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PROGRAMMA DELLA PRESIDENZA DANESE 

Bruxelles, 4 luglio 2002 - Anders Fogh Rasmussen, primo ministro danese, ha presentato all'Aula il programma della Presidenza danese . Il Pe è una forza importante nello sviluppo della cooperazione europea e ciò varrà soprattutto nei prossimi mesi, cruciali per il futuro dell'UE. La Presidenza danese auspica una stretta cooperazione con il Parlamento e le altre Istituzioni, rafforzando i contatti prima delle riunioni e dei vertici di Bruxelles e Copenhagen, essendo presenti a tutte le sessioni plenarie. Un ruolo particolare sarà svolto in questo contesto dal ministro danese per i rapporti con l'Europa, Bertel Haarder, che in passato ha ricoperto la carica di membro del Parlamento europeo. La Presidenza danese dovrà farsi carico di decisioni importanti, prima fra tutte quella relativa all'ampliamento, il cui dibattito sarà svolto il 19 novembre e porterà avanti con decisione e flessibilità, ma soprattutto con un grande spirito di trasparenza il lavoro deciso al Vertice di Siviglia. Il programma danese si intitola 'Una Europa' sottolineando cosi il significato particolare che diamo all'ampliamento e contiene varie priorità: Ampliamento, (da Copenhagen a Copenhagen) con il momento cruciale a dicembre, durante il vertice di Copenhagena; Spazio di libertà, sicurezza e giustizia che richiede una rinnovata lotta alla criminalità e al terrorismo; Sviluppo sostenibile, da un punto di vista sociale, economico e ambientale; - Sicurezza alimentare, che include anche le questioni relative alla politica dell'agricoltura e alla riforma della politica della pesca; Responsabilità globale dell'Ue: occorre rafforzare la politica di sicurezza e i legami fra UE ed Usa, sviluppare il rapporto fra paesi ricchi e poveri. Il Primo ministro danese ha poi commentato punto per punto il programma della Presidenza, lasciando la questione dell'allargamento per ultima. Sullo sviluppo socioeconomico sostenibile Rasmussen ha detto che solo una forte cooperazione economica all'interno dell'UE, e un'economia forte e competitiva possono garantire un maggior benessere e una maggiore occupazione, nella prospettiva di. tenere il passo della concorrenza, in particolare con gli Stati Uniti. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare lo slogan della Presidenza danese prevede cibi sicuri 'dalla terra alla tavola', in tutte le fasi di produzione dei cibi. Sono previsti i. negoziati sulla riforma della Pac e della politica della pesca, ma tali negoziati non dovranno influire sul processo di allargamento. La responsabilità per la pace e in particolare la lotta al terrorismo e l'impegno per ridurre la povertà nel mondo sono alcuni dei punti forti del programma. L'intenzione della Presidenza danese è quella di garantire una buona cooperazione con la Presidenza greca che seguirà, soprattutto nel settore della difesa. L'Ue dovrà svolgere un ruolo centrale al vertice di Johannesburg e arrivare ad un accordo globale che impegni paesi ricchi e poveri, in cui i ricchi offrono opportunità di scambi economici e aiuto allo sviluppo ai paesi poveri, che da parte loro, dovranno assicurare una buona governance, il rispetto delle libertà e dei diritti umani e il libero accesso all'informazione. Il vertice Asem che si svolgerà a settembre a Copenhagen, rafforzerà i rapporti con i paesi asiatici e la Presidenza intende sviluppare le relazioni con la Russia (con cui si prevede un vertice a novembre) e i paesi vicini (Bielorussia e Moldavia). Il problema di Kaliningrad dovrà essere risolto con una soluzione basata sull'acquis di Schengen. Il compito più importante della Presidenza danese è innegabilmente il completamento del processo di allargamento dell'Unione, processo avviato proprio a Copenaghen nel '93. A questo proposito la Presidenza danese si impegna a far aderire tutti i paesi che saranno pronti entro la fine dell'anno, per garantire la loro partecipazione entro il 2004, anno delle elezioni europee. I principi di base dell'ampliamento e i criteri chiave per i dieci paesi saranno comunque applicati senza compromessi pur ribadendo che nessun paese dovrà aspettare gli altri per aderire. Considerando che occorre chiudere i lavori della Convenzione sul futuro dell'Europa e che nel 2004 si aprirà una nuova CIG e si svolgeranno le elezioni del Parlamento europeo, che nel 2005 si dovrà stabilire un nuovo quadro per il prossimo periodo di bilancio, risulta indispensabile concludere il processo di allargamento ora o si perderà questa storica opportunità. Gli ostacoli su questa strada sono rappresentati dalla questione del finanziamento, soprattutto per quanto riguarda l'agricoltura e il bilancio e la Commissione ha presentato in proposito una proposta saggia di compromesso. Forse gli Stati membri pensano che la proposta costi troppo, mentre i Paesi candidati la ritengono insufficiente, in ogni caso agli inizi di novembre l'UE comunicherà ai paesi candidati la posizione comune su tale questione. Altro problema è quello di Cipro, paese che ha chiuso 28 capitoli su 31 ma che continua ad essere diviso: la Presidenza danese lavorerà per risolvere il problema, ma tutti dovranno fare la loro parte. Un ultimo elemento imprevedibile è il referendum irlandese sulla ratifica del trattato di Nizza, su cui si basano tutti i negoziati per l'allargamento: un nuovo no metterebbe a rischio l'intero processo. Più di 40 anni di comunismo hanno portato ad una divisione dell'Europa, capitolo che si vuole chiudere. Il titolo della Presidenza danese è 'Una Europa', un'Europa per tutti, quadro di cooperazione, pace e benessere, realtà immaginata dai padri fondatori dell'Unione e che gli Stati membri possono estendere ad est, lavorando con coraggio e determinazione. Occorre offrire subito alle nuove democrazie dell'Europa centrorientale l'adesione all'UE, ha concluso il Primo ministro danese. Per il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, il passaggio tra la Presidenza spagnola e quella danese rappresenta il momento giusto per fare il punto della situazione. La seconda metà dell'anno sarà infatti segnata da tre grandi processi collegati fra loro. In primo luogo, l'allargamento. La Commissione indicherà quali paesi considera pronti al Consiglio europeo di ottobre, ma poi bisognerà anche sostenere i progressi degli altri paesi candidati. Si vuole portare avanti il processo in modo organico, senza erigere altre barriere all'interno del continente che si cerca di unificare. Se la situazione attuale sarà confermata, è probabile che la Commissione riterrà pronti per l'adesione tutti i dieci paesi della prima ondata. L'Esecutivo lavorerà con decisione per concludere i negoziati a Copenaghen. Prima di allora, tuttavia, è necessario trovare un accordo interno agli attuali Stati membri sulle questioni del bilancio e dei pagamenti diretti alle imprese agricole. Facendo appello a tutte le parti affinché si impegnino a pervenire ad un accordo che aprirà la porta alla riunificazione del continente, egli ha affermato che la proposta della Commissione è la sola base di negoziato possibile. La Commissione aggiornerà la tabella di marcia e la strategia di preadesione per la Bulgaria e la Romania. Quanto alla Turchia, dopo l'incoraggiamento venuto da Siviglia, la relazione periodica sullo stato di avanzamento e l'attuazione delle riforme che saranno pubblicate dalla Commissione ad ottobre saranno un elemento centrale per le decisioni di Copenaghen. Il Consiglio europeo di dicembre, infatti, fisserà la data del 2004 per l'ingresso formale dei nuovi Stati membri, dopo la firma del Trattato di adesione prevista per il marzo 2003. Ciò però dipende dalla ratifica del Trattato di Nizza su cui gli elettori irlandesi dovranno esprimersi in autunno: il risultato positivo di questa consultazione sarà fondamentale per il futuro dell'Europa. A partire dal 2004, l'Unione dovrà mostrarsi capace di svolgere appieno le sue funzioni e di rispondere alle aspettative dei cittadini, che saranno oltre 450 milioni. Citando i dati di Eurobarometro, Prodi ha sottolineato che i cittadini chiedono alle istituzioni la massima efficienza. Il Trattato di Nizza introdurrà le riforme istituzionali necessarie per l'allargamento. Parallelamente, però, bisognerà prendere alcune decisioni di fondo sulla natura politica e sull'architettura istituzionale dell'Unione futura. Servono in particolare una politica estera più forte con un ruolo più deciso sulla scena internazionale; una cooperazione più stretta nel campo della sicurezza e della giustizia e nella lotta contro la criminalità organizzata e l'immigrazione clandestina; un miglior coordinamento della politica economica e finanziaria. Il dibattito è in corso in seno alla Convenzione, ma per Prodi non si può attendere con le mani in mano la ratifica di un nuovo Trattato. La Presidenza danese dovrà portare avanti le riforme procedurali del Consiglio decise a Siviglia. Anche la Commissione si è mossa proponendo idee su come riorganizzare il proprio lavoro. Le riforme devono procedere di pari passo in tutte le istituzioni mettendo gli uomini e le donne giusti al posto giusto e pensando all'interesse generale del sistema e al suo rendimento ottimale, per una governance europea più solida e più democratica. Terzo argomento: il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg. Prodi auspica che questo marchi un deciso passo avanti. L'Unione, che ha un ruolo guida sul piano commerciale, dell'assistenza allo sviluppo, degli aiuti umanitari e delle relazioni diplomatiche, non deve riposare sugli allori ma persuadere i partner a fare la loro parte. Bisogna impegnarsi a sostenere concretamente lo sviluppo del Sud del mondo seguendo le priorità definite dal segretario generale dell'ONU Kofi Annan: acqua e igiene, sanità, energia, agricoltura e biodiversità, senza dimenticare gli aspetti sociopolitici: sviluppo della democrazia, buon governo, dialogo politico e riforme sociali ed economiche. I grandi obiettivi sono quelli di ridurre la povertà, assicurare la pace e migliorare le condizioni di vita di quella che è la maggioranza della popolazione del pianeta. I crescenti divari di reddito tra Nord e Sud del mondo si stanno allargando in maniera preoccupante, soprattutto in Africa. È necessario pertanto invertire la tendenza ed evitare di erigere nuovi muri e barriere a livello mondiale. Si deve fare di più, mantenendo gli impegni presi e agendo in modo più concertato e complementare. L'ultimo incontro dei G8 in Canada ha adottato un piano d'azione a sostegno del Nuovo Partenariato per lo Sviluppo dell'Africa (Nepad): bisogna garantire che il contributo europeo sia all'altezza del tradizionale ruolo di partner privilegiato dell'Africa e delle responsabilità storiche verso il continente. La Presidenza danese può infine contare sulla Commissione e sulla neonata agenzia per la sicurezza alimentare per mantenere standard sicuri e di elevato livello per gli alimenti. L'Unione europea, unico esempio realizzato di gestione democratica e sovranazionale della globalizzazione, deve porsi come modello di efficienza democratica. Il mondo si aspetta dall'Europa un contributo altissimo al dibattito sulla sostenibilità, che deve essere il contributo di tutti. A nome del gruppo popolare, Hans-Gert Poettering (Ppe/De, D) ha affermato che se la Danimarca realizzerà quanto affermato dal Presidente Rasmussen, potrà dimostrare che non sono solo i grandi paesi a portare avanti l'Europa. Con lo slogan "da Copenaghen a Copenaghen" bisogna cogliere l'opportunità di portare avanti l'Europa. I principi dello stato di diritto, della democrazia, del riconoscimento delle minoranze, della libertà dovranno essere applicati anche nei paesi dell'est. Ma se un paese non soddisfa tali condizioni, gli altri non devono penalizzati. D'altra parte, non si devono porre nuove condizioni: le pressioni in tal senso vanno respinte. Poettering ha affermato la sua opposizione al fatto che il cancelliere tedesco colleghi l'ampliamento alla questione agricola "per motivi elettorali". Il Parlamento ha adottato una relazione sulle ripercussioni finanziarie dell'ampliamento, anche per l'agricoltura: la Presidenza danese ha in tal senso l'appoggio dell'Aula. Quanto alla Turchia, è necessario fissare una data per l'inizio dei negoziati. Il paese deve continuare sulla strada delle riforme: il governo turco è quindi invitato a togliere la riserva sulle forze armate e la Nato. Sull'apertura e la trasparenza, poi, sono i paesi nordici a dare l'esempio; quanto deciso a Siviglia deve ora essere applicato, trattando pubblicamente le questioni legislative. Dopo la fine dei negoziati d'adesione, inoltre, serve un periodo di tempo per informare l'opinione pubblica. Il portavoce popolare ha infine sottolineato l'accordo interistituzionale, che permetterà di arrivare a una migliore regolamentazione e legislazione entro la fine del 2002; serve poi un accordo per una maggiore trasparenza anche sul terzo pilastro. Il gruppo popolare sostiene la Presidenza. Sulla questione agricola, la Presidenza danese ha riconfermato che nessun paese responsabile può fare dell'ampliamento un ostaggio per le ambizioni in campo di politica agricola, perché sarebbe un errore storico di dimensioni madornali e che la proposta della Commissione consente di realizzare l'ampliamento nei margini dell'attuale bilancio, senza nuove risorse finanziarie. L'unico sforzo richiesto agli Stati membri per la graduale eliminazione degli aiuti diretti ai nuovi paesi membri, è uguale allo 0,001% della produzione degli attuali Stati membri. Bloccare l'allargamento per un importo che è l'1 per mille della produzione sembra francamente inaccettabile, ha detto il Primo ministro danese, riaffermando che la Danimarca intende andare avanti con negoziati realistici e non certo con una politica del bastone, come qualcuno ha insinuato. Sulla questione del Medio Oriente la Presidenza danese sta riflettendo su come contribuire meglio all'avvio di un processo di pace duratura nell'area e un processo per la riforma dell'autonomia palestinese. L'obiettivo è porre le basi per una futura conferenza di pace alla quale parteciperebbero tutte le parti in causa e in tale contesto il ministro degli esteri danese discuterà con Colin Powell per organizzare un coordinamento fra UE e gli altri membri del quartetto. Per quanto riguarda Cipro, la Presidenza si atterrà alle decisioni adottate fin dal 1999: sarebbe vantaggioso risolvere il problema e garantire l'adesione di tutta l'isola, ma questa soluzione non rientra nelle condizioni per l'ampliamento e comunque sulla questione c'è perfetto accordo fra Consiglio e Commissione. In merito alla proposta di inserire la Georgia fra i paesi candidati, il Presidente in carica ha detto che non vi sono piani di adesione per quel paese, che d'altra parte non ottempera ai criteri di base. La Cecenia, invece, sarà sicuramente uno degli argomenti trattati nel dialogo con la Russia. Rispondendo ai dubbi sulla realizzabilità del calendario, il Primo ministro danese ha risposto che pur essendo ambizioso, il calendario è realistico e che c'è il tempo per portare a conclusione i negoziati di adesione entro la fine dell'anno nel vertice di dicembre, considerando che, come stabilito a Siviglia, la posizione comune sulla politica agricola dovrà essere presentata ai paesi candidati già all'inizio di novembre. Il Presidente della Commissione, Romano Prodi, ha voluto ribadire che la Commissione, come le altre istituzioni, sostiene i progetti per la pace in Medio Oriente e realizza le decisioni prese dal Consiglio per gli aiuti all'Autorità palestinese; l'Esecutivo continua ad effettuare controlli, anche se la loro efficacia è resa difficile dalla tragedia della guerra. Bisogna quindi finirla con le illazioni, caricatura ridicola non comprovata dalla realtà. Prodi ha richiamato il Parlamento sulla necessità di fare giustizia su tali affermazioni, che continuano a infangare le istituzioni europee. Prodi ha poi sottolineato la dimensione nordica per i rapporti con la Russia, ma anche per la soluzione di questioni particolari, basti ricordare i rapporti costruttivi e amichevoli con la Groenlandia. Circa le affermazioni di Martin Schulz (Pse, D) sulla collocazione politica del Presidente della Commissione ("eletto nell'Ulivo, ora è liberale ed ha partecipato ad un seminario di riflessione del Ppe: è forse un Presidente tricolore?"), Prodi ha risposto di aver partecipato a diversi seminari di diversi gruppi politici, definendosi quindi "multicolore". Ringraziando il Parlamento per l'apertura di credito alla Presidenza danese da parte di tutte le forze politiche, Prodi ha auspicato la riuscita dell'allargamento, che richiede l'unità d'azione di tutte le istituzioni dell'Unione. Il dialogo interistituzionale è pertanto decisivo perché in futuro ci sarà un grandissimo bisogno di Europa, a cominciare dall'appuntamento di Johannesburg. Luciano Emilio Caveri (Eldr, I) ha espresso apprezzamento sull'intervento danese, soprattutto per quanto riguarda l'allargamento, rilevando la perfetta intesa con il Presidente della Commissione. su un tema così cruciale. L'oratore ha espresso alcune riflessioni: in primo luogo, occorre lavorare intensamente presso le opinioni pubbliche europee per far capire bene il processo di allargamento, soprattutto nel contesto del prossimo referendum irlandese che è decisivo. In secondo luogo, occorre fare attenzione alle modalità di svolgimento dei referendum nei paesi candidati, per evitare un 'effetto domino', considerando le recenti spinte populistiche con colorature negative verso l'UE, che stanno emergendo in quei paesi. Altra riflessione riguarda il lavoro della Convenzione che si concluderà in un momento di 'ingorgo istituzionale', a cavallo fra il 2003 e il 2004: forse la Presidenza danese troverà interessanti due questioni affrontate dalla Convenzione, ovvero il ruolo delle minoranze linguistiche sia nei paesi membri che in quelli candidati e la questione di quale dovrà essere il rapporto con le regioni che dispongono di un potere legislativo riconosciuto dalle normative nazionali. Secondo l'oratore si tratta di garantire il federalismo e la sussidiarietà oppure l'Europa susciterà incomprensioni sempre maggiori. L'oratore ha infine espresso il proprio compiacimento per lo stile inaugurato dalla Presidenza danese di una presenza fisica più costante e un contatto più facile fra Parlamento e Consiglio, soprattutto nella prospettiva di alcuni momenti di discussione piuttosto difficili, come la presentazione del rapporto intermedio e quello finale sulla politica di coesione nei prossimi mesi. Un ultimo appello alla Presidenza danese a proseguire nel lavoro del Libro bianco, con particolare attenzione 'all'emergenza dei rapporti con l'Austria, che pesa anche sull'allargamento e sul problema dei trasporti sulle Alpi' ha concluso l'intervento. Monica Frassoni (Verdi/ale, B): ha dato il benvenuto alla Presidenza danese, congratulandosi per lo slogan di 'Una Europa': si tratta di un messaggio molto forte e che fa piacere, ma di quale Europa si parla? Tre sono i messaggi che l'oratrice ha indirizzato alla Presidenza: 1. Le politiche di asilo e di immigrazione non sono una questione interna, deve esserci corrispondenza fra quello che i danesi dicono e fanno a livello europeo e quello che dicono e fanno in Danimarca, perché i Verdi guardano con preoccupazione ad un paese che rischia di diventare 'da esempio di accoglienza ad esempio di paese dove i diritti non sono mai acquisiti'. 2. Sulla questione di Cipro, il ministro degli esteri danese ha detto che non bisogna fare nulla ma i Verdi non sono d'accordo, perché l'esito del negoziato dipende da come si gestisce, soprattutto nella fase finale e certamente non si può far aderire un paese in cui esiste un muro. 3. Il Vertice di Johannesburg è una priorità che non è stata presentata come tale dalla Presidenza danese e che invece è fondamentale per l'Unione europea: occorre avere il coraggio di dire che il commercio e il mercato non sono superiori ai problemi ambientali a quello della fame, ha concluso l'oratrice. A conclusione del dibattito, il ministro danese per gli affari europei, Bertel Haarder, ha ringraziato tutti i partecipanti sottolineando che la Presidenza si atterrà agli obiettivi di Tampere. Questo è un elemento integrante del programma danese, che mira ad andare ancora più lontano di quanto affermato a Siviglia: la politica d'immigrazione e d'asilo dovrebbe essere conclusa nel 2003, ma la Danimarca farà il possibile per chiudere molti aspetti di questa politica già durante il semestre danese. A tal proposito, è stata preparata una tabella di marcia che verrà presentata a Parlamento e Commissione su misure come il rimpatrio, i controlli alle frontiere e altre. Il governo danese vuole una politica d'immigrazione e di asilo all'altezza di tutti gli impegni internazionali, sebbene purtroppo in questo ambito la Danimarca abbia una deroga rispetto al trattato; il ministro ha sollecitato i parlamentari a contribuire per superare questo scoglio. Non volendosi esprimere sulla politica agricola, poiché la proposta della Commissione non è ancora stata presentata, il ministro ha ringraziato il Parlamento per aver adottato una posizione chiara sull'ampliamento mostrando la via per una decisione storica. 

