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COMMISSIONE EUROPEA: I GRUPPI DI BENCHMARKING AFFRONTANO LA FASE
SUCCESSIVA DEI LAVORI
Bruxelles, 9 luglio 2001 - Ora che la Commissione europea ha pubblicato i
primi dati di benchmarking in materia di ricerca e sviluppo (R&S) in Europa,
l'attenzione si è spostata alla fase successiva di questo progetto. In un
documento di lavoro, la Commissione afferma che "il fine ultimo del
benchmarking delle politiche di ricerca non è la mera elaborazione di
indicatori o l'individuazione delle migliori prassi. Il benchmarking non
implica peraltro neanche il trasferimento diretto di prassi da una
situazione nazionale ad un'altra. Gli insegnamenti tratti
dall'individuazione delle buone prassi possono essere applicati per
migliorare il processo di attuazione delle politiche", si legge nel
documento. Sono state già sottoposte a benchmarking le politiche relative a
quattro settori, con l'utilizzo di cinque indicatori per ogni argomento. Si
è ricorso finora ad indicatori quantitativi, ma i gruppi di esperti
responsabili della compilazione dei dati hanno ora avviato un'attività di
identificazione dei temi qualitativi pertinenti al benchmarking delle
politiche nazionali di ricerca. Il gruppo di esperti che esamina le risorse
umane nella ricerca e sviluppo tecnologico (Rst) ha dichiarato l'intenzione
di esplorare, nella prossima fase del suo lavoro, gli ambiti seguenti:
l'attrattiva esercitata dalla professione di scienziato; come arginare la
"fuga dei cervelli"; la mobilità, la discriminazione sociale; il ruolo dei
settori pubblico e privato; l'istruzione e la formazione. Il gruppo di
esperti che studia gli investimenti pubblici e privati nella Rst si è finora
dedicato alla comprensione delle motivazioni e delle limitazioni che
influenzano gli investimenti nella Rst da parte di operatori pubblici e
privati. Al fine di comprendere come incrementare gli investimenti pubblici
e privati nella scienza e nella tecnologia, come utilizzare più
efficientemente le risorse disponibili e come si comportano i principali
attori in questo campo, il gruppo si propone di analizzare più
approfonditamente: il ruolo delle politiche pubbliche; l'impatto del
cambiamento istituzionale; la globalizzazione. Il gruppo di esperti dedito
al benchmarking della produttività scientifica e tecnologica intende
riservare una particolare attenzione a temi quali: il ruolo delle strutture
di incentivazione; la situazione relativa alla dotazione ed
all'organizzazione delle risorse; la struttura sociale e produttiva delle
attività scientifiche e tecnologiche. Le attività del gruppo di esperti per
l'impatto della Rst sulla competitività e sull'occupazione hanno sollevato
varie questioni, che il gruppo intende affrontare nelle prossime fasi di
lavoro che comprendono: l'impatto del cambiamento tecnologico; la natura
integrata dell'ambiente innovativo; la comprensione dei nuovi settori di
attività economica. I paesi candidati, unitamente ai paesi che hanno accordi
di associazione al quinto programma quadro, parteciperanno a pieno titolo
all'attività di benchmarking nel corso della prossima edizione del progetto,
prevista a luglio del 2002.
100 SCIENZIATI EUROPEI HANNO PRESENTATO AL PRESIDENTE BUSH UNA PETIZIONE
SUL PROTOCOLLO DI KYOTO
Bruxelles, 9 luglio 2001 - Il professor Eberhard Jochem, vicepresidente del
Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental panel
on climate change - Ipcc ), ha presentato all'ambasciata degli Stati Uniti a
Berlino un memorandum firmato da oltre 100 climatologi europei, nel quale
hanno manifestato le loro apprensioni. Il memorandum incita il presidente
Bush a riconsiderare la sua decisione sul protocollo di Kyoto ed afferma:
"La sua decisione di non raccomandare la ratifica del protocollo di Kyoto da
parte degli Stati Uniti d'America ci preoccupa profondamente". Il documento
fa riferimento alla terza relazione di valutazione dell'Ipcc recentemente
pubblicata e conclude che il clima globale sta già cambiando a causa delle
emissioni di gas a effetto serra provocate dall'uomo. Il memorandum
evidenzia inoltre le costanti di tempo estremamente lunghe riguardanti
l'eliminazione di CO2 dall'atmosfera e i pericoli legati al cambiamento
climatico. "L'aumento della temperatura media della superficie terrestre e
dell'intensità di temporali e precipitazioni provocherà gravi danni in molti
paesi, a causa di siccità, perdite di raccolti, inondazioni di aree
densamente popolate e di fertili delta fluviali, nonché diffusione di
malattie. È probabile che questi cambiamenti abbiano come conseguenza
massicce migrazioni e pressioni sociali in molte regioni del mondo". Il
memorandum continua: "Alla luce di questi fatti, non ci sono alternative
all'azione concertata e tempestiva. Anche dal punto di vista economico, non
è ragionevole aspettare, visto il notevole potenziale di profitto che
presentano le diverse opzioni di intervento volte al contenimento dei
danni". Per informazioni : Professor Dr Eberhard Jochem Tel: + 41 1632 06 48
/+49 721 6809 169 E-mail:
ejo@isi.fhg.de or E-mail:
jochem@cepe.mavt.ethz.ch
CENTRI DI ECCELLENZA: IL MODELLO NORVEGESE
Bruxelles, 9 luglio 2001 - Mentre continua il dibattito sui nuovi centri e
sulle nuove reti di eccellenza nell'ambito del sesto programma quadro, la
Norvegia sta procedendo a pieno ritmo per creare i propri centri di
eccellenza nazionali. Lavorando su una base, che prevedeva il miglioramento
delle prestazioni in materia di ricerca e sviluppo (R&S), il governo
norvegese ha chiesto al consiglio nazionale delle ricerche di mettere a
punto uno strumento per creare centri di eccellenza. Un libro bianco
parlamentare, pubblicato nel 1998, sottolineava l'esigenza di "qualità nella
ricerca". Tale documento evidenziava, tra i vari fattori, cifre che
dimostravano come la Norvegia fosse uno tra i paesi europei con un certo
numero di articoli scientifici pubblicati per ogni 1.000 abitanti ed il
livello più basso di citazioni tratte da questi articoli, nel periodo dal
1996 al 2000. Il consiglio norvegese delle ricerche si è quindi messo al
lavoro per individuare le caratteristiche fondamentali, che avrebbero
contribuito allo sviluppo dei nuovi centri di eccellenza proposti. Esse
comprendevano la necessità di garantire i seguenti aspetti: i centri
avrebbero ricevuto cospicui finanziamenti per almeno 10 anni, si sarebbero
occupati di ricerca a livello internazionale, i gruppi di ricerca
interessati sarebbero stati di dimensioni ragionevoli, sarebbero entrati in
forte competizione per acquisire lo "status di centro di eccellenza" ed
avrebbero dovuto provvedere alla formazione dei ricercatori. Il consiglio
delle ricerche ammette apertamente che buona parte del suo operato s'ispira
al modello danese, dimostratosi altamente efficace. Con queste linee guida,
il consiglio delle ricerche puntava a ottenere il riconoscimento dello
status di "centro di eccellenza" per 10-20 centri, basandosi su un budget
annuale compreso tra 10 e 20 milioni di corone norvegesi (circa 1,2-2,5
milioni di euro). I centri possono essere ospitati da università, da
istituti di ricerca, o persino da centri di ricerca del settore privato. Le
129 domande, presentate finora per ottenere lo status di centro di
eccellenza, provengono in gran parte da università (78 percento) e istituti
di ricerca (21 percento). Il consiglio delle ricerche non ha sottovalutato
la possibilità di avere centri di eccellenza virtuali, che contribuirebbero
a concentrare le esperienze sparse in un paese molto grande. Per quanto
riguarda gli argomenti, i centri di eccellenza si pongono priorità come la
ricerca di base a lungo termine in molteplici ambiti; tuttavia daranno
particolare risalto a settori quali la ricerca marina, la medicina e la
salute, le TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione),
l'energia e l'ambiente. La maggior parte delle domande finora presentate si
concentra sui settori dell'energia e delle tecnologie industriali e
scientifiche. "Il successo dei centri dipenderà dal loro carattere
internazionale," afferma Viggo Mohr, consulente senior presso l'unità di
politica scientifica del consiglio delle ricerche. "Questa dimensione
internazionale migliorerà la qualità e fungerà da vetrina per la ricerca
norvegese." Come effetto secondario di tutto questo, si delinea un aspetto
che l'Unione europea sta cercando di promuovere - ossia una maggiore
mobilità. Secondo Mohr, "l'istituto che ospita un centro di eccellenza dovrà
approfondire i problemi pratici dei ricercatori." L'elemento finale, che
consente di decidere quale dei richiedenti potrà acquisire lo status di
"centro di eccellenza", è la valutazione. Per garantire la massima
trasparenza e oggettività, la procedura decisionale viene assunta da un
gruppo internazionale di pari. Una volta che questi abbiano annunciato chi
ospiterà un centro di eccellenza, dopo tre anni e mezzo avrà luogo
un'ulteriore revisione dei progressi conseguiti. "Sopravvivrà ogni centro
che si dimostri sufficientemente valido", precisa Mohr.
