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7 GENNAIO 2002
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RITARDI NELLA LIBERALIZZAZIONE DELLA RETE LOCALE: LA COMMISSIONE
EUROPEA PRENDE PROVVEDIMENTI CONTRO TRE STATI MEMBRI
Bruxelles, 7 gennaio 2002 - La Grecia, il Portogallo e la Germania
faranno fronte alle procedure di infrazione avviate dalla Commissione
europea, per non avere rispettato le disposizioni volte a favorire la reale
apertura della rete locale. Il regolamento, elaborato per garantire lo
sviluppo dell'accesso ad Internet attraverso condizioni di impiego più
competitive dell'ultimo miglio di connessione telefonica (ossia l'anello
locale), non è stato completamente attuato nei tre paesi summenzionati. Ciò
crea difficoltà di accesso per i nuovi operatori del mercato che intendono
condividere la rete locale e fornire servizi quali il Dsl (digital
subscriber line o linea digitale d'utente). Nel commentare gli sviluppi,
occorsi poco prima della pausa natalizia, Erkki Liikanen, commissario
europeo per la Società dell'informazione e le Imprese, ha dichiarato che si
tratta soltanto del primo di una serie di possibili provvedimenti volti a
garantire l'applicazione del regolamento. "[Questo] è soltanto il primo
passo per sostenere la reale applicazione del regolamento riguardante
l'accesso disaggregato alla rete locale in tutti i 15 Stati membri. Se si
presenteranno altri problemi, verranno intraprese, a tempo debito, ulteriori
azioni legali", ha affermato. La prima azione riguarda la spedizione di
lettere di notifica formale ai tre paesi. Se per la Germania la causa di
questa situazione è da imputare alla posizione monopolistica che occupa
l'attuale operatore incombente per ciò che riguarda i servizi Dsl, i casi di
Grecia (ritardo nella pubblicazione dell'offerta di riferimento per
l'accesso disaggregato alla rete locale) e Portogallo (l'offerta pubblicata
è valida, ma incompleta poiché non precisa le tariffe) sono piuttosto da
attribuire a vizi procedurali.
LA COMMISSIONE ATTUA MISURE PER FAVORIRE LE COMPETENZE COMMERCIALI DEI
RICERCATORI NEL SETTORE DELLE BIOTECNOLOGIE
Bruxelles, 7 gennaio 2002 - La Commissione europea sta sostenendo
un'iniziativa volta ad aiutare i ricercatori e gli scienziati ad affinare le
proprie competenze necessarie per trasformare, nel campo delle
biotecnologie, una buona idea in una proposta aziendale di successo. A tale
scopo, la Commissione ha aggiudicato un premio del valore di 193.000 euro
alla società Biobiz, affinché organizzi una serie di workshop destinati ad
istruire i potenziali imprenditori biotech su come soddisfare i requisiti
aziendali. I workshop, studiati appositamente per affrontare le specifiche
caratteristiche del settore biotecnologico, tratteranno questioni quali i
piani aziendali, la dinamica delle start up e i mezzi per garantire i
capitali. Si tratta della terza tornata di workshop di questo tipo, che fa
seguito alle due precedenti svoltesi con successo negli anni scorsi, grazie
alle quali 25 dei partecipanti hanno già istituito la propria azienda. I
finanziamenti a loro favore provengono dal programma della Commissione
"Qualità della vita", che rientra nel quinto programma quadro. I workshop si
svolgeranno tra febbraio 2002 e maggio 2003 nelle seguenti città (in ordine
cronologico): Cambridge, Heidelberg, Parigi, Amsterdam, Milano, Strasburgo,
Madrid, Stoccolma, Dublino, Praga, Berlino, Parigi, Varsavia, Amburgo e
Vienna. Infolink:
http://www.eurobiobiz.com
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE - DICEMBRE 2001
Roma, 7 gennaio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che nel mese di dicembre 2001 è stato registrato un avanzo del settore
statale di circa 35.000 miliardi di lire (18.076 milioni di euro) a fronte
dell'avanzo di 20.176 miliardi di lire (10.420 milioni di euro) del dicembre
2000. Nel 2001 si è, quindi, registrato complessivamente un fabbisogno di
circa 54.500 miliardi di lire (28.147 milioni di euro) mentre quello
dell'analogo periodo 2000 è stato pari a 49.132 miliardi di lire (25.375
milioni di euro).
CALENDARIO DELLE EMISSIONI DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO PER L'ANNO 2002
Roma, 4 gennaio 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze informa che
le emissioni dei Buoni Ordinari del Tesoro per l'anno 2002 si svolgeranno
secondo il calendario allegato. Si fa presente che la data di regolamento
del B.O.T. semestrale di fine dicembre 2002 è fissata al giorno 31, anziché
al 30 dicembre come indicato nel calendario precedentemente pubblicato, che
peraltro verrà rettificato. Si ricorda che il titolo trimestrale sarà
offerto solo per specifiche esigenze di cassa. Ove tali esigenze ricorrano
si procederà ad effettuare le aste - nei giorni indicati nel calendario
seguendo le consuete procedure per la comunicazione al mercato. Infine,
resta aperta la possibilità per il Tesoro di offrire i cosiddetti B.O.T.
flessibili. Il collocamento di questi strumenti, generalmente di durata
inferiore ai 3 mesi, non segue la tempistica prevista dal calendario.
PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE I TRIMESTRE 2002
Roma, 7 gennaio 2002- Il Ministero dell'Economia e delle Finanze,
Dipartimento del Tesoro, comunica che nel corso del primo trimestre del 2002
verranno emessi i seguenti nuovi titoli: CCT 01/01/2002-01/07/2009 Ammontare
minimo 8 miliardi di Euro; Btp 15/01/2002-15/07/2005 Ammontare minimo 8
miliardi di Euro; Btp 01/02/2002-01/02/2033 Ammontare minimo 10 miliardi di
Euro; Ctz 02/01/2002-31/12/2003 Ammontare minimo 7 miliardi di Euro; Ctz
28/03/2002-31/03/2004 Ammontare minimo 7 miliardi di Euro. A partire da
questo trimestre le aste del BTP a 30 anni avranno cadenza trimestrale
invece che mensile e il titolo verrà offerto al mercato una sola volta tra
febbraio e marzo. Ulteriori dettagli sulla nuova frequenza delle aste dei
titoli trentennali verranno pubblicati a breve sul sito del Tesoro
www.tesoro.it/publicdebt nel documento che illustra le
linee guida per l'attività di emissione nel 2002. Nel corso del trimestre,
il Ministero dell'Economia, sulla base dell'andamento dei mercati, si
riserva la facoltà di offrire nuovi titoli oltre a quelli menzionati.
Saranno inoltre offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di
emissione: * Btp 01/09/2001-01/03/2007; cedola 4,50% * Btp
01/08/2001-01/02/2012 cedola 5% L'ammontare minimo si riferisce all'intera
emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà
necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova
emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento dei
nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima
tranche emessa. Il Tesoro si riserva, infine, la facoltà di offrire
ulteriori tranche di altri titoli già in circolazione
DATI SENSIBILI: IN ARRIVO LE NUOVE AUTORIZZAZIONI GENERALI
Roma, 7 gennaio 2002 - L'Autorità garante per la protezione dei dati
personali rende noto che nel mese di gennaio provvederà al rilascio di nuove
autorizzazioni generali al trattamento dei dati sensibili e giudiziari, dopo
la pubblicazione del decreto legislativo in materia di privacy, approvato
dal Consiglio dei ministri lo scorso 21 dicembre e che entrerà in vigore il
1 febbraio prossimo, il quale ha modificato alcune disposizioni già
contenute nella legge 31 dicembre 1996, n. 675. Nel frattempo, verrà
disposto un breve differimento dell'efficacia delle sette autorizzazioni a
carattere generale pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 229 del 30
settembre 2000. Le diverse categorie di soggetti pubblici e privati che, in
ragione della propria attività, utilizzano dati di carattere sensibile o
giudiziario (salute, origini etniche e razziali, opinioni politiche,
convinzioni religiose, appartenenza a partiti o sindacati) potranno quindi
continuare ad avvalersi delle autorizzazioni oggi in vigore anche dopo la
scadenza del 31 dicembre 2001, senza dover richiedere al Garante alcuna
nuova autorizzazione caso per caso, attenendosi alle prescrizioni sino ad
oggi già osservate.
MONTEDISON: ACCORDO CON TORO PER FONDIARIA
Milano, 7 gennaio 2002 - Il Consiglio di amministrazione di Montedison,
riunitosi oggi, ha preso atto della situazione creatasi con la mancata
autorizzazione da parte di Isvap dell'acquisizione della residua quota del
22,2% di Fondiaria da parte di Sai. Non avendo Sai presentato, come previsto
dal contratto, un altro acquirente alle stesse condizioni, il Consiglio di
amministrazione di Montedison si considera sciolto da ogni impegno nei
confronti di Sai, acquisendo di conseguenza la caparra di 500 miliardi di
lire (258 milioni di euro) da questa versata. Il Consiglio, inoltre, ha
esaminato e accettato all'unanimità la proposta pervenuta dalla Toro Spa di
acquisire l'intera partecipazione di Montedison in Fondiaria, pari a circa
il 24,4% del capitale ordinario, al prezzo unitario minimo di 6,73 euro per
azione, corrispondente alla media dei prezzi di Borsa degli ultimi sei mesi
maggiorata di circa il 21% e alla media degli ultimi tre mesi maggiorata di
circa il 23% La congruità di tale prezzo sarà sottoposta alla fairness
opinion di un esperto indipendente nominato in accordo tra le parti. Tale
cessione comporterà per Montedison un incasso di circa 630 milioni di euro e
una plusvalenza di circa 230 milioni di euro nel bilancio consolidato e di
circa 101 milioni di euro nel bilancio della società. La vendita è
condizionata all'ottenimento da parte di Toro delle autorizzazioni
prescritte. L'accordo prevede un diritto di recesso a favore di Montedison,
nel caso in cui entro il 3 febbraio 2002 Sai procuri un altro acquirente al
prezzo di 9,5 euro per azione. Alla Toro viene riconosciuto un diritto di
preferenza, nel caso in cui essa presenti a sua volta, nelle 48 ore
dall'ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte del terzo,
un'offerta di 9,5 euro per azione per l'intera partecipazione oggetto della
trattativa (circa il 24,4%). Montedison deteneva una partecipazione pari al
31,1% del capitale ordinario di Fondiaria. In data 1° luglio 2001 veniva
sottoscritto un contratto con Sai che prevedeva la cessione a titolo
definitivo del 6,7% di Fondiaria al prezzo di 9,5 euro per azione. Un'altra
quota del 22,2% doveva essere acquisita da Sai allo stesso prezzo di 9,5
euro da pagarsi entro 48 ore dall'ottenimento delle prescritte
autorizzazioni. Nel caso in cui queste non fossero state conseguite, Sai
restava irrevocabilmente impegnata a procurare altro compratore alle stesse
condizioni. Il restante 2,2% delle azioni Fondiaria rimaneva nel portafoglio
Montedison. La Consob, in data 10 agosto 2001, ha portato a conoscenza del
mercato di aver valutato l'esistenza di condizioni tali da richiedere
l'applicazione delle disposizioni sull'Opa obbligatoria, nel caso di
perfezionamento dell'acquisto da parte di Sai. Contro tale determinazione,
risulta pendente giudizio avanti il Tar del Lazio. L'Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato si è espressa il 13 novembre 2001, dichiarando il
non luogo a procedere in considerazione dei vincoli all'esercizio dei
diritti di voto in Fondiaria da parte di Sai. Infine, il 31 dicembre 2001,
l'Isvap ha deciso di non rilasciare l'autorizzazione richiesta da Sai
PRECISAZIONI: INTESABCI GRUPPO SUDAMERIS
Milano, 7 gennaio 2002 - A seguito delle notizie sulla trattativa in
esclusiva con Banco Itaù Sa ("Itaù") per la possibile vendita di Banque
Sudameris SA ("Sudameris"), IntesaBci conferma che le attività del gruppo
Sudameris e delle sue partecipate in America del Sud continuano ad essere
integrate a tutti gli effetti nel Gruppo IntesaBci.
UTILI DELLA FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA: 114 MILIONI DI EURO PER
564 PROGETTI
Milano, 7 gennaio 2002 - Sono 564 i progetti finanziati dalla Fondazione
Monte dei Paschi di Siena per un totale di oltre 114 milioni di Euro, pari a
circa 222 miliardi di Lire. L'erogazione, che si riferisce agli utili
d'esercizio 2000, è la più consistente in assoluto nella storia della città
e va a coprire tutti i settori rilevanti previsti dallo Statuto: ricerca
scientifica (4.681.600 Euro), istruzione (16.546.900 Euro), arte (27.843.500
Euro), sanità (7.789.100 Euro), assistenza sociale e beneficienza
(10.829.400 Euro), attività culturali e beni ambientali (11.625.300 Euro),
promozione dello sviluppo economico del territorio (26.861.000 Euro). Delle
maggiori risorse disponibili beneficeranno non solo la provincia di Siena ma
anche quella di Grosseto (36,6 per cento in più rispetto allo scorso anno),
le altre province toscane (+265,62 per cento) ed il resto delle regioni
italiane (1.730.000 Euro), come la Lombardia (restauro della Basilica di
Abbiategrasso), la Liguria (corsi di formazione per l'Associazione Treelle
di Genova) o il Lazio per la Fondazione "Istituto Gramsci". Ma l'area di
intervento della Fondazione Mps si estende anche fuori dall'Europa con il
sostegno a programmi umanitari ed assistenziali in Paesi come Nepal,
Thailandia, Bielorussia, Palestina, Haiti. I criteri di selezione dei
progetti e la ripartizione delle risorse sono stati illustrati questa
mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Sansedoni dal
Presidente della Fondazione Mps, Giuseppe Mussari, e dal Provveditore,
Emilio Tonini, alla presenza dei componenti degli organi di gestione.
Mussari ha sottolineato che "solo una minima parte delle risorse è destinata
a contributi di più modeste dimensioni, cercando invece di privilegiare i
progetti in grado di produrre effetti positivi in quelle aree dove sono
stati individuati i maggiori bisogni della collettività". Un esempio
significativo a tale proposito è la scelta di finanziare progetti di
realizzazione di nuove strutture scolastiche avanzati da comuni della
provincia di Siena (Buonconvento, Casole d'Elsa, Colle di Val d'Elsa,
Poggibonsi, Murlo, Sovicille, Chiusi, Monteriggioni, Montalcino), da tempo
interessati da un marcato flusso immigratorio. Fra gli enti che hanno
ottenuto i maggiori finanziamenti, al primo posto il Comune di Siena con
33.875.000 Euro, poi l'Amministrazione provinciale (28.107.000 Euro),
l'Università di Siena (9.286.800 Euro, +40,87 per cento), le istituzioni
religiose di Siena e provincia (5.359.600 Euro, +70,57 per cento). Al
territorio grossetano andranno invece 3.807.200 Euro (+ 36,29), più che a
tutte le altre province toscane insieme (2.340.000 Euro). Fra le opere più
significative, alcuni interventi sulle infrastrutture, come il miglioramento
del servizio ferroviario sulla linea Chiusi-Siena-Empoli, il completamento
del progetto "Siena città cablata", il collegamento del bivio di Nottola
all'autostrada A1 ed al sud della Valdichiana, il miglioramento della
viabilità per l'accesso all'abitato di Radicondoli (strada provinciale delle
Galleraie) e delle strade provinciali in genere.
