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 5 NOVEMBRE  2001

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FARMACI FUORI BREVETTO: DAL 1 NOVEMBRE IN VIGORE IL RIMBORSO AL PREZZO PIÙ BASSO

Roma, 5 novembre 2001 - Il Ministero della Salute informa che è stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e sul portale del Ministero all'indirizzo www.sanita.it/farmaci  il nuovo elenco di farmaci generici e fuori brevetto con i prezzi di rimborso, calcolati in base al prezzo del farmaco di riferimento col prezzo più basso. I nuovi parametri di rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale - stabiliti dall'articolo 7 del Decreto Legge n. 347 del 18 settembre 2001 attualmente in fase di conversione in Legge - entreranno in vigore il prossimo 1 novembre 2001 per i medicinali non coperti da brevetto di eguale composizione in principi attivi, nonché forma farmaceutica, via di somministrazione, modalità di rilascio, numero di unità posologiche e dosi unitarie uguali. A partire da quella data i medicinali in questione saranno rimborsati fino alla concorrenza del prezzo più basso del corrispondente farmaco generico disponibile in commercio. Si ricorda che sempre a partire dal 1 novembre 2001 è prevista la sostituzione da parte del farmacista del farmaco prescritto con uno uguale avente il prezzo più basso, disponibile nel normale ciclo distributivo regionale, qualora il medico non abbia indicato espressamente sulla ricetta la "non sostituibilità" del medicinale stesso. A tal proposito, il Ministro della Salute, professor Girolamo Sirchia, ha inviato una circolare informativa agli Assessori Regionali alla Sanità.

MEDICINALI GENERICI SOSTITUIBILI

Roma, 5 novembre 2001 - Con riferimento alle notizie di stampa secondo le quali alcuni pazienti sarebbero stati rinviati al proprio medico a causa del fatto che i medicinali generici prescritti, integralmente rimborsabili, non erano disponibili in farmacia, il Ministero della Salute precisa quanto segue. Ai sensi dell'art. 7 del Decreto Legge 18/09/2001, n.347, qualora la farmacia non disponga del medicinale non coperto dal brevetto prescritto dal medico senza indicazione espressa della "non sostituibilità" del medicinale stesso, il farmacista è tenuto, al fine di evitare disagi per l'assistito e previa informazione, a procedere alla sostituzione con altro medicinale uguale avente il prezzo più basso, anch'esso integralmente rimborsabile.

SITO WEB SUI NUMERI DELL'HANDICAP

Roma, 5 novembre 2001 - E' on-line, www.handicapincifre.it Il sito e' uno dei prodotti del progetto Sistema informativo sull'handicap, avviato all'inizio del 2000 grazie ad una convenzione fra il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l'Istituto nazionale di statistica. Quanti sono i disabili, il tipo di disabilita' che presentano, quanti hanno la patente, quanti vanno a scuola, quanti lavorano, in quali famiglie vivono, il tipo di assistenza ricevuta, quanto spende lo Stato per le pensioni di invalidita'. Queste ed altre le informazioni rese disponibili attraverso il sito, accanto a documenti che aiutano l'utente nella lettura e nella comprensione dei dati presentati e a un dettagliato glossario.

GIUSEPPE MARELLO. UN VESCOVO PROCLAMATO SANTO

Milano, 5 novembre 2001 - Dall'inizio del suo Pontificato il Santo Padre ha beatificato 1.278 persone e ne ha canonizzato 455. Fra i nuovi santi ci sono diciannove vescovi, di cui solo due non sono martiri. La canonizzazione di un vescovo, nel periodo in cui a Roma si chiude il "Sinodo" convocato per riflettere sulla missione Episcopale nella Chiesa, acquista un significato esemplare per tutti i vescovi del mondo. Per questo motivo, quando il prossimo 25 novembre, Papa Giovanni Paolo II proclamerà "santo" il beato Giuseppe Marello, vescovo di Acqui e fondatore degli Oblati di San Giuseppe, sarà un momento di festa per molti. L'annuncio della canonizzazione era infatti atteso dai tanti devoti del beato Giuseppe Marello, conosciuto soprattutto in Piemonte, ma anche nelle altre zone d'Italia e del mondo dove gli Oblati di San Giuseppe svolgono il loro ministero. A lui vengono attribuite numerose grazie e "miracoli". Giuseppe Marello è il ventesimo vescovo fatto santo da questo Papa e il terzo vescovo Santo "non martire". La sua canonizzazione conclude il processo che aveva avuto il suo ultimo momento forte nella beatificazione, il 26 settembre 1993, ad Asti. Il Marello era nato a Torino il 26 dicembre 1844, ma ad Asti era diventato sacerdote nel 1868, aveva svolto un ventennale ministero a servizio della diocesi e, anche per il bene spirituale di essa, in Asti aveva fondato nel 1878 la congregazione degli Oblati di San Giuseppe, oggi diffusa in tutto il mondo. La canonizzazione del beato Marello è legata al riconoscimento, da parte della Congregazione delle Cause dei Santi, di un miracolo avvenuto a Ranquish (Perù). Alla cerimonia di Roma saranno presenti i due "miracolati", Alfredo Chávez León, e la sorella Isila, i due fanciulli che nel 1998 guarirono miracolosamente da una broncopolmonite acuta grazie all'intercessione di Giuseppe Marello. Breve profilo della figura di San Giuseppe Marello - Giuseppe Marello nasce il 26 dicembre 1844. Allevato ed educato in una famiglia ricca di virtù, gli fu comunicato un grande amore per la Chiesa e una filiale devozione alla Madonna. Ancora adolescente entrò nel seminario di Asti per uscirne, in seguito ad una crisi religiosa; i tempi erano avversi alla Chiesa e la sua forte sensibilità fu scossa da interne contraddizioni. Superò il momento di difficoltà per rientrare in seminario dopo un'apprezzata esperienza di studio e lavoro. Seminarista e chierico modello fu ordinato sacerdote il 19 settembre 1868. Chiamato ad essere segretario del vescovo, visse i momenti forti della Chiesa del suo tempo: il Concilio Vaticano I, la proclamazione di San Giuseppe a patrono della Chiesa. Il suo sguardo aveva orizzonti lontani e il progetto di una nuova famiglia prese consistenza poco a poco, fino alla vestizione dei primi fratelli il 14 marzo 1878. Fu scelto come patrono San Giuseppe e alla sua figura volle che si conformasse lo stile degli Oblati di San Giuseppe: "certosini in casa, apostoli fuori". Lo stile di vita, improntato a grande rigore e a grande apertura lo vide padre per i poveri ed educatore e valse alla crescente comunità l'apprezzamento anche dei non credenti. Nella convulsa realtà sociale e politica dell'Italia della seconda metà dell'Ottocento, prende sempre più risalto il ministero episcopale nella diocesi di Acqui che per sei anni, diede modo alla sua figura schiva di emergere per la testimonianza evangelica di vita e per l'accorto zelo pastorale. Morì ancora giovane (50 anni) il 30 maggio 1895, tra il compianto generale. Nei prossimi giorni diffonderemo il programma completo e dettagliato delle manifestazioni legate alla canonizzazione del beato Giuseppe Marello.

DOMO DESIGN: "MULTIPLO", NUOVO PROGRAMMA MODULARE PER LA ZONA NOTTE

Milano, 5 novembre 2001 - "Multiplo" è un nuovo programma modulare per la zona notte proposto dalla Doimo Design (Gruppo Doimo) di Mosnigo di Moriago (Treviso) e disegnato da Giorgio Signorotto. E' costituito da numerosi elementi in grado di assicurare una marcata funzionalità e una notevole libertà creativa: tali elementi, infatti, sono liberamente e facilmente abbinabili per ottenere composizioni lineari, angolari o anche singoli mobili da affiancare al letto. Gli elementi del programma "Multiplo" sono realizzati in ciliegio, proposto nella tonalità più attuale, quella chiara, con le venature non troppo accentuate. I piani-top sono disponibili in due varianti: ciliegio, che consente un'uniforme tonalità tra i frontali e i piani, oppure vetro acidato, che dà una piacevole caratterizzazione al mobile. Il programma "Multiplo" comprende anche vari complementi speciali (come il settimino attrezzato "Lui & Lei" e gli elementi "Salvaspazio") ed è proposto in abbinamento con numerosi modelli di letto in legno o imbottiti (tra cui i nuovi Max, Top e Best), quasi tutti disponibili anche con box contenitore, e con l'ampia e ben articolata gamma di armadi della collezione Overline. Chi ama navigare può accedere al sito Inernet www.doimodesign.it  dove si trovano informazioni sull'azienda e le sue numerosissime gamme di prodotti.

1991-2001: 10 ANNI DI CRESCITA PER ANTIQUAREX

Milano, 5 novembre 2001 - A Villa Cicogna in San Lazzaro di Bologna, oltre 180 ospiti composti da forza vendita, collaboratori e anche amici hanno festeggiato il decimo anniversario di fondazione di "Antiquarex" dove, per i successi conseguiti, è stato consegnato un riconoscimento particolare a Iride Fabbri, Presidente della società di cui è fondatrice con il marito Angelo Biondi. Ripercorrendo le tappe della scalata di "Antiquarex", Omero Pierotti, Direttore Generale dell'Azienda, afferma che "si tratta di 10 anni di successi..." "visto che, da un fatturato di 300 milioni nel 1991, si è arrivati a 20 miliardi nel 2000." Fondata nel 1991 grazie alle doti imprenditoriali della famiglia Biondi, composta da Angelo Biondi, Iride Fabbri e dai figli Alessandro, Dervis e Mirko, "Antiquarex" è leader in Italia nella produzione del marmo anticato, con importanti quote nel resto del mondo. Il 40% del fatturato è destinato al mercato italiano, il 20% al mercato statunitense, il 7-8% al mercato tedesco, mentre le restanti quote vengono suddivise tra gli altri paesi europei. L'Arabia, l'Australia e il Canada sono ulteriori paesi interessati all'export "Antiquarex", il cui ultimo traguardo riguarda il mercato giapponese, con una presenza nel padiglione del Made in Italy a Tokyo. 80 dipendenti tra operai e impiegati e 50 agenzie e società di rappresentanza in tutto il mondo sono la dimostrazione di un successo ottenuto grazie alla qualità del prodotto e all'impegno di un team che lavora in perfetta sintonia. Quattro laboratori specializzati lavorano in sinergia per "realizzare" e comporre rivestimenti, decori, listelli sagomati, bordi per piscine, lavelli, greche, rosoni. Ogni particolare è accuratamente studiato sia dal punto di vista geologico/tecnico sia da quello artistico. Ne deriva un prodotto originale che alle elevatissime qualità strutturali unisce peculiarità creative di grande valore estetico. Tra "le caratteristiche distintive che hanno permesso una crescita così esponenziale", afferma ancora Omero Pierotti, "annoveriamo il servizio e una forza vendita disposta a credere nel prodotto". Ed è proprio sulla forza vendita che "Antiquarex" sta investendo. Un pool di esperti ha recentemente dato vita ad un master dedicato, in grado di fornire gli strumenti giusti a sostegno del cliente prima, durante e dopo la vendita del prodotto. Con l'ausilio di geologi, tecnici di escavazione ed esperti in posa e stuccatura, "Antiquarex" è in grado di trasmettere ai propri venditori un grande know how che permette loro di trasferire, in modo chiaro e professionale, tutta la passione e il sapere relativo al marmo anticato direttamente alla clientela. Chi ama navigare può accedere al sito Internet http://www.antiquarex.com  dove si trovano informazioni sull'azienda e le sue gamme di prodotti.

