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19 NOVEMBRE 2001
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LA COMMISSIONE EUROPEA ACCETTA DUE TERZI DEGLI EMENDAMENTI DEL PARLAMENTO AL 6PQ

Bruxelles, 19 novembre 2001 - Secondo il commissario per la Ricerca Philippe Busquin, la Commissione accetterà 248 dei 334 emendamenti alle sue proposte sul sesto programma quadro (6Pq), che il Parlamento europeo ha votato il 14 novembre. Gli emendamenti si concentrano prevalentemente sul contenuto delle priorità tematiche, ma rispecchiano anche le preoccupazioni del Parlamento per la struttura del programma quadro, gli strumenti, il bilancio e le questioni di etica. Pur avendo accolto due terzi degli emendamenti, Busquin non è disposto a modificare sostanzialmente né il finanziamento alla ricerca sulla fusione nucleare, né il bilancio per l'ottava priorità, destinato a sostenere la ricerca su esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Ue non ancora definite. In merito alla questione strutturale, Busquin si è dichiarato d'accordo con l'emendamento del Parlamento che raccomanda un'unica struttura per il 6Pq, in quanto faciliterebbe lo scrutinio parlamentare. Ha aggiunto che ciascuna delle otto priorità avrà un bilancio distinto, sul quale il Parlamento potrà esercitare una funzione di controllo. Passando alle priorità, il Commissario ha affermato di condividere la riorganizzazione dei contenuti delle seguenti priorità: "Genomica e salute", "Sicurezza alimentare" e "Sviluppo sostenibile", in conformità agli emendamenti del Parlamento. Busquin ha affermato che la prima priorità, "Genomica e salute", sarà ampliata per comprendere la ricerca non solo sui genomi, ma anche su tutti gli organismi viventi, e sarà rafforzata l'attività di studio in campo medico, specialmente sul cancro. Per la quinta priorità, "Sicurezza alimentare", sarà potenziata la ricerca agricola in materia di sicurezza degli alimenti, mentre per la sesta priorità, "Sviluppo sostenibile", la ricerca sulle fonti di energia rinnovabili si affiancherà agli studi in materia di ambiente, trasporti ed energia. Come ha fatto notare Busquin, la Commissione accoglierà anche gli emendamenti che riguardano il coinvolgimento dei paesi candidati, la ricerca in materia di sicurezza, l'esclusione della ricerca sugli armamenti e l'importanza delle Pmi. In risposta agli emendamenti del Parlamento sui nuovi strumenti proposti per il 6Pq, Busquin ha affermato che la Commissione "condivide in larga misura il principio da cui tali emendamenti traggono ispirazione". Come sottolinea il Commissario, i nuovi strumenti, le reti di eccellenza, i progetti e i programmi integrati previsti dall'articolo 169, che saranno introdotti parallelamente agli strumenti già esistenti per un determinato periodo di tempo, nascono dall'intenzione di integrare e semplificare le procedure gestionali, per le quali erano stati criticati gli scorsi programmi quadro. Il Commissario ha affermato che sarà applicata "entro certi limiti" la proposta di una "scala di eccellenza" avanzata da Gérard Caudron, la quale, secondo l'europarlamentare francese, migliorerebbe il funzionamento pratico del 6PQ, perché consentirebbe ai potenziali partecipanti, che stanno muovendo i primi passi in determinati campi di ricerca, di evolversi verso più avanzati centri di eccellenza. Busquin ha ringraziato il Parlamento per non essersi discostato dal bilancio proposto dalla Commissione in merito al 6PQ, che prevede un aumento del 17 percento rispetto al 5Pq. Tuttavia, ha respinto lo stanziamento di altri 100 milioni di euro richiesti dal Parlamento. "Tale aumento proposto dal Parlamento per la dotazione globale 6Pq ed Euratom non sembra essere molto cospicuo," ha detto Busquin. "Ma, nel contempo, non lo riteniamo nemmeno adeguato". Il Commissario ha proseguito sostenendo che la Commissione aveva calcolato i fondi in base alle esigenze e alle disposizioni finanziarie riportate nel Trattato. Per quanto riguarda Euratom, Busquin ha ammesso che, in seguito al voto del Parlamento, potrebbe essere riesaminato il finanziamento destinato alla ricerca sulla fusione nucleare. Il Parlamento, infatti, auspica uno stanziamento di 1.330 milioni di euro per il programma Euratom, ossia 100 milioni di euro in più rispetto alla proposta della Commissione. Busquin ha ricordato agli europarlamentari che i 200 milioni di euro, destinati al reattore nucleare europeo Iter, sarebbero impiegati non solo per la semplice costruzione dell'apparecchiatura, ma anche per tutte le attività correlate. In merito al bilancio per l'ottava priorità tematica della Commissione, "Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'UE", per il quale gli europarlamentari auspicherebbero una riduzione di 790 milioni di euro, Busquin ha sottolineato che è importante non travalicare i bisogni reali prevedibili, né privare i ricercatori di risorse per soddisfare le esigenze di tale priorità. Secondo Busquin, "essa si riferisce in particolare alla ricerca per la riforma della politica agricola comune, la valorizzazione della politica della pesca, la salute pubblica, la giustizia e la sicurezza, argomenti che non possono essere trattati in modo adeguato dalle definizioni delle altre priorità". A proposito di etica, Busquin ha affermato che la Commissione avrebbe sicuramente escluso la ricerca sulla clonazione umana finalizzata ad alterare il nostro patrimonio genetico. Concludendo la sua risposta al voto del Parlamento, Busquin ha sottolineato l'importanza di migliorare il coordinamento dei programmi di ricerca nazionali e di semplificare la gestione del programma quadro a beneficio delle piccole imprese.

LETTERA APERTA INVIATA DA 32 OPERATORI TLC AL GARANTE PER LE COMUNICAZIONI
Milano, 19 novembre 2001 - Di seguito riportiamo la versione integrale della lettera inviata dai 32 operatori delle telecomunciazioni al garante: "Milano, 16 novembre 2001 - Signor Presidente, nel corso delle numerose audizioni indette nell'ultimo anno dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), diversi operatori hanno illustrato la valenza per il sistema Paese di un listino per le Linee Affittate, riservato agli Operatori autorizzati e in linea con le Direttive Europee sinora disattese. Nell'ambito della Task Force sulla larga banda predisposta dai ministri Gasparri e Stanca, gli stessi operatori hanno ribadito l'importanza di detto listino per lo sviluppo nel nostro Paese di Internet e di tutti i servizi connessi ai new media e allo sviluppo dell'E-business. È un fatto inconfutabile, infatti, che le linee affittate rappresentano ad oggi una risorsa essenziale, l'unica disponibile sull'intero territorio nazionale, per l'accesso e la realizzazione di reti atte alla distribuzione di servizi a larga banda. Risulta quindi vitale poter accedere a tale risorsa a prezzi che consentano agli operatori di poter creare valore per i clienti finali attraverso applicazioni innovative. Nella Lettera Aperta inviata al Governo, alle Istituzioni e ai media il 27 luglio scorso, sono state denunciate una serie di cause che relegano l'Italia agli ultimi posti tra i paesi industrializzati in termini di penetrazione della larga banda. La crescita del sistema imprenditoriale italiano e della sua competitività sui mercati internazionali passa oggi in maniera imprescindibile proprio dalla disponibilità di connessioni a larga banda. Oggi, sul tema delle linee affittate all'ingrosso, la situazione è la seguente: il 23 ottobre scorso Agcom ha notificato a Telecom Italia la delibera 393/01/Cons, in cui richiede la pubblicazione entro 15 giorni di un listino prezzi all'ingrosso per dette linee. I 15 giorni scadevano alla mezzanotte di mercoledì 7 novembre u.s. Ad oggi Agcom non ha diffuso i contenuti del listino proposto da Telecom Italia. Si apprende anzi dalla stampa che Telecom Italia sarebbe ricorsa al Tar contro tale delibera. Nutriamo, di conseguenza, il timore che i tempi possano prolungarsi oltremodo. Questa situazione di estremo disagio si aggiunge a quanto sta avvenendo con l'istuttoria dell'hdsl Flat: nell'anno 2000, l'Autorità chiedeva (delibera 15/00/Cons) che Telecom Italia predisponesse un'offerta Hdsl Flat; dopo circa un anno si è ancora in attesa che la stessa Agcom si esprima per far rispettare quanto sancito oltre un anno addietro. Si chiede pertanto all'Autorità di accelerare il procedimento che condurrà alla soluzione delle vertenze su due temi cruciali per la diffusione della Larga Banda nel nostro Paese: linee affittate all'ingrosso e Hdsl Flat. Riteniamo che, in un'economia globale, sia una fondamentale questione di democrazia consentire alle imprese del nostro Paese di accedere alla larga banda e ai connessi servizi a condizioni comparabili a quelle offerte ai loro concorrenti europei ed internazionali, e questo al fine di garantire lo sviluppo economico e la crescita competitiva del nostro Paese. In nome quindi dell'interesse generale del nostro Paese le chiediamo, Signor Presidente, di adoperarsi affinché le vertenze in questione siano risolte con la massima celerità e contemporaneamente chiediamo al Governo e più in generale alle forze politiche di porre in atto quanto in loro potere per coadiuvare il Suo impegno. I firmatari: Aiip (Associazione Italiana Internet Provider); I.Net Spa; Kpnqwest Italia; Tiscali Spa; Cities On Line Spa; Nextra; Cubecom Spa; Intercom Srl; Utility Italia Srl; Qtel Spa; Telvia Srl; Brain Technology Spa; Telnet Srl; Mc-Link Spa; Cybernet Italia Spa; Global One Spa / Equant; Enter Spa; Panservice; Spin; Ihnet; Brain Technology S.P.A.; Itgate Network; Village S.R.L.; Technorail; Net1 Srl; Brainwork S.R.L.; Mdsnet S.R.L.; Pesaro Point S.P.A.; Teseo.It Srl; Easynet Italia Spa; Modena On Line / Data Service Srl; Via Net.Works Italia S.P.A.

