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GIOVEDI'
27 SETTEMBRE 2001
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
LA RICERCA EUROPEA TRAE VANTAGGIO DA UN NUOVO GRUPPO DI
CONSULENZA AD ALTO LIVELLO
Bruxelles, 27 settembre 2001 - Un nuovo gruppo di consulenza europeo in
materia di ricerca (Eurab), composto da scienziati di alto livello
provenienti dal mondo accademico e dal settore privato, si riunirà per la
prima volta il 26 settembre a Bruxelles. L' Eurab è nato sotto gli auspici
della Commissione europea e, in particolare, del commissario per la Ricerca
Philippe Busquin. I 45 membri, che compongono questo gruppo di spessore,
sono stati selezionati dalla Fondazione europea per la Scienza (20 membri),
dall'Unice, Unione delle confederazioni europee dell'industria e dei datori
di lavoro (20 membri), e dalla Commissione europea (cinque membri). Il suo
obiettivo è contribuire all'avvicinamento tra scienza e società,
raggiungendo maggiore cooperazione e coordinamento nell'ambito della ricerca
europea. Essendo indipendente, l'Eurab potrà avvalersi della competenza di
organizzazioni esistenti a livello europeo, fornendo consulenza e
informazioni alla Commissione europea sia in risposta a richieste
specifiche, sia di propria iniziativa. Il commissario Busquin ha accolto
favorevolmente la costituzione dell'Eurab, giudicandola come un ulteriore
passo verso la creazione di uno Spazio europeo della ricerca (Ser). "La
realizzazione dello Spazio europeo della ricerca è un obiettivo che
intendiamo raggiungere in collaborazione e a beneficio della comunità
scientifica. Sono lieto che si possa contare sulla consulenza di scienziati
tanto eminenti del settore pubblico e privato", ha affermato. Egli ritiene
che il gruppo fornirà un valido contributo per superare la separazione
esistente tra scienziati che operano nel settore pubblico e privato, notando
con soddisfazione che i membri di quest'ultimo settore sono stati
selezionati sia da grosse aziende sia da Pmi (piccole e medie imprese). Tra
i suoi membri, il gruppo conta anche vincitori del premio Nobel, ed è stato
costituito puntando a una composizione equilibrata di settori, discipline,
provenienza geografica e sesso. In occasione della sua prima seduta, sarà
annunciato il nome del primo presidente. Per consultare l'elenco completo
dei membri dell'Eurab, si rimanda al seguente indirizzo web:
http://www.cordis.lu/rtd2002
MEDIOBANCA: BILANCIO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2001
Milano, 27 settembre 2001 Il progetto di bilancio ed il bilancio consolidato
al 30 giugno 2001 saranno depositati presso la sede sociale e la Borsa
Italiana S.p.A. nonchè consultabili sul sito internet www.mediobanca.it dal
28 settembre prossimo. Il parere della società di revisione e la relazione
del Collegio Sindacale saranno messi a disposizione con le medesime modalità
nei tempi previsti dalla legge.
NASCE BANCO DESIO TOSCANA.
Milano, 27 settembre 2001 - E' ormai imminente l'avvio dell'operativita' del
Banco Desio Toscana, con Sede e Direzione Generale a Firenze, Viale Mazzini
1, il cui Capitale Sociale di Euro 7.490.000,00 e' detenuto dal Banco di
Desio e della Brianza S.p.A. per il 96,56%. Banco Desio Toscana ha infatti
ottenuto le previste autorizzazioni dell'Autorita' di Vigilanza ed ha
acquisito, con decorrenza 1° ottobre 2001, il ramo d'azienda della
Capogruppo costituito dalle unita' di Firenze Viale Mazzini e Via de'
Tornabuoni nonche' di Prato, Via Valentini. Il rapporto con i clienti gia'
in essere nei confronti del Banco di Desio e della Brianza proseguira'
presso la nuova banca con lo stesso numero di conto corrente e di dossier.
Banco Desio Toscana offrira' ai propri clienti tutti i prodotti
commercializzati dalla Capogruppo ed operera' sul territorio di riferimento
con una forte propensione verso il Private Banking e la ''Bancassurance''.
Il Progetto Industriale che ha portato alla costituzione della nuova banca
consiste nel rafforzare la presenza del Gruppo Banco Desio, tradizionalmente
attento alla domanda delle economie locali, in un tessuto produttivo che
richiede standard qualitativi sempre piu' evoluti, conseguibili grazie
soprattutto a crescenti ''sinergie'' tra le diverse realta' bancarie,
assicurative e finanziarie (italiane ed estere) che stanno sempre piu'
arricchendo la composizione del Gruppo stesso. Il Gruppo Banco Desio, la cui
''societa' madre'' fu costituita nel lontano 1909 ed e' quotata alla Borsa
Italiana dal 1995, ha registrato -nel corso del primo semestre 2001- un
utile netto consolidato di 29,9 miliardi di lire, in crescita del 33,8%
sull'analogo periodo del 2000, ed un RoE annualizzato pari al 13,2%. In
crescita sono risultate anche la raccolta diretta (4101,1 miliardi di lire,
+15,8%) e quella indiretta (11.077 miliardi di lire, + 8,9%), nonche' il
risparmio gestito (+3,1%) che ha toccato i 3625,8 miliardi di lire. Il Banco
di Desio e della Brianza S.p.A. occupa circa un migliaio di dipendenti e
dispone di una settantina di Filiali.
EMISSIONE DI UNA SECONDA TRANCHE DEI B.O.T.
Roma, 26 settembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha
disposto per il giorno 1° ottobre 2001, con regolamento 3 ottobre 2001,
l'emissione di una seconda tranche dei B.O.T., di cui al decreto
ministeriale 14 settembre 2001 n. 014245, con godimento 21 settembre 2001 e
scadenza 17 dicembre 2001 (durata residua 75 gg.), per un importo di 1.000
milioni di Euro. Tale riapertura risulta pienamente coerente con l'obiettivo
dichiarato nelle linee strategiche per il corrente anno di aumentare
l'efficienza di questo segmento di curva. I B.O.T. sono posti all'asta con
il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del
prezzo base. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di
mille Euro. Si ricorda che, ai sensi del D.M. 10 marzo 2000, sugli importi
massimi delle commissioni applicabili alla clientela da parte degli
intermediari, per i B.O.T. a 75 gg. la commissione massima è fissata nella
misura dello 0,05%. Non sono ammesse all'asta richieste senza indicazione di
prezzo. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei B.O.T.,
espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto
percentuale o multiplo di tale cifra. L'importo di ciascuna richiesta non
può essere inferiore ad un milione e mezzo di Euro. Il collocamento dei
B.O.T. verrà effettuato nei confronti degli operatori di cui all'art. 5 del
D.M. 16 novembre 2000. In attuazione di quanto disposto nella Sez. II - Tit.
