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GIURIDICA
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contributi di
GIOVANNI SCOTTI
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scottigio@tin.it
LUNEDI'
18 FEBBRAIO 2002
pagina 6
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BANCHE
DATI: LA TUTELA GIURIDICA
In
merito al quesito sottopostoci, relativo alla tutela giuridica delle banche
dati, precisiamo che occorre fare riferimento al Decreto legislativo 6
maggio 1999, n. 169, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 138 del 15
giugno 1999. Il citato provvedimento, che integra la Legge 22 aprile 1941,
n. 633, estende ad esse l'applicazione della legge sul diritto d'autore. Il
Decreto legislativo definisce come banche dati le raccolte di opere, dati o
altri elementi indipendenti sistematicamente o metodicamente disposti ed
individualmente accessibili mediante mezzi elettronici o in altro modo ed
attribuisce ad esse la caratteristica di creazione intellettuale per la
scelta o la disposizione del materiale che contengono. La tutela giuridica
non si estende al contenuto della banca dati e ne lascia impregiudicati
diritti esistenti. L'autore di una banca dati ha il diritto, esclusivo, di
eseguirne o autorizzarne la riproduzione permanente o temporanea, la
traduzione, l'adattamento e ogni altra modifica, la distribuzione di
originali o copie e la presentazione in pubblico. Il provvedimento in esame
non prevede l'autorizzazione dell'autore in caso di accesso e consultazione
per finalità esclusivamente didattiche o di ricerca scientifica purché si
indichi la fonte e nei limiti di quanto giustificato dallo scopo non
commerciale. Sono soggette all'autorizzazione del titolare del diritto,
invece, le eventuali operazioni di riproduzione permanente. Il Decreto
legislativo n. 169/99 è consultabile al seguente indirizzo internet http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/99169dl.htm
ON
LINE I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO
Digitando l'indirizzo internet www.governo.it
del sito della Presidenza del Consiglio i cittadini possono controllare in
tempo reale l'iter di tutti i provvedimenti presentati al Parlamento
italiano. Con cadenza settimanale, il dipartimento per i rapporti con il
parlamento fornirà il calendario dei provvedimenti che saranno inseriti nel
citato sito governativo.
TERME
EUGANEE: ACQUE TERMALI, FANGO TERMALE E RISCALDAMENTO TERMALE
Il Consorzio Terme Euganee, costituito il 14 novembre 1994 senza fine di
lucro con lo scopo di promuovere, qualificare ed incrementare il turismo
nell'Area Termale Euganea, raggruppa e coordina operatori pubblici e
privati, dando luogo ad una struttura associata di promozione turistica ai
sensi dell'art. 24 della Legge regionale n. 13 del 16 marzo 1994. L'Area
Termale Euganea è la più grande stazione termale europea specializzata
nella balneoterapia, nelle piscine termali, nelle terapie inalatorie e nella
maturazione, conservazione, rigenerazione del fango termale, ma anche in
utilizzazioni diverse. L'acqua calda del Bacino Euganeo è salso - bromo -
iodica si trova nel sottosuolo ed è di origine geotermica: da quote di
circa 2.000 metri delle Prealpi, infatti, l'acqua piovana penetra nel
sottosuolo sino ad una profondità di 2.500 - 3.500 metri, si arricchisce di
sali minerali e, progressivamente, si riscalda. L'acqua, che percorre in
oltre 50 anni la distanza di 70 - 100 chilometri che separa le Prealpi dalla
Zona euganea, per le particolari condizioni strutturali del sottosuolo,
compie una rapida risalita mantenendo pressocchè inalterata fino alla
superficie l'elevata temperatura e la salinità. La composizione chimica e
la temperatura dell'acqua termale giocano un ruolo importante anche nella
maturazione, conservazione e rigenerazione del fango "maturo" del
Bacino Euganeo, che viene utilizzato a scopo terapeutico per le sue capacità
e proprietà, e nello sviluppo della particolare microflora vegetale (alghe)
e animale (microrganismi) che si forma durante il processo di maturazione
del fango. Il Centro Studi Termali Pietro d'Abano, con le sue ricerche ha
dimostrato che, perché l'impacco caldo acquisisca proprietà terapeutiche,
è necessario un periodo definito di maturazione, che ha luogo in speciali
vasche di maturazione e dura 50-60 giorni, durante i quali il fango resta in
intimo contatto con l'acqua termale che viene fatta costantemente scorrere
ad una temperatura di circa 60°C. Durante il processo di maturazione si
sviluppa una tipica comunità microbica termofilica non patogena, che
provoca importanti modificazioni chimico/fisiche nel fango e lo arricchisce
di preziosi principi attivi, prodotti dal suo metabolismo, aumentandone il
volume di reidratazione e la capacità termo-isolante e facendo comparire
frazioni chimiche dotate di attività anti-infiammatoria Il Consorzio, che
raggruppa le terme di Abano, Montegrotto e Battaglia, però è anche un
esempio di come l'economia ecosostenibile sia divenuta una realtà prima
ancora che altri la teorizzassero. Il riscaldamento, infatti. viene dal
cuore della natura: le acque termali, sgorgando a bocca di pozzo a 87° C
circa, forniscono tutto il calore necessario a riscaldare gli ambienti di
tutti gli hotel del bacino euganeo, che hanno al loro interno i centri
termali, in cui vengono prevenute o trattate un'ampia serie di patologie.
