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8 OTTOBRE 2001
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ETNOTEAM SPONSOR DELLA MOSTRA SUKLIMT, KOKOSCHKA, SCHIELE
Roma,8 ottobre 2001 - Etnoteam tra i main sponsor della mostra: ''Klimt,
Kokoschka, Schiele: dall'Art Nouveau all'Espressionismo ''Complesso del
Vittoriano - Roma, 6 ottobre 2001 - 3 febbraio 2002 Etnoteam, tra i
principali fornitori in Italia di soluzioni per Internet e le
Telecomunicazioni, e' tra i main sponsor della mostra ''Klimt, Kokoschka,
Schiele: dall'Art Nouveau all'Espressionismo''. La mostra, che si tiene a
Roma presso il Complesso del Vittoriano (6 ottobre 2001 - 3 febbraio 2002),
espone le migliori opere dei tre artisti della Vienna a cavallo tra i due
secoli. Etnoteam rinnova cosi' il proprio legame con il mondo dell'arte e si
conferma un interlocutore privilegiato a sostegno di iniziative culturali di
respiro internazionale.Etnoteam e' consapevole del valore di Internet come
canale d'informazione e strumento che avvicina la cultura alle persone,
annullando gli ostacoli della distanza e dell'accessibilita'.''Siamo lieti -
afferma Roberto Polillo, Amministratore Delegato di Etnoteam - di avere l'opportunita'
di collaborare nuovamente, dopo la mostra su Magritte, con il Complesso del
Vittoriano contribuendo in questo modo alla diffusione dell'arte e della!
cultura''.
CANALI TEMATICI VIA SAT: CRESCO, DUNQUE SONO
Vicenza, 8 ottobre 2001 Canali tematici: che farete da grandi? O meglio,
come diventerete grandi? Affrontata la prima fase, quella pionieristica,
adesso la più evidente realtà nata con la diffusione della Tv via satellite
(i canali tematici rappresentano il 75% dell'offerta dei satelliti Eutelsat,
secondo una "mappatura" presentata da Renato Stella, preside della Facoltà
di Scienze della Comunicazione dell'Università di Padova e autore tra
l'altro di "Box Populi - Il sapere e il fare della neotelevisione") si
chiede ora quale modello di sviluppo e di business intraprendere. L'incontro
di Sat Expo, promosso da Eurovisioni, ha messo a confronto molteplici
esperienze. Una prima immagine, che riguarda tuttavia il presente, l'ha data
Stella (il docente ha da poco avviato un osservatorio sulla Tv via
satellite), secondo il quale la formidabile offerta dei canali tematici
altro non è che una frammentazione della Tv generalista e terrestre.
Insomma, produttori e distributori hanno fino adesso sfruttato poco o nulla
le potenzialità che il mezzo digitale è capace di offrire. Una su tutte:
l'interattività. Interattività che può significare, ad esempio, TV-commerce,
e perciò prospettive di guadagno. E sulla remuneratività si è soffermato
Edoardo Fleischner, consulente Isimm, che testimonia l'interesse di gruppi
editoriali classici (leggi carta stampata) nell'accedere alla TV digitale,
incoraggiati da esperienze digitali off e on line e anche da costi ormai
economici. Il problema è semmai convertire la filosofia editoriale: cioè il
passaggio da contenuti "inanimati" ad "animati": in pratica fare TV.
"Un'interessante confusione", la definisce Fleischner, frena il salto di
questi editori al digitale televisivo. Però è interessante: cioè le
motivazioni per fare il salto esistono e le potenzialità, ad sempio il
possesso di archivi o di library di contenuti rappresenta un solido punto di
partenza evidentemente molto forte e spendibile. Ma ecco un altro paio di
domande che seminano dubbi: per farne che? E soprattutto quali profitti
trarne? Un primo credibile modello di sviluppo dei canali tematici,
assolutamente innovativo e competitivo è Opensky, la piattaforma
multimediale digitale di Eutelsat a banda larga via satellite. Lo ha
presentato Antonio Arcidiacono, direttore di IP Broadcast Service di
Eutelsat. Opensky rappresenta la convergenza dei due modelli di
distribuzione di contenuti, impostisi negli anni '90: la pay TV e Internet,
e soprattutto le modalità di sfruttamento (la pay TV, va da sé, si paga,
Internet assicura accesso e contenuti liberi). Opensky, in sintesi, si
presenta come un modello peer-to-peer, alla Napster per intenderci, ma a
pagamento, con una flessibilità e potenza di trasmissione di video streaming
che permette di raggiungere gli utenti dovunque con contenuti "chiusi a
