Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web e diritto per le nuove tecnologie  Pagina7-EURO 
Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Giugno 2005
Pagina4
TRIESTE IN VETRINA IN CANADA CON BIOMEDICINA MOLECOLARE, SCIENZE DELLA VITA E NANOTECNOLOGIE ACCORDI E OPPORTUNITÀ DI COLLABORAZIONE DOPO LA TRASFERTA AD OTTAWA E TORONTO GUIDATA DAL MINISTRO MORATTI  
 
Trieste 13 giugno 2005 - La Trieste scientifica è stata protagonista il 6 e 7 giugno in Canada dove una delegazione guidata dal Ministro Letizia Moratti, composta da rappresentanti del mondo della ricerca e dell’impresa, si è recata per promuovere investimenti in Italia in settori ad alta tecnologia. 14 accordi di cooperazione scientifica sono stati firmati ad Ottawa e Toronto tra Italia e Canada nei campi della lotta ai tumori e alle malattie degenerative, ricerca spaziale, biotecnologie, Ict, nanotecnologie e chimica per l’ambiente. Per le istituzioni di ricerca di Trieste erano presenti Maria Cristina Pedicchio, presidente di Area Science Park, e Mauro Giacca, direttore della sede di Trieste dell’Icgeb. Nell’ambito di un incontro promosso da “Invest in Italy” incentrato sull’industria biotecnologica in Italia, la Pedicchio ha illustrato ad un nutrito panel di politici, imprenditori e ricercatori canadesi tutte le opportunità del nuovo Distretto regionale di Biomedicina Molecolare, il cui obiettivo è finalizzare al mercato progetti di ricerca in grado di creare nuovi prodotti di diagnosi e cura, facendo nascere nuove imprese biotech anche attraverso joint-venture internazionali. Ci sono a disposizione a questo scopo 15 milioni di euro finanziati dal Miur per il periodo 2005 – 2007 e 21 milioni assicurati dalla Regione Friuli Venezia Giulia per il periodo 2004 -2007. Un bando per l’utilizzo di una prima parte di questi fondi è di prossima apertura. Area Science Park è stato portato dal Miur come esempio di buona prassi nella creazione di un sistema integrato di collaborazione pubblico-privato nel campo della ricerca e della tecnologia. “Abbiamo riscontrato una grande attenzione degli interlocutori canadesi verso i nostri progetti – è stato il commento di Maria Cristina Pedicchio. È un’apertura di credito che contiamo di convogliare su programmi di investimento da realizzare sul nostro territorio, anche con il sostegno di Invest in Italy. Sul versante dello scambio e della valorizzazione delle risorse umane, è nostra intenzione attivare collaborazioni con il Mars, un grande progetto canadese di prossimo avvio nel settore delle scienze della vita”. Molto interesse hanno suscitato presso i rappresentanti politici e la comunità scientifica canadese anche le attività che l’Icgeb svolge nella ricerca biomedica per i Paesi in via di sviluppo, presentate da Giacca nel corso di un affollato incontro alla presenza dei ministri per la ricerca dei due Paesi, Moratti e Carty. Il contributo di Trieste alla trasferta canadese si è inoltre concretizzato nella sigla di due accordi nei settori delle scienze della vita e delle nanotecnologie, il primo tra il Sincrotrone Cls (Canadian Light Sorce) e il Laboratorio di luce di Sincrotrone Elettra, il secondo tra l’Advanced materials and process engineering laboratory (Ampel) di Vancouver, l’S3 di Pisa e il Laboratorio Tasc-infm dell’Area. Il Ministro Moratti, ha sottoscritto con il Ministro canadese per il Commercio internazionale James Peterson una dichiarazione congiunta di supporto a tutte le iniziative di cooperazione scientifica tra i due Paesi.  
   
   
BT ALBACOM REALIZZERA' IL NETWORK PER IL SISTEMA INFORMATIVO SOCIO-SANITARIO DELLA REGIONE LOMBARDIA PREVISTI CIRCA 7.000 COLLEGAMENTI PER MEDICI DI BASE E PEDIATRI ADERENTI AL SERVIZIO CONTRATTO QUINQUENNALE DEL VALORE DI CIRCA 10 MILIONI DI €  
 
Milano, 13 giugno 2005 – Sarà Bt Albacom, il primo e più grande operatore alternativo in Italia nel settore delle telecomunicazioni dedicate alle aziende, in partnership con Enter e su incarico di Lombardia Informatica, a realizzare il sistema di comunicazione per gran parte del territorio lombardo della Carta Regionale dei servizi della Lombardia, nell'ambito del nuovo sistema informativo socio-sanitario regionale. Ii progetto prevede che, con l'uso della Card regionale dei servizi distribuita in questi mesi in 9 milioni di esemplari ai cittadini lombardi, questi ultimi possano accedere alle prestazioni del Servizio Sanitario Regionale attraverso terminali installati e interconnessi presso gli Aderenti al Servizio (oltre 7.000 fra Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, 10 Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere, Enti Erogatori Privati Accreditati, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, Enti Gestori della Socio Sanità). Il progetto si basa prevalentemente su accessi a banda larga e prevede l'utilizzo di connessioni in fibra ottica per le Asl e le principali strutture ospedaliere. Il contratto quinquennale, del valore di circa 10 milioni di Euro, include anche la supervisione e il controllo dello stato della rete e il servizio di assistenza tecnica. Le prime attivazioni hanno riguardato le province di Como, Bergamo e Brescia. Bt Albacom si è aggiudicata il contratto grazie all'innovativa soluzione tecnica proposta abbinata ad una competitiva offerta economica. "Questo progetto – ha dichiarato Corrado Sciolla, amministratore delegato di Bt Albacom - è l'ulteriore riprova delle notevoli capacità di Bt Albacom di porsi quale interlocutore privilegiato di tutte quelle realtà aziendali e non, che cercano non semplicemente un carrier a cui affidare i propri servizi di tic, ma un vero e proprio partner con cui trovare la soluzione migliore e tecnologicamente all'avanguardia."  
   
   
SR LABS E FIMI RIDISEGNANO IL FUTURO DELLA STRUMENTAZIONE MEDICALE: ADDIO MOUSE E TASTIERA, BASTANO LO SGUARDO E LA VOCE AL VIA ORA LO SVILUPPO DI UNA VERSIONE ANCORA PIÙ SOFISTICATA  
 
Milano 13 giugno 2005 - Sr Labs ha presentato I-med: la prima consolle medicale controllabile tramite sguardo e voce, che presto sarà dotata anche di un sistema “speech to text” (un sistema di dettatura che trasforma le parole in testo scritto) di altissima precisione. Questo prodotto, frutto di una partnership con Fimi (www.Fimi.philips.com), avrà importanti applicazioni in ambito medicale, soprattutto in radiologia, in quanto semplificherà e renderà più efficiente l’attività di diagnostica per immagini. I-med rappresenta inoltre il primo passo verso l’abbandono di mouse e tastiera quali dispositivi di interazione con i computer. Sr Labs è la prima azienda in Italia nello sviluppo di soluzioni e sistemi basati sulla tecnologia eye-tracking ed è fra le più importanti in Europa. Fimi è una società italiana che fa parte della divisione Philips Medical Systems ed è leader mondiale nei monitor per applicazioni medicali. Questo è un momento rappresentativo per la ricerca applicata italiana: non capita spesso, infatti, che un pool di aziende italiane condividano le loro risorse per creare una tecnologia integrata in grado di semplificare il lavoro di migliaia di medici in tutto il mondo. “Sono molto soddisfatto - afferma Francesco Maringelli, Amministratore Delegato di Sr Labs – perché questo prodotto, e l’accordo che ha permesso di svilupparlo, rappresentano il riconoscimento a livello industriale della nostra capacità di fare ricerca ed innovazione in Italia, con strutture e personale largamente italiano.” “Lo sviluppo di questo progetto dimostra ancora una volta l’attenzione che Fimi e Philips dedicano all’innovazione tecnologica e la nostra volontà di mantenere la leadership in un mercato così esigente come quello medicale”, ha dichiarato Franco Martegani, Amministratore Delegato di Fimi. Che cos’è I-med Il progetto della consolle medicale I-med nasce da una ricerca congiunta di Sr Labs e Fimi. Il principio di base è la semplificazione dell’uso di macchine naturalmente complesse, come le workstation Pacs per la diagnostica per immagini. Il team Sr Labs ha integrato un eye-tracker con un sistema di riconoscimento vocale proprietario di Philips, per poi ideare, realizzare e brevettare una interfaccia multimodale incredibilmente potente: la prima interfaccia multimodale integrata a controllo sguardo/voce mai vista su un computer. Grazie a questa tecnologia, senza mai dover usare il mouse o la tastiera, I-med consente una elaborata gestione/confronto di immagini radiografiche e/o acquisite con altre modalità (Tac, risonanza magnetica, ecografia, endoscopia ecc). Basta guardare le immagini per selezionarle e dare a voce il comando desiderato per renderlo operativo. In una prossima versione sarà anche possibile “dettare” al sistema il referto grazie ad un sistema “speech to text” (un sistema di dettatura che trasforma le parole in testo scritto) di altissima precisione La consolle medicale I-med è stata presentata da Fimi come “concept” funzionante lo scorso novembre in occasione dell’edizione 2004 di Rsna (Radiological Society of North America), il più importante evento mondiale in campo radiologico. L’obiettivo di Sr Labs e Fimi è di portare una versione prototipale completa all’edizione 2005 di Rsna, che si terrà a Chicago nel Novembre prossimo. Www.srlabs.it  
   
   
PARTE DALL’INTEGRAZIONE DEI PROCESSI CLINICI E AMMINISTRATIVI L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA SANITÀ ITALIANA  
 
Sesto S. Giovanni (Mi), 13 giugno 2005 – Due operatori sanitari su tre definiscono prioritaria, con un giudizio di valore che su una scala da 1 a 5 è maggiore o uguale a 3, la gestione integrata della produzione sanitaria, ovvero lo stretto coordinamento dei processi clinici con quelli amministrativi attraverso uno standard di comunicazione unico. Il dato emerge dalla ricerca “Le priorità tecnologiche nella Sanità in Italia”, promosso da Oracle Italia ed elaborata da Freedata, società di ricerche di mercato specializzata nel settore It e Tlc. L’analisi è stata svolta nei primi mesi del 2005 su un campione di 147 organizzazioni sanitarie quali Asl, Aziende Ospedaliere, Istituti a carattere scientifico e case di cura private, dotate di autonomia decisionale in ambito It e stratificate per segmento e area geografica ; tale campione è stato estratto dall’universo delle 971 strutture sanitarie definito dai dati ufficiali del Ministero della Salute (al 1° gennaio 2005). Obiettivo, individuare le priorità attribuite dagli operatori del settore sanitario italiano e il loro interesse per le soluzioni informatiche. Nel dettaglio dello studio svolto da Freedata il 66,3% degli intervistati definisce fondamentale l’integrazione di processi clinici e amministrativi all’interno delle organizzazioni sanitarie; segue, nella scala prioritaria degli operatori sanitari, l’attenzione per l’incremento della sicurezza dei sistemi informatici, a garanzia di continuità del servizio e a tutela della privacy, dichiarata a livello medio-alto dal 59% degli intervistati. Seguono, nella scala di priorità definita dalle risposte degli operatori sanitari, il consolidamento It (priorità medio-alta per il 50,8% degli intervistati), il controllo di gestione (priorità medio-alta per il 48,4% degli intervistati), la gestione del personale (priorità medio-alta per il 46,4% degli intervistati), l’interazione con il cittadino e l’implementazione del call center (priorità medio-alta per il 45,9% degli intervistati). “In un contesto in cui la spesa informatica corrisponde solo allo 0,59% della spesa totale delle aziende sanitarie, riteniamo apprezzabili i risultati delle analisi svolte da Freedata, in quanto individuano delle priorità che potranno certamente rappresentare una svolta nella gestione generale della sanità”, ha affermato Carmelo Leonardis, Vice President Oracle Applications Sales Business Unit Italia e Grecia. “A livello internazionale, da tempo parliamo di Integrated Oracle Hospital e il fatto che ormai anche in Italia si abbia la percezione che questa è una necessità rappresenta un fatto positivo per l’intero settore”.  
   
   
FARMACIE: SOLO IL 50% SUGGERISCE AL CONSUMATORE IL FARMACO GENERICO! INDAGINE DEL CODACONS IN TUTTA ITALIA. E PARTONO LE PRIME DENUNCE  
 
Roma, 13 giugno 2005 - Il Codacons ha svolto in questi giorni un monitoraggio per verificare se le farmacie, come previsto dal decreto varato dal Ministro della Salute Storace, indichino al consumatore l’esistenza del farmaco generico. Per i medicinali di fascia c con obbligo di ricetta, infatti, il farmacista è obbligato ad informare il cittadino circa l'esistenza di farmaci equivalenti ma di prezzo inferiore. Previo consenso del cliente ed in assenza dell'indicazione della "non sostituibilità" da parte del medico, il farmacista deve consegnare il prodotto meno caro. Tuttavia questo non sempre avviene. In base ad una indagine a campione effettuata dal Codacons in varie città italiane, è emerso che solo la metà delle farmacie (circa il 50% del totale) indica correttamente al consumatore l’esistenza del generico. In particolare l’associazione si è recata, attraverso i suoi ispettori, in 150 farmacie di 15 città italiane (Milano, Venezia, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catanzaro, Bari, Catania, Lecce, L’aquila, Genova, Ancona, Perugia), mostrando una ricetta che prescriveva il farmaco Zovirax, per il quale esiste il generico Aciclovir. Il caso peggiore si è registrato a Catania, dove nessuna farmacia ha consigliato il generico, mentre ad esempio a Roma e Torino solo l’esatta metà delle farmacie si è comportata correttamente. Risultato positivo a Firenze e Lecce, dove tutti i farmacisti interpellati hanno proposto il farmaco generico. Inevitabili le prime denunce: il Codacons si è infatti rivolto alle Procure della Repubblica delle varie città segnalando i nominativi delle farmacie che non si sono attenute alle disposizioni vigenti, affinché siano presi i provvedimenti del caso nell’interesse dei consumatori.  
   
   
DAL 13 AL 15 GIUGNO LE FIERE DI TUTTO IL MONDO A RACCOLTA SUL LAGO DI COMO AL VIA L’UFI SUMMER SEMINAR 2005  
 
Cernobbio, 13 giugno 2005 - Quest’anno l’Ufi Open Summer Seminar si svolgerà in Italia dopo vent’anni ed avrà luogo sul lago di Como, a Villa Erba, dal 13 al 15 giugno prossimi. Il meeting annuale dell’Unione Internazionale delle Fiere, è sempre occasione di un serio dibattito sui temi fieristici e uno dei capisaldi dell’aggiornamento culturale e del networking internazionale in fatto espositivo. "Inspiring Profitable Business for Exhibition Organisers and Venue Operators" è il titolo scelto per l’incontro che ospiterà 250 rappresentanti di quartieri e organizzatori fieristici di tutto il mondo. Un tema tanto coinvolgente che ancora una volta mette in luce il ruolo propulsore di sviluppo delle fiere in un’ottica globale. Nelle giornate del seminario si alterneranno interventi del top management delle fiere di Bruxelles, Hong Kong, Parigi, Nuova Delhi, Utrecht, Londra, Amburgo, Kansas City, Francoforte, Los Angeles, Cannes, Glasgow, Maarse, Cape Town, e Milano. Nel mentre, il lago e la splendida cornice di Villa Erba offriranno una straordinaria occasione per presentare l’eccellenza del Made in Italy, cui aziende come Alessi, Ratti e Bric’s offrianno un “assaggio” della qualità di marchi italiani. Per il programma, l’elenco dei partecipanti e ulteriori informazioni sull’Ufi Summer Seminar 2005 si prega di consultare il sito: www.Ufi.org Ufi è l’associazione mondiale degli organizzatori e dei quartieri fieristici leader, nonché delle maggiori associazioni internazionali dell’industria espositiva e dei suoi partners. E’ stata fondata il 15 aprile del 1925 a Milano da 20 fiere internazionali leader in Europa. Nel corso degli anni è passata dalla rappresentanza degli interessi europei a quella dell’industria espositiva globale. La sede attuale si trova a Parigi in rue dell’Abbans. La mission Come privilegiato forum di dialogo i principale obiettivi Ufi è di rappresentare i suoi membri e l’industria espositiva mondiale promuovendo le caratteristiche uniche delle fiere: Svolge un ruolo di rete di professionisti dell’industria espositiva possono scambiarsi esperienze; Promuove il settore come unico strumento di marketing e comunicazione; Svolge attività di ufficio studi; Offre opportunità di training formativi e una varietà di seminari; Tratta argomenti di interesse comune nell’ambito di incontri e comitati di lavoro regionali. I soci: Ufi rappresenta 275 enti associati in 156 città di 71 paesi, nei 5 continenti, di cui : 205 organizzatori o proprietari di quartieri; 51 partners dell’industria fieristica; 19 associazioni di categoria. La rappresentatività globale di settore I membri Ufi rappresentano: Più di 4.000 fiere ed esposizioni; Più di 50 milioni di metri quadri di superficie espositiva locata all’anno; Più di un milione di espositori partecipanti agli eventi ogni anno; Più di 150 milioni di visitatori .  
   
   
A PIENI GIRI L’ORGANIZZAZIONE DI FIERAGRICOLA 2006 ENTRO IL 2010 NUOVE INFRASTRUTTURE PER 140 MILIONI DI EURO, CHE SI AGGIUNGONO AI 100 MILIONI DI INVESTIMENTI PREVISTI PER IL 2008, PER COGLIERE NUOVE OPPORTUNITÀ.  
 
Verona, 13 giugno 2005 - Fieragricola 2006 è in piena fase organizzativa e riscontra già l’adesione dei più importanti costruttori di trattori e macchine agricole, tra i quali John Deere, Antonio Carraro, Merlo e di produttori di mezzi tecnici per l’agricoltura come Basf, Bayer Cropscience e Syngenta. Molte le novità della prossima edizione, dopo il riposizionamento attuato nel 2004 (in primis, biennalità e suddivisione in tre saloni tematici dedicati ai fattori della produzione per l’impresa agricola) ed i conseguenti, positivi risultati ottenuti con la partecipazione di 1.148 espositori dei quali 211 da 28 Paesi, 138.561 visitatori di cui 13.462 da 75 nazioni ed una superficie netta impegnata di 63.060 metri quadri. La 107ma edizione della Fiera Internazionale biennale della meccanica, dei prodotti e dei servizi per l’agricoltura e la zootecnia (www.Fieragricola.com), si svolge infatti dal 9 al 12 febbraio (anziché a marzo) per incontrare al meglio le esigenze di mercato delle case costruttrici di macchinari; accorcia la propria durata di un giorno (da cinque a quattro), in modo da razionalizzare maggiormente i costi di partecipazione per le aziende espositrici; propone un modello di fiera dinamica, per favorire la presentazione degli ultimi modelli di trattori e macchinari e per rendere il più spettacolare possibile la loro proposizione; lancia una nuova area tematica all’interno di Agriservice denominata Bioenergy World che promuove le energie alternative da biomasse vegetali e i biocarburanti.; dedica un intero padiglione di 7000 mq al salone dei mezzi tecnici per l’agricoltura, Agripiazza. Il lay out espositivo di Fieragricola 2006 ricalca la suddivisione nei tre saloni tematici, già collaudata con successo nell’edizione dello scorso anno, Agrimeccanica (Pad. 1, 4, 5, 6, 7), Agriservice (Pad. 2, 3) e Zoosystem (Pad. 8, 9) ai quali si aggiunge l’ampia area C per le prove dinamiche. «La 107^ edizione di Fieragricola, dopo il consolidamento a livello nazionale del 2004 che ha registrato ottimi risultati anche sul fronte estero con più di 13 mila visitatori da 75 Paesi, guarda in modo marcato ai grandi paesi agricoli del Nord Europa ed a quelli dell’Est, anche attraverso campagne di promozione e comunicazione mirate», sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. Fieragricola beneficia del forte impulso fornito dal Piano di sviluppo industriale di Veronafiere (tra i primi organizzatori diretti di rassegne in Europa), varato alla fine del 2003, che ha quantificato (100 milioni di euro) e delineato i progetti infrastrutturali; il sistema operativo per unità di business; il consolidamento delle manifestazioni; l’ampliamento del portafoglio di rassegne (dirette e indirette); l’incremento del fatturato generato dai servizi . «Per quanto concerne le opere infrastrutturali, inoltre, si innesta l’ulteriore progetto della Città della Fiera, firmato dalla società tedesca Gmp e approvato nel luglio scorso, che prevede un investimento di 140 milioni di Euro e tempi di realizzo entro il 2010 – dice Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere -. Questo, per affrontare meglio da un alto la rapidità con la quale evolve il mercato e, dall’altro, per consolidare la rassegne fieristiche in portafoglio e cogliere nuove opportunità.»  
   