IBM RICEVE IL PREMIO AZIENDE ATTIVE DALL'ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO
Roma, 19 novembre 2001- Ibm si è aggiudicata il premio "Aziende Attive" che l'Airc assegna ogni anno alle aziende impegnate nella prevenzione e nella lotta contro i tumori. Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Elio Catania, Presidente di Ibm Italia. Il premio riconosce l'ampia attività di Ibm Italia rivolta all'ambiente, alla tutela della salute dei dipendenti dentro e fuori dalle sedi di lavoro, impegno che si è focalizzato in particolare sulla prevenzione dei tumori, su programmi di prevenzione più generali, e sulla attenzione ergonomica delle postazioni di lavoro. "Riceviamo questo premio con grande soddisfazione. E' una conferma che crescita dell'impresa e valori possono andare di pari passo" ha affermato Elio Catania, Presidente Ibm Italia. "Per la Ibm la tutela della salute delle persone che lavorano in azienda è da sempre una priorità. In questi anni abbiamo imparato che c'è spazio per programmi molto innovativi di prevenzione e che la collaborazione tra impresa e istituzioni sanitarie può portare a risultati importanti: salute e ambiente sono grandi obiettivi su cui occorre lavorare insieme nel territorio e nel Paese". Le campagne di prevenzione realizzate da Ibm, nel solo 1999 e 2000 hanno permesso di effettuare complessivamente più di 10.000 visite ed esami. Nel corso degli ultimi 5 anni, la Direzione Sanitaria ha messo in opera diverse iniziative in tema di lotta ai tumori focalizzandosi in particolare sulla campagna di sensibilizzazione contro il fumo: dal 2001 tutte le sedi Ibm sono smoking free. E' stato anche avviato un progetto pilota di prevenzione delle malattie parodontali, destinato in particolare ai fumatori, in collaborazione con l'Università Bicocca di Milano, l'Università Tor Vergata di Roma, l'Università di Cagliari e il Cam (Centro Servizi di Riferimento per l'area milanese). Inoltre, tutti i dipendenti hanno avuto la possibilità di effettuare gratuitamente Pap test, visita senologica, Hemoccult, visita alla cute, visita del cavo orale e laringeo e in molti casi il Psa.Nell'ambito della prevenzione delle patologie cardiovascolari, accanto alla raccolta di dati significativi attraverso questionari e analisi cliniche, è stata condotta, nelle sedi maggiori, una valutazione dell'indice di rischio personalizzato ed è stata attivata presso alcune mense aziendali una linea alimentare cholesterol free. Ibm ha favorito presso le sedi principali la raccolta del sangue ed è stata sponsor attiva del Centro mobile dell'Associazione Donatori di Sangue dell'Ospedale San Raffaele a Milano. L'attenzione alla salute non si limita solo ai dipendenti, ma coinvolge l'intero nucleo familiare; in particolare molti anni fa è stato istituito un "Fondo bimbi" che interviene per sostenere economicamente i lavoratori con figli affetti da gravi patologie. Oltre ad avere un'attenzione particolare per la salute dei dipendenti, Ibm si è distinta fin dagli anni '60 per le politiche di tutela dell'ambiente. Una parte fondamentale della strategia ambientale di Ibm è rappresentata dalla progettazione e realizzazione di prodotti "ecologicamente consapevoli". In particolare, oltre a incrementare l'utilizzo di materiale riciclato, sono stati previsti il ritiro delle apparecchiature informatiche a fine vita, la progettazione di imballi ecocompatibili e l'eliminazione del piombo dalle leghe di saldatura. Ibm ha offerto inoltre il proprio contributo alla comunità scientifica internazionale grazie alla costituzione del Life Science Solution Business: due centri di ricerca in Us, l'Ibm Computational Biology Center e l'Ibm Deep Computing Institute ospitano scienzati interamente dedicati a progetti di biotecnologia, ricerca farmaceutica, genomica e proteomica. I risultati più significativi conseguiti da questi istituti riguardano la creazione di tecnologie a sostegno degli studi sulle interazioni dei geni nel corpo umano come causa di alcune malattie tra le quali il diabete, le malattie cardiovascolari, il cancro al seno e alla prostata.

OMNITEL VODAFONE: VINCE IL PREMIO GUGGENHEIM IMPRESA E CULTURA PER LA MIGLIORE COMUNICAZIONE
Venezia, 19 novembre 2001 - Omnitel Vodafone, con Media Connection e Omnitel Media Lab, si é aggiudicata il premio per il progetto comunicato più efficacemente, nell'ambito del V Premio Guggeheim Impresa e Cultura, sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il premio Guggeheim é il concorso nazionale per le aziende che scelgono di intervenire con continuità in favore della cultura, creando valore per sé stesse e per la comunità. La mostra Media Connection e il laboratorio Omnitel Media Lab sono stati ideati e realizzati da Omnitel Vodafone e sono dedicati al rapporto tra tecnologia, media e nuove forme dell'arte e della creatività. Fino al 25 novembre la mostra e il laboratorio sono aperti al pubblico presso la Triennale di Milano. Con questa iniziativa Omnitel ha inteso superare il tradizionale contributo d'impresa alle iniziative artistico-culturali per impegnarsi direttamente nella creazione di idee e nel sostegno a progetti dai contenuti innovativi e ad alto profilo culturale. Si tratta, infatti, di un progetto che ha visto il coinvolgimento di Omnitel nelle fasi di ideazione e produzione e che, dopo il successo della tappa di Roma (Palazzo delle Esposizioni, 28 giugno-15 settembre 2001) é approdato a Milano, in una versione totalmente rinnovata, per proseguire con successive tappe nel 2002. Il progetto, coerente con le strategie e gli obiettivi di Omnitel Vodafone, si inscrive in un percorso che evidenzia le straordinarie applicazioni delle telecomunicazioni nel campo della fruizione di contenuti. Omnitel Vodafone, già dal 1998, ha infatti sviluppato un articolato progetto finalizzato alla diffusione di contenuti artistico-culturali. La prima realizzazione é stata OmniArte 2727 (in collaborazione con il Touring Club Italiano) con un servizio che consente di ascoltare le descrizioni dei più importanti monumenti e siti turistici d'Italia direttamente sul proprio cellulare. L'applicazione di tale servizio é stata successivamente allargata alla comunicazione di esposizione d'arte di primo piano, come Magritte e Miró e oggi l'esposizione di Klimt, Kokoschka, Schiele a Roma presso il Vittoriano fino al 3 febbraio 2002. Con lo stesso obiettivo di ampliare la fruizione dei contenuti, vengono utilizzate le più avanzate tecnologie emergenti (realizzazione siti Wap e, in futuro, Umts) e, nel caso di Omnitel Media Lab, la realizzazione di un vero e proprio laboratorio creativo in Rete. Media Connection e' una mostra a cura di Gianni Romano in cui sono esposte le opere di 27 artisti di rilevanza internazionale prodotte dagli anni '60 ad oggi, che esplora i rapporti tra tecnologia e società, dai primi esperimenti di videoarte ai più recenti prodotti della web art. Doug Aitken, Francis Alÿs, Arman, Bianco e Valente, Botto & Bruno, Jordan Crandall, Ceal Floyer, Piero Gilardi, Bertrand Lavier, Gary Hill, Jenny Holzer, Eva Marisaldi, Matthew McCaslin,Tatsuo Miyajima, Charlotte Moormann, Antoni Muntadas, Carsten Nicolai, Tony Oursler, Nam June Paik, Marko Peljhan, Kiki Seror, Wolfgang Staehle, Axel Stockburger, Jean Tinguely, Grazia Toderi, Franco Vaccari, Wolf Vostell. Media Connection per la prima volta testimonia il passaggio dall'analogico al digitale: mentre gli artisti agli inizi degli anni '60 focalizzavano la propria attenzione su un media per volta, con l'avvento del digitale indagano la possibilità di connessione fra i media stessi, dinamica offerta oggi al grande pubblico da Internet proprio attraverso la correlazione di TV, fotografia e telefonia. Nonostante la rivoluzione digitale e Internet, ancora oggi si affronta la novità ricorrendo ad un immaginario familiare (la memoria) trovando più utile proporre vecchie soluzioni a nuovi problemi, proprio mentre la tecnologia (il futuro) ci mette a disposizione nuovi strumenti per vecchi problemi. Catalogo su carta con vasto repertorio delle immagini degli artisti in mostra, con testi di Gianni Romano, Saul Anton, Valentina Tanni, Elena Volpato e Cd Rom con una sezione dedicata alla video arte e una alla web art, Edizioni Scheiwiller.

COMPAQ È IL PARTNER TECNOLOGICO DELLA INNOVATIVA SOLUZIONE FINMATICA PER IL MONDO BANCARIO
Milano, 15 novembre 2001 - Finmatica ha presentato lo scorso 15 novembre i risultati raggiunti da Itau, una soluzione innovativa rivolta al mondo bancario che rende disponibile, su piattaforma aperta, un sistema in grado di supportare realmente e in maniera integrata la corporate governance bancaria. Per la realizzazione di questa moderna soluzione, basata su tecnologia Microsoft Windows 2000, Compaq è il partner tecnologico di riferimento per l'implementazione della configurazione hardware della Server Farm necessaria alla soluzione Itau. I Server Compaq della linea Proliant sono infatti caratterizzati da un altissimo livello di scalabilità, di continuità operativa e da un ottimale rapporto prezzo/prestazioni. La stretta collaborazione fra le due aziende ha consentito, attraverso successive fasi di "test" e "benchmarking" presso i laboratori Compaq di Sophia Antipolis (Nizza, Francia) e con il supporto di Microsoft, la messa a punto delle prestazioni dell'intero sistema tecnologico/applicativo che presenta caratteristiche molto innovative e ha fornito preziose indicazioni per ulteriori azioni di tuning che hanno già portato e porteranno notevoli margini di miglioramento. Basato su un Datawarehouse Integrato, inteso come patrimonio informativo unico e coerente al servizio delle esigenze di programmazione e di controllo Itau consente ai manager del mondo finance di trovare in modo più semplice e veloce le informazioni necessarie a prendere le più importanti decisioni strategiche. Inoltre la disponibilità di moduli applicativi per ciascuna area di intervento, consente a ogni realtà bancaria di iniziare con le procedure ritenute di maggiore urgenza o importanza, per poi evolvere progressivamente verso una soluzione gestionale completa. Itau è stato scelto da uno dei principali istituti bancari italiani, il Gruppo Monte Paschi di Siena. Gabriele Maccari, Vice Direttore del Consorzio Operativo Gruppo Monte dei Paschi di Siena: "Si tratta di un progetto fortemente innovativo, una soluzione integrata e finalizzata a coprire tutte le aree del sistema direzionale, sia a livello di singola azienda che per il Gruppo nel suo complesso". "Oltre alla validità del prodotto", ha concluso Maccari, "quello che consideriamo un valore aggiunto è la cultura bancaria che Finmatica ha potuto capitalizzare in anni di esperienza nel settore". "Un progetto di alto valore strategico che, grazie al nostro patrimonio di uomini e tecnologie, rappresenta il risultato di anni di ricerca e sperimentazioni condotte con grande determinazione" ha dichiarato Piero Luigi Crudele, Presidente del Gruppo Finmatica. "Abbiamo fatto tesoro delle inevitabili criticità che si sono manifestate nel corso del tempo, da quando il progetto è stato creato, e oggi abbiamo l'orgoglio di aver costruito un sistema che non ha eguali nel mercato finance a livello internazionale. Un sistema che ribadisce la forza di Finmatica e la sua fiducia nel Valore dell'Innovazione". "La scelta innovativa effettuata da Finmatica per le soluzioni di Datawarehousing a livello Enterprise accoglie la sfida di coniugare l'esigenza di massima affidabilità e prestazioni di eccellenza, con livelli di costo sensibilmente inferiori rispetto alle infrastrutture tradizionali basate su sistemi mainframe/ proprietari" ha commentato Nicola Ciniero - Amministratore Delegato Compaq Computer. E' stato quindi naturale per Compaq, leader di mercato in queste tematiche, affiancare Finmatica nella sfida, mettendo a disposizione prodotti, servizi e capacità progettuali per la implementazione di una siffatta infrastruttura."

