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GIOVEDI'
8 NOVEMBRE 2001
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SECONDO LA COMMISSIONE EUROPEA È NECESSARIO SOSTENERE I CAPITALI
DI RISCHIO
Bruxelles, 8 novembre 2001 - La Commissione europea ha chiesto di
intensificare l'azione al fine di contribuire al raggiungimento degli
obiettivi del Piano d'azione per il capitale di rischio (Pacr), le cui
disposizioni dovrebbero essere ultimate entro il 2003. Questo piano viene
considerato uno strumento chiave per promuovere l'innovazione e
l'imprenditorialità nell'Unione europea (Ue). Di primo acchito, i dati
relativi ai capitali di rischio, in Europa, sembrano incoraggianti. Fin dal
lancio del progetto nel 1998, questo tipo di capitale è triplicato nell'UE e
quadruplicato per quanto riguarda le importantissime fasi di costituzione e
avviamento. Ciononostante, l'attuale disponibilità di capitali di rischio,
in Europa, è ancora molto inferiore a quella degli Stati Uniti e il divario
continua a crescere (gli investimenti delle società statunitensi
specializzate in questo tipo di capitali rappresentavano il doppio di quelli
europei nel 1998 e attualmente sono pari al quadruplo). Inoltre, i recenti
segnali di una congiuntura negativa in diverse economie hanno reso ancor più
impellente la necessità di progressi in questo campo. "È necessario che gli
Stati membri procedano senza ulteriori esitazioni all'attuazione del piano
d'azione, al fine di facilitare gli investimenti e promuovere i capitali di
rischio, soprattutto ora che l'industria sta attraversando una fase di
rallentamento e ha dinanzi a sé un periodo di incertezza", ha affermato il
commissario europeo per il Mercato interno Frits Bolkestein. Fra le azioni
specifiche più utili figurano i progressi nel campo dell'abbattimento delle
barriere fiscali, la promozione di progetti innovativi e l'accordo sul
brevetto unico comunitario. La Commissione ha posto inoltre l'accento sul
ruolo chiave che la ricerca dovrà svolgere. "Sotto il profilo economico, il
settore della R&S [ricerca e sviluppo] potrebbe contribuire a promuovere più
efficacemente l'imprenditorialità, aiutando ed incoraggiando i ricercatori a
commercializzare le loro idee ed applicazioni innovative", sostiene la
Commissione, definendo il prossimo e sesto programma quadro un ottimo
strumento per raggiungere tali obiettivi.
http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/general/01-1490.htm
L'ECCELLENZA SCIENTIFICA NELLA RICERCA COLLABORATIVA SARÀ PREMIATA A
BRUXELLES
Bruxelles, 8 novembre 2001 - Il premio Descartes per l'eccellenza
scientifica e tecnologica nella ricerca collaborativa europea sarà
aggiudicato a Bruxelles il 27 novembre, alla presenza del commissario
europeo della Ricerca Philippe Busquin e del direttore generale della DG
Ricerca Achilleas Mitsos. È questa la seconda volta che la Commissione
europea assegna il premio Descartes, il cui valore raggiunge il milione di
euro per il vincitore. I sette finalisti di quest'anno sono stati
selezionati tra oltre 50 partecipanti. La gara è aperta a tutti i campi
della scienza, comprese le scienze sociali ed economiche, e non è ristretta
ai progetti sovvenzionati dall'UE. I ricercatori saranno premiati per gli
sforzi profusi nella collaborazione e per la qualità dei loro lavori. La
giuria che sceglierà il vincitore comprende figure di primo piano
appartenenti al mondo accademico, nonché ai settori pubblico e privato, ed è
presieduta da Yves Michot, ex presidente di Aerospatiale Matra. Questi i
sette finalisti: - "Sviluppo di nuovi medicinali contro il virus
dell'immunodeficienza umana (Hiv)" Questa rete europea di ricerca riunisce
ricercatori di sei paesi intorno all'obiettivo comune della lotta contro
l'Aids. Il progetto riguarda la scoperta di nuovi farmaci e l'individuazione
di nuovi siti nel ciclo di replica dell'Hiv che si prestano particolarmente
all'intervento farmaceutico. La ricerca ha consentito di individuare
numerosi nuovi inibitori della transcriptasi inversa dell'Hiv, un enzima
cruciale per la replica del virus. Nel corso degli ultimi 15 anni, la rete
ha sviluppato una serie di nuove terapie, non solo per l'Aids ma anche per
l'epatite B, il citomegalovirus ed i virus dell'herpes. La rete ha altresì
costituito una struttura centralizzata europea per lo screening dei farmaci
contro l'Hiv. - "Biodepth - Biodiversità e processi ecologici negli
ecosistemi erbacei terrestri" Questo progetto ha coinvolto circa 50
scienziati appartenenti ad otto paesi e rappresenta il più ampio studio
dell'ecologia terrestre di questo tipo. Il consorzio ha istituito circa 500
campi sperimentali in varie zone climatiche e condizioni ambientali europee,
nonché analizzato in quale modo i mutamenti della biodiversità simulati
hanno influenzato il funzionamento dei rispettivi ecosistemi in termini di
perdita delle sostanze nutritive, resistenza alle specie invasive e
produzione di biomassa. I risultati dimostrano chiaramente che la funzione
dell'ecosistema declina con la perdita della biodiversità. - "Safetrain - Un
treno a prova di scontro per l'Europa" Questo progetto, che ha riunito 16
partner tra appartenenti al settore manifatturiero, gestori ferroviari e
centri di ricerca, è dedicato alla progettazione di un treno "a prova di
scontro". Concentrandosi sulla sicurezza passiva dei treni, sulla capacità
del veicolo di resistere all'impatto di una collisione, la ricerca
permetterà di migliorare la protezione dei passeggeri in caso di impatto. -
"Abi - Interfacce cerebrali adattative" Promosso e coordinato dal Centro
comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea, questo progetto ha
sviluppato un'interfaccia portatile tra cervello e computer, tale da
permettere l'interazione degli esseri umani con i sistemi computerizzati
tramite il controllo consapevole dei propri pensieri. Una cuffia in tessuto,
dotata di sensori per elettroencefalogramma (Eeg), rileva una serie di
segnali semplici che, in futuro, potrebbero permettere ai portatori di
handicap fisici di leggere pagine web, scrivere messaggi, interagire con
giochi, accendere apparecchi elettrici e guidare una sedia a rotelle.
