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3 GIUGNO 2002

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LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA IL PIANO D'AZIONE "EEUROPE 2005"PER LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE GLOBALE

Bruxelles, 3 giugno 2002 - La Commissione europea ha adottato il 29 maggio un nuovo piano d'azione al fine di fornire a tutti i cittadini europei l'opportunità di partecipare alla società dell'informazione globale. L'obiettivo del piano d'azione "eEurope 2005" è di costituire un contesto propizio agli investimenti privati ed alla creazione di nuovi posti di lavoro, nonché di stimolare la produttività, modernizzare i servizi pubblici ed il settore dell'istruzione e mettere a disposizione della società nel suo insieme i vantaggi delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha dichiarato: "eEurope 2005 rappresenta un decisivo passo avanti verso l''obiettivo prefissato a Lisbona' di fare dell'Europa, entro il 2010, l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo. Il piano permette di incentrare le nostre attività sui settori nei quali le pubbliche autorità sono in grado di migliorare le condizioni d'investimento e garantire che, nei prossimi anni, tutti i cittadini europei possano usufruire dei vantaggi della società dell'informazione". La Commissione sostiene che, mentre il precedente piano d'azione "eEurope 2002" mirava ad ampliare la diffusione delle connessioni ad Internet in Europa, "eEurope 2005" punta invece a convertire tale aspetto in una maggiore produttività economica ed in servizi migliori e più accessibili, sostenuti da un'infrastruttura a banda larga più diffusa e sicura. Essa ritiene che l'ultimo piano sia maggiormente specifico, poiché contiene due gruppi di azioni che si rafforzano vicendevolmente: da un lato servizi, contenuti e applicazioni, dall'altro l'infrastruttura a banda larga e la sicurezza. Il piano stabilisce che, entro l'anno 2005, l'Europa deve dotarsi di: - moderni servizi pubblici on line, in particolare servizi di e-government (amministrazioni), e-learning (istruzioni) ed e-health (sanità); un ambiente dinamico di e-business; ampia disponibilità di accesso a banda larga a prezzi competitivi; un'infrastruttura di protezione dell'informazione. "Ognuna di queste priorità è collegata alle altre", ha commentato Liikanen. "L'ampia diffusione dell'accesso a banda larga, ad esempio, richiede l'apprestamento di servizi e contenuti nuovi in materia di e-government, di e-health o di intrattenimento. Tuttavia, molti di questi servizi richiedono una connessione di tipo 'always on' (permanente) e la velocità di trasmissione della banda larga, oltre che una maggiore sicurezza". Egli ha aggiunto che l'accesso ad Internet deve estendersi, "al di là del PC", a piattaforme quali la televisione digitale ed i telefoni cellulari di terza generazione. "eEurope 2005" seguirà l'impostazione adottata da "eEurope 2002" accelerando l'adozione di nuove misure legislative e reimpostando i programmi esistenti in base alle priorità fissate nel piano d'azione. Verrà dato maggiore risalto all'individuazione ed alla valutazione comparata delle buone prassi, nonché al coordinamento generale. Liikanen ha aggiunto che il piano è volto a migliorare l'"e-inclusion", garantendo che ognuno tragga vantaggio dalle opportunità offerte dalla società dell'informazione, compresi gli individui con esigenze particolari e coloro i quali non hanno dimestichezza con il computer. 

UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE EUROPEA ADOTTA DUE RELAZIONI SU SPECIFICI PROGRAMMI E NORME DI PARTECIPAZIONE AL 6PQ 
Bruxelles, 3 giugno 2002 - La commissione per l'industria, il commercio esterno, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo ha adottato il 28 maggio due relazioni sul sesto programma quadro (6PQ) relative alle norme di partecipazione ed ai programmi specifici. A seguito di un accordo con il Consiglio, gli europarlamentari non hanno introdotto nuovi emendamenti in materia di etica nei programmi specifici, adottando invece diverse modifiche alle proposte della Commissione. In merito alle norme di partecipazione, la commissione parlamentare ha votato vari emendamenti di compromesso. Gli eurodeputati insistono affinché la valutazione dei progetti sia realizzata con una procedura in due tempi. Molti partecipanti potenziali sono dissuasi dalla sproporzione esistente tra i benefici ed i costi correlati alla presentazione di proposte e offerte. Una procedura in due tempi eliminerebbe la necessità di sottoporre costose proposte dettagliate prima della valutazione dei possibili vantaggi. Secondo gli europarlamentari, la qualità scientifica e tecnologica, nonché il grado di innovazione, dovrebbero costituire il principale criterio di selezione, in quanto rispecchiano gli obiettivi strategici del vertice di Lisbona. Tuttavia, secondo gli eurodeputati, la Commissione europea dovrebbe anche poter prendere in considerazione i nuovi criteri proposti in sede parlamentare, che comprendono le sinergie con l'istruzione a tutti i livelli, la capacità di collaborare anche con operatori esterni alla comunità della ricerca, nonché le attività mirate ad un ruolo più incisivo delle donne nella ricerca. Si prevede che le relazioni saranno adottate alla sessione plenaria di giugno del Parlamento europeo; infine il Consiglio verosimilmente adotterà il 6PQ nella parte A dell'ordine del giorno, in occasione del Consiglio "Occupazione e politica sociale" del 3 giugno. 

BLOCCATE LE INCURSIONI DEGLI HACKER NEL VERTICE NATO-RUSSIA GRAZIE A UN SOFISTICATO SISTEMA DI PROTEZIONE MESSO A PUNTO DALL'ITALIANA RIGEL SECUREWAY DEL GRUPPO ITWAY
Ravenna, 3 giugno 2002 - E' un gruppo di esperti tecnici informatici italiani della società Rigel Secureway, che fa capo a Itway, ad aver garantito la protezione dalle incursioni degli hacker nei sistemi installati a Pratica di Mare in occasione dello storico vertice Nato-Russia del 28 maggio scorso. Per ragioni di sicurezza la notizia viene divulgata soltanto oggi, a tre giorni dalla conclusione del vertice, che dunque può considerarsi un successo anche dal punto di vista della protezione informatica che il nostro Paese, tante volte indicato come fanalino di coda dell'hi-tech mondiale, ha saputo garantire. Nei giorni scorsi il presidente del consiglio Silvio Berlusconi aveva dichiarato che per il vertice di Pratica di Mare erano state predisposte tutte le misure necessarie per prevenire qualsiasi attacco anche di tipo elettronico. Così è stato grazie a una decina di super-esperti della Rigel Secureway, che dalle prime ore di martedì 28 erano all'opera per vigilare sulle reti di comunicazione, pronti ad affrontare qualsiasi attacco sferrato attraverso le connessioni Internet. I tecnici della Rigel Secureway, in collaborazione con Telecom Italia, hanno progettato, attraverso sofisticate metodologie di Security risk management, un'architettura di sicurezza elettronica utilizzando una serie di sofisticati software, firewall e strumenti di "intrusion detection" (monitoraggio dei tentativi di incursione) attentamente messi a punto nei giorni precedenti il vertice e installati su 700 macchine tra personal computer e server di Sun Microsystems con il sistema operativo Unix. Il sistema messo a punto da Rigel Secureway ha protetto le oltre 500 postazioni della sala stampa e i sistemi installati nell'edificio dove si è svolto il vertice, mantenendo così al sicuro il flusso di notizie e comunicazioni da e per Pratica di Mare attraverso i tre sistemi di rete predisposti: due per la comunicazione tra i giornalisti e le rispettive redazioni e la diffusione delle informazioni attraverso la sala stampa, un terzo per la navigazione su Internet. Tutto ha funzionato alla perfezione, dimostrando le capacità dei tecnici di Rigel Secureway, che hanno messo in piedi il sistema di protezione in solo una settimana, e la solidità della tecnologia di sicurezza fornita dalla casa madre Itway, ben nota sul mercato italiano proprio per le competenze nel settore della sicurezza informatica. 

CONVEGNO UNIVERSITÀ BOCCONI: IL FUTURO DEL MOBILE BUSINESS E UNA SERIE DI TESTIMONIANZE CONCRETE IN UNA RICERCA SDA BOCCONI - SMAU 
Milano, 3 giugno 2002 - Le tecnologie a supporto della mobilità, tipicamente wireless, si stanno diffondendo rapidamente in Italia e attualmente sono usate soprattutto per le comunicazioni vocali e per lo scambio di dati in formato Sms. Ma poiché i fabbisogni di raggiungibilità e mobilità nel settore voce sono stati soddisfatti grazie all'ampia copertura delle reti di comunicazione mobile, ci si attende ora che anche nel settore wireless si verifichi una crescita del volume dei dati scambiati, sull'esempio di quanto accaduto nelle reti di comunicazione fisse, dove grazie allo sviluppo del web si è enormemente ampliato il traffico dati. Il convegno dal titolo Mobile business: tecnologie, applicazioni e soluzioni organizzative (mercoledì 12 giugno, ore 10, Aula Magna dell'Università Bocconi), organizzato da Sda Bocconi e Smau, intende offrire spunti di riflessione su questa analogia, alla luce delle caratteristiche dei sistemi di comunicazione esistenti o di prossimo sviluppo, delle applicazioni che possono essere fruite da strumenti mobili, dei costi associati con l'utilizzo di questi strumenti e delle reali necessità di applicazioni mobili delle aziende. Nel corso del convegno saranno presentati anche alcuni casi concreti di applicazioni innovative. Al convegno, introdotto dal rettore dell'Università Bocconi, Carlo Secchi, saranno presenti Antonio Emmanueli, presidente Smau, Pier Franco Camussone, direttore Area Sistemi Informativi Sda Bocconi, Alfredo Biffi, vicedirettore Area sistemi Informativi di Sda Bocconi, Claudio Bassoli, direttore strategie, investimenti e alleanze Cisco Systems, Valentino Bravi, amministratore delegato Siemens Informatica, Francesco Caio, amministratore delegato Netscalibur, Andrea Gavosto, responsabile studi economici Telecom Italia, Luigi Micci, presidente consorzio Fishtel. 

HYPO TIROL SAVE SIM PRESENTA: SAVE DYNAMIC E SAVEMIX ETICO 
Milano, 3 giugno 2002 - La Hypo Tirol Save Sim, società controllata al 100% dal Gruppo Hypo Tirol Bank di Innsbruck, -Austria (Rating AA+ recentemente confermato da Standard & Poors) in questi giorni ha lanciato sul mercato due nuovi prodotti di gestione.I due prodotti, denominati rispettivamente Save Dynamic e SaveMix Etico, appartengono alla categoria delle Gestioni Patrimoniali in Fondi ed hanno caratteristiche molto particolari. Save Dynamic, ovvero "un metodo intelligente per stare nei mercati solo quando conviene". Il concetto fondamentale è la messa a punto di una metodologia matematico - statistica che in modo molto efficace trova i momenti giusti per passare da Fondi azionari a Fondi monetari in tempi rapidissimi. L'analisi ed il riposizionamento avvengono settimanalmente, senza nessun costo per il cliente. SaveMix Etico, dove grandi istituzioni mondiali sono state raggruppate per coniugare i principi etici all'economia ed alla finanza. E' una gestione costituita da fondi comuni e sicav estere socialmente responsabili e/o etici: si tratta di Fondi che investono in aziende particolarmente attente alle tematiche della difesa ambientale, dei diritti sociali ed umani, selezionate con criteri oggettivi da agenzie di rating internazionali; in alternativa si tratta di Fondi che devolvono in beneficenza parte delle commissioni. La Hypo Tirol Save Sim donerà in beneficenza parte delle commissioni percepite. Il 4 giugno prossimo alle ore 17.30 presso l'Hotel Cavalieri di Piazza Missori, 1 20123 Milano, l'ufficio di Milano coordinato dal sig. E. Di Nicolò in collaborazione con la Bank Sarasin & Co. (Ch) (1), ha organizzato un incontro aperto al pubblico con gestori ed analisti. Altri uffici della Hypo Tirol sono a Brescia, Bologna, Firenze, Vicenza. I nuovi prodotti sono distribuiti inoltre da circa 100 promotori Hypo Tirol Save Sim, presso lo sportello di Hypo Tirol Bank di Bolzano e presso i circa 100 sportelli di Banche di Credito Cooperativo convenzionate. Per  informazioni e-mail  milano@save-sim.com

