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19 NOVEMBRE 2001
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LA COMMISSIONE EUROPEA ACCETTA DUE TERZI DEGLI EMENDAMENTI DEL
PARLAMENTO AL 6PQ
Bruxelles, 19 novembre 2001 - Secondo il commissario per la Ricerca
Philippe Busquin, la Commissione accetterà 248 dei 334 emendamenti alle sue
proposte sul sesto programma quadro (6Pq), che il Parlamento europeo ha
votato il 14 novembre. Gli emendamenti si concentrano prevalentemente sul
contenuto delle priorità tematiche, ma rispecchiano anche le preoccupazioni
del Parlamento per la struttura del programma quadro, gli strumenti, il
bilancio e le questioni di etica. Pur avendo accolto due terzi degli
emendamenti, Busquin non è disposto a modificare sostanzialmente né il
finanziamento alla ricerca sulla fusione nucleare, né il bilancio per
l'ottava priorità, destinato a sostenere la ricerca su esigenze scientifiche
e tecnologiche dell'Ue non ancora definite. In merito alla questione
strutturale, Busquin si è dichiarato d'accordo con l'emendamento del
Parlamento che raccomanda un'unica struttura per il 6Pq, in quanto
faciliterebbe lo scrutinio parlamentare. Ha aggiunto che ciascuna delle otto
priorità avrà un bilancio distinto, sul quale il Parlamento potrà esercitare
una funzione di controllo. Passando alle priorità, il Commissario ha
affermato di condividere la riorganizzazione dei contenuti delle seguenti
priorità: "Genomica e salute", "Sicurezza alimentare" e "Sviluppo
sostenibile", in conformità agli emendamenti del Parlamento. Busquin ha
affermato che la prima priorità, "Genomica e salute", sarà ampliata per
comprendere la ricerca non solo sui genomi, ma anche su tutti gli organismi
viventi, e sarà rafforzata l'attività di studio in campo medico,
specialmente sul cancro. Per la quinta priorità, "Sicurezza alimentare",
sarà potenziata la ricerca agricola in materia di sicurezza degli alimenti,
mentre per la sesta priorità, "Sviluppo sostenibile", la ricerca sulle fonti
di energia rinnovabili si affiancherà agli studi in materia di ambiente,
trasporti ed energia. Come ha fatto notare Busquin, la Commissione
accoglierà anche gli emendamenti che riguardano il coinvolgimento dei paesi
candidati, la ricerca in materia di sicurezza, l'esclusione della ricerca
sugli armamenti e l'importanza delle Pmi. In risposta agli emendamenti del
Parlamento sui nuovi strumenti proposti per il 6Pq, Busquin ha affermato che
la Commissione "condivide in larga misura il principio da cui tali
emendamenti traggono ispirazione". Come sottolinea il Commissario, i nuovi
strumenti, le reti di eccellenza, i progetti e i programmi integrati
previsti dall'articolo 169, che saranno introdotti parallelamente agli
strumenti già esistenti per un determinato periodo di tempo, nascono
dall'intenzione di integrare e semplificare le procedure gestionali, per le
quali erano stati criticati gli scorsi programmi quadro. Il Commissario ha
affermato che sarà applicata "entro certi limiti" la proposta di una "scala
di eccellenza" avanzata da Gérard Caudron, la quale, secondo l'europarlamentare
francese, migliorerebbe il funzionamento pratico del 6PQ, perché
consentirebbe ai potenziali partecipanti, che stanno muovendo i primi passi
in determinati campi di ricerca, di evolversi verso più avanzati centri di
eccellenza. Busquin ha ringraziato il Parlamento per non essersi discostato
dal bilancio proposto dalla Commissione in merito al 6PQ, che prevede un
aumento del 17 percento rispetto al 5Pq. Tuttavia, ha respinto lo
stanziamento di altri 100 milioni di euro richiesti dal Parlamento. "Tale
aumento proposto dal Parlamento per la dotazione globale 6Pq ed Euratom non
sembra essere molto cospicuo," ha detto Busquin. "Ma, nel contempo, non lo
riteniamo nemmeno adeguato". Il Commissario ha proseguito sostenendo che la
Commissione aveva calcolato i fondi in base alle esigenze e alle
disposizioni finanziarie riportate nel Trattato. Per quanto riguarda Euratom,
Busquin ha ammesso che, in seguito al voto del Parlamento, potrebbe essere
riesaminato il finanziamento destinato alla ricerca sulla fusione nucleare.
Il Parlamento, infatti, auspica uno stanziamento di 1.330 milioni di euro
per il programma Euratom, ossia 100 milioni di euro in più rispetto alla
proposta della Commissione. Busquin ha ricordato agli europarlamentari che i
200 milioni di euro, destinati al reattore nucleare europeo Iter, sarebbero
impiegati non solo per la semplice costruzione dell'apparecchiatura, ma
anche per tutte le attività correlate. In merito al bilancio per l'ottava
priorità tematica della Commissione, "Anticipazione delle esigenze
scientifiche e tecnologiche dell'UE", per il quale gli europarlamentari
auspicherebbero una riduzione di 790 milioni di euro, Busquin ha
sottolineato che è importante non travalicare i bisogni reali prevedibili,
né privare i ricercatori di risorse per soddisfare le esigenze di tale
priorità. Secondo Busquin, "essa si riferisce in particolare alla ricerca
per la riforma della politica agricola comune, la valorizzazione della
politica della pesca, la salute pubblica, la giustizia e la sicurezza,
argomenti che non possono essere trattati in modo adeguato dalle definizioni
delle altre priorità". A proposito di etica, Busquin ha affermato che la
Commissione avrebbe sicuramente escluso la ricerca sulla clonazione umana
finalizzata ad alterare il nostro patrimonio genetico. Concludendo la sua
risposta al voto del Parlamento, Busquin ha sottolineato l'importanza di
migliorare il coordinamento dei programmi di ricerca nazionali e di
semplificare la gestione del programma quadro a beneficio delle piccole
imprese.
LETTERA APERTA INVIATA DA 32 OPERATORI TLC AL GARANTE PER LE
COMUNICAZIONI
Milano, 19 novembre 2001 - Di seguito riportiamo la versione integrale della
lettera inviata dai 32 operatori delle telecomunciazioni al garante:
"Milano, 16 novembre 2001 - Signor Presidente, nel corso delle numerose
audizioni indette nell'ultimo anno dall'Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni (Agcom), diversi operatori hanno illustrato la valenza per il
sistema Paese di un listino per le Linee Affittate, riservato agli Operatori
autorizzati e in linea con le Direttive Europee sinora disattese.
Nell'ambito della Task Force sulla larga banda predisposta dai ministri
Gasparri e Stanca, gli stessi operatori hanno ribadito l'importanza di detto
listino per lo sviluppo nel nostro Paese di Internet e di tutti i servizi
connessi ai new media e allo sviluppo dell'E-business. È un fatto
inconfutabile, infatti, che le linee affittate rappresentano ad oggi una
risorsa essenziale, l'unica disponibile sull'intero territorio nazionale,
per l'accesso e la realizzazione di reti atte alla distribuzione di servizi
a larga banda. Risulta quindi vitale poter accedere a tale risorsa a prezzi
che consentano agli operatori di poter creare valore per i clienti finali
attraverso applicazioni innovative. Nella Lettera Aperta inviata al Governo,
alle Istituzioni e ai media il 27 luglio scorso, sono state denunciate una
serie di cause che relegano l'Italia agli ultimi posti tra i paesi
industrializzati in termini di penetrazione della larga banda. La crescita
del sistema imprenditoriale italiano e della sua competitività sui mercati
internazionali passa oggi in maniera imprescindibile proprio dalla
disponibilità di connessioni a larga banda. Oggi, sul tema delle linee
affittate all'ingrosso, la situazione è la seguente: il 23 ottobre scorso
Agcom ha notificato a Telecom Italia la delibera 393/01/Cons, in cui
richiede la pubblicazione entro 15 giorni di un listino prezzi all'ingrosso
per dette linee. I 15 giorni scadevano alla mezzanotte di mercoledì 7
novembre u.s. Ad oggi Agcom non ha diffuso i contenuti del listino proposto
da Telecom Italia. Si apprende anzi dalla stampa che Telecom Italia sarebbe
ricorsa al Tar contro tale delibera. Nutriamo, di conseguenza, il timore che
i tempi possano prolungarsi oltremodo. Questa situazione di estremo disagio
si aggiunge a quanto sta avvenendo con l'istuttoria dell'hdsl Flat:
nell'anno 2000, l'Autorità chiedeva (delibera 15/00/Cons) che Telecom Italia
predisponesse un'offerta Hdsl Flat; dopo circa un anno si è ancora in attesa
che la stessa Agcom si esprima per far rispettare quanto sancito oltre un
anno addietro. Si chiede pertanto all'Autorità di accelerare il procedimento
che condurrà alla soluzione delle vertenze su due temi cruciali per la
diffusione della Larga Banda nel nostro Paese: linee affittate all'ingrosso
e Hdsl Flat. Riteniamo che, in un'economia globale, sia una fondamentale
questione di democrazia consentire alle imprese del nostro Paese di accedere
alla larga banda e ai connessi servizi a condizioni comparabili a quelle
offerte ai loro concorrenti europei ed internazionali, e questo al fine di
garantire lo sviluppo economico e la crescita competitiva del nostro Paese.
In nome quindi dell'interesse generale del nostro Paese le chiediamo, Signor
Presidente, di adoperarsi affinché le vertenze in questione siano risolte
con la massima celerità e contemporaneamente chiediamo al Governo e più in
generale alle forze politiche di porre in atto quanto in loro potere per
coadiuvare il Suo impegno. I firmatari: Aiip (Associazione Italiana Internet
Provider); I.Net Spa; Kpnqwest Italia; Tiscali Spa; Cities On Line Spa;
Nextra; Cubecom Spa; Intercom Srl; Utility Italia Srl; Qtel Spa; Telvia Srl;
Brain Technology Spa; Telnet Srl; Mc-Link Spa; Cybernet Italia Spa; Global
One Spa / Equant; Enter Spa; Panservice; Spin; Ihnet; Brain Technology
S.P.A.; Itgate Network; Village S.R.L.; Technorail; Net1 Srl; Brainwork
S.R.L.; Mdsnet S.R.L.; Pesaro Point S.P.A.; Teseo.It Srl; Easynet Italia Spa;
Modena On Line / Data Service Srl; Via Net.Works Italia S.P.A.