IL MINISTRO PORTOGHESE DELLA RICERCA SOTTOLINEA LA NECESSITÀ DI
COOPERAZIONE
Bruxelles, 9 luglio 2001 - In un'intervista concessa al Notiziario Cordis il
ministro portoghese della Ricerca Mariano Gago ha ribadito l'importanza
della cooperazione, sia tra i protagonisti della ricerca sia tra i
ricercatori e la società, per il successo della politica europea di ricerca.
Il ministro Gago ha sottolineato la rilevanza del lavoro in rete e della
buona qualità nella diffusione di informazioni scientifiche, al fine di
ridurre la distanza tra gli scienziati ed i cittadini. "A nostro parere, per
ottenere progressi nella realizzazione dello Spazio europeo della ricerca si
deve far affidamento sulle organizzazioni nazionali di ricerca e sulle
agenzie nazionali, nonché sulla loro interazione", ha dichiarato al
Notiziario Cordis il ministro Gago. Il Ministro ha però rilevato che
l'attività in rete deve avvenire per libera scelta. "Non credo che possa mai
realizzarsi una rete centralizzata a Bruxelles per i programmi nazionali,
altrimenti sarebbe, con tutta probabilità, molto inefficiente", ha
affermato. Il ministro Gago vorrebbe veder collaborare, di propria libera
scelta, i consigli nazionali delle ricerche e le agenzie di ricerca
nell'ambito di nuovi settori, creando in tal modo nuovi programmi. Egli ha
aggiunto che, in tale prospettiva, il ruolo della Commissione sarebbe "molto
limitato, e consisterebbe nel garantire che le informazioni siano pubbliche
e che tutti possano essere al corrente delle proposte avanzate". Secondo il
Ministro, l'utilizzo dell'articolo 169, che permette ad un gruppo di Stati
membri di attuare autonomamente progetti di ricerca, dovrebbe essere
considerato quale "una messa in rete del contenuto positivo dei programmi
nazionali". A proposito di "scienza e società" il ministro Gago ha espresso
la propria soddisfazione per l'attenzione che viene ora tributata a questo
binomio da tutte le Presidenze dell'Ue. "Ritengo ottimo il fatto che ora
tutte le Presidenze siano fondamentalmente consapevoli dell'importanza di
questo tema e della necessità di prendere iniziative in questo settore", ha
dichiarato. "Spero che nel corso della Presidenza belga si ottengano
risultati non solo nel Consiglio 'Ricerca', ma principalmente al vertice
europeo", ha proseguito Gago. Il Portogallo si è adoperato molto per
aumentare il livello delle conoscenze scientifiche tra i suoi cittadini ed
ha varato diverse iniziative di carattere innovativo. A partire dal 1997 il
governo portoghese svolge la manifestazione "Scienza per i giovani durante
le vacanze", che offre agli adolescenti l'occasione di partecipare a
sessioni di formazione in laboratori pubblici e privati, centri di ricerca
ed agenzie per la promozione della scienza, permettendo quindi loro di
osservare la realtà della ricerca scientifica. Un'altra iniziativa è
"Astronomia d'estate", una campagna volta ad aumentare la conoscenza
dell'universo offrendo al pubblico l'opportunità di osservare le stelle in
tutte le regioni del Portogallo. Il ministro Gago ha ammesso che avviare
delle iniziative nell'ambito di "scienza e società" a livello europeo è un
compito difficile in quanto coinvolge settori diversi: la ricerca, la
diffusione dei risultati, l'istruzione ed i mezzi di comunicazione. "I mezzi
di comunicazione sono chiaramente uno strumento privilegiato per diffondere
informazioni, e devono esistere a livello europeo sia mezzi d'informazione
specializzati, sia agenzie d'informazione dedicate alla scienza ed alla
tecnologia, ma il problema non è ancora risolto, né per le nuove scoperte né
per l'attività scientifica e tecnologica corrente", ha aggiunto. Il ministro
Gago si è rammaricato del fatto che sia spesso più facile ricevere
informazioni dall'America che da un vicino paese europeo, ed ha sostenuto
che esiste "un problema interno all'Europa". Le occasioni di avvicinamento
tra la scienza e la società si presentano nei momenti di dibattito
scientifico, ha affermato, quando i cittadini si impegnano per comprendere
l'oggetto della discussione. "Il ruolo della prossimità, delle porte aperte,
delle giornate di libero accesso ai laboratori, diventerà molto importante
nel futuro prossimo, essenzialmente perché l'opinione pubblica prova
interesse per gli incontri dal vivo con persone che possano dire loro la
verità e spiegare come sono giunte a tali conclusioni", ha dichiarato da
ultimo il Ministro.
SECONDO SONDAGGIO ISPO-POLIX SU INTERNET E POLITICA: UN ITALIANO SU
QUATTRO SI INFORMA DI POLITICA SUL WEB
Milano, 9 luglio 2001 - Anche dopo le elezioni, gli italiani continuano a
consultare Internet per informarsi di politica. A confermarlo è il secondo
sondaggio trimestrale Ispo-Polix,condotto dal Prof. Mannheimer
www.polix.it
: un italiano su quattro (su 4425 intervistati) afferma di seguire la
politica sul Web, riconoscendo alla Rete l'interattività e l'opportunità di
essere parte attiva nel processo di informazione. Crescente consenso anche
per il voto on line: il 45% vi intravede una prospettiva di risparmio per lo
Stato, mentre cala chi considera il voto on line troppo complicato per
anziani o persone che non hanno familiarità con il computer (dal 66% di
marzo al 61% attuale). Rimangono i dubbi nei confronti della segretezza del
proprio voto se espresso attraverso la Rete (46% degli intervistati), ma un
italiano su tre è convinto che il voto elettronico potrebbe contribuire alla
diminuzione dell'astensionismo.
NOMINA DEL PROF. GIUSEPPE VITALETTI A CONSIGLIERE ECONOMICO DEL MINISTRO
E PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TECNICA PER LA SPESA PUBBLICA
Roma, 9 luglio 2001 - Con due decreti il Ministro dell'Economia e delle
Finanze ha nominato prof. Giuseppe Vitaletti presidente della Commissione
tecnica del Ministero per la spesa pubblica ed ha altresì disposto la sua
nomina a Consigliere economico del Ministro. La carica di presidente della
Commissione della spesa pubblica durerà quattro anni. Docente di Scienza
delle finanze, il prof. Vitaletti è autore di numerose pubblicazioni
scientifiche in materia fiscale. E' inserito nel volume Who's Who in Finance
and Industry 1998-1999 e 2000-01 che ha l'obiettivo di segnalare gli
operatori più significativi a livello mondiale nei campi teorici e applicati
della finanza e dell'industria privata.
EMISSIONE DI B.O.T.
Roma, 6 luglio 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha disposto
un'emissione, con regolamento 16 luglio 2001, da effettuarsi tramite asta il
giorno 11 luglio 2001, di 9.000 milioni di Euro di B.O.T così ripartiti:
Trimestrali importo (in ml. di Euro) 3.000 scadenza 3.000 gg 91; importo (in
ml. di Euro) Annuali scadenza 15.07.2002 gg 364 E' da tener presente che
vengono a scadere B.O.T. per 9.250 milioni di Euro, (ml. 3.000 trimestrali e
ml. 6.250 annuali). I B.O.T. sono posti all'asta con il sistema di
collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del prezzo base. I
buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille Euro. Non
sono ammesse all'asta richieste senza indicazione di prezzo. I prezzi
indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei B.O.T., espressi in
termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di
un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. L'importo di
ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di Euro.
Il collocamento dei B.O.T. verrà effettuato nei confronti degli operatori di
cui all'art. 5 del D.M. 16 novembre 2000. In attuazione di quanto disposto
nella Sez.II - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e
relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei
titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da
iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. Il capitale nominale
assegnato agli operatori partecipanti all'asta verrà riconosciuto mediante
accreditamento nel relativo conto di deposito accentrato in titoli presso la
Monte Titoli S.p.A.. A fronte delle assegnazioni, gli operatori
accrediteranno i relativi importi nei conti intrattenuti con i
sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per
ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente
tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del
giorno 11 luglio 2001 con l'osservanza delle modalità stabilite negli artt.
7 e 8 del D.M. 16 novembre 2000. Si ricorda che in caso di malfunzionamento
delle apparecchiature che non consenta l'immissione dei messaggi nella rete,
le richieste di partecipazione all'asta debbono essere inviate con modulo
trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito di
volta in volta nei decreti di emissione non vengono prese in considerazione.
Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono
prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra, ai
sensi del suindicato art. 8. Qualora le richieste di ciascun operatore,
anche complessivamente, superino l'importo offerto dal Tesoro, esse verranno
prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a
concorrenza dell'importo offerto. La circolazione dei B.O.T. al 29 giugno
2001 era pari a 120.511 milioni di Euro, di cui ml. 8.750 trimestrali, ml.