V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di
attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i
buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a
favore degli aventi diritto. Il capitale nominale assegnato agli operatori
partecipanti all'asta verrà riconosciuto mediante accreditamento nel
relativo conto di deposito accentrato in titoli presso la Monte Titoli S.p.A..
A fronte delle assegnazioni, gli operatori accrediteranno i relativi importi
nei conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con
un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente
tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del
giorno 1° ottobre 2001, con l'osservanza delle modalità stabilite negli artt.
7 e 8 del D.M. 16 novembre 2000. Si ricorda che in caso di malfunzionamento
delle apparecchiature che non consenta l'immissione dei messaggi nella rete,
le richieste di partecipazione all'asta debbono essere inviate con modulo
trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito di
volta in volta nei decreti di emissione non vengono prese in considerazione.
Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono
prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra, ai
sensi del suindicato art. 8. Qualora le richieste di ciascun operatore,
anche complessivamente, superino l'importo offerto dal Tesoro, esse verranno
prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a
concorrenza dell'importo offerto. La circolazione dei B.O.T. al 21 settembre
2001 era pari a 122.328,912 milioni di Euro, di cui ml. 750 a 87 gg., ml.
9.750 trimestrali, ml. 39.828,912 semestrali e ml. 72.000
IL TOP MANAGEMENT DI PIONEER INVESTMENTS FA IL PUNTO SUI MERCATI
FINANZIARI "CI SARÀ UN INCREMENTO DELLA PROPENSIONE AL RISPARMIO E
DELL'AVVERSIONE AL RISCHIO"
Milano, 27 settembre 2001 - L'industria dei fondi è in questi giorni
nell'occhio del ciclone. Per aiutare a capire meglio cosa sta succedendo e
che cosa presumibilmente succederà nei prossimi mesi, Pioneer Investments,
la società di asset management del Gruppo UniCredito Italiano, ha
organizzato oggi a Milano una conferenza stampa. Pietro Modiano, vice
direttore generale di UniCredit e presidente di Pioneer Investments, appena
rientrato dall'osservatorio Pioneer di Boston, ha riportato il forte
desiderio di ripresa da parte degli operatori e degli investitori
statunitensi e ha fatto il punto sulla situazione. "C'è da attendersi un
incremento della propensione al risparmio, soprattutto negli Stati Uniti,
dove in questa fase di incertezza la popolazione sarà indotta a rallentare i
consumi, nonche' un generale, seppur temporaneo, aumento dell'avversione al
rischio. In questo scenario, i mercati non offriranno i rendimenti "facili"
del passato. Diventa quindi indispensabile uno stile di investimento come il
nostro, attivo e basato sulla conoscenza diretta delle società. Altrettanto
indispensabile è poi il servizio al cliente nella consulenza e monitoraggio
della dinamica dei rischi finanziari di portafoglio, attività su cui
disponiamo di strumenti e metodologie all'avanguardia non solo in Italia. In
questo contesto, Dario Frigerio, Amministratore Delegato di Pioneer
Investments, entrando nello specifico della strategia di sviluppo prodotti
della società, ha illustrato il successo delle nuove gestioni patrimoniali a
capitale garantito, lanciate sul mercato a maggio e il perchè dei 12 nuovi
comparti del fondo lussemburghese Pioneer Funds, in partenza dal prossimo 1°
ottobre. I comparti d'investimento passano da 28 a 40 e costituiscono i "mattoncini"
per costruire un'efficiente e personalizzata asset allocation del cliente,
sia nell'ambito delle gestioni patrimoniali, che nei portafogli individuali.
I nuovi comparti americani Us Value, US Growth, Us Mid Cap, Us Small
Companies e America costituiscono la versione per il mercato europeo di
prodotti che negli Usa hanno già una storia consolidata. Salgono così a 6 i
comparti specializzati nel mercato Usa dove Pioneer Investments è presente
direttamente attraverso la sede di Boston dal 1928. In particolare Pioneer
Funds America rappresenta l'importazione in Italia di un fondo che dal 1928,
anno del suo lancio negli Stati Uniti, ha conseguito in modo continuativo
risultati superiori al mercato, battendolo anche in momenti di crisi quali
la recessione economica del 1929. La diversificazione settoriale raggiunge
il 100% con la copertura di tutti i settori del Morgan Stanley World. I
nuovi comparti Pioneer Funds Global Energy, Global Consumers e Global
Industrials si aggiungono, infatti, a Global Technolgy, Global Financials,
Global Telecoms, Global Healthcare consentendo la massima diversificazione a
livello settoriale e la possibilità di cogliere opportunamente le loro
diverse ciclicità. La specializzazione per area geografica viene
ulteriormente ampliata con il lancio del comparto Greater China che investe
prevalentemente in società della Repubblica Popolare cinese. A livello
obbligazionario, l'introduzione del comparto Euro Corporate Bond consente di
investire in titoli societari di qualità (rating superiore a S&P Bb+). Si
completa così la gamma di prodotti sul rischio di credito, a fianco di Us
High Yield Bond, top performer nelle classifiche americane. Pioneer Funds
European Small Companies si aggiunge alla gamma dei comparti azionari
europei e investe prevalentemente in società a piccola capitalizzazione.
Pioneer Funds Global Equity, comparto globale per eccellenza, investe invece
senza limitazioni geografiche o settoriali. L'elevata diversificazione lo
rende particolarmente indicato per coloro che preferiscono delegare
completamente al gestore la definizione dell'asset allocation azionaria del
portafoglio.
GIOVEDI 27 SETTEMBRE ALLE ORE 14 A MILANO SARA' PRESENTATO IL PIANO
STRATEGICO DEL GRUPPO OLIVETTI-TELECOM ITALIA. LA DIRETTA DELLA
PRESENTAZIONE SU INTERNET
Roma, 26 settembre 2001 La presentazione del piano industriale e finanziario
del gruppo Olivetti/Telecom Italia, che si svolgerà domani a Milano alle ore
14.00 presso la sede dell'Assolombarda in via Pantano, potrà essere seguita
in diretta collegandosi ai siti internet: www.telecomitalia.it
www.olivetti.it www.olivetti.com www.pirelli.com
TRATTATIVE MONTEDISON-CARGILL
Milano, 27 settembre 2001 - Montedison annuncia di avere in corso
conversazioni in esclusiva con Cargill per valutare il comune interesse per
la vendita a Cargill della partecipazione in Cerestar SA, società quotata
alla Borsa di EuroNext-Parigi e di cui Montedison detiene direttamente ed
indirettamente circa il 56% del capitale. Ad oggi non sono definiti né i
termini né le condizioni dell'eventuale cessione. Le parti continueranno i
colloqui con l'obiettivo di finalizzare il progetto nel corso del mese di
ottobre.
APPROVATE LE SEMESTRALI DI WINTERTHUR ASSICURAZIONI E WINTERTHUR VITA.
