell’esercizio 2003. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato, con riferimento a quanto previsto dal D.lgs.n. 344/2003, di esercitare l’opzione per l’adesione al consolidato fiscale del Gruppo Cir.  
   
   
IL GRUPPO STADA ACQUISISCE IL PACCHETTO AZIONARIO DELLA FARMACEUTICA BONISCONTRO & GAZZONE SRL IL GRUPPO TEDESCO RAFFORZA IL BUSINESS DI PRODOTTI A MARCHIO IN ITALIA  
 
 Milano, 25 ottobre 2004 - Il Gruppo Stada Arzneimittel Ag, azienda farmaceutica quotata alla Borsa di Francoforte, presente in Italia con Eg S.p.a. (leader nel settore del medicinali generici), Crinos S.p.a. (operante nel campo delle specialità medicinali) e Npa S.p.a (specializzata nella distribuzione e vendita diretta in farmacia), annuncia l’acquisizione, tramite la controllata Crinos S.p.a, del pacchetto azionario della società Boniscontro & Gazzone s.R.l. Di Roma, alla quale sono attualmente in fase di cessione i prodotti di Pulitzer s.R.l. Si stima che l’operazione sarà conclusa entro la fine di novembre 2004. La transazione prevede l’acquisizione di un pacchetto di numerosi medicinali a marchio che coprono diverse aree terapeutiche di indicazione e che hanno generato nel periodo luglio 2003 - giugno 2004 un fatturato di 13,8 milioni di Euro sul mercato italiano. I farmaci acquisiti contengono principi attivi conosciuti non coperti da brevetto che saranno prodotti in conto terzi. “Questa operazione trova risvolto strategico nel futuro conferimento alla nuova società di prodotti idonei che Stada sta sviluppando, potenziandone così l’attuale portafoglio e rafforzandone la presenza nel mercato italiano” - dichiara Enrique Häusermann, amministratore delegato di Crinos S.p.a. – “La gamma di prodotti acquisiti include sia i farmaci da prescrizione e quelli per l’auto-medicazione, sia altri prodotti quali integratori alimentari. In futuro, Crinos S.p.a. Darà continuità operativa supportando la nuova iniziativa da un punto di vista logistico e organizzativo, lasciando invariata la struttura commerciale”.  
   
   
CRESCE LA PRESENZA COMMERCIALE DI ENERGIT SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE  
 
Cagliari, 25 ottobre 2004 - Energit, la multiutility attiva nei settori Energia, Telecomunicazioni e Internet, annuncia l’ampliamento della sua rete di vendita indiretta grazie alla costante affiliazione di partners in tutta Italia. Oltre alla Sardegna, dove la società dispone da tempo di una vasta e capillare rete di distribuzione diretta e indiretta, la penetrazione commerciale si è infatti consolidata in numerose regioni italiane, tra cui Campania, Emilia-romagna, Lombardia, Liguria, Lazio, Toscana, Marche, Molise, Piemonte, Valle d’Aosta, Puglia, Calabria, Sicilia, Toscana, Triveneto e Umbria. La struttura commerciale di Energit è così, da oggi, in grado di operare su tutto il territorio nazionale con una rete di partners che comprende reti di vendita B2b, software house, system integrators e utilities che già dispongono di ampie basi clienti e desiderano integrare la propria offerta con i servizi Energit. L’operazione di espansione della rete commerciale si pone l’obiettivo di consolidare la presenza dell'azienda sul mercato, favorendo l'ingresso delle Pmi alla libera contrattazione dell’energia elettrica. L'apertura del mercato elettrico del 1 luglio 2004 a tutti i clienti con contratto di fornitura per uso non domestico - vale a dire tutti i possessori di partita Iva, aziende e liberi professionisti – ha infatti enormemente ampliato il potenziale bacino d’utenza, passando da 150.000 a oltre 7 milioni di clienti sul territorio nazionale, che in questo modo possono liberamente scegliere il proprio fornitore di energia elettrica. "La presenza capillare e incisiva di partners Energit su tutto il territorio nazionale e’ una precisa scelta strategica. La nostra attività negli ultimi mesi si è concentrata sulla selezione delle migliori strutture di vendita sul mercato, alle quali forniamo una formazione innovativa e una avanzata piattaforma tecnologica per la gestione dei clienti. – dichiara Franco Nonnis, Direttore Commerciale di Energit che prosegue: “Vogliamo in questo modo contribuire a formare professionisti che parlino di energia in modo comprensibile e, nel momento in cui il mercato elettrico è stato aperto anche alle aziende più piccole, vogliamo essere i primi operatori di servizi integrati nel target delle Pmi." La rete avrà mandato per commercializzare tutti i prodotti e servizi di Energit che, oltre all’energia, comprendono anche servizi di telefonia e Internet disponibili in tutta Italia a costi realmente concorrenziali.  
   
   
DANIELI ACCELERA LA METAMORFOSI ILLUSTRATO IL CONSUNTIVO E LA STRATEGIA DEL GRUPPO PER IL PROSSIMO TRIENNIO  
 
Buttrio (Ud) 25 ottobre 2004 - Bilancio promettente perché consente di costruire su solide basi la crescita che il Gruppo Danieli si appresta a intraprendere nel prossimo triennio in termini di tecnologia e produttività. Presso la sede di Buttrio, i vertici dell’azienda hanno fatto un’analisi dell’esercizio concluso e hanno illustrato le strategie del management per il medio periodo. “Il mercato è più che mai globale – ha spiegato il presidente Gianpietro Benedetti, con il vicepresidente Carla de Colle ed i consiglieri delegati Alzetta, Angeli, Fabro e Della Vedova - e, in attesa di una ripresa economica europea, che auspicabilmente prenderà corpo alla fine del 2005, dobbiamo prepararci alla concorrenza del Far East, Cina in primis, e dei Paesi dell’Est europeo che si farà sentire da qui a qualche anno, presumibilmente tra i quattro e i sette. Dobbiamo porci nelle condizioni di competere progettando e realizzando una “Metamorfosi” della cultura, della mentalità e dell’efficacia operativa della società. Dobbiamo attentamente riconsiderare le attività senza valore aggiunto, decidere quelle che hanno futuro e agire di conseguenza. Dobbiamo, in vista del “downturn” dell’economia europea, e non solo, che seguirà l’auspicabile “upturn” della ripresa, trovarci sempre finanziariamente solidi, come ad oggi, e con metodi operativi, tecnologia e professionalità in atto e coerenti con lo scenario globale. Per rendere possibile tutto ciò agiremo sulla formazione, fondando una “corporate university”- progetto illustrato dal dott. Bossi -, sulla velocità del sistema accorciando la catena decisionale e sul “team spirit” al fine di predisporre un terreno fertile di creatività e perseveranza nella missione, in modo che tutti si sentano coinvolti identificandosi e facendone proprio l’obiettivo comune”. In ricerca la Danieli investirà in tre anni ben 140 milioni di euro, oltre ai 70 milioni di euro per investimenti in produzione ed uffici. Il prodotto finale potrà vantare così un valore aggiunto in termini di innovazione e produttività valutabile attorno al 10%. “Si tratta, quindi, di uno sforzo rilevante per l’azienda, non solo finanziario, ma soprattutto intellettuale, di impegno e con molti rischi a nostro avviso assolutamente necessari per crescere – ha concluso Benedetti -. Crescita intesa come premessa prioritaria per raccogliere con i fatti la sfida del mercato globale”. Inoltre l’ing. Ballandino, amministratore delegato dell’Abs, ha illustrato le strategie della società per il prossimo triennio che vedono la stessa proiettata verso l’utile dopo anni di perdite.  
   
   
CELL THERAPEUTICS INC. CONFERISCE LE ATTIVITÀ DELLA SEDE SECONDARIA ITALIANA A CELL THERAPEUTICS EUROPE S.R.L.  
 
Seattle e Bresso 25 Ottobre 2004 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato il 22 ottobre che, come previsto dal progetto di fusione dell’ex- Novuspharma S.p.a. In Cti e riportato nel prospetto di quotazione pubblicato in occasione dell'ammissione alle negoziazioni nel Nuovo Mercato di azioni ordinarie di Cti, le attività e passività della sede secondaria italiana di Cti sono state conferite in Cell Therapeutics Europe S.r.l. (Cti Europe), società di diritto italiano costituita nel 2004 ed interamente controllata da Cti. In particolare, l’assemblea straordinaria di Cti Europe ha deliberato un aumento di capitale di Euro 990.000, che è stato contestualmente sottoscritto e liberato da Cti mediante il conferimento delle suddette attività e passività; a fronte di tale conferimento Cti Europe ha altresì costituito una riserva da sovrapprezzo di Euro 81.010.000. Tali valori sono stati determinati anche sulla base di una perizia elaborata da un consulente esterno appositamente incaricato da Cti.  
   
   
INGEMAR CONSEGUE LA CERTIFICAZIONE ISO 9001 PER LA PROGETTAZIONE, LA PRODUZIONE E L’INSTALLAZIONE - LA BIENNALE DI VENEZIA IN MOSTRA SU INSTALLAZIONI GALLEGGIANTI INGEMAR, IN SVILUPPO DUE NUOVI PORTI TURISTICI INTERNAZIONALI IN CROAZIA  
 
Milano, 25 Ottobre 2004 - Venticinque anni di crescita costante, fino a diventare un'azienda leader del settore in grado di competere e vincere importanti sfide internazionali. Ingemar è oggi la sola azienda italiana del settore con autonomia di produzione, che le consente di soddisfare un mercato in crescita e di applicare al suo interno ricerca e sviluppo necessari per seguire le esigenze del mercato. Un'azienda che ha investito molto sulle risorse umane e che ha le capacità tecniche per poter risolvere sia le problematiche della produzione di serie, sia quelle più impegnative e prestigiose delle strutture speciali. L'ottenimento della certificazione Iso 9001 per la progettazione, la costruzione e l'installazione dei manufatti Ingemar testimonia la serietà e l'impegno costante dell'Azienda e si aggiunge alla certificazione Soa nel settore dei porti per lavori di importo fino a 5 milioni di Euro. L'attività internazionale della società, che nell'ultimo esercizio ha registrato un fatturato prossimo ai 7 milioni di Euro, ha visto lo sviluppo di nuovi mercati in Turchia e in Marocco oltre alla presenza ormai consolidata in Svizzera, Croazia, Tunisia, Grecia, Malta e nei Paesi del Golfo Persico. Fra le realizzazioni recenti particolarmente significative, si segnalano: Venezia: Padiglione galleggiante per le Città d'Acqua alla Biennale Una soluzione innovativa, intonata all'atmosfera unica della Città ospite e allo spirito del Centro Internazionale delle Città d'Acqua, che ha consentito di realizzare un padiglione espositivo galleggiante per illustrare i progetti di valorizzazione dei waterfront delle metropoli mondiali che si affacciano sull'acqua. Per la definizione esecutiva di tutte le strutture galleggianti, i sistemi di accesso, le strutture di ancoraggio al fondo e la realizzazione di questo innovativo progetto sono stati determinanti l'approccio ingegneristico di Ingemar e la disponibilità dei moduli già realizzati dalla stessa per il ponte galleggiante che dal 2002 viene montato durante le Festività cittadine del Redentore e della Salute. 25 elementi flottanti con elevata portata e bordo libero che, collegati rigidamente, hanno consentito la realizzazione di una passerella larga 6 metri e lunga 110 metri per collegare il bacino coperto delle Gaggiandre con lo specchio acqueo dell'Arsenale della Serenissima. Ai lati del percorso espositivo hanno trovato spazio due piattaforme di servizio (superfice totale ca. 200 mq) e sull'estremo a mare è stato possibile creare una zona “hospitality” in uno scenario acqueo assolutamente inconsueto e affascinante. L'intero complesso galleggiante è stato coperto con una modernissima struttura in policarbonato alveolare per dare luce e trasparenza ai padiglioni e all’esposizione di progetti, modelli e fotografie dei più importanti progetti di waterfront delle città d'acqua di tutto il mondo. Croazia: In fase di ultimazione il Nuovo Marina Kastela a Spalato e nuova commessa per Marina Novigrad in Istria E' appena entrato in funzione il nuovo Marina Kastela, che rappresenta , con i suoi 350 posti barca, la più importante realtà per la nautica da diporto nel Sud del Paese. Si tratta di un porto turistico realizzato ex novo a pochi chilometri da Spalato, ben protetto da tradizionali opere di difesa e dotato di tutti i sevizi. Il primo lotto di pontili galleggianti è stato ultimato nella stagione estiva; il secondo intervento, con il raddoppio degli ormeggi, sarà operativo per la primavera del 2005. Complessivamente 700 metri di pontili galleggianti del modello rinforzato ad alto bordo libero con struttura in acciaio, unità galleggianti in calcestruzzo e piano di calpestio in legno esotico pregiato, ancorati con catene e corpi morti. In Istria invece, Ingemar ha acquisito un incarico molto complesso e articolato per la realizzazione "chiavi in mano" della strutture galleggianti del nuovo porto di Cittanova, con 400 posti barca di grandi dimensioni - fino a 25 metri, tutti su pontili e finger. Il progetto prevede il dragaggio del fondale, la realizzazione di una diga foranea, delle banchine e delle strutture di servizio. A Ingemar il compito della progettazione del lay-out portuale e dell'installazione dei pennelli di pontili che si dipartono a raggera dalla terraferma e che contornano le banchine di riva con tipologie differenziate in relazione alle dimensioni delle imbarcazioni.Complessivamente più di 1700 metri di pontili, con larghezza fino a tre metri, ancorati al fondo con catene e corpi morti ed in banchina con un complesso sistema di bielle e controventi. Il porto sarà operativo per la prossima stagione estiva.  
   