MOLTO POSITIVI I NUMERI CHE ARRIVANO DALLE CANTINE E DAL MERCATO NOVELLO 2001: UNA CRESCITA MILIONARIA ED IL 5 NOVEMBRE SI APRE A VICENZA LA VETRINA DEL SALONE NAZIONALE DEDICATO A QUESTO VINO

Vicenza, 5 novembre 2001 - Anche alla 14ma edizione del Salone della Fiera di Vicenza il Novello si presenterà in ottima forma, di ottima qualità, a detta dei tecnici e in costante crescita, a detta degli statistici. Il Novello ha infatti ormai quasi raggiunto i 19 milioni di bottiglie, superando di 1.245.000 il record dello scorso anno, con un aumento in percentuale del 7,1. Questo vino rappresenta ormai un affare serio, che interessa tutti, sia da un punto di vista reddituale che da un punto di vista emblematico. Il numero dei produttori, veramente ragguardevole, rimane costante, stabilizzato attorno alle 330/340 unita'. Cresce invece il numero delle bottiglie, piu' che triplicato nei quattordici anni del Salone vicentino. Il Nord continua a correre con un incremento, in bottiglie prodotte, di circa il 7% anno su anno ed il Veneto e' ancora in testa con sei milioni di bottiglie, seguito dal Trentino e dall'Emilia Romagna. Ottimo anche l'incremento del centro Italia (7,9%) con Toscana leader a quota 3.300.000 bottiglie. Significativo l'incremento del Sud e delle Isole (+7,5%) dove a primeggiare e' sempre la Sardegna con piu' di un milione di bottiglie. Nel corso degli anni circa un terzo dei produttori si sono volontariamente riuniti in Istituti, Associazioni e Provveditorie. Queste associazioni sono sei e raggruppano 88 produttori che producono quasi 5 milioni e mezzo di bottiglie. Da quest'anno poi c'e' la novita' dell'Istituto Vino Novello Italiano al quale possono iscriversi tutti i produttori di Novello, sia autonomi che associati agli Istituti regionali. Vi si sono iscritte 96 aziende con un ''portafoglio'' di 10 milioni e mezzo di bottiglie. Sono strutture che hanno ruoli e funzioni diverse e non si elidono, per cui un produttore puo' essere associato ad ambedue. Il dato estremamente positivo e' che, comunque, oggi piu' della meta' della produzione, cioe' circa 11 milioni di bottiglie, si e' vocata all'autocontrollo e partecipa anche con proprie risorse finanziarie alle iniziative promozionali attivate dalla struttura nazionale. Il Salone, che sara' inaugurato dal ministro per le politiche agricole On. Giovanni Alemanno, avra' come madrina d'eccezione la splendida Valeria Marini. Quanto al programma, domenica 4 novembre alle ore 17.30 avra' luogo il consueto seminario ''Novello:un successo da rispettare'' seguito dall'Assemblea dell'Istituto Vino Novello Italiano. A partire dalle 20.00, cena di gala con l'omaggio a Gualtiero Marchesi da parte de ''I giovani ristoratori'' e dei maestri de ''Le Buone Tavole dei Berici''. Ad accompagnare invitati e pubblico fino alla mezzanotte ed al tradizionale de'blocage, festeggiato da 50 sommelier, sara' lo show di Dario Ballantini, l'irriverente Valentino di ''Striscia la Notizia''. A seguire, nel Salone della Fontana, l'assaggio in anteprima di 170 Novelli accompagnato da una festosa castagnata. Altra novita' dell'edizione 2001 del salone e' la concomitanza con ''Bio Expo - I sapori di qualita' delle Venezie'' che si terra' sempre in Fiera dal 3 al 5 novembre. La manifestazione organizzata della Fiera di Vicenza in collaborazione con la Camera di Commercio di Vicenza, sara' dedicata al comparto alimentare ed in modo particolare ai prodotti delle terre venete ed ai prodotti biologici. Accanto a questi, un'attenzione speciale verra' dedicata a temi di grande quale la sicurezza alimentare con il convegno ''Salute e sicurezza nell'alimentazione''.

AL TREVI FLASH ART MUSEUM UNA MOSTRA SULL' OLIO EXTRA VERGINE

Roma, 6 novembre 2001 - E' stata inaugurata domenica 4 novembre alle ore 16.00 la mostra Extra Vergine presso gli spazi espositivi del Trevi Flash Art Museum. Il titolo dell'evento richiama la "buona" tradizione del territorio umbro che in questo periodo si appresta alla produzione di olio extra-vergine, la cui gradevolezza e genuinità è famosa in tutto il mondo. Il Museo di Trevi ha così voluto dedicare una mostra al prodotto dell'olio extra vergine d'oliva invitando ben 60 artisti italiani e stranieri a creare un'opera d'arte su questa tematica. L'olio è d'altronde uno dei più antichi medium usati dagli artisti per dipingere ed il titolo di questa esposizione è dunque un chiaro riferimento all'"olio su tela". Ma "Extra Vergine" ha anche ispirato gli artisti a riflettere su altri valori, come quelli della femminilità, verginità, sacralità, purezza. La Galleria Pio Monti di Roma ha invitato a questo evento i seguenti artisti: Beuys, Kostabi, Levini, Pisani, Kunc, Montesano, Ceccobelli, Lodola, Lim, Di Stasio, Lisanti, Benuzzi, Lusikova, Hassan, Bartolini, Marrone, Iaria, Vasta, Schifano, Metelli, Isaac, Tulli, Gandolfi, Abbozzo, Frappi, Mauri, Fabrizi, Troiani, Radi, Viola, Riccetti, Catoni, Lucca, Curi, Metallo, Bianchi, Volpi, Ryan, Frillici, Sforza, Consiglio, Tittarelli, Cancelli, Zucchi, Passalacqua, Bombardini, Raponi, Dorigatti, Gasperoni, Odescalchi, Serrapica, Verna, Di Francesco, Acquaticci, Alfani, Tieri, Majorano, Boldrini, Notari, Generali. La mostra è introdotta in catalogo da un testo critico di Lorella Scacco. Per informazioni tel.fax: 06-68808590 e-mail: permariemonti@hotmail.com

LA GENUINITÀ DELL'OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA CARLI

Milano, 5 novembre 2001 - Proviene da olive sane, raccolte alla giusta maturazione e subito lavorate, l'Olio Extra Vergine di Oliva Carli, prodotto nell'Oleificio Fratelli Carli di Oneglia con gli impianti più moderni e le tecniche più raffinate nel rispetto delle norme europee. Quotidianamente sottoposto a severi controlli, l'Olio Extra Vergine di Oliva Carli è a bassissima acidità (sempre sotto lo 0,3%), è perciò di facile digeribilità e quindi adatto a tutte le età. Piace perché è allo stesso tempo saporito e dolce e si riconosce per il suo profumo delicato e per il suo gusto ricco di aromi. L'Olio di Oliva Extra Vergine Carli va usato prevalentemente crudo ed è un ottimo condimento per trofie, gnocchi, trenette, minestroni, insalate, ecc. Una confezione di sei bottiglie da un litro costa £.77.800 / Euro 40,18, incluse Iva e consegna a domicilio. Questo prezzo è rimasto invariato ormai da quattro anni nonostante i generali aumenti, in particolare sui trasporti. Sono disponibili anche confezioni in bottiglie da mezzo litro. L'Olio Extra Vergine di Oliva Carli può essere ordinato per telefono al numero 0183-7080, per corrispondenza scrivendo a Fratelli Carli, Via Garessio 11 - 18100 Imperia Oneglia, oppure tramite il sito internet www.oliocarli.it

WEBORGO & ECOAGRIWEB: INVITO WEB PER SAN MARTINO 2001 A ROCCA BRIVIO

San Donato Milanese, 5 novembre 2001 "Arteintavola Vini d'Autunno e d'Inverno" un'iniziativa a cura della Società Rocca Brivio Sforza S.r.l., in collaborazione con l'Associazione Culturale Roccabrivio, il Ristorante Antica Osteria La Rampina e con il patrocinio dei Comuni di San Giuliano Milanese, San Donato Milanese e Melegnano . Vi invita a partecipare alla seconda edizione della rassegna di San Martino, che si terra' domenica 11 Novembre 2001, nella cornice del seicentesco palazzo di Rocca Brivio, a San Giuliano Milanese(MI). Il programma d'inziative eno-gastronomiche, intrattenimento e culturali, vedra' la presentazione di due nuove ed originali opportunita' multimediali interattive* destinate a valorizzare in Italia e nel mondo, le attività che si svolgono nei borghi e nei territori, ricchi di tesori sempre in attesa di essere svelati e resi condivisibili a tutti, con: "WeBorgo: noi del Borgo sul Web" : "EcoAgriWeb: noi del Territorio sul Web"

LAVASTOVIGLIE: LAVAGGI PERFETTI, SENZA SPRECHI

La lavastoviglie è ormai diventata un elettrodomestico di cui non si può più fare a meno. Anzitutto, per il tempo che fa risparmiare. Si è calcolato che, in una famiglia di quattro persone, il tempo occorrente per lavare i piatti manualmente è di circa 4 ore e mezzo alla settimana, oltre 230 ore annue, equivalenti a quasi 29 giorni lavorativi di otto ore. Non solo: la lavastoviglie lava le stoviglie con maggiore igienicità perché evita i contatti con spugne e canovacci.