UTILI NETTI SUPERIORI AI 100 MILIARDI DI LIRE, POSITIVI TUTTI GLI INDICATORI
Milano, 27 settembre 2001 - I Consigli di Amministrazione di Winterthur
Assicurazioni e Winterthur Vita hanno approvato le relazioni semestrali che
confermano i risultati positivi già emersi dal bilancio 2000; l'utile netto
complessivo è di 110 miliardi di lire, la raccolta premi è in crescita,
migliora la gestione tecnica. Le performance elevate e il valore dei
progetti già avviati e di quelli in via di definizione consolidano la
compagnia fra le aziende leader del mercato e la caratterizzano come una
delle più innovative. Primi sei mesi positivi per Winterthur Italia, con
utili che hanno già quasi raggiunto l'ammontare complessivo registrato
nell'arco dell'intero esercizio precedente (113 miliardi di lire).
Soddisfatto il Presidente delle due società, Fabrizio Rindi: "Gli indicatori
al 30 giugno 2001 costituiscono la conferma del grande lavoro che abbiamo
compiuto. Negli ultimi anni Winterthur Italia si è profondamente rinnovata,
ha riorganizzato il proprio business e si dimostra ora in grado di cogliere
in termini reddituali i risultati degli investimenti realizzati. La
compagnia vuole fare dell'innovazione il tratto distintivo della propria
attività; Winterthur Assicurazioni utilizza una piattaforma tecnologica
all'avanguardia che permette il collegamento on-line con le agenzie e
consente di essere realmente "time to market", inoltre sta estendendo a
tutta l'Italia un moderno call center per la gestione dei sinistri.
Winterthur Vita ha razionalizzato le piattaforme informatiche e sta per
dotarsi di una tecnologia paneuropea per la gestione del business futuro. La
compagnia nel suo insieme sta crescendo quindi e ha in programma tutta una
serie di iniziative con le quali, da un lato, cercherà di cogliere le
opportunità che si manifestano nel mercato e, dall'altro, di fornire ai
clienti prodotti e servizi che soddisfino le loro mutevoli esigenze".
Winterthur Assicurazioni e Winterthur Vita guardano dunque al futuro con
prospettive nuove, decise a proseguire la crescita organica ma pronte anche
a verificare la possibilità di realizzare partnership o acquisizioni che
valorizzino le potenzialità delle società e di marchi che sono la sintesi di
solidità, sicurezza e redditività. Winterthur Assicurazioni - Al 30 giugno
la società ha registrato un utile netto di 88,8 miliardi, già superiore a
quello riportato nel bilancio 2000 (71,1 miliardi). La raccolta premi totale
è cresciuta del 4,1% arrivando a 1.154 miliardi di lire. In un settore come
la Rca che continua a manifestare segnali preoccupanti, Winterthur
Assicurazioni ha raggiunto una crescita del 2,4% e ha perseguito una
strategia tariffaria mirata all'esclusivo interesse degli assicurati. Tale
obiettivo si è associato all'attenta opera di razionalizzazione del
portafoglio auto, già avviata negli esercizi precedenti. Per quanto riguarda
gli altri comparti d'attività, è da sottolineare il forte incremento della
raccolta premi nel ramo Infortuni e Malattia (8,8%), in linea con le
ambizioni della società che indicano nella sanità uno dei settori più
interessanti ai fini dello sviluppo. Nei sinistri il risultato complessivo
mostra una lieve riduzione (0,66%) dei pagati e riservati, mentre il numero
degli avvenuti è cresciuto del 5,5%. Un dato quest'ultimo che è stato
influenzato da un anomalo ma contingente andamento del ramo Malattie dove
una singola polizza collettiva ha fatto registrare 8.821 sinistri
denunciati. Forte riduzione invece dei sinistri auto e natanti (-8%). La
maggior efficienza della struttura ha portato a migliorare la velocità di
liquidazione mentre è continuata, in analogia con il mercato, la crescita
del costo medio dei sinistri Rc auto, attestatasi a +7% rispetto al primo
semestre 2000. Sotto il profilo dei costi, sono stati raggiunti gli
obiettivi di contenimento prefissati, tanto che la loro incidenza sui premi
è scesa dal 26,0% al 25,1%. Winterthur Vita - L'utile prima delle imposte ha
migliorato il risultato del 2000 (30,6 miliardi rispetto ai 29,9 dell'anno
precedente), mentre l'utile netto è stato di 21,2 miliardi contro i 28 del
2000, anno in cui peraltro la società ha beneficiato di un forte credito
d'imposta. Sono positivi tutti i principali indicatori, in particolare la
raccolta premi che, in un mercato che sembra vivere un'ulteriore "pausa di
riflessione" dopo l'eccezionale sviluppo degli ultimi anni, è cresciuta del
44,7% a 399 miliardi. A trainare le vendite è stato in particolare il
risultato della polizza index-linked Windex Best Shares la cui campagna di
vendita ha totalizzato 113 miliardi. Per effetto soprattutto di questo nuovo
prodotto, la raccolta dei premi unici è aumentata del 78,8%. Positiva anche
l'evoluzione dei premi di prima annualità (+8,2%) e delle annualità
successive (+1,4%). Il volume dei pagamenti è sceso del 12,9%, con una forte
diminuzione dei riscatti (-27,1%) che avevano influenzato l'esercizio
precedente. Per quanto riguarda gli investimenti, il totale in gestione
ammonta ad oltre 3.785 miliardi (contro i 3.618 di fine 2000) e il reddito
netto è pari a circa 125 miliardi contro i 121,7 del primo semestre 2000. La
redditività del portafoglio si mantiene dunque su un buon 6,5% su base
annuale. Le prospettive future - Come tutte le aziende che operano sui
mercati internazionali, anche Winterthur Italia sta seguendo con particolare
attenzione l'evolversi della situazione di incertezza politica ed economica
creatasi dopo gli attacchi terroristici agli Stati Uniti. Il panorama di
generale instabilità non permette di elaborare previsioni attendibili sui
risultati di fine anno, ma la positività della gestione tecnica e la
solidità delle società offrono adeguate garanzie per il rispetto dei
parametri previsti.