IBM RICEVE IL PREMIO AZIENDE ATTIVE DALL'ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA
RICERCA SUL CANCRO
Roma, 19 novembre 2001- Ibm si è aggiudicata il premio "Aziende Attive" che
l'Airc assegna ogni anno alle aziende impegnate nella prevenzione e nella
lotta contro i tumori. Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente
della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Elio Catania, Presidente di Ibm
Italia. Il premio riconosce l'ampia attività di Ibm Italia rivolta
all'ambiente, alla tutela della salute dei dipendenti dentro e fuori dalle
sedi di lavoro, impegno che si è focalizzato in particolare sulla
prevenzione dei tumori, su programmi di prevenzione più generali, e sulla
attenzione ergonomica delle postazioni di lavoro. "Riceviamo questo premio
con grande soddisfazione. E' una conferma che crescita dell'impresa e valori
possono andare di pari passo" ha affermato Elio Catania, Presidente Ibm
Italia. "Per la Ibm la tutela della salute delle persone che lavorano in
azienda è da sempre una priorità. In questi anni abbiamo imparato che c'è
spazio per programmi molto innovativi di prevenzione e che la collaborazione
tra impresa e istituzioni sanitarie può portare a risultati importanti:
salute e ambiente sono grandi obiettivi su cui occorre lavorare insieme nel
territorio e nel Paese". Le campagne di prevenzione realizzate da Ibm, nel
solo 1999 e 2000 hanno permesso di effettuare complessivamente più di 10.000
visite ed esami. Nel corso degli ultimi 5 anni, la Direzione Sanitaria ha
messo in opera diverse iniziative in tema di lotta ai tumori focalizzandosi
in particolare sulla campagna di sensibilizzazione contro il fumo: dal 2001
tutte le sedi Ibm sono smoking free. E' stato anche avviato un progetto
pilota di prevenzione delle malattie parodontali, destinato in particolare
ai fumatori, in collaborazione con l'Università Bicocca di Milano,
l'Università Tor Vergata di Roma, l'Università di Cagliari e il Cam (Centro
Servizi di Riferimento per l'area milanese). Inoltre, tutti i dipendenti
hanno avuto la possibilità di effettuare gratuitamente Pap test, visita
senologica, Hemoccult, visita alla cute, visita del cavo orale e laringeo e
in molti casi il Psa.Nell'ambito della prevenzione delle patologie
cardiovascolari, accanto alla raccolta di dati significativi attraverso
questionari e analisi cliniche, è stata condotta, nelle sedi maggiori, una
valutazione dell'indice di rischio personalizzato ed è stata attivata presso
alcune mense aziendali una linea alimentare cholesterol free. Ibm ha
favorito presso le sedi principali la raccolta del sangue ed è stata sponsor
attiva del Centro mobile dell'Associazione Donatori di Sangue dell'Ospedale
San Raffaele a Milano. L'attenzione alla salute non si limita solo ai
dipendenti, ma coinvolge l'intero nucleo familiare; in particolare molti
anni fa è stato istituito un "Fondo bimbi" che interviene per sostenere
economicamente i lavoratori con figli affetti da gravi patologie. Oltre ad
avere un'attenzione particolare per la salute dei dipendenti, Ibm si è
distinta fin dagli anni '60 per le politiche di tutela dell'ambiente. Una
parte fondamentale della strategia ambientale di Ibm è rappresentata dalla
progettazione e realizzazione di prodotti "ecologicamente consapevoli". In
particolare, oltre a incrementare l'utilizzo di materiale riciclato, sono
stati previsti il ritiro delle apparecchiature informatiche a fine vita, la
progettazione di imballi ecocompatibili e l'eliminazione del piombo dalle
leghe di saldatura. Ibm ha offerto inoltre il proprio contributo alla
comunità scientifica internazionale grazie alla costituzione del Life
Science Solution Business: due centri di ricerca in Us, l'Ibm Computational
Biology Center e l'Ibm Deep Computing Institute ospitano scienzati
interamente dedicati a progetti di biotecnologia, ricerca farmaceutica,
genomica e proteomica. I risultati più significativi conseguiti da questi
istituti riguardano la creazione di tecnologie a sostegno degli studi sulle
interazioni dei geni nel corpo umano come causa di alcune malattie tra le
quali il diabete, le malattie cardiovascolari, il cancro al seno e alla
prostata.
OMNITEL VODAFONE: VINCE IL PREMIO GUGGENHEIM IMPRESA E CULTURA PER LA
MIGLIORE COMUNICAZIONE
Venezia, 19 novembre 2001 - Omnitel Vodafone, con Media Connection e Omnitel
Media Lab, si é aggiudicata il premio per il progetto comunicato più
efficacemente, nell'ambito del V Premio Guggeheim Impresa e Cultura, sotto
il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali. Il premio Guggeheim é il concorso
nazionale per le aziende che scelgono di intervenire con continuità in
favore della cultura, creando valore per sé stesse e per la comunità. La
mostra Media Connection e il laboratorio Omnitel Media Lab sono stati ideati
e realizzati da Omnitel Vodafone e sono dedicati al rapporto tra tecnologia,
media e nuove forme dell'arte e della creatività. Fino al 25 novembre la
mostra e il laboratorio sono aperti al pubblico presso la Triennale di
Milano. Con questa iniziativa Omnitel ha inteso superare il tradizionale
contributo d'impresa alle iniziative artistico-culturali per impegnarsi
direttamente nella creazione di idee e nel sostegno a progetti dai contenuti
innovativi e ad alto profilo culturale. Si tratta, infatti, di un progetto
che ha visto il coinvolgimento di Omnitel nelle fasi di ideazione e
produzione e che, dopo il successo della tappa di Roma (Palazzo delle
Esposizioni, 28 giugno-15 settembre 2001) é approdato a Milano, in una
versione totalmente rinnovata, per proseguire con successive tappe nel 2002.
Il progetto, coerente con le strategie e gli obiettivi di Omnitel Vodafone,
si inscrive in un percorso che evidenzia le straordinarie applicazioni delle
telecomunicazioni nel campo della fruizione di contenuti. Omnitel Vodafone,
già dal 1998, ha infatti sviluppato un articolato progetto finalizzato alla
diffusione di contenuti artistico-culturali. La prima realizzazione é stata
OmniArte 2727 (in collaborazione con il Touring Club Italiano) con un
servizio che consente di ascoltare le descrizioni dei più importanti
monumenti e siti turistici d'Italia direttamente sul proprio cellulare.
L'applicazione di tale servizio é stata successivamente allargata alla
comunicazione di esposizione d'arte di primo piano, come Magritte e Miró e
oggi l'esposizione di Klimt, Kokoschka, Schiele a Roma presso il Vittoriano
fino al 3 febbraio 2002. Con lo stesso obiettivo di ampliare la fruizione
dei contenuti, vengono utilizzate le più avanzate tecnologie emergenti
(realizzazione siti Wap e, in futuro, Umts) e, nel caso di Omnitel Media
Lab, la realizzazione di un vero e proprio laboratorio creativo in Rete.
Media Connection e' una mostra a cura di Gianni Romano in cui sono esposte
le opere di 27 artisti di rilevanza internazionale prodotte dagli anni '60
ad oggi, che esplora i rapporti tra tecnologia e società, dai primi
esperimenti di videoarte ai più recenti prodotti della web art. Doug Aitken,
Francis Alÿs, Arman, Bianco e Valente, Botto & Bruno, Jordan Crandall, Ceal
Floyer, Piero Gilardi, Bertrand Lavier, Gary Hill, Jenny Holzer, Eva
Marisaldi, Matthew McCaslin,Tatsuo Miyajima, Charlotte Moormann, Antoni
Muntadas, Carsten Nicolai, Tony Oursler, Nam June Paik, Marko Peljhan, Kiki
Seror, Wolfgang Staehle, Axel Stockburger, Jean Tinguely, Grazia Toderi,
Franco Vaccari, Wolf Vostell. Media Connection per la prima volta testimonia
il passaggio dall'analogico al digitale: mentre gli artisti agli inizi degli
anni '60 focalizzavano la propria attenzione su un media per volta, con
l'avvento del digitale indagano la possibilità di connessione fra i media
stessi, dinamica offerta oggi al grande pubblico da Internet proprio
attraverso la correlazione di TV, fotografia e telefonia. Nonostante la
rivoluzione digitale e Internet, ancora oggi si affronta la novità
ricorrendo ad un immaginario familiare (la memoria) trovando più utile
proporre vecchie soluzioni a nuovi problemi, proprio mentre la tecnologia
(il futuro) ci mette a disposizione nuovi strumenti per vecchi problemi.
Catalogo su carta con vasto repertorio delle immagini degli artisti in
mostra, con testi di Gianni Romano, Saul Anton, Valentina Tanni, Elena
Volpato e Cd Rom con una sezione dedicata alla video arte e una alla web
art, Edizioni Scheiwiller.
COMPAQ È IL PARTNER TECNOLOGICO DELLA INNOVATIVA SOLUZIONE FINMATICA PER
IL MONDO BANCARIO
Milano, 15 novembre 2001 - Finmatica ha presentato lo scorso 15 novembre i
risultati raggiunti da Itau, una soluzione innovativa rivolta al mondo
bancario che rende disponibile, su piattaforma aperta, un sistema in grado
di supportare realmente e in maniera integrata la corporate governance
bancaria. Per la realizzazione di questa moderna soluzione, basata su
tecnologia Microsoft Windows 2000, Compaq è il partner tecnologico di
riferimento per l'implementazione della configurazione hardware della Server
Farm necessaria alla soluzione Itau. I Server Compaq della linea Proliant
sono infatti caratterizzati da un altissimo livello di scalabilità, di
continuità operativa e da un ottimale rapporto prezzo/prestazioni. La
stretta collaborazione fra le due aziende ha consentito, attraverso
successive fasi di "test" e "benchmarking" presso i laboratori Compaq di
Sophia Antipolis (Nizza, Francia) e con il supporto di Microsoft, la messa a
punto delle prestazioni dell'intero sistema tecnologico/applicativo che
presenta caratteristiche molto innovative e ha fornito preziose indicazioni
per ulteriori azioni di tuning che hanno già portato e porteranno notevoli
margini di miglioramento. Basato su un Datawarehouse Integrato, inteso come
patrimonio informativo unico e coerente al servizio delle esigenze di
programmazione e di controllo Itau consente ai manager del mondo finance di
trovare in modo più semplice e veloce le informazioni necessarie a prendere
le più importanti decisioni strategiche. Inoltre la disponibilità di moduli
applicativi per ciascuna area di intervento, consente a ogni realtà bancaria
di iniziare con le procedure ritenute di maggiore urgenza o importanza, per
poi evolvere progressivamente verso una soluzione gestionale completa. Itau
è stato scelto da uno dei principali istituti bancari italiani, il Gruppo
Monte Paschi di Siena. Gabriele Maccari, Vice Direttore del Consorzio
Operativo Gruppo Monte dei Paschi di Siena: "Si tratta di un progetto
fortemente innovativo, una soluzione integrata e finalizzata a coprire tutte
le aree del sistema direzionale, sia a livello di singola azienda che per il
Gruppo nel suo complesso". "Oltre alla validità del prodotto", ha concluso
Maccari, "quello che consideriamo un valore aggiunto è la cultura bancaria
che Finmatica ha potuto capitalizzare in anni di esperienza nel settore".