39.261 semestrali e ml. 72.500 annuali.
EMISSIONE DI TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE
Roma, 9 luglio 2001 Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni
del Tesoro Poliennali: triennali decorrenza: 1° luglio 2001; terza tranche
scadenza: 1° luglio 2004 tasso d'interesse annuo lordo: 4,50%. Quinquennali:
decorrenza: 15 marzo 2001; nona tranche scadenza: 15 marzo 2006 tasso
d'interesse annuo lordo: 4,75%. "Trentennali" decorrenza: 1? novembre 1999;
trentunesima tranche scadenza: 1? maggio 2031 tasso d'interesse annuo lordo:
6% Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille
euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo,
senza indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle
richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono
ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed
extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le
imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti
recanti l'emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in
proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere
inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto.
Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna
ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di
capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese
in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in
emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate
limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un
importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo
diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli
operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato
calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare
alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità
tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli
operatori. L'assegnazione dei buoni verrà effettuata, nella giornata in cui
si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli
offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al
prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al
riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di
aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante
comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti
agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti
all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati,
senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il
regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato
in via automatica tramite la procedura giornaliera "Liquidazione titoli", al
prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal
giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del
regolamento. Per i BTP "trentennali", per i quali il 1° maggio u.s. è
pervenuta a scadenza la terza cedola, i sottoscrittori dovranno
corrispondere dietimi d'interesse per 77 giorni. Agli operatori medesimi
viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le
prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare
nominale dei buoni assegnati - pari allo: 0,20% per i B.T.P. triennali;
0,30% per i B.T.P. quinquennali; 0,40% per i B.T.P. "trentennali". Il
pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori
nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno
richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale
versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista
per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai
buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi
d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata
apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il
seguente: BTP triennali 12 luglio 2001 - Presentazione domande in asta:
entro le ore 11,00 del 13 luglio 2001 17 luglio 2001, Regolamento
sottoscrizioni 17 luglio 2001, dietimi d'interesse da corrispondere 16
giorni. BTP quinquennali 12 luglio 2001 - Presentazione domande in asta:
entro le ore 11,00 del 13 luglio 2001 , Regolamento sottoscrizioni 17 luglio
2001, dietimi d'interesse da corrispondere 124 giorni. BTP trentennali 12
luglio 2001 - Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 13
luglio 2001 Regolamento sottoscrizioni 17 luglio 2001; dietimi d'interesse
da corrispondere 77 giorni. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato"
hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti
automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta
della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo
massimo non superiore al 10% dell'ammontare nominale offerto Gli
"specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono
ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà
luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente
emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli
"specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei
rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti.
EMISSIONE DI CERTIFICATI DI CREDITO DEL TESORO "ZERO COUPON"
Roma, 6 luglio 2001 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon":
Ctz 24 mesi: decorrenza: 15 giugno 2001 - quinta tranche, scadenza: 16
giugno 2003, importo nominale dell'emissione: 1.750 milioni di euro I
certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro,
sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza
indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste
effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono ammesse a
partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie,
nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento
comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei
suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi.
Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per
ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare
sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un
importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte
di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta
non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di
ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I
prezzi indicati varieranno dell'importo minimo di un centesimo di euro ed
eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le
domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le
ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta
telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale
Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia
medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei certificati verrà
effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta,
al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti
aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano
essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari
arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione
saranno resi noti mediante comunicato stampa. Gli operatori partecipanti
all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati
assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di
aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli
operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura
giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione. Agli
operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto
di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata
all'ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il
pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di
operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a
garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un
acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il
regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai
certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di
tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle
operazioni di sottoscrizione è il seguente: prenotazione da parte del
pubblico: entro il giorno 10 luglio 2001; presentazione domande in asta:
entro le ore 11,00 del giorno 11 luglio 2001; regolamento sottoscrizione: il
giorno 16 luglio 2001. Come di consueto, gli operatori "specialisti in
titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di
Stato, previsti automaticamente in via supplementare alle aste di emissione.
L'importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del
10% dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno
partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento
supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di
aggiudicazione determinato nell'asta relativa alla presente emissione. Le
modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti"
all'assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante
l'emissione dei relativi titoli.
DA FIAT E IBM NASCE GLOBALVALUE CHE OPERERÀ NEL SETTORE DEI SERVIZI DI
INFORMATION TECHNOLOGY
Milano, 9 luglio 2001 - Da un accordo strategico tra Fiat e Ibm nasce
GlobalValue che opererà nel settore dei servizi di Information Technology ad
alto valore per le imprese. GlobalValue ha sede a Torino ed è partecipata
per il 50% da Business Solutions, il settore per i servizi integrati alle
imprese del gruppo Fiat, e per il 50% da Ibm Italia. Con questo accordo, i
partner intendono raggiungere un duplice obiettivo: cogliere nuove
opportunità di mercato in un settore ad alto potenziale di crescita e
sostenere le strategie di crescita e diversificazione del Gruppo Fiat in
tutto il mondo con soluzioni It avanzate e competitive. L'accordo
valorizzerà capacità ed esperienze maturate nel settore industriale da parte
del Gruppo Fiat, unendole alle competenze altamente specializzate e alla
consolidata presenza sul mercato di Ibm. Le attività di GlobalValue si
concentreranno in alcune aree di grande rilievo per l'innovazione e la
competitività delle imprese. In particolare: la realizzazione di soluzioni
informatiche di Erp (Enterprise Resource Planning) che sostengono e
integrano i processi chiave delle aziende e ne consentono il collegamento
con fornitori, partner e clienti; l'evoluzione verso Internet delle
applicazioni informatiche tradizionali, per permetterne un più ampio accesso
attraverso la rete e nuove forme di utilizzo quali l'Asp (Application
Service Provider); la gestione in outsourcing di infrastrutture It, reti e
applicazioni, con alti livelli di servizio nelle aree della sicurezza, della
disponibilità e dell'aggiornamento tecnologico. Le attività impegneranno
2.600 professionisti, di cui approssimativamente due terzi provenienti dal
gruppo Fiat e un terzo dal gruppo Ibm e avranno un fatturato iniziale di
oltre 700 milioni di Euro all'anno su base mondiale. Le previsioni di
incremento del fatturato sono in linea con le positive tendenze di sviluppo
del mercato dei servizi IT che in Italia si stima in crescita con tassi
annui superiori al 12% nei prossimi 4 anni. GlobalValue si articola su tre
società: GlobalValue Services - specializzata nell'outsourcing delle
infrastrutture It - dove verranno concentrate le attività delle società Its
(Business Solutions) ed Intesa (Ibm); GlobalValue Solutions - specializzata
in Erp e sviluppo di applicazioni software - dove saranno riunite la società
GSA di Business Solutions e, da parte di Ibm, le società Proxima, Sap Italia
Consulting, e Acg; GlobalValue - specializzata nel fornire servizi di
supporto alle attività commerciali e di back-office. I servizi saranno
indirizzati a imprese di tutte le dimensioni e di ogni settore, con una
speciale attenzione per quello industriale. Le operazioni di GlobalValue
saranno complementari e sinergiche con quelle svolte da Ibm in Italia nel
mercato dei servizi. GlobalValue consentirà inoltre a Business Solutions di
rafforzare e qualificare ulteriormente la propria offerta di servizi
innovativi anche nelle altre aree dove è presente: Risorse Umane, Gestione
Immmobiliare e Facility Management, Amministrazione, Acquisti ed
e-Procurement. L'accordo ha ricevuto l'autorizzazione da parte delle
autorità Antitrust europee.
CREDEM: A VITTORIO GAUDIO LA RESPONSABILITA' DI EUROMOBILIARE ASSET
MANAGEMENT SGR
Milano, 9 luglio 2001 - Il Gruppo Credem ha affidato a Vittorio Gaudio
l'incarico di guidare Euromobiliare Asset Management Sgr. 40 anni, laureato
alla Bocconi, dopo aver lavorato per 4 anni in Sofiban (Gruppo Banco di
Napoli) fino a diventare Direttore Investimenti, Gaudio ricopriva il ruolo
di Vice Direttore Generale in Bipiemme Gestioni (Gruppo Banca Popolare di
Milano). Nelle prossime settimane assumerà la carica di Direttore Generale e
ne verrà proposta la cooptazione nel Consiglio della Società e la nomina ad
Amministratore Delegato, con il compito di dirigere e sviluppare le attività
di asset management del Gruppo. E' inoltre previsto l'inserimento nel
Consiglio di Banca Euromobiliare per le evidenti sinergie nello sviluppo del
risparmiio gestito. Euromobiliare Sgr gestisce 26 fondi comuni per un
controvalore di circa 9 miliardi di Euro. Particolarmente favorevole
l'andamento della raccolta, nonostante la situazione di mercato: nei primi 6
mesi dell'anno è stata di 733 milioni di Euro (145 nel solo mese di giugno)
ed ha rappresentato oltre il 5% dei flussi complessivi del mercato.