SUL SITO LA LETTERA DI TREMONTI A SOLBES E UNA VALUTAZIONE TECNICA SULLE DECISIONI DI EUROSTAT 
Roma, 4 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è disponibile sul sito www.tesoro.it  tra gli ultimi documenti pubblicati, la lettera che il Ministro Giulio Tremonti ha inviato ieri al Commissiario europeo Pedro Solbes a proposito della imminente decisione di Eurostat sulle operazioni di cartolarizzazione. Nella lettera Tremonti sottolinea, tra l'altro, che la struttura dell'operazione di cartolarizzazione degli immobili realizzata dall'Italia era stata discussa "ex ante" e considerata coerente in occasione di un incontro tenutosi a Roma nell'ottobre 2001 con gli esperti di Istat, Eurostat, Banca d'Italia e Banca Centrale Europea. Il Ministero comunica altresì che sempre sul sito è disponibile anche una valutazione tecnica circa l'impatto delle decisioni di Eurostat sui conti pubblici italiani. 

DECISIONE EUROSTAT HA EFFETTI ANCHE POSITIVI PER L'ITALIA 
Roma, 4 luglio 2002 - In relazione alla comunicazione rilasciata oggi da Eurostat in merito alle operazioni di "cartolarizzazione" fatte da vari Paesi, tra cui l'Italia, il Ministero dell'Economia e delle Finanze rende noto quanto segue: La tecnica di "cartolarizzazione" è stata usata da molti Paesi europei; Eurostat ne ha definito "retroattivamente" una nuova regolamentazione; Le operazioni sul Lotto sono state valutate negativamente. L'effetto di questa riqualificazione contabile è comunque solo quello di un puro slittamento dei proventi da un anno ai successivi. In specie, dal 2001 agli anni di effettivo incasso dei proventi del Lotto: 2002, 2003 e 2004; All'opposto, le operazioni di cessione degli immobili, operate con la tecnica della "cartolarizzazione" sono state valutate positivamente, definendone un nuovo specifico "codice". L'effetto per l'Italia è doppio: 1) per le cessioni di immobili previste sul 2002 vale il via libera europeo; 2) il disegno di queste operazioni sarà adattato, senza problemi, al nuovo "codice". Nel complesso, per effetto delle decisioni di Eurostat, l'indebitamento netto del 2001 salirebbe di 0,56 punti di Pil. Ma, simmetricamente, l'indebitamento netto del 2002 migliora di circa 0,3 punti. Analogo miglioramento si manifesterà nel 2003. L'azione del Governo resta dunque invariata.

