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UE: PROGRAMMI REGIONALI DI AZIONI INNOVATIVE PER INCORAGGIARE LO
SVILUPPO LOCALE
Bruxelles, 4 febbraio 2002 - Il commissario per la Politica regionale
Michel Barnier ha annunciato che il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr)
concederà l'ammontare totale di 116,6 milioni di euro a sostegno di
programmi regionali di azioni innovative in 10 Stati membri dell'Ue. Sebbene
ogni programma abbia le proprie priorità, in linea di massima essi si
concentreranno sull'agevolazione dello sviluppo regionale e locale
attraverso l'innovazione, nei settori delle nuove tecnologie, della società
dell'informazione, dello sviluppo sostenibile e dell'identità regionale. I
progetti pilota si avvarranno di reti di partner regionali, quali le Pmi
(piccole e medie imprese), le università e le autorità pubbliche. Tra i
progetti di rilievo, un programma volto a creare un fondo di capitale
d'avvio ed a sostenere l'istituzione a Vienna (Austria) di strutture
raggruppate nel settore biotecnologico; un'azione mirata all'elaborazione di
una strategia regionale per il rafforzamento delle imprese regionali fondate
sulla conoscenza e sull'innovazione tecnologica in Tessaglia (Grecia); ed un
progetto per potenziare i rapporti tra le imprese regionali e la comunità
della ricerca e dell'innovazione nella regione italiana dell'Emilia-Romagna.
L'Austria riceverà 8,7 milioni di euro di fondi comunitari per le azioni
innovative, la Finlandia 5 milioni di euro, la Grecia 5,5 milioni di euro,
l'Irlanda 2,6 milioni di euro, i Paesi Bassi 5,5 milioni di euro, il
Portogallo 11,5 milioni di euro, la Svezia 11,8 milioni di euro ed il Regno
Unito 11 milioni di euro, mentre l'Italia riceverà 20 milioni di euro e la
Spagna 35 milioni di euro. Nel comunicare le decisioni, il commissario
Barnier ha dichiarato che i progetti regionali daranno un impulso
supplementare ai programmi principali di sviluppo regionale in settori in
ritardo o che risentono dei cambiamenti strutturali. "Le azioni innovative
sono un laboratorio in cui cercare le risposte alle nuove sfide dello
sviluppo regionale. Sono convinto che questi programmi potenzieranno la
capacità di innovazione di queste regioni", ha affermato.
IL PARLAMENTO EUROPEO PARTECIPA AL DIBATTITO SULLE TECNOLOGIE
DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (TIC) NELLE SCUOLE
Bruxelles, 4 febbraio 2002 - Il 18 febbraio 2002 si svolgerà a Bruxelles una
manifestazione dal titolo "Innovazione ed eccellenza nelle scuole: spingere
l'Europa in avanti!", organizzata dal Parlamento europeo e da European
Schoolnet, nel corso della quale si discuterà dei modi per accrescere
l'utilizzo delle Tic (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione)
nelle scuole. Il dibattito, che si protrarrà lungo l'intera giornata,
cercherà di definire i mezzi per incrementare l'innovazione e l'eccellenza
nel settore dell'istruzione in Europa, migliorando l'impiego delle Tic nelle
scuole. Esperti didattici e rappresentanti politici e della Commissione
europea parteciperanno alla manifestazione, nel corso della quale interverrà
anche il neoeletto presidente del Parlamento europeo, Patrick Cox. La
sessione mattutina della manifestazione esaminerà il tema "Favorire
l'attuazione dei cambiamenti nelle scuole", mentre la sessione pomeridiana
affronterà il tema "Individuazione di una strategia d'azione". Il programma
comprende inoltre una tavola rotonda sul tema "Politiche ed azioni sulle Tic
per spingere l'Europa in avanti", alla quale parteciperanno diversi
eurodeputati. Per informazioni : Guus Wijngaards European Schoolnet Tel:
+32-2-7907581 E-mail:
guus.wijngaards@eun.org
Alexa Joyce European Schoolnet Tel: +32-2-7907554 E-mail:
alexa.joyce@eun.org
Infolink:
http://www.eun.org/ahead
L'INDUSTRIA DEGLI ARMAMENTI ESORTA L'UE AD INCREMENTARE LA SPESA IN R&S
PER LA DIFESA
Bruxelles, 4 febbraio 2002 - I principali esponenti dell'industria europea
degli armamenti hanno sollecitato l'adozione di misure per ridurre il
divario tra l'Ue e gli Usa nella spesa in ricerca e sviluppo (R&S) militari.
La spesa in tecnologia bellica nella Comunità costituisce attualmente appena
poco più di un quarto di quella degli Usa. In una recente conferenza sulla
R&S per la difesa, organizzata da Gpc International, i rappresentanti
dell'industria degli armamenti hanno dichiarato che, a differenza degli
Stati Uniti, l'Europa non dispone di un organismo centrale che finanzi la
R&S militare. Ad oggi, le cifre disponibili sono distribuite tra i governi
nazionali, le istituzioni comunitarie e l'industria. I delegati hanno anche
sollecitato i governi degli Stati membri a decidere subito quali tecnologie
saranno decisive per assicurare la sicurezza futura dell'Europa. Tale
appello fa seguito ad un monito lanciato da un'importante studiosa della
National Defence University di Washington, Kori Schake, la quale sostiene
che il divario tra le forze militari degli Usa e dell'Ue non si ridurrà, se
non verranno adottate misure per aumentare la spesa dell'Ue in tecnologia e
R&S a scopi militari. Secondo fonti d'informazione, la Dott.ssa Schake
avrebbe affermato che "la maggior parte dei governi europei non percepiscono
le nuove minacce nello stesso ordine di grandezza, né si attendono di
combattere lo stesso tipo di guerre, rispetto ai fattori che stanno
sollecitando l'innovazione negli Usa". La studiosa ha spiegato che, mentre
gli Usa si concentrano sul perfezionamento delle tecnologie avanzate, l'Ue
tende a dedicarsi alla gestione delle crisi ed ai movimenti delle truppe.
L'Ufficio bilancio presso il Congresso degli Stati Uniti ha inoltre
avvertito che, se il contingente europeo della Nato non si terrà al passo
con le nuove tecnologie, la capacità dell'Europa di operare al fianco delle
forze nordamericane nei conflitti futuri potrebbe risentirne. L'ex primo
ministro svedese, nonché inviato delle Nazioni Unite, Carl Bildt ha posto in
evidenza, tra i mezzi per migliorare la capacità difensiva dell'Europa, il
sistema di navigazione satellitare Galileo, un'iniziativa della Commissione
europea e dell'Agenzia spaziale europea. Bildt ha dichiarato il 31 dicembre
che "se l'Europa intende realmente essere considerata un partner serio dagli
USA, oltre a garantirsi l'accesso alle capacità critiche per lo sviluppo
economico, deve dimostrare di possedere sia la volontà, sia i mezzi per
sviluppare una presenza nello spazio. Galileo rappresenta per l'Ue una
cartina di tornasole in molti modi diversi". Una portavoce del commissario
della Ricerca Philippe Busquin ha dichiarato di non attendersi revisioni
delle priorità comunitarie in materia di ricerca e sviluppo a seguito di
tali moniti, ponendo in evidenza che i programmi quadro comunitari non
comprendono la ricerca per applicazioni militari. La portavoce ha spiegato
che, sebbene sistemi quali Galileo e Gmes (monitoraggio globale
dell'ambiente e della sicurezza) non siano stati progettati come sistemi di
difesa, il loro utilizzo a fini di sicurezza non può essere escluso in caso
di necessità.