BIPIEMME GESTIONI: RACCOLTA NETTA FONDI DI 340 MILIONI DI € (+ 12%) NEI PRIMI 4 MESI 2002CONCLUSI ACCORDI COMMERCIALI CON 5 BANCHE, UNA RETE DI PROMOTORI E UN SITO INTERNET 
Milano, 3 giugno 2002 -Raccolta netta nei fondi comuni di 340 milioni di euro (+ 12%) nei primi 4 mesi del 2002 per Bipiemme Gestioni, società di gestione del risparmio del gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano. Il risultato rappresenta l'11% della raccolta netta dei fondi comuni in Italia nel periodo. Il patrimonio gestito in fondi da Bipiemme Gestioni ha raggiunto a fine aprile 10,7 milioni di euro, pari al 2,1% dell'intero sistema. Il patrimonio complessivo gestito supera i 16,7 miliardi di euro considerando oltre ai fondi comuni, i fondi pensione e le gestioni patrimoniali e delegate. "Il positivo andamento della raccolta", spiega Fabrizio Viola direttore generale di Bipiemme Gestioni, "riflette l'efficacia della rete commerciale del gruppo Banca Popolare di Milano, che ha saputo interpretare le esigenze dei clienti in un periodo di forte instabilità dei mercati finanziari". La rete distributiva comprende gli oltre 500 sportelli del Gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano, i 68 della Banca di Legnano e il sito Internet www.webank.it  Bipiemme Gestioni ha annunciato oggi la conclusione di accordi di distribuzione dei propri prodotti con 5 istituti di credito fortemente radicati nel proprio territorio, con un totale di 312 sportelli: Banca Popolare Friuladria, Banca Popolare dell'Alto Adige, Banca di Piacenza, Banca del Piemonte e Banca Popolare Vesuviana. Analoghe intese sono state firmate con la rete di promotori finanziari FCB Sim e con la piattaforma di collocamento tramite Internet www.onlinesim.it "Accordi commerciali sono in corso di perfezionamento con altre banche", aggiunge Viola, "in aree in cui siamo poco presenti con la nostra rete. Potremo così valorizzare il patrimonio di professionalità che ci ha permesso di ottenere positivi risultati nella gestione per i nostri clienti". Bipiemme Gestioni opera in tutti i settori del risparmio gestito con una gamma completa di prodotti e servizi in grado di risolvere le esigenze di investimento di privati e imprese: fondi comuni di investimento, fondi di fondi multimanager, gestioni patrimoniali mobiliari in quote di fondi e di Sicav, gestioni patrimoniali personalizzate, prodotti per la gestione della liquidità dei privati e delle imprese e fondi pensione aperti. Nel 2001 Bipiemme Gestioni ha stretto una partnership con Sei Investiments, leader mondiale nella fornitura di servizi integrati per investitori istituzionali, che ha in gestione un patrimonio di 78 miliardi di dollari. Dall'alleanza è nato Bipiemme & Co., fondo di fondi multimanager che investe in quote di centinaia di fondi comuni e Sicav. 

SONDAGGIO BIPIEMME GESTIONI SULLE PREFERENZE DEI CALCIATORI DI SERIE A E B I CAMPIONI DEL PALLONE PUNTANO SU GESTIONI, OBBLIGAZIONI E AZIONI OGNI ANNO UN FLUSSO DI RISPARMI FRA I 180 E I 200 MILIONI DI EURO 
Milano, 3 giugno 2002 - Ogni anno i 200 calciatori delle 18 squadre italiane di serie A risparmiamo in totale fra i 180 e i 200 milioni di euro. Una massa enorme di denaro, frutto degli ingaggi e delle sponsorizzazioni. Quali sono le preferenze dei calciatori negli investimenti? La risposta viene da un sondaggio fra una cinquantina di atleti di serie A e B, realizzato da Bipiemme Gestioni, società fra i leader in Italia nel risparmio gestito, che fa capo al Gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano. Dal sondaggio, curato dalla società Eta Meta, emerge che i calciatori preferiscono, per circa due terzi le attività finanziarie e per un terzo gli immobili. Si avvalgono in prevalenza di operatori professionali, ma in molti casi prediligono il fai-da-te. Si mantengono tutti molto informati sull'andamento dei mercati, in un terzo dei casi attraverso Internet e in genere con giornali e riviste. Hanno un orizzonte di investimento di medio-lungo periodo (da 3 anni in su). Si dichiarano poco propensi al rischio, ma in realtà la metà di loro investe in modo significativo in azioni, soprattutto chi gioca in un ruolo di difensore. Gli attaccanti, d'altro canto, hanno in genere come obiettivo "la sicurezza della famiglia" . I calciatori intervistati in modo anonimo da Bipiemme Gestioni hanno in media 27 anni e militano in una ventina di squadre di A e B, fra le quali i campioni d'Italia della Juventus, l'Inter, il Chievo, l'Atalanta, il Brescia, il Como, il Genoa e il Palermo. Circa la metà sono sposati. Due calciatori su tre, fra quelli intervistati, hanno come prima scelta gli investimenti finanziari. Gli altri puntano, invece, su case, terreni e attività commerciali. Poco interesse suscitano oro, gioielli e opere d'arte. Le decisioni sugli investimenti vengono di solito prese dal singolo calciatore o insieme con la partner. I "single" scelgono insieme con i familiari. A chi si rivolgono i calciatori per avere consigli sugli investimenti finanziari? Secondo il sondaggio di Bipiemme Gestioni, la preferenza si divide fra banche e consulenti professionali e "amici e parenti". Fra gli investimenti finanziari, circa il 40% dei calciatori si avvale di gestori professionali (fondi comuni, fondi pensione o gestioni patrimoniali). Circa un terzo si orienta sulle obbligazioni. Ma la cosa sorprendente è che il 28% punta in modo diretto sulle azioni, dimostrando una propensione al rischio decisamente più elevata del risparmiatore-tipo italiano. L'obiettivo principale che si pongono i calciatori è "l'aumento del proprio patrimonio", seguito dalla "sicurezza per la propria famiglia" (indicata dagli atleti sposati). Due terzi dei giocatori di calcio intervistati da Bipiemme Gestioni segue in modo continuo l'andamento dei mercati finanziari, mentre i restanti in modo sporadico. Rispetto al risparmiatore-tipo, secondo il sondaggio Bipiemme Gestioni, i calciatori hanno quindi un comportamento piuttosto "aggressivo". Tuttavia alla domanda sulla disponibilità a correre rischi maggiori per ottenere rendimenti più elevati, solo il 7% ha risposto di sì. Una prudenza forse legata all'andamento non brillante dei mercati finanziari nell'ultimo anno. Per mantenersi informati, ben un terzo dei giocatori si avvale dei siti Internet. Molto seguiti anche giornali e riviste. La maggioranza, comunque, segue listini e quotazioni attraverso la propria banca o un consulente professionale. Gli investimenti dei giocatori di serie A e B hanno un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. Il 20% del campione, tuttavia, mira a risultati a breve termine (1 anno). Un atteggiamento comprensibile, considerando che la carriera dei giocatori è piuttosto intensa, ma breve, con elevati rischi professionali (infortuni, esclusione dalla rosa dei titolari, etc.). 
Come impiegano i risparmi i calciatori 



Fonte: sondaggio Bipiemme Gestioni - maggio 2002 

Gli strumenti finanziari preferiti dai calciatori (*) Dato comprendente fondi comuni, fondi pensione e gestioni patrimoniali Fonte: sondaggio Bipiemme Gestioni - maggio 2002 

Come i giocatori di calcio si informano sull'andamento dei mercati

Fonte: sondaggio Bipiemme Gestioni - maggio 2002 

 

INDAGINE BIPIEMME GESTIONI SULLE 30 SOCIETÀ EUROPEE DI CALCIO QUOTATE IL MANCHESTER VINCE IL CAMPIONATO DEI CLUB IN BORSA CON +736% IN DIECI ANNI 
Milano, 3 giugno 2002 - Mentre cominciano i Mondiali di calcio, un business da 3 miliardi di euro, c'è una squadra inglese che ha già vinto lo speciale campionato dei club quotati in Borsa: è il Manchester United, il cui titolo ha avuto in dieci anni a Londra una performance del +735,7% (+23,6% il rendimento annualizzato), rispetto all'indice di categoria, DJ Stoxx Media, salito del 111,5%. Un andamento molto positivo, che riflette i successi sportivi e la buona gestione del team britannico (nel 2001 utile netto di 23,5 milioni di euro). E' quanto emerge da un'analisi sulle 30 società di calcio quotate in Borsa in Europa (fra le quali Juventus, Lazio e Roma) condotta da Bipiemme Gestioni Sgr, la società di gestione del risparmio del gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano. I 30 club, di sei paesi, hanno una capitalizzazione complessiva di oltre 1,7 miliardi di euro. L'indagine mostra che negli ultimi 12 mesi il nuovo indice DJ Stoxx Football (che raggruppa le 30 società di calcio) è sceso del 42%. Un andamento decisamente peggiore rispetto all'indice generale delle Borse europee, DJ Euro Stoxx, sceso solo del 19%. Nonostante il periodo negativo, alcune squadre hanno brillato, anche grazie ai successi sportivi. In testa alla classifica c'è l'inglese Birminghan City, con una performance del + 17,9%. Seguono la portoghese Sporting Lisbona (+9,2%), l'inglese West Bromwich (+5,3%) e la danese Brondby (+0,8%). Il Manchester United è al dodicesimo posto (-32,7%). Anche le società italiane hanno sofferto nell'ultimo anno, a dispetto del buon andamento in campionato che le ha viste primeggiare. Le due società romane, Lazio e Roma, si posizionano infatti rispettivamente al 23° posto (-48,8% negli ultimi 12 mesi) e al penultimo (-66,4%) fra le 30 società complessive prese in considerazione. La lista non comprende la Juventus, quotata solo di recente, che è la squadra europea con più tifosi: circa 17 milioni in Europa. Una decina di altri club sono in rotta verso la Borsa, in Portogallo, Danimarca, Olanda e Italia. 
I campioni del pallone in Borsa in dieci anni 

Fonte: analisi Bipiemme Gestioni - dati al 22 maggio 2002 in valuta locale. 