ENEL.FTL E MIRANT FIRMANO UN MEMORANDUM OF UNDERSTANDING PER SVILUPPARE
IL TRADING DI GAS IN EUROPA
Roma, 27 settembre 2001 - Sviluppare in modo congiunto le attività di
trading del gas e di gestione del rischio associato in Europa, ad esclusione
del mercato italiano: è questo l'obiettivo del memorandum of Understanding
firmato da Enel.Ftl e Mirant (Nyse: Mir). Sulla base di questo accordo i due
gruppi industriali svilupperanno attività comuni che integrano
sinergicamente le competenze e l'esperienza maturate dalle due società: la
conoscenza dei mercati fisici del gas di Enel.Ftl e l'esperienza di Mirant
nel campo della gestione del rischio. "L'accordo permette a Mirant e ad
Enel.Ftl di sviluppare le attività di trading del gas sui mercati europei
con maggiore efficacia e potenzialità di crescita" afferma Barney Rush,
amministratore delegato di Mirant Europe. Secondo quanto dichiarato da
Lorenzo Bronzi, amministratore delegato di Enel.Ftl "l'accordo permette,
inoltre, alle società di estendere il trading di gas in un contesto globale,
che include anche il Gas Naturale Liquefatto, sfruttando l'esperienza
maturata da Mirant nel mercato americano ed il peso di Enel.Ftl sui mercati
europei". L'accordo prevede che le due società dividano i costi ed i
benefici derivanti dalle attività congiunte, che saranno gestite
prevalentemente dalla sede europea di Mirant ad Amsterdam. In relazione
all'avvio delle attività, sono stati già ottenuti i permessi necessari per
operare sul mercato inglese sia fisico che finanziario, nonché sull'hub di
Zeebrugge. Le prime attività di trading sono già state avviate e se ne
prevede un incremento consistente, in particolare in concomitanza con la
nascita di nuovi hub europei..Mirant è tra le principali aziende energetiche
mondiali. La società, con sede ad Atlanta, svolge attività integrata
nell'ambito dell'energia nel Nord e Sud America, in Europa ed in Asia.
Mirant opera in Italia dal 1999 dagli uffici di Milano. Leader nel trading
di energia elettrica, gas ed altri prodotti energetici nonché nella gestione
del rischio associata, Mirant possiede uno dei più vasti trading floor di
commodity energetiche a livello mondiale. www.mirant.com Enel.Ftl, società
del Gruppo Enel, basa le sue attività sul know-how e le notevoli esperienze
acquisiti da Enel in decenni di operatività sui mercati dei combustibili. La
società è il secondo operatore in Italia nel settore gas, con contratti di
importazione di gas per un totale di circa 8 Miliardi di metri cubi l'anno,
e possiede una profonda conoscenza dei mercati fisici europei di gas
naturale e Gnl. Le sue principali aree di attività e di sviluppo sono la
fornitura di tutti i combustibili alle società del Gruppo Enel, il trading
di prodotti petroliferi, carbone e gas nonché l'offerta di servizi logistici
collegati. Enel.Ftl si occupa anche della gestione del rischio commodity,
sia per le società del Gruppo Enel che per terzi. Infolink:
http://www.enel.it/it/enelftl/index.html
DE AGOSTINI ACQUISISCE IL 60% DI ELEA
Milano, 27 settembre 2001 - De Agostini annuncia l'acquisizione del 60% di
Elea società leader in Italia nella Formazione Information&Communications
Technology. Si tratta di un accordo molto importante per entrambe le
società, che avranno l'opportunità di implementare - ciascuna per il proprio
piano industriale - nuove strategie vincenti. L'acquisizione rientra,
infatti, in un progetto ampio e articolato che ha come obiettivo quello di
integrare e incrementare l'offerta di prodotti, servizi e informazioni
rivolte al mondo dei professionisti e delle aziende. De Agostini grazie a
questa acquisizione fa il suo ingresso nel mercato della formazione
professionale, un settore con forti potenziali di crescita anche in termini
di creazione di valore. Nel campo dell'editoria professionale il Gruppo De
Agostini opera già da anni attraverso De Agostini Professionale, azienda
leader nell'area fiscale e legale con i marchi Eti, Il Fisco e le banche
dati specialistiche. De Agostini forte della propria esperienza e della
propria tradizione, contribuirà al comune scopo fornendo i contenuti, una
capillare rete di distribuzione e la propria leadership nel mercato
professionale e aziendale.
POSITIVO NEL 2001 L'EXPORT ITALIANO DI MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL
MARMO
Milano, 27 SETTEMBRE 2001 In occasione dell'avvio della manifestazione
specializzata internazionale che si terrà a Verona dal 27 al 30 settembre
2001, l'Associazione Italiana Marmomacchine ha diffuso i dati completi e
ufficiali dei primi 5 mesi del 2001 sulle esportazioni italiane di macchine
ed impianti per la lavorazione delle pietre naturali e le previsioni per
l'anno in corso, basate su una serie di dati congiunturali rilevati in
questi ultimi giorni su un campione significativo di aziende associate. Nel
panorama generale dei primi 5 mesi del 2001, risultante dall'elaborazione da
parte del Centro Studi dell'Associazione Italiana Marmomacchine, le
esportazioni italiane hanno avuto un aumento di oltre il 17% rispetto ai
primi 5 mesi del 2000, sfiorando i 142 milioni di Euro e confermando le
previsioni di buon andamento. Ad una prima pur sommaria analisi delle
posizioni dei singoli paesi nei primi 5 mesi del 2001 risulta: in pole
position la Spagna, che ha visto aumentare le proprie importazioni italiane
del 47,48% rispetto ai primi 5 mesi del 2000. La Spagna è tra i primi Paesi
che producono marmi e graniti e dunque diretto concorrente dell'Italia
nell'esportazione di materiali lapidei; segue il mercato degli Stati Uniti,
con un incremento del 19,22 % rispetto ai primi mesi del 2000. Gli Stati
Uniti, che non importano tutti i tipi di macchine, si confermano un
eccezionale mercato di sbocco per le macchine dedicate alle lavorazioni
speciali e di finitura; al terzo posto la Turchia, che ha incrementato gli
acquisti di macchine del 102,99% rispetto allo stesso periodo dell'anno
scorso. Questo Paese acquista sia macchine per l'attività estrattiva sia
macchine ed impianti per le lavorazioni successive; al quarto posto la
Germania che, con un incremento del 9,10% rispetto ai primi 5 mesi del 2000,
si conferma un solido mercato edilizio e il più importante del centro-Europa;
al quinto posto troviamo il Regno Unito che ha aumentato la percentuale
statistica dei suoi acquisti del 23,57% rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno. Questo Paese importa solo alcuni tipi di macchine; la Cina, al
sesto posto, nei primi 5 mesi del 2001 ha diminuito leggermente le
importazioni di macchine italiane rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno. Alcune delle ultime esportazioni italiane riguardano le macchine e
attrezzature per cava, a seguito anche di un'iniziativa voluta e
sponsorizzata dall'Associazione Italiana Marmomacchine, che, con l'Ice e
attraverso il proprio Istituto per la formazione internazionale, Isim, ha
aperto e avviato sul territorio cinese con grande successo alcune
cave-scuola, oltre che un laboratorio-scuola. L'apertura di un'altra
cava-scuola e di un ulteriore laboratorio-scuola è in programma anche in
Vietnam, nei pressi di Hanoi. In ottobre infatti verrà avviato il progetto,
in seguito all'accordo firmato l'anno scorso tra Ice, l'Associazione
Italiana Marmomacchine, l'associazione vietnamita di categoria e una delle
principali aziende locali. Si tratta di una cava, dove verrà installata e
attivata tecnologia italiana con l'assistenza di tecnici specializzati che
in seguito provvederanno alla formazione del personale locale. L'obiettivo è
quello di indurre un ritorno a cascata di contatti e affari per gli
operatori italiani impegnati nell'internazionalizzazione delle loro imprese.
