|
|
|
GIOVEDì
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Dicembre 2004 |
|
Pagina1 | |
|
UE-TURCHIA: SÌ ALL'APERTURA DEI NEGOZIATI, MA SENZA GARANZIE SULL'ESITO FINALE |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 16 dicembre 2004 - Qualora siano riunite una serie di condizioni, il Consiglio europeo dovrebbe «aprire senza indebiti ritardi i negoziati con la Turchia». In particolare, nella prima fase dei negoziati si dovrebbe dare la priorità alla piena attuazione dei criteri politici; prima dell'inizio dei negoziati, devono essere adottati ancora sei importanti testi legislativi; deve essere efficace la piena operatività di tutti i meccanismi previsti dalla Commissione per garantire un controllo ravvicinato, un intenso dialogo politico e, se necessario, un'eventuale sospensione dei negoziati. La capacità di assimilazione dell'Unione europea deve essere considerata quale parte dei criteri di Copenaghen. Questo è il messaggio principale della relazione di Camiel Eurlings (Ppe, Nl), adottata a scrutinio segreto dal Parlamento europeo con 407 voti favorevoli, 262 contrari e 29 astensioni. Peraltro, «l'apertura dei negoziati rappresenterà il punto di avvio di un processo di lunga durata che per sua vera natura è un processo aperto e non porta "a priori" e automaticamente all'adesione» e comunque «la realizzazione di questa ambizione dipende dagli sforzi di entrambe le parti». In ogni caso, i negoziati non potranno concludersi prima della definizione delle prospettive finanziarie per il periodo dal 2014 in poi. L'idea di offrire alla Turchia una partnership privilegiata, nel caso in cui non riuscisse a adeguarsi ai criteri di Copenaghen, è stata scartata dall'Aula a scrutinio segreto, con 259 voti favorevoli e 415 contrari. L'aula si compiace del processo di riforma politica della Turchia e dei cambiamenti costituzionali e legislativi entrati in vigore in questo Paese, «ma ritiene che le autorità turche debbano ancora adottare e applicare ulteriori riforme e attuare le riforme attuali per rispettare i criteri politici». I deputati si compiacciono delle impressionanti iniziative prese dalle autorità turche per effettuare una sostanziale convergenza legislativa e istituzionale verso i criteri europei, dei positivi sviluppi dell'economia turca e «della continua e forte volontà politica e motivazione dimostrate dal governo turco e dalla grande maggioranza dei rappresenti eletti dal popolo turco per avvicinarsi all'Unione europea». Il Parlamento constata però la persistenza di una serie di problemi, relativi ai diritti delle minoranze, le libertà religiose, i diritti sindacali, i diritti delle donne, il ruolo delle Forze armate nella vita politica del Paese, la questione di Cipro e le relazioni con l'Armenia. I deputati valutano positivamente anche il rilascio di Leyla Zana e dei suoi colleghi dell'ex-Partito democratico Dep, per i quali viene chiesto «un processo equo e paritario», e chiedono la liberazione immediata di tutte le persone detenute che sono state condannate per l'espressione non violenta delle loro opinioni. Essi apprezzano altresì il fatto che il Governo turco abbia introdotto modifiche giuridiche che consentono a centri linguistici privati di offrire corsi in madrelingue diverse da quella turca e di aprire stazioni che trasmettono in altre lingue. I parlamentari rivolgono un vigoroso invito alla Turchia affinché estenda le suddette modifiche all'istruzione e alle trasmissioni di minoranze non musulmane. L'aula «invita le autorità turche a attuare pienamente un'impostazione di tolleranza zero a tutti i livelli e sotto tutti gli aspetti per la totale abolizione della tortura, visto che vengono ancora notificati casi di questo tipo sia a enti governativi turchi sia alle organizzazioni dei diritti dell'uomo e che l'impostazione di tolleranza zero non è praticata a sufficienza». I deputati invitano le autorità turche a proseguire con energia la loro lotta contro la corruzione, «che ancora incide seriamente sulla vita economica, politica e sociale». I parlamentari ribadiscono la loro preoccupazione per il fatto che la violenza domestica e altre forme di violenza contro le donne sono ancora diffuse, soprattutto nelle zone rurali e meno sviluppate del paese e sollecitano le autorità turche «a dare piena protezione legale e giuridica nonché aiuti economici alle vittime e a creare ricoveri e strutture simili». Sul piano internazionale, la Turchia è invitata a intrattenere buone relazioni di vicinato e ad astenersi da minacce e da attività militari suscettibili di creare tensioni. I deputati auspicano che essa prosegua i suoi sforzi di riconciliazione con l'Armenia e riapra appena possibile la frontiera con questo Paese. L'aula «invita la Turchia a promuovere il processo di riconciliazione con il popolo armeno, riconoscendo il genocidio perpetrato contro di esso» e chiede alla Commissione e al Consiglio di esigere dalle autorità turche il suddetto riconoscimento. Ma è soprattutto su Cipro che i parlamentari si attendono i maggiori sforzi da parte delle autorità turche. Pur rispettando la volontà della comunità cipriota greca - che ha detto no al referendum sulla riunificazione - i deputati si rammaricano che non si sia pervenuti ad una soluzione ed esortano le autorità turche a mantenere il loro atteggiamento costruttivo per trovare una soluzione equa da negoziare sulla base del piano Annan e dei principi che sono alla base dell'Unione. Essi considerano che il rapido ritiro delle forze turche «costituisca un necessario ed indispensabile passo avanti sulla strada di un ulteriore allentamento della tensione, di una ripresa del dialogo tra le parti e della preparazione di una soluzione durevole» e che l'apertura dei negoziati comporta il riconoscimento di Cipro da parte della Turchia. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INNOVAZIONE: STANCA, “RICERCA DA SOLA NON BASTA, HA TEMPI LUNGHI” PER L’INNOVAZIONE SINORA DAL GOVERNO AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE PER BEN 764 MILIONI DI € |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - “Innovazione e ricerca sono legate da un rapporto strettissimo. Ma guai a focalizzarsi solo sulla ricerca che, come dice la Commissione Ue, la possono fare in pochi e, comunque, ha tempi lunghi, e trascurare l’innovazione che, invece, può e deve essere praticata da tutti per aumentare la competitività del Sistema Paese”. È il monito di Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, intervenendo ad un incontro dell’Alub, l’associazione dei laureati romani dell’Università Bocconi. “Nella ricerca siamo l’ultimo paese ‘socialista’ in quanto l’Italia è quello in cui la quota maggiore è pubblica (il 52%, contro il 37% della Francia, il 32% della Germania e il 28% della Gran Bretagna), mentre quella privata è concentrata nelle grandi imprese e solo il 5,4% delle piccole e medie aziende svolge tale attività”, ha detto il ministro sottolineando che “la ricerca produce conoscenze e nuove tecnologie, ma è l’innovazione che le porta al mercato e, quindi, se non si innova non si sta sul mercato. La sfida culturale, pertanto, è quella di comprendere il valore dell’innovazione”. In particolare, ha proseguito Stanca, “le tecnologie digitali sono la leva più potente per operare la trasformazione epocale, come lo sono state quelle determinate dal motore a vapore e dall’elettricità”. Inoltre, secondo il ministro, “in una economia di servizi ad alto contenuto informatico, come è la nostra, le tecnologie dell’informazione e comunicazione (Ict) sono fondamentali non solo per ridurre i costi, ma anche come risorsa per trasformare l’impresa, portarla verso un nuovo modello, renderla davvero competitiva, nei processi chiave (dalla progettazione alla gestione avanzata, dalla distribuzione alla logistica fino al marketing ed al commercio elettronico)”. Infine Stanca ha ricordato che il Governo ha promosso una politica di agevolazione finanziarie rivolte direttamente alle imprese per aumentare la loro capacità innovativa con misure per ben 764 milioni di euro. | Iniziativa | Milioni di € | | 2° Bando e-Commerce | 170 | | Fondo di Garanzia Ict | 160 | | Bando Legge 46 per Ict di prodotto/processo | 112 | | Fondo Hightech Alta Tecnologia | 100 | | Territori di Eccellenza | 100 | | Bando Ricerca Applicata Ict | 35 | | Distretti tessile e filiera agro-alimentare nel Sud (fondi Cipe) | 33 | | Bonus larga banda utilizzato da imprese negli anni 2003 e 2004 | 28 | | 3° Bando e-Commerce (ottobre 2004) | 13 | | Microimprese | 13 | | Totale | 764 | |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA COMMISSIONE CREA UN FORUM PER I FINANZIATORI DELLA RICERCA FONDAMENTALE NELLE SCIENZE DELLA VITA |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 16 dicembre 2004 - Ogni anno l'Europa investe globalmente circa 30 miliardi di euro per la ricerca nelle scienza della vita, che si occupa di organismi viventi (piante, animali ed esseri umani). Nonostante si tratti di una somma grosso modo equivalente a quella americana, l'investimento si polverizza tra 25 diversi paesi e contesti normativi, e i risultati vengono usati in modo ancora piu frammentario. La Commissione ha voluto affrontare il problema organizzando, il 13 dicembre a Bruxelles, una conferenza internazionale per individuare e favorire le sinergie tra i finanziatori della ricerca fondamentale nelle scienze della vita in Europa ed esplorare le differenti possibilita. Per sottolineare l'importanza della ricerca fondamentale nelle scienze della vita, Mike Bevan, un professore del John Innes Centre di Norwich (Regno Unito), ha citato come esempio il suo specifico campo di attività, la genomica (lo studio dei geni e delle loro funzioni). 'La genomica stessa ha potuto avanzare solo grazie ai progressi fondamentali in fisica e chimica', suggerisce. A loro volta, i progressi fondamentali della genomica hanno fornito ad altri studiosi di scienze della vita strumenti di enorme valore, incluse le sequenze genetiche complete di circa 250 specie, che contribuiscono a creare quella che Bevan descrive la 'tabella periodica della biologia'. Il diffondersi dei risultati ad altre aree sottolinea un altro aspetto fondamentale della ricerca fondamentale nelle moderne scienze della vita: la loro natura sempre piu complessa e interdisciplinare. Secondo Christian Patermann, direttore di biotecnologia, agricoltura e alimenti alla direzione generale Ricerca della Commissione: 'Probabilmente la complessita e una caratteristica che ricorre nelle scienze della vita con maggior frequenza che in altre aree, e abbiamo bisogno di approcci disciplinari [...] per superare frammentazione e complessita'. Vista la necessita di questi approcci multidisciplinari, anche nella ricerca fondamentale, Patermann ha ricordato che l'eventuale nascita di un Ser (Spazio europeo della ricerca), particolarmente orientato al finanziamento dei singoli team, non potrebbe rispondere a tutte le necessita della ricerca fondamentale nelle scienze della vita. 