Calcio: un business mondiale da 250 miliardi di euro.
Il business complessivo del calcio, a livello mondiale, si aggira sui 250 miliardi di euro (stima della Fifa): il dato comprende le più svariate attività, dagli introiti per i diritti televisivi, alle attività di sponsorizzazione e merchandising. Per i mondiali 2002 ci si aspetta una audience di 41 miliardi di spettatori, di cui almeno un miliardo il 30 giugno, giorno della finale. L'indagine Bipiemme Gestioni rivela che in generale le squadre di calcio devono far fronte ad ingenti costi, in primo luogo per i cospicui ingaggi degli atleti. Fattori chiave per la redditività di una società calcistica sono i diritti televisivi, gli incassi delle partite e la diversificazione del business, con un più intenso utilizzo commerciale del marchio. Le società di calcio quotate dovranno puntare su una solidità economica a prescindere dai risultati sportivi. Una delle attività principe da questo punto di vista appare la gestione diretta dello stadio e delle aree annesse. Un'altra fonte di introito a cui le società di calcio guardano con grande interesse è legato alla gestione e commercializzazione del marchio. L'esperienza maturata dai club inglesi dimostra le grandi potenzialità che la fidelizzazione del marchio sportivo è in grado di offrire. 
Club quotati: le migliori performance ad un anno

Fonte: analisi Bipiemme Gestioni - dati al 22 maggio 2002 in valuta locale 

BANCA DELLA RETE LANCIA LA NUOVA APPLICAZIONE POCKETBDR PER IL BANKING E IL TRADING ON LINE 
Milano, 3 giugno 2002 - In occasione del lancio del Conto Tecnico, il conto corrente che permette di avere un conto di appoggio, senza alcun canone mensile e destinato a chi necessità di un conto di liquidità per operare in titoli e fondi, banca della rete lancia la sua nuova applicazione per il banking on line, l'informativa dei mercati e il trading online sviluppata appositamente per gli iPaq di Compaq L'applicativo sviluppato appositamente per piattaforme PocketBdr consente, in qualunque luogo e in qualunque momento, di accedere, attraverso la connessione gsm - gprs del telefono cellulare, all'operatività completa sia per quanto riguarda le funzionalità di banking sia per quelle di trading. Il programma istallato sugli iPaq H 3850, che banca della rete fornirà in promozione ai sottoscrittori del Conto Tecnico, permette infatti di ricevere in tempo reale i dati del Mercato Telematico della Borsa italiana, visualizzare i relativi grafici intraday completi di media mobile, indice RSI e segnali operativi, e di effettuare operazioni di trading. Oltre all'applicazione PocketBdr attraverso pocket Internet Explorer sarà inoltre possibile consultare una versione ad hoc del sito banca della rete, che permette di effettuare tutte le operazioni bancarie e di trading dal proprio computer palmare La tecnologia utilizzata è di tipo push e comprende un'applicazione server push che risiede sui server di banca della rete e un applicativo client realizzato per la piattaforma Pocketpc. La tecnologia, è stata sviluppata ad hoc per il mondo wireless per ottimizzare il numero di bytes trasferiti tra server e client permettendo un'ottima fruibilità anche utilizzando modem Gsm cellulari alla velocità di 9600 baud. L'applicazione è comunque compatibile con tutti gli standard TCP Wireless (Gprs, Ethernet 802.11, etc) e wired. Il collegamento tra client e server utilizza il protocollo internet http sulla sua porta standard (porta 80), permettendo l'utilizzo dell'applicativo anche dietro firewall aziendali, utilizzando proxy e da qualunque connessione internet standard. Per lanciare il programma basta seguire alcune semplici istruzioni: cliccare sull'icona di banca della rete nel Menù principale e all'interno dei programmi. Il software permetterà di accedere ad un'area informativa e ad un'area dispositiva che richiede autenticazione tramite login e password. Dalla schermata iniziale si potrà accedere: alla consultazione della propria posizione che riepiloga i dati relativi alla liquidità del proprio conto corrente e al proprio portafoglio di titoli e fondi; all' area banking da cui è possibile effettuare bonifici, giroconti e visualizzare il proprio saldo e movimenti; all'area trading all'interno della quale è possibile controllare lo stato dei propri ordini, negoziare e tenere sotto controllo il proprio portafoglio; all'area informativa mercati con il dettaglio di tutti i titoli e indici in modalità push; all'area chat per parlare con i trader esperti. La sezione informativa mercati, che non necessita di autenticazione e password, mostra in modalità push l'elenco di tutti i titoli del Mib30 suddivisi in ordine alfabetico, gli indici e i future della Borsa Italiana, mentre dalla sezione chat è possibile accedere alle chat azioni e chat derivati in formato testo e confrontarsi con i trader professionisti della sala operativa durante gli orari di Borsa. Infine è possibile visualizzare il dettaglio del titolo di proprio interesse selezionando la voce "titoli" nei sottomenù di informativa mercati e accedere alla lista con i simboli dei titoli per controllare l'ultima quotazione e la variazione percentuale. Grazie alla tecnologia push gli aggiornamenti dei titoli avvengono in tempo reale in modo da mostrare le variazioni durante gli orari di apertura dei mercati. Cliccando sul nome del titolo apparirà un grafico dell'andamento intraday del titolo, con un intervallo modificabile. L'iPaq con l'applicativo per il banking on line, l'informativa dei mercati e il trading ondine è destinato oltre ai sottoscrittori del conto tecnico anche ai promotori di banca della rete che avranno a disposizione uno strumento innovativo che permetterà loro di operare sempre al meglio nel lavoro quotidiano di supporto e consulenza alla clientela. 

ASSICURAZIONI: FUSIONE TRA SAI E LA FONDIARIA 
Milano, 3 giugno 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sai - Società Assicuratrice Industriale S.p.A., riunitosi il 30 maggio sotto la presidenza di Jonella Ligresti, preso atto delle risultanze del lavoro svolto dagli advisors Jp Morgan per Sai e Lehman Brothers per La Fondiaria Assicurazioni S.p.A., ha esaminato ed approvato le principali linee guida del futuro progetto di fusione tra Sai e La Fondiaria di seguito riportate: 1. Modalità di fusione: Fusione per incorporazione di Sai in La Fondiaria, sempre che tutte le autorità competenti diano il loro benestare, anche con riguardo all'assenza di eventuali obblighi di promuovere offerte pubbliche di acquisto. In alternativa, fusione per incorporazione di La Fondiaria in Sai nel caso sia ritenuta congiuntamente più opportuna e conveniente alla luce delle risultanze degli incontri con le autorità competenti. 2. Denominazione sociale, sede legale e funzioni di governo: La denominazione sociale della società post-fusione sarà "Fondiaria-Sai". La sede legale sarà posta a Firenze, dove verrà altresì mantenuta una parte significativa delle funzioni generali di governo. 3. Rapporti di concambio previsti: a) 4 azioni ordinarie Fondiaria ogni 1 azione ordinaria Sai; b) 2,5 azioni di risparmio Fondiaria ogni 1 azione di risparmio Sai; 4. Emissione di warrants: E' prevista l'emissione da parte di La Fondiaria di Warrants gratuiti da assegnarsi agli attuali azionisti della medesima La Fondiaria - eccezion fatta per l'azionista SAI che rinuncerà all'assegnazione di Warrants - nel rapporto di 1 Warrant ogni 10 azioni ordinarie e di risparmio possedute alla data dell'atto di fusione. I warrants, esercitabili a partire dal 30 giugno 2005, daranno diritto a sottoscrivere entro il 30 giugno 2008 n. 1 azione ordinaria Fondiaria-SAI al valore nominale di € 0,52 ovvero l'equivalente in caso di fusione di La Fondiaria in SAI. 5. Governance: Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-Sai. Verrà proposto all'assemblea degli azionisti che il Consiglio di Amministrazione della società risultante dalla fusione, con durata triennale, sia composto da 15 membri, come di seguito illustrato: Presidente: indipendente, indicato dal CdA Sai; Amministratore Delegato: indicato dal CdA Sai; Vice Presidente: indicato dal CdA La Fondiaria; Vice Presidente: indicato dal CdA Sai. In aggiunta ai già menzionati membri, 5 consiglieri saranno proposti dal Consiglio di Amministrazione di La Fondiaria, 5 consiglieri saranno proposti dal Consiglio di Amministrazione di Sai, ed 1 consigliere indipendente indicato dal Consiglio di Amministrazione di Sai all'interno di una rosa di tre nomi proposti dal Consiglio di Amministrazione di Fondiaria. Comitato Esecutivo di Fondiaria-Sai - Il Comitato Esecutivo sarà formato da 7 membri: il Presidente, i 2 Vicepresidenti, l'Amministratore Delegato, un consigliere tra quelli proposti dal Consiglio di Amministrazione di SAI e 2 consiglieri tra quelli proposti dal Consiglio di Amministrazione di La Fondiaria. Deleghe operative in Fondiaria-Sai- Amministratore Delegato Carlo Ciani, indicato da SAI: Finanza, Partecipazioni e Corporate Development, Immobili, Amministrazione, Bilancio, Pianificazione & Controllo, Affari Legali e Societari, Controllo Interno; Vice Presidente Roberto Gavazzi, indicato da La Fondiaria: Strategia e Sviluppo Internazionali. Direzione Generale e Vice Direzioni Generali di Fondiaria-Sai, Direttore Generale Fausto Marchionni, indicato da Sai. Vice Direttori Generali: due verranno indicati da La Fondiaria con competenze che verranno definite dal Consiglio. Amministratore Delegato e Presidente di Milano Assicurazioni L'Amministratore Delegato ed il Presidente di Milano Assicurazioni saranno proposti dal Consiglio di Amministrazione di Sai. Il Consiglio ha dato mandato all'advisor Jp Morgan di predisporre il progetto di fusione ai sensi dell'art. 2501 bis c.c. L'operazione, che si ritiene non dar luogo ad obblighi di offerta pubblica, è comunque subordinata all'ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti ed all'esercizio da parte di Sai delle note opzioni call sul 29,9% del capitale di La Fondiaria. Il Consiglio ha espresso viva soddisfazione per il progetto giudicato di ampio respiro per entrambe le Società, i suoi azionisti, gli agenti ed il personale tutto, nel rispetto della tradizione e dell'identità di ambedue le compagnie. La prospettata fusione darà infatti vita al secondo operatore nazionale in termini di premi lordi raccolti, con una posizione di leadership nel comparto danni, una rete di distribuzione composta da circa 3.000 agenzie e 1.300 promotori finanziari ed un bacino di clientela di oltre 8 milioni di clienti. L'integrazione di Sai e Fondiaria consentirà peraltro il perseguimento di importanti sinergie operative potenzialmente fautrici di una significativa crescita di valore per gli azionisti tutti, ed un miglior servizio alla clientela. 

SORATO NUOVO VICE DIRETTORE GENERALE COLOMBINI NOMINATO VICE DIRETTORE GENERALE VICARIO 
Vicenza, 3 giugno, 2002 - Novità al vertice della direzione della Banca Popolare di Vicenza. Samuele Sorato, dirigente di divisione dell'Istituto, è stato nominato vice direttore generale ed affianca l'attuale vice direttore generale Luciano Colombini, che assume le funzioni di vice direttore generale vicario. Le nomine sono state deliberate nella seduta del 30 maggio dal Consiglio di Amministrazione dell'Istituto, riunitosi sotto la presidenza di Gianni Zonin, e completano l'assetto del vertice dell'esecutivo, alla cui guida da inizio 2001 siede il direttore generale Divo Gronchi. Il nuovo vice direttore generale Sorato è attualmente responsabile della Divisione Risorse della Popolare di Vicenza, mentre all'altro vice direttore generale Colombini è affidata la responsabilità della Divisione Mercati. I due alti dirigenti, veneziano 42 anni il primo, vicentino 47 anni il secondo, hanno percorso la loro carriera di manager all'interno della Popolare di Vicenza. Ambedue ricoprono anche importanti incarichi nell'ambito delle società del gruppo. Samuele Sorato è amministratore delegato di Informatica Vicentina e presidente della Sec, il consorzio che fornisce in outsourcing servizi di information e communication technology ad una ventina di isitituti bancari e istituzioni finanziarie. Luciano Colombini è presidente di BPVi Suisse, la banca di diritto svizzero specializzata in gestione di patrimoni, costituita a Lugano dalla Popolare di Vicenza, ed è, tra l'altro, consigliere di Nordest Merchant, la merchant bank del gruppo. 