GRUPPO MPS: UTILE NETTO A 399 MILIONI DI EURO NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2001 (+3,8%)
Siena, 19 novembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena, presieduto da Pier Luigi Fabrizi, ha esaminato lo scorso 14 novembre l'andamento al 30 settembre 2001 della Banca Monte dei Paschi di Siena e del Gruppo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I principali risultati consolidati. L'utile netto di periodo raggiunge i 399 milioni di euro (+3,8%); tale risultato non include la plusvalenza di circa 129 milioni di euro derivante dalla partecipazione in Bell Spa, che verrà contabilizzata nel quarto trimestre. Il roe tendenziale, calcolato su base annua, si colloca al 14,3% (14% a fine 2000). All'utile netto si arriva grazie ad una sostenuta ripresa del margine di interesse, che raggiunge 1.687 milioni di euro ( + 9%), per gli effetti combinati dell'espansione dei volumi medi di intermediazione con la clientela e del miglioramento della forbice a breve termine. Al risultato contribuisce lo sviluppo delle commissioni da clientela (+ 10,7%), legato al consistente apporto delle componenti cosiddette lineari (provvigioni da servizi di base, sistemi di pagamento e così via) e alla contribuzione dei prodotti finanziari e previdenziali, che compensa ampiamente la riduzione dei proventi da risparmio gestito e da intermediazione. Il margine da servizi sale a 1.914 milioni di euro (+ 4,2%), nonostante il minor contributo dei profitti da operazioni finanziarie, che si attestano a 114 milioni di euro. Tale minor contributo è dovuto alla forte flessione degli indici azionari a seguito degli eventi dell'11 settembre; al netto di tale voce, la crescita del margine da servizi si porta infatti al 9,4%. Il margine di intermediazione raggiunge i 3.601 milioni di euro, con un aumento del 6,4%. Sul versante dei costi, la crescita delle spese amministrative (+ 5,5% sul valore medio dei primi nove mesi del 2000) risulta in rallentamento rispetto al primo semestre, grazie al contenimento dei costi di gestione corrente che beneficiano dei primi risultati del progetto "Spese Amministrative", in corso di attuazione presso tutte le banche del Gruppo. All'interno delle spese amministrative i costi del personale assorbono l'impatto dell'acquisizione di nuove professionalità ad elevato contenuto specialistico, e la componente "Altre Spese" riflette i progetti di rafforzamento organizzativo e commerciale in via di realizzazione. Il risultato lordo di gestione si colloca quindi a 1.474 milioni di euro, con un incremento pari al 5,2%. Sul versante dei volumi operativi, il collocamento dei prodotti di raccolta indiretta prosegue a ritmi elevati: i flussi netti a fine trimestre arrivano a 6.197 milioni di euro, raggiungendo i 7.230 milioni di euro a fine ottobre. In forte accelerazione l'attività di bancassurance con un flusso di collocamento di 1.840 milioni di euro, salito a fine ottobre a 2.246 milioni di euro (2.313 milioni di euro nell'intero 2000). Positivo il trend della raccolta complessiva (+ 4,9%) in termini di saldi medi, +1,2% nei valori puntuali), trainata dalla componente diretta (+10,4%). Sulla raccolta indiretta (+1,4% nei saldi medi) ha inciso l'andamento negativo dei corsi azionari, che ha penalizzato il valore delle masse patrimoniali. La dinamica degli impieghi all'economia (+ 6,5%) si è incentrata soprattutto sul segmento dei finanziamenti a medio e lungo termine (+ 23,4%). In calo le sofferenze nette - anche a seguito delle cartolarizzazioni effettuate nel primo semestre - con un'incidenza sugli impieghi che si mantiene stabile al di sotto dell'1,5%. Si registra inoltre un significativo incremento del numero dei clienti (+8,1%), che supera ora i 4,5 milioni di unità. Il piano industriale. Nel terzo trimestre sono proseguite - in linea con i programmi - le attività volte alla realizzazione del Piano industriale, con particolare riguardo: 1) alla nuova organizzazione della Capogruppo (Corporate Center e Divisione Banca Commerciale) e al correlato sviluppo dei processi di accentramento operativo e di integrazione dei servizi; 2) all'implementazione del nuovo modello di business, tramite la divisionalizzazione dell'attività delle banche commerciali per segmento di clientela e la conseguente creazione del centro di eccellenza di marketing; 3) al potenziamento della struttura distributiva in ottica di multicanalità integrata (1.844 filiali, 247 negozi finanziari e teleboutique, 1.969 promotori finanziari); 4) all'integrazione delle società del Gruppo operanti nel risparmio gestito, con razionalizzazione complessiva della filiera, tramite la fusione per incorporazione di Ducato Gestioni, Gi.Gest e Spazio Finanza in Monte Paschi Asset Management SGR, deliberata dalle rispettive Assemblee il 7 novembre scorso; 5) allo sviluppo dell'attività di banca d'affari per le PMI, (tramite Mps Merchant - Banca per le Piccole e Medie Imprese) e di sostegno delle iniziative nei comparti dell'agricoltura e dell'ambiente (tramite MPS BancaVerde); 6) all'avvio dell'operatività di MPS.net, società dedicata ai servizi integrati di tecnologia e finanza per la partecipazione dei clienti ai mercati digitali; 7) all'ulteriore sviluppo del processo di integrazione di Banca 121 nel Gruppo; 8) agli interventi finalizzati al rafforzamento strutturale di Banca Steinhauslin quale pilastro del Private Banking; 9) alla riorganizzazione delle attività di leasing e factoring, concentrate ora in un'unica struttura societaria specializzata; 10) alla imminente costituzione della Workout Unit, unità per la gestione e il recupero crediti non performing del Gruppo. I risultati al 30/9/2001, l'andamento in corso e gli interventi in fase di attuazione e programmati nell'ambito del piano industriale, consentono di prefigurare per fine esercizio - nell'ipotesi che la situazione dei mercati non si aggravi ulteriormente - livelli di redditività in apprezzabile crescita rispetto al 2000. La Capogruppo. L' utile netto della Capogruppo nei primi nove mesi del 2001 è pari a 384 mln di euro (+12,5%). Tale risultato non include la valorizzazione della plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione in Bell Spa. L'evoluzione dell' andamento economico riflette, nelle linee di fondo, il trend registrato dal Gruppo. In particolare, la crescita reddituale è basata sul maggior apporto dei proventi netti da servizi pari a 749 milioni di euro (+17,2%), sul progresso del margine d'interesse che raggiunge 898 milioni di euro (+4,4%) e sull' incremento dei dividendi (+27%). In miglioramento i principali aggregati operativi, con la raccolta diretta che raggiunge i 45.580 milioni di euro (+ 7%) e gli impieghi verso la clientela saliti a 36.418 milioni di euro (+ 2,2%). Il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale riclassificati con criteri gestionali - Al fine di favorire l'analisi dell'andamento operativo e reddituale del Gruppo, con un confronto omogeneo su base annua, è stata operata - come di consueto - una "riclassificazione" dello stato patrimoniale e del conto economico, sulla base di criteri gestionali. Questi i principali interventi apportati al conto economico: la voce "dividendi e altri proventi" è stata depurata dei valori afferenti alle operazioni di "equity swap" e alle "operazioni complesse" per ricondurli nell'aggregato "profitti e perdite da operazioni finanziarie". In quest'ultimo aggregato è stato riportato anche il "cost of funding" delle operazioni "equity swap", scorporandolo dal "margine di interesse"; ?il "margine di interesse" relativo al 30/9/00 è stato depurato da contabilizzazioni non attinenti all'attività operativa, riconducendole nell'aggregato "proventi straordinari netti "; ?le "commissioni nette" e gli "altri proventi netti" sono stati accorpati, formando l'aggregato "proventi netti da servizi". All'interno di quest'ultimo, sono stati ricondotti anche i valori relativi ai "collocamenti con clientela di prodotti di finanza innovativa", che nello schema civilistico sono ricompresi nei "profitti e perdite da operazioni finanziarie"; ?i costi sostenuti dalla Società "Paschi Gestioni Immobiliari" per conto delle Banche del Gruppo, contabilizzati nella voce "altri proventi netti", sono stati ricondotti nell'aggregato "spese amministrative - altre spese" . I dati patrimoniali ed economici del 2001 sono stati posti a confronto con gli schemi "pro - forma" al 30/09/00 del Gruppo Mps + Banca 121 e riclassificati con la metodologia sopra descritta.