A VICENZA APRE LA QUARTA AGENZIA DEL GRUPPO BPV CHE METTE A DISPOSIZIONE
OLTRE 10 MILIONI DI EURO A TASSI AGEVOLATI PER INIZIATIVE DI RAFFORZAMENTO
AZIENDALE DELLE PMI.
Vicenza, 7 gennaio2002 - Oggi apre a Vicenza, in piazza Matteotti, il suo
quarto sportello il Gruppo Bancario Popolare di Verona, che con questa nuova
dipendenza porta a 592 il numero delle sue presenze in Italia, distribuite
prevalentemente nel nord. Per la Popolare di Verona si tratta della 26°
agenzia nel territorio berico, la 224° nel Veneto. Il network vicentino è
poi arricchito da una filiale di Banca Aletti, specializzata nelle attività
di private banking. All'estero, la BPV dispone di una Banca in Lussemburgo,
una filiale in Svizzera a Lugano, un ufficio di Rappresentanza, attivo da
oltre vent'anni, ad Hong Kong e uno a Mumbay in India, inaugurato alla
presenza del Presidente della Commissione UE, Prof. Romano Prodi, nel
novembre scorso. Il Gruppo dispone inoltre di un proprio desk in Spagna a
Barcellona presso il Banco de Sabadell e, tramite un accordo di
collaborazione stipulato con il colosso olandese Ing, è in grado di offrire
una qualificata assistenza anche agli esportatori verso l'Europa
centro-orientale. La Banca Popolare di Verona, diretta da Fabio Innocenzi, è
stata la prima popolare italiana a vedere riconosciuta la qualifica di
intermediario finanziario da parte della Banca Europea per gli Investimenti
sin dal 1994. Questo riconoscimento ha permesso di distribuire in favore dei
territori serviti oltre 1.200 miliardi di lire di finanziamenti europei a
medio lungo termine a tassi agevolati, ai quali gli imprenditori del nord
est hanno ampiamente fatto ricorso per espandere la base occupazionale e
quella produttiva. Il comprensorio vicentino rappresenta sicuramente un'area
economica privilegiata, che può vantare uno dei più alti tassi di natalità
di imprese in Italia, fortemente vocate all'internazionalizzazione ed un
elevato tasso di impiego di risorse umane qualificate. Nell'età dell'euro
serve fare un ulteriore salto di qualità nel processo di crescita. Proprio
per accompagnare, a beneficio del territorio, il dispiegarsi delle energie
positive derivanti dall'elevato dinamismo delle imprese vicentine, la BPV ha
concluso con l'Unionfidi di Vicenza (Consorzio di Garanzia dell'Associazione
Industriali) una importante intesa per la concessione di un plafond di 10
milioni e 330 mila euro (20 miliardi di lire) agevolato da un contributo in
conto interessi erogato dalla Camera di Commercio di Vicenza direttamente
alle Pmi socie. Caratteristiche di questi finanziamenti sono: la durata pari
a cinque anni; un tasso di interesse variabile, agganciato ai migliori
parametri del mercato europeo dei tassi; la forma del mutuo chirografario od
ipotecario, per importi a partire da un minimo 10.330 euro (200 milioni di
lire) per operazione sino ad un massimo di 10 milioni e 330 mila euro (2
miliardi di lire). Il contributo che la Camera di Commercio concede
direttamente alle aziende che decidono di utilizzare il plafond si esplica
concretamente in un ulteriore sconto sul tasso di interesse applicato, da 1
a 2 punti percentuali. Questa iniziativa vuole incentivare le imprese
vicentine che attuino piani di rafforzamento volti a riequilibrare la
struttura finanziaria tramite processi di rafforzamento patrimoniale, con
l'obiettivo finale di favorire la loro trasformazione in società di
capitali. Obiettivo necessario per consolidare il sistema delle Pmi beriche,
analogamente a quanto sta avvenendo negli altri paesi europei. "Con
l'apertura di una nuova agenzia e con l'accordo con Unionfidi intendiamo
proporci l'obiettivo di ulteriormente rafforzare e consolidare i positivi
rapporti con l'economia del comprensorio vicentino" dichiara il Direttore
Generale della BPV Fabio Innocenzi "Ritengo che nell'era dell'euro le banche
vincenti saranno quelle pronte a cogliere la sfida di garantire un livello
di eccellenza nei servizi alla clientela, offrendo una collaborazione sempre
aggiornata e, nel contempo, personalizzata. Noi del Gruppo BPV siamo
pronti."
OPERATIVA LA NUOVA SOCIETA' DI RISCOSSIONE TRIBUTI DEL GRUPPO CASSA DI
RISPARMIO DI FIRENZE "CERIT SPA" ASSORBE L'ATTUALE DIVISIONE RISCOSSIONE
TRIBUTI DELLA BANCA
Firenze, 7 gennaio 2002 - Dal 1 gennaio 2002 è operativa la nuova società di
Riscossione Tributi, denominata Cerit Spa, a cui è stato conferito il ramo
d'azienda "Riscossione Tributi" della Cassa di Risparmio di Firenze. La
società - sorta ai sensi Decreto legislativo 13 aprile 1999 n. 112 e
costituita in data 21 giugno 2001 - nasce con la volontà di proseguire e
sviluppare il business tradizionale del settore collegato alla riscossione
dei tributi, associandolo ad una politica di ampliamento delle potenzialità
di crescita della fiscalità locale e di rafforzamento nei rapporti con gli
Enti territoriali. Cerit ha conservato il patrimonio di professionalità e
competenze costituito dal personale del ramo riscossione tributi nella
consapevolezza che queste saranno destinate a consolidarsi e svilupparsi sul
mercato. In un'ottica di crescita e sviluppo la società, potrà valutare
percorsi sinergici sia con la ricerca di partner su singoli progetti, sia
ponendosi come polo aggregante a livello regionale. Inserita a pieno titolo
nel Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Firenze, la società ha ottenuto
l'autorizzazione da parte dell'Agenzia delle Entrate ad essere titolare dei
rapporti di concessione del servizio di riscossione mediante ruolo per gli
ambiti territoriali delle province di Firenze e Massa, sinora detenuti dalla
Cassa di Risparmio di Firenze Spa. L'attività di riscossione prosegue negli
stessi locali in cui, fino ad oggi, i contribuenti si recavano per i
pagamenti e le informazioni. Il Consiglio di amministrazione di Cerit,
presieduto dal professor Riccardo Alessi, è composto da: Massimo Basso
Ricci, Franco Caleffi, Mario Marinesi, Renato Panzieri, Bruno Pecchi, mentre
il collegio sindacale è costituito da Franco Caleffi, che lo presiede e dai
sindaci effettivi Vieri Fiori e Romano Lazzareschi.
ON-LINE BANCONOTE EURO ERRATE
Milano, 7 gennzio 2002 - nel web compaiono i primi errori. I siti di molti
istituti bancari e casse di risparmio tedesche riproducono un'immagine
errata delle banconote Euro. La Bce aveva mostrato, alla fine dell'estate
del 2001, alcuni prototipi delle nuove banconote che si differenziano in
numerosi particolari da quelle definitive, ora in circolazione.
SIGLATO ACCORDO PER LA VENDITA DI AZIMUT AD APAX PARTNERS COZZOLINI:
"NUOVA TAPPA PER IL RIASSETTO DEL GRUPPO"
Brescia,7 gennaio 2002 - E' stato firmato il 29 dicembre 2001) il contratto
per la cessione di Azimut, società specializzata nel risparmio gestito del
Gruppo Bipop-Carire, ad una Newco che sarà controllata dai fondi gestiti da
Apax Partners, primario gruppo di venture capital e private equity
anglo-americano, e partecipata dal management e dai promotori della stessa
Azimut. Il valore della transazione pattuito nel contratto e' pari a €418,5
milioni, e include il debito di €47 milioni, facente capo alla società
ceduta, che dovrà essere rimborsato a Bipop, società creditrice, alla data
del closing. L'operazione è soggetta all'autorizzazione da parte delle
autorità competenti. "Questo accordo consentirà di rafforzare i ratios
patrimoniali del Gruppo - ha dichiarato Maurizio Cozzolini, Amministratore
Delegato di Bipop-Carire - e rappresenta un'ulteriore importante tappa del
processo di riassetto del Gruppo portato avanti da pochi mesi dal management
e dagli azionisti di riferimento. Tale processo ha già visto la
predisposizione del piano di riorganizzazione del Gruppo e il business plan
2002-2004, il rafforzamento della corporate governance, la ricerca di un
assetto azionario più stabile legato ad un progetto industriale di valenza
strategica. Nella scelta di Apax Partners abbiamo anche ricercato il
consenso del management e della rete dei promotori finanziari di Azimut che
rappresentano un asset insostituibile della Società." La decisione di cedere
Azimut è motivata, in particolare, dalla volontà di concentrare il Gruppo
sulle società, che contribuiscono in modo più stabile alla formazione
dell'utile e che sono meno soggette all'andamento dei mercati azionari, e
dalla volontà di rifocalizzarsi e di adottare una struttura meno articolata
dell'attuale. I piani per la cessione di altre partecipazioni non più
strategiche e per l'accorpamento di altre società del Gruppo saranno presto
sottoposte al Board. L'operazione prevede l'erogazione alla Newco di
finanziamenti concessi da diverse banche tra cui Bipop. Il finanziamento in
capo a Bipop sarà accompagnato da un warrant che consentirà di beneficiare
dell'incremento di valore di Azimut nel tempo..Azimut nasce nel 1988
all'interno del Gruppo Akros, holding finanziaria attiva anche nel merchant
banking e nel campo immobiliare. Nel luglio 1998 Akros Finanziaria viene
acquisita da Bipop per essere poi ristrutturata cedendo le partecipazioni
non strategiche. Azimut gode di una reputazione eccellente nel settore del
risparmio gestito e nella consulenza agli investitori grazie all'elevata
qualità del servizio, alle capacità di innovazione e alla specializzazione
sui segmenti di clientela medio-alti. La gamma dei prodotti distribuiti
comprende oltre 50 tra fondi comuni e gestioni patrimoniali. Al 30 settembre
2001 Azimut aveva attività finanziarie della clientela in gestione per circa
€6,2 miliardi. Per la distribuzione Azimut si avvale di una rete di 680
promotori finanziari, organizzati in SIM regionali, possedute per un massimo
di 80% dai promotori stessi. La rete è presente su tutto il territorio
nazionale, in particolare nel centro-nord e vanta una produttività tra le
più elevate del sistema. Nell'operazione Bipop è stata assistita dagli
advisors finanziari Morgan Stanley e Rothschild nonchè dallo studio legale
Bonelli Erede Pappalardo.
BIPOP-CARIRE: PARTE IL PIANO DI AZIONARIATO DIFFUSO ASSEGNATE
GRATUITAMENTE A OLTRE 2.900 DIPENDENTI DEL GRUPPO 2.665.358 AZIONI ORDINARIE
Brescia 7 gennaio 2002 - Bipop-Carire comunica il 28 dicembre 2001 che , in
esecuzione all'accordo sottoscritto con le rappresentanze sindacali Fabi,
Fiba-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca-Uil lo scorso 23 ottobre, e a seguito delle
deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato
Esecutivo, rispettivamente in data 29 ottobre 2001 e 12 dicembre 2001, che
hanno adottato il piano di azionariato diffuso a favore dei dipendenti, ha
provveduto all'assegnazione gratuita di complessive n. 2.665.358 azioni
ordinarie Bipop-Carire, del valore nominale di € 0,26 ciascuna, a favore di
2.906 dipendenti del Gruppo Bipop-Carire e, segnatamente, delle seguenti
società: Bipop-Carire S.p.A., Cisalpina Gestioni S.p.A., Fineco Factoring
S.p.A., Banca Fineco S.p.A., Fineco Investimenti Sgr S.p.A., Fineco Sim
S.p.A., Fineco Leasing S.p.A.. Il piano di azionariato diffuso si propone di
valorizzare le risorse umane del gruppo e di legare le performance operative
alla creazione di valore consentendo a tutti i dipendenti che lo desiderano
di investire sul futuro della banca in cui lavorano. Tale piano di
azionariato diffuso è di durata quadriennale (2000-2003, con assegnazione
delle azioni negli esercizi 2001-2004) e prevede che ciascun dipendente del
Gruppo Bipop-Carire che vi abbia aderito di anno in anno riceva, per ogni
anno di adesione al piano, un numero di azioni ordinarie Bipop-Carire il cui
controvalore sia pari a Lire 4.000.000 (€ 2.065,82). Ai fini della
determinazione di tale numero per l'anno 2000, il controvalore delle azioni
è stato determinato assumendo la media dei prezzi ufficiali del titolo
azionario Bipop-Carire registrati sull'Mta nel periodo 29 settembre-28
ottobre 2001, pari a Euro 2,0538. Ciascun dipendente che abbia aderito al
piano di azionariato diffuso ha, pertanto, ricevuto gratuitamente oggi n.
1.006 azioni ordinarie (ovvero il minor numero, determinato pro quota, in
caso di assunzione/cessazione dal rapporto in corso d'anno). Le azioni così
assegnate saranno gravate da vincolo di indisponibilità della durata di tre
anni con decorrenza dalla data di assegnazione gratuita e resteranno
depositate in custodia e amministrazione gratuita presso la banca fino alla
scadenza di tale vincolo. Ai fini dell'assegnazione Bipop-Carire, in luogo
dell'emissione di azioni ai sensi dell'art. 2349 cod. civ., originariamente
ipotizzata, ha provveduto ad utilizzare azioni proprie Bipop-Carire detenute
in portafoglio.
