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21 DICEMBRE 2001

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LIIKANEN CHIEDE LA CONFORMITÀ DELLA LEGISLAZIONE RUSSA SULL'E-COMMERCE

Bruxelles, 21 dicembre 2001 - Il 18 dicembre, il commissario europeo per la Società dell'informazione, Erkki Liikanen, ha accolto favorevolmente la collaborazione tra l'Unione europea e la Russia nell'elaborare la legislazione in materia di e-commerce giunta alla sua seconda lettura, facendo tuttavia appello ad una maggiore compatibilità. Nel suo intervento in videoconferenza al convegno di Mosca, organizzato dall'Associazione russa delle reti e dei servizi (Rans), Liikanen ha rilevato che la collaborazione era stata positiva, ma che esistevano divergenze negli elementi di autenticazione e protezione stabiliti dalla legislazione russa sull'e-commerce, che dovrebbero essere più compatibili e più neutri dal punto di vista tecnologico. Nell'ambito dell'autenticazione, l'Ue ha sempre impiegato le firme elettroniche piuttosto che le firme digitali. Tale orientamento si basa su un periodo di validità più lungo consentito da un approccio tecnologicamente più neutro. L'Ue ha inoltre garantito che la sua direttiva disciplina tutti i servizi della società dell'informazione, laddove il disegno di legge russa si limita alla stipula di contratti, riferendosi solo ai soggetti coinvolti nella transazione. "Alla luce della nostra esperienza, fare leggi è un processo complesso e lungo. Raccomandiamo perciò che vengano accordate le dovute considerazioni alle differenze tra le direttive comunitarie e i disegni di legge russa, come descritto sopra", ha dichiarato Liikanen. Egli ha proseguito esprimendo il suo compiacimento sul fatto che la Russia stia attivamente partecipando alla linea d'azione in materia di e-commerce nell'ambito del piano d'azione "Northern eDimension" e che lo sviluppo del piano "eRussia" sia adesso ben avviato. Liikanen ha inoltre evidenziato gli elementi che, secondo il suo parere, sono importanti per una legislazione sull'e-commerce: essa dovrebbe essere semplificata, tecnologicamente neutra (in ragione del rapido cambiamento delle tecnologie interessate) e completata dall'autoregolamentazione.

L'UE ED IL GIAPPONE DISCUTONO SU UN POSSIBILE ACCORDO QUADRO IN MATERIA DI SCIENZA E TECNOLOGIA
Bruxelles, 21 dicembre 2001 - Scienza e tecnologia figuravano fra le questioni più importanti all'ordine del giorno, in occasione del vertice tra l'Ue ed il Giappone, tenutosi l'8 dicembre a Bruxelles, che si è risolto in un'intesa per discutere la possibilità di un accordo quadro, in vista di ampliare la cooperazione in questo settore. L'Ue ed il Giappone hanno anche stretto accordi sulla cooperazione nell'ambito di importanti progetti ambientali internazionali, dello sviluppo delle biotecnologie, della ricerca nucleare e del dialogo sulle questioni di bioetica. Le delegazioni hanno anche convenuto di organizzare congiuntamente seminari dedicati a diversi settori. Entrambe le parti hanno accettato di approfondire la collaborazione nei più importanti progetti internazionali tesi a meglio conoscere l'ambiente, in particolare per disporre i galleggianti nel quadro del progetto Argo (A Global Array of Profiling Floats) e condividere i dati ottenuti, nonché per promuovere il programma Iodp (Integrated Ocean Drilling Programme) che fornirà informazioni sul cambiamento climatico e sulla geodinamica. Più in generale, l'Ue ed il Giappone hanno approvato lo svolgimento di azioni relative a nuovi approcci su base satellitare, per il monitoraggio globale dell'ambiente e della ricerca sismica, comprese le valutazioni del rischio di terremoti e le iniziative per uniformare i parametri sismici internazionali. I rappresentanti dell'Ue e del Giappone hanno acconsentito a sostenere congiuntamente lo sviluppo delle biotecnologie che, secondo il parere di ambo le parti, offrono un grande potenziale. L'Ue ed il Giappone organizzeranno scambi a livello universitario e tecnologico, seminari per incoraggiare lo sviluppo delle biotecnologie da parte del settore privato e scambi a livello di bioaziende a partecipazione mista nell'ambito del settore industriale, dei laboratori privati e delle università. Verranno anche svolte attività di ricerca comuni o coordinate nei settori della fusione nucleare e dei materiali e misure in campo nucleare. Un altro elemento costitutivo dell'accordo consiste nel favorire il dialogo fra gli intellettuali, gli scienziati e la società civile, su una varietà di questioni di bioetica, incluse la clonazione, la ricerca sulle cellule staminali, il genoma umano, la manipolazione genetica ed i trapianti di organi. Nel contempo si appronterà un passaggio di informazioni tra autorità di regolamentazione, riguardo ad argomenti legati alla sicurezza nella biotecnologia ed entrambe le parti si scambieranno opinioni su altre questioni normative, quali la protezione dei dati personali e la proprietà intellettuale. Alla luce delle nuove tecnologie nell'agricoltura e delle conseguenti preoccupazioni in tema di sicurezza alimentare, l'Ue ed il Giappone hanno anche convenuto di utilizzare i forum multilaterali per accrescere la comprensione reciproca, migliorare gli standard e le procedure, nonché per promuovere un dialogo che comprenda tutte le parti interessate, un più rapido flusso di informazioni ed una cooperazione multilaterale. Sia il Giappone che l'Ue considerano il ripresentarsi di alcune malattie una grave minaccia. Essi quindi accettano di collaborare per il rafforzamento delle attuali reti di allarme epidemico e di risposta al contagio e per promuovere scambi di informazioni e di visite del personale fra istituti di ricerca specializzati in malattie infettive ed, in particolare, per facilitare l'utilizzo di laboratori che si occupano di malattie estremamente pericolose negli Stati membri dell'Ue. Nel contempo si organizzeranno convegni, seminari e meeting scientifici congiunti nei seguenti settori: scienze della vita, materiali, compresi quelli superconduttori, nuova ingegneria del plasma, tecniche di surfacing e spazio.