CRESCE L'OCCUPAZIONE INDUSTRIALE, VOLANO L'EXPORT PRO CAPITE E I CONSUMI ELETTRICI UN'ANALISI DELLA FONDAZIONE EDISON METTE IN LUCE LA VITALITÀ DI 12 PROVINCE DISTRETTUALI "SUPERSTAR". 
Milano, 3 giugno 2002 - Nonostante la congiuntura internazionale debole stia leggermente frenando l'export dei distretti, e più in generale quello dell'intera economia italiana, la vitalità dei sistemi produttivi locali emerge in modo sempre più chiaro dalle statistiche, confermando il ruolo propulsivo strutturale che i distretti svolgono nell'ambito del "made in Italy". La Fondazione Edison, nata nel 1999 proprio per studiare il fenomeno "sistemi produttivi locali", ha confrontato i dati provvisori appena pubblicati del censimento Istat 2001 con quelli sull'export del 2001 e con le ultime statistiche disponibili sui consumi elettrici provinciali, mettendo in luce nuovi aspetti del boom dei distretti. Innanzitutto, il contributo all'occupazione. Come è noto, l'Istat ha appena annunciato per il periodo 1991-2001 una crescita del 4,4% degli addetti totali delle unità locali in Italia, a fronte però di un decremento del 9,6% degli addetti dell'industria. Sono stati soprattutto i servizi diversi dal commercio a far aumentare l'occupazione e ciò è avvenuto, secondo l'Istat, in particolare nelle aree distrettuali. L'analisi della Fondazione Edison aggiunge ora nuova luce su questo aspetto. Secondo I dati raccolti, infatti, tra il 1991 e il 2001 si è registrato un incremento dell'occupazione industriale solo in 22 province, che hanno aumentato i loro addetti di quasi 64.000 unità, mentre l'industria italiana nel suo complesso ha perso oltre 660.000 addetti. Il "miracolo" occupazionale si è verificato soprattutto in 12 province fortemente distrettualizzate, contenenti cioè uno o più distretti industriali. Si tratta di: Novara, Lecco, Bergamo, Mantova, Vicenza, Belluno, Treviso, Pordenone, Reggio Emilia, Modena, Arezzo e Pesaro-Urbino. Queste 12 province, nel periodo considerato, hanno accresciuto i loro addetti di 48.932 unità (pari ai tre quarti di tutta la nuova occupazione industriale delle 22 province industriali in crescita), con un aumento percentuale del 4,2% tra il 1991 e il 2001. Alcune province distrettuali hanno brillato in particolar modo: Treviso (sede di distretti del tessile-abbigliamento, del mobilio, delle calzature sportive) ha aumentato i propri addetti industriali di oltre 15.000 unità; Modena (capitale mondiale delle piastrelle ceramiche con il distretto di Sassuolo) ha creato oltre 10.000 posti di lavoro in più nell'industria; Pesaro-Urbino (con i suoi distretti del mobile e delle macchine specializzate) ha generato quasi 7.000 nuovi addetti industriali; Pordenone (con distretti del mobile e meccanici) ha visto aumentare i propri occupati nell'industria di oltre 5.000 unità; Reggio Emilia (con attività nelle piastrelle e specializzazioni nella meccanica e nella meccatronica) ha prodotto oltre 3.000 addetti industriali in più. In altri casi gli incrementi dell'occupazione industriale sono stati più contenuti: Arezzo (con il suo distretto orafo e importanti localizzazioni di attività di pelletteria) ha creato poco più di un migliaio di posti di lavoro; Mantova (con il distretto delle calze femminili di Castel Goffredo) ha fatto altrettanto, mentre il distretto della rubinetteria del Lago d'Orta ha contribuito in modo determinante a mantenere i livelli occupazionali dell'industria dell'intera provincia di Novara a livelli leggermente superiori a quelli del 1991. "Questi dati - ha commentato Alberto Quadrio Curzio, Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Cattolica e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Edison - appaiono davvero notevoli. Infatti, in tutti i maggiori paesi avanzati si assiste ad un netto calo del numero degli addetti industriali per effetto della terziarizzazione e della crescita della produttività (dovuta all'impiego di nuove tecnologie, di macchinari sempre più efficienti e all'adozione di nuove forme organizzative). Nei distretti italiani, al contrario, se togliamo i casi delle province imperniate prevalentemente su distretti tessili o calzaturieri che hanno sperimentato fenomeni di delocalizzazione all'estero, l'occupazione industriale cresce ancora o, come minimo, si mantiene stabile: segno evidente di una espansione anche dimensionale di molti distretti e della loro capacità di innovazione che li ha portati a diventare spesso leader mondiali nei loro settori di attività". Il merito delle 12 province distrettualizzate "superstar" individuate dalla Fondazione Edison va ben oltre l'aver creato posti di lavoro in più nell'industria. Grazie ad ambienti locali fertili e vivaci, la stessa occupazione nel terziario si è notevolmente accresciuta, per cui tali province hanno fatto registrare anche incrementi dell'occupazione totale tra i più alti del paese, mediamente del 12,5% a fronte della crescita media italiana del 4,4%. Ben 7 delle 12 province distrettuali "superstar" figurano inoltre nei primi 10 posti della classifica 2001 delle province italiane con il più alto export pro capite: Vicenza (con oltre 15.000 euro pro capite è al primo posto), Modena (più di 12.200 euro, 3° posto), Reggio Emilia (quasi 11.400 euro, 4° posto), seguite da Pordenone (5°), Treviso (6°), Mantova (10°). Altre tre province "superstar" rientrano tra le prime 20 per esportazioni per abitante: Novara (11°), Bergamo (12°) e Belluno (17°). Un altro indicatore della grande vitalità produttiva delle province distrettuali è fornito dai consumi elettrici pro capite nell'industria. Rispetto ad una media italiana di poco più di 2,6 kWh per abitante, nelle province distrettuali "superstar" analizzate dalla Fondazione Edison i consumi elettrici pro capite nell'industria superano in 9 casi su 12 largamente i 3-4 kWh per abitante. Spiccano i casi di Mantova, Bergamo, Vicenza, Novara e Lecco con oltre 4,5 kWh per abitante. Solo in provincia di Arezzo e in quella di Pesaro-Urbino (dove le attività manifatturiere prevalenti, rispettivamente orafa e del mobilio, sono poco energy intensive) i consumi elettrici industriali pro capite risultano inferiori alla media nazionale. Nei primi tre anni di liberalizzazione del settore, la forte domanda di energia elettrica dei distretti industriali ha spinto le piccole e medie imprese ad aggregarsi in consorzi di acquisto, ottenendo sconti significativi da fornitori alternativi all'Enel. Alla fine del 2001 Edison ha conquistato una quota del 17% del mercato libero con 16 miliardi di kWh forniti. Edison, in particolare, fornisce ad oggi circa 2.500 siti industriali, circa il 25% dei clienti idonei, raccolti in 113 consorzi di acquisto di energia elettrica in buona parte ubicati proprio nella province distrettuali più dinamiche, da Novara a Vicenza, da Treviso a Mantova, da Pesaro-Urbino a Modena. Molti di questi consorzi sono al terzo anno consecutivo di rinnovo del contratto con Edison. I considerevoli risparmi sulla bolletta energetica conseguiti hanno permesso a questo fondamentale settore dell'industria italiana di migliorare la propria competitività. 

MARZOTTO : CONCLUSO L'ACQUISTO DI VALENTINO 
Milano, 3 giugno 2002 - Il Gruppo Marzotto, in esecuzione dell'accordo preliminare sottoscritto in data 27 marzo 2002, ottenute le autorizzazioni da parte delle autorità antitrust competenti, ha concluso il 31 maggio l'acquisto della società Valentino S.p.A. dal Gruppo HdP. L'operazione è stata perfezionata sulla base di un valore d'impresa di Euro 240 milioni, di cui Euro 204,4 milioni sono rappresentati dall'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2001 e Euro 35,6 milioni dal prezzo di acquisizione del capitale. Il Consiglio di Amministrazione della Valentino S.p.A. ha nominato Presidente l'ing. Antonio Favrin, Amministratore Delegato il dott. Michele Norsa e Direttore Generale il dott. Fabio Giombini. 

MILA SCHÖN FIRMA LA SUA PRIMA COLLEZIONE DEDICATA ALLE BAMBINE 
Milano, 3 giugno 2002- La Maison del gruppo Mariella Burani ha infatti varato una nuova etichetta per la Primavera/Estate 2003 che verrà presentata alla prossima edizione di Pitti Immagine Bimbo dal 28 al 30 giugno. La collezione al debutto riassume e concentra tutta la filosofia dello stile Mila Schön, caratterizzato da quella linearità sottintesa ed esaltata nella purezza grafica, coniugata al fascino dell'impronta couture. Unica e inconfondibile, da sempre segno distintivo di una griffe che ha scritto le pagine più belle del made in Italy nel mondo. Oggi Mila Schön traduce l'arte sapiente dei tagli essenziali, il rigore intransigente nella cura dei dettagli e delle finiture in una nuova semplicità per piccole donne comme il faut. Al riparo dagli eccessi della moda e, soprattutto, nel rispetto della giovane età. La collezione nasce da un accordo stipulato tra Mila Schön Group SpA e Gi.mel. Srl, un'azienda pugliese in costante evoluzione e di consolidata esperienza nel settore dell'abbigliamento per l'infanzia rivolto ad un target medio-alto, che produce 5 marchi propri: Carlotta (1-8 anni), Gimel (1-8 anni), Serena (8-16 anni), Shot (8-16 anni) e Fefé (0-2 anni). Gi.mel distribuisce le sue linee sul mercato nazionale , grazie ad una rete di 25 rappresentanti. I suoi marchi sono venduti anche in altri paesi europei, in Asia, Paesi Arabi, Usa e America Latina. La distribuzione si completa inoltre con Gi.mel Stores presenti in Italia e in alcuni stati esteri. Certificata Iso 9001, Gi.mel ha fra i suoi obiettivi primari quello di offrire un servizio ottimale alla propria clientela. Per Mila Schön Gi.mel produce e distribuisce due linee complete: una più elegante dedicata alle bambine dai 4 ai 12 anni e un'altra, rivolta ad una fascia di età compresa tra i 6 e 14 anni, caratterizzata da un total look sportivo e disinvolto. 

