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 10 DICEMBRE  2001

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I 50 ANNI SAIM DALL'AUTOMOBILE ALLA BICICLETTA

Milano, 10 dicembre 2001 - Dall'automobile alla bicicletta, il percorso di Saim nella scelta dei marchi da rappresentare si è sempre articolato lungo i binari dell'innovazione e della qualità. Oggi l'azienda si pone come sicuro punto di incontro tra le attese delle imprese produttrici e le necessità di una clientela ancora píù esigente nel richiedere attenzione e competenza. Nata nel 1951 come distributrice di componenti automobilistici e industriali, Saim ha conquistato nel corso degli anni significative quote di mercato che l'hanno convinta a entrare anche nel settore dei componenti per la nautica e per la bicicletta da competizione e da turismo. In questi giorni l'azienda festeggia mezzo secolo di attività e coglie l'occasione per proporsi alla stampa nella sua interezza, presentando le cinque business unit e annunciando l'inaugurazione dell'unità operativa di Buccinasco e la nuova produzione di gruppi elettrogeni per imbarcazioni realizzati per l'americana Kohier Power Systems. Alla base dei successo Saim si riconoscono alcuni temi forti: l'assoluta eccellenza dei marchi rappresentati, la vocazione a porsi come anello di congiunzione tra le aspettative delle aziende produttrici e la domanda dei mercato, la grande attenzione al servizio - inteso come efficienti logiche distributive e una forte sensibilità nei riguardi dei supporto tecnico specializzato - e la continua propensione verso la "creazione di valore", scelta che ha consolidato l'immagine di un'azienda attenta alle esigenze dei suoi clienti e ai cambiamenti dello scenario industriale ed economico globale. Da ultimo, ma non per questo aspetto meno importante, la consapevolezza che la competenza nell'offerta di soluzioni tecnologiche innovative è resa possibile grazie alle partnership commerciali con i migliori produttori internazionali di componenti; collaborazioni che contribuiscono alla creazione di un portafoglio prodotti costituito esclusivamente da marchi di assoluta eccellenza nelle cinque business unit dell'azienda: Aftermarket Automotive, Originai Equipment (Oe) Automotive, Industriai, Bike, Marine. Superficie totale 40.000 mq; Dipendenti 220; Fatturato diretto (previsione 2001) 190 miliardi di lire (98 milioni di Euro); Articoli gestiti 50.000; Distributori 115; Clienti gestiti 20.000; Venditori 120. Elenco società del gruppo di fatto: Saim Spa; Saim Europe Sri; Zf Italia Sri; Dynamica Srl; Incofin Sri; Luetin Italia Srl. Automotive - In quello che storicamente è il suo core business, Saim evolve e affina costantemente le armi per affermarsí su un mercato difficile e competitivo. Accanto alla qualità e all'offerta i nuovi parametri per valutare il successo sono la tecnologia, la formazione e il servizio automotive. Nel settore automotive primo impianto (Originai Equipment) la strategia Saim è apparsa chiara fin dall'inizio: essere il trait d'union fra il componentista leader dei settore automobilistico e l'acquirente costruttore di veicoli. Questo è stato possibile istituendo una struttura che non si fonda sul semplice rappresentante intermediario, ma su di un'organizzazione che oltre a porre le basi per una duratura relazione con il cliente, partecipa allo sviluppo dei prodotto, ne accompagna la messa in serie e lo segue con l'Aftermarket anche nei ricambi. Saim dispone di uomini in grado di capire e seguire le progettazioni offrendo un notevole contributo in termini di valore aggiunto. Grazie all'esperienza commerciale e alla preparazione tecnica dei suoi collaboratori (molti di foro provengono dalle divisioni ricerca & sviluppo delle Case automobilistiche), l'azienda si propone come l'ufficio tecnico commerciale in loco delle società rappresentate, le quali ben volentieri si affidano a Saim per lo sviluppo dei prodotti: dalla presentazione alla sperimentazione, dall'ordine dei prototipi alla serie, fino alla logistica. Gli stretti rapporti che intercorrono con il gruppo Fiat hanno richiesto l'apertura a Torino di un ufficio di resident engineer. Dai settori storici dei componenti meccanici (per la trasmissione dei moto e per la sospensione) il ventaglio delle applicazioni proposte si è esteso anche ai componenti per la carrozzeria, agli stampati a caldo e a freddo, alle guarnizioni e ad altri componenti per il motore.

INTERVISTA A MASSIMO DONÀ AMMINISTRATORE DELEGATO SAIM SPA E DIRETTORE GENERALE AUTOMOTIVE (OIE + AM)
Come è cambiato il mercato dei primo equipaggiamento? Fino a circa 15, 20 anni fa il mercato italiano era molto verticalizzato e le case automobilistiche più importanti si costruivano gran parte dei componenti in casa. Oggi il panorama si è polverizzato e tra i produttori di componentistica alcuni si sono affermati come leader indiscussi. E' a questi che noi abbiamo cercato di proporci come interlocutori privilegiati, mediando tra le loro esigenze e quelle dei cliente costruttore, nell'ottica di soddisfare le necessità di entrambi. In cosa Saim Automotive Oe deve assolutamente essere all'altezza? Sicuramente nella capacità di formare chi lavora con noi. La business unit Automotive Oe prevede un certo numero di specialisti per i quali la formazione e l'aggiornamento fanno parte di un programma costante che si esplica in meeting organizzati in parte da noi, in parte dai costruttori. Tutti i tecnici parlano almeno l'inglese o il tedesco, dal momento che i corsi sono spesso in lingua e tutti sono in grado di travasare le proprie competenze al cliente, sia che si parli di primo equipaggiamento che di ricambi. Soprattutto nell'aftermarket è vitale trasferire le conoscenze tecniche al ricambista di turno, il quale, a sua volta, può colloquiare con il meccanico, Un'alta specializzazione è indispensabile proprio per il fatto che i prodotti che rappresentiamo sono spesso cosii complicati che vanno toccati con mano. Le faccio un semplice esempio, tutti i promotori vendite Saim OE hanno la patente C, D o E per guidare gli autobus e gli autocarri fino a 44 tonnellate, perché se vuoi spiegare a un camionista come funziona una certa frizione devi salire al posto di guida e dare una dimostrazione pratica. Come vi comportate nell'aftermarket ? Quello che riusciamo a fornire come primo equipaggiamento cerchiamo sempre di seguirlo nell' Aftermarket. Naturalmente non tutti i prodotti seguono questo iter, perché non tutti i componenti nascono come primo equipaggiamento, ma per la maggior parte ne seguiamo il ciclo di vita dall'inizio alla fine. In realtà il mercato italiano dell'Aftermarket è cambiato molto negli ultimi 10 anni. Si sono verificati eventi che hanno avuto un notevole impatto sulla struttura dei mercato stesso e sulle logiche di distribuzione dei ricambi. Si pensi alla rottamazione degli ultimi anni, che ha modificato sostanzialmente le caratteristiche dei parco circolante in Italia, con effetti non certo positivi sui volumi di vendita delle parti di ricambio, ha influito sulla specializzazione dei meccanici e degli autoriparatori, a causa degli alti contenuti tecnologici delle nuove auto immesse sul mercato e, ovviamente, ha cambiato le logiche di distribuzione, ora intese come capacità di servizio al cliente, il ricambista e il meccanico, quasi just in time. Saim collabora con il componentista nella progettazione di nuovi prodotti? No, Saim non progetta nulla, ma se l'idea innovativa che proviene dal componentista è ritenuta valida, la si trasferisce al costruttore perché la valuti. Se le cose vanno avanti, alla fine si può arrivare a stipulare contratti di fornitura o anche contratti di sviluppo comune o di design. Naturalmente si tratta di accordi che non sono all'ordine dei giorno, quello che è certo è che la collaborazione di Saim con il costruttore e il componentista deve sempre essere tempestiva, produttiva e concreta. Quanto conta essere vicini al cliente in termini di assistenza? Abbiamo molti centri di assistenza esterna ai quali trasmettiamo le competenze tecniche acquisite dai tecnici qui in sede. Avere punti di assistenza dislocati sul territorio è fondamentale non solo per l'automotive, ma per tutte le nostre business unit, altro non fosse che per avere sul posto persone capaci di risolvere problemi su prodotti ad alta e complessa tecnologia.

