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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Giugno 2005 |
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L' "OROLOGIO" DEL CERVELLO RALLENTA IL TEMPO IL CERVELLO DELL’UOMO PERDE IL SENSO DEL TEMPO: UNA RICERCA DELL’UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE E DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE DIMOSTRA L’ESISTENZA DI UNO ‘SCOLLAMENTO’ TRA LA PERCEZIONE DELLO SCORRERE DEL TEMPO E IL TEMPO REALE |
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Milano, 21 giugno 2005 – Ad ogni movimento dell’occhio il cervello risponde comprimendo non solo lo spazio ma anche il tempo: uno studio condotto dall’Università Vita-salute San Raffaele, dall’Università di Firenze e dalla University of Western Australia di Perth ha evidenziato come nel corso di rapidi movimenti oculari la mente percepisca il tempo scorrere più velocemente di quanto accada in realtà. La ricerca, pubblicata sul numero di luglio 2005 di Nature Neuroscience, la più autorevole rivista in ambito neuroscientifico, è stata segnalata anche tra i commenti editoriali della stessa rivista. Ogni secondo i nostri occhi si muovono rapidamente dalle tre alle quattro volte per seguire i cambiamenti dell’ambiente che ci circonda e ogni volta il cervello riorganizza velocemente i collegamenti tra neurone e neurone e tra neuroni e retina. Il cervello svolge in questa situazione anche una funzione predittiva, cercando addirittura di anticipare i cambiamenti che interverranno. Effetto di questa “corsa” incontro al nuovo evento è una sorta di rallentamento dell’orologio interno del cervello tanto che si perde la percezione dell’effettivo passare del tempo. Attimi che assommati nel corso di un’intera vita possono portare anche a una percentuale del 15% di perdita di percezione del tempo fisico totale. Lo studio si basa su un semplice test visivo: i soggetti erano invitati a fissare un punto su uno schermo e due bande nere apparivano in rapida successione, con un intervallo di 100 millisecondi, sul suo margine superiore e inferiore. Il test era poi ripetuto chiedendo ai partecipanti di fissare nuovamente il punto sullo schermo. Il punto all’improvviso scompariva per riapparire spostato rispetto alla precedente posizione di circa 15 gradi. Immediatamente dopo le due bande venivano visualizzate al margine inferiore e superiore dello schermo, prima l’una e poi l’altra e sempre con un intervallo di 100 millisecondi. Ai soggetti veniva, quindi, chiesto se avessero notato delle differenze nella durata dell’intervallo di tempo che separava la comparsa delle due bande nei due test: quasi la totalità di loro affermava che la successione nel secondo caso era nettamente più rapida, dimostrando quindi come si verificasse ogni volta una distorsione nel modo di percepire il tempo da parte dei partecipanti allo studio. Si tratta di una scoperta che amplia la conoscenza dei fenomeni di distorsione della percezione legati alle saccadi, cioè i rapidi movimenti oculari che ogni individuo compie per seguire i cambiamenti nell’ambiente che sta osservando. Lo stesso gruppo di ricercatori, infatti, aveva già evidenziato, in uno studio pubblicato nel 1997 su Nature, l’esistenza di un fenomeno di compressione spaziale: nel corso di una saccade l’oggetto che si osserva è percepito distorto, “schiacciato” nella direzione verso cui l’occhio si muove. Un aspetto della ricerca che ha suscitato particolare interesse in David Eagleman, autore del commento sullo studio pubblicato tra gli editoriali della rivista, è stata l’inversione della percezione del tempo: se l’intervallo tra l’apparizione delle due barre viene ridotto, passando da 100 a meno di 50 millisecondi, il soggetto, sbagliando, afferma che è apparsa per prima sullo schermo la banda che in realtà è apparsa dopo. Maria Concetta Morrone, docente di psicologia fisiologica avanzata presso la facoltà di Psicologia dell’Università Vita-salute San Raffaele e primo autore della ricerca, sottolinea: “Esiste un’analogia molto affascinante tra i risultati del nostro studio e la Teoria della Relatività Speciale di Einstein, di cui ricorrono quest’anno i cento anni dalla pubblicazione. Come a una velocità prossima a quella della luce gli orologi segnano il tempo più lentamente, il cervello, per controbilanciare il rapido spostamento delle immagini del mondo, “vede” le distanze relative compresse mentre il suo orologio interno rallenta.” Lo studio è stato possibile grazie a finanziamenti del Miur (Ministero dell’Educazione, Università e Ricerca) italiano, dell’Australian National Health and Medical Research Council e dell’Australian Research Committee. |
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SORIN GROUP E’ PRESENTE ALLA TERZA EDIZIONE DEL CONGRESSO BIENNALE THE SOCIETY FOR HEART VALVE DISEASE (SHVD), A VANCOUVER. |
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Milano e Vancouver, 21 giugno 2005 - Sorin Group è presente alla terza edizione del Congresso biennale the Society for Heart Valve Disease (Shvd), che si tiene a Vancouver (Canada). Sorin Group è al congresso con stand (#1-2-3) e cartelloni sui prodotti, e con diverse presentazioni riguardanti per esempio uno studio sulla migliore emodinamica di Freedom Solo, la nuova valvola senza supporto rigido (stentless) in pericardio bovino, un’analisi di medio e lungo follow up clinico sul tasso di mortalità e morbilità della valvola a emidisco (bileaflet) Sorin Bicarbon, nonché i risultati di breve e medio termine raccolti da diversi centri italiani su Pericarbon Freedom stentless. Oggi, 20 giugno, dopo il congresso Sorin Group ha organizzato il "Mitroflow Esprit de Tour", che coinvolgerà un centinaio di chirurghi. Durante il Tour gli ospiti visiteranno impianti di produzione della valvola aortica Mitroflow, saranno aggiornati sui progetti più promettenti e impegnativi a cui Sorin Group sta lavorando, e avranno la possibilità di valutare in prima persona la facilità di impianto dei prodotti Sorin Group all’interno di un laboratorio attrezzato con strumenti chirurgici, messo a loro disposizione presso la sede di Mitroflow.. Seguirà un simposio scientifico tenuto da luminari di cardiochirurgia, il Prof. Jamieson, (Vancouver, Canada), uno dei principali organizzatori del the Society for Heart Valve Disease Congress, e il Prof. Van Nooten (Ghent, Belgio), durante il quale verranno resi noti i primi risultati clinici di Soprano, la valvola aortica biologica soprannulare di Sorin Biomedica, e i risultati a lungo termine per la valvola aortica Mitroflow: il Prof. Yankah (Berlino, Germania) presenterà per la prima volta la proprio esperienza di 17 anni di follow up clinico. Prima del simposio scientifico Franco Vallana, Presidente della business unit Cardiac Surgery di Sorin Group, darà un aggiornamento riguardante il progetto di valvola percutanea che Sorin sta sviluppando: una valvola stentless, montata su di una struttura in lega metallica ricoperta di Carbofilm che sarà in grado di coniugare le esigenze del cardiochirurgo e del chirurgo interventista. Franco Vallana è molto fiducioso e ritiene che “il progetto a cui sta lavorando Sorin può rappresentare la risposta ottimale alla richiesta di una procedura minimamente invasiva nella sostituzione della valvola aortica nativa grazie alla nostra valvola stentless, da anni conosciuta e con ottime performance cliniche, montata su di uno stent in lega estremamente elastica che consente un posizionamento ottimale, garantisce sicurezza e un‘ottima tenuta”. |
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EIRE 2006 - EXPO ITALIA REAL ESTATE 2A EDIZIONE FIERA MILANO - NUOVO QUARTIERE (RHO) 23 - 26 MAGGIO 2006 |
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Milano, 21 giugno 2005 - Dopo il grande avvio di Eire che ha coinciso con l'inaugurazione del nuovo quartiere di Fiera Milano lo scorso mese di marzo, dal 23 al 26 maggio 2006 avrà luogo, presso i padiglioni di Fiera Milano - Nuovo Quartiere (Rho), la seconda edizione di questo nuovo e importante evento del Real Estate italiano. Eire è la prima fiera dedicata al real estate e al mercato immobiliare in Italia in grado di favorire lo sviluppo di questo importante segmento dell'economia e la sua sempre maggiore crescita qualitativa e internazionalizzazione. Si rivolge a tutti gli operatori dei diversi segmenti del mercato immobiliare e agli investitori italiani ed internazionali. Rappresenta l'appuntamento primario per conoscere le nuove opportunità di investimento e di business, i progetti, le innovazioni, nonché le tendenze del mercato e i reali attori e protagonisti pubblici e privati. Eire costituisce l'ambito privilegiato per le amministrazioni pubbliche e per i detentori di aree o patrimoni immobiliari che hanno la necessità di attrarre operatori e investimenti italiani e/o esteri ai fini dello sviluppo e della riqualificazione territoriale ed urbana. È il luogo ideale per le società e per gli operatori che intendono promuovere il loro know - how, presentarsi e collocarsi nell'ambito del mercato immobiliare. La segreteria organizzativa di Expo Italia Real Estate Tel +39 02 319.119.11 e - mail: italiarealestate@gestionefiere.Com |
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ABITARE IL TEMPO VERONA, 15-19 SETTEMBRE 2005 XX EDIZIONE |
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Verona, 21 giugno 2005 - Abitare il Tempo festeggia il suo ventesimo compleanno. Un traguardo importante, suggellato da risultati di crescita sorprendenti. Le cifre parlano chiaro e testimoniano del successo di una politica fieristica che da sempre privilegia la componente qualitativa rispetto a quella quantitativa. Una fiera a misura d'uomo, vivace e propositiva che dimostra come l'incontro tra artigianato e design, classicità e modernità, arricchisca entrambi i poli del continuum lungo cui si sviluppa la storia dell'abitare. L'obiettivo è chiaro: costruire paesaggi domestici che parlino un linguaggio decorativo possibile all'inizio del terzo millennio. Saranno presenti 650 aziende espositrici che fanno capo a 16 categorie merceologiche, fra cui 125 aziende estere (il 20% del totale) che hanno scelto la fiera di Verona come cornice ideale della loro offerta, un incremento del 5% rispetto all'edizione passata. Sono attesi oltre 55.000 visitatori internazionali. Una formula vincente nel panorama internazionale delle manifestazioni legate all'arredo, grazie a tante variabili che concorrono a costruirne l'unicità. La qualità degli espositori, garantita da una rigorosa selezione e attraverso inviti mirati, soddisfa il reale interesse degli operatori di settore, rivenditori e professionisti, animati dalla volontà di percorrere uno ad uno i padiglioni della fiera alla ricerca di punti di riferimento e ispirazioni. L'atmosfera generale che si respira sia negli spazi comuni sia in quelli espositivi è sapientemente creata attraverso format allestitivi omogenei appositamente studiati per facilitare la lettura d'insieme ed esaltare le qualità del singolo prodotto. La trasversalità delle categorie merceologiche in mostra, a sua volta, mira a coprire a 360° tutte le esigenze dell'abitare: dal mobile all'oggettistica, dal bagno alla cucina, dall'illuminazione all'oggettistica fino all'arredo per esterni, cui si aggiunge l'autorevole presenza di un polo tessile di alta qualità, reso ancora più importante dalla presenza, per il terzo anno consecutivo, di Incontri (Mostra internazionale del tessuto d'arredamento e del tappeto d'autore). Sono questi alcuni dei fattori che hanno concorso al successo di Abitare il Tempo negli anni. Per la Xx edizione della manifestazione sono attese alcune importanti novità. Le Architetture d'interni Sulla scia del successo della prima edizione, continua l'iniziativa con importanti finalità commerciali delle "Architetture d'Interni". Liberi da vincoli allestitivi 8 architetti, diversi tra loro per indirizzo e per approccio al progetto, hanno concepito 8 modelli abitativi che attingono liberamente all'attuale produzione d'arredo. Otto modi di interpretare non soltanto gli ambienti domestici, ma anche spazi di entertainment – e persino un aereo di lusso - che riflettono la filosofia della manifestazione: concetti di living verosimili, non astratti esercizi di stile, capaci di sottolineare le specificità progettuali su cui poggia ogni allestimento. Otto microcosmi fonte di ispirazione e personalizzazione del pubblico di Abitare il Tempo. Otto ambienti completi che raccolgono in uno spazio limitato la ricchezza di stimolanti suggerimenti del nostro tempo. Nel 2005 Abitare il Tempo compie vent'anni: un lungo periodo nel quale ha presentato il meglio del made in Italy per quanto riguarda l'arredamento e il design. Un arco di tempo spesso entusiasmante, nel quale ha promosso mostre, ricerche e dibattiti che hanno certamente contribuito agli sviluppi della cultura del progetto. Queste in breve le iniziative per celebrare Abitare il Tempo, un omaggio ai 20 anni di lavoro svolto e allo stesso tempo un'apertura sul futuro della manifestazione che ha avuto sempre la pretesa di far procedere gli aspetti commerciali parallelamente a quelli culturali e creativi. 