In questa cava-scuola e laboratorio si formeranno tecnici vietnamiti, che a
loro volta formeranno altro personale, addestrandolo all'utilizzo delle
nostre macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali. Le
aziende italiane interessate parteciperanno e contribuiranno al programma
fornendo tecnologie a particolari condizioni e assistenza volta alla
didattica formativa. Analoghe iniziative sono in programma in Cile e in
Argentina. Al settimo posto troviamo il Brasile, che ha aumentato la
percentuale statistica dei suoi acquisti di macchine del 38,12% rispetto
all'esercizio precedente. Questo Paese, che ha diminuito i dazi sulle
importazioni, conferma le enormi potenzialità di crescita del proprio
mercato interno; all'ottavo posto troviamo il Portogallo che ha diminuito la
percentuale statistica dei suoi acquisti di macchine del 26,33% rispetto
allo stesso periodo dell'anno scorso. Più avanti troviamo i rilevanti
segnali di crescita dalla Russia, con un incremento delle esportazioni di
macchine del 261,90% rispetto all'anno precedente, a conferma che il settore
lapideo russo gode di grosse potenzialità. Altro dato sorprendente è il 23°
posto dell'Egitto, i cui acquisti hanno fatto registrare nei primi mesi del
2001 una diminuzione in valore del 31,52 % rispetto allo stesso periodo
dell'anno scorso. Il mercato egiziano, pur avendo indubbie prospettive di
crescita, risulta attualmente piuttosto saturo, tenuto conto delle
consistenti vendite effettuate negli ultimi anni. Risultati più che
soddisfacenti, che evidenziano importanti e significative prospettive di
mercato, si sono registrati in generale nei paesi mediorientali. La
Giordania, al 20° posto, ha aumentato la percentuale statistica dei suoi
acquisti di macchine del 186,28%. L'Arabia Saudita, che troviamo all'11°
posto, ha incrementato le importazioni di macchine del 275,76% e anche gli
acquisti degli Emirati Arabi Uniti hanno fatto registrare un buon aumento (+
314,45%) . Aumentano le esportazioni italiane, anche se molto lentamente,
nel Sud-Est asiatico, in particolare verso l'Indonesia. Questo Paese nel
1997 era stato il primo mercato di sbocco per il nostro export, ma i suoi
acquisti crollarono nel biennio '98-'99 a causa della nota crisi che investì
tutto il sud-est asiatico e che in Indonesia provocò poi una profonda crisi
politica e sociale. L'Indonesia nei primi 5 mesi del 2001 ha aumentato la
percentuale statistica dei suoi acquisti di macchine dell'85,89% rispetto
allo stesso periodo dell'anno scorso . La stabilità raggiunta dai mercati
finanziari del Far East sembra coinvolgere favorevolmente anche il settore
delle costruzioni e le previsioni a breve periodo sono di una lenta ma
progressiva ripresa. "Possiamo affermare - ha dichiarato Flavio Marabelli,
Presidente dell'Associazione Italiana Marmomacchine - che i dati dei primi
cinque mesi dell'anno appaiono sostanzialmente positivi. Sfortunatamente
tutte le statistiche, obsolete per definizione, registrano le consegne di
macchine ed attrezzature le cui vendite sono avvenute nei 5 o 6 mesi che
precedono la consegna degli impianti i cui valori si riflettono poi nelle
statistiche. Quindi, se da un lato dobbiamo salutare con una certa
soddisfazione i risultati statistici dei primi mesi del 2001, dall'altro non
possiamo comunque prescindere da una analisi critica della situazione e del
trend attuale, che desta non poche preoccupazioni. A conclusione del secondo
quadrimestre, ossia ai primi di settembre, nonostante il rallentamento della
domanda internazionale, il nostro centro studi aveva previsto un andamento
annuale ancora in crescita, anche se con performance più contenute rispetto
a quelle registrate nel 2000. Purtroppo, i recenti avvenimenti drammatici
che hanno sconvolto gli Stati Uniti e il mondo intero, hanno peggiorato la
situazione economica e il mercato internazionale, soprattutto in aree di
sbocco per noi fondamentali. Ora siamo anche noi in attesa di capire come si
evolverà la situazione e di conseguenza provvedere al meglio". " Ciò
premesso - ha osservato Marabelli - da alcuni mesi le nostre esportazioni
verso la Spagna, la Turchia e gli stessi Stati Uniti erano in sensibile
ridimensionamento. Nel caso della Spagna, dopo anni incredibilmente
positivi, le vendite hanno cominciato a scontare una certa saturazione del
mercato in un Paese il cui sviluppo sembrava inarrestabile ed ora, anche a
livello macroeconomico, non sembra confermare i ritmi di crescita degli
ultimi anni. La situazione in Turchia oggi appare sicuramente più tranquilla
rispetto all'inizio dell'anno, ma il consistente deprezzamento della lira
turca avvenuta lo scorso marzo ha drasticamente ridotto il potere d'acquisto
di molti imprenditori locali che di conseguenza hanno dovuto ridimensionare
i propri investimenti in beni strumentali. Discorso a parte poi meritano gli
Stati Uniti, i cui consumi interni erano già in sensibile rallentamento e
che oggi devono affrontare una crisi economica che sta assumendo dimensioni
ancora incalcolabili". "Quanto poi influirà - prosegue Marabelli - la
variazione dei cambi sulle nostre esportazioni, è tutto da verificare. A
prescindere da un diverso rapporto euro/dollaro, che noi prevediamo possa
raggiungere nel breve-medio periodo un range compreso fra lo 0,95 e la
parità, annullando i vantaggi di cui avevano goduto i nostri esportatori
negli ultimi due anni, quello che più ci preoccupa è l'effetto domino che
una crisi americana può innescare su decine di Paesi con economie deboli o
strettamente collegate a quella statunitense. Pensiamo a molti Paesi del
Centro e Sudamerica, ad alcuni dell'area asiatica, già in difficoltà dopo le
note crisi degli ultimi anni, e soprattutto a quei Paesi europei che in
molti casi risultano i meno flessibili e i più strettamente collegati alla
realtà americana, con rapporti politici ed economici molto stretti.
Probabilmente ci aspetta un periodo difficile i cui scenari sono
difficilmente ipotizzabili. Ma abbiamo fiducia. Fiducia nella capacità dei
nostri imprenditori e nella reattività delle nostre Aziende". "Siamo
convinti che - conclude Marabelli - per Eurolandia, questo potente aggregato
fisico politico che fra pochissimo potrà contare anche su un'unica moneta di
riferimento, sia arrivato il momento di recitare la sua parte, e diventare
finalmente una grande entità di riferimento, stabile e sicura. Forse, oggi
più di ieri, tutto questo dipende proprio da noi." In occasione della Fiera
del marmo di Verona, l'Associazione Italiana Marmomacchine e L'Ice, legati
per il settore delle macchine per la lavorazione delle pietre naturali da un
accordo di partenariato esclusivo, organizzeranno, dopo quello promosso alla
Fiera di Carrara, un altro Master di Formazione professionale aperto ad
Operatori del settore provenienti da 10 Paesi stranieri. Il Master, curato
dall'Isim, l'Istituto per la formazione professionale a cui aderisce la
stessa Associazione Italiana Marmomacchine, partirà da Verona, durerà due
settimane e toccherà alcuni importanti distretti produttivi italiani.