I BUSINESS ANGEL (FINANZIATORI DI CAPITALE DI RISCHIO ED I GESTORI DI
FONDI D'INVESTIMENTO.) A CONVEGNO SUGLI ULTIMI STUDI NEL CAMPO DELLE "NANOTECNOLOGIE"
Londra, 4 febbraio 2002 - Nella primavera 2002 si svolgeranno a Londra due
manifestazioni che prenderanno in esame il futuro della nanotecnologia. Il
19 marzo, scienziati, industriali ed investitori si incontreranno in una
manifestazione, al fine di discutere le applicazioni della nanotecnologia e
le potenzialità future. Il convegno è destinato specificatamente alla
comunità degli investitori, tra cui i "business angel", i finanziatori di
capitale di rischio ed i gestori di fondi d'investimento. La manifestazione
offrirà alle organizzazioni l'opportunità di incontrarsi e di interagire con
esponenti di altissimo livello del settore europeo della nanotecnologia. Il
24 ed il 25 aprile si svolgerà una conferenza di due giorni che cercherà di
rispondere al quesito "Nanotecnologia: la prossima rivoluzione
industriale?". Imprenditori e futurologi presenteranno il proprio lavoro e
condivideranno le conoscenze sulle tecnologie che rivoluzioneranno la vita
quotidiana. Ai partecipanti verranno fornite informazioni sulle nuove
opportunità commerciali offerte dalla nanotecnologia e sull'impatto che
quest'ultima sta già avendo su svariati prodotti, tra cui: nuovi alimenti;
impianti retinici, cocleari e neurali; pigmenti, rivestimenti e vernici
intelligenti; diagnostica della salute personale; sicurezza ed
individuazione dei reati; medicina spaziale; display monouso; giochi e
spettacolo. Infolink:
http://www.nano.org.uk
TRASFERIMENTO DELLE TIC TRA EUROPA ED ASIA: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE
Bruxelles, 4 febbraio 2002 - La Commissione europea ha indetto un invito a
presentare proposte relativo al cofinanziamento di progetti congiunti volti
a favorire il trasferimento delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (It & C) dall'Europa all'Asia e viceversa. I settori di
attività importanti per il presente invito sono i seguenti: agricoltura,
istruzione, sanità, società, trasporti, turismo, sistemi di fabbricazione
intelligente, commercio elettronico. Ciascuna attività dovrà rientrare in
una delle seguenti componenti: - Attività di presa di contatto e
mantenimento del contatto Sostegno all'individuazione e al collegamento
delle organizzazioni sotto forma di task force, laboratori, seminari e
conferenze per la ricerca, la definizione e la valutazione di soluzioni
compatibili per l'armonizzazione degli ambienti europeo ed asiatico nel
settore It & C. - Brevi corsi (a livello universitario) Sostegno per corsi e
laboratori a livello laurea e post-laurea in contesto lavorativo o
universitario, per l'esplorazione e il trasferimento di know how e/o la
ricerca di soluzioni legate ai principali temi dell'It & C. -
Interconnettività della società dell'informazione Sostegno ad operazioni per
il miglioramento sostanziale, la diffusione e l'intensificazione delle
connessioni e del traffico elettronico di comunicazione diretta sia fra
l'Europa e l'Asia che all'interno dell'Asia. Le organizzazioni che investono
nel miglioramento dell'interconnettività diretta, possono trovare assistenza
in questo strumento per facilitare il rafforzamento delle reti di
comunicazione fra i due continenti. Il sostegno si estende anche alle
operazioni che sono strettamente legate a tali investimenti, così come a
quelle volte al miglioramento della qualità, dell'affidabilità e della
sicurezza delle connessioni. - Collegamento con iniziative e programmi IT &
C europei Sostegno all'individuazione e alla creazione di task force,
laboratori e/o altri eventi intesi a facilitare e migliorare i contatti e/o
la partecipazione e il trasferimento di know how fra le competenze asiatiche
nel settore It & C e lo sviluppo e la realizzazione di iniziative europee di
It & C già esistenti; ad esempio, nel contesto del programma quadro per la
ricerca e lo sviluppo tecnologico (Rst) della Comunità. - Comprensione della
strutture organizzative di regolamentazione e normative in Europa e in Asia
Sostegno a studi, task force, laboratori, seminari, e/o conferenze
finalizzate a migliorare la conoscenza reciproca delle strutture
organizzative normative e di regolamentazione nel settore It & C in Europa e
in Asia, a comprenderne le potenzialità e i punti deboli e ad individuare e
definire le aree di miglioramento realizzabili tramite le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione. - Progetti di dimostrazione pratica
Sostegno a dimostrazioni delle pratiche e delle tecniche delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione dall'Unione europea verso l'Asia o
viceversa. Questa componente dell programma viene considerata complementare
alle componenti precedenti, alle quali si raccomanda quindi di assegnare la
priorità nelle attività. L'area geografica interessata dal presente invito è
costituita dall'Unione europea e dai seguenti paesi asiatici: Afganistan,
Bangladesh, Bhutan, Brunei, Combogia, Cina, Timor orientale, India,
Indonesia, Laos, Malaysia, Maldive, Nepal, Pakistan, Filippine, Sri Lanka,
Tailandia e Vietnam. La durata massima dei progetti è 36 mesi e l'importo
totale disponibile per il presente invito è di 14 milioni di euro. Verrà
assegnato un numero massimo di 100 sovvenzioni. Infolink:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/asia-itc
UNION OF EUROPEAN EXPERTS CHAMBERS - PARTNER CERCASI: ACCORDO FRA LA ONG
ED IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DELLA GUINEA
Brussels, 4 febbraio 2002 A seguito dell'accordo siglato fra la Ong ed il
Governo della Repubblica della Guinea (Conacry) si stanno cercando
collaboratori e collaborazione per lanciare alcuni progetti nel Paese. I
progetti riguardano: 1 informatizzazione del Paese con software open source;
2 scolarizzazione del Paese con progetti di formazione Universitari,
Professionali e Tecnici; 3 progetti sanitari; 4 progetti per autosufficienza
alimentare; 5 sviluppo dell'acquacultura e della pesca; 6 sviluppo delle
comunicazioni; 7 sviluppo dell'agricoltura, delle acque e delle foreste; 8
risanamento urbano e sviluppo delle municipalità; 9 organizzazione di Forum
internazionali per lo sviluppo economico del Paese Gli offerenti dovranno
avere buona conoscenza della lingua francese parlata e scritta,
disponibilità a trasferirsi nel Paese anche per periodi medio-lunghi e
capacità di organizzare piani di finanziamento oltre alla specifica
conoscenza della materia per la quale intendono proporsi. Le domande
corredate del relativo curriculum vanno indirizzate a
ucee@uceenews.org oppure via fax allo 011 2211577 o
per posta all'indirizzo Ucee Union of European Experts Chambers - via
Randaccio, 5 - 10147 Torino. Mario Alvisi Segretario Generale Ucee 106, Rue
de la Victoire - B - 1060 Bruxelles - Tel. 0032 2 5339484 - Fax.0032 2
5343103 Directorate: Via Randaccio 5 - 10147 Torino - Tel. 0039 011 2215344
- Fax. 0039 011 2211577
http://www.uceenews.org
C.F. 97586650018 Ucee informationdesk e-mail:
info@uceenews.org
PARTECIPAZIONI ESTERO-VESTITE: L'AGENZIA DELLE ENTRATE CHIEDE I PROSPETTI
INFORMATIVI ALLA CONSOB
Roma, 4 febbraio 2002 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che l'Agenzia delle Entrate ha richiesto alla Consob copia dei prospetti
informativi delle offerte pubbliche di sottoscrizione e di vendita di azioni
ordinarie depositati nel corso degli ultimi anni. L'acquisizione dei
prospetti si inquadra nell'azione di accertamento della conformità alla
legge dei fenomeni di estero-vestizione di partecipazione in società
italiane da parte di contribuenti residenti in Italia. In particolare, le
informazioni contenute nei prospetti possono consentire di ricostruire le
vicende relative alle partecipazioni in società quotate e di contrastare
eventuali casi di comportamenti elusivi o di illecita detenzione di
disponibilità finanziarie all'estero. L'azione conoscitiva rientra
nell'ambito degli obiettivi specifici affidati dal Ministero all'Agenzia
delle Entrate per l'anno 2002, anche alla luce della recente normativa sullo
scudo fiscale.
