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GIOVEDI'
4 LUGLIO 2002
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PROGRAMMA
DELLA PRESIDENZA DANESE
Bruxelles,
4 luglio 2002 - Anders Fogh Rasmussen, primo ministro danese, ha presentato
all'Aula il programma della Presidenza danese . Il Pe è una forza
importante nello sviluppo della cooperazione europea e ciò varrà
soprattutto nei prossimi mesi, cruciali per il futuro dell'UE. La Presidenza
danese auspica una stretta cooperazione con il Parlamento e le altre
Istituzioni, rafforzando i contatti prima delle riunioni e dei vertici di
Bruxelles e Copenhagen, essendo presenti a tutte le sessioni plenarie. Un
ruolo particolare sarà svolto in questo contesto dal ministro danese per i
rapporti con l'Europa, Bertel Haarder, che in passato ha ricoperto la carica
di membro del Parlamento europeo. La Presidenza danese dovrà farsi carico
di decisioni importanti, prima fra tutte quella relativa all'ampliamento, il
cui dibattito sarà svolto il 19 novembre e porterà avanti con decisione e
flessibilità, ma soprattutto con un grande spirito di trasparenza il lavoro
deciso al Vertice di Siviglia. Il programma danese si intitola 'Una Europa'
sottolineando cosi il significato particolare che diamo all'ampliamento e
contiene varie priorità: Ampliamento, (da Copenhagen a Copenhagen) con il
momento cruciale a dicembre, durante il vertice di Copenhagena; Spazio di
libertà, sicurezza e giustizia che richiede una rinnovata lotta alla
criminalità e al terrorismo; Sviluppo sostenibile, da un punto di vista
sociale, economico e ambientale; - Sicurezza alimentare, che include anche
le questioni relative alla politica dell'agricoltura e alla riforma della
politica della pesca; Responsabilità globale dell'Ue: occorre rafforzare la
politica di sicurezza e i legami fra UE ed Usa, sviluppare il rapporto fra
paesi ricchi e poveri. Il Primo ministro danese ha poi commentato punto per
punto il programma della Presidenza, lasciando la questione
dell'allargamento per ultima. Sullo sviluppo socioeconomico sostenibile
Rasmussen ha detto che solo una forte cooperazione economica all'interno
dell'UE, e un'economia forte e competitiva possono garantire un maggior
benessere e una maggiore occupazione, nella prospettiva di. tenere il passo
della concorrenza, in particolare con gli Stati Uniti. Per quanto riguarda
la sicurezza alimentare lo slogan della Presidenza danese prevede cibi
sicuri 'dalla terra alla tavola', in tutte le fasi di produzione dei cibi.
Sono previsti i. negoziati sulla riforma della Pac e della politica della
pesca, ma tali negoziati non dovranno influire sul processo di allargamento.
La responsabilità per la pace e in particolare la lotta al terrorismo e
l'impegno per ridurre la povertà nel mondo sono alcuni dei punti forti del
programma. L'intenzione della Presidenza danese è quella di garantire una
buona cooperazione con la Presidenza greca che seguirà, soprattutto nel
settore della difesa. L'Ue dovrà svolgere un ruolo centrale al vertice di
Johannesburg e arrivare ad un accordo globale che impegni paesi ricchi e
poveri, in cui i ricchi offrono opportunità di scambi economici e aiuto
allo sviluppo ai paesi poveri, che da parte loro, dovranno assicurare una
buona governance, il rispetto delle libertà e dei diritti umani e il libero
accesso all'informazione. Il vertice Asem che si svolgerà a settembre a
Copenhagen, rafforzerà i rapporti con i paesi asiatici e la Presidenza
intende sviluppare le relazioni con la Russia (con cui si prevede un vertice
a novembre) e i paesi vicini (Bielorussia e Moldavia). Il problema di
Kaliningrad dovrà essere risolto con una soluzione basata sull'acquis di
Schengen. Il compito più importante della Presidenza danese è
innegabilmente il completamento del processo di allargamento dell'Unione,
processo avviato proprio a Copenaghen nel '93. A questo proposito la
Presidenza danese si impegna a far aderire tutti i paesi che saranno pronti
entro la fine dell'anno, per garantire la loro partecipazione entro il 2004,
anno delle elezioni europee. I principi di base dell'ampliamento e i criteri
chiave per i dieci paesi saranno comunque applicati senza compromessi pur
ribadendo che nessun paese dovrà aspettare gli altri per aderire.
Considerando che occorre chiudere i lavori della Convenzione sul futuro
dell'Europa e che nel 2004 si aprirà una nuova CIG e si svolgeranno le
elezioni del Parlamento europeo, che nel 2005 si dovrà stabilire un nuovo
quadro per il prossimo periodo di bilancio, risulta indispensabile
concludere il processo di allargamento ora o si perderà questa storica
opportunità. Gli ostacoli su questa strada sono rappresentati dalla
questione del finanziamento, soprattutto per quanto riguarda l'agricoltura e
il bilancio e la Commissione ha presentato in proposito una proposta saggia
di compromesso. Forse gli Stati membri pensano che la proposta costi troppo,
mentre i Paesi candidati la ritengono insufficiente, in ogni caso agli inizi
di novembre l'UE comunicherà ai paesi candidati la posizione comune su tale
questione. Altro problema è quello di Cipro, paese che ha chiuso 28
capitoli su 31 ma che continua ad essere diviso: la Presidenza danese
lavorerà per risolvere il problema, ma tutti dovranno fare la loro parte.
Un ultimo elemento imprevedibile è il referendum irlandese sulla ratifica
del trattato di Nizza, su cui si basano tutti i negoziati per
l'allargamento: un nuovo no metterebbe a rischio l'intero processo. Più di
40 anni di comunismo hanno portato ad una divisione dell'Europa, capitolo
che si vuole chiudere. Il titolo della Presidenza danese è 'Una Europa',
un'Europa per tutti, quadro di cooperazione, pace e benessere, realtà
immaginata dai padri fondatori dell'Unione e che gli Stati membri possono
estendere ad est, lavorando con coraggio e determinazione. Occorre offrire
subito alle nuove democrazie dell'Europa centrorientale l'adesione all'UE,
ha concluso il Primo ministro danese. Per il Presidente della Commissione
europea, Romano Prodi, il passaggio tra la Presidenza spagnola e quella
danese rappresenta il momento giusto per fare il punto della situazione. La
seconda metà dell'anno sarà infatti segnata da tre grandi processi
collegati fra loro. In primo luogo, l'allargamento. La Commissione indicherà
quali paesi considera pronti al Consiglio europeo di ottobre, ma poi
bisognerà anche sostenere i progressi degli altri paesi candidati. Si vuole
portare avanti il processo in modo organico, senza erigere altre barriere
all'interno del continente che si cerca di unificare. Se la situazione
attuale sarà confermata, è probabile che la Commissione riterrà pronti
per l'adesione tutti i dieci paesi della prima ondata. L'Esecutivo lavorerà
con decisione per concludere i negoziati a Copenaghen. Prima di allora,
tuttavia, è necessario trovare un accordo interno agli attuali Stati membri
sulle questioni del bilancio e dei pagamenti diretti alle imprese agricole.
Facendo appello a tutte le parti affinché si impegnino a pervenire ad un
accordo che aprirà la porta alla riunificazione del continente, egli ha
affermato che la proposta della Commissione è la sola base di negoziato
possibile. La Commissione aggiornerà la tabella di marcia e la strategia di
preadesione per la Bulgaria e la Romania. Quanto alla Turchia, dopo
l'incoraggiamento venuto da Siviglia, la relazione periodica sullo stato di
avanzamento e l'attuazione delle riforme che saranno pubblicate dalla
Commissione ad ottobre saranno un elemento centrale per le decisioni di
Copenaghen. Il Consiglio europeo di dicembre, infatti, fisserà la data del
2004 per l'ingresso formale dei nuovi Stati membri, dopo la firma del
Trattato di adesione prevista per il marzo 2003. Ciò però dipende dalla
ratifica del Trattato di Nizza su cui gli elettori irlandesi dovranno
esprimersi in autunno: il risultato positivo di questa consultazione sarà
fondamentale per il futuro dell'Europa. A partire dal 2004, l'Unione dovrà
mostrarsi capace di svolgere appieno le sue funzioni e di rispondere alle
aspettative dei cittadini, che saranno oltre 450 milioni. Citando i dati di
Eurobarometro, Prodi ha sottolineato che i cittadini chiedono alle
istituzioni la massima efficienza. Il Trattato di Nizza introdurrà le
riforme istituzionali necessarie per l'allargamento. Parallelamente, però,
bisognerà prendere alcune decisioni di fondo sulla natura politica e
sull'architettura istituzionale dell'Unione futura. Servono in particolare
una politica estera più forte con un ruolo più deciso sulla scena
internazionale; una cooperazione più stretta nel campo della sicurezza e
della giustizia e nella lotta contro la criminalità organizzata e
l'immigrazione clandestina; un miglior coordinamento della politica
economica e finanziaria. Il dibattito è in corso in seno alla Convenzione,
ma per Prodi non si può attendere con le mani in mano la ratifica di un
nuovo Trattato. La Presidenza danese dovrà portare avanti le riforme
procedurali del Consiglio decise a Siviglia. Anche la Commissione si è
mossa proponendo idee su come riorganizzare il proprio lavoro. Le riforme
devono procedere di pari passo in tutte le istituzioni mettendo gli uomini e
le donne giusti al posto giusto e pensando all'interesse generale del
sistema e al suo rendimento ottimale, per una governance europea più solida
e più democratica. Terzo argomento: il Vertice mondiale sullo sviluppo
sostenibile di Johannesburg. Prodi auspica che questo marchi un deciso passo
avanti. L'Unione, che ha un ruolo guida sul piano commerciale,
dell'assistenza allo sviluppo, degli aiuti umanitari e delle relazioni
diplomatiche, non deve riposare sugli allori ma persuadere i partner a fare
la loro parte. Bisogna impegnarsi a sostenere concretamente lo sviluppo del
Sud del mondo seguendo le priorità definite dal segretario generale
dell'ONU Kofi Annan: acqua e igiene, sanità, energia, agricoltura e
biodiversità, senza dimenticare gli aspetti sociopolitici: sviluppo della
democrazia, buon governo, dialogo politico e riforme sociali ed economiche.
I grandi obiettivi sono quelli di ridurre la povertà, assicurare la pace e
migliorare le condizioni di vita di quella che è la maggioranza della
popolazione del pianeta. I crescenti divari di reddito tra Nord e Sud del
mondo si stanno allargando in maniera preoccupante, soprattutto in Africa.