chiave". Per ottenere la "chiave" e godersi lo spettacolo l'utente dovrà
pagare un "fee". Esistono tuttavia già oggi casi che riscuotono il successo
commerciale, "in meno di anno" avverte Thierry Arnaldy, direttore della
comunicazione di 123 Sat. Il canale multipiattaforma transalpino (canale tv
digitale che trasmette musica giovane, portale Internet) ha puntato sui
servizi interattivi come gli SMS, le suonerie dei cellulari. Risultato:
guadagni quotidiani che toccano anche il milione di Franchi francesi. Senza
dimenticare che i canali tematici possono essere utilissimi, " ad esempio
per il restauro o il recupero di audiovisivi dedicati a canali come
Cineclassics, che ottiene il successo proprio con la trasmissione di vecchie
pellicole" dice Alessandro Signetto, dell'agenzia Antenna Media dell'Unione
europea Media e quindi, in qualche modo, "operatori culturali", si impone
una fase di rimodulazione dell'offerta. Lo crede Sebastiano Musini,
direttore gestione diritti di e-Biscom, che vede nella modalità della
funzione on demand un motivo di sviluppo. "Va creata una maggior
flessibilità e personalizzazione dell'offerta per offrire maggior valore
all'utente". In sintesi: vedere a casa propria quello che si vuole quando lo
si vuole. C'è l'on demand, ma non dimentichiamoci che arma di sviluppo può e
deve essere anche la pubblicità. Lo dice Francesco De Domenico,
Amministratore delegato di Rai Sat (sette canali tematici sul bouquet
Telepiù, Gambero Rosso e Rai Sat Ragazzi in testa). "Ci sono motivi storici
per cui la pubblicità è praticamente assente sul satellite, eppure su BSkyB
il 15% degli introiti è rappresentato proprio dalle inserzioni. Questo è un
obiettivo da perseguire per sviluppare i canali digitali". De Domenico
ricorda che, in base a ricerche di mercato, 100.000 famiglie rappresentano
l'ascolto medio dei canali Rai Sat. "E' soprattutto un pubblico giovane ed
attraente per gli inserzionisti" conclude il manager. Il mercato dei canali
tematici si sta dunque facendo adulto; ha le sue prerogative, ha le sue
esigenze di crescita, ha le sue esperienze, è un mondo caleidoscopico e
multiplo di proposte (si pensi ad esempio a Mediolanum, canale fondato da
Banca Mediolanum rivolto ai sottoscrittori di polizze e perciò ideato alla
stregua di una comunity internettiana). Un mercato che matura e che perciò
ha la saggezza di chiedersi come. E di individuare anche risposte efficaci.
MPEG-4 IL NUOVO STANDARD PER FILMATI CHE SOSTITUISCE L' MP3
Milano, 8 ottobre 2001 - La speranza del consorzio di aziende è poter creare
uno standard aperto e trasversale ai diversi produttori, in modo tale che
per il nuovo formato non si debba verificare quanto sta accadendo oggi nella
guerra dei player per i file multimediali che Microsoft, RealNetworks ed
Apple combattono senza esclusione di colpi. L'organismo ha appena rilasciato
Isma 1.0, un set di specifiche per la trasmissione in streaming via Internet
di contenuti multimediali compressi con il formato Mpeg-4, la naturale
evoluzione di Mp3. Il nuovo standard permetterà agli utenti di visualizzare
filmati e ascoltare file audio mediante un semplice plug-in che evita la
presenza di programmi specifici di ascolto e visione, sul Pc come sui
dispositivi portatili. Si chiama Internet Streaming Media Alliance (Isma) la
nuova alleanza per la standardizzazione dei formati audio e video che
comprende tra gli altri anche Apple e Cisco Systems. Per la cronaca, Mpeg-4
è il successore di Mpeg-1 e Mpeg-2, le due tecnologie che hanno fatto da
apripista all'avvento di Mp3. Mpeg-4 è presto o tardi destinato a
soppiantare il popolare formato, elevato a fenomeno di massa da Napster e
dai successivi programmi di scambio e condivisione dei file nati dietro alla
sua scia. Identificata da un unico codice di rilascio, Isma ha in realtà due
differenti versioni, o meglio profili. Il profilo 0 è stato realizzato su
misura per i device più rudimentali e per le condizioni di larghezza di
banda stretta, mentre il profilo 1 permette di raggiungere un'alta qualità
di fruizione con i sistemi di connessione a banda larga e con i sistemi
hardware più raffinati, personal computer piuttosto che i set-top-box per la
tv digitale.