UNISECTOR: MOBIL, FONDO AZIONARIO GLOBALE DI UNION CHE INVESTE NEI SETTORI AUTOMOBILISTICO, DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA. 
Milano, 4 luglio 2002 - Nel 2001 UniSector: Mobil, che investe in settori economici sensibili all'andamento dell'economia, ha risentito fortemente degli effetti derivanti dal rallentamento globale e, inoltre, data l'esposizione verso i titoli delle compagnie aeree é stato duramente penalizzato nel periodo successivo agli attacchi dell'11 settembre. Per quest'anno la situazione sembra essere decisamente migliore, malgrado i recenti dati fondamentali abbiano affossatto l'ottimismo preesistente e riguardante una decisa ripresa dell'economia mondiale; il trend, comunque, é in crescita e di questo sembra beneficiare il nostro fondo UniSector: Mobil. A dispetto dei cali attuali delle quotazioni osservati sui mercati azionari internazionali, che hanno sofferto perdite anche a causa di una tesa situazione internazionale e di allarmi per nuovi possibili attentati terroristici negli, il fondo a oggi é leggermente cresciuto, totalizzando una crescita dello 0,7%. UniSector: Mobil é un fondo settoriale indicato per investitori che non hanno vincoli di tempo e che desiderano diversificare il loro portafolgio, é questo il caso di chi possiede un portafoglio che copre le varie aree geografiche e che ora vuole cogliere le opportunità offerte ai settori auto, trasporti e logistica. Strategia d'investimento; acquisti & vendite: Nei primi mesi dell'anno, dopo che i titoli delle compagnie aeree avevano beneficiato di un crescente ottimismo economico, il trend di crescita si é appiattito e gli investitori si sono scoperti dubbiosi circa la credibilità di una reale e solida ripresa economica negli Stati Uniti, e quindi poi globale. Più recentemente, il timore di nuovi possibili attentati terroristici ha messo il settore dei trasporti sotto pressione con sensibili diminuzioni dei prezzi. Manteniamo le nostre riserve e condividiamo alcune preoccupazioni riguardanti il settore: malgrado la capacità di trasporto sia stata ridotta, il numero di passeggeri sia in aumento ed il carico pagante cresca, la profittabilità delle società rimane problematico (soprattutto resta debole la richiesta per posti in prima classe o in business a causa dei tagli costi operati da molte società con conseguente impatto negativo sulle vendite e sugli utili degli operatori aerei). Oltre a tutto questo, il prezzo del petrolio e le tensioni provenienti dal Medio Oriente giocano decisamente a sfavore. L'unica attuale eccezione positiva é rappresentata dagli operatori a basso costo: considerando i coti reali di struttura di queste società e le buone condizioni finanziarie di cui godono, non é difficile immaginare interessanti profitti per il 2002, soprattutto se pensiamo alle numerose possibilità di espandere il loro business. Nel fondo UniSector: Mobil gli operatori di trasporto aereo a basso costo sono presenti in misura consistente. La società britannica easyJet ha recentemente annunciato l'acquisizione della concorrente Go, ed inoltre Furthermore, con una mossa a sopresa, la società ha chiuso un'opzione di acquisto su German BA, che sarà probabilmente esercitata una volta che Go sarà stata totalmente integrata. Conseguenza di ciò dovrebbe essere una diffusione dei voli a basso costo in Europa che porrà in essere un'agguerrita competizione con le compagnie di bandiera su molte rotte. Ryanair ha annunciato risultati molto buoni, eccezion fatta per l'anno fiscale 2001-2 teminato il 31 marzo (morbo della mucca pazza in Gran Bretagna, attacchi terroristici dell'11 settembre). Con beneficio per il trend generale del settore, profitti, numero di passeggeri e carico pagante sono cresciuti in misura notevole. Ryanair, che serve 76 rotte verso 13 Paesi in Europa, ha sicuramente un notevole potenziale di crescita per il futuro. I tempi restano difficili per il settore auto come mostrano i dati relativi ai vari mercati d'europa: in maggio, le nuove immatricolazioni sono crollate registrando un calo dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2001, e ciò non é solo da attribuire al minor numero di giornate lavorative a maggio di quest'anno. Ed anche la lentezza della ripresa economica a farsi sentire: la Gran Bretagna é stato l'unico tra i 5 principali mercati dell'auto a performare in modo convincennte, indicando una crescita del 5.1% delle immatricolazioni. I restanti mercati hanno invece sofferto cali, con la Germania - fanalino di coda - in calo del 14%, seguita dall'Italia con un -11%, -8,6% in Francia e -6,2% in Spagna). Per i prossimi mesi, crediamo che questi mercati dell'auto si manteranno difficili a causa di fattori economici troppo deboli per stimolare una ripresa delle immatricolazioni. Infine, i mesi estivi rappresentano tradizionalmente un periodo di bassi volumi per l'industria automobilistica, la quale deve anche considerare la chiusura di stabilimenti per ferie ed i vari turni di vacanza dei dipendenti. Conclusione é che una vera e sostenibile ripresa del business non sarà possibile prima della fine dell'anno, e, I players del settore da noi favoriti sono i seguenti: DaimlerChrysler potrebbe essere tra le migliori grazie alla ristrutturazione di Chrysler. In maggio, il ramo Usa di Daimler ha aumentato la quota di mercato mentre Ford e Gm hanno registrato una diminuzione delle nuove immatricolazioni; qualora la ristrutturazione e la riorganizzazione proseguissero, i titoli di Daimler Chrysler potrebbero essere considerati un'interessante investimento. Porsche, sembra aver raggiunto l'obiettivo di vendita con il modello Cayenne: inizialmente si prevedevano 25.000 modelli di questa auto sportiva venduti sul mercato, ma ora gli ordini coprono già l'intera produzione di un'anno, ed è realistico aspettarsi vendite tra le 30.000 e 35.000 unità dopo il lancio e vendite e utili in crescita, ed é importante considerare che tutto questo non sembra essere ancora scontato nelle quotazioni attuali del titolo. Nei primi mesi del 2002 i titoli del settore logistico, quali le linee aeree, hanno beneficiato di nuove prospettive economiche ed un trend dei mercati in crescita. Da aprile, però, a causa di sempre maggiori dubbi circa la credibilità di una imminente e sostenibile crescita economica, i titoli di questo settore hanno subito una fase di consolidamento, ma qualora il processo di crescita economica dovesse concretizzarsi nell'ultima parte dell'anno in corso, i titoli della logistica dovrebbero, ancora una volta, conseguire una buona performance. Tra I nomi da noi preferiti in questo settore compare sicuramente Deutsche Post: questo titolo ha sofferto considerevoli e temporanee perdite dopo che l'azienda ha presentato un commento molto conservativo e cauto per il 2002. Mmanteniamo comunque un giudizio positivo per Deutsche Post I cui titoli rimangono presenti nel portafoglio del nostro fondo. Ci manteniamo positivi anche riguardo Stinnes e Kühne & Nagel, che hanno un peso relativamnte elevato all'interno degli investimenti di UniSector:Mobil. Per contro, abbiamo quasi completamente liquidato la precedente posizione detenuta in Thiel Logistik, un'azienda che focalizza le sue attività sulle aree core di contract logistics/e-logistics, logistica della salute, servizi a valore aggiunto, soluzioni informatiche e di commercio on-line. Siamo riusciti a cedere la posizione con profitto quando il prezzo si aggirava sui 22/23 euro ad azione. Successivamente il titolo é arrivato a perdere oltre il 40% del suo valore schiacciato da pesanti ordini in vendita determinati da timori degli operatori di mercato che le acquisizioni effettuate dalla società potessero rivelarsi problematiche (con maggiori accantonamenti richiesti). 

NASCE TEMEX.IT S.S.O., TERZO MERCATO EXCHANGE 
Milano, 4 luglio 2002 - Ieri mercoledì tre luglio alle ore 11, si è tenuta a Milano presso l'Hotel Principe di Savoia, la conferenza stampa di presentazione di Temex.it S.S.O. (Sistema di Scambi Organizzati), il nuovo mercato telematico delle società emittenti titoli dematerializzati diffusi tra il pubblico in maniera rilevante. Temex.it, piattaforma telematica di proprietà della società Temex S.p.A., quoterà in una prima fase, azioni di 102 società (tra cui Aeroporti di Roma, Azienda Sondriese Multiservizi, Meridiana, Credito Emiliano Holding) per una capitalizzazione complessiva di circa 50 Mld di Euro (97.000 Mld di Lire). Successivamente saranno quotate su Temex.it obbligazioni e titoli di debito emessi da enti locali, non trattati su mercati regolamentati. Su Temex.it inoltre saranno trattati i titoli di società oggetto di Ipo in attesa di quotazione sui Mercati regolamentati. Temex.it consente l'accesso agli intermediari autorizzati per l'inserimento ordini, ed al pubblico, per la verifica dei prezzi in tempo reale, attraverso una semplice connessione Internet al sito www.temex.it. La piattaforma tecnologica è fornita da Netfraternity S.p.A. in partnership con la società altEra. Netfraternity S.p.A. sarà la prima matricola della New Economy quotata al Temex.it. Esaurita la fase di test, sara' data comunicazione della data di inizio delle contrattazioni. Infolink:
www.temex.it

ALBACOM: ASSEMBLEA AZIONISTI APPROVA AUMENTO CAPITALE E BILANCIO ¸ AUMENTO CAPITALE PARI A _ 125 MILIONI INTERAMENTE SOTTOSCRITTO DAI QUATTRO SOCI ¸ + 24% FATTURATO AL 31 MARZO 2002 ( _ 578 MILIONI) 
Milano, 4 Luglio 2002 - L'assemblea degli azionisti di Albacom S.p.A., riunitasi oggi a Milano, ha approvato in sede straordinaria un aumento del capitale sociale pari a 125 milioni di Euro, interamente sottoscritto e versato dai soci in proporzione alle rispettive quote azionarie di partecipazione al capitale di Albacom (rispettivamente Albacom Holding 45,5% - di cui Bt 50,5% e Bnl 49,5% - Eni 35%, Mediaset 19,5%). Tale aumento, che porta il patrimonio netto di Albacom a 417 milioni di Euro, sarà utilizzato a sostegno dei piani di sviluppo della Società. L'assemblea degli azionisti di Albacom ha poi approvato in sede ordinaria il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 Marzo 2002, che ha registrato i seguenti principali risultati: ß oltre 105.000 clienti attivi (rispetto ai 55.000 dell'esercizio precedente) con un aumento pari a +89%; ß oltre 7 miliardi di minuti di traffico (contro quasi 5 miliardi) con un aumento pari a +44%; 578 milioni di Euro di fatturato (rispetto a 466 milioni di Euro) con un incremento pari a +24%; raggiungimento di un Margine Operativo Lordo positivo con un anno di anticipo rispetto alle previsioni di budget. Il Consiglio d'Amministrazione Albacom a sua volta ha esaminato l'andamento del nuovo esercizio fiscale iniziato il 1° aprile 2002, che mostra un trend particolarmente positivo, con un aumento dei ricavi a fine maggio di oltre il 35% sullo scorso anno ed un Mol già positivo, in ulteriore miglioramento.