MILANO E L'EUROPA: MAI COSÌ VICINE, MAI COSÌ LONTANE PRIMEGGIA GRAZIE ALL'ECONOMIA E ALLA CAPACITÀ DI INNOVARE, MA PERDE POSIZIONI A CAUSA DI INQUINAMENTO, TRAFFICO, SICUREZZA, INFRASTRUTTURE, TRASPORTI. E DALL'ESTERO MOLTI CI VORREBBERO VENIRE A VIVERE E LAVORARE 
Milano, 3 giugno 2002. Milano "capitale europea"? Va bene la competititività, ma le altre pretendenti fanno meglio. Così si guadagnano i primi posti in classifica Stoccolma (indice tra un minimo di 0 e un massimo di 20: 16,7), Vienna (16,5), Barcellona (14,7), Francoforte (13,6), Zurigo (13,2), Bruxelles (13,1), Madrid (12,9). In nona postazione arriva Milano (11,4), subito dopo, quasi a pari merito, con Amsterdam (11,5). Chiudono in coda Lione (10,1), Birmingham (9,7) e Torino (8,5). Tutte città con cui Milano è in competizione diretta. E con successo, quando si guadagna un quinto posto in Europa per l'ambiente economico e un sesto per capacità innovativa. Ma le difficoltà di Milano nascono sull'apertura verso l'esterno: è al nono posto. Qui le pecche sono: strade, ferrovie e centro congressi, anche se eccelle per fiere e aeroporti. Per qualità della vita Milano scivola in decima postazione: pesano soprattutto inquinamento e traffico. Vista dall'estero, tuttavia, Milano piace. Sulla base di un campione di "testimoni privilegiati" Milano infatti risulta terza tra le città più adeguate per insediare imprese; come città in cui vivere più volentieri Milano occupa a pari merito con Lione il quarto posto. Sono questi alcuni dati che emergono dalla ricerca "Milano capitale europea" della Camera di Commercio di Milano, realizzata in collaborazione con il CERTeT - Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo dell'Università Bocconi di Milano. "Il procedere dell'integrazione europea e l'avvio della moneta unica - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - hanno incentivato ancor di più la competizione tra i territori e le città. Milano è da sempre città europea, ma per diventare "capitale europea" occorre un impegno comune di istituzioni e società civile. Milano può contare su un ambiente economico forte e competitivo, su eccellenze da capitale. Ma la forza di Milano è data dal mix di identità e di innovazione, di imprese e di società civile. Milano "capitale europea" è soprattutto una questione di "qualità", di qualità quotidiana di servizi pubblici e privati, di infrastrutture e di ambiente. Milano "capitale europea" significa soprattutto una città facile ed amica. D'altra parte, la qualità della vita è oramai il tema chiave della capacità attrattiva di una città. Ed è probabilmente questo il vero valore aggiunto da cui le istituzioni della città dovrebbero partire per rendere Milano non soltanto un'ottima città per localizzare una impresa, ma anche un posto in cui si vive bene". "Milano "capitale europea"? Anzi meglio Milano "capitale euro-mediterranea" - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio per l'internazionalizzazione -. La proiezione futura di Milano risiede nell'essere snodo tra Europa e Mediterraneo. E Milano rappresenta oggi un quinto dell'interscambio italiano con i Paesi del Mediterraneo. Ma con un orizzonte di un'area di libero scambio tra 40 Stati e 600-800 milioni di consumatori". 
TUTTI I DATI DELLA RICERCA Indice complessivo. 
Milano è al nono posto tra le città europee con cui è in competizione diretta per quanto riguarda la sua attrattività in tema di investimenti (indice pari a 11,4 tra un minimo di 0 e un massimo di 20): viene dopo Stoccolma (indice: 16,7), Vienna (16,5), Barcellona (14,7), Francoforte (13,6), Zurigo (13,2), Bruxelles (13,1), Madrid (12,9) e Amsterdam (11,5). Mentre precede Lione (10,1), Birmingham (9,7) e Torino (8,5). In una competizione che si misura sui vantaggi "localizzativi", cioè sulla dotazione di infrastrutture e servizi e sui vantaggi "relazionali", cioè legati alla capacità di sviluppo, all'innovazione, alla sostenibilità urbana e all'ambiente sociale. E mentre Milano è al nono posto nel primo caso, si conquista una buona sesta posizione nel secondo. Milano presenta diversi punti di forza: in particolare in relazione al suo ambiente economico (prima per numero di attività nel settore dei servizi alle imprese; nell'intermediazione finanziaria e nella logistica e telecomunicazioni; terza per valore aggiunto al costo dei fattori) e alla capacità innovativa (seconda per addetti nel settore high tech; terza per brevetti registrati; quarta per imprese nel settore ricerche e sviluppo; quinta per numero di laureati). Le difficoltà di Milano nascono su altri fronti: in primo luogo sul versante dell'apertura verso l'esterno (ottava per dotazione di strade; nona per quello di ferrovie; ultima per disponibilità di sale convegno, anche se seconda per manifestazioni fieristiche all'anno e quarta per accessibilità aeroportuale). Ci sono poi i problemi legati alla qualità della vita: se infatti Milano va bene per la presenza di servizi creativi e attrezzature sportive (seconda) e per teatri (quarta), decisamente più complicata la situazione per quanto riguarda ambiente e livello di inquinamento (ultima), sicurezza (decima), traffico (nona), e disponibilità di posti letto in albergo e asili nido (ottava). Indice apertura verso l'esterno. Tale indicatore valuta l'apertura verso l'esterno dell'intero "sistema città", in particolare la capacità delle infrastrutture per la mobilità (aeroporti, ferrovie, autostrade e strade) e la disponibilità di servizi idonei ad accogliere flussi turistici, in particolare il turismo d'affari. In una scala da 0 a 5 (dove 0 è il minimo), Milano ottiene 2,28 - al nono posto tra le 12 principali città europee in competizione con lei. Al primo posto in questo indice Francoforte, seguita da Bruxelles, Vienna e Zurigo. Se si scompone l'indice e si considerano le sue componenti, la situazione in parte cambia: per quanto riguarda l'accessibilità aeroportuale, Milano si situa al quarto posto, dietro ancora una volta a Francoforte, Amsterdam e Zurigo. Per quanto riguarda la dotazione infrastrutturale di tipo tradizionale (trasporti), scivola al settimo posto con un valore decisamente modesto (0,76): in particolare al quinto posto per dotazione di autostrade, all'ottavo per le strade e al nono posto per la rete ferroviaria. Per finire, per quanto riguarda la vacazione al turismo d'affari, Milano arretra al nono posto, precedendo soltanto Zurigo, Amsterdam e Torino. Tuttavia, la bassa posizione per questa categoria è dovuta soprattutto alla scarsa dotazione di sale convegno (ultimo posto) e ai posti letto in albergo (ottavo posto), mentre decisamente meglio va la situazione per quanto riguarda la manifestazioni fieristiche (al secondo posto subito dopo Birmingham). Indice della capacità innovativa. Tale indice è formata da 5 categorie: brevetti registrati nell'anno; numero di imprese operanti nel settore R&S; numero di occupati nel settore R&S; addetti nel settore High Tech; numero di studenti universitari. Complessivamente Milano dimostra di avere buone prospettive collocandosi al sesto posto (punteggio indice: 2,95), dietro a Stoccolma, Barcellona, Vienna, Madrid e Lione. In particolare, molto bene va nella categoria brevetti registrati all'anno, dove è terza (superata da Stoccolma e Barcellona), e negli addetti del settore High Tech dove è seconda (ancora una volta dietro a Barcellona). Ottiene invece il quarto e il sesto posto nei due aggregati riferiti al settore della R&S (imprese R&S, dove al primo posto è Vienna, seguita da Zurigo e Bruxelles; e occupati R&S, dove al vertice si situa Stoccolma, e poi Vienna, Torino, Bruxelles e Zurigo). Infine Milano si attesta al quinto posto (dopo Vienna, Madrid, Lione e Francoforte) per numero di studenti universitari, che costituiscono il bacino della futura manodopera qualificata. Indice dell'ambiente economico. Questo indice, inteso nel senso di clima economico favorevole alla localizzazione e attrazione di imprese, è stato costruito utilizzando dieci categorie: PIL pro capite; valore aggiunto al costo dei fattori; indice dei prezzi al consumo - ovvero costo della vita; saldo movimento imprese; servizi alle imprese (intermediazione finanziaria; imprese di trasporti, logistica e telecomunicazioni); occupati nel settore dei servizi alle imprese; imprese quotate in borsa; imprese quotate con sede in città; tasso di disoccupazione; tasso di attività. Complessivamente, Milano conquista un buon quinto posto, con un valore pari a 3,65 che la pone fra le città più competitive, superata solo da Zurigo, Stoccolma, Vienna e Bruxelles. Per quanto riguarda le variabili tradizionalmente considerate nella misurazione della performance economica di un territorio, Milano è al sesto posto per quanto riguarda il valore del PIL pro capite (al primo posto Francoforte, seguita da Bruxelles), al terzo per il valore aggiunto al costo dei fattori (dietro Bruxelles e Francoforte), e infine al quinto sia per l'indice dei prezzi al consumo sia per il tasso di disoccupazione (al vertice Zurigo e Stoccolma). Molto bene la situazione di Milano per il settore dei servizi alle imprese: prima sia per numero di imprese nel settore dei servizi, che in quello dell'intermediazione finanziaria, che in quello del numero di imprese in trasporti, logistica e telecomunicazioni. Bene la situazione anche per quanto riguarda gli occupati ai servizi, dove Milano è quarta (dietro a Zurigo, Stoccolma e Bruxelles), per numero di società con sede in città quotate in Borsa (terza) e per il saldo movimento imprese (sesta). Da migliore invece l'aggregato relativo al numero di imprese quotate in Borsa (qua Milano è soltanto decima), e quello relativo al tasso di attività (nona). Indice della qualità della vita. Tale indice è composto da sei categorie: servizi ricreativi (cinema, attrezzature sportive, bar e ristoranti); servizi culturali (musei, teatri, biblioteche pubbliche); ambiente civico (posti letto in ospedale; posti negli asili nido; tasso di disoccupazione femminile; % di votanti alle elezioni); traffico e trasporti (linee urbane; % utilizzo mezzi pubblici; vetture in circolazione); sicurezza (incidenti stradali; crimini); ambiente (inquinamento aria; spazi verdi; rifiuti urbani raccolti). Complessivamente la posizione di Milano è deficitaria (punteggio indice: 2,2), classificandosi al decimo posto, superando soltanto Torino e Birmingham (ai primi posti: Stoccolma, Vienna, Barcellona e Madrid). Se si vanno ad esaminare i singoli punteggi ottenuti nelle diverse categorie, Milano si colloca in buona posizione soltanto per quanto riguarda i servizi ricreativi (seconda posizione, subito dopo Madrid), mentre ottiene un ottavo posto nei servizi culturali (al vertice Vienna, Lione e Amsterdam) e nell'ambiente civico (al vertice: Stoccolma, Zurigo e Francoforte); un nono posto nel traffico e trasporti (al vertice Stoccolma, Barcellona e Francoforte; tuttavia Milano sale al quinto posto se si considera soltanto la percentuale di utilizzo dei mezzi pubblici); un decimo posto nella sicurezza (precedendo soltanto Francoforte e Zurigo; ai primi due posti ancora una volta Stoccolma e poi Barcellona); un dodicesimo posto nell'ambiente (ultima, mentre al primo posto c'è Stoccolma e Vienna; in particolare ultima per inquinamento dell'aria; nona per la raccolta di rifiuti urbani; mentre quinta per gli spazi verdi). Milano vista dall'esterno. Sulla base di un campione di "testimoni privilegiati" (operatori di agenzie di sviluppo, ricercatori, professori universitari, operatori di banca, architetti) provenienti dalla 12 città europee (compresa Milano), l'immagine che emerge del capoluogo lombardo è decisamente positiva: Milano, secondo gli intervistati, è infatti la terza città tra le aree più adatte all'insediamento di sedi di imprese, subito dopo Amsterdam e Francoforte; mentre alla domanda della città in cui vivrebbero più volentieri (che cattura la rispettiva qualità della vita), Milano occupa a pari merito con Lione il quarto posto, subito dopo Barcellona, Amsterdam e Madrid; in fondo alla classifica invece ci sono Birmingham, Francoforte e Bruxelles. L'opinione che all'esterno si ha della città, soprattutto per quanto riguarda la qualità della vita, è quindi decisamente migliore rispetto a quella che sembrerebbe emergere considerando soltanto i meri dati quantitativi. La percezione della città da parte degli abitanti. Complessivamente gli interlocutori sono soddisfatti della città in cui vivono: quelli milanesi, in particolare, danno un voto di poco superiore al 6 a Milano, in questo allineandosi con i torinesi e gli abitanti di Francoforte. I più insoddisfatti sono gli abitanti di Birmingham: voto alla propria città di poco superiore al 5. Quelli più soddisfatti invece sono gli abitanti di Vienna (voto: 9), quelli di Stoccolma e di Zurigo (voto superiore all'8). Superiore al 7 anche i voti di chi vive ad Amsterdam, Lione, Bruxelles, Barcellona e Madrid. Se si guardano poi i singoli aspetti delle città, il quadro diventa più variegato: per quanto riguarda la dotazione di strutture per il tempo libero e l'offerta di svaghi culturali, Milano prende un bell'8, a pari merito con Barcellona, Lione, Amsterdam e Bruxelles, mentre è superata soltanto da Vienna, Stoccolma e Zurigo. Per quanto riguarda l'offerta di servizi alla persona ed alle famiglie (ospedali, asili, servizi sociali), gli interlocutori di Milano sono i meno soddisfatti (voto vicino al 6), precedendo soltanto quelli di Birmingham, e a pari merito con quelli di Torino. Ancora una volta i più soddisfatti sono quelli di Vienna (voto: 9), seguiti da quelli di Amsterdam e Stoccolma. Migliore invece la valutazione dei milanesi per quanto riguarda l'ambiente economico della città: quasi 7, a pari merito con Bruxelles e prima di Barcellona e Birmingham; al vertice invece si situa Stoccolma (voto 9) che precede Vienna. In particolare, Milano prende un voto vicino all'8 per quanto riguarda il sistema formativo (prima Stoccolma con 9, seguita da Zurigo con 8,5), mentre più difficile la situazione per quanto riguarda la valutazione delle infrastrutture: Milano è ultima assieme a Torino con un voto pari a 5; prime invece a pari merito Stoccolma, Vienna, Zurigo e Francoforte. La percezione della città da parte degli abitanti: variazione nel tempo. Le variazioni avvenute nell'economia delle rispettive città nel corso degli ultimi 10 anni, sono considerate positive da tutti gli interlocutori, sebbene con differenti gradi di intensità. Anche qua la situazione a Milano è positiva anche se non al vertice (voto: 6), superando Torino e Vienna. Lione e Bruxelles sono invece le città dove il miglioramento nell'ambiente economico è parso maggiore, seguite da Stoccolma e Madrid. Per quanto riguarda la percezione nella variazione della qualità della vita, Milano è bocciata con un voto inferiore al 5, una insufficienza che condivide con Francoforte. I miglioramenti più sensibili nella qualità della vita sono invece stati riscontrati a Lione e Torino (voto 8), seguiti da Barcellona e Madrid (voto: 7,5). Per quanto riguarda, infine, la valutazione del contributo che negli ultimi 10 anni le politiche pubbliche hanno dato al miglioramento della situazione economica e sociale delle rispettive città, è soltanto Milano a prendere una sonora insufficienza (voto: 3), mentre al vertice si situano Bruxelles (voto: 9) e Birmingham (voto: 8), seguite da Lione, Torino e Barcellona. 
MILANO: POSIZIONE COMPETITIVA NEL GRUPPO DELLE 12 CITTÀ 