È necessario pertanto invertire la tendenza ed evitare di erigere nuovi
muri e barriere a livello mondiale. Si deve fare di più, mantenendo gli
impegni presi e agendo in modo più concertato e complementare. L'ultimo
incontro dei G8 in Canada ha adottato un piano d'azione a sostegno del Nuovo
Partenariato per lo Sviluppo dell'Africa (Nepad): bisogna garantire che il
contributo europeo sia all'altezza del tradizionale ruolo di partner
privilegiato dell'Africa e delle responsabilità storiche verso il
continente. La Presidenza danese può infine contare sulla Commissione e
sulla neonata agenzia per la sicurezza alimentare per mantenere standard
sicuri e di elevato livello per gli alimenti. L'Unione europea, unico
esempio realizzato di gestione democratica e sovranazionale della
globalizzazione, deve porsi come modello di efficienza democratica. Il mondo
si aspetta dall'Europa un contributo altissimo al dibattito sulla
sostenibilità, che deve essere il contributo di tutti. A nome del gruppo
popolare, Hans-Gert Poettering (Ppe/De, D) ha affermato che se la Danimarca
realizzerà quanto affermato dal Presidente Rasmussen, potrà dimostrare che
non sono solo i grandi paesi a portare avanti l'Europa. Con lo slogan
"da Copenaghen a Copenaghen" bisogna cogliere l'opportunità di
portare avanti l'Europa. I principi dello stato di diritto, della
democrazia, del riconoscimento delle minoranze, della libertà dovranno
essere applicati anche nei paesi dell'est. Ma se un paese non soddisfa tali
condizioni, gli altri non devono penalizzati. D'altra parte, non si devono
porre nuove condizioni: le pressioni in tal senso vanno respinte. Poettering
ha affermato la sua opposizione al fatto che il cancelliere tedesco colleghi
l'ampliamento alla questione agricola "per motivi elettorali". Il
Parlamento ha adottato una relazione sulle ripercussioni finanziarie
dell'ampliamento, anche per l'agricoltura: la Presidenza danese ha in tal
senso l'appoggio dell'Aula. Quanto alla Turchia, è necessario fissare una
data per l'inizio dei negoziati. Il paese deve continuare sulla strada delle
riforme: il governo turco è quindi invitato a togliere la riserva sulle
forze armate e la Nato. Sull'apertura e la trasparenza, poi, sono i paesi
nordici a dare l'esempio; quanto deciso a Siviglia deve ora essere
applicato, trattando pubblicamente le questioni legislative. Dopo la fine
dei negoziati d'adesione, inoltre, serve un periodo di tempo per informare
l'opinione pubblica. Il portavoce popolare ha infine sottolineato l'accordo
interistituzionale, che permetterà di arrivare a una migliore
regolamentazione e legislazione entro la fine del 2002; serve poi un accordo
per una maggiore trasparenza anche sul terzo pilastro. Il gruppo popolare
sostiene la Presidenza. Sulla questione agricola, la Presidenza danese ha
riconfermato che nessun paese responsabile può fare dell'ampliamento un
ostaggio per le ambizioni in campo di politica agricola, perché sarebbe un
errore storico di dimensioni madornali e che la proposta della Commissione
consente di realizzare l'ampliamento nei margini dell'attuale bilancio,
senza nuove risorse finanziarie. L'unico sforzo richiesto agli Stati membri
per la graduale eliminazione degli aiuti diretti ai nuovi paesi membri, è
uguale allo 0,001% della produzione degli attuali Stati membri. Bloccare
l'allargamento per un importo che è l'1 per mille della produzione sembra
francamente inaccettabile, ha detto il Primo ministro danese, riaffermando
che la Danimarca intende andare avanti con negoziati realistici e non certo
con una politica del bastone, come qualcuno ha insinuato. Sulla questione
del Medio Oriente la Presidenza danese sta riflettendo su come contribuire
meglio all'avvio di un processo di pace duratura nell'area e un processo per
la riforma dell'autonomia palestinese. L'obiettivo è porre le basi per una
futura conferenza di pace alla quale parteciperebbero tutte le parti in
causa e in tale contesto il ministro degli esteri danese discuterà con
Colin Powell per organizzare un coordinamento fra UE e gli altri membri del
quartetto. Per quanto riguarda Cipro, la Presidenza si atterrà alle
decisioni adottate fin dal 1999: sarebbe vantaggioso risolvere il problema e
garantire l'adesione di tutta l'isola, ma questa soluzione non rientra nelle
condizioni per l'ampliamento e comunque sulla questione c'è perfetto
accordo fra Consiglio e Commissione. In merito alla proposta di inserire la
Georgia fra i paesi candidati, il Presidente in carica ha detto che non vi
sono piani di adesione per quel paese, che d'altra parte non ottempera ai
criteri di base. La Cecenia, invece, sarà sicuramente uno degli argomenti
trattati nel dialogo con la Russia. Rispondendo ai dubbi sulla realizzabilità
del calendario, il Primo ministro danese ha risposto che pur essendo
ambizioso, il calendario è realistico e che c'è il tempo per portare a
conclusione i negoziati di adesione entro la fine dell'anno nel vertice di
dicembre, considerando che, come stabilito a Siviglia, la posizione comune
sulla politica agricola dovrà essere presentata ai paesi candidati già
all'inizio di novembre. Il Presidente della Commissione, Romano Prodi, ha
voluto ribadire che la Commissione, come le altre istituzioni, sostiene i
progetti per la pace in Medio Oriente e realizza le decisioni prese dal
Consiglio per gli aiuti all'Autorità palestinese; l'Esecutivo continua ad
effettuare controlli, anche se la loro efficacia è resa difficile dalla
tragedia della guerra. Bisogna quindi finirla con le illazioni, caricatura
ridicola non comprovata dalla realtà. Prodi ha richiamato il Parlamento
sulla necessità di fare giustizia su tali affermazioni, che continuano a
infangare le istituzioni europee. Prodi ha poi sottolineato la dimensione
nordica per i rapporti con la Russia, ma anche per la soluzione di questioni
particolari, basti ricordare i rapporti costruttivi e amichevoli con la
Groenlandia. Circa le affermazioni di Martin Schulz (Pse, D) sulla
collocazione politica del Presidente della Commissione ("eletto
nell'Ulivo, ora è liberale ed ha partecipato ad un seminario di riflessione
del Ppe: è forse un Presidente tricolore?"), Prodi ha risposto di aver
partecipato a diversi seminari di diversi gruppi politici, definendosi
quindi "multicolore". Ringraziando il Parlamento per l'apertura di
credito alla Presidenza danese da parte di tutte le forze politiche, Prodi
ha auspicato la riuscita dell'allargamento, che richiede l'unità d'azione
di tutte le istituzioni dell'Unione. Il dialogo interistituzionale è
pertanto decisivo perché in futuro ci sarà un grandissimo bisogno di
Europa, a cominciare dall'appuntamento di Johannesburg. Luciano Emilio
Caveri (Eldr, I) ha espresso apprezzamento sull'intervento danese,
soprattutto per quanto riguarda l'allargamento, rilevando la perfetta intesa
con il Presidente della Commissione. su un tema così cruciale. L'oratore ha
espresso alcune riflessioni: in primo luogo, occorre lavorare intensamente
presso le opinioni pubbliche europee per far capire bene il processo di
allargamento, soprattutto nel contesto del prossimo referendum irlandese che
è decisivo. In secondo luogo, occorre fare attenzione alle modalità di
svolgimento dei referendum nei paesi candidati, per evitare un 'effetto
domino', considerando le recenti spinte populistiche con colorature negative
verso l'UE, che stanno emergendo in quei paesi. Altra riflessione riguarda
il lavoro della Convenzione che si concluderà in un momento di 'ingorgo
istituzionale', a cavallo fra il 2003 e il 2004: forse la Presidenza danese
troverà interessanti due questioni affrontate dalla Convenzione, ovvero il
ruolo delle minoranze linguistiche sia nei paesi membri che in quelli
candidati e la questione di quale dovrà essere il rapporto con le regioni
che dispongono di un potere legislativo riconosciuto dalle normative
nazionali. Secondo l'oratore si tratta di garantire il federalismo e la
sussidiarietà oppure l'Europa susciterà incomprensioni sempre maggiori.
L'oratore ha infine espresso il proprio compiacimento per lo stile
inaugurato dalla Presidenza danese di una presenza fisica più costante e un
contatto più facile fra Parlamento e Consiglio, soprattutto nella
prospettiva di alcuni momenti di discussione piuttosto difficili, come la
presentazione del rapporto intermedio e quello finale sulla politica di
coesione nei prossimi mesi. Un ultimo appello alla Presidenza danese a
proseguire nel lavoro del Libro bianco, con particolare attenzione 'all'emergenza
dei rapporti con l'Austria, che pesa anche sull'allargamento e sul problema
dei trasporti sulle Alpi' ha concluso l'intervento. Monica Frassoni (Verdi/ale,
B): ha dato il benvenuto alla Presidenza danese, congratulandosi per lo
slogan di 'Una Europa': si tratta di un messaggio molto forte e che fa
piacere, ma di quale Europa si parla? Tre sono i messaggi che l'oratrice ha
indirizzato alla Presidenza: 1. Le politiche di asilo e di immigrazione non
sono una questione interna, deve esserci corrispondenza fra quello che i
danesi dicono e fanno a livello europeo e quello che dicono e fanno in
Danimarca, perché i Verdi guardano con preoccupazione ad un paese che
rischia di diventare 'da esempio di accoglienza ad esempio di paese dove i
diritti non sono mai acquisiti'. 2. Sulla questione di Cipro, il ministro
degli esteri danese ha detto che non bisogna fare nulla ma i Verdi non sono
d'accordo, perché l'esito del negoziato dipende da come si gestisce,
soprattutto nella fase finale e certamente non si può far aderire un paese
in cui esiste un muro. 3. Il Vertice di Johannesburg è una priorità che
non è stata presentata come tale dalla Presidenza danese e che invece è
fondamentale per l'Unione europea: occorre avere il coraggio di dire che il
commercio e il mercato non sono superiori ai problemi ambientali a quello
della fame, ha concluso l'oratrice. A conclusione del dibattito, il ministro
danese per gli affari europei, Bertel Haarder, ha ringraziato tutti i
partecipanti sottolineando che la Presidenza si atterrà agli obiettivi di
Tampere. Questo è un elemento integrante del programma danese, che mira ad
andare ancora più lontano di quanto affermato a Siviglia: la politica
d'immigrazione e d'asilo dovrebbe essere conclusa nel 2003, ma la Danimarca
farà il possibile per chiudere molti aspetti di questa politica già
durante il semestre danese. A tal proposito, è stata preparata una tabella
di marcia che verrà presentata a Parlamento e Commissione su misure come il
rimpatrio, i controlli alle frontiere e altre. Il governo danese vuole una
politica d'immigrazione e di asilo all'altezza di tutti gli impegni
internazionali, sebbene purtroppo in questo ambito la Danimarca abbia una
deroga rispetto al trattato; il ministro ha sollecitato i parlamentari a
contribuire per superare questo scoglio. Non volendosi esprimere sulla
politica agricola, poiché la proposta della Commissione non è ancora stata
presentata, il ministro ha ringraziato il Parlamento per aver adottato una
posizione chiara sull'ampliamento mostrando la via per una decisione
storica.
SUL
SITO LA LETTERA DI TREMONTI A SOLBES E UNA VALUTAZIONE TECNICA SULLE
DECISIONI DI EUROSTAT
Roma, 4 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che è disponibile sul sito www.tesoro.it
tra gli ultimi documenti pubblicati, la lettera che il Ministro Giulio
Tremonti ha inviato ieri al Commissiario europeo Pedro Solbes a proposito
della imminente decisione di Eurostat sulle operazioni di cartolarizzazione.
Nella lettera Tremonti sottolinea, tra l'altro, che la struttura
dell'operazione di cartolarizzazione degli immobili realizzata dall'Italia
era stata discussa "ex ante" e considerata coerente in occasione
di un incontro tenutosi a Roma nell'ottobre 2001 con gli esperti di Istat,
Eurostat, Banca d'Italia e Banca Centrale Europea. Il Ministero comunica
altresì che sempre sul sito è disponibile anche una valutazione tecnica
circa l'impatto delle decisioni di Eurostat sui conti pubblici
italiani.
DECISIONE
EUROSTAT HA EFFETTI ANCHE POSITIVI PER L'ITALIA
Roma, 4 luglio 2002 - In relazione alla comunicazione rilasciata oggi da
Eurostat in merito alle operazioni di "cartolarizzazione" fatte da
vari Paesi, tra cui l'Italia, il Ministero dell'Economia e delle Finanze
rende noto quanto segue: La tecnica di "cartolarizzazione" è
stata usata da molti Paesi europei; Eurostat ne ha definito
"retroattivamente" una nuova regolamentazione; Le operazioni sul
Lotto sono state valutate negativamente. L'effetto di questa
riqualificazione contabile è comunque solo quello di un puro slittamento
dei proventi da un anno ai successivi. In specie, dal 2001 agli anni di
effettivo incasso dei proventi del Lotto: 2002, 2003 e 2004; All'opposto, le
operazioni di cessione degli immobili, operate con la tecnica della "cartolarizzazione"
sono state valutate positivamente, definendone un nuovo specifico
"codice". L'effetto per l'Italia è doppio: 1) per le cessioni di
immobili previste sul 2002 vale il via libera europeo; 2) il disegno di
queste operazioni sarà adattato, senza problemi, al nuovo
"codice". Nel complesso, per effetto delle decisioni di Eurostat,
l'indebitamento netto del 2001 salirebbe di 0,56 punti di Pil. Ma,
simmetricamente, l'indebitamento netto del 2002 migliora di circa 0,3 punti.
Analogo miglioramento si manifesterà nel 2003. L'azione del Governo resta
dunque invariata.
UNISECTOR:
MOBIL, FONDO AZIONARIO GLOBALE DI UNION CHE INVESTE NEI SETTORI
AUTOMOBILISTICO, DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA.
Milano, 4 luglio 2002 - Nel 2001 UniSector: Mobil, che investe in settori
economici sensibili all'andamento dell'economia, ha risentito fortemente
degli effetti derivanti dal rallentamento globale e, inoltre, data
l'esposizione verso i titoli delle compagnie aeree é stato duramente
penalizzato nel periodo successivo agli attacchi dell'11 settembre. Per
quest'anno la situazione sembra essere decisamente migliore, malgrado i
recenti dati fondamentali abbiano affossatto l'ottimismo preesistente e
riguardante una decisa ripresa dell'economia mondiale; il trend, comunque,
é in crescita e di questo sembra beneficiare il nostro fondo UniSector:
Mobil. A dispetto dei cali attuali delle quotazioni osservati sui mercati
azionari internazionali, che hanno sofferto perdite anche a causa di una
tesa situazione internazionale e di allarmi per nuovi possibili attentati
terroristici negli, il fondo a oggi é leggermente cresciuto, totalizzando
una crescita dello 0,7%. UniSector: Mobil é un fondo settoriale indicato
per investitori che non hanno vincoli di tempo e che desiderano
diversificare il loro portafolgio, é questo il caso di chi possiede un
portafoglio che copre le varie aree geografiche e che ora vuole cogliere le
opportunità offerte ai settori auto, trasporti e logistica. Strategia
d'investimento; acquisti & vendite: Nei primi mesi dell'anno, dopo che i
titoli delle compagnie aeree avevano beneficiato di un crescente ottimismo
economico, il trend di crescita si é appiattito e gli investitori si sono
scoperti dubbiosi circa la credibilità di una reale e solida ripresa
economica negli Stati Uniti, e quindi poi globale. Più recentemente, il
timore di nuovi possibili attentati terroristici ha messo il settore dei
trasporti sotto pressione con sensibili diminuzioni dei prezzi. Manteniamo
le nostre riserve e condividiamo alcune preoccupazioni riguardanti il
settore: malgrado la capacità di trasporto sia stata ridotta, il numero di
passeggeri sia in aumento ed il carico pagante cresca, la profittabilità
delle società rimane problematico (soprattutto resta debole la richiesta
per posti in prima classe o in business a causa dei tagli costi operati da
molte società con conseguente impatto negativo sulle vendite e sugli utili
degli operatori aerei). Oltre a tutto questo, il prezzo del petrolio e le
tensioni provenienti dal Medio Oriente giocano decisamente a sfavore.