   
DUPONT OSPITERA' LE DELEGAZIONI DELLE ECONOMIE EMERGENTI AL XVII CONGRESSO MONDIALE SU SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO  
 
Wilmington, e Orlando - 13 giugno 2005 - Per segnare l'inizio del mese nazionale della sicurezza, Dupont ha annunciato che ospitera' i rappresentanti dell'industria, del governo e del mondo del lavoro di numerose economie emergenti, fra cui Cina ed Europa Centro-orientale, in occasione del Xvii Congresso Mondiale su salute e sicurezza sul lavoro che si terra' per la prima volta negli Stati Uniti a Orlando dal 18 al 22 settembre. Il Congresso Mondiale, che si tiene ogni tre anni, riunisce migliaia di responsabili delle politiche di sicurezza sul posto di lavoro del governo, dell'industria o del mondo del lavoro per presentare le ricerche, le tendenze, le best practices e le innovazioni in ambito di salute e sicurezza sul lavoro. Dupont ospitera' molte delegazioni fra cui quelle di Cina, India, Brasile ed Europa Centro-orientale. I professionisti della sicurezza di Dupont illustreranno ai delegati le strutture di Dupont negli Stati Uniti, sottolineando i processi di sicurezza della societa', ritenuta una delle piu' sicure al mondo. Secondo le ultime statistiche dell' U.s. Bureau of Labor, Dupont ha registrato un livello di sicurezza record sul lavoro, ben 11 volte migliore della media Usa. Ellen J. Kullman Group Vice President di Dupont Safety & Protection, che ha una crescente presenza nei mercati emergenti, afferma che la tradizione di sicurezza e salute sul lavoro di Dupont, uno dei suoi valori fondamentali, e' la ragione che ha portato ad ospitare il Congresso. "E' importante che tutti, in ogni angolo della terra, capiscano il valore di sicurezza e salute sul lavoro", dichiara la Kullman, che chiudera' il Congresso Mondiale il 22 settembre. "Nel mondo, ogni anno c'e' un numero sconosciuto di infortuni e incidenti mortali sul lavoro che e' causa di enorme sofferenza e di una perdita di miliardi di dollari nell'economia mondiale. Questo Congresso e' essenziale perche' si concentra sulla prevenzione e la collaborazione - le basi per superare i confini culturali e geografici e rendere la vita piu' sicura in ogni angolo del mondo". Il tema del prossimo Congresso Mondiale e' "Prevention in a Globalized World - Success through Partnerships", (prevenzione nel mondo globalizzato - il successo attraverso la partnership). Informare su nuove ricerche e innovazioni, individuare le migliori best practices per la sicurezza, da diffondere in tutto il mondo, e fornire soluzioni per il futuro: ecco alcune delle iniziative che verranno illustrate in questo evento. "Questo potente forum internazionale consente ai partecipanti di scambiare conoscenze, know-how e passione per un mondo piu' sicuro", afferma Alan C. Mcmillan, president e Ceo del National Safety Council - sponsor dell'evento. Il National Safety Council ha fissato giugno come mese nazionale della sicurezza negli Stati Uniti. Tra gli organizzatori presenti ad Orlando: l'International Labor Organization delle Nazioni Unite, l'International Social Security Association e il National Safety Council.  
   
   
EOLICA EXPO MEDITERRANEAN IN PARTNERSHIP CON EWEA FINO AL 2008  
 
Milano, 13 giugno 2005 - Artenergy, casa editrice attiva in Italia nel settore delle energie rinnovabili, ed Ewea, l'associazione europea che raccoglie aziende, enti di ricerca e organizzazioni ambientaliste a favore dell'eolico, hanno firmato un accordo che prevede una stretta collaborazione per le iniziative che esse organizzeranno da qui al 2008. Tale accordo riguarderà le edizioni 2005, 2006 e 2008 di Eolica Expo Mediterranean a Roma, ormai annoverata fra i primi cinque eventi al mondo nel settore eolico. Inoltre, Artenergy sarà l'organizzatore locale di Ewec -European Wind Energy Conference & Exhibition- 2007, occupandosi di supportarne l'attività di ufficio stampa e logistica. Ewec è la mostra-convegno di Ewea che detiene il primato mondiale per numero di partecipanti: l'ultima edizione a Londra ha visto la partecipazione di oltre 4200 persone provenienti da 44 paesi. In passato la manifestazione si è svolta a Barcellona (2003), e nel 2006 avrà luogo ad Atene. Eolica Expo Mediterranean 2005 (Fiera di Roma, 29 settembre - 1° ottobre), che occuperà un'area espositiva doppia rispetto all'edizione 2004, e che per il prossimo autunno registra già la presenza di oltre 60 espositori, avrà il piacere di ospitare per il secondo anno consecutivo il Prof. Arthouros Zervos, Presidente Ewea, segno dell'interesse per il mercato italiano da parte del resto d'Europa e dell'attenzione rivolta a Eolica Expo Mediterranean dalla principale associazione al mondo che si occupa di eolico. Arthouros Zervos parteciperà alla sessione inaugurale del ricco programma convegnistico organizzato da Artenergy in collaborazione con Anev, Aper, Kyoto Club, Legambiente e Ises Italia.  
   
   
NEOPOST PARTECIPA AD INPRINTING 2005 SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA GESTIONE DELLA CORRISPONDENZA  
 
Bologna, 13 giugno 2005 – Anche quest’anno Neopost Italia, filiale italiana del gruppo francese quotato al Premier Marché Euronext di Parigi, leader in Europa e secondo nel mondo nella fornitura di attrezzature e soluzioni logistiche per la gestione della corrispondenza e dei documenti, è presente alla fiera di settore Inprinting svoltosi a Bologna. Al pubblico della fiera, Neopost presenta presso il suo stand (area Mail City: I14,i15,i16,h14,h15,h16) due novità del settore: l’Affrancatrice Ij75 con Bilancia Dinamica e l’imbustatrice Si82. L’affrancatrice Ij75 con Bilancia Dinamica, si colloca nella categoria di dispositivi pensati per lavorare nei grandi centri postali. La macchina elabora fino a 6.000 buste l'ora; il peso massimo ammesso per le buste è di 1 chilogrammo con uno spessore massimo di 12 millimetri e dimensioni fino a 330 millimetri. Con la precisione di 1 grammo la macchina opera secondo tre sistemi di pesatura: pesatura dinamica on: la busta viene pesata e la tariffa corretta applicata automaticamente; pesatura dinamica off: le buste vengono convogliate all'affrancatura senza essere pesate; modo gruppo: solo la prima busta viene pesata e poi tutte le altre misurate sulla tariffa fissata. Si82 è un’imbustatrice di alta gamma a sistema modulare, realizzata per uffici o reparti che debbano gestire differenti flussi di corrispondenza. Attraverso configurazioni personalizzate elabora fino a 4.300 pezzi l’ora e fino 80.000 pezzi al mese. L’imbustatrice Si82 può essere dotato di un Maxialimentatore. Il Maxifeeder Si82 è un modulo ad elevata capacità per applicazioni con volumi elevati: contiene fino a 1200 fogli A4 oppure 320 buste preaffrancate. Può elaborare opuscoli fino a 2mm di spessore ed essere collegato ad altri alimentatori per una praticità aggiuntiva. Inoltre, per questa edizione, Neopost sarà presente anche nell’Area Mailcity con l’ Imbustatrice Si62 con una soluzione integrata con il software Zucchetti, per la gestione delle buste paga. Zucchetti, leader riconosciuto anche dall’autorità garante nei programmi per la gestione delle paghe per numero di Clienti, completezza di funzioni e automatismi, capillarità della rete distributiva e di assistenza, dispone di soluzioni specifiche per soddisfare le esigenze di Consulenti del lavoro e Commercialisti, aziende, banche e assicurazioni, Pubblica Amministrazione.  
   
   
LO SCIOPERO DELLE “BISARCHE” COLPISCE FORTEMENTE ANCHE IL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI IN MAGGIO LA FLESSIONE È DEL 18,7%  
 
Roma, 13 giugno 2005 - Forte contrazione delle consegne a clienti di veicoli commerciali in maggio, che secondo quanto comunicato da Unrae ed Anfia, hanno registrato nel quinto mese dell’anno un calo del 18,7%, con 16.789 unità rispetto alle 20.657 del maggio 2004. Il dato del mese in questione non è indicativo della situazione generale del comparto, che aveva chiuso il primo quadrimestre in linea con l’andamento dell’anno precedente, in quanto anche il mercato dei veicoli commerciali è stato duramente colpito dallo sciopero delle bisarche, che per circa un mese ha paralizzato l’intero sistema distributivo. “Le marche estere – commenta Gianni Filipponi, Segretario Generale dell’Unrae, l’Associazione delle case estere operanti in Italia - sono state nettamente più penalizzate da tale agitazione (riportando in maggio un calo del 34,6% rispetto al maggio 2004), a dimostrazione del fatto che le difficoltà logistiche da esse incontrate sono state molto superiori, visto che si inseriscono in un sistema di trasporti internazionali”. Il consuntivo dei primi cinque mesi dell’anno registra, pertanto, una flessione del 4,1% rispetto al gennaio-maggio 2004, con 89.958 unità consegnate a fronte delle 93.775 dello stesso periodo dello scorso anno.  
   
   
NUOVO SHELL V-POWER DIESEL CON GTL IL PRIMO CARBURANTE CON UN COMPONENTE SINTETICO SHELL CON LA TECNOLOGIA ESCLUSIVA GTL (GAS-TO-LIQUID), CHE TRASFORMA IL GAS NATURALE IN UN IDROCARBURO LIQUIDO, OFFRE AGLI AUTOMOBILISTI ITALIANI IL PRIMO GASOLIO AD ALTE PRESTAZIONI DI NUOVA GENERAZIONE  
 
Milano, 13 giugno 2005 – Shell, presenta il nuovo Shell V-power Diesel con Gtl, il primo carburante con un componente sintetico disponibile sul mercato italiano. Il nuovo Shell V-power Diesel con Gtl ha una formulazione rivoluzionaria ed esclusiva: un gasolio speciale con un alto numero di cetano, alta densità, basso contenuto di zolfo - l'esclusivo componente sintetico Gtl, un combustibile pulito e versatile, derivante dalla sintesi del gas naturale in idrocarburo liquido attraverso un processo brevettato da Shell - un pacchetto di additivi esclusivi, creati nei laboratori Shell, per la miglior protezione e pulizia delle parti delicate del motore La formulazione di questo nuovo gasolio ottimizza il processo di combustione, assicurando la miglior protezione e pulizia del motore, dimostrandosi il più efficace carburante per il completo sfruttamento dell'efficienza di tutti i motori diesel. Il nuovo Shell V-power Diesel con Gtl aumenta notevolmente l'efficienza dei motori perché ad ogni iniezione di carburante - grazie ad una migliore combustione ed alla continua pulizia del sistema di iniezione permette di ottenere il massimo dell'energia meccanica. Il guadagno di efficienza del motore si traduce nell'ottimizzazione del consumo di carburante, a parità di stile di guida. Il componente sintetico Gtl, che si caratterizza per l'alto grado di purezza e per un elevato numero di cetano, contribuisce in modo decisivo ad aumentare le performance dei motori diesel. "Il nuovo Shell V-power Diesel con Gtl è il primo carburante del futuro, il primo di una nuova generazione di moderni combustibili che migliorano le prestazioni dei veicoli, aprendo nuove prospettive di sviluppo tecnologico" ha dichiarato Fabio Ganzer, Presidente ed Amministratore Delegato di Shell Italia S.p.a. "Siamo orgogliosi di essere i primi a proporre al mercato una novità di tale portata. Negli ultimi quattro anni, da quando per primi abbiamo iniziato a proporre carburanti differenziati lasciando scegliere i consumatori, gli automobilisti italiani hanno dimostrato di saper riconoscere il valore della vera innovazione tecnologica. Infatti, oggi un cliente Shell su 4 sceglie Shell V-power Diesel: siamo sicuri che non appena proveranno la nuova formulazione saranno ancora più numerosi e fedeli." "Il nuovo Shell V-power Diesel con Gtl è un carburante diverso da tutti gli altri – ha affermato Antonella Papeschi, Direttore Rete di Shell Italia - La sua formulazione esclusiva, la prima a prevedere un componente sintetico, è stata sviluppata dai tecnici Shell in collaborazione con gli ingegneri del Gruppo Volkswagen, uno dei maggiori costruttori automobilistici del mondo, produttore dei più innovativi motori diesel. Tale collaborazione – ha concluso Antonella Papeschi - ha consentito di testare sui motori e sulle vetture le performance di questo innovativo carburante, facendo registrare risultati eccezionali." Lo scorso 3 giugno, Shell e Volkswagen hanno ricevuto il prestigioso premio Prof. Ferdinand Porsche Preis, fondatore della casa automobilistica, per l'introduzione della tecnologia sintetica Gtl nei carburanti. Il Porsche Preis premia la ricerca e l'innovazione nel settore automobilistico, riconoscendo in anticipo vere e proprie rivoluzioni tecnologiche come I'abs, l'air-bag e I'esp. È la prima volta che una compagnia petrolifera riceve il Porsche Preis. Il nuovo Shell V-power Diesel con Gtl sarà disponibile da lunedì 13 giugno nelle stazioni di servizio Shell che offrono Shell V-power Diesel, allo stesso prezzo della precedente formulazione.  
   
   
I CARBURANTI SHELL GTL: INFORMAZIONI DI BASE  
 
Milano, 13 giugno 2005 - Cos'è il Gtl? La conversione in Gtl è un termine generale che indica un insieme di tecnologie capaci di creare carburanti di idrocarburi liquidi da diverse materie prime. La tecnologia di base è stata sviluppata in Germania negli anni '20 ed è nota con il nome di Fischer-tropsh, dal nome dei suoi inventori. Essenzialmente utilizza reazioni catalitiche per sintetizzare idrocarburi complessi da semplici sostanze di origine organica. Grazie a questo processo si possono ottenere carburanti partendo da diversi tipi di materie prime, come il gas naturale, le biomasse e il carbone. Vi sono due principali categorie di processi Fischer-tropsch sul gas naturale: uno ad alta ed uno a bassa temperatura. Il processo Fischer-tropsch ad alta temperatura, basato su un catalizzatore in ferro, produce carburanti quali benzina ed gasolio molto simili ai prodotti derivati dalle normali raffinazioni del greggio. Il Gtl risultante è praticamente privo di zolfo, mentre contiene aromatici. Il processo a bassa temperatura, che usa come catalizzatore il cobalto, invece è in grado di produrre una frazione sintetica di gasolio (il Gtl) del tutto privo sia di zolfo sia di aromatici. Shell guida il processo di sviluppo di quest'ultima tecnologia Fischer-tropsh a bassa temperatura. Il processo Shell Smds ("Shell Middle Distillate Synthesis") utilizza un catalizzatore molto più attivo e selettivo rispetto ai primissimi processi di sintesi. Ciò rende possibile la produzione di una gamma di carburanti commercializzabili. Nel primo passaggio il gas naturale viene parzialmente ossidato ad elevate temperature e pressioni durante il processo di gassificazione. La seconda fase, la sintesi della paraffina pesante (sintesi di Fischer-tropsch), rappresenta il cuore del processo. Qui il gas viene trasformato in idrocarburo liquido. L'ultimo passaggio avviene nel reattore destinato alla trasformazione della paraffina pesante (Hydrocracking): qui vengono derivati prodotti di distillazione media attraverso processi selettivi di cracking e frazionamento. Intervista al Dott. Ing. Wolfgang Warnecke - Che significato assume il suo lavoro per il futuro dei carburanti? I carburanti sintetici che abbiamo sviluppato con le tecnologie Gtl e Btl in effetti rappresentano un passo in avanti verso l'energia senza carbonio. Legno e carbone sono i nostri combustibili primordiali, le maggiori fonti di emissioni carboniche. Oggi utilizziamo carburanti con minori emissioni derivanti dal petrolio e dal gas naturale, ma non possiamo affidarci all'infinito a queste materie prime. Idealmente il prossimo passaggio dovrebbe essere quello verso l'idrogeno, ma è un passo troppo grande per essere immediato: le nostre infrastrutture distributive, il nostro sistema di trasporti, i riscaldamenti domestici dovrebbero tutti essere rimpiazzati dal giorno alla notte e questo non è possibile. Raggiungere l'obbiettivo delle emissioni zero adottando un sistema basato sull'idrogeno è un processo graduale. Quello che abbiamo conseguito con il Gtl ed il Btl rappresenta un primo passo ed una significativa riduzione delle emissioni. Tra quanto potremo utilizzare il Gtl o il Btl? Abbiamo già iniziato a produrre carburanti per autotrazione, in questo caso quelli diesel, con il componete sintetico Gtl: il nostro più recente prodotto, Shell V-power Diesel con Gtl. Il risultato è un gasolio adatto a qualsiasi veicolo diesel e che presenta quelle caratteristiche di maggior potenza e minori emissioni fatte registrare dai carburanti sintetici. Lo scorso 3 giugno, Shell e Volkswagen hanno ricevuto il prestigioso premio Prof. Ferdinand Porsche Preis, fondatore della casa automobilistica, proprio a riconoscimento dell'introduzione della tecnologia sintetica Gtl nei carburanti. Per cinque settimane venticinque Vw Golf hanno percorso quotidianamente le strade di Berlino sotto il nostro controllo e quello di terze parti indipendenti come I'adac. Quale evoluzione prevede per i carburanti sintetici come il Gtl ed il Btl? I motori del futuro utilizzeranno carburanti sintetici, ma per raggiungere questo risultato è necessario rafforzare la collaborazione con i costruttori di auto. Bisogna armonizzare gli investimenti e le attività di ricerca per convertire in breve tempo l'attuale produzione di vetture con motori tradizionali ad una produzione di veicoli a carburante sintetico. E' già possibile adattare i motori attualmente disponibili al processo di combustione di un carburante sintetico, come abbiamo dimostrato con Volkswagen, ma i risultati migliori si otterranno quando i motori saranno progettati per questi nuovi carburanti. Oggi siamo l'unica compagnia che produce carburante sintetico in Europa, ma presto altri ci seguiranno. Quale sarà il costo del passaggio dai carburanti derivati dal greggio a quelli sintetici? Il costo scenderà nel tempo. Oggi, per esempio, una compagnia come Shell deve investire molto per lanciare un carburante innovativo come il nuovo Shell V-power Diesel con Gtl. Sono infatti necessari processi produttivi separati dai tradizionali, trasporti specifici, aree di stoccaggio e una distribuzione dedicate. Volkswagen è stata la prima a partecipare al nostro progetto di sviluppo producendo motori che funzionassero con carburanti sintetici e siamo pienamente soddisfatti di questa collaborazione. Abbiamo cominciato a collaborare anche con Audi e Toyota, oltre che con aziende di trasporto di tutto il mondo. Queste esperienze, questi progetti concorreranno a spingere l'industria automobilistica alla progettazione e produzione su larga scala di motori per i carburanti sintetici, anziché limitarsi a programmi speciali. Sequenza cronologica del Gtl Shell: Maggio 2003 – Shell e Volkswagen iniziano un test di cinque mesi su vetture alimentate solo a Gtl; il test si svolge per le strade di Berlino. Luglio 2003 – Il Sottosegretario di Stato ai Trasporti del Governo Inglese David Jamieson guida un Daimlerchrysler Evobus alimentato solo a Gtl per le strade di Londra. Ottobre 2003 — Dopo aver percorso all'incirca 220.000 Km per le strade di Berlino, i singoli test compiuti da Volkswagen e da Shell indicano che: le emissioni di particelle si sono ridotte di oltre un quarto (26%) rispetto ai livelli no-zolfo dei motori Euro4; l'ossido di nitrogeno è diminuito del 6%; le emissioni di idrocarburi sono calate del 63%; il livello di monossido di carbonio si è abbattuto del 91%; il biossido di carbonio è calato del 4%. Novembre 2003 – Shell e Volkswagen annunciano la prosecuzione della collaborazione per ottimizzare la sinergia tra le tecnologie Volkswagen e Shell Gtl. Scopo del programma è la riduzione dei consumi e delle emissioni. Novembre 2003 – Shell, Mitsubishi e Co-op iniziano il primo collaudo della tecnologia Gtl in Giappone, con la consegna alla minicipalità di Misato di alcuni veicoli da trasporto. Luglio 2004 – Ii Sottosegretario di Stato ai Trasporti inglese David Jamieson consegna una flotta di Toyota Avensis alimentate a Gtl alla Croce Rossa Britannica, all'ospedale Guy's and St Thomas e alla Energy Saving Trust. Questi mezzi opereranno nell'area urbana di Londra. Luglio 2004 – Viene presentato il progetto "Pearl Gtl", che avvierà la produzione di Gtl in Qatar, in collaborazione con la Qatar Petroleum. Agosto 2004 – Shell lancia un importante programma di test per il carburante Gtl in collaborazione con la "Shanghai Pudong Bus Transportation Co". Ottobre 2004 – Due Audi alimentate a Gtl prendono parte alla più importante manifestazione per veicoli ecologici, lo "Shanghai Bibendum Challenge". Ottobre 2004 – La "Us Society of Automotive Engineering Conference" tenutasi a Tampa in Florida accoglie con entusiasmo i risultati dei collaudi sul Gtl effettuati con gli autotrasportatori californiani della "Yosemite Waters and Ralph's Groceries". Giugno 2005 – Shell e Volkswagen ricevono il "Prof. Ferdinand Porsche Preis" per la sua attività di sviluppo del Gtl. Giugno 2005 – Shell lancia il Nuovo V-power Diesel con Gtl, il primo gasolio con un componente sintetico del mercato italiano.  
   