'Non dimentichiamo che la ricerca fondamentale puo anche essere collaborativa'. Altro elemento cruciale perché la ricerca nelle scienze della vita possa offrire risultati di alta qualita e la disponibilita di infrastrutture adatte, ad esempio risorse bioinformatiche e collezioni di tessuti. Tuttavia, sostiene Fotis Kafatos, direttore generale dell'Embl (European Molecular Biology Laboratory): 'Non c'e una soluzione adatta a tutti i casi. Nelle scienze della vita non parliamo di mega apparecchiature, ma di risorse condivise in continua evoluzione. Il costo delle infrastrutture e paragonabile a quello sostenuto per le scienze fisiche, ma invece di essere unico richiede investimenti frazionati nel tempo'. Per ottenere queste infrastrutture in modo coordinato, Kafatos ha sollecitato la creazione di un programma europeo di infrastrutture per le scienze della vita, basato su una valutazione continua delle necessita, legato alle priorita tematiche dell'Ue, e integrato nei centri europei di eccellenza, 'in modo da renderli reattivi alle necessita degli scienziati responsabili', ha detto. Kafatos ha concluso sottolineando che 'le infrastrutture sono necessarie per la ricerca fondamentale, ma non sono la ricerca fondamentale'. Rivenendo al tema principale, trovare migliori metodi per coordinare il finanziamento della ricerca fondamentale in Europa, Octavi Quintana Trias, direttore della direzione salute della direzione generale Ricerca della Commissione, ha sostenuto che: 'Finanziare la ricerca fondamentale e una delle principali responsabilita delle istituzioni pubbliche di finanziamento, come la Commissione europea'. Le aziende private prestano maggiore attenzione alla ricerca preclinica nelle scienze della vita, e tocca agli organismi pubblici occuparsi della ricerca fondamentale, ha detto. Riconoscendo che il finanziamento dell'Ue per la ricerca nelle scienze della vita ammonta attualmente a circa il 5% del totale europeo, una somma comunque considerevole, Trias ha annunciato l'intenzione della Commissione di creare un 'forum dei finanziatori' annuale, in cui i principali sponsorizzatori europei della ricerca nelle scienze della vita potranno incontrarsi per discutere sinergie e tentare di vincere le sfide in modo coordinato. L'idea di un forum dei finanziatori e stata accolta con favore da altri operatori importanti presenti alla conferenza. Frank Gannon, direttore esecutivo dell'Embo (European Molecular Biology Organisation) ha definito tale organo essenziale, e ha aggiunto che la partecipazione di rappresentanti dell'industria e di scienziati sarebbe un fattore importante. Bertil Andersson, responsabile esecutivo dell'Esf (European Science Foundation), ha detto: 'Trarremo senz'altro vantaggi da un maggior livello di coordinamento tra finanziatori pubblici nazionali delle scienze della vita, ma bisognerebbe andare piu lontano e favorire il coordinamento tra diversi tipi di finanziatori (organizzazioni no-profit, aziende private, agenzie, ecc.)'. Le discussioni sulla struttura e la copertura del forum sono ancora in corso, e ci vorra ancora del tempo prima che l'Europa possa completamente superare l'attuale frammentazione del finanziamento della ricerca fondamentale nelle scienze della vita. Per quelli che dovessero ancora dubitare dell'urgenza di un tale passo, Patermann ha concluso ricordando agl'intervenuti le conclusioni dei capi di Stato e di governo nel 2002 a Barcellona: 'Dopo le tecnologie dell'informazione, la prossima ondata di rivoluzione tecnologica per l'economia basata sulla conoscenza viene dalle scienze della vita e dalle biotecnologie' Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/health/genomics/meeting/bru_aim_en.htm http://www.Cordis.lu/era/ |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – OTTOBRE 2004 |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di ottobre 2004. | Miliardi di lire | | | Formazione del fabbisogno | | Entrate | 27.404 | Spese | 34.099 | di cui: spesa per interessi | 3.223 | | | Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) | -6.695 | Copertura | | Totale | 6.695 | Titoli a breve termine | -750 | Titoli a medio-lungo termine | 7.710 | Titoli esteri | -650 | Altre operazioni (1) | 385 | 1. Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FONDI PREVIDENZA INTEGRATIVA: PRIORITÀ DEL MINISTERO |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - Il decollo dei fondi pensione integrativi è una priorità fondamentale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. In base alle decisioni assunte nel vertice di maggioranza di domenica scorsa, le risorse necessarie per coprire gli oneri per i fondi previdenziali integrativi verranno individuate in un prossimo provvedimento. In tempo per il varo dei decreti delegati. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRESSIONE FISCALE: NEL 2005 SCENDERÀ AL 41,2% DEL PIL |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - Con riferimento alle numerose dichiarazioni in tema di imposte e di pressione fiscale, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Domenico Siniscalco anticipa che con la Legge finanziaria in discussione al Senato la pressione fiscale scenderà nel 2005 dal 41,8 al 41,2% del Pil. Per quanto riguarda la pressione tributaria in senso stretto (tasse su Pil) essa diminuirà dal 28,6 al 28 per cento. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ACCISA OLI MINERALI: TERMINI E MODALITÀ DI PAGAMENTO |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che con decreto del 14 dicembre 2004, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, sono stati fissati i termini e le modalità di pagamento dell’accisa sugli oli minerali, immessi in consumo tra il 1° e il 15 dicembre 2004. L’accisa sugli oli minerali, a eccezione del gas metano, potrà essere versata con il modello F/24 entro il 22 dicembre 2004, con esclusione della compensazione di eventuali crediti. Se non si utilizzerà il modello F/24, invece, i pagamenti potranno essere eseguiti entro la consueta scadenza del 27 dicembre, direttamente in tesoreria o attraverso conto corrente postale. Il testo del decreto è disponibile sul sito www.Finanze.gov.it , tra gli "Ultimi aggiornamenti". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ADDIZIONALI REGIONALI: PRECISAZIONE |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ricorda che sin dal passaggio parlamentare della Finanziaria alla Camera esiste il blocco delle addizionali regionali sulle imposte. Nel maxi emendamento presentato al Senato viene soltanto ribadito quanto già approvato dalla Commissione Bilancio di Montecitorio. Vale a dire che il blocco delle addizionali rimane e può essere superato dalle Regioni, come misura dissuasiva, unicamente per coprire eventuali sfondamenti della spesa sanitaria. Le polemiche su un preteso "sblocco delle addizionali regionali" è pertanto infondata. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TREDICESIMA: UNA FESTA A METÀ GLI ITALIANI, QUEST’ANNO, COME SPENDERANNO LA LORO TREDICESIMA? E SOPRATTUTTO COME SI COMPORTERANNO CON GLI ACQUISTI NATALIZI? |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - Per capire quanto l’allarme prezzi e il timore dell’impoverimento incidano sulle scelte d’acquisto degli italiani, l’Eurispes ha rivolto alcune domande ad un campione di 1000 cittadini (stratificato per sesso, classe d’età, area geografica). Le prospettive non sembrano rosee: la quota maggiore (37,1%) manterrà il livello di spesa in linea con l’anno precedente, il 22,2% spenderà di meno e il 26,6% ancora non ha deciso. La percentuale più contenuta, pari al 14,1%, afferma che spenderà in più rispetto all’anno passato. Da questi primi dati si conferma la debolezza nei consumi delle famiglie italiane che non sembra scuotersi neanche con l’avvento del Natale. Quanto prevede di spendere della tredicesima rispetto all’anno passato? Anno 2004 Valori percentuali Risposte | % | Di più | 14,1 | Uguale | 37,1 | Di meno | 22,2 | Non sa/non risponde | 26,6 | Totale | 100,0 | Fonte: Eurispes. Da Nord a Sud. Rispetto all’area geografica di residenza, si evidenzia una contrazione della spesa maggiore nel Sud dell’Italia (il 28,3% in meno), mentre nelle Isole si registra l’intenzione di spendere una quota della tredicesima superiore all’anno precedente (il 21,7 degli intervistati). Nell’italia settentrionale, si prevede di spendere una quota della tredicesima simile a quella dell’anno scorso: la percentuale di intervistati che manterrà le stesse abitudini di spesa è identica sia nel Nord-est che nel Nord-ovest (pari al 43,2%). Quanto prevede di spendere della tredicesima rispetto all’anno passato, per area gegrafica di residenza Anno 2004 Valori percentuali Risposte | Area geografica | Nord-ovest | Nord-est | Centro | Sud | Isole | Totale | Di più | 13,0 | 12,4 | 17,9 | 10,7 | 21,7 | 14,1 | Uguale | 43,2 | 43,2 | 39,1 | 24,9 | 34,0 | 37,1 | Di meno | 19,3 | 23,0 | 21,89 | 28,3 | 12,3 | 22,2 | Non sa/non risponde | 24,5 | 21,4 | 21,2 | 36,1 | 32,0 | 26,6 | Totale | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 | Fonte: Eurispes. Perché una festa a metà? Purtroppo, oltra la metà degli intervistati (52,2%) sarà costretta a fare delle rinunce, impiegando la propria tredicesima per saldare bollette, mutui, e debiti vari accumulati durante l’anno. Circa un italiano su quattro spenderà i soldi ricevuti nella tredicesima per l’acquisto dei regali natalizi e quote minori di intervistati riusciranno a prenotare un viaggio (3%), organizzeranno pranzi e cene (2,2%), compreranno addobbi vari (0,2%) o si concederanno il lusso di un veglione al ristorante (0,2%). Da osservare che il 3,7% degli intervistati si comportata da formichina previdente, destinando la tredicesima al risparmio come maggiore garanzia per un futuro incerto. Per cosa utilizzerà i soldi ricevuti dalla tredicesima? Anno 2004 Valori percentuali Risposte | % | Pagare bollette (luce, acqua, gas,etc), tasse (Ici,tarsu,ect), mutui, affitto, etc | 52,2 | Comprare i regali di Natale | 23,2 | Accrescere i depositi in banca | 3,7 | Viaggiare durante le vacanze di Natale? | 3,0 | Organizzare pranzi/cene | 2,2 | Comprare albero,presepe e addobbi natalizi | 0,2 | Partecipare a veglioni,cenare/pranzare al ristorante | 0,2 | Altro | 15,3 | Totale | 100,0 | Fonte: Eurispes. Un Natale austero. La tendenza all’austerità si conferma nei dati che seguono, infatti il 23,2% degli intervistati non farà regali e la maggioranza considera il dono un gesto simbolico, spendendo cifre piuttosto contenute. Nello specifico: l’8,6% spenderà complessivamente 50 euro al massimo, il 18,6% dai 51 ai 100 euro, il 30,2% dai 101 ai 250 euro, il 14,2% dai 251 ai 500 euro e solo il 5,1% più di 500 euro. Che cifra ha pensato di destinare ai regali? Anno 2004 Valori percentuali Risposte | % | Niente, non farò regali | 23,2 | Fino a 50 euro | 8,6 | Da 51 a 100 euro | 18,6 | Da 101 a 250 euro | 30,2 | Da 251 a 500 euro | 14,2 | Oltre 500 euro | 5,1 | Totale | 100,0 | Fonte: Eurispes. Babbo Natale 2004. I regali natalizi degli italiani saranno orientati prevalentemente in due direzioni: da una parte si soddisferanno le aspettative dei più piccoli, che sperano nella venuta di Babbo Natale, (il 29,2% acquisterà giocattoli) e dall’altra si preferirà scegliere cose utili come maglioni, scarpe (il 24,5% acquisterà articoli di abbigliamento). Quote più contenute di intervistati sceglieranno per i loro regali altri generi, quali: libri (4,6%), articoli di elettronica (3,6%), musica (2,3%) e così via. Da notare che la quota maggiore (32,5%) dichiara la propria indecisione sulla scelta del genere di articolo da regalare, o più probabilmente, è un’indecisione che risiede nell’opportunità o meno di fare regali? Cosa acquisterà prevalentemente con la tredicesima da regalare a se stesso o agli altri? Anno 2004 Valori percentuali Risposte | % | Giocattoli | 29,2 | Abbigliamento | 24,5 | Libri | 4,6 | Elettronica | 3,6 | Musica | 2,3 | Alimentari | 1,5 | Casalinghi | 1,2 | Igiene e bellezza | 0,6 | Non sa/non risponde | 32,5 | Totale | 100,0 | Fonte: Eurispes. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NETCEL NETWORK CONTI&CONTROLLI PER ENTI LOCALI |
|
|
|
|
|
Milano, 14 dicembre 2004 – Programmare, controllare e rilevare contabilmente le attività dell’Ente Locale diventa sempre più complesso. Cogliendo questa esigenza la Divisione Amministrazioni Pubbliche, Sanità e Non Profit della Sda Bocconi propone, a partire da gennaio 2005, il “Network Conti&controlli per Enti Locali (Netcel)”: un luogo di incontro “reale e virtuale” che ha lo scopo di favorire la diffusione di una nuova cultura e di modelli operativi innovativi, finalizzati ad un efficace funzionamento dei sistemi contabili e di programmazione e controllo negli enti locali. Attraverso i servizi offerti il Network si propone di dare voce alle diverse esigenze degli operatori degli enti locali che governano le funzioni di contabilità e di programmazione e controllo; di favorire attraverso incontri periodici la condivisione di esperienze e il confronto con gli altri operatori, con il mondo accademico e con quello istituzionale; di condividere le tematiche delle diverse realtà locali all’interno di un percorso costruito con i docenti Sda Bocconi, secondo la logica del problem solving. Netcel organizza annualmente quattro incontri; il primo coinciderà con un convegno che si terrà il 19 gennaio 2005 sul tema: “Principi contabili e sistemi di contabilità per gli Enti Locali. Quale futuro?” Gli argomenti degli incontri successivi saranno stabiliti sulla base degli interessi espressi dai partecipanti al Network. Il Network, inoltre, offre la possibilità di accedere a uno spazio Web dedicato, ad accesso riservato, per scambiare idee e proporre approfondimenti sui temi e le problematiche di maggiore attualità, accedere al materiale predisposto per gli incontri, reperire documentazione a contenuto innovativo. Gli associati possono proporre alla Sda Bocconi la conduzione di ricerche-intervento presso le loro sedi, orientate alla soluzione di problematiche specifiche sul piano organizzativo e gestionale. Destinatari del percorso formativo sono tutti coloro che governano le funzioni di contabilità e di programmazione e controllo negli enti locali. In particolare: Amministratori dell’Ente Locale, Direttori Generali, Dirigenti e Segretari responsabili dei servizi economico-finanziario e del controllo di gestione. Per informazioni: Divisione Amministrazioni Pubbliche, Sanità e Non Profit: tel. 02.5836.6884; e-mail: dap@sdabocconi.It |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MEDIOBANCA: INDAGINE R&S-IL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ QUOTATE A SETTEMBRE 2004 |