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE SUL SITO I DECRETI SUL CREDITO
AGEVOLATO
Roma, 4 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che è disponibile sul sito
www.tesoro.it il testo dei
decreti ministeriali relativi alle commissioni da riconoscere alle banche e
agli intermediari per le operazioni di credito agevolato.
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE- GENNAIO 2002
Roma, 4 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che nel mese di gennaio 2002 si è registrato un disavanzo del settore
statale di circa 3.800 milioni di euro. Nel mese di gennaio 2001 si era
realizzato un avanzo di 607 milioni di euro. L'incremento del disavanzo del
settore statale del mese di gennaio 2002, rispetto a quanto verificatosi nel
gennaio dello scorso anno, è riconducibile in parte a fattori congiunturali
legati al rallentamento dell'economia e, in misura più rilevante, a fattori
connessi al changeover, quali lo slittamento di alcuni versamenti fiscali e
contributivi nonché l'aumento di domanda di liquidità determinato dalla
doppia circolazione di lire ed euro.
OPERAZIONE DI CONCAMBIO
Roma, 4 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che il 6 febbraio p.v. si terrà la prima operazione di concambio. Come
annunciato nelle "Linee guida della gestione del debito pubblico per il
2002-03", la finalità principale di questo tipo di operazioni è di rendere
maggiormente uniforme il profilo delle scadenze e consentire un più regolare
ricorso al mercato. L'assegnazione dei nuovi titoli verrà effettuata
mediante asta marginale, con determinazione discrezionale del prezzo di
aggiudicazione e della quantità assegnata da parte del Ministero
dell'Economia, che escluderà le offerte formulate a prezzi ritenuti non
convenienti sulla base delle condizioni di mercato. L'esclusione viene
decisa unicamente in relazione alla valutazione dei prezzi proposti in asta.
Non è prevista la corresponsione della commissione di collocamento. In una
prima fase, sarà offerto in asta un titolo in cambio di un solo titolo.
Operazioni successive potranno prevedere l'offerta di uno o più titoli in
cambio di uno o più titoli di vecchia emissione. In considerazione del
contributo dato all'efficienza del mercato dei titoli di Stato, saranno
ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli
di Stato". I titoli oggetto della prima operazione saranno: Titolo ammesso
al concambio (oggetto del riacquisto) IT0000367398 CCT 1-11-95/02; Titolo
offerto in asta IT0003219711 CCT 1-1-02/1-7-09. Il giorno stabilito per
l'asta, alle ore 10, verrà annunciato il prezzo di riacquisto del titolo
ammesso al concambio. Il regolamento è previsto per il giorno 11 febbraio.
ABBIAMO CHIESTO A THOMAS MEIER, GESTORE DI UNION INVESTMENT, IL SUO
PARERE SULL'ATTUALE SITUAZIONE DEI MERCATI FINANZIARI. ECCO CHE COSA CI HA
RISPOSTO
Milano, 4 febbraio 2002 - Non direi che la situazione macroeconomica sia
migliorata significatamente nelle ultime settimane. Si potrebbe piuttosto
dire che abbia trovato un "bottom", e questo vale sopratutto per gli Stati
Uniti, mentre per l'Europa a livello macroeconomico la situazione resta
ancora pesante. La ripresa avrà probabilmente luogo nella seconda metà
dell'anno (in ritardo rispetto alle stime fatte nel 2001) ma anche su questo
punto bisogna essere prudenti: i dati congiunturali non sono ancora tutti
positivi e le stime ci paiono talvolta un po' troppo ottimistiche. La stessa
giudizio vale per le società: anch'esse hanno trovato un "bottom" e a
livello "qoq" (quarter on quarter) le cifre stanno migliorando, ma dobbiamo
però tener presente che la ripresa parte da un livello piuttosto basso.
Normalmente il mercato anticipa la ripresa economica di 6/ 9 mesi ed é per
questo che ai prezzi attuali le Borse scontano già buona parte dell'attesa
ripresa, rendendo quindi improbabile un'importante rallye a breve. Inoltre,
molte azioni hanno gia fatto rilevare buone performance alla fine del 2001.
I prezzi attuali ci sembrano pienamente giustificati e talvolta addirittura
elevati. A livello strategico quindi i tempi non ci paiono ancora maturi per
un'eccessivo ottimisto e consigliamo di mantenere una certa cautela nel
settore azionario. Alla luce di queste considerazioni consiglierei un
approccio selettivo: il 2002 sarà molto probabilmente un anno positivo per i
mercati ma nella prima metà dell'anno la volatilità si manterrà ancora
elevata con rialzi e correzioni. Nella seconda meta, invece, la situazione
dovrebbe stabilizzarsi e migliorare. A livello geografico credo che l'Europa
offra ancora molte possiblità, e ciò grazie soprattutto alle possibili e
imminenti ristrutturazioni e alle valutazioni delle azioni del Vecchio
Continente, decisamente più cheap e interessanti rispetto ai titoli degli
Stati Uniti. A livello di "asset allocation", più che scegliere un settore
pratichiamo uno "stockpicking" selettivo attraverso vari settori. Tuttavia
crediamo che il mercato delle riassicurazioni offra buone potenzialità,
mentre nel settore della tecnologia é necessaria la massima attenzione.
Talvolta, poi, anche se un particolare settore non è valutato molto bene nel
suo complesso, vi sono alcune societa al suo interno che possono risultare
molto interessanti. Valutiamo ad esempio neutrale o addirittura "sligthly
underweight" il settore "oil" ma Saipem ci sembra molto interessante, ed
anche Eni è una buona opportunità d'investimento dato il suo grande
potenziale per ristrutturazioni. Per ciò che rigurda più specificamente il
mercato italiano il problema resta la scarsità di titoli difensivi;
tuttavia, per chi volesse investire sulla piazza milanese, la nostra
preferenza va al settore delle utilities e, per motivi specfici più che
settoriali, a Telecom Italia e Tim in quanto trattano a sconto ripetto ai
competitors internazionali pur offrendo buone prospettive grazie anche al
piano di dismissioni recentemente presentato e che pur essendo stato ben
accolto dal mondo fnanziario non sembra ancora essere scontato nei prezzi
dei titoli.
