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4 FEBBRAIO 2002

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UE: PROGRAMMI REGIONALI DI AZIONI INNOVATIVE PER INCORAGGIARE LO SVILUPPO LOCALE

Bruxelles, 4 febbraio 2002 - Il commissario per la Politica regionale Michel Barnier ha annunciato che il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) concederà l'ammontare totale di 116,6 milioni di euro a sostegno di programmi regionali di azioni innovative in 10 Stati membri dell'Ue. Sebbene ogni programma abbia le proprie priorità, in linea di massima essi si concentreranno sull'agevolazione dello sviluppo regionale e locale attraverso l'innovazione, nei settori delle nuove tecnologie, della società dell'informazione, dello sviluppo sostenibile e dell'identità regionale. I progetti pilota si avvarranno di reti di partner regionali, quali le Pmi (piccole e medie imprese), le università e le autorità pubbliche. Tra i progetti di rilievo, un programma volto a creare un fondo di capitale d'avvio ed a sostenere l'istituzione a Vienna (Austria) di strutture raggruppate nel settore biotecnologico; un'azione mirata all'elaborazione di una strategia regionale per il rafforzamento delle imprese regionali fondate sulla conoscenza e sull'innovazione tecnologica in Tessaglia (Grecia); ed un progetto per potenziare i rapporti tra le imprese regionali e la comunità della ricerca e dell'innovazione nella regione italiana dell'Emilia-Romagna. L'Austria riceverà 8,7 milioni di euro di fondi comunitari per le azioni innovative, la Finlandia 5 milioni di euro, la Grecia 5,5 milioni di euro, l'Irlanda 2,6 milioni di euro, i Paesi Bassi 5,5 milioni di euro, il Portogallo 11,5 milioni di euro, la Svezia 11,8 milioni di euro ed il Regno Unito 11 milioni di euro, mentre l'Italia riceverà 20 milioni di euro e la Spagna 35 milioni di euro. Nel comunicare le decisioni, il commissario Barnier ha dichiarato che i progetti regionali daranno un impulso supplementare ai programmi principali di sviluppo regionale in settori in ritardo o che risentono dei cambiamenti strutturali. "Le azioni innovative sono un laboratorio in cui cercare le risposte alle nuove sfide dello sviluppo regionale. Sono convinto che questi programmi potenzieranno la capacità di innovazione di queste regioni", ha affermato.

IL PARLAMENTO EUROPEO PARTECIPA AL DIBATTITO SULLE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (TIC) NELLE SCUOLE
Bruxelles, 4 febbraio 2002 - Il 18 febbraio 2002 si svolgerà a Bruxelles una manifestazione dal titolo "Innovazione ed eccellenza nelle scuole: spingere l'Europa in avanti!", organizzata dal Parlamento europeo e da European Schoolnet, nel corso della quale si discuterà dei modi per accrescere l'utilizzo delle Tic (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione) nelle scuole. Il dibattito, che si protrarrà lungo l'intera giornata, cercherà di definire i mezzi per incrementare l'innovazione e l'eccellenza nel settore dell'istruzione in Europa, migliorando l'impiego delle Tic nelle scuole. Esperti didattici e rappresentanti politici e della Commissione europea parteciperanno alla manifestazione, nel corso della quale interverrà anche il neoeletto presidente del Parlamento europeo, Patrick Cox. La sessione mattutina della manifestazione esaminerà il tema "Favorire l'attuazione dei cambiamenti nelle scuole", mentre la sessione pomeridiana affronterà il tema "Individuazione di una strategia d'azione". Il programma comprende inoltre una tavola rotonda sul tema "Politiche ed azioni sulle Tic per spingere l'Europa in avanti", alla quale parteciperanno diversi eurodeputati. Per informazioni : Guus Wijngaards European Schoolnet Tel: +32-2-7907581 E-mail:
guus.wijngaards@eun.org Alexa Joyce European Schoolnet Tel: +32-2-7907554 E-mail: alexa.joyce@eun.org Infolink: http://www.eun.org/ahead

L'INDUSTRIA DEGLI ARMAMENTI ESORTA L'UE AD INCREMENTARE LA SPESA IN R&S PER LA DIFESA
Bruxelles, 4 febbraio 2002 - I principali esponenti dell'industria europea degli armamenti hanno sollecitato l'adozione di misure per ridurre il divario tra l'Ue e gli Usa nella spesa in ricerca e sviluppo (R&S) militari. La spesa in tecnologia bellica nella Comunità costituisce attualmente appena poco più di un quarto di quella degli Usa. In una recente conferenza sulla R&S per la difesa, organizzata da Gpc International, i rappresentanti dell'industria degli armamenti hanno dichiarato che, a differenza degli Stati Uniti, l'Europa non dispone di un organismo centrale che finanzi la R&S militare. Ad oggi, le cifre disponibili sono distribuite tra i governi nazionali, le istituzioni comunitarie e l'industria. I delegati hanno anche sollecitato i governi degli Stati membri a decidere subito quali tecnologie saranno decisive per assicurare la sicurezza futura dell'Europa. Tale appello fa seguito ad un monito lanciato da un'importante studiosa della National Defence University di Washington, Kori Schake, la quale sostiene che il divario tra le forze militari degli Usa e dell'Ue non si ridurrà, se non verranno adottate misure per aumentare la spesa dell'Ue in tecnologia e R&S a scopi militari. Secondo fonti d'informazione, la Dott.ssa Schake avrebbe affermato che "la maggior parte dei governi europei non percepiscono le nuove minacce nello stesso ordine di grandezza, né si attendono di combattere lo stesso tipo di guerre, rispetto ai fattori che stanno sollecitando l'innovazione negli Usa". La studiosa ha spiegato che, mentre gli Usa si concentrano sul perfezionamento delle tecnologie avanzate, l'Ue tende a dedicarsi alla gestione delle crisi ed ai movimenti delle truppe. L'Ufficio bilancio presso il Congresso degli Stati Uniti ha inoltre avvertito che, se il contingente europeo della Nato non si terrà al passo con le nuove tecnologie, la capacità dell'Europa di operare al fianco delle forze nordamericane nei conflitti futuri potrebbe risentirne. L'ex primo ministro svedese, nonché inviato delle Nazioni Unite, Carl Bildt ha posto in evidenza, tra i mezzi per migliorare la capacità difensiva dell'Europa, il sistema di navigazione satellitare Galileo, un'iniziativa della Commissione europea e dell'Agenzia spaziale europea. Bildt ha dichiarato il 31 dicembre che "se l'Europa intende realmente essere considerata un partner serio dagli USA, oltre a garantirsi l'accesso alle capacità critiche per lo sviluppo economico, deve dimostrare di possedere sia la volontà, sia i mezzi per sviluppare una presenza nello spazio. Galileo rappresenta per l'Ue una cartina di tornasole in molti modi diversi". Una portavoce del commissario della Ricerca Philippe Busquin ha dichiarato di non attendersi revisioni delle priorità comunitarie in materia di ricerca e sviluppo a seguito di tali moniti, ponendo in evidenza che i programmi quadro comunitari non comprendono la ricerca per applicazioni militari. La portavoce ha spiegato che, sebbene sistemi quali Galileo e Gmes (monitoraggio globale dell'ambiente e della sicurezza) non siano stati progettati come sistemi di difesa, il loro utilizzo a fini di sicurezza non può essere escluso in caso di necessità.