Anche l'affidabilità e la qualità degli apparecchi hanno favorito l'allargamento dei mercato. Se nei modelli delle prime generazioni, circa 30-40 anni fa, si potevano riscontrare inefficienze in merito all'effettiva pulizia delle stoviglie o ai dispositivi di sicurezza relativi alle perdite d'acqua, oggi praticamente la totalità delle lavastoviglie garantisce buone prestazioni, unitamente ad un'ampia scelta di modelli.

I modelli

In funzione dell'installazione, i modelli possono essere così descritti:

Libera installazione:, è un apparecchio completamente indipendente, può essere messo ovunque.

Incasso: viene inserito nel mobile della cucina, ha la porta completamente a vista.

Integrata parziale: viene inserita nel mobile della cucina, la porta è parzialmente pannellata, rimane a vista solo il frontalino con i comandi

Integrata totale: viene inserita nel mobile della cucina, la porta è completamente pannellata, i comandi sono accessibili solo con la porta aperta.

Gli apparecchi sono disponibili in due misure e capacità: larghi cm 60, per dodici coperti, e cm 45, per otto o 9 coperti.

I dodici coperti sono calcolati secondo un criterio internazionale: ognuno è composto da piatto fondo, piatto piano, piatto piccolo, cinque posate, bicchiere, tazza da caffè e sottotazza. E' poi ipotizzato lo spazio per una insalatiera grande, un portasalsa, un piatto ovale e le posate per servire. Aggiungendo pentole e tegami, il carico dovrà comprendere meno coperti.

Ma vi sono anche lavastoviglie "speciali", con modelli che lavano 16 coperti (con misura maggiorata) e altri che, pur conservando la larghezza di cm 60, accolgono 14 coperti.

Gli accessori

Le lavastoviglie possono essere dotate di diversi dispositivi o accessori:

• li cestello superiore regolabile in altezza consente di sfruttare lo spazio in base alle esigenze.

• Speciali irroratori permettono di eliminare il "tubo Venturi" e di guadagnare spazio nel cestello superiore. Alcuni modelli sono dotati di un terzo braccio irroratore inferiore.

• Le spie per sale e brillantante indicano il livello dei prodotti; sono più pratiche se collocate sul pannello comandi, anziché nella vasca.

 

• Il filtro autopulente convoglia lo sporco in una pompa che scarica direttamente nella rete fognaria (va pulito ogni 6 mesi).

• I sistemi antiallagamento e antitrabocco bloccano l'ingresso dell'acqua in caso di perdita, eventualmente facendo entrare in funzione la pompa di scarico.

• I sistemi automatici di selezione scelgono ciclo e temperatura in base al carico e, in alcuni casi. oossono essere r)roarammati in anticioo.

I consumi di energia e acqua

Nelle lavastoviglie dell'ultima generazione i consumi sono drasticamente diminuiti.

Per quanto riguarda l'energia, gli apparecchi più recenti consumano kWh 1,1 - 1,3, oltre il 50% in meno rispetto al 1980.

Anche per l'acqua, il consumo si è ridotto di tre volte rispetto allo stesso periodo e ciò anche grazie all'elettronica. Le lavastoviglie dell'ultima generazione, infatti, sono dotate di un sensore, una sorta di occhio elettronico che legge il grado di torbidìtà e ricorre all'impiego di nuova acqua pulita, solo se necessario. Il valore più basso è di 12-14 litri.

Con i risparmi attuali, il costo di esercizio delle nuove lavastoviglie è oggi paragonabile a quello dei lavaggio a mano.

Rumorosità: un problema superato

Le lavastoviglie più nuove hanno drasticamente ridotto anche la rumorosità, un inconveniente che frenava la loro diffusione. Con isolamenti maggiorati e nuove tecniche di immissione di acqua, i decibel degli apparecchi più silenziosi sono solo 31, paragonabili a un fruscio.

Energy label

In attuazione di una direttiva europea, per le lavastoviglie, così come per i frigoriferi, i congelatori e le lavatrici, è obbligatoria l'apposizione dell'etichetta informativa sui consumi energetici (Energy label). Sugli apparecchi esposti nei negozi, tale etichetta deve essere applicata bene in vista.

L'Energy label indica la classe di efficienza energetica dell'apparecchio utilizzando una scala di sette livelli, dalla A sino alla G. La lettera A indica i consumi più bassi, la lettera G i consumi più alti e le altre lettere i consumi intermedi. Sull'etichetta sono contenute anche altre informazioni suppiementari. Per le lavastoviglie, il consumo di kWh per ogni ciclo di lavaggio, l'efficacia dei lavaggio, il consumo di acqua e la capacità di carico.

 

PICCOLO VIAGGIO ALL'INTERNO DI UNA LAVASTOVIGLIE

Come funziona

Una elettrovalvola fa entrare dalla rete idrica l'acqua che una pompa indirizza verso le stoviglie tramite bracci rotanti. Nella fase di lavaggio l'acqua viene riscaldata o da una serpentina (resistenza elettrica) immersa in acqua o fatta passare dentro un tubo riscaldato elettricamente. All'acqua viene aggiunto il sale per ridurre la durezza, durante il lavaggio viene unito il detersivo e durante il risciacquo viene unito il briliantante. Alla fine delle varie fasi dei ciclo la stessa pompa o una pompa supplementare scarica l'acqua.

Il pannello dei comandi

Nelle lavastoviglie a libera installazione, a incasso e a integrata parziale il pannello con i comandi è posto sul lato esterno della porta, in alto. Le integrate totali hanno invece i comandi sul bordo superiore della porta, accessibile solo con la porta aperta.

Sul pannello sono inseriti il tasto di accensione, la spia di funzionamento e la manopola di selezione dei diversi programmi.

Se i modelli li prevedono, ci sono anche altri tasti come, ad esempio, quelli per selezionale ciclo economico o mezzo carico, e spie che indicano, ad esempio, se manca sale e brillantante.

Gli irroratori d'acqua

Sono due bracci rotanti che, girando, spruzzano sulle stoviglie acqua oppure, a seconda delle fasi di lavaggio, una miscela di acqua e detersivo, o acqua e brillantante.

Il braccio superiore è posto sotto il cestello superiore, quello inferiore sul fondo della vasca.

L'acqua giunge al braccio superiore passando attraverso un tubo, chiamato "tubo Venturi", posto al centro del cestello. L'apertura superiore di questo tubo non deve essere mai coperta con le stoviglie.

I cestelli

I cestelli, estraibili e muniti di rotelle, sono due - uno superiore e uno inferiore - e servono per contenere le stoviglie da lavare. In quello inferiore è collocato il portaposate che, di solito, è estraibile. Entrambi i cestelli sono dotati di supporti per collocare bicchieri. tazze e utensili lunahi.

Il filtro

E' una sottile lamina cosparsa di piccoli fori. Si trova nella parte inferiore della vasca e trattiene le particelle di sporco. Si può rimuovere e lavare con acqua corrente.

La vaschetta dei detersivo

E' una vaschetta con coperchio, collocata all'interno dello sportello. Va riempita prima di iniziare il lavaggio e chiusa: si apre automaticamente quando il programma raggiunge la fase in cui è richiesto l'uso dei detersivo.

Il detersivo specifico per lavastoviglie (in polvere, liquido o in pastiglie) va usato nelle dosi e con le modalità indicate sul libretto di istruzioni. Se la lavastoviglie prevede il ciclo biologico, si possono utilizzare detersivi speciali, completamente biodegradabili.

Il distributore di brillantante

E' una vaschetta con coperchio, posta accanto a quella dei detersivo.

Il brillantante rende le stoviglie lucide, senza macchie e aloni.

In alcuni modelli, la quantità dei prodotto rilasciata durante il lavaggio può essere regolata con una manopola: se le stoviglie rimangono striate, bisogna ridurla; se rimangono macchiate e opache, si deve aumentare il dosaggio.

Il serbatoio dei sale

Il sale, rilasciato dal serbatoio sul fondo della vasca, elimina il calcare presente nell'acqua e impedisce la formazione di incrostazioni sulle stoviglie e sull'elettrodomestico.

Va usato, di preferenza, il sale speciale per lavastoviglie. In casi eccezionali, se viene indicato sul libretto di istruzioni, si può utilizzare il comune sale grosso da cucina.

Alcuni modelli hanno un dispositivo per regolare il dosaggio dei sale in relazione alla durezza dell'acqua utilizzata per il lavaggio. L'acqua, infatti, può essere dolce, media o dura in base a quanto calcare contiene. Per conoscere la durezza dell'acqua della propria zona ci si può rivolgere al locale Acquedotto o al Comune.

PROGRAMMI PERSONALIZZATI PER OGNI ESIGENZA

Le lavastoviglie offrono diversi programmi (dì solito da 4 a 7) e temperature (da 400 a 700 C).

Prelavaggio

Il prelavaggio in acqua fredda o calda elimina i residui di cibo prima dei lavaggio vero e proprio.

Ciclo normale

Ha una temperatura di 550- 650 e si usa per carichi medi, con sporco normale.

Ciclo economico

E' indicato per stoviglie poco sporche o per carichi ridotti e consente minori consumi in quanto utilizza basse temperature (40'- 50').

Ciclo intensivo

Si usa per carichi molto sporchi o abbondanti. Le temperature sono elevate (fino a 700).

Cicli speciali

Il programma di mezzo carico consente lavaggi, di solito nel cestello superiore, fino a 6 coperti. Il ciclo biologico permette di sfruttare al meglio gli speciali detersivi biodegradabili.

Asciugatura

I modelli più semplici sfruttano il calore residuo dei lavaggio. In questo caso, è consigliabile aprire lo sportello qualche minuto dopo il termine dei programma per permettere all'umidìtà di fuoriuscire.