Fattori di attrazione

Imprese nel settore servizi alle imprese

1

Imprese intermediazione finanziaria

1

Imprese trasporti, logistica e telecomunicazioni

1

Manifestazioni fieristiche all’anno

2

Addetti settore high tech

2

Occupati servizi alle imprese

2

Servizi ricreativi

2

Attrezzature sportive

2

Brevetti registrati

3

Valore aggiunto al costo dei fattori

3

Imprese quotate con sede in città

3

Indice di accessibilità aeroportuale

4

Imprese R&S

4

Occupati nel settore servizi alle imprese

4

Teatri

4

% di votanti alle elezioni

4

Autostrade

5

Studenti universitari

5

AMBIENTE ECONOMICO

5

Indice dei prezzi al consumo

5

Imprese servizi alle imprese

5

Occupati intermediazione finanziaria

5

Tasso di disoccupazione

5

Linee urbane

5

% utilizzo mezzi pubblici

5

Spazi verdi con accesso al pubblico

5

Valori medi

CAPACITA’ INNOVATIVA

6

Occupati R&S

6

PIL pro capite

6

Saldo movimento imprese

6

Occupati trasporti, logistica e telecomunicazioni

6

Cinema

6

Bar e ristoranti

6

Posti letto in ospedale

6

Fattori critici

Indice infrastrutture

7

Vetture in circolazione

7

Crimini registrati

7

Strade

8

Posti letto in albergo

8

Servizi culturali

8

Ambiente civico

8

Posti negli asili nido

8

Tasso di disoccupazione femminile

8

APERTURA VERSO L’ESTERNO

9

Ferrovie

9

Turismo d’affari

9

Tasso di attività

9

Traffico e trasporti

9

Rifiuti urbani raccolti

9

Imprese quotate in borsa

10

QUALITA’ DELLA VITA

10

Musei

10

Sicurezza

10

Biblioteche pubbliche

11

Incidenti stradali

11

Capacità delle sale convegno

12

Ambiente

12

Livello inquinamento

12

Milano: posizione competitiva nel gruppo delle 12 città 

Definizione

posizione di MILANO

APERTURA VERSO L'ESTERNO

9

Indice CERTeT di accessibilità aeroportuale

4

Indice infrastrutture

7

Strade

8

Autostrade

5

Ferrovie

9

Turismo d'affari

9

Manifestazioni fieristiche all'anno

2

Capacità delle sale convegno

12

Posti letto in albergo

8

CAPACITÀ INNOVATIVA

6

Brevetti registrati all'anno

3

Imprese R&S

4

Occupati R&S

6

Addetti settore HT

2

Studenti universitari

5

AMBIENTE ECONOMICO

5

PIL pro capite

6

VA al costo dei fattori

3

Indice dei prezzi al consumo

5

Saldo movimento imprese

6

Imprese nel settore servizi alle imprese

1

Imprese intermediazione finanziaria

1

Imprese servizi alle imprese

5

Imprese trasporti, logistica e telecomunicazioni

1

Occupati nel settore servizi alle imprese

4

Occupati intermediazione finanziaria

5

Occupati servizi alle imprese

2

Occupati trasporti, logistica e telecomunicazioni

6

Imprese quotate in borsa

10

Imprese quotate con sede in città

3

Tasso di disoccupazione

5

Tasso di attività

9

QUALITÀ' DELLA VITA

10

Servizi ricreativi

2

Cinema

6

Attrezzature sportive

2

Bar e ristoranti

6

Servizi culturali

8

Musei

10

Teatri

4

Biblioteche pubbliche

11

Ambiente civico

8

Posti letto in ospedale

6

Posti negli asili nido

8

Tasso di disoccupazione femminile

8

Percentuale di votanti alle elezioni

4

Traffico e trasporti

9

Linee urbane

5

% utilizzo mezzi pubblici

5

Vetture in circolazione

7

Sicurezza

10

Incidenti stradali

11

Crimini registrati

7

Ambiente

12

Livello inquinamento

12

Spazi verdi con accesso al pubblico

5

Rifiuti urbani raccolti

9

 

CESARE RAGAZZI COMPANY È DA OGGI UNA SPA L' AZIENDA BOLOGNESE AUMENTA IL CAPITALE SOCIALE A 200 MILA EURO 
Bologna, 3 giugno 2002 - La Cesare Ragazzi Company modifica la propria ragione sociale e si trasforma in S.p.A. L¹atto costitutivo sottoscrive un capitale sociale di 200 mila Euro. Il passaggio a S.p.A. è stato supportato da un costante e progressivo aumento del volume d'affari che ha visto l¹azienda registrare, negli ultimi nove anni, un incremento pari al 215%. Nei soli primi quattro mesi del 2002, si è assistito ad un trend positivo pari a più 25 %. La grande attenzione per il cliente e la capillare presenza sul territorio sono i punti di forza dell'azienda che risponde ottimamente alle richieste del mercato: i servizi di bellezza costituiscono, per gli italiani, il 3,5% del totale dei consumi, un mercato che vale 22 milioni di Euro. La neonata Cesare Ragazzi Company S.p.A. eredita e rilancia la vitalità che da trent¹anni caratterizza l¹azienda bolognese: oltre ai 51 centri in Italia, ai 4 punti di assistenza negli Usa ed alla raddoppiata presenza a Zurigo, presto approderà a Palma di Maiorca, Barcellona, Montecarlo, Nizza e Atene.

"RENCONTRES D'AFFAIRES ­ ALUMINIUM EUROPE-QUÉBEC EN RHÔNE-ALPES"
Milano, 3 giugno 2002 - Si svolgeranno a Lione il 13 e 14 giugno 2002 con l'obiettivo di creare momenti d'incontro tra le aziende europee del settore e potenziali partner canadesi, interessati a sviluppare partnership, cooperazioni, joint-venture, contratti di fornitura e/o di sub-fornitura. Le due giornate di "match-making" , organizzate dalla Società Rhônes-Alpes International (Erai), la Camera di Commercio di Lione, il Centro Tecnico delle Industrie della Fonderia (Ctif), "Les Fondeurs du Sud-Est", il Centro Tecnico della Fonderia con il Centro di Ricerca e di Sviluppo dell'Alluminio del Québec, e la Delegazione Generale del Québec a Parigi, prevedono infatti l'organizzazione di un calendario di appuntamenti tra i partecipanti che avranno così l'opportunità di incontrarsi e discutere eventuali partnership tecnologiche, commerciali e finanziarie. A questi incontri d'affari è prevista la presenza di una delegazione di oltre 50 aziende canadesi nel campo dell'alluminio, accompagnate da circa 20 centri di ricerca, formazione e da enti di sviluppo economico. Nel file allegato travate l'elenco completo di tali aziende, con l'indicazione della tipologia di partnership ricercata e potrete valutare da subito se si tratta di proposte di vostro interesse. Per il pernottamento sono state previste convenzioni con alberghi della città di Lione. Per ogni ulteriore informazione e/o per l'iscrizione all'evento, contattare la Dott.ssa Sandra Bonanni dell'Ufficio Affari Québec-Italia : Tel: (02) 7200.1828, Fax: (02) 7200.1849, e-mail: affari.quebec@mi.camcom.it

EDIPOWER CONCLUDE L'ACQUISIZIONE DI EUROGEN, IL SECONDO PRODUTTORE ITALIANO DI ENERGIA ELETTRICA 
Milano, 3 giugno 2002 - Edipower, la newco creata da Edison (40%), Aem Milano (13,4%), Aem Torino (13,3%), e Atel (13,3%), cui partecipano anche Unicredito (10%), Interbanca (5%) e Royal Bank of Scotland (5%), ha concluso il 31 maggio l'acquisizione di Eurogen, la più grande delle tre società di produzione di energia elettrica che Enel sta privatizzando. Eurogen, infatti, dispone di oltre 7.000 MW di potenza installata, pari a circa il 10% della capacità produttiva nazionale. I soci industriali di Edipower utilizzeranno pro quota la capacità produttiva della società (50% Edison, 16,8% Aem Milano, 16,6% Aem Torino e 16,6% Atel) sulla base di "tolling agreements", o analoghi accordi commerciali, con la società di produzione (Eurogen), e gestiranno pertanto ciascuno autonomamente la commercializzazione dell'energia prodotta. Includendo il debito finanziario di Eurogen, il valore complessivo dell'operazione è di circa 3,7 miliardi di euro. Per finanziare l'operazione, i soci di Edipower hanno sottoscritto aumenti di capitale pari circa il 25% del valore dell'operazione. Edipower ha ottenuto un acquisition financing a 18 mesi da parte di un sindacato di banche italiane (Interbanca, IntesaBci, e Gruppo Unicredito) e straniere (Barclays, Credit Agricole Indosuez, Royal Bank of Scotland e Societé Generale): 1,8 miliardi di euro sono garantiti dagli assets di Eurogen, senza alcun ricorso agli azionisti, mentre la parte rimanente è garantita solo dagli azionisti industriali. E' prevista un'ulteriore linea di credito per far fronte agli investimenti in repowering programmati per i prossimi 18 mesi. 

SNAM RETE GAS RESPINGE IL TRIBUTO DELLA REGIONE SICILIA SUI GASDOTTI 
San Donato Milanese, 1 giugno 2002, Lo scorso 31 maggio il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha deciso di porre in atto tutte le azioni necessarie per la disapplicazione in base alle norme comunitarie e per la dichiarazione di illegittimità costituzionale del tributo istituito dalla Regione Sicilia. Conseguentemente, la Società ha già provveduto alla notifica alla Regione dell'istanza di rimborso delle somme finora pagate, atto propedeutico al successivo contenzioso giurisdizionale, ed alla diffida di disporre di tali somme in considerazione del loro dovuto rimborso. A questo primo atto farà seguito un esposto alla Comunità Europea. Il Consiglio di Snam Rete Gas, supportato da autorevoli pareri legali e fiscali e condividendo la recente delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, ritiene il tributo affetto da molteplici profili di illegittimità, tra i quali: la violazione delle norme comunitarie che escludono dazi doganali, ed ogni tassa di effetto equivalente, sull'importazione, esportazione e transito del gas naturale, nonché quella della Costituzione della Repubblica che vieta gli ostacoli alla libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni; l'incoerenza tra le dichiarate finalità di risanamento ambientale e l'assenza di ogni effetto inquinante ricollegabile al presupposto del tributo stesso, anche tenendo conto che la posa dei gasdotti è sempre seguita da interventi di riqualificazione ambientale a carico dei proprietari dei gasdotti; il mancato rispetto dei principi di coordinamento, sia con la legislazione statale sia con quella delle altre Regioni, avendo la Regione Sicilia legiferato senza attendere le specifiche disposizioni dello Stato recanti i principi fondamentali "di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario". La Società, in ragione della vigenza del tributo, ancorché ritenuto illegittimo, ha effettuato il pagamento della seconda rata. Snam Rete Gas ha incluso il tributo, in quanto onere di gestione, nella proposta tariffaria per l'anno termico 2002-2003 presentata all'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas in data 28 marzo 2002. 