L'unica attuale eccezione positiva é rappresentata dagli operatori a basso
costo: considerando i coti reali di struttura di queste società e le buone
condizioni finanziarie di cui godono, non é difficile immaginare
interessanti profitti per il 2002, soprattutto se pensiamo alle numerose
possibilità di espandere il loro business. Nel fondo UniSector: Mobil gli
operatori di trasporto aereo a basso costo sono presenti in misura
consistente. La società britannica easyJet ha recentemente annunciato
l'acquisizione della concorrente Go, ed inoltre Furthermore, con una mossa a
sopresa, la società ha chiuso un'opzione di acquisto su German BA, che sarà
probabilmente esercitata una volta che Go sarà stata totalmente integrata.
Conseguenza di ciò dovrebbe essere una diffusione dei voli a basso costo in
Europa che porrà in essere un'agguerrita competizione con le compagnie di
bandiera su molte rotte. Ryanair ha annunciato risultati molto buoni,
eccezion fatta per l'anno fiscale 2001-2 teminato il 31 marzo (morbo della
mucca pazza in Gran Bretagna, attacchi terroristici dell'11 settembre). Con
beneficio per il trend generale del settore, profitti, numero di passeggeri
e carico pagante sono cresciuti in misura notevole. Ryanair, che serve 76
rotte verso 13 Paesi in Europa, ha sicuramente un notevole potenziale di
crescita per il futuro. I tempi restano difficili per il settore auto come
mostrano i dati relativi ai vari mercati d'europa: in maggio, le nuove
immatricolazioni sono crollate registrando un calo dell'8% rispetto allo
stesso periodo del 2001, e ciò non é solo da attribuire al minor numero di
giornate lavorative a maggio di quest'anno. Ed anche la lentezza della
ripresa economica a farsi sentire: la Gran Bretagna é stato l'unico tra i 5
principali mercati dell'auto a performare in modo convincennte, indicando
una crescita del 5.1% delle immatricolazioni. I restanti mercati hanno
invece sofferto cali, con la Germania - fanalino di coda - in calo del 14%,
seguita dall'Italia con un -11%, -8,6% in Francia e -6,2% in Spagna). Per i
prossimi mesi, crediamo che questi mercati dell'auto si manteranno difficili
a causa di fattori economici troppo deboli per stimolare una ripresa delle
immatricolazioni. Infine, i mesi estivi rappresentano tradizionalmente un
periodo di bassi volumi per l'industria automobilistica, la quale deve anche
considerare la chiusura di stabilimenti per ferie ed i vari turni di vacanza
dei dipendenti. Conclusione é che una vera e sostenibile ripresa del
business non sarà possibile prima della fine dell'anno, e, I players del
settore da noi favoriti sono i seguenti: DaimlerChrysler potrebbe essere tra
le migliori grazie alla ristrutturazione di Chrysler. In maggio, il ramo Usa
di Daimler ha aumentato la quota di mercato mentre Ford e Gm hanno
registrato una diminuzione delle nuove immatricolazioni; qualora la
ristrutturazione e la riorganizzazione proseguissero, i titoli di Daimler
Chrysler potrebbero essere considerati un'interessante investimento. Porsche,
sembra aver raggiunto l'obiettivo di vendita con il modello Cayenne:
inizialmente si prevedevano 25.000 modelli di questa auto sportiva venduti
sul mercato, ma ora gli ordini coprono già l'intera produzione di un'anno,
ed è realistico aspettarsi vendite tra le 30.000 e 35.000 unità dopo il
lancio e vendite e utili in crescita, ed é importante considerare che tutto
questo non sembra essere ancora scontato nelle quotazioni attuali del
titolo. Nei primi mesi del 2002 i titoli del settore logistico, quali le
linee aeree, hanno beneficiato di nuove prospettive economiche ed un trend
dei mercati in crescita. Da aprile, però, a causa di sempre maggiori dubbi
circa la credibilità di una imminente e sostenibile crescita economica, i
titoli di questo settore hanno subito una fase di consolidamento, ma qualora
il processo di crescita economica dovesse concretizzarsi nell'ultima parte
dell'anno in corso, i titoli della logistica dovrebbero, ancora una volta,
conseguire una buona performance. Tra I nomi da noi preferiti in questo
settore compare sicuramente Deutsche Post: questo titolo ha sofferto
considerevoli e temporanee perdite dopo che l'azienda ha presentato un
commento molto conservativo e cauto per il 2002. Mmanteniamo comunque un
giudizio positivo per Deutsche Post I cui titoli rimangono presenti nel
portafoglio del nostro fondo. Ci manteniamo positivi anche riguardo Stinnes
e Kühne & Nagel, che hanno un peso relativamnte elevato all'interno
degli investimenti di UniSector:Mobil. Per contro, abbiamo quasi
completamente liquidato la precedente posizione detenuta in Thiel Logistik,
un'azienda che focalizza le sue attività sulle aree core di contract
logistics/e-logistics, logistica della salute, servizi a valore aggiunto,
soluzioni informatiche e di commercio on-line. Siamo riusciti a cedere la
posizione con profitto quando il prezzo si aggirava sui 22/23 euro ad
azione. Successivamente il titolo é arrivato a perdere oltre il 40% del suo
valore schiacciato da pesanti ordini in vendita determinati da timori degli
operatori di mercato che le acquisizioni effettuate dalla società potessero
rivelarsi problematiche (con maggiori accantonamenti richiesti).
NASCE
TEMEX.IT S.S.O., TERZO MERCATO EXCHANGE
Milano, 4 luglio 2002 - Ieri mercoledì tre luglio alle ore 11, si è tenuta
a Milano presso l'Hotel Principe di Savoia, la conferenza stampa di
presentazione di Temex.it S.S.O. (Sistema di Scambi Organizzati), il nuovo
mercato telematico delle società emittenti titoli dematerializzati diffusi
tra il pubblico in maniera rilevante. Temex.it, piattaforma telematica di
proprietà della società Temex S.p.A., quoterà in una prima fase, azioni
di 102 società (tra cui Aeroporti di Roma, Azienda Sondriese Multiservizi,
Meridiana, Credito Emiliano Holding) per una capitalizzazione complessiva di
circa 50 Mld di Euro (97.000 Mld di Lire). Successivamente saranno quotate
su Temex.it obbligazioni e titoli di debito emessi da enti locali, non
trattati su mercati regolamentati. Su Temex.it inoltre saranno trattati i
titoli di società oggetto di Ipo in attesa di quotazione sui Mercati
regolamentati. Temex.it consente l'accesso agli intermediari autorizzati per
l'inserimento ordini, ed al pubblico, per la verifica dei prezzi in tempo
reale, attraverso una semplice connessione Internet al sito www.temex.it. La
piattaforma tecnologica è fornita da Netfraternity S.p.A. in partnership
con la società altEra. Netfraternity S.p.A. sarà la prima matricola della
New Economy quotata al Temex.it. Esaurita la fase di test, sara' data
comunicazione della data di inizio delle contrattazioni. Infolink: www.temex.it
ALBACOM:
ASSEMBLEA AZIONISTI APPROVA AUMENTO CAPITALE E BILANCIO ¸ AUMENTO CAPITALE
PARI A _ 125 MILIONI INTERAMENTE SOTTOSCRITTO DAI QUATTRO SOCI ¸ + 24%
FATTURATO AL 31 MARZO 2002 ( _ 578 MILIONI)
Milano, 4 Luglio 2002 - L'assemblea degli azionisti di Albacom S.p.A.,
riunitasi oggi a Milano, ha approvato in sede straordinaria un aumento del
capitale sociale pari a 125 milioni di Euro, interamente sottoscritto e
versato dai soci in proporzione alle rispettive quote azionarie di
partecipazione al capitale di Albacom (rispettivamente Albacom Holding 45,5%
- di cui Bt 50,5% e Bnl 49,5% - Eni 35%, Mediaset 19,5%). Tale aumento, che
porta il patrimonio netto di Albacom a 417 milioni di Euro, sarà utilizzato
a sostegno dei piani di sviluppo della Società. L'assemblea degli azionisti
di Albacom ha poi approvato in sede ordinaria il bilancio dell'esercizio
chiuso al 31 Marzo 2002, che ha registrato i seguenti principali risultati:
ß oltre 105.000 clienti attivi (rispetto ai 55.000 dell'esercizio
precedente) con un aumento pari a +89%; ß oltre 7 miliardi di minuti di
traffico (contro quasi 5 miliardi) con un aumento pari a +44%; 578 milioni
di Euro di fatturato (rispetto a 466 milioni di Euro) con un incremento pari
a +24%; raggiungimento di un Margine Operativo Lordo positivo con un anno di
anticipo rispetto alle previsioni di budget. Il Consiglio d'Amministrazione
Albacom a sua volta ha esaminato l'andamento del nuovo esercizio fiscale
iniziato il 1° aprile 2002, che mostra un trend particolarmente positivo,
con un aumento dei ricavi a fine maggio di oltre il 35% sullo scorso anno ed
un Mol già positivo, in ulteriore miglioramento.
INFERENTIA
DNM : IN OCCASIONE DELL'AUMENTO DI CAPITALE E' STATO PRESENTATO IL
NUOVO PIANO INDUSTRIALE ALLA COMUNITA' FINANZIARIA
Milano, 4 luglio 2002 - Il Presidente di Inferentia Dnm Enrico Gasperini, il
Vice Presidente Marco Benatti, l'Amministratore Delegato Marco Girelli e il
Chief Financial Officer Marco Corradini hanno presentato oggi alla comunità
finanziaria, in vista dell'aumento di capitale della Società deliberato
dall'assemblea degli azionisti il 25 giugno scorso, il nuovo piano
industriale del Gruppo illustrando strategie, obiettivi e prospettive. Il
Gruppo Inferentia Dnm è uno dei principali player europei nel mercato della
web integration e del digital marketing, con un valore della produzione a
livello consolidato nel 2001 di € 37,8 milioni (€ 65,5 milioni di
fatturato aggregato). Il Gruppo si propone come partner di riferimento per
aziende medio/grandi nella pianificazione, realizzazione e gestione di
progetti di e-business, con un'offerta completa e integrata di soluzioni e
servizi. Inferentia Dnm vanta una forte presenza, oltre che nel mercato
italiano, anche in quello francese e ha importanti attività nel Regno
Unito, in Portogallo e in Spagna. In Italia conta fra i suoi clienti grandi
imprese nei settori finanza/assicurazioni e beni di consumo, che si prevede
rappresenteranno complessivamente quasi il 70% dei ricavi attesi quest'anno,
e nei quali ha una posizione di leadership. Importante anche il presidio di
altri settori tra cui: beni durevoli, telecomunicazioni e utilities, media e
entertainment. Il mercato di riferimento per Inferentia Dnm - Inferentia Dnm
compete nel mercato del Software e dei Servizi per l'e-business che Sirmi
stima per il 2002 in Italia attorno a € 3.5 miliardi. In quest'ambito il
mercato di riferimento in cui Inferentia Dnm vanta le proprie competenze
distintive - quello delle soluzioni e dei servizi di e-Crm e e-Business
Intellligence, dei servizi e SW applicativi per lo sviluppo di Siti e
Portali, per e-commerce & e-marketplace - può essere stimato in Italia
intorno a € 980 milioni. Gli analisti valutano che nel periodo 2001-2003
il mercato dei software e dei servizi per l'e-business registrerà in Italia
una crescita del 46% medio all'anno, passando da un'incidenza sul mercato
totale dei Software e Servizi IT del 18% nel 2001 al 31% nel 2003. Un
approfondimento merita il mercato delle soluzioni e-Crm, relative cioè alla
gestione delle relazioni con i clienti attraverso il web. I progetti e-Crm
sono volti alla comprensione dei comportamenti dei clienti e dei
consumatori, alla misurazione dei risultati, alla integrazione dei canali di
relazione e di vendita. In questo ambito rientrano anche le attività di
advertising, promozione e marketing online. Il mercato globale delle
soluzioni Crm in Italia, che secondo Sirmi nel 2001 ha superato la soglia di
€ 335 milioni, è previsto crescere nel 2002 a € 485 milioni (+21%),
raggiungendo nel 2003 circa € 656 milioni, con una crescita del 29%.