GRUPPO MPS: APPROVATO PIANO ASSEGNAZIONE GRATUITA AZIONI A DIPENDENTI
Milano, 7 gennaio 2002- L'Assemblea degli azionisti della Banca Monte dei
Paschi di Siena (Bmps), riunita in sede straordinaria il 20 dicembre 2001
sotto la presidenza di Pier Luigi Fabrizi, ha dato il via libera a un piano
di assegnazione gratuita di azioni Bmps ai dipendenti della Capogruppo e di
alcune delle società controllate. Per dare attuazione al piano di "stock
granting", il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente, ha
deciso - sulla base della specifica delega ricevuta dall'Assemblea degli
azionisti - di aumentare il capitale sociale per un importo di Euro
5.965.726,52, corrispondenti a n° 11.472.551 azioni del valore unitario
nominale di Euro 0,52, da assegnare ai dipendenti della Bmps e di alcune
controllate, allo stato individuate in Banca Agricola Mantovana SpA, Mps
Merchant SpA e Cariprato SpA. L'aumento di capitale avverrà mediante
l'utilizzo di una somma corrispondente prelevata dalla "Riserva assegnazione
utili ai dipendenti", oggi costituita con altra delibera assembleare. Per
l'assegnazione, il valore unitario per azione preso a riferimento è di Euro
2,93, pari alla media dei prezzi dell'azione ordinaria Bmps registrati alla
Borsa Italiana nei trenta giorni di calendario antecedenti la data della
delibera consiliare. Le azioni saranno assoggettate a un vincolo di
intrasferibilità per un periodo di tre anni.
GESTIELLE ASSET DEL GRUPPO POPOLARE DI VERONA AI VERTICI IN ITALIA
SECONDO BLOOMBERG INVESTIMENTI
Milano, 7 gennaio 2002 - La società di gestione dei fondi comuni campione
nell'azionario? Per il settimanale finanziario specializzato "Bloomberg
Investimenti" non ci sono dubbi: è Gestielle Asset Management del Gruppo
Popolare di Verona. I clienti della Banca Popolare di Verona sono infatti
risultati quelli che in Italia più hanno beneficiato dall'andamento del
mercato azionario grazie a Gestielle. Gli analisti che hanno elaborato
quella classifica di rendimento dei fondi di banche e sim non nascondono
comunque che il 2002 si annuncia, secondo molti autorevoli osservatori, come
uno degli anni più difficili per i risparmiatori italiani << Tuttavia,
l'investitore più attento sa che è proprio in questi frangenti che si creano
le migliori premesse per gli investimenti di medio periodo ed è certamente
quando le borse calano, i tassi di interesse dei titoli a reddito fisso sono
ai minimi e vicini all'inflazione annua, che si possono impostare i
portafogli di investimento con orizzonte temporale di almeno tre, meglio
ancora cinque anni >> afferma Bloomberg Investimenti. L'analisi effettuata
dai suoi specialisti ha voluto verificare quali siano stati << I clienti
delle principali banche e reti di promotori che abbiano potuto contare sulla
miglior gamma di scelta durante l'anno appena concluso>>. Sono quindi state
considerate sei diversi profili di rischio, espressione di altrettante
esigenze degli investitori. In buona parte di queste categorie, vincenti
sono risultati i portafogli di Gestielle Asset Management, la società di
fondi comuni di investimento del Gruppo Popolare di Verona. L'orizzonte per
valutare appieno la performance dei fondi, sempre secondo gli analisti di
Bloomberg Investimenti, deve essere, come già detto, di almeno tre, meglio
ancora cinque anni. Ebbene, tra i fondi proposti ai quasi 600 sportelli
dalle banche del Gruppo Popolare di Verona sono risultati in testa alle
classifiche: "portafoglio equilibrato", quello "dinamico", e quello
"aggressivo". Sia i clienti con un profilo di investimento prudente sia
quelli con esigenze più sofisticate hanno trovato quindi agli sportelli
risposte diversificate alle proprie necessità finanziarie. Questo autorevole
riconoscimento da parte di Bloomberg Investimenti si aggiunge ad altri già
decretati da numerose testate economiche nazionali. E', ad esempio, il caso
del quotidiano Corriere della Sera. La testata di via Solferino nel suo
settimanale specializzato, Corriere economia, ha riconosciuto che è stata
Gestielle del Gruppo Popolare di Verona la società di fondi della quale ci
si è potuti fidare di più nel periodo 1998-2001. Gestielle è costantemente
indicata tra le migliori società di fondi nella graduatoria della rubrica "Portfolio"
di Panorama. Nel bilancio di fine anno, tra i vari brillanti piazzamenti
ottenuti, non si può non ricordare quello del quotidiano Il Sole 24 Ore, che
ha premiato Gestielle Asset Management come "miglior gestore italiano a tre
anni". Cristiano Carrus, responsabile Retail del Gruppo bancario veronese
diretto da Fabio Innocenzi, afferma che << I livelli da primato raggiunti da
Gestielle Asset Management non fanno che consolidare la leadership di
Verona, che si conferma al top in Italia anche nel campo della gestione del
risparmio. Questi brillanti risultati sono il prodotto di un particolare
approccio nella gestione del risparmio perseguito dal Gruppo, sia con
riferimento ai portafogli della clientela retail che a quelli dei cosiddetti
affluent, e coerente con uno dei nostri più importanti obiettivi: quello
cioè di ricambiare la fiducia accordataci dai risparmiatori con una gestione
attenta e dinamica dei loro investimenti>>.
BANCA POPOLARE DI MILANO: ESAMINATA LA PROPOSTA DELLA BANCA DI ROMA PER
LA RISTRUTTURAZIONE DELLA GARFIN SPA
Milano, 7 gennaio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
Popolare di Milano, riunitosi il 21 dicembre 2001, ha esaminato la proposta
della Banca di Roma per la ristrutturazione della esposizione debitoria
della Garfin SpA in liquidazione, nell'ambito del progetto di integrazione
con Bipop-Carire. L'intervento della Banca di Roma prevede, fra l'altro, il
rilievo, da parte di una Società Veicolo, delle azioni Bipop-Carire di
proprietà di Garfin a condizioni che favoriscono la positiva e rapida
ristrutturazione del debito Garfin e il contestuale pagamento dei crediti
vantati dalle banche. Il credito della Banca Popolare di Milano, che viene
così estinto, ammonta a circa 500 milioni di euro ed è garantito da pegno su
144,8 milioni di azioni, pari al 7,4% di capitale di Bipop-Carire. Il
Consiglio ha giudicato positivamente l'intervento della Banca di Roma e ha
dato mandato al Presidente Roberto Mazzotta e al Direttore Generale Ernesto
Paolillo di procedere agli adempimenti conseguenti, nell'ambito del piano di
ristrutturazione del debito di Garfin in corso di definizione con Garfin e
le altre banche creditrici.
BANCA DI ROMA: RISTRUTTURAZIONE DELLA GARFIN SPA
Roma, 7 gennaio 2002 - La Banca di Roma comunica di aver raggiunto in data
odierna ( 21 dicembre 2001) un accordo con la Banca Popolare di Milano -
singolo maggior creditore di Garfin, la quale Garfin a sua volta è titolare
di una partecipazione pari al 10,3% circa ("le Azioni") della Bipop Carire
("Bipop") - per la sistemazione della esposizione debitoria della stessa
Garfin che sarà in grado di pagare integralmente i debiti garantiti da pegno
su azioni Bipop e parzialmente i debiti non garantiti. Tale intesa si
colloca nel quadro di un articolato progetto di integrazione tra il gruppo
Banca di Roma e il gruppo Bipop che è in fase di avanzato studio e che la
Banca di Roma, ove autorizzata dall'Organo di Vigilanza, si riserva di
presentare agli organi sociali di Bipop in tempi brevissimi. L'efficacia
dell'accordo con la Popolare di Milano è subordinata alla condivisione ed
esecuzione di detto progetto di integrazione, oltre che all'esito di una
due-diligence e all'approvazione da parte delle banche creditrici e della
Garfin del piano di ristrutturazione del debito Garfin in corso di
definizione. L'accordo mira a favorire la stabilità dell'azionariato Bipop e
l'avvio di una riflessione con il management e gli azionisti di Bipop sul
progetto di integrazione. Tale proposta - il cui elemento principale
consiste nella trasformazione dell'esposizione debitoria di Garfin e del
relativo pegno in un prestito obbligazionario convertibile in azioni Bipop
emesso da Banca di Roma - è strutturata in modo da garantire: - a Garfin di
rimborsare la propria esposizione al ceto bancario contestualmente
all'esecuzione del progetto di integrazione; - alle banche creditrici di
vedere rimborsato il proprio credito beneficiando nel contempo degli attesi
positivi ritorni dell'integrazione; - a Banca di Roma di rinviare di 5 anni
l'eventuale onere dell'acquisizione della partecipazione detenuta da Garfin
in Bipop. Tale rilievo si configurerebbe come eventuale tenuto conto che in
tale periodo si sarebbero pienamente sviluppate le sinergie derivanti dalla
integrazione tra i due gruppi bancari caratterizzati da forti
complementarità territoriali ed operative. Il meccanismo dell'intervento è
il seguente: 1) emissione da parte di una Società Veicolo, costituita su
mandato della Garfin, di un prestito obbligazionario (il "Prestito
Convertendo"), sottoscritto da Banca di 1.Roma, avente valore nominale
complessivo pari a Euro 710,7 milioni circa e unitario di Euro 3,52. Il
prestito, emesso alla pari avrebbe una durata di 5 anni, tasso d'interesse
annuo pari al tasso Euribor + 400 b.p. e sarebbe rimborsato a scadenza in
azioni Bipop valorizzate Euro 3,52 ciascuna; 2) la Società Veicolo
utilizzerà i mezzi derivanti dall'emissione del Prestito Convertendo per
acquistare da Garfin le Azioni allo stesso prezzo di Euro 3,52 per azione
che consegnerà alla Banca di Roma alla scadenza del prestito stesso. Garfin,
con il ricavato, rimborserà la propria esposizione; 3) le Banche che avranno
ricevuto il rimborso integrale del debito da un lato garantiranno alla
Società Veicolo i mezzi per il pagamento degli interessi relativi al
Prestito Convertendo ove non fossero sufficienti i flussi reddituali della
società stessa, dall'altro sottoscriverebbero un prestito obbligazionario
emesso da Banca di Roma convertibile in azioni Bipop ("l'Obbligazione
Convertibile in azioni Bipop"). Tale obbligazione, che potrà essere
successivamente collocata sul mercato, avrà un valore nominale complessivo
pari a Euro 581,5 milioni circa e valore unitario di Euro 2,88; sarebbe
sottoscritta sopra la pari (104,2% ovvero Euro 3 per obbligazione) per un
netto ricavo di Euro 605,7 milioni; durata di 5 anni; tasso d'interesse 2,6%
per anno; rimborso alla pari; convertibilità, per tutta la durata del
prestito, di ciascuna obbligazione in un'azione Bipop. In sintesi: - la
Banca di Roma consentirà a Garfin di rimborsare immediatamente i propri
debiti e di cedere a Banca di Roma stessa, per il tramite del Veicolo, le
azioni Bipop alla scadenza dei 5 anni; - Banca di Roma sarà a sua volta
finanziata dalle banche creditrici che sottoscriveranno la predetta
Obbligazione Convertibile in azioni Bipop; - tenuto conto delle richiamate
valenze industriali del progetto l'eventuale conversione dell'Obbligazione
Convertibile consentirà a Banca di Roma la contestuale cessione, senza alcun
onere, delle azioni cedute dal Veicolo al termine dei 5 anni; - anche
qualora l'Obbligazione Convertibile non fosse convertita, le caratteristiche
finanziarie delle stesse Obbligazioni unitamente a quella del Prestito
Convertendo ridurranno significativamente il costo effettivo unitario
2.dell'eventuale rilievo da parte di Banca di Roma delle Azioni attualmente
di proprietà di Garfin.
OLIVETTI: CONSEGNERÀ IL 15,6% AL PREZZO DI EURO 6,55 PER AZIONE
Ivrea, 7 gennaio 2002 - Olivetti informa di avere deciso di aderire
all'Offerta Pubblica di Acquisto lanciata dalla società Tyche S.p.A. (Gruppo
De Agostini) sul 100% delle azioni di Lottomatica S.p.A., al nuovo prezzo di
euro 6,55 per azione, aumentato a seguito del rilancio dell'Offerta.
Olivetti, anche in base ad accordi con la Società offerente, apporterà
quindi le sue partecipazioni in Lottomatica S.p.A., pari complessivamente a
27.451.550 azioni, corrispondenti al 15,6% del capitale sottoscritto della
società (di cui il 14,04% detenuto direttamente da Olivetti S.p.A. e l'1,56%
dalla controllata Olivetti International S.A.). Tenuto anche conto della
partecipazione del 18,3% di Finsiel S.p.A. in Lottomatica, il cui apporto
all'Offerta sarà sottoposto all'approvazione di un prossimo Consiglio di
Amministrazione della Società, l'incasso complessivo per il Gruppo
Olivetti-Telecom Italia sarebbe di circa 390 milioni di euro con una
plusvalenza di circa 370 milioni di euro.
OLIVETTI: CANCELLATE OBBLIGAZIONI PER 2.650 MILIONI DI EURO
Ivrea, 7 gennaio 2002 Olivetti informa che, nell'ambito del programma di
ottimizzazione delle proprie fonti di finanziamento, è stata avviata la
procedura di cancellazione di obbligazioni, precedentemente riacquistate sul
mercato, dei seguenti prestiti obbligazionari: - "Olivetti International NV
1999-2004 t.v." per un valore nominale di 2.150 milioni di euro - "Olivetti
International NV 1% 2000-2005" convertibili in azioni ordinarie Telecom
Italia per un valore nominale di 500 milioni di euro. La cancellazione avrà
efficacia 31 dicembre 2001. A partire da tale data quindi l'ammontare
nominale dei suddetti prestiti obbligazionari si ridurrà come segue: - "Olivetti
International NV 1999-2004 t.v." da 7.300 milioni di euro a 5.150 milioni di
euro - "Olivetti International NV 1% 2000-2005" da 2.500 milioni di euro a
2.000 milioni di euro.
DICHIARAZIONE DI MASSIMO CAPUANO, AMMINISTRATORE DELEGATO BORSA ITALIANA
S.P.A.