L'attività di Euromobiliare Sgr comprende anche la delega gestionale sulle
Gpm di Credembanca, che al 31/3 ammontavano a 1.200 milioni di Euro.
GUCCI GROUP ACQUIRES BALENCIAGA
Amsterdam, The Netherlands, July 9, 2001: Gucci Group N.V. (Nyse: Guc;
Euronext Amsterdam: Gcci.As) announces today that it has acquired Balenciaga
S.A., owner of the Balenciaga luxury brand. Nicolas Ghesquière will continue
as Creative Director of Balenciaga, with broad responsibilities for all
aspects of the brand's creative direction and image. Last month, Ghesquière
won the coveted "International Designer of the Year" award from the Council
of Fashion Designers of America following several seasons of highly
acclaimed collections shown in Paris. Working with Ghesquière, Gucci Group
plans to accelerate the development of Balenciaga as a global luxury brand,
building on its exceptional fashion heritage and focusing primarily on
women's ready-to-wear, accessories and fragrances. Over the next few years,
the company plans to open flagship stores in the world's fashion capitals as
part of a plan to broaden its market reach. Gucci Group will own 91% of the
share capital, with Nicolas Ghesquière holding the balance. Balenciaga will
operate as an independent company under the Gucci Group umbrella. In line
with Gucci Group's multi-brand strategy, the business will enjoy full
creative autonomy while benefiting from the support of the Group's extensive
resources and expertise in the global luxury goods business. Pascal Perrier,
currently Executive Vice President and Director of Licensing at Yves Saint
Laurent, will be appointed Chief Executive Officer of the business,
effective September 1. Perrier brings considerable knowledge of the global
luxury fashion industry to Balenciaga. Prior to joining Yves Saint Laurent
he was Managing Director of Céline Japan K.K. and Managing Director of
Céline S.A.. Pierre Foulquié is appointed Chief Financial Officer of
Balenciaga effective immediately. He joins from Yves Saint Laurent, where he
was Group Controller. Domenico De Sole, President and Chief Executive
Officer of Gucci Group N.V., said: "We are delighted to acquire one of the
world's great fashion brands and we are particularly pleased that Nicolas
has agreed to play a key role in its future. His work displays exceptional
creative talent and commercial sense and Balenciaga has become one of the
outstanding fashion stories in recent years. We have already put in place an
excellent management team led by Pascal, and with our support, we expect the
brand's global development to accelerate." Tom Ford, Creative Director of
Gucci Group and of the Gucci and Yves Saint Laurent labels said: "Cristobal
Balenciaga was one of the masters of 20th century fashion. The house he
created was one of the most influential in fashion history. Under the design
leadership of Nicolas Ghesquière, Balenciaga has regained this position and
is poised to continue to influence fashion in the 21st century. Nicolas'
design talent is evident and this combined with his energy, intelligence and
charm, will guarantee continued success. I am thrilled that Nicolas has
decided to work with Gucci Group and I am excited about the future of
Balenciaga." Nicolas Ghesquière, Creative Director of Balenciaga, added: "Since
I started with the house of Balenciaga, my only wish has been to give it the
international radiance it once had. I am very happy to have found in Gucci
Group the ideal partner who shares this vision." In 2000, Balenciaga had net
revenues of around $20 million, approximately two-thirds of which came from
fragrances and the balance from ready-to-wear and accessories, including
from licensed businesses. Under the terms of the acquisition, Balenciaga
will retain creative control and direction over all aspects of the brand. A
manufacturing and distribution agreement for the Balenciaga fragrances has
been entered into with Groupe Jacques Bogart for respective periods of up to
3 and 4 years under Ysl Beauté control. A new fragrance line, which is
expected to be launched in 2004, will be developed under license by Ysl
Beauté, Gucci Group's fragrances and cosmetics division. The House of
Balenciaga was founded in Spain in the 1920's. In 1937, Cristobal Balenciaga
opened in Paris at 10 Avenue George V, where the flagship store still
operates today. Balenciaga flourished as one of the great icons of the Paris
fashion world and internationally under the guidance of Cristobal Balenciaga.
He closed his haute couture business in 1968. The label subsequently
continued primarily as a licensed fragrance operation until 1986 when it was
acquired by the French fragrances and fashion group, Groupe Jacques Bogart.
In 1995, the group hired Nicolas Ghesquière; his debut collection for the
spring/summer 1998 season made a strong impact and effectively started the
revitalisation of the Balenciaga brand. Details of the financial terms of
the acquisition were not disclosed. However, Gucci Group notes that the
impact on its financial condition and near-term earnings per share is not
expected to be material.
ASSEMBLEA ANNUALE CONGIUNTA ANIE ED ANIMA - MILANO, MARTEDÌ 10 LUGLIO.
Milano, 9 luglio 2001 - Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche
ed Elettroniche) e Anima (Federazione Associazioni Nazionali Industria
Meccanica ed Affine) terranno per la prima volta congiuntamente l'Assemblea
Annuale, nel corso della quale i Presidenti Renzo Tani, Anie e Savino Rizzio
Anima, presenteranno i dati sull'andamento dei relativi settori ed
illustreranno le novità in merito ai portali:
www.elettronet.it e
http://www.italianmec.com Interverrà il Presidente
Confindustria Antonio D'Amato e un Rappresentante di Governo. Martedì 10
luglio ore 11 presso Centro Congressi Cariplo, Via Romagnosi 6 - Milano
EDISON: IL CONSIGLIO ESAMINA OPA ITALENERGIA S.P.A.
Milano, 9 luglio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Edison Spa,
presieduto dal dottor Enrico Bondi, si è riunito oggi per iniziare l'esame
della comunicazione ex articoli 102 e 106 del Testo Unico 58/98 notificata
da Italenergia relativamente all'Offerta Pubblica di Acquisto obbligatoria
"a cascata" di Italenergia stessa sulle azioni Edison Spa, derivante dalla
più ampia operazione che ha portato anche al lancio dell'Opa sulla propria
controllante Montedison Spa, considerata dalla stessa "ostile". Il Consiglio
all'unanimità ha espresso dubbi riguardo alla legittimità della più ampia
operazione nella quale si iscrive l'Offerta sulla Società ed in merito alla
chiarezza delle informazioni ricevute. Il Consiglio, comunque, udita una
prima relazione dell' advisor Credit Suisse First Boston, ha ritenuto che il
prezzo dell'Offerta sia inadeguato. Il Consiglio si è infine riservato ogni
ulteriore approfondimento e valutazione delle misure più opportune a difesa
dell'interesse degli Azionisti e della Società, in coerenza con il piano
industriale di crescita della Società stessa come multiutility attiva nei
servizi integrati dell'elettricità, del gas, delle telecomunicazioni e dei
servizi idrici.
MERLONI TERMOSANITARI (GRUPPO MTS) SI ESPANDE IN EUROPA: ACQUISITE DA
PREUSSAG TRE SOCIETÀ CON UN FATTURATO DI E 550 MILIONI
Milano, 9 luglio 2001 - Il Gruppo Mts - Merioni TermoSanitari (marchio
Ariston) - operante nel settore del riscaldamento e leader mondiale nel
mercato degli scaldacqua con un fatturato 2000 pari a circa E 500 milioni -
ha annunciato l'acquisizione da Pressaug Ag di tre aziende di primaria
importanza nel settore delle caldaie murali, dei bruciatori e della
climatizzazione: Elco~Cuenod Group (Germania/Svizzeraffirancia), Chaffoteaux
et Maury (Francia) e Baymak (Turchia). L'acquisizione, realizzata dal Gruppo
che fa capo all'Ing. Francesco Merloni, Ministro dei Lavori Pubblici nel
1992/1994, si inquadra nella strategia del Gruppo di consolidare la propria
presenza in Europa nel settore del riscaldamento e costituisce, per
dimensione delle società acquisite, una delle operazioni cross-border più
rilevanti realizzate in Europa da una società italiana non quotata.