100 volti 100 progetti. A cura di Carlo Amadori, Vanni Pasca, Luca Scacchetti Con il contributo di Electrolux - Al traguardo della sua Xx edizione Abitare il Tempo si concede un momento di riflessione ( coinvolge 100 Autori, tra artisti, architetti e creativi che hanno collaborato con la manifestazione ne corso degli anni, chiedendo loro di dare la loro personale interpretazione del concetto Abitare i Tempo: un ricordo, un'idea, un ambiente, un progetto, un dettaglio. Ogni elaborato corrisponde ac una installazione, 100 installazioni esposte al padiglione 8. Abitare il Tempo offre dunque una versione di sé poliedricamente sfaccettata con una mosti importante, ma anche un modo per tirare le somme su quello che è stato Abitare il Tempo fino ac oggi e quello che sarà in futuro. Galleria degli exempla A cura di Carlo Amadori, Vanni Pasca, Luca Scacchetti - Questo anniversario apre una seconda fase di Abitare il Tempo, che intende porsi come sviluppo ragionato della prima, partendo da una riflessione sul passato. Un percorso lungo il piazzai( esterno, in cui si collocano in parallelo due collezioni di exempla: da un lato, una galleria d prototipi sviluppati negli anni, dall'altro, una selezione di riedizioni, filone di ricerca che da sempr( caratterizza Abitare il Tempo. La gonna è mobile A cura di Peter Bottazzi - Ad intervallare il flusso progettuale e concettuale delle due mostre sopra descritte, ci sono k installazioni poetiche di Peter Bottazzi, che si pongono come interruzioni intenzionali, tali da provocare riflessioni improvvise o fascinazioni ragionate, che punteggiano i due grandi percorsi quello interno e quello sul piazzale, alludendo alla cultura contemporanea, al suo essere, per dirla con Pasolini, "...Contenuta in tutti i sogni e non in un sogno solo Mostre Di Ricerca Doppiogioco — Design e decorazione A cura di Paola Navone Con il contributo di Aneta – Incontri - Continua la collaborazione tra Abitare il Tempo, Incontri e Paola Navone. La presenza del tessile ad Abitare il Tempo cresce in maniera costante, sia per la qualità sia per la quantità degli editori. Ecco perché un'attenzione tutta particolare è dedicata a questa tipologia merceologica e alle sue infinite possibilità di utilizzo. Paola Navone, nella mostra "Doppiogioco — Design e decorazione" si spinge oltre la tradizionali interpretazione del tessile casa, per raccontarne le infinite possibilità di vita, attraverso una chiavi di lettura diversa, quasi animata, attingendo a riferimenti spesso distanti fra loro. Style & Style - Moda e Interior design A cura di Michele Bdnan - Un'indagine condotta sulla contaminazione tra due mondi che parlano il comune linguaggio dell'estetica: la moda e il design. Uno studio critico che esplora l'inizio di questo rapporto a partire dal boom della creatività in entrambe le discipline dagli anni '50 fino ai nostri giorni. Un percorso che si snoda attraverso esempi ed installazioni per raccontare in maniera originale un concetto ampiamente indagato e che nell'occasione sarà interpretato da alcune delle testate italiane più rappresentative: Ad, Casa Vogue, Elle Decor, Interni. Mobili per tutti A cura di Giuseppe Albanese Con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Verona - In linea con un filone di ricerca molto proficuo, che nel corso degli anni ha riscosso il grande favore del pubblico, continua l'indagine di Abitare il Tempo sulle avanguardie del Xx secolo, con il contributo della Camera di Commercio di Verona. Quest'anno il tema si focalizza sull'arredamento per la casa popolare nel Novecento. Anche-in-questa -occasione vengono---presentate riedizioni di arredo significative del periodo, completando il quadro di analisi critica del design e del suo rapporto con le avanguardie, avviato con le mostre precedenti . Convegni Design elo decorazione Tavola rotonda Organizzata da Aneta, in collaborazione con Abitare il Tempo - Venerdì 16 settembre ore 10.00 La decorazione, come scelta identificativa dell'arredamento di interni è sempre stato l'elemento connotante di vent'anni di Abitare il Tempo. In questa edizione si tirano le somme dell'evoluzione della decorazione coinvolgendo i più significativi esperti del settore, insieme ai direttori di alcune delle più importanti riviste di settore. La tavola rotonda vuole dunque essere un momento di confronto sull'uso delle parole design e decorazione alla luce delle moderne interpretazioni dell'abitare. La distribuzione si interroga Organizzato da Federmobili in collaborazione con Abitare il Tempo - Lunedì 19 settembre, ore 10.00 Un incontro fra gli operatori del settore, per un dialogo in cui affrontare i temi e le problematiche più attuali e suggeriti dagli stessi rivenditori. Verona: La Città E Il Design - Da vent'anni Verona ospita Abitare il Tempo, manifestazione che porta nella città scaligera un contributo di presenze, di conoscenze e di riflessioni sul design e sul progetto dell'abitare contemporaneo. Non solo nella Fiera, ma anche con una serie di interventi e presenze nel vivo della città. Per questa edizione dall'intenso significato, Verona accoglierà Abitare il Tempo in uno dei suoi monumenti più belli e più spettacolari: il Teatro Romano. Un luogo magnifico, ricco di storia e poesia che sarà la cornice affascinante e ideale per celebrare il ventennale, con la consegna del Premio Abitare il Tempo e dei riconoscimenti a chi questa straordinaria manifestazione ha fatto nascere e a chi in essa ha sempre creduto. Seguirà uno spettacolo per tutti gli invitati. Durante la manifestazione, tutte le sere, da giovedì a domenica compresi, si ripeterà I'happy Hour. All'insegna dello stare insieme, ogni sera il Palazzo della Gran Guardia in piazza Bra aprirà sala e porticato agli ospiti di Abitare il Tempo. |
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BAGNO SHOW BARI 2005… TANTE NOVITA’ PER UNA FIERA CHE DIVENTA BIENNALE |
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Milano, 21 giugno 2005 – Anche quest’anno la Fiera del Levante di Bari è lieta di ospitare la sesta edizione della manifestazione Bagno Show, il salone dedicato all’arredobagno, che si svolgerà come di consueto in contemporanea alla fiera Termoidraulica Clima Bari, dal 18 al 20 novembre 2005. Bagno Show si presenta al suo affezionato pubblico di operatori del settore con tante novità e un importante annuncio: la fiera specializzata diventa biennale. Senaf, società organizzatrice dell’evento, da sempre attenta e sensibile alle trasformazioni e alle reali esigenze del mercato, ritiene che i tempi siano maturi per introdurre la cadenza biennale delle due manifestazioni. Perché questa scelta? La presenza costante e crescente negli ultimi sei anni delle aziende espositrici, tra le più qualificate del settore, ha contribuito a consolidare questo appuntamento in tutto il territorio del Centro-sud Italia. Di conseguenza è sembrato opportuno seguire l’iter consueto delle manifestazioni tecniche/specializzate che solitamente hanno cadenza biennale. Una scelta voluta principalmente dagli espositori e condivisa anche da Anta - Associazione Italiana Termotecnica e Aerotecnica e Assobagno - Associazione Nazionale delle Industrie dell’arredamento e articoli per il bagno di Federlegno-arredo - patrocinanti rispettivamente di Termoidraulica Clima e di Bagno Show. Come ormai accade dalla prima edizione, architetti, progettisti e designer sono insieme con gli show room e gli installatori, i visitatori prediletti dalle aziende presenti nel padiglione Bagno Show. Per loro ogni anno sono state create iniziative ad hoc appositamente progettate e realizzate allo scopo di arricchire lo spazio espositivo con momenti culturali e formativi. L’edizione di quest’anno inaugura l’iniziativa “Il bagno oltre la casa”, un interessante percorso vissuto attraverso i progetti più intriganti, bizzarri, originali di bagni realizzati da grandi architetti in ambienti pubblici: alberghi, uffici, centri benessere, ristoranti, bar, discoteche … Da tempo, infatti, il settore del bagno non solo si muove sui singoli prodotti (design, nuovi materiali, tecnologia), ma segue attentamente l’evoluzione degli stili di vita nell’ambiente sia privato sia pubblico. Questo percorso è stato ideato al fine di far riflettere coloro che si accingono a progettare un locale pubblico: è importante che si tenga sempre in seria considerazione la stanza da bagno, a prescindere dalle dimensioni. Si vuole, inoltre, sottolineare che ogni ambiente ha limitazioni e regole a seconda della collocazione e dell’utilizzo: il bagno di una discoteca, ad esempio, ha esigenze diverse da quello di un bar o di un albergo. In questo momento storico, inoltre, il settore del new entertainment sta vivendo un notevole incremento, appetibile per tutti i professionisti di nuova e di vecchia generazione. L’edizione di Bari, inoltre, prevede due nuovi focus merceologici: Ecofuoco, un’area in cui le aziende esporranno i prodotti per la produzione di riscaldamento ecologico ed economico, e Ecosolare, dedicato a quanti realizzano e distribuiscono apparecchi che utilizzano il sole quale fonte per la produzione di energia. |
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IDENTITAS SARÀ PRESENTE ALL' EUROP-A 2005 CON UN' AREA ESPOSITIVA IN CUI LO STAFF ILLUSTRERÀ LE SOLUZIONI PER GLI ENTI LOCALI DEDICATE AL PROGETTO CARTA D'IDENTITÀ ELETTRONICA-CIE |
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Senato, 21 giugno 2005 - –Dal 22 al 25 Giugno si svolgerà a Rimini l’Euro-p.a, il salone nazionale che ogni anno coinvolge le Autonomie Locali, promovendo soluzioni e strumenti innovativi per le Pubbliche Amministrazioni. La manifestazione presenta una ricca rassegna espositiva e un articolato programma di convegni e seminari gratuiti che coinvolgono i settori più innovativi per le Autonomie Locali. Identitas S.r.l., la società che supporta i Comuni nell’implementazione dei progetti per la Carta d’Identità Elettronica - Cie, sarà presente con un’area espositiva in cui verranno presentate le soluzioni dedicate agli Enti locali in ambito Cie, inserite in un più ampio contesto di E-government (Padiglione 7 – Stand 155). All'interno dello stand verrà inoltre allestita una postazione dimostrativa che simulerà l’intero processo di emissione della Carta di Identità Elettronica, dall’acquisizione dei dati biometrici del cittadino alla personalizzazione della carta stessa. Lo staff di Identitas sarà a disposizione per spiegare le caratteristiche e il funzionamento di tutti gli apparati hardware di cui si compongono le Stazioni di Emissione Cie, illustrando le specifiche configurazioni adatte per i diversi Comuni. “La Legge 31 marzo 2005, n. 43 – spiega Alessandro Forni, Amministratore Delegato di Identitas - stabilisce che a decorrere dal 1° Gennaio 2006 la carta d’identità su supporto cartaceo verrà sostituita, all’atto della richiesta del primo rilascio o del rinnovo del documento, dalla Carta d’Identità Elettronica e tutti i comuni di dovranno attrezzare per l’emissione della Cie”. “L’entrata in vigore di questa legge – continua - sicuramente dà un forte impulso al Progetto Carta di Identità Elettronica e ne riconferma il ruolo strategico all’interno delle dinamiche di e-government, il processo di modernizzazione che esprime appieno i potenziali benefici derivanti dall’applicazione delle nuove tecnologie ai processi di governo”. |