In altri modelli, a fine ciclo, la serpentina si riscalda di nuovo favorendo l'eliminazione dell'umidità che, in alcuni casi, viene convogliata da un apposito dispositivo verso il fondo della vasca.

Infine, alcuni modelli sono dotati di un dispositivo con ventola che immette aria fredda, assorbe il vapore e lascia le stoviglie fredde.

LA GARANZIA DEL MARCHIO 1MQ

In una lavastoviglie, elettricità e acqua sono pericolosamente vicine e potrebbero dar luogo a situazioni di pericolo. Ecco perché, al momento dell'acquisto. È l'apparecchio rechi il marchio ]MQ, a garanzia della sua sicurezza. Sono innumerevoli le verifiche cui I'IMQ sottopone le lavastoviglie.

Anzitutto, prima dell'apparecchio in sé, se i componenti di una lavastoviglie non risultano verificati, devono essere sottoposti a prove. E non si tratta di un particolare trascurabile in quanto, ad esempio, fra i componenti più importanti vi sono il programmatore, l'elettrovalvola che regola il flusso dell'acqua, gli interruttori, il pressostato, il cavo di alimentazione etc. Un cenno merita anche il tubo di raccordo fra la rete idrica e l'apparecchio, che deve rispondere, a sua volta, alle prescrizioni di apposite norme tecniche che rigua rdano la capacità di resistenza alla pressione dell'acqua, alla piegatura, all'invecchiamento e all'ozono presente nell'ambiente. Ad esempio, per verificare la sua capacità di resistenza ad un utilizzo prolungato, il raccordo viene sottoposto a una serie di 25.000 impulsi sinusoidali, con una pressione che varia da 1 a 2 Mpa, e con una frequenza di 30 impulsi al minuto.

Per quanto riguarda le prove relative all'apparecchio vero e proprio, possono essere distinte in prove elettriche e non elettriche. Tra queste ultime le più significative riguardano i materiali: ad esempio le gomme utilizzate nei raccordi, che non devono essere deteriorabili; oppure tutti i materiali delle superfici poste in prossimità di fonti di calore o di passaggi di rnrrpntp che ripvnnn Psm;prp rp--qi--Rtp-nti al funen che nntrebbe Pventualmente snriainnarsi-

Le prove di resistenza meccanica vengono eseguite per verificare che, anche subendo colpi abbastanza violenti, l'apparecchio non subisca danni nelle parti potenzialmente pericolose. Ad esempio, la pulsantiera viene colpita, tramite un apposito "martello", con una forza predeterminata e solo se la sicurezza elettrica non ne risulta compromessa l'apparecchio supererà l'esame.

Un'altra prova di tipo meccanico riguarda la stabilità della lavastoviglie. Come noto, quando lo sportello è aperto, esso si potrebbe sconsideratamente prestare a piano d'appoggio, data la sua ampia superficie: vi si potrebbero appoggiare oggetti oppure un bambino curioso potrebbe salirvi sopra. Per rendere l'apparecchio più sicuro in tale eventualità, ovvero ridurre le probabilità che l'apparecchio si rovesci, sulle lavastoviglie a libera installazione (quindi quelle non inserite nel mobile della cucina) viene effettuata la cosiddetta prova di ribaltamento, che consiste nel verificare che lo sportello aperto sia in grado di reggere un peso di 23 kg posto a centro della porla aperta, senza che l'apparecchio si ribalti.

Una prova a mezza strada fra le meccaniche e le elettriche è quella che riguarda la funzionalità dello sportello, nella cui parte superiore sono collocati i comandi (pulsantiera e programmatore), mentre i meccanismi azionati da questi comandi si trovano alla base dei corpo della lavastoviglie. Ne consegue che tutti i cavi che collegano i comandi con i meccanismi subiscono una trazione e una piegatura ogni volta che lo sportello viene aperto/chiuso. E' questo un punto critico che, in passato, si è rivelato oggetto di guasti. Per garantire la funzionalità dei cabiaggio e delle cerniere della porta, con un'apposita prova vengono effettuati 100.000 cicli di apertura/chi usura dello sportello. Al termine della prova i cabiaggi e le cerniere non devono essere danneggiati.

Un'altra prova è quella nella quale si verifica che aprendo la porta con l'apparecchio in pericolosi spruzzi di acqua calda.

Le prove più propriamente elettriche riguardano innanzitutto l'accertamento della veridicità dei dati indicati nella targa dei prodotto. Successivamente, si verifica che tutte le parti esterne siano isolate, e cioè non trasmettano scariche elettriche; che non siano accessibili dall'esterno parti in tensione e che tutti gli elementi dell'apparecchio non si surriscaldino durante il funzionamento a regime.

Estremamente importanti sono le prove di resistenza all'umidità e di tracimazione dell'acqua. Nella prima, la lavastoviglie viene mantenuta per 48 ore in una camera di prova speciale dove viene creato un ambiente saturo di umidità (95%). Nella seconda, si simula il guasto dell'apparecchio in modo tale che entri acqua in continuazione. Al termine della prova vengono effettuati dei test per verificare che l'isolamento elettrico dell'apparecchio non sia compromesso (sono applicate delle tensioni fino a 3.750 V).

Infine, le cosiddette prove di guasto mirano a verificare i comportamenti della lavastoviglie quando una parte entra in avaria a causa di un uso improprio o di un guasto, ad esempio se si blocca il programmatore in una posizione "delicata" (mentre sta caricando acqua, mentre sta riscaldando l'acqua etc.), oppure se si determina un cortocircuito dei condensatore dei motore. Anche in tutte queste situazioni l'apparecchio dovrà essere in grado di non creare situazioni di pericolo e, in linea di massima, di autobloccarsi.

In complesso, affinché una lavastoviglie effettui tutte le prove previste, occorrono tre intense settimane di lavoro. Al termine di questo tour de force, se tutto sarà andato per il meglio, sul prodotto rimarrà solo un piccolo segno: il marchio IMQ, grazie al quale il consumatore potrà scegliere, a colpo sicuro, una qualità che nasce dalla sicurezza.

I CONSIGLI IMO

Consigli per l'acquisto

Prima dell'acquisto, controllare sull'etichetta il livello di efficienza energetica in cui èstato classificato l'apparecchio e sceglierne uno a basso consumo energetico, classificato vicino al livello A. Controllare anche l'efficacia di lavaggio e di asciugatura piatti.

Verificare sull'etichetta energetica il consumo di energia elettrica (espressa in kWh/ciclo) e d'acqua (espresso il litri) per ogni ciclo di lavaggio e scegliere un modello che consuma meno energia e meno quantità d'acqua.

Alcuni modelli possono utilizzare anche acqua calda prodotta con il gas o con i pannelli solari. Se l'acqua è già riscaldata con altri sistemi, si risparmia sulla bolletta.

Acquistare la lavastoviglie con la capienza (numero di coperti) più adatta alle esigenze della propria famiglia. Sull'etichetta enerqetica si trovano le informazioni utili a scegliere

Consigli d'uso

Utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico. Se ci sono poche stoviglie da lavare, utilizzare il ciclo rapido o il lavaggio a freddo in modo che esse subiscano una prima sciacquatura e si possano lasciare nell'elettrodomestico fino a compie-tare il carico senza problemi di cattivi odori.

Per le stoviglie poco sporche utilizzare il ciclo economico come indicato nel libretto delle istruzioni. Riservare il ciclo intensivo solo a carichi con pentole, padelle o pirofile particolarmente sporche.

Sciacquare le stoviglie prima di metterle nei cestelli e caricarle in modo da non impedire il movimento rotatorio degli spruzzatori.

Non mettere nella lavastoviglie le posate con il manico in legno, gli utensili in legno e plastica sensibili al calore, i piatti e i bicchieri decorati a mano, le pentole in ferro e ghisa (possono fare la ruggine), quelle in rame, ottone, peltro e alluminio (possono macchiarsi e scurirsi).

Piatti e coperchi si infilano fra gli appositi supporti, sui quali, a volte, è possibile sistemare le pentole; tazze, bicchieri e utensili si appoggiano sui ripiani; le posate vanno nell'apposito cestello.

Non usare il programma di asciugatura: aprendo lo sportello e lasciando circolare l'aria, si ottengono quasi gli stessi risultati ma risparmiando in elettricità.

Pulire regolarmente il filtro e gli ugelli degli spruzzatori e lavare periodicamente con detersivo la guarnizione in gomma dello sportello.

Chiudere il rubinetto dell'acqua dopo ogni lavaggio e lasciare lo sportello socchiuso quando la macchina non è in funzione.

Usare detersivi specifici per le lavastoviglie e non eccedere nel dosaggio: più detersivo non lava di più, ma inquina di più. Accertarsi che il sale dell'addolcitore dell'acqua ed il brillantante non siano esauriti.

Staccare la spina e chiudere l'acqua in caso di lunghi periodi di inattività della lavastoviglie.

LE MASERATI DA CORSA RIVIVONO NEL CALENDARIO 2002 DI RUOTECLASSICHE

Rozzano, 5 novembre 2001 - Il numero di novembre del mensile Ruoteclassiche offre ai suoi appassionati lettori il calendario 2002 dedicato alla Maserati. Si tratta di un¹opera costituita di 12 tavole a colori di ampie dimensioni (cm 52 x 33) che creano una carrellata di modelli sportivi di grande prestigio, proprio in occasione del 75° anniversario di fondazione della Casa modenese che ha festeggiato la ricorrenza con il lancio del bellissimo Spyder firmato da Giorgetto Giugiaro. Le fotografie ci mostrano in gara le Maserati che hanno fatto la storia dello sport automobilistico, vetture di Formula 1 e vetture Sport con al volante i più famosi piloti degli anni che vanno dal 1926, anno dell¹esordio in corsa, agli anni ¹60. I nomi sono quelli di Bertocchi, dello stesso Alfieri Maserati e poi Nuvolari , Moss, Fangio, la De Filippis, Perdisa, Govoni e Wilbur Show che al volante della "8 CTF" vinse per due volte consecutive nel ¹39 e nel ¹40 la mitica 500 Miglia di Indianapolis. Ogni tavola riporta in basso a destra un¹immagine della Spyder che costituisce il filo conduttore di questa suggestiva storia per immagini, di questa Marca ritornata oggi allo splendore di un tempo. Con questa iniziativa Ruoteclassiche intende sottolineare il felice momento che la rivista sta attraversando, infatti sono oltre 50.000 le copie vendute ogni mese a testimonianza del sempre più ampio consenso che il mensile raccoglie dai collezionisti e dagli appassionati del settore. Il calendario e il numero di novembre di Ruoteclassiche sono in vendita al prezzo complessivo di 14.900 lire. La rivista è in vendita anche senza calendario al consueto prezzo di 10.000 lire.