CUORE: AL VIA PROGETTO 'MASCOT', LA PRIMA BANCA DATI ON LINE SULLA
RELAZIONE TRA FIBRILLAZIONE E SCOMPENSO. IN FUTURO POSSIBILI INTERVENTI A
TORACE CHIUSO IL BY-PASS SI 'RICUCE' IN 20 SECONDI E UN PACEMAKER
'DIMENSIONE EURO' INVECE DEL TRAPIANTO
Milano, 8 ottobre 2001 - La fase iniziale dello studio, presentato in
conferenza stampa a Venezia, coinvolgera' 200 pazienti arruolati in quattro
centri italiani. Una sfida ancora tutta da giocare lanciata dall'Italia con
il progetto 'Mascot' (Management of atrial fibrillation suppression in Af-Hf
comorbidity therapy), che si propone di valutare l'efficacia del nuovo
pacemaker e di realizzare la prima banca dati on line sulla relazione tra
fibrillazione e scompenso. Nuove frontiere negli interventi di by-pass: si
possono 'ricucire' in soli 20 secondi e senza fili di sutura. La nuova
tecnica, introdotta in anteprima mondiale negli Stati Uniti, e' stata
sviluppata da St. Jude Medical, multinazionale americana attiva nello
sviluppo di pacemaker e di altri dispositivi cardiovascolari, ed e' stata
illustrata a Venezia a margine della presentazione del progetto 'Mascot' per
la cura combinata dello scompenso cardiaco e della fibrillazione atriale.
''Se continuera' a funzionare come sembra -ha riferito Angelo Rivetti,
amministratore delegato di St Jude Italia- rendera' possibile interventi a
torace chiuso''. Un pacemaker grande come un euro per dire addio al
trapianto e curare, senza sostituirlo, il cuore che trema e non pompa: viene
dagli Stati Uniti ed e' il primo dispositivo 'due in uno', che permette di
trattare contemporaneamente la piu' grave delle aritmie, la fibrillazione
atriale, ed insufficienza cardiaca, il cosiddetto scompenso.
UNA NUOVA INIZIATIVA MIRA A ESPANDERE IL TRAPIANTO DI RENE DA DONATORE
VIVENTE
Lisbona, 8 ottobre 2001 - Fujisawa ha rivelato una grande iniziativa di
livello internazionale sul trapianto di rene da donatore vivente.
L'iniziativa e' cominciata con un simposio della durata di un giorno che ha
costituito il preludio del 10( Congresso della ''European Society for Organ
Transplantation'' (ESOT), tenutosi quest'anno a Lisbona. La carenza cronica
di donatori d'organo costituisce un problema maggiore nel campo della
medicina dei trapianti. Ogni anno molti pazienti muoiono in lista di attesa,
un problema che peggiora di anno in anno. Le malattie renali stanno
diventando sempre piu' comuni, e i notevoli successi ottenuti col trapianto
continuano ad aumentarne la richiesta, che ormai eccede ampiamente la
disponibilita' offerta dal numero dei donatori da cadavere. Un modo per
espandere il pool dei potenziali donatori nel trapianto renale sarebbe
quello di aumentare il numero di persone viventi e sane che donino uno dei
looro reni. Tradizionalmente, i trapianti da donatore vivente sono stati
eseguiti principalmente fra consanguinei ma al giorno d'oggi la procedura e'
utilizzata in maniera anche piu' ampia, ad esempio fra coniugi, compagni o
amici stretti. L'iniziativa di Fujisawa mira a generare una piu' ampia
discussione, educazione e consapevolezza sul trapianto di rene da donatore
vivente nella comunita' medica e fra i pazienti e i potenziali donatori.
L'iniziativa costituisce la piu' recente idea nelle attivita' pioneristiche
dell'azienda relative al trapianto da donatore vivente. Lo sviluppo da parte
di Fujisawa di Prograf(r) (tacrolimus), un farmaco immunosoppressore di
base, ha costituito un fattore importante per rendere piu' fattibile i
trapianti da donatore vivente fra non consanguinei, inclusi quei donatori la
cui tipizzazione tissutale era molto diversa da quella del ricevente. Il
simposio di Lisbona era intitolato: ''Il trapianto di rene da donatore
vivente: attuali controversie/idee innovative''. Co-diretto dal Dr Robert
Gaston dell'Universita' dell'Alabama a Birmingham, Alabama, Usa, e dal Dr
Jonas Wadstrom dell'Ospedale Universitario di Uppsala, Svezia, il meeting ha
riunito, secondo le parole dei chairmen ''un eminente gruppo di esperti nel
trapianto da donatore vivente proveniente da tutta Europa, Asia e America.''
Gli argomenti discussi durante il simposio hanno incluso: La necessita' di
espandere i programmi di donazione da vivente, vista la carenza cronica di
organi; La praticita' di reperire donatori viventi adatti; I meriti relativi
delle tecniche chirurgiche tradizionali o laparoscopiche per il prelievo
degli organi; I trapianti da donatore vivente scarsamente compatibile o
marginale; Le dimensioni legali, etiche ed economiche del trapianto da
donatore vivente. ''Una decade fa, un simposio sulla donazione da vivente
sarebbe sembrato una follia,'' ha affermato il Dr Gaston. ''Ora, i progressi
nella terapia trapiantologica e la carenza di organi hanno condotto la
comunita' a mettere in discussione i limiti stabiliti nel passato.