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LA NUOVA CLASSE S MERCEDES-BENZ: GUIDARE IL FUTURO UN CAPOLAVORO DI DESIGN E DI TECNICA |
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Stoccarda, 21 giugno 2005 - Cambio di generazione al vertice della tecnica automobilistica: Mercedes-benz presenta la nuova Classe S. La nuova ammiraglia con la Stella sarà presente nelle Filiali e nelle Concessionarie della Casa automobilistica di Stoccarda a partire dall'autunno 2005. Come i modelli precedenti, anche la nuova Classe S viene equipaggiata con innovazioni tecnologiche avveniristiche che fanno della berlina di punta Mercedes-benz un modello esemplare per i futuri sviluppi in campo automobilistico. Caratteristiche di spicco dell'ammiraglia Mercedes sono, ancora una volta, le rivoluzionarie dotazioni di sicurezza e i massimi livelli di comfort. La nuova Classe S stabilisce nuovi parametri anche in termini di dinamica di marcia grazie alla sua sorprendente agilità ed offre un piacere di guida superiore, anche in virtù delle nuove e brillanti motorizzazioni. Il nuovo modello con la Stella prende il posto di una vettura che si è attestata ai vertici del segmento superiore ed è stata prodotta dal 1998 in circa 485.000 esemplari. Da oltre cinquant'anni la targhetta con la "S" sui modelli Mercedes identifica un'auto di grande personalità, tecnologia intelligente e massimo pregio. La nuova Classe S non solo prosegue questa tradizione, ma le attribuisce anche un nuovo significato. Grazie ad innovazioni avveniristiche volte a garantire livelli di sicurezza, comfort e funzionalità sempre più elevati, questo modello rappresenta un ulteriore passo in avanti nella tecnologica automobilistica e non mancherà di influenzare gli sviluppi futuri nel settore. Il prestigio della nuova berlina appare evidente già al primo sguardo. Il design esprime, infatti, il carattere forte e deciso, ma allo stesso tempo elegante, della nuova Classe S. L'intento degli ingegneri di Stoccarda e Sindelfingen era di raggiungere vette sempre più alte nella tecnologia automobilistica. Il termine di paragone era infatti l'attuale Classe S, che dalla sua presentazione nel 1998 era stata più volte nominata la "migliore auto del mondo" ed aveva già stabilito standard di tutto rispetto: i progressi compiuti da Mercedes-benz con la nuova berlina dovevano partire proprio da questi livelli già elevati. Sulla nuova Classe S verranno prodotte per la prima volta in serie oltre una decina di innovazioni tecnologiche: dal Bas Plus con sensori radar, al sedile con funzione di massaggio ampliata, dal sistema di visione notturna (che adotta la modernissima tecnica di illuminazione a raggi infrarossi) fino al Comand di nuova concezione, dal sistema di protezione preventiva degli occupanti Pre-safe¨ con funzioni ampliate fino alla telecamera per la retromarcia assistita. Con il Bas Plus, la Casa automobilistica di Stoccarda rinnova il suo impegno nel campo della sicurezza stradale mettendo a punto un sistema volto a prevenire un possibile incidente. Il sistema è in grado di rilevare tramite radar la presenza di un'auto nella zona antecedente la vettura e di segnalare quando la distanza tra la Classe S e il veicolo che la precede si riduce troppo oppure diminuisce troppo rapidamente. Se il Bas Plus rileva un pericolo di collisione, il sistema calcola in poche frazioni di secondo la forza frenante necessaria e la rende immediatamente disponibile (anche quando il guidatore reagisce esercitando una pressione insufficiente sul pedale del freno), riducendo così sensibilmente il rischio di tamponamento. Anche le luci di stop adattive contribuiscono a scongiurare un tamponamento in quanto segnalano una frenata d'emergenza ai guidatori che seguono attivando i lampeggiatori d'emergenza della Classe S. Mecedes-benz abbina il Bas Plus ad un altro sistema unico nel suo genere: il sistema di protezione preventiva dei passeggeri Pre-safe¨, che sulla nuova Classe S presenta un numero di funzioni superiore. Pre-safe¨ è in grado di riconoscere tempestivamente situazioni potenzialmente pericolose: se la decelerazione in frenata supera un determinato livello o se la vettura rischia di sbandare, il sistema tende immediatamente e preventivamente le cinture sui sedili anteriori ed aumenta la pressione di gonfiaggio dei cuscinetti d'aria nei sedili Multicontour in modo tale che i passeggeri aderiscano perfettamente al sedile e vengano quindi sostenuti correttamente. Inoltre, Mercedes-benz ha incluso per la prima volta nel sistema di protezione preventiva anche la chiusura automatica dei finestrini. La combinazione del nuovo Bas Plus con il sistema Pre-safe¨ rappresenta quindi un ulteriore passo in avanti verso la massima protezione degli occupanti. Mercedes-benz è il primo e l'unico marchio automobilistico al mondo ad avere un sistema di sicurezza così completo ed articolato, in grado di entrare in azione già ai primi accenni di pericolo. Sistemi di assistenza alla guida: Distronic Plus e nuovo sistema di visione notturna Il Bas Plus è disponibile in combinazione con il sistema Distronic Plus, la versione più evoluta del Distronic (Tempomat con regolazione della distanza). Il sistema si avvale di radar ed è ora in grado di controllare la distanza da 0 a 200 km/h, consentendo un maggior comfort di guida. Nelle situazioni di traffico intenso, il Distronic Plus mantiene la distanza di sicurezza dalla vettura che precede, frena automaticamente la Classe S fino a completo arresto e accelera poi, quando le condizioni del traffico lo consentono, fino a raggiungere la velocità desiderata, assicurando così una guida più rilassata e quindi più sicura. Il pacchetto di equipaggiamenti comprendente il Bas Plus e il Distronic Plus, include anche la telecamera per la retromarcia assistita, un nuovo sistema di ausilio al parcheggio dotato di sensori radar che, avendo una maggiore portata rispetto agli ultrasuoni, segnalano in modo particolarmente tempestivo il pericolo di una collisione in retromarcia. Il nuovo sistema di visione notturna, che festeggia il suo debutto proprio a bordo della nuova Classe S, fornisce un valido contributo alla riduzione del rischio di incidenti di notte. Il sistema si avvale di fari a raggi infrarossi invisibili all'occhio umano che non abbagliano chi viaggia nella direzione di marcia opposta. I due proiettori a raggi infrarossi illuminano la carreggiata aumentando la visibilità ad oltre 150 metri con gli anabbaglianti accesi. Ciò consente di individuare con largo anticipo la presenza di eventuali pedoni, ciclisti, auto parcheggiate o di qualsiasi altro ostacolo sulla strada. Una telecamera a raggi infrarossi sul lato interno del parabrezza riprende l'immagine riflessa della carreggiata che viene poi visualizzata sul display della strumentazione. Rispetto al modello precedente, la nuova ammiraglia con la Stella è più grande. Sono disponibili due versioni di carrozzeria con una lunghezza di 5076 o 5206 millimetri: esattamente 33 e 43 millimetri in più rispetto al modello precedente. Il passo è aumentato di 70 e 80 millimetri, raggiungendo rispettivamente 3035 e 3165 millimetri. La larghezza è superiore di 16 millimetri e l'altezza di 29 millimetri. Le generose dimensioni hanno consentito la realizzazione di un abitacolo accogliente, in grado di offrire a tutti i passeggeri un comfort eccezionale. Le dimensioni interne, come lo spazio all'altezza delle spalle o dei gomiti, sono aumentate di 39 millimetri, mentre la libertà di movimento all'altezza della testa è migliorata di 5 millimetri. Sulla berlina a passo lungo, i passeggeri posteriori godono di un comfort superiore grazie alla distanza maggiore tra i sedili (+ 10 mm) e alla maggiore libertà alle ginocchia (+ 11 mm). Il volume del bagagliaio è aumentato di 60 litri passando a 560 (secondo il metodo di misurazione Vda). L'abitacolo è particolarmente accogliente e si distingue per gli inserti in legno pregiato con listelli cromati, i comandi in alluminio dal piacevole design e l'accurata scelta dei colori perfettamente abbinati. La plancia dalla linea slanciata è un nuovo capolavoro del design Mercedes, per il quale sia forma che funzionalità svolgono un ruolo di fondamentale importanza. La plancia trasmette quindi non solo una sensazione di piacevole protezione, ma si caratterizza anche per la straordinaria funzionalità, sobrietà e razionalità: a bordo della nuova Classe S si crea così una riuscita armonia funzionale ed estetica, grazie a cui gli occupanti si sentono perfettamente a proprio agio. Comandi: display a colori, tasti per la selezione diretta e Comand Controller Il riuscito equilibrio tra forma e funzione che caratterizza la nuova Classe S viene raggiunto, negli interni, anche grazie al nuovo concept di comandi e strumentazione, realizzato sulla base di una serie di approfonditi studi di ergonomia e psicologia della percezione, nonché considerando i risultati delle ricerche sul gradimento da parte dei Clienti Mercedes in tutto il mondo. La caratteristica principale dell'intelligente sistema di comando della nuova Classe S è il rapido accesso alle funzioni usate con maggiore frequenza. Per questo i comandi sono volutamente ridondanti: a seconda delle proprie abitudini, il guidatore gestisce l'attivazione e la disattivazione di autoradio, ricezione Tv, Cd-changer e Dvd-changer, telefono e sistema di navigazione tramite i tradizionali interruttori, i pulsanti sul volante multifunzione o il nuovo e più evoluto sistema Comand. Grazie alla disposizione particolarmente ergonomica, i tasti per la selezione diretta sulla consolle consentono un azionamento che non richiede un controllo visivo da parte del guidatore. Anche la climatizzazione automatica di serie può essere regolata in diversi modi: tramite il Comand oppure tramite l'elegante listello portainterruttori sotto le bocchette di aerazione. Sul volante e sulla strumentazione è concentrato il maggior numero di comandi per il controllo delle principali informazioni e funzioni necessarie alla guida. L'elemento centrale è lo schermo a colori realizzato con la più moderna tecnologia per garantire immagini particolarmente nitide. Sul bordo inferiore del display compare una riga di testo per gestire fino a sette menu principali (a seconda degli equipaggiamenti disponibili) per le impostazioni, le visualizzazioni e i comandi personalizzati. Per garantire una rapida selezione di queste funzioni, Mercedes-benz ha perfezionato il volante multifunzione di serie, inserendo pulsanti circolari illuminati a cinque vie, che possono essere azionati con una semplice pressione del pollice. Un'altra novità che agevola la guida e consente la realizzazione di un cockpit davvero moderno è il Direct Select, ovvero la gestione elettronica del cambio automatico a sette marce 7G-tronic (di serie) tramite una leva disposta sul piantone dello sterzo, a destra, azionabile con una leggera pressione. Grazie a questa soluzione tecnica gli ingegneri Mercedes hanno potuto rinunciare alla tradizionale leva del cambio automatico disposta sulla consolle e ridisegnare così il rivestimento del tunnel. Anche l'innovativo "Cockpit Management and Data System" (ovvero il sistema Comand) si presenta con un nuovo design ed offre maggiori possibilità. Oltre ai già noti impianti audio e telematici, infatti, il sistema comprende ora anche altre funzioni per le quali erano finora necessari singoli interruttori. Il nuovo Comand Controller sulla consolle funge da centrale di comando e consente la selezione di menu e sottomenu nonché l'attivazione delle funzioni desiderate. Se la vettura è dotata di primo equipaggiamento di telefono, il morbido poggiamano dietro al Controller può essere sollevato lateralmente con facilità per scoprire la tastiera telefonica. L'ampio display a colori del Comand è disposto alla stessa altezza della strumentazione e quindi direttamente nel campo visivo di guidatore e passeggero anteriore. La nuova disposizione dei comandi, i moderni colori e la grafica chiara e fotorealistica rendono piacevole l'approccio ai vari menu anche dal punto di vista estetico. Il Comand della nuova Classe S comprende di serie autoradio, lettore Cd/dvd e un