   
FIAT AMPLIA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE A QUINDICI COMPONENTI. IL CONSIGLIO SARÀ COMPOSTO PER LA MAGGIORANZA DI INDIPENDENTI. AGGIORNAMENTO DELLA CORPORATE GOVERNANCE  
 
Torino, 13 giugno 2005 - Fiat S.p.a. Annuncia che Ifil Investments S.p.a. Ha aderito alla proposta del Consiglio di Amministrazione di Fiat di richiedere alla prossima Assemblea degli Azionisti, convocata per il 23 giugno, di nominare tre amministratori indipendenti. Gian Maria Gros-pietro, Vittorio Mincato e Mario Zibetti, personalità di consolidata esperienza professionale anche a livello internazionale, saranno proposti all’Assemblea per la nomina nel Consiglio di Amministrazione in qualità di consiglieri indipendenti. Al tempo stesso Virgilio Marrone, Direttore Generale Ifi, sarà proposto come candidato dell’Ifil e pertanto non indipendente. Le nuove nomine amplieranno il Consiglio a quindici componenti, per la maggioranza indipendenti, compiendo così un importante aggiornamento della Corporate Governance della società. Un ulteriore importante elemento è la definizione più selettiva dei requisiti di indipendenza dei consiglieri. Dopo un’approfondita analisi delle più recenti ed aggiornate prassi internazionali in materia, la società ha adottato un insieme di regole finalizzate ad assicurare che la qualifica di indipendenza risponda ai criteri più rigorosi possibili. Ad esempio, consiglieri che siano stati in carica per oltre nove anni, anche non consecutivi, non possono essere considerati indipendenti. Inoltre, amministratori esecutivi di società terze nel cui Consiglio di Amministrazione siede un amministratore esecutivo di Fiat, non sono considerati indipendenti. “Questi cambiamenti nella nostra Corporate Governance” ha detto il Presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo “rappresentano un atto significativo nell’applicazione dei migliori standard internazionali. L’ingresso dei nuovi amministratori aumenterà il supporto e il contributo che il Consiglio di Amministrazione potrà dare al management nel portare il nostro Gruppo ad ottenere risultati soddisfacenti”. “Vorrei ringraziare il Vice Presidente John Elkann per il lavoro svolto sulla Corporate Governance nell’ambito del Comitato Nomine e Compensi da lui presieduto”.  
   
   
LA VOLKSWAGEN ALLA FIERA DELLE VETTURE A GAS NATURALE E IDROGENO  
 
Verona/Bolzano, 13 giugno 2005 - Da sempre attenta alle problematiche relative all’inquinamento, la Volkswagen si è di continuo dimostrata attiva su questo fronte perseguendo obiettivi diversi. Innanzitutto ha sempre cercato di rendere le sue vetture le meno inquinanti possibile, studiando tecnologie finalizzate alla riduzione dei consumi di carburante e, parallelamente, sviluppando sistemi atti a limitare il più possibile la presenza di elementi dannosi nei gas di scarico. In questo senso va sottolineato che la Volkswagen è stata la prima a fregiarsi di una gamma molto ampia di veicoli omologati Euro 4 con quasi due anni di anticipo rispetto dell’entrata in vigore della normativa (che scatterà per i veicoli di prima immatricolazione dal 1° gennaio 2006). Inoltre, anche nei processi produttivi nelle fabbriche della Casa tedesca, vengono attuate procedure molto precise per il risparmio di acqua, per lo smaltimento dei rifiuti e per il riciclaggio dei materiali. Questi sono soltanto alcuni esempi dell’attenzione che la Volkswagen riserva al rispetto per l’ambiente ed è per questo che non ha voluto far mancare la sua presenza alla Fiera Mondiale Autoveicoli a Gas Naturale e Idrogeno organizzata dall’Engva (European National Gas Vehicle Association) e tenutasi a Bolzano dall’ 8 al 12 giugno 2005. La Casa di Wolfsburg, che in questo caso ha potuto contare sulla collaborazione del Concessionario di zona Auto Brenner Ag – S.p.a., presenta in questa occasione una Touran alimentata a gas naturale, una vettura ancora nella fase di sperimentazione che potrebbe essere in vendita a partire dal prossimo anno. Questo studio adotta un motore 2 litri di cilindrata e sviluppa una potenza attorno ai 105 Cv. L’alimentazione a gas naturale è la principale come testimonia la presenza di un piccolo serbatoio per la benzina – circa 15 litri – e una serbatoio per 20 kg per il gas. Utilizzando soltanto il gas l’autonomia è pari a 330 km, sfruttando anche la benzina sale a circa 500 km. La Volkswagen, in tema di gas naturale, sta conducendo interessanti studi per lo sviluppo di un carburante alternativo particolarmente pulito, derivato proprio dal gas naturale, da impiegare nei motori Diesel ottenendo emissioni estremamente pulite.  
   
   
COBRA AUTOMOTIVE TECHNOLOGIES NOMINA EMANUELE MARCHI NUOVO DIRETTORE RISORSE UMANE  
 
 Varese, 13 giugno 2005 - Emanuele Marchi è il nuovo Human Resources Director di Cobra Automotive Technologies, società di Varese che progetta sistemi e servizi di sicurezza e gestione per tutti i veicoli a livello globale. Nato nel 1960 e laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bologna, Marchi dopo una prima breve esperienza in Nones S.p.a. È cresciuto professionalmente in Whirlpool, società nella quale ha ricoperto diverse cariche, in primis presso il sito industriale di Trento poi nel più importante insediamento di Cassinetta di Biandronno (Va) ed infine dal 1995 al 2000 presso l’headquarter europeo di Comerio (Varese) come Responsabile delle Relazioni Industriali. Nel 2001 è entrato in Sea S.p.a., società che gestisce gli aeroporti di Milano, dove ha ricoperto la carica di Responsabile del Personale per l’aeroporto di Malpensa. Nel luglio 2002 ha assunto la Direzione Risorse Umane di Goglio S.p.a., società multinazionale che impiega oltre 1.300 dipendenti nel mondo e si occupa della produzione e commercializzazione di sistemi per l’imballaggio flessibile dove è restato fino ai primi mesi del 2005.  
   
   
MASTERCARD INSIEME AD UNICREDIT CLARIMA LANCIA LE NUOVE CARTE DI CREDITO FIAT, LANCIA E ALFA ROMEO  
 
Milano, 13 giugno 2005 - Le nuove carte Mastercard rappresentano un prodotto fatto su misura per gli automobilisti: offrono servizi mirati, la possibilità di pianificare le spese di manutenzione dei veicoli e di accedere alle campagne promozionali sviluppate dall’After Sales della Fiat Auto. Le tre carte revolving - una per ciascun Brand- garantiscono due linee di credito distinte: una per la gestione dell’automobile presso la rete di assistenza After Sales, l’altra per gli acquisti non legati all’auto ed effettuati presso il network di oltre 32 milioni di esercizi nel mondo convenzionati con Mastercard. Le nuove carte di credito sono gratuite e i titolari non pagheranno alcuna quota annuale. Offrono, in esclusiva, condizioni di pagamento agevolate e promozioni sulle riparazioni, sui servizi di assistenza e sugli interventi di carrozzeria presso le reti Fiat, Lancia e Alfa Romeo. Inoltre, non c’è alcuna commissione per il rifornimento di carburante. I titolari delle nuove carte riceveranno un servizio di assistenza 24 ore su 24 in caso di auto in panne su qualsiasi auto si trovino, anche se non ne sono i proprietari e non sono alla guida del veicolo e beneficiano di tutti i vantaggi previsti dal Programma Targa. L’utilizzo delle carte permette altresì di accumulare un bonus scontabile sull’acquisto di una successiva auto o per prodotti e servizi di After Sales, di finanziare le proprie spese a tassi vantaggiosi, gestendo in modo flessibile e intelligente i propri flussi di cassa. “Insieme a Unicredit Clarima e Fiat, due partner d’eccellenza, abbiamo ideato un prodotto su misura, per soddisfare in modo adeguato le esigenze degli automobilisti, in grado di assicurare vantaggi ma anche comodità e praticità - commenta Claudio Ferri, Account Director di Mastercard Italia. – Le tre carte Fiat, Lancia e Alfa Romeo confermano il nostro impegno per garantire una corretta segmentazione del nostro mercato attraverso la diversificazione dei prodotti. L'obiettivo è offrire la carta giusta al cliente giusto”.  
   
   
LANCIA YPSILON ADOTTA L'ULTIMA VERSIONE DEL TOMTOM GO 700  
 
Torino, 13 giugno 2005 - U.a.u.! abbraccia una nuova causa. L'ormai sempre più diffuso movimento di persone unite per combattere pacificamente contro le piccole e grandi brutture della vita torna a far parlare di sé. Il movimento non è nuovo alle provocazioni e ai gesti simbolici: recentemente ha fatto clamore la presenza al Palazzo di Giustizia di Milano con i grandi manifesti U.a.u.!. Il movimento si è riunito ai Navigli (Milano) per la presentazione di Lancia Ypsilon con navigatore satellitare Tomtom Go 700 e della nuova campagna pubblicitaria dedicata a questa promozione. Ospiti d'onore sono stati i giovani talenti di Ied Comunicazione Milano, impegnati con entusiasmo accanto al movimento nella creazione di nuovi progetti. Il tutto sempre in linea con i valori U.a.u.!, contro il brutto, il banale e il triste che ci circondano. E con l'obiettivo di esortare a ritrovare, attraverso piccoli gesti quotidiani, la personale via verso la libertà, la felicità e il bello.  
   
   
MARTUSCIELLO: "INCORAGGIARE NASCITA DI UN’INDUSTRIA EUROPEA DELLA CULTURA"  
 
Roma, 13 giugno 2005 - “Per l'Italia la grande sfida è la conquista di una forte identità culturale europea aperta al mondo, espressione e sintesi di diversità, da cogliere e preservare, in una dimensione, non nazionalistica, ma come patrimonio da mettere al servizio della collettività. Anche le attuali difficoltà nell'ulteriore percorso di integrazione europea impongono con maggiore forza il perseguimento di tale obiettivo”. Lo ha detto il Vice Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Antonio Martusciello, intervenendo a Parigi al secondo meeting dei Ministri della Cultura organizzato dall'Asem sul tema: “Diversità culturale: opportunità e sfide”. “Per questi motivi – ha affermato Martusciello – l'Italia ha aderito con convinzione alla Dichiarazione di Berlino del novembre 2004 su una politica culturale europea. Altrettanto – ha aggiunto - farà con la “Dichiarazione in favore di una carta per l'Europa della cultura”, varata a Parigi all'inizio del mese di maggio dai Ministri della Cultura europei e guarda con molto interesse ai negoziati sulla “Convenzione Internazionale sulla diversità culturale” dell'Unesco, alla cui bozza ha offerto un contributo rilevante. Nel ribadire “l'opportunità che l'Europa si doti di una propria politica culturale”, il Vice Ministro ha detto di “condividere l'orientamento della Francia, che si batte in nome del principio della cosiddetta “eccezione culturale”, ma questo principio – ha sottolineato - va interpretato con un'ottica meno protezionistica e più aperta, fondata, sull'opportunità di incoraggiare la nascita di un'industria europea della cultura. Per competere a livello mondiale con una concorrenza sempre più aggressiva dal punto di vista commerciale - per Martusciello - è indispensabile che questa industria abbia, pur nella salvaguardia e nella valorizzazione delle specifiche identità delle singole Nazioni, un carattere continentale. Un percorso che va realizzato incentivando le sinergie e le complementarietà attraverso collaborazioni bilaterali e/o a livello comunitario. Con riguardo all'Italia penso – ha detto - a contesti quali il restauro, la tutela (anche normativa), la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale, la cosiddetta archeologia preventiva (anche mediante attività di aerofotorilevazione), nonché, in campo cinematografico, il doppiaggio (non da ultimo per superare le barriere linguistiche che si frappongono alla crescita di un'industria europea del settore) e il restauro delle pellicole. Questi ed altri comparti – per Martusciello - sono quelli su cui Europa ed Asia possono peraltro costruire dei fecondi rapporti di collaborazione coniugando ed, anzi, valorizzando le rispettive diversità culturali. Collaborazioni - ha concluso il Vice Ministro – che, mettendo a disposizione gli uni degli altri le rispettive ricchezze che non prescindano ovviamente dall'enorme patrimonio anche in termini di capitale umano di cui noi tutti disponiamo, garantiscano un valore aggiunto alla nostra presenza sul mercato globale”.  
   
   
TUTTI I VIP E I NUMERI DEL PREMIO GALILEO  
 
Firenze, 13 giugno 2005 – Molte centinaia di personalità dai cinque continenti, ministri della Repubblica e parlamentari, ambasciatori di una decina di nazioni, ex e futuri governanti, rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cultura, spettacolo, finanza, informazione, alta società. Converranno tutti a Firenze, domenica 19 giugno, per celebrare i cinque vincitori del premio Galileo 2000 appena assegnato: il cantante Andrea Bocelli e la venticinquenne pianista russa Ksenia Bashmet per la Musica, il filosofo francese Bernard-henri Lévy per la Libertà del Pensiero, lo scrittore messicano Carlos Fuentes per la Cultura, Emma Bonino per la Pace. Sono stati scelti da una giuria internazionale composta dall’attrice greca Irene Papas, dall’ex ministro della Cultura francese Jack Lang, dal direttore generale dell’Ente Teatrale Italiano Marco Giorgetti, dalla principessa Irina Strozzi e da Alfonso De Virgiliis, presidente della Fondazione Premio Galileo 2000 che organizza l’evento in collaborazione con l’Ina Assitalia di Firenze, nella persona dei due agenti generali Antonio De Virgiliis e Michele Reali. La cerimonia avrà luogo nel giardino di Boboli nel corso di una soirée spettacolare e movimentata, che coinvolgerà gli Uffizi, il Corridoio Vasariano e la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, e che vedrà in scena anche centinaia di musicisti, cantanti, attori e ballerini, grazie all’apporto straordinario dell’Eti attraverso il Teatro della Pergola e con la collaborazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. I dettagli sono stati annunciati oggi in conferenza stampa dal presidente Alfonso De Virgiliis. Oltre ai membri della giuria, parteciperanno alla cerimonia il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli con il sottosegretario Roberto Tortoli e il vice ministro dei Beni Culturali Antonio Martusciello. Tra i parlamentari Vittorio Sgarbi, Stefano Passigli, Enrico Jacchia. Numeroso anche il corpo diplomatico: gli ambasciatori del Messico Rafael Tovar e dell’Equador Emilio Izquierdo. La Spagna sarà rappresentata dall’ex ministro del Lavoro Fernando Suarez Gonzalez, dall’ambasciatore a Roma Josè Luis Decenta Ballester e da quello presso la Santa Sede Jorge Dezacallar de Mazarredo. Ambasciatore in Vaticano Josè Moran Val anche per il Perù. Per la Francia, invece, il ministro consigliere dell’ambasciata in Italia Florence Mangin. Con Irene Papas tra i volti noti dello spettacolo figurano Giorgio Albertazzi, Lucia Bosè, Andrea Giordana, Sergio Fantoni, Mariangela D'abbraccio, Marina Malfatti, Laura Lattuada, Deborah Caprifoglio e il regista Maurizio Scaparro, fresco di nomina alla direzione della Biennale di Venezia. Delle istituzioni locali hanno fin qui confermato, tra gli altri, il sindaco Leonardo Domenici, il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, il rettore Augusto Marinelli, il questore Vincenzo Indolfi, i comandanti provinciali e regionali dei carabinieri Giovanni Nistri e Roberto Rosi, il soprintendente Antonio Paolucci. Presente anche il direttore del Museo di Storia della Scienza Paolo Galluzzi con il direttore del Nobel Museum di Stoccolma Svante Lindqvist. La parte spettacolare è affidata a 40 attori, 26 ballerini, 106 musicisti (Filarmonica, Agimusarte e Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta) oltre ai 47 elementi del coro Harmonia Cantata e alla Banda Rossini. Dieci gli elettricisti, 5 i carpentieri. Per la cena (catering Guido Guidi) saranno all’opera 120 tra cuochi e camerieri. Ci sarà un’ambulanza e per la sicurezza un piccolo esercito di vigili, polizia e carabinieri, oltre al personale della Soprintendenza e allo staff di servizio. In tutto oltre 600 persone. Condurrà la cerimonia Antonella Boralevi. Bocelli canterà l’Ave Maria di Gounod, il noto industriale tedesco Karl Zeiss, amante della lirica, un’aria dalle Walkirie di Wagner. I premi per i vincitori (spille d’oro impreziosite da diamanti, rubini e perle) sono realizzati dalla Bottega orafa Penko. Due gli ingressi per gli ospiti: direttamente da Piazza Pitti (ore 21 - 21,30), oppure dagli Uffizi (ore 19,15 – 20,45) potendo così visitare alcune delle più belle sale del museo e arrivare a Boboli percorrendo il Corridoio Vasariano fino alla Galleria Palatina. Ad accogliere gli ospiti in Giardino una rêverie sul tema del Sogno di una notte di mezza estate shakespeariano. Le rappresentazioni saranno sottolineate da trionfi di luce e spiriti danzanti, figuranti, acrobati e mimi che guideranno gli ospiti alla scoperta dei vari siparietti teatrali. Ovunque le note barocche di Henry Purcell e quelle romantiche di Felix Mendelssohn.  
   