Milano, 7 gennaio 2002 - "Con la seduta odierna (28 dicembre 2002) si chiude
un anno difficile per i mercati finanziari. A una fase caratterizzata dal
progressivo deteriorarsi delle aspettative di ripresa del quadro
macroeconomico è seguito un drastico peggioramento innescato dagli
avvenimenti di settembre e dal clima di tensione internazionale, cui
successivamente i mercati hanno saputo reagire. Il mercato azionario
italiano, che aveva chiuso gli ultimi tre anni con il costante miglioramento
della sua posizione competitiva e dei suoi indici azionari di riferimento,
ha risentito, come altre Borse internazionali, di questa congiuntura
negativa. In questo contesto, Borsa Italiana Spa ha tuttavia saputo offrire
ai partecipanti al mercato (emittenti, intermediari, investitori) valide
opportunità di diversificazione delle proprie attività. Il segmento Star,
lanciato nell'aprile di quest'anno, ha dato alle piccole/medie imprese
italiane di qualità l'opportunità di acquisire visibilità e di valorizzare i
propri punti di forza sia a livello nazionale sia internazionale. Le
politiche di sviluppo del mercato dei derivati azionari, avviate con il
lancio del minifib e con il rafforzamento del mercato delle opzioni su
azioni, hanno offerto agli investitori - anche retail - nuove possibilità di
diversificare gli investimenti, mentre il Trading After Hours ha mostrato
volumi in crescita, confermando il proprio ruolo di ulteriore opportunità
per l'attività degli investitori retail. Tutte le iniziative realizzate nel
2001 da Borsa Italiana Spa - ultima delle quali l'adozione dell'EuroBIt
Market Model - si inseriscono nell'azione di gestione e di sviluppo dei
propri mercati per migliorarne costantemente efficienza, liquidità,
trasparenza e competitività. Il prossimo anno proseguiranno le analisi per
la realizzazione di nuovi progetti, fra i quali il lancio di un mercato ad
hoc per le piccole e medie imprese, l'ulteriore sviluppo - in ottica
internazionale - del mercato dei covered warrant, l'avvio della nuova
piattaforma tecnologica per i derivati, il lancio degli Exchange Traded
Funds e di nuovi indici sul mercato azionario."
BORSA ITALIANA - ANNO 2001: 18 NUOVE SOCIETÀ AMMESSE A QUOTAZIONE (13 IN
BORSA E 5 SUL NUOVO MERCATO) 37 SOCIETÀ (DI CUI QUATTRO NEO-QUOTATE) SONO
ENTRATE A FAR PARTE DEL NUOVO SEGMENTO STAR
Milano, 7 gennaio 2002 - L'indice Mib ha chiuso l'anno 2001 a quota 22.232,
-25,1% rispetto a fine 2000. Il massimo annuale è stato raggiunto mercoledì
31 gennaio (30.187, +1,7% rispetto a fine 2000), il minimo venerdì 21
settembre (17.012, -42,7%). La ripresa dal minimo toccato dopo gli attentati
dell'11 settembre è stata pari al 30,7% e ha riportato l'indice su un
livello leggermente superiore a quello precedente la crisi internazionale
(+2,6% rispetto al valore del 10 settembre). L'indice Numex del Nuovo
Mercato ha chiuso l'anno a quota 2.633, -45,7% rispetto ai livelli di fine
2000. Il massimo annuale è stato raggiunto venerdì 19 gennaio (5.512, +13,7%
rispetto a fine dicembre 2000), il minimo venerdì 21 settembre (1.502,
-69,0%). Per il Nuovo Mercato la ripresa dai minimi annuali è stata più
forte (+75,3%), e ha portato i corsi azionari nettamente al di sopra dei
livelli precedenti la crisi internazionale (+30,4% rispetto all'indice del
10 settembre). Con riferimento all'indice Mib, 116 sedute sono risultate
positive, 136 negative. La variazione giornaliera positiva più elevata
(+3,84%) è stata registrata venerdì 28 settembre, quella negativa venerdì 21
settembre (-6,15%). Osservando invece i valori di fine seduta dell'indice
continuo Mibtel, le variazioni più pronunciate sono state registrate lunedì
24 settembre (+7,07%) e martedì 11 settembre (-7,42%): in entrambi i casi si
è trattato delle oscillazioni più forti da quando, nel 1994, è stato avviato
il calcolo dell'indice in continua. Con riferimento all'indice Numex -
relativo ai titoli del Nuovo Mercato - 108 sedute sono risultate positive,
141 negative, 3 invariate. La variazione giornaliera positiva più elevata è
stata registrata giovedì 11 ottobre (+10,88%), quella negativa mercoledì 3
gennaio (-8,85%). Osservando invece i valori di fine seduta dell'indice
continuo Numtel le variazioni più pronunciate sono state registrate il
lunedì 19 novembre (+8,83%) e martedì 11 settembre (-8,98%). In entrambi i
casi i valori sono però lontani dalle oscillazioni più ampie registrate nel
1999 e nel 2000. Nel corso dell'anno la volatilità è stata interessata da
una prima fase (gennaio-agosto) relativamente tranquilla, cui hanno fatto
seguito la brusca impennata innescata dagli attentati dell'11 settembre e, a
partire da novembre, il ritorno a valori più normali. Rispetto al 2000 il
dato su base annua è comunque cresciuto dal 19,3% al 21,9% per l'indice Mib
della Borsa, mentre per l'indice Numex del Nuovo Mercato è sceso dal 68,2%
al 44,3%. Gli indici di borsa e i settori: A livello di macro-settori
l'andamento è stato differenziato, con una migliore tenuta di Industriali
(-15,0%) rispetto a Servizi (-26,0%) e Finanziari (-28,9%). L'indice del
nuovo segmento Star, lanciato a inizio aprile per le società medio-piccole
di qualità - contenendo la flessione rispetto a fine 2000 nel 9,1% - ha
evidenziato un andamento migliore di quello dell'indice generale. Tra i
settori di dimensione significativa (almeno 1% della capitalizzazione),
l'unico positivo è stato Minerari-Metall.-Petroliferi (+0,8%), mentre hanno
evidenziato le maggiori flessioni Media-Editoriali (-51,3%) e Chimici
(-37,8%). Gli indici continui hanno manifestato un andamento omogeneo, con
Mibtel (-24,6%), Mib30 (-26,2%) e Midex (-24,8%) vicini al Mib (-25,1%). La
capitalizzazione: A fine dicembre la capitalizzazione complessiva delle
società nazionali quotate era attestata a 592,3 miliardi di euro (818,4 a
fine 2000, 726,6 a fine 1999, 485,2 a fine 1998), pari al 48,5% del Prodotto
Interno Lordo (70,2% a fine 2000, 65,6% a fine 1999, 45,2% a fine 1998). Nel
dettaglio la capitalizzazione è risultata pari a 575,0 miliardi di euro per
la Borsa, (790,3 a fine 2000), a 12,5 per il Nuovo Mercato (22,2) e a 4,9
per il Mercato Ristretto (5,9). Per quanto riguarda la Borsa, nel ranking
tra i macro-settori Finanziari (in discesa al 38,9% del totale dal 42,4%
dell'anno precedente) ha mantenuto di stretta misura la leadership su
Servizi (salita dal 37,0% al 38,5%) e Industriali (in recupero dal 20,6% al
22,6% del totale). Gli scambi: gli scambi complessivi di strumenti azionari
e covered warrant hanno raggiunto 52,6 milioni di contratti e 682 miliardi
di euro, con una flessione del 23% e 25% sui corrispondenti valori del 2000.
Con riferimento all'intero sistema telematico azionario, gli scambi di
azioni della Borsa hanno rappresentato il 68,4% dei contratti e il 92,8% del
controvalore complessivo, il Nuovo Mercato il 13,0% e il 2,8%, i covered
warrant l'11,5% e il 2,9%. Borsa (fase diurna) - media giornaliera degli
scambi di azioni pari a 142.824 contratti (-27,9%) e 2,51 miliardi di euro
(-23,6%). Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto per la Borsa
venerdì 21 settembre (giornata di scadenza dei derivati dell'Idem) con
275.738 contratti e 4,91 miliardi di euro di controvalore. Il mese più
liquido è risultato settembre (media giornaliera di 202.935 contratti e 3,03
miliardi di euro di controvalore). La concentrazione degli scambi sui titoli
del Mib30 è stata pari all'81,8% (75,8% nel 2000) in termini di
controvalore, al 68,5% (61,0%nel 2000) in termini di contratti. Nuovo
Mercato (fase diurna) - media giornaliera degli scambi di azioni pari a 76,7
milioni di euro (114,6 nel 2000, 25,4 nel 1999). Il mese più liquido è
risultato gennaio (media giornaliera di 58.500 contratti e 190,4 milioni di
euro di controvalore), seguito da novembre e ottobre Il massimo giornaliero
degli scambi è stato raggiunto venerdì 19 gennaio con 161.777 contratti e
569,4 milioni di euro di controvalore. I covered warrant: scambi complessivi
(fase diurna) per 6 milioni di contratti (-22,0%) e 20,0 miliardi di euro di
controvalore (-34,1%), con medie giornaliere pari a rispettivamente 23.997
contratti e 79,3 milioni di euro. A seguito di 8.194 ammissioni di nuovi
strumenti e di 5.435 revoche, il numero complessivo di covered warrant
quotati ha raggiunto a fine anno il livello di 5.866. A fine agosto, prima
del flusso stagionale di revoche che ha caratterizzato l'ultimo trimestre,
il numero complessivo di strumenti del Mcw aveva raggiunto il livello record
di 7.420. Il trading after hours: Avviato il 15 maggio 2000, il trading
after hours di Borsa Italiana ha rappresentato il primo esempio di mercato
regolamentato operante in orario serale. Nel 2001, grazie al positivo
andamento del primo e del quarto trimestre, gli scambi sono cresciuti del
39% con riferimento al numero di contratti, restando invece sostanzialmente
stabili in termini di controvalore (condizionato dal significativo calo dei
corsi dei titoli). La media giornaliera dei contratti scambiati è cresciuta
dai 5.781 del 2000 ai 7.865 del 2001 (3.069 per le azioni della Borsa, 2.385
per quelle del Nuovo Mercato, 2.411 per i covered warrant). Il controvalore
scambiato giornalmente è passato da 25,5 a 24,4 milioni di euro (16,0 per le
azioni della Borsa, 5,1 per quelle del Nuovo Mercato, 3,3 per i covered
warrant). Rispetto alla fase diurna, la ripartizione tra i diversi strumenti
finanziari ha evidenziato una maggiore focalizzazione sulle azioni del Nuovo
Mercato (30% dei contratti e 21% dei controvalori) e sui covered warrant
(31% dei contratti e 14% dei controvalori). L'indicatore di intensità
dell'attività di trading rispetto alla fase diurna è salito dal 10,8% del
2000 al 15,5% con riferimento ai contratti, dal 3,1% al 3,4% con riferimento
al controvalore. Nell'anno sono stati stabiliti nuovi massimi storici sia
per la media giornaliera dei contratti (novembre, 12.350) sia per quella del
controvalore (gennaio, 41,3 milioni di euro). Lunedì 19 novembre è stato
raggiunto il nuovo massimo di contratti negoziati in una singola seduta
(20.623), mercoledì 3 gennaio quello annuale per controvalore (75,3 milioni
di euro, inferiore al massimo storico di 90,1 registrato il 28 luglio 2000).
Il confronto con gli scambi conclusi nella stessa fascia oraria sui sistemi
di scambi organizzati (Sso) o direttamente da parte degli intermediari
autorizzati evidenzia la preminenza dell'after hours di Borsa Italiana sul
quale nel 2001 sono stati conclusi il 98,8% dei contratti su azioni italiane
e il 97,7% dei contratti sui covered warrant. Il mot: i titoli di Stato
quotati sono passati da 128 a 117, a seguito di 53 ammissioni e 64 revoche,
mentre le obbligazioni sono scese da 466 a 416 (41 ammissioni e 91 revoche).
9 nuove obbligazioni sono state quotate sull'EuroMot, il mercato istituito
nel 2000 per eurobonds e asset-backed securities, portando il totale dei
titoli quotati - al netto della sola revoca registrata - a 21. Il capitale
nominale quotato a fine anno è passato da 976 a 999 miliardi di euro per i
titoli di Stato (+2,3%) e da 70,5 a 71,4 miliardi di euro per le
obbligazioni (+1,3%). Il valore nominale delle obbligazioni dell'EuroMot è
pari a 31,7 miliardi di euro (+73,9% rispetto all'anno precedente). Nel 2000
gli scambi di titoli di Stato hanno proseguito il trend di calo, passando da
142 a 126 miliardi di euro, con una media giornaliera scesa da 559 a 500
milioni di euro (-10,5%). Anche gli scambi di obbligazioni si sono
leggermente ridotti, passando da 12,1 a 10,0 miliardi di euro, con una media
giornaliera in calo da 48 a 40 milioni di euro (-16,5%). In forte crescita -
soprattutto negli ultimi due mesi - gli scambi sull'EuroMot, passati da 245
a 964 milioni di euro, con una media giornaliera salita da 1,0 a 3,8 milioni
di euro (con dati superiori ai 7 milioni in novembre e dicembre). L'idem:
record del numero di contratti standard complessivi: 17,1 milioni in totale,
con forte crescita di miniFib e opzioni su azioni. Controvalore nozionale a
1.181 miliardi di euro (-14,6% ). La media giornaliera di contratti standard
è passata dai 52.491 dell'anno scorso a 67.784; quella del controvalore
nozionale - su cui ha inciso il calo dei corsi azionari - da 5,45 a 4,69
miliardi di euro. Il futures sull'indice Mib30 ha fatto registrare una
decisa crescita in termini di contratti standard, con la media giornaliera
passata da 16.769 a 18.390. Il controvalore nozionale, influenzato dal calo
del livello dell'indice, si è invece attestato a una media di 3,29 miliardi
di euro (3,88 nel 2000). Il mese di settembre, caratterizzato anche dalla
scadenza trimestrale, è risultato il più liquido, con una media giornaliera
di 29.376 contratti standard e 4,24 miliardi di euro di controvalore
nozionale. Il miniFib, lanciato nel luglio 2000, ha evidenziato forti tassi
di crescita con riferimento tanto ai contratti standard (media giornaliera
da 2.822 a 5.556, +97%) quanto al controvalore nozionale (da 132 a 196
milioni di euro, +48,2%), stabilendo più volte nei mesi di settembre e
ottobre nuovi record giornalieri. Gli scambi di opzioni sull'indice Mib30
sono risultati sostanzialmente stabili come contratti standard, con una
media giornaliera attestata a 10.781 (11.189 nel 2000). Il calo dei corsi ha
determinato una riduzione del controvalore nozionale, la cui media
giornaliera è passata da 1,27 a 0,98 miliardi di euro. Anche in questo caso,
settembre è risultato il mese più liquido. Gli scambi di opzioni su azioni
sono stati interessati da una forte crescita del numero di contratti
standard negoziati, con la media giornaliera passata da 23.113 a 33.054
(+43%). Come nel caso degli altri strumenti, la flessione dei corsi azionari
ha influenzato l'andamento del controvalore nozionale, la cui media è
rimasta sostanzialmente sui livelli del 2000 (da 234 a 223 milioni di euro).
I mesi più liquidi per le opzioni su azioni sono stati maggio e aprile, con
medie giornaliere di 58.009 e 50.177 contratti standard. Martedì 22 maggio è
stato raggiunto il nuovo record di scambi in una singola seduta, con 222.151
contratti standard e 1.234 milioni di controvalore nozionale. La crescita
dell'anno 2001 ha portato le opzioni su azioni a rafforzare la propria
leadership come strumento più negoziato dell'Idem, di cui hanno
rappresentato il 49% dei contratti standard negoziati (44% nel 2000).