I BUSINESS ANGEL (FINANZIATORI DI CAPITALE DI RISCHIO ED I GESTORI DI FONDI D'INVESTIMENTO.) A CONVEGNO SUGLI ULTIMI STUDI NEL CAMPO DELLE "NANOTECNOLOGIE"
Londra, 4 febbraio 2002 - Nella primavera 2002 si svolgeranno a Londra due manifestazioni che prenderanno in esame il futuro della nanotecnologia. Il 19 marzo, scienziati, industriali ed investitori si incontreranno in una manifestazione, al fine di discutere le applicazioni della nanotecnologia e le potenzialità future. Il convegno è destinato specificatamente alla comunità degli investitori, tra cui i "business angel", i finanziatori di capitale di rischio ed i gestori di fondi d'investimento. La manifestazione offrirà alle organizzazioni l'opportunità di incontrarsi e di interagire con esponenti di altissimo livello del settore europeo della nanotecnologia. Il 24 ed il 25 aprile si svolgerà una conferenza di due giorni che cercherà di rispondere al quesito "Nanotecnologia: la prossima rivoluzione industriale?". Imprenditori e futurologi presenteranno il proprio lavoro e condivideranno le conoscenze sulle tecnologie che rivoluzioneranno la vita quotidiana. Ai partecipanti verranno fornite informazioni sulle nuove opportunità commerciali offerte dalla nanotecnologia e sull'impatto che quest'ultima sta già avendo su svariati prodotti, tra cui: nuovi alimenti; impianti retinici, cocleari e neurali; pigmenti, rivestimenti e vernici intelligenti; diagnostica della salute personale; sicurezza ed individuazione dei reati; medicina spaziale; display monouso; giochi e spettacolo. Infolink:
http://www.nano.org.uk

TRASFERIMENTO DELLE TIC TRA EUROPA ED ASIA: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE
Bruxelles, 4 febbraio 2002 - La Commissione europea ha indetto un invito a presentare proposte relativo al cofinanziamento di progetti congiunti volti a favorire il trasferimento delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (It & C) dall'Europa all'Asia e viceversa. I settori di attività importanti per il presente invito sono i seguenti: agricoltura, istruzione, sanità, società, trasporti, turismo, sistemi di fabbricazione intelligente, commercio elettronico. Ciascuna attività dovrà rientrare in una delle seguenti componenti: - Attività di presa di contatto e mantenimento del contatto Sostegno all'individuazione e al collegamento delle organizzazioni sotto forma di task force, laboratori, seminari e conferenze per la ricerca, la definizione e la valutazione di soluzioni compatibili per l'armonizzazione degli ambienti europeo ed asiatico nel settore It & C. - Brevi corsi (a livello universitario) Sostegno per corsi e laboratori a livello laurea e post-laurea in contesto lavorativo o universitario, per l'esplorazione e il trasferimento di know how e/o la ricerca di soluzioni legate ai principali temi dell'It & C. - Interconnettività della società dell'informazione Sostegno ad operazioni per il miglioramento sostanziale, la diffusione e l'intensificazione delle connessioni e del traffico elettronico di comunicazione diretta sia fra l'Europa e l'Asia che all'interno dell'Asia. Le organizzazioni che investono nel miglioramento dell'interconnettività diretta, possono trovare assistenza in questo strumento per facilitare il rafforzamento delle reti di comunicazione fra i due continenti. Il sostegno si estende anche alle operazioni che sono strettamente legate a tali investimenti, così come a quelle volte al miglioramento della qualità, dell'affidabilità e della sicurezza delle connessioni. - Collegamento con iniziative e programmi IT & C europei Sostegno all'individuazione e alla creazione di task force, laboratori e/o altri eventi intesi a facilitare e migliorare i contatti e/o la partecipazione e il trasferimento di know how fra le competenze asiatiche nel settore It & C e lo sviluppo e la realizzazione di iniziative europee di It & C già esistenti; ad esempio, nel contesto del programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (Rst) della Comunità. - Comprensione della strutture organizzative di regolamentazione e normative in Europa e in Asia Sostegno a studi, task force, laboratori, seminari, e/o conferenze finalizzate a migliorare la conoscenza reciproca delle strutture organizzative normative e di regolamentazione nel settore It & C in Europa e in Asia, a comprenderne le potenzialità e i punti deboli e ad individuare e definire le aree di miglioramento realizzabili tramite le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. - Progetti di dimostrazione pratica Sostegno a dimostrazioni delle pratiche e delle tecniche delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione dall'Unione europea verso l'Asia o viceversa. Questa componente dell programma viene considerata complementare alle componenti precedenti, alle quali si raccomanda quindi di assegnare la priorità nelle attività. L'area geografica interessata dal presente invito è costituita dall'Unione europea e dai seguenti paesi asiatici: Afganistan, Bangladesh, Bhutan, Brunei, Combogia, Cina, Timor orientale, India, Indonesia, Laos, Malaysia, Maldive, Nepal, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia e Vietnam. La durata massima dei progetti è 36 mesi e l'importo totale disponibile per il presente invito è di 14 milioni di euro. Verrà assegnato un numero massimo di 100 sovvenzioni. Infolink:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/asia-itc

UNION OF EUROPEAN EXPERTS CHAMBERS - PARTNER CERCASI: ACCORDO FRA LA ONG ED IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DELLA GUINEA
Brussels, 4 febbraio 2002 A seguito dell'accordo siglato fra la Ong ed il Governo della Repubblica della Guinea (Conacry) si stanno cercando collaboratori e collaborazione per lanciare alcuni progetti nel Paese. I progetti riguardano: 1 informatizzazione del Paese con software open source; 2 scolarizzazione del Paese con progetti di formazione Universitari, Professionali e Tecnici; 3 progetti sanitari; 4 progetti per autosufficienza alimentare; 5 sviluppo dell'acquacultura e della pesca; 6 sviluppo delle comunicazioni; 7 sviluppo dell'agricoltura, delle acque e delle foreste; 8 risanamento urbano e sviluppo delle municipalità; 9 organizzazione di Forum internazionali per lo sviluppo economico del Paese Gli offerenti dovranno avere buona conoscenza della lingua francese parlata e scritta, disponibilità a trasferirsi nel Paese anche per periodi medio-lunghi e capacità di organizzare piani di finanziamento oltre alla specifica conoscenza della materia per la quale intendono proporsi. Le domande corredate del relativo curriculum vanno indirizzate a
ucee@uceenews.org oppure via fax allo 011 2211577 o per posta all'indirizzo Ucee Union of European Experts Chambers - via Randaccio, 5 - 10147 Torino. Mario Alvisi Segretario Generale Ucee 106, Rue de la Victoire - B - 1060 Bruxelles - Tel. 0032 2 5339484 - Fax.0032 2 5343103 Directorate: Via Randaccio 5 - 10147 Torino - Tel. 0039 011 2215344 - Fax. 0039 011 2211577 http://www.uceenews.org C.F. 97586650018 Ucee informationdesk e-mail: info@uceenews.org