L'obiettivo principale del progetto consiste nell'aumentare le capacità
delle persone con handicap fisici, permettendo loro di accedere ai nuovi
servizi ed alle nuove opportunità offerti dall'odierna società
dell'informazione. - "Il meccanismo dell'inibizione delle proteasi nella
difesa dei polmoni" A questo progetto hanno collaborato ricercatori del
Regno Unito e dei Paesi Bassi, per studiare il meccanismo esatto che induce
l'inibizione delle proteasi, le quali attaccano l'elasticità del tessuto
polmonare e causano l'enfisema, una malattia polmonare soffocante. Il
meccanismo preciso del modo in cui l'antitripsina cattura e distrugge le
proteasi nocive era rimasto finora di difficile comprensione per gli
scienziati. Questa ricerca dovrebbe non solo agevolare la prevenzione
dell'enfisema, ma altresì svelare altri meccanismi che inducono la cirrosi
epatica, le anomalie della coagulazione del sangue e forme diffuse di
demenza quali la malattia di Alzheimer e le encefalopatie spongiformi. -
"Sviluppo di nuovi catalizzatori asimmetrici per l'industria chimica" Questo
progetto ha riunito ricercatori del Regno Unito, della Francia, della
Germania, della Russia e dell'Armenia intorno alla ricerca per lo sviluppo
di nuovi catalizzatori asimmetrici per l'industria chimica. Molti prodotti
chimici possono essere paragonati alle mani, delle quali una produce
l'effetto desiderato, mentre l'altra non ha nessun effetto o, peggio,
effetti dannosi. Questo team di ricercatori sta producendo catalizzatori
capaci di fornire prodotti nei quali la "mano" desiderata supera ampiamente
quella non auspicabile. Sono stati sviluppati fino ad ora 50 nuovi
catalizzatori, uno dei quali è stato brevettato. - "Processi chimici nelle
intersezioni coniche" Questa collaborazione tra Italia e Regno Unito ha
ottenuto progressi significativi nella comprensione delle reazioni
fotochimiche, ovvero delle reazioni chimiche indotte dalla luce solare. Il
team si è dedicato alla comprensione di come i composti organici reagiscono
alla luce. La conoscenza di tali reazioni aiuterà gli scienziati a
controllare e gestire le enormi risorse energetiche offerte dal sole. Il
progetto potrebbe avere un impatto sullo sviluppo di ricettori della luce
artificiale, prodotti fotoresistenti quali vernici e colori, protezione dai
pericoli della luce ultravioletta. Infolink:
http://www.cordis.lu/improving/awards/descartes.htm
Per ulteriori informazioni sul premio Descartes rivolgersi a: Michel
Claessens Tel.: +32-2-295 9971 E-mail:
michel.claessens@cec.eu.int
NUOVI DATI INDICANO UNA DIMINUZIONE DEI PROGRESSI DI INTERNET IN EUROPA
Bruxelles, 8 novembre 2001 - Secondo gli ultimi dati, nell'Unione europea
"l'accesso disaggregato alla rete locale", ovvero il processo che mette a
disposizione una più ampia scelta e tariffe più competitive per i servizi
delle telecomunicazioni, quali il collegamento a Internet, progredisce
lentamente. Secondo quanto afferma la European competitive
telecommunications association (Ecta), nell'Ue solamente l'1 per cento sta
impiegando la tecnologia Dsl (linea digitale d'utente). La maggior parte dei
paesi hanno provveduto a disaggregare tra l'uno e il quattro per cento delle
loro linee, ad eccezione di Danimarca e Finlandia, che hanno liberalizzato
oltre un quarto di rete locale. L'accesso disaggregato alla rete locale è
considerato un elemento chiave del piano d'azione "eEurope" della
Commissione europea, poiché rappresenta uno strumento capace di rendere
Internet più ampiamente accessibile da parte del grande pubblico, sia in
termini di offerta che di costi. L'amministratore delegato dell'Ecta, Phil
Evins, ha dichiarato che i dati dimostrano la necessità di agire. "Il
settore ha ora bisogno di azioni rapide da parte dei regolatori nazionali e
dei loro leader politici, per garantire l'efficacia del mercato all'ingrosso
e la disponibilità dei prodotti d'interconnessione, in modo che ci possa
essere competitività almeno a livello dei servizi", ha affermato Evins. Egli
ha poi aggiunto che, nei servizi Dsl, esiste il pericolo che gli attuali
operatori continuino ad esercitare un dominio ancora più ampio rispetto a
quello già usufruito nella telefonia vocale a banda larga. Questa tendenza è
stata registrata dal momento in cui i dati pubblicati nel Regno Unito hanno
rivelato che il paese ha già assistito alla prima diminuzione del numero di
famiglie collegate a Internet. Dal 40 per cento di tutte le famiglie
britanniche collegate alla Rete nel maggio di quest'anno, i dati sono scesi
fino al 39 per cento, secondo le cifre fornite dall'Oftel. L'organizzazione
ha cominciato a valutare il livello di connessione delle famiglie a Internet
nel gennaio 1999, quando la percentuale era del 12 per cento. Da allora, il
livello è salito costantemente, per poi diminuire questo mese.
BPM: DIRITTO DI VOTO SULLE AZIONI BIPOP-CARIRE
Milano, 8 novembre 2001 La Banca Popolare di Milano informa di aver
esercitato la facoltà, contrattualmente prevista, di avocare il diritto di
voto sulle azioni Bipop-Carire costituite in pegno dalla Garfin Spa. Di
conseguenza, la Banca Popolare di Milano è divenuta titolare del diritto di
voto relativo al 7,38% del capitale sociale (corrispondente a n. 144.784.105
azioni) di Bipop-Carire. Unitamente ai diritti di voto rivenienti da altre
azioni Bipop-Carire possedute in proprio e in pegno, il Gruppo Bipiemme
detiene complessivamente diritti di voto rappresentativi di circa l'8% del
capitale sociale di Bipop-Carire.
BANCO DI NAPOLI: NUOVA POLIZZA BN INTERNATIONAL STOCK INDEX
Napoli 8 novembre 2001 - Il Banco di Napoli lancia Bn International Stock
Index, la nuova polizza collegata a 3 indici azionari rappresentativi delle
principali aree economiche mondiali: Dow Jones Euro Stoxx 50sm; Nikkei 225;
Standard & Poor's 500. La vendita avrà inizio il prossimo 29 ottobre e
terminerà il 23 novembre. Bn International Stock Index è una soluzione
d'investimento con "protezione del capitale" a scadenza, ideale in questa
particolare fase di turbolenza e di incertezza dei mercati finanziari. Il
rendimento di Bn International Stock Index è collegato alle potenzialità di
crescita delle principali Borse con il sicuro rimborso, a scadenza, non solo
del capitale investito ma anche di un rendimento minimo pari all'8%. Se,
infatti, alla scadenza il paniere di riferimento avrà registrato un
andamento positivo, al cliente verrà riconosciuto il 75% della rivalutazione
del paniere stesso; in caso di andamento negativo o inferiore al rendimento
minimo, subentra la restituzione del capitale maggiorato dell'8%. Bn
International Stock Index prevede una soglia di ingresso minima di 3.000€,
con multipli di 1.000 €. Durata 4 anni. Bn International Stock Index offre
anche i benefici tipicamente assicurativi (pianificazione successoria,
impignorabilità e insequestrabilità nei limiti di legge).