L'obiettivo è quello di formare con lezioni teoriche e pratiche una
quarantina di nuovi imprenditori e tecnici che conosceranno ed impareranno
ad utilizzare la tecnologia italiana, aiutati da Docenti Universitari,
Esperti Settoriali e Responsabili di alcune fra le maggiori aziende italiane
produttrici di macchine ed impianti per la lavorazione delle pietre
naturali.
LA NUOVA RETE NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE EDILI VERRÀ LANCIATA DURANTE
UN WORKSHOP TRA-EFCT
Rimini 27 settembre 2001 - L'11 e 12 ottobre 2001, si svolgerà a Rimini
(Italia) il workshop conclusivo della rete Tra-Efct (targeted research
action on environmentally friendly construction technologies - azione di
ricerca mirata in materia di tecnologie edili rispettose dell'ambiente),
durante il quale verrà varato il nuovo progetto E-Core per la costituzione
di una rete nel settore della ricerca in campo edilizio. Il progetto E-Core
mira a raggiungere obiettivi strategici comuni per il settore edile e a
contribuire alla creazione di uno Spazio europeo della ricerca (Ser) forte
ed efficace a favore dell'industria edilizia europea. La rete E-Core sarà
formata da 66 partner provenienti da 20 paesi diversi, 14 dei quali Stati
membri dell'Ue. Essa rappresenterà un "punto di ingresso unico" per gli
attori del settore interessati alle ultime innovazioni tecnologiche messe a
punto dalla ricerca in campo edilizio e opererà sia come gruppo di
riferimento per elaborare le future strategie di Rst (ricerca e sviluppo
tecnologico) in questo settore, sia come forum per scambiare informazioni e
avviare una cooperazione di ricerca oltre i confini nazionali. La rete
beneficerà di un finanziamento comunitario pari a 2,7 milioni di euro. Il
workshop offrirà l'opportunità di raccogliere i pareri della Commissione
europea, dell'industria e degli utenti finali sul prossimo programma quadro
di ricerca. I seguenti ambiti rivestono un particolare interesse per
l'industria edilizia: tecnologie della società dell'informazione (Ist),
nanotecnologie, materiali intelligenti e nuovi processi produttivi, nonché
sviluppo sostenibile e cambiamento globale. In quest'ottica, sono state
organizzate tre sessioni parallele: analisi dei risultati ottenuti in
passato, attraverso la presentazione di poster e interventi per illustrare
lo stato dell'arte; formulazione e discussione di opinioni riguardo al
futuro, mediante tavole rotonde e dibattiti aperti; preparazione per il
prossimo programma quadro attraverso la fornitura di opportunità di
collegamento in rete finalizzate all'elaborazione di nuove proposte e/o reti
di eccellenza per il settore dell'edilizia. Infolink:
http://www.tra-efct.com/workshop
E-mail myriam.olislaegers@wtcbcstc.be
(*)
ADATTARSI AL CAMBIAMENTO: MANIFESTAZIONE NELL'AMBITO DEL PROGETTO
"CRESCITA"
Parigi, 27 settembre 2001 - Una conferenza volta a stimolare lo scambio
delle migliori prassi per adattarsi al cambiamento e la gestione del
cambiamento nelle imprese europee si terrà a Parigi (Francia), l'11 ottobre.
La manifestazione fa parte del progetto "Migliori prassi per adattarsi ai
cambiamenti" (Beprac), finanziato nell'ambito del programma "Crescita" del
quinto programma quadro. Il convegno metterà in evidenza le seguenti
tematiche: la personalizzazione, i progressivi tagli alla produzione, il
crescente sviluppo dei processi di subappalto, il sistema prodotti-servizi,
la gestione della conoscenza e i cambiamenti nelle funzioni e le competenze.
La conferenza comprenderà due sessioni plenarie e otto seminari. I dibattiti
riguarderanno le tendenze e i requisiti principali delle imprese europee che
devono affrontare il cambiamento, quali le fusioni, la globalizzazione e la
messa in rete. Vi saranno interventi da parte di rappresentanti della
Commissione europea, delle PMI (piccole e medie imprese), di istituti di
ricerca, università, sindacati e federazioni industriali. Nell'ambito del
progetto Beprac, è stato creato un sito web che offre informazioni
sull'adattamento al cambiamento, scambi di migliori prassi e studi di casi.
Il programma della conferenza è inoltre disponibile su tale sito
all'indirizzo web indicato di seguito. Infolink:
http://www.beprac.com e-mail:
vleroux@bpinet.com
FINANZIARIA: INCONTRO GOVERNO-CONFINDUSTRIA "ACCELERARE LE
LIBERALIZZAZIONI, AFFRONTARE LA CRISI DEL TURISMO"
Roma, 27 settembre 2001 - Nel corso dell'incontro di approfondimento sulla
legge finanziaria al ministero del Tesoro che si è tenuto oggi,
Confindustria ha condiviso la metodologia adottata (interventi di correzione
del deficit nel testo che sarà approvato domani e riforme di fisco,
previdenza e mercato del lavoro in provvedimenti collegati) e ha
sottolineato, nella continuità delle politiche economiche volte a far
ripartire lo sviluppo e l'occupazione, la necessità di: a) accelerare le
liberalizzazioni: sul fronte energetico ad esempio, il processo avviato con
il decreto Bersani è di fatto fermo e i costi per le imprese aumentano; b)
assicurare i finanziamenti per gli strumenti che finora nel Mezzogiorno
hanno funzionato meglio di altri, come la 488; c) valorizzare con risorse
specifiche la ricerca e l'innovazione; d) affrontare subito, in raccordo con
l'Unione Europea, la crisi delle aziende turistiche conseguente ai
gravissimi attentati dell'11 settembre. All'incontro hanno preso parte per
il governo Giulio Tremonti, Gianfranco Miccichè e Mario Baldassarri, e per
la Confindustria Antonio D'Amato, Francesco Rosario Averna e Stefano Parisi.