collegamento per le carte Pcmcia. A richiesta il Comand può essere equipaggiato con il sistema di navigazione europeo, i cui dati vengono memorizzati per la prima volta su hard disk, consentendo un calcolo del percorso particolarmente veloce. Comfort: nuovi sedili con funzione di massaggio e sospensioni pneumatiche di serie I nuovi sedili della Classe S si adattano alla corporatura degli occupanti, garantendo massimi livelli di comfort. I sedili anteriori con regolazione elettrica a 16 vie e supporto lombare sono di serie. A richiesta sono disponibili i sedili Comfort con ventilazione e riscaldamento, i sedili Multicontour (anteriori e posteriori) e i sedili Multicontour adattivi (anteriori), che adattano il profilo del piano di seduta e dello schienale alla situazione di marcia garantendo così sempre un sostegno laterale ottimale. Il sedile Multicontour adattivo è inoltre dotato di camere d'aria separate nello schienale che, attivando la funzione di massaggio tramite l'apposito pulsante, si gonfiano e sgonfiano alternativamente, garantendo così un piacevole massaggio alla muscolatura della schiena, per un maggiore benessere dei passeggeri. L'intensità e la velocità del massaggio possono essere impostate su quattro livelli tramite il Comand. Anche l'assetto con sospensioni pneumatiche Airmatic ulteriormente perfezionate (di serie) fornisce un importante contributo all'elevato comfort di marcia a bordo della nuova Classe S. Azionando un semplice tasto è possibile scegliere tra un assetto confortevole o sportivo. A partire da una velocità di 120 km/h e con il programma "Sport", l'assetto si abbassa automaticamente di 20 millimetri per migliorare la dinamica di marcia, l'aerodinamica e i consumi. L'active Body Control (a richiesta, di serie sulla S 600) è stato perfezionato per la nuova Classe S e rappresenta un'ulteriore pietra miliare della tecnica telaistica. Il nuovo sistema frenante Adaptive Brake offre funzioni supplementari che agevolano la partenza, ad esempio in salita, e riducono gli spazi di frenata sul bagnato. Il freno di stazionamento è dotato per la prima volta di servoassistenza elettrica: per azionarlo basta premere un semplice pulsante. Alla partenza il freno viene rilasciato automaticamente. Tre delle quattro motorizzazioni disponibili per la nuova Classe S sono di nuova progettazione. Esse offrono una aumento di potenza di fino al 26 percento ed un incremento della coppia di fino al 15 percento. Per il lancio sul mercato (previsto per l'autunno del 2005) è disponibile, oltre al V6 da 3,5 litri con 200 kW/272 Cv, anche il nuovo 8 cilindri, che eroga 285 kW/388 Cv di potenza e una sorprendente coppia di 530 Nm già a partire da 2800 giri/min e accelera la S 500 da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi. A partire dal primo trimestre del 2006 Mercedes-benz amplierà la gamma delle motorizzazioni della Classe S introducendo il nuovo V6 Cdi con filtro antiparticolato diesel di serie, in grado di erogare una potenza di 70 kW/231 Cv e di sviluppare una coppia massima di 540 Nm a partire da 1600 giri/min. In questo modo la nuova S 320 Cdi vanta una potenza superiore del 13 percento e una coppia maggiore dell'8 percento rispetto al modello precedente. La potenza del 12 cilindri sul modello di punta S 600 (disponibile a partire dal primo trimestre del 2006) è aumentata a 380 kW/517 Cv, mentre la coppia è migliorata di quasi il quattro percento ed è ora di ben 830 Nm a partire da 1900 giri/min. Le motorizzazioni V6 e V8 della nuova Classe S sono abbinate di serie al cambio automatico a 7 marce 7G-tronic. La nuova Classe S prende il posto di un modello di grande successo, che ha raggiunto il vertice di questo segmento in tutti i mercati internazionali. Anche nell'ultimo anno di produzione l'ammiraglia Mercedes si è aggiudicata la leadership tra le berline di categoria superiore: fino a maggio 2005 sono state vendute circa 17 000 vetture. Il grande successo dell'attuale Classe S è testimoniato anche dai circa 60 premi e riconoscimenti ottenuti nelle competizioni internazionali. La Classe S è stata più volte nominata "la migliore auto", "la berlina più innovativa", "l'auto con il design di migliore qualità" o "la più bella automobile del mondo". |
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FASI PRESENTA LA NUOVA RENAULT CLIO |
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Roma, 21 giugno 2005 - Dinamismo, modernità e seduzione: sono i punti forti della nuova Renault Clio Iii che hanno ispirato l’evento di presentazione della vettura alla stampa, lo scorso 16 giugno. La conferenza stampa è stata curata dall’agenzia di comunicazione Fasi, che si è occupata in particolare della scelta della location, dell’organizzazione logistica, della regia, dell’immagine grafica dell’evento e ha coordinato gli allestimenti, i servizi di accoglienza e assistenza dei giornalisti, il catering. L’evento si è svolto nel centro di Roma, presso lo Spazio Etoile di piazza San Lorenzo in Lucina, alla presenza di Philippe Dauger, direttore generale di Renault Italia, e Roberto Pallotta, direttore della comunicazione. In platea circa 100 giornalisti di agenzie stampa, quotidiani, tv e riviste specializzate, che hanno potuto ammirare la nuova auto. Suggestivo il momento del reveal, accompagnato da musica e danza: otto ballerini si sono esibiti sulle note dei Coldplay, fino al momento in cui i teli che coprivano le due vetture esposte sono stati sollevati scoprendo finalmente il nuovo modello. La regia dell’evento è stata affidata a Tullio Mattone - già produttore del fortunato spettacolo teatrale “Scugnizzi” - mentre il balletto è stato ideato da Simona Morgia, ballerina e coreografa con esperienza decennale in diversi programmi della Rai, tra i quali l’ultimo Festival di Sanremo condotto da Paolo Bonolis. |
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FRENI IN CERAMICA PER LA AUDI A8 12 CILINDRI |
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Verona, 21 giugno 2005 - La Audi introduce per la prima volta nella produzione di serie freni di nuova tecnologia. La A8 12 cilindri, l’ammiraglia della Casa dei quattro anelli, in futuro potrà essere equipaggiata su richiesta con freni in ceramica che, rispetto ai tradizionali dischi in acciaio, garantiscono non soltanto una durata di quattro volte maggiore ma offrono al contempo elevate prestazioni anche nelle condizioni limite e la massima resistenza al fading. Inoltre il peso nettamente inferiore garantisce vantaggi in termini di comfort e dinamica di marcia grazie alla riduzione delle masse non sospese. Questi innovativi dischi dei freni vengono realizzati in ceramica rinforzata con fibra di carbonio, un materiale che si è già decisamente affermato nel settore aerospaziale. Questa cosiddetta ceramica composita contiene come componente di base il carburo di silicio, un materiale durissimo e resistente all’abrasione che possiede una struttura cristallina simile a quella del diamante e incorpora fibre di carbonio altamente resistenti, in grado di assorbire efficacemente le sollecitazioni interne. I vantaggi di questo materiale high-tech sono molteplici. Il più evidente è l’insensibilità alla corrosione: nei freni in ceramica la formazione di depositi di ruggine sui dischi è praticamente impossibile. Inconfondibile risulta anche il look sportivo che si contraddistingue per la caratteristica disposizione dei fori e le pinze dei freni rosse. Di portata ancora maggiore sono però i vantaggi tecnici: innanzitutto, il minor peso che, con circa cinque chili per ruota, è stato ridotto approssimativamente del 50 per cento. Ciò consente di contenere notevolmente le masse non sospese sulle ruote e assicura quindi un comfort di marcia ancora maggiore. Il minor peso del gruppo freni migliora anche la dinamica di marcia. L’elevata resistenza all’abrasione dei dischi in ceramica garantisce una percorrenza massima di 300.000 km nell’impiego quotidiano, ovvero quattro volte la durata di un disco in acciaio. E con questo chilometraggio l’usura è di soli 0,5 mm. L’impianto freni in ceramica fa registrare un netto incremento prestazionale anche nelle decelerazioni. I dischi garantiscono un’ottima capacità di frenata anche in condizioni limite. La resistenza al fading (così viene chiamata la netta perdita di efficienza che si riscontra dopo le numerose frenate effettuate, ad esempio, quando si valicano i passi montani), è assai superiore a quella degli altri freni. Per le vetture ad alte prestazioni di carattere sportivo come la A8 12 cilindri ciò significa un sensibile aumento delle riserve di sicurezza. Il conducente stesso avverte le qualità dei freni in ceramica grazie a una ben definita sensazione di controllo del pedale del freno in tutte le condizioni d’impiego. Inoltre con i nuovi dischi è possibile escludere a priori una presa irregolare dei freni. In combinazione con cerchi da 19”, sull’asse anteriore vengono montati dischi in ceramica da 380 mm. Il diametro dei dischi posteriori è di 356 mm. Mediante dieci elementi di accoppiamento elastici, l’anello del disco del freno in ceramica è avvitato ad una campana di fissaggio in acciaio inox che consente il collegamento con il mozzo ruota. La sofisticata geometria del canale di raffreddamento garantisce un raffreddamento ottimale del disco del freno autoventilante. Sull’asse anteriore la salda presa sul disco è garantita da sei pinze monoblocco in alluminio a 6 pistoncini di Brembo, su quello posteriore, invece, da freni a pinza flottante. Come negli altri modelli A8, anche in questo caso il freno di stazionamento elettromeccanico è di serie. Il nuovo freno in ceramica potrà essere ordinato a partire da luglio 2005 per le versioni a 12 cilindri A8 W12 e A8 L W12 quattro. |
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PER LA NUOVA LEON UN TESTIMONIAI D'ECCEZIONE |
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Verona, 21 giugno 2005 - La nuova Leon, il modello più recente dell'ultima generazione della gamma Seat, presentata alla Stampa Internazionale proprio in questi giorni, ha un testimoniai di eccezione. La vettura più sportiva del nuovo corso Seat, non poteva che farsi rappresentare da un campione ad "alte prestazioni": si tratta infatti di Loris Capirossi pilota di punta del Team Ducati Corse - di cui la Seat in Italia è Fornitore Ufficiale - nella Moto Gp, Campionato che rappresenta la massima espressione del motociclismo agonistico a livello mondiale. Molto amato non soltanto dagli appassionati di motociclismo, Capirossi è stato Campione del Mondo della Classe 125 (nel 1990, a soli 17 anni, e poi nel 1991) e della 250 (1998), e può vantare una prestigiosa vittoria nella Classe 500 nel Gran Premio d'Italia del 2000. Il recente terzo posto conquistato nella gara del Mugello della Moto Gp (il 3 giugno scorso) ha confermato il suo grande valore come pilota molto forte dal punto di vista tecnico, ma anche estremamente tenace, generoso e, naturalmente, veloce. Loris Capirossi rappresenta quindi la sportività, il dinamismo, le alte prestazioni e anche una vita molto attiva coltivando, tra l'altro, una forte passione per le vetture sportive e questa è un'altra caratteristica che lega la sua personalità e quella della nuova Leon. E' sufficiente dare uno sguardo alla gamma motori della nuova Seat, che sarà commercializzata in Italia a partire dal weekend 17/18 settembre 2005 ma già da luglio disponibile presso le Concessionarie per un primo contatto, per rendersi conto che la Leon e Capirossi formano un binomio perfetto. Tutti i propulsori hanno oltre 100 Cv di potenza e la vettura ha soluzioni come retrotreno con sospensioni multilink e un efficacissimo servosterzo elettromeccanico, che esaltano ancor più la guidabilità in chiave sportiva. Per chi ama la guida e le vetture di carattere, la Leon sarà quindi disponibile con motori benzina 1.6 102 Cv e 2.0 Fsi 150 con iniezione diretta del carburante, oltre che con i Turbodiesel Tdi 1.9 105 Cv e 2.0 140 (tutti Euro 4). Verso la fine dell'anno, i Clienti ancora più dinamici potranno scegliere il cambio Dsg a doppia frizione per la motorizzazione Tdi 2.0140 Cv e il tiptronic per la 2.0 Fsi 150 Cv. |
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MOUNTAIN TOUR 2005: IL LEONE A DIFESA DELLE MONTAGNE |