All'interno di questo mercato, ritmi di crescita superiori vengono indicati
per il segmento dei servizi e-Crm, che dovrebbe passare da circa € 46
milioni del 2001 ad oltre € 188 milioni del 2003. Cresce anche il segmento
di mercato dei servizi web di outsourcing e e-sourcing, che si prevede
passeranno da € 114 milioni nel 2001 a € 677 milioni nel 2003. Per
quanto riguarda il web adverstising, mercato nel quale l'Italia rappresenta
circa il 15% del totale europeo, si prevede un andamento flat degli
investimenti per l'anno prossimo, con una spesa complessiva nell'ordine di
€ 100 milioni circa. Riposizionamento strategico e nuovo piano industriale
- La strategia del Gruppo prevede un processo di riposizionamento e la piena
attuazione del nuovo piano industriale, entrambi peraltro già avviati. Il
riposizionamento condurrà ad una focalizzazione sulle aree a maggior valore
aggiunto, a maggior prospettiva di crescita e in cui il Gruppo vanta un
consolidato know-how. Ciò sarà conseguito fra l'altro: privilegiando
sforzi e sviluppi nell'area e-Crm/digital marketing e mantenendo l'impegno
nell'area Erp; valorizzando l'offerta end-to-end; sviluppando un'offerta
specializzata per mercati verticali. Il nuovo piano industriale prevede:
accordi strategici con grandi Gruppi internazionali della comunicazione e
dell'Information Technology (It); focalizzazione sul core business con
razionalizzazione delle attività e consolidamento della presenza in Italia
e in Francia; dismissione di asset non strategici; ristrutturazione
organizzativa, recupero di efficienza e forte contenimento dei costi
operativi; rafforzamento patrimoniale e finanziario. I partner industriali
strategici già individuati e con i quali sono state avviate iniziative
sono: Wpp, gruppo leader mondiale nella comunicazione (advertising,
pubbliche relazioni, brand building, ecc.) e importante azionista di
Inferentia Dnm, con cui sviluppare sinergie e offerte integrate di servizi
di comunicazione online e offline; Ibm, con cui è stato raggiunto un
accordo per lo sviluppo di offerte di servizi comuni e cross-selling su
clienti selezionati. Gli interventi sulle risorse umane e sulla struttura
organizzativa produrranno una significativa riduzione dei costi operativi.
In particolare nel 2002 la riduzione attesa per il costo del lavoro su base
annua sarà di circa € 5 milioni. L'operazione di rafforzamento
patrimoniale e finanziario decisa dal Gruppo lo scorso aprile prevede:
aumento di capitale di € 20 milioni offerto in opzione agli attuali Soci
ad un prezzo massimo di € 8 per azione; aumento di capitale riservato a
Bipop-Carire come conversione di un credito di € 10,5 milioni con
emissione di azioni di risparmio ad un prezzo massimo di € 8 per azione e
convertibili in azioni ordinarie a € 30 per azione ordinaria; rinuncia da
parte di Bipop-Carire ad un credito per complessivi € 7 milioni;
consolidamento del debito residuo nei confronti di Bipop-Carire pari a €
7,5 milioni, con conversione in debito a medio termine. Le nuove risorse,
pari complessivamente a circa € 40 milioni, garantiranno al Gruppo
autonomia finanziaria fino al raggiungimento del break-even di cassa
previsto nell'ultimo trimestre di quest'anno. Il Gruppo nel 2001 - In un
anno caratterizzato dal rallentamento del mercato degli Internet services e
da una forte riduzione della spesa in digital communication, l'esercizio
2001 ha registrato a livello consolidato un valore della produzione di circa
€ 37,8 milioni, con un Ebitda negativo per circa € 5,9 milioni al netto
degli oneri straordinari, e un risultato economico negativo per circa €
71,1 milioni. A tale risultato ha concorso in misura determinante la
decisione di svalutare per circa € 41 milioni complessivi il goodwill
generato dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo nel corso del 2001, alla
luce sia delle perdite di esercizio, sia delle mutate prospettive di
crescita e di redditività delle partecipate. Le rettifiche del goodwill
consentiranno di ridurre di circa il 70% l'ammortamento dello stesso,
calcolato su base annua, con un significativo beneficio sugli esercizi
futuri a partire da quello in corso. La posizione finanziaria netta
consolidata al 31 dicembre 2001 era negativa per € 21,8 milioni. Il primo
trimestre 2002 si è chiuso con un valore della produzione di € 9,6
milioni, Ebitda negativo per € 3,6 milioni, risultato ante imposte
negativo per € 6,7 milioni e indebitamento finanziario netto di € 24,3
milioni. In un contesto di mercato caratterizzato da fenomeni contrastanti
per quanto riguarda la consistenza e la continuità della crescita, il
management si attende per la seconda parte dell'anno l'avvio di un
progressivo miglioramento della situazione economica e finanziaria del
Gruppo, anche per effetto del riposizionamento strategico e delle iniziative
del piano industriale. Nel secondo trimestre 2002, il fatturato dovrebbe
attestarsi, sulla base delle prime stime, nell'intorno di € 11 milioni,
con una significativa riduzione delle perdite a livello di Ebitda. Per
l'esercizio 2002 si prevede un valore della produzione compreso tra €
45-50 milioni, un Ebitda marginalmente positivo e un risultato netto ancora
negativo, intorno al 3% del valore della produzione. L'indebitamento
finanziario netto dovrebbe risultare circa pari a zero. Fra il 2002 e il
2004 è atteso un incremento annuo medio del 20% nel valore della
produzione, mentre in particolare per l'esercizio 2004 si prevede un Ebitda
positivo intorno al 15% del valore della produzione e un risultato netto
positivo intorno al 10%.
INTESABCI:
L'ESPOSIZIONE SU VIVENDI
Milano, 4 luglio 2002 - In relazione alle notizie circolate sui mercati
finanziari relativamente all'esposizione nei confronti del gruppo Vivendi,
Intesabci comunica che il Gruppo lavora con circa cinquanta società
operative in Italia e all'estero. L'esposizione nei confronti delle società
facenti capo a Vivendi Universal ammonta attualmente a circa 180 milioni di
euro e quella riguardante le società del gruppo Vivendi Environnement a
circa 160 milioni di euro. Si tratta di rapporti che presentano andamento
regolare.
BNL
SPA: AGGREGAZIONE BMPS-BNL: BNL PRECISA
Roma, 4 luglio 2002. La Banca Nazionale del Lavoro, in adempimento ad una
richiesta della Consob a seguito di notizie pubblicate ieri dal quotidiano
Mf sull'eventuale aggregazione Mps-Bnl, che riprendono temi e contenuti di
articoli già pubblicati su testate dello stesso gruppo editoriale nello
scorso fine settimana, precisa quanto segue: 1. E' privo di qualsiasi
fondamento che l'amministratore delegato di Bnl, Davide Croff, abbia mai
rifiutato alcuna proposta di fusione alla pari ("merger of equals")
tra Bmps e Bnl in quanto: nessuna proposta è mai stata presentata da Mps a
Bnl, né tanto meno nei termini indicati; una decisione di tal genere,
esclusivamente di competenza del Consiglio di Amministrazione della Banca,
allo stesso sarebbe stata necessariamente rimessa. 2. Come noto, nello
scorso mese di giugno, sono stati avviati colloqui con esponenti di vertice
di Bmps nel corso dei quali sono stati enucleati importanti aspetti in
relazione ai quali Bnl è tuttora in attesa di ricevere indicazioni. Tali
elementi, non appena saranno forniti, verranno sottoposti al Consiglio di
Amministrazione della Banca che effettuerà le proprie scelte e decisioni in
piena autonomia. 3. E' privo di qualunque fondamento quanto riportato circa
presunti orientamenti sfavorevoli da parte del management riguardo al
progetto di aggregazione Bnl-Bmps; gli elementi necessari per una stima
dell'operazione, al momento non ancora disponibili, saranno valutati con la
massima attenzione ed obiettività nell'interesse di tutti gli azionisti,
grandi e piccoli in sede di Consiglio di Amministrazione. 4. Il top
management di Bnl è fortemente impegnato all'elaborazione e presentazione
al Consiglio di Amministrazione delle scelte strategiche di orientamento e
posizionamento del Gruppo Bnl di cui sarà data comunicazione al mercato nel
pieno rispetto delle norme di legge e di regolamenti. A tale riguardo, è
stata convocata una riunione del Consiglio di Amministrazione della Banca
per la data del 19 luglio prossimo in sostituzione di quelle inizialmente
programmate per il 5 e 26 luglio. Bnl sta valutando le implicazioni legali
delle notizie pubblicate al fine di assumere ogni utile iniziativa a tutela
propria e dei propri azionisti.
SECONDO
PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA DI TRASMISSIONE
NAZIONALE: 1.400 MILIONI DI EURO GLI INVESTIMENTI PREVISTI PER GLI ANNI
2002-2004
Roma, 4 luglio 2002 - Ammonta a circa 1.400 milioni di euro la stima degli
investimenti per la realizzazione degli interventi indicati nel secondo
Programma triennale di sviluppo della rete elettrica di trasmissione
nazionale. Il documento, elaborato dal Gestore della rete per gli anni 2002-
2004, è consultabile sul sito www.grtn.it. "Si tratta di interventi
necessari per adeguare la rete di trasmissione alle nuove esigenze di un
mercato, come quello elettrico, in profonda trasformazione - hanno detto
Machì e Parcu, rispettivamente presidente e amministratore delegato del
Grtn. L'obiettivo che ci siamo posti è duplice: più efficienza e più
qualità del servizio di trasmissione dell'energia elettrica, fattori
essenziali per garantire alle imprese e ai cittadini elettricità sicura e
in grado di soddisfare la crescita dei consumi". Il Programma, proposto
dal Gestore della rete, ha avuto il parere delle Regioni interessate e
successivamente è stato approvato dal Ministero delle Attività Produttive.
Gli interventi hanno lo scopo di rendere la rete di trasmissione adeguata
alla crescente domanda di energia elettrica, e sono altresì finalizzati
allo sviluppo della rete nel Mezzogiorno, alla riduzione delle
"strozzature" che gravano sulla rete, allo sviluppo ed al
potenziamento delle linee di interconnessione con l'estero, al rispetto dei
vincoli ambientali e paesaggistici. Il corpo principale del Programma è
articolato in più sezioni: previsione della domanda di energia elettrica e
potenza; nuovi impianti di produzione da collegare alla rete di trasmissione
nazionale; criteri di pianificazione, con particolare riferimento alla
tutela dell'ambiente; linee di sviluppo della rete, che illustra quanto
attuato nel 2001 e i principali interventi in programma nel triennio
2002-2004, suddivisi per tipologie. Corredato di tabelle, figure e tre
Appendici, al Programma è allegato il documento "Attività di sviluppo
della rete", nel quale sono descritti nel dettaglio gli interventi di
sviluppo sulla rete di trasmissione nazionale previsti per ogni singola
Regione, in corso di realizzazione o da avviare nel triennio 2002-2004.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.grtn.it
ITALGAS
STA VALUTANDO LE CONSEGUENZE POSITIVE DELLA NUOVA DELIBERA DELL'AUTORITÀ
PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Torino, 4 luglio 2002 - Italgas sta valutando le conseguenze positive della
nuova delibera dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas per la
determinazione del capitale investito basata sui dati del bilancio
certificato. Una prima prudenziale valutazione porta a un miglioramento,
rispetto al valore determinato con il precedente metodo parametrico, di
almeno il 20 % del valore netto degli asset del Gruppo Italgas e a un
miglioramento di analoghe dimensioni dell'utile operativo rispetto al valore
realizzato in Italia nel 2001. Italgas esprime apprezzamento per le regole
emanate dall'Autorità atte a predisporre il sistema gas all'imminente
apertura totale del mercato.
SNAM
RETE GAS: LA SETTIMANA PROSSIMA SI RIUNIRÀ IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DELLA SOCIETÀ
S. Donato Milanese, 4 luglio 2002 - Snam Rete Gas: il Consiglio di
Amministrazione della settimana prossima esaminerà la delibera dell'Autorità
per l'Energia e il Gas sul tributo ambientale della Regione Sicilia In
relazione alla delibera 120/02 dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il
Gas relativa al tributo ambientale della Regione Sicilia, Snam Rete Gas
informa che la settimana prossima si riunirà il Consiglio di
Amministrazione della Società per decidere la posizione da assumere in
merito al pagamento delle future rate mensili e delle eventuali azioni da
intraprendere nelle sedi legali più opportune.