DIFFONDERE LA SCIENZA: UN LAVORO DA GIORNALISTI O DA SCIENZIATI?
Bruxelles, 21 dicembre 2001 - I partecipanti ad una conferenza della Presidenza belga dal titolo "Sensibilizzare l'opinione pubblica su scienza e tecnologia in Europa e nelle sue regioni", tenutasi il 17 dicembre a Bruxelles, hanno convenuto che la comunicazione tra scienziati e cittadini andrebbe migliorata e che i media hanno un ruolo da svolgere in questo settore. Si è dimostrata tuttavia molto più controversa la questione su chi debba essere responsabile dei rapporti con il pubblico, siano essi scienziati o giornalisti. "Gli scienziati non possono e non dovrebbero cercare di comunicare", ha affermato un membro del pubblico. Egli ha sostenuto che ciò che occorre affrontare, è il divario fra scienziati ed esponenti dei mezzi di comunicazione, non quello fra scienziati e società. Questa opinione è stata tuttavia criticata dagli altri partecipanti, che hanno dichiarato che il divulgatore non trasmette la passione per la scienza, cosa di cui sono capaci gli scienziati. Vladimir de Semir, professore dell'Università Upf di Barcellona, nonché giornalista, ha assunto una posizione conciliante, affermando che il primo passo verso un dialogo fra scienziati e cittadini consiste nel rapporto fra scienziati e giornalisti. Egli ha dichiarato che una combinazione fra l'approccio giornalistico e quello scientifico, il primo alla ricerca di una storia ed il secondo fatto di caute asserzioni, è necessaria. Suzanne de Cheveigne del Cnrs (Centro nazionale di ricerca scientifica), con sede in Francia, ha condotto una ricerca sulle modalità di studio della scienza che il pubblico preferisce e, nel corso della manifestazione, ha sottolineato che "si può discorrere di scienza in modi diversi", dal momento che alcuni preferiscono sentir parlare gli scienziati stessi, mentre altri sono più soddisfatti di ricevere informazioni per il tramite di un giornalista. "Non esiste una risposta univoca riguardo a quale tipo di programmi sia necessario", ha dichiarato la de Cheveigne. Secondo una recente indagine Eurobarometro, la maggioranza di coloro i quali desiderano approfondire la loro conoscenza scientifica, vorrebbero farlo fruendo del mezzo televisivo. Yvan Ylieff, commissario del governo federale belga presso il ministero della Ricerca scientifica, ha dichiarato che non è necessario un canale esclusivamente dedicato alle trasmissioni scientifiche, bensì programmi scientifici con un più alto indice di gradimento e possibilmente finanziati dall'Ue. Vladimir de Semir ha evidenziato il problema del sensazionalismo della scienza da parte dei media. Egli ha dichiarato: "Esiste concorrenza riguardo agli spazi ed ai tempi, così il cronista è obbligato a creare titoli sensazionali. I reporter devono provocare emozioni al pari delle catastrofi ambientali e dei casi di omicidio, poiché è con questi che competono". Egli ha aggiunto che ciò che appare sui giornali o in televisione, come pure quello cui viene dato risalto, spesso non è deciso dagli stessi giornalisti, che si trovano alla "base della piramide". Nello spiegare il fatto che soltanto le più importanti notizie scientifiche fanno titolo, de Semir ha citato i servizi sulla scoperta di forme di vita su Marte. Ciò è apparso sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, ma non si è dato risalto ai servizi successivi, secondo i quali i risultati della ricerca potevano non essere esatti.

LA CLONAZIONE UMANA È "IMPOSSIBILE"
Bruxelles, 21 dicembre 2001 - Due membri del gruppo ad alto livello sulle scienze biologiche della Commissione europea hanno respinto la clonazione umana definendola impossibile, in occasione di una conferenza stampa svoltasi il 18 dicembre a Bruxelles a margine della manifestazione di due giorni sul tema "Le cellule staminali: terapie per il futuro". Il presidente del gruppo ad alto livello, professor Axel Kahn dell'Institut Cochin de Génétique Moléculaire (Parigi), e la professoressa Anne McLaren, del Wellcome Crc Institute di Cambridge (Regno Unito) (anch'ella membro del gruppo), hanno dichiarato che la possibilità di creare un clone umano, al momento, è una realtà improbabile. Nonostante il recente annuncio da parte della società americana Advanced Cell Technology di aver clonato con successo sei cellule embrionali umane, il professor Kahn ha affermato che "nessuno sa come produrre un embrione umano clonato", aggiungendo che la clonazione è per adesso improbabile, dato che gli scienziati " non padroneggiano le tecniche scientifiche, per non parlare delle questioni etiche". La professoressa McLaren ha aggiunto che la clonazione umana ottenuta dal trasferimento nucleare da cellule somatiche, tecnica che, secondo la McLaren, "potrebbe anche non funzionare ", sarebbe "elitaria e alquanto impegnativa" nello stesso tempo. Il professor Kahn ha inoltre affermato che le ricerche sulla clonazione a scopi terapeutici hanno sollevato "grandi speranze ed aspettative, ma anche posto serie difficoltà". Ammesso che prelevare cellule staminali da embrioni in fase iniziale di sviluppo piuttosto che da tessuti adulti o fetali abbia il vantaggio che esse possono proliferare all'interno di qualsiasi cellula dell'organismo, secondo la professoressa McLaren, la ricerca su queste cellule pone comunque "seri problemi etici". Ella ha sottolineato l'importanza del fatto che la ricerca europea venga condotta secondo gli standard più elevati, aggiungendo che l'Europa può controllare la questione meglio di quanto non facciano gli Usa, dove la ricerca pubblica sulle cellule staminali è controllata, mentre quella finanziata dalle aziende private non subisce alcuna restrizione. Parlando al Notiziario Cordis, la professoressa McLaren ha altresì dichiarato che la scoperta di un nuovo tipo di cellula "perfetta" da parte degli scienziati di Montreal (Canada), non rende superflue, a questo punto, le altre ricerche condotte sulle cellule staminali. Ella ha affermato che, nonostante nuove cellule - reperite nel midollo osseo e capaci di non provocare alcun rigetto immunitario anche se trasferite da una specie all'altra - rappresentino una nuova ed appassionante scoperta scientifica, la loro rarità nei confronti delle cellule staminali è sinonimo di ulteriore lavoro necessario per sviluppare il loro potenziale. Etienne Magnien, capo dell'unità "Aspetti politici" della Direzione "Scienze biologiche: azioni di ricerca per biotecnologia, agricoltura e alimentazione" presso la DG Ricerca, ha dichiarato al Notiziario Cordis che il rifiuto da parte del Parlamento europeo di approvare la relazione Fiori sulla genetica umana, decretato il 29 novembre, non costituiva di per sé un fallimento, dato che i lavori svolti dalla commissione temporanea europarlamentare sulla genetica umana hanno comunque innescato ulteriori dibattiti sulla questione. Magnien, il quale ha contribuito all'organizzazione della conferenza sulle cellule staminali, ha espresso il suo compiacimento per l'interesse suscitato dalla manifestazione, che ha attirato la partecipazione di diversi delegati. Magnien ha messo l'accento sulla forte affluenza da parte dei rappresentanti dei parlamenti degli Stati membri dell'UE, che egli attribuisce alla diversità degli approcci nazionali all'argomento ed al desiderio degli Stati membri di tenersi aggiornati sulle questioni etiche affrontate nel corso delle discussioni. Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha inoltre dichiarato che la manifestazione è stata importante nell'accendere il dibattito. "Stiamo cercando di proseguire il dialogo", ha spiegato. "Non vogliamo che il processo rallenti gradualmente". Busquin ha proseguito chiarendo la suddivisione delle responsabilità per la presa di decisioni regolamentari sulla ricerca in materia di cellule staminali nell'UE. Egli ha precisato che le questioni etiche rimangono sotto la responsabilità dei singoli Stati membri e che la Commissione dispone di una regola "semplice", che essa applica al momento di prendere decisioni sulla ricerca in questo settore. Secondo tale regola "non si possono condurre ricerche in un paese, se la legge nazionale in vigore non le prevede". Egli ha aggiunto che la Commissione fa affidamento al parere del gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie, al fine di orientare le proprie politiche. Infolink:
http://europa.eu.int/comm/research/quality-of-life/stemcells/dialogue.html

