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GIOVANNI SCOTTI
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scottigio@tin.it
LUNEDI'
17 DICEMBRE 2001
pagina 6
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730 CONGIUNTO
L'Agenzia delle entrate è intervenuta in questi giorni per smentire la
notizia che parlava dell'abolizione, per i coniugi, della possibilità di
presentare un'unica dichiarazione dei redditi. I coniugi possono continuare
a presentare il modello 730 congiunto. L'errore di alcuni organi di stampa
forse era motivato dal fatto che nel regolamento sulle semplificazioni sono
stati soppressi gli articoli che prevedevano la dichiarazione congiunta,
ignorando tali organi che gli articoli soppressi erano nel frattempo stati
superati da provvedimenti più recenti. Gli articoli abrogati sono contenuti
nel Dpr n. 322/98 e sono l'art. 6, che riguarda la dichiarazione congiunta
delle imposte sui redditi, e l'art. 7 che riguarda la disciplina dei centri
di assistenza fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati. La
dichiarazione congiunta dei coniugi, invece, è regolata dal Decreto n. 164
del 31 maggio 1999.
ANNUARIO STATISTICO DELLA REGIONE LOMBARDIA
Digitando l'indirizzo internet
http://www.ring.lombardia.it
è possibile consultare l'Annuario Statistico Regionale della Lombardia,
giunto nel 2001 alla sua terza edizione, realizzato dalla Regione Lombardia,
Unioncamere Lombardia e dall'Istat. Chi volesse consultare l'Annuario in
maniera diversa può però procurarsi il corrispondente volume cartaceo, anche
in edizione tascabile, ovvero il Cd Rom, che contiene tutti i dati
disponibili in internet e viene aggiornato collegandosi automaticamente al
sito. L'annuario raccoglie una vasta serie di dati statistici relativi alla
Regione Lombardia, articolati per settori e livelli territoriali, che ci
danno, ad esempio, un'aggiornata fotografia della popolazione, del tasso di
attività e di disoccupazione, degli aspetti economici e produttivi, delle
aree protette, parchi o riserve esistenti in Lombardia. Sul sito internet,
in costante aggiornamento, si possono consultare più di 3.000 tavole ed
oltre 1.000 fra grafici e cartografie. La terza edizione dell'Annuario
Statistico presenta, come novità, in occasione dell'imminente introduzione
dell'Euro, gli indicatori di confronto con l'Europa e le sue principali
regioni. Dalla comparazione la Lombardia si conferma a pieno titolo fra le
grandi regioni europee: è considerata, infatti, uno dei 4 motori
dell'Europa, insieme a Baden Wuttenberg, Catalogna e Rhone-Alpes.
GRATIFICA NATALIZIA ALLE COLF
Nel corso del mese di dicembre viene corrisposta la tredicesima mensilità o
gratifica natalizia, a seconda di come viene chiamata dal contratto
collettivo nazionale di lavoro. L'erogazione di norma è entro il 21
dicembre. Per quest'anno, in occasione del passaggio dalla Lira all'Euro, il
Governo ha previsto che la Pubblica Amministrazione deve corrispondere la
tredicesima entro il 15 dicembre 2001. Oggi vogliamo parlare del sistema di
calcolo della tredicesima che compete a uomini e donne, anche
extracomunitari, che svolgono l'attività di collaboratori familiari (colf).
Come previsto dalla Legge n. 940/53 sul lavoro domestico e dal contratto
collettivo nazionale di lavoro la tredicesima è pari a una normale
retribuzione di fatto, compresa l'eventuale parte in natura (alloggio e
vitto). Pertanto, se il collaboratore familiare è pagato a mese, l'importo
della tredicesima è pari alla mensilità, se il colf è retribuito a
settimana, la tredicesima è pari alla media mensile della sua retribuzione
(paga settimanale per 52 settimane dell'anno diviso 12 mesi, se, infine, la
paga è oraria occorre calcolare il salario settimanale (paga oraria per le
ore lavorate nel corso della settimana) e poi procedere come per il colf
pagato settimanalmente. La tredicesima spetta per intero se il lavoratore ha
lavorato tutto l'anno e, se invece ha lavorato per periodi inferiori
all'anno (per assunzione, dimissioni e licenziamento avvenuto nel corso
dell'anno) da tanti dodicesimi per quanti sono i mesi lavorati (le frazioni
di mese pari o superiore a 15 giorni si calcolano come mese intero).