IL COMITATO DI SUPERVISIONE DI LUFTHANSA APPROVA UN ORDINE PER 15 AIRBUS A 380-800 JÜRGEN WEBER: L'INVESTIMENTO RAFFORZA LA POSIZIONE FUTURA DI LUFTHANSA
Milano, 10 dicembre 2001 - Durante un incontro svoltosi a Francoforte, il Comitato di Supervisione di Lufthansa ha approvato la proposta avanzata dal Comitato Esecutivo relativa ad un ordine per quindici superjumbo Airbus A 380-800. "Con questa decisione diamo un importante segnale sul fronte degli investimenti che contribuirà a rafforzare nel lungo termine la competitività internazionale di Lufthansa", ha dichiarato al termine della riunione Jürgen Weber, Chairman e Ceo di Lufthansa. La decisione presa in un momento di particolare crisi del settore del trasporto aereo ha una valenza strategica. La consegna del primo dei superjumbo è prevista per il terzo trimestre 2007. Secondo Jürgen Weber, la dimensione di questa nuova generazione di aeromobili avrà un impatto significativo sulla redditività delle operazioni di volo. "L' A380 ci permetterà di ridurre i costi per posto passeggero del 15-20%". La solida e duratura co-operazione tra Lufthansa e Airbus Industries ha facilitato la stipula del contratto, consentendo così alla compagnia aerea di procedere con la propria decisione di acquisto nonostante la difficile situazione economica. Una decisione riguardo i propulsori del nuovo A380 verrà presa successivamente.

AIR DOLOMITI: RASFIN SIM SPECIALISTA SULLE AZIONI DELLA SOCIETA'
Milano, 10 dicembre 2001 - Air Dolomiti e' lieta di comunicare che e' stato siglato un accordo con Rasfin Sim, che a partire dal 05 dicembre 2001 opera in qualita' di specialista sulle azioni della Societa', negoziate sul mercato telematico azionario. L'operativita' di Rasfin Sim si articolera' in attivita' di negoziazione, finalizzata a garantire ai titoli una maggiore liquidita' e stabilita', e di analisi finanziaria, con l'obiettivo di fornire al mercato maggiori informazioni sulla missione, le strategie ed i risultati della Societa'. L'attivita' svolta dallo "Specialist", in stretta collaborazione con Air Dolomiti, facilitera' la diffusione del titolo tra gli investitori istituzionali, ai quali verra' garantita una migliore potenzialita' operativa ed una maggiore copertura grazie alla tempestiva analisi professionale sui titoli. Air Dolomiti opera nel settore del trasporto aereo regionale di linea dal 1991, offrendo collegamenti in Europa da e per gli aeroporti italiani di citta' d'affari o turistiche di media dimensione abitativa, ponendo particolare attenzione a frequenze, orari e qualita' del servizio. Nel 1994 Air Dolomiti ha siglato un accordo di partnership con Lufthansa, rafforzato ulteriormente a settembre 1999 con l'acquisizione da parte della Compagnia di bandiera tedesca di una quota importante del capitale di Air Dolomiti. La collaborazione con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di entrare a far parte della piu' importante rete mondiale, la Star Alliance, offrendo ai passeggeri della Compagnia la possibilita' di beneficiare di un servizio "globale", tra cui, ad esempio, un programma frequent flyer integrato, voli in coincidenza e numerose destinazioni in tutto il mondo, servizi a terra, tariffe speciali. Il fatturato di Air Dolomiti al 30 settembre 2001, pari a Lire 199,8 Mld ed in crescita del 18,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, conferma la previsione a fine esercizio di un fatturato intorno ai 270 miliardi, in aumento di circa 20% rispetto al dato 2000.

CREMONINI: SIGLATO ACCORDO CON GRANDI STAZIONI DELLA DURATA DI 18 ANNI. PREVISTO IL RINNOVO DELLE CONCESSIONI IN ESSERE PER LE ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE NELLE PRINCIPALI STAZIONI FERROVIARIE ITALIANE ED UN PIANO DI SVILUPPO IN NUOVI SCALI.
Milano, 10 dicembre 2001 - Cremonini ha siglato un accordo preliminare con Grandi Stazioni che prevede il rinnovo per 18 anni delle concessioni per le attività di ristorazione all'interno delle stazioni in cui il Gruppo è già presente (Firenze S.M.N., Genova Brignole, Mestre, Palermo, Roma Termini). In base a tale accordo inoltre Cremonini avrà la possibilità di aprire nuovi punti di ristoro nelle stazioni in cui non è ancora presente (Bologna, Milano, Napoli e Venezia) e di ampliare l'offerta di servizi di ristoro nelle stazioni già presidiate, introducendo nuovi concetti di ristorazione, tra cui la catena di steakhouse Roadhouse Grill, che aprirà presto un locale presso la Stazione Termini di Roma. Il progetto determinerà a regime nel 2005 un raddoppio del fatturato realizzato da Cremonini nelle stazioni, che crescerà dagli attuali 40 milioni di Euro a circa 80 milioni di Euro all'anno. "Questo accordo" - commenta Vincenzo Cremonini - Amministratore Delegato della Cremonini S.p.A. - maturato anche grazie ai significativi risultati ottenuti da Cremonini nel corso degli ultimi 10 anni, consolida la posizione di leadership indiscussa del Gruppo nel settore di riferimento. Il nostro obiettivo è quello di contribuire, attraverso l'offerta di efficaci servizi di ristoro, alla riqualificazione dei principali scali ferroviari italiani, apportando il know how operativo e le competenze maturate con successo in questo mercato". Cremonini, con 185 punti di ristoro gestiti in 28 stazioni italiane, è leader italiano della ristorazione all'interno delle stazioni ferroviarie con una quota di mercato del 31,9 % ed è il terzo player europeo nel settore della ristorazione ferroviaria "on board"; cura infatti la ristorazione a bordo dei treni delle Ferrovie di Stato italiane, dei treni ad alta velocità delle ferrovie svizzere (Cisalpino), le tratte di collegamento internazionale Francia-Italia dei Tgv francesi, i treni che percorrono la linea Parigi-Clermont Ferrand e i treni della cosiddetta "ligne de coeur" (Parigi-Losanna e Parigi-Zurigo). Attraverso una propria controllata, inoltre, in società con il gruppo inglese Compass, gestisce i servizi di ristorazione a bordo dei 76 treni Eurostar Group che collegano Waterloo Station di Londra a Parigi e a Bruxelles attraverso il tunnel sotto la Manica. La Divisione Ristorazione di Cremonini Spa serve complessivamente ogni anno 60 milioni di clienti, con 2.800 dipendenti e ha raggiunto nel 2000 ricavi totali per 147,7 milioni diEuro, in crescita del 35% rispetto al 1999. Cremonini, con oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business: produzione, distribuzione al foodservice e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.388,7 milioni di Euro nel 2000, è leader assoluto in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne e nella commercializzazione / distribuzione al foodservice di prodotti alimentari ed ha, inoltre, una presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la leadership in Italia nella ristorazione a bordo treni e nelle stazioni ferroviarie.

ANTIQUAREX DIVENTA SOCIETA' PER AZIONI
Milano, 10 dicembre 2001 - In data 15 ottobre 2001 la società Antiquarex di Stallavena di Grezzana è stata trasformata da Società a Responsabilità Limitata in Società per Azioni. La volontà dei titolari nell'investire sull'attività così come il trend di crescita e l'affermazione sul mercato nonché il maggior impegno nei confronti di terzi hanno decretato la scelta di questo cambiamento. Antiquarex è pronta ad affrontare le sfide future con un capitale interamente versato di 500.000 Euro. Infolink:
www.antiquarex.com

ALBERTO GREMO NOMINATO DIRETTORE FINANZA AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DI KI GROUP
Milano, 10 dicembre 2001 - Alberto Gremo è il nuovo direttore finanza amministrazione e controllo di Ki Group, holding italiana con sede a Collegno (To), leader nazionale nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti biologici, controllata da Pan European Food Found (Pef). Torinese, 41 anni, Gremo ha iniziato a lavorare come auditor alla Kpmg S.p.A. dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Torino. In seguito, Alberto Gremo ha ricoperto le mansioni di responsabile amministrativo e responsabile finanza amministrazione e controllo rispettivamente presso la filiale italiana della Trw Air Bag System S.p.A. e presso la Rejna S.p.A., aziende operanti nel settore automotive. Prima di assumere l'attuale incarico dirigenziale di Ki Group, Gremo è stato finance leader per cinque società del Gruppo Tower in Italia.