Ogni attività della zona risulta così legata alla millenaria armonia fra
uomo e natura.
TERME
EUGANEE: IL CENTRO STUDI TERMALI "P. D'ABANO"
Digitando l'indirizzo internet www.studitermali.org
è possibile collegarsi al sito del Centro Studi Termali "P.
d'Abano", creato nel 1980 per volontà delle Associazioni Albergatori
di Abano Terme e Montegrotto Terme, e che ha come scopo la ricerca
scientifica nel campo della medicina termale, lo studio, la promozione,
l'incremento delle attività che riguardano il termalismo in ogni sua
manifestazione ed in ogni campo di applicazione terapeutico e scientifico.
L'attività del Centro è svolta anche attraverso l'organizzazione di
convegni, simposi, riunioni di studio, seminari e pubblicazioni
scientifiche. Per raggiungere i suoi scopi il Centro Studi Termali P.
d'Abano interagisce con altri enti pubblici e privati attivi in ambiti
scientifici o della salute, con i quali programma azioni concertate
nell'ambito dei tre filoni scientifici in cui è orientata l'attività di
ricerca, vale a dire clinica, biologica, chimico-fisica. L'elevata qualità
della prestazione erogata ha fatto si che il Ministero della Sanità
riconoscesse a tutti gli Stabilimenti termali del Bacino Euganeo (AbanoT.,
Montegrotto T., Battaglia T.), il livello di qualificazione 1° Super ed ha
fatto emergere la medicina termale, rendendola moderna ed attuale sia nel
mantenimento dello stato di salute in tutte le fasce d'età che nel definire
un ruolo integrativo/alternativo alla terapia farmacologica pura.
LA
FIRMA DIGITALE
La firma digitale è l'equivalente informatico della firma autografa e ha il
suo stesso valore giuridico. Chi riceve un documento firmato digitalmente
dal mittente con la propria chiave privata può verificare, attraverso la
chiave pubblica del mittente custodita dal certificatore, l'identità
dell'autore della firma sul documento elettronico e che il documento non è
stato modificato dal momento della sottoscrizione. Ogni titolare dispone di
una coppia di chiavi asimmetriche, una privata ed una pubblica. La chiave
privata è il codice segreto necessario per firmare il documento. E'
custodito sulla smart card ed è protetto da un codice d'accesso Pin. La
chiave pubblica serve a verificare la firma ed è custodita dal
certificatore, che è l'ente, pubblico o privato, che rilascia il
certificato di firma digitale (documento elettronico, valido per un
determinato periodo, contenente i dati del titolare e la sua chiave pubblica
nonché i dati del certificatore), attesta l'identità di chi richiede il
certificato, pubblica in internet ed aggiorna gli elenchi di quelli revocati
o sospesi ed è assoggettato alla specifica normativa vigente e deve
superare un esame di idoneità all'Autorità per l'informatica nella
pubblica amministrazione (Aipa). Le due chiavi sono correlate fra di loro,
ma, cosa importante dal punto di vista della sicurezza, non è possibile
dalla chiave pubblica risalire a quella privata. La firma digitale, in
sostanza, è il risultato finale di un complesso algoritmo matematico che,
basandosi sulla crittografia asimmetrica, permette di firmare un documento
informatico.