"Un progetto di alto valore strategico che, grazie al nostro patrimonio di
uomini e tecnologie, rappresenta il risultato di anni di ricerca e
sperimentazioni condotte con grande determinazione" ha dichiarato Piero
Luigi Crudele, Presidente del Gruppo Finmatica. "Abbiamo fatto tesoro delle
inevitabili criticità che si sono manifestate nel corso del tempo, da quando
il progetto è stato creato, e oggi abbiamo l'orgoglio di aver costruito un
sistema che non ha eguali nel mercato finance a livello internazionale. Un
sistema che ribadisce la forza di Finmatica e la sua fiducia nel Valore
dell'Innovazione". "La scelta innovativa effettuata da Finmatica per le
soluzioni di Datawarehousing a livello Enterprise accoglie la sfida di
coniugare l'esigenza di massima affidabilità e prestazioni di eccellenza,
con livelli di costo sensibilmente inferiori rispetto alle infrastrutture
tradizionali basate su sistemi mainframe/ proprietari" ha commentato Nicola
Ciniero - Amministratore Delegato Compaq Computer. E' stato quindi naturale
per Compaq, leader di mercato in queste tematiche, affiancare Finmatica
nella sfida, mettendo a disposizione prodotti, servizi e capacità
progettuali per la implementazione di una siffatta infrastruttura."
GRUPPO MPS: UTILE NETTO A 399 MILIONI DI EURO NEI PRIMI NOVE MESI DEL
2001 (+3,8%)
Siena, 19 novembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte
dei Paschi di Siena, presieduto da Pier Luigi Fabrizi, ha esaminato lo
scorso 14 novembre l'andamento al 30 settembre 2001 della Banca Monte dei
Paschi di Siena e del Gruppo rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. I principali risultati consolidati. L'utile netto di periodo
raggiunge i 399 milioni di euro (+3,8%); tale risultato non include la
plusvalenza di circa 129 milioni di euro derivante dalla partecipazione in
Bell Spa, che verrà contabilizzata nel quarto trimestre. Il roe tendenziale,
calcolato su base annua, si colloca al 14,3% (14% a fine 2000). All'utile
netto si arriva grazie ad una sostenuta ripresa del margine di interesse,
che raggiunge 1.687 milioni di euro ( + 9%), per gli effetti combinati
dell'espansione dei volumi medi di intermediazione con la clientela e del
miglioramento della forbice a breve termine. Al risultato contribuisce lo
sviluppo delle commissioni da clientela (+ 10,7%), legato al consistente
apporto delle componenti cosiddette lineari (provvigioni da servizi di base,
sistemi di pagamento e così via) e alla contribuzione dei prodotti
finanziari e previdenziali, che compensa ampiamente la riduzione dei
proventi da risparmio gestito e da intermediazione. Il margine da servizi
sale a 1.914 milioni di euro (+ 4,2%), nonostante il minor contributo dei
profitti da operazioni finanziarie, che si attestano a 114 milioni di euro.
Tale minor contributo è dovuto alla forte flessione degli indici azionari a
seguito degli eventi dell'11 settembre; al netto di tale voce, la crescita
del margine da servizi si porta infatti al 9,4%. Il margine di
intermediazione raggiunge i 3.601 milioni di euro, con un aumento del 6,4%.
Sul versante dei costi, la crescita delle spese amministrative (+ 5,5% sul
valore medio dei primi nove mesi del 2000) risulta in rallentamento rispetto
al primo semestre, grazie al contenimento dei costi di gestione corrente che
beneficiano dei primi risultati del progetto "Spese Amministrative", in
corso di attuazione presso tutte le banche del Gruppo. All'interno delle
spese amministrative i costi del personale assorbono l'impatto
dell'acquisizione di nuove professionalità ad elevato contenuto
specialistico, e la componente "Altre Spese" riflette i progetti di
rafforzamento organizzativo e commerciale in via di realizzazione. Il
risultato lordo di gestione si colloca quindi a 1.474 milioni di euro, con
un incremento pari al 5,2%. Sul versante dei volumi operativi, il
collocamento dei prodotti di raccolta indiretta prosegue a ritmi elevati: i
flussi netti a fine trimestre arrivano a 6.197 milioni di euro, raggiungendo
i 7.230 milioni di euro a fine ottobre. In forte accelerazione l'attività di
bancassurance con un flusso di collocamento di 1.840 milioni di euro, salito
a fine ottobre a 2.246 milioni di euro (2.313 milioni di euro nell'intero
2000). Positivo il trend della raccolta complessiva (+ 4,9%) in termini di
saldi medi, +1,2% nei valori puntuali), trainata dalla componente diretta
(+10,4%). Sulla raccolta indiretta (+1,4% nei saldi medi) ha inciso
l'andamento negativo dei corsi azionari, che ha penalizzato il valore delle
masse patrimoniali. La dinamica degli impieghi all'economia (+ 6,5%) si è
incentrata soprattutto sul segmento dei finanziamenti a medio e lungo
termine (+ 23,4%). In calo le sofferenze nette - anche a seguito delle
cartolarizzazioni effettuate nel primo semestre - con un'incidenza sugli
impieghi che si mantiene stabile al di sotto dell'1,5%. Si registra inoltre
un significativo incremento del numero dei clienti (+8,1%), che supera ora i
4,5 milioni di unità. Il piano industriale. Nel terzo trimestre sono
proseguite - in linea con i programmi - le attività volte alla realizzazione
del Piano industriale, con particolare riguardo: 1) alla nuova
organizzazione della Capogruppo (Corporate Center e Divisione Banca
Commerciale) e al correlato sviluppo dei processi di accentramento operativo
e di integrazione dei servizi; 2) all'implementazione del nuovo modello di
business, tramite la divisionalizzazione dell'attività delle banche
commerciali per segmento di clientela e la conseguente creazione del centro
di eccellenza di marketing; 3) al potenziamento della struttura distributiva
in ottica di multicanalità integrata (1.844 filiali, 247 negozi finanziari e
teleboutique, 1.969 promotori finanziari); 4) all'integrazione delle società
del Gruppo operanti nel risparmio gestito, con razionalizzazione complessiva
della filiera, tramite la fusione per incorporazione di Ducato Gestioni,
Gi.Gest e Spazio Finanza in Monte Paschi Asset Management SGR, deliberata
dalle rispettive Assemblee il 7 novembre scorso; 5) allo sviluppo
dell'attività di banca d'affari per le PMI, (tramite Mps Merchant - Banca
per le Piccole e Medie Imprese) e di sostegno delle iniziative nei comparti
dell'agricoltura e dell'ambiente (tramite MPS BancaVerde); 6) all'avvio
dell'operatività di MPS.net, società dedicata ai servizi integrati di
tecnologia e finanza per la partecipazione dei clienti ai mercati digitali;
7) all'ulteriore sviluppo del processo di integrazione di Banca 121 nel
Gruppo; 8) agli interventi finalizzati al rafforzamento strutturale di Banca
Steinhauslin quale pilastro del Private Banking; 9) alla riorganizzazione
delle attività di leasing e factoring, concentrate ora in un'unica struttura
societaria specializzata; 10) alla imminente costituzione della Workout Unit,
unità per la gestione e il recupero crediti non performing del Gruppo. I
risultati al 30/9/2001, l'andamento in corso e gli interventi in fase di
attuazione e programmati nell'ambito del piano industriale, consentono di
prefigurare per fine esercizio - nell'ipotesi che la situazione dei mercati
non si aggravi ulteriormente - livelli di redditività in apprezzabile
crescita rispetto al 2000. La Capogruppo. L' utile netto della Capogruppo
nei primi nove mesi del 2001 è pari a 384 mln di euro (+12,5%). Tale
risultato non include la valorizzazione della plusvalenza derivante dalla
cessione della partecipazione in Bell Spa. L'evoluzione dell' andamento
economico riflette, nelle linee di fondo, il trend registrato dal Gruppo. In
particolare, la crescita reddituale è basata sul maggior apporto dei
proventi netti da servizi pari a 749 milioni di euro (+17,2%), sul progresso
del margine d'interesse che raggiunge 898 milioni di euro (+4,4%) e sull'
incremento dei dividendi (+27%). In miglioramento i principali aggregati
operativi, con la raccolta diretta che raggiunge i 45.580 milioni di euro (+
7%) e gli impieghi verso la clientela saliti a 36.418 milioni di euro (+
2,2%). Il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale riclassificati con criteri
gestionali - Al fine di favorire l'analisi dell'andamento operativo e
reddituale del Gruppo, con un confronto omogeneo su base annua, è stata
operata - come di consueto - una "riclassificazione" dello stato
patrimoniale e del conto economico, sulla base di criteri gestionali. Questi
i principali interventi apportati al conto economico: la voce "dividendi e
altri proventi" è stata depurata dei valori afferenti alle operazioni di "equity
swap" e alle "operazioni complesse" per ricondurli nell'aggregato "profitti
e perdite da operazioni finanziarie". In quest'ultimo aggregato è stato
riportato anche il "cost of funding" delle operazioni "equity swap",
scorporandolo dal "margine di interesse"; ?il "margine di interesse"
relativo al 30/9/00 è stato depurato da contabilizzazioni non attinenti
all'attività operativa, riconducendole nell'aggregato "proventi straordinari
netti "; ?le "commissioni nette" e gli "altri proventi netti" sono stati
accorpati, formando l'aggregato "proventi netti da servizi". All'interno di
quest'ultimo, sono stati ricondotti anche i valori relativi ai "collocamenti
con clientela di prodotti di finanza innovativa", che nello schema
civilistico sono ricompresi nei "profitti e perdite da operazioni
finanziarie"; ?i costi sostenuti dalla Società "Paschi Gestioni Immobiliari"
per conto delle Banche del Gruppo, contabilizzati nella voce "altri proventi
netti", sono stati ricondotti nell'aggregato "spese amministrative - altre
spese" . I dati patrimoniali ed economici del 2001 sono stati posti a
confronto con gli schemi "pro - forma" al 30/09/00 del Gruppo Mps + Banca
121 e riclassificati con la metodologia sopra descritta.
BANCA CRT: APPROVATA LA TRIMESTRALE UTILE NETTO A 255 MLN DI EURO
(+26,5%) ROE AL 27,3% IL CDA APPROVA NUOVO INSEDIAMENTO A LIONE
Torino, 19 novembre 2001 - Primi nove mesi in crescita per Banca Crt: è
quanto emerso oggi durante il consiglio di amministrazione, presieduto da
Sergio Pininfarina, che ha approvato la relazione trimestrale al 30
settembre. L'utile netto si attesta infatti a 254, 6 mln. di Euro. con un
aumento del 26,5% rispetto ai 201,3 mln. di Euro del settembre precedente.