L'iniziativa sul trapianto di rene da donatore vivente durera' per i
prossimi 3 anni e sara' costituita da una serie di meeting educazionali di
livello internazionale. Lo scopo del programma e' quello di aumentare la
competenza in questa area chiave e, facendo questo, di contribuire alla
riduzione della carenza cronica di organi che affligge la moderna
trapiantologia. Fujisawa GmbH e' una filiale di Fujisawa Pharmaceutical Co.,
Ltd., con sede a Osaka, Giappone. Fujisawa Pharmaceutical Co., Ltd. e' fra
le 30 maggiori aziende farmaceutiche mondiali e impiega oltre 8000
dipendenti in Giappone, Europa, Nord America e Asia. Dal lancio di Prograf(
avvenuto in Giappone per la prima volta nel 1993, Fujisawa e' divenuta una
delle aziende leader nel mondo dei trapianti e dell'immunosoppressione.
Fujisawa vuole mantenere il suo impegno nei trapianti ed e' dedicata sia a
migliorare i risultati nel trapianto di organi solidi sia ad assicurare la
salute e la qualita' di vita dei pazienti. Prograf( e' attualmente
disponibile in circa 50 paesi e costituisce il fulcro della continua
espansione di Fujisawa. Infolink:
http://www.fujisawaeurope.com
ACCORDO ALLTEL - EQUOTEL PER ABBATTERE LE BARRIERE NELLA COMUNICAZIONE
DEI DISABILI DELL'UDITO E DELLA PAROLALA TECNOLOGIA WIRELESS SATELLITARE DI
ALLTEL AL SERVIZIO DELLE PARI OPPORTUNITÀ
Vicenza, 8 ottobre 2001 - Alltel, creatore di tecnologia e fornitore di
servizi di comunicazione wireless satellitare a larga banda, ed Equotel,
società creatrice del primo standard universale di comunicazione per i
disabili dell'udito e della parola, hanno annunciato oggi di avere raggiunto
un accordo di partnership secondo il quale Alltel fornirà ad Equotel
l'accesso alla propria dorsale satellitare (backbone) attraverso cui
diffondere i suoi servizi in modalità interattiva (cosiddetta "two ways").
Tra i servizi che Equotel fornirà attraverso l'utilizzo della piattaforma
tecnologica Alltel, vi sono: servizi di aiuto alla persona (telesoccorso,
telecontrollo, monitoraggio sanitario, chiamate di emergenza - ad esempio al
113 o al 118); gestione centralizzata dei servizi di messaggistica (voce,
fax, email, video, V17, sms); telefono ponte automatizzato sordi-sordi e
sordi-udenti; videoconferenza interattiva a qualità televisiva. L'accordo
consentirà alle aziende e agli uffici pubblici di adeguarsi alle
disposizioni in materia di tutela delle pari opportunità dei propri
dipendenti e di parità di accesso di tutti i cittadini. A ciò si aggiunga
che grazie alla facilità d'installazione del sistema Alltel, potranno essere
impiantati nei locali e nei luoghi pubblici ad alta frequentazione (ad
esempio stazioni ferroviarie e di pullman, piazze e vie cittadine) totem di
comunicazione dedicati a questa tipologia di disabili. In Italia sono più di
90mila le persone audiolese ed esse vivono quotidianamente al fianco di 5/7
milioni di persone udenti. Si calcola infatti che circa il 10% della
popolazione venga ogni giorno in contatto con persone con disturbi
all'udito. Il 4% della popolazione ha gravi problemi all'udito e l'1,5%
nasce sordomuto.
IDENTITÀ E VARIETÀ DELL'ESSERE FAMIGLIA : IL FENOMENO DELLA "PLURALIZZAZIONE"
- SETTIMA RAPPORTO CISF SULLA FAMIGLIA IN ITALIA
Milano, 8 ottobre 2001 - Il Settimo Rapporto Cisf sulla famiglia in Italia
affronta quella che è la sfida più radicale e insieme più affascinante che
la famiglia italiana deve oggi affrontare, la cosiddetta "pluralizzazione
delle forme familiari", un fenomeno che tutte le società modernizzate si
trovano davanti, dato che i processi di cambiamento rispondono ormai alle
spinte della globalizzazione. Un numero crescente di stili di vita e di
forme di convivenza reclamano oggi il diritto di essere chiamati e trattati
come "famiglia", per il semplice fatto di adottare certe modalità - anche se
non tutte, anzi mai in toto - di ciò che tradizionalmente costituisce il
codice simbolico della famiglia. La "pluralizzazione della famiglia", dalle
analisi qui sviluppate, si configura come fenomeno complesso, alimentato da
tre principali tendenze: la frammentazione della famiglia nucleare formata
dalla coppia sposata con figli, le rivendicazioni di nuovi diritti
soggettivi degli individui nella famiglia, le rivendicazioni di nuovi
diritti da parte di individui che vivono in "altre" relazioni sociali che
sono familiari solamente per analogia o per metafora. Il presente Rapporto
propone di distinguere la famiglia dalle altre forme di vita in comune, che
oggi emergono come "stili di vita", in parte transitori verso la famiglia e
in parte alternativi ad essa. Tutte queste forme meritano attenzione, ma
occorre distinguere la loro natura e il tipo di tutela e trattamento che la
società può riservare a ciascuna di esse. La pluralizzazione, infatti, può
essere fonte di una maggiore umanizzazione della persona oppure di un
ulteriore deterioramento della vita sociale; il problema di come regolare le
nuove forme di vita familiare è quindi quello di far sì che la
privatizzazione della famiglia non significhi crescita di iniquità,
malesseri, patologie nelle relazioni di coppia e generazionali, ma invece
promozione di relazioni familiari umanamente più ricche ed autentiche.