PROROGA PER LE AGEVOLAZIONI AL TESSILE E AL COMMERCIO ELETTRONICO
Roma, 10 dicembre 2001 - Il ministero delle Attivita' Produttive ha emanato la circolare n. 1167511 del 28 novembre 2001 che rinvia al 31 marzo 2002 il termine di presentazione delle domande per ottenere le agevolazioni previste dalla legge finanziaria 2001. La proroga riguarda i bandi per lo sviluppo delle attivita' di commercio elettronico e per l'innovazione nelle metodologie operative del settore del tessile, dell'abbigliamento e calzaturiero. Infolink:
http://www.minindustria.it/Dgcii/Tac/Settore_Tac.htm http://www.minindustria.it/Dgcii/Inc_ComElet.htm

LA AMERICAN EXPRESS BANK LANCIA UN NUOVO GLOBAL MARKET NEUTRAL CONSERVATIVE FUND OF FUNDS
New York e Ginevra, 10 dicembre 2001 - La American Express Bank (Aeb) ha annunciato di aver lanciato il suo terzo fondo d'investimento in altri fondi di investimento di copertura, il portafoglio Global Market Neutral Conservative Fund of Funds. Il nuovo fondo ha come scopo quello di ottenere profitti conservativi, al fine di aggiungere dal 2% al 6% annuo sul tasso di sconto trimestrale del dollaro statunitense. Il prodotto e' stato ottimizzato per investitori prudenti in cerca d'investimenti alternativi ai depositi e alle obbligazioni a breve termine. Pertanto, il portafoglio dei fondi e' stato studiato con particolare attenzione al rischio. ''Questo fondo e' particolarmente adatto ai nostri clienti piu' conservatori che desiderano aumentare la rendita dei loro depositi o altri investimenti di liquidita', senza subire una elevata volatilita''', ha dichiarato Robert Friedman, Capo del Global Investment Services Group presso la Aeb. ''Stiamo posizionando questo fondo come ''prodotto di accrescimento di liquidita'''. Lo stanziamento dei fondi e' suddiviso in cinque tipi di investimento: arbitraggio convertibile, arbitraggio della volatilita', arbitraggio delle fusioni, arbitraggio neutrale dei mercati di equity e arbitraggio del reddito fisso. Lo stanziamento massimo per i singoli gestori e per il tipo di investimento e' limitato rispettivamente al 10% e al 25%. Il fondo ha iniziato con gli investimenti il 1° dicembre e conta 17 gestori. ''Gradualmente il numero di gestori salira' da 20 a 25. La nostra prassi e' quella di non sovra-diversificare i nostri fondi di fondi, ma di impiegare una considerevole quantita' di tempo e risorse sulla scelta dei gestori per limitare i rischi'', ha dichiarato Sam Perruchoud, responsabile del settore Alternative Investment Fund Management presso la Aeb. Il protafoglio Global Conservative Market Neutral Fund of Funds prevede una spesa di gestione pari all'1% e una spesa per incentivi pari al 5%. La struttura della classe di azioni e' stata studiata sia per la distribuzione interna che per quella esterna tramite terzi. L'investimento minimo e' stato fissato a 100.000 dollari. Oltre a questo nuovo prodotto, la Aeb Asset Management gestisce oltre 3 miliardi di dollari, compresi 220 milioni di dollari in altri due fondi in fondi di investimento, il portafoglio Global Long Short Fund of Funds e il portafoglio Global Market Neutral Moderate Fund of Funds . Tutti e tre questi fondi possiedono classi di azioni la cui quotazione e' stata approvata sulla Borsa Irlandese. All'inizio del prossimo anno l'offerta del prodotto sara' ulteriormente ampliata, con il lancio di una obbligazione garantita collegata al portafoglio Global Market Neutral Moderate Fund of Funds. Infolik
http://www.americanexpress.com e-mail a: FoFGIS@aexp.com

ENEL: CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI 2002
Roma, 10 dicembre 2001 - Enel, al fine di agevolare l'attività degli operatori del mercato finanziario, rende note le date previste nel corso del 2002 per l'esame dei dati economico - finanziari da parte del Consiglio di Amministrazione e per la relativa divulgazione: 28 marzo 2002: bilancio consolidato del Gruppo Enel, progetto del bilancio di esercizio dell'Enel al 31 dicembre 2001 e proposta di destinazione degli utili. 14 maggio 2002: relazione trimestrale al 31 marzo 2002. 12 settembre 2002: relazione semestrale al 30 giugno 2002. 13 novembre 2002: relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Si prevede pertanto - ai sensi dell'art. 82 della Deliberazione Consob n. 11971/1999 - di fruire dell'esonero dalla pubblicazione delle relazioni trimestrali al 31 dicembre 2001 ed al 30 giugno 2002. L'Assemblea chiamata a deliberare circa l'approvazione del bilancio di esercizio dell'Enel al 31 dicembre 2001 nonché sulla destinazione degli utili è programmata per il 24 e 25 maggio 2002, rispettivamente in prima ed in seconda convocazione. L'eventuale dividendo relativo all'esercizio 2001 verrà messo in pagamento il 27 giugno 2002, con "data stacco" coincidente con il 24 giugno 2002. Eventuali variazioni concernenti i dati sopra indicati verranno tempestivamente comunicate al mercato.

DE DONNEA INCORAGGIA LA PARTECIPAZIONE DEGLI USA AL PROGETTO DI FUSIONE NUCLEARE ITER
Bruxelles, 10 dicembre 2001 - Il presidente del Consiglio "Ricerca" dell'Ue, nonché ministro-presidente della regione Bruxelles-Capitale, François-Xavier de Donnea, ha dichiarato che adotterà misure per incoraggiare gli Stati Uniti a partecipare al progetto di fusione nucleare Iter (reattore termonucleare sperimentale internazionale). Intervenendo al briefing alla stampa sull'imminente Consiglio "Ricerca" in programma a Bruxelles il 10 dicembre, de Donnea ha manifestato l'intenzione di scrivere al segretario di Stato americano per l'Energia Spencer Abraham, a conclusione dei lavori del Consiglio, per incoraggiare gli USA a partecipare al progetto di fusione Iter. Egli ha espresso la sua convinzione che anche il presidente russo Vladimir Putin, il cui paese si è già unito al progetto, ha cercato di persuadere gli americani a partecipare all'iniziativa. Il Giappone e il Canada hanno dal canto loro avanzato la richiesta di ospitare il reattore. De Donnea ha dichiarato che la Presidenza belga ha proposto un bilancio 740 milioni di euro per la fusione nell'ambito del programma Euratom, mentre l'Europarlamento e la Commissione europea hanno accordato rispettivamente 800 e 700 milioni di euro. Interrogato su cosa pensasse del fatto che l'importo proposto dalla Presidenza fosse o meno troppo ridotto, de Donnea ha dichiarato: "Ho fatto tutto ciò che era in mio potere per incrementare il bilancio", aggiungendo che egli crede nel progetto di fusione nucleare e che "più soldi farebbero senza dubbio comodo". La ricerca sulla fusione dovrebbe essere gestita nell'ambito di una rete di eccellenza comprendente anche gli Usa, secondo de Donnea, il quale auspica che il reattore sperimentale venga situato in Europa. Egli ha inoltre chiarito la reazione degli Stati membri alla dichiarazione della Francia, la quale, in occasione dell'ultimo Consiglio "Ricerca", svoltosi il 30 ottobre a Lussemburgo, ha espresso l'intenzione di voler ospitare il reattore di fusione Iter nel sito di Cadarache. Secondo de Donnea, anche se gli Stati membri 'hanno preso nota' della candidatura francese, la reazione dei delegati non è stata né positiva, né negativa. Secondo le previsioni del presidente de Donnea, i dibattiti del Consiglio "Ricerca" si concentreranno sull'applicazione degli strumenti vecchi e nuovi, sulla distribuzione del bilancio tra le varie sottosezioni del 6PQ e sul bilancio dell'Euratom. Egli ha aggiunto che, nonostante le divergenze d'opinione tra il Parlamento e il Consiglio in merito al prossimo programma quadro, il suo auspicio è di raggiungere una posizione comune sul progetto del sesto programma quadro, poiché ciò costituirebbe uno dei più importanti traguardi della Presidenza belga dell'UE. Infolink:
http://www.eu2001.be

SAIPEM RAFFORZA LE SUE COMPETENZE OFFSHORE
San Donato Milanese, 10 dicembre 2001 - Saipem, Società del Gruppo Eni, ha acquistato per circa 1,5 milioni di dollari Usa la Barnett & Casbarian, società specializzata in ingegneria offshore di circa 30 persone con sede a Houston e New Orleans. Questa operazione costituisce un rafforzamento della presenza di Saipem nell'area strategica del Golfo del Messico, dopo l'acquisto a luglio della società Petro-Marine, anch'essa con sede a Houston e New Orleans. L'operazione fa seguito alle recenti acquisizioni della società norvegese Moss Maritime e del rimanente 50% della Sasp Offshore Engineering, presente in Italia e Inghilterra . Attraverso queste acquisizioni Saipem incrementa in modo significativo la sua capacità di offrire al mercato delle costruzioni offshore soluzioni integrate per ingegneria, fornitura di materiali, costruzione e installazione.