L'indice di redditività (Roe annualizzato) risultante dal rapporto fra utile
netto e patrimonio di fine periodo, si attesta al 27,3%. Il margine
finanziario al netto dei dividendi sfiora i 429 milioni di Euro, segnando
una crescita rispetto al settembre 2000 prossima al 23%, da ascriversi
soprattutto all'incremento dei volumi degli impieghi economici e al
miglioramento della redditività. In forte crescita i dividendi, pari a 50,1
mln. di Euro (+ 87,1% rispetto all'anno precedente). A fine settembre gli
impieghi economici netti si posizionano a 9.484 milioni di Euro , con una
crescita annua del 5,3%., mentre risulta ancora in flessione la raccolta
diretta. Positiva la dinamica dei mutui, che raggiungono i 1.943 milioni di
€, registrando un incremento prossimo al 35% sul dicembre 2000 e del 54% sui
dodici mesi precedenti. Il rapporto impieghi economici netti/raccolta da
clientela al 30 settembre 2001 sale all'80%, contro il 69,5% di un anno fa,
a conferma del forte legame con il sistema imprenditoriale del territorio.
Il margine di intermediazione del semestre sfiora gli 832 milioni di Euro
(1610,4 miliardi di lire), registrando una crescita sul settembre 2000 del
10%. Complessivamente, le rettifiche/riprese di valore e gli accantonamenti
sono stati pari a 44,7 milioni di Euro (contro i 36,8 milioni di € del 2000)
e includono accantonamenti prudenziali a fronte dei benefici fiscali
connessi alla Legge Ciampi. La rete sportelli al 30 settembre è costituita
da 456 agenzie. Nell'anno sono state inoltre aperte 7 unità di Private
Banking, che arriva così a 22 unità private. Il Consiglio ha inoltre
deliberato di realizzare un insediamento di Banca Crt a Lione. Ciò è
finalizzato a sostenere le attività oltralpe della clientela della Banca e
del Gruppo UniCredito, in linea con la missione di presidio dei mercati nel
Nord-Ovest del Paese. Il nuovo insediamento nasce anche per supportare le
attività legate alla realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino
Lione, progetto nel quale Banca Crt intende svolgere un ruolo di primo
piano.
PRECISAZIONI DEL GRUPPO BIPOP CARIRE
Milano, 19 novembre 2001 - A proposito delle iniziative giudiziarie avviate
dalla Procura della Repubblica di Brescia relativamente al Gruppo Bipop
Carire, i legali della Banca rilevano che: ??gli avvisi di garanzia emessi e
le perquisizioni effettuate sono un atto dovuto e atteso per consentire
l'acquisizione di materiali e documenti nell'ambito di un'indagine aperta
già da alcune settimane; i fatti all'origine dell'inchiesta sono stati a suo
tempo spontaneamente denunciati in modo trasparente alle Autorità competenti
e comunicati al mercato, dagli stessi organi amministrativi e di controllo
della Banca, che ha anche provveduto ad avviare un'indagine interna
avvalendosi della consulenza di una società di revisione indipendente cui e'
stato affidato specifico incarico; ?per quanto riguarda, in particolare, sia
le irregolarità emerse nella gestione patrimoniale in fondi, sia i rischi
connessi a crediti verso clienti la cui solvibilità e' condizionata
dall'andamento dei mercati finanziari, la Banca ha già appostato nella
situazione trimestrale al 30 settembre 2001, rispettivamente, un fondo di
100 milioni di euro e un accantonamento per complessivi 35 milioni di euro
che si aggiunge ai 47,6 milioni di euro già effettuati nel secondo trimestre
2001. I legali inoltre confidano che l'inchiesta avviata si concluda
rapidamente, anche per evitare che la diffusione di informazioni
incontrollate sull'inchiesta stessa possa interferire con il corretto
svolgimento delle contrattazioni sul mercato e pregiudicare gli interessi di
migliaia di azionisti e risparmiatori, nonché ostacolare la normale
operatività della Banca e la realizzazione del piano strategico di
riorganizzazione del Gruppo.
"INVESTISERENO" UNA INNOVATIVA LINEA DI GESTIONE DEL GRUPPO POPOLARE
VERONA PER INVESTIRE IN BORSA SENZA RISCHI
Verona, 16 novembre 2001 Novità di rilievo del settore delle gestioni
patrimoniali. Presso gli oltre 580 sportelli della Banca Popolare di Verona
e del Credito Bergamasco è possibile sottoscrivere "Investisereno", una
innovativa linea di Gestione Patrimoniale Individuale studiata appositamente
per tutta la clientela privata da Banca Aletti, brand di prestigio nella
consulenza finanziaria italiana appartenente al Gruppo Popolare di Verona.
"Attraverso questa nuova linea di prodotto i risparmiatori possono
profittare delle opportunità di apprezzamento dei mercati finanziari senza
subire l'alea di fasi di ampia volatilità come queste" ha sottolineato
Maurizio Faroni responsabile della Finanza di Gruppo ed Amministratore
Delegato di Banca Aletti & C. "Abbinare il massimo di innovazione con la
domanda di protezione del proprio investimento che manifesta il mercato è
uno degli obiettivi primari del nostro Gruppo" conferma Faroni "E anche
quest'ultimo prodotto, grazie alla sofisticazione delle tecniche di gestione
e di risk-management adottate, è in linea con questa tradizione ". Banca
Aletti, ha infatti ideato "Investisereno", con lo scopo di consentire
investimenti (partendo da un minimo di 25.000 euro) in titoli azionari
fruendo di due importanti benefici: ottenere il 100% del guadagno realizzato
in borsa e la sicurezza, in caso di andamenti negativi, di vedere garantita
la protezione del capitale investito all'inizio del periodo. In pratica se
gli andamenti dei mercati risultano positivi tutto il rialzo spetta
completamente al cliente, se viceversa i mercati subiscono delle forti
perdite interviene la garanzia del capitale. Ciò è possibile perché "Investisereno",
abbina una linea di investimento di tipo misto, in cui la componente
azionaria non potrà superare il 50% del capitale investito, con l'acquisto
in esclusiva per il cliente sottoscrittore di una "opzione put europea".
Quest'ultima funziona come un ombrello per la gestione, fornendo quindi la
completa copertura al capitale investito sulla durata di cinque anni. Alla
scadenza di 5 anni, la gestione "Investisereno", potrà - qualora il cliente
lo desideri - proseguire come una normalissima linea di tipo misto,
mantenendo le stesse caratteristiche senza però la presenza della garanzia.
Un altro aspetto estremamente interessante è la totale libertà di
disinvestimento in qualsiasi momento, senza alcuna commissione di uscita,
beneficiando così della possibilità di capitalizzare i propri guadagni.
Ulteriore caratteristica particolare del prodotto è quella della massima
trasparenza. Il cliente infatti è in grado di verificarne quotidianamente
l'andamento presso tutti gli sportelli del Gruppo. Le commissioni previste
per questa tipologia di gestione sono pari a: 2,50% per quelle di ingresso e
2,50% per quelle relative all'opzione, entrambe pagabili una tantum
sull'importo conferito in gestione e da rapportare alla durata quinquennale
dell'investimento; 0,50% annuo per quelle di gestione, mentre non sono
previste commissioni di performance e di uscita. Al termine dei cinque anni,
ed è questo un elemento distintivo per il mercato italiano delle Gestioni
Patrimoniali Individuali, il sottoscrittore di "Investisereno", recupererà -
nel caso di andamento negativo - tutte le commissioni di ingresso, gestione,
garanzia e negoziazione, vedendo integralmente salvaguardato il proprio
investimento.
PROGRAMMA "FUTURO PIÙ" DI BANCA ANTONVENETA: PER DIVERSIFICARE GLI
INVESTIMENTI E PREPARARE IL PROPRIO FUTURO
Padova, 19 novembre 2001 - La pensione integrativa è ormai una necessità
imprescindibile se si vuole mantenere nel tempo il tenore di vita cui siamo
abituati. Ed oggi, con il programma Futuro Piu' di Banca Antonveneta è
possibile avviare un piano previdenziale personalizzato, garantendosi allo
stesso tempo la possibilità di diversificare i propri investimenti. In
collaborazione con Antonveneta Vita, compagnia di assicurazione partecipata
al 50% con il Lloyd Adriatico, e con, società di gestione del risparmio
partecipata al 50% con il colosso bancario olandese, la Banca Antonveneta,
uno dei primi dieci gruppi bancari italiani, ha dunque realizzato un piano
previdenziale e di investimento rivolto ad un'amplissima fascia di
risparmiatori, grazie ad una soglia di accesso assai contenuta ed alla
possibilità di effettuare versamenti periodici. Il programma Futuro Piu'
comprende le polizze Elios Multigestione ed Elios Previdenza, nonché la
sottoscrizione di un Fondo 3A. Elios Multigestione è una polizza vita
unit-linked (collegata cioè a fondi di investimento) che consente di
scegliere il profilo di investimento tra cinque differenti linee di
gestione. La polizza Elios Previdenza è un prodotto finalizzato a
salvaguardare, nel tempo, il tenore di vita del sottoscrittore, assicurando
una adeguata integrazione alla pensione pubblica. E' anch'essa basata su un
sistema di gestione finanziaria multicomparto (ovvero con la possibilità di
scegliere fra varie linee di investimento che si differenziano per profilo
di rischio e di rendimento), ed è quindi in grado di soddisfare ogni
esigenza, tenendo conto ovviamente degli anni che mancano all'età
pensionabile. La massima flessibilità è la caratteristica principale anche
del Fondo 3A, un fondo di investimento di Antonveneta Abn Amro S.p.A. che
può variare secondo gli obiettivi del sottoscrittore (Obbligazionario Euro,
Obbligazionario Globale, Bilanciato Globale, Azionario Globale, Base Plus).
Il Programma Futuro Piu' di Banca Antonveneta risulta, dunque, un
interessante strumento per diversificare gli investimenti e costruire una
pensione integrativa adeguata a garantire il tenore di vita cui si è
abituati.