MISURE CONTRO LA DETENZIONE ILLECITA DI CAPITALI ALL'ESTERO
Roma, 21 dicembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nell'ambito della programmazione delle attività di controllo per il 2002 sarà inserito quale obiettivo specifico il controllo a finalità di contrasto della detenzione illecita di capitali all'estero da parte di contribuenti residenti in Italia. In particolare, il sopra citato indirizzo programmatico sarà riflesso sia nella direttiva annuale per la Guardia di Finanza, sia nella convenzione con l'Agenzia delle Entrate. I controlli riguarderanno, in specie: 1. le società a ristretta base azionaria controllate da soggetti residenti sia in paradisi fiscali sia in Stati esteri tradizionalmente utilizzati per finalità elusive; 2. i trasferimenti di partecipazioni in società a ristretta base azionaria a favore dei predetti soggetti esteri; 3. i fenomeni di impiego di capitali illecitamente detenuti all'estero per finanziare - anche mediante il ricorso ad operazioni conduit - società residenti in Italia; 4. in generale, i fenomeni di estero-vestizione di beni mobili e immobili localizzati nel territorio dello Stato; 5. i fenomeni di trasferimento della residenza fiscale delle persone fisiche in Stati aventi fiscalità privilegiata. In quest'ambito, saranno intensificati i controlli di tipo territoriale con opportune indicazioni e direttive volte a rendere più stringenti le attività di identificazione e monitoraggio dei transiti extracomunitari terrestri. La Guardia di finanza metterà in campo tutte le risorse - anche tecniche - a disposizione per intensificare il controllo di detti transiti.

TELECOM ITALIA: PERFEZIONATA LA CESSIONE DELLE QUOTE NEGLI EX CONSORZI SATELLITARI
Roma, 21 dicembre 2001 - Telecom Italia rende noto che è stata perfezionata l'operazione, annunciata lo scorso 28 novembre, relativa alla cessione delle partecipazioni detenute nelle società Eutelsat, Intelsat, Inmarsat e New Skies Satellites. Le quote di Telecom Italia negli ex consorzi satellitari sono state trasferite a una società di nuova costituzione (Mirror International Holding Sarl), il cui 70% è stato successivamente rilevato dal fondo chiuso Lehman Brothers Merchant Banking Partners II L.P. e, per una quota minoritaria, da IntesaBCI, e Interbanca. La valutazione del portafoglio che Telecom Italia cede a Newco - in cui manterrà una quota del 30% - è pari a 550 milioni di euro, con un incasso pari a 450 milioni di euro (al netto dell'investimento effettuato in Newco) e una plusvalenza, al netto delle imposte, di oltre 100 milioni di euro a livello civilistico.

LA BORSA RIASSICURATIVA ONLINE AXA CORPORATE SOLUTIONS UTILIZZERA' LA PIATTAFORMA INREON PER STIPULARE CONTRATTI DI RIASSICURAZIONE FACOLTATIVA IN TUTTO IL MONDO
Milano, 21 dicembre 2001 - Axa Corporate Solutions procedera' all'acquisto dei contratti di riassicurazione facoltativa attraverso inreon, la nota piattaforma per il trading riassicurativo via Internet. La divisione di Axa, che si occupa della gestione del rischio per conto delle grandi aziende clienti del Gruppo francese Axa, acquistera' le coperture facoltative da una rete di uffici sparsi in tutto il mondo. La decisione di utilizzare la piattaforma inreon e' la prova del crescente consenso da parte delle societa' di riassicurazione nei confronti dei vantaggi offerti dal trading online. "Attraverso inreon potremmo beneficiare di importanti vantaggi in termini di velocita', trasparenza ed efficienza dei nostri collocamenti del rischio", ha affermato Jean-Marie Nessi, Chairman e Ceo di Axa Corporate Solutions. Axa Corporate Solutions iniziera' a utilizzare il servizio a partire da febbraio 2002; entro l'agosto successivo, tutti gli uffici della societa' in ogni parte del mondo saranno attrezzati per procedere al collocamento online dei contratti di riassicurazione facoltativa. Nessi ha aggiunto che per Axa Corporate Solutions il requisito prioritario della piattaforma di riassicurazione e' la copertura di proprieta', un'area nella quale inreon vanta gia' una solida tradizione di successi. Rob Bredahl, Ceo di inreon, ha dichiarato: "Questo accordo rappresenta un traguardo significativo per inreon, che puo' gia' annoverare al suo attivo molte delle principali societa' di riassicurazione a livello mondiale. La decisione di Axa Corporate Solutions di scegliere riconferma la crescente propensione da parte delle societa' di riassicurazione a beneficiare dell'efficienza e dei risparmi che questa piattaforma online e' in grado di offrire. La collaborazione con Axa Corporate Solutions e' destinata a preparare i broker e i riassicuratori a rispondere alle esigenze del Gruppo Axa nel settore della riassicurazione online". Per Axa Corporate Solutions, il principale vantaggio derivante dall'uso della piattaforma e' rappresentato dalle superiori capacita' di monitoraggio e gestione dei contratti di riassicurazione di cui beneficeranno tutti gli uffici locali. "Con inreon acquisiremo una capacita' superiore nel monitorare e rivedere i collocamenti a livello globale", ha aggiunto Nessi. "Tra gli altri vantaggi spiccano la possibilita' di beneficiare degli sviluppi nei servizi amministrativi back office offerti dalla piattaforma, nonche' della standardizzazione di dati e processi. In breve, si tratta di un sostanziale salto di qualita' nella gestione e nell'efficacia del processo di acquisto globale". Kaj Ahlmann, Chairman di inreon, ha commentato: "Le attivita' di trading condotte sulla piattaforma sono in costante crescita e la scelta compiuta da Axa Corporate Solutions e' una chiara dimostrazione del consenso riscosso da questa tecnologia nel settore della riassicurazione. Ci attendiamo che altre societa' di assicurazione seguano l'esempio di Axa; da parte nostra moltiplicheremo l'impegno per introdurre nuovi prodotti in grado di rispondere sempre meglio alle esigenze di realta' come Axa Corporate Solutions". Jean-Marie Nessi entrera' a fare parte del Consiglio di con il ruolo di Direttore.

