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da:"The Guardian"12 dicembre 2001 di John Gittings LA CINA È ENTRATA FORMALMENTE NEL WTO La Cina è entrata formalmente nel WTO l'11 dicembre scorso, mossa interpretata da molti come la più grande rivoluzione dopo la vittoria comunista di mezzo secolo fa, accolta da stampa e tv come "un grande giorno per la Cina".Parecchi pronosticarono che questa"apertura verso l'esterno" avrebbe portato a riforme sociali ed economiche.Ma i funzionari statali non si stancavano di ripetere che non ci sarebbe stata facile transizione senza radicali cambiamenti in commercio, agricoltura e nel sistema legale." La maggior parte della gente in città spera semplicemente che i prezzi della merce importata sarà inferiore", dichiarò un ricercatore del WTO."Ognuno aspetta il momento in cui si comprerà una macchina, non si pensa all'effetto che si potrà far sentire sui posti di lavoro degli operai o sui contadini in campagna.L'entrata della Cina avviene dopo 15 anni di negoziati.I capi pensano che dall'appartenenza al WTO scaturiranno più investimenti ed esportazioni, visto che gli investitori stranieri sono attirati da mano d'opera sottocosto e dal vasto mercato interno del paese.Sull'altro versante, ci si aspetta che la Cina nei prossimi cinque anni apra i suoi mercati al dettaglio, finanziari e delle telecomunicazioni e che riduca i dazi.Ma per la gente tante cose sono ancora oscure.Il Ministero del commercio estero ha finalmente resa pubblica l'11 dicembre la versione inglese degli accordi del WTO sul suo sito, ma ancore sta lavorando alla versione cinese. E il sito non ha tenuto,visto che lo visitavano in centinaia di migliaia per saperne di più. Il governo spera anche che l'adesione al WTO costringerà le industrie statali in passivo ad una solida ristrutturazione.Nell'ultima settimana ha annunciato anche un progetto di 50 nuove aziende statali a capitale estero, al fine di competere a livello internazionale.Se le riforme arriveranno anche al basso, questo è la grande incognita." La Cina ha tantissimo da fare:governo e industria dovranno imparare nuove regole.Colui che fu in precedenza il principale negoziatore per l'adesione al WTO,Tong Zhiguang,ha dichiarato ad un seminario a Shanghai la scorsa settimana:"Noi dobbiamo onorare dei doveri, così come abbiamo diritti da far valere.Le aziende dovranno competere con standard internazionali."Non sarà sufficientte semplicemente abbassare i prezzi".Beijing ammette che milioni di contadini saranno colpiti dai prezzi inferiori delle importazioni, sopratutto per prodotti all'ingrosso come i cereali.E'più che necessario migliorarne la qualità.Xiao Yang, Presidente della Suprema Corte del Popolo,ha chiarito nei giorni scorsi che il sistema legale dovrà essere trasformato per stare al passo con le esigenze del WTO.I giovani cinesi sperano che l'adesione al WTO porti a maggior democrazia. Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 Pagina 7
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