INFERENTIA DNM : IN OCCASIONE DELL'AUMENTO DI CAPITALE E' STATO  PRESENTATO IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE ALLA COMUNITA' FINANZIARIA 
Milano, 4 luglio 2002 - Il Presidente di Inferentia Dnm Enrico Gasperini, il Vice Presidente Marco Benatti, l'Amministratore Delegato Marco Girelli e il Chief Financial Officer Marco Corradini hanno presentato oggi alla comunità finanziaria, in vista dell'aumento di capitale della Società deliberato dall'assemblea degli azionisti il 25 giugno scorso, il nuovo piano industriale del Gruppo illustrando strategie, obiettivi e prospettive. Il Gruppo Inferentia Dnm è uno dei principali player europei nel mercato della web integration e del digital marketing, con un valore della produzione a livello consolidato nel 2001 di € 37,8 milioni (€ 65,5 milioni di fatturato aggregato). Il Gruppo si propone come partner di riferimento per aziende medio/grandi nella pianificazione, realizzazione e gestione di progetti di e-business, con un'offerta completa e integrata di soluzioni e servizi. Inferentia Dnm vanta una forte presenza, oltre che nel mercato italiano, anche in quello francese e ha importanti attività nel Regno Unito, in Portogallo e in Spagna. In Italia conta fra i suoi clienti grandi imprese nei settori finanza/assicurazioni e beni di consumo, che si prevede rappresenteranno complessivamente quasi il 70% dei ricavi attesi quest'anno, e nei quali ha una posizione di leadership. Importante anche il presidio di altri settori tra cui: beni durevoli, telecomunicazioni e utilities, media e entertainment. Il mercato di riferimento per Inferentia Dnm - Inferentia Dnm compete nel mercato del Software e dei Servizi per l'e-business che Sirmi stima per il 2002 in Italia attorno a € 3.5 miliardi. In quest'ambito il mercato di riferimento in cui Inferentia Dnm vanta le proprie competenze distintive - quello delle soluzioni e dei servizi di e-Crm e e-Business Intellligence, dei servizi e SW applicativi per lo sviluppo di Siti e Portali, per e-commerce & e-marketplace - può essere stimato in Italia intorno a € 980 milioni. Gli analisti valutano che nel periodo 2001-2003 il mercato dei software e dei servizi per l'e-business registrerà in Italia una crescita del 46% medio all'anno, passando da un'incidenza sul mercato totale dei Software e Servizi IT del 18% nel 2001 al 31% nel 2003. Un approfondimento merita il mercato delle soluzioni e-Crm, relative cioè alla gestione delle relazioni con i clienti attraverso il web. I progetti e-Crm sono volti alla comprensione dei comportamenti dei clienti e dei consumatori, alla misurazione dei risultati, alla integrazione dei canali di relazione e di vendita. In questo ambito rientrano anche le attività di advertising, promozione e marketing online. Il mercato globale delle soluzioni Crm in Italia, che secondo Sirmi nel 2001 ha superato la soglia di € 335 milioni, è previsto crescere nel 2002 a € 485 milioni (+21%), raggiungendo nel 2003 circa € 656 milioni, con una crescita del 29%. All'interno di questo mercato, ritmi di crescita superiori vengono indicati per il segmento dei servizi e-Crm, che dovrebbe passare da circa € 46 milioni del 2001 ad oltre € 188 milioni del 2003. Cresce anche il segmento di mercato dei servizi web di outsourcing e e-sourcing, che si prevede passeranno da € 114 milioni nel 2001 a € 677 milioni nel 2003. Per quanto riguarda il web adverstising, mercato nel quale l'Italia rappresenta circa il 15% del totale europeo, si prevede un andamento flat degli investimenti per l'anno prossimo, con una spesa complessiva nell'ordine di € 100 milioni circa. Riposizionamento strategico e nuovo piano industriale - La strategia del Gruppo prevede un processo di riposizionamento e la piena attuazione del nuovo piano industriale, entrambi peraltro già avviati. Il riposizionamento condurrà ad una focalizzazione sulle aree a maggior valore aggiunto, a maggior prospettiva di crescita e in cui il Gruppo vanta un consolidato know-how. Ciò sarà conseguito fra l'altro: privilegiando sforzi e sviluppi nell'area e-Crm/digital marketing e mantenendo l'impegno nell'area Erp; valorizzando l'offerta end-to-end; sviluppando un'offerta specializzata per mercati verticali. Il nuovo piano industriale prevede: accordi strategici con grandi Gruppi internazionali della comunicazione e dell'Information Technology (It); focalizzazione sul core business con razionalizzazione delle attività e consolidamento della presenza in Italia e in Francia; dismissione di asset non strategici; ristrutturazione organizzativa, recupero di efficienza e forte contenimento dei costi operativi; rafforzamento patrimoniale e finanziario. I partner industriali strategici già individuati e con i quali sono state avviate iniziative sono: Wpp, gruppo leader mondiale nella comunicazione (advertising, pubbliche relazioni, brand building, ecc.) e importante azionista di Inferentia Dnm, con cui sviluppare sinergie e offerte integrate di servizi di comunicazione online e offline; Ibm, con cui è stato raggiunto un accordo per lo sviluppo di offerte di servizi comuni e cross-selling su clienti selezionati. Gli interventi sulle risorse umane e sulla struttura organizzativa produrranno una significativa riduzione dei costi operativi. In particolare nel 2002 la riduzione attesa per il costo del lavoro su base annua sarà di circa € 5 milioni. L'operazione di rafforzamento patrimoniale e finanziario decisa dal Gruppo lo scorso aprile prevede: aumento di capitale di € 20 milioni offerto in opzione agli attuali Soci ad un prezzo massimo di € 8 per azione; aumento di capitale riservato a Bipop-Carire come conversione di un credito di € 10,5 milioni con emissione di azioni di risparmio ad un prezzo massimo di € 8 per azione e convertibili in azioni ordinarie a € 30 per azione ordinaria; rinuncia da parte di Bipop-Carire ad un credito per complessivi € 7 milioni; consolidamento del debito residuo nei confronti di Bipop-Carire pari a € 7,5 milioni, con conversione in debito a medio termine. Le nuove risorse, pari complessivamente a circa € 40 milioni, garantiranno al Gruppo autonomia finanziaria fino al raggiungimento del break-even di cassa previsto nell'ultimo trimestre di quest'anno. Il Gruppo nel 2001 - In un anno caratterizzato dal rallentamento del mercato degli Internet services e da una forte riduzione della spesa in digital communication, l'esercizio 2001 ha registrato a livello consolidato un valore della produzione di circa € 37,8 milioni, con un Ebitda negativo per circa € 5,9 milioni al netto degli oneri straordinari, e un risultato economico negativo per circa € 71,1 milioni. A tale risultato ha concorso in misura determinante la decisione di svalutare per circa € 41 milioni complessivi il goodwill generato dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo nel corso del 2001, alla luce sia delle perdite di esercizio, sia delle mutate prospettive di crescita e di redditività delle partecipate. Le rettifiche del goodwill consentiranno di ridurre di circa il 70% l'ammortamento dello stesso, calcolato su base annua, con un significativo beneficio sugli esercizi futuri a partire da quello in corso. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2001 era negativa per € 21,8 milioni. Il primo trimestre 2002 si è chiuso con un valore della produzione di € 9,6 milioni, Ebitda negativo per € 3,6 milioni, risultato ante imposte negativo per € 6,7 milioni e indebitamento finanziario netto di € 24,3 milioni. In un contesto di mercato caratterizzato da fenomeni contrastanti per quanto riguarda la consistenza e la continuità della crescita, il management si attende per la seconda parte dell'anno l'avvio di un progressivo miglioramento della situazione economica e finanziaria del Gruppo, anche per effetto del riposizionamento strategico e delle iniziative del piano industriale. Nel secondo trimestre 2002, il fatturato dovrebbe attestarsi, sulla base delle prime stime, nell'intorno di € 11 milioni, con una significativa riduzione delle perdite a livello di Ebitda. Per l'esercizio 2002 si prevede un valore della produzione compreso tra € 45-50 milioni, un Ebitda marginalmente positivo e un risultato netto ancora negativo, intorno al 3% del valore della produzione. L'indebitamento finanziario netto dovrebbe risultare circa pari a zero. Fra il 2002 e il 2004 è atteso un incremento annuo medio del 20% nel valore della produzione, mentre in particolare per l'esercizio 2004 si prevede un Ebitda positivo intorno al 15% del valore della produzione e un risultato netto positivo intorno al 10%. 

INTESABCI: L'ESPOSIZIONE SU VIVENDI 
Milano, 4 luglio 2002 - In relazione alle notizie circolate sui mercati finanziari relativamente all'esposizione nei confronti del gruppo Vivendi, Intesabci comunica che il Gruppo lavora con circa cinquanta società operative in Italia e all'estero. L'esposizione nei confronti delle società facenti capo a Vivendi Universal ammonta attualmente a circa 180 milioni di euro e quella riguardante le società del gruppo Vivendi Environnement a circa 160 milioni di euro. Si tratta di rapporti che presentano andamento regolare. 

BNL SPA: AGGREGAZIONE BMPS-BNL: BNL PRECISA 
Roma, 4 luglio 2002. La Banca Nazionale del Lavoro, in adempimento ad una richiesta della Consob a seguito di notizie pubblicate ieri dal quotidiano Mf sull'eventuale aggregazione Mps-Bnl, che riprendono temi e contenuti di articoli già pubblicati su testate dello stesso gruppo editoriale nello scorso fine settimana, precisa quanto segue: 1. E' privo di qualsiasi fondamento che l'amministratore delegato di Bnl, Davide Croff, abbia mai rifiutato alcuna proposta di fusione alla pari ("merger of equals") tra Bmps e Bnl in quanto: nessuna proposta è mai stata presentata da Mps a Bnl, né tanto meno nei termini indicati; una decisione di tal genere, esclusivamente di competenza del Consiglio di Amministrazione della Banca, allo stesso sarebbe stata necessariamente rimessa. 2. Come noto, nello scorso mese di giugno, sono stati avviati colloqui con esponenti di vertice di Bmps nel corso dei quali sono stati enucleati importanti aspetti in relazione ai quali Bnl è tuttora in attesa di ricevere indicazioni. Tali elementi, non appena saranno forniti, verranno sottoposti al Consiglio di Amministrazione della Banca che effettuerà le proprie scelte e decisioni in piena autonomia. 3. E' privo di qualunque fondamento quanto riportato circa presunti orientamenti sfavorevoli da parte del management riguardo al progetto di aggregazione Bnl-Bmps; gli elementi necessari per una stima dell'operazione, al momento non ancora disponibili, saranno valutati con la massima attenzione ed obiettività nell'interesse di tutti gli azionisti, grandi e piccoli in sede di Consiglio di Amministrazione. 4. Il top management di Bnl è fortemente impegnato all'elaborazione e presentazione al Consiglio di Amministrazione delle scelte strategiche di orientamento e posizionamento del Gruppo Bnl di cui sarà data comunicazione al mercato nel pieno rispetto delle norme di legge e di regolamenti. A tale riguardo, è stata convocata una riunione del Consiglio di Amministrazione della Banca per la data del 19 luglio prossimo in sostituzione di quelle inizialmente programmate per il 5 e 26 luglio. Bnl sta valutando le implicazioni legali delle notizie pubblicate al fine di assumere ogni utile iniziativa a tutela propria e dei propri azionisti. 

SECONDO PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA DI TRASMISSIONE NAZIONALE: 1.400 MILIONI DI EURO GLI INVESTIMENTI PREVISTI PER GLI ANNI 2002-2004 
Roma, 4 luglio 2002 - Ammonta a circa 1.400 milioni di euro la stima degli investimenti per la realizzazione degli interventi indicati nel secondo Programma triennale di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. Il documento, elaborato dal Gestore della rete per gli anni 2002- 2004, è consultabile sul sito www.grtn.it. "Si tratta di interventi necessari per adeguare la rete di trasmissione alle nuove esigenze di un mercato, come quello elettrico, in profonda trasformazione - hanno detto Machì e Parcu, rispettivamente presidente e amministratore delegato del Grtn. L'obiettivo che ci siamo posti è duplice: più efficienza e più qualità del servizio di trasmissione dell'energia elettrica, fattori essenziali per garantire alle imprese e ai cittadini elettricità sicura e in grado di soddisfare la crescita dei consumi". Il Programma, proposto dal Gestore della rete, ha avuto il parere delle Regioni interessate e successivamente è stato approvato dal Ministero delle Attività Produttive. Gli interventi hanno lo scopo di rendere la rete di trasmissione adeguata alla crescente domanda di energia elettrica, e sono altresì finalizzati allo sviluppo della rete nel Mezzogiorno, alla riduzione delle "strozzature" che gravano sulla rete, allo sviluppo ed al potenziamento delle linee di interconnessione con l'estero, al rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici. Il corpo principale del Programma è articolato in più sezioni: previsione della domanda di energia elettrica e potenza; nuovi impianti di produzione da collegare alla rete di trasmissione nazionale; criteri di pianificazione, con particolare riferimento alla tutela dell'ambiente; linee di sviluppo della rete, che illustra quanto attuato nel 2001 e i principali interventi in programma nel triennio 2002-2004, suddivisi per tipologie. Corredato di tabelle, figure e tre Appendici, al Programma è allegato il documento "Attività di sviluppo della rete", nel quale sono descritti nel dettaglio gli interventi di sviluppo sulla rete di trasmissione nazionale previsti per ogni singola Regione, in corso di realizzazione o da avviare nel triennio 2002-2004. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.grtn.it 

ITALGAS STA VALUTANDO LE CONSEGUENZE POSITIVE DELLA NUOVA DELIBERA DELL'AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Torino, 4 luglio 2002 - Italgas sta valutando le conseguenze positive della nuova delibera dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas per la determinazione del capitale investito basata sui dati del bilancio certificato. Una prima prudenziale valutazione porta a un miglioramento, rispetto al valore determinato con il precedente metodo parametrico, di almeno il 20 % del valore netto degli asset del Gruppo Italgas e a un miglioramento di analoghe dimensioni dell'utile operativo rispetto al valore realizzato in Italia nel 2001. Italgas esprime apprezzamento per le regole emanate dall'Autorità atte a predisporre il sistema gas all'imminente apertura totale del mercato. 

SNAM RETE GAS: LA SETTIMANA PROSSIMA SI RIUNIRÀ IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ 
S. Donato Milanese, 4 luglio 2002 - Snam Rete Gas: il Consiglio di Amministrazione della settimana prossima esaminerà la delibera dell'Autorità per l'Energia e il Gas sul tributo ambientale della Regione Sicilia In relazione alla delibera 120/02 dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas relativa al tributo ambientale della Regione Sicilia, Snam Rete Gas informa che la settimana prossima si riunirà il Consiglio di Amministrazione della Società per decidere la posizione da assumere in merito al pagamento delle future rate mensili e delle eventuali azioni da intraprendere nelle sedi legali più opportune. 