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre 2004 - Si tratta di un'indagine che ha per oggetto le società italiane costituenti l'indice di Borsa dei principali titoli. Www.mbres.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SANPAOLO IMI S&P ALZA L’OUTLOOK DA STABILE A POSITIVO |
|
|
|
|
|
Torino, 16 dicembre 2004 – Sanpaolo Imi comunica che il 14 dicembre l´agenzia internazionale Standard & Poor´s ha alzato l´outlook su Sanpaolo Imi da stabile a positivo. L´agenzia di rating ha affermato che potrebbe alzare il giudizio sul Gruppo dall´attuale A+/a-1 ad una valutazione di Aa-/a-1+ a condizione che Sanpaolo Imi incrementi la sua redditività futura nel rispetto dei livelli previsti per il 2004, senza deteriorare il suo profilo di rischio e mantenendo la forte qualità degli asset. L´upgrade dell´agenzia riflette il miglioramento in corso della redditività della Banca, senza che questo abbia corrisposto ad un deterioramento del suo profilo di rischio. Lo stesso provvedimento è stato adottato per Banca Fideuram, Banca Imi, Banca Opi e Cassa di Risparmio in Bologna. Lo studio di Standard & Poor´s evidenzia come i rating riflettano il ruolo leader di Sanpaolo Imi in una vasta gamma di linee di business e corrispondano ad un bilancio solido, una strategia mirata ed un profilo di rischio contenuto. L´adozione dei criteri Ias, secondo le previsioni di Standard & Poor´s, avrà un impatto moderato sui conti di Sanpaolo Imi. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FORUM CORPORATE BANKING: UN’INIZIATIVA SDA BOCCONI PER CONOSCERE LE TENDENZE INNOVATIVE |
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre 2004 –La Divisione Intermediari finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi propone, per il 2005, il Corporate Banking Forum. L’evento si terrà a Milano il 31 gennaio e il 1 febbraio 2005. I Forum sono nuove iniziative di perfezionamento rivolte all'analisi e alla discussione delle principali tendenze innovative nei business bancari. L’obiettivo è di mettere a frutto i risultati delle ricerche empiriche, condotte dai singoli docenti dell’Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni, nonché gli effetti del confronto sviluppato all'interno degli intermediari finanziari e dei mercati di riferimento. Nel corso del “Corporate Banking Forum”si approfondiranno e valuteranno le principali tendenze innovative nel business del corporate banking. Esponenti di primo piano del settore, insieme ai partecipanti all'evento, discuteranno i risultati delle ricerche svolte in materia di strategie, organizzazione e processi operativi delle principali banche italiane ed estere. I temi oggetto di discussione: 31 gennaio 2005: La trasformazione delle organizzazioni complesse: fra razionalità e creatività; La visione del mercato corporate: il nodo critico del raccordo fra segmentazione, canali e politiche di marketing . 1 febbraio 2005: I processi operativi per la gestione del rischio di credito nel segmento corporate: modelli relazionali e nuovi strumenti per il governo del binomio rischio/rendimento; La struttura divisionale per il corporate banking: condizioni di efficacia e vincoli di coerenza; L'evoluzione della struttura divisionale: la differenziazione dei percorsi individuali e le soluzioni di eccellenza; Le competenze e responsabilità del corporate bunker; Le opzioni possibili per un aumento del vantaggio competitivo. La ricerca è stata realizzata con il contributo di alcune aziende di rilievo del settore: Abn Amro, Banca Intesa, Banca Monte dei Paschi di Siena, Bnl, Bnp Paribas, Capitalia, Credem, Crédit Agricole, Deutsche Bank, Sanpaolo Imi, Santander Central Hispano, Unicredit. Il Forum è rivolto ai responsabili di divisione o di area operanti nel corporate banking, nonché ai responsabili di mercato operanti nelle strutture territoriali e ai loro collaboratori, interessati alla ricerca di soluzioni e di idee innovative in materia di pianificazione strategica e di progettazione organizzativa del corporate banking. Costoro potranno mettere a punto la propria vision sulle prospettive del comparto e ricavare spunti per innovare le leve competitive, la progettazione e il funzionamento delle strutture, dei processi e dei sistemi operativi dedicati alla gestione del corporate banking. A tutti i partecipanti sarà consegnato il volume "Strategy and Organization of Corporate Banking", a cura di G. De Laurentis, che presenta i risultati di una recente ricerca svolta da un gruppo di docenti della Sda Bocconi sui modelli di eccellenza nel corporate banking. Lo studio contiene un'analisi strategica e organizzativa di dodici casi di primarie banche italiane ed estere; esso evidenzia i possibili sentieri evolutivi del comparto e i traguardi critici, ai fini di un miglioramento della competitività dei gruppi bancari italiani. Chi desidera partecipare al Forum in modo attivo, può inviare sin da ora una domanda o una riflessione personale ai docenti e ai testimoni. Le osservazioni pervenute saranno selezionate e discusse negli incontri in aula. Per maggiori dettagli sulla struttura e i contenuti consulta il website : www.Sdabocconi.it/.diba/forumcb Per domande, eventuali chiarimenti e informazioni contattate Paola Schwizer, coordinatore del Forum, all'indirizzo e-mail paola.Schwizer@unibocconi.it Oppure, potete chiamare i seguenti numeri telefonici: 39025836.6791-6973-6794. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
L’INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ E LE CONSEGUENZE PER I MERCATI DI CAPITALE IL MUTAMENTO DEMOGRAFICO: UNA SFIDA CHE POSSIAMO AFFRONTARE LA RISPOSTA DEI PORTAFOGLI INTERNAZIONALI ALL’ASSET MELTDOWN ANALISI DI ULRICH BERZ, ECONOMISTA DI UNION INVESTMENT GMBH |
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre 2004 – Lo sviluppo demografico in Europa pone le varie economie nazionali davanti a sfide impegnative. „L’invecchiamento della popolazione comporterà tendenzialmente standard di vita inferiori, un effetto che tuttavia può essere compensato con l’aumento della percentuale di popolazione attiva e della produttività“, afferma Ulrich Berz, economista responsabile di Union Investment, nel corso di un incontro con la stampa a Milano. Il fenomeno dell’asset meltdown a lungo termine, che molti temono, sarà neutralizzato, secondo Berz, da una crescente internazionalizzazione dei portafogli. Due sono gli elementi su cui Berz fonda la propria tesi, vale a dire uno sviluppo demografico favorevole, in particolare nei paesi in via di sviluppo, e la progressiva globalizzazione. Il mutamento demografico: una sfida che possiamo affrontare Le basse percentuali di natalità degli ultimi decenni comporteranno inevitabilmente una flessione del numero di persone in età lavorativa. Secondo stime delle Nazioni Unite, fra il 2010 e il 2050 la popolazione attiva fra i 16 e i 65 anni di età subirà una diminuzione di quasi il 20%, mentre la popolazione dell’Unione Europea registrerà soltanto una lieve contrazione sino al 2050. „A fronte di un numero di abitanti invariato, il prodotto nazionale sarà realizzato da un numero sempre inferiore di occupati. Si avrà quindi una riduzione del prodotto nazionale pro capite, che si tradurrà in standard di vita inferiori“, sostiene Berz, che tuttavia mette in guardia da scenari apocalittici:Saremo in grado di affrontare con successo le sfide future, fintanto che il mondo della politica, dell’economia e dei servizi finanziari agirà con cautela e sfrutterà in modo efficiente le potenzialità economiche”. Aumentare il tasso di occupazione L’aumento della percentuale di occupati potrebbe compensare parzialmente lo sviluppo demografico negativo. Le misure di sostegno sono costituite in primo luogo dall’innalzamento dell’età pensionabile ma anche, come è già avvenuto in alcuni paesi, dalle riforme del mercato del lavoro, da migliori sostegni alle madri e da una formazione professionale più rigorosa. Il tasso di occupazione in Italia, ad esempio, è soltanto del 55%, in Germania del 67% ca. La capacità produttiva dell’economia nazionale italiana, ma anche tedesca, potrà crescere in misura netta laddove riuscirà ad inserire nel mercato del lavoro un numero sempre maggiore di persone. Non solo gli Usa; ma anche altri paesi europei come la Norvegia, dimostrano che più di tre quarti della popolazione in età lavorativa possono essere occupati in modo efficiente. Un presupposto irrinunciabile: aumentare ulteriormente la produttività La produttività già elevata nonché i relativi tassi di crescita, che negli anni fra il 1995 e il 2000 hanno evidenziato un andamento soddisfacente (Germania, Francia e Paesi Bassi), rappresentano ulteriori presupposti positivi, che fanno ben sperare nella capacità dell’economia europea di affrontare la sfida demografica. Anche l’orario di lavoro offre ulteriori potenzialità. I lavoratori europei lavorano ogni anno 1.550 ore circa, mentre gli americani trascorrono sul posto di lavoro più di 1.800 ore. I portafogli titoli internazionali contro l’asset meltdown La mobilitazione delle potenzialità delle economie nazionali può smussare le sfide demografiche grazie alla crescita della produttività, all’aumento del tasso di occupazione e ad orari di lavoro più lunghi, ma non è in grado di risolvere completamente i problemi futuri. La situazione demografica della zona euro rimarrà favorevole sino al 2010 circa, grazie ad un aumento della percentuale di risparmiatori, ma la capacità di risparmiare diminuirà nettamente negli anni successivi, sino al 2050. Per quanto riguarda i mercati di capitale, gli analisti prevedono quindi il fenomeno dell’asset meltdown a lungo termine legato alla situazione demografica. „Se, una volta in età avanzata, le persone nate in anni ad elevata natalità intendono smobilizzare le proprie riserve e vendere titoli, queste vendite potrebbero mettere sotto pressione i prezzi“, dichiara Berz. Tuttavia Berz ritiene che questa tendenza sarà compensata dall’avanzare della globalizzazione nonché da sviluppi demografici favorevoli, in particolare nei paesi in via di sviluppo: Berz: „Stiamo assistendo all’internazionalizzazione dei mercati dei titoli. Le condizioni istituzionali generali, tuttora ancora molto diverse fra loro, andranno allineandosi, ma rimarranno comunque i rischi di cambio.“ Se ad esempio fra venti o trent’anni un tedesco o un italiano vorrà vendere le proprie azioni od obbligazioni, il compratore potrà essere un azionista estero. Nei prossimi anni assisteremo alla crescita di una generazione sempre più in grado di risparmiare proprio nei paesi in via di sviluppo.“ In questi paesi, la percentuale della generazione di risparmiatori (fra i 35 e i 64 anni di età) rispetto alla popolazione attiva è cresciuta dagli anni '90 dal 30 al 35% ca. E si prevede che raggiungerà il 45% ca. Già nel 2030. Sono quindi numerose le aziende nazionali che non solo sono impegnate attivamente all’estero già oggi, ma in alcuni casi possiedono la maggioranza di proprietà estere. Aggiunge Berz: „Chi tuttavia teme che i mercati di titoli nazionali saranno inondati da prezzi di svendita, potrà rifarsi successivamente impegnandosi in aziende ed obbligazioni estere.“ Una soluzione tanto più ragionevole, in quanto alcune economie nazionali sparse qua e là nel mondo sono in grado di realizzare tassi di crescita superiori a quelli dei paesi europei. Fra gli esempi indicati da Berz: „Per quanto riguarda la Cina, non colpisce soltanto la sua crescita, ma anche il ritmo di sviluppo estremamente rapido dei mercati di capitale, per cui gli investitori esteri hanno la possibilità di scegliere fra un numero crescente di opportunità d’investimento.” |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MARIO GRECO (RAS) NEL MANAGEMENT BOARD DI ALLIANZ RESTA AMMINISTRATORE DELEGATO RAS E ASSUME RESPONSABILITÀ A LIVELLO EUROPEO |