CITROËN SAXO ELETTRICHE A NOLEGGIO A BRESCIA

Milano, 5 novembre 2001 - Citroën Italia ha fornito al Comune di Brescia 20 Saxo Elettriche che sono offerte a noleggio al pubblico a partire dai primi di ottobre. E' possibile noleggiare le Saxo Elettriche presso il Parcheggio Stazione (Sala 1) dove è stato realizzato un innovativo parcheggio d'interscambio di vetture elettriche che consente di eseguire le operazioni di ricarica, prelievo e riconsegna delle vetture avvalendosi di tecnologie informatizzate ed all'avanguardia. Questo sistema automatizzato è stato realizzato dalla società Ept di Brescia (Eco Power Technology) in stretta collaborazione con Citroën Italia. L'utente può prenotare e ritirare la vettura tramite una tessera a microprocessore appositamente personalizzata. Questo tipo di parcheggio d'interscambio, completamente automatizzato, è il terzo in Italia dopo quelli di Torino e Livorno ed il primo di altri che sono già stati programmati dal comune di Brescia. Vi sono inoltre già una ventina di città italiane che si sono interessate ad un tipo analogo d'operazione. Gli utenti quindi, in presenza di centri storici chiusi al traffico, potranno parcheggiare gratuitamente i propri veicoli a combustione presso il parcheggio Stazione durante il noleggio della vettura elettrica e prelevare silenziose e non inquinanti Saxo elettriche con le quali raggiungere qualsiasi punto della città stessa. Le Saxo elettriche sono, inoltre, dotate di una centralina collegata via radio alla centrale, che consente un costante e continuo scambio di informazioni, dall'avviso di esaurimento batteria, dall'indicazione della corsia libera da utilizzare in fase di rientro, etc. La tariffa di noleggio è di £.6.000 l'ora ed un forfait giornaliero di £.15.000. Le tariffe comprendono il consumo di elettricità, l'accesso e sosta nella zona a traffico limitato del centro storico, l'assicurazione "All Risks" e la sosta gratuita del veicolo elettrico in tutte le zone della città. Con questa nuova operazione, Citroën ribadisce la propria leadership tecnologica nel settore delle vetture elettriche, con una gamma che prevede attualmente Saxo 3 e 5 porte e per i veicoli commerciali Berlingo e Saxo Entreprise.

DUNE E DESERTI DEL MONDO ON-LINE CON EDI ORIOLI IL PLURICAMPIONE DELLA PARIGI-DAKAR EDI ORIOLI, RACCONTA I SUOI VIAGGI E LE SUE ESPERIENZE NEI LUOGHI PIÙ DURI E AFFASCINANTI DEL PIANETA NEL SITO EDIORIOLI.COM

Milano, 5 novembre 2001 - Il sito di www.ediorioli.com  è il nuovo punto d'incontro non solo per gli appassionati di enduro ma per tutti coloro che desiderano scoprire cosa vuol dire stare a contatto con la natura più dura, le popolazioni nomadi, la flora e la fauna che popolano i deserti. Attraverso le sue spedizioni "Desert Challenge", Edi ci guida alla scoperta dei deserti più belli del mondo. Tra quelli fino ad oggi battuti troviamo: il Ténéré (Nord Africa), l'Atacama (Cile) e il deserto dei Gobi (Mongolia). I Desert Challenge sono delle traversate in solitaria, dove Orioli si misura con il deserto per trarre nuove e più pure esperienze, molto diverse da quelle offerte dai rally-raids di cui è stato protagonista in quindici anni di carriera agonistica. Il sito non è solo un'opportunità per conoscere l'uomo che sta dietro al campione ma, grazie alla struttura del sito, il navigatore avrà la possibilità di conoscere e condividere i luoghi visitati da Edi e di calarsi nelle sue più intime emozioni. Ogni Desert Challenge ha una sezione dedicata dove si possono conoscere i dettagli e gli itinerari delle varie spedizioni, ma soprattutto scoprire le bellezze di questi luoghi attraverso le molte e suggestive fotografie che si possono scaricare facilmente. Per ciascuna destinazione non mancano naturalmente indirizzi utili, appunti di viaggio preziosi per coloro che amano il turismo estremo e avessero in programma di visitare questi angoli del pianeta. Per gli appassionati di moto, naturalmente è stata dedicata una sezione in cui Orioli svela le caratteristiche della sua Transalp, il destriero meccanico preparato e modificato appositamente, che lo ha accompagnato fedelmente in tutti i suoi Desert Challenge. Inoltre per avere maggiori dettagli circa l'equipaggiamento scelto da Orioli per i suoi raid, sono stati creati dei link con i vari siti degli sponsor che hanno contribuito alle varie spedizioni. Per gli appassionati di notizie e per gli addetti ai lavori, il sito prevede una sezione di news che contiene un archivio di comunicati inerenti ai Desert Challenge finora realizzati nonché le anticipazioni degli appuntamenti che vedranno Orioli nuovamente in sella alla sua moto. Una casella di posta elettronica inoltre, consente di chiedere consigli, informazioni o semplicemente di scambiare due parole con il campione. Nei mesi a venire saranno molti i progetti che vedranno Edi Orioli impegnato in nuove e affascinanti avventure. Il sito sarà costantemente aggiornato con le ultime novità e diventerà, quindi, un appuntamento ricorrente per coloro che amano i paesaggi e le emozioni forti. Edi Orioli nasce a Udine il 5 dicembre 1962. Fin da piccolo dimostra una particolare passione per le moto, ereditata dal padre. A 14 anni riceve in regalo la prima motocicletta: una Gori 50. Nel 1979 conquista il titolo italiano di Enduro Cadetti 50cc, e per altri tre anni consecutivi si aggiudica il campionato Italiano, ed il campionato del mondo nell'1981 e 84 della specialità. Debutta alla Paris-Dakar nel 1986, al traguardo sarà sesto assoluto, il più giovane pilota a portare a termine la terribile maratona africana. La vittoria non si fa aspettare e dopo due anni con la Honda Nxr 750 bicilindrica raggiunge per primo le spiagge di Dakar salendo sul gradino più alto. Nel 1990, si riconferma come il pilota più completo vincendo di nuovo in sella alla moto Italiana Cagiva. Deciso a intraprendere una nuova avventura, esordisce nel 1992 sulle quattro ruote nel Rally dei Faraoni raggiungendo un ottimo 5° posto. Nel 1993, torna alle due ruote vincendo la 12 ore di enduro di Lignano Sabbiadoro, vince il Rally dei Faraoni e a fine anno si aggiudica di nuovo la Parigi Dakar. Nel 1995 non si fa sfuggire un 3° assoluto alla Granada-Dakar, e nel 1996 in sella ad una Yamaha sarà di nuovo podio con una memorabile vittoria. Nel 1997 comincia una nuova avventura, che durerà tre anni, con Bmw e Ktm, ma nonostante i suoi 200.000 Km. percorsi in Africa, in quindici anni di gare il deserto chiama ancora, e da qui che parte una nuova avventura creata e ideata da Edi: il Desert Challenge, avventura in solitaria attraverso i più bei deserti del mondo. Il primo è stato il Ténéré nel Niger, poi la volta del deserto più alto e arido al mondo, l'Atacama in Cile raggiungendo quota 5600 mt. sul livello del mare, e l'ultimo il temibile deserto dei Gobi in Mongolia.