   
FERNANDO BOTERO GLI ULTIMI 15 ANNI ROMA, PALAZZO VENEZIA 16 GIUGNO- 25 SETTEMBRE 2005  
 
Roma, 13 giugno 2005 - Dopo 15 anni, Botero torna a Roma. L’ultima grande mostra romana dell’artista colombiano risale infatti al 1991, allora accolta con enorme successo a Palazzo delle Esposizioni. Dal 16 giugno al 23 settembre, i personaggi più recenti della produzione di Botero popoleranno gli ampi saloni di Palazzo Venezia. L’esposizione è organizzata dal Polo Museale Romano e dalle Gallerie Contini di Venezia e Benucci di Roma. Per questo suo ritorno, Botero ha selezionato 170 opere mai esposte in precedenza a Roma. Dipinti, disegni e sculture che raccontano gli esiti più recenti e la poetica di uno degli artisti più noti al mondo: nato in Colombia nel 1932, Botero ha saputo sviluppare un autonomo linguaggio figlio della tradizione latino-americana e della pittura europea che lo ha portato ad esporre nei maggiori musei mondiali, in America, Europa e Asia. Palazzo Venezia, edificio carico di storia e di simboli, è stato privilegiato da Botero per la “prima mondiale” di un ciclo che, nella volontà dell’artista, è destinato a girare il mondo. “Cuore sanguinante” della mostra romana saranno infatti le oltre 50 opere nate dalla rabbia e dedicate all’orrore di Abu Ghraib. Le grandi tele mostrano prigionieri ammassati, legati, imbavagliati, o mentre vengono bastonati: dipinti e disegni che trasudano indignazione per una ingiustizia senza ragione e giustificazione. Botero, che racconta di essersi ispirato agli articoli del New Yorker dedicati alla terribile vicenda, ha ricordato come nessuno si sarebbe ricordato degli orrori di Guernica senza il capolavoro di Picasso. Il tema della violenza è stato già presente al centro della sensibilità del maestro colombiano, attento alle drammatiche vicende che hanno insanguinato il suo paese negli anni Novanta, quando persino una delle sue statue fu distrutta in un attentato nel centro di Bogotà nel quale rimasero uccise 27 persone. I grandi campi di colore e i volumi di Botero, che rendono prototipi i suoi protagonisti e che creano quella distaccata dignità propria della pittura classica, si confrontano in questo contesto non solo con i temi tradizionali della sua arte, ma anche con il dolore e la vergogna di una delle vicende più sconvolgenti degli ultimi anni. La violenza di Abu Ghraib è entrata nella realtà dei personaggi dell’artista, e il dolore stesso ha assunto la drammaticità del prototipo: le cinquanta opere dedicate a questo tema, realizzate nell’arco di un anno, sono divenute una delle serie cui il maestro è più legato e che, per il suo valore di denuncia, non sarà messa in vendita ma esposta nei più importanti musei del mondo. Accanto a questo “grido di dolore”, la mostra propone i temi cari all’artista, le sue donne, i suoi ritratti, i paesaggi, tutte opere che sono entrate nell’immaginario universale per l’efficace sintesi di ironia, simpatia, tenerezza e lucidità che rappresenta la personalissima cifra di questo grande interprete dei nostri tempi. In occasione della mostra verrà presentata anche una piacevole pubblicazione dedicata ai più piccoli: “Buongiorno Botero”, realizzato da Enrica Corradini e stampato da Rosen Editore, è un libro pensato per presentare l’arte di Botero al sofisticato pubblico dei bambini.  
   
   
CINA PITTURA CONTEMPORANEA 23 GIUGNO – 28 AGOSTO 2005 PALAZZO BRICHERASIO, TORINO  
 
Torino, 13 giugno 2005 - Dopo l’esposizione presso gli spazi delle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e quella a Palazzo del Monte di Pietà a Padova, la mostra Cina, Pittura contemporanea arriva a Torino, a Palazzo Bricherasio, che conferma così la vocazione a dedicare le mostre estive all’arte di culture geograficamente lontane. Per il 2005 la scelta va alla Cina, un paese in continua evoluzione e crescita, che confronta la sua tradizione millenaria con la storia culturale dell’Occidente. La mostra, curata da Vittoria Coen e Guido Curto, si propone come un’indagine sulla tendenza contemporanea definita “pittura fotografica cinese” attraverso la selezione di circa quaranta opere che racconteranno il lavoro e la poetica di tredici artisti compresi fra i trenta e i quarant’anni. La pittura fotografica è una tecnica che apparentemente evoca un realismo descrittivo, frutto di una straordinaria padronanza stilistica, nelle cui pieghe si possono tuttavia notare ispirazioni simboliche e fortemente concettuali. Il risultato è una miscela di rimandi continui tra Oriente e Occidente, di ironiche soluzioni miste ad un costante senso di disagio esistenziale. La scena dell’arte cinese contemporanea si presenta come una realtà articolata e composita, gli artisti che ne fanno parte provengono da percorsi così differenti da vanificare ogni tentativo di racchiuderli in un’unica definizione esaustiva. La mostra presenta giovani artisti appartenenti a una nuova generazione dell’Avanguardia cinese che, sul finire degli anni Settanta, si è liberamente distaccata dal rigido realismo accademico guidato dal regime maoista per approdare a un realismo individuale che cristallizza momenti della vita quotidiana. I colori, quasi sempre molto vivaci, enfatizzano ulteriormente le opere spesso di grande dimensione. In taluni artisti si arriva, attraverso la citazione, ad ironizzare sulla storia della pittura occidentale, non per irriderla, ma per sottolineare come un altro punto vista possa costituire un osservatorio interessante di approfondimento culturale. In un alternarsi di stili e di sensibilità, è così possibile ammirare la creatività di Zhang Xiaogang, che è stato predecessore e maestro di pittura di altri più giovani artisti dell’Avanguardia cinese; i suoi lavori sono dense riproposizioni surrealiste dell’epoca totalitaria e dunque portatori di alto significato storico. In questo filone surrealista-simbolico che tende ad andare oltre la semplice rappresentazione del reale vanno inseriti anche i lavori di Li Dafang e di Zhou Tiehai. Gli influssi della Pop Art sono invece presenti nei lavori di Feng Zhengjie, che rivisita questa corrente cromatica presentando prevalentemente soggetti femminili in chiave sensuale-irreale e nelle opere di Wei Guangqing, che situandosi nel filone della “Cultural Pop” rivisita metaforicamente antiche poesie e racconti classici della cultura cinese. E’ in definitiva l’istinto alla libertà creativa e alla ricerca individuale che intesse i legami tra gli esponenti dell’Avanguardia cinese, i quali mostrano nell’insieme interessi a temi diversi: la sessualità presentata nei lavori di Zhang Xiaotao, il mito di Wu Yiming, l’ironia di Shi Xinning e di Zeng Fanzhi, il genio e la libertà iconografica di Li Song Song e di Wang Xingwei. La diversità di prospettive e di sensibilità indica il cammino dell’arte contemporanea cinese verso una maggiore libertà: è questo un segnale politico oltre che estetico. Un particolare e insolito allestimento sarà infine dedicato alla sezione fotografica legata alla mostra che presenta le opere del fotografo cinese Zeng Yi. Conosciuto a livello internazionale Zeng Yi ci fa entrare, con i suoi scatti in bianco e nero, nella vita delle campagne cinesi. Scene rurali, gesti semplici, quotidiani, un lavoro di memoria storica a documentare tradizioni, mestieri e personaggi che stanno scomparendo sotto la spinta della forte evoluzione sociale ed economica di questo Paese. Www.palazzobricherasio.it  
   
   
“LA PRESENZA ASSENTE” DI HUSSEIN CHALAYAN LA TURCHIA È ALLA 51° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE BIENNALE DI VENEZIA  
 
 Roma/Venezia, 13 giugno 2005 – La Turchia è presente alla 51° Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia. L’esposizione “La Presenza Assente” dell’artista Hussein Chalayan, curata da Beral Madra, inaugurata giovedì 9 giugno 2005 all’interno del Padiglione, che si sviluppa tra le spaziose sale della Fondazione Levi. Il Padiglione della Turchia, coordinato da Murat Pilevneli, è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri di Turchia in collaborazione con L’università Bilgi di Istanbul e ed è sponsorizzato da Banca Garanti e Shop Miles Club, con il supporto di Turquality. L’esposizione verrà aperta al pubblico dal 12 giugno 2005 al 6 Novembre 2005. Il Padiglione della Turchia è alla Biennale di Venezia dal 1991. “Il contenuto del Padiglione rivela anche la complessità della combinazione di modernità, postmodernità e fattori umani in un territorio, come è quello turco, destinato ad evolversi continuamente secondo le differenziazioni politiche, economiche ed ideologiche tuttavia acquistando ad ogni stadio un nuovo impulso ed una nuova visione”. (dichiarazione di Murat Pilevneli) Husseyin Chalayan, artista e designer è nato nel 1970 in Nicosia/lefkosa. Cittadino turco vive a Londra dall’età di 15 anni. Ha frequentato la Central St. Martins di Londra e ha ricevuto il riconoscimento British Fashion Awards come Designer of the Year (2 volte, nel 1999 e nel 2000). Il titolo del suo lavoro “La presenza Assente” è interpretato ed enfatizzato dal suo spirito nomade in cui traspare la ricerca dell’identità, in relazione alla multiculturalità geografica. L’artista usa strutture curvo-lineari, spazi sconfinati e insormontabili vallate. “Chalayan sfrutta a pieno le differenti ideologie con un acuto e nel contempo critico approccio mascherato da creatività e profondo senso estetico senza dimenticare che l’arte è poesia oltre che manifestazione.” (dichiarazione di Beral Madra) Scheda Opera: Genometrici, 2005. Installazione video e figure meccaniche realizzate in uno spazio di circa 10 x 20 m. Il titolo del lavoro di Chalayan estende questo concetto ad una lettura di Lacan del significato e del significante. In questa Biennale di Venezia progetta il suo argomento e tratta l'esito del tantalismo come identita’ D.n.a. E come dintorni territoriali. Egli, introduce l'argomento spiegando come certe identita’ possono o non possono adattarsi a nuove cerchie e generare una ricerca basata sulla narrazione per la sua cross-disciplina di installazione con immagini filmate e con sculture. E’ una seria ricerca dietro ad un prodotto finale in cui il film spiega l'interpretazione del reale e dell'immaginario con una serie di stoffe raccolte e di abiti cristallizati e deformati digitalmente. Un processo di estrazione D.n.a. Di stoffe riunite da gente sconosciuta, un’antropologica valutazione del materiale e sue manipulazioni 3D, tutto trattato tramite la London-soundscape che rivelano l'avvicinamento di Chalayan al dilemma di identita’ dotata di ubiquita’. Www.labiennale.org  www.Labiennaleturkey.org  www.Nuovaicona.org/turkey.html  www.Husseinchalayan.com.tr  
   
   
LA NATURA NEL TEMPO SOSPESO MOSTRA PERSONALE DI ROMANO BERTUZZI  
 
Bologna, 13 giugno 2005 - Martedì 14 giugno alle ore 18.00 verrà inaugurata presso la Dipaolo Arte a Bologna la mostra “La natura nel tempo sospeso” a cura di Valerio Dehò. La mostra vede come protagonista un artista singolare e intrigante che ha al proprio attivo numerose mostre e performances altretanto singolari e intriganti: Romano Bertuzzi. In mostra ci saranno 10 disegni di varie dimensioni. Tutte le opere, inedite e sviluppate appositamente per questa mostra, sono eseguite con la tecnica matita su carta. La storia artistica di Romano Bertuzzi, piacentino, ha una sua atipicità che va rimarcata perché il suo lavoro attuale va compreso all’interno di una poetica estremamente rigorosa e particolare. Negli anni ‘90 l’artista sceglie di dedicarsi ad una forma di ragionata opposizione alla civiltà tecnologica e dei consumi. La sua preoccupazione consisteva nel tentativo di preservare alcune coordinate speciali della sua condizione antropologica e in primo luogo il sapere materno. L’arte per Bertuzzi, e per gli artisti che hanno fatto una scelta analoga, è stato un momento importante non di ricerca del nuovo a tutti i costi, ma un recinto in cui coltivare i frutti della tradizione, i saperi di una cultura contadina tra Emilia e Lombardia, che continuano ad avere un senso, nonostante i tentativi di metterli da parte. L’arte contemporanea vive anche di questi momenti in cui essere conservatori vuol dire proporre nuove modalità di comportamento. Bertuzzi ha fatto realizzare vere e proprie performance anche alla madre, facendola cucinare o fare il pane, cioè compiendo atti che ripristinano un legame tra l’uomo e i suoi alimenti e che costituiscono una provocazione perché siamo chiamati a riflettere sul rapporto che abbiamo non solo con i prodotti, con le opere dell’uomo e con la natura, ma principalmente con noi stessi. Inoltre l’artista ha “recitato” anche in prima persona il ruolo di un uomo della pietra, di un rude e semplice abitante delle pianure primordiali. La sua provocazione portata in tutta Europa, aveva un senso preciso nel proporsi come diverso, come colui che non vuole scindere i legami con la terra e la sua tradizione. Madre e Terra sono le parole chiave della sua poetica e muse ispiratrici del suo lavoro. Nel suo lavoro attuale, un ritorno all’opera, ha saputo conservare la freschezza e l’originalità del suo lavoro performativo. L’artista piacentino è passato infatti a una meticolosa tecnica del disegno in cui rappresenta fondamentalmente alberi o mucchi di sassi. L’estrema capacità tecnica, in cui Bertuzzi eccelle come pochissimi in Italia e che richiama gli erbari rinascimentali per l’acutezza del dettaglio, fa di questi lavori un unicum che va compreso e non solo ammirato. Quello che si deve tener presente per comprendere questi disegni di una natura ipostatizzata, è che l’artista in questo modo recupera con intelligenza un altro dato antropologico fondamentale: il tempo. Le ore e i giorni di lavoro che impiega per realizzare queste composizioni chiare e metafisiche, diventano una componente dell’opera perché il tempo è ciò che manca sempre ad una cultura basata sulla velocità e sugli affari. Www.dipaoloarte.it  
   
   
PIER AUGUSTO BRECCIA "ERMENEUTICA. DISEGNI E DIPINTI 1979-2005"  
 
Firenze, 13 giugno 2005 - "Ermeneutica. Disegni e dipinti 1979 - 2005": dal 18 giugno al 16 luglio 2005 l'Archivio di Stato di Firenze ospita circa centoquaranta opere, tra dipinti ad olio su tela e disegni a matita su carta, che ripercorrono il cammino artistico-filosofico del pittore "esistenzial-metafisico" Pier Augusto Breccia dal 1979, anno d'inizio del suo lavoro, ad oggi. La mostra, promossa da Salvatore Italia, Capo Dipartimento dei Beni Archivistici e Librari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è curata dall'artista stesso in collaborazione con Marisa Del Re, fra i nomi più prestigiosi nel mondo dell'arte internazionale moderno-contemporanea. Per la prima volta, con la retrospettiva "Ermeneutica. Disegni e dipinti 1979 - 2005" l'artista propone la denominazione di "pittura ermeneutica": "ognuno di noi in linguaggio strettamente ermeneutico non può diventare né interpretare se non ciò che egli è". Con il termine di "pittura ermeneutica" Breccia vuole connotare il proprio lavoro sottolineandone l'autonomia e le differenze sia nei confronti del Surrealismo che della pittura cosiddetta Metafisica.  
   