BANCA CRT: IL PRESIDENTE SERGIO PININFARINA HA TRACCIATO UN QUADRO SULL'ANDAMENTO DELL'ISTITUTO
Torino, 21 dicembre 2001 - I risultati sinora raggiunti superano ampiamente le aspettative. L'azienda di via XX Settembre si consolida ulteriormente sul territorio lanciando importanti novità di prodotto e servizio. Completato il processo di riorganizzazione che ha trasformato radicalmente la banca, da istituto generalista ad azienda con più divisioni specializzate nel Private Banking, nel Corporate Banking, nello Small Business e nella clientela privata Una banca leader sul territorio, che ha raggiunto risultati superiori alle aspettative, completamente ristrutturata per assicurare consulenza e servizi personalizzati su ciascuna fascia di clientela. E' questa la fotografia di Banca Crt tracciata quest'oggi dal Presidente Sergio Pininfarina in occasione dell'incontro di auguri con la stampa. A otto mesi dal suo insediamento al vertice dell'Istituto, Sergio Pininfarina ha presentato un quadro molto positivo della Banca. "Si è trattato di un periodo certamente significativo sia sotto il profilo dei risultati ottenuti sia da quello dell'organizzazione interna, un anno nel corso del quale Banca Crt non solo ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, ma in alcuni casi li ha anche superati". A partire dal risultato economico. Nei primi nove mesi del 2001, pur in presenza di una congiuntura nazionale ed internazionale poco favorevole ed un mercato finanziario altrettanto incerto, la banca ha segnato un notevole miglioramento con un utile netto che si è attestato a 255 milioni di euro, con un aumento del 26.5% rispetto ai 201.3 milioni del 30 settembre 2000 ed un Roe che sale pertanto al 27,3%. Una tendenza già emersa nel corso del primo semestre quando l'utile (180 milioni di euro) aveva già ampiamente superato l'utile dell'intero esercizio del 1998, per altro già considerevole. Per quanto riguarda le previsioni di fine anno, nonostante le difficoltà che a livello nazionale sta incontrando il settore del risparmio gestito, secondo il Presidente " i dati ci lasciano presupporre un risultato ampiamente superiore al budget". Sergio Pinifarina ha poi sottolineato la radicale trasformazione del ruolo e della struttura della Banca che considera "il risultato più importante perché ci consente di riaffermare con forza il ruolo del nostro Istituto sia sul territorio di riferimento, sia all'interno del Gruppo Unicredito, sia nel panorama bancario italiano". Dall'autunno di quest'anno infatti "possiamo parlare di una nuova Crt che da banca generalista si è trasformata in istituto specializzato, che cioè offre servizi sempre più personalizzati sulle esigenze dei clienti, sviluppati e segmentati per fasce di mercato. Un processo che ha portato alla riorganizzazione totale della rete territoriale con la creazione di tre distinte linee di governo e di distribuzione: Retail, Corporate e Private Banking. Una trasformazione che va collocata all'interno delle strategie del Gruppo, che a sua volta sta puntando su un modello organizzativo ed operativo disegnato sulle nuove esigenze che stanno emergendo dal mercato. Ne emerge un'immagine di Banca forte, con grandi risorse umane e potenzialità progettuali interne. Una banca - aggiunge Pininfarina - cha ha dimostrato e sta dimostrando nei fatti di avere la capacità di cambiare velocemente. "Ed i risultati sembrano confermarlo" ha aggiunto il Direttore Generale Edoardo Massaglia. Ad iniziare dal rapporto con il territorio dove Banca Crt è oggi la prima azienda di credito per numero di sportelli (complessivamente di 456 unità locali) e dove la divisione Retail conta quasi un milione di clienti. Oltre alla capillarità della rete ed ai rapporti storicamente consolidati con i clienti, esiste inoltre un forte legame della banca con il sistema imprenditoriale testimoniato dallo sviluppo costante degli impieghi. I prestiti, quindi risorse dedicate allo sviluppo dell'economia, hanno sfiorato quasi l'80% della raccolta mentre due anni fa lo stesso dato era del 57%. Le aziende comprese nella fascia di fatturato "da 1,5 a 7,8 milioni di Euro" rappresentano la quota largamente prevalente del portafoglio clienti della Divisione Corporate di Banca Crt che conta circa 15.000 clienti. Per quanto riguarda infine l'attività di Private Banking, l'Istituto conta 24 unità operative (di cui 3 nuove agenzie 7 punti Private solo nel 2001) per un totale di 5000 miliardi di lire amministrati. Molto elevato il livello di innovazione sul versante dei prodotti. Nel 2001 Banca Crt, fra le numerose iniziative ha lanciato Ventura Finance, Free 18-30, ed alcuni nuovi prodotti finanziari a Capitale Protetto (Unistar 2001, una polizza Unit Linked, e Crt Rischio Zero una Gestione di Portafogli in fondi) La banca ha inoltre potenziato i servizi di internet banking con TradingLab, Crt Network (per clienti privati) e Crt Network Business per le imprese e sta per lanciare il progetto Small Business dedicato sempre alle Pmi. Ventura Finance Spa (Creata insieme insieme a Yuco s.r.l. Young Universal Company, la società costituita da Giovani Imprenditori dell'Unione Industriale di Torino) è la risposta all'esigenza delle medie e piccole aziende di poter accedere a supporti creditizi innovativi per il finanziamento dell'avvio di un progetto imprenditoriale o di un progetto di riconversione industriale. Ventura Finance affianca l'imprenditore nell'individuare le linee di sviluppo più opportune per l'impresa, identificando allo stesso tempo le modalità di finanziamento maggiormente idonee a sostenerlo. Free 18 - 30 è invece la risposta alle esigenze del mercato giovanile. E' un progetto che si sviluppa intorno ad un nuovo conto corrente che Banca Crt ha dedicato ai giovani tra i 18 e i 30 anni. Un'iniziativa assolutamente unica nel panorama bancario italiano, pensata e sviluppata tutta all'interno di Banca Crt con partnership di rilievo come Vitaminic e Planet Communication. Ne è emerso un conto corrente a pacchetto, dedicato a tutti i giovani che desiderano affiancare l'operatività tradizionale allo sportello con quella dell'Internet Banking. Ha un costo mensile di tre euro al mese. Il resto, come accenna il nome del conto, è tutto "free": nessuna spesa aggiuntiva, operazioni illimitate, domiciliazione utenze e blocchetto assegni gratuiti e inoltre, a costo zero CartaSì o CartaSì Campus Web, la carta esclusiva per studenti. Ed i risultati stanno dando ragione all'istituto: i sottoscrittori del conto , disponibile da inizio luglio, sono oltre 27 mila. Il presidente Sergio Pininfarina ha infine accennato ai rapporti con il gruppo UniCredito "il recente riassetto annunciato non fa che confermare il nostro ruolo di primo piano all'interno di una realtà di dimensioni europee. Da un lato l'appartenenza ad Unicredito ci garantisce sinergie decisive per portare avanti progetti di sviluppo a sostegno del sistema territoriale delle Pmi nonché di crescita nel settore dei servizi bancari. Dall'altro la vocazione all'innovazione dimostrata in questi ultimi mesi, la capacità di sviluppare progetti e prodotti che poi possono essere condivisi con le altre Banche (è il caso di Free 18/30), unite al forte legame con il territorio garantiscono una reale e concreta potenzialità di crescita in tutti i settori. La scelta di insediare a Torino una delle tre nuove Banche del Gruppo testimonia l'importanza della nostra banca nonchè del territorio ad essa legato.