L'evoluzione del listino: il 2001 ha visto una leggera contrazione del
numero di società quotate sui mercati di Borsa Italiana, scese dalle 297 di
fine 2000 a 294: 237 in Borsa (da 242), 45 sul Nuovo Mercato (da 40) e 12
sul Mercato Ristretto (da 15). In Borsa le 13 ammissioni di nuove società
sono state accompagnate da 18 revoche (in sei casi determinate
dall'incorporazione in altre società già quotate, in dodici da ritiri dal
listino a seguito di offerte pubbliche di acquisto). Cinque nuove società
sono state ammesse a quotazione sul Nuovo Mercato, e tre revocate dal
Mercato Ristretto. Sul Mercato Ristretto sono inoltre state ammesse le
azioni ordinarie Ifis, a seguito della conversione delle azioni privilegiate
precedentemente già quotate (che sono state contestualmente revocate). Le 18
ammissioni di quest'anno portano a 125 le nuove società ammesse sui mercati
borsistici negli ultimi quattro anni (da quando cioè è attiva Borsa Italiana
Spa), un numero superiore a quello (101) registrato nei dieci anni
precedenti. Tutte le 18 ammissioni di nuove società sono state precedute da
un collocamento delle azioni presso il pubblico. In quattro casi (B iesse,
Granitifiandre, Juventus e Negri Bossi) le società sono state ammesse nel
nuovo segmento Star destinato alle Pmi italiane di qualità; in tre casi (Campari,
Lottomatica e Snam Rete Gas) sul segmento blue chip della Borsa; in cinque
casi (Pcu Italia, Datalogic, Algol, It Way ed Esprinet) sul Nuovo Mercato;
in sei casi (Acegas, I Viaggi del Ventaglio, Air Dolomiti, Amplifon,
Giacomelli Sport e De Longhi) sul segmento ordinario della Borsa. Le 21
revoche sono state determinate in sei casi da incorporazioni in società già
quotate (Ansaldo Trasporti in Finmeccanica, Banca Commerciale Italiana in
Banca Intesa che ha contestualmente assunto il nome di Intesa BCI, Bassetti
in Zucchi, Cementeria di Barletta in Cementeria di Augusta che ha
contestualmente assunto il nome di Unimed, Ina in Generali, Tecnost in
Olivetti), in 14 casi sono avvenute a seguito di Opa (Aeroporti di Roma,
Allianz Subalpina, Banca di Legnano, Credito Fondiario e Industriale, Falck,
Gruppo Buffetti, Immobiliare Metanopoli, Italfondiario, Simint, Safilo,
Sondel e Toro per la Borsa, Banca Popolare di Crema e Italiana Assicurazioni
per il Mercato Ristretto), mentre in un caso (Vauban, già denominata Fempar
e sospesa dal maggio 1999) la revoca è stata determinata dall'insussistenza
dei requisiti per la quotazione. A seguito di Opa è stata anche revocata
l'azione ordinaria del Banco di Napoli, di cui resta quotata l'azione di
risparmio. A seguito di conversione in ordinarie sono state infine revocate
le azioni di risparmio di Recordati e Risanamento Napoli. Il segmento Star,
lanciato a inizio aprile per le Pmi italiane di qualità, ha visto l'adesione
di 37 società, di cui quattro di nuova quotazione. Nel corso del 2001 il
segmento è stato caratterizzato da apprezzabili livelli di liquidità, e il
suo indice specifico Mib-Star ha evidenziato una performance relativa
migliore di quella dell'indice generale e livelli di volatilità più
contenuti: 16,2% su base annua, a fronte del 21,9% dell'indice generale, del
27,0% del Mib30 e del 44,3% del Numex. Le operazioni di collocamento:18
collocamenti finalizzati alla quotazione, per una raccolta di 3,8 miliardi
di euro Altre 2 operazioni di collocamento, con una raccolta di 3,1 miliardi
di euro oni di aumento di capitale a pagamento, con una raccolta di 7,6
miliardi di euro 184 184 operazioni di ridenominazione in euro del capitale
sociale. Nel 2001 le società quotate hanno effettuato 18 operazioni di
aumento di capitale a pagamento (13 in Borsa, quattro sul Mercato Ristretto
e una sul Nuovo Mercato), che hanno consentito alle società quotate di
raccogliere 7,6 miliardi di euro, circa il doppio di quanto raccolto l'anno
precedente. La maggiori operazioni (che hanno raccolto complessivamente poco
meno dell'80% del totale) sono state realizzate da Olivetti in
febbraio-marzo e novembre. Tra le altre operazioni, hanno raccolto ammontari
importanti Banca Popolare di Milano (466 milioni di euro) e Banca Popolare
di Lodi (227). Seguono, con importi inferiori le operazioni realizzate da
altre società quotate in Borsa (tra cui Interbanca, Investimenti Immobiliari
Lombardi, Bayerische Vita), sul Nuovo Mercato (ePlanet) e sul Mercato
Ristretto (Banca Popolare di Sondrio, Elios Holding, Ifis e Borgosesia). La
dimensione media delle operazioni a pagamento (influenzata dalla dimensione
di quelle maggiori) è stata pari a 423 milioni di euro (200 nel 2000),
quella mediana a 92 milioni di euro (in linea con quella del 2000, pari a
83). Accanto alle operazioni a pagamento sono state anche effettuate 7
operazioni a titolo gratuito e 184 operazioni sul capitale collegate alla
ridenominazione in euro dei capitali sociali. Le 20 operazioni di
collocamento hanno raccolto 7,0 miliardi di euro, di cui 6,9 in Borsa e 0,1
sul Nuovo Mercato. Prevalentemente collegate a operazioni di Initial Public
Offering (18 casi, di cui 13 in Borsa e 5 sul Nuovo Mercato), le operazioni
di collocamento sono state utilizzate anche per la tranche istituzionale Eni
e per l'aumento di capitale senza diritto di opzione della Banca Popolare
Commercio e Industria. Le maggiori operazioni per controvalore collocato nel
2001 sono state - per la Borsa - il collocamento istituzionale Eni (2,7
miliardi di euro), l'Ops Banca Popolare Commercio e Industria (0,4) e le
offerte pubbliche finalizzate alla quotazione di Snam Rete Gas (2,2 miliardi
di euro), Campari (0,4) e Lottomatica (0,2), mentre il Nuovo Mercato è stato
caratterizzato da operazioni di importo contenuto (la più grande è stata l'Ipo
di Datalogic, che ha raccolto 61 milioni di euro). Nelle 20 operazioni è
stata usata tre volte la modalità di sola vendita (Opv, con solo private
placement nel caso Eni), in otto casi la sola sottoscrizione di nuove azioni
(Ops) e nei restanti nove casi la tecnica mista dell'Opvs.Le azioni
acquistate dagli investitori retail hanno rappresentato il 21% della
raccolta complessiva delle offerte pubbliche finalizzate alla quotazione di
nuove società, a fronte del 74% degli investitori istituzionali italiani ed
esteri e del 5% riservato dipendenti e altri soggetti. Come già nel 2000,
una quota molto rilevante del capitale raccolto in occasione dell'ammisione
a quotazione - il 57% - è affluita direttamente alle imprese quotate. La
restante parte è risultata di competenza degli azionisti che hanno ceduto le
proprie partecipazioni. Il dato è ancora più elevato se si considerano le
sole società che si sono quotate al Nuovo Mercato (95%). Le offerte
pubbliche di acquisto: 20 le Opa realizzate nel 2001, che hanno restituito
al mercato 5,9 miliardi di euro Nel corso dell'anno sono state realizzate 20
operazioni di offerta pubblica di acquisto per un totale di 5,9 miliardi di
euro. Osservando il valore delle operazioni si tratta del terzo maggior
importo (dopo i 55,5 del 1999 e i 12,2 del 2000) dal 1992, anno di
introduzione dell'Opa obbligatoria nell'ordinamento normativo italiano. Le
principali operazioni del 2001 sono state le due Opa lanciate in estate da
Italenergia su Edison (2,5 miliardi di euro) e Montedison (2,5 miliardi di
euro). Hanno raggiunto importi rilevanti anche le Opa di Banca Popolare di
Milano su Banca di Legnano (350 milioni di euro), di Programma 2002 su
Safilo (161) e di Giorgio Armani Spa su Simint (114, seguita da una
residuale di 18).
TELECOM ITALIA: PREVISTO PER MAGGIO 2002 IL PAGAMENTO DEL DIVIDENDO
DELL'ESERCIZIO 2001
Roma, 7 gennaio 2002 - Telecom Italia comunica che il pagamento del
dividendo a valere sui risultati dell'esercizio 2001 è previsto per il mese
di maggio 2002.
CHL: CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ESERCITA LA DELEGA DI AUMENTO CAPITALE
SOCIALE ATTRIBUITA DALL'ASSEMBLEA.
Firenze, 7 gennaio 2002 - Lo scorso 2 gennaio l'Assemblea Straordinaria di
Chl ha attribuito al Consiglio di Amministrazione la facoltà di aumentare il
capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per un
periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione fino a un
massimo di nominali Euro 4.000.000 mediante l'emissione di massime n.
20.000.000 azioni da offrire in opzione agli aventi diritto. A seguito
dell'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aumentare
il capitale sociale fino a un controvalore pari a circa 16,6 milioni di
Euro, comprensivi di valore nominale e di sovrapprezzo e ha stabilito che le
azioni vengano offerte in opzione agli azionisti. Il Consiglio di
Amministrazione ha, inoltre, fissato un prezzo massimo di offerta pari a
Euro 4,25 per azione. Il prezzo di offerta definitivo, il rapporto di
opzione e la tempistica dell'operazione saranno fissati dal Consiglio di
Amministrazione in prossimità dell'inizio del periodo di offerta. In
relazione a detto aumento di capitale, Stefano Bargagni, Ugo Bolla, Paolo
Bargagni, Fernando Franchi, soci fondatori di Chl e Starrange S.A. hanno
effettuato versamenti in conto futuro aumento di capitale che, alla data
odierna, ammontano a circa 4,1 milioni di Euro. Gli stessi soci hanno
manifestato l'intenzione di esercitare i diritti d'opzione a loro
complessivamente spettanti alla data di inizio del periodo d'offerta ed
eventualmente ad aumentare la partecipazione. Infine, sempre con riferimento
a detta operazione di aumento di capitale, si precisa che Chl ha affidato ad
IntesaBci S.p.A. l'incarico di promuovere, organizzare e dirigere un
consorzio di garanzia per la eventuale sottoscrizione delle azioni che
dovessero risultare inoptate al termine dell'offerta nel Nuovo Mercato dei
diritti inoptati.
IMPORT DI ENERGIA ELETTRICA DALL'ESTERO: ASSEGNATI 600 MW ALLE IMPRESE
DISPONIBILI A CONTRATTI DI INTERROMPIBILITA' IN TEMPO REALE
Roma, 7 gennaio 2002 - Il Gestore della Rete ha concluso il 21 dicembre 2001
la prima procedura per l'assegnazione di 600 Mw di potenza elettrica
proveniente dall'estero per gli anni dal 2002 al 2004 e destinata ai clienti
disponibili all'interrompibilità della fornitura di energia in tempo reale.
Le domande presentate dalle imprese sono state 50, per un totale di 2.381 Mw
(1.999 i megawatt richiesti sulla frontiera Nord-Ovest, 382 sulla frontiera
Nord-Est), di cui due non ammesse all'assegnazione in quanto non compatibili
con i requisiti previsti. Il Gestore della Rete ha proceduto
all'assegnazione dei 600 Mw disponibili utilizzando il meccanismo "pro
quota", che prevede la ripartizione della capacità di trasporto in misura
proporzionale alla richiesta delle imprese. Sul sito del Gestore della Rete,
www.grtn.it, sono pubblicate le procedure per l'assegnazione di energia
elettrica e l'elenco delle imprese assegnatarie.
GESTORE DELLA RETE - SONELGAZ: STUDIO DI FATTIBILITÁ PER COLLEGAMENTO
ELETTRICO SOTTOMARINO TRA ALGERIA E ITALIA
Roma, 7 gennaio 2002 - Il Gestore della Rete, società italiana responsabile
dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, e Sonelgaz,
società algerina leader del settore elettrico e del gas, hanno siglato, il
21 dicembre 2001, ad Algeri un protocollo d'intesa per la realizzazione di
uno studio di fattibilità tecnica-economica che dovrebbe portare alla
realizzazione di un elettrodotto sottomarino, di circa 1.000 Mw, di
collegamento tra Italia e Algeria. L'iniziativa rientra nell'ambito della
cooperazione bilaterale avviata lo scorso ottobre da Antonio Marzano,
Ministro delle Attività Produttive, e Chakib Khellil, Ministro dell'energia
algerino, per sviluppare gli scambi di energia elettrica tra i due Paesi. Il
Gestore della Rete e Sonelgaz studieranno assieme la fattibilità tecnica del
progetto per poi approfondire le procedure per la realizzazione e l'utilizzo
della linea di interconnessione individuando, in particolare, l'assetto
proprietario, le fonti di finanziamento comunitarie e internazionali, e il
diritto applicabile. "Con la firma di oggi - ha dichiarato Pier Luigi Parcu
Amministratore Delegato del Grtn - il Gestore della Rete intende favorire il
consolidamento dei rapporti tra Italia e Algeria nel settore energetico.
L'auspicio è quello di ricavare una maggiore sicurezza dell'
approvvigionamento di energia elettrica e di incrementare gli scambi
commerciali tra i due Paesi"
ENERGIA ELETTRICA DA IMPIANTI CIP6/92 : AVVISO PER L'ASSEGNAZIONE DI
4.500 MW PER IL 2002
Roma, 7 gennaio 2002 - Il Gestore della Rete ha pubblicato, in applicazione
del Decreto del Ministro delle attività produttive e della delibera 308/2001
dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas (disponibile sul sito
dell'Autorità in data 22 dicembre 2001), l'avviso per l'assegnazione della
capacità produttiva disponibile prodotta nell'anno 2002 da impianti di
generazione di energia a fonti rinnovabili e assimilati (così detti
CIP6/92). La capacità produttiva disponibile per l'assegnazione è di 4.500
MW ed è valida per tutte le ore dell'anno, ad eccezione del mese di agosto,
dove tale valore è pari a 4.000 Mw. La capacità viene assegnata in bande da
10 Mw ciascuna, così ripartite: - 500 Mw riservati a clienti interrompibili
istantaneamente; - 1.500 Mw riservati a clienti interrompibili con
preavviso; - 2.500 Mw riservati a clienti idonei (imprese e grossisti). Le
richieste per l'assegnazione della capacità produttiva dovranno pervenire al
Gestore delle rete entro le ore 09.00 del 28 dicembre 2001. Maggiori
dettagli sulle modalità di partecipazione e sulle procedure di assegnazione
sono disponibili sul sito
www.grtn.it alla rubrica
"biblioteca", voce Cip 6/92.