NON
APPLICABILE, IN BASE ALLE NORMATIVE EUROPEE, IL TRIBUTO DELLA REGIONE
SICILIA SUI GASDOTTI. LA TARIFFA DEL GAS NON AUMENTA
Roma, 4 luglio 2002 L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ritiene non
applicabile, perché in contrasto con normative europee direttamente
applicabili a livello nazionale, il tributo ambientale disposto dalla
Regione Sicilia sui gasdotti di Snam Rete Gas. Di conseguenza l'Autorità ha
deliberato di non accogliere la richiesta della Società per il
trasferimento in tariffa del nuovo costo che grava sul servizio di trasporto
del gas. L'inserimento in tariffa avverrà, automaticamente e con effetti
retroattivi, solo se sarà successivamente accertata la legittimità del
tributo regionale nelle competenti sedi giudiziarie, probabilmente a seguito
di pronunce della Corte di giustizia europea. Il tratto siciliano del
gasdotto transmediterraneo è parte della dorsale di trasporto del gas
dall'Algeria all'Europa. Sulla vicenda l'Autorità ha inviato una nota alla
Commissione Europea e una segnalazione al Parlamento. Una analoga
segnalazione al Governo era stata già inviata negli scorsi giorni. I tre
documenti sono disponibili sul sito internet www.autorita.energia.it Ad
avviso dell'Autorità la legge regionale (n. 2/02) contrasta le norme,
direttamente applicabili, della direttiva europea di liberalizzazione del
mercato del gas (98/30/CE) che prevede obblighi di servizio pubblico quali
la protezione ambientale ma a condizione che siano "chiaramente
definiti, trasparenti, non discriminatori e verificabili" e con l'onere
della loro preventiva comunicazione alla Commissione europea. Tali
condizioni non sono rispettate dalla legge siciliana che introduce una
discriminazione tra le infrastrutture a seconda della merce trasportata e
del luogo di importazione senza che la discriminazione stessa sia
effettivamente giustificata con esigenze ambientali. Lo stesso ammontare del
gettito non è correlato all'effettivo pregiudizio ambientale specificamente
riferibile ai gasdotti. Il tributo contrasta anche con il Trattato
istitutivo della Comunità europea che vieta agli Stati membri l'imposizione
di dazi doganali e di tasse di effetto equivalente, sia nei rapporti tra
Stati membri sia, dopo l'istituzione della Tariffa doganale comune, con i
paesi terzi, nonché l'adozione di ostacoli all'importazione. Anche tali
disposizioni sono di diretta applicazione a livello nazionale perché
incondizionate e di contenuto preciso e immediatamente precettivo, come più
volte stabilito dalla Corte di giustizia europa.
ISTAT:
INDICE DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI MAGGIO 2002
Roma, 4 luglio 2002 - L'Istituto nazionale di statistica comunica che, sulla
base degli elementi finora disponibili, nel mese di maggio 2002 l'indice dei
prezzi alla produzione dei prodotti industriali con base 1995=100 è
risultato pari a 110,8, con un aumento dello 0,1 per cento rispetto al mese
precedente e con una diminuzione dello 0,9 per cento rispetto al mese di
maggio 2001. Al netto delle componenti prodotti petroliferi ed energia
elettrica, gas ed acqua la variazione congiunturale è di più 0,2 per
cento, mentre quella tendenziale è pari a più 0,5 per cento. La media
degli indici negli ultimi dodici mesi rispetto a quella dei dodici mesi
precedenti ha presentato una variazione nulla.
VIA
AL PRIMO ESODO ESTIVO: "PARTENZE INTELLIGENTI" NELLE INTENZIONI
DEGLI ITALIANI, MA FINO AD ORA SOLO LUNGHE CODE SULLE STRADE
Milano, 4 luglio 2002 - Tutti al mare e sulle strade, così le prime prove
di esodo per le vacanze 2002. Non meno di 12 milioni gli italiani che si
sono riversati su strade e autostrade lo scorso week-end per raggiungere le
località di villeggiatura, ma gli automobilisti italiani, invece, affermano
di voler scaglionare le partenze, informandosi sulle partenze cosiddette
"intelligenti". Questo quanto emerge dalla ricerca commissionata
da Direct Line, compagnia di assicurazione diretta da sempre al fianco del
consumatore, a Doxa per promuovere la sua seconda campagna sulla sicurezza
stradale, dopo quella sui pericoli legati all'uso del cellulare in macchina.
"Dalla ricerca Direct Line-Doxa - afferma Jamie Brown, amministratore
delegato Direct Line in Italia - emerge che gli automobilisti italiani in
partenza si riverseranno per la maggior parte sulle autostrade per
raggiungere i posti di villeggiatura (mediamente 84%*), ma solo dopo essersi
informati sulle condizioni di traffico (62%), partendo negli orari e/o
giorni consigliati (64%). Con questo nuovo studio desideriamo affiancare gli
automobilisti anche nella programmazione dei loro spostamenti, dato che da
sempre promuoviamo campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale
nei Paesi in cui operiamo per sollecitare un corretto comportamento alla
guida. Gli avvisi sul traffico risultano utili e anche a noi sembra corretto
alimentare il flusso di informazione con un monitoraggio attento e continuo
per esortare a partenze scaglionate". I risultati dell'indagine Direct
Line-Doxa, condotta su un campione di automobilisti rappresentativo della
popolazione italiana adulta, rilevano che oltre il 50% degli italiani
quest'estate utilizzerà l'auto per raggiungere la meta delle vacanze;
l'altra metà della popolazione dei guidatori si ripartisce abbastanza
equamente tra chi non farà vacanze (22%) e chi utilizzerà altri mezzi
(23%), tra cui prevalentemente l'aereo e il treno. Direct Line ha quindi
chiesto agli italiani quando partiranno per delineare una previsione dei
flussi di traffico e allertare alla massima prudenza. I vacanzieri italiani
non solo hanno già deciso la meta delle proprie vacanze (89%, contro un 11%
di indecisi); ma hanno anche già deciso in quale momento della giornata
preferiscono viaggiare: 60% di giorno, in particolare la mattina, seguono il
pomeriggio (11%), la sera e la notte (10%). Il mese "più caldo"
per il traffico sarà agosto: il 47% degli italiani infatti si muoverà in
questo mese che coincide notoriamente nel nostro Paese con la chiusura delle
grandi aziende, con punte nel primo week-end e in particolare tra i giorni
3-4-5 agosto e una concentrazione massima nel giorno di sabato. Il 29%
trascorrerà, invece, le sue vacanze a luglio e soltanto l'8% in settembre.
Tra le autostrade più battute, la A1 (Autosole Mi-Rm-Na), con il 24% del
traffico; seguono la A14 (Adriatica Mi-Ba) con il 17% e la A4 (Serenissima
Mi-Ve) con il 9%. Sono ormai la maggior parte gli automobilisti che si
informano sulle "partenze intelligenti", con una leggera
prevalenza delle donne (66%, contro un 58% degli uomini) e che ritengono i
consigli utili e affidabili (49% abbastanza; 22% molto). Non solo il 62% si
informa, ma tra questi partono negli orari consigliati il 64%, nei giorni
consigliati il 62%. Solo il 28% cerca e utilizza percorsi alternativi.
"Un invito quindi ad informarsi e a seguire i suggerimenti per evitare
i giorni di massimo afflusso, in particolare nel periodo estivo che vede la
massima concentrazione di traffico sulle strade dell'intera penisola -
conclude Jamie Brown" (*) Ripartito: Nord-Ovest 95%; Nord-Est 76%;
Centro 88%; Sud e Isole 74%.
LUFTHANSA
E AUSTRIAN AIRLINES INAUGURANO LA NUOVA BIGLIETTERIA CONGIUNTA AL MARCO POLO
DI VENEZIA
Milano, 4 luglio 2002 - Il prossimo 9 luglio Lufthansa e Austrian Airlines
inaugurano la prima biglietteria congiunta presso l'aeroporto Marco Polo di
Venezia. La struttura, situata presso l'area partenze, è aperta da lunedì
a venerdì dalle 5:30 alle 20:00 e offre la possibilità ai clienti di
entrambe le compagnie, di essere serviti indistintamente da personale
Lufthansa o Austrian Airlines. La nuova biglietteria, inaugurata da
Lufthansa e Austrian Airlines è prima del suo genere in Europa.
"Malgrado le difficoltà riscontrate dal mercato dopo l'11 settembre,
Lufthansa e Austrian Airlines non hanno esitato ad investire in un'area di
importanza strategica quale il Triveneto. Per rispondere ad una specifica
richiesta dei viaggiatori, il nostro programma di investimenti ha previsto
l'apertura di una biglietteria aerea, che porterà benefici significativi ai
clienti di entrambe le compagnie in partenza da Venezia. Il nostro impegno
è volto al continuo miglioramento dei servizi, facilitando le procedure di
prenotazione e diminuendo i tempi di attesa", ha dichiarato Andreas
Habel, Direttore Generale di Lufthansa in Italia. Alexander Schnecke,
Responsabile Italia dell'Area Management Austrian Airlines di Vienna,
aggiunge: "Il servizio congiunto delle due compagnie sottolinea un
ulteriore sforzo per soddisfare al meglio le esigenze dei propri passeggeri.
La posizione strategica della biglietteria sita in aeroporto, un orario di
apertura al pubblico più esteso ed un servizio di assistenza efficiente ed
immediato, rappresentano i key-factors della nuova realtà." Lufthansa
a Venezia - Lufthansa è la più importante compagnia aerea straniera che
opera presso l'aeroporto di Venezia dal quale offre settimanalmente 34 voli
per Francoforte con Airbus A320, 321 o 319 e 28 per Monaco operati da ATR in
code sharing con Air Dolomiti. Con l'orario estivo entrato in vigore il 1°
aprile Lufthansa ha introdotto 2 nuovi collegamenti settimanali
Venezia-Berlino in code sharing con Air Dolomiti e riconfermato i 7
collegamenti settimanali con Düsseldorf. Inoltre Venezia è collegata con
Bari da 13 collegamenti settimanali in code sharing con Air Dolomiti, mentre
25 sono i collegamenti settimanali con Roma in code sharing con Air One.
Grazie alla partnership con Air Dolomiti, Lufthansa completa l'offerta di
voli dal Triveneto con 3 voli giornalieri tra Verona e Francoforte, 4 tra
Verona e Monaco e 3 da Trieste a Monaco. Presente con un ufficio nel
Triveneto dal 1973, nel 2001 Lufthansa ha trasportato oltre 360mila
passeggeri nella tratta Venezia-Francoforte, un incremento del 4% rispetto
al 2000. Austrian Airlines a Venezia - Austrian Airlines offre 3 comodi voli
giornalieri da Venezia a Vienna, operati da aeromobili Dash e Fokker 70 di
Tyrolean Airways, con una capacità di circa 200 posti al giorno. Grazie
agli ottimi collegamenti con l'hub di Vienna, il 78% dei passeggeri in
partenza da Venezia prosegue per altre destinazioni usufruendo della rete di
collegamenti Austrian Airlines per oltre 110 destinazioni in tutto il mondo.
Il profilo del passeggero Austrian Airlines è soprattutto l'uomo d'affari,
che sceglie la compagnia austriaca per la sua fitta rete di collegamenti
verso l'Europa dell'Est ed il Medio Oriente ma anche per le ottime
coincidenze per Usa, Estremo Oriente ed Australia. Importante motivo di
orgoglio per Austrian Airlines è che il 42% dei passeggeri nel 2001 ha
viaggiato in Business Class, un indice importante di redditività dello
scalo veneto. Il Veneto infatti rappresenta per Austrian Airlines la seconda
regione per importanza dopo la Lombardia. A tal fine, Austrian Airlines sta
valutando la possibilità di aggiungere un 4° volo in partenza da Venezia
per Vienna a partire dalla prossima estate. Complessivamente Austrian
Airlines opera 14 voli giornalieri in partenza da Milano, Venezia, Verona
(in codeshare con partner Air Dolomiti), Bologna, Firenze e Roma. Inoltre
grazie a nuovi accordi di codeshare con Air Dolomiti, anche Bari è
collegata a Vienna giornalmente via Venezia. Con l'apertura della nuova
biglietteria in collaborazione con Lufthansa, Austrian Airlines ha chiuso il
proprio ufficio al pubblico ed il call center per agenzie di viaggio, sito
in via T. Tasso 21 a Mestre, trasferendo il suo personale nella nuova
struttura aeroportuale. Per informazioni e prenotazioni il passeggero si
potrà rivolgere al numero 02/80663095 mentre le agenzie di viaggio potranno
rivolgersi presso il call center di Milano al numero 02/80660600, via fax al
numero 02/80660230, o via mail all'indirizzo austrian.italia@aua.com
AUSTRIAN
AIRLINES IN ESPANSIONE SULLE ROTTE ASIATICHE A LUNGO RAGGIO
Milano, 4 luglio 2002 - Giappone - Austrian Airlines, già con l'orario
estivo 2002, ha portato le frequenze da tre a cinque voli settimanali per le
2 più importanti città del Giappone: Tokyo e Osaka. Visto il grande
successo della rotta, il presidente di Austrian Airlines, Vagn Soerensen, ha
recentemente annunciato un ulteriore ampliamento dei collegamenti tra
l'Austria e il Giappone, e nuove espansioni della rete a lungo raggio per le
destinazioni asiatiche. "Nell'ambito degli accordi di Joint Operation
con la All Nippon Airways (Ana), compagnia partner della Star Alliance, a
partire dal 21 luglio 2002, verrà aumentato di altri due voli settimanali
il collegamento non-stop Vienna-Osaka-Vienna, che attualmente viene servito
da cinque voli alla settimana e che si trasformerà quindi in servizio
giornaliero. Abbiamo preso questa decisione in seguito ad approfondite
indagini presso i nostri partner dell'industria turistica, per sviluppare
ulteriormente un mercato molto promettente" - ha affermato Vagn
Soerensen - "Grazie a questo ampliamento siamo in grado di offrire in
totale 12 voli non-stop tra il Giappone e l'Austria dalla seconda metà di
luglio". Cina - In base all'ottima situazione delle prenotazioni
anticipate, verrà introdotto un volo aggiuntivo sulla linea
Vienna-Pechino-Vienna. Già dalla fine di marzo è stato introdotto un
quarto volo, ed a partire dal 3 luglio 2002 sarà attivato un quinto
collegamento settimanale. La partenza da Vienna è in programma ogni martedì
e giovedì alle ore 14.35, con arrivo nella capitale cinese il giorno
successivo alle 06.05, ora locale. Ogni mercoledì (nuova frequenza), venerdì
e domenica un Airbus A330/A340 decolla da Vienna alle ore 19.40 e atterra a
Pechino il giorno successivo alle ore 11.05. Il volo di ritorno parte da
Pechino tutti i giorni, tranne martedì e domenica, alle ore 12.40 e arriva
a Vienna alle ore 16.40. India - Anche il programma di volo per l'India verrà
incrementato a partire dal 6 luglio 2002. In aggiunta ai tre voli
settimanali esistenti, sulla rotta Vienna-Nuova Delhi-Vienna verrà
realizzato un quarto collegamento. Il programma voli prevede così un
decollo da Vienna ogni mercoledì, giovedì, sabato (nuova frequenza) e
domenica alle ore 13.30, con atterraggio previsto per le 23.55, ora locale.