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Milano, 21 giugno 2005 - Per il secondo anno Peugeot è partner di “Mountain Tour”, iniziativa di Cobat (Consorzio obbligatorio batterie esauste), in collaborazione con il settimanale Panorama, il cui scopo è di contribuire alla salvaguardia dei delicati equilibri ecologici dei nostri territori montani. L’équipe di ricerca di Mountain Tour 2005, alla guida di una Peugeot 407 Sw e di una Peugeot 807, raggiungerà le località turistiche montane più significative del nostro Paese per analizzarne lo “stato di salute” ambientale. La collaborazione di Peugeot rafforza un rapporto di vecchia data con l’ambiente che si concretizza con numerose iniziative: tra queste, anche la partecipazione al premio Città per il verde, che offre un tangibile riconoscimento ai Comuni italiani che maggiormente si sono distinti per una corretta ed intelligente "politica del verde cittadino". Le auto utilizzate per il Mountain Tour sono dotate dell’accoppiata “motori turbodiesel Hdi + filtro attivo antiparticolato Fap“ (quest’ultimo vincitore di numerosi riconoscimenti) che quest'anno ha consentito agli automobilisti - grazie all'autorizzazione di sempre più numerose amministrazioni locali - di utilizzare la loro Peugeot anche nei giorni di circolazione a targhe alterne per inquinamento dell'aria. In questi giorni, sui muri delle città italiane, troviamo la “dimostrazione ambientale” dell’efficacia del filtro anti particolato: è in corso la campagna affissionale della 206 Coupé Cabriolet con il motore 1.6 Hdi Fap. Il Diesel più pulito al mondo vive in tale simbiosi con l’ambiente che la stessa Enfant Terrible è ricoperta da uno strato di erba soffice. 1527 impianti formato 6x3 nelle principali città saranno affiancati, dal 13 al 25 giugno, da una campagna su scala nazionale di affissioni 3x1,5 presso i distributori di benzina. Le mete del Mountain Tour - Giugno: Terminillo, Abetone, Salice d’Ulzio Alagna, Livigno. Luglio: Ponte di Legno, Chiesa Valmalenco, Cervinia. Agosto: Selva di Val Gardena; Moena e Val di Fassa; Orgosolo e Supramonte. |
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ANCHE NEL 2004 L’ITALIA È RISULTATO IL PAESE CHE IMPORTA IL MAGGIOR NUMERO DI FUORISTRADA DAIHATSU |
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Milano, 21 giugno 2005 - Daihatsu Italia anche nel 2004 è risultato il maggior importatore al mondo del veicolo Terios, importando, in un anno, ben 3.372 modelli del compatto fuoristrada Daihatsu. La casa madre giapponese ha dunque nuovamente premiato l’importatore Italiano per il successo conseguito a livello mondiale, un importante riconoscimento che giunge in un momento di forte crisi del settore delle compact car. In una situazione che vede il mercato italiano dell’auto in flessione (- 6, 39 in aprile), Daihatsu continua ad ottenere risultati incoraggianti con un totale di vendite di Terios nel 2004 di 3007 unità. Oltre all’elevata qualità dei veicoli Terios è stato premiato, in questo caso, il grande impegno della sede italiana dell’azienda nel venire incontro alle esigenze di un pubblico che richiede prodotti sempre più all’avanguardia a costi competitivi, e una sempre maggior attenzione all’assistenza post vendita. Il marchio Daihatsu, che fa parte dal 1996 del gruppo Toyota, leader in Giappone nel mercato delle compact car, è oggi distribuito in ben 140 paesi e ha prodotto nella sua storia più di 20 milioni di vetture. Dal Giappone vengono esportate ben 18.174 Terios e nella classifica dei dieci maggiori importatori l’Italia, coi suoi 3.372 modelli importati, precede nell’ordine Grecia (2156), Turchia (1318), Germania ( 1032), Costa Rica (958), Taiwan (806), Francia (753), Gran Bretagna (745), Algeria (311) e Panama (301). Per cavalcare il trend positivo delle vendite, Daihatsu propone nuovi incentivi per tutti coloro che sono intenzionati ad acquistare una Terios. Fino al 30 giugno tutti gli acquirenti potranno usufruire dello sconto di 1.750 euro sul listino e di altri 5.000 euro finanziabili in 18 mesi senza interessi. In alternativa, riducendo lo sconto fino a 1.000 euro è possibile ottenere 5 anni gi garanzia con chilometraggio illimitato, 3 anni di manutenzione e 5 di assistenza stradale gratuita Europ Assistance. |
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KENGO KUMA. SELECTED WORK 1994-2004 29 GIUGNO – 30 SETTEMBRE 2005 MOSTRA ITINERANTE, A CURA DI LUIGI ALINI PALAZZO DEL GOVERNO SIRACUSA |
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Siracusa, 21 giugno 2005 - La mostra Kengo Kuma. Selected work 1994 - 2004, frutto dalla collaborazione tra la Provincia Regionale di Siracusa e la Facoltà di Architettura della stessa città, è la prima monografica itinerante allestita in Italia sull’opera del maestro Kengo Kuma. Luigi Alini, curatore della mostra, architetto e ricercatore presso la Facoltà di Architettura di Siracusa è l'autore della monografia Kengo Kuma. Opere e progetti, pubblicata da Mondadori Electa nella collana ‘Documenti di Architettura’. Il volume, attraverso una selezione di 21 opere realizzate da Kengo Kuma nel decennio 1994 –2004, ripercorre dell’opera di Kuma il passaggio da una posizione permeata dall’idea di ‘caos’ ad una in cui l’architettura si ‘dissolve’ come oggetto e diventa parte integrante del sistema ambientale. Il ‘progetto radice’ di quest’evoluzione è individuato nel Kiro-san Observatory ad Ehime, progetto col quale Kuma avvia una rielaborazione del passato non come esperienza retrospettiva ma come attività speculativa. Lo spostamento di prospettiva si compie a partire dagli anni ’90: la sua ricerca punta alla ‘de-territorializzazione concettuale’ e le opere assumono una diversa connotazione, oltre ad essere una risposta formale ad una necessità funzionale rinviano alla ricerca di una “intima percezione delle cose”. La mostra privilegia come ambito di indagine le relazioni tra ideazione e costruzione, materia e forma, aspetti che nell’opera di Kuma sono intimamente connessi. Le opere in mostra sono: Museum of Hiroshige Ando, Batou, Nasu-gun, Tochigi, 2000; Takayanagi Community Center, Takayanagi, Kariwa-gun, Niigata, 2000; Nasu History Museum, Nasu, Tochigi, 2000; Great Bamboo Wall, Bejiing, China, 2002; Plastic House, Meguro, Tokyo, 2002; Adobe Museum for Wooden Buddha, Toyoura, Yamaguchi 2002. Il materiale presentato punta a restituire delle opere la loro ‘genesi’, ‘gestazione’ e ‘nascita’, fino a far emergere quello che è dietro l’architettura e che la rende possibile, il "non visto", la fatica quotidiana del fare, il ‘lavoro paziente’ che Kuma compie sulla materia per farla divenire costruzione, materia formata. L’allestimento della mostra, progettato dallo stesso Kuma, è costituito da sei box, che fungono sia da strutture espositive sia da ‘contenitori’ per il trasferimento della mostra nelle altre sedi. I box, tutti diversi tra loro, sono realizzati con gli stessi materiali impiegati nella costruzione delle opere esposte. Questa scelta è tesa a rendere ancor più evidente, anche dal punto di vista tattile, il ‘principio generativo’ delle opere esposte. Le architetture sono presentate in relazione ad alcuni ‘temi radice’, che costituiscono delle "invarianti" nell’opera di Kengo Kuma: natura/artificio; luce/ombra, semplice/complesso, opaco/trasparente, provvisorio/permanente, massivo/leggero, superficie/profondità, univoco/molteplice, trama/ordito, continuo/discontinuo, ripetizione/variazione, alto/basso. Ricorrendo ad una sorta di ‘sistema retorico’, Kuma annulla ogni contraddizione: la costruzione si fa narrazione e l’unità è generata dalla ripetizione della parte. Un modo di operare assimilabile proprio alla natura retorica del linguaggio, inteso come luogo della ‘molteplicità interrogativa’, luogo delle differenze a confronto. I Box sono composti di parti fisse e parti mobili: aprendo cassetti, facendo scorrere e ribaltando piani è possibile ‘svelare’ ciò che essi contengono: grafici di progetto, plastici di studio, schizzi, foto delle fasi costruttive. Quest’interazione determina continui mutamenti dello stesso oggetto, che cambia in ragione delle modalità con cui noi ci rapportiamo ad esso: un meccanismo che rinvia, ancora una volta, alla natura ambigua delle opere di Kengo Kuma, un’ambiguità che assume connotazione e sfumature sempre diverse, perché quella perseguita da Kengo Kuma è una realtà multiforme, molteplice, sfuggente, dalle mille sfumature. Cosicché, la corrispondenza biunivoca tra l’oggetto ed il soggetto esposto, tra i box espositivi e le opere esposte sollecita il fruitore a ‘scoprire’ una realtà più vasta, ad andare oltre quello che appare in superficie, ad agire sui significati che entrano nella ‘costruzione delle forme’. In questo senso, cogliere la profondità del lavoro di Kuma significa assumere un punto di vista interno all’immagine, spostare lo sguardo dall’immagine alla sua ‘impronta’, fino a far emergere un’interpretazione più ampia dei significati attribuibili al "fare", alla tecnica, alla materia e al modo in cui Kuma la utilizza, ‘la piega’: il principio generativo attraverso il quale ci fa cogliere la natura arcaica dell’architettura, l’esistenza di strutture di significato stabili. Perché, come testimoniano anche la denominazione delle opere, Plastic House, Adobe Museum, Stone Museum, Great Bambolo Wall più che indicare un’opera rinviano ad un principio generativo, ad una ricerca figurativa esercitata sulle possibilità espressive della materia, che nel lavoro di Kengo Kuma rende evidente la dialettica tra il ‘già stato’ e il ‘non ancora’. Dopo la sua permanenza a Siracusa, la mostra sarà trasferita in altre città: Napoli, Roma, Ascoli, Firenze, Genova, Milano, Bolzano; ecc., l’ultima tappa sarà l’Arkitekturmuseet Skeppsholmen di Stoccolma. Kengo Kuma (Kanagawa, 1954) si laurea alla Graduate School of Engineering dell’università di Tokyo nel 1979 e nel biennio 1985-86 continua gli studi a New York, alla Columbia University e all’Asian Cultural Council. L’anno seguente fonda lo Spatial Design Studio e nel 1990 il Kengo Kuma & Associates; negli anni 1998-99 è professore alla Faculty of Environmental Information presso la Keio University. Tra i suoi edifici ricordiamo: l’osservatorio Kiro (Ehime, 1994), la villa Water/glass (Shizuoka, 1995), il Noh Stage in the Forest (Miyagi, 1996), l’Awaji Service Area (Hyogo, 1998), il centro culturale Hayama (Kanagawa, 1999), il museo Hiroshige Ando a Batou (Tochigi, 2000), il museo della pietra a Nasu (Tochigi, 2000), il museo storico di Nasu (Tochigi, 2000), il ristorante Sea/ Filter a Onoda (Yamaguchi, 2001), le terme di Ginzan (Obanazawa, Yamagata, 2001), la Plastic House (Tokyo, 2002), il ristorante Soba a Togakushi (Nagano, 2003), l’università dell’agricoltura di Tokyo (2004). Kuma ha partecipato a varie mostre in Giappone e in tutto il mondo (Triennale, Milano, 1996; Riba Gallery One, Londra, 1996; Biennale, Venezia, 1995 e 2000, Archi Lab, Orléans, 2000). Informazioni mostra tel 0931 709248 info@provsr.It |
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APPROFONDIMENTI SULLA MOSTRA "LA SANTA CATERINA DI BARNABA DA MODENA" |
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Genova, 21 giugno 2005 - Due interessanti appuntamenti culturali per approfondire la conoscenza e i contenuti della mostra "La Santa Caterina di Barnaba da Modena" curata da Farida Simonetti e Gianluca Zanelli e allestita sino al prossimo 3 luglio nelle sale della Galleria Nazionale della Liguria. Martedì 21 giugno 2005, ore 16: Incontro con i curatori della Mostra Incontro con i curatori dell'esposizione, nel corso del quale i visitatori potranno ammirare la recente acquisizione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali assegnata alla Galleria Nazionale della Liguria, accostata ad altre due opere di Barnaba da Modena: la "Madonna col Bambino", proveniente da San Donato ed originariamente conservata nella chiesa genovese dei Santi Cosma e Damiano, e il dipinto di uguale soggetto, concesso in prestito dal Vescovo di Ventimiglia. L'incontro, della durata di circa un'ora, è gratuito e aperto a tutti i visitatori muniti di biglietto d'ingresso alla Galleria. Per informazioni: 010/2467786 Mercoledì 22 giugno 2005, ore 16: Visite in città. Le opere di Barnaba a Genova Nuovo appuntamento per approfondire la conoscenza delle opere di Barnaba da Modena presenti a Genova: Giovanna Rotondi Terminiello, già Soprintendente per il Patrimonio Storico e Artistico della Liguria e docente di Storia e tecniche del restauro presso l'Università di Genova, e Padre Costantino Gilardi, Priore del Convento di Santa Maria di Castello, terranno un incontro di approfondimento presso il complesso monastico di Santa Maria di Castello di Genova dedicato alla pala di Aurelio Lomi raffigurante "Il martirio di San Biagio", collocata sull'altare della chiesa, e la tavola di Barnaba da Modena, conservata nel Museo del Convento e raffigurante la "Madonna col Bambino", opera che sino al restauro effettuato negli anni Settanta del secolo scorso era inserita in alto al centro della pala del Lomi. L'accesso all'incontro è gratuito. |