   
PENATI: LE ISTITUZIONI ALLEATE DEI MANAGER PER RILANCIARE IL SISTEMA PRODUTTIVO MILANESE TRUGLIA, PRESIDENTE DI MANAGERITALIA MILANO: “METTIAMO A DISPOSIZIONE DELLE ISTITUZIONI IL NOSTRO KNOW HOW PER FAR RIPARTIRE L’INNOVAZIONE”  
 
Milano, 25 ottobre 2004 -  “L’impegno della provincia di Milano è quello di fare rete per far ripartire lo sviluppo nell’area di Milano, un’area da sempre trainante per il Paese che oggi soffre una crisi strutturale.” Così ha esordito il Presidente della provincia di Milano Filippo Penati intervenendo oggi al congresso regionale di Manageritalia, associazione che rappresenta a livello nazionale 30.000 dirigenti e quadri nei settori del Commercio, dei Trasporti, del Turismo, dei Servizi e del Terziario avanzato di cui 16.000 nella nostra regione. “Le difficoltà occupazionali per i manager che si evidenziano dai vostri dati – ha continuato Penati – confermano la gravità di una situazione che non è più limitata ad alcuni casi pur eclatanti di crisi aziendali (vedi Alfa di Arese) ma che coinvolge purtroppo molte piccole e medie imprese, una fascia di aziende che fino ad oggi ha garantito sviluppo e occupazione. Bisogna accelerare sull’innovazione – ha sottolineato Penati – e su questo fronte le istituzioni devono fare la loro parte in stretta sinergia con le associazioni di rappresentanza degli interessi e le parti sociali. In particolare sul fronte della formazione la Provincia di Milano intende avviare fronti concreti di collaborazione con Manageritalia e con il suo centro di formazione (Cfmt) che è tra i più prestigiosi e qualificati del nostro Paese. A conclusione dei lavori il presidente di Manageritalia Milano Giuseppe Truglia ha ringraziato Penati per la disponibilità manifestata ed ha raccolto l’invito alla collaborazione rilanciandolo a tutte le istituzioni lombarde: “Siamo 16.000 professionisti e manager con anni di esperienza e un forte know how internazionale. Mettiamo questa professionalità a disposizione di tutte le istituzioni presenti nel nostro territorio. Essendo noi uomini d’impresa – ha sottolineato Truglia - siamo perfettamente consapevoli che il capitale umano è la risorsa più preziosa alla quale ricorrere più intensamente proprio nei momenti di difficoltà. Le capacità di innovazione tecnologica e di processo che l’impresa italiana specie piccola e media ha saputo dimostrare in passato si basavano innanzitutto sulla fantasia, la flessibilità e la capacità di lavoro dei manager e molto poco sulle risorse finanziarie. Siamo certi – ha concluso Truglia – che insieme sapremo far ripartire un ciclo virtuoso per la nostra economia.”  
   
   
UN’ITALIANA COME VICEPRESIDENTE DELL'INTERNATIONAL COACH FEDERATION  
 
Roma – 22 ottobre 2004 - Giovanna D'alessio, executive coach italiana e già membro del Consiglio di Amministrazione di Icf (International Coach Federation), è stata nominata Vice Presidente di Icf per il 2005 ed è l'unica donna non americana a sedere nel gruppo di presidenza dell'associazione internazionale. L’international Coach Federation, che ha sede a Washington (Usa), è una associazione no-profit tra coach professionisti che rappresenta il punto di riferimento di Personal, Business e Corporate coaching in tutto il mondo. L'icf, fondata nel 1992, raggruppa oltre 7.500 coach ed ha 145 sedi in 30 paesi. La nomina è avvenuta all'unanimità durante l'ultimo consiglio di amministrazione. Giovanna D'alessio, romana, è coach certificato Pcc (Professional Certified Coach) ed attualmente amministratore unico di Life Coach Lab, una società specializzata in Corporate Coaching e Leadership Development che ha l'obiettivo di fornire alle aziende degli interventi che consentano non solo lo sviluppo del proprio capitale umano, ma dell'intera cultura di leadership dell'organizzazione per affrontare con maggior successo le continue sfide del mercato. Dopo un Mba in Communication Sciences, Giovanna D'alessio ha trascorso buona parte della sua carriera professionale in ambiti aziendali: in Saatchi & Saatchi come Account Director e responsabile della Internet Unit di Saatchi; responsabile dello start up di Yahoo! in Italia, dal 1988 al maggio 2000, e poi come Direttore Marketing Europeo a Londra (sede di Yahoo! Europe). Dal 2001 ha riorientato la sua vita attorno al coaching: dopo un training specifico negli Usa ha fondato la sua coaching company, Life Coach Lab s.R.l. (www.Lifecoach.it). Nel 2002 ha fondato ed è stata nominata Presidente della Federazione Italiana Coach (sede italiana di International Coach Federation - Icf). "La nomina a Vice Presidente della International Coach Federation per il 2005 per me è motivo di grande soddisfazione. - spiega Giovanna D'alessio - Se si pensa che la professione del coach nasce e si sviluppa dapprima in America e poi nel resto del mondo, questo incarico ha un doppio valore, prima perché sono l'unico Vicepresidente non americano e quindi avrò la responsabilità di rappresentare le istanze e le esigenze del monto extra-americano, secondo perché viene apprezzato il lavoro svolto dall'Italia. Se il Consiglio di Amministrazione di Icf, composto da una netta maggioranza di americani, e quindi molto attenti a mantenere la filosofia originaria di questa professione che nasce una ventina di anni fa nel contesto della “corporate America”, ha ritenuto che il mio percorso professionale ed umano potesse ben rappresentare lo spirito e la deontologia della professione del coach, vuol dire che il lavoro svolto da me e dai miei collaboratori apre la strada anche ad un ulteriore sviluppo del coaching in Italia ed in Europa." Giovanna D'alessio e gli altri coach che lavorano con lei in Life Coach Lab portano avanti un lavoro costante con importanti aziende italiane e multinazionali (prevalentemente nei settori telecomunicazioni, alta tecnologia, farmaceutico, largo consumo, bancario/assicurativo, servizi, manifatturiero), che apprezzano con sempre maggiore interesse la figura del coach, cioè di un consulente specializzato, un professionista di alto livello, che opera in partnership col cliente. Il coach, quindi, sta diventando indispensabile in ambiti lavorativi per aiutare i manager e quanti occupano posti decisionali a raggiungere con maggiore facilità i propri obiettivi; per sviluppare le potenzialità di individui e team; per migliorare la performance; per sviluppare le proprie capacità di leadership; per ottenere un migliore equilibrio con la propria vita personale, un minor livello di stress, relazioni più concrete e produttive.  
   
   
LE TRE FRECCE D'ARGENTO DELLA FINANZA PREMIANO BEN TRE VOLTE I PERIODICI DI NEWSPAPER MILANO BANCAFINANZA, ASSICURAZIONI E ESPANSIONE RICONOSCIUTE COME TESTATE LEADER DEL LORO MERCATO DI RIFERIMENTO  
 
Milano, 25 ottobre 2004 – In occasione della Sesta Edizione del Premio Internazionale Le Tre Frecce d'Argento della Finanza, che ha avuto luogo giovedì 21 ottobre presso la sede della Banca Popolare di Milano in via San Paolo 12 a Milano, la casa editrice Newspaper Milano ha vinto tre primi premi per i suoi periodici specializzati nel settore economico-finanziario. Premiati: Angela Maria Scullica (Direttore di Bancafinanza e Assicurazioni; Espansione; Oletta Citterio (Giornalista finanza di Espansione). Le motivazioni della giuria confermano Bancafinanza, Assicurazioni e Espansione come “testate leader dei rispettivi mercati di riferimento” con “presenza storica”, ma soprattutto “indipendenza”. Il Direttore di Bancafinanza e Assicurazioni è stato premiato per i risultati raggiunti dai suoi giornali. Di Espansione è stato inoltre apprezzato l’ampliamento a tematiche inerenti alla finanza aziendale, fortemente voluto dal Direttore Milo Goj, motivazione che ha portato con sè anche il premio alla giornalista Oletta Citterio che “ha dimostrato con gli speciali di finanza una notevole capacità divulgativa e una proprietà di linguaggio non comune”.  
   
   
AL TEAM INVESTOR RELATIONS DI E.BISCOM IL PREMIO “BEST IR BY A COMPANY LISTED ON ONE OF THE EUROZONE’S GROWTH COMPANY”  
 
Milano, 25 Ottobre 2004 - Il team di Investor Relations del Gruppo e.Biscom S.p.a., la principale Società italiana di servizi di telecomunicazione a larga banda, è stato premiato al 6° Annual Ir Magazine Award. E.biscom è la prima azienda italiana ad essere selezionata e premiata come “Best Ir by company listed on one of the Eurozone’s growth company”, la categoria che include le aziende quotate nei listini europei dove sono presenti le società ad alto tasso di crescita (in Italia Nuovo Mercato). L’assegnazione di questo premio avviene ogni anno sulla base di una ricerca paneuropea che Ir Magazine effettua per raccogliere la segnalazioni in base alle quali vengono individuate le società che hanno ottenuto risultati di eccellenza in termini di Investor Relations. Oltre 5.000 investitori istituzionali e più di 3.000 investitori retail in undici paesi hanno selezionato le Società quotate ed i manager che si sono maggiormente qualificati in attività di Investor Relations. L'edizione Eurozone 2004 è stata sponsorizzata da operatori di rilievo nel panorama finanziario tra cui Jp Morgan, la Borsa londinese, Financial Times, Investir e La Tribune. Per il team di Investor Relations di e.Biscom si tratta un riconoscimento importante che attesta la qualità del lavoro svolto e che contribuisce a stabilire un benchmark di best practice in Ir a livello europeo.  
   
   
MERIDIONE PALLIDO E ASSORTO… STORIE DI ECONOMISTI E DI STORICI  
 
Milano 25 ottobre 2004 – Questa sera alle 18.30, in Libreria Egea, inizia il ciclo di incontri Storie di economisti e di storici, organizzati dall’Istituto di Storia Economica dell’Università Bocconi in collaborazione con Egea e coordinati dal Professor Achille Marzio Romani dell’Università Bocconi. All’appuntamento di oggi dal titolo “Meridione pallido e assorto” partecipano Paolo Sylos Labini, autore del libro Scritti sul Mezzogiorno 1954-2002, Giuliana Arena, Università degli Studi di Milano, Roberto Artoni, Università Bocconi e Sergio Vaccà, Università Bocconi. Il prossimo appuntamento sarà lunedì 15 novembre con “La diversità e l’altrove: l’antropologia storica”. Libreria Egea, via Bocconi 8 Milano Ingresso libero  
   