COMMERCIO: RECORD NEGATIVO A LUGLIO, MENTRE PROSSIMA FINANZIARIA IGNORA
RISCHIO DI CROLLO VENDITE E CRISI TURISMO PER ATTENTATI USA
Roma, 26 settembre 2001 - Con un primato negativo delle vendite al dettaglio
in luglio preoccupano le prospettive dei consumi dopo gli attentati
terroristici in America ed in vista di un periodo di incertezza e
preoccupazione. Ma ancor più preoccupa la totale assenza nella finanziaria
presentata ieri dal Governo alle parti sociali di interventi indirizzati ad
evitare un forte calo dei consumi ed in particolare a contrastare la crisi
già in atto soprattutto nel settore turistico. I dati diffusi questa mattina
dall'Istat mostrano per lo scorso mese di luglio il tasso di crescita delle
vendite più basso dall'inizio dell'anno e ripropongono l'ormai cronica
divaricazione tra l'andamento della grande distribuzione e quello dei
piccoli e medi esercizi. Una situazione di questo tipo, dopo il primo
incontro di ieri in cui di fatto le parti sociali hanno soltanto potuto
prendere atto delle decisioni del Governo, richiederebbe la convocazione da
parte dell'esecutivo delle organizzazioni raggruppate per categoria così da
affrontare in modo efficace ed approfondito i problemi dei diversi settori,
amplificati dall'attuale situazione di emergenza. A cominciare dal turismo
che già da giorni ed in misura crescente risente i contraccolpi della
diffusa paura di nuovi atti terroristici con effetti a cascata sulle
compagnie aeree, sulle agenzie di viaggio e sulle strutture ricettive in
particolare nelle città d'arte tradizionali mete del turismo statunitense.
CONSUMI: COME SONO CAMBIATI DOPO LA STRAGE DEGLI USA? IL CODACONS SVELA I
RISULTATI DI UN INDAGINE CONDOTTA SUI CONSUMATORI ITALIANI
Roma, 27 settembre 2001 - Il Codacons ha effettuato un'indagine sui
consumatori italiani per verificare se e come sono cambiati i loro consumi
in seguito ai tragici fatti che hanno sconvolto l'America. L'Indagine è
stata effettuata intervistando direttamente gli utenti che hanno contattato
l'associazione per ottenere informazioni e consulenze legali al numero
nazionale, effettuando un monitoraggio tra le e-mail ricevute
quotidianamente e contattando vari soggetti commerciali. E' emerso
innanzitutto un rilevante calo dei passeggeri che si avvalgono del trasporto
aereo, come dimostrato anche dai crolli in borsa delle compagnie aeree e dai
tagli del personale. Non solo chi deve viaggiare sceglie altri mezzi di
trasporto, ma addirittura sono stati disdettati molti viaggi aerei prenotati
antecedentemente l'11 settembre 2001 (data della strage), non solo quelli
con destinazione USA. Particolarmente colpiti i viaggi verso l'Egitto, la
Giordania e Sharm El Sheik, meta di molte vacanza autunnali. Emerge quindi
una comprensibile paura di avvalersi del mezzo aeroplano, con conseguenti
controversie legali tra utenti e agenzie di viaggio derivanti dalla
risoluzione dei contratti stipulati. Ne deriva un incremento di passeggeri
per altri tipi di trasporto, come le Ferrovie, considerate meno a rischio, e
il ricorso alla propria vettura per spostarsi da una città all'altra. In una
sola settimana il Codacons ha raccolto oltre 200 segnalazioni di consumatori
intenzionati a disdettare i viaggi prenotati. Un importante cambiamento si è
notato anche nelle scelte dei film in videocassetta e proiezioni
cinematografiche. Gli utenti, infatti, subito dopo la strage, hanno evitato
di noleggiare film con scene di guerra o dirottamenti aerei, così come i
film di fantascienza i cui contenuti si avvicinino a quelli della strage.
Anche per le proiezioni cinematografiche i consumatori si sono astenuti dal
vedere film con immagini forti di violenza. Inoltre molti genitori hanno
preferito non acquistare giochi di guerra per Playstation ai propri figli.
Sul piano degli acquisti si è registrato un incremento della domanda dei
beni a lunga conservazione. E' noto come, in presenza della minaccia di una
guerra, vi sia uno spostamento dei consumi verso quei beni detti "non
deperibili", per una sorta di psicosi che colpisce molte persone. E anche
questa volta (dopo la Guerra del Golfo degli anni passati) si è registrato
un aumento delle vendite di cibi in scatola conservati, acqua minerale,
latte a lunga conservazione, ecc. e, dopo la notizia riguardante una
possibile "guerra chimica", di maschere antigas, che negli ultimi giorni,
sono andate decisamente a ruba. Nelle grandi città, nei giorni
immediatamente successivi la strage, molte persone hanno preferito non
utilizzare la metropolitana per muoversi per la città. Tuttora molti utenti
del trasporto pubblico, temendo attentati, rifiutano di prendere la
metropolitana. Un discorso a parte meritano le grandi catene commerciali
americane presenti sul territorio italiano. Molti consumatori, infatti, si
sono astenuti dal recarsi in negozi quali BlockBuster, Mc Donald's, Disney,
Planet Hollywood ecc, in quanto tali catene rappresentano il potere
economico e commerciale degli Stati Uniti. La paura di un attentato a questi
esercizi commerciali è ancora forte. Senza contare che, i piccoli
risparmiatori che avevano investito in azioni di compagnie aeree o i titoli
americani, hanno visto bruciare i propri soldi e , quindi, hanno ridotto per
precauzione i propri acquisti e i propri consumi. Anche il Codacons (dopo l'Adusbef)
stima in 7.000 miliardi di lire la flessione dei consumi degli italiani in
seguito ai tragici eventi degli ultimi giorni.
CONFINDUSTRIA: CENTRO STUDI, LIEVE RECUPERO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
PRIMA DEGLI ATTENTATI TERRORISTICI DELL'11 SETTEMBRE SECONDO L'INDAGINE
CONGIUNTURALE RAPIDA DI SETTEMBRE 2001 E DOMANI MATTINA LE PREVISIONI
MACROECONOMICHE DEL CSC
Roma, 27 settembre 2001 - Secondo le indicazioni fornite dall'indagine
rapida condotta dal Centro Studi Confindustria, nel mese di settembre
l'indice medio giornaliero della produzione industriale destagionalizzata
risulta in lieve aumento (+0,6%) rispetto ad agosto, che aveva registrato,
secondo i preconsuntivi della stessa indagine, un incremento congiunturale
dell'1%. Va peraltro considerato che gran parte delle risposte provenienti
dalle aziende sono pervenute prima dell'11 settembre e che dunque il
risultato non dovrebbe aver ancora risentito degli effetti dei tragici
eventi di New York . Complessivamente, nel bimestre di previsione
agosto-settembre, la produzione, al netto della componente stagionale,
risulta inferiore del 2,4% al livello di dicembre 2000, quando il ciclo
aveva toccato il suo punto di massimo. In termini tendenziali, l'indice
della produzione manifatturiera di settembre corretto per il numero di
giornate lavorative (una in meno rispetto al settembre dello scorso anno)
presenta una crescita dell'1,7% mentre l'indice "grezzo" mostra una
flessione del 2,1%. La produzione media giornaliera del III trimestre
evidenzia un calo dello 0,4% in confronto allo stesso periodo del 2000. Nel
complesso, nei primi nove mesi dell'anno, la produzione industriale, a
parità di giornate lavorative, si colloca su livelli solo dello 0,6%
superiori a quelli dello stesso periodo dello scorso anno (+0,4% la
variazione tendenziale media dell'indice grezzo dell'arco temporale in
esame). Il volume delle vendite di prodotti manufatti, riferito alle aziende
del panel Csc, nel mese di settembre presenta un andamento sostanzialmente
piatto. In particolare, gli indici destagionalizzati del fatturato reale
evidenziano, rispetto al mese immediatamente precedente, una stazionarietà
(-0,1%), che riflette una contrazione congiunturale della domanda
proveniente dal mercato interno (-0,4%) ed un lieve aumento dei mercati
esteri (+0,5%). Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, le vendite sul
mercato nazionale manifestano una flessione dell'1,1%; quelle sui mercati
internazionali un incremento dello 0,8%. Il flusso di nuovi ordinativi
acquisiti in questo mese dalle aziende prese in considerazione dal panel
risulta in flessione dell'1,6% nel confronto tendenziale (+1,1% in agosto).