UNIONCAMERE LOMBARDIA: NUOVO ACCORDO CON LA REGIONE PER LO SVILUPPO
DELL'AGRICOLTURA LOMBARDAINNOVAZIONE TECNOLOGICA, QUALITÀ, PROMOZIONE E
SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA LE PAROLE CHIAVE
Milano, 8 novembre 2001 - Oggi, presso la nuova sede di Unioncamere
Lombardia, Vico Valassi - Presidente di Unioncamere Lombardia, e Viviana
Beccalossi - Assessore all''Agricoltura della Regione Lombardia, hanno
firmato il nuovo protocollo d'intesa che ha come obiettivo primario
l'elaborazione e l'attuazione di politiche ed azioni a favore delle imprese
agricole lombarde. Vico Valassi, aprendo i lavori, ha affermato che: "La
collaborazione tra sistema camerale e Regione per lo sviluppo congiunto di
iniziative di valorizzazione del sistema agricolo lombardo, ha già dato
prova della sua efficienza in passato. Basti pensare al successo, sia di
pubblico che di critica, di due progetti realizzati nel 2001: Vinitaly ed
Euroflora. Questo nuovo accordo - ha continuato Valassi - oltre ad essere un
importante esempio di attuazione della collaborazione tra autonomie locali e
autonomie funzionali, rappresenta un impegno concreto nei confronti delle
imprese agricole lombarde, ed un supporto per affrontare la rapida
evoluzione che il settore sta vivendo in questi ultimi anni." Lo scenario
dell'agricoltura lombarda è notevolmente mutato nell'ultimo decennio, e,
sebbene la vocazione agricola del territorio lombardo affondi le proprie
radici nella storia, sono state recentemente raggiunte dal settore punte
elevatissime di innovazione tecnologica. Un'altra importante novità è
rappresentata dal ridimensionamento degli ordinamenti produttivi più
tradizionali, come i cereali o la zootecnia, alla quale ha corrisposto una
crescita di settori nuovi per la regione quali il florovivaismo e l'ortofrutta,
e l'affermazione di alcuni comparti, a metà tra l'agricoltura e i servizi,
come l'agriturismo e la manutenzione di parchi e giardini. Il processo di
innovazione tecnologica, unito alla domanda di nuovi prodotti e servizi,
hanno portato alla nascita di nuove opportunità occupazionali in
agricoltura, che hanno fatto registrare negli ultimissimi anni un'inversione
di tendenza rispetto al lungo periodo di calo del numero degli occupati nel
settore. È quanto emerge dall'interessante spaccato dello scenario
occupazionale nel settore agricolo lombardo presentato nel corso della
conferenza e delineato da una ricerca realizzata grazie alla collaborazione
tra Regione e Unioncamere Lombardia nell'ambito delle politiche agricole.
Dall'analisi condotta su un campione significativo delle 75.000 aziende
lombarde, gli occupati in agricoltura risultano essere circa 78.000, un
numero destinato ad aumentare nel prossimo anno con una previsione di 3.700
nuovi ingressi e 500 uscite, per un saldo positivo che supera le 3.200
unità. Paolo Sckokai, uno dei curatori della ricerca, illustrando i
risultati ha sottolineato che: "L'agricoltura lombarda, dove pure il 70% del
valore aggiunto è prodotto ancora dalla zootecnia, presenta un volto
decisamente nuovo: a trainare la domanda di lavoro sono quei settori dove la
domanda finale non è quella alimentare, ma è quella dei servizi, legati ad
esempio all'arredo urbano e alla qualità dell'abitare. Il futuro
dell'agricoltura sembra quindi essere sempre più legato ad un'integrazione
con il settore terziario, di cui lo stesso agriturismo è un esempio
concreto, una prospettiva che, almeno stando a questa ricerca, garantisce
anche prospettive occupazionali interessanti." Gli interventi previsti
dall'accordo, partendo proprio dall'osservazione di questa nuova condizione
del settore agricolo e dalle previsioni future, si sviluppano attorno ad
alcune parole chiave: innovazione tecnologica, qualità, promozione e
semplificazione amministrativa, e si concretizzano in alcuni progetti che
saranno varati o completati nel 2002. Lo sviluppo di un portale dedicato al
mercato on line dei prodotti tipici lombardi, che attualmente vede in rete
200 aziende lombarde, ripartite tra produttori di vino, formaggio, salumi,
olio, miele e confetture è il progetto pilota per quanto riguarda
l'innovazione telematica. La novità principale, oltre ad uno sviluppo
tecnologico, sarà l'introduzione di prodotti e aziende del settore
florovivaistico. Per quanto riguarda la qualità, oltre a incentivare in
generale l'adesione ai regolamenti comunitari per la certificazione di
qualità e agli strumenti di gestione ambientale (ISO 9000, ISO 14000, Emas),
l'accordo prevede la realizzazione di un sistema volontario di
certificazione ed etichettatura delle carni bovine, che vada oltre i
requisiti attualmente richiesti dalla legge e possa tutelare le imprese
produttrici e i consumatori dalla crisi provocata della diffusione dell'encefalopatia
bovina spongiforme (Bse). Al termine delle fasi di studio e organizzazione,
verrà registrato un marchio collettivo di qualità delle carni da applicare
sui prodotti. La promozione dei prodotti tipici della Lombardia avrà come
vetrina privilegiata Malpensa, nell'aeroporto internazionale verranno
infatti allestiti spazi per la presentazione, degustazione e vendita dei
prodotti più rappresentativi della regione. Sul fronte della semplificazione
amministrativa, verrà realizzata un'integrazione del Siarl, il sistema
informativo che consente alle imprese agricole lombarde di inoltrare, sotto
forma di modelli informatizzati, le domande di contributo alle
Amministrazioni pubbliche competenti in materia agricola, con l'attività
svolta dalle Camere nella gestione del Registro delle Imprese e nel
monitoraggio del settore. A tale proposito, Viviana Beccalossi, chiudendo
l'incontro, ha ricordato che "Uno dei risultati più significativi
dell'esperienza di forte integrazione, coordinamento e collaborazione tra
Unioncamere Lombardia e l'Assessorato all'Agricoltura della Regione
Lombardia, è certamente il SIARL, il Sistema Informativo Agricolo della
Regione Lombardia. Se prendiamo ad esempio la gestione della domanda di
erogazione dei carburanti a costo agevolato alle imprese agricole, i passi
avanti effettuati nello snellimento delle richieste e della mole di
documenti cartacei sono evidenti. Oggi infatti l'agricoltore può presentare
la propria domanda per via telematica, verificare tramite un nome utente e
una password la correttezza delle informazioni e chiudere la pratica in
tempi praticamente istantanei. Questa è solo una delle realizzazioni che il
rapporto tra Camere di commercio e Regione hanno già concretizzato; la nuova
convenzione punta su temi nuovi, fortemente innovativi, che hanno una sola
parola d'ordine: risultati reali e concreti a favore delle imprese e del
comparto agricolo ed agroalimentare lombardo."