   
DIEGO DALLA PALMA INCONTRA L’ARTE CON TOPYLABRYS SARANNO PRESENTI : "CORPI SVUOTATI" DELL’ARTISTA MILANESE TOPYLABRYS  
 
Milano, 13 giugno 2005 - Diego dalla Palma, da sempre si è occupato della forma, della materia, dei colori del corpo, attraverso una ricerca continua ha proposto linee innovative che hanno creato molteplici tendenze. Nel lavoro dello Stilista , l’amore per l’arte è sempre stato presente ed ha altamente influenzato le Sue scelte ed il Suo percorso professionale, perciò l’incontro con topylabrys, ne è la naturale conseguenza. Topylabrys per Diego dalla Palma presenta : “Corpi svuotati” sculture che arrivano da un percorso lontano, ottenute da una ricerca in cui l’Artista da tempo affronta il tema del “Corpo”. Il Corpo come involucro, che non vuole descriverne la fisicità, ma farne cogliere gli aspetti che vanno oltre ad essa, infatti il corpo è avvolto in drappeggi ricchi e morbidi che suggeriscono le forme, facendole intravedere, sognare, e così se ne interpreta la loro purezza. Topylabrys modella attraverso le immagini scultoree l’animo umano, descrivendone così alcuni aspetti nella loro complessità. L’artista, che da anni si esprime attraverso il materiale plastico e con il fuoco e l’acqua (elementi della nostra vita), modella quei sentimenti che sono la caratteristica del percorso della vita di ciascun uomo. Con la stessa tecnica e sensibilità, da venticinque anni, propone sculture da indossare, morbide e forti contemporaneamente, dando al corpo quella valenza di unicità che solo attraverso la ricerca si ottiene. 15 giugno 15 luglio Via Madonnina 11 Milano In contemporanea, a New York, le sculture da indossare di topy, sono alla Galleria Cronick Valentine 324 East 9Th Street Nyc 10003  
   
   
INTERSEZIONI CRAGG FABRE PALADINO. SCULTURE AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SCOLACIUM  
 
 Parco Archeologico di Scolacium, 13 giugno 2005 - Venerdì 17 giugno alle ore 18 s'inaugura al a pochi chilometri da Catanzaro, Intersezioni, la mostra che ha l'obiettivo di proporre una nuova fruibilità dell'arte sottolineando la relazione tra il patrimonio archeologico e l'esperienza di tre fra i più significativi scultori contemporanei, Tony Cragg (Liverpool, 1949), Jan Fabre (Anversa, 1958) e Mimmo Paladino (Paduli, 1948). Il progetto espositivo, a cura di Alberto Fiz, è organizzato dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Catanzaro con la collaborazione della Regione Calabria, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria e del comune di Borgia. Intersezioni sviluppa un rapporto sinergico tra passato e presente attraverso l'intervento degli artisti che hanno saputo dare nuovi significati metamorfici a un luogo ricco di storia e di memoria. "La mostra", spiega l'Assessore alla Cultura della Provincia di Catanzaro Maurizio Rubino, "s'inserisce in un ampio progetto volto alla promozione del patrimonio archeologico della Calabria e alla diffusione dell'arte contemporanea". Cragg, Fabre e Paladino hanno studiato tre specifici progetti all'interno del Parco Archeologico di Scolacium. Questo è il nome del luogo che deriva da Minervia Scolacium, la colonia romana che s'installò nel 123-122 a.C. Sulla città greca di Skilletion. "In quest'occasione", spiega il Presidente della Provincia di Catanzaro Michele Traversa, "il luogo diventa non solo la sede espositiva ma il punto focale di un'indagine tesa a recuperare un'unitarietà che in apparenza appare perduta". Sono oltre 40 i progetti proposti di cui alcuni realizzati appositamente per quest'occasione. Se le imponenti sculture di Cragg, cariche di una monumentalità al tempo stesso fantastica e organica, trovano la loro collocazione ideale nel Foro, ovvero la piazza principale della colonia Minervia Scolacium, le figure arcaiche e primordiali di Paladino dialogano alla perfezione con il Teatro romano realizzato nel I e nel Ii secolo d.C., mentre le opere misteriose e stranianti di Fabre entrano metaforicamente in armonia con la spiritualità della Basilica di Santa Maria della Roccella, uno dei più significativi monumenti medievali della Calabria. "I tre artisti, pur con linguaggi e approcci diversi, condividono medesime problematiche. Cragg, Fabre e Paladino, infatti, emanano, attraverso le loro opere, una forte energia vitalistica in un confronto con la dimensione temporale e spaziale", spiega Alberto Fiz. "Questo consente di realizzare un'operazione duplice dove la ricerca contemporanea s'innesta sul territorio creando nuovi percorsi visivi e nuove suggestioni". I tre artisti hanno progettato il loro intervento in relazione alle caratteristiche di uno spazio particolarmente ricco di suggestione. Cragg ha scelto di presentare una serie di opere realizzate tra il 1999 e il 2003 dove si evidenzia un tracciato caratterizzato da continui rimandi all'aspetto geometrico e organico della materia. Tra le grandi sculture scelte da Cragg si distingue Wirbelsaule del 1999, mai esposta prima d'ora, Early Forms del 2001, Cast Glances del 2002 oltre a Untitled del 2000, un lavoro in arenaria rossa di 16 tonnellate caratterizzato da una serie di stratificazioni che ne modificano la prospettiva."Attraverso il tempo gli oggetti diventano residui della propria cultura d'origine, portando con sé il ricordo della conoscenza e dello spirito di chi li ha creati", afferma Cragg. Per quanto concerne Fabre, la Basilica diventa il punto focale della sua elaborazione plastica caratterizzata da continue metamorfosi. Se in cima alla Basilica verrà collocato L'uomo che misura le nuvole, una grande scultura in bronzo che sembra entrare in relazione con l'ultraterreno, l'artista belga ha progettato per l'occasione I motori dell'anima del 2005, una nuova installazione con motori e cinque teschi di scarabei. Si tratta di un'opera fortemente simbolica dove, come spiega Fabre, "l'idea è quella di una fusione tra l'energia fisica e quella mentale. A rappresentare l'energia fisica e pulsante sono i motori, mentre l'energia spirituale è simboleggiata dalla Basilica". Ad occupare il Teatro è Paladino che per l'occasione ha realizzato una specifica installazione dove lo spazio antico viene animato da presenze silenziose e inquietanti, fantasmi di un passato collettivo. Si tratta de I Dormienti collocati sui gradoni del teatro come spettatori muti. Le 15 opere in terracotta creano un universo autonomo e suggestivo che entra in relazione con gli attori della scena, ovvero i Testimoni, quattro grandi figure in bronzo severe e ieratiche. Nella parte alta del teatro, Paladino ha deciso di collocare un grande Elmo che sintetizza l'universo mitico e simbolico proprio della sua indagine. "La mie opere non creano fratture e fanno parte del continuum temporale diventando parte integrante di un paesaggio caratterizzato da stratificazioni e sovrapposizioni, come testimonia proprio il Parco Archeologico di Scolacium", spiega Paladino. Tony Cragg, che nel 2003 ha presentato le sue opere in una grande mostra al Macro di Roma, nel 1988 ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia e quello stesso anno ha vinto il Turner Prize. Ha esposto, tra l'altro, al Museo d'Arte Contemporanea di Nizza, al Reina Sofia di Madrid, alla Royal Academy di Londra, al Museo Cantonale di Lugano, al Museo d'Arte Moderna di Tokyo, al Museo di Grenoble, alla Tate Britain di Liverpool e al Guggenheim di Venezia. Sarà lui a realizzare la scultura simbolo delle Olimpiadi invernali previste a Torino nel 2006. Jan Fabre è stato invitato per la prima volta alla Biennale veneziana nel 1984. Ha successivamente preso parte a Documenta Ix di Kassel, alla Kunsthalle di Basilea e, recentemente, ha esposto con una personale alla Galleria d'Arte Contemporanea di Bergamo, allo Stedelijk Museum di Gand e al Museo d'arte contemporanea di Lione. Fabre si occupa di arte visiva, scrittura e teatro e nel 2005 è co-direttore artistico del Festival di Avignone. Mimmo Paladino ha partecipato alla sua prima Biennale veneziana nel 1980. Ma vanno ricordate la rassegna alla Lenbachhaus di Monaco, le mostre al Kunstmuseum di Basilea, alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna e alla Royal Academy di Londra. Va, inoltre segnalata, la grande installazione Montagna di sale realizzata a Napoli, la personale al Centro d'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 2002-2003. Paladino è membro onorario della Royal Academy di Londra e le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali tra cui il Metropolitan Museum di New York. Nel 2005 la Loggetta Lombardesca di Ravenna ha ospitato una sua personale che affronta il rapporto con il teatro dal titolo Mimmo Paladino in Scena. Sino al 31 agosto 2005 espone al museo Ca' Pesaro di Venezia. Info: 0961/84342 – 741257  
   
   
IDF AGENTE ESCLUSIVO PER L’ITALIA DELLE SEDUTE DELLA CARL HANSEN DISEGNATE DA HANS J. WEGNER  
 
Spilinbergo, 13 giugno 2005 - Idf International Design Furniture con sede a Spilimbergo (Pn), a far data da giugno 2005, ha ufficialmente ricevuto l’incarico di Agenzia Generale per l’Italia delle collezioni dell’azienda danese Carl Hansen & Søn Møbelfabrik A/s, famosa per la produzione e distribuzione delle rinomate sedute firmate da Hans J. Wegner. Ad oggi la collezione Carl Hansen & Son consiste infatti esclusivamente di modelli disegnati da Hans J. Wegner; la collaborazione tra Wegner e Carl Hansen risale al 1949. Il primo modello – la leggendaria “Y chair” (Ch 24) – è stato messo a punto nel ’50 e fu seguito da numerose altre sedie che negli anni hanno guadagnato lo status di “sedie classiche”, pezzi famosi e richiesti in tutto il mondo. Quando un designer riesce a realizzare un progetto che viene annoverato negli annali del design alla voce “La Sedia” senza dubbio il risultato è ineguagliabile. E questo è quanto è accaduto al designer danese Hans J. Wegner. Non a caso, dopo alcuni pezzi della Thonet, proprio la “Y chair” di Wegner è uno dei modelli di sedie più vendute al mondo. Le sedie di Wegner sono vere, originali e naturali, come la “Y chair”, chiamata così per la forma del suo schienale che si erge dal sedile formando un esile profilo ad Y, in rovere o faggio, che avvolge tutta la sedia, fungendo contemporaneamente da appoggio per le braccia. Proporzioni perfette, eleganza, linee raffinate e sobrie sono le caratteristiche che contraddistinguono ogni pezzo di Wegner. Le forme, i materiali impiegati mettono in risalto un rigore quasi spartano, esaltato da linee semplici e dalla rinuncia a tratti superflui.Tutto questo, unito alla lavorazione delle sedie – dove il processo di produzione industriale sposa la lavorazione artigianale – hanno creato un “mito” riconosciuto anche a distanza di due generazioni. Lo stile di Wegner consiste nel ridurre tutto ai suoi aspetti più essenziali. Il suo modo singolare e sobrio di giocare con le forme è stato premiato con i riconoscimenti più autorevoli nel campo del design ed i suoi progetti fanno parte delle più rinomate collezioni di design del mondo. Recentemente l’azienda Carl Hansen ha inserito nella collezione anche alcuni tavoli, disegnati sempre da Hans J. Wegner, e la struttura di 30.000 m2 già esistenti ad Aurup, vicino alla città di Odense, è stata ampliata di altri 6.000 m2, al fine di mantenere la miglior qualità ottenibile da una combinazione di abilità tradizionale, metodi di produzione moderni e non per ultimo l’orgoglio e l’attenzione professionale sempre necessari per una collezione disegnata da Hans J. Wegner. Www.idfgroup.it  
   
   
I RE - SACERDOTI SABINI IN MOSTRA  
 
Roma, 13 giugno 2005 - I re sacerdoti sabini e i loro rituali religiosi: dall’interpretazione del volo degli uccelli alla fondazione delle città, Roma in primis, per arrivare ai banchetti funebri accompagnati dalla rottura del vasellame. Sono alcuni aspetti poco conosciuti della civiltà sabina, alla base di quella romana, illustrati nella mostra: “Gli eredi di Numa: un augure della Sabina arcaica”, che sarà inaugurata il 10 giugno, nella sala del Monte Frumentario a Fara Sabina (Rieti), visitabile fino a settembre. A documentare le consuetudini politico - religiose dei primi re di Roma c’è, tra i vari reperti, anche un lituo, bastone ricurvo utilizzato per l’arte divinatoria. Si tratta di un reperto rarissimo, attestato finora in Italia da molte rappresentazioni, ma solo da due esemplari, venuto alla luce durante la campagna di scavo nella necropoli di Eretum a Colle del Forno (Montelibretti) condotta dall’Istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico (Iscima) del Cnr, promotore della mostra unitamente al Museo Civico di Fara in Sabina (Rieti). “L’esposizione” spiega l’archeologa Paola Santoro dell’Iscima - Cnr “propone al pubblico i risultati delle nuove campagne di scavo condotte in collaborazione con il Comune di Fara Sabina, il Museo civico del paese e la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio. La scoperta della necropoli avvenuta nel 1970, seguita dallo scavo di 23 tombe a camera nell’arco dei nove anni seguenti, permise di individuare, per la prima volta, gli aspetti archeologici della cultura dei Sabini della valle del Tevere. Le indagini riprese nel 2003 si sono avvalse di una serie di campagne di prospezioni geofisiche effettuate dall’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del Cnr, grazie alle quali è stato possibile individuare specifiche aree di scavo”. Dalla necropoli sono emerse alcune tombe monumentali databili tra la seconda metà del Vi e la prima metà del V secolo a.C., con corridoi (dromoi) di lunghezza variabile dai 6,5 a 9 metri che custodivano un cospicuo numero di frammenti di vasellame di notevole qualità, visibile in mostra. Questi manufatti ceramici erano presumibilmente utilizzati durante le libagioni che accompagnavano la deposizione e che contemplavano la rottura dei vasi prima della chiusura del dromos, “porta dell’aldilà”. Ma il dato più interessante è rappresentato dal ritrovamento di un lituo e di uno scettro conservati in una tomba pertinente ad una famiglia gentilizia. “Come ricorda lo scrittore latino Livio” continua la dr.Ssa Santoro “il lituo- baculus sine nodo aduncus- costituiva il simbolo della carica dell’augure, sacerdote che attraverso il complesso rituale dell’auspicio era in grado di comprendere il volere degli dei dal volo degli uccelli. Con il lituo l’augure tracciava il perimetro e le partizioni del templum. Il modello al vero dell’esemplare in ferro, rinvenuto nella deposizione, rappresenta per ora un unicum nell’Italia antica. Gli altri modelli realizzati in lamina di bronzo (come ad esempio quello della tomba della necropoli della Banditaccia di Cerveteri ) hanno la sommità avvolta a spirale, che trova confronti nella iconografia tardo repubblicana e non in quella arcaica. Il nostro invece è molto simile al lituo impugnato dagli auguri raffigurati in alcuni bronzetti, come quello del Lapis Niger, nel Foro Romano o quello proveniente dalla stipe di Gabii, o in altre testimonianze figurative come le lastre di Murlo (Si) e le stele fiesolane”. Il lituo poteva però rappresentare anche il simbolo del potere politico, quando potere politico e potere religioso erano ancora di competenza indistinta del capo della comunità, come sembra illustrare anche un passo dell’Eneide ( Eneide Vii,187-188), dove si descrive la statua di Pico, mitico progenitore del re Latino: “Esso, col quirinal lituo, di breve trabea mantellato e con l’ancile nella man sinistra, si sedea Pico domator di cavalli”. Per informazioni tel. 0765/277321  
   
   
DEBUTTA CON 18 CONCERTI IL FESTIVAL FIRENZE CLASSICA PRESENTATA LA PRIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA IN PROGRAMMA DA GIUGNO A SETTEMBRE NELLE CHIESE DI ORSANMICHELE E DI S. STEFANO AL PONTE. NOVE GLI APPUNTAMENTI GRATUITI  
 
Firenze, 13 giugno 2005 - Diciotto grandi concerti nella splendida Chiesa di Orsanmichele. Ecco il programma del 1° Festival Firenze Classica che debutta il 18 giugno (durerà fino a settembre) nel quadro degli eventi di Firenzestate 2005. Promotori l’Assessorato alla Cultura e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con l'Orchestra da Camera Fiorentina e la Soprintendenza ai Beni Architettonici delle Provincie di Firenze, Prato e Pistoia. Il coordinamento artistico è del maestro Giuseppe Lanzetta. Il festival è stato presentato oggi alla stampa. E’ la prima volta che le quattro istituzioni collaborano per produrre un unico cartellone concertistico. Un risultato importante al quale hanno lavorato in particolare l’Assessore alla Cultura Simone Siliani, il maestro Lanzetta nella sua veste di presidente dell'Orchestra da Camera Fiorentina e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il quale ha interamente finanziato l’iniziativa. Firenze Classica impegnerà l'Orchestra da Camera Fiorentina con 4 concerti, Toscana Classica a Agimus Firenze, l'Associazione Viri Galilaei e ancora Europa Musica, Florence Symphonietta, Nuovi Eventi Musicali e il Conservatorio Cherubini. Inaugura il festival il grande fagottista Daniele Damiano accompagnato dall'Orchestra da Camera Fiorentina. Bis il 20 giugno. Con l’eccezione di una lunga pausa in agosto il programma continua tutta l'estate con i seguenti artisti (tutti i concerti iniziano alle ore 21): a giugno il pianista Riccardo Sandiford (26 e 27) e il duo Lorenza Borrani - Matteo Fossi (30); a luglio l’Orchestra Florence Symphonietta (1), il duo pianistico Monica Pacchioni - Paola Ghetti (5), il violinista Cristiano Rossi (6), il chitarrista Flavio Cucchi (7), il Quartetto Alkman con la chitarrista Martina Mattioni (11), il Cherubini Ensemble (18), i Cameristi dell'Ort (27), i Solisti di Agimus Arte 31; ad agosto (30) il Coro Viri Galilei diretto da Enzo Ventroni; a settembre di nuovo l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Mariusz Smolij (4 e 5). I concerti sono gratuiti ad eccezione dei cinque di giugno. La capienza della chiesa di Orsanmichele è di 300 posti, l’ingresso dalle 20,30 fino a esaurimento dei posti. A cura della Florence Symphonietta sono inoltre in programma quattro concerti collaterali che si terranno nella Chiesa di S. Stefano al Ponte Vecchio il 29 giugno, 2, 3 e 4 luglio, tutti a pagamento. In sequenza: l’Orchestra Florence Symphonietta; il violinista Marco Fornaciari; i Solisti della Florence Symphonietta; il Coro Viri Galileai. Il maestro Lanzetta è stato recentemente premiato con la Medaglia Beato Angelico per la Musica e l'arte in campo internazionale. E’ reduce da una tournée di successo a Mexico City, Wroclaw e Aachen, dove ha diretto l'Orchestra Sinfonica Tedesca nella settimana della Cultura Italiana nel corso della quale il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha ricevuto il Premio Carlo Magno 2005. Www.comune.fi.it  
   
   
IMPORTANTI ORCHESTRE E DIRETTORI DI ALTISSIMO PRESTIGIO PROTAGONISTI DELLA QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA E ARTE SACRA, DAL 23 AL 26 NOVEMBRE 2005  
 
Roma, 13 giugno 2005 - Si inaugura il 23 novembre, nella Basilica di S. Pietro in Vaticano, la quarta edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra. Quattro gli appuntamenti in programma, dal 23 al 26 novembre, nelle basiliche romane: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. Grazie al Festival, la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra e Daimlerchrysler Italia promuovono importanti restauri a salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano. Sarà proprio l'ultimo concerto del 26 novembre ad esser preceduto dall'inaugurazione della restaurata Cappella di San Benedetto nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, dedicata a Papa Benedetto Xvi. Il prestigio del Festival, giunto alla sua quarta edizione, si lega anche quest'anno ad importanti Orchestre e Direttori di altissimo prestigio. Protagonista indiscusso del Festival sarà infatti il Maestro Seiji Ozawa che, in una delle sue rare esibizioni italiane, dirigerà i Wiener Philarmoniker nel concerto conclusivo del 26 novembre, a San Paolo fuori le Mura. Dal 2001 Direttore musicale dell'Opera di Vienna, il Maestro Ozawa ha lavorato con Herbert von Karajan, nel 1961 ha attirato l'attenzione di Leonard Bernstein che lo ha voluto alla New York Philharmonic e per ventisette stagioni è stato Direttore stabile della Boston Symphony Orchestra. Incipit di intensa sacralità per la serata inaugurale presso la Basilica di San Pietro in Vaticano. Qui, il 23 novembre, verrà officiata la Santa Messa Solenne con musiche e canti gregoriani diretti da Pablo Colino ed eseguiti dalla Cappella Giulia, la cappella musicale della Basilica di San Pietro, fedele interprete e punto di riferimento della plurisecolare tradizione del canto gregoriano. Il 24 novembre, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, sul podio della London Philarmonic Orchestra e del London Philarmonic Choir salirà Paolo Olmi, tra i più apprezzati direttori d'orchestra italiani a livello internazionale, che eseguirà lo Stabat Mater di Gioachino Rossini. Scritto al culmine dell'attività creativa di Rossini, dopo tanti capolavori melodrammatici, lo Stabat è rimasto, insieme alla Petite Messe Solennelle, la sua composizione sacra più amata ed eseguita. Il Festival proseguirà venerdì 25 novembre nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Qui l'ensemble italiano di musica antica La Venexiana, riconosciuto quale miglior gruppo madrigalistico in attività, ospite dei più prestigiosi festival internazionali, proporrà il Vespro della Beata Vergine Maria di Claudio Monteverdi, limpidissimo esempio di integrazione fra tradizione ed innovazione, dove alla musica viene riconosciuta la capacità di esprimere umani e divini "affetti". La chiusura del Festival sarà quindi affidata al Maestro Seiji Ozawa, sul podio dei Wiener Philarmoniker e Wiener Singverein sabato 26 novembre nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, con l'impegnativo programma della Sinfonia n. 9 in re minore, una delle pagine più complesse della lettura sinfonica di tardo Ottocento, lasciata incompiuta nel 1889 da Anton Bruckner, a cui seguirà, quale movimento conclusivo, l'esecuzione del Te Deum. Il concerto del 26 novembre sarà preceduto dall'inaugurazione della restaurata Cappella di San Benedetto nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, che sarà dedicata a Papa Benedetto Xvi. La Cappella, dedicata al fondatore del più antico ordine monastico occidentale, fu realizzata dal Poletti nel 1843 ed assunse l'attuale aspetto quando il 20 gennaio 1845 vi fu collocata la statua del Santo. Nata per promuovere e diffondere la conoscenza di preziosi repertori di musica sacra presso il grande pubblico, la collaborazione tra la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra e la Daimlerchrysler Italia continua a sostenere con determinazione ed impegno progetti di cura, ripristino, conservazione e valorizzazione di importanti beni culturali italiani. Sino ad oggi sono stati già realizzati, infatti, molti restauri di grande importanza artistica: la Cappella di Santo Stefano nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, i due preziosi organi absidali realizzati dal Morettini nella Basilica di San Giovanni in Laterano, la cupola della Cappella di Sisto V nella Basilica di Santa Maria Maggiore, la Cappella Tedesca del Pontificio Santuario della Santa Casa di Loreto e la Biblioteca del Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma. "Da decenni ci siamo adoperati per portare la musica all'interno delle chiese, e per questo ci impegneremo stabilmente anche in futuro" - racconta Sen.dr.dr.hc Hans-albert Courtial, Presidente Generale della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra. "Tanto più se, e ciò rientra nel carattere stesso del Festival, artisti di fama mondiale eseguono le più importanti opere di musica sacra nei centri della spiritualità e dell'arte religiosa, come le basiliche patriarcali romane". "La scelta di Daimlerchrysler Italia di privilegiare l'uomo e i suoi valori trova espressione anche e soprattutto in quelle forme di collaborazione che contribuiscono al progresso culturale della società" - spiega l'Ing. Wolfgang D. Schrempp, Presidente e Amministratore Delegato di Daimlerchrysler Italia. "Ed è con questo spirito che abbiamo scelto di sostenere la Fondazione pro Musica e Arte Sacra in un impegnativo percorso che ci ha permesso di promuovere il recupero di importanti patrimoni culturali italiani".  
   