ACCORDO EDISON-INDUSTRIALI UDINE PER LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA
Milano, 7 gennaio 2002 - Edison e l'Associazione degli Industriali di Udine
hanno firmato un innovativo accordo che consentirà alle circa 100 aziende
aderenti ai due Consorzi già promossi dall'Unione/Associazione di acquistare
energia elettrica sul mercato libero considerandoli come un unico gruppo
d'acquisto, migliorando le condizioni medie di fornitura. Edison è il primo
operatore privato nazionale nel campo dell'energia e attualmente rifornisce
oltre 2.000 aziende attraverso un centinaio di consorzi in tutta Italia.
L'intesa, che consentirà notevoli risparmi sulla "bolletta energetica" alle
imprese aderenti, riguarda il Consorzio Friuli Energia, presieduto da
Giuseppe Morandini (96 aziende, consumo annuo di oltre 391 milioni di
chilowattora) ed il Consorzio Energia Ausscorno, presieduto da Giacomino
Rinaldi (4 aziende, circa 30 milioni di chilowattora di consumo annuo).
Commentando l'intesa, Giuseppe Morandini ha dichiarato: "Esprimo la mia
soddisfazione per l'accordo raggiunto con Edison, con la quale desideriamo
costruire delle certezze in un mercato sempre più difficile, estendendo
anche la collaborazione al metano ed alla telefonia, nell'intento di
garantire sempre maggiori risparmi ai nostri associati." "Siamo compiaciuti
- ha commentato Stefano Casaleggi, Direttore Commerciale della Edison - per
la sottoscrizione di questi contratti con i consorzi friulani, che ci
permettono di accrescere la nostra già forte presenza nell'area del
Triveneto. Per le aziende del consorzio, aver scelto Edison significa non
solo disporre da subito di un risparmio immediato sulla bolletta energetica,
ma anche avere al proprio fianco un partner strategico che offre un servizio
globale alle imprese, fatto di uomini, competenze e tecnologie". Oltre alla
fornitura di energia elettrica a condizioni competitive Edison offre anche
un'ampia gamma di servizi, fra i quali l'accesso privilegiato delle aziende
associate in Consorzi promossi e/o forniti da Edison; il servizio di
assistenza per la predisposizione della documentazione necessaria per
accedere al mercato libero dell'energia elettrica; servizi di formazione e
di consulenza per la ottimizzazione dei contratti e la fornitura dei servizi
on-line di Edison con accesso all'area "privata" del sito
www.edisonpervoi.it (contratti, fatturazione, servizio
di telelettura dei consumi elettrici).
MERIDIANA SI CONFERMA SECONDO VETTORE NAZIONALE
Olbia, 7 gennaio 2002 - Meridiana si conferma secondo vettore nazionale per
numero di passeggeri trasportati. Nel corso del 2001, infatti, la compagnia
ha trasportato 3,3 milioni di passeggeri con una quota di mercato nazionale
del 17% circa. Questo risultato va considerato alla luce della scelta
operata di ridurre il ricorso al noleggio di aerei in "wet lease" (voli
operati per conto di Meridiana da parte di altri vettori) nel periodo
estivo, nonché delle gravi ripercussioni sul settore dei trasporti
conseguenti i drammatici eventi del'11 settembre, dell'incidente a Linate e
delle difficoltà operative conseguenti le disposizioni governative inerenti
la gestione del traffico aereo in condizioni di nebbia. Infatti, nei primi
otto mesi dell'esercizio, malgrado la riduzione della capacità offerta anche
per il mancato impiego di quattro aerei in "wet lease" presenti in flotta
nell'esercizio precedente, Meridiana ha trasportato 2,4 milioni di
passeggeri con un incremento dell'1,4% rispetto allo stesso periodo l'anno
precedente. Negli ultimi quattro mesi dell'anno, il calo di traffico
accusato dai diversi eventi ricordati, è stato pari al 18,9% quale media del
periodo, con la punta del 24,7% registrata nel mese di dicembre. In questi
ultimi quattro mesi dell'anno, Meridiana ha trasportato 900.000 passeggeri
rispetto a 1,1 milioni di passeggeri trasportati nello stesso periodo nel
2000. Rimane comunque la soddisfazione per l'incisiva inversione che il
management, con la collaborazione di tutto il personale, ha dato alla
compagnia, tanto che le previsioni di chiusura del bilancio rispetto
all'esercizio precedente confermano sia il netto recupero del risultato
economico che un significativo miglioramento dei principali indicatori di
performance. Riguardo al futuro, corre l'obbligo di ricordare che le
previsioni prevalenti indicano una ripresa solo a partire dal prossimo
autunno, ma l'auspicio è che nel periodo estivo possano essere riscontrati i
primi dati di inversione grazie alla crescita del mercato turistico
nazionale verso la Sardegna, la Sicilia e la Campania, regioni dove
Meridiana è particolarmente impegnata con collegamenti non-stop dai
principali aeroporti nazionali. Con questa decisione, Meridiana intende
confermare il proprio sostegno ai principi ispiratori della Continuità
Territoriale pur evidenziando le notevoli carenze e difetti sotto il profilo
applicativo. Come è noto, Meridiana ha la propria Base di Armamento in
Sardegna dove occupa oltre 1.000 dei propri 1.500 dipendenti ed effettua il
collegamento fra Cagliari e Milano fin dal 1978. Meridiana è la seconda
compagnia aerea nazionale a capitale interamente privato con una flotta di
21 aerei (17 Md-82 e 4 Bae-146-200). L'assemblea straordinaria degli
azionisti, lo scorso 19 dicembre 2001, ha deliberato la conversione del
capitale sociale in Euro che risulta ora pari a € 51.033.349,00 suddiviso in
51.033.349 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00
ALITALIA: RISULTATI TRAFFICO PASSEGGERI E MERCI - NOVEMBRE 2001
Roma, 7 gennaio 2002 - Nel mese di novembre il traffico passeggeri del
gruppo Alitalia sull'intera rete espresso in Rpk ha evidenziato, rispetto al
corrispondente mese del 2000, una flessione del 31,3% a fronte di un
decremento nella capacità offerta espressa in Ask del 20,4%. Ciò ha
determinato una diminuzione di 9 p.p. del load factor che si è ridotto al
56,9%. Il numero di passeggeri, nel mese, è risultato in flessione del
20,6%. Occorre comunque ricordare che i dati sopra menzionati scontano i
negativi effetti derivanti dalle note vicende dello scorso 11 settembre,
dalla recente tragedia occorsa a Linate, nonché dai problemi derivanti dalle
pesanti limitazioni operative imposte ad alcuni aeroporti italiani in caso
di ridotta visibilità. Una serie di indicatori, ivi inclusi i dati di
advance booking, identificano nel mese di novembre il punto più negativo di
andamento della domanda di trasporto aereo post 11 settembre. E' lecito
immaginare primi graduali segni di ripresa dal mese prossimo. A livello di
settori di rete l'andamento dell'attività intercontinentale risulta essere
stato il più penalizzato dei tre. In particolare, infatti, alle
cancellazioni già effettuate sulle rotte per l'Africa Orientale, il Sud
Africa e l'Australia, si è aggiunta la forte riduzione del trasportato
nell'area del Nord Atlantico (-44,3%) a fronte di una riduzione dell'offerto
del 31% con la conseguente diminuzione del coefficiente di occupazione di
14,7 p.p. e nell'area del Sud Atlantico dove, a fronte di un trasportato in
calo del 21,2%, l'offerto è calato del 21,8%, con un leggero incremento del
load factor (+0,5 p.p). A livello di rete, pertanto, a fronte di un
trasportato in flessione del 40,3%, l'offerto si è ridotto del 27,7% ed il
load factor di 13,2 p.p. Sulle rotte internazionali il trasportato, in
termini di Rpk, ha evidenziato un decremento del 21,6% a fronte di una
riduzione della capacità offerta del 16,5% in Ask. Conseguentemente il load
factor si è ridotto di 3,5 p.p. attestandosi al 53%. Tale risultato risente,
in particolare, delle difficoltà evidenziate nell'area della Cee e del Medio
Oriente dove il load factor, nel corso del mese di novembre, si è ridotto
rispettivamente di 2,2 e dell'8,1 p.p.. In particolare nella Cee il
trasportato si è ridotto del 21,4% a fronte di una riduzione dell'offerto
del 18%, mentre nel Medio Oriente le Rpk sono diminuite del 27,4% e le Ask
del 16,3%. Sulle rotte nazionali, infine, a fronte di una diminuzione della
capacità offerta del 9,1% in Ask il trasportato è diminuito del 17% in Rpk,
con un peggioramento nel load factor di 4,8 p.p.. Per quanto riguarda il
traffico merci a fronte di una diminuzione della capacità offerta del 20,5%,
il trasportato è risultato in flessione del 27,4%. Il load factor si è
attestato al 69%, in diminuzione di 6,6 p.p. rispetto al 2000. I dati
progressivi a novembre hanno evidenziato, per il traffico passeggeri, una
flessione del trasportato del 10,8% in termini di Rpk rispetto al
corrispondente periodo del 2000; la capacità offerta, espressa in Ask, è
diminuita complessivamente del 9,4%. Conseguentemente il load factor è
diminuito di 1,1 p.p. scendendo al 71,6%. Il numero dei passeggeri è
risultato in flessione del 5,6%. Sulla rete intercontinentale a fronte di
una capacità offerta ridottasi del 16,9% in Ask, il traffico passeggeri,
espresso in Rpk, è risultato in flessione del 17,1% e, conseguentemente, il
load factor è diminuito di 0,2 p.p.. Sulla rete internazionale si rileva una
lieve diminuzione del trasportato, espresso in Rpk (-0,2%) a fronte di una
capacità offerta, espressa in Ask, sostanzialmente costante con un
decremento del load factor di 0,1 p.p.. Sulle rotte nazionali il traffico
passeggeri è risultato in flessione del 6,3% a fronte di una riduzione della
capacità offerta pari al 3,3% con una conseguente diminuzione di load factor
di 2,1 p.p.. Il traffico merci nei primi nove mesi dell'anno ha riportato
una flessione del trasportato del 11,1% rispetto al corrispondente periodo
del 2000 a fronte di una capacità offerta ridottasi dell'8,5%.
Conseguentemente il load factor è risultato in riduzione di 2 p.p.
NUOVO PIANO FLOTTA DI AIR DOLOMITI: IN ARRIVO 3 ATR 700
Milano, 7 gennaio 2001 - L'ordine, che ammonta a 51,6 Milioni di Dollari, si
struttura con la consegna di un nuovo Atr 700 entro settembre 2002 ed una
formula "sales & lease back" per due Atr 42-500 attualmente in flotta: i due
aeromobili opereranno fino alla consegna effettiva dei due nuovi Atr-700,
che avverrà nel 2003, e poi potranno essere riconsegnati ad Atr. Infatti,
grazie alla flessibilità di questo accordo, per Air Dolomiti sarà possibile
prorogare ulteriormente la riconsegna al consorzio dei due Atr-500,
mantenendoli in flotta qualora la Compagnia necessitasse di ulteriori
aeromobili per supportare l'espansione del network. Alcide Leali, Presidente
di Air Dolomiti, ha così commentato l'operazione: "Oggi vediamo
concretizzarsi il primo step della nuova strategia di sviluppo della
Compagnia, annunciata appena una settimana fa. Abbiamo previsto un piano
flotta più aggressivo per riuscire a cogliere le aumentate opportunità che
il mutato scenario competitivo ha creato e siamo riusciti subito a trovare
un accordo con ATR, il nostro fornitore storico. Questa operazione di
ampliamento e rinnovo della flotta ci consentirà di sviluppare ulteriormente
il feederaggio sugli scali di Monaco e Francoforte, offrendo nuovi
collegamenti, ulteriori frequenze e maggiore capacità verso gli hub della
Star Alliance. Sono molto fiero della nostra Compagnia che in un momento
delicato per il settore del trasporto aereo si sta rivelando un importante e
solido punto di riferimento per i passeggeri ma anche per i nostri partner,
i fornitori e gli aeroporti, che negli anni ci hanno sempre dimostrato stima
e fiducia."
GARA CONTINUITÀ TERRITORIALE SARDEGNA AIR ONE SODDISFATTA DEI RISULTANTI,
PRONTA A PARTIRE
Milano, 7 gennaio 2002 - Air One è stata ufficialmente informata dall'Enac
di essere risultata aggiudicataria delle gare d'appalto, esperite nel
rispetto della normativa comunitaria, per la gestione dei voli di linea in
regime di servizio pubblico a tariffe agevolate (cosiddetta "continuità
territoriale sarda") sulle rotte Cagliari-Milano, Alghero-Roma e
Alghero-Milano. Le prime indicazioni del Ministero dei Trasporti e delle
Infrastrutture prevedono che Air One debba avviare i nuovi voli non oltre il
31 gennaio 2002. La Compagnia intende però anticipare l'avvio dei servizi
rispetto a tale scadenza. "Siamo soddisfatti del risultato conseguito, e ci
poniamo ora l'obiettivo di avviare i nuovi voli in tempi rapidi,
possibilmente in anticipo sulle scadenze indicate, allo scopo di contribuire
a risolvere definitivamente il problema dei collegamenti aerei che ha
penalizzato per molti anni la Sardegna", ha commentato Carlo Toto,
Presidente di Air One. "Non è la prima volta che Air One ha dovuto
rivolgersi ai giudici amministrativi per ottenere il riconoscimento dei
propri diritti: siamo abituati a lottare ogni volta che vengono prevaricate
ingiustamente le nostre ragioni, che poi sono le ragioni del libero mercato
e della concorrenza e, in ultima analisi, dell'utente finale. Proprio per
questo ci stupiscono alcune affermazioni di parte, apparse oggi su organi di
stampa, di chi accusa di 'politica predatoria' le offerte economiche che Air
One è stata in grado di formulare dopo un'attenta analisi dei ricavi e dei
costi rivenienti da un'oculata gestione, nel pieno rispetto della qualità
del servizio. Sarebbe troppo facile controbattere che chi è abituato al
monopolio non può essere competitivo in gare ad evidenza pubblica," ha
commentato Giorgio De Roni, Direttore Divisione Passeggeri di Air One.