ENI PREMIATA COME "COMPAGNIA PETROLIFERA DELL'ANNO" DA FINANCIAL TIMES ENERGY
Milano, 10 dicembre 2001 - Financial Time Energy, il gruppo editoriale specializzato nel settore dell'industria energetica, ha assegnato all'Eni il premio "Financial Times Global Energy Awards" come migliore Compagnia petrolifera dell'anno. Il prestigioso riconoscimento, consegnato alla compagnia italiana nel corso di una cerimonia che si è svolta ieri 6 dicembre al Waldorf Astoria di New York, è stato attribuito sulla base di un'indagine che ha visto coinvolti opinion leader internazionali, il mondo accademico, ed esperti di settore. La giuria ha assegnato il premio dopo una approfondita valutazione che ha preso in esame diversi temi, tra i quali la sicurezza e i traguardi ambientali raggiunti, la produttività, l'innovazione del mercato, la strategia tecnologica e la creazione di valore per gli azionisti. In occasione della cerimonia di consegna dell'importante riconoscimento, l'Amministratore Delegato dell'Eni Vittorio Mincato ha dichiarato: "E' con onore e orgoglio che riceviamo oggi il prestigioso Ft Energy Global Award che premia l'impegno dell''Eni e di chi ha contribuito al suo successo nel mondo. L'ft Energy Global Award ci giunge alla fine di un anno nel quale Eni non solo ha realizzato una crescita davvero straordinaria, la più importante della sua storia, ma ha soprattutto consolidato la sua strategia. Eni si colloca tra le maggiori compagnie petrolifere al mondo grazie alla sua strategia di sviluppo fatta di acquisizioni mirate e di valorizzazione del bagaglio tecnologico. L'obiettivo che ci demmo nel Piano Strategico di aumentare la produzione dal milione di barili al giorno fino a 1,5 milioni di barili sara' conseguito con un anno di anticipo, nel 2002, ciò grazie alle acquisizioni di assets e delle Società British Borneo e Lasmo e all'impegno in grandi progetti di esplorazione e produzione. Operiamo nella promettente area di frontiera del Caspio dove all'inizio dell'anno abbiamo conseguito un altro successo che ci rende particolarmente orgogliosi: la nomina a operatore unico per lo sviluppo del giacimento di Kashagan, una delle più grandi scoperte petrolifere degli ultimi quarant'anni. Abbiamo inoltre trasformato in realtà il progetto del gasdotto sottomarino Blue Stream che presto trasporterà gas russo in Turchia. Proprio in questi giorni la nostra nave Saipem 7000 sta posando nel Mar Nero la prima linea del gasdotto alla profondità di 2.150 metri, una profondità record che soltanto pochi anni fa sembrava irraggiungibile. Si tratta di una impresa che caratterizza ancora una volta lo spirito di frontiera che ha sempre accompagnato gli uomini dell'Eni. E' con questo spirito che vogliamo continuare ad affrontare le sfide del futuro per crescere e creare valore.

KNOWLEDGE MANAGEMENT 2001, ROMA CONCLUSA LA 4^ EDIZIONE, JEKPOT DA APPUNTAMENTO ALLA 5^ EDIZIONE DEL FORUM KM IL 27 E 28 MARZO 2002 A MILANO
Roma, 10 dicembre 2001 - Si sono appena conclusi i lavori di Knowledge Management 2001, quarta edizione del forum italiano sulla gestione della conoscenza nelle organizzazioni curato da Jekpot con la collaborazione di Icl Italia, Open Text e Tc Sistema, che già si pensa alla prossima edizione. Jekpot ha infatti annunciato che il 27 e 28 marzo 2002, a Milano, si svolgerà Knowledge Management 2002, 5^ edizione del forum che avrà un taglio internazionale con relazioni di esperti provenienti da tutti i paesi del mondo. I lavori del 4° forum sul knowledge management sono stati aperti da una prolusione di Carlo Sorge, chairman del forum, che ha presentato una relazione sul tema del raggiungimento degli obiettivi organizzativi attraverso una corretta gestione del proprio patrimonio conoscitivo, tangibile e intangibile. Ken Moran, Meridio vice president international sales di Icl (gruppo Fujitsu), ha poi spiegato il customer web portal di Scottish & Southern Energy (S&SE) del Regno Unito ovvero i dettagli del progetto di un sistema web che permette la visualizzazione automatica dei documenti relativi alla situazione contabile ed amministrativa degli utenti della S&SE. "Il mantenimento dei clienti esistenti in rapporto alla crescente concorrenza", dichiara Ken Moran, "nonché l'incremento della base clienti attratti dal nuovo sistema di gestione e la riduzione dei costi erano gli obiettivi del cliente. E li abbiamo realizzati". La successiva relazione di Etnoteam ha messo in luce che la realizzazione di obiettivi organizzativi non può prescindere da una corretta impostazione dell'architettura del knowledge management system e, in particolare, del knowledge mapping che include la tassonomia del sistema. E che si rivela fondamentale ai fini dell'acquisizione della conoscenza "che è l'aspetto di gran lunga più importante e impegnativo", osserva Oreste Signore, head of office del World Wide Web Consortium (W3C) in Italia, mentre "l'aspetto tecnico è di gran lunga quello meno rilevante". Ciò senza dimenticare regole e strategie, in particolare quelle per l'evoluzione del web con l'obiettivo del semantic web. Esaurita la fase introduttiva ai concetti chiave del knowledge management si è passati alla fase operativa discutendo di gestione dei documenti e di processi con Marco Donnamaria, km director di Tc Sistema, secondo il quale l'implementazione di una soluzione di e-document management permette tra l'altro di "automatizzare i processi di interscambio, verifica ed integrazione dei documenti tra sede e territorio, monitorare costantemente lo stato dei processi e le performance di gestione nonchè garantire la totale integrazione con il sistema informativo aziendale". La sintesi della conoscenza organizzativa di tipo esplicito ovvero tangibile, come sono appunto i documenti, può confluire nell'enterprise information portal, di cui ha parlato Hewlett Packard raccontando la propria esperienza nella costruzione del portale interno per i dipendenti. Anche il Ministero delle Comunicazioni ha raccontato la propria esperienza in tema di gestione dei documenti, presentando la seconda fase di un progetto di sistema documentale sperimentale per la gestione dei ponti radio privati. La seconda giornata del forum è stata aperta da Carlo Sorge, chairman del forum, che ha illustrato Km Recruitment, il primo servizio di selezione di personale con skill sul knowledge management offerto da Jekpot. Quindi è stata la volta di Daniele Pagani, partner di Framfab e relatore per Open Text, con un intervento sull'utilizzo del knowledge management per lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi in un'azienda di telecomunicazioni. Pagani ha sostenuto che la gestione della conoscenza produce valore quando diventa "trasparente" ovvero entra a far parte dei processi operativi dell'azienda. "Un chiaro esempio", dice Pagani, "è il processo di innovazione, in cui le conoscenze ed il saper fare rivestono una tale importanza che la loro gestione non può essere separata dalla gestione del processo operativo di sviluppo di nuovi prodotti/servizi dall'idea fino al lancio sul mercato". Dopo aver presentato le best practices del processo di sviluppo prodotti, è stata illustrata la soluzione LiveLink e Novare, che supporta in modo intimamente integrato il ciclo di vita dei nuovi prodotti/servizi e la valorizzazione dei beni intellettuali. La mattinata è proseguita con le relazioni di Reply che ha sostenuto come la capitalizzazione del know how aziendale passi attraverso la valorizzazione del capitale intellettuale di ogni specifico individuo, specialmente per quelle realtà in cui la catena del valore produttivo non è legata esclusivamente a un processo industriale di trasformazione, ma poggia significativamente sulle competenze individuali. Rai ha poi posto l'accento sulle modalità di gestione delle competenze e dei talenti in un'azienda televisiva nell'attuale fase di indeterminatezza, per essa intendendo la velocità dei cambiamenti del contesto; "è da qui che deriva l'importanza di innovare", ha dichiarato Valerio Fiorespino, direttore delle risorse umane di Rai, "nel senso di essere capaci di riorientarsi rapidamente in termini, tra l'altro, di ridefinizione di strategie e modelli organizzativi". Knowledge Stones ha concluso la mattinata focalizzando il proprio intervento sulla gestione via web delle attività di customer relationship management e, in particolare, sull'impiego di tecniche avanzate di KM a supporto dell'automazione dei processi di Crm soprattutto nell'ambito dei sistemi CRM multicanale (email, web, voice). Il forum si è concluso con una tavola rotonda su innovazione e trade-off economici nella gestione della conoscenza e nella costruzione del corporate portal. Il dibattito, a cui hanno preso parte i relatori delle due giornate del forum e alcuni keynote speakers - come Ken Moran, vice president international sales di Icl, Marco Donnamaria, km director di Tc Sistema, Walter Rabbiosi, Italy country manager di Open Text, Mariella Gramaglia, assessore del Comune di Roma con delega sui problemi legati alla gestione della conoscenza e alla comunicazione, Dario Politi, presidente AUSED, Roberto Savini, presidente Aidp, Marco Zamperini, chief technology officer di Etnoteam, Paolo Fedi, director della divisione Consulting di Hewlett Packard - ha messo in luce come l'innovazione culturale, organizzativa e tecnologica nelle organizzazioni impegnate in processi di gestione di dati, informazioni competenze e altre conoscenze, tangibili e intangibili, implichi costi e benefici che devono essere valutati con attenzione preventivamente oltre che a posteriori, per determinare l'efficienza e l'efficacia dell'implementazione di un progetto di knowledge management e, in particolare, di un progetto teso a sintetizzare la conoscenza organizzativa in un portale. In sostanza, "la coperta è sempre troppo corta", ha concluso Carlo Sorge, chairman del forum, "e quindi occorre individuare con chiarezza gli obiettivi organizzativi che si intendono perseguire ed utilizzare principi, metodologie e tecniche proprie del knowledge management per poterli effettivamente realizzare, facendo leva sulle opportune tecnologie abilitanti i processi di gestione della conoscenza organizzativa".
www.jekpot.com