PRECISAZIONI : BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SpA - FONDAZIONE MONTE DEI
PASCHI DI SIENA
Milano, 4 febbraio 2002 - In relazione alla notizia diffusa dall'Agenzia
Reuters nel pomeriggio del 30 gennaio 2002, basata su dichiarazioni di fonte
anonima, relative ad un presunto rapporto di concambio tra azioni Banca
Monte dei Paschi e azioni Bnl, il Presidente della Fondazione Mps Avv.
Giuseppe Mussari e il Presidente della Banca Prof. Pier Luigi Fabrizi
comunicano che le stesse sono prive di ogni fondamento e gravemente lesive
degli interessi della Fondazione Mps, della Banca Mps e del mercato. Su
questo punto, la Banca e la Fondazione Mps, di fronte alla gravità
dell'accaduto, hanno affidato ai propri legali l'incarico di valutare la
sussistenza dei profili di responsabilità per divulgazione di notizie false,
esagerate e/o tendenziose che hanno influito sui corsi dei titoli. Per
quanto riguarda inoltre i tempi e gli incontri a cui la fonte anonima fa
riferimento, Fondazione e Banca osservano che le ipotesi di crescita del
Gruppo Mps sono molteplici e non ancora definite, come più volte peraltro
sottolineato. Resta comunque da stigmatizzare il comportamento di chi,
nascondendosi dietro fonti anonime, influisce pesantemente sui corsi
borsistici. A tal proposito la Banca e la Fondazione non mancheranno di
sollecitare l'attenzione, del resto sempre vigile, della Consob. Da ultimo
si sottolinea, ove ce ne fosse ulteriormente bisogno, che qualsivoglia
ipotesi di crescita per la Banca Mps non potrà in alcun caso determinare una
diminuzione del valore del patrimonio della Fondazione. Ogni eventualità di
concambio, quindi, non potrà che essere rapportata ai reali valori in gioco
così come determinati dalle dotazioni patrimoniali, dall'asset-quality,
dalle capacità reddituali e dalle valutazioni di mercato. Di conseguenza
ogni ipotesi di "premio" risulta priva di qualsiasi fondamento.
PER LA VALLE D'AOSTA LA SECONDA QUOTAZIONE DI AFFIDABILITÀ FINANZIARIA
TRA LE REGIONI ITALIANE
Milano, 4 febbraio 2002 - Con una nota diffusa venerdì 1° febbraio, la
"Standard & Poor's", una delle due società di rating riconosciute a livello
mondiale, ha confermato la quotazione di affidabilità finanziaria sui
mercati internazionali della Regione Autonoma Valle d'Aosta al livello "AA",
uno dei migliori tra quelli attribuiti nel settore dei Governi locali ed il
secondo tra quelli delle Regioni italiane. Nel loro rapporto, gli esperti
della società statunitense sottolineano come il rating "AA", assegnato per
il quinto anno consecutivo alla Valle d'Aosta, "rifletta il debito moderato
della Regione, nonostante la crescita significativa avvenuta nel 2001 per
effetto dell'acquisizione dall'Enel del ramo d'azienda delle centrali
elettriche e della rete distributiva. La prevista accumulazione del debito è
stata comunque al di sotto delle aspettative e l'investimento ha generato
immediati ritorni, sia in termini di profitti che di contribuzione fiscale a
favore della Regione. Sebbene previsto in leggera crescita per il prossimo
futuro, il debito della Valle d'Aosta dovrebbe mantenersi allineato sugli
stessi livelli di altri Enti locali con un rating di 'Standard & Poor's'
appartenente alla categoria 'AA'". Nell'analisi della "Standard & Poor's",
vengono poi evidenziati "i buoni risultati di bilancio, al netto
dell'operazione Enel, caratterizzati da bassi disavanzi, come buona è la
crescita delle entrate, pur considerando la chiusura del tunnel del Monte
Bianco. I risultati del 2000 hanno superato le aspettative di budget e
l'impatto positivo sulle entrate, abbinato agli attenti controlli sulle
spese, dovrebbe consentire un ulteriore miglioramento dei dati del 2001
rispetto alle previsioni, tanto da favorire delle buone prospettive di
crescita economica nel medio termine". Gli esperti della società
statunitense sottolineano, quindi, come "grazie all'autonomia di cui gode,
la Valle d'Aosta disponga di una maggiore indipendenza legislativa ed
amministrativa e di un'economia forte, tanto da essere una delle Regioni più
ricche d'Italia con un Pil pro-capite che supera significativamente le medie
nazionale ed europea, con tassi di disoccupazione fisiologica al di sotto
del 4%". Da sottolineare anche la valutazione secondo la quale, in un
periodo di generale rallentamento del ciclo economico, la Valle d'Aosta
evidenzi dei significativi tassi di crescita medi nell'ultimo biennio,
garantendo buoni equilibri di bilancio, tanto che le prospettive future sono
stabili con una Regione in grado di gestire attentamente i livelli di spesa
nei prossimi anni. "La conferma per il quinto anno consecutivo della
quotazione di affidabilità finanziaria al livello 'AA' - affermano il
presidente della Regione Dino Viérin e l'assessore al Bilancio Gino Agnesod,
esprimendo la loro soddisfazione - conferma la solidità del sistema
economico valdostano e la corretta gestione delle risorse regionali,
malgrado una situazione generale non certo rosea a livello italiano ed
europeo." "Un risultato quindi che, tenuto conto del perdurare della
chiusura del tunnel del Monte Bianco e degli investimenti effettuati per la
ricostruzione dopo l'alluvione dell'ottobre 2000, premia - concludono Dino
Viérin e Gino Agnesod - le scelte compiute dalla Giunta, per una gestione
attenta delle disponibilità finanziarie regionali finalizzata principalmente
al rafforzamento dell'economia valdostana."
ENERGIA DA IMPIANTI CIP 6: PARTE LA GARA PER L'ASSEGNAZIONE DI ULTERIORI
890 MW AI CLIENTI IDONEI
Roma, 4 febbraio 2002 - Il Gestore della rete ha pubblicato sul sito
internet
www.grtn.it in applicazione della delibera 20/02
dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, l'avviso per l'assegnazione
di 890 MW di energia proveniente da impianti CIP6 e destinata ai clienti
idonei. La gara è resa possibile dalla mancata assegnazione della capacità
suddetta durante l'asta svoltasi ieri che ha assegnato 2.290 MW a fronte dei
3.180 disponibili. Le richieste di partecipazione dovranno pervenire al
Gestore della rete entro le ore 12.00 del 5 febbraio prossimo. A questa gara
possono partecipare tutti i clienti idonei che alla data del 5 febbraio 2002
risultano iscritti nell'apposito elenco. Ulteriori dettagli sulle modalità
di partecipazione e sulle procedure di gara sono disponibili sul sito
www.grtn.it
ALITALIA SMENTISCE LA MODIFICA DEGLI OBIETTIVI CONCERNENTI IL COSTO DEL
LAVORO
Roma, 4 febbraio 2002 - In relazione a quanto pubblicato l' 1 febbraio da
alcuni organi di informazione, Alitalia smentisce ogni ipotesi di modifica
degli obiettivi concernenti il costo del lavoro, i cui parametri complessivi
rimangono quelli indicati dal Piano industriale 2002-2003, che ha costituito
la premessa per l'accordo sottoscritto, lo scorso 23 gennaio a Palazzo Chigi,
tra Governo, Organizzazioni Sindacali e Azienda. Al momento della
elaborazione del Piano il numero medio degli esuberi era calcolato in 2.101
unità. A partire da quella data (15 novembre) la forza lavoro del Gruppo
Alitalia si è progressivamente ridotta per un sostanziale blocco del
turnover. Di conseguenza il numero medio degli esuberi per l'anno 2002 è
stato ricalcolato sulla reale forza lavoro presente al 31 dicembre 2001,
diventando 1.691 unità. Ogni diversa lettura dei numeri relativi al costo
del lavoro e agli esuberi discussi ieri con le Organizzazioni Sindacali è
frutto di equivoci o di interpretazioni strumentali.