INAUGURATA A VALDOBBIADENE FILIALE DELLA BANCA POPOLARE DI VERONA
Milano, 21 dicembre 2001 - Nuova apertura bancaria nella marca trevigiana. La Banca Popolare di Verona ha infatti inaugurato la tredicesima filiale in provincia di Treviso a Valdobbiadene. Una apertura voluta dal Gruppo veronese per rafforzare i legami con un comprensorio centrale per l'intero Veneto e che presenta un variegato mosaico di piccole e medie imprese dinamiche ed innovative, fortemente export oriented. Moltelici sono quindi le esigenze di uno dei sistemi economici provinciali tra i più industrializzati d'Italia. Un riflesso di questa significativa crescita del comprensorio trevigiano si riscontra nella forte presenza di sportelli bancari sul territorio, pari ad oltre 550, dei quali nove a Valdobbiadene. Con una quota pari a quasi il 19% del totale degli sportelli veneti, Treviso si posiziona al primo posto per presenze bancarie nel Veneto seguita da Verona. La BPV con circa 600 sportelli a livello di Gruppo, quotata in borsa, attiva sull'estero con un proprio network in Svizzera, Lussemburgo, Cina e India dispone di servizi d'avanguardia e personale specializzato. Dal Private Banking, con Banca Aletti, al merchant Banking, con Gestielle Merchant, ai fondi comuni di investimento con Gestielle Asset Management, il Gruppo Popolare di Verona è in grado di fornire prodotti e servizi di assoluto livello capaci di rispondere alla clientela privata e alle piccole e medie imprese. Uno dei tratti distintivi della Popolare di Verona presieduta dall'avv. Carlo Fratta Pasini è quello che vede l'Istituto di credito collocarsi in particolare al fianco dell'impresa familiare per agevolarne la crescita e accompagnarla sui mercati internazionali.

CREDITO ARTIGIANO: ACQUISTO AZIONI BRSA
Milano, 21 dicembre 2001 - Il Credito Artigiano S.p.A., all'esito del Consiglio di Amministrazione svoltosi in data odierna, ha acquisito dalla Banca Popolare Sant'Angelo S.c. a r.l. n. 999.900 azioni della Banca Regionale Sant'Angelo S.p.A., pari al 22,43% del capitale sociale, per un importo complessivo di circa 68,5 miliardi di Lire. Tale operazione rientra nel complessivo progetto di riorganizzazione delle partecipazioni del Gruppo bancario Credito Valtellinese in Sicilia, nonché nell'ambito degli accordi a suo tempo definiti tra il Gruppo e la Banca Popolare Sant'Angelo S.c. a r.l. in relazione all'offerta pubblica di acquisto, conclusa nel mese di giugno del 2001, che ha comportato l'acquisto del controllo della Banca Regionale Sant'Angelo S.p.A. da parte del Credito Artigiano S.p.A.. Il Credito Artigiano S.p.A., a seguito dell'acquisizione, detiene una partecipazione nel capitale sociale della Banca Regionale Sant'Angelo S.p.A. pari al 76,94%.