Naturalmente se il colf presta servizio presso più datori di lavoro, ognuno
deve corrispondere la tredicesima mensilità in relazione alle ore lavorate
Abbiamo prestato la nostra attenzione a questa categoria di lavoratori
subordinati per ricordare che, in base alla legge fiscale collegata alla
Finanziaria 2000, da quest'anno è possibile dedurre i contributi
previdenziali versati all'Inps nei limiti di tre milioni annui. La
deduzione, naturalmente, non riguarda né le retribuzioni né la tredicesima
pagate dal datore di lavoro ai colf.
EURO: COME RICONOSCERE LE BANCONOTE
Non vogliano essere noiosi e pedanti, ma continuiamo a constatare che molti
ancora non hanno messo a fuoco le problematiche relative al passaggio dalla
Lira all'Euro, perciò proseguiamo nel comune cammino che ci vedrà dal
prossimo 1° gennaio usare le nuove monete e banconote. Per quanto riguarda
queste ultime, abbiamo già detto in precedenti articoli che sono sette ed
hanno tagli da 500, 200, 100, 50, 20, 10 e 5 euro (968.135, 387.254,
193.627, 96.813,50, 38.725,40, 19362,70 e 9.681,35 Lire) con dimensioni
crescenti con il valore nominale. A differenza delle monete metalliche, le
banconote sono uniformi per i vari Paesi, senza alcuna faccia nazionale e,
pertanto, eguali sia a fronte che a retro. I disegni sono simbolici e non
rappresentano alcun monumento reale, ma rievocano il patrimonio
architettonico europeo. Sul lato principale di ogni banconota si ripetono
finestre e portali come simboli dell'apertura e dello spirito di
cooperazione dell'Unione europea. Sull'altro lato di ogni banconota figurano
stilizzazioni ponti di epoche diverse, metafora della comunicazione fra i
popoli d'Europa e fra questi e il resto del mondo. Oggi precisiamo che tutte
le banconote sono protette da sistemi avanzati contro la loro contraffazione
e per la loro riconoscibilità. Le cifre della Banca centrale europea (BCE),
ad esempio, sono riprodotte in stampa calcografica e pertanto sono in
rilievo. Osservando la banconota in controluce si devono chiaramente
distinguere e vedere il filo di sicurezza (una linea scura verticale) e sul
lato sinistro del fronte della banconota una filigrana che rappresenta
un'immagine e il valore della banconota. Ed ancora, inclinando la banconota
da 5, 10 e 20 euro sotto una fonte luminosa è possibile vedere una striscia
olografica verticale con il valore ed il simbolo dell'euro, che brilla e
muta leggermente colore. Nelle banconote da 50, 100, 200 e 500 euro invece
si distingue una placchetta olografica con un'immagine e il valore nominale
del biglietto. Infine, muovendo la banconota le cifre che indicano il valore
nominale cambiano colore passando dal viola al verde oliva al marrone. Per
fare conoscenza con le monete e le banconote in euro consigliamo di digitare
il seguente indirizzo
http://www.tesoro.it/Euro/topics/ml_monete.asp
Per una corretta conversione da Lira ad Euro o viceversa consigliamo di
digitare il seguente indirizzo internet
http://fxtop.com/italiano.htm e prendere la mano con
il convertitore.
POSTE: NUOVA DISCIPLINA
Il Ministero delle Comunicazioni, con apposita deliberazione del 22 novembre
2001, che è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 276 del 27 novembre
2001, ha introdotto una nuova disciplina e nuove condizioni economiche per
la spedizione delle seguenti categorie di oggetti: pubblicità diretta per
corrispondenza per l'interno; invii promozionali e cataloghi di vendita per
corrispondenza per l'interno e per l'estero; invii promozionali e cataloghi
di vendita per corrispondenza delle case editrici o librarie per l'interno;
invii di corrispondenza a contenuto pubblicitario e promozionale per
l'interno; stampe e libri per l'estero; sacchi M per l'estero. La
deliberazione ministeriale prevede come decorrenza per tali novità la data
del 1° dicembre 2001 Le Poste, invece, hanno deciso che i nuovi prezzi
entreranno in vigore solamente a partire dal prossimo 1° gennaio 2002.