BANCA CRT: APPROVATA LA TRIMESTRALE UTILE NETTO A 255 MLN DI EURO (+26,5%) ROE AL 27,3% IL CDA APPROVA NUOVO INSEDIAMENTO A LIONE
Torino, 19 novembre 2001 - Primi nove mesi in crescita per Banca Crt: è quanto emerso oggi durante il consiglio di amministrazione, presieduto da Sergio Pininfarina, che ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre. L'utile netto si attesta infatti a 254, 6 mln. di Euro. con un aumento del 26,5% rispetto ai 201,3 mln. di Euro del settembre precedente. L'indice di redditività (Roe annualizzato) risultante dal rapporto fra utile netto e patrimonio di fine periodo, si attesta al 27,3%. Il margine finanziario al netto dei dividendi sfiora i 429 milioni di Euro, segnando una crescita rispetto al settembre 2000 prossima al 23%, da ascriversi soprattutto all'incremento dei volumi degli impieghi economici e al miglioramento della redditività. In forte crescita i dividendi, pari a 50,1 mln. di Euro (+ 87,1% rispetto all'anno precedente). A fine settembre gli impieghi economici netti si posizionano a 9.484 milioni di Euro , con una crescita annua del 5,3%., mentre risulta ancora in flessione la raccolta diretta. Positiva la dinamica dei mutui, che raggiungono i 1.943 milioni di €, registrando un incremento prossimo al 35% sul dicembre 2000 e del 54% sui dodici mesi precedenti. Il rapporto impieghi economici netti/raccolta da clientela al 30 settembre 2001 sale all'80%, contro il 69,5% di un anno fa, a conferma del forte legame con il sistema imprenditoriale del territorio. Il margine di intermediazione del semestre sfiora gli 832 milioni di Euro (1610,4 miliardi di lire), registrando una crescita sul settembre 2000 del 10%. Complessivamente, le rettifiche/riprese di valore e gli accantonamenti sono stati pari a 44,7 milioni di Euro (contro i 36,8 milioni di € del 2000) e includono accantonamenti prudenziali a fronte dei benefici fiscali connessi alla Legge Ciampi. La rete sportelli al 30 settembre è costituita da 456 agenzie. Nell'anno sono state inoltre aperte 7 unità di Private Banking, che arriva così a 22 unità private. Il Consiglio ha inoltre deliberato di realizzare un insediamento di Banca Crt a Lione. Ciò è finalizzato a sostenere le attività oltralpe della clientela della Banca e del Gruppo UniCredito, in linea con la missione di presidio dei mercati nel Nord-Ovest del Paese. Il nuovo insediamento nasce anche per supportare le attività legate alla realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino Lione, progetto nel quale Banca Crt intende svolgere un ruolo di primo piano.

PRECISAZIONI DEL GRUPPO BIPOP CARIRE
Milano, 19 novembre 2001 - A proposito delle iniziative giudiziarie avviate dalla Procura della Repubblica di Brescia relativamente al Gruppo Bipop Carire, i legali della Banca rilevano che: ??gli avvisi di garanzia emessi e le perquisizioni effettuate sono un atto dovuto e atteso per consentire l'acquisizione di materiali e documenti nell'ambito di un'indagine aperta già da alcune settimane; i fatti all'origine dell'inchiesta sono stati a suo tempo spontaneamente denunciati in modo trasparente alle Autorità competenti e comunicati al mercato, dagli stessi organi amministrativi e di controllo della Banca, che ha anche provveduto ad avviare un'indagine interna avvalendosi della consulenza di una società di revisione indipendente cui e' stato affidato specifico incarico; ?per quanto riguarda, in particolare, sia le irregolarità emerse nella gestione patrimoniale in fondi, sia i rischi connessi a crediti verso clienti la cui solvibilità e' condizionata dall'andamento dei mercati finanziari, la Banca ha già appostato nella situazione trimestrale al 30 settembre 2001, rispettivamente, un fondo di 100 milioni di euro e un accantonamento per complessivi 35 milioni di euro che si aggiunge ai 47,6 milioni di euro già effettuati nel secondo trimestre 2001. I legali inoltre confidano che l'inchiesta avviata si concluda rapidamente, anche per evitare che la diffusione di informazioni incontrollate sull'inchiesta stessa possa interferire con il corretto svolgimento delle contrattazioni sul mercato e pregiudicare gli interessi di migliaia di azionisti e risparmiatori, nonché ostacolare la normale operatività della Banca e la realizzazione del piano strategico di riorganizzazione del Gruppo.

"INVESTISERENO" UNA INNOVATIVA LINEA DI GESTIONE DEL GRUPPO POPOLARE VERONA PER INVESTIRE IN BORSA SENZA RISCHI
Verona, 16 novembre 2001 Novità di rilievo del settore delle gestioni patrimoniali. Presso gli oltre 580 sportelli della Banca Popolare di Verona e del Credito Bergamasco è possibile sottoscrivere "Investisereno", una innovativa linea di Gestione Patrimoniale Individuale studiata appositamente per tutta la clientela privata da Banca Aletti, brand di prestigio nella consulenza finanziaria italiana appartenente al Gruppo Popolare di Verona. "Attraverso questa nuova linea di prodotto i risparmiatori possono profittare delle opportunità di apprezzamento dei mercati finanziari senza subire l'alea di fasi di ampia volatilità come queste" ha sottolineato Maurizio Faroni responsabile della Finanza di Gruppo ed Amministratore Delegato di Banca Aletti & C. "Abbinare il massimo di innovazione con la domanda di protezione del proprio investimento che manifesta il mercato è uno degli obiettivi primari del nostro Gruppo" conferma Faroni "E anche quest'ultimo prodotto, grazie alla sofisticazione delle tecniche di gestione e di risk-management adottate, è in linea con questa tradizione ". Banca Aletti, ha infatti ideato "Investisereno", con lo scopo di consentire investimenti (partendo da un minimo di 25.000 euro) in titoli azionari fruendo di due importanti benefici: ottenere il 100% del guadagno realizzato in borsa e la sicurezza, in caso di andamenti negativi, di vedere garantita la protezione del capitale investito all'inizio del periodo. In pratica se gli andamenti dei mercati risultano positivi tutto il rialzo spetta completamente al cliente, se viceversa i mercati subiscono delle forti perdite interviene la garanzia del capitale. Ciò è possibile perché "Investisereno", abbina una linea di investimento di tipo misto, in cui la componente azionaria non potrà superare il 50% del capitale investito, con l'acquisto in esclusiva per il cliente sottoscrittore di una "opzione put europea". Quest'ultima funziona come un ombrello per la gestione, fornendo quindi la completa copertura al capitale investito sulla durata di cinque anni. Alla scadenza di 5 anni, la gestione "Investisereno", potrà - qualora il cliente lo desideri - proseguire come una normalissima linea di tipo misto, mantenendo le stesse caratteristiche senza però la presenza della garanzia. Un altro aspetto estremamente interessante è la totale libertà di disinvestimento in qualsiasi momento, senza alcuna commissione di uscita, beneficiando così della possibilità di capitalizzare i propri guadagni. Ulteriore caratteristica particolare del prodotto è quella della massima trasparenza. Il cliente infatti è in grado di verificarne quotidianamente l'andamento presso tutti gli sportelli del Gruppo. Le commissioni previste per questa tipologia di gestione sono pari a: 2,50% per quelle di ingresso e 2,50% per quelle relative all'opzione, entrambe pagabili una tantum sull'importo conferito in gestione e da rapportare alla durata quinquennale dell'investimento; 0,50% annuo per quelle di gestione, mentre non sono previste commissioni di performance e di uscita. Al termine dei cinque anni, ed è questo un elemento distintivo per il mercato italiano delle Gestioni Patrimoniali Individuali, il sottoscrittore di "Investisereno", recupererà - nel caso di andamento negativo - tutte le commissioni di ingresso, gestione, garanzia e negoziazione, vedendo integralmente salvaguardato il proprio investimento.

PROGRAMMA "FUTURO PIÙ" DI BANCA ANTONVENETA: PER DIVERSIFICARE GLI INVESTIMENTI E PREPARARE IL PROPRIO FUTURO
Padova, 19 novembre 2001 - La pensione integrativa è ormai una necessità imprescindibile se si vuole mantenere nel tempo il tenore di vita cui siamo abituati. Ed oggi, con il programma Futuro Piu' di Banca Antonveneta è possibile avviare un piano previdenziale personalizzato, garantendosi allo stesso tempo la possibilità di diversificare i propri investimenti. In collaborazione con Antonveneta Vita, compagnia di assicurazione partecipata al 50% con il Lloyd Adriatico, e con, società di gestione del risparmio partecipata al 50% con il colosso bancario olandese, la Banca Antonveneta, uno dei primi dieci gruppi bancari italiani, ha dunque realizzato un piano previdenziale e di investimento rivolto ad un'amplissima fascia di risparmiatori, grazie ad una soglia di accesso assai contenuta ed alla possibilità di effettuare versamenti periodici. Il programma Futuro Piu' comprende le polizze Elios Multigestione ed Elios Previdenza, nonché la sottoscrizione di un Fondo 3A. Elios Multigestione è una polizza vita unit-linked (collegata cioè a fondi di investimento) che consente di scegliere il profilo di investimento tra cinque differenti linee di gestione. La polizza Elios Previdenza è un prodotto finalizzato a salvaguardare, nel tempo, il tenore di vita del sottoscrittore, assicurando una adeguata integrazione alla pensione pubblica. E' anch'essa basata su un sistema di gestione finanziaria multicomparto (ovvero con la possibilità di scegliere fra varie linee di investimento che si differenziano per profilo di rischio e di rendimento), ed è quindi in grado di soddisfare ogni esigenza, tenendo conto ovviamente degli anni che mancano all'età pensionabile. La massima flessibilità è la caratteristica principale anche del Fondo 3A, un fondo di investimento di Antonveneta Abn Amro S.p.A. che può variare secondo gli obiettivi del sottoscrittore (Obbligazionario Euro, Obbligazionario Globale, Bilanciato Globale, Azionario Globale, Base Plus). Il Programma Futuro Piu' di Banca Antonveneta risulta, dunque, un interessante strumento per diversificare gli investimenti e costruire una pensione integrativa adeguata a garantire il tenore di vita cui si è abituati.