L'acquisizione si qualifica come un'operazione fortemente sinergica grazie
alla complementarità di prodotto e di mercato esistente tra il Gruppo Mts e
le aziende acquisite. Il Gruppo Mts rafforzerà in maniera significativa la
propria presenza sia nei settori delle caldaie murali e dei bruciatori che
nei mercati del Nord Europa, integrando inoltre l'attuale leadership nel
settore degli scaldacqua e nei mercati del Sud Europa. "Da tempo il Gruppo
Mts era alla ricerca di un'opportunità che favorisse il processo di
consolidamento in corso nel settore e che ci posizionasse fra i leader del
mercato europeo - ha commentato Francesco Merloní, Presidente del Gruppo. 'Vacquisizione
delle tre società, leader nelle caldaie murali e nei bruciatori nei
principali mercati in cui operano, testimonia la volontà di focalizzare le
risorse del Gruppo nel settore del riscaldamento. Con un fatturato di oltre
1 miliardo di euro, siamo oggi un Gruppo internazionale che intende
continuare a crescere e prevede il ricorso alla Borsa entro i prossimi 3-5
anni". L'operazione è stata avviata nel novembre 2000 ed è stata
perfezionata il 21 giugno 2001 a Basilea (Svizzera). L'acquisizione ha già
ricevuto l'approvazione dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Mts e
dal Consiglio di Supervisione di Pressaug AG. Il closing dell'operazione,
inoltre, è previsto il l' settembre, una volta ottenuto il nullaosta
dell'Antitrust. Entrambe le parti hanno concordato di mantenere
confidenziale il prezzo dell'acquisizione. L'acquisizione ha ottenuto il
pieno sostegno del sistema bancario italiano di due banche estere. Gli
investitori nel capitale di rischio coinvolti nell'operazione sono: Abn Amro
Ventures, Banca Nazionale del Lavoro, Nuova Holding San Paolo Imi, Intesa
Bci, Fineco Capital, Banca delle Marche e la famiglia Merloni. Le banche
coinvolte nel finanziamento dell'acquisizione sono: Banca Nazionale del
Lavoro, Bnp Paribas, Intesa Bci e SanPaolo Imi. Banca Imi e Bnp Paribas
hanno svolto il ruolo di M&A Advisor di Mts. Banca Imi, inoltre, è stata
consulente finanziario per il Gruppo Mts e per il suo principale azionista
nella raccolta del capitale di rischio e del debito. At Keamey ha agito da
consulente strategico per il Gruppo, mentre Arthur Andersen come revisore
contabile e consulente per gli aspetti fiscali. Gli studi legali coinvolti
sono: Gianni Origoni Grippo & Partners / Linklaters Oppenhoff & Radler (per
il Gruppo Mts), Clifford Chance (per il consorzio di raccolta del debito),
Ughi e Nunziante (per gli investitori nel capitale di rischio).Advísor per
Preussag Ag nell'operazione di vendita è stata Goldman, Sachs & Co. oHg.
ENI: AVVIATA LA PRODUZIONE DEL GIACIMENTO DI FOUKANDA NELL'OFFSHORE DEL
CONGO
S. Donato Milanese, 9 luglio 2001 - Eni ha avviato la produzione del
giacimento di Foukanda al largo delle coste congolesi. La produzione è
iniziata in tempi record per il settore, dopo solo 3 anni e 3 mesi dalla
scoperta avvenuta nel marzo 1998. La riduzione del "time to market", cioè
del tempo tra la scoperta del giacimento e la sua messa in produzione, è
stato uno degli obiettivi strategici del progetto Foukanda. Il completamento
in tempi così brevi si è realizzato grazie a una opportuna strategia
contrattuale, realizzata attraverso un contratto "chiavi in mano" che
prevede incentivi per il rispetto dei tempi di consegna delle forniture
principali del progetto e della data di avviamento. La strategia
contrattuale, la professionalità del team di costruzione e l'efficace
coordinamento da parte dell'Eni hanno contribuito al successo
dell'iniziativa. Eni, che detiene il 65% della partecipazione, è l'operatore
del blocco attraverso Agip Congo, mentre il restante 35% è detenuto dalla
compagnia petrolifera di stato Snpc. Lo sviluppo del giacimento di Foukanda,
costato 150 milioni di euro, permetterà la produzione di oltre 40 milioni di
barili di riserve a olio, con una produzione totale giornaliera che
raggiungerà un picco di 12.000 barili al giorno. La produzione del campo di
Foukanda avviene grazie a una nuova piattaforma situata in 105 metri di
profondità d'acqua, transita attraverso la piattaforma di Kitina e raggiunge
il terminale di Djeno per l'esportazione. Il "jacket" della piattaforma,
ovvero la struttura di sostegno di tutte le apparecchiature necessarie alla
produzione, è stata costruita in Congo a Punta Nera, creando opportunità
lavorative sia per la mano d'opera locale che per l'indotto. Il "deck" della
piattaforma, la struttura dove sono installati gli impianti di produzione è
stato invece costruito in Italia e trasportato in Congo per l'assemblaggio
con il "jacket".
ENI: SNAMPROGETTI SI AGGIUDICA UN NUOVO PROGETTO IN KUWAIT
San Donato Milanese, 9 luglio 2001 - Al termine di una gara internazionale a
cui hanno partecipato i maggiori operatori del settore, Snamprogetti,
società dell'Eni per l'ingegneria e il main contracting, si è aggiudicata il
contratto per l'installazione in Kuwait di una rete di distribuzione gas da
reiniettare nei campi olio Sabriah e Roudhatain nel nord del Paese. Il
progetto, chiavi in mano, sarà realizzato nell'arco di 18 mesi è ha un
valore di circa 55 milioni di dollari per KOC (Kuwait Oil Company). La
Snamprogetti opera nel Kuwait dal 1975. Tra le acquisizioni più recenti
rientra l'assegnazione nel 2000 sempre dalla KOC del contratto per la
raccolta e il trasferimento di acque reflue provenienti da pozzi e di un
impianto di reiniezione acque a Minagish nel Kuwait occidentale. La società
ha inoltre completato recentemente la realizzazione di un impianto di
iniezione d'acqua di mare rivolto al mantenimento degli attuali livelli di
produzione dei giacimenti di olio situati nel nord del paese. Tutti questi
progetti rivestono importanza strategica per il Kuwait, essendo finalizzati
al mantenimento o all'incremento della propria capacità estrattiva.
AUTO USATE: CON L'ABOLIZIONE DELL'IPT NEL MERCATO DELL'USATO IN 5 ANNI
PARCO CIRCOLANTE COMPLETAMENTE CATALIZZATO
Roma, 9 luglio 2001 - "Riteniamo di particolare significato l'azione che l'Unrae
vuole intraprendere nei confronti del Governo a sostegno del settore
automotive e a beneficio degli automobilisti, cioè della stragrande
maggioranza dei cittadini". Così Salvatore Pistola, Presidente
dell'Associazione che rappresenta le Case automobilistiche estere operanti
in Italia, ha introdotto - nel corso di una conferenza stampa tenutasi a
Roma - la minuziosa descrizione di una simulazione volta a dimostrare come
l'abolizione dell'Ipt, Imposta Provinciale di Trascrizione e relativa
addizionale sui passaggi di proprietà delle vetture usate, sia in grado di
mettere in moto un circolo virtuoso capace di accelerare la sostituzione del
parco di vetture non catalizzate, senza costi per lo Stato e con vantaggi
concreti per il consumatore e per la comunità. In un arco di cinque anni,
dal 2002 al 2006, con l'abolizione della tassa sui passaggi di proprietà si
accelererebbe, infatti, la sostituzione dei circa 10 milioni di veicoli
usati più inquinanti e meno sicuri, con altrettanti veicoli di seconda mano
ma catalizzati e muniti delle dotazioni di sicurezza come airbag e, spesso,
anche Abs. In parallelo si creerebbe un'ulteriore domanda di 200.000 vetture
nuove l'anno che andrebbe a sostenere un mercato che si prevede in
flessione, garantendo così il gettito Iva ottenuto negli anni migliori.
L'uscita dalla circolazione delle vetture non catalizzate porterebbe ad una
significativa riduzione degli agenti inquinanti, migliorando del 50% la
qualità dell'aria. Il minor gettito generato dall'abolizione dell'Ipt sui
passaggi di proprietà dell'usato, valutato dall'Unrae in 5.163 miliardi nel
periodo in oggetto (2002 - 2006), verrebbe compensato da 5.350 miliardi di
maggiori introiti dovuti all'Iva e all'Ipt (che resterebbe sulla vendita
delle auto nuove) su 200.000 immatricolazioni aggiuntive. Vincerebbero
Stato, consumatori e mercato In sostanza, l'abolizione dell'Ipt per il
mercato dell'usato porterebbe ad una situazione che negli Stati Uniti viene
definita win-win-win. Vincerebbe lo Stato, che a costo zero libererebbe le
strade dalle vetture più inquinanti e meno sicure, vincerebbe il mercato che
manterrebbe la tonicità di questi ultimi due anni con 2,4 milioni di vetture
immatricolate, vincerebbero - infine - il consumatore, che non dovrebbe più
sostenere i pesanti oneri dei passaggi di proprietà (allineando l'Italia
agli altri Paesi europei) e la comunità, sia sul piano ecologico sia su
quello della sicurezza della circolazione. Una approfondita simulazione,
illustrata dal Segretario Generale dell'Unrae, Gianni Filipponi, ha
dimostrato, cifre alla mano, la validità del processo descritto dal
Presidente dell'Unrae. Dall'auto molte tasse, all'auto poche infrastrutture
Salvatore Pistola ha, poi, affrontato altri due aspetti molto importanti,
quello della spesa pubblica in favore della circolazione e quello del reale
snellimento della macchina burocratico-amministrativa: "Vorrei ricordare che
l'automobile genera, fra tasse dirette ed indirette, un gettito di 134.000
miliardi di lire, pari al 6% del Pil. Ebbene, mentre il traffico passeggeri
dal '70 ad oggi è aumentato del 300% e quello merci su gomma del 350%, gli
investimenti dello Stato per le infrastrutture equivalgono allo 0,2% del Pil,
mentre a metà degli anni '70 costituivano l'1,4%. A fronte di un gettito
fiscale sempre più elevato - ha concluso sull'argomento il Presidente dell'Unrae
- si riscontra una preoccupante caduta degli investimenti per la viabilità".