L'idea di fondo del Rapporto è che il pluralismo familiare non possa essere
indistinto e caotico, ma debba essere "qualificato" sia dal punto di vista
culturale sia dal punto di vista del trattamento giuridico, sociale e
politico. Il problema di come definire le cosiddette nuove forme familiari
va affrontato differenziando le relazioni familiari da quelle che familiari
non sono, in base alle qualità specifiche di ciò che significa "essere
famiglia" rispetto al fare altri tipi di unioni, accordi o patti privati,
motivati da esigenze di vita diverse da quelle di fare famiglia. Il Settimo
Rapporto Cisf verrà presentato alla stampa il 30 ottobre p.v. nella sede del
Circolo della Stampa, in corso Venezia a Milano a partire dalle ore 10.30.
Seguirà un seminario di studio nel pomeriggio all'auditorium don Alberione
in via Giotto 36.
RESTYLING DELLA BOUTIQUE GHERARDINI IN VIA DELLA SPIGA A MILANO
Milano, 8 ottobre 2001 - Gherardini ha rifatto il look alla sua boutique
milanese al numero 8 di via della Spiga. Uno spazio di 170 mq. suddiviso su
due livelli completamente rinnovato su progetto dell'architetto Francesco
Marescotti dello Studio FM Design che, ispirandosi agli anni '60 e '70,
periodo di grande succcesso della griffe, ha prediletto forme e materiali
che rievocassero il gusto della tradizione, dell'eleganza e della qualità,
il tutto ovviamente mutato dalle irrinunciabili esigenze di funzionalità e
di modernità. Il modulo espositivo curvo in laminato plastico rende
l'esposizione dinamica e nello stesso tempo modulare richiamando,
soprattutto al piano interrato, l'interno di un aeroplano la cui stiva è
colma di eleganti borse da viaggio. Gli altri materiali utilizzati, invece,
hanno un'impronta più tradizionale: il travertino e il basalto formano il
pavimento con macchie di colore asimmetriche; le pareti in cartongesso sono
laccate a mano come i mobili in un lucidissimo grigio; le eleganti venature
del palissandro scuro fanno da contrappunto della monocromia dei grigi e dei
beige. L'illuminazione della boutique, ove possibile, è stata nascosta. Una
parete tinteggiata da luce colorata in continuo cambiamento segnala la
discesa al piano interrato attraverso una elegante scala. Tutte le parti in
metallo sono realizzate in ferro verniciato a spruzzo, mentre gli accessori
per l'esposizione sono in plexiglass colorato.
MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT "ON THE ROAD" - UN GIRO D'ITALIA IN OTTO
TAPPE
Milano, 8 ottobre 2001 - Nell'ambito della promozionedell'edizione 2002, che
avrà luogo a Fiera Milano dal 5 al 9 marzo prossimi, Mostra Convegno
Expocomfort - manifestazione espositiva leader mondiale nel comparto
idrotermosanitario e nell'arredamento bagno - si presenterà agli operatori
con un road show in otto tappe, che toccherà altrettante città italiane (in
aggiunta ad altre in varie nazioni). Si è incominciato il 29 settembre con
Padova; si continuerà in ottobre, l'11 a Bologna, il 12 ad Ancona, iol 18 a
Bari ed il 20 a Torino, terminando in novembre, il 14 a Roma, il 15 a Napoli
e il 21 a Catania. Gli incontri verranno opportunamente promossi, attraverso
inviti diretti e segnalazioni di stampa e gli operatori che vi prenderanno
parte potranno accedere gratuitamente alla Mostra. Angaisa (Associazione
Nazionale Commercianti Installatori Articoli Sanitari, Climatizzazione,
Pavimenti, Rivestimenti e Arredobagno) darà un contributo essenziale nella
preparazione e realizzazione di questo denso programma, collaborando con Mce
in sei presentazioni, mentre a Padova e Torino il partner di Mostra Convegno
Expocomfort sarà Unione Aqua Italia, associazione aderente ad Anima. Il road
show risponde ad una duplice esigenza. Si propone di illustrare al vasto e
diversificato mondo degli operatori del benessere ambientale i contenuti
della prossima Mostra Convegno Expocomfort e le modalità di visita a questo
importante appuntamento biennale. Ma intende anche affrontare alcuni temi di
grande interesse per gli addetti ai lavori. Per questo alla presentazxione
di Mce, curata da un rappresentante di Fiera Milano International, società
organizzatrice, Angaisa affiancherà un'analisi delle dinamiche del mercato