CONVEGNO AL BANCO DI NAPOLI: " IL SISTEMA MODA ITALIANO: L'ESPERIENZA DEL SETTORE TESSILE-ABBIGLIAMENTO NEL MEZZOGIORNO"
Napoli 19 novembre 2001 - Il tessile abbigliamento: volano per la crescita dell'economia del Mezzogiorno. Su questo tema si è tenuto oggi presso il Banco di Napoli un convegno nel quadro del rilancio di studi e riflessioni sul Mezzogiorno che il Banco promuove, attraverso la rivista "Rassegna Economica", per contribuire ad accrescere l'attenzione sulle potenzialità produttive del Sud e sulla necessità di sostenere al meglio lo sviluppo delle sue economie. Alla presenza di un folto e qualificato uditorio ne hanno discusso autorevoli esponenti istituzionali ed imprenditoriali. Il ruolo fondamentale del partner bancario nella crescita del tessile-abbigliamento nel Mezzogiorno è stato sottolineato da Federico Pepe, Presidente del Banco di Napoli, il cui intervento ha anche posto l'accento sulla necessità di migliorare la progettualità da parte delle imprese, magari con il supporto del mondo bancario. La sua relazione ha anche illustrato la struttura del settore tessile nel Mezzogiorno ed i suoi aspetti finanziari. Gianfranco Alois, Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, ha posto l'accento sull'importanza dei distretti industriali tessili (in Campania 5). Ha poi affermato che la Regione sta lavorando molto sui fondi di garanzia e sui fondi chiusi, strumenti che possono facilitare l'accesso al credito per le imprese. Ha annunciato anche che la Regione stanzierà 50 miliardi per favorire lo sviluppo delle attività produttive in Campania. Pietro Lospinuso, Assessore alle Attività Produttive della Regione Puglia, ha affermato che il suo Ente punterà decisamente sullo sviluppo dei poli tessili anche attraverso l'utilizzo dei fondi comunitari del Por 2000-2006. Al riguardo ha posto l'accento anche sul fatto che la Regione ha in fase avanzata l'approvazione della costituzione di un tavolo della Moda per favorire la crescita dell'innovazione tecnologica, della formazione e del commercio elettronico nel settore tessile pugliese. L'intervento di Ercole Cauti, consulente dell'Assessorato all'Industria della Regione Abruzzo, è stato incentrato sulla struttura del settore tessile abruzzese che ha fornito un contributo decisivo per la grande crescita economica dell'Abruzzo degli ultimi anni. I punti di forza del sistema tessile regionale sono: un dinamico sistema di PMI, una rete consolidata di terziario avanzato e la presenza di grandi realtà industriali. Sono seguite tre relazioni: Vittorio Giulini, Presidente di Sistema Moda Italia, ha illustrato i dati più recenti e i punti di forza del sistema tessile italiano. Il settore vanta 700mila addetti per 50 mld. di euro di fatturato e 13 mld. di euro di surplus commerciale. I punti di forza sono il design, il modello distrettuale e la buona catena distributiva; Beniamino Quintieri, Presidente dell'Ice, ha fornito interessanti dati sull'export del tessile e sull'internazionalizzazione delle imprese. Alla buona dinamica dell'export si contrappone un ancora esigua percentuale del Mezzogiorno sul totale nazionale; Bruno Mazzetta, Vicedirettore Generale del Banco di Napoli, ha rimarcato la volontà della banca nell'assistere ed accompagnare le iniziative valide delle imprese meritevoli che sanno stare sul mercato. Nella seconda parte del convegno sono state portate le esperienze di alcuni imprenditori meridionali del settore con i fattori di criticità incontrati. Non sono mancati i richiami connessi alla necessità di migliorare i processi di internazionalizzazione, le infrastrutture e la tecnologia, fattori che possono contribuire ulteriormente a rilanciare il tessile nel Mezzogiorno. Nel corso della manifestazione è stato presentato un rapporto del Banco di Napoli: "Il tessile-abbigliamento: scenario e incentivi alle imprese".

MONTEDISON: IN CRESCITA I RISULTATI GESTIONALI DEI PRIMI 9 MESI 2001: RICAVI NETTI A 11.623 MILIONI DI EURO +15,7%, MARGINE OPERATIVO LORDO A 1.366 MILIONI +22,6%
Milano, 19 novembre 2001 -Il Consiglio di amministrazione di Montedison, riunitosi sotto la presidenza del professor Mario Renzo Deaglio, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2001, che evidenzia nei primi nove mesi dell'esercizio in corso una crescita dei ricavi netti a 11.623 milioni di euro (+15,7%), del margine operativo lordo a 1.366 milioni (+22,6%), pari all'11,8% dei ricavi (11,1% nei primi nove mesi del 2000), e dell'utile operativo netto a 735 milioni (+43,6%). Nei primi nove mesi del 2001, si registra una forte crescita dei ricavi netti nei settori Energia (Edison +38,3%, Sondel +31%), Nutrizione animale (+23,8%), Chimica per la salute (+14,1%) e Amido e derivati (+11,7%); buon andamento per i settori Semi oleosi (+5,2%) e Chimica del fluoro e dei perossidi (+3,6%). Il miglioramento del margine operativo lordo è dovuto anch'esso principalmente al settore Energia che contribuisce per oltre la metà del margine operativo lordo complessivo. Notevoli incrementi rispetto ai primi nove mesi del 2000 hanno registrato anche i settori Semi oleosi (+58,9%) e Amido e derivati (+56%). Anche nel terzo trimestre 2001, pur in un contesto generale caratterizzato da una situazione di forte rallentamento dell'economia mondiale, ulteriormente aggravata dall'effetto degli attentati terroristici dell'11 settembre, il Gruppo ha migliorato i risultativi operativi rispetto al corrispondente periodo del 2000: i ricavi netti crescono del 10% e il margine operativo del 6,2%. Il risultato netto del terzo trimestre è positivo per 26 milioni di euro contro una perdita di 30 milioni nel terzo trimestre 2000. Il risultato netto dei primi nove mesi è in perdita per 366 milioni di euro (inferiore ai 392 milioni di perdita nel primo semestre dell'anno) contro un utile di 185 milioni di euro nei primi nove mesi del 2000 che beneficiava peraltro della plusvalenza per la cessione della Calcemento International. Tale risultato è interamente dovuto alle perdite straordinarie che hanno comportato nei nove mesi di quest'anno oneri per 946 milioni (oneri ambientali, oneri connessi alla scissione di Eridania Béghin-Say e alla cancellazione di imposte differite per il mutamento nell'azionariato e alla svalutazione di Cerestar per adeguamento al valore di cessione a Cargill) e proventi per 432 milioni (tra cui la plusvalenza per la cessione delle partecipazioni in La Fondiaria e in Dieci). Il quarto trimestre risentirà ulteriormente del rallentamento dell'economia mondiale, per cui sono attesi risultati operativi in contrazione e quindi leggermente inferiori a quelli dello stesso periodo dello scorso esercizio. Nel quarto trimestre, il risultato netto beneficerà dei crediti di imposta relativi ai dividendi e alle riserve di utili che saranno distribuiti da Edison, Falck e Montecatini. Il risultato netto e la posizione finanziaria netta di fine esercizio resteranno condizionati dal verificarsi o meno di alcune operazioni straordinarie. In particolare, la conclusione nell'esercizio della cessione di Fondiaria darebbe luogo a un'ulteriore plusvalenza, al netto di imposte, di 277 milioni nel bilancio di Montedison Spa e di 381 milioni di euro nel bilancio consolidato e ad un incasso di 554 milioni. Prosegue inoltre l'attività di individuazione di possibili acquirenti per le partecipazioni in società operanti in settori diversi da quello energetico. In quest'ambito sono stati conferiti mandati alle seguenti Banche d'Affari: a Bnp-Paribas per Béghin-Say; a Schröder Salomon Smith Barney per Cereol e Provimi.