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OLTRE 1200 PER IL PREMIO GALILEO NEL SEGNO DELLA PACE STRAORDINARIO SUCCESSO DELLA CERIMONIA TRA UFFIZI E GIARDINO DI BOBOLI PER CELEBRARE I CINQUE VINCITORI. BERNARD HENRI LÉVY: SOLO IL LIBERO PENSIERO PUÒ SALVARE IL MONDO |
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Firenze, 21 giugno 2005 - Oltre 1200 personalità da tutto il mondo hanno partecipato l’altra notte a Firenze alla cerimonia del Premio Galileo 2000, una Ix edizione che ha laureato il cantante Andrea Bocelli e la giovane pianista russa Ksenia Bashmet per la Musica, la militante radicale Emma Bonino per la Pace, lo scrittore messicano Carlos Fuentes per la Cultura e il filosofo francese Bernard Henri Lévy per la Libertà del Pensiero. Bocelli è stato premiato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, la Bashmet da Roberto Tortoli, sottosegretario all’Ambiente, Emma Bonino dal ministro francese alla coesione sociale Catherine Vautrin, Fuentes dall’attrice greca Irene Papas e Henri Lévy da Alfonso de Virgiliis, presidente della Fondazione Galileo 2000 che ha organizzato l’evento in collaborazione con l’Ina Assitalia di Firenze, nella persona dei due agenti generali Antonio De Virgiliis e Michele Reali. Ricevendo il premio, i cinque laureati hanno tutti a loro modo inneggiato alla pace. Emma Bonino in particolare ha insistito sulla cultura della non violenza come unica base su cui costruire i rapporti tra i popoli, oggi gravemente minacciati da nuove ondate di fondamentalismi. Henri Lévy si è detto onorato per il premio alla Libertà del Pensiero, essendo la libertà del pensiero il presupposto illuministico che, oggi come ieri, consente di lottare contro ogni forma di tirannide e sopruso. In tema di Europa Henri Lévy ha lamentato il risultato del referendum francese che ha bocciato la nuova Costituzione, definendo l’accaduto un drammatico passo indietro e delineando un “destino da nani” per i paesi europei se il processo d’integrazione dovesse arrestarsi. Hanno fatto da cornice alla cerimonia la Galleria degli Uffizi e il Corridoio Vasariano (aperti per la prima volta a un evento esterno) e il grande Anfiteatro del Giardino di Boboli, alle spalle di Palazzo Pitti, dove sono stati tenuti premiazione e pranzo. Presenti personalità della politica, diplomazia, cultura, spettacolo, economia, informazione. Tra gli altri, molti parlamentari (Vittorio Sgarbi, Stefano Passigli, Enrico Jacchia, Rita Bernardini) e il vertice radicale al completo (Marco Pannella, Daniele Capezzone, Marco Cappato). La Francia era rappresentata oltre che dal ministro Vautrin dal console Jerome Bloch, la Spagna dall’ex ministro del Lavoro Fernando Suarez Gonzalez, e dall’ambasciatore presso la Santa Sede Jorge Dezacallar de Mazarredo, Messico, Equador e Perù dagli ambasciatori Rafael Tovar, Emilio Izquierdo e Josè Moran Val. Con Irene Papas, per il mondo dello spettacolo c’erano Lucia Bosé, Deborah Caprioglio, Orso Maria Guerrini, Andrea Giordana, Sergio Fantoni, Giorgio Albertazzi, Paolo Brosio, Lando Buzzanca, Maurizio Scaparro, Mariangela D'abbraccio, Marina Malfatti, Laura Lattuada, Giancarlo Zanetti, Geppy Gleijeses, l’etoile del balletto Roberto Bolle e il direttore dell’Eti Marco Giorgetti, uno dei cinque giurati del Premio Galileo 2000 (gli altri Alfonso de Virgiliis, presidente, la Papas, Irina Strozzi e l’ex ministro francese della cultura Jack Lang). Presenti inoltre il presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini, il direttore del museo della Fondazione Nobel Svante Lindqvist, e tra le autorità locali il presidente della Provincia Matteo Renzi, il rettore Augusto Marinelli, il soprintendente Antonio Paolucci con la direttrice di Boboli Litta Medri, premiata per la straordinaria collaborazione insieme allo staff del Teatro della Pergola, alla regista della serata Ilaria Bucchioni e all’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta. Oltre che dalla visita agli Uffizi e al Corridoio Vasariano, la cerimonia è stata arricchita da uno spettacolo sul tema shakespeariano del Sogno di una notte di mezz’estate, da numerosi balletti, da un esibizione di Bocelli (ha cantato l’Ave Maria di Gounod) con la danzatrice Natalia Strozzi, e dall’industriale tedesco Karl Zeiss che ha cantato un aria dalla Cavalcata delle Valkirie di Wagner. Ha condotto la serata Antonella Boralevi. |
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CHANSONNIER! RASSEGNA DI MUSICA D’AUTORE SETTIMA EDIZIONE GIOVEDÌ 23 E VENERDI 24 GIUGNO 2005 TEATRO LITTA MILANO |
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Milano, 21 giugno 2005 - Giunge alla setttima edizione Chansonnier! La rassegna curata come sempre da Giangilberto Monti, instancabile talent scout della canzone d¹autore italiana propone in due serate di fine giugno giovedì 23 e venerdì 24 - una ricca kermesse di ospiti protagonsiti della canzone d¹autore italiana giovani e meno giovani, solitamente esclusi dai grandi circuiti commerciali. Le serate vengono proposte in chiave molto informale e autoironiche e si svolgeranno negli spazi prettamente teatrali del Litta ma anche nell¹annesso bar Boccascenacafè. Madrina e sopite della rassegna Marisa Sannia. La nota cantante, dopo una lunga presenza nella canzone melodica, ora musica con grande classe la poesia, dagli autori in lingua sarda, la sua area d¹origine, alle liriche di Garcia Lorca. Giovedì 23 giugno - ore 21 Teatro Litta Alessio Lega, Oliviero Malaspina, Isa, Fabrizio Consoli, Stefano Tessadri e Suso ore 23 Boccascenacafé De André Soirée con l¹Orchestrina del Suonatore Jones venerdì 24 giugno - ore 21 Teatro Litta Andrea Parodi, Massimiliano La Rocca, Del Sangre, Stefano Barotti e Roberta Carrieri ore 23 Boccascenacafé Chansonnier Party con il folksinger newyorchese Jono Manson e artisti a sorpresa ospite in emtrambe le serate Marisa Sannita. Jono Manson è un grande “roots rocker” americano che opera negli Stati Uniti e in Europa. Esordisce negli anni Ottanta dividendo il palco e le avventure musicali con artisti e bands come The Holmes Brothers, Joan Osborne, Popa Chubby e molti altri. La crema del roots rock di New York. Nella sua carriera ha collaborato con una varietà impressionante di musicisti, da John Popper a Paolo Bonfanti (uno dei migliori bluesmen italiani), da Jaime Michaels a Stefano Barotti. Dal 1997 lavora con l’etichetta italiana Club De Musique e pubblica “One Horse Town”, “Live Your Love” e “Under the Stone” (2001) che fu nominato disco della settimana (da “Musica!” di Repubblica nel 2002). Nel 2003 incide “Gamblers” con Paolo Bonfanti. Marisa Sannia nasce in Sardegna nel 1947. Esordisce nel mondo della musica leggera nei primi anni 60 con 'I Principi'. La sua voce aggraziata e le sue raffinate interpretazioni hanno contribuito ad arricchire il panorama musicale italiano con brani di grande successo, soprattutto negli anni60 e 70. Dopo un lungo periodo di silenzio, gli inizi degli anni Novanta ritorna alle incisioni discografiche con 'Sa oghe de su entu e de su mare', raccolta di undici brani in lingua sarda. Nel 1995, è di nuovo in teatro con 'Le memorie di Adriano', con Giorgio Albertazzi per la regia di Maurizio Scaparro. Il cammino musicale intrapreso continua con il Cd 'Melagranada', edito nel 1997. Nel 1999 canta insieme al baritono Paolo Zicconi: 'As semenadu in mare' nel cd 'Andiras'. Nell'ottobre del 2001 la Sannia si esibisce, insieme ad altri artisti, nel tributo rivolto a Sergio Endrigo nell'ambito del Premio Tenco. Nell’ottobre del 2002 esce per la One Sale Music un cd in edizione limitata per collezionisti. Massimiliano Larocca, nato a Firenze nel 1976, ha iniziato il proprio percorso musicale indirizzandosi da subito verso i canoni lirici della grande canzone d’autore. Ha al suo attivo una lunga attività concertistica . Nel 2001, autoproduce il disco “Massimiliano Larocca canta Dino Campana”. Nel 2004, entra in studio per preparare quello che si può considerare il vero esordio discografico:“Il ritorno delle passioni”. Un disco tematico, composto interamente da canzoni originali. Dalla storia e dalla tradizione contadina alla critica sociale per arrivare alla riscoperta e all’approfondimento dei grandi poeti . Un vero ritorno della grande canzone d’autore più classica, quella che ha le proprie radici nel mondo degli chansonniers francesi come in quello dei cantastorie anglo/americani. Oliviero Malaspina Oliviero Malaspina ha vinto vinto per ben tre volte (1990. 1991, 1993) il premio città di Recanati Nuove tendenze canzone d'autore. Nel 1994 è in Austria con Francesco Guccini e Mauro Albera per un corso sulla musica d'autore agli insegnanti di italiano in Austria, mentre nel 1995 collabora con Cristiano De Andrè al disco Sul Confine. Pubblica il suo primo disco “Hai! Hai! Hai!” nel 1996. Nel. Nel 2000 collabora al disco di Cristiano De Andrè “Scaramante”. Nel marzo del 2000 ha cantato Canzone Del Padre di F. De Andrè al Teatro Carlo Felice per Faber Amico Fragile. Dall'incontro con Angelo Carrara nasce l'idea e la realizzazione di Benvenuti Mostri! . Renato Franchi & Orchestrina Del Suonatore Jones Musicisti con diverse esperienze musicali alle spalle provenienti da band storiche dell’area Varesina e Milanese (Kanzonaccio - Ego & Company - Dita Fragili Band) riunitisi attorno ad un fantastico viaggio sonoro che nasce dall’amore per la canzone d’autore e per Fabrizio De Andrè . Il nome del gruppo, preso dal titolo di un toccante brano di Fabrizio, testimonia la passione dei “ suonatori” dell'Orchestrina per questo indimenticabile e straordinario poeta della canzone d'autore italiana. Nei concerti vengono proposte canzoni originali dell’Orchestrina del Suonatore Jones , scritte da Renato Franchi, al fianco di brani del migliore cantautorato italiano come , Bertoli, I Gang , De Gregori, Fossati , De André , Tenco , Ciampi…. Roberta Carrieri Nata come cantante folk in un gruppo irlandese, Mc& O', Roberta Carrieri si divide tra canzoni e teatro. Dal 1996 lavora come attrice per il teatro kismet O.pera. E poi diventa la vocalist dei Funambolici Vargas, con i quali è ospite al Premio Tenco in concomitanza con l'uscita del disco Canzoniere Copernicano. Partecipa alle selezioni di Sanremo Giovani e nel 1997 entra a far parte del gruppo Quarta Parete, con i quali vince Arezzo Wave (1999) e due edizioni del Premio Recanati (1997 e 2003), dove consegue anche il premio Grinzane Cavour come miglior testo letterario per il brano Angelo bianco dagli occhi cerchiati, da lei firmato. Ultimamente decide di intraprendere un progetto solista. Cantante eclettica, spazia dalla melodia al noise, riproducendo suoni provenienti da etnie diverse. Le sue canzoni sono una sintesi perfetta di parole e musica, un intreccio di immagini e suoni in cui spicca una suadente voce e testi che sembrano poesie antiche riadattate ai giorni nostri. Stefano Barotti, classe 1972, scrive canzoni da oltre dieci anni. Il suo stile è legato alla tradizione della musica d'autore italiana e a quella folk americana. Nel 1998 l'incontro con Roberto Alvino lo porta a Roma da Ennio Melis ex direttore artistico della Rca. Circa due anni fa comincia la sua collaborazione con Jono Manson (produttore) e la casa discografica Club de Musique Records. Le canzoni sono 12, i musicisti anche, il titolo é "Uomini in costruzione" leit-motiv ricorrente in tutto il disco. Quello