MUSEO MULTIMEDIALE DEI TORNEI, DELLE GIOSTRE E DEI GIOCHI - FOLIGNO

Milano, 5 novembre 2001 - Un maestro di campo. Austero, pronto a dare il via ai giochi, alla gara, al torneo. Con questa immagine si è presentato alla città, nel febbraio 2001, il Museo Multimediale dei Tornei, delle Giostre e dei Giochi. Una struttura che museo ancora non è, ma attuazione di alcuni suoi segmenti, fino a quando non sarà disponibile la sede designata: lo straordinario Palazzo Brunetti Candiotti. Centro di documentazione, attività espositiva, sito internet. Questo è attualmente il primo nucleo del Museo Multimediale, concretizzazione di alcune sue funzioni e servizi, secondo quanto elaborato nel progetto del 1995. Il Museo si è creato anche un proprio luogo, lo Spazio espositivo di Porta Romana, sede provvisoria che comunque ben si presta ad una valida funzione di supplenza, consentendo lo svolgimento di attività essenziali ed offrendo una preziosa opportunità di rapporto con l'esterno. E' qui che è stata accolta fino al settembre 2001 la prima comunicazione esterna, "Giostre e Tornei. Dalle Mostre al Museo", occasione espositiva che ha svolto una funzione sia di raccordo con le importanti esperienze effettuate nel passato nell'ambito di Segni Barocchi Festival - il ciclo di mostre sul costume storico degli anni 1984-1988 - sia di presentazione della nuova iniziativa museale. Oggi, come programmato, si è giunti a realizzare la seconda comunicazione esterna dal titolo "Giostre e Tornei. Dal Progetto al Museo" (6 ottobre 2001 - 15 settembre 2002). In questo caso protagonista è il progetto, nei suoi più diversi aspetti, concettuale, architettonico, tecnico, espositivo, ma soprattutto caratterizzato dalla "messa in scena" di alcune sue esemplificazioni dove multimedialità e interattività svolgono un ruolo fondamentale. Per questo, nell'immagine scelta a rappresentare questo secondo appuntamento, alla figura del maestro di campo se ne sono aggiunte altre, cavalieri, padrini, spettatori, tutti insieme in un animato campo di giostra. Il cammino quindi procede, l'immagine assume contorni sempre più definiti e chiari, come sempre più concreto appare il Museo. Presentare il progetto nella sua interezza, mostrarne alcune significative funzioni, rendere visibili e fruibili le sue articolazioni. Questi gli obiettivi della seconda comunicazione esterna dove a partire dalla presentazione di alcune delle più significative tavole del progetto architettonico (1996, arch. Carlo Fratini), si propone l'allestimento, in forma reale e virtuale, di spazi che quanto ad oggetti, immagini, documenti, strumenti, mirano ad anticipare la concreta fisionomia del Museo. Una serie di episodi dove le pagine del progetto divengono spazi dove le articolazioni previste si esprimono attraverso un dipinto, dallo straordinario valore documentario, preso in prestito per l'occasione dal Conservatorio del Baraccano di Bologna. Ma diviene anche due preziosi costumi di giostra, "usciti" da quello stesso quadro, nelle sembianze del cavaliere e del padrino, riprodotti in dimensioni reali, insieme al loro cavallo, e realizzati grazie ad un intenso lavoro di studio e alla maestria di specialisti locali. Con un effetto finale che non mancherà di affascinare, di suscitare un pizzico di meraviglia. Inoltre per superare i limiti di un ridotto spazio espositivo, la possibilità, grazie alla presenza di strumenti e di elaborazioni informatiche, di una piacevole visita virtuale negli ambienti e nelle sale di Palazzo Candiotti, ripercorrendo fedelmente e interagendo con gli allestimenti previsti nel progetto. E del progetto, la mostra propone piccoli segmenti dove vivono ciascuna delle tre articolazioni che ne costituiscono l'ossatura: il nucleo documentale e informativo, l'articolazione dinamica, a sua volta costituita dai due livelli dell'attività espositiva e delle rielaborazioni spettacolari, l'articolazione rievocativa. Quattro nuclei quindi, così articolati: • Il Progetto: componenti concettuali, architettoniche, funzionali • Le attività del museo: primo livello di articolazione dinamica • Le attività del museo: secondo livello di articolazione dinamica • Area informatico-informativa 1° nucleo espositivo • Il Progetto: componenti concettuali, architettoniche, funzionali - Nel percorso che dall'idea del museo conduce alla sua realizzazione, il progetto costituisce un passaggio fondamentale. Per questo il primo nucleo della mostra è dedicato al progetto illustrato attraverso le tavole architettoniche più significative. Grazie inoltre alla preparazione di elaborati virtuali che propongono il Museo nel suo assetto finale, e in funzione di quella multimedialità alla quale il Museo si ispira, si potrà compiere una visita virtuale godendo sia di una fruizione dinamica delle diverse funzioni sia dell'alto valore artistico degli spazi di palazzo Brunetti Candiotti. In particolare il progetto viene presentato attraverso tre passaggi tematici: 1) concetti e percorsi, 2) la sede, 3) gli aspetti architettonico-distributivi e lo sviluppo dei sistemi informatici e multimediali. 2° nucleo espositivo • Prima articolazione dinamica del Museo: livello espositivo - Nel rapporto microcosmo/macrocosmo in cui si pone la mostra rispetto al Museo, questo secondo nucleo propone un'esemplificazione di quella prima articolazione dinamica dedicata all'attività espositiva quale verrà accolta al piano nobile di palazzo Brunetti Candiotti. In questa occasione si è scelto quale soggetto di riferimento e autentico fulcro visivo, il dipinto di Anonimo Bolognese (1610 ca.) Giostre di rincontro, di saracino, di anello a cavallo (3,80x2,10) del Conservatorio del Baraccano di Bologna, gentilmente concesso in prestito. Si tratta di una presenza assai significativa in quanto il grande valore documentario dell'opera la rende oggetto ideale per un itinerario attraverso le origini della giostra, i suoi sviluppi e le diverse tipologie. Riproduzioni in gigantografia di altri tre dipinti completano l'intero ciclo del Conservatorio del Baraccano: di Anonimo Ferrarese, Giostra di Barriera a piedi (1600-1610ca.) e Giostra di campo aperto a cavallo (1600- 1610 ca.), di Anonimo Bolognese Giostra di carosello a cavallo (1610ca.). Inoltre, dal dipinto in originale, l'idea di esprimere un'altra potenzialità del Museo inteso quale realtà dinamica, luogo di ricerca e produzione in stretta relazione con la Giostra della Quintana. Si tratta della realizzazione di due costumi fedelmente riprodotti dall'opera: quello del cavaliere della giostra di rincontro e quello di uno dei cavalieri di scorta esposti in mostra a grandezza naturale sulle loro cavalcature. 3° nucleo - Prima articolazione dinamica del Museo: livello spettacolare - Nell'ottica di un Museo dedicato a giostre e tornei, un interessante campo d'indagine, e un fenomeno da tenere nella dovuta considerazione, è quel salto all'indietro nel tempo che si esprime nelle tante rievocazioni storiche d'Europa. In questo caso, sempre muovendo dal dipinto, si sono esaminate le diverse tipologie di giostra di alcune rievocazioni storiche italiane, presentate in un prodotto multimediale che ne restituisce l'effettiva dimensione spettacolare evidenziandone, caso per caso, la struttura, l'ambientazione, i costumi, le fasi ed i rituali. Nell'apposita zona già attrezzata per tale scopo, un video proiettore proporrà una sintesi delle diverse iniziative, ma anche i filmati con i quali si sta costituendo una videoteca specializzata. Tutto ciò costituirà una positiva occasione per scambi con i vari Organizzatori di rievocazioni storiche, essenziali per la vitalità del Museo. 4° nucleo - Informazione e museo - Nucleo documentale. Con questa definizione viene presentata nel progetto quella parte del Museo che accoglierà documenti e reperti. Ancora una volta se ne fornisce qui una esemplificazione attraverso due ambiti di utenza appositamente attivati, ma già impostati per un loro stabile impiego nel Museo. Previsto inoltre l'accesso ai risultati delle ricerche del Centro di documentazione attivo dal settembre 2000. Postazione informatico-informativa - Sono qui disponibili due postazioni informatiche. 1) Si potranno consultare i seguenti data-base: censimento delle rievocazioni storiche in Italia e all'estero. Oggi sono presenti 304 manifestazioni italiane e 162 europee tra spagnole, francesi, inglesi e tedesche. La ricerca verrà estesa agli altri Paesi europei. rassegna bibliografica. È possibile effettuare la ricerca per autore, titolo, luoghi e soggetti. È al momento disponibile un catalogo con 1726 titoli. catalogo dei film e degli audiovisivi di riferimento. Comprende film storici in costume, cinegiornali, telegiornali, documentari e programmi televisivi prodotti negli ultimi cinquanta anni. La ricerca ha finora condotto a 231 titoli. catalogo ragionato delle stampe, dei dipinti. delle immagini e dei reperti tematici. La fonte utilizzata è l'ingente patrimonio iconografico raccolto per la mostra "Giostre e Tornei nell'Italia di Antico Regime", (Foligno, 1986). È disponibile una prima catalogazione costituita da 481 schede tra stampe e dipinti. versione multimediale del ciclo espositivo sul costume barocco realizzato a Foligno (1984-1986). È per ora possibile "visitare" la mostra "Giostre e Tornei nell'Italia di Antico Regime", (Foligno, 1986), costituita nella sua versione reale da 106 pannelli espositivi con circa 350 unità di documentazione. 2) Si potrà accedere, in forme interattive, all'intero progetto del Museo. Se ne potranno "visitare" gli spazi e conoscerne gli aspetti concettuali e architettonico-distributivi, tramite prime esemplificazioni funzionali. Digitando www.museo.tornei.quintana.it  è possibile consultare i repertori e i cataloghi del Centro di documentazione del Museo.

UMBERTO PELIZZARI: DOPO 10 ANNI VISSUTI 'PROFONDAMENTE' PER L'ULTIMA VOLTA IN ACQUA

Capri, 5 novembre 2001 - Termina nelle acque di Capri la carriera agonistica di Umberto Pelizzari, 18 volte primatista mondiale di immersione in apnea e 3 volte Campione del Mondo a squadre con la Nazionale Italiana. "La storia dell'apnea è lunga e affascinante e solo negli ultimi 20 anni ha goduto di una certa notorietà. Nel 1949 Raimondo Bucher, un pluridecorato comandante dell'Aviazione Italiana, sfidò la medicina del tempo stabilendo proprio a Capri il primo record di apnea profonda in assetto costante (30 mt.), nonostante gli scienziati del tempo indicassero in 15 mt. il limite umano, oltre il quale la cassa toracica sarebbe implosa. E' proprio in onore di questo straordinario personaggio e del luogo che lo ospitò, che ho voluto chiudere la mia carriera agonistica a Capri - ha dichiarato Umberto Pelizzari. L'Atleta rappresenta una vera e propria leggenda dell'apnea mondiale. 150 mt. in assetto variabile No Limits, 115 in assetto variabile regolamentato, 80 in assetto costante e 7'48" in apnea statica sono i numeri che raccontano l'incredibile carriera del campione di Busto Arsizio. "Nel corso degli ultimi 10 anni, mi sono concentrato essenzialmente sui record in assetto costante. Per questo motivo voglio chiudere la mia carriera proprio con il record che, per sfavorevoli circostanze atmosferiche, non riuscii a tentare 2 anni fà, quando portai il primato mondiale in assetto costante a 80 mt. e quello in assetto variabile no limits a 150". Lultimo appuntamento è stato sabato 3 novembre, nelle acque antistanti Capri, dove Umberto ha strappato il record mondiale in Assetto Variabile Regolamentato al concittadino, suo ex allievo Gianluca Genoni.