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre 2004 - Dal 1° maggio 2005, Mario Greco, Amministratore Delegato di Ras, entrerà a far parte del Comitato di Direzione (Management Board) di Allianz, azionista di maggioranza di Ras. Greco sostituirà Detlev Bremkamp, che lascerà Allianz a fine 2005, e entro tale data assumerà le responsabilità di quest’ultimo. Anche nel nuovo incarico in Allianz, Greco rimarrà a capo di Ras come Amministratore Delegato della compagnia, con una riassegnazione di responsabilità. “Oggi Ras può contare su un team di management coeso e determinato, in grado di assumersi le responsabilità di business operativo che ancora riportano a me” ha detto Greco. “Apprezzo molto la nuova sfida professionale che Allianz ha voluto affidarmi allargando le mie responsabilità ad una parte importante del mercato europeo - ha affermato Greco. ”Questa decisione premia la validità delle scelte strategiche e del modello di business grazie ai quali Ras ha consolidato la propria posizione di player di rilievo sul mercato italiano dei servizi assicurativi e finanziari. Anche nella mia nuova posizione nel Management Board di Allianz, continuerò a sviluppare le strategie di crescita del piano Ras 2004-2006, guidando la compagnia verso gli obiettivi prefissati.” Presieduto da Michael Diekmann, Ceo di Allianz, il massimo organo di gestione della compagnia tedesca comprende attualmente altri nove top manager con responsabilità internazionali a livello di Gruppo. Entrato in Ras nel 1995 come Direttore Centrale Sinistri, Greco ha assunto la carica di Direttore generale nel 1996 e di Amministratore Delegato unico nel 2000. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
L'AUSTRIA FINANZIA 11 NUOVI PROGETTI DIRETTI DA DONNE |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 16 dicembre 2004 - Il 9 dicembre Elisabeth Gehrer, ministro austriaco per la Scienza, ha annunciato i finanziamenti a 11 scienziati donne nel quadro del programma Hertha-firnberg, e ha dichiarato: 'Dobbiamo sostenere le donne e aiutarle a raggiungere le posizioni cui hanno diritto, in un sistema scientifico sempre piu dominato dagli uomini'. Il programma e stato lanciato nel 1998 per aiutare le donne che hanno completato il dottorato e lavorano in qualsiasi campo scientifico. Per il 2004, il bilancio del programma - che fino ad oggi ha fornito aiuto a 59 scienziati donne, 32 delle quali hanno ora completato i progetti - ammonta a 1,3 milioni di euro. In Austria, le donne rappresentano il 55% degli studenti e il 40% circa dei laureati. I progetti selezionati quest'anno vanno dagli effetti dell'aumento di biossido di carbonio su piante, erbivori e loro parassiti, al confronto dell'interdizione di matrimonio tra consanguinei in differenti aree geografiche, o all'analisi dei testi misogini nel Vecchio Testamento. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
I3P CAMPIONE MONDIALE 2004 DEGLI INCUBATORI SCIENTIFICI L’INCUBATORE DEL POLITECNICO DI TORINO HA VINTO LA III EDIZIONE DEL “BEST SCIENCE BASED INCUBATOR AWARD” |
|
|
|
|
|
Torino, 16 dicembre 2004 - Dopo il Tsinghua Science Park di Pechino nel 2002 e il Biobusiness Centre di Oxford nel 2003, il premio 2004 è stato assegnato il 9 dicembre scorso ad Oxford all’I3p del Politecnico di Torino. La competizione, giunta alla terza edizione, è promossa da Science Alliance, un’organizzazione olandese che promuove il trasferimento tecnologico dalle università alle aziende, in collaborazione con Enti ed associazioni internazionali, tra cui Nbia e Ukbi (le associazioni che riuniscono gli incubatori statunitensi e britannici) e Gate 2 Growth (un programma Ue che raggruppa e supporta tutti i più importanti incubatori europei). Circa 50 gli incubatori partecipanti alla competizione e provenienti da tutto il mondo, di questi circa la metà europei e tre italiani (oltre a I3p, l’Incubatore di Sviluppo Italia di Trieste e Omc di Milano). Il vincitore viene selezionato sulla base delle performance e delle migliori pratiche messe in atto. L’analisi dei dati viene poi combinata con il giudizio di una giuria composta da esperti provenienti da tutto il mondo; questi ultimi confrontano e premiano le performance dei partecipanti sia nelle diverse categorie (maggior tasso di crescita, ritorno degli investimenti, autosostentamento e ‘nuove promesse’ per gli incubatori con meno di un anno), sia a livello globale. I3p ha avuto appunto il riconoscimento a livello globale, che premia cioè l’incubatore dimostratosi in media più efficiente su tutti i parametri presi in considerazione. Tra questi, ha indubbiamente pesato l’orientamento tecnologico e la forte componente innovativa delle imprese ospitate (di queste circa la metà appartiene al settore Ict, la restante porzione rispecchia invece l’orientamento di diversificazione verso altri comparti come la meccanica, l’automazione ma anche la bioingegneria); la loro capacità non solo di dare profitto ma di garantire fin dai primi anni di vita un incremento del fatturato. Molto importante anche la ricaduta in termini economici sul territorio se si pensa che le stesse aziende hanno dato lavoro ad oltre 200 persone dal 1999, anno di nascita di I3p, ad oggi. I3p ha inoltre previsto nel suo piano di sviluppo di ridurre progressivamente negli anni la dipendenza dai finanziamenti pubblici puntando sull’incremento del numero di aziende ospitate, già nel 2005 è previsto l’ingresso di 15 nuove in via di costituzione. Ad oggi l’incubatore del Politecnico di Torino ha ospitato 47 neo-imprese, di queste 20 hanno concluso il periodo di incubazione e sono uscite da I3p. Ma l’incubatore non è solo una struttura per ospitare aziende, il valore aggiunto offerto consiste soprattutto nell’attività di scouting di nuove idee vincenti, di formazione, sostegno e tutoraggio all’imprenditoria nascente nei primi difficilissimi anni di vita, e di accelerazione, infine, per quelle aziende che dimostrano potenzialità di sviluppo e internazionalizzazione. Fondamentale il supporto degli Enti territoriali: Provincia, Camera di commercio, Comune, Regione e Finpiemonte che hanno creduto e investito nella capacità dell’Incubatore di sfruttare le sinergie con il Politecnico. “Sul territorio si è creato un clima di collaborazione veramente invidiabile” ha dichiarato in merito al Premio il Prof. Vincenzo Pozzolo, Presidente di I3p. “Con gli Enti locali in primis, ma non sottostimiamo la collaborazione strettissima avuta sin dall’inizio con l’Unione Industriale e con la Fondazione Torino Wireless, con la quale tra l’altro condividiamo l’importantissima creazione del fondo Piemontech per finanziare i primi passi di una nuova azienda”. “Soprattutto” continua il Prof. Pozzolo, “credo sia fondamentale la qualità del piccolo staff che opera nell’incubatore, la professionalità e l’entusiasmo che ciascuno di loro mette nel proprio lavoro, la coesione che deriva dalle doti umane delle persone e dalla consapevolezza di operare in un’attività di riconosciuta utilità, la capacità ad aprirsi a qualificate professionalità esterne che possono portare grande valore aggiunto al nostro operare”. Oltre Giuseppina De Santis, Assessore alle Attività Produttive Provincia di Torino, e Tom Dealessandri, Assessore alle Politiche del Lavoro Comune di Torino, non poteva mancare alla presentazione del Premio il ‘padrone di casa’, ovvero il Rettore del Politecnico, Prof. Giovanni Del Tin. “Per noi del Politecnico questo premio non è una sorpresa” ha sottolineato il Rettore. “Eravamo infatti ben consci che il nostro Incubatore stesse svolgendo i suoi compiti in modo eccellente, e che i risultati raggiunti in pochi anni di vita fossero di grande qualità. Troppo spesso ci troviamo a sottostimare le nostre qualità e i risultati che siamo capaci di raggiungere; guardiamo con ammirazione a quanto ottenuto in nazioni con tradizioni molto più consolidate sul trasferimento tecnologico e sulla creazione d’impresa dai risultati della ricerca, invidiamo le strutture che altre nazioni hanno creato a sostegno all’imprenditorialità. Questo premio – ha concluso Del Tin - è un’ulteriore conferma che anche qui, da noi, l’Università, e segnatamente il Politecnico di Torino, pur nelle ristrettezze del momento attuale, è in grado di generare, insieme agli Enti territoriali, strutture d’avanguardia che poco hanno da invidiare a chi ha mezzi e tradizioni ben superiori”. Per Claudio Giuliano, Direttore Finanza Torino Wireless e Presidente Piemontech, “La partecipazione a Piemontech, finanziaria del Distretto Torino Wireless, testimonia la volontà di I3p di presidiare con un approccio proattivo tutta la filiera dell'innovazione: dalla individuazione delle tecnologie di frontiera allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, dal supporto manageriale alla creazione di una nuova impresa fino all’accesso al capitale di rischio. Per il Distretto Torino Wireless, I3p rappresenta un partner strategico e fondamentale per fare sistema e contribuire a rendere il territorio piemontese bacino ideale per la crescita di imprenditoria hi-tech”. Torino come centro di eccellenza del trasferimento tecnologico dunque. “Da tempo la Camera di commercio di Torino mette a disposizione i propri servizi per raggiungere questo obiettivo” ha sottolineato in merito Maurizio Cassano, Membro di Giunta della Camera di Commercio. “Da un lato, attraverso uno specifico settore dedicato all'innovazione tecnologica, dall'altro attraverso la promozione e la partecipazione ad iniziative di assoluta eccellenza, prima tra tutte l'Incubatore del Politecnico. Oggi, infatti, è possibile sostenere un'economia in trasformazione come quella del nostro territorio solo mediante la ricerca, il trasferimento tecnologico e il sostegno alle nuove idee, in sintesi attraverso la nascita di imprese innovative. Il premio al Politecnico di Torino ci rassicura, riconoscendo nelle capacità e nei mezzi di cui disponiamo una realtà di eccellenza a livello mondiale." Alberto Dal Poz, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino, ricorda come l’Unione Industriale abbia avuto un ruolo determinante nel favorire la promozione della cultura d’impresa e la crescita della nuova imprenditoria. “In quest’ottica abbiamo attuato una costante collaborazione con “I3p” del Politecnico di Torino, fin dalla sua nascita. L’incubatore torinese è stato uno dei primi esempi di reale creazione di nuove imprese della nostra città, partendo da uno dei principali centri di eccellenza del nostro territorio: il Politecnico. Il collegamento tra Università, Centri di ricerca, Imprese ed Associazioni di imprenditori deve rappresentare uno strumento di promozione del nostro territorio e delle nostre peculiarità, in un sistema integrato di realtà capaci di attrarre idee ed investimenti”. “Questo premio però non deve essere un punto d’arrivo. Al contrario: sarà lo stimolo per tirarci su le maniche e darci da fare” ha concluso il Presidente di I3p Pozzolo. “Un riconoscimento per noi tanto importante quanto inatteso, la dimostrazione del lavoro fatto in questi anni e degli obiettivi raggiunti, risultati considerati eccezionali dalla giuria internazionale che ha deciso il premio”. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NASCE NANOFORUM DOVE RICERCA E IMPRESA SI INCONTRANO AL VIA IL PROGETTO DEL FORUM ITALIANO DEDICATO ALLE MICRO E NANOTECNOLOGIE |