PARTECIPAZIONI ESTERO-VESTITE: L'AGENZIA DELLE ENTRATE CHIEDE I PROSPETTI INFORMATIVI ALLA CONSOB
Roma, 4 febbraio 2002 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che l'Agenzia delle Entrate ha richiesto alla Consob copia dei prospetti informativi delle offerte pubbliche di sottoscrizione e di vendita di azioni ordinarie depositati nel corso degli ultimi anni. L'acquisizione dei prospetti si inquadra nell'azione di accertamento della conformità alla legge dei fenomeni di estero-vestizione di partecipazione in società italiane da parte di contribuenti residenti in Italia. In particolare, le informazioni contenute nei prospetti possono consentire di ricostruire le vicende relative alle partecipazioni in società quotate e di contrastare eventuali casi di comportamenti elusivi o di illecita detenzione di disponibilità finanziarie all'estero. L'azione conoscitiva rientra nell'ambito degli obiettivi specifici affidati dal Ministero all'Agenzia delle Entrate per l'anno 2002, anche alla luce della recente normativa sullo scudo fiscale.

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE SUL SITO I DECRETI SUL CREDITO AGEVOLATO
Roma, 4 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è disponibile sul sito
www.tesoro.it il testo dei decreti ministeriali relativi alle commissioni da riconoscere alle banche e agli intermediari per le operazioni di credito agevolato.

FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE- GENNAIO 2002
Roma, 4 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nel mese di gennaio 2002 si è registrato un disavanzo del settore statale di circa 3.800 milioni di euro. Nel mese di gennaio 2001 si era realizzato un avanzo di 607 milioni di euro. L'incremento del disavanzo del settore statale del mese di gennaio 2002, rispetto a quanto verificatosi nel gennaio dello scorso anno, è riconducibile in parte a fattori congiunturali legati al rallentamento dell'economia e, in misura più rilevante, a fattori connessi al changeover, quali lo slittamento di alcuni versamenti fiscali e contributivi nonché l'aumento di domanda di liquidità determinato dalla doppia circolazione di lire ed euro.

OPERAZIONE DI CONCAMBIO
Roma, 4 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il 6 febbraio p.v. si terrà la prima operazione di concambio. Come annunciato nelle "Linee guida della gestione del debito pubblico per il 2002-03", la finalità principale di questo tipo di operazioni è di rendere maggiormente uniforme il profilo delle scadenze e consentire un più regolare ricorso al mercato. L'assegnazione dei nuovi titoli verrà effettuata mediante asta marginale, con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata da parte del Ministero dell'Economia, che escluderà le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. L'esclusione viene decisa unicamente in relazione alla valutazione dei prezzi proposti in asta. Non è prevista la corresponsione della commissione di collocamento. In una prima fase, sarà offerto in asta un titolo in cambio di un solo titolo. Operazioni successive potranno prevedere l'offerta di uno o più titoli in cambio di uno o più titoli di vecchia emissione. In considerazione del contributo dato all'efficienza del mercato dei titoli di Stato, saranno ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". I titoli oggetto della prima operazione saranno: Titolo ammesso al concambio (oggetto del riacquisto) IT0000367398 CCT 1-11-95/02; Titolo offerto in asta IT0003219711 CCT 1-1-02/1-7-09. Il giorno stabilito per l'asta, alle ore 10, verrà annunciato il prezzo di riacquisto del titolo ammesso al concambio. Il regolamento è previsto per il giorno 11 febbraio.

ABBIAMO CHIESTO A THOMAS MEIER, GESTORE DI UNION INVESTMENT, IL SUO PARERE SULL'ATTUALE SITUAZIONE DEI MERCATI FINANZIARI. ECCO CHE COSA CI HA RISPOSTO
Milano, 4 febbraio 2002 - Non direi che la situazione macroeconomica sia migliorata significatamente nelle ultime settimane. Si potrebbe piuttosto dire che abbia trovato un "bottom", e questo vale sopratutto per gli Stati Uniti, mentre per l'Europa a livello macroeconomico la situazione resta ancora pesante. La ripresa avrà probabilmente luogo nella seconda metà dell'anno (in ritardo rispetto alle stime fatte nel 2001) ma anche su questo punto bisogna essere prudenti: i dati congiunturali non sono ancora tutti positivi e le stime ci paiono talvolta un po' troppo ottimistiche. La stessa giudizio vale per le società: anch'esse hanno trovato un "bottom" e a livello "qoq" (quarter on quarter) le cifre stanno migliorando, ma dobbiamo però tener presente che la ripresa parte da un livello piuttosto basso. Normalmente il mercato anticipa la ripresa economica di 6/ 9 mesi ed é per questo che ai prezzi attuali le Borse scontano già buona parte dell'attesa ripresa, rendendo quindi improbabile un'importante rallye a breve. Inoltre, molte azioni hanno gia fatto rilevare buone performance alla fine del 2001. I prezzi attuali ci sembrano pienamente giustificati e talvolta addirittura elevati. A livello strategico quindi i tempi non ci paiono ancora maturi per un'eccessivo ottimisto e consigliamo di mantenere una certa cautela nel settore azionario. Alla luce di queste considerazioni consiglierei un approccio selettivo: il 2002 sarà molto probabilmente un anno positivo per i mercati ma nella prima metà dell'anno la volatilità si manterrà ancora elevata con rialzi e correzioni. Nella seconda meta, invece, la situazione dovrebbe stabilizzarsi e migliorare. A livello geografico credo che l'Europa offra ancora molte possiblità, e ciò grazie soprattutto alle possibili e imminenti ristrutturazioni e alle valutazioni delle azioni del Vecchio Continente, decisamente più cheap e interessanti rispetto ai titoli degli Stati Uniti. A livello di "asset allocation", più che scegliere un settore pratichiamo uno "stockpicking" selettivo attraverso vari settori. Tuttavia crediamo che il mercato delle riassicurazioni offra buone potenzialità, mentre nel settore della tecnologia é necessaria la massima attenzione. Talvolta, poi, anche se un particolare settore non è valutato molto bene nel suo complesso, vi sono alcune societa al suo interno che possono risultare molto interessanti. Valutiamo ad esempio neutrale o addirittura "sligthly underweight" il settore "oil" ma Saipem ci sembra molto interessante, ed anche Eni è una buona opportunità d'investimento dato il suo grande potenziale per ristrutturazioni. Per ciò che rigurda più specificamente il mercato italiano il problema resta la scarsità di titoli difensivi; tuttavia, per chi volesse investire sulla piazza milanese, la nostra preferenza va al settore delle utilities e, per motivi specfici più che settoriali, a Telecom Italia e Tim in quanto trattano a sconto ripetto ai competitors internazionali pur offrendo buone prospettive grazie anche al piano di dismissioni recentemente presentato e che pur essendo stato ben accolto dal mondo fnanziario non sembra ancora essere scontato nei prezzi dei titoli.