Sul fronte della burocrazia, Pistola ha esplicitamente ribadito che lo
sportello unico, destinato a semplificare la vita dell'automobilista,
avrebbe avuto più efficacia se fosse stata prevista anche la partecipazione
dei concessionari. Quanto alla razionalizzazione del sistema fiscale
gravante sugli autoveicoli, Salvatore Pistola ha richiamato l'attenzione
sulla ridotta deducibilità dei costi relativi alle auto aziendali. "Il
limite dei 35 milioni ai fini dell'ammortamento - ha precisato - è
nettamente inferiore a quanto applicato in altri Paesi della Comunità
Europea, dove la deducibilità è illimitata, dove non vi è la riduzione al
50% di tale limite riconosciuto come costo di utilizzo del bene e dove non
vi è l'indetraibilità dell'Iva". Con 200 mila auto in meno, perdita Iva di
1.000 miliardi "Il sostegno che noi chiediamo per mantenere elevata la
domanda non parte dalla volontà di ricevere contributi - ha concluso il
Presidente dell' Unrae - poiché abbiamo indicato soluzioni strutturali, in
grado di mantenere la tonicità del mercato attraverso misure che non fanno
ricorso a contributi dello Stato, anzi, preoccupandosi di fare in modo che
le vendite non debbano subire flessioni che si rifletterebbero proprio sul
gettito fiscale: una caduta del mercato di 200.000 immatricolazioni
comporterebbe per lo Stato una perdita di circa 1.000 miliardi solo di Iva".
Mercato come il 2000: auto estere in crescita Dal canto suo, il Segretario
Generale dell' Unrae, Gianni Filipponi, nel corso dell'incontro con la
stampa ha illustrato e commentato i risultati del mercato dopo il primo
semestre, precisando che gli indici di stagionalità elaborati dall' Unrae
confermano, per l'intero anno, 2,4 milioni di immatricolazioni, in linea,
quindi, con i risultati del 2000. "Le Case estere sono in continua crescita
- ha spiegato Filipponi - avvicinandosi ormai ai due terzi del mercato
totale. Ciò è dovuto, soprattutto, alla crescente presenza nel segmento B,
al predominio nel segmento C e alla notevole crescita nell'ambito delle
monovolume medie, dove molti prodotti delle Case estere sono stati, più o
meno, recentemente commercializzati". Altro fenomeno di particolare rilievo
- infine - la diffusione del diesel, ormai arrivato al 34% del mercato, con
punte significative nell'ambito delle station wagon, dove tre vetture su
quattro sono motorizzate a gasolio.
ACCORDO TRA I MERCATI ALL'INGROSSO DI MILANO E MELBOURNE - APERTA LA
STRADA DELL'INTERSCAMBIO COMMERCIALE AUSTRALIA/ITALIA
Milano, 9 luglio 2001 - Salame di canguro, spezzatino di canguro, carne di
struzzo, aragoste, mango, nettarine, noci macadamia: le specialità
agroalimentari australiane cominciano a fare capolino sulle nostre tavole,
specie la carne di canguro, che ha avuto un suo momento di notorietà come
prodotto alternativo nel periodo dell'emergenza "mucca pazza". Tuttavia, l'intersambio
commerciale nel settore agroalimentare tra Italia ed Australia risulta
essere ancora modesto (solo il 7% delle 6254 imprese italiane che
commerciano con l'Australia trattano prodotti agro-alimentari). Se ne è
parlato a Milano nel corso di un incontro tenutosi in Camera di Commercio,
in occasione della firma di un accordo di collaborazione tra i mercati
all'ingrosso di Milano e Melbourne. All'incontro hanno partecipato:
Simonpaolo Buongiardino, Presidente So.Ge.Mi(Soc.Gestione Mercati Milanesi);
Geoff Webb, Presidente Melbourne Market Authority; Michael Tindall, Console
Generale Australia; Robertp Predolin, Assessore Commercio Milano; Massimo
Zanello, Assessore Industria-Pmi-Cooperazione e Turismo Regione Lombardia e
rappresentanti Camere di Commercio di Milano e Melbourne. "Il protocollo di
intesa firmato oggi - ha dichiarato Simonpaolo Buongiardino - non solo
costituisce un gemellaggio tra i mercati all'ingrosso di Milano e Melbourne,
i piùimportanti dei due Paesi, ma avrà la funzione di apripista per lo
sviluppo dei rapporti sia commerciali che culturali tra l'Italia, la
Lombardia in particolare, e l'Australia. I mercati all'ingrosso milanesi
diventeranno, in virtù di questo accordo, il punto di riferimento a livello
nazionale per lo sviluppo dell'interscambio agroalimentare tra Italia e
Australia". Lo Stato di Victoria, di cui Melbiurne è la capitale - ha detto
Geoff Webb - ha già avviato un progetto coordinato dalla Camera di Commercio
ed Industria Italiana in Australia di Melbourne, che ha permesso
l'esportazione in Italia dei primi significativi quantitativi di ortofrutta
fresca, quest'ultima prodotta in contro-stagione rispetto a quella italiana.
Ma siamo interessati ad ampliare l'interscambio di tutti i prodotti
commercializzati nei mercati all'ingrosso di Milano ed anche, grazie
all'interessamento della Camera di Commercio di Milano, di prodotti
differenti quali macchinari e prodotti trasformati".
EURO: IL CODACONS PROPONE DI PARTIRE COL PIEDE GIUSTO INIZIANDO A
UTILIZZARE LA MONETA UNICA NELLE GIOCATE DEL LOTTO, TOTIP, TOTOCALCIO, ECC.
FIN DALL'1 SETTEMBRE 2001
Roma, 9 luglio 2001 - Dall'1 gennaio 2002 la moneta unica entrerà in vigore,
scombussolando le abitudini degli italiani e creando non pochi problemi a
chi, (e non sono pochi), non sa molto riguardo la nuova valuta. E' facile
prevedere il caos che determinerà l'Euro soprattutto tra le persone anziane.
Come evitare di far impazzire gli italiani? Un metodo c'è, secondo il
Codacons. L'associazione, da sempre attenta alle problematiche ed alle
esigenze dei cittadini, ha individuato in un'iniziativa innovativa, la
soluzione al problema. E' necessario, secondo il Codacons, sensibilizzare
con un certo anticipo rispetto all'entrata in vigore ufficiale dell'Euro,
l'opinione pubblica, attraverso l'introduzione della moneta unica nelle
giocate del Lotto, Superenalotto, Totocalcio, Totip, Enalotto e tutte i
giochi a scommessa previsti dalla legge. A tal fine l'associazione ha
scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, invitandolo ad emanare un
decreto legge che imponga, a partire dall'1 settembre 2001, l'obbligo delle
giocate esclusivamente in Euro per i giochi sopraccitati. Per il Codacons,
infatti, è questo il modo più sicuro ed efficace per preparare gli italiani
alla nuova moneta ed evitare, nel contempo, il verificarsi di truffe,
raggiri ed imbrogli che facilmente potrebbero manifestarsi. Infatti giochi
come Lotto, Superenalotto, Totip ecc. sono controllati dallo Stato, e si
svolgono secondo norme ben definite che annullano la possibilità di truffa a
danno dei cittadini. Inoltre proprio attraverso il gioco i cittadini
impareranno molto più facilmente a utilizzare l'Euro. Per facilitare la
conoscenza della nuova valuta è per di più indispensabile fissare la giocata
minima ad un Euro, così da non creare confusione nel giocatore.
ASIA EUROPE BUSINESS FORUM
Roma, 9 luglio 2001 - Nei giorni 8-9 ottobre 2001 si terrà a Singapore la 6^
edizione dell'Asia Europe Business Forum (Aebf). È prevista la
partecipazione di oltre 500 uomini d'affari provenienti dai 15 paesi
dell'Unione Europea e da 10 paesi asiatici. Tema del Forum sarà "Integrating
into the New Economy - Challenges and Opportunities" . I lavori dell'Aebf
saranno articolati in 7 gruppi di lavoro per l'approfondimento di tematiche
specifiche: Commercio, Servizi Finanziari, Infrastrutture, Pmi,
Investimenti, Biotecnologie e Tecnologie informatiche e delle
telecomunicazioni. È inoltre prevista la realizzazione di colloqui
bilaterali fra imprese. Maggiori informazioni ed il modulo di partecipazione
possono essere reperiti attraverso il Sito Internet
www.aebf.org
www.aebf.net
GIOVANI IMPRENDITORI E PMI: PRIMO CONGRESSO MONDIALE VIRTUALE
Bruxelles, 9 luglio 2001 - La Commissione europea, in collaborazione con il
Regno di Spagna, il Governo di Aragona e l'Associazione dei giovani
imprenditori di Saragozza, sta organizzando il primo congresso mondiale
virtuale dei giovani imprenditori e delle Pmi che si terrà da settembre 2001
fino a marzo 2002. Tra gli obiettivi del congresso figurano la creazione di
un forum di discussione per scambiare idee ed esperienze sui problemi dei
giovani imprenditori e delle Pmi, la massimizzazione degli scambi
commerciali tra i partecipanti, la diffusione delle nuove tecnologie
dell'informazione, la promozione di una cultura imprenditoriale e la
diffusione delle buone prassi commerciali. Bruxelles, Madrid, Saragozza,
Washington, Il Cairo, Tokio, San Pietroburgo e Buenos Aires sono le diverse
sedi mondiali dove verrà presentata simultaneamente la videoconferenza che
aprirà i lavori del congresso. I gruppi di lavoro verranno orientati verso
temi d'interesse per i giovani imprenditori, sulla base di argomenti
proposti dalle organizzazioni partecipanti. Si svolgeranno inoltre
esposizioni su importanti questioni di attualità. Tra i vari temi che
verranno discussi al congresso figura l'e-business e più specificatamente:
nuovi modelli commerciali, globalizzazione e commercio esterno, strategia,
risorse umane, qualità e sicurezza industriale, ambiente, società e imprese,
imprenditorialità femminile, cultura e attività sportive nelle imprese.