L'avvio dei voli da parte di Air One comporterà anche la creazione di nuovi
posti di lavoro in Sardegna, come peraltro esposto nell'offerta di gara. E
pertanto - considerato che le rotte Olbia-Roma e Olbia-Milano sono state
aggiudicate a Meridiana, fatto questo rilevante nel conservare adeguati
livelli occupazionali in Sardegna - è auspicabile che i posti di lavoro
complessivi aumentino anziché diminuire, come temuto da alcuni. Tutti i voli
verranno operati con moderni ed efficienti Boeing 737, l'aeeo di linea più
diffuso nel mondo e in servizio con la maggior parte delle grandi Compagnie
europee. Air One ha oggi una flotta di 17 Boeing 737. Il nuovo operativo con
la Sardegna sarà garantito ampliando la flotta con l'inserimento di
ulteriori esemplari. Il network Air One collega con voli di linea 14
aeroporti in nove regioni italiane e tre città in Germania con voli in
codeshare con Lufthansa. Infolink:
www.flyairone.it
NEL 2001, QUASI 1.250.000 CLIENTI NEL MONDO HANNO ACCORDATO LA LORO
FIDUCIA A CITROËN
Parigi, 7 gennaio 2002 - Nel 2001, Citroën ha dimostrato un notevole
dinamismo, che si traduce in una crescita forte ed equilibrata nell'anno su
tutti i territori, e soprattutto con un nuovo record di vendite a livello
mondiale, consolidate per il quinto anno consecutivo, di 1.235.000 veicoli
nel mondo, pari a un incremento dell' 8,3%, rispetto al 2000 e 1.249.000
consegne, pari a un incremento del 10,9 %. Il volume di immatricolazioni
raggiunto in Europa Occidentale è di 1.063.000 veicoli, con un incremento
del 10,9% in un mercato stabile (+0,3%). Nel resto del mondo, Citroën ha
consegnato 186.000 veicoli, registrando un incremento del 12%. Il 2001 ha
rappresentato per Citroën un anno di intensa attività commerciale,
conquistando e ottenendo la fiducia di un numero sempre più ampio di clienti
nel mondo, grazie alla modernità e alla perfetta rispondenza dei veicoli
della Marca alle aspettative della clientela. Xsara Picasso è protagonista
di un successo commerciale mai smentito, confermato nel 2001 con un
incremento delle vendite nel mondo del 56 % rispetto al 2000. Nel 2001, la
gamma si arricchisce con la commercializzazione delle C5 berlina nel mese di
marzo e break nel mese di giugno, contribuendo notevolmente all'incremento
delle vendite totali Citroën. Con 139.000 vendite, C5 ha conquistato un
folto numero di clienti, superando ampiamente gli obiettivi. Una delle
ragioni del successo dei modelli della gamma si deve anche alle
motorizzazioni Hdi, che attraggono sempre per la qualità e le prestazioni in
materia di comfort di guida, economia e rispetto dell'ambiente. Per questo
motivo, le autovetture equipaggiate di motorizzazioni Diesel rappresentano
il 50% delle immatricolazioni Citroën nell'Europa Occidentale. Nel 2001
Citroën ha ripreso la lunga tradizione storica, prima di tutto con la
l'allestimento della nuova sede sociale nel sito storico della vecchia
fabbrica per imbutitura di Epinettes, creata nel 1924. Nell'intento di
legare il passato al presente, la Marca ha inaugurato in novembre, nel sito
industriale di Aulnay, il Conservatorio Citroën, luogo in cui viene
conservato il suo patrimonio. L'inaugurazione ha rappresentato il momento
ideale per ricordare come Citroën abbia fatto tesoro del proprio passato,
dotandosi degli strumenti propri di un'immagine forte e di un avvenire
prestigioso. Il principio ispiratore del Conservatorio è di raggruppare e
conservare in perfetto stato gli esemplari di vetture Citroën prodotte
dall'origine fino al giorni nostri. Seguendo questa logica, Citroën si pone
inoltre l'obiettivo di trasformare il sito attualmente occupato dall'Hippo
Citroën al 42 dell'Avenue des Champs Elysées, destinato ad ospitare
un'esposizione permanente. Per raggiungere questo obiettivo, è stato indetto
un concorso internazionale di architettura, che nel 2004 darà nuova veste a
questa vetrina leggendaria della Marca, inaugurata nel 1928. Grazie all'alto
livello di tecnologia, Citroën prepara anche vetture da competizione dalle
altissime prestazioni, ottenendo eccellenti risultati durante la stagione
sportiva 2001. Nell'ambito dei trofei di Marca, le formule di promozione
della Marca sono oggi considerate sul mercato quelle con il miglior rapporto
costi/prestazioni, permettendo di praticare lo sport automobilistico nelle
migliori condizioni. Utilizzando vetture caratteristiche pari alle vetture
di serie, e dalle prestazioni identiche, Citroën offre ai giovani piloti la
possibilità di mettere in risalto le loro qualità di guida in una perfetta
equità sportiva. Questa politica permette di scoprire i nuovi talenti
aiutandoli a diventare dei grandi piloti. Dopo i tre titoli di Campione di
Francia conquistati da Philippe Bugalski e Jean Paul Chiaroni, è ora la
volta della giovane promessa di Citroën, Sebastien Loeb, accompagnato da
Daniel Elena, che conquista il titolo di questo anno a bordo di una Xsara.
Lo stesso equipaggio ha anche ottenuto a bordo di una Saxo il titolo di
Campione del mondo Super 1600 nel Campionato del mondo rally. Citroën si è
distinta in questa stagione, sia sul piano nazionale che internazionale,
vincendo il campionato marche in Spagna per il terzo anno consecutivo, e il
campionato Europeo di rallycross per il quinto anno consecutivo. Ed inoltre,
il primo impegno Citroën nelle quattro prove del campionato del mondo rally
è stato coronato dalla vittoria della Xsara WRC al Tour de Corse. Limitarsi
al presente non basta più; la capacità di Citroën di immaginare il futuro
dell'automobile si traduce anche con la capacità di creare prototipi che
rispondano all'evoluzione dello stile di vita. Citroën ha presentato a
Francoforte C-Crosser, esposizione avveniristica di come potrebbe essere un
veicolo per il tempo libero o SUV (Sport Utility Vehicle), utilizzando la
tecnologia di comandi By Wire. All'avanguardia in termini di concezione del
posto di guida, questa tecnologia prevede l'eliminazione di tutti i
collegamenti meccanici tra i comandi e i vari organi (motore, sterzo,
frenata) . Il 2001 ha costituito per la Marca l'occasione per dimostrare la
sua grande capacità creativa e innovativa. Le C5 berlina e break,
commercializzate con successo nel corso dell'anno, prevedono il 100% di
tecnologia utile. L'accoglienza entusiastica riservata a C3 nel corso della
presentazione in anteprima al salone di Francoforte, ha dimostrato che il
nuovo veicolo costituisce un avvenimento determinante nella vita della
Marca, consentendo a Citroën di raggiungere un nuovo traguardo, e favorendo
un reale incremento delle vendite della Marca su tutti i mercati. C3
arricchirà l'offerta nel segmento delle utilitarie e permetterà, insieme a
Saxo, di soddisfare le diverse aspettative della clientela. Sempre
concentrata sulla soddisfazione del cliente, Citroën prosegue nello sforzo
di perfezionare metodi e organizzazione. Questa politica è stata premiata
quest'anno dalla conferma della certificazione ISO 9001, già ottenuta nel
2000. Nell'Europa Occidentale, la Marca migliora la propria posizione, sia
per quanto riguarda le autovetture che per i veicoli commerciali, mentre il
mercato globale resta stabile ad alti livelli. Le immatricolazioni della
Marca sono aumentate dell'11%. La penetrazione autovetture + veicoli
commerciali Citroën nel 2001 è del 6,4%.
|
|
Volumi
2000 |
Penetrazione
% |
Volumi
2001 |
Penetrazione
% |
Evoluzione
in % |
AUTOVETTURE+VEICOLI COMMERCIALI |
Mercato |
16.647.000 |
|
16.691.000 |
|
0 % |
|
Citroën |
960.000 |
5,8 % |
1.063.000 |
6,4 % |
+11 % |
AUTOVETTURE |
Mercato |
14.722.000 |
|
14.831.000 |
|
+1 % |
|
Citroën |
765.000 |
5,2 % |
863.000 |
5,8 % |
+13 % |
VEICOLI
COMMERCIALI |
Mercato |
1 925.000 |
|
1.860.000 |
|
-4 % |
|
Citroën |
195.000 |
10,2 % |
200.000 |
10,7 % |
+3 % |
Ogni Paese è caratterizzato tuttavia da situazioni distinte, in
particolare : In Francia Citroën ha registrato una crescita più rapida del
mercato, pur sostenuto. Le immatricolazioni autovetture + veicoli
commerciali della Marca rivelano una penetrazione del 13,8%. Aumentano del
9% nel 2001, contro una crescita del mercato del 5% sullo stesso periodo. La
penetrazione autovetture Citroën si colloca al 13,1% contro il 12,2% del
2000, su un mercato autovetture che cresce del 6%, pari a un incremento del
13% sullo stesso periodo. Una percentuale di penetrazione autovetture di
questa portata non si raggiungeva da vent'anni. In Gran Bretagna, le
immatricolazioni autovetture + veicoli commerciali della Marca hanno avuto
un incremento eccezionale per raggiungere il 5,56% della porzione di
mercato, con una crescita del 47% rispetto al 2000, mentre il mercato
aumenta del 10% Le vendite della Xsara Picasso sono decuplicate raggiungendo
le 46.600 unità. Xsara Picasso rappresenta la monovolume del segmento M1 più
venduta nel Regno Unito, mentre il Berlingo autovetture, accolto con
entusiasmo dalla clientela, ha quasi quadruplicato le vendite L'insieme dei
modelli della gamma incontra lo stesso favore e conferma Citroën nella sua
posizione di Marca di grande attualità. La Marca realizza nel 2001 il
maggior incremento e passa dal nono al sesto posto del mercato autovetture.
Nessun altro importatore ha registrato una tale evoluzione negli ultimi
vent'anni. Per quanto riguarda i veicoli commerciali, le immatricolazioni
della Marca aumentano del 22% e si aggiudicano una porzione di mercato dell'
8,7%. La Marca occupa la terza posizione nel mercato veicoli commerciali. In
Belgio, Citroën realizza un incremento del 16% come autovetture + veicoli
commerciali (10,1% della porzione di mercato), mentre il mercato subisce un
calo del 3%. La Marca nel 2001 passa dalla quinta alla quarta posizione nel
mercato autovetture + veicoli commerciali Per quanto riguarda i autovetture,
la Marca registra l'incremento maggiore tra le prime 10 marche per il
secondo anno consecutivo e si aggiudica una porzione di mercato pari al 9,4%
(contro il 7,8% del 2000). Per quanto riguarda i veicoli commerciali,
Citroën è leader da 5 anni, e la penetrazione della Marca passa dal 14,9% al
16,3% in un mercato in crescita del 9%. In Italia, Citroën rinsalda la sua
posizione con il 3,2% del mercato autovetture + veicoli commerciali Con il
mercato tedesco in regresso dell'1%, Citroën migliora le proprie vendite
autovetture + veicoli commerciali del 16% e conquista una porzione di
mercato nei autovetture + veicoli commerciali dell'1,8% nel 2001. Per quanto
riguarda i autovetture, la Marca registra un aumento del 15%, la crescita
più alta tra i costruttori di automobili generalisti. La porzione di mercato
Autovetture Citroën passa dall' 1,5% del 2000 all' 1,7% del 2001. La
crescita si deve in particolare al successo commerciale della C5 con 7.800
veicoli venduti. Xsara Picasso aumenta le vendite e raggiunge un totale di
11.300 veicoli venduti nel 2001. Con 15.000 veicoli venduti, Berlingo
conferma la popolarità conquistata. Per quanto riguarda i veicoli
commerciali la Marca registra un incremento del 24%, e le vendite passano
dalle 6.000 del 2000 alle 7.400 del 2001. In Spagna, in un mercato
stabilizzato, la Marca realizza una penetrazione autovetture e veicoli
commerciali dell'11,7%. Con oltre 200.000 immatricolazioni, Citroën si
colloca in seconda posizione sul mercato autovetture + veicoli commerciali.
Con le 97.800 immatricolazioni del 2001, Xsara è il veicolo più venduto in
Spagna. Citroën è leader nel mercato veicoli commerciali con una parte di
mercato del 15,7% Nei Paesi Bassi Citroën è in crescita dell'11% su un
mercato autovetture + veicoli commerciali in regresso dell'11%. La parte di
mercato autovetture + veicoli commerciali della Marca è del 5,1%. In
DaniMarca, con un mercato autovetture + veicoli commerciali in diminuzione
del 13%, la Marca registra una crescita del 17% e raggiunge nel 2001 una
porzione di mercato del 10,5%. Nel 2001, le vendite Citroën al di fuori
dell'Europa occidentale arrivano a 186.000 veicoli, con un incremento del
12%. Nei Paesi del Mercosur , Citroën registra un incremento delle vendite
del 50%, mentre il mercato registra una diminuzione del 2%. In Brasile, le
vendite della Marca passano da 9.100 a 15.300 veicoli, con una penetrazione
autovetture + veicoli commerciali dell'1%. Questo significa un incremento
del 68% su un mercato in crescita del 7%. Questi risultati si devono in
particolare al successo commerciale di Xsara Picasso lanciata nel Paese in
questo anno. Nell' Europa Centrale ed Est Europa, la penetrazione Citroën
continua ad aumentare, raggiungendo il 4,3%, mentre l'insieme del mercato
registra una diminuzione del 13%. In Ungheria, Citroën aumenta le vendite
del 28%, raggiungendo il 5% della porzione di mercato. In Slovacchia,
Citroën raddoppia il volume delle vendite e detiene una porzione di mercato
pari al 4,1%. In Polonia, in un mercato depresso in calo del 31%, Citroën
migliora la propria posizione e passa dal 2,8 al 3,6% di percentuale di
penetrazione. In Cina, in un mercato favorevole ai veicoli di fascia alta,
le vendite Citroën sono aumentate del 3% e la penetrazione della Marca è del
7,5%.
ROBERTO DI GAETANO DIRETTORE GENERALE COLT A ROMA
Milano, 7 gennaio 2002 - Roberto Di Gaetano è il nuovo direttore generale
della sede Colt a Roma. Subentra a Francesco Ghignone, che lascia l'incarico
per raggiunti limiti di età e continuerà a collaborare con Colt come
consulente strategico. Ingegnere meccanico, 43 anni, Di Gaetano ha lavorato
nel settore commerciale di importanti aziende italiane e multinazionali di
information technology e telecomunicazioni.