PRECISAZIONI : BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SpA - FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Milano, 4 febbraio 2002 - In relazione alla notizia diffusa dall'Agenzia Reuters nel pomeriggio del 30 gennaio 2002, basata su dichiarazioni di fonte anonima, relative ad un presunto rapporto di concambio tra azioni Banca Monte dei Paschi e azioni Bnl, il Presidente della Fondazione Mps Avv. Giuseppe Mussari e il Presidente della Banca Prof. Pier Luigi Fabrizi comunicano che le stesse sono prive di ogni fondamento e gravemente lesive degli interessi della Fondazione Mps, della Banca Mps e del mercato. Su questo punto, la Banca e la Fondazione Mps, di fronte alla gravità dell'accaduto, hanno affidato ai propri legali l'incarico di valutare la sussistenza dei profili di responsabilità per divulgazione di notizie false, esagerate e/o tendenziose che hanno influito sui corsi dei titoli. Per quanto riguarda inoltre i tempi e gli incontri a cui la fonte anonima fa riferimento, Fondazione e Banca osservano che le ipotesi di crescita del Gruppo Mps sono molteplici e non ancora definite, come più volte peraltro sottolineato. Resta comunque da stigmatizzare il comportamento di chi, nascondendosi dietro fonti anonime, influisce pesantemente sui corsi borsistici. A tal proposito la Banca e la Fondazione non mancheranno di sollecitare l'attenzione, del resto sempre vigile, della Consob. Da ultimo si sottolinea, ove ce ne fosse ulteriormente bisogno, che qualsivoglia ipotesi di crescita per la Banca Mps non potrà in alcun caso determinare una diminuzione del valore del patrimonio della Fondazione. Ogni eventualità di concambio, quindi, non potrà che essere rapportata ai reali valori in gioco così come determinati dalle dotazioni patrimoniali, dall'asset-quality, dalle capacità reddituali e dalle valutazioni di mercato. Di conseguenza ogni ipotesi di "premio" risulta priva di qualsiasi fondamento.

PER LA VALLE D'AOSTA LA SECONDA QUOTAZIONE DI AFFIDABILITÀ FINANZIARIA TRA LE REGIONI ITALIANE
Milano, 4 febbraio 2002 - Con una nota diffusa venerdì 1° febbraio, la "Standard & Poor's", una delle due società di rating riconosciute a livello mondiale, ha confermato la quotazione di affidabilità finanziaria sui mercati internazionali della Regione Autonoma Valle d'Aosta al livello "AA", uno dei migliori tra quelli attribuiti nel settore dei Governi locali ed il secondo tra quelli delle Regioni italiane. Nel loro rapporto, gli esperti della società statunitense sottolineano come il rating "AA", assegnato per il quinto anno consecutivo alla Valle d'Aosta, "rifletta il debito moderato della Regione, nonostante la crescita significativa avvenuta nel 2001 per effetto dell'acquisizione dall'Enel del ramo d'azienda delle centrali elettriche e della rete distributiva. La prevista accumulazione del debito è stata comunque al di sotto delle aspettative e l'investimento ha generato immediati ritorni, sia in termini di profitti che di contribuzione fiscale a favore della Regione. Sebbene previsto in leggera crescita per il prossimo futuro, il debito della Valle d'Aosta dovrebbe mantenersi allineato sugli stessi livelli di altri Enti locali con un rating di 'Standard & Poor's' appartenente alla categoria 'AA'". Nell'analisi della "Standard & Poor's", vengono poi evidenziati "i buoni risultati di bilancio, al netto dell'operazione Enel, caratterizzati da bassi disavanzi, come buona è la crescita delle entrate, pur considerando la chiusura del tunnel del Monte Bianco. I risultati del 2000 hanno superato le aspettative di budget e l'impatto positivo sulle entrate, abbinato agli attenti controlli sulle spese, dovrebbe consentire un ulteriore miglioramento dei dati del 2001 rispetto alle previsioni, tanto da favorire delle buone prospettive di crescita economica nel medio termine". Gli esperti della società statunitense sottolineano, quindi, come "grazie all'autonomia di cui gode, la Valle d'Aosta disponga di una maggiore indipendenza legislativa ed amministrativa e di un'economia forte, tanto da essere una delle Regioni più ricche d'Italia con un Pil pro-capite che supera significativamente le medie nazionale ed europea, con tassi di disoccupazione fisiologica al di sotto del 4%". Da sottolineare anche la valutazione secondo la quale, in un periodo di generale rallentamento del ciclo economico, la Valle d'Aosta evidenzi dei significativi tassi di crescita medi nell'ultimo biennio, garantendo buoni equilibri di bilancio, tanto che le prospettive future sono stabili con una Regione in grado di gestire attentamente i livelli di spesa nei prossimi anni. "La conferma per il quinto anno consecutivo della quotazione di affidabilità finanziaria al livello 'AA' - affermano il presidente della Regione Dino Viérin e l'assessore al Bilancio Gino Agnesod, esprimendo la loro soddisfazione - conferma la solidità del sistema economico valdostano e la corretta gestione delle risorse regionali, malgrado una situazione generale non certo rosea a livello italiano ed europeo." "Un risultato quindi che, tenuto conto del perdurare della chiusura del tunnel del Monte Bianco e degli investimenti effettuati per la ricostruzione dopo l'alluvione dell'ottobre 2000, premia - concludono Dino Viérin e Gino Agnesod - le scelte compiute dalla Giunta, per una gestione attenta delle disponibilità finanziarie regionali finalizzata principalmente al rafforzamento dell'economia valdostana."

ENERGIA DA IMPIANTI CIP 6: PARTE LA GARA PER L'ASSEGNAZIONE DI ULTERIORI 890 MW AI CLIENTI IDONEI
Roma, 4 febbraio 2002 - Il Gestore della rete ha pubblicato sul sito internet
www.grtn.it in applicazione della delibera 20/02 dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, l'avviso per l'assegnazione di 890 MW di energia proveniente da impianti CIP6 e destinata ai clienti idonei. La gara è resa possibile dalla mancata assegnazione della capacità suddetta durante l'asta svoltasi ieri che ha assegnato 2.290 MW a fronte dei 3.180 disponibili. Le richieste di partecipazione dovranno pervenire al Gestore della rete entro le ore 12.00 del 5 febbraio prossimo. A questa gara possono partecipare tutti i clienti idonei che alla data del 5 febbraio 2002 risultano iscritti nell'apposito elenco. Ulteriori dettagli sulle modalità di partecipazione e sulle procedure di gara sono disponibili sul sito www.grtn.it

ALITALIA SMENTISCE LA MODIFICA DEGLI OBIETTIVI CONCERNENTI IL COSTO DEL LAVORO
Roma, 4 febbraio 2002 - In relazione a quanto pubblicato l' 1 febbraio da alcuni organi di informazione, Alitalia smentisce ogni ipotesi di modifica degli obiettivi concernenti il costo del lavoro, i cui parametri complessivi rimangono quelli indicati dal Piano industriale 2002-2003, che ha costituito la premessa per l'accordo sottoscritto, lo scorso 23 gennaio a Palazzo Chigi, tra Governo, Organizzazioni Sindacali e Azienda. Al momento della elaborazione del Piano il numero medio degli esuberi era calcolato in 2.101 unità. A partire da quella data (15 novembre) la forza lavoro del Gruppo Alitalia si è progressivamente ridotta per un sostanziale blocco del turnover. Di conseguenza il numero medio degli esuberi per l'anno 2002 è stato ricalcolato sulla reale forza lavoro presente al 31 dicembre 2001, diventando 1.691 unità. Ogni diversa lettura dei numeri relativi al costo del lavoro e agli esuberi discussi ieri con le Organizzazioni Sindacali è frutto di equivoci o di interpretazioni strumentali.