   
10 VOLTE ASTIMUSICA  
 
 Asti, 13 giugno 2005 - Dal 3 al 19 luglio si terrà, nell’affascinante scenario di Piazza della Cattedrale, Astimusica, il festival musicale organizzato dal Comune di Asti con il patrocinio della Regione Piemonte, giunto quest’anno alla sua decima edizione. Astimusica si è imposto, in un decennio, come uno dei piu' importanti festival musicali nazionali, vista la sua durata e l'eccezionalità del cast artistico. L’11 luglio, come dieci edizioni orsono, salirà sul palco Max Gazzè, in una festa celebrativa che vedrà coinvolta tutta la cittadinanza. Era il 1996, primo atto di un festival inventato per fare a pezzi il luogo comune che vuole gli astigiani molto disattenti e troppo esigenti. Stupidaggini. Per entrare nel cuore della città, è bastato dare qualcosa in cui identificarsi, un festival che fosse festa e riflessione, che “abitasse” la città per due settimane, che puntasse non su un solo stile e un solo pubblico ma aperto a tutti, che allineasse emergenti ed emersi, maestri e alunni. “Astimusica spegne quest’anni dieci candeline sulla torta della musica senza confini” – commenta Massimo Cotto (il direttore artistico del Festival, uno dei piu' quotati e pluripremiati giornalisti e scrittori musicali) - “Rileggere i nomi è esercizio di memoria bello e sano, perché prova che qui sono venuti tutti i grandi della scena pop rock e cantautorale italiana e qualche splendido big internazionale (Consoli, Fossati, De Gregori, Venditti, Ferro, Battiato, Capossela, Vecchioni, Paoli, Patty Pravo, Britti, Nomadi, Turci, Marlene Kuntz, Modena City Ramblers, Silvestri, Bennato, Bersani, Elisa, Pfm, Testa, Pino Daniele, Arigliano, James Brown, Timoria, Terence Trent D’arby), la più squisita world (capeggiata dalla Kocani Orkestar), la crema del jazz (Uri Caine, Fresu, Trovesi, Yellow Jackets, Rava, Kenny Wheeler, Basso, Slide Hampton, Hengel Gualdi). Abbiamo avuto fortuna nell’illuminare personaggi che erano ancora nell’ombra e che da lì a poco sarebbero finiti sotto la luce dei riflettori: Cammariere, Subsonica, Max Gazzè, Avion Travel, Parto delle nuvole pesanti, Quintorigo, Bandabardò, Cristina Donà, Povia”. Anche nel cartellone dell’edizione 2005 spiccano rilevanti nomi del panorama cantautoriale, rock e pop italiano e alcuni big internazionali. Sono stati scelti alcuni nomi di grande rilievo per festeggiare il decennale: 3 Elliot Murphy (il grande cantautore americano) , 4 Francesco Renga (l’ex voce dei Timoria, vincitore di Sanremo) , 5 Tinkara (l'assoluta rockstar slovena), 6 Instabile Orchestra (il combo dei piu' grandi jazzisti italiani), 7 Bandabardò (l'ensamble folkrock rivelazione dell'anno), 8 Giulio Casale (un'icona del nuovo rock impegnato) , Giorgia (la voce per eccellenza)con Terence Blanchard (il grande jazzista newyorkese) , 10 Gizmo (Police night col batterista della band, la voce degli Almamegretta e altri), 11 Max Gazzè (suo il pezzo dell'estate 2005), 12 Alfio Antico e i Lautari ( il collezionista di tamburi e l' incredibile orchestra folk siciliana), 13 Carlo Fava e Simona Bencini ( il pianista Premio Tenco e l’ex voce dei Dirotta su Cuba), 14 Rebeka Bakken (la bellissima n.1 norvegese), 15 Youssou N’dour (la star internazionale piu' famosa d'Africa), 16 Ray Gelato ( lo swing piu' apprezzato della penisola), 17 Sonny Rhodes(il grande bluesman), 18 Memorial Pillot (il tradizionale appuntamento Jazz-swing). Francesco Renga, Tinkara, Giorgia e Rebekka bekken saranno prime nazionali. La serata dell’11 luglio, in collaborazione con la Casa vinicola F.lli Mezzani di Coccolato, celebrerà il decennale di Astimusica con Max Gazzè che fu, l’11 luglio del 1996, il primo a salire sul palco di Astimusica. Una grande festa a cui è invitata tutta la cittadinanza. La chiusura atipica è prevista per il 19 Luglio, con Antonio Albanese. Perché un comico, perché un attore? Per due motivi: il primo è che si è coltivato negli anni il rapporto fra musicisti e attori; il secondo è che quest’anno, finalmente, si è materializzata una collaborazione vera e proficua fra Astimusica e Astiteatro. C’è spazio anche per progetti e produzioni speciali di cui ogni anno Astimusica si fa artefice. Così come avvenne lo scorso anno con le toccanti rivisitazioni blues di Carmen Consoli ecco i Gizmo: sullo stesso palco Stewart Copeland, Raiz, Max Gazzè, Mauro Refosco, Matteo Salvadori e Vittorio Cosma, ripropongono una rivisitazione molto particolare degli storici successi dei Police. Renga, Giorgia, Tinkara e la Bakken proporranno ad Asti la prima assoluta dei loro nuovi tour estivi. Tutti i concerti (tranne quelli di Francesco Renga, Bandabardò, Giorgia + Terence Blanchard, Gizmo, Youssou N’dour, Le Vibrazioni e Antonio Albanese) sono a ingresso libero. Come ogni anno, Astimusica continuerà con un doppio appuntamento a settembre al Parco del Lungotanaro nell’ambito del Roccko’s Fest (la grande kermesse giovanile organizzata in collaborazione con l’Associazione Concentrica). Quest’anno i protagonisti saranno, oltre che un nutrito gruppo di band emergenti, i vj londinesi Lady Pat e V-chunk dei Microchunk (Uk), e le punte di diamante Leila (ex tastierista di Bjork) e Adam Sky alla consolle, che si esibiranno il 3 settembre. Chiuderanno i P.g.r, domenica 4 settembre, con il loro nuovo spettacolo. Anche questi appuntamenti saranno a ingresso libero.  
   
   
MUSICULTURA FESTIVAL DELLA CANZONE POPOLARE E D’AUTORE – XVI ED. (GIÀ PREMIO RECANATI)  
 
 Macerata, 13 giugno 2005 - Le serate conclusive della Xvi Edizione di Musicultura Festival si svolgeranno, in diretta su Radio 1 Rai nei giorni 23-24-25 giugno all’Arena Sferisterio i Macerata. Rai Tre produrrà due special che andranno in onda il 15 e il 22 luglio in seconda serata. Rai Sat Extra diffonderà le tre serate Domenica 26, Lunedì 27 e Martedì 28 giugno in prima serata. La manifestazione sarà presentata da Corrado Tedeschi con Carlotta Tedeschi e Vira Carbone, coadiuvati per Raisat Extra da Massimo Proietto. Maurizio Foderaro seguirà con le incursioni di Ernesto Bassignano la diretta dalla postazione radio. La regia teatrale verrà firmata dallo storico collaboratore del festival Pepi Morgia. Alla regia televisiva Andrea Bevilacqua, l’autore sarà Giorgio Verdelli con la consulenza di Musicultura. Sono otto le nomination (di cui ben quattro provenienti da Roma) che accedono alla fase finale: Elisa Amistadi (Tn), Caraserena (Rm), Compagnia D’encelado Superbo (Sr), Pier Cortese (Rm), Simone Cristicchi (Rm), Fabularasa (Ba), Carlo Alberto Ferrara (Rm), I Beatipaoli (Pa) Assieme a colleghi illustri della musica e della parola , gli otto vincitori saranno protagonisti delle serate conclusive del Festival della canzone popolare e d’autore. C’è attesa per vedere all’opera, rigorosamente dal vivo, le giovani promesse. La vetrina di Musicultura offre loro un terreno credibile per mettersi e alla prova e la chance di segnalarsi, come già accaduto in passato con altri vincitori come Pacifico, Povia, Avion Travel, Gian Maria Testa, Amalia Grè, Patrizia Laquidara… Ma la finalità prima della Xvi edizione di Musicultura Festival – creare un’attenzione più ampia e popolare sulla canzone di qualità – è già stata raggiunta. Per ben due mesi infatti gli ascoltatori di Radio 1 Rai (con i programmi “Musica Village”, “Ho perso il Trend”, “Zapping”, “Demo” e “Stereonotte”), i lettori del Radiocorrieretv e gli utenti di Internet hanno potuto ascoltare ed esprimere le proprie preferenze in merito ai 16 brani finalisti del concorso. Battuto ogni precedente record di partecipazione al voto: oltre 120.000 sono stati, a titolo di esempio, i contatti registrati col televoto su Radio1 Rai; più di 200.000 i voti in internet. Un pubblico vasto e composito, espressione di modalità variegate di approccio alla musica, ha così affiancato il tradizionale, prezioso e confermato strumento del Comitato Artistico di Garanzia nel vaglio delle canzoni finaliste che saranno raccolte in un Cd – curato da Musicultura col sostegno della Camera di Commercio di Macerata – in uscita nei giorni del festival con distribuzione Delta. Tra gli otto vincitori, i Caraserena e i Fabularasa sono stati designati dal pubblico di Radio 1 Rai, Carlo Alberto Ferrara dai lettori del Radiocorrieretv, la Compagnia d’Encelado Superbo ha primeggiato nel voto on line, Simone Cristicchi, Pier Cortese, I Beatipaoli ed Elisa Amistadi sono stati scelti a insindacabile giudizio del Comitato Artistico, in questa edizione così composto: Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Lucio Dalla Tiziano Ferro, Max Gazzè, Dacia Maraini, Gianna Nannini, Pacifico, Gino Paoli Elio Pecora, Fernanda Pivano, Vasco Rossi, Michele Serra Gli otto vincitori si esibiranno all’Arena Sferisterio con le modalità seguenti: quattro giovedì 23 giugno, quattro venerdì 24 giugno; le due proposte più votate di ciascuna serata si contenderanno nella serata finale di sabato 25 giugno, il primo Premio assoluto di 20.000,00 euro e la Targa della critica (5.000,00 euro) offerta dalla Camera di Commercio di Macerata. Ogni artista proporrà due brani e, se vorrà, potrà presentare e spiegare al pubblico il proprio lavoro. A decidere l’esito della “gara” concorreranno gli spettatori dell’Arena Sferisterio, il voto telefonico dei radioascoltatori e le indicazioni di una giuria di giornalisti. Saranno assegnate anche le borse di studio “Università delle Marche – Università delle armonie”, “Imaie” e “Siae”, ciascuna del valore di 2.500,00 euro, rispettivamente per la miglior parte letteraria, la migliore interpretazione e la migliore musica. Piero Cesanelli, direttore artistico di Musicultura, così si è espresso in merito alla qualità dei vincitori: “Questi artisti stanno percorrendo un faticoso cammino per liberarsi dalle scorie della convenzione, dalla faciloneria e dalle banali soluzioni armoniche di cui spesso è impastata la canzone italiana, direi che diversi ci sono riusciti (Gian Maria Testa, Amalia Gré, Pacifico, Povia, Patrizia Laquidara…) ed altri sicuramente ci riusciranno.” Protagoniste indiscusse della tre-giorni maceratese saranno la musica, la parola, la voce, per uno spettacolo in bilico tra ricerca e tradizione, aperto alla contaminazione di codici espressivi diversi. Uno spazio più grande e più agibile, quest’anno, per le proposte di natura letteraria. Il primo ospite annunciato da Musicultura è Fernanda Pivano, che trarrà spunti di riflessione da Edgar Lee Masters e da “Spoon river” per affascinare il pubblico con la grazia e l’acutezza che le competono. Confermata la presenza del poeta Elio Pecora, il cui reading si intreccerà ad alcune “sorprese” cantate. La nuova produzione poetica italiana di Marco Palladini affiancherà un’altra storica amica del Festival, Dacia Maraini. Il sottile vento della musica ever green soffierà sull’Arena con Antonella Ruggiero, accompagnata da una pulsante big band. Il Premio renderà omaggio poi a due ex vincitori che su percorsi diversi hanno accumulato tanti consensi: Gian Maria Testa e Povia. L’intensità stilistica di Massimo Ranieri – con la nuova produzione curata da Mauro Pagani e Mauro Di Domenico – e la sensibilità di una grande lettrice dei sentimenti della musica popolare, Noa, si intersecheranno nel proporre alla platea la forza della melodia mediterranea. Cosa ci proporranno poi la fantasia di Edoardo Bennato e Sergio Cammariere non è ancora dato saperlo. Un affascinante shock emotivo si preannuncia quello che procurerà Enzo Avitabile con i suoi Bottari, il quale darà spazio anche al nudo canto di “testa” di Maria e Giulio Fanuele, cantori eredi di una secolare tradizione lucana. Particolarmente attesa la testimonianza di Ivano Fossati, ospite per la prima volta al Festival, dove dai rettori delle Università di Macerata e di Camerino riceverà tra l’altro il “Premio Unimarche” per i meriti acquisiti nel far vibrare alte le corde della forma canzone. Sarà la prima volta al festival anche per un giovane ”cultore” della canzone adorabilmente inetichettabile: Morgan, che proporrà la sua recente rilettura di “Non al denaro, non all’amore né al cielo”. Sarà poi un graditissimo ritorno, quello di Teresa De Sio, a chiudere il sabato Musicultura Festival con una irresistibile “pizzicata” che ospiterà anche Raiz. Nei tre giorni del festival molte iniziative collaterali animeranno la città di Macerata. Ad esempio, la sala del Consiglio comunale ospiterà il convegno “Rispettiamo la creatività”, un’occasione per un primo bilancio sulla campagna per le scuole sul valore della musica e dei suoi protagonisti curata da Afi, Imaie e Siae e promossa dall’European Music Copyright Alliance. L’aula Magna dell’Università sarà invece terreno di un incontro e confronto tra Ivano Fossati e gli studenti. Strade, piazze e chiostri del centro storico saranno inoltre piacevolmente invase da una miriade di proposte tese a tradurre in pratica il fertile principio dell’indivisibilità delle arti. Tra queste: “Le corde del cuore, reading poetico del ‘900”, a cura di Rosa Di Brigida, Rosa Balivo, e Alessandro Varzi; “Berlino-lucerna-macerata: un Taxi per l’Arte” esperienze visive e pittoriche elaborate da Pat Treyer e Stephan Wittmer; “Butoh Dance” con Anna Barth e Andrea Moranti; “Canzoni pennelli bandiere e supplì” con Ernesto Bassignano e la sua chitarra; “Libera lettura”, con Ennio Cavalli, Marco Paladini, Valentino Zeichen che nei reading si alterneranno a poeti del territorio. Tra mille difficoltà ben note a tutti coloro che operano nel settore della musica popolare Musicultura Festival vive per il sostegno del Comune di Macerata in prima fila, della Regione Marche, della Provincia di Macerata, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Altri sostenitori che in misura diversa permettono la realizzazione della manifestazione sono l’Imaie, la Camera di Commercio di Macerata, la Fondazione Carima, la Siae. Di fresca data la collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino e Macerata, con le quali sono in fase di studio progetti che vedranno sempre più le due realtà a stretto contatto con Musicultura. Sul fronte tecnico, confermato il prezioso sostegno dello sponsor Abc Srl, di Massimo Ferranti, e le collaborazioni con Sisme e Show. Www.musicultura.it  
   
   
RITMO E DANZA QUEST'ANNO A CAPOSELE  
 
Caposele (Av), 13 giugno 2005 - La quinta edizione della ormai consolidata Rassegna Internazionale di Christian Music di Caposele (Av), anche quest' anno organizzata dal Comune di Caposele e dal Santuario di San Gerardo Maiella e la collaborazione di altri Enti e privati, si svolgerà Sabato 25 Giugno 2005 con inizio alle ore 21 ed avrà come anfiteatro naturale lo splendido sagrato restaurato del noto Santuario. Come lo scorso anno, all'interno dello spettacolo verrà attribuito il terzo "Christian Music Award San Gerardo Maiella" all'artista che, a giudizio del Comitato Organizzatore, si è ultimamente distinto/a per qualità lirico/musicale ed impegno cristiano. Il concerto vedrà la partecipazione della finlandese Nina Astrom, accompagnata dal valido chitarrista Kimmo Suomela. Molto folklore unito a tradizione religiosa nel gruppo torrese “Ditirambo”; infine graditi ritorni di Alex, del gruppo campano di Pagani (Sa), Body & Soul Choir, Irenne Coronado (Guatemala) e del Gruppo Di Spettacolo “Mt.5,13”. Condurranno la serata, Piergiorgio Bussani (che è anche il Direttore Artistico della manifestazione) e Giusy Visconto. Quest' anno il brano "Vola...gerardo...vola" scritto e dedicato al noto Santo da Franco Fasano nel 2002 sarà interpretato dal “Body & Soul Choir”.  
   