idrotermosanitario in atto a livello regionale e nazionale e quindi di
immediato interesse per gli operatori della distribuzione e le figure
professionali ad essa collegate. Analogamente Unione Aqua Italia
approfondirà le conseguenze - per il progettista termotecnico e
l'installatore, ma anche per l'amministratore di immobili e il progettista
edile - del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n.31, relativo alla qualità
delle acque destinate al consumo umano. Per il programma dettagliato degli
appuntamenti si può contattare : Segreteria Organizzativa Mostra Convegno
Expocomfort tel. 02.48550414 e-mail: mce@fmi.it
Infolink:
www.fmi.it/mce
LIPSIA ALL'INIZIO DEL NUOVO SECOLO: FIERE, MERCATI, VISIONI
Milano, 8 ottobre 2001 - Lipsia è la città della Germania orientale più
amata dagli imprenditori e questa tesi è avvalorata dai grandi investimenti
da parte dell'industria e dallo sviluppo positivo dell'economia fieristica e
congressuale. Alla base di questo successo vi sono moderne infrastrutture -
nuove reti viarie e ferroviarie, il nuovo aeroporto intercontinentale -
strutture amministrative flessibili e personale altamente qualificato. Il
centro di Lipsia gode doi in fascino quasi leggendario: il nucleo storico
cittadino unisce stupende facciate restaurate ad architetture moderne. La
sua peculiarità deriva proprio da un affascinante miscuglio di cultura
classica e contemporanea che fa da sfondo alle variegate proposte
gastronomiche e alla vivace vita notturna. Dieci anni dopo la
riunificazione, Lipsia si annovera tra le città più dinamiche e attraenti
della Germania. La Fiera di Lipsia è conosciuta come la più antica sede
espositiva del mondo ma è nel contempo una delle più recenti e moderne
strutture fieristiche attualmente esistenti a livello internazionale.
Infatti risale soltanto al 1996 la realizzazione di questo quartiere
fieristico la cui architettura in acciaio e vetro simboleggia trasparenza e
apertura verso il mondo. L'attività della Fiera di Lipsia è orientata alle
"fiere su misura", vale a dire progetti personalizzati per rassegne
specializzate che rispondono in tutto e per tutto alle esigenze di
espositori e visitatori garantendo un servizio completo. La Fiera di Lipsia
rappresenta uno dei maggiori successi registrati nella Germania orientale
dopo la riunificazione del 1990 e costituisce uno dei più importanti
investimenti realizzati nei nuovi Länder federali insieme alla rapida
ristrutturazione e modernizzazione di tutta la regione attorno a Lipsia. Con
i più recenti insediamenti dei grandi gruppi automobilistici come Bmw,
Porsche e Mercedes, la piazza di Lipsia si è ormai trasformata in un centro
economico dalle prospettive più rosee per il futuro sul mercato tedesco a
livello nazionale. La Fiera di Lipsia promuove il consolidamento della
propria attività in varie direzioni: ampliamento dei temi fieristici di
successo, sviluppo di nuove rassegne che riflettono i trend più attuali nei
vari settori, rafforzamento delle attività congressuali. Tra i settori che
hanno riscosso maggiore successo risultano quello automobilistico e il
trasporto in generale, l'edilizia e la tutela dei monumenti storici,
l'ambiente, la medicina e i beni di largo consumo. Con il debutto del Salone
dell'Energia nella primavera del 2001 e della GC - Games Convention, la
prima rassegna tedesca per i giochi interattivi, l'informazione e
l'istruzione, in programma per il 2002, la Fiera di Lipsia ha creato una
piattaforma per i nuovi settori caratterizzati da uno sviluppo
particolarmente rapido. Il consuntivo 2000 riconferma la continuità nello
sviluppo commerciale dell'azienda: con più di 10.200 espositori e oltre
1milione e 700 mila visitatori, la città di Lipsia è entrata a far parte
delle grandi piazze fieristiche della Germania. Grazie alla moderna
logistica, all'eccellente servizio e al proverbiale scenario culturale e
gastronomico di Lipsia, la Fiera è ormai nota anche per l'organizzazione di
congressi internazionali. I nuovi spazi espositivi comprendono uno dei più
moderni Centri Congressuali che vanta una lunga lista di richieste per gli
anni a venire.