ENI: RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2001 UTILE OPERATIVO: 7.800 MILIONI DI EURO (+6%) PRODUZIONE GIORNALIERA DI IDROCARBURI: 1,34 MILIONI DI BARILI GIORNO (+14%)
Milano, 19 novembre 2001 - Il Consiglio di amministrazione dell'Eni in data odierna ha approvato la Relazione trimestrale al 30 settembre 2001 che chiude con l'utile operativo di 7.800 milioni di euro, con un aumento del 6%1 rispetto ai primi nove mesi del 2000 dovuto all'aumento della produzione venduta di idrocarburi, derivante essenzialmente dall'acquisizione della Lasmo Plc (Lasmo), all'andamento dei prezzi del gas naturale e dei margini di distribuzione dei prodotti petroliferi sul mercato europeo, nonché alle azioni di riduzione dei costi. Il rallentamento del tasso di crescita dell'utile operativo rispetto al primo semestre 2001 riflette il progressivo indebolimento dello scenario energetico e la contrazione della domanda di prodotti petrolchimici a seguito dell'accentuarsi delle spinte recessive dell'economia mondiale nel terzo trimestre 2001. Nel terzo trimestre 2001 l'utile operativo (1.664 milioni di euro) ha registrato una flessione del 17% rispetto al terzo trimestre 2000 dovuta in particolare al calo delle quotazioni internazionali del petrolio (Brent -16,9%) e dei margini di raffinazione (-64,9% per il margine sul Brent), nonché alla riduzione dei margini dei prodotti petrolchimici. La produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1.340 mila barili di petrolio equivalente (boe), registrando un tasso di crescita del 13,6% che consentirà di conseguire la produzione giornaliera di 1,5 milioni di boe con un anno di anticipo rispetto al target programmato per il 2003. L'incremento rispetto ai primi nove mesi del 2000 è stato realizzato interamente all'estero (199 mila boe, pari al 23,7%) per effetto sia dell'acquisizione della Lasmo (196 mila boe), sia della crescita produttiva interna e degli avvii, in particolare di campi a gas in Egitto, Norvegia, Nigeria, Tunisia e Croazia; la quota di produzione estera sul totale raggiunge il 78% (71% nel 2000). In Italia si è registrata una flessione della produzione di 39 mila boe, pari all'11,5%, dovuta in particolare al declino di campi maturi a gas. L'entrata a regime di alcuni campi in Congo e in Angola, gli avvii attesi nell'ultimo trimestre dell'anno in Algeria, nonché la crescita produttiva nella Val d'Agri consentiranno di raggiungere nel mese di dicembre una produzione giornaliera di oltre 1,4 milioni di boe. Nei primi nove mesi sono proseguite le azioni di razionalizzazione e di miglioramento dell'efficienza che hanno consentito di realizzare risparmi di costi di 340 milioni di euro (compresi quelli già realizzati nella Lasmo), compensando pressoché interamente gli incrementi dovuti alla dinamica salariale, all'inflazione e all'effetto dell'apprezzamento del dollaro sull'euro. Al miglioramento dell'utile operativo di 451 milioni di euro hanno concorso in particolare i seguenti fattori: l'aumento dei prezzi del gas di produzione (+22,7%), il contributo dell'acquisizione della Lasmo (443 milioni di euro2) e l'apprezzamento del dollaro sull'euro (+4,9%), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla flessione delle quotazioni internazionali del petrolio (Brent -6,6%) e della produzione venduta di idrocarburi in Italia (-12,3%), hanno consentito al settore Esplorazione e Produzione di realizzare un incremento dell'utile operativo del 4,9% e di contribuire per il 59% alla formazione dell'utile operativo dell'Eni (60% nei primi nove mesi del 2000); l'aumento dei margini di distribuzione dei prodotti petroliferi sul mercato europeo, le minori necessità di stanziamenti per oneri ambientali e la riduzione dei costi hanno consentito al settore Raffinazione e Marketing di realizzare un incremento dell'utile operativo del 39,5% e di contribuire per il 12% alla formazione dell'utile operativo dell'Eni (9% nei primi nove mesi del 2000); l'incremento del margine della distribuzione primaria del gas, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione dei volumi venduti in Italia (-2,34 miliardi di metri cubi, pari al 5,4%) e dalla flessione del margine e dei volumi di vendita della distribuzione secondaria, ha consentito al settore Gas Naturale di realizzare un aumento dell'utile operativo del 4,3% e di contribuire per il 30% alla formazione dell'utile operativo dell'Eni (31% nei primi nove mesi del 2000); l'incremento dell'attività svolta, in particolare nell'attività costruzioni e perforazioni, ha consentito al settore Ingegneria e Servizi di realizzare un aumento del 100% dell'utile operativo. Questi risultati positivi sono stati parzialmente assorbiti dal peggioramento di 223 milioni di euro del risultato operativo della Petrolchimica (che ha registrato la perdita di 183 milioni di euro a fronte dell'utile di 40 milioni di euro conseguito nei primi nove mesi del 2000) dovuto in particolare alla riduzione del 13% dei margini dei prodotti e alla flessione del 5,2% dei volumi di vendita, anche a seguito della cessione del business Poliuretani. I ricavi della gestione caratteristica conseguiti nei primi nove mesi del 2001 (36.368 milioni di euro) sono aumentati di 3.065 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2000, pari al 9,2%, a seguito principalmente dell'aumento dei prezzi del gas naturale, dell'incremento della produzione venduta di idrocarburi, dell'apprezzamento del dollaro sull'euro e del maggior volume di attività del settore Ingegneria e Servizi. Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione delle quotazioni internazionali del petrolio e dei prezzi di vendita dei principali prodotti del downstream, nonché dalla flessione dei volumi di vendita di gas naturale, in Italia, e di prodotti petrolchimici. Gli investimenti tecnici e in partecipazioni ammontano a 9.111 milioni di euro (6.175 nei primi nove mesi del 2000). Gli investimenti tecnici (4.576 milioni di euro) hanno riguardato per l'84% i settori Esplorazione e Produzione, Gas Naturale e Generazione Elettrica. Gli investimenti finanziari (4.535 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente il completamento dell'acquisizione della Lasmo (4.108 milioni di euro, di cui 970 relativi all'indebitamento finanziario netto assunto); l'impegno finanziario complessivo dell'acquisizione ammonta a 5.309 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 10.549 milioni di euro, con un aumento di 2.807 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2000. La consistenza del flusso di cassa generato dalla gestione unitamente agli incassi da dismissioni (circa 2.000 milioni di euro, di cui circa 1.200 relativi alla cessione del patrimonio immobiliare di Gruppo e 424 alla cessione del business Poliuretani) hanno consentito di coprire parzialmente il fabbisogno connesso agli investimenti (9.111 milioni di euro), al pagamento dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione volontaria dei beni (2.166 milioni di euro), al pagamento del dividendo relativo all'esercizio 2000 (1.664 milioni di euro), nonché all'acquisto di azioni proprie. Nel periodo 1° gennaio - 13 novembre 2001 sono state acquistate 93,1 milioni di azioni proprie del valore nominale di 1 euro con un costo complessivo di 1.272 milioni di euro (in media 13,67 euro per azione). Al 13 novembre l'Eni possiede 137,4 milioni di azioni proprie, pari al 3,4% del capitale sociale, per un costo di 1.846 milioni di euro (in media 13,43 euro per azione). I risultati dell'Eni riflettono la stagionalità nella domanda di gas naturale e di alcuni prodotti petroliferi a uso riscaldamento, la cui domanda è più alta nel primo trimestre dell'anno, che comprende i mesi più freddi, e più bassa nel terzo trimestre, che comprende i mesi più caldi. Conseguentemente l'utile operativo e la variazione dell'indebitamento finanziario netto dell'Eni dei primi nove mesi non possono essere estrapolati per l'intero esercizio. Il Consiglio di amministrazione dell'Eni ha altresì condiviso termini e modalità relativi al progetto di quotazione in Borsa della Snam Rete Gas. 1 Ai fini di un confronto omogeneo, l'utile operativo dei primi nove mesi del 2000 e del terzo trimestre 2000 è stato rettificato in aumento, rispettivamente di 497 e 167 milioni di euro, per tener conto della modifica della vita economico-tecnica dei beni relativi all'attività di trasporto e di distribuzione di gas naturale adottata in sede di bilancio 2000. 2 Prima dell'ammortamento di 240 milioni di euro della differenza tra il costo di acquisto e il patrimonio netto contabile.