INTERNET ARCHIVE
Digitando l'indirizzo internet
www.archive.org è
possibile accedere al sito Internet Archive, un enorme database, che con
oltre 10 miliardi di pagine web raccoglie tutto ciò che, almeno una volta, è
andato in rete. L'archivio Internet é un'organizzazione senza scopo di lucro
fondata nel 1996 da Brewster Kahle, un ricco imprenditore di San Francisco,
per assicurare la documentazione storica del Web. Dell'archivio Internet si
è cominciato a parlare quando il governo americano si é reso conto che non
riusciva a rimuovere dalla rete documenti pericolosi a disposizione di
terroristi e sovversivi (come la costruzione di bombe atomiche, armi
batteriologiche, ecc.).
RIFIUTI: NUOVI CODICI
La Commissione Europea con la decisione del 16 gennaio 2001 e successive
modificazioni (Decisione Commissione 22 gennaio 2001), ha provveduto a
modificare l'elenco di rifiuti, che era stato istituito con la Decisione n.
2000/532/CE. Tale decisione si applicherà nei vari Stati membri dell'Unione
europea dal 1° gennaio 2002 con conseguente modifica dei codici europei dei
rifiuti (Cer), in vigore.
EURO: IL VALORE
Il tasso di conversione lira-euro è stato fissato in maniera irrevocabile il
31 dicembre 1998. Un euro vale 1.936,27 lire. La maggiore novità rispetto
alla lira è che le cifre in euro debbono essere sempre indicate con due
numeri dopo la virgola, vale a dire con i centesimi. 100 centesimi, ad
esempio, fanno un euro, che si indica con la cifra "1,00". In fase di
conversione occorre arrotondare tutti gli importi secondo la regola fissa
dell'arrotondamento per eccesso o del troncamento. L'arrotondamento si fa
sempre alla seconda cifra decimale, tenendo conto del valore della terza e
se la terza è minore di 5 si arrotonda per difetto, mentre se è eguale o
maggiore di 5 si arrotonda per eccesso. Ad esempio: a Lire 100.000
corrispondono 51,645689 Euro, che si arrotondano per eccesso a 51,65 Euro.
Altro esempio: a Lire 50.000 corrispondono 25,822844 Euro, che si
arrotondano a 25,82 euro, vale a dire per difetto o troncamento, confermando
il secondo decimale.
IL PORTALE DELLA CULTURA DELLE MARCHE
Digitando l'indirizzo internet
www.cultura.marche.it è
possibile accedere al portale della regione marche che offre una gamma
vastissima di notizie. E' possibile trovare informazioni relative a musei,
spettacoli, presepi viventi, fondi musicali, libri consultabili in
biblioteca, offerte di lavoro, descrizione e catalogazione dei beni
artistici delle Marche, offerta di itinerari turistico culturali a tema. Il
portale della cultura delle Marche è stato voluto dall'Assessorato alla
cultura della Regione e realizzato dal Centro beni culturali.
IL PORTALE DELLA REGIONE LOMBARDIA
Digitando l'indirizzo
http://www.consiglio.regione.lombardia.it/sito/index.html
è possibile accedere al sito web del Consiglio regionale lombardo ricco di
nuove pagine interattive, una banca dati delle leggi regionali. Digitando
tale indirizzo è possibile anche dialogare con le Commissioni consiliari e
l'Ufficio di presidenza. I testi dei progetti di legge e delle leggi
regionali sono raccolti nella banca dati, la cui consultazione è facilitata
da un appropriato motore di ricerca. Tutti i dati risultano aggiornati
quotidianamente in modo tale che tutta l'attività del Consiglio regionale
può essere conosciuta in tempo reale.Ogni singolo cittadino ha inoltre la
facoltà di comunicare direttamente con l'Istituzione, inviando domande o
richiedendo informazioni al Presidente del Consiglio regionale ed ai
componenti l'Ufficio di Presidenza, esprimendo pareri o opinioni su un
argomento di attualità ovvero partecipando a sondaggi.