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre – Iter annuncia che, grazie ad un autorevole Comitato Promotore e all’ospitalità del Politecnico di Milano, dal 28 al 29 di settembre 2005 si terrà presso il Polo Bovisa la prima edizione di nanoforum, la mostra convegno nella quale ricerca e impresa si incontrano. Se le microtecnologie sono piuttosto conosciute e utilizzate in numerosi ambiti già da qualche tempo, le nanotecnologie, che solo di recente hanno iniziato a uscire dai laboratori di ricerca traducendosi in applicazioni concrete, rappresentano un concreto anche se invisibile futuro. Le prime sperimentazioni sono già avviate in diversi settori, quali ambiente, energia, materiali, sanità, produzione, strumentazione, Ict & security e servizi. Le nanotecnologie, insomma, si apprestano a rivoluzionare uno spettro di ambiti decisamente ampio e fondamentale per tutti noi. Nanoforum vuole essere l’appuntamento italiano che consente agli imprenditori e ai ricercatori di incontrarsi, scambiare informazioni, dare vita a nuove idee e iniziative, favorire la condivisione della conoscenza. Grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano e all’adesione di qualificati esperti del settore, la prima edizione di nanoforum sarà un momento di incontro finalizzato 1. Alla crescita imprenditoriale italiana, in particolare alla piccola e media impresa, mediante numerosi e concreti progetti di ricerca per raggiungere nuovi traguardi di innovazione di prodotto e quindi di redditività. Tra l’altro porteranno la loro testimonianza anche alcune aziende che hanno già iniziato ad operare con risultati spesso sorprendenti; 2. Allo sviluppo della ricerca applicata in sintonia con le esigenze industriali e di mercato. I ricercatori potranno trovare risposte a domande quali: Come verificare le potenzialità della propria attività di ricerca? Come integrarsi in un piano industriale? Come proteggere la proprietà intellettuale? Iter, società organizzatrice delle mostre convegno sull’ufficio digitale Omat e Voicecom e di bioforum, mostra convegno sulle biotecnologie, dà appuntamento sul sito www.Nanoforum.it per l’apertura dei lavori virtuale del nuovo progetto che si concretizzerà il 28 e 29 di settembre 2005 al Polo Bovisa del Politecnico di Milano. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FINANTE: CESSIONE IMMOBILI |
|
|
|
|
|
Milano, 15 dicembre 2004 - Il 13 dicembre Finarte Semenzato Casa d’Aste S.p.a. Ha ceduto alla società Colasanti Centro Storico S.r.l. Di Roma, con rogito del Notaio Mangiapane di Roma, la proprietà dell’immobile sito in Roma, Via Margutta n. 54, per il prezzo di € 5.180.000,00 oltre Iva. Il 15 dicembre le due controllate lussemburghesi di Finarte Semenzato Casa D’aste S.p.a., Dinady Holding A.g. E Tracom S.a., che sono titolari dell’intera partecipazione al capitale sociale di Investimenti Adriatici S.r.l., proprietaria a sua volta dell’Abbazia di San Gregorio in Venezia, hanno trasferito la proprietà delle quote rappresentative del 100% del capitale sociale di Investimenti Adriatici S.r.l. Alla società di Treviso, Immobiliare Fashion Box S.p.a.. Il trasferimento, perfezionatosi ieri, è avvenuto per il prezzo di € 8.450.000,00. Una parte del corrispettivo è stato corrisposto direttamente alla società Cohor Holding Company Ltd, alla quale pertanto è stato integralmente rimborsato il prestito di € 6.000.000,00 rilasciato il 4.11.2002. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRESENTATI I DATI ANCE SULLA SICUREZZA NELL’IMPRESA DELLE COSTRUZIONI |
|
|
|
|
|
Latina, 16 dicembre 2004 – Sono stati presentati il 14 dicembre , in occasione della “Giornata Ance per la Sicurezza nei cantieri edili” i dati relativi ad occupazione ed infortuni nel settore delle costruzioni. I cantieri edili sono per loro stessa natura, ambienti ad alto grado di rischio in quanto il processo edificatorio non può seguire procedure standard stabili, programmabili e prevedibili come avviene invece all’interno delle fabbriche industriali. Inoltre ogni cantiere è diverso dall’altro e, nell’ambito di ciascun cantiere l’operaio deve svolgere mansioni che presuppongono una costante “mobilità” in conseguenza della variabilità costante delle lavorazioni. Ciò nonostante, gli infortuni nel settore dell’edilizia a livello nazionale – come incidenza percentuale sugli occupati – è al quarto posto nella classifica dei settori industriali anche grazie all’azione dell’Ance, che si è sempre caratterizzata per il massimo impegno, morale, organizzativo ed economico nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Questi i dati relativi alla provincia di Latina. In base all’analisi congiunta dei dati Inail e Istat, fatto un indice di 1000 occupati nelle costruzioni si è registrata una diminuzione degli infortuni da 21 nel 2000 a 18,9 nel 2001 per risalire leggermente nel 2002 a 19,9; nel 2003 si è constatata invece una forte riduzione con un dato che sia attesta a 17,5. Per un utile confronto, il dato dell’intera regione Lazio, considerato il medesimo numero di occupati, fa registrare 23,7 infortuni. Un risultato positivo dunque per la provincia di Latina che presenta un’incidenza infortuni ogni 1000 occupati più bassa di quella fatta registrare nelle singole province della regione. Riguardo agli infortuni indennizzati, preso l’anno 2000 quale numero indice fatto uguale a 100, nella provincia pontina, si è passati da 85,8 nel 2001 a 80,1 nel 2003. È stato possibile ottenere tali buoni risultati grazie alla grande attenzione rivolta dall’ente datoriale alle esigenze delle aziende di piccole dimensioni, che rappresentano la maggior parte degli associati, e alla continua ricerca e fornitura di soluzioni di sicurezza ed organizzative in grado di supportare le esigenze delle imprese a fronte della oggettiva, forte complessità delle azioni e degli strumenti necessari a gestire i tanti problemi che si riscontrano all’interno del cantiere. Inoltre, fin dai primi contratti collettivi nazionali di lavoro del primo dopoguerra (anni ’50), la Categoria ha posto al centro delle proprie politiche contrattuali gli Enti Paritetici per la Gestione, insieme ai sindacati dei lavoratori edili delle tre problematiche ritenute cruciali per l’edilizia: la sicurezza, la formazione professionale e l’assistenza ai lavoratori. Sono stati costituiti e funzionanti in tutte le province italiane sia i Comitati Paritetici Territoriali per la prevenzione degli Infortuni che le Scuole Edili e le Casse Edili. Si tratta di un “Sistema” unitario di 300 enti, gestito pariteticamente con il Sindacato dei lavoratori edili, nella convinzione che tramite la diffusione della cultura della sicurezza, la formazione professionale di tutti i soggetti coinvolti nel processo produttivo e la lotta al lavoro irregolare, si possa sempre più elevare la qualità e la sicurezza nell’ambiente di lavoro. Riguardo al finanziamento di tali enti va detto che i costi dell’intero “Sistema” paritetico dell’edilizia sono finanziati integralmente dai datori di lavoro. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ROMA: IN CONSIGLIO COMUNALE LICENZIATA LA DECISIONE DI CREARE LISTE D’ATTESA SPECIALI PER L’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI ERP |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - «Finalmente approvata la delibera comunale che prevede l’apertura di bandi speciali per alcune categorie protette: giovani coppie e anziani in cima alla lista». Esprime così soddisfazione il responsabile emergenza casa del Comune di Roma Nicola Galloro, per la nuova delibera comunale licenziata oggi in consiglio comunale. In effetti il bando d’assegnazione di alloggi Erp era essenzialmente dedicato agli oltre 18.000 sfratti all’anno sofferti dalla popolazione capitolina. Ne conseguiva l’impossibilità di vedersi assegnata una casa da parte dei nuclei familiari nascenti (giovani coppie) e degli anziani, in assenza di una procedura di sfratto. E’ così che il Comune di Roma ha deciso di creare dei bandi divisi per categorie. «In questo modo – ha spiegato Galloro – coloro che sono in attesa di una procedura di sfratto e che hanno 10 punti continueranno a concorrere normalmente attraverso la vecchia procedura, mentre le categorie che prima risultavano escluse dal meccanismo, trovano ora una risposta ai loro problemi d’alloggio grazie alla creazione di un bando ad hoc». L’ufficio emergenza casa del Comune di Roma ricorda inoltre che è tutt’ora aperto il bando per concorrere all’assegnazione delle case in affitto a canone sociale e solidale per le categorie di reddito che non superano i 36.000 euro. «L’iter è stato lungo e faticoso a proposito di una questione difficile e spinosa che coinvolge ben 27mila famiglie in lista per un alloggio popolare, tale da richiedere una maturità politica tesa a risolvere problemi altrimenti difficili da districare. Certo – ha prosegueito – l’Assessorato alle Politiche Abitative ha promosso da tempo provvedimenti concreti per far avanzare la questione casa, come quello del canone solidale per ben 14 categorie che superano i 12.400 euro annui di reddito ma che sono ricomprese nei 36.000 annui, attraverso la previsione di sgravi fiscali per privati o compagnie di costruttori che affittino a prezzi più bassi di quelli imposti dal mercato. Infine è stato realizzato il piano straordinario per la predisposizione di nuovi acquisti e nuove costruzioni da parte dell’amministrazione comunale, per la realizzazione di nuovi alloggi destinati alla vendita e all’affitto a prezzi agevolati». |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TRADE COMMISSIONER ON FACT-FINDING VISIT TO AIRBUS |
|
|
|
|
|
Brussels, 16 December 2004 - Trade Commissioner Peter Mandelson made a fact-finding trip to the Airbus production facility in Toulouse, France. The Commissioner toured assembly lines for the company’s A380 airliner. He also met with Airbus senior management, including chief executive officer Noël Forgeard. Speaking to journalists Mr Mandelson said that the purpose of the visit had been "fact-finding". Asked about the dispute between Airbus and American competitor Boeing, Mr Mandelson said that "there is an issue of false perception on the American side. Just because Airbus is a formidable competitor does not mean that it is unfairly subsidised. The world market is big enough for two strong successful competitive companies". Questioned on next steps in the Airbus-boeing dispute Mr Mandelson said that on the question of negotiation or litigation the Eu was "ready to negotiate but fully prepared to defend ourselves in the Wto if so challenged". Mr Mandelson said: "negotiation is possible and viable. But it requires good will from both sides. I am ready for that; I hope the Americans are too". Suggesting the possibility of resumed talks in January, Mr Mandelson added that negotiations on support to the aircraft industry would only be acceptable if they could produce a new agreement that was "comprehensive, transparent and enforceable". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ALITALIA: GABRIELE CHECCHIA NOMINATO AMMINISTRATORE |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - L'assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti della Società, nella riunione tenutasi ieri, ha deliberato: in sede ordinaria, di nominare Amministratore della Società, ad integrazione del Consiglio di Amministrazione in carica e fino alla scadenza dello stesso, il Ministro Plenipotenziario Gabriele Checchia; in sede straordinaria, di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di aumentare il capitale sociale a pagamento di un importo fino a massimo Euro 1.200.000.000,00; facoltà da esercitarsi previa riduzione del capitale sociale stesso a copertura delle perdite consuntivate. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DELTA AIR LINES CRESCE NEI MERCATI INTERNAZIONALI: UN NUOVO VOLO TRA NEW YORK E CHENNAI (INDIA) VIA PARIGI A PARTIRE DAL 9 MAGGIO 2005
|