   
ELIO E LE “STORIE DELLE IMPRESE” LA PREMIAZIONE  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica e promuovere lo sviluppo economico del territorio realizzando start up per le quali vi sia una competenza specifica nei Centri di Ricerca del Politecnico di Milano: è questo l’obiettivo del “Premio per l’Innovazione Tecnologica Start Cup Milano” indetto dall’Acceleratore d’Impresa dell’Ateneo e quest’anno alla sua seconda edizione. Dal 1° marzo al 23 luglio 2004, docenti, ricercatori, dottorandi, laureati, studenti ma anche imprenditori e manager, hanno presentato ben 42 business plan, progetti imprenditoriali innovativi per la realizzazione di servizi o prodotti high-tech con prospettive di successo commerciale in settori che spaziano dall’architettura alle nanotecnologie, dal design alla bioingegneria, dalla chimica all’informatica. Mercoledì 20 ottobre 2004 alle ore 14.30 presso l’Aula Rogers del Politecnico di Milano, è stato Elio, leader della band “Elio e le storie tese”, a consegnare i premi ai progetti d’impresa vincitori: 1° Premio - 7.000 Euro Aresys S.r.l. Progettazione, sviluppo e ingegnerizzazione di algoritmi innovativi per sistemi di telerilevamento satellitare mediante radar ad apertura sintetica (Sar) e per sistemi di prospezione geofisica. 2° Premio – 5.000 Euro “Wifi-e” Creazione di reti non permanenti Wi-fi per gli eventi. Lega la tecnologia senza fili al satellite e rende possibile la creazione di reti non permanenti per le manifestazioni più disparate. 3° Premio – 3.000 Euro “Aida” Ricerca, sviluppo e commercializzazione di nuove tecnologie informatiche rivolte ai disabili (ed agli anziani) per facilitare loro la comunicazione, l'interazione con l’ambiente domestico, l'alfabetizzazione informatica e l’utilizzo del personal computer, come “Facemouse”, un software che permette di usare il computer anche se si è disabili motori gravi, attraverso una webcam che riprende i movimenti di una parte del corpo. Altri tre progetti, invece, sono stati selezionati per un periodo di “pre-incubazione” in una delle sedi dell’Acceleratore d’Impresa: Microtag; Metalc; Dollos S.r.l. I tre classificati al Politecnico di Milano, insieme ai vincitori delle altre nove start cup locali, saranno finalisti al “Premio nazionale per l'Innovazione” che si svolgerà a Torino il 30 novembre e il 1° dicembre 2004 e che assegnerà al primo classificato un premio in denaro di 60.000 Euro oltre ad un premio di 30.000 Euro al secondo classificato ed uno di 20.000 Euro al terzo. I vincitori della tappa locale parteciperanno anche al “Social Innovation Award”, un premio speciale di 25.000 Euro dedicato alle imprese innovative la cui attività contribuisca a risolvere questioni socialmente rilevanti. Quest’anno, oltre al sostegno della Fondazione Cariplo, il “Premio per l’Innovazione Tecnologica Start Cup Milano” si è avvalso di quello della Camera di Commercio di Milano, del Comune di Milano e dell’Associazione Incubatori Universitari.  
   
   
1^ EDIZIONE PREMIO NAZIONALE “MONDO DEL LAVORO”.  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Mercoledì 27 ottobre, alle ore 17.00, presso il Circolo della Stampa di Milano (Corso Venezia 16) avrà luogo l’evento conclusivo della 1^ edizione Premio Nazionale “Mondo del Lavoro”. Il dott. Paolo Anselmi, vice-presidente Eurisko, introdurrà i lavori con una relazione che sintetizzerà le attese e gli stati d’animo ricorrenti nel Paese. Seguirà la tavola rotonda “Alla ricerca dell’eccellenza: il potere delle idee”, moderata da Osvaldo De Paolini, Direttore di Borsa e Finanza, durante la quale, protagonisti della realtà imprenditoriale, economico – finanziaria e accademica italiana, si confronteranno e presenteranno le loro testimonianze e i loro progetti per affrontare in modo positivo la riflessione sulla competitività del sistema Paese, fornendo uno spaccato della propria realtà e del proprio punto di vista.. Si vuole, infatti, cogliere l’opportunità offerta dalla manifestazione di dimostrare come, pur in presenza di una situazione generale non facile, esistano comunque realtà, risorse, imprese che hanno reagito e stanno reagendo con successo alla congiuntura sfavorevole. Filo conduttore degli interventi sarà quindi la capacità di innovare, anche nel settore delle risorse umane, per far fronte ai cambiamenti del nostro tempo. Al termine della round table, il Presidente Gidp/hrda Paolo Citterio e il Presidente Manpower Jonas Prising consegneranno tre premi speciali “alla memoria”. Seguirà quindi la proclamazione dei vincitori del Premio, nelle tre categorie “Persone-opinion Leaders -Istituzioni”, che verranno premiati personalmente dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, on.Roberto Maroni. La presenza del Ministro ribadisce l’alto valore culturale e simbolico del premio, che si fregia del patrocinio del “Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali” e del “Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie”. Il Mondo del lavoro per un mondo che cambia “Alla Ricerca Dell’eccellenza: Il Potere Delle Idee” Interverranno: Gianpaolo Dallara - Presidente Dallara Auto da competizione, Sergio Dompé - Presidente Dompé Farmaceutici spa, Lucio Fumagalli - Ad Accenture Hr Services spa, Carlo M. Guerci - Ordinario di Economia Politica Università Statale di Milano, Mario Moretti Polegato – Presidente Gruppo Geox, Michele Perini – Presidente Assolombarda, Giampaolo Targetti - Presidente Targetti Sankey spa.  
   
   
FRANCHISING: + 7,6 % IL FATTURATO NEL 2004  
 
Milano, 25 ottobre 2004 -  Il fatturato del franchising, secondo le proiezioni di Assofranchising, raggiungerà in Italia nell’anno corrente i 16.583 miliardi di € con una crescita del 7,6 % sul 2003. Sulla scia di questo trend positivo, Confcommercio, la più grande Confederazione d’imprese del nostro Paese, e Assofranchising, associazione rappresentativa del settore, sperimenteranno la realizzazione di sportelli tecnico-informativi per il franchising presso alcune sedi territoriali di Confcommercio. In un momento in cui l’economia segna il passo, il franchising si conferma come un sistema vincente, che può contribuire a dare nuovo slancio al commercio tradizionale. Questi i dati salienti emersi al Convegno: “Il Franchising: Un sistema vincente per il Commercio Moderno”, al Salone Internazionale F&p, promosso da Assofranchising, associazione leader e marchio storico che da oltre trent’anni rappresenta le istanze del franchising italiano. All’incontro sono intervenuti:Adalberto Corsi, Presidente Expo cts Graziano Fiorelli , Presidente Assofranchising; Luigi Taranto, Direttore Generale Confcommercio, Giuseppe Bonani, Presidente del Quadrante srl, l’azienda che per conto di Assofranchising raccoglie ed elabora i dati del settore; Gian Mario Migliaccio di Infofranchising , il Portale del Franchising, che chiuderà i lavori presentando gli accordi con Expocts e Assofranchising per la gestione dell’on line del settore. “Il Franchising, per le sue caratteristiche intrinseche, ha affermato Fiorelli , consente di cogliere al meglio le opportunità offerte dalle fasi congiunturali positive, nonché di superare meglio quelle negative. Una riprova di tutto ciò la troviamo nei numeri del triennio 2002/2004, terribile in generale per i mercati, dove il Franchising ha visto invece incrementarsi ,rispetto al 2001, il numero degli Affiliati del 18%, il fatturato delle reti del 20% e il numero degli addetti del 16%. Mi sembrano numeri, ha concluso Fiorelli, che indicano la buona salute del settore e le grandi prospettive di sviluppo per quando l’economia e i consumi finalmente ripartiranno.” Taranto ha poi sottolineato come “anche grazie alla nuova legge quadro, che rafforza la trasparenza delle condizioni contrattuali tra franchisors e franchisees, la formula del franchising possa oggi ben interagire con alcune caratteristiche tipiche del tessuto produttivo italiano: il rilievo dell’impresa diffusa e la vocazione all’autoimprenditorialità”. Il Fatturato Le cifre rilevano che a crescere, sono in particolare i settori “articoli per la persona” e “articoli per la casa” che aumentano il fatturato del 24%, confermando un buon andamento che è comunque esteso trasversalmente a tutto il comparto. Cresce bene anche il settore “Alberghi e ristorazione” (+16,8%). Crescono meno invece il “Commercio alimentare specializzato” e i “Servizi”. Quest’ultimo in particolare denuncia un calo del - 3,1 %, dato in controtendenza rispetto agli ultimi anni, sempre largamente positivi. I Settori Per quanto riguarda la suddivisione del giro di affari tra i vari settori, il più importante resta quello del “Commercio despecializzato” (in particolare Gdo) con un peso del 30,7%: questo dato è disomogeneo rispetto alla situazione rilevata negli altri indici (numero di affilianti, numero di affiliati, personale occupato), dove sono sempre i servizi ad essere di gran lunga il settore più importante. Va comunque evidenziato che il settore distributivo di largo consumo presenta strutturalmente volumi di fatturato molto alti a fronte di margini assai ridotti in confronto ad altri settori economici. I Franchisor Il 2004 segna un aumento del 5,0 % delle insegne, dato che conferma il consolidamento della crescita del franchising in Italia. Il dato è in linea con i trend di crescita più recenti. Più interessante è il dato scomposto: a crescere nel 2004 sono soprattutto i settori merceologici “articoli per la casa” e “alberghi e ristorazione” (+ 14%). Positivo il trend anche per il settore “altro commercio specializzato” (+ 9,1%). Segna il passo, per il primo anno, la crescita del settore “Servizi” (+1,0%), che si conferma però quello più numeroso in termini di insegne (43 %). Gli Addetti Continua anche nel 2004 la crescita degli addetti del settore con un buon + 4,5% (4936 occupati in più). Questo trend è tanto più significativo se si considera la generale crisi del commercio nel nostro Paese. La crescita è superiore a quella del numero degli affiliati, dato che presuppone un aumento dei dipendenti per punto vendita. Il dato, senza dubbio degno di nota a riguardo, è quello del settore "alberghi e ristorazione": la crescita del personale di questi esercizi commerciali è tumultuosa (+ 37,9%) e in unità corrisponde a gran parte della crescita complessiva del franchising (+ 3483). Per Assofranchising questo trend è dovuto in particolare alla ristorazione. È da notare che, strutturalmente, alberghi e ristoranti necessitano di mano d’opera in misura molto superiore rispetto a quella di altri settori: infatti, il peso percentuale sul totale dei dipendenti di questo settore è l’11,2%, mentre il settore conta appena il 2,6% del totale degli affiliati. Distribuzione Sul Territorio Ciò che risulta immediatamente visibile, è che tra le 20 Regioni italiane, la Lombardia mantiene saldamente la sua leadership nel franchising con 231 affilianti, cifra che corrisponde ad un terzo del totale delle insegne italiane. Altre regioni significative sono Veneto, Lazio, Emilia Romagna e Piemonte, con percentuali sul totale oscillanti tra il 12% del Veneto e l’8,1% del Piemonte. In termini di aree geografiche, il Nord Ovest si conferma leader nel franchising (con il 43,6% delle insegne totali, dato dovuto in gran parte alla Lombardia) seguito a distanza dal Nord Est (23%) e dal Centro (20,8%). Ricopre ancora un ruolo marginale nel franchising, il Mezzogiorno: solo il 12,6% degli affilianti (87 in termini numerici) provengono dal Sud e dalle Isole, poco più di un terzo della sola Lombardia. I Franchisee Il numero di affiliati è aumentato in misura leggermente inferiore rispetto a quello degli affilianti: infatti nel corso del 2004 c’è stata una crescita del 3,1%, pari a +1298 unità affiliate. Questo si riallaccia al fatto che le insegne storiche, in un momento economico difficile, potrebbero aver preferito migliorare la redditività del canale esistente invece di espanderlo ulteriormente.  
   