GRUPPO MONDO TV: SALIRÀ AL 43% DELLA TEDESCA IGEL MEDIA AG ATTRAVERSO LA SOTTOSCRIZIONE DI OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI PER 1,4 MILIONI DI EURO. IL GRUPPO CONSOLIDA LA PRESENZA SUL MERCATO TEDESCO, IL PIÙ IMPORTANTE D'EUROPA
Milano, 4 febbraio 2002 - Il Gruppo Mondo Tv - primario operatore europeo nella realizzazione e distribuzione di serie televisive e lungometraggi animati per la Tv ed il cinema - ha sottoscritto obbligazioni convertibili emesse dalla Igel Media AG, società tedesca con sede in Amburgo di cui detiene attualmente una partecipazione del 30,3% ed attiva nella distribuzione di serie televisive di cartoni animati. Il controvalore complessivo è di circa 1,4 milioni di Euro. Tale sottoscrizione, avvenuta in parte attraverso l'esercizio del proprio diritto di opzione ed in parte sottoscrivendo obbligazioni inoptate, consentirà a Mondo Tv la conversione, in qualunque momento entro la data di rimborso, in azioni della Igel Media (ad un tasso fissato in 100 azioni da 1 Euro per ciascuna obbligazione convertibile emessa) salendo a circa il 43% del nuovo capitale della società tedesca e rafforzando la propria partecipazione. Il tasso d'interesse delle obbligazioni è stato fissato pari al 7,5% annuo e saranno rimborsabili a partire dal 2005. La sottoscrizione delle obbligazioni è stata effettuata nell'ambito di una serie di accordi tra Mondo Tv e Igel Media che ha comportato altresì la definizione di un valore complessivo inferiore per le licenze che Mondo Tv aveva concesso alla Igel Media nel marzo 2001 contestualmente all'acquisizione della partecipazione in questa società e la connessa compensazione con i minimi garantiti previsti dalle licenze stesse per il 2002. Nell'ambito degli accordi siglati tra le due società rientra peraltro anche l'acquisto da parte di Mondo Tv alla fine del 2001 di diverse serie per un totale di 150 episodi di cartoons di proprietà della società francese Xilam Animation S.A. - in via di quotazione al Second Marchè d'Euronext di Parigi - la cui library è detenuta al 50% da Igel Media per tutto il mondo esclusi i Paesi di lingua francese. Grazie a questo accordo, Mondo Tv deterrà i diritti per l'Italia, la Penisola Iberica ed il sud America per un complessivo periodo di sfruttamento medio tra 10 e 15 anni, a fronte di un esborso totale di 900 mila Euro. "Siamo molto soddisfatti per questa operazione" - afferma Orlando Corradi, presidente di Mondo Tv - "che permette il rafforzamento della nostra posizione sul mercato tedesco, il più importante in Europa. Siamo convinti che Igel Media sarà sempre di più una grande forza distributiva nel Centro Europa e che nel futuro diverrà anche partner di nuove co-produzioni del Gruppo".

LA NUOVA IMPRESA DI PADRE BUSA - ANTONIO FAZIOHA PRESENTATO AL PAPA IN VATICANO IL PROGETTO DI INFORMATICA LINGUISTICA LTB (LESSICO BICULTURALE TOMISTICO)
Roma, 4 febbraio 2002 - Ad 88 anni una nuova sfida per il gesuita italiano Padre Roberto Busa, noto in tutto il mondo per essere stato tra i pionieri dell'informatica linguistica e per aver utilizzato per primo - già negli anni '50 - il cosiddetto "ipertesto interno", la cui evoluzione è rappresentata oggi dal link di Internet. Il progetto a cui lavora Padre Busa è condotto congiuntamente dalla Cael e dal Vaticano, e si svilupperà attraverso più fasi. Verrà presto costituito un consorzio internazionale di università - hanno già aderito gli Atenei: Gregoriana, Lateranense, Marianum, Salesiana, Santa Croce, San Tommaso, La Sapienza -, e un'equipe composta da giovani studiosi selezionati in tutto il mondo lavorerà, collegata via Internet e con l'ausilio delle più moderne tecnologie (videoconferenze, etc.), alla "traduzione concettuale" nelle lingue moderne di tutte le voci dell'opera omnia di San Tommaso d'Aquino, iniziando con la codificazione delle "correlazioni sintattiche elementari dirette". Lo scopo è quello di ricavare il reale significato delle parole usate da San Tommaso, per poi esprimere gli stessi concetti nelle lingue d'oggi. I risultati della ricerca saranno quindi raccolti a Roma, dove una commissione internazionale validerà il Lessico nelle varie lingue, provvedendo ad una certificazione di qualità. Il progetto per la realizzazione del Lessico Tomistico Biculturale (Ltb) rappresenta la prima grande iniziativa internazionale di collaborazione a rete elettronica nel campo delle Scienze Umane, trattandosi di una microanalisi sintattica di tutte le voci del gigantesco ed enciclopedico lessico di San Tommaso d'Aquino. A conferma della straordinaria importanza di questa iniziativa, l'autorevolezza dei nomi che hanno partecipato oggi all'Udienza Pontificia e che compongono il Comitato d'Onore della Cael: il Prof. Antonio Fazio, Governatore della Banca d'Italia e Presidente del Comitato d'Onore; S.Em.za Rev.ma il Card. Giovanbattista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi; S.Em.za Rev.ma il Card. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Genova; il Prof. Michel Camdessus, già Governatore della Banque de France e Chairman del International Monetary Fund; S.E. l'Ambasciator Theodor Wallau, Ambasciatore di Germania presso la Santa Sede (che ha partecipato per il Prof. Hans Tietmayer); il Prof. Guido Crapanzano, Rettore dell'Istituto Internazionale di Scienze della Comunicazione e Segretario del Comitato d'Onore; i membri del Comitato Romano (tra questi Giulio Andreotti). Il progetto prevede quindi la compilazione di un lessico in grado poi di sviluppare, standardizzare e globalizzare anche le attuali forme di comunicazione via rete. "Nelle forme attuali di trasmissione di dati e di informazioni via rete - ha spiegato Padre Busa a lato dell'udienza - c'è un grande deficit di precisazioni di linguaggio cui tutte le grandi aziende dell'Information & Communication Technology cercano di ovviare con investimenti in ricerca per approdare a nuovi codici linguistici con cui far lavorare le macchine. Il mio tentativo si muove proprio in questa direzione: un nuovo lessico per la comunicazione via rete, la possibilità di individuare come e quali parole universali adoperare per sviluppare ulteriormente la capacità di calcolo dei computer e per farli dialogare in rete in maniera più veloce".