   
ANCHE IL VICEMINISTRO PALESTINESE AL FESTIVAL DELLA POESIA DAL 16 AL 21 GIUGNO FIRENZESTATE E IL LABORATORIO NUOVA BUONARROTI PRESENTANO LA RASSEGNA VOCI LONTANE, VOCI SORELLE, 14 POETI E POETESSE DI OTTO NAZIONI PER UN CONFRONTO DI CULTURE E IDENTITÀ  
 
Firenze, 13 giugno 2005 – Firenzestate 2005 non dimentica la poesia e per il ciclo Parole a Caso propone addirittura un festival, ovvero la 3° edizione di Voci lontane, voci sorelle, rassegna (16 – 21 giugno) organizzata dall’associazione Laboratorio Nuova Buonarroti. Protagonisti 14 noti poeti e poetesse di otto paesi, tra i quali il viceministro della cultura palestinese Ghassan Zaqtan. Ecco gli altri: Sujata Bhatt (India), Ban’ya Natsuishi (Giappone), Thong-in Soonsawad e Somsak Srieimkun (Tailandia), Luljeta Lleshanaku e Arjan Leka (Albania), Jihad Hudaib (Palestina), Vicki Feaver (Inghilterra), Kimiko Hahn (Usa) e gli italiani Elisa Biagini, Alba Donati, Rosaria Lo Russo, Giacomo Trinci. Tre i recital serali (ore 21,30), al Giardino dei Semplici (16 e 21 giugno, Via La Pira 10) e alla Villa Reale di Castello (20 giugno, Via di Castello 46, bus 28), e numerosi eventi collaterali. La rassegna è rivolta al confronto tra culture e identità diverse, tra poeti distanti per lingua, formazione e scelte stilistiche. Obiettivo: offrire, muovendo dalla qualità della singola proposta poetica, un ampio panorama di esperienze significative, dove voci straniere da noi spesso ancora poco conosciute sono accostate a voci italiane. Molti di questi poeti sono d’altra parte segnati dentro il loro stesso percorso dalla contaminazione tra differenti eredità culturali. Mentre è ampiamente presente la riflessione sul tema dell’identità, della modernità e del suo rapporto con la tradizione. Così la poetessa indiana Sujata Bhatt, che vive in Germania e scrive in inglese e in gujarati (esce in questi giorni (edizioni Donzelli) un’antologia italiana delle sue liriche e sarà presentata nel corso del festival) propone testi coinvolgenti per la viva restituzione della corporeità e dell’eros in un’ottica femminile. La sua poesia è segnata dalla volontà di dar voce alle “cose delle donne”, alle loro esperienze peculiari (sessualità, parto, reale condizione di figlia e di madre) usualmente private di rappresentazione: “Chi parla mai delle forti correnti / che scorrono nelle gambe, nei seni / di una donna incinta / al quarto mese?”. Vicky Feaver, una delle voci più importanti della letteratura inglese, offre anche lei una poesia intensamente “femminile”, caratterizzata da emozioni e sensazioni forti, di solito estranee al repertorio della scrittura delle donne: aggressività, violenza, erotismo profondo e apertamente fisico. Canta non i fiori delicati ed eleganti “che gli uomini danno alle donne”, ma “le calendule”, i fiori dall’odore sconvolgente associati agli antichi riti misterici femminili: quelli che “che ci ricordano / che siamo assassine, capaci di strappare le teste / dalle spalle degli uomini; / fiori che noi portiamo ancora / di nascosto e con vergogna / in casa, strofinandoci / braccia e seni e gambe / con le loro calde frange arancione, / l'odore del desiderio.” Con modalità tutte diverse rientra in questa linea “femminile” la lirica di Kimiko Hahn, americana con madre giapponese e padre tedesco, specialista in culture dell’estremo oriente ma anche studiosa del pensiero poststrutturalista francese e impegnata nelle tematiche femministe. “Voglio che le mie lettere assomiglino al fumo / quando il vedovo brucia le poesie della giovane moglie / così che lei possa rifinirle in paradiso. / Un fumo non dissimile da quello / del toast bruciato o dell’incenso repellente”. La Hahn si distingue per il delicato equilibrio tra immediatezza sensibile e riflessività, tra esposizione alla modernità e recupero della tradizione. Si riappropria dell’esperienza femminile calando contenuti attuali in forme di scrittura minori o segrete (il nushu ossia “zanzara e formica”) usate dalle donne in Cina e Giappone. Luljeta Lleshanaku è la figura più interessante della nuova poesia albanese. Figlia di oppositori al regime di Hoxha, ha compiuto gli studi e pubblicato le sue opere solo dopo la fine della dittatura. È comparsa in antologie in Germania, Austria, Francia e Italia e nel 2002 è stata tradotta negli Usa un’ampia scelta delle sue poesie. Si è ormai lasciata alle spalle il realismo socialista impostole, assumendosi il difficile compito di confrontare esperienze moderne e modelli di altre letterature con una lingua letteraria singolarmente giovane (nella letteratura scritta l’albanese ha sostituito il turco solo dall’inizio del ‘900). In una dimensione completamente diversa ci porta il giapponese Ban’ya Natsuishi. Esperto di cultura francese contemporanea, è uno dei maggiori rappresentanti della poesia tradizionale haiku, proiettata però in una prospettiva internazionale (è uno dei fondatori della World Haiku Association). Il tema dell’esilio, infine, è al centro della lirica del palestinese Ghassan Zaqtan. “Devo lasciare questa città: / qui non ho sole, / né ombra, / nemmeno una taverna che rallegri l’anima, / né parole che rimandino a un incontro! / Devo lasciarla di nascosto / senza rimpianto per il suo cuore amaro.” Zaqtan è il più significativo esponente della generazione dei cinquantenni, che dopo le grandi esperienze di Mahmoud Darwish e di Samih Al-qasim ha realizzato un radicale rinnovamento della poesia palestinese, riuscendo a declinare i temi tradizionali della lotta per l’indipendenza e della difesa della propria cultura con una grande modernità di modi espressivi.  
   
   
EURIPIDE E LE TRAGEDIE FEMMINILI PER LA REGIA DI MARIA STEFANACHE PARTE LA NUOVA PRODUZIONE DELLA REGISTA MARIA STEFANACHE  
 
Milano, 13 giugno 2005 - Uno spazio, un gruppo di attrici, un testo che si trasforma in materia viva, un pubblico toccato nel cuore e nella mente: questo, secondo Maria Stefanache, deve essere l'essenza di uno spettacolo teatrale, e questo è senza dubbio quello che rappresenta "Euripide e le tragedie femminili". Lo spettacolo, che verrà presentato con una serata ad inviti il prossimo 21 giugno, presso il teatro Sant'andrea di Milano, ma che debutterà poi nella cornice del prestigioso festival "Arlecchino d'Oro" a Mantova il prossimo 5 luglio, è per il pubblico un viaggio introspettivo tra gli istinti ed i sentimenti più profondi degli esseri umani, percorso attraverso quella tecnica carica di energia che è il monologo. La regista, Maria Stefanache, già assistente alla regia di Giorgio Strehler e fondatrice del Centro Produzioni Teatrali di Milano, ha portato avanti un lungo lavoro sulle potenzialità professionali di chi vuol essere attore non casuale, ma facendo della propria "arte" un dono per gli altri e una ricerca in se stesso, puntando sulle proprie energie e sulla propria "umanità". E quali storie sono migliori per realizzare questo progetto se non quelle che sono alla base dei valori della nostra civiltà e cioè i miti greci a cui oggi si ricorre di nuovo, e non a caso, con grande passione, alla ricerca di ciò che si sta drammaticamente perdendo. "Euripide e le tragedie femminili" vuole essere così più attuale che mai, proponendo riflessioni sulla drammaticità della guerra e dei vinti, sulla perdita dell'identità culturale, sul disagio dei diversi, sul dolore e l'orrore profondo per un'infanzia negata e uccisa, attraverso gli occhi e le emozioni di una Medea come di un'Elettra. Uno spettacolo basato sulla forza dell'attore in scena e sull'arte di trasmettere, al pubblico, le vicende delle donne antiche, nelle quali possiamo facilmente riconoscere le donne di ogni tempo, guidate dai loro istinti e i sentimenti umani più profondi.  
   
   
GOLF – VERONICA ZORZI HA VINTO L’ARRAS OPEN DE FRANCE  
 
Milano, 13 giugno 2005 - Veronica Zorzi (276 - 73 70 65 68) ha vinto l’Arras Open de France, fornendo una splendida prestazione sul percorso de Le Golf D’arras ad Anzin St. Aubin. E’ il secondo successo italiano nelle ultime tre gare del Robe di Kappa Ladies European Tour, dopo quello conseguito da Federica Piovano nell’ Austrian Open. La Zorzi, al primo titolo, ha superato con un birdie sull’ultima buca la veterana inglese Trish Johnson (277 - 70 69 69 69) dopo un emozionante testa a testa. Al terzo posto con quattro colpi di ritardo la neozelandese Lynnette Brooky (280 - 71 68 74 67), al quarto con 281 l’olandese Judith Van Hagen e le francesi Gwladys Nocera e Ludivine Kreutz. Ha ceduto nel finale Diana Luna (77 colpi), quinta dopo tre giri, che è scesa al 14° posto con 286 (72 67 70 77) occupato anche da Sophie Sandolo (68 73 72 73). Al 47° con 295 Tullia Calzavara (72 76 75 72) e al 52° con 296 Barbara Paruscio (71 73 78 74). Al torneo hanno preso parte, senza superare il taglio di metà gara: Federica Piovano 78ª con 150 (72 78), Monica Cosenza 83ª con 151 (74 77) e Margherita Rigon 124ª con 161 (85 76). Il successo della Zorzi, venticinque anni da compiere a ottobre, è stato in un certo senso annunciato dal quinto posto in Austria e dal secondo domenica scorsa a Roma nel Bmw Ladies Italiana Open, ma soprattutto dalle sue parole: “Sto giocando bene, sento che la vittoria è vicina, è solo questione di tempo”. Con i 45.000 euro guadagnati è passata in vetta nella money list con 124.968 euro, superando la danese Iben Tinning (112.564 euro). Ha iniziato il torneo al 57° posto con un 73, si è portata al 20° nel secondo turno con un 70, poi con un ottimo 65 ha preso il comando della gara nel terzo alla pari con la Johnson, con la Kreutz e con la Van Hagen. Nel giro conclusivo la veronese è partita fortissima. Birdie alla buca 1 e alla quattro ai quali ha risposto solo la Van Hagen, con cui ha diviso la leadership. Ancora un colpo sotto il par alla cinque, dove però è cambiata la sua compagna in vetta. Infatti la Johnson l’ha raggiunta con un eagle, dopo un birdie alla 4. Alla 6 ha recuperato anche la Van Hagen, ma il trio si è subito sfaldato. La Zorzi ha accelerato ancora e con due birdie alla 7 e alla 8 è rimasta sola al comando con due colpi di vantaggio, passando alla buca 9 con un parziale di 31. Nel frattempo la Kreutz non riusciva a mantenere il ritmo e si defilava, mentre dalle retrovie rinveniva Lynnette Brooky, però troppo lontana per pensare al titolo. Alla 12 la Zorzi ha commesso il primo errore e ha permesso alla Johnson di portarsi a un colpo. Nel frattempo sbandava vistosamente la Van Hagen, che con un doppio bogey alla 14 usciva dalla zona primato. Il torneo si risolveva in un duello tra la trentanovenne l’inglese, vincitrice di 18 tornei in carriera, che procedeva in stretto par e la Zorzi, che si faceva raggiungere alla buca 16 dove segnava un altro bogey. Quando la Johnson completava il percorso, con il 16° par della giornata alla buca 18, la veronese era sul tee. Affrontava il par cinque (468 metri) con estrema decisione e otteneva il birdie per un successo sicuramente meritato. La veronese nei sei tornei disputati in stagione ha conseguito un titolo, tre “top ten” (3ª Anz Masters, 5ª Austrian Open, 2ª Bmw Italian Open), un 13° posto nell’Open di Spagna e un 23° nel Thailand Open. European Tour: Alessandro Tadini Nono In Olanda - Ancora una bella prestazione di Alessandro Tadini (277 - 70 64 71 72) , nono nel Klm Dutch Open, torneo dell’European Tour disputato all’Hilversumsche G.c. Di Hilversum, in Olanda. Con una buona progressione Francesco Molinari è giunto 25° con 280 (71 73 69 67) rimontando dal 71° posto negli ultimi due giri. Primo successo per il neoprofessionista spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño (269 - 66 70 66 67), che ha superato l’inglese Gary Emerson (271 - 69 63 69 70), leader dopo 54 buche. Terzo con 272 l’inglese Paul Broadhurst, quarti con 273 l’austriaco Markus Brier e l’olandese Maarten Lafeber. Non hanno superato il taglio gli altri quattro italiani presenti al torneo: 83° con 145 Emanuele Canonica (76 69) e Massimo Florioli (72 73), fuori per un colpo, 107° Andrea Maestroni con 147 (74 73), 139° con 152 Marco Bernardini (80 72). Challenge Tour: Primo Titolo Per Toni Karjalainen – Michele Reale si è classificato al 31° posto con 298 colpi (72 78 75 73) e Marco Crespi al 51° con 303 (75 75 80 73) nel Thomas Bjorn Open, torneo del Challenge Tour sponsorizzato dal noto campione danese che si è svolto sul percorso dell’ Esbjerg Golfklub di Esbjerg, in Danimarca. Dopo una corsa tutta di testa ha ottenuto il primo successo in carriera il finlandese Toni Karjalainen con 288 colpi (66 73 74 75), quattro sopra il par a testimonianza di un tracciato molto difficile, ma in un finale al brivido (75 colpi) ha rischiato di farsi raggiungere dallo svedese Oskar Bergman, secondo con 289 (74 76 71 68). Terzo con 290 l’argentino Ariel Canete, quarti con 291 lo svedese Mikael Lundberg e l’inglese Matthew Morris. Hanno preso parte al torneo senza superare il taglio: Marco Soffietti, 67° con 152 (70 82), Alessio Bruschi 103° con 155 (74 81), Giampaolo Zanol 130° con 158 (78 80) e Gregory Molteni 140° con 160 (80 80). Seniors Tour: Vince Sam Torrance, Giuseppe Cali’ 16° - Lo scozzese Sam Torrance (205 - 65 68 72) si è imposto nell’Irvine Whitlock Seniors Classic, sul percorso de La Moye Golf Club nel Jersey, conquistando il secondo titolo nel Seniors Tour europeo. Ha lasciato a quattro colpi l’inglese David J. Russell (209 - 67 69 73), una sorta di specialista in secondi posti. In terza posizione con 211 il canadese Bruce Heuchan, il sudafricano John Mashego, l’inglese John Morgan e il francese Jean Pierre Sallat. Si è classificato 16° Giuseppe Calì (217 - 72 73 72), unico italiano in gara.  
   
   
GOLF – MCDONALD’S LPGA CHAMPIONSHIP: ANNIKA SORENSTAM VERSO IL RECORD  
 
Milano, 13 giugno 2005 - Il ritmo di Annika Sorenstam in questo momento sembra insostenibile per qualsiasi avversaria. Nel Mcdonald’s Lpga Championship, il secondo major femminile stagionale che si conclude al Bulle Rock Golf Course di Havre de Grace, nel Maryland, ha allungato ulteriormente il passo e con un terzo giro in 69 e lo score totale di 204 (68 67 69) ha lasciato a cinque colpi l’ avversaria più vicina, la coreana Young Kim (209 - 76 68 68). A sette il gruppo delle terze classificate composto da Jeong Jang, Moira Dunn, Natalie Gulbis, Laura Davies e della quindicenne dilettante hawaiana Michele Wie (211 - 69 71 71), grande speranza statunitense, che quando si impegna tra le proettes fa sempre ottima figura. Orgogliosa rimonta di Lorena Ochoa, da 28ª a 8ª con 212, e di Cristie Kerr, da 47ª a 10 con 213, ma gli orizzonti ormai sono limitati. E’ 17ª Paula Creamer (215), la neo pro che ha giù vinto un titolo, e 54ª Karrie Webb (221). La Sorenstam, che ha vinto il major nelle ultime due stagioni, può divenire la prima proette a imporsi in tre edizioni consecutive. Ha preso parte alla gara Silvia Cavalleri, che non ha superato il taglio (89° con 151 - 75 76). U.s. Pga Tour: Giorno Di Gloria Per Tom Kite – Giorno di gloria per il cinquantaseienne texano Tom Kite (203 - 68 69 66) inaspettatamente al vertice del Booz Allen Classic, torneo dell’U.s. Pga Tour che termina al Congressional Cc di Bethesda, nel Maryland. Il suo quarto giro, però, non sarà facile perché si sono risvegliati quasi tutti i bigs: a un colpo vi sono Ernie Els (204 - 69 67 68), il campione uscente Adam Scott (68 67 69) e Luke Donald (70 67 67) insieme a Stuart Aplleby (70 69 65), Lee Westwood (66 69 69) e Steve Elkington (68 67 69). In corsa anche Sergio Garcia e Phil Mickelson, ottavi con 205, Davis Love Iii e Jim Furyk, 17.I con 206, in un gruppo di 29 giocatori raccolti nell’arco di quattro colpi. Sembra out Vijay Singh, 43° con 208: i colpi di ritardo sono appena cinque, ma i concorrenti avanti sono troppi. Seniors Tour: Giuseppe Cali’ 15° - Lo scozzese Sam Torrance (133 - 65 68) affronterà l’ultima giornata dell’Irvine Whitlock Seniors Classic, sul percorso de La Moye Golf Club nel Jersey, con tre colpi di vantaggio sull’ inglese Davis J. Russell (136 - 67 69). Terzo il francese Jean Pierre Sallat (137 - 66 73), quarto Jim Rhodes con 138. L’unico italiano in gara, Giuseppe Calì, è salito dal 18° al 15° posto con 145 (72 73) dopo un giro in 73 colpi. Scottish Amateur: Lorenzo Gagli Supera Il Taglio – Nello Scottish Open Amateur Stroke Play Championship, sul percorso del Golf Club Aberdeen in Scozia, Lorenzo Gagli, 39° con 149 colpi (72 77) è stato ammesso ai due giri finali, che si svolgeranno nella stessa giornata. Non hanno superato il taglio Andrea Signor, 47° con 150 (76 74), e Simone Brizzolari, 107° con 163 (80 83). Cambio della guardia in vetta alla classifica: il nuovo leader è Robert Dinwiddie con 138 (70 68) seguito con 141 da Gary Lockerbie, Jonas Blixt e Jonathan King.  
   
   
CAMPIONATI ITALIANI PARAPENDIO PIEVE  
 
D'alpago (Belluno) 13 giugno 2005 - Dal 19 al 26 giugno sul Monte Dolada si terranno i Campionati Italiani Assoluti di parapendio, organizzati dal Delta Club e Scuola di Volo Dolada con la formula "open", vale a dire che la manifestazione è aperta anche ai piloti stranieri, fino ad un totale massimo di 140 partecipanti. L'edizione 2005 degli assoluti riveste particolare importanza in quanto, dopo la vittoria della squadra italiana agli europei del 2004 e la conquista del primo posto nella classifica Fai (Federazione Aeronautica Internazionale), il coefficiente di valutazione assegnato al nostro campionato é notevolmente aumentato. Come di consuetudine, durante i sei giorni di gara gli organizzatori, che vantano una lunga esperienza in questo senso, hanno previsto anche occasioni di feste e spettacoli, non disgiunte dalla tradizione culinaria locale, che coinvolgeranno i piloti gli accompagnatori, il pubblico e semplici curiosi, trasformando l'evento agonistico in una occasione di festa per tutti. A Bourg St. Maurice, in Francia, si sta disputando la seconda tappa della Coppa del Mondo di parapendio. L'italia è provvisoriamente al settimo posto, sia nella classifica di tappa che in quella generale. Il migliore azzurro, Paolo Zammarchi (Brescia), che lo scorso anno terminò il tour con un eccellente secondo posto, quest'anno fatica ad entrare nel primo quarto della classifica. Gli appuntamenti successivi della Pwc saranno in Serbia ed Italia a luglio, ed in Portogallo in agosto, mentre la prima tappa è stata ospitata in Bulgaria lo scorso aprile. 47 le nazioni presenti per un totale di 162 piloti, compresa una combattiva pattuglia di 15 donne. A Cappella Maggiore, Treviso, si è disputata la quarta tappa della Coppa Italia per deltaplani con la perentoria affermazione di Elio Cataldi (Ravenna), seguito dal trentino Christian Ciech e da Tullio Gervasoni. L'organizzazione era affidata al Delta Club Falchi del Pizzoc.  
   