   
ASPETTATIVE POSITIVE PER LE AZIENDE DEL MARMO SECONDO UNA RICERCA CONGIUNTURALE REALIZZATA DALL’INTERNAZIONALE MARMI E MACCHINE CARRARA SU 478 AZIENDE ITALIANE, È IL RISULTATO DI UNA LEGGERA RIPRESA DELL’EXPORT  
 
Carrara, 22 ottobre 2004 - Il 2004 sta segnando il settore italiano del marmo in maniera forte, dividendo in maniera crescente gli operatori in due segmenti: quelli che escono rafforzati dalle difficoltà e quelli che, ancora coinvolti nel momento difficile, tendono a vedere il futuro in maniera sempre più negativa. E’ il dato di fondo che emerge dal consueto rapporto congiunturale relativo ai primi sei mesi dell’anno, realizzato dall’Internazionale Marmi e Macchine Carrara, che ha raccolto le risposte di 478 aziende italiane, per un totale di circa 9.000 addetti, comprendenti sia il settore della pietra naturale sia quelli della tecnologia e dei servizi. ”Occorrerà comunque attendere la fine dell’anno – ha sottolineato Paris Mazzanti, direttore dell’Imm presentando i risultati dell’indagine - per sapere con maggiore certezza se il trend del primo semestre che vede una leggera ripresa delle esportazioni, e dunque una maggiore fiducia delle imprese, si potrà consolidare sia nelle quantità che nei valori dei prodotti esportati, elemento che interessa particolarmente le aziende del distretto toscano orientate soprattutto nell’export di qualità”. Per comprendere le valutazioni delle imprese è bene ricordare che nei primi sei mesi dell’anno, l’Italia ha esportato pietre naturali, grezze e lavorate, per oltre 849 milioni di Euro, dei quali oltre 813 milioni dovuti a marmi, graniti e travertini, grezzi e lavorati, per un totale di 2milioni e 314 mila tonnellate, con un aumento del +10,99 in quantità e del +3,04 in valore rispetto al primo semestre del 2003. Sulle voci di maggior importanza (marmi e graniti, grezzi e lavorati) l’aumento dell’export è stato significativo è cresciuto del 5,6% sui volumi e del 2,7% sui valori. “Partendo da questi dati statistici rileviamo che i segnali di inversione di tendenza sono stati colti puntualmente, ma in maniera diversa, dalle aziende che hanno risposto all’indagine: con maggiore fiducia a livello nazionale e pessimismo più accentuato nel distretto tosco-ligure” rileva il presidente dell’Imm Giancarlo Tonini, ricordando anche che “alcuni dati sono ricorrenti e vengono riconfermati a livello nazionale, come la tendenza all’accorciamento del portafoglio ordini, con l’area toscana che conta sulla disponibilità di materia prima come elemento di sostegno della filiera, all’interno della quale notiamo segnali di ripresa degli investimenti in alcune importanti realtà aziendali.” Dalla rilevazione semestrale dell’Imm emergono elementi particolari e novità: la prima sta nell’importanza che stanno assumendo in Italia (ma non nel distretto toscano) le forme di lavoro atipico, o comunque a tempo determinato, che caratterizza zone, dove è presente una plurisettorialità produttiva, con una modalità occupazionale diversa dal passato. Un elemento specifico caratterizza il comprensorio apuo versiliese ed è quello relativo alle risposte sull’andamento generale: crescono sia le risposte negative che quelle positive, ma diminuisce la quota di stazionarietà. Il comparto sembra avvertire chiaramente il momento di svolta e la forbice tra le aziende che riescono a migliorare e quelle che non riescono a riposizionarsi è sempre più ampia. Il dato emerge, ma non con la stessa chiarezza anche nel resto d’Italia, e comunque, il profilo delle aziende che dichiarano un miglioramento momentaneo tiene maggior conto, localmente, dei produttori di materia prima. Il ruolo del mercato interno è sempre importante, ma il comprensorio toscano, attualmente non sembra costituire un mercato particolarmente attivo nemmeno per i produttori di tecnologie e di servizi. Per i settori collaterali, invece, le risposte in generale migliorano con più evidenza. Le domande formulate nell’ambito della ricerca congiunturale miravano soprattutto ad ottenere valutazioni e comparazioni sull’andamento del primo semestre 2004 rispetto all’ultimo semestre del 2003. Al quesito relativo alle valutazioni sul livello della domanda nel primo semestre del 2004 il 46% delle aziende italiane ha affermato di considerare stazionario il trend che per il 22% è in aumento mentre il 31% lo ritiene in calo. Il 41% delle aziende del distretto toscano considerano invece il livello della domanda in calo, il 17% in aumento ed un altro 41% stazionario. La domanda dall’estero viene considerata in crescita da oltre il 28% delle imprese italiane, mentre è ritenuta in calo dal 38% delle aziende del lapideo, che per il 32% considerano in leggera crescita la domanda di grezzi. Cresce la fiducia nel futuro perché il 26% delle aziende italiane del marmo vede un trend in miglioramento (erano solo l’11% nel luglio 2003), mentre solo il 19% delle aziende toscane condivide questa valutazione, anche se nel luglio 2003 solo il 5% era di questo parere. Si tratta comunque di valutazioni generali in linea con l’andamento dell’export del distretto toscano che a luglio 2004 ha fatto segnare un export di oltre 464.000 tonnellate di marmi e graniti, grezzi e lavorati per un valore di 232.641.000 Euro con un incremento del 6,3% in quantità e del 5.9% in valore.  
   
   
"HUMAN RIGHTS: BRIDGING THE CULTURAL DIVIDE"  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno portato in primo piano la dimensione culturale delle relazioni internazionali, influenzando profondamente la questione della promozione e protezione dei diritti umani. In occasione del suo 70° Anniversario l'Ispi, da sempre impegnato a promuovere l'analisi e il dibattito sui grandi temi dello scenario internazionale, ha voluto dedicare proprio al tema dell'universalità dei diritti umani una conferenza internazionale che si terrà a Milano il 15 novembre prossimo. L'evento, dal titolo "Human Rights: bridging the cultural divide", è promosso sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e gli auspici del Ministero degli Affari Esteri, dell'Ufficio dell'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani e dell'Unctad, con il Patrocinio della Provincia di Milano. Interverranno, tra gli altri, Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri, Louise Arbour, Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Rubens Ricupero, già Segretario Generale dell'Unctad, Bronislaw Geremek, già Ministro degli Affari Esteri della Polonia e Membro del Parlamento europeo, e Wole Soyinka, Premio Nobel per la letteratura. Infolink: www.Ispionline.it  
   
   
TRA GEOMETRI VENEZIA E ADICONSUM UN ACCORDO INNOVATIVO SUL FRONTE TARIFFE  
 
Venezia – 25 ottobre 2004 - Un accordo innovativo per garantire ai cittadini prestazioni di qualità e certificate da parte dei professionisti. È Abs (abitare bello sicuro), il progetto frutto dell’accordo tra il Collegio dei Geometri di Venezia e Adiconsum che mira alla trasparenza sul fronte delle tariffe e del rispetto dei principi di qualità nelle prestazioni professionali. L’iniziativa è stata presentata venerdì 22 ottobre 2004, in occasione del convegno "Evoluzione democratica per una responsabilità sociale”, tenutosi alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia per i 75 anni del Collegio. L’appuntamento si è rivelato un importante confronto tra gli ordini dei professionisti sul tema della responsabilità sociale (la Corporate Social Responsability) e la nascita di Abs è un passo concreto che pone il Collegio dei geometri in prima linea nella promozione della qualità della vita e del rispetto ambientale. “Terminata l’epoca dello sfruttamento intensivo del territorio – sottolinea Massimiliano De Martin, presidente del Collegio dei Geometri della Provincia di Venezia -, coloro che oggi programmano interventi a livello di opere pubbliche o edilizia privata sentono sempre più il bisogno di fondare il proprio operato su valori etici condivisi dal sentire comune. L’intesa con Adiconsum è un altro fondamentale tassello per definire la specificità della professione del geometra nella società odierna, puntando sulla responsabilità sociale”.  
   
   
LITIGARE COSTA: OGNI GIORNO QUASI 3 MILIONI E MEZZO DI EURO PER L’ ECONOMIA MILANESE LE IMPRESE LITIGANO ALMENO 3 VOLTE ALL’ANNO. E LO STRESS COLPISCE CASA E SALUTE  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Le imprese milanesi si trovano coinvolte in controversie commerciali (che talvolta sfociano in una vera e propria causa); mediamente 3 volte all’anno. Si tratta per lo più di controversie che riguardano i rapporti fra imprese (80%);. Il 73% delle liti è per via di mancato pagamento o pagamento incompleto. E per arrivare ad una conclusione possono passare anche più di due anni (25%);. E litigare comporta tra l’altro affari bloccati e spese sostenute. Ma quanto costano le controversie per affari? Per l’economia milanese si parla di quasi 1.250.000.000 euro all’anno, che incide per lo 0,4% sul fatturato milanese, quasi 3 milioni e mezzo di euro al giorno. Emerge da un’indagine svolta dalla Camera di commercio di Milano attraverso il Lab-mim su 615 imprese milanesi, in occasione della prima settimana nazionale della conciliazione. Ma come “vive” l’imprenditore milanese la controversia? Per 83 imprenditori su 100 è fonte di stress e per uno su tre lo stress si ripercuote in ufficio, mentre per uno su quattro si riflette anche nell’ambito familiare e sulla propria salute. Solo il 40% degli intervistati vive le liti commerciali come un semplice “incidente di percorso”, mentre il 27% lo considera “un ostacolo”. I meno litigiosi? Gli over ’60 con poco più di due liti all’anno. Più attaccabrighe i giovani con quasi quattro liti all’anno ma anche le donne con quasi tre liti e mezzo all’anno. Di conseguenza più stressati i giovani (86,4%); che devono stare attenti alla salute: il 32% ne risente sulla propria pelle e il 30% porta la tensione anche in famiglia. “Sono risultati - ha affermato Stefano Azzali, Segretario generale della Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano - che confermano come le controversie commerciali siano un problema strutturale per le imprese. Anche per venire incontro alla diffusa esigenza di vivere queste situazioni in modo meno problematico e più costruttivo, in un’ottica manageriale, la Camera di Commercio di Milano ha diversi servizi di risoluzione alternativa delle controversie tra cui il Servizio di conciliazione. Uno strumento per consentire di trovare, rapidamente, soluzioni soddisfacenti per tutte le parti coinvolte”. Per riflettere sulla possibilità di gestire i conflitti in modo ottimale e con mutua soddisfazione è stata organizzata la simulazione di un incontro di conciliazione, condotta da Jacques Salzer, mediatore di fama internazionale e conciliatore alla Camera Arbitrale di Milano, oggi dalle ore 14.30 alle ore 17.00 presso Palazzo Turati della Camera di commercio di Milano, via Meravigli 9/b. “Si tratta di un'iniziativa – prosegue Azzali - tesa a far conoscere “dal vivo” l’istituto della conciliazione. Abbiamo esaurito i posti disponibili in pochi giorni. Segno che i professionisti milanesi conoscono meglio di chiunque altro le preoccupazioni dei loro clienti e dimostrano il loro interesse per uno strumento che può rappresentare un’opzione da considerare sempre più spesso. Per il futuro stiamo già progettando analoghe iniziative”. I Numeri Del Servizio Di Conciliazione Della Camera Arbitrale Di Milano - Camera Di Commercio Di Milano - 2004 Al Servizio di conciliazione della Camera arbitrale di Milano, i risultati sono sempre in crescita: nei primi giorni di ottobre 2004 è stato superato il “tetto” delle 200 richieste di conciliazione (+ 50% rispetto allo stesso periodo del 2003); con 95 incontri già svolti o in programma (+ 100%);. Oltre il 60% delle parti decide di incontrarsi davanti al conciliatore, con risultati molto soddisfacenti: l’88% degli incontri di conciliazione si conclude con un accordo. La durata media dei procedimenti è di 35 giorni. Una considerevole parte di controversie riguarda il settore delle telecomunicazioni, seguito da altri comparti tradizionalmente più "sensibili" alla composizione stragiudiziale delle liti: turismo, commercio e artigianato (vedere tabella in basso);. Da un rilevamento effettuato sui procedimenti gestiti negli ultimi 2 anni, il 92% dei fruitori del Servizio di conciliazione è soddisfatto dell’accordo raggiunto. Positivi i giudizi sui tempi del Servizio di conciliazione: il 98% degli utenti li giudica adeguati. I costi del Servizio sono giudicati adeguati nel 92% dei casi. Come funziona il servizio di conciliazione? Una parte deposita la domanda di conciliazione illustrando, per sommi capi, quanto è avvenuto. I funzionari del Servizio di Conciliazione contattano l’altra parte per verificare la sua disponibilità a partecipare al tentativo. In caso di accettazione, viene fissata la data dell’incontro davanti ad un conciliatore il quale cercherà di aiutarle a raggiungere un accordo che chiuda definitivamente e in modo soddisfacente la vicenda. Si può raggiungere un accordo sulla vicenda oppure arrivare a stipulare un nuovo contratto tra le parti che consentirà il proseguimento del rapporto commerciale. L’accordo può essere solo monetario o, come succede in taluni casi, più “fantasioso’’ (ad es. Offrendo un buono sconto invece del denaro);. Spazio alla creatività pur di recuperare, in modo positivo, un rapporto che si era deteriorato e magari rinnovarlo. Alla fine ciò che conta non è solo quanto si è ottenuto ma come lo si è ottenuto e cioè non litigando ma collaborando per trovare una soluzione… Quali liti è possibile conciliare? Ci si può rivolgere al Servizio di conciliazione per qualunque tipo di lite; l’unica condizione è che almeno una delle parti coinvolte sia un’impresa. Si può tentare la conciliazione per qualunque valore (non c’è un minimo o un massimo);, a prescindere dalla provenienza delle parti (per citare due casi realmente accaduti: il turista bolognese che ha acquistato un viaggio da un Tour Operator piemontese può rivolgersi al Servizio di conciliazione di Milano; altrettanto può fare l’impresa trevigiana che ha in atto una controversia con un’impresa fornitrice ligure);. Quanto costa? Depositare la domanda è gratuito: a); se nella controversia è coinvolto un consumatore; b); se le parti depositano congiuntamente la domanda di conciliazione; c); se il tentativo di conciliazione è obbligatorio per legge. La partecipazione all’incontro ha un costo, molto contenuto, collegato al valore della lite. Alcuni esempi: fino a 1.000 euro di valore della controversia, ciascuna parte pagherà 40 Euro per partecipare all’incontro, mentre 1.001 a 5.000 euro, la partecipazione costerà 100 euro. Da 10.001 a 25.000, 300 euro. Ma il valore delle dispute conciliate può anche essere molto elevato (anche milioni di euro);. Per vedere in dettaglio le tariffe del Servizio di Conciliazione, ci si può connettere a www.Conciliazione.com Per presentare una domanda di conciliazione al Servizio di Conciliazione, è sufficiente collegarsi al sito www.Conciliazione.com, compilare e inviare la domanda di conciliazione che si trova sul sito al fax 02/8515.4577 o presentare lo stesso modulo presso la Segreteria del Servizio di Conciliazione alla Camera Arbitrale – Camera di commercio di Milano, via Meravigli 9/b - Milano. Le informazioni sul servizio di Conciliazione possono essere fornite su appuntamento, via email o per telefono ai seguenti recapiti: 02 8055588, servizio.Conciliazione@mi.camcom.it. Servizi di conciliazione nel resto d’Italia E’ bene ricordare che il Servizio di conciliazione è attivo presso tutte le Camere di commercio lombarde e in molte altre Camere di commercio italiane. Per quanto riguarda la provincia milanese, è possibile avvalersi anche delle sedi decentrate della Camera di commercio a Legnano, Desio e Monza. Questionario: Liti commerciali su 615 imprese di Milano e provincia, a cura della Camera di commercio di Milano (ottobre 2004). Nella sua attività di imprenditore quante volte all’anno si rivolge ad avvocati, alla giustizia per litigi? mai: 138 (22.4%); 1 volta all'anno: 171 (27.8%); tra 2 e 5 volte all'anno: 205 (33.3%); tra 6 e 9 volte all'anno: 27 (4.4%); tra 10 e 12 volte all'anno: 15 (2.4%); più di 13 volte all'anno: 20 (3.3%); tutte le settimane: 7 (1.1%); tutti i giorni: 0 (0%); altro: 28 (4.6%); non so: 4 (0.7%). Quali sono le cause della Sua/e controversia/e? (Risposta Multipla): lavoro: 101 (16.4%); consegne in ritardo: 18 (2.9%); diversa qualità/quantità richiesta: 48 (7.8%); cambio prezzo: 6 (1%); merce incompleta: 10 (1.6%); cattiva formulazione di contratti: 48 (7.8%); difficoltà per lingua: 0 (0%); barriere tecniche: 4 (0.7%); mancato o non completamento del pagamento: 451 (73.3%); altro: 61 (9.9%); non so: 8 (1.3%). Con chi Le capita di avere controversie commerciali? (Risposta Multipla): donne: 57 (9.3%); uomini: 138 (22.4%); italiani: 165 (26.8%); stranieri all’estero: 38 (6.2%); imprese clienti: 390 (63.4%); extracomunitari in Italia: 16 (2.6%); imprese fornitrici: 96 (15.6%); consumatori: 33 (5.4%); altro: 29 (4.7%); non so: 11 (1.8%). Quanto Le costano le controversie per affari all’anno? nulla: 104 (16.9%); meno di 500 euro: 56 (9.1%); tra 500 e 1.000 euro: 95 (15.4%); tra 1.000 e 2.000 euro: 85 (13.8%); tra 2.000 e 3.000 euro: 69 (11.2%); tra 3.000 e 5.000 euro: 58 (9.4%); tra 5.000 e 8.000 euro: 32 (5.2%); tra 8.000 e 12.000 euro: 25 (4.1%); tra 12.000 e 15.000 euro: 13 (2.1%); tra 15.000 e 20.000 euro: 9 (1.5%); tra 20.000 e 25.000 euro: 9 (1.5%); tra 25.000 e 30.000 euro: 5 (0.8%); tra 30.000 e 40.000 euro: 5 (0.8%); tra 40.000 e 50.000 euro: 4 (0.7%); tra 50.000 e 75.000 euro: 1 (0.2%); tra 75.000 e 100.000 euro: 4 (0.7%); oltre 100.000 euro: 2 (0.3%); altro: 12 (2%); non so: 27 (4.4%). In base alla Sua esperienza, quanto tempo ci si mette a risolvere una controversia commerciale? meno di 1 settimana: 56 (9.1%); da 1 settimana a 10 giorni: 5 (0.8%); da 10 a 30 giorni: 19 (3.1%); da 1 a 2 mesi: 36 (5.9%); da 2 a 3 mesi: 34 (5.5%); da 3 a 5 mesi: 38 (6.2%); da 5 a 8 mesi: 44 (7.2%); 8 mesi - 1 anno: 67 (10.9%); da 1 a 2 anni: 97 (15.8%); oltre due anni: 154 (25%); altro: 15 (2.4%); non so: 50 (8.1%). Le Sue controversie Le causano stress? sì, molto: 234 (38%); sì, abbastanza: 204 (33.2%); sì, poco: 73 (11.9%); raramente: 59 (9.6%); per niente/mai: 24 (3.9%); non so: 14 (2.3%); altro: 7 (1.1%). Influisce la controversia nella Sua vita privata? (Risposta Multipla); no: 222 (36.1%); sì, in famiglia: 162 (26.3%); sì, in ufficio: 202 (32.8%); sì, sulla salute: 161 (26.2%); sì, con amici: 31 (5%); altro: 12 (2%); non so: 20 (3.3%). La controversia commerciale è: normalità: 149 (24.2%); una sfida: 18 (2.9%); un incidente di percorso: 249 (40.5%); un ostacolo: 166 (27%); altro: 11 (1.8%); non so: 22 (3.6%).  
   