NON APPLICABILE, IN BASE ALLE NORMATIVE EUROPEE, IL TRIBUTO DELLA REGIONE SICILIA SUI GASDOTTI. LA TARIFFA DEL GAS NON AUMENTA
Roma, 4 luglio 2002 L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ritiene non applicabile, perché in contrasto con normative europee direttamente applicabili a livello nazionale, il tributo ambientale disposto dalla Regione Sicilia sui gasdotti di Snam Rete Gas. Di conseguenza l'Autorità ha deliberato di non accogliere la richiesta della Società per il trasferimento in tariffa del nuovo costo che grava sul servizio di trasporto del gas. L'inserimento in tariffa avverrà, automaticamente e con effetti retroattivi, solo se sarà successivamente accertata la legittimità del tributo regionale nelle competenti sedi giudiziarie, probabilmente a seguito di pronunce della Corte di giustizia europea. Il tratto siciliano del gasdotto transmediterraneo è parte della dorsale di trasporto del gas dall'Algeria all'Europa. Sulla vicenda l'Autorità ha inviato una nota alla Commissione Europea e una segnalazione al Parlamento. Una analoga segnalazione al Governo era stata già inviata negli scorsi giorni. I tre documenti sono disponibili sul sito internet www.autorita.energia.it Ad avviso dell'Autorità la legge regionale (n. 2/02) contrasta le norme, direttamente applicabili, della direttiva europea di liberalizzazione del mercato del gas (98/30/CE) che prevede obblighi di servizio pubblico quali la protezione ambientale ma a condizione che siano "chiaramente definiti, trasparenti, non discriminatori e verificabili" e con l'onere della loro preventiva comunicazione alla Commissione europea. Tali condizioni non sono rispettate dalla legge siciliana che introduce una discriminazione tra le infrastrutture a seconda della merce trasportata e del luogo di importazione senza che la discriminazione stessa sia effettivamente giustificata con esigenze ambientali. Lo stesso ammontare del gettito non è correlato all'effettivo pregiudizio ambientale specificamente riferibile ai gasdotti. Il tributo contrasta anche con il Trattato istitutivo della Comunità europea che vieta agli Stati membri l'imposizione di dazi doganali e di tasse di effetto equivalente, sia nei rapporti tra Stati membri sia, dopo l'istituzione della Tariffa doganale comune, con i paesi terzi, nonché l'adozione di ostacoli all'importazione. Anche tali disposizioni sono di diretta applicazione a livello nazionale perché incondizionate e di contenuto preciso e immediatamente precettivo, come più volte stabilito dalla Corte di giustizia europa. 

ISTAT: INDICE DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI MAGGIO 2002 
Roma, 4 luglio 2002 - L'Istituto nazionale di statistica comunica che, sulla base degli elementi finora disponibili, nel mese di maggio 2002 l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali con base 1995=100 è risultato pari a 110,8, con un aumento dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente e con una diminuzione dello 0,9 per cento rispetto al mese di maggio 2001. Al netto delle componenti prodotti petroliferi ed energia elettrica, gas ed acqua la variazione congiunturale è di più 0,2 per cento, mentre quella tendenziale è pari a più 0,5 per cento. La media degli indici negli ultimi dodici mesi rispetto a quella dei dodici mesi precedenti ha presentato una variazione nulla. 

VIA AL PRIMO ESODO ESTIVO: "PARTENZE INTELLIGENTI" NELLE INTENZIONI DEGLI ITALIANI, MA FINO AD ORA SOLO LUNGHE CODE SULLE STRADE 
Milano, 4 luglio 2002 - Tutti al mare e sulle strade, così le prime prove di esodo per le vacanze 2002. Non meno di 12 milioni gli italiani che si sono riversati su strade e autostrade lo scorso week-end per raggiungere le località di villeggiatura, ma gli automobilisti italiani, invece, affermano di voler scaglionare le partenze, informandosi sulle partenze cosiddette "intelligenti". Questo quanto emerge dalla ricerca commissionata da Direct Line, compagnia di assicurazione diretta da sempre al fianco del consumatore, a Doxa per promuovere la sua seconda campagna sulla sicurezza stradale, dopo quella sui pericoli legati all'uso del cellulare in macchina. "Dalla ricerca Direct Line-Doxa - afferma Jamie Brown, amministratore delegato Direct Line in Italia - emerge che gli automobilisti italiani in partenza si riverseranno per la maggior parte sulle autostrade per raggiungere i posti di villeggiatura (mediamente 84%*), ma solo dopo essersi informati sulle condizioni di traffico (62%), partendo negli orari e/o giorni consigliati (64%). Con questo nuovo studio desideriamo affiancare gli automobilisti anche nella programmazione dei loro spostamenti, dato che da sempre promuoviamo campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale nei Paesi in cui operiamo per sollecitare un corretto comportamento alla guida. Gli avvisi sul traffico risultano utili e anche a noi sembra corretto alimentare il flusso di informazione con un monitoraggio attento e continuo per esortare a partenze scaglionate". I risultati dell'indagine Direct Line-Doxa, condotta su un campione di automobilisti rappresentativo della popolazione italiana adulta, rilevano che oltre il 50% degli italiani quest'estate utilizzerà l'auto per raggiungere la meta delle vacanze; l'altra metà della popolazione dei guidatori si ripartisce abbastanza equamente tra chi non farà vacanze (22%) e chi utilizzerà altri mezzi (23%), tra cui prevalentemente l'aereo e il treno. Direct Line ha quindi chiesto agli italiani quando partiranno per delineare una previsione dei flussi di traffico e allertare alla massima prudenza. I vacanzieri italiani non solo hanno già deciso la meta delle proprie vacanze (89%, contro un 11% di indecisi); ma hanno anche già deciso in quale momento della giornata preferiscono viaggiare: 60% di giorno, in particolare la mattina, seguono il pomeriggio (11%), la sera e la notte (10%). Il mese "più caldo" per il traffico sarà agosto: il 47% degli italiani infatti si muoverà in questo mese che coincide notoriamente nel nostro Paese con la chiusura delle grandi aziende, con punte nel primo week-end e in particolare tra i giorni 3-4-5 agosto e una concentrazione massima nel giorno di sabato. Il 29% trascorrerà, invece, le sue vacanze a luglio e soltanto l'8% in settembre. Tra le autostrade più battute, la A1 (Autosole Mi-Rm-Na), con il 24% del traffico; seguono la A14 (Adriatica Mi-Ba) con il 17% e la A4 (Serenissima Mi-Ve) con il 9%. Sono ormai la maggior parte gli automobilisti che si informano sulle "partenze intelligenti", con una leggera prevalenza delle donne (66%, contro un 58% degli uomini) e che ritengono i consigli utili e affidabili (49% abbastanza; 22% molto). Non solo il 62% si informa, ma tra questi partono negli orari consigliati il 64%, nei giorni consigliati il 62%. Solo il 28% cerca e utilizza percorsi alternativi. "Un invito quindi ad informarsi e a seguire i suggerimenti per evitare i giorni di massimo afflusso, in particolare nel periodo estivo che vede la massima concentrazione di traffico sulle strade dell'intera penisola - conclude Jamie Brown" (*) Ripartito: Nord-Ovest 95%; Nord-Est 76%; Centro 88%; Sud e Isole 74%. 

LUFTHANSA E AUSTRIAN AIRLINES INAUGURANO LA NUOVA BIGLIETTERIA CONGIUNTA AL MARCO POLO DI VENEZIA 
Milano, 4 luglio 2002 - Il prossimo 9 luglio Lufthansa e Austrian Airlines inaugurano la prima biglietteria congiunta presso l'aeroporto Marco Polo di Venezia. La struttura, situata presso l'area partenze, è aperta da lunedì a venerdì dalle 5:30 alle 20:00 e offre la possibilità ai clienti di entrambe le compagnie, di essere serviti indistintamente da personale Lufthansa o Austrian Airlines. La nuova biglietteria, inaugurata da Lufthansa e Austrian Airlines è prima del suo genere in Europa. "Malgrado le difficoltà riscontrate dal mercato dopo l'11 settembre, Lufthansa e Austrian Airlines non hanno esitato ad investire in un'area di importanza strategica quale il Triveneto. Per rispondere ad una specifica richiesta dei viaggiatori, il nostro programma di investimenti ha previsto l'apertura di una biglietteria aerea, che porterà benefici significativi ai clienti di entrambe le compagnie in partenza da Venezia. Il nostro impegno è volto al continuo miglioramento dei servizi, facilitando le procedure di prenotazione e diminuendo i tempi di attesa", ha dichiarato Andreas Habel, Direttore Generale di Lufthansa in Italia. Alexander Schnecke, Responsabile Italia dell'Area Management Austrian Airlines di Vienna, aggiunge: "Il servizio congiunto delle due compagnie sottolinea un ulteriore sforzo per soddisfare al meglio le esigenze dei propri passeggeri. La posizione strategica della biglietteria sita in aeroporto, un orario di apertura al pubblico più esteso ed un servizio di assistenza efficiente ed immediato, rappresentano i key-factors della nuova realtà." Lufthansa a Venezia - Lufthansa è la più importante compagnia aerea straniera che opera presso l'aeroporto di Venezia dal quale offre settimanalmente 34 voli per Francoforte con Airbus A320, 321 o 319 e 28 per Monaco operati da ATR in code sharing con Air Dolomiti. Con l'orario estivo entrato in vigore il 1° aprile Lufthansa ha introdotto 2 nuovi collegamenti settimanali Venezia-Berlino in code sharing con Air Dolomiti e riconfermato i 7 collegamenti settimanali con Düsseldorf. Inoltre Venezia è collegata con Bari da 13 collegamenti settimanali in code sharing con Air Dolomiti, mentre 25 sono i collegamenti settimanali con Roma in code sharing con Air One. Grazie alla partnership con Air Dolomiti, Lufthansa completa l'offerta di voli dal Triveneto con 3 voli giornalieri tra Verona e Francoforte, 4 tra Verona e Monaco e 3 da Trieste a Monaco. Presente con un ufficio nel Triveneto dal 1973, nel 2001 Lufthansa ha trasportato oltre 360mila passeggeri nella tratta Venezia-Francoforte, un incremento del 4% rispetto al 2000. Austrian Airlines a Venezia - Austrian Airlines offre 3 comodi voli giornalieri da Venezia a Vienna, operati da aeromobili Dash e Fokker 70 di Tyrolean Airways, con una capacità di circa 200 posti al giorno. Grazie agli ottimi collegamenti con l'hub di Vienna, il 78% dei passeggeri in partenza da Venezia prosegue per altre destinazioni usufruendo della rete di collegamenti Austrian Airlines per oltre 110 destinazioni in tutto il mondo. Il profilo del passeggero Austrian Airlines è soprattutto l'uomo d'affari, che sceglie la compagnia austriaca per la sua fitta rete di collegamenti verso l'Europa dell'Est ed il Medio Oriente ma anche per le ottime coincidenze per Usa, Estremo Oriente ed Australia. Importante motivo di orgoglio per Austrian Airlines è che il 42% dei passeggeri nel 2001 ha viaggiato in Business Class, un indice importante di redditività dello scalo veneto. Il Veneto infatti rappresenta per Austrian Airlines la seconda regione per importanza dopo la Lombardia. A tal fine, Austrian Airlines sta valutando la possibilità di aggiungere un 4° volo in partenza da Venezia per Vienna a partire dalla prossima estate. Complessivamente Austrian Airlines opera 14 voli giornalieri in partenza da Milano, Venezia, Verona (in codeshare con partner Air Dolomiti), Bologna, Firenze e Roma. Inoltre grazie a nuovi accordi di codeshare con Air Dolomiti, anche Bari è collegata a Vienna giornalmente via Venezia. Con l'apertura della nuova biglietteria in collaborazione con Lufthansa, Austrian Airlines ha chiuso il proprio ufficio al pubblico ed il call center per agenzie di viaggio, sito in via T. Tasso 21 a Mestre, trasferendo il suo personale nella nuova struttura aeroportuale. Per informazioni e prenotazioni il passeggero si potrà rivolgere al numero 02/80663095 mentre le agenzie di viaggio potranno rivolgersi presso il call center di Milano al numero 02/80660600, via fax al numero 02/80660230, o via mail all'indirizzo austrian.italia@aua.com 