"ALLE RADICI DELL'EURO": PADOVA METTE IN MOSTRA LA STORIA DELLA NUOVA MONETA EUROPEA
Padova, 10 dicembre 2001 - Al via iniziative mirate a informare il pubblico sull'Euro: laboratori e strumenti didattici per scolaresche, punti multimediali per visitatori e workshop tematici. Dal 1 marzo 2002 tutti i cittadini di Eurolandia dovranno fare "i conti" con l'Euro. Il periodo di changeover durante il quale si potranno usare sia la nuova che la vecchia moneta nazionale, servirà certo a render meno traumatico il passaggio. Ma come riuscire a informare, coinvolgere ed entusiasmare il grande pubblico nei confronti di questo importante appuntamento con la storia? Con un'eccezionale mostra-evento, la più completa e affascinante concepita in Europa per accompagnare l'arrivo della nuova moneta. Stiamo parlando della mostra organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova dal titolo "Alle radici dell'Euro", che si svolgerà dal 15 dicembre 2001 al 7 aprile 2002 nel Palazzo del Monte della città veneta.

ISVAP: MONITORAGGIO DELLE OPERAZIONI CONCLUSE DALLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE CON SOGGETTI APPARTENENTI AL MEDESIMO GRUPPO
Roma, 10 dicembre 2001 - L'isvap ha emanato una circolare (la n. 459/D) in materia di monitoraggio delle operazioni concluse dalle imprese di assicurazione con soggetti appartenenti al medesimo gruppo. La circolare, resa necessaria dalle modifiche apportate dal decreto legislativo 239/2001 alla normativa previgente, precisa che le operazioni infragruppo aventi carattere patrimoniale sottoposte al controllo preventivo da parte dell'Organo di vigilanza, che ha il potere di vietarne il compimento quando siano lesive degli interessi degli assicurati, sono quelle aventi ad oggetto immobili, titoli obbligazionari, partecipazioni, finanziamenti e garanzie, di ammontare rilevante in rapporto al patrimonio della compagnia, concluse con i soggetti controllanti l'impresa o da essi controllati. I tempi concessi all'Organo di vigilanza per denegare il compimento dell'operazione passano da 15 a 20 giorni e le sanzioni previste in caso di violazioni vanno da un minimo di 2 ad un massimo di 40 milioni di lire. La piena attuazione delle nuove disposizioni, considerata anche la significativa presenza in Italia di gruppi assicurativi con imprese operanti in diversi Stati europei, potrà essere realizzata soltanto dopo la necessaria concertazione con gli altri supervisor assicurativi europei. Concertazione, già operante da tempo, di recente rinnovata con la sottoscrizione di un apposito protocollo di collaborazione in materia di vigilanza sulle imprese appartenenti ad un gruppo (il cd. Protocollo di Helsinki). La circolare, in sostanza, delinea il regime transitorio in vista dell'emanazione di un provvedimento definitivo che raccolga integralmente le innovazioni apportate dal decreto legislativo 239/01 che ha ridefinito l'ambito di applicazione, le modalità ed i termini per la comunicazione delle operazioni infragruppo.

L'INDUSTRIA ITALIANA DELL'ABBIGLIAMENTO ESTERNO FEMMINILE NEL 2000-2001 E PREVISIONI 2002
Milano, 10 dicembre 2001 - Durante il recente ModaPrima di Milano è stato fatto il punto sull'industria italiana dell'abbigliamento esterno femminile che, dopo aver archiviato il 2000 con risultati decisamente positivi, dovrebbe essere in grado quest'anno di mantenere ancora in crescita il proprio fatturato. Le vendite totali del comparto, infatti, dopo le difficoltà del 1999, hanno registrato nel 2000 ed ancora nella prima parte del 2001 ritmi di crescita soddisfacenti e, nonostante un sensibile rallentamento nel corso dell'anno - in concomitanza con il deterioramento della domanda estera rivolta al settore ed alla decelerazione sul fronte dei consumi interni - il fatturato settoriale dovrebbe sfiorare quest'anno gli 11,8 miliardi di Euro, con un incremento del 3,6% rispetto al 2000. Sul fronte del commercio estero, le esportazioni di abbigliamento esterno femminile "Made in Italy" hanno registrato nei primi nove mesi dell'anno una crescita in valore di poco inferiore al 20%. Per quanto riguarda i principali mercati di destinazione, risultati particolarmente soddisfacenti si sono ottenuti per le vendite negli Stati Unit(+30,6% grazie sia ad un rapporto di cambio favorevole, sia soprattutto al valore aggiunto riconosciuto ai prodotti moda italiani), Francia (+23,1%) e Spagna (+21,1%), mentre per quanto riguarda i nuovi sbocchi commerciali è da registrare molto positivamente il +65,9% ottenuto per i flussi diretti in Russia che ora risulta all'ottavo posto nella classifica dei nostri mercati di destinazione. Risultati soddisfacenti sono stati raggiunti anche in diversi Paesi dell'Estremo Oriente ( Taiwan e Corea del Sud su tutti), mentre i flussi diretti ad Hong Kong hanno mostrato solo una modesta crescita (+6,1%) rispetto allo scorso anno. Bene anche il mercato giapponese (+12.1%) Nonostante attese di forti frenate nella parte finale dell'anno, in seguito al netto deterioramento del quadro macroeconomico internazionale, gli ottimi risultati ottenuti nel primo semestre inducano a prevedere che, a consuntivo del 2001, il ritmo di crescita complessivo delle vendite estere delle aziende italiane (12,3%) risulterà solo leggermente inferiore a quello registrato lo scorso anno (14%). A consuntivo del 2001, le vendite estere dovrebbero raggiungere i 6,75 miliardi di Euro, pari ad oltre il 57% del fatturato complessivo del comparto. Dopo i risultati "eccezionali" dello scorso anno, risultati ancora positivi hanno interessato anche i consumi finali (sell-out) di abbigliamento esterno femminile, che pur in progressiva decelerazione dovrebbero registrare, a consuntivo dell'anno in corso, un incremento dell'1,8%. La relativa dinamicità del mercato domestico, unitamente ai traffici di perfezionamento passivo si sono tradotti, nella prima parte del 2001, in una sensibile accelerazione delle importazioni che hanno sfiorato i 3,9 miliardi di Euro, con un incremento tendenziale del 19%. Il peggioramento del clima congiunturale di questi mesi si tradurrà in una decelerazione nel ritmo di crescita dei flussi in entrata anche se nel 2001 circa 1/3 dei consumi finali di abbigliamento esterno donna sarà stato soddisfatto da prodotti di importazione. Il saldo commerciale settoriale è comunque atteso in miglioramento con un attivo di 4,27 miliardi di Euro. Le previsioni per il 2002. Anche se i momenti più catasfrofici si sono gradualmente allontanati, le previsioni non possono prescindere dallo scenario politico ed economico che caratterizza questo delicato momento storico. Il settore dell'abbigliamento esterno donna ha dimostrato - i riferimenti sono alle recessioni economiche di fine anni '70 e primi anni '90 - che quando una donna è attratta da un capo, uno stile, una moda non rinuncia agli acquisti, pur tenendo d'occhio un certo budget di spesa. Quindi si orienta verso canali e prodotti, o occasioni (saldi) più economici ma non rinuncia a cambiare e quindi ad acquistare. La componente emotiva, infatti, ha una forte influenza sugli acquisti, visti anche in chiave di autogratificazione. Pertanto, si ipotizza un solido mantenumento del ciclo espansivo, seppure in attenuazione rispetto al recente passato. I prezzi sono attesi in moderata ripresa nel 2002 in relazione alle nuove tematiche moda che introdurranno capi di migliore qualità e dunque di valore unitario più alto.