Verrà predisposta una bacheca che consentirà ai partecipanti di affiggere
annunci per l'acquisto, la vendita e lo scambio di prodotti, servizi ed
idee. Sarà inoltre allestito uno spazio nel quale le imprese potranno
presentare al grande pubblico i loro prodotti e servizi. Infolink:
http://www.visionglobal.org Infolink:
info@visionglobal.org
BUSINESS ANALYTICS: UN SONDAGGIO CONDOTTO DA PEOPLESOFT RIVELA CHE LA
MAGGIOR PARTE DEI MANAGER EUROPEI ATTRIBUISCE ALLE INFORMAZIONI DI BUSINESS
INTELLIGENCE UN'IMPORTANZA PURAMENTE FORMALE
Milano, 9 luglio 2001 - Un sondaggio condotto da PeopleSoft ha rivelato che
il 78% dei manager aziendali attribuisce alle informazioni di Business
Intelligence, ovvero Enterprise Performance Management (Epm) un'importanza
puramente formale. Tuttavia, le aziende stanno iniziando a intravedere la
possibilita' di disporre di procedure efficienti per la gestione delle
prestazioni basate sulla suite Enterprise Performance Management, Epm di
PeopleSoft, la soluzione di business intelligence piu' completa del mercato
che fornisce un ambiente di collaborazione aperto e semplice da utilizzare.
PeopleSoft Business Analytics integra informazioni interne ed esterne
all'azienda, consentendo la quantificazione e l'analisi delle prestazioni
reali. Il 91% degli interpellati concorda nell'affermare che le prestazioni
aziendali potrebbero essere migliorate attraverso un accesso semplice e
completo a informazioni dettagliate. PeopleSoft ha condotto lo studio
raccogliendo i pareri dei delegati presenti a The European Balanced
Scorecard Summit, svoltosi a Nizza, Francia, nel maggio del 2001. Anche se
solo il 24% delle aziende ammette il proprio scetticismo nei confronti delle
informazioni sulla gestione delle prestazioni, circa quattro intervistati su
cinque dichiarano che i manager preferiscono basare sul proprio istinto le
decisioni che riguardano l'azienda. "La nostra ricerca dimostra che le
aziende desiderano ardentemente migliorare i propri processi di business
attraverso un gestione ottimizzata delle prestazioni, ma la maggior parte di
esse ha effettuato investimenti inadeguati nel tentativo di disporre di
informazioni su cui basare i propri processi decisionali strategici.
Sembrerebbe che i manager siano stati costretti a basare le proprie
decisioni sull'istinto proprio per mancanza di informazioni significative,
affidabili e aggiornate," ha affermato Amanda Buckley, international
business consultant, PeopleSoft Center of Excellence La ricerca fornisce
indizi rivelatori sul diffuso atteggiamento dei manager che non abbracciano
pienamente il concetto di gestione delle prestazioni aziendali. Per esempio,
in base a quanto affermato dal 63% degli interpellati, i manager incontrano
molte difficolta' nell'accedere ai dati che stanno alla base dei problemi
evidenziati e non sono quindi in grado di effettuare delle analisi volte
all'individuazione di una soluzione accurata. Inoltre, l'87% delle aziende
si e' munito di sistemi finalizzati alla gestione delle prestazioni
aziendali e alle relative problematiche, ma solamente il 28% ha investito in
applicazioni pacchettizzate specializzate. Il restante 60% dispone invece di
sistemi piu' rudimentali basati su Microsoft Excel. Volendo utilizzare
l'analogia con un'automobile, il sondaggio ha dimostrato che 46% delle
aziende e' troppo impegnato a "controllare lo specchietto retrovisore" per
reagire a cio' che accade davanti. Queste aziende dovrebbero sottrarre parte
delle proprie risorse all'analisi storica, orientandole verso l'analisi e l'
osservazione delle condizioni del mercato correnti e future. PeopleSoft
Business Analytics - Workforce Analytics aiuta l'azienda nella gestione
proattiva di salari, agevolazioni, ambienti e opportunita' di crescita con
l'obiettivo di attrarre e trattenere le risorse umane migliori e piu'
brillanti. Customer Relationship Management Analytics offre una panoramica
sui modelli comportamentali dei clienti, sul comportamento pre e post
vendita, sui fattori che influenzano la fedelta' della clientela e sulle
possibili modalita' di interazione. Financial Analytics fornisce parametri
di misura strategici e finanziari che supportano l'identificazione dei
settori piu' redditizi di un'azienda. Supply Chain Analytics - Per
migliorare l'efficienza della catena distributiva, PeopleSoft Supply Chain
Analytics include piu' di cento parametri di misura e metriche derivate,
progettate per fornire il controllo richiesto in un contesto finalizzato a
un processo decisionale efficace. Profitability Management for Financial
Services - PeopleSoft ha creato la prima suite integrata di applicazioni
analitiche per le banche e altri istituti leader di mercato, raggruppando
motori analitici settoriali come Funds Transfer Pricing, Risk Weighted
Capital e Asset Liability Management con Activity-Based Management, Balanced
Scorecard e Profitability Insight.
TARGET DELL'INDAGINE: IMPRENDITORI E TITOLARI DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Milano, 9 luglio 2001 - Di seguito riportiamo i dati di un' Indagine
realizzata su 287 imprenditori di tutto il territorio nazionale
Suddivisi nelle tre aree:
- Nord:
(Valle D’Aosta-Piemonte-Liguria-Lombardia-Trentino-Friuli
Venezia Giulia-Veneto-Emilia Romagna)
- Centro:
(Toscana-Marche-lazio-Umbria)
- Sud e isole:
(Molise-Campania-Basilicata-Puglia-Calabria-Sicilia e
Sardegna)
Ritiene che l’innovazione
legata alla tecnologia informatica e alle telecomunicazioni possa
contribuire a migliorare la Sua azienda? |
Dipende |
31% |
Sì abbastanza |
29% |
Sì assolutamente |
23% |
Non risponde |
9% |
Per nulla |
8% |
Secondo lei quali sono i
maggiori vantaggi che possono portare nella Sua azienda i servizi ITC e
TLC più innovativi? |
La possibilità di accedere
più velocemente alle informazioni |
18% |
Competitività |
16% |
Efficienza |
15% |
Altro/non so |
14% |
Abbattimento dei costi e
delle spese |
12% |
Apertura su nuovi mercati |
11% |
Fatturato |
7% |
Un incremento della
produttività |
7% |
Secondo Lei quali sono i
servizi ITC/TLC che consentiranno alla Sua azienda di ottenere un
vantaggio competitivo? (possibile più di una risposta) |
Integrazione dei sistemi |
26% |
Connessioni sempre più
sicure |
21% |
Accesso a Internet sempre
più veloce |
17% |
Applicativi e gestionali
sempre più aggiornati |
16% |
Gestione ottimale degli
archivi |
13% |
Servizi voce sempre più
evoluti |
11% |
Altro/non so |
11% |
Si tiene informato sulle
innovazioni e sulle nuove possibilità offerte dai servizi di ITC e di
TLC? |
Dipende |
49% |
Sì |
27% |
No |
17% |
Non risponde |
7% |
Quali sono i mezzi con
cui si tiene informato? (possibile più di una risposta) |
Giornali e riviste |
52% |
Colleghi e amici |
45% |
Radio |
38% |
Convegni e fiere |
29% |
Pubblicità |
23% |
Tecnici interni all’azienda |
19% |
Altro/non so |
15% |
Riviste tecniche e
specializzate |
14% |
Televisione |
11% |
Siti Internet |
9% |
Chi è, nella Sua azienda,
che si occupa della scelta dei servizi collegati all’innovazione
tecnologica (ITC e TLC)? (possibile più di una risposta) |
I miei assistenti |
28% |
Io stesso |
24% |
Il direttore marketing |
20% |
Dipende |
19% |
Un consulente esterno |
11% |
Un tecnico interno |
9% |
Altri/non so |
3% |
Nella Sua azienda, per le
scelte legate allo sviluppo tecnologico, ci si basa su fornitori
abituali o si esplora il mercato in cerca di novità? |
Ogni volta si fa un
confronto tra i vecchi fornitori e ciò che il mercato offre |
31% |
Siamo sempre alla ricerca di
nuovi fornitori, soprattutto nel campo delle nuove tecnologie |
27% |
Normalmente ci si rivolge a
fornitori già conosciuti |
22% |
Siamo propensi a
differenziare la scelta a seconda delle nuove esigenze |
15% |
Altro/non so |
5% |
Quali sono gli elementi
che nella Sua azienda vengono presi in considerazione per la scelta di
un fornitore di servizi di ITC e di TLC? |
Possibilità di affidare
tutti i servizi ad un solo gestore |
26% |
Rapporto tra offerta e
prezzo della stessa |
21% |
Localizzazione territoriale |
17% |
Dimensione del fornitore dei
servizi |
13% |
La notorietà e l’esperienza
del fornitore |
11% |
La pubblicità |
8% |
Altro/non so |
4% |
Cosa chiede a chi le offre servizi di TLC e ITC?