   
LE REGOLE DELLA FECONDITÀ: PIÙ LAVORO ALLE DONNE E MENO MATRIMONI A DIRLO UNO STUDIO, PUBBLICATO SULLA RIVISTA POPULATION STUDIES, CONDOTTO DALLA BOCCONI E DALL’UNIVERSITÀ DELLA PENNSYLVANIA  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - La formula per avere più figli? Più lavoro per le donne e meno matrimoni. Sembra essere questa la regola seguita nei Paesi più fecondi. Il numero medio di figli per donne sale infatti in quei Paesi dove le donne sono maggiormente inserite nel mondo del lavoro, in cui c’è una maggiore prevalenza delle convivenze e una minore centralità dell’istituzione matrimoniale. È questa la conclusione, decisamente non convenzionale, alla quale sono giunti Francesco Billari, ricercatore dell’Università Bocconi, e Hans - Peter Kohler, dell’università della Pennsylvania, al termine della loro ricerca sulla bassa fecondità in Europa i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Population studies. Si scopre così che nel Vecchio continente il Paese più fecondo è la fredda Islanda con 1,99 figli per donna (meglio solo gli Stati Uniti dove il numero medio è 2,07), seguita da Irlanda (1,98), Francia (1,89) e Norvegia (1,8). Decisamente più staccata l’Italia che con 1,29 si attesta, con la Spagna, all’undicesimo posto, nel gruppo dei Paesi considerati a bassa o bassissima fecondità. “Questo trend demografico è noto fin dagli anni 90”, spiega Billari, “quando proprio l’Italia e la Spagna, seguiti poi dai Paesi dell’Europa centrale, hanno raggiunto un tasso di fecondità pari a 1,3, che secondo la convenzione demografica è considerato indice di bassissima fecondità. La novità, però, sta nel fatto che questi livelli emergono in corrispondenza a un cambiamento delle relazioni tra la fecondità e i comportamenti a essa collegati”. Se negli anni ’70, infatti, la fecondità era più elevata dove la partecipazione al lavoro femminile era meno diffusa, oggi si hanno più figli proprio nei Paesi dove le donne lavorano di più. Allo stesso modo, se alcuni decenni or sono la fecondità era più elevata dove il matrimonio aveva un ruolo centrale, oggi si fanno più figli dove la quota di nati fuori dal matrimonio è più elevata e dove il matrimonio assume una minore importanza. L’islanda, infatti, oltre a essere al primo posto per numero medio di figli per donna, conferma la stessa posizione per quanto riguarda le percentuali dei nati fuori dal matrimonio (64 per cento contro il 9 che si registra in Italia) e di donne che lavorano (82 per cento contro il 48 delle italiane). “Anche la presenza di un’elevata divorzialità”, prosegue Francesco Billari, che alla Bocconi afferisce all’Istituto di metodi quantitativi, “non è più negativamente associata ad avere figli, presumibilmente per il ruolo di questi ultimi come cemento delle coppie formate dopo separazioni o divorzi”. Le analisi empiriche mostrano, inoltre, come la bassissima fecondità non sia dovuta alla scelta di non avere figli, quanto piuttosto alla minore propensione ad averne più di uno. Problemi economici e di compatibilità tra vita lavorativa e famiglia possono spiegare la scelta di fermarsi al primo figlio. “Questi risultati hanno implicazioni per le scelte politiche”, conclude il docente della Bocconi. “Per favorire la decisione di avere un figlio sembra al giorno d’oggi controproducente enfatizzare la centralità del matrimonio. Inoltre, gli interventi rivolti alle famiglie che hanno già un figlio rivestono sempre di più un ruolo cruciale”. Fecondità e altri indicatori in alcuni paesi europei e negli Usa
Classifica Numero medio figli per donna % nati da genitori non sposati % donne sul mercato del lavoro
Paesi a fecondità moderata
1 Usa 2,07 33 70
2 Islanda 1,99 64 82
3 Irlanda 1,98 31 58
4 Francia 1,89 44 64
5 Norvegia 1,8 50 77
6 Finlandia 1,76 40 73
Danimarca 1,76 45 76
8 Svezia 1,71 56 76
Regno Unito 1,71 43 68
Paesi a bassa o bassissima fecondità
10 Germania 1,34 26 65
11 Spagna 1,29 23 53
Italia 1,29 9 48
13 Grecia 1,27 4 50
14 Polonia 1,24 16 60
15 Repubblica Ceca 1,18 29 64
Fonti: Eurostat, Institut National d'Etudes Démographiques, Oecd. Dati: 2003 (o anno più recente per il quale i dati sono disponibili)
 
   
   
RICERCA SUMMIT SULLA LEADERSHIP: FIDUCIA (72%) E CAPACITÀ COMUNICATIVE (63%) LE QUALITÀ PIÙ APPREZZATE DAI MANAGER NEI CAPI AZIENDA  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Fiducia e onestà (72%), capacità di comunicare con collaboratori e con i clienti (63%), e focus sul business (58%) sono le qualità che i manager apprezzano di più nel capo azienda. E’ quanto emerge da un survey sulla leadership svolto su un campione di circa 500 manager da Summit, società di consulenza ed education, guidata da Franco D’egidio, specializzata nella gestione dei processi di cambiamento della cultura aziendale e della misurazione del capitale intellettuale. L’indagine, svolta fra maggio e luglio 2004, mostra significativi cambiamenti nelle aspettative dei manager rispetto a precedenti analisi analoghe, alla luce dei recenti scandali finanziari e del mutato clima economico. Le componenti “tecniche” del lavoro restano importanti, ma le variabili etiche e motivazionali hanno assunto maggiore importanza. Nove manager su 10, secondo la ricerca Summit, considerano la leadership un elemento fondamentale per guidare una organizzazione. Stima verso il “boss” viene espressa da 7 manager su 10. Ma quasi la metà (44%) ritiene insufficiente il livello di leadership nella propria impresa. I dirigenti chiedono, in particolare ai top manager di presentare in modo chiaro e convincente strategie e progetti (53%) e di ridurre burocrazia e riunioni (45%). Soddisfazione viene, invece, espressa per il livello di autonomia (68%) e il riconoscimento dei risultati ottenuti (52%). “La figura del leader”, sottolinea Franco D’egidio, amministratore delegato di Summit e autore di numerosi libri di management, “assume oggi un valore centrale nell’ispirare e motivare le persone. I mercati sempre più imprevedibili obbligano ad un forte orientamento al cambiamento veloce. L’azienda ha bisogno di cogliere subito i segnali di svolta, che spesso provengono dal basso, da chi tiene il contatto con i clienti più che dai ricercatori”. Infine è interessante la risposta data circa l’indicazione di un personaggio preso quale esempio di leader. Infatti la frequente citazione di personaggi quali Gandhi, Papa Wojtyla, Nelson Mandela è la conferma come la leadership di valore universale venga correlata a principi etici. Quindi seguono spesso personaggi del mondo dello Sport, in particolare gli allenatori quali simbolo di spirito di squadra e orientamento ad essere i numero Uno. Infine per quanto attiene strettamente l’area del business i più citati sono Bill Gates e Luca Cordero di Montezemolo.  
   