DIRITTO D'AUTORE E DIRITTI CONNESSI NELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE: LA
DIRETTIVA EUROPEA
In una precedente web avevamo dato notizia della approvazione della
Direttiva n. 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto
d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione, che è stata
pubblicata nella G.U.C.E. L167/10 del 22 giugno 2001 e che dovrà essere
attuata dagli Stati membri entro il 22 dicembre 2002. La direttiva è
reperibile sul sito Internet della Commissione Europea all'indirizzo:
http://europa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexapi!prod!CE
LEXnumdoc&lg=it&numdoc=32001L0029&model=guichett A
seguito di un quesito pervenuto in redazione precisiamo sono titolari di
diritti connessi gli artisti interpreti o esecutori per quanto riguarda le
fissazioni delle loro prestazioni artistiche, i produttori di fonogrammi
relativamente alle riproduzioni fonografiche, i produttori delle prime
fissazioni di una pellicola relativamente all'originale ed alle copie delle
loro pellicole, gli organismi di diffusione radiotelevisiva quanto alle
fissazioni delle loro trasmissioni. Volendo sintetizzare il contenuto del
provvedimento precisiamo gli argomenti trattati dai singoli articoli. L'art.
2 della direttiva riconosce agli autori delle opere protette ed ai titolari
di diritti connessi un diritto esclusivo di riproduzione, che si estrinseca
nella facoltà di autorizzare o vietare la riproduzione diretta o indiretta,
temporanea o permanente, in qualunque modo o forma ed in tutto o in parte
delle opere protette. L'art. 3 prevede il diritto di comunicazione delle
opere al pubblico, compreso il diritto di mettere a disposizione del
pubblico altri materiali protetti. L'art. 4 riconosce il diritto esclusivo
di distribuzione dell'opera al pubblico attraverso la vendita o in altro
modo. A questo proposito la direttiva ribadisce il principio
dell'esaurimento comunitario del diritto di distribuzione. L'art. 5 della
direttiva prevede una serie di eccezioni e limitazioni ai diritti esclusivi
degli autori e dei titolari di diritti connessi giustificate da ragioni di
interesse pubblico generale, di cui daremo notizia in un prossimo
aggiornamento. L'art. 6 disciplina gli obblighi relativi alle misure
tecnologiche ed ai dispositivi destinati a impedire o limitare atti su opere
o altri materiali protetti non autorizzati dal titolare del diritto
d'autore. L'art. 7 prescrive che gli Stati membri dovranno prevedere
un'adeguata protezione giuridica contro coloro che compiono consapevolmente,
senza averne diritto, atti diretti a rimuovere o alterare qualsiasi
informazione elettronica sul regime dei diritti ovvero a distribuire,
diffondere, mettere a disposizione del pubblico opere e materiali protetti,
dalle quali siano state rimosse le informazioni elettroniche sul regime dei
diritti. L'art. 8 invita gli Stati membri a predisporre un idoneo apparato
sanzionatorio.
EURO: RENDITE CATASTALI
Per quanto riguarda la conversione da Lire ad Euro delle rendite catastali,
necessarie per calcolare le varie tasse che gravano sugli immobili, occorre
fare attenzione. Non si può, infatti, convertire il valore in lire della
rendita e dividerla per il coefficiente, fisso ed irrevocabile, 1936,27 e
arrotondarla al secondo decimale, ma occorre risalire alle tariffe d'estimo.
Occorre convertire in euro queste ultime, con l'accortezza in questo caso
all'arrotondamento che deve essere effettuato al quinto decimale. L'importo
così ottenuto deve essere poi moltiplicato per il numero dei vani catastali
in modo da ottenere alla fine del calcolo la rendita in Euro, che deve
essere però arrotondata ai centesimi, vale a dire ai due decimali. Secondo
alcuni, però, nella maggior parte dei casi, anche arrotondando la rendita,
si dovrebbe ottenere un identico risultato.
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