HOMETECH BERLIN 2002 - SALONE INTERNAZIONALE DEGLI ELETTRODOMESTICI (27
FEBBRAIO - 3 MARZO 2002) L'INDUSTRIA EUROPEA DEGLI ELETTRODOMESTICI È A
FAVORE DEL NUOVO CONCETTO FIERISTICO
Milano, 8 ottobre 2001 - I produttori europei di elettrodomestici sono
convinti che HomeTech Berlin 2002 sarà una vetrina attraente per il settore,
come si può leggere in una dichiarazione rilasciata a Bruxelles
dall'Associazione dei produttori europei di elettrodomestici (Ceced), in cui
si dice anche: "La maggioranza degli espositori opera sul presupposto che l'HomeTech
si svolgerà a Berlino anche nel 2004". Inoltre si ritiene che il nuovo
salone internazionale per gli elettrodomestici organizzato in cooperazione
con Ceced sarà in futuro la piattaforma in cui verrà presentato il
contributo di quest'industria alla salute e al benessere nella vita
quotidiana, presentando dal vivo design e stili di vita capaci di toccare
l'emozionalità della clientela. L'Associazione dei produttori europei di
elettrodomestici ha confermato il suo impegno a favore del nuovo concetto
fieristico : " HomeTech 2002 è un progetto prioritario per la nostra
associazione." Oltre 500 espositori di 34 Paesi hanno già confermato la loro
partecipazione a HomeTech Berlin dal 27 febbraio al 3 marzo 2002. Come
dichiarato dal Ceced: "Questo dato conferma la qualità e internazionalità
straordinarie di questa manifestazione." Gli espositori già iscrtti
garantiscono una quota di mercato molto elevata. "Pertanto l'HomeTech Berlin
è fin dalla sua prima edizione la più grande piattaforma del settore degli
elettrodomestici negli ultimi anni." Hans-Peter Haase, ha osservato: "
Crediamo che HomeTech sarà una manifestazione molto importante e
significativa per il futuro del nostro settore."L'attrazione esercitata da
questo nuovo salone internazionale per l'industria degli elettrodomestici
viene sottolineata anche da chiari segni di una partecipazione su vasta
scala dei produttori di cucine, che rende HomeTech ancora più interessante
per i consumatori. Gli sforzi del Ceced per consolidare con successo
HomeTech vengono appoggiati dai seguenti leader del settore europeo degli
elettrodomestici: Bosch, Siemens Hausgeräte Gmbh, Candy Elettrodomestici Srl,
De Longhi S.P.A., Fagor Electrodomésticos S. Coop., Gorenje D.D,
Liebherr-Hausgeräte Gmbh, Merloni Elettrodomestici Srl E Whirlpool Europe
Srl. Il comitato di supervisione della Messe Berlin ha approvato l'aumento
del capitale sociale da 20 a 90 milioni di euro. La necessaria approvazione
dell'assemblea dei soci è prevista già per quest'anno. Prima di questa
decisione Il collegio di supervisione di questa società di fiere e congressi
- operativa a livello internazionale - era stato riportato al completo con
la nomina di sei esponenti di spicco dell'economia tedesca. I membri del
comitato di supervisione hanno eletto presidente il dr. Ralf Corsten, membro
della presidenza della Preussag AG. Primo vicepresidente è ora Bernd
Schiphorst, addetto ai media per Berlino e il Brandeburgo. La Messe Berlin è
una delle dieci società fieristiche col più grande fatturato nel mondo.
ELOGIO DELLA CUCINA FUSION OVVERO: CONTRO LA CUCINA DEL TERRITORIO
Milano, 8 ottobre 2001 - I piatti più in, le nuove ricette, gli indirizzi da
non scordare; in viaggio con Marco Polo sulla via delle spezie martedì 9
ottobre, dalle ore 18.00 allo Spazio Oxus in Galleria Vittorio Emanuele II,
16 incontro con Allan Bay critico di gastronomia, per una tavola più trendy
Oxus, "osare l'insolito il cui marchio richiama il leggendario fiume
asiatico che per secoli ha segnato la via alle carovane e ai mercanti - tra
i quali anche il veneziano Marco Polo - che dall'oriente portavano in Europa
oltre alle sete e pellami anche preziosissime spezie indispensabili per la
cucina di allora e di oggi. Un luogo, dunque, particolarmente adatto a
coniugare moda e arte culunaria con Allan Bay, personaggio eclettico che per
diletto e per cultura spazia dalla storia al piacere della tavola
nell'elogio della cucina fusion, dimostrando l'evanescenza di quella del
territorio nell'appuntamento del 9 ottobre. Dopo Walter Meloni e le sue foto
da sogno dei Carabi, Allan Bay, responsabile della Scuola de La Cucina
Italiana, vi stupirà con argomentazioni che faranno meditare sul perché la
cucina possa ritenersi libera da contaminazioni con altre culture e modi
diversi di preparare il cibo. E sul come dovrebbe comportarsi un cuoco
milanese che volesse rispettare in modo assolutamente coerente la cucina del
territorio. E sul chi dovrebbe delimitare la territorialità in campo