   
"QUALE FUTURO PER LO SVILUPPO CINESE?"  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Il secondo incontro del ciclo "Verso il Secolo Asiatico?" si terrà il prossimo 26 ottobre alle ore 18.00 sul tema: "Quale futuro per lo sviluppo cinese" Interverranno: Sara Cristaldi, Il Sole 24 Ore e Maria Weber, Ispi e Università Bocconi. L'incontro è stato realizzato con il sostegno di: Alessi, Gruppo Banca Sella, Inseco, Maimex s.P.a., Mares, Merloni Progetti, Pavia e Ansaldo, Pirelli, Sanpaolo Imi, Sisal, Skf, Transmec Group, Unicredit. Infolink: Www.ispionline.it  
   
   
LA CARTERIE DIVENTA FRANCO PANINI SCUOLA IL GRUPPO RAFFORZA IL BRAND NEGLI ARTICOLI SCOLASTICI E CARTOTECNICI  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Con un’assemblea straordinaria svoltasi lo scorso 28 settembre il consiglio di amministrazione de La Carterie Spa, società del Gruppo Franco Panini, ha deciso di cambiare la ragione sociale in “Franco Panini Scuola Spa”. La scelta esprime la volontà di presidiare anche il settore della scuola (diari, zaini, accessori) e della cartotecnica (biglietti d’auguri, album per le foto, prodotti per l’ufficio, ecc.) con la forza di un nome di grande prestigio, che in Italia e nel mondo è sinonimo e garanzia di qualità ideativa ed elevata cura produttiva. La Carterie era il nome originario dell’azienda rilevata nel ’90 dalla famiglia Panini. Grazie ad un’attenta politica di acquisizione di licenze prestigiose e di ideazione di prodotti propri di grande successo, la società ha raggiunto in questi anni la leadership nel canale al dettaglio ed ha costantemente accresciuto il suo fatturato: + 60% negli ultimi quattro anni e una previsione di chiusura 2004 di oltre 25 milioni di euro. Fra le licenze più prestigiose si segnalano Witch e Winni the Pooh della Disney, Scooby Doo della Warner Bros, Phard, Wwf, Maui and Sons, fino a quella recentissima di Yamaha, mentre fra i prodotti Franco Panini spicca fra tutti l’agenda Comix e la sua linea di accessori scuola e tempo libero. Con la nuova Franco Panini Scuola fanno parte del Gruppo la Franco Cosimo Panini Editore, specializzata in facsimili da collezione di libri antichi e codici miniati, e la Franco Panini Ragazzi, che edita fra gli altri La Pimpa, Giulio Coniglio e Miffy. Il nuovo nome della società dedicata a scuola e cartotecnica, perciò, renderà più riconoscibile sia al trade sia ai consumatori finali l’appartenenza ad un marchio importante dell’editoria italiana. “E’ una scelta di riconoscibilità” - spiega infatti Laura Panini, consigliere delegato della società - “che abbiamo voluto per dare ai nostri clienti la garanzia di una grande storia aziendale, che conserva intatta nel presente la reputazione guadagnata nel corso degli anni ed è piena di fermenti vitali per il futuro”.  
   
   
CONVEGNO PROMO_LEGNO A COSENZA COSTRUZIONI DI LEGNO - SICUREZZA E RECUPERO  
 
Milano, 25 ottobre 2004 - Dopo il successo dell’ultima manifestazione organizzata da promo_legno a Firenze, sempre sulle varie tematiche collegate all’uso del legno, che ha visto più di 500 partecipanti fra progettisti e aziende tocca ora a Cosenza ad accogliere il prossimo convegno su sicurezza e recupero delle costruzioni di legno. L’evento avrà luogo il 19 novembre 2004 presso l’Hotel Executive di Rende (Cosenza) ed è sponsorizzato da 15 aziende del settore che saranno presenti con un proprio stand per offrire ai partecipanti l’occasione di avere informazioni approfondite su questo eccezionale materiale edile. I temi trattati spazieranno dai prodotti a base di legno per edilizia alla sicurezza delle costruzioni di legno, agli interventi sul costruito, all’uso del legno nel recupero e nella ristrutturazione, per concludere con un’illustrazione delle tecnologie innovative per il tetto di legno termoisolato e ai vantaggi – sia in termini economici che estetici - ad esse connesse. L’ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza, nonché il Collegio dei Geometri della Provincia di Cosenza hanno gentilmente concesso il patrocinio per questo evento. La partecipazione al convegno è gratuita, è richiesta però l’iscrizione o via internet www.Promolegno.com/convegno/iscrizione.htm  o per fax 02-877319 (indicare nome, cognome, professione, indirizzo completo, telefono, fax).  
   
   
IL COMUNE AL VOLO-INFO POINT L’ENTE SCENDE IN PIAZZA  
 
Segrate, 25 ottobre 2004 - Il Comune al Volo-info Point è l’innovativo servizio di comunicazione ideato dall’amministrazione per offrire una risposta efficace al bisogno di informazione che i cittadini invocano in modo sempre più stringente. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto Qualità che interessa l’intera macchina comunale e che punta a ottimizzare i processi al suo interno, al fine di offrire ai segratesi servizi d’avanguardia. La struttura, un gonfiabile estremamente maneggevole, è stata interamente personalizzata e riporta il claim “Sempre vicino a te” , proprio per sottolineare e rendere facilmente comprensibile a tutti la funzione primaria dell’iniziativa. Fra i suoi compiti c’è quello di fornire informazioni utili e di far conoscere l’attività istituzionale dell’ente, con una capillarità finora sconosciuta a tutti gli altri mezzi utilizzati per comunicare. Gli operatori illustreranno le iniziative relative al tempo libero, ma, soprattutto, si dedicheranno all’ascolto dei bisogni reali della cittadinanza. A tal scopo la struttura accompagnerà tutti gli eventi in calendario nell’anno, senza esaurire, però, in questo modo il suo compito. Infatti è intenzione dell’amministrazione posizionare la coloratissima “casa dei segratesi” nei diversi quartieri della città, in date prestabilite, in modo tale che il personale dedicato possa occuparsi delle diverse problematiche direttamente sul campo. Gli operatori che si alterneranno in questa struttura rappresentano anche il primo esperimento di staff interdisciplinare, risultato dell’interazione di più strutture comunali. Grazie alla stretta collaborazione con la rete dei referenti di ciascun ufficio, infatti, la comunicazione potrà veicolare all’esterno un’enorme massa di notizie che, diversamente, - come si evince da un’analisi sul recente passato - sfuggirebbero alla gran parte della popolazione. Urp, relazioni esterne, addetto stampa, ufficio stampa e sezione strategie, unite d’ora in poi in un unico team, saranno il volto del nuovo servizio.  
   
   
IL COM.TE MANERA, DIRETTORE GENERALE DELL’ENAC AL CONVEGNO “L’AEROPORTO E LA CONTINUITÀ TERRITORIALE”  
 
Cuneo, 25 ottobre 2004 - Il Direttore Generale dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, Com.te Silvano Manera, è intervenuto il 22 ottobre , a Cuneo, al Convegno “L’aeroporto e la Continuità Territoriale”.il Com.te Manera, nel suo intervento “Modelli di continuità territoriale”, partendo dall’analisi dei concetti di base della continuità territoriale e degli oneri di servizio pubblico, ha illustrato l’attuale applicazione degli oneri in Italia ed ha quindi vagliato le possibili trasformazioni verso cui sta evolvendo il concetto di continuità.Di seguito vengono sintetizzati i passaggi chiave dell’analisi presentata dal Com.te Manera.scenariol’affermarsi del principio della continuità territoriale (intesa coma la possibilità per tutti i cittadini di spostarsi da e per qualunque parte del territorio nazionale e comunitario con pari opportunità) in uno scenario di liberalizzazione nell’offerta dei servizi, ha fatto sì che le compagnie aeree, ormai libere di volare su tutte le rotte intracomunitarie senza vincoli di capacità e frequenze, fissassero autonomamente le tariffe, svincolandosi dal controllo delle Istituzioni.è in questo contesto che si inserisce la possibilità da parte degli Stati di intervenire al fine di garantire a tutti i cittadini l’effettuazione di servizi aerei che non risultano convenienti per le compagnie aeree. Con l’art. 4 del Regolamento Comunitario 2408/92, il legislatore comunitario, in deroga ai principi comunitari di divieto di aiuti di Stato, ha previsto, in capo ai singoli Stati ed al fine di garantire il servizio di trasporto nei territori geograficamente svantaggiati, la possibilità di emanare interventi finanziari nei confronti delle compagnie che accettino di entrare in un mercato, ritenuto ad alta rilevanza sociale, alle condizioni dagli Stati stessi individuate.Lo Stato, pertanto, verificato il “pubblico interesse”, identifica i servizi aerei di linea per i quali possono essere imposti gli oneri. Tali servizi devono in particolare servire aeroporti situati in regioni periferiche o in via di sviluppo, oppure devono essere relativi a rotte a bassa densità di traffico verso qualsiasi aeroporto regionale se essenziale per lo sviluppo economico della regione.Una volta fissate le condizioni, qualora vi siano vettori che accettino di operare secondo tali condizioni, oppure attraverso una gara d’appalto, si passa all’assegnazione della rotta in regime di esclusiva, per un periodo massimo di tre anni e con una compensazione finanziaria alla compagnia vincitrice, quantificata in relazione al disavanzo presumibile della linea, così come dichiarato nell’offerta per la partecipazione alla gara europea. Viene raggiunto in questo modo l’obiettivo della garanzia di continuità, pur con la conseguenza di una forte limitazione alla libera concorrenza. La Continuità In Italia In Italia si è proceduto all’imposizione di oneri di servizio pubblico, a seguito di gara d’appalto europea e pertanto in regime di esclusiva, sui collegamenti tra la Sardegna e Roma e Milano che sono in scadenza il 31 dicembre prossimo; sui collegamenti tra Trapani e Roma, Milano e Venezia e ancora tra Trapani e le isole minori della Sicilia; sui collegamenti tra Palermo/catania e Lampedusa e Pantelleria e, infine, sui collegamenti tra Crotone e Roma e Milano. “Il Caso Sardegna”in particolare, il caso Sardegna, nel corso dei tre anni di esercizio, si è caratterizzato per alcune atipicità: in occasione del rinnovo per il terzo anno, a seguito della disponibilità manifestata da alcuni vettori low cost ad esercire i servizi senza compensazione, i vettori assegnatari della titolarità delle rotte hanno firmato delle convenzioni sulla base delle quali si sono impegnati ad esercire gli stessi collegamenti alle condizioni imposte, ma senza compensazione finanziaria per tutta la durata del terzo anno.L’esperienza Sardegna, comunque, ci induce a riflettere sulla validità del modello “imposizione” che conduce necessariamente ad un monopolio, con tutti i limiti e le difficoltà che esso comporta. Infatti, pur garantendo sicuri vantaggi agli utenti sardi che hanno potuto adoperare agevolmente il mezzo aereo usufruendo di tariffe ridotte, ha, per altro verso, prodotto delle situazioni di estrema criticità per l’utenza a vocazione turistica che si è vista negare l’accesso ad offerte promozionali spesso più convenienti delle tariffe di continuità ad essa riservate. L’ipotesi Degli Aiuti Sociali Una valida alternativa alle limitazioni della libera concorrenza ci viene offerta dal ricorso all’art. 87, comma 2 a, del Trattato che istituisce la Comunità europea in quanto costituisce una ulteriore tipologia di aiuto ammesso e sancisce la compatibilità con il mercato comune degli aiuti a carattere sociale connessi ai singoli consumatori, a condizione che siano accordati senza discriminazioni determinate dall'origine dei prodotti.Ricorrendo a tali norme, si prevede un aiuto ai singoli consumatori o a gruppi di consumatori con caratteristiche che li accomunino (residenti, giovani ecc…), a prescindere dalla compagnia aerea che effettuerà di fatto il servizio.L’applicazione degli aiuti sociali comporterebbe uno sconto sulla tariffa che le compagnie dovrebbero applicare a particolari categorie di utenti; la conseguente diminuzione dei proventi delle compagnie verrebbe compensata dallo Stato, a seguito della presentazione di un consuntivo nel quale si evidenzi il numero dei trasportati appartenenti a categorie agevolate.Di fatto tale sistema lascia fuori per le compagnie il vantaggio dell’esclusiva, ma consentirebbe una struttura del mercato non monopolistica ed in linea con i principi generali del rispetto delle regole di concorrenza. Se ne avvantaggerebbero peraltro anche le categorie non protette che avrebbero a disposizione una maggiore scelta, sia dal punto di vista del vettore con cui volare, sia dal punto di vista dell’offerta tariffaria che sarebbe sicuramente maggiormente variegata. Iniziative Regionali In base all'art. 5 comma 4 della Legge 135/2001, Legge quadro sul turismo che ha attribuito alle Regioni la responsabilità di definire in piena autonomia le nuove strategie di sviluppo dell'offerta turistica, alcune Regioni hanno attivato forme di finanziamenti diretti ai vettori. Tali finanziamenti si qualificano come strumenti di promozione delle attività turistiche, anche se su ciò va fatta una attenta riflessione alla luce della recente decisione della Commissione europea sul caso dei rapporti tra la Società Ryanair e l'aeroporto di Charleroi, dove la regione belga della Vallonia è stata sanzionata per incompatibilità degli aiuti concessi con il mercato comune.  
   