LA DISTRIBUZIONE ITALIANA VEDE ROSA, CON CAUTELA
Milano, 8 novembre 2001 - Aumento dell'occupazione dopo anni di stasi,
crescita sostenuta di nuovi negozi, processo di globalizzazione realizzato
anche da insegne europee e non soltanto americane, creazione di un¹industria
dell¹indotto sempre più "forte", focus sulla contrazione del B2C: sono le
novità più interessanti che emergono dal terzo Rapporto sulla distribuzione
italiana dal titolo Commercio, la modernizzazione silenziosa, elaborato dal
Centro Einaudi di Torino e patrocinato da Sisim, società leader nella
consulenza alle reti distributive italiane ed estere. Presentato ieri a
Milano da Marco Ricchetti ed Enrico Cietta del Centro Einaudi e da Vittorio
Fracassi, presidente di Sisim, nel corso del convegno svoltosi a Palazzo
Clerici di fronte a una gremita platea di imprenditori e operatori del
settore, il Rapporto indica segnali positivi su più fronti della
distribuzione, oltre ogni più rosea previsione. A cominciare appunto dal
fattore occupazione, che indica in 3 milioni 377 mila gli addetti della
distribuzione, cioè il 16% degli occupati del sistema Italia, con un aumento
di posti di lavoro di ben 143 mila unità negli ultimi tre anni. L'incremento
occupazionale va attribuito per poco più di un quarto alle grandi superfici
e per quasi tre quarti ai negozi di piccola superficie. E quindi, avverte il
Rapporto, queste cifre impongono un fondamentale mutamento di prospettiva,
dopo la lunga litania delle chiusure in eccesso rispetto alle nuove aperture
offerta negli anni passati dalle statistiche e dopo i rischi che molti
paventavano di un brutale allineamento al modello francese. Il sistema
distributivo italiano si presenta nel 2000 più ricco del passato, con 858
mila esercizi commerciali in complesso, cioè includenti tutte le tipologie
distributive. Rispetto alla suddivisione geografica, la Lombardia guida la
classifica con il 13,4% degli esercizi, mentre Campania, Sicilia e Lazio
risultano le regioni più arretrare del paese. Le statistiche descrivono un
vero e proprio boom delle aperture di punti vendita: oltre 65.351 nuove
aperture nel 2000, contro 52.789 cancellazioni, con un saldo positivo di
oltre 12.500 nuove unità di vendita. Non è possibile quantificare
precisamente se questo incremento sia dovuto al sommerso che la legge
Bersani ha permesso di legalizzare o all'evoluzione delle forme del
commercio dettata dal mercato, che si manifesta sia nei nuovi canali legati
ad aspetti emergenti di consumo - quali il ³fuori casa², il turismo, il
tempo libero. Nello specifico, la grande distribuzione risulta in crescita,
e precisamente il numero dei supermercati nel 2000 è salito dell¹1,1%,
quello dei discount del 2,6% e quello delle superette del 3% mentre il
fatturato della Gdo ha segnato un aumento del 7,7% sfiorando i 40 mila
miliardi di euro. In quanto a crescita, fanno eccezione soltanto i centri
commerciali che nel 2000 pur aumentando di 12 unità, in Italia occupano
complessivamente solo 163 mila metri quadrati di superficie lorda
affittabile. La densità di superficie dei centri commerciali per abitante
dell¹Italia resta tra le più basse d¹Europa (in Francia per esempio, è più
che doppia) ma ciò può essere spiegato dalla peculiarità della struttura
urbana delle città italiane, caratterizzate da centri storici e spazi
ristretti. Ma, anticipa il Rapporto, è impensabile che le nuove piazze dello
shopping non decollino tra breve anche nel nostro paese, e il boom sembra
proprio dietro l¹angolo in quanto l¹Italia è il paese che vanta al momento
il maggior numero di progetti in attesa di realizzazione nei prossimi tre
anni. Sempre vincente invece, il modello distributivo del franchising, che
rappresenta secondo stime recenti, il 5% degli esercizi commerciali. A fine
2000, erano operativi 560 franchisor (24 insegne in più rispetto al O99),
con un incremento del 4,5%. L¹85,5% sono reti a insegna italiana, mentre i
franchisee (gli affiliati) sono cresciuti del 4,9%, cioè di 1.400 unità. Il
fatturato del franchising nel 2000 è stato di 23.200 miliardi di lire,
contro i 22.257 miliardi di lire del 1999. Il terzo capitolo del Rapporto è
invece dedicato alla globalizzazione delle insegne, e riferisce di un quadro
nuovo rispetto al passato: il mondo delle insegne globali appare meno
americanocentrico. Se si usa infatti il metro della presenza su territorio,
il gigante americano Wal-Mart, tipico esempio di business globale di
prodotti di largo consumo, è il primo nel mondo con i suoi quasi 200
miliardi di euro di vendite, ma è presente solo in 11 paesi. Un¹inezia al
confronto degli oltre 60 raggiunti dalle insegne francesi Yves Rocher e
Lacoste o dall¹italiana Max Mara. Le tesi di un¹accelerazione della
globalizzazione a matrice europea rispetto a quella d¹oltreoceano è
confortata anche dal fenomeno Royal Ahold, con sede nei Paesi Bassi, che nel
2001 ha scalato le classifiche arrivando dal quarto al secondo posto in
termini di fatturato. Come si comporta l'Italia in questa scenario europeo
caratterizzato da estrema vivacità e mutamenti? Ancora a rilento, come
sintetizza l¹Osservatorio sui negozi italiani all¹estero contenuto nel
Rapporto. Infatti le insegne italiane sono poco presenti all'estero, a
eccezione del settore moda (abbigliamento e articoli sportivi), mentre sul
fronte interno è continuata la corsa alla concentrazione, soprattutto nel
campo delle centrali d'acquisto. Un secondo focus del Rapporto, con un
Osservatorio apposito è dedicato all'e-commerce, il cui bilancio è
ovviamente poco soddisfacente. L¹Osservatorio mette in luce che il limite
allo sviluppo del B2C è la mancanza delle materialissime reti logistiche,
che devono chiudere, con la consegna della merce, il cerchio aperto dal
consumatore quando clicca sulla pagina virtuale per lo shopping. Infine, il
Rapporto dedica anche per la prima volta un capitolo al peso dell¹indotto
nell¹industria della distribuzione, che ammonta a circa 14 mila miliardi di
euro, considerando gli acquisti, i lavori edili, i servizi immobiliari e
specialistici, l¹informatica. Risulta per esempio che in Italia il giro
d¹affari per l¹allestimento dei negozi ammonta a circa 5 mila miliardi di
euro, più ampio di quello delle macchine utensili o dei motocicli; simile a
quello degli elettrodomestici; più che doppio di quello della pasta, pari a
oltre metà di quello dei computer. Risulta anche che il settore del
commercio costituisce una componente essenziale del mercato immobiliare
per un ammontare complessivo di fitti e affitti figurativi pari a circa 5
mila miliardi di euro e che la distribuzione è il maggior cliente del
sistema bancario, con circa 90 mila miliardi di euro di impieghi bancari "Da
quanto emerso dal Rapporto, che evidenzia anche un mutamento nel
comportamento dei consumatori diventati sempre più evoluti e attenti ai
consumi, possiamo con cautela affermare che il futuro della distribuzione
italiana potrà diventare vincente se saprà mixare nel modo giusto alcuni
elementi complessi", scrive Vittorio Fracassi nella Prefazione, "e cioè la
flessibilità verso il mercato, offrendo migliori servizi alla clientela e
migliorando la qualità del prodotto, unita alla standardizzazione del
processo distributivo, che porta a contenimento di costi, efficienza,
rapidità, con ritorni positivi sia per gli operatori sia per i consumatori".