OBERTHUR CARD SYSTEMS CENTRA GLI OBIETTIVI DI CRESCITA PER L'ANNO 2001 144,9 MILIONI DI EURO IL FATTURATO DEL QUARTO TRIMESTRE


Milano, 4 febbraio 2002

Fatturato consolidato
(milioni di euro)
2001 2000 Variazione

2001/2000

Primo trimestre 115,2 90,5 + 27 %
Secondo trimestre 113,0 97,0 + 17 %
Terzo trimestre 111,1 116,0 - 4 %
Quarto trimestre 144,9 147,6 - 2 %
Totale sull’anno 484,2 451,1 + 7 %

4qFY 2001 vs 3qFY2001 - Nel quarto trimestre 2001 il fatturato di Oberthur Card Systems si è attestato sui 144,9 milioni di euro, con una crescita in termini percentuali del 30 % rispetto al trimestre scorso. Con un incremento del 41% rispetto al terzo trimestre 2001, il settore delle carte a microprocessore costituisce il motore della crescita; anche i segmenti 'Altre Carte' e 'Servizi e Soluzioni' hanno segnato rispettivamente un +6 % ed un + 32%. 4qFY 2001 vs 4qFY 2000 - Il giro d'affari del quarto trimestre 2001 è quasi in linea con quello del quarto trimestre 2000, segnando un -2%. La flessione delle vendite delle SIM card - -33 % - è stata compensata dall''incremento di tutti gli altri settori: La vendita di carte di pagamento è cresciuta del 40%, grazie alla diffusione in Gran Bretagna degli standard EMV1; Il segmento delle "security card" ha riscontrato un incremento del 41% grazie anche al contratto stipulato con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti; I settori 'Altre Carte' e 'Servizi e Soluzioni' hanno segnato una crescita del 38 % e 7 %, rispettivamente. FY 2001 vs FY 2000 - Sull'intero anno, il fatturato è pari a 484,2 milioni di euro, con una crescita del 7,3 % rispetto al 2000 (l'incremento è del 5,7% a parametri costanti e del 6,7 % a tassi di cambio fissi). L'obiettivo di crescita annuale è stato raggiunto: la diminuzione dell'8 % dei volumi di vendita delle Sim card è stato compensato dell'incremento pari al 23 % nel settore delle carte di pagamento2. Quest'ultimo rappresenta ormai il 52 % del giro d'affari della società, contro il 47 % del 2000. Prospettive 2002 - Il 2002 dovrà essere caratterizzato dall'aumento della crescita nei mercati delle carte di pagamento e delle 'security card' e da un consolidamento del settore delle Sim card.

Ripartizione del fatturato per tipologie di prodotti (milioni di euro)

Tipo di carte 2001 2000 Variazione 2001/2000
Carte a microchip 268,8 265,7 +1 %
di pagamento 73,9 52,7 + 40 %
Per telefonia mobile 152,3 173,0 - 12 %
Sicurezza 42,6 40,0 + 6 %
Altre Carte 109,5 84,8 + 29 %
Servizi e Soluzioni 105,9 100,6 + 5 %
Totale 484,2 451,1 + 7 %

Ripartizione del fatturato per aree geografiche (milioni di euro)

Area geografica 2001 2000 Variazione 2001/2000
EMEA 297,6 278,2 +7 %
Americhe 148,7 125,9 + 18 %
Asia/Pacifico 37,9 47,0 - 19 %
Totale 484,2 451,1 + 7 %

 Infolink: http://www.oberthurcs.com

 