AUSTRIAN AIRLINES IN ESPANSIONE SULLE ROTTE ASIATICHE A LUNGO RAGGIO 
Milano, 4 luglio 2002 - Giappone - Austrian Airlines, già con l'orario estivo 2002, ha portato le frequenze da tre a cinque voli settimanali per le 2 più importanti città del Giappone: Tokyo e Osaka. Visto il grande successo della rotta, il presidente di Austrian Airlines, Vagn Soerensen, ha recentemente annunciato un ulteriore ampliamento dei collegamenti tra l'Austria e il Giappone, e nuove espansioni della rete a lungo raggio per le destinazioni asiatiche. "Nell'ambito degli accordi di Joint Operation con la All Nippon Airways (Ana), compagnia partner della Star Alliance, a partire dal 21 luglio 2002, verrà aumentato di altri due voli settimanali il collegamento non-stop Vienna-Osaka-Vienna, che attualmente viene servito da cinque voli alla settimana e che si trasformerà quindi in servizio giornaliero. Abbiamo preso questa decisione in seguito ad approfondite indagini presso i nostri partner dell'industria turistica, per sviluppare ulteriormente un mercato molto promettente" - ha affermato Vagn Soerensen - "Grazie a questo ampliamento siamo in grado di offrire in totale 12 voli non-stop tra il Giappone e l'Austria dalla seconda metà di luglio". Cina - In base all'ottima situazione delle prenotazioni anticipate, verrà introdotto un volo aggiuntivo sulla linea Vienna-Pechino-Vienna. Già dalla fine di marzo è stato introdotto un quarto volo, ed a partire dal 3 luglio 2002 sarà attivato un quinto collegamento settimanale. La partenza da Vienna è in programma ogni martedì e giovedì alle ore 14.35, con arrivo nella capitale cinese il giorno successivo alle 06.05, ora locale. Ogni mercoledì (nuova frequenza), venerdì e domenica un Airbus A330/A340 decolla da Vienna alle ore 19.40 e atterra a Pechino il giorno successivo alle ore 11.05. Il volo di ritorno parte da Pechino tutti i giorni, tranne martedì e domenica, alle ore 12.40 e arriva a Vienna alle ore 16.40. India - Anche il programma di volo per l'India verrà incrementato a partire dal 6 luglio 2002. In aggiunta ai tre voli settimanali esistenti, sulla rotta Vienna-Nuova Delhi-Vienna verrà realizzato un quarto collegamento. Il programma voli prevede così un decollo da Vienna ogni mercoledì, giovedì, sabato (nuova frequenza) e domenica alle ore 13.30, con atterraggio previsto per le 23.55, ora locale. Il volo di ritorno parte da Nuova Delhi ogni lunedì, giovedì, venerdì e domenica (nuovo volo) alle ore 01.45 e arriva a Vienna alle ore 06.05. Il piano voli di Austrian Airlines Group per le destinazioni asiatiche, così ampliato, garantisce voli di collegamento ideali per i passeggeri italiani, con scalo all'aeroporto internazionale di Vienna (partenze da Milano, Verona, Firenze, Bologna, Roma e Venezia), e va quindi a rafforzare la funzione strategica dell'hub di Vienna sia per il traffico intercontinentale sia quello europeo. Con il programma voli a lungo raggio ulteriormente ampliato, Austrian Airlines offre un totale di 54 voli di linea settimanali in partenza da Vienna per destinazioni in America del nord, Estremo Oriente, India, Nepal, Sud-est asiatico e Australia. 

AZZURRA VISIONS: ANCORA ARIA DI RINNOVAMENTO PER AZZURRAAIR CHE DAL 1° LUGLIO 2002 HA LANCIATO LANCIA LA NUOVA RIVISTA DI BORDO 
Bergamo, 4 luglio 2002 - Il forte incremento delle attività di Azzurraair dall'inizio del 2002, in relazione al sempre crescente ruolo di protagonista nel settore dei voli di linea internazionali. continua a stimolare nuove iniziative dopo la partenza della rinnovata collaborazione con Alitalia, i nuovi programmi speciali per gli agenti di viaggio ed il potenziamento del call center con il numero ripartito 848 800 116. Sin dalla sua fondazione, Azzurraair ha puntato sulla qualità per imporsi sul mercato aereo internazionale mettendo in risalto gli aspetti di quella 'italianità' che contraddistinguono in positivo il nostro Paese. Si pensi alla nuova Campagna Pubblicitaria 2002 Aria Italiana ' che riporta sui manifesti la tradizione per la Cucina, per la Moda e per la Musica. In quest'ottica di rinnovamento e di ricerca della qualità che investe tanto l'area commerciale interna all'azienda quanto gli aspetti di restyling e miglioramento dei servizi per il pubblico, si inquadra l'uscita di Azzurra Visions, la nuova rivista di bordo di Azzurraair. Azzurra Visions promette di porsi come ulteriore strumento di qualità per rafforzare il legame con il pubblico di Azzurraair, attraverso servizi di approfondimento su temi di vario interesse, dall'area strettamente turistica dedicata agli itinerani di viaggio, fino a rubriche dedicate alla Storia o al ritratto di personaggi importanti, mantenendo in ogni numero un ampio spazio dedicato alla compagnia stessa. La rivista, trimestrale, sarà composta da 36 pagine e la stia prima uscita è prevista per il l' luglio 2002. 

LA COMMISSIONE DECIDE DI ADIRE LA CORTE DI GIUSTIZIA PER LA MANCATA DESIGNAZIONE DI TRIBUNALI DEI MARCHI COMUNITARI DA PARTE DI SPAGNA E ITALIA 
Bruxelles, 3 luglio 2002 - Non avendo la Spagna e l'Italia provveduto alla designazione di "tribunali dei marchi comunitari" prevista dal regolamento (Ce) n. 40/94 del Consiglio sul marchio comunitario, la Commissione europea ha deciso di adire la Corte di giustizia contro tali paesi. Il regolamento che istituisce il marchio comunitario è stato adottato dal Consiglio dei ministri dell'UE nel dicembre 1993. Il marchio comunitario offre il vantaggio di una protezione uniforme dei marchi in tutti i paesi dell'Unione europea, grazie a una procedura di registrazione unica presso l'Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno, avente sede in Spagna, ad Alicante. Il regolamento (articoli 91 e 143(2)) impone agli Stati membri di designare un numero limitato di tribunali nazionali, denominati "tribunali dei marchi comunitari", e di comunicare alla Commissione la loro denominazione e competenza territoriale. I "tribunali dei marchi comunitari" sono destinati a fungere da tribunali specializzati per dirimere controversie in materia di marchi comunitari e a garantire che i titolari di marchi comunitari godano dello stesso livello di protezione e di certezza del diritto in tutta l'Unione europea. Tale informazione avrebbe dovuto essere trasmessa alla Commissione entro il termine di tre anni dall'entrata in vigore del regolamento, ovvero entro il 17 marzo 1997. Le autorità spagnole e italiane, tuttavia, non hanno ancora informato la Commissione sui provvedimenti adottati per conformarsi a tale obbligo. 

ITALIA 2002: PROFIT AL SUD E NO PROFIT AL NORD LO SVILUPPO ITALIANO SCOPRE NUOVE "CAPITALI": AL SUD LE NUOVE IMPRESE, IN LOMBARDIA IL VOLONTARIATO. LA TOSCANA PATRIA DELL'INVENZIONE. E A MILANO "RITORNANO" GLI OPERAI 
Milano, 4 luglio 2002. Così cadono un bel po' di luoghi comuni: al Sud si fanno imprese e in Lombardia associazioni di volontariato. Ed a Milano, capitale della new economy e del lavoro autonomo, rimontano i colletti blu. Nel corso del 2001, è stata la Calabria a mostrare il tasso di crescita maggiore per il numero di imprese: +4%, seguita dalla Basilicata (+3,2%), dal Lazio (+2,7%) e dalla Campania (+1,9%). Sono, poi, le imprese toscane quelle in Italia con il "bernoccolo dell'invenzione": ogni 10 mila imprese, ci sono infatti 12,2 brevetti registrati. Seguono l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia. Non solo: la Toscana è anche la regione italiana a più elevata specializzazione nel terzo settore: ci sono infatti quasi 19 organizzazioni no profit ogni 100 imprese. Seguono la Val d'Aosta, la Sardegna e il Friuli Venezia Giulia. Se si considera però il valore assoluto, al primo posto balza la Lombardia con oltre 31 mila organizzazioni no profit (il 14,1% del dato nazionale), seguita dal Veneto e dall'Emilia Romagna. La Lombardia ha anche il primato dei volontari: oltre 630 mila (il 20% del tot. nazionale), seguita dall'Emilia Romagna e dal Veneto. A Milano l'occupazione aumenta nel lavoro dipendente (+2,5%) e cala in quello indipendente (-1,7%). E ritornano, soprattutto, gli operai: aumentano i "colletti blu", sia ad alta qualifica (operai specializzati: +4,4%) che a minore qualifica (+1,2%; in particolare addetti a servizi di pulizia), a scapito dei tradizionali colletti bianchi intermedi (-4,6%). Sono questi alcuni dei dati di "Milano-Italia produttiva", resoconto annuale sullo stato dell'economia, curato dall'Ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Milano, giunto alla sua tredicesima edizione. "Non sono sorprese - commenta Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano -: la voglia d'impresa già da alcuni anni fa registrare note positive nel Meridione e fare impresa è il miglior modo di creare nuova occupazione. E' vero che la forbice è ancora aperta, ma questo trend ci fa ben sperare. Nei tessuti sociali solidi, poi, lo stesso terzo settore è facilitato". Il 2001 per numero di imprese. Nel corso del 2001 è il Sud a trainare la crescita del numero di imprese del Paese. Al primo posto si situa infatti la Calabria (variazione in percentuale rispetto al 2000: +4%), seguita dalla Basilicata (+3,2%), dal Lazio (2,7%), dalla Campania (1,9%), dalla Lombardia (+1,8%) e dalla Sardegna (+1,3%). Tutte le altre regioni mostrano un trend inferiore alla media per l'Italia (pari a +1,2%). In valore assoluto, è la Lombardia la regione dove è concentrato il maggior numero di imprese (oltre 750 mila, pari al 15,3% del tot. nazionale). Segue il Veneto (447 mila imprese), la Campania (425 mila) e l'Emilia Romagna (410 mila). Innovazione e imprese. In valore assoluto, è la Lombardia la regione dove nel corso del 2000 (ultimo anno disponibile) è stato registrato il maggior numero di brevetti: 657 (29% del tot.), seguita dall'Emilia Romagna (418; 18,5%), dal Piemonte (14,3%) e dal Veneto (13,6%). Seguono Toscana (5,2%), Friuli (4,2%), Lazio (4,1%) e Marche (3,4%). Se si pesano però il numero di brevetti ogni 10.000 imprese, al primo posto balza la Toscana (12,2 brevetti ogni 10 mila imprese), seguita dall'Emilia Romagna (10,3), dal Friuli Venezia Giulia (9,3), dalla Lombardia (8,9), dal Piemonte (8,1), dal Vento (6,9) e dalle Marche (5). Le rimanenti regioni mostrano una performance innovativa inferiore alla media nazionale (pari a 4,7 brevetti ogni mille imprese). Il settore no profit. Se si considera il numero complessivo di organizzazioni no profit, al primo posto si colloca la Lombardia con 31.120 istituzioni, pari al 14,1% del dato nazionale (pari a 221.412 organizzazioni no profit). Segue il Veneto (21 mila organizzazioni; 9,5%), l'Emilia-Romagna (8,7%), il Piemonte (8,4%), la Toscana (8,1%), il Lazio (7,7%) e la Sicilia (7,5%). Se passiamo invece a considerare la regione a più elevata densità di organizzazioni no profit (numero di organizzazioni ogni 10.000 abitanti), scopriamo che è il Trentino Alto Adige che si posiziona in cima alla classifica (88,7 organizzazioni no profit ogni 10 mila abitanti), seguita dalla Valle d'Aosta (69,2), dall'Umbria (52), dal Friuli Venezia Giulia (51,6), le Marche (51,2), la Toscana (51). Sopra alla media italiana (38,4 organizzazioni no profit ogni 10 mila abitanti) anche la Liguria, l'Emilia Romagna, la Sardegna, il Veneto, l'Abruzzo e il Piemonte. Infine, la regione a più elevata specializzazione nell'economia del terzo settore (data dal rapporto tra numero di organizzazioni no profit sul tot. numero di imprese) è la Toscana con un valore del 18,8% (ci sono quasi 19 organizzazioni non profit ogni 100 imprese), seguita ancora dalla Valle d'Aosta (6,5), dalla Sardegna e dal Friuli Venezia Giulia con un valore di 6, dalla Liguria (5,9), dall'Umbria (5,6) e dal Lazio (5,3). No profit e volontariato. Il settore no profìt in Italia coinvolge oltre 3,2 milioni di persone come volontari, dato che sale quasi a 4 milioni se consideriamo anche i dipendenti. La prima regione è la Lombardia con 636 mila volontari (pari al 19,8% del tot.), seguita dall'Emilia Romagna (350 mila volontari), dal Veneto e dalla Toscana (305 mila), e dal Piemonte (quasi 269 mila). Se passiamo a considerare il numero di volontari sul totale delle rispettive popolazioni, al primo posto si piazza la Toscana con il 32,4% (un toscano su tre è in qualche modo coinvolto nel volontariato), seguita dal Friuli Venezia Giulia con il 10,8%, dall'Emilia Romagna (8,7%), dalla Lombardia (7%), dall'Umbria (6,9%), dalla Valle d'Aosta (6,8%), dal Veneto e dalla Sardegna (6,7%), dalle Marche (6,5%) e dal Piemonte (6,2%). La media in Italia è pari al 5,6% (ogni 100 italiani, quasi 6 fanno volontariato). 