SCA INFORMA GLI AZIONISTI E PROTEGGE L'AMBIENTE CON AUTONOMY
Milano, 21 dicembre 2001 - La svedese Sca (Svenska Cellulosa Aktiebolaget), uno dei maggiori produttori internazionali nei settori packaging, igiene personale e forestale, ha scelto la tecnologia Autonomy, leader nella fornitura di software infrastrutturale per l'azienda, a supporto della sezione del proprio sito Web dedicata agli investitori. Grazie alla tecnologia Autonomy, Sca potrà distribuire elettronicamente ai propri azionisti le informazioni di rilievo, a tutto vantaggio dell'efficienza aziendale e della salvaguardia ambientale. Avvalendosi della tecnologia Autonomy, Sca potrà distribuire ai propri azionisti informazioni provenienti da molteplici fonti, automaticamente aggregate e catalogate sulla base dei concetti contenuti all'interno del testo. Grazie a questo processo, gli azionisti verranno tenuti costantemente informati in merito a tutte gli argomenti ritenuti di interesse, riducendo l'inutile spreco di risorse legato alla gestione manuale delle informazioni e all'invio ripetuto di aggiornamenti cartacei. "Le aziende leader comprendono la necessità di valutare come migliorare le operazioni aziendali tradizionalmente eseguite manualmente", ha commentato Jon McNerney, General Manager Europe di Autonomy, "Come ha intuito Sca, per migliorare l'efficienza è necessario automatizzare le operazioni di base, tra cui, ad esempio, le comunicazioni agli azionisti". "Sca è costantemente impegnata nell'adozione di procedure che salvaguardano l'ambiente, pertanto, Autonomy ci consente di aumentare la nostra efficienza operativa su due fronti: da un lato il nostro personale è sgravato dal compito di eseguire manualmente il collegamento ipertestuale delle informazioni destinate ai nostri azionisti e, in secondo luogo, riduciamo sostanzialmente l'impiego del materiale cartaceo, restando fedeli ai nostri ideali ambientalistici", ha commentato Kjell Backudd, It Controller di Sca, "La tecnologia Autonomy è l'unica in grado di creare una soluzione di duplice vantaggio in tempi così rapidi". L'elemento chiave del software Autonomy è la capacità di analizzare il testo, indipendentemente dal linguaggio utilizzato, identificando e classificando i concetti principali e provvedendo quindi a categorizzare, collegare, personalizzare e distribuire automaticamente le informazioni estrapolate. La tecnologia viene utilizzata per automatizzare queste operazioni all'interno di portali informativi aziendali e in applicazioni di Crm, knowledge management ed e-business. Infolink:
www.autonomy.com

LE TECNOLOGIE HUMMINGBIRD DI DOCUMENT MANAGEMENT AL CENTRO DEL NUOVO PROGETTO DI CORRISPONDENZA DELLA BANCA D'ITALIA
Roma, 21 dicembre, 2001 - Hummingbird Ltd. leader mondiale nel settore delle soluzioni software destinate alle aziende, annuncia di aver siglato un contratto per l'utilizzo della sua tecnologia di Gestione Documentale Docs Fusion con l'Istituto di Via Nazionale. La tecnologia Hummingbird sarà utilizzata per il rifacimento della procedura corrispondenza della Banca d'Italia. La suite Docsfusion costituisce una completa soluzione di Electronic Document Management in grado di gestire archivi documentali di qualunque genere, dimensione e complessità all'interno di Intranet e reti aziendali. La versatilità della suite Docsfusion e la possibilità di personalizzare il sistema ricorrendo alla programmazione costituiscono una solida base per la realizzazione di applicazioni di gestione documentale anche molto diverse tra loro, come ad esempio: la gestione della documentazione Qualità; la gestione e distribuzione della normativa interna; il trattamento del protocollo in ingresso o in uscita; la gestione di archivi composti da disegni o mappe; l'archiviazione storica di documenti; l'archiviazione ed il recupero di output prodotto da computer (come report e spool di stampa); la gestione di archivi composti da documenti acquisiti tramite scanner. Gli archivi documentali di Docsfusion utilizzano un Dbms relazionale (Docsfusion supporta Sql-Server 6.5 e 7.0 oltre ad altri prodotti per la gestione di database) per la memorizzazione e la classificazione di documenti elettronici, immagini acquisite da scanner, o qualsiasi altra tipologia di informazione documentale. Il sistema è progettato per garantire continuità di servizio, sicurezza contro gli accessi non autorizzati e robustezza nella gestione degli archivi, che possono crescere sino ad ospitare centinaia di migliaia o di milioni di documenti in linea. "Per noi di Hummingbird S.p.A - afferma Gianni De Cicco Country Manager per l'Italia - l'accordo con la Banca d'Italia è di importanza strategica perché costituisce un prestigioso riconoscimento al ruolo che la nostra azienda ha nel panorama tecnologico internazionale. Quest'accordo è un importante successo, il risultato evidente di una continua evoluzione tecnologica della suite di Document Management nonché degli investimenti in risorse umane fatti dalla nostra azienda nell'ultimo anno".
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LEHMAN BROTHERS REPORTS NET INCOME OF $201 MILLION, OR $0.73 PER COMMON SHARE (DILUTED), EXCLUDING THE IMPACT FROM SPECIAL CHARGE OF $71 MILLION RELATED TO THE EVENTS OF SEPTEMBER 11
New York, Dec. 21, 2001 - Lehman Brothers Holdings Inc. (Nyse: Leh) today reported net income of $201 million, or $0.73 per common share (diluted) for the fourth quarter ended November 30, 2001, excluding the impact of a special charge associated with the events of September 11. This compares with $399 million, or $1.46 per common share (diluted) in the fourth quarter of fiscal 2000. Fiscal 2001 fourth quarter results included a special charge of $127 million ($71 million after tax). Fourth quarter earnings, including the impact of the special charge, were $130 million, or $0.46 per common share (diluted). For the full year of fiscal 2001, the Firm reported net income of $1.326 billion (excluding the impact of the special charge), or $4.64 per common share (diluted), compared with $1.775 billion, or $6.38 per share, in fiscal 2000. Including the impact of the fourth-quarter special charge, net income for the fiscal year was $1.255 billion, or $4.38 per common share (diluted). The Firm's fourth quarter and full year results for fiscal 2001 were negatively impacted by the events of September 11, which resulted in the displacement and relocation of the Firm's New York employees located in lower Manhattan. The Firm recorded a $127 million special charge stemming from those events. This charge reflects all costs and asset write-offs associated with these events, net of related estimated insurance recoveries. The Firm is pursuing a claim with its insurance carriers for the property damage, incremental costs, and lost revenues from the business interruption resulting from these events. "Lehman Brothers faced tremendous challenges this year. Despite the difficult economic and market conditions and the direct impact of the tragic events of September 11, we continued to deliver solid financial performance," said Richard S. Fuld, Jr., Chairman and Chief Executive Officer. "Our people came together and showed the strength and resiliency of our culture. Our commitment to our clients, our shareholders, and each other will continue to help us deliver on our 'Best Operator' strategy." He pointed out that despite the impact of September 11 and unfavorable market conditions, Lehman Brothers reported its second best year ever in terms of revenues and net income in fiscal 2001, a return on equity (excluding the special charge) of 17.5% and pre-tax operating margin (excluding the special charge) of 27.8%, reflecting the benefits of the Firm's diversification across its businesses and geographic locations. Net revenues (total revenues less interest expense) for the fourth quarter were $1.203 billion, a decrease of 29 percent from $1.698 billion in the fourth quarter of fiscal 2000. For the full fiscal year of 2001, net revenues were $6.736 billion, a decrease of 13 percent from $7.707 billion in the 12 months of fiscal 2000. Nonpersonnel expenses for the fourth quarter of fiscal 2001 were $345 million, compared with $338 million in the previous fiscal year's fourth quarter. Compensation and benefits as a percentage of net revenues was approximately 51 percent. For the full 12 months of 2001, nonpersonnel expenses were $1,424 million, compared with $1,197 million in fiscal 2000. The foregoing exclude the effect of the special charge. For the fiscal 2001 fourth quarter, the Firm's pre-tax operating margin was 20.2 percent, excluding the special charge (9.6 percent including the special charge), compared with 32.6 percent in the fourth quarter of fiscal 2000. Return on common equity was 10.0 percent for the quarter ended November 30, 2001 excluding the special charge (6.3 percent including the special charge), compared with 22.4 percent a year ago. For the full 12 months of fiscal 2001, the Firm's pre-tax operating margin was 27.8 percent, excluding the special charge (26.0 percent including the special charge), compared with 33.5 percent for the full year of fiscal 2000. Return on common equity was 17.5 percent for the year ended November 30, 2001, excluding the special charge (16.5 percent including the special charge), compared with 27.4 percent in fiscal 2000. Return on common equity for all periods is calculated before adjusting for a special preferred dividend, where applicable. As of November 30, 2001, Lehman Brothers' stockholders' equity and trust preferred securities were $9.169 billion and total capital (stockholders' equity, trust preferred, and long-term debt) was approximately $47.5 billion. Book value per common share was $31.81. Earnings per share calculations for 2001 and 2000 include the impact of a special preferred dividend paid to American Express Company and to Nippon Life Insurance Company at fiscal year end. American Express and Nippon Life are entitled to receive an annual non-cumulative preferred dividend equal to 50 percent of the amount by which the Firm's net income for the full fiscal year exceeds $400 million, up to a maximum of $50 million per year. This special preferred dividend expires on May 31, 2002; since this reflects a half-year period, the dividend applies to 50 percent of the amount by which the Firm's net income in fiscal 2002 exceeds $200 million, up to a maximum of $25 million. Infolink:
www.lehman.com