MOVIMPRESE 2001 NATALITA' E MORTALITA' DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO RECORD DI ISCRIZIONI. CONTINUA L'ESPANSIONE DELLA BASE PRODUTTIVA AL SUD. IN CRESCITA I SETTORI DELLE COSTRUZIONI E DEI SERVIZI ALLE IMPRESE
Roma 4 febbraio 2002 Con il 2001 si è concluso un anno record per il sistema imprenditoriale italiano. Il Registro delle Imprese, gestito dalle Camere di Commercio attesta il migliore saldo attivo degli ultimi anni: a fronte di 381.766 nuove iscrizioni nel corso del 2001 sono state infatti registrate 262.295 cessazioni. Conseguentemente, il saldo è risultato positivo per 119.471 unità, pari ad un incremento annuale dello stock delle imprese del 2,58%. I dati (disponibili contemporaneamente sul sito
www.infocamere.it sono stati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane. I risultati del 2001 sono i migliori dal 1993 e superano quelli - pure ottimi - registrati nel 2000. In particolare, appare molto sostenuta la dinamica delle iscrizioni: come detto di poco superiore a 380.000 nuove imprese nei dodici mesi da poco conclusi, corrispondenti a oltre 1.000 nuove imprese al giorno, festività comprese. "I dati sulla natalità delle imprese raccolti dalle Camere di Commercio nel 2001 - ha osservato Carlo Sangalli, Presidente dell'Unioncamere - mostrano come il nostro sistema imprenditoriale abbia saputo reagire alle difficoltà economiche che hanno caratterizzato questa fase del ciclo economico confermando una eccezionale vitalità. La base imprenditoriale si è ulteriormente allargata ed il sud del Paese recupera velocemente la distanza dalle aree più sviluppate del centro-nord.Le strutture organizzative delle aziende si irrobustiscono grazie ad un utilizzo sempre più diffuso delle forme societarie. Un numero sempre maggiore di italiani sceglie la strada dell'impresa e del lavoro autonomo affrontando i rischi del mercato e questo è un segnale di fiducia importante anche per chi ha responsabilità di Governo nel nostro Paese." Nuovo primato delle società di capitale e positiva dinamica delle ditte individuali. L'andamento demografico (natalità e mortalità) delle imprese, esaminato dall'angolo visuale della forma giuridica adottata, mette in luce due dinamiche. La prima, che risulta particolarmente esaltata nel caso delle società di capitale, riguarda le imprese che adottano una qualche forma societaria. Questa categoria di imprese appare caratterizzata da una più elevata probabilità di vita (presumibilmente connessa alla loro maggiore complessità organizzativa) e anche nel 2001 ha fornito un non eccezionale apporto alla natalità: mentre rappresenta il 47,6% delle imprese registrate ha determinato il 41,0% delle nuove imprese (le società di capitale con il loro 21,3% spiegano da sole più della metà di tale percentuale). A fronte dei dati sulla natalità, stanno quelli relativi alla mortalità: qui le imprese costituite in forma societaria pesano solo per il 26,3% sul totale delle imprese cessate (le società di capitale con il loro 8,7% spiegano solo un terzo delle cessazioni che interessano le imprese costituite in forma societaria). Come conseguenza di un "normale" tasso di natalità e di un "modesto" tasso di mortalità le imprese costituite in forma societaria contribuiscono in modo prevalente al saldo positivo: nel 2001 tale contributo è stato pari al 73,3% (le sole società di capitale - che non arrivano a pesare il 20% sul totale delle imprese registrate - nell'anno da poco terminato hanno determinato il 48,9% del saldo complessivo). "Il peso crescente delle forme societarie sul totale delle imprese deve essere letto come un ulteriore elemento di consolidamento del sistema imprenditoriale italiano. Peraltro i dati sulla struttura proprietaria delle società di capitale elaborati dal nostro Centro Studi - ha osservato Sangalli - confermano che un numero significativo di piccole e medie imprese stanno attuando modelli organizzativi sempre più rispondenti alle sfide della competizione globale. Basti pensare che circa un quarto delle società italiane fa parte di un "gruppo" di imprese controllato da una società capo-gruppo, che normalmente ne guida le strategie. L'impresa "a rete" è, quindi, una realtà diffusa e dimostra di possedere enormi potenzialità di stimolo per i processi economici." Mentre la crescita delle imprese che adottano una qualche forma societaria continua a dispiegarsi sia in valori assoluti che in valori relativi, e può essere definita come una dinamica di lungo periodo e di tipo strutturale, la seconda dinamica relativa alle Ditte individuali non è ancora altrettanto nettamente caratterizzata ma riveste un grande interesse. Infatti, al di là della dimensione statistico-economica del fenomeno e della sterminata molteplicità di motivazioni che lo sostengono, la sua realtà complessiva finisce per configurarsi come una grande struttura formativa nella quale per tentativi ed errori, cioè sulla base di uno dei più fondamentali processi di apprendimento, si viene formando e relazionando una miriade di imprenditori destinati, anche per successive combinazioni e trasformazioni, ad arricchire il tessuto imprenditoriale del Paese. Come mostrano i dati esposti nella tabella 2, da ormai quattro anni il saldo relativo al movimento demografico delle Ditte individuali risulta attivo (cosa accaduta in due soli dei cinque anni precedenti). Inoltre va sottolineato che il saldo attivo risulta in continua crescita sia in termini assoluti (è passato dalle 8.389 unità del 1998 alle 31.846 del 2001), sia in termini relativi: la sua incidenza nel saldo complessivo (è infatti venuta accrescendosi ed è passata al 12,8% del 1998, al 18,5% del 1999 e al 24,3% del 2000 per arrivare al 27,7% del 2001). I dati appena illustrati non consentono di ipotizzare una inversione della tendenza strutturale in precedenza illustrata; infatti il rapporto fra Ditte individuali e imprese di tipo societario ha continuato anche nell'anno da poco concluso a modificarsi a favore delle seconde. Resta però da registrare con soddisfazione l'ipotesi che l'area delle Ditte individuali possa continuare a dare in futuro un contributo positivo, che non è limitato alle sue pure dimensioni statistico-economiche, alla crescita dell'universo delle imprese italiane. Per il quinto anno consecutivo il primato della crescita spetta al Mezzogiorno La disaggregazione del saldo attivo nazionale - come detto pari a 119.471 imprese - fra le quattro grandi circoscrizioni territoriali, mette in evidenza come anche nel 2001 il contributo maggiore alla dimensione del saldo provenga al Mezzogiorno: infatti nel Mezzogiorno il saldo fra nuove imprese e imprese cessate è stato pari a 45.278 unità (42.815 nel 2000), spiegando il 37,9% del saldo complessivo (38,0% nel 2000). Il confronto con le altre circoscrizioni territoriali chiarirà in modo più completo il risultato appena illustrato. A fronte del saldo meridionale (pari a 45.278 unità) stanno, nell'ordine, i saldi del Nord-Ovest (28.748 unità), del Centro (25.186 unità) e del Nord-Est (20.259 unità). La differenza al 2001 fra gli indici delle tre circoscrizioni del Centro-Nord non supera al massimo i 5 decimi di punto (la differenza fra gli indici 110,9 del Nord-Ovest e 110,4 del Nord-Est) e si può dire che, con piccole sfasature temporali, lo sviluppo anagrafico delle imprese collocate nel loro territorio segua un percorso parallelo. L'indice del Mezzogiorno, invece, mette in luce una differenza dieci volte maggiore: la differenza del Mezzogiorno ammonta a circa 5 punti percentuali. Facendo un più diretto riferimento all'anno da poco concluso si può notare che in 6 regioni meridionali su 8, il tasso di crescita risulta superiore a quello (già alto) dell'anno precedente; cosa che nell'Italia Centro-Settentrionale si registra in sole 7 regioni su 14. Inoltre, tutte le 8 regioni meridionali mostrano un tasso di crescita superiore a quello nazionale (2,58%), cosa che si verifica in una sola regione (il Lazio) fra le 14 dell'Italia Centro-Settentrionale. L'esame dei dati disaggregati per settore di attività economica, lascia intravedere processi di ristrutturazione, consolidamento ed espansione, variamente intrecciati con elementi di innovazione. Sia la grande sezione dell'industria manifatturiera (755.592 imprese, con tasso di crescita pari a -0,41%) che quella del Commercio (1.542.387 imprese e tasso di crescita dello 0,02%) rimangono sostanzialmente stabili. Approfondendo l'analisi del settore del commercio, in tutte e tre le circoscrizioni del Centro Nord risulta negativo il tasso di crescita in ciascuna delle tre divisioni che compongono la Sezione, mentre nel Mezzogiorno risulta negativa (-1,49%) solo la divisione "Commercio, manutenzione e riparazione automobili e motocicli", sono invece positive le altre due divisioni "Commercio all'ingrosso e intermediazione del commercio, esclusi gli autoveicoli" (+0,82%) e "Commercio al dettaglio, esclusi gli autoveicoli; riparazione dei beni personali" (+1,64%). Notevole il tasso di crescita della grande sezione "Costruzioni" (693.392 le imprese registrate al 31 dicembre 2001) che ha avuto un tasso di crescita nell'anno pari al 2,18% (+ 18,35% fra il 1995 e il 2001); una sezione legata a un settore tradizionale che trova alimento anche nelle caratteristiche peculiari dell'insediamento abitativo italiano e della ricchezza del patrimonio storico-culturale (anche "minore") che localmente sostiene una ricca serie di preziose attività artigianali. Segno delle trasformazioni in corso l'espansione di due sezioni: "Intermediazione monetaria e finanziaria" che ha fatto registrare un tasso di crescita del 3,96% (+35.61% fra il 1995 e il 2001) e "Attività immobiliari, noleggi, informatica, ricerca" che ha fatto registrare un tasso di crescita dell'1,42% (+92,76% fra il 1995 e il 2001). Con riferimento a quest'ultima sezione, è il caso solo di accennare, a ulteriore conferma di quanto detto in precedenza, che il risultato migliore è ancora una volta appannaggio del Mezzogiorno dove si è registrato un tasso di crescita del 2,82% (doppio di quello nazionale), che diventa del 5,78% con riferimento alla divisione "Informatica e attività connesse" (4,11% il Nord-Est; 3,01% il Nord-Ovest e 2,96% il Centro, rispettivamente). Secondo il Presidente Carlo Sangalli "tutti i settori forniscono segnali sostanzialmente positivi rispetto alla politica economica in atto. Le condizioni per l'emersione del lavoro nero sembrano favorevoli, le politiche di incentivazione degli investimenti e quelle settoriali - penso in particolare all'edilizia - approvate nei mesi scorsi vanno nella giusta direzione. Resta il problema di come favorire la sopravvivenza nel tempo delle nuove imprese offrendo un ambiente favorevole al loro sviluppo. Il compito che abbiamo davanti è quello di aiutare queste imprese ad affacciarsi e restare sui mercati internazionali con politiche e sostegni adeguati. Le Camere di Commercio - ha sottolineato il Presidente dell'Unioncamere - sono fortemente impegnate sul fronte dell'internazionalizzazione per razionalizzare gli interventi in stretto raccordo con il mondo produttivo e in collaborazione con il Governo e le regioni. A questo scopo credo indispensabile il potenziamento di un "sistema di istituzioni" dedicato alle imprese, quali sono le Camere di Commercio sul territorio, anche attraverso il loro esplicito riconoscimento nella Carta Costituzionale." La prima presentazione statistica dell'universo artigiano integrata con l'universo delle imprese. Con la presentazione di Movimprese 2001, viene offerto per la prima volta un quadro della nati-mortalità relativa al mondo artigiano pienamente coerente - dal punto di vista statistico - con l'evoluzione del totale delle imprese (i dati di dettaglio per provincia, settore e forma giuridica sono disponibili su www.infocamere.it ) . Alla conclusione del 2001 le imprese artigiane ammontano pertanto a 1.410.552 unità. La loro dinamica si colloca fra quelle delle imprese societarie, per la buona dimensione del saldo attivo, e quella delle ditte individuali (per una notevole incidenza delle cessazioni, come mostra in particolare il saldo negativo dei primi trimestri del 2000 e del 2001, cioè di due anni di sviluppo eccezionale del sistema imprenditoriale). Al di là degli approfondimenti analitici già oggi possibili utilizzando le numerose tavole disponibili su Internet, è il caso di segnalare che le due sezioni della manifattura e delle costruzioni sono il "luogo di elezione" dell'impresa artigiana. Infatti il 32,2% e il 31,2% delle imprese artigiane si trovano, rispettivamente, nella prima e nelle seconda delle due sezioni (in particolare, l'artigianato rappresenta il 59,5% di tutte le imprese manifatturiere e il 62,8% di tutte le imprese della sezione "Costruzioni"). Le rimanenti imprese artigiane si collocano pressoché totalmente nelle sezioni "Altri servizi pubblici, sociali e personali" (10,6%), "Commercio" (10,4%, ma quasi esclusivamente legate alla sezione "Commercio, manutenzione e riparazione autoveicoli e motocicli" e alla sezione "Commercio al dettaglio e riparazione dei beni artigianali"), e "Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni" (8,8%). Il residuo 6,8% si distribuisce nelle altre sezioni. Il settore agricolo rappresenta, dopo quella del Commercio, la più numerosa sezione del Registro delle Imprese (1.032.382 imprese, prevalentemente individuali).Essa si articola in due divisioni: "Agricoltura, caccia e relativi servizi" e "Silvicoltura e utilizzazione delle aree forestali". Poiché la seconda divisione sfiora appena l'1% dell'intera sezione (0,9%) i dati non vengono disaggregati e vengono presentati sotto la voce unitaria di Settore agricolo o di Agricoltura. Le due tabelle che seguono illustrano la situazione delle imprese agricole alla fine del 2001 e, al tempo stesso, la dinamica demografica che ha caratterizzato il quadriennio da poco concluso. Come si può agevolmente vedere, in particolare grazie alla tabella 5 che consente una più rapida visione di sintesi i dati rispecchiano un andamento simile - anche se caratterizzato da ritmi diversi - a quello degli altri settori economici. La crescita delle forme societarie, nell'attività agricola, è stata pari nell'ultimo quadriennio al 4,7% (3.392 in valori assoluti) mentre la diminuzione delle ditte individuali è stata pari al 6,2% (-63.535 unità in valori assoluti). A differenza che nei settori extra-agricoli, la crescita delle imprese che adottano una qualche forma societaria, non riesce a compensare la cessazione di imprese agricole che hanno la forma della ditta individuale.