IL GRANDE TENNIS TORNA A MILANO

Milano, 5 novembre 2001 - Dal 26 gennaio al 3 febbraio 2002 il Palalido sarà teatro di una prova del circuito Atp con un montepremi di 400.000 dollari. Il palazzetto di Piazza Stuparich diverrà nuovamente per l'intera settimana il cuore nevralgico dello sport a Milano, un piacevole salotto da 4.000 posti che è già nella storia dell'evento tennistico milanese. Difatti, fu proprio il Palalido a ospitare la manifestazione nel 1985 e nel 1986. Dalla passata edizione, il Palalido è tornato a offrire la giusta atmosfera a un evento che, ripresentandosi dopo 3 anni di assenza, ha subito riscontrato un grande successo di pubblico grazie alla presenza dell'allora numero Uno del mondo Marat Safin, di Goran Ivanisevic, di Yevgeny Kafelnikov e della giovane speranza svizzera Roger Federer che resta il 'defending champion' del torneo. Federer onora un albo d'oro di grandissimo rispetto dove sono presenti ben 9 vincitori di almeno una prova del Grand Slam: Bjorn Borg, John McEnroe, Ivan Lendl, Guillermo Vilas, Stefan Edberg, Boris Becker, Yannick Noah, Yevgeny Kafelnikov e Goran Ivanisevic. Inoltre, il favorevole sorteggio di Coppa Davis che porterà la settimana successiva al torneo numerosi campioni a giocare in Europa lascia presagire un campo di partecipazione notevole. E' anche confermata la promozione per le scuole tennis che avranno accesso al torneo a prezzi molto vantaggiosi. Nella passata edizione, furono oltre 6.000 i ragazzi presenti nelle sessioni pomeridiane del torneo.

SCI - ABRUZZO CANDIDATO PER LO SKI WORLD PASS

Milano, 5 novembre 2001 - Roccaraso è candida quale sede di una tappa della coppa del mondo di sci. L'annuncio è stato formalizzato oggi a Modena, nell'ambito della fiera del turismo invernale Ski Pass, dal presidente della Fisi Gaetano Coppi e l'assessore al turismo della Regione Abruzzo, Massimo Desiati. La pista designata dal comitato promotore è quella del "Lupo", sul crinale del Monte Aremogna di Roccaraso appositamente disegnata per il campionato del mondo, omologata Fisi. Un avvenimento sportivo internazionale di notevole rilevanza che puo' avere per la regione abruzzese più valenze. "La candidatura per l'Abruzzo/Roccaraso alla Ski World Cup è un'ideale occasione promozionale di livello internazionale, per una Regione che vuole fare del turismo l'asse portante del proprio sviluppo economico, oltre ad essere una manifestazione sportiva unica nel suo genere, che non si è mai tenuta nell'Appennino" ha dichiarato l'assessore al turismo, Massimo Desiati, nel commentare la candidatura di Roccaraso. A sua volta il primo cittadino del comune abruzzese ha affermato: "Grazie al contributo della Regione Abruzzo potenzieremo sempre più i nostri impianti in vista dell'evento sciistico mondiale, per offrire ai tanti appassionati un bacino sciistico dell'Aremogna/Monte Pratello, con trenta modernissimi impianti a fune, tra i quali due cabinovie esaposto, 150 km di piste perfettamente innevate e completamente assistite dal più ampio e moderno impianto di neve programmata d'Europa, un cannone ecologico dell'ultima generazione ad alta pressione ogni 50 m. su tutte le piste, anche se negli ultimi anni abbiamo avuto, nonostante tutti i cambiamenti climatici, molta neve naturale".

VELA: IDEA COSTRETTA AL RITIRO DALLA MIDDLE SEA RACE

Malta, 5 novembre 2001 - Le condizioni meteorologiche proibitive con un vento da nord/nord est a oltre 45 nodi di intensità e mare forza 6/7, hanno costretto al ritiro "Idea" per una grave avaria all'attrezzatura che impediva di fatto la possibilità di continuare la navigazione nella Middle Sea Race, una delle più classiche regate d'altura del Mediterraneo. Infattti dopo circa tre ore dalla partenza avvenuta ieri alle ore 11.00 dal porto di Marsamxett, a Malta, il maxi yacht dell'armatore napoletano Raffaele Raiola incorreva in una grave avaria, la rottura del boma, che la costringeva a fare ritorno verso il porto di partenza. Le condizioni meteomarine si dimostravano subito molto dure anche per il resto della flotta che in parte ritornava verso Malta e in parte si ridossava verso Siracusa: a distanza di un solo giorno dal colpo di cannone sono attualmente meno di 10 le imbarcazioni che ancora sono in regata. Una partecipazione sfortunata quella del maxi yacht timonato dal barese Paolo Semeraro e che comunque subito aveva capito che anche se non fosse accaduto nessun incidente sarebbero state molto remote le possibilità di battere il record, vista la probabilità di compiere buona parte del percorso ad andature di bolina e non portanti, condizioni cioè più favorevoli per navigare a grande velocità. "Idea" sarà di nuova a Malta nel 2002 per la prossima edizione della Middle Sea Race e per tentare di infrangere il record stabilito nel 2000 da "Zephirus Iv" che ha coperto il percorso di 607 con il tempo di 64 ore, 49 minuti e 57 secondi.

5 NOVEMBRE 2001 INAUGURAZIONE DEL MUSEO DIOCESANO DI MILANO

Milano, 5 novembre 2001 - La cerimonia di inaugurazione alla presenza dell'Arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini e del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. 400 opere divise in dieci sezioni, su 4.500 metri quadrati di spazio espositivo. Postazioni multimediali, audioguide, bookshop, bar e aule didattiche per scuole e gruppi. Dopo quattro anni di lavoro apre al pubblico il Museo Diocesano di Milano, nei Chiostri di Sant'Eustorgio, con un allestimento museografico di Antonio e Michele Piva. Il restauro dell'edificio è stato realizzato da Lodovico e Alberico B. Belgiojoso. La cerimonia d'inaugurazione avverrà alla presenza dell'Arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini e del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. L'area espositiva si sviluppa su 4.500 metri quadrati ed è occupata da 400 opere (dipinti su tavola e su tela, sculture, affreschi staccati, oggetti di oreficeria) divise in dieci sezioni, comprendenti oltre alle opere d'arte provenienti da parrocchie della diocesi di Milano, un consistente nucleo di dipinti e disegni giunti dalla Quadreria Arcivescovile e da donazioni private. Il gruppo delle opere delle Raccolte Arcivescovili assume grande importanza non solo per l'alta qualità dei dipinti, ma anche come testimonianza del gusto collezionistico degli arcivescovi milanesi, a partire dal cardinale Cesare Monti sino a Giuseppe Pozzobonelli. L'allestimento rispetta la storicità di queste raccolte e ne mantiene la suddivisione originale. Numerose le iniziative in programma per la settimana di inaugurazione del Museo (5-10 novembre). Lunedì 5 (ore 20.30) al Teatro alla Scala si terrà un concerto straordinario a favore del Museo. La Filarmonica della Scala diretta dal M° Riccardo Muti eseguirà lo "Stabat Mater" di Giovan Battista Pergolesi (soprano Ruth Ziesak, mezzosoprano Sonia Ganassi) e la Sinfonia n.3 "Eroica" di Ludwig van Beethoven. Martedì 6, Il museo ospiterà il convegno Cultura e Comunicazione. Pensare la pubblicità con importanti relatori, italiani e stranieri, del mondo della pubblicità, dell'industria e dell'università Venerdì 9, dalle 10 alle 16, le scuole e gli insegnanti potranno visitare gratuitamente il nuovo Museo avvalendosi dell'aiuto di una guida. Sabato 10, dalle 10 alle 18, apertura gratuita dei Chiostri di Sant'Eustorgio alle famiglie, che saranno accolte dal Direttore e da Pinin Carpi. Infine, fino al 6 gennaio 2002, è allestita la mostra Omaggio al Museo che nasce: Il Caravaggio del Vaticano e i Musei Di Milano. Questa piccola, ma significativa raccolta di opere presenta dipinti, affreschi staccati e oggetti liturgici provenienti dai più importanti musei milanesi (Pinacoteca di Brera, Museo Poldi Pezzoli, Museo del Duomo, Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco), insieme ad un eccezionale prestito concesso dai Musei Vaticani: la Deposizione del Caravaggio. Da sottolineare che l'arrivo dalla Chiesa milanese di San Fedele del dipinto Deposizione di Cristo di Simone Peterzano, maestro del Merisi, permetterà un interessante confronto tra i due pittori. Il Museo Diocesano Di Milano - Chiostri di Sant'Eustorgio (Corso di Porta Ticinese 95) Biglietti: £. 10.000 intero; £. 8.000 ridotto (Aderenti FAI, Gruppi Parrocchiali, Soci TCI); £. 6.000 ridotto (sino a 18 anni e oltre i 60); £. 2.000 scuole. Orari: 10 - 18 martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 10 - 22 giovedì lunedì chiuso. Biglietti Cumulativi : L.24.000 (12 euro) consente di visitare il Museo Diocesano, la Pinacoteca Ambrosiana e il Museo del Duomo; L.19.000 (9.81 euro) intero; L.10.000 (5.16 euro) ridotto consente di visitare la Basilica di Sant'Eustorgio-Cappella Portinari e il Museo di San Lorenzo- Cappella di Sant'Aquilino.

ARTISSIMA 2001 INTERNAZIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA A TORINO