L'INDUSTRIA ITALIANA DELL'ABBIGLIAMENTO ESTERNO MASCHILE 2000 - 2001 E PREVISIONI 2002
Milano, 10 dicembre 2001 - Dopo i buoni risultati dell'anno scorso, nel 2001 l'industria italiana dell'abbigliamento esterno maschile è attesa mostrare una leggera flessione (-1,1%) nei propri livelli di fatturato a causa di un rallentamento delle vendite estere e, soprattutto, di un'inversione di tendenza nei consumi interni. Ciò nonostante il valore complessivo delle vendite (7,76 miliardi di Euro) si manterrà sensibilmente al di sopra dei punti di minimo raggiunti nel 1999. Sul fronte del commercio estero, in analogia con quanto già sperimentato lo scorso anno, anche nei primi nove mesi del 2001 il ritmo di crescita delle vendite estere (+15,5%) è risultato meno accelerato rispetto al comparto donna. Anche in questo caso, tuttavia, il superiore contenuto moda dei prodotti italiani e, per quanto riguarda i mercati extra-UE, i vantaggi competitivi di prezzo garantiti dall'euro debole hanno consentito alle imprese italiane di ottenere performance relativamente soddisfacenti. In Europa, le dinamiche più accelerate si sono ottenute sul mercato svizzero (+36,1%) e su quello britannico (+21,8%). ma anche i flussi diretti verso Francia e Germania hanno continuato a crescere a tassi soddisfacenti (17,3 e 14,1 rispettivamente). Anche il mercato russo è risultato molto dinamico (+48,7%), ma in questo caso i controvalori esportati rimangono lontani dai livelli raggiunti nel segmento femminile (le esportazioni di capi femminili sono infatti risultate, in valore, 5 volte maggiori). In Asia gli incrementi più consistenti hanno riguardato la Corea del Sud (+22,2%) ed Hong Kong (+21,7% il tasso di crescita tendenziale registrato nei flussi diretti verso questi importante snodo commerciale per i beni diretti in Cina). Molto meno dinamico (rispetto a quanto registrato nel settore femminile) si è mostrato anche il mercato americano (+6,7% il tasso di crescita delle esportazioni nei primi nove mesi dell'anno) che si è comunque confermato (incalzato ormai da molto vicino dalla Germania) il primo mercato di destinazione dell'abbigliamento maschile "made in Italy". Anche nel comparto abbigliamento esterno uomo, nonostante attese di forti frenate nella parte finale dell'anno, in seguito al netto deterioramento del quadro macroeconomico internazionale, i risultati positivi ottenuti nel primo semestre inducono a prevedere che, a consuntivo del 2001, il ritmo di crescita complessivo delle vendite estere delle aziende italiane (8,8%) non risulterà drasticamente inferiore a quello registrato lo scorso anno (11,6%). Grazie ai buoni risultati conseguiti nell'ultimo biennio, il settore registrerà dunque vendite estere superiori del 22% circa rispetto al 1999. Sul mercato interno, dopo cinque anni consecutivi di aumenti nella spesa per abbigliamento esterno maschile (nel periodo 1996-2000 i consumi interni hanno registrato un tasso di crescita medio annuo a valori correnti superiore al 3%), il 2001 è atteso chiudersi con una flessione nei livelli spesa (-1,9%), frutto di un andamento sensibilmente cedente nei volumi che è stato compensato solo in parte da un incrementi dei prezzi di vendita. Rispetto alla donna, il consumatore maschile sembra inoltre aver operato una più sensibile revisione dei propri piani di spesa in seguito ai fatti dell'11 settembre. Da notare, inoltre, come si stia assistendo ad un ulteriore consistente incremento nella quota di consumi interni soddisfatta con prodotti d'importazione: quest'ultima è stimata raggiungere a consuntivo dell'anno in corso e pur in un contesto di rallentamento il 56,3%. Questa continua crescita nei flussi in entrata impedirà un miglioramento significativo del saldo commerciale settoriale che si manterrà sensibilmente al di sotto dei livelli pre-crisi asiatica. Previsioni per il 2002. Con il peggioramento dello scenario economico e con il mutato quadro dei rapporti internazionali, le precedenti ipotesi di moderato sviluppo si modificano in una prospettiva piuttosto pessimistica, almeno a breve termine. La prevista ripresa delle principali economie (collocata dai più autorevoli esperti verso la metà del prossimo anno) dovrebbe favorire in seguito un assestamento dei consumi di abbigliamento maschile. In questo frangente la spinta verso i consumi non sarà certo agevolata dalla moda che appare avara di vere novità. Con la riscoperta del denim tutto il settore casual è in tendenza, almeno per tutto l'arco del 2002. Giubbetti, jeans, gilet, t-shirts e felpe saranno ancora i capi in crescita e troveremo anche il velluto a coste ad affiancare il denim. Per il quarantenne aggiornato, tuttavia, tramontato un po' lo stile strettamente sportwear, dovrebbe riaffacciarsi un classico rinnovato in grado di trasmettere un'immagine moda ed allo stesso tempo rassicurante: cappotti di modello accostato; trench in varie versioni, anche pelle; giacche in velluto, anche destrutturate, colorate; cardigans con zip e collo alto. Info: Ass. Italiana Industrie Filiera Abbigliamento. www.sistemamodaitalia.it
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NATALE 2001: ITALIANI RINUNCIANO A RISPARMI MA NON A FESTEGGIARE. 940 MILIARDI IN PIÙ TRA REGALI E CONSUMI E SI RISCOPRONO LE FESTE IN FAMIGLIA
Roma, 10 dicembre 2001 - Natale non si tocca. Nonostante il clima di incertezza ed una busta paga più leggera dello scorso anno per l'assenza del bonus, gli italiani non rinunceranno ad onorare le prossime festività secondo la tradizione. Dei circa 55.570 miliardi di tredicesime, 28.000 miliardi saranno destinati a consumi, con un incremento, rispetto al 2000 di 940 miliardi. Non mancheranno dunque regali, cenoni, viaggi e fuochi d'artificio, anche se con qualche differenza rispetto al Natale ed al Capodanno del 2000. Il clima di preoccupazione seguito agli attentati dell'11 settembre ed alla guerra in Afghanistan ed il prossimo passaggio dalla lira all'euro, non avranno l'effetto da molti previsto di inibire i consumi natalizi. Al contrario, gli italiani andranno a "rosicchiare" i risparmi, rimanderanno il pagamento di qualche debito, e saluteranno il pensionamento della lira scambiandola con strenne e leccornie, prima ancora che con la moneta europea. E' questo il quadro che emerge dalla consueta indagine sui consumi di Natale realizzata dalla Swg per conto della Confesercenti, secondo la quale gli italiani destineranno quest'anno al risparmio il 20% delle tredicesime contro il 28% del 2000, destinando la differenza ai consumi. Con qualche novità: il 15% destinerà la tredicesima "prevalentemente" ai regali, (per una spesa complessiva di 8.300 miliardi), mentre il 45% la dedicherà soprattutto alla casa ed alla famiglia. L'acquisto di beni utili, piuttosto che di frivolezze e gadget natalizi, porterà ad imbandire tavole ricche e festose, ma meno costose: il 56% degli italiani, rispetto al 44% dello scorso anno, prevede di contenere la spesa per i manicaretti natalizi entro le 150 mila lire; il 29% (32% nel 2000) spenderà tra 150 mila e 250 mila lire e soltanto un 11%, rispetto al 21% dell'anno scorso, impegnerà fino a 500 mila lire. Il tutto per una spesa complessiva di poco superiore ai 3.800 miliardi di lire. Andamento analogo anche per la notte del 31: aumenteranno del 13% rispetto al San Silvestro del 2000 coloro che conterranno entro le 150 mila lire il costo della cena (58%), mentre scenderanno dal 32% al 22% quelli che impegneranno per l'occasione fino a 250 mila lire. La spesa per il cenone di fine anno si aggirerà sui 4.200 miliardi di lire. Invariata resterà invece la percentuale degli appassionati di fuochi d'artificio (13%) che ai festeggiamenti pirotecnici destinerà 333 miliardi di lire. Secondo l'indagine Swg, la parte delle tredicesime destinata agli acquisti (regali e non) andrà soprattutto in abbigliamento (33%), elettrodomestici e mobili (16%), nuove tecnologie (15%), libri (14%) e giocattoli (12%). Tra le tecnologie maggiormente gettonati saranno computer (51%), telefonini di nuova generazione (25%), lettori Dvd (18%), telecamere e fotocamere digitali (14%) e televisori (12%). Per i soli regali, il 20% degli intervistati ha dichiarato che spenderà di più rispetto all'anno scorso, mentre il 36% conterrà gli acquisti ed il 34% li manterrà invariati. Quanto ai destinatari dei pacchi natalizi, potranno aspettarsi qualcosa in più rispetto agli anni precedenti coniugi e partner, solitamente tra le prime vittime dei tagli alle spese per regali, che quest'anno avranno invece la stessa attenzione riservata ai bambini. Un segnale del ritorno al Natale in famiglia, come testimoniano anche i luoghi prediletti per trascorrere le festività: cresce la quota di coloro che le passeranno in casa propria, da parenti o da amici (95% dal 93% del 2000), mentre scende dal 2 all'1 la percentuale di quelli che sceglieranno il ristorante. Il 2% degli italiani (contro l'1% precedente) si recherà in vacanza in Italia mentre rimarrà immutata all'1% la quota dei vacanzieri che sceglieranno mete estere. Un trend ancora piu' evidente per il Capodanno, quando a restare in casa con parenti ed amici sarà l'83%, contro il 74% dello scorso anno, mentre andranno al ristorante 4 persone su 100 rispetto alle 7 del 2000. "Gli italiani - ha sottolineato il presidente della Confesercenti, Marco Venturi - hanno scelto di trascorrere un Natale ed un Capodanno più intimi, meno festaioli. 'Insieme' ai parenti ed agli amici più cari per condividere e per superare un momento così difficile e preoccupante. 'Insieme', come gli Stati del mondo, per combattere il terrorismo. Come i Paesi europei per realizzare l'unità economica e politica". "'Insieme' è dunque una parola che in questo inizio di secolo ha assunto un significato ed una importanza particolari. Per questo l'abbiamo scritta sul nastro natalizio che avvolge la nostra sede, insieme ai colori dell'Europa e ad un augurio di pace". "Insieme - ha aggiunto Venturi - vorremmo che fosse anche la parola chiave dell'impegno di Governo e parti sociali per il rilancio del nostro Paese, della nostra economia, della nostra capacità di essere presenti e di competere a livello internazionale. Le piccole e medie imprese hanno fatto e vogliono continuare a fare la loro parte per contenere l'inflazione, per far crescere il pil, per creare occupazione. Ma hanno bisogno di aiuto". "Anche quest'anno, nonostante tutto, gli italiani non rinunceranno a festeggiare il Natale: i consumi terranno e questo va detto. Non siamo di quelli che ritengono giusto lamentare sempre e comunque il calo delle vendite. Ma resta il fatto che le piccole e medie imprese, del commercio in particolare, vivono un periodo di grande difficoltà, dovendo fronteggiare la stagnazione dei consumi, lo strapotere della grande distribuzione (il 53% degli intervistati dalla Swg ha dichiarato che effettuerà i propri acquisti natalizi presso grandi strutture commerciali) e, non ultima, la responsabilità di essere in prima linea nel delicato passaggio dalla lira all'euro. Per questo - ha concluso il presidente di Confesercenti - torniamo a chiedere al Governo di adottare tutte le misure ignorate nella finanziaria, a partire dalla riforma fiscale, in grado di rilanciare i consumi, restituendo alle famiglie la serenità necessaria anche oltre il periodo festivo e agevolando le imprese in modo che possano stare al passo con la modernizzazione e con l'Europa".