che ne viene fuori è una miscellanea di suoni che ricordano il mediterraneo, la Toscana, un'italianità musicale legata ai testi dove affiorano maestri come Fossati, De Andrè e De Gregori, mentre nelle strutture armoniche dei brani si intuisce che Stefano in casa ha molti dischi di Bob Dylan, Neil Young e John Lennon. Durante il soggiorno negli Stati Uniti per le fasi finali del missaggio del suo disco collabora con Jaime Michaels, raffinato songwriter di Santa Fe, per lui scrive e canta alcuni versi nella canzone "Somewhere like Italy". Esordisce dall'altra parte dell'oceano con un concerto al Railyard Performance Center dove riscuote notevoli consensi da pubblico e critica. Stefano Tessadri Nasce a Milano nel 1974 dove inizia a comporre i primi brani, iniziando a intravedere e a sentire la musica e in particolare il cantautorato non solo come una passione, ma come un destino. Su questa base, intorno al 1999, inizia a collaborare con il chitarrista Alessandro Sicardi con cui ancora oggi lavora agli arrangiamenti dei suoi pezzi, il contrabbassista Agostino Marino, il violinista Edoardo De Angelis, il fisarmonicista e polistrumentista Fabio Greuter. Con loro ha lavorato all'album di esordio, "Dietro ogni attesa". Un album apprezzato dalla critica, come testimoniano le numerose e lusinghiere recensioni apparse sulla stampa nazionale ed i "passaggi" sulle radio di tutta la penisola. Suso Nata nel 1976, fin dagli anni del liceo Susanna Colorni partecipa alla vita musicale milanese cantando in vari gruppi nell'ambito del rock elettronico. Nel 1999 vince la finale di Arezzo Wave con i Supermacanudo. Si dedica in seguito anche al jazz e alla musica etnica, ed esplora il repertorio della musica melodica degli anni '50/'60 (Mina, Vanoni, Paoli, ecc.). Prestando la sua voce per alcuni spot pubblicitari ai Logic Studios di Milano viene notata da Carmelo La Bionda (Fratelli La Bionda, D.d. Sound - produttore, tra gli altri di Righeira, Amanda Lear, Skiantos...). Da questo incontro nasce una attività di ricerca musicale che coinvolge come autore Andrea Ricci, ex Vallanzaska, e che si concretizza in un progetto discografico. Insieme con vari artisti italiani (Paoli, De Sio, Finardi, Gianco, Manfredi, Skiantos ecc…) Suso, unica artista emergente, è presente con due brani nell'album "Danni collaterali" (Settembre 2003), prodotto da Ricky Gianco e Gianfranco Manfredi per raccogliere fondi per Emergency. Il brano "Gorizia" ha riscosso un alto gradimento di pubblico e di critica. Suso ha ottenuto un buon successo personale anche nella piccola tourneè di presentazione dell’album. Al Mantova Musica Festival 2004 Suso ha presentato ‘Diluvio Universale’ e ‘Dimentica’ ed vinto il premio per la migliore interpretazione tra le nuove proposte. Isa, nome d’arte di Isabella Maria Zoppi, nasce a Sanremo e a Torino studia chitarra e comincia a scrivere canzoni. Nel 1990 si laurea e diventa ricercatrice per il Consiglio Nazionale delle Ricerche a Torino. Nel 1995 studia canto jazz con Flora Faja e Alfredo Ponissi, inizia a collaborare con Andrea Polito, chitarrista e fonico di Torino. A luglio 2001 vince le selezioni per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di “Cant’autori” festival nazionale della canzone d’autore, e ad agosto partecipa alle finali a Silvi Marina (Te). Nel 2003, i numerosi concerti sfociano in un progetto discografico intitolato “Disoriente”. Avventure di carta è il titolo di un progetto che si concretizzerà in un cd dove collabora con il cantautore salentin-milanese Alessio Lega sotto la direzione artistica del maestro Marco Spiccio da Genova. Il tema che li vede coinvolti ruota attorno al viaggio migrante. Due le canzoni di Isa: La colonna e Dall'altra sponda. Andrea Parodi nasce a Cantù il 6 maggio 1975 da famiglia di origini piemontesi. Nel 1998 organizza la kermesse “Septemberfest” a Cantù, porta in giro per i locali i suoi brani, viene più volte chiamato ad aprire i concerti di musicisti internazionali come Eric Andersen, Jimmy La Fave e Jono Manson, e italiani come Massimo Bubola e Claudio Lolli. Incontra il musicista canadese Bocephus King, al secolo Jamie Perry e Andrea registra il suo primo album a Vancouver “Le piscine di Fecchio” che per i suoni, i ritmi e la costruzione dei pezzi è il disco meno italiano degli ultimi anni, ma musiche e testi del cantautore canturino parlano della Brianza, passando dal Tennessee. Nell’estate 2001 torna in Canada e si esibisce con il chitarrista Paul Rigby in numerosi locali, tra cui lo storico “Railway club” di Vancouver, che lo mette in cartellone accanto a mostri sacri come Los Lobos, K.d. Lang, Taj Mahal e Radiohead. Tra ottobre e novembre la tournée si trasferisce in Italia. Parodi apre i concerti di Bocephus King e i locali culto del folk-rock vedono le sue esibizioni. Informazioni allo 0286454545. |
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“TUTTI AL GOLF! TELECOM”: UN'INIZIATIVA DELLA FIG E DI PROGETTO ITALIA TUTTI AL GOLF! TELECOM DÀ I NUMERI |
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Roma 21 giugno 2005 – Il 19 giugno a Torino e a ad Ancona si è chiusa la seconda edizione di “Tutti al Golf! Telecom”, un'iniziativa della Federazione Italiana Golf e di Progetto Italia, la società del Gruppo Telecom che opera nei campi della cultura, della formazione, della solidarietà e dello sport. L’evento ha visto la realizzazione di veri e propri campi pratica all’ interno del Parco della Colletta a Torino e allo Stadio Dorico ad Ancona dove appassionati, semplici curiosi, famiglie e scolaresche si sono cimentati a provare il golf utilizzando l’attrezzatura messa a disposizione dalla Fig con l’assistenza di maestri federali.. Dopo un mese di apertura al pubblico i dati sono d’affluenza sono decisamente incoraggianti. Ad Ancora si sono registrati 2.500 visitatori, mentre Torino ha sfondato il tetto delle 10.000 presenze di cui 1.000 alunni delle scuole coinvolte. Dopo aver inaugurato con successo l’iniziativa a Roma, Bari e Palermo, nell’ ottobre dello scorso anno, la Fig e Telecom Italia hanno deciso di coinvolgere Torino, città che vanta una lunga tradizione all’interno del movimento golfistico, e contemporaneamente Ancona. A settembre, Tutti al Golf Telecom tornerà nuovamente a Roma che verrà affiancata da Milano. La partnership tra Fig e Progetto Italia ha l’obiettivo di diffondere la cultura golfistica, avvicinare ancora di più il golf alle città, e far apprezzare a tutti le peculiarità di uno sport sano, coinvolgente e all’aria aperta. Il golf è senza dubbio uno sport affascinante e per scoprirlo l’ iniziativa “Tutti al Golf! Telecom” offre un’opportunità da non perdere. Andrea Giannini, responsabile Sport di Progetto Italia, ha affermato che “per il nostro gruppo lo sport rappresenta un veicolo di valori positivi. Sono soprattutto gli sport minori che vogliamo sostenere e rendere sempre più accessibili, attraverso le iniziative come questa frutto di una stretta collaborazione tra una federazione moderna e Progetto Italia. La nostra visione è quella di cercare di avvicinare a questo sport il maggior numero di persone possibili, attraendo giovani in età scolastica, ma anche persone di tutte le età. Il golf è uno sport sano, ecologico, che deve diventare alla portata di tutti”. |
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GOLF – IL NEOZELANDESE MICHAEL CAMPBELL HA VINTO IL 105° U.S. OPEN TIGER WOODS AL SECONDO POSTO INIZIANO SUL PERCORSO DELL’OLGIATA I TRICOLORI RAGAZZI/RAGAZZE |
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Milano, 21 giugno 2005 - Michael Campbell ha vinto il 105° U.s. Open Championship, secondo major stagionale disputato sul percorso del Pinehurst Resort & Cc n. 2, al Village of Pinehurst nel North Carolina. Il trentaseienne neozelandese di origine maori è stato l’unico giocatore ha concludere la gara in par (280 colpi - 71 69 71 69) su un tracciato estremamente punitivo e che ha messo a dura prova le capacità, ma soprattutto i nervi dei concorrenti. Al secondo posto si è classificato Tiger Woods con 282 (70 71 72 69), al terzo con 285 Sergio Garcia (71 69 75 70), Tim Clark (76 69 70 70) e Mark Hensby (71 68 72 74). Sesti con 286 Davis Love Iii, Rocco Mediate e Vijay Singh e solo 11° con 288 Retief Goosen (81 finale) che aveva iniziato la tornata conclusiva da leader con tre colpi di vantaggio. Più indietro Ernie Els e David Toms, 15.I con 289, Jim Furyk e Adam Scott, 28.I con 291, Phil Mickelson, 33° con 292, e Mike Weir, 42° con 293. Sono crollati i due outsiders che erano al secondo posto a tre colpi di Goosen: Olin Browne (80 di giornata) è finito 23° con 290, e Jason Gore (84) addirittura 49° con 294. In un giro finale assolutamente pazzesco Michael Campbell e Tiger Woods si sono presi gradatamente la scena divenendo i protagonisti assoluti nelle seconde nove buche dopo che nella prima metà del tracciato, incarognito oltre misura dai dirigenti dell’U.s.g.a. Ogni anno sempre più sadici e che hanno trovato terreno più che fertile nel Pinehurst 2 già per conto suo campo da prendere con le molle, erano praticamente scomparsi quasi tutti coloro che erano nelle parti alte della graduatoria. Impressionante la defaillance di Goosen, del tutto inattesa: è partito con un doppio bogey, poi ha segnato quattro bogey nelle prime 9 buche per un parziale di 41, quindi ha infilato altri cinque bogey consecutivi nel rientro, quando ormai era fuori gioco e completamente sfiduciato. Anche Woods ha iniziato con due bogey, mentre l’unico a partire bene è stato Campbell con un birdie. Il neozelandese ha proseguito con sei par poi alla 8 ha frenato con un bogey, ma a metà gara si è trovato avanti a tutti. Nel frattempo Woods recuperava con due birdie, perdeva nuovamente un colpo alla 9, ma con altri due birdie alla 10 e alla 11 si poneva sulla scia del leader. Alla 15 si portava a due colpi e a quel punto tentava di forzare il gioco. Il putter, però, che non lo ha assistito per tutto l’arco del torneo, lo tradiva ancora. Erano due bogey praticamente decisivi. In un ultimo disperato tentativo segnava un gran birdie alla buca 18, ma un attimo dopo Campbell metteva il sigillo sul suo primo major infilando per il birdie una “siringa” alla buca 17. Poi giocava in tutta serenità la 18, forte di tre colpi di margine che diventavano due solo perché l’emozione gli faceva sbagliare un corto e ininfluente putt. Campbell svolge la sua attività in prevalenza nel circuito europeo dove ha vinto sei tornei, l’ultimo nel 2003 (Irish Open). Lpga Tour: Gran Finale Di Lorena Ochoa – La ventitreenne messicana Lorena Ochoa (273 - 67 69 72 65) ha vinto il Wegmans Rochester, disputato al Locust Hill Cc a Pittsford (New York), ottenendo il terzo titolo nel Lpga Tour. Ha superato la diciannovenne statunitense Paula Creamer (277 - 71 68 67 71) con un gran finale mettendo a segno ben sei birdie sulle ultime sette buche, di cui cinque consecutivi. La Creamer, che alla buca undici aveva un vantaggio di cinque colpi, ha ceduto di schianto commettendo anche tre errori che hanno dilatato il distacco dalla vincitrice a quattro lunghezze. Al terzo posto Rosie Jones (278 - 71 72 67 68), al quarto con 280 Jeong Jang, al quinto con 281 Laurie Rinker e Gloria Park. Al torneo hanno preso parte, senza superare il taglio, Silvia Cavalleri, 77ª con 149 (74 75), e Giulia Sergas, 133ª con 157 (83 74). Campionati Nazionali Ragazzi E Ragazze All’olgiata - Sul percorso dell’ Olgiata Golf Club iniziano i Campionati Nazionali Ragazzi/ragazze (21-24 giugno) con la partecipazione di quasi tutti i migliori “under 18” italiani. Al torneo maschile, dedicato alla memoria dell’azzurro Andrea Brotto, prendono parte 96 giocatori ossia il massimo consentito dal regolamento. Numerosi i pretendenti al titolo tra i quali citiamo Federico Clombo, Lorenzo Scotto, Joon Kim, Andrea Chiapuzzo, Nunzio Lombardi, Giacomo Tonelli, Antonio Garbaccio e Cristiano Terragni. Sarà assente Andrea Pavan, vincitore dei recenti tricolori medal. Nel campionato femminile, ove sono iscritte 46 concorrenti sulle 48 possibili, Marianna Causin, Alessandra De Luigi, Chiara Venezia, Giulia Carando, Enrica Prando e Alessandra Gallo, campionessa medal, saranno sicuramente tra le protagoniste in una rosa piuttosto ampia di giovani con le carte in regola per imporsi. In entrambi i tornei le prime due giornate saranno dedicate alla qualificazione medal (36 buche, 18 al giorno), poi i primi 16 qualificati disputeranno i match play. Ottavi e quarti giovedì 23 giugno, semifinali e finali venerdì 24 giugno. |