BANKAMERICARD (DEUTSCHE BANK SPA) PRESENTA EUROPPASS AUTOSTRADE: LA CARTA
PER L'AUTOMOBILISTA LA PRIMA CARTA DI CREDITO CHE REGALA IL TELEPASS GIA'
ATTIVO E IL PRONTO SOCCORSO STRADALE 24 ORE SU 24
Milano, 8 novembre 2001 - BankAmericard (Deutsche Bank Spa), in
collaborazione con Società Autostrade, presenta Europpass Autostrade, la
nuova carta di credito personale studiata appositamente per chi viaggia in
auto. Disponibile in due versioni (Visa o MasterCard), la carta offre
gratuitamente al titolare il Telepass già attivo e il pronto soccorso
stradale 24 ore su 24. Con un limite di fido mensile da 3 a 10 milioni di
lire, Europpass, che costa 60 mila lire all'anno, può essere richiesta sia
al numero verde BankAmericard (800/014.907) sia presso i Punti Blu della
Società Autostrade (situati nelle vicinanze dei caselli autostradali).
BankAmericard, oltre all'emissione di Europpass Autostrade, gestisce tutte
le transazioni di spesa effettuate con la carta. Europpass Autostrade
consente di effettuare pagamenti in oltre 21 milioni di esercizi
convenzionati in tutto il mondo e in qualsiasi valuta, senza costi
aggiuntivi (eccetto presso le stazioni di rifornimento carburante, costo
1.500 lire). La carta permette inoltre di pagare a rate le spese effettuate
e di ottenere anticipi di contante, in Italia e all'estero, presso gli
sportelli automatici che espongono il marchio Visa (28 mila in Italia e 650
mila nel mondo) e MasterCard (30 mila in Italia, 720 mila nel mondo), per un
massimo di 500 mila lire al giorno. La carta di credito offre gratuitamente
il Telepass, già attivo, per il pagamento autostradale e il servizio di
pronto soccorso stradale per il traino dell'auto in caso di guasto o
incidente ed eventuale vettura sostitutiva. Il titolare Europpass Autostrade
pu˜òusufruire anche del servizio Pronto Travel per prenotare viaggi e
alberghi con sconti a partire dal 5%. Infine Europpass Autostrade
abbinata al Programma Targa: per ogni spesa effettuata con la carta, il
titolare accumula un bonus (fino al 15% della spesa) da utilizzare come
sconto per l'acquisto di una nuova auto Fiat, Lancia o Alfa Romeo.
"SMART CARD SOLUTION" :L'AUTENTHIC WEB PACK E' "ENTRUST READY"
Milano, 8 novembre 2001 - Oberthur Card Systems ha rinforzato la partnership
con Entrust Inc (Nasdaq: Entu): il suo prodotto di punta, la "smart card
solution" AutenthIC Web Pack 2.0, ha infatti ottenuto l'importante
appellativo di "Entrust Ready". Questo "nickname" viene concesso da Entrust
ai fornitori in grado di soddisfare gli elevati standard qualitativi
richiesti. Oberthur ha infatti saputo integrare le richieste tecnologiche di
Entrust, includendo Entrust Authority v.5.1 v.6.0 nella sua gamma di
soluzioni di commercio elettronico e di transazioni sicure on line.
Coniugando l'esperienza di Oberthur nel settore delle tecnologie per la
sicurezza basate su smart card e le conoscenze di Entrust in materia di
soluzioni per la certificazione e la firma elettronica, il mercato può avere
finalmente servizi e prodotti in grado di garantire al commercio elettronico
elevati standard di sicurezza. L'integrazione tra le expertise delle due
aziende si traduce in un miglioramento dei livelli di security,
dell'affidabilità e della modularità delle transazioni "card based"; vengono
così garantite le misure necessarie per certificare un'autenticazione
assolutamente sicura degli utilizzatori e un semplice e veloce impiego della
firma digitale. "Sebbene il commercio elettronico sia diventato uno
strumento necessario per le imprese sempre più proiettate su un mercato
globale" ha affermato Marc Bertin, responsabile della divisione e-business
di Oberthur "l'e-business resta ancora per molte aziende un tool poco
strategico, non utilizzato nel "day by day". Uno dei maggiori ostacoli alla
sua diffusione è la diffidenza nei confronti di Internet quale veicolo per
la trasmissione di dati ed informazioni sensibili a forte valore aggiunto.