GRUPPO MONDO TV: SALIRÀ AL 43% DELLA TEDESCA IGEL MEDIA AG ATTRAVERSO LA
SOTTOSCRIZIONE DI OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI PER 1,4 MILIONI DI EURO. IL
GRUPPO CONSOLIDA LA PRESENZA SUL MERCATO TEDESCO, IL PIÙ IMPORTANTE D'EUROPA
Milano, 4 febbraio 2002 - Il Gruppo Mondo Tv - primario operatore europeo
nella realizzazione e distribuzione di serie televisive e lungometraggi
animati per la Tv ed il cinema - ha sottoscritto obbligazioni convertibili
emesse dalla Igel Media AG, società tedesca con sede in Amburgo di cui
detiene attualmente una partecipazione del 30,3% ed attiva nella
distribuzione di serie televisive di cartoni animati. Il controvalore
complessivo è di circa 1,4 milioni di Euro. Tale sottoscrizione, avvenuta in
parte attraverso l'esercizio del proprio diritto di opzione ed in parte
sottoscrivendo obbligazioni inoptate, consentirà a Mondo Tv la conversione,
in qualunque momento entro la data di rimborso, in azioni della Igel Media
(ad un tasso fissato in 100 azioni da 1 Euro per ciascuna obbligazione
convertibile emessa) salendo a circa il 43% del nuovo capitale della società
tedesca e rafforzando la propria partecipazione. Il tasso d'interesse delle
obbligazioni è stato fissato pari al 7,5% annuo e saranno rimborsabili a
partire dal 2005. La sottoscrizione delle obbligazioni è stata effettuata
nell'ambito di una serie di accordi tra Mondo Tv e Igel Media che ha
comportato altresì la definizione di un valore complessivo inferiore per le
licenze che Mondo Tv aveva concesso alla Igel Media nel marzo 2001
contestualmente all'acquisizione della partecipazione in questa società e la
connessa compensazione con i minimi garantiti previsti dalle licenze stesse
per il 2002. Nell'ambito degli accordi siglati tra le due società rientra
peraltro anche l'acquisto da parte di Mondo Tv alla fine del 2001 di diverse
serie per un totale di 150 episodi di cartoons di proprietà della società
francese Xilam Animation S.A. - in via di quotazione al Second Marchè d'Euronext
di Parigi - la cui library è detenuta al 50% da Igel Media per tutto il
mondo esclusi i Paesi di lingua francese. Grazie a questo accordo, Mondo Tv
deterrà i diritti per l'Italia, la Penisola Iberica ed il sud America per un
complessivo periodo di sfruttamento medio tra 10 e 15 anni, a fronte di un
esborso totale di 900 mila Euro. "Siamo molto soddisfatti per questa
operazione" - afferma Orlando Corradi, presidente di Mondo Tv - "che
permette il rafforzamento della nostra posizione sul mercato tedesco, il più
importante in Europa. Siamo convinti che Igel Media sarà sempre di più una
grande forza distributiva nel Centro Europa e che nel futuro diverrà anche
partner di nuove co-produzioni del Gruppo".
LA NUOVA IMPRESA DI PADRE BUSA - ANTONIO FAZIOHA PRESENTATO AL PAPA IN
VATICANO IL PROGETTO DI INFORMATICA LINGUISTICA LTB (LESSICO BICULTURALE
TOMISTICO)
Roma, 4 febbraio 2002 - Ad 88 anni una nuova sfida per il gesuita italiano
Padre Roberto Busa, noto in tutto il mondo per essere stato tra i pionieri
dell'informatica linguistica e per aver utilizzato per primo - già negli
anni '50 - il cosiddetto "ipertesto interno", la cui evoluzione è
rappresentata oggi dal link di Internet. Il progetto a cui lavora Padre Busa
è condotto congiuntamente dalla Cael e dal Vaticano, e si svilupperà
attraverso più fasi. Verrà presto costituito un consorzio internazionale di
università - hanno già aderito gli Atenei: Gregoriana, Lateranense, Marianum,
Salesiana, Santa Croce, San Tommaso, La Sapienza -, e un'equipe composta da
giovani studiosi selezionati in tutto il mondo lavorerà, collegata via
Internet e con l'ausilio delle più moderne tecnologie (videoconferenze, etc.),
alla "traduzione concettuale" nelle lingue moderne di tutte le voci
dell'opera omnia di San Tommaso d'Aquino, iniziando con la codificazione
delle "correlazioni sintattiche elementari dirette". Lo scopo è quello di
ricavare il reale significato delle parole usate da San Tommaso, per poi
esprimere gli stessi concetti nelle lingue d'oggi. I risultati della ricerca
saranno quindi raccolti a Roma, dove una commissione internazionale validerà
il Lessico nelle varie lingue, provvedendo ad una certificazione di qualità.
Il progetto per la realizzazione del Lessico Tomistico Biculturale (Ltb)
rappresenta la prima grande iniziativa internazionale di collaborazione a
rete elettronica nel campo delle Scienze Umane, trattandosi di una
microanalisi sintattica di tutte le voci del gigantesco ed enciclopedico
lessico di San Tommaso d'Aquino. A conferma della straordinaria importanza
di questa iniziativa, l'autorevolezza dei nomi che hanno partecipato oggi
all'Udienza Pontificia e che compongono il Comitato d'Onore della Cael: il
Prof. Antonio Fazio, Governatore della Banca d'Italia e Presidente del
Comitato d'Onore; S.Em.za Rev.ma il Card. Giovanbattista Re, Prefetto della
Congregazione per i Vescovi; S.Em.za Rev.ma il Card. Dionigi Tettamanzi,
Arcivescovo di Genova; il Prof. Michel Camdessus, già Governatore della
Banque de France e Chairman del International Monetary Fund; S.E.
l'Ambasciator Theodor Wallau, Ambasciatore di Germania presso la Santa Sede
(che ha partecipato per il Prof. Hans Tietmayer); il Prof. Guido Crapanzano,
Rettore dell'Istituto Internazionale di Scienze della Comunicazione e
Segretario del Comitato d'Onore; i membri del Comitato Romano (tra questi
Giulio Andreotti). Il progetto prevede quindi la compilazione di un lessico
in grado poi di sviluppare, standardizzare e globalizzare anche le attuali
forme di comunicazione via rete. "Nelle forme attuali di trasmissione di
dati e di informazioni via rete - ha spiegato Padre Busa a lato dell'udienza
- c'è un grande deficit di precisazioni di linguaggio cui tutte le grandi
aziende dell'Information & Communication Technology cercano di ovviare con
investimenti in ricerca per approdare a nuovi codici linguistici con cui far
lavorare le macchine. Il mio tentativo si muove proprio in questa direzione:
un nuovo lessico per la comunicazione via rete, la possibilità di
individuare come e quali parole universali adoperare per sviluppare
ulteriormente la capacità di calcolo dei computer e per farli dialogare in
rete in maniera più veloce".