CONVEGNO AL BANCO DI NAPOLI: " IL SISTEMA MODA ITALIANO: L'ESPERIENZA DEL
SETTORE TESSILE-ABBIGLIAMENTO NEL MEZZOGIORNO"
Napoli 19 novembre 2001 - Il tessile abbigliamento: volano per la crescita
dell'economia del Mezzogiorno. Su questo tema si è tenuto oggi presso il
Banco di Napoli un convegno nel quadro del rilancio di studi e riflessioni
sul Mezzogiorno che il Banco promuove, attraverso la rivista "Rassegna
Economica", per contribuire ad accrescere l'attenzione sulle potenzialità
produttive del Sud e sulla necessità di sostenere al meglio lo sviluppo
delle sue economie. Alla presenza di un folto e qualificato uditorio ne
hanno discusso autorevoli esponenti istituzionali ed imprenditoriali. Il
ruolo fondamentale del partner bancario nella crescita del
tessile-abbigliamento nel Mezzogiorno è stato sottolineato da Federico Pepe,
Presidente del Banco di Napoli, il cui intervento ha anche posto l'accento
sulla necessità di migliorare la progettualità da parte delle imprese,
magari con il supporto del mondo bancario. La sua relazione ha anche
illustrato la struttura del settore tessile nel Mezzogiorno ed i suoi
aspetti finanziari. Gianfranco Alois, Assessore alle Attività Produttive
della Regione Campania, ha posto l'accento sull'importanza dei distretti
industriali tessili (in Campania 5). Ha poi affermato che la Regione sta
lavorando molto sui fondi di garanzia e sui fondi chiusi, strumenti che
possono facilitare l'accesso al credito per le imprese. Ha annunciato anche
che la Regione stanzierà 50 miliardi per favorire lo sviluppo delle attività
produttive in Campania. Pietro Lospinuso, Assessore alle Attività Produttive
della Regione Puglia, ha affermato che il suo Ente punterà decisamente sullo
sviluppo dei poli tessili anche attraverso l'utilizzo dei fondi comunitari
del Por 2000-2006. Al riguardo ha posto l'accento anche sul fatto che la
Regione ha in fase avanzata l'approvazione della costituzione di un tavolo
della Moda per favorire la crescita dell'innovazione tecnologica, della
formazione e del commercio elettronico nel settore tessile pugliese.
L'intervento di Ercole Cauti, consulente dell'Assessorato all'Industria
della Regione Abruzzo, è stato incentrato sulla struttura del settore
tessile abruzzese che ha fornito un contributo decisivo per la grande
crescita economica dell'Abruzzo degli ultimi anni. I punti di forza del
sistema tessile regionale sono: un dinamico sistema di PMI, una rete
consolidata di terziario avanzato e la presenza di grandi realtà
industriali. Sono seguite tre relazioni: Vittorio Giulini, Presidente di
Sistema Moda Italia, ha illustrato i dati più recenti e i punti di forza del
sistema tessile italiano. Il settore vanta 700mila addetti per 50 mld. di
euro di fatturato e 13 mld. di euro di surplus commerciale. I punti di forza
sono il design, il modello distrettuale e la buona catena distributiva;
Beniamino Quintieri, Presidente dell'Ice, ha fornito interessanti dati
sull'export del tessile e sull'internazionalizzazione delle imprese. Alla
buona dinamica dell'export si contrappone un ancora esigua percentuale del
Mezzogiorno sul totale nazionale; Bruno Mazzetta, Vicedirettore Generale del
Banco di Napoli, ha rimarcato la volontà della banca nell'assistere ed
accompagnare le iniziative valide delle imprese meritevoli che sanno stare
sul mercato. Nella seconda parte del convegno sono state portate le
esperienze di alcuni imprenditori meridionali del settore con i fattori di
criticità incontrati. Non sono mancati i richiami connessi alla necessità di
migliorare i processi di internazionalizzazione, le infrastrutture e la
tecnologia, fattori che possono contribuire ulteriormente a rilanciare il
tessile nel Mezzogiorno. Nel corso della manifestazione è stato presentato
un rapporto del Banco di Napoli: "Il tessile-abbigliamento: scenario e
incentivi alle imprese".
MONTEDISON: IN CRESCITA I RISULTATI GESTIONALI DEI PRIMI 9 MESI 2001:
RICAVI NETTI A 11.623 MILIONI DI EURO +15,7%, MARGINE OPERATIVO LORDO A
1.366 MILIONI +22,6%
Milano, 19 novembre 2001 -Il Consiglio di amministrazione di Montedison,
riunitosi sotto la presidenza del professor Mario Renzo Deaglio, ha
approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2001, che evidenzia nei
primi nove mesi dell'esercizio in corso una crescita dei ricavi netti a
11.623 milioni di euro (+15,7%), del margine operativo lordo a 1.366 milioni
(+22,6%), pari all'11,8% dei ricavi (11,1% nei primi nove mesi del 2000), e
dell'utile operativo netto a 735 milioni (+43,6%). Nei primi nove mesi del
2001, si registra una forte crescita dei ricavi netti nei settori Energia
(Edison +38,3%, Sondel +31%), Nutrizione animale (+23,8%), Chimica per la
salute (+14,1%) e Amido e derivati (+11,7%); buon andamento per i settori
Semi oleosi (+5,2%) e Chimica del fluoro e dei perossidi (+3,6%). Il
miglioramento del margine operativo lordo è dovuto anch'esso principalmente
al settore Energia che contribuisce per oltre la metà del margine operativo
lordo complessivo. Notevoli incrementi rispetto ai primi nove mesi del 2000
hanno registrato anche i settori Semi oleosi (+58,9%) e Amido e derivati
(+56%). Anche nel terzo trimestre 2001, pur in un contesto generale
caratterizzato da una situazione di forte rallentamento dell'economia
mondiale, ulteriormente aggravata dall'effetto degli attentati terroristici
dell'11 settembre, il Gruppo ha migliorato i risultativi operativi rispetto
al corrispondente periodo del 2000: i ricavi netti crescono del 10% e il
margine operativo del 6,2%. Il risultato netto del terzo trimestre è
positivo per 26 milioni di euro contro una perdita di 30 milioni nel terzo
trimestre 2000. Il risultato netto dei primi nove mesi è in perdita per 366
milioni di euro (inferiore ai 392 milioni di perdita nel primo semestre
dell'anno) contro un utile di 185 milioni di euro nei primi nove mesi del
2000 che beneficiava peraltro della plusvalenza per la cessione della
Calcemento International. Tale risultato è interamente dovuto alle perdite
straordinarie che hanno comportato nei nove mesi di quest'anno oneri per 946
milioni (oneri ambientali, oneri connessi alla scissione di Eridania
Béghin-Say e alla cancellazione di imposte differite per il mutamento nell'azionariato
e alla svalutazione di Cerestar per adeguamento al valore di cessione a
Cargill) e proventi per 432 milioni (tra cui la plusvalenza per la cessione
delle partecipazioni in La Fondiaria e in Dieci). Il quarto trimestre
risentirà ulteriormente del rallentamento dell'economia mondiale, per cui
sono attesi risultati operativi in contrazione e quindi leggermente
inferiori a quelli dello stesso periodo dello scorso esercizio. Nel quarto
trimestre, il risultato netto beneficerà dei crediti di imposta relativi ai
dividendi e alle riserve di utili che saranno distribuiti da Edison, Falck e
Montecatini. Il risultato netto e la posizione finanziaria netta di fine
esercizio resteranno condizionati dal verificarsi o meno di alcune
operazioni straordinarie. In particolare, la conclusione nell'esercizio
della cessione di Fondiaria darebbe luogo a un'ulteriore plusvalenza, al
netto di imposte, di 277 milioni nel bilancio di Montedison Spa e di 381
milioni di euro nel bilancio consolidato e ad un incasso di 554 milioni.
Prosegue inoltre l'attività di individuazione di possibili acquirenti per le
partecipazioni in società operanti in settori diversi da quello energetico.
In quest'ambito sono stati conferiti mandati alle seguenti Banche d'Affari:
a Bnp-Paribas per Béghin-Say; a Schröder Salomon Smith Barney per Cereol e
Provimi.
ENI: RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2001 UTILE OPERATIVO: 7.800
MILIONI DI EURO (+6%) PRODUZIONE GIORNALIERA DI IDROCARBURI: 1,34 MILIONI DI
BARILI GIORNO (+14%)
Milano, 19 novembre 2001 - Il Consiglio di amministrazione dell'Eni in data
odierna ha approvato la Relazione trimestrale al 30 settembre 2001 che
chiude con l'utile operativo di 7.800 milioni di euro, con un aumento del
6%1 rispetto ai primi nove mesi del 2000 dovuto all'aumento della produzione
venduta di idrocarburi, derivante essenzialmente dall'acquisizione della
Lasmo Plc (Lasmo), all'andamento dei prezzi del gas naturale e dei margini
di distribuzione dei prodotti petroliferi sul mercato europeo, nonché alle
azioni di riduzione dei costi. Il rallentamento del tasso di crescita
dell'utile operativo rispetto al primo semestre 2001 riflette il progressivo
indebolimento dello scenario energetico e la contrazione della domanda di
prodotti petrolchimici a seguito dell'accentuarsi delle spinte recessive
dell'economia mondiale nel terzo trimestre 2001. Nel terzo trimestre 2001
l'utile operativo (1.664 milioni di euro) ha registrato una flessione del
17% rispetto al terzo trimestre 2000 dovuta in particolare al calo delle
quotazioni internazionali del petrolio (Brent -16,9%) e dei margini di
raffinazione (-64,9% per il margine sul Brent), nonché alla riduzione dei
margini dei prodotti petrolchimici. La produzione giornaliera di idrocarburi
è stata di 1.340 mila barili di petrolio equivalente (boe), registrando un
tasso di crescita del 13,6% che consentirà di conseguire la produzione
giornaliera di 1,5 milioni di boe con un anno di anticipo rispetto al target
programmato per il 2003. L'incremento rispetto ai primi nove mesi del 2000 è
stato realizzato interamente all'estero (199 mila boe, pari al 23,7%) per
effetto sia dell'acquisizione della Lasmo (196 mila boe), sia della crescita
produttiva interna e degli avvii, in particolare di campi a gas in Egitto,
Norvegia, Nigeria, Tunisia e Croazia; la quota di produzione estera sul
totale raggiunge il 78% (71% nel 2000). In Italia si è registrata una
flessione della produzione di 39 mila boe, pari all'11,5%, dovuta in
particolare al declino di campi maturi a gas. L'entrata a regime di alcuni
campi in Congo e in Angola, gli avvii attesi nell'ultimo trimestre dell'anno
in Algeria, nonché la crescita produttiva nella Val d'Agri consentiranno di
raggiungere nel mese di dicembre una produzione giornaliera di oltre 1,4
milioni di boe. Nei primi nove mesi sono proseguite le azioni di
razionalizzazione e di miglioramento dell'efficienza che hanno consentito di
realizzare risparmi di costi di 340 milioni di euro (compresi quelli già
realizzati nella Lasmo), compensando pressoché interamente gli incrementi
dovuti alla dinamica salariale, all'inflazione e all'effetto
dell'apprezzamento del dollaro sull'euro. Al miglioramento dell'utile
operativo di 451 milioni di euro hanno concorso in particolare i seguenti
fattori: l'aumento dei prezzi del gas di produzione (+22,7%), il contributo
dell'acquisizione della Lasmo (443 milioni di euro2) e l'apprezzamento del
dollaro sull'euro (+4,9%), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti
dalla flessione delle quotazioni internazionali del petrolio (Brent -6,6%) e
della produzione venduta di idrocarburi in Italia (-12,3%), hanno consentito
al settore Esplorazione e Produzione di realizzare un incremento dell'utile
operativo del 4,9% e di contribuire per il 59% alla formazione dell'utile
operativo dell'Eni (60% nei primi nove mesi del 2000); l'aumento dei margini
di distribuzione dei prodotti petroliferi sul mercato europeo, le minori
necessità di stanziamenti per oneri ambientali e la riduzione dei costi
hanno consentito al settore Raffinazione e Marketing di realizzare un
incremento dell'utile operativo del 39,5% e di contribuire per il 12% alla
formazione dell'utile operativo dell'Eni (9% nei primi nove mesi del 2000);