Il volo di ritorno parte da Nuova Delhi ogni lunedì, giovedì, venerdì e
domenica (nuovo volo) alle ore 01.45 e arriva a Vienna alle ore 06.05. Il
piano voli di Austrian Airlines Group per le destinazioni asiatiche, così
ampliato, garantisce voli di collegamento ideali per i passeggeri italiani,
con scalo all'aeroporto internazionale di Vienna (partenze da Milano,
Verona, Firenze, Bologna, Roma e Venezia), e va quindi a rafforzare la
funzione strategica dell'hub di Vienna sia per il traffico intercontinentale
sia quello europeo. Con il programma voli a lungo raggio ulteriormente
ampliato, Austrian Airlines offre un totale di 54 voli di linea settimanali
in partenza da Vienna per destinazioni in America del nord, Estremo Oriente,
India, Nepal, Sud-est asiatico e Australia.
AZZURRA
VISIONS: ANCORA ARIA DI RINNOVAMENTO PER AZZURRAAIR CHE DAL 1° LUGLIO 2002
HA LANCIATO LANCIA LA NUOVA RIVISTA DI BORDO
Bergamo, 4 luglio 2002 - Il forte incremento delle attività di Azzurraair
dall'inizio del 2002, in relazione al sempre crescente ruolo di protagonista
nel settore dei voli di linea internazionali. continua a stimolare nuove
iniziative dopo la partenza della rinnovata collaborazione con Alitalia, i
nuovi programmi speciali per gli agenti di viaggio ed il potenziamento del
call center con il numero ripartito 848 800 116. Sin dalla sua fondazione,
Azzurraair ha puntato sulla qualità per imporsi sul mercato aereo
internazionale mettendo in risalto gli aspetti di quella 'italianità' che
contraddistinguono in positivo il nostro Paese. Si pensi alla nuova Campagna
Pubblicitaria 2002 Aria Italiana ' che riporta sui manifesti la tradizione
per la Cucina, per la Moda e per la Musica. In quest'ottica di rinnovamento
e di ricerca della qualità che investe tanto l'area commerciale interna
all'azienda quanto gli aspetti di restyling e miglioramento dei servizi per
il pubblico, si inquadra l'uscita di Azzurra Visions, la nuova rivista di
bordo di Azzurraair. Azzurra Visions promette di porsi come ulteriore
strumento di qualità per rafforzare il legame con il pubblico di Azzurraair,
attraverso servizi di approfondimento su temi di vario interesse, dall'area
strettamente turistica dedicata agli itinerani di viaggio, fino a rubriche
dedicate alla Storia o al ritratto di personaggi importanti, mantenendo in
ogni numero un ampio spazio dedicato alla compagnia stessa. La rivista,
trimestrale, sarà composta da 36 pagine e la stia prima uscita è prevista
per il l' luglio 2002.
LA
COMMISSIONE DECIDE DI ADIRE LA CORTE DI GIUSTIZIA PER LA MANCATA
DESIGNAZIONE DI TRIBUNALI DEI MARCHI COMUNITARI DA PARTE DI SPAGNA E ITALIA
Bruxelles, 3 luglio 2002 - Non avendo la Spagna e l'Italia provveduto alla
designazione di "tribunali dei marchi comunitari" prevista dal
regolamento (Ce) n. 40/94 del Consiglio sul marchio comunitario, la
Commissione europea ha deciso di adire la Corte di giustizia contro tali
paesi. Il regolamento che istituisce il marchio comunitario è stato
adottato dal Consiglio dei ministri dell'UE nel dicembre 1993. Il marchio
comunitario offre il vantaggio di una protezione uniforme dei marchi in
tutti i paesi dell'Unione europea, grazie a una procedura di registrazione
unica presso l'Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno, avente sede
in Spagna, ad Alicante. Il regolamento (articoli 91 e 143(2)) impone agli
Stati membri di designare un numero limitato di tribunali nazionali,
denominati "tribunali dei marchi comunitari", e di comunicare alla
Commissione la loro denominazione e competenza territoriale. I
"tribunali dei marchi comunitari" sono destinati a fungere da
tribunali specializzati per dirimere controversie in materia di marchi
comunitari e a garantire che i titolari di marchi comunitari godano dello
stesso livello di protezione e di certezza del diritto in tutta l'Unione
europea. Tale informazione avrebbe dovuto essere trasmessa alla Commissione
entro il termine di tre anni dall'entrata in vigore del regolamento, ovvero
entro il 17 marzo 1997. Le autorità spagnole e italiane, tuttavia, non
hanno ancora informato la Commissione sui provvedimenti adottati per
conformarsi a tale obbligo.
ITALIA
2002: PROFIT AL SUD E NO PROFIT AL NORD LO SVILUPPO ITALIANO SCOPRE NUOVE
"CAPITALI": AL SUD LE NUOVE IMPRESE, IN LOMBARDIA IL VOLONTARIATO.
LA TOSCANA PATRIA DELL'INVENZIONE. E A MILANO "RITORNANO" GLI
OPERAI
Milano, 4 luglio 2002. Così cadono un bel po' di luoghi comuni: al Sud si
fanno imprese e in Lombardia associazioni di volontariato. Ed a Milano,
capitale della new economy e del lavoro autonomo, rimontano i colletti blu.
Nel corso del 2001, è stata la Calabria a mostrare il tasso di crescita
maggiore per il numero di imprese: +4%, seguita dalla Basilicata (+3,2%),
dal Lazio (+2,7%) e dalla Campania (+1,9%). Sono, poi, le imprese toscane
quelle in Italia con il "bernoccolo dell'invenzione": ogni 10 mila
imprese, ci sono infatti 12,2 brevetti registrati. Seguono l'Emilia Romagna,
il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia. Non solo: la Toscana è anche la
regione italiana a più elevata specializzazione nel terzo settore: ci sono
infatti quasi 19 organizzazioni no profit ogni 100 imprese. Seguono la Val
d'Aosta, la Sardegna e il Friuli Venezia Giulia. Se si considera però il
valore assoluto, al primo posto balza la Lombardia con oltre 31 mila
organizzazioni no profit (il 14,1% del dato nazionale), seguita dal Veneto e
dall'Emilia Romagna. La Lombardia ha anche il primato dei volontari: oltre
630 mila (il 20% del tot. nazionale), seguita dall'Emilia Romagna e dal
Veneto. A Milano l'occupazione aumenta nel lavoro dipendente (+2,5%) e cala
in quello indipendente (-1,7%). E ritornano, soprattutto, gli operai:
aumentano i "colletti blu", sia ad alta qualifica (operai
specializzati: +4,4%) che a minore qualifica (+1,2%; in particolare addetti
a servizi di pulizia), a scapito dei tradizionali colletti bianchi intermedi
(-4,6%). Sono questi alcuni dei dati di "Milano-Italia
produttiva", resoconto annuale sullo stato dell'economia, curato
dall'Ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Milano, giunto
alla sua tredicesima edizione. "Non sono sorprese - commenta Carlo
Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano -: la voglia
d'impresa già da alcuni anni fa registrare note positive nel Meridione e
fare impresa è il miglior modo di creare nuova occupazione. E' vero che la
forbice è ancora aperta, ma questo trend ci fa ben sperare. Nei tessuti
sociali solidi, poi, lo stesso terzo settore è facilitato". Il 2001
per numero di imprese. Nel corso del 2001 è il Sud a trainare la crescita
del numero di imprese del Paese. Al primo posto si situa infatti la Calabria
(variazione in percentuale rispetto al 2000: +4%), seguita dalla Basilicata
(+3,2%), dal Lazio (2,7%), dalla Campania (1,9%), dalla Lombardia (+1,8%) e
dalla Sardegna (+1,3%). Tutte le altre regioni mostrano un trend inferiore
alla media per l'Italia (pari a +1,2%). In valore assoluto, è la Lombardia
la regione dove è concentrato il maggior numero di imprese (oltre 750 mila,
pari al 15,3% del tot. nazionale). Segue il Veneto (447 mila imprese), la
Campania (425 mila) e l'Emilia Romagna (410 mila). Innovazione e imprese. In
valore assoluto, è la Lombardia la regione dove nel corso del 2000 (ultimo
anno disponibile) è stato registrato il maggior numero di brevetti: 657
(29% del tot.), seguita dall'Emilia Romagna (418; 18,5%), dal Piemonte
(14,3%) e dal Veneto (13,6%). Seguono Toscana (5,2%), Friuli (4,2%), Lazio
(4,1%) e Marche (3,4%). Se si pesano però il numero di brevetti ogni 10.000
imprese, al primo posto balza la Toscana (12,2 brevetti ogni 10 mila
imprese), seguita dall'Emilia Romagna (10,3), dal Friuli Venezia Giulia
(9,3), dalla Lombardia (8,9), dal Piemonte (8,1), dal Vento (6,9) e dalle
Marche (5). Le rimanenti regioni mostrano una performance innovativa
inferiore alla media nazionale (pari a 4,7 brevetti ogni mille imprese). Il
settore no profit. Se si considera il numero complessivo di organizzazioni
no profit, al primo posto si colloca la Lombardia con 31.120 istituzioni,
pari al 14,1% del dato nazionale (pari a 221.412 organizzazioni no profit).
Segue il Veneto (21 mila organizzazioni; 9,5%), l'Emilia-Romagna (8,7%), il
Piemonte (8,4%), la Toscana (8,1%), il Lazio (7,7%) e la Sicilia (7,5%). Se
passiamo invece a considerare la regione a più elevata densità di
organizzazioni no profit (numero di organizzazioni ogni 10.000 abitanti),
scopriamo che è il Trentino Alto Adige che si posiziona in cima alla
classifica (88,7 organizzazioni no profit ogni 10 mila abitanti), seguita
dalla Valle d'Aosta (69,2), dall'Umbria (52), dal Friuli Venezia Giulia
(51,6), le Marche (51,2), la Toscana (51). Sopra alla media italiana (38,4
organizzazioni no profit ogni 10 mila abitanti) anche la Liguria, l'Emilia
Romagna, la Sardegna, il Veneto, l'Abruzzo e il Piemonte. Infine, la regione
a più elevata specializzazione nell'economia del terzo settore (data dal
rapporto tra numero di organizzazioni no profit sul tot. numero di imprese)
è la Toscana con un valore del 18,8% (ci sono quasi 19 organizzazioni non
profit ogni 100 imprese), seguita ancora dalla Valle d'Aosta (6,5), dalla
Sardegna e dal Friuli Venezia Giulia con un valore di 6, dalla Liguria
(5,9), dall'Umbria (5,6) e dal Lazio (5,3). No profit e volontariato. Il
settore no profìt in Italia coinvolge oltre 3,2 milioni di persone come
volontari, dato che sale quasi a 4 milioni se consideriamo anche i
dipendenti. La prima regione è la Lombardia con 636 mila volontari (pari al
19,8% del tot.), seguita dall'Emilia Romagna (350 mila volontari), dal
Veneto e dalla Toscana (305 mila), e dal Piemonte (quasi 269 mila). Se
passiamo a considerare il numero di volontari sul totale delle rispettive
popolazioni, al primo posto si piazza la Toscana con il 32,4% (un toscano su
tre è in qualche modo coinvolto nel volontariato), seguita dal Friuli
Venezia Giulia con il 10,8%, dall'Emilia Romagna (8,7%), dalla Lombardia
(7%), dall'Umbria (6,9%), dalla Valle d'Aosta (6,8%), dal Veneto e dalla
Sardegna (6,7%), dalle Marche (6,5%) e dal Piemonte (6,2%). La media in
Italia è pari al 5,6% (ogni 100 italiani, quasi 6 fanno
volontariato).