OBERTHUR CARD SYSTEMS CENTRA GLI OBIETTIVI DI CRESCITA PER L'ANNO 2001
144,9 MILIONI DI EURO IL FATTURATO DEL QUARTO TRIMESTRE
Milano, 4 febbraio 2002
Fatturato consolidato
(milioni di euro) |
2001 |
2000 |
Variazione
2001/2000 |
Primo trimestre |
115,2 |
90,5 |
+ 27 % |
Secondo trimestre |
113,0 |
97,0 |
+ 17 % |
Terzo trimestre |
111,1 |
116,0 |
- 4 % |
Quarto trimestre |
144,9 |
147,6 |
- 2 % |
Totale sull’anno |
484,2 |
451,1 |
+ 7 % |
4qFY 2001 vs 3qFY2001 - Nel quarto trimestre 2001 il fatturato di
Oberthur Card Systems si è attestato sui 144,9 milioni di euro, con una
crescita in termini percentuali del 30 % rispetto al trimestre scorso. Con
un incremento del 41% rispetto al terzo trimestre 2001, il settore delle
carte a microprocessore costituisce il motore della crescita; anche i
segmenti 'Altre Carte' e 'Servizi e Soluzioni' hanno segnato rispettivamente
un +6 % ed un + 32%. 4qFY 2001 vs 4qFY 2000 - Il giro d'affari del quarto
trimestre 2001 è quasi in linea con quello del quarto trimestre 2000,
segnando un -2%. La flessione delle vendite delle SIM card - -33 % - è stata
compensata dall''incremento di tutti gli altri settori: La vendita di carte
di pagamento è cresciuta del 40%, grazie alla diffusione in Gran Bretagna
degli standard EMV1; Il segmento delle "security card" ha riscontrato un
incremento del 41% grazie anche al contratto stipulato con il Dipartimento
della Difesa degli Stati Uniti; I settori 'Altre Carte' e 'Servizi e
Soluzioni' hanno segnato una crescita del 38 % e 7 %, rispettivamente. FY
2001 vs FY 2000 - Sull'intero anno, il fatturato è pari a 484,2 milioni di
euro, con una crescita del 7,3 % rispetto al 2000 (l'incremento è del 5,7% a
parametri costanti e del 6,7 % a tassi di cambio fissi). L'obiettivo di
crescita annuale è stato raggiunto: la diminuzione dell'8 % dei volumi di
vendita delle Sim card è stato compensato dell'incremento pari al 23 % nel
settore delle carte di pagamento2. Quest'ultimo rappresenta ormai il 52 %
del giro d'affari della società, contro il 47 % del 2000. Prospettive 2002 -
Il 2002 dovrà essere caratterizzato dall'aumento della crescita nei mercati
delle carte di pagamento e delle 'security card' e da un consolidamento del
settore delle Sim card.
Ripartizione del fatturato per tipologie di prodotti (milioni di euro)
Tipo di
carte |
2001 |
2000 |
Variazione
2001/2000 |
Carte a microchip |
268,8 |
265,7 |
+1 % |
di pagamento |
73,9 |
52,7 |
+ 40 % |
Per telefonia mobile |
152,3 |
173,0 |
- 12 % |
Sicurezza
|
42,6 |
40,0 |
+ 6 % |
Altre Carte |
109,5 |
84,8 |
+ 29 % |
Servizi e Soluzioni |
105,9 |
100,6 |
+ 5 % |
Totale |
484,2 |
451,1 |
+ 7 % |
Ripartizione del fatturato per aree geografiche (milioni di euro)
Area
geografica |
2001 |
2000 |
Variazione
2001/2000 |
EMEA |
297,6 |
278,2 |
+7 % |
Americhe |
148,7 |
125,9 |
+ 18 % |
Asia/Pacifico |
37,9 |
47,0 |
- 19 % |
Totale |
484,2 |
451,1 |
+ 7 % |
Infolink:
http://www.oberthurcs.com
MOVIMPRESE 2001 NATALITA' E MORTALITA' DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE
PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO RECORD DI ISCRIZIONI. CONTINUA L'ESPANSIONE
DELLA BASE PRODUTTIVA AL SUD. IN CRESCITA I SETTORI DELLE COSTRUZIONI E DEI
SERVIZI ALLE IMPRESE
Roma 4 febbraio 2002 Con il 2001 si è concluso un anno record per il sistema
imprenditoriale italiano. Il Registro delle Imprese, gestito dalle Camere di
Commercio attesta il migliore saldo attivo degli ultimi anni: a fronte di
381.766 nuove iscrizioni nel corso del 2001 sono state infatti registrate
262.295 cessazioni. Conseguentemente, il saldo è risultato positivo per
119.471 unità, pari ad un incremento annuale dello stock delle imprese del
2,58%. I dati (disponibili contemporaneamente sul sito
www.infocamere.it sono stati diffusi da Unioncamere
sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da InfoCamere,
la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane. I
risultati del 2001 sono i migliori dal 1993 e superano quelli - pure ottimi
- registrati nel 2000. In particolare, appare molto sostenuta la dinamica
delle iscrizioni: come detto di poco superiore a 380.000 nuove imprese nei
dodici mesi da poco conclusi, corrispondenti a oltre 1.000 nuove imprese al
giorno, festività comprese. "I dati sulla natalità delle imprese raccolti
dalle Camere di Commercio nel 2001 - ha osservato Carlo Sangalli, Presidente
dell'Unioncamere - mostrano come il nostro sistema imprenditoriale abbia
saputo reagire alle difficoltà economiche che hanno caratterizzato questa
fase del ciclo economico confermando una eccezionale vitalità. La base
imprenditoriale si è ulteriormente allargata ed il sud del Paese recupera
velocemente la distanza dalle aree più sviluppate del centro-nord.Le
strutture organizzative delle aziende si irrobustiscono grazie ad un
utilizzo sempre più diffuso delle forme societarie. Un numero sempre
maggiore di italiani sceglie la strada dell'impresa e del lavoro autonomo
affrontando i rischi del mercato e questo è un segnale di fiducia importante
anche per chi ha responsabilità di Governo nel nostro Paese." Nuovo primato
delle società di capitale e positiva dinamica delle ditte individuali.