l'incremento del margine della distribuzione primaria del gas, i cui effetti
sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione dei volumi venduti in
Italia (-2,34 miliardi di metri cubi, pari al 5,4%) e dalla flessione del
margine e dei volumi di vendita della distribuzione secondaria, ha
consentito al settore Gas Naturale di realizzare un aumento dell'utile
operativo del 4,3% e di contribuire per il 30% alla formazione dell'utile
operativo dell'Eni (31% nei primi nove mesi del 2000); l'incremento
dell'attività svolta, in particolare nell'attività costruzioni e
perforazioni, ha consentito al settore Ingegneria e Servizi di realizzare un
aumento del 100% dell'utile operativo. Questi risultati positivi sono stati
parzialmente assorbiti dal peggioramento di 223 milioni di euro del
risultato operativo della Petrolchimica (che ha registrato la perdita di 183
milioni di euro a fronte dell'utile di 40 milioni di euro conseguito nei
primi nove mesi del 2000) dovuto in particolare alla riduzione del 13% dei
margini dei prodotti e alla flessione del 5,2% dei volumi di vendita, anche
a seguito della cessione del business Poliuretani. I ricavi della gestione
caratteristica conseguiti nei primi nove mesi del 2001 (36.368 milioni di
euro) sono aumentati di 3.065 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi
del 2000, pari al 9,2%, a seguito principalmente dell'aumento dei prezzi del
gas naturale, dell'incremento della produzione venduta di idrocarburi,
dell'apprezzamento del dollaro sull'euro e del maggior volume di attività
del settore Ingegneria e Servizi. Questi fattori positivi sono stati
parzialmente assorbiti dalla riduzione delle quotazioni internazionali del
petrolio e dei prezzi di vendita dei principali prodotti del downstream,
nonché dalla flessione dei volumi di vendita di gas naturale, in Italia, e
di prodotti petrolchimici. Gli investimenti tecnici e in partecipazioni
ammontano a 9.111 milioni di euro (6.175 nei primi nove mesi del 2000). Gli
investimenti tecnici (4.576 milioni di euro) hanno riguardato per l'84% i
settori Esplorazione e Produzione, Gas Naturale e Generazione Elettrica. Gli
investimenti finanziari (4.535 milioni di euro) hanno riguardato
essenzialmente il completamento dell'acquisizione della Lasmo (4.108 milioni
di euro, di cui 970 relativi all'indebitamento finanziario netto assunto);
l'impegno finanziario complessivo dell'acquisizione ammonta a 5.309 milioni
di euro. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 10.549 milioni di euro,
con un aumento di 2.807 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2000. La
consistenza del flusso di cassa generato dalla gestione unitamente agli
incassi da dismissioni (circa 2.000 milioni di euro, di cui circa 1.200
relativi alla cessione del patrimonio immobiliare di Gruppo e 424 alla
cessione del business Poliuretani) hanno consentito di coprire parzialmente
il fabbisogno connesso agli investimenti (9.111 milioni di euro), al
pagamento dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione volontaria dei beni
(2.166 milioni di euro), al pagamento del dividendo relativo all'esercizio
2000 (1.664 milioni di euro), nonché all'acquisto di azioni proprie. Nel
periodo 1° gennaio - 13 novembre 2001 sono state acquistate 93,1 milioni di
azioni proprie del valore nominale di 1 euro con un costo complessivo di
1.272 milioni di euro (in media 13,67 euro per azione). Al 13 novembre l'Eni
possiede 137,4 milioni di azioni proprie, pari al 3,4% del capitale sociale,
per un costo di 1.846 milioni di euro (in media 13,43 euro per azione). I
risultati dell'Eni riflettono la stagionalità nella domanda di gas naturale
e di alcuni prodotti petroliferi a uso riscaldamento, la cui domanda è più
alta nel primo trimestre dell'anno, che comprende i mesi più freddi, e più
bassa nel terzo trimestre, che comprende i mesi più caldi. Conseguentemente
l'utile operativo e la variazione dell'indebitamento finanziario netto
dell'Eni dei primi nove mesi non possono essere estrapolati per l'intero
esercizio. Il Consiglio di amministrazione dell'Eni ha altresì condiviso
termini e modalità relativi al progetto di quotazione in Borsa della Snam
Rete Gas. 1 Ai fini di un confronto omogeneo, l'utile operativo dei primi
nove mesi del 2000 e del terzo trimestre 2000 è stato rettificato in
aumento, rispettivamente di 497 e 167 milioni di euro, per tener conto della
modifica della vita economico-tecnica dei beni relativi all'attività di
trasporto e di distribuzione di gas naturale adottata in sede di bilancio
2000. 2 Prima dell'ammortamento di 240 milioni di euro della differenza tra
il costo di acquisto e il patrimonio netto contabile.
E.BISCOM: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2001 RICAVI A 94 MILIONI DI EURO
FASTWEB OTTIENE L'ACCESSO ALLA RETE SOCRATE DI TELECOM ITALIA E ACCELERA IL
PIANO DI SVILUPPO NAZIONALE
Milano, 19 novembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A.(Milano,
Nuovo Mercato: Ebi), il principale fornitore italiano di servizi di tlc e
media su banda larga, riunitosi il 14 novembre , ha approvato la relazione
del terzo trimestre 2001. e.Biscom ha riportato nel terzo trimestre 2001
ricavi consolidati per 36,7 milioni di Euro, grazie all'ottima accoglienza
riservata dal mercato agli innovativi servizi di telecomunicazione offerti
da FastWeb e HanseNet in Italia e in Germania. I ricavi di e.Biscom, che nel
terzo trimestre hanno registrato un incremento del 23% rispetto ai 29,8
milioni di Euro del periodo precedente, nei primi nove mesi dell'anno hanno
raggiunto 93,7 milioni di Euro. "Stiamo raggiungendo gli obiettivi fissati
per la fine dell'esercizio nel core business delle telecomunicazioni,
dimostrando il continuo e progressivo successo del nostro progetto
industriale, - ha dichiarato l'Amministratore Delegato di e.Biscom Silvio
Scaglia. - E con l'importante finanziamento bancario appena concluso il
piano di espansione di FastWeb dispone ora della completa copertura." Nel
terzo trimestre FastWeb, la società del Gruppo e.Biscom che offre servizi di
telecomunicazione integrati voce, dati e video sulla propria infrastruttura
di rete in fibra ottica, ha registrato ricavi per 18,7 milioni di Euro,
superiori a quelli riportati nell'intero primo semestre dell'anno, grazie
soprattutto alla clientela aziendale. Il margine di contribuzione del terzo
trimestre si è attestato intorno al 70%, un livello ancora una volta fra i
più alti del settore. Al 30 settembre 2001 i clienti di FastWeb erano
22.700, con una crescita superiore al 55% rispetto al trimestre precedente.
Nel terzo trimestre dell'anno il numero delle unità abitative collegabili
era aumentato del 56% rispetto al secondo trimestre, raggiungendo quota
226.300. A settembre FastWeb aveva attivato i primi clienti a Roma. La
capitale si è aggiunta alle città già servite di Milano, Genova e Torino. In
tutte le città dove sono attivi i servizi FastWeb si sta registrando un
tasso di crescita analogo a quello riscontrato nel capoluogo lombardo, il
primo ad essere connesso. Nel frattempo, è già iniziato lo sviluppo della
rete metropolitana a Napoli, Bologna e Reggio Emilia, dove la società
prevede di lanciare l'offerta commerciale nei prossimi mesi. Alla fine di
settembre la rete FastWeb aveva reso collegabili tutte le aziende del
capoluogo lombardo e più di un terzo delle famiglie e dei Soho di Milano.
Questo significa che la società sarà in grado di fornire l'accesso ai
servizi di telecomunicazione a banda larga all'intera città entro la fine
del 2002, mentre la metà delle famiglie vi potrà avere accesso già alla fine
di quest'anno. La quota di mercato complessiva raggiunta da FastWeb è pari a
circa il 10%, con picchi superiori al 20% nelle aree di Milano che per prime
hanno avuto accesso ai servizi voce, dati e video, solo un anno fa. FastWeb
ha appena concluso con un gruppo di banche italiane un finanziamento per
oltre 950 milioni di Euro, che lo rende uno dei pochi operatori di
telecomunicazioni a godere della completa copertura finanziaria. Grazie a
questo finanziamento il piano di espansione di FastWeb nei principali centri
urbani, a elevata densità abitativa, è infatti totalmente coperto. A seguito
di un accordo sottoscritto nel mese di luglio, FastWeb ha ottenuto l'accesso
alle infrastrutture del piano Socrate di Telecom Italia per offrire ai
clienti i propri servizi. L'accordo è diventato a tutti gli effetti
operativo a novembre, dopo la decisione del Gruppo Telecom di mantenere il
controllo su Cecchi Gori Communications. L'accesso ai cavidotti di Socrate
darà a FastWeb la possibilità di accelerare sensibilmente il piano di
sviluppo incrementando da subito il mercato potenziale di riferimento. La
disponibilità delle canaline consentirà inoltre una significativa riduzione
del rischio e degli investimenti relativi alla connessione dei clienti e
all'espansione della rete. Alla fine di settembre, le tratte di rete di
Socrate già rilasciate a FastWeb in seguito all'accordo avevano raggiunto un
potenziale di 150.000 clienti. A fine ottobre FastWeb ha poi sottoscritto un
accordo con TELE+, la prima pay tv nazionale controllata dal Gruppo Vivendi,
per la distribuzione delle esclusive cinematografiche e sportive attraverso
la propria rete in fibra ottica. Grazie a questo accordo, simile a quello
precedentemente siglato con Stream, i clienti di FastWeb potranno avere
accesso a un'ampia selezione dei programmi oggi trasmessi dai due operatori
satellitari senza dover installare la parabola e il decoder digitale. Come
con Stream, Telepiù corrisponderà a FastWeb un corrispettivo per numero di
abbonati. HanseNet Telekommunikation GmbH, il principale operatore di
telecomunicazioni alternativo nella regione di Amburgo controllato da
e.Biscom per l'80% del capitale, nel terzo trimestre 2001 ha registrato
ricavi per 13,5 milioni di Euro. Seguendo una strategia finalizzata al
miglioramento qualitativo del mix dei ricavi, nello stesso periodo il
margine di contribuzione in termini assoluti è salito a 7,7 milioni di Euro
rispetto a 7,3 milioni di Euro del secondo trimestre, rispettivamente pari
al 57% dei ricavi rispetto al 48%. Nei primi nove mesi dell'anno i ricavi di
HanseNet sono saliti a 45,6 milioni di Euro, in aumento del 68% rispetto
allo stesso periodo del 2000. Nel terzo trimestre i clienti tedeschi erano
31.500, con un incremento superiore al 30% rispetto al secondo trimestre
dell'anno. La crescita della rete complessiva di e.Biscom è proseguita in
linea con il piano di espansione: in totale ha raggiunto in Italia e in
Germania i 6.560 Km (inclusi i 375 Km di rete Socrate), di cui oltre 4.200
Km di rete di accesso nelle principali città. Per quanto concerne le altre
società controllate, sul fronte dei "contenuti", nel terzo trimestre 2001
e.BisMedia, il content provider del Gruppo e.Biscom, ha siglato due
importanti accordi con Dreamworks e BBC (British Broadcasting Corporation)
per la distribuzione, in modalità on demand, rispettivamente di film
campioni d'incasso e programmi per bambini. Dreamworks e BBC si aggiungono
ai numerosi partner con cui e.BisMedia ha già sottoscritto analoghi accordi
quali Universal, Discovery Channel e Rai. e.BisMedia ha inoltre deciso
l'acquisizione di una partecipazione di controllo nella casa editrice romana
Editing S.p.A. Grazie alla collaborazione fra questi due importanti content
provider, e.BisMedia sarà in grado di offrire al mondo editoriale pacchetti
di "contenuti" personalizzati, inclusi servizi video e per carta stampata.