Attraverso la cooperazione con Entrust siamo in grado di fornire le
soluzioni migliori attualmente disponibili nel settore della sicurezza delle
transazioni commerciali on line. In questo modo siamo profondamente convinti
di fornire un grosso impulso alla diffusione del commercio elettronico". "Entrust
Ready: questa definizione significa che Authentic Web Pack ha ottenuto le
credenziali necessarie per una soluzione interoperabile e compatibile con la
nostra offerta" ha concluso Charlene Acres, Partner Solutions di Entrust
Inc. "Authentic Web Pack permette infine ai clienti di usufruire di servizi
per le transazioni on line semplici ed efficaci oltre ad implementare la
sicurezza sul web grazie a soluzioni smart card based". Infolink:
http://www.oberthurcs.com
VENICEPLAZA SPA, SOCIETÀ DI E-BUSINESS SERVICES OPERANTE NEL NORDEST,
CHIUDE IN PAREGGIO IL SUO PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ
Padova, 8 novembre 2001. Veniceplaza SpA, società di e-business services
costituita nel settembre 2000 per volontà di un gruppo di imprenditori
veneti e di alcuni fondi tra i quali, Kiwi II di Elserino Piol, chiude con
successo questo primo anno di attività con l'arrivo a breakeven a fine 2001,
un parco clienti di 700 aziende circa, oltre 50 addetti, la realizzazione di
alcuni progetti di portali e marketplace per il valore di oltre 1 milione di
euro e l'avvio del progetto - SpeedCity - con l'offerta di servizi a valore
aggiunto su banda larga (connettività superveloce, VoIP, controllo accessi
video, gestione sistemi informativi in rete, ecc..). Veniceplaza è nata con
l'obiettivo di mettere a disposizione delle piccole medie imprese del
Triveneto la tecnologia Web per aumentare la loro competitività e la
capacità di generare business. Sono stati quindi fatti investimenti in
termini di tecnologia e sistemi di sicurezza (2 mio di Euro), risorse umane,
alleanze strategiche con sviluppatori di applicazioni, società di
telecomunicazioni ecc.. per essere l'Internet Service Provider e al contempo
l'Application Service Provider di riferimento per il NordEst. I primi sei
mesi di presenza sul mercato sono stati dedicati soprattutto a creare una
server farm con i massimi standard di mercato in termini di piattaforme Hw,
Sw e sistemi di sicurezza (Sun; Oracle, Broadvision, WatchGard, Software Ag);
a mettere a punto dei servizi Web (connettività, sviluppo e mantenimento di
siti relazionali e posizionamento nei motori di ricerca, offerta di
piattaforme per lo sviluppo di marketplace, servizi di telefonia Voice over
IP, ecc..) e pacchettizzarli per essere offerti in outsourcing alle aziende;
è stata creata una struttura commerciale che prevede oltre al canale diretto
dedicato ai progetti complessi, uno indiretto che gestisce gli e-business
partner (Sw House, aziende informatiche e di telecomunicazione, ecc..); è
stato fatto un accordo con aziende dei Paesi dell'Est per lo sviluppo della
connettività e la telefonia via Internet. Nell'arco dell'anno sono stati
acquisiti circa 700 clienti per lo più piccole medie imprese operanti nei
tipici settori del NordEst, con l'esigenza di creare nuovi contatti
business, migliorare le performance dell'area vendite e ottimizzare i
rapporti cliente-fornitore attraverso la tecnologia Web. Sono stati
realizzati alcuni importanti progetti di portali/marketplace rispettivamente
nei settori finanza, editoria, mezzi di trasporto alternativi, prodotti
naturali. E' stato dato avvio al progetto - SpeedCity - di ideazione e
creazione di servizi a valore aggiunto su banda larga insieme ad altri
partner, nell'ottica di offrire alle aziende nuovi strumenti non solo per la
comunicazione ma anche per migliorare, ottimizzare e ridurre i costi di
gestione. Sul fronte delle risorse interne, il numero degli addetti è più
che raddoppiato. Oggi la società conta su 20 sviluppatori, 10 tra Web surfer
e Web marketer, 15 venditori e 5 collaboratori di staff. A commento di
questo primo anno di attività e in relazione agli obiettivi per l'anno
venturo, Leopoldo Franceschini, Amministratore Delegato di Veniceplaza
dichiara: "Nonostante l'euforia iniziale e le circostanze, tra l'altro
previste, che hanno ridimensionato il fenomeno della New Economy,
Veniceplaza ha dimostrato che, riferendosi ai principi della Old Economy e
ispirandosi ai nuovi modelli di business tipici della Net Economy, è
possibile intraprendere e sviluppare iniziative imprenditoriali nuove.
Attraverso l'offerta di tecnologie all'avanguardia, necessarie per
affrontare il mondo Internet, e soprattutto fornendo soluzioni e servizi
basati sulle reali esigenze del mercato delle PMI del Nordest, è possibile
creare dei presupposti per il successo. La dimostrazione della capacità di
Veniceplaza nel creare prodotti innovativi a servizio delle aziende sta
peraltro anche negli investimenti rivolti ai progetti sulla Larga Banda
iniziati nel secondo semestre di quest'anno e che prevedono ulteriori e
importanti implementazioni"
DADA: IN CRESCITA IL FATTURATO DEL 3° TRIMESTRE 2001 (+ 148%) FATTURATO
CONSOLIDATO PROFORMA PARI A OLTRE 52 MILIARDI DI LIRE
Firenze, 8 novembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Dada, una
delle principali Internet Company indipendenti italiane quotata al Nuovo
Mercato, ha esaminato il preconsuntivo dei dati al 30 settembre 2001. Il
fatturato consolidato proforma, che comprende i risultati delle società
controllate, è di 52,4 miliardi di lire con un incremento del 148% rispetto
allo stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi della capogruppo
Dada S.p.A. relativi ai primi 9 mesi del 2001 sono pari a 38,3 miliardi di
lire, con un incremento dell'81% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente ed hanno così già superato il fatturato dell'intero anno 2000
(37,6 miliardi di lire); il Mol è inoltre positivo per 58 milioni di Lire.
Nello stesso periodo, il fatturato consolidato effettivo, che deriva dal
consolidamento integrale solo delle società di cui è stato formalizzato il
controllo, è stato pari a 45,3 miliardi Lire e il Mol consolidato è stato di
-1,61 miliardi di lire. E' da evidenziare che i risultati sopra riportati
tengono in considerazione dell'influenza del fattore stagionale (dove i mesi
luglio-agosto-settembre incidono in misura inferiore rispetto ad altri
periodi dell'anno) nonché degli oneri non ricorrenti sostenuti sia per la
campagna marketing sia per ottimizzare la strutturazione del Gruppo. Si
precisa inoltre che tali oneri sono stati integralmente spesati nell'attuale
bilancio. La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2001 è
positiva per 57,5 miliardi di Lire. Il break-down del fatturato evidenzia il
continuo focus del Gruppo Dada verso i settori a maggiori prospettive di
crescita. Al 30 settembre 2001, infatti, il 44% dei ricavi proviene infatti
dalle attività della Business Unit "Application Portal", incentrata sul
network di portali tra cui superEva.it e Clarence, che registra oltre 400 ml
di Page View al mese e quasi cinque milioni di Unique User, il network dell'Application
Portal raggiunge un reach di mercato superiore al 40%, riportando tassi di
crescita senza pari sul mercato italiano. Il 50% del fatturato deriva invece
dalle attività di B2B delle Business Unit "e-Business Solutions" e "Servizi
Asp", che hanno contribuito alla realizzazione del fatturato rispettivamente
per il 35% e per il 15% e che puntano rispettivamente allo sviluppo di
progetti web avanzati per medie e grande aziende italiane ed alla fornitura
di soluzioni in self provisioning rivolte alle Piccole e Medie imprese.