(possibile più di una risposta) |
Servizio completo |
28% |
Offerte competitive |
46% |
Flessibilità e
personalizzazione delle offerte |
42% |
Gestione completa, anche dal
punto di vista dell’assistenza |
35% |
Di poter avere un unico
referente per tutti i servizi |
26% |
Un continuo aggiornamento |
21% |
Possibilità di avere dei
servizi in outsourcing |
19% |
Altro/non so |
13% |
Quali difficoltà incontra
approcciandosi al settore dell’ITC e delle TLC? (possibile più di una
risposta) |
Mancanza di professionalità
adeguate a tutti i livelli |
28% |
Alti costi iniziali |
23% |
Difficoltà nel capire quali
servizi siano necessari alla Mia azienda |
21% |
Rapidità con cui i prodotti
tecnologici diventano obsoleti |
17% |
Mancanza di chiarezza e rigidità delle offerte
|
15% |
La presenza di troppi
referenti diversi con cui rapportarsi |
14% |
Altro/non so |
9% |
Difficoltà nell’adeguarmi
alle nuove tecnologie |
6% |
Lei ha mai sentito parlare di ASP (Application
Service Povider)? |
Si |
43% |
No |
35% |
Non risponde |
22% |
Lei è più propenso ad acquistare e "tenere in casa" i
servizi legati all’ITC e alle TLC o ad "affidarli in esterno"?
|
Dipende dal tipo di servizio |
41% |
Affittarli |
29% |
Acquistarli |
24% |
Non saprei |
6% |
Perché ritiene che per la Sua azienda sia meglio
"averli in casa"? (per chi ha risposto che preferisce acquistare tali
servizi – possibile più di una risposta) |
Per poterli adattare al meglio alle esigenze della
Mia azienda |
18% |
Per poter avere tutto
all’interno dell’azienda, sotto controllo |
67% |
Perché mi fido solo di
prodotti che sono di mia proprietà |
58% |
Per avere la certezza della
sicurezza dei dati |
45% |
Per non dipendere da altri |
39% |
Per avere la certezza della
spesa |
31% |
Perché sono convinto che
convenga dal punto di vista economico |
23% |
Per un discorso di filosofia
aziendale |
15% |
Altro/non so |
12% |
Perché ritiene che per la Sua azienda sia meglio
"affidarli all’esterno"? (per chi ha risposto che preferisce affittare
tali servizi – possibile più di una risposta) |
Per non dover creare nuove
infrastrutture all’interno dell’Azienda |
39% |
Per poter diluire nel tempo
l’investimento |
33% |
Per non dovermi occupare
anche della manutenzione |
26% |
Per poter avere un prodotto
sempre aggiornato |
23% |
Perché preferisco affidare
in outsourcing questo tipo di servizi |
19% |
Altro/non so |
14% |
Sa dovesse decidere di "affidare in esterno" alcuni
servizi, su quali punterebbe? |
Il gestionale e i pacchetti
applicativi |
19% |
La connettività e le
infrastrutture |
16% |
Mantenimento del sito e
gestione del database |
15% |
Tutto ciò che concerne la
creazione e la gestione della rete dati e voce |
14% |
I server |
13% |
Tutte quelle attività legate
a Internet e all’e-business |
12% |
Altro/non so |
11% |
Quali sono, secondo Lei, gli "strumenti" che
consentiranno alla Sua azienda di crescere nel prossimo periodo?
(possibile più di una risposta) |
Una diminuzione del costo
del lavoro |
32% |
Una diminuzione della
pressione fiscale sulle imprese |
26% |
Investimenti in ITC e TLC |
21% |
Maggior flessibilità
|
20% |
L’associazionismo |
17% |
Un miglioramento delle
infrastrutture |
16% |
Altro/non so |
13% |
Maggiore formazione |
7% |
SAT EXPO 2001 E FAST INTERNET - 5/8 OTTOBRE - FIERA DI VICENZA LE NOVITÀ
2001
Vicenza, 9 luglio 2001 - Il salone, grazie a un rapporto
visitatori/espositori tra i più alti in assoluto (la media è di oltre 150
contatti "business" per ogni espositore), è la migliore occasione per
presentare a un pubblico di addetti ai lavori - installatori, broadcaster,
operatori sateglitari e di telecomunicazioni - i propri prodotti e progetti.
C'è grandissima attesa per il debutto italiano - naturalmente a Sat Expo -
di un nuovo operatore satellitare: Eutelisat S. A. E' il nome della nuova
società privata che, su disposizione della Commissione Europea, a partire
dal 2 luglio 2001 ha preso il posto dell'Organizzazione Internazionale
Eutelsat. La nuova Eutelsat verrà a Vicenza per presentare la strategia per
i prossimi tre anni, i nuovi servizi multimediali (OpenSky e Dvb-Rcs),
mobili (M2sat), fissi (la bidirezionalità in banda Ka) e le modalità dei
previsto collocamento azionarlo. Già questo varrebbe una visita, ma c'è di
più. La società leader nel mercato anglosassone, Astra-Ses, scenderà a
Vicenza . per annunciare le novità dei proprio sistema sateglitare dopo le
operazioni finanziarie che l'hanno veduta protagonista, dall'acquisizione
della flotta satellitare di Americom, acquistata da Generai Electric, fino
alla partecipazione nell'italiana Netsystem. Sat Expo si espande anche per
quanto riguarda gli operatori di servizi satellitari a Terra, ossia delle
società che si occupano di trasmettere verso i satelliti tutti i contenuti
delle piattaforme spaziali, attraverso le grandi stazioni fisse di Terra
oppure con le antenne mobili a bordo di furgoncini. E' confermata la
presenza dell'italiana Telespazio (gruppo Telecom Italia), operatore della
più grande stazione di tic satellitari dei mondo, quella dei Fucino. Saranno
presenti pure GlobeCast (gruppo France Telecom), British Telecom Worldwide e
Deutsche Telekom. In arrivo quest'anno anche Belgacom, forte tra l'altro
della straordinaria esperienza maturata nel trasferimento di dorsali
internet via satellite Eutelsat ( oltre alla dorsale, Internet nazionale,
operata via satellite, Belgacom gestisce in modalità satellitare anche le
preziose dorsali di interconnessione Belgio-Medio Oriente,
Belgio-Inghilterra-Stati Uniti e Belgio-Sìngapore). Il fiore all'occhiello
dell'alta tecnologia spaziale italiana, Alenia Spazio, sarà presente a Sat
Expo per dimostrare con orgoglio che la ricerca italiana produce frutti
conosciuti in tutto li mondo tanto per le missioni scientifiche (come nel
caso dei moduli recentemente forniti per la Stazione Spaziale
Internazionale), quanto per l'industria delle telecomunicazioni: il 2001
sarà infatti l'anno dei lancio di Atiantic ßird 1, satellite geostazionario
costruito proprio da Alenia per l'Atlantic Gate di Eutelsat a 12,5° Ovest e
dedicato a Guglielmo Marconi nel centenario della sua prima trasmissione
transatlantica. Ma questo sarà anche l'anno della consegna delle prime unità
Skyplex in banda Ka, realizzate da Alenia per il nuovo satellite Eutelsat a
13° Est, Hot ßird 6. A proposito della dimensione internazionale di Alenia,
ricordiamo inoltre il contratto siglato con le "officine spaziali" russe
della Rscc (Compagnia Russa per le Comunicazioni Satellitari) per la
costruzione e la consegna dei gruppi radio di tutte le prossime generazioni
di satellitì della Federazione Russa. A Sat Expo non possono mancare inoltre
i Comsat Laboratories, i laboratori Usa da cui uscì il primo satellite mai
realizzato neil'aliora "blocco" occidentale, lo storico Early Bird. Il
Salone presenta inoltre con grande piacere un'altra novità: il primo
produttore mondiale di antenne satellitari ricetrasmittenti di piccole
dimensioni: la Gliat che, con i suoi apparati Vsat - Very Small Aperture
Terminal, ha conquistato buona parte dei mercato delle aziende e delle
organizzazioni internazionali che avevano necessità di dotarsi di
infrastrutture di trasmissione satellitare dalle dimensioni ridotte e di
grande affidabilìtà. Infolink:
www.satexpo.it
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