Milano, 5 novembre 2001 - Sempre più dentro il contemporaneo, sempre più internazionale sempre più Artissima. Dal 15 al 18 novembre, Torino propone Artissima 2001. La più autorevole vetrina europea delle nuove tendenze trova, quest'anno, nuova più ampia sede a Torino Esposizioni, nel cuore della città. 150 le Gallerie provenienti dall'Europa, dagli Stati Uniti, dal Giappone, dall'Australia. Molte le conferme sia tra gli italiani sia tra gli stranieri: da Giorgio Persano a Tucci Russo, Luigi Franco, Raffaella Cortese, Astuni, Tega, Bagnai, B&D, Pecci, Neon alle francesi Dupont, Issert, Vigna, Pièce Unique alle tedesche 20.21, Meyer Riegger, Produzentengalerie, Markus Richter al danese Nils Staerk. Molte anche le new entries di spicco come ad esempio le italiane Ca di Fra', Antonio Colombo, L'isola, Toselli, Noire, le spagnole Oliva Arauna, Marta Cervera, Espacio Minimo e Palma Dotze, la viennese Hilger, le francesi Air de Paris, Rabouan Moussion, Art Concept, le inglesi Percy Miller, Vilma Gold, Gimpel Fils, le svizzere Francesca Pia e Edward Mitterrand, la svedese Flach, le danesi Bjerggaard e Specta, le olandesi Van Gelder e de Praktijk, le tedesche Kapinos, de Miguel, Kamm, Lehmann. Per la prima volta sarà presente una piccola ma agguerrita pattuglia di gallerie newyorchesi come Christinerose, I-20, Nikolai, Riva, American European Fine Art, accanto a 1301 PE di Los Angeles, Artcore di Toronto, alle giapponesi Taka Ishii e Tomio Koyama, all'australiana Anna Schwartz, a el Museo di Bogotà. Più di mille gli artisti presentati con opere che documentano il "dove e come" dell'arte oggi: dipinti, sculture, disegni, installazioni, video, arte multimediale, fotografia, performance. Firme già consacrate internazionalmente come Fontana, Boetti, Calzolari, Zorio, Spalletti, Paolini, Lavier, Kounellis, Serrano, Kapoor, Cragg, Cattelan, Nan Goldin, Susy Gomez, Sophie Calle, Vanessa Beecroft accanto ai nuovi ed agli emergenti in una cosmopolita vetrina-laboratorio che intriga e coinvolge diversi pubblici ed il collezionismo internazionale, che già nelle scorse edizioni aveva trovato in Artissima uno dei riferimenti d'obbligo. Saranno presenti come sempre, accanto alle gallerie, importanti musei, fondazioni, istituzioni culturali, riviste e editori specializzati italiani e stranieri. Nuova sede, nuove date e molte novità. A cominciare da "Present Future", sezione nella quale 12 giovani critici internazionali presentano altrettanti artisti "under 35", nomi "su cui scommettere". Una giuria, formata dai collezionisti invitati a Torino nell'ambito di uno speciale programma di visite ed incontri, sceglierà l'artista più significativo. A un solo vincitore, la illycaffè, partner di Artissima, offrirà un premio e l'opportunità di presentare un progetto per la realizzazione di una serie di tazzine d'autore illy collection. In esclusiva ad Artissima "Nuove complicità", in mostra una quarantina di opere provenienti da collezioni private torinesi che consentiranno al pubblico di scoprire le tendenze del gusto di un gruppo di prestigiosi collezionisti di arte contemporanea attraverso le acquisizioni fatte nel corso degli ultimi anni. Altra novità è "Videolab", spazio speciale interamente riservato ai video d'arte. E ancora "Pareti ad arte" che vede la statunitense Nancy Dwyer e il francese Marcus Kreiss impegnati a realizzare un intervento artistico sugli esterni di due edifici della città. Daniel Soutif, direttore artistico della Fiera, Ida Gianelli e Pier Giovanni Castagnoli, componenti del Comitato Scientifico, hanno messo a punto un calendario di iniziative culturali ed incontri tra cui riveste interesse davvero particolare il seminario internazionale su "Il museo del XXI secolo tra cultura e divertimento" cui sono stati invitati i direttori dei grandi musei internazionali di arte contemporanea e il convegno su "Arte contemporanea e beni storici", un argomento di stretta attualità, oggetto di vivaci dibattiti su cui si confronteranno storici dell'arte, direttori di museo, critici e artisti. Artissima contribuisce anche quest'anno all'arricchimento delle collezioni del Castello di Rivoli e della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino attraverso l'acquisto, finanziato dal Fondo Artissima, di alcune delle opere esposte nella rassegna. Il tutto in una città, Torino, che dedica l'intero novembre a mese dell'arte contemporanea. Accanto alla Fiera, infatti, Torino propone "Luci d'artista", una serie di importanti mostre al Castello di Rivoli, alla GAM, alla Fondazione Italiana per la Fotografia, a Palazzo Bricherasio, a Palazzo Cavour, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e in altri spazi pubblici e privati. Intorno ad Artissima l'arte esce dalle gallerie per scendere nelle strade con "ManifesTO", 15 artisti che decorano con i manifesti i palazzi della città per raggiungere il culmine sabato 17 novembre quando Torino ed i visitatori saranno coinvolti da "Saturday night art fever", gallerie aperte fino a mezzanotte tra cocktail e vernissage. Nell'edizione 2000 il pubblico di Artissima ha raggiunto le 25.000 presenze con una crescita costante soprattutto negli ultimi anni a riprova della validità del progetto di Artissima e della qualità delle gallerie e degli artisti presentati. Un pubblico di appassionati d'arte e operatori del settore, di collezionisti, di direttori e curatori di museo provenienti da tutta Europa, di critici e rappresentanti di grandi istituzioni culturali italiane e straniere per il quale Artissima è diventata un appuntamento irrinunciabile. Artissima 2001, è promossa dall'Associazione Artissima con il patrocinio e sostegno della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e della Città di Torino, unitamente alla Fondazione Crt e alla Compagnia di San Paolo, e con il contributo di illycaffè. Organizzazione: Revolution srl. Informazioni: tel. +39.011.546284 fax+39.011.5623094 E-mail: info@artissima.it  www.artissima.it

IL 20 NOVEMBRE, APRONO LE BRITISH GALLERIES DEL VICTORIA&ALBERT MUSEUM L'ITALIANA GOPPION HA REALIZZATO LE 168 VETRINE DEL NUOVO, RIVOLUZIONARIO PERCORSO

Milano, 5 novembre 2001 - Il 20 novembre, alla presenza del principe Carlo d'Inghilterra, saranno inaugurate le nuove British Galleries del Victoria&Albert Museum, il più importante intervento che, negli ultimi 50 anni, abbia avuto come soggetto il grande museo londinese. Con un investimento di 31 bilioni di sterline (circa 100 miliardi di lire), su una superficie espositiva di 3.400 mq, suddivisa in 15 sale (fra le quali si sono voluti ricostituire 5 ambienti storici), sono esposti 3.000 oggetti che hanno fatto la storia del design in Europa dal '500 ad oggi. Di questi, 2.000 non erano mai stati prima esposti. Le 168 vetrine speciali che accolgono i tesori delle British Galleries sono state realizzate da una impresa italiana, la Goppion srl - Laboratorio museotecnico con sede a Milano. L'eccezionalità del fatto certamente non sfugge, soprattutto considerando il legittimo orgoglio inglese per quel che riguarda la produzione ingegneristica e meccanica propria. L'incarico al Laboratorio museotecnico Goppion deriva dalla constatazione che nessun'altro fornitore europeo era in grado di rispondere alle esigenze di sicurezza e conservazione richieste dal Victoria&Albert Museum, e contemporaneamente gestire la complessità della fornitura degli elementi espositivi, uno diverso dall'altro, e del cantiere di così grandi dimensioni. La Goppion non è del resto nuovo a impegni di rilevanza internazionale: ricordiamo la costruzione delle vetrine per i gioielli della Corona inglese alla Torre di Londra, le vetrine per il Royal Armouries Museum a Leeds, quelle per la Gilbert Collection a Somerset House sempre a Londra, le grandi vetrine del Musée des Arts et Métiers a Parigi, le speciali vetrine per documenti al Getty Center di Los Angeles. In Italia, è sempre il Laboratorio museotecnico della Goppion che ha realizzato la vetrina per l'esposizione della Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci, nel suo viaggio a Milano, Firenze e Roma, le vetrine per il Codice Atlantico, ancora di Leonardo, esposto alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, la protezione del David di Michelangelo alla galleria dell'Accademia a Firenze, l'allestimento del Museo Nazionale Romano. Determinante, nella scelta dell'azienda italiana, è stato soprattutto l'aspetto delle vetrine, che presentano soluzioni ingegneristiche e di design d'avanguardia, di impatto estetico estremamente elegante e sobrio e dal contenuto tecnico sofisticato. Le vetrine sono tutte a controllo microclimantico, passivo o attivo, e ad installazione quasi ultimata hanno già ricevuto gli elogi e gli apprezzamenti degli specialisti del settore locali. Con l'apertura delle British Galleres, il panorama museale di Londra si trova nel pieno di un rilancio epocale: dopo la sensazionale copertura della corte del British Museum, opera di Sir Norman Foster, anche il Victoria&Albert Museum, il più importante museo britannico assieme al British stesso e alla National Gallery, sta attraversando una fase di rinnovamento radicale, che lo porterà alla ribalta della museologia e museografia internazionale. All'arrivo del nuovo direttore, Mark Jones, corrispondono infatti la realizzazione della "spirale", la struttura progettata da Daniel Libeskind (autore dello straordinario Nuovo Museo Ebraico di Berlino), dedicata all'arte contemporanea, di cui si prevede l'apertura del cantiere nel 2002, e il completamento delle nuove British Galleries. Con il progetto delle nuove British Galleries il V&A definisce nuovi standard, sia per quanto riguarda la conservazione degli oggetti che l'esposizione e la didattica. Il progetto dell'allestimento è opera dello studio CassonMann, che ha previsto un affascinante e variato gioco di schermi e pedane quasi bidimensionali, che da un lato strutturano lo spazio, mentre dall'altro creano la necessaria variazione di ritmo, definendo nuclei espositivi tematici. L'analogia del risultato con la dinamica del più recente linguaggio pubblicitario, caratterizzato dalla sovrapposizione e la fluttuazione di testi e superfici su diversi piani di profondità, conferma l'eccezionale attualità della trasformazione. Un grosso sforzo è stato fatto per progettare e realizzare l'allestimento in modo da porre il visitatore al centro dell'esperienza museale, con una serie di dispositivi multimediali, supporti interattivi e aree didattiche che consentano un più diretto coinvolgimento e una più profonda comprensione. In particolare si abbatte uno dei muri museografici, quello che impediva al visitatore di toccare gli oggetti: nelle nuove British Galleries si verrà esortati a maneggiare ceramica e campioni di tessuto, assemblare una sedia del XVIII secolo o addirittura provare a intrecciare un tappeto. All'interno di un museo che raccoglie le collezioni dei prodotti dell'artigianato di tutto il mondo, riunite dalla regina e dal suo consorte nello storico edificio, le British Galleries ospitano le origini del design moderno. Facendo tesoro delle tecniche e delle forme di altre culture, l'artigianato inglese ha sviluppato un proprio percorso originale, quello a cui si sono riferite personalità quali John Ruskin e William Morris, gli iniziatori dell'Arts and Crafts Movement, cui farà poi seguito l'esperienza tedesca del Werkbund e del Bauhaus: è la storia del design in Europa. Lo sesso design di cui le vetrine realizzate dal Laboratorio meseotecnico Goppion offrono una ulteriore, raffinata testimonianza.

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