LA COMMISSIONE DÀ IL VIA LIBERA ALL'ACQUISIZIONE DI HDW, IMPRESA CANTIERISTICA TEDESCA (SOTTOMARINI), DA PARTE DELLA SOCIETÀ STATUNITENSE BANK ONE CORPORATION 
Bruxelles, 3 giugno 2002 La Commissione europea ha autorizzato la proposta acquisizione di Howaldtswerke-Deutsche Werft (Hdw), impresa tedesca costruttrice di sottomarini, da parte di Bank One Corporation, società bancaria statunitense. L'indagine della Commissione ha confermato che l'operazione non avrà effetti anticompetitivi, in quanto non determinerà sovrapposizioni delle attività delle due parti nell'Unione europea. Inoltre, relativamente all'acquisizione di Hdw, l'attenta indagine della Commissione non ha evidenziato alcun legame tra Bank One e gruppi statunitensi attivi nel settore della difesa, né sono emersi elementi sul coinvolgimento di altre società nel finanziamento dell'operazione. Bank One Corporation è una holding proprietaria di numerose banche e che fornisce servizi bancari al dettaglio, servizi finanziari e servizi di carta di credito negli Stati Uniti. A livello mondiale la società offre inoltre servizi bancari commerciali nonché servizi di amministrazione fiduciaria e di gestione degli investimenti. Tramite le sue unità operanti nel settore degli investimenti e dei capitali di rischio, Bank One controlla società attive in numerosi settori, quali il commercio all'ingrosso di metalli e minerali, la produzione di strumenti di misurazione e di macchinari e attrezzature per la lavorazione della gomma. L'impresa tedesca Hdw è tra le aziende leader a livello mondiale nella costruzione di sottomarini a propulsione convenzionale. Costruisce inoltre navi militari di superficie e effettua lavori di riconversione e di riparazione sia di sottomarini che di navi militari. Oltre a ciò, Hdw è attiva nella costruzione di navi traghetto, di portacontainer, di cantieri navali, di navi da crociera e fornisce servizi di riconversione e di riparazione di navi mercantili. Gli attuali azionisti di Hdw sono Babcock Borsig, Preussag e BayernFinanz. Secondo i termini dell'accordo notificato alla Commissione il 25 aprile per l'ottenimento del nulla osta regolamentare ai sensi del regolamento europeo sulle concentrazioni, Bank One procederà, tramite Hdw Holding, società interamente controllata, all'acquisizione del 75% meno un'azione del capitale di Hdw. La restante quota azionaria sarà detenuta da Babcock Borsig. Secondo la prassi, la Commissione ha esaminato attentamente le attività detenute dalle società nella UE, giungendo alla conclusione che non esistono sovrapposizioni, data l'assenza sia di Bank One che delle sue controllate nei settori di attività di Hdw nell'Unione europea. La Commissione ha altresì attentamente esaminato possibili legami tra Bank One e gruppi statunitensi attivi nel settore della difesa ovvero possibili finanziamenti dell'acquisizione da parte di società diverse da Bank One. L'esame non ha tuttavia messo in luce alcun legame di sorta. 

UNA CONFERENZA EUROPEA ESAMINERÀ LA RICERCA E SVILUPPO IN MATERIA DI BIOMASSA
Amsterdam, 3 giugno 2002 - La dodicesima conferenza europea e mostra tecnologica sulla biomassa per l'energia, l'industria e la protezione climatica si terrà ad Amsterdam (Paesi Bassi) dal 17 al 21 giugno 2002. La manifestazione, organizzata da Wip (Wirtschaft und Infrastruktur GmbH & Co Planungs Kg) e da Eta (Energia Trasporti Agricoltura), esaminerà le strategie globali, le tecnologie, i progetti e le migliori prassi più recenti per l'energia e l'ambiente. Scienziati, politici e persone interessate all'utilizzo della biomassa quale fonte energetica avranno inoltre l'opportunità di intavolare discussioni. I dibattiti verteranno principalmente su una serie di questioni comprendenti la ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie di conversione della bioenergia, le risorse di biomassa, la dimostrazione e l'applicazione della bioenergia per il riscaldamento, l'elettricità e i trasporti, le questioni strategiche e politiche, nonché la biomassa nei paesi in via di sviluppo. La manifestazione prevede altresì l'assegnazione del premio di eccellenza "Biomass" e del premio "Biomass Junior" in riconoscimento delle importanti iniziative promosse in questo settore. Attualmente, il tre per cento dell'energia primaria consumata nell'UE deriva da risorse di biomassa. La valorizzazione di questa fonte energetica è un modo per mantenere l'impegno assunto dall'UE a Kyoto di ridurre, entro il periodo 2008-2012, le emissioni di gas-serra dell'otto per cento rispetto ai livelli del 1990 e di realizzare l'obiettivo del Libro bianco dell'Ue di aumentare fino al 12 per cento la percentuale di fonti di energia rinnovabile nella produzione energetica in Europa entro il 2010. Infolink: http://www.etaflorence.it  http://www.wip-munich.de

LANCIATA L'EDIZIONE 2002 DEL CONCORSO EUROWARDS (PREMI EUROPEI PER LO SPIRITO IMPRENDITORIALE) RIVOLTO AGLI IMPRENDITORI. 
Bruxelles, 3 giugno 2002 - La competizione, organizzata dal gruppo "Spirito d'impresa", si svolgerà in oltre 25 paesi europei. Essa si rivolge alle aziende di tutti i settori e riguarda quattro categorie: incoraggiamento, avviamento, start-up ed espansione. Frédéric Béguin, presidente del gruppo "Spirito d'impresa", ha dichiarato: "Non si tratta solamente della migliore opportunità di mettere alla prova il vostro piano d'impresa di fronte alla concorrenza proveniente da tutta Europa, ma anche della maniera più semplice di ottenere capitali di rischio, dal momento che il concorso è correlato con i fondi di capitale di rischio che investono nelle imprese che hanno ambizioni europee". Le decisioni da parte del comitato di selezione europeo e la cerimonia di consegna dei premi avranno luogo in Belgio il 19 e 20 novembre 2002. Infolink: http://www.eurowards.com

UN PREMIO PER LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA RIVOLTO AI GIOVANI RICERCATORI 
Bruxelles, 3 giugno 2002 - I giovani scienziati capaci di esprimere per iscritto le attività e le teorie che stanno alla base delle loro ricerche possono aggiudicarsi fino a 800 euro attraverso la redazione di un articolo. Il concorso, rivolto ai giovani scienziati dei nuovi Stati indipendenti (Nsi), è gestito da Intas (Associazione internazionale per la promozione della cooperazione con gli scienziati dei nuovi Stati indipendenti). Per partecipare, i candidati devono aver ricevuto una borsa di studio dall'intas. Gli articoli non devono superare le 1.000 parole e i primi tre si aggiudicheranno rispettivamente 800, 400 e 200 euro. Uno dei criteri di selezione decisivo per aggiudicarsi il premio è il fatto di saper rendere le attività e i risultati delle ricerche svolte accessibili ad un ampio pubblico. Gli articoli devono essere presentati entro e non oltre il 13 settembre e i nomi dei vincitori verranno comunicati a novembre. Per informazioni : Joëlle Lepot E-mail: lepot@intas.be  Fax: +32-2-5490156 

AUMENTO CAPITALE - PRIMA TRANCHE 
Roma, 3 giugno 2002 - Alitalia informa che, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, nel far seguito alle deliberazioni assunte dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti Alitalia nella riunione tenutasi il 28 maggio u.s., ha comunicato di sottoscrivere e integralmente liberare una prima tranche dell'aumento di capitale allo stesso riservato. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha, in particolare, sottoscritto n.268.987.500 nuove azioni della Compagnia ad un prezzo di Euro 0,96 cadauna comprensivo di un sovrapprezzo unitario di Euro 0,59 cadauna, liberandone il corrispondente importo (pari a complessivi Euro 258.228.000) mediante l'utilizzo delle somme già versate in conto aumento di capitale nello scorso mese di dicembre. 

LE NOVITÀ DEI SERVIZI DI BORDO ALITALIA DAL 30 MAGGIO 
Roma, 3 giugno 2002 - Importanti novità operative, come già anticipato, per la nuova stagione estiva. Alitalia a partire dal 1° giugno ristruttura il suo prodotto per il Brasile: il collegamento con San Paolo diventa giornaliero e viene aperto il nuovo collegamento Roma-San Paolo (2 voli a settimana), i rimanenti 5 voli continuano ad essere effettuati da Milano: Az 674 Roma-Fiumicino/San Paolo Mercoledì/Giovedì 10,15/17,05 ; Az 675 San Paolo/Roma-Fiumicino Mercoledì/Giovedì 19,05/11,15 . Da Milano-Malpensa Alitalia manterrà il collegamento diretto con San Paolo: Az 672 Milano-Malpensa/San Paolo lu-ma-ve-sa-do 10,00-17,05 ; Az 673 San Paolo/Milano-Malpensa lu-ma-ve-sa-do 20,05/12,20 Alitalia oltre ai collegamenti citati ed in collaborazione con Varig dispone di un volo da San Paolo per Rio de Janeiro in connessione con volo intercontinentale. Tutti i voli saranno effettuati con l'aeromobile Md-11 nelle versioni da 283 posti (full pax) e 204 posti (combi Pax/cargo). Con il nuovo collegamento Roma-San Paolo vi saranno ulteriori possibilità di connessione a Fiumicino per i passeggeri provenienti o in prosecuzione verso altri scali italiani ed internazionali nell'arco di due ore. Sempre dal 1° giugno, i 6 voli settimanali Alitalia su Caracas diventeranno giornalieri con partenza da Milano-Malpensa alle ore 10,00 e arrivo a Caracas alle ore 14,35; la partenza da Caracas è alle ore 16,25 con arrivo a Milano-Malpensa alle ore 8,20. Alitalia è l'unica compagnia ad effettuare collegamenti diretti Italia-Venezuela. Inoltre, sempre dal 1° giugno, le 3 frequenze settimanali operate da Alitalia su Osaka diventeranno 5, per soddisfare una domanda sempre crescente, con partenze da Malpensa alle ore 14,35 e arrivo a Osaka alle ore 9,30; le partenze da Osaka sono alle ore 11,25 con arrivo a Malpensa alle ore 17,25. Alitalia inoltre al fine di cogliere l'opportunità dell'apertura della seconda pista nell'aeroporto di Tokyo-Narita, ha raddoppiato dal 18 aprile scorso i servizi su questa destinazione sino ad effettuare 7 voli settimanali tra Milano-Malpensa e Tokyo e 3 voli settimanali diretti tra Roma-Fiumicino e Tokyo. Altri 6 voli settimanali (di cui 3 da Roma e 3 da Milano) saranno offerti da Alitalia in collaborazione con Jal (in qualità di vettore operativo). 