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre 2004 - Delta Air Lines annuncia che a partire dal 9 maggio i passeggeri avranno maggiori opzioni per volare in India, grazie al nuovo collegamento giornaliero tra New York Jfk e l’aeroporto di Chennai (Madras), in India, con scalo a Parigi - Charles De Gaulle. Delta, grazie al nuovo volo, sarà l’unica compagnia aerea statunitense ad offrire collegamenti per due destinazioni in India (Mumbai e Chennai), nonché l’unico vettore americano a servire Chennai. L’espansione sulle rotte internazionali è fondamentale per offrire maggiori servizi ai passeggeri ed è un elemento chiave del piano di trasformazione intrapreso dalla compagnia. “I nostri clienti negli Stati Uniti e in Francia avranno la possibilità di raggiungere uno dei centri tecnologici in maggior crescita dell’India” ha detto Doug Blissit, Vice President Network Planning. “Questo nuovo volo offre ai nostri clienti in India maggiori opzioni di viaggio attraverso due scali molto importanti: Parigi Charles De Gaulle e New York Jfk. Queste città offrono ai viaggiatori centinaia di comodi collegamenti per diverse destinazioni in Europa, Asia, Africa, America Latina e Stati Uniti.” Con il nuovo collegamento e con il volo già operativo tra New York e Mumbai via Parigi, Delta raddoppia i collegamenti settimanali dall’India, portandoli a 14. Delta, inoltre, opera un collegamento giornaliero per la stagione invernale da New York per Mumbai via Francoforte. Il nuovo servizio sarà effettuato con Boeing 767-300 Er configurato in due classi di servizio. Il pluripremiato servizio Businesselite offre una distanza fra i sedili di 152 cm ed una disposizione 2x2x2, che significa non avere posti centrali. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1.200.000 AUTO RUBATE: OCCORRE UN APPROCCIO EUROPEO |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 16 dicembre 2004 - Nel 2001, il furto di 1.200.000 auto in Europa ha generato un «fatturato» di 10 miliardi di euro alla criminalità. Se molte di queste auto sono state ritrovate (63% nel 2001), una parte considerevole, le più care, «scompaiono in direzione dell'Africa, del Medio Oriente e dell'Europa orientale». E' quanto risulta al governo olandese che, assieme a quello britannico, ha presentato un'iniziativa ai fini dell'adozione di una «decisione del Consiglio relativa alla lotta contro la criminalità connessa con veicoli e avente implicazioni transfrontaliere». Nel presentare l'iniziativa, la delegazione olandese osserva che la criminalità connessa ai furti d'auto costituisce un «punto di cerniera per molte altre forme di criminalità», come il traffico di stupefacenti o di armi, se non addirittura la tratta degli esseri umani. L'obiettivo della proposta di decisione è di definire un approccio europeo al problema, «dato che gli autori di tali criminalità non si arrestano alle frontiere nazionali» e, d'altra parte, per individuare i criminali e ritrovare i veicoli «è necessario un approccio tempestivo». Presentata nel gennaio 2004, l'iniziativa riprende il lavoro analitico finora realizzato e ha lo scopo di completare la dimensione vincolante in termini giuridici di alcune delle raccomandazioni elaborate. Essa contiene proposte specifiche in materia di cooperazione tra competenti autorità nazionali nonché con il settore privato (assicurazioni e costruttori), l'introduzione di punti di contatto sui reati connessi ai veicoli e di regolari incontri tra loro, la segnalazione dei furti di veicoli e di certificati di immatricolazione in bianco, la registrazione e la prevenzione di abusi con documenti di immatricolazione di veicoli, Europol, la promozione di specializzazioni e formazioni e la conclusione di accordi con paesi terzi. L'iniziativa è stata modificata notevolmente nel mese di luglio ma tali variazioni non sono ancora state trasmesse al Parlamento il quale, pertanto, si è pronunciato sul testo originale. In tale ambito, adottando la relazione di Carlos Coelho (Ppe/de, Pt), l'Aula accoglie favorevolmente l'iniziativa pur non condividendone la forma. In effetti, alcuni suoi elementi, a parere del Parlamento, fanno parte del primo pilastro e, pertanto, non possono essere oggetto di un'iniziativa del terzo pilastro. Piuttosto che respingere l'iniziativa come ha fatto la Commissione, il Parlamento ha quindi cancellato quei riferimenti alla registrazione dei veicoli che, appunto, rilevano del primo pilastro. D'altra parte, il Parlamento ha particolarmente apprezzato la creazione di punti nazionali di contatto, per i quali chiarisce che oltre allo scambio di esperienze, conoscenze specialistiche e informazioni generali e tecniche riguardo alla criminalità legata ai furti d'auto, possono procedere allo scambio di informazioni sui metodi e sulle prassi migliori in materia di prevenzione, ma non alla trasmissione di dati personali. La relazione, inoltre, accoglie con favore anche la promozione di specializzazioni e di formazioni nel settore della prevenzione e dell'investigazione. Osservando come numerosi organismi paneuropei e organizzazioni private abbiano già creato prassi efficaci per lottare contro i furti d'auto, il Parlamento ritiene opportuno «incentivare attivamente una stretta cooperazione» tra le competenti autorità nazionali e tali organismi. I deputati, infine chiedono alla Commissione di elaborare un piano esaustivo di azione per prevenire e combattere la criminalità organizzata connessa ai furti d'auto, includendo uno schema dei vari atti legislativi necessari per far fronte al problema. La situazione in Italia Secondo i dati dell'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici ( Ania), in Italia, nel 2001 sono state rubate 211.000 auto. Tale cifra è però diminuita del 3,5% nel 2002 per scendere a 203.700 furti e di un ulteriore 5% nel 2003 fino a 193.000 furti. Quest'ultimo dato corrisponde a 530 furti d'auto al giorno, uno ogni 3 minuti. I ritrovamenti, nel 2002, hanno riguardato circa il 54% delle auto. Le regioni italiane più a rischio sono la Campania, il Lazio, la Lombardia. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“NELLA LEGGE FINANZIARIA NON CI SONO RISORSE PER LA SICUREZZA STRADALE” ALLARME DELLA CONSULTA NAZIONALE SULLA SICUREZZA STRADALE |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 - Nella legge Finanziaria non è prevista alcuna risorsa per la sicurezza stradale e, in particolare, per il terzo programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale. Questo l’allarme lanciato dalla Consulta nazionale sulla sicurezza stradale, l’organismo creato dal Cnel e dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che si è riunita oggi in sessione plenaria per tracciare un bilancio della politica di sicurezza stradale realizzata nel corso del 2004, anche in relazione alla definizione della Relazione al Parlamento sullo stato della sicurezza stradale. Il mancato stanziamento, sottolinea la Consulta, bloccherebbe lo sviluppo del Piano nazionale, in un quadro comunitario che vede la maggior parte dei Paesi europei impegnati costantemente nel miglioramento della sicurezza stradale. Per il 2004-2005, infatti, il Piano evidenzia un fabbisogno di 980 milioni di euro (65% a carico dello Stato e 35% della finanza regionale e locale) e la necessità di rifinalizzare sulla sicurezza stradale spese in infrastrutture e trasporti per ulteriori 580 milioni. Nel corso del 2004, sono stati avviati i lavori del primo programma di attuazione, del Piano Anas e del bando nazionale (per un totale di circa 620 milioni di euro). Nel 2005 dovrebbero essere completate le opere del primo programma e avviate le procedure per l’assegnazione dei lavori relativi al secondo programma (per circa 370 milioni) e, per il 2006, si prevede il completamento della maggior parte degli interventi. Per garantire pienamente il diritto dei cittadini a una mobilità sicura, afferma la Consulta, è opportuno, da un lato, definire standard e prestazioni minime di sicurezza stradale e, dall’altro, attuare una strategia complessiva e unitaria su tutti i principali fattori di rischio. In Italia, infatti, le azioni finalizzate a rafforzare una cultura della sicurezza stradale sono ancora limitate per quanto riguarda sia l’intensità sia la sistematicità e la gamma degli strumenti utilizzati. Basti pensare che, secondo i dati della Commissione europea, il 77% degli italiani è convinto di guidare in modo più sicuro rispetto alla media degli automobilisti. Una percentuale elevata che fa dell’Italia il Paese più ‘autoindulgente’ circa la percezione dei livelli di sicurezza, che appaiono sovrastimati e mostrano un’incapacità diffusa a valutare correttamente i comportamenti a rischio. Nel resto d’Europa, infatti, i cittadini che si ritengono sicuri alla guida sono mediamente il 50%. Ma gli italiani sono anche gli automobilisti che subiscono meno controlli sulla strada. Solo il 4% dei conducenti dichiara di essere stato fermato per una verifica del tasso alcolemico negli ultimi tre anni, mentre la quota sale al 32% in Francia, 37% in Olanda, 41% in Svezia, per raggiungere il 64% in Finlandia. Nel nostro Paese, poi, è diffusa tra il 23% degli automobilisti quella forma di ‘solidarietà’ che porta a segnalare alle vetture che procedono in direzione opposta la presenza di un punto di controllo. Un impatto rilevante, tuttavia, in Italia, è derivato dall’introduzione della patente a punti, che ha permesso la più consistente riduzione di vittime degli incidenti stradali degli ultimi 50 anni, con 724 morti e 22.705 feriti in meno (rispettivamente, -10,7% e -6,6%). |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PROLOGIS ACQUISTA UN TERRENO DI 282.000 M² IN PROVINCIA DI PADOVA PROGETTO PER LO SVILUPPO DI UN PARCO LOGISTICO DI 142.000 M² DI SUPERFICIE COPERTA NEL NORD ITALIA |
|
|
|
|
|
Milano, 16 Dicembre, 2004 – Prologis , leader mondiale nella fornitura di spazi e soluzioni per la logistica, ha annunciato in data odierna di aver acquistato un terreno di 282.000 m² nella provincia di Padova, per lo sviluppo del Prologis Park Padova. Una volta ultimato il parco comprenderà 6 magazzini per la logistica per un totale di 142.000 m² di superficie coperta. Il terreno è stato acquistato dalla Cosecon S.p.a, un consorzio che promuove lo sviluppo di progetti industriali nel nord-est dell’Italia. Il Prologis Park Padova sarà realizzato 30 km circa a sud di Padova nelle vicinanze del Comune di Vescovana. L’area padovana è un nodo importante tra il nord e il centro-sud dell’Italia, così come tra l’Italia e il nord e l’est Europa. La regione detiene, inoltre, uno dei più alti livelli di produttività nell’Europa occidentale. In accordo a quanto dichiarato da Alexandra Lopes, vice presidente di Prologis, “Questa acquisizione garantisce a Prologis l’ingresso in una nuova area di mercato in Italia. E’ per me un piacere poter annunciare che le proprietà Prologis in Italia sono affittate al 100% e che il Prologis Park Padova offrirà una nuova generazione di magazzini in una eccellente posizione per clienti globali e locali.” Luciano Muraro, Sindaco di Vescovana, ha dichiarato, "E’ stato un piacere lavorare con un partner affidabile come Prologis per questa compravendita di terreni, e ci sentiamo onorati del fatto che Prologis investa nell’area di Vescovana.” Il Prologis Park Padova sarà realizzato in una zona di primaria importanza poco distante dall’autostrada A4 (corridoio 5) e sarà raccordato con la linea ferroviaria Bologna Venezia. Il primo capannone avrà una superficie di 20.000 m²; la sua costruzione avrà inizio nel primo trimestre del 2005 e il suo completamento è previsto per il terzo trimestre dello stesso anno. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ACEGAS-APS DAL PRIMO GENNAIO 2005 DETERRA' IL 51,52% DI ESTGAS |
|
|
|
|
|