Significativo infine lo sviluppo dei servizi wireless che integrano la rete
Internet alla telefonia mobile puntando al processo di convergenza tra i
media. I servizi wireless hanno inciso per oltre il 6% sul fatturato di
Gruppo. "I risultati del 3° trimestre confermano che le scelte strategiche
attuate in questo anno trovano il proprio fondamento in un modello di
business solido e ben strutturato, capace di confrontarsi anche con un
mercato in fase riflessiva." afferma Paolo Barberis, Presidente di Dada
"Circa 5 milioni di utenti unici al mese e oltre 120.000 aziende clienti
significa crescere più del mercato ed essere sempre più un punto di
riferimento per la Rete: questo lo vogliamo fare offrendo servizi innovativi
ai navigatori e fornendo alle aziende le tecnologie più avanzate, essendo
leader nella fornitura di servizi per il mondo wireless e nella convergenza
dei media. La Rete, estendendosi oltre il mondo dei PC e del Web e andando
verso una connettività diffusa e Always On, sarà il luogo in cui avverranno
gli sviluppi più significativi dei prossimi anni." La società terrà oggi
pomeriggio l'Assemblea degli azionisti. All'ordine del giorno, la richiesta
di autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie e cinque aumenti di
capitale relativi al completamento di acquisizioni già approvate dal C.d.A.
I dati relativi ai primi 9 mesi del 2001 e l'approfondimento strategico
sulle recenti iniziative saranno presentate dal management di Dada alla
Comunità Finanziaria mercoledì 7 novembre alle ore 11.00 presso la sede di
Mediobanca a Milano.
DADA: DALL'ASSEMBLEA DEI SOCI VIA LIBERA AL BUY-BACK E AL COMPLETAMENTO
DELLA CAMPAGNA ACQUISIZIONI
Firenze, 8 novembre 2001 - Dada S.p.A., Internet Company indipendente
quotata al Nuovo Mercato, ha tenuto ieri l'Assemblea dei Soci che, nella sua
parte ordinaria, ha autorizzato il C.d.A. all'acquisto di azioni proprie ai
sensi dell'art. 2357 del cod. civ. Nella parte straordinaria, l'Assemblea ha
approvato cinque aumenti di capitale sociale, per nominali massime Lire
107.443.840 mediante emissione di complessive massime n. 335.762 nuove
azioni ordinarie al valore nominale di Lire 320, corrispondenti a circa il
2,66% del capitale sociale ex post. Questi aumenti di capitale sono a
servizio del completamento di alcune acquisizioni, in particolare: per il
66% di Netvision S.r.L., Web Agency con sede a Milano; per il 31% di Geoide
S.p.A., Internet Company che sviluppa servizi professionali in modalità Asp;
per l'8,58% di Softec S.p.A., a capo di un Gruppo specializzato in Business
Integration; per il 100% dell'azienda Arteweb, titolare del portale di
umorismo leader in Italia
www.barzellette.it per il 6,84% di Register.it S.p.A., leader
assoluto in Italia per la registrazione dei nomi a dominio e servizi di
hosting.
BUY BACK ART'E'
Bologna, 07 novembre 2001 - Art'e' S.p.A. rende noto che nel mese di ottobre
2001 sono state effettuate sul mercato regolamentato, operazioni a contanti
riferite alle proprie azioni ordinarie per un ammontare in acquisto di
40.812 unità. Questi volumi complessivamente negoziati nel mese di ottobre,
eccedono il 25% del quantitativo medio scambiato mensilmente nel semestre
precedente sul mercato, così come indicato dall'art. 87 del Regolamento al
d.lgs. 58/98. "La Società ha avviato il riacquisto di azioni proprie
annunciato nell'ottobre scorso, - ha dichiarato il Presidente di Art'e'
Marilena Ferrari - e intende continuare in questa politica anche nei
prossimi mesi. Nei primi tre trimestri del 2001 infatti, sia il fatturato
che la redditività hanno fatto registrare un'importante crescita, nonostante
la difficile congiuntura internazionale, e le prospettive per il nostro
business si mantengono molto positive. In un momento in cui la nostra
quotazione è stata particolarmente penalizzata a causa di fattori esterni
che non influenzano i nostri risultati, riteniamo che il riacquisto di
nostri titoli rappresenti un'eccellente opportunità d'investimento: la
migliore per una Società che crede fortemente nel proprio business,
sostenuta in tale convinzione dai risultati ottenuti."
NUOVE REGOLE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO (VETTORIAMENTO) PER IL MERCATO
LIBERO
Milano, 8 novembre 2001 - Con la deliberazione n. 228/01 l'Autorità per
l'energia elettrica e il gas ha introdotto, con effetto dal 1° gennaio 2002,
la riforma della tariffa di trasporto dell'elettricità per i clienti del
mercato libero uniformandola a quella vigente per i clienti del mercato
vincolato. La riforma scaturisce da diverse esigenze: eliminare distorsioni
nei due mercati, stante la differenza di costi che si è sperimentato
risultare dall'applicazione dei due diversi metodi di calcolo; predisporre
un sistema di determinazione dei corrispettivi compatibile con l'operatività
del futuro mercato organizzato (c.d. Borsa). Con il modello introdotto dal
gennaio 2000 per la determinazione delle tariffe di vendita alle varie
categorie di clienti del mercato obbligato, tutte le imprese distributrici
dovranno formulare opzioni tariffarie anche per la sola fase di trasporto.