gastronomico. Un richiamo alla storia del nostro continente, al ruolo delle
città nell'universo della gastronomia, ai fortunati apporti di materie prime
e di culture lontane, che hanno costituito il fertile substrato dal quale è
nata la cucina moderna. Uno sguardo ai cuochi di città che da secoli trovano
al mercato un numero sempre maggiore di prodotti per incrementare la loro
creatività. Con una notazione: non sempre ciò che viene da vicino è migliore
di ciò che giunge da lontano. Un elogio alla preparazione professionale dei
produttori e di materie prime; qualche obiezione alla conservazione passiva
della tradizione locale, come si scopre dall'analisi di alcune ricette
d'autore degli anni settanta, oggi difficilmente proponibili per
l'esuberanza in condimenti. Le conclusioni sono tutte da assaporare, sotto
una nuova luce, che unisce il pragmatismo dello storico al gusto estetico e
alla creatività della cultura culinaria. Prossimo evento in calendario -
Questa inedita rassegna di eventi allo Spazio Oxus si conclude con l'ultimo
incontro, dedicato alla moda: 13 novembre - Al di là delle mode La stilista
Monica Gray de Cristoforis racconta i suoi abiti, ispirati alla moda degli
anni '40 reinventata per la donna del terzo millennio
VELA: CONCLUSO IL CAMPIONATO MONDIALE MUMM 30 A CAGLIARI
Cagliari, 8 ottobre 2001 - Condizioni meteorologiche inverosimili per la
giornata conclusiva del Campionato Mondiale Mumm 30, manifestazione
organizzata dallo Yacht Club Cagliari con il supporto di Audi, la nota
azienda tedesca produttrice delle auto contraddistinte dai quattro anelli
d'argento e che ancora una volta ha legato il suo nome a un evento
agonistico . Infatti sul Golfo degli Angeli nella mattinata era calata una
fittissima nebbia che costringeva il Comitato di Regata, presieduto da
Sandro Ricetto, a rimandare la partenza di oltre 5 ore. Finalmente alle ore
15.30 circa (il tempo massimo per poter segnalare la partenza era stabilito
per le ore 17.00) il vento di scirocco (13/14 nodi) si distendeva sul campo
di regata permettendo di portare a termina una prova su percorso a bastone
Confermata comunque la classifica finale che vede la vittoria di "Alina"
guidato dall'armatore Maurizio Abbà e dal timoniere Luca Valerio in
equipaggio con il tattico norvegese Herman Johannessen, i gardesani Daniele
Cassinari e Beppe Devoti, il milanese Paolo Mereghetti e il triestino Fulvio
Emanuelli. Il team neo-campione iridato ha ottenuto i risultati parziali
3-8-12-2-1-4-9 nelle quattro giornate di regata disputate e succede
nell'albo d'oro della classe a "Mascalzone Latino" di Vincenzo Onorato che
conquistò presigioso risultato nel 2000 a Miami, USA. E' questa la terza
volta nella storia dell'imbarcazione monotipo progettata da Bruce Farr che
un equipaggio tricolore sale sul più alto gradino del podio, la prima volta
fu nel 1998 con "Sissabella" di Luca Bassani a Hilton Head, USA. Al
Campionato Mondiale 2001 Mumm 30 hanno preso parte 45 imbarcazioni
provenienti da 12 differenti nazioni: Italia, Australia, USA, Francia, Gran
Bretagna, Giappone, Irlanda, Malesia, Montecarlo, Olanda, Norvegia e
Germania. Al posto d'onore si è classificata "Banca Finnat Euramerica" del
romano Andrea Cecchetti con il tattico triestino Gabriele Benussi vincitrice
della manche odierna e con i risultati delle altre prove 7-21-1-4-15-13
mentre al terzo posto, seppur a parità di punteggio si è classificato "Ilte.
Net-Wind" di Biagio Menditto e Pierpaolo Cristofori (timoniere) coadiuvato
alla tattica dal triestino Lorenzo Bressani oggi 5° sulla linea d'arrivo
(17-15-4-5-12-8). Nelle prime dieci posizioni della classifica finale altre
tre imbarcazioni tricolori: al 5° posto "General Cargo" di Furio Monaco
(timoniere) e Antonio Masi con il tattico Michele Ivaldi (22-5-13-7-13-6),
al 6° "Mummas VI" dei fratelli Massimo e Umberto Battista, timoniere Luca
Simeone, tattico Andrea Ribolli (13-16-18-11-14-10-15) e al 7° posto
"Metallurgica Calvi" dell'armatore pesarese Carlo Alberini che in sua
assenza a bordo ha affidato il timone a Luca Falcioni e la tattica a Enrico
Passoni (18-3-24-1-25-21-7). Con il Campionato Mondiale si conclude così la
stagione Mumm 30: la premiazione del Cicuito Italiano Audi 2001 si svolgerà
il 13 ottobre (ore 12.00 presso la sede dello Yacht Club Italiano) a Genova,
in occasione del Salone Nautico. L'appuntamento con la classe Mumm 30 è già
fin d'ora fissato per il mese di marzo 2001 con l'apertura della stagione
2002. Le classifiche complete del Campionato Mondiale 2001 sono visibili sul
sito: www.yachtclub-cagliari.com
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