Trieste, 16 dicembre 2004 – È stata perfezionata ieri a Udine l'operazione che porterà, con efficacia dal 1 gennaio 2005, Acegas-aps Spa a detenere il controllo di Estgas Spa, la società di trading del gas leader nel Friuli Venezia-giulia. Attualmente i soci di Estgas sono Acegasaps (34,00%), Amga Spa di Udine (34,00%), Edison Spa (22,00%) ed Iris Spa (10,00%). Per effetto della menzionata operazione la nuova configurazione societaria sarà la seguente: Acegasaps 51,52%; Edison 33,33%; Iris 15,15%. L'operazione prevede che Amga venga a detenere il 100% di una società (Estpower Srl) alla quale verrà conferito, mediante scissione parziale di Estgas, un compendio di quest'ultima il cui valore patrimoniale è pari alla partecipazione attualmente detenuta in Estgas da Amga (ovverosia il 34% del patrimonio netto contabile della società scissa). A fronte dell'intestazione del 100% di Estpower (che dal 1 gennaio 2005 assumerà la denominazione di Amga Energia&servizi) ad Amga, quest'ultima trasferirà proporzionalmente agli altri soci di Estgas la propria partecipazione nella stessa recedendo dalla società. Questo passaggio determinerà l'acquisizione da parte di Acegasaps di un ulteriore 17,52% del capitale sociale di Estgas portando così la quota di partecipazione complessiva al 51,52% del capitale di Estgas così come risultante dalla scissione. La scissione ha per oggetto contratti commerciali relativi a circa 80.000 clienti e 140 mln di metri cubi di gas. Per effetto dell'incremento della quota di partecipazione in Estgas i volumi di competenza di Acegasaps, prendendo a base quelli del 2004, salgono così da 164 mln di metri cubi a 176 mln (+7,3%). Dal punto di vista di Amga l'operazione è coerente con il progetto di ristrutturazione e focalizzazione sul settore gas avviato di recente. Tra il Comune di Udine e i comuni aderenti al Cafc, infatti, è stato delineato un trasferimento incrociato di servizi tra Cafc e Amga per il quale il primo gestirà il ciclo integrato delle acque mentre la seconda opererà nel settore gas. L'operazione apre nuove ed interessanti prospettive per Acegasaps per la quale la nuova situazione faciliterà il processo di razionalizzazione delle attività di approvvigionamento e commercializzazione di gas ed energia elettrica all'interno del proprio perimetro di operatività. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FIRMATO L' ACCORDO DI PROGRAMMA COBAT – A.T.O. DELLA SICILIA VIA IL PIOMBO DALL’AMBIENTE MAI PIÙ BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE DISPERSE SUL TERRITORIO SICILIANO |
|
|
|
|
|
Palermo, 16 dicembre 2004 - Ieri a Palermo, il Presidente della Regione Sicilia, nonchè Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti e la Tutela delle Acque nella regione, Salvatore Cuffaro e il Direttore Operativo del Cobat (Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste) Claudio De Persio hanno siglato l'Accordo di Programma per la raccolta e il riciclo delle batterie al piombo esauste negli gli A.t.o., gli Ambiti Territoriali Ottimali dell’isola. L’obiettivo del Cobat: eliminare la dispersione delle batterie esauste nell’ambiente. Il Cobat, per legge (L. 475/88), deve assicurare la raccolta e il corretto riciclo delle batterie al piombo esauste e monitorare qualsiasi attività di raccolta, commercializzazione e riciclo di batterie esauste e rifiuti piombosi che emergono sul territorio italiano. Gli studi condotti dal Consorzio nazionale hanno appurato che l’attività del “fai-da-te”, ossia la sostituzione in proprio della batteria d’avviamento (quindi batterie di auto, camion, moto, barche e trattori, ecc.) è la fondamentale causa della dispersione di questo rifiuto pericoloso. L’accordo sottoscritto oggi ha, quindi, la finalità di favorire la raccolta ed il successivo riciclo delle batterie al piombo esauste contenute nei rifiuti solidi urbani, recuperate in stato di abbandono sui territori comunali. Ovviamente, l’Accordo non prende in considerazione le batterie esauste sostituite nell’ambito di attività imprenditoriali (elettrauto, officine ecc.), poiché, in questo caso, del loro corretto conferimento sono direttamente responsabili, infatti, sono tenuti a stoccare adeguatamente le vecchie batterie in attesa del periodico ritiro gratuito da parte dei raccoglitori autorizzati secondo quanto previsto dalla legge. L’impegno del Commissario Delegato: la promozione delle Convenzioni Cobat-a.t.o. Con l'Accordo di Programma, l’Ufficio del Commissario Delegato prende l’impegno di promuovere una corretta informazione e sensibilizzazione presso gli A.t.o. Siciliani, affinché costituendo essi l’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti e delle raccolte differenziate, indirizzino le rispettive Società di Ambito ad una corretta gestione del rifiuto costituito dalle batterie esauste, e facilitino la sottoscrizione della Convenzione con il Cobat, mediante la quale il Consorzio si impegna ad attivare un servizio gratuito di ritiro e successivo avvio al riciclo degli accumulatori esausti recuperati sul territorio comunale. La leadership italiana nella raccolta e riciclo delle batterie esauste Attualmente, il Consorzio vanta in ambito internazionale una leadership, che fa dell'Italia un caso di eccellenza ambientale nella raccolta e nel riciclo di questo rifiuto pericoloso. L'alto tasso di raccolta delle batterie sull'immesso al consumo, le quantità assolute di batterie recuperate, l’elevata raccolta pro-capite e il più basso sovrapprezzo sulla vendita di nuove sono gli elementi che hanno permesso al Consorzio italiano di raggiungere un primato che gli viene unanimemente riconosciuto. La raccolta delle batterie in Italia e Sicilia Dal 1991, (anno di inizio della sua attività), ad oggi il Cobat ha raccolto e riciclato oltre 2 milioni di tonnellate di batterie esauste, recuperando più di un milione di tonnellate di piombo. Solo l’anno scorso sono state recuperate oltre 193 mila tonnellate di batterie - di cui ben 13.500 tonnellate raccolte nella sola regione Sicilia - con le quali si è riusciti a soddisfare il 40% del fabbisogno nazionale di piombo, risparmiando quasi 50 milioni di euro sulle importazioni di questo metallo. Salvatore Cuffaro, Presidente della Regione Sicilia e Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti “E’ un nuovo importante passo in avanti per la salvaguardia ambientale e la tutela del territorio. - ha detto il Presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro - Oggi poniamo le basi concrete per risolvere un altro problema reale perché sappiamo quanti danni al nostro sistema ecologico può provocare una batteria al piombo abbandonata, magari vicino ad una falda acquifera. Nella raccolta differenziata intendiamo assolutamente recuperare il gap con altre regioni ed è per questo che, sia pur provocatoriamente, proporrò in finanziaria una norma che possa consentire ai sindaci di ricandidarsi per il terzo mandato se i Comuni che hanno amministrato avranno raggiunto almeno la quota del 35%.” Claudio De Persio, Direttore Operativo del Cobat “Con l’accordo firmato oggi, desideriamo collaborare per moltiplicare sul territorio siciliano i punti di raccolta gestiti direttamente dalle Società d’Ambito che curano l’igiene urbana di tutti i Comuni appartenenti ai diversi A.t.o., per agevolare così il cittadino nel momento della cessione del rifiuto e renderlo attore di un concreto sviluppo sostenibile per il nostro Paese. Il nostro obiettivo - ha affermato Claudio De Persio, Direttore Operativo del Cobat – è di riuscire a dotare tutti quei Comuni, ancora sprovvisti, di appositi punti di conferimento, e recuperare in questo modo il maggior numero possibile di batterie esauste provenienti dai consumatori “fai da te”. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LOMBARDIA: APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE IL “PROGRAMMA RAZIONALIZZAZIONE RETE DISTRIBUZIONE CARBURANTI” |
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre 2004 - Approvato ieri dal Consiglio regionale, su proposta dell'Assessore al Commercio Mario Scotti, il Programma di razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti predisposto in immediata applicazione della recente legge regionale n. 24 del 5 ottobre 2004. La predetta legge regionale stabilisce infatti il compito, per la Regione, di predisporre e approvare uno specifico atto di programmazione per l'orientamento dello sviluppo della rete lombarda di distribuzione dei carburanti. Sulla base di tali riferimenti si è pertanto elaborato il nuovo programma di durata quadriennale che - operando preliminarmente una verifica dello stato di avanzamento dei precedenti Programmi regionali - individua i nuovi obiettivi per lo sviluppo della rete e le norme da applicare in merito. Il programma di razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti costituirà anche - sostiene l'Assessore Scotti - riferimento e indirizzo anche per gli adempimenti di natura amministrativa da parte dei Comuni. Coerentemente con le indicazioni normative e con le linee di tendenza fornite dall'analisi dello stato di evoluzione della rete, la Regione individua come obiettivo prioritario la garanzia di un adeguato livello di servizio, sia in termini di dimensione efficiente della rete nelle diverse aree che compongono il territorio regionale sia in termini di qualità dell'offerta e compatibilità con il territorio e l'ambiente. A tale scopo vengono individuati diversi indirizzi fondamentali per lo sviluppo della rete distributiva dei carburanti: · il raggiungimento di elevati livelli di qualità dei servizi offerti, nel rispetto della sicurezza dell'ambiente, che viene perseguito essenzialmente attraverso due ordini di azioni, la prima delle quali rivolta all'implementazione di efficaci politiche ambientali, la seconda invece tesa allo sviluppo di una offerta composita presso gli impianti di erogazione; · l'obiettivo di una adeguata capillarità della rete su tutto il territorio regionale, da perseguire attraverso l'applicazione di regolamentazioni territoriali già sperimentate con successo nei precedenti Programmi, coordinatamente con l'emanazione di regole meno restrittive nelle aree marginali ed in particolare nei comuni montani e nei piccoli comuni riconosciuti dalla normativa regionale, nelle quali il livello del servizio risulta carente rispetto ai parametri quantitativi stabiliti; · il proseguimento del processo di liberalizzazione del settore e la promozione di una efficace competizione del mercato, che rappresenta un elemento di elevata criticità per quanto riguarda le politiche di razionalizzazione e la loro effettiva trasposizione in vantaggi tangibili per il consumatore, per perseguire il quale il Governo regionale intende assumere il ruolo di promotore ed attore di un tavolo di confronto tra operatori ed istituzioni; · lo sviluppo di carburanti eco-compatibili ed in particolare del metano per autotrazione, da perseguire sia sul fronte della domanda, garantendo azioni di stimolo ed incentivo all'utilizzo di tali carburanti, sia sul fronte dell'offerta, contribuendo all'implementazione delle reti di distribuzione; inoltre, recependo anche la direttiva Ce 2003/17/Ce, verrà favorita la diffusione di benzine e gasolio a bassissimo tenore di zolfo. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA CARLO AZEGLIO CIAMPI E IL MINISTRO LETIZIA MORATTI PREMIANO IL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA DI MILANO CON UNA MEDAGLIA D'ORO |