   
100 KM DEI FORTI: DEHO' "MACINA" PAEZ. NELLA 50 KM BETTELLI DAVANTI A RAMON BIANCHI TRA LE DONNE VINCONO LA FERRARI E LA GIACOMUZZI  
 
Trento, 13 giugno 2005 - Si chiama 100 Km dei Forti perchè il tracciato sfiora le fortificazioni delle truppe austro-ungariche della prima guerra mondiale che sono assopite sull’altopiano di Lavarone e Luserna, ma forti sono stati tutti i concorrenti che hanno portato a termine la quarta tappa del Ritter Rampitour d’Italia di mountain bike e la prima del Rampitour International Marathon. Una gara molto impegnativa la 50 Km dei Forti (58 Km), addirittura massacrante la 100 Km dei Forti con continui saliscendi per ben 90 chilometri. La gara ha preso una “piega” veloce fin dai primi chilometri. Un gruppetto con tutti i migliori si è staccato sulla prima salita. Sono usciti dalla bagarre Dehò, Paez, Debertolis, Bianchi, Trentini, Cattaneo, Bettin, Acquaroli, con Fruet leggermente più indietro. Al 25° chilometro Massimo Debertolis tira un’imprecazione, la sua gomma posteriore è a terra. Tenta immediatamente di gonfiare la camera d’aria con la bomboletta, ma questo gli fa perdere minuti preziosi e anche il contatto col gruppo. A metà del percorso breve il gruppetto di testa perde anche Trentin, Cattaneo e Fruet e tutte le attenzioni sono puntate sul bivio fatidico dove i concorrenti devono scegliere fra il percorso lungo e quello corto. Dehò parte sparato per la “100 Km dei Forti” e con lui si infilano uno dopo l’altro nel tracciato per “uomini forti” Paez, Bettin, Acquaroli, con molto ritardo anche Debertolis. Bettelli non ha esitazioni e si lancia verso il traguardo della 50 Km dei Forti, vincendo alla media record di 26 km/h e col ragguardevole tempo di 2h13’29” che gli vale anche la vittoria della 1000Grobbebike dopo aver dominato le prime due giornate. La sorpresa è quella di Ramon Bianchi. Il bresciano in maglia rosa è in giornata no, dopo 40 chilometri ha 40” dal gruppetto di testa, puntava alla gara lunga ma al bivio, dopo qualche esitazione, decide di chiudere anzitempo la sua avventura a Lavarone e conclude al secondo posto della “breve”. Terzo posto inaspettato per il vicentino Trentin, al suo primo podio. Fruet, attesissimo, è solo quinto: scrolla la testa, non era giornata neppure per lui. Anna Ferrari, dal canto suo, nel percorso comune si accorge che Elena Giacomuzzi pedala su un altro pianeta. Per lei sarebbe impossibile impensierire la fiemmese e preferisce vincere la 50 Km e consolidare la sua leadership nel Ritter Rampitour d’Italia, facendo così un pensierino alla partecipazione alla Desert Rampitour, il premio in palio. Michela Benzoni pensa ai campionati tricolori e decide di concludere la gara al 58° chilometro finendo seconda davanti alla bergamasca Daniela Bresciani che, come Bettelli, vince la combinata, la 1000Grobbebike. Nel parterre arriva “Gibo” Simoni per incoronare i vincitori ed è gran festa. Poi c’è scompiglio, arriva addirittura Silvester Stallone, ma ci si accorge presto che è un bluff, si tratta solo del suo “famoso” sosia, ma va bene lo stesso per scattare qualche foto. La 100 Km dei Forti vive in pratica sul confronto Dehò - Paez. I due si studiano per tutti e 30 gli ultimi chilometri, il loro è un ritmo indiavolato che nessun altro riesce a reggere. Una gara durissima che alla fine si decide a 300 metri dal traguardo. Dehò scatta, Paez si urta con un concorrente della 50 Km in ritardo e perde la concentrazione. Il bergamasco si lancia sul traguardo, alza le braccia, è lui l’ironmen di Lavarone. Paez è secondo per 7”, mentre dopo oltre 3’ arriva Bettin, stanco ma felice. Debertolis conclude al sesto posto, ma ha anche la forza di spingere sull’ultima salita il suo compagno Acquaroli che aveva forato. Passa molto tempo e quindi sul traguardo femminile del “lungo” si staglia l’esile figura di Elena Giacomuzzi. Vince alla grande con quasi mezz’ora su Petra Dibiasi, che alla fine trova anche la forza di sorridere. Terza è Marcellina Dossi, l’indomabile mammina di Rovereto. E mentre taglia il traguardo inizia a diluviare, un ulteriore calvario per gli amatori che sono ancora sul percorso, ma a Lavarone è sempre così. La pagina del libro Rampitour si chiude sulla quarta tappa. Ora si riposa 15 giorni e poi appuntamento alla Rampikissima, anche lì una granfondo ed una marathon. La gara di Lavarone sarà trasmessa in differita su Rai Sport Sat martedì 14 alle ore 17.55. Un’ultima curiosità: i Carabinieri di Lavarone hanno dato un segnale forte. Nella notte hanno sorpreso i classici ladri delle più costose Mtb. Hanno recuperato le bici e la loro station wagon. I due ladri slovacchi sono fuggiti nel bosco, ma gli otto bikers hanno potuto partecipare regolarmente alla gara. Classifica 50 km dei Forti Maschile 1) Bettelli Pierluigi (Gs Scott) 02h13’29’’; 2) Bianchi Ramon (Gs Scott) 02h15’12’’; 3) Trentin Marco (Ads Adventure) 02h16’46’’; 4) Modesti Dimitri (Gs Scott) 02h18’15’’; 5) Fruet Martino (L’arcobaleno Carraro) 02h19’23’’; 6) Cattaneo Jonny (Gs Scott) 02h19’58’’; 7) Zulian Ivo (Tacconi) 02h20’25’’; 8) Rigon Flaviano (Gs Scott) 02h20’38’’; 9) Schmid Andrea (Ikudei Lytech) 02h20’59’’; 10) Varesco Jarno (L’arcobaleno Carraro) 02h21’13’’. Femminile 1) Ferrari Anna (Montebelluna) 02h47’16’’; 2) Benzoni Michela (Bicimania) 02h48’27’’; 3) Bresciani Daniela (Gs Scott) 02h52’55’’; 4) Zocca Lorena (Cicli Fontana) 02h55’33’’; 5) Bresciani Nicoletta (Gs Scott) 03h00’41’; 6) Incristi Antonella (Granzon) 03h05’50’’. Classifica 100 Km dei Forti: Maschile 1) Deho Marzio (Gs Cicli Oympia) 03.32.20; 2) Paez Leonardo (L’arcobaleno Carraro Team) 03.32.27; 3) Bettin Mauro (Full Dynamix) 03.35.57; 4) Moukhine Andrei (Mtb Vigevano) 03.41.23; 5) Acquaroli Dario (Full Dynamix) 03.42.30; 6) Debertolis Massimo (Full Dynamix) 03.42.31; 7) Paperini Giancarlo (Team Scott Pasquini) 03.48.57; 8) Giovanetti Mauro (Sc Euroscaf Bikbike) 03.57.04; 9) Candelpergher Carlo (Gs Bicimania Lissone) 03.57.07; 10) De Cecco Giorgio (Acs Buje Mtb) 03.58.10. Femminile: 1) Giacomuzzi Elena (Dragon Bike) 04.21.33; 2) Dibiasi Petra (Team C.protek) 04.50.48; 3) Dossi Marcellina (L’arcobaleno Carraro Team) 05.38.18.  
   
   
ABBAGNALE, BOSIS, CACCIATORI, CASSINA, GALIAZZO, PITTIS, ROSSI: TANTE “STELLE” AL GALÀ DELLO SPORT DI GENOVA DEL 15 GIUGNO  
 
 Genova, 13 giugno 2005 – La città ligure prepara la “Notte degli Oscar” dello sport. Mercoledì 15 giugno, a partire dalle 20:30, al Teatro Carlo Felice verranno premiati i migliori atleti liguri di tutte le discipline sportive, scelti dal pubblico e protagonisti di imprese davvero sensazionali. E straordinari sono i testimonial di questo sesto Galà dello Sport ligure, organizzato dall’Agenzia di Stampa Liguria Sport, sotto l’egida del Coni Liguria. Un vero e proprio “parterre de roi” di campioni assoluti dello sport nostrano. Saranno presenti due medaglie d’oro che hanno incollato davanti al televisore milioni di italiani durante le Olimpiadi di Atene: Igor Cassina e Marco Galiazzo. Il Signore della Sbarra premierà la Ginnastica Rubattino e la Ginnastica Genova, votatissime nella classifica del Trofeo Happy Tour, vinto dal Marassi Judo. Il ventiduenne Marco, arciere d’oro in Grecia nell’individuale, consegnerà un riconoscimento a Sonia Sanò, portacolori dell’Aga Genova, protagonista nel Trofeo Gt Motor, dove l’atleta junior più votata dai liguri è stata Viviana Bottaro, argento agli Europei seniores di karate. Gli occhi dei 2.000 spettatori del Carlo Felice saranno puntati su Giuseppe Abbagnale e Antonio Rossi, due favolosi interpreti di canottaggio e canoa. Due ori olimpici e un argento per il grande canottiere che premia la Canottieri Elpis e il suo gioiello Davide Pignone, vicecampione mondiale under 23 e secondo nel Trofeo Grafoplast: tre ori, un argento e un bronzo per il superlativo canoista, neoeletto in giunta Coni che “incenserà” la Canottieri Sabazia, società capace di ricevere numerosi consensi. L’applausometro salirà probabilmente alle stelle quando Maurizia Cacciatori, pluriscudettata ed ex capitano della nazionale femminile di pallavolo, sarà chiamata a premiare l’Igo Genova Volley promosso in serie A. Il mondo cestistico ligure spera poi in un passaggio di consegne tra Riccardo Pittis, 600 partite in serie A, cinque scudetti e due argenti europei con la Nazionale e Nicolò Benedusi, quindicenne guardia promessa della Noberasco Pool 2000. Un momento di sicura emozione si registrerà nel momento in cui Diego Bosis, pluricampione mondiale di Cross, consegnerà il Trofeo Banca Carige al green Andrea Vignone, giovanissimo motociclista che non perde una gara da due anni. Alessandro Petacchi, supercorridore spezzino, riceverà il Trofeo Grafoplast, riservato agli atleti della categoria Big Maschile over 18: sono decine di migliaia i tifosi che lo sostengono e che sono diventati tifosi ultrappassionati dopo le sue imprese al Giro d’Italia. Nella stessa categoria, in campo femminile ha vinto Martina Rosati, campionessa italiana Indoor nei 200 e 400 metri che riceverà così il Trofeo Erg. Il kartista Marco Zipoli è stato il più votato nella categoria Juniores maschile “Trofeo Costa Crociere”. Nella serata verranno tributati premi anche a Genoa e Sampdoria, protagonisti nei loro rispettivi campionati: un riconoscimento anche per il Savona che ha vinto lo scudetto e la Coppa Len di pallanuoto. Riflettori puntati anche sui vincitori a livello regionale del secondo campionato “Lealtà nello Sport” sulla correttezza sportiva, il progetto promosso da Enel in collaborazione con Lnd (Lega Nazionale Dilettanti), l’Unione Stampa Sportiva e l’Associazione Italiana Arbitri. Ricordiamo che la serata ha sfondo benefico e il ricavato delle offerte verrà interamente devoluto all’Associazione Gigi Ghirotti, che da anni si occupa dell’assistenza dei malati terminali. Www.liguriasport.com/stellenellosport  
   
   
I RUSSI ALL’ATTACCO DELLA DIGA DI BISSINA LO SPEED ROCK SI FA DURO IL 30 E 31 LUGLIO RITORNA LA COPPA DEL MONDO DI ARRAMPICATA “SPEED” IN VALLE DI DAONE  
 
Valle di Daone, 13 giugno 2005 - La Russia alla conquista dell’Italia. È quello che succederà sicuramente il 30 e 31 luglio allo Speed Rock in Valle di Daone, nel Trentino occidentale, in occasione della quarta prova di Coppa del Mondo di arrampicata “speed”, unica possibilità in Italia di ammirare i più veloci arrampicatori al mondo che questa volta dovranno affrontare una “grigia” e perpendicolare parete, quella maestosa della diga di Bissina poco sopra la località di Daone. Non è la prima volta, anzi la Coppa del Mondo ha disegnato la propria classifica passando su questa parete altre due volte, ma già al debutto questa gara è stata subito “suggellata” dai tecnici come la più bella e difficile in assoluto al mondo. A parte il contesto ambientale, con il magico sfondo del parco Adamello Brenta e del Carè Alto, la parete, che si staglia a 90° rispetto al terreno, sembrerebbe inaffrontabile, eppure i climbers non solo riescono a superare i 26 metri del percorso - ed anche questo è un record di distanza - sfruttando i minuscoli appigli che i tracciatori hanno selezionato “qua e là”, ma ci salgono con una velocità incredibile, quasi da 100 metri piani. A chi non conosce la bravura e la preparazione fisica di questi atleti potrebbe sembrare un’impresa impossibile, eppure sfruttando la prese di poche dita riescono con un eccezionale lavoro di muscoli a sollevare il peso del proprio corpo, lottando contro la forza di gravità. Il comitato organizzatore presieduto da Alessandro Togni in questi giorni sta lavorando sodo per preparare questo evento, che nel 2005 assume una veste importante. I russi sono al comando della classifica di Coppa del Mondo provvisoria, sia tra i maschi che tra le femmine, occupando i primi quattro posti. I record di salita dello Speed Rock di Daone appartengono però al polacco Tomasz Oleksy che nel 2003 ha impiegato “solo” 17,546 secondi, mentre tra le donne lo scorso anno l’indonesiana Etta Eti Hendrawati tra lo stupore generale ha stabilito il nuovo record femminile con un incredibile 27,43, freddando le avversarie. Per il 30 e 31 luglio i russi hanno promesso di stracciare questi records che offuscano un po’ la loro supremazia. La gara la si può ammirare stando comodamente seduti ai piedi della diga su un accogliente prato, ma attenzione, è uno spettacolo “vietato” ai deboli di cuore. In questo sport, che al contrario di quanto si possa pensare non è pericoloso, sono più d’uno gli atleti che perdono la presa o vengono traditi dai propri muscoli e “volano” dalla parete, trattenuti però da una robusta fune di sicurezza che gli uomini del soccorso alpino e della Gdf tengono sempre in tensione. Per la cronaca, dopo le prime due prove di Coppa del Mondo nella disciplina “speed” sono al comando i russi Eugeny Vaitsekhowski, Alexandre Pechekhonov, Sergey Sinitsyn ed Eugeny Minatchev. Primo dei non “extraterrestri” è l’ucraino Stenkovoi. Tra le donne è la Saoulevitch davanti alle connazionali Yurina, Rouiga e Evstigneeva e dietro di loro c’è l’ucraina Tuzhylina. Lo Speed Rock della Valle di Daone è uno di quegli appuntamenti estivi “outdoor” sicuramente da non perdere, lo spettacolo e le emozioni sono assicurati.  
   
   
IL SICILIANO ANTONIO CAIROLI (YAMAHA) VINCE IL G.P. D’ITALIA DI MOTOCROSS MX2 E TORNA IN TESTA AL MONDIALE  
 
Castiglione del Lago, 13 giugno 2005 – Il siciliano Antonio Cairoli (Yamaha) nella Mx2 e il neozelandese Ben Townley (Ktm) nella Mx1 sono i vincitori del G.p. D’italia, ottava prova del campionato del mondo di motocross, disputato a Castiglione del Lago (Pg) con una presenza complessiva nel fine settimana di oltre 10.000 spettatori. Cairoli ha preceduto nella classifica assoluta l’inglese Stephen Sword (Kawasaki) e l’altro italiano David Philippaerts (Ktm). Con questo risultato Cairoli è tornato al comando della classifica iridata con 270 punti contro i 263 dell’australiano Andrew Mc Farlane (Yamaha) ed i 262 di Sword. Chicco Chiodi è quarto con 259 mentre l’imolese Philippaerts ha guadagnato un’altra posizione ed ora è sesto. Il non ancora ventenne pilota del team De Carli si è imposto nella prima manche davanti al bresciano Chiodi (Yamaha) e a Philippaerts; nella seconda sia Cairoli che Chiodi si sono trovati in testa ma il giovane siciliano ha accusato un calo dovuto ai dolori al polso infortunato domenica scorsa in Gran Bretagna mentre Chiodi è stato vittima di una scivolata che gli ha fatto perdere alcune posizioni. Ha così vinto il britannico Sword davanti al belga Cedric Melotte (Yamaha) ed allo stesso Cairoli. Il ventunenne neozelandese Ben Townley, in sella alla Ktm ufficiale, ha firmato nella Mx1 una clamorosa ed inaspettata doppietta: il campione in carica della Mx2 ha vinto la prima manche grazie ad un’avaria meccanica che proprio nelle ultime curve ha bloccato il danese Brian Jorgensen (Yamaha), battistrada per 18 dei 21 giri; Townley si è ripetuto nella seconda, sfruttando un’incertezza nelle battute finali del pluri-iridato Stefan Everts (Yamaha), scivolato mentre sorpassava un doppiato. Il belga ha così ottenuto il secondo posto di giornata a pari merito con il connazionale Joel Smets (Suzuki). Il migliore degli italiani è stato il romano Claudio Federici (Yamaha), quattordicesimo. Nella classifica mondiale Everts consolida la sua prima posizione sfruttando il doppio zero in cui è incappato il francese Mickael Pichon (Honda) a causa di una caduta nella prima manche. Il campione in carica ha ora 339 punti contro i 276 di Smets ed i 274 del neozelandese Joshua Coppins (Honda). La scelta delle Federazione Motociclistica Italiana di far disputare il gran premio a Gioiella si è rivelata vincente sotto ogni profilo, sia tecnico sia organizzativo: dopo una lunga e meticolosa preparazione dell’evento mancava solo il tassello più importante per completare l’opera, il risultato dei piloti italiani che puntualmente è arrivato grazie anche all’incitamento delle migliaia di tifosi ed appassionati giunti da ogni parte d’Italia. Proprio Cairoli ha dichiarato che il sostegno del pubblico gli ha fatto quasi dimenticare i dolori al polso destro infortunato sospingendolo verso un’insperata vittoria che gli ha consentito anche di riconquistare il comando della graduatoria iridata. Prossimo Gran Premio iridato il 26 giugno in Francia.