E.BISCOM: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2001 RICAVI A 94 MILIONI DI EURO FASTWEB OTTIENE L'ACCESSO ALLA RETE SOCRATE DI TELECOM ITALIA E ACCELERA IL PIANO DI SVILUPPO NAZIONALE
Milano, 19 novembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A.(Milano, Nuovo Mercato: Ebi), il principale fornitore italiano di servizi di tlc e media su banda larga, riunitosi il 14 novembre , ha approvato la relazione del terzo trimestre 2001. e.Biscom ha riportato nel terzo trimestre 2001 ricavi consolidati per 36,7 milioni di Euro, grazie all'ottima accoglienza riservata dal mercato agli innovativi servizi di telecomunicazione offerti da FastWeb e HanseNet in Italia e in Germania. I ricavi di e.Biscom, che nel terzo trimestre hanno registrato un incremento del 23% rispetto ai 29,8 milioni di Euro del periodo precedente, nei primi nove mesi dell'anno hanno raggiunto 93,7 milioni di Euro. "Stiamo raggiungendo gli obiettivi fissati per la fine dell'esercizio nel core business delle telecomunicazioni, dimostrando il continuo e progressivo successo del nostro progetto industriale, - ha dichiarato l'Amministratore Delegato di e.Biscom Silvio Scaglia. - E con l'importante finanziamento bancario appena concluso il piano di espansione di FastWeb dispone ora della completa copertura." Nel terzo trimestre FastWeb, la società del Gruppo e.Biscom che offre servizi di telecomunicazione integrati voce, dati e video sulla propria infrastruttura di rete in fibra ottica, ha registrato ricavi per 18,7 milioni di Euro, superiori a quelli riportati nell'intero primo semestre dell'anno, grazie soprattutto alla clientela aziendale. Il margine di contribuzione del terzo trimestre si è attestato intorno al 70%, un livello ancora una volta fra i più alti del settore. Al 30 settembre 2001 i clienti di FastWeb erano 22.700, con una crescita superiore al 55% rispetto al trimestre precedente. Nel terzo trimestre dell'anno il numero delle unità abitative collegabili era aumentato del 56% rispetto al secondo trimestre, raggiungendo quota 226.300. A settembre FastWeb aveva attivato i primi clienti a Roma. La capitale si è aggiunta alle città già servite di Milano, Genova e Torino. In tutte le città dove sono attivi i servizi FastWeb si sta registrando un tasso di crescita analogo a quello riscontrato nel capoluogo lombardo, il primo ad essere connesso. Nel frattempo, è già iniziato lo sviluppo della rete metropolitana a Napoli, Bologna e Reggio Emilia, dove la società prevede di lanciare l'offerta commerciale nei prossimi mesi. Alla fine di settembre la rete FastWeb aveva reso collegabili tutte le aziende del capoluogo lombardo e più di un terzo delle famiglie e dei Soho di Milano. Questo significa che la società sarà in grado di fornire l'accesso ai servizi di telecomunicazione a banda larga all'intera città entro la fine del 2002, mentre la metà delle famiglie vi potrà avere accesso già alla fine di quest'anno. La quota di mercato complessiva raggiunta da FastWeb è pari a circa il 10%, con picchi superiori al 20% nelle aree di Milano che per prime hanno avuto accesso ai servizi voce, dati e video, solo un anno fa. FastWeb ha appena concluso con un gruppo di banche italiane un finanziamento per oltre 950 milioni di Euro, che lo rende uno dei pochi operatori di telecomunicazioni a godere della completa copertura finanziaria. Grazie a questo finanziamento il piano di espansione di FastWeb nei principali centri urbani, a elevata densità abitativa, è infatti totalmente coperto. A seguito di un accordo sottoscritto nel mese di luglio, FastWeb ha ottenuto l'accesso alle infrastrutture del piano Socrate di Telecom Italia per offrire ai clienti i propri servizi. L'accordo è diventato a tutti gli effetti operativo a novembre, dopo la decisione del Gruppo Telecom di mantenere il controllo su Cecchi Gori Communications. L'accesso ai cavidotti di Socrate darà a FastWeb la possibilità di accelerare sensibilmente il piano di sviluppo incrementando da subito il mercato potenziale di riferimento. La disponibilità delle canaline consentirà inoltre una significativa riduzione del rischio e degli investimenti relativi alla connessione dei clienti e all'espansione della rete. Alla fine di settembre, le tratte di rete di Socrate già rilasciate a FastWeb in seguito all'accordo avevano raggiunto un potenziale di 150.000 clienti. A fine ottobre FastWeb ha poi sottoscritto un accordo con TELE+, la prima pay tv nazionale controllata dal Gruppo Vivendi, per la distribuzione delle esclusive cinematografiche e sportive attraverso la propria rete in fibra ottica. Grazie a questo accordo, simile a quello precedentemente siglato con Stream, i clienti di FastWeb potranno avere accesso a un'ampia selezione dei programmi oggi trasmessi dai due operatori satellitari senza dover installare la parabola e il decoder digitale. Come con Stream, Telepiù corrisponderà a FastWeb un corrispettivo per numero di abbonati. HanseNet Telekommunikation GmbH, il principale operatore di telecomunicazioni alternativo nella regione di Amburgo controllato da e.Biscom per l'80% del capitale, nel terzo trimestre 2001 ha registrato ricavi per 13,5 milioni di Euro. Seguendo una strategia finalizzata al miglioramento qualitativo del mix dei ricavi, nello stesso periodo il margine di contribuzione in termini assoluti è salito a 7,7 milioni di Euro rispetto a 7,3 milioni di Euro del secondo trimestre, rispettivamente pari al 57% dei ricavi rispetto al 48%. Nei primi nove mesi dell'anno i ricavi di HanseNet sono saliti a 45,6 milioni di Euro, in aumento del 68% rispetto allo stesso periodo del 2000. Nel terzo trimestre i clienti tedeschi erano 31.500, con un incremento superiore al 30% rispetto al secondo trimestre dell'anno. La crescita della rete complessiva di e.Biscom è proseguita in linea con il piano di espansione: in totale ha raggiunto in Italia e in Germania i 6.560 Km (inclusi i 375 Km di rete Socrate), di cui oltre 4.200 Km di rete di accesso nelle principali città. Per quanto concerne le altre società controllate, sul fronte dei "contenuti", nel terzo trimestre 2001 e.BisMedia, il content provider del Gruppo e.Biscom, ha siglato due importanti accordi con Dreamworks e BBC (British Broadcasting Corporation) per la distribuzione, in modalità on demand, rispettivamente di film campioni d'incasso e programmi per bambini. Dreamworks e BBC si aggiungono ai numerosi partner con cui e.BisMedia ha già sottoscritto analoghi accordi quali Universal, Discovery Channel e Rai. e.BisMedia ha inoltre deciso l'acquisizione di una partecipazione di controllo nella casa editrice romana Editing S.p.A. Grazie alla collaborazione fra questi due importanti content provider, e.BisMedia sarà in grado di offrire al mondo editoriale pacchetti di "contenuti" personalizzati, inclusi servizi video e per carta stampata. Con questa operazione la società potrà ampliare il proprio orizzonte di riferimento dal consumatore finale ad altre imprese di servizi media e case editrici, che potranno usufruire degli originali contenuti di e.BisMedia e delle sue competenze multimediali per rispondere alle loro specifiche esigenze. Sempre dopo la fine del terzo trimestre, insieme a Mondadori Informatica, società leader in Italia nel campo dell'informazione e della formazione tecnica, e.BisMedia ha avviato Academy 365, il nuovo progetto dedicato all'e-learning. Academy 365 è nato con l'obiettivo di offrire ad aziende, comunità professionali e università corsi di formazione a distanza basati su tecnologie web sia in banda stretta che in banda larga. Nell'area B2B, B2Biscom, la società del Gruppo e.Biscom che sviluppa progetti di commercio elettronico business to business, ha arricchito ulteriormente l'offerta del portale e.Bixtrade superando il numero di 31.000 prodotti disponibili - rispetto ai 20.000 del secondo trimestre - e iniziando anche a registrare ricavi dalle prime transazioni effettuate. Durante il terzo trimestre B2Biscom ha raggiunto un importante accordo con Compagnia delle Opere, l'associazione delle piccole e medie imprese italiane, per fornire servizi di commercio elettronico alle 17.000 imprese associate. Lo scorso mese B2Biscom ha inoltre sottoscritto un accordo con Ancitel, la società di servizi per i Governi Locali dell'Anci, per la fornitura a tutti i comuni italiani di un servizio completo per la gestione telematica delle gare di acquisto di beni e servizi. Le prime transazioni si effettueranno già a partire da questo mese. Sempre nel mese di ottobre B2Biscom ha siglato un importante accordo con MPSnet, la società del Gruppo Monte dei Paschi di Siena S.p.A. attiva nei servizi digitali per le imprese, per lo sviluppo congiunto di mercati digitali destinati ai clienti dell'istituto toscano. Venendo alla relazione sull'andamento del terzo trimestre 2001 di e.Biscom, oltre all'aumento dei ricavi, si segnala un risultato consolidato ante interessi, imposte e ammortamenti (Ebitda) negativo per 29,6 milioni di Euro, un dato migliorativo rispetto al budget della Società. In percentuale sui ricavi il dato migliora passando da -305% del terzo trimestre 2000 a -81% del terzo trimestre 2001. Nel terzo trimestre di quest'anno il risultato consolidato netto è negativo per 59,4 milioni di Euro, mentre la capogruppo e.Biscom S.p.A. ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di 15,1 milioni di Euro. Nello stesso periodo gli investimenti, in linea con le previsioni, sono ammontati a 144,4 milioni di Euro. La situazione patrimoniale di e.Biscom riflette una disponibilità liquida di oltre 1,04 miliardi di Euro, un dato che differenzia in modo sensibile la Società rispetto ai concorrenti. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 settembre 2001 ammontava a 952,1 milioni di Euro. A fine settembre 2001 il Gruppo contava 1.450 addetti rispetto ai 490 di un anno fa. Le unità operative nel dettaglio, suddivise per settori di attività - I. Telecomunicazioni - FastWeb S.p.A., la società del Gruppo e.Biscom che offre servizi di telecomunicazione voce, dati e video integrati sulla propria infrastruttura di rete in fibra ottica, nel terzo trimestre ha registrato ricavi per 18,7 milioni di Euro, in aumento del 65% rispetto al secondo trimestre. I ricavi di FastWeb nel terzo trimestre sono stati superiori a quelli dell'intero primo semestre dell'anno. Nel terzo trimestre è migliorato anche il margine di Ebitda, salito a -58,8% rispetto a -93,8% del secondo trimestre. Alla fine di settembre FastWeb aveva attivato i propri servizi a Roma, Milano, Genova e Torino mentre era iniziato lo sviluppo della rete metropolitana a Napoli, Bologna e Reggio Emilia, dove la società prevede di lanciare l'offerta commerciale nei prossimi mesi. Nel complesso FastWeb ha contribuito a quasi la metà dei ricavi consolidati di e.Biscom del terzo trimestre 2001. Nello stesso periodo, i ricavi di FastWeb sono attribuibili per il 94% ai servizi per le aziende e per il restante 6% ai servizi per le famiglie. Secondo le previsioni del business plan, i clienti aziendali continueranno a rappresentare una delle primarie fonti di ricavo per FastWeb anche in futuro. I clienti business e residenziali che hanno sottoscritto l'abbonamento ai servizi a larga banda di FastWeb sono saliti a quota 22.700, con un incremento del 56% rispetto al secondo trimestre. Alla fine del terzo trimestre i clienti aziendali erano quasi 5.000. Di questi, 285 erano costituiti da grandi o medie imprese, oltre 4.600 erano rappresentati da piccole imprese e Soho mentre gli operatori erano 32. I restanti 17.700 clienti erano residenziali. Nel segmento business, il ricavo medio per utente (Arpu - Average Revenue per User) ha mantenuto livelli alti grazie alla rapida diffusione dei servizi tecnologicamente avanzati offerti da FastWeb (reti private virtuali su IP, Bandwidth on Demand, Broadband Audio e Video Streaming). Nel segmento residenziale, l'Arpu si è confermato a 700 Euro annui, un livello superiore alle previsioni interne. La quota di mercato raggiunta da FastWeb in alcune delle zone che per prime hanno avuto accesso ai servizi solo un anno fa è superiore al 20% mentre la penetrazione media - comprese le aree dove i servizi sono stati resi disponibili solo recentemente - è di circa il 10%. A fine settembre, la rete FastWeb aveva raggiunto 23.300 edifici, pari a 226.300 unità abitative. Tutte le famiglie e le aziende di Milano potranno avere accesso ai servizi a larga banda di FastWeb entro la fine del prossimo anno. Al 30 settembre 2001 FastWeb contava oltre 680 addetti. Offerta Adsl: Nel terzo trimestre la tecnologia integrata su IP di FastWeb è stata resa disponibile su Adsl. Con l'Adsl i clienti di FastWeb hanno accesso a servizi di telefonia fissa e connessione a Internet, a una velocità fino a 1,28 Mbit/s in ricezione e 256 Kbit/s in trasmissione utilizzando l'infrastruttura in rame preesistente. Il servizio è offerto alle famiglie di Milano, Genova, Torino e Roma, dove FastWeb ha già sviluppato la propria rete in fibra ottica. L'offerta Adsl consentirà a FastWeb di accelerare la disponibilità della propria offerta nelle città di riferimento. Il servizio Adsl di FastWeb consente di raggiungere velocità superiori a quelle attualmente offerte dall'incumbent e dagli altri operatori concorrenti grazie all'innovativa architettura di rete sviluppata dalla società. Completa copertura finanziaria del piano di sviluppo Dopo la fine del terzo trimestre FastWeb ha concluso con due importanti banche italiane, Unicredit Banca Mobiliare - Ubm S.p.A. e Interbanca S.p.A., un'operazione di finanziamento per complessivi 955 milioni di Euro a un tasso di interesse in linea con le condizioni attualmente prevalenti sul mercato. Con questo finanziamento FastWeb dispone ora della completa copertura finanziaria del programma di investimenti per la realizzazione della rete nelle principali città italiane raggiungendo il punto di pareggio sul cash flow senza ricorso alla Borsa. Quando le condizioni di mercato saranno favorevoli, FastWeb farà ricorso a un IPO, che le consentirà di espandere i propri servizi ad altre città italiane. Rete Socrate - Grazie a un accordo sottoscritto nel mese di luglio, FastWeb ha ottenuto l'accesso alle infrastrutture del piano Socrate di Telecom Italia per offrire ai clienti i propri servizi. L'accordo è diventato a tutti gli effetti operativo a novembre, dopo la decisione del Gruppo Telecom di mantenere il controllo su Cecchi Gori Communications. Alla fine di settembre, le tratte di rete di Socrate già rilasciate a FastWeb in seguito all'accordo avevano raggiunto un potenziale di 150.000 clienti, contribuendo con 375 Km all'estensione totale della rete FastWeb. La disponibilità della rete Socrate consentirà una riduzione sia del rischio nelle attività di scavo che degli investimenti relativi alla connessione dei clienti e all'espansione della rete. L'accesso ai cavidotti di Socrate darà anche a FastWeb la possibilità di accelerare la diffusione dei servizi a larga banda. Aumento di capitale - Al termine della sottoscrizione dell'aumento di capitale, e.Biscom ha incrementato la propria partecipazione in FastWeb al 64,4% mentre Aem S.p.A., la multiutility del capoluogo lombardo, ha ridotto la quota al 30,8%. Il fatto che Aem non abbia preso parte alla seconda tranche dell'aumento di capitale ha consentito a e.Biscom di incrementare la propria partecipazione in FastWeb a condizioni particolarmente favorevoli. La rimanente quota è distribuita tra gli stessi dipendenti di FastWeb. Accordo con TELE+: A fine ottobre FastWeb ha sottoscritto un importante accordo con TELE+, la prima pay tv nazionale controllata dal Gruppo Vivendi, per la distribuzione delle esclusive cinematografiche e sportive attraverso la propria rete in fibra ottica. Grazie a questo accordo, simile a quello precedentemente siglato con Stream, i clienti di FastWeb potranno avere accesso a un'ampia selezione dei programmi oggi trasmessi dai due operatori satellitari senza dover installare la parabola e il decoder digitale. Come con Stream, Telepiù corrisponderà a FastWeb un corrispettivo per numero di abbonati, consentendo alla società di generare ricavi senza costi aggiuntivi. HanseNet Telekommunikation GmbH, il principale operatore di telecomunicazioni alternativo nella regione di Amburgo, nel terzo trimestre ha registrato ricavi per 13,5 milioni di Euro, rispetto ai 15,4 milioni di Euro del secondo trimestre. Grazie al continuo miglioramento del mix dei ricavi, il margine di contribuzione in termini assoluti nel terzo trimestre è salito a 7,7 milioni di Euro rispetto a 7,3 milioni di Euro del secondo trimestre, rispettivamente pari al 57% dei ricavi rispetto al 48%. Una tendenza destinata a proseguire, in coerenza con la strategia seguita da e.Biscom per HanseNet. Le attività non strategiche, a basso margine, come il reselling dei minuti di conversazione, hanno invece continuato a subire la flessione già evidenziata nel secondo trimestre mentre HanseNet continua a focalizzarsi sulle connessioni dirette. Nel terzo trimestre, i ricavi di HanseNet sono attribuibili per 91% ai servizi per le aziende e per il rimanente 9% ai servizi rivolti all'utenza residenziale. Nel terzo trimestre i clienti di HanseNet sono aumentati di oltre il 30% raggiungendo quota 31.500, mentre alla fine del corrispondente periodo del 2000 erano 10.500. Nel terzo trimestre 2001, i clienti aziendali erano 7.100, quelli residenziali 24.000 mentre gli operatori erano 55. Un andamento positivo che si continua a registrare anche nell'ultimo trimestre dell'anno. Dalla fine del terzo trimestre, HanseNet sta infatti riportando un alto tasso di crescita degli abbonati, con più di 1.000 nuovi contratti siglati alla settimana, a conferma del successo riscontrato dai servizi offerti. Nei primi nove mesi dell'anno i ricavi di HanseNet sono ammontati a 45,6 milioni di Euro, in aumento del 68% rispetto al corrispondente periodo del 2000. Al 30 settembre 2001 HanseNet contava oltre 350 addetti. Metroweb: Particolarmente significativo l'andamento di Metroweb S.p.A., l'unico fornitore italiano di fibra ottica nuda (dark fiber provider) in ambito metropolitano. Nei primi nove mesi del 2001 la società ha riportato utili per quasi 1 milione di Euro, un risultato decisamente superiore alle previsioni. Sempre nei primi nove mesi dell'anno Metroweb ha registrato ricavi per 32,7 milioni di Euro. Al 30 settembre l'infrastruttura di rete aveva raggiunto un'estensione superiore ai 1.800 Km. Da gennaio a settembre l'affitto della fibra ottica nuda ha generato ricavi per 13,6 milioni di Euro, di cui 10,6 nei confronti di FastWeb. Nei primi nove mesi dell'anno gli investimenti complessivi sono ammontati a 58 milioni di Euro. Metroweb è controllata dalla multiutility milanese Aem S.p.A., mentre e.Biscom ne detiene una partecipazione del 33% e la gestione operativa. e.Biscom non consolida i risultati di Metroweb. II. Media & B2C: Nel terzo trimestre i ricavi realizzati da e.BisMedia - il content provider del Gruppo e.Biscom - ed e.BisNew - la società editoriale - sono saliti a 2,8 milioni di Euro rispetto ai 2,3 milioni di Euro del secondo trimestre. I risultati delle due unità hanno inciso per l'8% dei ricavi consolidati del terzo trimestre. Sul fronte dei contenuti, nel mese di agosto e.BisMedia ha siglato due importanti accordi con Dreamworks e BBC (British Broadcasting Corporation) per la distribuzione in modalità on demand rispettivamente di film campioni d'incasso quali "Cast Away" e "The Mexican" e programmi per bambini. Dreamworks e BBC si aggiungono agli altri importanti partner con cui e.BisMedia ha già sottoscritto analoghi accordi quali Universal, Discovery Channel e Rai, consentendo alla società di disporre di una delle più ricche offerte di contenuti esistenti al momento in Italia. Nel terzo trimestre è partita anche l'offerta commerciale del Video on Demand. Oggi i clienti hanno a disposizione una selezione di oltre 1.000 titoli, con addebito mensile dei programmi prescelti su un'unica bolletta FastWeb. e.BisMedia sta inoltre finalizzando l'acquisizione di una partecipazione di controllo nella casa editrice romana Editing S.p.A. Grazie alla collaborazione fra questi due importanti content provider, e.BisMedia sarà in grado di offrire a terzi pacchetti di contenuti personalizzati, inclusi servizi video e per carta stampata. Con questa operazione la società potrà ampliare il proprio orizzonte di riferimento dal consumatore finale ad altre imprese di servizi media e case editrici, che potranno usufruire degli originali contenuti di e.BisMedia e delle sue competenze multimediali per rispondere alle loro specifiche esigenze. Nei prossimi mesi ci si attende che l'acquisizione abbia un impatto significativo sui ricavi di e.BisMedia. Sempre dopo la fine del terzo trimestre, insieme a Mondadori Informatica, società leader in Italia nel campo dell'informazione e della formazione tecnica, e.BisMedia ha avviato Academy 365, il nuovo progetto dedicato all'e-learning. Academy 365 è nato con l'obiettivo di offrire ad aziende, comunità professionali e università corsi di formazione a distanza basati su tecnologie web sia in banda stretta che in banda larga rivolti. Fra i corsi, lingua e computer. Nel settore delle notizie, dopo l'avvio nel secondo trimestre è proseguita con successo l'attività di "Ap.Biscom" - nata dalla collaborazione con l'agenzia di stampa internazionale Associated Press. Continua a crescere il numero dei clienti, cui si sono aggiunti nomi prestigiosi quali Poste Italiane, Finanza & Futuro e Finmeccanica S.p.A. Nell'area B2C e.Voci, la catena di negozi di e.Biscom specializzata nella vendita di prodotti e servizi hi tech, al 30 settembre contava 12 punti vendita. e.Voci ha registrato un fatturato pari a 2 milioni di Euro nel terzo trimestre e a 4,7 milioni di Euro nei primi nove mesi dell'anno. Al 30 settembre 2001, e.BisMedia, e.BisNews ed e.Voci contavano circa 250 addetti. III. B2B: B2Biscom, la società del Gruppo e.Biscom che sviluppa progetti di commercio elettronico business to business, gestisce uno dei più importanti marketplace orizzontali attualmente operativi in Italia. Nel corso del terzo trimestre B2Biscom ha arricchito ulteriormente l'offerta del proprio portale e.Bixtrade superando il numero di 31.000 prodotti on line, rispetto ai 20.000 disponibili alla fine del primo semestre. Durante il terzo trimestre B2Biscom ha raggiunto un importante accordo con Compagnia delle Opere, l'associazione delle piccole e medie imprese italiane, per fornire servizi di e-commerce a oltre 17.000 società, che godono di un accesso preferenziale al marketplace orizzontale di B2Biscom. Il mese scorso B2Biscom ha sottoscritto un accordo con Ancitel, la società di servizi per i governi locali dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), per la fornitura a tutti i comuni italiani di un servizio completo per la gestione telematica delle gare di acquisto di beni e servizi. Le prime transazioni si effettueranno già a partire da questo mese. Sempre nel mese di ottobre B2Biscom ha siglato un accordo con Mpsnet, la società del Gruppo Monte dei Paschi di Siena S.p.A. attiva nei servizi digitali per le imprese, per lo sviluppo congiunto di mercati digitali destinati ai clienti dell'istituto toscano. L'accordo con Mpsnet - che si estende anche agli istituti controllati dalla banca senese - si aggiunge a quelli già conclusi con altri importanti clienti bancari, tra cui Banca Popolare di Milano S.p.A., Banca Popolare di Lodi S.p.A. e Banca Popolare di Bergamo S.p.A.-Credito Varesino S.p.A. B2Biscom ha registrato ricavi pari a 2,1 milioni di Euro nel terzo trimestre e a 5,8 milioni di Euro nei primi nove mesi dell'anno. Al 30 settembre 2001 B2Biscom contava 110 addetti.