   
ALITALIA: PRECISAZIONI  
 
Roma, 25 ottobre 2004 - In merito a notizie diffuse il 22 ottobre da organi di stampa, Alitalia smentisce che sia Fintecna ad accollarsi i debiti della c.D. "Az Servizi" e precisa che la c.D. "Az Fly" deterra' il 51% della partecipazione azionaria della stessa "Az Servizi". Alitalia ribadisce quindi che nel contesto del conferimento ad "Az Servizi" della attivita' di supporto, l'indebitamento finanziario a medio-lungo termine di Alitalia - ivi incluso il prestito-ponte autorizzato dalla Commissione - resterà in capo ad "Az Fly". Inoltre precisa che il socio "Az Fly" - con cui Az Servizi rimarra' interdipendente sotto il profilo industriale - e' previsto sia esonerato dall'obbligo di consolidamento bilancistico, in quanto, attraverso idonee intese con Fintecna, verra' attribuita in capo all'altro socio la maggioranza dei voti nell'assemblea ordinaria.  
   
   
NON È ANCORA TEMPO DI SCEGLIERE 'LA MIGLIORE TECNOLOGIA' PER RIDURRE LE EMISSIONI DEI VEICOLI, AFFERMA IL MINISTRO OLANDESE  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2004 - Pieter van Geel - segretario di Stato olandese per gli Alloggi, la pianificazione territoriale e l'ambiente - ha chiesto di condurre ulteriori indagini su tutte le tecnologie in grado di fornire un'alternativa ai combustibili fossili, piuttosto che concentrarsi sulla fattibilità di una sola di esse. Nel far propria una delle conclusioni della conferenza di Amsterdam del 20 ottobre sull'energia per la mobilità, van Geel ha detto che non esiste una tecnologia decisamente migliore delle altre per ridurre le emissioni di Co2 e la dipendenza dai combustibili fossili. 'Impegnarsi in una sola opzione, ad esempio i biocarburanti o l'idrogeno, rappresenta una forte tentazione, ma se esiste una tale meravigliosa soluzione non siamo ancora in grado di riconoscerla. Non ne sappiamo ancora abbastanza per poter dire quale alternativa finirà con l'essere quella più interessante per l'ambiente', ha detto van Geel. L'approccio più intelligente consiste quindi nell'esplorare tutte le varie alternative e incoraggiare lo scambio di esperienze, ritiene il segretario di Stato, secondo il quale bisogna lasciare alle forze di mercato e non ai governi la scelta delle tecnologie più promettenti. 'I politici come me debbono resistere alla tentazione di scegliere immediatamente una tecnologia tangibile, in modo da poter mostrare risultati concreti', ha sostenuto van Geel. Riprendendo uno dei temi della conferenza, 'Fatelo', van Geel ha indicato due iniziative che dimostrano la possibilità di agire adesso e di ottenere dei risultati. La prima è un camion di raccolta dei rifiuti con filtri antifuliggine, sviluppato nei Paesi Bassi dall'azienda olandese Trs. I filtri migliorano le condizioni di lavoro degli operatori ecologici, direttamente esposti ai fumi di scarico, e al tempo stesso riducono la minaccia ambientale in senso lato. 'Il messaggio che vi mando è questo: lavorate su alternative vincenti di questo tipo', ha continuato van Geel. Van Geel ha anche parlato dell'introduzione in California di auto a idrogeno. Nel corso di una recente visita, 'ho potuto andarmene in giro su un'auto alimentata a idrogeno. Senza problemi, come se fosse la cosa più semplice e normale. Un sogno diventato prodotto concreto per l'uso quotidiano'. Anche se una produzione a grande scala non è ancora prevista in Europa, passi pratici e concreti renderanno possibile l'adozione non solo dell'idrogeno, ma anche di tutte le nuove tecnologie, ha sostenuto van Geel. 'Potete trasformare il sogno in realtà. Fatelo!' ha concluso.  
   
   
SCAMBIO DELLE QUOTE DI EMISSIONE DI CO2: LA COMMISSIONE DÀ IL VIA LIBERA AD ALTRI 8 PIANI E APRE LA STRADA ALLO SCAMBIO DELLE QUOTE  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2004 - La Commissione europea ha accolto altri otto piani nazionali di assegnazione delle quote di emissione di Co2. Sei piani – presentati da Belgio, Estonia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo e Repubblica slovacca – sono stati accettati senza riserve; altri due – di Finlandia e Francia – sono stati approvati a condizione che vengano apportate alcune modifiche tecniche che li renderanno automaticamente accettabili, senza la necessità di una seconda valutazione da parte della Commissione. I piani nazionali di assegnazione definiscono il numero di quote di emissione[1] di Co2 che gli Stati membri intendono assegnare agli impianti industriali ad alto consumo energetico, affinché possano partecipare al sistema di scambio delle quote di emissione a partire dal gennaio 2005. La decisione di oggi dà il via libera all'assegnazione delle quote per oltre 2 100 impianti, pari al 15% delle quote dei 12 000 impianti stimati dell’Ue a 25. A luglio la Commissione aveva approvato otto piani riguardanti più di 5 000 impianti, corrispondenti al 40% circa delle quote previste. Il sistema comunitario di scambio delle quote di emissione garantirà che le emissioni di gas serra prodotte dai settori energetico e industriale siano abbattute al minor costo possibile per l’economia, facendo sì che l’Ue e i singoli Stati membri possano raggiungere gli obiettivi di emissione fissati nell’ambito del protocollo di Kyoto del 1997. La Commissaria per l’ambiente, Margot Wallström, ha dichiarato: "La decisione di oggi rappresenta un altro passo importante per il varo del sistema europeo di scambio delle quote di emissione, che sarà operativo tra meno di 80 giorni. La Commissione ha il compito di garantire che il sistema di scambio funzioni e che non vengano assegnate troppe quote. Rilevo con soddisfazione che vari Stati membri hanno modificato i loro piani per rispettare i criteri e che saranno pronti a scambiare le quote dal gennaio 2005. Le decisioni odierne dimostrano ancora una volta che la Commissione svolge un ruolo determinante per garantire l’integrità del sistema e la coerenza tra le decisioni adottate nei vari Stati membri.” Valutazione dei piani I piani nazionali di assegnazione indicano il numero delle quote di emissione di Co2 che gli Stati membri prevedono di assegnare per il periodo di scambio 2005-2007 e il numero di impianti che le riceveranno. La Commissione ha il compito di esaminare i piani rispetto agli undici criteri di assegnazione definiti nell’allegato della direttiva sullo scambio delle quote di emissione[2]. I criteri più importanti sono finalizzati a far sì che il piano sia compatibile con la strategia globale che i vari paesi mettono in atto per conseguire gli obiettivi di Kyoto; altri criteri riguardano invece l’aspetto della non discriminazione, le norme Ue sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato e alcuni aspetti tecnici. La Commissione può accogliere i piani nella loro interezza o solo parzialmente; se un piano è approvato incondizionatamente, lo Stato membro può adottare una decisione definitiva sull'assegnazione. La Commissione ha chiesto modifiche in tre casi ritenuti di importanza generale: se il volume di quote assegnate per il periodo di scambio 2005-2007 non consentiva al paese di rispettare l’obiettivo di Kyoto nel primo periodo di impegno (2008-2012); se il volume di quote per il periodo di scambio 2005-2007 non era compatibile con la valutazione dei progressi realizzati per conseguire l’obiettivo di Kyoto, cioè se venivano assegnate più quote delle emissioni previste; se uno Stato membro intendeva procedere ai cosiddetti “adeguamenti a posteriori” delle assegnazioni, cioè se prevedeva di ridistribuire le quote tra le imprese partecipanti durante il periodo 2005-2007. Questa procedura avrebbe l’effetto di creare incertezza nelle imprese, ostacolando così lo scambio delle quote a condizioni di mercato. Nei casi in cui è stata necessaria una modifica la Commissione ha indicato allo Stato membro interessato come procedere per adeguare il piano affinché potesse essere accolto. Volume approvato di quote assegnate e impianti interessati
Stato membro Quote di Co2 in milioni di tonnellate Impianti
Belgio 188.8 363
Estonia 56.85 43
Finlandia 136.5 535
Francia 371.1 642[
Lettonia 13.7 95
Lussemburgo 10.07 19
Portogallo 114.5 239
Repubblica slovacca 91.5 209
Totale 983.02 2.145
Politica sui cambiamenti climatici:
http://europa.Eu.int/comm/environment/climat/emission.htm
Piani nazionali di assegnazione: http://europa.Eu.int/comm/environment/climat/emission_plans.htm
 
 
   
   
LEADER DI COSTO E CORSO DI SVILUPPO IMPRENDITORIALE DUE INIZIATIVE AUTUNNALI DELL’AREA STRATEGIA DELLA SDA BOCCONI  
 
Milano, 25 settembre 2004 – L’area Strategia della Sda Bocconi propone per l’autunno due iniziative di formazione per i manager e gli imprenditori. La prima è “Leader di costo. Strategie e strumenti per ridurre i costi aziendali” che si terrà a Milano dall’11 al 13 e dal 26 al 27 novembre 2004 con un programma intensivo di cinque giornate, articolate in due moduli di tre e due giorni. Il corso nasce dal confronto con la realtà aziendale: spesso dopo aver fatto tante analisi per ridurre i costi, non si ottengono i risultati sperati. Esiste quindi una differenza importante tra le tecniche di misurazione, di analisi dei costi e gli strumenti che assicurano la riduzione degli stessi. Il programma di lavoro è sviluppato in tre parti. La prima parte presenta il vantaggio di costo, definisce i settori dove è possibile acquisirlo, le tecniche per quantificarlo e per valutarne le conseguenze sulla collettività. La seconda illustra come si acquisisce il vantaggio di costo e come valutare gli effetti della quota di mercato e della politica di prezzo sul vantaggio di costo. La terza è dedicata alla difendibilità del vantaggio di costo e sviluppa i principali problemi che si incontrano nel confronto con i concorrenti. I contenuti affrontati interessano sia l’azienda nel suo insieme che le singole funzioni aziendali. Particolare attenzione viene dedicata ai collegamenti tra le funzioni e all’esame dell’impatto che le scelte compiute nell’ambito di una funzione possono produrre sui costi delle altre funzioni. Destinatari del corso sono tutti coloro che esercitano un ruolo significativo nella riduzione dei costi aziendali: imprenditori, amministratori, direttori generali e loro diretti collaboratori. La seconda iniziativa è l’edizione autunnale del “Corso di Sviluppo Imprenditoriale” (Cosvim) che si terrà a Milano dall’11 al 13 e dal 18 al 20 novembre 2004 con un programma intensivo di sei giornate suddivise in due moduli di tre giorni ciascuno. Spesso, il processo decisionale delle piccole e medie imprese appare troppo basato sull’intuito e scarsamente supportato da informazioni. Obiettivo del corso, è fornire una serie di strumenti da cui trarre tutte le informazioni che portino a decisioni più efficaci e al miglioramento dei risultati aziendali. In particolare, attraverso il corso si intendono accrescere le capacità di analisi e di valutazione dell’azienda nel suo insieme, in una logica di tipo “interfunzionale”. L’attitudine a interpretare le logiche di funzionamento dell’impresa, infatti, è strettamente legata all’esame delle problematiche aziendali sotto diversi profili. I modelli e gli strumenti che verranno proposti saranno utili per: l’analisi interna dell’impresa; l’analisi esterna del settore e dei concorrenti; l’analisi di aspetti qualitativi; l’analisi di dati quantitativi. I destinatari, per i quali non è propedeutico alcun titolo di studio, sono gli imprenditori e i loro stretti collaboratori, nonché i figli degli imprenditori destinati a seguirne le orme. Infolink: www.Sdabocconi.it/str  
   
   
XI EDIZIONE ORIENTAGIOVANI “IL VENTO DELLA SCIENZA”…SOFFIA ANCHE A LATINA  
 
Latina, 25 ottobre 2004 – “Investire in formazione rende le persone più competitive e favorisce la crescita economica del sistema. È, proprio, grazie ad un’istruzione più qualificata che si può giungere ad ottenere maggiore produttività del lavoro e un continuo progresso tecnologico”. Queste le parole di Stefania Petrianni, Presidente Provinciale dei Giovani Imprenditori, a pochi giorni dallo svolgimento dell’iniziativa Orientagiovani. A tal fine inserendosi nel solco dell’omologa iniziativa di Confindustria di livello nazionale, il Gruppo Giovani di Assindustria Latina organizza, anche quest’anno, la locale edizione della manifestazione – l’undicesima per l’esattezza – che coincide con l’Xi° evento del Sessantennale dalla fondazione di Assindustria. L’evento, che si svolgerà martedì 26 ottobre 2004, presso l’Auditorium del Liceo Classico Dante Alighieri di Latina, avrà come scopo principale quello della preparazione dei giovani al mondo del lavoro, in una prospettiva di incontro e confronto tra i rappresentanti del mondo imprenditoriale ed aziendale e gli studenti degli ultimi anni degli istituti scolastici della Provincia. Il programma dell’incontro prevede, alle ore 9,00, il saluto del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Latina, Armando Cusani, che ha dimostrato, fin dal suo insediamento, un’attenzione particolare alla formazione ed all’orientamento dei giovani del territorio. Sarà poi la volta del Direttore dell’Associazione Industriali della Provincia di Latina, Sergio Viceconte, che illustrerà il punto di vista di Assindustria analizzando il problema dell’inserimento professionale dei giovani alla luce della situazione economica territoriale. Si entrerà nel vivo dei lavori con una tavola rotonda sul tema “Come prepararsi al lavoro”, che vedrà la partecipazione dei principali attori, responsabili, ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, del processo di formazione ed inserimento professionale dei giovani. Alla manifestazione hanno dato la propria adesione centinaia di studenti degli istituti superiori della Provincia.  
   