L'andamento demografico (natalità e mortalità) delle imprese, esaminato
dall'angolo visuale della forma giuridica adottata, mette in luce due
dinamiche. La prima, che risulta particolarmente esaltata nel caso delle
società di capitale, riguarda le imprese che adottano una qualche forma
societaria. Questa categoria di imprese appare caratterizzata da una più
elevata probabilità di vita (presumibilmente connessa alla loro maggiore
complessità organizzativa) e anche nel 2001 ha fornito un non eccezionale
apporto alla natalità: mentre rappresenta il 47,6% delle imprese registrate
ha determinato il 41,0% delle nuove imprese (le società di capitale con il
loro 21,3% spiegano da sole più della metà di tale percentuale). A fronte
dei dati sulla natalità, stanno quelli relativi alla mortalità: qui le
imprese costituite in forma societaria pesano solo per il 26,3% sul totale
delle imprese cessate (le società di capitale con il loro 8,7% spiegano solo
un terzo delle cessazioni che interessano le imprese costituite in forma
societaria). Come conseguenza di un "normale" tasso di natalità e di un
"modesto" tasso di mortalità le imprese costituite in forma societaria
contribuiscono in modo prevalente al saldo positivo: nel 2001 tale
contributo è stato pari al 73,3% (le sole società di capitale - che non
arrivano a pesare il 20% sul totale delle imprese registrate - nell'anno da
poco terminato hanno determinato il 48,9% del saldo complessivo). "Il peso
crescente delle forme societarie sul totale delle imprese deve essere letto
come un ulteriore elemento di consolidamento del sistema imprenditoriale
italiano. Peraltro i dati sulla struttura proprietaria delle società di
capitale elaborati dal nostro Centro Studi - ha osservato Sangalli -
confermano che un numero significativo di piccole e medie imprese stanno
attuando modelli organizzativi sempre più rispondenti alle sfide della
competizione globale. Basti pensare che circa un quarto delle società
italiane fa parte di un "gruppo" di imprese controllato da una società
capo-gruppo, che normalmente ne guida le strategie. L'impresa "a rete" è,
quindi, una realtà diffusa e dimostra di possedere enormi potenzialità di
stimolo per i processi economici." Mentre la crescita delle imprese che
adottano una qualche forma societaria continua a dispiegarsi sia in valori
assoluti che in valori relativi, e può essere definita come una dinamica di
lungo periodo e di tipo strutturale, la seconda dinamica relativa alle Ditte
individuali non è ancora altrettanto nettamente caratterizzata ma riveste un
grande interesse. Infatti, al di là della dimensione statistico-economica
del fenomeno e della sterminata molteplicità di motivazioni che lo
sostengono, la sua realtà complessiva finisce per configurarsi come una
grande struttura formativa nella quale per tentativi ed errori, cioè sulla
base di uno dei più fondamentali processi di apprendimento, si viene
formando e relazionando una miriade di imprenditori destinati, anche per
successive combinazioni e trasformazioni, ad arricchire il tessuto
imprenditoriale del Paese. Come mostrano i dati esposti nella tabella 2, da
ormai quattro anni il saldo relativo al movimento demografico delle Ditte
individuali risulta attivo (cosa accaduta in due soli dei cinque anni
precedenti). Inoltre va sottolineato che il saldo attivo risulta in continua
crescita sia in termini assoluti (è passato dalle 8.389 unità del 1998 alle
31.846 del 2001), sia in termini relativi: la sua incidenza nel saldo
complessivo (è infatti venuta accrescendosi ed è passata al 12,8% del 1998,
al 18,5% del 1999 e al 24,3% del 2000 per arrivare al 27,7% del 2001). I
dati appena illustrati non consentono di ipotizzare una inversione della
tendenza strutturale in precedenza illustrata; infatti il rapporto fra Ditte
individuali e imprese di tipo societario ha continuato anche nell'anno da
poco concluso a modificarsi a favore delle seconde. Resta però da registrare
con soddisfazione l'ipotesi che l'area delle Ditte individuali possa
continuare a dare in futuro un contributo positivo, che non è limitato alle
sue pure dimensioni statistico-economiche, alla crescita dell'universo delle
imprese italiane. Per il quinto anno consecutivo il primato della crescita
spetta al Mezzogiorno La disaggregazione del saldo attivo nazionale - come
detto pari a 119.471 imprese - fra le quattro grandi circoscrizioni
territoriali, mette in evidenza come anche nel 2001 il contributo maggiore
alla dimensione del saldo provenga al Mezzogiorno: infatti nel Mezzogiorno
il saldo fra nuove imprese e imprese cessate è stato pari a 45.278 unità
(42.815 nel 2000), spiegando il 37,9% del saldo complessivo (38,0% nel
2000). Il confronto con le altre circoscrizioni territoriali chiarirà in
modo più completo il risultato appena illustrato. A fronte del saldo
meridionale (pari a 45.278 unità) stanno, nell'ordine, i saldi del
Nord-Ovest (28.748 unità), del Centro (25.186 unità) e del Nord-Est (20.259
unità). La differenza al 2001 fra gli indici delle tre circoscrizioni del
Centro-Nord non supera al massimo i 5 decimi di punto (la differenza fra gli
indici 110,9 del Nord-Ovest e 110,4 del Nord-Est) e si può dire che, con
piccole sfasature temporali, lo sviluppo anagrafico delle imprese collocate
nel loro territorio segua un percorso parallelo. L'indice del Mezzogiorno,
invece, mette in luce una differenza dieci volte maggiore: la differenza del
Mezzogiorno ammonta a circa 5 punti percentuali. Facendo un più diretto
riferimento all'anno da poco concluso si può notare che in 6 regioni
meridionali su 8, il tasso di crescita risulta superiore a quello (già alto)
dell'anno precedente; cosa che nell'Italia Centro-Settentrionale si registra
in sole 7 regioni su 14. Inoltre, tutte le 8 regioni meridionali mostrano un
tasso di crescita superiore a quello nazionale (2,58%), cosa che si verifica
in una sola regione (il Lazio) fra le 14 dell'Italia Centro-Settentrionale.
L'esame dei dati disaggregati per settore di attività economica, lascia
intravedere processi di ristrutturazione, consolidamento ed espansione,
variamente intrecciati con elementi di innovazione. Sia la grande sezione
dell'industria manifatturiera (755.592 imprese, con tasso di crescita pari a
-0,41%) che quella del Commercio (1.542.387 imprese e tasso di crescita
dello 0,02%) rimangono sostanzialmente stabili. Approfondendo l'analisi del
settore del commercio, in tutte e tre le circoscrizioni del Centro Nord
risulta negativo il tasso di crescita in ciascuna delle tre divisioni che
compongono la Sezione, mentre nel Mezzogiorno risulta negativa (-1,49%) solo
la divisione "Commercio, manutenzione e riparazione automobili e motocicli",
sono invece positive le altre due divisioni "Commercio all'ingrosso e
intermediazione del commercio, esclusi gli autoveicoli" (+0,82%) e
"Commercio al dettaglio, esclusi gli autoveicoli; riparazione dei beni
personali" (+1,64%). Notevole il tasso di crescita della grande sezione
"Costruzioni" (693.392 le imprese registrate al 31 dicembre 2001) che ha
avuto un tasso di crescita nell'anno pari al 2,18% (+ 18,35% fra il 1995 e
il 2001); una sezione legata a un settore tradizionale che trova alimento
anche nelle caratteristiche peculiari dell'insediamento abitativo italiano e
della ricchezza del patrimonio storico-culturale (anche "minore") che
localmente sostiene una ricca serie di preziose attività artigianali. Segno
delle trasformazioni in corso l'espansione di due sezioni: "Intermediazione
monetaria e finanziaria" che ha fatto registrare un tasso di crescita del
3,96% (+35.61% fra il 1995 e il 2001) e "Attività immobiliari, noleggi,
informatica, ricerca" che ha fatto registrare un tasso di crescita
dell'1,42% (+92,76% fra il 1995 e il 2001). Con riferimento a quest'ultima