Numero tot. imprese attive e variazione % 

REG

Totale attive 2001

Var. %

Calabria

142187

4,0%

Basilicata

56540

3,2%

Lazio

338836

2,7%

Campania

424598

1,9%

Lombardia

751638

1,8%

Sardegna

136621

1,3%

Trentino A.A.

97859

1,1%

Toscana

338735

1,1%

Liguria

135038

1,0%

Piemonte

400411

1,0%

Umbria

79436

1,0%

Emilia Roma.

410524

0,9%

Sicilia

375812

0,9%

Abruzzo

125454

0,8%

Marche

154023

0,3%

Friuli Venezia G.

102436

0,0%

Veneto

447626

0,0%

Puglia

333840

-0,2%

Molise

33597

-0,5%

Val d’Aosta

12722

-0,6%

Italia

4897933

1,2%

Numero brevetti ogni 10.000 imprese

Regione

2000*

tot. brevetti

N.brevetti ogni 10.000 imprese

Toscana

118

12,2%

Emilia

418

10,3%

Friuli

95

9,3%

Lombardia

657

8,9%

Piemonte

323

8,1%

Veneto

309

6,9%

Marche

77

5,0%

Liguria

48

3,6%

Val d'Aosta

5

3,5%

Lazio

93

2,8%

Umbria

20

2,6%

Abruzzo

18

1,5%

Trentino

27

0,8%

Molise

2

0,7%

Sicilia

20

0,5%

Sardegna

7

0,5%

Calabria

5

0,3%

Campania

14

0,3%

Puglia

9

0,3%

Basilicata

1

0,2%

 

 

 

Italia

2265

4,7%

Numero di organizzazioni no profit ogni 10.000 abitanti

REGIONI

Organ.

numero

Organ. ogni 10000 abitanti

 

 

 

Trentino-Alto Adige

     8.308

                 88,7

Valle d'Aosta

       833

                 69,2

Umbria

     4.347

                 52,0

Friuli-Venezia Giulia

     6.119

                 51,6

Marche

     7.476

                 51,2

Toscana

   18.021

                 51,0

Liguria

     7.841

                 48,2

Emilia-Romagna

   19.160

                 48,1

Sardegna

     7.870

                 47,6

Veneto

   21.092

                 46,7

Abruzzo

     5.841

                 45,7

Piemonte

   18.700

                 43,6

Lombardia

   31.120

                 34,3

Lazio

   17.122

                 32,5

Sicilia

   16.524

                 32,5

Molise

     1.021

                 31,1

Puglia

   12.035

                 29,5

Calabria

     5.300

                 25,8

Basilicata

     1.271

                 21,0

Campania

   11.411

                 19,7

ITALIA

 221.412

                 38,4

 

Numero di organizzazioni no profit sul tot. numero di imprese

REGIONI

Istituzioni numero

Istituzioni su tot. imprese

 

 

 

Toscana

   18.021

18,8%

Valle d'Aosta

       833

6,5%

Sardegna

     7.870

6,0%

Friuli-Venezia Giulia

     6.119

6,0%

Liguria

     7.841

5,9%

Umbria

     4.347

5,6%

Lazio

   17.122

5,3%

Marche

     7.476

4,9%

Piemonte

   18.700

4,8%

Abruzzo

     5.841

4,8%

Emilia-Romagna

   19.160

4,7%

Veneto

   21.092

4,7%

Sicilia

   16.524

4,5%

Lombardia

   31.120

4,3%

Calabria

     5.300

4,0%

Puglia

   12.035

3,6%

Molise

     1.021

3,0%

Campania

   11.411

2,8%

Trentino-Alto Adige

     8.308

2,5%

Basilicata

     1.271

2,3%

ITALIA

 221.412

4,6%

Numero persone impegnate nel no profit

REGIONI

persone impegnate

persone impegnate in % sul tot. popolazione

Toscana

342807

36,3%

Friuli-Venezia Giulia

142341

12,0%

Emilia-Romagna

397786

9,9%

Lombardia

794062

8,7%

Valle d'Aosta

10274

8,5%

Veneto

367879

8,1%

Sardegna

130052

7,9%

Umbria

66203

7,9%

Piemonte

320011

7,5%

Marche

107831

7,3%

Liguria

118695

7,3%

Lazio

386646

7,3%

Abruzzo

64998

5,1%

Trentino-Alto Adige

176393

5,0%

Molise

12706

3,9%

Puglia

149571

3,7%

Calabria

74075

3,6%

Sicilia

154883

3,1%

Basilicata

17294

2,9%

Campania

139926

2,4%

ITALIA

3974433

6,9%

Numero volontari impegnati nel non profit

Regioni

Volontari

volontari % sul tot. popolazione

Toscana

305403

32,4%

Friuli-Venezia Giulia

128403

10,8%

Emilia-Romagna

350150

8,7%

Lombardia

636229

7,0%

Umbria

58195

6,9%

Valle d'Aosta

8150

6,8%

Veneto

305043

6,7%

Sardegna

110181

6,7%

Marche

94966

6,5%

Piemonte

268007

6,2%

Liguria

95359

5,9%

Trentino-Alto Adige

161238

4,5%

Abruzzo

55071

4,3%

Lazio

207903

3,9%

Molise

10148

3,1%

Calabria

61890

3,0%

Puglia

121952

3,0%

Basilicata

13687

2,3%

Sicilia

111283

2,2%

Campania

117927

2,0%

ITALIA

3221185

5,6%

Numero di dipendenti impegnati nel no profit

Regioni

N.dipendenti

dipendenti sul tot. popolazione

Lombardia

143.253

9,8%

Lazio

139.015

8,6%

Marche

11.224

3,4%

Piemonte

43.080

3,4%

Emilia-Romagna

39.959

3,4%

Toscana

31.154

3,3%

Valle d'Aosta

1.487

1,2%

Abruzzo

7.115

1,2%

Veneto

53.166

1,2%

Sardegna

16.193

1,0%

Umbria

6.822

0,8%

Sicilia

38.173

0,8%

Puglia

22.343

0,5%

Campania

17.132

0,4%

Trentino-Alto Adige

13.557

0,4%

Friuli-Venezia Giulia

12.430

0,2%

Liguria

20.830

0,2%

Calabria

7.961

0,1%

Basilicata

2.600

0,1%

Molise

1.918

0,0%

 

 

 

ITALIA

629412

1,1%

LA TECNOLOGIA NELL'INDUSTRIA DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA IBM PARTECIPA AL CONVEGNO "THE ITALIAN AIR CARGO MARKET CONFERENCE 2002" 
Pisa, 3 luglio 2002- Ibm parteciperà all'evento "The Italian Air Cargo Market Conference 2002" che ha luogo il 5 e 6 luglio 2002 presso il Palazzo dei Congressi dell'Università di Pisa - Via Matteotti 1. Ennio Ceccarelli, Responsabile Ibm Global Services per il Settore Distribution, interverà con una relazione sul tema "L'industria del trasporto e della logistica, la nuova "utility". La presenza alla manifestazione, frutto della collaborazione con le aziende di questo settore d'industria, dimostra l'impegno di Ibm nel settore dei trasporti e della logistica, un mercato che in Italia comprende numerose imprese che negli ultimi anni stanno affrontando cambiamenti strutturali per rispondere alle sfide di competitività di questo mercato. Il Libro bianco della Ue prevede infatti un tasso di crescita della domanda di trasporto delle merci pari al 2,8% annuo fino al 2010 ciò determinerà un incremento della domanda di trasporto a quest'ultima data del 50% rispetto al 2000. Questo sviluppo e' strettamente legato al fenomeno della globalizzazione e, conseguentemente, dovra' prevedere un'evoluzione basata sulle dinamiche tipiche dei mercati globali: Conscenza del mercato dell'utenza globale per raggiungere le aree di maggior opportunità di business. Identificazione delle alleanze multi-settoriali per realizzare un "marketplace" capace di soddisfare l'utenza con i migliori prodotti e servizi disponibili. Semplificazione delle relazioni con l'utenza e con i partners, necessaria per assicurare il servizio finale all'utente indipendentemente dalla complessità delle tecnologie e della rete d' imprese coinvolte nel servizio finale. Innovazione attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e dell' e-business, data la complessita' e la necessità di integrazione attraverso i confini aziendali e nazionali, unico strumento per raggiungere i precedenti punti e' rappresentato dai nuovi strumenti e le esperienze messe a disposizione dalla telematica. La Ibm ed i suoi Business Partner, per l'ampiezza del portafoglio tecnologico e per l'esperienza maturata nei settori industriali che hanno spinto il fenomeno della globalizzazione, e' in grado di proporre le soluzioni d'integrazione necessarie alla realizzazione di sistemi commerciali ed industriali integrati: i cosiddetti e-marketplace. I componenti necessari per la realizzazione di strutture interaziendali così complesse richiedono l'eccellenza sui tre settori principali, cuore dell'offerta Ibm: Customer Relationship Management (Crm) e Business Intelligence (Bi)per conoscere l'esigenze dei clienti e quelle emergenti dei mercati, identificare il modo migliore per gestirne i contatti e per assicurare la corretta metodologia di erogazione del servizio e dei relativi sistemi di customer care. Supply Chain Management (Scm) per estendere, in modo collaborativo, i processi aziendali all'esterno realizzando un'azienda virtuale capace di gestire concrete transazioni di business. Enterprise Resources Planning (Erp) ed e-Human Resources (ehr) per assicurare, comunque, che i prodotti ed i servizi della singola azienda abbiano il necessario livello di efficenza e qualità per competere a livello globate. 