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre 2004 - Nella mattina del 14 dicembre, nel corso di una cerimonia avvenuta al Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell?Università e della Ricerca Letizia Moratti, ha consegnato il Diploma di Prima Classe con Medaglia d'Oro al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" per benemerenza nel campo della scuola, della cultura e dell'arte durante l'anno 2003. "L'attività del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia è stata sempre finalizzata all?interesse per il mondo della scuola ed alla sensibilizzazione delle giovani generazioni alla cultura scientifica e tecnologica, costituendo un autorevole e sicuro punto di riferimento per numerosi promotori della cultura scientifica", con queste parole, il Presidente della Repubblica ha motivato il riconoscimento attribuito al Museo e ricevuto dal Direttore Generale Fiorenzo Galli e dal Responsabile dei Servizi Educativi Salvatore Sutera. Questo premio, conquistato grazie alla professionalità, alla passione e alla dedizione di tutto il capitale umano del nostro Museo, secondo gli indirizzi dettati dagli organi di governo, costituisce un prestigioso riconoscimento sia a livello nazionale che internazionale. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IL MINISTRO MORATTI: "IL PRESEPE SIMBOLO D'AMORE. NON TOGLIETELO DALLA VITA DEI NOSTRI STUDENTI" LETTERA AI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha inviato oggi ai Dirigenti scolastici delle scuole italiane di ogni ordine e grado la seguente lettera: "Come ogni anno ci accingiamo a festeggiare il Natale, fra luci e doni, in un'atmosfera nella quale gli acquisti sembrano il modo più tangibile di mostrare il nostro affetto per gli altri, la nostra generosità. C'è però un altro Natale, quello che ci viene tramandato dalla tradizione del Presepe, il Natale che ci ricorda la nascita di Gesù, nato in una grotta per portare sulla terra un messaggio d'amore, l'amore più sublime, quello per tutti, anche per chi è diverso, lontano, per chi non ci ama, l'amore più estremo portato fino al sacrificio della morte". "Questo", prosegue il Ministro, "è il significato del Natale, per chi è credente così per chi non lo è, questo è il messaggio del valore universale dell'amore, di quell'amore pronto a donare tutto senza nulla chiedere". "Ho riflettuto molto prima di scrivervi questa lettera", sottolinea Letizia Moratti, "ed ho pensato di portarvi le mie riflessioni sull'importanza delle tradizioni, dell'identità culturale. Sono certa che queste considerazioni sono valide, perché senza rispettare la nostra storia, le nostre radici, non possiamo pensare di capire e rispettare i valori di chi ha storia e cultura differenti dalle nostre". "Ma c'è qualcosa di più profondo che rende sacra la ricorrenza del Natale, della Natività", conclude il Ministro, "ed è l'amore che Gesù ci ha testimoniato con la sua esistenza, con la sua vita, con la sua morte. Ed è di amore che ha bisogno la nostra società, dilaniata da guerre, violenze, discriminazioni. Non togliete il simbolo dell'amore dalla vita dei nostri studenti, ma aiutateli attraverso il Presepe a capirne l'importanza e a viverla nel suo significato più profondo, più vero, più puro". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NICOLA BONO: "ENTRO IL 2005 SARÀ PRESENTATA LA CANDIDATURA DELLE DOLOMITI PER LA LISTA UNESCO" |
|
|
|
|
|
Roma, 15 dicembre 2004 - L'on. Nicola Bono, Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali, ha convocato questa mattina, presso il Ministero, una riunione finalizzata all'avvio della candidatura delle Dolomiti nella Lista Unesco del Patrimonio Mondiale. L'incontro si è reso necessario per riprendere e definire la proposta d'iscrizione del sito, già in precedenza avanzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e poi inserita nel quadro di riferimento più ampio della candidatura dell'Arco Alpino, come peraltro suggerito dall'Unesco. Nel corso della riunione, alla quale sono state invitate tutte le amministrazioni competenti, è stato costituito il gruppo di lavoro, al quale è affidato l'incarico di predisporre il dossier e il piano di gestione necessari per presentare la candidatura del sito. "Attraverso l'adesione al gruppo di lavoro che dovrà seguire le fasi della candidatura - ha dichiarato l'on. Nicola Bono - tutti i soggetti istituzionali presenti si sono impegnati, entro la prossima metà di gennaio, non solo a dare l'adesione formale al progetto, ma anche a predisporre le schede tecniche per l'identificazione dei territori da inserire nella proposta definitiva. Le istituzioni oggi assenti, saranno contattate direttamente e invitate anch'esse a pronunciarsi entro metà gennaio e a collaborare alla istruttoria del relativo dossier". "Questo nuovo percorso - ha aggiunto il Sottosegretario Bono - ha finalmente sbloccato un iter procedurale che aveva subito rallentamenti a causa della complessità e dell'estensione del sito. Grazie a ciò, non solo sarà finalmente chiaro chi realmente vuole l'iscrizione Unesco, ma sarà possibile altresì puntare, entro il 30 settembre 2005, a presentare ufficialmente all'Unesco la candidatura delle Dolomiti". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UNIVERSITA' BOCCONI, ECCO LA SQUADRA CHE GUIDERÀ IL CAMBIAMENTO |
|
|
|
|
|
Milano, 16 dicembre 2004 - Marchetti, Vicari, Peccati, Beltratti, Sironi, Ortu e Agliati: sono gli uomini scelti dal rettore, Angelo Provasoli, per portare l’ateneo a svolgere sempre più un ruolo da protagonista nel nuovo mercato internazionale dell’alta formazione Sempre maggiore attenzione alla didattica, alla ricerca e ai rapporti con la società. È per rispondere a queste esigenze che Angelo Provasoli, rettore dell’Università Bocconi, ha ridisegnato l’organizzazione dei vertici accademici. A coadiuvare Provasoli nella guida dell’ateneo, sempre più impegnato in un processo di cambiamento e internazionalizzazione, scende in campo una squadra formata da cinque prorettori ai quali si aggiungono Fulvio Ortu, nominato direttore della nuova scuola di Phd, e Marco Agliati, responsabile del coordinamento delle attività del rettorato. A Piergaetano Marchetti, 65 anni, ordinario di diritto commerciale, presidente di Rcs quotidiani, spetterà il compito, in qualità di prorettore, di occuparsi degli assetti istituzionali della facoltà e della governance accademica. Marchetti svolgerà un costante monitoraggio della funzionalità, efficienza e trasparenza degli assetti accademici, proponendo eventuali modifiche agli assetti di governo. I rapporti finalizzati con l’ambiente economico saranno, invece, di responsabilità di Salvatore Vicari, 53 anni, ordinario di economia e gestione delle imprese, che si occuperà, in particolare, di rapporti con gli alumni, fund raising e rapporti con le imprese. Due gli uomini ai quali spetterà, invece, il compito di garantire la qualità e l’internazionalizzazione della didattica. Andrea Beltratti, 45 anni, ordinario di economia politica, è infatti il nuovo prorettore per l’area undergraduate mentre Andrea Sironi, 40 anni, ordinario di economia degli intermediari finanziari, si occuperà dell’area graduate. La squadra di Provasoli si conclude con una riconferma. Sarà infatti ancora Lorenzo Peccati, 60 anni, ordinario di matematica finanziaria, il prorettore per la ricerca e la gestione delle risorse umane. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PREMI DI LAUREA 2004: DA FEDERCOMIN E AICA DUE PREMI PER LE MIGLIORI TESI SULL’INFORMATICA E LE TELECOMUNICAZIONI IN PALIO DUE PREMI DA 5.000 EURO. |
|
|
|
|
|
Roma, 16 dicembre 2004 – Hanno tempo fino alla fine dell’anno i laureati che intendono partecipare al concorso per l’assegnazione di uno dei due premi di laurea messi in palio da Aica (Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico) e Federcomin (Federazione di Confindustria per le imprese delle comunicazioni e dell'informatica). Il concorso Premi di Laurea “Federcomin-aica” 2004 prevede l’assegnazione di due premi da 5.000 Euro ciascuno per le migliori tesi di laureati delle Università Italiane che abbiano trattato argomenti concernenti le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) e le loro applicazioni. Il concorso è riservato ai laureati specialistici ed ai laureati in corsi di laurea quinquennale (vecchio ordinamento) nel periodo 1 dicembre 2003 - 31 dicembre 2004. La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere effettuata entro il 31 gennaio 2005, tramite gli appositi “form” disponibili nei siti Federcomin ed Aica www.Federcomin.it o www.Aicanet.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
L’EUROPA SI INCONTRA A FALCADE |
|
|
|
|
|
Falcade, (Bl) 16 dicembre 2004 - “Scuola, Sport e Turismo incontrano l’Europa”, questo il titolo di un singolare e interessante convegno che si svolgerà a Falcade (Bl) nei giorni 17 e 18 Dicembre 2004 presso la sede del Polo Scolastico. Un’opportunità per studenti, docenti, operatori e pubblico italiano e straniero di confrontarsi su vari e articolati temi che hanno come filo conduttore due tra i progetti più importanti che stanno interessando le scuole bellunesi. La “Rete Europea delle Scuole Venete”, voluto e finanziato dalla Regione Veneto per divulgare la conoscenza delle opportunità offerte dai progetti finanziati dalla Ue, e il “Progetto Pilota per studenti atleti” voluto dal Parlamento italiano per il quale, con la legge 166/02 sono stati stanziati fondi ad uso di solo 8 scuole italiane affinchè in queste si sperimentassero tutte quelle prassi e tecnologie d’avanguardia per permettere agli studenti-atleti italiani di studiare e praticare sport. Il Convegno di Falcade ha l’ambizione di unire le due iniziative e di presentarle all’Europa scolastica. Il meeting vede l’egida e il patrocinio di molti enti tra cui la Regione Veneto, il Miur, la Provincia di Belluno, il Comune di Falcade, il Coni, la Fisi, l’Uncem e altri organismi interessati ai temi in discussione. Saranno impegnati in questa due giorni: i Licei Renier di Belluno, uno dei nodi scolastici della Rete Europea delle Scuole Venete; il Polo Scolastico di Falcade, da sempre rinomato a livello europeo e all’avanguardia nella cooperazione col territorio; lo Ski College Veneto di Falcade, da anni promotore di un’intensa attività internazionale che l’ha portato alla Presidenza della E.s.s.a. (European Ski and Study Association) e ad essere inserito nel Progetto Pilota legge 166/02; il Consorzio Turistico Val Biois, realtà di promozione turistica tra le più attive e apprezzate dell’area dolomitica. Collante di queste due giornate sarà il turismo, inteso però come attività sul territorio operante in sinergia con quella scolastica. Testimonial di questo sarà il Consorzio Turistico Val Biois che, parallelamente a questa iniziativa, accompagnerà i partecipanti in un viaggio nella realtà turistica falcadina e illustrerà le interazioni tra scuola e territorio che da anni caratterizzano il rapporto di questa realtà con l’istituzione scolastica; rapporto fatto di collaborazioni nell’organizzazione di grandi eventi, stage per gli studenti, ospitalità di corsi di formazione per docenti, co-gestione di manifestazioni e attività sportive e molto altro, che ne fanno una realtà quasi unica in Italia. Fiore all’occhiello dell’happening, le quattro tavole rotonde che avranno luogo nei pomeriggi di venerdì e sabato, che affronteranno quattro grandi temi: l’integrazione scuola e territorio, il confronto fra sistemi scolastico-sportivi europei, la realizzazione di progetti finanziabili dalla Ue e ultima, ma di assoluta novità e importanza, il libero confronto fra studenti provenienti da vari stati europei sulla loro scuola, nel tentativo, di fronte alla stampa, di creare un modello ideale dal loro punto di vista, di scuola europea. Nell’occasione del Convegno veranno anche assegnate 4 borse di studio ad allievi che si sono distinti in campo europeo offerte dagli sponsors: Adecco, Cassa Rurale della Val di Fassa e Agordino, Acqua Uliveto e Dolomiti Stars. Il programma Venerdì 17 dicembre Illustrazione delle possibilità offerte dai progetti finanziati dalla Ue e delle modalità di accesso con presentazione di lavori già realizzati e di realtà attualmente operanti; alcuni tra i maggiori esperti sia italiani che stranieri e membri della Commissione Europea porteranno la loro esperienza. Europa scolastica senza confini, modalità pratiche per la sua realizzazione. Analisi delle realtà già attive con proposte inerenti i soggetti presenti”. Moderatore prof. S. Cobello, referente e consulente regionale per la Rete Europea delle Scuole Venete. “Il turismo e la scuola. La scuola che opera per e nella realtà locale”. Moderatore prof. A.serafini, D.s. “Polo Scolastico di Falcade”. Sabato 18 dicembre I più grandi e famosi Ski College racconteranno il loro sistema scolastico e le loro peculiarità offrendo così una fotografia dell’Europa dove sport e studio si incontrano. Saranno presenti anche tutti gli ski college italiani che esporranno il progetto Pilota 166/02, che li ha uniti in un ambizioso tentativo di essere scuole proiettate nel futuro attraverso un comune cammino all’avanguardia. “La scuola e la pratica degli sport invernali in Italia e all’estero e opportunità di collaborazione tra ski college”. Moderatore G. Carabelli - Dirigente Coni “Studenti Europei a confronto”. Moderatore T. De Martin, formatore sportivo presso lo Ski College Veneto. Confronto e discussione, sul tema dei propri sistemi scolastici, tra studenti delle scuole italiane e straniere presenti al convegno. Stesura di un protocollo di proposta di un sistema scolastico “europeo” ideale. Il Convegno si aprirà alle ore 8.30 di venerdì con l’apertura della segreteria e sarà aperto a chiunque sia interessato. Infolink: www.Polodifalcade.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|