UN PROGETTO FINANZIATO DALL'UE CONFERMA LA POSSIBILITÀ DI REALIZZARE AEREI AD IDROGENO LIQUIDO 
Ispra, 3 giugno 2002 - Il 27 ed il 28 maggio sono stati presentati ad Ispra (Italia) i risultati di un progetto finanziato dall'UE, "Cryoplane", che hanno confermato la possibilità di realizzare velivoli ad idrogeno liquido quale alternativa agli aerei alimentati con combustibili fossili. Il progetto ha ottenuto finanziamenti nell'ambito del programma "Crescita" del quinto programma quadro, è durato 26 mesi ed ha coinvolto 35 partner provenienti dal settore industriale, dai centri di ricerca e dalle istituzioni universitarie di 11 paesi dell'UE, compreso il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione. Quest'ultima ritiene che il progetto "Cryoplane" sia rappresentativo dell'approccio alla ricerca previsto per il prossimo sesto programma quadro (6PQ). "Il progetto 'Cryoplane' non è soltanto un buon esempio di come la ricerca sia una componente di vitale importanza nella promozione della competitività industriale e dello sviluppo sostenibile, ma dimostra inoltre come l'unione di risorse altrimenti disperse possa offrire un vantaggio competitivo alla ricerca ed allo sviluppo dell'Europa", ha affermato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. "In ciò si sostanzia lo spirito del 6PQ. Stiamo andando nella giusta direzione", ha aggiunto il Commissario. "Cryoplane" si proponeva di valutare i requisiti degli aerei ad idrogeno liquido. Fra le questioni affrontate nel corso del progetto erano comprese la configurazione ed i rendimenti dei velivoli, i sistemi ed i componenti, i metodi di propulsione non convenzionali, la sicurezza, la compatibilità ambientale, la produzione di carburante, la gestione aeroportuale e le simulazioni del passaggio dal cherosene all'idrogeno. Il progetto è riuscito a confermare che i motori ad idrogeno possono essere efficienti quanto quelli al cherosene in termini di energia consumata, con vantaggi che comprendono una sostanziale riduzione delle emissioni. Le simulazioni al computer hanno dimostrato altresì che le scie di condensazione prodotte dai velivoli ad idrogeno contribuiranno in misura minore alla produzione di gas ad effetto serra rispetto agli aerei alimentati con cherosene. "Cryoplane" ha rivelato nel contempo che gli aerei ad idrogeno non avranno difficoltà a soddisfare i requisiti internazionali di navigabilità aerea. La valutazione della fattibilità e della disponibilità tecnica dei componenti delle configurazioni del sistema di alimentazione ha mostrato altresì che questi possono adattarsi ad assetti alternativi del serbatoio. Se da un lato le risorse di combustibile fossile saranno in grado di soddisfare le esigenze dell'aviazione per i prossimi 50 anni, dall'altro si sollecita un passaggio alle tecnologie sostenibili e ciò potrebbe verificarsi al più presto nel 2015. Nonostante una diminuzione dei viaggi aerei a seguito degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, si prevede che la crescita riprenderà ad una tasso annuo compreso fra il quattro ed il cinque per cento nel corso del prossimo decennio. Il traffico aereo contribuisce per circa il 3 per cento alle emissioni artificiali di gas ad effetto serra, in particolare del biossido di carbonio. L'idrogeno liquido è l'unico carburante sostenibile alternativo sperimentato per questa applicazione. Esso può essere prodotto attraverso l'elettrolisi dell'acqua utilizzando l'energia delle fonti rinnovabili. Il suo principale prodotto di combustione è l'acqua, per cui tale carburante rilascia emissioni estremamente basse ed è in grado di eliminare la dipendenza dai combustibili fossili. Infolink: http://www.eads.net/eads/en/index.htm?/xml/en/businet/
airbus/cryoplane/cryoplane.htm&airbus
 

AMBIENTE: EMISSIONI DI GAS SERRA IN AUMENTO, SI ALLONTANA L'OBIETTIVO DI KYOTO 
Roma, 3 giugno 2002 - Nel 2020 le emissioni di gas serra mondiali saranno il 50% in più di quelle attuali. Una previsione allarmante che allontana il raggiungimento degli obiettivi di riduzione fissati nel 1997 dal Protocollo di Kyoto: nel 2010 l'Unione europea registrerà emissioni superiori del 18% rispetto all'obiettivo di Kyoto (-8% per la Ue), con un incremento dell'1% annuo, a fronte della riduzione del 3,5% raggiunta nel decennio precedente. Molto resta da fare anche in Italia, dove le emissioni sono aumentate del 5,6% tra il 1990 e il 2001, mentre le previsioni di Kyoto al 2010 impongono nel nostro paese un calo del 6,5%. Agli impegni assunti nel quadro del negoziato internazionale sull'ambiente, che ha visto l'Italia in primo piano, non corrisponde quindi un'azione efficace per lo sviluppo sostenibile. Un significativo contributo potrebbe arrivare dalla nuova strategia nazionale di azione ambientale che, in coerenza con l'approccio europeo, pone come priorità i cambiamenti climatici, la salute e la qualità della vita, la natura e la biodiversità, la gestione di risorse naturali e rifiuti, i sistemi di trasporto e l'uso del territorio. E' questo il quadro della situazione energetico-ambientale tracciato dal "Rapporto 2001 sullo stato di attuazione del Patto per l'energia e l'ambiente", predisposto dall'Enea per il Cnel, a tre mesi dal Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile che si svolgerà alla fine di agosto in Sudafrica. "Incontrare Johannesburg 2002" è infatti il titolo del documento, giunto alla terza edizione, che fa il punto sull'attuazione del Patto per l'energia e l'ambiente (firmato quattro anni fa da 35 soggetti pubblici, privati e sociali e di cui il Cnel è garante), rappresentando un utile strumento per la definizione delle politiche e delle misure in discussione al prossimo Summit, tra cui la gestione sostenibile delle risorse ambientali, il governo globale dell'ambiente e la trasformazione del modello di produzione e di consumo. Il Rapporto è stato presentato oggi a Villa Lubin da: Mario Sai (presidente Commissione attività produttive e risorse ambientali del Cnel), Giancarlo Abete (coordinatore Gruppo ambiente del Cnel), Claudio Falasca (Coordinatore Comitato Patto energia e ambiente del Cnel), Natale Massimo Caminiti (Enea), oltre a rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, delle associazioni ambientaliste e dei consumatori. I dati confermano la tendenza all'aumento della domanda mondiale di energia primaria, che registrerà un incremento del 50% entro il 2020, con una media annua del 2%. Nello stesso periodo, si prevede che i consumi dei paesi in via di sviluppo superino quelli dei paesi industrializzati, mentre permarrà lo squilibrio nei consumi pro-capite, 5 volte maggiore nei paesi industrializzati. Nel 2020 i combustibili fossili saranno ancora le fonti energetiche dominanti: se le riserve provate possono soddisfare i fabbisogni mondiali fino alla metà del secolo, è comunque previsto un aumento della produzione del 53% al 2020, pari al 2,1% in più ogni anno. In particolare, il petrolio resterà la fonte energetica prevalente, soprattutto nel settore dei trasporti (il suo utilizzo è destinato invece a calare nella produzione elettrica), ma il maggiore aumento di consumi spetterà al gas naturale che, con una crescita di oltre il 50%, diventerà la seconda fonte di approvvigionamento energetico. Una crescita dei consumi è prevista anche per il carbone e soprattutto per il nucleare, che registrerà un incremento medio annuo del 17%. Resterà invece trascurabile il contributo alla domanda di energia mondiale fornito dalle fonti rinnovabili, nonostante la previsione di un elevato incremento del loro utilizzo. In controtendenza il dato europeo che fa prevedere una flessione della produzione interna di energia primaria del 22% entro il 2020 (contro l'incremento medio annuo dell'1% registrato nell'ultimo decennio), accentuando la forte dipendenza energetica dell'Unione (le importazioni energetiche dovrebbero infatti aumentare del 50%). La dipendenza energetica è ancora più rilevante per il nostro paese, dove nel 2001 ha sfiorato l'84%, a fronte di un incremento dei consumi di energia primaria (+15% nel periodo 1990-2001); l'aumento riguarda in particolare la domanda di energia elettrica, cresciuta del 30% negli ultimi dieci anni. 

CONCORSO PER IL III MASTER IN "FINANZA PER LA BANCA E PER L'ASSICURAZIONE": 20 BORSE DI STUDIO AI PRIMI CLASSIFICATI 
Roma. 3 giugno 2002 - Il Master, organizzato dalla Facoltà di Scienze Statistiche e finanziato dalla Banca di Roma, è finalizzato a formare figure professionali esperte nel settore della Finanza.La Banca di Roma provvederà a coprire le spese d'iscrizione al corso ai primi 20 classificati nella prova di selezione. La domanda di partecipazione deve essere redatta compilando il modulo prestampato allegato al bando e visionabile - a partire dal 1 giugno 2002 - all'indirizzo internet www.sta.uniroma1.it Il modulo di adesione deve pervenire entro il termine perentorio del 2 ottobre 2002 alla Presidenza della Facoltà di Scienze Statistiche - Segreteria del Master in Finanza - Università degli studi di Roma "La Sapienza" - p.le A. Moro, 5 - 00185 Roma. Informazioni: Segreteria del Master - Donatella Carini - tel. 06.49910323 Infolink: www.sta.uniroma1.it

ALICE LISSONI VENTIDUENNE LOMBARDA, SI AGGIUDICA LA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO L'"INFIL AWARD 2002" PREMIO PER GIOVANI STILISTI DI MAGLIERIA INTIMA 
Milano, 3 giugno 2002 - La Giuria di Infil Award 2002, composta da Gigliola Curiel, (stilista), Walter Passerini, (direttore di Corriere Lavoro, supplemento del Corriere della Sera), Federica Passero, (gallerista), Enea Pieracini, (fotografo) e Franco Airoldi (Direttore Generale di Infil), riunitasi a Milano, ha selezionato la vincitrice e le due finaliste del Premio per giovani stilisti di maglieria intima. I criteri, a cui la Giuria si è attenuta nella selezione dei lavori, vanno dalla creatività alla ricerca di nuovi materiali, alle forme innovative e alla fattibilità. La vincitrice, Alice Lissoni, ha solo 22 anni, e una grande determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi. Fin da quando era piccola ha sempre apprezzato l'arte e ora si è avvicinata al mondo della moda proprio come fenomeno artistico. Appena ne ha avuto la possibilità ha iniziato a frequentare a Milano il corso di Fashion and Textile Design presso il Centro di Formazione Professionale della Regione Lombardia. I suoi disegni esprimono nei tratti questo grande amore per la moda a cui unisce la sua freschezza con la massima cura nei dettagli che rendono i suoi capi all'avanguardia nello stile. Con il Premio "Infil Award 2002" si è aggiudicata una borsa di studio di 3.000 Euro, la possibilità di effettuare uno stage di tre mesi presso l'ufficio stile dell'azienda e la presentazione della sua collezione al Sil (Salon International de la Lingerie) di Parigi nel gennaio 2003. Sung Sik Kim, coreana, 27 anni e Chiara Montinaro, marchigiana, 22 anni, sono le due finaliste che usufruiranno di uno stage di due mesi presso l'Ufficio Stile Infil. Sung Sik Kim per i suoi lavori si è ispirata a capi classici con uno stile essenziale, semplice e lineare. E' attenta alla cura dei particolari oltre che alle esigenze dell'uomo e della donna del nostro tempo. Cerca di inserire nelle sue collezioni il blu del mare, il suo colore preferito. Il suo sogno è poter produrre nel suo paese gli hanbok, gli abiti tradizionali coreani con tutti gli accessori. Chiara Montinaro 22enne marchigiana ha sempre sviluppato il suo amore prima per il disegno artistico e poi per il disegno di moda. Per lei la maglieria intima è non solo intimità ma ricerca dei tessuti nel segno di novità e creatività. I suoi dessous per donna, uomo e bambino esprimono il suo temperamento determinato nel disegnare capi semplici e pratici. Quest'anno hanno partecipato alla selezione del premio oltre 400 lavori da ogni parte d'Italia, sia a titolo individuale che attraverso scuole italiane tradizionalmente già conosciute nel settore. La quinta edizione del Premio "Infil Award 2003" verrà bandita nel prossimo ottobre e saranno ammessi tutti i giovani fino ai 30 anni, italiani e stranieri residenti in Italia, studenti di moda/design o che abbiano maturato esperienze nel settore. Infil, leader in Italia e nel mondo nella produzione di maglieria intima, rinnova così il suo impegno verso i giovani con il duplice obiettivo di promuovere la creatività, la ricerca, l'innovazione e lo stile della scuola italiana di moda e l'esigenza del mercato di stilisti di maglieria intima. 

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