QUALIT ACQUISISCE DA PELLEGRINI I CLIENTI HO.RE.CA. DI MILANO E DIVENTA DISTRIBUTORE NAZIONALE DEI PRODOTTI A MARCHIO ARCANGELI 
Milano, 4 Luglio 2002 - Pellegrini, società leader nel settore del "catering", della ristorazione collettiva e dei servizi sostitutivi delle mense aziendali e Qualit, la società di distribuzione multicanale finanziata dal fondo Kiwi II, specializzata nel canale Ho.Re.Ca. (Bar, Ristoranti, Hotel), hanno siglato un accordo strategico per la distribuzione di prodotti rivolti al mercato dei consumi "fuori casa". Nell'ambito di tale accordo, Qualit ha acquisito da Pellegrini un pacchetto di circa 1000 clienti Ho.Re.Ca. nell'area milanese, per un volume d'affari annuo superiore ai 2,5 milioni di euro. La clientela comprende bar, ristoranti, pizzerie e alberghi. Parte fondamentale dell'accordo riguarda inoltre la fornitura della linea di prodotti Pellegrini a marchio Arcangeli composta da oltre 200 referenze. Commentando l'accordo, Arcangelo Gabriele Nicotra, Amministratore Delegato di Pellegrini S.p.A. ha dichiarato: "Pellegrini S.p.A. è leader nelle forniture agli Enti, alle comunità e alla ristorazione aziendale; la partnership con Qualit, società con una forte specializzazione nel canale Ho.Re.Ca., rappresenta un ideale complemento commerciale delle nostre attività. Siamo convinti che Qualit, caratterizzata da un approccio innovativo, focalizzato sulla qualità del servizio e sulla cura del cliente, possa distribuire con grande successo i nostri prodotti a marchio Arcangeli presso la clientela Ho.Re.Ca. su tutto il territorio nazionale, sfruttando al meglio le potenzialità di un mercato in forte crescita". "Un accordo in perfetta linea con gli obiettivi di sviluppo di Qualit" - commenta Luigi Smeraldi, Amministratore Delegato di Qualit S.r.l. - "che ha puntato, fin dall'inizio, sulla specializzazione nel canale Ristoranti, Bar e Alberghi e su un'offerta caratterizzata dalla combinazione vincente di una gamma di prodotti di qualità e di servizi dedicati alla clientela, con il supporto della più avanzata tecnologia di rete. Operiamo in partnership con i nostri clienti, selezionando per loro il meglio in fatto di prodotti food, drink e non food. La nostra missione è di aiutare i gestori ad avere più successo nella loro attività, risparmiando tempi e risorse negli approvvigionamenti e beneficiando dei nostri servizi di consulenza, di promozione e di supporto al business." "Con Pellegrini" - aggiunge Smeraldi - "abbiamo trovato un partner forte per la nostra strategia di sviluppo. La gamma di prodotti Arcangeli, che ci verrà fornita in esclusiva per il canale Ho.Re.Ca., rappresenta il completamento ideale dell'attuale portafoglio prodotti, che abbiamo sviluppato in stretta partnership con alcuni dei principali fornitori di marca, tra cui Campari, Carapelli, Confruit, Kraft, Ecolab. Ai nostri clienti attuali verrà affiancato il pacchetto di clientela che abbiamo acquisito da Pellegrini: grazie alla nostra attenzione alla qualità e al servizio, siamo convinti che tali clienti troveranno in Qualit un interlocutore ideale". 

DA AGENDA A PIANO STRATEGICO... AL VIA I LAVORI 
Dalmine, 4 luglio 200 2- Si è tenuto ieri, presso la sede della Servitec di Dalmine, il primo incontro per la realizzazione del progetto "Da Agenda A Piano Strategico", promosso dai Comuni dell'area Dalmine-Zingonia (Boltiere, Ciserano, Dalmine, Levate, Osio Sopra, Osio Sotto, Verdello, Verdellino) e sviluppato dalla Servitec di Dalmine in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano. Nel corso del 2001 gli stessi Comuni hanno affidato a Servitec l'incarico di elaborare una "Agenda Strategica per la promozione territoriale dell'area Dalmine-Zingonia", intesa come uno strumento di inquadramento delle politiche territoriali dei Comuni interessati, attraverso il quale è stato possibile delineare gli scenari futuri di sviluppo dell'area e le strategie per renderli attuabili. Il documento si configura pertanto come un'analisi di verifica e messa a fuoco dei rischi e dei punti critici, ma anche delle opportunità e delle risorse, insite nel processo di sviluppo che è in corso nell'area di riferimento. Grazie all'Agenda Strategica è stato possibile giungere alla definizione di progetti e azioni per la gestione congiunta di servizi e di politiche di interesse comune tra gli enti locali dell'area. Lo sviluppo dei lavori avviati attraverso Agenda Strategica prosegue ora, sempre con la collaborazione di Servitec e del gruppo di lavoro del Prof. Alessandro Balducci del Politecnico di Milano, con la costruzione di un Piano Strategico d'Area, di un Tavolo Politico Permanente di Regia e di due Tavoli Operativi Tecnici. Il Piano Strategico d'Area, riconoscendo il contenuto condiviso dell'Agenda e le risorse strategiche del territorio in questione (Università, Ospedale, Ferrovia, Polo tecnologico, Servizi Informativi, ambiti produttivi, etc.), si pone l'obiettivo di definire le strategie territoriali per lo sviluppo locale, a partire da una nuova prospettiva di coordinamento intercomunale relativamente alle tematiche insediative, ambientali, infrastrutturali, economiche e sociali. Inoltre si propone di costruire un quadro di riferimento condiviso di strategie e politiche per il territorio che costituisca un possibile contributo, a carattere propositivo, al processo di pianificazione provinciale in corso. I lavori del Piano Strategico saranno accompagnati dall'istituzione di un Tavolo Politico Permanente di Regia che avrà come obiettivo quello di definire indirizzi e strategie in un'ottica di pianificazione sovracomunale, concordata e coordinata con i livelli sovraordinati. Parallelamente opereranno due tavoli operativi tecnici. Il primo, denominato Tavolo dei servizi e uffici comunali, avrà come obiettivo l'analisi di possibili forme di gestione associata di funzioni e servizi comunali. Il secondo, denominato Tavolo della visibilità e del marketing territoriale, avrà come obiettivo quello di istituire strumenti di visibilità e di marketing territoriale, sia valutando possibili forme di organizzazione sovracomunale, sia attraverso la diffusione di informazioni (ufficio stampa leggero, foglio d'informazione ampiamente partecipato di interesse anche sovracomunale, newsletter informatiche, etc.). Quest'ultimo tavolo desidera soprattutto promuovere, nel dibattito locale, il percorso iniziato con Agenda Strategica che va concretizzandosi con la costruzione di un Piano Strategico d'Area e l'istituzione di Tavoli di lavoro. 

APRE A CREMONA IL 2° NEGOZIO XSP?RT LA NUOVA CATENA DEL GRUPPO GIACOMELLI SPORT 
Milano, 4 luglio 2002 Verrà inaugurato venerdì 5 luglio in Corso Mazzini 17, in pieno centro storico a Cremona, un nuovo negozio Xsp?rt, la nuova catena di punti vendita di Giacomelli Sport Group, rivolta ad una clientela particolarmente attenta alle tendenze moda. Con questa operazione, Giacomelli Sport, dopo aver lanciato nel 1992 quella che è oggi la più importante catena italiana di articoli sportivi con 116 punti vendita distribuiti in tutta Europa (77 in Italia e 39 all¹estero), propone così una nuova sfida al mercato. Dopo aver consolidato la propria presenza nel mercato europeo della grande distribuzione organizzata, Giacomelli Sport lancia una nuova sfida con l¹apertura di una catena di negozi perfettamente complementari con quelli già esistenti. I negozi Xsp?rt sono caratterizzati da un esclusivo formato, da un mix di prodotti di alto profilo qualitativo e da prezzi decisamente competitivi e sono rivolti ad una clientela fortemente sensibile alle nuove tendenze e propensa ad un alto livello di spesa. "L¹arredamento, lo studio dei colori e l¹acustica dei punti vendita sono stati studiati per esaltare il valore dei grandi marchi e per dare massima visibilità a tutte le novità di tendenza²- afferma Gabriella Spada. I negozi Xsp?rt hanno medie dimensioni e sono ubicati sia nei centri commerciali con bacini di utenza superiori ai 250.000 abitanti che nei centri storici: tutte le location sono in aree strategiche ad elevato traffico. Nei prossimi due mesi apriranno altri 3 negozi Xsp?rt: nei centri storici di Arezzo e San Benedetto del Tronto e a Pesaro nel Centro Commerciale Miralfiore. Il piano di sviluppo studiato dal management prevede di raggiungere entro il 2005 una superficie di vendita di circa 16.000 metri quadrati con oltre 130 store con un fatturato di oltre 100 milioni di Euro. Comunicato stampa 

PUNTI SNAI: MONDIALI DA 70 MILIONI DI EURO SULLA FINALE GERMANIA - BRASILE GIOCATI 3.673.000 EURO 
Milano, 4 luglio 2002 - E' pari a circa 70 milioni di euro il volume complessivo di scommesse accettate dai Punti Snai sulla Coppa del Mondo di calcio 2002: si tratta di un bilancio pienamente positivo, che assume un valore ancora maggiore se confrontato con i Campionati Europei del 2000, quando la raccolta scommesse si era assestata a circa 80 miliardi di lire (pari a più di 41 milioni di euro). Sulla finale Germania - Brasile, i Punti SNAI hanno accettato scommesse per 3.673.000 euro: nella scommessa "Risultato finale", il 40% del gioco è stato effettuato sul successo del Brasile, contro il 38% delle scommesse sulla nazionale tedesca e il 22% sul pareggio. Sempre con riferimento alla finale, sono state effettuate 6.517 scommesse sul risultato esatto 0-2 (quotato 7,50), mentre sono stati 6.700 ticket staccati sulla combinazione X-2 nella scommessa "Risultato primo tempo/finale" (quota 3,60). Nella scommessa sulla squadra Campione del Mondo, il 24,7% del gioco è stato accettato sulla vittoria della Nazionale italiana, seguita da Brasile (19,9%), Germania (11,7%), Inghilterra (9,1%) e Argentina (7,6%). Fra le squadre semifinaliste, da segnalare il gioco sulla Corea del Sud, arrivato al 2,2%. Infine, le quattro partite con il maggior volume di gioco sono quelle che hanno visto coinvolta l'Italia: l'incontro d'esordio con l'Ecuador è stato caratterizzato da scommesse per 5.433.000 euro; su Messico - Italia sono stati giocati 4.950.000 euro, quindi 3.997.000 euro per Italia - Croazia e 4.388.000 euro per Italia - Sud Corea. La partita con il minor volume di gioco è stata la finale per il 3°/4° posto (Sud Corea - Turchia) con scommesse per 1.551.000 euro. 

IL CONSORZIO 100% ITALIANO APRE UNO SPAZIO A MILANO PER ESPORRE I PROPRI PRODOTTI NELLO SHOWROOM 
Milano, 4 luglio 2002 - Centopercento Italiano, il consorzio che raccoglie 36 aziende produttrici di pelletteria ha aperto uno spazio per esporre i propri prodotti nello showroom a Milano in collaborazione con il Consorzio CarpiTrade Italia le cui aziende associate producono maglieria e abbigliamento. Gli associati al Consorzio Centopercento Italiano sono imprenditori pellettieri che hanno fatto della ricerca nell'ambito del made in Italy la propria missione aziendale: una prova è il sigillo ologramma che garantisce l'effettiva provenienza dei prodotti, un valore aggiunto a collezioni che hanno molto da dire in fatto di contenuto stilistico e moda. Nel palazzo degli anni '70 nei pressi della Stazione Centrale nell'ampio spazio dedicato ai prodotti, sono 8 le imprese associate che hanno aderito all'iniziativa: borse da donna, piccola pelletteria da uomo, accessori e cinture da uomo e da donna sono a disposizione della clientela italiana e estera. 

PRO CARTON ITALIA: COSTITUITO IL CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE 
Milano, 4 luglio 2002 - Il 2002 si è aperto per Pro Carton Italia con una importante novità nella sua struttura direttiva: dallo scorso mese di marzo sono stati creati i presupposti per la costituzione anche nel nostro Paese, in linea con quanto già accade nel resto d'Europa, del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale dell'Associazione che opererà ufficialmente con riunioni periodiche dal secondo semestre dell'anno in corso. A poco più di quattro anni dalla sua nascita, Pro Carton si trova oggi a confrontarsi con scenari di mercato sempre più complessi ed articolati, nei quali il sostegno e la promozione dell'immagine del prodotto devono necessariamente poter contare sulle risorse di un pool di professionisti ed esperti del settore piuttosto che sulle forze dei singoli. Per questo motivo Ugo Dell'Aria Burani, presidente dell'Associazione, così esprime la sua soddisfazione: "Da oggi sarò affiancato da Roman Diaz Gonzales, presidente di Industrie Sacchetti e Giustini Grafipack, importanti realtà del settore cartotecnico italiano, che, in qualità di Consigliere Delegato, saprà certamente mettere a disposizione dell'Associazione la sua esperienza e le sue doti professionali. A nome mio e del board direttivo di Pro Carton Europe, desidero esprimere a Roman Diaz Gonzales un caloroso augurio di buon lavoro!". "Ho accettato questa carica con molto entusiasmo, confidando di portare nell'Associazione la voce delle cartotecniche italiane - afferma Roman Diaz Gonzales - che spero con la mia presenza in Pro Carton di poter rappresentare al meglio". 

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