PRICEWATERHOUSECOOPERS ANNUNCIA LE ENTRATE FISCALI 2001 PARI A 2,3 MILIARDI DI DOLLARI
New York 21 dicembre 2001 - PricewaterhouseCoopersha annunciato che le entrate fiscali per l'anno conclusosi il 30 Giugno 2001 sono state di $22,3 miliardi di dollari, un aumento del 7,6% rispetto a quelle dell'anno precedente di $20,7 miliardi, come espresso in base ai cambi locali. Le entrate nette - che non comprendono i subappaltatori e le altre spese di passaggio - sono state di $19,8 miliardi. ''Le condizioni economiche - e il clima generale - non avrebbero rappresentato un problema se, lo scorso anno, non avessimo affrontato delle sfide'' ha dichiarato l'Amministratore Delegato di PricewaterhouseCoopers, Samuel A. DiPiazza Jr. ''Tuttavia, siamo molto incoraggiati dal 10% di aumento che abbiamo registrato dalle nostre pratiche assicurative, di finanza aziendale, di recupero e dalle prassi tributarie, settori principali che rimarranno a PricewaterhouseCoopers anche dopo la separazione programmata dei nostri servizi di consulenza.'' ''Oggi, stiamo lavorando in stretto rapporto con i nostri clienti per aiutarli ad affrontare le sfide derivanti da un economia globale debole e a prepararli a quella fase di recupero che dovrebbe iniziare,'' ha aggiunto DiPiazza. ''Noi alla PricewaterhouseCoopers pensiamo di utilizzare questo periodo per sviluppare nuovi servizi e reclutare i migliori talenti che permetteranno a noi e ai nostri clienti di capitalizzare in maniera veloce sul rafforzamento dell'economia globale.'' Il settore dei Servizi assicurativi e di Consulenza Aziendale (Abas) ha generato un fatturato globale di $8,7 miliardi, facendo registrare un aumento del 7,4%. Mentre le contrazioni economiche nei diversi stati hanno influenzato la crescita, l'espansione in altri territori, tra cui Cina, Indonesia ed Europa Centrale ed orientale, ha portato ad un forte aumento. Il settore tributario nell'anno fiscale 2001 ha dato ottimi risultati, registrando un aumento raddoppiato per il terzo anno consecutivo. Le entrate totali hanno raggiunto i $4,4 miliardi, facendo registrare un aumento pari al 14,7% rispetto all'anno precedente. Questa crescita continuata rappresenta il riflesso della forza della lista clienti del settore tributario, delle sue relazioni con i clienti e la forte richiesta di servizi, specialmente in ambito di imposte internazionali. PwC Consulting ha generato un fatturato di $6,7 miliardi, registrando un aumento del 3,6%. Sebbene questo settore sia stato influenzato dalle contrazioni economiche negli Stati Uniti - in particolar modo per cio' che riguarda la tecnologia - e dalle limitazioni di regolamentazione imposte dalle norme di indipendenza consultiva, gli affari hanno visto diversi aumenti in molte aree chiave. Tra queste soluzioni di gestione finanziaria troviamo: gestione dei rapporti con la clientela, che ha registrato un aumento superiore al miliardo di dollari; e business-to-extended-enterprise (B2E), che ha avuto i maggiori contratti con Hewlett-Packard e Palm. Altri riconoscimenti importanti nel settore della clientela, che hanno generato delle entrate per circa un miliardo di dollari, includono il contratto per l'integrazione dei sistemi del Centres for Medicare & Medicaid Services del Dipartimento Statunitense di Sanita' e Servizi Umani ed un progetto dell'Esercito Statunitense per la cre! azione di un'''universita' virtuale'' in grado di fornire corsi a distanza per i soldati americani che si trovano nelle diverse zone del mondo. Le entrate derivanti dal settore della Finanza Aziendale e Recupero (Cfr) sono state di $1,4 miliardi, un aumento pari all'1,6% rispetto all'anno precedente. Il settore Cfr, chiamato in precedenza Settore dei Servizi di Consulenza Finanziaria e ancora operativo, con questo nome, negli Stati Uniti, ha registrato un forte aumento in relazione ai prodotti commercializzati fuori dagli Stati Uniti, tra questi in particolar modo nei Business Recovery Services. Questo ha rappresentato una compensazione da parte delle pressioni di regolamentazione negli U.S.A., influenzando i settori di Dispute Analysis & Investigations, Corporate Value Consulting (Cvc) e Corporate Finance. Alla fine dell'anno, il settore Cvc e' stato venduto alla Standard & Poors e il settore dell'investment banking della Shattuck Hammond Healthcare e' stato venduto tramite un acquisto in blocco della gestione. Insieme, entrambi gli affari, nel 2001, hanno registrato delle entrate di $115 milioni. A seguito della ristrutturazione di quest'anno, Cfr ha concentrato tutte le sue attivita', che continueranno a mostrare aumenti benefici e a mantenere azioni di mercato attraverso i vari cicli economici. Le Global Human Resource Solutions (Ghrs) hanno riportato delle entrate pari a $554 milioni. Mentre la richiesta per i servizi rimane alta, la crescita e' stata limitata delle norme di indipendenza del Sec, che limitano l'opportunita' della linea servizi di stabilire alleanze strategiche e di fornire una piu' ampia gamma di servizi Hr in outsourcing. Inoltre, la consapevolezza nel mercato statunitense dell'intenzione di separazione di PricewaterhouseCoopers ha fatto si' che le societa' ponessero maggiore attenzione in merito alla firma di contratti di outsourcing a lungo termine. L'ente americano della Ghrs, Unifi, sta valutando la propria vendita ad una sussidiaria di Mellon Financial Services, una tra le piu' grandi societa' di servizi finanziari globali. PricewaterhouseCoopers, comunque, avra' la maggiore presenza nei servizi di consulenza di risorsa umana distribuiti dalla Human Resource Consulting (Hrc), principalmente nel settore della prassi tributaria. In fine, il Business Process Outsourcing (Bpo) ha registrato un aumento del 166,2% rispetto all'anno precendente, arrivando a $563 milioni sulla base dei contratti con nuovi clienti e l'estensione e la modifica di quelli gia' esistenti. Su una base geografica, la crescita di fatturato e' stata del 2,3% in Nord America, arrivando a $10,1 miliardi, e del 3,1% in Sud America, raggiungendo quota $821 milioni. Nel Pacifico asiatico, ha raggiunto un aumento di circa il 18% arrivando a $2,4 miliardi; e in Europa/Medio Oriente/Africa l'aumento e' stato del 12%, per un totale di circa $9 miliardi. Circa il 60% delle entrate di PricewaterhouseCoopers e' espresso in valute locali. La crescita in valute locali fornisce una misura piu' precisa delle prestazioni degli stati in cui si sono registrate le entrate e i profitti. Infolink:
http://www.pwcglobal.com