PRESTO FRANCOBOLLO SU ITALIANI ALL'ESTERO
Roma, 10 dicembre 2001 - Gli italiani all'estero verranno presto celebrati con un francobollo. È una delle decisioni prese dalla Consulta per l'emissione di carte valori postali e la filatelia che si è riunita al ministero delle Comunicazioni presieduta dallo stesso ministro Maurizio Gasparri. Nel 2002 vedremo anche un francobollo dedicato al 50 anniversario della morte della Regina Elena (con sovrapprezzo a favore della ricerca e della prevenzione dei tumori al seno), al quarto centenario dalla nascita del cardinal Mazzarino, al patrimonio mondiale Unesco dedicato all'Italia, alle Olimpiadi invernali 'Torino 2006'. Ci sarà anche un francobollo del valore ordinario dedicato al Corpo forestale. Il ministro Gasparri ha annunciato che convocherà la Consulta con maggiore frequenza e ha auspicato - riporta una nota del ministero - una più attenta valutazione sull'aspetto grafico e artistico, considerato che i francobolli sono ''ambasciatori dell'immagine dell'Italia''. La Consulta (alla quale partecipano rappresentanti dei ministeri delle Comunicazioni e dell'Economia, delle Poste, del Poligrafico e Zecca dello Stato, le associazioni filateliche e esperti come Giulio Andreotti e Bruno Vespa) ha anche esaminato il piano sulle emissioni di carte-valori postali e francobolli per il 2003. Tra le immagini che saranno immortalate si va dalla squadra vincitrice del campionato di calcio alla famiglia, dai pionieri dell'aviazione italiana agli affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni di Padova.

PIRELLI CABLERÀ IL TERRITORIO DI STORO PER LA PRIMA VOLTA UNA RETE DI ACCESSO IN FIBRA OTTICA LONTANO DAI GRANDI CENTRI URBANI
Milano, 10 dicembre 2001 - Pirelli ha annunciato il 4 dicembre di aver siglato un contratto con Cedis (Consorzio Elettrico di Storo), società cooperativa di utilities in Trentino, in base al quale fornirà cavi in fibra ottica, servizi e soluzioni per la creazione di una rete di accesso in fibra ottica nel territorio di Storo. La prima tranche del contratto, il cui completamento è previsto per il primo semestre del 2002, vale per Pirelli circa 1,2 milioni di Euro. Pirelli è stata riconosciuta da Cedis come la società più tecnologicamente all'avanguardia e in grado di fornire un servizio "chiavi in mano", comprendente lo studio del network, i cavi in fibra ottica, i servizi di ingegnerizzazione e gli apparati per la soluzione di accesso a banda larga. L'accordo è particolarmente significativo nell'attuale scenario delle telecomunicazioni, dal momento che testimonia come la fibra ottica e il Fiber-to-the-Home si stiano ormai diffondendo anche al di fuori delle grandi città. La prima tranche del contratto vedrà la costituzione della rete ottica e collegherà, entro la primavera del 2002, i primi 600 soci-utenti del Cedis di Storo, primario centro della Valle del Chiese, che potranno fruire di connessioni fino a 100 Megabit al secondo. Le altre tranches, previste nei prossimi due anni, porteranno alla connessione degli altri soci utenti del consorzio, oltre 4.000, ubicati ancora a Storo e negli altri comuni serviti dal Cedis. "Siamo particolarmente soddisfatti che le soluzioni di accesso in fibra ottica inizino a diffondersi sul territorio", ha commentato Francesco Simonelli, Senior Vice President New Businesses di Pirelli Cavi e Sistemi Telecom. "Pirelli è oggi in grado di fornire le soluzioni tecnologicamente più all'avanguardia, che vanno dalla fibra, ai cavi, alle apparecchiature di rete ottiche". Cedis ha deciso di diversificare la propria attività, e di installare una rete di trasmissione dati sul territorio, basandosi sulla possibilità di far passare i cavi ottici all'interno dei cavidotti in cui oggi sono posati i cavi elettrici a media e bassa tensione e di cui Cedis dispone dei diritti, limitando i lavori di scavo altrimenti necessari per il cablaggio. Questa operazione è resa possibile dal fatto che la fibra ottica è completamente dielettrica e non genera quindi problemi di sicurezza né subisce le interferenze elettromagnetiche dei cavi elettrici. Le utilities locali costituiscono oggi un segmento di particolare interesse per le soluzioni di accesso in fibra ottica: esse sono infatti motivate a trarre il massimo vantaggio dalla consolidata presenza delle loro infrastrutture sul territorio, diversificando l'attività e diventando proprietari e gestori di reti di telecomunicazioni in fibra ottica. Fra tutte le infrastrutture, infatti, le reti di accesso in fibra ottica rappresentano l'unica tecnologia destinata a mantenere validità nel tempo. Cedis è una società cooperativa di utilities fondata nel 1904 finanziata, attraverso l'attività operativa di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, ai propri soci-utenti. Grazie a questo accordo, Cedis potrà valorizzare ulteriormente la propria presenza sul territorio, beneficiando delle sinergie operative legate alla gestione del cliente su più servizi. Mauro Ferretti, presidente del Cedis, ha aggiunto che "la nostra condizione è particolarmente favorevole poiché abbiamo già una base molto fidelizzata di clienti, abbiamo inoltre una infrastruttura sul territorio già predisposta per la posa della fibra ottica a partire dalla centrale principale fin dentro l'appartamento/azienda del cliente. Dopo un'accurata ricerca, abbiamo trovato in Pirelli un ottimo partner con il quale abbiamo risolto i problemi sia di sistema che di fornitura dei componenti High Tech.". Questo è il primo esempio in Italia, per caratteristica rurale e societaria, di cablaggio realizzato tramite fibra ottica che arriva fino dentro casa, rendendo disponibile una rete GigaBitEthernet al cliente. Potranno utilizzare i servizi derivanti da tale struttura tutti i clienti del Cedis, dalla famiglia all'industria, dalle scuole al settore terziario. Il mix della clientela è rappresentato in circa 60% domestico, 20% artigianale-industriale, 20% terziario. Si ritiene che la disponibilità di una rete a larga banda possa essere uno strumento importantissimo per la zona di Storo e l'intera Valle del Chiese: le famiglie potranno ottenere servizi che solamente nelle grandi città si potranno avere, ma soprattutto le aziende locali avranno la possibilità di sentirsi meno remote e isolate rispetto ai grossi distretti industriali.