   
DUE CORSI GRATUITI DEL CUOA PER IL SETTORE LEGNO ARREDO  
 
 Altavilla Vicentina, 25 ottobre 2004 - La Fondazione Cuoa, business school del Veneto, in collaborazione con Federlegno Arredo, organizza due interventi formativi gratuiti, rivolti a professionisti operanti nelle aziende della filiera del Legno Arredo, delle aree commerciali e produttivo-logistiche: “Gestione del marketing strategico e operativo nel settore del mobile” e “Produzione e logistica nella filiera del Legno Arredo”. I corsi, organizzati nell’ambito del progetto "Adeguamento delle competenze per l'e-business e lo sviluppo internazionale", finanziato dal Ministero del Lavoro all'interno del Programma Comunitario Equal, inizieranno a novembre 2004 e si concluderanno a marzo 2005. Verrà utilizzata una metodologia didattica integrata e innovativa, che alterna 20 ore di formazione online e 5 giornate di formazione d'aula. Per informazioni e iscrizioni: Fondazione Cuoa - Segreteria Area Progetti Speciali e-mail: progspec@cuoa.It  tel. 0444 333854-712, fax 0444 333986.  
   
   
IL PROGRAMMA VOLONTARI PER LE OLIMPIADI TORINO 2006 GLI STAGE FORMATIVI  
 
Torino, 25 ottobre 2004 - Il 27 ottobre 2004 il mondo dell’Università incontra Toroc per illustrare agli studenti il nuovo programma di volontariato, che, attraverso stage, permette il riconoscimento di crediti formativi agli studenti di Economia. Nell’ Aula Magna della Facoltà di Economia, a partire dalle 17.30, interverranno docenti della Facoltà e Responsabili del Progetto Volontari Toroc per discutere l’importante apporto che l’attività dei giovani volontari potrà fornire all’evento che più di ogni altro contribuirà a dare un nuovo volto alla nostra città nel prossimo futuro. Il tutto verrà presentato in particolare nell’ottica del programma di riconoscimento crediti formativi sopra accennato. Segue programma dettagliato della giornata. Ore 17.30 Registrazione; Ore 18.00 Apertura Lavori: Prof. S.conti, Preside della Facoltà; Dr. E.gennaro, Presidente Atlec; Dr. B.rambaudi, Vice Presidente Toroc. Relazioni della Facoltà: Prof. G. Bracco, Prof. V. Cantino, Prof. P. Pisoni; Il programma degli stage; La gestione delle domande di partecipazione. Relazioni Toroc: “Il contributo dei giovani volontari: un’esperienza formativa riconosciuta” (Dott.ssa E.luccitelli, Direttore risorse umane e organizzazione); “La partecipazione dei volontari: esperienza di un’organizzazione complessa” (Dott. U. Sturchio, Responsabile Sviluppo Programma volontari). Ore 19.15 Dibattito; Ore 19.45 Chiusura lavori. Per informazioni : Segreteria Atlec, segreteria@atlec.It  011/549246  
   
   
"MANAGER DI DOMANI", MORGAN STANLEY: PRESENTAZIONE DELLE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA NELLA DIVISIONE INVESTMENT BANKING  
 
Torino, 25 ottobre 2004 - In occasione dell'inizio del nuovo anno accademico 2004/05, riprende il ciclo di incontri "Manager Di Domani", organizzati dall'Ufficio Job Placement della Facolta' di Economia di Torino. Morgan Stanley, primaria banca d’affari internazionale invita gli studenti della Facoltà di Economia dell’Università di Torino a una presentazione delle opportunità di carriera nella Divisione Investment Banking, che si terrà il 3 novembre alle ore 11.30 presso l’Aula 14 della Facoltà di Economia in Corso Unione Sovietica 218/bis, a Torino. Sarà un’occasione per conoscere meglio e più da vicino l’attività che Morgan Stanley svolge in Italia e in Europa ed in particolare per confrontarsi con alcuni dei professionisti operanti nel settore dell’Investment Banking. Per informazioni tel. +39 011 670 6177 / 6007 e-mail: jobpll@econ.Unito.it  www.Econ.unito.it  
   
   
LA NUOVA ANAGRAFE DELL'EDILIZIA SCOLASTICA PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO, LA SICUREZZA DEGLI EDIFICI E LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE AL CENTRO DELL'INCONTRO TRA IL MINISTERO, LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI  
 
Roma, 25 ottobre 2004 L'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica, come opportunità ed impegno per tutte le Amministrazioni interessate, è al centro dell'incontro organizzato a Roma dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, in collaborazione con le Regioni e gli Enti Locali, il 22 ottobre, presso il Radisson Sas Hotel (già Es Hotel), in via Turati 171. Il convegno, dal titolo "L'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica: gestione del territorio, sicurezza e valorizzazione delle risorse", è diretto ad illustrare ed approfondire le modalità operative e le potenzialità della nuova Anagrafe - prevista dall'articolo 7 della legge 23/1996 - in una giornata di informazione e condivisione, che vedrà la partecipazione di Autorità politiche ed amministrative di tutte le componenti coinvolte nell'iniziativa. Grazie alla Anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica, sarà possibile attivare un sistema telematico integrato per la rilevazione, l'acquisizione e l'aggiornamento costante di un insieme di informazioni relative a più di 42.000 edifici, distribuiti sull'intero territorio nazionale, che ospitano oltre 9 milioni di persone, tra studenti ed addetti ai lavori. L'iniziativa prevede l'utilizzo di più di un migliaio di rilevatori, che, opportunamente formati, avranno il compito di acquisire le informazioni previste nelle relative schede, comunicandole al Sistema centrale attraverso i vari nodi regionali, appositamente predisposti. La conclusione dell'intera procedura - che consentirà a tutte le Amministrazioni interessate di acquisire informazioni sull'effettivo stato degli edifici scolastici pubblici, con particolare riguardo alla sicurezza ed all'idoneità delle strutture, anche ai fini di una eventuale programmazione degli interventi necessari - è prevista per la fine del prossimo anno.  
   
   
PEGASO TORNA A VOLARE: L’ASSESSORA ALL’AMBIENTE BRUNA BREMBILLA HA PRESENTATO A ROZZANO IL PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE2004/2005 RIVOLTO ALLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI MILANO  
 
Milano, 25 ottobre 2004 – Pegaso torna a volare. La nuova Amministrazione provinciale prosegue il cammino di educazione ambientale, per promuovere i valori legati alla conoscenza e al rispetto del mondo che ci circonda. Un progetto ereditato da un lontano passato e riproposto dal presidente della Provincia di Milano Filippo Penati e dall'assessora all'Ambiente Bruna Brembilla con la sostanziale novità del coinvolgimento non solo di scuole e bambini ma anche delle Istituzioni, Comuni in particolare, e delle famiglie. “L’obiettivo è costruire insieme un progetto unico e partecipato – ha detto Bruna Brembilla - che faccia nascere una rete di rapporti tra realtà che devono interagire tra loro per trasformare progetti in azioni concrete”. Per fare questo non si può che partire dai più piccoli. “I bambini – ha proseguito Bruna Brembilla - sono gli attori del percorso di sviluppo sostenibile che la Giunta Penati intende perseguire con impegno e determinazione. Per questo il progetto Pegaso è importantissimo, perché parlando ai più piccoli, coinvolge la società civile e le istituzioni ad ogni livello”. Importante anche la scelta del luogo di presentazione del progetto, la Cascina Grande di Rozzano. “La nuova amministrazione provinciale – ha continuato l’assessora – intende radicare gli eventi al territorio inteso come insieme di gente che vive e lavora nei Comuni. Per questo abbiamo scelto, per la prima volta, di uscire da Palazzo e venire a Rozzano, in uno dei suoi edifici più belli, la Cascina Grande. Questo è solo l’inizio di una serie di manifestazioni che ci porteranno a percorrere e vivere più a fondo la nostra realtà”. Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco di Rozzano Massimo D'avolio che ha accolto gli invitati con un saluto e un ringraziamento per la numerosa partecipazione. Il progetto Pegaso Prevede la distribuzione in tutte le scuole di Milano e Provincia di un catalogo in cui sono presentati più di trenta percorsi ambientali, ciascuno dei quali destinato a fasce di età differenti. Nell’edizione 2004-2005 sono stati migliorati e approfonditi i programmi, che da anni vengono proposti, e aggiunti altri progetti di nuovo interesse per il nostro territorio. Sette i percorsi tematici relativi ad aria, acqua, biodiversità, rifiuti, rapporto tra ambiente e uomo, suolo, energia: quest’ultimo è il tema che presenta le più grosse innovazioni. Oltre ai ‘progetti on-line’ sono previsti corsi di aggiornamento per insegnanti, il cui scopo principale è quello di fornire quegli strumenti conoscitivi, atti a sviluppare le diverse tematiche ambientali. Una testimonial d’eccezione L’assessora Bruna Brembilla ha deciso, per la prima volta, di proporre agli studenti un modello vincente di impegno e costanza, per arricchire gli obiettivi e il significato di Pegaso. La scelta è caduta su Manuela Zanchi, cittadina della Provincia di Milano e medaglia d’oro con la nazionale di pallanuoto alle Olimpiadi di Atene 2004. La giovane atleta dichiara: “Sono molto onorata per questo riconoscimento che rappresenta una possibilità di portare, anche fuori dai palazzetti, un messaggio positivo sul valore dello sport soprattutto per i più giovani. Per ottenere risultati e per crescere, nella vita come nello sport, bisogna passare attraverso sacrifici. Necessari anche per costruire un mondo nuovo, dove l’ambiente sia un amico”. I numeri di Pegaso 2004/2005 Il catalogo “Pegaso 2004/2005” è stato consegnato personalmente dalle Guardie ecologiche ambientali in 504 scuole dell’infanzia (190 a Milano e 314 in provincia), in 668 scuole primarie (172 a Milano e 496 in provincia) e in 443 scuole secondarie ( 143 a Milano e 300 in provincia). Sono pervenute 2199 richieste (290 dalla scuola dell’infanzia – 1179 dalla scuola primaria – 730 dalla scuola secondaria di primo grado). Le scuole che hanno fatto richiesta sono 501 (100 per l’infanzia – 240 per la primaria – 161 per la secondaria di primo grado). I Comuni coinvolti risultano essere 135 che corrisponde a più del 70% del totale. L’incremento delle richieste rispetto al 2003/2004 è del 33% con un picco del 92% per le scuole dell’infanzia (scuola primaria 35% in più – scuola secondaria di primo grado 26% in più). L’aumentata sensibilità degli insegnanti alle temantiche ambientali è dimostrata dall’incremento delle richieste pervenute. Il catalogo propone 45 schede illustrative dei progetti, suddivisi in 7 aree tematiche: biodiversità, aria, acqua, suolo rifiuti, energia e ambiente. Sono stati introdotti 9 progetti nuovi: 3 sull’eletrromagnetismo, 2 sull’aria, 2 sulla biodiversità, 1 sull’energia e 1 sul rapporto uomo/ambiente.