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VELA: A MARCIANA MARINA IL TROFEO FRATELLI DELLA COSTA MARCIANA |
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Marina, 21 giugno 2005 – Lo scorso fine settimana si sono riuniti all’Elba, grazie all’organizzazione del Circolo della Vela Marciana Marina, la Xv edizione del Trofeo Fratelli della Costa-tavola di Firenze. La flotta dei “fratelli” si è riunita a Porto Azzurro nel pomeriggio di venerdì dove la sera ha dato vita ad uno Zaffarancho, riunione conviviale tipica degli appartenenti alla comunità spirituale formasta da uomini che amano il mare e che issano sulle loro barche il caratteristico “banderin negro”. Nella giornata di sabato si è disputata la regata Porto Azzurro Marciana Marina: dopo la partenza alle ore 10.30, la flotta composta da imbarcazioni di lunghezza fino a 47 piedi e provenienti dalle tavole di Firenze, Modena, Livorno,chiavari e Punta Ala, hanno girato l’isola dei Topi e poi si sono dirette verso Marciana Marina. Pochissimo il vento che costringeva il comitato di regata a utilizzare come classifica valida il giro dell’isolotto di Cavo. Sabato sera a Marina di Campo i “fratelli” hanno dato vita a un altro gustosissimo zaffarancho, mentre domenica, nella sede del Cvmm, Piero Canovai presidente del club velico marinese e a sua volta Fratello della Costa, ha premiato il vincitore, il riese Mrio Mellini che per il terzo anno consecutivo risultava il vincitore aggiudicandosi così in via definitiva il prestigioso Trofeo, una teiera antica inglese in argento. Anche il prossimo fine settimana il del Circolo della Vela Marciana Marina sarà impegnato in un’altra manifestazione velica di grande interesse: anticipando la data di un paio di mesi rispetto alle prime tre edizioni disputate, sabato 25 giugno si svolgerà la Cook & Sail, felice matrimonio fra la vela agonistica e la cucina in navigazione che prenderà il via da Punta Ala alle ore 10.30. La manifestazione è organizzata dal Quadrante Toscana dell’Associazione Allievi Centro Velico Caprera e il Cvmm e con la collaborazione di Dolphin Communication di Leonardo Belloni. |
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MASCALZONE LATINO E… TRE! |
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Valencia, 21 giugno 2005 – Ieri quinto giorno di gara e terzo punto guadagnato per Mascalzone Latino-capitalia Team. Una vittoria, quella contro +39 Challenge, conquistata già nelle fasi di prepartenza, quando la barca del Cvg è stata costretta al ritiro da un’avaria. Una giornata come questa insegna che in Coppa America bisogna temere le rotture… -quasi quanto gli avversari… - ha scherzato Vasco Vascotto. E, in effetti, il vento ben sostenuto -una ventina di nodi- che ha soffiato quest’oggi sul campo di Valencia, aveva già creato qualche problema in precedenza anche alla stessa Ita 77, che nella prima parte della giornata aveva dovuto cedere il passo a Victory Challenge. Proprio in partenza, infatti, Mascalzone Latino aveva subito un’avaria alla catena del trim tab - poi riparata nel corso del match - ma gli svedesi, già con un bel vantaggio, hanno tagliato il traguardo con un delta di 2.21. “Una giornata col cacciavite in mano- ha commentato Vasco Vascotto. Nella prima regata, appena entrati abbiamo subito avuto un problema col trim tab e non siamo riusciti a risolverlo prima dell’inizio della prima poppa. In partenza quindi proprio non riuscivamo a governare e quando poi siamo partiti abbiamo dovuto partire sulle mure sbagliate… e poi ci abbiamo aggiunto anche qualche errore dovuto all’ovvio nervosismo… Comunque con l’aria di oggi la barca sembrava andare bene… E questa è una conferma importante…” Classifica dopo cinque giornate: Alinghi con 10 punti, Emirates Team New Zealand e Bmw Oracle Racing con 9 punti, Luna Rossa Challenge con 8 punti, Desafio Español con 6 punti, Victory Challenge con 5 punti, Mascalzone Latino-capitalia Team, United Internet Team Germany, K-challenge e +39 Challenge con 3 punti, China Team con 1 punto e infine Team Shosholoza con 0 punti. |
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UPPER DECK ITALY MOSTRA LE SUE CARTE AL CAMPIONATO ITALIANO BEACH VOLLEY 4X4 DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A FEMMINILE |
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Milano, 21 giugno 2005 - Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare e …stesso Summer Tour o quasi! Anche l’estate 2005 sarà caratterizzata dalla divertentissima manifestazione che vede l’Upper Deck, con tutti i suoi giochi coinvolgenti, protagonista indiscussa. La presenza di Upper Deck è possibile grazie ad un accordo con la Lega Pallavolo Serie A Femminile e si svolgerà in concomitanza con il Circuito di Beach Volley 4x4 di Lega Pallavolo e toccherà 6 tra le più belle località turistiche italiane: Marostica (Vi) 11-12 giugno 2005; Metaponto Lido (Mt) 18-19 giugno 2005; Porto Empedocle (Ag) 25-26 giugno 2005; Viareggio (Lu) 2-3 Luglio 2005; Bellaria (Rn) 8-9-10 luglio 2005; Paestum (Sa) 14-15-16-17 Luglio 2005. All’interno di 3 gazebo, tutti gli appassionati di giochi di carte collezionabili di Yu-gi-oh! e delle Winx, potranno passare ore e ore di assoluto divertimento, mentre i semplici curiosi o i fan dei cartoni animati delle due serie, potranno avvicinarsi a questo mondo affascinante. In un quarto gazebo ci sarà uno spazio dedicato a chi vorrà acquistare i prodotti Upper Deck, dopo averli provati grazie alla presenza dei tutor, che sveleranno trucchi e meccaniche di gioco. Ad ognuno verranno regalate dopo aver giocato, delle carte omaggio e dei poster, e alcuni riceveranno, inoltre, dei videogiochi Beach Volley Hot Sports e Lega Volley Femminile 60° Campionato, dello sviluppatore italiano Idoru, per entrare a far parte del meraviglioso universo delle carte da gioco collezionabili! |
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IN ROMAGNA SI ASSEGNANO GLI SCUDETTI DEL CSI |
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Milano, 21 giugno 2005 - Dal 22 al 26 giugno, a Riccione, Cattolica e Misano Adriatico si terranno le Finali dei Campionati Nazionali giovanili di Calcio, Calcio a 7, Calcio a 5, Pallavolo e Basket del Centro Sportivo Italiano. Oltre 70 le squadre provenienti da tutta Italia E' tutto pronto a Riccione, Cattolica e Misano Adriatico per accogliere i migliori giovani del Csi (Centro Sportivo Italiano), che si sfideranno dal 22 al 26 giugno 2005 per diventare ³campioni d'Italia² nelle categorie giovanili di Calcio a 11, Calcio a 7, Calcio a 5, Pallavolo e Basket. Dopo mesi di gare, partite e sogni, per gli allievi (classe 89-92) e gli juniores (87-90) del Csi é finalmente giunto l'atto finale. Più di 70 le società coinvolte, un migliaio gli atleti provenienti da tutte le regioni italiane e ben 50 arbitri. Prima di giungere a contendersi il tricolore Csi, le squadre finaliste hanno dovuto superare un lungo cammino, iniziato nel mese di ottobre con i campionati provinciali, proseguito poi con le finali regionali e coronato con l'accesso all'ambitissima fase finale. Il Centro Sportivo italiano nella stagione in corso ha visto scendere in campo nelle sole categorie giovanili (under 18) di queste cinque discipline 2.371 squadre con 57.130 tra giocatori e giocatrici, che hanno animato ben 235 campionati, al 63% maschili, al 37% femminili. Alcune curiosità dell'edizione 2005: cercherà il bis la squadra di calcio a 7 del Vezza d'Oglio (Valcamonica), lo scorso anno vincitrice negli allievi della Joy Cup (la coppa della Gioia, simbolo dell'associazione), quest'anno ha saputo riguadagnarsi la finale, stavolta nella categoria junior. Nel basket, categoria juniores, i superfavoriti sono le giovani aquile della Fortitudo di Bologna, campione d'Italia. Milano con le sue squadre approdate in Romagna, proverà a vendicare i fratelli maggiori dell'Olimpia, pur dovendosela sbrigare con altre piazze calde del basket Csi come Torino, Padova, Roma e Acireale. Sono 25 le finaliste nazionali del volley, in un'edizione 2005 che ha segnato il record dei campionati disputati sottorete: ben 104. La manifestazione, oltre agli aspetti agonistici, offrirà anche momenti di svago ai giovani sportivi. Sabato 25 giugno, in particolare, si svolgerà la serata a tema ³Romagna in festa²: musica e degustazione di prodotti tipici dell'Emilia Romagna in Piazza Alberello a Misano Adriatico. Le finali nazionali giovanili, sono solo il primo atto di un'estate ricca di appuntamenti per il Centro Sportivo Italiano. Il primo week end di luglio, a Chianciano Terme si svolgeranno infatti le finali nazionali Csi di ginnastica e nuoto. La settimana successiva, invece, si tornerà in Romagna, a Rimini, dove dal 6 al 10 luglio in palio torneranno gli scudetti degli sport di squadra, stavolta per le categorie adulte - top junior ed open - con atleti dai 16 anni in su. |
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DOMENICA LA RAMPIKISSIMA "DOUBLE FACE" NUOVO APPUNTAMENTO MARATHON AL VIA ANCHE IL CAMPIONE DEL MONDO DEBERTOLIS CHE INAUGURA IL TRACCIATO LUNGO |
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Valle di Primiero 21 giugno 2005 - Domenica 26 giugno la Rampikissima in programma in chiuderà la lunga maratona in mountain bike del Ritter Rampitour d’Italia, continuando invece a vivacizzare il Rampitour International Marathon. Al via si attendono, come sempre, oltre un migliaio di appassionati, pronti ad animare una gara cresciuta anno dopo anno fino a diventare, con la decima edizione, uno degli appuntamenti più attesi del circuito, confermando il fascino che questa competizione esercita su tutti gli amanti della bici da montagna. Quest’anno il percorso è stato leggermente ritoccato, ma la novità della Rampikissima Marathon suscita invece una notevole curiosità per una gara che da sempre è la preferita del campione di casa, Massimo Debertolis, campione del mondo in carica e leader, dopo il secondo posto di domenica scorsa, della Coppa del Mondo marathon 2005. La gara, che avrà un prologo sabato pomeriggio con la Mini Rampikissima dedicata ai giovani under 14, prenderà il via da Imer domenica alle 9.30 e da lì i concorrenti affronteranno il percorso leggermente rivisto nel finale, con la lunghezza portata a 53 chilometri e un dislivello totale di 1.270 metri. Il percorso marathon invece, dopo il passaggio a Tonadico, proporrà un allungamento tale da concludersi, sempre ad Imer, dopo 67,2 Km. È proprio il tracciato uno dei punti distintivi della Rampikissima, visto che si snoda in un contesto ambientale decisamente unico, ai bordi del Parco di Paneveggio ed ai piedi delle Pale di San Martino, con pochissimi tratti d'asfalto ed il passaggio nei vari paesi della vallata, alcuni dei quali attraversati proprio nel centro storico. Il percorso, studiato dall’ex campione del mondo di mountain bike Riccardo Debertolis, è impegnativo ma non certo proibitivo, anche se occorre naturalmente avere una buona tecnica e una discreta preparazione atletica per affrontare i 23 chilometri di salita e i 16 chilometri di discesa previsti dalla gara "classic", mentre la nuova versione marathon ovviamente sarà ancora più "tosta" e riservata ai bikers più esperti. Anche lo scorso anno si è imposto Massimo Debertolis, portando a sei le vittorie della Rampikissima oltre ad un secondo posto. Da quest’anno però con i due percorsi diversi l’albo d’oro si sdoppierà, anche nella gara femminile. Se è facile presupporre che il campione primierotto punterà alla "marathon" non è altrettanto semplice ipotizzare chi potrà essere il nuovo dominatore del percorso classico. Tutti i più forti èlite infatti saranno in gara sul percorso lungo. Per i più piccoli, com'è consuetudine alla vigilia di ogni tappa del Ritter Rampitour, sabato si terrà la manifestazione inserita nel circuito del Mini Rampitour. La Mini Rampikissima è aperta a tutti i giovanissimi fino a 14 anni e la partenza avverrà alle 15,30. Www.rampitour.com |
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