LAVORATORI
EXTRACOMUNITARI: INGRESSI PER L'ANNO 2002 PER LAVORO STAGIONALE
Il Ministro del Lavoro, con decreto del 4 febbraio 2002, ha autorizzato, per
l'anno 2002, l'ingresso di 33.000 lavoratori extracomunitari da adibire
esclusivamente a lavorazioni stagionali. La quota autorizzata può essere
utilizzata solo ed esclusivamente per far venire nel nostro Paese lavoratori
provenienti da Paesi candidati alla adesione alla Unione Europea (Slovenia,
Polonia, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Romania e Bulgaria) e da Paesi per i quali sono in vigore accordi bilaterali
sul lavoro stagionale (Albania, Tunisia). Degli ingressi potranno fruire le
Province autonome di Trento (7.000) e Bolzano (13.000) e nove Regioni (PIEMONTE,
LOMBARDIA, VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA, LIGURIA, EMILIA ROMAGNA, TOSCANA,
MARCHE, LAZIO), le cui quote saranno ripartite a livello provinciale dalle
Direzioni regionali del Lavoro. PIEMONTE 1.300 LOMBARDIA 1.000 VENETO 5.000
FRIULI VENEZIA GIULIA 1.000 LIGURIA 100 EMILIA ROMAGNA 3.000 TOSCANA 1.000
MARCHE 300 LAZIO 300 Come chiarito dal Ministero del Lavoro, con la
circolare n. 7/2002, le autorizzazioni sono utilizzabili soprattutto nei
settori alberghiero ed agricolo. Stante la formulazione ministeriale
riteniamo che possono essere presentate richieste da parte di imprese di
altri settori produttivi, se motivate da esigenze stagionali. Le domande di
autorizzazione debbono essere presentate alle Direzioni provinciali del
lavoro. Su espressa richiesta del datore di lavoro la documentazione
eventualmente presentata prima dell'adozione del DM 4 febbraio 2002 deve
essere considerata valida. Sul sito del Ministero del Lavoro, digitando
l'indirizzo internet http://www.minlavoro.it/norme/dm_04022002.htm è
possibile leggere il testo completo del decreto ministeriale, mentre per
leggere il testo della circolare occorre digitare l'indirizzo internet http://www.minlavoro.it/Circolari/C_impext7_2002.htm.
Siamo ancora in attesa della emanazione del cosiddetto "decreto
flussi", cioè il DPCM previsto dal Testo Unico per l'Immigrazione, il
Decreto Legislativo n. 286/98, con il quale viene annualmente determinato il
complesso delle autorizzazioni al lavoro di cittadini extracomunitari.
CELLULARI:
ELENCO ON LINE
Elencotelefonino.it è il nome del sito in fase di realizzazione ad opera di
Giuseppe Niro, un imprenditore di Campobasso, sul quale è possibile
consultare, liberamente, un elenco online in cui sono riportati i numeri di
tutti i possessori di cellulari, che hanno dato il consenso ad essere
rintracciati e quindi ad rendere pubblico il proprio cellulare. Per entrare
nell'elenco on line, l'interessato deve accettare le condizioni dettate
dalla Legge n. 675/96, che tutela la privacy, e riempire un modulo simile a
quello richiesto per l'attivazione di una casella di posta elettronica. I
numeri potranno essere ricercati sia per nome che per categoria.
REGIONE
LOMBARDIA: BUONI SCUOLA
Da oggi lunedì 18 febbraio e fino al 29 marzo 2002 è possibile presentare
alla Direzione generale Formazione, istruzione e lavoro della Regione
Lombardia, Via Soderini, n. 24, la domanda per ottenere il buono scuola,
destinato alle famiglie degli studenti di elementari, medie e superiori
residenti in Lombardia. Il buono copre il 25% della retta o delle altre
spese sostenute per la scuola fino ad un massimo di 1.050 euro, con una
franchigia di 208 euro. La copertura può arrivare fino al 50% delle spese
ammissibili per le famiglie in cui l'indicatore della situazione reddituale
sia inferiore o eguale a circa 8.348 euro. Non hanno diritto al buono le
famiglie che superano con o stesso indicatore 46.597 euro. La domanda deve
essere redatta sul modulo che può essere scaricato dal sito www.formalavoro.regione.lombardia.it
ovvero richiesto negli "Spazio Regione".
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