NESTLÉ E COMUNE DI PARMA INSIEME PER FRONTEGGIARE L'EMERGENZA SMOG ABBONAMENTI SCONTATI AI MEZZI PUBBLICI, BICICLETTE ELETTRICHE, ORARI D'UFFICIO FLESSIBILI E UTILIZZAZIONE DI TAXI PER IL RIENTRO IN CASO DI EMERGENZA, SONO SOLO ALCUNI DEI PROVVEDIMENTI PREVISTI DAL PROGETTO
Milano, 4 febbraio 2002 - Nestlé Italiana e il Comune di Parma, con la collaborazione di Tep, la società di trasporto pubblico locale e Infomobility, società del Comune di Parma che si occupa di Mobility Management, hanno siglato un accordo che vede pubblico e privato uniti per risolvere fattivamente il problema dell'inquinamento. Nestlé è stata la prima azienda ad essere coinvolta dal Comune di Parma in questa iniziativa. L'accordo, infatti, è frutto di un progetto nato nel settembre 2001 in accordo con le organizzazioni sindacali sulla base di uno studio condotto da Infomobility che ha rilevato l'esigenza di diminuire drasticamente l'utilizzo di autovetture da parte dei dipendenti della sede parmense di Nestlé che impiega alcune centinaia di persone. La sede di Nestlé a Parma infatti è situata nel centro storico e quotidianamente più del 70% dei suoi dipendenti la raggiunge utilizzando sistematicamente la propria auto; un ulteriore 20%, inoltre, alterna all'auto altri mezzi. Molteplici e articolate le soluzioni proposte ai dipendenti Nestlé. La prima proposta riguarda l'incentivazione, da parte di Nestlé, all'acquisto di biciclette normali o elettriche, alla quale si affianca un piano comunale per la creazione di percorsi cittadini sicuri e parcheggi dedicati. Per incentivare invece l'utilizzo dei mezzi pubblici, la Tep metterà a disposizione abbonamenti quadrimestrali il cui costo sarà suddiviso equamente tra Nestlé (33%), Tep (33% usufruendo dei contributi del Ministero dell'Ambiente) e abbonato (33%). Per coloro che devono necessariamente utilizzare la propria autovettura esistono invece due alternative: un servizio navetta per il trasporto tra i parcheggi di scambio, situati in periferia e la sede e abbonamenti per i parcheggi "righe blu" assegnati a rotazione a tutti i dipendenti che ne fanno richiesta dando la priorità a coloro che condividono con i colleghi l'autovettura. Nestlé inoltre si impegnerà a garantire il rientro a casa, in caso di emergenza, a coloro che utilizzeranno biciclette, autobus o auto in condivisione e metterà a disposizione alcuni mezzi a basso impatto ambientale per gli spostamenti tra la sede centrale e lo stabilimento. "Siamo orgogliosi di essere tra i protagonisti di questo primo progetto del Comune di Parma che vede impegnati pubblico e privato sul fronte comune della lotta all'inquinamento - commenta Francesco Falcinelli Direttore del Personale di Nestlé - La riduzione della congestione da traffico, dei consumi energetici ed il miglioramento della qualità atmosferica sono gli obiettivi, concreti, che condividiamo con l'Amministrazione Comunale, TEP e Infomobility."

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