CON ALBACOM TELEFONATE URBANE ATTIVE IN TUTTA ITALIA RAGGIUNTA COPERTURA 100% TERRITORIO NAZIONALE E 100% POPOLAZIONE
Milano, 10 dicembre 2001 - Con l'attivazione del prefisso di Reggio Calabria, Albacom, il primo e più grande operatore alternativo in Italia nel settore delle telecomunicazioni dedicate alle imprese, ha completato la copertura del 100% del territorio nazionale ed il 100% della popolazione anche sul servizio di telefonia urbana. Dal 4 dicembre quindi, tutti i 231 distretti telefonici nazionali potranno usufruire interamente delle vantaggiose e flessibili soluzioni di fonia Albacom, già offerte in precedenza per le telefonate interdistrettuali e internazionali. "L'obiettivo raggiunto - commenta Michele Preda, Amministratore Delegato di Albacom - è motivo di particolare soddisfazione, considerato che Albacom, fra i 160 operatori in possesso di licenza di telefonia fissa, è l'unico, con Telecom Italia e Wind-Infostrada, in grado di garantire anche il servizio di carrier selection urbana su tutto il territorio italiano".

ALCATEL'S BLUETOOTH SOLUTION NOW SAMPLING NEW BLUETOOTH CHIP IS THE WORLD'S FIRST TO OFFER COMPLETE V1.1 BLUETOOTH FUNCTIONALITY
Brussels, Belgium, December 10, 2001 - Alcatel (Nyse: Ala) announced today the sampling of their new Bluetooth baseband chip. The Bluetooth design, called the Mtc-60180, is the first Bluetooth chip on the market offering complete V1.1 functionality with proven interoperability. The Alcatel Mtc-60180 Bluetooth baseband offers functionalities such as full data rate potential, point-to-multipoint - for piconets where a Bluetooth-enabled device talks to several other devices, and scatternet capability - allowing for ad-hoc networking. With Alcatel's Bluetooth solution, equipment manufacturers will fully benefit from the capabilities of Alcatel's advanced Bluetooth technology to offer to their customers Bluetooth-enabled electronic devices with extensive new features. "The sampling of our Bluetooth baseband is another milestone for the Bluetooth community. It will accelerate the adoption of Bluetooth by consumers as the chip's complete functionality opens up new applications," said Vincent Mouret, Vice President, Alcatel's Wireless IC solutions. "The flash memory, embedded in the chip, offers both compactness and flexibility. Customers can benefit from software upgrades faster and can differentiate their products by adding application layers without the need for external memory." Stan Bruederle, Chief Analyst of Gartner Dataquest, stated, "Gartner Dataquest projects that by the end of 2002 more than 30 million Bluetooth-based personal electronics products will be produced. By 2005 the potential market for Bluetooth solutions is expected to reach more than 750 million units and $3 billion in revenues". The Mtc-60180 baseband is the first in a family of Bluetooth products to be released over the next year. Various dedicated versions of the baseband will be brought to market from early 2002 on, taking advantage of the latest evolution in technology. A radio is scheduled to come out in mid-2002. The Mtc-60180 includes a baseband controller, Arm7 microprocessor, 48 kByte Ram, a 1-megabit flash for the lower protocol stack and an additional 1-megabit flash for the upper layers and the application, the latter being customizable. Features include low-power consumption, encryption, and park-hold-sniff capability. Dedicated application interfaces will simplify product implementation. For example, a Blue Rf interface guarantees connectivity with most of the Rf chips available on the market; the Uart interface is specifically for data exchange and a selectable Pcm/Gci interface is compatible with most of the standard voice codecs. The baseband's embedded flash in 0.25 micron Cmos, the most reliable technology for this application today, makes it a compact baseband. It also allows for a fast move to ROM, using the Tsmc Flashrom technology. The Mtc-60180 evaluation kit, available for several radio chips on the market, includes the evaluation board with radio and baseband, all necessary evaluation software, full documentation as well as a headphone for audio testing. Alcatel designs and manufacturers leading-edge system-on-chip (Soc) solutions for telecom equipment manufacturers, various application specific standard products (Assps) and application-specific integrated circuits (Asics) for automotive and peripheral customers. Alcatel is the number one supplier of Adsl chipsets worldwide and is the fourth largest semiconductor supplier in Europe, with 28 offices worldwide. More information about Alcatel's semiconductor solutions can be found on
www.alcatel.com/microelectronics.

CINGULAR WIRELESS SCEGLIE NOKIA COME PRINCIPALE FORNITORE DELLA RETE GSM/EDGE NAZIONALE CON UN ACCORDO DEL VALORE STIMATO DI OLTRE UN MILIARDO DI DOLLARI

Milano, 10 dicembre 2001 - La soluzione di Nokia aiuterà Cingular a ottimizzare lo spettro radio nella migrazione verso i servizi 3G ad alta velocità destinati agli Stati Uniti. Cingular Wireless ha scelto Nokia (Nyse: Nok) come principale fornitore d'infrastrutture per una parte consistente della rete Gsm/Edge nazionale a supporto del lancio dei nuovi servizi dati 3G ad alta velocità. Il contratto ha un valore stimato di oltre un miliardo di dollari, il più alto tra tutti gli accordi per i sistemi mai conclusi da Nokia, e rafforza ulteriormente la posizione della società sul mercato degli Stati Uniti. Cingular darà inizio al rollout del Gprs con apparecchiature abilitate a Edge e, grazie a questo accordo, potrà alla fine fornire servizi Gsm/Edge a tutto il paese, favorendo ulteriormente l'adozione dei servizi mobili avanzati della terza generazione (3G) negli Stati Uniti. Le consegne e il rollout nazionale inizieranno nel 2002. Ai sensi del contratto, Nokia fornirà la soluzione Gsm/Edge da punto a punto ad alta capacità per il servizio mobile dual-band (850 MHz e 1900 MHz), comprensiva di rete di base e di rete di accesso radio. Il contratto comprende inoltre le stazioni base Nokia UltraSite triple-mode (Gsm/Edge / Wcdma) e le soluzioni di base con commutazione a circuito Nokia DX200 e Gprs (general packet radio service) a pacchetto. "Nokia riconosce il profondo impegno dimostrato da Cingular verso lo standard Gsm globale," ha detto Timothy Eckersley, Senior Vice President, Nokia Networks. "Siamo felici che la società condivida la nostra visione di Edge quale tecnologia per la trasmissione dati ad alta velocità in grado di aprire la strada verso il 3G. Siamo altrettanto lieti che Cingular Wireless abbia scelto Nokia come fornitore e siamo convinti che questa azione dimostrerà a tutto il settore i punti di forza del percorso Gprs/Edge verso il 3G." Oltre alla fornitura di apparecchiature per le reti Gsm/Edge da punto a punto, Nokia offrirà il proprio sistema di gestione di rete NetAct, leader del settore, e il Network Deployment Package per la costruzione della rete, comprensivo dei servizi di pianificazione. Fornirà inoltre il pacchetto Nokia KeyCare e un'assistenza O&M supplementare sul posto sia per la rete di base sia per la rete radio, al fine di massimizzare la qualità del servizio in tutta la fase di lancio e nell'operatività a lungo termine della rete. Tutto questo agevolerà l'introduzione dei servizi 3G negli Stati Uniti. La soluzione Edge (enhanced data for Gsm evolution) di Nokia per le reti radio sfrutta una tecnologia in grado di utilizzare lo spettro radio del Gsm per fornire velocità di trasmissione dati fino a 473 kbps. L'impiego efficiente dello spettro radio da parte della tecnologia Gsm/Edge permetterà a Cingular di ottimizzare lo spettro disponibile e aumentare la capacità di trasmissione vocale. La soluzione Gsm/Edge di Nokia crea un percorso di migrazione tecnologica rapido e continuo, contribuendo a estendere i benefici della tecnologia mobile più diffusa al mondo a tutti i suoi clienti. Come elemento di uno standard globale vero e proprio, Edge offre gli stessi vantaggi del roaming globale e delle economie di scala tipici del Gsm. Dal momento che Edge può essere installato nei siti Gsm esistenti, la sua realizzazione a livello di rete è semplice e comporta modesti investimenti nel software. Sarà possibile raggiungere una copertura più ampia anche con un numero minore di siti. La rete di Cingular è studiata per supportare lo standard E-911 fase due.

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