EPTATRADING, IL SERVIZIO DI TRADING ONLINE PROFESSIONALE
Milano, 27 settembre 200 1- Nel mese di settembre Eptatrading ha ampliato il
suo servizio di trading online con due importanti rilasci: l'operativita'
sul mercato dei derivati (Fib30, Minifib), l'estensione fino alle 17:20
dell'orario utile per la ricopertura e la possibilita' di fare Short Selling
sui titoli del Midex. Con l'introduzione dell'operativita' sui Future,
Eptasim S.p.A., societa' fornitrice del servizio Eptatrading, mette a
disposizione dei suoi clienti la professionalita' che le e' valsa la quota
del 12,48% e la relativa leadership sul Fib30 (1° semestre 2001, fonte
Assosim). Questi strumenti finanziari, adatti ad investitori professionisti
e con una buona propensione al rischio, ampliano l'offerta Eptatrading
incontrando le necessita' dei trader piu' esigenti ed attivi che da sempre
costituiscono il target di riferimento del servizio, dando loro la
possibilita' di utilizzare tutti i plus di un servizio sempre
all'avanguardia. Per loro, infatti, Eptatrading riserva: la possibilita' di
operare con la Trading Machine su Fib e MiniFib e senza costi aggiuntivi
(profilo Professional Trader); dall'ufficio studi, i contenuti formativi e
una serie di segnali operativi a supporto dell'operativita'; attraverso una
promozione valida fino al 31 dicembre, le migliori condizioni di mercato
attualmente offerte, 10 Euro per i contratti sul Fib 30 e 5 Euro a contratto
sul MiniFib; un tasso remunerazione del 4,5% sulla liquidita' e sui margini
impegnati, il tutto su un unico conto dedicato al trading online; e non
ultima, la possibilita', in caso di necessita' di chiamare ed operare
attraverso il supporto del Call Center, attivo da lunedi' a venerdi' dalle
8.30 alle 22.30 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00. Queste sono solo alcune
delle funzionalita' che, unite all'affidabilita' tecnologica e alla
professionalita' che Eptatrading ha saputo conquistare sul mercato e presso
i trader professionisti, costituiscono l'ennesima legittimazione del brand "Eptatrading:
Professionisti in azione".
RC AUTO: DA 3 A 11 MILIONI ALL¹ANNO PER LA STESSA VETTURA
Rozzano, 27 settembre 2001 - Studente napoletano diciannovenne, patente da
un anno, un sinistro negli ultimi dodici mesi. Deve assicurare una Opel
Agila 1.0. Si rivolge all'Axa Assicurazioni e si sente chiedere, solo per la
Rc Auto, 11.388.000 lire, a fronte di un prezzo di listino della vettura di
poco più di 17 milioni. Ma non dispera e comincia a girare per agenzie, alla
ricerca del premio più basso. Lo trova alla Sai: solo 3.295.000 lire. Altro
esempio: città più tranquilla, Aosta, e profilo meno a rischio, una
casalinga trentenne che non ha fatto incidenti negli ultimi 5 anni. Eppure
anche in questo caso i premi Rc Auto variano moltissimo: per assicurare una
Fiat Panda 1100 si va da un minimo di 385.000 lire (Winterthur) a un massimo
di 688.000 (Nuova Tirrena). L¹importo delle tariffe assicurative, dunque, è
estremamente variabile. E trovare quella più favorevole non è semplice,
perché le Compagnie calcolano i premi in base a una nutrita serie di
parametri relativi all¹assicurato e alla sua vettura, che intrecciandosi tra
loro danno luogo a un numero di combinazioni praticamente infinito. Nasce
così, ed è allegato al numero di ottobre di Quattroruote, il Libretto rosso
delle assicurazioni, da cui sono tratti questi esempi: è uno strumento di
comparazione facile da usare, proprio per aiutare i lettori a orientarsi
nella vastità dell'offerta tariffaria, sulla falsariga del listino delle
auto che il mensile pubblica da sempre. In pratica, tra tutte le Compagnie
che operano nel ramo Rc Auto sono state prese in considerazione le 25 più
importanti, che coprono circa l'85% del mercato. Sono poi stati scelti 30
profili di assicurati, il più possibile rappresentativi dell'universo degli
automobilisti. Per ciascuno di questi profili e per ognuna delle 103
province italiane sono stati poi calcolati i premi RC auto richiesti.
MACCHINE AGRICOLE: CONTRIBUTI PER LA ROTTAMAZIONE
Roma, 27 settembre 2001 - E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del
19 settembre scorso il decreto del ministero delle Politiche Agricole e
Forestali relativo all'ammodernamento del parco agro-meccanico italiano. Lo
scopo dell'iniziativa e' quello di aumentare il grado di sicurezza delle
macchine e diminuire gli effetti negativi sull'ambiente. Il contributo, 10%
del prezzo di acquisto, spetta per gli acquisti effettuati negli anni 2001,
2002 e 2003.
http://www.politicheagricole.it/MIPA/Servizi/MezziTecnici/rottamazione/index.html
MATERNITA': ASSEGNO DI TRE MILIONI PER LE MAMME
Roma, 27 settembre 2001 - Alle donne lavoratrici o ex lavoratrici residenti
in Italia che si trovano in particolari situazioni di disagio, e'
riconosciuto, per ogni figlio nato dal 2 luglio 2000, un assegno, erogato
dall'Inps, di importo pari a lire 3.000.000. L'indennita' e' riconosciuta
anche per le adozioni e gli affidamenti pre-adottivi e puo' essere richiesto
anche da cittadine non italiane, comunitarie e non, purche' residenti in
Italia. Per usufruire del contributo, relativamente alle nascite dal 2
luglio 2000 al 6 aprile 2001, bisogna presentare domanda all'Inps entro il 7
ottobre 2001.
http://www.inps.it/circolari/circolare%20numero%20143%20del%2016-7-2001.htm
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