Numero tot. imprese attive e variazione %
REG
|
Totale attive 2001
|
Var. %
|
Calabria
|
142187
|
4,0%
|
Basilicata
|
56540
|
3,2%
|
Lazio
|
338836
|
2,7%
|
Campania
|
424598
|
1,9%
|
Lombardia
|
751638
|
1,8%
|
Sardegna
|
136621
|
1,3%
|
Trentino A.A.
|
97859
|
1,1%
|
Toscana
|
338735
|
1,1%
|
Liguria
|
135038
|
1,0%
|
Piemonte
|
400411
|
1,0%
|
Umbria
|
79436
|
1,0%
|
Emilia Roma.
|
410524
|
0,9%
|
Sicilia
|
375812
|
0,9%
|
Abruzzo
|
125454
|
0,8%
|
Marche
|
154023
|
0,3%
|
Friuli Venezia G.
|
102436
|
0,0%
|
Veneto
|
447626
|
0,0%
|
Puglia
|
333840
|
-0,2%
|
Molise
|
33597
|
-0,5%
|
Val d’Aosta
|
12722
|
-0,6%
|
Italia
|
4897933
|
1,2%
|
Numero brevetti ogni
10.000 imprese
Regione
|
2000*
tot. brevetti
|
N.brevetti ogni 10.000 imprese
|
Toscana
|
118
|
12,2%
|
Emilia
|
418
|
10,3%
|
Friuli
|
95
|
9,3%
|
Lombardia
|
657
|
8,9%
|
Piemonte
|
323
|
8,1%
|
Veneto
|
309
|
6,9%
|
Marche
|
77
|
5,0%
|
Liguria
|
48
|
3,6%
|
Val d'Aosta
|
5
|
3,5%
|
Lazio
|
93
|
2,8%
|
Umbria
|
20
|
2,6%
|
Abruzzo
|
18
|
1,5%
|
Trentino
|
27
|
0,8%
|
Molise
|
2
|
0,7%
|
Sicilia
|
20
|
0,5%
|
Sardegna
|
7
|
0,5%
|
Calabria
|
5
|
0,3%
|
Campania
|
14
|
0,3%
|
Puglia
|
9
|
0,3%
|
Basilicata
|
1
|
0,2%
|
|
|
|
Italia
|
2265
|
4,7%
|
Numero di
organizzazioni no profit ogni 10.000 abitanti
REGIONI
|
Organ.
numero
|
Organ. ogni 10000 abitanti
|
|
|
|
Trentino-Alto Adige
|
8.308
|
88,7
|
Valle d'Aosta
|
833
|
69,2
|
Umbria
|
4.347
|
52,0
|
Friuli-Venezia Giulia
|
6.119
|
51,6
|
Marche
|
7.476
|
51,2
|
Toscana
|
18.021
|
51,0
|
Liguria
|
7.841
|
48,2
|
Emilia-Romagna
|
19.160
|
48,1
|
Sardegna
|
7.870
|
47,6
|
Veneto
|
21.092
|
46,7
|
Abruzzo
|
5.841
|
45,7
|
Piemonte
|
18.700
|
43,6
|
Lombardia
|
31.120
|
34,3
|
Lazio
|
17.122
|
32,5
|
Sicilia
|
16.524
|
32,5
|
Molise
|
1.021
|
31,1
|
Puglia
|
12.035
|
29,5
|
Calabria
|
5.300
|
25,8
|
Basilicata
|
1.271
|
21,0
|
Campania
|
11.411
|
19,7
|
ITALIA
|
221.412
|
38,4
|
Numero di
organizzazioni no profit sul tot. numero di imprese
REGIONI
|
Istituzioni numero
|
Istituzioni su tot. imprese
|
|
|
|
Toscana
|
18.021
|
18,8%
|
Valle d'Aosta
|
833
|
6,5%
|
Sardegna
|
7.870
|
6,0%
|
Friuli-Venezia Giulia
|
6.119
|
6,0%
|
Liguria
|
7.841
|
5,9%
|
Umbria
|
4.347
|
5,6%
|
Lazio
|
17.122
|
5,3%
|
Marche
|
7.476
|
4,9%
|
Piemonte
|
18.700
|
4,8%
|
Abruzzo
|
5.841
|
4,8%
|
Emilia-Romagna
|
19.160
|
4,7%
|
Veneto
|
21.092
|
4,7%
|
Sicilia
|
16.524
|
4,5%
|
Lombardia
|
31.120
|
4,3%
|
Calabria
|
5.300
|
4,0%
|
Puglia
|
12.035
|
3,6%
|
Molise
|
1.021
|
3,0%
|
Campania
|
11.411
|
2,8%
|
Trentino-Alto Adige
|
8.308
|
2,5%
|
Basilicata
|
1.271
|
2,3%
|
ITALIA
|
221.412
|
4,6%
|
Numero persone
impegnate nel no profit
REGIONI
|
persone impegnate
|
persone impegnate in % sul tot.
popolazione
|
Toscana
|
342807
|
36,3%
|
Friuli-Venezia Giulia
|
142341
|
12,0%
|
Emilia-Romagna
|
397786
|
9,9%
|
Lombardia
|
794062
|
8,7%
|
Valle d'Aosta
|
10274
|
8,5%
|
Veneto
|
367879
|
8,1%
|
Sardegna
|
130052
|
7,9%
|
Umbria
|
66203
|
7,9%
|
Piemonte
|
320011
|
7,5%
|
Marche
|
107831
|
7,3%
|
Liguria
|
118695
|
7,3%
|
Lazio
|
386646
|
7,3%
|
Abruzzo
|
64998
|
5,1%
|
Trentino-Alto Adige
|
176393
|
5,0%
|
Molise
|
12706
|
3,9%
|
Puglia
|
149571
|
3,7%
|
Calabria
|
74075
|
3,6%
|
Sicilia
|
154883
|
3,1%
|
Basilicata
|
17294
|
2,9%
|
Campania
|
139926
|
2,4%
|
ITALIA
|
3974433
|
6,9%
|
Numero volontari
impegnati nel non profit
Regioni
|
Volontari
|
volontari % sul tot. popolazione
|
Toscana
|
305403
|
32,4%
|
Friuli-Venezia Giulia
|
128403
|
10,8%
|
Emilia-Romagna
|
350150
|
8,7%
|
Lombardia
|
636229
|
7,0%
|
Umbria
|
58195
|
6,9%
|
Valle d'Aosta
|
8150
|
6,8%
|
Veneto
|
305043
|
6,7%
|
Sardegna
|
110181
|
6,7%
|
Marche
|
94966
|
6,5%
|
Piemonte
|
268007
|
6,2%
|
Liguria
|
95359
|
5,9%
|
Trentino-Alto Adige
|
161238
|
4,5%
|
Abruzzo
|
55071
|
4,3%
|
Lazio
|
207903
|
3,9%
|
Molise
|
10148
|
3,1%
|
Calabria
|
61890
|
3,0%
|
Puglia
|
121952
|
3,0%
|
Basilicata
|
13687
|
2,3%
|
Sicilia
|
111283
|
2,2%
|
Campania
|
117927
|
2,0%
|
ITALIA
|
3221185
|
5,6%
|
Numero
di dipendenti impegnati nel no profit
Regioni
|
N.dipendenti
|
dipendenti sul tot. popolazione
|
Lombardia
|
143.253
|
9,8%
|
Lazio
|
139.015
|
8,6%
|
Marche
|
11.224
|
3,4%
|
Piemonte
|
43.080
|
3,4%
|
Emilia-Romagna
|
39.959
|
3,4%
|
Toscana
|
31.154
|
3,3%
|
Valle d'Aosta
|
1.487
|
1,2%
|
Abruzzo
|
7.115
|
1,2%
|
Veneto
|
53.166
|
1,2%
|
Sardegna
|
16.193
|
1,0%
|
Umbria
|
6.822
|
0,8%
|
Sicilia
|
38.173
|
0,8%
|
Puglia
|
22.343
|
0,5%
|
Campania
|
17.132
|
0,4%
|
Trentino-Alto Adige
|
13.557
|
0,4%
|
Friuli-Venezia Giulia
|
12.430
|
0,2%
|
Liguria
|
20.830
|
0,2%
|
Calabria
|
7.961
|
0,1%
|
Basilicata
|
2.600
|
0,1%
|
Molise
|
1.918
|
0,0%
|
|
|
|
ITALIA
|
629412
|
1,1%
|
LA
TECNOLOGIA NELL'INDUSTRIA DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA IBM PARTECIPA AL
CONVEGNO "THE ITALIAN AIR CARGO MARKET CONFERENCE 2002"
Pisa, 3 luglio 2002- Ibm parteciperà all'evento "The Italian Air Cargo
Market Conference 2002" che ha luogo il 5 e 6 luglio 2002 presso il
Palazzo dei Congressi dell'Università di Pisa - Via Matteotti 1. Ennio
Ceccarelli, Responsabile Ibm Global Services per il Settore Distribution,
interverà con una relazione sul tema "L'industria del trasporto e
della logistica, la nuova "utility". La presenza alla
manifestazione, frutto della collaborazione con le aziende di questo settore
d'industria, dimostra l'impegno di Ibm nel settore dei trasporti e della
logistica, un mercato che in Italia comprende numerose imprese che negli
ultimi anni stanno affrontando cambiamenti strutturali per rispondere alle
sfide di competitività di questo mercato. Il Libro bianco della Ue prevede
infatti un tasso di crescita della domanda di trasporto delle merci pari al
2,8% annuo fino al 2010 ciò determinerà un incremento della domanda di
trasporto a quest'ultima data del 50% rispetto al 2000. Questo sviluppo e'
strettamente legato al fenomeno della globalizzazione e, conseguentemente,
dovra' prevedere un'evoluzione basata sulle dinamiche tipiche dei mercati
globali: Conscenza del mercato dell'utenza globale per raggiungere le aree
di maggior opportunità di business. Identificazione delle alleanze
multi-settoriali per realizzare un "marketplace" capace di
soddisfare l'utenza con i migliori prodotti e servizi disponibili.
Semplificazione delle relazioni con l'utenza e con i partners, necessaria
per assicurare il servizio finale all'utente indipendentemente dalla
complessità delle tecnologie e della rete d' imprese coinvolte nel servizio
finale. Innovazione attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e dell'
e-business, data la complessita' e la necessità di integrazione attraverso
i confini aziendali e nazionali, unico strumento per raggiungere i
precedenti punti e' rappresentato dai nuovi strumenti e le esperienze messe
a disposizione dalla telematica. La Ibm ed i suoi Business Partner, per
l'ampiezza del portafoglio tecnologico e per l'esperienza maturata nei
settori industriali che hanno spinto il fenomeno della globalizzazione, e'
in grado di proporre le soluzioni d'integrazione necessarie alla
realizzazione di sistemi commerciali ed industriali integrati: i cosiddetti
e-marketplace. I componenti necessari per la realizzazione di strutture
interaziendali così complesse richiedono l'eccellenza sui tre settori
principali, cuore dell'offerta Ibm: Customer Relationship Management (Crm) e
Business Intelligence (Bi)per conoscere l'esigenze dei clienti e quelle
emergenti dei mercati, identificare il modo migliore per gestirne i contatti
e per assicurare la corretta metodologia di erogazione del servizio e dei
relativi sistemi di customer care. Supply Chain Management (Scm) per
estendere, in modo collaborativo, i processi aziendali all'esterno
realizzando un'azienda virtuale capace di gestire concrete transazioni di
business. Enterprise Resources Planning (Erp) ed e-Human Resources (ehr) per
assicurare, comunque, che i prodotti ed i servizi della singola azienda
abbiano il necessario livello di efficenza e qualità per competere a
livello globate.