20 BORSE DI STUDIO PER IL MASTER IN FINANZA PER BANCA E ASSICURAZIONE
Roma, 7 gennaio 2002 - Inaugurazione 11 gennaio 2002 - ore 16.30 Aula Magna
- Università "La Sapienza"- Piazzale A. Moro 5 - Roma Il Master,
sponsorizzato dalla Facoltà di Scienze Statistiche e dalla Banca di Roma,
darà la possibilità ai 20 vincitori di borse di studio di partecipare
gratuitamente ai corsi, aperti anche ad altre cinque persone risultate
idonee. Durante la cerimonia d'inaugurazione, a cui parteciperanno il
Rettore prof. Giuseppe D'Ascenzo, il prof. Renato Guarini Preside della
Facoltà di Scienze Statistiche e Cesare Geronzi Presidente della Banca di
Roma, verranno consegnati 22 diplomi del corso 2001, anno d'istituzione del
Master stesso. Sarà tenuta, inoltre, una Lezione Magistrale su "Il processo
di integrazione dei mercati finanziari" dal Prof. Alberto Giovannini. Durata
del corso gennaio-dicembre 2002; Frequenza obbligatoria a tempo pieno; Costo
L. 25.000.000 per altri 5 partecipanti ammessi al master. Per informazioni:
Segreteria del Master in Finanza 06/49910323
DIBATTITO SUL FUTURO DEI TRASPORTI EUROPEI
Bruxelles, 7 gennaio 2002 - Le ripercussioni ambientali, scientifiche e
commerciali dei trasporti europei e le politiche adottate dall'Unione
europea in questo settore verranno discusse al prossimo dibattito sul tema
"Le sfide per i trasporti europei", in programma a Bruxelles il 31 gennaio.
La manifestazione, alla quale parteciperà il commissario europeo per i
Trasporti e l'Energia Loyola de Palacio, esaminerà da vicino i contenuti del
recente Libro bianco della Commissione europea, dal titolo "La politica
europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte". Fra gli altri
partecipanti si annoverano esponenti del governo spagnolo (che occupa la
presidenza di turno dell'Ue), rappresentanti delle associazioni dei
trasporti stradali, aerei e marittimi, oltre a diversi membri
dell'Europarlamento. La conferenza è stata organizzata da "Forum Europe", in
collaborazione con l'Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea).
Per informazioni : Clare Richardson Forum Europe Tel: +32-2-7361430 E-mail:
clare.richardson@forum-europe.com
CONFERENZA SULLA "MOBILITÀ RESPONSABILE"
Bruxelles, 7 gennaio 2002 - Il Ministero dell'Ambiente e delle
Infrastrutture della Comunità fiamminga in Belgio invita a presentare
relazioni per una conferenza europea sulla gestione della mobilità, che avrà
luogo dal 15 al 17 maggio 2002. Scegliendo il tema "Mobilità responsabile:
partenariati attivi", gli organizzatori sperano di promuovere spostamenti e
trasporti più sostenibili. La conferenza fungerà da piattaforma per
presentare migliori prassi, strategie ed un quadro socioeconomico per tutti
i settori coinvolti nella gestione della mobilità. La manifestazione sarà
costituita da sessioni plenarie, relazioni di base, workshop, presentazioni
mediante poster e video e da un'esposizione. L'invito a presentare relazioni
riguarda settori come il trasporto intermodale, il coinvolgimento del
pubblico, i partenariati in campo economico ed educativo e le città
sostenibili.
http://www.epomm.org
LOMBARDIA: RIFORMA DEL TRASPORTO PUBBLICO SU GOMMA
Milano, 7 gennaio 2002 - Dal primo gennaio 2003 il trasporto pubblico su
gomma in Lombardia entra in una fase di profonda trasformazione. Tempo un
anno, sara' sparito per sempre il regime di concessione, che interessa
attualmente 137 aziende e 16.000 addetti e ogni ente locale avra' messo a
gara il servizio, aggiudicandolo all'azienda che avra' prodotto l'offerta
''economicamente piu' vantaggiosa'': cioe' non quella che semplicemente
costa meno, ma quella che avra' proposto il miglior rapporto qualita'-prezzo.
Quella, in altri termini, che meglio dimostrera' di poter corrispondere ai
precisi obbiettivi di riforma e di modernizzazione dei trasporti pubblici
fissati dalla Regione Lombardia: razionalita' ed efficienza, qualita' del
servizio, sostenibilita' ambientale, valenza sociale. Con queste aziende gli
enti locali stipuleranno contratti di servizio di 7 anni (2003-2009). E' una
corsa contro il tempo, che interessa un comparto che attualmente sviluppa un
volume di traffico di 600 milioni di passeggeri-anno e 278 milioni di
chilometri percorsi, e costa quasi 2000 miliardi di lire. Commenta il
presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: ''Ci siamo dati tempi
brevissimi per realizzare una grande opera di modernizzazione del trasporto
pubblico e in generale di tutte le infrastrutture lombarde. La messa a gara
dei servizi e' uno strumento per introdurre una forma di mercato
controllato, quindi per realizzare insieme l'economicita' del servizio e
l'aumento della sua qualita' a vantaggio degli utenti''. La corsa e'
scattata con il primo gennaio di quest'anno con l'avvio delle procedure di
messa a gara: un anno netto di anticipo sulle scadenze previste dalla legge
nazionale. Agli enti locali, impegnati in questa corsa, la Regione Lombardia
offre un supporto molto concreto e preciso: con un provvedimento
dell'assessore alla Mobilita' e Trasporti, Massimo Corsaro, approvato
recentemente dalla Giunta, agli enti locali vengono trasmessi non solo il
quadro di riferimento e gli obiettivi generali da perseguire, ma anche gli
indirizzi per le gare, il capitolato-tipo, il modello di valutazione, il
contratto di servizio-tipo. E' prevista anche l'istituzione di un fondo
incentivante appunto per l'attuazione della riforma. ''Si tratta - spiega
Corsaro - di garantire agli enti e alle aziende un approccio equilibrato
alle diverse fasi della gara. Offriamo criteri omogenei che tengono conto
sia delle esperienze gia' maturate in altri paesi europei, sia di una
analisi precisa delle caratteristiche della mobilita' in Lombardia''. Ed
ecco gli obiettivi fissati dalla Regione, che dovranno pienamente essere
raggiunti nel 2009, ma che sono da subito impegnativi per ognuna delle
aziende che vorra' aggiudicarsi la gara. Aumento dell'utenza - L'attuale
volume di traffico del trasporto pubblico su gomma e' di circa 600 milioni
di passeggeri anno (599 milioni nel 2000). La previsione di aumento e' del
7,5 per cento in 7 anni (45milioni di passeggeri anno in piu' nel 2009)
qualita' del servizio - Nel 2009 gli autobus in circolazione non poranno
avere piu' di quindici anni e l'eta' media del parco mezzi sara' inferiore a
10 anni. Il 60% dei bus extraurbani e il 70% dei bus urbani sara' dotato di
climatizzatore. Informazione - Obbligatoria in vettura e a terra. L'azienda
dovra' dotarsi di call center e di sito internet interattivo con l'utenza.
Biglietti - Acquistabili anche sul veicolo senza sovrapprezzo. Orari - Le
coincidenze devono essere sincronizzate in maniera ottimale per ridurre a
minimo i tempi di viaggio per l'utente che impiega piu' mezzi. Regolarita' e
puntualita' saranno costantemente monitorati anche tramite sistemi di
telecontrollo. Economicita' - Il rapporto ricavi/costi non dovra' essere
inferiore al 35%. Il costo chilometrico d'esercizio va ridotto del 4 per
cento. (attualmente la produzione del trasporto pubblico su gomma costa 1840
miliardi all'anno, ed il coontributo regionale e' di circa 1000 miliardi).
Soddisfazione del cliente - Sono obbligatorie indagini di customer
satisfaction: gia' dopo il primo anno del nuovo regime, dovra' essere
documentata la percezione del miglioramento da parte dei viaggiatori. Mezzi
ecologici - Entro il 2009 almeno il 50% di mezzi dovra' essere a basso o
nullo impatto ambientale. Quindi motori ecodiesel, a metano, idrogeno, o
elettrici) valenza sociale - Entro la stessa data almeno il 70 per cento dei
veicoli dovra' essere privo di barriere architettoniche, cioe' dovra' essere
facilmente accessibili anche ad anziani e disabili.
IL GRUPPO GOGLIO HA ACQUISITO LA COFIBOX
Milano, 7 gennaio 2002 - Il gruppo Goglio, leader nel settore
dell'imballaggio flessibile, ha acquisito dal gruppo Lavazza il 100% della
società Cofibox S.r.l.. Cofibox produce e coomercializza film stampati
multistrato per il confezionamento del caffè. Nel corso dell'esercizio 2000,
Cofibox ha registrato un fatturato di oltre Euro 25 milioni con circa 100
addetti. Il gruppo Goglio, con un fatturato 2000 di oltre Euro 200 milioni e
circa 1000 addetti, produce imballaggi flessibili e macchine automatiche per
il confezionamento.
BENEAMATO EURO
Milano, 7 gennaio 2002 - Turbamenti e difficoltà che dall'inizio dell'anno
proviamo maneggiando la nuova moneta europea, troveranno forse un motivo di
appianamento con una visita alla bella mostra aperta nel Palazzo del Monte
di Pietà a Padova fino al 7 aprile "Alle radici dell'Euro". La storia
infatti è ricca di analoghi precedenti introdotti per facilitare gli scambi
e il commercio. La mostra espone una serie di monete antiche e moderne come
i tetradrammi di Atene e il pegaso di Corinto, il denario e l'aureo
dell'Impero Romano, il solido bizantino, il denaro carolingio di epoca
medievale, il ducato di Venezia, il fiorino di Firenze. Affascinanti sono
poi le monete più antiche della storia dell'uomo come gli "spiedi" in bronzo
provenienti dagli scavi dell'Heraion di Argo, i "pani in bronzo egeo-cretesi"
provenienti dal Museo Nazionale di Atene ed esposti per la prima volta in
Italia, la prima moneta coniata, il famoso globetto con la legenda "fanes
eimì sema" (sono il segno di Fanes), proveniente dal British Museum di
Londra e anche questa mai esposta in Italia. Accanto ad oggetti eccezionali,
la mostra comprende anche atti e documenti che testimoniano le riforme
monetarie, la pratica contabile e finanziaria del passato, le macchine della
zecca di Venezia fino alle copie degli atti politico-amministrativi che i
capi di Stato dei Paesi della Ue hanno siglato in occasione della "nascita"
dell'Euro. Titolo: Alle radici dell'Euro Sede: Padova, Palazzo del Monte di
Pietà - Piazza Duomo; Apertura/chiusura: 15 dicembre 2001 - 7 aprile 2002;
Orario: 9.30-13.00/15.30-19.00 chiuso il lunedì; Ingresso: £. 7.000 intero
(Euro 3,62) £. 5.000 ridotto (Euro 2,58) gratuito per le scuole Visite
guidate: gruppi tel. 049.8209711-049.8698601 scuole tel. 049.8204541/28 (lun-ven
10-13) Catalogo: £. 50.000, edizioni Canova (Treviso) Info: 049.8204568 (lun-sab
10-12)
www.padovanet.it/cultura/mostre/euro/index.html
1° CONVEGNO NAZIONALE - SALE OPERATIVE: LA GEOMATICA PER LA SICUREZZA E
L'EMERGENZA - ROMA, 19-20 FEBBRAIO
Roma, 7 gennaio 2002 - I temi della sicurezza e dell'emergenza, già critici
in condizioni di normalità e stabilità del quadro sociale e politico, hanno
assunto in questo momento un'attualità e un'importanza di primo piano. In un
contesto di tensione del quadro internazionale, con potenziali pericoli
percepiti - a torto o a ragione - anche dalla popolazione italiana, riguardo
alla serenità del proprio quotidiano vivere e lavorare, è ai responsabili
delle diverse strutture operative nazionali deputate a fronteggiare e
risolvere situazioni di crisi e di emergenza sul territorio nazionale che si
chiede una risposta di efficacia ed efficienza "al meglio" delle
potenzialità che la tecnologia, la metodologia e l'organizzazione possono
offrire. Le Sale Operative, i Centri Operativi, i Centri Situazioni, le
Unità di Crisi, i Centri di Coordinamento, costituiscono la punta emergente
di processi di analisi, controllo e comando che, per assumere decisioni
responsabili ed "in tempo reale", necessitano di basi informative estese ed
affidabili, di fonte diversa ma integrabili in diversi "strati" atti a
fornire: analisi della situazione in atto e delle risorse disponibili per
affrontare la crisi; simulazioni "what-if"; modellistica a supporto della
presa di decisioni per l'intervento ed il ripristino delle condizioni di
funzionalità del "sistema" colpito dall'evento. La geomatica, intesa come
l'insieme delle discipline che si occupano di Cartografia Digitale, Sistemi
Informativi Territoriali, sistemi di info-mobilità, positioning satellitare,
tracking veicolare ecc., costituisce sicuramente la disciplina più coinvolta
a livello sistemico e l'evoluzione delle tecnologie Ict del settore
geomatico rappresenta quindi l'elemento di traino per la sempre maggiore
efficacia dei Centri di controllo e comando delle unità di crisi. Il
Convegno vuole rivolgersi ai Responsabili e ai Tecnici delle strutture
operative (i servizi tecnici nazionali, la protezione civile, le prefetture,
i vigili del fuoco, le forze armate, le forze di polizia, il corpo
forestale, il corpo degli alpini, le capitanerie di porto, la Croce Rossa,
il servizio sanitario ecc.); ai fornitori di tecnologie geomatiche per la
sicurezza e l'emergenza; a tutti coloro che - per attività professionale,
ricerca scientifica, sviluppo tecnologico ed applicativo - sono interessati
al tema. E' prevista l'articolazione in due giornate dedicate alla
presentazione di realizzazioni in atto, progetti in corso, soluzioni
proposte e potenzialità offerte dallo sviluppo della tecnologia, anche in
relazione ad esperienze europee ed internazionali. Particolare attenzione
verrà posta al tema della condivisione di basi informative, dell'interoperabilità
di sistemi ed in generale a tutto ciò che - sul piano tecnico - può
contribuire ad una reale collaborazione interforze e quindi ad una migliore
efficacia operativa dell'insieme delle Strutture coinvolte. Adiacenti alla
Sala del Convegno, saranno predisposte due aree attrezzate con strutture
modulari preallestite, che potranno ospitare postazioni dimostrative delle
tecnologie ed applicazioni oggetto della manifestazione proposte dai diversi
fornitori di soluzioni. Il Convegno si terrà Palazzo Barberini, presso il
Circolo Ufficiali delle Ff.Aa d'Italia - Via delle Quattro Fontane, 13 -
Roma. Informazioni ed adesioni: GISmeeting srl - tel. 06.5910604 fax
06.54229665 e-mail
gismeeting@tin.it
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