Esse saranno offerte ai clienti idonei che dispongono di energia
approvvigionata sul mercato libero franco centrale o franco punto di
interconnessione con la rete estera. Alle imprese esercenti l'attività di
distribuzione è affidato il compito di studiare e proporre all'Autorità tale
nuova struttura tariffaria (per quest'anno entro il 15 novembre) che può
essere adottata se entro i successivi 45 giorni l'Autorità non si pronuncia
negativamente. La delibera introduce altre innovazioni rispetto alla
normativa vigente: la "misura", il contratto per servizio di trasporto. Uno
stravolgimento delle modalità operative nonché di determinazione, anche a
priori, dei costi di trasporto che coinvolge imprese distributrici,
grossisti, importatori e clienti idonei. In attesa che la normativa entri in
vigore il seminario sarà l'occasione per mettere a confronto e approfondire
la conoscenze del provvedimento e le implicazioni per gli operatori del
settore. Tra i relatori l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, Pirelli
S.p.A., Aiget, Egl, Enel S.p.A., Federelettrica 3 dicembre 2001 Centro
Congressi Fast Piazzale R. Morandi, 2 Milano. Per informazioni e iscrizioni:
Energia Blu Editoria e Comunicazione Tel. 02 54115799 - 02 54118778 Fax. 02
55184053 e-mail:
bergamasco@energiablu.com
ECO-EFFICIENZA: DALLE PAROLE AI FATTI. CONFRONTO INTERNAZIONALE TRA
PUBBLICO E PRIVATO
Milano, 8 novembre 2001 - - Martedì 6 novembre 2001 si è svolto a Milano il
convegno, organizzato dal Gruppo Galgano, "Eco-efficienza: dalle parole ai
fatti. Confronto internazionale tra pubblico e privato". Si tratta del
quarto appuntamento sul tema "Impresa e Ambiente" promosso dalla Galgano,
che ha raccolto grande esperienza in questo settore e, a livello pratico, ha
già avviato numerose aziende pubbliche e private a un rapporto corretto con
l'ambiente, secondo un modello di eco-efficienza. Questo incontro, che si è
rivolto al top management, ai responsabili di produzione- ambiente e
qualità, agli assessorati e ai dirigenti del settore ambientale, rientra fra
le iniziative proposte dalla Galgano in occasione della 13a Giornata
mondiale della qualità, che si celebra l'8 novembre, nel cuore della 7a
Settimana europea della qualità (5-11 novembre). L'incontro gratuito e si è
tenuto a Milano il 6 novembre, presso il Centro Congressi Cariplo di via
Romagnosi 6. I lavori hanno avuto inizio alle 12.30, per terminare alle
18.00. Obiettivo del convegno è stato quello di non fermarsi alle "parole"
relative all'importante tema dell'eco-efficienza, ma offrire anche alcuni
"fatti", rappresentati dalla trattazione di casi di eccellenza in questo
campo, sia del settore pubblico che privato. La giornata ha visto
l'intervento del vicepresidente di Confindustria, Nicola Tognana. Ha aperto
il convegno Emilio Di Cristofaro, vicepresidente del Gruppo Galgano, con una
relazione sul tema: "Il rapporto impresa-ambiente". Hanno partecipato Enrico
Cagno, del Politecnico di Milano su "Eco-efficienza del sistema prodotto" e
Antonio Giacomucci di Abb Italia su "Valutazione del ciclo di vita del
prodotto e progettazione ambientale". "Recupero rifiuti e inquinamento
atmosferico per creare sviluppo locale" è stato il tema della case history
internazionale presentata da Wilhelm Himmel della Regione Stiria (AU) e
introdotta da Alessandro Caramellino del Gruppo Galgano. L'Appa della
Provincia di Trento, rappresentata da Luciano Malfer, dirigente del Settore
Giuridico-amministrativo, ha presentato "L'accordo volontario ambientale per
lo sviluppo sostenibile della Valle di Fiemme". Paolo Trucco del Politecnico
di Milano ha introdotto una case history internazionale sul tema "Eco-efficienza
del sistema produttivo". L'incontro è stato moderato da Dario De Andrea,
della rivista Ambiente & Sicurezza - Il Sole 24 Ore Pirola. A conclusione
dei lavori, è stato presentato il libro di prossima pubblicazione "Eco-efficienza
industriale. Metodologie e strumenti per il vantaggio competitivo", curato
da Emilio Di Cristofaro e da Paolo Trucco con i casi di Abb, Aem Milano, Amd,
Bmw, Canon, Distretto Di Kalundborg Park, Regione Dell'oldenburgo /Musterland.
Hanno sostenuto il convegno: Abb, Ambiente & Sicurezza - Il Sole 24 Ore
Pirola, Gruppo Hotelplan, Nestlè. Infolink:
www.galganogroup.it
LE NUOVE TECNOLOGIE ACCRESCONO IL TASSO DI RICICLAGGIO
Milano, 8 novembre 2001 - Esa Hyvärinen, responsabile per il riciclaggio
presso la Cepi (Confederazione delle industrie cartarie europee), ha
riferito al Notiziario Cordis che le nuove tecnologie hanno contribuito ad
accrescere il tasso di riciclaggio nell'industria europea della carta,
mettendo il settore sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo del 56
percento entro il 2005. Più investimenti in nuove tecnologie produttive si
traducono in una maggiore quantità di carta recuperata da riutilizzare per
più prodotti, ha affermato Hyvärinen, aggiungendo che a tale aumento hanno
contribuito anche il miglioramento delle infrastrutture di raccolta e della
riciclabilità. I tre ambiti saranno ulteriormente sviluppati per raggiungere
l'obiettivo fissato un anno fa nella Dichiarazione europea sul recupero
della carta. Hyvärinen prevede che un ulteriore miglioramento delle
infrastrutture di raccolta costituirà la sfida più stimolante per
l'industria, in particolare quando si rivolge al consumo domestico. "Lo
sviluppo tecnologico svolgerà una funzione fondamentale in futuro", ha
sostenuto Hyvärinen. Egli ha citato i progetti di ricerca finanziati dall'Ue,
dicendo che comunque è ancora troppo presto per prevederne l'impatto. Di
recente è stata pubblicata la prima relazione annuale sull'adempimento degli
impegni delineati nella Dichiarazione europea sul recupero della carta.
L'obiettivo principale di tale documento è raggiungere in Europa un tasso di
riciclaggio pari al 56 percento entro il 2005 che, per l'industria, comporta
un aumento del recupero di carta da riciclare corrispondente ad altri dieci
milioni di tonnellate in termini reali. La relazione annuale riporta che
l'attuale tasso di riciclaggio in Europa corrisponde al 49,8 percento, con
un incremento di 1,1 punti percentuali rispetto al valore corrispondente del
1999. "Dopo il ristagno verificatosi a metà degli anni '90, l'industria del
settore ha riportato la tendenza verso un obiettivo di crescita", ha
affermato Ulf Frölander, presidente del Consiglio europeo della carta da
macero (Erpc), che è stato costituito per monitorare l'attuazione delle
misure volontarie indicate dalla dichiarazione. Le Dg Imprese e Ambiente
della Commissione europea vi partecipano in qualità di osservatori.
"Apprezziamo molto la trasparenza dimostrata dall'industria, e la
consideriamo un fattore chiave per la credibilità, nonché per la possibilità
di seguire i lavori dell'Erpc", ha affermato Kim Holmström, capo dell'unità
"Industrie forestali" della DG Imprese. Oltre ad aumentare il tasso di
riciclaggio, i firmatari della dichiarazione si sono impegnati a migliorare
le soluzioni tecniche, operative ed ecologiche incentivando e sostenendo la
ricerca e lo sviluppo. Attualmente sono in corso dei progetti che
costituiscono parte integrante del presente obiettivo e che, in gran parte,
sono finanziati dall'Ue. La dichiarazione prevede anche impegni per ridurre
ulteriormente la generazione di residui durante tutti i processi che
interessano il ciclo di vita di carta e cartone, perfezionare l'uso
efficiente delle materie prime e ausiliarie, ottimizzare i sistemi di
raccolta condividendo le conoscenze specifiche con i responsabili della
raccolta di carta recuperata a scopo di riciclaggio, nonché aumentare la
consapevolezza del riciclaggio informando i consumatori sul ruolo che
possono assumere per chiudere il ciclo della carta. Da quando la
dichiarazione è stata firmata nel 2000, Hyvärinen ritiene che l'industria
abbia ottenuto risultati molto positivi nell'aumentare sia il livello
d'informazione sia la consapevolezza dell'esigenza del riciclaggio. Per
ulteriori informazioni sulla dichiarazione consultare il seguente indirizzo
web:
http://www.cepi.org/htdocs/pdfs/newsletters/pub_a22.pdf
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