QUALIT
ACQUISISCE DA PELLEGRINI I CLIENTI HO.RE.CA. DI MILANO E DIVENTA
DISTRIBUTORE NAZIONALE DEI PRODOTTI A MARCHIO ARCANGELI
Milano, 4 Luglio 2002 - Pellegrini, società leader nel settore del "catering",
della ristorazione collettiva e dei servizi sostitutivi delle mense
aziendali e Qualit, la società di distribuzione multicanale finanziata dal
fondo Kiwi II, specializzata nel canale Ho.Re.Ca. (Bar, Ristoranti, Hotel),
hanno siglato un accordo strategico per la distribuzione di prodotti rivolti
al mercato dei consumi "fuori casa". Nell'ambito di tale accordo,
Qualit ha acquisito da Pellegrini un pacchetto di circa 1000 clienti
Ho.Re.Ca. nell'area milanese, per un volume d'affari annuo superiore ai 2,5
milioni di euro. La clientela comprende bar, ristoranti, pizzerie e
alberghi. Parte fondamentale dell'accordo riguarda inoltre la fornitura
della linea di prodotti Pellegrini a marchio Arcangeli composta da oltre 200
referenze. Commentando l'accordo, Arcangelo Gabriele Nicotra, Amministratore
Delegato di Pellegrini S.p.A. ha dichiarato: "Pellegrini S.p.A. è
leader nelle forniture agli Enti, alle comunità e alla ristorazione
aziendale; la partnership con Qualit, società con una forte
specializzazione nel canale Ho.Re.Ca., rappresenta un ideale complemento
commerciale delle nostre attività. Siamo convinti che Qualit,
caratterizzata da un approccio innovativo, focalizzato sulla qualità del
servizio e sulla cura del cliente, possa distribuire con grande successo i
nostri prodotti a marchio Arcangeli presso la clientela Ho.Re.Ca. su tutto
il territorio nazionale, sfruttando al meglio le potenzialità di un mercato
in forte crescita". "Un accordo in perfetta linea con gli
obiettivi di sviluppo di Qualit" - commenta Luigi Smeraldi,
Amministratore Delegato di Qualit S.r.l. - "che ha puntato, fin
dall'inizio, sulla specializzazione nel canale Ristoranti, Bar e Alberghi e
su un'offerta caratterizzata dalla combinazione vincente di una gamma di
prodotti di qualità e di servizi dedicati alla clientela, con il supporto
della più avanzata tecnologia di rete. Operiamo in partnership con i nostri
clienti, selezionando per loro il meglio in fatto di prodotti food, drink e
non food. La nostra missione è di aiutare i gestori ad avere più successo
nella loro attività, risparmiando tempi e risorse negli approvvigionamenti
e beneficiando dei nostri servizi di consulenza, di promozione e di supporto
al business." "Con Pellegrini" - aggiunge Smeraldi -
"abbiamo trovato un partner forte per la nostra strategia di sviluppo.
La gamma di prodotti Arcangeli, che ci verrà fornita in esclusiva per il
canale Ho.Re.Ca., rappresenta il completamento ideale dell'attuale
portafoglio prodotti, che abbiamo sviluppato in stretta partnership con
alcuni dei principali fornitori di marca, tra cui Campari, Carapelli,
Confruit, Kraft, Ecolab. Ai nostri clienti attuali verrà affiancato il
pacchetto di clientela che abbiamo acquisito da Pellegrini: grazie alla
nostra attenzione alla qualità e al servizio, siamo convinti che tali
clienti troveranno in Qualit un interlocutore ideale".
DA
AGENDA A PIANO STRATEGICO... AL VIA I LAVORI
Dalmine, 4 luglio 200 2- Si è tenuto ieri, presso la sede della Servitec di
Dalmine, il primo incontro per la realizzazione del progetto "Da Agenda
A Piano Strategico", promosso dai Comuni dell'area Dalmine-Zingonia (Boltiere,
Ciserano, Dalmine, Levate, Osio Sopra, Osio Sotto, Verdello, Verdellino) e
sviluppato dalla Servitec di Dalmine in collaborazione con il Dipartimento
di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano. Nel corso del
2001 gli stessi Comuni hanno affidato a Servitec l'incarico di elaborare una
"Agenda Strategica per la promozione territoriale dell'area
Dalmine-Zingonia", intesa come uno strumento di inquadramento delle
politiche territoriali dei Comuni interessati, attraverso il quale è stato
possibile delineare gli scenari futuri di sviluppo dell'area e le strategie
per renderli attuabili. Il documento si configura pertanto come un'analisi
di verifica e messa a fuoco dei rischi e dei punti critici, ma anche delle
opportunità e delle risorse, insite nel processo di sviluppo che è in
corso nell'area di riferimento. Grazie all'Agenda Strategica è stato
possibile giungere alla definizione di progetti e azioni per la gestione
congiunta di servizi e di politiche di interesse comune tra gli enti locali
dell'area. Lo sviluppo dei lavori avviati attraverso Agenda Strategica
prosegue ora, sempre con la collaborazione di Servitec e del gruppo di
lavoro del Prof. Alessandro Balducci del Politecnico di Milano, con la
costruzione di un Piano Strategico d'Area, di un Tavolo Politico Permanente
di Regia e di due Tavoli Operativi Tecnici. Il Piano Strategico d'Area,
riconoscendo il contenuto condiviso dell'Agenda e le risorse strategiche del
territorio in questione (Università, Ospedale, Ferrovia, Polo tecnologico,
Servizi Informativi, ambiti produttivi, etc.), si pone l'obiettivo di
definire le strategie territoriali per lo sviluppo locale, a partire da una
nuova prospettiva di coordinamento intercomunale relativamente alle
tematiche insediative, ambientali, infrastrutturali, economiche e sociali.
Inoltre si propone di costruire un quadro di riferimento condiviso di
strategie e politiche per il territorio che costituisca un possibile
contributo, a carattere propositivo, al processo di pianificazione
provinciale in corso. I lavori del Piano Strategico saranno accompagnati
dall'istituzione di un Tavolo Politico Permanente di Regia che avrà come
obiettivo quello di definire indirizzi e strategie in un'ottica di
pianificazione sovracomunale, concordata e coordinata con i livelli
sovraordinati. Parallelamente opereranno due tavoli operativi tecnici. Il
primo, denominato Tavolo dei servizi e uffici comunali, avrà come obiettivo
l'analisi di possibili forme di gestione associata di funzioni e servizi
comunali. Il secondo, denominato Tavolo della visibilità e del marketing
territoriale, avrà come obiettivo quello di istituire strumenti di
visibilità e di marketing territoriale, sia valutando possibili forme di
organizzazione sovracomunale, sia attraverso la diffusione di informazioni
(ufficio stampa leggero, foglio d'informazione ampiamente partecipato di
interesse anche sovracomunale, newsletter informatiche, etc.). Quest'ultimo
tavolo desidera soprattutto promuovere, nel dibattito locale, il percorso
iniziato con Agenda Strategica che va concretizzandosi con la costruzione di
un Piano Strategico d'Area e l'istituzione di Tavoli di lavoro.
APRE
A CREMONA IL 2° NEGOZIO XSP?RT LA NUOVA CATENA DEL GRUPPO GIACOMELLI
SPORT
Milano, 4 luglio 2002 Verrà inaugurato venerdì 5 luglio in Corso Mazzini
17, in pieno centro storico a Cremona, un nuovo negozio Xsp?rt, la nuova
catena di punti vendita di Giacomelli Sport Group, rivolta ad una clientela
particolarmente attenta alle tendenze moda. Con questa operazione,
Giacomelli Sport, dopo aver lanciato nel 1992 quella che è oggi la più
importante catena italiana di articoli sportivi con 116 punti vendita
distribuiti in tutta Europa (77 in Italia e 39 all¹estero), propone così
una nuova sfida al mercato. Dopo aver consolidato la propria presenza nel
mercato europeo della grande distribuzione organizzata, Giacomelli Sport
lancia una nuova sfida con l¹apertura di una catena di negozi perfettamente
complementari con quelli già esistenti. I negozi Xsp?rt sono caratterizzati
da un esclusivo formato, da un mix di prodotti di alto profilo qualitativo e
da prezzi decisamente competitivi e sono rivolti ad una clientela fortemente
sensibile alle nuove tendenze e propensa ad un alto livello di spesa.
"L¹arredamento, lo studio dei colori e l¹acustica dei punti vendita
sono stati studiati per esaltare il valore dei grandi marchi e per dare
massima visibilità a tutte le novità di tendenza²- afferma Gabriella
Spada. I negozi Xsp?rt hanno medie dimensioni e sono ubicati sia nei centri
commerciali con bacini di utenza superiori ai 250.000 abitanti che nei
centri storici: tutte le location sono in aree strategiche ad elevato
traffico. Nei prossimi due mesi apriranno altri 3 negozi Xsp?rt: nei centri
storici di Arezzo e San Benedetto del Tronto e a Pesaro nel Centro
Commerciale Miralfiore. Il piano di sviluppo studiato dal management prevede
di raggiungere entro il 2005 una superficie di vendita di circa 16.000 metri
quadrati con oltre 130 store con un fatturato di oltre 100 milioni di Euro.
Comunicato stampa
PUNTI
SNAI: MONDIALI DA 70 MILIONI DI EURO SULLA FINALE GERMANIA - BRASILE GIOCATI
3.673.000 EURO
Milano, 4 luglio 2002 - E' pari a circa 70 milioni di euro il volume
complessivo di scommesse accettate dai Punti Snai sulla Coppa del Mondo di
calcio 2002: si tratta di un bilancio pienamente positivo, che assume un
valore ancora maggiore se confrontato con i Campionati Europei del 2000,
quando la raccolta scommesse si era assestata a circa 80 miliardi di lire
(pari a più di 41 milioni di euro). Sulla finale Germania - Brasile, i
Punti SNAI hanno accettato scommesse per 3.673.000 euro: nella scommessa
"Risultato finale", il 40% del gioco è stato effettuato sul
successo del Brasile, contro il 38% delle scommesse sulla nazionale tedesca
e il 22% sul pareggio. Sempre con riferimento alla finale, sono state
effettuate 6.517 scommesse sul risultato esatto 0-2 (quotato 7,50), mentre
sono stati 6.700 ticket staccati sulla combinazione X-2 nella scommessa
"Risultato primo tempo/finale" (quota 3,60). Nella scommessa sulla
squadra Campione del Mondo, il 24,7% del gioco è stato accettato sulla
vittoria della Nazionale italiana, seguita da Brasile (19,9%), Germania
(11,7%), Inghilterra (9,1%) e Argentina (7,6%). Fra le squadre
semifinaliste, da segnalare il gioco sulla Corea del Sud, arrivato al 2,2%.
Infine, le quattro partite con il maggior volume di gioco sono quelle che
hanno visto coinvolta l'Italia: l'incontro d'esordio con l'Ecuador è stato
caratterizzato da scommesse per 5.433.000 euro; su Messico - Italia sono
stati giocati 4.950.000 euro, quindi 3.997.000 euro per Italia - Croazia e
4.388.000 euro per Italia - Sud Corea. La partita con il minor volume di
gioco è stata la finale per il 3°/4° posto (Sud Corea - Turchia) con
scommesse per 1.551.000 euro.
IL
CONSORZIO 100% ITALIANO APRE UNO SPAZIO A MILANO PER ESPORRE I PROPRI
PRODOTTI NELLO SHOWROOM
Milano, 4 luglio 2002 - Centopercento Italiano, il consorzio che raccoglie
36 aziende produttrici di pelletteria ha aperto uno spazio per esporre i
propri prodotti nello showroom a Milano in collaborazione con il Consorzio
CarpiTrade Italia le cui aziende associate producono maglieria e
abbigliamento. Gli associati al Consorzio Centopercento Italiano sono
imprenditori pellettieri che hanno fatto della ricerca nell'ambito del made
in Italy la propria missione aziendale: una prova è il sigillo ologramma
che garantisce l'effettiva provenienza dei prodotti, un valore aggiunto a
collezioni che hanno molto da dire in fatto di contenuto stilistico e moda.
Nel palazzo degli anni '70 nei pressi della Stazione Centrale nell'ampio
spazio dedicato ai prodotti, sono 8 le imprese associate che hanno aderito
all'iniziativa: borse da donna, piccola pelletteria da uomo, accessori e
cinture da uomo e da donna sono a disposizione della clientela italiana e
estera.
PRO
CARTON ITALIA: COSTITUITO IL CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE
Milano, 4 luglio 2002 - Il 2002 si è aperto per Pro Carton Italia con una
importante novità nella sua struttura direttiva: dallo scorso mese di marzo
sono stati creati i presupposti per la costituzione anche nel nostro Paese,
in linea con quanto già accade nel resto d'Europa, del nuovo Consiglio
Direttivo Nazionale dell'Associazione che opererà ufficialmente con
riunioni periodiche dal secondo semestre dell'anno in corso. A poco più di
quattro anni dalla sua nascita, Pro Carton si trova oggi a confrontarsi con
scenari di mercato sempre più complessi ed articolati, nei quali il
sostegno e la promozione dell'immagine del prodotto devono necessariamente
poter contare sulle risorse di un pool di professionisti ed esperti del
settore piuttosto che sulle forze dei singoli. Per questo motivo Ugo
Dell'Aria Burani, presidente dell'Associazione, così esprime la sua
soddisfazione: "Da oggi sarò affiancato da Roman Diaz Gonzales,
presidente di Industrie Sacchetti e Giustini Grafipack, importanti realtà
del settore cartotecnico italiano, che, in qualità di Consigliere Delegato,
saprà certamente mettere a disposizione dell'Associazione la sua esperienza
e le sue doti professionali. A nome mio e del board direttivo di Pro Carton
Europe, desidero esprimere a Roman Diaz Gonzales un caloroso augurio di buon
lavoro!". "Ho accettato questa carica con molto entusiasmo,
confidando di portare nell'Associazione la voce delle cartotecniche italiane
- afferma Roman Diaz Gonzales - che spero con la mia presenza in Pro Carton
di poter rappresentare al meglio".
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