Con questa operazione la società potrà ampliare il proprio orizzonte di
riferimento dal consumatore finale ad altre imprese di servizi media e case
editrici, che potranno usufruire degli originali contenuti di e.BisMedia e
delle sue competenze multimediali per rispondere alle loro specifiche
esigenze. Sempre dopo la fine del terzo trimestre, insieme a Mondadori
Informatica, società leader in Italia nel campo dell'informazione e della
formazione tecnica, e.BisMedia ha avviato Academy 365, il nuovo progetto
dedicato all'e-learning. Academy 365 è nato con l'obiettivo di offrire ad
aziende, comunità professionali e università corsi di formazione a distanza
basati su tecnologie web sia in banda stretta che in banda larga. Nell'area
B2B, B2Biscom, la società del Gruppo e.Biscom che sviluppa progetti di
commercio elettronico business to business, ha arricchito ulteriormente
l'offerta del portale e.Bixtrade superando il numero di 31.000 prodotti
disponibili - rispetto ai 20.000 del secondo trimestre - e iniziando anche a
registrare ricavi dalle prime transazioni effettuate. Durante il terzo
trimestre B2Biscom ha raggiunto un importante accordo con Compagnia delle
Opere, l'associazione delle piccole e medie imprese italiane, per fornire
servizi di commercio elettronico alle 17.000 imprese associate. Lo scorso
mese B2Biscom ha inoltre sottoscritto un accordo con Ancitel, la società di
servizi per i Governi Locali dell'Anci, per la fornitura a tutti i comuni
italiani di un servizio completo per la gestione telematica delle gare di
acquisto di beni e servizi. Le prime transazioni si effettueranno già a
partire da questo mese. Sempre nel mese di ottobre B2Biscom ha siglato un
importante accordo con MPSnet, la società del Gruppo Monte dei Paschi di
Siena S.p.A. attiva nei servizi digitali per le imprese, per lo sviluppo
congiunto di mercati digitali destinati ai clienti dell'istituto toscano.
Venendo alla relazione sull'andamento del terzo trimestre 2001 di e.Biscom,
oltre all'aumento dei ricavi, si segnala un risultato consolidato ante
interessi, imposte e ammortamenti (Ebitda) negativo per 29,6 milioni di
Euro, un dato migliorativo rispetto al budget della Società. In percentuale
sui ricavi il dato migliora passando da -305% del terzo trimestre 2000 a
-81% del terzo trimestre 2001. Nel terzo trimestre di quest'anno il
risultato consolidato netto è negativo per 59,4 milioni di Euro, mentre la
capogruppo e.Biscom S.p.A. ha chiuso il terzo trimestre con una perdita
netta di 15,1 milioni di Euro. Nello stesso periodo gli investimenti, in
linea con le previsioni, sono ammontati a 144,4 milioni di Euro. La
situazione patrimoniale di e.Biscom riflette una disponibilità liquida di
oltre 1,04 miliardi di Euro, un dato che differenzia in modo sensibile la
Società rispetto ai concorrenti. La posizione finanziaria netta del Gruppo
al 30 settembre 2001 ammontava a 952,1 milioni di Euro. A fine settembre
2001 il Gruppo contava 1.450 addetti rispetto ai 490 di un anno fa. Le unità
operative nel dettaglio, suddivise per settori di attività - I.
Telecomunicazioni - FastWeb S.p.A., la società del Gruppo e.Biscom che offre
servizi di telecomunicazione voce, dati e video integrati sulla propria
infrastruttura di rete in fibra ottica, nel terzo trimestre ha registrato
ricavi per 18,7 milioni di Euro, in aumento del 65% rispetto al secondo
trimestre. I ricavi di FastWeb nel terzo trimestre sono stati superiori a
quelli dell'intero primo semestre dell'anno. Nel terzo trimestre è
migliorato anche il margine di Ebitda, salito a -58,8% rispetto a -93,8% del
secondo trimestre. Alla fine di settembre FastWeb aveva attivato i propri
servizi a Roma, Milano, Genova e Torino mentre era iniziato lo sviluppo
della rete metropolitana a Napoli, Bologna e Reggio Emilia, dove la società
prevede di lanciare l'offerta commerciale nei prossimi mesi. Nel complesso
FastWeb ha contribuito a quasi la metà dei ricavi consolidati di e.Biscom
del terzo trimestre 2001. Nello stesso periodo, i ricavi di FastWeb sono
attribuibili per il 94% ai servizi per le aziende e per il restante 6% ai
servizi per le famiglie. Secondo le previsioni del business plan, i clienti
aziendali continueranno a rappresentare una delle primarie fonti di ricavo
per FastWeb anche in futuro. I clienti business e residenziali che hanno
sottoscritto l'abbonamento ai servizi a larga banda di FastWeb sono saliti a
quota 22.700, con un incremento del 56% rispetto al secondo trimestre. Alla
fine del terzo trimestre i clienti aziendali erano quasi 5.000. Di questi,
285 erano costituiti da grandi o medie imprese, oltre 4.600 erano
rappresentati da piccole imprese e Soho mentre gli operatori erano 32. I
restanti 17.700 clienti erano residenziali. Nel segmento business, il ricavo
medio per utente (Arpu - Average Revenue per User) ha mantenuto livelli alti
grazie alla rapida diffusione dei servizi tecnologicamente avanzati offerti
da FastWeb (reti private virtuali su IP, Bandwidth on Demand, Broadband
Audio e Video Streaming). Nel segmento residenziale, l'Arpu si è confermato
a 700 Euro annui, un livello superiore alle previsioni interne. La quota di
mercato raggiunta da FastWeb in alcune delle zone che per prime hanno avuto
accesso ai servizi solo un anno fa è superiore al 20% mentre la penetrazione
media - comprese le aree dove i servizi sono stati resi disponibili solo
recentemente - è di circa il 10%. A fine settembre, la rete FastWeb aveva
raggiunto 23.300 edifici, pari a 226.300 unità abitative. Tutte le famiglie
e le aziende di Milano potranno avere accesso ai servizi a larga banda di
FastWeb entro la fine del prossimo anno. Al 30 settembre 2001 FastWeb
contava oltre 680 addetti. Offerta Adsl: Nel terzo trimestre la tecnologia
integrata su IP di FastWeb è stata resa disponibile su Adsl. Con l'Adsl i
clienti di FastWeb hanno accesso a servizi di telefonia fissa e connessione
a Internet, a una velocità fino a 1,28 Mbit/s in ricezione e 256 Kbit/s in
trasmissione utilizzando l'infrastruttura in rame preesistente. Il servizio
è offerto alle famiglie di Milano, Genova, Torino e Roma, dove FastWeb ha
già sviluppato la propria rete in fibra ottica. L'offerta Adsl consentirà a
FastWeb di accelerare la disponibilità della propria offerta nelle città di
riferimento. Il servizio Adsl di FastWeb consente di raggiungere velocità
superiori a quelle attualmente offerte dall'incumbent e dagli altri
operatori concorrenti grazie all'innovativa architettura di rete sviluppata
dalla società. Completa copertura finanziaria del piano di sviluppo Dopo la
fine del terzo trimestre FastWeb ha concluso con due importanti banche
italiane, Unicredit Banca Mobiliare - Ubm S.p.A. e Interbanca S.p.A.,
un'operazione di finanziamento per complessivi 955 milioni di Euro a un
tasso di interesse in linea con le condizioni attualmente prevalenti sul
mercato. Con questo finanziamento FastWeb dispone ora della completa
copertura finanziaria del programma di investimenti per la realizzazione
della rete nelle principali città italiane raggiungendo il punto di pareggio
sul cash flow senza ricorso alla Borsa. Quando le condizioni di mercato
saranno favorevoli, FastWeb farà ricorso a un IPO, che le consentirà di
espandere i propri servizi ad altre città italiane. Rete Socrate - Grazie a
un accordo sottoscritto nel mese di luglio, FastWeb ha ottenuto l'accesso
alle infrastrutture del piano Socrate di Telecom Italia per offrire ai
clienti i propri servizi. L'accordo è diventato a tutti gli effetti
operativo a novembre, dopo la decisione del Gruppo Telecom di mantenere il
controllo su Cecchi Gori Communications. Alla fine di settembre, le tratte
di rete di Socrate già rilasciate a FastWeb in seguito all'accordo avevano
raggiunto un potenziale di 150.000 clienti, contribuendo con 375 Km
all'estensione totale della rete FastWeb. La disponibilità della rete
Socrate consentirà una riduzione sia del rischio nelle attività di scavo che
degli investimenti relativi alla connessione dei clienti e all'espansione
della rete. L'accesso ai cavidotti di Socrate darà anche a FastWeb la
possibilità di accelerare la diffusione dei servizi a larga banda. Aumento
di capitale - Al termine della sottoscrizione dell'aumento di capitale,
e.Biscom ha incrementato la propria partecipazione in FastWeb al 64,4%
mentre Aem S.p.A., la multiutility del capoluogo lombardo, ha ridotto la
quota al 30,8%. Il fatto che Aem non abbia preso parte alla seconda tranche
dell'aumento di capitale ha consentito a e.Biscom di incrementare la propria
partecipazione in FastWeb a condizioni particolarmente favorevoli. La
rimanente quota è distribuita tra gli stessi dipendenti di FastWeb. Accordo
con TELE+: A fine ottobre FastWeb ha sottoscritto un importante accordo con
TELE+, la prima pay tv nazionale controllata dal Gruppo Vivendi, per la
distribuzione delle esclusive cinematografiche e sportive attraverso la
propria rete in fibra ottica. Grazie a questo accordo, simile a quello
precedentemente siglato con Stream, i clienti di FastWeb potranno avere
accesso a un'ampia selezione dei programmi oggi trasmessi dai due operatori
satellitari senza dover installare la parabola e il decoder digitale. Come
con Stream, Telepiù corrisponderà a FastWeb un corrispettivo per numero di
abbonati, consentendo alla società di generare ricavi senza costi
aggiuntivi. HanseNet Telekommunikation GmbH, il principale operatore di
telecomunicazioni alternativo nella regione di Amburgo, nel terzo trimestre
ha registrato ricavi per 13,5 milioni di Euro, rispetto ai 15,4 milioni di
Euro del secondo trimestre. Grazie al continuo miglioramento del mix dei
ricavi, il margine di contribuzione in termini assoluti nel terzo trimestre
è salito a 7,7 milioni di Euro rispetto a 7,3 milioni di Euro del secondo
trimestre, rispettivamente pari al 57% dei ricavi rispetto al 48%. Una
tendenza destinata a proseguire, in coerenza con la strategia seguita da
e.Biscom per HanseNet. Le attività non strategiche, a basso margine, come il
reselling dei minuti di conversazione, hanno invece continuato a subire la
flessione già evidenziata nel secondo trimestre mentre HanseNet continua a
focalizzarsi sulle connessioni dirette. Nel terzo trimestre, i ricavi di
HanseNet sono attribuibili per 91% ai servizi per le aziende e per il
rimanente 9% ai servizi rivolti all'utenza residenziale. Nel terzo trimestre
i clienti di HanseNet sono aumentati di oltre il 30% raggiungendo quota
31.500, mentre alla fine del corrispondente periodo del 2000 erano 10.500.