sezione, è il caso solo di accennare, a ulteriore conferma di quanto detto
in precedenza, che il risultato migliore è ancora una volta appannaggio del
Mezzogiorno dove si è registrato un tasso di crescita del 2,82% (doppio di
quello nazionale), che diventa del 5,78% con riferimento alla divisione
"Informatica e attività connesse" (4,11% il Nord-Est; 3,01% il Nord-Ovest e
2,96% il Centro, rispettivamente). Secondo il Presidente Carlo Sangalli
"tutti i settori forniscono segnali sostanzialmente positivi rispetto alla
politica economica in atto. Le condizioni per l'emersione del lavoro nero
sembrano favorevoli, le politiche di incentivazione degli investimenti e
quelle settoriali - penso in particolare all'edilizia - approvate nei mesi
scorsi vanno nella giusta direzione. Resta il problema di come favorire la
sopravvivenza nel tempo delle nuove imprese offrendo un ambiente favorevole
al loro sviluppo. Il compito che abbiamo davanti è quello di aiutare queste
imprese ad affacciarsi e restare sui mercati internazionali con politiche e
sostegni adeguati. Le Camere di Commercio - ha sottolineato il Presidente
dell'Unioncamere - sono fortemente impegnate sul fronte
dell'internazionalizzazione per razionalizzare gli interventi in stretto
raccordo con il mondo produttivo e in collaborazione con il Governo e le
regioni. A questo scopo credo indispensabile il potenziamento di un "sistema
di istituzioni" dedicato alle imprese, quali sono le Camere di Commercio sul
territorio, anche attraverso il loro esplicito riconoscimento nella Carta
Costituzionale." La prima presentazione statistica dell'universo artigiano
integrata con l'universo delle imprese. Con la presentazione di Movimprese
2001, viene offerto per la prima volta un quadro della nati-mortalità
relativa al mondo artigiano pienamente coerente - dal punto di vista
statistico - con l'evoluzione del totale delle imprese (i dati di dettaglio
per provincia, settore e forma giuridica sono disponibili su
www.infocamere.it ) . Alla conclusione del 2001 le
imprese artigiane ammontano pertanto a 1.410.552 unità. La loro dinamica si
colloca fra quelle delle imprese societarie, per la buona dimensione del
saldo attivo, e quella delle ditte individuali (per una notevole incidenza
delle cessazioni, come mostra in particolare il saldo negativo dei primi
trimestri del 2000 e del 2001, cioè di due anni di sviluppo eccezionale del
sistema imprenditoriale). Al di là degli approfondimenti analitici già oggi
possibili utilizzando le numerose tavole disponibili su Internet, è il caso
di segnalare che le due sezioni della manifattura e delle costruzioni sono
il "luogo di elezione" dell'impresa artigiana. Infatti il 32,2% e il 31,2%
delle imprese artigiane si trovano, rispettivamente, nella prima e nelle
seconda delle due sezioni (in particolare, l'artigianato rappresenta il
59,5% di tutte le imprese manifatturiere e il 62,8% di tutte le imprese
della sezione "Costruzioni"). Le rimanenti imprese artigiane si collocano
pressoché totalmente nelle sezioni "Altri servizi pubblici, sociali e
personali" (10,6%), "Commercio" (10,4%, ma quasi esclusivamente legate alla
sezione "Commercio, manutenzione e riparazione autoveicoli e motocicli" e
alla sezione "Commercio al dettaglio e riparazione dei beni artigianali"), e
"Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni" (8,8%). Il residuo 6,8% si
distribuisce nelle altre sezioni. Il settore agricolo rappresenta, dopo
quella del Commercio, la più numerosa sezione del Registro delle Imprese
(1.032.382 imprese, prevalentemente individuali).Essa si articola in due
divisioni: "Agricoltura, caccia e relativi servizi" e "Silvicoltura e
utilizzazione delle aree forestali". Poiché la seconda divisione sfiora
appena l'1% dell'intera sezione (0,9%) i dati non vengono disaggregati e
vengono presentati sotto la voce unitaria di Settore agricolo o di
Agricoltura. Le due tabelle che seguono illustrano la situazione delle
imprese agricole alla fine del 2001 e, al tempo stesso, la dinamica
demografica che ha caratterizzato il quadriennio da poco concluso. Come si
può agevolmente vedere, in particolare grazie alla tabella 5 che consente
una più rapida visione di sintesi i dati rispecchiano un andamento simile -
anche se caratterizzato da ritmi diversi - a quello degli altri settori
economici. La crescita delle forme societarie, nell'attività agricola, è
stata pari nell'ultimo quadriennio al 4,7% (3.392 in valori assoluti) mentre
la diminuzione delle ditte individuali è stata pari al 6,2% (-63.535 unità
in valori assoluti). A differenza che nei settori extra-agricoli, la
crescita delle imprese che adottano una qualche forma societaria, non riesce
a compensare la cessazione di imprese agricole che hanno la forma della
ditta individuale.
NESTLÉ E COMUNE DI PARMA INSIEME PER FRONTEGGIARE L'EMERGENZA SMOG
ABBONAMENTI SCONTATI AI MEZZI PUBBLICI, BICICLETTE ELETTRICHE, ORARI
D'UFFICIO FLESSIBILI E UTILIZZAZIONE DI TAXI PER IL RIENTRO IN CASO DI
EMERGENZA, SONO SOLO ALCUNI DEI PROVVEDIMENTI PREVISTI DAL PROGETTO
Milano, 4 febbraio 2002 - Nestlé Italiana e il Comune di Parma, con la
collaborazione di Tep, la società di trasporto pubblico locale e
Infomobility, società del Comune di Parma che si occupa di Mobility
Management, hanno siglato un accordo che vede pubblico e privato uniti per
risolvere fattivamente il problema dell'inquinamento. Nestlé è stata la
prima azienda ad essere coinvolta dal Comune di Parma in questa iniziativa.
L'accordo, infatti, è frutto di un progetto nato nel settembre 2001 in
accordo con le organizzazioni sindacali sulla base di uno studio condotto da
Infomobility che ha rilevato l'esigenza di diminuire drasticamente
l'utilizzo di autovetture da parte dei dipendenti della sede parmense di
Nestlé che impiega alcune centinaia di persone. La sede di Nestlé a Parma
infatti è situata nel centro storico e quotidianamente più del 70% dei suoi
dipendenti la raggiunge utilizzando sistematicamente la propria auto; un
ulteriore 20%, inoltre, alterna all'auto altri mezzi. Molteplici e
articolate le soluzioni proposte ai dipendenti Nestlé. La prima proposta
riguarda l'incentivazione, da parte di Nestlé, all'acquisto di biciclette
normali o elettriche, alla quale si affianca un piano comunale per la
creazione di percorsi cittadini sicuri e parcheggi dedicati. Per incentivare
invece l'utilizzo dei mezzi pubblici, la Tep metterà a disposizione
abbonamenti quadrimestrali il cui costo sarà suddiviso equamente tra Nestlé
(33%), Tep (33% usufruendo dei contributi del Ministero dell'Ambiente) e
abbonato (33%). Per coloro che devono necessariamente utilizzare la propria
autovettura esistono invece due alternative: un servizio navetta per il
trasporto tra i parcheggi di scambio, situati in periferia e la sede e
abbonamenti per i parcheggi "righe blu" assegnati a rotazione a tutti i
dipendenti che ne fanno richiesta dando la priorità a coloro che condividono
con i colleghi l'autovettura. Nestlé inoltre si impegnerà a garantire il
rientro a casa, in caso di emergenza, a coloro che utilizzeranno biciclette,
autobus o auto in condivisione e metterà a disposizione alcuni mezzi a basso
impatto ambientale per gli spostamenti tra la sede centrale e lo
stabilimento. "Siamo orgogliosi di essere tra i protagonisti di questo primo
progetto del Comune di Parma che vede impegnati pubblico e privato sul
fronte comune della lotta all'inquinamento - commenta Francesco Falcinelli
Direttore del Personale di Nestlé - La riduzione della congestione da
traffico, dei consumi energetici ed il miglioramento della qualità
atmosferica sono gli obiettivi, concreti, che condividiamo con
l'Amministrazione Comunale, TEP e Infomobility."
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