REPLY S.P.A., SOCIETÀ OPERANTE NEL SETTORE DELL'E-BUSINESS E QUOTATA AL NUOVO MERCATO, HA PERFEZIONATO L'ACQUISIZIONE DEL 58% DI E*FINANCE CONSULTING
Milano, 21 dicembre 2001 - E*fc è leader nella consulenza strategica e specialistica nel settore della finanza per la realizzazione di servizi sui canali internet, contact center, wireless e broadband. Forte la focalizzazione sulla customer experience per la gestione della relazione con la clientela mediante l'utilizzo della multicanalità integrata e le tecniche di web marketing. E*fc collabora da anni con primari network di consulenza strategica internazionali, oltre a sviluppare direttamente progetti e soluzioni di e-business per alcune delle più importanti istituzioni finanziarie italiane. "L'odierna acquisizione, naturale evoluzione della lettera di intenti siglata a settembre, - ha detto il Presidente di Reply Spa Mario Rizzante - deve essere inserita e compresa all'interno di una strategia industriale di medio lungo periodo. La creazione di una società volta a sviluppare soluzioni specifiche per il settore banking e financial services ed in grado di fornire servizi di consulenza stratgica e system integration su piattaforme web concepite per il mercato finanziario, è il primo passo per promuovere e posizionare l'offerta complessiva del Gruppo Reply in uno dei mercati a maggiore crescita per il settore Ict nei prossimi anni. Credo che l'ingresso ufficiale di E*fc nel gruppo Reply - ha concluso Mario Rizzante - non potrà che aumentare la nostra visibilità e penetrazione in un settore da cui fino ad oggi eravamo sostanzialmente assenti." In seguito alla operazione finanziaria Reply diventa il nuovo socio di maggioranza di E*fc con il 58 % mentre rimangono azionisti della società, cedendo una parte della loro partecipazione, sia Class Editori Spa (dal 10% al 3) e Web Equity Spa -Tamburi & Associati (dal 35 % al 3%) sia il management attuale che continuerà a guidare la società. Per Reply Spa, questo accordo comporta un investimento di 1,998 milioni di €. E(finance consulting prevede per l'esercizio in corso ricavi per 2,067 milioni di € con un valore di Ebit pari al 15% dei ricavi. Reply S.p.A. è uno dei principali Gruppi italiani nel settore dell'E-business, dove opera offrendo consulenza e servizi orientati sia all'ideazione ed implementazione di progetti per le imprese che evolvono verso nuove strategie di E-business, sia alla realizzazione di soluzioni applicative per aziende che nascono ed operano esclusivamente sulla rete.

ENI: L'ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEFINISCE LE MATERIE E I SETTORI DI DIRETTO INTERESSE DELLA SOCIETÀ PER LA NOMINA DEI SINDACI
Roma, 21 dicembre 2001 - Si è tenuta il 19 dicembre l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti dell'Eni S.p.A. che ha approvato le modifiche statutarie riguardanti i requisiti di professionalità dei sindaci non revisori contabili, in conformità al Decreto del Ministero della Giustizia del 30 marzo 2000 n. 162. L'Assemblea ha deliberato che possano essere nominati sindaci coloro che, pur non essendo revisori contabili, abbiano svolto per almeno un triennio attività professionali o di insegnamento universitario di ruolo in diritto commerciale, economia o finanza aziendale, oppure funzioni dirigenziali presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni operanti nei settori ingegneristico e geologico.

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