ENEL: COMPLETATA LA SINDACAZIONE DELLA LINEA DI CREDITO ROTATIVA DA EURO 5 MILIARDI
Roma, 19 novembre 2001 - Enel ha comunicato alle banche partecipanti al nuovo prestito sindacato di Euro 5,0 miliardi l'allocazione definitiva delle quote di partecipazione per il tramite di Jpmorgan Chase e Mediobanca, le due banche organizzatrici dell'operazione. La finalità della facility è la copertura delle esigenze generali di tesoreria ed il finanziamento di investimenti della capogruppo. In linea con l'operazione dell'anno precedente, anche quest'anno la società ha raccolto adesioni superiori al valore totale della linea, confermando pertanto il forte gradimento per il rischio Enel sull'euromercato, e prevede la partecipazione di 36 banche italiane ed estere. Si rileva in particolare che circa 2/3 dell'importo sindacato è stato collocato su istituti bancari esteri. Le condizioni prevedono una durata di 364 giorni con opzione di estensione per un periodo analogo, un margine iniziale dello 0,2583% sopra l'Euribor, con una commissione di utilizzo massima pari allo 0,05% annuo, pagabile in caso di utilizzo superiore al 66,6% della linea. La commissione di mancato utilizzo, pagabile sulla quota inutilizzata, è - inizialmente - pari allo 0,1083% annuo. Margine e commissione di mancato utilizzo sono variabili in funzione dei rating assegnati pro tempore alla società da Moody's, Standard & Poor's e Fitch Ibca. Le commissioni di partecipazione prevedono il pagamento di uno 0,10% da calcolarsi sulla quota di partecipazione finale di Euro 165 milioni dei Co-Arrangers, di uno 0,08% sulla quota finale di Euro 130 milioni dei Senior Lead Managers e di uno 0,06% sulla quota di finale di Euro 65 milioni dei Lead Managers. La firma del contratto è prevista a Roma per il prossimo lunedì 19 novembre.

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