Nel terzo trimestre 2001, i clienti aziendali erano 7.100, quelli
residenziali 24.000 mentre gli operatori erano 55. Un andamento positivo che
si continua a registrare anche nell'ultimo trimestre dell'anno. Dalla fine
del terzo trimestre, HanseNet sta infatti riportando un alto tasso di
crescita degli abbonati, con più di 1.000 nuovi contratti siglati alla
settimana, a conferma del successo riscontrato dai servizi offerti. Nei
primi nove mesi dell'anno i ricavi di HanseNet sono ammontati a 45,6 milioni
di Euro, in aumento del 68% rispetto al corrispondente periodo del 2000. Al
30 settembre 2001 HanseNet contava oltre 350 addetti. Metroweb:
Particolarmente significativo l'andamento di Metroweb S.p.A., l'unico
fornitore italiano di fibra ottica nuda (dark fiber provider) in ambito
metropolitano. Nei primi nove mesi del 2001 la società ha riportato utili
per quasi 1 milione di Euro, un risultato decisamente superiore alle
previsioni. Sempre nei primi nove mesi dell'anno Metroweb ha registrato
ricavi per 32,7 milioni di Euro. Al 30 settembre l'infrastruttura di rete
aveva raggiunto un'estensione superiore ai 1.800 Km. Da gennaio a settembre
l'affitto della fibra ottica nuda ha generato ricavi per 13,6 milioni di
Euro, di cui 10,6 nei confronti di FastWeb. Nei primi nove mesi dell'anno
gli investimenti complessivi sono ammontati a 58 milioni di Euro. Metroweb è
controllata dalla multiutility milanese Aem S.p.A., mentre e.Biscom ne
detiene una partecipazione del 33% e la gestione operativa. e.Biscom non
consolida i risultati di Metroweb. II. Media & B2C: Nel terzo trimestre i
ricavi realizzati da e.BisMedia - il content provider del Gruppo e.Biscom -
ed e.BisNew - la società editoriale - sono saliti a 2,8 milioni di Euro
rispetto ai 2,3 milioni di Euro del secondo trimestre. I risultati delle due
unità hanno inciso per l'8% dei ricavi consolidati del terzo trimestre. Sul
fronte dei contenuti, nel mese di agosto e.BisMedia ha siglato due
importanti accordi con Dreamworks e BBC (British Broadcasting Corporation)
per la distribuzione in modalità on demand rispettivamente di film campioni
d'incasso quali "Cast Away" e "The Mexican" e programmi per bambini.
Dreamworks e BBC si aggiungono agli altri importanti partner con cui
e.BisMedia ha già sottoscritto analoghi accordi quali Universal, Discovery
Channel e Rai, consentendo alla società di disporre di una delle più ricche
offerte di contenuti esistenti al momento in Italia. Nel terzo trimestre è
partita anche l'offerta commerciale del Video on Demand. Oggi i clienti
hanno a disposizione una selezione di oltre 1.000 titoli, con addebito
mensile dei programmi prescelti su un'unica bolletta FastWeb. e.BisMedia sta
inoltre finalizzando l'acquisizione di una partecipazione di controllo nella
casa editrice romana Editing S.p.A. Grazie alla collaborazione fra questi
due importanti content provider, e.BisMedia sarà in grado di offrire a terzi
pacchetti di contenuti personalizzati, inclusi servizi video e per carta
stampata. Con questa operazione la società potrà ampliare il proprio
orizzonte di riferimento dal consumatore finale ad altre imprese di servizi
media e case editrici, che potranno usufruire degli originali contenuti di
e.BisMedia e delle sue competenze multimediali per rispondere alle loro
specifiche esigenze. Nei prossimi mesi ci si attende che l'acquisizione
abbia un impatto significativo sui ricavi di e.BisMedia. Sempre dopo la fine
del terzo trimestre, insieme a Mondadori Informatica, società leader in
Italia nel campo dell'informazione e della formazione tecnica, e.BisMedia ha
avviato Academy 365, il nuovo progetto dedicato all'e-learning. Academy 365
è nato con l'obiettivo di offrire ad aziende, comunità professionali e
università corsi di formazione a distanza basati su tecnologie web sia in
banda stretta che in banda larga rivolti. Fra i corsi, lingua e computer.
Nel settore delle notizie, dopo l'avvio nel secondo trimestre è proseguita
con successo l'attività di "Ap.Biscom" - nata dalla collaborazione con
l'agenzia di stampa internazionale Associated Press. Continua a crescere il
numero dei clienti, cui si sono aggiunti nomi prestigiosi quali Poste
Italiane, Finanza & Futuro e Finmeccanica S.p.A. Nell'area B2C e.Voci, la
catena di negozi di e.Biscom specializzata nella vendita di prodotti e
servizi hi tech, al 30 settembre contava 12 punti vendita. e.Voci ha
registrato un fatturato pari a 2 milioni di Euro nel terzo trimestre e a 4,7
milioni di Euro nei primi nove mesi dell'anno. Al 30 settembre 2001,
e.BisMedia, e.BisNews ed e.Voci contavano circa 250 addetti. III. B2B:
B2Biscom, la società del Gruppo e.Biscom che sviluppa progetti di commercio
elettronico business to business, gestisce uno dei più importanti
marketplace orizzontali attualmente operativi in Italia. Nel corso del terzo
trimestre B2Biscom ha arricchito ulteriormente l'offerta del proprio portale
e.Bixtrade superando il numero di 31.000 prodotti on line, rispetto ai
20.000 disponibili alla fine del primo semestre. Durante il terzo trimestre
B2Biscom ha raggiunto un importante accordo con Compagnia delle Opere,
l'associazione delle piccole e medie imprese italiane, per fornire servizi
di e-commerce a oltre 17.000 società, che godono di un accesso preferenziale
al marketplace orizzontale di B2Biscom. Il mese scorso B2Biscom ha
sottoscritto un accordo con Ancitel, la società di servizi per i governi
locali dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), per la fornitura
a tutti i comuni italiani di un servizio completo per la gestione telematica
delle gare di acquisto di beni e servizi. Le prime transazioni si
effettueranno già a partire da questo mese. Sempre nel mese di ottobre
B2Biscom ha siglato un accordo con Mpsnet, la società del Gruppo Monte dei
Paschi di Siena S.p.A. attiva nei servizi digitali per le imprese, per lo
sviluppo congiunto di mercati digitali destinati ai clienti dell'istituto
toscano. L'accordo con Mpsnet - che si estende anche agli istituti
controllati dalla banca senese - si aggiunge a quelli già conclusi con altri
importanti clienti bancari, tra cui Banca Popolare di Milano S.p.A., Banca
Popolare di Lodi S.p.A. e Banca Popolare di Bergamo S.p.A.-Credito Varesino
S.p.A. B2Biscom ha registrato ricavi pari a 2,1 milioni di Euro nel terzo
trimestre e a 5,8 milioni di Euro nei primi nove mesi dell'anno. Al 30
settembre 2001 B2Biscom contava 110 addetti.
ENEL: COMPLETATA LA SINDACAZIONE DELLA LINEA DI CREDITO ROTATIVA DA EURO
5 MILIARDI
Roma, 19 novembre 2001 - Enel ha comunicato alle banche partecipanti al
nuovo prestito sindacato di Euro 5,0 miliardi l'allocazione definitiva delle
quote di partecipazione per il tramite di Jpmorgan Chase e Mediobanca, le
due banche organizzatrici dell'operazione. La finalità della facility è la
copertura delle esigenze generali di tesoreria ed il finanziamento di
investimenti della capogruppo. In linea con l'operazione dell'anno
precedente, anche quest'anno la società ha raccolto adesioni superiori al
valore totale della linea, confermando pertanto il forte gradimento per il
rischio Enel sull'euromercato, e prevede la partecipazione di 36 banche
italiane ed estere. Si rileva in particolare che circa 2/3 dell'importo
sindacato è stato collocato su istituti bancari esteri. Le condizioni
prevedono una durata di 364 giorni con opzione di estensione per un periodo
analogo, un margine iniziale dello 0,2583% sopra l'Euribor, con una
commissione di utilizzo massima pari allo 0,05% annuo, pagabile in caso di
utilizzo superiore al 66,6% della linea. La commissione di mancato utilizzo,
pagabile sulla quota inutilizzata, è - inizialmente - pari allo 0,1083%
annuo. Margine e commissione di mancato utilizzo sono variabili in funzione
dei rating assegnati pro tempore alla società da Moody's, Standard & Poor's
e Fitch Ibca. Le commissioni di partecipazione prevedono il pagamento di uno
0,10% da calcolarsi sulla quota di partecipazione finale di Euro 165 milioni
dei Co-Arrangers, di uno 0,08% sulla quota finale di Euro 130 milioni dei
Senior Lead Managers e di uno 0,06% sulla quota di finale di Euro 65 milioni
dei Lead Managers. La firma del contratto è prevista a Roma per il prossimo
lunedì 19 novembre.
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